Prigioniera

di Purelove
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Addii ***
Capitolo 2: *** Un regalo ***
Capitolo 3: *** Ogni desiderio è un ordine ***
Capitolo 4: *** Incontri ***
Capitolo 5: *** Non riesco ad allontanarmi ***
Capitolo 6: *** Under your leer ***
Capitolo 7: *** Traditrice ***
Capitolo 8: *** Sarà come se non fossi mai esistita ***
Capitolo 9: *** La cosa giusta da fare? ***
Capitolo 10: *** Dilemma ***
Capitolo 11: *** Mostra le carte Aro ***
Capitolo 12: *** Tradire la razza umana ***
Capitolo 13: *** Campo base Lycan ***
Capitolo 14: *** Presto avremo la nostra vendetta ***
Capitolo 15: *** Fosse l'ultima cosa che faccio ***
Capitolo 16: *** Bambina ***
Capitolo 17: *** Incontro inaspettato ***
Capitolo 18: *** Memoria ***
Capitolo 19: *** Il senso delle tue parole ***
Capitolo 20: *** Dobbiamo metterci in contatto con loro ***
Capitolo 21: *** Non lo sono mai stato ***
Capitolo 22: *** Le possibilità di un amore ***
Capitolo 23: *** Overdose ***
Capitolo 24: *** L'ultima cosa che faccio ***
Capitolo 25: *** Non abbiamo bisogno di loro ***
Capitolo 26: *** Per la persona che ami ***
Capitolo 27: *** Decisioni ***
Capitolo 28: *** Potrebbe essere mia ***
Capitolo 29: *** Il significato di appartenenza sfugge a molti ***
Capitolo 30: *** Diversa ***
Capitolo 31: *** E' una Cullen ***
Capitolo 32: *** Renesmee ***
Capitolo 33: *** Renesmee - Edward POV ***
Capitolo 34: *** Il mio Paradiso ***
Capitolo 35: *** Vuoi conoscere il tuo futuro? ***
Capitolo 36: *** Anti Jacob & Anti Nauhel ***
Capitolo 37: *** Dubbi ***
Capitolo 38: *** Edward ***
Capitolo 39: *** Il mio nemico: Jacob ***
Capitolo 40: *** I piani di Aro ***
Capitolo 41: *** Attacco ***
Capitolo 42: *** Rogo ***
Capitolo 43: *** Cerchio di fuoco ***
Capitolo 44: *** Futuro dorato ***



Capitolo 1
*** Addii ***


L

 

PRIGIONIERA



Primo anno di università. 2010.

I vampiri hanno conquistato in breve tempo tutte le zone emerse del mondo. Ci hanno concesso un minimo di normalità di tanto in tanto però la gente scompare e noi tutti ormai sappiamo che fine fanno quelle persone.

Nessuno di noi può fare o dire niente, se vieni scelta la tua vita finisce.

Ogni giorno mi ripeto che ho visto un mondo senza vampiri ma è scomparso.

Ogni giorno ho la consapevolezza che prima o poi toccherà anche a me.


Mi alzo svogliatamente dal letto. Oggi non ho proprio voglia di andare all'Università ma il corso mi aspetta e non lo posso proprio saltare. Prende le firme e non posso permettermi di perdere un anno per questo stupido corso.

Cerco nell'armadio un bel maglione a collo alto molto largo, uno dei miei piccoli modi per passare inosservata accanto ai vampiri. Già una mia amica è scomparsa.

Jessica è stata presa l'anno scorso, la sua famiglia è distrutta.

Non oso immaginare la reazione di mia mamma e di Charlie se mi dovessero prendere. Non li rivedrei più.

Esco di casa di corsa, l'autobus passa tra pochi minuti. Angela è già lì che mi aspetta con un aria afflitta.

-Cosa è successo?-le chiedo temendo il peggio.

-Niente, è solo che ho un brutto presentimento.-risponde mentre saliamo.



Finalmente arriviamo in classe. Mentre mi siedo vedo molti sguardi di vampiri su di me affamati. Rabbrividisco.

Angela si guarda intorno spaventata.

Il professore arriva accompagnato da una persona che conosciamo fin troppo bene.

Felix è un ragazzo molto grande, robusto e alto. I capelli neri sono nascosti dal cappuccio del mantello e i suoi occhi minacciosi sono tinti di rosso sangue.

Tutti aspettano con le palpitazioni il nome e cognome. Mi sento mancare. Non è la prima volta che lo vedo, mi ricordo benissimo quando molti del mio stesso corso sono stati chiamati tra cui Jessica. Non possiamo tentare di fuggire, non possiamo scappare. Per loro siamo solo bestie pronte a sacrificare.

-Isabella...Isabella Swan.-

Mi si ghiaccia il sangue nelle vene. Angela mi stringe la mano. Tutti rimangono in silenzio, so benissimo che sono sollevati ma nello stesso tempo non capiscono questa crudeltà. Penso a mio padre che non mi vedrà tornare a casa e la scuola lo chiamerà e gli dirà che sua figlia è stata scelta.

Con una stretta al cuore mi alzo in piedi ed esco fuori dalla mia fila lasciando tutto li sulla sedia. Angela mi segue con lo sguardo.

Sul volto di Felix vedo comparire il solito sorriso che ha quando una preda arriva tra le sue mani.

-Andiamo...-mi dice tenendomi per un braccio e portandomi fuori dall'aula.

Addio Angela...

Addio amici...

Addio papà...

 

 

 

Ciao!! E' vero che devo finire ancora l'altra storia ma ho avuto questa illuminazione tipo 2 giorni fa mentre tornavo a casa dall'Università con il bus e mi è balenata in testa questa idea. E se i vampiri riuscissero a governare il mondo? e se noi fossimo soggetti alle loro regole e al loro dominio del terrore??..............ihihihihi...............Cmq spero che vi piaccia questa mia ideuzza. Ho già preparato il secondo capitolo ma prima di continuare voglio sapere cosa ne pensate voi!! Un mega bacione vale

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Capitolo 2
*** Un regalo ***


L

 

BELLA

Tremo ma non per il freddo.

Entro nell'enorme villa sede del potere di Aro. Tutto qui suda ricchezza e magnificenza. Avevo sperato fino all'ultimo di non vedere mai questo posto. Guardo il lungo tappeto su cui adesso sto camminando e mi chiedo se anche Jessica è passata di qui esattamente come me. Il tappeto è di un rosso scuro e mi ricorda molto il sangue. Il sangue degli innocenti.

Felix apre un portone e su una specie di trono vedo Aro e Marcus appena dietro di lui. Sostengo il loro sguardo fino alla fine.

Felix mi obbliga ad inginocchiarmi e quasi non mi spezza una spalla.

-Devi essere più cortese con i nostri ospiti Felix!-commenta Aro venendomi incontro per tendermi la mano. Mi alzo ma non afferro la sua mano. Sento un ringhio provenire dalle mie spalle ma cerco di non fare vedere quanto sono terrorizzata.

-Dovrai essere più gentile piccola umana!-dice Felix facendomi accapponare la pelle. Il suo respiro gelato e vicinissimo mi fanno visibilmente tremare.

Aro mi prende per un braccio e per un attimo sembra contrariato ma poi sorride fissandomi.

-Jane, puoi venire un attimo?-mormora impercettibilmente Aro mentre vedo arrivare una ragazzina. Il suo sorriso è diabolico. Mi manca l'aria.

Jane mi fissa sempre più con insistenza fino a quando vedo i suoi muscoli distendersi e guardate terrorizzata Aro.

-Come immaginavo.-mormora Aro tornando a sedersi sul suo trono. Marcus mi squadra. Gli ho sempre visti in televisione. Non mi sarei mai aspettata di trovarmi adesso ancora viva davanti a loro.

Jane viene mandata via con un gesto della mano sprezzante così torna nelle retroguardie sempre però fissando ogni mio movimento.

-Portatela via.-dice finalmente Aro. Felix mi prende per un braccio. Bene. Adesso morirò, con due semplice parole è stata firmata la mia condanna a morte.

Usciamo da una porta laterale della sala del trono e mi ritrovo in un altro corridoio con alte e ampie vetrate e candide tende. L'atmosfera qui è decisamente diversa, dalla bellezza del posto mi potrei anche dimenticare che sto facendo gli ultimi passi che farò in vita mia. Forse questo corridoio è fatto apposta, un ultimo sprizzo di bellezza prima di morire sotto le grinfie di uno di questi schifosi vampiri.

Cerco di infondermi un po' di coraggio, andrò in un mondo migliore e abbandonerò per sempre questo mondo. Mi dispiace solo per le persone che soffriranno dopo la mia morte, anzi probabilmente staranno soffrendo già adesso.

Felix mi porta davanti una porta e la apre di scatto buttandomi dentro.

Guardo meravigliata il posto. È una camera da letto in stile vittoriana, mi guardo intorno aspettando di incontrare la mia morte che però non arriva.

Passano i minuti e io rimango immobile in mezzo alla stanza guardando in ogni angolo della stanza.

Alla fine spossata mi siedo sul letto e mi addormento. Almeno la morte arriverà nel sonno.


EDWARD:


Guardo svogliato le persone che mi presentano davanti. Sono totalmente annoiato. Scelgo le persone a caso, totalmente indifferente dei loro pianti, ormai sono abituato a questo tipo di sceneggiate.

Aro soppesa le mie scelte mentre Carlisle si preoccupa di non scegliere persone con malattie o comunque che non possono contribuire al lavoro alla villa.

Da dieci anni abbiamo preso totalmente il controllo. Siamo diventati i padroni del Mondo, Aro, Caius, Marcus e Carlisle guidano la schiera di vampiri che a loro volta sfruttano gli umani per qualsiasi cosa. Le nostre prede sono totalmente sottoposto alla nostra volontà.

Gli “anziani” hanno il controllo sulla vita o sulla morte di ogni singola persona sul Mondo. Non esiste nessuno che si può opporre a noi almeno non più dopo che abbiamo eliminato ogni licantropo e le persone che potevano avere nel loro corpo il gene che li tramutava è stato ucciso. Non esiste più nessuno che si può opporre a noi e io sono uno dei pochi favoriti di Aro a cui è concesso ogni vizio.

Non mi è negato niente, sebbene non sono un anziano vengo trattato alla pari, stessi diritti, stessi poteri.

Aro non ha mai nascosto il suo interesse per noi. Tutta la mia famiglia ormai si è trasferita in questo Palazzo.

Aro appoggia una mano sulla mia spalla.

-Ho saputo che hai fatto fuori un'altra serva, devi sceglierne un'altra, non posso pensare che il mio favorito rimanga senza distrazioni nei suoi momenti liberi...-mi dice sorridendomi beffardo.

Per fortuna che le scorte di umani non mancavano mai, si riproducevano abbastanza rapidamente e per questo c'era sempre sangue a volontà. Una risorsa inesauribile.

-Ho un regalo speciale per te...-mi dice Aro e fa un cenno verso Jane che porta una ragazza dai lunghi capelli castani mossi. Appena entra sono scosso da un fremito per il suo odore ma è come se fosse comunque bloccato da qualcosa. In un attimo sono dietro di lei e le sposto una ciocca di capelli dal collo per sentire il suo odore.

Sa di natura, alberi, muschio, i profumi della foresta si mischiano al dolce profumo della sua pelle. “La voglio” commenta il mostro dentro di me.

-Sapevo che ti sarebbe piaciuta.-commenta Aro tornando sul suo trono.

La ragazza stringe i pugni. Il suo profumo si mescola a quello della paura. Non può fingere con me, anche se sembra del tutto indifferente lo sento che è terrorizzata.

Il suo profumo però continua a sconvolgermi, mi entra nelle viscere.

-Cerchiamo di farla durare un po' di più delle altre...-dice Carlisle.

 

 

WOW!! sono contentissima! ma adesso spero di non avervi deluso con il secondo capitolo! mi raccomando ditemi la verità! se fa schifo l'idea e tutto lo voglio sapere! Sono stupefatta dal fatto che ci sono già 25 persone che l'hanno messa nei loro preferiti! e 11 che hanno commentato positivamente! sono contentissima!! scusate se non vi ringrazio uno per uno ma ho preferito aggiungere il capitolo (con alcune modifiche perchè ho aggiunto un pezzo di Edward e quindi ho tagliato il terzo...). Domani mi devo svegliare molto presto per l'Uni quindi perdonatemi!! un bacione vale

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Capitolo 3
*** Ogni desiderio è un ordine ***


PRIGIONIERA

PRIGIONIERA

Ogni desiderio è un ordine

EDWARD


La carico sulla spalla e la porto nei mie appartamenti velocemente.

Questo sì che è un vero regalo.

La sbatto sul letto ed immediatamente sono su di lei e annuso ogni centimetro della sua pelle scoperta. Involontariamente lascio sfuggire un ringhio frustrato. La ragazza tiene gli occhi ben chiusi e credo che si aspetta che la morda ma mi voglio divertire con lei. La guardo respirando appieno il suo profumo che mi rintontisce poi, una cosa mi lascia totalmente interdetto. Non riesco a sentire i suoi pensieri, mi avvicino di più a lei ma non sento niente. Cerco di escludere le voci in più che parlano nella mia testa.

-Parla!-le ordino scuotendola e obbligandola a guardarmi. Non riesce a dire nemmeno una parola da quanto è terrorizzata.

-Dimmi il tuo nome.-dico incitandola per sentire il suono della sua voce.

-Bella...-mormora con un filo di voce. Anche se ho ascoltato il suono della sua voce non riesco a sentire ancora i suoi pensieri.

È questo che intendeva come regalo? Una persona che non mi può disturbare con le sue chiacchiere mentali, totalmente muta.

Respiro soddisfatto.

Ero stufo di avere delle cameriere che continuavano a disturbarmi con i loro pensieri. Lei è quello che fa per me.

L'afferro per un polso e la porto attraverso un passaggio segreto della mia camera da letto in un'altra camera che ho predisposto per la mia schiava, almeno sarebbe stato anche più comodo soddisfare certi miei appetiti notturni.

-Qui ci sono i tuoi vestiti...-dico indicandole un armadio di legno- questa è la tua nuova dispensa, per qualsiasi cosa devi chiedere a Jessica che è nella stanza accanto alla tua. Da adesso sei mia questo vuol dire che posso fare di te tutto quello che voglio, ogni cosa che ti chiederò di fare tu la dovrai fare senza fiatare o contraddirmi. Dimentica tutto il resto perché adesso esisto solo io nella tua vita e non dovrai pensare ad altro che a me.-

Mi guarda per la prima volta negli occhi e non leggo niente se non desolazione.

-E lavati...-

La lascio sola nella stanza mentre sento i primi singhiozzi arrivare alle mie orecchie. Ho bisogno di sangue. Incrocio Heidi e Tanya per il corridoio.

-Dove vai?-mi chiede Tanya. “Ti aspetto questa notte...”

-No.-rispondo secco continuando per la mia strada. Mi guardo percorrere il corridoio attraverso i suoi occhi e anche quelli di Heidi.

Mi dirigo verso la parte sotterranea dove teniamo le nostre prede e ne scelgo una a caso. Entro sorridendole e sento già il suo cuore palpitare per me.

Mi avvicino a lei e le sposto i capelli dietro l'orecchio scoprendo il magnifico collo. Lentamente con le labbra scivolo dalla sua bocca fino al collo dove i mie denti trovano pace, sento la carne lacerarsi. Dopo pochi minuti la donna è solo un corpo privo di sangue. La lascio cadere a terra. Soddisfatto torno alle mie stanze.

Tanya è sdraiata sul mio letto con una mise provocante, mi siedo sul letto e la afferro per il collo.

-Mi sembrava di essere stato chiaro. Non volevo vederti.-le dico buttandola a terra e sdraiandomi sul letto.

Tanya imperterrita torna sul letto e mi accarezza il cavallo dei pantaloni da sopra il taglio classico dei pantaloni. Il mio corpo reagisce normalmente ma il mio sguardo non cambia e non si sposta da lei. Non mi interessa questa piccola troia che si intrufola nei letti di qualsiasi persona che abbia un minimo di potere.

Slaccia i pantaloni e massaggia la mia eccitazione liberandola poco dopo. La guardo mentre la intrappola tra le sue labbra rosee. Succhia avidamente mentre premo un po' di più la sua testa verso la mia eccitazione in modo da darmi più piacere e lei mi accontenta come sempre. Vengo nella sua bocca. La guardo leccarsi le labbra mentre è scossa da una nuova eccitazione. Si mette a cavalcioni su di me.

-Ma sì...-dico osservandola. Si toglie via il reggiseno lasciando liberi i suoi seni prosperosi. Una bella scopata è proprio quello che ci vuole. Dopotutto è bello sbattersi l'amante numero 1 di Aro.

Le bacio i seni succhiandoli avidamente mentre lei si muove sul mio membro pulsante. I suoi gemiti riescono a coprire perfino le voci nella mia testa.

Un nuovo profumo ma comunque famigliare invade le mie narici. Mi volto con lo sguardo verso la porta segreta e la vedo scioccata in tutta la sua bellezza. La bocca leggermente aperta per la sorpresa e gli occhi castani sgranati.

La mia nuova serva.

Il suo profumo naturale è stato liberato dal bagno che ha fatto, il profumo che si era messa non mi piaceva affatto, ma adesso mi stordisce completamente.

Prendila”

Allontano Tanya da me e con un movimento fulmineo e blocco a Bella ogni possibilità di fuga. Come una preda trema.

-Edward!-dice scocciata Tanya dopo essersi tirata su in piedi.

-Vattene!-le rispondo ringhiando minacciosamente.

Annuso avidamente la nuova essenza di Bella. Un aroma mai sentito prima che risveglia pulsioni che erano state assopite dal recente sangue che ho bevuto.

-Jessica non ti ha detto che non voglio essere disturbato?-le dico ringhiando vicino al suo orecchio. Mi affronta con lo sguardo. Le tiro un sonoro schiaffo.

-Non osare guardarmi in quel modo...-dico sedendomi sul letto. Le faccio segno di avvicinarsi e come voglio io fa quello che le dico. La metto a cavalcioni su di me cercando di farle sentire la mia evidente eccitazione. Le guance diventano di un delizioso colore rosso. Avvicino il suo volto al mio ma distoglie lo sguardo.

Non parla, non dice niente, guarda lontano e so già cosa pensa anche se non posso leggerle il pensiero. “Sei un mostro”

La butto sul letto e la sovrasto con la mia figura. Accarezzo le sue curve e le alzo il vestito scoprendo buona parte della coscia. La accarezzo fino ad arrivare ai suoi piccoli seni in boccio. Avvicino il mio bacino al suo.

uccidila...”

Sorrido. Non ancora. Mi voglio divertire con lei. Può riuscire più delle altre a distrarmi.

Strappo l'intimo e sento l'odore prepotente della sua femminilità inondare la stanza. È eccitata anche se non lo vuole dare a vedere.

-Vuoi far divertire il tuo padrone? È per questo che sei entrata?-

-Ogni vostro desiderio è un ordine...no?-mormora voltando il capo da una parte per non incrociare il mio sguardo.

 

 

CIAOOOOOOOOOOOO!!! Non ci posso ancora credere  che questa storia sta riscuotendo questo successo! nes sono piacevolmente sorpresa! Un grazie mille a tutte le persone chre recensiscono e anche alle persone che hanno messo la storia tra i preferiti!! Mi raccomando continuate a commentare anche perchè è l'unico modo per tirarmi su dopo 2 ore di statistica...mi capite vero?!?!!? Un bacione a tutti quanti e al prossimo capitolo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** Incontri ***


d

 

Isabella Swan


Non era giusto che il mio corpo rispondesse così al suo tocco.

Non era giusto che il mio corpo di sentisse attratto da lui.

Dopotutto erano stati creati apposta per tentare chiunque, donna o uomo non aveva importanza. Tutto di loro doveva attirarci. Più veloci, più forti e più attraenti.

-Ogni tuo desiderio è un ordine, no?-mormoro sputando fuori quelle parole che sono come un macigno per me. Sono creature spregevoli, orribili ed egoiste. Non hanno sentimenti. Corpi freddi che camminano. Morti che camminano.

Non conoscono il significato della parola “pietà”. Spregevoli esseri senza un cuore che batte.

Ho incontrato Jessica. Pensavamo tutti di averla persa.

Era un po' più bianca del solito ma mi ha spiegato che qui non si fanno alcun problema a lasciarti quasi senza sangue. Nella sua stanza infatti avevo notato diverse barrette di cioccolato accanto al letto e la mia supposizione era giusta. Edward si sfamava a volte con lei. Era come uno spuntino per lui. Ora eravamo entrambe alla mercè di Edward e in un attimo era diventato il mio nemico numero uno.

Distolgo lo sguardo dal vampiro che mi ha portato via tutto, amici, famiglia e la mia intera esistenza. Relegata in queste camere per il suo diletto.

Sento il mio corpo alleggerirsi come il materasso che torna alla sua normale altezza. Lo guardo sorpresa. Lui mi da le spalle e si riveste tranquillamente come se non fosse successo niente. Come se non mi avesse messo le mani addosso.

In fretta cerco di coprirmi trattenendo le lacrime per la consapevolezza di quello che stava per fare e incomincio a rifare il letto che avevano disfatto, dopotutto ero una schiava, no? Le mani mi tremano ma cerco di fare tutto il più velocemente possibile per tornare in quella piccola stanza dove posso essere al sicuro. Dove posso piangere.

-Vai a mangiare- la sua voce arriva delicata ma nello stesso tempo autoritaria. Cerco di tornare nella mia stanza dove avevo visto che mi avevano lasciato del cibo, probabilmente l'aveva messo Jessica, ma lui mi blocca. Mi sistema il vestito coprendomi il più possibile e mi conduce alla porta della sua stanza sbuffando sonoramente.

Percorriamo i corridoi in silenzio, a volte incrocio lo sguardo di altri esseri umani terrorizzati ma anche di vampiri affamati. Edward tiene una mano sulla mia schiena che mi guida per i corridoi, ed è quando incrociamo altri vampiri che la sua presa si fa più salda e giurerei di sentire a volte dei ringhi provenire da lui.

Non so bene chi sia e che ruolo ricopra qua dentro ma tutti sembrano temerlo in un certo senso anche i vampiri sono terrorizzati da lui e più va avanti questa consapevolezza e più capisco che io sono effettivamente il suo pranzo. Come i leoni che combattono per una gazzella.

Edward mi conduce fuori dalla villa, probabilmente sul dietro. Appena usciamo vedo delle ragazze bellissime sedute attorno ad un tavolino di vimini bianco. Edward non spiccica una parola.

Appena arriviamo vedo ogni sorta di ben di dio sul tavolino. Sembra che stanno prendendo un thè con dei pasticcini. Immediatamente sento il mio stomaco brontolare e vedo con la coda dell'occhio Edward fare un sorriso che non mi fa sentire più la fame ma mille farfalle nel mio stomaco. Appena arriviamo vicino tutte smettono di parlare e sembrano improvvisamente interessate al contenuto delle loro tazzine. Nello stesso istante un uomo, un vampiro per l'esattezza si avvicina scrutando Edward.

Edward sposta una sedia rimasta vuota e mi fa segno di sedermi. Cercando di essere il più rilassata possibile mi siedo e guardo le ragazze che tengono il loro sguardo fisso sul tavolino.

-Confido in voi, se le succede qualcosa o riesce a scappare vi riterrò personalmente responsabili.- dice mentre mi mette una mano sulla spalla. Le vedo sussultare al suono della sua voce e improvvisamente mi ritrovo anche io a fissare un pasticcino che è davanti a me.

Appena sento la sua mano svanire mi volto e lo vedo infondo al giardino che sale i gradini di marmo bianco poi sparisce dentro la villa.

Appena mi volto verso le ragazze tutte mi guardano sorprese e sorridenti.

-Edward Cullen?-dice una sporgendosi leggermente verso di me.

-Oddio, non ci posso credere! Sei stata molto fortunata!- dice un'altra lanciando un'occhiata alla villa.

-Fortunata?-ribatto schifata. Come potrei mai essere stata fortunata? Sono qui. L'ora della mia morte non è ancora definita ma di una cosa sono sicura, io morirò. Quindi per cosa sarei fortunata?

Se in questo momento stessi a casa sarei stata fortunata. Riavere la mia vita, incontrare le mie amiche o parlare con i miei genitori.

Qui sono soltanto una prigioniera.

-Tu non hai capito proprio niente. Se sei qui è perchè ti ha scelto lui. Saresti potuta morire appena sei arrivata con le altre ma tu sei qui. Sei una graziata come noi.-mi risponde una ragazza con i capelli biondi e ricci con il naso leggermente all'insù.

-Io sono arrivata da sola. E siamo delle prigioniere. Non siamo graziate.-

-Da sola? Non c'erano altre ragazze insieme a te? Non c'è stata la selezione?-mi chiede un'altra ragazza stranamente incuriosita dalle mie parole.

-No. Mi hanno preso all'Università e sono arrivata qui subito. Aro mi ha parlato e solo dopo mi hanno portato da Edward.-

-Alice deve aver visto qualcosa...-mormora una ragazza ad un'altra cercando di non farsi sentire ma praticamente è inutile.

-Però sei viva. Nessuna di noi è morta fino adesso e tipo io sono qui da un anno. Hai visto Marcus? Se hai visto Aro lo devi per forza aver visto. Ci trattano meglio. A parte certe volte dove ci mordono per il nostro sangue, viviamo bene. Qui ci sono anche altri umani come noi ma che sono trattati alla stregua di animali. Ognuna di noi appartiene a qualcuno di importante qua dentro come tu adesso appartieni ad Edward Cullen. Il pupillo di Aro.-mi spiega una ragazza mora con gli occhi di un verde intenso.

-Perchè ci tengono in vita?-chiedo a questa ragazza.

-Non lo sappiamo.-

-Penso che alla fine anche se non lo vogliono dare a vedere anche loro provano dei sentimenti. Forse provano qualcosa per noi.-dice una ragazza per la prima volta. Tutte la guardano come una pazza e come dopotutto sto facendo anche io.

Sentimenti?

Quelle bestie?

Mai...

Questo vorrebbe dire che Edward prova dei sentimenti per me ma questo è impossibile. Ci siamo visti si è no 5 minuti. Loro non provano sentimenti d'amore ma solo piacere fisico come ho potuto vedere prima.

-Per me è l'unico motivo.-Sbotta sentendosi colpita nel profondo dai nostri sguardi contrariati.

-A volte Aro ci chiama “cantanti” ma mai abbiamo cantato e non lo stiamo facendo nemmeno adesso. Non farlo mai, non si sa mai, forse dopo averci sentito cantare ci uccidono. Ricordatelo.-dice la ragazza bionda.

Annuisco.

Non è che prima cantassi poi molto. A volte sotto la doccia e poi io sono stonata.

Mi versano del the e inizio a spiluzzicare del cibo.

-Edward Cullen...-mormora la ragazza mora.

-E' il più bello che ho mai visto. Anche per questo sei stata fortunata. Sarai più propensa a fare certe cose.-

-Io non farò mai “certe cose” con lui. Non di mia spontanea volontà.- rispondo ripensando a prima dove avevo veramente creduto che mi stesse per prendere su quel letto.

-Cambierai idea molto presto, sai come sono. Lo dici adesso ma non potrai sottrarti al loro potere.-

-Dydime smettila!-dice la bionda.

-Perchè? È solo la verità e non fate tanto le pudiche che si sa benissimo cosa succede in stanza.-ribatte Dydime.

Al pensiero di Edward nudo davanti a me e alla scena insieme a quell'altra vampira avvampo.

-Più loro mostrano interesse per noi, più stiamo bene. Vestiti, gioielli, feste, uscite per fare compere.-dice Dydime con sguardo sognante.

-Perchè non provate a scappare?-chiedo. Se hanno tutta questa libertà perchè non la sfruttano?

La ragazza bionda prende un sassolino vicino alla sua sedia e lo lancia lontano nella boscaglia poco lontana da noi. Immeditamente compare il vampiro che era arrivato dopo la mia entrata in quel giardino.

-Adesso hai capito? Sono veloci e furbi. Edward poi sorveglia le menti di tutti qui dentro per conto di Aro. Ogni nostra intenzione inoltre è vista da Alice. Non c'è scampo. È megio abituarsi e cercare di trarre ogni genere di vantaggi.-mi spiega Dydime accomodandosi sulla sedia.

 

 

CIAOOOOOO!! scusatemi se ho rallentato tantissimo l'aggiornamento ma questo nuovo orario dell'Università è da pazzi. pensate che ho finito questo capitolo aspettando che si asciughi il pavimento dell'appartamento quindi immaginate quanto poco tempo ho!! Cmq sono felicissima di vedere che questa storia continua ad avere un pò di successo. Ringrazio immensamente tutte le persone che mi invogliano a continuare a scrivere grazie ai commenti, ma anche attraverso il numero delle preferenze e di letture. Un bacione enorme Vale   PS: mi raccomando continuate a lasciarmi commenti!! XD

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Capitolo 5
*** Non riesco ad allontanarmi ***


d

Isabella Swan


Edward mi viene a prendere dopo circa un'oretta.

Cantante.

Io sono una cantante?

-Abbiamo capito solo una cosa. Non sortiamo lo stesso effetto come sui nostri protettori. Loro reagiscono in modo diverso in nostra presenza. Sembra che siamo una tentazione continua per loron eppure non ci uccidono. Aro sembra avere una specie di piano per noi.”

Guardo di sottecchi Edward che rimane impassibile. So benissimo che ha percepito il mio sguardo.

-Avrei giurato che saresti scappata appena ti avessi lasciata sola fuori di qui.-sbotta di colpo facendomi sussultare. Sul suo viso si dipinge un sorriso sghembo che mi fa tremare le gambe.

-Avrei potuto?-rispondo. Lui mi guarda cercando di ammaliarmi così abbasso lo sguardo di scatto.

Vampiro...

-Chi ti ha detto che non sto progettando di scappare?-gli chiedo presa da un'ondata di coraggio.

A quelle mie parole si mette in un istante davanti a me prendendomi il polso della mano sinistra e stringendolo mentre lo porta vicino al suo volto. Annusa compiaciuto.

-Tu non lo farai perchè ti verrei a cercare in capo al Mondo. Non avresti scampo...-

-Tu? Manderai qualche tuo scagnozzo...non credo che ti abbasseresti alla mia ricerca dopotutto sono solo la tua schiava.-sibilo cercando di rallentare i battiti del mio cuore ma nello stesso tempo cercare conferma delle parole che mi hanno detto le altre ragazze in giardino. Mi guarda cercando di ammaliarmi un'altra volta. Odio quando lo fa.

-No, verrei io.-mi risponde incatenandomi con lo sguardo. Mi tremano le gambe. La risposta mi fa sussultare.

-Allora prepara la valigia!-sbotto cercando di sostenere il suo sguardo che diventa furioso. I suoi occhi diventano neri.

La presa sul mio polso aumenta e mi piego lentamente sulle ginocchia per far scivolare il mio polso fuori dalla sua mano ma inutilmente. Anche lui si appoggia sulle ginocchia per guardarmi.

-Non farlo! Nn pensarci nemmeno...potrei diventare molto cattivo!-sibila mentre i suoi occhi neri mi incatenano con lo sguardo a lui.

"Sono affamati. Rivelano le loro emozioni attraverso gli occhi. Scappa Bella quando vedi così i loro occhi..."

Le parole di mia madre mi rimbombano in testa. Arretro senza nemmeno accorgermene e capisco per la prima volta che ha mollato la presa sul mio polso. Il suo sguardo è fisso su di me. Rabbrividisco.

Lo guardo alzarsi di colpo e chiudersi con il pollice e l'indice gli occhi. Respira piano e poi torna a guardarmi.

Una ragazza dai capelli corti neri arriva accompagnata da una ragazza dalla bellezza struggente. Vampire. Tutte e due sono bellissime quasi da togliere il fiato ma lui sembra nemmeno guardarle. Evidentemente nel loro mondo non sono poi così belle come nel nostro o semplicemente sono due delle tante che si sbatte, esattamente come quella vampira di prima. Rimango comunque affascinata dai loro modi. Quella più piccola sembra quasi danzare mentre si avvicina a noi.

-Edward, tutto bene?-chiede la ragazza bionda guardandomi dall'alto in basso come schifata.

-Tutto bene Rosalie, ho dovuto chiarire con Bella certe cosucce.-risponde con il fiato corto come se avesse appena fatto una maratona.

-E' lei?-chiede la ragazza più bassa avvicinandosi a me ma viene come richiamata con un ringhio di Edward.

-Ho capito...ho capito...-dice la ragazza mora alzando le braccia in segno di resa voltandosi verso di lui.

-Così dici...-mormora squadrandomi.

-Mi pare che ho avuto molta ma molta ragione.-dice aggirandomi ma senza mai avvicinarsi troppo.

La ragazza chiamata Rosalie mi fissa indegnata, quasi schifata. Mi stringo nelle spalle come per volermi proteggere e lui se ne accorge. In un attimo mi ritrovo tra le sue braccia e stranamente un senso di tranquillità e benessere si impossessa di me anche se sono abbracciata ad un vampiro.

-Adesso potete anche andare...-dice duramente.

Non dovrei sentirmi al sicuro. Anche lui è un vampiro. Anche lui può farmi del male e ne è la prova il segno rosso che fa capolino sul mio polso.

-L'avevo detto ad Aro che sarebbe stata la tua cantante! io non sbaglio mai...-dice la ragazza mora saltellando per il corridoio.

La ragazza bionda guarda esasperata il soffitto mentre Edward allenta la presa su di me creando una certa distanza.

Sussulto quando sento una scarica elettrica tra i nostri corpi ma lui sembra non accorgersene.

In un battito di ciglia le due vampire spariscono e rimaniamo solo noi due nel corridoio. Edward si volta subito e inizia a camminare verso la sua stanza. Inconsapevolmente mi ritrovo dietro di lui a fissargli la schiena.

Devo andarmene da questo posto.

Devo fuggire. Riprendere la mia famiglia e scappare lontano. Rifugiarci in qualche posto dove loro non possono arrivare. Loro hanno i segugi ma tentar non nuoce se quello che hanno detto quelle ragazze è vero.

Lo sguardo si posa sul mio polso.

-Cos'è una cantante?-mormoro ma vado improvvisamente a sbattere contro un muro. Cado a terra e vedo che in realtà è la schiena di Edward che si è bloccato di colpo.

-Dove hai sentito questa parola?-dice riprendendo a camminare.

-Quella vampira mora...-

Sbuffa e si ferma di nuovo.

-E' solo un modo di dire...-mormora mentre riprende a camminare.

Rimango immobile.

-Puoi anche non seguirmi ma non so quanto ti convenga farti trovare in giro senza di me. Io non sono la persona più pericolosa qui dentro.-

La sua voce vellutata mi dissuade dai miei scopi ma soprattutto la consapevolezza che quell'avvertimento non è una finzione, è reale, palpabile. Tutti questi corridoi trasudano di questa crudele verità. Edward si volta e vedo i suoi intensi occhi castani dorati. In un battito di ciglia è davanti a me con lo sguardo imperscrutabile.

Una sua mano accarezza lentamente il mio collo mentre l'altra gioca con una ciocca dei miei capelli. Mi manca quasi il respiro e sento il cuore in gola.

-Non farlo mai...-mormora con voce roca.

Le farfalle nel mio stomaco tornano a farsi sentire.

-C...cosa?-riesco a chiedergli balbettando.

-Non allontanarti mai da me...-

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Capitolo 6
*** Under your leer ***


d

 

 

 

 

 

 

BELLA   SWAN:

 

Non ho chiuso occhio. Continuo a guardare verso lo spiraglio della porta lasciata aperta da Edward. Le tenebre sono calate e sono sicura che dietro quella porta c è lui. Ne sento la presenza.

Sento il suo respiro irregolare.

Sento i suoi occhi su di me.

Vedo il riflesso rosso dei suoi occhi sulla finestra della stanza.

Io piccola umana in mezzo a questo enorme letto d orato che non è il mio ma quello di Edward respiro a fatica. Posata come se fossi il prossimo piatto da consumare.

La stanza è satura del suo odore che mi fa venire l’acquolina in bocca. Nella mia mente iniziano a vorticare immagini come dei flash che nemmeno mi dovrebbero venire in mente ed il mio corpo inevitabilmente risponde a quelle immagini. Più volte devo scacciare quelle fantasie che non sono mie ma provocate da questi mostri.

Da troppo tempo sono rannicchiata con le ginocchia al petto e adesso mi fanno male ma non ho il coraggio di muovermi. Come quando da piccoli si pensa che se stai sotto le coperte nessuno ti può fare del male. Beh, io adesso penso che finchè rimango sveglia e immobile non mi può succedere niente di male. Basta tenere gli occhi aperti.

Totalmente spaventata da quello che potrebbe succedere continuo a pregare che non entri.

-Se vuoi uccidermi perché non lo fai adesso?-mormoro tremando. Il mio corpo è scosso da brividi che mi salgono lungo la schiena. Non pensavo di aver così paura della morte ma credo di non avere paura della morte in sé ma di come potrebbe arrivare.

Sento chiaramente la sua risata cristallina arrivare da dietro la porta.

Lo sapevo che era li. Non se ne è mai andato.

Aspetto e aspetto finchè la luce del giorno non fa capolino nella stanza. Piano piano inizio a vedere meglio fino a quando in un battito di ciglia scompare dalla mia vista.

Il mio corpo si rilassa immediatamente e le gambe scivolano dalla mia stretta. Tutto il mio corpo sembra sciogliersi. Il respiro e i mie battiti si regolarizzano.

Salva.

Scivolo bene sotto le coperte scaldandomi finalmente dopo aver passato una notte intera esposta al freddo della stanza. Guardo fuori dalla finestra finchè i miei occhi si chiudono.

Libertà.

 

 

EDWARD CULLEN:

 

Alla fine mi aveva seguito. Comunque non l’avrei lasciata sola a vagare in questa villa soprattutto con Rosalie che gironzolava ancora intorno che pensava solo a lei.

Non poteva credere che Bella fosse veramente la mia cantante. La vedeva brutta cosa che per me era inconcepibile. Aveva qualcosa. Qualcosa provocato certamente dal suo sangue.

Sento un’attrazione mai provata nei suoi confronti. Un sentimento di protezione costante. Come se per la prima volta avessi visto una ragazza il mio corpo reagisce alla sua vicinanza, alla sua voce, al suo profumo.

 Se il mio cuore potesse battere certamente adesso sarebbe scoppiato. Qualcosa non va in me e questo non mi piace affatto.

Sono sempre stato molto controllato e adesso con l arrivo di quest essere umano hoo perso un po’ me stesso. Non riesco ancora a capire cosa voglia farci Aro con loro. Ha un progetto per tutte ma non sono riuscito ancora a capire quale.

Aro è stato il primo. Quando le hanno portato Sulpicia davanti, Aro si è trasformato improvvisamente ma nello stesso tempo ha capito qualcosa che mi ha tenuto da subito nascosto. Sa del mio potere e sa che posso ogni volta che voglio entrare nella sua testa.

Da circa due anni ha iniziato la ricerca di queste cantanti”.

Dopo Sulpicia è arrivata anche Dydime e poi Athenodora.  Le uniche altre tre cantanti che teniamo insieme a noi alla villa e adesso si è aggiunta Bella.

Altre ragazze che sono state chiamate anche loro cantanti però sono state uccise. Credo che c’entrino i poteri di chi è destinato  a queste umane.

Molti di noi hanno trovato le proprie cantanti tra gli esseri umani ma mai un’essere umano è stato salvato se il vampiro in questione non aveva nessun potere. Questa è l’unica cosa che ho notato.

Bella è stata risparmiata quindi per il mio potere di leggere le menti. Potere molto simile a quello di Aro.

Le ho fatto portare la cena in camera mia. Non si doveva muovere di lì. È il posto più sicuro per adesso.

-Aro ti vuole vedere…adesso…-mi dice Alec disturbando i miei pensieri.

Guardo la mia piccola umana e tranquillamente arrivo nella sala dove Aro, Caius e Marcus danno ordini. Aro è accanto alla finestra. Siamo solo noi due.

-Edward…-dice in tono pacato.

-Aro-

-Come va con Bella?-mi chiede senza mai distogliere lo sguardo dall’orizzonte.

-Testarda…ribelle…umana…-dico cercando di nascondere il mio interesse.

Abbassa lo sguardo per un attimo e nella sua testa vorticano le immagini di quando è stata portata via dalla sua scuola ed è stata condotta qui. Posso vedere il suo sguardo terrorizzato e un moto di rabbia mi assale.

Senza rendermene conto mi esce un ringhio di collera.

-Come immaginavo…non  ti è indifferente.-

-Cosa vuoi da me?-chiedo sbuffando.

-Per ora niente. Volevo solo vederti. Da quando è arrivata non svolgi più le tue faccende ma non importa, fai pure quello che vuoi.-

Con lunghe falcate scappo da quella stanza più incazzato che mai. Odio Aro e i suoi stupidi progetti.

L’ultima immagine che mi colpisce della mente di Aro è Sulpicia che geme sotto il suo corpo. Scaccio via l’immagine e torno dalla mia Bella.

Mia?

Apro lentamente la porta e la vedo sussultare. Si era già messa a letto. Si rannicchia vicino alla spalliera del letto portandosi le ginocchia al petto e guardando con occhi spaventati la porta.

Ti faccio quest’effetto?

Grazie all’oscurità rimango dietro alla porta a guardare ogni suo più piccolo respiro, ogni suo battito…

Non smetto nemmeno per un secondo di guardarla. Sento nell’aria la paura che prova per me. Io, il mostro che l’ha portata via dalla sua famiglia e dai suoi amici.

La leggera camicia da notte di lino mi affascina. Lei non lo sa ma vediamo molto bene di notte mentre lei adesso è cieca. Osservo il suo petto alzarsi ed abbassarsi mentre nella mente iniziano a formarsi immagini di noi due.

Ammetti che vuoi vederla come Sulpicia

metto a tacere il mostro e ricomincio ad osservarla affascinato.

-Se non la vuoi la prendo io…-mi aveva detto Felix quando scocciato avevo raggiunto Aro l’ultima volta che ho assistito alla selezione degli umani.

Mai avrei pensato che Aro avesse trovato la cantante per me.

Il suo sangue cantava e cantava solo per me. Come una sirena che attira la sua preda tra le sue grinfie, lei faceva lo stesso effetto su di me.

Come potevano essersi invertite queste parti. Io ero il cacciatore e lei la preda. Adesso era tutto capovolto. Mi sento indifeso in sua presenza. La mente diventa confusionaria e l’unico desiderio che ho è quello di starle accanto, farla mia.

Mia. Mia. Mia.

Solo e per sempre mia.

-Se vuoi uccidermi perché non lo fai adesso?-mormora.

Rido piano delle sue parole.

Ucciderti? Piccola non sai cosa vorrei farti…

La guardo mentre il suo corpo viene scosso dai brividi.

I primi raggi di Sole iniziano a fare capolino nella stanza.

Entra…

No.

Continuo ad ammirarla quasi la stessi venerando. Il bruciore alla gola inizia a farsi sentire. Più sto con lei più perdo il mio naturale autocontrollo. Devo cibarmi.

Di lei..” dice il mostro sogghignando.

No.

Ci scambiamo un ultimo sguardo poi scompaio dalla sua vista e torno nelle camere dove esseri umani sono lasciati tremanti in attesa della morte.

Mi nutro più del dovuto poi gli spezzo l’osso del collo e i vampiri incaricati dei corpi uccisi liberano e puliscono la stanza.

 

Potrebbe esserci una nuova razza…

 

I pensieri di Caius mi fanno fermare a metà del corridoio.

 

Non è possibile che dei licantropi siano tornati. Hanno già ucciso uno di noi. Laurent.

 

I licantropi sono tornati? Impossibile.

Jasper e il nostro esercito ha sterminato ogni possibile traccia di loro, hanno perfino cancellato il dna portatore dalla faccia di questo pianeta.

 

Devo affrettare i tempi. Ho bisogno di queste nuove creature.

 

Creature? Vuole assoggettare al suo volere questi nuovi licantropi?

Non capivo bene i pensieri di Aro.

Nella sua testa ricorreva molto spesso il volto di un ragazzo. Uno di noi da quanto potevo vedere nella sua testa ma con qualcosa di più.

Distolsi la mia mente da quella di Aro. Me ne sarei occupato più tardi. Tanto lui mi voleva. Voleva consultarsi con me. Lo leggevo attraverso i suoi pensieri, forse sperava che arrivassi come avevo fatto altre volte.

Emmet mi passa accanto sogghignando. Ripensa a Rosalie e alle sue gelosie. Ha paura che Aro gli trovi una cantante ma non ha ancora capito che se anche accadesse verrebbe uccisa subito. L’unico che si dovrebbe preoccupare forse è Jasper. Alice, la prediletta di Aro, vede il futuro ma anche se accadesse penso che devierebbe l’emozioni di Alice per il ragazzo su di lui.

Torno in camera e mi accorgo che Bella è distesa esausta sul letto.

Mi siedo cercando di non svegliarla. Questa sciocca umana è stata sveglia tutta la notte terrorizzata.

Finalmente vedo il suo vero volto, addormentata con i tratti distesi.

-Edward…-sbiascica parlando nel sonno.

La voglia di toccarla si fa prepotente in me.

È mia. Mia.

Puoi fare quello che vuoi…mi ricorda il mostro dentro di me.

Allungo la mano verso i suoi folti capelli per scendere lungo la sua pelle liscia e perfetta. Si volta a pancia in su schiudendo leggermente la bocca.

Continuo ad accarezzarla mentre lei inconscia non si accorge di niente anche se la mia pelle è gelata. Mi metto a cavalcioni su di lei senza schiacciarla. Seguo la scia che dal suo cuore va verso la giugulare. Sfioro appena con il naso la sua pelle profumata. Ci vorrebbe così poco per assaggiare il suo sangue.

-Edward…-

guardo ancora il suo volto e le sue labbra che pronunciano il mio nome.

Lentamente apre gli occhi e appena nota la mia vicinanza scatta seduta accanto alla spalliera proprio come la notte appena passata.

Mi guarda spaventata.

Come puoi avere ancora paura di me?

In un moto di rabbia mi avvento su di lei, sulle sue labbra. Con il mio ginocchio forzo le sue ginocchia lasciando che scivolino accanto alle mie gambe.

Un terribile desiderio di lei mi avvolge. Sento il suo cuore pompare più sangue e questo non fa altro che eccitarmi ancora di più. Le bacio il collo mentre la mia mano accarezza il suo viso. La guardo ammaliato mentre cerca di prendere aria reclinando il capo indietro. Disegno con il pollice la forma delle sue calde e tenere labbra gonfie.

Finalmente mi guarda e morde il mio dito.

Lei così morbida e vellutata. Il suo corpo trasmette il calore umano che da troppo tempo non ricordavo più. Mi scotto al solo contatto ma sopporterei le fiamme dell’infermo pur di accarezzarla.

-Ti odio…-mormora facendo più pressione sul mio dito con i denti. Sorrido.

Pensa veramente di farmi male? Potrebbe solo rompersi i denti.

-Anche io. -rispondo sorridendo.

Accarezzo le sue gambe e mi fermo appena sotto la linea del suo seno. Vibro di desiderio e il suo respiro si fa irregolare come il mio. La spingo verso di me assaggiando nuovamente le sue labbra. Il suo corpo si modella totalmente al mio.

È fatta apposta per me. Solo per me.

-Edward, Aro deve parlarti!-

scatto e prendo per il collo l’ospite indesiderato. Gli ringhio addosso facendo più presa sul suo collo. È un suo valletto.

Do una breve occhiata a Bella che si sta rimettendo a posto sotto le coperte e sorrido mentre cerco di placare i miei bollenti spiriti.

-Portala insieme alle altre…-gli dico lasciandolo andare.

Il valletto annuisce così esco dalla stanza infuriato.

 

 

 

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Capitolo 7
*** Traditrice ***


d

BELLA:

 

Sono seduta esattamente nello stesso posto di ieri aspettando le altre. Ovviamente come al solito la colazione è servita, ci sono cibi così elaborati che mi stupisco perfino che possano esistere delle tali bontà. Il sole è gia alto nel cielo e mi colpisce il volto riscaldandomi.

Socchiudo gli occhi godendomi questo attimo di tranquillità.

Ho creduto di morire ma le parole di Sulpicia mi rimbombavano nella testa.

Non ho chiuso occhio e quando ci sono riuscita mi è sembrato di addormentarmi solo per pochi secondi poi l’ho visto. Pensavo si trattasse ancora del sogno ma ho capito quasi subito che non era così ma era tutto dannatamente reale.

Finalmente sento le altre arrivare, il mio stomaco iniziava ad indispettirsi per l’attesa.

Si siedono silenziosamente, tutte sembrano guardare Didyme.

Lei ha lo sguardo basso e non ricambia le occhiate delle altre.

-Cosa è successo?-chiedo mentre il mio cuore batte a mille. Cosa le è successo? Sembra che sta bene. Non ha nemmeno un graffio. Cosa le è potuto succedere?

-Beh…crede di…beh…forse è incinta…-

Guardo Sulpicia sconvolta e torno a guardare Didyme.

-Non credo! Lo so! Carlisle mi ha visitata!- sbotta furiosa Didyme.

-Come è possibile?-chiedo balbettando.

-Hai bisogno di un disegnino?-chiede Sulpicia alzando leggermente il sopracciglio.

Guardo Didyme che è tornata a fissare il suo piattino.

-Cosa farai? Cioè come è possibile…-

-Penso di buttarmi giù dalla scalinata. Non c’è altro modo….o potrei anche uccidermi ma sono troppo codarda per farlo.-

-Stai scherzando?-chiedo sconvolta.

-Sicuramente non accettano l’aborto qui…-mormora Didyme

Cala un silenzio pesante. Troppo pesante da sopportare.

L’aria si fa tesa.

Didyme è incinta di Marcus. Uno dei capi dei Volturi. Loro lo sanno. Allora è per questo che ci tengono in vita, siamo come degli animali per gli esperimenti.

-Ho paura…-sbotta Dydime piangendo convulsamente. Scatto in piedi facendo cadere la sedia e immediatamente quattro vampiri sono al nostro fianco. Uno di loro mi trattiene per le braccia mentre vedo arrivare dalle scalinate Marcus che con passo tranquillo si avvicina a lei.

Le altre rimangono immobili senza nemmeno alzare lo sguardo, sembra quasi che non respirano.

-Mollami schifoso!-grido contro la mia guardia che non accenna a lasciarmi andare.

