The curse

di sara criso
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Who are you? ***
Capitolo 2: *** I don't have a heart ***
Capitolo 3: *** Black wings ***
Capitolo 4: *** Fear , Potter? ...yes ***
Capitolo 5: *** Pure energy ***
Capitolo 6: *** My guardian angel ***
Capitolo 7: *** Info importanti ***



Capitolo 1
*** Who are you? ***


Per Harry Potter quello sarebbe stato l'ultimo anno ad Hogwarts, anche se tecnicamente lo stava facendo una seconda volta a causa della guerra.
Esso però era anche il primo anno senza Voldemort , mangiamorte ect... e questo lo rendeva estremamente entusiasta.
Il moro seduto nello scompartimento con i suoi migliori amici Ron, Herm e la sua fidanzata Ginevra sorrise guardando, attraverso il finestrino del treno, alcuni bambini, sicuramente del primo anno, indaffarati a scansarsi l'uno con l'altro per non perdere il treno
“Sono così emozionata” squittì la rossa stringendo la sua mano “Ginny guarda che quest'anno abbiamo i m.a.g.o , dobbiamo studiare” Interruppe il suo entusiasmo l'amica facendo ridere i due ragazzi .
Harry sospirò , sarebbe stato un anno splendido.

Ad un certo punto la sua attenzione fu catturata anzi, calamitata ,su Draco Malfoy che , come un fantasma, saliva sul treno in tutta solitudine con il suo bagaglio in mano.
“Mh…c'è pure lui ” Sussurro piano il moro sentendo una strana sensazione nel petto.
“Tutto bene?” Domandarono preoccupati i suoi amici, Harry sorrise “Tutto ok” rispose un attimo prima che il loro viaggio iniziasse.

Il primo giorno, ovviamente, per il moro fu … pieno di ringraziamenti ed autografi da parte di tutti i suoi compagni più giovani… no davvero, a Harry faceva male sia la mano, sia la faccia a furia di sorridere come un ebete e firmare con il suo nome iniziandolo perfino ad odiarlo.

“Che bello! ”
Urlò Ronald quando si buttò a tuffo sul suo letto.
“Mi è mancata Hogwarts” Continuò il rosso mettendosi il pigiama notando che l'amico era intento a guardare le stelle nel cielo notturno.
Ron ,volendo chiacchierare con l'amico , provò a trovare un qualunque discorso per attirare la sua attenzione, parlò di quidditch, delle lezioni, del cibo…ma nulla funzionò.
“Beh io dormo” si arrese infine il rosso dopo essersi reso conto che il suo amico non lo stava minimamente ascoltando.
Il moro ridacchiò continuando a guardare le stelle , affascinato , iniziando a riconoscerle pian piano.
“Quella è l'orsa minore, quella è l'orsa maggiore, Orione e poi…” Il moro s'immobilizzò notando un gruppo di stelle che non riusciva a riconoscere.
“Che cavolo é?”
Si chiese cercando di ricordare…quando all'improvviso nel cielo la luna sembrò piú splendente e quelle stelle sembrarono divenire piú grandi e luminose incuriosendo così il ragazzo che si sorprese e scioccò quando vide una luce tracciare tutte le stelle una ad una cadendo poi , come un fulmine, sul prato davanti alla scuola dove vide, solo in quel momento, una figura , con il cappuccio , piegarsi sotto il suo effetto.
Harry balbettò a quella scena…
Chiunque fosse sembrava stesse soffrendo sotto quella luce, sembrava che essa lo stesse trasformando visto il suo aumento ad ogni secondo.
“Devo capire che succede” si disse Harry prendendo il mantello dell'invisibilità correndo velocemente fuori da Hogwarts evitando sia Gazza, sia tutti gli altri insegnanti.
Harry sospirò quando riuscì ad uscire.

“Oh no…” mugugnò però quando vide che la figura e la luce erano sparite.
“Forse lo becco in giro”
Si disse speranzoso camminando un pó per i giardini intravedendo infatti la figura sporgersi per guardarsi riflessa nelle rive del lago nero.
“Aspe…” Harry sgranò gli occhi quando si accorse, mentre si avvicinava, che la figura non si rifletteva nelle acque…in effetti non c'era nemmeno la sua ombra.
“Chi sei?” Chiese Harry facendo voltare la figura che abbassò il capo per non farsi vedere .
Non ricevendo risposta il moro si frugò nelle tasche per prendere la bacchetta ricordandosi però , subito dopo , di averla lasciata nella sua stanza.
"Chi sei?!” sbraitò allora furioso, avvicinandosi.
Non poteva essere vero…ogni anno succedeva qualcosa.
La figura alla furia del ragazzo indietreggiò poggiando un piede , nudo , sulle acque che… non sprofondò , ma gli si appoggiò sopra come se fosse ghiaccio.
Harry sgranò gli occhi e la figura si voltò guardando le acque con fare notevolmente sorpreso…
Neppure lei sapeva che poteva farlo.
Subito la figura si girò, incominciando a correre sulle acque mentre il ragazzo lo guardava , immobile, scioccato.

In poco tempo la figura, come un soffio di vento , sparì ed Harry si avvicinò poggiando la mano sulla riva…l'acqua era fredda e la sua mano, ovviamente, sprofondava in essa.
“Chiunque sia…non é umano” pensò Harry guardando nel cielo il gruppo di stelle che sotto il suo sguardo sembravano nascondersi come se si sentissero…colpevoli.
Il ragazzo sospirò, era confuso e furioso allo stesso tempo, come poteva essere che ogni anno a Hogwarts succedesse qualcosa?
Il moro si diede una sola risposta.
“Perché Hogwarts è magica ed io sono sfigato” si disse immergendo nuovamente la mano nelle acque fredde del lago.
“Non sembrava sapesse del suo potere” rifletté alla reazione sorpresa della figura nascosta costantemente nel suo cappuccio.
Harry si alzò e lanciò nuovamente uno sguardo al cielo.

“Questo…” Incominciò facendo un piccolo sorriso.
"É solo l'inizio vero?”

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Capitolo 2
*** I don't have a heart ***


Harry stava facendo colazione…o almeno ci stava provando , ma il ricordo di quello che era successo la notte prima proprio non lo lasciava stare.
No, non l'aveva ne detto ai suoi amici, ne alla sua ragazza…
Come poteva?
Erano tornati solo da 24 ore e già succedeva un casino...
No, Harry non glielo avrebbe detto.
A meno che le cose non gli fossero sfuggite di mano, ovviamente.
Sospirò.
“Giocheremo come una coppia perfetta quest'anno, così faremo mangiare la polvere a quelle stupide serpi! ”
Aveva squittito all'improvviso Ginny stringendogli forte il braccio.
“Già” disse solo continuando a mangiare, avvertendo , subito dopo la sua risposta poco entusiasta, lo sguardo analizzatore di Hermione.

-Che idiota- Si disse da solo
-Hermione non è stupida-
Sbuffò e la riccia continuò a fissarlo, chiedendo “Sarete contro Malfoy?” Harry si sentì folgorato da quel nome.
“Non credo che quest'anno ci sarà…” stava rispondendo la rossa prima che Harry si perdesse a fissare Malfoy intento a giocare con il cibo nel posto piú lontano ed isolato della tavola…
“Dubito…” mugugnò un pó mogio prima di vedere Zabini alzarsi dal suo posto ed andare da Malfoy sussurrandogli qualcosa all'orecchio.

-Chissà cosa gli sta’ dicendo- pensò il moro prima che i due serpeverde lo guardassero , sorprendendolo.
“Ci sarò” tradusse Harry ,conoscendo un pó il labiale, da Malfoy.
Subito si girò, uno strano sorriso si era formato sul suo viso
-credo proprio che ci sarà- pensò ricominciando a mangiare.

