Ten songs challenge - A frerard story.

di milkovichs
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Fucked up world. ***
Capitolo 2: *** Autumn leaves. ***
Capitolo 3: *** Why’d you bring a shotgun to the party? ***
Capitolo 4: *** Fix you. ***
Capitolo 5: *** Mrs all american. ***
Capitolo 6: *** Don't stop. ***
Capitolo 7: *** Honey, this mirror isn't big enough for the two of us. ***
Capitolo 8: *** Stay with me. ***
Capitolo 9: *** S/C/A/R/E/C/R/O/W. ***
Capitolo 10: *** Just feel better. ***



Capitolo 1
*** Fucked up world. ***


1. Fucked up world – The pretty reckless.

A Gerard non piace il mondo, non gli era mai piaciuto. Insomma, è tutto un casino e le persone che lo abitano lo rendono un posto ancora peggiore. Si sente stretto, in questo ambiente. Non è quello che fa per lui e a volte crede che non troverà mai un posto dove sentirsi a suo agio. Ci sono poche cose che gli fanno ritrovare fiducia in questo mondo fottuto: musica, sigarette e sesso. Voglio dire, questa è la triade perfetta. Raccontò a Frank questa sua idea, un giorno. Si aspettava di essere preso per il culo per il resto della vita, mentre invece lui sorrise divertito, per poi annuire. “Cazzo, Gerard, togli la musica, il sesso e le sigarette a questo mondo e veramente non resta altro che una fottuta merda”. 



Buonaseeeeeeera! E' la prima volta che scrivo flashfic quindi spero che non facciano troppo schifo, considerato poi che sono state tutte scritte di getto, ispirate dalla canzone che trovate in alto, come titolo. 
In totale sono dieci flashfic, ne pubblicherò una ogni sera (in realtà sono quasi le due, quindi credo che ormai si parli di notte), se riesco. Nel frattempo spero che vi sia piaciuta, magari lasciate una recensione.
Un bacione. 
Sofia.

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Capitolo 2
*** Autumn leaves. ***


2. Autumn leaves – Ed Sheeran. 
 
Perché la vita deve essere così complicata? Gerard si sente cadere, oggi. Oggi è una foglia secca che si è staccata dal suo ramo e ora volteggia senza meta in aria.
Ma forse è lui ad essere fin troppo complicato. In fondo Frank glielo ha sempre detto. Il problema è che quest’ultimo non si rende conto che lui è l’unico a poterlo leggere, a poterlo decifrare. Ma ora lui non c’è, è andato a trovare i parenti di Jamia con quest'ultima e i loro figli. La sua mancanza sta accartocciando dentro Gerard, come una foglia in autunno. 


Buongiorno e tanti tanti auguri di buon Natale. Ecco la seconda storia, questa volta ispirata da qualcosa di un po' più tranquillo dei the pretty reckless. E nulla, spero vi piaccia. A domani con la terza di queste dieci brevissime storie, un bacione.
Sofia.

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Capitolo 3
*** Why’d you bring a shotgun to the party? ***


3. Why’d you bring a shotgun to the party? – The pretty reckless.

Gerard non è mai stato un tipo da festa, ma soprattutto in questo periodo della sua vita, queste sono solamente uno dei mille pretesti che ha per sballarsi con qualche droga.
Attorno a lui solo musica assordante e immagini confusionarie. Sagome che si avvicinano e si allontanano, poi una voce che avrebbe riconosciuto anche fra un miliardo. “Gee, ma che cazzo fai?” Gerard scoppia a ridere, senza un vero motivo. Non risponde, dal momento che non sa nemmeno lui che cosa stia facendo.
“Dove hai preso un fottuto fucile?” Il cantante borbotta qualcosa di confuso. Frank gli prende dalle mani ciò che stringe. Gerard non riesce a distinguere bene di che si tratti e non ricorda di averlo preso. Cerca di concentrarsi. Attorno a lui tutti lo stanno fissando. Solo ora capisce: ora che nota che Frank ha in mano un fucile.
“Che cazzo sto facendo?”
“Va tutto bene, Gee.”

