Amore Impossibile

di LetyJane
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La nuova studentessa. ***
Capitolo 2: *** Nuovi amici. ***
Capitolo 3: *** Iniziano i problemi ***
Capitolo 4: *** Soul e Maka ***
Capitolo 5: *** Nuovo Incontro ***
Capitolo 6: *** Notte in bianco. ***
Capitolo 7: *** La Biblioteca segreta ***
Capitolo 8: *** Finale ***



Capitolo 1
*** La nuova studentessa. ***


~~
1- La nuova studentessa.

Le lezioni erano iniziate da un pezzo alla Shibusen e nei corridoi deserti della scuola regnava il silenzio. Ma questo fu interrotto da un rumore di passi affrettati, che poi mutarono in una corsa sfrenata.
Miriam correva alla cieca, imbucando strade a caso.
Era da circa mezz'ora che correva a perdifiato per tutta la scuola, senza capire dove fosse e dove dovesse andare. Sapeva solo di essere molto in ritardo per la lezione.
Cavoli, era arrivata alla Shibusen da nemmeno un giorno e già era in ritardo!
Le sarebbe servita una vita per imparare a memoria come arrivare in classe…
La ragazza sfrecciava come un missile davanti alle classi, chiedendosi se mai avrebbe trovato qualcuno.
Dopo le classi si ritrovò alle scale.
Finalmente le aveva raggiunte! Ora doveva solo andare al terzo piano e andare… Andare dove?
“Ah, non importa!” Si disse e iniziò a salire.
Era quasi arrivata in cima, quando qualcuno le comparve davanti agli occhi e lei lo travolse in pieno.
I libri della ragazza si sparsero ovunque.
Miriam si affrettò ad alzarsi e a raccoglierli, borbottando parole sconnesse.
Si chinò velocemente verso lo sconosciuto senza nemmeno guardarlo in faccia.
- Scusami! Scusami tanto! -
Fece per partire, quando lo sconosciuto la fermò.
- Dove sei diretta? -
Fu allora che Miriam finalemente lo guardò in faccia.
Era un ragazzo più o meno della sua età.
Aveva degli strani occhi rossi e capelli albini, tenuti indietro da una fascia.
Lei gli mostrò il suo orario.
- Ah, ho capito. Beh, la tua aula è nell'ala ovest della scuola. Tu sei nell'ala est -.
Miriam impallidì. - No, no, no! Ti prego, dimmi come arrivarci! -.
Il ragazzo sorrise divertito.
- Ti accompagno. Seguimi -.  
- Come ti chiami? - Chiese a quella misteriosa ragazza che stava iniziando a calmarsi.
- Ehm… Miriam Chabert. Tu? -.
- Io sono Soul Evans -.
- Tu non dovresti essere in classe, Soul? -
- Nah, non mi va -.
Miriam fece per dire qualcosa, ma fu interrotta da una voce femminile alle loro spalle.
- SOUL! -
I due si voltarono.
Una ragazzina dai capelli biondo cenere legati in due codini stava venendo verso di loro.
Soul cercò di scappare, ma fu troppo lento e si beccò un Maka-Chop dritto in testa.
- Ehi cretina! Mi hai fatto male! - Mugugnò.
- E' da un quarto d'ora che ti cerco! Il sommo Shinigami ci ha chiamato da un sacco di tempo e non voglio venire rimproverata per colpa tua, idiota! -.
- Ehi, io stavo solo accompagnando questa ragazza sperduta in classe! -
Soul indicò Miriam, che arrossì non appena Maka incrociò il suo sguardo.
La maestra d'armi sorrise. - Ciao! Io sono Maka! - Disse e le porse la mano.
Miriam la strinse titubante. - I… Io so… sono Miriam -.
- Sei in ritardo per la lezione a quanto pare -.
- E' che questa scuola è gigante! Non potevano costruirla un po' più piccola? -.
Maka sorrise. - Dai, ti accompagnamo noi -.


Dopo cinque minuti finalemente arrivarono all'aula giusta.
- Ragazzi, non so come ringraziarvi! - Esclamò Miriam sollevata.
Maka sorrise. - E' stato un piacere! Che ne dici se ci rivediamo oggi pomeriggio? -
- Ok, va bene -.
- Sai giocare a Basket? -.
- Faccio abbastanza schifo, ma mi piace -.
- Allora vieni oggi in piazza: ci saremo io, Soul e dei nostri amici -.
- Ok, ci sarò. Ancora grazie! -.
I tre si salutarono, poi Soul e Maka si diressero verso la camera della morte.
Miriam sospirò.
- Forse sarebbe meglio se venissi direttamente domani e oggi mi fingessi malata… -.
Scosse la testa con forza, facendo ondeggiare i capelli rosa scuro.
- No! Io adesso entro! -
Sospirò nuovamente ed entrò in classe.

