BOTH

di akane 101
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** LUI ***
Capitolo 2: *** LEI ***
Capitolo 3: *** BOTH ***



Capitolo 1
*** LUI ***


CAPITOLO 1
LUI



Lui

 Da quando mi hai lasciato ho evitato tutti i posti che conosco e che frequenti anche tu, ma oggi
 dopo tre mesi di estenuanti allenamenti ho proprio voglia di una delle Okonomijaky
 Special di Ukyo. Entro, saluto Ukyo e mi siedo. Sono contento che sia di nuovo mia amica
 come quando eravamo bambini, mi fa piacere parlare con lei. Solo con lei posso sfogarmi,
 non ho neanche più Ryoga partito per sempre, stavolta davvero, per vivere con Akari:
 vorrei conoscerla. Non posso fare a meno di pensarti, oggi c’è molta folla nel locale, è
 sempre così sotto Natale, ma mi sembra di vederti ovunque.

 Vorrei capire se sei tu
 Quella seduta al tavolo laggiù
 Ma qui fra gente luci e fumo non ti vedo più

 Ma stavolta ci sei davvero, Ukyo me ne da la conferma e torna a servire ai tavoli. Ti
 guardo, sarebbe meglio dire ti fisso, da lontano…mi stai guardando, incrocio un'altra volta
 il tuo sguardo tra la folla, mi hai notato.

 Sono sicuro ormai, sei tu,
 Capelli lunghi un po’ di più
 Ma sempre bella come nei ricordi che ho di noi

 Mi fa uno strano effetto pensarti con un altro, come me è stato scelto da tuo padre, ma con
 lui sembri andare d’accordo, sei così carina con le treccine, quando stavi con me non le hai
 mai messe. So che sai che ti sto fissando quindi distolgo lo sguardo e torno a fissare il mio
 piatto. Troppo tardi. So già che quello che stai per fare e so che mi farà male, molto male.

 Sto male ma tu non lo sai
 È quindi mi presenti lui
 Somiglia a me ma già lo so
 Che non lo ammetterai

 La testa dura che tu hai
 Insieme con gli sbagli miei
 hanno distrutto quel che c’era tra di noi

 Chissà se pensi mai a quello che saremmo potuti diventare, eravamo una bella coppia
 infondo, ci intendevamo. Mi svuota pensare che l’anno scorso c’ero io al suo posto sotto la
 neve qui con te. Ho sprecato la mia occasione, lo so, ora tocca a lui godere della tua
 compagnia…forse per sempre.
 Chissà se hai già cancellato dalla tua mente tutti i nostri momenti insieme…non sono stati
 molti quelli speciali ma per me erano tutti avevano qualcosa di magico. Averlo scoperto
 prima.

 Forse tenevi un diario e a lui confidavi tutto di noi…ma no! Che dico, tu non sei così.
 Forse conservi ancora qualcosa di noi. Lo so.
 Forse nel cassetto dei tuoi ricordi. Magari.
 Forse quello dove sai che non ci guarderebbe lui (o almeno speri)

 Chi lo sa se ripensi mai a noi, che nostalgia, ti ho appena parlato ma non mi basta e poi
 non sembravi tu, eri un‘estranea, forse non sei come nei miei ricordi. Te ne sei andata
 troppo in fretta e come al solito non ti ho capita. Ma quando mai!
 E magari un lacrima solca il tuo bel viso bagnando quando guardi quella foto di noi che ti
 ho lasciato prima di partire per questo lungo viaggio. Un ricordino di Nabiki, al solito, non
 si smentisce mai.
 Ritorno ad essere solo.
 Sei uscita dal locale.
 O sei uscita dai miei giorni?!?
 Per sempre?!?

 Potrei provare a fermarti ma non lo faccio mi conosci…
E io conosco te…mi fa rabbia.
 So che non tornerai sui tuoi passi, hai già fatto la tua scelta, non sai perdonare, sei così
 testarda tesoro…
Come ti amo, non c’è mai stato un bacio fra di noi, è la mia ultima occasione per farti
 innamorare di me, mi considero un uomo, pardon, mezzo uomo d’azione ma con te non
 ho mai saputo agire, che sciocco anzi, che baka, come ami definirmi. Mi alzo e comincio a
 correre, ti raggiungo fuori dal locale e ti bacio. Sta nevicando ma non me ne accorgo è già
 tanto che non mi respingi, mi copri con il tuo ombrello. Grazie tu sai sempre cosa fare. Sai
 che imbarazzo se mi fossi trasformato. Non sembra sorpresa, se l’aspettava; sono così
 prevedibile?!? Io neppure riesco a credere di averlo fatto eppure per lei io posso fare tutto.
 Le lascio un momento di respiro e la bacio nuovamente, sempre con più passione, la mia
 mano dietro la sua nuca le scompiglia i capelli e l’avvicina con vigore a me non scapperò
 mai più! Non posso perderti. C’è lui ma non me ne importa non sembra dargli fastidio, ora
 ci sei solo tu. Tu e io entrambi innamorati;credo. Ma tu cosa provi?