“Ma la prima partita non è oggi?”
Scattò ad un certo punto Ron facendo sgranare gli occhi a Ginny ed a Harry che, insieme, balbettarono “Oddio…d-davvero? E con chi è?”
Il rosso annuì “Sì , ricordate?
L'ha detto la preside e che domande…è contro i serpeverde” Harry si morse il labbro…non si era proprio preparato.
“E possiamo saltare le lezioni per allenarci, vero?” Chiese, l'amico si mise a pensare ,ma Hermione rispose al suo posto.
“Solo per questa volta, la preside ha detto che però dopo la partita bisogna per forza fare Pozioni ”
La ragazza non ebbe il tempo di dire altro che tutti e tre si alzarono di scatto dalla tavola per andare ad allenarsi.
Hermione non si sorprese cosi si mise a parlare con Luna sulle nuove lezioni.
Prima degli allentamenti Harry pensò di essersi irrigidito, ma invece non si era irrigidito per niente anzi , sembrava quasi migliorato.

“Io non li capisco, oggi abbiamo la partita e non sono venuti ad allenarsi…” mugugnò la rossa pochi minuti prima dell'inizio della partita “cosi sarà facile batterli ” ghignò infine facendo sorridere Harry.
“Non esserne tanto certa, Piattola” le arrivò in risposta Malfoy che, già attrezzato e con la squadra al completo, era arrivato sul campo.
“Malfoy…” incominció Harry, guardandolo.
“Vedo che non avete ancora capito che per-de-re-te” concluse scandendo l'ultima parola.

Quando iniziò la partita i grifondoro sembravano in svantaggio ma , grazie a Ron, i grifoni evitarono di prendere molti punti dalle serpi che quell'anno sembravano piú accanite .
Come sempre, agli ultimi minuti dalla fine, le due squadre erano alla pari e Draco ed Harry erano intenti a prendere il boccino che, come un fulmine, si dirigeva alto nel cielo.
Harry , per prendere il boccino , staccò la mano dalla scopa e l'allungò il piú che poteva mentre Draco ghignava e avvicinandosi al suo orecchio , sussurrò “l'ho visto anch'io…il ragazzo che cammina sulle acque” facendogli perdere l'equilibrio e facendo cadere il moro dalla scopa.
Draco si spaventò a quella scena, ma non ci pensò due volte, lasciò perdere il boccino e scendendo in picchiata ,prese la mano di Harry prima che questo si sfracellasse al suolo.
Dinnanzi a quella scena tutti sospirarono soprattutto la preside che, spaventata, aveva in mano la bacchetta per salvarlo.
“Sei un idiota, Potter” disse acido Draco prima che la McGranitt annunciasse che la partita era finita alla pari.
Il moro sbatté le palpebre quando il ragazzo lo fece scendere delicatamente a terra “Tu l'hai visto?”
Chiese, Draco si morse il labbro “Sì , ho visto un idiota che perde l'equilibrio peggio di mia nonna” sbottò andandosene mentre tutti i suoi compagni lo guardavano facendo una smorfia.

“Harry tutto bene?” Sentì il moro prima che Ginny lo abbracciasse, spaventata.
“Amico , devi stare piú attento” disse Ron subito dopo, Harry sorrise ed annuì.
“Sto bene Ginny” mormorò prima di stringerla e baciarle la fronte.
Hermione, seduta sugli spalti, si morse il labbro.
“Perché ha perso così facilmente l'equilibrio? Non è da lui…” mordendosi nuovamente il labbro scese dagli spalti dirigendosi verso il moro.
“Sei un idiota, Harry” gli disse con uno sguardo che lo raggelò.
Hermione sapeva che c'era sotto qualcosa…e questo immobilizzò sul posto il ragazzo.
“È meglio andare…abbiamo Pozioni” continuò guardando Harry con quello sguardo preoccupando addirittura Ron che, come la sorella, non si era accorto dello strano comportamento del suo amico.
“Sì…ehm…posso parlarti in privato Hermione?”
Chiese il rosso, la ragazza lanciò un ultimo sguardo ad Harry ed annuì allontanandosi con il fidanzato.
“Andiamo Ginny?” Chiese Harry , la rossa si staccò e annuì.
“Ti aspetto in classe” disse prima di andare nello spogliatoio per cambiarsi.
"Hermione mi vuole morto, ne sono certo"
Borbottò il moro entrando nello spogliatoio cambiandosi il piú velocemente che poteva.
“L'ha visto anche lui…” Harry sospirò , se Malfoy fosse stato in quel giardino lo avrebbe visto, no?
Decidendo di pensarci piú tardi prese il libro di Pozioni correndo il più velocemente che poteva verso l'aula.

Quando entrò si accorse che, effettivamente , era l'ultimo ad essere arrivato e ovviamente, tutti gli sguardi ,compreso quello del nuovo professore ,si posarono su di lui.

“Visto che ora é arrivato finalmente il signor.Potter possiamo iniziare…” incomiciò a dire l'uomo dai lunghi capelli rosa…sì, ROSA mentre Harry si avvicinava al posto accanto alla sua fidanzata, il quale era ,ovviamente, all'ultima fila.
“È inutile che ti dirigi accanto alla signorina Weasly , oggi cambierò le vostre coppie visto che, il casino che avete fatto ieri, mi ha impedito di fare lezione…”

Gli occhi smeraldo del moro si scontrarono con quelli azzurro cielo del suo insegnante “Vediamo un pó” iniziò l'uomo guardando tutti gli studenti.
“Signorina Granger cambi posto con la signorina Parckinson ”
Hermione sgranò gli occhi…“Vuole che mi metta accanto a Nott?” Balbettò.
“IO NON MI METTO ACCANTO A WEASLY! ” sbraitò acida Pansy .

L'uomo le guardò “è una mia scelta quindi spostatevi alla svelta”
Hermione si morse il labbro e Pansy grugni mentre si cambiarono velocemente di posto.
Harry si morse guardando Ginny che lo guardava preoccupata.

“Signor.Potter…” iniziò facendo un ghigno malefico che spaventò un pó il moro.
“Lei si cambi di posto con il signor.Zabini”

A quella frase Blaise alzò la mano “cosa c'è?”
Domandò l'insegnante.
“Non credo sia una buona idea… ” iniziò gesticolando un po'.
“Potter potrebbe non sopravvivere di fianco a Draco” il suddetto interessato alzò gli occhi al cielo, stranamente tranquillo.
“Il signor.Potter ha tenuto testa a Voldemort e sono certo che potrà tenere testa anche al signorino Malfoy”
Il serpeverde sbuffò ,Harry si avvicinò per fare cambio e Blaise sussurrò a Draco “Cerca di stare calmo, ok?” Dirigendosi poi al posto di Harry mentre il grifone sgranava gli occhi leggermente spiazzato da quelle parole.
“Per oggi basta così ” disse il professore sedendosi sulla cattedra.
"Andate a pagina novanta ed incominciate a preparare la pozione del primo capitolo”

Harry , sedendosi , aprì il libro cercando la pagina mentre il biondino incominciava già a preparare la pozione…
“Signorino Malfoy” Draco alzò gli occhi al cielo.
“Cosa?”
L'uomo indicò Harry “dovete fare la pozione insieme, ovviamente”.

Il serpeverde fece un sorriso falso e disse
“Potter passami solo le cose, non ho voglia di collaborare con te” sussurrò, Harry annuì…
"Quattro rametti di lavanda”
Il moro li prese e glieli porse.

