Pokemon: The Quest for Zeta and Omicron

di Justice Gundam
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Preludio al caos ***
Capitolo 2: *** In arrivo a Vesrin ***
Capitolo 3: *** Incontri nella Foresta Arancio ***
Capitolo 4: *** Arrivo a Superipoli ***
Capitolo 5: *** La caverna delle meraviglie ***
Capitolo 6: *** Fuga generale ***
Capitolo 7: *** Festa a Superipoli! Cominciano le gare! ***
Capitolo 8: *** Lucinda vs Claire ***
Capitolo 9: *** La fine del primo torneo ***
Capitolo 10: *** La sfida di Devon ***
Capitolo 11: *** La Medaglia Disciplina ***
Capitolo 12: *** Un riparo pericoloso ***
Capitolo 13: *** Loki, l'ingannatore ***
Capitolo 14: *** Onegapoli, la città nella prateria ***
Capitolo 15: *** Verso la prova di Gideon ***
Capitolo 16: *** Nel labirinto di Gideon ***
Capitolo 17: *** Una battaglia imprevedibile ***
Capitolo 18: *** Attacco al museo ***
Capitolo 19: *** Una visita poco convenzionale ***



Capitolo 1
*** Preludio al caos ***


Pokemon: The Quest for Zeta and Omicron
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam
 
 
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Disclaimer: Bentornati e buon anno a tutti voi, fan di Pokemon! Spero che siate contenti di rivedermi... con questo primo capitolo inizia una nuova storia nella mia saga di Pokemon, ispirata al videogioco "Pokemon Zeta" / "Pokemon Omicron", un fangame di Pokemon creato dall'ormai famoso thesuzerain e conosciuto per il suo tono decisamente più dark di molti altri giochi di Pokemon (anche se ancora non siamo ai livelli di Pokemon Reborn) e sopra le righe. 
 
In questa storia, ambientata poco dopo la fine di "Best Wishes Reload", seguiremo due dei migliori amici di Ash - ovvero, Lucinda e Gary, due personaggi che mi piacciono molto sia individualmente che come pairing - nel loro viaggio verso la tecnologica regione di Vesrin, il luogo in cui si svolgono le vicende di quel fangame. Cosa incontreranno questi due giovani eroi nel loro viaggio, e quali misteri nasconde quella terra sconosciuta e piena di insidie? Sicuramente ci sarà molto da vedere, e molte sfide da superare... in particolare, quando un passato che tutti o quasi avevano dimenticato tornerà a galla!
 
Ma non facciamo spoiler, e passiamo all'ormai classica tiritera. Pokemon non appartiene a me, ma a Nintendo e Game Freaks. L'anime di Pokemon, e tutti i personaggi appartenenti ad esso appartengono al defunto Takeshi Shudo e a Tv Tokyo. Il videogioco Pokemon Zeta / Pokemon Omicron appartiene al suo creatore, thesuzerain, così come tutti i personaggi ad esso appartenenti. Questa fanfiction è stata scritta a puro scopo di intrattenimento, senza fini di lucro.
 
Detto questo, iniziamo con la storia!  
 
 
 
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Prologo - Preludio al caos
 
"Hey! Hey, aspetta, Sven! Non lasciarmi indietro!"
 
"Andiamo, Alexander! Sei sempre la solita tartaruga!" 
 
"Hey, non è colpa mia se tu corri sempre come un forsennato! Andiamo, che fretta c'è? In fondo, abbiamo tutta la giornata per esplorare questo posto!"
 
"Già, anche questo è vero... hehehee, non riesco quasi a crederci! Ci troviamo in uno dei posti più misteriosi e sperduti del continente di Aroma! La Torre Sisma... cavolo, ci pensi cosa ci potremmo trovare, qui?"
 
"Forse un tesoro... o chssà, magari qualcosa che renderà più forti i nostri Pokemon! Chi lo sa, le possibilità sono infinite!"
 
Due giovani allenatori, due amici provenienti dalla stessa città, da un continente che fino a quel momento era rimasto quasi del tutto sotto silenzio nella storia degli allenatori di Pokemon, erano impegnati ad esplorare la grande stanza piena di sabbia e detriti nella quale si erano avventurati, facendosi luce con delle torce elettriche e grazie alla mossa Flash dello Ampharos di uno dei due. I due allenatori e il simpatico Pokemon elettrico stavano esplorando la stanza con grande attenzione, in cerca di qualcosa di interessante. Anche se fino a quel momento non avevano trovato nulla di veramente prezioso, l'eccitazione di trovarsi in un luogo che fino a quel momento avevano sentito solo nelle leggende e nei racconti popolari era quasi incontenibile!
 
Il ragazzo di nome Alexander, un tipetto biondo con i capelli disordinati, con addosso una maglietta viola, ampi jeans di colore grigio e scarpe da trekking, diede un'occhiata a ciò che era scritto su una grande stele che si ergeva al centro della sala, ricoperta da simboli arcaici che gli ricordavano gli Unown, i misteriosi ed inquietanti Pokemon alfabetici legati a molte antiche leggende del mondo dei Pokemon. "Certo... quando andremo a parlare a Samuel e ad Agata di quello che abbiamo scoperto, sono sicuro che non saranno più in sè dall'invidia! Hehehee... soprattutto quella smorfiosa di Agata!"
 
"Potrà anche averci battuto al grande torneo di Kanto di quest'anno, con quei suoi Pokemon Veleno... ma non potrà certo vantarsi di aver esplorato un posto come questo!" rispose Sven, un morettino con un berrettino da baseball, una giacchetta nera senza maniche sopra una naglietta bianca, blue-jeans e scarpe grigie, e con il viso pieno di piccole lentiggini. Il suo Ampharos camminava accanto a lui, facendogli luce con il suo brillio naturale in modo da aiutarlo a cercare. "Quando trovi qualcosa, fammelo sapere, okay, Alexander?"
 
"Certamente, amico mio! Sai che condivido sempre tutto con te!" affermò il ragazzino di nome Alexander. Spostò alcuni sassi con le mani, sperando che sotto ci fossse nascosto qualcosa di interessante, ma tutto quello che trovò fu un gruppetto di Joltik che si diedero rapidamente alla fuga. Il giovanotto alzò le spalle e continuò a cercare, guardando verso l'altro lato della stanza, dove spiccava una sorta di mosaico. Anche nella semioscurità della sala, Alexander riuscì a vedere che si trattava di una rappresentazione di una scena di battaglia, anche se non riusciva a vedere bene di cosa si trattasse...
 
"Hey, Sven! Diamo un'occhiata da quella parte!" affermò Alexander, puntando la sua torcia elettrica verso l'arazzo. Si trattava di una raffigurazione stilizzata in cui un'immensa creatura dall'aspetto nobile, simile ad un incrocio tra un cavallo bianco ed un drago, con una sorta di ruota dorata che gli circondava l'addome, stava combattendo contro un gruppo di mostri neri dalle espressioni feroci e folli, e li stava ricacciando in un abisso nero. Assieme a lui c'erano altre due creature, più piccole e dall'aspetto più inoffensivo - una assomiglia ad un volpino umanoide dal corpo color crema, con due lunghe orecchie che formavano una sorta di V sulla sua testa, grandi occhi celesti e una bocca dalla quale spuntavano un paio di graziosi canini; e un piccolo Pokemon umanoide che fluttuava accanto agli altri due, con il corpo bianco, una stella gialla a tre punte che gli faceva da copricapo, e un terzo occhio sulla pancia. Erano rappresentazioni molto stilizzate, ma Sven ed Alexander avevano studiato abbastanza da sapere di cosa si trattasse... e ne rimasero esterrefatti!
 
"Alexander... mi sbaglio io, o quei Pokemon che vediamo sono... Victini, Jirachi ed Arceus in persona?" esclamò Sven. "Stiamo... stiamo parlando di Pokemon Leggendari... anzi, stiamo parlando del Pokemon creatore, il primo e il più potente di tutti!"
 
"Come è possibile che una stanza così importante sia rimasta inesplorata per tutto questo tempo? E noi non siamo certo i primi ad entrare nella Torre Sisma!" commentò Alexander, mentre lo Ampharos di Sven si avvicinava come ipnotizzato al mosaico. Era come se qualcosa lo stesse chiamando... gli occhi della rappresentazione di Arceus, il mitologico Pokemon creatore, sembravano avere un effetto misterioso su di lui...
 
"Ampha... Ampha... ros..." mormorò il Pokemon Elettro, cercando di fare maggior luce sul mosaico per vedere meglio quel che vi era raffigurato. Il suo allenatore e il suo migliore amico lo seguirono, pensando che Ampharos avesse visto qualcosa di potenzialmente interessante...
 
Sven stava per dire qualcosa, e aveva già aperto la bocca... quando accadde qualcosa che lasciò entrambi i ragazzi senza fiato!
 
Improvvisamente, le luci si spensero - sia quelle delle loro torce elettriche, che la luminescenza naurale di Ampharos, e i tre si ritrovarono improvvisamente al buio, in una stanza di cui riuscivano a distinguere soltanto i contorni delle pareti, e poco altro! Come se questo non fosse già di per sè abbastanza inquietante, la temperatura calò di colpo, passando da un caldo secco ma confortevole al gelo di una mattina d'inverno... e sia Sven che Alexander rabbrividirono, cercando di proteggersi stringendosi nelle spalle e sfregandosele con le mani!
 
"Aaah! Che... che cavolo..." esclamò Alexander, facendosi cadere di mano la torcia elettrica per lo spavento. Un brivido di gelo e di terrore lo percorse quando si rese conto che stava accadendo qualcosa di soprannaturale... "Sven, la tua torcia! Accendi la tua torcia, per favore! Presto!"
 
"Lo... lo farei, ma non funziona più!" rispose Sven, armeggiando furiosamente con la sua pila per cercare in qualche modo di farsi luce in quel luogo inquietante. "Che... che cosa significa tutto questo? Come mai la luce è sparita all'improvviso?"
 
"Ampharrrr..." esclamò spaventato Ampharos. Per quanto la sua specie fosse conosciuta per essere in grado di fare luce anche molto lontano, in quel momento non riusciva neanche ad emettere l'equivalente del lume di una candela... e questo lo terrorizzava! C'era decisamente qualcosa di innaturale in quanto stava accadendo... no, dire innaturale era ancora dire poco. Era una sensazione di qualcosa di terribilmente... alieno e... sbagliato. Ecco, quella era la parola giusta! Stavano avendo a che fare con qualcosa che violava tutte le leggi della natura e della fisica...
 
I due amici si misero fianco a fianco, cercando di tenersi pronti... e rabbrividirono quando videro due Cofagrigus emergere dai muri, prolungando verso di loro le braccia nere e tentacolari! I Pokemon simili a sarcofagi viventi erano circondati da una strana aura luminosa che li rendeva chiaramente visibili... e per questo ancora più terrificanti! Sven ed Alexander frugarono nei loro zaini e tirarono fuori due Ghicocche ciascuno...
 
"Non ci sarà bisogno di quegli sciocchi aggeggi. Non saranno certo i vostri Pokemon ad aiutarvi, in questo caso."
 
Una voce calma e sicura, che doveva appartenere ad un ragazzo più o meno della loro età, risuonò nella stanza... e i Cofagrigus, che sembravano in procinto di scagliarsi sui due malcapitati giovani, si fermarono e si ritirarono di qualche centimetro, emettendo delle riecheggianti esclamazioni di paura! Una nuova ondata di gelo investì Sven ed Alexander... e dalla grande soglia ad arco tramite la quale erano entrati nella stanza, entrarono altre due figure che, a prima vista, avrebbero potuto apparire come quelle di due ragazzini come loro, un ragazzo con un berrettino in testa e una ragazzina dai capelli lunghi... ma c'era qualcosa in loro che faceva immediatamente capire che si trattava di molto di più che semplici umani... se non fossero stati gli occhi bianchi e privi di pupille, e il feroce sorriso che sembrava brillare di luce propria nell'oscurità della sala... sicuramente lo era il fatto che i loro corpi sembravano composti di pura oscurità, che aveva acquisito forma e solidità per una sorta di oscuro miracolo! Forse era l'oscurità in cui erano immersi, o forse il sentore di malvagità e pericolo che accompagnava quelle due figure come qualcosa di tangibile... ma l'effetto era quello...
 
"Cosa? E voi... e voi chi siete? Che... che cosa volete da noi?" esclamò Sven, una volta che lo shock gli ebbe lasciato abbastanza lucidità mentale da spiccicare parola.
 
La ragazza oscura si avvicinò a lui con la grazia silenziosa di un gatto e il cipiglio minaccioso di una pantera in caccia... e Sven rabbrividì quando sentì le sue dita fatte di pura oscurità solidificata che gli accarezzavano il viso in maniera agghiacciante nel suo fare lezioso e manipolatore.
 
"Diciamo semplicemente... che siamo qui perchè abbiamo delle cose da fare. E voi ne fate parte. Dovreste sentirvi onorati." rispose la ragazza, con una voce cristallina e quasi giocosa che ugualmente non riusciva a nascondere la malvagità del suo animo. "E visto che ve lo state chiedendo... no, noi non siamo dei semplici e patetici mortali come voi. Noi siamo molto di più... come vi accorgerete presto!"
 
"Fermi! Fermi, che cosa volete fare?" esclamò Alexander. Prima ancora che lui si potesse rendere conto di cosa stesse accadendo, il ragazzo oscuro era scivolato alle sue spalle, quasi teletrasportandosi, e gli appoggiò una mano sulla spalla! Il biondino si sentì agghiacciare fino alle punte dei capelli, e le gambe restarono come incollate al terreno, impedendogli di scappare!
 
"Vorresti lasciare qui il tuo amico? Heheheheheee... E' proprio vero che i legami di affetto tra gli umani sono fragili ed inconsistenti... così come quelli tra umani e Pokemon!" sussurrò il ragazzo oscuro nelle orecchie del giovane allenatore biondo.
 
"No... no... io... ho paura... ma non voglio scappare! Non abbandonerò qui... Sven... lasciami, pazzoide! Che cosa vuoi da noi?" rispose Alexander, quasi sibilando. Lo Ampharos di Sven, riscossosi dalla sua paura, cercò di scagliare un attacco Fulmine contro i due mostri in forma umana... ma dal suo corpo non uscì che qualche innocua scintilla crepitante, che si esaurì quasi subito!
 
"Pharos..." mormorò il Pokemon Elettro, cercando di sforzarsi per scaricare la sua energia addosso a quei due terrificanti individui... ma senza alcun risultato. Sembrava quasi che l'oscurità avesse prosciugato anche i suoi poteri, oltre che la luce...
 
"Nulla di particolare... siamo qui soltanto... per farvi conoscere la verità!" mormorò il ragazzo oscuro, ghignando sinistramente. La ragazza, dal canto suo, sembrava aver già terrorizzato Sven al punto da non permettergli di dire altro... e ora stava stringendo le sue dita attorno alla gola del morettino, che strinse i denti tremando dall'orrore. Sembrava quasi che gli occhi senza pupille della ragazza stessero cambiando di colore, baluginando di mille tinte che Sven non pensava neanche possibili...
 
"Ora... i vostri Pokemon appartengono all'Ombra!" esclamò la ragazza, dal cui corpo cominciarono a levarsi volute di fumo nero. "Non preoccupatevi... noi sapremo farne un uso molto migliore!"
 
"Chiudi il tuo cuore, Ampharos..." sussurrò il ragazzo di oscurità, guardando minacciosamente lo Ampharos di Sven. "Accetta l'Ombra... presto... molto presto... non dovrai più preoccuparti di nulla..."
 
Una risata tremenda e roboante riecheggiò nei dintorni della Torre Sisma, coprendo le urla di orrore che si levarono da Sven, Alexander e dallo sventurato Ampharos...
 
 
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Quarant'anni dopo...
 
 
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Il piccolo villaggio di Kanto chiamato Biancavilla. Il villaggio, apparentemente così anonimo e tranquillo, che aveva visto la nascita e l'inizio del viaggio di un giovane che aveva già lasciato il segno nella storia della regione di Kanto... e in quella del mondo intero. Il giovane Ash Ketchum, il ragazzino che aveva vinto il campionato della Lega di Sinnoh dell'anno precedente e che assieme ai suoi numerosi e fedeli compagni - in particolare, il suo inseparabile Pikachu, il primo Pokemon che lo aveva seguito nel suo viaggio - era riuscito a mandare all'aria i piani del Team Vicious e, più recentemente, quelli del Team Plasma. Tutti, in quella piccola cittadina, avevano assistito al torneo della Lega di Unima di quell'anno... e soprattutto, alla spettacolare battaglia in cui Ash e i suoi Pokemon avevano sconfitto il malvagio Ghecis, la mente criminale che si nascondeva dietro il complotto del Team Plasma, e i cui piani avevano rischiato di distruggere il legame tra innumerevoli allenatori e i loro amici Pokemon. 
 
In quel momento, un altro allenatore di Pokemon, non famoso come Ash ma anche lui con la sua reputazione, stava passando in rassegna i suoi bagagli, verificando che tutto fosse in regola per il viaggio che si apprestava ad intraprendere. Il giovane ricercatore Gary Oak, nipote del famoso professor Samuel Oak, l'inventore del Pokedex e un luminare dei Pokemon di fama mondiale, era in quel momento impegnato a controllare le sue carte e le annotazioni che si era fatto. Il viaggio che lo attendeva si preannunciava alquanto impegnativo, e voleva essere sicuro di non lasciarsi dietro nulla.
 
"Okay, vediamo un po'..." disse il giovane ricercatore, annuendo tra sè mentre metteva su un tavolo alcuni strumenti di laboratorio. "Beh, mi hanno detto che la tecnologia di Vesrin è avanzata rispetto alla nostra, ma non credo che farà male portarmi dietro un po' di strumenti. Non si sa mai, potrebbero essere utili."
 
Il suo sguardo si spostò verso le sei Pokeball che aveva messo sulla scrivania. Era stato attento a selezionare alcuni dei suoi Pokemon più forti, ben allenati ed affidabili, e soprattutto, di avere pronta una squadra abbastanza varia per affrontare ogni possibile evenienza. Non gli risultava che nel continente di Vesrin, il luogo dove si sarebbe recato, ci fossero particolari minacce. Ma il giovanissimo ricercatore non era uno che amava correre rischi inutili. Anche se non fosse accaduto nulla di strano, sarebbe stato comunque contento di avere con sè una squadra pronta a qualsiasi avversario.
 
"Bene... e con questo, direi che quasi ci siamo." affermò Gary, dopo essersi appeso le Pokeball alla cintura. "Electivire, Blastoise, Scizor, Exeggcutor, Arcanine ed Umbreon. Credo che questa squadra sia abbastanza equilibrata. Non dovrebbero esserci particolari intoppi, ma non si sa mai cosa si incontra. Dopotutto, Ash si è trovato di fronte un bel po' di situazioni inaspettate che erano cominciate come un semplice viaggio in un altro continente o una visita ad una nuova città. Beh, inutile stare tantoa pensarci. Vediamo che anche Lulù è pronta."
 
Gary ridacchiò tra sè pensando al nomignolo che la sua fidanzatina, Lucinda Berlitz, una coordinatrice di Sinnoh che aveva accompagnato Ash per lungo tempo, e che era diventata una delle sue più grandi amiche e compagne, si portava dietro da quando era molto piccola. Se ci fosse stata lei in quel momento, avrebbe sicuramente protestato. Il giovane ricercatore mise un po' di ordine sulla sua scrivania e scese al piano di sotto del laboratorio nel quale lavorava assieme a suo nonno. Come c'era da aspettarselo, Lucinda stava finendo di preparare il suo zainetto, mettendoci dentro tutto ciò di cui c'era bisogno per il viaggio.
 
"Ehilà, Gary!" lo salutò Lucinda non appena lo vide scendere le scale. La ragazzina di Sinnoh dal lunghi capelli blu era vestita del suo tipico completino, con la maglietta nera senza maniche, la gonna rosa e gli stivaletti dello stesso colore alti fino al ginocchio, e il berrettino di lana bianco... e dava l'impressione di essere molto eccitata per il viaggio che si apprestava a fare. Con lei, ad armeggiare in maniera un po' goffa attorno allo zaino della sua allenatrice, c'era il suo starter, il piccolo Piplup, che come sempre stava fuori dalla sua Pokeball, con il suo ciondolo recente una Pietrastante al collo. "Tutto a posto, allora? Siamo tutti e due già pronti a partire per Vesrin? Perchè io lo sono già!"
 
"Immaginavo che ti avrei già trovato pronta..." commentò Gary con tutta calma. "Mi sembri particolarmente eccitata per questo viaggio. Posso chiederti il perchè?"
 
"Oh, è molto semplice! Sono appena venuta a sapere che anche a Vesrin sono iniziate le gare di Pokemon! Il campionato è appena iniziato, e tutti i coordinatori che collezioneranno quattro Fiocchi si qualificheranno per il campionato dell'Altopiano Quasar!" esclamò Lucinda, con un brillante sorriso sul volto!
 
"Pip! Pip! Piplup!" cinguettò Piplup deciso. Era un'occasione ghiotta per lui... voleva dire altre possibilità di mettersi in mostra e di portare la sua allenatrice alle vette del campionato, come a Sinnoh!
 
"Hmm, questa mi era sfuggita, lo ammetto." affermò Gary, un po' stupito dalla novità. "Beh, questo è un motivo in più per goderci il più possibile il nostro viaggio attraverso Vesrin, non trovi?"
 
Lucinda prese in braccio Piplup e raggiunse il suo fidanzatino, dandogli un bacetto sulla guancia. "Già, e sarà un'occasione per vedere quanto sono migliorata dopo il nostro viaggetto ad Unima!" affermò la ragazzina, riferendosi alle vicende che, soltanto un paio di settimane prima, si erano concluse con la disfatta del Team Plasma e il fallimento del piano del malvagio Ghecis. Lucinda e Gary erano stati in prima linea durante quella crisi, in particolare quando Ash aveva sfidato Ghecis in persona e lo aveva sconfitto, mandando all'aria i suoi folli piani. "Il mio piccolo Maractus ha già qualche sorpresa in serbo per il pubblico... oh, e ovviamente anche il mio Piplup, non credere che mi sia dimenticata di te!"
 
"Piplup!" Il piccolo pinguino azzurro alzò fieramente il becco in aria, sicuro che avrebbe fatto una bella figura nelle esibizioni di cui sarebbe stato protagonista.
 
"A questo proposito... chissà se ci saranno anche i tuoi amici di Sinnoh? Zoey, Kenny ed Ursula, voglio dire. Ho come l'impressione che ci saranno anche loro. Non credo che coordinatori di Pokemon del loro calibro si faranno scappare questa occasione." affermò Gary. "E... come dire, non sarebbe la prima volta che ci capita una coincidenza così."
 
"Piplup..." disse Piplup alzando le spalle, come se volesse dire che le cose andavano così. Lucinda annuì con un cenno della testa, e guardò fuori da una finestra. Ormai era metà settembre, e il caldo dell'estate stava facendo man mano posto ad un clima fresco e rilassante. Per molti allenatori, era il momento ideale per fare quanto più allenamento possibile, in vista dell'apertura del successivo torneo... e in effetti, a Lucinda e a Gary venne in mente che potevano approfittare di quell'occasione per passare alla fattoria a vedere se Ash e Misty fossero lì. 
 
"Senti, Gary... già che ci siamo, perchè non proviamo a vedere se Ash è al ranch ad allenare i suoi Pokemon?" chiese Lucinda, indicando la porta della casa-laboratorio del professor Oak con un cenno della testa. "In fondo, passerà un po' di tempo prima che rivediamo lui e Misty, immagino... e avrei davvero voglia di scambiare quattro chiacchiere con loro."
 
Gary si sfregò il mento per un attimo e annuì gentilmente. "Sì, mi sembra una buona idea. Chissà che progetti ha il buon vecchio Ash per il futuro. Ho sentito che vorrebbe andare a sfidare la Lega Pokemon di Kalos..." rispose il ragazzo dai capelli spettinati. "Beh, adesso glielo andiamo a chiedere direttamente."
 
"Okay! Tanto il ranch è qui a due passi, se Ash è lì!" rispose Lucinda, tendendo la mano a Gary prima che i due si dirigessero verso l'uscita...
 
 
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Il ranch del professor Oak era il luogo dove gli allenatori di Pokemon di Biancavilla lasciavano riposare i loro Pokemon tra un viaggio e l'altro, consapevoli che in quella grande fattoria i loro compagni di viaggio avrebbero trovato tutti i comfort necessari, e che sarebbero stati seguiti con affetto. E in quel momento, nessun allenatore aveva lasciato lì più Pokemon del giovane allenatore che stava rendendo Biancavilla famosa in tutto il mondo - il quattordicenne Ash Ketchum, vincitore della Lega di Sinnoh dell'anno precedente, e il giovane eroe che aveva mandato all'aria i piani del Team Vicious e del Team Plasma, e che aveva incontrato più leggende e visitato più luoghi favolosi di quanti qualsiasi altra persona avrebbe mai potuto immaginare. Lui, il suo inseparabile amico Pikachu e la sua fidanzata Misty erano in quel momento impegnati in uno scontro di allenamento con alcuni dei loro Pokemon - da un lato, Ash stava dando istruzioni al suo Butterfree ed al suo Donphan, mentre Misty aveva fatto uscire la sua Corsola e il suo grazioso Alomomola, quest'ultimo il primo dei Pokemon che lei aveva incontrato e catturato durante il viaggio ad Unima con Ash. Molti altri Pokemon si erano raccolti là attorno per assistere agli allenamenti, tra i quali si potevano riconoscere Infernape, Torterra, Swellow, Charizard, Sceptile, Heracross, Samurott e Meganium dalla parte di Ash; e Gyarados, Psyduck, Staryu, Starmie, Kingdra, Panpour e Basculin da quella di Misty.
 
"Okay, Butterfree! Usa Segnoraggio! E tu, Donphan, esegui un attacco Battiterra!" esclamò Ash, volendo che due dei componenti più vecchi della sua squadra - tra cui il Butterfree che lui aveva catturato a Bosco Smeraldo quando era ancora un Caterpie, e che era tornato diversi mesi prima - facessero un po' di pratica con delle mosse che avevano imparato da poco.    
 
"Free!" rispose allegramente il colorato Pokemon farfalla, drizzando le antenne prima di scagliare un fascio di luce colorata sul terreno, vicino ai Pokemon di Misty! Il suo Donphan, un Pokemon simile ad un elefante in miniatura con una lastra corazzata nera e flessibile sul dorso, percosse il terreno con una zampa e scatenò un piccolo terremoto tutt'attorno a sè, facendo staccare da terra qualche zolla. Il Pokemon Armatura, che malgrado il suo aspetto minaccioso aveva un carattere amichevole e giocoso, drizzò vivacemente la sua proboscide in aria e lasciò un barrito di vittoria.
 
"Pika pikachu!" esclamò Pikachu, facendo il segno del pollice in alto ai suoi compagni di avventura per dire che approvava di come stavano andando!
 
"Ottimo lavoro, ragazzi! Siete diventati davvero molto bravi!" commentò Ash, accarezzando Donphan sulla testa. Il Pokemon elefante chiuse gli occhi e diede ad Ash una pacchetta amichevole sulla spalla, sorridendo con orgoglio... e Butterfree scese di quota e gli diede un abbraccio, felice che, nonostante la sua non più giovane età, non aveva perso un colpo! "Se continuiamo così, ragazzi... sono sicuro che faremo un figurone quando arriveremo nel continente di Kalos!"
 
"Free, free!" esclamò il grazioso Pokemon Coleottero/Volante.
 
Misty ridacchiò dell'entusiasmo dimostrato dal suo fidanzato, poi riprese ad addestrare i suoi Pokemon. "Beh, Ash e i suoi Pokemon sono davvero in gamba, questo non lo posso negare. Ma aspetta di vedere cosa sanno fare i miei, caro il mio aspirante Pokemon Master!" disse tra sè la focosa allenatrice di Pokemon d'Acqua. "Okay, Corsola... vediamo un po' quanto sei diventata brava ad usare Forzantica! E tu, Alomomola, usa un attacco Cascata!"
 
La Pokemon simile ad un corallo emise un breve verso di gioia e si concentrò, creando delle sfere di energia dorata simili a rocce frastagliate attorno a sè, per poi scagliarle in aria... e poi, usando il suo poderoso attacco Azione, Corsola si lanciò contro una delle rocce mentre questa cadeva, e la frantumò, atterrando poi con grazia ed agilità sul tappeto erboso! Il Panpour di Misty applaudì, e il suo Gyarados emise un grugnito di approvazione, mentre lo Alomomola della ragazzina si esibiva in uno spettacolare attacco Cascata, volteggiando su sè stesso per poi spiccare un salto altissimo e gettarsi verso il terreno circondato da una massa d'acqua turbinante! Atterrò con un potente schianto, mandando getti d'acqua tutt'attorno, ed emerse con un'esclamazione di vittoria! "MOMO!" 
 
"Samur, samur! Samurott!" esclamò il vivace Samurott di Ash. Il Pokemon simile ad una lontra samurai si era messo in piedi sulle zampe posteriori e stava applaudendo l'esibizione di Alomomola... mentre al suo fianco, Sceptile teneva gli occhi chiusi, le mani dietro la nuca e un lungo filo d'erba in bocca, come per dire che per lui era ordinaria amministrazione e avrebbe saputo senz'altro fare di meglio!
 
Detto questo, Misty pensò che entrambi se la fossero cavata bene, e andò a complimentarsi con loro. "Ottimo, ragazzi! Bravi tutti e due!" esclamò, facendo loro qualche carezza. "Ne avete fatti molti di progressi, anche voi!"
"Corsol!" esclamò contenta la Pokemon Acqua/Roccia, lanciandosi con trasporto verso Misty per abbracciarla... con il risultato che, data l'insospettabile forza della Pokemon corallina, Misty lanciò un grido di sorpresa e finì gambe all'aria, con grande ilarità di Ash, Pikachu e di alcuni dei Pokemon lì attorno!
 
"Heheheheee! Andiamo, Misty, non mi dirai che ti sei dimenticata di quanto la tua Corsola ami abbracciare la gente? Siamo un po' arrugginiti dal viaggio ad Unima, eh?" ridacchiò Ash. La sua fidanzata si stava alzando lentamente, con un'espressione di comica indignazione sul viso, completa di venuzza pulsante sulla fronte! Un istante dopo, un martello di legno sfrecciò attraverso l'aria e colpì Ash in pieno, stampandogli un marchio rossso sulla fronte e restandovi appiccicato per qualche secondo prima di cadere a terra! "Owwww... cavolo, Misty, dimenticavo che nessuno ti batte nel lancio del martello! Peccato che non sia quello olimpionico!"
 
"Come si suol dire, fa sempre bene rinfrescare un po' la memoria!" disse Misty con un ghigno soddisfatto. Alomomola andò a recuperarle il martello e glielo restituì, approvando la mossa con un sorrisetto astuto! "E spero che questa te la ricorderai per un po', caro il mio Ash Ketchum! Grazie, Alomomola..."
 
"Momola!" rispose il pesce luna rosa, come per dire che il ragazzo se l'era andata un po' a cercare. Ash, Misty, Pikachu e Panpour risero assieme della buffa situazione per qualche secondo, prima che arrivassero Lucinda, Piplup e Gary a salutarli.
 
"Ehilà, voi due! Le vostre solite chiacchierate da novelli sposini, eh?" li prese amichevolmente in giro Gary, entrando nel recinto con un agile balzo sopra il recinto di legno. "Allora, come va? Vedo che siete entrambi in pieno allenamento!"
 
"Ehilà, Gary! Ciao Lucinda, ciao Piplup!" rispose Ash alzandosi da terra e spazzandosi i pantaloni. "Eh, sì... vogliamo essere in forma per quando andremo a Kalos! Ho intenzione di affrontare la Lega Pokemon di quel continente... e questa volta, ho intenzione di farlo a modo mio!"
 
Lucinda, che si era scambiata in quel momento un cinque con Misty, si voltò verso il suo compagno di viaggio, curiosa di sapere cosa intendesse. "Mi pare di capire che hai intenzione di fare qualcosa di particolare per quando andrai lì." disse la ragazzina dai capelli blu. "Dimmi, Ash... che vorresti fare per la Lega di Kalos?"
 
"Ho avuto un'idea un po' particolare per fare pratica ai miei Pokemon." disse il ragazzino, accarezzando Butterfree sulla testa. "Affronterò ciascuna Palestra con dei Pokemon dello stesso tipo di quelli che allenano lì. Sarà un modo per mettere alla prova le capacità sia mie che dei miei Pokemon - uno scontro ad armi pari, per così dire."
 
"Capisco... beh, è un'idea interessante!" affermò il suo amico-rivale. "Ovviamente, spero che a Kalos non ci siano Palestre di tipo Elettro, visto che a tutt'oggi hai solo Pikachu in squadra come Pokemon di quel tipo! Cos'è, Ash, non sei stato previdente?" Sorrise con fare ironico, e Pikachu storse il naso e rivolse al nipote di Oak uno sguardo di sfida. Senza dubbio, voleva ricordargli che aveva battuto il suo Umbreon durante uno dei tornei di Don George, e che avrebbe potuto farlo di nuovo.
 
"Pikachu!" esclamò, drizzando un orecchio.
 
Ash si aggiustò il berretto, rispondendo con tutta calma alle insinuazioni del suo amico-rivale. "Heh... I vecchi tempi non passano mai del tutto, vero? Comunque, stai tranquillo, Gary! Me la caverò, in un modo o nell'altro!" affermò.
 
Gary incrociò le braccia sul petto e annuì, per poi assumere un'espressione un po' più seria. "A proposito, Ash... Kalos è il continente in cui Serena si è trasferita, se non ricordo male." affermò. La sua mente stava andando ai giorni dell'infanzia sua e di Ash, e a quell'amica in comune che avevano all'epoca, prima che lei cambiasse casa...
Ash si incupì un pochino. Anche per lui era un po' difficile ripensare a quei giorni senza provare un po' di malinconia, quando erano bambini e tutto sembrava molto più semplice. "Esatto. Proprio lì. Chissà come se la sta cavando Serena in questo momento. Certo... se per qualche caso dovessi rivederla, non mancherei di parlarle di te." affermò. Lucinda sbattè gli occhi, incuriosita. Questa era una cosa di cui lei non sapeva nulla... e decise che presto o tardi avrebbe chiesto qualcosa a Gary in proposito.
 
I quattro amici restarono in silenzio per un po', e anche i loro Pokemon rimasero fermi e in rispettoso silenzio, attendendo che i loro amici umani decidessero loro di proseguire. Per fortuna, quel momento un po' imbarazzante non durò a lungo. Con la coda dell'occhio, Pikachu vide arrivare due figure abbastanza ben conosciute - il professor Oak e il suo assistente di laboratorio, Tracey Sketchit, accompagnati dai tre Pokemon del ragazzo più giovane - Venomoth, Azumarill e Dunsparce. Il luminare dello studio dei Pokemon avanzava sorridendo giovialmente, con il Dunsparce di Tracey che cercava di accoccolarsi su di lui sbattendo lentamente le sue piccole ali.
 
"Pika pi!" Pikachu richiamò il suo allenatore e i suoi compagni. 
 
"Ehilà, ragazzi! Vedo che state facendo un'allegra riunione!" esordì Oak.
 
"Buongiorno, professor Oak! Sì, stavamo facendo un po' di pratica con i nostri Pokemon, in modo da essere pronti per quando andremo a Kalos." affermò Misty. "Comunque, sarà tra un mesetto o giù di lì. Per adesso, vogliamo prenderci il nostro tempo... e passarlo con i nostri Pokemon e le nostre famiglie."
 
"A questo proposito, stavamo anche pensando di fare visita a Pidgeot a Bosco Smeraldo, domani mattina." continuò Ash. "Ad ogni modo, vedo che le cose qui vanno bene, e che sono tutti di buon umore!"
 
"Charrrrr!" ringhiò Charizard, facendo il segno dell'okay. Bulbasaur alzò la testa e mosse allegramente in aria le sue liane per confermare... e si adombrò all'istante quando il goloso Heracross si attaccò al suo bulbo e cominciò a succhiare il nettare!
 
"Bulbasaur!" esclamò il Pokemon Erba/Veleno, cercando di scrollarsi di dosso l'ingenuo e un po' importuno scarabeo gigante. Meganium sospirò ed estese alcune delle sue liane, afferrando le caviglie di Heracross e trascinandolo via tra le sue proteste!
 
"Mega!" esclamò Meganium, strizzando un occhio a Bulbasaur, che rispose con un cenno di assenso, e il gruppo di amici fece una breve risata di gruppo.
 
Tracey si schiarì la voce, riportando il discorso al motivo per cui lui e il professore erano venuti. "Allora... tra pochi giorni partirete per Vesrin, giusto, Lucinda, Gary?" chiese il giovane disegnatore. "Un po' vi invidio... è un posto di cui ho sentito parlare in termini davvero ottimi. Mi piacerebbe poterlo visitare anch'io, un giorno o l'altro!"
 
"Beh, non è esattamente una vacanza... andiamo lì perchè dovrei fare questa commissione per mio nonno, e anche perchè ci sarà un campionato di gare Pokemon. Lulù non vorrà certo perdersi questa occasione." rispose Gary. "Comunque, ci faremo sentire! E vi faremo sapere come va! Quindi... voi restate pure alla base, prendetevi il tempo che vi serve, e godetevi anche il vostro viaggetto a Kalos, voi due piccioncini!"
 
Ash si scambiò uno sguardo arguto prima con Pikachu e poi con Misty. Aveva già la risposta pronta per quello... "Il Tauros dà del cornuto al Rapidash, Gary! Non penserai che noi crediamo davvero che tu e Lucinda non ne approfitterete per passare un po' di tempo da soli!" rispose con un sorrisetto.
 
"Piplup!" rispose Piplup, le alette incrociate sul petto e il becco puntato fieramente in alto.
 
"Ash ti ha reso pan per focaccia, Gary, questo lo devi ammettere!" ribattè Lucinda.
 
Sportivamente, Gary alzò le spalle. "Okay, un punto per te, Ash. So riconoscere quando perdo." affermò. "Va bene, lo ammetto. Lulù ed io ci prenderemo anche qualche occasione per stare assieme! Comunque, è quasi tutto pronto. Ho anche già scelto la mia squadra di Pokemon, e ne ho altri qui a Biancavilla che posso richiamare da un qualsiasi PC. E tu, Lulù? La tua squadra è pronta?"
 
"Certo! Piplup, Buneary, Togekiss, Quilava, Maractus e Pachirisu sono con me... e qui a Biancavilla ci sono anche Ambipom e Mamoswine!" rispose la bambina dai capelli blu. "Non vediamo l'ora di mostrare al continente di Vesrin quello di cui siamo capaci!"
 
"Allora sono sicuro che sarà uno spettacolo! Cercherò di non perdermelo!" affermò il professor Oak. Fece una risata gioviale, anche mentre la sua mente tornava a tanti anni prima, quando lui era ancora un allenatore di Pokemon pieno di speranze... 
 
"Beh, Agata... questi sono i ragazzi che prenderanno il nostro posto, tra non troppo tempo. Ormai stanno crescendo... e stanno diventando dei grandi allenatori! Immagino... che Sven ed Alexander sarebbero felici, se potessero vederli..." pensò tra sè.
 
 
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In un luogo sconosciuto del continente di Vesrin, in una caverna nelle profondità più recondite di quella terra sconosciuta ed affascinante, un misterioso individuo stava seduto su una piattaforma di roccia levigata, in silenziosa meditazione... quando una strana sensazione gli fece distogliere l'attenzione, facendogli volgere lo sguardo verso un angolo scarsamente illuminato.
 
"Che strano..." mormorò tra sè. "Ho avuto una sensazione particolare... come se da un momento all'altro dovesse accadere qualcosa di davvero straordinario..."
 
"Pika?" chiese un Pikachu che sedeva accanto a lui. Il suo allenatore era rimasto in silenzio e in meditazione per ore. Strano che adesso si svegliasse... e per quale motivo, poi?
 
L'uomo rispose accarezzando il suo Pokemon sulla testa e grattandolo con affetto dietro un orecchio. "Va tutto bene, Pikachu. Per un attimo... mi è sembrato che qualcosa dal passato stesse per riemergere...
 
 
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CONTINUA...
 
Nota dell'autore: Allora, com'è come inizio? Vi ho già incuriositi con gli eventi del flashback, e con ciò che sta accadendo dopo la fine di Best Wishes Reload? Spero di sì... perchè credo che questa storia avrà molto da dire! E per chi se lo stesse chiedendo... sì, Kenny, Zoey ed Ursula appariranno in questa fanfiction, così come le gare di Pokemon! Ci sarà parecchio da vedere, ve lo posso assicurare!
 
Una piccola guida per i non informati:
 
Il Butterfree di Ash si è riunito a lui nella prima storia della mia saga, "Heart Soul Adventures".
 
Ash e Misty sono diventati una coppia alla fine di quella stessa storia, mentre Gary e Lucinda... verso metà, più o meno. A proposito, vorrei dedicare questa storia anche a tutti i miei colleghi Cavaliershippers, in particolare a ChibiRoby. A proposito, Roby, se stai leggendo queste righe... sarei felice se potessimo risentirci, magari tramite PM! :)
 
Lucinda ha ancora Ambipom, in quanto ho ignorato gli eventi di quel poco felice episodio sul ping-pong. Cyndaquil (ora Quilava) si è unito alla sua squadra in un altro modo rispetto all'anime. Infine, Lucinda ha catturato un Maractus durante la sua ricomparsa nella mia storia "Best Wishes Reload".
 