Miriam detestava essere al centro dell'attenzione, e avere gli occhi di tutta la classe puntati addosso non era affatto piacevole.
- Miriam Chabert. Sei in ritardo di quarantasette minuti -. Disse il professor Sid scrutandola coi suoi occhi vuoti da zombie.
- Lo so, mi scusi, è che mi ero persa… -
A Miriam parve di sentire qualche risatina venire dai compagni.
Sid sospirò.
- Solo perché sei nuova per questa volta ti ammetto. Avanti, vai a prendere posto -.
Lei obbedì e andò verso gli scalini che conducevano ai banchi, ma mise male un piede e scivolò all'indietro urlando, sbattendo la schiena sul pavimento.
Qualcuno rise, qualcuno trattenne la risata con un sorrisetto divertito. 
- Chabert, tutto bene? - Le chiese il professore.
Miriam si alzò in piedi ignorando il dolore alla schiena.
- Sì, grazie prof -.
La ragazza si sedette.
“ Uffa, sono arrivata da poco e già sono riuscita a farmi riconoscere. Spero almeno di farmi degli amici… E di non vedere più Jara. Spero che la smetta di tormentarmi. Non voglio che qualcuno sappia il mio segreto”.

 

 


Angolino autrice: Salve, salve, salve!
Allora? Quale sarà l'oscuro segreto della nostra Miriam? Chi lo sa!
Ma tranquilli, si scoprirà presto!
Alla prossima! 

     

 

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Capitolo 2
*** Nuovi amici. ***


Quando Miriam arrivò al campo da basket trovò Maka, Soul e degli altri ragazzi che la aspettavano. - Ehi, Ciao Miriam! - Esclamò Maka felice. - Ciao -. Tutti si voltarono a guardarla. - E tu chi saresti? - Le chiese Black Star. - Ehm... Sono Miriam Chabert -. - Beh, io sono Black Star: colui che supererà gli Dei! - Miriam sorrise. Pensò che quel tipo fosse buffo. Anche Tsubaki, Liz e Patty si presentarono. L'unico che non lo fece fu Death the Kid, che era rimasto a osservare attentamente il volto di Miriam. - Il tuo volto... - Disse affascinato. La ragazza arrossì. - Il mio volto... cosa? - - E'... E'... - - Deformato - Concluse Soul. Maka lo fulminò con lo sguardo. - Maka Chop! -. Poco dopo Soul si ritrovò sdraiato a terra con un solco sul cranio. Kid lanciò alla maestra d'armi un'occhiataccia. - Maka! Non l'hai colpito nel posto giusto! Così hai rovinato la perfetta simmetria del corpo...- Il ragazzo non fece in tempo a finire la frase, perchè anche a lui fu rifilato un doloroso colpo. Alla fine Soul si alzò massaggiandosi la testa. - Miriam, scherzavo. Volevo solo prendere in giro Kid -. Lei sorrise imbarazzata. Anche Kid balzò in piedi. - Idiota! Tu non capisci la perfetta simmetria del volto di questa ragazza! -. Miriam si portò istintivamente la mano sul viso. - La mia è una faccia come tante ... -. - No invece! - - Ma... - - Ah che importa? Avanti, giochiamo! -. Esclamò Black Star e si mise a palleggiare al centro del campo. - Io però gioco malissimo! - Li avvertì Miriam. - Tranquilla, peggio di Maka non potrai essere! - Esclamò Soul. - Maka Chop! -. I ragazzi giocarono fino al tramonto e alla fine la squadra di Miriam vinse. Dopo la partita erano tutti stanchi e sudati. Stavano ancora ansimando quando udirono una voce squillante. - Bravissima! Ma com'è brava la mia Maka-Chan! - Esclamò Spirit emozionato. Tutti si voltarono verso di lui. Ma quando era arrivato? - Papà! Ma che ci fai qui? - Chiese Maka infastidita. - Sono venuto a vedere la partita della mia adorata figliola!- - Dopo la discussione avvenuta ieri non sei degno nemmeno di definirti mio padre. Ragazzi, andiamo -.ù Tutti tranne Miriam seguirono Maka in silenzio, ma poi si affrettò a seguirli, sentendosi in colpa per quel tipo di prima. - Ehi Maka, quel tipo era tuo padre? - Le chiese alla fine. - Già! Vorrei che non esistesse! - Esclamò l'altra rossa in viso. Miriam avrebbe voluto chiedere il perché, ma non voleva essere scortese. - Beh, dovresti volergli bene.. Dopotutto è il tuo papà. E i padri sono persone speciali. - Sussurrò. L'altra si voltò irata. - E come potrei volerne all'uomo che ha tradito mia madre? Lo odio!Tu non puoi capire! Tu avrai sicuramente un padre perfetto che si occupa di te insieme alla mamma! -. Detto questo lei corse via, seguita da Soul che li salutò di fretta. Black Star, Tsubaki, Liz, Patty e Kid rimasero in silenzio a guardare. Miriam fece per seguirli, ma lo shinigami le prese dolcemente il polso. - Lasciali stare: succede sempre -. - Lo so, ma ho fatto arrabbiare Maka... Io non sapevo...- - Non preoccuparti: vedrai che domani Maka avrà già dimenticato tutto -. Kid sorrise. Miriam ricambiò. - Maka! Maka, aspettami! - Soul rincorse la sua meister per parecchio prima di riuscire a raggiungerla. Non si stupì nel vedere che la ragazza stava piangendo. - Soul... Che vuoi? -. - Non essere arrabbiata.... E' per quello che ha detto Miriam? - - No... Lei non c'entra. Il fatto che ieri ho litigato con papà... Per una cosa seria -. In realtà Maka non era arrabbiata, ma le aveva dato fastidio che qualcuno le dicesse come comportarsi col proprio padre. Il papà di Miriam al quanto pare era perfetto, sei lei diceva così. - Ti va di parlarne? -. - No... - Lui la strinse dolcemente tra le braccia e posò e labbra sulla fronte della ragazza. - Va tutto bene, è tutto a posto. Dopotutto tuo padre è fatto così, no? - Maka sorrise. - Già, hai ragione -. Soul ricambiò il sorriso. - Allora? Andiamo a casa? - - Tu vai, io ti raggiungo tra un po'. Prima faccio una passeggiata -. Soul annuì e i due si separarono. Maka capitò per caso davanti al cimitero, dove vide un volto familiare: quello di Miriam. Ma non fece in tempo ad andare a salutarla, perché la ragazza se n'era già andata. Maka si avvicinò alla tomba sulla quale Miriam aveva messo dei fiori. Lesse il nome- Anton Chabert e Maria Andrin, moglie di Anton. Lei rimase un po' lì, immobile. Si sentiva in colpa per ciò che aveva detto prima. Miriam non aveva detto quelle cose tanto per dire. Le aveva dette perché lei non aveva i genitori secondo la data incisa sulla tomba da quando aveva sei anni. Maka si chiese con chi avesse vissuto Miriam. Sentì dei passi alle sue spalle. - Scusami, conosci Miriam Chabert? - Le chiese una ragazza. Maka annuì. - Sì, perché? -. - Oh, sono una sua vecchia amica. Sapevo che Miriam si sarebbe trasferita qui a Death City, ma non sapevo dove. potresti indicarmi la strada? -. - Ehm... Ti accompagno -. - Ok. Piacere, io sono Jara -.

