Sword Art Online 2.0 The Seven Swords

di Emiliano2099
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Level 0 ***
Capitolo 2: *** Level 1 ***
Capitolo 3: *** Level 2 ***
Capitolo 4: *** Level 3 ***
Capitolo 5: *** Level 4 ***
Capitolo 6: *** Level 5 ***
Capitolo 7: *** Level 6 ***
Capitolo 8: *** Level 7 ***
Capitolo 9: *** Level 8 ***



Capitolo 1
*** Level 0 ***


13 giugno 2024 
Piano 57

Sei figure entrarono nella prima sala. Quattro pareti delimitavano il posto dove avrebbero affrontato la prima prova, altrettante torce emanavano abbastanza luce da vedere solo a pochi passi di distanza. Le due enormi porte si chiusero dietro di loro, generando un enorme frastuono. Quando anche l'eco si fu placato, i sei vennero avvolti dal silenzio e dell'oscurità quasi totale.
< Quando comincerà secondo voi? > chiese uno di loro, un ragazzo, sui 15 anni.
< Presto > rispose un altro, mettendo mano alla spada che portava appesa alla schiena.
E cominciò.
Dalle ombre cominciarono a spuntare fuori scheletri armati di spade, asce e archi, protetti da giubbe di pelle e da elmi di ferro.
< Sephrya, Ishtar, occupatevi di quelli con gli archi! SK, lascio a te i due con le armi pesanti! Gli altri, con me! > disse il ragazzo con la spada e il combattimento iniziò.
In poco tempo iniziarono ad apparire le prime sfere infuocate, le prime saette, le prime lance di ghiaccio. Poi vennero le urla, quelle dei non morti, che gridavano dal dolore e della furia, e quelle dei sei guerrieri, che urlavano le loro abilità:
< Infernal raid! >
< Furious smash! >
< Hot arrow! >
< Blades' storm! >
Il ragazzo con la spada fu colpito a una spalla.
< Merda! > imprecò < Serve luce qui! >
< Ci penso io! > la risposta venne da Sephrya, che alzò un braccio verso l'alto e gridò < Light's bath! >
Dal centro del soffitto si sprigionò un esplosione di luce, che illuminò tutta l'area circostante.
< Eaden! > accorse verso il ferito il ragazzo che aveva parlato per primo quando erano entrati. Dalla sua lancia stava ancora sparendo il bagliore dell'ultima skill usata.
< Sto bene... > cominciò a rassicurarlo lui, ma da lontano vide una freccia che si dirigeva fulminea verso il suo compagno.
< Spostati Daryus! >
Il guerriero con la lancia si voltò, perdendo attimi preziosi per schivare il dardo, che era ormai troppo vicino. 
Eaden si buttò davanti a Daryus per proteggerlo.
< Crystal wall! >
La freccia rimbalzò sullo scudo creato appena in tempo dall'abilità del Mago Guerriero.
< Fai più attenzione la prossima volta > disse all'amico con un sorriso, il quale sferrò un colpo con la lancia, che gli mancò di poco la spalla, andando a colpire uno scheletro armato di ascia che stava per decapitarlo alle sue spalle.
< Fai attenzione anche tu > disse Daryus con un occhiolino e tornò a combattere.
La battaglia andò avanti per altri dieci minuti. Alla fine dei guerrieri non-morti non rimasero che piccoli frammenti di pixel, che andavano pian piano sparendo.
Altre due porte, grandi come quelle da cui erano appena entrati, si aprirono dall'altro capo della stanza.
< State tutti bene? > chiese Eaden.
Sephrya e Sun Knight erano avvolti da luce verde, segno che stavano usando le loro abilità per curarsi.
< Comodo poter rigenerare così la propria salute, eh? > li canzonò una ragazza che stava bevendo da una fiaschetta contenente liquido rosso, Lace.
< Sei tu che hai voluto scegliere Avventuriero, a ognuno i propri privilegi > disse Sun Knight.
< Certo, farebbe comodo se avessimo un Chierico in squadra >
< Mi sembri quei tipi dello Stendardo Nero dell'altro giorno, Ish > rispose ridendo Daryus.
< Già, tutti criticano il nostro stile ti combattimento e poi rimangono ogni volta a bocca aperta! > aggiunse Lace < Vero Eaden? > ma lui si stava già dirigendo verso il prossimo piano del Dunegon, la testa china a guardare il piccolo braccialetto nella sua mano, che diventava sempre meno visibile, man mano che l'incantesimo di Sephrya si esauriva.
< Elizhabet... > disse con un filo di voce.
I cinque lo seguirono senza dire un'altra parola.

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Capitolo 2
*** Level 1 ***


2 ottobre 2023
Piano 1

Da un ritaglio di giornale di qualche mese fa:

SAO RITORNA SUGLI AMUSPHERE DI TUTTO IL MONDO CON UNA NUOVA VERSIONE: SWORD ART ONLINE 2.0
Nonostante il gran putiferio sollevatosi dopo il grande disastro operato dal criminale noto come Akihiko Kayaba, i VMMORPG sono comunque dilagati come moda del momento in molti paesi del mondo, tanto che la famosa società americana di videogiochi, la Game Master Corporation, ha deciso di ridare vita al VMMORPG, nel bene e nel male, più famoso al mondo. Accompagnata da numerose critiche, questa scelta ha segnato una svolta nella carriera del dottor Alexander Smith, capo della Game Master Corporation, che in un anno ha reso di nuovo disponibile il gioco noto oggi come Sword Art Online 2.0. Grazie ai frequenti aggiornamenti e ai fondi sempre più ingenti, SAO 2.0 è passato velocemente da uno dei tanti VMMORPG a quello più giocato di tutti, tanto che, adesso, gode più di un miliardo di utenti. È stato inoltre annunciato un nuovo aggiornamento fra tre mesi, che comprenderà, oltre a un miglioramento della qualità della realtà virtuale, anche l'aggiunta di nuove classi, armi e abilità per tutti i giocatori. A tutti i players che ancora non si sono cimentati in questa nuova esperienza, il consiglio è di immergersi subito in questa nuova realtà, che sta ridefinendo in modo irreversibile il concetto di "gioco".

Era finalmente suo. 
L' Amusphere. 
Il portale per Aincrad. 
Il portale per Sword Art Online.
Erick era sempre stato un grandissimo appassionato di videogiochi, quello che gli esperti in materia chiamerebbero "professionista" e quello che gli ignoranti etichetterebbero come "nerd".
No, non portava gli occhiali.
No, non era basso e grasso.
No, non stava sempre chiuso in casa.
In pratica era il contrario di ciò che stereotipamente si considera un "nerd", eccetto per la sua passione per tutto ciò che riguardava il fantasy, dai libri, ai film, ai videogiochi, ai VMMORPG come Sword Art Online 2.0.
Era stato uno dei tanti ragazzi delusi, che non erano riusciti a comprare il proprio Amusphere quando era uscito a Roma e avevano dovuto aspettare altri cinque mesi. Insieme ai suoi sei migliori amici: Riccardo, Viola, Alessia, Flaminia, Tommaso e Irene, appassionati di fantasy come lui, aveva fantasticato su come sarebbe stato poter entrare in un'altra realtà e vivere sulla propria pelle le avventure di cui aveva, fino a quel momento, solo letto o immaginato.
Avevano studiato a fondo tutte le informazioni rese pubbliche su Internet, tanto che, pur non avendo mai giocato, erano ormai esperti del mondo di Aincrad.
Avevano da tempo scelto le classi che avrebbero utilizzato, deciso come progredire nelle stat, votato per il nome della Gilda che avrebbero fondato: "The Seven Swords". Avevano deciso che il primo che fosse arrivato la livello 10, il minimo necessario per creare una gilda, sarebbe stato il capo. 
Erick era pronto.
Lo erano tutti e sette.
Il cellulare poggiato a terra accanto a lui vibrò. Sul display apparve l'anteprima della chat di gruppo dedicata a questo giorno:
Alessia: "sono pronta"
Riccardo: "anche io"
Tommaso: "si comincia gente!"
Viola: "ho già l'Amusphere sulla testa"
Irene: "pronta!"
Flaminia: "dai andiamo! Erick, ci sei?"
Erick prese in mano il cellulare, digitò la password di sblocco e scrisse le due parole che tutti aspettavano di leggere: "Conquistiamo Aincrad".
Si stese sul letto, si mise l'Amusphere, lo accese e disse: < Link start! >
Il viaggio era cominciato.
Tutto a un tratto perse la sensibilità in ogni parte del suo corpo, non sentiva più le gambe, le braccia, le mani o i piedi. Intorno a lui era tutto bianco.
Poi ecco apparire un piccolo riquadro azzurro con su scritto "Chase the linguage". Erick si accorse di non avere nè una tastiera, nè le mani, nè un qualsiasi altro arto o organo che gli permettesse di selezionare alcunché. Fu allora che si ricordò di quello che aveva letto sull'Amusphere, e cioè che quel casco catturava tutti gli impulsi nervosi provenienti dal cervello. 
Immaginò quindi la scritta "Italiano" nel bianco rettangolino vuoto ed essa apparve. La finestra sparì, per riapparire subito dopo, questa volta con due spazzi per la selezione, con accanto scritto "Nome" e "Password". Per entrare nel mondo di SAO, i giocatori si erano dovuti prima registrare online sul sito ufficiale. Li avevano già deciso i loro nomi, password ed e-mail. 
Erick digitò mentalmente il nome "Eaden" e la password "theevenword", nata da una frase di Riccardo, secondo cui il nome della loro gilda aveva troppe S.
Sparì anche questa finestra di selezione e apparve quella dell'avatar. Non modificò nulla del suo aspetto reale e quindi selezionò un taglio di folti capelli castani e occhi molto scuri. 
Raggi luminosi multicolore cominciarono a venire verso di lui a velocità sempre più elevata... fino a che Eaden non sentì di nuovo la terra sotto i piedi e si accorse di essere nella Città d'Inizio.
Aveva molte volte sentito parlare di come Sword Art Online riproducesse alla perfezione la realtà... ma ciò che vide, provò e visse in pochi secondi lo sconvolse totalmente.
Alzò un braccio, poi l'altro, ruotò le mani, corse sul posto. Tutto era perfettamente calibrato, sentiva i muscoli tendersi, le ossa muoversi, l'aria entrare e uscire dai sui polmoni. 
Spostò lò sguardo a destra e a sinistra. La grafica era spettacolare: le nuvole, il sole, i solchi fra le mattonelle della pizza, i petali dei fiori, niente lasciava intendere che fosse un mondo virtuale. Vide molti giocatori che, come lui, stavano sperimentando i loro nuovi corpi e altri che, ormai abituati all'idea di una realtà virtuale in tutto e per tutto reale, li guardavano sorridendo, magari ricordando il giorno in cui anche loro, per la prima volta, avevano loggato ad Aincrad.
Ma non aveva tempo da perdere: l'appuntamento era davanti al Memoriale, subito dopo il log in.
Il Memoriale era un monumento in onore dei caduti nella tragedia del primo SAO. Una roccia rettangolare nera, con sopra scolpiti i nomi reali e quelli dell'avatar di tutti i giocatori morti.
Lì davanti stavano parlando quattro persone, che Erick capì dall'aspetto essere i suoi amici: Riccardo, seppur più massiccio che nella realtà, aveva lasciato i suoi cortissimi capelli neri e gli occhi scuri; Tommaso aveva un avatar molto fedele alla sua vera persona, quindi capelli corti castano chiaro e occhi verdi e sovrastava su tutti eccetto Erick; Flaminia aveva cambiato giusto il colore dei suoi lunghi capelli ricci, che da biondo scuro erano diventati rossi; Irene, anche se si era fatta più bassa che nella realtà e aveva risaltato il colore smeraldo delle sue iridi e il castano dei suoi capelli lunghi fino a metà schiena, era facilmente riconoscibile grazie ai tratti delicati del viso; Viola era quella che aveva apportato più modifiche di tutti, con i suoi capelli color dell'erba che le arrivavano fino alla vita e i suoi scuri occhi marroni, Erick riuscì a capire chi fosse, solo dalla bandana che portava sulla testa, suo segno distintivo anche nella realtà.
Tutti lo riconobbero immediatamente.
< Erick! > lo chiamarono.
< Non Erick > li corresse lui sorridendo < Eaden >
< Giusto, allora io sono Daryus > rispose Riccardo.
< Sephrya > disse Irene.
< Io mi chiamo Ishtar > aggiunse Viola.
< Lace > disse distrattamente Flaminia, troppo occupata ad ammirare il Memoriale.
< E io sono Sun Knight! > annunciò fiero Tommaso e tutti si misero a ridere.
< Cosa c'è?! > chiese lui offeso < È un bel nome! >
Eaden gli battè una mano sulla spalla < Certo che lo è, SK >
< SK? > rispose pensieroso < Si, può andare >
< Ma manca ancora Alessia > notò Eaden.
< Vuoi dire Elizabeth >
Ci volle qualche secondo prima che i sei riuscissero a capire che l'alta ragazza dai capelli biondo acceso raccolti in una coda e gli occhi azzurri ghiaccio, era la loro amica Alessia: nel mondo reale aveva i capelli molto più corti, le arrivavano solo fino alle spalle, e di colore nero, mentre gli occhi erano color nocciola.
< Come mai questo cambiamento? > chiese Sephrya.
< Mi sono sempre chiesta come sarei stata con i capelli biondi e gli occhi azzurri... >
< E a quanto pare l'effetto non è niente male > si complimentò Eaden.
Elizabeth arrossì.
< Bene! > esclamò Daryus < Vogliamo cominciare? Il nostro livello non si alzerà da solo! >
< Giusto > disse Eaden < Dirigiamoci fuori dalla Città d'Inizio, lì ci sono i cinghiali, ottimi per capire come funziona il combattimento in questo mondo. Propongo di combattere singolarmente per un pò e poi provare qualche schema di squadra >
< Io ci sto > rispose Sun Knight
< Anche io > si unì Ishtar
Uno a uno tutti esprimettero il loro consenso.
< Prima però, scambiamoci l'amicizia e uniamoci in un gruppo >
Una volta inviate e accettate le varie richieste e aver fondato il party, i sette si diressero verso i battenti che delimitavano l'uscita della città.
Tutto intorno alla Città d'Inizio si scendeva una pianura coperta di erba verde, con il sole che illuminava quello splendido panorama.
< Che armi avete scelto come starter? > chiese Eaden evocando una semplice spada lunga con la guardia a croce.
< Io uno spadone > rispose Sun Knight selezionando dal suo inventario una lama alta quasi quanto lui.
< Arco! > dissero in coro Ishtar e Sephrya. Daryus si avvicinò a quest'ultima: < Un Mago Guerriero con un arco? Non è un pò strano? In fondo le skill forti da Warrior Mage per quell'arma si sbloccano solo più in la... >
< Senti chi parla! > ribbattè Sephrya < Vediamo che arma hai scelto tu! >
Fu così che Daryus evocò una lancia addirittura più lunga dello spadone di Sun Knight.
< E dici a Sephrya che la sua è una scena strana? > disse Eaden quasi rotolandosi a terra < Tu sei un Assassino con una lancia! > 
< Ognuno ha il proprio stile > intervenne Elizabeth tirando fuori una spada lunga uguale a quella di Eaden < Io avrei preferito una katana, ma non la danno come starter... >
< Spadoni, lancie, katane... quanto siete complicati! > disse Lace facendo apparire dal nulla due pugnali e facendoli volteggiare fra le sue dita < Io vado più sul semplice... e sul letale >
I ragazzi cominciarono a fare strage di cinghiali, chi puntando sulla velocità delle proprie lame, chi sulla forza dei colpi, chi cercando i punti deboli dell'avversario... fino a che non salirono tutti al livello due, spesero i loro punti per aumentare le stat e si riunirono per confrontare le nuove skill acquisite.
< La mia si chiama "Uppercut" > disse Elizabeth
< Dai faccela vedere! > esclamò Sun Knight.
Elizabeth si avvicinò a un cinghiale e gridò: < Uppercut! >.
Sulla sua testa apparve il nome della skill e la sua spada cominciò a brillare di giallo. 
Il cinghiale la individuò e corse verso di lei, ma quando fu a distanza ottimale Elizabeth rilasciò la skill e la lama saettò verso l'alto, sparando in aria il nemico. Mentre precipitava a terra, la Spadaccina menò un secondo fendente orizziontale, che fece desintegrare il cinghiale in tanti piccoli pixel. Fu poi il turno di Ishtar con il suo "Triple arrow", che conficcò tre frecce nella testa del povero suino, di cui una fece anche Colpo Critico. Lace si esibì in "Jerk", che aumentò così tanto la sua velocità che, quando attaccò, sembrò passare attraverso il cinghiale, che venne rapidamente finito da un secondo attacco. Un altro nemico fu vittima della "Contaminated blade" di Daryus, che all'inzio non sembrò sortire alcun effetto, anzi, appariva come un semplice colpo inflitto con la sua lancia, ma dopo due secondi il maiale si accasciò a terra, avvelenato dall'abilità dell' Assassino. Per quanto riguarda Eaden, Sephrya e Sun Knight, tutti e tre avevano sbloccato la medesima skill, avendo scelto la stessa classe di Mago Guerriero e si cimentarono nell'abilità "Fire", che lanciava una sfera infuocata contro i nemici, i quali vennero ineceneriti all'istante.
Continuarono a giocare e a salire di livello ancora per mezz'ora, fino a che non decisero che era ora di tornare in città per comprare un equipaggiamento migliore.
< Questa spada comincia a perdere colpi, ormai mi ci vuole troppo per uccidere quei cinghiali > si lamentò Elizabeth.
< Fortunata tu, io ho il punteggio di Forza bassissimo, se non riuscissi a schivare quelle ridicole cariche dei maiali sarei morta da un pezzo > disse Lace
< Va bene, allora si torna in città > intervenne Eaden < Compriamo qualche arma nuova... >
< Qualche armatura > aggiunse Sun Knight.
< Si, qualche armatura e poi andiamo nella foresta, li ci sono mostri di livello 5, potremmo fare molta più esperienza > 
Mentre i sette si stavano dirigendo verso la Città d'Inizio, l'attenzione di Lace fu catturata dal un gruppo di altri players, che ridevano indicandoli.
< Cosa avete da guardare? > chiese l' Avventuriera.
I cinque giocatori cominciarono a ridere con ancora più foga.
< Cosa c'è Lace? > domandò Ishtar, facendo cenno agli altri di fermarsi.
I cinque players si fecero avanti e cominciarono a prenderli in giro:
< E voi vorreste andare nella foresta? Con quelle statistiche? > disse un ragazzo sui diciassette anni, due in più dei futuri membri delle Seven Swords.
< Che ne sapete voi delle nostre stat? > ribbattè stizzito Daryus.
< Amico, vi abbiamo visto mentre combattevate e siete un disastro: tu hai dovuto usare tre Pozioni curative negli ultimi dieci minuti, e la rossa ha ucciso un cinghiale di livello 4 in dieci colpi... ma come li costruite i vostri personaggi? > ripose un tizio molto in carne sui vent'anni, aveva i capelli quasi rasati a zero e sopracciglia molto folte.
< È facile fare i gradassi con quelli di livello 5 quando si è al livello 11 > disse calmo Eaden.
La risata del tizio grosso di fermò di colpo.
< Come fai a sapere di che livello sono? > chiese sospettoso.
< Anche io vi ho ossservati e ho visto che cinque minuti fa sei salito di livello e sei andato a comprare quella cotta di maglia, che se non sbaglio è disponibile sono dal livello 11 in poi >
Il tipo era visibilmente colpito, ma si riprese subito: < Per me sei solo un cheater che usa qualche hack >
< Ciò prova solamente che siete voi i dilettanti > intervenne Sun Knight < Dovreste sapere che installare hack sull' Amusphere è impossibile >
< Oh... il maghetto ha preso coraggio > riprese il diciassettenne < Voglio proprio vedere se ne avrà abbastanza da non scappare di fronte alla mia Frantuma-Idioti > allungò una mano dietro la schiena ed estrasse uno spadone molto più grande e massiccio di quello del Mago Guerriero.
< Calmati Dennes > disse il ventenne poggiando una mano sul braccio del ragazzo < Hanno ragione loro: siamo di livello troppo alto... e visto che il nostro membro più debole è al livello 7 dubito potranno anche solo sperare di batterci! > 
Una risata generale si levò dal party di bulli, che si voltò e si diresse verso la foresta, continuando a prendere in giro i sette neo-players.
< Affronterò io il vostro membro di livello 7 > la voce calma di Eaden si udì anche sopra il vociare degli altri cinque giocatori.
Il tizio dai capelli radi si girò lentamente.
< A quanto pare qualcuno deve insegnarti a stare al tuo posto... Rick! > un ragazzo della stessa età di Eaden, capelli biondi a caschetto, occhi scuri e sguardo strafottente, si fece avanti.
< Dai una lezione a quel tipo... > 
< Eaden > disse il Mago Guerriero.
< Eaden > ripetè l'uomo grasso, seccato per essere stato interrotto.
Rick fece apparire il suo menù, digitò il nome di Eaden sotto la scritta "Sfida" e immediatamente, davanti a quest'ultimo, apparve una finestra con su scritto:
"Rick (level 7) ti ha sfidato.
Vittoria: 0 HP
Tempo: illimitato
Accetti? "
Il ragazzo premette il bottone blu con il cerchio e sopra i due sfidanti apparvero i loro nomi, livelli e barre di salute, separate da un conto alla rovescia che, da 10, si avvicinava velocemente allo 0.
Eaden mise mano alla sua spada e Rick fece lo stesso.
Il Mago Guerriero si prese gli ultimi cinque secondi per esaminare il suo avversario. 
E decise come avrebbe vinto.
Quando il timer scese a 0, un segnale acustico segnò l'inizio del duello ed Eaden si avventò immediatamente sul suo nemico, che, sorpreso da tanto coraggio, si ritrovò a dover retrocedere e a parare i velocissimi colpi che Eaden gli portava.
Superato lo shock iniziale però, Rick cominciò a contrattaccare e le posizioni si inevrtirono: ora era Eaden che perdeva terreno sotto i colpi di Rick, mentre i suoi compagni di squadra lo osservavano tesi e il party nemico rideva di gusto. 
Rick sollevò la sua spada sopra la testa, afferrandola con due mani. Tutto faceva pensare che avrebbe compiuto un arco per colpire Eaden sulla testa con tutta la forza di cui era capace, ma il Mago Guerriero colse un guizzo negli occhi dell'avversario, che mirarono per un secondo al suo fianco sinistro.
Fu così che, accompagnato dall'urlo spaventato di Ishtar, non sollevò la sua spada a intercettare quella dell'avversario, ma fece un passo verso destra e abbassò la lama verso sinistra, dove andò a cozzare con quella di Rick, il quale, allibbito dal fallimento della sua finta, perse tempo prezioso.
< Fire! > dalla mano sinistra di Eaden uscì una sfera infuocata, che andò a colpire in pieno petto il suo nemico, che cadde a terra due metri più in la.
< Rialzati imbecille! > urlò il tizio grasso.
Rick si rimise in piedi, furente per l'umiliazione subita e ripartì all'attacco.
La lama della sua spada cominciò a illuminarsi di arancione e sulla sua testa apparve la scritta Uppercut.
Eaden sorrise trionfante.
Avendo appena visto gli effetti di quella skill, per lui fu semplicissimo schivarla con uno scatto verso sinistra e colpire al fianco destro Rick, che lanciò un urlo misto a rabbia e dolore.
< Smettila di fare lo stupido, Rick! > urlò l'uomo, mentre cominciava a sudare per la tensione: un membro della sua gilda stava per essere sconfitto da un player inferiore di due livelli.
Rick si rimise in posizione di guardia e la sua spada cominciò a brillare di nuovo.
< Uppercut! > urlò, lanciandosi contro Eaden, che si preparò a schivare di nuovo l'attacco, ma, a metà del suo passo a sinistra, l'avversario interruppe la skill, passando a un'altra chiamata "Lunge". La lama di Rick penetrò nella parte destra del petto di Eaden, che cadde in ginocchio con la mano sul fianco.
Urla di gioia si levarono dal gruppo dello Spadaccino.
< Piccolo pezzo di merda... ora ti faccio vedere io come si combatte > il ragazzo biondo sollevò la sua spada, pronto per il colpo finale.
Ma in quel momento, Eaden attivò la sua seconda skill: < Tunder Blade! >
La sua lama fu avvolta da luminose scariche elettriche, che passarono alla spada di Rick quando questa incontrò quella di Eaden, provocandogli violenti spasmi al braccio destro.
Il Mago Guerriero approfittò della situazione e affondò la lama nel petto di Rick. 
Purtroppo la giubba di cuoio dello Spadaccino lo protesse abbastanza da farlo restare in vita e lui sferrò un colpo con l'elsa della spada, dritto al volto di Eaden.
La botta fece rotolare a terra il ragazzo, che si rimise in piedi a fatica. Per pura fortuna, Rick non era riuscito a Stordirlo.
Il display sopra il luogo del duello mostrava gli HP di Eaden, che erano ridotti a 20, e quelli di Rick, che erano ancora 90.
Eaden si alzò, ormai erano tutti sicuri, persino i suoi amici, che non avrebbe mai potuto vincere quella sfida. 
La lama di Rick ricominciò a brillare, pronta per una nuova skill.
< Fire! Fire! Fire! > 
Lo Spadaccino dovette interrompere il caricamento della sua abilità per schivare e parare le sfere di fuoco che Eaden gli aveva lanciato contro.
Il Mago Guerriero approfittò di quella distrazione per correre verso il nemico: aveva usato quasi tutti i suoi MP per lanciare i suoi incantesimi, aveva conservato giusto quelli che gli sarebbero serviti per un ultimo, fondamentale, disperato, decisivo attacco.
Rick vide il nemico che correva verso di lui, la spada percorsa da scariche elettriche e si preparò a parare il colpo.
Le due spade si incrociarono.
Rick fu percorso da spasmi mentre tentava di resistere all'attacco di Eaden.
Il Mago Guerriero impiegò tutte le sue forze per sfondare la guardia dell'avversario... che infine cedette.
La spada di Rick si ruppe.
La lama di Eaden gli affondò nel collo.
Nel momento in cui la testa venne separata dal corpo, l'avatar di Rick scomparve e i nomi dei duellanti sul display vennero sostituiti da "Eaden wins".
Sopra la testa di Eaden apparve la scritta "Level up!"
Sotto gli sguardi sbigottiti, non solo della gilda nemica, ma anche dei suoi amici, il Mago Guerriero rinfoderò la spada.

