Mermaid Melody Idol

di Yume Kourine
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Essere una star ***
Capitolo 3: *** Introduzione - Benvenuti alla Seiren! ***
Capitolo 4: *** Sulla casella di partenza ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Mermaid Melody Idol


Prologo

 

 

Il tempo è assurdo.

La battaglia contro Mikeru era stata impegnativa e dai risvolti inaspettati, sembrava non dover finire mai. E invece era diventata un ricordo lontano per Seira.

Il tempo è assurdo, pensava lei mentre contemplava le stelle da uno scoglio a largo di una spiaggia della città di Durban.

Non riusciva a credere che fosse passato tanto tempo, di aver vissuto vent'anni prosperi e pacifici.

Soprattutto non pensava che quel giorno sarebbe arrivato così presto.

“La Cerimonia del Passaggio... Chissà se sarà pronta?”

Una nuova sirena stava per raggiungere l'età adulta e, quindi, per diventare una vera reale.

Ma le cose erano cambiate nel corso degli anni, così come erano cambiate le nostre Principesse.

Seira vide scorrere i volti delle sue amiche nella sua mente e sorrise. Si chiese dove fossero e cosa stessero facendo mentre lei era impegnata a svolgere il suo ruolo di tutrice nell'Oceano.

Non le vedeva da tanto tempo...

All'epoca sapeva che la loro separazione sarebbe stata dura, soprattutto perché era cosciente che molte di loro volevano restare sulla Terra. Eppure non era riuscita a trattenere un amaro sorriso e qualche lacrima di felicità e commozione: non poteva dimenticare le risate, il sostegno, le lacrime, la fatica, il coraggio, le numerose esperienze che le sei principesse avevano condiviso con lei.

Ad un tratto il mare fece vibrare le onde contro lo scoglio su cui Seira era coricata ma alla ragazza non importava. Accarezzava la sua coda che splendeva alla luce della Luna mentre gli schizzi di acqua tiepida le solleticava la pinna caudale.

“Sapevo che ti avrei trovata qui”

Seira si voltò non appena udì quella voce, il suo volto sembrava essersi acceso di una rara ma meravigliosa luce: le sue pupille si dilatarono quasi fino alle iridi ambrate mentre le labbra mimarono un lieve sorriso e le mani si mossero in un delicato saluto.

“E io sapevo che mi avresti raggiunta” disse la sirena arancione, lasciandosi cadere nell'acqua per poi raggiungere la figura a noi sconosciuta ma tanto cara alla ex principessa.

Quest'ultima intrecciò la sua mano con quella del misterioso individuo e poi soffiò un dolce bacio sulle sue labbra, che subito si incontrano con quelle calde della donna.

Amore.

Era stata Luchia ad insegnare quella parola alla giovane Principessa. Seira non riuscì a dimenticare quelle lunghe notti in cui consolava una Luchia in lacrime e con il cuore spezzato, nei suoi pensieri riecheggiavano le chiacchierate sugli esseri gli umani e sui loro sentimenti: era una lezione che si portava sempre nel cuore, la più importante tra tutte quelle apprese durante il suo primo periodo di vita.

Mai avrebbe pensato che nei suoi occhi potesse accendersi la stessa passione che colorava di splendore gli occhi e scaldava il cuore della principessa rosa quando pensava o guardava Kaito.

Eppure era lì, stretta al suo amato, con le labbra ancora umide dal contatto con quelle di lui.

“Sono contenta di vederti”

La donna sorrise mentre accarezzò lentamente la sua guancia, lui però rimase immobile e sospirò:

“Non mi inganni, so che sei preoccupata per lei”

Seira alzò lo sguardo e scoppiò a ridere, sconfitta: quegli occhi blu riuscivano a leggere ogni suo pensiero, ogni sua emozione che la donna riusciva a celare dietro un sorriso o un canto.

“Sì, temo che tutto questo possa turbarla. È cresciuta senza nessuno a cui ispirarsi, non ha mai avuto una figura materna... e per questo che si è chiusa in se stessa e mostra indifferenza”

Seira si morse il labbro e abbassò lo sguardo, pensando nuovamente ai numerosi cambiamenti che avevano sconvolto la routine del mare. “La colpa non è sua...”
“Non è nemmeno tua” esclamò l'uomo stringendo le braccia di Seira.

“Ace...”

“Non è vero che è stata sola... Sei sempre corsa ad aiutarla e l'hai educata come hai potuto. Se domani diventa una Principessa è grazie a te.”

“Lo so, però...”
“Se la caverà, ma per avere fiducia in lei devi prima averne in te”

“Ace” Seira cinse il ragazzo con le braccia e lo strinse forte. Poi appoggiò la testa contro il petto di lui, riusciva a sentire ogni battito del cuore ed il movimento dei suoi respiri.

“Grazie” sussurrò.

L'uomo ricambiò l'abbraccio e poi le diede un bacio sulla fronte.

“Non mi va di tornare al castello e sono sicuro che la pensi come me, perciò...” Ace si staccò dall'amata e poi la invitò ad afferrare la sua mano “Ti va di fare una nuotata?”

“Ma è notte fonda! E poi non sapremmo dove andare” Seira fece finta di lamentarsi, sapendo bene dove Ace volesse andare a parare.

“Appunto” sorrise lui.

Ace agitò la sua coda scura e scintillante e precedette la donna, nuotando verso est: i suoi capelli viola seguirono le pulsazioni delle onde e perciò erano completamente scompigliati. Seira scoppiò a ridere e lo raggiunse, strinse la mano di Ace con tutta la forza che il suo cuore le imponeva di mettere.

Nuotarono per ore e ore: le fredde correnti non li frenavano, la vista di squali non li spaventava, la notte non impediva loro di stancarsi.

Più ridevano, più si baciavano, più si sfioravano i capelli e più il loro amore si accendeva e trasmetteva loro un'energia insolita ma incantevole.

“Io credo in lei” disse a bassa voce Seira. “Sono sicura che diventerà una perfetta Principessa... degna della sua predecessora”

Alzò lo sguardo verso il cielo, nascosto dall'orlo del mare, e si rivolse alle sue compagne.

“Ragazze, da domani l'ultima erede della Nuova Generazione inizierà il suo percorso. Non saremo più Principesse, però so per certo che resteremo amiche per sempre... e che la terraferma tornerà ad essere come un tempo.”

 

 

 

 

Angolo dell'Autrice pazza

Ciao a tutti!

Sono tornata con una nuova Long (come se non ne avessi già abbastanza in cantiere ^^''), mi dispiace se non ho più aggiornato IGDC ma proprio non riesco a buttare giù il capitolo.

Un giorno la riprenderò (si spera) e con questa anche “Aurora Boreale”, io e Letizia stiamo lavorando ai nuovi capitoli.

Tornando a questa storia (di cui titolo e introduzione sono provvisori ^^')... È molto particolare, non sarà una vera e propria avventura, come ne “Le Protettrici delle Perle, quindi posso affermare che non ha la solita trama ;)

Come al solito ho bisogno di alcune OC, perché mi piace coinvolgere personaggi non inventati da me, ma questa volte i requisiti saranno molto più esigenti.

È tutto spiegato nell'angolo “Regole per gli OC”.

So che il prologo è corto ma spero comunque che vi sia piaciuto, i prossimi capitoli saranno più lunghi. Spero che vi sia piaciuto il personaggio di Ace come fidanzato di Seira, lo presenterò meglio nei prossimi capitoli.

Oggi vorrei ringraziare e salutare due ragazze: la prima è Honomizu che non sentivo da molto tempo e che mi ha fatto ricordare la dolcezza nelle persone.