“É vero quello che mi hai detto?
Hai visto anche tu quel ragazzo?” Draco mettendo i rametti nel mortaio , rispose.
“No Potter, stavo scherzando…ed ora cerca di frantumarli finché non diventa un impasto cremoso se ne sei in grado” disse acido passandogli il mortorio.
Harry lo prese iniziando a fare quello che gli aveva detto.
“Malfoy non stavi scherzando visto che nessuno l'ha mai visto prima ad ora” il serpeverde sbuffò spazientito mettendo nel calderone muco di vermicoli che , ovviamente, gli faceva ribrezzo per poi mettere una leggera polverina e far scaldare il calderone.
“Malfoy quando l'hai visto?” Insistette Harry spazientito quanto Draco.
“Sta zitto prima che ti schianti ” grugni in risposta il serpeverde mettendo poi del miscuglio tritato e agitare piano la bacchetta facendo divenire la pozione di un colorito roseo.
“Malfoy…” iniziò Harry poggiando il mortorio sul tavolo prendendo la bacchetta, puntandogliela.
"Rispondi…dove cazzo l'hai visto?”
Draco si sorprese prima di vedere il professore apparire dietro le spalle del moro posandogli la bacchetta sulla schiena.
“Puntare la bacchetta ad un compagno di scuola è un grosso errore signor.Potter” disse l'uomo facendo voltare di scatto il moro…
“Abbassi la bacchetta immediatamente” Harry l'abbassò e l'uomo la puntò sul calderone trasformando l'acqua da rosea a rosso scuro.
“Stia attento signor.Potter ” disse guardandolo “potete continuare” continuò prendendo la bacchetta di Harry “te la ridarò alla fine dell'ora ” concluse ritornando a controllare gli altri calderoni.
Draco sospirò dando una pacca ad Harry “complimenti, Potter” rise ricominciando a preparare la pozione mettendo l'intruglio di Harry e quattro radici di Valeriana nel calderone mescolando poi il tutto per un po'.

Harry si sedette mettendo LETTERALMENTE il muso.
“Sei proprio infantile, Potter” commentò Draco guardandolo coprendosi la bocca per trattenere le risa.
Harry sentendo la risata ,anche se soffocata, rise leggermente.
-É contagiosa la sua risata-
Il grifone lo guardò un pó…e Draco, non curante del suo sguardo, agitò la bacchetta facendo divenire la pozione viola scuro.
Il moro sentì una strana sensazione…ma decise di non farci caso
“Molto bene” disse il professore guardando il calderone e ridando la bacchetta a Harry giusto un secondo prima che la lezione finisse.
Draco, velocemente, mise via le cose nella borsa seguito dall'attento sguardo di Harry…
Il moro sospirò quando lo vide uscire, da solo, dall'aula con, effettivamente ,una strana fretta…
Hermione a quella scena si alzò velocemente dal banco prendendo con forza il braccio di Harry
“Harry dobbiamo parlare , in privato” disse la mora a voce alta per farsi sentire da Ginny e Ron che annuirono uscendo dalla classe.

“Che succede?” Domandò il ragazzo, Hermione storse il labbro
"Dovrei porti io questa domanda ” sussurrò prima di rendersi conto che , ormai , erano rimasti solo loro in classe.
“Cosa mi stai nascondendo, Harry?
E non dire niente perché ho visto quanto insistevi con Malfoy prima…”
Il moro si massaggiò il collo, nervoso.
“E-ecco…”
Incominciò e non sapendo che fare , sospirò.
“Domani prima delle lezioni…ti dico tutto” la ragazza si morse il labbro.
“Perché non ora?” Harry sbuffò e sorridendo rispose
“non so come spiegare bene la cosa…tutto quí ”

La ragazza lo guardò, le sue iridi nocciola lo analizzarono per qualche secondo indecise sul cosa fare, ma alla fine sorrise “va bene, Harry”

Fra i due, dopo quella conversazione, cadde il silenzio…non si parlarono ne alle seguenti lezioni, ne durante il pranzo e nemmeno durante la cena.
“Ma che avete voi due?” Sbottò Ron giusto un secondo prima che i due si dirigessero ognuno nella propria stanza.
I ragazzi si guardarono e dopo un po' poi Harry prese parola
“Domani, prima delle lezioni, dirò tutto”
Il ragazzo guardò l'amico, era preoccupato ovviamente ma, fidandosi di lui, annuì dirigendosi poi in camera con il moro.

“Ehm amico…guardi ancora le stelle?” Chiese Ron vedendo l'amico sfrecciare alla finestra come un fulmine.
“Si Ron, tu dormi pure” il rosso era veramente stranito dalla nuova passione di Harry ma ,facendo spallucce, obbedì mettendosi sotto le coperte, ancora vestito e addormentandosi in un nano secondo sorprendendo Harry che, però, sorrise.
“So che ci sei” mormorò piano guardandosi in giro con in mano già il mantello dell'invisibilità.

Il moro restò per molto tempo a fissare il giardino di Hogwarts…tanto che era sul punto di arrendersi e andare a dormire quando vide sbucare quella figura che subito venne illuminata dalle stelle.
Harry il piú velocemente che poté si mise il mantello ed uscì dal suo dormitorio e mentre percorreva i corridoi, si sorprese quando vide la figura apparirgli qualche centimetro dal viso facendoglieli chiudere gli occhi pronto all'imminente scontro… Che però non avvenne.
Harry sentì solo un immenso freddo e quando riaprì gli occhi si accorse di avere la figura alle spalle e che quindi…l'aveva oltrepassata.
La figura si voltò e chinandosi, gli scostò il mantello dal corpo, scoprendolo…
Harry rimase immobile…la figura, nascosta ancora dal cappuccio, lo indicò.
“C-Cosa?” Chiese Harry, terrorizzato , riuscendo però a capire che chiunque egli fosse, era un ragazzo della sua età…visto che era alto come lui e la pelle del braccio destro era lucente e sopratutto, giovane.

La figura scosse il capo come se si stesse rassegnando a parlare, prese la bacchetta e poggiandola sul muro, fece apparire una scritta.
“Potter devi starmi lontano” Harry, ricordandosi di avere la bacchetta,la tirò fuori , puntandogliela.
“Perché?” chiese, la figura tenne la bacchetta appoggiata al muro e la scritta precedente si cancellò mostrandone una nuova.
"Perché non puoi aiutarmi, semplice”.
Harry sgranò gli occhi.
"Aiutarti? Perché dovrei?”
La figura sospirò e la scritta cambiò nuovamente.
“Perché, se conoscessi la mia identità…sarebbe la prima cosa che faresti” Harry perse un battito.
"Ti conosco? Chi sei?”
La figura non rispose e la scritta sul muro si tramutò in:
“è troppo tardi per me, Potter. Arrenditi” prima che lo oltrepassasse svanendo un attimo dopo.
Harry restò immobile…e sul muro, per qualche secondo, apparve:
“Se tu avessi il potere di guardare nelle persone, mi guarderesti dentro e vedresti che non ho un cuore”.