Nel mondo reale, molto lontano dalle Seven Swords, un uomo guardava il suo computer. Più precisamente, seguiva il combattimento fra il nuovo player "Eaden" e il suo avversario "Rick".
Quando il neo-giocatore inflisse il colpo di grazia, le sue labbra si curvarono in un inquietante sorriso. 
Accarezzò il display e disse: < Forse abbiamo trovato l'Eroe >

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Capitolo 3
*** Level 2 ***


4 ottobre 2023
Piano 1

In soli due giorni nacque ufficialmente la gilda "The Seven Swords", di cui Eaden fu il capo. Arrivò al livello 10 quando gli altri erano al 7, ottenendo ancora più ammirazione di quella guadagnata dopo il duello contro Rick.
Lo stendardo scelto fu quello di sette spade che si incrociavano dietro il castello di Aincrad, a simboleggiare l'obbiettivo dei ragazzi di essere i primi a raggiungerne la cima. Dalle informazioni raccolte su Internet, i membri delle Seven Swords avevano saputo che, fino a quel momento, i piani conquistati arrivavano solo fino al cinquantasettesimo: nessuna gilda era riuscita a sconfiggere il Boss di quel piano, che si diceva cambiasse forma e skill di attacco a ogni combattimento.

Era il loro terzo giorno di gioco in Sword Art Online 2.0, ed erano già tutti al livello 10, eccetto Eaden che era al 13.
< Per me possiamo farcela > ripetè per la ventesima volta Daryus.
< Sui forum dicono che servono almeno venti guerrieri di livello 10, fra cui sono indispensabili almeno tre Chierici > ribbattè Sephrya.
< Al diavolo i forum! Siamo i players più forti che SAO abbia mai visto! Abbiamo raggiunto il livello 10 in tre giorni, mentre la gente normale impiega minimo una settimana! Per non parlare di Eaden! > insistè Daryus.
< Sephrya però ha ragione > notò Lace < Anche se siamo bravi, è un'impresa a dir poco colossale >
< Io dico che possiamo farcela! > esclamò Elizabeth eccitata < Eaden, tu che dici? >
Il ragazzo cambiò posizione sui gradini della Cattedrale della Salvezza di Light City. Pur essendo ormai una gilda in piena regola, i ragazzi non avevano abbastanza soldi per permettersi una casa e quindi le loro riunioni avvenivano nei posti più disparati.
< Facciamolo > disse infine, sotto gli sguardi sorridenti di Daryus ed Elizabeth e quelli dubbiosi del resto dei compagni: quello su cui lui aveva sempre insistito da quando avevano deciso di giocare a SAO era che avrebbero dovuto vivere una vita virtuale in tutto e per tutto identica a quella reale, quindi senza mai correre rischi inutili, senza mai pensare "È solo un gioco, posso morire quante volte voglio". Era il suo modo per rendere omaggio alle vittime di Akihiko Kayaba e al suo più grande mito: Kirito, l'Eroe di Aincrad.
< Però dobbiamo essere preparati: andremo a caccia nelle Selve Maledette, ci procureremo abbastanza soldi per tutte le pozioni di cui abbiamo bisongo e magari avanzeremo di livello >
Si diressero verso la foresta al confine di Light City, l'ultimo ostacolo prima del Dungeon del Boss del primo piano.
In Sword Art Online 2.0, l'unico modo per guadagnarsi l'accesso ai piani superiori era quello di uccidere i Boss dei piani prima. Solo così si poteva avanzare nel castello volante. Il Boss infatti respawnava ogni volta che un nuovo sfidante, gilda o gruppo che fosse, decideva di affrontarlo e solo coloro che partecipavano al combattimento e lo sconfiggevano avevano il diritto di procedere.
L'impresa in cui volevano cimentarsi le Seven Swords era appunto quella di sconfiggere il Boss del primo piano, non solo a tempo di record, cioè a soli tre giorni dal loro primo log in, ma anche con il minor numero di componenti mai visto.
Nelle Selve Maledette si trovavano mostri di tipo Incantatore e Assassino, a volte anche insieme per causare ancora più problemi agli sfortunati giocatori che li incontravano. Per questo la tecnica più usata dai sette era quella di mandare avanti Eaden, Sun Knight e Elizabeth per intercettare e mettere fuori combattimento gli Assassini come i Cacciatori Selvaggi e le Vespe Giganti, per poi fare Switch con Daryus e Lace che avrebbero provveduto a finirli. Nelle retrovie c'erano invece Sephrya e Ishtar, che si occupavano dei Maghi Corrotti quando venivano fuori, eliminandoli con frecce e incantesimi.
Il problema che più attanagliava la strategia di combattimento delle Seven Swords era la totale mancanza di una figura di supporto, perciò i membri erano costretti a ricorrere alla Pozioni Curative, che svuotavano velocemente il loro salvadanaio. 
Ciò però aveva comportato un grande miglioramento dei riflessi da parte di tutti i membri, che erano costretti a stare sempre all'erta se non volevano morire.
Perciò, quando anche l'ultimo Mago Corrotto fu fatto fuori dalla "Seeped dart" di Ishtar, tutti e sette avvertirono immediatamente la presenza di un altra minaccia. Più in profondità nella foresta, una piccola casetta di legno era ricoperta di muschio e foglie; il legno di cui era composta era marcio, frutto degli anni in cui doveva essere stato esposto alle interperie. Davanti alla porta della catapecchia, un uomo alto dava le spalle al gruppo. Indossava un mantello nero e un cappello a punta dello stesso colore.
Lentamente cominciò a voltarsi e i ragazzi poterono vedere la sua faccia, piena di cicatrici che risaltavano sulla sua pelle bianca come il latte e due occhi completamente neri. Quando sorrise, i suoi denti appuntiti e la sua lingua biforcuta si mostrarono ai sette membri della gilda.
Sulla testa del mostro apparve il nome "Stregone della Confraternita del Serprente" in aracione, la sua barra HP e il suo livello: 12.
< È un mostro Élite! > gridò Sun Knight estraendo il suo spadone da dietro la schiena, ma a un gesto dello Stregone un'onda d'urto si abbattè sui ragazzi, che andarono a gambe all'aria.
Si rimisero in piedi in fretta, giusto in tempo per vedere un enorme sfera di fuoco dirigersi dritta addosso a Eaden.
< SK, Switch! > 
I due Maghi Guerrieri si scambiarono di posto e Sun Knight, con la sua elevata Resistenza e Forza, riuscì a parare l'attacco del nemico, pagando una minuscola quantità di HP.
Eaden saltò, usando la schiena del compagno come trampolino e a mezz'aria attivò la sua skill: < Tunder Blade! > e scese in picchiata contro lo Stregone, che però evito facilmente l' attacco e lo colpì al volto con i suoi artigli.
Si fece avanti allora Elizabeth: < Lunge! >
ma il colpo fu ancora una volta evitato e la Spadaccina fu catapultata fra gli alberi da un'altra onda d'urto.
Dal folto del bosco apparì però Daryus, che colpì alla schiena lo Stregone. L'urlo che emise quest'ultimo era acutissimo e riportò alla mente immagini di sofferenza e dolore. Sephrya però non si fece distrarre e scoccò una freccia, che si andò a conficcare nella spalla del mostro.
Lo Stregone balzò via dall'accerchiamento, schivando anche una freccia di Ishtar, ed evocò due enormi serpenti alti quanto lui. 
Sephrya e Ishtar andarono a combatterli, dando così l'opportunità ai guerrieri restanti di concentrarsi sul nemico principale.
Dal bosco riuscì Elizabeth, con la barra degli HP quasi al giallo.
< Eli! > gridò Eaden, mentre Sun Knight e Lace tenevano occupato l'avversario e Daryus si ritirava nella foresta < Tieniti pronta, al mio segnale usa la skill di prima! >
Corse verso lo Stregone, l'arma che comicniava a brillare di rosso.
< Uppercut! >
L'attacco di Eaden andò miseramente a vuoto, ma il suo piano era proprio quello: < Storm! > la terza skill da Mago Guerriero colpì in pieno lo Stregone, che fu destabilizzato dall'onda d'aria che Eaden aveva evocato.
< Ora, Switch! >
< Lunge! >
L'affondo caricato di Elizabeth centrò il petto dello Stregone all'altezza del cuore.
L'urlo che emise questa volta fu così assordante da far piegare tutti in ginocchio con le mani alle orecchie e così i due serpenti ebbero campo libero per azzannare al collo le due ragazze, che fino a quel momento avevano dato loro tanto filo da torcere. 
Le loro urla riscossero Eaden: < Lace! > ma lei era già in piedi e si stava dirigendo verso le compagne ferite.
< Concludiamo questa storia! > disse Daryus apparso dagli alberi a sinistra.
< Sei pronto? > gli chiese Sun Knight, spadone alla mano.
Entrambi corsero verso l'Élite, che, indeciso su chi dei due puntare, cominciò a creare un'altra sfera infuocata, che lanciò per terra, creando un onda di fuoco che che si diresse verso tutte le Seven Swords.
Lace, Eaden ed Elizabeth riuscirono a evitare l'attacco saltando, mentre Ishtar e Sephrya, ancora stordite dall'urlo dello Stregone, furono colpite in pieno.
Daryus e Sun Knight saltarono nello stesso istante e sferrarono all'unisono un attacco verso la testa dello Stregone.
Quando atterrarono, dell'Élite e dei serpenti non era rimasto nulla, se non qualche pixel qua e là. Al loro posto era apparsa la schermata dei premi per la vittoria e dell'avanzamento di livello di tutti i membri della gilda, eccetto il capo.
Tra gli oggetti ottenuti nel combattimento c'era anche un Item di classe Raro: il Tomo del Cobra.
< Peccato che nessuno di noi sia un incantatore > si lamentò Daryus.
< Vendendolo però guadagneremo abbastanza per le pozioni di salute > notò Eaden dando una pacca sulla spalla ai suoi due compagni < Ottimo lavoro ragazzi, quel Boss non ha scampo >
Tornarono a Light City, dove vendettero l'Item e fecero scorta di Elisir.
< Oh no! Sono già le quattro! > esclamò a un certo punto Sephrya.
< E allora? > chiese Sun Knight.
< Alle quattro e venti ho karate, devo andare! >
< E il Boss? > domando Lace.
< Facciamo così, alle sei avete qualcosa da fare? > intervenne Eaden e tutti scossero la testa < Bene. Ci vediamo alle sei all'ingresso delle Selve Maledette >
< Okay > Risposero gli altri.

L'uomo continuava a spiare le Seven Swords. Vide che anche gli altri membri erano giocatori promettenti, anche se non come il loro capo. Lui si che sarebbe stato un degno avversario. 
La fortuna era dalla sua parte.
Dio era dalla sua parte.
In fondo, quante probabilità c'erano che tutto si incastrasse così perfettamente? Ora non restava che aspettare, guardare, capire.
E giocare.