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Capitolo 3
*** Iniziano i problemi ***


Miriam era uscita da poco dalla doccia, quando sentí qualcuno bussare alla porta. Si infilò velocemente una canottiera e un paio di pantaloncini, poi andò ad aprire. E questo fu un grave errore. Davanti a lei c’era quella ragazza. Quella bella ragazza dai capelli corvini e dagli occhi giallo scuro. Senza dire nulla Miriam tentò di chiudere la porta, ma l’altra la fermò. - Non così in fretta -. - Che cosa ci fai qui? - - Ma come, non sei contenta di vedermi, sorellina? - - No. Che cosa vuoi, Jara? - - Fammi entrare, così ne parliamo con calma -. - No. Vattene, sarà meglio per tutti -. Jara le prese il mento con le dita lunghe e affusolate. - Sorellina… Dovresti accettare la realtà. Non puoi cercare di dimdnticare chi sei. Ed è per questo che adesso mi farai entrare, mi preparerai un tè e mi ascolterai per bene, hai capito? - Miriam non rispose. - Fa’ come ti pare. Ora non mi va di scocciarti, perciò me ne andrò. Ma ho una piccola richiesta da farti: devi trovare nell’infermeria una piccola ampolla contenente il sangue nero. Ti ho già detto come riconoscerlo tempo fa -. - Jara, io non voglio niente a che fare con te -. - Fa’ come vuoi -. Jara fece per andarsene, poi si voltò. - Ah, è simpatica la tua amica Maka, lo sai? - Detto questo se ne andò, poi scomparve tra la foschia che circondava i vicoli di Death City. Angolino autrice Lo so, ‘sto capitolo è corto, ma sono veramente assonnata. A presto!