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Capitolo 3
*** Black wings ***


“COSA?!”
Urlarono di botto i tre grifondoro appena Harry ebbe finito di raccontare loro quello che gli era successo.
“Stai scherzando , vero?” Sbottò Ron mentre Ginny gli arpionava un braccio guardandolo preoccupata e Hermione semplicemente se ne rimaneva zitta con lo sguardo fisso su di lui.
“No, è successo davvero” rispose con voce flebile il moro, la riccia sospirò.
“Credo di aver capito , più e meno , cos'hai incontrato…”
Incominciò portandosi una ciocca mora dietro l'orecchio.
“Ci sono due possibilità ,ma esse hanno tutte la stessa risposta”
Ron impaziente si morse il labbro inferiore con forza.
“Harry tu hai incontrato un angelo”
Il moro sgranò gli occhi e i due Weasly ridacchiarono.
"Suvvia Herm , gli angeli non esistono” La ragazza alzò gli occhi al cielo, ignorandoli.
“In molte tradizioni religiose, un angelo è un essere spirituale che assiste e serve Dio ed è al servizio dell'uomo lungo il percorso del suo progresso spirituale e della sua esistenza terrena, ma…”
Hermione sospirò massaggiandosi il collo , nervosa.
“Ma…quello che hai incontrato tu è un angelo dannato.
Esso è stato maledetto quand'era un essere umano ed ogni notte, sotto la luce delle stelle, la maledizione lo trasforma ”
Ron spalancò la bocca, sorpreso.
"Ma…ma…quindi qualcuno in questa scuola è stato maledetto?”
La ragazza, piuttosto seria, annuì.
“È…è pericoloso?”
Chiese Ginny stringendo con piú forza il braccio del moro.
“Non lo sò questo dipende dall-”
Harry, bruscamente, la interruppe.
"Un momento, io non ho visto delle ali e gli angeli le hanno , no?”
Hermione sbuffò.
"Un angelo non mostra mai le sue ali perché è come un test per loro:
se le ali sono bianche l'angelo è buono e quindi i maghi lo aiutano con la maledizione, se sono nere…li uccidono”.

I ragazzi rimasero letteralmente a bocca aperta alle parole di Hermione. “Ma perché noi non ne sapevamo nulla e tu invece sì?”
Chiese Ginny perplessa, Herm sbuffò nuovamente.
“È una cosa che si faceva molti anni fa e di altri casi della maledizione dell'angelo non se ne sono presentati…” stropicciandosi un pò gli occhi sospirò pesantemente.
“La conosco solo perchè, per sbaglio ,invece di prendere il libro sugli incantesimi antichi…ho preso quello sulle antiche maledizioni”

Harry si morse il labbro, si staccò da Ginny e si stravaccò sulla poltroncina della sala comune dei grifondoro con un tonfo.
“C'è un modo per riconoscerli?” Hermione scosse il capo , affranta. La ragazza era molto giù, per colpa della maledizione dell'angelo molte persone erano state uccise e torturate…
Eppure erano solo angeli…
Con le ali nere e allora?
Qual'era il problema?
Proprio non capiva la differenza fra ali bianche e nere.
Nel libro c'era scritto solo che se erano bianche è significato di bontà, mentre se erano nere è simbolo di malvagità.
Eppure…non poteva essere tutto così semplice…no?
Se erano cattivi allora perché si erano lasciati uccidere?
“Ha detto che lo conosco…ma come faccio a capire chi sia?” Sbuffò Harry mentre Ron si mordeva piano il labbro, pensieroso.
“Secondo me dobbiamo semplicemente allearci e togliergli quel maledetto cappuccio!” Disse euforico.

“Ron…” Iniziò Ginny.
“Se avesse le ali nere che facciamo?”
La ragazza guardò il suo fidanzato.
“Lo uccidiamo?”
Harry sgranò gli occhi. “Nemmeno per sogno!”
Sbottò mentre Hermione lanciava un'occhiataccia all'amica.

“Ragazzi…” Li interruppe Ron.
“Prima scopriamo chi è e poi vediamo cosa fare…” continuò per poi sentire il suo stomaco brontolare.
“Andiamo a fare colazione!” Cinguettò facendo sorridere Harry che subito annuì alzandosi di botto dalla poltrona.

Chiudendo lí l'argomento i quattro grifoni si diressero, con un passo svelto, nella sala grande.
Appena Harry si sedette accanto alla sua ragazza percepì uno sguardo su di sé e leggermente stranito, si guardò in giro per cercare di capire chi lo stesse guardando.
Rimase veramente perplesso quando si rese conto che era Malfoy che lo stava fissando…
“Harry tutt-” provò a chiedere Hermione, bloccandosi, notando pure lei di come Malfoy non staccasse gli occhi dall'amico.
La ragazza arricciò il labbro, Malfoy non sembrava voler proprio smettere di fissarlo.
Harry abbassò lo sguardo, borbottando “Ma perché mi fissa?”
Il serpeverde sorrise…e alzandosi, uscì dalla sala grande.
Hermione assottigliò lo sguardo.
“Harry seguilo” sussurrò, il moro alzò un sopracciglio e sorpreso, chiese “perché dovrei?”
La ragazza sbuffò “Perché sì, muoviti Harry!
Ricorda che pure lui sa dell'esistenza…dell'angelo”.
Il ragazzo , come colpito da un fulmine, si alzò di scatto dalla tavola uscendo velocemente dalla sala guardandosi in giro per capire dove potesse essere andato.

“Sperò sia andato nel suo dormitorio” mugugnò cominciando a correre per i corridoi.
Il moro però non trovò Draco e nonostante lo cercasse ovunque, il serpeverde sembrava stesse giocando a nascondino…
Tutti lo vedevano, ma Harry e i suoi tre amici no…

“Ricorda Harry che se , mentre cerchi Malfoy, trovi l'angelo devi far si che si posizioni alla luce delle stelle non di sua volontà” Aveva annunciato Hermione e facendo questo rese il moro molto nervoso…perché non poteva essere possibile che ovunque cercasse , Malfoy sparisse !
Però il piano di Draco, era proprio quello…
Il serpeverde davanti alla porta della sua camera ,dove stava da solo, sospirò, era leggermente stanco dopo la corsa fatta per superare il grifondoro.
Entrò , la luce del giorno filtrava con leggerezza dalla sua finestra facendo risplendere ,in modo quasi incantato, le coperte verde-argento.
Mettendosi seduto sul letto sospirò nuovamente…
“Non posso continuare così” sussurró alla solitudine della stanza.
“Devo scappare” disse con voce flebile guardandosi i palmi bianchi, forse troppo, delle mani.
Draco scosse subito la testa “No…” disse piano, alzandosi.
“Andrà tutto bene” sorrise guardando in giro nella sua stanza.
“Devo solo evitare Potter”

E lo fece, lo evitò di continuo, sia a lezione, sia durante i pasti…lo evitò/ignorò così tanto che Harry alle dieci di quella sera ,leggermente disperato, si mise a girovagare per i corridoi alla sua ricerca, intravedendo, ad un certo , un movimento furtivo vicino ad alcuni quadri che , spaventati , si nascosero.
Sospettoso, Harry si mise a correre verso chiunque avesse fatto quel movimento.
"Finalmente!” Sbraitò quando vide Malfoy che però era girato di spalle e sembrava strano…
“Malfoy devo parlarti” disse Harry ed il serpeverde s'irrigidì, poiché era già da un pò che una strana sensazione lo costringeva a rallentare il passo ed a farsi, in un certo modo, sempre piú vicino al moro per farsi così beccare.
Draco si voltò e rise un po' quando si rese conto in che stato era il suo acerrimo nemico per lui…
“Che cos'hai da ridere?” Sibiló Harry, sottovoce, per non farsi sentire da Gazza ,ma soprattutto dal suo gatto.
“Nulla, nulla” gongolò Draco , “leggermente” , lusingato di avere come stalker ,Potter.