Grazie e in bocca al lupo per il nuovo anno scolastico!

L'altra ragazza è la mia Sonrisa_, voglio ringraziarla per tutto l'affetto che mi ha dato nell'ultimo periodo e per darci storie meravigliose in questo fandom.

Passate a dare una letta, non ve ne pentirete parola mia ;)

GRAZIE RAGAZZE, VI VOGLIO BENE.

Bene, detto questo...

a presto!

Il prossimo capitolo arriverà entro una settimana,

purtroppo a causa di forze maggiori (che per me vuol dire “sistemare la nuova casa” e “prepararmi per l'Università”) i primi giorni di settembre saranno impegnativi ma non mollerò

Un bacio e grazie a chi è passato

Yume

 

REGOLE PER GLI OC

Sono in cerca di nove OC (ma con il tempo potrei richiederne altri).

1) Ognuno può partecipare con un massimo di due OC (fidanzato non compreso) per iscriversi; dovrete mandare la scheda tramite MESSAGGIO PRIVATO e, mi raccomando, deve essere scritta in modo corretto e che si capisca. Se non si rispettano queste condizioni la scheda non verrà considerata.

2) Non sceglierò i primi otto OC che mi verranno presentati. I personaggi verranno selezionati, perciò impegnativi a creare un personaggio originale e intrigante!

3) È richiesta una canzone inventata. Se non siete persone creative o non avete voglia potrete scegliere una “fuori fandom” (quindi di artisti) oppure la scriverò io per voi. Ma sappiate che la canzone conta parecchio per la selezione. Mandatemi la scheda e sotto la canzone (mettete anche un titolo)

4) Non siate timidi, sbizzarritevi! Scrivete tutto quello che volete sul vostro personaggio, non c'è limite! Più sono “complessi” e dettagliati maggiore sarà la probabilità che lo scelga! AVVISO: Per storia e passato delle OC si intende la loro vita da sirena, essendo principesse sono nate sott'acqua nei loro rispettivi regni. Non potete farle nascere sulla terraferma. Per le ragazze terrestri invece non c'è problema. Nota: Forse questa cosa non è chiara ad alcune di voi, ma le principesse nascono dalla perla (almeno, io lo vedo così. Prendete l'esempi odi Seira che è nata dalla perla arancione) Perciò le loro "parenti" sono le Principesse. Le OC possono essere cresciute con le principesse oppure da sole o ancora con altre persone (ad esempio sono partite per la terra a quattordici anni e si sono stabilite). Spero che sia tutto chiaro, se ci fossero altri dubbi non esitate a chiedermi ^_^

 

Bene, attendo i vostri OC!

Cerco sei principesse e tre ragazze terrestri. Colori disponibili: blu, verde, giallo, arancione, indaco e viola

 

 

 

Scheda (in alcune parti sembra più un test, ma va beh xD)

Nome:

Cognome:

Età e Compleanno: (minimo 14 anni-massimo 19)

Colore: (solo se la vostra OC è una Principessa Sirena)

Aspetto Fisico (umana)

Aspetto Fisico (sirena)

Aspetto Idol:

Carattere:

Informazioni sulla sua vita/ Storia:

Pregi:
Difetti:

Paure:

Il suo più grande sogno:

Hobby:

Abbigliamento: (opzionale)

Fidanzato/a: (opzionale)

 

Come si comporta con le persone a lei care?

Come si comporta con le persone che non le vanno a genio?

Qual è la prima cosa che osserva nelle persone?

Cosa le piace?

Cosa non le piace?

Cosa pensa della scuola?

Come va a scuola?

Quali sono i suoi generi musicali preferiti? (massimo tre)

Suona qualche strumento musicale?

Com'è il timbro della sua voce?

Quale tra questi ruoli sarebbe perfetto per la tua OC? La Leader

La Burocratica

L'Ascoltatrice

La Guerriera

L'Artista

La Reporter

Il Fuoco D'Artificio

La “Mamma”

L'Assistente

Tra questi aggettivi quale affideresti alla tua OC? Dolce

Distaccata

Peperina

Curiosa

Solare

Comprensiva

Matura

Appassionata

Curiosità: (è uno spazio in cui potete aggiungere quello che volete e/o che non è richiesto nelle altre parti.)

 

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Capitolo 2
*** Essere una star ***


Capitolo I

Essere una star

 

Tre mesi dopo...

 

Per qualche assurdo motivo era una fredda giornata di Aprile, come se l'inverno avesse preferito restare ancora un po' nelle isole di Okinawa: insisteva con le piogge, sbuffava fredde correnti d'aria e circondava con il suo gelido abbraccio Ginowan, considerata la città più movimentata e la più artistica di tutta l'isola.

Non a caso, Kohaku aveva gli auricolari nelle orecchie e stava ascoltando la top 10 della settimana, quella che includeva le canzoni più ascoltate e apprezzate.

Le scappò un colpo di tosse però non avvertii freddo, anzi una piacevole e calda emozione si stava espandendo per tutto il corpo.

“Bene! Siamo arrivati finalmente alla prima posizione! Nessuno è riuscito a smuovere Purple Star e il suo strabiliante singolo, uscito da sole tre settimane! Vai Purple, ancora una volta sei tu la Regina della Top 10!”

Lo speaker sembrava esaltato quando annunciò la canzone, che partì con l'intro composta di violini divenuto ormai una melodia quotidiana, la colonna sonora dei cittadini.

Gli occhi di Kohaku iniziarono a brillare mentre le sue mani strinsero forte il suo mp3: in quel momento sentì di poter riuscire a realizzare il suo sogno. Credeva di poterlo toccare, lo percepiva tra le sue mani.

Un tocco leggero sfiorò il naso della giovane che sobbalzò presa dallo spavento.

“Di nuovo con le cuffie nelle orecchie, eh?” Kohaku si tolse gli auricolari e arrossì, poi concentrò lo sguardo sul viso di un ragazzo. E non un ragazzo qualsiasi...

“La prossima volta arriva puntuale, Mail. Lo sai che potrei rimpiazzarti con la musica” lo rimproverò Kohaku, poi scoppiò a ridere.

Il ragazzo sbuffò e si sistemò il cappello da cui sbucavano alcuni ciuffi ribelli, di un brillante rosso fuoco.

“Attenta, potrei davvero ingelosirmi” le sussurrò Mail, poi avvicinò le sue labbra a quelle fredde della ragazza. Fu un bacio rapido ma era riuscito a trasmettere un piacevole calore sul volto di Kohaku. “Adesso però divertiamoci e godiamoci il tuo ultimo giorno di vacanza” affermò Mail prendendo per mano la ragazza.

“Non me lo ricordare! Devo ancora finire i compiti di matematica!” si lamentò Kohaku mentre si sistemò l'elegante coda. Mail non poté resistere alla tentazione di sfiorare quei lucenti e profumati boccoli dorati. Non avrebbe mai smesso di dirlo: la sua ragazza aveva i capelli più belli di qualsiasi altra ragazza che conosceva.

“Noto che hai usato lo shampoo che ti ho regalato” affermò Mail, sorridendo compiaciuto.

“È inutile che ti vanti! E poi non cambiare discorso! Sono seriamente preoccupata per matematica!”

“Lo sai che adoro i tuoi capelli” sussurrò Mail mentre avvicinò due ciocche al suo naso, poi le baciò.

Kohaku arrossì violentemente e iniziò a insultare, con affetto, il suo ragazzo. A volte si tormentava con molti dubbi e ripensava al passato, a quando era proibito di innamorarsi di un essere umano e del pericolo di trasformarsi in schiuma di mare.