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Capitolo 2
*** LEI ***


CAPITOLO 2
LEI



Lei

 Sono tre mesi ormai da quando se n’è andato e la colpa è solo mia. Quando per l’ennesima
 volta io e Ranma abbiamo litigato, ho detto a papà di non voler più essere la sua ragazza e
 forse l’ho fatto con troppa convinzione in quanto ha stabilito la rottura del fidanzamento,
 proponendomi in moglie al figlio di un maestro di arti marziali da poco trasferitosi a
 Nerima. Ranma non ha opposto resistenza ed è partito per allenarsi, a differenza del padre
 che vive ancora a scrocco da noi in ricordo dei bei vecchi tempi. A me non da fastidio,
 anzi, è una speranza che Ranma torni, ma chi la sente Nabiki.
 Ukyo dice che tornerà e quindi eccomi al “Ucchan”, come sempre sperando di incontrarti,
 con il mio nuovo lui.
 Ti assomiglia ma non sei tu.
 È un artista marziale, ma tu sei molto più bravo, agile e forte.
 Lui con me è gentile ma è come un fratello,
 io voglio te come amante
 e come al solito mi illudo che tu sia lì.
 E ti vedo, sembri così, così…reale.
 Ma si! Sei proprio tu.
 E mi stai guardando, mi stai guardando come non hai fatto mai.
 I nostri sguardi si incrociano e mi perdo in questi tuoi occhi blu; abbassi lo sguardo, l’hai
 visto. Ti fisso e lui se ne accorge, ha capito chi sei, gli voglio bene ma come un amico e per
 lui è lo stesso, niente di più. Forse proprio per questa amicizia sa che si deve fare da parte.
 Tra noi non c’è mai stato niente.
 Non l’ho mai visto come qualcuno da amare,
 con il tempo forse ci sarei riuscita
 ma io ti avrei aspettato all’infinito.
 Mi alzo, ci avviciniamo a te e vi presento. Per non tradire le mie emozioni è stato un bene
 che non sia rimasta a lungo, ma è stato troppo poco per capire la tua reazione. Torniamo a
 sederci. Lo penso ancora, penso alla nostra foto insieme quella che mi hai lasciato prima di
 andare, era l’anno scorso e come oggi nevicava, sembravamo una vera coppia. No, non
 voglio piangere. Una lacrima che non la riesco a trattenere. Lui mi chiede se ti amo perché
 sto ancora con lui. Mi chiede di lasciarlo perché è quello che vogliamo entrambi. Anche lui
 ama un’altra: è Ukyo. A furia di venire qui l’ha imparata a conoscere.
 Mi ami?!?
 Il tuo sguardo da innamorato tradisce la tua solita strategia impostata sulla difensiva.
 Non voglio crederci mi hai illuso troppo spesso, non posso ricascarci se no questi tre mesi
 saranno risultati inutili.
 Ho imparato che da te posso aspettarmi di tutto.
 Credo abbia fatto caso hai capelli. Sono diversi un po’ più lunghi ma non tanto, o forse sei
 schokkato dalla visione di noi. Usciamo, ma non vorrei, mi volto ancora una volta verso di
 te, il mio sguardo è triste, vuoto, sa che è un addio. Speravo che il mio uomo d’azione
 facesse qualcosa. Sono fuori. So che non poi vedermi con lui e odio la timidezza che ti
 impossibilita a dichiararti…se non a me comunque mi faresti un favore scegliendo
 finalmente la tua lei. Davanti ad una sfida non ti saresti mai tirato indietro. Vero?!?
 Rabbrividisco, fa freddo. Amore mio baciami. Mi giro, corri verso di me, inciampi nella
 neve, sei così buffo. Ma cosa vuoi fare? Nevica, sta attento a non bagnarti tesoro, ti copro
 con l’ombrello e…mi baci. È stato un bacio dolcissimo e tanto desiderato da me e, da come
 mi baciavi, anche da te. Ora finalmente possiamo essere una coppia, un po’ particolare, ma
 pur sempre una coppia. Sono sicura i nostri battibecchi ci saranno sempre ma dice il detto:
“l’amore non è bello se non è litigarello”

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Capitolo 3
*** BOTH ***


CAPITOLO 3
BOTH



Credete che Ranma sia così vigliacco e sleale da non voler riconquistare la sua ragazza con
 una sfida ufficiale?!?!? Assolutamente no!!!