Marcus si avvicina a Dydime e le sfiora la guancia. Se non sapessi che cosa è in realtà potrei dire che l’ha fatto teneramente. Con mia sorpresa sposta leggermente la sedia e la prende in braccio come se fosse la cosa più importante, un oggetto fragilissimo.

-Mollala! Lasciala andare!- gli grido contro.

Marcus mi guarda un attimo con occhi velati.

-Edward è meglio che tieni a bada la tua umana. –mormora il bastardo.

Il mio corpo si irrigidisce al suono del suo nome. Sento le mani della guardia abbassarsi fino a lasciarmi così mi divincolo e mi volto ma incontro gli occhi di Edward che mi guardano minacciosi.

Mi volto ancora una volta verso Marcus che sta camminando lentamente con in braccio Dydime che si tiene a lui circondandogli il collo con le braccia.

Dai suoi occhi vedo chiaramente le lacrime sgorgare.

 

DYDIME:

 

Ne avevo sentito subito la presenza. Era arrivato e in quel momento non sapevo se esserne contenta o spaventata ma appena ho sentito il suo tocco fresco sulla mia guancia mi sono come tranquillizzata. Lui era arrivato per me.

Non mi piaceva mentire alle altre ma non volevo passare come una traditrice anche se ormai lo ero diventata. Mi ero innamorata di un vampiro. Mi sono innamorata di Marcus.

Non so come o quando sia successo. So solo che mi sono innamorata del mio vampiro.

Ogni volta che i nostri sguardi si incrociano  o ogni volta che mi sfiora io mi sento rinascere. Mi sento una persona diversa.

Sento la mia sedia spostarsi e in un attimo mi fa specchiare nei suoi occhi bordeaux.

Mi sento una sciocca per tutto quello che ho detto ma dopotutto è la parte che interpreto da un po’ di mesi di fronte a Sulpicia e ad Athenodora e adesso perfino davanti a Bella che sembra la più agguerrita. Sono sicura che cercherà di scappare e non oso immaginare la furia di Aro o perché no anche di Edward.

L’ho visto. È cambiato ma lei è troppo alla ricerca della sua vecchia vita da non accorgersi di lui e dei suoi sguardi come dopotutto avevo fatto io appena mi avevano portato qui.

Io non ho mai tentato di scappare però.

Bella è forte. Più forte di noi.

Forse i nostri test sui vampiri con lei non varranno. È troppo ribelle perché loro siano indulgenti con lei. Ho sinceramente paura per il suo futuro.

Marcus mi prende in braccio come capita da un po’ di tempo a questa parte. Pensa che sia davvero tanto fragile adesso?

-Mollala! Lasciala andare!- grida Bella.

Nella mia mente spero che non sia troppo arrabbiato con lei. Lei non sa il rapporto che abbiamo instaurato. Loro non sanno niente di noi.

Pensano che ti odio soprattutto adesso invece non riesco solo a capire cosa provo.

-Lei non sa Marcus…-mormoro impercettibilmente ma so che lui può sentirmi.

La squadra un attimo poi dietro Bella compare Edward che guarda Marcus impassibile.

-Edward è meglio che tieni a bada la tua umana. –mormora Marcus per poi voltarsi di nuovo verso la villa. Mi aggrappo a lui avvicinando il più possibile il mio volto al suo.

Sento il suo profumo stordirmi. Il mio cuore inizia a martellare violentemente nel mio petto.

-Non ci farai mai l’abitudine, eh?-mormora soffiandomi vicino all’orecchio.

Rabbrividisco.

No. Mai.

Entriamo nella villa e vedo Jane farsi da parte.

-Perché è con te?-gli mormoro all’orecchio cercando di non farmi sentire mentre la spio da dietro la sua spalla.

-Non sta seguendo me ma te. -risponde non curante della sua presenza dietro di noi. Lo stringo ancora di più intimorita e lui se ne accorge.

-Aro vuole proteggerti adesso che sei…-

Non termina la frase forse anche per lui è un duro colpo. Per me è praticamente inconcepibile.

Ho 20 anni e di certo avere un figlio non è una mia priorità.

-Non puoi proteggermi tu?-gli chiedo. Non mi sento a mio agio sapendo che è diventata una specie di guardia del corpo per me.

-Come posso proteggerti se io stesso ho bisogno di protezione?-dice scherzando. In realtà so benissimo che non è così anche perché Renata è sempre solo dietro le vesti di Aro.

Guardo il suo bel sorriso e ne ammiro i tratti.

Arriviamo nei nostri appartamenti. Marcus chiude fuori Jane.

Mi stende delicatamente sul letto e si siede accanto a me baciandomi la fronte.

-Sono invidioso…-dice facendo schioccare la lingua.

-Tu?-

Era la prima volta che mi diceva una cosa simile e devo ammettere che ero felice.

-Passi troppo tempo con loro…mi lasci sempre solo…-dice baciandomi il collo. Mi scappa un sospiro dalle labbra che subito coglie baciandomi con passione.

Mi solleva leggermente la maglietta tanto da scoprire la pancia e con le sua dita fredde incomincia a tracciare come dei cerchi sulla mia pelle. Lo vedo aggrottare leggermente le sopracciglia poi lascia piccoli baci intorno alla mia pancia.

-Ti vuole già bene…-mormora a fior di pancia.

Mi tiro su di scatto tenendomi la pancia e sorridendomi mi da un bacio sulla guancia.

-Lo senti?-

Guardo la mia pancia. Pensavo che quel rigonfiamento non fosse ancora niente di che.

Sento come se mi mancasse l’aria. Per la prima volta realizzo che sta crescendo qualcosa dentro di me. Qualcosa fatto di me e di lui.

Lo abbraccio disperatamente come se volessi inglobarmi dentro di lui. Non mi sono mai sentita così protetta e amata come quando sono tra le sue braccia.

Sposta i capelli da una parte della spalle e appoggia il mento sulla mia spalla.

Inizio a piangere e lui mi dondola come per farmi rilassare.

Non posso uccidermi.

Non posso ucciderlo perché io amo questo bambino.

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Capitolo 8
*** Sarà come se non fossi mai esistita ***


PRIGIONIERA

 

 

Isabella Swan


 

Sto in silenzio da non so ormai quanto.

Penso a quello che ho fatto e dopotutto non me ne vergogno.

So benissimo che il modo in cui mi sono comportata porterà a delle conseguenze.

Devo scappare.

Devo andarmene via da qui. Ma come?

Guardo verso la finestra e mi avvicino. Non posso buttarmi giù, mi farei solo del male ma devo trovare un modo qualsiasi per andarmene intanto nella mia mente contrastano immagini di quando Edward mi ha baciato questa mattina. Ho sentito un così tale bisogno delle sue labbra appena si è staccato da me, sono una stupida.

È normale che mi sento attratta da lui. È così bello, perfetto sono ogni punto di vista ma rimane il fatto che è un vampiro.

Non posso innamorarmi di lui.

Ogni volta che penso a lui inevitabilmente il mio cuore inizia a tamburellare e mi prende una stretta allo stomaco assurdo. La mia mente cotinua a ripetermi la stessa immagine, lui su di me, le sue carezze, i suoi baci, le sue labbra.

La porta della stanza sbatte improvvisamente e vedo solo per pochi battiti di ciglia Edward entrare. L'aria mi manca e lo guardo mentre con gli occhi neri mi stringe più volte il collo dandomi aria a suo piacimento.

-Sei impazzita?-tuona la sua voce lasciandomi cadere sul pavimento freddo.

Non gli rispondo. Fisso le sue scarpe.

-Meglio che rifletti su quello che hai detto-dice cercando di calmarsi. Lo capisco dal tono della sua voce. Sta cercando di riprendere il controllo.

-Io? Cioè voi ci rapite, ci fate stare qui e adesso Dydime è pure incinta! Fate schifo! Per voi siamo solo degli animali, niente di più!-

senza nemmeno accorgermene ricevo una sberla sulla guancia sinistra. Edward mi volta il viso cercando un contatto visivo con me che non trova. Guardo alla mia destra cercando di non guardarlo, ricaccio indietro le lacrime che vogliono e fanno forza per uscire libere dai miei occhi ma non voglio.

-Tu non sai proprio niente! Niente!-sibila.

-So solo che tutto quello che chiediamo e di essere liberi.-

-Sei sicura che valga la stessa cosa per lei? Non pensi che voglia rimanergli accanto? È così inconcepibile per te pensare che lei lo possa amare?-mi chiede.

-Amarlo? Amare uno di voi? Come è possibile! Siete mostruosi. Privi di qualsiasi coscienza. Egoisti. Come potreste mai amare? Marcus l'ha messa incinta! L'ha violentata! Fate schifo!-grido mentre le prime lacrime rigano il mio volto.

-Violentata?-dice ridendo. Verme.

-Di solito queste cose si fanno in due e non credo che Marcus le farebbe mai del male.-dice tirandosi in piedi.

-Non posso credere che lei provi qualche sentimento per uno di voi...-mormoro.

Mi alza dal pavimento senza nessuna fatica. Dovrò semprare un ramoscello per lui.

-Solo voi provate dei sentimenti?-mi chiede con volto inespressivo.

-Sì-rispondo secca.

-Bene. Tu non potresti mai amarmi quindi?-

Lo guardo negli occhi. Che razza di domanda è.

-No.-

-E' quello che volevo sapere...-

lo guardo lasciare la stanza e mi sento....mi sento male. La porta si chiude con un tonfo sordo. Mi guardo intorno. La stanza è deserta. Non c'è nessuno e il silenzio rimbomba troppo peggio del frastuono.

Senza accorgermene corro verso la porta ma davanti non trovo lui.

-Bella!!-

Mia madre è in fondo al corridoio trascinata via da uno dei vampiri. Corro verso di lei e l'abbraccio ma è solo questione di un secondo vengo brutalmente spinta via.

-Alec! Non osare toccarla ancora!-ruggisce Edward frapponendosi tra me e lui.

Mia madre guarda con occhi impauriti prima Edward poi Alec e per finire mi guarda interrogativa.

-Sei viva...-mormora cercando di toccarmi. Le sorrido ma immediatamente Alec la tira su in piedi e cerca di portarla via. Mi catapulto verso di lei ma qualcosa mi blocca o per meglio dire qualcuno mi blocca.

-LASCIAMI!! E' MIA MADRE!!-urlo cercando di divincolarmi dalla sua stretta ma è tutto inutile. La sua presa è ferma sulle mie braccia.

Mi sposta lontano.

-Tua madre subirà la selezione.-dice come se la cosa non fosse una tragedia.

-Come me? Non la ucciderete vero?-chiedo disperata.

Lui abbassa lo sguardo.

-Morirà.-dice come se fosse la cosa più naturale del mondo.

Incomincio a tirargli pugni sul petto disperata. Lo odio. È solo un incubo.

Solo un incubo. Lei non può morire. Lei no.

Mi lascio cadere lungo il suo corpo fino a toccare il pavimento coperto dal tappeto.

-Ti prego salvala...ti prego...-mormoro interrotta dai singhiozzi.

Si abbassa anche lui e guardandomi.

-Cosa otterei in cambio?-mi chiede sorridendo malignamente.

-Tutto quello che vuoi. Basta che salvi mia mamma...-

si alza in piedi e mi tira su. Le gambe sono molli così mi sostiene. Senza nemmeno accorgermene mi ritrovo nell'ampia sala dove mi hanno portato per la prima volta quando sono entrata nella villa.

Edward mi lascia andare e cado delicatamente sul divano in mezzo a Rosalie e all'atra ragazza, mi sembra che si chiami Alice. Lancia un'occhiata a tutte e due poi si voltandomi le spalle.

Vedo una fila di circa quindici persone davanti ad Aro e agli altri due tra cui Marcu.

Edward guarda svogliatamente tutte le persone tra cui mia madre e poi si mette dietro le spalle di Aro che rimane impassibile. Un vampiro biondo si mette ad esaminare tutte le persone che hanno portato.

Edward improvvisamente sussurra qualcosa all'orecchio di Aro che annuisce.

Mia madre viene allontanata da Edward che mi fa un cenno. Mi alzo e senza farmi notare dagli altri lo raggiungo. Sono così vicina che potrei toccarla ma mi tiene comunque a distanza.

Usciamo fuori dalla villa da dove sono entrata la prima volta. Lascia andare per un braccio mia mamma e poi si rivolge a me, i nostri volti sono vicinissimi, sento il suo respiro fresco e invitante sulle mie labbra e per un attimo perdo me stessa ma basta uno sguardo di mia madre a farmi tornare sana.

-La lascio andare ma tu rimani qui con me. Salutala.-mi dice serio.

Corro verso di lei e l'abbraccio.

-Puoi andare!-le dico mentre scoppio nuovamente a piangere. Mi prende per mano sorridendo e cerca di portarmi fuori dal cancello ma io non mi muovo.

Lei mi guarda interrogativa.

-Io devo rimanere qui mamma...non posso venire. Ho fatto un patto ma tu sei libera non ti toccheranno più te lo prometto.-le spiego cercando di essere forte. Una delle due lo deve essere in questa situazione.

-Ti ho creduta morta per così tanto tempo che perderti di nuovo è una tragedia per il mio cuore. È già stato spezzato una volta, non puoi farmi ancora una cosa simile. Non ancora. Sei mia figlia...-dice scoppiano in lacrime.

L'abbraccio istintivamente forte.

-No mamma, fa finta che non sono mai esistita. Dimenticami perchè adesso il mio posto è qui. Ti prego...torna da papà. Lasciami andare...-le dico cercando di sciogliere l'abbraccio.

Edward è immediatamente vicino a me.

-Non le farò del male.-le dice prendendomi e dividendoci definitivamente.

Mia mamma come un automa, un corpo senza anima, esce dal cancello e la vedo camminare finchè non scompare dietro l'angolo.

Scoppio a piangere nuovamente. Edward mi stringe forte a lui.

Mi dispiace mamma...

 

 

Ciao a tutti! come al solito non ho affatto tempo per ringraziarvi perchè ho tempo veramente tirato. Spero che vi piaccia cmq questo capitolo! sono contentissima di leggere ogni volta i vostri commenti quindi non abbandonatemi! li leggo tutti! siete fantastici e se continuo a scrivere è solo merito del vostro incoraggiamento! un bacione enorme a tutti quanti vale

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Capitolo 9
*** La cosa giusta da fare? ***


d

Vorrei comunque ricordare...perchè ho visto che certe persone non hanno ancora letto tutti i libri che tutti i personaggi che nomino esistono nella saga quindi anche Dydime, Athenodora e Sulpicia esistono ma non voglio dirvi che ruolo ricoprono se non avete letto i libri se no vi rovino tutto e per gli altri che lo hanno letto...beh...spero che le avete riconosciute. XD

MARCUS:

Ero stato chiamato frettolosamente da Carlisle nel cuore della notte, non che per me l'orario facesse qualche differenza. In meno di un secondo eravamo entrambi nella mia camera da letto.
Edward era già lì pronto ad aiutare Carlisle.
Il bambino era cresciuto più velocemente del normale. Non potevo crederci.
Pochi secondi. Un solo sguardo, un suo sguardo per ributtarmi giù nel mio inferno personale. Stava soffrendo e stavo soffrendo solo per colpa mia.
Mi inginocchio al suo capezzale mentre la sento urlare dal dolore. Stringe spasmodicamente la mia mano mentre con l'altra mano le accarezzo la fronte cercando di alleviarle una minima parte del dolore che prova.
Sono un verme. Un mostro.
Come avevo potuto lasciare che accaddesse una cosa simile?
Non avrei mai dovuto dare retta ad Aro ma come al solito l'egoismo tipico della mia specie aveva fatto in modo che ogni mio desiderio fosse esaudito.
Così alla fine ho ottenuto un figlio, ma a che prezzo?
Dydime sta rischiando la vita per la creatura che porta in grembo.
-Com'è possibile?-
Edward non sa ancora niente dei progetti di Aro, dei progetti che ha su tutti noi.
Lo vedo guardare prima me poi Carlisle che non risponde e nemmeno io.
Non posso. Non voglio.
-E' meglio che te ne vai adesso...-
La voce di Carlisle tuonava nella mia testa mentre le urla di Dydime facevano da sottofondo alla mia nuova notte tormentata.
-Devi fare in modo che si salvi. Non mi interessa come. Non deve morire.-dico strattonando Carlisle per le spalle.
-Sai che non posso...-
-Fallo e basta. Sono uno degli anziani.-ribatto.
-Lasciami tornare da lei.-sibila.
Esco fuori sbattendo la porta. Dydime. La mia Dydime. La mia cantante. È tutta la mia vita dalla prima volta che l'ho vista. Si è instaurato qualcosa, qualcosa di imprevedibile che mai ho provato in vita mia. Qualcosa che superava perfino il mio bisogno di sangue eppure dopo un inizio abbastanza burrascoso, era riuscita ad innamorarsi di me. Mi amava e me lo aveva dimostrato.
Aro mi si avvicina appoggiando una mano sulla mia spalla.
-Hai detto qualsiasi cosa...-mormora aprendo di pochi centimetri la porta.
-E' vero...sono disposto anche a trasformarla.-rispondo tenendomi la testa tra le mani.
-Davvero credi che ti amerà ancora se diventerà come te? Quando avrà la nostra stessa forza...lei diventerà una neonata. Non proverà sentimenti, sarà una bestia. Niente di più. Il suo unico bisogno sarà il sangue.-
-Non mi interessa. Cambierà. Non sarà sempre così.-ribatto deciso. Non mi interessa se non mi ricorderà. Non posso pensare di passare la mia eternità senza di lei. È la mia unica ragione di vita.

-Va bene. Cosa pensi di fare con lui?-mi chiede mentre socchiude la porta.

-E' un maschio?-chiedo stranamente eccitato. Mio figlio. Sono padre.

-Sono padre...-mormoro più a me stesso che ad Aro.

-Lascialo a me, mi prenderò cura io di lui e tu potrai stare e occuparti appieno della tua umana.-dice mellifluo.

Ripenso alla mia Dydime e penso ai vampiri neonati.

"Ha bisogno di me..."

-Prendilo...-

Lo vedo sorridere ed entrare nella stanza.

E' la cosa giusta da fare....


EDWARD:

E' la prima volta che ho visto una cosa del genere.
Non potevo crederci quando Carlisle mi aveva chiamato e mi aveva spiegato quello che stava succedendo.
L'umana di Marcus era incinta e il bambino era suo. Marcus aveva un figlio ora.
Figlio.
Ho sempre pensato che non potessimo avere figli ma sono comunque convinto che dietro tutto questo ci sia Aro. Cosa sta creando? C'è qualcosa che ci tiene nascosto.
Il bambino che è nato è diverso, il suo cuore batte anche se in un modo anomalo e adesso vive mentre Dydime.
Carlisle è stato molto chiaro su quel punto. Marcus era stato molto chiaro.
L'avevamo trasformata anche contro la sua volontà.
-L'ho lasciata in biblioteca...-mi dice Alec passandomi vicino. Maledetto. L'ha lasciata sola un'altra volta in balia di se stessa.
Raggiungo velocemente la parte della villa dove Aro ha disposto la sua biblioteca privata. La sala è molto ampia divisa in due piani e le pareti sono letteralmente tappezzati di libri. Tutti i libri più anitichi o comunque che l'uomo abbia mai scritto sono racchiusi in questa biblioteca.
Apro la porta senza fare rumore. Non voglio spaventarla.
Seguo il suo profumo fino al divano in pelle dove è sdraiata. Si è addormentata. Di certo tutto il trambusto che c'è stato questa notte non deve averle di certo concigliato il sonno. Le sfioro una guancia con le dita.
-Mi piacerebbe tanto sapere cosa pensi...-mormoro con un filo di voce.
-Edward...-
Rimango in silenzio e la osservo. Per un attimo ho pensato che fosse sveglia ma il suo respiro profondo e regolare misto al suo battito mi fa capire che sta dormendo.
Scosto il libro, appoggiato sul suo petto, che si muove ad ogni suo respiro.
-Edward-
Ancora il mio nome pronunciato dalle sue tenere labbra rosa.
Cosa stai sognando piccola?
Sento James fuori dalla porta che aspetta che mi allontani. Vorrei ucciderlo in questo istante ma so che è proibito. Non posso. Non posso farlo per lei.
“Ha così un buon odore”
Scaccio via dalla mia testa i pensieri di James e la prendo in braccio. Sarà molto più al sicuro da me dove nessuno può entrare.
Bella, consapevolmente o meno, si aggrappa al mio collo. La lascio stendere sul mio letto. La mia piccola, dolce e indifesa Bella.
Con un'impressionante difficoltà mi allontano da lei. Ho ancora addosso l'odore di Dydime, del suo sangue e del suo bambino.
Apro l'acqua della doccia. Fredda o calda per me è indifferente, tanto il mio corpo è freddo più del ghiaccio.
Mi asciugo velocemente e ritorno in camera per prendere dei vestiti.
Oggi usciamo. La porto fuori.
Voglio farla contenta.

 

E io voglio FARVI contenti!! quindi se fate i bravi domani mattina o anche questa sera metto già il prossimo capitolo che è molto più succoso. Dipende dal fatto se tutti o almeno la maggioranza ha letto il capitolo perchè se vedo che è stato letto da pochi blocco per permettere ai ritardatari (vi voglio bene lo stesso!! :->) di leggere il capitolo senza magari perdersi dei pezzi perchè ho aggiornato troppo presto....(ok...adesso mi stanno arrivando le maledizioni....non uccidetemi!! XD). Questo è un capitolo un pò di transizione. Ho dovuto dare spazio alla storia di fondo quindi scusatemi se non c'è tanto di Edward & Bella ma vi assicuro che nel prossimo capitolo ci sarà molto...ma molto di più! XD  dopo di chè vi dico....BYE BYE al prossimo capitolo....e che capitolo....ihihihihih

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Capitolo 10
*** Dilemma ***


d

Come potevo non aggiornare subito con 23 commenti in così poco tempo? siete fantastici e vi meritate proprio questo capitolo! adesso spero solo di non andare sulla forca per quello che ho scritto! mi raccomando commentatemi questo capitolino che praticamente è il fulcro della storia! un bacione a tutti vale

 

BELLA:

Mi sveglio nel letto di Edward. Ancora una volta non mi sono accorta del suo arrivo.
La notte che ho passato è stata orribile. Sentivo i vampiri in fermento. C'era molto caos e sentivo delle grida smorzate.
-Rimani qui. Sarai al sicuro...-mi aveva mormorato Edward all'orecchio prima di andarsene via nel cuore della notte.
Stavo dormendo, aggiungerei più che bene ed era da tanto che non avevo più un sonno così tranquillo invece anche ieri notte si è trasformata in una notte da incubo.
Grida.
Ringhi animali.
Era successo qualcosa. Ne ero pienamente convinta.
Avevo visto solo di sfuggita Edward chiudersi la porta alle spalle. Non mi aveva dato nemmeno il tempo di svegliarmi bene che era già scomparso dalla mia vista.
Mi aveva lasciato solo una raccomandazione. Restare nella camera.
E chi si sarebbe mosso con una tensione dell'aria del genere? Se avessi potuto avrei perfino smesso di respirare.
Avevo la pelle d'oca, non sapevo cosa stava succendo e potevo sentire i loro respiri eccitati dietro la porta. Lui però non c'era. Edward non era nella stanza e io ero sola in balia di loro. Mai come in quel momento ho pensato di morire.
Aro ha fatto cessare tutto o almeno mi ha messo definitivamente al sicuro. Quando ha aperto la porta non sapevo che era lui, mi ha terrorizzata. I suoi occhi rossi hanno brillato nel buio e quel poco di luce che c'era nella stanza aveva rivelato i suoi tratti.
-Non ti preoccupare, andrà tutto bene. Ti lascio Alec qui fuori, nessuno ti farà del male, te lo prometto.-aveva sussurato.
Subito dopo quelle presenze dietro la porta erano scomparse. Tutto era tornato come prima. Non c'era più nessuno. Aro gli aveva portati via.
Il silenzio regnava sovrano.
Con i primi raggi di sole è entrato anche Alec nella stanza e memore delle parole di Aro mi sono fidata di lui.
-Vieni con me.-
Titubante l'ho seguito e mi ha portata dove mai mi sarei aspettata che mi portasse.
Una enorme e stracolma biblioteca.
Come potevo non essere felice.
-Aro ha pensato che ti sarebbe piaciuto...-mi aveva detto Alec.
Io adoravo leggere e lì c'erano libri stupendi. Prime edizioni di romanzi classici.
Otello.
Romeo e Giulietta.
Il nome della rosa.
Amleto.
Ulisse.
Orgoglio e pregiudizio.
Già, il mio romanzo preferito.  Orgoglio e Pregiudizio.
Li avevo trovati tutti. Era incredibile che ci fossero tutti quei libri in quella villa. Era spettacolare. Una delizia per gli occhi.
La porta del bagno si apre lentamente e vedo Edward per la prima volta dopo ore. Ero così tanto abituata a vederlo tutto il tempo che non vederlo per così tanto mi sembra una tortura.
Tortura?
I capelli ramati li cadono dolcemente sul viso appesantiti da alcune gocce d'acqua.
Il suo corpo perfetto fasciato soltanto da un asciugamano legato in vita era una vera e propria delizia per gli occhi.
Avrebbe potuto avere qualsiasi donna ai suoi piedi.
-Sei sveglia.-dice anche lui sorpreso. Divento rossa, lo sento. Abbasso immediatamente lo sguardo.
Con la coda dell'occhio lo guardo avvicinarsi all'armadio e prendere i vestiti.
-Allora andiamo?-
Lo guardo ammaliata. Mi manca il respiro e il cuore fa le bizze.
Edward indossa dei semplici jeans e una semplice camicia nera che fa risaltare ancora di più la sua carnagione pallida. È attrazione pura.
-Bella?-dice mentre sulle labbra si dipinge un sorriso sghembo che mi fa palpitare.
-S...sì-rispondo con il groppo in gola.
Sorride ancora e mi sento quasi svenire.
-Preparati allora. Ti aspetto fuori.-mi dice uscendo fuori dalla stanza.
Improvvisamente mi accorgo di non aver niente da indossare. Le uniche cose erano degli orribili abiti da....da serva...che mi erano stati appioppati nella stanza accanto a questa. Gli unici decenti sono quelli che ho messo quando mi hanno presa a scuola che anche lì dire decenti era tanto ma erano comodi e soprattutto a prova di vampiro ma adesso non mi servivano più. Tutte le mie cure per passare inosservata nel mondo dei vampiri non avevano portato a niente. Ero caduta lo stesso nelle loro grinfie e non sarei tornata indietro.
Bussano alla porta e con irruenza si fa strada una piccola vampira che avevo già visto insieme ad Edward un giorno.
-Ciao Bella! Mi chiamo Alice.-mi dice abbracciandomi. Io rimango letteralmente spiazzata dal comportamento. È fredda. È una vampira eppure sembra così simpatica e carina. Subito però mi calmo.
“Non ti fidare mai di loro”
-Ti ho portato delle cosucce che forse ti fanno comodo.-mi dice con la sua voce squillante. Un altro ragazzo con aspetto leoncino entra nella stanza sommerso da scatole e buste di ogni colore.
-Tutto questo è per te.-dice in preda ad una gioia mal trattenuta Alice. Strabuzzo gli occhi dalla quantità di cose che sta portando dentro.
-Ricordami di chiedere ad Aro di trasformare la sua stanza in un armadio. C'è troppo poco spazio per una ragazza. Le occorre più spazio!-trilla Alice rivolgendosi al ragazzo che alzando gli occhi al cielo annuisce.
-TI...occorre più spazio...-le risponde sorridendo. I suoi occhi brillano quando le parla anche se per prenderla in giro.
-Però queste cose le servono...-ribatte Alice e fa il labbro tremulo.
Il ragazzo le accarezza una guancia e le da un breve bacio a fior di labbra. È una scena estremamene dolce.
Mi trovo a fissarli e Alice se ne accorge. Sorride e prende una busta.
-Vestiti. Edward ti aspetta.-
senza neanche pormi delle domande prendo la busta che Alice mi porge e mi butto nel bagno della camera. Apro il pacchetto fucsia, dentro trovo una camicetta blu e dei jeans scuri.
-Ah mi dimenticavo queste!-
Alice lascia sul pavimento una scatola di scarpe.
Mi vesto cercando di fare il più velocemente possibile. Tutto mi va alla perfezione. Mi ha preso le misure mentre dormivo?
Perfino le scarpe sono perfette. Esattamente la mia misura.
Esco fuori e Alice inizia ad applaudire estasiata. Jasper scuote la testa rassegnato.
Capisco da lui che si comporta sempre così eppure mi fa sorridere benchè io odio tutto quello che riguarda vestiti. Non ho dato mai molta importanza alla moda. Ovviamente non potevo o il mio piano sarebbe andato a farsi benedire.
-Bella? Sei...-
Edward è entrato nella stanza e mi guarda sbalordito poi guarda Alice e Jasper alzando leggermente il sopracciglio sinistro.
-Cosa ci fate voi qui? Jasper? Aro ti stava cercando...-
Il ragazzo che si era seduto sul letto si alza e mi fa un cenno di saluto.
Si ferma un attimo davanti ad Edward che vedo annuire poi mi ricordo che lui sa leggere nel pensiero a tutti tranne che a me.
-Alice avevo detto di non...-
-Calmati fratellino...ora andate pure a divertirvi. Io devo chiedere delle cosucce ad Aro...non mi ci vorrà molto.-dice Alice alzandosi felinamente dal letto.
-Non ti negherebbe mai niente...-risponde Edward sorridendo.
-Lo so.-ribatte Alice uscendo dalla stanza.
Edward si volta un attimo verso di lei e poi guarda tutte le buste lasciate da Alice a terra e si mette una mano tra i capelli scompigliandoli.
Estremamente sexy.
-Alice! No! Non farlo!- urla improvvisamente fuori dalla porta.
-TROPPO TARDI!- risponde Alice.
La scena mi fa verametne ridere.
Chiude gli occhi un attimo con il pollice e con l'indice e sospira.
-Metterò a posto...-dico velocemente. Tanto velocemente che la voce è tremolante e titubante. Sono proprio una sciocca. Che mi succede?
-Non ti preoccupare. C'è gente apposta per questo.-dice sorridendo.
-Andiamo?-gli domando per rompere il groppo in gola che sento in questo momento
Fa un sorriso sghembo che mi fa tremare le gambe ed infatti le ginocchia cedono e grazie anche al tacco leggero delle scarpe incomincio a cadere a terra ma Edward è più veloce e mi prende tra le braccia prima che cado rovinosamente a terra.
-Se prometti di non scappare...-mormora mentre i nostri volti sono vicinissimi.

“-Mi potresti mai amare?
-No-”

Mi rimette in piedi mentre il mio cuore fa un'altra volta gli straordinari.
Mi prende per mano ed usciamo insieme dalla stanza.
Aro è dietro di noi ma Edward non lo guarda neanche, mi inquieta però è stato veramente premuroso stanotte nei mie confronti.
Per la prima volta mi accorgo che non mi sta portando nel giardino dove di solito incontro le altre ma mi sta portando veramente fuori. Dalla stessa porta dove è uscita mia mamma.
-Dove ti piacerebbe andare?-mi chiede.
Sono sorpresa. Talmente tanto che non so cosa rispondere.
-A casa...-mormoro con voce strozzata. Lui si volta corrugando la fronte.
-Non puoi...non puoi tornare nella sua vita per devastarla di nuovo.-
Abbasso lo sguardo.
-Faremo un giro a Forks...-mi risponde mentre ci avviciniamo ad una volvo.
Lo seguo tenendo la testa bassa. Pochi minuti dopo Edward parcheggia vicino al ciglio della strada. Velocemente arriva fino alla mia portiera e la apre.
Insieme cominciamo a camminare per le strade di Forks. Luoghi a me famigliari.
Mi piace dopotutto la sua compagnia. La sua bellezza è totalmente disarmante e per la prima volta mi godo veramente la tipicità del paese, con lui sono al sicuro come non lo sono mai stata in tutta la mia vita.
Edward perchè sei un vampiro?
Sarebbe tutto più semplice...
In lontananza improvvisamente vedo Angela e lei vede me.
Strabuzza gli occhi. Mi fermo e Edward mi guarda incuriosito poi anche lui guarda in direzione di Angela. La mia migliore amica. Non l'hanno presa.
La vedo correre verso di me e con impeto mi abbraccia tenendomi stretta.
-Sei viva! Sei viva!-urla e inevitabilmente molte persone ci guardano tra cui molti vampiri. Edward li annienta con lo sguardo.
Posso solo immaginare cosa stanno pensando.
-Pensavo...pensavo fossi morta...-dice interrotta dai singhiozzi. Gentilmente le asciugo le lacrime dal volto.
-Sono qui.-rispondo sorridendole.
-Grazie a lui.-aggiungo indicando Edward con lo sguardo.
Angela si scosta da me per guardarlo e vedo nei suoi occhi l'orrore di chi capisce che chi ha di fronte è in realtà un vampiro.
-Ha salvato anche mia mamma...-dico tentando inconsapevolmente di difenderlo da quello sguardo che in un certo senso mi infastidisce.
Lo guarda ancora con diffidenza. Credo che non è molto differente dai miei primi sguardi.
-Mi sei mancata così tanto...-esclama Angela. I miei occhi guizzano immediatamente ad Edward.
-Non posso restare.-mormoro abbassando lo sguardo. Lei mi guarda scioccata.
-Ma...ma-
-Devo tornare...-rispondo cercando di prendere fiato.
-Perchè?-mi chiede Angela disperata. Come faccio a spiegare una cosa talmente tanto complicata? Cosa posso dirle?
-Perchè lei è mia...-rispone Edward posando una mano sulla mia spalla.
Angela lo guarda schifata.
-E' meglio che andiamo adesso.-sbotta Edward mentre trattengo le lacrime che prepotenti vogliono uscire dai miei occhi.
-Aspetta...devo dirle una cosa...-dico trovando la forza. Lui mi guarda e vedo che non sa cosa fare.
-Giuro che non scapperò e puoi sempre riprendermi. Non sono così veloce...-dico aggiungendo un sorriso per smorzare la situazione.
-Vado alla macchina. Ti ricordi dov'è parcheggiata?-mi chiede. Annuisco di rimando.
Lo guardo allontanarsi.
Abbraccio velocemente Angela e cerco di parlare a bassa voce solo nel suo orecchio per cercare di non farmi sentire.
-Devi dire hai genitori di Jessica che è ancora viva. Lavora per loro, è una domestica ma è ancora viva! Non tutti muoiono lì.-dico.
Angela mi stringe ancora di più.
-Sono tornati i licantropi Bella...-
Quelle parole mi fanno gelare il sangue.
-Sei sicura?-bisbiglio.
-Spazzeranno via tutti questi vampiri e noi potremo avere ancora la nostra vita.-mormora mentre i miei occhi guizzano alla ricerca di Edward ma non trovo.
Pensarlo morto mi fa stringere il cuore. Scuoto la testa.
-Riusciresti a scappare? Gli faresti molto comodo! Sei stata lì dentro abbastanza tempo da sapere certe cose che potrebbero essere d'aiuto. Se riescono ad uccidere loro, gli altri saranno ramoscelli.-
Dopo dieci anni questo mondo potrebbe finire?
Potremmo tornare ad essere liberi?
-Sei sicura che non sia un bluff?-le chiedo scettica. Ma lei scuote la testa decisa.
-Io li ho visti Bella...sono licantropi. Il capo branco è Jacob, il nostro salvatore.-
Jacob.
I licantropi sono tornati guidati da lui.
Lui ci aiuterà a riaquistare la nostra libertà. Jacob sconfiggerà i vampiri.
-Moriranno tutti. Prima loro e poi tutti gli altri. Libereranno il mondo...-
-Angela devo andare adesso...-dico velocemente e sciogliendo l'abbraccio.
-Scappa Bella...scappa...-
sono le ultime parole che sento dire.
Arrivo alla macchina ma è chiusa, incomincio a piangere compulsivamente.
Sono una sciocca. Solo una sciocca.
Edward mi abbraccia da dietro. Sento il suo petto schiacciato sulla mia schiena. Le sue labbra sulla mia spalla poi si spostano sul mio collo.
Con una mano schiaccio la sua testa contro il mio collo. Voglio morire. Voglio che mi morda. Con mia crescente sorpresa non mi morde, continua a baciare la pelle del collo e questo non fa altro che farmi nascere crescenti brividi.
Sono una traditrice. Sto tradendo la mia stessa specie e per cosa? Un amore falso?
Mi volto cercando le sue labbra che trovo immediatamente.
-io...io non capisco...-riesco a dire tra un bacio ed un altro. Sento il corpo in fiamme e la voglia di essere inglobata in lui si fa prepotente in me. Mi avvinghio alle sue spalle e i nostri corpi combaciano perfettamente.
Le sue mani fredde percorrono tutto il mio corpo. Dalla sua gola sento un ringhio che invece di farmi tremare di paura  non fa altro che sciogliermi ancora di più.
-Ti voglio...-mormora sulle mie labbra.
È innegabile la pura attrezione che c'è tra di noi.
-Torniamo a casa...-mormoro cercando di prendere un po' d'aria.
Per tutto il tragitto non faccio altro che osservarlo di sottecchi mentre lui ignaro gioca con le dita della mia mano sul cambio della macchina. Ogni suo tocco è una scarica di adrenalina pura, sento una scarica elettrica fortissima.
In pochi minuti arriviamo alla villa.
-Hai fame?-mi chiede con un sorriso smagliante.
Annuisco e mi conduce alle cucine.
-Che cosa vuoi cara?-mi chiede una donna decisamente umana.
-Non ti preoccupare. Faccio io...-dice Edward avvicinandosi ai fornelli.
-Tu? Ma sai cucinare?-gli chiedo scettica.
In men che non si dica prepara il sugo per la pasta e mette su l'acqua per la pasta. Velocità anomala i miei occhi piangono a furia di cercare di stargli dietro.
Mi siedo sul bancone vicino al fornello e rimesto il sugo mentre Edward.
-Vuoi assaggiare?-mi chiede facendomi sobbalzare. Prende il cucchiaio di legno dalle mie mani e prende un po' di sugo e avvicina il mestolo alla mia bocca.
È buono. Decisamente troppo buono.
-Wow...-
Sghignazza soddisfatto.
Un'altra morsa allo stomaco.
“sono tornati i licantropi”
Ho due possibilità. Solo due.
1-Potrei dire tutto ad Edward. Prepararli per quello che sta succedendo ma in questo caso tradirei la mia specie. La mia famiglia. Rifiuterei una libertà tanto agognata.
2-Lasciare che i licantropi li distruggano come loro hanno distrutto la vita di molte persone ma questo vuol dire condannare a morte certa anche lui, Edward.

-E' terribilmente frustrante non sapere cosa pensi...-mi dice corrugando la fronte.
A volte mi dimentico che non può farlo e forse è meglio così anche se mi toglierei molti problemi se fosse diverso. Avrebbe preso già lui la decisione migliore che sarebbe la peggiore per gli esseri umani.
-Cosa sono per te?-gli chiedo a brucia pelo e già mi vorrei tagliare la lingua.
Perchè non imparo ad essere più riflessiva e meno impetuosa quando sono con lui?
Lui mi guarda stupito dalla mia domanda. Posa il mestolo e mi inchioda con lo sguardo. Le sue mani sono appoggiate sul bancone vicino ai miei fianchi.
-Sono totalmente e incondizionatamente innamorato di te.-
il mio cuore sussulta e lui sorride. Lui può sentirlo. Cavolo!
Arrorisco e abbasso lo sguardo mordendomi il labbro inferiore.
Lui mi obbliga a guardarlo.
-La mia anima dannata si strugge d'amore per te ma so benissimo che tu non potrai mai amarmi. Come si fa ad amare un mostro, giusto?-mi dice ricordando le mie stesse parole ma era diverso.
Cerca di allontanarsi ma mi avvinghio a lui sia con le braccia che con le gambe.
-Tu non sai cosa vuole dire provare certi sentimenti per...-
-il nemico?- mi suggerisce lui alzando leggermente il sopracciglio. Annuisco.
-Già....-dice sospirando.
-Bella, tu sei la mia cantante e nessuno può cambiare questa cosa.-dice accarezzandomi la guancia.
-Cosa significa?-gli chiedo. Forse posso scoprire cosa vuol dire.
-Che tu sei nata solo per me...-dice sorridendo.
-E come fai a saperlo?-
-Il tuo sangue. Canta solo per me. È una terribile attrazione per me, mi tenta più del dovuto ma mai e poi mai potrei farti del male perchè senza di te la mia non-vita, dopo averti conosciuta, perderebbe totalmente ragione. Io non posso vivere senza di te. Potrei anche impazzire.-mi spiega sorridendomi dolcemente.
Mi bacia dolcemente sulla guancia e sento un brivido per tutta la schiena.
“Potresti essere utile ai licantropi.Sei stata lì dentro abbastanza tempo da sapere certe cose che potrebbero essere d'aiuto.”
-Ti sta cercando Jasper...-
Guardiamo verso la porta e vedo Alice appoggiata allo stipite, non sembra felice.
-Perchè stai traducendo l'inno coreano in aramaico e per di più all'incontario? Cosa mi tieni nascosto?-chiede Edward avvicinandosi alla vampira.
-Niente. Ora vai.-risponde Alice.
Edward mi guarda e mi fa l'occhiolino.
Rimaniamo sole. Io e Alice.
C'è una strana tensione nell'aria.
-Cosa hai intenzione di fare Bella?-
Il mondo mi crolla addosso. Lei sa.

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Capitolo 11
*** Mostra le carte Aro ***


PRIGIONIERA

 

 

EDWARD:


Avevo passato il pomeriggio più bello di tutta la mia non-vita finchè Alice non è riuscita a rovinarmelo con la sua intrusione.

Non mi è piaciuto il suo modo di fare. Mi stava tenendo all'oscuro di qualcosa.

Cerco Jasper con la mente e capisco che è insieme ad Aro.

Vado immediatamente nella sala grande e infatti li trovo lì. Jasper, Aro e Caius più alcuni tra i più pericolosi delle guardie dell'armata di Aro.

-Perfetto ora possiamo iniziare...-commenta Caius strofinandosi le mani.

-I licantropi sono tornati. Hanno già attaccato una nostra base e anche della nostra gente.-commenta Jasper tenendo le mani dietro la schiena.

-Come è possibile?-chiedo confuso non riuscendo ad afferrare una sola immagine coerente e veritiera. Nella mente di caius ci sono molte, troppe immagini riguardanti il primo sterminio dei licantropi ma anche delle sue sconfitte.

-Non era stato estinto il gene?-

-A quanto pare qualcuno è sfuggito perchè adesso sono tornati e sono in molti. Si sono riprodotti come dei veri animali.-commenta Caius mostrando i denti.

-Qualcuno sa dove sono adesso?-chiede Emmet emergendo da una porta adicente.

-Sono vicini, stanno preparando un attacco.-risponde Aro.

-E' ora che ci mostri le tue carte Aro.-mormora Caius. Lancio un'occhiata ad Aro che pondera la nostra muta richiesta.

-Se dobbiamo sconfiggerli, dobbiamo essere uniti più che mai...-commento per incitarlo a parlare.

-E' proprio di unione che parla il mio piano. Umani e vampiri. Cantanti e i migliori dei nostri, può solo portare alla creazione di una cosa meravigliosa...-dice facendo cenno di aprire la porta alle nostre spalle.

Nella sala entra un ragazzino che porta in braccio un neonato.

-Sono i bambini che ho fatto nascere...-commenta Carlisle sbalordito.

Aro si avvicina in tutta fretta ai due bambini prendendo in braccio in malo modo il neonato. Aro cambia decisamente espressione. Ho già visto quello sguardo è quando vuole qualcosa e riesce ad ottenerla.

-Ecco cosa otteniamo dall'unione...esseri speciali. Il meglio del meglio. Una nuova razza che potremmo sfruttare soprattutto adesso che i licantropi sono tornati.-commenta Aro senza distogliere lo sguardo dai due bambini.

-Sono solo in due...-commenta Emmet deridendoli effettivamente anche io nutrivo qualche dubbio che due bambini potevano fare la differenza.

-Mio caro Emmet...quanta stoltezza!- esoridisce Caius mentre Aro rimette il neonato tra le braccia del bambino.

Pensavo che solo Marcus avesse procreato con un'umana.

-Crescono in fretta...-dice sorridente Caius. Aro annuisce soddisfatto.

-Emmet ha ragione.-ribadisce Carlisle ma nei pensieri dei due anziani vedo chiaramente che non esistono solo loro due.

-In questi anni mi sono adoperato molto. Qui...sotto i vostri occhi potete dire che ci sono solo due di questi esseri ma se li riuniamo insieme sono circa una quindicina. Tanto basta per tenere testa ad uno stupido branco di cani e soprattutto gli daremo tutto l'appoggio possibile. Non siamo deboli solo più forti con loro.-spiega Aro lasciando tutti a bocca aperta. Ecco cosa stava progettando Aro.

Un nuovo esercito.

Una versione modificata, più perfetta del vampiro comune.

-Hai unito i vampiri con poteri particolari con le rispettive cantanti...-commenta Jasper allibito. Subito i miei pensieri vanno a Bella.

-Come hai fatto a trovare così tante cantanti?-chiede Carlisle dando voce ai miei pensieri.

-Con il mondo ai nostri piedi non è stato poi così difficile. Posso disporre di qualsiasi persona e con a fianco Alice che può dirmi già le reazioni dei miei vampiri...-spiega alzando leggermente le braccia.

-Le selezioni...era solo per dare tempo ad Alice di sbirciare nel futuro!-esclama Carlisle.

-Ovviamente. Tranne che per Bella, la cantante di Edward, in quel caso è stata proprio Alice a dirmi dove trovarla e che sarebbe stata la cantante di Edward.-

Il silenzio cala e la porta si apre di nuovo.

Alice entra con passo felino.

-Alice!-dice Aro porgendole la mano.

-Aro! Buone notizie...abbiamo ancora un mese prima dell'attacco.-dice dirigendosi verso Jasper. Guardo Alice stupito.

Non ha mai rifiutato un tocco di Aro eppure adesso sembra sfuggirgli. Fortunatamente non sembra darci peso o forse sono io che incomincio ad immaginarmi le cose ma mi sembra strano il suo comportamento. Mi occlude la sua mente, a me, non può e lo sa eppure lo fa.

-Tutto bene Edward?-chiede Aro toccandomi la spalla.

-Certo...-

-Ovviamente Jasper affido a te l'addestramento dei miei pupilli e tu, Alice, avvertimi di qualsiasi cambiamento.-ordina Aro.

-Lo sai che è più difficile con loro prevedere il futuro. Devo impostare le mie visioni su qualcun altro per vedere le loro mosse.-spiega Alice avvinghiandosi a Jasper.

-Fai tutto quello che devi.-ribatte con tono autoritario.

-certo.-risponde riverente Alice.

Aro e Caius tornano nei loro appartamenti accompagnati dai due suoi nuovi pupilli.

Aro per indole ha una mente curiosa. Tutto quello che è nuovo lo affascina soprattutto se quel nuovo può recargli anche un vantaggio.

-Alice cosa mi nascondi?-mormoro tenendola per un braccio.

-Edward non mi toccare. Sto solo lavorando per Aro esattamente come stai facendo tu ma ora tu sei troppo occupato con la tua piccola umana vero?-sibila Alice.

-Avanti è inutile litigare ragazzi...-dice Carlisle frapponendosi.

Guardo negli occhi Alice ma ancora una volta occlude la sua mente.

-Ti aiuterò io ad allenare i marmocchi Jasper...-dice esaltato Emmet.

I due si scambiano la stretta di mano ridendo.

-Io vado...-mormoro lasciandomi dietro i piani di conquista e miglioramento.

Entro forse con troppo impeto nella stanza ma non trovo lei. Tanya è seduta sul letto che mi guarda maliziosamente.

-Cosa ci fai tu qui? Dov'è Bella?-chiedo guardando in giro per la stanza. Deve essere terrorizzata visto che Tanya si è introdotta nella nostra stanza senza che ci fossi io. Non la trovo con lo sguardo.

-Bella Bella Bella e solo Bella...-dice terciversando con le mani in aria.

Mi fiondo su di lei e ringhiando le stringo la gola.

-Voglio...sapere...dov'è...Bella...-dico scandendo bene le parole. Nella mia mente si prospettano delle immagini che non mi piacciono affatto e se anche solo una di queste si verificherà la ucciderò. Tanya verrà fatta a pezzi se a torto anche solo un capello a Bella.

-Non lo so...non è qui...-dice cercando di mordermi la mano per liberarsi dalla mia stretta che continua ad aumentare.

-TU MENTI!-grido sbattendola sulla parete opposta.

Si alza velocemente e mi guarda con odio.

-NON SO DOV'E'!!!-grida a sua volta pronta all'attacco. Si mette in posizione ma non mi intimorisce affatto. Il mio cervello non elabora l'informazione.

-Cosa sta succedendo qui?-chiede Jane entrando di colpo nella stanza.

-Qualcuno della guardia ha portato Bella da qualche parte?-le chiedo sondando la sua mente accuratamente per vedere nei suoi ricordi se l'ha incrociata.

-Non mi sembra. Sono sempre stata con gli anziani oggi, loro non hanno comandato nessuno spostamento di nessuna delle cantanti presenti nella villa.-spiega ma non la lascio nemmeno finire che sono già fuori.

Alec è al mio fianco in mezzo secondo.

-Come ha fatto a scappare? È impossibile fuggire di qui...-mormora cercando il suo odore nell'aria.

-Non mi interessa come ha fatto. La rivoglio qui immediatamente. Chiama anche gli altri seguci, li voglio tutti alla sua ricerca. Chi le torce anche solo un capello ne risponderà direttamente a me.

 

 

 

Ragazze calme! vi prego non andatemi in ansia e cercate di respirare. Mi raccomando non mandate cecchini perchè se no qui la storia non va avanti! quindi posate il cellulare...si così...ecco...brave....respirate piano....un bel respiro profondo...sì...e adesso parliamone... :-> inanzitutto vi volevo ringraziare enormemente per il supporto che mi state dando in questa storia! e voi adesso pensate..."e guarda tu come ci ripaghi!" ma se andasse tutto liscio non sarebbe troppo facile? poi voi vi annoiate e mi mandate a quel paese. Comunque state calme! spero solo che internet non faccia ancora le bizze! Mi raccomando commentate che mi fa sempre piacere leggere quello che pensate...mi sollevate il morale della giornale. Non potete immaginare quanto sono contenta ogni volta di leggere i vostri commenti...non me ne perdo uno! grazie 1000 a tutti quanti! XD un bacione e al prossimo capitolo

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Capitolo 12
*** Tradire la razza umana ***


PRIGIONIERA

 

 

BELLA:


-Cosa hai intenzione di fare Bella?-

Il mondo mi crolla addosso. Lei sa.

