~ Twentythree breaths. ~

di Infect
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 00; old type book. ***
Capitolo 2: *** 01; vertical limits. ***
Capitolo 3: *** 02; you're right. ***
Capitolo 4: *** 03; today, the day. ***
Capitolo 5: *** 04; the hand of god. ***
Capitolo 6: *** 05; sense of a mother. ***
Capitolo 7: *** 06; to protect the world. ***
Capitolo 8: *** 07; has left a mark. ***
Capitolo 9: *** 08; stay out ***



Capitolo 1
*** 00; old type book. ***


;twentythree breaths.




Avevo da giorni una voglia matta di scrivere. Ma non sapevo dove sbattere la testa. Ho deciso così di scrivere qualcosa su Heroes, dato che un'amica ( Bianconiglia ~ ‹3 ) Mi ha dato un sito di Pairing automatico che genera coppie casuali. Io scrivo, anche se non coppiaggi u.u ( a volte anche quelli ) tutte quelle che escono.

Ho in programma di scriverne ventitrè. Perchè ventitrè? Perchè è un numero che ossessiona (y_y) ed è anche il numero che - a me - porta fortuna.


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Serie: Heroes;
Genere: Un pò tutti;
Personaggi: Un pò tutti;
Capitoli: 23 Si crede.
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una recensione al giorno,
leva il medico di torno.

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con affetto (?)
#infect.



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Capitolo 2
*** 01; vertical limits. ***







01; vertical limits.



La domanda non è perchè lo fai.
E'.. perchè mi porti con te?
So.. Tell me why, Pete.


Non avevo ancora capito perchè Pete volesse andare a cercare Caitlin. Ma come potevo tirarmi indietro, dopo che mi aveva praticamente sormontata di favori? Glielo dovevo, infondo. E mi sono ritrovata su un aereo di linea diretto per l'Irlanda. Non mi è mai piaciuta l'Irlanda. E' troppo fredda - sono pur sempre una Texana. Ma la cosa che mi irrita di più, rendendosi quasi un tarlo nella testa, è l'idea che Pete voli così, per Lei. E' vero, sono sua nipote, ed io non dovrei affatto pensare a mio zio in questo modo. Però è più forte di me.
Non pensare, Claire. Guardo distrattamente fuori dal finestrino dell'aereo, quel mare sconfinato sentendo la stanchezza delle - disgraziate - dodici ore di volo. Ogni tanto alzo gli occhi, verso le persone che ci circondano. Ma non ho ancora il coraggio di guardare Pete.
- Claire? - Oh, mi sta parlando. E' ancora sveglio, e probabilmente, non ha dormito mai.
- Si, Peter? - la mia voce non è delle più convincenti.
- Non hai ancora dormito, sei sicura di star bene? - e come fa a chiedermelo così? Gli sorrido, in quei mezzi sorrisi convincenti che so tirare fuori nei momenti giusti.
- Certo, Pete. Lo sai che io non posso star male. - getto una scusa delle tante, quella che mi caratterizza di più. Così abbandono la discussione, tornando a guardare fuori. Le pieghe del mare appena visibili, in quella notte scura e piovosa. Una scossa?
- Si pregano i gentili viaggiatori di allacciare le cinture di sicurezza. -
Io odio l'aereo. Peter controlla che io allacci la cintura, pensa ancora che io sia una bambina. Ma non lo sono più, ormai. Mi sistemo, in qualche modo. E cerco di non pensare di essere ad ottomila piedi sopra il mare. E' un'ironia pensarlo, quando so benissimo che Io non posso morire. Un'ennesima scossa. Il cuore mi salta inevitabilmente in gola. Ho paura. Con le dita della mano, ho sfiorato il braccio di Peter.
- Sta tranquilla Claire, è solo una turbolenza. - mi rassicura in qualche modo.
- Io sono tra..aaann.. - non riesco a parlare, l'ennesima scossa mi fa chiudere le dita sul braccio di Peter. Che cosa sbagliata! Con l'altra mano, Lui, mi stringe la testa, leggermente, e mi trascina verso di se.
- Vedrai Claire, non succederà niente. Ci sono io con te, no? - mi sento morire. Per un solo istante mi lascio illudere da quelle parole.
- Quando troveremo Caitlin, andremo a bere qualcosa di caldo. -
Lo sapevo che Lui lo fa per Lei, e non per Me.


una recensione al giorno toglie il medico di torno.


Peter Petrelli / Claire Bennet / Dizzy.


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Capitolo 3
*** 02; you're right. ***







02; you're right.