Harry, a quel comportamento , s'irritò maggiormente e immobilizzandolo con la magia , lo prese in braccio coprendosi poi con il mantello dell'invisibilità.
“Potter che stai-” provò a domandare Draco…ma il moro non glielo permise e facendolo divenire muto lo portò nella stanza delle necessità.
“Ok Malfoy” incominciò mettendolo seduto sul letto mentre Draco lo guardava, preoccupato.
“Visto che io di giocare a nascondino non ho voglia…” continuò slacciandosi la cravatta legandogli i polsi dietro la schiena.
“Mi costringi a fare questo” concluse prendendogli , di scatto , la cravatta avvicinandosi al suo viso ridandogli, successivamente, la parola.
“Dove hai visto quell'angelo?”
il serpeverde distolse lo sguardo “Non ho visto nessun angelo” rispose, il moro sorrise e lo guardò tenendo stretta la sua cravatta fra le mani.
“Sei a disagio in questa situazione , Malfoy?” chiese, il ragazzo non rispose continuando a tenere lo sguardo il piú lontano possibile dai suoi occhi.
“Mi correggo, questa situazione ti mette molto a disagio…”
Incominciò il moro allontanandosi un po' sentendosi anch'esso un po' a disagio “…devi capire che finché non mi dirai la verità…rimarrai in questa stanza”

Dopo quelle parole un leggero silenzio si creò e i due distolsero entrambi lo sguardo.
Il moro si stese sul letto e chiudendo gli occhi , mugugnò “Quando hai voglia di dirmi la verità, svegliami” Draco alzò un sopracciglio e lo guardò un po' scettico.
Harry tenne gli occhi chiusi e Draco continuò a guardarlo finché i muscoli del suo collo non protestarono costringendolo a guardare davanti a sé, precisamente , l'ingresso.
Il ragazzo sospirò e convinto di dover affrontare una notte in bianco guardò fuori da una piccola finestra dove vide..le stelle…ma non semplici stelle…le sue…
“No” deglutì cercando di muoversi…
“N-No” continuò quando la striscia color bianco-oro le tracciò una ad una.
“POTTER!” Urlò Draco nel panico, Harry aprì gli occhi e lo guardò , il suo viso si contrasse quando vide l'espressione di panico sul viso dell'altro.
“Ti dirò tutto ,ma spostami di quì!”
Mettendosi a sedere Harry continuò a guardarlo, ignorando le sue parole… Draco si voltò, la luce era sempre piú vicina…
“Ti prego, spostami"
Singhiozzò con gli occhi leggermente lucidi.
Il moro si alzò e si mise davanti al ragazzo, precisamente sulla traiettoria della luce.
“Perché Malfoy? Cosa succede se quella luce ti tocca?”
chiese tranquillo sapendo già la risposta.
Il biondino sgranò d'improvviso gli occhi…e non rispose, Harry si guardò i piedi notando che la luce lo aveva superato…il moro deglutì , Draco si morse il labbro e la luce lo “ toccò”.

“Ti avevo detto di…” Sussurrò ,bloccandosi , mentre un leggero tremore e un dolore acuto nella schiena , prendeva possesso del suo corpo.
"Ti ho pregato di farlo” continuò mentre la magia che lo intrappolava si spegneva come un piccolo fuoco sotto un temporale.
“Ora vedrai ciò che vuoi vedere” sibilò mordendosi il labbro, piegandosi in due con il viso contratto dal dolore.

Harry sbarrò gli occhi quando dagli occhi di Malfoy iniziarono a scendere lacrime mentre dalla sua schiena, precisamente nel mezzo, delle piccoli ali uscivano di botto strappando la sua camicia, macchiandosi di un intenso colore rosso…Sangue.
Le sue mani iniziarono a tremare quando si rese conto che...
“Le tue ali sono NERE”

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Capitolo 4
*** Fear , Potter? ...yes ***


Lunghe ali nere come la pece oscuravano la luce dentro quella, oramai, piccola stanza.
Una leggera risata si mischiò con il lieve suono della pioggia che, da poco, aveva cominciato a battere come numerose lacrime su Hogwarts.
Draco, divenuto ormai un angelo, alzò il viso ,ancora bagnato di lacrime, guardando Harry .
“Paura, Potter?” Chiese camminando piano verso di lui…
Harry si morse il labbro…no, non riusciva a dare quella risposta…
Draco si fermò qualche centimetro da lui e tramutando la sua risata in silenzio, disse “Non ho mai visto quest'espressione”
Harry sgranò gli occhi e Draco fece un debole sorriso.
“Vuoi ancora aiutarmi, Potter?” Chiese prendendogli il braccio facendogli toccare, con il palmo aperto, la sua ala.
Harry rabbrividì, le piume sotto il suo tocco erano…calde, bollenti, bagnate di sangue… “Dubito” disse solo prendendogli la bacchetta mettendola nella sua mano.
Harry lo guardò…non capiva…
“Uccidimi”
Disse Draco in sussurro che, come un eco, risuonò nella testa del moro ancora e ancora.
“N-No…” riuscì a dire il moro aprendo totalmente il palmo facendo così cadere la bacchetta a terra con un tonfo.
L'angelo sospirò e abbassando lo sguardo, gli mollò il braccio.
“Qual è il tuo piano?” Chiese facendo un passo indietro, Harry non rispose.
“Cosa farai ora?” Chiese ancora facendo un secondo passo indietro mentre la sua iride si oscurava di nero…
“I tuoi occhi…” Riuscì solo a dire Harry, il biondo sorrise e allungando la mano verso l'alto , disse “Stanno arrivando”

Nella stanza due rumori si riuscirono a sentire…
Il primo ad ogni secondo aumentava…
Uno, due, tre, quattro, cinque…
Era prepotente, era duro…erano passi provenienti da fuori.
Il secondo era lieve, costante , come un soffio si vento…
Draco abbassò il braccio ed Harry si sorprese quando vide che, nella sua mano , era apparsa una maschera.
Essa era totalmente bianca…
La sua espressione sembrava contenta.
Ma non lo era realmente…
Il suo sorriso infatti era lungo, irregolare, mentre gli occhi erano grandi ma quasi socchiusi…sbagliati…
La maschera quindi non trasmetteva felicità ma trasmetteva angoscia, paura e terrore.
“Malfoy…”
Sussurrò Harry , il ragazzo lo guardò e avvicinando piano la maschera al suo viso, sorrise “Si, Potter?”
Il moro si morse il labbro “Non te ne andare” disse, una lacrima cristallina scese dagli occhi di Draco “Addio, Potter”
Girandosi il ragazzo si mise la maschera che ,attraverso alcuni fili color grigio creati dal nulla, si allacciò attorno al suo capo.
Le ali nere pian piano iniziarono a sbattere e la porta della stanza venne aperta di botto…
Una manciata di auror entrarono e ignorando Harry, si misero a lanciare incantesimi di ogni tipo contro l'angelo che però nonostante i numerosi colpi presi in poco tempo, non sembrava sentire dolore…
“Fermi!” Urlò Harry , ma nessuno lo ascoltò.
“Che diamine sta succedendo quì?!”
Gli incantesimi tutto d'un tratto si bloccarono e tutti, compreso Draco, si voltarono a guardare la McGranitt che con uno sguardo fulmineo li guardava .
“Chi sei?” Sussurrò la donna, fintamente sorpresa per non far capire agli auror che lei conosceva l'identità del ragazzo.
Draco abbassò lo sguardo e lanciando di scatto tutto il braccio in alto, provocò un enorme buco nel soffitto, da dove, dopo un semplice balzò, volò via sotto lo sguardo dei presenti.
“Che figlio di puttana…” Grugnì un uomo alto e grosso , alla pari di Hagrid , che si capiva essere il capo auror.
“Come siete riusciti ad entrare?” Chiese la donna mettendosi accanto ad Harry con un sorriso materno sul viso.
“Siamo degli Auror” rispose con un ghigno strafottente l'uomo.
“Avete il permesso dal ministero di fare tutto ciò?”
Chiese Minerva con un ghigno che sorprese Harry.
L'auror si morse il labbro e strinse i pugni “Stupida vecchia” sputò acido, mentre gli altri auror, molto piú giovani, abbassavano il capo ,sconfitti.
“Fuori dalla mia scuola, ora” L'uomo mordendosi il labbro, annuì e in pochi minuti, dentro quella stanza vi erano solo loro due.
“Andiamo nel mio ufficio, Harry” sussurrò piano la donna scompigliandogli i capelli per tranquillizzarlo un po'.

