Silver - Storia Interattiva

di _Maleo_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo e Regolamento ***
Capitolo 2: *** Scelta degli Oc ***
Capitolo 3: *** 1. Il corpo e la ferita ***
Capitolo 4: *** 2. Il branco ***
Capitolo 5: *** 3. Il corpo e i cacciatori ***
Capitolo 6: *** 4. Allenamenti e Prime scoperte ***
Capitolo 7: *** 5. La festa e Luna Piena - Parte 1 ***
Capitolo 8: *** 6. La festa e Luna Piena - Parte 2 ***
Capitolo 9: *** Avviso ***



Capitolo 1
*** Prologo e Regolamento ***



Silver
-storia interattiva-
 




 
Una ragazza bruna, con capelli ricci e spessi occhiali a coprirle gli occhi marroni, stava ancora seduta in biblioteca a leggere un libro sotto la fioca luce di una candela ormai consumata. 
La cravatta verde-argento era allentata, la camicia era tutta spiegazzata e un lembo fuoriusciva dalla gonna plissettata.

 
"Zanne,
artigli aguzzi
attendono sotto pelle
spuntan in luce d'argento,
mutante furia graffiante urlo,
gocciola Luna rossa
in brughiera
bestiale."

Lesse a bassa voce, tracciando ogni parola con l'indice. 
La candela si spense, la ragazza si guardò in torno, chiuse piano il libro e si diresse verso l'uscita.
Un rumore da dietro di lei la fece sussultare e aumentare il passo.
Svoltato l'angolo dei libri di Erbologia, una figura con 2 grandi occhi rossi le si parò davanti e le squarciò la gola. con un tonfo sordo cadde a terra: il sangue caldo colava sul pavimento in legno della grande biblioteca e tingeva la cravatta di un colore scarlatto.
"Ti uccideranno." furono le ultime parole trascinate che Clare Bailey pronunciò. Lei aveva scoperto tutto. Ma questo gli altri non lo sapranno mai perchè la morte l'ha già portata via con sè.





ANGOLO DELLA KILLER:
Okay, eccomi qui con una nuova interattiva. Spero che il prologo vi piaccia perchè ho molte idee in testa ahahah
Questa fanfiction è leggermente ispirata a Teen Wolf.
I personaggi "principali" sono:
-6 licatropi [in base al carattere sceglierò io chi è Alfa, Beta e Omega]
-2 Banshee [tutti e due femmine]
-5 cacciatori [saranno dei maghi]
-1 Kanima + padrone 
-1 coyote mannaro 
-1 Kitsune


Questi per ora sono i ruoli che vorrei occupare nella storia. Non vi svelerò quali sono i ruoli dei "buoni" e quali sono dei "cattivi", lo scoprireste soltanto leggendo la storia. 
In più io posterò un avviso dove dirò i personaggi assegnati ma non i ruoli che ho dato, così la storia diventa più interessante.


REGOLE DELLA KILLER: 
-Prenotate un personaggio a testa per recensione scrivendo: sesso, anno, casa e che cosa vorrebbe essere [è solo per vedere più o meno che non tutti mi inviate lo stesso. alla fine sarò io a decidere i ruoli]
-Quando vi do l'okay, inviate per
 MESSAGGIO PRIVATO, la scheda [compilatela tutta e per bene]
-Se il vostro OC verrà accettato siete pregati di non fuggire. Fatevi sentire con una recensione o Messaggio Privato. Perchè magari c'è qualche altro autore a cui non è stato accettato l'OC che sarebbe più attivo di voi.
-I personaggi non accettati compariranno nella storia come personaggi secondari o comparse. Magari aiutano i Protagonisti in qualcosa o verranno uccisi [la killer si darà alla pazza gioia ja].

-Le iscrizioni sono aperte fino a Domenica 6, alle 20:00 dopo di che non accetterò più nessun OC [se ovviamente non ho tutti i personaggi ci sarà una proroga di 2/3 giorni]
-La storia è ambientata nella New Generation ma i figli dei salvatori del mondo magico non avranno una ruolo importante. La storia non sarà incentrata su di loro.
-Le relazioni verranno sviluppate ma non in modo fluffoso e con cose troppo sdolcinate perchè posso mettermi anche di impegno ma il mio lato sadico uscirà in qualsiasi caso.
-Si accettano coppie Het e Slash. Femslash no perchè non mi piacciono tanto.



SCHEDA DELLA KILLER [i campi con * sono facoltativi]:
Nome:

Secondo nome*:
Cognome:
Soprannome*:
Casa, anno e età:
Sesso e orientamento sessuale:
Che essere con poteri soprannaturali vuole essere*:
Carattere [dettagliato, con difetti e qualità. Min. 3 righe di word dimensione 12]:
Aspetto fisico [il più dettagliato possibile]:
Presavolto*[molto ben accetto]:
Vorebbe essere "buono" o "cattivo"*:
Materie in cui eccelle:
Materie in cui fa schifo:
Paure/fobie:
Molliccio*:
Amortentia*:
Squadra di quiddich [si/no, se si che ruolo]*:
Cosa Ama e odia*:
Prefetto o Caposcuola*:
Relazioni con OC e personaggi della NG*:
Storia [assolutamente importante, molto dettagliata]:
Altro*:



Personaggi della New Generation che verranno citati [tutti liberi per relazioni]:
-James Sirius Potter, VII, Grifondoro
-Albus Severus Potter, V, Serpeverde
-Lily Luna Potter, IV, Tassorosso
-Rose Weasley, V, Corvonero
-Scorpius Malfory, V, Serpeverde
-Dominique Weasley, VI, Tassorosso



Per chi non sapesse in che cosa consistono i vari personaggi li spiego brevemente:

Licantropi: Beh, questo  il più semplice. Sono degli umani che si trasformano in lupo ad ogni luna piena. Si può nascere licantropi o lo si può diventare con un morso o con un taglio molto profondo procurato dal lupo. 
Il morso che ti trasforma te lo procura solo l'alfa, che è il capo. quando un'alfa ti morde, diventi direttamente un beta ed entri nel suo branco.
I lupi omega sono quelli più sfigatelli, quelli che sono senza un branco e che sono più a rischio di morte.
Il branco ti rende anche più forte.



Cacciatori: I cacciatori sono degli studenti scelti dalla preside in persona per catturare la persona che compie gli omicidi ad Hogwarts. 
Usano solo la bacchetta ma essi sono molto agili e svegli. Studiano tattiche e eseguono piani per catturarlo.


Banshee: le banshee sono delle creature che sentono delle voci che gli dicono chi sta morendo. Di solito sono e prime a trovare il corpo della persona morta e disegnano o scrivono cose che potrebbero aiutare i cacciatori ad arrivare all'assassino. [ma questo loro non lo sanno]

Kanima + padrone: Il kanima è un animale squamoso simile ad un'enorme lucertola con artigli che contengono una stostanza paralizzante. è comandato dal padrone. Anche lui/lei si trasforma ad ogni luna piena e diventa sempre più potente. Il padrone lo comanda per uccidere qualcuno o se è buono magari per salvarlo.
Se il kanima non ha un padrone è molto a rischio di morte. 
Se un'altra persona uccide il padrone del kanima, egli diventa subito il possessore del kanima stesso.



Coyote mannaro: è come il licatropo solo più selvaggio.

Kitsune: Le kitsune sono delle volpi in grado di vivere a lungo e di sviluppare con l'età poteri soprannaturali: il principale è quello di cambiare aspetto. In alcuni racconti esse utilizzano questa abilità per ingannare il prossimo, ma in altri vengono rappresentate come guardiani benevoli e amiche. Più una kitsune è vecchia più code possiede fine ad un massimo di 9.
[in questa storia sarà una kitsune del tuono come in Teen Wolf]



Okay è tutto se avete domande sui ruoli o quantaltro ditemi ;)

La killer vi fa ciao *si ritira nel suo covo malvagio*,

 
La_Sniffa_Libri

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Capitolo 2
*** Scelta degli Oc ***






Silver
-storia interattiva-


 

Ciao!
La sadica killer è tornata! 
Premetto che erano tutti degli ottimi OC, ma sinceramente solo alcuni si adattavano abbastanza bene alla mia storia.
Una cosa che mi ha stupito abbastanza è stato che quasi tutti avevano lo stesso carattere sempre troppo acido e troppo freddo, o non avevano amici, o andavano con troppe ragazze... Perciò ho dovuto decidere un po'. Mi sono accorta che non ho NEANCHE UN tassorosso! 
che cosa triste. Io da tassa mi sono sentita abbastanza demoralizzata :(
Tanto anche qui ad alcuni ho cambiato casa u.u
Bene bando alle ciance! ecco qui gli Oc scelti + 2 miei OC:



 
Ada Martin 
Amethyst Wilkins 
Annalyse Kathrine Lloyd 
Aurora Maria Ranieri 
Darleen Hazel Hall 
Isaac Abe Reed 
Jace William Melodian 
Jasper Peter Copson 
Takeshi Logan Grimaldi 
Xena Claw 
Zara Eva Volkov 



Vi accorgerete che sono di meno di 16, beh questo perchè come detto prima essendo tutti uguali ho dovuto eliminare un o' di personaggi :) 

Vi aspetto al primo capitolo che arriverà quando finisco i compiti cioè probabilmente il fine settimana prossimo o un po' prima ahahah 

La killer vi fa ciao!

 
La_Sniffa_Libri
 

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Capitolo 3
*** 1. Il corpo e la ferita ***






Silver

Il corpo e la ferita
- capitolo 1

20 ottobre

 

 

Una grande folla di studenti di varie case si accalcava nella grande biblioteca sul corpo inerte della giovane Clare.
L'aria era riempita dal sottofondo di voci ovattate e dagli scatti della macchina fotografica di
qualche giornale locale.