Lo Oshawott di Ash è diventato prima un Dewott poi un Samurott in "Best Wishes Reload".
 
Credo di aver detto tutto. Ci vediamo al prossimo capitolo, e buon proseguimento!     
 
 
 
  
          

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Capitolo 2
*** In arrivo a Vesrin ***


Pokemon: The Quest for Zeta and Omicron
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam
 
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Capitolo 2 - In arrivo a Vesrin
 
"Finalmente... siamo arrivati!" 
 
Qualche giorno dopo, dopo non più di quattro ore di volo, un aereo proveniente da Kanto era atterrato in un piccolo aeroporto del continente di Vesrin - l'aeroporto di Niasipoli, una cittadina nel nord del continente, un po' distante dalle grandi città ipertecnologiche per le quali quel continente un po' misterioso era conosciuto. Ma anche dando un'occhiata a quello che, fondamentalmente, era un aeroporto di periferia, si poteva già avere un assaggio di quello che avrebbe atteso Lucinda e Gary a Vesrin - la torre di controllo sembrava più grande e più tecnologicamente avanzata di quelle che avevano visto a Kanto o ad Unima, e anche l'aereo stesso aveva più spazio e più comodità di quelli a cui erano abituati.
 
"Gentili passeggeri, siamo lieti di annuncirvi che siamo arrivati all'aeroporto di Niasipoli in perfetto orario." affermò la voce del pilota. "In questo momento sono le 15 e 35 ora locale, e il tempo è splendido. Ci auguriamo che il vostro soggiorno a Vesrin sia piacevole, e vi ringraziamo per aver scelto Vesrin Air! Arrivederci!"
 
"Beh, intanto il benvenuto non è male..." commentò Gary, slacciandosi la cintura di sicurezza. Lucinda si sgranchì un po' la schiena e prese in braccio il suo piccolo Piplup, attendendo poi che abbastanza passeggeri fossero scesi per alzarsi in piedi e cominciare a seguire la folla. Nel giro di appena un'ora, Lucinda, Piplup e Gary erano scesi dall'aereo, saliti su un bus navetta che li aveva condotti all'aeroporto... e dopo un po' di attesa per le pratiche doganali, il giovane ricercatore e la piccola coordinatrice avevano raccolto i loro bagagli, per poi farsi strada verso l'uscita dall'aeroporto. Nonostante fossero un po' stanchi per il viaggio, stavano tutti e tre guardandosi attorno, emozionati all'idea di trovarsi in un posto completamente nuovo, e desiderosi di vederne quanto più possibile.
 
"Piplup, piplup..." Il piccolo Piplup aveva notato fin da subito alcuni cartelloni pubblicitari che sponsorizzavano il campionato di gare di Pokemon che sarebbe iniziato da lì a qualche giorno nel continente - cartelloni che dominavano quasi completamente lo scenario, visibili su dei grandi tabelloni elettronici vicini alle tabelle degli arrivi e delle partenze. Era evidente che la moda delle gare di Pokemon era ancora agli inizi, in quel continente... e per questo, stava apparendo come qualcosa di nuovo e sorprendente agli abitanti di Vesrin.
 
"Lo vediamo, Piplup! Sono molto entusiasti per l'inizio di questo campionato..." disse Lucinda, accarezzando la testa al suo starter mentre dava un'occhiata al cartellone. In bella mostra nella parte superiore della parete, si vedeva la scena di un gruppo di ragazzi e ragazze, tutti vestiti con abiti eleganti o comunque carini, accompagnati da altrettanti Pokemon che si stavano esibendo in qualche numero di abilità con le loro mosse. Era una scena molto vivace e colorata... in effetti, riflettè Lucinda, faceva vedere molto bene com'erano le gare di Pokemon. "Non appena arriviamo a Niasipoli, ci riposiamo un po', visto che è stato un viaggio un po' faticoso... e poi, io e te andiamo ad iscriverci al campionato! Che ne dici, ti va?"
 
Il Pokemon pinguino alzò un'ala in segno di assenso. "Piplup!" cinguettò, sorridendo gioiosamente. Non vedeva l'ora di passare nuovamente sotto i riflettori e far vedere a tutti di cosa fosse capace...
 
"Prima però... direi che è il caso di arrivarci, a Niasipoli." disse Gary con un sorrisetto ironico, indicando le porte scorrevoli che davano verso la strada principale. "Prendiamo i nostri bagagli e saliamo sul primo autobus che troviamo. Se devo essere sincero... anch'io sono un po' stanco e desidererei prendermi un po' di relax."
 
"Hai ragione... scusa, è che io e Piplup siamo emozionati!" rispose la ragazzina dai capelli blu, raggiante. "Sto per fare un altro passo importante sulla strada per realizzare il mio sogno! Diventare una coordinatrice brava come la mia mamma... e non vedo l'ora di cominciare! Wow, me lo sento, sarà una grande avventura!"
 
"Piplup!" assentì il Pokemon pinguino.
 
I tre raccolsero i loro bagagli e, facendosi strada un po' a fatica tra la folla che riempiva il terminal dell'aeroporto, raggiunsero l'uscita e mossero i loro primi passi nel continente di Vesrin, ricevendo una ventata di aria tiepida nel momento in cui uscirono all'aperto e raggiunsero la fermata degli autobus...
 
Il viaggio a Vesrin era iniziato... e nè Lucinda nè Gary immaginavano che sarebbe stato molto più avventuroso di quanto si sarebbero mai aspettati!
 
 
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Infatti, mentre i due ragazzi e Piplup cominciavano a dirigersi verso la loro prima destinazione, in un luogo sconosciuto e avvolto dal mistero di Vesrin, una sinistra riunione era in corso tra alcune tra le persone più pericolose di quel continente - una riunione che da tempo era stata pianificata, i cui partecipanti si erano mossi nell'ombra per molti anni, e finalmente, dopo aver atteso a lungo, si apprestavano a cogliere i frutti del loro lavoro...
 
"Beh... speriamo che sia valsa la pena di correre fin quaggiù più di quanto le mie gambe avrebbero gradito." disse uno dei partecipanti, prendendo posto ad uno dei lati di un lungo tavolo, in una grande sala semibuia illuminata solo da qualche fioca lampada alogena appesa al soffitto, e dalla luce bianca che proveniva dallo schermo vicino al capo opposto del tavolo. C'erano già diverse persone accomodate ai loro posti, in attesa di qualcuno... e gli sguardi di diversi di loro si volsero verso chi aveva parlato.
 
"Dovresti essere grato al nostro signore per aver deciso finalmente di metterci a parte della sua decisione, Apollo." disse una voce femminile, appartenente ad una giovane donna i cui capelli erano elegantemente raccolti dietro la nuca... e che, da quel poco che si poteva vedere data la scarsa luce, indossava una tunica simile a quelle che nell'immaginario collettivo indossavano le matrone romane ai tempi della repubblica! In effetti, tutti i partecipanti a quella riunione erano vestiti in modo alquanto strano, e certo per nulla moderno, con quelle toghe in stile greco-romano e quelle pettinature che non sarebbero state fuori luogo in un film peplum...
 
"E' da molto tempo che il nostro signore, il sommo Zeus, sta preparando il suo piano per mettere in ginocchio il continente di Vesrin." continuò la donna che aveva parlato un attimo prima. "Il Team Olimpo è sul punto di raggiungere l'obiettivo che si è prefisso... e tra non molto, Vesrin sarà nelle nostre mani... quello, e molto di più!"
 
"Lo so bene, Atena..." rispose l'uomo di nome Apollo. "E' solo che mi piacerebbe che il nostro signore... come dire... ci lasciasse un po' più di tempo per organizzarci e raggiungere la sede centrale quando prende simili decisioni. Ad ogni modo, anch'io sono impaziente di sapere cosa ha deciso. Per il Team Olimpo, si preannuncia l'inizio della nuova età dell'oro!"
 
"Ovviamente, tutto dipende se prima riusciamo a togliere di mezzo quei dannati impiastri del Team Asgard." affermò una seconda donna dai lunghi e lisci capelli blu elettrico, seduta a fianco di Apollo. "Quelli ci hanno messo i bastoni tra le ruote fin da quando il Team Olimpo è stato fondato, dieci anni fa. Ancora non si rassegnano al fatto che il Fato ha stabilito che saremo noi ad impadronirci del potere assoluto. I falsi dei cadranno... e il Team Olimpo regnerà incontrastato."
 
"Il Team Asgard non va sottovalutato, Artemide." continuò Atena. "Il loro leader, Odino, può contare su servitori potenti e su Pokemon ben addestrati, forti quasi quanto i nostri. Se riuscissero a lavorare insieme, invece che essere divisi tra meschine rivalità interne, potrebbero ancora costituire una seria minaccia."
 
Artemide stava per rispondere, ma una voce acuta, proveniente dalla parte opposta della stanza, interruppe ogni ulteriore discussione, e fece in modo che le discussioni si interrompessero all'istante!
 
"Sta arrivando il sommo Zeus!" esclamò una recluta dell'organizzazione - un uomo vestito alla maniera dei soldati dell'antica Grecia, con una corazza dorata a coprirgli il torace e l'addome, una sorta di gonnellino rosso, un paio di schinieri di bronzo sulle gambe, sandali e un elmo di bronzo con il pennacchio rosso sulla testa. "Tutti in piedi alla presenza del sommo Zeus!"
 
Immediatamente, gli uomini del Team Olimpo scattarono in piedi, cercando di mostrarsi quanto più attenti e solerti possibile quando un uomo di una certa età, ma dall'aspetto ancora robusto e dal fisico prestante, entrò nella sala a passi lenti, guardandosi attorno con un paio di occhi azzurri gelidi e magnetici al tempo stesso! Apollo deglutì quasi per riflesso condizionato quando posò gli occhi su Zeus, il leader del Team Olimpo - anche se era ormai abituato a vederlo di persona, non gli faceva certo meno impressione!
 
Il leader del misterioso Team Olimpo era un uomo alto e muscoloso, che raggiungeva tranquillamente il metro e novanta in altezza, e forse anche più... e malgrado avesse di sicuro superato i cinquant'anni manteneva una forma fisica invidiabile, accentuata ancora di più dal suo abbigliamento - una toga bianca pulita al punto da essere immacolata, con un paio di pantaloni lunghi bianchi e scarpe dello stesso colore. La sua età avanzata era resa immediatamente visibile dai suoi corti e ben tenuti capelli bianchi, accompagnati ad una corta barba un po' arricciata che  nascondeva per buona parte la metà inferiore del suo volto, e anzichè renderlo ridicolo, riusciva in qualche modo a renderlo più minaccioso. Una corona d'alloro circondava la sua testa, accentuando il suo aspetto da divinità olimpica, e al suo fianco erano appese diverse Pokeball. Zeus si guardò attorno, godendosi privatamente lo spettacolo dei suoi subordinati che restavano in rispettoso silenzio davanti a lui... e quando fu sicuro che tutti stessero dedicando a lui la loro totale attenzione, prese posizione a capotavola, su un trono scolpito fatto appositamente per lui.
 
"Vedo che siete venuti tutti, e anche in tempi relativamente brevi... nonostante la distanza che, mi rendo conto, separa molti di noi." tuonò Zeus, con una voce profonda che sembrava provenire da una grande nube temporalesca! "Molto bene. Dichiaro quindi aperta la seduta straordinaria dei vertici del Team Olimpo. Immagino... che voi tutti siate al corrente della situazione attuale nel continente di Vesrin. Al momento, la Lega Pokemon di Vesrin è ancora giovane. E' stata istituita da poco, non è dotata di allenatori particolarmente potenti, e anche i superquattro di Vesrin non sono potenti come quelli di altri continenti come Kanto, Sinnoh od Unima. Questo significa... che per noi è il momento ideale per agire. Se aspettassimo troppo, daremmo ai nostri potenziali nemici il tempo di organizzarsi, rafforzarsi, e diventare una seria minaccia per il Team Olimpo. Dobbiamo battere il ferro finchè è caldo, come si suol dire, o non avremo una seconda possibilità."
 
"Ne siamo perfettamente consapevoli, sommo Zeus." disse Atena, riavviando un po' i suoi corti capelli castani. "Ora che il nostro progetto sta entrando nella fase terminale, è il momento di muoversi, finchè possiamo sperare di cogliere di sorpresa la Lega Pokemon. Ma... per quanto concerne il nostro obiettivo principale, abbiamo la conferma che ha cominciato a muoversi? Perdoni la domanda, ma... è necessario essere sicuri."
 
Zeus annuì lentamente, e i suoi sottoposti più vicini videro un bagliore avido saettare nei suoi occhi elettrici. "Ne siamo sicuri, Atena... al cento per cento!" esclamò. "Da quando i nostri informatori ci hanno aggiornato sugli ultimi sviluppi nel continente di Unima, abbiamo tenuto la situazione strettamente monitorata. E adesso... sappiamo per certo che il nostro obiettivo è arrivato a Vesrin. E' solo questione di tempo prima che... i nostri collaboratori lo attirino sul Monte Pressa. E anche il soggetto R... non potrà sfuggirci a lungo! Abbiamo individuato la sua posizione con un margine di errore molto scarso!"
 
I subordinati di Zeus non mancarono di notare come il loro signore avesse messo una certa enfasi sul fatto che avessero dei collaboratori esterni, ma non fecero commenti in proposito, e restarono ad ascoltare mentre Zeus abbandonava il suo modo di fare stoico e controllato, e permetteva ad un ghigno feroce di apparire sul suo volto segnato dagli anni e dalle traversie. 
 
"Presto... molto presto... il sogno che tutti noi del Team Olimpo abbiamo coltivato con pazienza, per tutto questo tempo... diventerà realtà!" esclamò il leader dell'organizzazione, già pregustando la vittoria...
 
 
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Lucinda, Piplup e Gary dovevano ammettere che Niasipoli non era esattamente come se l'erano aspettata. Si trattava di una cittadina dall'aspetto abbastanza modesto, non troppo dissimile da Biancavilla, e questo, per chi si era già fatto l'idea di Vesrin come un luogo molto avanzato tecnologicamente,  poteva essere un po' una sorpresa. Il villaggio era costituito per la stragrande maggioranza di piccole case ad uno o al massimo due piani, con dei graziosi giardini di fronte, arrangiate attorno ad una grande piazza nella quale spiccava una fontana decorata con delle statue di Pokemon Leggendari - Mew, Celebi, Jirachi, Shaymin e un altro Pokemon abbastanza simile come aspetto, con delle grandi orecchie che formavano una sorta di V sulla sua testa. Lucinda e Gary non avevano mai visto un Pokemon come quello... tuttavia, ricordavano i racconti che Ash aveva fatto loro quando erano stati nel continente di Unima e quando erano tornati a Biancavilla. 
 
Si trattava di un Pokemon che il loro amico e i suoi compagni avevano incontrato durante una breve avventura in un luogo chiamato "la Spada della Valle": Victini, un piccolo Pokemon Leggendario di tipo Fuoco / Psico che aveva fatto gola a molti... non ultimi il Team Rocket, che aveva mandato diversi suoi agenti sul posto, e il giovane Damon, discendente dell'antico Popolo della Valle che sperava di usare la Dragoenergia sigillata dalla Spada per riportare il suo popolo alla gloria passata. Solo per un pelo Ash e i suoi compagni - tra i quali per l'occasione c'erano l'intenditrice di Pokemon Burgundy e (neanche a farlo apposta) l'autonominata Annientadraghi Georgia - erano riusciti a scongiurare la catastrofe, e Damon, pentitosi delle sue azioni sconsiderate, aveva promesso che avrebbe cercato un altro modo, meno estremo, di dare al suo popolo un futuro migliore.
 
Ad ogni modo, Piplup si dimostrò immediatamente molto curioso, e zampettò allegramente verso la fontana, per dare un'occhiata a quel nuovo Pokemon. Con Lucinda che stava molto attenta che non si allontanasse troppo, il Pokemon pinguino raggiunse la fontana e guardò verso la statuetta di Victini che spruzzava acqua dalla bocca. Fu allora che lo starter di Lucinda si rese conto che, in effetti, non c'erano solo cinque statuette, ma sei - ce n'era una sesta, un po' nascosta rispetto alle altre, che rappresentava un altro Pokemon sconosciuto alla ragazzina di Sinnoh e al suo fidanzato - un Pokémon femminile dal corpo di pietra grigia, la testa tonda con orecchie ovali e appuntite con un corno sulla fronte. Aveva due grandi occhi tondi e una piccola bocca sorridenta, sulla testa ha una grossa gemma incastrata sul corno, da cui partivano altre sei gemme, quasi a fare delle trecce alla Pokémon. Le mani della Pokémon erano prive di dita eccetto il pollice, mentre la parte inferiore era una roccia irregolare. La Pokémon aveva inoltre il busto coperto da quello che sembrava un vestito con i bordi inferiori del busto ondeggianti e maniche lunghe.
 
"Pip, piplup? Piplup pip!" cinguettò Piplup, indicando la sesta statuetta a Lucinda e a Gary. Pur sentendosi tenuti sott'occhio dagli abitanti della città, che come c'era da aspettarselo sembravano piuttosto incuriositi da quei forestieri, i due fidanzatini raggiunsero Piplup davanti alla fontana, e Lucinda raccolse il suo grazioso starter per fargli vedere meglio quella rappresentazione. Lei stessa si ritrovò a guardare incuriosita le statuette di Victini e di quella Pokemon sconosciuta dal corpo fatto di gemme...
 
"Riconosco diversi di quei Pokemon..." disse Gary, dopo aver osservato la fontana con attenzione. "Mew, Celebi, Jirachi, Shaymin... un altro dovrebbe essere quel Victini di cui Ash e Misty ci hanno parlato, non sembra anche a te, Lulù?"
 
"Sì... sì, la descrizione corrisponde a meraviglia!" rispose la bambina dai capelli blu sopo un istante di esitazione. "Ma non so che Pokemon sia quell'altra... la vedi? Quella vicina a Shaymin che sembra fatta di cristalli! Gary, tu ne hai mai sentito parlare, per caso?"
 
Il giovane ricercatore scosse la testa, con un'espressione vagamente dispiaciuta. "No, mi spiace... ho visto un bel po' di Pokemon nel mio viaggio e nei libri del nonno... ma quella Pokemon mi è completamente nuova."
 
"Quella che vedete è Diancie, ragazzi miei." disse la voce di una donna proveniente da dietro di loro. Gary e Lucinda guardarono dietro di sè, e videro che a parlare era stata una donna già matura - probabilmente attorno ai quarant'anni - con lunghi capelli castani ben raccolti dietro la testa, che indossava un vestito intero di colore verde brillante, con una gonna che arrivava fin sotto le ginocchia, una leggera giacca rosa a maniche corte, e un paio di scarpe bianche dai tacchi un po' alti. Effettivamente, aveva un aspetto un po' anonimo, ma ciò nonostante si portava con notevole sicurezza ed autorità, e Lucinda non si sarebbe stupita di sapere che si trattava di una personalità abbastanza importante nel continente di Vesrin.
 
La seguiva a poca distanza un uomo dall'aspetto un po' buffo che doveva avere al massimo qualche anno più di lei: dava l'impressione del classico scienziato un po' eccentrico, visto che indossava un camice da laboratorio bianco sopra una maglietta dello stesso colore e un paio di pantaloni lunghi di colore grigio, con delle pesanti scarpe da lavoro, un paio di spessi occhiali da vista, e un cravattino viola legato al collo. Nelle tasche del suo camice teneva delle provette sigillate, e aveva diverse Pokeball legate alla cintura. Entrambi i nuovi arrivati si stavano mostrando accoglienti, e stavano salutando Lucinda, Piplup e Gary con calore.
 
"Buongiorno, ragazzi. Voi... dovete essere quei ragazzi di cui mi parlava il mio stimato collega, il professor Oak, dico bene? Tu sei suo nipote Gary... e tu sei Lucinda, quella coordinatrice di Pokemon proveniente da Sinnoh, giusto?" chiese l'uomo con gli occhiali. Aveva un modo di fare alquanto vivace, quasi frenetico, che non faceva altro che dare ancora di più l'impressione di un tipo eccentrico ma simpatico "Benvenuto a Niasipoli, l'inizio del vostro viaggio nel continente di Vesrin! Speriamo che il viaggio sia stato gradevole... e che non ci siano stati inconvenienti lungo la via! A proposito, il mio nome è Wilson... e sono uno dei più geniali ricercatori di Pokemon di questo continente! E... questa bella signora che è con me è la mia cara ex-mogliettina, Aria! Piacere di conoscervi, ragazzi, ragazze e Pokemon!"
 
Wilson terminò il suo saluto mettendosi in posa, piegandosi su un ginocchio e facendo un teatrale gesto con entrambe le braccia in direzione dei nuovi arrivati... che restarono fermi dov'erano, con dei grossi goccioloni di sudore che gli scendevano dalla testa! "Piplup, pip?" chiese Piplup, non sapendo come commentare quella strana presentazione... e non ricevendo alcuna risposta dagli altrettanto ammutoliti Lucinda e Gary!
 
"Un... comitato di benvenuto alquanto originale..." disse sarcastico il giovane ricercatore. "Piacere di conoscerla, Dr. Wilson. Sì, io sono Gary Oak, il nipote del famoso studioso di Pokemon, il professor Samuel Oak. E... lei è la mia fidanzata, Lucinda Berlitz, una coordinatrice di Sinnoh che è qui per partecipare al campionato di gare di Pokemon che aprirà tra poco."
 
"Il piacere è tutto mio, signora Aria... dottor Wilson..." disse Lucinda, inchinandosi con educazione ai due nuovi arrivati.
 
"Piacere di conoscervi, ragazzi." continuò la donna, altrettanto cordiale ma un po' meno esagitata dell' ex-marito. "Mi scuso per i modi di fare un po' esuberanti del qui presente Wilson. Essendo stata sposata con lui per diversi anni, ho un'idea migliore di come funziona la sua mente un po'... pazzerella, se vogliamo usare questa parola."
 
"Ooooh, mi ferisci, mia cara e dolce Arietta!" esclamò Wilson, con tono falsamente offeso e volutamente melodrammatico! "Non ti è forse piaciuto questo mio modo originale di comportarmi, nei tredici anni in cui siamo stati sposati e abbiamo condiviso il nostro nido della felicità?"
 
Aria ridacchiò e alzò le spalle. "Hehehee... beh, non posso negare che abbia giocato un ruolo determinante nel fare sì che noi restassimo assieme per così tanto tempo!" affermò la donna, per poi schiarirsi la voce e riprendere il discorso che si stava accingendo a fare a Lucinda, Piplup e Gary. "Ehm... comunque, a nome della Lega Pokemon di Vesrin, e in particolare del comitato per l'organizzazione del primo campionato di gare Pokemon nella storia del nostro paese... vi do il benvenuto! Ti chiami Lucinda Berlitz, vero? Beh, sei arrivata con un buon anticipo rispetto all'inizio del campionato! Se vuoi, puoi comunicare a me la tua iscrizione, visto che sono io la presidente del comitato."
 
"Piplup!" esclamò Piplup, piacevolmente sorpreso dalla loro fortuna - erano passate solo poche ore dal loro arrivo, e già avevano incontrato una personalità di spicco!
 
Lucinda fece in modo che il suo Pokemon si mettesse più comodo in braccio a lei, e si presentò ad Aria e a Wilson, sorridendo entusiasta. "Se posso, lo vorrei fare già adesso! Sì... il mio nome è Lucinda Berlitz, ho quasi dodici anni, e sono una coordinatrice. Ho... già una certa esperienza, e ho già vinto il Gran Festival del mio paese d'origine, anche se è stata più fortuna che altro... e sarei felice di poter partecipare anche a questo campionato!"
 
"Perfetto! Se mi dai il tuo Pokedex, Lucinda, sarò ben felice di registrarti qui ed adesso!" affermò Aria. Raccolse il Pokedex che Lucinda le stava porgendo e premette qualche tasto, per poi riconsegnarlo. "Sei di Sinnoh, quindi... beh, non sei la prima che viene da quel continente ricco di storia e leggende per iscriversi a questo campionato! L'altro giorno ho accolto un'altra coordinatrice di Sinnoh come te... aveva qualche anno più di te, e dava tutta l'impressione di una che ci sa fare!"
 
"Pip pip lup!" cinguettò Piplup, e fece un cenno alla sua allenatrice, che aveva trasalito leggermente quando aveva sentito. Lucinda si era già fatta un'idea di chi potesse essere... e incontrarla di nuovo lì a Vesrin sarebbe stato fantastico!
 
"Era... era per caso una ragazza alta, con i capelli rossi un po' spettinati e un paio di occhiali da sole?" chiese la bambina dai capelli blu. 
 
Wilson riflettè per un attimo, prima di confermare a Lucinda che effettivamente era così. "Sì... sì, era piuttosto alta per la sua età, portava dei vestiti comodi per il trekking, e aveva i capelli rossi spettinati e un paio di occhiali da sole. Vi conoscete, per caso?" chiese.
 
"Certo! Lei dev'essere la mia migliore amica, Zoey!" esclamò Lucinda raggiante al pensiero di incontrare nuovamente la sua compagna. "Come immaginavo, anche lei si è iscritta a questo campionato!"
 
"Piplup!" Piplup tese un'aletta verso la sua allenatrice, che gli diede il cinque come aveva l'abitudine di fare con Ash.
 
"Sarà una buona occasione di incontrarvi di nuovo e vedere quanto siete migliorate!" affermò Gary, il cui pensiero tornava all'incontro che aveva fatto con Ash ad Unima, e nel quale il ragazzino moro era uscito vincitore. Poteva immaginare che in quel momento la sua fidanzatina si sentisse più o meno nello stesso modo: desiderosa di incontrarsi nuovamente con la sua rivale ed affrontarsi in uno scontro leale in nome dei vecchi tempi. "Ad ogni modo... grazie per l'aiuto! Dov'è che si terrà la prima competizione del campionato?"
 
"Nella città di Superipoli, a non molta distanza da qui." affermò Wilson, indicando una strada che, a partire dalla piazza principale di Niasipoli, si addentrava nella foresta di conifere visibile all'orizzonte. "A circa un'ora di cammino da qui si trova la città di Zarivaria, una tranquilla cittadina di campagna conosciuta principalmente per la sua particolare scuola di Pokemon, e perchè è lì che ho uno dei miei laboratori. Sapete com'è, anch'io sono uno scienziato come tuo nonno, Gary... e durante i miei viaggi per la regione di Vesrin, ho spesso bisogno di avere un laboratorio vicino e a mia disposizione. Per questo ho fatto costruire dei laboratori in diverse delle città principali di questo paese."
 
"Ad ogni modo..." proseguì Aria. "Zarivaria si trova vicino all'ingresso della Foresta Arancio, che dovrete attraversare per arrivare a Superipoli. Non credo che vi ci vorranno più di tre giorni di tempo, quindi vi consiglierei di prendervela comoda e rilassarvi un po'. Avrete bisogno di essere freschi e riposati, se vorrete partecipare alle gare di Pokemon che si terranno da qui a poco." 
 
"Giusto... per adesso, credo sia meglio accomodarci al Pokemon Center, e far sgranchire un po' i nostri Pokemon." disse Gary. "Vi ringraziamo per il vostro aiuto, signora Aria, dottor Wilson... e speriamo di incontrarci ancora presto!"
 
"Non ne dubito, ragazzi miei! Se avete intenzione di partecipare al campionato, allora avremo molte occasioni di rivederci!" affermò Wilson. "Oh, e a proposito... se avete il tempo, quando arrivate a Superipoli, passate al laboratorio. Ne ho uno anche lì, e vorrei farvi vedere qualcosa di molto interessante."
 
Gary ci pensò su un attimo. "In effetti, è proprio lì che mio nonno mi ha detto di andare. Dovrei fare una commissione per lui, e far vedere alcuni risultati della sua ricerca ad alcuni suoi colleghi di Vesrin." affermò. "Riguardano... alcuni eventi che si sono verificati diversi mesi fa a Sinjoh."
 
Aria assunse un'espressione pensierosa e vagamente allarmata alla menzione di quel luogo tuttora avvolto nel mistero. "Sinjoh? Sì... sì, ne ho già sentito parlare. Qui a Vesrin non abbiamo sentito parlare troppo di quello che è successo, ma sappiamo che quasi un anno fa sono avvenuti degli strani incidenti da quelle parti, e sono stati avvistati numerosi Pokemon Leggendari." rispose. "In tal caso... beh, vi posso solo augurare buona fortuna, buon riposo e buon viaggio verso Superipoli. E spero che tu trovi lì la tua amica, Lucinda!"
 
"Grazie, signorina Aria... lo spero anch'io!" affermò la bambina dai capelli blu. "Comunque, grazie infinite per il vostro aiuto e il vostro benvenuto! Sono sicura che il nostro soggiorno a Vesrin sarà piacevole!"
 
"Non ne dubito." concluse Wilson. "Bene, in tal caso... a me e alla mia cara ex-mogliettina non resta che congedarci! A presto!"
 
"A presto, ragazzi miei, e buona fortuna!" ripetè Aria, muovendo una mano in segno di saluto. Lucinda, Piplup e Gary restituirono il gesto di cortesia e accompagnarono Aria e Wilson con lo sguardo mentre i due facevano ritorno in una casa vicina... un'abitazione non certo spartana ma comunque modesta, che certo non dava l'impressione di essere la casa di due persone in vista nella Lega Pokemon di Vesrin...
 
"E così quei due sono stati marito e moglie..." disse Lucinda una volta che i due furono rientrati in casa. "E anche ora, vedo che non si fanno problemi a stare assieme. Anzi, sembrano andare molto d'accordo. Come mai due persone così avrebbero divorziato?"
 
"Piplup..." cinguettò il piccolo Pokemon d'Acqua. Non poteva immaginare la risposta nemmeno lui.
 
Gary alzò le spalle. "Non lo so proprio, Lulù. Mi danno l'impressione di due persone che vanno d'accordo e si vogliono bene." affermò. "Ad ogni modo, immagino che andarlo a chiedere sarebbe... quanto meno inopportuno, non credi anche tu?"
 
"Sì, è vero... non credo che nemmeno io vorrei raccontare faccende così personali." disse la ragazzina, sempre tenendo in braccio il piccolo Piplup. Si voltò verso il grazioso Pokemon pinguino e gli fece un sorriso. "Beh, adesso abbiamo proprio finito, Piplup. Adesso raggiungiamo il Pokemon Center per trovare un posto per la notte... e domani mattina ci incamminiamo verso Superipoli! Non vedo l'ora di cominciare!"
 
"Pip pip piplup!" esclamò Piplup con entusiasmo.
 
 
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Il Pokemon Center di Niasipoli era più o meno quello che Gary e Lucinda si aspettavano da una cittadina così modesta e tranquilla: si trattava di un edificio ad un solo piano, con una piccola veranda decorata con vasi di fiori nella zona frontale, e all'interno si trovavano diversi tavoli e panche in legno dove si stavano riposando alcuni allenatori in attesa che i loro Pokemon venissero rimessi in forze. Al lato opposto della stanza si trovava il banco al quale lavoravano l'infermiera Joy di turno e la sua Pokemon, una graziosa Wigglytuff - una Pokemon simile ad un batuffolone di morbida pelliccia rosa con un ciuffetto sulla fronte, lunghe orecchie da coniglio e il ventre bianco, oltre che grandi occhi azzurro-verdini dall'espressione dolce, e braccia e gambe tozze, un po' come la sua pre-evoluzione Jigglypuff. Lucinda ricordava di aver già visto un Pokemon come quello nella squadra di Harley, uno dei rivali della sua amica Vera, ma quel particolare Wigglytuff era molto diverso, soprattutto a causa del cipiglio minaccioso che aveva costantemente sulla faccia.  
 
L'unica differenza rispetto ai Pokemon Center a cui erano abituati, in effetti, erano gli sguardi stupiti ed incuriositi che diversi degli allenatori presenti rivolsero loro, attratti dalla presenza di quegli stranieri. Tuttavia, non si fecero problemi ed entrarono nel Pokemon Center salutando educatamente. 
 
"Buongiorno, e benvenuti al Pokemon Center di Niasipoli." disse l'infermiera dai capelli rosa, facendo un inchino assieme alla sua Wigglytuff assistente nel momento in cui Lucinda e Gary la raggiunsero. Anche lei mostrò curiosità nei confronti dei due giovani allenatori, e si fermò per un attimo a guardarli. "Hmm... non credo di avervi mai visto da queste parti, ragazzi. Siete dei viaggiatori, immagino. Oh, e il tuo Piplup è davvero carino, allenatrice!"
 
"In un certo senso... sì, stiamo viaggiando!" affermò lusingata la piccola coordinatrice di Sinnoh. Il suo starter, inorgoglito per le lodi, si mise le alette sui fianchi e portò in fuori il petto in modo da darsi un po' di arie! "E... grazie mille, il mio piccolo Piplup è stato ilprimo Pokemon con cui ho viaggiato! Il mio nome è Lucinda Berlitz... e lui è il mio fidanzato, Gary Oak."
 
"Piacere." disse Gary, tenendo gli occhi chiusi con fare sbarazzino e facendo un cenno di saluto con la mano. 
 
La Wigglutuff assistente riconobbe al volo i nomi. "Wiggly? Wiggly, wigglytuff!" esclamò con una vocetta acuta e tenera, indicando i due ragazzi e Piplup all'infermiera. "Wigglytuff!"
 
"Oh... ma certo! Ecco dove mi sembrava di aver già sentito i vostri nomi!" esclamò Joy, dandosi una finta botta in testa per rimproverarsi della sua memoria corta. "Tu sei la vincitrice del Gran Festival di Sinnoh dell'anno scorso, vero? E tu... sei il nipote del famoso ricercatore di Pokemon, il professor Samuel Oak! Hehehee... noi a Vesrin non abbiamo delle personalità di spicco nello studio dei Pokemon, devo ammetterlo. Siamo più concentrati sullo sviluppo tecnologico... ma immagino che questo avrete modo di capirlo più avanti, quando visiterete qualche altra città."
 
"Abbiamo intenzione di goderci il continente di Vesrin, anche se siamo qui per faccende personali faremo in modo di non perderci nulla!" rispose Gary. "Ma... visto che siamo arrivati da poche ore, e che non è stato esattamente il viaggio aereo più rilassante di tutti... per oggi vorremmo fermarci qui al Pokemon Center, e far riposare un po' i nostri Pokemon."
 
"Certo, con grande piacere!" rispose l'infermiera Joy. "Prego, consegnatemi pure le vostre Pokeball, e i vostri amici saranno di nuovo in forma in men che non si dica! E poi... beh, credo che potrete godervi una notte tranquilla! Niasipoli non è certo una città turbolenta... non certo come Fiangapoli o Manoscuria!"
 
"Devono essere tra le città più grandi del continente..." riflettè Gary tra sè. "Beh, se è per questo, vorrà dire che ci godremo la tranquillità per stasera! Grazie mille!"
 
"Di niente, figuratevi! Per noi è un piacere accogliere nuovi ospiti!" rispose Joy, ricevendo le Pokeball di Lucinda e Gary prima di piazzarle nella macchina ricostituente.
 
 
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Come l'infermiera Joy aveva detto, la città di Niasipoli si era rivelata tranquilla e silenziosa, soprattutto ora che era calata la notte. Tutti gli allenatori presenti nel Pokemon Center avevano già cenato, e adesso stavano passando un po' di tempo seduti ai tavoli del Pokemon Center, chi a chiacchierare a voce contenuta, chi a giocare a carte, chi a guardare la televisione... ognuno stava passando il tempo a modo suo in attesa che arrivasse il momento di andare a letto. E Lucinda e Gary non facevano certo eccezione. Avevano lasciato i loro Pokemon liberi per un po', e in quel momento, alcuni dei Pokemon di Lucinda stavano facendo un po' di pratica per le gare di Pokemon che sarebbero cominciate di lì a poco. Qualche esercizio di base, giusto per non perdere il ritmo e non adagiarsi sugli allori.
 
Nel prato attorno al Pokemon Center, Ambipom richiamò l'attenzione di Quilava e Buneary battendo tra loro le mani che aveva sulle code... e i due Pokemon si voltarono di scatto verso di lei, eseguendo ciascuno un numero di abilità. La Pokemon simile ad un coniglietto bruno sferrò qualche pugno in aria con le sue lunghe orecchie, usandole come braccia vere e proprie... poi, una fiammata rossa si accese attorno alla punta del suo orecchio destro, mentre il sinistro venne avviluppato da una splendente aura bianco-azzurra che irradiava gelo. Con tutta la forza di cui era dotata, Buneary volteggiò su sè stessa tenendo le orecchie spiegate, in modo da diventare per un attimo un vortice di luce rossa e azzurra... e poi, fece scontrare tra sè il Fuocopugno e il Gelopugno, provocando una spettacolare scarica di scintille!
 
Quilava non volle essere da meno, e drizzò gli ispidi ciuffi di pelliccia rosso-arancione che gli spuntavano dalla testa e delle spalle, eseguendo così un agile attacco Ruotafuoco. Delle lingue di fuoco cominciarono ad orbitare attorno al corpo del simpatico Pokemon Vulcano, che poi si produsse in un attacco Murodifumo per creare un vortice di fuliggine e fiamme tutt'attorno a sè. Muovendosi in modo tattico e studiato, Quilava intensificò sia le sue fiamme che il fumo che stava scagliando... e creò un vero e proprio vortice che si levò verso il cielo per un breve tratto, prima di esaurirsi.
 
"Quilava..." disse il Pokemon di Fuoco. A giudicare dalla sua espressione, appariva soddisfatto di quello che era riuscito a fare, ma ancora pensava che ci fosse posto per i miglioramenti. Ambipom, da parte sua, applaudì ai suoi compagni più giovani con le sue due code, e annuì in segno di approvazione. Poco lontano, alcuni dei Pokemon di Gary si stavano a loro volta allenando, o stavano di guardia per evitare che quelli di Lucinda si cacciassero nei guai.
 
"Blast!" esclamò il Blastoise di Gary, sferrando una serie di pugni davanti a sè e in direzione di Scizor, che deviò abilmente tutti i colpi con le sue chele metalliche e rispose a sua volta con un Ferrartigli. Blastoise reagì più rapidamente di quanto la mantide metallica avesse previsto, e parò il fendente usando il suo possente guscio. Gli artigli di Scizor rimbalzarono sulla corazza naturale del Pokemon d'Acqua, e il Pokemon Coleottero/Acciaio, spinto indietro dalla potenza del suo stesso attacco, restò stordito per un breve istante, il braccio intorpidito per la violenza del colpo.
 
"Sciiiizor..." mormorò impressionato il Pokemon mantide, annuendo in direzione di Blastoise per congratularsi con lui.
 
La testuggine fece il segno dell'okay, a sua volta congratulandosi con il suo compagno di squadra e di avventura. "Blastoise! Blast blast... blastoise!" affermò, facendosi serio verso la fine, e facendo drizzare un po' le antenne a Scizor. L'insetto metallico aveva avvertito una punta di inquietudine nel tono del suo compagno...
 
"Zorrrr?" chiese, arrotando un po' la R. 
 
I sensi acuti di Scizor percepirono qualcosa che si muoveva accanto a lui... e un attimo dopo, degli anelli dorati si accesero nell'oscurità, annunciando l'arrivo del grazioso e letale Umbreon di Gary. Il Pokemon oscuro apparve dalle tenebre accanto a Scizor, facendogli un cenno di congratulazioni per non essersi fatto cogliere di sorpresa.
 
"Umbrrrreon..." affermò, guardando Scizor che si rilassava giusto un pochino. Approvò tra sè la prudenza del Pokemon Coleottero/Acciaio. Anche se Vesrin era sembrato un posto tranquillo fino a quel momento, con tutto quello che era successo negli ultimi tempi, tutti loro erano nella forma mentale di essere sempre in stato di allerta. "Umbreon, eon eon."
 
"Blast!" continuò Blastoise, sfregandosi il mento con una mano. Stava riflettendo su quello che Umbreon aveva detto, e gli stava dando ragione. "Blastoise?"
 
Con un po' di riluttanza, Scizor guardò verso il terreno, ripiegando un po' le ali metalliche contro il corpo. "Scizor!" affermò poi, comprendendo quello che volevano dire i suoi compagni. Se i loro sospetti erano giustificati, e Scizor non vedeva perchè non avrebbero dovuto esserlo, forse li aspettavano tempi difficili... dopotutto, era da un po' di tempo a quella parte che quelle che iniziavano come commissioni di poco conto si dimostravano invece il preludio a qualche grave pericolo. Prima il Team Vicious, poi quello che era successo ad Unima... Insomma, non c'era davvero da abbassare la guardia.
 
Un suono improvviso fece scattare Scizor, un rapido e riverberante fruscio... e la mantide rossa alzò lo sguardo... e vide che si trattava di nient'altro che del Maractus di Lucinda che, sotto lo sguardo vigile del suo compagno Arcanine, si stava esibendo in uno spettacolare attacco Petalodanza, circondato da un vortice di petali rosa che si dipartivano dai fiori che aveva sulle "orecchie". Il Pokemon simile ad un cactus si stava esibendo in qualche divertente passo di danza, scuotendo un paio di maracas che si era portato dietro in chissà che modo, mentre accanto a lui Piplup creava una scarica di bolle con il suo attacco Bollaraggio, in modo da creare un grazioso motivo di petali e bolle iridate.
 
