never say never

di BlackStar9
(/viewuser.php?uid=912460)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio ***
Capitolo 2: *** Il concerto ***



Capitolo 1
*** L'inizio ***


Era solo incredibile pensarlo, eppure ero lì, davanti allo schermo del computer con aperto il sito dei biglietti per il concerto di Justin Bieber, non veniva in Italia dal 2013, quindi i biglietti normali erano finiti dopo neanche un mese, erano rimasti solo i VIP pass, e io lo sapevo bene ma non mi importava, era da gennaio che ci pensavo, pensavo alla pazzia che volevo fare e che sapevo avrei fatto, “The Ultimate Purpose Experience” il pass backstage da 1860 euro, comprendeva il M&G e la foto con lui, oltre a un giro del backstage, mi avrebbero accompagnata al posto più vicino a Justin e mi avrebbero regalato qualche stupidaggine da fan accanita. Ma io non lo ero, era questo che rendeva tutto più folle ascoltavo Justin solo da gennaio, figo era figo, ma il fatto è che mi ero innamorata delle canzoni, ogni singola frase e il suo significato, in solo 1 mese avevo imparato a memoria tutta la sua discografia dal 2009. Avevo calcolato tutto, quell’estate finita la scuola sarei partita come animatrice e tornata a casa a settembre avrei guadagnato circa 2000 euro. La stagione era finita e tutto era andato secondo i piani, era il 23 settembre ed ero lì a osservare il biglietto per il 23 dicembre sul sito e il tasto COMPRA lì accanto. Mi ritornarono in mente le parole che mio fratello mi diceva sempre “si vive una sola volta, fa ciò che vuoi perché non avrai altre occasioni”, sapevo già che mi avrebbe accompagnata lui al concerto, potevo sempre contare su di lui. 3,2,1 CLIK. Era fatta.  Ciao a tutti questa è la mia prima fanfiction, scrivetemi cosa ne pensate in una recensione, un bacio.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Il concerto ***