Una volta nel suo ufficio, la McGranitt, sospirò ,dicendo , con voce flebile “non dirlo a nessuno” sorprendendo Harry che con agitazione si mosse sulla sedia.
“Perché no?” Chiese, la donna abbassò lo sguardo.
"So chi è…e non voglio che lo arrestino…è solo un ragazzo” Harry , abbassando anche lui lo sguardo , domandò "Non si può fare nulla?”
La donna subito scosse il capo, rispondendo “É da quando me l'ha detto che ci stiamo provando ,ma… nessuna pozione e nessun incantesimo ha funzionato”
Harry si morse il labbro “Tornerà?”
La donna sorrise e guardò fuori dalla finestra il cielo stellato.
"Questo sarà solo il tempo a dircelo”

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Capitolo 5
*** Pure energy ***


Era passato piú di un mese e Malfoy non era tornato…
Harry non sapeva cosa pensare, lui voleva aiutarlo, voleva averlo accanto a sé perché…
Gli mancava, si, Draco Malfoy gli mancava e non c’era un singolo momento in cui non pensava a lui.
Harry sospirò mentre negli spogliatoi si metteva la divisa da quiddich.
Non aveva voglia di allenarsi , voleva solo sdraiarsi a letto e dormire sperando che ,quando si sarebbe svegliato, avrebbe rivisto Draco.
Non sapeva perché gli mancasse, non lo sapeva…

“Amico tutto bene?
Sei parecchio giù di morale in questi giorni”
Subito annuì, non disse niente, non ci riusciva , aveva troppi pensieri per la testa…
Seguendo Ron , il moro prese la scopa e si diresse al campo di quiddich dove i loro compagni di squadra lo attendevano.
Dopo aver parlato un po’ delle varie tecniche che avrebbero dovuto migliorare, Harry salì sulla scopa ed iniziò ad allenarsi con gli amici.
Ma era troppo distratto , varie volte aveva rischiato di venir colpito da un bolide o di sbattere contro i suoi compagni.
Pensò bene di andarsi a fare una doccia dopo un po’, non sapeva perché ,ma si sentiva osservato.
Non era una cosa nuova per Harry, si era sempre sentito osservato o pedinato perché era troppo paranoico, ma da quando Draco se n’era andato…
Era diverso, era come se ci fosse seriamente qualcuno che lo controllasse ogni secondo.

“Harry, attento!” gridò Ron , ma il ragazzo non fece in tempo a girarsi che un forte colpo alla schiena lo prese in pieno facendolo cadere dalla scopa.
Il grifondoro chiuse gli occhi quando sentì il suo corpo cadere verso il terreno, ma poi due braccia forti lo presero in braccio.
Lentamente Harry aprì gli occhi incuriosito dal battito d’ali continuo che sentivano le sue orecchie.
“Ti cacci sempre nei casini eh, Potter?”
Il moro sorrise quando vide Draco, si sentì felice e confuso allo stesso tempo… Draco era veramente tornato?
Era la prima domanda che si era posto il ragazzo.
Lentamente la mano di Harry si avvicinò al viso di Draco e lo accarezzò, il biondino arrossì a quel gesto, ma comunque andò incontro alla sua carezza e sorrise.

"Ehm…Malfoy riporti Harry a terra per favore?”
Draco sbatté le palpebre, si era completamente dimenticato che c’erano anche gli amici di Harry.
Lentamente il ragazzo riportò i piedi a terra e lascio Harry sull’erba.

Tutti i ragazzi sul campo guardarono Malfoy, tutti sapevano che Draco era ricercato dagli auror ,ma nessuno aveva il coraggio di muovere un solo passo…
Malfoy era una divinità in quel momento, una divinità maledetta…
Tutti i ragazzi lo guardavano, guardavano le sue ali nere come la pece che sembravano l’oscurità della notte, Draco guardò Harry e sorridendo, si tolse la maschera che ,sporca e piena di crepe e graffi, dimostrava che ,più volte, Draco aveva combattuto mentre non era a Hogwarts.
Gli occhi color smeraldo di Harry si intrecciarono a quelli color ghiaccio di Malfoy.
Draco prese il suo viso ed il grifondoro deglutì, c’era tensione sul campo e le persone attorno a loro si immobilizzarono a quel gesto, tranne Ron, Ron fece un passo in avanti come per fermare Malfoy, gli mise una mano sulla spalla e poi si fermò completamente paralizzato dalla situazione.
Il vento lento soffiava sui capelli dorati di Draco, muovendoli dolcemente in modo lento e calmo, come se il tempo stesse rallentando.
Draco avvicinò il viso a quello di Harry e con dolcezza posò le sue labbra rosee su quelle del moro che chiuse gli occhi in imbarazzo restando immobile.
Ron guardò il biondo, precisamente guardò le sue ali, una strana energia veniva emanata da esse ed il ragazzo non riusciva a muoversi, l’energia stava entrando nel suo corpo con una potenza tale che il ragazzo si sentì schiacciato.
L’angelo strinse Harry con forza e con prepotenza mise la lingua nella sua bocca costringendolo a ricambiare il bacio.
Il ragazzo arrossì e stringendolo ,iniziò a scendere con le mani lungo il suo corpo, accarezzò la schiena del ragazzo fermandosi poi al sedere ,stringendolo con forza premendo il corpo contro il suo.

Maledizione… non era possibile che il bacio di Malfoy lo stesse eccitando in quel modo, ma era così e Harry non sapeva che fare… così si lasciò completamente andare ricambiando il bacio di Draco mordendogli poi il labbro quando entrambi, a corto di fiato, si staccarono ansimando.
Draco lo strinse e con voce flebile ,disse “Mi sei mancato”

Il rosso guardò i due ragazzi, tolse la mano e si guardò il palmo, in quel momento non riusciva a dire nulla… l’energia di Draco era così potente che la sentiva nelle vene, si sentiva strano, molto strano.
Sospirando strinse la mano a pugno e la riportò lungo il fianco.
Guardò i suoi compagni e con un cenno del capo, gli disse di andare negli spogliatoi, i ragazzi si guardarono, come se non fossero sicuri di volerlo fare, ma poi annuirono e lasciarono il campo lasciando i tre da soli.
“Malfoy dovresti andartene, qui non sei al sicuro”
Draco sospirò e si staccò da Harry, facendo un piccolo sorriso.
Harry abbassò il viso, il sorriso del ragazzo non gli piaceva… era triste e lui non meritava di essere triste.
Il moro schiuse le labbra quando Draco sbatté le ali e si alzò in volo, voleva dire qualcosa…
Ma cosa?
Doveva dirgli di restare?
Cosa doveva dire?
Cosa doveva dire dopo… quello che era successo…?

Harry non disse niente alla fine e semplicemente ricambiò il sorriso di Draco salutandolo con un cenno della mano quando volò via svanendo fra le nuvole candide del cielo.