Erick si tolse l'Amusphere.
Giocava già da tre giorni, ma ancora non riusciva a capacitarsi di quanto fosse bello il gioco di Sword Art Online.
Sul comodino accanto al suo letto c'era un biglietto di sua madre: "Sono uscita a fare la spesa. Torno presto."
Erick si fece una doccia veloce e finì i pochi compiti che non aveva ancora completato prima del log in.
Mancavano ancora quarantacinque minuti prima dell'appuntamento.
Pensò di riconnettersi subito, ma sarebbe stato ingiusto nei confronti dei compagni e poi era già molto più avanti di loro. A quel pensiero un sorriso gli incurvò le labbra. Non avrebbe mai pensato di essere così bravo.
Aveva letto che il server di SAO aveva un programma di sostegno nel combattimento: quando un giocatore sferrava un fendente, un affondo o un qualsiasi altro colpo, il programma faceva in modo che il corpo del player si muovesse nel modo giusto, per correggere eventuali errori nello stile di spada e per garantire più realismo nella lotta. Tutto questo però diminuiva la potenza degli attacchi. Quindi più il colpo era portato bene fin dall'inizio, più era potente. Per questo molti player praticavano scherma. 
Ma quello di Erick era puro talento.
Riusciva a sentire che i movimenti che faceva erano solo suoi.
La carica che partiva dalla spalla, l'arco che descriveva col braccio, la posizione del polso... era tutto frutto dei suoi muscoli, della sua volontà. I suoi movimenti erano quasi perfetti.
Prese carta e penna, si sistemò alla sua scrivania e cominciò a fare schemi su schemi, a cercare la strategia più efficente e rapida per sconfiggere quel Boss. La velocità era tutto. Se avessero esaurito gli Elisir prima di aver ucciso il mostro allora avrebbero perso. Sarebbero morti.
Erick non poteva permetterlo.
Dopo svariate simulazioni al computer capì che le possibilità di sconfiggere il Boss con solo i suoi amici era un'impresa impraticabile per qualsiasi giocatore si Sword Art Online.
Ma le Seven Swords non erano giocatori qualunque.
Si avvicinò al poster che teneva sopra il suo letto, quello che raffigurava Kirito nella lotta contro Heatcliff, l'avatar di Kayaba. 
Se Kirito aveva compiuto l'impossibile, potevano riuscirci anche loro.
Le sei meno dieci.
Era ora di andare.
Si rimise l'Amusphere e si sdraiò di nuovo sul letto.
< Link Start! >

Attraversarono di nuovo le Selve Maledette, stando attenti a evitare la casa nella foresta, in caso lo Stregone della Confraternita fosse riapparso. Non potevano sprecare Pozioni Curative per lui.
I pochi mostri che incotrarono non rappresentarono un ostacolo e quando Eaden utilizzò di nuovo la skill "Uppercut" per finirne uno, Elizabeth gli si avvicinò:
< Quindi hai deciso di specializzarti anche nella armi a una mano > gli disse.
< Si, l'albero delle skill del Mago Guerriero da troppa poca attenzione alla spada. Ho intenzione di spendere qualche punto qua e la per essere sicuro di cavarmela anche se dovessi esaurire gli MP > le rispose rinfoderando la sua lama dietro la schiena < Tu piuttosto, che skill hai sbloccato al livello 10? Non l'hai ancora utilizzata >
< Te la mostrerò quando lotteremo contro il Boss > rispose lei con un bagliore combattivo negli occhi < Ho intenzione di dargli il colpo di grazia >
< Bè devi metterti in fila > ribbattè lui spavaldo < La ricompensa per il Last blow fa gola a tutti >
< Allora prendila come una sfida signor Grande Capo > disse dandogli una gomitata e scoppiarono a ridere.
L'atmosfera si fece più seria quando arrivarono alle porte del Dungeon, due enormi blocchi di ferro coperti da così tanta rugine da sembrare inutilizzati da anni, ma loro sapevano che appena due settimane fa una gilda era entrata e si era guadagnata l'accesso al secondo piano.
Eaden si avvicinò e davanti a lui apparve una finestra di selezione:
"The Seven Swords, state per entrare nel Dungeon.
Una volta entrati non si può uscire a meno che non si muoia o non si sconfigga il Boss. 
(La disconnessione dal server vale come morte).
Entrare? "
Eaden premette il tasto di conferma e i battenti si aprirono.

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Capitolo 4
*** Level 3 ***


13 giugno 2024
Piano 57

Coloro che furono sette, ma che divennero sei, stavano percorrendo lentamente il corridoio, diretti alla seconda prova.
Il silenzio e le tenebre regnavano sovrane, sottolineando ancora di più il senso di tristezza e disagio che pervadeva il gruppo.
Lace si avvicinò a Eaden, che erada solo in testa al gruppo e camminava fissando il braccialetto nella sua mano. Gli toccò il braccio.
< Ehi... > gli disse, ma non ricevette risposta.
Giunsero ad altre due enormi porte, che si aprirono da sole a rivelare una stanza cinque volte più grande di quella che si erano lasciati alle spalle: dall'ingresso, una pedana di roccia si stendeva per un pò, lasciando poi il posto a un baratro profondo parecchi metri, percorso in fondo da lava incandescente. La temperatura della sala era altissima.
Appena i sei raggiunsero il bordo della pedana, dischi di roccia fluttuanti apparvero sospesi sopra il baratro mortale e cominciarono a muoversi, alcuni in orizzontale, altri su e giù, altri in diagonale... a Eaden bastarono pochi secondi per memorizzarne gli schemi e attuare una strategia per raggiungere la porta dall'altra parte.
< Lace, con me. SK e Dar insieme. Seph e Ish lo stesso. Ogni coppia prenda una pedana e raggiunga la parte opposta della stanza. Potrete contare solo sul vostro compagno: questo livello è fatto apposta per dividere le forze di una squadra, le pedane sono troppo piccole per ospitare più di due persone senza che queste si intralcino fra loro in combattimento >
Gli altri annuirono e presero posizione. Eaden e Lace saltarono sulla pedana di sinistra, Sun Knight e Daryus su quella centrale e Ishtar e Sephrya su quella di destra.
I nemici apparvero immediatamente.
Le due arciere bersagliarono quelli più lontani che, come loro, possedevano armi a lunga distanza. Saltando velocemente da una roccia all'altra, Ishtar e Sephrya evitavano i colpi dei mob e li uccidevano passando in mezzo a loro come saette.
Daryus e Sun Knight optarono per una tattica di sfondamento: il Mago Guerriero utilizzava le sue skill di attacco per attirare l'attenzione dei nemici, mentre l'assassino li coglieva di sorpresa alle spalle.
< Surprise attack! > l'ennesimo Golem di Lava fu distrutto dall'abilità di Daryus, che si rese di nuovo visibile alla vista, interrompendo la sua skill di mimetizzazione.
< Sai, ho sempre trovato una figata che potessi renderti invisibile > disse Sun Knight e il compagno, sogghignando, sparì di nuovo per andare a combattere contro uno Scheletro Senziente.
Lace si era buttata nella mischia con i suoi due pungali e roteava fra i nemici come un'affilata trottola mortale, sbuffando quando gli incantesimi di Eaden finivano un mostro prima che potesse farlo lei. Il combattimento era uno dei pochi momenti in cui le Seven Swords dimenticavano la posta che era in palio in quel gioco, uno dei pochi momenti in cui ritrovavano lo spirito di avventura che era stato alla base della loro passione. Persino Eaden riusciva a sorridere 
< Pensi di riuscire a fare meglio di me con quelle ridicole abilità? > la canzonò.
< Attento a dove metti i piedi, potresti ritrovarti nella lava > rispose lei facendogli una linguaccia.
< Blizzard! > una tempesta di neve avvolse la pedana dove i due stavano combattendo contro tre Golem che vennero congelati all'istante.
< Deadly sins! > la combo di Eaden mandò in mille pezzi i mob.
< Pff, sbruffone > disse Lace.
< Esplosive arrow! > una freccia rossa volò sopra loro due, colpendo una pedana di pietra dietro di loro, che esplose insieme allo Spadaccino Non-morto che stava per coglierli di sorpresa.
< Cercate di rimanere concentrati! > il rimprovero di Ishtar fu accolto da un segno di ringraziamento del Mago Guerriero e dell' Avventuriera, che continuarono la loro avanzata verso l'uscita della sala. 
La prima a raggiungere la sponda opposta fu Sephrya. Si voltò di scatto e lanciò una freccia verso i tre Troll dei Sotterranei che si stavano avvicinando a Ishtar su un'altra pietra fluttuante. Il dardo, quando fu poco sopra le loro teste, si trasformò in una rete elettrica che avvolse i tre mostri.
< Lion's roar! >
L'attacco ad ampio raggio della skill dell'altro arciere fece piombare di sotto i nemici intrappolati.
Quando le due ragazze furono davanti alla porta, Ishtar inziò ad aiutare i compagni con le sue frecce, mentre Sephrya le copriva le spalle con i suoi incantesimi.
Anche Eaden e Lace le raggiunsero. Quest'ultima, ancora eccitata dalla battaglia, si unì alla Maga Guerriera contro i mostri.
Daryus e Sun Knight erano a tre quarti del percorso, quando uno Spirito del Fuoco di livello superiore riuscì a localizzare l'Assassino, anche se nascosto dalle sue skill. L'attacco di Daryus trovò preparato il nemico, che lo schivò e gli scagliò addosso una sfera di fuoco. 
Il lancere fu spinto indietro dal colpo, ma i suoi piedi trovarono solo il vuoto.
Poco prima di precipitare nella lava però, riuscì miracolosamente a rimanere aggrappato al bordo della piattaforma.
< Daryus! > urlò Sun Knight, troppo occupato contro un Troll e due Spadaccini Non-morti per dargli man forte.
Dagli archi di Ishtar e Sephrya partirono due raffiche di frecce che ridussero in poltiglia lo Spirito del Fuoco. SK, con la sua "Mortal spin", distrusse uno Spadaccino, buttò nella lava il secondo e ferì il Troll, finendolo subito dopo con un colpo del suo spadone.
Il Mago Guerriero andò per soccorrere il compagno, ma su una roccia lì di fronte apparvero altri tre Spiriti di Fuoco, che lo bombardarono di incantesimi.
Sun Knight era a terra, con la barra degli HP ridotta a livello critico.
Fu allora che intervenne Eaden.
Balzando il più velocemente possibile da una pedana all'altra, ignorando i colpi subiti dai vari mob che incotrava sulla strada, raggiunse quella da cui i tre Spiriti stavano per mettere fine alla vita dell'amico... Non solamente nel gioco.
< Elemental sword! >
Nella mano sinistra di Eaden apparve una spada fatta interamente d'acqua e, doppiamente armato, il Mago Guerriero piombò in mezzo ai mob: < Blade's storm! > 
Una raffica di colpi falciò i tre nemici; le lame di Eaden si muovevano a velocità sovraumana, polverizzando tutto ciò che incotravano nella loro danza mortale.
< Horizontal square! > quattro ultimi fendenti disegnarono un rombo sul corpo semitrasparente dell'ultimo Spirito, il quale, con un debole lamento, sparì senza lasciare traccia.
Nel frattempo, Sun Knight aveva tirato su Daryus e tutti e due avevano recuperato gli HP.
< Eaden, non voglio essere irriconoscente, ma credo che tu abbia portato qui qualche ospite indesiderato > disse l'Assassino.
Infatti, nella sua corsa per salvare i compagni, aveva attirato l'attenzione di un nutrito gruppo di mostri che, avanzando di sporgenza in sporgenza, stavano velocemente raggiungendo i tre.
< Ferocius charge! > la carica di Sun Knight spezzò la formazione dei mob e Daryus ed Eaden si infilarono nella breccia creatasi. I tre giocatori cominciarono a correre a tutto spiano, sfruttando i movimenti dei dischi di pietra per rendere più difficile l'inseguimento, mentre le due ragazze rendevano più facile la loro fuga con le frecce.
Quando raggiunsero la pedana con i loro compagni di gilda, solo pochi metri li separavano dalla massa di nemici.
< Via di qui! > l'urlo di Sun Knight riscosse le tre ragazze, che si precipitarono insieme a loro verso i battenti di ferro. Questi si aprirono appena Lace li toccò e si richiusero poco prima che un Troll potesse afferrare Eaden per il mantello.
Quando i versi degli Spettri, degli Scheletri e di tutti gli altri mostri si furono spenti, l'urlo di Daryus spezzò il silenzio: < Eaden, quella cosa delle doppia spada è stata epica! Quando l'hai imparata?! >
< Be... > cominciò lui rievocando la spada d'acqua < La skill "Elemental sword" nasce per creare una spada da impugnare con la mano primaria... ma è possibile, con un pò di allenamento, usarla anche con l'altra mano. Credo sia una specie di bug, magari anche voluto dagli sviluppatori. Solo che la classe del Mago Guerriero non è fatta per questo stile di combattimento e quindi il programma di supporto nella lotta non si attiva per la mano secondaria; questo significa che potrei anche uccidermi da solo se non faccio attenzione e la quantità di MP per usare le skill è doppia >
< Resta comunque una fissa assurda >
Tutti quanti scoppiarono a ridere.
Tutti eccetto Eaden.

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Capitolo 5
*** Level 4 ***


4 ottobre 2023
Piano 1

Ciò che colpì le Seven Swords fu il mastodontico numero di nemici. Non si aspettavano certo che fosse una passeggiata, ma ciò che trovarono ad accoglierli fu impressionante: almeno venti ciclopi alti quanto un uomo, tutti di livello 10, li attaccarono non appena misero piede nel Dungeon.
< Strong blow! >
< Thunder blade! >
< Triple arrow! >
Le armi dei tre maghi guerrieri si illuminarono e ognuno ingaggiò battaglia con tre di quei mostri, poi fu il turno di Elizabeth: < Sonic leap! > 
Corse fino a un ciclope lontano e, all'ultimo momento, mise avanti la spada trapassandolo da parte a parte.
< Finalmente ci sarà da divertirsi! > Lace estrasse i pugnali dalle maniche e si buttò in mezzo a un gruppo di cinque mob: < Resistence! >
Invece delle lame, fu il suo corpo a illuminarsi di arancione e, quando la mazza di un ciclope la colpì alla schiena, la sua barra HP non riportò quasi alcun danno. Usando la skill "Dodge", evitò un secondo attacco del mostro e si posizionò alle sue spalle: con il suo scatto trapassò il ciclope davanti a lei e altri tre sulla sua strada.
Ishtar e Daryus lavorarono insieme, muovendosi da bersaglio a bersaglio, indebolendoli con le frecce e finendoli con gli attacchi alle spalle dell'Assassino.
Mentre lanciava una sfera infuocata, Sun Knight fu colpito alle spalle dalla mazza di un ciclope; una volta trapassatolo con lo spadone, tirò fuori un Elisir dall'inventario.
< SK, fermo! > il grido di Eaden si sentì anche sopra il frastuono della battaglia < Non possiamo sprecare così le pozioni, o non avremo speranze contro il Boss! >
Il compagno mise via l'Elisir, ma dovette chiudersi in difesa con tutti i ciclopi che ormai lo avevano accerchiato.
Elizabeth gridò: < Se siamo divisi non ce la faremo mai! > 
< Al mio segnale utilizzate la skill ad ampio raggio più forte che avete! > ordinò Eaden < Ora! >
< Storm! >
< Jerk! >
< Sonic leap! >
< Triple arrow! >
I sette allontanarono i mob che li accerchiavano, chi con un onda d'aria, chi con una carica o una pioggia di frecce, e si riunirono al centro del campo di battaglia, disponendosi a formare un cerchio, ognuno con il proprio avversario davanti e le spalle coperte dai compagni.
< Per Aincrad! > urlarono e si lanciarono all'attacco.
Di fronte a questa nuova formazione i mostri durarono molto poco: ogni volta che uno di loro veniva ucciso, i ragazzi avanzavano di un passo e il cerchio si allargava sempre di più, costringendo gli avversari con le spalle al muro, dove furono facili prede degli ultimi attacchi delle Seven Swords.
Alla fine della battaglia, la salute di Daryus e Sun Knight era a livello critico.
< Così non va bene > disse il Mago Guerriero bevendo una pozione < La prossima volta non dobbiamo farci cogliere così impreparati o finiremo presto tutte le scorte di Elisir >
< Giusto > confermò Eaden < Da ora dovremo lavorare sempre di squadra >