Il Destino è una macchina complessa.
Tu credi.. nel Destino, Claire?
Non per caso io sono qui.


Con la Lista della spesa in mano, continuo a camminare per seguire la mia ricerca. Se non me lo dirà nessuno, allora, me la sbrigherò da solo. Sono sempre stato solo, e mi rendo conto che ormai la solitudine mi ha corrotto. Guardandomi attorno non c'è altro che silenzio e buio - neanche stasera ho cenato. Sono passate talmente tante ore, che guardando l'orologio mi accorgo che è tardi. E tanto per cambiare mi sono perso.
- Sylar. - la riconosco questa voce.
- Claire, quanto è strano incontrarti ancora. - mi vien quasi da sorridere. Dopo quel giorno a casa sua, quando l'ho resa consapevole di se stessa, non l'avevo ancora mai incontrata.
- Bravo, adesso che sei qui illuminami, Sylar. - calca quel nome, come se per me fosse una colpa. - Che mi hai fatto? Non sento più il dolore! Non sono più umana! - mi sgrida?
- Tu non sei mai stata umana. - le rispondo, con altrettanta non chalance. Il suo viso si arriccia in un'espressione arrabbiata. - Non ho tempo da perdere con te, adesso. - faccio in tempo a girarmi, ma mi afferra per un braccio. Costringendomi a guardarla.
- DIMMELO! - grida.
- Non ti ho fatto niente, Claire. Ti ho solo dato quello che sei davvero. - mi innervosisco, dopo tutto.
- Quello che sono davvero? In quale universo contorto, Sylar? Non sento più niente, ho il terrore di diventare vuota, man mano che il tempo passa. Il provare dolore era l'unica cosa che mi rendeva umana. Che mi hai fatto?! - corrugo la fronte, da quando mi si parla così?
- Non ho tempo da perdere con te, Claire Bear. Il Destino vuole che debba andare ed anche di fretta, quindi sparisci. -
- Non chiamarmi così. Ed il Destino non c'entra niente! -
- Non credi nel Destino, Claire? - ci sono dei movimenti nelle ombre. Mi hanno trovato e Claire è con me. Quello smidollato di Noah mi vedrà con sua figlia. Claire lo fissa, adesso che mi punta la pistola. Sta urlando qualcosa, come allontanarsi dalla sua piccola orsacchiotta. Sono disgustato. BANG. E' solo un colpo di pistola. Non alzo nemmeno le dita che Claire si è fatta colpire.
- Che diavolo ti passa per la testa, eh!? - le urlo dietro.
- Se non ci credessi.. Non per caso sarei qui. - e questo mi basta.


Sylar (Gabriel Gray) / Claire Bennet / Not by chance.





una recensione al giorno toglie il medico di torno.



THANK'S!

mojojojo: mi fa molto piacere che ti sia piaciuta! personalmente adoro anche io, Claire e Peter. purtroppo però molti non sono della stessa idea ù_u ad ogni modo, ancora grazie (L) spero che ti piaceranno anche le seguenti, pur ( forse ) non essendo della medesima coppia ( anche se è la seconda volta che mi esce claire XD )


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Capitolo 4
*** 03; today, the day. ***







03; today, the day.



Non avevo mai pensato potesse finire così.
Prima tuo padre, poi Io.
So che sarai forte, poichè io..
..voglio solo che tu sia felice.


Non avrei mai voluto che finisse così, Micah. Sei la luce dei miei giorni, sei i sogni delle mie notti. Eppure, per quanto io mi sia sforzata di essere una brava madre, una brava amica e forte come D.L, non ci sono riuscita. Anche adesso, quando tutto mi sta sfuggendo di mano, ho paura. Come ti sentirai, senza di me? Hai perso tuo padre, e stai perdendo tua madre. Non riesco a capire dove..
- Monica! - tossisco, le fiamme mi bruciano i polmoni ed il fumo mi ostruisce il respiro.
- Nikki, sia lodato il cielo, aiutami! - mi fiondo verso di lei, evitando qualche trave che crolla. La slego, e la sollevo quasi fosse una piuma.
- Esci, Monica. - mi sono accorta di tutto. Uscirà solo una di noi, da questo posto infernale. E quella.. non sarò io.
- Ma.. Possiamo farcela, avanti! - desolata, faccio dei passi indietro spingendo avanti Monica. Mi guarda seria, poi, si rattrista. Preme le labbra, cercando di sorridermi e si volta, andando via. Va bene così, penso. Monica troverà Micah fuori, e saranno salvi. Il fuoco mi blocca l'uscita e non posso andarmene, non più. Forse è giusto che finisca così, dopo tutto quello che ho fatto. Volevo solo essere una brava madre per un bambino così splendido. Chiudo gli occhi: non voglio più piangere.
- Mamma! - la sento distante, la voce di Micah. Ma sono già a terra e non respiro.
Voglio solo che tu sia felice.