«Forza, ritornate tutti in Sala Grande. Le lezioni stanno per cominciare.» disse la preside, la professoressa McGranitt entrando a grandi passi nella sala.
Quasi tutti gli studenti avevano obbedito alla professoressa, tranne uno. Un ragazzo dai capelli castani e il naso coperto da lentiggini, il suo nome è Isaac Abe Reed. Il ragazzo era rimasto pietrificato alla vista del corpo senza respiri della sua, ormai defunta, ragazza.
Gli cedettero le gambe e si accasciò accanto a lei. Le lacrime scendevano copiose dai suoi occhi marroni mentre fissava gli occhi ormai spenti della ragazza. Al posto dei sussurri, l'aria si riempì dei gemiti e dei lamenti del giovane Grifondoro che stava spostando una ciocca ormai insanguinata dal volto della Bailey.
«Signor Reed, le chiedo cortesemente di alzarsi. Non può in alcun modo toccare il corpo della ragazza per non compromettere le uniche prove che abbiamo.»
«Chi se ne frega delle sue prove!» urlò il ragazzo con le lacrime gli occhi. Non si sarebbe mai aspettato di piangere, per di più sul corpo della persona che amava.
«Signorina Hall,» la McGranitt richiamò l'attenzione di una ragazza dai lunghi capelli castani mossi come onde del mare e occhi blu. «accompagni il signor Reed nella vostra Sala Comune. Credo che abbia bisogno di distrazioni.»
La ragazza si girò, con il libro di Cura delle Creature Magiche ancora stretto in mano. I capelli volteggiano nell'aria nel tragitto verso il suo compagno di casa nonché amico. Lo aiutò ad alzarsi anche se lui opponeva resistenza.
Ti aiuterò a vendicarla” sussurrò piano al suo orecchio la ragazza inginocchiata vicino al ragazzo.
Lui la guardò con gli occhi ancora offuscati dalle lacrime scrutando il suo volto e la bocca leggermente aperta.
Darleen, così si chiamava la giovane Grifondoro, prese per mano Isaac e insieme uscirono dalla stanza dove era stato compiuto un omicidio.

***

Quella mattina nella Sala Grande un unico argomento era all'ordine del giorno: La morte di Clare Bailey.
C'era chi sosteneva che si era impiccata, alcuni pensavano che era colpa di uno scherzo uscito male e chi diceva che era tutta colpa del suo ragazzo: Isaac Abe Reed.
Anche Xena Claw, una Serpeverde del quinto anno con capelli rosso fiammeggianti e occhi colore del bosco, era della stessa opinione.
«Io resto della mia idea: è tutta colpa sua. È sempre stata colpa sua, Clare da quando lo ha conosciuto è cambiata da così» ruota la mano prima mostrando il palmo e poi il dorso «a così.»
Annalyse Kathrine Lloyd annuì, scuotendo la testa in segno di assenso, mentre si raccoglieva i capelli color cioccolato in una coda alta.
«E tu cosa ne pensi Keshi?» domandò la rossa portando il suo sguardo su un ragazzo dalla pelle pallida, occhi grigi coperti da un ciuffo corvino.
Il ragazzo in questione non era affatto interessato alla conversazione che stavano avendo le due ragazze della sua casa.
«Invece di fare le detective e pensare alla possibile causa della morte di Clary perché non fate colazione?» chiese calmo, bevendo un sorso di Succo di Zucca dal bicchiere placcato d'oro davanti a sé.
Le due ragazze si scambiarono un'occhiata prima di eseguire quello che il loro compagno di casa gli aveva proposto.
Qualche tavolo più in là una voce si levò nell'aria. Jace William Melodian, un Grifondoro dai capelli castani perennemente disordinati e occhi grigi con sfumature azzurre, stava cercando di avere un appuntamento con la figlia di uno dei salvatori del mondo magico: Rose Weasley.
Da un paio di anni ha una tremenda cotta per lei, ma questo non lo sapeva praticamente nessuno. Fino a quella mattina quando dall'emozione del momento, aveva urlato la proposta per la Weasley.
«Dai Rose, tutte mi trovano irresistibile.» disse procurandosi delle occhiatacce dalla rossa e delle adulazioni da delle primine di fianco a loro.
«Okay J. Ma se va male, non avrai più neanche una possibilità.» disse lei puntando i suoi occhi verdi smeraldo perdendosi negli occhi marini di lui.
«Perfetto.» ammise in un sussurro e con un sorriso compiaciuto il Grifondoro.
La ragazza distolse velocemente lo sguardo e addentò un po' di pancetta rimasta nel suo piatto. Il silenzio calò tra i due finché una figura con lunghi capelli mossi e pelle chiara si posizionò davanti a loro.
«Buongiorno.» disse affannosamente scavalcando la panca in legno e iniziando a riempire il suo piatto con il cibo.
«Hai i capelli leggermente in disordine» disse Jace indicando l'enorme massa scompigliata sopra la testa della ragazza.
«Pazienza. Li pettinerò dopo, forse.» disse seccamente la ragazza portando la sua attenzione su delle uova.
«Aurora» un sussurro fece alzare la testa di scatto alla Grifondoro.
«Allora mi senti. Bene.» la ragazza girò la testa a desta e a sinistra cercando di focalizzarsi sul soggetto. Ma nella Sala piena di studenti che parlavano era alquanto difficile come cosa.
«Cosa vuoi da me?» chiese la ragazza a bassa voce fissando il piatto sul tavolo sotto di lei. Ma la voce sparì nel nulla, lasciando che la ragazza ascolti solo il brusio di sottofondo della Sala Grande.
«Rolly stai bene? Mi sembri un po'...»
«Sto bene.» rispose freddamente e ritornò a mangiare la sua colazione.

***

Nella Sala Comune di Grifondoro Isaac era passato dall'essere triste a sfogare la sua rabbia su qualsiasi cosa gli capitava sotto tiro.
Era una bruttissima abitudine, che lui aveva cercato di cambiare anche per Clare.
«Hey Isaac, fermo.» disse Darleen in un vano tentativo di fermare la furia del ragazzo.
«HO DETTO FERMATI!» tuonò alla fine. Il ragazzo si fermò lasciando il braccio a mezz'aria che subito dopo fece scendere lungo il fianco.
«Perchè proprio lei?» chiese sedendosi sul letto.
La mora si sedette in parte a lui a gambe incrociate osservando il suo profilo: Le lentiggini erano state coperte da un colore rosso dovuto alle lacrime e gli occhi azzurri erano stati ricoperti dalle palpebre del ragazzo.
«Dobbiamo trovarlo.» pronunciò poi Isaac con parole soffocate voltandosi verso la compagna.
«Lo troveremo non preoccuparti. Siamo già a buon punto ricordi?» chiese la ragazza appoggiando una mano sulla spalla destra del ragazzo.
«Non vogliono che altre persone innocenti muoiano.» disse infine il ragazzo passandosi la manica sugli occhi.
La ragazza non sapendo cosa rispondere, lo attirò più vicino a sé e lo abbraccio.
«Ti ho promesso che lo troveremo. Ed è quello che farò.» disse nei suoi capelli lei.

***

La sera era ormai scesa su Hogwarts, il coprifuoco era già superato da un pezzo e gli unici in giro erano i Prefetti che finita la ronda ritornano subito nei dormitori.
Appena James Sirius e Emily, i prefetti di Grifondoro, furono rientrati nella torre. Jace e Rose sgattaiolano fuori la Sala Comune per il loro appuntamento.
«Ti ricordo che se va male non avrai altre possibilità.» sentenziò lei stingendo la mano di lui. Un gesto tanto semplice fa tingere di una tonalità rossastra le guance del giovane Grifondoro.
«Dove hai intenzione di portarmi?» chiese lei controllando prima di svoltare l'angolo per andare nel giardino.
«Avevo pensato al Lago Nero.» disse lui guardandola da sopra. Lei annuì e i due aumentarono il passo sempre tenendosi mano nella mano.
«Sei bella sta sera.» disse lui facendo tingere ancora di più le sue guance.
«Cioè no, volevo dire che sei bellissima sempre.» Lei rise portandosi una mano alla bocca.
«Okay, sono un idiota.»
«No, non lo sei.» disse lei avvicinandosi di più a lui.
Lui si girò, guardava come la luna la illuminava sul lato destro del volto. I capelli rossi ribelli erano sciolti sulle spalle e il mantello le copriva la divisa.
Si abbassò, la bocca a pochi centimetri da quella della ragazza.
Un ululato li fece sussultare.
«Hai paura dei lupi?» chiese lui con un ghigno.
«No, ma di quello dietro di te sì!» esclamò la ragazza riparandosi dietro al ragazzo. Jace impallidì e si girò di scatto dopo l'affermazione.
Un'enorme bestia dagli occhi rossi e il corpo coperto di peli stava a pochi metri di distanza da loro a quattro zampe.
Il corpo era muscoloso ed era il doppio in altezza del povero Jace.
«Per favore andiamocene.» disse lei da dietro di lui ormai sulla soglia delle lacrime.
«Ora facciamo dei piccoli passi indietro, okay?» chiese lui estraendo la sua bacchetta dalla fodera del mantello.
La bestia si stava muovendo avanti e indietro davanti a loro diminuendo a vista d'occhio la distanza.
«Quando ti dico di correre... Corri!» sussurrò lui girando di poco il volto.
Lei annuì ancora aggrappata a lui.
«Corri!» urlò lanciando uno Stupeficium.
La ragazza corse dentro andandosi a riparare dietro ad un'armatura appena dopo l'entrata.
Il ragazzo prese a correre anche lui ma dalla parte opposta così che la bestia si allontanasse il più possibile da Rose.
Il respiro affannato e le gambe che stavano per cedere. Tutto quello a cui riusciva a pensare era che doveva salvarsi.
Allentò un po' la cravatta della camicia per permettergli di respirare con più facilità. Ad un tratto si sentì un ruggito. Il mostro si trovava proprio davanti a lui. Jace rimase pietrificato, le gambe non avevano più la forza per muoversi e il respiro era irregolare.
Si portò una mano dentro il mantello in cerca della bacchetta.
Ma non c'era più niente da fare, il mostro gli prese il braccio e gli lasciò un enorme morso.
Il ragazzo urlò dal dolore e si accasciò a terra, continuando a lamentarsi e a premere con l'altra mano la ferita in attesa della sua morte.
Ma il mostro se ne andò correndo verso la Foresta Proibita.
Urlava, gemeva e si contorceva disteso a terra dal dolore.
«Cosa ci fai qui J?» chiese Hagrid apparso dal nulla dietro di lui con una lanterna in mano.
«Sono ferito.» disse affannosamente voltando il suo volto imperlato di sudore verso la figura barbuta.
«Sarà meglio portarti in infermeria.» detto ciò abbandonò la lanterna da qualche parte e prese con entrambe le braccia il corpo del ragazzo sanguinante.
Jace perse i sensi.