La seconda stanza del Dungeon era circolare e quasi identica alla prima, anche se molto più grande. Era scavata nella roccia e provvista di giganti lampadari a olio che pendevano dal soffitto.
< Certo che gli sviluppatori non brillano di fantasia > commentò Ishtar.
Sephrya si guardò attorno: < Probabilmente è perché questo è il primo piano, magari andando avanti i luoghi si faranno più... >
< Attenti! > li interruppe Elizabeth.
Dalle pareti stavano fuoriuscendo dei vermi dalla pelle rosa, ricoperti da una disgustosa sostanza viscida, lunghi tre metri e mezzo.
Uno di essi uscì dalla roccia dietro di loro, puntando a Lace, che però se ne accorse in tempo a schivò l'attacco con la skill "Dodge". < Lontani dalle pareti! > 
Corsero verso il centro della sala, ma la terra cominciò a tremare ed ecco sbucare dal suolo altri tre vermi, che li fecero cadere a terra, separandoli.
Eaden riuscì a rotolare di lato poco prima che un altro mostro lo trascinasse sotto terra, mentre Ishtar si rialzava e affrontava uno dei tre mob che li avevano appena attaccati: < Seeped dart! > 
La freccia centrò in pieno il palato del verme, che cominciò ad agitarsi a destra e sinistra, sbandando contro i suoi simili.
Provò a fare la stessa cosa anche Sephrya, ma il suo avversario si spostò troppo velocemente, quindi provò con "Fire" e stavolta il suo attacco andò a segno.
< Dobbiamo raggiungere la porta! > gridò Sun Knight cominciando a correre verso le due porte di ferro all'altro capo della sala, seguito da tutte le Seven Swords. Ma, quando erano ormai a pochi metri dalla libertà, tre vermi sbucarono dalla pietra vicino alle porte, sbarrandone l'accesso e poi bucarono anche il soffitto, cosicché solamente la parte centrale dei loro corpi era visibile e bloccava l'uscita.
Sephrya scoccò una freccia contro di loro, ma quella rimbalzò su un muro invisibile.
< Dobbiamo trovare le teste a cui appartengono quei corpi > capì Eaden < Se le uccidiamo, avremo via libera >
< Allora che aspettiamo? > disse Ishtar.
I sette si scagliarono in gruppo contro il verme più vicino, con Sun Knight, Eaden ed Elizabeth che attaccarono immediatamente, supportati da Sephrya e Ishtar dietro di loro.
< Thunder blade! > l'attacco di Sun Knight paralizzò il nemico.
< Rage spike! > Eaden saltò verso la testa del mostro e sferrò un fendente dal basso.
< Lunge! > l'affondo caricato di Elizabeth finì il lavoro e il verme si dissolse in tanti piccoli pixel.
Fu poi la volta di Lace che ne puntò uno poco più in la, cominciando a girare intorno a lui e affondandogli sempre più furiosamente i pungali nel corpo. 
Il verme, impegnato a cercare di acciuffarla, non notò Daryus che si portava alla sue spalle e attivava la skill "Contaminated blade". Quando la lancia dell'Assassino affondò nella schiena del mostro, questo assunse un colorito verdastro e, accanto alla sua barra degli HP ormai gialla, apparve l'icona dell'avvelenamento.
< Attack to behind! >
Daryus non diede al mob nemmeno il tempo di riprendersi che lo infilzò ancora una volta, facendo anche Colpo Critico grazie all'abilità.
Lace si stava preparando per il colpo di grazia, quando un secondo verme apparve dietro al gruppo.
Tutti si tuffarono di lato, fuori dalla traiettoria di quel viscido treno rosa assassino... tutti eccetto Sephrya, che con un salto atterrò sopra la sua testa.
Sotto gli sguardi attoniti dei compagni, la Maga Guerriera aspettò che il suo "destriero" guadagnasse abbastanza altezza, per poi balzare di nuovo, più in alto di ogni verme nella stanza.
Strinse l'arco con la mano sinistra e con la destra sparò una palla di fuoco; contemporaneamente apparve una freccia, pronta per essere scoccata. 
L'incantesimo colpì in pieno la faccia del verme ferito da Lace e Daryus e la ragazza lanciò il dardo che andò a trapassare la parte ustionata del viso del mob. 
In un attimo non rimasero che pixel e la ragazza atterrò elegantemente a terra.
< Fantastica Sephrya! > urlò Eaden mentre si arrampicava anche lui sulla groppa del mostro. Quello però non gradì l'idea del Mago Guerriero e cominciò a scuotersi a destra e a sinistra cercando di buttarlo giù. < Un aiuto sarebbe gradito! >
L'arco di Ishtar si illuminò di viola e ne partirono tre frecce in rapida successione che colpirono il verme sugli occhi. Il mob si mise a urlare e drizzò la schiena, facilitando la scalata di Eaden. 
Quando il ragazzo si trovò in equilibrio precario sulla testa del mostro, afferrò con entrambe le mani la sua spada e la conficcò lì dove doveva esserci il cervello. La bestia spalancò la bocca in un muto urlo di dolore e fu scosso da così tanti spasmi che Eaden perse l'appiglio e precipitò.
Ishtar scoccò una freccia direttamente nel palato della bestia, che si disintegrò; la spada del Mago Guerriero, prima infilzata sulla sua testa, cadde anche lei.
Sun Knight si buttò a terra e allungò le braccia appena in tempo per afferrare Eaden che, pur ricevendo molti danni della caduta, non morì.
Intanto, il resto delle Seven Swords era impegnato nella battaglia con altri due vermi. Quando Eaden si rialzò, ringraziò il compagno e guardò verso le porte bloccate.
< Ragazzi, sono spariti due corpi di vermi! Ce l'abbiamo quasi fatta! > afferrò la sua spada, caduta li vicino e si diresse verso il mostro che Lace, Daryus e Sephrya stavano affrontando, le spalle coperte da Elizabeth e Ishtar che intanto ne combattevano un altro, ma il dolore della caduta lo costrinse a piegarsi in ginocchio.
< Credo che tu non sia nella condizioni di combattere > disse Sun Knight, offrendogli il braccio come appoggio.
< Scherzi?! > Eaden bevve una pozione e la sua barra di salute salì di nuovo al livello verde < Andiamo a prendere a calci qualche verme troppo cresciuto! >
Quando raggiunsero i compagni, notarono che avevano la situazione sotto controllo anche senza di loro: Ishtar girava intorno al suo avversario, tormentandolo con le sue frecce, mentre Elizabeth sferrava fendenti su fendenti che lasciavano luminose strisce rosse sul corpo del nemico; Daryus metteva a segno singoli colpi mirati alle zone vitali del mostro e faceva Switch con Lace quando quello si preparava ad attaccare. 
L' Avventuriera schivava i colpi del verme e contrattaccava velocemente, per poi scambiarsi di posto con Sephrya che lo bersagliava incantesimi.
Sun Knight ed Eaden videro che altre due bestie si stavano avvicinando e non passò inosservato nemmeno agli altri compagni che, atterriti, smisero per qualche secondo di combattere. Questa distrazione costò molto a Lace, che venne ferita a una spalla dal morso di un verme.
< Continuate a combattere! A quei due ci pensiamo io e SK! > Eaden si precipitò a intercettare i due nuovi arrivati, seguito poco dopo da Sun Knight che, nella corsa, gli sussurrò: < Ma sei impazzito? Come facciamo a sconfiggerne due? >
< Non abbiamo bisogno di ucciderli: per sbloccare le porte ci basta sconfiggere solo un ultimo verme. Quindi se uno di quelli che stanno combattendo gli altri è quello giusto, avremo vinto. Dobbiamo solo guadagnare tempo >
< Perciò la tua strategia si basa su una scommessa? >
< Esatto > rispose Eaden ammiccando.
I due Maghi Guerrieri si misero in guardia, le else strette a due mani. Il verme di sinistra attaccò Eaden, che schivò con uno scatto laterale. Il giocatore tentò a quel punto un affondo, ma anche il mostro fu veloce ed evitò la lama.
Sun Knight parò con la sua enorme arma la testata della bestia, arretrando di qualche passo, e calò poi lo spadone sul capo del mostro, ma quello lo afferrò fra i denti e lo strappò dalla sua presa. Sun Knight, ormai disarmato, poté solo stare a guardare mentre il verme distruggeva la spada con le zanne.
Il mob allora aprì la bocca per divorare anche il ragazzo, che però si fece trovare pronto con la skill "Fire"; la sfera di fuoco venne ingoiata dal verme, che rallentò abbastanza da permettere a Sun Knight di evitare la sua carica mortale.
< Eaden! Devo equipaggiarmi con un' altra arma, tienimelo impegnato! >
< Ah certo, perché io non sono per niente in difficoltà! > replicò lui sarcastico, che aveva continuato fino a quel momento a tenere a bada il suo avversario con veloci stoccate e schivate all'ultimo secondo.
Il capo delle Seven Swords accorse in aiuto del suo compagno, dandogli le spalle per fronteggiare tutte e due le lunghe bestie. 
Con il sudore che gli imperlava la fronte, Eaden saltò più di un metro e mezzo quando i due vermi attaccarono in simultaneo.
A mezz'aria il ragazzo attivò la skill "Thunder blade" e precipitò addosso ai suoi nemici.
L'attacco andò a vuoto, i mostri si spostarono e la lama si conficcò nel terreno, ma il player aveva fatto guadagnare abbastanza tempo a SK, che aveva aperto l'inventario e si era equipaggiato con un altro spadone. Così, quando con la coda dell'occhio, Eaden vide Sun Knight caricare il verme a destra, lui si buttò contro quello di sinistra:
< Thunder blade! >
< Strong blow! >
I due colpi andarono a segno e le bestie arretrarono. Subito dopo, i due giocatori sentirono dietro di loro il tipico suono di un mob che si dissolve in pixel: il verme di Sephrya, Lace e Daryus era stato sconfitto e, mentre le prime due andarono a dare man forte a Elizabeth e Ishtar, l'Assassino si unì alla squadra di Eaden e Sun Knight.
< Che dite, vediamo se fanno prima i ragazzi o le ragazze a vedersela con questi cosi? > urlò Daryus.
< Noi ci stiamo! > fu la risposta dalle ragazze.

< Abbiamo vinto! >
< Certo, voi dovevate sconfiggerne solo uno. Quelli con il lavoro difficile eravamo noi >
< Pff, vi abbiamo anche aiutato >
< Ci ha dato una mano Ishtar con UNA SOLA freccia >
< Smettila di rosicare Daryus >
< Finitela voi di vantarvi di una vittoria facile! >
Coinvolti dalla discussione, le Seven Swords quasi non si accorsero di essere arrivati alla fine dell'ultimo corridoio del Dungeon, davanti a un paio di porte dorate ricoperte di incisioni raffiguranti scene di guerra, che delimitavano la stanza del Boss finale.
< Quanti Elisir vi rimangono? > chiede Eaden.
La situazione non era delle migliori: quelli che avevano più pozioni erano Elizabeth, Eaden e Sun Knight, che ne avevano conservate tre delle cinque iniziali; venivano poi Sephrya, Lace e Ishtar con due e Daryus ne possedeva ancora solo una. In più SK aveva perso il suo spadone più potente ed era stato costretto a ricorrere a uno rubato dal cadavere di un nemico il giorno prima.
< Dar, devi smetterla di buttarti così a capofitto nella mischia. Con le stat così basse di salute e difesa che hai dovresti agire solo quando il nemico ha pochi HP per finirlo > lo rimproverò il leader della gilda < Tieni, posso darti solo uno dei miei Elisir.
< Ishtar, Sephrya, quando affronteremo il boss avrete un compito importante: visto che non possiamo permetterci errori dobbiamo sapere quali sono i sui schemi di attacco e difesa. Quindi girategli un pò intorno e dategli fastidio, ma non fatevi prendere.
< Elizabeth... sono proprio curioso di vedere quella nuova skill >
< Te l'ho già detto, la vedrai quando la userò per sconfiggere il Boss > rispose lei sorridendo.
Finalmente, Eaden toccò le porte dorate e quelle si aprirono a rivelare l'ultima sala.
Il campo di battaglia era circolare, dal diametro molto lungo e con un soffitto a cupola alto dieci metri. Vicino alla parete correvano piccoli bracieri dalle fiamme blu, che erano anche l'unica fonte di luce, tantochè il centro della stanza era completamente in ombra.
Non appena le Seven Sowrds misero piede nella sala, le fiamme dei braceri si levarono alte, bruciando con più forza e illuminando la parete di ossidiana tempestata di pietre preziose e il gigantesco ciclope armato di clava chiodata grande quanto un uomo. Il Ciclope Finale era alto circa cinque metri e dotato di ben due barre salute.
Le due arciere scattarono, una a destra e una a sinistra del mostro, e iniziarono a tempestarlo di frecce, che però sortirono un risultato molto misero sui suoi HP. Il Ciclope, infastidito dai loro attacchi, calò la sua enorme clava verso Sephrya, che aspettò l'ultimo momento per schivare il colpo. La Maga Guerriera però, pur non essendo stata colpita, fu sbalzata via dallo spostamento d'aria e colpì il muro alle sue spalle. Ishtar fu invece vittima di un calcio del Ciclope e finì di nuovo all'entrata della sala.
Sun Knight la aiutò a rialzarsi ed Eaden e Lace scattarono in aiuto di Sephrya: < Non c'è più tempo per rimanere a guardare, distruggiamolo! > urlò il Mago Guerriero.
Elizabeth e Sun Knight si diressero a sinistra, in modo da circondare il nemico, mentre Ishtar restava a distanza di sicurezza e Daryus aggirava il Ciclope per prenderlo alle spalle.
Eaden e Lace raggiunsero la Maga Guerriera che si stava riprendendo dalla botta, ma il Boss scelse proprio quel momento per calare un pugno su di loro.
L'Avventuriera e il Mago Guerriero sollevarono le lame appena in tempo per parare il colpo e si ritrovarono bloccati a dover mettere tutta la loro forza per non essere sichiacciati dal Ciclope.
Le loro braccia tremavano e stavano per cedere, ma Sephrya tese l'arco che brillava di luce azzurra e sulla sua testa apparve "Seeped dart".
La freccia della Maga Guerriera bucò le nocche e il palmo della mano del gigante, trapassandolo fino al polso.
Il Boss si afferrò il braccio e gridò di dolore, pestando i piedi a terra. Nessuna delle Seven Swords fu colpita, ma caddero tutti a terra per le scosse del pavimento.
Ancora a terra, Ishtar scoccò una freccia verso l'unico occhio del mob, ma sbagliò mira e attirò la sua attenzione.
Il Ciclope calò la clava su lei, Elizabeth e Sun Knight. Indeboliti dalla caduta, nessuno dei tre ebbe il tempo di schivare e chiusero gli occhi per non vedere il colpo che avrebbe messo fine ai loro avatar.
Ma non successe nulla.
La prima ad avere il coraggio di guardare fu Elizabeth, che vide Eaden impegnato a tenere con la sua spada la clava del Boss.
< Invece di stare li a guardare, potreste anche darmi una mano! > La sua voce era rotta dallo sforzo di impedire l'attacco del mostro.
Elizabeth e Sun Knight si unirono al leader della gilda e, insieme, respinsero il colpo.
Il rinculo fece barcollare in Ciclope e da dietro Daryus lo colpì con "Contaminated blade", fu poi il turno di Lace che utilizzò "Stab" per pugnalarlo all'altezza dell'ombellico.
< Triple arrow! > 
Una scarica di sei frecce partì dagli archi di Sephrya e Ishtar e colpirono il gigante in vari punti del corpo, costringendolo in ginocchio.
< Rage spike! > 
Per la seconda volta Eaden spiccò un salto e sferrò un fendente dal basso, colpendo in pieno l'occhio del Ciclope. Quello si alzò di scatto, buttando a terra Eaden e sferrò un calcio verso il resto dei giocatori. 
Quasi tutti vennero scagliati via, eccetto Daryus, che si trovava dietro il Boss e quindi non fu colpito, ma lo attendeva un destino ben peggiore. Il mostro si girò e lo trovò li, da solo e indifeso. 
Infuriato, sferrò un attacco con la clava. L'Assassino riuscì a schivarlo, ma lo spostamento d'aria lo scagliò comunque contro il muro.
In ginocchio e con solo 32 HP, Daryus non poté far altro che stare a guardare mentre il Ciclope caricava un secondo attacco con la sua arma micidiale.
Ma Eaden corse in suo aiuto: sfrecciò attraverso le gambe del nemico e attivò "Thunder Blade", squarciò la gamba destra del Ciclope e si mise davanti a Daryus.
< Scappa > gli disse Eaden.
< Che vuoi dire?! >
< Ho molte più probabilità io di sopravvivere io al prossimo colpo che non tu >
< Non puoi pararlo tutto da solo! > 
Mentre i due discutevano, il gigante si era ripreso dalla ferita sul polpaccio ed era pronto a calare di nuovo la clava.
Eaden spinse via Daryus e, proprio quando la sconfitta sembrava inevitabile, ebbe un'idea: < Uppercut! >
La sua spada si levò verso l' alto a intercettare l'arma del Ciclope. Il contraccolpo gli fece tremare il braccio, ma la forza della skill gli permise di annullare, in parte, la forza d'attacco del Boss.
< Usare una skill d'attacco per parare... solo Eaden poteva pensare a una cosa del genere > sussurrò Sun Knight che, come tutti gli altri, era rimasto stupito che il loro compagno fosse sopravvissuto a quell'attacco.
< Beh, aspettiamo che finisca gli MP o andiamo a dargli una mano? > disse Ishtar.

Erano cinque minuti che Eaden, a forza di schivate, "Uppercut" e "Thunder blade", era riuscito a sopravvivere agli attacchi del Boss, ma aveva completamente esaurito i punti per usare le abilità, che non gli avevano comunque impedito di subire danni. La sua vita era al rosso, con solo una manciata di HP a separarlo dalla morte e i suoi amici non si erano ancora visti. Non che avesse avuto molto tempo di cercarli, preoccupato com'era a non essere schiacciato dal gigante.
Stremato dalla fatica cadde in ginocchio e lasciò andare la spada. Avrebbe potuto bere il suo ultimo Elisir e ricominciare a combattere... ma a che pro? La pozione non avrebbe ricaricato i suoi MP, non aveva modi per vincere stavolta. 
Alzò gli occhi verso il mostro e ciò che vide fu la cosa più bella che avrebbe mai potuto immaginare: i suoi sei amici si erano arrampicati sulla schiena del gigante e avevano raggiunto la testa.
Daryus affondò la sua lancia nell'orecchio del Ciclope, Lace gli recise la gola, Elizabeth e Sun Knight lo colpirono dietro il capo e Sephrya e Ishtar gli bucarono l'unico occhio con le frecce.
Il Boss cadde a terra, le Seven Swords saltarono via dal suo corpo senza forze e comiciarono a infierire sull'avversario stremato.
Quando però questo ricominciò a muoversi, si allontanarono per raggiungere il loro leader.
< Credevi ti avessimo abbandonato eh? > disse Lace dandogli un pugno sulla spalla.
< Sinceramente, stavo facendo una lista di tutti gli insulti da dirvi quando fossi respawnato >
Ci fu poco tempo per ridere: al mob restava poco più della metà della sua seconda barra salute, ma sapevano tutti che non avevano ancora affrontato il peggio.
< Quanti MP vi rimangono? > chiese Eaden bevendo il suo ultimo Elisir.
< Pochi > risposero in coro gli altri.
< E a me non rimane neanche una pozione > disse Daryus.
< A noi ce ne rimane giusto una > intervenne Elizabeth.
Il Ciclope corse verso di loro e tentò di colpirli con la clava, ma le ferite lo avevano visibilmente rallentato e fu facile per le Seven Swords schivare l'attacco.
< Dobbiamo giorcarci il tutto e per tutto > disse Eaden mentre correvano verso l'altro capo della sala < Sei faranno da esca per permettere all'ultimo di usare i pochi MP rimastigli per colpire il Boss con tutte le sue forze. Non possiamo permetterci errori. Daryus, tu usa "Contamimated blade"; Elizabeth, credo sia ora di farci vedere quella skill; tutti gli altri... fategli il culo! >
Tutte le Seven Swords, eccetto l'Assassino, si voltarono e caricarono il gigante, che cascò nella trappola ignorando completamente Daryus.
Sferrò l'ennesimo colpo con la clava ma le forze congiunte di Eaden, Sun Knight, Lace ed Elizabeth lo bloccarono e lo respinsero, mentre la lancia del compagno gli bucava la schiena e lo avvelenava. 
Una strategia simile fu usata per le skill del resto dei compagni, ma al turno di Eli, il veleno trasformò la barra degli HP del mob da gialla a rossa.
Com'era prevedibile, si attivò lo schema d'attacco secondario del Boss: buttò via la sua clava chiodata e tirò fuori una mezza ferrata di quelle con la catena. Gli unici ad avere ancora MP per lanciare skill erano solo Elizabeth ed Eaden, che nel frattempo aveva recuperato punti a sufficienza per un'abilità debole.
< Attacchiamo adesso! Non dobbiamo dargli il tempo di usare tutta la sua forza! > urlò il Mago Guerriero correndo verso il Ciclope, seguito a ruota da tutti gli altri.
Il Boss agitò la mazza verso di loro.
Sephrya fu colpita a una spalla e Sun Knight e Daryus furono costretti a fermarsi per parare l'attacco. Il gigante afferrò Lace con la mano sinistra e cominciò a stritolarla; le sue urla attirarono l'attenzione di Ishtar, che si fermò per scoccare una freccia in direzione del braccio del mostro. Il dardo colpì un nervo e il Ciclope mollò la presa, lasciando cadere la sua preda.
Ishtar si tuffò appena in tempo per afferrare l'Avventuriera.
Solo la Spadaccina e il Mago Guerriero erano ancora in corsa per uccidere il Boss, testa a testa non prestavano attenzione a ciò che accadeva intorno a loro, ognuno interessato solo a dare il colpo di grazia prima dell'altro.
A un metro dal nemico, la spada di Elizabeth, che era passata in vantaggio, cominciò a illuminarsi di giallo.
Eaden, conscio di non poter raggiungere la compagna, optò per un incantesimo a lungo raggio, l'ultimo che avesse l'energia di fare: < Fire! > 
La sfera di fuoco uscì dal palmo del ragazzo e si diresse veloce verso il mostro.
< Vertical arc! >
La lama di Elizabeth sferrò un lungo fendente discendente da sinistra a destra, poi la Spadaccina fece un giro su se stessa, si piegò sulle gambe e si diede la spinta per il secondo fendente, ascendente verso destra, che disegnò una V di sangue sul petto del Ciclope, proprio quando anche la skill di Eaden lo colpiva.
Una pioggia di pixel cadde sulle teste delle Seven Swords, illuminate dalla scritta "Congratulations, you won!"