Il Pokemon Chele sorrise divertito. Se non altro, i Pokemon di Lucinda sembravano non avere le preoccupazioni che assillavano lui e i suoi compagni. O almeno, questo era quello che appariva guardandoli esibirsi senza alcun accenno di inquietudine. Ad ogni modo, era il caso di cominciare a ritirarsi. La luna era ormai alta nel cielo di Niasipoli, punteggiato da innumerevoli stelle, tutt'attorno risuonavano i canti melodiosi dei Kricketot, delle Ninjask e dei normali insetti... e tra non molto, era convinto che l'infermera Joy avrebbe spento le luci. Si avvicinava il momento di tornare dai loro allenatori e riposarsi.
 
"Scizor?" disse, indicando la finestra ancora illuminata del Pokemon Center con un cenno della testa. Blastoise ed Umbreon si dissero d'accordo, e cominciarono a richiamare i loro compagni e i Pokemon di Lucinda, facendo in modo che si raccogliessero accanto alla porta d'ingresso del Pokemon Center. Maractus e Piplup si presero giusto un momento per concludere il numero che stavano facendo... poi, dopo aver ripreso fiato, e dopo che il vortice di petali e bolle danzanti si fu dissolto, lasciando soltanto una scia di scintille argentate in aria, fecero un cenno ad Arcanine, che rispose con un cenno di assenso e un sorriso che fece vedere appena appena i suoi canini acuminati.
 
"Marrrractus!" disse il Pokemon cactus con vivacità. Piplup fece un cenno di intesa ad Arcanine, e il cane-tigre fece salire il Pokemon Pinguino sulla sua groppa, prima che tutti i Pokemon si tiunissero e tornassero all'interno del Pokemon Center, dove gli allenatori erano ancora intenti ai loro passatempi, anche se stavano cominciando a togliere la loro roba dai tavoli e prepararsi per la notte. Lucinda e Gary erano seduti ad un tavolo ad un angolino del Pokemon Center, e stavano leggendo alcuni fogli che il giovane ricercatore aveva portato con sè.
 
"Capisco, capisco..." disse Lucinda, sinceramente interessata a quello che Gary le stava spiegando. "E quindi... il professore pensa che sia un fenomeno in qualche modo legato alle Lastre che il Team Vicious voleva usare? Pensi che questo sia in qualche modo legato... a quello che è successo quando Ash e Pikachu hanno affrontato di nuovo Kodai?"
 
"E' quello che pensa mio nonno, e io non ho motivo per dubitarne." affermò Gary. "Tra l'altro, mio nonno ha una sua teoria su quello che è successo a Mewtwo... ma non ha delle prove concrete per dimostrarlo, e ha bisogno di raffrontare i dati che ha con ciò che eventualmente qualche altro ricercatore di Vesrin ha scoperto. Ci rendiamo conto che è un po' un azzardo, e non sappiamo se qui troveremo chi ne sappia più di noi, ma... per quanto ne sappiamo, Vesrin è il luogo più adatto a fare queste ricerche."
 
"Sì, lo capisco." affermò Lucinda. "Essendo un luogo con delle tecnologie avanzate, è più facile che qui si trovi qualcuno che sappia di più di questo strano fenomeno."
 
"Già, e non solo. A quanto pare, uno dei continenti più vicini a Vesrin, il continente di Torren, è stato in passato lo scenario di una grande guerra con il continente di Kalos..." continuò Gary. "Pare che la guerra abbia coinvolto in parte anche Vesrin, e che per questo si possano trovare dei reperti che hanno qualcosa a che fare con la misteriosa evoluzione temporanea di Mewtwo."
 
"Umbreon?" chiese il Pokemon Buio di Gary, avvicinandosi al suo allenatore e fissandolo con espressione interrogativa.      
 
"Oh, salve, Umbreon. Io e Lulù stavano dando un'occhiata ad alcuni rapporti che il nonno ha fatto sugli eventi di Sinjoh, tempo fa... soprattutto, quella strana evoluzione temporanea che Mewtwo ha fatto e grazie alla quale è riuscito a sconfiggere Dialga e Giratina." affermò il ragazzo. "Purtroppo, non ne sappiamo abbastanza da decifrare tutto quello che il nonno ha scritto, ma vediamo che ha comunque fatto delle analisi più accurate possibile con i dati che aveva a disposizione. Ho l'impressione che questi dati porteranno un certo clamore nella comunità scientifica."
 
"Buneary?" chiese il coniglietto bruno di Lucinda. La sua allenatrice, pur non essendo una grande esperta nel campo in cui il suo fidanzato si stava invece specializzando, pensò che fosse il caso di tranquillizzare i suoi Pokemon.
 
"Comunque non vi preoccupate... se ci saranno dei problemi, li risolveremo man mano che si presenteranno." disse la bambina dai capelli blu. "Allora... come sono andati gli allenamenti? Mi sembra bene, a giudicare dal vostro entusiasmo!"
 
"Eary!" esclamò il Pokemon simile ad un coniglietto. Drizzò le orecchie in segno di approvazione, e indicò i suoi compagni con lo sguardo... in particolare Maractus, che stava ancora agitando le sue maracas per festeggiare!
 
"Marrrrractus!" esclamò il simpatico Pokemon simile ad un cactus. Quilava drizzò i suoi aculei fiammeggianti, e Ambipom fece un segno di vittoria con entrambe le mani sulle code!
 
"Bene, vedo che siete tutti molto carichi!" affermò Gary, ricevendo a sua volta un segno di assenso da parte del suo Arcanine, che strizzò un occhio con complicità. Soddisfatto di come fosse andato il loro primo giorno a Vesrin, il giovanissimo ricercatore cominciò a mettere via le sue cose, e fare cenno ai suoi Pokemon che era ora di andare a dormire. "Okay... allora credo che per oggi possa bastare. Domani ci attende una lunga camminata nella Foresta Arancio... e speriamo quanto prima di arrivare a Superipoli."
 
"Già... non vedo l'ora di iniziare!" disse Lucinda. Lei e Gary si scambiarono un bacetto, e la piccola coordinatrice salutò uno ad uno i suoi Pokemon. "Buona notte, Piplup... Ambipom, Quilava, Buneary, Maractus, Togekiss! Ci vediamo domani! Dormite bene!"
 
"Togekiss!" esclamò la Togekiss di Lucinda, la graziosa Pokemon Folletto/Volante che aveva ricevuto dalla sua sosia, la principessa Salvia. Uno alla volta, i Pokemon di Lucinda salutarono lei e Gary, e si coricarono vicino ai sacchi a pelo dei due ragazzi. I Pokemon di Gary fecero la stessa cosa, piazzandosi lì vicino come tanti angeli custodi, e anche Lucinda e Gary, dopo aver dato un'ultima occhiata a quello che stava accadendo nel Pokemon Center - non molto, considerando che praticamente tutti gli allenatori stavano ritirandosi nei loro giacigli, ed entro mezz'ora al massimo l'infermiera joy avrebbe spento la televisione - raggiunsero i loro sacchi a pelo e vi si infilarono dentro, scambiandosi un ultimo sguardo.
 
"Va bene... buona notte anche a te, Gary!" disse Lucinda, rivolgendo un caldo sorriso al suo ragazzo con le guance tinte di rosso.
 
Gary strizzò un occhio. "Buona notte anche a te, Lucinda." disse. Piplup ed Umbreon, volendo stare un po' con i loro allenatori, si infilarono nei rispettivi sacchi a pelo, e il simpatico Pokemon Pinguino si accoccolò sulla sua allenatrice, che ridacchiò gentilmente e lo accarezzò sulla testa. 
 
"Grazie, Piplup." sussurrò la bambina. "Sono contenta di averti con me."
 
"Piplup!" cinguettò Piplup, prima di addormentarsi accanto a lei.
 
 
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Un suono appena udibile di passi disturbò il silenzio della notte... e la figura seduta alla scrivania sollevò lo sguardo dallo schermo del suo computer quando sentì che qualcuno si avvicinava. Aveva già una buona idea di chi potesse essere, ma era comunque desideroso di vederlo arrivare. Dopotutto, se era come pensava lui, i loro piani sarebbero presto arrivati ad un punto decisivo.
 
Qualcuno bussò alla porta dell'ufficio oscurato, e l'uomo sorrise sinistramente prima di dare alla persona il permesso di entrare. "Avanti." disse con una voce gutturale, dall'accento gelido e crudele. Con un lieve cigolio, la porta si aprì, facendo entrare qualche raggio di luce artificiale nel lussuoso ma inquietante ufficio, decorato con mobili dall'aspetto antico ma perfettamente ben tenuti e lucidati...
 
"Loki al suo servizio, grande padre." disse il giovane dai capelli verdi smeraldo lunghi fino alle spalle, vestito elegantemente con un completo viola sopra una camicia bianca, una cravatta rossa e un paio di scarpe nere e bianche, che entrò nella stanza un attimo dopo, avvicinandosi con calma alla scrivania. Fece un inchino, fermo a pochi passi dall'uomo seduto dietro al banco. "Sono qui per comunicarle che la parte finale del piano è ormai pronta. Abbiamo trovato quello che ci serve... nel museo di Onegapoli! E' proprio quello che per tanto tempo abbiamo cercato... e cosa ancora migliore, non abbiamo trovato traccia dei nostri concorrenti!"
 
Un ghigno feroce deformò il viso della persona seduta alla scrivania... un uomo sulla cinquantina d'anni, vestito un po' come il suo subordinato ma dal fisico più prestante e robusto. Era completamente calvo, e portava una benda nera, come quella di un pirata, sull'occhio sinistro, assumendo così un'aria ancora più minacciosa. "Eccellente. Ottimo lavoro, Loki.  Ma non è il caso di muoversi subito. Prima è il caso di assicurarci che, quando sarà il momento, potremo colpire senza esporci a rischi eccessivi. E' vero che abbiamo molte risorse a nostra disposizione, ma non è comunque il caso di abbassare la guardia. Anzi, potrebbe essere una buona idea lasciare che siano i nostri concorrenti ad agire per primi. Se si metteranno loro in mostra, avremo più probabilità di sfuggire ai controlli delle forze dell'ordine, e ottenere quello che vogliamo."
 
Il ragazzo dai capelli verdi si inchinò di nuovo. "Ho sentito ed obbedisco, grande padre Odino." affermò. "Il Team Asgard trionferà."          
      
 
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CONTINUA...
 
 
Nota dell'autore: E con questo, il secondo capitolo si conclude! Per adesso non è successo nulla di eclatante, ma ho come l'impressione che tra non molto il Team Olimpo o il Team Asgard faranno il loro ingresso in scena, e in grande stile! Per adesso, mi auguro che vi siate goduti l'arrivo a Vesrin, qualche scenetta Cavaliershipping, e qualche momento con i Pokemon dei nostri giovani eroi! 
 
Per adesso è tutto... spero che mi lascerete qualche commento, anche se temo che sia stato un capitolo un po' noiosetto! A presto!     
 
          

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Capitolo 3
*** Incontri nella Foresta Arancio ***


Pokemon: The Quest for Zeta and Omicron
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam
 
 
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Capitolo 3 - Incontri nella Foresta Arancio
 
 
Il giorno dopo, di buon ora, Gary e Lucinda si erano svegliati e, dopo una rapida colazione e dopo aver raccolto le loro cose, erano partiti per la loro destinazione, affidandosi alle direzioni che erano state loro date da Aria e dal Dr. Wilson. Direzioni che si erano rivelate più che affidabili, e che avevano permesso loro di arrivare a Zarivaria attorno alle otto e mezza di mattina.
 
La cittadina di Zarivaria, a soltanto un'oretta di cammino da Niasipoli, era una cittadina altrettanto anonima e tranquilla, al punto che Gary, Lucinda e Piplup avevano quasi l'impressione di essere nuovamente a Biancavilla... in effetti, l'unico edificio veramente degno di nota in quella città di stradine lastricate ed abitazioni di pietra dura era la Scuola per Allenatori, che in quel momento era frequentata da numerosi bambini, ancora troppo giovani per farsi consegnare uno starter e partire per il loro viaggio, che andavano lì per imparare i primi rudimenti di quello che sarebbe stato per molti il loro futuro. Gary doveva ammettere che vedere quei bambini affollati vicino al grande edificio scolastico, a riempire l'aria con le loro vocette acute, gli faceva un po' di nostalgia di quando lui, Ash e Serena avevano la stessa età e frequentavano la scuola per allenatori del loro villaggio. Tutt'attorno, la città era circondata da una folta foresta di conifere che cominciava soltanto poche centinaia di metri a sud della periferia, immergendo la cittadina in un'atmosfera rustica che rimandava a diversi decenni prima... Quella era senza dubbio la Foresta Arancio, che separava Zarivaria da Superipoli, ed era la strada che i due ragazzi avrebbero dovuto prendere per giungere a destinazione.
 
"E così... questa è la città di Zarivaria. Ammetto che fino ad ora, quello che ho visto di Vesrin non mi dà esattamente l'impressione di un luogo dove la tecnologia la fa da padrona." disse Lucinda, aggiustandosi un po' il berretto sulla testa. "Ma... immagino che questa sia la campagna, più o meno. Quando arriveremo a Superipoli, dovremmo vedere qualcosa di diverso, giusto?"
 
"Sì, se è vero che è lì che si svolgerà il primo turno del campionato di gare di Pokemon." disse Gary, dando una rapida occhiata alla sua guida. Il piccolo Piplup saltellò sul posto per un po', curioso di dare anche lui un'occhiata alla mappa di Vesrin che Gary aveva con sè. "Comunque, come hanno detto Aria e il Dr. Wilson, prima di raggiungere Superipoli dobbiamo passare per la Foresta Arancio, e ci vorranno un po' di giorni per arrivarci. Meglio approfittare della mattinata per fare un po' di provviste per il viaggio."
 
"Va bene. Sarà una buona occasione per guardarsi intorno... e magari scoprire qualcosa di più su ciò che sta succedendo a Vesrin in questi giorni." rispose Lucinda, prendendo in braccio il piccolo Piplup. I due ragazzi e lo starter di Lucinda si diressero verso un piccolo supermercato aperto 24 ore, fermandosi giusto per un attimo accanto ad una piccola pila di giornali gratuiti vicino all'ingresso. Lucinda prese una copia e gli diede una rapida occhiata... restando un po' stupito quando vide la foto in prima pagina, che rappresentava un congegno altamente tecnologico e dall'aspetto vagamente inquietante: sembrava un gigantesco tubo posto all'interno di un grande corridoio, circondato da cavi, luci ed altri aggeggi altamente tecnologici, che sembrava estendersi all'infinito! C'era qualcosa di davvero misterioso in quello strano congegno... dava quasi l'impressione di vibrare di energia!
 
"Pip, pip! Piplup pip!" esclamò Piplup, indicando il titolo dell'articolo. Lucinda diede un'occhiata a dove il suo simpatico starter stava indicando... e lesse di cosa si trattava.
 
"Che c'è, Piplup? Cosa hai visto di tanto interessante?" chiese la bambina dai capelli blu... "Hmm... ascolta questa, Gary, questa sì che è una notizia interessante! Allora... finalmente attivato il Collisore Pokeadroni, il più grandee potente acceleratore di particelle finora realizzato, in grado di proettare particelle subatomiche a velocità di poco inferiori alla velocità della luce e farli collidere per sprigionare livelli di energia finora mai raggiunti in laboratorio! Ehm... sinceramente, non credo di aver capito molto di questi termini tecnici, ma ho capito che si tratta di un esperimento molto importante."
 
"Certo che è importante, Lulù. Immagini che cosa ci potrebbero fare con un'energia così immensa?" commentò Gary, un po' più esperto del settore. "Anche se non ho idea del motivo per cui gli serva tanta energia... dicono che l'esperimento si terrà in una località vicina a Fiangapoli, una delle città della zona centrale di Vesrin, e che vedrà coinvolti alcuni degli scienziati più importanti del continente! Heh, non mi stupirebbe se vi prendesse parte anche il Dr. Wilson."
 
"Piplup?" chiese il simpatico Pokemon pinguino, alzando lo sguardo verso la sua allenatrice con espressione quasi implorante! Lucinda ridacchiò e accarezzò il suo starter sulla testa per dirgli che non avrebbe dovuto preoccuparsi. 
 
"Va bene, Piplup, quando passeremo per Fiangapoli, ci fermeremo anche da quelle parti! Chissà perchè, ho come l'impressione che abbia qualcosa a che fare con le commissioni che Gary è stato mandato a fare in questa regione." disse la bambina dai capelli blu. "Ma per adesso... pensiamo a fare un po' di provviste per il viaggio. Ci aspetta una bella camminata prima di arrivare a Superipoli... e una volta lì, ci sarà la nostra prima gara!"
 
"Piplup!" assentì Piplup, saltando giù dalle braccia di Lucinda e cominciando a marciare fieramente verso le porte automatiche del minimarket... soltanto per inciampare sul gradino dell'ingresso e finire faccia a terra! "Piiiip!"
 
"Attento, Piplup! Stai bene?" Lucinda si chinò verso il suo starter, abituata a certe sue dimostrazioni di goffaggine, na comunque sperando che non si fosse fatto male... e per fortuna, il grazioso starter si rialzò di scatto come se niente fosse successo, piazzandosi le alette sui fianchi e guardando fieramente in alto, quasi volesse dire che lo aveva fatto di proposito!
 
"Piplup!" esclamò il piccolo Pokemon.
 
 
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Poco lontano, nella grande foresta di conifere, regnava una calma quasi irreale... mentre il giovane coordinatore di Pokemon si incamminava lentamente lungo una stradina ricoperta di foglie morte, accompagnato da uno dei suoi Pokemon più fidati - un Breloom, una strana creatura di tipo Lotta/Erba che sembrava un incrocio tra un canguro e un grosso fungo velenoso: il corpo e le gambe erano verdi, mentre la testa e la coda erano gialle, i piedi avevano due grosse dita rosse artigliate, così come le mani, per quanto il Pokémon sembrasse non possedere braccia. Il collo era circondato da petali di fiore di colore giallo, mentre sulla testa aveva la cappella di un fungo di colore verde, con un forellino rosso. Gli occhi erano completamente neri, e la grossa coda terminava in un seme verde formato da quattro parti sferiche. In quel momento, il Pokemon stava cercando di aiutare il suo allenatore in quello che dava l'impressione di essere un allenamento speciale... in previsione della competizione che li avrebbe attesi di lì a poco.
 
"Molto bene, Breloom... questa foresta è un posto perfetto per fare qualche prova con le tue nuove mosse!" disse il ragazzino castano, vestito con la classica maglietta verde a maniche corte e pantaloni grigi che erano stati il suo marchio di fabbrica quando lui viaggiava per Sinnoh. Kenny, il giovane coordinatore di Duefoglie, amico d'infanzia nonchè rivale di Lucinda, aveva scelto quel posto per terminare la sua preparazione per il campionato di gare Pokemon che si sarebbe tenuto a Vesrin... e stava approfittando quanto più possibile dei pochi giorni che restavano prima dell'inizio ufficiale per allenare quanto più possibile i suoi Pokemon. "Proviamo qui... usa il tuo attacco Parassiseme, e poi, non appena sboccia, usa Energipalla!"
 
"Breee!" esclamò il Pokemon Fungo, un po' sorpreso per essere stato colto mentre prendeva un po' di muschio dal tronco di una quercia per farsi uno spuntino! Si richiamò rapidamente all'ordine, dandosi una piccola botta in testa per rimproverarsi di essersi distratto così... e poi, aprì la bocca e scagliò una raffica di semi che atterrò sul terreno ricoperto di foglie, sbocciando pochi istanti dopo e facendo nascere alcuni rampicanti che iniziarono immediatamente ad agitare le liane alla ricerca di qualche Pokemon a cui risucchiare energia!
 
Non ebbero da attendere a lungo. Il Breloom di Kenny alzò le corte braccie e si concentrò, avvolto da una tenue aura verde erba che venne riassorbita un istante dopo... e scagliò contro i rampicanti una grossa sfera di energia del colore dell'erba, che sfrecciò in aria per un breve tratto prima di impattare sui rampicanti sbocciati dal Parassiseme! Immediatamente, le piante parassite sembrarono corroborate, e si agitarono quasi con entusiasmo, mentre si avvinghiavano attorno all'Energipalla e cominciavano ad assorbirla! In un attimo, le voraci piantine inghiottirono del tutto la sfera di energia... e l'effetto su di loro divenne ben palese. Le piantine crebbero rapidamente, fino a diventare delle dimensioni di grossi cespugli luminosi... e su di esse sbocciarono alcuni fiori colorati che trasformarono il Parassiseme in una specie di originale composizione vegetale!
 
"Bene! E' andata ancora meglio del previsto!" esclamò Kenny, stringendo le mani a pugno in segno di vittoria e convinzione. Il risultato di quella combinazione era stato spettacolare... e pensare che era stata un'idea che aveva avuto di getto soltanto un paio di settimane prima! "Quando ci presenteremo a Superipoli, sarà questo il numero su cui faremo affidamento! Anche se è meglio se ci alleniamo ancora un po', giusto per avere qualche altra carta da giocare nel caso qualche coordinatore abbia una contromossa..."
 
"Bre, breloom!" esclamò il Pokemon Erba/Lotta, approvando la lungimiranza del suo allenatore. "Loom, loom... breloom?"
 
Kenny sembrò pensarci su per un attimo. "Hmm... in effetti non sarebbe una cattiva idea, Breloom. Dopo ti farò fare un po' di pratica con Machoke ed Alakazam, potrebbe essere un buon allenamento." affermò. "Comunque, per adesso va bene più o meno bene così. Proviamo questo numero ancora un po', e poi concentriamoci su altri. Abbiamo ancora parecchio tempo prima che sia ora di pranzo!"
 
"Loom..." mormorò il Pokemon Fungo un po' imbarazzato per essersi fatto quasi pescare a fare merenda durante gli allenamenti! Sferrò qualche pugno in aria per caricarsi, e mosse la coda da una parte e dall'altra prima di fare cenno a Kenny che era pronto a riprendere. "Breeee!"
 
"Perfetto! Grazie, Breloom!" affermò il ragazzino. "Okay... adesso proviamo qualche  altro trucco. Prova ad usare un attacco Fascino accompagnato da Dononaturale. Potrebbe dare dei risultati interessanti... anche se ammetto che è un po' un esperimento."
 
"Breloom!" rispose il Pokemon Fungo, apprestandosi a riprendere l'allenamento... prima di sentire un applauso provenire da un punto dietro di loro. Un po' sorpresi, Pokemon ed allenatore si voltarono in quella direzione per vedere di chi si trattasse... e videro che, a pochi passi da loro, in piedi su una collinetta, si trovava un signore già un po' avanti con gli anni, vestito con un abito di colore beige sopra una camicia bianca, con pantaloni impolverati dal bordo un po' condunto e pesanti scarpe da lavoro. Indossava un cappello a larghe falde, e aveva i capelli bianchi un po' radi, con un paio di folti baffi dello stesso colore. La sua pelle era segnata dall'età e resa bronzea da una vita passata all'aria aperta, e teneva una vanga appoggiata per terra accanto a lui. Al suo fianco camminava un Rattata, un Pokemon simile ad un topo grande come un gattino, con una corta pelliccetta viola che diventava beige sbiadito sul ventre, lunghe vibrisse, occhi piccoli e rossi, e una coda leggermente arricciata.
 
"Salve, ragazzo. E buongiorno anche al tuo Pokemon." disse il vecchietto, con una voce che faceva capire che, nonostante la non più giovane età, quell'uomo era perfettamente lucido e aveva ancora energia da vendere. "Non è tutti i giorni che vediamo passare qualcuno nella Foresta Arancio. Devi venire da un altro continente, o mi sbaglio?"
 
Un po' stupito dall'intuizione corretta di quell'uomo, Kenny si ripulì un po' il vestito e rispose. "Beh... sì, in effetti io vengo da Duefoglie, una cittadina del continente di Sinnoh." affermò. "Sono venuto qui per allenare i miei Pokemon e partecipare con loro al campionato di gare Pokemon che si terrà qui a Vesrin. Si vede così tanto che sono uno straniero?"
 
"Hehehee... beh, ormai io ho la mia esperienza, ragazzo mio." affermò l'anziano signore. "Non per vantarmi, ma sono abbastanza bravo a riconoscere i viaggiatori quando li vedo. Interessante... quindi tu sei un coordinatore di Pokemon. Di solito sono le ragazze che si dedicano a questa attività."
 
"Ratta..." squittì il Rattata che l'uomo si portava dietro. Aveva un tono un po' disapprovante, come se rimproverasse qualcosa al suo allenatore. 
 
E l'uomo capì subito di cosa si trattasse. "Oh, certo. Dove ho la testa... grazie per avermi richiamato, Rattata! Ho proprio scordato le buone maniere." disse l'uomo, facendo una carezza al Pokemon simile ad un topo. "Comunque... il mio nome è Matthew, e sono un contadino che vive ormai da anni in questa foresta. E lui è il mio fedele amico, Rattata. Piacere di conoscerti, ragazzo."
 
"Rattatatata!" esclamò Rattata, lisciandosi i baffi.
 
"Il mio nome è Kenny... e lui è il mio amico Breloom! Ci stavamo allenando per le gare di Superipoli... e pensavamo che la Foresta Arancio fosse il posto migliore per farlo. Tra l'altro... credo che alcuni dei nostri amici parteciperanno a loro volta." rispose Kenny. "Piacere di conoscerla, signor Matthew."
 
"Hohohooo... chiamami soltanto Matthew, ragazzo. Io... sono un semplice contadino che vive con i suoi Pokemon e la sua cara mogliettina in questo posto. Sono passati tanti anni da quando abbiamo cominciato a vivere qui, che quasi mi fa paura pensarci." rispose il simpatico vecchietto. "Ad ogni modo, è bello vedere qualcuno da queste parti. Da quando è cominciata l'espansione tecnologica di Vesrin, la gente ha cominciato ad abbandonare le campagne... e questi posti sono diventati un po' solitari e tristi."
 
"Loom?" chiese il Breloom del ragazzino, un po' stupito. La Foresta Arancio gli sembrava un posto molto bello, che metteva allegria... e in effetti, aveva anche l'impressione di sentire una strana energia che permeava quel posto. Non era sicuro di cosa fosse, ma sicuramente era qualcosa di unico nel suo genere... "Breloom..."
 
"Immagino... le persone si sono trasferite nelle grandi città, e hanno un po' trascurato la campagna. Erano tutti in cerca di occasioni migliori, immagino..." affermò Kenny.
 
Matthew fece un cenno con la testa. "D'altronde, non posso neanche dare loro torto. Mi sembra anche giusto che gli uomini progrediscano, e che gli stili di vita cambino. Forse quello che dico è più che altro dettato dalla nostalgia per la mia gioventù. Però, trovo comunque un po' triste che il passato venga messo da parte. Purtroppo, per quanto io abbia cercato, non sono mai davvero riuscito a mettermi al passo con i tempi." affermò. "Ma... immagino che voi non siate venuti qui per ascoltare i racconti nostalgici di un vecchio contadino. Vuoi venire con me, ragazzo? Posso offrire a te e ai tuoi Pokemon un bel bicchiere di latte di Miltank!"
 
"Se non disturbiamo..." disse Kenny, guardando verso Breloom, che fece un sorrisone entusiasta e annuì, sentendosi elettrizzato all'idea di un bicchiere di delizioso e nutriente latte di Miltank! "Le siamo molto grati, signore! E' molto gentile da parte sua!"
 
"Oh, figurati, ragazzo mio!" disse il vecchio contadino, raccogliendo la sua vanga e facendo cenno al suo Rattata che stavano tornando a casa. "Del resto, io e mia moglie non abbiamo mai avuto la fortuna di avere dei figli, e non ci dispiace avere un ragazzo come te come ospite, anche solo per un pochino."
 
"Breloom!" esclamò il Breloom di Kenny, sorridendo festosamente mentre lui e il suo allenatore, con un cenno di ringraziamento, cominciavano a seguire Matthew verso la sua casa...
 
 
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Solo qualche ora dopo...
 
Lo spettacolo della grande foresta di conifere circondava Gary, Lucinda e Piplup mentre si incamminavano lungo una stradina polverosa che passava in mezzo a due grandi cespugli di oleandro, i cui fiori bianchi come neve rendevano ancora più vivace il paesaggio. Numerosi Pokemon si intravedevano tra i rami e le foglie... quasi tutti Pokemon Erba come Oddish o Petilil, anche se di tanto in tanto i ragazzi riuscivano a vedere qualche Pineco penzolare dai rami degli abeti... e in un'occasione, erano stati abbastanza fortunati da vedere una coppia di Butterfree che svolazzavano tra le cime degli alberi! 
 
Tuttavia, Gary stava anche ben attento a non perdere di vista la mappa, e a non smarrire la strada in quel groviglio di erba, alberi e cespugli. La Foresta Arancio era sicuramente una meraviglia, ma perdersi al suo interno sembrava essere fin troppo facile. "Bene... allora, stando a questa mappa, al prossimo bivio dobbiamo girare a sinistra, e dovremmo arrivare in un luogo che molti abitanti di Vesrin considerano sacro. Da quelle parti... c'è un piccolo santuario dedicato a Celebi, il piccolo Pokemon Leggendario che viaggia nel tempo. Dicono che Celebi abbia abitato in questa foresta per un po' di tempo, e che sia grazie a lui che questo posto è diventato così bello e rigoglioso."
 
"Piplup, pip piplup!" esclamò Piplup con la sua vocetta acuta. Anche se non era stato esattamente in prima linea nello scontro finale con il Team Vicious nelle rovine di Sinjoh, aveva visto comunque il piccolo Celebi con i suoi occhi... senza di lui, non sarebbero riusciti a sconfiggere i loro nemici e salvare i quattro continenti da un male terribile.
 
"Sembra un bel posto dove fermarci, almeno per un po'." disse Lucinda. "Scommetto che ai nostri Pokemon piacerà! Dico bene, Piplup?" Si voltò verso il simpatico pinguino, che agitò allegramente le sue alette e cinguettò in segno di assenso! 
 
"Sono d'accordo anch'io... e poi, visto che siamo in un nuovo paese, tanto vale vedere quanto più possibile!" rispose Gary. "Okay... allora il nostro prossimo punto di ristoro sarà il santuario di Celebi. Chissà se assomiglia un po' a quello di Johto..."
 
"Piplup!" esclamò Piplup con fare sbarazzino, come per dire che lo avrebbero scoperto una voce giunti lì. Lucinda ridacchiò e accarezzò il suo starter sulla testa, per dirgli che sicuramente sarebbe stato un bel posto da visitare...
 
 
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Il Machoke di Kenny si leccò le labbra e si percosse il petto con un pugno in segno di gioia non appena ebbe finito di tracannare tutto d'un fiato il bicchiere di latte di Miltank appena munto che gli era stato offerto... mentre lo Alakazam del ragazzino, dopo aver guardato con espressione un po' esasperata il suo compagno pieno di muscoli, sollevò il bicchiere che gli era stato dato con la telecinesi e lo inclinò verso di sè, in modo da bere lentamente e con un po' di metodo. Kenny, da parte sua, prese un bel sorso dal suo bicchiere e si sentì immediatamente pieno di energie.
 
"E' buonissimo, signora! Grazie infinite!" esclamò, guardando dritta negli occhi la simpatica vecchietta dai capelli grigi che sedeva accanto a lui, vestita con semplici abiti grigi e verdi, scarpe da lavoro perennemente macchiate di terra, e uno scialle di lana sulle spalle, un po' rozzo ma funzionale. La donna - l'anziana moglie del signor Matthew, e una contadina come lui - restituì al giovane coordinatore di Sinnoh un sorriso caldo e materno, contenta di avere qualcuno che le desse, almeno per un po', l'impressione di avere un nipotino.
 
"Di niente, figliolo... anzi, sono io che devo ringraziare te per i racconti che mi hai fatto del paese dove vivi!" affermò. "Sai... io e mio marito siamo sempre vissuti qui a Vesrin, da quando siamo nati, e ci dispiace un po' non aver mai avuto la possibilità di vedere il mondo di fuori..." Si fermò solo per un attimo, per accarezzare uno dei Pokemon che vivevano con loro: un Bibarel, un Pokemon simile ad un grosso castoro dalla corta ed arruffata pelliccia bruna che diventava più scura sulla coda a paletta, sulle zampe e sul muso. Due chiazze di pelliccia beige ornavano l'intorno dei suoi occhi e il suo torace, e un naso piccolo ed appuntito di colore rosso spiccava sulla punta del muso. I suoi incisivi fuoriuscivano di qualche centimetro dalla bocca del buffo Pokemon, i cui occhi avevano le pupille nere e piccole che scattavano da una parte e dall'altra in segno di curiosità.
 
"Capisco... beh, anch'io non ho proprio viaggiato chissà dove, però ho avuto modo di vedere molte cose che non avrei mai potuto vedere se non fossi diventato un coordinatore." disse Kenny, guardando divertito Alakazam e Machoke che si prendevano in giro a vicenda - il Pokemon simile ad un culturista stava prendendo amichevolmente in giro la scarsa prestanza fisica di Alakazam, tenendo il bicchiere ormai vuoto in equilibrio sulla punta di un dito, mentre il Pokemon Psiche rispondeva appoggiando la testa su una mano e alzando le spalle sarcastico. "Ammetto... che all'inizio ho intrapreso questo viaggio perchè volevo impressionare una mia amica, piuttosto che perchè davvero mi interessasse diventare un coordinatore, e speravo in questo modo di farmi notare da lei... ma ho finito per prenderci gusto!"
 
"Capisco, capisco..." disse Matthew, mentre dava al suo Rattata una pannocchia di mais che il piccolo roditore cominciò immediatamente ad assaltare! "Beh, mi fa piacere per te, ragazzo! Hai visto con i tuoi occhi quanto meraviglioso può essere il mondo dei Pokemon, e quante meraviglie possa nascondere! Sai... anche se noi non siamo mai potuti andare in altri continenti, abbiamo comunque viaggiato abbastanza per Vesrin, e possiamo dirti che nel corso del tuo viaggio vedrai un po' di cose interessanti!"
 
Kenny sembrò felice di sentirlo. Il continente di Vesrin, a quanto pareva, gli avrebbe riservato un bel po' di sorprese... "Davvero? Beh, avevo sentito parlare delle innovazioni tecnologiche di questo paese, ma a parte questo... non so ancora molto di come sia fatto e di che posti ci siano da visitare." affermò. Il suo Breloom appoggiò il bicchiere ormai vuoto sulla panchina sulla quale era seduto, e si mise ad ascoltare anche lui. "Potreste per caso parlarcene un po'?"
 
"Com piacere, giovanotto!" rispose la vecchietta. "Allora... prima di tutto, dovresti sapere che la regione di Vesrin si divide in tre principali lembi di terra: la Landa Vesrin, dove ci troviamo noi in questo momento, e dove la maggior parte dei giovani allenatori partono per il loro viaggio; il Cromocerchio, dove si trovano le città più grandi e popolose, e dove si trova anche la sede della Lega Pokemon, in cima all'Altopiano Quasar; e la Lancia Vesrin, un territorio montuoso scarsamente popolato che si trova nella zona più ad est del continente, e dove gli allenatori di livello più alto vanno ad allenarsi tra pericoli terribili e città meravigliose ed inusuali."
 
"Ho sentito dire che, in un luogo sconosciuto della Lancia Vesrin, sia giunto diversi anni fa un allenatore conosciuto soltanto come R." disse Matthew. "Si dice che sia venuto qui dal lontano continente di Kanto per un viaggio di allenamento che sarebbe durato molto tempo... ma nessuno sa con esattezza dove si trovi adesso questo misterioso allenatore... nè, se è per quello, se sia ancora qui a Vesrin o da qualche altra parte."
 
"R... un allenatore proveniente da Kanto, eh? Buffo, diversi degli amici che ho conosciuto nel mio viaggio venivano da Kanto." disse Kenny, ripensando ad Ash e ai suoi compagni. "Comunque è molto interessante... immagino che le finali del campionato di gare Pokemon si terranno proprio sull'Altopiano Quasar... Huh? Che succede?"
 
Il ragazzino si bloccò di colpo quando il suo Machoke, facendosi improvvisamente serio, gli toccò una spalla con la sua enorme mano. Alakazam guardò in direzione delle cime degli abeti, confuso e un po' spaventato... il silenzio era calato improvvisamente sulla Foresta Arancio, un silenzio che non era certo quello calmo e pacifico della natura incontaminata - era piuttosto il silenzio cupo e carico di tensione che precedeva un terribile disastro.
 
Anche il vecchio Matthew e sua moglie si erano resi conto che c'era qualcosa che non andava... e i loro Pokemon, che fino ad un attimo prima scorrazzavano allegramente per la fattoria, si fermarono spiazzati. "Hm? Che... che cos'è questo silenzio improvviso?" si chiese l'anziano uomo. "Non ho mai sentito un tale silenzio in tutti gli anni che abbiamo vissuto nella Foresta Arancio..."
 
"Bibarel..." mormorò il Bibarel dei due anziani coniugi, la cui vivacità aveva lasciato rapidamente il posto ad un'espressione di paura e sconforto. 
 
L'anziana donna si strinse nel suo scialle di lana, sentendo improvvisamente freddo... e per un attimo, ebbe l'impressione che i colori della foresta fossero sbiaditi di colpo, e il verde smeraldino delle alte conifere fosse diventato per un attimo uno spento verde olivastro...
 
"Non... non ne ho idea nemmeno io, caro..." disse lei, mentre Kenny corrugava la fronte allarmato. "Ho come... ho come la sensazione che la foresta stesse stia soffrendo, anche se non so come sia possibile..."
 
 
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Gary, Lucinda e Piplup erano quasi arrivati alla loro prima destinazione, ovvero l'antico santuario dedicato a Celebi di cui avevano letto... quando l'atmosfera vitale della Foresta Arancio si spense di colpo, e i numerosi Pokemon che fino a quel momento avevano scorrazzato liberamente per il sottobosco si erano ritirati in tutta fretta nelle loro tane, in preda ad un'improvvisa ed apparentemente inspiegabile paura. Un silenzio quasi assordante era calato sulla foresta, lasciando interdetti i tre viaggiatori...
 
"Pip... piplup?" cinguettò Piplup, il cui atteggiamento spavaldo era stato spazzato via da quell'improvviso sentore di morte e desolazione. Il Pokemon pinguino si nascose dietro la sua allenatrice, che lo guardò per rassicurarlo e mise mano ad una delle Pokeball appese al suo fianco...
 
"Che... che succede?" si chiese la bambina dai capelli blu. "Tranquillo, Piplup, andrà tutto bene... anche se non ho idea di cosa sia questa improvvisa coltre di silenzio..."
 
Gary sembrava essere altrettanto perplesso, e non riusciva nemmeno lui a spiegarsi cosa stesse accadendo. Prese una delle sue Pokeball e la aprì, facendo uscire da essa il suo Exeggcutor, un Pokemon simile ad una grossa palma da cocco alta circa due metri, che camminava su un paio di tozze zampe poste alla base del tronco, e aveva cinque frutti che facevano da teste, ognuno con un'espressione diversa, tra le folte fronde che crescevano sui suoi rami.
 
"Ex... Exeggutor?" esclamò il Pokemon Nocecocco, concentrandosi per un attimo. Essendo di tipo Psico oltre che Erba, Exeggutor riusciva a percepire di più il sentore negativo che aleggiava tutt'attorno... ma si riprese rapidamente e guardò verso il suo allenatore facendogli un cenno di assenso con una delle sue teste. "Exeggutor!"
 
"Scusa se ti chiamo adesso, Exeggutor. Immagino che anche tu non ti senta molto a tuo agio, adesso... ma abbiamo bisogno dei tuoi poteri per un attimo." disse il giovane ricercatore. "Riesci a capire da dove viene esattamente questa strana sensazione?"
 
"Tor? Exeggutor!" esclamò il Pokemon Erba/Psico, facendo un rapido cenno con due delle sue teste. MUovendo una delle sue ampie foglie, fece cenno ai due ragazzi e a Piplup di seguirlo, prima di incamminarsi a passo svelto in un passaggio tra due grandi querce, sotto lo sguardo insicuro di alcuni Caterpie e Wurmple che li osservavano dai rami degli alberi. Ancora un po' insicuri, Lucinda, Piplup e Gary seguirono il Pokemon palma nel sentiero, e dopo pochi passi, cominciarono già a sentire i rumori di una battaglia che si stava svolgendo non molto distante da loro... in effetti, sarebbe bastato andare ancora un po' avanti per scoprire cosa stesse accadendo...
 
"Aaaargh! Accidenti a te, mocciosa! Credi forse di poterti opporre a noi ancora a lungo?" esclamò una brusca voce maschile, un attimo dopo che un'esplosione avesse rimbombato nella foresta! Non c'era dubbio, qualcuno stava combattendo una battaglia di Pokemon...
 
"Beh... considerando che io sono in vantaggio e voi vi state ritirando, direi proprio di sì, branco di cavernicoli senza maniere! Hohohohohoooo!" rispose una voce acuta e dal tono distintamente snob ed arrogante... una voce che Lucinda e Piplup non potevano non riconoscere! La bambina dai capelli blu si fermò per un attimo, mettendosi una mano sulla fronte e scuotendo la testa con fare rassegnato. 
 