***

«Hey Jace...» disse una voce che alle orecchie del ragazzo sembrò ovattata e lontana anni luce.
«Madama Chips! Si è svegliato!» disse una ragazza.
Jace aprì gli occhi piano piano, la vista si stava ristabilendo.
«Hey Rose.» disse lui cercando di tirarsi comodo sul letto.
«No, stai fermo.» disse lei imponendo le mani. Li raggiunse Mandama Chips.
«Avevi una brutta ferita sul braccio, ma a quanto pare» disse guardando il braccio ormai tolto da tutte le bende «sembra essere magicamente guarito.» disse lei in modo stupito.
«E cosa c'è di strano?»
«C'è di strano» inizia Rose «che lei non ti ha dato niente per guarire così in fretta.»
Mi guardai il braccio e notai che non c'era neanche una una minima cicatrice che segnava il morso della bestia.
«Ed era una bella ferita.» aggiunse Madama Chips allontanandosi dal letto.
«Sei stata qui tutta notte?» chiese il ragazzo voltando i suoi occhi grigi sulla ragazza che annuì subito dopo la sua domanda.
«Grazie.» disse stringendole la mano e perdendosi nei suoi occhi verdi.



Angolo della Killer:
Buona sera! 
Yeeee ce l'ho fatta a presentare almeno i primi 5 OC *-*
Ora voglio un premio u.u 
Bene passando al capitolo, che ve ne pare? Se notate qualche errore fatemelo notare con tranquillità ^.^
Spero vi piaccia :)

 

La_Sniffa_Libri

Qui di seguito aggiungo i presavolti degli Oc citati in questo capitolo:

Annalyse Kathrine Lloyd



Aurora Maria Ranieri [se mi mani un Presavolto te ne sarei grata]

Darleen Hazel Hall


Isaac Abe Reed

Jace William Melodian


Takeshi Logan Grimaldi


Xena Claw [te l'ho cercato io se non va bene inviamene uno per messaggio privato]



 

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Capitolo 4
*** 2. Il branco ***


Silver

Il branco

- Capitolo 2

 

 

 

23 Ottobre

 

Nel dormitorio dei ragazzi Grifondoro del sesto anno, Jace si stava sistemando la cravatta scarlatta, aggiustandone il nodo.

Le maniche della camicia erano arrotolati sopra il gomito lasciando scoperto la parte in cui ci sarebbe dovuta essere la cicatrice del morso.

Si passò la mano sinistra sull'avambraccio opposto guardando la sua immagine riflessa nello specchio e vedendo la porta leggermente aprirsi.

«Hai finito di farti bello?» chiese Isaac chiudendo la porta dietro di sè e andando a recuperare i libri di Pozioni.

Quanto amava pozioni: una materia affascinante unita alla precisione millimetrica.

«Non mi serve il tuo sarcasmo mattutino.» commenta acido Jace voltandosi verso il compagno di stanza.

«Questa mattina quando tu poltrivi ancora sotto le coperte e io mi sono svegliato per andare a correre, ho trovato questa lettera davanti alla porta del nostro dormitorio.» Disse Isaac porgendogli una busta giallastra.

Si rigirò la busta tra le mani voltandola “Jace William Melodian – Grifondoro” lesse mentalmente mentre la apriva.

 

Jace,

ore 8:30 p.m.

Stanza delle Necessità.

Contiamo nella tua presenza.

 

AXL”

 

«Tutto okay?» chiese il moro dall'altra parte della stanza.

«S-sì. Non l'hai letta vero?» domandò alzando lo sguardo dalla pagina ingiallita.

«No tranquillo, non lo farei mai.»

«Bene.» mise via la lettera nella busta e la cacciò nel cassetto «Perchè se lo fai, si mette male.» e uscì dalla stanza, lasciando Isaac senza parole.

Non aveva mai ricevuto delle minacce. Di solito era lui che le faceva agli altri e in questo momento, si sentiva veramente uno schifo.

 

***

 

Per i corridoi un gruppo di ragazzi del 5 e 6 anno, stavano attaccando un ragazzino dalla pelle mulatta e capelli neri e ricci del primo.

«Che ci fai ancora in giro?» Chiese il capo, un ragazzo dai capelli castani con sfumature dorate che gli arrivano sotto le orecchie e occhi verdi con pagliuzze castane, dello stesso colore dei capelli.

«I-io stavo andando a lezione.» disse il Tassorosso indietreggiando leggermente fino a scontrarsi con il muro in pietra. I cinque ragazzi subito lo circondarono non lasciandogli neanche un minimo spazio per fuggire.

Il cuore del piccolo incominciò a martellargli nel petto.

«Hai paura eh?» chiese Jasper «Senti come ti batte forte il cuore.» disse e un ghigno si dipinse sul volto.

Lousian, chiuse gli occhi e strinse i pugni lungo i fianchi, iniziando a procurarsi dolore. Il sangue cominciava a colargli dal palmo chiuso e i quattro “scagnozzi” di Jasper iniziarono a spaventarsi.

«Io me ne vado.» disse uno iniziando a dirigersi verso la classe seguito a ruota dagli altri. L'unico che rimase lì fu Jasper, che continuò a fissare il primino da dietro i suoi occhiali.

Lousian alzò di poco la faccia, mostrando i suoi occhi gialli e i grandi canini che gli erano spuntanti dalla bocca innocente.

Le orecchie si erano allungate e la faccia da bambino si era ricoperta di peli, il petto andava su e giù velocemente.

Jasper si fermò a guardarlo.

«La bacchetta... Il mantello, la pietra.» sussurrava trascinando le parole e fissando il Corvonero.

«La bacchetta, il mantello, la pietra.» continuò.

«Ma che stai dicendo?» chiese Jasper allarmato vedendo che piano piano la peluria scompariva dal suo volto e gli occhi ritornano normali.

Il Tassorosso alzò lo sguardo verso il ragazzo più grande «Omega eh?» chiese con aria beffarda.

«E a te che importa?»

«A me niente, è a te che dovrebbe importare. Si sa che gli Omega sono le puttane del gruppo.» Jasper incominciò ad allontanarsi con le mani in tasca.

«Non durerai ancora a lungo!» gridò il Tassorosso recuperando il suo libro caduto e dipingendosi sul volto un sorriso innocente.

 

***

 

All'ora di pranzo al tavolo dei Corvonero una ragazza dai lisci capelli biondi e occhi grigi screziati di verde si stava godendo il suo pollo in santa pace quando una figura dai capelli corvini acconciati in grandi onde e occhi ocra si posizionò davanti a lei e iniziò a recuperare più cibo possibile.

«Hai fame Zara?» le chiese Amethyst portando la forchetta alla bocca.

«sì, abbiamo appena fatto Trasfigurazione e penso di meritarmi un premio.»

«Premio per cosa?» chiese divertita la bionda.

«Per non aver ucciso la McGranitt.» disse «Sembra solo a me o Copson è troppo tranquillo?» continuò

«Sì, l'ho pensato anche io. È strano oggi, non l'ho visto ancora prendere di mira nessuno.» concluse Amy bevendo un po' di acqua dal bicchiere.

Il Corvonero, che era a qualche panca in parte a loro, era riuscito a sentire ogni parola delle due ragazze.

Il ragazzo si alzò con le mani lungo i fianchi e andò verso di loro.

Comparve da dietro Zara e appoggiò i grandi palmi sul tavolo in legno.

«Pensate che non vi abbia sentito eh? Beh, vi sbagliate.» disse fissando Amy negli occhi. La ragazza distolse subito lo sguardo e lo riportò sull'amica che aveva voltato il volto verso il castano.

«Allora dicci che hai!» gli ordinò la mora.

«Tu non mi dici quello che devo fare.»

«Vuoi vedere che invece so essere molto persuasiva?» chiese con un ghigno portandosi i capelli da un lato e sbattendo le ciglia.

«Con me non funziona.»

«Ah sì?» chiese facendo scorrere la mano sul suo petto.

«Volkov qualsiasi cosa tu stia per fare, ti conviene smetterla.» disse lui seguendo la mano di lei ormai arrivata sull'addome.

«Ha ragione, Zara. Siamo in Sala Grande ricordi?» chiese Amy abbastanza in imbarazzo per la scena che aveva davanti agli occhi.

«Allora andiamo in Sala Comune.» sussurrò la mora alzandosi e prendendo per mano il suo compagno di casa, uscendo dalla stanza.

Amethyst si riprese, bevve un bicchiere d'acqua e ritornò al suo pollo.

Voci incomprensibili iniziarono ad affollare la sua mente tanto da indurre la povera ragazza a coprirsi le orecchie con i palmi delle mani.

Ma questo non serviva, loro erano nella sua testa. Tra le tante voci confuse e sussurrate una si schiarì nella sua mente:

 

Lago Nero ”

 

***

 

Alle 8:30 p.m. Jace si trova di fronte al muro che porta alla camera delle Necessità.

La cravatta era allentata leggermente e un lembo della camicia fuoriusciva dai pantaloni grigi. I capelli erano più scompigliati del solito. Questo era il risultato di una lunga giornata di studio.

Sul muro in pietra iniziò a farsi spazio una porta in legno con grosse maniglie in ottone.

Sull'entrata c'era un'incisione:

 

Tre cose ti rendono potente:

la bacchetta, il mantello e la pietra”

 

 

Spinse la grande porta con uno scricchiolio e entrò.

«Hey, c'è nessuno?» gridò. La sua voce rimbombò nella grande stanza buia illuminata solo da alcune lampade ad olio alle pareti.

Era una stanza rotonda con un tavolo al centro della stanza circondato da 8 sedie. Sulla destra vi era una libreria con dei libri e sulla sinistra un lettino probabilmente rubato dall'infermeria.

Si incamminò nella stanza fermandosi davanti ad un quadro nel quale erano riportate le seguenti parole:

 

Perchè la forza del branco è il lupo,

e la forza del lupo è il branco”

 

Lesse ad alta voce una voce femminile dietro di lui.

La fioca luce si fece più forte illuminando il viso della giovane Tassorosso, capelli castani, corti con un ciuffo sul davanti che le copriva gli occhi neri.

La ragazza camminò fino all'inizio dell'enorme tavolo in legno e iniziò a fissare Jace.

«Chi sei tu?» chiese il Grifondoro portando l'attenzione anche sugli altri due studenti che erano apparsi nella stanza «...voi» si corresse.

«Io sono Ada Martin, questa qui è Xena Claw e quello in parte a te è Lousian Hunt.»

«Siete voi che mi avete mandato la lettera? Siete Axl?» la Tassorosso annuì.

«Siediti dobbiamo parlarti di alcune cosette.» aggiunse sedendosi a capo tavola con a sinistra Xena e Lousian e a destra Jace.