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Capitolo 6
*** Level 5 ***


13 ottobre 2023
Piano 4

Da una chat su un forum di SAO 2.0:

Topic postato il: 11/10/23
Oggetto della discussione: The Seven Swords

Budin97: Vi dico che non possono essere normali giocatori.

Elias06: E perché no? Solo perché sono bravi?

Rickman: Questo va oltre essere bravi, hanno sconfitto tre Boss in meno di due settimane ed erano solo in sette.

Elias06: Ok, forse sono MOLTO bravi...

Budin97: Io dico che sono dei cheater.

Darkpalm: O forse non sono dei giocatori, forse sono degli NPC di un evento segreto del server.

I_am_legendary: No, un mio compagno di gilda ne ha sfidato uno e non sono NPC.

ROXASÈILMIGLIORE: Approposito di glide, la mia sta arruolando! Chi vuole unirsi vada alla sede principale di Demerain!

Elias06: #ROXASÈILMIGLIORE questa discussione non è per l'arruolamento di gilde.

Budin97: Comunque si dice che abbiano intenzione a breve di sconfiggere anche il Boss del quarto piano.

Darkpalm: Quello è veramente tosto, ci sono volute tre gilde l'ultima volta.

Xandred: Io ho intenzione di sfidare il loro leader. Sono di due livelli superiore.

I_am_legendary: #Xandred è impossibile batterlo, ha sconfitto player di TRE livelli superiori!

Xandred: Erano nabbi.

Elias06: Guadagnano un botto di coin grazie alle scommesse sui duelli.

Budin97: Devono essere cheater per forza.

Elias06: #Budin97 basta con questa storia.

Budin97: #Elias06 io scrivo quello che cazzo mi pare.

Rickman: Per me sono solo dei montati troppo fortunati e #Elias06 #Budin97 smettetela, il forum non è fatto per litigare.

Elias06: #Rickman non sono cazzi tuoi.

Budin97: #Rickman non sono cazzi tuoi.

Dopo la sconfitta del boss del primo piano, il mito delle Seven Swords crebbe a dismisura; sette giocatori che, da soli, potevano battere tutti i boss di Aincrad. La loro bravura, già di per se incredibile, diede vita a voci che accrebbero ancora di più la loro immagine di palyer imbattibili: c'era chi diceva che la loro vita non calasse se venivano colpiti, altri erano dell'idea che avessero trovato armi leggendarie in un Dungeon sconosciuto e che fossero queste la fonte della loro potenza, alcuni erano convinti che fossero hacker così abili da poter ingannare l'intero server di Sword Art Online 2.0. Pochi accettavano la realtà dei fatti, vale a dire che le Seven Swords erano solo dei ragazzi molto bravi a giocare e che avevano studiato a fondo tutti gli schemi di battaglia e le regole di SAO, la maggior parte delle persone preferiva sparlare di loro per invidia, accusandoli di essere cheater e bari di ogni genere. Questo comportamento era anche incoraggiato dal fatto che, per quanto tantissimi ragazzi e ragazze avevano fatto richiesta di entrare nella loro gilda, le Seven Swords avevano sempre rifiutato ogni nuovo membro, provocando così la rabbia non solo dei neo-giocatori, ma anche di quelli più anziani che non si capacitavano di essere stati rifiutati da player di un livello fortemente più basso del loro. E fra invidia, ammirazione, rabbia, rispetto, realtà e leggenda, Eaden, Elizabeth, Sun Knight, Lace, Daryus, Sephrya e Ishtar avevano raggiunto il quarto piano di Aincrad e il livello 25, o 27 per quanto riguardava Eaden.

< Gushing fury! >
Eaden si chinò e il primo colpo lo mancò di qualche millimetro, ma il martello da guerra lo colpì poi alla guancia e al mento, facendolo volare via. L'impatto col suolo gli tolse l'aria dai polmoni. Il Cavaliere gli si avvicinò lentamente, preparando il colpo di grazia: < Alla fine il grande leader delle Seven Swords non era niente di che > sogghignando levò la sua enorme arma al cielo, che cominciò a illuminarsi di verde chiaro.
< Foulminating counterattack! >
Eaden si rialzò di scatto, ruotando la spada a intercettare la skill dell'avversario.
Appena le due armi si toccarono, il Mago Guerriero ruotò su se stesso, si piegò sulle gambe e squarciò l'addome del Cavaliere. Quello arretrò di qualche passo, ma Eaden lo scavalcò con una capriola, atterrando alle sue spalle. < Freazing! > l'avversario venne ricoperto di ghiaccio dalla testa ai piedi. 
Eaden piantò bene i piedi a terra, sollevò la spada e disse: < Seal attack! >
Davanti a lui apparve un luminoso sigillo circolare, a forma di cerchio con motivi geometrici e lettere elfiche che si muovevano all'interno. 
Con un fendente distrusse il sigillo. La scia del colpo si illuminò di luce bianca e volò addosso al Cavaliere congelato, che venne ridotto in mille pezzi.
La folla esplose in un applauso e il Mago Guerriero raggiunse Daryus.
< Stavolta hai rischiato grosso, ti erano rimasti solo 50 HP > disse l'Assassino.
< Se non mi faccio colpire un pò, la gente smetterà di scommettere contro di me >
< Ha ragione > intervenne Elizabeth, sopraggiunta da poco < Anche se vince sempre per un pelo, gli altri player stanno cominciando a capire che lo fa apposta >
< Come è andato il duello? > le chiese Eaden.
< Era un principiante, un Incantatore senza nemmeno una buona asta magica. Mi è bastato non dargli il tempo di attivare le skill >
< Quanto abbiamo guadagnato oggi? > 
Daryus controllò velocemente l'inventario: < Cento coins >
< Solamente?! > sbottó Eaden < Solo io avrò fatto sette incontri e tu ed Eli altri due per uno! >
< La gente ha smesso di scommettere contro di noi >
Elizabeth intervenne: < È inutile lamentarsi, in questo piano non faremo più soldi e, se ho ragione, nemmeno nei prossimi. Prima di riorganizzare duelli a scommesse dovremo salire un bel pò. 
Comunque, andiamo a vedere come se la sta cavando Sephrya >
I giocatori che avevano assistito al duello fra Eaden e il Cavaliere si stavano spostando qualche metro più in la, dove la Maga Guerriera stava combattendo contro un tizio stempiato armato di spada lunga.
I tre si avvicinarono al campo di battaglia.
< Di che classe è? > chiese Eaden.
< Spadaccino >
< Allora sarà una passeggiata per Sephrya >
< Cosa vorresti insinuare? > chiese offesa Elizabeth.
< Io? Niente > disse il Mago Guerriero con falsa innocenza.
La loro compagna danzava intorno allo Spadaccino, evitando con abilità i suoi colpi e centrandolo ogni volta con le sue frecce. Il duello era già cominciato da un pò, il tempo era infinito e i livelli di salute erano di 1020 HP per Sephrya e di 300 per il suo avversario.
< Electrified net! > 
La freccia scoccata dalla Maga Guerriera si trasformò a mezz'aria in una rete elettrificata, che immobilizzò lo Spadaccino. Incoccò un altra freccia, tese al massimo l'arco e appoggiò la punta sull'occhio del nemico a terra.
L'arco cominciò a brillare di azzurro. < Seeped dart! >
Il dardo spaccò la testa allo Spadaccino, che si disintegrò in un mucchio di pixel.
Tra gli applausi di ammirazione, le grida di gioia di chi aveva scommesso sul membro delle Seven Swords e i lamenti di chi aveva perso i propri soldi, la calca si sciolse. Per oggi i duelli erano finiti.
< Quelle sono Ishtar e Lace? > chiese Elizabeth.
Da lontano infatti, si intravedeva la chioma rossa di Lace e quella verde dell'altra Avventuriera. Quando furono abbastanza vicini li salutarono con un gesto della mano. < SK dov'è? >
< Oggi non poteva loggarsi, aveva da fare con la famiglia > rispose Daryus.
< Quanto abbiamo fatto? >
< 120 coins >
Lace storse la bocca ed Eaden disse: < Si, anche noi pensiamo sia poco >
< Senza SK non possiamo affrontare il boss > si lamentò Ishtar < Che facciamo allora? >
Eaden aprì il menù e premette l'icona "Missioni": < Ho accettato da poco una quest che mi sembra interessante > passò la schermata ai suoi compagni così che potessero vederla. La finestra recitava:
"Quest di gruppo: Dolore mai dimenticato.
Genstain ti ha incaricato di uccidere uno spettro che da tempo infesta la sua casa.
Ricompensa: 500 coins, 1000000 xp.
Ricompensa secondaria: bracciale della polvere di stelle"
< Perché non ce lo hai detto prima?! > esclamò Daryus < Sono tantissimi coins! >
< È per questo che avevo dei dubbi. Da quando in qua, per sconfiggere uno spettro, si offrono tutti quei soldi e una ricompensa secondaria? >
Lace mugugnò sospettosa.
< Io dico di provarci comunque. In fondo siamo le Seven Swords, no? > disse Elizabeth.
< Ok, allora andiamo! >

L' NPC di nome Genstain li aspettava in una città poco lontana. I vari edifici che la adornavano erano tutti quasi completamente bianchi, adornati da bandiere di ogni colore con vari stemmi araldici. La parte più esterna comprendeva diverse piccole dimore in legno, mentre la città vera e propria era circondata da gigantesche mura, anch'esse bianche come la neve. In tutto quel candore spiccavano due palazzi: uno rosso e nero, alto come un grattacielo e una sontuosa villa di marmo, con colonne e stucchi d'oro e d'argento.
Le Seven Swords procedevano per le strade acciottolate, ammirando gli elaborati stendardi che pendevano da ogni parte.
< Questa è la Città dell'Alleanza > disse Eaden dopo un pò.
< Quella dedicata alle gilde? > chiese Sephrya.
< Si esatto, quando finalmente costruiremo la Sede della Gilda dovremo richiederla qui >
< A quanto pare qualcuno qui ha già deciso di fare le cose in grande > con la sua lancia, Daryus stava indicando il grattacielo rosso e nero < Quanto costerà fare una Sede così grande, in una città così importante? >
Una risata amara uscì dalla bocca di Eaden. < Molti più coins di quelli che vedremo in tutta la nostra vita >
Sephrya svoltò a sinistra su una strada più grande, quella che portava alla Sede. < Visto che siamo qui diamogli un occhiata, chissà di chi è >
Le bandiere che pendevano dalle finestre del grattacielo erano divisi in quattro riquadri, rossi e neri, con l'emblema di un leone rampante.
Ishtar mugugnò pensierosa: < Credo di conoscere lo stendardo... >
< Anche io avevo già sentito parlare di una gilda che aveva costruito la Sede nella Città dell'Alleanza > disse Daryus. 
Ishtar schioccò le dita ed esclamò: < Giusto! Sono i Lions of the King! >
< Quelli che hanno sconfitto per primi il boss del quarantesimo piano? > 
Ishtar annuì. < Esatto, sono stati onneggiati per una settimana sui forum >
Eaden li interruppe: < Sono già le due e mezza, se vogliamo finire la quest per le sei dobbiamo darci una mossa >
< Si, andiamo > disse Lace.
Raggiunsero la villa dopo altri due minuti di camminata. Genstain stava all'ingresso, con la freccia blu della missione sulla testa che faceva su e giù. Quando vide i sei ragazzi, l'NPC gli corse incontro urlando: < Mago Eaden, siete tornato! Chi sono i vostri compagni? >
< Ti da del lei? > sussurrò Elizabeth all'orecchio del Mago Guerriero, trattenendo a stento una risata.
< Gli NPC hanno un comportamento molto... variabile > rispose lui, poi si rivolse a Genstain < Sono i miei compagni di gilda, anche loro desiderano aiutarla >
< Bene, più siete meglio è >
Genstain sembrava avere all'incirca quarantacinque anni, era quasi completamente pelato, con solo una lieve peluria sulla testa ed era vestito alla moda dei nobili del Seicento. La sua veste di seta blu e marrone, ricca di pizzi e merletti, era lunga fino a sopra le ginocchia, dove lasciava posto a un paio di scuri pantaloni che si infilavano negli stivali di cuoio nero.
< Qual è il problema? > chiese Lace.
Genstain prese un respiro profondo. < La mia casa è infestata >
Davanti allo sguardo dubbioso delle Seven Swords, l'uomo si affrettò a continuare il suo racconto: < È cominciato tutto dieci anni fa, quando sono tornato dalla guerra. Dopo poco tempo cominciai a notare diversi strani fenomeni in casa mia > così dicendo accennò alla splendida costruzione alle sue spalle < Gli oggetti non erano dove li avevo lasciati, sentivo strani rumori tutto il tempo, le porte e le finestre sbattevano quando passavo... >
< Allora perché ha aspettato così tanto per chiedere aiuto? > lo interruppe Ishtar.
< Credevo... credevo fosse tutto uno scherzo della mia mente. La guerra che avevo combattuto mi aveva lasciato diversi traumi e pensavo dipendesse da ciò. Non volevo di certo andare in giro a urlare di avere gli spettri in casa ed essere rinchiuso in un manicomio quando in realtà era tutto nella mia testa >
Stavolta fu il turno di Elizabeth fermare il racconto dell'uomo: < Però deve essere successo qualcosa, altrimenti non si sarebbe deciso a chiedere aiuto >
< Esattamente > rispose Genstain annuendo con foga < Per la precisione, già da tempo avevo cominciato a contattare diverse persone, sempre con molta discrezione, per chiedere il loro consiglio; quegli strani avvenimenti si stavano facendo sempre più frequenti. Ma nessuno sembrava capire.
Poi... >
< Poi? > lo incalzò Lace.
< Poi, due settimane fa, è successa una cosa. Stavo cenando e tutt'a un tratto il coltello che avevo in mano ha cercato di uccidermi > Daryus soffocò una risata con un colpo di tosse < Mi sono alzato da tavola e sono corso via, ma a casa ho anche un'armeria e, svoltando l'angolo, mi sono ritrovato davanti spade, asce e lance di ogni genere. 
< Mi sono chiuso in una camera degli ospiti e sono fuggito dalla finestra. Da allora alloggio da un mio amico e non sono più entrato in casa, ma devo risolvere questa questione; quel fantasma potrebbe rifarsi vivo da un momento all'altro >
< Quindi il nostro compito è... > iniziò Lace, ma fu interrotta da Genstain: < Uccidetelo >
Eaden riflettè solo per qualche secondo. < Beh, non vedo dove sia il problema. Ragazzi? > tutti si dissero d'accordo.
< Bene, accettiamo la missione >
Appena il ragazzo ebbe pronunciato queste parole, il cancello del giardino si aprì e le Seven Swords entrarono nel territorio della Villa Maledetta.