Arriva il giorno del concerto, sono eccitatissima, ma allo stesso tempo non posso fare a meno di chiedermi cosa ci faccio io con un biglietto che costa più dei vestiti che indosso? Come sarà Justin? E cosa gli dirò? Non sono il tipo di ragazza che urla o piange, sono il tipo razionale che al massimo inizia a parlare del più e del meno. Arrivata al luogo del concerto mi reco subito a chiedere informazioni a un ragazzo altissimo e vestito di nero che appena vede il mio biglietto mi sorride e mi dice che sarò l’ultima ad entrare per via del giro in backstage, quindi mi metto ad aspettare in fondo alla fila, il luogo del concerto è un tripudio di ragazze che urlano e intonano le canzoni dell’album, ragazze sconosciute che in un attimo diventano le tue migliori amiche, per esempio ho conosciuto Valentina una ragazza fantastica, ci siamo subito trovate e ci siamo scambiate i numeri di telefono. Giunge il momento per me di entrare, entro in questa saletta nera che poi porta subito in una stanza con un sacco d telecamere e roba per il concerto, mi guardo intorno è tutto un caos di luci, assistenti, microfoni, roba per le scenografie e ballerini con piume e brillantini. Mi accorgo di una ballerina che urlava perché il parrucchiere le aveva fatto una merda di capelli e non riusciva a sistemarli, (dovete sapere che mia madre e mio fratello sono parrucchieri e abbiamo un salone, il mio grande sogno è quello di diventare hair-stylist sin da quando ero piccola e ho iniziato subito ad allenarmi così finito il liceo sarei stata pronta per l’accademia, a 17 sono già una parrucchiera fantastica), mi dimentico completamente del motivo per cui mi trovo lì e le corro incontro le dico di sedersi e inizio a lavorare sui capelli, a opera finita la sua acconciatura è stupenda e sono fiera del mio lavoro, lei mi ringrazia tipo cento volte e va via, appena se ne va, un ragazzo dietro di me mi fa “forse dovresti dare una sistemata anche ai miei capelli”, mi giro e vedo che è Justin Bieber, “da quanto tempo sei lì?” “abbastanza, allora come va?” mi dice abbracciandomi, “come va a me? Come va a te! Sei tu quello che sta per cantare di fronte a otre 10000 persone” Subito scoppia a ridere e mi rendo conto di aver detto una cosa stupida e per niente da fan, ma perché sono così?!! “abbastanza bene grazie, sai non è la prima volta per me” “certo, che stupida” Sorride ma poi non dice più niente, ecco lo sapevo, sono così apatica che gli ho fatto finire anche gli argomenti di cui parlare, che momento imbarazzante!! “sai non so che dire, di solito urlano o piangono o mi saltano a dosso e allora io le consolo o gli dico di non piangere, mi hai colto alla sprovvista” “già, beh non sono la solita ragazza” iniziamo a camminare per il backstage e mi mostra impianti e roba varia del concerto, gli faccio “senti dovresti dire una cosa appena esci fuori, sarebbe fantastico e le ragazze ti adorerebbero!!” “va bene spara” “quando esci sul palco, sai che saluti e roba varia devi urlare SONO UN TOCCO DI GNOCCO” Scoppia a ridere “non lo farò mai, non so neanche che significa” “è tipo i’m beautiful misto ad i’m cool, è una cosa che si dice qui in Italia per far ridere, ti prego ti prego ti prego” “ok ok lo farò ma se mi urlano contro darò la colpa a te, a proposito come ti chiami?” “Ornella” “va bene Ornella, ora ti accompagneranno in prima fila per il concerto, spero di vederti dopo” “ciao Justin” mentre faccio per andarmene lo vedo che sorride incredulo, e noto che le sue braccia erano alzate, STAVA PER ABBRACCIARMI E IO ME NE SONO ANDATA!!!! Dio ma perché sono così!!! Una guardia mi porta in prima fila, dove trovo Valentina, ero contentissima di averla ritrovata, lei mi bombarda di domande e io le racconto tutto “dico ma sei scema?!! Ma quando ti ricapita una cosa del genere? Eri lì e invece di cercarlo per tutto la stanza sei andata a fare i capelli ad una ballerina?!! Ahahahaha sei incredibile” “già ma è proprio per questo che mi adori, per farmi perdonare ho una sorpresa, è la porterà proprio Justin”, Valentina è romana e impazzirà appena sentirà Justin aprire il concerto con la frase che gli ho fatto imparare “cos’è?” “una frase” e mentre stava per iniziare il terzo grado di Valentina, ecco che entra Justin “Salve Italia!! SONO UN TOCCO DI GNOCCOOOO” inutile dirlo le ragazze impazziscono, iniziano a tirargli cose sul palco, orsacchiotti, lettere, fiori e qualche indumento… Justin si guarda intorno e mi accorgo che mi cercava perché quando mi vede mi sorride ed urla “grazie Ornella!!” e mi manda un bacio dal palco “you are welcome!” e gli faccio il segno del soldato, IL SEGNO DEL SOLDATO!! MA PERCHÉ??!! “I love that girl” nel frattempo un faro gigante mi si era piazzato a dosso ed ero comparsa sullo schermo gigante alle spalle di Justin, ma perché!! “yeah i know babe” ormai è andata, sono così che motivo c’è di fingere, intanto Giulia mi ha fatta diventare sorda ad un orecchio e mi ha rotto qualche costola nell’abbracciarmi assieme al resto delle ragazze che mi circondavano, credendo che fossi sconvolta o fremitante per l’accaduto, ma non sono il tipo che si eccita per una chiacchierata con una persona, anche se quella persona assomiglia ad un dio greco ed è l’idolo delle ragazze di tutto il mondo. No io sono anormale! Ma turbata SI, lo ero perché ero apparsa su quello schermo gigante, o mio dio, io ero su quello schermo, la mia paura più grande!! ESSERE OSSERVATA. Il concerto continua, tra ospiti, canzoni del nuovo album e canzoni più vecchie, finalmente ero ripiombata nell’anonimato, il mio luogo preferito in assoluto. Ma all’improvviso Justin fa “This is for you Ornella” e mi fa l’occhiolino, parte Babe, devo ammettere che colgo subito l’ironia dal momento che lo avevo snobbato chiamandolo “babe”, Valentina impazzisce e inizia a stringermi soffocandomi, Justin viene dalla nostra parte per darci la mano, io faccio per ritrarmi ed evidentemente Valentina se ne accorge “lo fa per te, dagli subito quella cazzo di mano!!”, io le sorrido e non le do neanche il tempo di capire che afferro la sua mano e la metto in quella di Justin che mi guarda incredulo ridendo. Il concerto finisce e le ragazze iniziano a uscire poco per volta, essendo in prima fila avremmo dovuto aspettare un po’ che si svuotasse per passare. Aspettando chiacchieriamo di quello che è successo “ma si può sapere cosa è successo nel backstage? Praticamente sei stata il suo unico pensiero per tutto il concerto” “ma cosa dici è solo che dato che mi ha conosciuta nel backstage si è ricordato di me e quindi..” neanche il tempo di finire la frase che appare Justin sul palco, mi guardo attorno non ci eravamo rese conto che eravamo rimaste solo noi. Si siede penzoloni sul bordo del palco, e Valentina lancia un urlo mai sentito e gli si butta a dosso quasi uccidendolo. “ehi Ornella” “ciao” gli sorrido “lei è Valentina” “ciao Valentina” le fa l’occhiolino e lei resta muta in ipnosi oookkeeyy “come mai non sei fuori? Sono tutte fuori ad aspettarti” “già ma tu no e volevo chiederti se domani ti va di vederci” non capisco più niente e resto sconvolta ora capisco la reazione di Valentina, come gli è venuto in mente io non ho appuntamenti, i ragazzi non me li chiedono e poi sono situazioni imbarazzanti e non se ne parla proprio, Valentina rompe tutti i miei pensieri ritornando a parlare finalmente “certo che le va! Resterà qui fino a domani sera e alloggerà all’albergo “santa Monica””, poi prende un pennarello che teneva per l’autografo, gli prende un braccio e gli segna il mio numero sul braccio, CAPITE IL MIO NUMERO!! SUL SUO BRACCIO!!!! La preferivo in paralisi. Io resto a bocca aperta non solo per cosa ha fatto ma per come lo ha fatto, senza minimo segno di disagio mentale provocato dalla visione del suo idolo. Prima di andarsene abbraccia Valentina e mi dà un bacio sulla guancia. Poi lei mi prende e mi trascina via.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3359986