Di opali, occhi e sfere di cristallo.

di Biggi2001
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sibilla ***
Capitolo 2: *** Sfere di Cristallo ***
Capitolo 3: *** Ricordi alle porte della notte ***



Capitolo 1
*** Sibilla ***


DI OPALI, OCCHI E SFERE DI CRISTALLO

SIBILLA
 
Sibilla danzava ogni giorno fra gli sguardi della gente e i mendri della sua mente confusa.
Si muoveva con grazie imperfetta, come un ubriaca o come un angelo in fuga, sempre in bilico tra la realtà e ciò che i suoi occhi osservavano con nebbiosa consapevolezza.

Sibilla danzava, cercando con lo sguardo due iridi scure, profonde come il nulla. Gli unici occhi in cui non giocava a scorgere dolore, improvvisamente debole, umana.

Poi Sibilla aveva smesso di danzare, sopraffatta dal ritmo delle voci, dalle parole della gente. La chiamavano indovina, la chiamavano matta, la chiamavano strana. Niente di diverso dal solito insomma. Solo lui aveva il coraggio di chiamarla amore.
 

NOTE DELL'AUTRICE

Allora, per prima cosa ringrazio Queila per aver indetto questo contest.
Questa è la prima di una serie di tre drabble, ognuna con un prompt diverso, che in questo caso è Romantico. Questa drabble è ambientata durante gli anni ad Hogwarts della Cooman, che non ho potuto contestualizzare dato che non si sa quanti anni abbia effettivamente la Cooman ( dal film potrebbe averne 40 come 120). 
Non ho inserito OOC nelle note perché dato che tutto ciò è ambientato nel passato di Sibilla, credo che eventuali cambiamenti nel carattere siano giustificati proprio da questo. Se pensate che vada aggiunto però, ditemelo e lo inserirò subito.
Ringrazio ancora Queila e tutte le persone che leggeranno questa storia. Grazie davvero!
Biggi2001




 
 
 

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Capitolo 2
*** Sfere di Cristallo ***


SFERE DI CRISTALLO
 
 
Cos’è forse meglio, soffrire per amore o soffrire di non amare? Vivere nell’illusione che tutto duri per sempre o prepararsi solo al perdere tutto ciò che amiamo?
Domande intricate per menti confuse, o forse solo l’ennesimo trucco per evitare il dolore.
 
Ne ha cercati così tanti nell’ultimo periodo che non riesce a contarli. E non riesce a smettere di cercare in una stupida sfera di cristallo una risposta.
 
Aveva il dono di vedere ogni cosa, conoscere i più oscuri segreti prima ancora che accadessero, ma quel dono pesava come una maledizione  ad alto prezzo. Lui.
 
Pianse, ma non vide il futuro nel riflesso delle sue lacrime sulla bara scura.
 
 NOTE DELL'AUTRICE
Ed ecco la seconda drabble! Ringrazio tutti quelli che hanno letto la prima di questa serie. 
Questa volta il genere è Introspettivo e finalmente capite dove volevo andare a parare. Infatti mi sembrava strano che fosse solo la consapevolezza di non essere del tutto un'indovina a rendere la Cooman come era. Ovvero un'alcolista superstiziosa e decisamente insopportabile.
Spero che si sia abbastanza capito, anche se il limite di 110 parole mi ha reso la vita abbastanza impossibile.
Giulia
 
 
 

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Capitolo 3
*** Ricordi alle porte della notte ***


RICORDI ALLE PORTE DELLA NOTTE
 Les enfants qui s'aiment s'embrassent debout
Contre les portes de la nuit
Et les passants qui passent les désignent du doigt
Mais les enfants qui s'aiment
Ne sont là pour personne
Et c'est seulement leur ombre
Qui tremble dans la nuit
Excitant la rage des passants
Leur rage, leur mépris, leurs rires et leur envie                                                                                                              
 
E la filigrana ingiallita di una vecchia foto è come i versi di una poesia suonata al grammofono. I volti sbiaditi e sorridenti di venti anni fa, i vestiti tremendamente fuori moda.
 
Una vecchia foto, una bambina che non crescerà mai, senza conoscere nè follia né dolore.
Solo l’amore che qualche strana magia vi ha impresso, una piccola memoria indelebile.
L’ipocrisia del destino.
 
Non avrà mai il coraggio di bruciarla, quella maledetta foto. Quelle mani intrecciate che niente potrà mai dividere. Avevano appesa al fianco la bacchetta e sullo sfondo appariva la forma confusa di un’ Hogwarts in bianco e nero.
 
E, sul retro, scarabocchiata una poesia francese.
 
Les enfants qui s'aiment ne sont là pour personne
Ils sont ailleurs bien plus loin que la nuit
Bien plus haut que le jour
Dans l'éblouissante clarté de leur premier amour
 
 
NOTE DELL'AUTRICE
Ed ecco la terza ed ultima drabble! Questa, a differenza delle altre, è ambientata durante il quinto libro, quando la Cooman deve fare le valigie perchè la Umbridge la ha licenziata. Ho immaginato proprio l'istante in cui ritrova fra le sue cose una vecchia foto sua e del suo fidanzato ( che non ha un nome perchè non avevo voglia di dargliene uno  perchè così fa più figo.) La poesia si chiama Les Enfants qui s'aiment, vi lascio qui sotto la traduzione in italiano
 
I ragazzi che si amano

I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell'abbagliante splendore del loro primo amore
Jacques Prevert

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