"Quando si dice la coincidenza... questa è Ursula, non c'è nessuno che ride a quel modo!" disse Lucinda con sarcasmo. Tirò un piccolo sospiro e guardò lo Exeggutor di Gary, come se volesse dire che a quel punto non c'era molto da fare. "Beh, visto che ci troviamo, tanto vale andare a vedere di cosa si tratta. In fondo, Ursula non è poi tanto male, e poi potrebbe trovarsi in difficoltà."
 
"Piplup, pip!" disse rassegnato Piplup. Exeggutor fece un cenno con una delle sue teste e continuò a guidare il suo allenatore e la sua fidanzatina verso il luogo da cui proveniva la bagarre... e dopo aver svoltato a destra in un sentiero più largo degli altri, Gary, Lucinda e i loro Pokemon si ritrovarono in una radura più grande di quelle attraverso le quali erano passati, un luogo dell'aspetto ameno, il terreno coperto di muschio smeraldino ed erba alta fino alle ginocchia, al centro della quale sorgeva un piccolo tempio di legno levigato, decorato con arbusti e fiori colorati, con due piccoli bracieri pieni di incenso fumante piazzati davanti ad un piccolo altare posto davanti ad alcuni scalini che portavano all'ingresso. Dava l'impressione di non poter contenere più di due persone al tempo stesso...
 
Ma in quel momento, non era certo il tempietto quello che saltava più all'occhio... bensì lo spettacolo che si stava svolgendo vicino ad esso: davanti al santuario stava in piedi una ragazzina all'incirca dell'età di Lucinda, con i capelli di uno strano colore arancione-rosato raccolti in due codini arricciati ai lati della testa, con addosso un grazioso vestito azzurrino tutto merlettato e ricamato con sopra una camicetta di seta bianca a maniche lunghe, un paio di calze bianche alte fin sopra il ginocchio e un paio di scarpette bianche - si trattava, nel caso ci fosse bisogno di qualche conferma, di Ursula, una ragazzina altezzosa e snob, figlia unica di una ricca famiglia di Coronopoli, che era stata rivale di Lucinda durante il viaggio a Sinnoh... e che ora prometteva di diventare una sua rivale anche lì a Vesrin!
 
Accanto ad Ursula si trovavano due Pokemon, uno dei quali Lucinda ricordava essere uno dei membri più importanti della sua squadra: una Gabite dall'aspetto fiero e deciso, che in quel momento stava combattendo contro un Nidorino degli assalitori. L'altro Pokemon invece era un Hypno, un Pokemon Psico originario di Kanto, dall'aspetto umanoide e dalla pelle giallo vivace con una corta criniera bianca attorno al collo, a mò di stola. La sua testa era piuttosto grande rispetto al corpo, con piccoli occhi neri, orecchie a punta e un lungo e buffo naso alla Cyrano de Bergerac. In una delle sue grandi mani a cinque dita teneva un pendolo composto da un filo di robusto nylon ad un lato del quale era legata una monetina bucata.
 
I loro assalitori erano alcuni degli individui dall'aspetto più insolito che Gary, Lucinda e i loro Pokemon avessero mai visto. Sembravano provenire da un altro tempo, visto che erano vestiti come i vichinghi delle storie popolari, con degli ingombranti mantelli di pelliccia, pantaloni di tela e pesanti stivali, oltre che il classico elmo tondo con le corna sulla testa! Al loro fianco combattevano alcuni Pokemon - oltre al Nidorino che la Gabite di Ursula stava affrontando, Lucinda, Piplup e Gary videro anche un Arbok, un Raticate, un Wartortle e un Mightyena. Lo Hypno che difendeva il tempietto assieme ad Ursula e a Gabite se la stava inoltre vedendo con un Vigoroth... 
 
"Gabite, usa Dragofuria!" esclamò Ursula. La sua Gabite emise un grugnito di assenso, spinse via il Nidorino che stava cercando di attaccarla... e poi spiccò un salto altissimo e scese giù come una meteora, colpendo l'avversario con un devastante fendente dall'alto verso il basso, talmente poderoso che Lucinda e Gary ebbero l'impressione che avesse fatto l'eco! Il Pokemon Veleno si accasciò al suolo come un sacco vuoto, con gli occhi trasformati in spirali, mentre Hypno si lanciava a testa bassa contro il Vigoroth che lo stava aggredendo, la testa circondata da un "casco" di energia rosata. L'impatto della Cozzata Zen di Hypno scagliò via il Vigoroth nemico, ma quest'ultimo riuscì a rialzarsi e si rimise in guardia.
 
"Hypno..." disse il Pokemon Psico con una voce che suonava assonnata.
 
Con Gabite a fianco a proteggerla da qualsiasi attacco gli individui vestiti da vichinghi e i loro Pokemon volessero tentare, Ursula si voltò verso Hypno e sogghignò astutamente. "Tranquillo, Hypno... questi zoticoni non sono in grado di competere con la sottoscritta, la grande Ursula!" affermò, sicura di sè. "Non riusciranno a prendersi questo santuario per sè!"
 
"Attenta, Ursula! Al tuo fianco!" esclamò improvvisamente Lucinda, notando che lo Arbok degli individui misteriosi stava scivolando al fianco della sua rivale, cercando di avvinghiarla nelle sue spire! Allarmata e sorpresa, Ursula si voltò verso la propria destra, vedendo che il gigantesco cobra si stava già levando per mordere Ursula con le sue zanne velenose...
 
"Exeggutor, usa Psichico!" esclamò Gary di colpo. Il Pokemon Erba/Psico scattò in avanti con determinazione, illuminò i suoi occhi di luce rosata, e bloccò lo Arbok nemico con una scarica di energia psichica che paralizzò il serpente gigante, lasciando con la bocca aperta e gli occhi spalancati per la sorpresa! Usando la telecinesi, Exeggutor sollevò in aria il rettile, lo annodò come un fazzoletto, e lo scagliò contro il tronco di una quercia, lasciandolo stordito! "Appena in tempo..."
 
"Ma cos... Ah! Lulù? E tu sei... il nipote del professor Oak?" esclamò Ursula, notando solo in quel momento i nuovi arrivati. Dopo un attimo di sbalordimento, la ragazzina dai codini a spirale ghignò divertita. Perchè non se l'era aspettato? "Chissà perchè, non mi sembra tanto strano trovarvi qui. Speri di vincere anche questo Gran Festival, Lulù cara?"
 
"Come se tu non volessi la stessa cosa, Ursula!" ribattè argutamente Lucinda, il cui Piplup si stava già preparando a combattere. Lucinda controllò le sue Pokeball e ne scagliò una, facendo uscire il Pokemon che si era unito a lei durante il viaggio ad Unima. "Comunque, al momento siamo dalla stessa parte! Si va in scena, Maractus!"
Il grazioso Pokemon simile ad un cactus fiorito uscì dalla Pokeball di Lucinda e atterrò con una piroetta davanti a lei e a Gary, aprendo i fiori dai petali rosa che spuntavano sui suoi "rami". "Marrrractus!" esclamò, facendo qualche passo di danza prima di mettersi in guardia!
 
"Bite?" esclamò la Gabite di Ursula. Anche la rivale di Lucinda era rimasta un po' sorpresa davanti a quel Pokemon sconosciuto... per non parlare di quegli strani individui con gli elmi bicorni, che stavano volgendo la loro attenzione ai nuovi arrivati.
 
"E voi... voi chi siete? Non vi immischiate negli affari che non vi riguardano!" esclamò uno degli strani individui. "Siamo qui per quel santuario! Voi e i vostri Pokemon non ci interessate!"
 
"Temo di doverti contraddire, amico. Questi affari riguardano anche noi, visto che quella che state aggredendo è una rivale della mia fidanzata." disse Gary, con tutta la faccia tosta che gli era propria e che sapeva ancora sfoderare! 
 
"E poi, non siamo il tipo di persone che pensa che qualcun altro si farà carico di ciò che non va!" ribattè Lucinda. "Voi chi siete? E cosa volete? Questo è il santuario di Celebi di cui ho sentito parlare, vero?"
 
"Sì, proprio quello." rispose uno dei "vichinghi". "E adesso, noi del Team Asgard abbiamo deciso che ci serve! Quindi voi non immischiatevi, se non volete fare una brutta fine! Raticate, attacca con Iperzanna!"
 
Il Pokemon  ratto si scagliò contro lo Exeggutor di Gary, sfoderando i suoi incisivi affilati come lame, e lo morse sulla corteccia, strappando al Pokemon Erba/Psico un grugnito di dolore mentre altri Pokemon degli aggressori si apprestavano ad attaccare. Alcuni di loro invece continuarono a circondare Ursula, Gabite ed Hypno, impedendo loro di dare una mano...        
 
"Il Team Asgard, eh? Con quelle orride divise da vichinghi, non mi stupisce che abbiano scelto un nome così..." disse Lucinda. "Beh, non importa... adesso li sistemiamo! Piplup, usa Geloraggio! Maractus, Energipalla!"
 
"Piplup!" cinguettò il Pokemon pinguino. Dalla punta del suo becco, scagliò un dirompente raggio di energia congelante che investì un Pokemon del Team Asgard, un Fearow che svolazzava minaccioso attorno ad Exeggutor, e lo fece cadere a terra stordito, con una patina di brina sulle piume! Maractus alzò le braccia e creò una sfera di energia verde brillante che scagliò contro un Wartortle nemico, colpendolo al petto e facendolo barcollare... almeno prima che un Mightyena del Team Asgard cogliesse Maractus su un fianco e mettesse a segno un doloroso attacco Morso! 
 
"Exeggutor, attacca con Uovobomba!" esclamò Gary. Con uno scrollone improvviso, Exeggutor riuscì a costringere il Raticate nemico a mollare la presa, prima di scagliare contro di lui un proiettile a forma di uovo che esplose all'impatto con il terreno, facendo volare via Raticate per un breve tratto, e facendo atterrare sulla schiena, privo di sensi, mentre il Piplup di Lucinda metteva a segno un potente e preciso attacco Perforbecco contro il Mightyena che stava aggredendo Maractus! La battaglia stava chiaramente volgendo a favore di Lucinda, Gary e i loro Pokemon... mentre Ursula, Gabite ed Hypno si ritrovavano quasi ad annoiarsi con gli avversari che restavano loro da affrontare. 
 
Maractus colpì un Floatzel nemico con un attacco Pugnospine, centrandolo in pieno con il pugno destro ricoperto di spine acuminate, e lo mandò a terra, mentre lo Exeggutor di Gary sferrava un attacco Mazzuolegno contro il Wartortle del Team Asgard. Estese uno dei suoi rami, che si trasformò rapidamente in un grosso martello di legno... e lo calò addosso all'avversario, che venne sollevato da terra e finì a diversi metri di distanza, privo di sensi! Il Gabite di Ursula mise a terra un Simisear - un Pokemon originario di Unima simile ad una scimmia rossa con un ciuffo a forma di fiamma sulla testa - con un ben piazzato attacco Battiterra, pestando una zampa per terra in modo da provocare un piccolo terremoto... e dopo aver ricevuto un attacco Lacerazione dal Vigoroth che stava affrontando, Hypno rispose con Ipnosi, illuminando i suoi occhi di azzurro e facendo sprofondare nel sonno il Pokemon simile ad un bradipo!
 
"Hypno..." disse Hypno, per poi cominciare a muovere il suo pendolo a destra e a sinistra. Immediatamente, una sfera di luce azzurra apparve sopra la testa del Vigoroth addormentato... e si diresse verso Hypno, che spalancò la bocca e la mangiò letteralmente, sentendosi di colpo rinvigorito! Il Pokemon Psico si leccò le labbra soddisfatto... il suo attacco Mangiasogni era sempre stato un ottimo modo per ritemprarsi.
 
"Accidenti, questi mocciosi sono troppo forti per noi..." esclamò una delle reclute del Team Asgard, richiamando il suo Raticate privo di sensi. "Dobbiamo ritirarci, o ci faranno a pezzi!"
 
"Proprio adesso che avevano trovato il santuario di Celebi..." mormorò un'altra recluta, cominciando ad indietreggiare con riluttanza. Sembrava che il Team Asgard fosse sul punto di ritirarsi... quando un imprevisto provvide a porre un freno all'attacco apparentemente inarrestabile del gruppetto di allenatori!
 
Si vide un lampo di luce dorata... e lo Exeggutor di Gary emise un grugnito di dolore e venne scagliato indietro come se non pesasse nulla dall'impatto con qualcosa di agile e possente, circondato da una crepitante aura di elettricità! 
 
"Ma cos... Exeggutor!" esclamò Gary, vedendo il suo Pokemon schiantarsi a terra dolorante! Sorpresi e spaventati, Piplup e Maractus interruppero il loro assalto, e videro che ad attaccare era stato un elegante e robusto Luxray, che in quel momento era atterrato con agilità sul terreno ricoperto di muschio, la pelliccia azzurra e nera ancora ricoperta di scariche elettriche, e gli occhi rossi ed acuti fissi su Gary e Lucinda.
 
"Imbecilli. Siete dei buoni a nulla. Voi, le reclute del Team Asgard, vi fate fermare da questi bambini?" intervenne una voce femminile, appartenente ad una donna che in quel momento uscì dalla boscaglia vicino al santuario di Celebi, fissando con disapprovazione gli uomini del Team Asgard. Era una donna alta, quasi statuaria, con gli occhi azzurri e i capelli rosati a caschetto, tenuti ordinati tranne per una ciocca ribelle che le cadeva sulla fronte, ed era vestita come le Valchirie della mitologia nordica, con una leggera armatura di maglia d'acciaio che le lasciava la parte superiore delle braccia scoperta, guanti d'acciaio lunghi fino al gomito, e un gonnellino corto che riusciva comunque a darle un'aria combattiva, oltre che un paio di sandali alti fino al ginocchio, e un paio di ginocchiere di metallo bianco, decorate con un paio di ali da angelo che proteggevano ulteriormente le gambe della donna. Una sciarpa rossa era legata attorno alla sua vita, e ondeggiava elegantemente con ogni passo che lei faceva.
 
Assieme alla donna c'era un altro Pokemon - una leonessa fiera e bellicosa con un mantello marrone scuro che diventava beige sulle zampe, sul petto, sul muso e sulla punta della coda, le orecchie arrotondate e gli occhi azzurri e penetranti.. oltre che un lungo ciuffo di pelliccia rossa, solcato da una striscia gialla, che si dipartiva dalla testa del felino e raggiungeva i suoi quarti posteriori, dando l'impressione di una fiamma viva. Era un Pokemon che nessuno dei tre aveva mai visto, e si chiesero da dove venisse - ma la domanda passò rapidamente in secondo piano allorchè la donna continuò ad avvicinarsi minacciosa.
 
"Siamo... terribilmente spiacenti, Lady Freya!" esclamò uno degli uomini del Team Asgard, mettendosi sull'aattenti davanti alla donna e ai suoi due Pokemon felini. La Pokemon simile ad una leonessa guardò severamente le reclute e grugnì, emettendo una nuvoletta di caligine dal naso. "Non... non pensavamo che fossero così forti! Abbiamo incontrato questa mocciosa e quell'Hypno che erano già qui attorno..." indicò Ursula con un cenno della testa, e la ricca ereditaria fece un broncio di disapprovazione al sentirsi chiamare così. "...e poi sono arrivati quegli altri due, e ci siamo trovati in svantaggio."
 
"Ma davvero?" chiese Freya, guardando attentamente Gary e le due ragazze. "Bene, immagino che questo voglia dire che questa volta posso fare sul serio. Pyroar, Luxray, venite a me. Abbiamo qualche allenatore un po' troppo sicuro di sè da far stare al suo posto."
 
"Ray!" esclamò il felino elettrico, piazzandosi accanto alla sua allenatrice e facendo crepitare di energia la sua pelliccia... mentre la Pokemon simile ad una leonessa, ora identificata come Pyroar, lanciò un ruggito di sfida e fece cenno a Gary e Lucinda di farsi avanti. I due ragazzi, accompagnati da Piplup ed Exeggutor, si prepararono ad affrontare i Pokemon di Freya, e decisero di non lasciarsi sfuggire il vantaggio del primo colpo, attaccando prima che la comandante del Team Asgard potesse organizzarsi. 
 
"Piplup, comincia subito con un attacco Acquadisale su quel Pokemon sconosciuto!" esclamò Lucinda, ipotizzando a ragione che Pyroar fosse una Pokemon di tipo Fuoco. Il Pokemon Pinguino prese fiato e scagliò un poderoso spruzzo di acqua salata contro .a leonessa, mentre nello stesso momento Exeggutor e Luxray si fissavano con ostilità.
 
"Cominciamo anche noi con la prima mossa!" disse Gary. "Exeggutor, usa Battiterra!"
 
"Gutor!" esclamò il Pokemon simile ad una palma, apprestandosi a pestare di nuovo un piede sul terreno per provocare una scossa tellurica in miniatura! Ma questa volta non avevano di fronte una recluta qualsiasi, bensì un'esperta allenatrice che conosceva un bel po' di trucchi... e se ne resero conto subito quando Freya sorrise leggermente e diede un'ordine.
 
"Luxray, usa Flash per sfuggirgli. Pyroar, rispondi con Granvoce!" esclamò la comandante del Team Meteora. Immediatamente, Luxray sprigionò un'abbagliante lampo che costrinse Exeggutor a ritirarsi con un'esclamazione di disappunto e di dolore! I numerosi occhi rendevano il Pokemon Nocecocco particolrmente sensibile agli attacchi basati sulla vista, e il risultato fu che l'attacco Battiterra fallì, lasciando Exeggutor esposto ad altri attacchi! Pyroar, nel frattempo, si mosse con agilità ed evitò l'attacco Acquadisale di Piplup, che andò a schiantarsi sul terreno vicino a lei... poi, prese fiato e lanciò un tremendo ruggito che creò una devastante raffica di onde sonore davanti alla Pokemon leonessa, investendo il malcapitato Piplup con abbastanza forza da buttarlo giù come se fosse stato travolto da un vento impetuoso! Il Pokemon Pinguino cinguettò per il disappunto e cercò di rimettersi in piedi, scuotendo la testa... ma Pyroar fu più veloce di lui e lo raggiunse, mettendogli una zampa sul petto in modo da tenerlo fermo dov'era!
 
"Roarrrrr..." ringhiò minacciosa la Pokemon leonessa.
 
Ma il piccolo Pokemon d'Acqua non era tipo da farsi mettere i piedi in testa così. "Pip? Piplup!" esclamò. poi, usò un attacco Pistolacqua, spruzzando un getto d'acqua ad alta pressione che schiaffeggiò in faccia Pyroar, facendol indietreggiare e costringendola a mollare la presa!
 
"Bravo, Piplup!" esultò Lucinda.
 
Lo Exeggutor di Gary, ancora abbagliato dall'attacco Flash di Luxray, cercò in qualche modo di concentrarsi per prendere nuovamente di mira l'avversario... ma quest'ultimo agì con rapidità, mettendo a segno un debilitante attacco Sgranocchio che fece barcollare il Pokemon Erba/Psico! Le ginocchia di Exeggutor cedettero, facendolo quasi cadere... e il Luxray di Freya scattò verso di lui, pronto a sferrare un altro attacco! 
 
"Non male... ma neanche noi siamo degli sprovveduti. Exeggutor, usa il tuo attacco Semitraglia!" esclamò Gary. Riuscendo a riaprire un po' gli occhi, il Pokemon Nocecocco prese la mira e sparò una raffica di noci come proiettili contro il Luxray di Freya, che ormai stava caricando e non era in grado di sottrarsi all'attacco! Virò di colpo con un abile gioco di gambe, ma riuscì solo a scansare la prima raffica prima che la seconda e la terza lo raggiungessero alla testa e ai quarti anteriori! Tuttavia, non si trattava di un colpo particolarmente potente, e Luxray riuscì a rialzarsi pochi istanti dopo. 
 
Nel frattempo, Ursula, Gabite ed Hypno continuavano a difendere il tempietto dagli scagnozzi del Team Asgard... e per il momento, stavano continuando a fare un buon lavoro, respingendo tutti gli invasori che si azzardavano ad avvicinarsi entro un certo raggio dalla costruzione in legno. Tuttavia, la ragazzina dai capelli color pesca stava osservando con un po' di preoccupazione la battaglia che Lucinda e Gary stavano sostenendo con i Pokemon di Freya... quella era decisamente più incerta, e ad Ursula non piaceva molto l'idea di doversela vedere con la comandante vestita da valchiria...
 
"Gabite, fermali con Lanciafiamme!" esclamò Ursula. La sua Pokemon soffiò una fiammata davanti a sè, creando un muro di fuoco che impedì agli scagnozzi del Team Asgard e ai loro Pokemon di avvicinarsi al santuario... e Hypno illuminò i suoi occhi e si concentrò per un attimo, scagliando poi un attacco Psichico che fece volare via alcuni Pokemon nemici che cercavano di aggirare le fiamme. "Bene, per adesso ce la stiamo facendo. Gabite, finchè quelli sono distratti, andiamo a dare una mano a Lulù e al suo ragazzo!"
 
"Gabite!" esclamò la Pokemon, voltandosi di colpo verso Freya e i suoi due Pokemon felini. Nessuno dei due aveva particolari vantaggi del tipo su di lei, ma da come tenevano a bada i Pokemon di Lucinda e Gary, non si poteva certo dire che si potesse sottovalutarli. Comunque, se non altro avevano la superiorità numerica...
 
Ma Freya non aveva perso d'occhio Ursula. Con uno scatto improvviso e un'espressione allarmata sul volto, la comandante vestita da valchiria guardò verso l'alto, verso le fronde di un alto abete, e diede un'ordine. "Liepard! Adesso, attacca!"
 
"Parrrrrd!"          
 
 Si sentì uno scatto improvviso, e un forte rumore di rami spezzati... e un istante dopo, un'agile figura felina dal corpo slanciato e dall'elegante pelliccia violetta scese giù, raggiungendo il sorpreso Hypno, che fece appena in tempo a spalancare gli occhi per la sorpresa prima che un fendente sferrato con entrambi gli artigli anteriori dal minaccioso felino lo colpisse, tracciando delle scie nere sulla traiettoria e facendolo volare per un breve tratto con un'esclamazione di dolore!
 
"Cosa? Oh, cavolo... un Liepard!" esclamò Lucinda, riconoscendo il Pokemon dalle rare volte che lo aveva visto ad Unima! Sapeva che era un Pokemon estremamente furtivo e potenzialmente pericoloso... e soprattutto, non si aspettava che Freya lo avesse lasciato in riserva per un attacco a sorpresa! "Attenta, Ursula!"
 
Freya si voltò di scatto verso Ursula e la sua Gabite, approfittando di quel momento in cui la ragazzina era disorientata. "Non farti fermare da quella Gabite, Liepard! Usa il tuo attacco Carineria per toglierla di mezzo!" esclamò la comandante del Team Asgard. Gabite aveva appena cominciato a muoversi per andare incontro alla Pokemon simile ad un leopardo viola... quando quest'ultima ghignò, scattò abilmente davanti a Gabite, e cominciò a colpirla con dei rapidi e violenti colpi sferrati con le zampe anteriori! Ogni colpo era accompagnato da un lampo di luce colorata, e da alcune stelline stilizzate che scaturivano dai punti colpiti... e un attimo dopo, Liepard saltò addosso alla malcapitata Gabite e cominciò a colpirla freneticamente, al punto che i due Pokemon vennero inghiottiti da un polverone dal quale fuoriuscivano solo i suoni dei colpi di Liepard che bombardavano Gabite! Quando il polverone si dissolse, due secondi dopo, la Gabite di Ursula era a terra priva di sensi!
 
"Gabite!" esclamò Ursula, sbalordita e in ansia. "Ma che diavolo... che razza di attacco era quello...?"
 
Freya fece un sorrisetto, mentre Liepard scattava via ed entrava nel santuario di Celebi senza che Ursula potesse fare nulla per fermarlo! "I Pokemon Drago come la tua Gabite sono estremamente deboli contro gli attacchi di tipo Folletto... come questo che hai appena visto." disse. "Ed ora, Liepard, prendi quello per cui siamo venuti, e andiamocene!"
 
"Pard!" esclamò il Pokemon Sanguefreddo, emergendo dal tempietto con qualcosa tra le fauci - un medaglione di legno finemente intagliato, di forma circolare, sul quale erano intagliate delle rune, e dal cui bordo spuntavano delle piccole foglie smeraldine! Sembrava un oggetto abbastanza semplice... ma anche da quella distanza, si poteva percepire un'aura di potere che proveniva da esso!
 
"No! Ha... ha preso quel talismano..." esclamò Ursula. "Dannazione, speravo di impedirglielo..."
 
"Hypno..." mormorò Hypno, rialzandosi a fatica. Allarmato, Gary guardò attorno per vedere se il suo Exeggutor avrebbe potuto fare qualcosa... ma Luxray e Pyroar stavano davanti al suo Pokemon e a Piplup, impedendo loro di passare!
 
"Comandante Freya, noi siamo pronti!" esclamò una recluta del Team Asgard. "Ritirata, Team Asgard! La nostra battaglia è vinta, per oggi!"
 
"Gloria al Team Asgard!" esclamarono in coro le reclute vestite da vichinghi, per poi richiamare tutti i loro Pokemon e correre verso il profondo della foresta. Freya annuì soddisfatta, e ne approfittò per dare un messaggio a Lucinda e agli altri allenatori.
 
"Oggi ve la cavate così." disse la donna, tirando fuori dall'armatura un medaglione luminoso. Luxray, Pyroar e Liepard raggiunsero la loro allenatrice, tenendo Piplup ed Exeggutor a debita distanza.  "Ma non provate più ad immischiarvi negli affari del Team Asgard. Se vi ritroveremo sulla nostra strada, non esiteremo ad eliminarvi. Per il nostro grande padre Odino!"
 
"ROAR!" ruggì Pyroar, e un attimo dopo, un lampo di abbagliante luce bianca scaturì dal medaglione e avvolse completamente la comandante del Team Asgard e i suoi Pokemon, le cui figure scomparvero nel nulla. Lucinda, Gary, Ursula e gli altri Pokemon si coprirono gli occhi... e quando furono in grado di riaprirli, la radura era tornata tranquilla, e ogni segno della presenza del Team Asgard era svanito nel nulla.
 
Ma non il sentore che quello sarebbe stato solo l'inizio di qualcosa di terribile...
 
"Se ne sono andati..." mormorò deluso Gary. "Il Team Asgard... sembra che non possiamo andare da nessuna parte senza imbatterci in qualche malintenzionato..."
 
"Piplup..."
 
"Marrrrractus..."
   
 
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CONTINUA...
 
Nota dell'autore: E in questo capitolo, vediamo il primo incontro con il Team Asgard. Non è andata molto bene, mi sa... ma intanto, è stato un modo per reintrodurre Kenny ed Ursula nella storia, e per fare in modo che Lucinda e Gary avessero un primo assaggio di quello che li aspetta.
 
La squadra di Pokemon che Freya ha in Pokemon Zeta è molto diversa - io le ho dato una squadra di Pokemon felini perchè nella mitologia nordica, la dea Freya è associata ai gatti e ai felini in generale.
 
Questo è tutto, per adesso. Non escludo che nel prossimo episodio anche Kenny si unità al gruppetto, e che Zoey farà il suo ufficiale ingresso in scena!
 
A presto!   
 
          

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Capitolo 4
*** Arrivo a Superipoli ***


Pokemon: The Quest for Zeta and Omicron
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam
 
 
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Capitolo 4 - Arrivo a Superipoli
 
 
"Beh... non si può dire che abbiamo avuto molto successo..." disse Gary, con amareggiato sarcasmo, mentre lui e le due ragazze si guardavano attorno. La radura mostrava i segni della battaglia, ma era stata la Gabite di Ursula a soffrirne maggiormente le conseguenze. La Pokemon Terra/Drago era ancora stordita, e teneva la schiena appoggiata al muretto del santuario di Celebi ormai vuoto, da dove Freya aveva rubato l'amuleto. "Quindi... questo era il Team Asgard? Beh, se non altro le loro divise si addicono molto al loro nome." 
 
"Già..." disse Ursula, dando alla sua Gabite una bottiglietta di latte Mumu. La Pokemon drago ringraziò con un cenno della testa e vuotò la bottiglietta d'un fiato, sentendosi subito meglio. Si rialzò e si spazzò la polvere di dosso con una mano artigliata. "Io e Gabite eravamo qui che ci allenavamo per la competizione di Superipoli, ma... guarda caso, sono arrivati quei simpaticoni del Team Asgard e ci hanno aggredite. Non ho la più pallida idea di cosa volessero da quel tempietto, però..."
 
"Hypno..." disse la Hypno che era con Ursula, scuotendo la testa desolata. Lucinda si ricordò in quel momento della Pokemon Psico che era con la sua rivale, e guardò verso di lei.
 
"Ah... e quella Hypno che ci fa qui? E' una tua nuova Pokemon, Ursula?" chiese la ragazzina dai capelli blu.
 
La sua rivale storse il naso con fare snob. "No, Lulù, non saltare subito alle conclusioni." affermò. "Ho trovato questa Hypno quando sono arrivata in questa piccola radura... e visto che non mi dava nessun fastidio, ho pensato che potevo benissimo permetterle di rimanere qui ed osservare. Poi, mentre io e i miei Pokemon ci prendevano una pausa, lei si è avvicinata a me come per chiedermi qualcosa... ma non abbiamo fatto in tempo a sentire cosa prima che il Team Asgard venisse a fare festa."
 
"Capisco..." disse Lucinda, guardando con comprensione la strana Pokemon Psico che si aggirava attorno al tempietto abbandonato come smarrita. Il piccolo Piplup, anche lui desideroso di sapere qualcosa di più su cosa ci facesse lì quella Pokemon, si avvicinò ad Hypno, che si fermò e lo guardò con fare interrogativo. "Piplup, che c'è?"
 
"Pip piplup, pip piplup pip?" chiese il piccolo pinguino blu alla Pokemon ipnotica, che sbattè gli occhi un paio di volte e si sfregò il mento con la mano libera, mentre con la mano destra continuava a tenere il pendolo ipnotico che le era proprio.
 
"Hypno... hypno!" rispose con una voce profonda e riecheggiante. Piplup fece un'espressione contrita e annuì in direzione di Hypno, poi si girò verso la sua allenatrice e le spiegò cosa stesse accadendo.
 
"Pip pip piplup... piplup pip!" cinguettò, indicando Hypno con un cenno della testa. La Pokemon annuì lentamente, sotto gli sguardi un po' incerti di Gary ed Ursula, e quello di Gabite che si era fatto più comprensivo. "Piplup piplup..."
 
"Ah, adesso capisco..." disse Lucinda, facendosi di colpo più seria. Guardò verso Gary ed Ursula, e spiegò cosa stesse accadendo. "Hypno stava cercando suo figlio... un Drowzee che vive qui con lei nella Foresta Arancio. Solo che qualche giorno fa si è allontanato, e Hypno non è più riuscita a ritrovarlo... non credete che potrebbe essere stato il Team Meteora? Magari Drowzee gli serviva per qualcosa."
 
"Può essere. Anche se non ho idea di cosa possa essere..." rispose Gary. Il giovane ricercatore si avvicinò un po' al tempietto dedicato a Celebi, e lo osservò attentamente. "Ma quello che credo sia più importante... è il motivo per cui il Team Asgard ha rubato quel talismano da qui. Se solo avessimo qualcuno che ne sa di più di questo posto, potremmo avere un punto da cui partire, non credete anche voi?"
 
"Il punto è... chi è che può dirci qualcosa di più su questo santuario, da queste parti?" chiese Ursula. La bambina con i codini a spirale si era avvicinata al piccolo tempio, appoggiando una mano delicata sul muretto esterno, e stava guardando con attenzione come se volesse cercare qualche indizio sulla vera natura di quel santuario.
 
"Non credo che da queste parti ci sia qualcuno che possa aiutarci in questo senso." rispose Gary. "Forse a Superipoli troveremo qualcuno che potrà rispondere alle nostre domande. Sicuramente, è una faccenda da non sottovalutare."
 
"Gary ha ragione. Certo non ero venuta qui per restare coinvolta ancra una volta nei piani di qualche organizzazione criminale, ma sarebbe vigliaccheria voltarsi indietro adesso." affermò Lucinda accarezzando il suo Piplup. "E già che ci siamo, cercheremo anche il figlio di Hypno... non preoccuparti, Hypno, sono sicura che Drowzee non è andato lontano. Lo ritroveremo, stai tranquilla."
 
"Hypno..." rispose Hypno, rivolgendo un sorriso speranzoso alla bambina dai capelli blu. Fece un cenno con la testa in segno di ringraziamento, poi guardò verso la stradina da cui lei e Gary erano provenuti, notando che stava arrivando qualcun altro...
 
"Lulù!" esclamò la voce di un ragazzino più o meno dell'età di Lucinda. "Gary, Ursula! Che combinazione trovarvi qui... cosa ci fate al santuario di Celebi? E cosa è successo qui?"
 
"Sembra che ci sia stata una battaglia..." disse la voce di un vecchio.
 
Lucinda restò per un attimo sbalordita... poi sorrise, riconoscendo a colpo sicuro la persona che stava arrivando. Soltanto uno la chiamava con il suo nomignolo con tanta leggerezza...
 
"Kenny!" esclamò Lucinda, voltandosi di scatto e dirigendosi a passo svelto verso il suo amico d'infanzia, che stava arrivando accompagnato da un vecchietto vestito da contadino e accompagnato da un Rattata e un Bibarel. Kenny sorrise radiosamente a sua volta e corse incontro a Lucinda, e i due si abbracciarono gioiosamente a metà strada! "Kenny! Che bello vederti qui! Anche se sentirti chiamare con il mio nomignolo non mi mancava esattamente... Comunque, immagino che anche tu sia qui per il campionato di gare Pokemon, vero?"
 
"Hehehee... beh, visto come lo hanno pubblicizzato, non potevo mancare!" esclamò Kenny, aspettando qualche secondo prima di sciogliere l'abbraccio. "Piuttosto, ti trovo bene. Tu e Piplup mi sembrate in gran forma!"
 
"Piplup!" cinguettò il Pokemon pinguino, flettendo una delle sue corte ali per fare una specie di muscolo!
 
"Facciamo del nostro meglio... e ci stiamo già allenando per la gara di Superipoli!" affermò Lucinda, battendo amichevolmente una mano sulla spalla di Kenny. "Piuttosto... come mai parlavi del santuario di Celebi, Kenny? C'è qualcosa che sai su questo posto?"
 
"Ciao, Kenny. Chissà perchè, immaginavo che ci saremmo incontrati da queste parti." affermò Gary. Kenny ricambiò il saluto, anche se sentì un breve momento di tristezza al pensiero che Lucinda adesso stesse con lui. 
 
"Chi si rivede, il tuo amichetto." disse Ursula, prima di notare il vecchietto che accompagnava Kenny. "E... potremmo sapere cos'ha di speciale questo posto, signor...?"
 
"Potete chiamarmi Matthew. Io e mia moglie viviamo da molto tempo in questa foresta, coltivando il nostro orto e vivendo principalmente dei frutti della terra." affermò il vecchio agricoltore. "Ho incontrato questo ragazzo per caso mentre lui e il suo Breloom si allenavano nella foresta, e gli abbiamo raccontato un po' di cose sul tempietto di Celebi. Abbiamo... abbiamo sentito che qualcosa era successo da queste parti, e siamo venuti a vedere di che cosa si trattasse."
 
Il Bibarel di Matthew si avvicinò al tempietto, annusando l'aria con fare sospettoso... e poi, scosse il capo e guardò verso il basso, picchiettando per terra con la sua coda. "Biiiibarel..." mormorò, come se stesse per dare una brutta notizia che avrebbe voluto a tutti i costi evitare. Matthew e il suo Rattata sembrarono capire cosa volesse dire il Pokemon castoro, e il vecchio contadino rivolse al tempietto di Celebi uno sguardo rassegnato.
 
"Capisco... quindi è vero che il Team Asgard è stato qui e ha rubato il talismano di Celebi... il Temposmano..." affermò Matthew. "E' per questo che l'aura magica che circondava il Bosco Arancio è svanita. Questa sì che è una brutta notizia per tutto Vesrin."
 
"Mi pare di capire che questo Team Asgard non è una nuova conoscenza, per voi di Vesrin." affermò Gary. "Di chi si tratta, per l'esattezza?"
 
"Il signor Matthew mi ha raccontato di chi si tratta..." disse Kenny. "Qui a Vesrin ci sono due organizzazioni criminali che si danno battaglia, e che di recente hanno cominciato ad essere più attive. Si fanno chiamare Team Asgard e Team Olimpo... e stanno facendo delle ricerche sui Pokemon Leggendari di tutto il mondo, forse per capire cosa esattamente separi questi Pokemon da quelli normali."
 
"Il Team Asgard e il Team Olimpo si sono formati diversi anni fa, ma non sono mai stati molto attivi da queste parti... almeno, non fino ad adesso." affermò Matthew. "Il Temposmano, cioè il monile di Celebi che hanno trafugato, è un artefatto dotato di poteri misteriosi, e si dice che abbia addirittura potere sul tempo."
 
"Il che ha anche senso, visto che Celebi è conosciuto come un Pokemon in grado di viaggiare nel tempo..." affermò Lucinda, ricordando le vicende che si erano verificate a Sinjoh quando lei e i suoi compagni avevano affrontato il Team Vicious. Rabbrividì nel ricordare quanto vicino il mondo dei Pokemon fosse stato alla disfatta totale in quell'occasione, ma si riportò alla realtà dicendosi che se non fossero riusciti a fermare il Team Asgard, poteva ancora capitare la stessa cosa... "Quindi, credo che dovremmo cercare qualcuno che ne sappia di più di queste cose. Pensa che potremmo trovare qualcuno quando arriveremo a Superipoli?" 
 
"Senza dubbio." affermò il vecchio agricoltore, aggiustandosi un po' i vestiti. Chissà perchè, aveva cominciato a fare più caldo, o forse era semplicemente lui che si stava innervosendo per quello che era successo? "Ai laboratori di ricerca potrete trovare qualcuno che ne sa di più di quanto vi possa dire io. E magari può dirvi qualcosa di più anche sul Team Asgard e sui loro concorrenti, il Team Olimpo."
 
"Quindi ci sono due organizzazioni da queste parti... un po' come ad Hoenn." affermò Gary, ricordando quello che aveva sentito dire del Team Magma e del Team Idro da Ash e Vera. "Questo potrebbe voler dire un bel po' di problemi."
 
"Inutile stare tanto a preoccuparsi adesso. Prima arriviamo a Superipoli, e prima potremo capire qualcosa di più di ciò che sta accadendo." affermò Kenny. "E poi, dobbiamo anche pensare ad Hypno... hai detto che sta cercando il Drowzee suo figlio, vero?"
 
"Già... e magari è stato rapito dal Team Asgard." affermò Lucinda. "In ogni caso, vorrei sapere anch'io qualcosa di più di quel talismano. Ursula, vieni anche tu con me, Kenny e Gary?"
 
La bambina dai codini a spirale sospirò. Anche se si rispettavano molto di più, lei e Lucinda non erano ancora esattamente amiche, ma piuttosto che andarsene in giro da sola, e magari esporsi nuovamente al Team Asgard o al Team Olimpo... unirsi al gruppetto di Lucinda suonava come la scelta più assennata. "E va bene. Immagino che non avrei molto da guadagnarci ad andarmene in giro per Vesrin da sola, visto quanto forti sono i comandanti del Team Asgard. D'accordo, sono dei vostri."
 
"Ottimo." affermò Gary. "E lei, signor Matthew... che cosa farà? Ha intenzione di restare qui nella Foresta Arancio?"
 
Il contadino ridacchiò amichevolmente, accarezzando prima il suo Rattata e poi il suo Bibarel. "Certo, ragazzo mio, ormai è da talmente tanto tempo che io e mia moglie viviamo qui... che anche ora che la fonte della sua magia è stata trafugata, non credo riusciremmo a vivere da qualsivoglia altra parte. Anche se ammetto che Superipoli è una città molto confortevole in cui vivere, e sono sicuro che la troverete interessante. E' lì che comincerete davvero a vedere le meraviglie della tecnologia di Vesrin."
 
"Capisco. Grazie delle informazioni, signor Matthew... le facciamo i nostri migliori auguri per il futuro, e spero che continuiate a vivere bene!" affermò Lucinda, facendo un elegante inchino all'anziano contadino.
 
Anche Ursula si inchinò. "Grazie mille per l'aiuto che ci avete dato." affermò. "Cercheremo di arrivare in fondo a questa faccenda... e di scoprire cosa hanno in mente il Team Asgard e il Team Olimpo."
 
"Arrivederci, e grazie ancora." disse Kenny. 
 
"Di niente, ragazzi miei." rispose Matthew. "E... quando parteciperete alla gara Pokemon di Superipoli, io e la mia cara mogliettina faremo in modo di non perdercelo!"
 
 
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Nello stesso momento, un po' più a sud...
 
Superipoli era una città di notevoli dimensioni, se paragonata a Niasipoli o a Zarivaria, ma esattamente come loro, dava l'impressione di un tranquillo paesino di campagna... forse per il fatto che sorgeva appena fuori dal Bosco Smeraldo, e che nonostante godesse di un livello di tecnologia più elevato rispetto alle due città in questione, le abitazioni e gli edifici erano al massimo a due piani, e lo sviluppo urbano non aveva interferito eccessivamente con l'equilibrio della natura. Molti di coloro che ci vivevano avrebbero potuto dire che era un luogo tranquillo dove si viveva senza eccessivo stress...
 