Già, perché Kohaku non era una sedicenne come tutte le altre. Lei è una sirena, per la precisione una Principessa Sirena in missione per salvare la Terra e il Mare.

“Allora... ti va di fare un giro al centro commerciale? Sto morendo di freddo” balbettò Mail sistemandosi nuovamente il cappello.

Kohaku annuì e, dopo aver stretto un ciondolo a forma di conchiglia, prese per mano il giovane e accelerò il passo.

Voleva godersi quel momento fino all'estremo. E sentire il singolo di Purple Star durante la sua uscita con Mail rese quell'istante ancora più emozionante.

 

“Questa era Purple Star, gentile ascoltatori! Incredibile come una ragazza di soli diciannove anni abbia raggiunto tali mete in solo un mese di attività! Purple Star, nome d'arte di Alexia Kanovy, sta già lavorando al suo primo album e noi moriamo dalla voglia di sentirlo e comprarlo! Forza Alexia, noi di Radio 6 siamo sicuri che avrai un successo internazionale! Bene passiamo al prossimo artista...”

Kohaku si era persa nelle parole dello speaker e Mail fu costretto a darle un nuovo pizzicotto per farla riprendere.

“Sei proprio brava a perdere la concentrazione” le fece notare Mail mentre sorseggiò il suo cappuccino.

La ragazza si scusò e sorrise.

“È davvero così popolare questa “Purple Star”, eh?” chiese lui guardandosi attorno: vi erano parecchie ragazzine che indossavano una maglia con stampata una grande stella viola mentre alcuni negozi avevano sincronizzato Radio 6 per ascoltare il singolo d'esordio di Purple Star, chiamato appunto “Purple Star”.

“Certo! È un'ondata di freschezza! Il mercato musicale ha proprio bisogno di un'artista come lei! Un giorno la supererò, stanne certo!” Mail notò un certo entusiasmo nelle parole di Kohaku così scoppiò a ridere.

“Sicura di voler diventare una cantante?”

“Come?”

“Sai... è un mondo difficile da gestire e c'è molta competizione, aggiungi stress e fan fuori di testa... Insomma non fa parte di te, una ragazza dolce e tranquilla.”
Kohaku sospirò poi i suoi occhi azzurri incontrarono lo sguardo verde di Mail. Per un breve istante divenne seria.

“Lo so che può sembrare assurdo... ma io voglio diventare una cantante! Voglio che la gente ascolti le mie canzoni e possa trovare in esse una via di fuga e una consolazione. Voglio dare qualcosa al mondo, Mail! Ora però voglio finire gli studi e poi, se andrò tutto bene, mi impegnerò a diventare una celebre artista!”

Mail strinse la mano di Kohaku e poi la avvicinò a sé e le diede molti baci sulla punta delle dita.

“Sono sicuro che il pubblico adorerebbe una star come te”

Kohaku sorrise e arrossì cosa che intenerì Mail.

“Come farò quest'anno senza di te?” chiese Kohaku abbassando lo sguardo, Mail fu stupito di quella domanda e sorrise ingenuamente.

“Ehi, solo perché frequento l'Università non significa che non avrò più tempo da dedicare alla mia fidanzata. Verrò a trovarti nel week-end e nei giorni di vacanza. L'attesa renderà tutto ancora più emozionante, non credi?”

Kohaku si morse il labbro e annuì, non molto convinta.

“Te lo prometto, Kohaku-chan” Mail continuò a baciare la mano della sua ragazza che sorrise.

“Non mi chiami così da molto tempo...”

“Per me resterai sempre la mia piccola Kohaku. Ricordatelo”

I due scoppiarono a ridere e ripresero a sorseggiare la loro bevanda calda mentre il cielo di Ginowan stava cominciando a concentrarsi in una tonalità scura e cupa, la notte stava arrivando.

 

 

 

Non molto distante dalla Tropical Beach vi era un lungo corso, in una delle sue traverse vi era una via e tra le sue abitazioni spiccava un edificio antico, prima conosciuto per essere stato un ospedale, costruito durante la seconda guerra mondiale.

In pochi sanno che in realtà quell'ospedale è diventata una casa discografica, chiamata Seiren, in cui vivono alcune creature leggendarie.

Kohaku raggiunse l'ingresso e, usando il suo ciondolo a forma di conchiglia come chiave, varcò l'ingresso.

“Che giornata” sbuffò a giovane, togliendosi le scarpe. Poco dopo raggiunse il cortile dove si imbatté in una donna dallo sguardo severo e in un ragazzo apparentemente distratto.

“Principessa Kohaku! È in ritardo!” la rimproverò la donna mentre si sistemò gli occhiali.

“Scusami Sheru, è che...” cercò di difendersi la giovane, ma Sheru non volle sentire scuse.

”A quanto pare devo farti un bel ripasso sulle regole della Seiren! Il coprifuoco è alle otto in punto! Sai che ore sono adesso? Le otto e cinque!”

Kohaku sbuffò mentre il ragazzo, che era rimasto in silenzio per tutto il tempo, prese parola.

“Non riesco a credere che queste siano le future principesse sirene. Mi sembrano solo delle ragazzine viziate”

Kohaku ignorò le parole del ragazzo, la sua arma contro le persone fastidiose: non voleva avere niente a che fare con tipi come lui.

“Credimi, Albert, presto queste signorine capiranno l'importanza del loro ruolo” disse Sheru dando le spalle a Kohaku.

“Ormai sono passati tre mesi, Sheru! Sono stanca di aspettare! È da tre anni che sono sulla Terra, so come funzionano le cose e ho compreso la mia missione. Voglio darmi da fare anche io!”

Era la prima volta che Kohaku aveva alzato la voce. Si percepiva dal suo tono alto e diretto che aveva intenzione di darsi da fare, mostro una forte sicurezza.

“La penso come lei”

Sheru si voltò e tenne gli occhi fissi su Mai Aotsuki, la futura Principessa dell'Oceano Atlantico del Sud.

“La situazione non migliorerà se restiamo ferme ad aspettare. Bisogna agire, per il bene dei nostri popoli e delle creature terrestri”

Sheru si massaggiò la fronte mentre Albert si appoggiò contro la parete, tenendo sempre lo sguardo concentrato sulle tre ragazze.

“Sentite” Sheru prese finalmente parola “Purtroppo non abbiamo ancora i fondi necessari per introdurre tutte le Principesse alla carriera di cantanti, è già un miracolo se la principessa dell'Oceano Antartico, Alexia Kanovy, abbia ottenuto un discreto successo qui a Ginowan con quel poco che avevamo.”

“Credevo che anche Hoshi fosse riuscita a sfondare nel mondo della musica” disse Mai, convinta che l'amica avesse ottenuto lo stesso successo di Purple Star.

Hoshi era l'erede di Coco ed, essendo la più grande delle Principesse, era sulla terra da più tempo e per questo considerata la più esperta.

“La situazione di Hoshi è diversa: lei ha vinto un concorso di canto e quindi le hanno finanziato un piccolo tour nei locali di Okinawa. Ha bisogno di tempo per farsi conoscere. Purple Star invece ha avuto la fortuna di farsi molti fan e quindi è stata conosciuta molto più velocemente” proseguì Sheru.

“Avete fondato la Seiren senza avere i fondi necessari?” Mai fu stupita, non riusciva a credere che avessero preso un'iniziativa così grande senza avere gli strumenti necessari.