Strabuzzo gli occhi dalla sorpresa e il respiro mi manca.

-Lo sai Bella qual'è il mio potere?-mi chiede chiudendo la porta della cucina dietro di sé e incomincia a camminare verso di me con le braccia incrociate.

-No-rispondo con voce tremante. I suoi occhi brillano.

-Posso vedere il futuro-risponde come se non aspettasse altro che rivelarmelo.

Degluitisco a fatica. Ha già visto la mia scelta.

-Allora? Cosa hai intenzione di fare?-mi dice ripetendo la sua domanda.

La guardo negli occhi e il mio cuore quasi cessa di battere.

-Non lo so...-mormoro e distolgo subito lo sguardo.

Vedo i suoi muscoli bloccarsi, la guardo, ha gli occhi neri ma sembra assente.

-Basta che Aro ti tocchi e sei fregata piccola.-mi dice seria. Solo una volta mi ha toccato ma adesso la possibilità che può farlo mi tormenta l'anima.

-Beh io ho visto le tue due strade. Prendi quella che vuoi...io la vedrò. So già come comportarmi.-

-Li chiamerai adesso?-chiedo titubante.

-No, aspetterò. Non sono affatto preoccupata...-dice mostrandomi i denti.

Mi lascia sola in cucina.

Accanto a me una porta, la porta di servizio. La porta a vetri mi rivela il giardino con in lontananza una sepie che divide dalla strada. Sono solo pochi metri da percorrere.

Scappa Bella...scappa”

La voce di Angela rimbomba nella mia testa come un mantra. La sua voce si trasforma in vero e proprio dolore fisico e il respiro viene meno.

Scappa Bella scappa”

Corro veloce come non ho mai corso prima. Ignoro il dolore alle gambe, oltrepasso la siepe e mi fiondo sulla strada vicina. Corro sul marciapiede mentre nella mia testa iniziano a farsi strada flash di Edward.

Sono totalmente e incondizionatamente innamorato di te”

Continuo a correre.

Le gambe sembrano muoversi da sole.

Io non posso vivere senza di te”

Vedo una macchina in lontananza che arriva e mi butto sulla strada. La macchina inchioda. È una signora di mezza età.

-Mi aiuti!-

la signora allarmata si guarda prima intorno e poi mi fa segno di salire.

Una cosa che i vampiri hanno contribiuto a instaurare nella società è la solidarietà.

Salgo in macchina di fretta, ho paura di trovarmi uno di loro davanti.

-Sei inseguita?-

-Sì, deve tornare indietro!- dico con voce tremante. La donna fa subito inversione di marcia e accellera tornando sulla propria strada.

-Dove ti porto cara? Ti hanno preso da casa?-

-Mi hanno detto che sono tornati i licantropi, lei sa qualcosa?-chiedo cercando sempre di mantenere lo sguardo fisso sullo specchietto.

-Ti porto da loro...-dice con mia grande sorpresa.

-Lei conosce...-le parole mi muoiono in gola e non riesco nemmeno a terminare la frase talmente ho il cuore in gola.

-Uno di loro è mio figlio...-dice serenamente.

Usciamo fuori da Forks e stranamente mi sento più tranquilla anche se so che anche se mi allontano da questa città niente può tenermi al sicuro. Non posso nascondermi, non posso fuggire per sempre.

È successo tutto così in fretta che non mi sembra nemmeno vero quello che ho fatto.

Sono scappata?

Sono riuscita a scappare?

Improvvisamente mi accorgo che sto piangendo silenziosamente. Tocco sconcertata le lacrime che stanno segnando le mie guance.

Cosa ho fatto?

Potrei fermare la macchina e tornare indietro. Adesso.

Magari non si sono ancora accorti della mia assenza. Nemmeno le possibili conseguenze che mi avrebbero atteso nel caso mi avessero già scoperto cancella in me la volontà di tornare indietro da lui. Edward.

Forse mi picchierebbe e non avrebbe più fiducia di me ma starei con lui. Anche se non si allontanerebbe più da me...la prospettiva in fondo non mi dispiace.

La mia anima dannata si strugge d'amore per te”

-Come posso tradire gli esseri umani?-mormoro guardando fuori la vegetazione.

La macchina si ferma sul ciglio della strada.

-Eccoci cara, tu continua a camminare dentro a questo bosco. Sempre dritta...ti troveranno loro e sarai definitivamente al sicuro.-mi spiega la donna.

Tentenno sulla macchina.

-Stai bene?-mi chiede la donna posando una mano sulla spalla. Annuisco e scendo di fretta dalla macchina che mi sembra che mi tolga l'aria da respirare.

La donna torna indietro in macchina. La osservo finchè non scompare dalla mia vista. Su entrambi i lati c'è la vegetazione della foresta.

Prendo un respiro profondo.

-Anche io ti amo Edward...-mormoro e inizio a camminare dentro il bosco.

 

 

RAGAZZE!! ho pochissimo tempo quindi vi lascio il capitolo senza aggiungere altro...a voi i commenti! un bacio vale XD

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Capitolo 13
*** Campo base Lycan ***


d

Campo base Lycan

Bella:

Continuo a cadere per colpa delle radici.

Per una persona imbranata come me non è l'ideale camminare in un bosco.

Mi guardo le mani, sono tutte graffiate e ci sono delle piccole ferite aperte.

Sto camminando alla loro ricerca ma non so bene nemmeno io cosa fare, cosa dire quando mi troveranno.

Dentro di me sto continuando a piangere, disperata ma non posso permettere che questa storia vada avanti. Avevo sempre detto che se avessi avuto la possibilità di fare qualcosa l'avrei fatto ma adesso sto rimpiangendo la mia scelta.

Mi fermo e mi siedo su un tronco vicino.

Il bosco è molto silenzioso, mi mette i brividi.

Se dovessi morire adesso non avrei fatto niente di male. Dovrebbe saltare un mostro fuori da quei cespugli e farmi fuori. In questo modo non avrei tradito Edward ma nello stesso tempo non avrei permesso agli esseri umani di liberarsi dal giogo creato da Aro e dai suoi vampiri.

Come se le mie preghiere fossero state ascoltate esce fuori un lupo enorme con le fauci aperte. Chiudo gli occhi e attendo che si avventi su di me ma tutto questo non avviene. Apro gli occhi e di fronte a me trovo un ragazzo a petto nudo.

-Cosa ci fai qui?-mi chiede squadrandomi.

-Ho bisogno di protezione. I vampiri mi cercano.-rispondo di botto, dopotutto è la verità. Edward mi sta cercando.

-Pensate tutti che sia un campo per voi esseri umani?-mi chiede quasi in un ringhio. Ovviamente la domanda è retorica.

-Ok. Per me non è un problema. Pensavo solo di potervi essere d'aiuto visto che sono stata con loro per tanto tempo ma se non vi interessano le mie informazioni.-dico alzandomi scocciata. Di certo non li pregherò di riprendermi.

Tornerò da lui. Ho dato una possibilità alla razza umana....è lei che non l'ha accolta.

-Aspetta. Sento il loro odore addosso, ti credo. Vieni con me ti porto da Jacob, sarà lui a decidere se puoi stare con noi.-mi spiega.

Mi volto lentamente. Devo ammettere che avevo quasi sperato...

-Almeno posso sapere come ti chiami?-mi chiede il ragazzo.

-Bella...-mormoro avvicinandomi.

-Sam.-risponde porgendomi la mano che accetto. È veramente calda. Subito mi viene in mente il contrasto con il tocco gelido di Edward.

-Andiamo...-mi dice incominciando a farsi strada per il bosco.

Prima di seguirlo mi volto un'ultima volta.

Questa è l'ultima possibilità di tornare indietro.

-Che fai? Non vieni?-

mi volto verso Sam.

-Allora?-dice allargando le braccia.

Guardo prima lui poi dietro di me, da dove sono arrivata.

Prendo un respiro. L'odore di muschio si mischia a quello dell'aria.

-Arrivo...-mormoro nascondendo una lacrima. Lo seguo a ruota cercando di non inciampare nelle radici e nei sassi appuntiti che sembrano che sono stati messi apposta per il mio arrivo.

Forse è un segno del destino. Forse sto facendo la cosa sbagliata.

Tutte le persone, e dico proprie tutte, dicono “basta seguire il proprio cuore per fare la scelta giusta”. Adesso parlerei volentieri con quelle stesse persone, la penserebbero ancora così?

Avrei dovuto seguire il cuore e rimanere con Edward? Perchè era quello che in questo momento mi diceva il cuore ma non sarebbero stati d'accordo perchè mettendo da parte i sentimenti di Edward gli avrei salvati, in un modo o in un altro.

Immersi nel bosco la notte arriva presto, i contorni degli alberi iniziano a farsi meno chiari come il mio cammino. Per fortuna Sam pare aver capito i miei problemi d'equilibrio e più di una volta mi sorregge.

-Eccoci...-dice Sam indicando di fronte a sé.

Scorgo in lontananza con molta fatica delle tende dello stesso colore della vegetazione intorno, il fumo di un falò si innalza.

Il campo sembra disabitato, rimango ferma mentre Sam va verso la tenda che sembra quella più grande, dopo una manciata di secondi esce fuori un altro ragazzo con i capelli più corti neri e più muscoloso di Sam.

-Avevi ragione puzza proprio come uno di loro!-commenta il nuovo ragazzo arriciando il naso.

Mi verrebbe voglia di schiaffeggiarlo in questo preciso momento. Puzzo?!? io!??!

Devo assolutamente calmarmi.

-Mi ha detto che hai delle informazioni sui succhiasangue...-dice incrociando le braccia al petto.

-Mi avevano detto che sareste riusciti a sconfiggerli...-dico assumendo la stessa posizione del ragazzo.

-Come hai fatto a scappare?-mi chiede guardingo.

-Ho colto l'occasione al volo e ho corso fino a quando ho incontrato la mamma di uno di voi. Mi ha detto che suo figlio è qui, è uno di voi.-

I due ragazzi si guardano e Sam alza leggermente il sopraciglio destro mentre l'altro corruga la fronte.

-Allora che cosa sai ragazzina?-mi chiede.

-Ragazzina?-ripeto con il suo stesso tono. Adesso mi becco anche della ragazzina.

Ride insieme a Sam.

-E tu come ti chiami bestione?-

Immediatamente il sorriso scompare dalle sue labbra.

-Il bestione qui...si chiama Jacob ed è il capo.-risponde Sam al suo posto.

Il capo dei Lycan. La persona che teoricamente dovrebbe salvare gli umani con me.

-Ah...-riesco solo a dire. La mia spavalderia se ne è andata insieme agli insulti.

-E' meglio se ti vai a lavare. Non vorrei che gli altri ti scambiassero per uno di quei succhiasangue e poi...bleach! È impossibile starti vicino a lungo.-dice Sam tappandosi il naso e la bocca con la mano.

Jacob sorride mostrando i suoi denti bianchissimi. Bianchi come quelli di Edward, letali almeno quanto i suoi.

-Avete anche le docce qui? Siete ben organizzati...-dico guardandomi in giro ma non c'è nient'altro che tende e il fuoco. Niente che mi fa pensare ad un uso per il bagno o doccia.

-Dove, dove sono le docce?-chiedo titubante. Ho un'idea ma ho paura perfino a pronunciarla.

-Ti porterà Emily. Abbiamo solo un fiume dove puoi lavarti.-dice Jacob.

-Emily? Non è meglio affibiarle uno di noi?-chiede Sam.

-No, Lehal non è qui e poi adesso è al sicuro. Non correranno rischi.-spiega Jacob mentre ci dirigiamo insieme verso una delle tante tende appena illuminate dalle lampade dentro.

-Emily, puoi venire un attimo?-chiede Sam.

Dalla tenda esce fuori una ragazza, come loro, stessi lineamenti indiani. Mi guarda sorpresa poi scambia un'occhiata con Sam.

-Per favore...-dice Jacob scompigliandosi i capelli.

-Cosa avete bisogno?-chiede rivolgendo però sempre i suoi sguardi a Sam.

-Accompagna Bella al lago, deve lavarsi.-dice Jacob.

La ragazza mi lancia una breve occhiata.

-Ok, andiamo. Ti presto degli asciugamani.-moromora prendendo dei teli bianchi dalla sua tenda.

-MIA MAMMA!-urlo improvvisamente. Tutti e tre mi guardano confusi.

-Dovete andare a prendere subito mia mamma! Non potete lasciare che la prendino. Se non mi trovano la riprenderanno.-sbraito in preda ad una vera e propria crisi.

-Riprenderanno?-mi chiede Jacob alzando un sopraciglio.

-Ve l'ho detto, stavo con loro prima di scappare e una volta avevano preso mia madre per ucciderla ma gli ho convinti a lasciarla andare, in cambio non sarei scappata.-dico con tono calante. Ho tradito una promessa e ho messo a rischio mia mamma. Non ci avevo pensato. Dovevo essere più riflessiva.

Ho agito da vera sciocca.

-La prenderemo prima di loro. Non ti devi preoccupare.-dice Jacob lanciando un'occhiata a Sam.

-Chiamo gli altri.-dice Sam deciso e incominciando a scuotere delle tende.

-Dove abiti?-mi chiede Jacob.

-A Forks, Matteus Streat al numero 39.-rispondo velocemente.

Annuisce e va verso le tende.

Si forma un cerchio di ragazzi compresa una ragazza con al centro Jacob.

Non riesco a sentire quello che si dicono.

-Fidati...tra poco riavrai tua madre. Si devono solo organizzare bene...-mormora.

Annuisco e la seguo mentre usciamo fuori dal “campo base”.

Dopo una decina di minuti arriviamo in uno spazio aperto dominato dal bellissimo lago che riflette i deboli raggi della Luna.

Lentamente mi tolgo i vestiti.

-Quindi tu stavi dai vampiri? Ma da quanto? Cioè...è una cosa strana.-dice Emily sedendosi sul prato.

-Già. Era una cosa strana. Sono arrivata lì con la consapevolezza che sarei morta invece...-dico lasciando la frase a metà. Ero terrorizzata ma ben presto quella paura è svanita diventando qualcos'altro, qualcosa di diverso.

Mi torna la morsa allo stomaco.

-Quanto sei stata con loro?-mi chiede.

-Penso due settimane. Ho perso il conto...-dico abbozzando un sorriso.

-Ma cosa facevi lì con loro? Ti succhiavano il sangue?-mi chiede lasciandosi prendere dalla normale curiosità tipica di noi donne.

-Non mi hanno toccato nemmeno una volta.-rispondo quasi per difenderli.

Vedo i suoi occhi aprirsi dalla sopresa mentre piega gli abiti da me abbandonati sul prato.

-Uno di loro...si è innamorato di me.-

-Loro non amano...-sbotta quasi innervosita da quello che le ho detto.

-Lo pensavo anche io.-rispondo mormorando.

-Non pensi che ti abbia usato?-mi chiede Emily e il mio cuore perde un colpo.

-Io ho usato il suo amore per scappare...-le dico togliendo anche gli ultimi indumenti. Mi immergo nell'acqua che è gelata ma stranamente quel contatto non mi da fastidio, anzi. Mi ricorda tanto lui, il suo tocco, le sue mani.

Mi immergo completamente, nuoto sott'acqua.

L'acqua mi avvolge completamente, emergo lo stretto necessario per prendere aria.

Emily rimane seduta osservando il cielo che pian piano inizia a diventare scuro.

Esco fuori dall'acqua. Emily mi viene incontro con l'asciugamano.

Sentiamo un ululato.

-Sono tornati.-dice Emily sorridendo. Mi asciugo in fretta e mi rivesto, i capelli incominciano ad arriciarsi. Qui non mi posso mica permettere phon e spazzola.

Insieme torniamo al campo. Vicino al fuoco vedo tutti i ragazzi e mia madre che fissa il fuoco con sguardo vacuo e perso.

-Mamma!-grido abbracciandola ma lei rimane immobile. La guardo negli occhi cercando con lei uno sguardo d'intesa ma lei continua a fissarmi senza espressione, senza sentimento.

-Mamma! Sono IO BELLA!-dico scuotendola dal suo stato di trance.

-Mia figlia è morta...-mormora tornando a fissare il fuoco.

La lascio andare sconvolta.

-Fa finta che non sono mai esistita. Dimenticami perchè adesso il mio posto è qui. Ti prego...torna da papà. Lasciami andare...”

-Abbiamo preso la donna giusto vero?-mi chiede Jacob. Annuisco sconvolta.

-Come mai non ti riconosce?-chiede guardando verso mia mamma.

-Le avevo detto di dimenticarmi che sarebbe stato meglio per lei.-dico scoppiando a piangere. Sento le braccia di Jacob stringermi forte e dondolarmi appena.

-Mi spiace Bella...-mormora vicino al mio orecchio.

 

 

Ciaooooooo ecco il nuovo capitolo! vi ringrazio enormemente per tutti i commenti che mi lasciate! siete fantastici e mi spingete a far lavorare di più la mia fantasia. Lo so che questi saranno dei capitoli difficili perchè non c'è il nostro bellissimo Edward ma vi prometto che presto si...scontreranno...credo che il prossimo capitolo lo dedicherò ad Edward o Jacob, devo prima decidere la sequenza temporale per Jacob forse è meglio il prossimo...non so! ma non mi odiate! mi raccomando lasciatemi sempre un commentino che adoro leggere cosa pensate di questa storia! un bacione enorme a tutti quanti! vale

 

 

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Capitolo 14
*** Presto avremo la nostra vendetta ***


PRIGIONIERA

Ragazze lo so che non è un capitolo dedicato ad Edward ma primo o poi devo inserire anche il cane, no? cmq volevo assicurarvi che questa è una BELLA X EDWARD.

Il cane lo odio. Non ci posso fare niente, mi spiace per i suoi sostenitori ma come al solito verrà bastonato nelle mie fanfic. hihihi Spero cmq che vi piaccia e ci sentiamo al prossimo capitolo che sarà dedicato ad Edward. E' già pronto devo soltanto metterlo, magari domani mattina appena mi sveglio però devo anche vedere se ci siete tutti stasera per leggere il capitolo. Aspetto che ci siano almeno un discreto numero di lettori se no qualcuno magari perde un capitolo e mi dispiace. Mi raccomando continuate a commentare. Non sapete quanto mi fate felice ogni volta che commentate! vorrei ringraziare anche le 259 persone che hanno messo la storia tra le loro preferite! non ci posso ancora credere che vi piaccia veramente questa storia! Ringrazio anche le persone che non mi abbandonano mai con i commenti. Lo so che non rispondo mai ma ho veramente il tempo tiranno (colpa Università! tutta colpa sua! XD) ma cmq continuo a credere che preferite leggere presto il nuovo capitolo piuttosto che sentire la mia mente malata rispondere a tutti (anche perchè siete veramente in tanti...XD...me tanto felice....XD) adesso smetto di blaterale e sposto il capitolo così siete contenti!

UN BACIONE VALE

 

JACOB:


-E tu come ti chiami bestione?-mi aveva chiesto.

Certo, l'avevo stuzzicata più del dovuto ma il suo carattere mi permetteva di fare certe battutine. Dopotutto bisogna spezzare questo umore. Noi saremo i vincitori.

Noi salveremo gli esseri umani dal potere tiranno di Aro.

Ora che siamo in tanti possiamo sferrare un attacco.

-E' stata con i vampiri. Potrebbe darci delle informazioni molto interessanti ma prima ci conviene recuperare sua madre o non ci dirà un bel niente.-aveva suggerito Quil.

Effettivamente credevo anche io che sarebbe stata più restia a darci delle informazioni se prima non mettevamo in salvo sua madre.

Sam mi aveva detto che l'aveva visto piangere ed era molto insicura. Molte volta l'ha vista guardarsi indietro. Ho capito subito che non era come tutti gli umani che ci avevano cercato per un po' di protezione.

Cosa la spingeva a venire da noi se non era questo che voleva veramente?

Prendo tre tra i miei migliori. Credo che non sarà del tutto una passeggiata potremmo trovare già lì i succhiasangue.

-Non vedo l'ora di uccidere qualche mostro...-dice Leah avvicinandosi.

-Non ci pensare proprio.-le dico fermandola prima che raggiunga gli altri. Non voglio che si senta umiliata, soprattutto davanti a Sam.

-Perchè?sono forte tanto quanto voi!-ribatte infuriata.

-Ti prego Leah! Rimani qui a protteggerli.-

-No.-mi dice proseguendo verso gli altri.

-E' un ordine!-

La vedo bloccarsi. I pugni chiusi come i suoi occhi. Non può disubbidirmi. Sono il capobranco, il mio comando non le permette di fare qualcosa contrario alla mia volontà, come tutti del resto.

Mi dispiace non portarla. So cosa significa per lei ma ha la mente troppo disturbata per portarla dietro ad una azione del genere. Non voglio che distragga Sam facendolo sentire in colpa o tutti noi altri.

Riapre gli occhi e la vedo sorridere soddisfatta. Colgo al volo le sue intenzioni visto che lei ha capito il motivo per cui non la voglio adesso con noi.

-Ti trasformerai solo se è strettamente necessario. In caso di pericolo per gli altri, non sono ammesse trasformazioni per altri scopi, capito?-le dico prima di andare verso gli altri. Dovevo precisare anche questo piccolo punto, si sarebbe trasformata e me l'avrebbe fatta pagare, ne sono certo.

Io, Sam, Jared e Paul ci trasformiamo e le nostre menti iniziano ad essere in contatto come ogni volta che ci trasformiamo in licantropi.

Con grandi falcate arriviamo nei pressi della casa di Bella. Decidiamo di trasformarci in esseri umani, per non traumatizzarla. So benissimo che effetto facciamo.

Suoniamo il campanello ma non risponde nessuno.

-Cosa facciamo?-chiede Sam.

-Proviamo a forzare la porta. Se aspettiamo troppo arriveranno i succhiasangue.-suggerisce Paul guardandosi in giro.

Annuso l'aria. Deve essere per forza in casa, non sento il loro odore nauseabondo.

Giro la maniglia e con mia grande sorpresa la trovo già aperta.

-Siamo sicuri che non siano già arrivati?-chiede Jared annusando anche lui l'aria.

-Se aspettiamo ancora un po' arriveranno!-incita Jared.

-Mamma di Bella?-urla Jared.

Entriamo in salotto e vediamo una donna di non più di quarant'anni. Ci guarda con sguardo spento.

-Signora, i vampiri stanno arrivando a prenderla. La porteremo in un luogo sicuro dove c'è sua figlia che l'aspetta.-dico con voce bassa per non spaventarla per l'intrusione in casa sua.

Le si illuminano gli occhi.

-Bella?-chiede immediatamente e prende vita. Annuisco poi ritorna a guardare verso il fuoco.

-Non è possibile...lei è...-

-STANNO ARRIVANDO!-urla Sam.

Non ci penso due volte. La carico sulle spalle e la porto fuori velocemente ai margini del bosco che c'è accanto a casa.

Si trasformano e la carico sulla groppa di Sam che è il più grosso come massa.

-Si tenga stretta.-dico prima di trasformarmi anche io.

Corriamo veloci cercando di tenere la mente ben sveglia su un possibile inseguimento da parte dei succhiasangue ma niente. Sono ancora troppo lontani anche se il loro odore pestilenziale arriva prima, se solo anche gli umani potessero riconoscerlo invece di trovarlo attraente. Non capisco proprio come riescano a rimanere affascinati da quelle creature immonde.

Arriviamo al campo e Sam la fa sedere sul tronco vicino al falò.

Mi guardo intorno, di Bella e Emily ancora nessuna traccia. Ancora trasformato da lupo mi avvicino al laghetto.

Grazie alla luna ma anche alla mia vista riesco a vedere nell'acqua Bella che nuota mentre Emily è intenta a mirare il cielo.

Va tutto bene. Come avevo immaginato. Questa parte del bosco è diventata molto sicura. Perfino gli animali che potrebbero essere pericolosi se ne sono andati dopo che ci siamo piantati su questo territorio.

Ormai gli unici pericoli veramente esistenti sono i vampiri. Sembra che tutti gli esseri della terra stiano collaborando per superare questo momento. Regna una strana pace dettata sicuramente da quel pazzoide di Aro.

Con mia grande sorpresa Bella esce dall'acqua lentamente facendo bella mostra di se con tutte le sue curve esposte. Sembra una venere.

La guardo asciugarsi le gocce che cadono sul suo seno, il suo ventre e le sue gambe. Incomincio a sentire il mio sesso gonfiarsi d'eccitazione e mi scappa un ululato involontariamente.

Immediatamente mi pento di quello che ho fatto. Emily e Bella iniziano a trafficare velocemente. Corro all'interno del bosco per evitare di farmi beccare.

E' ormai troppo tempo che non sfogo alcuni miei istinti. Certo belle ragazze tempo fa si sono concesse molto volentieri dopo averle salvate ma adesso è troppo tempo che non sto con una donna e il mio corpo adesso si eccita per niente.

Non che non la trovassi attraente, c'era qualcosa che mi scombussolava dentro quando la guardavo.

-E' questo che si prova con l'imprinting?-mormoro tra me pensando a quando guardo Bella. Finalmente ho trovato la mia anima gemella?

Torno indietro al campo e trovo Bella inginocchiata vicino a sua madre che sembra essere in un altro mondo tutto suo.

-Mamma! Sono io Isabella!-dice scuotendola.

-Mia figlia è morta...-dice senza sentimento sua madre tornando a fissare il fuoco acceso davanti a lei. Guardo i ragazzi che non sanno cosa dire o fare.

Bella si alza in piedi e i suoi occhi si riempono di lacrime.

-Abbiamo preso la donna giusta, vero?-le chiedo cercando di farla parlare ma annuisce solamente.

-Come mai non ti riconosce?-dico più a me stesso che a lei ma mi ha sentito e adesso si sforza di rispondermi con voce tremante.

-Le avevo detto di dimenticarmi che sarebbe stato meglio per lei.-mi risponde e questa volta scoppia a piangere. La stringo forte a me istintivamente. Mi si stringe il cuore vederla piangere.

-Mi spiace Bella...-mormoro affondando il viso fra i suoi capelli ancora bagnati.

La lascio sfogare. Presto sento la mia maglietta bagnarsi ma pian piano sento il suo respiro regolarizzarsi. Si stacca da me lentamente e si asciuga le lacrime con il palmo della mano.

-E' meglio se riposi adesso.-le dico spostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio. La vedo annuire e tirare su con il naso, è così indifesa.

La porto alla mia tenda. L'unica rimasta libera per adesso, domani andremo a prenderne almeno altre due.

-Dormi qui e rilassati ora sei al sicuro.-le dico sorridendole.

-Prima ero veramente al sicuro...-la sento mormorare mentre entra nella tenda.

Lascio perdere.

Noi siamo i migliori.

Noi riusciremo ad uccidere ogni succhiasangue su questo pianeta esattamente come pensavano di aver fatto quei maledetti con noi.

Ora è il nostro turno.

Presto avremo la nostra vendetta.

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Capitolo 15
*** Fosse l'ultima cosa che faccio ***


PRIGIONIERA

Ragazze vi voglio così bene che non riesco e non voglio lasciarvi così in sospeso, sopratutto dopo avervi fatto sopportare Jacob per un intero capitolo! quindi sposto adesso!

MI RACCOMANDO! LEGGETE IL CAPITOLO PRECEDENTE QUELLO DI JACOB!

NON SALTATELO!

UN BACIONE VALE

 

EDWARD:


Mi guardo intorno sentendo il suo profumo per tutta la stanza.

-Siamo arrivati troppo in ritardo.-dice Emmet entrando nella camera da letto di Bella.

In un impeto d'ira le mie dita affondano sulla scrivania vicino alla finestra lasciando il segno delle mie dita sul legno fragile.

Era vero, appena ci eravamo avvicinati avevo capito che a casa sua non c'era nessuno. Nessun pensiero ma non ci volevo credere, ho creduto fino all'ultimo che Bella avesse preso dalla madre la sua abilità.

Appena abbiamo aperto la porta abbiamo cercato in tutta la casa ma non c'era.

Con sua madre almeno l'avrei riavuta, l'avrei usata come merce di scambio.

Adesso magari l'avrei riavuta tra le mie braccia.

Sono stato così sciocco. Un vero e proprio stupido a credere che i suoi sentimenti per me fossero cambiati in così poco tempo.

L'odore di licantropo è saturo in questa casa. Sono stati loro.

Così la piccola Bella ha chiesto aiuto ai Lycan. Bene, motivo in più per sterminarli tutti quanti.

Lei è solo mia, nessuno la deve toccare o guardare. Lei è mia e lo sarà sempre.

Pensavo che Caius avesse svolto bene lo sterminio. Mai dare qualcosa per scontato.

Mai affidare la strategia di una missione a un borioso vampiro alla ricerca solo di vendetta contro chi l'ha quasi ucciso.

Billy Black l'aveva fatto quasi fuori. Il capo dei licantropi. Adesso sono veramente curioso di incontrare il nuovo capobranco. Lo ucciderò con le mie stesse mani e se durante il suo soggiorno le succede qualcosa, qualsiasi cosa, renderò la sua morte lenta e dolorosa. Poi passerò a lei. Deve capire che non può fuggire da me.

Io sono il suo destino e il destino non si può cambiare.

-E' inutile rimanere qui. Non c'è nessuno.-dice Jane annoiata distogliendomi dai pensieri cupi e violenti.

Sento le macchine della mia squadra partire sgommando.

Volevano una bella lotta e adesso sono delusi.

Esco lentamente fuori di casa cercando una traccia che non sia stata offuscata dai gas della macchina. Vedo molti sguardi curiosi degli umani.

Loro sanno che sono venuti a prenderla e stanno godendo. Maledetti.

Mi volto verso di loro con lo sguardo assetato mostrando i denti. Immediatamente rientrano nelle loro case spaventati.

-Molto bene...-mormoro tra me.

Salgo velocemente sulla mia Aston Martin.

In un attimo mi ritrovo alla villa con il suo solito brusio al suo interno.

Spalanco le porte e vado verso il salone principale dove sento che c'è Aro in attesa di notizie che nessuno ha osato dare fino al mio arrivo.

-I Lycan hanno prelevato la madre.-dico infuriato. Aro annuisce.

-Come procedo?-chiedo stringendo i pugni fino a far diventare le nocche bianche.

Alice fa capolino da dietro il trono degli anziani con un piccolo fiore in mano. Si siede sensualmente sul bracciolo di Caius.

-Grazie alla nostra piccola umana potremo sapere i movimenti dei cani.-dice accarezzando il fiore giallo che tiene tra le mani.

-Ma non è possibile vederli...-dico ricordando quanto fosse frustrante per lei non vedere il futuro a causa di quegli animali. Molte azioni che hanno intrapreso e messo a segno le hanno avute vinte proprio grazie a questa loro capacità di rimanere invisibili agli occhi di Alice.

-Non più. Se tengo d'occhio il futuro di Bella posso prevedere le loro mosse.-spiega.

-Ma non distorce il futuro la loro presenza?-

-No se chi teniamo d'occhio ha un forte legame con uno di noi. In questo caso con te, Edward.-dice Aro sorridendo soddisfatto.

-L'hai fatta scappare! Per i tuoi interessi!-urlo scattando verso di lei ma Renata si para davanti sviandomi.

Arretro confuso dal suo potere.

-Non l'ho fatta scappare! Sei tu che l'hai lasciata da sola! Non dare a me le tue colpe!-ribatte inviperita.

-Allora come mai non hai visto le sue mosse?-le chiedo cercando di metterla alle strette.

-Non pensavo di tenere d'occhio anche una cantante! Soprattutto la tua! Ho altro da controllare Edward!-mi risponde con gli occhi infiammati.

-Lo sai benissimo che non posso leggerle nella mente!-

-Non è un problema mio...-ribatte stizzita.

-Ora basta.-tuona la voce di Aro.

-Riavrai presto la tua cantante Edward ma prima lascia che ci aiuti. È un bene avere una spia dentro il covo dei Lycan.-spiega Caius. I suoi occhi brillano dalla felicità.

-Bene.-rispondo cercando di calmarmi.

-Dì a tuo marito di affrettare i tempi con quei ragazzi. Li voglio preparati al meglio. Avrà a disposizione tutti i vampiri che vuole per accelerare i tempi, ha carta bianca.-sibila Aro ad Alice che risponde annuendo.

Esco sbattendo la porta che risuona, quasi la scardino.

Tanya mi passa accanto sorridendo.

-Puoi avere me in cambio di quell'umana insignificante.

Il suo pensiero mi infastidisce più del dovuto ma lascio correre. Non voglio averla appiccicata tutto il giorno per averla insultata. Peggio del miele.

Non riesco a stare con le mani in mano ma di chi fidarsi adesso?

Alice mi ha voltato le spalle. Mossa astuta quella di servirsi di Bella, se non fosse stata lei avrei apprezzato anche io la sua astuzia per tenere d'occhio i lupastri.

Mi stendo sul letto portando le mani dietro la testa.

-Ti riavrò Bella...fosse anche l'ultima cosa che faccio.-


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Capitolo 16
*** Bambina ***


PRIGIONIERA

Avete letto:

Presto avremo la nostra vendetta?

e...

Fosse l'ultima cosa che faccio?

Si?

Allora potete proseguire pure con questo capitolo....hihihi

BACIONI

 

ARO


Guardo Sulpicia dormire inconsapevole di quello che sta per succedere.

Faccio entrare Zeno che senza far rumore si avvicina alla madre.

-Cancella ogni ricordo che ha di te.-mormoro ed esco fuori dalla stanza. Renata è fuori ad attendermi come sempre.

Devo farlo, se qualcosa dovesse andare male non voglio che soffra inutilmente per una persona che per me è solo un'arma.

Mio figlio, Zeno, ha la capacità di cancellare la memoria o modificarla a suo piacimento con il solo pensiero. Mi sarei aspettato di più visto che condivide i miei geni ma se si sa come usarlo, può diventare una potente arma.

Entriamo in una stanza abbastanza ampia da poter ospitare l'allenamento delle mie nuove creature. Le ho richiamate tutte ma mi aspettavo di avere tra di loro il figlio di Edward invece quella sciocca umana è riuscita a scappare prima.

Non oso immaginare che poteri avrebbe potuto avere dall'unione dei due. L'umana è come uno scudo per i nostri poteri e Edward legge la mente a distanza.

Osservo Jasper addestrare con i suoi metodi le mie creazioni.

Vampiri modificati, migliori di tutti noi, perfino migliori dei vampiri che hanno poteri.

Chiamo a me Jasper che lascia l'addestramento a Emmet.

-Hai trovato uno che possa guidarli?-gli chiedo tenendo il tono di voce basso.

-Sì, il figlio di Stefan. Nuhel.-dice indicando un ragazzo intento a sopraffare un suo compagno di lotta.

-E' il migliore tra di loro.-continua Jasper.

-Potere?-chiedo incuriosito dal ragazzo.

-Nessuno che io sappia.-risponde Jasper alzando leggermente le spalle.

-Sei sicuro che sia in grado di tenere testa agli altri?-dice Marcus arrivandomi alle spalle silenzioso come sempre.

-Certo.-risponde Jasper dileguandosi per tornare ai suoi affari.

Marcus rimane immobile ma non fissa i ragazzi, il suo sguardo indagatore è concentrato su di me.

-Sto via per poco e scatenate una guerra?-chiede turbato. Non gli piace stare all'oscuro delle cose.

-I licantropi sono tornati. Evidentemente Caius non ha fatto molto bene il suo lavoro. Per fortuna Irina è riuscita ad avvertirci prima che fosse stato troppo tardi ma nello stesso tempo abbiamo perso tempo prezioso in cui i licantropi si sono potuti riunire.-



Ricordo:


-Aro?-

Alice entra titubante ma al mio gesto si fa più vicina.

-Ho visto una cosa che ti può fare piacere. Un'altra cantante.-mi dice porgendomi il braccio.

-Di chi è?-le chiedo curioso prima di fare miei i suoi ricordi.

-Edward-mormora mentre vedo già le immagini di questa ragazza attraverso la visione di Alice. Sorrido soddisfatto. Un'altra cantante.

La vampira stacca il contatto prima che finisco di assaggiare appieno i suoi ricordi.

-C'è dell'altro che mi vuoi tenere segreto?-le chiedo dopo quel distacco brusco.

-No.-risponde semplicemente.

-Ma ho avuto un'altra visione...-incomincia abbassando lo sguardo.

-Che cosa?-la incito. Sto iniziando a stufarmi di questa conversazione.

-La tua caduta.-risponde. Sento la furia assalirmi ma cerco di controllarla.

-E chi sarebbe tanto sciocco da porsi contro di me?-

-Lo sai che il futuro può sempre cambiare ma è la persona che più stai aspettando di avere...-

Le porte si aprono e vedo Irina correre verso di me disperata.

-Aro!-

Appena la tocco vedo quello che l'ha tanto spaventata. Licantropi.

Come è possibile?

-Dov'eravate?-chiedo digrignando i denti.

-New York.-risponde tremante.

-Chiama gli anziani Alice.-

velocemente esce fuori dalla stanza. Rosalie compare sulla porta.

-Portala via.-


Fine ricordo


Grazie a Marcus ho ricordato una cosa molto importante che è passata in secondo piano rispetto all'arrivo dei licantropi.

la tua caduta”

Non avrei dovuto manipolare i suoi ricordi. Alice Cullen non è più una Cullen. È diventata una di noi. Ho cancellato ogni tipo di legame che provava e si è visto il risultato. Ha tradito perfino la persona che considerava suo fratello ma questo mi è servito molto. Ora abbiamo un occhio costantemente puntato sui licantropi.

Zero compare dietro di me.

-Hai fatto quello che ti ho chiesto?-gli chiedo mentre ascolto il suo cuore battere come le ali di un colibrì.

-Certo padre.-risponde.

-Bene. Quando hai modificato i ricordi di Alice, hai visto qualcosa nelle sue visioni che poteva riguardarmi?-gli chiedo cercando di non dare a vedere il mio interesse.

Zero si siede sul trono di Marcus sorridendo.

-Hai fatto male i tuoi calcoli vero padre?-dice scoprendo i denti. In un battito di ciglia mi alzo e lo schiaffeggio.

-Non osare mai più rivolgerti a me con quel tono! Ricordati che sono prima il capo dei Volturi ed essere tuo padre è proprio l'ultimo appellativo che mi spetta.-sibilo mentre capisco che si sta trattenendo dal reagire. Renata ci metterebbe veramente poco a deviarlo. Non li conviene rivoltarsi e lo sa bene anche lui.

-Ho visto solo una bambina che era ricorrente nei suoi pensieri. Mai vista ma ho capito che era una di noi, come me.-risponde con la voce ancora rotta dalla rabbia.

-Ottimo. Bravo.-dico accarezzandogli i capelli ma subito sfugge al mio tocco.

Pensa veramente di valere qualcosa per me?

Non mi è mai interessato essere padre. L'unica gemma preziosa è Sulpicia. Lui è carbone paragonato a quello che lei è per me.

Potrebbe anche morire che non mi farebbe effetto. È per questo che andrà a combattere insieme agli altri.

-Torna da Jasper.-dico con tono autoritario. In un secondo scompare dalla mia vista e con lui anche il rumore fastidioso del suo cuore.

Di certo non verrò sconfitto da una mocciosa qualsiasi sarà il suo potere.

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Capitolo 17
*** Incontro inaspettato ***


d

Dedicato a remember


Bella


Apro gli occhi infastidita da un raggio si Sole. Mi guardo intorno e per un attimo mi dimentico dove sono. Mi siedo osservando la tenda che mi ha protetto durante la notte poi il ricordo di mia mamma mi schiaffeggia.

Mi ha dimenticato veramente. Non si rendeva nemmeno conto che ero a fianco a lei ma se è successo tutto questo è stata colpa mia. L'ho traumatizzata, è stata sempre molto fragile come carattere, avrei dovuto chiedere a Edward di salvarla senza che mi vedesse. Già, Edward.

No...verrei io”

chissà se mi sta cercando? Una parte di me vorrebbe che mi trovasse immediatamente, l'altra parte invece pensa che sarebbe la cosa peggiore che potrebbe succedere, sia per me che per i licantropi.

Il mio stomaco inizia a brontolare e mi distoglie dai brutti pensieri che affolano la mia mente.

Esco fuori della tenda e incomincio a vedere persone indaffarate gironzolare per il campo.

-Finalmente ti sei svegliata.-

mi volto e vedo Jacob sorridente.

-Quanto ho dormito?-gli chiedo.

-Due giorni!-esclama posando un fascio di legna a terra vicino a dove la sera prima c'era il fuoco. Rimango sorpresa. Ho dormito addirittura due giorni? Poi penso alle nottate in bianco e la cosa non mi sembra poi così tanto assurda.

Il mio stomaco inizia di nuovo a brontolare e Jacob sorride.

-Fame?-dice con un sorriso smagliante.

Mi mordo involontariamente il labbro inferiore.

-Se vuoi puoi venire con noi. Andiamo a fare un po' di provviste visto che abbiamo terminato quasi tutto e già che ci siamo andiamo a comprare un altro paio di tende.-mi spiega mentre insieme andiamo verso un gruppetto di ragazzi.

-Ma non è troppo rischioso?-gli chiedo spaventata dall'idea di uscire da quel posto che trasmette un così forte senso di protezione.

-Dobbiamo rischiare e poi mica andiamo a Forks. Ci limitiamo ad andare a Port Angeles.-mi spiega ma non riesce assolutamente a calmarmi.

-E poi sarai circondata da licantropi, cosa pensi che ti possa succedere?-mi chiede inarcando leggermente il sopracciglio.

-Ragazzi, Bella viene con noi?-

immediatamente mi ritrovo a dover fronteggiare lo sguardo di quattro licantropi.

-E' un'umana!-sbotta l'unica ragazza del gruppo.

-E dai Leah! Deve pur vestirsi! Poi ti aiuterà con le compere alimentari insiema a Paul!-risponde Jacob assumendo un tono autoritario. A volte l'aspetto inganna proprio, guardandolo non sembrerebbe il capo dei licantropi. È un ragazzo. Siamo tutti solo dei ragazzi eppure ci troviamo dentro in qualcosa che è più grande di noi.

-Forse è meglio che io rimango qua.-

Jacob si volta verso di me serio.

-Non devi permettere ai succhiasangue di rovinarti la vita ancora.-sibila scandendo bene la parola succhiasangue.

Alla fine mi ritrovo ad osservare la vegetazione scorre dal finestrino di una macchina che utilizzano per fare queste incursioni in città.

Presto raggiungiamo la civiltà e con le prime case e negozi mi si mozza il respiro.

Jacob parcheggia la sua macchina vicina a quella degli altri nostri compagni.

-Allora, ci vediamo tra una mezzoretta qui, ok?-dice mentre gli altri annuiscono e incominciano a prendere direzioni diverse.

-Leah ti affido a te Bella.-le dice mentre quasi mi spinge verso di lei.

Insieme iniziamo a camminare velocemente, troppo per i miei gusti visto che sono totalmente imbranata e la mia coordinazione lascia a desiderarare.

Entriamo in un alimentari lungo la strada.

-Non c'è traccia di vampiro. Sarai al sicuro. Prendi solo cose a lunga scadenza e praticamente siamo in sedici in totale, sappiti regolare. Io vado a cercare dei vestiti per te che non risaltino o si mettono in contrasto con i colori della nostra foresta. Aspettami qui.-mi spiega lasciandomi un po' di soldi. La osservo uscire fuori dal negozio. Cavolo! Avrei dovuto impegnarmi molto di più per non venire qui, adesso mi ritrovo da sola e anche se Leah non ha sentito odore di vampiro la cosa non mi piace affatto.

Incomincio a cercare del cibo tra gli scaffali cercando di riempire il carrello.

-Bella...

Il respiro mi si mozza in gola. Mi volto e vedo per terra un fiore giallo. Incomincio a spingere il carrello ma vengo brutalmente fermata infatti proprio davanti a me compare Alice che mi guarda sorridendo malignamente.

Il mio cuore inizia a battere furioso.

-Sai...ad Edward manchi molto?-dice appoggiandosi sul carrello pieno. Lo guarda disgustata arricciando leggermente il naso.

-Adesso ti metti a fare compere per i cani? Hai preso i croccantini?-dice cercando con lo sguardo i croccantini. Il mio cuore sussulta ad ogni suo movimento e lei lo sa. Lo vedo che sorride ad ogni singolo cambiamento del battito del mio cuore.

-Mi stai aiutando molto, grazie a te riusciremo presto a sconfiggere quei cagnacci.-mi dice sorridendo. Mi sento morire. Una pedina, ecco perchè nessuno mi ha fermato. Ecco perchè non ho trovato nessuno a fermarmi fuori dalla villa.

Ho tradito la fiducia di Edward, per cosa? Ho aiutato solo i vampiri a sterminare facilmente Jacob e gli altri, gli unici che avrebbero potuto fermare Aro.

Alice sorride soddisfatta.

-Pensavi veramente che avresti potuto aiutarli? Hai solo velocizzato la loro morte. Verranno sterminati tutti. Anche le umane che sono state con loro. Cancelleremo nuovamente da questa terra il loro stupido gene.-sibila mentre sistema il fiore giallo tra i miei capelli.

-Dobbiamo andare Alice...-mormora una voce suadente in fondo al corridoio.

-Arrivo Heidi...stavo salutando una vecchia amica...-

Prima di andarsene mi fa l'occhiolino.

Io rimango paralizzata nel corridoio con ancora le mani strette a morsa sul carrello quasi come avesse potuto proteggermi da lei, un appiglio su cui sfogare la mia paura.

-Bella!-la voce preoccupata di Leah rimbomba nella mia testa e mi sento strattonare per un braccio.

-E' successo qualcosa? C'è puzza di succhiasangue. Dobbiamo andarcene subito!-

Leah mi strappa letteralmente il carrello dalle mani e con passo spedito va verso la prima cassa libera lasciando li tutti i soldi che Jacob ci aveva dato.

Io come un automa continuo a seguire ogni suo movimento.

Mentre mi sediedo sul sedile posteriore della Jeep di Sam, mi chiedo quale sia la cosa giusta da fare in questo momento.

Dovrei tornare da Edward. Almeno, forse, avrebbero avuto qualche possibilità di scappare da un eventuale attacco.

-Devo dirvi tutto al più presto...-dico decisa mentre sento gli occhi di Sam puntati su di me attraverso lo specchiettro retrovisore.

-Se sai qualcosa che può renderci utile...-

-Forse...-mormoro tornando ad osservare fuori dal finestrino.

In quel momento presi una decisione.

Sarei scammata l'indomani. Alle prime luci dell'alba avrei trovato un modo per arrivare alla strada principale e sarei tornata da lui.

Sarei tornata da Edward.

 

CIAOOOO! Vi ringrazio immensamente per i commenti e anche per le e mail che mi lasciate. Devo aggiungere che se non vi rispondo è perchè non riesco a rintracciarvi visto che non mi lasciate l'e mail. Per questo motivo ho deciso di creare un account dedicato solo a voi. Chiunque voglia aggiungermi tra gli amici se vuole può aggiungermi e se avete voglia possiamo anche scriverci. L'inidirizzo è purelove89@hotmail.it  non fatevi scrupoli a scrivermi...sono contenta di aver sentito già alcune di voi! devo aggiungere che voi furbette sapete un pò prima degli altri le cosucce visto che uso la frase personale per tenervi aggiornate! siete tutte favolose ed è sempre un piacere sentirvi! Ancora grazie mille a tutti quanti che mi continuate a sostenere durante queste storie! un bacione vale

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Capitolo 18
*** Memoria ***


PRIGIONIERA

E rieccomi con un nuovo capitolo! Spero che vi piaccia...è dedicato al nostro folletto preferito e si capiscono alcune cose sul suo comportamento recente! Mi raccomando lasciatemi sempre qualche commentino!

Per chi nn l'avesse ancora questo è il mio indirizzo: purelove89@hotmail.it   scrivetemi pure! un mega bacione vale

 

Alice


Anche se le avevo fatto credere il contrario sapevo già quale direzione avrebbe preso Bella.

-Sei sicura che è la cosa migliore?-mi aveva chiesto Caius appena ero uscita dalla cucina lasciando Bella da sola con i suoi pensieri. In questo caso era una vera manna dal cielo che Edward non riuscisse ad entrare nella sua mente.

Come avevo immaginato Aro era soddisfatto del mio piano. Ora la mia piccola Bella non doveva tradire tutta la fiducia che avevo riposto in lei. Le avevo tracciato la strada, toccava solo a lei seguirla, in un modo o in un altro mi avrebbe aiutato.

Quella piccola sciocca credeva veramente che sarebbe stato così semplice uscire fuori da una villa piena di vampiri? In più del tutto inconsapevole mi aveva condotto proprio dove i licantropi si stavano nascondendo. Nella foresta dalle parti di Port Angeles, non tanto distante da Forks ma abbastanza vicini da fare una strage in breve tempo.

Due saloni erano stati adibiti all'addestramento dei “nuovi” vampiri e sono sicura che saranno dei veri e propri killer, come lo era stato Jasper in passato.

Aro era assolutamente estasiato dal mio piano. Non era semplice accontentarlo.

L'unica cosa è che Bella restava comunque la cantante di Edward e Aro insinsteva per cercare un modo per farla tornare dentro questa casa. Non ero convinta che fosse la scelta più saggia ma evidentemente Aro aveva dei piani speciali per lei che non voleva condividere con me.

Avevamo puntato tutto sulla madre che, sfiga vuole, avevamo avuto già per le mani ma il nostro eroe l'ha liberata per vedere la sua umana contenta. Stupidi uomini.

In tutta fretta eravamo corsi dove prima abitava Bella e avevamo trovato la casa piena di quell'odore pestilenziale dei cagnacci. Erano arrivati prima di noi quei maledetti.

Bella non era poi stata così stupida a chiedergli di salvare sua mamma da noi. Di certo sarebbe stata un grande aiuto ma Bella come al solito aveva voluto aiutarmi senza che le chiedessi niente.

L'avevo vista in un supermercato, immaginai che sarebbero andati a Port Angeles. Era la città più vicina e il loro nascondiglio era proprio lì vicino coperto dal bosco.

Heidi si trovava proprio nei paraggi quando ho avuto la visione.