Il che voleva dire che la battaglia che si stava svolgendo nel bel mezzo del centro cittadino era un evento raro, se non addirittura straordinario! 
 
"Gallade! Usa il tuo attacco Psicotaglio!" ordinò con decisione un'allenatrice di Pokemon dai capelli rossi scompigliati e dal taglio un po' maschile, aggiustandosi un paio di occhiali da sole sulla testa. "Lumineon, attacca con Geloraggio!"
 
"Gallade!" esclamò uno dei Pokemon che aveva mandato in campo - un elegante Pokemon umanoide che ricordava non poco un Gardevoir, ma con gli arti più robusti, e la gambe visibili, senza quella specie di "gonna" che era tipica della sua evoluzione alternativa. Il Pokemon Psico/Lotta alzò entrambe le braccia, che si illuminarono di una dirompente aura azzurra... e sferrò un poderoso fendente che creò un proiettile a forma di falce di luna, composto di brillante enegia azzurra! Il colpo fendette l'aria e andò a colpire uno dei Pokemon che la stavano affrontando, un Watchog - un Pokemon simile ad un cane della prateria dalla pelliccia marrone scura e dai giganteschi occhi ipnotici!
 
Il Watchog avversario venne centrato in pieno petto e scagliato a breve distanza, restando a terra con il fiato corto, mentre l'altro Pokemon della ragazza - un Lumineon, un Pokemon simile ad un enorme ed elegante pesce blu screziato di azzurro, con le pinne anteriori che ricordavano un paio di ali di farfalla - si spostava rapidamente per scansare l'attacco Foglielama di un Weepinbell nemico. Lumineon spalancò le pinne-ali, sulle cui punte si formarono rapidamente delle sfere lucenti di energia bianco-azzurrina... che poi si combinarono a mezz'aria in un potente raggio a temperatura glaciale che raggiunse il Weepinbell nemico, racchiudendolo in un cubo di ghiaccio!
 
"Credo che ne abbiate avuto abbastanza, non trovate anche voi?" chiese la ragazza che aveva mandato in campo i due Pokemon - Zoey, un'abilissima coordinatrice di Nevepoli, nel continente di Sinnoh, dal carattere sicuro e deciso, migliore amica di Lucinda. Davanti a lei, i due loschi individui che stava affrontando - due uomini vestiti da soldati dell'antica Grecia, con tanto di elmo con il pennacchio, schinieri, sandali e corazze di bronzo - restarono sbalorditi, guardando i loro Pokemon sconfitti. "Se fossi in voi, mi ritirerei e lascerei in pace questa gente, prima che capiti di peggio. Oh, e magari mi farei dare qualche consiglio per una divisa più decente. Quelle corazze vi fanno solo sembrare ridicoli."
 
"R-ridicoli? Ma... ma come ti permetti, marmocchia? Hai idea con chi stai parlando?" esclamò uno dei due individui, dopo aver richiamato il suo Watchog che si stava rialando lentamente. Malgrado la sua apparente sicurezza, aveva capito di trovarsi di fronte ad un'avversaria con cui non poteva sperare di vincere. 
 
Zoey scosse la testa. "Ho sentito parlare di voi da un po' di persone che ho incontrato da queste parti. Voi siete il Team Olimpo, vero?" rispose con tono sicuro. Quando i due individui restarono in rabbioso silenzio, la coordinatrice dai capelli rossi annuì e continuò. "Sì, come immaginavo. Non è poi un segreto che in questi giorni vi siate fatti più attivi. Comunque, a me non interessa niente di chi siete, ma qualunque cosa abbiate in mente... sappiate che se cercherete di fare del male a persone e Pokemon innocenti, io mi opporrò ai vostri piani con tutte le mie forze. Andate a dire questo ai vostri capi."
 
"Diavolo... temo che il signor Apollo non sarà per niente contento, quando saprà che siamo stati battuti da quella straniera..." mormorò la recluta, guardandosi attorno. Per allora, un gruppo di persone abbastanza nutrito si era raccolto attorno allo spiazzo in cui Zoey e le due reclute del Team Olimpo avevano combattuto... e, resi più audaci dalla vittoria della ragazza di Sinnoh, alcuni allenatori di Superipoli stavano prendendo le loro Pokeball e si apprestavano a mandare in campo i loro beniamini. Non c'era molto da fare... finchè gli abitanti di Superipoli avevano paura di loro, potevano sperare di sbrigare i loro affari senza essere disturbati, ma così... inutile insistere, avrebbero avuto altre possibilità in seguito. 
 
"Maledizione..." ringhiò l'altra recluta. "Se pensi di esserti sbarazzata del Team Olimpo, ti sbagli di grosso! Non hai idea del potere a cui hai scelto di opporti... ma molto presto, l'intero continente di Vesrin lo scoprirà! Per adesso, non abbiamo altra scelta che allontanarci, e subito!"
 
"Lunga vita al sommo Zeus!" esclamarono entrambi, per poi tirare fuori qualcosa dalle loro toghe e lanciarlo a terra. L'oggetto si ruppe con un tintinnio di vetro infranto, e sprigionò un lampo di luce abbagliante che costrinse Zoey, i suoi Pokemon e gli abitanti di Superipoli raccolti là attorno a coprirsi gli occhi e guardare da un'altra parte! E quando la visibilità tornò normale, la ragazza dai capelli rossi non fu sorpresa di vedere che i due malviventi erano scomparsi nel nulla, senza lasciare alcuna traccia apparente. Tipico... beh, e non altro, la minaccia attuale era stata sventata, anche se Zoey era un po' preoccupata per quello che avevano detto i due individui... tutto lasciava credere che quei due non fossero altro che il suo primo incontro con un nuovo nemico.
 
"Seriamente... sembra che ogni volta che io o qualche mio amico andiamo in un posto nuovo, dobbiamo vedercela con qualche montato." pensò tra sè, mentre Gallade e Lumineon le si avvicinavano per festeggiare un po' la loro prima vittoria contro un nemico dichiarato nel continente di Vesrin. La coordinatrice dai capelli rossi fece una carezza sulla testa a Lumineon, che chiuse gli occhi e ripetè il suo nome con aria trasognata.
 
"Complimenti a tutti e due, amici." disse Zoey, rivolgendo un'espressione di gratitudine al suo Gallade che si mise sull'attenti come un soldato. "Ho l'impressione però che ne incontreremo ancora, di quei pazzoidi." Poi, vedendo tutte le persone che si erano riunite là attorno per fare il tifo per lei, e che ora la applaudivano e la lodavano per la sua vittoria, Zoey si schiarì la voce e cercò di schermirsi. "Okay, okay... vi ringrazio per i complimenti, ma non ho fatto niente di speciale! Non potevo lasciare che quelli facessero tutto quello che volevano. Soprattutto dopo averli visti minacciare qualcuno di voi..."
 
"E' stato comunque un gesto nobile da parte tua, ragazza." disse la voce profonda di un uomo che si staccò dalla folla e si avvicinò a Zoey, approvando le sue azioni. La coordinatrice di Nevepoli guardò verso di lui, restando un po' stupita dal suo aspetto - era alto e muscoloso, con lunghi capelli biondi spettinati, tenuti scostati dalla fronte soltanto da una fascia rossa da karateka, e un pizzetto dello stesso colore sul mento. Indossava una gi da karatè di colore grigio scuro, con delle fiamme rosse e gialle che decoravano i pantaloni, e portava una cintura nera legata in vita, oltre che un paio di paramano rossi e un paio di sandali di legno.  
 
"La ringrazio… ma potrei sapere con chi sto parlando?" chiese Zoey, squadrando il nuovo arrivato. 
 
Quest'ultimo fece una breve risata gioviale e si schiarì la voce. "Giusto, giusto. Chiedo scusa, mi sono fiondato davanti a lei senza neanche presentarmi… il mio nome è Devon, e sono il Capopalestra di Superipoli, specializzato in Pokemon Lotta… come immagino si possa evincere dal mio aspetto." affermò. "Ho sentito parlare di te… tu sei Zoey di Nevepoli, una coordinatrice molto famosa nel continente di Sinnoh. Sei arrivata seconda nel Gran Festival al tuo primo tentativo, e subendo soltanto due sconfitte durante la scalata. Sono davvero poche le coordinatrici che possono vantare un record così impressionante."
 
"La ringrazio per le lodi, ma ritengo di avere ancora molto da imparare come coordinatrice. Sono venuta qui a Vesrin proprio perchè ho sentito parlare di questo campionato, e ho pensato che fosse un'ottima occasione per mettere alla prova la mia abilità, e vedere quanto sono migliorata. Certo… non avevo previsto che mi sarei ritrovata a dovermi battere con qualche altra organizzazione criminale."
 
"Qualche altra?" chiese Devon, con tutta calma. "Quindi ne devo dedurre che questa non è la prima volta che hai a che fare con qualche… imprevisto, per così dire."
 
Il Gallade di Zoey fece un cenno con la testa. "Gallade…" rispose, girandosi verso la sua allenatrice e guardandola negli occhi in segno di intesa. 
 
"Effettivamente è così." rispose la rossa coordinatrice. "Non più di qualche mese fa, io e molti dei miei amici siamo rimasti coinvolti in un intrigo di un'organizzazione criminale chiamata Team Vicious. Io stessa mi sono misurata diverse volte con i loro uomini. Alla fine siamo usciti vincitori, ma è stata un'impresa molto difficile… e sapere che qui a Vesrin ci sono due Team criminali che si stanno muovendo… beh, chiedo scusa se non mi riempie di entusiasmo."
 
Devon annuì, sfregandosi il corto pizzetto biondo che aveva sul mento. "Certo, certo… posso capire. Ma… forse possiamo darci una mano a vicenda. Visto che tra non molto si svolgerà il primo girone delle gare di Pokemon di Vesrin, ho pensato che potremmo fare qualcosa per impedire al Team Olimpo di darci fastidio proprio durante un'occasione così importante. Saresti disposta a darmi una mano per una piccola spedizione?"
 
"Una spedizione?" chiese Zoey. "Per me non ci sono problemi, se avete bisogno di una mano, io sono pronta a darvela. Solo, mi piacerebbe sapere qualcosa di più su quello che dobbiamo fare…"
 
"In tal caso, prego, seguimi ai laboratori. C'è un mio amico che avrebbe piacere a parlare con te, Zoey." affermò Devon, indicando un edificio particolarmente grande con il soffitto a cupola che si trovava dall'altra parte della piazza...
 
 
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Al momento di entrare nel Laboratorio Pokemon di Superipoli, Zoey cominciò davvero a rendersi conto di quanto avanzato tecnologicamente fosse il continente di Vesrin. Fino a quel momento, da quando era arrivata a Niasipoli, aveva visto soltanto paesaggi di campagna e cittadine di piccole dimensioni che non le avevano certo dato l'impressione che il nuoco aese fosse così impressionante da quel punto di vista... ma ora sì che stava tenendo fede alla sua fama. Il Laboratorio consisteva di un salone ampio e ben climatizzato, con numerosi terminali informatici collegati tra loro tramite dei cavi che non sembravano neanche tanto complicati, e che avevano il pregio di ridurre al minimo l'ingombro - almeno, questa era l'impressione che aveva avuto Zoey. Davanti ad alcuni terminali, si vedevano delle proiezioni olografiche di alcuni Pokemon, sulle quali alcune luci si accendevano e si spegnevano ad intervalli apparentemente casuali. Alcuni scienziati erano impegnati a prendere appunti e registrare dati sugli studi che stavano facendo, sotto la direzione di un individuo dall'aspetto un po' bizzarro, con addosso un lungo camice bianco, capelli castani un po' mossi e un paio di spessi occhiali da vista, che effettivamente non sembrava molto più anziano dei suoi sottoposti, e sprizzava entusiasmo da tutti i pori.
 
"Okay, signori, ci siamo quasi! Forza, forza, chi aspetta è perduto!" esclamò il Dr. Wilson, battendo le mani per incitare i suoi colleghi a portare a termine l'esperimento. "Se riusciamo a finire entro stasera, sarà una conquista davvero notevole per tutti noi!"
 
"Va bene, Dr. Wilson... non c'è bisogno di darci fretta! Stiamo facendo il più velocemente possibile!" protestò uno degli scienziati, inserendo un CD in uno dei computer. Immediatamente, lo schermo si illuminò, mostrando le immagini di un Dunsparce che apparve anche in forma di ologramma tridimensionale accanto alla console. Il Pokemon olografico sbattè le sue corte ali, e mosse la coda da una parte e dall'altra, mostrando delle reazioni talmente realistiche che se Zoey non lo avesse visto apparire avrebbe potuto pensare che fosse reale!
 
"Perfetto, perfetto! Una riproduzione davvero encomiabile!" disse Wilson, avvicinando il viso alla proiezione 3D con gli occhi che luccicavano entusiasti dietro le lenti dei suoi occhiali. "Sembra davvero un Dunsparce autentico... il risultato della nostra ricerca fino a questo momento è andato oltre ogni rosea aspettativa! Certo, adesso viene il difficile..."
 
"Dr. Wilson, mi scusi?" chiese un assistente di laboratorio, schiarendosi la voce mentre tentava di richiamare l'attenzione dello stravagante scienziato verso Devon e Zoey.
 
"Aaaah, questa riproduzione è davvero fantastica! E l'opzione di zoom, poi! Non credo di aver mai visto un tale combinazione di risoluzione chiara e dovizia di particolari!" continuò Wilson, completamente assorbito nella sua ricerca, al punto tale che non si era neanche accorto dei nuovi arrivi. "Allora, vediamo un po'... hmm... devo ammettere che non mi aspettavo che Dunsparce fosse un Pokemon così interessante e sorprendente. La sua struttura corporea è diversa da quella di quasi tutti i Pokemon che ho studiato finora... e queste piccole ali, poi... visto che Dunsparce non è in grado di volare se non per brevi tratti, mi viene da pensare che siano ciò che rimane di una precedente forma... oppure al contrario che siano un tentativo di evoluzione..."
 
"Dr. Wilson?" chiese l'inserviente, cominciando a preoccuparsi.
 
Wilson, per tutta risposta, si aggiustò gli occhiali e cominciò a scrivere furiosamente alcune annotazioni sul suo taccuino. "Segnarmi... devo prendermi giù tutto quello che ho osservato finora! Forse, a partire dai dati che abbiamo raccolto adesso, potremo giungere a scoprire il mistero che circonda... sì, sì, sì, tutto rientra nei calcoli!" esclamò, parlando più a sè stesso che a chiunque altro. Il resto dei ricercatori, già abituato a simili dimostrazioni di concentrazione da parte del loro direttore, si scambiò dei cenni di comprensione, e uno di loro fece cenno all'inserviente che era probabilmente il caso di armarsi di santa pazienza...
 
Zoey, da parte sua, aveva assistito alla scena con un pizzico di imbarazzo. "Ehm... non lo so, signor Devon, forse siamo capitati qui in un momento non proprio ideale." affermò. "Quell'uomo è il capo di questo laboratorio, vero? Mi sembra che adesso come adesso sia un po' troppo concentrato sui suoi studi per accorgersi di noi..."
 
Il karateka biondo sospirò, e Zoey comprese che anche per lui non era la prima volta che si trovava ad avere a che fare con le stranezze del Dr. Wilson... il quale continuava imperterrito a prendere appunti e a gettare sguardi alla proiezione di Dunsparce come un bambino contento!
 
"Già, mi sa tanto che abbiamo incontrato il Dr. Wilson durante uno dei suoi momenti di massima concentrazione." rispose Devon. "Vedi... in questi giorni, il Dr. Wilson sta facendo degli studi piuttosto importanti sui Pokemon di tipo Drago, il tipo che fino ad ora era considerato il più potente ed affidabile grazie alle sue numerose resistenze. Per qualche motivo, però, adesso si è messo a studiare Dunsparce... un Pokemon di tipo Normale che non ha particolarità tali da renderlo un soggetto di studio interessante. O magari sono io che sono ignorante in materia..."
 
Zoey annuì, notando mentalmente che Devon aveva detto che il tipo Drago "era" considerato il più potente. Evidentemente, Devon si riferiva alla recente scoperta del tipo Folletto, conosciuto per essere particolarmente forte contro i Pokemon Drago...
 
"Capisco... beh, immagino che a questo punto sia meglio andarcene e tornare quando il Dr. Wilson ha meno lavoro da fare." affermò Zoey, non volendo intromettersi in un lavoro che avrebbe potuto essere importante. 
 
Devon sorrise e scosse la testa. "Ragazza mia, se aspettiamo che il Dr. Wilson smetta di guardare quegli ologrammi come una fan guarda il suo cantante preferito, ne avremo fino a domattina! Io... ho un'idea migliore." affermò. Prese una Pokeball dall'interno della sua divisa da karateka, e ne fece uscire un Pokemon dall'aspetto muscoloso e possente dalla pelle blu-violetta, con delle righe rosse sulle braccia e una cintura dorata, simile a quella di un campione di wrestling, aggiustata in vita. Un Machoke, capì al volo Zoey. Un Pokemon di tipo Lotta, conosciuto per essere uno dei più forti ed affidabili Pokemon di quel tipo. "Machoke, scusa... vorresti fare il piacere di usare un attacco Svegliopacca per richiamare all'ordine il Dr. Wilson? Non fargli troppo male, mi raccomando."
 
"Choke!" esclamò il muscoloso Pokemon, sgranchendosi le mani per poi raggiunse Wilson - ancora completamente immerso nella sua contemplazione - e...
 
*SLAP!*
 
*SLAP!*
 
*SLAP!*
 
Zoey sgranò gli occhi stupefatta ed incredula quando Machoke rispose con un ghigno di intesa... e, dopo essersi sgranchito le nocche delle mani, si avvicinò al Dr. Wilson e cominciò a schiaffeggiarlo in faccia, con tanto di stelline stilizzate che apparivano dal nulla ad ogni colpo! Dopo il terzo ceffone, il Dr. Wilson barcollò indietro, con delle comiche impronte rosse di mani che gli erano apparse sulla faccia, e si massaggiò le guance, scrollando poi la testa per schiarirsela. Si rimise a posto un istante dopo, e sempre tenendo le mani sulle guance indolenzite, accolse Devon e il suo Machoke con una risata gioviale, come se niente fosse successo!
 
"Oooooh, il buon vecchio Devon e i suoi gagliardi Pokemon Lotta!" esclamò Wilson, mentre Devon e Zoey si avvicinavano. "E vedo che c'è anche una visita di cortesia! Ah, sì, sì, tu sei quella bravissima coordinatrice di Sinnoh, Zoey di Nevepoli! A cosa dobbiamo l'onore di questa visita?"
 
"Machoke!" esclamò il Machoke di Devon, facendo un perfetto inchino da karateka! 
 
"Ma come ha fatto a non farsi male?" si chiese stupita Zoey. Poi, la coordinatrice dai capelli rossi si schiarì la voce e riprese il discorso. "Sì, il mio nome è Zoey, e vengo per l'appunto da Nevepoli, una città nel nord di Sinnoh." affermò. "Sono venuta qui a Vesrin per partecipare al campionato che è stato indetto... ma appena adesso mi sono imbattuta in due uomini del Team Olimpo che stavano cercando di rubare dei Pokemon. Li ho affrontati e messi in fuga, e subito dopo, il signor Devon, qui presente, mi ha chiesto se potessi darvi una mano con una questione piuttosto importante."
 
"Mi sono permesso di chiedere aiuto anche a Zoey proprio perchè ho visto la sua abilità come allenatrice." affermò Devon.
 
Gli scienziati del Laboratorio di Superipoli si erano fatti di colpo più seri, e anche Wilson aveva messo da parte il suo modo di fare sbarazzino alla notizia che due del Team Olimpo si erano spinti fino a questo punto. "Hey, ragazzi, avete sentito?" disse uno degli impiegati. "Il Team Olimpo ha cominciato ad attaccarci apertamente..."
 
"Questa è una notizia preoccupante... fin dove si spingeranno adesso?" si chiese un altro.
 
Wilson si aggiustò gli occhiali e si mise a posto il camice. "Effettivamente, Zoey e Devon... quello che mi state dicendo è alquanto grave." disse lo stravagante scienziato. "In realtà mi aspettavo che sarebbe successo, prima o poi, ma non credevo così presto. Che questo abbia a che fare con quelle strane fluttuazioni energetiche che abbiamo captato dalla Foresta Arancio? Potrebbero essere anche quelle opere del Team Olimpo? O del Team Asgard?"
 
"Hmm... non so molto di quello di cui state parlando, ma mi pare di capire che questi due team sono in competizione tra loro." affermò Zoey. "Esattamente, che cosa stanno cercando?"       
 
"Non ne siamo molto sicuri, in realtà..." rispose Devon. "Per quanto ne sappiamo, il Team Olimpo e il Team Asgard sono entrambi alla ricerca di alcuni artefatti legati a dei Pokemon Leggendari... oltre al fatto che stanno cercando un allenatore di nome R... sì, sappiamo soltanto questo, l'iniziale del suo nome."
 
"Di recente, abbiamo cominciato ad elaborare una teoria su quale potrebbe essere lo scopo ultimo del Team Asgard e del Team Olimpo." affermò Wilson, guardando con attenzione Zoey e i due Pokemon che la accompagnavano. Quando Gallade inclinò la testa da un lato incuriosito, lo scienziato tirò fuori un frammento di roccia bianca da una tasca del suo camice e la mostrò - si trattava di un frammento di marmo levigato ed accuratamente scolpito, che sembrava riflettere la luce che gli stava attorno, in modo da creare dei riflessi iridati su tutta la sua superficie. Zoey doveva ammettere che questo effetto dava un aspetto magico, quasi irreale a quella strana pietra. Sembrava un pezzo di una pietra evolutiva, ma per qualche motivo, Zoey dubitava che fosse quello il caso...
 
"E' legato a questa strana pietra che abbiamo scoperto di recente." disse Wilson. "Ne abbiamo trovato un piccolo giacimento nella Cava Meraviglia, una caverna non molto distante da Superipoli. Abbiamo appurato che contiene una forma di energia che finora non abbiamo riscontrato in nessun altro materiale presente su Vesrin... e, in effetti, da nessun altra parte. Non si tratta di una pietra evolutiva, nè di una Pietrastante... insomma, non ci è ben chiaro di cosa si tratti."
 
"Lum... lumineon?" chiese il Lumineon di Zoey, usando le sue grandi pinne-ali per fluttuare verso il frammento di roccia, che aveva catturato la sua attenzione con un effetto quasi ipnotico. Il Pokemon pesce restò come incantato ad osservare i giochi di luce che si susseguivano sulla superficie della pietra, e Zoey immaginò che si stesse chiedendo cosa fossero e quale effetto avrebbero fatto...
 
"Quindi... in questa Cava Meraviglia avete trovato un po' di questo strano materiale." riassunse la giovane coordinatrice. Notò che anche il suo Gallade sembrava attratto da quella strana sostanza...
 
"Esattamente. E ne stiamo studiando le caratteristiche, anche se finora non riusciamo a cavare uno Spinarak dal buco, come si suol dire." affermò Wilson. "E... un altro particolare interessante è il fatto che nella Cava Meraviglia vive una colonia abbastanza nutrita di Unown."
 
Zoey annuì rapidamente. "Sì, so di cosa state parlando." affermò. "Ricordo di aver già visto degli Unown in diverse occasioni. Di solito questi Pokemon si raccolgono in grandi colonie in siti nei quali vivono dei Pokemon Leggendari... o comunque c'è una grande concentrazione di energia. Questo vuol dire che questa Cava Meraviglia è un sito di grande interesse per chi studia queste cose."
 
"Esattamente, mia giovane amica... e tanto più per uno come me che ha un grande interesse nelle evoluzioni dei Pokemon e nei Pokemon Leggendari!" affermò Wilson. "Stavamo pensando di condurre una piccola spedizione nella Cava Meraviglia, in modo da procurarci un po' più di questo materiale e condurre qualche esperimento su di esso. Ma visto che il Team Olimpo si è spinto fin qui, riteniamo che sia più prudente ricercare quanto più aiuto possibile... ed è qui che entri in gioco tu."
 
"Gall..." mormorò il Gallade di Zoey, riuscendo finalmente a distogliere la sua attenzione dal frammento di pietra scintillante con un po' di sforzo.
 
"Va bene, vi darò una mano." rispose Zoey, facendo un cenno di intesa a Gallade e a Lumineon. "Dopotutto, anch'io sono curiosa di saperne un po' di più di questa storia, e non posso voltarmi indietro ora che so che ci può essere parecchio in gioco. Contate pure su di me. Quando avete intenzione di partire per la Cava Meraviglia?"
 
"Al massimo dopodomani. Non prevediamo di restarci troppo a lungo, in ogni caso." rispose Devon, guardando il suo Machoke per assicurarsi che anche lui fosse d'accordo con la proposta. Il muscoloso Pokemon Lotta, tenendo i pugni sui fianchi, mosse la testa come per dire di sì, e il karateka si scambiò un cinque con il suo Pokemon prima di rivolgersi a Zoey. "Bene, allora direi che ci siamo. Tu usa questi giorni per allenarti un po' e prepararti per la gara che ci sarà tra una settimana."
 
"Non mancherò. Sarà anche un buon modo per prepararmi ad affrontare il Team Olimpo o il Team Asgard se si dovessero ripresentare." affermò Zoey. Vedendo che il suo Gallade e il suo Lumineon la guardavano, e pensando di scorgere un accenno di preoccupazione in loro, restituì loro un cenno di intesa. "State tranquilli, amici miei. Abbiamo già affrontato i nostri problemi, in passato, e ne siamo sempre usciti vincitori. State tranquilli, si tratta di estirpare il Team Asgard e il Team Olimpo prima che diventino una minaccia seria."
 
"Lumiiii..." affermò Lumineon con la sua voce melodiosa, sperando che l'ottimismo della sua allenatrice fosse ben riposto. Il Pokemon simile ad un pesce colse poi un movimento con la coda dell'occhio, notando un altro Pokemon che era apparso da dietro una libreria con fare intimorito - era un buffo Pokemon simile ad un tapiro che si reggeva in piedi sulle zampe posteriori, alto circa un metro, il cui corpo era giallo nella metà superiore e marrone scuro in quella inferiore, con le due metà separate da una riga ondulata. Il suo naso era una corta proboscide, con occhi piccoli e neri, e orecchie a punta, mentre le sue braccia erano corte, con tre dita dotate di piccoli artigli. Zoey riconobbe quasi subito quel Pokemon - si trattava di un Drowzee, la forma pre-evoluta di Hypno, un Pokemon di tipo Psico dotato della capacità di ipnotizzare le persone e mangiare i loro sogni. "Lumi, lumi?"
 
"Drowwwwzee..." mormorò il Drowzee appena uscito dal nascondiglio, non ben sicuro di come comportarsi. Si avvicinò prudentemente a Lumineon, che scese un po' di quota in modo da rassicurarlo.
 
"Lumi..." disse, facendogli un cenno con la testa. Drowzee restò indietro, ancora non del tutto in confidenza, ma poco dopo fece un passo avanti.
 
"Ah. Vedo che il timidone si è deciso a farsi vedere." disse il Dr. Wilson. "Quel Drowzee si è presentato qualche giorno fa nel nostro laboratorio... ci è sembrato smarrito e spaventato, quindi abbiamo deciso di tenerlo con noi finchè non arriverà eventualmente qualcuno a riprenderlo. Non so esattamente da dove venga, ma credo che sia il Bosco Arancio qui vicino."
 
"Capisco... che abbia a che fare con quegli strani eventi di cui parlavate?" chiese Zoey, più a sè stessa che ai suoi due accompagnatori. "Beh, non importa. L'importante è che Drowzee sia al sicuro qui... e che non soffra troppo la mancanza dei suoi cari prima che tornino." La ragazza dai capelli rossi si chinò e accarezzò il Pokemon Ipnosi sulla testa in modo da rassicurarlo. "Tranquillo, Drowzee, nessuno di noi ha intenzione di farti del male. Stiamo già cercando di trovare una soluzione al tuo problema, non credo che dovrai attendere troppo a lungo."
 
"Mi fa piacere vedere che sei una ragazza forte e al tempo stesso gentile." affermò Devon, annuendo in segno di approvazione. "Sono un po' troppi gli allenatori di Pokemon che dimenticano che le due cose non si escludono a vicenda. Il Team Asgard e il Team Olimpo lo hanno del tutto scordato."
 
"Ho qualche esperienza in proposito..." disse Zoey, ripensando a Paul, quell'allenatore che era stato rivale di Ash. "Se non altro, ce ne sono alcuni che si rendono conto dei loro errori e cercano di porvi rimedio. Spero... che almeno questo campionato che avete indetto serva anche a spiegare ai bambini di tutti i continenti il rispetto reciproco."
 
"E' una nostra speranza." affermò Wilson. "Va bene, Zoey. Ti faremo sapere quando siamo pronti per la spedizione di cui ti abbiamo parlato. Intanto tu preparati. Temo che non sarà una cosa da niente."
 
"Va bene." concluse la giovane coordinatrice dai capelli rossi. "Farò in modo di essere pronta. Sia per questa gitarella che per la gara."
 
"Drowzee..." mormorò Drowzee, come se volesse augurarle buona fortuna.    
 
 
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Due giorni dopo...
 
Un ben conosciuto quartetto di allenatori di Pokemon uscì dal Bosco Arancio, preceduti da un vivace Piplup e da una Hypno che sembrava non vedere l'ora di essere fuori! Correndo allegramente di fronte a tutti, il Piplup di Lucinda raggiunse uno spiazzo poco fuori dalla fitta foresta, facendo cenno ai suoi compagni di affrettarsi, mentre Hypno si piazzava a fianco del Pokemon pinguino e guardava verso la città dall'aspetto vivace e festante che si trovava a poche centinaia di metri davanti a loro: una città di edifici bassi e ben costruiti, con un grande edificio dal tetto a cupola posto più o meno nella piazza centrale, e una sorta di palazzetto a due piani che svettava sul resto del centro abitato. Mentre Lucinda, Gary, Kenny ed Ursula uscivano dal bosco, prendendo un po' fiato per la corsa che avevano fatto, riuscirono a vedere che la città era già stata in parte decorata con dei festoni colorati, in preparazione alla competizione che si sarebbe tenuta di lì a pochi giorni.
 
"Piplup piplup! Piplup!" cinguettò Piplup, indicando la città con una delle sue corte ali. Hypno fece un cenno con la testa, sorridendo speranzosa. Con un po' di fortuna, era lì che avrebbe ritrovato il suo piccolo Drowzee...
 
"Huff... huff... tranquillo, Piplup, Superipoli non scappa mica!" affermò Lucinda, raggiungendo il suo starter. Si fermò un attimo per riprendere fiato e per verificare che tutti i suoi compagni fossero usciti, poi si passò una mano sulla fronte per tergersi un po' di sudore e guardò nella stessa direzione dei due Pokemon. "Siamo arrivati... e con un buon anticipo! Abbiamo tutto il tempo che vogliamo per allenarci un po' e dare un'occhiata a questa nuova città!"
 
"Tu e il tuo Piplup non esaurite mai la carica, vero, Lulù?" chiese sarcastica Ursula, malgrado fosse senza fiato. "Abbiamo fatto una corsa, per uscire di lì... come se non ci fossimo già stancati allenandoci come pazzi!"
 
"Su, Ursula, non te la prendere." disse Kenny, spazzandosi la polvere dai vestiti. "Dovevamo pur prepararci per la gara... e adesso abbiamo anche tutto il tempo che ci serve per riposarci e goderci un po' questa città."
 
"E magari anche cercare Drowzee, già che ci siamo." disse Gary. "Spero solo che non sia andato troppo lontano..."
 
Lucinda annuì, prendendo in braccio Piplup e guardando emozionata verso Superipoli, godendosi lo spettacolo della città che cominciava a prepararsi per il grande evento. C'erano molte cose da fare, e non tantissimo tempo per farle... ma Lucinda era sicura che sarebbero state delle giornate piene di soddisfazioni!       
 
"Tranquilla, Hypno. Troveremo il tuo piccolo Drowzee prima di quanto immagini!" disse la bambina dai capelli blu, ricevendo uno sguardo di gratitudine dalla Pokemon Psico.  
 
"Piplup!" cinguettò Piplup, strizzando un occhio.          
   
 
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CONTINUA...
 
 
Nota dell'autore: Come avevo anticipato, Kenny si è unito al gruppo, e Zoey ha fatto un bell'ingresso in scena! La prima gara si avvicina... anche se prima, i nostri amici dovranno affrontare una breve ma importante spedizione nella Cava Meraviglia - che, in pratica, è il primo dungeon in cui il giocatore si avventura in Pokemon Zeta & Omicron.
 
Non ho molto da dire per questo capitolo, quindi... ci vediamo la prossima volta, e spero di offrirvi un capitolo un po' più lungo ed interessante!
 
          

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Capitolo 5
*** La caverna delle meraviglie ***


Pokemon: The Quest For Zeta And Omicron
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam
 
 
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Capitolo 5 - La caverna delle meraviglie
 
 
La città di Superipoli era in fermento per il grande evento che avrebbe avuto luogo da lì a pochi giorni. Mentre si incamminavano nelle stradine asfaltate della città, Gary, Lucinda, Piplup, Hypno, Kenny ed Ursula si guardavano attorno, apprezzando il lavoro che i cittadini stavano facendo per rendere la città più bella e più vivace. Le strade erano sormontate da festoni e banderine colorate, e diversi striscioni, ciascuno di essi decorato con delle scritte di vari colori che facevano il tifo per questo o per quel concorrente. E lungo la strada, numerosi abitanti di Superipoli si fermavano per dare loro il benvenuto ai nuovi arrivati, evidentemente contenti di ricevere nuovi volti. Anch Hypno, per quanto continuasse a pensare a suo figlio Drowzee che era venuta lì a cercare, non poteva fare a meno di ammirare quella città sconosciuta, allo stesso tempo affascinante ed inquietante per lei che era sempre vissuta nella foresta. 
 
"Benvenuti a Superipoli!" esclamò un ragazzo, muovendo una mano verso Gary. "Speriamo che vi piacerà!"
"E benvenuti all'apertura del nostro torneo di gare Pokemon!" continuò una ragazza. "Voi siete coordinatori, vero? Siamo contenti di avervi qui!"
 
"Grazie, grazie! Come accoglienza, direi che è adeguata, se non altro." disse Ursula, sfoderando la sua classica aria da principessina altezzosa. "Beh, si stanno davvero organizzando bene. Un po' terra terra, come decorazioni ed atmosfera, ma non mi posso lamentare."
 
"Hypno..." disse la Pokemon ipnotica. Non aveva mai visto tante persone tutte assieme...
 
"Si vede che ci tengono molto, a questa competizione." affermò Kenny, mentre Lucinda cercava di trattenere un po' l'entusiasmo del suo Piplup che, vinto dalla curiosità, cercava di andare a guardare le bancarelle che si trovavano ai lati della strada e i festoni che si ergevano sui lampioni e sui cartelli stradali. "Del resto, è una grande opportunità per il continente di Vesrin."
 
"Vero... con questo, Vesrin si pone su un piano simile a Sinnoh, Hoenn o più di recente, Johto per quanto riguarda le gare di Pokemon." rispose Gary. "Con tutta la visibilità che questo comporterà, la Lega Pokemon di Vesrin potrà raccogliere maggiori risorse ed espandersi, sia come influenza che come capacità dei suoi allenatori. So che è una Lega relativamente giovane, quindi anche i suoi Superquattro non sono esattamente allo stesso livello di quelli di altri paesi. Certo... questo non vuol dire che sarei disposto ad affrontarli. Si tratta comunque di allenatori d'elite, ricordatelo. Sono arrivati lì dopo anni di allenamento, pratica e di consolidare i rapporti con i loro Pokemon."
 
"Certo, questo lo sappiamo... comunque non siamo certo qui per sfidare la Lega di Vesrin!" disse Lucinda con un piccolo sorriso. Piplup, distolta la sua attenzione dai festoni che stava esaminando, riprese a marciare tutto impettito accanto alla sua allenatrice, tenendo il petto in fuori per esprimere il suo orgoglio nel trovarsi lì in quel momento. Sentì alcune esclamazioni di ragazze che andavano in visibilio davanti al suo aspetto carino, e decise di mettersi un po' in mostra voltandosi verso il pubblico e facendo un cenno di saluto con una delle sue corte ali.
 
"Piplup, piplup!" cinguettò il Pokemon pinguino, facendo andare in visibilio alcune ragazze!
 
"Waaaaaah! Guardate quant'è CARINOOOOO!"
 
"E' il Pokemon più carino che io abbia mai visto!"
 
"Da dove viene? Ne voglio uno anch'io!"
 
Soddisfatto per la reazione che stava sollecitando da parte del pubblico, Piplup sorrise fieramente e guardò verso la sua allenatrice, che gli fece un occhiolino in segno di intesa. Nel frattempo, il gruppo era arrivato al Pokemon Center, e si svincolò dalla folla che si era formata ad entrambi i lati della strada, salutando gli entusiasti. I ragazzi varcarono la porta scorrevole del Pokemon Center, e raggiunsero la grande hall, dove diversi altri allenatori si stavano riposando dopo un lungo viaggio. Probabilmente altri allenatori che avevano affrontato la camminata nel bel mezzo del Bosco Arancio, e che in quel momento stavano approfittando di quei giorni per far riposare un po' i loro Pokemon, e per fare gli ultimi preparativi per la gara che si sarebbe tenuta di lì a pochi giorni. 
 
"Benvenuti al Pokemon Center di Superipoli, ragazzi!" li accolse l'Infermiera Joy di turno, affiancata da una graziosa Audino. "Siete anche voi dei coordinatori, immagino."
 
"Beh, sì, quasi tutti." confermò Gary, raggiungendo per primo il banco del Pokemon Center. Notò che gli sguardi di molti allenatori si erano spostati su di loro, e li stavano esaminando con attenzione, quasi stessero cercando di scoprire qualcosa di loro anche con una prima occhiata. "Io sono un ricercatore di Pokemon, ma la mia fidanzata e i suoi amici qui presenti sono coordinatori, e sono qui per prendere parte alla gara che si terrà tra qualche giorno."
 
"Piacere, io sono Lucinda. E lui è il mio starter, Piplup!" disse la bambina dai capelli blu, appoggiando delicatamente sul banco prima Piplup, poi le sue Pokeball. Kenny ed Ursula fecero la stessa cosa, piazzando le loro Pokeball in due ceste separate prima di consegnarle all'infermiera dai capelli rosa e alla sua Audino, che le accolsero ben volentieri. "E loro sono il mio amic Kenny... e la mia rivale Ursula! Veniamo tutti da Sinnoh... e sì, siamo qui per misurarci tutti assieme nel campionato di gare di Pokemon che è stato indetto dalla Lega di Vesrin."
 
"Hmm, questa sì che è una bella coincidenza." disse l'infermiera Joy, che stava già piazzando Piplup e tutte le Pokeball in una macchina guaritrice. "Un paio di giorni fa, è arrivata qui un'altra coordinatrice di Sinnoh. Forse voi la conoscete già... era una ragazza alta, con i capelli rossi e un taglio maschile, che portava un paio di occhiali da sole sulla testa."
 
"Sì, la conosciamo! E' Zoey, la mia migliore amica!" rispose Lucinda con tono entusiasta. "Sapete dov'è, adesso? Mi piacerebbe incontrarla!"
 
Audino si sfregò il mento con una mano, cercando di ricordare dove avesse visto per l'ultima volta una ragazza che corrispondesse alla descrizione di Zoey. "Audi... Audino!" esclamò infine, ricordandosi di aver visto in effetti una persona del genere da qualche parte di recente. "Audi audi audino!"
 
"Sì, me lo ricordo, Audino... so che oggi il Dr. Wilson e il signor Devon dovevano andare alla Cava Meraviglia per fare degli studi, adesso non so bene per che cosa." rispose l'infermiera Joy. Poi si rivolse a Lucinda e ai suoi compagni per spiegare loro meglio le cose. "La Cava Meraviglia è appena fuori città, in una zona in cui stanno cominciando a fare delle costruzioni. Il nostro Capopalestra Devon, specializzato in Pokemon Lotta, e il Dr. Wilson, uno degli scienziati più geniali di Vesrin, hanno organizzato una spedizione nei livelli più bassi, e hanno chiesto a Zoey di accompagnarli, visto che avevano paura di un attacco da parte del Team Olimpo."
 
"Il Team Olimpo?" chiese Gary, passando dalla sua classica espressione tranquilla e un po' supponente ad una vaga preoccupazione. "Quindi non c'è solo il Team Asgard ad agire nell'ombra?"
 
"Avete già incontrato il Team Asgard, mi pare di capire..." affermò l'infermiera Joy, vedendo la reazione di tutti gli altri. "Sì, qui a Vesrin abbiamo due organizzazioni criminali che stanno dando da pensare alla polizia. Si chiamano Team Olimpo e Team Asgard, ma immagino che questo lo sappiate già... si può dire che si tratti di due organizzazioni di terroristi, anche se in effetti è solo di recente che hanno cominciato ad agire seriamente. Stanno sferrando degli attacchi in rapida successione ad alcuni centri abitati di Vesrin, anche se ancora non ne sappiamo il motivo. O meglio, non sappiamo cosa vogliano e quali siano i loro obiettivi... Per il momento, stiamo cercando di aumentare la sorveglianza e rafforzare i sistemi di sicurezza per evitare che i due team ci attacchino, ma allo stesso tempo, dobbiamo continuare con le celebrazioni e con l'organizzazione del campionato, per far vedere a quelle persone che non ci lasceremo intimorire."
 
