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di marinrin
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** #Vischio - GureShin ***
Capitolo 2: *** #Biscotti - ShinoMitsu ***



Capitolo 1
*** #Vischio - GureShin ***


 Oh Oh Oh! Buon Natale 
Qui è la vostra pazza che sta pubblicando alle quattro di notte yay!
Sostanzialmente è una piccola raccoltina, a voi le belle cose.
E' la mia prima fic sul fandom, e spero di fare anche nuove amicizie <3 

Un ringraziamento speciale alle persone che mi hanno spinto in quest'ideuzza:
Ad Annacci che mi ha sorbito durante i miei scleri.
A Virginia che mi ha infuso il potere della GureShin.
Se vi fa schifo, picchiateleh /?/



 

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#Vischio
° GurenShi °
 
« Il vischio li mostra solo d’inverno quei meravigliosi boccioli lattei.
Non ne è geloso, semplicemente li protegge insieme alle speranze e ai sogni a essi legati.
Lui, testimone silenzioso di mille baci, di mille promesse e del calore stesso dei cuori delle persone. »



~

 
Sono fermi nel bel mezzo di una tormenta.
Impantanati, non possono fare altro che aspettare che si quieti: questo ad intendere che faranno sicuramente tardi alla cerimonia di mezzanotte.
L’albino sospira, cercando di non pensare allo sguardo severo di Kureto che probabilmente li accoglierà al ritorno.
Fissa il volante davanti a se, annoiato; Shinya prende a giocherellare con un rametto di vischio trovato nelle sue tasche.
Con fare deciso -inorridito da quel silenzio così freddo- e con una nota di sarcasmo, prova a destare il suo compare dalla sua pseudo veglia.
“È da tanto che non rimaniamo da soli, eh?”
Lo sguardo di Guren è rivolto verso il finestrino, contemplando la strana danza della neve, così pura e tanto fragile a suo parere.
L’asfalto è stato completamente coperto da quella distesa immacolata, a stento si scorgono chiazze grigiastre di edifici in rovina e abeti sparsi qua e là insieme al resto della vegetazione.
Ichinose non ha minimamente filtrato neanche una parola rivoltagli, troppo occupato ad osservare quel cielo plumbeo e carico di tempesta.
In un certo senso, lo rilassa.
“Guren, mi stai ascoltando?”
Inevitabilmente, pensa, quei fiocchi candidi gli ricordano Shinya.
Si sente un’idiota, ad un tratto, a fare paragoni del genere, e si ritrova a domandarsi se i capelli del suo compagno sono morbidi quanto quella coltre biancastra.
La pelle del suo secondo è decisamente pallida, al tatto è sempre stata diaccia, un’altra similitudine.
Poi ci sono le sue iridi che…
“… Stai pensando a lei?”
È quasi un sussurro, ma quelle parole lo feriscono come una lama.
Si gira, porgendogli finalmente la dovuta attenzione e solo allora nota che l’albino non lo sta guardando negli occhi, ma continua fissare un piccolo rametto che rigira tra dita, quasi nervoso.
Vorrebbe dirgli che non è così, che non sta pensando a Mahiru, che pensa a lui, ma la voce gli muore in bocca, e non fiata.
“Shinya”
Soffia, con voce bassissima; il compagno ride, sfoderando uno dei sorrisi più falsi della sua vita, come a volergli dire ‘tranquillo, va bene così’.
Ma quel ‘va bene così’ a Guren non piace proprio per niente, come quell’espressione: vorrebbe prenderlo a pugni fino a cancellargliela perché non gli permette di metterlo sullo stesso livello degli altri, lui, che lo conosce meglio di tutti e sa leggerlo alla perfezione.
Lo richiama nuovamente ma Shinya lo ignora, girandosi.
Alza deliberatamente la voce, alla quarta volta non ci vede più.
Usa la forza e lo costringe a voltarsi, ricercando disperatamente quelle pozze cerulee che tanto ama, ritrovandole lucide.
Il commilitone sotto di sè tenta di scostarlo intimandogli di lasciarlo andare, adirato.
Guren capisce; fa per liberarlo, prendendo in mano quel pezzettino di vischio, ma non appena le iridi si incontrano, lo pone tra loro due.
Sono scoccate le ventiquattro, lo legge dallo schermo lampeggiante sul cruscotto.
Si avventa sulle sue labbra senza preavviso; il contatto è fugace, leggerissimo, uno sfiorarsi innocente che non chiede altro.
Shinya lo fissa, vorrebbe parlare ma si perde in quegli occhi ametista, sa che non sarà in grado di resistere e si fa  trascinare da loro.
Guren è come il fuoco: passionale, splendido, intenso, impulsivo, e la sua anima è straordinariamente calda.
Si chiede come possano due spiriti così opposti desiderarsi tanto da stare male.
Il respiro di Ichinose gli annebbia la mente; una parola sussurrata all’orecchio e si lascia all’istinto: stavolta è lui stesso a riprendere il ritmo.
Ne sussegue un secondo bacio, un terzo, un quarto, e nessuno dei due sa quanto tempo sia passato.