-Devi andare a caccia?-le chiesi mentre la mia visione si distorceva già in un suo sì. Mi aveva sorriso e alla fine mi aveva seguito sulla mia porsche gialla.

-E' inutile chiederti dove stiamo andando, vero?-mi aveva chiesto ravvivandosi i capelli nello specchietto della macchina.

L'avevo lasciata da sola nel parcheggio a cercare qualche umano che l'avrebbe attratta abbastanza per soddisfare il suo appetito. Non sapevo esattamente quanti licantropi erano con lei ma di una cosa ero sicura, adesso era sola. Non c'era un minimo di distorsione nel suo futuro.

Camminai poco prima di trovare il supermercato dove si trovava la piccola umana.

Immediatamente le immagini di lei in un corridoio mi avevano colpito quindi rapida come una scheggia mi ero fiondata verso di lei.

-Bella...-

L'avevo chiamata piano ma da come era tesa sapevo che mi avrebbe sentito. Lascio a terra il fiore che avevo colto in giardino, giallo come la mia macchina.

Si volta di scatto ma io ero già scattata davanti al suo carrello senza farmi vedere.

L'avevo spaventata quanto bastava per cercare di innescare nella sua mente la fuga dai licantropi. Restava solo a lei l'atto.

Appena ero entrata nella villa Aro mi aveva chiamato.

-Pensi che tornerà da Edward?-mi aveva chiesto con una leggera inflessione di preoccupazione nella voce.

-Lascia il portone aperto questa notte e non affidare incarichi ad Edward. Tieni a bada Tanya, non vorrei mai che si infilasse nel suo letto proprio quando Bella deve arrivare!-gli avevo detto e così avevo fatto.

 

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-Quando attaccherete i licantropi?-chiedo a Jasper che si sta rivestendo.

-Presto. Appena Aro da il suo consenso. Loro sono pronti.-mi risponde allacciandosi i bottoni della camicia azzurra.

-Sono certa che saranno all'altezza del compito...-gli dico sistemandogli il colletto e accarezzandogli con una mano il petto. Lo vedo sorridere.

-Ovvio...gli ho addestrati io!-mi risponde dandomi un leggero bacio sulle labbra.

-Quando arriva Bella?-mi chiede curioso. E poi dicono che le donne sono curiose.

Mi affaccio alla finestra.

-Non manca molto...-gli rispondo mentre guardo il suo riflesso dal vetro della finestra.

-Bella non deludermi proprio adesso.-mormoro guardando il giardino. L'avevo vista e in pochi minuti sarebbe comparsa da dietro il cespuglio timorosa come al solito, caratteristica che la contraddistingue ormai.

Come volevasi dimostrare Bella entra con i capelli un po' scompigliati e lo sguardo impaurito.

La testa inizia a farmi male come se una lama la stesse trapassando. Mi piego sulle ginocchia dal dolore. Cosa sta succedendo?

In un attimo Jasper è al mio fianco.

-Cos'hai?-mi chiede cercando di toccarmi ma fuggo al suo tocco che sembra un macigno.

-La testa...-mormoro premendo le dita sulle tempie per cercare di lenire un po' il mio dolore.

Esco velocemente fuori dalla stanza e l'odore di Bella mi schiaffeggia.

Guardo dalle scale l'entrata della villa, insieme a lei Edward.

Edward...


-Dobbiamo restare uniti. Anche se Aro ci ha chiamato a far parte della sua famiglia. Saremo sempre una famgilia. Sempre fratelli...qualsiasi cosa accada non dobbiamo permettergli di dividerci.-


La voce di Carlisle era così forte nella mia mente. Un ricordo. Un ricordo che non avevo.

Nel mio ricordo i volti di Edward, Carlisle, Rosalie, Emmet e Jasper. Quel sentimento di amore e armonia che alleggiava su di noi.

Scuoto la testa violentemente. Sento quel ricordo svanire nella mia mente come se qualcosa me lo stesse cancellando ma contemporaneamente qualcosa di più profondo nella mia mente spinge fuori immagini e momenti di una vita che non ricordo.


-Vorrei tanto vederti felice Edward...-

-Non importa più la felicità...ormai siamo pedine di Aro.-

-Ha trovato la cantante di Marcus, credi che un giorno riuscirà a scovare anche la tua?-

-La mia cantante deve ancora nascere...e farebbe meglio a non nascere mai.-mi aveva risposto sfoderando il suo sorriso sghembo.



-Ho avuto una visione Edward...-gli dico facendo penzolare le gambe da un ramo di un albero.

Lui mi guarda alzando leggermente un sopracciglio.

-Avrai presto una cantante e sarai felice.-gli dico preservandomi però le immagini del suo futuro.

-Poverina...-mormora con lo sguardo perso nell'orizzonte.

-Perchè?-gli chiedo curiosa.

-Prova a pensare...un mostro che è ossessionato solo da te. Che ti ama alla follia.-

-Ma è una cosa bellissima!-ribatto.

-Se fossi un umano...-

-Noi non siamo come gli altri. Sarebbe la ragazza più fortunata di tutta la terra.-


-Bella!-mormoro tendendo una mano verso di lei ma non mi sentono.


-Sono incinta Alice...-

Queste immagini sono diverse. Sono visioni. Visioni che avevo perso. Visioni di Bella e Edward.

-Edward lo sa?-

-Alice guardami! Sono enorme! Cresce troppo in fretta! Non è normale...-


Le lacrime sui suoi occhi mi rimangono impresse come il fuoco. Riguardo Edward e Bella ai piedi delle scale ma sul suo volto sono disegnate nuove lacrime provocate da lui, diverse da quelle delle mie visioni ma pur sempre lacrime.


-Avvicinati Alice....voglio presentarti mio figlio.-

Guardo Aro confusa. Suo figlio?

-Non ti preoccupare...ti scorderai anche questo...-mi dice sorridendo.


Mi accascio a terra dolorante. Aro...è stato Aro! Mi ha cancellato la memoria.

Sento che mi sollevano da terra e immediatamente incontro gli occhi preoccupati di Jasper.

-Parlami....così mi uccidi...-mi dice mentre la sua presa aumenta.

-Portami lontano da qui...-mormoro nascondendo il volto nell'incavo del suo collo.

Sento l'aria sferzarmi il corpo e capisco che sta correndo.

Aro mi ha imbrogliato. Mi ha manipolato come niente fosse e io ci sono cascata come una scema. Ero così presa dall'arrivo di Bella che non ho pensato di controllare il futuro di Aro anche se qualcosa mi dice che c'è molto di più di quello che ho visto in queste poche visioni.

Sono stata così debole. È riuscito anche a cancellare il legame che mi lega a Edward e anche agli altri della mia famiglia. Solo il legame con Jasper è rimasto ma credo che se avessero cancellato anche lui dalla mia testa, gli altri si sarebbero accorti che c'era qualcosa che non andava. Invece, ho fatto la figura della stronza traditrice assettata di potere. Ho tradito la mia famiglia.

Perchè Aro mi ha fatto questo?


-Spero solo di rimettere a posto le cose...-

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Capitolo 19
*** Il senso delle tue parole ***


PRIGIONIERA

Rieccomi! sto aggiornando ad una velocità impressionante...mamma mia! cmq spero che il capitolo vi piaccia e che non vi lasci l'amaro in bocca visto che oggi è anche Pasqua! a proposito...spero che lo abbiate passato bene ma al posto del classico uovo (ormai è passato di moda...=)....no scherzo!) vi regalo il mio capitolo!

Un bacione a tutti

ricordo ancora la mia e mail per qualsiasi persona volesse contattarmi: purelove89@hotmail.it

Fatemi sapere cosa ne pensate....kiss

 

 

Bella


 

Ero arrivata senza fiato ai margini della foresta inciampando ripetutamente tra gli arbusti.

Emily mi aveva aiutata a fuggire, lei più di tutti poteva capire quanto io dovessi tornare da lui, quanto bramassi il suo tocco, il suo abbraccio, le sue labbra. Tutto di lui mi stava richiamando perchè io li appartenevo e non potevo farci niente.

Mi stava chiamando e io rispondevo correndo più veloce possibile cercando di alzarmi velocemente ogni volta che cadevo. Le mie gambe si muovono da sole come spinte dal vento.

Non ho incontrato nemmeno una macchina. Era una punizione, ne ero certa.

Finalmente con il cuore a mille ho raggiunto la villa, appoggio le mani sulle ginocchia cercando di prendere aria ma inutilmente, anche il solo pensiero di rivederlo mi mandava il cuore in tilt.

Trovo subito l'apertura nella siepe da cui ero scappata solo qualche giorno fa.

Impossibile passare inosservata. Questa è una casa di vampiri. Tanto vale entrare dall'ingresso principale...se mai fosse stato aperto.

Con passo veloce salgo I gradini e arrivo davanti alla porta. Suono il campanello? Mi guardo intorno. Non c'è nemmeno un campanello. Guardo verso il giardino. Possibile che nessun vampiro si sia accorto della mia presenza? Poi il mio cervello elabora quello a cui cercavo di non pensare.

Tutti sanno che sei qui, tutti, anche lui. Ti stanno solo aspettando.”

Ci mancava solo un'altra voce nella mia testa!

Giro lentamente il pomello della porta che si apre cigolando. Un pò d'olio no?

L'entrata è al buio, anche a causa dell'ora, e il lungo tappeto rosso sembra una lunga striscia di sangue che porta verso un corridoio dove non si vede la fine. Deglutisco a fatica.

-Alla fine sei tornata....-

La sua voce mi fa sussultare e in un attimo scivola dall'oscurità da dove mi stava aspettando. I suoi occhi accesi come le fiamme dell'inferno mi guardano famelici. Non è lo sguardo dolce del mio Edward.

Non ribatto, rimango in silenzio ad aspettare qualsiasi sia la mia punizione.

Si avvicina lentamente annusando l'aria attorno a me e incomincia a girarmi intorno come se fossi la sua prossima preda. Sento chiaramente il suo sguardo su tutto il mio corpo.

-Puzzi.-sibila vicino al mio orecchio.

Qualsiasi cosa mi farà....me la merito.

-Mi fai schifo...non voglio più vederti.-

Muio lentamentamente. Pugnalata al cuore dalla persona che amo e che nello stesso tempo ho tradito. Qualsiasi punizione carnale sarebbe stata migliore di quella semplice frase.

Vengo lasciata lì da sola mentre guardo Edward voltarmi le spalle e salire le scale.

Mi accascio a terra, incapace di formulare anche solo un pensiero coerente. Niente, la mia mente è vuota, buia. Si rifiuta di accettare quello che ha appena sentito.

Ero in paradiso e mi sono andata a rifugiare nel limbo ma con quell'azione mi sono condannata all'inferno.

Porto le ginocchia al petto e inizio a singhiozzare cercando di fare il meno rumore possibile anche se so che tutti hanno sentito.

-Bella...-

La ragazza che una volta ho visto insieme ad Alice si inginocchia davanti a me. È più bella di quanto ricordassi. A lei certamente non avrebbe detto che fa schifo. Non si sarebbe mai allontanato da lei.

Il pensiero aumenta le mie lacrime.

-Mio fratello è uno stupido. Stai tranquilla...tutto si risolverà presto.-mormora mentre il suo volto è sfuocato dalle mie lacrime che sono imprigionate nei miei occhi. Sembra così tanto diversa dalla persona che ho incontrato nel corridoio.

Mi aiuta ad alzarmi e mi porta nella sua stanza.

So che dovrei avere paura. Questa non è la stanza di Edward ma in questo momento non mi importa più niente. Lui non mi vuole più e questo mi basta a farmi desiderare la morte in qualsiasi forma arrivi.

Mi porta in bagno dove mi lascia asciugamani e con cura apre l'acqua mettendoci dentro del sapone. Io come un automa sto in piedi ad osservare ogni sua mossa.

Mi guarda e sorride gentilmente.

-Fai un bel bagno lungo. Ti proteggerò io adesso...finchè mio fratello non sarà rinsavito. Non ti preoccupare sei al sicuro qui.-mi dice togliendomi una foglia che avevo in mezzo ai capelli. Devo avere un aspetto orribile. Certo che se il termine di paragone è con lei.

Mi lascia sola nel bagno e il vuoto nella mia anima torna a farsi vivo. Mi brucia dentro. Un fuoco che non posso spegnere e che lui non spegnerà.

-E' in bagno adesso...-

La voce melodiosa della ragazza arriva leggera come un sussurro per un attimo il mio cuore sussulta. Edward! Ma viene nuovamente spezzato dalla voce più profonda ma altrettando melodiosa di un altra voce maschile.

-Capisco.-mormora.

Ho un groppo in gola che non vuole andarsene. Vuota. Sono un corpo vuoto.

Che cosa ho fatto?

Perchè sono scappata? Dovevo rimanere qui. Dopotutto la mia famiglia era al sicuro con me qui che li proteggeva.

-Dov'è Alice?-chiede nuovamente la voce melodiosa della ragazza. Perchè stava cercando quella psicopatica? Un brivido di terrore mi percorre la schiena ripensando a come mi aveva terrorizzata ieri pomeriggio.

-Ho visto Jasper correre via con lei in braccio.-risponde l'uomo.

-In braccio?-ripete la ragazza.

-Non so cosa stia capitando ma non mi piace.-

-Neanche a me ma finchè saremo uniti andrà tutto bene.-

Silenzio.

Forse se ne sono andati. Senza fare troppo rumore esco fuori dalla vasca avvolgendomi nell'accappatoio e guardo la camera da letto dallo spiragio che la ragazza aveva lasciato aperto.

Avvampo quando capisco il perchè di quel silenzio. Si stanno baciando, lui la tiene stretta a se, baciandola con passione. Inevitabilmente ripenso a Edward.

Sospirando, mi appoggio al mobiletto del bagno e inevitabilmente faccio cadere I trucchi e I profumi.

La ragazza entra allarmata.

-Cosa è successo?-mi chiede guardando il danno che ho provocato con la mia imbranataggine. Sono un caso disperato.

-S...scusami...non volevo....-riesco a balbettare.

-Non importa...-risponde cercando di porre rimedio al mio casino.

Mi lancia una breve occhiata.

-Devo andare a prenderti dei vestiti. Immagino che Alice ti abbia fatto un'intero guardaroba. Dove sono I tuoi vestiti?-mi chiede mettendosi a posto il poco trucco che si è messa. Loro sono bellissimi. È praticamente inutile.

Ripenso a quando ero uscita per la prima volta con Edward. Tutti I miei vestiti sono nella sua stanza. Alice li ha lasciati lì e dopo siamo usciti...

-Nella stanza di Edward...-riesco a dire con il groppo in gola. Si ferma un attimo e sbuffando si mette ancora un tocco di mascara.

-Se vuoi vado io Rose!-tuona la voce fuori dalla porta.

-Già che ci sei spaccagli la testa!-mormora.

-Sarà fatto...-risponde l'uomo. Allarmata cerco di dire qualcosa ma non mi esce niente. Rose mi guarda e si mette a ridere.

-Oh Bella! Ci vorrà molto di più per fare fuori mio fratello! Stai tranquilla!-dice senza smettere di sorridere. Nonostante tutto non mi sento tranquilla.

-Adesso che ti sei calmata mi posso anche presentare. Mi chiamo Rosalie Hale e la voce che hai sentito adesso è quella di mio marito, Emmet Cullen.-mi spiega mentre con un salto si siede accanto al lavandino.

È veramente perfetta. Un vero e proprio felino. Come lui dopotutto...

-Posso entrare?-chiede la voce di prima. Emmet.

Entra e non avrei immaginato che fosse così...grosso! Cioè da lontano è una cosa ma adesso che lo vedo da vicino. Nonostante abbia un fisico da vero e proprio giocatore di rugby ha quasi la faccia da cucciolo, sopratutto quando I suoi occhi si posano su Rosalie.

Le da un bacio a stampo e poi mi porge una busta. Una delle tante che mi aveva lasciato Alice quando aveva fatto irruzione nella camera di Edward.

-Ha detto che puoi andare a prendere le tue cose quando vuoi.-mi dice Emmet. Mi si stringe il cuore. In che senso? Che devo prendere tutti quei vestiti e andarmene per non vedermi più? Qual'è il senso di quelle parole?

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Capitolo 20
*** Dobbiamo metterci in contatto con loro ***


PRIGIONIERA

Ciao! vi ho fatto penare un pò eh? cmq spero che il capitolo vi piaccia! Chi era connesso su msn ieri verso le undici si sarà trovato già una sorpresina...ihihihih...

Grazie mille a tutte le persone che continuano a sostenermi! senza di voi questa ff nn esisterebbe! XD

adesso ho parlato troppo...vi lascio al capitolo dedicato al nostro Edward!

Un bacione vale

PS: un ringraziamento speciale a stezietta w....tu sai perchè! :->

 

EDWARD:


Rimango all'ombra della casa ascoltando I pensieri un pò di tutti.

Aqquattato, cercando di carpire qualche informazione dalla mente di Aro ma adesso anche lui sa che non sono più impegnato con la mia cantante. Tiene la mente occupata con altri pensieri oppure innalza barriere ogni qual volta pensa ai suoi luridi piani. Ogni tanto do uno sguardo ai pensieri di Rosalie.

Alice non è ancora tornata. Non ho ben capito cosa è successo, la sua mente era troppo confusionaria e poi in quel momento avevo altro a cui pensare.

Bella era tornata. Il motivo non lo so. Poteva restarsene con I suoi nuovi amici.

Che Aro l'avesse ritrovata senza farmi sapere niente? Eppure era arrivata da sola.

Con il fiato corto come se avesse corso a lungo.

Le avevo detto che non la volevo più vedere.

Non è vero...”

ok. Una parte di me, quella debole e insulsa, vuole riprendersela ma l'altra parte, quella più orgogliosa, mi dice di lasciarla stare. Di non cercarla più. Di stare il più possibile alla larga. Stavo già cedendo appena è entrata ma grazie al profumo di quei maledetti licantropi ho riaquistato un pò di buon senso.

L'ho cacciata, per me poteva tornarsene immediatamente da dove era venuta ma nooo...pure Esme l'aveva vista arrivare e immediatamente aveva chiamato Rosalie per proteggerla.

E' proprio vero quando dicono che le mamme non sanno tenere il naso fuori dagli affari dei figli!

-CULLENNNNNNN! MA KE HAI IN TESTA UNA BARIERA ARCHITETTONICA?? GLI ULTIMI NEURONI HANNO DECISO DI PRENDERSI UN ANNO SABBATICO???DI LA VERITà GIOCAVI COME AL SOLITO CON EMMETT E HAI BATTUTO LA TESTA!!Lei è tornata per te porcaccia la miseria! Anche un criceto ci arriva e tu che fai le dici che nn la vuoi più vedere e all'ora perchè sei andato a cercarla appena è sparita? Rimetti in moto i neuroni e vieni da Bella.-

I pensieri di Rosalie mi danno il tormento. Ha mandato perfino Emmet ha farmi una specie di predica mentre prendeva dei vestiti da dare a Bella.

E' allora che ho capito che se ne stavano occupando loro di lei. Avevo chiesto chiaramente a mio fratello di prendere tutta la sua roba e portarla nella stanza di Rosalie o in un luogo dove avrebbero messo Bella ma non ne ha voluto sapere.

Adesso mi ritrovo sommerso di vestiti da donna che Alice le ha comprato.

-Sciocca...-mormoro sovrappensiero ripensando a quel folletto malefico.

Era cambiata. Non so, forse il potere le ha dato alla testa. Non riconosco più mia sorella. È cambiata da un momento all'altro.

-Vieni a dare un'occhiata...-

Esco dalla stanza e seguo automaticamente I pensieri di Esme. Mi conducono nella sua stanza. Apro la porta senza neanche chiedere il permesso.

-Vieni qui.-mormora mentre tiene il suo sguardo fuori dalla finestra.

Mi avvicino a lei. La sua camera da proprio fuori sul giardino dove di solito teniamo le cantanti per non rinchiuderle proprio nella villa.

-Chi lo ha detto che poteva stare fuori?-chiedo infuriato.

Bella è seduta insieme ad Athenodora e Sulpicia.

-Credevo che non ne volessi più sapere di lei. Rimane il fatto che Aro la vuole in questa villa e se tu non te ne puoi occupare ho chiesto a Rosalie di farlo.-mi risponde incrociando le braccia al petto senza distogliere lo sguardo da Bella.

-Perchè proprio a Rosalie?-le chiedo stupito. Era più un lavoro da Alice.

-Tua sorella Alice è cambiata e sento che non mi posso più fidare di lei.-mormora e capisco quanto è rimasta male dal comportamento di mia sorella.

-Ne hai parlato con Carlisle?-chiedo a bruciapelo. Lei scuote la testa.

-Sai benissimo che lui è toccato spesso da Aro e penso che lui c'entri qualcosa anche se non ho capito bene cosa ha in mente. Non capisco tutto questo interesse per loro.-mi spiega indicando le tre ragazze.

-Sta progettando una nuova razza di vampiri.-dico notando solo adesso la mancanza della preferita di Marcus.

-Umani e vampiri.-dice annuendo con la testa.

-Sai qualcosa che non so?-

-Non penso. Io sapevo solo che Carlisle aveva dovuto spostarsi di frequente per conto di Aro e guardando quei ragazzi che sta allenando Jasper capisco che li ha fatti nascere tutti tuo padre. Anche se non mi spiego come siano cresciuti tanto in fretta ma qui credo che entri in gioco il gene di noi vampiri.-

-Lo penso anche io...-

Entrambi torniamo a guardare le cantanti ma sopratutto lei.

-Che cosa ha fatto in questo periodo?-chiede Esme.

-E' andata dai licantropi. Non so cosa abbia raccontanto ma Aro sta preparando già un attacco. È questione di giorni.-le spiego.

-Dobbiamo metterci in contatto con loro...-dice improvvisamente.

-Con I cani?-dico arriciando il naso mostrando automaticamente I denti.

Schifosi cani puzzolenti poi un moto di rabbia mi sale dal petto trasformandosi in un ringhio mal contenuto.

Automaticamente le cantanti si voltano verso di me.

-Forse è meglio che ti contieni, non spaventarle.-mi rimprovera Esme sorridendo alle tre ragazze.

Le altre riprendono la loro conversazione solo Bella continua a guardarmi.

Il mio stomaco si contorce.

-Ti voglio...-sussurra sapendo benissimo che la posso sentire. Esme si irrigidisce e si siede sul letto con le gambe incrociate.

Mi limito a guardarla.

Stronzo...le salteresti addosso.”

cerco di abbassare lo sguardo verso le mie mani ma inevitabilmente gli occhi si concentrano sulle sue gambe affusolate e tentatrici. Il vestitino azzurro leggero cerca di farmi impazzire. Se non fossi sicuro che Alice è via penserei che è stata una sua idea non di Rosalie. Mi devo ricredere.

-Sai...meritano tutti una seconda possibilità.-mormora mia madre.

Mi volto facendo un incredibile sforzo su me stesso per staccare gli occhi da Bella. Le accenno un sorriso indeciso su quello da fare.

Almeno pappiamocela, no?”

Scaccio dalla testa quel pensiero. Il sole sta tramontando e vedo che le guardie iniziano a prelevarle per portarle dentro in casa.

-Non vai da lei?-mi chiede Esme di sottecchi.

-No.-rispondo serio sbattendo la porta.

Mi butto sul letto dopo aver ucciso l'ennesimo cervo della giornata. Avevo bisogno di sfogarmi e benchè il sangue umano sia decisamente migliore ho deciso di non tradire del tutto gli insegnamenti di mio padre.

I miei occhi sono tornati come una volta. Castano dorati.

Diversi dai soliti rossi che prima mi contraddistinguevano dal resto della mia famiglia. Io avevo ceduto alle lusinghe di Aro ma adesso sentivo di dover restituire qualcosa a mio padre.

La notte cala e incomincio a vedere la Luna spuntare dalla finestra circondata dalle innumerevoli stelle che impreziosiscono il cielo.

Sento la porta della camera aprirsi e il suo odore colpirmi in pieno.

Stringo forte I pugni dietro la testa e rimango immobile.

Sento qualcosa frusciare e immediatamente capisco che si è tolta qualcosa. Adesso il suo odore è più intenso di prima mentre il suo cuore va a mille rimbombando nella mia testa.

Si fa sempre più vicina fino a quando gattonando sale sul letto. Non posso fare a meno di constatare quello che la mia mente ha già elaborato con quel singolo rumore. Bella è nuda davanti a me.



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Capitolo 21
*** Non lo sono mai stato ***


PRIGIONIERA

Non lo sono mai stato...

 

BELLA:

Sono seduta sul letto di Rosalie mentre la vedo trafficare nella sua cabina armadio. Potrebbe essere benissimo una boutique talmente è grande.

-Questo no....questo no...questo troppo...-continua a ripetere trafficando in diversi cassetti.

Emmet entra e mi saluta facendo un cenno con il capo. Gli sorrido.

Ho imparato a non temerli. Non sembrano come gli altri...sembrano...umani.

Si siede accanto a me guardando Rosalie che continua a cercare.

-Cosa sta cercando?-mormora dandomi una leggera gomitata.

-Sinceramente non lo so...è scattata in piedi e in un secondo stava trafficando già tra le sue cose.-gli rispondo con fare disperata.

Emmet sghignazza.

-Ah non lo sai?-mi chiede senza smettere di trattenersi dal ridere.

-No...-rispondo sinceramente.

-Quelli sono I cassetti della sua biancheria intima...-dice facendomi avvampare.

-Ah! Me ne vado via subito...-dico scattando in piedi.

-Non credo che stia pensando a me...ma a te. Se la conosco bene ti vuole prestare qualcosa per far cedere quel cretino di mio fratello...-mi spiega rimettendomi a sedere. Se è possibile divento ancora più rossa.

-GUARDA CHE TI HO SENTITO!!-urla Rosalie dal fondo del suo armadio.

-Amore...non credo che Bella abbia bisogno di questi mezzucci con Edward.-replica Emmet senza distogliere lo sguardo da lei.

In un nano secondo Rosalie è davanti a noi furente.

-E adesso tu saresti l'esperto?-chiede Rosalie facendo diventare I suoi occhi due fessure.

-Beh...se non l'avessi ancora notato...sono un uomo e so cosa ad un uomo piace.-dice alzandosi e trattendendo tra le sue braccia la vampira.

Rosalie cerca di svincolarsi dalla sua presa senza però nessun risultato.

-Allora sentiamo...cosa dovrebbe fare? Per far cedere quello scemo di tuo fratello?-chiede acida Rose.

-Ah! E adesso sarebbe solo mio fratello?-chiede Emmet cercando le sue labbra.

-Quando si comporta così sì...-

Emmet ride di gusto e quando finalmente si calma I suoi occhi guizzano su di me.

-Secondo il mio parere...-incomincia a dire mettendosi una mano sul petto e atteggiandosi da vero e propio esperto provocando immediatamente l'ira di Rosalie- dovrebbe andare da lui nuda...-

-NUDA?-diciamo in coro io e Rose.

Emmet socchiude gli occhi annuendo.

Rose mi gurda e I suoi occhi scintillano.

-Non mi dire che sei d'accordo con lui...-dico con tono supplichevole.

-Ma con te non finisce qui...non pensare più queste cose!-dice Rose dando uno scappellotto ad Emmet.



Entro nella stanza completamente al buio, solo tiepidi raggi di luna riescono a illuminare il letto dove tante volte mi sono rifugiata. Vedo chiaramente la sua figura sdraiata sul letto con le braccia dietro la testa, so benissimo che sente la mia presenza anche se non si è mosso di un centimetro. Lascio scivolare la vestaglia sul pavimento davanti alla porta. Sotto sono completamente nuda.

Con il respiro corto mi avvicino al letto e a gattoni mi avvicino a lui fino a vedere chiaramente I suoi occhi guizzare nel buio verso di me.

Mi metto a cavalcioni su di lui cercando le sue labbra. Lo bacio ma le sue labbra rimangono dure e immobili al loro posto. Appoggio la fronte sul suo petto inebriandomi del suo profumo.

-Non riesco a vivere senza di te.-dico con le ultime energie che mi sono rimaste in corpo.

Non riesco. Non posso. Mi manca l'ossigeno.

Incomincio a singhiozzare incurante della sua presenza. Io muoio di dolore per lui.

-Se non mi vuoi più....allora uccidimi adesso. Non farmi più soffrire. Se sono nata solo per te allora hai anche tutto il diritto di uccidermi.-sbotto scoprendo il collo dai miei capelli.

Improvvisamente sento le sue mani stringersi su di me .

Sento le sue labbra scendere lungo il mio collo lasciando piccoli baci. Le sue labbra saranno l'ultima cosa che sentirò. Almeno morirò felice.

Chiudo gli occhi e sento le sue labbra sulle mie che cerca di forzarle. Si siede con me in braccio cercando di non staccarsi dalle mie labbra. Con una mano premo la sua testa contro di me mentre l'altra cattura quella di Edward posandola sul mio seno.

Nella sua gola sento nascere il ringhio che muore nella mia bocca. Mi stringe in modo possessivo il seno e inevitabilmente sento il mio corpo reaigre al suo tocco.

-Edward...-soffoca il suo nome con la bocca.

Sento chiaramente la sua eccitazione premere tra le mie gambe. I nostri sguardi si incatenano. I suoi occhi prima dorati come il miele, così tanto diversi da quelli degli altri, ora erano diventati neri come la pece e famelici.

-Ho voglia di te.-ruggisce vicino al mio orecchio facendomi tremare. La sua voce roca mi fa venire I brividi su tutto il corpo.

Slaccio la sua camicia mentre le nostre fronti sono a contatto. Sento il suo respiro irregolare e pesante mentre le mie mani tremano e sono impacciate nei movimenti. Finalmente riesco a scansare la sua camicia e accarezzo I suoi addominali perfetti e I muscoli delle sue braccia così ben definiti.

-Ti desidero troppo...sei la mia ossessione.-mormora sulle mie labbra portandomi sotto di lui sovrastandomi completamente.

Sento le sue mani percorrermi il corpo mentre I suoi baci mi infuocano da dentro come se mi stessero bruciando l'anima e forse è veramente così.

I suoi occhi si aprono di scatto e corrono verso la porta.

-No.-

Lo guardo confusa mentre in un istante si allontana da me. Sento immediatamente il vuoto in mezzo a noi e l'aria inizia a mancarmi. Mi alzo di scatto cercandolo nella stanza quando finalmente sento il primo rumore. Sento l'anta dell'armadio aprirsi.

-Indossa questi....-ruggisce mentre io senza farlo aspettare di più indosso velocemente quegli abiti un pò troppo larghi per me.

Appena finisco di mettermi I calzoni mi sento sollevare dal letto e vengo appoggiata sulla sua spalla. Mi tiene per le gambe e si muove velocemente per il corridoio della villa poco illuminato.

L'aria fredda della notte mi scalfisce il volto e le gambe mezze nude.

Come prima vengo fatta sedere sulla macchina mentre in un attimo si siede accanto a me al posto di chi guida.

-Do..dove stiamo andando?-riesco a dire mentre guardo I suoi occhi neri e le sue dita stringere ossessivamente il volante della macchina.

Non mi risponde.

Cosa ho fatto? Dove stiamo andando?

Mille e più idee mi vengono in mente durante il viaggio fino a quando arriviamo in una casa in stile vittoriano. Appena ci fermiamo vengo nuovamente presa tra le sue braccia e condotta dentro la casa.

Mi appoggia su un letto leggermente illuminato dalla Luna e per la prima volta vedo veramente cosa indosso. Tutto di quello che ho addosso è suo. La maglia nera come I pantaloncini corti.

Guardo Edward fermo alla finestra, bello come non mai. Il petto si alza e si abbassa furioso, a volte mi sembra anche di sentire un ringhio scappare dalle sue dolci labbra. Scendo dal letto lentamente senza staccare gli occhi dalla sua schiena.

-Edward...-mormoro cercando una risposta, un contatto visivo. Rimane in silenzio ancora una volta ma adesso sembra essersi quasi calmato.

Lo abbraccio appoggiando la fronte sulla sua schiena. Si irrigidisce a quel contatto così inaspettato. Sono sicura che in questo momento vorrebbe sapere I miei pensieri mentre io sono felice di questa mia capacità di tenerlo lontano dalla mia mente. Velocemente si volta e si lascia cadere sul letto insieme a me baciandomi ma è uno di quei baci casti che non fanno altro che spezzarmi il cuore. Cosa è cambiato?

Con le braccia circondo la sua vita cercando di non allontanarlo anche se solo volesse potrebbe farlo. Cerco di forzare le sue labbra ma rimangono ben chiuse mentre il mio corpo si spinge inevitabilmente contro il suo modellandosi a suo piacimento. Con quel mio gesto lo sento arretrare e li definitivamente perdo me stessa nel dolore.

-Non possiamo...-mormora deliziandomi con il suo respiro zuccherino.

Sento I miei occhi innondarsi di lacrime e pian piano il suo volto viene sfuocato dalle lacrime.

-Perchè?-mormoro con la voce spezzata.

Le sue dita scorrono lente sulla mia pancia e I suoi occhi incatenano I miei.

-Non voglio che ti succeda la stessa cosa di Dydime.-

Rimango imbambolata per un attimo dalle sue parole. Che c'entra Dydime? Poi capisco quello che velatamente voleva dirmi.

Aveva paura che potessi rimanere incinta. Potessi portare in grembo suo figlio.

-Credo che sarebbe una mia decisione...-dico mordendomi il labbro inferiore.

-Tu non puoi capire...-mormora abbassando lo sguardo e scuotendo la testa per togliersi chissà quale pensiero dalla testa.

-Non mi interessa...-gli rispondo aumentando la mia stretta su di lui.

I suoi occhi guizzano nei miei.

-Non voglio vederti soffrire...-dice accarezzandomi la guancia.

-Lo stai già facendo...-mormoro mentre vedo I suoi occhi intristirsi.

-Non avrebbero mai dovuto trovarti...-dice sfuggendo alla mia presa. Si siede con la testa tra le mani. Mi inginocchio sul letto.

-Ti ho già detto che non mi interessa. Sarei disposta a morire per te ma non così. Mi stai uccidendo. Non posso sopportare di sentirti lontano. Io HO BISOGNO di te!-dico scandendo bene le mie ultime parole.

Lui si volta verso di me e mi fa lentamente sdraiare.

-Ora dormi...sei stanca.-mi dice cullandomi tra le sue braccia. Respiro il suo profumo e non riesco a ribattere. Le parole mi muoiono in gola.

Dopo pochi secondi lo sento canticchiare una melodia dolce dolce. Chiudo gli occhi cercando di assaporare meglio la melodia ma nello stesso tempo cado lentamente tra le braccia di Morfeo.

-Sei ancora arrabiato con me?-mormoro prima di addormentarmi.

Le sue braccia mi stringono ancora di più.

-Non lo sono mai stato...-

Con quella risposta mi lascio andare serena sul suo petto.

 

 

Non uccidetemi vi prego! come al solito la mia mente sadica ha voluto fare di testa sua con questo capitolo....ovviamente non è che ad Edward gli è venuto in mente così Dydime e poi almeno per questa volta ha un motivo decente per allontanarla ma come sappiamo la nostra Bella non si arrende così tanto velocemente quindi posate armi e forconi...si si anche tu la in fondo...metti giù e aspetta almeno il prossimo capitolo!

Cmq spero che nonostante tutto vi sia piaciuto il capitolo! un mega bacione vale XD

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Capitolo 22
*** Le possibilità di un amore ***


PRIGIONIERA

 

Ciaoooooooooo!! finalmente ho aggiornato! Sono riuscita a scrivere 5 pagine che spero vi piacciano!! mi raccomando lasciatemi qualche commentino che fa sempre bene (x la mia salute mentale!!) XD

Un mega bacione a tutti e grazie mille per l'appoggio che mi date!

 

ROSALIE:


Mi lascio cadere stancamente sul letto che si plasma sotto il mio peso.

Guardo la stanza che mi piace da matti ma di certo non è paragonabile alla mia. La mia stanza, nella nostra casa.

Mi manca molto quel luogo. Le vetrate che occupavano interi pareti. Il bosco che sembra voglia entrare a far parte della casa. I colori chiari e luminosi.

I cervi che popolano il bosco tremanti al nostro passaggio.

Mi mancano anche le lotte con gli orsi di Emmet o quelle con il puma per Edward. Troppe cose della mia vecchia vita mi mancano.

Il piano di Edward.

Le mille e mille modifiche che Esme vorrebbe apportare ad una casa già così perfetta. I momenti di panico quando qualcuno arrivava alla nostra vera identità e così dovevamo fare valige e bosoni per andare in un altro paese lontano dove ricominciare una nuova vita.

Rimpiango ancora il giorno in cui ci siamo dovuti trasferire qui.

Aro è stato molto persuasivo. Non c'è dubbio. Ci ha accolti tutti ma tutta la mia famiglia sapeva bene che i veri obbiettivi di Aro erano sempre stati Edward e Alice. Erano bramati come non mai dai Volturi ma mai si erano piegati.

Mai fino a quando Carlisle non ha deciso che per il bene di tutti noi dovevamo eseguire i voleri di quell'essere viscido.

Alice però ha sempre cercato di tenere le visioni più importanti per lei ma dal potere di Aro è difficile sfuggire come daltronde al potere di Edward.

A volte Esme ritorna nella nostra casa, sistema, pulisce.

Io non ci sono più entrata. Ho paura di non riuscire più a tornare in questa specie di prigione perchè anche io sono una prigioniera qua dentro.

Bussano con tocco leggero alla porta. Esme entra con il suo sguardo dolce e sedendosi accanto a me mi accarezza i capelli.

-Come stai?-mi chiede sorridendomi.

-Hai sbagliato figlia Esme...io sto bene.-rispondo guardando le mie scarpe nuove. È meglio che va da Alice o da quello scemo di Edward. Io no di certo.

-Scusa se ti ho trascurata ma ho paura di perdervi tutti.-mormora mentre i suoi occhi si spengono.

-Tu non potrai mai perderci...-le sussurro prendendole le mani. La vedo annuire poco convinta.

-Cosa sta succedendo alla nostra famiglia? Alice non la riconosco più e Carlisle è sempre più spesso via. In più questo attacco che stanno progettando non mi piace affatto. Aro si affida troppo a quei nuovi vampiri ma sono sicura che anche tuo marito e anche Jasper dovranno seguirli e la cosa non mi piace per niente.-

-Anche se fosse ci sarebbe Jane, Alec, Felix e anche Demetri...perchè solo loro?-le dico cercando di rassicurarla.

-Non voglio perdervi...-mormora abbassando lo sguardo.

-Non succederà...-le rispondo abbracciandola.

Piano si distacca.

-Rose...ho bisogno del tuo aiuto.-mormora impercettibilmente. La guardo stralunata.

-Per cosa?-

-E' la nostra ultima occasione di cambiare le cose. Potremmo tornare alla nostra vecchia vita.-mormora cercando sempre di farsi sentire il meno possibile da orecchie indiscrete.

-Cosa intendi fare?-

-Bella ha trovato i licantropi. Uniamoci a loro.-

Istintivamente mi scappa un ringhio sommesso. Licantropi? Quei cagnacci?

Allearci con loro? Non riesco a capire.

-Vuoi aiutare quei cani?-le chiedo sorpresa da quella sua idea. Perchè mai avremmo dovuto unirci a loro? Tradire la nostra stessa specie. Nonostante tutto noi stavamo bene. Cibo non mancava mai e sopratutto non ci dovevamo nascondere. Tutto era alla luce del buio. In questo mondo I soli umani stavano pagando il prezzo per questa nostra vittoria.

-Aro sta sbagliando e tu lo sai. Non si può andare avanti così.-mormora.

-Vuoi mettere tutta la nostra famiglia contro Aro e la sua guardia?-le chiedo cercando di farla ragionare. Anche se avessi acconsentito c'erano molte cose che andavano discusse.

-Non accetteranno mai un'alleanza e poi ci tradirebbero. Non ci conviene.-

-Più ottimista Rosalie...-

-Cosa dice Carlisle o Edward?-

-Non ho ottenuto da loro nessuna risposta. Carlisle è troppo coinvolto per prendere una decisione adesso ed Edward è scappato con Bella.-mi spiega.

-Scappato? Con chi? E dove?-

Le domande mi vengono a raffica.

-Ha preso Bella ed è andato alla nostra vecchia casa.-mi ripete meglio Esme.

-Nella nostra vecchia casa?-ripeto allibita.

Bella. L'avevo fatto per Esme quando era ritornata. Non mi sarei mai intromessa negli affari di mio fratello sopratutto negli affari che comprendevano la sua cantante. Noi cambiamo quando troviamo la nostra vera metà e così è successo a mio fratello.

Non che fosse mai stato un sanguinario crudele come Aro o I suoi scagnozzi ma di certo I suoi atteggiamenti erano totalmente differenti dalla prima volta che l'ho conosciuto.

Forse li macava veramente una persona che completasse la sua non vita ma adesso come sarebbe continuato?

Edward, capo in seconda della mia famiglia si era innamorato perdutamente di Bella, una piccola e fragile umana.

Quali possibilità aveva quell'amore?


BELLA:


Mi ero addormentata come una ragazzina tra le sue braccia. Il suo profumo zuccherino mi destabilizzava e incominciavo a perdere nuovamente me stessa in lui. Era impossibile rimanere lucida se lui era nelle vicinanze e la mia stabilità mentale era direttamente proporzionale alla sua vicinanza. Più ero vicino a lui e più la mia mente barcollava.

-Ti sei svegliata dormigliona...-

La sua voce così melodiosa e così inaspettata mi fa sussultare. Lo sento ridere. Nascondo ancora di più il volto nel suo petto reprimendo il rossore farsi strada sulle mie guance.

Succede in un secondo, il mio cervello mi ricorda quello che stavo per fare ieri notte e con quanta sicurezza mi ero mostrata a lui. Quella sicurezza che ora è scomparsa come se una volata di vento l'avesse portata via. Adesso però devo affrontare il suo sguardo e sono sicura di non reggere il suo sguardo. “E quando mai l'hai fatto?”

Ammazzo la vocina del mio cervello e mi stacco leggermente da lui che mi guarda con quel sorriso sghembo che ho imparato ad amare.

-Dormito bene?-mi chiede con la sua solita voce melodiosa ma perchè quello sguardo?

Lo sguardo ammalliatore e malizioso. Cerco di alzarmi ma velocemente lui mi riporta esattamente sopra di lui. Inevitabilmente le mie guance si imporporano. Sempre e solo colpa sua. Sembra divertirsi a farmi impazzire. Annuisco con sguardo basso ma con due dita riporta I miei occhi a scontrarsi con I suoi destabilizzanti.

-Hai finito?-dico trovando finalmente fermezza nella voce. Alza leggermente un sopracciglio e scoppia a ridere. Mi ritrovo ad essere ammaliata da qualsiasi suo più piccolo movimento e lui se ne accorge infatti smette di ridere e mi fissa di rimando.

-Perchè sei tornata indietro?-mi chiede mentre mi sento morire alla sua domanda.

Il suo sguardo prima sorridente ora ritorna serio e duro.

-Ero contenta, veramente contenta quel giorno in cui sono scappata.-rispondo. Edward digrigna I denti e fa schioccare la lingua in segno di disappunto.

-Bene, dovresti farlo di nuovo.-risponde secco distogliendo lo sguardo da me.

Prendo il volto tra le mie mani obbligandolo a guardarmi.

-Il motivo per cui ero contenta è perchè avevo capito finalmente quanto mi sentissi legata a te e non perchè ero una specie di prigioniera ed ero obbligata diciamo a sopportarti, che dopotutto è quello che ho fatto all'inizio ma quel giorno ho scoperto di amarti.-dico sputando fuori tutto quello che penso e quello che ho realizzato in questi giorni.

Vedo chiaramente una scintilla fare capolino nei suoi occhi e automaticamente smetto di respirare boccheggiando in cerca d'aria. Inaspettatamente le sue labbra sfiorano le mie e io mi sciolgo completamente su di lui.

Dopo un istante che a me sembra interminabile mi scosta leggermente da lui. Si alza in piedi andando verso l'enorme vetrata della camera.

Mi guardo intorno notando I particolari della stanza. Davanti al letto fa da padrone un mobile in legno bianco che contiene dei dischi di musica. Mi metto a sedere sul letto osservando tutta la stanza e quel poco del corridoio bianco che riesco a vedere da dove sono.

Tutto quello che vedo è bianco e dalla luce che entra dal corridoio capisco che la vetrata di questa stanza non è l'unica della casa.

-Dove mi hai portato?-chiedo sovrappensiero.

-A casa mia.-risponde girandosi e finalmente lo vedo nella sua completezza. Indossa una camicia bianca aperta che lascia vedere più del dovuto e un paio di boxer neri aderenti.

Solo a guardarlo il fuoco che credevo spento si riaccende. Mi brucia l'anima e il mio cuore inizia a martellare fuorioso nel mio petto.

-Ti senti bene?-mi chiede aprendo di scatto gli occhi. Idiota.

-Sì sì..-rispondo cercando di essere convincente. Sei veramente un idiota Edward.

-Posso fare un giro per la casa?-gli chiedo mettendomi in piedi ma come al solito le mie gambe hanno deciso di non funzionare affatto così sto per cadere a terra ma Edward arriva prima e mi sorregge. Quanto posso essere imbranata?

-Gr..grazie.-sbiascico rimettendomi in piedi.

Senza dargli soddisfazioni in più esco fuori dal corridoio. Le pareti sono bianche e appesi ci sono vari manufatti o dipinti che nell'insieme danno un senso di calore alla casa.

Guardo l'enorme vetrata che dal corridoio prosegue verso la camera dove mi aveva lasciata Edward e per la prima volta mi accorgo che da su un bosco che adesso viene colpito con violenza da pioggia e vento.

Scendo I gradini e mi ritrovo nell'atrio.

A destra c'è la cucina, ampia e moderna. Rimango stupita. Una cucina in una casa di vampiri?

-Dovevamo mantenere le apparenze, sai...-

La voce di Edward mi coglie del tutto impreparata anche perchè silenzioso com'è non mi ero accorta della sua presenza dietro le mie spalle.

Quando il mio battito torna normale esco fuori dalla cucina per entrare in un'altra stanza. Il salotto è ampio e ben arredato, come tutto il resto della casa dopotutto. A sinistra fa bella mostra di se un pianoforte a corda nero. Mi avvicino e mi specchio in lui talmente è lucido. Effettivamente la casa è uno specchio come se qualcuno ci abitasse.

-Pensavo che vivessi alla villa con gli altri.-mormoro accarezzando il pianoforte.

-Questo posto è la mia casa. Lì per me, siamo solo ospiti.-risponde avvicinandosi al piano anche lui ma lentamente come un essere umano. Annuisco.

-E' veramente bella...-mormoro guarndandomi intorno.

-Tutto merito di Esme...-

Esme? Lo stomaco mi si contorce e il mio cuore manca un battito. Edward se ne accorge.

-Esme...mia madre...-

A quelle parole mi sento una vera sciocca.

Si siede sullo sgabello nero del pianoforte e inizia ad intonare una melodia. Mi fa segno di sedermi accanto a lui e io obbedisco come stregata dai suoi movimenti.

Le dita scivolano veloci e sicure sui tasti mentre lui non smette di guardarmi. La melodia è dolce ma nello stesso tempo triste. Mi entra dentro mentre sento il mio stomaco aggrovigliarsi.

-E' bellissima...-mormoro intrecciando le mie dita tra I suoi folti capelli ramati.

Lui mi sorride sfoderando uno dei suoi sorrisi migliori che non fanno altro che sciogliermi.

-Avevi detto che saresti venuto in capo al mondo se mi fossi allontanata da te...perchè non l'hai fatto?-gli chiedo attorcigliando una ciocca sul mio indice.

-L'avrei fatto se tu non ti fossi rifugiata da quei cani e poi pensavo di usare tua mamma ma tu ci sei arrivata prima.-mormora. Allora avevo ragione. Erano andati subito da lei.

-Non mi riconosce più...pensa che sia morta.-ribatto guardando in alto per ricacciare indietro le lacrime che copiose vogliono scendere dai miei occhi.

La melodia si interrompe e la sua mano è subito sulla mia guancia. Mi obbliga a guardarlo e le lacrime iniziano la loro corsa sulle mie guance. Edward si avvicina baciando le guance come per asciugare le mie lacrime.

-Io non potrei mai dimenticarti e sono sicuro che per tua madre è stata solo autodifesa per il dolore. Ti ha persa due volte. Rivederti li per lei era troppo.-mormora vicino al mio orecchio.

Lo abbraccio rifigiandomi in lui. Le sue braccia mi accolgono senza esitazione e mi rassicurano.

Quando finalmente mi calmo vedo che gli ho bagnato tutta la camicia.

-Ah...non importa.-dice guarndando anche lui le mie lacrime versate sulla camicia.

-Perchè mi hai portata qui?-gli chiedo dopo il brusco traslocco della notte passata.

-I vampiri sono molto gelosi per non parlare delle cose che riguardano le loro cantanti. Ti volevo tutta per me a dir la verità- dice sicuro di lui come al solito.

-Ah si è?-gli dico circondandogli la vita con le mie gambe mentre lui annuisce con il suo dolce sorriso sghembo.

-Non puoi neanche immaginare quanto...-mormora a pochi centimentri dalla mia bocca.

I nostri sguardi si incatenano ancora una volta ma senza preavviso lui distoglie subito lo sguardo interrompendo quella magia che ci stava unendo.

non voglio che ti succeda la stessa cosa di Dydime”

Quello che mi aveva detto rimbomba nella mia testa.

-Le tue paure soffocheranno il nostro amore...-dico prendendo quel poco di coraggio che mi rimane nel corpo dopo...non è avrò più. Infatti dette quelle parole abbasso lo sguardo incapace di vedere la sua reazione.

-Ti ho portato qui perchè tra poco arriverà tutta la mia famiglia e tu ci aiuterai.-dice cambiando con un valido argomento discorso.

-Io? Aiutarvi? A fare cosa?-chiedo cercando di capire cosa potrebbero mai volere da me.

-Il tuo gesto ha dato da pensare molto a Esme. Insomma, non siete tutti cattivi. Sei scappata nonostante tutto e poi Aro ha superato largamente il limite. Vogliamo aiutare I licantropi.-dice velocemente tanto che le sue parole mi stordiscono.

-Vampiri...che aiutano I licantropi?-dico scettica.