«Ti starai chiedendo perchè ti abbiamo chiamato qui sta sera. Beh, devi sapere che ora fai parte del nostro branco.» disse indicando se stessa e gli altri due.

«Branco?» chiese incredulo Jace congiungendo le mani sul tavolo.

«Sì, branco di Licantropi.» chiarì Xena fissando il volto quasi pallido del Grifondoro.

«E cosa ci faccio nel vostro branco?» chiese

«Questo non lo abbiamo deciso noi, lo ha deciso il nostro Alfa...»

«Alfa? Cos'è un Alfa?» chiese preoccupato.

«Non interromperla ogni 3 secondi.» ringhiò Xena facendo diventare i suoi occhi arancioni/gialli.

«Calmati Xena.» la ragazza di ricompose e ritornò seduta. «Un'Alfa è il capo del branco, colui che ti ha morso.»

«Vuol dire che quella cosa orrenda è il vostro “capo”?»

«Non lo definirei un “capo”, più una persona che non pensa alle conseguenza.» commentò acida Xena incrociando le braccia al petto.

«Ricorda che ti può sentire!» sussurrò al suo orecchio Lou.

Ada riportò lo sguardo su Jace e continuò «Neanche noi sappiamo chi è, la prima ad essere stata morsa sono io, poi si è unita a noi Xena e in fine Lousian da 2 mesi. Ora sei arrivato tu! Ora fai parte del nostro branco, della nostra famiglia...»

«E che cosa fa di preciso questa “famiglia”? Uccide le persone?»

«Beh, noi non necessariamente, noi ti aiuteremo a migliorare il tuo autocontrollo con la Luna Piena. È l'Alfa che poi deciderà che farne di te.»

«Voi avete già ucciso?» chiese iniziando a picchiettare il piede sul pavimento. Il battito del suo cuore aumentava e questo gli altri tre lo sentivano perfettamente.

«Calmati okay? L'aumento del battito cardiaco potrebbe farti perdere il controllo.» disse calmo il Tassorosso.

«Calmarmi? Come faccio a stare tranquillo se sono rinchiuso in una stanza con tre Licantropi che probabilmente hanno già ucciso delle persone?»

«Vorrei ricordarti che anche tu sei un licantropo ora!» disse Ada.

Il respiro di Jace diventò irregolare, sulle sue mani iniziarono a crescere lunghi artigli e la faccia iniziò a coprirsi di peluria bruna.

«Lou prendi le catene! Xena tu aiutami!» comandò la Tassorosso alzandosi dal tavolo e andando dietro al Grifondoro.

Lo prese per le braccia, ma lui si scansò e si girò di scatto graffiando il volto della ragazza.

Con un colpo secco, Ada mostrò i suoi artigli e lo spinse contro il tavolo con la schiena sul suo petto.

Il ragazzo continuava a muoversi continuando a graffiare con le unghie il tavolo in legno.

Xena andò in suo aiuto, gli occhi arancioni brillavano nella stanza buia.

«Veloce Lou!» ringhiò la Serpeverde poggiando tutto il suo peso sul corpo di Jace.

«Jace ripeti con me: la bacchetta, il mantello, la pietra.» disse Ada al suo orecchio. Ma lui non ascoltò, anzi, si girò e buttò a terra le due ragazze.

«Ora basta giocare.» disse la Tassorosso rialzandosi e trasformandosi in un licantropo dagli occhi verdi.

Andò verso Jace e iniziarono a graffiarsi a vicenda. Il volto del neo-Licantropo era ricoperto di tagli profondi e la divisa era ormai ridotta in brandelli.

«Ada, smettila così lo ucciderai.» a quelle parole la Tassorosso si fermò e guardò il volto del Grifondoro finchè un pugno non toccò la sua mascella facendola cadere a terra.

Jace si rialzò in parte al corpo della ragazza e piano piano ritornò normale.

«Che cosa ho fatto?» chiese quasi in un soffio il ragazzo.

«Niente di mortale. Sia tu che lei guarirete, basta innescare il processo di guarigione.»

«E come si innesca?»

«Con il dolore.»

Xena si abbassò sul corpo livido di Ada e le prese il braccio stritolandoglielo. Un urlo soffocato uscì dalle sua labbra e poco alla volta i tagli svanirono dal suo volto.

«Ora tocca a te.»

«No grazie sto a posto.» disse indietreggiando ma trovandosi Lousian che lo bloccò e gli girò il braccio.

«Scusa.» disse il Tassorosso in fine.

«Domani iniziamo gli allenamenti per il tuo auto-controllo. Cerca in queste ore di non far aumentare il tuo battito cardiaco.»

E, dopo aver adagiato il corpo addormentato di Ada sul lettino sulla sinistra, i tre si diressero ai loro dormitori.






ANGOLO DELLA KILLER:
Buon pomeriggio ragazzi!
Ecco qui il secondo capitolo ^^ Che ne pensate? Lasciatemi un vostro parere in recensione o per Messaggio Privato ^^ Ho presentato tutti gli OC ^^
Come sempre non esitate a farmi notare gli errori :D


La killer vi fa ciao,

 
La_Sniffa_Libri
 

Qui di seguito ora vi metto i presavolti dei nuovi Oc citati qui:

Ada Martin

Amethyst Wilkins

Jasper Peter Copson

Lousian Hunt

Zara eva Volkov

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Capitolo 5
*** 3. Il corpo e i cacciatori ***




Silver

Il corpo e la ferita 
- Capitolo 3

 

31 Ottobre

 

Il cielo su Hogwarts era già all'imbrunire. I prefetti delle 4 case avevano già finito la ronda ed erano tornati nei loro dormitori.

Un rombo di tuono fece sussultare nel letto il corpicino esile di Amethyst, la quale fece uscire dalle sue labbra un grido sussurrato di paura.

«Amy, shh!» si lamentò Zara girandosi dall'altra parte del letto, coprendosi la faccia con i lunghi capelli corvini.

Amethyst, spalancò gli occhi e con la lunga vestaglia scese dal letto.

I piedi, scaldati dal tepore delle coperte, si appoggiavano rabbrividendo ad ogni passo della Corvonero.

I capelli biondi volteggiavano a ogni movimento della ragazza che senza farsi notare uscì dalla torre di Corvonero.

Camminava come se fosse una sonnambula, con passo regolare lasciando morbide le braccia lungo i fianchi.

La pioggia iniziò a scendere violentemente dal cielo quando la ragazza raggiunse il prato che portava al Lago Nero, iniziando ad inumidirle i capelli e facendo diventare trasparente la vestaglia candida.

Raggiunta ormai la sponda fangosa, dalla bocca sottile uscì un grido acuto che riempì, l'aria fredda e temporalesca, di paura.

 

***

Nel dormitorio femminile Grifondoro, Aurora si era svegliata di soprassalto.

Un urlo squarciò il cielo di quella sera invernale. Un urlo così inquietante e macabro che anche un comune babbano poteva sentirne la paura.

«Hey Leen, hai sentito?» chiese Aurora alzandosi sui gomiti e tendendo le orecchie verso la finestra socchiusa.

Un mugolio uscì dalle labbra della compagna di stanza che non si era mossa di un millimetro: la mano destra era a penzoloni dal letto e le coperte erano tutte disordinate sopra di lei.

«Leen!» le gridò all'orecchio Aurora, facendosi così colpire sul naso con un pugno.

Darleen, si rigirò nel letto accendendo la luce.

«Oddio, scusa!» disse in preda al panico trovando la ragazza con sangue che colava dal naso.

«Non preoccuparti, guarirà.» rispose quest'ultima tamponandosi il naso con la mano.

«Comunque,» continuò «ho appena sentito un grido.» disse strofinandosi il naso.

«È per questo che mi hai svegliato?» chiese Darleen sprofondando la faccia nel morbido cuscino, facendo vedere solo una massa informe di capelli castani.

«Voglio andare a controllare.» Aurora iniziò a dirigersi verso la porta quando una mano le catturò la manica del pigiama.

«Tu non vai da nessuna parte. Sono le 2 del mattino! Non dovresti uscire oltre l'orario.» disse la più grande, mettendosi in piedi di fronte a lei.

«Non mi interessa. Una persona ha appena urlato e io ho intenzione di scoprire perché.» disse e prima di stringere la maniglia, una sciarpa scarlatta con strisce oro le fu buttata sulla spalla.

«Almeno, indossa quella.» disse Darleen, prima di vedere uscire la ragazza dalla porta e ritornare a dormire nel suo letto.

 

***

Raggiunta la riva del lago, un gruppo di ragazzi si trovava intorno al corpo di una ragazza, dai lunghi capelli rossi, uguali a quello del sangue che si trovava all'altezza del suo addome.

«Hey, ragazzi. Che è successo?» chiese Aurora, facendosi largo tra i ragazzi e posizionandosi davanti al corpo senza vita della Corvonero.

«Il nostro Alfa ha causato un'altra morte.» commentò Takeshi, sprofondando le mani nelle tasche dei pantaloni.

«Qualcuno sa il suo nome?» chiese Lousian, spostando il peso da un piede all'altro.

«Alexandra Foster. Corvonero, settimo anno.» rispose piattamente Ada rannichiandosi vicino al corpo.

Spostò una ciocca dal volto della ragazza e ne osservò i lineamenti: aveva occhi azzurri cristallini e naso dritto. La bocca socchiusa mostrava una dentatura perfetta contornata da una bocca carnosa, ormai, pallida.

«Perché deve uccidere le persone così?» chiese Jace facendo voltare la Tassorosso.

«Non lo so. È quello che sto cercando di scoprire da quando ha iniziato ad uccidere le persone.» rispose ritornando in parte al suo compagno di casa.

«Sbaglio, o la ragazza era incinta?» chiese Xena abbassandosi verso la ferita della ragazza. Sposto un po' di carne ormai lacerata e ne rivelò un piccolo esserino informe.

«Sì, decisamente.» disse estraendolo e adagiandolo in parte al corpo della madre.

«Bleah, Xena per favore, smettila.» disse Lousian, chiudendo gli occhi in segno di disgusto.

Amethyst era stata in silenzio per tutto il tempo, continuando a non capire di che cosa stessero parlando i sei ragazzi.

«Ada, fai tu?» chiese Lousian rivolto alla sua compagna di casa. La mora annuì e si diresse verso la Corvonero, estraendo la bacchetta.