Buongiooooorno! Sperando che siate sopravvissuti al pranzo di Natale e che non siate diventati un pallone che rotola come me, vi lascio la terza flashfic. Mi auguro che vi piaccia e che vi stia piacendo la raccolta. In questo caso lasciate una recensione - anche minuscola - dove mi dite che ne pensate. Un bacione,
Sofia.

 

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Capitolo 4
*** Fix you. ***


4. Fix you – Coldplay.

Gerard è convinto di non farcela, questa volta. E’ chiuso in una camera d’albergo da tre giorni e non è mai uscito. Fuori dalla sua porta hanno bussato tutti i suoi compagni di band, ma lui non ha lasciato entrare nessuno. Nemmeno Frank. Che però quel giorno non sembra essere deciso ad arrendersi. “Aprimi o sfondo questa cazzo di porta.”
Gerard si alza. In fondo lo sa, sa di avere solamente bisogno di vedere il chitarrista, lo sa.
Frank si catapulta dentro la stanza, chiudendo la porta.
“Stupido stronzo, vieni qua.” Un abbraccio forte, Frank stringe a sé il maggiore, che puzza di alcol e tabacco. Dalle labbra di quest’ultimo escono delle flebili parole. “Ho bisogno di te.”
Frank ride, amaro. “Lo so, coglione. Sono qua per aggiustarti, per rimettere assieme i pezzi di te che sono crollati.” Una lacrima riga poi il viso del minore, interrompendo quel flusso di parole per qualche istante. Si asciuga la guancia, guardando il cantante. “Odio vederti così. Ci sono io. Proverò ad aggiustarti, amore mio.”


Sì, è ancora presto per un altro capitolo, ma teoricamente è già un nuovo giorno e dal momento che domani sono piena di cose da fare, ho preferito portarmi avanti almeno con questo. 
Questa flashfic è stata un parto per il semplice fatto che credo che la canzone che è capitata sia una delle più tristi della storia e ne sono uscita squarciata. Ma okay, tutto passa, anche la sofferenza dovuta ai frerard (o forse non passa?). 
A domani, un bacione,
Sofia.

 

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Capitolo 5
*** Mrs all american. ***


5. Mrs all American – 5 seconds of summer.
 
Si può amare due persone contemporaneamente? Frank si era alzato presto, quella mattina, con quella domanda in testa. Ci aveva pensato tutta la notte, senza trovare una vera risposta, mentre osservava il corpo di sua moglie al suo fianco.
Ora è in cucina, seduto su uno degli sgabelli, a sorseggiare un thè caldo. Forse lo può aiutare a schiarirsi le idee. Dei passi alle sue spalle. Frank si volta. Sua moglie, assonnata, gli sorride. “Buongiorno, amore”. Lei sbadiglia in un modo adorabile, per poi rispondere al saluto.
E’ amore, quello fra loro? Insomma, se lo paragona a quello che c’era stato e talvolta c’è ancora fra lui e Gerard, il rapporto con Jamia gli sembra nullo, ma se preso di per sé, Frank deve ammettere di provare un affetto forte. Ricordava ancora quando Jamia lo aveva incontrato per la prima volta: gli era piaciuto subito tutto di lei. Frank sospira. Dannazione, è davvero fregato.

Buonaseeeeera. Sono le 20 passate ma sono appena tornata a casa dopo una giornata assurda e sono riuscita ad aggiornare solo ora. Spero vi piaccia. 
Ah, e prima di andare volevo ringraziare rihal, che recensisce ogni capitolo. 
Grazie anche a chi legge in silenzio, un bacione,
Sofia.

 

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Capitolo 6
*** Don't stop. ***


6. Don’t stop – 5 seconds of summer.

E’ sul palco che Gerard si sente finalmente libero. Lo stesso può affermare Frank. E’ lì sopra che nessuno dei due deve più fingere. Ed è sempre lì sopra che i due si divertono a provocarsi come due ragazzini. Il cantante si volta verso il chitarrista all’improvviso, senza interrompere il flusso di parole che stanno uscendo dalle sue labbra. Stanno suonando Destroya e entrambi sanno che la parte dei versi indefiniti, per così dire, è molto vicina... Eccola. Frank non riesce a staccare gli occhi da Gerard, che intanto sta emettendo versi non troppo casti al microfono, accompagnati da gesti che in Frank hanno un effetto decisamente troppo positivo. Gliela farà pagare, poco ma sicuro, in fondo ha ancora mezzo concerto per pensare a come vendicarsi sul cantante, più tardi.