Ron guardò l’amico e sbuffò indicando i suoi pantaloni.
"Cosa?”
Chiese il moro abbassando il viso vedendo l’evidente erezione fra le sue gambe.
“Harry…”
Egli si girò di scatto, mise le mani dietro la testa come un cuscino e rosso in viso, borbottò “Per favore Ron… sta zitto, non voglio sentirti”
E velocemente andò via dal campo andandosi a fare una doccia fredda.
Ron sospirò, fece un piccolo sorriso e guardando il cielo, sussurrò
“Sono sicuro che ci reincontreremo Malfoy, ne sono sicuro…”

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Capitolo 6
*** My guardian angel ***


Hermione guardò Ron ed alzò un sopracciglio.
“Sei sicuro?”
Chiese assottigliando gli occhi, non era molto convinta delle sue parole…il ragazzo ,annuì.
“Si, quando l’ho toccato ho sentito un’enorme quantità di energia entrare nel mio corpo” La ragazza posò le dita sulle proprie labbra e le accarezzò leggermente, lo faceva sempre quando era pensierosa.
“Va bene, Ron” Disse dopo qualche secondo di silenzio.
“Ti credo, ma per essere sicuri della cosa ,dobbiamo andare in biblioteca”
Il rosso sbuffò, andare in biblioteca?
Era proprio necessario?
La mora alzò gli occhi al cielo e gli prese la mano facendo tingere le guance del ragazzo di un rosso acceso. “Forza, andiamo”
Ron sorrise e seguì la fidanzata nella biblioteca.

Stettero in essa per molte ore, ma sembrava che non vi era nessuna “notizia” sulla fantomatica energia che aveva sentito il rosso, ma Ron non voleva demordere, non era un bugiardo.
Si alzò e velocemente si diresse ad uno scaffale più nascosto.
Per trovare il libro che gli avrebbe dato delle risposte, cercò molte parole chiave nei titoli come:
“ali” ,”energia” e “angeli” e finalmente trovò, dopo vari minuti, il libro che, sembrava ,quello che stavano cercando.

“Un’energia pura” Mormorò il grifondoro quando tornò dalla ragazza con il libro in mano.
“Energia pura…” Ripeté ella dopo aver letto il titolo del libro.
“Sei sicuro che sia quello giusto?”
Ron annuì ed Hermione si fidò di lui iniziando a leggere.

Nel libro lo scrittore o meglio, lo studioso, spiegava che ogni essere vivente emanava energia ,ma che solo alcuni di essi la emanavano grazie al contatto con un individuo particolare…
“Gli angeli…”
Sorrise la ragazza, finalmente avevano trovato il libro giusto.
“Che dice?”
Chiese il fidanzato, curioso, Hermione iniziò a leggere ad alta voce.
“Ogni individuo emana energia ,un’energia pura e naturale.
Ma una creatura in particolare, creatura chiamata angelo custode, emana energia solo in presenza del suo protetto, che è il mago o il babbano ,che l’angelo protegge.
Questa energia ,emanata dagli angeli, veniva usata nei tempi antichi per rafforzare e aumentare la magia all’interno del nucleo magico di un mago rendendolo potente e molte volte, immortale.”
Il rosso posò la mano sulla spalla della ragazza.
“Herm, capisco che questo argomento ti piaccia, ma non approfondire…dobbiamo andare a dire a Harry che Draco è il suo angelo custode”
La mora scosse la mano verso di lui, era troppo interessata a quell’argomento e non si sarebbe staccata da quel libro finché non lo avrebbe finito.
“Tu vai ,io finisco qui”
Il ragazzo annuì, se Hermione si metteva in testa una cosa, lui non poteva fare nulla per toglierle quell’obiettivo dalla mente quindi sorrise ed obbedì uscendo dalla biblioteca alla ricerca di Harry.
Lo cercò nel dormitorio di grifondoro, ma non lo trovò così decise di provare a cercarlo fuori dal castello.
Per fortuna lo trovò vicino all’entrata , ma alzò un sopracciglio confuso quando lo notò nascosto in un corridoio mentre spiava la preside McGranitt che parlava con un giovane auror.
“Harry…” Sussurrò piano avvicinandosi a lui, il moro subito gli tappò la bocca e lo fece nascondere.
“Shh, non vedi che sto facendo una cosa importante?”
Sbuffò girandosi poi nuovamente a guardare i due.

“Vorrei che le scuse vengano date direttamente dal tuo capo”
Stava dicendo la donna, indispettita che l’uomo, che era entrato nella sua scuola senza permesso, avesse mandato un suo sottoposto a scusarsi al posto suo.
Il giovane sospirò.“Il capo è molto impegnato…”
Rispose in modo cortese continuando poi “Ci scusiamo nuovamente con lei per quello che abbiamo fatto, ma non si preoccupi!”
Disse all’improvviso ,aumentando il tono di voce facendo un largo sorriso. “Non succederà più…”
Ella alzò un sopracciglio, perplessa, poi sgranò gli occhi e chiese “Avete catturato l’angelo?”
Era molto preoccupata, Draco era in pericolo?
Se era cosi, doveva fare qualcosa, non poteva lasciare che il ragazzo venisse giustiziato.
Ma, purtroppo, l’auror annuì.
“Sì, finalmente l’abbiamo preso e possiamo giustiziarlo”
Harry e Ron sgranarono gli occhi, non poteva essere vero…
Il giovane, dopo aver salutato la donna, uscì dal castello e i due ragazzi si avvicinarono alla McGranitt.
“Non può lasciarglielo fare!” Disse Harry con il cuore a mille, la donna sospirò, non sapeva cosa fare…
“Dobbiamo dirlo ai suoi genitori”
Mormorò Ron, ma la preside scosse immediatamente il capo.
“I suoi genitori non lo accetterebbero, sono molto all’antica..”
Il moro si morse il labbro inferiore, non poteva e non voleva assolutamente accettarlo, Draco non meritava di essere giustiziato.
Strinse i pugni e corse fuori.
“Potter!” Provò a fermarlo la McGranitt, ma Ron scosse il capo.
“Meglio lasciarlo solo…”

Il grifondoro non ci poteva credere, era arrabbiato, furioso…
Corse fuori e si fermò davanti al lago nero dove la prima volta aveva incontrato Draco.
Chi lo avrebbe mai detto che sotto quel cappuccio, circondato da tanto mistero, vi era Draco?
Sorrise, Malfoy ogni anno diventava sempre più misterioso e la cosa lo attirava sempre di più verso di lui.
Scosse il capo, doveva andare dai suoi amici, da Ginny, doveva cercare di convincerli a salvare Draco.
Si girò per correre dentro, ma il suo sguardo venne calamitato dall’auror con cui aveva parlato prima la preside.
Stava parlando con il suo capo e Harry ,curioso, decise di mettersi il mantello dell’invisibilità ,che solo in quel momento si era ricordato di avere e di avvicinarsi ai due per sentire meglio di cosa stessero parlando.
“Che facciamo allora?
Aspettiamo e torniamo al dipartimento?”
Chiese il ragazzo, l’uomo si accarezzò la barba lunga per un po’ poi annuì.
“Spero solo che il piano funzioni…”
Sussurrò piano, Harry alzò un sopracciglio, di cosa stavano parlando?

Ma alla fine non gli interessava, da quanto aveva capito da quelle pochissime frasi, loro stavano tornando al dipartimento auror e probabilmente Draco era lì, avevano detto che dovevano processarlo, no?
Il processo sarebbe durato minimo qualche ora, aveva sempre poco tempo, ma non poteva arrendersi.
Non aveva un vero piano, come sempre, ma alla fine lui si faceva sempre prendere dall’istinto ed esso ,raramente , l’aveva deluso.
Quindi ,quando i due uomini se ne andarono dalla scuola , lo fece anche lui.