-Ovviamente noi possiamo aiutarli in varie maniere ma loro una volta finito tutto, non dovranno toccare la mia famiglia. Noi ci consideriamo vampiri vegetariani nonostante alcune volte per volere di Aro ci obbliga a bere sangue umano. Noi possiamo convivere con voi umani. Qualsiasi vampiro se solo volesse potrebbe cibarsi solo di sangue animale senza torcere un capello ad un solo umano.- mi spiega mentre rimango incantata dal suo volto.

-E allora perchè lo fate?....intendo, perchè non smettete?-gli chiedo scuotendo la testa. Proprio non capisco. Se sembra così semplice perchè gli umani vengono prelevati dalle loro case e uccisi?

-Aro, il nostro capo, non tollera certe debolezze. Se ci nutrissimo solo di sangue di animale diverremo deboli e lui non può permettere che le sue guardie siano deboli. Adesso l'unica cosa che dobbiamo fare è ucciderlo. Se lo eliminiamo I vampiri saranno privi di una guida.-mi spiega.

-Ah...e in quel momento prenderesti il suo posto?-

Non potevo credere che Edward potesse fare questo.

-No. Non io. Carlisle. Lui è l'unico che potrebbe portare avanti questo progetto.-mi spiega mentre I suoi occhi si chiudono in due piccole fessure per poi aprirsi di scatto.

-Stanno arrivando...-sibila mentre con ancora me in braccio si alza in piedi. Mi lascia accanto alle scale e apre la porta di casa.

-Finalmente sei arrivata...-

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Capitolo 23
*** Overdose ***


PRIGIONIERA

BELLA:


Alice è sulla soglia di casa insieme ad un'altra ragazza e con Jasper.

-Hai intenzione di farmi entrare Edward?-chiede Alice scansando visibilmente il fratello dalla porta. Entra e mi lancia un'occhiata, si avvicina lentamente e io incomincio a indietreggiare scalino dopo scalino.

-Bella, non avere paura di me.-sussurra dolcemente. Vampiro.

-Come posso non avere paura di te? Dopo quello che hai fatto...-mormoro a mia volta.

Le immagini di Alice in quel supermercato mi fanno ancora rabbrividire. Che cosa vuole adesso? Pensa che mi sono dimenticata tutto così velocemente?

Il mio ritorno non equivale ad un perdono.

-Bella...perdonami. Non ero in me. La mia memoria è stata modificata. Non avrei mai voluto usarti così. Ti giuro.-dice scandendo bene le parole.

-Come hanno fatto?-chiede Edward con le braccia incrociate al petto.

-Zeno. Il figlio di Aro ha il potere di modificare o cancellare la memoria di chi vuole.-spiega Alice distogliendo per la prima volta lo sguardo da me per posarlo su Edward.

-Cosa ci fa lei qui? Perchè è qui?-chiede Emmet entrando dalla porta sul retro. Mi fa sussultare. Sono troppo silenziosi. Non mi ero nemmeno accorta della sua presenza finchè non ha parlato.

-Cheryl è venuta qui per aiutarci. Gentilmente ha accettato di stringere questo patto.-spiega Jasper facendo saettando gli occhi tra Emmet e Cheryl.

Edward mi prende in braccio e in un secondo ci troviamo in salotto sul divano. Gli altri sono già seduti composti ai loro posti, io sono l'unica a sfigurare in quel quadretto. Sia per come sto seduta che per bellezza. Cerco di mettermi a sedere sul divano accanto ad Edward ma lui non me lo permette tenendomi stretta a lui. A questo punto lascio perdere e mi lascio andare su di lui.

-Sei sicura di quello che stai per fare?-chiede Edward duramente. Probabilmente vuole essere sicuro che ci abbia riflettuto a lungo prima di dare il suo aiuto per scontato.

-Non abbiamo bisogno di lei.-mormora Emmet. Lo guardo stranita. Rifiutare un aiuto?

-Abbiamo bisogno del suo potere Emmet...-mormora Alice stringendo la mano di Jasper.

-Emmet...lasciamo da parte I rancori per questa volta.-mormora la nuova ragazza.

-ok. Aiutaci ma poi dovrai sparire. Non una parola con Rosalie o non rispondo più di me.-dice Emmet sibilando. È la prima volta che lo vedo come un vero vampiro.

-Non ti preoccupare, voglio solo far cessare tutto questo.-

-Lui dov'è?-chiede Edward. La vedo sussultare.

-L'ho messo al sicuro. È impossibile che lo trovino. Ora smettila o dovrò usare il mio potere su di te Edward.-dice Cheryl.

-Non lo fare mai. Ne su di me ne sulla mia famiglia. Non ti sbagliare o...-sibila Edward.

Cheryl si alza in piedi guardando Alice che rimane impassibile con lo sguardo perso nel vuoto, automaticamente il mio sguardo si posa su Edward che ha lo sguardo concentrato probabilmente sui pensieri di Alice.

-Alice...cosa?-mormora infastidito Edward.

Alice scuote la testa infastidita pure lei.

-Ovviamente...ma non ne capisco il motivo.-dice Edward fissando la sorella.

-C'è qualcosa che scatenerà la loro rivolta ma non vedo ancora che cosa sarà. È ancora troppo indefinito...c'è ancora qualche dettaglio che deve essere ultimato. Perchè si dovrebbero rivoltare contro Aro?-spiega Alice. Edward sembra pensieroso mentre Alice si tiene la testa tra le mani.

-E' inutile. Non riesco ancora a vederne il motivo...-dice infine Alice.

Cala un silenzio imbarazzante. Almeno per me. Io odio questi silenzi.

-E' meglio che tornate alla villa, non voglio che si insopettisca troppo. Non fatevi toccare da Aro. Userebbe Jane prima che voi possiate pentirvi.-dice Edward tenendomi saldamente per la vita.

-E tu?-chiede Jasper alzando leggermente il sopracciglio.

-Io rimango qui insieme a Bella.-mormora leggermente.

-E se Aro chiede di te?-chiede Emmet alzandosi in piedi in un batter d'occhio.

-Non ti preoccupare. Ci lascerà stare qui...-risponde Edward.

Tutti escono dalla casa e ancora una volta rimaniamo da soli. Edward ha le mascelle contratte.

-Cosa ti preoccupa?-chiedo dandogli una carezza sul volto. Prende la mia mano e posa un leggero bacio sul palmo.

-Più andiamo avanti con questo piano, più ho paura per te.-mormora annusando il mio polso.

-Andrà tutto bene. Chi è quella ragazza? -chiedo ripensando a quella vampira.

-Cheryl?-mi chiede Edward aggrottando le sopracciglia. Annuisco.

-E' stata la prima cantante di Emmet.-risponde con naturalezza.

-La cantante di Emmet?-

-Sì, la prima.-risponde. Ne voglio sapere di più.

-Credevo che stesse con Rosalie.-esclamo ripensando ai loro atteggiamenti.

-Sono sposati, questo è vero. Quando Emmet si è ribellato alla sua natura ha lasciato per vari anni la nostra casa, questa casa. Ha avuto il suo momento di ribellione come lo hanno avuto tutti. Ha ucciso uomini e poi si è imbattuto in lei, Cheryl.-spiega mentre io rimango a bocca aperta. Il racconto mi affascina come ogni cosa che lui dice dopotutto.

-Ha riconosciuto la sua cantante e l'ha amata. Come tutti noi facciamo dopotutto. Il problema è stata lei però. Per scappare da quell'amore si è fatta trasformare. Emmet le aveva rivelato tutti I nostri segreti. Sapeva che se diventava come noi, all'inizio sarebbe stata più forte di qualsiasi vampiro. Diventare neonata significa poter atterrare perfino un vampiro com Emmet. L'ha ingannato. Ha finto di amarlo e poi è scappata. Adesso però Alice ha avuto una visione di lei e sa cosa può fare, il suo potere ci è di aiuto.-continua a spiegare Edward.

-Qual'è il suo potere?-

-Può bloccare I poteri degli altri vampiri.-

-Perchè ci vuole aiutare?-chiedo, già è difficile pensare che loro vogliono far terminare questo mondo che li vede padroni.

-Cheryl si è innamorata di un umano, adesso l'ha nascosto. Se dovessero scoprirci non arriverebbero mai a lui e sarebbe salvo. Buffo, vero? Speriamo che non succeda come ha fatto con mio fratello. Lo dico per lei...-

Così quella vampira è stata la cantante di Emmet.

-Adesso lo capisco.-commento.

-Ama Rosalie, su questo non ci sono dubbi ma Cheryl è stato il suo primo amore e lei lo ha tradito. Gli ha fatto credere di amarlo e poi l'ha abbandonato. Si può essere più meschini di così?-

È chiaro che ha paura che si ripeta un'altra volta. C'è una sorte di similitudine tra quello che ha fatto Cheryl e la mia fuga. Sono scappata da lui, non importa il motivo per cui l'ho fatto l'ho abbandonato. Esattamente come ha fatto Cheryl con Emmet ma lei non lo amava mentre io amo alla follia il mio Edward.

Mi metto a cavalcioni su di lui baciandolo con foga.

-C'è stato un momento, prima di seguire un licantropo che ti ho aspettato. Ho aspettato che arrivassi per riprendermi come mi avevi promesso ma non l'hai fatto...-mormoro con la voce strozzata dalle lacrime.

L'ultima cosa che avrei voluto fare è quella di fargli del male. Farlo soffrire.

-Volevo...Alice sapeva dov'eri ma mi hanno trattenuto.-dice rispondendo dopo al mio bacio.

-Non ti lascerò mai più.-mormoro mordicchiandogli il labbro inferiore.

Le sue mani gelate si intrufolano sotto la maglietta provocandomi una scarica lungo la spina dorsale.

-Io ti amo e non ti sto mentendo.-

Mi bacia ancora senza remore, senza pensieri. Quelle parole sono vere. Non voglio che pensi che possa succedere la stessa cosa a lui. Io lo amo e non c'è più grande verità di questa.

Gli slaccio la camicia che aveva accuratamente allacciato prima dell'entrata di Alice e gli altri.

-Mi ami?-mi chiede cercando I miei occhi.

-Sì.-rispondo baciandogli il collo.

-Dillo...-dice con voce roca mentre fa più presa sulle mie cosce.

Lo guardo negli occhi affondando le mie mani tra I suoi capelli.

-Ti amo, Edward.-

I suoi occhi si accendono.

Lentamente si alza con me ancora avvinghiata alla sua vita e in un attimo ci ritroviamo nella sua stanza. Mi appoggia sul letto e mi sovrasta con il suo corpo.

Ancora una volta vibridi di piacere si impossessano di me, le sue mani delicate e soffici giocano a farmi impazzire mentre le sue labbra non mi abbandonano mai.

-Dillo...-dice emettendo un ringhio.

-Ti amo.-

Accarezzo il suo petto fino ad arrivare alle sue spalle forti cercando di spostare via la sua camicia che in questo momento è di troppo e cela il suo corpo così meraviglioso.

Il mio cuore inizia a fare gli straordinari.

Si alza leggermente facilitandomi il compito e inginocchio accarezza le mie gambe fino ad arrivare ai pantaloncini che mi ha imprestato, lentamente mi sfila I calzoncini che cadono insieme alla camicia di Edward.

Scosta leggermente la mia maglietta fino a togliermela completamente. Ora sono nuda sotto I suoi occhi proprio come la scorsa notte dove frebbricitante di passione mi aveva fatta vestire e portato in questa casa.

Mi lascia una scia di baci dal collo fino al ventre. Mi sento ardere dentro. Quando ritorna sulle mie labbra cerco con mani tremolanti di toglierli anche l'ultimo indumento che lo avvolge. Si scosta leggermente da me e mi aiuta nel compito, adesso è davanti a me, nudo e nella sua totale bellezza. Bello più di un dio.

Lo porto nuovamente su di me come se fosse il mio ossigeno, se ho lui non ho più bisogno di niente. Ci guardiamo negli occhi mentre sento le sue mani muoversi sul mio corpo, il freddo che sento è un sollievo per la mia pelle che sembra scottare.

Lentamente il suo sesso si avvicina al mio, trattengo il respiro involontariamente e lui è dentro di me. Alza gli occhi verso di me e mi guarda sorpreso.

-Bella...tu sei...-

Lo sento scivolare fuori di me ma prima che possa farlo attorciglio le mie gambe con le sue impedendogli di andarsene. Socchiude gli occhi e quando li riapre sono neri come la pece.

-Sei sicura?-mormora sulle mie labbra facendomi venire l'acquolina in bocca.

Lo bacio affondando le mie mani tra I suoi capelli.

La disperazione per un suo possibile allontanamento mi affligge.

-Voglio che tu sia il primo e...l'ultimo...-mormoro arrossendo. Sorride e mi accarezza dolcemente una guancia.

Lentamente sento che riprende possesso del mio corpo. Un senso di completezza mi invade l'anima ma nello stesso tempo sento come se qualcosa si fosse rotto dentro di me.

Piccole lacrime fanno capolino dai miei occhi e immediatametne Edward si ferma e bacia ossessivamente Il mio viso quasi come se fossi una reliquia.

Rimane immobile cercando di farmi abituare alla sua presenza prima di riprendere il nostro ritmo. Le nostre bocche si uniscono di nuovo e la passione torna a scorrere nelle mie vene come una droga. Potrei morire in questo momento per una overdose di lui.

Il piacere esplode dentro di noi come un esplosivo che mi fa mancare l'aria. I miei muscoli si contraggono dal piacere e una sensazione di beatitudine invade il mio corpo.

Edward scivola su un fianco. Il respiro affannato, troppo affannato.

Mi rannicchio contro di lui che mi accoglie a braccia aperte.

-Ti amo Bella...-mormora annusando I miei capelli.

-Dillo di nuovo...-dico guardandolo negli occhi ancora neri.

-Ti amo.-

Mi accoccolo nuovamente su di lui e mi addormento tra le sue braccia.

Lo scrosciare di una doccia mi risveglia dal mio sonno.

Mi alzo dal letto con il corpo un pò intorpidito. Mi avvolgo nel lenzuolo aggrovigliato nelle mie gambe e cammino verso la porta del bagno.

Edward si volta sorridendomi. È più bello di quanto ricordassi. I miei sogni non gli rendono affatto giustizia.

Guardo I suoi abiti leggermente sporchi di terra.

-Avevo bisogno di nutrirmi.-dice indicando poi il letto alzando leggermente un sopracciglio. Mi volto istintivamente e solo adesso capisco cosa ha dovuto sopportare. Un macchia di sangue fa bella vista di se.

-Scusami..-mormoro imbarazzata. Sorride scuotendo la testa.

Stupida”

Lentamente toglie ogni indumento lasciandomi letteralmente a bocca aperta per l'ennesima volta. Vuole farmi morire. Ora ne sono certa. Tanta bellezza è impossibile da guardare tutta in una sola volta e poi è già la seconda volta in poche ore.

Lo guardo entrare nella doccia appannata dal calore.

-Che fai non entri?-mi chiede mentre vedo la sua ombra scrutarmi. Velocemente lascio cadere il lenzuolo e lo seguo. Il getto d'acqua è forte e caldo. Edward mi prende tra le sue braccia facendomi scivolare sotto l'acqua calda.

Prendo dello shampoo e ne verso un pò sulla mia mano poi inizio a lavargli I capelli. Lo shampoo subito si trasforma in schiuma. Lui non smette di guardarmi, cerco di distogliere lo sguardo dando più attenzione ai suoi capelli che al resto ma lo vedo. I suoi occhi neri sono incatenati ai miei.

-Non eri stato appena a caccia?-gli chiedo. Gli occhi dei vampiri diventano neri solo quando sono affamati.

-Abbiamo anche altri appetiti oltre a quelli per il sangue, sai?-mi risponde facendo aderire maggiormente I nostri corpi ed è in questo momento che sento la sua eccitazione premere sul mio basso ventre. Arrosisco immediatamente mentre le sue labbra tornano a impossessarsi delle mie. Lentamente lo porto sotto il getto d'acqua e lo shampoo inizia a cadere lungo le sue spalle e sulla sua schiena.

-Ora tocca a me...-mormora sulle sue labbra mentre un sorriso malizioso si fa strada sul suo spelendido viso.

Prende del bagno schiuma e ne versa un pò nel palmo della mano. Inizia a lavarmi il collo per poi scendere verso I miei seni, trattengo a stento un gemito.

Cavolo Bella!! contegno!”

Le sue mani corrono giù verso la mia pancia e incomincio già a sentire un languore in mezzo alla gambe. Nasconde il suo volto nell'incavo del mio collo mentre con la mano mi fa toccare il paradiso. L'altra mano intanto stuzzica un capezzolo facendolo inturgidire e in quel momento la mia mente viene invasa dalla nebbia.

-Ti amo Bella...-dice mentre sento un ringhio soffocato dalla sua gola. Mi muovo verso di lui per approfondire quel contatto, ho il bisogno di sentirmi inglobata dentro di lui come se ad un certo punto potessimo diventare veramente un'unica persona.

Improvvisamente mi afferra per le natiche mentre le mie gambe con naturalezza circondano la sua vita. Mi appoggia contro le piastrelle fredde e bagnate della doccia, il contatto mi provoca un brivido ma ancora di più nel guardarlo. Le goccioline che scendono lungo il suo volto perfetto per morire sul suo corpo e I capelli leggermente scompligliati che gli danno un'aria selvaggia.

-Sei la mia droga, Bella.-dice con voce rauca. Le sue mani massaggiano possessivamente I miei seni mentre con una spinta entra dentro di me per la seconda volta. I suoi occhi neri brillano e io mi sento morire. Il suo bisogno è il mio biogno, forse io lo sento di più perchè lui adesso rappresenta tutta la mia vita. Senza di lui, io non avrei senso.

Viene dentro di me quasi subito lasciandosi sfuggire un ringhio vicino al mio orecchio. Rimango incatenata a lui con il respiro ancora irregolare finchè entrambi non ci calmiamo.

Lentamente mi fa scivolare da lui ma la presa rimane ben salda sui miei fianchi. Le gambe sono molli e fatico quasi a rimanere in piedi.

-Non mi sono ancora abituata all'effetto che mi fai...-dico sorridendo e baciando leggermente le sue labbra.

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Capitolo 24
*** L'ultima cosa che faccio ***


PRIGIONIERA

Dedicato a greta1992. Senza di te Cheryl non potrebbe esistere...grazie per avermela prestata.

Capitolo di transizione. Ma servono anche questi no?? Spero che vi piaccia lo stesso.

Un mega bacione a tutti quanti! vorrei ringraziare tutti voi che mi apoggiate sempre nelle mie storie!

 

ALICE


-Potresti farmi un favore?-chiedo alla vampira di fronte a me.

Lei mi guarda sorpresa.

-Cosa devo fare?-chiede di rimando Cheryl.

-Blocca il potere di Edward. Adesso.-

Gli occhi di Jasper saettano su di me sorpresi.

-Fatto.-risponde tranquilla Cheryl.

Una visione mi coglie improvvisamente ma è molto sfuocata, cambia di continuo. Tutto ruota intorno ad una bambina che somiglia sorprendentemente ad Edward. Non potevo far scorrere la visione prima nel salotto, Lui l'avrebbe vista ma quella bambina è la chiave. La chiave per la rivolta dei mezzi vampiri contro Aro.

Quella bambina è la figlia di Bella e Edward.

-Si può sapere cosa stai facendo?-chiede Jasper leggermente alterato.

-Ho bisogno anche del tuo aiuto.-rispondo velocemente. Devo avere la tempistica giusta.

-Non faccio proprio niente se tu non mi spieghi.-dice Jasper incrociando le braccia.

-Ti giuro che ti spiegherò tutto più tardi ma prima devi farmi questo favore. Devi creare una certa atmosfera la dentro in quella casa.-spiego sperando che colga in pieno quello che intendo.

-Che atmosfera?-mi chiede alzando leggermente il soppraciglio.

-Ispira Edward. Si sta trattenendo, tu basta che lasci sfogare quello che sta reprimendo.-

Jasper socchiude leggermente gli occhi e con uno sguardo mi fa capire che ha capito finalmente cosa intendevo. Con loro due penso che il mio piano si possa realizzare.

-Di più Jasper...-dico incitandolo mordendogli il labbro inferiore.

Sento l'atmosfera tendersi mentre mi circonda la vita con le braccia.

-Vado via adesso. Sono sicura che troverete un modo per ritrovarmi.-mormora imbarazzata Cheryl filando via verso la finestra.

-Aspetta almeno due ore prima di sbloccare I pensieri Edward.-mormoro ben conscia del fatto che nonostante tutto mi abbia sentito. Abbiamo un buon udito noi vampiri.

-Jasper...-sibilo come una gatta.

Lo vedo sorridermi maliziosamente.

-Come stanno andando le cose?-chiedo avvinghiandomi a lui spasmodicamente.

-Direi che il tuo piano sta andando molto...ma molto bene!-mi risponde dando una breve occhiata alla casa.

-Grazie...-

Jasper si riscuote dal tepore dove era caduto insieme agli abitanti della casa e mi distanzia da lui.

-Adesso mi devi spiegare tutto.-dice con tono duro e gli occhi infiammati.

-Edward non si sarebbe mai permesso di toccarla nemmeno con un dito. Quell'idiota. Tutta colpa di quello che ha visto dalle compagne dei nostri. Serviva il tuo aiuto per smoverlo ma nello stesso tempo quello di Cheryl, non voglio che sappia dei nostri piani. Adesso è meglio che ce ne andiamo lontano. Lasciamogli un pò di privacy.-gli spiego.

-Cosa hai visto nella tua visione?-mi chiede.

-La bambina di Edward.-

Il suo sguardo rivela tutta la sorpresa che le mie parole hanno suscitato su di lui. Probabilmente pensava di tutto fuori di questo. La bambina di Edward, perfino io sono sorpresa.

È stupenda. Il viso di suo padre, I capelli boccolosi e dello stesso colore del padre ma gli occhi. Quelli sono tutti di Bella.

-Perchè l'hai vista?-

-Credo che sia la chiave per la battaglia contro I Volturi. Non so ancora cosa c'entri ma sono sicura che se non è concepita per noi si mette proprio male. È per questo che ti ho chiesto questo piccolo favore.-gli spiego- ora andiamo alla villa e stai lontano da Aro.

-Non ti preoccupare-

-Si affida ancora a te per l'addestramento della nuova armata?-gli chiedo. Non ho mai visto nessuno di loro, sono iperprotettivi nei loro confronti. Sono I nuovi pupilli di Aro.

I licantropi sono tornati e lui li userà per ucciderli tutti. Un nuovo sterminio anche se per la prima azione non si può proprio parlare di sterminio visto che comunque il loro gene è sopravvisuto.

Gli ho visti in compagnia di Bella.

Sono tanti e sono forti.

Adesso ci saranno due battaglie e tutte che hanno come nemico Aro.

Spero solo che il mio piano funzioni o noi potremmo fare una brutta fine. Quella bambina è tutto quello che abbiamo contro di lui. Aro morirà anche se non riesco ancora a vederlo.

Il futuro non è ancora nitido anche se Edward, beh...diciamo che ce la sta mettendo tutta.


CHERYL


Corro veloce. Via da lui, via dalla sua famiglia.

L'avevo rivisto dopo così tanto tempo.

Quasi non potevo credere che era li davanti a me. Emmet in tutta la sua bellezza. Era molto meglio di quanto mi ricordassi. In mezzo a loro c'era un'umana. La cosa non mi sorprendeva più di tanto.

Ora che noi vampiri potevamo circolare liberamente senza temere di essere scoperti, gli umani avevano imparato a convivere con noi.

Questo significava anche che le cantanti non avevano modo di liberarsi da quell'amore claustrofobico in cui I vampiri le rilegano e quella ragazza non faceva eccezione anche se non sentivo l'odore della paura ma forse era riuscita a controllarla come io molti anni fa avevo imparato a fare quando ero ancora un'umana.

Ero a fare una gita insieme ai miei genitori quando in una scampagnata solitaria l'avevo incontrato. La sua bellezza eterea mi aveva lasciato senza fiato ma nello stesso tempo terrorizzato.

In un attimo mi sono ritrovata reclusa, a sua totale disposizione.

Mi aveva rapita. Era riuscito a farmi credere morta. Uccisa da un orso.

Non ho avuto neanche il modo di salutare I miei genitori. La sete di sangue umano che ho provato dopo la trasformazione mi ha fatto capire che mai e poi mai mi sarei poruta ricongiungere ai miei e poi per cosa? Per rivelargli che la loro bambina era diventata un mostro? Un vampiro?

Per tre anni intermi ho sostenuto la sete. Emmet mi aveva parlato che la sua famiglia adottiva si nutriva di sangue animale e solo per una sua ribellione data anche lui dalla trasformazione inconscia che ha tradito le regole fondate da suo padre per nutrirsi di sangue animale.

Durante il periodo che ci ha visto uniti, mi ha anche spiegato cosa significassi io per lui. Nonostante tutto io non lo amavo e mai l'avrei amato.

Non gliel'ho mai detto fino a quando, un giorno non l'ho dimostrato con I fatti.

Dopo la mia trasformazione in cui sono diventata più forte di lui, mi sono vendicata fuggendo da quell'amore. Io che ero tutta la sua vita, l'ho abbandonato.

Non c'era cosa peggiore che potessi fare per lui.

Bella adesso è nella mia stessa situazione. Strappata dalla sua stessa casa per essere trapiantata qui, in un posto dove nulla per lei è famigliare.

Devo aiutarla a fuggire. Devo aiutarla in qualche modo prima che sia troppo tardi.

Per liberarmi ho dovuto rinunciare alla mia umanità e non voglio che anche lei debba subire questo sacrificio. Io posso aiutarla a mantenere la sua umanità.

Gli aiuterò, questo lo farò, l'ho promesso ad Alice ma salverò anche quella ragazza.

Fosse l'ultima cosa che faccio.

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Capitolo 25
*** Non abbiamo bisogno di loro ***


d

BELLA:

 

La situazione era totalmente assurda. Mi sentivo leggermente a disagio.

Mai avrei pensato di tornare un’altra volta qui, in questa foresta. Eppure adesso mi ritrovo a camminare tra rami e sassi insidiosi per ritrovare la strada che conduce a loro. I licantropi.

Loro ci avrebbero aiutato a spodestare Aro e tutto il suo seguito….forse.

Edward era rimasto ai margini pronto ad intervenire in qualsiasi momento se le cose non fossero andate bene ma dentro di me so per certo che è abbastanza lontano da non far sentire il suo odore al gruppo.

Improvvisamente sento un fruscio alla mia sinistra poi subito dopo alla mia destra.

Nella foresta silenziosa si levano degli ululati e dopo pochi istanti un grosso lupo si presenta proprio davanti a me con il muso alzato, bello e fiero.

-Ho bisogno del vostro aiuto…-mormoro leggermente scossa dalla situazione. Mi possono capire? Sanno quello che sto dicendo?

Un ringhio acuto mi fa sobbalzare ma il lupo davanti a me ringhia e tutto cessa.

La situazione mi preoccupa.

-Se solo potessi parlare con Jacob…-mormoro sospirando alla ricerca di qualche forza che mi sostenga.

Davanti ai miei occhi il lupo inizia a mutare in un uomo. Jacob.

Abbasso immediatamente lo sguardo quando mi accorgo che è nudo.

-Avanti…parla…-mi incita il licantropo.

-Non ti puoi mettere qualcosa addosso?-chiedo esasperata.

-No. -mi risponde semplicemente.

-Cosa sei venuta a fare qui?-

-Abbiamo bisogno del vostro aiuto…-

-Abbiamo?-

-Possiamo parlare in un altro posto con magari qualche cosa addosso?-domando.

Silenzio. Un silenzio pesante dove l’unica cosa che sento è il mio respiro.

-Andate a perlustrare la zona.-

-Seguici…-dice mentre sento un ululato protrarsi nuovamente per la foresta. Alzo istintivamente lo sguardo. Jacob è tornato alla sua forma originaria.

Vengo scortata nel campo dei Lycan dove tempo prima mi ero rifugiata per metterli in guardia e dire la loro debolezza. Solo quella che sapevo. Avevo parlato delle cantanti, omettendo ovviamente quali sentimenti provavo per Edward.

Ancora adesso mi chiedo cosa avevo pensato recandomi da loro.

I lupi una volta nel campo si ritirano nelle loro tende tranne uno che sembra volermi sorvegliare. Da una delle tendi alla fine esce Jacob, il capo dei licantropi.

Si avvicina a me in poche falcate.

-Perché sei scappata?-mi chiede in tono acido scacciando via il lupo con un gesto della mano deciso.

-Avevo finito il mio compito…il motivo per cui ero venuta fino qui alla vostra ricerca. -rispondo decisa. E ora sono venuta qui per un altro compito più importante.

-Pensavo avessi bisogno di protezione…-

-No. Sono sempre stata al sicuro in qualsiasi posto mi trovassi.-

-Noi abbiamo salvato tua madre…-sibila puntando il dito contro di me.

-Non le avrebbero torto una capello. È me che volevano…che hanno sempre voluto.-

-Chi ti voleva? Chi? -mi chiede quasi urlando.

-Edward.-

Una smorfia di disgusto si disegna sul suo volto mentre avanza verso di me facendomi indietreggiare sempre di più.  Un lampo d’ira illumina il suo sguardo.

-Il preferito di Aro?-chiede se è possibile con ancora più disgusto.

-Posso farti una domanda?-mi chiede puntando il suo sguardo dritto nel mio.

Annuisco.

-Sei stata con un vampiro…-

Non è affatto una domanda bensì un’affermazione.

-Non sono cose che ti riguardano. Sono qui per proporti un’alleanza. Voi licantropi avete l’occasione di reprimere il regno di Aro. Ci sono dei vampiri che si stanno mobilitando, si stanno unendo contro di lui e adesso abbiamo bisogno del vostro aiuto.-replico indifferente.

-Vampiri che aiutano noi licantropi? Non succederà mai…stai tradendo l’umanità tradendo noi. Te ne rendi conto?-

-Devi fidarti di me…tutto questo  deve cessare e abbiamo bisogno del vostro aiuto. Non ti sto mentendo.-gli rispondo cercando in tutti i modi di farmi ascoltare ma i suoi occhi adesso sembrano solo spenti e assenti.

-Io mi dovrei fidare di te…ma tu vai a letto con il nemico. -sibila intrappolando il mio corpo contro il fusto di un albero.

-Nemico? Loro non sono nemici. Ci vogliono aiutare. -spiego cercando di aver voce ferma e non tremolante.

-E’ questa la storiella che ti sei raccontata tutte quelle notti tra le sue braccia mentre lui continuava a mentirti?-

Violenta e impulsiva la mia mano colpisce duramente il suo volto. Sfuggo via da lui correndo indietro esattamente da dove ero venuta ma lui è più veloce. Mi ferma facendomi cadere a terra. Mi blocca i posi con le mani ed è inutile cercare di farlo spostare, come una pietra mantiene la sua posizione.

Un ringhio mi pietrifica e in un nano secondo vengo liberata. Due braccia forte e famigliari mi prendono in braccio stringendomi in modo compulsivo.

In pochi secondi mi accorgo che Edward mi sorregge mentre Jacob si rialza da terra.

Immediatamente il gruppo di licantropi si ricompone.

Sono troppi e noi siamo soli. Lui è solo. Non posso fare niente.

-Toglile le mani di dosso sporco succhiasangue se ci tieni alla vita!-urla Jacob.

Alle sue parole mi aggrappo ancora di più al collo di Edward.

-Per questa volta risparmio la tua insulsa vita cane pulcioso. Ma se provi a toccarla con le tue zampacce ancora una volta…non risponderò più delle mie azioni e i cagnacci rimarrebbero senza il loro alfa.-sibila Edward quasi ringhiando.

-Noi ti troveremo…e ti uccideremo…un’altra volta abominio.-dice Jacob tremando dalla rabbia, gli manca veramente poco alla trasformazione.

-Ti aspetterò sacco di pulci…-ribatte duramente Edward.

In un attimo mi ritrovo a sfrecciare nella foresta finchè non arriviamo dove aveva parcheggiato la sua macchina.

Appena mi lascia appoggiare i piedi stramazzo a terra in preda ad un conato di vomito.

“Dovevo tenere gli occhi chiusi”

-Lo sapevo che era una stronzata…-

La voce penetrante di Edward mi fa rinsavire e debolmente mi alzo in piedi.

-Almeno ci abbiamo provato.-

-Non abbiamo bisogno di loro…andrà tutto bene.-mormora sulla mia guancia per poi depositare un dolce bacio.

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Capitolo 26
*** Per la persona che ami ***


d

Ciao! Dietro al suggerimento di Nevia ho deciso di cambiare leggermente il capitolo, leggete e ditemi cosa ne pensate. Grazie mille per i suggerimenti che mi hai dato! un bacione vale

 

Stiamo fuggendo o almeno così credo.

Edward mi ha fatto svegliare molto presto questa mattina e con le valigie già pronte siamo andate in fretta e furia all’aeroporto.

La macchina corre veloce mentre vedo la vegetazione di Forks farsi sempre più rada. Il silenzio regna sovrano nell’abitacolo. Edward fissa la strada con lo sguardo concentrato su chissà quale pensiero. In questo momento vorrei avere io il suo potere. Qualcosa è cambiato e io non me ne sono nemmeno accorta. Cosa è successo per portare Edward a compiere questo viaggio?

 

Destinazione: ignota.

Scusa: “Non voglio che Alice sappia dove stiamo andando”

 

 

EDWARD

 

C’è qualcosa. Qualcosa che mi spinge inesorabilmente verso di lei. Qualcosa è cambiato ma non capisco ancora cosa mi stia succedendo.

Ho un bisogno irrefrenabile di stare con lei sempre e comunque. Come una calamita o un satellite ruoto costantemente verso di lei.

Osservo i suoi lineamenti distesi dal sonno mentre la sua testa lentamente cade inesorabilmente sulla mia spalla.

Forse ho esagerato.

Le ho fatto affrontare questo viaggio senza sapere neanche come andrà a finire.  

La faccio appoggiare sulle mie ginocchia mentre mi ritrovo a giocare con una ciocca dei suoi capelli così soffici e morbidi. Mi avvicino a lei per nutrirmi ancora del suo delizioso profumo ma lo sento diverso.

“Dovrei impedirle di stare a contatto con altri umani, distorcono il suo profumo non che questo non mi piace ma preferisco di gran lunga il suo.

Con la limousine saliamo nella città dopo varie ripide salite fino a raggiungere l’hotel dove ho prenotato.

Volterra è esattamente come me la ricordavo. Per fortuna siamo arrivati di notte così ho tutto il tempo di prepararmi per gli eventuali raggi di sole anche se so già che non mi servirà a molto se riesco a prevedere le sue mosse.

Marcus è qui.

È tornato alle origini.

Ha portato Dydime.

So cosa vuole fare grazie ad Alice e so come usare questa notizia a nostro favore.

La limousine finalmente si ferma. Prendo tra le mie braccia Bella che sembra più fragile che mai tra le mie braccia. la faccio stendere sul letto, di sicuro non ha dormito bene dopo tutte quelle ore che le ho fatto passare sull’aereo.

Mi stendo di fianco a lei e lentamente apre gli occhi per poi spalancarli completamente. Si alza di scatto dal letto e corre verso l’unica altra porta della stanza. Immediatamente sono accanto a lei a tenerle i capelli e la fronte.

Vomita tutto quello che aveva mangiato.

Impazzisco.

Allungo la mano per prendere lo spazzolino e glielo porgo. Dopo che si è spazzolata i denti almeno tre volte noto che si sta per riaccasciare a terra così la sollevo e delicatamente la riporto a letto.

Cerco di darle sollievo appoggiando la mia mano gelata sulla sua fronte. Al contatto si avvicina ancora di più a me. Il suo sangue fluisce velocemente. Più velocemente delle altre volte e il suo cuore pompa più sangue del necessario.

La cullo dolcemente finché il suo respiro non torna normale.

Mi alzo senza svegliarla e chiamo Carlisle.

-Edward! Dove sei? Aro ti sta cercando…-mi dice.

-Non mi interessa Carl. Bella ha vomitato cosa posso fare?-

-Prima dimmi dove sei.-

-No.-

La telefonata si interrompe. Un ringhio mi esce furioso fuori dalle labbra.

-Edward?-

La voce melodiosa della mia cantante mi fa rinsavire dai miei pensieri furiosi.

Mi volto verso di lei cercando di celare la maschera d’odio. Sembra rilassarsi quando incontra i miei occhi. Bene.

Mi siedo accanto a lei che si mette più comoda sopra di me. Per quanto io potrei essere comodo visto che sono duro come la pietra.

-Perché siamo qui?-chiede con un filo di voce.

Mi metto a giocare con una ciocca dei suoi capelli cercando le parole giuste ma soprattutto determinare se posso rivelarle tutto o meno.

-Marcus è qui.-rispondo semplicemente.

Scatta su a sedere come scottata.

-C’è anche Dydime?-chiede immediatamente. Mi ero per un attimo scordato dell’affetto che nasce naturalmente tra le cantanti. Dopotutto è stata molto vicino a loro appena è arrivata.

-Non lasciamo mai le nostre cantanti indifese…-mormoro ad un centimetro dalla sua bocca guardandola negli occhi. Arrossisce: effetto che desideravo. Amo vedere le sue guance imporporarsi.

-E noi cosa facciamo qui?-mi chiede riprendendosi dal mio sguardo.

-I cani ci hanno negato l’aiuto, ora dobbiamo giocare sporco. -spiego con mente cinica quello che ho creato nella mia testa.

-Cosa vuoi fare Edward?-mi chiede aggrappandosi alla mia camicia.

-Alice ha visto la trasformazione di Dydime in una di noi. -sputo fuori. I suoi occhi diventano più grandi alla notizia, si spalancano dalla sorpresa.

-Noi, non possiamo trasformare gli esseri umani senza il consenso di Aro e lui non ha chiesto nulla, Aro non vorrebbe. La mostrerà a fatto compiuto quando ormai sarà troppo forte per torcerle un capello. -spiego mentre Bella smette di respirare alle mie parole. Mi fermo cercando di farle riprendere fiato.

-Perché la vuole trasformare…lei non…-

-Lo ama?-

Finisco la frase per lei lasciandola interdetta ma nello stesso tempo non ribatte.

È così difficile credere che noi possiamo amare le nostre cantanti?

-Cosa ci sarebbe di diverso da quello che lega noi due?-chiedo alzandomi in piedi frustrato. Non ribatte ma percepisco il suo cuore aumentare i battiti.

-Dopo che Marcus si è innamorato di lei è cambiato. Non accetta più le regole imposte da Aro ed è per questo che dobbiamo agire adesso. Lo ricatteremo. Lui ci aiuterà e in cambio noi non avviseremo ne interferiremo in alcun modo con la trasformazione di Dydime.-

-Lei vuole?-

una semplice e unica domanda a cui non so rispondere.

-Lei lo ama. -rispondo semplicemente.

Avevo ascoltato più volte la mente di quell’umana quando la sorprendevo sognante in giardino. Lei lo amava veramente e la cosa mi stupiva ogni volta di più perché non riuscivo a capire fino a quando Bella non è entrata nella mia vita.

Il silenzio regna sovrano nella stanza.

-Non faresti di tutto per la persona che ami?-sbotto guardando la luce fioca della Luna fuori dalla finestra.

L’unico rumore che sento sono i suoi piedi appoggiarsi per terra e abbracciarmi. Il suo corpo aderisce perfetto al mio corpo. I battiti del suo cuore riempiono il mio muto ormai da anni ma che adesso sembra rivivere solo grazie a lei.

-Ti senti ancora una prigioniera?-le chiedo accarezzando il dorso della sua mano che stringe l’altra circondando la mia vita.

Il suo silenzio mi uccide e sento nascere in me la frustrazione per la sua inevitabile risposta.

-Si. -risponde sincera allentando la presa dal mio corpo. Mi sento scivolare in un baratro dove non riesco a vedere la fine. Il buio mi avvolge maligno trascinandomi sempre più giù.

-Mi sento prigioniera di tutto l’amore che provo per te…-mormora affondando il suo volto nella mia schiena.

Ed ecco la luce alla fine di quel baratro.

Mi volto velocemente e premo le sue labbra sulle mie spingendola verso il letto.

-Mi hai fatto morire…-dico ridendo per l’assurdità delle mie stesse parole.

 

Ciao ragazzi! lo so...sono stata cattivissima a farvi aspettare così tanto ma sono stata davvero super impegnata! Vi avevo avvisato che la scorsa settimana nn avrei potuto scrivere visto che ero sul set di "New Moon"...cmq il capitolo spero che vi piaccia anche se è corto ma volevo che si concentrasse solo su questo pezzo. Mi raccomando lasciatemi qualche commentino che mi fate sempre contenta =p un bacione enorme vale

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Capitolo 27
*** Decisioni ***


d

Ciao! Eccomi qui con il nuovo capitolo. Per fortuna tra una litigata e un'altra con la statistica ho trovato la giusta ispirazione per scrivere questo capitolo.

Questo capitolo lo dedico a Malia85 che sta dimostrando una vera forza d'animo. Mi appello a voi per dimostrare apertamente il vostro sostegno a questa autrice di uno strabiliante talento per chi di voi avesse letto le sue storie e per chi non l'ha ancora fatto lo invito a leggerle perchè sono bellissime.

E' stata accusata ingiustamente e pesantemente (potete leggere voi stessi nei commenti lasciati da una persona...non facciamo nomi...nella sua storia "Midnight Eclipse") per dei capitoli che ha scritto e che ha dovuto cancellare perchè chiaramente fraintesi. Ora, io credo che la creatività e la fantasia siano delle qualità da conservare sopratutto per chi ha deciso di regalare emozioni come facciamo noi. Visto che credo che sia una ingiustizia bella e buona quella che sta subendo lei in questo momento mi appello a voi...visto che per me siete fantastici.

Ora smetto di ciarlare e vi lascio al capitolo. Spero che prendiate a cuore questa faccenda quanto io lo sto facendo. Un bacione a tutti vale

 

 

Il mio amore per lei è qualcosa di selvaggio, incontrollabile. Un amore che mi divora tra le fiamme dell’Inferno e l’Inferno creato da lei era più dolce che mai.

Finalmente si era addormentata da qualche ora, guardavo i suoi lineamenti distesi dal sonno. Ora come mai prima di quel momento mi sembra una bambina accoccolata contro il mio petto. Le sposto una ciocca di capelli dal viso e lei affonda ancora di più il suo dolce musetto nell’incavo del mio collo.

-Edward…-sussurra Rosalie nella stanza per non svegliarla.

Lo sapevo. Sapevo che dovevo allontanarmi da lei ma non ci riuscivo. Mi sembrava di essere legato a lei da un elastico. Non mi sarei potuto allontanare di molto perché lei inevitabilmente mi riportava a se ma dovevo spezzare quel legame.

-Edward. -mi chiama di nuovo Rosalie. La guardo contrariato mentre Esme si avvicina dall’altra parte del letto per coprirla meglio con le coperte.

Alice entra senza far rumore nella stanza mentre io lentamente mi stacco da lei sentendo improvvisamente freddo. E’ una cosa stupida lo so ma sento già un peso opprimente a stare così distante da lei ma soprattutto per la consapevolezza di quello che sto per fare.

-Ora possiamo andare. -sussurra Emmet mettendosi il lungo mantello rosso.

Guardo ancora per un attimo il mio piccolo amore raggomitolato nelle coperte.

-Starà bene, te lo prometto. Cheryl rimarrà con lei, la sorveglierà. -mormora Alice cercando di trascinarmi lontano da quel letto. Svogliatamente la seguo. Lo devo fare.

Lo faccio per lei.

Lo faccio per noi.

Rosalie mi porge il mio mantello e nello stesso momento vedo davanti a me quattro vampiri incappucciati e vestiti di rosso.

-Sei sicura che passeremo inosservati?-chiedo ad Alice che sbuffa contrariata.

-E’ un’usanza degli umani. Lui non ci vedrà arrivare se siamo vestiti così. Ci confonderà con gli umani. -barbotta aprendo la porta.

Di fronte a noi compare Cheryl che prende il mio posto nella stanza.

-Se le succede qualcosa…-

-Ed piantala…-mi interrompe mia sorella trascinandomi per il corridoio dell’albergo. Trattengo a stento un ringhio di frustrazione.

Marcus aveva progettato tutto alla perfezione. Oggi si sarebbe tenuta una cerimonia in suo onore. Questi sciocchi umani una volta pensavano che lui li avesse liberati dai vampiri ma adesso che ci eravamo rivelati, che il mondo era nostro, avevano tenuto quella festa solo per ottenere i suoi favori.

Una volta all’anno tornava qui per essere omaggiato e riverito. Questa volta però si era portato la sua cantante con l’intento di trasformarla in una di noi.

Una volta fatto il danno Aro non avrebbe più potuto fare niente. Si trattava sempre della cantante di Marcus, la sua compagna e Marcus era un suo pari. Si sarebbe infuriato ovviamente ma non avrebbe potuto toccarla.

Quando entriamo in piazza vedo una marea di gente vestita esattamente come noi.

-Cosa vi avevo detto?-commenta Alice notando le nostre facce.

Erano in molti.

Tante prede riunite in un posto. Scacciai via immediatamente quel pensiero.

Ero li per un altro motivo.

Marcus è seduto in cima ad una scalinata su un trono di legno intarsiato. Flebili raggi di luce lo colpivano e lui risplendeva come un dio e inevitabilmente molti umani furono immediatamente attratti dalla sua bellezza.

Dydime, al contrario, sedeva sui gradini parlando con dei bambini. Tutto questo sotto l’attento sguardo di Marcus.

-Andiamo. -proruppi.

Ci avviamo con passo calmo e soprattutto umano.

Era cambiato. Lo si poteva vedere dal suo volto, dai suoi occhi. E’ questo l’effetto che sortiscono su di noi le nostre cantanti? Anche io ero cambiato in quel modo?

Effettivamente siamo disposti a tutto. Tutto pur di averle con noi, pur di renderle felici.

Sono sicuro che Aro pensasse a loro come semplici schiave, macchine procreatrici, non ha pensato affatto a quello che saremmo andati noi incontro trovandole. La mia era nascosta molto bene.

 

-La mia cantante deve ancora nascere...e farebbe meglio a non nascere mai.-

 

Alice rievoca in me questo suo ricordo e mi guarda di sottecchi. Ovviamente ora mi rimangio tutto. Non potrei più pensare alla mia vita senza Bella.

Arriviamo nonostante tutto velocemente ai piedi della scalinata così da solo inizio la mia scalata per raggiungerlo.

Sento la sua mente sorpresa nel vedermi li a Volterra e inizia  a sospettare.

-Ti ha mandato Aro?-chiede appena incrocio il suo sguardo.

Sorrido mellifluo.

-No. -rispondo semplicemente mostrando il mio sguardo da cacciatore.

Lo sento agitarsi e i suoi occhi saettano verso Dydime che tranquilla continua a giocare con i bambini del paese. E’ perfettamente conscio che io arriverei prima di lui a Dydime e questo lo turba. Lo turba molto. Un senso di potere mi avvolge completamente facendomi sogghignare.

-Sono contento di vederti Edward ma cosa ti porta qui?-

-Tu più di chiunque altro dovresti sapere che a me non sfugge niente, per non parlare di mia sorella. So che cosa hai in mente Marcus. -sussurro facendo saltare il mio sguardo da lui alla sua cantante. Si irrigidisce immediatamente.

-Cosa vuoi?-mi chiede rassegnato.

Mi avvicino ancora di più girando intorno a lui come un predatore.

-Sai, non mi piace come stanno andando le cose ultimamente. Ho cambiato idea e per questo motivo voglio cambiare questo mondo. Mi ha stufato…non so se mi spiego. -mormoro.

-Tu sei pazzo!-esclama battendo un pugno sul suo bracciolo.

Da dietro mi avvicino al suo orecchio velocemente.

-Pensaci…un mondo senza le regole di Aro. Dove tu e lei potete andare dove volete e vivere liberamente il vostro amore. Tu e lei. -mormoro. Guardo nella sua mente e noto che la sua fantasia vola libera. Proprio quello che volevo.

-Non ti piacerebbe un mondo così?-gli chiedo liberandolo dalle sue fantasie.

-L’armata di Aro non ti permetterà di avvicinarti così tanto. Morirai molto prima.-spiega per farmi desistere.

-Mi credi così stupido? È per questo che mi serve il tuo aiuto. Quando sarà tutto finito avrai la tua libertà.-

-Vuoi metterti al posto di Aro…-sibila mostrando i denti.

-No, voglio ridare il mondo agli umani.-dico deciso.

-Sei pazzo…ci uccideranno.-

-E come?-gli chiedo cercando di farlo riflettere.

-Noi possiamo vivere cibandoci di animali e poi potremmo sempre cercare di non sbandierarlo ai quattro venti come invece stai facendo tu. -dico alludendo alla festa in svolgimento in suo onore.

Lo sento riflettere. Mi nutro delle sue speranze, del suo amore e del suo odio per Aro. Gli ha portato via un figlio, lo leggo nei suoi ricordi.

-Voglio solo una risposta. Ci aiuterai?-chiedo portandomi davanti a lui.

Si alza in piedi lentamente guardando verso Dydime poi torna a guardare me con una nuova luce negli occhi.

-Non ci cercherete mai più?-chiede.

-Ci dimenticheremo di voi…-

Torna a guardare Dydime poi annuisce con la testa.

Mi rimetto il cappuccio e torno dalla mia famiglia.

-Sei stato geniale fratellone.-mi dice Emmet dandomi una pacca sulla schiena.

Adesso possiamo usare la nostra velocità. Corro più velocemente del solito perché so cosa mi aspetta questa volta a casa. Mi dirigo verso la stanza dove il mio amore sta riposando. Entro nella stanza ma è vuota.

Improvvisamente il vuoto riempie il mio essere.

Guardo in bagno, sotto il letto. Niente. Il suo profumo è ancora fresco ma è svanito. Lei è svanita.

Inizio a rompere tutto urlando.

-Ma cosa…-

Alice è entrata dentro schivando un mobiletto che avevo lanciato.

L’afferro per la gola.

-E’ COLPA TUA! SEI STATA TU A DIRMI DI FIDARMI DI LEI! LEI CON QUEL POTERE DEL CAZZO HA RAPITO BELLA!!- dico stringendo sempre di più la gola di mia sorella e sbattendola contro la parete della stanza d’albergo.

In un nano secondo interviene Emmet che ci separa.

-Non dovevamo fidarci di lei…-mormora Emmet che nello stesso tempo si sente soddisfatto per quello che è successo. Avrei dovuto dar ragione a Emmet. Non avrei mai dovuto lasciarla da sola con lei.