“Purtroppo tra ristrutturare l'edificio e permetterci le attrezzature non sono rimasti fondi sufficienti per coprire le spese di tutte le principesse. Firmare un contratto e produrre un album non è cosa da niente. Ma grazie alla popolarità di Purple Star sono sicura che il suo album venderà molte copie e a quel punto avremo i soldi necessari per continuare il nostro progetto”.

Kohaku e Mai non dissero più nulla e si guardarono. Dopo essersi scambiate un cenno le due si avviarono nelle loro stanze.

Sheru sospirò e si voltò verso Albert: isolato da tutto, il ragazzo si perse con lo sguardo e con i pensieri nel cielo. Era l'unica cosa che in quel momento potesse confortarlo.

 

 

 

 

“Non è giusto... Sono stanca di aspettare”

Kohaku era immersa in una grande piscina d'acqua salata e si stava pettinando i capelli mentre Mai era sdraiata sul fondale e guardava le luci cambiare colore e tramutare l'acqua in un gioco di riflessi cromatici.

“Hai avuto più notizie da Seira?” chiese la principessa dalla pinna blu mentre giocava con una stella marina.

Kohaku venne colta da un improvvisa agitazione e mille pensieri la travolsero:

“No... E la cosa mi preoccupa. Che sia successo qualcosa?”

Mai sospirò e raggiunse l'amica.

“Stai tranquilla, se fosse successo qualcosa di importante ti avrebbe contattata. Probabilmente non c'è niente da dire”
“Tu dici? Allora perché Ren non è ancora arrivata sulla Terra? Ormai sono passati tre mesi dalla cerimonia del passaggio e lei dovrebbe essere già qui. Sono in pensiero per lei...”

“È giovane e inesperta, questo è vero, ma non dobbiamo preoccuparci per lei ma avere fiducia. Quindi godiamoci questo bagno caldo e prepariamoci. Domani ci aspetta una lunga giornata”
“Già... iniziamo la scuola. Eppure mi sembra di aver iniziato le medie soltanto ieri, come passa il tempo.”

“Hai ragione. Adesso siamo studentesse del liceo, manca poco per concludere il nostro percorso”

“Poi potremo concentrarci sulla nostra carriera come Alexy e Hoshi”

Le due si sorrisero e decisero di fare una nuotata per tutta la piscina. Era da molti mesi che non assumevano la forma da sirena, erano parecchio dispiaciute. Anche se amavano gli essere umani non potevano negare la loro natura di creature marine.

Mai aveva una coda brillante, di un lucente azzurro, e i suoi capelli erano diventati simile a una cascata di colori, sul capo partiva un blu oltremare fino a raggiungere un azzurro chiarissimo sulle punte. Gli occhi vantavano lo stesso colore della luna, un argento brillante e seducente.

Kohaku invece poteva affermare di avere una coda splendente come il sole: le squame infatti erano così chiare che riflettevano la luce rendendola più viva grazie alle sfumature arancioni, gli occhi erano sempre di un dolce color ambra e la carnagione era diventata più scura, tipica delle sirene dell'Oceano Indiano.

Avevano una bellezza divina, proprio tipica di creature leggendarie e meravigliosi. La bellezza delle sirene.

Mai raggiunse la superficie e si appoggiò al bordo della piscina. Pensava alla sua cara amica Hoshi, all'imminente inizio della scuola, alla sua tutrice, ed ex principessa, Hanon.

Già... Era da molti anni che non vedeva Hanon. L'ultima volta che aveva avuto l'onore di riceverla era stato il giorno della Cerimonia del Passaggio, quando la Principessa aveva annunciato il suo fidanzamento ufficiale con Nagisa Shirai.

Era riuscita a realizzare il suo sogno di diventare giornalista di moda e stilista a tempo libero ed era andata a vivere nella capitale. In quel momento Mai avrebbe tanto voluta averla accanto: invidiava molto la spensieratezza e l'energia dell'ex principessa, che, nonostante i suoi trentaquattro anni, non la avevano abbandonata.

Mai era sempre stata una ragazza educata, rispettosa e sempre attenta a ciò che la circondava al contrario di Hanon, che era impulsiva, energica e a volte un po' arrogante.

Eppure non smetteva di ammirarla, anzi, pregava di poter diventare un giorno una governante come lei.

Mai nuovamente si immerse in acqua e iniziò a intonare “Dolce Melodia”, la canzone più cara alle principesse sirene.

In quel momento si rese conto più che mai di essere la futura governante dell'Oceano Atlantico, di far parte della nuova generazione di principesse che avrebbe salvato il mondo dei mari.

Un brivido le attraversò la colonna vertebrale...

 

 

 

Sheru entrò in una stanza e raggiunse la finestra dalla quale si poteva ammirare la spiaggia: ogni cosa era avvolta dall'oscura bellezza della notte mentre le tenui luci dei lampioni illuminavano a malapena la strada.

Sheru sospirò e pensò alla posta in gioco della loro missione.

“Non ti preoccupare. Vedrai che ce la faranno”.

Sheru sobbalzò e non appena si accorse della presenza di una donna prese un profondo respiro.

“Siete voi... mi avete spaventata!”

“Scusa, non volevo.” la donna entrò nella stanza: aveva i capelli raccolti in una coda elegante e ordinata mentre il trucco scuro esaltava il suo viso ovale e i suoi grandi occhi chiari.

La Presidentessa sprigionava una raffinatezza che a guardarla sembrava più una divinità che una donna d'affari.

“Domani le ragazze iniziano la scuola... Sono un po' preoccupata per le Eredi delle perle verde e indaco, non capisco perché non abbiano voluto vivere qui.”
“Sono ragazze, Sheru. A quell'età vogliono godersi la vita ed essere indipendenti. Lo so bene.”

“Presidentessa...”

“Ti prego Sheru, chiamami Noel” la donna sorrise in un modo così dolce che tranquillizzò la giovane Sheru.

“È che... darle del tu mi sembra scortese e volgare. Dopotutto siete stata la Principessa dell'Oceano Artico!”

“Hai detto bene... sono stata. Ora sono una donna comune, come te. Perciò evitiamo queste futili cordialità, mi mettono a disagio”

“D'accordo, Noel” concluse Sheru imbarazzata. Poi le venne in mente una domanda e, dopo aver esitato, osò porla alla donna “Posso chiederti una cosa?”
“Dimmi”
“La principessa Ren... Come mai non ci ha raggiunti?”

Noel abbassò lo sguardo, poi si avvicinò a Sheru e le sorrise, sperando di tranquillizzarla.

“Non è ancora pronta.”

“Cosa? E perché?” chiese Sheru mostrandosi sconvolta.

“Nella sua testa sono emerse molte domande e dubbi, credo abbia fatto bene a prendersi del tempo per se stessa”
“Ma è un'azione egoista! Abbiamo aspettato lei per poter avviare il progetto Seiren! Se le altre sirene non hanno potuto intraprendere la carriera già da giovani è perché abbiamo rispettato la decisione sua e di Seira!”

“Lo so... È per questo che dobbiamo darle tempo. Lei ha qualcosa che le altre principesse non possiedono, ma allo stesso tempo le manca qualcosa che alle altre è sempre appartenuto.”

Sheru non capì mentre Noel sospirò, ripensando a Seira e a Ren, la piccola principessa dell'Oceano Pacifico del Nord, il regno di Luchia.

“Albert come si trova?” chiese Noelle, cambiando discorso.