HEEEEEEEEEEY. Eccomi con la sesta flashfic. Anche oggi aggiorno tardi, ma ho passato un pomeriggio assurdo, fra parrucchiere (ho i capelli blu yeee) e cucina (in cui sono un disastro, ho scoperto). 
La cosa divertente di questa flashfic? Sere fa parlavo con mia madre (più fan dei mcr di me, a momenti) e stavamo sentendo danger days. Quando parte destroya, lei mi si gira e mi chiede di fargliela vedere live. Qui non mi dilungo, in quanto abbiamo passato una serata a vedere video dei live dei mcr su youtube, ma vabbè, ad una certa, dal nulla, lei mi fa "guarda Frank, sta fissando Gerard come se volesse farselo lì sul palco". 
Quando mi sono ritrovata a scrivere su don't stop, il collegamento è venuto da sé e ho sfruttato l'idea, ridendo durante tutta la scrittura.
Okay, smetto di blaterare, a domani, un bacio,
Sofia.

 

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Capitolo 7
*** Honey, this mirror isn't big enough for the two of us. ***


7. Honey, this mirror isn’t big enough for the two of us – My chemical romance.

Gerard è di fronte a casa di Frank. Bussa. Il minore apre in pochi secondi, nonostante sia notte fonda e fino a poco prima stesse dormendo in santa pace.
“Tutto bene, Gee?” Gerard tiene lo sguardo basso, in piedi di fronte alla porta, immobile.
“Dobbiamo finirla qua, Frank.” L’altro spalanca gli occhi. Non capisce.
“Che.. che cosa?”
“Ho detto che dobbiamo finirla. E’ tutta una stronzata, non credi? Che cazzo pensiamo di riuscire ad ottenere con questa storia?” Frank sospira. Ha già capito. Gerard è più fatto del solito e ha lasciato che le pillole prendessero il sopravvento. “Gerard, lasciami entrare, voglio aiutarti, sono qui per te. Lasciami entrare nella tua testa. Vieni dentro casa.”

Heeeey, buonasera. Ecco la settima flashfic di questa raccolta. Beh, ne mancano solo tre per finirla, ye. E nulla, non mi dilungo perché devo tornare a studiare, che bella cosa. A domani, un bacione,
Sofia. 

 

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Capitolo 8
*** Stay with me. ***


8. Stay with me – The darling buds.

Mattina presto, forse è l’alba. Gerard spalanca gli occhi a seguito dell’ennesimo incubo. Sospira, esasperato. Quella notte ha dormito poco e male e quell'orribile incubo ha solamente coronato il tutto. Abbassa poi lo sguardo sulle proprie mani, che stanno tremando come il resto del corpo. Si è stancato di essere schifosamente debole. 
Sveglia il ragazzo accanto a sé con delle piccole spinte. Frank apre gli occhi, assonnato, non prima di aver mugugnato qualche lamento incomprensibile.
“Che c’è, amore?”
Gerard scuote la testa. “Io…”
“Altro incubo?” Gerard annuisce. Frank sospira, per poi abbracciare il maggiore con una dolcezza che riserva solamente a lui.
“Ora sei con me, okay?” Gerard annuisce nuovamente. “Resta con me, Frankie, ti prego..”
L'ombra di un sorriso si dipinge sul viso del minore. “E dove vuoi che vada, stupido?”

HEEEEEEEEEY, è tutto il giorno che sto fra i fornelli (mia madre si approfitta del fatto che sua figlia sa cucinare e la schiavizza, esattamente) e fra tutto quanto mi stavo quasi dimenticando di pubblicare, oggi - sì, so che vi sareste tutti disperati, immagino.
E nulla, ne approfitto per augurare a tutti un buon 2016 fin da ora e detto questo, torno a fare i profiteroles per il cenone di stasera (sì, sono una diciassettenne sfigata che passerà l'ultimo dell'anno a casa dei nonni). 
Buona serata a tutti, a domani, un bacione,
Sofia.