Dopo averli seguiti all’interno del dipartimento, gli auror si divisero per andare nei loro uffici ed il moro decise di indagare.
Se Draco era lì ,dovevano esserci delle celle o qualcosa del genere, no?
Sospirò ,ma l’edificio era veramente grande.. Forse avrebbe potuto trovare qualcosa nell’ufficio del capo auror.
Dopo aver percorso lunghi corridoi e salito numerose scale, finalmente, riuscì a trovarlo e ad entrarci.
Chiuse la porta a chiave e aprì gli scaffali cercando nelle varie cartelle, immaginava che ci fosse una cartella anche su Draco e che essa potesse dirgli precisamente dov’era.
Cercò nelle “D” di Draco, ma non trovò nulla.
Cercò nelle “M” di Malfoy, ma fu inutile così alla fine decise di cercare nelle “A” di angelo.
Vi erano due cartelle, la prima parlava di un certo Albert Suthi che era ricercato per uso illecito della magia e della scienza, aveva mischiato le due cose e aveva creato un’enorme esplosione facendo un gran casino.
Mentre nella seconda cartella c’erano , per fortuna, i documenti su Draco, era riuscito a trovarli…

“Ricercato per essere un angelo con le ali nere, quindi propenso all’oscurità.”

Girò pagina ed alzò un sopracciglio, sull’ultima pagina c’era scritto “Ti abbiamo fregato” ed appena Harry lesse ad alta voce quella frase, centinaia corde magiche gli legarono le braccia e le gambe facendolo cadere a terra come un sacco di patate.
Che cosa stava succedendo?
Che cosa voleva dire quella frase?
Ma soprattutto… perché era legato?!

Nel panico cercò di strisciare e prendere la bacchetta, che gli era caduta a terra, con la bocca, ma d’un tratto la porta si aprì e da essa Harry vide entrare nella stanza il capo auror che era irrotto a Hogwarts per catturare Draco.
L’uomo ghignò ed il moro capì che era stata una trappola creata da lui e che c’era cascato in pieno…
“Sei più stupido di quanto pensassi…” Sussurrò egli prendendo il ragazzo per i capelli trascinandolo fuori sotto gli occhi di tutti gli altri auror.
“Finalmente lo cattureremo, Harry Potter è un esca perfetta ,no?”
I colleghi o meglio, i sottoposti, che anche se avessero voluto, non potevano intervenire, annuirono…grazie a Harry, avrebbero catturato l’angelo dalle ali nere.
Il moro si morse le labbra, sentiva un forte dolore alla nuca e la rabbia ribolliva nel suo corpo come anch’essa la sua confusione.
Perché?
Perché dovevano usare lui?
Che cosa c’entrava?
Forse era perché si era immischiato nella faccenda…ma c’era qualcosa che puzzava nella storia e lui avrebbe scoperto cosa.

Venne rinchiuso in una grande sala nascosta al piano inferiore del dipartimento.
In essa non c’era nulla, era una grande sala vuota e buia e solo una finestra, al lato destro di essa, illuminava un poco quel luogo.
Harry sospirò, non riusciva a liberarsi… la bacchetta non era con lui e la sua magia involontaria non avrebbe funzionato, era troppo nervoso.
Socchiuse gli occhi e si sdraiò osservando il cielo luminoso di quella giornata che man mano diventava sempre più cupa e buia…
Harry non capiva… perché era ancora lì?
Nessuno a Hogwarts si era accorto della sua assenza?
Si morse il labbro, era più probabile che non sapessero dove cercare…in fondo era scappato senza dire nulla.
Sospirò, non poteva fare nulla...poteva solo osservare il cielo notturno pieno di stelle…stelle luminose e molto visibili nonostante l’oscurità.
Sorrise, il cielo era veramente stupendo ed esso gli ricordava il primo incontro che aveva avuto con Draco…quell’essere che lui credeva una strana creatura, ma che alla fine era un angelo, uno splendido angelo.
Harry arrossì, ma perché faceva così?
Lui stava con Ginny!
Distolse lo sguardo, no, non poteva pensarci ora… non era sicuramente il momento adatto, doveva pensare a come fuggire.
Lentamente si mise a sedere, i muscoli delle braccia , tesi, iniziavano a dolere come anche la schiena ed il busto, se non fosse arrivato qualcuno o se lui non fosse riuscito ad uscire, si sarebbe rotto qualcosa.
Ma prima che potesse effettivamente iniziare a pensare, un ticchettio, proveniente dalla finestra, attirò la sua attenzione e quando il grifondoro alzò il viso, i suoi occhi color smeraldo, incontrarono quelli color argento di Draco che, con le ali aperte, rimaneva appollaiato sulla finestra e sorrideva, era venuto lì per salvarlo…
Il moro si mise in piedi e sorrise, voleva dire qualcosa ,ma subito si ricordò che gli auror erano fuori dalla porta ed anche un minimo rumore, li avrebbe avvertiti che c’era qualcosa che non andava.
Si morse il labbro e scosse il capo quando l’angelo picchiettò nuovamente con le dita sul vetro.
Il ragazzo lo guardava confuso ed Harry non sapeva come dirgli che c’erano gli auror li fuori ,di fare attenzione perché se no avrebbero potuto catturarlo, ma il biondo non gli diede ascolto, chiuse gli occhi, aprì le ali e si butto contro il vetro entrando nella sala.
Il moro sgranò gli occhi…il corpo di Draco era ferito, lui si era ferito per venire a salvarlo, ma proprio non capiva… perché?
Perché lo faceva?

“Ecco l’angelo! Prendetelo!”
Esclamarono gli auror entrando nella sala, erano in tanti, una centinaia, ma era come se l’angelo non sentisse i loro incantesimi… lui si avvicinava a Harry e automaticamente, parava i colpi con le ali.
Esse venivano colpite ,tagliate, ma non subivano gli incantesimi ,la maggior parte le trapassavano come se nulla fosse.
Draco si avvicinò a Harry e lo strinse a sé con una dolcezza che sorprese il ragazzo, era tutto così strano…misterioso.
Le ali di Draco si chiusero attorno ai due come una goccia d’acqua e dopo qualche secondo, si aprirono, sembrando più grandi e oscure, sollevando i due in aria facendoli uscire dal dipartimento con facilità, come se quelle ferite, quelle poche, ma profonde ferite, che aveva subito… non fossero nulla.
Harry chiuse gli occhi e si rilassò fra le sue braccia calde e protettive…lo facevano sentire così bene.

“Dove mi stai portando?”
Chiese il grifondoro con voce roca ,stanca, facendo sospirare il biondo che ,dopo avergli lasciato una carezza sul capo, rispose
“Ti porto in un luogo sicuro…”
Il moro sorrise, non gli importava veramente dove lo stesse portando…lui si sentiva al sicuro con il suo angelo e gli andava bene cosi.

.
.
.
.
.
N.A.
Ehi, finalmente ho aggiornato!
Vi sono mancata?
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e spero di riuscire ad aggiornare con più frequenza. Lasciatemi una recensione, forza ^^
Al prossimo capitolo,
baci.

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Capitolo 7
*** Info importanti ***


Salve a tutti lettori e lettrici, volevo solo informarvi che per un periodo indeterminato, bloccherò la continuazione dei capitoli di questa storia.
Il motivo è privato, legato a miei problemi fisici.
La storia non verrà eliminata, solo bloccata finché non riuscirò a continuare a scrivere. Chiedo a tutti/tutte di avere pazienza, di non eliminare la storia dalla seguite/preferite ecc
Ringrazio chiunque abbia letto i capitoli, seppur non abbia recensito.
P.s
Se volete avere un mio contatto per informazioni su di me o sulle mie storie, potete mandarmi un messaggio privato.
Lì vi dirò come mi chiamo su Facebook e instangram così che possiamo messaggiare.
Mi scuso per il disagio.
Baci.

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