“È troppo introverso. Non ha ancora stabilito un contatto diretto con le ragazze. Dubita di loro”

“Come immaginavo... ma sono sicura che presto cambierà idea.” Noel voleva bene a quel ragazzo dallo sguardo assente e dall'animo turbato. "Gli farà bene stare qui. E sono sicura che troverà le Principesse interessanti."
“Lo spero, Noel. Le ragazze vogliono darsi da fare, mi dispiace che debbano aspettare così a lungo.”

Noel rimase in silenzio e fissò il mare, la sua vecchia casa. Sentire quelle parole da Sheru le aveva ricordato l'entusiasmo che avevano lei e le altre principesse alla loro età. Fu in quel momento che ebbe un'idea:

“Organizziamo una sfida!”
“Una sfida?” ripeté Sheru confusa, cercando di capire le intenzioni della donna.

“Le cinque ragazze gareggeranno tra di loro in cinque prove e chi riceverà più recensioni positive potrà sfondare come cantante! Diamo un pizzico di avventura in questo gruppo!”
“Cosa? Ma possiamo permettercelo?” Sheru iniziò a fare mille calcoli nella sua testa e Noel sorrise.
“Certo! Ovviamente la ragazza dovrà faticare il doppio rispetto ad Alexia e Hoshi, ma si può fare. La gente ancora non crede nel vero potere della musica e la Seiren non è ancora conosciuta, perciò abbiamo bisogno di un'altra Idol.”

“Ma con questa sfida le ragazze entreranno in competizione tra di loro! Credevo fosse importante tenerle unite, così non rischiano di allontanarsi, o peggio, odiarsi tra di loro?”
“Il mondo della musica è come un campo di battaglia: richiede concentrazione, fiducia in sé e molta esperienza. Le ragazze devono capire che possono contare solo su loro stesse. E poi non è detto che debbano odiarsi, anzi, questa esperienza potrebbe portare loro a capire i valori dell'amicizia e della professionalità. Chissà, potrebbe svilupparsi qualcosa di interessante”

“Ma...”
“Sheru... devi avere fiducia nelle loro capacità. Sei la loro manager, non dimenticarlo. Credi in loro e loro crederanno in te.”
Sheru perse le parole. Si sentì terribilmente in colpa. Noel, per calmarla, le accarezzò la guancia e nuovamente le dedicò un sorriso dolce e materno.

“Hai ragione. Ti chiedo scusa” disse Sheru, era arrossita.
“Meglio andare a dormire. È tardi e domani ci aspetta una giornata pesante”
“Perché?”
“Alexia ha la conferenza e deciderà a quale sponsor affidarsi. Poi ha un'intervista a Radio 6 e per finire avrà del tempo per completare le canzoni dell'album. Sono così orgogliosa di lei” esclamò Noel, battendo le mani dalla gioia.
“Immagino... è come se fosse tua “nipote”, no?”
“Più o meno... Spero che Karen riesca a venire a trovarla uno di questi giorni. Sarebbe bellissimo e Alexia ne sarebbe felice.”

Noel e Karen non si vedevano da quando avevano preso le loro strade: sembravano essersi separate per sempre e a Noel dava fastidioso essendo loro due sorelle gemelle.

“Ora vai a riposare, Sheru. Ne riparlaremo domani mattina”
“D'accordo. Buona notte Noelle” Sheru si allontanò poi però decise di voltarsi un'ultima volta “Grazie per quello che fai. Te ne sono grata”

Noel sgranò gli occhi, sorpresa e imbarazzata da quelle parole. Sorrise e salutò Sheru con un delicato movimento della mano.

Sheru si allontanò mentre Noel si sedette sulla scrivania per dare un'ultima occhiata ai moduli e a varie testi. La sua attenzione poi cadde su una fotografia e così la donna iniziò ad osservala con cura: raffigurava sette ragazze, di età e di provenienza diversa. Tutte sorridevano e si tenevano per mano.

A Noel scappò una lacrima di commozione, ripensò a quegli anni in cui era una diciottenne allegra e che si portava dentro due avventure indimenticabili e che le avevano stravolto la vita.

Ripensò a Rina, la sua migliore amica, che in quel periodo aveva preso una pausa di riflessione e si era lasciata con Masahiro. Era fuggita in America e aveva iniziato una nuova vita; ripensò a Karen, che aveva deciso di non lasciare il suo regno e di vivere come consigliera di corte in modo da poter tutelare il suo popolo.

Poi ripensò a Luchia. Il suo cuore si colmò di tristezza e malinconia.

Ripensò a Luchia, che era diventata la nuova Regina dei Mari dopo il sacrificio di Aqua Regina per poterla salvare; a Luchia che aveva deciso di vivere lontana da tutto e da tutti assieme al suo Kaito per poter svolgere meglio il ruolo di Sovrana. Da quel giorno di diciannove anni prima nessuno la rivide più.

Noel strinse la fotografia mentre alcune lacrime solcarono le sue guance e scivolarono su essa, bagnando quel gruppo di ragazze sorridenti che ormai era diventato solo un ricordo.
“Luchia, ti prego. Veglia sulla Principessa Ren”


 

Ciao a tutti!

Ecco il primo capitolo, spero vi sia piaciuto!

Se qualcosa non fosse chiaro o se ci fossero errori non esitate a commentare, mi fa piacere e mi serve molto la vostra opinione più sincera.
Ammetto che questo capitolo è stato difficile da scrivere, dovendo introdurre molti personaggi e la situzione.
Chiedo umilmente scusa se non sono riuscita più ad aggiornare ma la scuola mi ha preso tanto tempo per scalette, serie tv e storie da creare =.=. Cercherò nelle vacanze di Natale di darmi da fare e di continuare tutte le storie qua su EFP sperando che la scuola non mi prenda ulteriore tempo e ispirazione ^^''.

Ecco le OC citate in questo capitolo:

Kohaku Michi appartiene a bambolinarossa98

Alexia Kanovy appartiene a kioccolat

Hoshi Kinzora appartiene a Scarlett Blue Sakura

Mai Aotsuki appartiene a Scarlett Blue Sakura

Le altre OC entreranno in scena dai prossimi capitoli, perciò tutti i posti sono occupati.

Ma non disperate! Avrò ancora bisogno di OC in futuro perciò... stay tuned ;)

Grazie per le recensioni e per il supporto, alla prossima

Yume

 

 

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Capitolo 3
*** Introduzione - Benvenuti alla Seiren! ***


Introduzione

Benvenuti alla “Seiren”!

 

Una giovane donna si avvicina.

I capelli viola legati in una coda alta, perfettamente ordinati, e gli occhiali scuri che risaltano le sue iridi nocciola lasciano intendere che si tratta di una persona seria e ben curata.

“Ciao! Ti do il benvenuto alla “Seiren”, il mio nome è Sheru. Piacere di conoscerti. Sei qui per visitare la sede, vero? Allora seguimi, ti spiegherò ogni cosa.

La Seiren è un'etichetta discografica indipendente giapponese che coinvolge principalmente le giovani idol. Ma come sai le nostre dipendenti non sono ragazze come le altre e questa è molto più che una semplice casa discografica.”

Sheru sorride. Estrae una piccola conchiglia e la posa delicatamente su una fessura posta a lato del portone. La piccola conchiglia inizia a brillare e la sua luce illumina la porta di un radioso e armonico lilla.

Dopo il fascio di luce si percepisce un sonoro “clic”, come se quel meccanismo avesse sbloccato la porta.

Sheru, dopo aver ripreso la conchiglia, sorride nuovamente e varca l'ingresso.

Un grande chiostro dà il benvenuto alla manager e all'ospite, che osserva con grande curiosità ogni angolo che si presenta ai suoi occhi.