«Cosa vuoi fare?» chiese Amy allontanandosi dalla Tassorosso ormai a pochi centimetri da lei.

«È solo per il tuo bene.» disse e posizionò la bacchetta all'altezza della sua tempia «Oblivion.»

Amethyst continuò a fissare la Tassorosso senza cambiare espressione.

«Non ha funzionato...» disse in un soffio Ada indietreggiando.

«Impossibile! Non può non funzionare!» gridò Xena muovendo le braccia in alto.

«Banshee.» affermò tranquillo Takeshi incrociando le braccia al petto.

«Loro sono immuni a qualsiasi incantesimo psichico.» concluse.

«Io sarei cosa?» chiese perplessa Amethyst.

«Una Banshee, una persona che predice la morte.»

A quelle parole la ragazza si alzò e iniziò a dirigersi verso il castello, seguita a ruota dai sei ragazzi.

«Hey aspetta!» gridò Jace raggiungendolo.

«Voi siete tutti pazzi! Parlate di cose inesistenti, fate cose a dir poco schifose,» alluse alla scena in cui Xena estrasse il corpicino del bambino.

«e dite che sono una cosa che neanche esiste. Allontanatevi da me!» e corse via facendo ondeggiare i suoi capelli biondi.

 

***

 

Il mattino seguente tutta la scuola era già al corrente della morte della giovane Alexandra Foster.

Annalyse Kathrine Lloyd,

chiedo gentilmente la sua presenza

ad una riunione indetta dalla sottoscritta.

Le spiegherò tutti i dettagli oggi alle 6:15 pm

nel mio Ufficio.

La parola d'ordine è

Remus Lupin.

 

Cordialmente,

Professoressa

Minerva McGranitt”

 

 

La Serpeverde lesse il biglietto che le era stato consegnato dalla sua civetta proprio quella mattina.

Appena raggiunse il grifone d'oro scandì bene le parole «Remus Lupin.» salì sul Grifone che la portò proprio di fronte alla porta dell'ufficio della preside.

Bussò sulla porta in legno e una voce ovattata dall'altro lato la invitò ad entrare.

Nella stanza vi erano 4 sedie in legno, due già occupate da 2 Grifondoro: Darleen Hall e Isaac Abe Reed.

Raggiunse la sedia in parte a quest'ultimo e vi si sedette sopra.

«È possibile che sia sempre in ritardo?» chiese la McGranitt rivolta ad un quadro raffigurante un uomo con una lunga barba bianca.

Proprio in quel momento la porta dell'ufficio di spalancò mostrando un Tassorosso dai capelli castani e occhi ambrati.

«Scusi il ritardo!» disse affannosamente sistemandosi in parte ad Annalyse.

«Bene, ora che ci siamo tutti. Vi spiego il motivo per il quale vi trovate qui oggi.» iniziò la professoressa sedendosi sull'enorme sedia imbottita dietro la scrivania.

«Siete stati scelti tra tutti gli studenti di Hogwarts, per fare più luce su questi omicidi.» I quattro ragazzi si scambiarono occhiate a dir poco raccapriccianti.

«Non fate quelle facce! Dovrebbe essere un onore per voi.»

«Magari loro hanno una qualche qualità nascosta per cui sono stati chiamati ma io, che ci faccio qui?» chiese Annalyse, sporgendosi un po' in avanti.

«Tu cosa ci fai qui? Prima di tutto perché sei un Caposcuola e ci serviva di qualcuno di adulto che controllasse questi tre,» disse indicando gli altri ragazzi «Poi perché sei una ragazza sveglia e con tanta iniziativa il che non guasta.»

«E cosa dovremmo fare di preciso?» chiese Darleen che non vedeva l'ora di iniziare.

«Scoprire chi uccide queste persone, se lo fa da solo e ovviamente il perché. Vi metteremo a disposizione aule per fare tutte le vostre ipotesi e confrontavi.»

«Okay, quando si inizia?» chiese Isaac, scompigliandosi i capelli.

«Anche ora.» disse alzandosi e dirigendosi verso la porta «ah, un'ultima cosa. Contiamo che ci diciate quello che scoprirete.»

«Non si preoccupi professoressa.» concluse Annalyse seguendola fuori mentre li portava alla loro stanza di lavoro.






ANGOLO DELLA KILLER:
Aloha popolo!
Eccomi qui con il terzo capitolo! Che ne pensate?
Ho pensato di fare una festa tra uno/due capitoli quindi chiedo gentilmente ad gnuno di voi di inviarmi un messaggio privato con la descrizione del vestito che vorreste far indossare al vostro OC.
Scrivete: Vestito festa-nome dell'OC

Aspetto le vostre recensioni ;)

 
La_Sniffa_Libri
 
OC presentati in questo capitolo:

Liam Harvey

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Capitolo 6
*** 4. Allenamenti e Prime scoperte ***




Silver
Allenamenti e
prime scoperte
- Capitolo 4

 

 


31 ottobre

 

 

Era un sabato pomeriggio, tutta la scuola era in fibrillazione per festeggiare Halloween.

La Sala Grande era già stata decorata con grandi zucche dalle bocche infuocate e dolciumi e leccornie erano sparpagliati lungo i 4 tavoli lignei.

Quel pomeriggio però per qualcun altro prevedeva duro lavoro.

Infatti, Ada Martin e Takeshi Grimaldi erano nella Stanza delle Necessità ad allenare Jace.

«Possiamo fare una pausa?» chiese affannosamente il neo-licantropo accasciandosi a terra e procurandosi un'occhiataccia dalla mora.

«Neanche per sogno! Sei ancora uno schifo! Guarda qui.» disse indicando i bicipiti del Grifondoro «Non possono minimamente essere paragonati a quelli di un Licantropo.» concluse iniziando a tirare in piedi il ragazzo.

«Certo, alza tu 80 chili.» constatò il moro lanciando un'occhiata verso l'attrezzo.

La stanza aveva muri bianchi e una parete ricoperta da uno specchio, assomigliava molto ad una palestra babbana: con pesi e attrezzi strani utili a tonificare la muscolatura.

«Un Licantropo maschio medio dovrebbe essere in grado di alzare con facilità almeno 100-105 chili.» Ada iniziò ad urlare. Quanto odiava le persone che non le portavano rispetto e non mettevano impegno in quello che facevano.

Jace la guardò abbastanza torvo, come è possibile che sia in grado di sollevare tutto quel peso?

«Non fare quella faccia da pesce lesso. Ada ha ragione, sei una schiappa ti conviene ritornare là e darti da fare se vuoi migliorare.» aggiunse calmo Takeshi posizionandosi sotto l'altra macchina dei pesi.

Ma la testardaggine si impossessò di Jace, tanto da condurlo a caricare la macchina subito con 105 chili.

«Non ti conviene sai? Potresti morire se ti sfugge dalle mani.» disse Keshi voltando il volto sudaticcio verso il Grifondoro.

Ma non lo ascoltò, caricò l'ultimo peso e si posizionò al di sotto.

«Stai fermo. Non provare ad alzare quel coso.» disse freddamente Ada avvicinandosi a lui e appoggiando entrambe le mani sull'asta tiepida in metallo.

«Levati!» ringhiò Jace posizionando le sue mani in parte a quelle della ragazza, gli occhi del ragazzo iniziarono a brillare e il respiro a diventare irregolare.

«Hey fermi voi due!» disse Takeshi. I due ragazzi continuavano a guardarsi dritti negli occhi.

«Lascialo fare, voglio vedere se ha imparato qualcosa sull'autocontrollo.» disse calma Ada continuando volutamente a istigare Jace.

«Lascia subito quest'asta.» disse piano Jace con gli occhi gialli e mostrando a fine frase i lunghi denti.

La Tassorosso invece di mollare strinse ancora di più l'asta, ringhiando anche lei mostrò i suoi denti.

«La bacchetta, il mantello, la pietra.» iniziò a pronunciare Jace continuando a tenere il suo sguardo fisso in quello smeraldino della ragazza.

«Continua.» lo spronò lei stringendo l'asta e facendo diventare le sue nocche bianche.

«La bacchetta, il mantello, la pietra.» ripeté e piano piano ritornò normale.

«Bravo.» disse in un soffio e con un leggerlo sorriso Ada rivolto a Jace.

«Grazie.» ripete allo stesso modo e con un ghigno il Grifondoro.

«Quando avete finito le vostre smancerie ce ne possiamo andare a mangiare? Ho un leggerlo languorino.» disse Takeshi massaggiandosi la pancia con la mano destra.

«Non stavamo facendo niente. E comunque sì, penso che per oggi possa bastare.» aggiunge Ada togliendo le mani dall'asta e andando a recuperare le sue cose.

«Jace, non ti conviene alzarlo. Davvero, te lo dico per la tua sicurezza.» aggiunse Keshi dandosi un colpo con la bacchetta e facendo apparire su di sè la divisa Serpeverde.

 

***

 

Zara Volkov, si stava dirigendo in Sala Grande, con i capelli scuri disordinati e il trucco un po' sbavato.

Questo era il postumo di un lungo pianto dovuto a degli scherzi che frequentemente vengono fatti alla Covonero.

Svoltando l'angolo però nota delle persone, precisamente tre: Takeshi Grimaldi, Ada Martin e Jace Melodian, uscire dalla parete di un muro.

 

Come fanno ad uscire dalla parete di un muro?

 

Pensa la Corvonero continuando a seguirli a debita distanza finchè non si scontrò con un altro studente.

«Scusa, mi dispiace.» disse lui aiutandola ad alzarsi da terra.

«Stai più attento! Ora mi hai fatto perdere la conversazione.» disse lei facendo comparire un cipiglio sul suo viso.

«Scusa, sei tu che non sei stata attenta. Comunque io sono Liam e tu?» chiese il Tassorosso dai capelli castani.

«Zara.» rispose seccamente la ragazza iniziando a dirigersi verso la Sala Grande.

«Si può sapere che aveva di tanto importante quella conversazione?» chiese posizionandosi in parte a lei e cercando di avere un dialogo più civile.

«Io...» iniziò ma si blocco subito dopo aggiungendo che non erano affari suoi e che se non fosse stata per colpa sua avrebbe scoperto anche il perchè di questa cosa.

«Okay, buon Halloween Zara.» e entrambi raggiunta la Sala Grande si diressero al loro tavolo.

 

***

 

Al tavolo dei Serpeverde, Xena e Annalyse stavano discutendo di una faccenda che riguardava Takeshi.