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Capitolo 28
*** Potrebbe essere mia ***


d

Angolino nevia la beta:

ciao ragazze! Ebbene si beto anche la nostra bravissima vale. Che ne pensate della fic? Io la torovo piena di colpi di scena, è avvincente ma dato che non voglio tediarvi ulteriormente vi saluto lasciandovi a questo splendido capitolo, mi raccomando recensitela numerose!

Vi ricordo le altre fic che seguo:

tutte quelle di jessikina Cullen

quella di ale03….”L’inizio di tutto”

di Shona….”The masquerade

di meme90…”Falling in love with you

di Eternal cullen... “Dark pleasure”(Che è così presa dai suoi esami da essersi un pò bloccata)

e quelle di honeyweasley95… “Eternity in rock” “Into the Harem” e “Inferno

Purtroppo questa autrice è stata bannata da EFP ma continua a pubblicare sul forum:

http://eternityinrock.forumcommunity.net/

 

 

NUHEL:

 

Gli altri sono pronti. Lo vedo dai loro occhi. Decisi, forti, mi seguirebbero in capo al mondo ed Aro lo sa. E’ per questo motivo che mi ha messo a capo di questo esercito. Siamo importanti. Ha un piano per noi.

Improvvisamente le porte della stanza dove ci alleniamo al combattimento viene aperta e fa il suo ingresso trionfale Jasper, il mio mentore.

-Devo parlarti. -mi dice tranquillamente.

Ci appartiamo per non avere di mezzo orecchie indiscrete.

-Ho una missione da affidarti. -incomincia a dire mentre io mi preparo a recepire tutte le informazioni per portarla a termine.

-Il bersaglio è Bella, la cantante di Edward.- dice porgendomi una foto venuta male di lei.

-Per questa operazione è richiesto il massimo tatto.-conclude Jasper.

-Me ne occupo io. -rispondo freddamente. Jasper si allontana mentre io recupero quattro dei miei compagni. I più fidati, Jasper ha chiarito che è una questione delicata e ho bisogno di persone fidate.

Il mio cellulare squilla. Numero privato. Decido di rispondere ugualmente.

-Nuhel sono Alice. Ora ascoltami molto attentamente. So che Jasper ti ha chiesto di trovare e riportare Bella. Ti renderò le cose molto più facili, ti dirò esattamente dov’è. Vai a Seattle. Si trova in una stanza del secondo piano sopra ad un bar con una luna disegnata. -mi spiega Alice velocemente.

Afferro tutti i dati e la conversazione si interrompe.

-Perché non va lei?-mormoro infastidito.

-Lei è insieme ad Edward. Se non fossero così lontani ci penserebbe direttamente lui a recuperarla. Contano su di te. – chiarisce Jasper.

 Edward che si fida di qualcuno? Non credo proprio. Vedevo il suo volto gironzolare per il castello. Assettato di pensieri per cogliere in fallo qualsiasi persona che potesse andare contro Aro. E’ per questo che la sua lontananza era gradita a molti di noi.

Saremo pure l’esercito di Aro ma questo non vuol dire che li siamo fedeli.

I miei compagni mi hanno giurato fedeltà, una mia parola e si potrebbe ritrovare con il suo culo ossuto a terra perché noi siamo più forti di qualsiasi vampiro. Noi siamo la razza evoluta.

-Uccidete chiunque vi è di ostacolo. -mormora Jasper prima di andarcene. Prima di uscire però mi blocca la strada porgendomi un mazzo di chiavi.

-Queste sono per te. Bella non si deve affaticare, ci siamo intesi?-annuisco e prendo le chiavi. Vado nel garage dove decine e decine di macchina sono parcheggiate e tirate a lucido, pronte solo per essere usate. Gli altri tre prendono le moto.

Una BMW M1 nera, che assomiglia molto di più ad una Ferrari, si illumina.

-Mia…-mormoro aprendo lo sportello. Il garage si apre e mi fa uscire.

Con la nostra guida raggiungiamo velocemente Seattle e il bar non è stato molto difficile da trovare. Senza il minimo sforzo riusciamo ad essere davanti alla porta dove si nasconde Bella.

Do un calcio alla porta e immediatamente un odore soave entra prepotentemente nelle mie narici.

“Mia”

Subito i miei compagni immobilizzano una vampira in atteggiamento aggressivo mentre io vengo inesorabilmente attratto dall’umana che si sta rannicchiando in un angolo. Il suo profumo è il più buono che abbia mai sentito e il suo cuore batte veloce. Troppo veloce facendo affluire più sangue ma c’è qualcosa che mi destabilizza. Ci sono due cuori che battono velocemente ma uno più del normale, quasi come…il mio.

Abbasso lo sguardo sulla sua esile figura e noto un leggero rigonfiamento.

-E’ incinta!-mormora un mio compagno distratto come me da quei cuori. In un attimo la vampira riesce a liberarsi e si butta fuori dalla finestra. Due di noi la seguono mentre io e John rimaniamo increduli davanti a lei con le lacrime agli occhi. E’ bellissima anche se è terrorizzata.

-Ci ha mandati Jasper su ordine di Edward. -mormoro.

Appena sente pronunciare il suo nome spalanca gli occhi e si tranquillizza leggermente. Lo capisco dal suo cuore. Un moto di gelosia mi monta dentro.

Perché questa ragazza è così attratta da lui?

“Dovrebbe essere nostra…”

Metto a tacere il vampiro dentro di me e lentamente le porgo la mano smettendo di respirare. È così buono il suo odore. Immediatamente un fiotto di veleno mi riempie la bocca.

Ora capisco perché Jasper non vuole che si affatichi. Porta in grembo il figlio di suo fratello Edward. Dentro di lei sta per nascere una vita proprio come noi.

La prendo tra le braccia seguito a ruota da un “fai attenzione” di John.

Il suo corpo è veramente caldo e premuto contro il mio mi rilassa.

Scendo lentamente per non farle venire la nausea e la porto in macchina facendola sedere comodamente sul sedile del passeggero.

-Tu aspetta gli altri…-mormoro a John che si siede sulla sua moto.

Il silenzio regna sovrano nella macchina. Non oso respirare il suo profumo, potrei cadere in tentazione e Edward mi ucciderebbe in meno di un secondo con ovviamente l’assenso di Aro.

-Come ti chiami?-

La sua voce mi fa sussultare. La guardo e mi ritrovo ad annegare nei suoi occhi cioccolatosi.

-Nuhel…-rispondo destabilizzato da quello sguardo.

-Strano nome…-commenta. Stringo forte il volante. Ho respirato.

-Tu sei la compagna di Edward…-dico più a me che a lei ma sembra di più un’affermazione per farle intendere che so chi è lei.

Lei annuisce e si tocca la pancia sorridendo.

-Sei incinta…-

Mi guarda sussultando poi i suoi tratti si distendono e si rilassa sul sedile tenendo gli occhi ben puntati su quel piccolo rigonfiamento.

 

Ragazze! vi prometto (giurin giuretto) che appena finisco gli esami vi tratto come si deve...risponderò per bene a tutte le vostre domande ma per adesso scusatemi ma ho veramente il tempo tirato! Spero che il capitolo vi piaccia visto che è sotto il punto di vista di Nuhel...volevo aggiungere il capitolo come suo visto che volevo mettervi una pulce nell'orecchio. Spero che abbiate capito a cosa mi sto riferendo...=P  Un mega bacioni a tutti voi...vi adoro...kisses

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Capitolo 29
*** Il significato di appartenenza sfugge a molti ***


PRIGIONIERA

EDWARD:


Mai come in questo momento mi sono sentito così apprensivo.

Alice guidava veloce. Peggio di me e sapevo che non era solo per la mia smania di rivedere Bella che la induceva a questa velocità. C'era qualcos'altro che teneva ben al sicuro dietro una barriera nei suoi pensieri.

-Dimmi cosa c'è che non va...-sbotto alla fine.

Sono già abbastanza in ansia per Bella in questo momento. Non ci si puà mettere anche lei con i suoi stupidi giochini mentali. Il suo volto è teso in una maschera di preoccupazione, almeno questo non riesce a celarlo.

Alice inchioda la macchina esattamente davanti al cancello della villa e più veloce della luce corre in casa. Seguo il suo esempio ma arrivato dentro vedo Rosalie, Emmet e Jasper farmi come da muro.

-Toglietevi di mezzo...-sibilo ma loro non si spostano nemmeno di un centimetro. Gli scanso grazie alla mia velocità ed entro in camera di Bella. Quello che mi si presenta davanti mi uccide, per la seconda volta.

Bella è stesa a letto con un notevolo rigonfiamento sulla pancia. Alice è seduta accanto a lei nel letto e le tiene una mano, l'altra è racchiusa nelle mani fredde di Nahuel.

-Edward...-mormora Bella sorpresa.

Mi avvento su Nahuel sbattendolo contro un muro. La parete si sgretola a causa dell'urto. Gli occhi del vampiro diventano neri e sento i suoi pensieri furiosi contro di me.

-Cosa le hai fatto eh? Bastardo!-grido contro di lui ma Emmet e Jasper mi tolgono via lasciando che mi sfugga dalla presa. Alice si fa avanti parandosi davanti a lui e mi schiaffeggia.

-Stupido! Esci fuori da questa stanza!-dice mia sorella con gli occhi neri dalla furia. Mi trascinano fuori mentre incontro gli occhi di Nahuel. Gli occhi di un amante. Ho chiesto di salvarla, di riportarla da me e invece l'ha messa incinta!

Bella mi ha tradito.

Il solo pensiero che qualcun'altro ha potuto fare di sè quel corpo, sentirla gemere sotto le carezze...mi ribolle il sangue nelle vene e l'immagine del collo spezzato di lui si fa largo nella mia mente.

-Edward sei come al solito un'idiota! Bella è incinta ma il figlio è tuo!-dice Emmet lasciando finalmente la presa.

-Quando Nahuel è andata a riprenderla era già incinta e non penso proprio che ti abbia tradito visto che ti venera anche perchè ha passato il resto del tempo con Cheryl e ti assicuro che non è un uomo. Sei stato l'unico per lei...dovresti saperlo!-mi spiega mia sorella mostrandomi attraverso la sua visione quello che ha visto Nahel quando è andata a riprenderla ma nello stesso istante vedo anche il suo sguardo. Cosa ha provato guardando quel corpicino.

La furia mi sovrasta ma ancora una volta è Emmet a fermarmi da ucciderlo.

-Ecco...appunto, lui nutre un certo...sentimento per Bella. Qualcosa di forte...-spiega mia sorella. La rabbia mi monta dentro come un demone.

Liberami. Lo faremo fuori alla vecchia maniera. Soffrirà solo per aver posato gli occhi sul nostro amore.

-Edward!!-

Il richiamo di mia sorella mi distoglie dal mio patto con il demone.

-Non ci provare nemmeno a torcergli un capello!-grida mia sorella.

Nello stesso istante la sua mente viene inondata da una visione. Qualcuno sta progettando un attacco qui alla villa contro i vampiri poi compare il suo volto.

Jacob, il capo dei licantropi.

-Cosa hanno intenzione di fare?-chiedo. Non un attimo di pace. Sembra che il mondo abbia iniziato a girare troppo velocemente e non riesco a stare dietro a tutto.

Bella incinta.

Nahuel e i suoi sentimenti nei suoi confronti.

L'attacco dei licantropi.

-Edward...-

E' un sussurro ma posso chiaramente distinguerlo come la voce di Bella.

In un attimo sono al suo capezzale in ginocchio. Lei mi guarda con occhi amorevoli e gioca con i miei capelli per poi scendere a delineare il mio profilo. Il suo profumo entra dentro di me facendomi provare le pene dell'inferno.

Il suo cuore è veloce. Troppo. Unito ad un altro ancora più forte.

Apro gli occhi confuso e guardo in direzione della sua pancia. Dentro un cuore frenetico pompa sangue.

-Mio figlio...-mormoro accarezzandole il pancione.

Guardo Nahuel che con i suoi occhi non perde nemmeno un gesto tra me e la mia Bella. Un ringhio soffuso si disperde per la stanza. Una sorta di avvertimento per l'intruso in questa camera.

Bella gli sorride e Nahuel lo ricambia. Non mi piace affatto quel sorriso.

Mi alzo in piedi e delicatamente la prendo in braccio.

Nahuel è subito davanti a me che guarda preoccupato Bella con le braccia aperte come se da un momento all'altro potessi solo lasciarla a lui.

-Come osi?-gli chiedo ringhiando. I suoi occhi si puntano immediatamente su di me. Sembra scemo. Non capisce più niente. È come rincretinito.

Li volto le spalle sondando i suoi pensieri. Tutti riguardanti la mia Bella.

Senza degnare nemmeno di uno sguardo i miei fratelli mi dirigo nella mia stanza dove nessuno potrà toccarla o guardarla.

-C'è qualcosa che non va?-mi chiede il mio angelo con le mani legate dietro il mio collo per sorreggersi.

-Niente. Non ti preoccupare.-rispondo ma so di non essere stato convincente.

-Sai, mentre tu non c'eri Nahel mi ha tenuto compagnia. È un bravo...ragazzo. È premuroso almeno quanto te.-mi spiega inconscia dei suoi pensieri.

Ovvio che sia premuroso la vede come qualcosa di suo. Qualcosa di fragile a cui non si poteva avvicinare nessuno ma quando sono tornato è dovuto ritornare al suo posto. Lui non è niente.

Se solo osa avvicinarsi ancora alla mia Bella, gli staccherò la testa a morsi.

-E' molto simpatico...-

Una fitta di gelosia mi prende allo stomaco.

E se preferisse lui a te?

Magari lui è il suo tipo. Cosa farai adesso Cullen?

La poso sul letto trattenendo un ringhio.

Bella no. Bella è mia. Soltanto mia.

Non penso che Nahuel si farebbe dei problemi pur di soffiartela.

Sondo i pensieri nella villa.

Tutti hanno capito che Bella è rimasta incinta. Incinta di me.

Anche Aro sa che è mio figlio e di questo gode.

Prevede già per lui grandi cose. Spera che prenda il mio potere e qualcosa della madre, visto che Aro non si è mai dimostrato indifferente alla capacità di Bella di essere immune ai nostri pensieri.

-Stai bene?-le chiedo sedendomi accanto a lei sul letto.

-Ora che tu sei qui con me sì.-mormora imbarazzata.

La bacio come se fosse l'ultima volta che lo faccio. La gelosia mi fa impazzire.

Lei compiaciuta si spinge ancora di più verso di me anche se il pancione ormai è più che altro un ostacolo. Sorrido e lei si stacca confusa.

Indirizzo il mio sguardo sulla sua pancia e sorrido accarezzandogliela. Alzo leggermente la maglietta per poter sfiorare con le mie dita quel rigonfiamento che contiene mio figlio.

-Lo senti?-mi chiede mormorando.

Sondo un'altra volta i pensieri concentrandomi su di lei. Si crea il vuoto intorno a me quando alla fine lo sento. Un'emozione.

-E' felice...-dico posando un bacio sul pancione.

-E' perchè sa che ci sei tu, che sei tornato.-mormora Bella attirando il mio sguardo.

-Sei più bella che mai...-le dico spostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Ed è vero. Più la guardo e più mi accorgo di come la sua pelle irradi calore ed energia.

-Ti sei calmato?-mi chiede timidamente.

Alla mia piccola non passa proprio niente inosservato. Annuisco mentre lei mi accarezza una guancia. Mi godo quell'attimo dove la sua mano sprigiona tutto il suo calore sulla mia guancia. Un calore che solo lei mi può dare.

Socchiudo gli occhi beandomi di quel momento.

-Ho temuto di non rivederti più...-

Apro di scatto gli occhi e vedo che i suoi sono lucidi dal pianto imminente.

-No...nessuno potrà mai portarti via da me. Te lo prometto.-le dico stringendola forte. Il profumo dei suoi capelli mi inonda le narici mentre lei si stringe sempre di più a me. Cheryl non la toccherà mai più. Ha già rischiato grosso. Non so cosa diamine le sia preso. Doveva aiutarci con la battaglia contro Aro, non prendersi la mia Bella. Lei, con il suo potere, ha ottenebrato il mio potere e anche quello di Alice.

Ringhio e Bella automaticamente si sposta da me.

-Non era per te...-mormoro infastidito da quell'assenza di contatto tra noi due.

-Lo so...-mormora asciugandosi le lacrime. Nello stesso istante sento il suo stomaco gorgogliare. Mi sfugge spontaneamente una fragorosa risata che riempie tutta la stanza. Lei gonfia le guance irritata.

-Cosa vuoi mangiare?-le chiedo arruffandole i capelli. Lei sembra pensarci un pò su poi mi risponde con un semplice toast.

La guardo un pò scettico.

-Oh! Ho le voglie! Prima che mi tocchi da qualche parte portami il toast! Se per colpa tua nostro figlio avrà una voglia su qualsiasi parte del corpo ti riterrò personalmente responsabile!-sbotta tenendo su le braccia per non entrare in contatto con nessuna parte del suo corpo.

-Oh Bella!-dico scoppiando nuovamente a ridere. Non posso credere che ci siano persone che credono ancora a queste cose ma come posso dirle qualcosa con quel musetto che ha in questo momento.

Continuando a ridere esco dalla mia stanza e mi dirigo in cucina dove le preparo un toast a regola d'arte.

-Sai quanto manca?-chiede mia sorella sorridendo.

Alzo le spalle, non so proprio. Carlisle è l'esperto per queste cose.

-Lo vuoi sapere?-mi stuzzica Alice. OVVIO!!

-Due giorni.-mormora. Mi prende una morsa allo stomaco.

Due giorni. Due giorni e nascerà mio figlio. Nostro figlio. Non vedo l'ora ma nello stesso momento sono preoccupato. Ho già visto umane partorire i figli dei vampiri e non è affatto facile.

Alcune sono state trasformate perchè non ce l'hanno fatta a sopravvivere alla gravidanza, altre meno importanti sono state lasciate morire, non che questo potrebbe essere il caso di Bella. Per Aro sono troppo importante e i vampiri a cui sono state sottratte le cantanti sono letteralmente impazziti tanto che abbiamo dovuto eliminare anche loro. E' anche per questo motivo che Aro in determinate situazioni ormai da anni cerca di salvarle. Per le madri la questione sulla loro salute dipende dal figlio che portano in grembo. Improvvisamente mi rendo conto che Bella non sta affrontando una normale gravidanza. La sua è speciale.

In questa villa ormai è la norma ma per lei è la prima volta in tutti i sensi.

E se dovesse succedere qualcosa? Se qualcosa andasse storto e morisse?

-Guarda nel suo futuro.-dico immediatamente. Mia sorella si concentra su Bella ma tutto quello che vedo è il buio.

-C'è qualcosa che fa interferenza con il suo futuro immediato.-mormora con lo sguardo ancora vacuo per cercare di capire che cosa succederà. Io intanto la seguo nei meandri della sua mente per non perdermi nemmeno un immagine ma tutto quello che si può vedere è il buio.

Un odore attira la mia attenzione.

-LICANTROPO!!-urlo mentre corro nella mia stanza.

Immediatamente sento le finestre venire infrante. Ringhi a profusione. Vampiri che si mettono sulla mia strada pronti per intervenire.

Io, un unico pensiero.

Bella.

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Capitolo 30
*** Diversa ***


d

Ok...manco da molto ma non sono nemmeno riuscita ad avvicinarmi al computer in questi ultimi giorni.

Oggi però mi è balenata un'ideuzza e grazie al tempo che sono riuscita a ritagliarmi ho dato vita a questo capitolo. Vorrei ricordarvi che la gravidanza di Bella discosterà notevolmente da quella descritta dalla Meyer (mi spiace ma questa è la mia personale visione...) insomma anche gli autori di FF si devono sbizzarrire dopo un pò! Spero che vi piaccia...ma penso di sì dopo che avrete letto il capitolo!

Mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate...Un bacione a tutti voi!

Siete fantastici e senza di voi questa ff nn esisterebbe! vi adoro e vi ringrazio immensamente per il tempo che date alle mie storie!

 

BELLA:

 

Non potevo crederci. Non potevo assolutamente crederci.

Il posto più sicuro nella villa si era rivelato essere quello più bersagliato.

I licantropi avevano fatto irruzione e sembravano seriamente intenzionati a fare la guerra.

-Stupidi cani!-mormoro sbirciando dalla tenda. Noi almeno avevamo un piano, un piano solido su cui basarci. Questi stupidi secondo me hanno attaccato alla cieca. Per poi cosa?

Credo che questo sia solo il preludio della guerra. È stata solo una missione per  far uscire dalla villa tutti gli abitanti umani. Mi chiedo se qui al campo sono state portate anche le altre cantati, se i loro vampiri sono ancora vivi probabilmente adesso staranno impazzendo e non ci metteranno molto per riprenderci con loro.

Edward mi aveva spiegato che i licantropi erano invisibili per le visioni di Alice ma nel caso che una persona con cui un vampiro ha uno stretto legame viene a contatto persistente con i licantropi, allora è possibile sbirciare nel futuro. Per pochissimo tempo ma è sempre meglio del buco nero che all'incontrario ci sarebbe nelle visioni.

All'inzio mi sentivo prigioniera dei vampiri...ora mi sento prigioniera dei cani.

Guardo ancora nello spiraglio della tenda ma le due guardie non si sono spostate di un millimetro.

-Non sembri contenta di essere qui.-dice Jessica. La ignoro. È chiaro che preferirei stare in tutt'altro luogo. Ero finalmente tornata da Edward.

Cheryl mi aveva portato a Port Angeles in quell'hotel per parlarmi. Pensava che  cercassi la libertà e che non volessi più stare con lui anzi, non ha mai pensato che in realtà la cosa che volevo di più fosse quella di stare con Edward.

Quanto si era sbagliata. Solo perchè lei non ha trovato la felicità insieme ad Emmet non vuol dire che io non sia felice con Edward. Ovviamente potrei essere felice se non continuassero a rapirmi per portarmi lontano da lui.

La situazione era diventata veramente scocciante.

Non un attimo. Non un attimo!

Tutti sono stati presi dalla smania di diventare il mio personale principe azzurro salvatore. Quanto sono idioti!!

Se fossi sola adesso sicuramente urlerei dalla rabbia.

Quanto avevo passato insieme ad Edward? Cinque minuti? Quattro? Tre? Due?

Se solo quella cretina di Cheryl si fosse preoccupata di darmi da mangiare, in quel momento non avrei avuto fame e non gli avrei chiesto ad Edward di farmi quel fottutissimo toast e adesso sarei potuta essere ancora con lui.

Insieme a me nella tenda c'era Jessica che se ne stava in silenzio e mi fissava. Non fissava proprio me ma la mia pancia.

-Chi è il padre?-mi chiede improvvisamente distogliendomi dai miei pensieri.

-Edward.-rispondo senza nemmeno guardarla. Voglio scappare e ci riuscirò.

Ci sono riuscita una volta e lo rifarò.

Non sapevo però cosa era successo dentro quella villa. Mi avevano rapita, o come dicono loro "salvata" proprio all'inizio.

Non sapevo come stava Edward. Avevo sentito alcuni licantropi congratularsi per aver ucciso dei vampiri. Speravo solo che non ci fosse nella lista anche Edward. Se fosse morto, gli avrei uccisi tutti. Senza lasciare vivo nessuno.

Un calcio alla pancia mi fa sussultare. In pochi giorni ero diventata veramente enorme, sedici giorni e sembravo già incinta di nove mesi.

Evidentemente per una gravidanza come la mia era del tutto normale. Effettivamente le altre cantanti sparivano solo per poche settimane poi tornavano con dei bambini. Le ho viste solo da lontano.

Io con le cantanti di Aro, Marcus e Caius stavamo sempre insieme e controllate in una maniera maniacale aggiungerei.

-Vieni con noi!-

Le guardie entrano e mi prendono per le bracci alzandomi di peso.

La luce del Sole mi colpisce negli occhi ma presto vedo davanti a me Jacob con le braccia conserte che mi guarda serio.

-Lasciateci.-dice quasi ringhiando.

Mi accascio a terra per l'improvvisa mancanza di sostegno ma Jacob mi tira su in meno di due secondi.

Non mi lascia il braccio anzi continua a stringerlo forte poi le sue labbra sono improvvisamente sulle mie.

Dopo la sorpresa gli assesto uno schiaffo sulla faccia. Smette di baciarmi ma non mi molla ne tanto meno si sposta di un centimetro.

-Che cazzo fai!?-gli urlo in faccia ma i suoi occhi si infiammano.

-Non mi importa sai...-mormora mettendo una mano sulla mia pancia. Mi allontano di scatto mettendo alcuni metri tra di noi.

-MA SEI IMPAZZITO?-

I suoi occhi si infiammano e il suo volto si irrigidisce.

-Tu sarai mia con le buone o con le cattive.-dice

-Ma chi ti conosce! Ma chi ti vuole! Non osare mai più toccarmi!-urlo in preda ad una rabbia cieca. La mia mente si ottenebra e sento come se il veleno mi stesse scorrendo nelle vene.

-Non riuscirai più a scappare via da qui. Non commetterò lo stesso errore un'altra volta.-dice serrando i pugni.

Sangue. Voglio il suo sangue. Dammi sangue.

Improvvisamente scorrere nella mia gola un liquido caldo e gustoso. Apro gil occhi di scatto e quello che vedo mi disgusta pienamente. Sono sopra a Jacob e i miei denti sono conficcati nel suo collo.

Il liquido caldo e gustoso non è altro che il suo sangue.

Sento il battito del suo cuore ed ogni rumore possibile immaginabile che ci circonda. Il cinguettio degli uccelli, lo zampettare degli insetti, gli ansiti di Jacob e un odore orribile arrivarmi dritto nel naso.

Schifata mi allontano.

Jacob rimane a terra con lo sguardo vacuo ma nello stesso tempo sorpreso.

Mi pulisco la bocca dal sangue con la lingua. Mi sento più forte e più felice.

-Che cosa sei?-dice lentamente alzandosi in pieni e tamponando la ferita fatta dai miei denti poco prima.

Appena vedo il morso realizzo quello che ho appena fatto. Ho attaccato come un vampiro.

Mi sono nutrita come farebbe un vampiro.

Il mio cuore inizia a battere più forte poi mi scappa da ridere. Una risata che riempie tutta la foresta dove i cani ci hanno portate.

-Dovresti lavarti…-mormoro ma sembra di più un ringhio.

Sento le pupille dilatarsi e quella strana energia scorrere nuovamente nelle mie vene. Potere allo stato puro.

È una sensazione inebriante, strana e del tutto inaspettata ma mai in vita mia mi sono sentita in questo modo.

Forse è il bambino.

Sfioro con le dita il pancione. Potrebbe essere lui la causa di questo cambiamento nel mio corpo. Dopotutto è figlio di Edward.

Jacob è ancora fisso davanti a me che mi guarda con gli occhi di fuori.

Lo guardo sorridendogli malignamente.

-Hai paura?-

 

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Capitolo 31
*** E' una Cullen ***


d

Dedicato a Remember...XD

EDWARD:

Non ero affatto preoccupato, anzi, mi stavo divertendo molto.
Vedere i loro occhi così spaventati mi rendeva potente in un certo senso.
Erano tutti messi in cerchio e stavano tremando guardando disperatamente verso gli alberi da cui proveniva la minaccia.
-Allora? Vuoi darci una mano sì o no?-
Guardo verso il cane e noto con piacere che le ferite sul suo collo non si sono ancora del tutto marginate. Bel lavoro Bella.
Un altro urlo squarcia quel silenzio che era calato su di loro per la paura. Tenevano gli esseri umani in cerchio racchiusi da una cerchia di licantropi. Mi veniva da ridere, alcuni avevano eseguito la trasformazione, diciamo i più giovani. Jacob aveva detto chiaramente di non toccarla e di questo in un certo senso gliene ero grato anche se avrei puntato tutto su Bella in un potenziale scontro tra le nostre due speci.
Vedo spuntare Bella che prende con se un cane e lo trascina via per poi ributtarlo dopo pochi secondi. Veloce la piccola. Si vede che non li vuole dissanguare, è rimasto qualcosa di umano nonostante le apparenze.
-Come mai non l'avete già fermata? Pensavo che vi riteneste superiori a dei vampiri.-gli dico alzando leggermente un sopracciglio. Mi voglio godere il momento finchè posso. Questo patto forzato da Esme non mi piace affatto. Collaborare con i licantropi dopo che hanno agito senza consultarci.
Sono nient'altro che cani ma Esme dice che abbiamo bisogno di loro e in fin dei conti è lei la mamma.
-E' diversa...è diversa dai vampiri che conosciamo.-mormora quasi non volesse farsi sentire dagli altri.
Mi trattengo dal ridere qua sono l'unico al sicuro.
-Dai Ed! Mi sto annoiando e qui c'è una puzza mostruosa...-si lamenta Emmet tenendosi il naso tappato con due dita.
-Concordo pienamente...-
Mi volto e quello che vedo mi lascia del tutto senza fiato.
Bella è accovacciata, le mani ben impiantate nella terra e i suoi movimenti sembrano come quelli di un felino. La camicia bianca da notte è leggermente sporca di terra e qualche goccia di sangue delle sue vittime. I capelli sono  arruffati in un modo però che la rende sexy, morbidi boccoli le ricadono scompostametne sulle spalle e i suoi occhi sono neri come la pece con qualche striatura di rosso, segno che si è ben nutrita.
Qualcosa è cambiato in lei. Sembra aver subito la trasformazione in vampiro. Le sue curve si sono accentuate per renderla desiderabile a chiunque, proprio come succederebbe se diventasse un vampiro come me.
Sono assolutamente affascinato da lei.
-Wow...-commenta semplicemente mio fratello.
Le porgo la mano e lei in un attimo è davanti a me che preme le sue labbra contro le mie. Le sue labbra sanno ancora di sangue. La stringo forte a me. Anche se sembra una di noi il suo cuore batte ancora furioso e il suo corpo scotta contro il mio.
-Bentornata a casa...-le soffio sulle labbra. Mi sorride complice.
-Ora torniamo a casa.-
Emmet sorride come un ebete ma presto gli rovino il buon umore.
-Occupati tu dei dettagli. Ora sono occupato.-mormoro mentre sento mio fratello disperarsi e chiedermi di restare.
Guardandoci negli occhi io e Bella ci dirigiamo verso la macchina parcheggiata ai limiti del bosco.
-Quanto sei veloce?-le chiedo. Il passo umano incominciava a stufarmi.
-Mettimi alla prova...-risponde con voce roca.
Se questa era la Bella in versione vampiro, l'avrei trasformata subito. Emanava un'aurea che semplicemente gridava sesso. Era terribilmente frustrante che fosse in quel momento fosse incinta ma se Alice aveva ragione sarebbe durato solo un altro giorno. Mi chiedo solo cosa succederà dopo il parto.
Bella inizia a correre velocemente. La supero e arrivo alla macchina ma con mia grande sorpresa lei è già li che mi aspetta con un sorriso a 32 denti stampato in faccia.
-Battuto...-dice vittoriosa. Rimango semplicemente senza parole.
Si avvicina con passo felino e mi fa appoggiare la schiena contro la portiera della macchina.
-Ti desidero così tanto...-mormora al mio orecchio mentre la sua mano inizia a scivolare giù fino al cavallo dei pantaloni. Sorride sentendo il rigonfiamento causato da lei. Mi si struscia addosso mentre la mia mente viene invasa dai suoi ansiti, in men che non si dica libera la mia eccitazione.
Il cellulare squilla e con un gesto automatico lo prendo e rispondo con il risultato di ottenere una profonda indignazione della mia compagna.
-EDWARD ANTHONY MASEN CULLEN!! NON CI PROVARE NEMMENO!! LI DENTRO C'E' MIA NIPOTE, CHIARO? ORA RIPORTA IL TUO CULO QUI INSIEME A QUELLO DELLA NINFOMANE BELLA! CAPITO?-
Le urla di Alice si sentono chiaramente e Bella ridacchia delle sue parole mentre velocemente cerco di rimettermi a posto. Essere al telefono con mia sorella fa di certo passare qualsiasi desiderio. Sempre però che non torni a guardare Bella, in tal caso...
Le apro la portiera mentre Bella con sguardo birichino mi guarda e appositamente divarica le gambe più del necessario.

Buono Edward...buono...rilassati...respira...
NO!! NON RESPIRARE!!

Troppo tardi. L'odore di Bella mi entra prepotentemente nelle narici facendomi perdere il controllo per alcuni secondi. Black ou totale.
Il suo odore viene notevolmente amplificato sia dalla sua eccitazione sia dalla gravidanza. Poi un pensiero si fa largo prepotentemente nella mia testa.
-Ha detto mia nipote....-mormoro. Bella mi guarda confusa.
-E' una bambina!-esclamo felice mentre Bella sembra riscuotersi dal suo stato per tornare ad essere la mia dolce Bella.
Sorride felice e si accarezza la pancia.
-Bisogna trovarle un nome adatto...è una Cullen!-dico fiero. Una bambina. La mia bambina. Mia figlia. Improvvisamente mi sento al settimo cielo, lo potrei toccare con un solo dito.
-Renesmee...-la sento sussurrare.
-Che nome è?-
-E' l'unione di quello di mia mamma più quello della mamma di Rosalie. È una donna così gentile e...materna.-
Il mio cervello collega due secondi dopo alle sue parole.
-E' anche mia mamma, sai?-le chiedo ironico. Lei alza lo sguardo su di me e i suoi occhi diventano più grandi dalla sorpresa.
-Esme è tua mamma?-chiede incredula. Annuisco divertito mentre il suo sorriso si allarga ancora di più.
-Allora è più che perfetto...Renesmee-dice abbracciandomi. La cullo dolcemente tra le mie braccia respirando il profumo dei suoi capelli.
-Renesmee.-ripeto.

 

Allora...spero sinceramente che vi piaccia! Ho in mente questa scena da ieri e finalmente sono riuscia a scriverla. So che il capitolo è corto ma volevo puntare l'attenzione prima su questo cambiamento di Bella (va beh...poi alla fine sembra che ritorna in se...cmq mi piaceva vederla come una predatrice per una volta.) e poi finalmente sul piccolo frugoletto che è nella sua pancia. Strano modo per sapere che il loro bambino è una femminuccia, no? AHAHAH mi sono proprio divertita a scrivere questo capitolo! cmq spero di sentirvi presto attraverso i commenti e su msn! un bacione enorme vale

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Capitolo 32
*** Renesmee ***


PRIGIONIERA

Ciao! Allora vi lascio leggere tranquillamente il capitolo senza annoiarvi più di tanto con i miei sproloqui pomeridiani. Però vi avverto che dovete leggere la parte dove di solito vi ringrazio perchè ho messo alcune spiegazioni riguardo la piega che sta prendendo la storia. Se volete avere un'idea più precisa per i prossimi capitoli e spigazione per questo vi prego di leggerla.



NAHUEL:


Ero devastato. Non mi ero mai sentito così prima d'oro. Quella piccola e insignificante umana mi aveva completamente soggiogato con quegli occhi. Era riprovevole per uno come me provare certi sentimenti per un'umana.

Io e la mia specie siamo nettamente superiori sia ai vampiri che agli umani. Perchè provo questi stupidi sentimenti per lei. Lei che è così...così umana, così maldestra eppure c'era come un filo che mi legava a lei. Un filo invisibile che non riuscivo a spezzare in nessun modo.

Ero consapevole che Bella era legata ad Edward e io non potevo avere nessuna speranza con lei. Lei era totalmente incondizionatamente innamorata di lui e questo non avrei mai potuto cambiarlo.

Lui era dopotutto Edward Cullen e questo non giocava certo a mio favore.

Sapevamo tutti che lei era la sua cantante e per questo ero convinto che non potevo avere nessuna possibilità con lei ma era qualcosa che non riuscivo a spiegarmi perchè non era amore o almeno non credo che sia amore quello che provo per lei. Sento possesso, smania di averla, di possederla dalla prima volta che l'ho vista. Da quando i suoi occhioni nocciola mi hanno guardato spaventati ho sentito una morsa allo stomaco che non avevo mai provato prima.

Nessuna ragazza mi aveva mai fatto questo effetto.

Un ringhio spontaneo esce fuori dalle mie labbra al pensiero del suo profumo.

-Qualche problema Nahuel?-

Mi volto verso Jasper che con tono autoritario mi ridesta dai miei pensieri. Probabilmente deve aver captato il mio umore.

-Nessuno. Va tutto bene.-dico tornando al mio plotone. Il figlio di uno degli anziani è entrato a far parte dell'esercito. Jasper ha dato il via ad una spedizione per ritrovare Cheryl dopo quello che ha fatto rapendo Bella. Trovo un inutile dispendio di energia impiegare i miei uomini per questo. Lei non corre più nessun pericolo e sopratutto con la minaccia dei licantropi alle porte dovrei averli tutti qua a mia disposizione.

Sono riusciti ad entrare i licantropi. Ne abbiamo uccisi solo quattro ma loro sono riusciti a portare via tutti gli esseri umani o almeno quelli che sono rimasti vivi dopo il nostro contrattacco.

Aro ha portato le cantanti più importanti in un luogo sicuro lontane dai possibili futuri attacchi di quel gruppo di cani.

Ora Bella è l'unica in questa grande villa, il suo stato non le poteva concedere un lungo viaggio sotto stress. Il cuore di Bella insieme al cuore che batte dentro la sua pancia sono gli unici rumori che ora provengono dalle camere. Ai bisbigli degli altri vampiri ormai ci sono abituato e non mi infastidiscono più di tanto ma il cuore di Bella è come una dolce melodia continua che non smette. Percepisco ogni battito el suo cuore e ogni suo cambiamento. I momenti in cui quei battiti aumentano per me sono i più terribili perchè capisco che Edward le è vicino o la sta baciando.

I sentimenti dei vampiri sono troppo intensi per il mio corpo mezzo-umano. Mi accascio a terra con il respiro pesante.

-Non serve che ti ripeti che devi stare al tuo posto, vero?-

Il bisbiglio di Jasper arriva chiaro alle mie orecchie. Odio questo controllo ossessivo che questi esseri vogliono avere su di noi.

Il chiaro riferimento ai sentimenti che sto provando in questo momento mi fa arrabbiare ancora di più, come se lui potesse capire, come se lui potesse solo comprendere quello che sto passando in questo momento.

I miei compagni ora sono in fermento. Li sento. Non sanno che fare.

Ora capisco realmente il mio ruolo di guida all'interno di questo gruppo. Mi vedono veramente come il loro leader.

Il piede di Jasper mi schiaccia ancora di più a terra.

-Come se questo potrebbe fermarmi...-mormoro mentre sento il suo piede schiacciarmi di più con l'intento di farmi veramente male.

La porta si spalanca e Rosalie, la compagna di Emmet, fa capolino nella sala.

-Che cosa stai facendo?-chiede guardando prima me poi Jasper.

-Perchè sei qui?-chiede il mio aguzzino lasciando perdere la domanda.

-Dovresti venire. Edward non si fida di molti e tu lo sai...-dice Rosalie accennando con un cenno a seguirla per il corridoio dietro di lei.

-Perchè? Cosa sta succedendo?-ribatte Jasper.

Rosalie guarda ancora me come se non ci tenesse a farmi sapere qualcosa.

-Per Bella...-mormoro ma ancora una volta non serve a niente, io sento e molto bene rispetto agli altri. Un udito sviluppato come quello di un vampiro.

Sento il peso di Jasper venire meno e in un attimo sia lui che Rosalie scompaiono dalla mia vista.

Allora è arrivato il momento.

Mankiw è immediatamente vicino a me mentre mi rialzo. Entrambi guardiamo verso il corridoio scuro dove Rosalie e Jasper sono spariti.

Lentamente come un sonnambulo seguo la scia lasciata da loro.

Secondo dopo secondo inizio a sentire un odore ferroso che mi fa bruciare intensamente la gola. Sangue.

Il sangue di Bella.

I vampiri nella villa sono in subbuglio. Arrivo davanti alla porta della camera di Bella, non c'è nessuna guardia però, l'odore di sangue è più intenso e la mia mente si indebolisce a quell'odore. Impazzisco lentamente sprofondando nel delirio per la smania di averla. I suoni vengono ovattati nella mia mente e quasi non percepisco nessun rumore.

Qualcosa dentro mi sta divorando l'anima.

Apro di scatto la porta, quello che vedo mi lascia del tutto senza fiato.

Bella è seduta sul letto e sta gridando dal dolore. Carlisle, il dottore degli umani, è chianato su di lei. La sta aiutando a partorire.

C'è tropo sangue. Troppo.

Alice e Jasper mi atterrano con un balzo. Cerco di divincolarmi dalla presa ma è tutto inutile, le loro unghie si conficcano nella mia pelle facendomi sanguinare.

L'odore del mio sangue si mischia a quello di Bella.

I rumori ancora vengono ovattati mentre sento Rosalie urlare di buttarmi fuori. Ho solo uno squarcio di Edward.

-Sei morto...-

riesco a riconoscere la sua voce tra questi suoni indistinti poi improvvisamente silenzio. Sento anche la presa su di me allentarsi leggermente e un pianto squarciare i miei pensieri. Solo nella mia testa perchè qui nessuno sta piangendo. Carlisle si alza con in braccio un bambino che mi fissa con occhi curiosi, il pianto nella mia testa smette di colpo.

Edward prende il bambino tra le braccia mentre Bella si accascia sul cuscino con il volto imperlato di sudore.

La guardo e tutti quei sentimenti sono scomparsi. Un improvviso vuoto si impossessa di me.

-Bella...-mormoro riattirando l'attenzione degli altri su di me.

Edward mi guarda furente mentre Jasper mi guarda curioso aggrottando le sopracciglia come se volesse scrutarmi più a fondo.

-Ma...cosa...-mormora Jazz strabuzzando gli occhi.

-Buttatelo fuori di qui. A lui ci penseremo dopo.-sghignazza Edward mentre con la forza vengo trasportato fuori dalla stanza.

Come un pazzo continuo a ripetere il suo nome.

"Renesmee"

Questo pensiero però non è mio. Qualcun'altro mi ha indotto a pensare questo...questo nome?




E....RIECCOMI!!

Vi sono macata?? dai...dite la verità. Lo so mi sono fatta attendere molto questa volta e spero seriamente di non avervi deluso con questo capitolo ma volevo concentrarlo solo su Nahuel anche perchè non mi sento pronta a scrivere sotto il punto di vista di Bella il momento del parto. Potrete mai perdonarmi? =P

Cosa ne dite di questo capitolo? Vi è piaciuto? Spero di essere riuscita a scrivere bene i sentimenti che prova Nahuel nel corso del capitolo.

Incrocio le dita!

Adesso vi spiego la mia idea...così magari se c'è qualcosa che non avete capito (mea culpa) con questo piccolo intermezzo vi aiuto.

Allora...pronti?

La mia idea è che per Nahuel succeda qualcosa tipo quella che succede a Jacob, anzi...è praticamente uguale. Perchè io interpreto la cotta che ha Jacob per Bella prima della nascita di Renesmee come una specie di segnale per il suo imprinting visto che praticamente lei detiene la metà del dna di Renesmee...insomma...io la vedo così.

Per Nahuel diciamo che è un pochino diverso perchè lui è vissuto sempre in quella casa insieme a Bella ma solo quando ha sentito il cuore di Renesmee battere dentro la pancia di Bella è scattato qualcosa in lui che li fa provare questi sentimenti che come lui dice...sono troppo forti per il suo corpo mezzo-umano. Mi piace mettere un triangolo anche con Renesmee visto che io odio Jacob. Lo so che nel libro della Meyer molti dicono che si "riscatta" ma io...insomma...non ci riesco proprio.

Tornando a Nahuel, dopo che nasce Renesmee (lui non sa ancora che è una bambina) non prova più attrazzione per Bella, proprio come era successo a Jacob con Bella, quando aveva visto per la prima volta Renesmee,ma tutti i suoi sentimenti vengono deviati.

La cosa carina che ho voluto aggiungere è che Nauhel sente i pensieri di Renesmee. Prima sente solo il pianto e poi il nome suggerito della bambina...beh...è stata proprio lei a suggerirglielo perchè l'ha sentito dalla madre quando era nella pancia. Visto che ho dotato Nauhel di un udito superiore perfino dell'udito dei vampiri mi è venuta in mente l'idea che visto i sentimenti che prova per Renesmee sono così forti riesce a sentire i suoi pensieri (proprio come Edward vorrebbe fare con Bella...)...beh...ditemi cosa ne pensate di questa mia idea.

Ho letto alcune storie tra cui quella della bravissima Malia85 che mostra Renesmee con Nauhel e devo dire che io la preferisco come coppia visto che sono simili. I cani, in questo caso, proprio non mi piacciono.

Spero di avervi reso le idee più chiare dopo questa spiegazione.

Mi raccomando lasciatemi un commentino!

Bacioni vale



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Capitolo 33
*** Renesmee - Edward POV ***


PRIGIONIERA

CIAOOOOOOO!!

Allora? Piaciuta la sorpresa? Ho aggiornato per due giorni di fila. Ho visto che mancano ancora alcuni lettori visto che di solito i lettori sono tipo 1280 ma ho deciso di farvi questo regalino ugualmente anche perchè ho pensato che alcuni di voi saranno in vacanza...(beati loro!) quindi per chi è ancora a casa...ecco il capitolo precedente solo visto dalla parte di Edward. Devo ammettere che è stato molto difficile e spero di aver fatto lo stesso un buon lavoro.

Per quanto riguarda i commenti...ho visto che alcuni di voi nn hanno seguito il mio consiglio e non hanno letto la spiegazione che ho messo infondo al precedente capitolo.

Allora...ripeto:

1-Quando è nata Renesmee...Nauhel ha perso ogni interesse nei confronti di Bella e questo cambiamento l'ha percepito Jasper grazie al suo potere.

2-E' stata proprio Renesmee a introdurre nella mente di Nauhel il suo nome perchè ho dotato il ragazzo di uno straordinario udito ma nel caso di Renesmee riesce perfino ad ascoltare i suoi pensieri. (proprio come vorrebbe Edward fare con Bella..=P mi sembrava una bella idea).


Capito adesso?

Cmq per eventuali domande più approfondite...nn so quello che vi passa per la testa XD insomma...contattatemi pure all'indirizzo email che ho creato apposta per voi:

Purelove89@hotmail.it


Grazie mille per i commenti che avete lasciato!

A volte mi sento in colpa perchè non vi rispondo mai personalmente ma poi dentro di me penso che voi preferite leggere il prossimo capitolo velocemente piuttosto che sentirmi blamblanare per mezz'ora....(lo stai facendo adesso vale!!XD)...ok ok...

Cmq se volete veramente parlarmi usate pure quel contatto...li almeno siete sicuri di beccarmi!! XD

ora vi lascio al nostro Eddy alle prese con il parto di Bella!

Bacioni



PASSION NEVER DIES


EDWARD:


Mi sentivo un animale in gabbia. Alice aveva avvisato tempestivamente Carlisle che era subito accorso nella stanza.

Vedere Bella, la mia piccola Bella, che stava male ansimante su quel letto mi faceva impazzire.

Solo dopo diversi minuti mi accorgo che anche Rosalie era accorsa.

-Chiama Jazz! Bisogna proteggere Bella!-dice mia sorella in preda all'ansia mentre Rosalie la guarda chinando leggermente la testa da un lato.

-Proteggerla?-chiede di rimando.

-Fai quello che ti dice Rose...-mormora Emmet spingendola fuori dalla stanza.

I miei occhi sono impiantati sul corpicino di Bella. Alice si sta lasciando stritolare la mano sinistra mentre nella destra Bella stringe convulsamente la mia mano. Mi si dilania il petto.

-AAAAA..-

Le urla di Bella mi fanno raggelare il sange.

Carlisle è chianto sotto l'asciugamano che è stato messo sulle gambe di Bella.

-Forza Bella...ora è arrivato il momento di spingere.-dice frettolosamente Carlisle. Mi prende l'ansia. Continua a guidarla dandole istruzioni su quando respirare, come respirare e quando spingere.

Il suo volto si imperla di sudore e diventa rosso dallo sforzo.

La presa di Bella sulla mia mano aumenta. Se fossi un umano probabilmente adesso l'avrebbe stritolata.

Sento odore di sangue e immediatamente percepisco i pensieri rumorosi e fissi degli altri vampiri su questa stanza. Temo per il mio amore. Tempo anche perchè Jasper, il miglior combattente tra di noi, non è ancora arrivato.

Alice è in preda a visioni continue a cui non riesco a starle dietro.

La porta si apre di scatto ma compaiono Rosalie e Jazz. Sento immediatamente il potere di Jasper fluire verso Bella, non so quanto possa fare in questo momento. Poi un altro cuore batte insieme a quelli di Bella e di mia figlia.

Dietro Jasper arriva correndo Nauhel. Alice in un attimo si divincola dalla presa di Bella e si avventa insieme a Jasper sullo schifoso mezzosangue.

-Un'altra spinta...forza Bella!-la incita mio padre.

Sento l'odore di sangue provenire da Nauhel e sogghigno. Maledetto.

-PORTATELO FUORI!!-ringhia Rosalie che aveva preso il posto di Alice accanto a Bella. Guarda con occhi pieni di rabbia il nuovo arrivato e non posso fare a meno di gongolare ma come al solito la mia mente lavora su più fronti.

Se da un lato sono in tremenda ansia per la mia piccola Bella dall'altra parte vorrei solo staccare la testa a Nauhel.

-Sei morto...-dico guardando nei suoi occhi così umani. Lui ha gli occhi fuori dalle orbite ma non dalla mia minaccia piuttosto è così da quando è arrivato qui. I suoi pensieri in questo momento sono insondabili visto che sto controllando che tutti i vampiri presenti nella villa tengano il loro posto.

Aro sicuramente mi starà aiutando con delle guardie ma questo non posso controllarlo visto che non riesco a trovarlo.

-Vedo la testa! Spingi Bella...spingi!-

Il mio cuore si ferma mentre con un'ultima spinta Bella da alla luce la nostra bambina. Carlisle viene aiutato da Rosalie che lascia il capezzale di Bella immediatamente dopo la nascita ma capisco che è più amore per quella creatura che desiderio per il suo sangue.

Finalmente il cuore di Renesmee giunge alle mie orecchie limpido, non più ovattato dai liquidi che lo avvolgevano nella pancia di Bella.

Asciugo il sudore dalla fronte di Bella e le do un bacio a fior di labbra. Carlisle finisce il suo lavoro su di lei mentre Rosalie inizia a pulirla di tutto punto.