Il cortile ha una forma quadrata ed è molto ampio, i lati sono abbelliti da piante di ogni tipo e dimensione. Le mattonelle di pietra bianca creano un sentiero che conduce fino a una porta di vetro da cui si accede a un lungo corridoio che circonda il cortile, quasi fosse il suo perimetro. Il punto culminante è sicuramente il centro poiché si slancia un albero di tiglio, che aggiunge un tocco di poesia in quella piccola piazza dalle pareti sgretolate e consumate.

“Anni fa questo edificio veniva usato come ospedale, perciò puoi trovare alcuni ritratti di santi o medici appesi qua e là. Cercheremo di ristrutturarlo al meglio non appena avremo il budget necessario. Vieni, ti mostro tutti gli spazi che la sede offre. Come hai potuto notare abbiamo un cortile proprio al centro dell'edificio. La presidentessa lo ha apprezzato sin da subito.”

Sheru entra dalla porta e dopo pochi metri raggiunge una rampa di scale che porta al primo piano.

“Al piano terreno vi sono due stanze: una è la sala registrazione e l'altra, posta al lato opposto, è una palestra con adiacente una piscina. L'esercizio fisico è importante per le cantanti. Comunque sono spazi che a te, per il momento, non interessano”

Una volta raggiunto un grande atrio la manager indica due porte situate alla sua sinistra:

“Qua vi sono le camere, nel caso i nostri dipendenti non abbiano una casa qua in Giappone. Dall'altra parte invece...” Sheru si volta e indica un'altra stanza. La porta aperta permette di dare una sbirciata: è una sala dalle pareti verdi che trasmettano subito calma, vi sono scaffali pieni di libri, cd e altri oggetti. Al centro della stanza vi sono numerose poltrone e tavolini da caffè.

Ha proprio l'aspetto di una libreria.

“... vi sono la sala comune, dove si può sorseggiare un tè, chiacchierare in compagnia ascoltando musica o ancora leggere un libro in pace. C'è anche una terrazza che si affaccia sulla strada.”

Senza perdere un altro minuto, Sheru avanza verso un'altra porta. All'interno si trova una piccola stanza, le pareti azzurre sembrano darle luce nonostante il sole non stia battendo completamente su essa. Vi sono tre scrivanie colme di fogli e volumi mentre vicino alla parete vi sono scanner, stampanti e uno scaffale pieno di spartiti.

“Non abbiamo un vero e proprio ufficio dato il numero limitato delle stanze, così ci siamo arrangiate con questo piccolo stanzino. Se vuoi cercare la presidentessa o me, vieni qui. Affianco a questa stanza c'è un piccolo atrio dove teniamo gli strumenti, i microfoni e tutto l'occorrente. Infine...”

Sheru si volta verso la finestra ed indica un deposito poco distante dalla sede.

“Abbiamo un deposito che usiamo un po' per tutto essendo completamente vuoto. Ecco qua, questo è tutto ciò che possiamo offrire per il momento. La Presidentessa è fuori città perciò la conoscerai tra qualche giorno. Per il momento è tutto, hai qualche domanda?”

“Quando cominciamo?”

Sheru scuote la testa divertita e poi sorride.

“Hai soltanto visto l'edificio e già vuoi cominciare senza conoscere i tuoi compagni? Ci vuole altro tempo, ancora un po' di pazienza.”
Fa una breve pausa, poi stringe la conchiglia.

“Le nostre cantanti sono sirene, per essere più precisi sono le future sovrane degli Oceani. Il nostro non è un passatempo, un mestiere né un gioco.

Le Principesse sono state costrette a creare questa casa discografica... Perciò hanno bisogno di tempo per organizzarsi e per progettare la carriera delle giovani eredi. Se gli umani non ritornano ad amare la musica come un tempo e se smettono di credere in noi...”

“Lo so... Il potere del mare scomparirà e la nostra razza si estinguerà”

“Non possiamo permetterlo. Quelle ragazze sono la nostra salvezza”

La voce di Sheru trema. Quelle parole da tempo trattenute e quei pensieri che per giorni aveva cercato di soffocare e di dimenticare oggi sono emersi in pochi secondi.

Il pericolo che in passato vedeva solo come un brutto sogno sta diventando realtà.

“Chi lo avrebbe detto che gli umani sarebbero potuti diventare la causa della nostra rovina?” riprende l'ospite misterioso. “Gaito e Mikeru erano solo una distrazione in confronto a questo”

“Dobbiamo avere fiducia nelle ragazze e negli umani, Albert ” Sheru chiude gli occhi e stringe la mano del ragazzo.

Il ragazzo, di appena quindici anni, si volta. Il suo sguardo supera le pareti, percorre chilometri di strada e raggiunge il mare che danza elegantemente a ritmo del vento. La sua casa, la sua famiglia... pensare che tutto quello che possedeva e amava potesse essere distrutto dall'ideale di un comune essere umano gli dava fastidio.

“Alla fine il nemico più distruttivo non ha un volto...” sussurra il giovane.

“Hai detto qualcosa?”
Albert sospira e passa una mano nei suoi folti capelli dorati.

“Niente” risponde per poi prendere la sua borsa e allontanarsi.

Gli occhi di Sheru lo seguono, preoccupati e lucidi.

“Manca solo un giorno... Un giorno e l'ultima erede avrà l'età per diventare Principessa e quindi raggiungerci.”

Un giorno e il progetto “Seiren” prenderà vita... e la battaglia avrà inizio.

 

 

 

 

 

Angolo dell'Autrice

Ciao!

Ecco un piccolo “assaggio” di quello che accadrà.

È la prima volta che mi concentro solamente sull'ambiente, temo di essere stata troppo sintetica e semplice (lessicalmente e strutturalmente parlando).

Inoltre sono stati introdotti due nuovi personaggi, Sheru e Albert, che presenterò meglio nei prossimi capitoli.

Ringrazio le ragazze che hanno recensito e che hanno aggiunto la storia nelle liste <3

Sto ricevendo tantissime schede OC, sarà difficile scegliere >____<

Ricordo alcune cose perché mi sembra che siano poche chiare: le principesse devono avere le perle dell'anime (quindi blu, verde, viola, gialla, arancione, indaco. La rosa appartiene alla mia OC) e le principesse devono essere nate e cresciute sott'acqua.

Oltre a queste sei protagoniste ho bisogno di tre ragazze terrestri.

Per il momento sono questi gli OC che cerco, ma in futuro potrei avere bisogno di altri personaggi ;)

Detto questo vi saluto!

Il prossimo capitolo verrà scritto quando avrò le OC che cerco, perciò portate pazienza.

Le iscrizioni resteranno aperte fino al 10/10, perciò avete tutto il tempo per creare le protagoniste.

Un bacio e in bocca al lupo per tutto,

Yume

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Capitolo 4
*** Sulla casella di partenza ***


U

Capitolo II

Sulla casella di partenza...

 

“Buongiorno cari amici di Radio 6! Io sono Shō e come sempre c'è il mio fedele compagno Gō!”
“Ciao a tutti!”

“Finalmente è arrivato l'evento che tutti noi aspettavamo con trepidazione ed esaltazione! Signore e signori, ragazzi e ragazze, bambini e bambine, cani e gatti di tutta Ginowan...”
“Perché inserisci anche cani e gatti, Shō?”

“Come? Gō, non sapevi che anche gli animali amano questa stella?”

“Se lo dici tu... A “Music & Stars” di Radio 6, ecco a voi la splendida Purple Star!”
“Benvenuta! Sei emozionata?”

Una giovane sorrideva ai due speaker: gli occhi ametista, esaltati dall'ombretto viola e dall'eyeliner, sembravano essersi accesi di leggiadra gioia, sembravano due perle preziose.