"Audi..." mormorò Audino, massaggiandosi la fronte.
 
"Capisco. Certo non può essere che il Team Asgard ed Olimpo agiscano per scopi benefici..." affermò Kenny, appoggiandosi sul banco con espressione pensierosa, mentre Audino faceva un salto a controllare se i Pokemon dei ragazzi fossero già stati risanati del tutto. "E quindi... Zoey ha affrontato quelli del Team Olimpo già una volta? Ed è riuscita a batterli..."
 
Lucinda sorrise con evidente contentezza. Come sempre, Zoey aveva dato prova della sua abilità e del suo valore. "E' esattamente quello che mi aspettavo da Zoey... dunque, adesso lei è con il Dr. Wilson e con il Capopalestra in questa Cava Meraviglia per cercare di scoprire cosa voglia il Team Olimpo da questa città, vero?"
 
"Esattamente... sembra che sia proprio lì che si trovi qualcosa che quei pericolosi criminali stanno cercando." disse l'infermiera. Alcuni dei presenti stavano porgendo orecchio al loro discorso, e Joy e i quattro ragazzi decisero di abbassare un po' la voce, in modo da non attirare attenzioni non volute. "Sì, in questo momento, credo che si trovino proprio nel piano più basso della Cava Meraviglia, alla ricerca di ciò che pensano faccia gola al Team Olimpo." disse Joy, tenendo la voce bassa. "Avete intenzione di unirvi a loro, immagino… beh, non sarò io ad impedirvelo, ma immagino che non ci sia bisogno di reiterarvi che potrebbe essere molto pericoloso. Il Team Olimpo potrebbe intervenire da un momento all'altro, e potreste essere attaccati anche dal Team Asgard. Per non parlare del fatto che si dice che nella Cava Meraviglia vivano anche degli Unown."
 
"Degli Unown… questo significa che da quelle parti si trova o un Pokemon Leggendario… o comunque qualcosa di molto potente, e quasi certamente molto antico… In realtà, infermiera Joy, questa è per noi una motivazione in più per raggiungere la spedizione e cercare di dare loro una mano." rispose Gary.
 
"A questo punto, immagino che non ci sia molto che possa dire… sono rimasta coinvolta in questa storia contro la mia volontà, e adesso ci sono dentro fino alla fine…" affermò Ursula con un filo di acredine. "Com'è che da un po' a questa parte vengo sempre presa per una che agisce a scopi umanitari?"
 
"A questo proposito…" continuò Lucinda, facendo un cenno alla Hypno che si nascondeva dietro di lei. La Pokemon ipnotica si presentò con un cenno della testa, e l'infermiera Joy di turno ebbe come l'impressione di aver già visto quella Pokemon da qualche parte… o almeno, qualcuno di simile a lei. "Abbiamo incontrato questa Hypno nel Bosco Arancio, dopo che abbiamo incontrato il Team Asgard… ho l'impressione che stia cercando suo figlio, un Drowzee. Lei, per caso, ha visto un Drowzee da queste parti?"
 
"Audi audi…" disse Audino. La graziosa Pokemon Normale guardò in alto, verso l'infermiera con cui faceva coppia, come per fsrle una domanda… e Joy, dopo averci pensato su un attimo, schioccò le dita in segno di realizzazione!
 
"Ah! Ma certo, Audino, hai perfettamente ragione!" esclamò Joy, prima di rivolgersi nuovamente a Gary e ai suoi compagni. "Di recente, il Dr. Wilson ha accolto nel suo laboratorio un Drowzee che si era perso nel Bosco Arancio, e che aveva finito per vagare fin qui a Superipoli… è stato dopo un attacco del Team Asgard, e non credo di sbagliare se dico che si tratta dello stesso Drowzee che la vostra amica Hypno sta cercando."
 
"Hypno?" esclamò Hypno, cautamente speranzosa.
 
"Beh, questa è una buona notizia!" affermò Kenny. "E… dove si trova adesso, questo Drowzee?"
 
"Il Dr. Wilson lo ha portato con sè al laboratorio, in attesa di una possibilità di cercare i suoi genitori." disse Joy. "Se pensate che questa Hypno possa essere la sua mamma, allora vi consiglierei di fare un salto al laboratorio che si trova nella piazza centrale della città. Non troverete il Dr. Wilson, ma i suoi assistenti saranno più che contenti di darvi una mano."      
 
"Va bene. Grazie per l'informazione." affermò Gary. "Non appena i nostri Pokemon saranno di nuovo in forma, andremo al laboratorio. Sei contenta, Hypno? Forse abbiamo già trovato Drowzee!"
 
"Hyp hyp hypno!" esclamò Hypno con ritrovata vivacità, mentre il gruppo si univa agli altri allenatori e coordinatori che aspettavano con pazienza, seduti nella hall del Pokemon Center.
 
 
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Circa un'ora dopo, nei pressi del laboratorio Pokemon di Superipoli...
 
"Allora, questo dev'essere il laboratorio di cui l'infermiera Joy ci ha parlato..." disse Ursula, dando un'occhiata all'edificio che si trovava a pochi metri da loro. "Almeno, la descrizione corrisponde a meraviglia..."
 
Il Laboratorio Pokemon di Superipoli era un'edificio ampio, anche se si sviluppava soltanto su due piani, e anch'esso, come del resto quasi tutti gli edifici di quella città, era stato decorato festosamente per celebrare l'inizio della grande competizione, con striscioni, bandierine e manifesti colorati che tuttavia non gli toglievano il suo aspetto austero. Il tetto spiovente e ricurvo contribuiva a farlo distaccare dalle altre costruzioni senza per questo renderlo troppo stravagante, e le pareti erano interrotte qua e là da finestre di vetro spesso ed opaco che impedivano di vedere bene cosa succedeva all'interno. Gary approvò tra sè quell'accorgimento prudente - con due team criminali in attività, non si poteva mai essere troppo tranquilli. Con un po' di circospezione, sempre accompagnato da una Hypno sempre più visibilmente emozionata, Gary si avvicinò alla porta e suonò il campanello, restando poi in attesa...
 
Doveva ammettere che non si aspettava l'accoglienza degli scienziati di Vesrin. Un pannello posto ad un lato della porta scivolò verso l'alto... e una telecamera montata su un braccio telescopico cominciò ad esaminare Gary ed Hypno dalla testa ai piedi, per poi passare a Lucinda e Piplup, ad un imbarazzato Kenny, e ad una Ursula piuttosto stizzita che si tenne ferma la gonna con le mani!
 
"Hey! Chi è il genio che ha inventato questo guardone meccanico, eh?" esclamò la ricca coordinatrice.
 
La telecamera rientrò nel suo comparto con un rumore di ingranaggi appena udibile, e da un altoparlante posto sopa la porta d'ingresso risuonò una voce metallica e preregistrata che colse di sorpresa Gary. "IDENTIFICARSI, PREGO."
 
"Noi siamo... ehm... allenatori e coordinatori di Pokemon." rispose Lucinda dopo un attimo di esitazione. "Siamo qui perchè stiamo accompagnando una Pokemon che vorrebbe ritrovare il suo cucciolo... e ci hanno detto che potrebbe essere qui!"
 
"PAROLA D'ORDINE, PREGO." continuò la voce computerizzata dopo un attimo passato ad elaborare i dati che aveva ricevuto.
 
"Cosa, cosa?" esclamò indignata Ursula. "Senti, specie di buffone computerizzato, qui non stiamo giocando a guardie e ladri! Siamo qui perchè stiamo accompagnando un Pokemon, e perchè siamo coinvolti anche noi nelle vostre beghe con il Team Olimpo, Asgard, o come cavolo si chiamano! Quindi smettila con questi giochetti!"
 
"RIPETERE PREGO." replicò la voce computerizzata, con immensa irritazione di Ursula... almeno finchè non arrivò qualcuno dietro il gruppo, e si sentì un acuto bip un attimo prima che il custode elettronico si disattivasse con un lieve suono di motori che si spegnevano! Uno scienziato era arrivato dietro i ragazzi, disattivando il sistema di protezione automatico.
 
"Scusate tutta la sceneggiata, ragazzi." disse l'uomo, un tipo abbastanza anonimo, con i capelli neri e il camice bianco, dell'apparente età di quarant'anni o giù di lì. Teneva in mano una sorta di telecomando, che era senza dubbio ciò che aveva usato per mettere a tacere il controllo elettronico. "Il nostro direttore, il Dr. Wilson, ha installato questo bizzarro sistema di sicurezza in modo che nessuna persona non autorizzata potesse avere accesso al nostro laboratorio. So che è un po' stravagante, ma con ciò che sta accadendo in questi ultimi tempi... non si può mai essere troppo prudenti." Poi, raggiungendo l'ingresso, premette di nuovo il pulsante e disse la password necessaria. "La parola d'ordine è... Dunsparce!"
 
"PASSWORD CORRETTA. POTETE ENTRARE." rispose il sistema di sicurezza. Si sentì un altro clic, e la porta d'ingresso si aprì, permettendo al gruppetto di allenatori e al loro accompagnatore di entrare.
 
"Dunsparce è il Pokemon preferito del Dr. Wilson." disse lo scienziato, mentre i ragazzi entravano nel laboratorio... un luogo decisamente più tecnologico, e per certi versi anche meno confortevole del laboratorio del professor Oak nella tranquilla cittadina di Biancavilla. Circondati da strani macchinari e da schermi computerizzati che mostravano grafici e strane luci, i ragazzi seguirono la loro guida, che raggiunse un altro gruppo di scienziati impegnati ad una console e presentò i ragazzi. "Tutto a posto, colleghi. Questi ragazzi sono un gruppo di allenatori e coordinatori che sono qui per la gara... e hanno con loro un Pokemon che potrebbe essere alla ricerca del nostro Drowzee!"
 
"Dici davvero, Mark?" chiese un altro ricercatore. "Ci fa piacere saperlo... hey, Drowzee vieni a vedere!"
La Hypno che accompagnava Gary e i tre coordinatori  chiuse gli occhi per un secondo, concentrandosi sulle energie mentali che la circondavano... e in mezzo a quelle degli esseri umani e di Piplup, riuscì a sentirne una incredibilmente simile alla sua... in effetti, era un'energia mentale che lei non avrebbe potuto confondere con nessun altra, e quando Hypno riaprì gli occhi, vide che un Drowzee dall'aspetto un po' timido ed impacciato era emerso da dietro una scrivania, e stava dando una sbirciata con prudenza... No, non ci potevano essere errori, quel piccolo Drowzee era proprio suo figlio!
 
"HYPNO!" esclamò sollevata e felice la Pokemon Psico, tendendo le braccia verso il suo cucciolo, che a sua volta vinse ogni timidezza e, dopo un attimo di incredulità, corse verso la sua mamma e si gettò nel suo abbraccio! I due Pokemon Psico si tennero stretti per diversi secondi, senza badare a tutti i presenti... che comprensibilmente, si tennero distanti e lasciarono che madre e figlio si riabbracciassero come meglio desideravano. Anche la cinica Ursula non potè trattenere un sorriso sollevato, ripensando ai suoi genitori che in quel momento stavano certamente facendo il tifo per lei a Coronopoli...
 
"Drow... drowzee!" esclamò Drowzee, continuando a tenere stretta la sua mamma, per poi staccarsi giusto un po' e guardarla negli occhi. "Drowzee, drowzee..."
 
"Hypno..." replicò Hypno, annuendo lentamente per poi guardare verso il gruppetto di Gary, uno alla volta. Ciascuno di essi fece un cenno con la testa, a parte Piplup che si fece avanti tenendo alzata una delle sue piccole ali, e si avvicinò con decisione, ma anche con educazione ai due Pokemon Psico. 
 
"Pip piplup, piplup pip!" esclamò cinguettando il simpatico pinguino blu, presentandosi a Drowzee con un inchino. "Piplup piplup..."
 
"Drowzee..." mormorò il tapiro bicolore con la sua voce risonante e un po' assonnata. Per un attimo, si fermò a pensare e a raccattare i ricordi, poi annuì e rispose alla richiesta del Pokemon pinguino. "Drow drow droooooowzee..."
 
"Piplup?" chiese il piccolo Piplup, inclinando la testa da un lato. Lucinda comprese che il suo starter stava cercando di ottenere qualche informazione in più sulle circostanze in cui Drowzee si era perduto. "Piplup pip!"
 
"Hypno..." confermò la madre, ricordando cos'era successo quella volta. "Hypno, hypno..."
 
Piplup annuì lentamente, poi si voltò verso Lucinda e cominciò a "tradurre", a modo suo, quello che Hypno aveva detto. "Pip pip! Piplup pip!" cinguettò, e la bambina dai capelli blu fece un cenno con la testa, per dire che capiva quello che voleva dire.
 
"Certo... certo, ho capito, Piplup... grazie per l'aiuto!" affermò Lucinda, facendo un occhiolino al suo starter. "Piplup mi dice che Hypno e Drowzee si sono separati quando il Team Asgard ha attaccato quel tempietto dedicato a Celebi nel bel mezzo della foresta. Lo stesso che abbiamo cercato di difendere noi..."
 
"Cosa?" chiese uno degli scienziati, evidentemente preoccupato. "questo sì che è un problema... se il Team Asgard si è impadronito dell'artefatto che era nascosto nel tempietto di Celebi, saranno problemi per tutti. Dobbiamo ostacolare i loro piani, e quelli del Team Olimpo, a qualunque costo."  
 
"Ma cos'è, esattamente, quel medaglione?" chiese Ursula. "Sapete per caso di quali poteri è dotato?"
 
"Non proprio..." rispose un altro degli operatori, dando una rapida occhiata ad alcuni appunti. "Ma se è collegato a Celebi, il guardiano delle foreste in grado di viaggiare nel tempo, sicuramente ha qualche potere legato alla fertilità della terra, al viaggio nel tempo, o magari ad entrambe le cose. Il Team Asgard e il Team Olimpo... sicuramente saranno interessati a queste cose."
 
"Magari per andare indietro nel tempo e modificare la storia..." disse tra sè Gary, provando un brivido di paura all'idea che le due malvage organizzazioni potessero cambiare così radicalmente il mondo in cui lui e i suoi amici vivevano. Se i loro nemici fossero riusciti in questo intento, da un momento all'altro Gary, Lucinda e tutti i loro amici si sarebbero potuti svegliare in un mondo completamente diverso, senza neanche rendersi conto di cosa fosse successo...
 
"Piplup..." disse il piccolo Pokemon pinguino, rivolgendo a Lucinda uno sguardo preoccupato che rispecchiava anche le emozioni della sua allenatrice.
 
"Hai ragione, Piplup, questi due team sono più pericolosi di quanto immaginassi." disse la bambina dai capelli blu. "Forse è meglio affrettarsi e partire subito per la Cava Meraviglia... Kenny, Ursula, venite anche voi, vero? Avremo bisogno anche del vostro aiuto."
 
"Certo, Lucinda, non c'è nemmeno bisogno di chiederlo." affermò Kenny, con assoluta serietà. "E poi, visto che siamo rimasti coinvolti tutti assieme..."
 
Per una volta, nemmeno Ursula protestò, nè mostrò segni di riluttanza. "Sì, sono d'accordo anch'io. Non possiamo ignorare il Team Asgard e il Team Olimpo... hanno già fatto danni considerevoli, e non oso pensare a cosa succederà se li lasciassimo fare. Va bene, sono con voi anch'io." affermò.
 
"Hypno..." mormorò la Hypno che avevano appena aiutato, annuendo in segno di gratitudine ed approvazione.
 
"Drow... drowzee!" replicò Drowzee.
 
 
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Appena un quarto d'ora dopo, vicino alla periferia della città...
 
L'ingresso della Cava Meraviglia non rendeva esattamente giustizia al nome di quel luogo, visto che si trattava di una caverna dall'aspetto anonimo... forse anche un po' inquietante, con quelle stalattiti acuminate che si vedevano già dall'entrata, e che quasi davano l'impressione di zanne acuminate poste nella bocca di una fiera gigantesca. I raggi del sole che riuscivano a filtrare all'interno, tuttavia, facevano vedere che c'era qualcosa di particolare, in quel luogo... le pietre che ne venivano illuminate luccicavano debolmente, come cristallo, creando uno strano effetto che Lucinda, Piplup e i loro compagni erano in grado di vedere già a qualche passo dall'esterno. Inoltre, per quanto nessuno degli umani fosse in grado di percepire la strana energia che proveniva dall'interno della grotta... Piplup, Hypno e Drowzee ne erano perfettamente capaci: mentre osservavano l'ingresso della caverna, sentivano una sorta di scarica elettrica che percorreva loro la pelle, facendo loro venire degli strani brividi di paura e al tempo stesso di eccitazione.
 
"Drowzee..." disse lo strano Pokemon simile ad un tapiro bicolore, usando il suo buffo naso a proboscide per fiutare l'aria, mentre con una mano si appoggiava al fianco della madre. Hypno era a sua volta concentrata sull'ingresso della caverna, e sembrava che si stesse sforzando di vedere all'interno... o forse stava cercando di usare i suoi poteri psichici per avere un'idea di cosa si nascondesse là dentro. 
 
Il piccolo Piplup, che non aveva gli stessi poteri mentali degli altri due Pokemon, ma era comunque in grado di percepire l'energia che veniva emanata dalla caverna, e ne era allo stesso tempo disturbato ed attratto. Era una cosa che non aveva mai sentito prima, e il pensiero di addentrarsi in quel luogo lo emozionava come poche altre cose in vita sua!
 
"Pip piplup?" chiese Piplup ad Hypno. La Pokemon ipnotica fece un cenno con la testa mentre continuava a scandagliare la caverna come meglio poteva... anche se, per qualche motivo, percepiva che la caverna era in parte refrattaria ai suoi poteri mentali.
 
"Hypno... hypno!" rispose Hypno, indicando a Piplup e a Drowzee l'ingresso della caverna. Era chiaro che stava spiegando qualcosa. "Hypno hypnooooo..."
 
"Piplup..." disse il pinguino azzurro, stringendo un po' gli occhi mentre esaminava le pietre dell'ingresso. Si voltò verso i ragazzi, che si avvicinarono con circospezione, e Gary si chinò per dare un'occhiata al materiale che componeva quella strana formazione rocciosa. Decisamente, non era pietra comune. Quei luccichii cristallini erano il segno che c'era qualcosa in più, in quello strano minerale...
 
"Davvero interessante... se solo potessi portare un po' di questo minerale a Biancavilla per farlo analizzare... sarebbe un'occasione unica." disse Gary, guardando con interesse scientifico alcuni frammenti di roccia che si erano staccati dalle pareti della grotta. "Beh, non è un problema. Ne posso raccogliere un campione ed inviarlo. Sicuramente il nonno conoscerà qualcuno in grado di dirci di più in proposito. Adesso... immagino che la cosa migliore da fare sia avventurarci là dentro e cercare il Dr. Wilson e Zoey."
 
"Allora andiamo, Gary!" disse Lucinda, mettendo affettuosamente una mano sulla spalla del suo ragazzo, mentre con l'altro braccio teneva in braccio il piccolo Piplup. "Kenny, Ursula... restiamo vicini, okay? Non sappiamo che cosa aspettarci da questo posto!"
 
"Non ti preoccupare, Lulù... siamo tutti qui, e non lasceremo che ti succeda nulla!" la rassicurò Kenny. Anche se la sua cotta per Lucinda non era andata da nessuna parte, il suo istinto protettivo nei confronti della sua amica era rimasto. I ragazzi e i Pokemon si misero in una formazione compatta ed avanzarono tutti assieme, oltrepassando l'ingresso della Cava Meraviglia... e venendo accolti quasi subito da un frullo d'ali da parte di un gruppetto di Zubat e Woobat che svolazzarono sopra le loro teste, disturbati dal movimento. Ursula strizzò un occhio e usò un braccio per proteggersi i capelli ed impedire che i Pokemon pipistrello glieli scompigliassero.
 
"Ah! Accidenti, bella accoglienza! Questi Pokemon non hanno un minimo di buone maniere..." borbottò Ursula, in parte scherzano in parte no. Ignorando per quanto possibile il fastidio che i Pokemon svolazzanti stavano dando, Gary e i suoi compagni cominciarono a seguire il corridoio che si avventurava nei meandri della grotta, e sia Hypno che Drowzee puntarono lo sguardo verso gli Zubat e i Woobat per lanciare loro un attacco psichico nel caso si fossero fatti aggressivi...
 
I quattro allenatori e i tre Pokemon stavano avanzando, seguendo un percorso scosceso che degradava man mano, fino a trasformarsi in una ripida discesa. Cercando di aiutarsi tra loro, il gruppo scese ancora di più, e davanti ai loro occhi cominciò a presentarsi uno spettacolo che Lucinda avrebbe definito davvero mozzafiato!
 
"Guardate... guardate che bello! Accidenti, adesso capisco perchè la chiamano Cava Meraviglia!" disse Lucinda con evidente entusiasmo, tenendo la voce bassa quel tanto che bastava per farsi sentire senza provocare troppo rumore. "Quelle formazioni rocciose... non credo di averle viste da nessun altra parte! E' stupendo!"
 
Seguendo il braccio di Lucinda che indicava verso il basso, Kenny restò sbalordito davanti allo spettacolo che si trovò davanti - la caverna, popolata da vari tipi di Pokemon Roccia, Terra e Lotta, era composta da spettacolari formazioni di cristallo che riflettevano la poca luce che filtrava in quello strano posto, creando numerosi raggi di luce dei vari colori dell'iride. Grandi spuntoni di cristallo, simili a giganteschi diamanti, costeggiavano il sentiero tortuoso che i ragazzi stavano percorrendo, e avvicinarsi a loro diventava difficile man mano che la luce si faceva più intensa. Era uno spettacolo mozzafiato, e forse era reso ancora più incredibile dalla luce che pioveva dall'alto, da una selva di stalattiti di cristallo.
 
"E' stupenda..." mormorò Ursula. "Ma... è meglio parlare piano... non vorrei che parlare provocasse una frana..."
 
"Quelle stalattiti di cristallo là sopra non mi dicono nulla di buono." disse Gary, cercando una strada che non passasse esattamente sotto quelle spade di cristallo. "Meglio evitare di correre rischi inutili. E state attenti anche a quei Pokemon... non so se siano ostili, anche se non mi pare."
 
Il giovanissimo ricercatore diede un'occhiata al proprio fianco, in un punto dove alcuni Pokemon stavano riunendosi, guardando con attenzione il gruppetto di allenatori che passavano attraverso il loro habitat. Gary riconobbe un Cubone, un Geodude, un Makuhita e un Roggenrola, che pur non dando l'impressione di voler attaccare mantenevano comunque un atteggiamento sospettoso...
 
"Cubone..." disse il grazioso Pokemon di tipo Terra, tenendo ben stretta la sua clava d'osso mentre teneva costantemente d'occhio i visitatori. Piplup si voltò verso di lui, come a dirgli che sarebbe stato meglio per lui non tentare nulla di impulsivo... e i ragazzi continuarono lungo il percorso scosceso, avvicinandosi sempre di più al fondo della caverna...
 
 
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Gli Zubat che svolazzavano vicino al soffitto erano del tutto indifferenti ai quattro allenatori che, assieme ai Pokemon che li accompagnavano, scendevano sempre più verso il livello inferiore. Per quanto li riguardava, finchè non danneggiavano il loro habitat o non facevano rumori troppo forti, erano i benvenuti... ma uno di loro, apparentemente uguale agli altri, si staccò dal piccolo sciame e cominciò a svolazzare sopra a Gary e ai suoi compagni, come se fosse stato curioso di sapere cosa avevano intenzione di fare. Da quella distanza, nessuno poteva vedere bene l'obiettivo della telecamera montata al posto di quelli che avrebbero dovuto essere i suoi occhi, e le piccole scariche di ultrasuoni che si dipartivano dalle sue code...
 
Con un suono metallico, quello che sembrava essere un Pokemon come gli altri si ancorò al soffitto con i suoi artigli metallici, ripiegando le ali contro il corpo. Se qualcuno fosse stato vicino, avrebbe sentito uno stridio metallico appena percettibile, e avrebbe potuto notare che le ali del Pokemon pipistrello erano composte da una membrana sintetica, tenuta tesa da un telaio metallico...
 
 
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E la telecamera nascosta stava già inviando le immagini ad un nascondiglio posto non troppo lontano da Superipoli... dove un gruppo di persone stava tenendo da tempo d'occhio le operazioni che si svolgevano nella Cava Meraviglia.
 
"Quegli allenatori devono essere compagni di quella rossa che ci ha battuti l'altro giorno, mio signore." affermò uno degli uomini che stavano guardando su un maxischermo le immagini inviate dallo Zubat-telecamera. "Sono andati nella Cava Meraviglia per dare una mano alle ricerche, immagino..."
 
"Ottimo, sarà un'occasione per toglierli tutti di mezzo." affermò la persona a cui aveva fatto rapporto, una giovane donna dai lunghi capelli blu vestita di una toga bianca e un paio di sandali che la facevano davvero assomigliare ad una divinità greca - Artemide, una dei comandanti del Team Olimpo che più godevano dei favori di Zeus. "Anche se devo ammettere che sembrano abbastanza pericolosi. Sono pur riusciti a tenere testa a quelli del Team Asgard, prima che Freya intervenisse... e per quanto io disprezzi quel branco di analfabeti, non posso negare che sono forti."
 
"Che cosa suggerisce per togliere di mezzo quegli allenatori, Artemide, mia signora?" chiese un altro dei soldati del Team Olimpo, spazzandosi nervosamente la corazza di bronzo che gli proteggeva il tronco. 
 
La donna dai capelli blu restò per un attimo a pensarci su. Da una parte, sarebbe stato molto più semplice ed immediato far crollare la caverna e seppellirli là sotto, in modo che non ci fosse alcun margine di errore. Dall'altra, però, sarebbe stato un peccato rinunciare a quello che si trovava là dentro... con un po' di quei cristalli che il team scientifico di Superipoli stava esaminando, avrebbero potuto facilmente rimontare lo svantaggio che avevano accumulato nei confronti del Team Asgard... e chissà, magari ottenere un piccolo esercito di Pokemon abbastanza forti da spazzare via i loro rivali!
 
"Hmm... e va bene, allora vediamo di scegliere una terza opzione a noi più favorevole." disse tra sè Artemide. "Elimineremo quei marmocchi senza correre rischi, e allo stesso tempo ci prenderemo quanto più possibile di quel minerale. Due piccioni con una fava. Il sommo Zeus sarà soddisfatto del nostro lavoro, e avremo anche la possibilità di fare una sorpresa al Team Asgard, che ancra non sa di questo posto. E va bene... uomini, portate con voi alcune Voltorb ed Electrode. Saranno i Pokemon più indicati per questa operazione. Non dobbiamo commettere errori."
 
"Va bene, lady Artemide." affermò una delle reclute. "Chiamerò subito a raccolta tutti i nostri agenti nelle vicinanze, e farò in modo che non ci siano errori."
 
"Ottimo." concluse la comandante del Team Olimpo, abbozzando un sorrisetto maligno. "Grazie a quelle pietre, i nostri Pokemon diventeranno molto più forti... e allo stesso tempo, ci sbarazzeremo di un potenziale pericolo!"
 
 
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Il Dr. Wilson era una persona che molti avrebbero definito vivace ed entusiasta, non esattamente una combinazione di qualità che normalmente si assocerebbe ad un uomo di scienza... ma ciò nonostante, era una persona abbastanza intelligente e talentuosa da fare in modo che i suoi colleghi lasciassero da parte le proprie obiezioni e accettassero il suo carattere eccentrico. In effetti, era quando non vedevano il suo atteggiamento frivolo ed espansivo che si preoccupavano - voleva dire che Wilson aveva scoperto qualcosa di potenzialmente pericoloso, o che comunque la situazione era abbastanza seria da richiedere tutta la sua concentrazione.
 
E questo, in effetti, era uno di quei momenti. All'interno della spelonca che lui, Zoey e Devon stavano esplorando, il Dr. Wilson era inginocchiato vicino ad una roccia sporgente, e stava esaminando un blocco di cristallo grande come il pugno di un uomo con degli strumenti di precisione, stando bene attento a non romperlo. La ragazza dai capelli rossi e il biondo Capopalestra di Superipoli attendevano con pazienza che il dottore terminasse il suo lavoro, restando al tempo stesso attenti al corridoio che li aveva condotti fin lì per evitare che qualche ospite poco gradito li cogliesse di sorpresa.
 
Devon, invece, stava attento al Dr. Wilson e alla sua espressione, sperando che tutto andasse bene. Per adesso, tutto sembrava essere nella norma, ma l'espressione concentrata di Wilson mentre puntellava il cristallo con il suo strumento, staccando una scheggia alla volta, sarebbe potuta cambiare da un momento all'altro... Il Capopalestra non osava neanche rivolgere la parola a Wilson, per paura di disturbare il suo lavoro, e quando Zoey, in piedi accanto all'ingresso, gli rivolse uno sguardo interrogativo, Devon le rispose con un cenno della testa.
 
Silenziosamente, Zoey indicò il corridoio da cui erano scesi, e fece cenno a Devon di ascoltare attentamente. Si sentivano dei passi... qualcuno era entrato nella Cava Meraviglia, e l'eco dei loro passi arrivava fin lì. Poteva essere un incontro gradito, oppure no... ma Zoey sapeva bene che non si poteva mai essere troppo prudenti quando si aveva a che fare con gente come il Team Olimpo o il Team Asgard.
 
Fece cenno a Devon che sarebbe andata lei stessa a vedere... e quando Devon le fece cenno di sì con la testa, la coordinatrice dai capelli rossi ringraziò e cominciò a risalire, tenendo una mano pronta sulle sue Pokeball. Facendo molta attenzione a non farsi sentire nè vedere, la rossa coordinatrice di Pokemon si nascose dietro una grossa formazione rocciosa dalla quale spuntavano degli scintillanti spuntoni di cristallo, e diede una rapida occhiata al sentiero, cercando di vedere di chi si trattasse. Non provenivano voci dal sentiero... se non altro, quello voleva dire che non aveva a che fare con degli sprovveduti. Tuttavia, da dove si trovava, riusciva a vedere soltanto delle ombre sfuggenti che simuovevano sui muri della caverna. Non c'era modo di capire chi fossero, quindi Zoey decise saggiamente di attendere che arrivassero un po' più vicino.
 
"Attenti... qui il terreno è più scivoloso." avvertì la voce di uno dei nuovi arrivati. Zoey aguzzò le orecchie per cercare di capire di chi si trattasse... e provò un moto di cauto ottimismo quando le sembrò di riconoscere la voce di Kenny. Che fosse anche lui lì a Vesrin per partecipare al campionato di gare Pokemon? Avrebbe avuto senso... e chissà, se c'era lui magari ci sarebbe stata anche Lucinda...
 
"Pip piplup!" cinguettò la voce di un Pokemon che Zoey conosceva molto bene. Un sorriso sollevato e contento al tempo stesso apparve sul volto della rossa coordinatrice quando si rese conto che si trattava proprio del Piplup di Lucinda, la sua migliore amica. Era abbastanza fiduciosa che prima o poi avrebbe incontrato Lucinda e qualche altro coordinatore di Pokemon di sua conoscenza... ma non osava sperare così presto, e proprio in una situazione in cui avrebbe avuto bisogno del loro aiuto.
 
Tuttavia, l'emozione non ebbe la meglio sulla razionalità, e Zoey si trattenne dal lanciare un'esclamazione di saluto. Si limitò a dare una sbirciatina in modo da assicurarsi che i nuovi arrivati fossero abbastanza vicini... e in effetti, ecco che davanti ai suoi occhi apparvero Lucinda, Piplup e Kenny, accompagnati da Gary, Ursula... e da un Hypno e un Drowzee, che Zoey pensò essere lo stesso che aveva visto al laboratorio con il Dr. Wilson. Tutti loro erano concentrati e cercavano di stare attenti a dove mettevano i piedi... e Zoey aspettò che si trovassero in una posizione un po' più stabile prima di uscire dal suo nascondiglio e rivelarsi.
 
"Chissà perchè, immaginavo che ci saremmo rivisti qui a Vesrin. Solo che non mi aspettavo che sarebbe stato così presto." disse Zoey, tenendo sempre la voce a basso volume. Era comunque perfettamente udibile dal gruppetto di allenatori... e Lucinda si illuminò in viso quando guardò verso la sua migliore amica e la vide salutare con la mano, sorridendo gentilmente!
 
"Oh, guarda chi si rivede." disse Ursula, senza nascondere un po' di sorpresa.
 
"Zoey! Che bello rivederti!" disse Lucinda, scendendo il più rapidamente possibile lungo il sentiero e allo stesso tempo appoggiandosi ai muri per non scivolare. Lei e Piplup raggiunsero la rossa coordinatrice... e un attimo dopo, le due ragazze si abbracciarono gioiosamente! "Hehehee... sono contenta di rivederti, amica mia! Siamo... siamo arrivati a Superipoli soltanto qualche ora fa, e abbiamo sentito di ciò che è successo."
 
"Stai... parlando del Team Olimpo, vero?" rispose Zoey, scioltasi appena un po' dall'abbraccio. "Sì, ho avuto a che fare con quella gentaglia. Il Dr. Wilson, che ho accompagnato fin qui per una missione esplorativa, mi ha detto che il Team Olimpo sembrerebbe interessato ad un particolare tipo di minerale che si trova da queste parti."
 
"Ciao, Zoey..." disse Kenny, raggiungendo Zoey a sua volta. "Ti ha detto che cosa fa quel minerale? Perchè il Team Olimpo lo vuole?"
 
Zoey salutò Kenny, Ursula e Gary man mano che questi arrivavano. "Piacere di rivedervi... lui potrà spiegarvi meglio, ma per dirla in termini abbastanza semplici, si tratta di un minerale particolare. Un Pokemon che ne venga esposto in maniera significativa finirebbe per risvegliare il proprio potenziale latente in un'area in particolare. Per esempio, alcuni Pokemon potrebbero potenziare al massimo le loro capacità difensive, altri la forza fisica..." 
 
"Cosa? In pratica, potrebbero portare le capacità dei loro Pokemon ad un livello superiore..." affermò Gary, comprendendo il pericolo in cui adesso si trovavano tutti loro. Non aveva voglia di pensare a cosa sarebbe potuto arrivare il Team Olimpo per raggiungere questo scopo... non li avevano ancora affrontati, ma se erano feroci ed efficienti come quelli del Team Asgard, c'era davvero da avere paura! "Allora non c'è davvero un attimo da perdere... dobbiamo cercare di scoprire qualcosa di più su questi cristalli, e cercare in qualche modo di tenerli fuori dalla portata di quei criminali."
 
"Li ho già affrontati, ma erano soltanto delle reclute. Non ho la più pallida idea di cosa siano in grado di fare i comandanti." affermò Zoey. "Mi sembra di capire che invece voi... avete già avuto modo di fare conoscenza di qualche loro pezzo grosso."
 
"Una donna di nome Freya, che fa parte del Team Asgard." disse Ursula come risposta, con evidente riluttanza. "Era forte, questo non posso negarlo... il suo Liepard ha colto di sorpresa la mia Gabite, ed è riuscita a metterla fuori combattimento con una mossa che non ho mai visto prima."
 
Zoey storse il naso ed annuì lentamente, comprendendo che in effetti si trovavano davanti ad un nemico formidabile, e che forse la loro abilità attuale non sarebbe stata all'altezza di quel gruppo di criminali. "Questo significa che i comandanti del Team Asgard sono avversari davvero pericolosi, e che non c'è motivo di pensare che quelli del Team Olimpo siano molto diversi." affermò. "Comunque, per adesso la cosa più importante da fare è parlare con il Dr. Wilson... sperando che adesso abbia finito di esaminare quel cristallo."
 
"D'accordo... in fondo era anche per questo che siamo venuti qui a Superipoli." affermò Lucinda. Il suo Piplup annuì, continuando a guardarsi attorno nel caso ci fosse stata qualche minaccia. Non ne vide nessuna, ma l'aura di energia che circondava quello strano posto si faceva ancora più fitta e potente...
 
E dietro alcuni cristalli, ben nascosti e fuori vista da parte del gruppo, alcuni strani ed inquietanti Pokemon neri, simili a lettere dell'alfabeto con un grande occhio nella parte centrale, cominciarono a seguire i movimenti di Lucinda, Piplup e dei loro compagni...         
 
La tensione stava salendo, nella misteriosa Cava Meraviglia... e ben presto, sarebbe diventata lo scenario di una battaglia!
     
 
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CONTINUA...
 
 
Note dell'autore: Accidenti, non ero per niente ispirato per questo capitolo... spero di fare meglio con il prossimo!
 
La storia della Cava Meraviglia è stata ispirata da un simile evento nella storyline di Zeta / Omicron... e da un oggetto speciale che è possibile ottenere nel gioco, la IV-Stone, che permette di portare gli IV di un Pokemon a 31, in modo da massimizzare il suo potenziale. I due team criminali stanno cercando anche quelle pietre preziose. Lucinda e i suoi compagni avranno il loro bel da fare a impedire ai loro avversari di impadonirsene...
 
A parte questo, non ho molto da dire, se non... A presto, e mi raccomando, recensite! Mi fa sempre piacere sentire quello che avete da dire!
  
      
 
      

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Capitolo 6
*** Fuga generale ***


Pokemon: The Quest For Zeta And Omicron
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam
 
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Capitolo 6 - Fuga generale
 
"Ecco... adesso vi faccio vedere che cosa stavamo osservando. Immagino che... tu conosca già il Dr. Wilson, vero?" chiese Zoey alla sua migliore amica. Lucinda e Zoey entrarono per prime nella grande spelonca naturale da dove era provenuta la coordinatrice ai capelli rossi, e dove il Dr. Wilson stava ancora scalpellando attentamente la roccia che stava esaminano prima. Era talmente assorto nel suo lavoro che sembrava non essersi nemmeno reso conto delle due ragazze che stavano entrando... invece, ad accogliere sia loro che il resto del gruppetto pensò il biondo karateka dai capelli lunghi che si era unito alla spedizione come guida e guardia del corpo. 
 
"Benvenuti alla Cava Meraviglia, ragazzi." disse Devon. "So che avete già visto un po' delle meraviglie naturali del nostro continente... il Bosco Arancio, per esempio. Dovete per forza esserci passati se siete arrivati fino a Superipoli. E questa è la Cava Meraviglia. Beh, direi che se l'è proprio guadagnato il suo nome!"
 
"Hm..." disse Ursula, storcendo il naso. Non era esattamente la presentazione più educata che avrebbe potuto chiedere ad uno che vedeva per la prima volta... "Beh, dobbiamo ammettere che come posto ha il suo fascino. Ma... è lecito sapere con chi staremmo parlando, di grazia?"
 
Devon ridacchiò brevemente, per nulla offeso dal tono un po' arrogante di Ursula. "Hehehee... sì, in effetti ho questa abitudine di prendermi un po' troppa confidenza. E' che tra allenatori, secondo me, non dovrebbero esserci tante formalità."
 
Gary annuì, sorridendo astutamente. Quel tipo gli era già simpatico, doveva ammetterlo. "Non posso dire di non essere d'accordo. In fondo, siamo tutti amanti dei Pokemon, anche se io non sono un allenatore ufficiale già da un po'... Immagino che lei sia il Capopalestra di Superipoli, dico bene?" chiese, abbastanza esperto da percepire ormai a pelle quando incontrava un allenatore di un certo calibro. 
 
"Devon, maestro di arti marziali ed esperto di Pokemon Lotta." affermò il maestro di karatè. "Mi occupo di addestrare i ragazzi di Superipoli sia nelle arti marziali che nelle battaglie di Pokemon... e soprattutto, cerco di insegnare loro a conoscere sè stessi e avere fiducia nelle loro capacità. In fondo, credo che siano questi gli elementi importanti di un viaggio nel mondo dei Pokemon, giusto?"
 
"Sono d'accordo. E credo che lei stia facendo un lavoro degno di lode." affermò Lucinda. "A proposito, io mi chiamo Lucinda Berlitz... e loro sono i miei compagni di viaggio. Il mio fidanzato Gary, il mio amico Kenny e... la mia rivale Ursula. Abbiamo già avuto modo di conoscere il Dr. Wilson, e... vedo che è molto assorto in questo lavoro. Deve trattarsi... di qualcosa di molto importante."
 
Finalmente, Wilson sembrò accorgersi che erano arrivati dei visitatori, e alzò lo sguardo dal suo lavoro, mettendo da parte il punteruolo e gli strumenti di precisione che stava usando per intagliare una roccia bianca dalle sfumature rosate che ricordava quasi un incrocio tra un pezzo di marmo e un diamante grezzo, per il suo aspetto solido e la sua lucentezza. Piplup, in braccio alla sua allenatrice, voltò lo sguardo verso quello strano minerale. "Ehilà, ragazzi! Mi fa piacere rivedervi... e vedo che avete con voi anche degli altri amici." affermò, dando il benvenuto al quartetto di visitatori. "Benvenuti! Mi spiace solo di non potervi offrire un tè, date le circostanze, ma sono contento che siate venuti qui per essere testimoni di questa mia importante scoperta!"
 