Nikki Sanders / Micah Sanders / See the future.

( devo avere fortuna con il pairing automatico! )



una recensione al giorno toglie il medico di torno.



THANK'S!

_Marty94_: aw, grazie anche a te! si, sylar mi fa morire come personaggio. perchè è tanto duro e cattivo, ma poi fa di quelle facce e battute che fanno morire. (L) ad ogni modo io spero mi capiti qualcosa anche della prima o seconda serie, esatto! tipo adam o daphne. vedremo la fortuna °-° per ora non mi va tanto male, dai! grazie ancora !L

THANK'S, per la preferenza.

mojojojo;



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Capitolo 5
*** 04; the hand of god. ***







04; the hand of god.



Finché resterà in piedi anche un solo dio,
il compito dell'uomo non sarà terminato.
Ah, Nathan. La religione è l'oppio dei popoli.


Ci potrebbero prendere come due amiconi al Bar in attesa di una partita, o comunque, di qualcos'altro inerente alla televisione. Certo, la cameriera è lentissima e sto ancora aspettando il mio pranzo. Come del resto, anche Peter.
- Vado al bagno. - tolgo gli occhi dalla televisione per guardare il mio compagno di viaggio che finalmente ha ripreso la memoria. Questo pomeriggio vedremo di fare quello che c'è da fare. Povero stolto, ancora crede che io sia nella parte del giusto. Lo guardo mentre se ne sparisce dietro la porta dei servizi, e sbuffo. Alla televisione c'è solo pubblicità.
Non l'avessi mai pensato. Il telegiornale con edizione speciale ha iniziato all'improvviso, tantè che - dato la nullafacenza del momento - mi concentro per ascoltare. Lo conosco quell'uomo, è il fratello di Peter.
- Cosa può dirci Signor Petrelli sulla sua guarigione velocissima? -
Sorrido, perchè io so la verità.
- Dio mi ha salvato e mi ha aperto gli occhi su questo mondo contorto. Il compito dell'uomo è quello di ascoltare le sue parole e salvaguardare i suoi simili. Dio ha voluto darmi una seconda possibilità. -
E' quasi ridicolo, ma nessuno gli ha mai detto la verità, ed è per questo che passa per qualcosa che non è. L'intervistatore pone altre domande, ma a questo punto torno a guardare il piatto che - finalmente - è arrivato. E con lui, è tornato indietro Peter. Peccato, il telegiornale è finito.
- Sai una cosa, Peter? - intanto inforco la forchetta, sistemandomi. Accigliato, alza gli occhi a fissarmi, quasi avessi avuto un ill'uminazione.
- La religione è l'oppio dei popoli. - ma tanto, non capirà.


Adam Monroe / Nathan Petrelli / Unbelievable.




una recensione al giorno toglie il medico di torno.



THANK'S!

_Marty94_: si, le parti tristi sono sempre le più .. piagnucolose! ç_ç° ecco la nuova uscita! devo dire che ho decisamente fortuna con gli accoppiamenti a caso °_° almeno per adesso. speriamo bene y_y° ah, dimenticavo. hai visto che è uscito adam? (Y) bastava sperare ed aspettare!
Bianconiglia: ahah, sii.. sylar (L) si, beh, l'ispirazione è venuta u,u almeno per queste drabble - flashfic. magari poi me ne esce anche una più articolata. vediamo!
mojojojo: ti ringrazio !L e ti ringrazio anche per la voglia di continuare a leggere. mi sforzo abbastanza a scrivere in prima persona, dato che solitamente non lo faccio mai. ma spero sia gradita la cosa (L)
PsYcHoGIRL_SYLARtheBEST: aw, mi ero dimenticata di commentare la tua recensione! ti ringrazio e sono contenta che ti piaccia (L)

THANK'S, per la preferenza.

mojojojo;
_Marty94_;



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Capitolo 6
*** 05; sense of a mother. ***







05; sense of a mother.



Cercavo di somigliare ad una madre perfetta.
Senza rendermi conto che una madre, ce l'ha.
.. E non sono io - lo so.