Si abbandonano alla bufera.

 




 
Nda: Ci sono varie leggende sul vischio natalizio ( si, ci si bacia sia il 25 che a Capodanno ): la tradizione vuole che a Natale se una ragazza/o si trova sotto il vischio, vivacemente abbellito con nastri e rami di abete non può rifiutarsi di essere baciata/o ( ecco perchè Guren ha aspettato la mezzanotte ueueueuh) . Inoltre si dice che se due innamorati si baciano sotto un suo ramoscello terranno lontani da loro problemi e difficoltà, aw.

Ps: "Guren's favorite colors are gray and blue"  - notizia ufficiale (bastava dire direttamente Shinya Hiragi ) perciò ho assunto che Ichinose ami gli occhi di Shinya yay

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Capitolo 2
*** #Biscotti - ShinoMitsu ***



 
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#Biscotti
° ShinoMitsu °

« L’amore è un po’ come preparare dei biscotti, bisogna seguire la ricetta di base, un miscuglio di sentimenti ed emozioni, per poi infornare.
Sembra facile, ma spesso capitano imprevisti.
Possono uscirne di spezzettati, bruciati, sbriciolati, acidi, ma tra tutti qualcuno riuscirà a rimanere intatto e delizioso…
È quello giusto. »


 
 
La cucina è in completo caos: tra pastella per terra, farina sparsa sul piano cottura, una catasta immensa di pentole sul lavello, zucchero sul pavimento e residui di cacao spiaccicati sul tavolo, chiunque si sarebbe messo le mani nei capelli.
Al primo tentativo ha confuso il sale con lo zucchero.
Nel secondo, si è dimenticata di unire le scagliette di cioccolato e l’aroma alla vaniglia.
Alla a terza e quarta prova, ha accidentalmente rovesciato il contenuto sul piano cottura.
Alla quinta ha aggiunto troppa farina e più che biscotti sembravano minuzzoli per una sbriciolata.
Alla sesta ha sbagliato i tempi di cottura e i dolcetti ne sono usciti carbonizzati.
È la settima volta che rifà l’impasto, ma finalmente sembra essere soddisfatta del risultato: decide persino di metterlo in delle formine.
Entusiasta, chiude il tutto nel forno e imposta l’agognato timer.
Deve soltanto aspettare.
Passa un buon quarto d’ora e Mitsuba pensa che finalmente è la volta buona e che niente andrà storto.
Crogiola su una sedia, osservando il casino circostante per poi sbadigliare assonnata, mugugnando qualcosa tra i denti.
Si alza, decisa a pulire, ma prima che possa fare una qualsiasi azione, due mani la prendono di sorpresa e per lo shock, salta come se le avessero dato una scossa.
“Cosa fai di bello, Mitsu-chan?”
La bionda, ancora cercando di riprendere fiato, si appoggia al tavolo, piegata in due per lo spavento.
Sa benissimo del sorriso serafico su quella faccia da schiaffi del suo interlocutore, non ha bisogno di conferme.
Shinoa si ritrova a sogghignare malefica nell’osservare il subbuglio che regna nella stanza.
Si scambiano uno sguardo fugace alla ‘sai benissimo che Kimizuki ti ucciderà vero?’.
Inutile dire che la povera ragazza le provò tutte per far uscire la violetta dalla cucina, ma con Hiragi, nessuna scusa è sufficiente da poterne battere la testardaggine.
“Uh uh, Mitsu-chan ha preparato i biscotti, chissà per chi sono!”
“Non sono affari tuoi!”
“Oh Yuu-san, sono taaanto innamorata di teee!”
“Smettila!”
Arrossisce, Mitsuba, e prende a rincorrerla per un buon quarto d’ora, lanciandole contro tutto che ciò che trova a tiro; tanto che ne è coinvolta da questa pseudo-battaglia, che il timer suona e non se ne rende neanche conto.
Una puzza di bruciato si fa largo nella stanza ed entrambe si voltano verso il forno.