Superato il sentiero di piastrelle bianco latte che passava per il cortile ben curato, delimitato da un alto muro di siepi, si giungeva alla porta di legno, aperta, che dava accesso alla dimora. La differenza fra l'ambiente soleggiato e arioso dell'esterno e quello ombroso e stantio dell'interno non poteva essere più marcata. Nonostante una finestra sopra il portone dovesse illuminare completamente il corridoio d'entrata, la luce si limitavava a un piccolo raggio che a stento bastava per i primi tre metri. Il resto del corridoio era avvolto nel buio.
Eaden alzò lo sguardo verso la finestra. < È strano, non c'è polvere ma la luce non passa comunque >
< Credi sia opera del fantasma? > chiese Sephrya.
< Certamente...>
< Ma avete visto quel tizio? > finalmente Daryus poteva ridere di gusto, senza rischiare di offendere i "sentimenti" dell' NPC < E vuole farci credere che ha combattuto in una GUERRA? Trema così tanto che non potrebbe tenere in mano neanche una tazza di camomilla! >
Le due arciere furono conteggiate dalle risa dell'Assassino e Lace disse: < Forse dieci anni fa era un abile guerriero... > ma l'assurdità di quell'affermazione fece scoppiare a ridere anche lei.
Eaden stava esaminando degli strani segni sul pavimento vicino alla porta, sembravano essere stati fatti con il gesso.
Il rumore di qualcosa di metallico che cade a terra rimbombò per tutta la villa.
I capelli biondi della Spadaccina ondeggiarono veloci quando si girò verso il buio corridoio. Eaden estrasse la spada dal fodero sulla schiena, Elizabeth fece lo stesso da quello sul fianco sinistro e la sua katana proiettò bagliori inquietanti sulle pareti, riflettendo quella poca luce che li circondava.
La katana che la ragazza aveva acquistato un giorno prima da un mercante di articoli rari a Veterainomill era molto lunga e con una rosa di rubino incastonata lì dove l'elsa incotrava la lama. L'acciaio di quest'ultima era inciso con immagini di rami e foglie.
I guerrieri restanti si sbrigarono anche loro a tirare fuori le armi e si avviarono tutti attraverso il corridoio. Camminarono piano, attenti a ogni minimo rumore, finché le tenebre non si fecero troppo fitte per avanzare. Sephrya gridò: < Light's bath! > e una sfera di luce apparve sopra il gruppo.
< Ma questa non è una skill da Mago Guerriero > disse Eaden.
< Lo so, ma pensavo sarebbe stato utile poter avere una fonte di luce a portata di mano e quindi ho comprato una Pergamena Incantata da un mercante. Potrò usare questo incantesimo altre due volte > 
< Le Pergamene costano un sacco... > notò dubbioso Daryus.
< Avevo fatto un pò di soldi con una quest semplice e... > Sephrya si interruppe quando la fredda luce spettrale da lei creata illuminò una porta scardinata alla loro destra. Eaden entrò nella stanza buia al di là, seguito da Sephrya che gli fece luce.
La stanza sembrava vuota come il corridoio che si erano lasciati alle spalle, anche se la sfera non era abbastanza potente da illuminarla tutta. Il ragazzo fece un veloce giro del perimetro e trovò solo una porta, chiusa a chiave. Stavano per tornare nel corridoio quando questo franò.
Un pezzo del tetto si staccò improvvisamente, le Seven Swords urlarono dallo spavento e l'uscita rimase bloccata dai detriti.
Quando il crollo si fu fermato, tutti si presero qualche secondo per calmare il battito cardiaco. < Certo che come casa stregata è... > cominciò a dire Daryus, ma la sfera luminosa si spense d'un tratto e l'urlo di Sephrya rimbombò nella stanza buia.
Eaden si girò, sulla sua testa apparve "Fire" e la sfera di fuoco lasciò il palmo della sua mano.
Le fiamme volarono attraverso i compagni, illuminandone i visi spaventati... e tutti poterono vedere la figura pallida di una donna stringere Sephrya, un braccio intorno al collo e una mano sulla bocca.
L'incantesimo raggiunse la porta bloccata, che Eaden aveva precedentemente trovato, e la distrusse. La luce della stanza accanto si riversò sulle Seven Swords, che furono costretti a ripararsi gli occhi. Quando li riaprirono, della donna e della Maga Guerriera non c'era più traccia. I giocatori scattarono immediatamente verso la nuova sala, decisi a ritrovare la compagna. 
Un lungo tavolo era posto in mezzo a quella che doveva essere la sala da pranzo. Sopra erano esposti tutti i tipi di cibi immaginabili e la luce proveniva da tre enormi lampadari dorati che pendevano dall'alto soffitto. 
I ragazzi cominciarono a chiamare a squarciagola il nome della loro amica, ma non ricevettero risposta.
< Credete sia morta? > chiese Ishtar preoccupata e spaventata.
Eaden aprì il menù e andò alla schermata della gilda. < È ancora viva > disse < La sua vita non è mai scesa >
< Ma allora dov'è finita?! > dalla frustrazione, Daryus tirò un calcio a una delle tante sedie dall'alto schianale disposte intorno al tavolo < E chi diavolo è quella donna?! >
< Probabilmente è il fantasma che... >
< Questo lo so! > Daryus interruppe il tentativo di Eaden di calmarlo < Ma voglio sapere CHI è! Uno spirito non decide di infestare una casa perché non ha nulla da fare! >
< Calmati Daryus! > Elizabeth si mise davanti a lui e gli pungolò il petto con un dito < Ricordati che è solo un gioco! >
L'Assassino prese un respiro profondo. < Si... hai ragione >
< L'idea di Dar è buona > intervenne Eaden < Se capiamo chi è quella donna, capiremo anche cosa vuole e come sbarazzarci di lei >
Le Seven Swords esplorano la villa, alla ricerca di un qualunque indizio che potesse metterli sulla pista giusta per capire chi fosse stato il fantasma. Decisero di evitare le zone in ombra e ispezionarono tra camere da letto, una cucina e l'armeria; le uniche parti dell'edificio ancora inesplorate erano la cantina, due stanze al piano di sopra e un altro salone, tutti e tre avvolti dalle tenebre. Sapevano che probabilemte le risposte che cercavano erano lì, ma non avevano intenzione di rischiare di perdere un altro della squadra.
Mentre stavano attraversando per la terza volta il largo corridoio del secondo piano, Ishtar domandò: < So che è pericoloso... ma non credete che covenga cercare anche nelle sale buie? In fondo Sephrya potrebbe essere proprio lì... >
Eaden si fermò e con lui il resto della gilda. Si girò verso i compagni e stava per rispondere, quando il suo sguardo fu attirato da uno specchio appeso alla parete. Rifletteva la sua figura... e quella di una Sephrya pallida come un fantasma dietro di lui.
Si girò di scatto e le lampade a olio che illuminavano il corridoio si spensero.
Il ragazzo sentì qualcosa di gelido attigliarli il braccio sinistro. Lo scosse con foga e riuscì miracolosamente a liberarsi. < Scappate! > gridò e, senza sapere dove andare, cominciò a correre con tutta la velocità di cui era capace.
L'urlo di Lace squarciò l'aria, lui si fermò, ma qualcuno lo prese per il braccio e lo costrinse a continuare a correre. Nel buio riusiciva a intravedere solo la sagoma di colui che lo stava trascinando via. < Cosa diavolo fai?! Dobbiamo aiutarla! >
< Eaden, se prende anche te siamo spacciati. Non possiamo combattere al buio! > era la voce di Daryus. Eaden, suo malincuore, dovette dargli ragione.
I ragazzi si rifugiarono nella prima stanza che trovarono e che scoprirono essere una delle due che non avevano ancora visitato. Dopo l'oscurità quasi totale del corridoio, la debole luce che filtrava dalla finestra in fondo a quello che sembrava uno studio bastò a rassicurarli.
Si guardarono intorno e, benché della donna-spettro non ci fosse più traccia, le loro peggiori paure trovarono conferma: Lace era sparita.
Mentre Elizabeth controllava il menù della gilda per capire se le due ragazze fossero ancora vive, Daryus e Ishtar sembravano troppo scossi per fare qualsiasi cosa e si sedettero sulle poltrone davanti alla scrivania che occupava il centro della stanza. Questa era molto piccola se paragonata alle altre e, avvicinandosi ai muri, Eaden poté vedere che erano tappezzati di libri. < Deve essere lo studio di Genstain > Ma nessuno gli rispose.
Esaminò il tavolo, che sembrava vuoto eccetto un portapenne e un fermacarte. Stava per aprire i cassetti, quando il suo piede urtò contro qualcosa, che fece il rumore del vetro che si rompe. Si chinò a raccoglierlo e scoprì che era una piccola cornice scheggiata. Estrasse la foto sbiadita, ma con così poca luce non riusciva a capire chi, o cosa, raffigurasse.
< Ragazzi, forse dovremmo cercare un posto più ill... > le parole gli morirono sulle labbra, quando sulla soglia apparve il fantasma.
Indossava un'armatura candida come la neve, con mantello dello stesso colore drappeggiato sulle spalle e un grosso buco macchiato di sangue all'altezza del cuore, aveva i capelli lunghi fino alle spalle, neri come il carbone e tutta la pelle aveva in inquietante sfumatura azzurra ghiaccio.
Daryus strinse con mano tramante la lancia e si scagliò contro quell'essere, ma una forza invisibile lo catapultò indietro addosso alla scrivania, che si spaccò sotto il suo peso. Il fantasma sollevò una mano e i quattro ragazzi furono avvolti dal buio.

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Capitolo 7
*** Level 6 ***


13 ottobre 2023
Piano 4

Urla, di rabbia e di dolore, riempivano le orecchie di Eaden. Non si era nemmeno reso conto di essere sdraiato a terra, una terra rocciosa, secca e dura. Oltre alle urla, adesso distingueva anche un altro suono: metallo che cozzava col metallo e un rumore viscido, di carne che viene lacerata. 
Aveva gli occhi chiusi, non si era accorto neanche di questo. 
Li aprii, e ciò che vide gli fece sospettare di essersi addormentato durante la sessione di gioco e di essere piombato in un sogno pazzesco. Era nel mezzo di un campo di battaglia. Migliaia di soldati, dalle armature nere e bianche, stavano combattendo strenuamente, senza esclusione di colpi, ma nell'area in cui lui era accasciato, che si allargava per poco più di due metri, non era finita nemmeno una goccia di sangue. La guerra si svolgeva tutta intorno a lui, ma quegli uomini non lo vedevano e non gli si avvicinavano.
Si alzò in piedi e ciò che gli si presentò davanti lo sorprese ancora di più: sopra le teste dei guerrieri, ai due estremi del campo di battaglia, erano visibili due enormi portali viola-blu. Da questi stavano fuoriuscendo i guerrieri dall'armatura nera, che stavano circondando e massacrando quelli dall'armatura bianca. Alzò lo sguardo e vide orrende bestie alate che volteggiavano sopra la sua testa; queste sputavano getti di fuoco e veleno sopra i soldati candidi, sfoltendo ancora più velocemente i loro numeri.
Un guerriero nero ne decapitò uno bianco davanti ai suoi occhi, ma invece di ingaggiare battaglia con un altro soldato volse la testa verso Eaden. Visto che portava l'elmo, come tutti d'altronde, Il ragazzo non capì subito se lo stesse realmente vedendo, ma quando sulla testa del soldato apparve il nome "Guerriero Gerandiano" con la barra salute sotto di esso, seppe di essere in pericolo. Si accorse di avere ancora nella mano destra la foto che aveva recuperato dallo studio nella villa, la infilò velocemente in tasca e fece appena in tempo a estrarre la sua spada, che il mob gli si avventò contro.
< Freezing! >
La skill congelò il nemico, ma per meno tempo del previsto. Infatti, prima che Eaden potesse colpirlo, il cavaliere si liberò e vibrò un colpo con la lunga ascia da guerra. Il ragazzo fece una scivolata per evitarlo e ferì il nemico al ginocchio.
Capendo che gli stati alterati non avevano effetto sull'armatura del nemico, il Mago Guerriero optò per un'altra tattica. Aspettò che il soldato portasse un altro colpo e attivò "Foulminating counterattack". 
Respinse facilmente l'attacco, fece un giro su se stesso e colpì l'avversario alla testa, facendogli volare via l'elmo. 
Ciò che vide lo immobilizzò. 
La pelle del mostro era verde scuro, la testa pelata con due orecchie appuntite e gli occhi rossi. Quando il Cavaliere Gendariano gli ringhiò contro, una lunga fila di denti marci e appuntiti fece la sua comparsa.
Il mostro attaccò di nuovo, vibrando un colpo dal basso, ma Eaden, seppur sbalordito dal suo vero aspetto, balzò all'indietro quel poco che bastava a evitarlo. Gridò: < Twist enchants, Fire blade! > La sua lama fu avvolta da caldissime fiamme vermiglie e la piantò in mezzo agli occhi del Cavaliere. Quello restò per un attimo come sbalordito. Poi esplose in mille pixel.
Eaden non ebbe nemmeno il tempo di riprendere fiato che vide un altro soldato sfrecciare davanti a lui, ma questo aveva l'armatura bianca e non lo degnò di uno sguardo. Guidato dall'istinto, lo seguì attraverso il mare di guerrieri bianchi e neri, che avevano di nuovo cominciato a ignorarlo. Davanti a lui, il misterioso cavaliere bianco si faceva strada a suon di colpi di spada.
Attraversarono l'intero campo di battaglia ed Eaden poté vedere quanto i soldati bianchi fossero in inferiorità numerica, di almeno dieci a uno. Ma quale stratega avrebbe ingaggiato battaglia con così pochi uomini? Uscirono da quell'inferno di guerra e sangue e, ad aspettarli, c'era un'altra figura in armatura bianca. Il ragazzo pensò che quei due volessero scappare, ma il soldato che aveva seguito si fermò poco prima di raggiungere il compagno e sguainò la spada. < Finalmente potrò ucciderti, traditore! > la sua voce era modificata dall'elmo, ma sembrava... strana.
< Alima, puoi ancora unirti a me e sopravvivere a questo massacro >
Ignorando le parole del suo interlocutore, il guerriero con la spada sguainata si tolse l'elmo, rivelando la sua vera identità: la donna-fantasma. Però meno fantasma e molto più donna dall'ultima volta che Eaden l'aveva vista.
Non appena quella tentò di colpire l'altro cavaliere, il Mago Guerriero sentì la terra mancargli sotto i piedi e precipitò di nuovo nel buio.

Eaden sentiva freddo, molto freddo. 
Quando riaprì gli occhi, si rese conto di essere sdraiato su uno spesso strato di ghiaccio. Si mise a sedere e si prese la testa fra le mani.
Cosa diavolo stava succedendo? Perché quel fantasma adesso sembrava essere tornato in vita? Cosa aveva fatto la donna a lui e ai suoi compagni in quella casa? I suo compagni... dov'erano finiti? Da quando avevano iniziato a giocare non erano mai stati divisi, almeno non per missioni tanto difficili. Avrebbe potuto farcela senza di loro?
Si rimise in piedi e studiò meglio il luogo in cui si trovava. Era una caverna di ghiaccio, con stalattiti e stalagmiti che spuntavano ovunque, riflettendo la sua immagine in maniera distorta, e le pareti cristalline, in diversi punti crepate, che risplendevano di luce propria. Poco lontano a destra era stato scavato un buco nel muro di ghiaccio.
Eaden vi si diresse, entrando in un'altra sezione della caverna, più grande ma quasi identica alla prima. Lì c'era anche la donna, sempre in armatura, che minacciava con la spada un cavaliere che, dalla voce, il giocatore capì essere lo stesso del campo di battaglia, anche se adesso indossava un'armatura nera.
< Non sono riuscito a ucciderti alle Lande di Sangue, ma queste caverne saranno l'ultima cosa che vedrai. Non ho intenzione di offrirti ancora una volta la mia pietà; morirai qui Alima! >
Il cavaliere misterioso si avventò contro Alima, sfoderando la sua lunga spada color carbone, ma Eaden non poté intervenire nel combattimento perché, dalla grotta da dove era venuto, spuntarono altri due Cavalieri Gerandiani.
Parò i loro primi due attacchi, ma quando tentò di sferrare un affondo, l'ascia di uno di loro gli ferì il braccio. Fece allora un passo a sinistra per mettersi fuori portata, ma l'altro Cavaliere era già dietro di lui. Eaden fu costretto ad arretrare sempre di più; i colpi dei suoi nemici erano veloci, forti, precisi e, comportamento strano per dei mob, si proteggevano a vicenda. Ormai spalle al muro, il giocatore fu costretto a un cambio di strategia; sollevò una mano verso il tetto e lanciò un "Twist enchants, Thunder". La saetta che lasciò la sua mano andò a colpire le stalattiti che pendevano sulla sua testa. Mentre queste cadevano, trapassando i due Cavalieri, Eaden si tuffò di lato nel tentativo di evitare quella pioggia di morte che lui stesso aveva causato. Sentì un dolore forte alla gamba quando cadde sulla schiena: una stalattite si era conficcata poco sopra il ginocchio e, come se non bastasse, la spada gli era volata via di mano diversi metri più in la. Sfortunatamente, i due nemici, seppur feriti gravemente e rallentati dalle lancie di ghiaccio che gli sporgevano dalla schiena, erano ancora vivi e in grado di combattere. Cominciarono ad avanzare inesorabilente verso di lui. Eaden avrebbe potuto cercare di recuperare la spada, ma non sarebbe riuscito a raggiungerla prima che i mostri gli infliggessero il colpo di grazia; disarmato non aveva possibilità di combattere e un qualsiasi incantesimo non avrebbe avuto effetto sulla resistenza agli elementi delle loro armature. 
Aveva bisogno di un'arma.
Resistendo al dolore, estrasse la stalagmite dalla gamba e lo lanciò contro uno dei mostri, attivò la skill "Storm" e usò il getto d'aria per dare più slancio a quel proiettile improvvisato. Questo colpì lo spazio fra l'elmo e il pettorale del Cavaliere, affondando nella verdognola carne del collo e riducendolo a tanti piccoli pixel multicolore... eccetto l'ascia, che cadde a terra come bottino. Non credendo alla sua fortuna, il ragazzo si precipitò a raccogliere l'arma, attento a non caricare troppo il peso sulla gamba ferita. Parò un colpo dell'avversario e vibrò un colpo con l'ascia. Per il secondo Gerandiano fu il colpo di grazia.
Eaden recuperò velocemente la sua arma, si girò verso Alima e il suo misterioso nemico e assistè a questa scena: la donna, visibilmente stanca e ferita, stava perdendo terreno sotto i colpi dell'uomo in nero (nessuno dei due si era accorto di lui e del suo scontro con i Cavalieri Gerandiani); il cavaliere nero ferì Alima al fianco, ma lei sfruttò un'apertura nella difesa dell'avversario per colpirlo al volto. 
L'elmo volò via. Eaden dovette trattenere un conato di vomito.
Per quanto fossero orribili le facce dei Gerandiani che aveva visto, quella del cavaliere davanti a lui era ancora peggio, sembrava in preda a una mutazione fuori controllo: vene nere risaltavano vicino agli occhi e alle orecchie, la pelle era di un leggero colorito verdognolo, vesciche piene di pus spuntavano ovunque e una lunga cicatrice partiva dall'orecchio sinistro fino alle labbra passando per il naso. Come se non bastasse, Eaden era sicuro di aver già visto quell'uomo, anche se la mutazione l'aveva cambiato così tanto che non riusciva a ricordare esattamente dove. 
Colpito da un'intuizione, Eaden tirò fuori la fotografia e, quando la guardò, tutto gli fu chiaro. 
Il cavaliere nero infilzò Alima trapassandole il cuore e tutto fu di nuovo avvolto dal buio.