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Capitolo 4
*** Soul e Maka ***


Era passata quasi un'ora da quando Soul aveva lasciato Maka per conto suo e la ragazza non era ancora tornata. Il ragazzo lanciò l'ennesima occhiata verso l'orologio, poi verso la finestra. Diede un pugno sul tavolino. - Dannazione, è buio! Dove si sarà cacciata? Nei guai, sicuramente! -. Soul si alzò: doveva andarla a cercare. Stava per uscire, quando udì uno scatto e la porta si aprì. - Soul, che stai facendo? -. Domandò Maka entrando in casa. Il ragazzo sospirò. - Stavo venendo a cercarti. Cretina, lo sai che non devi farmi preoccupare così! -. La maestra d'armi iniziò a preparare la cena, mentre Soul la seguiva in cucina. - Da quando t'importa qualcosa? -. - Da sempre, anche se non sembra -. Maka sorrise maliziosa. - Ammettilo, lo dici solo perchè ti mancherebbe la mia cucina -. - Ma' sta zitta. Ad ogni modo... Dove sei stata? -. La ragazza abbassò lo sguardo sull'olio che friggeva in padella. - I genitori di Miriam... Sono morti. E io... Io le ho detto quella cosa.. -. Soul la abbracciò e i due rimasero stretti per un po'. - Ascolta, tu non lo sapevi. Non puoi sempre sapere tutto. Sono sicuro che Miriam non se la sia presa. -. - Ad ogni modo, ho conosciuto una sua amica: Jara -. Soul s'irrigidì. Poteva essere... No, impossibile. Eppure... - Soul... Tutto bene? -. - Eh? Io? Ah, sì, sì, tutto bene! -. - Sicuro? Perchè improvvisamente ti sei irrigidito! -. ­- No. Solo che è strano... Jara è lo stesso nome di una strega molto pericolosa... -. - Tu dici? Non ne ho mai sentito parlare.. -. - I libri non ne parlano, ma... No, niente -. - Dimmelo -. - No, non è necessario -. Maka si voltò di scatto e obbligò Soul a guardarla negli occhi. - Dimmelo -. Ripetè. - No, Maka. Posso solo però chiederti di promettermi una cosa -. - Cosa? -. - Non avvicinarti mai a Jara -. - Cosa? Ma perchè? -. - ... -. - Soul! Smettila! Avanti, parla! Spiega... - Maka fu interrotta dalle labbra di Soul che si posavano dolcemente sulle sue. La ragazza si ammorbidì, mentre il weapon le accarezzava dolcemente i capelli, il collo e la schiena. Non seppero mai quanto i due rimasero così, poi il ragazzo avvicinò la bocca all'orecchio di Maka. - Ti amo e non voglio che ti accada nulla. Non saprei che fare senza di te, sei una persona fantastica -. Intanto qualcuno osservava quella scena romantica dalla finestra, seduta nel vuoto. - Mmh... E così... Lui non saprebbe che fare senza di lei... Mi sarà utile! -. Detto questo Jara tornò a terra e sparì nell'oscurità. La sua vendetta contro Miriam e con Soul si sarebbe compiuta a breve. Come avrebbero potuto una misera falce e una misera "meister " battere una strega potente come lei? Jara non si sarebbe mai aspettata di riuscire a trovarlo, Soul, dopo tanti anni... Colui che sarebbe dovuto morire per averle spezzato il cuore...

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Capitolo 5
*** Nuovo Incontro ***


Quella notte Miriam non riuscì a chiudere occhio. Jara... Come aveva fatto a trovarla? Non poteva essere vero. - Cavolo, per una volta che riesco a farmi degli amici... Non voglio che loro sappiano chi sono in realtà... -. - Beh, agli amici non dovresti nascondere nulla! - Disse una voce dall'oscurità. Miriam urlò e accese la luce con un balzo. Jara la guardava sorridendo. Sembrava quasi dolce. - Oh tesoro, perchè quello sguardo spaventato? - Vattene, Jara. Almeno di notte... Lasciami in pace -. - Ma come? Ti faccio diventare il tassello principale del mio piano e tu vuoi che me ne vada? Che scortese. Ho solo bisogno di un posto in cui passare la notte -. La strega si sdraiò accanto a Miriam, che si alzò immediatamente. - Intendi quel piano? No, non puoi farlo! Io non... Io non voglio! -. - Beh, dovrai farlo, o i tuoi amici scopriranno chi sei... -. - Però anche se lo facessi loro lo scoprirebbero comunque e tutto precipiterebbe. Non voglio aiutarti a conquistare la Shibusen. Non voglio che i miei amici e i miei compagni mi temano -. - Perchè no? E' bello! Da' retta alla tua sorellona! -. - Tu NON sei mia sorella! Tu sei solo un'assassina! -. - IO sono colei che ti ha salvata dalla strada e dalla morte certa. Ti ho salvata dai maestri d'armi e dalle armi, perchè loro uccidono quelli come te! E i tuoi amici potrebbero voltarti le spalle da un momento all'altro! -. - Lo so! Tutta la scuola potrebbe farlo da un momento all'altro, ma se sono così è tutta colpa tua! Quindi adesso vattene, ti voglio fuori dal mio appartamento, dalla mia città. TI VOGLIO FUORI DALLA MIA VI.. -. Prima che Miriam potesse finire la frase un'enorme folata di vento la sollevò da terra e la sbattè contro un muro. Jara si chinò al suo fianco e le sistemò i capelli dietro l'orecchio. - In fondo ti voglio bene, piccola. Ma ricorda che io sono una strega talmente potente che può usare i poteri usando anche lo "scudo dell'anima". Mentre tu sei solo... -. Non fece in tempo a finire la frase, perchè suonò il campanello. Jara scomparve nel nulla e Miriam corse ad aprire. Era stato un ragazzo a suonare. Aveva i capelli neri che andavano da tutte le parti e dei magnetici occhi verdi. Era alto e un po' muscoloso. - Ehi, tutto bene? Ho sentito delle urla provenire da qui... -. Miriam cercò di sembrare più normale possibile. - Ehm... Sì sì, va tutto bene. Io e... io e mia sorella litighiamo spesso, ma è normale... -. - Ah ok. Ad ogni modo io sono Ryan, abito al piano di sopra -. - Io sono Miriam, molto piacere -.