“Se devo essere sincera desideravo tantissimo venire qui, vi adoro ragazzi!”

“Wow! Purple Star ci ha appena fatto un complimento! Sto arrossendo!”
“In realtà quello è il tuo colore naturale, ma tornando alla nostra ospite... Parlaci un po' di te! Insomma, presentati!”
“Ciao a tutti, mi chiamo Alexia Kanovy. Ho diciannove anni, amo cantare e le stelle.”

“Come mai hai scelto di chiamarti Purple Star?”

“Scommetto per il colore dei tuoi capelli!”

Non appena Sho le fece notare quel particolare, Alexia si sistemò l'acconciatura.

“I fan mi hanno affidato questo soprannome proprio perché i miei capelli sono viola e perché amo le stelle. Ho deciso di rispettare questa loro creatività, lo adoro come nome.”

“Sappiamo che presto verrà pubblicato il tuo primo album! A che casa discografica ti sei affidata?”

“Alla Seiren”

“Mai sentita”

“Infatti è nuova ma mi sto trovando molto bene, non mi posso lamentare.”

“Qualche anticipazione sull'album?”
“In realtà non potrei rivelare certe informazioni...”
“DAI! Fallo per noi, per i fan!”

Alexia scoppiò a ridere.

“D'accordo... Si chiama “Shining” e uscirà a Giugno!”

“WOW”

“Non vediamo l'ora di sentirlo!”
“Abbiamo esaurito il tempo a disposizione... Senti Alexia, ti va di annunciare il tuo singolo?”

“Con molto piacere! Gentili ascoltatori, adesso voglio che vi alziate e ballate come non mai! Ecco a voi “Purple Star”!”

 

Mamma e papà volevano che fossi una brava ragazza,

ma nello specchio vedo il riflesso di un'anima ribelle

In questo cielo di luci tutte uguali,

ho compreso la vera me stessa

e per questo di viola mi sono tinta.

Purple Star

Purple Star

In un battito di ciglia svaniscono tutte le avversità

mentre la mia anima suona una melodia che rimbomba nel mio cuore

Piccola stella, sii pronta ad esplodere in una luce purpurea

e vedrai che in questo cielo sarai bellissima ed unica.

A purple star shines in the dark

A dream comes true

Purple Star

Purple Star

 

 

“Purple Staaaaar, Purple Staaaaar” Mai stava intonando il ritornello mentre Kohaku alzò il volume della radio.

“Certo che Alexia è veramente brava” sottolineò la Principessa della Perla Arancione mentre Mai spalmava su una fetta di pane tostato una buona dose di crema alla nocciola.

“Già, i suoi testi sono semplici però racchiudono tutta la sua personalità. Per questo piace molto alle adolescenti, il suo carattere complesso e allo stesso tempo tenace riesce a incantare”

Mai diede un morso alla sua fetta: il calore aveva sciolto leggermente la crema rendendola cremosa e tiepida, le sue labbra provarono un certo piacere a contatto con quella dolcezza.

“Non riesco proprio a spiegarmi come tu faccia a mangiare quella cosa” disse disgustata Kohaku, poi diede un leggero sorso al suo caffè.

Mai, sentendo che un baffo di crema era rimasto sul labbro inferiore, si leccò la bocca e poi sorrise.

“Pane, crema di nocciole e succo di frutta è sinonimo di perfezione, non posso dire di no a tanta dolcezza! E poi gli zuccheri sono indispensabili per affrontare la giornata, dovresti prenderne un po' di più o rischi di svenire” Mai rimproverò Kohaku che aveva appena finito la sua colazione.

La principessa indiana, a differenza di Mai, non amava fare colazioni abbondanti né troppo dolci, per lei bastava una tazza di caffè macchiato senza zucchero.

E questo Mai non poteva accettarlo.

“Non sei mia madre, Mai” scherzò Kohaku mentre posò la tazza nel lavandino.

“Smettila con questa storia! Sono solo preoccupata per la tua salute”

“Okay, mammina”

Mai cercò di mimare un'espressione offesa ma poi non riuscì a trattenere una risata che contagiò Kohaku.

“Possibile che vi trovi sempre a sghignazzare come delle oche?”

Le due non si voltarono nemmeno e ripresero le loro faccende. Albert entrò e non diede troppo caso all'indifferenza delle due principesse, non gli importava che venisse isolato.

A volte quel ragazzino era veramente insopportabile, così pensarono le due ragazze mentre si avviarono verso la sala comune per prendere le loro cartelle.

“Noi andiamo, vedi di non fare tardi il tuo primo giorno di scuola” gli disse Mai, non riuscendo a soffocare il suo istinto materno. La Principessa diede un'ultima controllata al suo aspetto ed esaminò il suo riflesso.

Doveva essere perfetta perciò controllò nuovamente la divisa: la gonna era all'altezza giusta, la giacca non aveva pieghe e il fiocco...

“È STORTO!” urlò la ragazza sciogliendo il fiocco, ricominciando a fare giri e nodi.

Kohaku aiutò l'amica per velocizzare le cose e poi le due si avviarono all'uscita.

“Buona giornata a tutti! Ci vediamo questa sera!” urlarono le due per poi uscire dal cortile.

Albert sbuffò mentre aprì la porta del frigorifero e tirò fuori una strana vaschetta.

Il giovane si grattò i folti capelli biondi e si sedette pronto per gustarsi la sua colazione a base di pesce fresco.

Già... Albert mangiava pesce alla mattina.

“Lo sai che la scuola inizia tra mezz'ora, vero?”

Albert si cacciò in bocca un boccone intero e non diede troppo caso alle parole di Sheru che lo fissava dall'uscio della porta.

“Tranquilla, non farò tardi” borbottò il ragazzo.

“Sei calmo... non provi neanche un po' di agitazione? In fondo è la prima volta che frequenti una scuola terrestre”

“Non ne vedo motivo” rispose il ragazzo. La vaschetta era vuota.

Albert si alzò e si sistemò la giacca, di un raffinato tessuto tinto di un rosso amarena.

“Ti do un consiglio, non essere sempre così serio. Cerca di goderti anche le gioie che la vita ti offre”
Albert si sistemò le scarpe e, dopo essersi caricato la borsa sulla spalla, varcò la porta.

“Non è il momento di gioire”

Sbatté la porta, la stanza venne colta da un improvviso e straziante silenzio.

Sheru sospirò. Quel ragazzo era fin troppo maturo...

 

 

 

Un gruppo di nuvole incorniciava il sole, era chiaro che presto i suoi raggi sarebbero stati ostruiti da quegli sbuffi primaverili che si facevano sempre più pesanti e freddi.

Il mare era apparentemente calmo, le onde leggiadre non avevano una forma possente e a riva la schiuma aveva un ritmo talmente rapido da sembrare friabile, perdendosi nell'acqua trasparente in pochi istanti.

La scuola delle ragazze non era particolarmente famosa, era un semplice istituto delle medie, sia inferiori che superiori.

Tuttavia la preparazione era ottima e gli insegnanti erano preparati e diligenti, inoltre la sede era posizionata in una delle piazze più belle di Ginowan, proprio vicino alla baia.

Per questo Mai l'aveva scelta, per la sua semplice bellezza e anche perché avere casa sua vicino la rincuorava.

La giovane si sistemò nuovamente i folti capelli blu, controllando che le treccine fossero ancora fisse sul suo capo.

“Forse dovrei rifarle... sento che cederanno presto.” Un dubbio terribile emerse nella sua mente, come un baleno “E se si sciogliessero mentre sono in classe? No, no e NO!”