"Adesso conoscete la verità".
Una voce femminile svegliò Daryus, Eaden, Elizabeth e Ishtar, svenuti sul pavimento di marmo di un'enorme sala della Villa Maledetta. Era solo parzialmente illuminata: una debole luce filtrava da un lucernario sul tetto.
Non appena si accorsero di essere di nuovo insieme, si raccontarono subito delle strane visioni che avevano avuto. Tutti avevano fatto lo stesso "sogno" e avevano appreso la vera identità del fantasma e del tradimento del misterioso cavaliere nei confronti dei suoi alleati. Ma Eaden, che aveva con sé la foto, aveva capito anche chi era veramente l'assassino di Alima.
Da una porta vicino a loro entrarono anche Lace e Sephrya, quest'ultima portava sottobraccio un libro impolverato foderato di cuoio scuro. La gioia di rivedere le due compagne vive riempì i quattro ragazzi, e anche l'Avventuriera e la Maga Guerriera sembravano molto sollevate di essersi riunite al resto della Gilda.
< Dovete sapere una cosa: il fantasma non è cattivo! Ci ha fatto vedere... > cominciò Lace, ma fu subito interrotta da Ishtar: < Lo sappiamo, abbiamo avuto la stessa visione >
< Ma scommetto che non sapevate di questo > Sephrya mostrò a tutti il misterioso tomo < La donna ci ha portate in una biblioteca segreta della casa. Era enorme, piena di libri su ogni genere di magia, ma Alima voleva vedessimo questo in particolare >
La copertina recitava "Incantesimi di prigionia, contenimento e controllo". Sephrya lo aprì a pagina 458, dove erano riportati simboli complicati che, secondo quanto scritto, se posti in un determinato ordine e con un certo rituale, potevano intrappolare una qualsiasi entità, viva o morta che fosse, in un qualunque luogo.
< Vi ricordando qualcosa? >
Eaden fu il primo a rispondere: < Sono gli stessi simboli che abbiamo visto all'entrata >
< Si, è vero > confermò Daryus < Ma significa solo che Genstain ha fatto in modo che lo spirito non potesse scappare...>
Elizabeth lo interruppe: < E questo è molto strano: una persona che vuole liberarsi di un fantasma non lo tiene imprigionato in casa sua... >
< A meno che non voglia distruggerlo, ed è per questo che ci ha chiamati > completò Eaden < Ora è tutto chiaro >
Notando gli sguardi perplessi dei compagni, il Mago Guerriero tirò fuori la foto e illustrò le sue deduzioni. Le emozioni dei giocatori passarono dalla sorpresa, all'orrore, alla rabbia sentendo la verità di ciò che era veramente successo non solo nel sogno, ma anche quello stesso giorno.
< E adesso che si fa? > chiese Ishtar.
< Il fattore sorpresa è essenziale... > cominciò il leader della gilda, ma si bloccò quando una porta in fondo alla sala si aprì, rivelando un trafelato e preoccupato Genstain che si precipitata verso di loro. < Allora siete vivi! Oh ero in pensiero! Eravate dentro da così tanto tempo che ho deciso di venire a cervar... > la lama di Eaden sulla sua gola lo zittì.
< Alima. Questo nome ti dice qualcosa? > 
Il viso dell'uomo si rabbuiò di colpo. Lo sgomento iniziale lasciò il posto alla rabbia. < E così lo avete scoperto...>
< Già > il ragazzo gli mostrò la foto, che ritraeva Genstain insieme ad altri quattro ragazzi. Avevano tutti all'incirca trent'anni e una di quelle persone era senza dubbio Alima. < Facevi parte del suo stesso battaglione > cominciò a raccontare Eaden < Ma avevi paura. Per te i Gerandiani erano troppo forti. Ti sei unito a loro, hai tradito tutti. Scommetto che è stato grazie a te se i cavalieri bianchi sono stati sterminati in quella battaglia...
>
< Archeiani > disse semplicemente Genstain.
< Cosa? >
< I cavalieri bianchi venivano da Archea. Sono Acheiani... e comunque si, sono stati distrutti grazie a me. Ma come avete fatto a scoprire tutto ciò? >
< Alima ce lo ha mostrato >
Genstain drignò i denti. < Quella bastarda riesce a mettermi i bastoni fra le ruote anche da morta >
< Ci ha mostrato quando l'hai uccisa. Era difficile riconoscere il tuo viso così trasformato, ma non c'è dubbio che fossi tu >
< Come hai fatto a tornare normale? > chiese Daryus.
< Non avete idea di quanto potere mi abbiano dato i Gerandiani. Qualche piccolo effetto collaterale potevo sopportarlo, soprattuto se temporaneo >
Mentre diceva questo, il suo corpo cominciava a cambiare: diventava più alto sfiorando i due metri e mezzo, i muscoli crescevano, gli occhi si coloravano completamente di nero. I vestiti che indossava, non potendo contenere la sua mastodontica figura, si spezzarono, ma sotto indossava una tunica con mantello e cappuccio che lasciava scoperte le braccia muscolose.
La veste era rossa, con ricami dorati sulle spalle e due gambali cremisi.
< VI SPEDIRÒ ALL'INFERNO, VOI E QUEL MISERABILE FANTASMA! >
Quando Genstain estrasse una lunga spada nera da dietro la schiena, le Seven Swords si accorsero di un terribile particolare: tutto quello che avevano vissuto nel sogno era stato, in qualche modo, reale. Avevano riportato ogni danno ricevuto combattendo i Cavalieri Gerandiani e le loro barre di salute erano tutte sul livello arancione. 
Per la prima parte del combattimento furono ridotti a una difesa accanita. Non potevano permettersi di perdere altra vita, tuttavia gli attacchi fulminei di Genstain il Traditore non gli davano il tempo di bere Elisir. 
< Di questo passo moriremo! > 
< Ha ragione Daryus, dobbiamo distrarlo! > aggiunse Elizabeth.
< Posso provarci io >
Eaden si lanciò verso il mostro, attivando una sequenza di skill di attacchi a distanza. Riuscì a distrarre il mob dai suoi compagni, ma cara gli costò la sua avventatezza. Genstain passò la mano sulla lama della spada e quella fu avvolta dalle fiamme. L' avversario calò la spada. Fu semplice evitarla per il ragazzo, ma il fuoco lo raggiunse comunque con tutta la sua potenza, scaraventandolo metri più in la, con gli HP ridotti a 100. 
Intanto, il resto della gilda era di nuovo pronto a combattere, ma il loro leader era troppo lontano per essere aiutato.
< Trap! >
< Electrified net! >
< Freezing! >
Una rete elettrificata calò sopra Genstain, che fu avvolto da funi evocate dalla skill di Lace e congelato dalla magia di Sephrya. Così immobilizzato, il mob non riuscì a finire Eaden, che ebbe il tempo di alzarsi, assumere la sua pozione curativa e riunirsi ai compagni.
Le Seven Swords stavano per lanciarsi al contrattacco, quando tutto il corpo del mostro si illuminò di rosso... e un'enorme esplosione distrusse ogni cosa.

Sennar uscì dalla sede dei Lions of the King in fretta e furia. L'esplosione che aveva sentito rimbombare per tutta la Città dell'Alleanza l'aveva scosso fin nelle ossa. Seguito da altri tre compagni di gilda, si diresse verso le macerie di quella che un tempo era stata la Villa di Genstain. La quest legata a quell'area era stata creata solo una settimana fa e nessuno dei Lions Of The King ne era stato interessato: pensata per player di livello 30, la missione non aveva incuriosito la sua gilda e così era rimasta irrisolta. 
Fino ad ora.
Presto, intorno alle rovine che un tempo erano state una delle più belle costruzioni di quel piano, si accalcarono non solo i Lions, ma anche NPC e giocatori in visita alla città. Tutti guardavano quei sei giocatori affrontare un colosso in rosso, armato di spada e magia del fuoco. Sarebbe stato semplice per Sennar o per molti altri componenti della sua gilda sconfiggere quel mostro, ma nessuno poteva intervenire: coloro che non facevano parte della loro gilda erano tenuti lontani dall'area della Villa Maledetta da uno schermo invisibile e ai sei non avrebbe certamente fatto male un pò d'aiuto. Sulle teste dei ragazzi e del mob fluttuavano le barre salute e quelle dei giocatori erano quasi esaurite; tuttavia Sennar non poteva non essere colpito dal loro valore. In una situazione del genere, dove un mostro quasi alla pari di un Boss non lasciava spazio alla cura o alla fuga, quei player stavano dando una grande prova di grinta e di lavoro di squadra. Una ragazza dai capelli rossi sfrecciava intorno al mob, distraendolo da due arciere che utilizzavano skill di immobilizzazione per dare l'occasione agli ultimi tre rimasti, due ragazzi di cui uno armato di lancia e una ragazza dai lunghi capelli biondi, di colpirlo con tutte le abilità a loro disposizione.
Sennar sapeva però che quella strategia avrebbe avuto vita breve: se anche i PM a loro disposizione fossero bastati, non avrebbero retto a lungo sotto le sfere infuocate e le colonne di fiamme che uscivano dai palmi del loro avversario.
Voci seccate si levarono dietro di lui. Quando il ragazzo si girò vide un altro giocatore, armatura pesante, capelli castani e spadone appesso alla schiena, che si faceva largo a spintoni fra la folla. Sempre correndo, raggiunse il muro invisibile e lo attraversò come se fosse fatto d'aria. Non appena gli altri sei giocatori lo videro, i loro visi si illuminarono di nuova speranza, < Sun Knight! > urlarono e si misero in formazione, spalla a spalla a fronteggiare quel terribile nemico. 
Caricarono tutti e sette insieme, le loro urla rimbombarono per tutta la Città dell'Alleanza, le loro armi brillarono di ogni colore, rosso, blu, giallo, arancione, verde, viola... colonne di fuoco fuoriuscirono dal terreno, Sun Knight fu colpito in pieno, ma nemmeno questo fermò la sua corsa. I sette ragazzi si confusero in un turbine di lame, luci e suoni quando raggiunsero il loro avversario. Per il potere generato dalle loro abilità, le macerie della Villa volarono da ogni parte, schiantandosi contro il muro invisibile e facendo arretrare gli spettatori impauriti. 
Al centro del campo di battaglia era calato il silenzio, ogni cosa era ricoperta da un manto di polvere, cosicché era impossibile capire chi ne fosse uscito vincitore.
< Io conosco quei tipi >
A parlare era stata una ragazza vicina a Sennar, anche lei con gli occhi incollati a quel magnifico spettacolo che si era appena consumato davanti a loro. 
< È vero, devono essere proprio loro >
Ora le parole erano state pronunciate da un Evocatore a destra della ragazza. Anche Sennar sospettava l'identità di quei player, ma la prova inconfutabile l'avrebbero avuta fra poco.
Come volevasi dimostrare, quando il polverone si depositò di nuovo a terra, del mob non c'era più traccia. Al suo posto, le Seven Swords.

< Quell'armatura ti sta troppo bene, Eaden! >
< Tecnicamente è una veste >
< Si ma in SAO vale come armatura >
< In effetti piace molto anche a me... >
Grazie al Last blow, per la sconfitta di Genstain, Eaden aveva ricevuto la ricompensa aggiuntiva della Veste del Piromante, la stessa che indossava il mob. Aveva le statistiche molto più alte di qualsiasi altra protezione il Mago Guerriero avesse indossato fino a quel momento e potenziava tutte gli incantesimi del fuoco.
< Credo che non la cambierò più > disse Eaden.
< Ma ne troverai altre molto più potenti > notò Sephrya.
< Si ma nessuna bella come questa. Mi basterà potenziarla regolarmente >
< Spenderai un sacco di soldi e di materiali > disse dubbiosa Elizabeth storcendo le labbra.
< Un sacrificio necessario >
In quel momento sopraggiunge Daryus tutto di corsa. < Ragazzi, non potete capire quanta gente c'è davanti le rovine della Villa Maledetta >
< Ti sei goduto gli ammiratori eh? >
< Forse un pò... quella gente ci ama! >
< Dobbiamo ringraziare SK, se non fosse arrivato lui saremmo morti >
< Figuratevi, anzi, mi è dispiaciuto non essere arrivato prima >
< Ma non eri fuori con i tuoi? Come mai sei tornato? > chiese Ishtar.
< Un colpo di sfortuna, o fortuna dipende dai punti di vista. Mia sorella non si è sentita bene e siamo tornati a casa. Niente di grave, ma così ho avuto l'opportunità di fare un salto online e ho visto sul menù della gilda che avevate accettato una quest >
< Approppsito della quest! > aggiunse Sephrya < Dobbiamo ancora decidere a chi andrà la ricompensa secondaria >
< Il Bracciale della Polvere di Stelle? > Eaden aprì l'inventario e lesse la descrizione dell'item < A quanto pare può essere indossato solo da Spadaccini, Avventurieri o Maghi Guerrieri. Aumenta la velocità e l'agilità >
< Io passo > disse Lace < C'è gente che ha fatto molto più di me per quel boss >
Anche Ishtar rifiutò la ricompensa, poi fu il turno di Sun Knight: < Che me ne faccio della velocità e dell'agilità? Sono un tank, per me quell'oggetto è inutile >
< Io le ho già alte di mio > aggiunse Sephrya.
Elizabeth ed Eaden si squadrarono a lungo.
< Credo che tu non abbia intenzione di rinunciarci eh? > le chiese lui sogghignando.
< Dovrai meritartelo >
La Spadaccina aprì il menù, spinse qualche tasto e una richiesta di duello apparve davanti a Eaden:

"Elizabeth (level 25) ti ha sfidato.
Vittoria: 1 HP
Tempo: 5 minuti
Accetti?"

< Perché solo cinque minuti? > chiese il ragazzo.
< Sono già le sei, io devo andarmene fra poco, quindi facciamo una cosa veloce >
< Aspettate, fermi un secondo > Daryus si mise fra i due, le braccia stese a dividere i giocatori e gli occhi fuori dalle orbite < Avete intenzione di combattere? Voi due? ORA? >
< Esattamente > rispose decisa la ragazza < Il vincitore si prenderà il Bracciale >
< Ci sto > rispose Eaden e spinse il tasto di conferma.
Mentre il conto alla rovescia iniziava, i due sfidanti estrassero le armi e i compagni fecero spazio. Lì, fuori le mura della Città dell'Alleanza, stava per avvenire il duello fra i due componenti più forti della gilda più forte.
I due guerrieri si lanciarono all'attacco. Erano così veloci che le loro spade si confondevano in lampi di luce quando il sole si rifletteva sulle lame e le loro figure erano forme sfocate di rosso della veste di Eaden e di giallo della chioma di Elizabeth. 
Paravano, schivavano, affondavano, volteggiavano, colpivano, piroettavano e paravano di nuovo.
< Perché non usano le skill? > chiese Sephrya.
< Sai anche tu quanto difficilmente trovino avversari al loro livello. Probabilmente vogliono far durare il più possibile il duello, per gustarlo appieno> rispose Sun Knight.
Eaden si stava divertendo un mondo. La frenesia della lotta era così tanta che scoppiò a ridere mentre affondava di nuovo contro la sua avversaria. Anche Elizabeth era eccitata, ma cercava di contenere il sorriso che le stava allargando le labbra. Il risultato era una strana smorfia che faceva ridere ancora di più il Mago Guerriero.
Improvvisamente, la katana della ragazza si illuminò di giallo. Il colpo fu così veloce che Eaden non lo vide nemmeno arrivare. Di punto in bianco, sul suo fianco destro, si era aperta una profonda ferita. Arretrò, ma Elizabeth non gli lasciò tregua: quando sulla sua testa apparvero le parole "Savage fulcrum", la katana saettò ed Eaden fu colpito in pieno da tre fendenti. Quando tentò di contrattaccare, si accorse però di muoversi molto più lentamente. La skill aveva lasciato un taglio a forma di "4" sul suo addome e sentiva uno strano intorbidimento nei muscoli. Elizabeth schivò facilmente il suo attacco e lo colpì ancora una volta al fianco.
Eaden capì di aver commesso un errore a sottovalutare la sua avversaria... un errore che gli stava costando la vittoria. < Thunder blade! >
Come era prevedibile, la Spadaccina non ebbe problemi a evitare il colpo, ma quella del ragazzo era solo una finta. Cambiò velocemente skill quando Elizabeth scartò a sinistra e la colpì in pieno con la spada avvolta dalle fiamme. 
La ragazza cadde a terra, Eaden ne approfittò per colpirla nuovamente. In pochi secondi la situazione era tornata in equilibrio, con 640 HP per entrambi. Elizabeth si rialzò in piedi e si rimise in guardia allo scoccare dell'ultimo minuto. Dopo aver parato due veloci attacchi del Mago Guerriero, la sua spada si illuminò di giallo per l'ultima volta; quando "Vertical square" venne attivata, quattro luminosi colpi volarono verso Eaden. Lui fu così abile da pararli tutti e quattro... o almeno così credette: l'ultimo attacco scivolò sulla lama della sua spada e gli ferì impercettibilmente la mano. Un taglio del genere non comportò nulla, se non una riduzione dei suoi punti vita così minima che che passò inosservata persino agli altri compagni di Gilda spettatori.
Finita la combo, Eaden scivolò alle spalle dell'avversaria. Quella non fece nemmeno in tempo a girarsi, che in aria apparve il luminoso sigillo della "Seal attack". Il Mago Guerriero sapeva che un attacco del genere, di spalle, avrebbe comportato l'immediata vittoria del duello. 
La spada calò. Il sigillo esplose rilasciando il fendente di luce.
Il tempo finì.
Un secondo prima che la skill potesse colpire Elizabeth, il combattimento terminò.

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Capitolo 8
*** Level 7 ***


20 ottobre 2023
Piano 9

L'ennesimo getto di fiamme della Viverna fece infine perdere la pazienza a Sun Knight. < Tutta questa maledetta fatica per un arco! >
< Tu e gli altri avete accettato di accompagnarmi! >
< Non pensavo finissimo in un Dungeon come questo! > un colpo del possente spadone mandò a zampe all'aria il rettile < Ci devi un grosso favore Ishtar >
< Vi concedo il bottino, a me interessa solo l'arco >
Daryus scivolò alle spalle della Viverna, finendola con un colpo secco della lancia. < Beh, ormai è inutile lamentarsi. Finiamo questo Dungeon e poi andiamo in taverna > si passò una mano fra i corti capelli neri.
< Più facile a dirsi che a farsi, oggi non abbiamo nemmeno Eaden ed Elizabeth >
< Ma infatti dove sono andati? >
< Non lo sai? > intervenne Sephrya < Sono andati a "comprare un nuovo alimentatore per l'Amusphere" > 
< Come mai questo tono così ironico? > chiese seccata Lace.
La ragazza sogghignò. < Quale tono?>

< Scusa Erick se ti ho chiesto di venire, ma non ci capisco nulla di elettronica >
< Tranquilla, farsi due passi non ha mai ucciso nessuno >
Dal loro primo login i ragazzi avevano fatto l'abitudine allo sgomento di associare a una stessa persona due nomi e, talvolta, due aspetti. Erorri come chiamarsi con i nomi di Sword Art Online a scuola erano ormai cosa passata, e anche i capelli verdi di Viola non facevano più tanto effetto. Erick però restava ogni volta colpito quando rivedeva Alessia nella vita reale. I suoi lunghi capelli neri e gli occhi scuri niente avevano in comune con le tinte chiare del suo avatar. Il ragazzo non capiva perché lei avesse deciso per un cambio così radicale; a detta sua il vero aspetto della ragazza faceva molto più effetto.
Ovviamente non lo aveva mai detto ad anima viva.
< La fermata è questa > la voce di Alessia interruppe i suoi pensieri. 
Scesero dall'autobus e si avviarono verso il centro commerciale. Entrati dalle automatiche porte scorrevoli si diressero verso il reparto di elettronica, affollato da ragazzi di ogni età che chiedevano quando sarebbero arrivati nuovi caschi per la Realtà Virtuale, o che cercavano prese, nuovi giochi, alimentatori, batterie... 
Il vociare delle altre persone era così alto che i due faticavano a sentirsi fra di loro, pur stando solo a qualche centimetro di distanza.
< È stato il mio gatto! > urlò Alessia < Ieri sono rientrata a casa e ho visto che l'aveva morso e graffiato dappertutto. Per fortuna non era attaccato alla corrente, o dovresti accompagnarmi anche a un negozio di animali! > le loro risate si persero nelle grida della folla.

< Quella è stata l'ultima volta in cui l'ho sentita ridere > avrebbe poi detto Erick mesi dopo, vicino a un letto d'ospedale, guardando la figura sopra adagiata < Se solo quella sera non si fosse riconnessa da sola... >
< Alla fine sarebbe successo comunque, nessuno poteva evitarlo. Anzi, pensa come sarebbe stato terribile per voi se ci fosse stati >
< Quando è accaduto... Non aveva nessuno vicino >
< Quello che state facendo... >
< È la cosa giusta >
< Erick, ma se doveste... >
< Non abbiamo intenzione di lasciarla sola un'altra volta > guardò il braccialetto al polso di Alessia, così simile a quello che aveva vinto contro di lui così tanto tempo prima da sembrare un'altra vita.
Ricordava ancora il giorno in cui l'avevano visto per la prima volta, nella vetrina di una gioielleria del centro commerciale...

