In un mondo alternativo.

di _Black 10
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo I ***
Capitolo 2: *** Capitolo II ***



Capitolo 1
*** Capitolo I ***


 

Il mondo ormai era verso il precipizio, ilVIRUS aveva contagiato quasi tutti. Eravamo rimasti davvero in pochi, ed io ero una di loro.

Tutto ebbe inizio in un laboratorio scientifico di New York. Dove, da ormai tre mesi si stava effettuando la creazione di un elisir d'immortalità. Qualcosa andò storto, perché invece di dare l'immortalità, aveva dato la distruzione. E se non era oggi, era domani, la fine del mondo... sarebbe arrivata presto.

Gli scienziati non sapevano spiegarsi questoVIRUS, ma ormai era tardi per tutti, anche loro erano diventati delle 'cavie' e vittime.

Questa malattia, trasformava in un perfetto zombie. Né di più, né di meno.

Eppure una speranza ancora c'era, ero consapevole che nel mondo, vi era qualcun altro vivo, il quale avrebbe potuto avere contatti con me e gli altri non-morti.

Fissai per un tempo illimitato il muro, tra quattro pareti era l'unica cosa interessante da guardare, oltre l'aria.

Mi chiamo Elise, ho diciotto anni e vivo a New York dalla nascita. Non ho più dei genitori, sin da quando ero bambina ed ora eccomi qua, messa in quarantena dai miei stessi compagni, perché essendo stata a contatto con gli zombie, temono che io sia diventata una di loro.

Afferrai il dispositivo che mi lascia in contatto con loro e inizio a parlare.

-Pronto, pronto... mi ricevete?-

Sentii diversi rumori, diverse urla, e infine silenzio assoluto... non ci credo... anche loro erano stati contagiati...

Aprii la porta di scatto e poi buio totale...

 

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Buon salve a tutti...eh si sono tornata!
Questa storia è un po' diversa da quelle che scrivevo di solito. 
So che il primo capitolo, specie di prologo, è molto molto piccolo, ma 
è un prologo che avevo scritto tanto tempo fa e non volevo cambiarlo,
ma vi assicuro che gli altri capitoli sono molto più lunghi!
A presto!!

 

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Capitolo 2
*** Capitolo II ***


Mi svegliai in un letto molto, di quelli che non se ne trovano facilmente. Avevo un forte dolore alle tempie che mi costringeva a tenere le palpebre chiuse, ma dopo un paio di minuti mi decisi ad aprirli e una luce mi accecò costringendomi a chiuderli nuovamente.

Ascoltai delle voci... dal timbro sembravano essere un uomo e una donna.

-Dottore... allora come sta la ragazza?- chiese la donna.

-Sta bene, penso abbia avuto solo una piccola botta in testa.-

Pian piano riuscì ad aprire gli occhi e li osservai.

-Ti sei svegliata finalmente!- mi sorrise la donna... anzi la ragazzina.

-Dove mi trovo?- dissi stropicciandomi gli occhi. Ero in una casa davvero ben arredata, i proprietari dovevano avere un gusto antico, considerando che i mobili erano come quelli del medioevo.

-Qualcuno mi vuole rispondere? Dove mi trovo?-

Stavo iniziando ad arrabbiarmi, perciò alzai il tono di voce.

-Tranquilla, risponderò a tutto io. Aspetta solo un attimo.-

Vidi la ragazza e il dottore parlare e ne approfittai per osservare il tutto. La ragazza indossava un lungo abito color mogano, invece il dottore un completo marrone e un camice bianco. Penso di essere seriamente nel Medioevo, ne sono più che sicura.

Il dottore andò via e la biondina si avvicinò a me. Aveva i lunghi capelli raccolti in uno chignon.

-Mi chiamo Rachel, ho sedici anni e ti ho salvata; eri svenuta sul ciglio della strada e una carrozza stava per investirti.-

-Ma io... dove mi trovo precisamente...-

-Sei su Kepler 186f. Il pianeta gemello della tua amata Terra.-

Ci misi qualche minuto ad incanalare la notizia, ma solo dopo pochi minuti vidi nella sua bocca due canini.

-Ma quelli sono denti normali?- cambiare argomento era l'unico modo per non dare di matto.

-Sono canini da vampiro, qui siamo tutti esseri sovrannaturali e... dovresti spruzzarti un po' di profumo... hai un odore che manda in estasi e anche per me è davvero forte resistere.-

-Ti rendi conto che mi stai spaventando?-

-Perdonami... allora da oggi vivrai qui se vuoi, anche perché penso tu non abbia altra abitazione...-

-Aspetta... come sai che vengo dalla terra?-

-Oh gli abitanti degli altri pianeti non sono così d'aspetto.-

-Ho capito... Piacere io sono Elise.-

-Piacere mio... dovremmo cambiarti i vestiti.- indossavo una tuta da combattimento, leggins nero stretti e maglietta attillata.

-Sei al dir poco provocante, e qui potresti essere scambiata per una poco di buono.-

-Per ora preferirei tenere i miei vestiti... grazie.-

-Va bene, allora sorellona, alzati che ti mostro la tua stanza.-

Mi alzai a fatica e salimmo le scale e mi mostrò la mia camera. Mi aveva raccontato che aveva quattro fratelli, tutti vampiri ovviamente, e da lì a poco li avrei incontrati tutti, erano fuori per ''cacciare''.

-Vai a lavarti se vuoi, forse ne hai bisogno.-

Era vero, ero molto sporca. Andai nel bagno e mi infilai nella vasca lavandomi con diversi sali profumati. Appena finito, mi coprii con un piccolo telo che mi copriva fin sotto l'inguine e andai in cerca della mia stanza, era davvero grande come casa.

-Credo sia questa...-

Spalancai la porta ma mi trovai una camera completamente diversa dalla mia.

-Cosa cavolo ci fai nella mia stanza?-

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