Con il fiato sospeso continuavo a fissare il telefono di casa, che silenzioso preannunciava qualcosa che ne io, ne Sandra saremmo state capaci di accettare. Probabilmente se non fossi mai stata così assente nella vita di Claire, tutto questo non sarebbe successo. Non ci avevo mai pensato a come dev'esser essere tenuti all'oscuro di avere me, come madre. E nel momento più tragico dei miei pensieri, Lei, parlò.
- Ho sempre cercato di essere una buona madre, per Claire. -
La sua voce risuonava talmente forte nella mia testa, che dovetti per forza girarmi a guardarla. Ma non parlavo, non ancora. Non sapevo cosa dire, in un momento come questo.
- E' colpa tua se ha voluto inseguire ideali e situazioni non adatte ad una ragazza della sua età! -
Quelle parole bruciavano più del fuoco dentro di me. Mi alzai senza pensare e presi la borsa, pochi oggetti e qualche spicciolo. Non era più il momento di pensare alla situazione che poteva succere. Dovevo agire, e non poteva farlo di certo Lei. Dovevo pensarci io, perchè io ero quella che aveva spinto Claire a fare qualcosa più grande di se. Sandrà scattò impiedi.
- Dove vai? Vengo anche io! - mi seguì, come un'ombra.
- No Sandra. - Raggiunsi la porta, fermando la mano sulla maniglia, ancora inseguita da Lei. - Cercavo di somigliare ad una madre perfetta. - Mi specchiai negli occhi di Sandra, la vera madre di Claire. Lei, che più di me era riuscita in tutto.
- Cosa intendi dire? - Si fermò vicino a me, alla porta.
- Senza rendermi conto, che Claire, una madre.. ce l'ha. - Aprii la porta, leggermente. - E Sandra.. Non sono io, lo so. -
Dalla bocca di Sandra non uscì nemmeno una parola. Io, nel frattempo, feci qualche passo all'esterno di quella casa in Costa Verde.
- Portala a casa, Meredith. - Non riuscì a dirmi altro.
Ma dal suo viso capii che stavolta voleva credere in me.



Meredith Gordon / Sandra Bennet / Behind a closed door.



una recensione al giorno toglie il medico di torno.



THANK'S!

_Marty94_: sono un pò in ritardo, mi dispiace! ho avuto disguidi tecnici con lo studio e non sono riuscita a scrivere. ma a quanto pare stavolta mi sono uscite le fantomatiche due donne *-*
Bianconiglia: e chi non fa lollare nathan santone? D:
mojojojo: si, ci avevo pensato spesso anche io e penso che con la fan fict ho tirato fuori qualcosa di decente! comunque, le immagini dei banner arrivano un pò da tutte le parti, ma quella di peter, arriva direttamente dal suo sito personale.

THANK'S, per la preferenza.

mojojojo;
_Marty94_;
kipie;



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Capitolo 7
*** 06; to protect the world. ***







06; to protect the world.



SPOILER PUNTATA 4X01 DELLA 4° SERIE.



Un giorno capirai, Noah.
E' necessario quello che sto facendo.
Voglio un mondo pulito per tutti.


Aspettavo senza fiatare i camion con i detenuti genomi che sin ora erano riusciti a catturare. Facevo i miei conti mentali, alla fine avevo preservato Claire e quindi non sarebbe stata fra di loro. E per quanto mi dispiacesse per Peter, è stato necessario. Qualcuno che non accetta il mio piano, sia mio fratello o uno sconosciuto, devono finire rinchiusi. Chiusi gli occhi, stancamente. E quando li riaprii, davanti a me stagliava la figura austera di Noah Bennet. Ancora non sapevo perchè aveva accettato di dare il suo contributo alla mia causa. Forse per Claire, per darle un futuro migliore.
- Una volta che saliranno sull'aereo li porterò via. - Me lo disse con una freddezza che, forse, nessuno aveva mai sentito da lui.
- Bene Noah. E' necessario che nessuno sappia di quest'operazione. -
Annuì, tirando su con il naso. Sembrava preoccupato, ma si voltò per fare qualche passo. Diedi ( grassie u.u ) troppo presto per scontato che sarebbe salito in aereo e basta. Invece, si voltò ancora.
- Claire? - Lo sapevo che me lo avrebbe chiesto.
- Come abbiamo deciso Claire non verrà coinvolta. -
- Lo spero, Nathan. Sai benissimo che.. - Lo interruppi, quasi subito.
- E' anche mia figlia. Ed un giorno capirai, Noah. - Lui, come risposta, fece una smorfia arrabbiata. Di sicuro lui era stato un buon padre, a differenza di me.
- E' necessario quello che sto facendo. Claire avrà un futuro migliore. Voglio un mondo pulito per tutti. - Aggiunsi.
Noah mi guardò, sistemanosi gli occhiali sul naso. Rimase in silenzio. Lo pagavo per quel silenzio, e soprattutto sapevamo tutti e due perchè stavamo combattendo. Quando si voltò, boffonchiò qualcosa che feci finta di non sentire.
- Per tutti? Non mentirmi. E' tutto per te, lo so. -




Noah Bennet / Nathan Petrelli / Don't lie to me.