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Capitolo 6
*** Notte in bianco. ***


Anche Soul quella notte non chiuse occhio.

Se Miriam conosceva Jara significava che anche lei era una strega.

E che probabilmente avevano un losco piano.

Doveva assolutamente tenere Maka e gli altri lontani da loro.

Il ragazzo prese in considerazione l'idea di spiegare il proprio crucio agli amici, ma poi cambiò idea.

- Forse mi sbaglio. Dopotutto io non ho mai visto questa "Jara" di cui Maka mi ha parlato, quindi potrebbe anche essere un'altra persona. Dopotutto mica esiste una sola persona al mondo con quel nome... Ah, cavolo! -.

Soul si mise a sedere sul letto.

Non ce la faceva più, doveva capire assolutamente se Miriam era veramente una mesiter come diceva di essere e se Jara era proprio "quella". La stessa ragazza che avrebbe voluto non aver mai visto. La stessa ragazza che avrebbe potuto separarlo da Maka per gelosia.

- Nah. Datti una calmata Soul. Non è lei. Domani chiederò a Maka di descrivermela... -.

- Perchè dovrei descrivertela? E poi che probelmi hai con Jara? -. Maka entrò nella stanza di Soul, che sobbalzò.

La ragazza aveva i capelli sciolti e spettinati, gli occhi assonnati.

- Maka... Che ci fai qui? -.

- La mia stanza è accanto alla tua: sento ogni tuo singolo borbotto. Ho sentito ogni singola parola. -.

- Ah... Beh, no, niente .-

Lei si sedette accanto a lui e gli prese le mani tra le proprie. - Soul... Raccontami tutto -.

- Beh... Jara è stata... La mia prima ragazza, ecco -.

- Tutto qui? Tutto questo casino solo per una ragazza? -.

- Sì... -.

- Nient'altro? Era solo questo che ti turbava? -.

- Sì -.

Soul cercò di dimostrarsi più convinto possibile. - Potresti descrivermela? Forse mi sto spaventando per niente -.

- Dunque... E' molto carina. E' alta...Ha la pelle color mogano, gli occhi giallo scuro e i capelli neri. E' lei? -.

- Sì, cavolo-.

- Di cos'hai paura? E' cattiva? -.

- ... -.

- Soul! Dimmelo! -.

- Sì! E' una strega, ok? E' una strega molto pericolosa e potente, della quale mi innamorai prima d'incontrarti. Quando l'ho lasciata lei ha giurato che me l'avrebbe fatta pagare. Ora ho paura che possa succederti qualcosa. Credo che anche Miriam sia una strega. Quindi... Non avvicinarti a loro. Mai. Non voglio che ti accada qualcosa -.

Maka annuì lentamente. Non riusciva a credere che ciò che aveva appena sentito fosse vero.

E non riusciva nemmeno a immaginare Soul con un'altra ragazza. Non che fosse gelosa, ma...

- Il sommo Shinigami! Lui ha un archivio con tutte le streghe al mondo nella biblioteca privata! Sono sicurissima che Kid abbia la chiave! -. Esclamò la ragazza.

- E' vero, hai ragione! Maka, sei fantastica! -.

Soul la baciò velocemente sulle labbra, poi si vestì. - Va' ad avvisare Black Star, Crona e Tsubaki. Io andrò da Kid. Ci vediamo a casa sua! -.

Detto questo il ragazzo corse via, lasciando Maka immobile sul letto, ancora desiderosa del suo calore.  

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Capitolo 7
*** La Biblioteca segreta ***


Kid e Liz si erano finalmente sdaraiati sul letto tranquilli.

- Kid, sei sicuro che non ci disturberà nessuno? -.

- E chi dovrebbe farlo alle due del mattino? -.

Il ragazzo accarezzò dolcemente i capelli di Liz. - Sei bellissima -. Le sussurrò.

I loro volti erano sempre più vicini. Le labbra stavano per sfiorarsi...

- Kid! -. Soul spalancò la porta della stanza, per poi richiuderla immediatamente, arrossito.