Rosalie poi arriva vicino a noi con in braccio la bambina che ci guarda con occhi curiosi. Sono sconvolto da quanto sembra riconoscerci.

Allunga una manina verso di me e nella mia testa vedo il nero ma la mia voce ovattata insieme a quella di Bella.

-Ci ha riconosciuti...-mormoro. Se fossi umano, probabilmente ora piangerei.

Bella si sdraia sul letto cercando di calmare il suo cuore che pompa velocemente nel suo petto.

Noto che anche Renesmee è interessata alla scenetta tra i miei fratelli e Nauhel. I suoi occhi mostrano tutto l'interesse che potrebbe avere solo con qualche anno in più, sembra capire.

-Bella...-mormora il mezzosangue guardando verso il mio amore. Un moto di gelosia e rabbia cresce dentro di me facendomi ringhiare sommessamente.

"Che cosa gli sta succedendo?"

La domanda interiore di Jasper riguardo a Nauhel non mi lascia indifferente. Jazz è seriamente preoccupato. Ha notato un cambiamento troppo drastico in meno di un secondo e questa volta lui non c'entra niente. Non è intervenuto.

-Buttatelo fuori di qui. A lui ci penseremo dopo.-dico mentre i miei fratelli lo sollevano di peso per poi sparire dietro la porta.

Non intendo rovinarmi il momento a causa di quello schiavo.

-Renesmee...Renesmee...Renesmee...Renesmee...Renesmee...-

Come un pazzo il mezzosangue continua a ripetere il nome di mia figlia mentre la piccola sorride tra le mie braccia.

Riporto l'attenzione su Bella che con le mani tese mi chiede di darle la bambina. Le sorrido mentre appoggio il frugoletto sul suo petto poi in un istante capisco cosa vuole fare la bambina. Mi metto immediatamente sulla destra di Bella e faccio mordere il mio dito alla bambina.

La piccola stava già mirando alla vena di Bella. Con i suo dentini...aspetta...dentini?

-E' normale per loro Edward...-mormora mio padre calmandomi. Dopotutto non sono mai stato a lungo vicino a uno di loro. Assistevo Carlisle in rare occasioni. Nulla di più e non mi sono mai interessato del nascituro.

Renesmee che ha gli occhi di sua madre mi guarda con lo sguardo illuminato mentre beve il mio sangue. Ha i denti di un vampiro.

-Ha un potere Carlisle...-mormoro mentre Bella inizia a baciarle le guanciotte.

Mio padre si avvicina immediatamente interessato.

-Che tipo di potere?-

La risata della bambina riempie tutta la stanza attirando questa volta anche l'attenzione di Rosalie ed Emmet.

-Voleva mostrami qualcosa immagino. Ho sentito la mia voce quando era nella pancia.-gli spiego.

-Te l'avevo detto al telefono dal trattenerti dal fare qualsiasi cosa con Bella...-

mi volto verso la porta e vedo Alice sorridente che si fionda insieme a Bella sul letto per iniziare una specie di cantilena che fa ridere la bambina.

-Chi è la più bella bambina del mondo? Ma sei tu! Ma sei tu!Chi è la più bella bambina del mondo? Ma sei tu! Ma sei tu!-continua a ripetere Alice mentre Renesmee sorride e batte le mani.

-Bisogna cambiare le coperte Edward...-mormora Rosalie avvicinandosi.

Prendo in braccio Bella e automaticamente la piccola. Ora due paia di occhi mi guardano con lo sguardo pieno d'amore incondizionato.

Questi sentimenti mi travolgono come un'onda.

Sorrido ed entrambi i loro cuori iniziano a correre più velocemente. Mi scappa una risata che contagia anche Bella che ha intuito il perchè.

-Credo che Bella dovrebbe farsi un bagno.-dice Alice prendendo la piccola tra le sue braccia.

-Alice...dai...ancora un pò.-

-Prima il bagno...avrai tutta l'eternità per spupazzartela.-trilla Alice mentre guardo nella sua mente una visione su Bella. Una Bella uguale a noi. Quella visione mi fa mozzare il respiro.

-Ci metteremo poco...prometto ma adesso sei ancora una tentazione troppo forte per stare in questa casa così.-le spiego portandola verso il bagno adiacente.

-Anche per te?-mi chiede alzando un sopracciglio.

-No. Non potrei mai fare del male a mia moglie...-dopo aver detto quelle parole la guardo di sottecchi. Il suo cuore prima si era fermato e ora pompa furiosamente.

-Calmati Bells...-le dico accarezzandole una guancia.

La spoglio lentamente mentre sento i brividi di piacere che le sto causando a causa del mio tocco gelato.

"Calmati Ed! Maledizione!"

apro l'acqua calda della vasca inserendo il bagnoschiuma che immediatamente fa la schiuma che a Bella piace tanto.

La poso delicatamente nell'acqua, sperando di aver azzeccato la temperatura e poi inizio a spogliarmi anche io.

-Che...che cosa fai?-mi chiede imbarazzata il mio angelo.

-Faccio il bagno insieme a te, no?-le dico sfoderando il mio sorriso sghembo.

Sento il suo cuore battere furioso ma mi trattengo dal ridere. Lei distoglie lo sguardo dal mio corpo arrosendo e trovando improvvisamente più interessante una bolla di sapone vicino alla sua mano.

La faccio spostare un pò e mi siedo dietro di lei. Lascio che il suo corpo bollente entri in contatto con il mio gelato. La sensazione è unica. Prendo una spugna versando un pò del contenuto della botticina di bagnoschiuma e inizio a lavare dolcemente la sua schiena mentre con la mano sinistra libera le faccio un massaggio al collo che sembra molto gradire.

-E' bellissima...-mormoro ripensango alla piccola Renesmee.

-Ha preso dal padre...-mugugna Bella.

La faccio stendere nuovamente su di me per lavarla davanti. Un fiotto di veleno inonda la mia bocca appena con la spugna passo sul suo petto. Il mio migliore amico inizia a farsi sentire.

"Maledetto"

Bella sussulta quasi impercettibilmente ma non dice niente.

"Calmati Edward...ha appena dato alla luce tua figlia cazzo!!"

Lentamente abbandona la testa sulla mia spalla e mi bacia il mento cosa che non fa altro che aumentare la mia eccitazione. Questo bagno è stato decisamente un errore.

"Puoi farla diventare come te..." mormora il mio subconscio considerando che il mio desiderio che sto reprimendo da mesi è quello di farla diventare immortale come me. Non potrei pensare la mia vita senza di lei.

-Ora posso tornare da Renesmee?-mi chiede implorante.

Annuisco e la aiuto ad alzarsi. L'avvolgo velocemente in un asciugamano grande prima che si possa prendere qualsiasi malanno.

Mi posa un bacio leggero sulle labbra e poi esce dal bagno.

Guardo la porta e guardo il mio amico che si è risvegliato. Guardo ancora la porta e guardo il mio amico.

Sbuffando entro nella doccia e apro il getto gelato d'acqua.

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Capitolo 34
*** Il mio Paradiso ***


PRIGIONIERA

 CIAO!!

Allora questo è un capitolo di transizione e spero che vi piaccia visto che rappresenterà una scena secondo me molto dolce e carina ma come al solito mi rimetto al vostro giudizio. Oggi diciamo che vi sto viziando un pò...ho aggiornato sia questa storia che "The real me"...ma quanto sono brava? XD Cmq vorrei ringraziarvi enormemente per tutto l'appoggio che mi date in ogni capitolo! lo apprezzo veramente tanto...adesso smette di ciarlare e vi lascio al capitolo...

Un bacione vale

BELLA:


Era passata soltanto una settimana ma il suo corpo aveva mutato in una maniera sorprendente. Ogni giorno...per non dire ogni minuto della sua vita aveva degli effetti straordinari sul suo corpo.

Di certo non era una bambina come le altre.

Ormai sembrava avere sei anni e con mia grande sorpresa parlava già. E quanto parlava! Mi ero appuntata di non lasciarla troppo con zia Alice.

La guardavo giocare con Edward in giardino normalmente. Io ero seduta sull'erba con in mano "La perla" di Steinbeck ma non riuscivo a distogliere lo sguardo da quella scenetta così dolce.

Edward si lasciava fare proprio di tutto da sua figlia.

Con mio sommo piacere avevo notato che Renesmee aveva preso quasi tutti i caratteri del padre, quasi, perchè gli occhi erano una parte riservata alla sottoscritta. Era bellissima, la più bella bambina che avessi mai visto e non lo dico perchè è mia figlia, emana un'aurea a cui non si può resistere.

-Papà! Papà!-grida la piccola correndogli dietro.

Stanno giocando ad acchiapparella. Rido di gusto poi sento una presenza vicino a me. Sussulto leggermente ma appena lo riconosco mi tranquillizzo.

-Non ti devi preoccupare per la sua crescita. Si fermerà presto vedrai...-mi spiega Carlisle guardando anche lui la scenetta tra padre e figlio.

-E' che pensavo di godermi la sua infanzia un pò di più.-ammetto leggermente triste. Un'altra settimana e qualche giorno e sarebbe stata grande come me. Avrebbe dimostrato la mia stessa età e avrebbe ragionato come me. Non potevo ancora credere di vedere gli anni di mia figlia passare così in un lampo in soli pochi giorni. Carlisle però mi aveva tranquillizzato. La mia paura più nascosta è che morisse ma mi aveva spiegato che era impossibile in quanto immortale come i vampiri. La crescita era solo per proteggersi meglio.

-Sono assolutamente sorprendenti.-commenta Carlisle riferendosi ai mezzosangue come mia figlia.

-La sua mente è molto più attiva...se un umano la vedesse e la osservasse...anche per come si comporta direbbe che ha circa sei anni.-dico svelandogli i miei pensieri che in un certo senso ho paura a mostrare ad Edward. Non voglio che pensi che sono infelice.

-Hai ragione.-commenta Carlisle.

Renesmee corre verso di noi mentre con lentezza Edward fa finta di corrergli dietro per prenderla. Si tuffa tra me e Carlisle nascondendo il visino dietro la mia schiena e il culetto alzato. Situazione abbastanza comica visto che pensa di essere invisibile al padre.

-Ma...dov'è finita Renesmee?-chiede Edward stando al gioco. Dietro di me sento la bambina sghignazzare.

Poi Edward da un leggero scappellotto sul culetto di Renesmee facendola gridare. I bambini pensano veramente di essere invisibili?

Immediatamente Renesmee scatta su e si rifugia tra le braccia del nonno afferrandolo per il collo.

-CASA! CASA!-urla Renesmee.

Edward si siede a gambe incrociate davanti a Carlisle che se la ride di gusto tenendo la bambina tra le braccia.

-Vero nonno che tu mi difenderai?-chiede con gli occhioni dolci (questo la preso di sicuro da me).

-Credo che non mi abituerò mai a sentirmi chiamare nonno!-mormora Carlisle guardandomi. Effettivamente dimostra non più di trent'anni. Di certo l'aria da nonno non ce l'ha. Se Renesmee andasse a scuola sarebbe la bambina più invidiata dalla sue amiche. Bella lei, bello il padre, bello il nonno...sorrido del mio stesso pensiero.

-Certo che ti difenderò io da quel brutto...-dice Carlisle ma Renesmee sembra contrariata.

-Papà non è brutto!! è bello!-dice gonfiando le guance arrabbiata.

-Oh sì! Papà è veramente bello...-la rassicuro dando un'occhiata ad Edward che però non distoglie lo sguardo dalla piccola. I suoi occhi trasmettono tutta la felicità del momento e di essere padre. Guardarlo così preso da sua figlia e dal suo essere padre mi mozza il respiro.

-Il nonno non ti aiuterà...vincerò io.-sibila Edward. Lo guardo sbarrando gli occhi. Mostra chiaramente i denti e sembra in tutto e per tutto un vampiro che sta per attaccare la sua preda.

-EDWARD!-grido fuori di me. Ma non si rende conto che...

i miei occhi viaggiano su Renesmee che è esattamente come lui. Anche lei come il padre mostra i dentini bianchi e perfetti (e affilati) e ha assunto la posizione d'attacco. È come vedere Edward al femminile. Stessa posizione d'attacco e stessa espressione. Mi ammutolisco sorpresa.

-Stai tranquilla Bella...è un gioco.-dice Carlisle mentre vedo che gli occhi di Edward guizzano verso di me di tanto in tanto.

-E' ora della nanna!!-

La voce trillante di Alice interrompe il gioco. Se così si può chiamarlo...

Edward prende in braccio la piccola e va verso Alice che è dietro le nostre spalle in un battito di ciglia.

-Non ti devi preoccupare. È un bene che impari queste cose...-dice Carlisle dandomi dei colpetti sulla mano che avevo posato sul libro.

-Come quando la leonessa deve insegnare ai piccoli a cacciare...-mormoro cercando di comprendere almeno in parte quello strano mondo.

-Diciamo così...è nella sua natura.-mi spiega alzandosi in piedi.

-No ziaaaa...ti prego...ancora cinque minuti!-piagnucola Renesmee.

Alice in un battito di ciglia la prende tra le braccia.

-Se fai la brava bambina poi dico a nonna Esme di prepararti una torta al cioccolato!-dice Alice cercando di convincerla.

-Non voglio la torta! Voglio il sangue!-si lamenta Renesmee.

Edward si siede ancora davanti a me con le gambe incrociate e mi guarda come se fosse colpevole della cosa.

Ecco un'altra particolarità della mia bambina. Ha una propensione per il sangue e questo spiega quello che ho fatto ai licantropi durante la mia gravidanza.

Alice mi guarda supplicandomi con gli occhi e io sbuffando do il mio consenso. Non voglio che si nutra di sangue, può mangiare benissimo anche il cibo preparato per me eppure preferisce il sangue nonostante tutti i manicaretti che ho provato a fargli assaggiare...il sangue...Bleach!

-Va bene Renesmee...-mormora Alice vicino al suo orecchio e la piccola ride felice. Anche Carlisle entra nella villa insieme a sua figlia e sua nipote. Che strano effetto dire "sua nipote". Edward mi guarda colpevole.

-Ti ho spaventata?-mormora ferito.

-E' che pensavo che potessi spaventare la bambina...-ammetto.

-Devo ricordarti che la madre non aveva affatto paura di me e visto che lei ha il tuo stesso dna credo che abbia preso da te più di quanto tu immagini. Per non parlare del fatto che per metà è come me, un vampiro.-mi spiega avvicinandosi come un felino.

-E noi non ci spaventiamo...-mormora nascondendo il viso nell'incavo del mio collo respirando forte il mio odore. Con il suo corpo mi fa stendere sull'erba e incomincia a baciarmi. In questo momento sono nel mio piccolo paradiso.

 

 

Come avrete notato ho fatto alcune modifiche sulla crescita di Renesmee...ovviamente solo per esigenze di copione. Spero che la cosa non vi abbia infastidito ma nella storia non c'è realmente tempo per il naturale corso che ha descritto la Meyer nel suo romanzo. Un bacio ancora

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Capitolo 35
*** Vuoi conoscere il tuo futuro? ***


PRIGIONIERA

E ora diamo un occhiata al nostro mezzo vampirozzo?? Tra poco entriamo nel vivo...ma veramente poco poco...hihihih Spero che il capitolo vi piaccia! Fatevi sentire...un mega bacione vale 

NAUHEL:


Edward era andato in missione per conto di Aro con i suoi fratelli quel giorno. Si può dire che finalmente quello era un giorno in cui ci si poteva rilassare. Niente Edward. Niente Jasper.

Nessuno che mi potesse sondare la mente in qualsiasi modo.

Dopo che Bella aveva partorito solo l'intervento di Aro mi aveva permesso di non essere dilaniato da lui e dalla sua famiglia. Jasper era quello che mi preoccupava di più però, lui ha l'abilità di leggere anche i sentimenti più nasconsti e questo mi terrorizza. Sa di quel cambiamento.

Sa di quello spostamento di gravità da Bella a....

Renesmee.

"Pazzo. Così ti farai uccidere!"

zittisco la mia voce interiore e mi avvicino a Bella che sta giocando con sua figlia distesa sul prato. L'alza facendo forza sulle braccia mentre la bambina ride felice. Il vento mi porta il suo odore così delizioso.

"Resisti o ti ritroverai senza testa..."

mando giù il fiotto di veleno che aveva inondato la mia gola. Brucia mentre lo sento scorrere fino allo stomaco. Lo dovremmo inniettare...non mandare giù come se fosse semplice saliva.

Renesmee si accorge della mia presenza e inizia a tendere le manine verso di me sorridendomi.

-Naùel!Naùel!-

Se l'avesse detto chiunque altro in questo momento si starebbe maledicendo di essere nato ma sentire pronunciare così il mio nome da lei...mi fa soltanto sorridere. Mi avvicino mentre Bella si siede per metterla giù ma Renesmee è più veloce e mi salta in braccio.

-Ha un'adorazione per te...-commenta Bella sistemandosi la gonna.

Chissà cosa direbbe se sapesse che l'adorazione è ricambiata se non in maniera drasticamente peggiore. Mi siedo accanto a Bella mentre Renesmee viene attirata dal passaggio di una farfalla accanto a noi. Guardo Bella allibito, perchè non le corre dietro?

Poi dai margini vedo un uomo, un vampiro starle dietro senza interrompere il suo gioco. Il vampiro che è in me si sente ferito e...geloso. Pensare che fino a poco tempo fa provavo questi sentimenti per la persona accanto a me invece adesso non mi fa più nessun effetto. Tutto il mio mondo si è spostato su quella bambina. Come avevo previsto la crescita di Renesmee era uguale alla mia. Ancora una settimana e sarebbe diventata una ragazza della mia età. L'uomo che era in me smania per quel momento ma nello stesso tempo mi sento un viscido essere a pensare o anche solo provare simili sentimenti per lei.

-Beh...se hai bisogno un baby-sitter puoi sempre chiamarmi.-dico sorridendole.

Lei mi guarda e scoppia a ridere.

-Non penso che Edward ne sarebbe contento...-

Solo sentire il nome di quel vampiro mi fa gelare il sangue. Era stata chiarita la faccenda sia con Edward che con James.

"Sta lontano da mia figlia"-dopo aver parlato con Jasper.

"Sta lontano da mia nipote" per quanto riguarda lo zio sonda sentimenti.

Quel giorno però era una vera manna. Ora che Edward aveva fatto il suo "dovere" sempre secondo Aro, poteva tornare alle sue mansioni.

In questi momenti mi sento una vero e proprio oggetto. Per Aro siamo semplici macchine da guerra, non siamo stupidi come può pensare lui. Ha orchestrato bene il tutto. Le umane dei vampiri hanno dato alla luce il nuovo e personale esercito degli anziani. Vere e proprie macchine da guerra. Tutti con poteri speciali. Non poteva andargli meglio.

Guardo Renesmee che ha sul nasino la farfalla che stava rincorrendo.

Non posso permettere di sfruttarla per i suoi piani, non posso correre il pericolo di perderla. Mi alzo in piedi di scatto spaventando un pochino Bella.

-Puoi seguirmi?-

Mi volto e Alice Cullen è sulla gradinata che mi fa segno di avanzare verso di lei. Ha il volto sereno.

-"Non andare via..."-

Mi volto verso Renesmee che mi guarda un pò offesa.

-Torno presto...lo prometto.-le dico e subito il suo volto si distende in un sorriso. Velocemente arrivo davanti ad Alice, compagna di Jasper. Per poco questo piccolo folletto non mi azzannava.

-Che cosa vuoi?-le chiedo sprezzante.

-Ho visto il tuo futuro. Lo vuoi conoscere?-

Il folletto mi tende la sua mano.

-So già cosa farai...-dice sorridendomi, le afferro la mano e mi trascina fuori dalla villa fino ad arrivare ad una porche gialla.

-Dove mi porti?-chiedo confuso.

-A incontrare il tuo futuro.-mi risponde sghignazzando.

Non so perchè ma non mi fido molto di questo futuro visto da lei.

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Capitolo 36
*** Anti Jacob & Anti Nauhel ***


PRIGIONIERA

GUIDA ALLA LETTURA.

Se leggete "bocia" è un termine che si usa qui da me per indicare un bambino in maniera negativa.

Se trovate nel testo questa scrittura:  -"......"-    vuol dire che sono i pensieri che sente Edward dalla persona.

Tutto chiaro?

Allora che aspettate!? correte a leggere il capitolo!

BACIONI

EDWARD:


Alice era arrivata con un notevole ritardo. Tutti incominciavamo a irritarci e in questa situazione direi che non è proprio l'ideale, a ondate il potere di Jasper cercava di calmarci tutti.

-Che situazione assurda!-sbotto passandomi una mano tra i capelli.

Sentivo la barriera in lontananza di mia sorella ma di certo questo non bastava per tenermi all'oscuro la presenza che era accanto a lei sulla macchina.

Mia sorella si era portata dietro quel lurido mezzosangue. Con la mia velocità raggiungo velocemente il punto di arresto della vettura prima che tutti gli altri si accorgano di lui.

Appoggio le mani sul cofano per non farla andare oltre e lei come una furia esce fuori dall'abitacolo.

-Togli quelle mani dalla mia macchina!-ringhia.

-Questa macchina è mia!-ribatto duramente.

-No! Me l'hai regalata! E' mia!-

Lascio perdere la discussione e poso il mio sguardo sullo squallido mezzosangue che è seduto ancora sul sedile della macchina.

-Esci fuori.-ringhio sommessamente.

-Piantala di fare così Eddy!-sbotta Alice chiamandomi con il nomignolo coa che non fa altro che infuriarmi ancora di più. Almeno non davanti al bocia!

Alice dentro la sua mente continua ad urlarmi contro.

-Perchè l'hai portato con te?-chiedo cercando così di metterla a tacere.

-Ci servirà. Te lo garantisco.-

-E' il pupillo di Aro...non vedo come ci possa essere d'aiuto.-commento incrociando le braccia al petto.

-Ehy! Pensavo fossi tu!- dice il ragazzo mentre lo metto a tacere con un'occhiataccia.

-"Forse è meglio se rimango zitto"-pensa il bambino.

-Lo credo anche io.-dico commentando il suo pensiero.

-Ho visto il suo futuro Edward ed è inevitabilmente collegato a quello di Renesmee e quindi a quello di tutti noi.-mi spiega Alice con mio grande disappunto. Sento l'animo del mezzosangue agitarsi.

-Renesmee? Cioè loro due sono in qualche modo collegati alla nostra missione?-le chiedo visto che mi chiude la sua mente e non posso sbirciare tra i suoi ricordi eventuali visioni che mi posso aiutare.

-Ma nello stesso tempo il destino di Jacob è collegato con quello di tua figlia.- dice Alice senza neanche rispondere alla mia domanda ma continuando la sua spiegazione.

Il ringhio di Nauhel stavolta è molto forte e vedo già nei suoi pensieri l'intenzione di uccidere Jacob.

-Chiariamo bene una cosa- dico rivolgendomi al ragazzo – Renesmee non è proprio di nussuno. Ne tua ne di Jacob. È mia fino almeno dopo i suoi sessant'anni. Quindi tieni i tuoi ormoni a bada e se provi a far del male a Jacob ti farò rimpiangere di essere nato. E' il capo dei lican e ci sevono...quindi tieni a bada i tuoi istinti o le conseguenze saranno gravi.-

Nauhel spalanca la bocca e gli occhi sorpreso dalla mia reazione mentre Alice sogghigna divertita dalla scenetta.

-"Padre gelosone..."-sento pensare Alice.

-Alice non sto scherzando. Cosa significa che è legata ad entrambi?-le chiedo.

Si prevedono guai. Il capo del nuovo esercito di Aro e il capo dei lican hanno un destino nel quale prevede anche la presenza di mia figlia.

La cosa non mi piace affatto.

-Se Jacob vede Renesmee avrà il suo imprinting. Ed è per questo che si sentiva tanto attratto da Bella quando era ancora umana e come Nauhel ha perso ogni interesse verso di lei dal momento in cui è nata tua figlia.-

Un vampiro può soffrire di emicrania?

Penso proprio di sì.

Quindi anche quel cane puzzolente era attratto dalla mia Bella.

-Comunque Bella non la prenderà affatto bene.-commenta Alice mostrandomi mezzo secondo di quando lei lo scoprirà.

-Perchè io la sto prendendo bene...-commento ironizzando.

-Meglio di lei di sicuro...-dice Alice ridendo.

-Chi preferisci Eddy? Un lican o un mezzosangue in famiglia?-chiede Alice.

-Ridi Alice...ridi...vedremo se riderai ancora quando sarai appiedata.-le sorrido.

-Non lo farai...-dice Alice sconcertata.

Inizio a ripetermi che le toglierò la macchina e la butterò dentro il mare in modo tale da scatenare una visione ed infatti dopo alcuni secondi il suo sguardo si fa vacuo. Obbiettivo raggiunto.

-Posso chiedere cosa ci faccio io qui?-chiede Nauhel riportando l'attenzione su di lui. Alice lo guarda sorridente mentre io annoiato sbuffo guardando dall'altra parte. Lo odio. Lo odiavo già prima ma adesso sto superando il limite per cui di solito lascio vivere una persona. Lui è proprio sul confine.

Non voglio nessuno dei due in famiglia.

Sono anti Jacob e anti Nauhel.

-Abbiamo intenzione di spodestare Aro.-dice tranquillamente mia sorella rispondendo alla domanda del ragazzo.

-Voi siete fuori...-dice voltandosi per tornare indietro ma mi paro davanti a lui in un secondo.

-Non credo che Renesmee sarà tanto felice di sapere che suo papà è stato ucciso perchè tu non lo hai aiutato. Riflettici bene...-dice mia sorella con un sorriso furbo disegnato sulle labbra.

Nauhel si irrigidisce ma torna vicino ad Alice che ottiene così la sua vittoria.

Correndo ci dirigiamo verso il campo dove ci sono quei puzzolenti licantropi, sto per vomitare. Non vedo l'ora che ce ne andiamo.

Inizio a sentire delle urla.

Alcuni Lican stanno tenendo un essere umano. Uno di quelli viscidi, mi basta un secondo nella sua mente che subito desidero non esserci mai stato.

Un Lican prende uno stizzone dal fuoco e si avvicina lentamente alla sua vittima, con un colpo deciso gli brucia la pelle della spalla. L'urlo è disumano e squarcia la tranquillità del bosco dove si sono rifugiati.

-BASTARDI!! VI UCCIDERO' TUTTI!! BASTARDI!!-

l'uomo continua ad urlare. Potremmo sembrare dei sadici ma è solo parte del nostro piano. E' stato marchiato con il simbolo dei licantropi cosa che farà credere ad Aro che era uno di loro.

Uso il passato perchè non rimarrà vivo ancora per molto.

-A chi tocca?-mormoro ad Alice.

Il suo sguardo si blocca e i suoi occhi si spalancano e la mia mente viene investita dall'immagine di Nauhel che uccide l'uomo.

-"E' la cosa migliore...Aro lo loderà ancora di più e si fiderà."-commenta Alice.

Lascio il fianco di Alice e prendo Nauhel per un braccio tirandolo da parte.

-Dovrai ucciderlo tu...-dico a bassa voce.

Il suo sguardo è stupito.

-Un essere umano?-chiede dando veloci occhiate all'uomo ancora intrappolato tra i lican che non lo lasciano un momento.

-Ti assicuro che di umano ha ben poco. Ha sterminato intere famiglie e stuprato delle innocenti bambine. È questo che tu reputi essere un umano perchè se è così allora...lui è un umano.-gli spiego mentre inevitabilmente entro nella mente di quel criminale.

-A cosa serve ucciderlo?-chiede il bambino.

-In questo modo tu otterai la fiducia di Aro ed essendo il capo del suo nuovo esercito gongolerà per i risultati che li stai dando. Sarà così impegnato ad assaporare questo momento che non presterà attenzione alle piccole cose come la riunione di vampiri contro di lui.-gli spiego.

-EDWARD!-urla l'alfa dei Lican. Mi giro e lo vedo con il suo sguardo idiota salutarmi come se fosse un bambino ansioso di aprire un regalo.

-Jacob...-ringhio.

Solo un secondo dopo mi accorgo di quello che ho fatto.

Nauhel parte all'attacco e solo mia sorella Alice riesce a fermarlo in tempo senza che attacchi Jacob. Lo prende per il collo e lo sbatte contro un albero.

Il lican rimane senza parole.

-"Che cosa è successo?"-pensa l'alfa.

-DEVO ESSERE ANCORA PIU' CHIARA DI COSi'?? LORO NON SI TOCCANO!! LUI NON SI TOCCA!-ringhia Alice provocando un'ondata di terrore.

In un attimo Jasper riporta gli animi calmi.

Nauhel viene lasciato cadere mentre Alice si risistema e i suoi occhi tornano di un colore normale (normale per noi).

Prendo lo sciocco per un lembo della camicia e lo trascino fino all'essere umano.

-Ora uccidilo...-gli dico lasciandolo andare.

Nauhel si limita ad ubbedirmi.

 

 

MA CIAOOOOO!! Allora? piaciuto il capitolo!? spero proprio di sì! E' un capitolo un pò strano visto che si capisce la gelosia di Edward per la figlia visto tutto questo triangolo amoroso scoperto da Alice, poi l'omicidio di quell'uomo e il perchè di questo gesto. mmmmmm....che ne dite?

Cmq oggi è una giornata veramente bella...come sapete già perchè vi ho rotto in quel periodo sono stata a montepulciano a fare la comparsa e stamattina ho visto il video che è stato presentato alla Comic con e sorpresa delle sorprese...mi hanno beccata! io e la mia amica ci siamo viste...mamma mia che bello!

Ora...vorrei ringraziarvi immensamente per tutto l'appoggio che mi state dando in tutte le mie storie! sono contenta che vi piacciano le trame e il mio modo di scrivere ma mi raccomando non fatevi scrupoli...scrivetemi tutto quello che pensate perchè mi aiutate solo a migliorare ogni volta di più!

Un bacione enorme vale

 

PS: vi lascio un video che ho fatto io come regalino...XD

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Capitolo 37
*** Dubbi ***


PRIGIONIERA

BELLA:


-Allora vediamo...-dico stampando L'ultima immagine che ho scaricato da internet e alcune dall'archivio che ho trovato nel server.

Guardo le foto raccolte, estremamente soddisfatta, mentre Emmet se la ride facendo saltare la mia bambina in aria.

Mi siedo accanto a lui sistemando ancora l'ultima foto.

-Tesoro guarda la mamma adesso...-

Renesmee mi presta la sua attenzione guardandomi con i suoi dolci occhioni, così tanto simili ai miei.

-Questo è male...-dico mostrando la foto di un lupo mentre ringhia.

Emmet mi rivolge uno sguardo confuso arricciando le labbra.

-E tu non guardarmi così, devo fare qualcosa prima che sia troppo tardi.-

Non ho assolutamente intenzione che quel cane pulcioso stia con mia figlia, non ci penso proprio. È pericoloso, è troppo grande e...e poi è mia figlia e lei non esce con i cani!

Alterno le foto di lupi o licantropi fotografati con quella di ragazzi, bei ragazzi, naturalmente vampiri che ho fotografato all'interno di questa villa. Dove potevo trovare tanti bei ragazzi in giro?

Qui è come avere due dozzine o più di modelli appena usciti da un catalogo.

-Dici che funzionerà? Guarda che anche loro non sono mica male da uomini.-mi ricorda Emmet, effettivamente Jacob non era affatto brutto, tutt'altro. Hanno un bel fisico, scolpito a dovere. Quasi irreale proprio come quella che caratterizza tutti i vampiri.

-Che cosa devo fare...-sbuffo lasciando cadere le foto spargendole per terra. Renesmee non perde l'occasione e inizia a buttarle per aria.

-Lasciare che sia lei a decidere.-risponde Emmet facendo spallucce.

-Se è come la madre siamo ben messi...-commento.

-La madre ha scelto il licantropo. Edward mi ha detto del ricordo che ha impresso Jacob, bel bacio.-dice prendendomi in giro.

-Non davanti alla bambina!-sbotto coprendole le orecchie. Renesmee è abbastanza sveglia da capire ormai certe cose e non mi va che pensi che sua madre abbia avuto una storia mentre stava con il padre cosa che non è affatto vera. Quel bacio è stato un bacio rubato.

Emmet sghignazza ma il rumore di carta stracciata ci fa girare automaticamente verso Renesmee che applica una foto di un lupo dal pelo rossiccio al mezzo volto di Nauhel, lo avevo fotografato in un momento che mi stava aiutando a far stare buona la mia bambina. Con mio grande stupore riusciva sempre a capire di cosa avesse bisogno in quel momento, ci sapeva proprio fare con i bambini.

-Credo che non sarà così semplice.-commenta Emmet. Alza la "nuova" foto creata da Renesmee: mezzo volto di Licantropo e mezzo volto di Nauhel.

-Non la vedo affatto bene...-mugugno esasperata.

Aro fa il suo ingresso nel salotto. Emmet scatta in piedi mentre io rimango ben impiantata a terra insieme a mia figlia. Dalla prima volta che l'ho visto sono cambiate tante cose, non mi fa più paura anzi, ho quasi imparato a reputarlo come uno di famiglia. Dopotutto non fa mai mancare niente a Renesmee trattandola come un gioiello prezioso, esattamente come io vorrei che tutti la trattassero.

Anche Aro si siede accanto a me, è un bell'uomo, capelli neri come la pece forse un pò lunghi per i miei gusti ma nel complesso è veramente bello. Indossa una camicia rossa con dei pantaloni neri come le scarpe.

Apre la mano destra dove fa capolino una catenina con incisa una V che racchiude uno stemma, semplice se non fosse che c'è un rubino sulla somittà. Renesmee sgrana gli occhi e inizia a sorridere.

Aro si sporge verso di lei e gliela allaccia al collo.

-Non la starai viziando un pò troppo?-gli chiedo sorridendo.

-Mai troppo per la mia nipotina preferita...-commenta ammirrando la catenina che le ha appena regalato.

-Che cosa rappresenta?-le chiedo incuriosita.

-E' lo stemma dei Volturi. La casata a cui ho dato vita io stesso e vedo un futuro brillante per lei. Un giorno sicuramente farà parte degli anziani esattamente come prima di lei Caius e Marcusa hanno fatto.- mi spiega.

Si slaccia velocemente il bottone della camicia della manica e arrotolandola mostra un tatuaggio che rappresenta lo stesso stemma della collanina.

-L'ho fatta fare apposta per lei. È un onore e presto lo capirà anche lei presto o tardi.-

Sorrido imbarazzata.

Ho sempre notato che Aro aveva un debole per la mia piccolina ma mi sembra quasi che da un momento all'altro gli consegni le chiavi della villa e il trono su cui si siede.

-Perchè ci sono tutte queste foto per terra?-chiede improvvisamente Aro prendendo in mano una foto di un lupo.

Un attimo di panico mi sorprende.

"Non toccarlo. Non farti toccare!" urla la mia mente.

-Visto i nuovi sviluppi, le stavamo insegnando ad odiare quei puzzolenti. L'unico modo che le è venuto a Bella.-mi salva in estremis Emmet.

-Capisco.-commenta Aro prendendo stavolta una foto di un vampiro fotografato.

-E le state insegnando anche ad odiare i vampiri?-mormora Aro.

-Affatto!-sbotto. Aro mi guarda alzando un sopracciglio.

"se ti tocca sei fottuta"

-E' che Renesmee non esce molto e voglio che si abitui ai vampiri.-

-Se vuoi possiamo rimediare subito...-commenta Aro allungando le mani verso la mia bambina ma prima che possa toccarla scatta indietro.

-Immagino che la mia nipotina abbia bisogno di cacciare, non sia mai che attacchi la mamma.-dice Emmet aprendo la finestra della camera.

-Non mi attaccherebbe mai!-sbotto alzandomi mentre Renesmee si attacca al collo di Emmet.

-Certo, certo...-risponde Emmet aqquattandosi sulla finestra.

Aro accigliato mi guarda e ho la netta sensazione che voglia sapere cosa sto pensando in questo momento cosa che non va affatto bene visto la sua capacità. Non è come quella di Edward ovviamente, in caso contrario penso che saremmo già tutti morti.

La porta della camera si apre e fa la sua entrata Alice tutta baldanzosa.

-BelLA!! devo farti provare assolutamente l'ultimo vestito che ho comprato di Gucci!-strilla Alice prendendomi per un braccio e trascinandomi lontano da lui.

-Spero che non ti dispiaccia Aro se te la rubo per un paio d'ore.-

-Ovviamente...-inizia Aro alzandosi dal pavimento – No- risponde sorridendo ad entrambe.

Emmet e Renesmee si lanciano dalla finestra e la presa di Alice sulla mia mano si stringe maggiormente per poi trascinarmi lungo il corridoio. Ci chiudiamo nella sua stanza mentre lei si appresta a prendere un foglio e una biro, inizia a scrivere velocemente tanto che non riesco a seguire i suoi movimenti e quindi a dedurre cosa stia scrivendo.

SE TI TOCCA SCOPRIRA' TUTTO.

CI UCCIDEREBBE.


Annuisco mentre il mio cuore inizia a scalpitare furioso.

Non faccio in tempo a pensare di volerle chiedere che cosa posso fare per evitare un contatto con lui che subito lei mi scrive la risposta.


STAGLI ALLA LARGA.


Annuisco un'altra volta mentre cerco di tranquillizzarmi. Sono al sicuro adesso anche se avere Edward qui, in questo momento, aiuterebbe senz'altro.

Lo sguardo di Alice si fa vacuo, può solo significare che ha una visione.

-Sta arrivando Edward. Insieme a Nauhel.-mormora.

Un sonoro tonfo ci fa sussultare e mentre usciamo fuori dalla camera seguiamo il flusso di vampiri che si precipitano al piano inferiore, precisamente all'entrata.

Io e Alice ci fermiamo in cima alle scale ad osservare il tutto.

Nauhel fa cadere sul tappeto un uomo privo di coscienza mentre Edward osserva il tutto dietro pochi passi da lui. Ci guarda e poi torna ad osservare l'uomo a terra. Non si muove. Nemmeno una mossa.

-Che cosa sta succedendo qui?-rimbomba una voce che conosco fin troppo bene.

Aro fa la sua entrata. Io e Alice ci dividiamo per farlo passare e così fanno tutti gli altri vampiri chinando persino la testa al suo passaggio.

-Ho ucciso un Lycan.-dice Nauhel fiero del suo operato. Scende lentamente con le mani in tasca, senza togliere lo sguardo di fronte a sè.

Guarda prima Edward e poi il vampiro di fronte a sè. Si china e solleva il braccio dell'uomo morto, sono troppo lontana per vedere ma capisco che ha un marchio sulla pelle. Forse un tatuaggio.

-Mi complimento con te.-dice Aro tornando in posizione eretta.

-Ho preso la giusta decisione a metterti a capo dei neonati. So che non mi deluderai...-commenta Aro sorridendogli.

Il capo dei vampiri si volta e ancora una volta si forma un corridoio che lo fa passare e ancora una volta i nostri sguardi si incontrano.

Si ferma voltando il capo leggermente verso di me.

-Bella...-

istintivamente guardo Edward e i suoi occhi mi rivelano tutta la sua inquietudine. Gli occhi fiammeggianti di Edward mi fanno tremare.

Aro alza il braccio. Un gesto che mi fa pensare a come si usava secoli fa per passeggiare con una persona. I

n realtà in questo caso non sarebbe stata una semplice passeggiata ma piuttosto un passeggiata nella mia mente.

Prendendo un respiro profondo accetto il suo contatto e insieme percorriamo il corridoio

 

 Ragazze mie...ho appena finito di scrivere questo capitolo e mi sento estremamente soddisfatta. Il capitolo, a parer mio, è intrigante al punto giusto e lascia il giusto suspance. Voi che ne dite? Ho presentato Bella come se sapesse già delle visioni di Alice, questo perchè Alice torna prima rispetto ad Edward e Nauhel. Mi piaceva la scenette di Bella che cercava di far odiare i licantropi alla figlia in modo da non far avverare l imprinting....dai lei non sa ancora come funziona, lasciamole fare i suoi tentativi. Poi ho ritagliato un maggior ruolo per Aro, spero che vi piaccia. La Meyer l'ha inquadrato così bene che non so se sono riuscita ad avere lo stesso effetto in questo capitolo. Volevo renderlo doppio giochista e di una persona che non sai mai dove vuole arrivare, come nella scena con Renesmee dove le regala la collana con lo stemma. Spero di avervi un pò tenuto con il fiato sospeso...almeno lo spero! Mi raccomando lasciatemi tanti commentini!! Mega bacioni a tutti voi vale

 

 

 

 

 

PS: LO STEMMA NON ME LO SONO INVENTATO. ESISTE VERAMENTE. GUARDATE QUI: http://www.twifans.com/profiles/blogs/volturi-merchandise-debuts-at

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Capitolo 38
*** Edward ***


d

BELLA:

-Perchè temi il mio contatto? C'è qualcosa che ti turba?-mi chiede Aro con voce suadente mentre ci dirigiamo verso il salotto dove eravamo poco prima. La mia mano non si è ancora staccata dal suo braccio.

-Affatto. E' che mi sento poco bene.-ammetto cercando di essere il più convincente possibile.

-Sai Bella...Alice mi aveva detto che saresti stata la cantante di Edward prima ancora del tuo arrivo alla villa. È per questo che ti ho risparmiato la vita.-mi spiega facendomi sedere sulla poltrona bianca dove di solito Edward restava seduto a guardare Renesmee giocare.

-Ma non è solo per questo che ricevi un trattamento migliore.-dice accarezzandomi lentamente il collo lasciato scoperto.

-Ah no?-chiedo innervosendomi.

-Vedi, anche se tu ti stai preoccupando per niente, la tua mente è assolutamente una barriera per tutti i poteri dei miei migliori vampiri. Jane non riesce nemmeno a farti sentire un pizzicotto. Solo Alice e Jasper riescono a fare capolino nella tua barriera.-

Più parla e più mi agito, tanto che mi manca il respiro, in più Aro rimane fuori dalla mia visuale e questo non fa assolutamente bene al mio cuore.

-Rilassati Bella...-mormora vicino al mio orecchio. Troppo vicino.

Il mio cuore mi martella nelle orecchie.

Improvvisamente sento la mia pelle lacerarsi sotto i suoi denti affilati, il mio sangue affluisce dalle mie vene verso di lui. Il mio corpo si indebolisce e le forze iniziano a venir meno.

Un urlo disumano rimbomba per il corridoio e la mia mente mi suggerisce che Edward in questo momento forse sta combattendo. Forse ho ancora una possibilità di vivere.

Le mie vene iniziano a bruciare e il mio cuore sta per scoppiare arrivando ad un soffio all'infarto. Un fuoco ricopre tutto il mio corpo.

Il dolore è così straziante che la mia mente viene ottenebrata tanto che non riesco più a pensare o a ragionare.

Il respiro mi manca e stramazzo a terra in preda alle convulsioni.

-Mi dispiace Bella...-mormora qualcuno al mio orecchio.

"Aro"suggerisce la mia mente.

Il mio cuore pulsa nelle mie orecchie e quel poco di sangue che scorreva nel mio corpo si blocca, prosciugandosi e diventando parte delle mie vene. Il cuore inizia a battere furioso alla ricerca del mio sangue. Non trovandolo.

Non so quanto tempo passa ma i battiti del cuore iniziano a rallentare rassegnati fino a diventare solo una debole contrazione di un organo che sta morendo. I polmoni iniziano a bruciare mentre la mia bocca si apre alla ricerca d'aria che però non trova. Mi sento come se fossi nello spazio, non c'è aria intorno a me.

Inizio a perdere conoscenza e questa volta per sempre. L'ultimo pensiero va a Renesmee, che non vedrò mai crescere.



Qualcosa di caldo mi avvolge, non è sgradevole, tutt'altro. È un tipo di calore diverso. Forse adesso sono in paradiso o all'inferno, non mi sorprenderei se stessi bruciando lentamente per quello che ho fatto ma non mi pento di niente, di nessuna scelta.

Apro gli occhi ma la luce è troppo forte e mi costringe a richiuderli. La mia gola è arsa e avrei tanta voglia di bere qualcosa.

-mamma?-

apro gli occhi di scatto trovandomi di fronte a me una ragazzina bellissima, dai capelli ramati e boccolosi. La sua pelle è perfettamente liscia e i suoi occhi così profondi mi fanno perdere nella sua bellezza.

-Mamma?-

E la sua voce: perfetta.

-Renesmee?-dico allungando la mia mano verso il suo volto.

-Sei bellissima...-mormoro facendola arrossire.

-Anche tu...-gongola prendendo da dietro la schiena uno specchio dai contorni dorati. Lo specchio rivela il mio volto o forse è quello che dovrebbe essere, un volto bellissimo è rappresentato nello specchio. Bello come quello di Alice o persino come quello di Rosalie. Con la mano libera sfioro i tratti del mio viso, le labbra sembrano più piene, i capelli sono diventati più scuri rasentando il nero e i miei occhi...guardo i miei e poi quelli di mia figlia.

-Mi piacevano i nostri occhi.-mormoro delusa.

-Ora sono come quelli di papà.-dice cercando di consolarmi con uno sorriso smagliante, un altra cosa che ha preso dal padre. Effettivamente adesso sono proprio come quando Edward si nutre di sangue per non farmi del male.

-Sono un vampiro...-dico confusa. Aro non mi ha ucciso. Mi ha trasformato. Mi guardo intorno, la stanza è vuota. Nemmeno Alice sapeva che mi sarei ripresa adesso?

-Dove sono gli altri? Dov'è edward?-chiedo spaventata.

Perchè non è qui con me?

-Beh...papà è leggermente sclerato dopo che zio Aro ti ha trasformato.-mi spiega Renesmee. La guardo, è poprio uguale a suo padre.

-Adesso dov'è?-le chiedo, non ho la minima idea di quanto sono stata in quello stato di incoscenza e anche di sofferenza. Volevo vedere la mia bambina ma una parte della mia anima è sempre appartenuta a lui.

-Non lo so.-ammette stringendosi nelle spalle.

Strabuzzo gli occhi.

-Non sai dov'è tuo padre?-chiedo per essere sicura di aver capito bene.

Si morde il labbro inferiore colpevole, questo l'ha preso da me.

Bussano la porta e il rumore improvviso mi fa sussultare. Tutto è più limpido e i suoni sono puliti da qualsiasi interferenza. Nella stanza fa capolino Nauhel, finalmente un viso conosciuto.

Mi sorride e prende Renesmee per un braccio facendola alzare.

-Vai a riposarti. Bella adesso deve andare a caccia.-mormora ma il suo mormorio giunge nitido alle mie orecchie. L'udito dei vampiri è veramente una cosa straordinaria.

La porta della stanza si chiude e Nauhel ed io rimaniamo da soli.

-Dov'è Edward?-gli chiedo, magari lui sa dov'è. Qualcuno lo deve pur sapere. Non è possibile che nessuno lo sappia.

-Hai fame? Andiamo a caccia...-mi risponde, ma io non gli avevo chiesto niente di tutto ciò. Io voglio solo sapere dov'è Edward. Non mi interessa altro.

-Adesso non ho sete. Dov'è lui?-

Nauhel sbarra gli occhi e sbuffa.

-Bella tesoro!-

guardo verso la porta dove fa il suo ingresso Aro e per una breve frazione di secondo mi ricordo cosa mi ha fatto. È stato lui a trasformarmi. Nauhel si fa da parte e tiene lo sguardo basso.

-Ti stava importunando?-mi chiede indicando Nauhel.

-No.-rispondo a bassa voce ma adesso capisco che non può perdere nemmeno un mio eventuale mormorio.

-Ti ho spaventata vero?-mi chiede sedendosi sul letto dove poco prima c'era mia figlia. Annuisco, non so mentirgli e poi è vero.

-Porgimi la tua mano.-dice guardandomi dritto negli occhi. Allungo la mano con il batticuore anche se sono consapevole che il mio cuore ha smesso di battere da molto tempo.

Le nostre mani si toccano e Aro prende un profondo sospiro.

-Affascinante...-ghigna Aro – Eleazar?-

Nella stanza entra un ragazzo davvero affascinante, muscoloso, alto con una leggera carnagione olivastra e con uno sguardo tenebroso che se è possibile mi fa venire la pelle d'oca.

-Che cos'è?-chiede Aro senza smettere di guardarmi.

-Uno scudo.-risponde semplicemente. Sembra addirittura annoiato.

-Posso immaginare come tu ti senta...direi confusa. Mi dispiace di averti spaventata ma se aspettavo Edward non saresti più diventata una di noi e per me sei così preziosa, non possiamo perderti come gli altri stupidi umani che vivevano qui.-mormora Aro riportando una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

-Io non ti ho chiesto di trasformarmi...-dico con un filo di timore.

-Prima o poi dovevi diventare una come noi e poi tu sei la madre di Renesmee. Se la figlia era così strepitosa non osavo immaginare come sarebbe stata la madre quando sarebbe diventata un essere eterno.-mi spiega Aro allungando una mano verso il mio collo e con quel gesto sento un filo intorno al mio collo, abbasso istintivamente lo sguardo e sul mio collo c'era una collana. Esattamente come quella che le aveva regalato a mia figlia, lo stemma dei Volturi.

-Tu sei una di noi. Un meraviglioso essere immortale.-ripete Aro lascivo. Abbasso lo sguardo imbarazzata.

-Aro...dov'è Edward?-gli chiedo levandomi questo peso dal cuore.

-Oh...non ti preoccupare. Vedrai che tornerà presto.-midice sorridendo, è un sorriso caloroso allora perchè c'è qualcosa dentro di me che si scuote? Ricambio il sorriso cercando di essere il più rilassata possibile.

Aro si alza lentamente dal letto e fa un cenno a Nauhel di seguirlo.

Rimango sola nella stanza con il fiato corto. Strappo dal mio collo la collana di Aro e la fisso.

C'è qualcosa che non va. Ne sono sicura. Mi sono fidata di Aro ma adesso sento dentro di me che ho sottovalutato qualcosa. Edward dovrebbe essere qui con me in questo momento ma nessuno mi dice dov'è. Dove è andato? Perchè mi ha lasciato qui?

La presenza di mia figlia alla villa mi tranquillizza lievemente, non ci avrebbe mai abbandonate, almeno non avrebbe mai abbandonato sua figlia.

Un unico pensiero rimbomba nella mia testa....Dov'è Edward?

 

 

WOAHAHAHA.....Alllora? che ne dite? piaciuto il capitolo? mi è piaciuto tantissimo scrivere sulla trasformazione, ho lasciato vagare decisamente la mia immaginazione fino al limite dove posso arrivare inventando le sensazione che potrebbe provare. Volevo usare sopratutto la parola "Prosciugare" che secondo me rende ancora più drammatica la situazione.