«Allora, non pensi che sarebbe grandioso?» chiese la mora sporgendosi un po' verso la compagna di fronte a lei.

«Ovviamente. E ci dovranno essere tutti sia chiaro.» chiarì la rossa alzando l'indice della mano destra.

«E dove la facciamo?» chiese la prima ragazza.

«Facile, Camera dei Segreti.» disse calma Xena portando le braccia incrociate al petto.

«Cosa?! Ma sei pazza? E se ci scoprono?» un flusso di domande iniziò ad uscire dalle labbra piene di Annalyse.

«Naaah non ci scopriranno in fondo non sanno che c'è un altro accesso della Camera.»

«Quindi è tutto organizzato?» chiese Annalyse ancora perplessa sull'idea della Camera dei Segreti.

L'altra annuì in segno di assenso e iniziarono a scrivere la bozza dei biglietti d'invito.

 

***

 

Dopo cena i 4 cacciatori si ritrovano nella loro stanza in cima al castello.

Era un'ampia sala con pareti in legno, un grande tavolo al centro e una lavagna in fondo alla sala. Vi erano anche delle poltrone e alcune sedie.

«Che si fa?» chiese Isaac iniziando a dondolarsi sui talloni.

«Prima di tutto bisogna stabilire delle regole.» iniziò Darleen prendendo in pugno la situazione e iniziando ad elencare quelle che per lei erano fondamentali.

«Aggiungi anche non tenersi le informazioni per sè ma condividerle con gli altri.» aggiunse Annalyse accomodandosi sulla poltrona.

Leen scarabocchiò qualcosa sulla pergamena, una ciocca bruna scappò dal suo orecchio andandole a oscurare la vista.

«Bene» e attaccò il foglio alla lavagna.

«Qualcuno ha qualche idea su dove partire?» chiese Liam rivolto agli altri.

«So che Clare stava lavorando a qualcosa in questi mesi. Non mi ha mai detto di preciso cosa ma sono sicuro che c'entra con tutto questo.» disse Isaac appoggiando le mani chiuse in due pugni sul tavolo.

«E sai per caso dove scriveva le sue cosa o dove teneva i suoi appunti su tutto questo?» chiese Darleen portandosi la ciocca dietro l'orecchio.

«No, era molto schiva sull'argomento.» aggiunse in fine. Gli occhi iniziarono ad inumidirsi tanto da indurlo a piegare la testa per non far vedere la sua fragilità.

«Scusate.» aggiunge asciugandosi gli occhi con una manica «penso ad un posto che per lei era sicuro e ve lo dico.» e si sedette sulla sedia in parte ad Annalyse che aveva iniziato a scarabocchiare qualcosa sul suo quaderno.

«Qualcun altro ha altre idee da cui partire?» chiese Leen.

«La mia non è un'idea ma devo dirvelo. Prima, mentre stavo tornando dalla Sala Grande mi sono scontrato con Zara Volkov una Corvonero e mi sembrava alquanto strana su un fatto che non mi ha voluto spiegare. Forse è il caso di chiederle se sa qualcosa.» disse Liam accendendo la curiosità in tutti.

«Allora, che stiamo aspettando? Andiamo a cercare la Volkov.» Annalyse si alzò dalla poltrona e seguita a ruota dagli altri uscì dalla porta.

 

***

 

Nella grande sala con scaffali entrarono a grandi falcate i 4 ragazzi.

Liam indicò un punto in fondo alla stanza dove due ragazzi, Jasper e Zara, si erano ritirati per finire un compito di Erbologia.

«Ciao Zara!» disse Liam prendendo la sedia in parte a lei e sedendosi.

Isaac fece lo stesso ma si posizionò in parte a Jasper che guardò con uno sguardo confuso la compagna di casa.

«Ancora tu? Ma che vuoi? Mi pedini adesso?» chiese lei voltandosi verso il Tassorosso.

«Siamo venuti a chiederti una cosa.» aggiunse poi Darleen.

«E voi chi sareste?» chiese Jasper rivolto agli altri ragazzi.

«Io sono Darleen, lei è Annalyse e quello in parte a te è Isaac.» disse la Grifondoro indicando ogni persona dopo aver detto il nome.

«Ancora con questa storia Liam?» chiese Zara.

«Zara, magari quello che sai tu ha un'importanza fondamentale.» disse Liam poggiando i gomiti sul tavolo.

«E magari è una scemenza, che ne sai?»

«Appunto non lo posso sapere se tu non me lo dici.» insistette, la cosa stava diventando più dura del previsto e questo fece spazientire Darleen.

«Senti, o ce lo dici con le buone o sarò costretta ad usare le cattive.» disse appoggiando le mani sul tavolo rivolgendosi alla Corvonero.

«Abbassa i toni.» intervenne Jasper prendendo le difese della compagna di casa.

«Non ho bisogno di protezione Cop.» ringhiò la mora tra i denti.

«Allora?» disse Darleen spazientita.

«Allora dovrai usare le cattive.» la sfidò Zara incastrando i suoi occhi ocra in quelli marini dell'altra ragazza.

«Allora sarò costretta ad usare il Veritaserum.» ammise con spavalderia la Grifondoro.

«È vietato agli insegnanti, figuriamoci che 4 ragazzini possano usarlo.» rise Zara seguita a ruota da Jasper.

«Infatti noi abbiamo la delega della professoressa McGranitt.» disse Darleen.

«Leen, ti conviene smetterla o rivelerai tutto.» sussurrò Annalyse al suo orecchio.

La Grifondoro si ricompose e sul volto della Corvonero comparve un ghigno.

«Anche voi nascondete qualcosa eh?» chiese ghignando.

«Sì, cioè no. Ora dicci quello che sai.» la spronò Isaac precedendo la sua compagna di casa.

«Scambio di segreti equo.» disse Zara incrociando le braccia al petto e appoggiandosi alla parete dietro di lei «io vi dico quello che ho visto io e voi mi dite il vostro segreto.»

«Ragazzi non mi sembra una buona idea.» disse Liam volgendo lo sguardo verso Darleen che picchiettava nervosamente il piede sul pavimento.

«Sentite, la McGranitt capirà. Se questo ci serve per avere un input allora è giusto rischiare.» disse infine portandosi la mano sinistra alla bocca per mangiucchiarsi le unghie.

«Allora, prima voi.» la spronò Zara.

«Beh, la McGranitt ci ha selezionato fra tutti gli studenti per indagare sull'assassino di Hogwarts ed è per quello che è importante ciò che tu hai visto.» spiegò Darleen.

«Wow che figata.» disse Jasper spalancando gli occhi ma ricevendo un pugno sulla spalla da Zara.

«Ora tu.» la intimò Liam

«Okay, allora oggi quando stavo andando in Sala Grande per la cena ho visto uscire da un muro 3 studenti.» disse Zara soddisfatta.

«Hey dicci almeno chi sono le tre persone.» disse Isaac alzandosi il ciuffo sul davanti.

«Se ci fate entrare nella vostra “setta segreta” allora vi darò qualche informazione in più.» ora Zara aveva totalmente il coltello dalla parte del manico.

«Non siamo noi a decidere è la McGranitt!» disse con un tono alto, tanto da essere silenziato dalla bibliotecaria, Annalyse.

«Allora convincete la McGranitt.» disse alzandosi e iniziando a raccogliere i suoi libri «Buonanotte.» e insieme a Jasper uscì dalla biblioteca.





ANGOLO DELLA KILLER:
Aloha belle <3
La killer è ritornata!
Scusate se non ho aggiornato nel finesettimana ma sono stata in gita 4 giorni e il fine settimana mi è servito per scrivere questo capitolo!
Che ne pensate? Avete capito perchè i vestiti?
A proposito di vestiti, aspetto ancora gli ultimi ritardatari se no sarò costretta ad inventarmi qualcosa io anche se mi piacerebbe che lo faceste voi percgè sapete voi i gusti del vostro OC.


Al prossimo capitolo babies :3

 

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Qui di seguito vi metto anche il Banner, gentilmente creato da Zoey Charlotte Baston: 

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Capitolo 7
*** 5. La festa e Luna Piena - Parte 1 ***




La festa e Luna Piena
Parte 1
- Capitolo 5



2 Novembre

 

Quella mattina in Sala Grande erano tutti in fibrillazione per la festa a sorpresa per Takeshi.

Anche se lui non lo dava nell'occhio, era a conoscenza di essa, solo che non voleva rovinare questo momento alle sue due compagne di casa che si erano impegnate a fondo per organizzarla.

«Allora Keshi, che hai intenzione di indossare sta sera?» chiese Annalyse addentando un pezzo di Pancake con glassa al cioccolato.

«Non penso di venire: ho altre questioni da risolvere.» rispose il moro, con una tranquillità disarmante.

«Non puoi non venire! Noi ci...» Xena si interruppe subito dopo aver ricevuto un calcio dall'amica di fronte a lei.

«Noi pensiamo che un po' di distrazione ti faccia bene.» concluse la rossa.

«E come potrebbe una festa, a cui non voglio partecipare, farmi da distrazione?» chiese volgendo il volto pallido, con sguardo impassibile, verso le due compagne.

«Ehm... Tu vieni e basta, okay? Alle 9:30 p.m. ti aspetteremo in Sala Comune.» disse Annalyse con un tono che non ammetteva contraddizioni.

Sul volto del ragazzo comparve un ghignetto divertito, quelle due erano proprio testarde a volte.

 

***

 

Qualche tavolo più in là, Jace stava conversando tranquillamente con Isaac e Darleen.

«J, hai intenzione di portare qualcuno con te alla festa, questa sera?» chiese Isaac bevendo dal suo bicchiere.

«Pensavo di chiede a Rose di venire con me.» ammise Jace lanciando uno sguardo alla rossa ridente infondo al tavolo.

«Voi ci andate insieme?» chiese successivamente riportando gli occhi chiari su di loro.

«In verità non lo abbiamo deciso. Che ne pensi Isaac?» chiese Darleen spostandosi una ciocca castana dietro l'orecchio.

«C-cosa?» il ragazzo risputò la bevanda nel bicchiere.

«Ci andiamo insieme?» ripose la domanda, aggiungendo una nota di speranza nella voce.

«Okay.» disse Isaac «ci troviamo alle 9:00 in Sala Comune.» concluse asciugandosi la bocca con un tovagliolo.

La ragazza gli sorrise e i tre ritornarono a conversare di Quidditch.