Kid balzò in piedi. - Soul! Come diamine hai fatto ad entrare!? -

L'altro rientrò. - Lo sai che so scassinare le serrature. Ad ogni modo... Ho interrotto qualcosa? -.

- No, non ancora.. -. Rispose Liz imbarazzata.

- Comunque, è successo qualcosa? Ti vedo pallido! - Continuò lo shinigami.

Soul raccontò l'accaduto.

- Ho bisogno della chive della Biblioteca di tuo padre -.

Dopo un attimo di esitazione Kid si mise a rovistare in un cassetto.

- Liz, va' a chiamare Patty -.

- Ok, vado -.

 

Dopo circa un'ora Kid, Maka, Black Star, Liz, Patty, Tsubaki e Soul erano davanti ad un grande mausoleo mezzo diroccato in un angolo buio del cimitero di Death City.

- E questa sarebbe una Biblioteca? - Chiese Black Star scocciato per essere stato svegliato.

- Mio padre non vuole che qualcuno entri qui. Nemmeno io dovrei -. Rispose Kid inserendo un'enorme chiave arrugginita nella serratura.

La pesante porta di legno si aprì cigolando e una folata di vento gelido e puzza di muffa investì i ragazzi.

- Puah, da quant'è che non puliscono qui? - Si lamentò Liz.

- Da parecchio, direi -. Sussurrò Tsubaki.

- Wow! Bello! Mi piace, andiamo! - Esclamò Patty saltellando.

La ragazza entrò per prima, seguita da Kid e dagli altri.

Essi scesero una lunghissima scala a chiocciola tutta di pietra, illuminando la strada con una lieve fiamma blu.

Arrivarono dopo parecchio in un umido corridoio. Alla fine di esso trovarono un'altra grande porta, questa volta di metallo, che dovettero spingere con forza per aprirla.

Alla fine anche quella si aprì con un inquietante cigolio.

Senza volerlo Liz si strinse a Kid, che le tenne la mano e la rassicurò con un caldo sorriso.

Erano arrivati alla Biblioteca.

- Andiamo dall'archivio, dalla lettera "M". Cerchiamo Miriam e andiamocene subito, ok? - Disse Kid.

- Che palle -. Sbuffò Black Star.

Tutti si misero a cercare la lettera "M".

Quella Biblioteca era enorme. Gli scaffali erano talmente alti che i ragazzi non riuscivano a vederne la cima.

Soul controllò che Maka stesse bene, non l'aveva particolarmente considerata da quando era tornata in compagnia di Tsubaki e Black Star.

Notò che stranamente la ragazza non mostrava minimo interesse per i libri, come solitamente avrebbe fatto. Strano.

- Maka, tutto bene? -.

Lei si voltò distrattamente verso di lui. - Sì grazie, perchè? -.

- Di solito ti esalti così tanto quando trovi dei libri... -.

- Ah... Beh, questo è solo un archivio. Non m'interessa particolarmente. Inoltre adesso ho altro a cui pensare -.

- Se lo dici tu... -.

- Ragazzi! Ho trovato la M! -. La voce di Tsubaki si sparse per la Biblioteca e tutti la raggiunsero.

- Hai trovato il nome "Miriam"? -.

La ragazza scosse la testa.

- Ho trovato solo Mirier, Mirty, Missy.... Al quanto pare... Miriam non è una strega -.

- O magari ha rubato il proprio fascicolo... - Replicò Soul a denti stretti.

All'improvviso la torcia si spense e i ragazzi urlarono.

Kid afferrò immediatamente Liz, mentre Soul cercò a tentoni la mano di Maka, ma non la trovò.

La fiamma si riaccese.

Maka, Tsubaki e Black Star erano scomparsi.

- Ma cosa...? -.

Una risata eccheggiò in tutto l'edificio.

- Chi c'è? -. Urlò Kid.

- Maka! Black Star! Tsubaki! - Strillò Liz in preda al panico.

Patty le diede una pacca sulla spalla. - Tranuqilla sorellona, si saranno solo nascosti! -.

- Oppure... Potrebbero non essere mai stati qui -. Disse una voce.

- Jara! Dove sei!? - Urlò Soul cercando di non mostrarsi terrorizzato com'era.

- Non sono qui personalemente, mio caro Soul. Ma devo dirti che hai commesso due gravi errori.

Il primo è stato mandare Maka da sola a chiamare i tuoi amici.

E secondo... Miriam non è una strega -.

- Cos'hai fatto a Maka, maledetta? E a Black Star e Tsubaki? -.

- Non ho fatto nulla a quei due, perchè Maka non è mai arrivata da loro.

Lei è con me. Se vuoi rivederla vieni a casa tua. Così ti dirò una cosa importante -.

Detto questo calò il silenzio.

Soul si sentì precipitare, poi scattò in avanti.

Quindi... Kid, Liz e Patty erano veri, almeno loro. E Maka? Dov'era Maka adesso?