"Ehm... siamo... tutti molto interessati a saperne di più, dottor Wilson." disse Kenny, colto un po' di sorpresa dal modo di fare dell'uomo. Non era esattamente quello che ci si poteva aspettare da uno scienziato di fama, che a quanto pareva aveva anche un rango elevato nella Lega Pokemon di Vesrin. "Per esempio... a cosa serve esattamente quella pietra che lei sta intagliando in questo momento? Qual è il motivo per cui interessa tanto al Team Asgard e al Team Olimpo?"
 
"Vuoi dire... la Pietra IV?" chiese Wilson. Lo scienziato si alzò dal suo posto e si aggiustò gli occhiali, per poi rispondere alla domanda che Kenny - e, per estensione, tutti i suoi compagni di viaggio - gli stavano facendo. "E' presto detto. La Pietra IV ha delle capacità molto particolari, che solo di recente siamo riusciti ad isolare. Un Pokemon che venga esposto ad essa per un certo tempo vedrebbe aumentate sensibilmente le proprie capacità in un certo campo - magari la forza d'attacco, la difesa, o l'agilità. Questa pietra sembrerebbe in grado di tirare fuori il potenziale celato di ogni Pokemon, in modo da rendere l'addestramento più semplice e dare risultati molto superiori alla norma."
 
"In altre parole, questa pietruzza consentirebbe di barare." affermò Zoey, che non era una che amava troppo addolcire certe pillole.
 
Wilson ridacchiò goffamente e si sfregò la nuca, mentre Lucinda strizzava un occhio. Zoey era brava in molte cose, ma la diplomazia non era una di queste. "Beh... diciamo che in effetti servirebbe a rendere i Pokemon più forti senza dover fare troppa fatica ad allenarli, se le mie osservazioni sono esatte." affermò. "E' per questo che non vorrei mai che queste pietre cadessero nelle mani delle due organizzazioni criminali. Sarebbe per loro un vantaggio enorme, e dobbiamo fermarli prima che possano farlo."
 
Ursula annuì, comprendendo quanto delicata fosse la loro situazione. Tuttavia, una parte di lei era anche interessata a quanto Wilson aveva detto sulla Pietra IV. Chissà, magari se lei fosse riuscita ad impadronirsi di una di esse... usarla sulla sua Gabite o sul suo Flareon, o sul suo Vaporeon... le avrebbe dato un vantaggio notevole nella sua rivalità con Lucinda! La bambina dai capelli color pesca ghignò astutamente tra sè, già cominciando a pensare ad un modo di farsi dare uno di quei cristalli...
 
"E' una mia impressione, o Ursula ha in mente qualcosa di losco?" chiese sottovoce Kenny a Gary. Il giovane ricercatore di Kanto annuì lentamente, ripromettendosi di tenere d'occhio le mosse della ricca coordinatrice di Sinnoh...
 
Il Piplup di Lucinda aveva passato tutta la conversazione ad osservare la pietra alla quale Wilson stava lavorando... e dietro al gruppo, Hypno e Drowzee fecero capolino, anch'essi incuriositi da quello strano minerale e dal discorso che stavano facendo. C'era davvero qualcosa di strano, in quella pietra... una strana energia che i sensi acuti dei tre Pokemon riuscivano a percepire. Avevano l'impressione che se fossero entrati in contatto con quella pietra, gli effetti sarebbero stati sorprendenti...
 
"La Pietra IV, e la Cava Meraviglia... adesso sapete qual è il segreto di Superipoli, e cosa vogliono il Team Olimpo e il Team Asgard da noi." affermò Devon. "Abbiamo una bella situazione a cui far fronte, non vi pare?"
"E pensare ch eravamo venuti qui solo per competere nelle gare..." affermò Kenny. "A questo punto, però, dobbiamo pensare a cosa fare. Dobbiamo escogitare qualcosa per fare in modo che le Pietre IV non cadano nelle mani dei due team..."
 
"Non servirà escogitare nulla, visto che ormai lo sappiamo già. Sappiamo già tutto quello che c'è da sapere."
 
Una voce femminile dal tono diretto e sicuro di sè colse di sorpresa il gruppo... e dall'ingresso della spelonca entrarono dei misteriosi indiviui vestiti con corazze di bronzo, calzari ed elmi in stile acheo, accompagnati da una bellissima donna dai lunghi capelli blu, dell'età di circa trent'anni o poco meno, vestita di una toga bianca che le dava un aspetto giovanile, con dei braccialetti dorati ai polsi, una tiara argentata sulla fronte, e un paio di calzari ai piedi. Teneva in mano un arco corto di finissima fattura, fatto d'argento e decorato con gioielli blu, e sulle spalle portava una faretra nella quale erano accuratamente riposte diverse frecce.
 
"Salve a tutti, e benvenuti nel continente di Vesrin da parte del Team Olimpo." disse la donna dai capelli blu, una tinta che appariva quasi più brillante dei capelli di Lucinda. "Permettetemi di presentarmi. Il mio nome è Artemide, e sono una dei comandanti di rango più alto del Team Olimpo. Al fedele servizio del mio signore Zeus."
 
"Dunque sei stata tu a mandare quei due scagnozzi a Superipoli, l'altro giorno." disse Zoey, fissando la donna e tenendosi pronta a mandare un Pokemon in campo. "Siete qui per impadronirvi di ciò che il Dr. Wilson sta ricercando, immagino."
 
Artemide tirò fuori una freccia dalla sua faretra, e rivelò che il dardo terminava in una Pokeball invece che in una punta acuminata. Con fare sicuro, la giovane donna incoccò la freccia e tese la corda dell'arco, mirando verso l'alto. "Noi del Team Olimpo abbiamo una missione, e non lasceremo che dei ragazzini come voi ci ostacolino." disse la donna. "Le nostre ambizioni sono grandi, questo lo devo ammettere, ma i mediocri non hanno mai lasciato il segno nella storia del mondo. Quindi, vi chiederemmo di fare luogo e di non immischiarvi mai più negli affari del Team Olimpo. Vi informo che i nostri soldati, per quanto abili e ben addestrati, sono ben al di sotto di una comandante come me."
 
"E lasciare che facciate quello che volete? Come Capopalestra di Superipoli, non posso permetterlo." disse Devon. Con un gesto sicuro della mano, estrasse una Pokeball dalla sua divisa da karateka e la aprì, facendo uscire un Pokemon dall'aspetto abbastanza familiare - un umanoide alto poco meno di una persona normale, con la pelle di colore marrone chiaro e la testa attaccata direttamente al corpo, senza che ci fosse un collo a separarli. Il suo volto consisteva soltanto in un paio di occhi posti in due orbite ovali, e i suoi arti erano protetti da diverse fasce di color crema, in particolare le sue lunghe gambe che costituivano quasi la metà della sua altezza totale.
 
"Hit! Hit! Hit! Monlee!" esclamò il Pokemon, sferrando una rapida raffica di calci in aria.
 
"Beh... credo che faremmo bene a far vedere anche noi cosa sono capaci di fare i nostri Pokemon, non credete?" chiese Gary, lanciando la sua Pokeball dalla quale emerse il suo Scizor. Il resto del gruppo non aveva bisogno di farselo dire... e infatti ecco che, un istante dopo, stavano tutti mandando in campo i loro Pokemon: il Flareon di Ursula, lo Alakazam di Kenny, il Gallade di Zoey e il Piplup e il Quilava di Lucinda apparirono e si schierarono a fianco di Hitmonlee... e anche Hypno e Drowzee presero posizione per affrontare il Team Olimpo.
 
La sfida, tuttavia, non impressionò più di tanto Artemide, e anzi sembrò divertirla. "Hmm... sembra che io non abbia a che fare con dei novellini, eh? Interessante. Questo vuol dire che la sfida avrà più sapore! Ora, permettetemi di dimostrarvi la forza dei nostri Pokemon. Reclute, combattiamo per l'onore del sommo Zeus!"
 
Artemide tese l'arco, e scoccò due frecce terminanti con altrettante Pokeball, dalle quali emersero altrettanti dei suoi Pokemon più fidati: il primo era un Lunatone, uno strano Pokemon di tipo Roccia/Psico la cui forma ricordava niente più che un meteorite intagliato in modo da assomigliare ad una falce di luna, con grandi occhi rossi e minacciosi su entrambi i lati, e una specie di becco sulla parte centrale, in mezzo agli occhi. L'altro Pokemon, invece, era uno Stantler, un Pokemon simile ad una renna ricoperta da una corta pelliccia marrone-beige, con gli zoccoli neri e le corna di colore giallo pallido, ramificate in modo da assumere una forma che ricordasse un paio di occhi ipnotici. La sua coda era tozza e di forma circolare, e l'espressione sul suo volto era cupa e decisa, certo non quello che ci si sarebbe potuti aspettare da un cerbiatto...
 
"Quel Pokemon... non ricordo di averlo mai visto." disse Lucinda, tirando fuori il suo Pokedex per dare un'occhiata al cerbiatto.
 
"Stantler, il Pokemon Grancorno. Tipo Normale." disse il piccolo computer portatile. "Le corna ricurve modificano le correnti d'aria, creando una strana zona di distorsione della realtà. Chi fissa le sue corna riceve una strana sensazione, quasi come se venisse risucchiato. Le magnifiche corna ramificate di Stantler venivano vendute a caro prezzo come ornamenti preziosi. Questo ha causato una caccia indiscriminata di questo Pokemon fino al limite dell'estinzione."
 
Le reclute del Team Olimpo avevano fatto uscire diversi dei loro Pokemon... per la maggior parte, Pokemon abbastanza comuni come Spearow o Poochyena, ma i ragazzi notarono che c'era qualche Voltorb tra di essi. E sapendo bene quanto potenti potessero essere le loro esplosioni, Gary non si sentiva particolarmente tranquillo...
Devon non si fece intimorire, e decise che tanto valeva attaccare per prima la leader del gruppetto. "Credi forse che questa dimostrazione mi abbia fatto paura? Hitmonlee, attacca Stantler con Calcinvolo!"
 
"Hit!" esclamò il Pokemon simile ad un lottatore di kickboxing. Prendendo lo slancio, si scagliò contro lo Stantler di Artemide come se le sue gambe avessero avuto delle molle e cercò di colpire con un potente calcio volante... ma la reazione di Stantler e della sua allenatrice lo colsero del tutto impreparato!
 
"Stantler, usa Psichico!" ordinò Artemide. "E tu, Lunatone, crea una Magicozona! Vediamo se questo gli fa capire con chi hanno a che fare!"
 
Gli occhi posti sulle corna di Stantler si illuminarono... ed Hitmonlee si bloccò a mezz'aria, sgranando gli occhi per lo stupore quando una tenue luce rosata lo avvolse e lo tenne fermo dov'era, come se la gravità avesse smesso di funzionare! Un istante dopo, Stantler scagliò un'ondata di energia mentale che investì Hitmonlee e lo mandò a schiantarsi contro le pareti della caverna, con abbastanza forza da sgretolarne una parte e sollevare un fitto polverone! 
 
"Cavolo..." esclamò Kenny. "Non immaginavo che uno Stantler potesse imparare anche quella mossa..."
 
Lunatone aveva già usato la sua mossa successiva... fluttuando un po' più in alto, aveva fatto illuminare i propri occhi, e il suo corpo si era illuminato della stessa luce rosa che aveva respinto Hitmonlee. Subito dopo, i ragazzi e i loro Pokemon vennero colti da una vertigine quando videro che le pareti della caverna sembravano ondeggiare e perdere solidità, come se fossero state fatte di gelatina! I Pokemon che Lucinda e i suoi amici avevano mandato in campo restarono per gran parte sbalorditi, non del tutto sicuri di cosa stesse accadendo... ma i Pokemon del Team Olimpo non sembravano per niente infastiditi da questo effetto, e si lanciarono all'attacco approfittando del vantaggio!
 
"Che razza di tecnica è questa?" esclamò Gary stupefatto, guardando il suo Scizor che cercava di difendersi dall'attacco Sgranocchio di un Raticate. "I nostri Pokemon sembrano aver perso l'orientamento!"
 
"Non lo so. Non l'ho mai vista prima." fu la risposta di Zoey, il cui Gallade cercava di mantenersi concentrato, ma faceva evidentemente fatica a tenere lo sguardo fisso davanti a sè. "Ma mi sembra di capire... che questa tecnica confonda i nostri Pokemon o comunque inibisca i loro poteri..."
 
"Hai indovinato, rossa." disse Artemide, osservando con soddisfazione il suo Stantler che si lanciava all'attacco e colpiva con un Pestone lo Alakazam di Kenny, facendo tentennare il potente ma vulnerabile Pokemon Psico. "Per l'esattezza, Magicozona impedisce ai Pokemon di usare qualsiasi oggetto sia stato loro assegnato... e come se non bastasse, inibisce i loro poteri e li rende più facili come bersagli, come potete vedere con i vostri occhi. Lunatone... usa il tuo attacco Geoforza!"
 
"Luuuuunaaaa!" esclamò Lunatone con una voce cristallina che sembrava ghiaccio tagliato. Eseguì un rapido giro su sè stesso, poi si illuminò di luce gialla e scagliò una potente onda d'urto che attraversò il terreno, sfrecciò sotto i Pokemon del Team Olimpo e raggiunse quelli di Lucinda e dei suoi amici, per poi esplodere in una vulcanica scarica di energia! Piplup, Quilava, Scizor e Flareon si dispersero, cercando in qualche modo di difendersi dalla tremenda scarica di energia, che comunque riuscì a sollevarli in aria e a scagliarli in giro per la caverna!
 
"Piplup! Quilava!" Lucinda chiamò i suoi Pokemon, che per fortuna riuscirono a rialzarsi e a rimettersi in guardia, per quanto Quilava avesse subito un attacco abbastanza efficace.
 
"Ora basta!" esclamò Zoey. "Gallade, usa Nottesferza su Lunatone!"
 
"Alakazam, dai una mano con Psicoraggio!" esclamò Kenny. L'evoluzione alternativa di Kirlia si piegò sulle ginocchia, inquadrando il suo bersaglio... e riuscì a contrastare almeno per un attimo l'effetto di Magicozona! La sua vista si fece più nitida, e quando fu sicuro di avere l'avversario in pugno, Gallade scattò in avanti, le braccia avvolte da un'aura di luce nera! Allarmato, il Pokemon Roccia/Psico cercò di voltarsi verso Gallade e travolgerlo con un attacco Psichico, ma non fu abbastanza veloce, e venne raggiunto in pieno da un poderoso fendente che tracciò un solco nero sulla sua superficie rocciosa! Lo Alakazam di Kenny si concentrò a sua volta, incrociò i cucchiai davanti a sè... e dal punto in cui i suoi strumenti si incontravano scagliò un poderoso raggio di energia psichica che colpì Stantler al petto, facendolo barcollare!
 
"Bel colpo, ragazzi!" esclamò Gary. "Scizor, va tutto bene? Riesci a combattere?"
 
"Sci... scizor..." esclamò la mantide d'acciaio, mentre con una delle sue chele cercava di colpire il Raticate che lo stava tenendo sotto pressione. Normalmente non sarebbe stato un problema, ma l'effetto della precedente mossa di Lunatone aveva spiazzato e confuso il potente Pokemon Coleottero/Acciaio. 
 
Lucinda cercò di pensare a come fare... e con la coda dell'occhio, vide che lo Hitmonlee di Devon si stava rialzando, scuotendo la testa, prima di mettersi nuovamente in guardia. Ma anche per lui sarebbe stata difficile, con la Magicozona in azione... e Devon sembrava rendersene pienamente conto.
 
"Piplup?" chiese il buffo Pokemon pinguino, rivolto alla sua allenatrice. Quest'ultima guardò verso di lui, e vide che anche Quilava si era piazzato e sembrava ansioso di iniziare. 
 
"Okay, ragazzi... dobbiamo cercare di fermare la Magicozona che quel Lunatone ha creato... anche se immagino che non sarà facile, con tutti questi Pokemon a darci filo da torcere..." disse Lucinda. Un attimo dopo, le venne un'intuizione. "Però, se riuscissimo a contrastare l'effetto ipnotico... okay, ho un'idea, ma non sono sicura al cento per cento che funzionerà. Anzi, se devo dirla tutta sto buttando là a caso!"
 
"Piplup!" esclamò Piplup, come per dire che era meglio fare un tentativo qualsiasi che continuare a subire l'attacco del Team Olimpo. Lucinda fece un cenno con la testa, e illustrò la sua idea. 
 
"Bene... Piplup, Quilava, vi ricordate di quella mossa combinata che abbiamo provato assieme, ancora quando eravamo a Biancavilla?" chiese Lucinda. "Dobbiamo riprovare a farla. Era una combinazione di Comete e Bollaraggio. Se dovesse funzionare, potremmo colpire i Pokemon nemici e magari interrompere Magicozona."
 
"Quil?" chiese Quilava, sapendo bene che era la prima volta che usavano questa combinazione, e non era certo garantito che avrebbe funzionato. Lucinda strizzò un occhio e fece una risatina nervosa, comprendendo il punto di vista del suo Pokemon.
 
"Hai ragione, ma visto che Comete non va mai a vuoto... ho pensato che fosse una buona idea tentare!" disse la bambina dai capelli blu. Attorno a lei, la battaglia continuava... e lo Hitmonlee di Devon era riuscito a mettere fuori gioco il Raticate che aggrediva Scizor con un attacco Doppiocalcio, ma si era ritrovato di nuovo a dover schivare gli attacchi Psico di Lunatone e Stantler.
 
"E' inutile. La mia Magicozona vi mette in netto svantaggio." affermò Artemide. "Consegnateci ciò che il Dr. Wilson stava ricercando, e ce ne andremo senza altri problemi." 
 
Piplup toccò la spalla di Quilava con una delle sue corte ali, e quando lo starter Fuoco di Johto si voltò verso di lui, gli fece un cenno per dirgli che andava tutto bene. "Pip, piplup!" cinguettò, e Quilava, convinto che potevano farcela, si accucciò un po' in modo da permettergli di salire sulla sua schiena. Un gruppetto di Spearow e Poochyena del Team Olimpo stava avvicinandosi minacciosamente... non c'era altro tempo da perdere!
 
"Adesso, ragazzi! Bollaraggio e Comete!" esclamò Lucinda. Piplup cominciò subito a girare su sè stesso eseguendo una piroetta, e scagliò una raffica di bolle ad alta velocità che formarono un cerchio attorno ai due Pokemon, sul quale gli avversari furono costretti a fermarsi. Quilava cercò di fare appello a tutte le sue forze per creare un attacco Comete, ma la Magicozona stava continuando ad avere effetto su di lui, e il Pokemon fiammeggiante non riusciva a concentrarsi come avrebbe dovuto...
 
"Quilava..." mormorò, strisciando le zampette sul terreno. Doveva farcela... doveva vincere la sensazione di vertigine che stava provando, e riuscire a scagliare l'attacco Comete più potente che gli fosse mai venuto... Chiuse gli occhi e cercò di ignorare la sensazione di vertigine, concentrandosi invece sui suoi compagni Pokemon, su Lucinda e sui suoi amici... e sulla gara a cui avrebbe partecipato tra pochi giorni... tutto questo in modo da darsi la carica giusta per affrontare il nemico!
 
"Forza, Quilava! So che ce la puoi fare!" esclamò Lucinda. Quella fu l'ulteriore iniezione di fiducia di cui Quilava aveva bisogno: il Pokemon Fuoco spalancò gli occhi, le cui pupille luccicavano come due lapilli incandescenti... e i ciuffi di pelliccia rossa sul suo dorso si drizzarono come la pelliccia di un gatto arrabbiato! Con un gesto, Quilava scagliò una raffica di proiettili luminosi a forma di stella a cinque punte che si fusero con le bolle dell'attacco di Piplup... e le scagliò in giro con potenza incredibile, colpendo numerosi Pokemon del Team Olimpo senza che questi potessero fare nulla per evitarli! Il Lunatone di Artemide si ritrovò a sua volta sotto attacco e cercò senza successo di evitare le bolle che sfrecciavano verso di lui... ma la spettacolare combinazione lo travolse ugualmente, inondandolo!
 
"LUNAAAAA!" protestò il Pokemon Roccia/Psico. Perse la concentrazione sulla Magicozona che stava mantenendo, e gli effetti si dissiparono in pochi secondi, liberando i Pokemon di Lucinda e dei suoi compagni dalla sensazione di vertigine! E vedendo i loro avversari che si riprendevano di colpo, i Pokemon del Team Olimpo rimasero spiazzati e sorpresi.
 
"No! Accidenti, hanno infranto la Magicozona..." affermò Artemide, per poi indicare Quilava e Piplup. "Stantler, fermali! Attacca quei due Pokemon con Riduttore!"            
 
"Stantler!" esclamò il Pokemon renna, strisciando uno zoccolo per terra e iniziando a lanciarsi verso i Pokemon di Lucinda... ma prima che potesse attaccare, le sue zampe anteriori cedettero, e Stantler finì in ginocchio per terra, con gli occhi sgranati per la sorpresa! "Stant... stantler?"
 
"Stantler, ma cosa...?" cominciò a chiedersi Artemide. Quando alzò lo sguardo per cercare di capire cosa avesse bloccato il suo Pokemon, si vide davanti lo Alakazam di Kenny che teneva i cucchiai incrociati davanti a sè, il suo esile corpo illuminato di rosa mentre indirizzava i suoi poteri psichici contro il nemico! "Ah! Sei... sei stato tu, moccioso?"
 
"Alakazam, zam, zam!" esclamò Alakazam, e rivolse uno sguardo beffardo alla comandante del Team Olimpo. Il suo allenatore era in piedi lì vicino, con le mani sulla nuca e un ghigno appena accennato sul viso.
 
"Ti sei dimenticata del mio Alakazam e del suo Inibitore, signorina." disse Kenny. "Sarà anche una mossa molto semplice, ma a volte non sono necessarie chissà quali strategie per essere efficaci!"
 
"Grazie dell'aiuto, ragazzo!" esclamò Devon con un cenno della testa. "E ora che Stantler non può respingere il nostro attacco... vai, Hitmonlee! Usa Calcinvolo!"
 
"HIT!" Il Pokemon lottatore di muay thai spiccò un salto altissimo e si scagliò contro lo Stantler di Artemide, che non riuscì a rialzarsi in tempo per usare il suo attacco Psichico... e non potè fare altro che ricevere in pieno il colpo, venendo sollevato da terra con un'esclamazione di dolore e sorpresa! Per un attimo, tutto sembrò muoversi al rallentatore... e Stantler volò per diversi metri, prima di atterrare con un tonfo sordo!
 
"Ottimo. Ora il vantaggio ce lo abbiamo noi." affermò Zoey, sorridendo lievemente. "Gallade, tocca a te. Usa di nuovo Nottesferza su quel Lunatone!"
 
"Scizor, Alacciaio!" esclamò Gary. I due Pokemon si guardarono, facendosi un cenno di intesa, e schizzarono a tutta velocità contro il Pokemon Roccia/Psico di Artemide, sferrando in contemporanea due dei loro colpi più potenti! Gallade fendette l'aria con un braccio avvolto da un'aura di ombe guizzanti, mentre Scizor spalancò le ali come se fossero state quelle di un aereo... e assieme, colsero Lunatone su entrambi i lati, costringendo Artemide ad un rapido piano di emergenza per risparmiare al suo Pokemon un tremendo colpo!
 
"Ah! Maledizione! Lunatone, proteggiti con Riflesso!" esclamò la comandante del Team Olimpo. Il Pokemon simile ad una meteora intagliata reagì con rapidità e si concentrò per creare uno scudo di energia semitrasparente attorno a sè... ma non fu comunque sufficiente ad evitare del tutto quel micidiale attacco, e l'impatto di Nottesferza ed Alacciaio scosse il Riflesso e fece barcollare Lunatone, che venne spinto indietro di alcuni metri!
 
"Comandante Artemide! Che succede?" esclamò una recluta, il cui Arbok stava cercando di tenere testa al Flareon di Ursula. Ma il Pokemon fiammeggiante riuscì ad evitare le zanne velenose con cui il cobra gigante aveva cercato di morderlo, e aveva risposto a sua volta con un attacco Morso, prendendo la coda dell'Arbok nemico!
 
"Sono più forti di quanto pensassi... ecco perchè le nostre reclute sono state sconfitte." affermò la donna dai capelli blu. "E va bene... ma non ce ne andremo senza un piccolo premio di consolazione."
 
Artemide schioccò le dita, e tutti i Voltorb e gli Electrode che si erano tenuti in disparte fino a quel momento avanzarono, rotolando sul pavimento e saltando abilmente le increspature. Alcuni di loro si fermarono ad un segnale del Team Olimpo e scagliarono una raffica di attacchi Raggioscossa, sotto forma di una serie di scariche elettriche gialle che scaturirono dalle superfici dei loro corpi sferici!
 
"Cavolo... attenti a quelle scariche!" esclamò Lucinda, buttandosi a terra e facendo accucciare anche Quilava e Piplup. Con uno sfrigolio sinistro, i raggi elettrici passarono sopra Lucinda, facendole rizzare un po' i capelli, e si schiantarono sul muro di pietra luccicante dietro di loro, facendone crollare una parte! Altri Voltorb scagliarono una raffica un istante dopo, costringendo i ragazzi e i loro Pokemon a restare a terra... tutti tranne uno, che reagì con rapidità e mandò in campo uno dei suoi Pokemon per fermare l'assalto!
 
"Credo che sia il momento di fare la mia parte." affermò il Dr. Wilson, aggiustandosi gli occhiali con nonchalance. "Flygon, tocca a te."
 
Con un gesto quasi noncurante, come se il pericolo che gli stava davanti non lo riguardasse minimamente, il geniale scienziato fece cadere una Pokeball a terra, e la sfera si aprì di scatto facendo uscire un enorme ed impressionante Flygon, un Pokemon di Hoenn di tipo Terra/Drago che ricordava tanto uno stravagante incrocio tra un rettile ad un insetto, più esattamente una libellula gigante! Il corpo era simile a quello di un piccolo dinosauro bipede, ricoperto di squame verde chiaro con due grandi ali romboidali, e due occhi compositi di colore rosato, sovrasati da un pao di antenne dritte e rigide. La sua lunga coda screziata di verde terminava con tre scaglie romboidali che formavano una specie di ventaglio, e le sue piccole zampe anteriori erano dotate di acuti artigli bianchi!
 
Il Pokemon Magico chiuse le ali davanti a sè, parando senza problemi gli attacchi Raggioscossa che i Voltorb avavano scatenato contro di loro... poi, cominciò ad avanzare imperterrito, avvicinandosi minaccioso ai Pokemon del Team Olimpo! Rendendosi conto che avevano a che fare con un avversario troppo forte per loro, i Voltorb e gli Electrode cominciarono ad indietreggiare, scagliando un paio di attacchi Comete giusto per coprirsi la ritirata. Numerose stelle luminose scaturirono dai corpi dei Pokemon Elettro e sciamarono addosso a Flygon, ma quest'ultimo reagì appena, continuando ad avanzare verso il nemico con apparente impunità!
 
"Fly..." mormorò Flygon scuotendo la testa. Sembrava quasi deluso che i suoi avversari non riuscissero ad opporre maggiore resistenza... mentre Lucinda, Gary e i loro compagni davano l'impressione di essere molto impressionati dall'abilità e dalla resistenza dimostrate da Flygon!
 
"Accidenti, avete visto che roba?" esclamò Kenny, il cui Alakazam aveva appena finito di mettere a terra un Fearow nemico con un attacco Ondashock. "Quel Flygon sta praticamente ignorando tutti i colpi degli avversari!"
 
Devon sorrise argutamente, indicando il Dr. Wilson con uno sguardo. "Già... il nostro Dr. Wilson è uno dei più abili allenatori di tutto il continente di Vesrin!" affermò il karateka biondo. "I suoi Pokemon Drago non temono confronti. Neanche i Pokemon Folletto riescono davvero ad impensierirli!"
 
"Pokemon Folletto?" si chiese Lucinda. "Non è la prima volta che ne sento parlare... ma non ne so quasi niente. Dopo, non è che potreste parlarcene un po'?"
 
"Anch'io sarei curioso di saperne di più..." disse Gary, mentre osservava il Flygon di Wilson che assorbiva con quasitotale indifferenza gli attacchi dei suoi avversari. "Ma intanto, vediamo cosa succede."
 
Artemide, tuttavia, non sembrò troppo allarmata... in effetti, era una possibilità per la quale si era preparata, anche se sperava di doverci ricorrere più tardi. "Hmm... sembra proprio che dovremo ricorrere alle misure di emergenza prima di quanto pensassimo." affermò. "A tutti i Voltorb e gli Electrode! Ritiratevi subito ed usate Autodistruzione! Seppelliremo questi impiastri con tutta la Cava!"
 
"Cosa?" esclamò scioccata Zoey. "Ma che diamine... vogliono distruggere questo posto per fare fuori noi?"
 
"Mi sa di sì, rossa..." affermò Ursula, con un sarcasmo che serviva più che altro a nascondere la paura. Il Flygon di Wilson, ad un cenno del suo allenatore, scattò in avanti e cercò di colpire il terreno con tutta la sua forza per usare un attacco Battiterra e mettere fuori causa i Pokemon esplosivi prima che potessero attaccare... e riuscì a sferrare un tremendo colpo al terreno, provocando una piccola scossa che investì alcuni degli avversari e li miseal tappeto all'istante... ma non riuscì a colpirli tutti, e i Voltorb ed Electrode rimasti in piedi concentrarono tutta la loro energia... e la rilasciarono tutta in una volta, provocando una tremenda esplosione!
 
"Ah! ATTENTI!" esclamò Zoey, muovendosi rapidamente per fare da scudo ai suoi compagni con il suo corpo. Lo spostamento d'aria dell'esplosione la spinse indietro, ma la ragazza dai capelli rossi riuscì a tenersi in piedi, stringendo i denti quando una scheggia affilata le fece un taglio sulla guancia destra.
 
"Zoey!" esclamò Lucinda, cercando in qualche modo di tenersi in equilibrio mentre le esplosioni dei Voltorb e degli Electrode scuotevano la spelonca e facevano staccare dei pezzi di roccia dal soffitto! "Ugh... dobbiamo cercare un riparo! Qui siamo troppo esposti!"
 
Con la coda dell'occhio, Devon vide gli uomini del Team Olimpo, guidati da Artemide, che cominciavano a defilarsi... ma a quel punto, era un problema di secondaria importanza. Il suo Hitmonlee indietreggiò, tenendo lo sguardo fisso sul soffitto... e quando un grosso pezzo di roccia si staccò da esso e precipitò su di lui, minacciando di ridurlo ad una piadina, il Pokemon calciatore attese con tutta calma... e sferrò un potente calcio verso l'alto al momento giusto, intercettando il blocco di roccia e spaccandolo in due con uno schiocco secco! "Bel colpo, Hitmonlee! Riesci ad usare Zuffa per respingere le rocce?" chiese Devon.
 
"Hit!" rispose Hitmonlee con un cenno affermativo. Una raffica di grossi pezzi di roccia si staccò dal soffitto e cominciò a franare... ma ancora una volta il Pokemon Tiracalci reagì abilmente e sferrò una rapidissima e potente raffca di calci verso l'alto, frantumando le rocce prima che toccassero terra! Lo Alakazam di Kenny stava usando invece Riflesso per creare uno scudo di energia sopra i suoi compagni, e lo Scizor di Gary dava una mano a distruggere le rocce usando i suoi Ferrartigli.
 
"Scizor!" esclamò la mantide d'acciaio, sferrando un poderoso fendente che ridusse in briciole una roccia particolarmente minacciosa. La frana si stava tuttavia intensificando... non era davvero una buona idea restare là a lungo!
 
"Ragazzi, dobbiamo trovare un modo per fuggire di qui... o quanto meno proteggerci!" esclamò Devon, il cui Hitmonlee si ritirò rapidamente per evitare una raffica di rocce che non sarebbe stato abbastanza veloce da distruggere. "Qualcuno ha un'idea?"
 
"In realtà sì, io ne avrei una... ritorna, Flareon!" esclamò Ursula, richiamando la graziosa Eevolution di tipo Fuoco, che annuì prima di ritornare nella sua sfera. Agendo con rapidità, Ursula prese la Pokeball appartenente al suo Pokemon più forte, e la lanciò, facendo uscire il suo possente Gabite. "Ora tocca a te, Gabite!"
 
"Gab gabite!" esclamò il Pokemon Terra/Drago, apparendo un lampo di luce accanto al possente Flygon del Dr. Wilson. I due draghi si voltarono l'uno verso l'altro, come sorpresi di incontrarsi... e poi, intendendosi senza bisogno di parole, annuirono l'uno verso l'altro! Una grossa roccia si era staccata dal soffitto e stava per cadere loro addosso... ma il Gabite di Ursula era già pronto a respingerlo. Guardando l'enorme masso come per dire che aveva visto di peggio in vita sua, Gabite si caricò, emanando un'ardente aura scarlatta dal proprio corpo... e poi sferrò un tremendo colpo davanti a sè con entrambe le braccia!
 
"Dragofuria!" esclamò Ursula. Il suo Pokemon Drago colpì in pieno il masso cadente, spezzandolo in almeno quattro parti con uno schiocco assordante... e il Flygon del Dr. Wilson proseguì l'attacco prendendo un bel respiro... e poi scagliando una fiammata blu-viola dalla bocca spalancata, e travolgendo le rocce che cadevano! In una vampata abbagliante, le pietre vennero colpite e frantumate, fino ad essere ridotte a ciottoli inoffensivi e cadere per terra come grandine! Flygon continuò a scagliare il suo attacco, dirigendo la fiammata soprannaturale verso le rocce che continuavano a cadere... e distruggendo le più piccole, mentre Gabite continuava a colpire con Dragofuria per frantumare quelle più grandi!
 
"Bel colpo, ci siamo!" esclamò Gary, il cui Scizor continuava a farsi strada tra le rocce cadenti a colpi di Alacciaio e Ferrartigli. "Adesso che abbiamo campo libero, cerchiamo di uscire di qui!"
 
"Presto, prima che il soffitto crolli..." esclamò il Dr. Wilson. "Flygon, cerca di far fuggire quanti più Pokemon possibile da qui!"
 
"Flygon!" esclamò il Pokemon Magico, riprendendo fiato per un istante e prendendo poi la testa del gruppo prima di guidarli verso il percorso che dava verso l'uscita. Drowzee e la sua mamma, Hypno, diedero il loro contributo, dirigendo i loro poteri psichici verso l'alto in modo da trattenere quanto più possibile le rocce, e dando così man forte allo Alakazam di Kenny. Godendo di questa protezione improvvisata ma efficace, i ragazzi, il capopalestra Devon e il Dr. Wilson cominciarono a dirigersi verso l'uscita della Cava Meraviglia, in mezzo a numerosi Pokemon che fuggivano dalle loro tane. Zubat, Woobat, Geodude, Roggenrola, qualche Cubone... tutti gli abitanti di quel luogo che fino a poco prima era stato incontaminato, adesso erano costretti a fuggire per salvarsi la pelle!
 
"Maledizione... guarda un po' cosa hanno fatto quelle canaglie..." esclamò Zoey, tenendo accanto a sè il suo Gallade mentre lei e i suoi compagni facevano un folle slalom tra le rocce dissestate.
 
"Se non altro, abbiamo impedito loro... di impadronirsi delle Pietre IV." commentò Devon. Per fortuna, la zona di pericolo non era tanto estesa come era sembrata di primo acchito, e i ragazzi e i loro Pokemon furono in grado di portarsi in sicurezza, per poi guardarsi indietro e vedere gli effetti della raffica di attacchi Autodistruzione usati dal Team Olimpo. Le colonne portanti e i muri di roccia sui quali gran parte della Cava Meraviglia si reggeva crollarono, danneggiati dalle vibrazioni sismiche e dalla violenza delle esplosioni... e un'intera sezione di soffitto collassò, seppellendo ciò che si trovava sotto di esso e sollevando un tremendo polverone! Un frastuono infernale coprì ogni altro suono, comprese le grida di sgomento dei Pokemon che si erano salvati per un soffio e che ora si affrettavano verso l'esterno, da cui entrava qualche raggio di sole...
 
Nel giro di pochi secondi, l'intera volta della Cava Meraviglia era crollata... e la caverna, che fino a pochi attimi prima era apparsa così bella, venne ridotta a poco più che un ammasso di rocce sgretolate, ricoperte della polvere di cristallo e roccia che si depositava lentamente su ciò che rimaneva...
 
E Lucinda e i suoi compagni, assieme ai loro Pokemon, si erano ritrovati ai margini di tutta quella distruzione, incapaci di fare qualsiasi cosa per impedire che ciò accadesse. Per diversi secondi, restarono in silenzio, guardando attoniti quel panorama desolante, come se volessero fissarsi in testa ciò che era accaduto. 
 
"E'... è terribile..." sussurrò la bambina dai capelli blu, sconvolta da ciò che aveva visto. "Se penso che il Team Olimpo ha fatto tutto questo... per sete di potere..."       
 
"Hai visto, Lucinda?" chiese il Dr. Wilson con un sospiro rassegnato. Nonostante fosse uno dei più abili allenatori di Pokemon di tutta Vesrin, nemmeno lui aveva potuto fare molto per impedire che un simile disastro si verificasse. "Questo è quello che fanno il Team Olimpo e il Team Asgard. Vesrin era un continente pacifico... finchè loro non hanno cominciato a portare avanti le loro ambizioni. Adesso, non siamo preparati per affrontarli. Avremo bisogno dell'aiuto di allenatori in gamba per avere la possibilità di mandare all'aria i loro piani... e questo vuol dire anche voi, ragazzi miei. Per quanto ci dispiaccia dover chiedere aiuto a qualcuno che era venuto qui soltanto per un'amichevole competizione..."
 
"Non è un problema..." disse Gary, mettendo le mani sulle spalle di Lucinda per darle un po' di conforto. Kenny voltò leggermente lo sguardo verso i due fidanzatini, dandosi mentalmente dello sciocco per aver perso quell'occasione per confortare un po' la sua amica d'infanzia. Anche se ormai non gli faceva più male il fatto che Lucinda avesse scelto qualcun altro, avrebbe comunque voluto farle sentire la sua vicinanza... 
 
"In fondo, non è la prima volta che abbiamo a che fare con qualche banda di malfattori." affermò Lucinda, adesso un po' più calma mentre si guardava attorno e verificava che tutti stessero bene. Per fortuna, erano tutti usciti più o meno illesi da quella situazione così pericolosa -anche Drowzee ed Hypno, nonostante fossero esausti per la corsa e per aver usato i loro poteri psichici quasi fino al limite, stavano bene. Quindi, se non altro, non c'erano stati danni alle persone. Ma il rischio era stato alto, fin troppo alto...
 
"E poi... non è la prima volta che abbiamo a che fare con gente che usa dei metodi così estremi." disse Lucinda. "Anche il Team Vicious si era spinto a distruggere un intera montagna pur di togliere di mezzo me e i miei amici... ma è sempre scioccante quando cose del genere accadono..."
 
"Drow drowzee..." mormorò il giovane Drowzee. Hypno gli mise una mano sulla spalla, come per dirgli che andava tutto bene... anche se lei stessa si rendeva conto che non sarebbe statocosì semplice.
 
"La Cava Meraviglia ha subito un grosso danno... e molti dei Pokemon che ci abitavano hanno perso le loro case." affermò Devon. "Inutile nasconderci la verità. Il Team Olimpo e il Team Asgard si stanno rivelando una seria minaccia per tutti noi, e da questo momento in poi, dobbiamo raddoppiare i nostri sforzi per contrastarli."
"Farò in modo di avvertire la Lega Pokemon di Vesrin, e di potenziare tutti gli sforzi che stanno facendo per sradicare quelle organizzazioni." afferò il Dr. Wilson aggiustandosi gli occhiali. "Flygon... credo che avremo molto da fare in questi giorni. Lo sai cosa significa, vero?"
 
Il drago-insetto sembrò capire cosa volesse dire il suo allenatore con quella frase, e fece un cenno con la testa... poi, si voltò verso i Pokemon di Lucinda e dei suoi amici per congratularsi con loro per l'abilità dimostrata, anche se non erano riusciti a catturare gli uomini del Team Olimpo. "Flygon, fly!" affermò, rivolto in particolare al Gabite di Ursula, che fece un ghigno appena accennato e strizzò un occhio in segno di intesa. "Fly?"
 
"Gab..." disse Gabite, grattandosi il mento. "Gabite, bite bite... gabite!"
 
Terminò la frase aprendo la bocca e poi chiudendola di colpo e facendo scattare i denti come una tagliola, provocando un suono inquietante! Quilava e Piplu fecero un piccolo salto per la sorpresa, mentre Flygon annuì con espressione soddisfatta. Se non altro, i Pokemon di quel gruppetto di amici sembravano determinati ad opporsi al Team Olimpo e al Team Asgard...
 
"Va bene. Vi auguro buona fortuna per le vostre gare, per adesso." disse Wilson, dando una pacchetta amichevole sulla spalla del suo Flygon, che ripiegò le ali sulla schiena. "Non appena saremo riusciti a sapere di più sui nostri nemici, vi ricontatteremo... e per adesso, Gary Oak..."
 