 Le loro lingue si sfioravano con sempre più passione regalandogli dolci vibrazioni ma,
 terminato il bacio, Akane, senza evidente ragione, colpisce come suo solito Ranma con un
 pugno deciso alla bocca dello stomaco, fortunatamente non così forte da farlo volare via
 come al solito.
 A: ”Baka ce ne hai messo di tempo” urlò con aria arrabbiata ma, vedendo la buffa reazione
 di quello che finalmente era diventato il suo ragazzo a tutti gli effetti, sorrise e aggiunse
 teneramente “…non sai quanto sono felice”
R: “Aught!!!”massaggiandosi l’addome dolorante “Mi hai reso un uomo migliore, ma tu…
rimani la ragazza violenta di sempre”
A: “Da quando sei così dolce?!”ironica
 R: “Allora vuoi litigare…di già? Mi deludi…” provocante e molto divertito
 A: “No, no. Ma che dici!”
R: “Dai!! Sto scherzando” e ancora un po’ insicuro e tentennante le chiuse le labbra con un
 altro dolcissimo bacio. Era bello vederli così sicuri del loro amore.
 Shin, questo era il nome del nuovo ragazzo di Akane, interrompe il bacio: “ehm ehm”
colpi di tosse.(nda: ?e non rompere?)
 Ranma si ricorda di lui di conseguenza salta in guardia: “Vile, fatti da parte o combatti; se
 ne sei in grado.”
A: “Fermo! Sei sempre così impulsivo lasciami spiegare…

 

S: “e questo è tutto”
R: “Bene, allora, essendo tu un artista marziale, da quanto ho capito molto forte, mi
 sembra giusto sfidarti. Chi vincerà avrà Akane tutta per sé.”
Anche a Shin come a Ranma brillavano gli occhi quando la sfida si preannunciava
 interessante. Il loro aspetto era quanto mai differente, Shin, a differenza del nostro Ranma,
 era più alto, con i capelli castano chiaro tendenti al biondo e due occhi marrone chiaro, ma,
 per quanto riguarda il carattere, si somigliavano in maniera impressionante, a parte che
 Shin era un po’ più maturo. È vero Ranma infondo rimane il solito maschio egocentrico e
 borioso ma quando si parla di Akane non può essere più dolce di così. A questa proposta
 quindi il ragazzo non seppe tirarsi indietro.
 S: “Ci sto!”
A: “Ma io qui non conto nulla?” Non molto sorpresa dall’atteggiamento dei due.
 R: “Darai il meglio di te?”
S: “Certamente, come ogni artista marziale che sia degno di tale nome”
A: “Ci sono anch’io!” continuava ad essere completamente ignorata.
 R: “Fra tre giorni al dojo…ci vediamo lì dopo scuola. A presto Akane. Shin…sappi che ti
 stimo molto e…grazie per esserti preso cura di lei mentre non c’ero.” Lo sguardo lasciava
 trapelare la sincerità tipica di un bambino quindi si volatilizzò fra i tetti di Nerima. Come
 al solito era fin troppo sicuro di sé.

 A.:*sono preoccupata…Shin è molto forte, forse anche più di Ranma. Se ha davvero
 intenzione di dare il massimo…* si morse le labbra e facendolo ritorno con la mente a
 pochi istanti prima quando quelle labbra erano finalmente diventate sue “…mmm…”

Ormai era calata la sera da un po’e le prime chiare stelle accendevano il cielo di quella
 pungente giornata di novembre mentre Akane e Shin camminavano lentamente sulla via
 di casa, sotto lo stesso ombrello per ripararsi dalla tempesta di neve che ormai
 imperversava. Akane immersa nei suoi pensieri contemplava il terreno innevato sul quale
 i suoi lievi passi lasciavano candide ed effimere impronte.
 S: “Non ti preoccupare si vede che è forte, mi darà del filo da torcere, non credo che
 vincerò, ti ama troppo per arrendersi. E poi come tutti dicono lui è il famosissimo e
 invincibile Ranma Saotome erede della omonima scuola di arti indiscriminate.”
A: “Ma se dovessi vincere tu lui sparirà per sempre dalla mia vita…non lo conosci…lui ne
 sarebbe capace.”
S: “Se mi sta chiedendo di fargli uno sconto hai sbagliato persona. Gli ho promesso di non
 trattenermi e così ho intenzione di fare. È tutta qui la fiducia che riponi in lui?”