I quattro ragazzi ripercorsero la strada al contrario e Soul saltò fuori dal mausoleo.

Ma prima che Kid, Liz e Patty potessero imitarlo la pesante porta si chiuse davanti ai loro occhi.

 

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Capitolo 8
*** Finale ***


Le strade di Death City erano deserte e silenziose.

L'unico suono udibile era il continuo rumore dei passi frettolosi di Soul.

Il ragazzo correva più velocemente di quanto non avesse mai corso.

Solo una parola, un nome, continuava a girargli nella testa: Maka.

La sua meister. La sua ragazza. Nelle mani di Jara.

Cosa poteva esserci di peggio?!?

Il ragazzo spalancò la porta del proprio appartamento immerso nell'oscurità e si guardò nervosamente intorno.

- MAKA?! MAKA?! -.

Improvvisamente la porta si chiuse alle sue spalle e una voce lo fece trasalire. - Non è lei che dovresti chiamare, ma me -.

Le luci si accesero simultaneamente e la snella figura di Jara comparve nel corridoio.

- Soul, così non va bene – Disse.

- Dov'è Maka? -.

La strega sbuffò. - Oh, come sei noioso. E' lì, sul divano -.

Soul guardò verso il punto indicato e vide la sua amata meister.

Il sangue le colava da una ferita sul braccio.

Aveva perso i sensi e delle strane corde viola le avvolgevano le mani e i piedi.

- Cosa le hai fatto? - Sibilò Soul.

- Non le avrei fatto nulla di male se non avesse opposto resistenza. Inoltre... Devo ammettere che mi piace vederla soffrire -.

Il ragazzo trasformò il proprio braccio in falce.

Jara sollevò il dito indice e gli disse di no.

- Se oserai farmi del male io ne farò alla ragazza. Hai solo un opzione per liberarla -.

- E sarebbe? -.

- Venire via con me -.

Soul si morse il labbro.

Cosa avrebbe dovuto fare?

Se avesse accettato Maka sarebbe stata libera, ma non l'avrebbe mai più rivista.

Se avesse rifiutato... lei sarebbe morta.

Sospirò. Era una scelta difficile, ma sapeva già la risposta. Preferiva mille volte non vedere più la sua amata ma saperla viva, che vederla morire davanti ai propri occhi.

- Jara io... Verrò con te -.

La strega sorrise.

- Perfetto -.

Schioccò le dita e gli occhi di Maka si aprirono.

La ragazza si mise seduta.

- Soul... - Momrorò.

Il weapon fece per correre verso di lei, quando una fiammata gialla e viola lo bloccò.

- Eh no, amore. Adesso sei solo mio -.

- Lasciala andare o l'accordo salta – Sibilò il ragazzo a denti stretti.

Jara annuì. - Certo, ma prima... -.

Prima che Soul se ne accorgesse la stava già baciando.

Non sapeva come, ma era successo.

Sentiva gli occhi di Maka su di loro.

Sentiva il suo dolore, la sua sofferenza.

Lui provò a staccarsi da quel maledetto bacio stregato, ma per quanto cercasse di resistere i suoi tentativi erano vani.

- FERMATI, JARA! -.

La porta dell'appartamento si spalancò nuovamente e la stanza venne invasa da una potente luce rossa.

Finalmente Soul riuscì a liberarsi e il suo sguardo incrociò quello di Miriam.

La ragazza però... Era cambiata.

I capelli da rosa erano diventati rosso scarlatto e lunghissimi. Essi svolazzavano tutt'intorno a lei.

I suoi occhi erano dello stesso colore.

Era diventata molto più alta.

- Che ci fai qui? - Le chiese il ragazzo.

- Fatti da parte, Soul – Rispose Miriam.

- No. Tu sei una strega, non mi fido di te -.

Jara scoppiò in una fragorosa risata.

- Quella mocciosa una strega? Oh Soul, quanto sei divertente. Lei è... -.

- Sono un demone - La interruppe l'altra.

Maka e Soul si scambiarono un'occhiata. - Un demone...? -.

- Sì. Per colpa di Jara lo sono diventata, dopo che mi ha adottata quando ero piccola. Ecco, ora lo sapete. Adesso Soul, sta' indietro -.

- Andiamo Miriam, come pensi di potermi sconfiggere? - Chiese Jara divertita.

- Lo sai benissimo come -.

- Così morirai anche tu -.

Soul si morse il labbro. Non voleva che qualcun'altro morisse a causa di Jara. No... No. NO!

- Miriam, non farlo – Disse con voce ferma.

La ragazza scosse la testa. - Soul, Maka, il vostro amore è una cosa stupenda. Non permettete a nessuno di romperlo, nemmeno ad una come lei, che è solo una pazza -.

Jara si voltò a guardare con odio Miriam. - Come ti permetti? -.