< Erick guarda! > La ragazza stava indicando un gioiello esposto in vetrina, identico al Bracciale della Polvere di Stelle.
< Non ci credo, allora esiste > disse con un sorriso.
< Quanto sarebbe bello averlo... ma credo costi un pò troppo > la voce di Alessia si era fatta improvvisamente triste. Infatti il prezzo scritto sulla targhetta sfiorava i cinquanta euro.
La ragazza però alzò le spalle, prese Erick per mano e disse: < Ho un'idea, andiamo al parco! È ancora presto e non mi va di tornare a casa > senza aspettare una sua risposta lo trascinò via dalla vetrina.

Anche se faceva freddo, il sole si faceva largo fra le nuvole. Tutto sommato, tenuti al caldo dai loro giubbotti, i due si stavano godendo il loro pomeriggio al parco. Dondolando sulle altalene parlavano del più e del meno: di quanto la scuola li stesse caricando di compiti, di come andassero le lezioni di pianoforte di Alessia, dei loro amici, di SAO e del loro velocissimo avanzamento... i soliti argomenti fra ragazzi. 
Dopo un pò andarono a prendersi un gelato e si fecero un giro per il centro della città. Era da tanto che Erick non passava una giornata così rilassante. Si stava accorgendo di apprezzare molto più di quanto ricordasse la compagnia di Alessia; cercava in tutti i modi di apparire sicuro di se e di farla ridere. Era molto bella quando rideva. Non che non lo fosse il resto del tempo...
< Erick, ci sei? > gli sventolò una mano davanti agli occhi < Ti eri come incantato > le sue labbra erano incurvate in un delicato sorriso.
< Cosa? Cioè no, stavo solo pensando... >
< Oh mio dio è tardissimo! > Alessia aveva velocmente controllato l'orario sul suo cellulare, erano le sei e mezza passate < Non ce la farò mai a tornare a casa per le sette, mia madre mi ucciderà! > 
Erick riflettè per qualche secondo, poi si guardò intorno e disse: < So che qui vicino c'è una fermata dell'autobus. Porta a Re di Roma e tu abiti li vicino no? >
< Più o meno... > rispose lei mordendosi il labbro < Anche se riuscissimo a prendere l'autobus in tempo dovremmo fare una corsa >
< Allora è meglio sbrigarsi no? >

< Sbrigati con quel mob Ishtar! > gridò Sun Knight.
< Sto facendo più in fretta che posso! >
< Qui sono troppi, ci serve quell'arma! > il grido disperato di Sephrya giunse alle orecchie dell'Avventuriera. I suoi compagni stavano tenendo occupate le Viverne, mentre lei era impegnata con la Grande Madre. 
Tentò di avvicinarsi per scoccare una freccia da distanza ravvicinata, ma sfortunamente una codata la rispedì dolorosamente indietro.
< Lucertola del cavolo... Eagle's attack! > dietro le spalle di Ishtar, lo spirito blu elettrico di un aquila fece la sua comparsa. Lanciando uno strillo acuto questo si tuffò verso la Grande Madre. Contemporaneamente, Lace aveva guadagnato qualche secondo di tregua dalla carica di mostri minori. < Explosion! > 
Il potere sinergico delle due skill annientò il mob e Ishtar poté finalmente recuperare l'ambito premio. 
Shin'lunet era costruito con una corda dorata tesa fra le estremità di un unico bastone di quercia scura. Al centro del manico, dove la mano stringe l'arco, il legno era avvolto da seta dorata che permetteva una migliore presa. Incisa nel legno, con quelli che sembravano intarsi di smeraldo, una spirale avvolgeva tutta l'arma.
Ishtar equipaggiò l'item, preparandosi a sconfiggere definitivamente tutte quelle Viverne che tanto a lungo li avevano circondati nella grotta, ma quelle, sconfitta la loro madre, erano fuggite.

Erano arrivati davanti casa di Alessia, esausti ma trionfanti; erano appena le sette e cinque.
Dopo aver rincorso l'autobus che era partito senza di loro, erano riusciti a salire. Accalcati nella folla del mezzo non si erano riposati gran che, e una volta scesi avevano ricominciato subito a correre, sfruttando al massimo i dieci minuti rimasti. Alla fine, la ragazza non avrebbe rischiato rogne con la madre.
< Graz... Eri... > Alessia fece un respiro profondo e parlò più lentamente < Grazie Erick >
< Figurati > disse lui piegato con le mani sulle ginocchia < Saresti arrivata in tempo anche senza di me >
< Ne dubito, ma non parlavo di quello >
Erick alzò lo sguardo. La ragazza spiegò: < Ho passato una stupenda giornata con te... grazie >
Tutto a un tratto le gambe di Erick sembravano aver ripreso energia per correre via di lì il più velocemente possibile. Eppure onosceva Alessia da tutta una vita, non era la prima volta che uscivano insieme... Cosa gli stava prendendo? 
< Anche io mi sono divertito molto... > Si raddrizzò, conscio del cuore che gli stava battendo molto più velocemente di quando aveva corso e del fatto di non voler, per nessuno motivo al mondo, incrociare lo sguardo dell'amica.
Lei gli si avvicinò. Per un attimo, mentre gli baciava la guancia, poté sentire il suo profumo.
Poi lei tirò fuori le chiavi, aprì la porta, lo salutò con un cenno della mano e se ne andò, lasciandolo con un senso di qualcosa di irrisolto.
Non molto tempo dopo, Erick si sarebbe pentito di non aver fatto una qualsivoglia cosa in quell'occasione, restandosene invece li impalato, con la sensazione di sentire ancora la pressione delle labbra di Alessia sul suo viso.

L'uomo aveva finalmente deciso di agire, aveva già inviato il segnale. Il giorno dopo avrebbe messo il mondo a conoscenza dei suoi piani. 
Aprì un programma installato sul computer, creò l'immagine del suo avatar, avvicinò la bocca al microfono e parlò: < Io sono Endgamer... >

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Capitolo 9
*** Level 8 ***


13 giugno 2024
Piano 57

I sei che erano sette si accingevano all'ultima stanza prima della sfida decisiva. Ma non stavano lottando solamente contro ammassi di dati creati da un sistema. Il seme del dubbio si stava facendo largo nei loro animi e pensieri oscuri riempivano le menti più caute. Quell'impresa era troppo grande per loro? Era davvero giusto quello che stavano facendo? Era una sfida che anche le Seven Swords non potevano vincere? 
< Non credo che Eaden sia ancora obbiettivo > sussurrò Sun Knight a Ishtar. Aveva provveduto ad allontanarsi abbastanza dal resto del gruppo, soprattutto dal capogilda che marciava in testa, affiancato da Lace.
< Cosa intendi dire? >
< Lo abbiamo seguito ciecamente quando ha deciso di stare al gioco di Endgamer, e non me ne sono pentito. Ma questo non è l'Eaden di otto mesi fà. La rabbia e la disperazione lo hanno consumato >
< Credo che tu stia esagerando... >
< Oh, ma andiamo Viola! > La ragazza non fu colpita tanto dal tono del suo compagno, quanto dall'uso del suo nome. Era una regola non scritta che non usassero mai i loro veri nomi nel gioco. Era come rinnegare che tutto fosse, appunto, solo un gioco, e quella era l'unica cosa che permetteva loro di andare avanti.
< Non fare finta di non averlo notato > continuò Sun Knight < Poco fa si è lanciato da solo in mezzo a tutti quei mob, rischiando la vita >
< Lo ha fatto per salvare te e Daryus >
< No invece. Si sarebbe fatto proteggere le spalle da te e Sephrya, invece ha CERCATO la morte >
< Pensi... che voglia suicidarsi? > da seccato, il tono di Ishtar era diventato tremante.
< No. Eaden non è assolutamente il tipo. Sembra che voglia fare ammenda per qualcosa. Non so per cosa, nè se ce ne sia veramente bisogno... ma se lo perdiamo, non avremo speranze >
Erano arrivati alle due porte della penultima stanza. Diversamente dalle altre due che avevano già incontrato, realizzate in ossidiana, queste erano composte con frammenti di vetro, azzurro, blu e verde, che riflettevano migliaia di volte i loro visi in maniera distorta. Lace ed Eaden furono i primi a varcarle, seguiti immediatamente dal resto della Gilda.
La sala in cui entrarono era anch'essa realizzata in vetro, come le porte. I muri, il tetto, le colonne, il pavimento... tutto aveva una sfumatura azzurra-candida che creava l'illusione di un palazzo del ghiaccio.
E al centro di questo palazzo, li attendeva la loro sfida. Era alta tre metri, con il corpo da serpente. Dalla vita in giù era ricoperta da lucide scaglie verde scuro; il corpo era quello di una donna, vestita con quella che sembrava pelle umana; la testa era bestiale, tre occhi gialli da gatto, una bocca dalle piccole labbra pallide e una chioma di quelli che non erano capelli, ma serpenti. 
Fra le possenti braccia stringeva una lunga falce.
Il mob "Medusa" era molto aggressivo, ma ancor di più lo era Eaden. Caricò subito, senza un piano o una strategia. Venne proprio sotto il mostro, che calò la falce, agitò la coda e sputò veleno, ma niente di tutto questo riuscì a scalfirlo. Continuava a girargli intorno, affondando la spada dove trovava spazio.
< Io l'avevo detto: ci farà ammazzare tutti! > Di malavoglia, anche Sun Knight afferrò il suo spadone e si unì a quella mischia disorganizzata, seguito a ruota da tutti gli altri compagni.
Le Seven Swords era di nuovo insieme, spalla a spalla, pronti a combattere come solo loro sapevano fare... ma Medusa aveva ancora molti assi nella manica. Sulla sua pelle si aprirono piccoli pori, da dove cominciò a uscire un maleodorante vapore verde. Presto, tutta la stanza fu avvolta da quella nebbia innaturale.
< Le nostre barre salute! > L'avvertimento venne da Lace, che per prima si era accorta di quanto fosse precipitata la situazione.
< Questo... Non è un veleno normale > La voce di Ishtar tremava, ma le sue mani restavano ferme sull'arco, con un'altra freccia già incoccata.
Il veleno stava corrodendo i loro avatar. Vicino agli HP era apparsa un'icona nera raffigurante un teschio, e la loro salute diminuiva a una velocità allarmante.
< Di questo passo dureremo cinque minuti, senza cure! > Sephrya scagliava i suoi dardi tenendo d'occhio contemporaneamente sia il nemico, che i suoi punti salute.
Come se la situazione non fosse già abbastanza grave di sé, il mob rivelò una straordinaria capacità di mimetizzazione. Nel mezzo di quel fumo tossico, la visibilità dei ragazzi era gravemente ridotta e Medusa se ne approfittava, scivolando alle loro spalle e falciandoli con la sua temibile arma.
< Questo è un gigante, e usa i miei stessi trucchi! > urlò Daryus.
< Restiamo uniti, non facciamoci cogliere di sorpresa! > L'avviso di Eaden arrivò troppo tardi. Il corpo dell'Assassino fu trapassato parte a parte dalla falce del mostro.
< DARYUS! > Tutti quanti videro il suo corpo afflosciarsi, e la barra salute calare pericolosamente sul rosso, ma soltanto il Leader della Gilda, dopo aver urlato il suo nome, trovò la prontezza di andare a soccorrerlo. Estraendo una pozione curativa dall'inventario, riuscì a somministrargliela abbastanza in fretta da salvargli la vita.
Lo sfortunato amico riuscì a malapena a ringraziarlo, prima di essere trascinato via da Eaden. < Non so te... > biascicò, abbozzando un sorriso tremante < Ma io il dolore lo sento più forte > Si teneva una mano lì dove la lama era sbucata dal suo corpo. Il server aveva "ricucito" la ferita, ma lo shock e gli effetti erano ancora presenti: le gambe di Daryus cedettero e si ritrovarono tutti e due a terra. Gli altri player furono subito sul posto.
Un momento di pace fu dato loro dal gas che stava piano piano svanendo, ma le loro speranze furono subito troncate quando videro il mob cominciare a crearne dell'altro.
< Non ce la faremo... Non è vero? > La voce di Ishtar tradiva una sola e semplice emozione: terrore puro. In quei pochi secondi in cui normalmente avrebbero ideato una strategia, le Seven Swords realizzavano impotenti il destino che gli si profilava davanti.
< Non può finire davvero così... > Lace stringeva i pugnali tanto forte da far sbiancare le nocche; Sun Knight scuoteva la testa in maniera afflitta, la punta del suo spadone rivolta a terra; Sephrya osservava assorta Medusa, le labbra che si muovevano in una silenziosa preghiera.
< Ma stiamo scherzando?! > La voce di Eaden riscosse tutti dai loro pensieri oscuri < Per caso hanno sostituito i miei compagni di squadra con un gruppo di neoplayer che non sanno nemmeno come si impugna una spada? > Si mise di fronte a loro, dando le spalle al nemico < Quando abbiamo iniziato questa avventura, l'abbiamo fatto con un solo scopo: vincere. Ci siamo ripromessi di svegliare Alessia, ed è quello che faremo!  > Medusa calò la falce verso il gruppo di giocatori, ma il Mago Guerriero ruotò su se stesso e respinse il colpo impegnando la lama avversaria con una skill d'attacco < Io non ho alcuna intenzione di arrendermi, e nemmeno voi. Vi conosco troppo bene per immaginare che basti un Élite da nulla per mettervi... anzi, metterci in difficoltà. Noi siamo le Seven Swords! > Un' ovazione seguì l'affermazione di Eaden < E conquisteremo Aincrad! > Tutti sollevarono le armi, continuando a urlare < E cominceremo ADESSO! > 
Ogni disaccordo, dubbio o inimicizia fu dimenticato. Quando le spade, i pugnali, e le punte di freccia e lancia fendettero la nebbia verdastra, un'unica voce si alzò in un grido di battaglia.
Eaden scattò avanti a tutti, dirigendo la seconda carica dei ragazzi. < Formazione attacco delta! Sephrya, usa più incantesimi che puoi; SK, il tank sei tu; Daryus, con me > Mentre le due arciere si disponevano più indietro e distraevano il mob con i loro attacchi, Sun Knight andò sotto il nemico. < Progressive Defense! > Il corpo del Mago Guerriero fu percorso da venature color zaffiro, che lo fecero sembrare costituito d'acciaio. Ogni volta che il giocatore bloccava un attacco di Medusa, la lucentezza del suo avatar aumentava, ed aumentava con essa anche la sua difesa, fino a che non divenne interamente color grigio-cobalto e quasi indifferente ai colpi subiti.
Daryus, ora saldo e pronto all'azione, raggiunse Eaden. < Cosa devo fare? > Stringeva deciso la lancia, voglioso di prendersi la sua vendetta.
< La tua salute e la tua resistenza sono troppo basse > Rispose l'altro con tono piatto < Non puoi permetterti di rimanere in prima linea > Alzò una mano per stroncare sul nascere la protesta dell'Assassino < Non abbiamo tempo per discutere. Ti farai ammazzare se non rimani nell'ombra. Dovrai solamente infliggere il colpo finale >
< È un lavoro inutile >
< Assolutamente no > Il suo sguardo passava velocemente dalle barre HP dei componenti della Gilda, al gigantesco semiumano, agli occhi di Daryus < Ho ragione di pensare che le sorprese di questa stanza non siano finite qui. Stai pronto: quando arriverà al rosso, colpiscilo più forte che puoi... e che sia il colpo di grazia > 
L'Assassino annuì con vigore. < Ho la skill perfetta per questo > E con queste parole, svanì nel nulla. L'ultima cosa che fu visibile di lui fu la scritta "Invisibility" sopra la sua testa.
< Io non resisterò di più! > Sun Knight mise tutta la sua voce in quella richiesta di aiuto. I sui MP erano praticamente esauriti, l'abilità cominciava a perdere effetto, cedeva sempre più terreno sotto le falciate di Medusa.
Fu allora che la chiave per la vittoria si rivelò agli occhi di Eaden.
Avvenne quasi per caso: mentre osservava preoccupato il suo compagno e meditava di correre in suo soccorso, Sephrya lanciò una palla di fuoco. Questa esplose a contatto con la nebbia velenosa pochi attimi dopo aver lasciato la mano della Maga Guerriera. La ragazza fu sbalzata lontano e costretta a usare un incantesimo di guarigione.
< Ishtar, prepara un "Hot arrow"! > L'ordine di Eaden non fu discusso dall'Avventuriera, che incoccò una freccia infuocata; intanto Lace prendeva il posto della sua amica come disturbatrice, rallentando e destabilizzando il mob grazie alle sue skill di sabotaggio.
< TORNADO! > Davanti al ragazzo apparve una gigantesca tromba d'aria, alta quanto il mostro. Tutto il fumo tossico fu risucchiato lì dentro dalla forza centrifuga, e più Medusa ne produceva, più il Tornado se ne riempiva, acquisendo un colore verde rancido. < Scoccala adesso sulla mia skill! > La freccia di Ishtar tracciò un arco vicino alla volta della stanza, lasciando dietro di sè una scia di fiamme vermiglie. Non appena fu anch'essa attirata all'interno del ciclone di Eaden, gli appiccò il fuoco. Ciò che prima era un vortice di gas nocivo, divenne un tornado di fiamme. Il caldo era asfissiante, raggiungeva tutti gli angoli del campo di battaglia e non risparmiava nessuno; il vetro del pavimento, del soffitto e dei muri rifletteva la luce emanata dalla tromba d'aria, dando all'atmosfera un colore rosso e arancione; il rumore dato dalla combustione del fumo e dal ruotare del tornado copriva qualsiasi altro suono. 
Era l'inferno.
Eaden guidò la tempesta mortale fino al gigantesco mostro, che fu avvolto dalle fiamme. A niente valsero i suoi tentativi di liberarsi, perché la forza del vento non gli permetteva di uscire dall'occhio del ciclone, lì dove il calore era più forte e il fuoco lambiva più prepotente. Quando Medusa non ebbe più la forza nemmeno di urlare, l'incantesimo si placò, rivelando una gigantesca figura inginocchiata, con quasi tutta la pelle ustionata. La lunga falce non faceva più tanta paura, ora che era a terra, inutilizzata e con la lama fusa.
Dalle porte in fondo alla sala, quelle che le Seven Swords avrebbero guadagnato sconfiggendo il nemico, entrarono altri due mostri, molto più bassi e meno pericolosi della loro signora. Erano anche loro frutto di un incrocio fra un uomo e un rettile, e impugnavano due spade ricurve.
Lace raggiunse Eaden, con i pugnali che si stavano illuminando di arancione. < Posso tenerli impegnati io, per un pò. Voi finite quello grosso > 
< Non ce ne sarà bisongo > Rispose il ragazzo, alzando la testa verso il mostro. Infatti, lì sopra stava Daryus, con la lancia alzata puntata verso il basso. Allargò le braccia, spaziando lo sguardo verso i suoi compagni, per essere sicuro di avere tutta la loro attenzione.
Poi, dopo essersi preso la giusta gloria, riafferrò saldamente la sua arma, e la piantò nel collo dell'Élite. 
Il colpo fu critico, e il mob fu polvere.

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