No, questo era certo, lei si era sempre fidata di Ranma e non era sicuramente quello il
 momento di cominciare a dubitare. A qualche passo dall’ingresso del dojo Akane smise di
 fissare i suoi piedi e cominciò a correre a più non posso per dare la notizia alla famiglia.
 A: “Papà, Kasumi, Nabiki , Genma …Ranma è tornato!”
G: “Figliolo dove sei?” gridò un Genma tutto contento alla ricerca del figlio. Finalmente
 aveva un buon motivo per continuare a vivere a scrocco a casa Tendo.
 S: “E ora come la mettiamo con Shin.”constatò un alquanto imbarazzato Soun. Infondo lui
 preferiva Ranma, ma solo per assicurarsi la compagnia di Genma…prendere in
 considerazione la volontà di Akane no? No perché non si può affidare una decisione così
 importante per il proprio futuro alla diretta interessata.
 Sh: “Non si preoccupi Soun. Io e Ranma ci scontreremo qui fra tre giorni, il vincitore
 sposerà Akane. Lui per ora ha deciso di non tornare, deve allenarsi non gli concederò
 tanto facilmente questa vittoria”
S: * Mi sono tolto un grave peso*
 G: * Speriamo bene se no qui mi tocca sloggiare §__§ *
 K: “Akane sei contenta?”
A: “Si Kasumi, si” rispose con uno sguardo pieno di tristezza.

 In camera Akane si era buttata sul letto in lacrime. Non era il tipo da piangere per un
 ragazzo, ma infondo lei prima di Ranma non aveva mai amato nessuno con tutta se stessa.
 Quella per il dottor Tofu era solo un infatuazione per un uomo che le sembrava ideale.
 Quindi non conosceva neppure il motivo delle sue lacrime; ora sapeva che Ranma teneva a
 lei, però temeva che l’amore non bastasse per battere un nemico più forte di lui.
 Stringendosi al cuscino si addormentò e sognò la felicità: lei e il suo Ranma abbracciati
 stretti stretti dopo la vittoria contro Shin e finalmente un altro di quei baci, lì davanti a
 tutti, a sancire pubblicamente il loro amore, per sempre.

 Il giorno dello scontro…

Akane e Shin correvano verso scuola in ritardo per la prima volta perché Akane non
 voleva alzarsi dal letto e abbandonare il paradisiaco mondo dei sogni. Era talmente bello
 pensare che presto quei sui sogni sarebbero diventati realtà. Mentre correva tutta felice
 sgommò davanti a lei la bici di una ragazza che non vedeva dalla partenza di Ranma: era
 Shan-poo.
 S: “Lagazza violenta dove nascondi il mio Lanma”
A: “Non so ora dove sia ma se ti interessa saperlo vieni al dojo Tendo questo pomeriggio,
 credo avrai una bella sorpresa.”
S: “Ci sarò” confermò tranquilla. Conosceva Akane e non si sarebbe mai aspettata tali
 vendette da una come lei
 Sh: “Non credi di essere stata un po’ cattiva?”
A: “Assolutamente no. Se lo merita. Dopo tutto quello che mi ha fatto passare…”

In classe non smise un secondo di parlare, sparava sciocchezze a destra e a manca, aveva
 rischiato anche di farsi sbattere fuori dall’aula, ma non riusciva proprio a calmarsi era
 troppo eccitata e presa dall’imminente arrivo di Ranma ma fu attenta a non fare parola
 dello scontro a chiunque le si piazzasse davanti per evitare le terribili conseguenze. Ormai
 Yuka e Sayuri non la sopportavano proprio più, ma erano talmente contente dell’arrivo di
 Ranma che si sforzarono di starla a sentire, infondo era la prima volta che si confidava a
 loro così apertamente e doveva recuperare il tempo perduto in passato.