 

***
 

Dopo pranzo, Jace, si recò con le mani in tasca verso l'uscita per dirigersi alla lezione successiva: Pozioni, materia odiata dal ragazzo.

«Pss, Pss.» si sentì richiamare da un sussurro, iniziando così a guardarsi in giro.

«Jace!» sussurrò 'sta volta il suo nome. Il ragazzo guardò a destra e a sinistra ma non vide nessuno finchè non si sentì tirare per una manica.

«Ma che diavolo...» iniziò, ma qualcuno gli tappò la bocca con la mano.

«Stai zitto e ascoltami.» il ragazzo si girò e vide Ada fargli segno di stare in silenzio.

«Che vuoi?» sussurrò lui.

«Questa sera tu non andrai alla festa, ci siamo capiti?» sussurrò tutto d'un fiato la Tassorosso.

«Aspetta... che?» domandò il Grifondoro.

«Non vai alla festa.» ripeté cercando di alzare di un poco la voce.

«Col cavolo che non ci vado.» disse Jace squadrando la Tassorosso.

«Magari Mr. Col cavolo vuole veder morire qualcuno.» disse Ada agitando le braccia in alto.

«Non mi minacciare.» il ragazzo serrò la mascella e chiuse i pugni contro i fianchi.

«Sei tu che ucciderai qualcuno se ci andrai! C'è la Luna Piena, idiota. La tua prima Luna Piena e se non vuoi che la tua adorata Rose perda un arto, o peggio la vita, ti conviene venire con me alla Stamberga Strillante.» si chiarì Ada utilizzando un tono che non ammetteva obbiezioni da parte del ragazzo che sembrava alquanto allibito dalla faccenda.

«E cosa dovrei fare? Darle buca? Non ci penso neanche, perderei quel poco di possibilità che avrei con lei.»

«Decidi tu, o dai buca a lei o se ci farai scoprire sarò io poi ad uccidere te.» la ragazza che faceva parte dei Tassorosso, casa dei leali e dei nobili di cuore, aveva appena finito di minacciare un Grifondoro, che per definizione, doveva essere coraggioso; in questo momento però il coraggio per dar buca a Rose, era andato a farsi una vacanza alle Galapagos.

 

***

 

Zara si stava facendo pregare da Liam per farsi dire chi erano i tre ragazzi che aveva visto la scorsa sera.

«Appena voi mi fate entrare nella vostra setta di Detective, allora vi dirò i nomi dei ragazzi. Ma fino ad allora la mia bocca è sigillata.» disse Zara reggendo i libri sul petto.

«Ma dai, che ti costa?» chiese il Tassorosso cercando di mantenere il passo della Corvonero.

«Niente, sei tu che mi pressi ogni giorno.» controbatte la ragazza aumentando il passo.

«Se entro sta sera mi date una risposta allora avrete la vostra informazione, altrimenti faccio finta di usare un Oblivion e puff non mi ricordo più niente.» e dicendo così si allontanò lasciando il povero Liam in mezzo ad un mare di gente.

 

***

 

Il cielo era ormai all'imbrunire, tutti i ragazzi avevano finito prima del solito la loro cena per avere tempo di prepararsi come si deve.

Alla fine Jace, non era riuscito nell'intento di dar buca a Rose. Lui era ormai convinto di dover andare alla Stamberga Strillante e lasciare che Rose passasse una bella serata, ma lei non gli ha lasciato neanche un po' di tempo per diglielo.

Così si ritrovava nella Sala Comune di Grifondoro insieme a Isaac.

«Hey amico, fermati mi stai facendo venire il mal di mare.» disse Isaac continuando a seguire con lo sguardo il compagno di casa che andava su e giù per la stanza.

Jace, per quella festa non si era vestito particolarmente elegante, indossava dei semplici jeans neri con una catenella in metallo attaccata ad essi e una maglietta nera con le maniche arrotolate a tre quarti, fino al gomito, lasciando scoperto la parte di braccio dove dovrebbe esserci la cicatrice del morso.

«Non posso fermarmi, dovevo dire una cosa Rose ma lei non mi ha lasciato spiegare.» disse per poi sedersi in parte al moro.

«Che cosa dovevi dirle di così importante? Una proposta di matrimonio?» rise.

«No, un'altra cosa di cui non ti posso parlare.» si aggiunse pure lui alla risata.

«L'hai tradita?» chiese spalancando gli occhi azzurri Isaac.

«Isaac, indovinare non è il tuo forte. Ti conviene smetterla.» lo avvisò Jace per poi spostare lo sguardo sulle scale e vedere scendere Rose.

La squadrò, letteralmente dalla testa ai piedi: indossava un vestito dalla morbida gonna blu scuro con corpetto bianco a forma di cuore e spalle coperte da un velo trasparente bianco. Aveva abbinato ad esso un paio di stivaletti neri con il tacco e dei piccoli cristalli brillavano ai suoi lobi.

«Sei bellissima.» disse in un sussurro quasi impercettibile ma che fece scoppiare Isaac in una risata fragorosa.

«Come scusa?» chiese Rose avvicinandosi al suo accompagnatore.

«Niente andiamo.» disse. Ada poteva benissimo andare da sola alla Stamberga Strillante, lui da quella festa non si sarebbe mosso.

Qualche minuto dopo scese anche Darleen con un abito dalla gonna in tulle nera con sfumature verdi.

«Ciao!» le sorrise Isaac raggiungendola verso le scale.

«Non ti sembra un po' ingombrante?» disse indicando la gonna che non era solita indossare.

«Secondo me invece stai davvero bene.» ammise il ragazzo prendendola per mano. «Andiamo?» chiese successivamente per poi dirigersi verso la festa.

 

***

 

La Luna era già alta nel cielo e anche se Ada era licantropo da tempo, ne sentiva già gli effetti.

«Dove è finito quell'idiota?» chiese iniziando a camminare avanti e indietro per la stanza.

«Ada, calmati okay? Sarà qui a minuti.» disse Lousian cercando di placare la sua ira.

«Calmarmi? Qui sta sera potrebbe morire qualcuno!» constato la Tassorosso, iniziando a tirare fuori gli artigli.

«Ritrova la tua ancora.» disse Aurora spingendola contro un muro e facendola calmare.

La ragazza respirò sonoramente e ritornò normale, ma con sempre l'odio verso quel ragazzo a mille.

«Ora noi lo andiamo a cercare e lo portiamo via da là.» dicendo così uscì dal Platano picchiatore seguita a ruota dai due ragazzi.

«Non pensi che prima dovremmo cambiarci?» chiese Aurora indicando la sua divisa sportiva di abiti usurati e pieni di tagli.

«Ci ho già pensato.» iniziò a frugare nella sua borsa, sulla quale aveva usato un incantesimo espansivo.

«Allora, ecco qui, questo è per te.» disse consegnando a Lousian, pantaloni e giacca grigia sportiva, con tanto di papillon viola e panciotto verde prato.

«E questo è tuo. Indossate velocemente, non abbiamo tempo da perdere.» disse e con un colpo di bacchetta fece apparire su di sé, un abito rosso, corto con il pizzo del corpetto che arrivava a coprirle le spalle e la gonna in cotone dello stesso colore del pizzo leggermente ondulata. Ad esso erano abbinate un paio di scarpe alte nere e un paio di orecchini argentei a forma di gatto.

«Bene, andiamo.» e a grandi falcate si diresse verso la Camera dei Segreti.




ANGOLO DELLA KILLER:
Scusate se non mi sono fatta viva per 2 settimane ma ho avuto un sacco da studiare e questo vuol dire poco tempo per scrivere.
Diciamo che vi è andata bene che oggi la prof di latino ha interrogato 2 ore e in 2 ore ho scritto questo capitolo che è solo la prima parte di tutto, se no diventava una cosa chilometrica e non finiva più.
Nel prossimo finisco di descrivere i vestiti e gli OC.
Vorrei avvisare un'autrice che se non si fa sentire viva in questo capitolo, il suo OC verrà mandato al patibolo, perchè è da quando sono stati accettati gli Oc che non ti fai viva. Perciò decidi tu, se vuoi vedere il tuo piccolo bimbo vivere ancora felice fammi uno squillo altrimenti... la sadica killer si da alla pazza gioia.
Comunque ho finito con l'angolo killer più lungo del solito u.u 
Fatemi sentire che ve ne pare.

 

La_Sniffa_Libri
 

Qui di seguito vi metto i vestiti delle tre fanciulle (il primo e l'ultimo li ho fatti con Polyvore^^):

Vestito Ada:


Vestito Darleen:


Vestito Rose:

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Capitolo 8
*** 6. La festa e Luna Piena - Parte 2 ***




La Festa e Luna Piena

Parte 2

- Capitolo 6

 

 

2 Novembre

 

La festa era cominciata da un pezzo. Molta gente era in pista a ballare con amici o con chi gli capitava vicino in quel momento.

Amethyst se ne stava ai bordi della pista, con un bicchiere verde contenente una sostanza scura, a parlare con Jasper e Zara.

«Vi va di ballare?» chiese Jasper alle sue due compagne di casa indicando la pista da ballo.

La ragazza bionda indossava un lungo vestito color del mare, il corpetto argenteo scintillava ad ogni movimento della Corvonero grazie a dei cristalli che si trovavano su di esso e la gonna sfumava, passando ogni più piccola sfumatura azzurrina.

«Ragazzi, andate da soli non mi sento tanto bene.» disse massaggiandosi la tempia con la mano libera e scuotendo la testa.

Voci sussurranti continuavano a ripetersi nella sua testa, confuse, lontane.

Si accasciò a terra: chiuse fortissimo gli occhi e premette entrambe le mani sulle orecchie, facendo così cadere il bicchiere ormai vuoto sul pavimento in pietra.

«Amy, ti senti bene?» chiese Zara accasciandosi vicino a lei.

«Dobbiamo portarla in infermeria.» affermò Jasper cercando di alzarla, ma la ragazza oppose resistenza.

«No.» urlò. La musica si interruppe all'istante, tutti l'avevano udito.

Paura straziante aveva riempito l'aria della grande stanza, intanto un nome si fece largo nella mente della giovane ragazza.

«Zara, l'abbiamo trovata. Abbiamo trovato la banshee.» disse Jasper.

«Cosa vedi?» chiese successivamente. La ragazza alzò lo sguardo: dagli occhi chiari, ormai arrossati, scesero alcune lacrime solitarie.

«Rose.» sussurrò guardando i due amici che subito dopo si allontanarono andando a cercare la ragazza.