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le due lettrici che seguono sempre : faccio prima a scrivere il nome così u.u comunque sia. grazie molte per i complimenti anche se sembra che non guadagno tanto è_é auff. comunque sia, cercherò di fare ancora del mio meglio.
bianconiglia : amore, tu mi segui sempre u.u grazie anche a te ~



#infect.

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Capitolo 8
*** 07; has left a mark. ***







07; has left a mark.






Guardando negli occhi la persona che mi ucciderà,
nel profondo del mio cuore, l'avevo sempre saputo.
Avevi ragione, Noah.


Guardavo quegli occhi così scuri. Ero stata così convinta, sino a quel momento, che Gabriel era una persona vera. Reale. Che io potessi essere veramente la sua stella. Pensavo che quel momento in quella casa, fosse stato per noi un momento felice. Potevo dire "noi" adesso. Invece, mentre mi fissa capisco che è stato solo un attimo. Mi sono illusa. Dovevo aspettarmelo da uno come Lui.
- Sono sempre stato un mostro, Elle. - Mi dice. La sua voce mi fa paura. Lui, mi fa paura.
- Le persone non cambiano. Per un attimo, ho creduto che tu potessi. -
- No, Elle. Non posso. -
Lo vedo alzare l'altra mano. So benissimo quale fine farò. Come tutti gli altri. Io non sono stata niente di speciale per Lui. Cosa dovrei fare? Adesso, non riesco neanche a muovere un dito. E perchè sono debole? E' perchè.. E' perchè è Lui.
Doveva finire così.
Avevi ragione, Noah.



Noah Bennet / Elle Bishop / Signs.


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_Marty94_ ~ thank you, very much. grazie per la correzione all'errore, ogni tanto svalvolo e scrivo a casaccio ç_ç° mi spiace! grazie per seguire sempre. i tuoi commenti mi danno la voglia di scrivere ancora, altrimenti io.. buh, penso che perderei lo stimolo T_T mi sento poco apprezzata XD lol.


#infect.

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Capitolo 9
*** 08; stay out ***




08; stay out




Dovevo andare da Sylar.
Da quel Sylar.
Avevo tanti presupposti. Ma quando lo vidi..
..lui sembrava tutta un'altra persona.

Il Futuro che Peter aveva deciso di mostrarmi, non era affatto come volevo che fosse il mio. E come se non bastasse, una Claire dai capelli scuri e dai colpi facili, mi aveva sparato. Aveva sparato a me, sangue del suo sangue. Non riuscivo a capire.
Come del resto non riuscivo a capire il collegamento fra Me e Sylar. E invece sono qui, davanti alla porta di casa 'sua', in Costa Verde. Non so cosa aspettarmi da un assassino e non ho la più pallida idea di cosa potrei trovare una volta varcata l'entrata. La porta è aperta: mi basta un tocco per farla spalancare. Non fa nemmeno un cigolio, almeno è una cosa buona.. lui non sa che io sono qui. Incamminandomi rivedo ogni cosa di Claire, della mia Claire. E quando svolto in cucina un bambino mi accoglie. E non avrei mai, mai pensato che..
- Zio Pete! - mi corre incontro come se ci vedessimo tutti i giorni.
- Oh, Peter, vuoi un pò di waffle? - la persona che prima mi dava le spalle, adesso si gira mostrandomi una pentola piena di waffle. Il mio viso parla da solo.
- Sylar.. Che diavolo ci fai qui, Sylar!? -
- Non mi chiamano più così da anni, Pete. - fa una smorfia e sembra capire tutto. - Noah mangia bene i waffle, io vado un attimo a parlare con Zio Pete. Ok? -
- Sì, papà! - quel bambino gli annuisce con tanto di forchetta piena in mano. Che succede?
Sylar mi porta in un'altra stanza. I nostri occhi si incrociano e lui si, ha capito tutto.
Avevo tanti presupposti. Ma questo non è Sylar.. è un'altra persona.


Sylar (Gabriel Gray) / Peter Petrelli / From one place to another



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Mi scuso per l'enorme ritardo, è che ultimamente ho troppo lavoro da fare!




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