 Al suono dell’ultima campanella i due giovani si affrettarono a ritornare a casa elettrizzati
 per lo scontro che li avrebbe coinvolti. Shin si fece una doccia, indossò la tenuta per i
 combattimenti importanti e si mise al centro del dojo in posizione meditativa in attesa
 dello sfidante. Gli piaceva davvero molto quella palestra e gli sarebbe mancata, come
 d'altronde l’amicizia di Akane, ma infondo il suo cuore batteva ricambiato per Ukyo che lo
 trovava davvero splendido con quella uniforme…ma questa è un’altra storia. Akane aveva
 anch’essa tolto la divisa scolastica sostituendola con un maglioncino con lo scollo a V ,
 degli short e delle lunghe calze colorate e aspettando l’arrivo del codinato stava logorando
 il pavimento della palestra a furia di camminare nervosamente avanti e indietro per la
 sala. Nell’aria si poteva tastare la tensione avvertita da tutti per il ritardo di Ranma.
 Genma-panda aveva cominciato a mangiarsi le unghie per il nervosismo. Una Shan-poo
 molto contrariata sedeva sugli spalti ancora poco convinta della versione di Akane
 secondo la quale Ranma avrebbe già fatto la sua scelta. D’improvviso le porte della sale si
 spalancarono e una luce abbagliante investì tutti i presenti. Un figura vestita alla cinese
 con una camicia nera con un dragone rosso fece qualche passo in avanti mostrandosi al
 pubblico: era Ranma. A questa entrata spettacolare la massa ebbe un sussulto. Vedendo un
 Ranma così affascinante e determinato il primo pensiero di Shan-poo fu di saltargli al
 collo, consideriamo inoltre che non lo vedeva da tre mesi, ma fu fermata dal fatto che
 molto educatamente il codinato si diresse immediatamente a salutare il padre e a
 ringraziare il padrone di casa. Era molto maturato. Poi volse il suo sguardo su Akane e le
 sorrise in modo incoraggiante. Mentre Akane si sentì sciogliere e ricambiò il sorriso, Shan-
 poo fumava di rabbia ma effettivamente era più delusa di se stessa che altro. Non si
 sentiva più degna di far parte del villaggio delle amazzoni.

 Soun fece mettere in posizione i due pretendenti alla mano della figlia e diede il via allo
 scontro. Senza indugi i ragazzi cominciarono a darsele di santa ragione. Tra proiezioni,
 spazzate, salti mortali e calci volanti lo scontro era fra i più combattuti degli ultimi tempi e
 di un livello decisamente superiore a quelli fra Ryoga e Ranma. Di scontri così se n’erano
 visti ben pochi e non parlo solo per quanto riguarda la palestra dei Tendo. Gli sfidanti
 erano di pari livello e ciò sorprese tutti coloro che nella sala conoscevano il livello di
 preparazione di Ranma prima della sua partenza, decisamente inferiore a quello attuale.
 Tutti conoscevano le rapide e intuitive capacità di apprendimento di Ranma ma nessuno si
 aspettava questi sviluppi; chissà da chi avrà appreso? Dopo quasi un’ora lo scontro si era
 fatto estenuante, era solo questione di resistenza e nessuno dei due sembrava aver
 intenzione di cedere. Erano come due zombie, non si reggevano in piedi e sembrava
 fossero destinati a cadere insieme; entrambi avevano bisogno di urgenti cure mediche.
 Quando tutto sembrava volgere al termine Ranma richiamò tutte le energie del pubblico in
 sé e parve confluire in lui nuova forza, rinvigorito da ciò tutte le ferite si rimarginarono e i
 lividi scomparvero quindi diede a Shin il colpo di grazia dimostrando la sua netta
 superiorità e le sue notevoli abilità. Al colpo finale Shin cadde a terra svenuto. Ranma non
 era per niente affaticato, anzi più in forma che mai, sembrava appena uscito da un centro
 benessere. Kasumi e il dottor Tofu soccorsero prontamente il povero Shin
 accompagnandolo nella sua stanza dove lo avrebbero medicato e … (intendiamoci…loro
 due ‘soli’ ...diciamo che ci misero più del dovuto).
 La folla che era situata sugli spalti lo portò in trionfo e il ragazzo si trovò improvvisamente
 a sguazzare in una marea di gente nel vero senso della parola. Trovato finalmente un
 attimo di respiro cercò la sua ragazza con lo sguardo; era rimasta lì in disparte, gli
 sorrideva quasi con le lacrime agli occhi e allora fu come se in quel salone affollato fossero
 rimasti soli. A passi lenti si avvicinarono l’uno all’altro e, pieni di desiderio, chiusero
 finalmente le loro distanze con uno di quei baci che lei aveva sognato tanto in questi
 giorni. (nda: Finalmente avete dichiarato il vostro amore alla massa, ma cosa importa delle
 reazioni degli altri se in questo momento esistono solo loro?!? Diciamo semplicemente che
 tutti sono rimasti a bocca aperta dall’audacia di questi due giovani che dopo tante
 insicurezze finalmente sono maturati ed hanno imparato come amarsi. Come nei
 sogni di ogni ragazza ecco il principe azzurro che la stringeva forte e sfidava il destino pur
 di averla accanto. Almeno lei, almeno Akane, il suo principe azzurro l’ha trovato…

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