L'altra sorride. - Coraggio, affrontami. Ti sto aspettando -.

Una fiammata gialla comparve sulla mano della strega.

Miriam allargò le braccia e, quando fu abbastanza vicina, liberò un'immensa luce rossa.

- NO! -.

Soul si lanciò verso di loro.

Avrebbe trovato una soluzione, una qualsiasi.

La luce rossa diventò accecante, fu costretto a chiudere gli occhi

Quando li riaprì però Jara era scomparsa.

Il ragazzo rotolò sul pavimento, andando a sbattere contro qualcuno. Miriam.

- Soul! -.

Le corde che imprigionavano Maka scomparvero nel nulla e la ragazza si precipitò accanto alla sua arma, inginocchiato accanto a quella minuta ragazza che era tornata al suo aspetto originale.

I capelli erano sparsi ovunque ed erano macchiati di sangue.

La meister si portò una mano alla bocca.

- E'... Morta...? -.

Soul annuì lentamente.

Maka si chinò accanto a lui e accarezzò la mano di Miriam, fredda come il ghiaccio.

Una lacrima le scese lungo la guancia.

- Miriam... Grazie... -.

Soul abbracciò la ragazza che amava.

- Maka.... Le dobbiamo tutto. Io... Io sono solo un idiota. Se non ti avessi mandato da sola a... -.

Fu interrotto da una mano sulla sua spalla.

Non quella di Maka però.

Miriam lo guardava sorridendo.

Quella però non era lei, bensì il suo fantasma.

- Soul, va tutto bene. Prima o poi avrei dovuto farlo comunque. Adesso sarete liberi da tutti i suoi incantesimi e potrete vivere insieme. Un giorno potrete sposarvi e avere dei figli. Scommetto... Scommetto che saranno bellissimi -.

Maka aveva gli occhi colmi di lacrime.

- Miriam... Tu però... Tu... -.

- Io sono felice, Maka. Sai quante volte ho pensato di togliermi la vita?

Trasformandomi in un demone Jara mi ha rovinato. Io... Io volevo solo andare via per sempre, sparire dalla faccia della Terra.

Adesso sono libera. Potrò andare dai miei genitori e dal mio fratellino.

Addio Soul e Maka. Salutatemi tutti gli altri. Siete tutti delle persone meravigliose, le migliori che abbia mai incontrato -.

Detto questo lo spirito cominciò a sparire.

Maka balzò in piedi.

- Aspetta! -.

Cercò di toccarla, ma fu inutile.

L'unica cosa che toccò fu solo l'aria. Miriam era scomparsa. Per sempre.

 

 

Quando Liz, Patty e Kid li trovarono i due erano seduti sul pavimento.

Maka era tra le braccia di Soul e piangeva, il ragazzo la stringeva talmente forte che se solo avesse aumentato la stretta l'avrebbe uccisa.

Accanto a loro giaceva il corpo senza vita di Miriam.

Di Jara era rimasto solo un pugnetto di cenere che venne portato via dal vento.

 

Lo stesso vento che oggi soffia fuori dalla mia finestra.

In lontananza si sente il suono delle campane della chiesa di Death City.

Il matrimonio mio e di Maka è stato un successo.

Ora siamo felici e abbiamo già una bellissima bimba: Kloè.

Tutto questo, Miriam, lo devo a te.

Ryan Pols, il tuo vicino del piano di sopra, è il nostro testimone.

Era innamorato di te, sai?

Lui spera ancora di incontrarti.

Probabilmente un giorno ci riuscirà.

Tsubaki e Black Star sono stati cacciati dalla chiesa il giorno del matrimonio. Sai perchè?

Beh.. Black Star si è presentato urlando ed è piombato sull'altare.

Liz e Kid... Anche loro si sono sposati.

Kid ha reso molto difficile la cerimonia per via della sua mania della simmetria.

Eh eh eh...

Avrei voluto che lo vedessi.

Miriam... Grazie. Io... Non so come ringraziarti.

So che non potrai mai leggere queste parole, ma so che da qualche parte, ovunque tu sia, mi stai guardando.

Grazie. E' la parola che tutti quelli che mi conoscono mi hanno sentito dire poche volte, quindi...

Sorridi Miriam. Sorridi sempre.

E addio.

Spero che tu sia felice coi tuoi genitori e col tuo fratellino.

Per merito tuo noi siamo molto felici.

Maka ha anche fatto pace con suo padre.

E tutto questo lo dobbiamo a te, Miriam Chabert.

 

Soul Evans si alzò dalla scrivania e chiuse la sua lettera in una busta.

La chiuse con la ceralacca e lasciò che il vento la facesse volare via, tra le montagne.

Chissà. Forse un giorno qualcuno l'avrebbe letta e avrebbe saputo l'importanza di quel sacrificio fatto solo per non rompere una bellissima storia d'amore destinata a durare ancora a lungo.

 

FINE

 

 

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