Che mi dite di Aro? vi piace? ho letto che alcuni di voi l'hanno apprezzato. sono molto contenta. é veramente difficile da descrivere i suoi modi e come si comporta pur di ottenere quello che vuole.

ma adesso...vi lascio alla domanda più importante che intercorre più volte nel capitolo....DOV'E' EDWARD??

Commentate in tanti mi raccomando!

Un bacione

PS: Non so se avete notato ma al capitolo precedente ho messo il link per vedere lo stemma dei Volturi che esiste veramente visto che l'hanno creato per il film. spero che avete dato un occhiata. Vi piace l'idea di inserire questo particolare nella storia? per me è molto significativo....

va beh...ora vi lascio...

bacioni

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Capitolo 39
*** Il mio nemico: Jacob ***


PRIGIONIERA

Dedicato a Rememberme...che è in Francia e mi manca un casino!

BELLA:


l'avevo capito immediatamente dalla sua entrata.

Lo sguardo grave e le mani congiunte in una sorta di preghiera.

Aro sembrava afflitto, come se avesse un peso troppo grande da sopportare perfino per un vampiro. Mi sembrava di vederlo camminare a rallentatore da quando è entrato nella mia camera e aveva congedato Renesmee. C'era solo un motivo per il quale poteva mandare via mia figlia e non lo volevo assolutamente ascoltare.

il dolore straziante mi stava attanagliando l'anima. Il respiro mi si era mozzato in gola e il petto si era squartato in due dividendomi perfettamente in metà.

Solo due parole mi avevano trascinato nelle profondità dell'averno.

Il dolore della trasformazione non era nulla in confronto a quello che stavo sentendo in quel momento. Come si poteva uccidere un vampiro?

-E' morto...-aveva detto Aro.

Adesso che io ero diventata una di loro ma senza di lui, volevo che qualcuno uccidesse anche me.

Se perdo Edward, perdo me stessa.

E io l'ho perso, per sempre.

-Come è successo?-chiedo balbettando.

-I Lycan. Edward ha avuto un'imboscata. Erano in troppi.-

una rabbia inumana mi troavolge, il vampiro che è in me chiede vendetta. Vendetta per il loro tradimento.

Noi ci fidavamo.

Eravamo disposti a spodestare Aro e aiutarli nella loro lotta mentre loro non avevano rispettato gli accordi. L'avevano ucciso e io come una stupida volevo aiutarli, volevo aiutare gli umani ma adesso era cambiato tutto. Io ero un vampiro. Ero una di loro.

È vero che sapevo poco del loro piano ma a questo punto credo che loro avessero in mente qualcos'altro, una specie di contropiano. Volevano uccidere tutti i vampiri, non avrebbero risparmiato la mia famiglia.

-Aspettiamo a dirlo a Renesmee...nonostante tutto è ancora piccola.-mormora Aro. Mi butto tra le sue braccia alla ricerca di conforto che non tarda ad arrivare. Mi abbraccia stringendomi forte a lui. Se potessi piangere in questo momento lo farei ma...non posso.

Il volto di Jacob si fa largo nella mia mente e piano piano iniziano a venirmi in mente anche gli altri licantropi. Maledetti.

-Voglio vendetta...-sibilo sulla camicia di Aro.

Si discosta appena per guardarmi in volto. Il suo volto è sopreso ma nello stesso tempo serio come se non credesse a quello che ha appena sentito uscire dalle mie labbra.

-Sei sicura?-mi chiede. Anniusco decisa. Niente e nessuno potrà allontanarmi da questa decisione.

-Li voglio vedere morti. Sterminati...Voglio terminare quello che Caius non è riuscito a fare millenni prima.-sibilo stringendo spasmodicamente la camicia. Se solo fosse riuscito nel suo intento, ora Edward sarebbe vivo.

Aro mi sorride e annuisce.

-Perfetto. Entrerai nel programma ideato personalmente da me. Hai il potere che ci serve. Non ti preoccupare... avrai la tua vendetta.-

-Voglio uccidere personalmente Jacob.-mormoro mentre sento il veleno innondarmi la bocca e il senso d'appagamento si fa largo in me.

-Non mi deludere.-

-Non lo farò. Te lo prometto...-mormoro decisa.

Cosa avevo da perdere adesso?

Sono sola.

Per sempre.

Per sempre, nella mia schifosa eternità.

Che senso aveva la vita se lui non c'era?

-Ti prenderai cura di Renesmee?-chiedo anche se so che la domanda è inutile visto che so già quello che risponderà.

-Non ti succederà niente Bella...sei più forte di quel sacco di pulci. Credo in te.-mi dice Aro tenendomi per le spalle.

-Non hai capito. Io so che riuscirò ad uccidere Jacob ma sarà l'ultima cosa che faccio. Dopo, voglio morire. Voglio che mi uccidiate, è per questo che ti chiedo di prenderti cura di lei.-

Aro mi guarda sconvolto poi annuisce.

-se è questo che desideri.-risponde Aro afflitto.

Bussano alla porta ed Aro si alza per aprire la porta. Vedo gli occhi di Nauhel guizzare verso di me per poi ricomporsi e riferisce ad Aro un messaggio da parte di Marcus.

Io mi crogiolo nella mia vendetta. Ucciderò Jacob.

Sterminerò tutti i licantropi.

-Presto ti affiderò ad un vampiro che saprà come aiutarti con il tuo nuovo potere.-mormora Aro entrando nella stanza solo con la testa.

Il veleno riempie nuovamente la mia bocca, non vedo l'ora di affondare i miei denti nel collo del mio nemico.

Vendicherò la morte di Edward.

 

Guardate che vi vedo eh!! giù i forconi...ehi!! si! sto parlando con te con la bomba a mano...si proprio tu che sei accanto a quella con il cannone! mettete giù tutto dai...se no chi continua la storia? ci avete pensato? poi avete così poca fiducia in me? =(   Lasciate fare a me e risparmiate ancora per un pò i soldi per affittare un cecchino appostato di fronte a casa mia.  Ora sfogatevi su che fine ho fatto fare ad Eddy e chi è implicato in cosa...insomma ditemi cosa ne pensate della piega che sta prendendo questa storia!

Vi ringrazio immensamente per tutto l'appoggio che mi date attraverso i commenti, le preferenze, i seguiti. Sono contenta che riscuoti successo tra di voi questa storia poi quando vi sento su msn che vi mettete li a cercare di capire la mia prossima mossa mi fate morire dal ridere ma nello stesso tempo mi dispiace non dirvi niente per non rovinarvi la sorpresa! lo so che mi perdonate ogni volta ma ci sto male perchè vi capisco tantissimo! anche io per certe storie vorrei entrare nella testa di chi le scrive perchè vorrei sapere vita morte e miracoli sul capitolo che sta scrivendo!   e adesso lasciate un commentino......

Bacioni a tutti! VVB

Per farmi perdonare vi lascio questo vide fatto da me...spero che vi piaccia!

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Capitolo 40
*** I piani di Aro ***


PRIGIONIERA

Ciao ragazzuole! Rieccomi con un nuovo capitolo. Mi ritrovo molto ispirata in questi giorni tanto che ho già in mente un'altra storia da pubblicare con una nuova e nuova idea (almeno io non ho mai letto una storia nè una prefazione con i personaggi modellati su quello che mi è venuto in mente quindi spero di non deludervi)...quando la pubblicherò sarete i primi a saperlo, per adesso ho solo pronto il primo capitolo ma aspetto di aver terminato almeno una storia prima di pubblicarla. ^_^

Adesso vi lascio al capitolo....bacioni

 

ARO:


Rimango immobile osservando i movimenti fluidi di Bella. L'ho messa sotto allenamento, deve capire come controllare il suo potere e usarlo al meglio per un ipotetico scontro. La cosa che mi ha impressionato di più è stato quando ha manifestato la capacità di estendere il suo potere anche su altre persone. Mi tornerà molto utile.

Appena avrà compiuto la sua "vendetta" eliminerò il suo legame con quello di Renesmee ma soprattutto cancellerò i sentimenti che prova per Edward. Totale fedeltà a me.

Distolgo lo sguardo da lei per posarlo su Nauhel che fa giocare Renesmee che in realtà sta solo imparando inconsciamente come difendersi o attaccare. Non farebbe mai del male a Nauhel ma apprendere quei movimenti non fa affatto male. Tutti i miei piccoli devono sapere come difendersi e anche lei è preziosa per la mia collezione.

Il suo potere sembra quasi essere il potere contrario del padre, potrebbe tornarmi utile.

Tutti loro sono utili a loro modo. Non potevano essere così diversi dai genitori, solo a chi possedeva un potere avevo trovato la sua cantante e fatto in modo di generare un mezzo sangue. Come avevo sospettato il bambino traeva il meglio dalle due parti in più la loro capacità naturale di crescere così in fretta mi aveva permesso di creare in poco tempo un esercito costituito da elementi validi.

Bella si allena tutto il giorno ad un ritmo a volte sconcertante. Se fosse umana a quest'ora sarebbe morta. Velocemente sta diventando una macchina da guerra.

Forse con a fianco Jasper sarebbe potuta diventare veramente letale ma il tradimento in questa villa non è ammesso.

Sotto i miei stessi occhi avevano organizzato tutto per spodestarmi. Dopo la trasformazione di Bella ero tornato in corridoio da Edward per calmarlo ma nel farlo si era fatto toccare. Sbaglio mai fu più grande.

Vidi tutto. Tutte le sue macchinazioni.

Alice e gli altri in un attimo sono corsi in suo aiuto. Alice ha avuto troppo tardi la visione del mio tocco su di lui. Avevo visto anche se involontariamente i pensieri più profondi che voleva tenermi nascosti.

Il fascino che avevo nei suoi confronti mi aveva reso cieco.

Nel trambusto loro non hanno avuto modo di prendere Bella, ancora sotto gli effetti della trasformazione. L'hanno lasciata qui, si sono salvati tuttavia. Hanno ucciso i miei uomini e presto io avrò la mia vendetta.

Carlisle mi ha tradito, forse non c'è stato tradimento di cui ho più sofferto in tutta la mia non esistenza. L'ho sempre reputato un mio pari, come Caius e Marcus.

Sterminerò i cullen e i licantropi nello stesso momento.

Cancellerò qualsiasi legame che provi Bella nei loro confronti e cancellerò la sua memoria. Renesmee sarà il mio trofeo da esporre a monito per gli altri vampiri. Lei sarà l'ultima esponente della famiglia Cullen, l'allontanerò dalla madre e proverò il mio nuovo esperimento.

Nauhel con Renesmee daranno vita ad una razza forse ancora più forte.

-Ti vedo contento zio!-dice Renesmee saltandomi al collo.

Sorrido accarezzandole i capelli ramati come quelli del padre. Storco il naso a quel pensiero, era meglio se li prendeva da sua madre come ha fatto con i capelli.

-Che mi dici di Nauhel?-mormoro. Le sue guance diventano di un invitante colorito rossastro e il suo cuore aumenta i battiti. Il suo sangue scorre veloce ma grazie alla mia veneranda età riesco benissimo ad ignorare il richiamo del suo sangue. Più un vampiro è vecchio più riesce a trattenersi dagli stimoli più naturali quali il nutrirsi di sangue.

-Allora ti piace...-affermo mettendole una ciocca dietro i capelli. La vedo stringersi nelle spalle e mordersi il labbro. Quanto assomiglia a Bella.

-Forse...-ammette evitando il mio sguardo.

Con due dita alzo il suo volto per incontrare i miei occhi.

-Sareste una bella coppia.-dico facendola gongolare.

-Ma non credo di...beh...non potrei mai piacerli.-mormora tremendamente imbarazzata per il discorso affrontato.

Lei, figlia di Edward Cullen, insieme a Nauhel, il comandante del mio esercito, il migliore mezzo vampiro che ho. Non può che uscirne una cosa meravigliosa. Sarà il mio gioiello più prezioso.

Caius ci affianca ma al contrario di me non si siede sull'erba come abbiamo fatto io e Renesmee.

-Vuoi che lo scopra io per te?-le chiedo e i suoi occhioni si aprono di scatto facendosi notevolmente più grossi.

-Oh no zio...-mi risponde coprendosi il volto con le mani.

Volente o meno Nauhel sarebbe stato il suo compagno solo per un mio capriccio.

-Lo sai che gli basta solo un tocco per sapere tutto di lui.-interviene Caius sogghignando. Odio quando si intromette in questo modo.

-Ma non sarebbe giusto...-barbotta Renesmee.

-Che cosa?-le chiedo confuso.

-Frugare nella sua mente per un mio capriccio.-

Aro si china sulle ginocchia per guardare meglio la ragazzina.

-E' grazie al suo potere che possiamo preservare la nostra specie, esattamente come faceva tuo padre.-

idiota. Toccare l'argomento di suo padre quando ancora non l'ha visto.

-Papà è tornato?-chiede inevitabilmente cercando il mio sguardo.

-Non ancora...-risponde Caius sorridendo. Stupido.

Edward sarebbe tornato solo accompagnato dai licantropi. Tutti sapevano che al minimo attacco dovevano concentrarsi su di lui per tenerlo lontano da Bella. Non dovrà vederlo se no il mio piano sarebbe andato a monte. Tutta la sua rabbia era scatenata dalla notizia che era morto contro uno scontro con i licantropi. Non sapeva che il suo Edward era scappato con il resto della sua famiglia lasciandola qui da sola insieme a noi. Un errore certo...ma gli si sarebbe ritorto contro.

Il compito di uccidere Edward sarebbe toccato proprio a Nauhel, guardo il ragazzo che fissa Renesmee da lontano preoccupato.

Era diventato più agitato del solito. Ovviamente quella di toccarlo per Renesmee era soltanto una scusa. Voglio testare quanto fedele è.

In questo momento sono consapevole di non poter fare affidamento su nessuno. Solo Renesmee si fa toccare consapevolmente del mio potere e come una tavola dipinta mi mostra i suoi pensieri e tutti i suoi ricordi.

Eleazar si avvicina con il chiaro intento di parlarmi così do un buffetto a Renesmee e la invito a riprendere i suoi giochi insieme a Nauhel.

-Soddisfatto del tuo nuovo acquisto?-mi chiede con una certa riluttanza Eleazar con lo sguardo fisso su Bella.

-Ovviamente.-rispondo sorridendogli mellifluo.

-Dov'è Marcus?-chiede d'un tratto Caius.

-E' appena tornato dall'Italia con un curioso regalo.-gli rispondo ricevendo in cambio un'occhiata lunga e intensa.

-Ha trasformato Dydime.-rispondo semplicemente.

-Tu lo sapevi?-

non gli rispondo. Odio quando le cose non vanno come vorrei. Se l'avesse chiesto probabilmente glielo avrei anche concesso ma ha tramato dietro le mie spalle. Si è lasciato abbindolare da quella stupida umana e non ha pensato alle nostre regole che prevalgono su quelle degli uomini, sempre e comunque. Io sono la legge. Io rappresento il punto fermo della nostra società.

Come mio pari non doveva temere il mio giudizio. Questo è la dimostrazione di quanto questi esseri mortali influiscano sulle nostre decisioni.

-Dovremmo ucciderla...-commenta Caius.

-Hai ragione...-concordo.

-Sicuri?-interviene rispettosamente Eleazar.

-Perchè mai dovremmo salvarla?-ringhia Caius.

-Beh...perchè da quanto ho visto lei ha un potere simile a quello di Jasper e visto che quest'ultimo ci ha lasciato...-spiega Eleazar.

-Prenderemo in un altro momento questa decisione...-concludo vedendo Bella avvicinarsi. Non avrei sperato di meglio, degna rappresentante dei vampiri, atteggiamenti felini, occhi rossi al contrario della sua famiglia.

-Come stanno andando gli allenamenti?-le chiedo.

-Molto ma molto bene. Sarai fiero di me.-risponde mentre sul suo collo lo stemma dei volturi fa bella vista di sè.

Sorrido compiaciuto.

È una degna rappresentante del clan dei volturi.

 

Lo so che questo non è un vero è proprio capitolo ma più uno di transizione ma in un certo senso mi serviva visto che ho iniziato a notare vari cecchini intorno alla mia casa che aspettavano solo un mio passo falso. Adesso con questo capitolo avete scoperto (come molti di voi avevano già dedotto...XD) che Edward non è morto...semplicemente è dovuto scappare con la sua famiglia per evitare la furia di Aro, in realtà non voleva ma i suoi fratelli sono molto forti. cmq in questo capitolo si spiegano un pò di macchinazioni di Aro tipo quello che intende fare con Renesmee e Nauhel o anche uccidere Dydime perchè è stata trasformata senza il suo permesso ( nel libro in realtà era stata uccisa perchè era fonte di distrazione per Marcus...mi è piaciuto aggiungere questa cosuccia che è simile al libro...va beh...)

Spero che il capitolo vi sia piaciuto nonostante tutto! mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate! come al solito vi ringrazio immensamente per tutto...commenti...preferenze...chiccherate su Facebook...XD

un bacione a tutti di cuore...

ora vi lascio un video che ho fatto...spero che vi piaccia!

 

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Capitolo 41
*** Attacco ***


d

BELLA:

 

Anche se le mie memorie umane non sono perfette mi ricordo ancora la mia piccola fuga da umana.

-Sei assolutamente sicura del tuo potere?-mi chiede Aro mettendo una sua mano sulla mia spalla per cercare di trarre i miei pensieri attraverso il suo potere. Lascio cadere la barriera così che possa ottenere le informazioni che cerca, sono sicura, mi sento pronta.

La strada man mano che ci penso si fa sempre più nitida e insieme al mio piccolo plotone mi faccio largo muovendomi silenziosamente come solo un vampiro riesce a fare.

Il sangue che pompa nei loro petti è un richiamo ma nello stesso tempo una repulsione, iniziamo a sentire il loro odore e capisco che anche per loro dev'essere lo stesso in questo momento, tutto in questo momento è amplificato dalla pioggia che si abbatte su di noi come se volesse in qualche modo fermarci.

-Tzè! Perfino la natura è contro di noi...-commenta Jane schifata.

-Attaccate!-bisbiglio ma nonostante tutto suona come un ordine. I vampiri a me assegnati iniziano a volatilizzarsi per la foresta mentre sento i primi ululati farsi largo nel silenzio del bosco.

-Dov’è Caius? Voglio che sia qui a godersi con me la mia vendetta…questa volta li stermineremo tutti…-commento assaporando già la vittoria.

-Arriverà…Arriverà…-mormora Aro.

Il silenzio cala e il mio bisogno di vendetta si fa sempre più pressante.

-Jacob è mio...-dico congedandomi da Aro.

Lo voglio vedere morire per mano mia, voglio vedere i suoi occhi spegnersi, il suo sangue scorrere nelle mie vene, dissanguarlo e poi disintegrarlo fino a quando di lui non rimane che un minuscolo cumulo di polvere.

Non chiedo altro.

Estendo ai miei compagni il mio scudo, ho imparato così bene ad utilizzarlo tanto che è come se avessero un sottile scudo sulla loro pelle.

Il ricordo di Edward brucia nel mio petto e il veleno non fa altro che aumentare la mia sete incontrollabile di vendetta.

Vedo un lycan più piccolo rispetto agli altri, gli salto addosso spezzandoli l’osso del collo con un sonoro crack. Una vita spezzata in un nano secondo.

-JACOB!! JACOB!- urlo facendomi sentire per tutta la foresta.

Davanti a me si para davanti un licantropo dal pelo rossiccio che mi ringhia in modo equivocabile, di fronte a me si trova la fonte della mia ira. Assumo una posizione di attacco ma lui fugge lontano, veloce, più volte cerco di saltargli addosso ma lui abilmente schiva i miei attacchi come se sapesse cosa sto per fare. La rabbia per questo mi rende ancora più cieca.

-FERMATI! AFFRONTAMI BASTARDO!-

Lui imperterrito continua a correre schivando ogni mio singolo colpo, ci allontaniamo molto dalla battaglia ma non mi importa, riesco a trattenere lo scudo anche da una distanza come questa.

Sento un rumore provenire da lui così con un'unica spinta decisiva gli sono addosso, cerca di mordermi ma una mia mano gli stringe la gola, le sue vene pulsano impazzite sotto il mio corpo mentre le sue zampe cercano di graffiarmi inutilmente.

Affondo i miei denti dentro di lui e i miei occhi si iniettano di sangue. Continuo a bere il suo sangue fino a quando non capisco di averlo lasciato privo di energie, mi stacco tranciandogli via appositamente un pezzo di carne. Guaisce come un cucciolo.

-Dovevi pensarci prima di uccidere Edward!-sibilo al suo orecchio.

La forma canina muta rivelandomi il corpo nudo e bianco di Jacob che mi guarda con occhi vitrei.

-NON PENSARE DI IMPIETOSIRMI CANE!-urlo attaccando ancora la sua giugulare per prosciugarlo anche delle ultime energie che lo tengono in vita.

Gli urli di gioia dei miei amici mi fanno capire che siamo prossimi alla vittoria.

-UCCIDILO!! PONI FINE ALLA SUA VITA!-grida Aro da qualche parte nella foresta ma capisco che è abbastanza vicino da vedermi.

Sento la sua vita scorrere via da Jacob per riversarsi dentro di me rendendomi ancora più forte del normale.

-NO!-

Non faccio in tempo a bloccare il colpo così vengo scaraventata lontano da Jacob.

Mi metto in posizione di difesa e vedo l’ultima cosa che avrei mai immaginato di vedere Edward con in braccio Jacob. I suoi occhi sono neri e mi guardano furiosi.

-CHE COSA HAI FATTO?-urla contro di me.

Edward sta gridando contro di me.

Chiudo gli occhi per poi riaprirli nuovamente ma la scena non cambia.

Edward vivo, Edward non è morto. Edward è davanti a me e mi odia. Sento incrinarsi qualcosa nel mio petto e la mia barriera inizia a vacillare.

-Tu…tu…-balbetto.

-STUPIDA! HAI UCCISO L’ALPHA DEI LYCAN!-urla ancora Edward.

Il respiro viene meno e in un attimo capisco che sono stata manipolata, Aro mi ha mentito, la vita di mia figlia è in pericolo e adesso anche la mia. Senza che io possa prevederlo Aro aggredisce Edward che è obbligato a mollare la presa sul corpo del licantropo per difendersi. Da quel momento non vedo più niente, solo i forti colpi che provocano per lo scontro in atto.

 

ED ECCOMI!! Ok forse sono stata un pò esagerata nelle reazioni dei personaggi ma comunque ci troviamo in un momento critico, i vampiri hanno attaccato il campo base, è normale essere un pò nervosetti sopratutto se si tratta di una guerra così importante. Per quanto riguarda gli attacchi falliti di Bella su Jacob beh...come potete immaginare c'è il trucco. Edward e Alice sono ai margini della foresta insieme a un licantropo che suggerisce con il pensiero gli attacchi di Bella grazie alle visioni di Alice, vi ricordate della clausola se c'è qualcuno legata ad un vampiro la barriera nelle visioni di Alice cade anche se ci sono i lycan no?

Cmq spero che vi piaccia! mi raccomando lasciatemi un commentino! un bacione siete fantastici XD

 

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Capitolo 42
*** Rogo ***


PRIGIONIERA

Hallo! Questa storia è da un'eternità che non la aggiorno e vi chiedo scusa ma in qualche modo la mia fantasia era stata scemata e condotta verso altre strade come avete potuto notare. Questo capitolo serve sostanzialmente a sbloccare me da un punto in cui mi ero cacciata e con il tempo non riuscivo a trovare una soluzione mettendo così questa storia in stallo. Mi dispiace ma a volte succede, così aspettavo da tempo che mi venisse in mente qualcosa per riuscire ad andare avanti e penso di averlo trovato...poi non so, magari non è quello che vi aspettate. In questo capitolo sostanzialmente non è che avviene qualcosa di così eclatante a parte per il pezzo finale dove magari potrete capire le mie intenzioni....bah...chi lo sa.

Ora smetto di ciarlare inutilmente e vi lascio al capitolo! un bacione vale

EDWARD:


Alice li aveva visti. In massa volevano attaccare la base dei licantropi e a capeggiarli, nella sua visione, aveva visto Bella.

È stato uno di quei momenti in cui avrei voluto tanto che mia sorella si sbagliasse per una volta. Ero rimasto però assolutamente affascinato dalle sue movenze, dal suo nuovo corpo e i suoi occhi, nonostante fossero inniettati di sangue. Da umana era molto Bella ma da vampira era un vero e proprio schianto. Dopo quella visione avevo sentito subito il cavallo dei miei pantaloni molto stretti, eccessivamente stretti. Se una visione di Bella mi fa quell'effetto non oso immaginare averla tra le mie braccia. Non sono potuto starle accanto durante la trasformazione.

Non me lo sarei mai perdonato ma in qualche modo avrei recuperato.

Ora avevamo un'eternità per recuperare e questa lotta sarebbe stata solo il preambolo per qualcosa di più grande per noi due.

-Dobbiamo attaccarli prima noi!-tuona Jacob.

-No!-risponde secca Alice interrompendo il suo flusso di visioni che vi vedeva in netto svantaggio se li avessimo attaccati nel loro territorio.

-"stanno arrivando"-pensa Alice dandomi una breve occhiata per vedere se avevo recepito il suo pensiero. Annuisco leggermente tenendo gli occhi fissi su Jacob.

-Dovete prepararvi. Questione di minuti e saranno qui.-dice Alice

I licantropi si trasformano e vanno in posizione di attacco. Jacob lascia il nostro fianco per addentrarsi nella boscaglia.

Improvvisamente la fragranza di Bella si fa largo, segno che è vicina. Devo intercettarla prima che sia troppo tardi.

Una visione di Alice mi fa tremare. Scatto in avanti mentre sento mia sorella che mentalmente mi dice che è troppo tardi ma io continuo a correre seguendo la scia nauseabonda che ha lasciato dietro di se Jake.

-NO!-urlo mentre con un colpo scaravento Bella su un albero distanziandola da Jacob. Lo prendo in braccio cercando di capire quanto veramente sia grave la sua condizione. Sento nelle menti degli altri licantropi attimi di smarrimento, non sentono più la presenza dell'alpha, ora sono così disorientati che non riescono a combattere contro l'armata di Aro.

-STUPIDA! HAI UCCISO l'ALPHA DEI LYCAN!-urlo scaricando tutta la mia ira su di lei. Un attimo dopo Aro mi aggredisce prendendomi alla sprovvista, mollo la presa su Jacob prima che si possa fare eccessivamente male, non è morto ma se qualcuno non interviene immediatamente lo sarà molto presto.

Cerco di staccare dei pezzi dal corpo di Aro ma è difficile, lui è più vecchio di me e sopratutto si è sempre cibato di esseri umani, questo non fa altro che renderlo potente. I nostri corpi cozzano risuonando per la foresta. E' ora di porre fine a tutto questo.


BELLA:


Non potevo crederci. Lui non mi voleva più.

Cosa avevo fatto per meritarmi tutto quell'odio? Emmet era arrivato in mio soccorso, mi aveva preso e trascinato via, non so esattamente dove ma volevo essere il più lontano possibile da lui.

Quello sguardo di odio nei suoi occhi non riuscivo a tollerarlo.

Era morto. Morto.

Aro mi aveva ingannato. Come potevo sapere che lui...

Pensavo che fosse stato Jacob a causare la sua morte, mi era stato detto così e io ci ho creduto perchè l'odio mi ha reso pazza.

Tutta la mia vita ruotava intorno ad Edward e con la consapevolezza nel cuore che non l'avrei mai più rivisto per un'eternità....ero morta una seconda volta e sarei morta una terza se fossi riuscita ad uccidere Jacob.

Alla fine c'ero riuscita ma una carta in tavola era cambiata: Edward era vivo.

Durante il tragitto mi lascio cadere a terra vomitando tutto il sangue che avevo ingerito prima dello scontro, raschiando la gola ad ogni conato di vomito.

Caius si materializza davanti a noi con un sorriso stampato in faccia.

Il mio corpo vibra di rabbia pura, rabbia repressa per tutto il dolore che ho dovuto subire ingiustamente. Tutto l'odio che ho provato in queste settimane mentre lui era fuori, lontano da me.

Emmet si scaglia prima di me ma insieme tra morsi e strappamenti di parti del corpo dell'anziano riusciamo ad avere la meglio. La mia bocca è piena di sangue dovuto al sangue che aveva in corpo Caius, più e più vittime lo hanno formato. Appicchiamo il fuoco ed io prendendo un ramo inizio a dare fuoco a tutta la foresta. Moriranno tutti.

Tutti.

Tutti i vampiri neonati soccomberanno in questo incendio.

Gli ululati dei Lycan incominciano a farsi sentire e in cuor mio spero solo che Edward si salvi. È l'unica persona di cui mi importa seriamente in questo momento.

-Sei pazza? Ci sono anche gli altri li dentro!-urla Emmet spostandomi dal rogo. Anche io adesso sono in pericolo, grazie al vento il fuoco si muove più velocemente del normale come se sapesse che la foresta è piena di male e l'unico modo per estirpare quel male è con il fuoco.

Mi siedo a gambe incrociate sotto lo sguardo perplesso di Emmet.

Nella mia mente visualizzo Edward, Alice, Jasper e perfino Rose. Li individuo tutti e con un respiro profondo inizio a far fluire il mio potere.

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Capitolo 43
*** Cerchio di fuoco ***


PRIGIONIERA

EDWARD:


Avevo iniziato pochi minuti prima a sentire un calore diverso da quello del Sole.

Qualcuno aveva appiccato il fuoco. Non potevo capire bene in mezzo a tutta quella confusione cosa o chi lo aveva innescato.

Probabilmente qualche Lycan aveva appiccato il fuoco come arma di difesa.

Un odore particolare riesce ad attirare la mia attenzione.

Un odore simile a quello di Bella.

L'odore di Renesmee!

Stacco violentemente un braccio ad Aro che ruggisce infuriato. Alice arriva dietro alle sue spalle staccandogli definitivamente la testa. Il suo corpo ora giace immobile sul terriccio del bosco.

«E' qui!» urla spaventata Alice.

«Lo so, lo so.» le rispondo prendendo i pezzi di Aro e avvicinandomi pericolosamente al fuoco mentre mia sorella cerca di proteggermi da possibili attacchi dei Volturi. Abbiamo ucciso Aro ma in questo caos non credo che si possa cercare un qualche tipo di dialogo.

«Se non ce ne andiamo via da qui immediatamente moriremo...moriremo tutti!» urla mia sorella turbata per la mancanza delle sue visioni. Ci sono troppi Lycan che bloccano le sue visioni. Non è mai stata così cieca come adesso.

«Tu cerca Rosalie, Emmet e Jasper. Io devo trovare mia figlia!»

Mi metto a correre cercando la sua scia di profumo ma il fumo rende quasi impossibile scovarla.

I Lycan per nulla intimoriti dalle fiamme che stanno diligando continuano la loro missione cercando di far fuori più Volturi che possono.

"Nauhel...dove...dove si trova"

Ruggisco fuorioso.

Quel maledetto.

Alice aveva avuto dei brevi squarci di loro due. Non pensavo che la loro relazione fosse arrivata fino a quel punto. Lei era cambiata. Lo sentivo dai suoi pensieri. Era cresciuta, più del previsto.

Più di quanto mi sia mai potuto aspettare. Sapevo che crescevano in fretta ma nonostante tutto pensavo fosse ancora una bambina.

«RENESMEE!!» urlo e la mia voce riecheggia tra gli alberi.

"Papà!"

Mi riconosce. Ha riconosciuto la mia voce. Seguo la scia di pensieri che pensano prima a me poi a Nauhel. Un continuo ciclo di pensieri.

Uccido qualsiasi persona si mette davanti a me.

Nessuno può tenermi lontano da mia figlia.

Quando arrivo vedo una ragazza piegata su Nauhel. «Renesmee...» mormoro, alza lo sguardo e per un attimo sembra di specchiarmi in me stesso.

Siamo praticamente identici se non fosse per gli occhi. Uguali a quelli della madre.

«Papà!» singhiozza. Dietro di loro le fiamme iniziano ad avanzare.

«Papà dobbiamo andare! Aiutami a portarlo via da qui.» guardo prima lei poi Nauhel che è ferito ad un fianco ed è svenuto.

Patetico mezzo vampiro.

Meno di un battito di ciglia lo sollevo portandolo sulla spalla. «Dobbiamo tornare indietro. Stammi più vicina che puoi.»

Sono terribilmente in ansia. Non riesco a far chiarezza nei pensieri delle persone e questo non aiuta la nostra avanzata.

Ho bisogno di chiarezza, sicurezza.

C'è mia figlia. Non posso richiare.

In più ho un peso morto sulla spalla che non aiuta di certo la visuale sulla destra. Devo affidarmi semplicemente ai pensieri, sperando sempre che pensino di attaccare Edward Cullen o la sua figlia.

«Chi è stato?» sibilo riferendomi alle condizioni di Nauhel.

Era il migliore nel gruppo dei mezzi-vampiri. Chi potrebbe mai ridurlo in questo stato? L'unico che poteva avere la meglio su di lui è dalla sua stessa parte.

«E' stato Felix.»

Appena mia figlia mi dice il nome dell'aggressore, lo sento dietro di noi.

Faccio cadere a terra pesantemente Nauhel e con un balzo indietro mi porto alle sue spalle afferrandolo per la gola. Cerco di affondare i miei denti nella sua gola per squarciargliela ma è tutto inutile. Mi prende per i capelli e mi trascina davanti a lui buttandomi a terra. Immediatamente arriva un suo cazzotto nel mio stomaco che non riesco a bloccare in tempo.

«SCAPPA!» urlo rivolgendomi a mia figlia che cerca di trascinare il corpo di Nauhel. Non è possibile che stia ancora pensando a lui in un momento così rischioso per la sua vita. Il tradimento non è ammissibile.

I Volturi non si vendicheranno solo su di me ma su tutta la mia famiglia.

«Tua figlia sarà la prossima a morire dopo di te.» ringhia pesantemente Felix nel mio orecchio facendo aumentare la mia rabbia. Assesto un bello spintone sul suo petto in modo da farlo vacillare indietro di qualche passo.

«VATTENE VIA!» urlo prendendo per un braccio Renesmee strattonandola via dal corpo di Nauhel.

Lei mi guarda con le lacrime agli occhi, «Non posso lasciarlo qui!» urla disperata. Non ha ancora assunto tutta la forza di un vampiro normale. Le manca tempo cosa che per adesso è essenziale.

«La tua vita è più impor...» non faccio in tempo a finire la frase che vengo attaccato da dietro da Felix. I nostri ringhi si fondono insieme mentre uno cerca di uccidere l'altro.

"Ho bisogno di aiuto"

"Sto arrivando"

Boccheggio quando sento la voce di Bella nella mia testa. Bella.

Come è possibile?

Sento il profumo di Bella farsi sempre più vicino.

«TU VAI VIA! Se ne occuperà tua madre!» urlo disperato a Renesmee che sembra cercarla con uno sguardo. Subito dopo la vedo materializzarsi accanto a lei.

Le assesta un ceffone e prende Nauhel tra le sue braccia.

Felix addenta il mio collo cercando di squarciarmi la gola. Per difendermi lo acceco strappando gli occhi dalle orbite. Urla per il dolore.

L'ho reso cieco. Devo giocarmela bene.

Inizio a correre il più velocemente possibile intorno e in qualsiasi punto nelle vicinanze per disorientarlo sensorialmente. A volte gli do uno spintone facendolo cadere rovinosamente a terra.

Intanto mi assicuro che la mia famiglia sia abbastanza lontana e al sicuro.

Le fiamme si fanno sempre più vicine.

Aver minacciato la mia famiglia non è stata una buona idea. Lentamente inizio a strappargli tutti gli arti, lasciandogli solo il busto e la testa.

È ancora consapevole di quello che succede.

Il mio spirito di vampiro esulta vittorioso per questo scontro perchè non ha battuto il gigante dei Volturi ma anche difeso egregiamente la sua famiglia da lui.

Lo trascino fino al fuoco che divampa lasciandolo per metà fuori.

Presto il fuoco arriverà alla testa. Gongolo soddisfatto.

Purtroppo per questo combattimento non ho tenuto presente che il fuoco ha iniziato a circondarci.

Presto sento il panico farsi strada in me.

Cerco una qualche via di fuga ma non la trovo. Non esiste.

"Edward..."

La voce di Bella risuona ancora nella mia testa.

"Edward!"

Stavolta è più disperata.

«Bella...» mormoro fermandomi in un punto abbastanza lontano dalle fiamme. Inizio a sentire il calore del fuoco sulla mia pelle e questo mi fa impazzire. È l'unico modo per distruggere un vampiro e ora potrei essere definitivamente morto.

"Fidati. Fidati di me"

Mi guardo intorno, sono veramente nella merda.

"Ti devi fidare Edward..."

«Che cosa devo fare!?» urlo esasperato.

Per un attimo sento solo il crepitare del fuoco che sta intaccando tutto quello che trova al suo passaggio. Il fuoco è una vera forza distuttrice.

"Passa attraverso il fuoco"

Sgrano gli occhi. Forse ho capito male. Non può chiedermi di passare in mezzo alle fiamme che mi ucciderebbero.

"Fidati!"

E' un urlo che mi stordisce.

"Edward..." singhiozza quasi come se fosse sull'orlo del pianto.

«Mi fido...mi fido...»mormoro prendendo un respiro profondo. I miei polmoni si riempiono di fumo ma poco mi importa. Sono immortale...per adesso. Se sopravviverò.

"Edward..."

Inizio a correre passando attraverso le fiamme. Nella mia corsa mi accorgo di come una specie di bolla sia come avvolta intorno al mio corpo.

Non mi sto bruciando.

Non mi sto lentamente consumando. Niente di tutto questo.

Corro ancora più velocemente cercando con lo sguardo se qualche Lycan ha bisogno di aiuto ma sembra che il bosco si sia svuotato.

Arrivo al margine della foresta rintontito. In preda a qualche specie di follia da delirio di onnipotenza.

Ruggisco vittorioso appena mi sento al sicuro.

«Edward!»

Mia sorella mi si lancia letteralmente al collo e capisco dai suoi pensieri che è contenta di vedermi sano e salvo. In lontananza vedo Emmet che sorregge una Bella stremata. «Cosa è successo?» chiedo preoccupato vedendola ansimante tra le braccia di mio fratello.

«Ha usato troppo il suo potere...» mormora Alice ma continuo a non capire. Mi aiuta Renesmee, appoggia la mano sul mio braccio e in pochi secondi rivedo tutto quello che è successo come se fossi stato presente in quegli attimi.                            

Bella che si concentra fino a quando i suoi occhi non diventano interamente neri ed Emmet mi/le spiega che sta cercando di estendere il suo potere per proteggere tutte le persone che non devono morire nel rogo. Quando tutti sono in salvo Bella concentra interamente tutte le sue energie su di me per salvarmi. Attendo troppo e lei si sforza per condurmi fuori da quell'incendio. Il suo potere mi ha salvato.

Bella mi ha salvato.

«Edward...» mormora aprendo per un attimo gli occhi.

«Sono qui Bella...sono qui.»

Stringo forte la sua mano tra le mie cercando di trasmetterle tutta la forza che ho in corpo.

«Si riprenderà presto...» mormora Rose. «C'è un modo per recuperarlo più velocemente...»

Guardo Jasper ed aspetto che vada avanti. "Falle bere il tuo sangue..." pensa per non farsi sentire dagli altri. Non me lo faccio ripetere due volte. Con l'unghia dell'indice incido la pelle del collo facendo sgorgare del sangue.

«Bevi...» mormoro avvicinando le sue labbra al mio collo. Beve avidamente il mio sangue, questo gesto è altamente eccitante. Le sue dita stringono i miei capelli tirandomi leggermente indietro per avere un maggior acesso al mio collo.

«Bella...basta così!» dice Alice preoccupata. Lecca la ferita e si stacca da me. «Ti amo.» mormoro stringendola forte a me. Pensavo di perderla. Non sarebbe successo ma non sono ancora entrato nell'ottica delle idee che lei oramai è una vampira. Sono sorpreso anche di questo suo potere.

Non l'avrei mai immaginato.

«Ora dobbiamo aiutare gli altri...» mormora Emmet guardandosi intorno. A poco distanza da noi si sono formati i primi gruppi di Lycan ma anche di mezzi-vampiri.

«Aro è morto.» spiego alzandomi in pieno e portando Bella con me.

«Anche Caius.»

Ci guardiamo per un attimo finchè il mio sguardo si posa su Renesmee.

«Potevi morire...» sibilo.

«Ma non è successo...» interviene Bella difendendola. Ecco, me lo dovevo aspettare, complicità femminile.

«Aiutate Nauhel...vi prego...» mormora. Guardo prima Bella poi mia figlia.

«Meglio lui che un cane, no?» commenta Emmet ridendo. Come un fulmine a ciel sereno mi torna in mente l'alpha dei Lycan.

«Jacob!»

Corro veloce in mezzo ai licantropi che si sono trasformati in esseri umani e mi chiedo se Alice ha il buon senso di tenere sua nipote lontano da questo spettacolo di uomini nudi.

«Dov'è Jacob?» chiedo vedendo Paul disteso a terra a riprendere fiato.

«Con Leah...» dice tossendo.

Seguo la scia di pensieri fino a trovare l'unica donna Lycan. «Come sta?» chiedo appena la vedo con in grembo il suo alpha.

«Potrebbe stare meglio se solo quella pazzoide non si fosse accanita in quel modo su di lui. Sapevo che non dovevamo fidarci di lei...» commenta stizzita.

«Leah! E' stata ingannata.» le rispondo a tono difendendo la mia Bella. Mi ricordo della mia sfuriata ma era prima di capire il meccanismo del corpo dei licantropi. Jacob si sarebbe ripreso in fretta, non come fanno i vampiri ma il loro organismo così sviluppato l'avrebbe aiutato a sopravvivere.

Jacob riapre gli occhi lentamente, non ha un bell'aspetto. «Abbiamo vinto?» mi chiede con voce smorzata dalla fatica. Scuoto la testa divertito, non pensa alla sua salute, pensa alla battaglia.

«Abbiamo vinto amico mio...»

Jacob sospira felice e si abbandona alle cure di Leah.

 

Ed eccomi qui. Odio Jacob ma non potevo ucciderlo, sopratutto per mano di Bella. Non sarebbe stato giusto anche se ho un odio sviscerale per lui. Resta il fatto che anche per questa storia siamo agli sgoccioli. Ne mancano veramente pochi. Sotto ho inserito una foto di come io immagino essere Renesmee...XD più o meno ci siamo dai. Inoltre ho aggiunto un video per cui ho ricevuto i complimenti direttamente dal cantante...ero così 0.0 senza parole. E' lo stesso artista di un altro video che avevo fatto: Ricardo Munoz. Vi consiglio questo artista perchè ha una voce veramente stupenda.

Vi ringrazio immensamente per tutto il supporto che mi date. E' gratificante sapere che quello che scrivi piace. Voi siete fantastici e sono contentissima ogni volta che leggo una vostra recensione XD

Contatti:

MSN: purelove89@hotmail.it  - per parlarmi o ricevere gli avvisi di quando sposto le storie o le anticipazioni (su Facebook)

FACEBOOK: Valentina Purelove - Qui troverete le anticipazioni sui prossimi capitoli come note.

Un mega bacioni a tutti quanti...=P

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 44
*** Futuro dorato ***


PRIGIONIERA

Ciaooooooooo!!

Ecco qui il capitolo conclusivo di questa storia e lo faccio un pò con la lacrimuccia che scende sulla guancia perchè ci sono molto affezionata e finirla...non so, mi dispiace un casino ma ogni storia prima o poi deve finire.

Spero di essere riuscita ad emozionarvi e a tenervi con il fiato sospeso. Vi ringazio immensamente per tutti i commenti che avete lasciato nel corso della storia e sopratutto di tutto l'appoggio che mi avete dato. Senza di voi probabilmente non sarebbe arrivata fino a questo punto e non avrei continuato a scrivere...

Ora smetto di blaterare e vi lascio al capitolo sperando che vi piaccia!

Un bacione vale


BELLA:



Mi lascio coccolare tra le sue braccia finalmente nella poca pace che si è creata dopo lo scontro.

I volturi sconfitti.

Cullen vincitori.

Sono stata per così tanto tempo distante da lui che ora non riesco a staccarmi, sembro una cozza. Dove va lui, vado anche io. La chimica tra noi due ora, è più forte di prima.

È come una droga a cui non riesco a farne a meno.

Jacob è vivo. Non l'ho ucciso ma dopo aver visto come guarda mia figlia rimpiango di non averlo fatto. Non posso fare a meno di pensare che per lei Nauhel sarebbe molto meglio e dopo che sua zia Alice le ha detto il perchè di quelle attenzioni da parte sua ha voluto prendersi un attimo per capire lasciando entrambi a mani vuote.

È divertente vederli insieme alla stessa festa.

È divertente vedere licantropi e vampiri cercare di respirare alla presenza dell'altro. Ed ora anche io sono tra quelli che non riescono a sopportare l'odore dei licantropi.

«Mi perdoni?» mormoro baciando il suo mento perfetto. Mi guarda come se stessi parlando un'altra lingua. «Non riesco a dimenticare il tuo sguardo dopo il mio attacco a Jacob.»

Mi fa voltare verso di lui per guardarlo meglio negli occhi.

«Sei tu che mi devi perdonare. Ti ho gridato contro ma tu non avevi colpa. Sei stata una pedina nelle mani di Aro.»

«E questo non potrò mai perdonarmelo.» sbotto facendogli capire come mi sento.

«No Bella. Devi farlo perchè io avrei fatto la stessa cosa al tuo posto. Ti avevano detto che ero morto. Io avrei fatto molto peggio te lo garantisco.» mi spiega dandomi brevi baci, se potessi piangere adesso lo farei.

«Cosa succederà adesso?» gli chiedo in ansia. Come reagiranno gli umani? E gli altri vampiri?

«Carlisle prenderà il posto di Aro. Ha richiamato tutti i vampiri per presentarsi e capire se sono disposti a collaborare seguendo la "dieta". È ora di cambiare le cose...»

Mi accarezza il volto usando i polpastrelli che delineano delicatamente linee immaginarie sulle mie guance.

«Gli umani saranno liberi...»

il mio animo si alleggerisce con questa ammissione da parte sue, non che abbia mai dubitato delle intenzioni di Edward ma sentirlo dire fa tutt'altro effetto.

Il ricordo di quei giorni di terrore sono ancora vividi nella mia mente e ripercorro brevemente la mia vita pensando a come le cose possono cambiare in così poco tempo. Ora anche io sono un vampiro, un essere che fino a poco tempo fa disprezzavo fino a quando non mi sono innamorata di uno di loro.

Un timido Sole inizia a sbucare dalle nuvole prima cariche di pioggia che hanno contribuito a spegnere il fuoco che io stessa avevo appiccato.

«Reneesme?» mi chiede Edward destandomi dai miei pensieri.

«Credo che sia con Alice per cercare di calmarla. Tutti questi licantropi lo sai che la fanno impazzire...» mormoro sghignazzando. Mi stringe forte in un senso di possesso e le sue labbra sono subito sulle mie, gli circondo il collo con le braccia tirandogli i capelli indietro per avere libero accesso alla sua gola dove il sangue scorre ora veloce. Succhio avida la sua pelle ma non lo mordo, se assaggiassi il suo sangue non mi fermerei e finiremo per fare l'amore sul tavolo.

L'esperienza da umana mi ha lasciato senza fiato e ora mi chiedo come sarebbe farlo da vampira visto che sembra che tutte le mie emozioni o sensazioni vengono amplificate all'infinito.

«Voglio provare una cosa...» mormoro mordicchiandogli il labbro inferiore. Nello stesso momento abbasso totalmente il mio scudo lasciandogli intravedere i miei pensieri, non faccio in tempo nemmeno a finirlo che Edward corre su in casa posandomi sul letto.

«Non vuoi stare un pò con gli altri?» gli chiedo ridendo di gusto dal suo comportamento.

«Volevi passare un pò di tempo con tua figlia...» lo istigo per vedere una sua reazione ma effettivamente è da troppo tempo che non stiamo un pò insieme che tutto passa in secondo piano. Prima di tutti ci siamo io e lui.

«Abbiamo tutta l'eternità amore.» sussurra al mio orecchio per poi scendere a baciarmi il collo. Quelle parole scatenano in me una verità che ancora non avevo compreso, è vero. Ci sarebbe stato tutto il tempo che avremo voluto per fare qualsiasi cosa.

Tutta l'eternità insieme a lui.

Insieme al mio vero amore.

Si ferma per incrociare il mio sguardo.

«Mi sei mancata così tanto...» mormora baciandomi la guancia. «Anche tu, da morire...» gli rispondo aggrappandomi alle sue spalle per baciarlo all altezza del suo cuore.

«Ti amerò per sempre Bella.»

Lo bacio appassionatamente.

«Sai una cosa che non abbiamo ancora fatto?» mi chiede incrociando le nostre dita. «Che cosa?» gli chiedo baciandogli le nocche della mano una ad una.

«Sposami Bella...e mi farai l'uomo più felice su questo intero pianeta.»

Rimango senza fiato e salto sul letto cercando la conferma di quello che ho sentito nei suoi occhi.

«Non stai scherzando, vero?»

Scuote il capo per poi finire con un bacio timido sulle labbra.

«Quindi...tu vuoi...»

Non gli faccio nemmeno finire la frase. Mi butto addosso a lui tempestandolo di baci e "sì". Nello stesso momento sentiamo un grido di felicità provenire dal giardino di casa dove si sta svolgendo la festa per la caduta di Aro.

Ci guardiamo scoppiando a ridere, «Alice...» diciamo in coro.

Per sempre insieme.

Per sempre felici.


Ed eccoci qui alla fine.

Mi sembra giusto terminare qui, secondo me è inutile portare avanti la storia con anche un capitolo dedicato al matrimonio ma visto che secondo me la Meyer ha fatto già nell'originale un bellissimo lavoro non voglio rovinare quell'immagine con una visione mia. Mi è sembrata una cosa carina terminare così il capitolo dove finalmente si respira un'aria colma di felicità.

Non so se ci sarà una continuazione. Probabilmente no....bah, vedremo.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto!

Ancora grazie a tutti quanti per i commenti e il sostegno che mi avete dimostrato capitolo dopo capitolo. XD Un bacione immenso e spero di ritrovarvi nelle altre mie storie!!

KISS KISS

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