La ragazza dagli occhi ametista sbianca e corre a controllare lo stato dei dolcetti; l’altra sbuffa annoiata.
Non si muove, vorrebbe piangere: dopo tutto il suo duro lavoro, ora si ritrova con biscotti completamente bruciati.
“Mitsu-chan, Yuu non morirà se non li mangia subito, ti aiuto a riprepararli io.”
Sangu rimane ammutolita, e borbotta qualcosa che l’amica non capisce.
Fa per avvicinarsi, ma l’altra la scosta malamente.
Erano per te.
Esordisce, è quasi un sussurro ma nelle orecchie della collega rimbomba malinconicamente.
Il volto di Shinoa si incupisce, le manca la parola e non fiata; cala il silenzio.
“Mitsu-chan…”
“Va bene, n-non fa niente!”
Ma il tono di voce è incrinato - anche se finge strafottenza - e la violetta conosce troppo bene la compagna per non capire che sta soffrendo.
Blocca Mitsuba, ostentando sicurezza e prende, dopo essersi accertata che questa non possa fuggire via, un biscotto dalla teglia.
Le intima di aprire un po’ la bocca con un timbro basso, voluttuoso, e dannatamente – dannatamente – seducente: quando Shinoa usa quel tono di voce semplicemente non riesce a resistere; obbedisce.
Il dolcetto finisce tra i suoi denti dal lato sinistro, ne avverte il sapore zuccherino.
Percepisce, poi, un rumore sordo, e solo allora si rende conto che la compagna ha raggiunto l’altro capo.
Sembra di giocare ad un pocky game e, inavvertitamente, arrossisce imbarazzata.
È tutto così inverosimile che le sembra di star sognando.
L’atmosfera si fa più intensa, entrambe socchiudono le palpebre.
Non si tirano indietro neanche quando le loro labbra si sfiorano e l’odore della vaniglia inebria i sensi, aggiungendo quel pizzico di mielato a quel bacio che stava diventando decisamente meno casto.
La mano di Hiragi passa tra i capelli, accarezzandole dolcemente il viso, tanto diaccia quanto impetuosa: si sente bruciare.
Non si ribella, finché il respiro caldo e sensuale di Shinoa non si fa vicino alle orecchie mentre cerca di calmare l'affanno.
“Continuiamo più tardi in camera, Mitsu-chan”
E veloce come è arrivata svanisce oltre la porta, lasciando la giovane lì, immobile, come un salame.
Si lascia cadere a terra, completamente spaesata.
La faccia passa dal rosato al rosso acceso, diventando quasi incandescente: per un attimo fantastica che le esca persino del fumo dalle orecchie a causa della sua fervida immaginazione.
‘Stupida Shinoa che fa venire in mente cose perverse’, pensa, non sapendo che, dall’altra parte, la violetta è ancora dietro alla porta col cuore che batte a mille.
Questa, sorniona, sorride soddisfatta, e riflette già al da farsi: dovrà trovare una buona scusa con gli altri per sgusciare via con la sua Mitsu-chan quella sera.

Non c’è niente di meglio che passare il 31 dicembre con la persona che più si ama, in fondo, no?






 
Angoletto della tipa *

AUGURI A TUTTI! BUON 2016 /?/ -anche se pubblico adesso ma vbb/
Signorih e signoreh, spero che questa ShinoMitsu vi piaccia, io le adoro yay | Vi confesso che è la mia prima shojo-ai vera e propria, che ne pensate?  
;\\\\;
Buon anno a tutti quanti, che vi porti tanta felicità, fortuna e cose belle! yay
Un bacione grande, anzi, grandissimoooo a tutti! 
Grazie millissime anche a tutti i miei lettori in incognito e tutti quelli che seguono questa piccola raccoltina!
Un commentino è sempre gradito eh <\3
( Vi offro biscotti yay)

non sto cercando di corrompervi, no no eh




 

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