“Mai, calmati. Le hai fatte bene e non cederanno, te lo dico io” Kohaku cercò di tranquillizzare la sua amica che continuò a passarsi la mano tra i capelli.

“Ragazze!”

Non appena riconobbe la voce gli occhi grigi di Mai si accesero di gioia. La Principessa della perla blu sorrise e salutò una ragazza poco più avanti di lei.

Aveva una bellezza particolare, sembrava provenire da un dipinto di arte romantica: due gemme di un elettrico indaco coloravano due occhi piccoli e allungati mentre le labbra sinuose e fresche di lucidalabbra mimavano un sorriso sincero e brillante. Il suo corpo proporzionato e magro dava eleganza a quella divisa scura.

Insomma, non passava inosservata.

Il suo nome era Anastasia Klaris ed era l'erede della Perla Indaco nonché futura regnante dell'Oceano Artico.

“Ciao Anastasia, che bello rivederti” Kohaku fece un cenno alla ragazza che si avvicinò alle due Principesse.

“Da quanto non ci vediamo!”

“Sei pronta per cominciare il secondo anno?” continuò Kohaku.

“A dire il vero sono un po' agitata... mi trovavo bene con i compagni dell'anno scorso e pensare che saremo di nuovo smistati mi preoccupa.”

“Magari quest'anno saremo in classe insieme!”

Gli occhi di Anastasia si allargarono e la ragazza strinse i due ciondoli che portava al collo, la perla indaco e un cristallo legati da una raffinata collana di oro bianco: erano i suoi amuleti contro la malasorte e li stringeva sempre quando era preoccupata.

“Speriamo!”

“Voi due! La smettete di ignorarmi?” Mai sbuffò e si posizionò a braccia conserte di fronte alle sue due amiche.

“Mai stiamo discutendo di cose serie! Non è colpa nostra se sei più grande e quindi sarai in un'altra classe”

“Sono preoccupata, tutto qui. Le mie bambine si stanno facendo grandi” Mai si buttò sulle due e le coinvolse in un grande e buffo abbraccio.

Kohaku scoppiò a ridere ma in un istante cambiò espressione, si concentrò su una ragazza che le aveva appena superate.

“Ragazze... ma quella non è Sapphire?”

Mai e Anastasia si voltarono e furono stupite di vedere lei: Sapphire Watanabe, ovvero la Principessa dell'Oceano Atlantico del Nord.

“Credevo frequentasse un'altra scuola” disse Mai, confusa. “Chissà perché si trova qui”

“Eppure ha la nostra divisa” fece notare Anastasia “Direi che si è trasferita qui, ma per quale motivo?”

Kohaku sospirò mentre osservava Sapphire varcare l'ingresso e salire le scale, da sola.

Sapphire era una ragazza molto solitaria e fredda. Kohaku non aveva dimenticato le sue parole quando l'aveva incontrata per la prima volta.

“Lasciatemi in pace.”

Poi se ne era andata, fredda e fiera, come sempre. Aveva un carattere difficile e per questo era difficile avvicinarsi a lei.

“Tra lei e Albert non so chi sia più freddo” affermò Mai.

“Chi è Albert?” chiese Anastasia curiosa.

“Giusto... dato che non vivi con noi non puoi averlo incontrato. Albert è un ragazzino che ha il compito di controllarci, possiamo definirlo l'Hippo della situazione”

“Hippo? Ah, già. Il pinguino della Regina Luchia”

Anastasia si ricordò della figura di Hippo, ora consigliere nell'Oceano Pacifico del Nord. Tutte le giovani Principesse avevano avuto l'onore di incontrarlo quando erano piccole, quando il Pinguino era ancora fresco di avventure. Era il loro cantastorie.

“Senti An, che ne dici se questo pomeriggio vieni con noi alla Seiren?” propose Mai all'amica che annuì contenta.

“Volentieri! Ci sono tante cose di cui vorrei parlarti e...”

Anastasia si fermò di colpo e prese ad ansimare. Mai fece uno scatto in avanti e resse la ragazza prendendola per le spalle, poi si guardò intorno.

Senza rendersene conto il cortile si era riempito di ragazzi e professori e la cosa preoccupò Mai.

“Meglio salire, non vorrei che ti sentissi male”
“Scusami... Ti disturbi sempre per me”
“Non è il momento di dire cavolate. Forza, raggiungiamo il corridoio prima che arrivino gli altri. Così possiamo guardare i quadri senza l'ansia dell'affollamento”

Mai avvisò Kohaku e si incamminò con Anastasia verso l'ingresso. La Principessa della Perla Indaco prese a respirare affannosamente, come se stesse perdendo tutte le proprie forze.

Kohaku seguì le due con lo sguardo per qualche secondo, poi le perse di vista.

In quel momento desiderò che Mail fosse lì con lei, invece il ragazzo era a casa a preparare le valigie per la sua imminente partenza.

Il pensiero della separazione la stava distruggendo e non riusciva a soffocare le preoccupazioni e i timori.

“Ehi tu”

Una voce risvegliò Kohaku dai suoi pensieri. La giovane si voltò e si accorse che il cortile era deserto, solo una ragazza era davanti alla porta e muoveva il braccio per attirare l'attenzione della principessa.

“Sbrigati! Sono già entrati tutti e le lezioni stanno per cominciare, finirai per fare tardi.”

Kohaku sgranò gli occhi e sobbalzò. Strinse la cartella e fece una folle corsa verso la porta.

“Ti ringrazio tantissimo, non so dove ho la testa”
“Tranquilla, può capitare! Se prosegui per questo corridoio trovi il quadro con appese le divisioni delle classi. Ora devo andare, ci si vede in giro”

Kohaku non poté fare a meno di sorridere. Quella ragazza aveva una voce così cristallina, ti catturava al primo istante, inoltre aveva un sorriso ingenuo, sembrava una bambina.

La giovane si avvicinò ai quadri e, dopo varie consultazioni, esaltò tutta contenta: era nella stessa classe di Anastasia e con loro c'era anche Sapphire.

Forse era il destino, ma Kohaku fu certa che quell'anno scolastico sarebbe stato indimenticabile.

 

 






*colpo di tosse*
Ehm... Ciao a tutte!

Lo so, sono in ritardo con l'aggiornamento di questa storia ma (sì, purtroppo c'è un ma) la scuola si sta rivelando ancora più ardua e quindi mi vedo costretta a mettere da parte le fanfiction.

Tranquille, non sto abbandonando. Solo che potrei aggiornare con ritmi non regolari, vi chiedo umilmente scusa.

Ora so che saranno due anni intensi perciò vi avviso già da adesso che questa storia è “in lista d'attesa”, nel senso che per prima cosa mi concentro sui miei compiti e sulle storie che devo portare avanti per motivi scolastici e poi c'è questa fanfiction insieme alle altre.

Questo secondo capitolo doveva essere più lungo ma, dato che non riesco e credo che non riuscirò a completarlo in poco tempo, ho pensato di pubblicare la “prima parte” per evitare di stare in silenzio per troppo tempo.

Spero vi piaccia e vi prometto che mi impegno di pubblicare il prossimo capitolo il più presto possibile.

Ringrazio le recensorelle, coloro che hanno aggiunto la storia alla lista e le mie amiche di fandom.

Le nuove OC:
Sapphire Watanabe appartiene a Waffel_Ivanov
Anastasia Klaris appartiene a FullMoonEris

Grazie e vi chiedo davvero scusa.

Un bacio e buon anno!

Yume

 

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