 

***

 

Xena uscì dalla folla e andò verso il ragazzo della console.

«Dai su rimetti qualcosa.» comandò prendendo in mano il microfono dopo che la musica ripartì.

«Volevo ringraziare tutti, anche a nome di Annalyse, di essere venuti a questa festa. Auguri Keshi!» e alzò in alto il bicchiere verso il suo amico.

Scese dal palco nel suo vestito nero, aderente in vita che ricade morbido sulle ginocchia.

«Grazie ragazze.» disse Takeshi una volta che la rossa li raggiunse.

I tre iniziarono a ballare, alzando le braccia al cielo.

In mezzo alla calca di gente che lo spingeva da tutte le parti, una in particolare lo spinse talmente tanto quasi da fargli perdere l'equilibrio.

«Ma che diavolo...» imprecò il Serpeverde mentre si girava verso al diretto interessato.

«Stai più attento.» disse toccandogli la spalla e facendolo così girare: Jace.

«Cosa cavolo ci fai qui?» gli chiese successivamente notando dietro di lui, Rose Weasley.

«Sono alla tua festa, forse?» rispose con aria saccente e strafottente il Grifondoro.

«Ne faccio a meno del tuo sarcasmo in questo momento.» rispose. Il Serpeverde socchiuse gli occhi castani.

«Che succede J?» chiese Rose da dietro di lui.

«Niente solo un conto in sospeso.» rispose girando leggermente il volto.

«Io da qui non mi muovo.» sentenziò avvicinandosi al ragazzo.

«Se poi Ada viene qui ad ucciderti, non ho alcuna intenzione di difenderti.» dicendo così, Takeshi, ritornò a divertirsi con le due ragazze.

Jace sbuffò, erano davvero tutti troppo psicopatici in quel branco, e il bello era che si erano definiti come una famiglia. Ma come fa ad essere una famiglia se non lo lasciano nemmeno divertire?

«Hey a che stai pensando?» chiese Rose congiungendo le mani dietro al collo del ragazzo. Era partito un lento, le luci si erano abbassate e sulla pista si erano formate tante coppie.

«Niente.» disse facendo scendere le sue mani lungo i fianchi della ragazza che successivamente appoggiò la sua testa al suo torace.

«Meglio così.» furono le ultime parole della ragazza.

Jace, infatti, non si era accorto che la Luna Piena stava facendo il suo effetto.

 

***

 

Dalla porta principale entrò, con il suo abito fiammeggiante, la Tassorosso insieme ad Aurora e Lousian.

«Oh, cibo!» disse la Grifondoro iniziando a dirigersi, con la bava alla bocca, al grande tavolo imbandito di dolci.

«Tu non ti muovi da me, ci siamo intesi?» chiese Ada bloccandola per il vestito nero.

Aurora le lanciò un'occhiataccia che fece sogghignare Lousian posto qualche passo indietro.

«Hey Ada,» Lousian richiamò l'attenzione della mora «credo che la Luna stia facendo il suo effetto.» disse il piccolo mostrando la mano, ormai coperta da peluria bruna.

«Va subito fuori!» gli disse spingendolo «Corri!» urlò. Il Tassorosso indietreggiò e con grandi falcate uscì dalla porta ferrea.

«Se anche a te dovesse succedere,» iniziò Ada continuando a camminare tra la folla danzante «Esci! Okay, Rolly?» La Grifondoro annuì e iniziarono a cercare il castano dagli occhi azzurri.

 

***

 

I due Corvonero erano ancora alla ricerca della Rossa Grifondoro.

«Jas, eccola là.» disse indicando la ragazza che stava con la testa appoggiata sul petto di Jace. I due si avvicinarono e Zara la prese per un braccio.

«Ma che fate?» chiese Rose, iniziando ad essere trascinata dalla Corvonero.

«Lasciatela andare!» ordinò Jace cercando di staccare Zara dal braccio della sua compagna di casa.

«È in pericolo!» disse Jace avvicinandosi al ragazzo.

«Con me non sarà mai in pericolo! Ora lasciatela andare.» affermò, anche con troppa sicurezza, Jace facendo così illuminare gli occhi della Weasley.

Jace iniziò a respirare affannosamente, il petto gli andava sue e giù e il cuore in esso contenuto gli martellava come se volesse essere liberato, dandogli quasi un lieve dolore.

«Jace calmati okay?» iniziò Zara.

«IO SONO CALMO!» urlò e si avvicinò a Rose, con gli artigli ormai in vita e gli occhi che ormai splendevano di un giallo ambrato.

Rose non poteva credere ai suoi occhi, che gli era capitato?

«Vieni Rose andiamocene.» disse Zara trascinandola per una mano. Le lacrime stavano già sulla soglia, pronte per uscire dagli occhi smeraldini della ragazza.

«Non portatela via da me.» ormai tutte le persone nella stanza stavano guardando la scena inorriditi.

 

***

 

Un urlo si levò dal lato destro della stanza e notarono subito Jace, ormai già trasformato in Lupo Mannaro.

«Oh cavolo!» esclamò Ada iniziando a farsi largo per raggiungerlo.

«Jace aspetta!» urlò prima che il ragazzo colpisse un povero ragazzino Serpeverde del 2 anno.

Il ragazzo si girò, la faccia era ormai coperta da peluria e gli occhi avevano acquistato un colore ambrato.

«Jace, ritrova la tua ancora.» ma non c'era niente da fare. Ormai la Luna Piena aveva completamente trasformato il ragazzo.

L'istinto animale aveva preso posto della ragione umana e ormai non c'era più via di scampo.

«Ada, cosa dovremmo fare?» chiese Aurora da dietro di lei abbastanza impaurita dal ragazzo che rimaneva fermo davanti a loro.

«Portarlo via da qui.» disse. Ormai tutti nella stanza si erano accorti dell'aspetto di Jace e non c'era più niente da fare: li avevano scoperti.

«Bene, vediamo che ti ho insegnato.» Ada mostrò i suoi denti aguzzi e con un colpo secco tirò fuori gli artigli e andò all'attacco.

I due ragazzi iniziarono a combattere, tagli profondi erano comparsi sui corpi di Ada e Jace.

Jace con un colpo violento, sollevò il corpo di Ada e lo scaraventò sul tavolo con la torta di compleanno.

Ormai il vestito della Tassorosso poteva anche non più definirsi tale: macchie di bevante e cibi erano mischiate a quelle scarlatte del sangue.

 

***
 

La folla intorno a loro si era sfoltita, molti erano fuggiti per paura di farsi male e altri volevano godersi lo spettacolo che stava avvenendo proprio davanti ai loro occhi.

«Keshi, non credi che dovremmo intervenire?» chiese debolmente Xena all'orecchio di Takeshi.

«No, lasciali fare.» disse e si allontanò dalla sua compagna di casa.

«Hey! Dove pensi di andare?!» gli urlò alzando le braccia in aria.

«Nel dormitorio, sono stanco.» e si allontanò uscendo dalla stanza con le mani in tasca e un ghigno sul volto.

 

***

 

Annalyse si erano unita da un pezzo a Isaac Darleen e Liam.

«Dovremmo fermarli sapete?» chiese Liam.

«Sì e con cosa? Con delle posate di plastica?» chiese Isaac mostrando il suo coltello argenteo.

«Magari con queste?» Liam mostrò la sua bacchetta in legno di frassino.

«Ragazzi, vi devo dire una cosa,» iniziò Darleen tamburellando con il piede sul pavimento in pietra «Non possiamo combatterli con dei semplici incantesimi.»

concluse.

«E come fai a saperlo?» chiese Annalyse spostandosi i capelli dietro alla spalle.

«Perchè so tutto su di loro.» disse sorseggiando dal suo bicchiere.

«E che cosa sono?» domandò il suo compagno di casa non che accompagnatore.

«Licantropi.» e i quattro si voltarono verso i due ragazzi.

«E serve dell'argento per ucciderli.»

 

***

 

«Jace per favore riprenditi!» urlò per l'ultima volta Ada cercando di farlo rinvenire, ma ricevette come risposta un pugno sulla mascella.

La ragazza cadde a terra, sfinita e in fin di vita. La faccia era piena di lividi, graffi, tagli.

«Jace! Ma che stai facendo?» urlò Rose, riuscitasi a liberare dalla presa di Zara.

Il ragazzo, attirato dalla voce della ragazza si avviò verso di lei, correndo e mostrando i suoi artigli.

Un urlo squarciò la stanza ormai vuota dove era stata allestita la festa.

Jasper Copson, giaceva a terra in un lago di sangue.

Rose corse via e Zara si inginocchiò vicino al suo compagno di casa.

«No!» le lacrime iniziarono a scorrerle sulle guance rosee mentre si inginocchiava in parte al corpo del ragazzo.

«Va' Via Jace!» urlò facendo così scappare il giovane Licantropo dalla porta principale.

«Concluderò il nostro piano di vendetta. Fosse l'ultima cosa che faccio.» dicendo così si alzò, si asciugò le lacrime e andò ad avvisare la Professoressa McGranitt.



Angolo della Killer:
Aloha Popolo!
Eccomi qui! Come avrete capito ora cercherò di aggiornare con regolarità più o meno ogni 2 settimane ^^
Allora devo dire che scrivere questa seconda parte è stato abbastanza impegnativo, più che altro penso che in questa second aparte dia riuscita ad inserire TUTTI gli Oc perciò è un record ahahah
Comunque, come avrete notato è morto un OC... ebbene sì. Era l'OC dell'autrice che non recensiva da quando erano stati annunciati gli OC Selezionati così il suo OC è morto ^^
Mi dispiace molto perchè aveva un ruolo anche abbastanza importante nella mai storia ma la legge è uguale per tutti :3
Poi in caso non vi foste accorti ho cambiato nome utente.
Ora mi chiamo con il nome della mia OTP di Teen Wolf *-* 
Amiamoliiiii!
Aspetto le vostre recensioni ^^

 


_Maleo_

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Capitolo 9
*** Avviso ***


Avviso


Care lettrici,
quello che sto per fare adesso non mi piace per niente,
anzi detesto farlo: cancellerò la storia.
Addio, mi dispiace.


Maleo

***

Ahahahah (rido da sola)
dovevate vedere le vostre facce!
No, non la cancello la storia state tranquille.
Questo è solo un avviso per informarvi che non sono nè sparita e nè morta!
E che mi dispiace di non avere più aggiornato
ma non avevo molto tempo.
Il capitolo arriverà a breve state tranquille :3



Maleo

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