 

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Capitolo 9
*** S/C/A/R/E/C/R/O/W. ***


9. S/C/A/R/E/C/R/O/W – My chemical romance.

Gerard e Frank sono appena scappati dall’albergo dove alloggiano con il resto della band in occasione di un concerto che si terrà la notte seguente. Vogliono semplicemente passare una nottata in pace, soli. Corrono per vari minuti, fin quando non si ritrovano in un parco deserto. Sanno che quando il loro staff noterà la loro assenza, comincerà a cercarli e sanno anche che questo momento arriverà molto presto. Ciò significa che devono correre velocemente.
Si stanno comportando come due adolescenti, ne sono più che consapevoli, ma quella notte si sentono vivi, si sentono innamorati e non hanno intenzione di lasciarsi sfuggire un momento del genere.
Gerard si guarda attorno, con la mano stretta in quella del più basso. Quella è la loro notte di libertà.
Frank scoppia a ridere. “Ce l’abbiamo fatta.”
Gerard lo segue, ridendo a sua volta. “Se ci beccano siamo fottuti, davvero fottuti.”
“Ti tengo io al sicuro, stanotte”. Gerard sorride. Questo non lo mette in dubbio mai.

HEYHEY, BUON ANNOOOOO! 
Siamo già arrivati alla penultima flashfic e un po' mi dispiace finirla già qui e non pubblicare più sui frerard. In realtà ho una mezza idea su una one-shot o magari qualcosa da pochi capitoli, sempre su Gerard e Frank, ma non so ancora quando comincerò a lavorarci. Forse in questi giorni, ma non so. Vabbè, mi fermo qua senza annoiarvi troppo.
Vi auguro ancora un 2016 da paura come quello che spero sia per me (ho grandi programmi, muahah) e nulla, a domani con l'ultima flashfic che, vi spoilero, sarà forse la più dolorosa per il vostro cuoricino.
Ciao! 

 

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Capitolo 10
*** Just feel better. ***


10. Just feel better – Santana ft. Steven Tyler.

Un biglietto del treno stretto fra le mani. “Frankie, perdonami.” Mormora fra sé e sé Gerard, in piedi sulla piattaforma, prima di salire sul treno. Lasciare tutto è una decisione che lo uccide, ma sono troppi anni che sopravvive per compiacere gli altri. Ama Frank più di ogni altra cosa al mondo, ma non può più continuare così con lui. Il loro è un amore distruttivo e il cantante lo ha finalmente capito, o meglio, ha finalmente accettato la cosa.
E’ arrivato quel momento della vita in cui una persona capisce di doversi prendere del tempo per sé, per cercare la propria felicità. Ha bisogno di fare qualcosa che lo faccia stare bene, qualcosa che sia solamente per lui.
Ha avvertito sua moglie. Sono anni che l’uomo non vede sua madre; forse è davvero ora di andare a trovarla. Non lo fa perché sa di doverlo fare, ma perché vuole farlo. Finalmente Gerard fa qualcosa perché vuole farla davvero, non perché vogliono gli altri. E’ ora di sistemare la sua vita, di farci entrare un po’ di pace. E’ questo ciò di cui ha bisogno.

Ed eccomi quaaa! Un po' mi rattrista che questa sia l'ultima flashfic, ma d'altra parte sono contenta, in generale, di quello che ne è venuto fuori. In fondo sarebbe potuta andare peggio, no? c: 
Ho scritto tutte le flashfic in una sera e le ho pubblicate nell'ordine secondo cui mi sono capitate le canzoni, scrivendo, e rileggendole ho pensato che fosse buffo che proprio questa fosse l'ultima. Insomma, è come se chiudesse davvero il tutto e nulla, sappiate che la cosa non era voluta. Questo giusto per dire, così, lol. 
E vabbè, non mi dilungo troppo. Volevo ringraziare un'ultima volta tutti quelli che hanno letto, rihal che ha recensito davvero ogni flashfic e anche coloro che hanno letto senza recensire, che abbiano comunque apprezzato o no queste poche righe di storie. 
Okay, ora me la faccio finita davvero. 
Alla prossima,
Sofia. 

 

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