"Sì? Mi dica, Dr. Wilson." rispose il giovanissimo ricercatore, curioso di sapere di cosa si trattasse. 
 
Wilson guardò verso Devon, e il biondo karateka gli disse di sì con la testa, intuendo cosa volesse chiedergli il geniale ed eccentrico scienziato. "Credo che ti farebbe bene passare alla palestra del mio amico Devon, qui presente." affermò. "Sei un buon allenatore di Pokemon, come lo sono anche i tuoi compagni... ma credo che qualche lezione in più non potrà che esserti d'aiuto, e il mio amico Devon è molto bravo a scoprire il potenziale degli allenatori che si rivolgono a lui."
 
"Ovviamente, l'offerta è estesa anche ai tuoi compagni." affermò Devon. "Io sono sempre disposto a dare un po' di lezioni e a dare una mano a dei novizi! Certo... non pensate che le mie lezioni siano semplici o che ci vada piano!"
 
"Hit, hit! Hitmonlee!" esclamò lo Hitmonlee di Devon, sferrando alcuni calci in aria come per sottolineare le parole del capopalestra di Superipoli. 
 
Dopo un attimo di silenzio, evidentemente necessario per pensarci un po' su, il Piplup di Lucinda si fece avanti, e con lui anche lo Scizor di Gary. "Piplup piplup!" affermò il piccolo Pokemon pinguino, sostenendo lo sguardo deciso del Pokemon kickboxer. La mantide d'acciaio fece un inchino, appoggiandosi su un ginocchio per terra, e tenne una tenaglia sul petto per fare un saluto rispettoso.
 
"Vorremmo... partecipare anche noi." disse Kenny, e Zoey si fece avanti a sua volta. "Io... sono un coordinatore, ma non sono molto bravo nel gestire la forza dei miei Pokemon. Forse... se mi addestrassi un po' con lei, potrebbe essermi utile."
 
"Per quanto mi riguarda, c'è sempre qualcosa da imparare." disse Zoey. "Quindi mi va bene. Parteciperò anch'io alle lezioni."
 
Ursula alzò le spalle. "A questo punto, è inutile recriminare. Mi unisco anch'io." affermò. "Dopotutto, mi seccherebbe se quel branco di esaltati rovinasse la mia possibilità di dimostrare la mia abilità come coordinatrice."
 
Lucinda ridacchiò ironica e diede ad Ursula una finta gomitata. "Sappiamo già cosa significano queste parole, vero, Ursula?" disse la bambina dai capelli blu con un sorrisetto acuto. "Anche tu vuoi dare una mano e ti vergogni ad ammettere che anche tu sei preoccupata per quello che sta accadendo."
 
"Certo. Perchè tu sei in grado di leggermi nel pensiero, vero, Lulù?" affermò la ricca coordinatrice, rispondendo alla sua rivale con un ghigno tutto suo.
 
Lucinda non si fece provocare, e rispose per le rime. "No, semplicemente so come vanno queste cose di solito." disse in tutta tranquillità, ed Ursula, capendo che la sua presa in giro le si era ritorta contro, fece una smorfia. "Succede sempre che uno dei protagonisti di una storia continui a dire che non gli importa niente e che è lì soltanto perchè gli fa comodo, ma in realtà ci tiene!"
 
"Ugh... secondo me tu guardi troppi sceneggiati, Lulù..." grugnì Ursula, massaggiandosi la fronte con una mano per cercare di nascondere la venuzza pulsante che vi era apparsa! Gli altri membri del gruppo ci avevano riso su, e anche la stoica Zoey si era coperta la bocca con una mano per non ridere troppo apertamente! Se non altro, quella buffa scenetta era servita allo scopo di distrarre un po' il gruppo da quello sconvolgente incontro con il Team Olimpo. Se non altro, l'organizzazione criminale non era riuscita ad impossessarsi delle Pietre IV, quindi si poteva dire che avevano già ottenuto una parziale vittoria contro di loro.
 
"Va bene. Allora, per adesso preparatevi per la gara." disse Devon. "Ci incontreremo in seguito, e vedremo di definire un migliore piano per contrastare il Team Olimpo e il Team Asgard, va bene?"
 
"Certamente." affermò Gary. "E sarà un piacere per noi imparare da lei, capopalestra Devon."
 
Il biondo karateka e il suo Hitmonlee si diedero un cinque. "Hahahaaa! Nessun problema, ragazzo! E non essere tanto formale con me, io sono un Capopalestra, è vero, ma prima di tutto sono un allenatore come voi. Forse un po' più esperto, ma comunque un allenatore. Ad ogni modo, vi aspetterò, e vi auguro buona fortuna per la vostra gara."
 
"Grazie, signor Devon. Non mancheremo!" affermò Zoey.
 
Il Dr. Wilson annuì tra sè e accarezzò il suo Flygon, che tirò un piccolo sospiro. Quello che sarebbe venuto in seguito non era esattamente una cosa che lo entusiasmava, ma a quel punto, avevano bisogno di tutto l'aiuto possibile per opporsi alle due organizzazioni criminali...
 
 
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"Qui Artemide... sì, sommo Zeus... no, purtroppo non sono riuscita ad impossessarmi di quello che avevano con sè, ma abbiamo comunque prelevato un campione di cristallo dalla Cava Meraviglia. E abbiamo fatto in modo che non potessero prenderne altri, quindi... almeno, il Team Asgard non ci darà più preoccupazioni, in questo senso." disse Artemide, parlando nel suo comunicatore al leader del Team Olimpo. Il volto barbuto e severo di Zeus era apparso sul piccolo schermo che la giovane donna teneva davanti a sè, mentre lei e i suoi complici si nascondevano in una radura, non troppo lontano da Superipoli...
 
"Hm. Va bene, immagino che data la situazione, il lavoro che avete fatto si possa definire accettabile." affermò Zeus. "Avete raccolto delle informazioni in più su quei ficcanaso che hanno cercato di intromettersi?"
 
Artemide guardò verso i suoi complici, che avevano appena finito di mettere su un fuoco da campo. "Sì... sì, mio signore, abbiamo la conferma che uno di loro è Gary Oak, il nipote del famoso professor Samuel Oak di Kanto... praticamente, il più famoso studioso di Pokemon del mondo." affermò. "Lui e la ragazza dai capelli rossi... Zoey... sembrano essere i più forti allenatori di quel gruppo di stranieri. Tuttavia, non abbiamo avuto modo di saggiare appieno le loro capacità come allenatori. Eravamo più concentrati sul prelevare un campione di cristallo per studiarlo, e magari poterne replicare gli effetti."
 
"Comprensibile." Zeus concluse. "Va bene, avremo altre occasioni. Per adesso, Artemide, ritorna alla base con ciò che sei riuscita a recuperare. Dovremo adattare i nostri piani, ma credo che siamo in una buona posizione, tutto sommato. Atena mi ha già confermato che nel giro di pochi giorni potremo cominciare le operazioni ad Onegapoli, quindi... per adesso puoi restare tranquilla. Ti ddirò io quando e come tornare in azione."
 
"Va bene, sommo Zeus." rispose Artemide, un po' piccata per il fatto che qualche altra luogotenente avesse la possibilità di mettersi in mostra davanti al suo capo. "Obbedisco... e mi terrò pronta. Il potere supremo sarà nostro... e non permetteremo al Team Asgard, nè a nessun altro di ostacolarci!"
 
 
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CONTINUA...
 
Note dell'autore: E con questo si conclude la mini-saga della Cava Meraviglia... con più o meno un nulla di fatto per entrambe le parti. 
 
Tra poco cominceranno le gare di Pokemon, e mi auguro di riuscire a scrivere qualcosa di eccitante! Oltre a ciò, i ragazzi prenderanno qualche lezione dal capopalestra Devon... lezioni che si spera saranno loro utili per affrontare i due team criminali. Il Team Asgard sarà probabilmente il prossimo a colpire, ma il Team Olimpo ha già pronta qualche contromossa...
 
Una notizia che potrebbe interessarvi: ho sentito dire che è in lavorazione un fangame di nome Pokemon Epsilon, che sarà in pratica una "fusione" di Pokemon Zeta e Pokemon Omicron. A chi piacciono questi fangame potrebbe interessare darci un'occhiata.
 
Questo è tutto, per adesso. Spero di aggiornare presto!
  
      
 
      

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Capitolo 7
*** Festa a Superipoli! Cominciano le gare! ***


Pokemon: The Quest for Zeta and Omicron
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam
 
 
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Capitolo 7 - Festa a Superipoli! Cominciano le Gare!
 
 
Era passato qualche giorno dalla pericolosa avventura di Lucinda e dei suoi compagni nella Cava Meraviglia... e anche se l'eco di quegli eventi non si era ancora spenta, la città stava cercando di non farsi prendere dallo sconforto. Erano state prese delle attente misure di sicurezza per fare in modo che il Team Asgard e il Team Olimpo non potessero avvicinarsi alla città od intrufolarsi tra la folla... e per quanto ancora i cittadini fossero scossi dalle notizie che una delle due organizzazioni si fosse spinta fino a tentare di distruggere la Cava Meraviglia pur di ottenere il loro scopo e togliere di mezzo i loro nemici, stavano comunque cercando di continuare le loro vite, e di godersi il grande evento che sarebbe iniziato di lì a poche ore.
 
Le strade erano brulicanti di persone in festa che si dirigevano verso il centro della città... dove, vicino al laboratorio frequentato dal Dr. Wilson, era stato già preparato il quadrato dove i coordinatori si sarebbero esibiti! Sotto il caldo sole di quella mattinata,Lucinda e gli altri coordinatori di Pokemon attendevano, circondati dalla folla che li acclamava, il momento in cui sarebbero stati chiamati ad esibirsi. I festoni colorati che decoravano strade ed abitazioni, e i coriandoli colorati che fluttuavano in aria come sciami di farfalle variopinte rendevano l'atmosfera ancora più vivace, e Lucinda si guardò attorno con espressione soddisfatta. Era bello vedere tutte quelle persone che festeggiavano, dicendo di no alla paura che le due organizzazioni criminali cercavano di diffondere.
 
La bambina dai capelli blu indossava già il suo grazioso vestito rosa da coordinatrice, e al suo fianco, c'era già Piplup, che muoveva una piccola ala in direzione della folla per salutare. Vicino a lei, Lucinda riusciva a vedere Zoey, Kenny ed Ursula - anche se quest'ultima cercava deliberatamente di mantenere una certa distanza. Dalle espressioni di tutti loro, traspariva il desiderio di misurarsi e l'eccitazione per la gara... e l'annuncio del presentatore, pochi istanti dopo, arrivò al momento giusto per eccitare ancora di più gli animi!
 
"Buongiorno a tutti, amici appassionati di Pokemon!" esclamò una gioviale voce maschile che risuonò per tutta la piazza centrale. "Benvenuti a questo evento storico per tutti noi abitanti di Vesrin! Oggi, in questa nostra città, si terrà il primo round del grande torneo di gare di Pokemon, in cui coordinatori di tutto il paese e oltre si sfideranno per dimostrare a tutti chi è il più abile! Diamo quindi un caloroso benvenuto a tutti coloro che si esibiranno sotto i vostri occhi!"
 
Il pubblico esplose in uno scrosciante applauso che risuonò per tutta la piazza, e venne ulteriormente amplificato dalle esclamazioni di gioia ed eccitazione che provenivano da tutt'intorno. Il presentatore aspettò qualche attimo che l'eccitazione del pubblico si calmasse... e poi continuò il suo discorso di presentazione.
 
"Il nostro continente, Vesrin, ha sempre potuto vantare un grande progresso tecnologico, e delle novità nel campo scientifico che ci hanno aiutato a comrendere meglio i Pokemon che vivono assieme a noi... ma fino a tempi recenti, eravamo quasi invisibili nell'ambito delle competizioni di Pokemon! La nostra stessa Lega è relativamente giovane... ma è stato proprio grazie al loro interessamento e alla loro collaborazione che abbiamo potuto organizzare il primo grande evento della nostra storia!" continuò il presentatore. "Superirpoli sarà la prima tappa per numerosi coordinatori che da oggi in poi si esibiranno con i loro Pokemon sotto i vostri occhi, per ottenere il titolo di Campione di Gare di Vesrin! Grazie a questo, non solo la nostra Lega Pokemon otterrà maggiore visibilità e notorietà... ma speriamo anche di trasmettere, a tutti gli amici dei Pokemon che ci stanno guardando in questo momento, i nostri valori... l'affetto e la dedizione che tutti noi dovremmo mostrare nei confronti di queste meravigliose creature che condividono questo mondo con noi!"
 
Lucinda guardò verso alcune telecamere che stavano riprendendo quel momento storico. Già, le competizioni sarebbero state trasmesse in gran parte del mondo... sperava che anche Sinnoh fosse stata raggiunta, e che sua mamma stesse guardando...
 
 
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Le sue speranze non erano state disattese. Nella sua casa di Duefoglie, la signora Olga era seduta sul suo divano davanti alla televisione accesa, e teneva sulle gambe il suo fedele Glameow, il Pokemon con cui lei si era affermata nel mondo delle gare Pokemon quando era ancora giovane. Il Pokemon felino mosse la sua coda a molla e si leccò una zampa, osservando con interesse le immagini che si susseguivano sullo schermo, e sperando di cogliere Lucinda tra i coordinatori lì riuniti.
 
"Quasi mi sembra impossibile che la mia piccola Lucinda sia arrivata così lontano... vero, Glameow? Sembra che sia passato così tanto tempo da quando ha perso la fiducia in sè stessa dopo aver perso la sua prima gara..." affermò Olga, grattando il suo Glameow dietro un orecchio, e ricevendo in cambio un po' di fusa. "Ed ora... è lì in quel nuovo continente e far vedere a tutti di cosa è capace! Beh... ora non dobbiamo fare altro che vedere come va... ma sai che ti dico, Glameow? Ho l'impressione che sarà una gara entusiasmante!"
 
"Meowwww!" esclamò il simpatico felino, le orecchie che si muovevano a scatti per esprimere il suo accordo.
 
 
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Zoey sospirò leggermente davanti alle parole del presentatore. Un po' troppo retorico, a suo modesto parere... ma del resto, trattandosi di un momento molto importante per il continente di Vesrin, non poteva biasimarli per aver enfatizzato un po' il tutto. "Beh, quanto meno, vedo che ha elettrizzato il pubblico." affermò la rossa coordinatrice. "Sono tutti eccitati e non vedono l'ora che lo spettacolo cominci."
 
"Nemmeno io se è per questo!" affermò argutamente Ursula, il naso in aria con espressione un po' spocchiosa. "E lo sai perchè, rossa? Perchè so per certo che questa volta sarò io la vincitrice! Batterò Lulù come ho fatto alla Johto Battle Frontier, e partirò in vantaggio per il resto di questo torneo!"
 
"Io non ne sarei molto sicura, se fossi in te." rispose prontamente Zoey. "Ammetto che ti sei allenata e che sei diventata molto più brava con i tuoi Pokemon... ma non credere che i tuoi avversari non abbiano fatto lo stesso, potresti avere una cocente delusione."
 
"Perchè non aspettiamo che cominci la gara, prima di dire chi vincerà o meno?" affermò Kenny, le mani sulla nuca e un sorriso arguto sul viso. "Tra l'altro... chi può dire che qui a Vesrin non incontreremo qualche altro coordinatore molto più bravo di noi? Il mondo è grande, dopotutto!"
 
"Devo ammettere che l'idea mi dà la carica!" esclamò Lucinda., stringendo una mano a pugno con decisione davanti a sè. "Cosa dici, Piplup? Sei pronto a vedere come se la cavano i coordinatori di Vesrin?"
 
"Piplup! Piplup pip!" il buffo pinguino azzurro si era già messo in guardia, pronto ad ogni sfida, e tutto il suo linguaggio corporeo sembrava dire che non si sarebbe fatto fermare in alcun caso!
 
Un po' mimetizzato tra la folla degli spettatori, Gary Oak annuì silenziosamente, mentre teneva lo sguardo fisso sul quartetto di coordinatori e in particolare su Lucinda. Le fece un occhiolino e le mandò un silenzioso augurio di buona fortuna prima che l'annunciatore riprendesse a parlare.
 
"Bene, signori... credo di avervi già annoiato abbastanza con i miei discorsi. Quindi... passerei il testimone ai nostri giudici, che sono qui per valutare le prestazioni dei partecipanti a questa gara!" esclamò. "Qui, alla mia destra, abbiamo alcuni dei più grandi intenditori di Pokemon di Vesrin! Facciamo un applauso, innanzitutto, al nostro amico Gideon, Capopalestra di Onegapoli!"
 
Gli sguardi di tutti si voltarono verso il banco dei giudici, al quale erano sedute tre persone... e una di loro, quella seduta più a sinistra, si alzò in piedi con un po' di difficoltà, appoggiandosi ad un bastone da passaggio un po' grezzo, ricavato da un pezzo di legno che non era stato neanche lavorato granchè. Era un uomo di circa quarant'anni ma ancora molto attraente ed affascinante, con i capelli verdi chiaro pettinati in un largo ciuffo sulla fronte, vestito di un elegante completo beige con le scarpe grigie e una sciarpa bianca avvolta attorno al collo. Non c'era bisogno di molta fantasia per rendersi conto che era un Capopalestra specializzato in Pokemon Erba... e a giudicare dagli applausi che ricevette, doveva essere una figura abbastanza importante e popolare.
 
 
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"Quell'uomo si è già fatto una certa fama qui attorno, vero?" disse Gary, parlando più a sè stesso che a chiunque altro. 
 
Rimase un po' sorpreso quando la voce di Devon gli rispose. "Beh, non è una sorpresa." affermò il biondo esperto di arti marziali, la sua figura torreggiante che appariva accanto a Gary. "Il signor Gideon è stato un attore molto abile, e tra l'altro... si è fatto anche una certa fama per il fatto che non è originario di Vesrin come quasi tutti gli altri Capipalestra." 
 
"Interessante... e da dove viene?" chiese Gary, curioso di saperne di più. 
 
Devon si grattò il corto pizzetto biondo che aveva sul mento. "So che può sembrare una sorpresa, ma... il signor Gideon viene proprio dal tuo paese natale, Kanto." affermò. "Per l'esattezza viene da Azzurropoli, ed è un vecchio conoscente di Erika, la Capopalestra locale. Anzi, se non vado errato, è stato lui ad insegnarle le basi su come si addestrano i Pokemon d'Erba."
 
"Questa non la sapevo..." affermò Gary. "Quando sono stato ad Azzurropoli e ho affrontato Erika, non ho sentito mai parlare di questo Gideon. Comunque... lei ha detto che una volta era un attore di una certa fama. E poi, cosa è successo?"
 
"Ha avuto un infortunio piuttosto serio, e non ha più potuto continuare a recitare." rispose Devon. "Da allora si è ritirato ed è diventato Capopalestra. E' molto conosciuto e stimato, ma ho come l'impressione che provi ancora un certo rimpianto nel non essere riuscito a diventare famoso come avrebbe voluto."
 
"Capisco..." concluse il giovane ricercatore, che ora si spiegava come mai Gideon portasse con sè quel bastone da passeggio. In effetti, a guardarlo bene, si vedeva che soffriva di una leggera zoppia. "Beh... immagino che ne sapremo di più quando lo incontreremo a tu per tu. Per adesso... vediamo chi sono gli altri giudici."
 
 
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Gideon salutò educatamente il pubblico che continuava ad applaudire ed esultare... e dopo qualche secondo, si sedette di nuovo, non nascondendo un po' di sollievo per il fatto di non dover più sforzare le gambe. Gli applausi del pubblico si smorzarono, dando al presentatore la possibilità di introdurre a tutti il secondo dei tre giudici.
 
"Vi presentiamo ora... la nostra seconda giudice! La più recente Capopalestra ad unirsi alla Lega Pokemon di Vesrin, e una ragazza decisa che sa il fatto suo!" esclamò il presentatore. "Ma... state attenti a come la prendete, perchè vi potreste scottare! Heheheheee... direttamente da Caspiopoli, ecco a voi la nostra stella nascente, la bellissima Miranda!"
 
Il pubblico applaudì ed esultò di nuovo, con ancora più decisione, quando dal banco dei giudici si alzò una bella e giovane donna, di poco più di trent'anni ma che ne dimostrava decisamente di meno, con la pelle scura, lunghi capelli neri con uno strano ciuffo rosso sulla fronte, e vestita di un top arancione, decorato con il disegno di un sole stilizzato sul petto, e di un paio di pantaloncini corti grigi che le davano un'aria da spirito libero, oltre ad un paio di scarpe da ginnastica rossa e un paio di calzini bianchi alti fino a sotto il ginocchio. I suoi grandi occhi castani davano l'idea di una persona dolce ed allegra, anche se forse un po' immatura per la sua età... e sicuramente, tutti gli applausi e le ovazioni che stava ricevendo erano la prova della sua popolarità tra i fan di Pokemon di Vesrin.
 
"Salve! Salve, e grazie a tutti voi per questa... calorosa accoglienza! Heheheee, e scusate il gioco di parole fin troppo facile!" esclamò Miranda, parlando in un microfono. Si schiarì la voce, forse rendendosi conto di essersi lasciata prendere un po' troppo dall'entusiasmo, e Lucinda non potè fare a meno di sorridere del modo di fare spontaneo di quella ragazza. "Comunque... io, la vostra Miranda, sono onorata di partecipare in veste di giudice a questa gara di Pokemon... e farò del mio meglio per non deludervi, cari ammiratori! Grazie... e buon divertimento!"
 
Miranda concluse il breve discorso con un profondo e sentito inchino, che ricevette una volta di più il plauso del pubblico... e poi si sedette, passando la parola alla persona che le stava a fianco: un signore di circa trent'anni dai capelli neri tagliati molto corti e dalla carnagione un po' pallida, vestito in maniera alquanto semplice con una maglietta verde a maniche lunghe, pantaloni neri e un paio di scarpe marroni da lavoro. Era un individuo in apparenza anonimo... ma anche lui venne applaudito calorosamente quando si alzò e venne presentato, il che voleva dire che era una personalità abbastanza nota.
 
"E ultimo ma non certo ultimo... ecco a voi il nostro Averio, Capopalestra della città di Treadipoli, ai piedi del Monte Pressa... ed esperto di Pokemon Coleottero!" esclamò il presentatore, mentre l'individuo si alzava e faceva un saluto con una mano. "Nessuno meglio di loro sa giudicare la spettacolarità e l'originalità delle composizioni di un coordinatore di Pokemon... e oggi sono qui tra noi per dare il loro giudizio sull'abilità di tutti voi! Quindi... direi che è giusto accoglierli con un grande applauso, una volta di più!"
 
Il pubblico non aveva certo bisogno di farselo dire. Ancora una volta, la piazza centrale di Superipoli sembrò quasi animarsi, mentre gli appassionati di Pokemon e i coordinatori che si trovavano già nell'arena acclamavano i tre giudici. L'applauso durò per diversi attimi, prima che l'annunciatore potesse finalmente dare il via libera alla competizione...
 
"Ed ora... a tutti voi, gentile pubblico, auguro buon divertimento!" esclamò. "E a tutti i coordinatori, non posso dire altro che... vinca il migliore! Prego... che i primi due si presentino sul ring! E la prima accoppiata sarà... Kenny di Duefoglie, proveniente dalla regione di Sinnoh... contro Tamara di Fiangapoli! Buona fortuna a tutti e due!"
 
"Oh, bene! Quindi comincio io!" esclamò Kenny con evidente eccitazione. "D'accordo. Lulù, ragazze... auguratemi buona fortuna! Confesso che sono molto emozionato! Hehehee..."
 
"Mi sembra naturale. Dopotutto... non sappiamo praticamente niente dei nostri avversari!" affermò Zoey. "Comunque, stai sereno, e vedrai che ce la farai!"
 
"Buona fortuna, Kenny! Anch'io sono sicura che ce la farai!" rispose Lucinda.
 
Ursula sfoderò il suo classico sorrisetto altezzoso. "Cerca di non farti eliminare. Almeno, non così in fretta, okay?"
 
In breve tempo, sul quadrato erano rimasti soltanto Kenny e la sua avversaria, una ragazza con qualche anno più di lui, i capelli rossi tagliati corti, e un grazioso vestito bianco che dava l'impressione di un abito da cerimonia, accompagnato da dei nastrini azzurri sulle spalle e da un paio di sandali azzurri dal tacco alto. "E così... tu sei uno di quegli allenatori di Sinnoh di cui ho sentito parlare." disse, sapendo di dire qualcosa che ormai già tutti sapevano. "Bene... affrontare qualcuno che usa uno stile di allenamento diverso sarà senza dubbio un'ottima esperienza per unacoordinatrice come me. Vinca il migliore!"
 
"Altrettanto!" rispse Kenny, troppo emozionato per fare un discorso lungo. 
 
"I due contendenti sono in campo! Cominciate pure!" esclamò il presentatore. Kenny e Tamara presero le due Pokeball che avevano scelto per quella esibizione, e le lanciarono, facendo uscire i loro rispettivi due Pokemon: per Kenny, si trattava del suo starter, Empoleon, e del suo Floatzel... mentre nel caso di Tamara, erano un Kirlia e un Lopunny, entrambi Pokemon con cui i loro compagni di viaggio avevano una certa familiarità.
 
"Hmm... interessante. Vediamo un po' come va." disse Zoey. "Quella ragazza ha dei Pokemon abbastanza versatili, quindi non credo che Kenny potrà fare previsioni."  
 
"Tra l'altro... spero per lui che abbia imparato a gestire le mosse di Empoleon." commentò Ursula. "L'ultima volta non gli è andata troppo bene..."
 
"Forza, Kenny! Fai del tuo meglio!" esclamò Lucinda, usando le mani come megafono. Il piccolo Piplup tirò fuori un paio di pon-pon e si mise a fare il tifo come una majorette! 
 
"Piplup piplup pip!" cinguettò. Lucinda prese in braccio il suo starter e lo tenne in modo che Kenny potesse vederlo...
 
"Iniziamo noi, ragazzi!" esclamò Tamara, facendo un elegante gesto con un braccio per dare il via libera ai suoi Pokemon. "Kirlia, comincia con Calmamente. Lopunny, usa Agilità! Dobbiamo prepararci per bene!"
 
Kenny si rese conto che la sua avversaria stava cercando di guadagnare un po' di tempo all'inizio, in modo da portarsi in vantaggio più avanti nello scontro... e cercò di impedirglielo. "Hmm.. okay, comincia tu, Floatzel! Usa la tua mossa Provocazione... e tu, Empoleon, usa Danzaspada!"
 
La lontra arancione ghignò, facendo girare le code come l'elica di un motoscafo... e fissò i Pokemon di Tamara con espressione di sfida, quasi volesse ridere loro in faccia! Kirlia e Lopunny vennero distratti, e non ebbero modo di usare la mossa che Tamara aveva loro ordinato, finendo così per perdere tempo prezioso che invece Empoleon sfruttò saggiamente: alzò le sue ali metalliche e le mosse con grazia e potenza, creando attorno a sè degli effetti di luce che presero la forma di spade volteggianti!
 
"Kenny parte bene, disturbando le mosse dell'avversaria e prendendosi già un certo vantaggio." affermò il presentatore. "Vediamo come prosegue. Già dalle prime mosse, si intuisce che sarà uno scontro interessante!"
 
"Non male come idea..." commentò Ursula, senza sbilanciarsi. "Heh... devo ammettere che mi piace questo modo dicombattere. Rompere le uova nel paniere all'avversario prima che possa rendersi pericoloso."
 
Lucinda annuì. "Certo, è stato un buon inizio per Kenny. Vediamo come prosegue!"
 
Tamara corrugò la fronte, un po' contrariata dal modo in cui Kenny aveva anticipato e neutralizzato le sue mosse. "Hmph... e va bene, vediamo di passare subito all'evento principale!" esclamò. "Lopunny, usa il tuo attacco Calcio-salto... e tu, Kirlia, accompagnalo con Incantavoce!"
 
Il Pokemon coniglio prese lo slancio e si produsse in uno spettacolre calcio volante, puntando verso Empoleon... e nello stesso momento, Kirlia aprì a bocca e rilasciò una raffica di cuori rosa luminosi, accompagnando l'attacco con una breve, ipnotica melodia! Un po' interdetti, i Pokemon di Kenny non poterono fare altro che guardre mentre l'attacco Incantavoce avvolgeva Lopunny, circondandolo di una luccicante aura di cuoricini rosa che tracciavano una spettacolare scia in aria... e un attimo dopo, il calcio volante raggiunse Empoleon al torace, costringendolo ad indietreggiare con un breve stridio di sorpresa!    
 
"Un attacco niente male! Questo attacco di tipo Folletto combinato con esso ha avuto un effetto sorprendente!" commentò il presentatore, mentre Lopunny faceva una spettacolare capriola all'indietro e atterrava con grazia sul quadrato.
 
Kenny si rese conto che era il caso di fare sul serio, se voleva avere la meglio. "Hmm... non mi farò fermare già al primo turno!" esclamò. "Okay... Empoleon, Floatzel, usiamo la nostra combinazione! Alacciaio e Acquagetto!"
 
"Float!" esclamò il Pokemon lontra, facendo un cenno ad Empoleon, e il pinguino imperatore si chinò sulle ginocchia, tenendo le ali semiaperte in modo da essere pronto ad agire. Floatzel fece girare di nuovo le sue code come un'elica e si scagliò in avanti, sollevando dei getti d'acqua! Nello stesso momento, Empoleon si alzò di scatto e mosse rapidamente le ali, circondate da un baluginio argentato... e da esse scaturirono delle scie di luce metallica che sfrecciarono verso i getti d'acqua e li tagliarono letteralmente, creando delle spettacolari scie di luce ed acqua in aria! Gli schizzi d'acqua vennero proiettati in alto, creando un mosaico quasi ipnotico per una frazione di secondo!
 
"Hmm... abile mossa, ma lo sappiamo fare anche noi!" affermò l'avversaria di Kenny. "Forza, Kirlia, usa il tuo attacco Energipalla! E tu, Lopunny... congelalo con Gelopugno!"
 
Kirlia fece un cenno con la testa, piroettò abilmente su sè stesso e tese le braccia in avanti, creando una sfera di energia verde che sfrecciò in aria per un breve tratto, prima che Lopunny saltasse verso di essa e la colpisse, usando una delle sue lunghe orecchie circondata da una sibilante aura di gelo bianco-azzurrina! Gli effetti furono immediati, e la Energipalla si fermò a mezz'aria, trasformandosi in una sfera di ghiaccio verde tramite qualche magia che era possibile soltanto ai Pokemon!
 
"E' incredibile, signore e signori!" esclamò il presentatore. "Osservate con che abilità Tamara è riuscita a gestire l'attacco Gelopugno del suo Lopunny... è addirittura in grado di congelare una sfera di energia!"
 
"Questa non me l'aspettavo davvero, in effetti..." commentò Zoey, sul cui viso era apparsa per un attimo una rara espressione di stupore. Piplup stesso era rimasto basito davanti a quell'incredibile spettacolo: l'attacco Energipalla era rimasto fermo a mezz'aria anche dopo essere stato trasformato in una sfera di ghiaccio verde... e in effetti, guardando un po' meglio, Lucinda e le sue compagne si resero conto che Kirlia la stava sostenendo in aria con i suoi poteri psichici!
 
"E' un modo di combattere con i Pokemon che non avevo mai visto prima d'ora..." affermò Gary, senza nascondere un pizzico di stupore. "Avevo già visto molte gare prima d'ora, ma questa mi giunge davvero nuova. E' proprio vero che qui a Vesrin avete un modo un po' particolare di allenare i Pokemon."
 
Devon rise di gusto della frase di Gary. "Heheheheee... lo prenderò come un complimento!" affermò. "Ma... sì, immagino che abbiamo delle tecniche un po' particolari. Quando verrete ad allenarvi da me, vi farò vedere anch'io la mia tecnica, e sono convinto che vi lascerà alquanto interdetti!"
 
Tamara decise di continuare, in modo da approfittare il più possibile del suo vantaggio. "Bene, Kirlia. Adesso usa Segnoraggio e colpisci quella Energisfera." affermò. "Vediamo un po' come se la cavano questi di Sinnoh quando gli mostriamo i nostri giochi di luce!"
 
"Kirrrrlia!" con una serie di rapidi movimenti delle mani, Kirlia prese la mira e scagliò un raggio di energia multicolore dai palmi delle sue mani, colpendo la Energipalla congelata che fluttuava in aria a pochi metri da lui! Il colpo andò a segno, e gli effetti furono spettacolari - il Segnoraggio si frantumò in una raffica di raggi di luce verde, rossa e gialla che crearono una serie di spettacolari effetti di luce a mezz'aria, e il pubblico emise una serie di esclamazioni di stupore, proteggendosi gli occhi quando i raggi di luce li irradiarono.
 
Empoleon e Floatzel indietreggiarono un po', proteggendosi gli occhi con le braccia... e Kenny cercò di pensare ad un modo per ribaltare la situazione. Quella ragazza stava prendendosi in vantaggio, ma il ragazzino non aveva nessuna intenzione di farsi sovrastare tanto facilmente...
 
"Molto bene... Empoleon, usa il tuo attacco Cannonflash!" esclamò il ragazzino dai capelli castani. "Floatzel, tu tieniti pronto. Credo che prima che questa gara finisca faremo vedere un altro spettacolo di fuochi artificiali al nostro pubblico!"
 
I due Pokemon avanzarono un po', riparandosi dai raggi di luce colorata ed abbagliante che ancora saettavano per l'arena... e il pinguino imperatore, drizzandosi in tutta la sua ragguardevole statura, fece brillare le punte del tridente che decorava il suo viso, sulle quali si formarono delle scie di luce argentata. Con un'esclamazione decisa, Empoleon caricò il suo attacco Cannonflash, formando una scia di luce metallica davanti a sè, che si ingrandì fino a formare un raggio di energia abbagliante  che si condensò in una sfera luccicante! 
 
"Cosa?" si chiese Tamara, non capendo cosa volesse fare il suo avversario. La luminosità di Cannonflash stava rovinando gli effetti di luce creati dal Segnoraggio di Kirlia, ma la ragazza immaginava che non fosse tutto lì... "Che... che hai intenzione di fare? Lopunny, fermalo con Stordipugno!"
 
Il Pokemon simile ad un coniglio scattò in avanti, usando entrambe le orecchie per sferrare una raffica di pugni contro Empoleon, che però continuò a mantenere il suo Cannonflash senza curarsi eccessivamente dell'attacco. La sua epidermide d'acciaio riuscì a deviare i primi attacchi... e Lopunny non ebbe il tempo di sferrarne altri, visto che Floatzel intervenne, pronto adeseguire la tattica che lui e Kenny avevano ideato in precedenza!
"Perfetto! Adesso è nella posizione giusta!" esclamò Kenny. "Presto, Floatzel, usa Mulinello!"
 
Floatzel ghignò e cominciò a volteggiare su sè stesso, la sua velocità già molto alta ulteriormente potenziata dal suo precedente attacco Agilità! Un'ondata d'acqua si formò attorno a lui e cominciò a seguire i suoi movimenti, creando un vortice che investì Lopunny prima che potesse mettere a segno altri attacchi contro Empoleon! Il Pokemon coniglio emise un'esclamazione di allarme e venne centrato in pieno dall'ondata turbinante, venendo scaraventato a terra pochi istanti dopo... poi, Floatzel eseguì uno scatto e saltò verso l'alto, creando uno spettacolare vortice che si sollevò in aria per diversi metri ed inghiottì il Cannonflash!
 
Kirlia fece un salto indietro per la sorpresa quando i raggi di luce argentata creati da Empoleon centrarono la sfera di energia congelata che lui e Lopunny avevano creato, infrangendola in una miriade di frammenti verdi che evaporarono letteralmente un istante dopo, interrompendo il gioco di luci da loro creato! Il Cannonflash e il Mulinello si combinarono, creando un vortice di luce argentata che si sollevò in aria e continuò a volteggiare per diversi secondi sotto gli occhi increduli del pubblico!
 
Anche l'altezzosa Ursula era rimasta per diversi secondi senza parole davanti alla spettacolarità della combinazione di Kenny: la ragazzina dai codini a spirale stava guardando la scena con la bocca spalancata, e ci mise qualche secondo prima che il suo cervello si riattivasse abbastanza da consentirle di parlare!
 
"Non... non posso crederci! Questo è... non immaginavo che il tuo amichetto fosse migliorato così tanto negli ultimi tempi, Lulù!" ammise la ricca coordinatrice.
 
Zoey, passato un momento di stupore, sorrise astutamente. "Che succede, Ursula?" disse la rossa coordinatrice di Nevepoli. "Cominci ad avere paura che non ce la farai?"
 
"C-certo che no, signorina so-tutto-io!" esclamò Ursula, provando imbarazzo quando finì, nonostante tutto, per inciampare sulle sue stesse parole. "Stavo solo... ehm... constatando che potrebbe darmi un po' più di filo da torcere di quanto avessi immaginato, tutto qui!"
 
"Non si può dire che abbia torto..." disse Lucinda tra sè. Lei e il suo Piplup erano rimasti incantati a guardare la combinazione creata da Kenny. Difficile pensare che quello stesso suo amico, solo poco tempo fa, non fosse nemmeno riuscito a qualificarsi al Gran Festival perchè non era stato bravo a dosare la potenza dei suoi Pokemon...
 
Kenny guardò con orgoglio la combinazione creata dai suoi Pokemon, e diede loro un ultimo ordine, cercando di chiudere in bellezza. "Perfetto, così va bene!" esclamò. "Adesso... Empoleon, Floatzel, usate Geloraggio assieme!"
 
Un secondo dopo, due raggi di luce azzurrina scaturirono dal vortice e cominciarono a spazzare l'aria tutt'attorno ad esso, come un faro che girava all'impazzata! Lo spettacolare baluginio durò alcuni secondi prima di smorzarsi lentamente, e il vortice rallentò e si dissolse del tutto, permettendo a Floatzel ed Empoleon di atterrare elegantemente sul quadrato. Lopunny, che si era rialzato in quel momento massaggiandosi la spalla, e Kirlia erano rimasti senza fiato... e anche Tamara doveva ammettere che si trattava di una combinazione incredibile! 
 
Il segnale della fine dell'incontro suonò proprio in quel momento, e i Pokemon si fermarono per attendere il giudizio degli arbitri. "Beh... signore e signori, credo di poter dire in tutta sicurezza che se il buongiorno si vede dal mattino, già questa prima tappa del nostro campionato sarà un successo strepitoso!" affermò. "Bene... adesso, che i Pokemon si rilassino pure! I nostri giudici... che vedo essere alquanto impressionati... decideranno chi passerà al prossimo turno. Prego, signori giudici... a voi la parola!"
 
Per un attimo, i giudici fecero silenzio, per poi iniziare a consultarsi tra loro... e dopo alcuni istanti, fu Gideon a prendere la parola per primo, schiarendosi la voce educatamente. 
 
"Bene... io e i miei colleghi Capipalestra e giudici ci siamo consultati, e siamo giunti al nostro giudizio complessivo." affermò l'ex-attore dai capelli verdi, appoggiandosi al suo bastone. "Non c'è che dire. Entrambi i contendenti sono stati abili, e hanno dimostrato senso dello spettacolo e rapidità di pensiero. Ma... il nostro giudizio complessivo è che Kenny si è dimostrato più abile, anche se non di molto. Quindi... sì, alla fine, il nostro giudizio è che Kenny di Duefoglie si qualifica per il turno successivo."
 
"Evviva!" si sentì per un attimo la voce festante di Lucinda, prima che gli applausi del pubblico coprissero ogni altra cosa. Kenny stesso strinse i pugni in un gesto di eccitazione, prima di alzare in aria un pugno in un gesto di vittoria ed orgoglio! I suoi Pokemon fecero lo stesso, unendosi all'esultazione del loro allenatore! "Ce l'abbiamo fatta, ragazzi! Oh, a proposito, Tamara... complimenti, è stata una bella sfida!"
 
"Grazie, Kenny..." disse la ragazza, accettando sportivamente le congratulazioni del suo avversario anche se era un po' delusa per essere stata eliminata così presto. "Buona fortuna per il resto della gara... e mi raccomando, non farti sconfiggere tanto presto, okay?"
 
Kenny sfoderò un sorriso a denti scoperti mentre anche Empoleon e Floatzel si congratulavano con Lopunny e Kirlia. "Ho intenzione di arrivare il più lontano possibile, tranquilla!" affermò, prima che i due allenatori e i loro Pokemon si voltassero verso il pubblico e salutassero allegramente, per poi tornare ai loro posti nell pubblico... dove Kenny venne accolto da un abbraccio in corsa da parte di Lucinda!
 
"Bravissimo, Kenny!" esclamò la bambina dai capelli blu, con Piplup che festeggiava accanto a lui agitando i suoi pon-pon! "Sapevo che avresti vinto!"
 
"Complimenti. Hai fatto un buon lavoro." si congratulò Zoey, dando al suo giovane amico una pacca amichevole sulla spalla. Kenny arrossì lievemente e sgranò gli occhi in segno di sorpresa, per poi ricomporsi e mettersi una mano dietro la nuca.
 
"Ah... heheheheee, io e i miei Pokemon abbiamo semplicemente messo in pratica un po' delle prove che abbiamo fatto!" esclamò il ragazzino, cercando di essere modesto. Empoleon portò in avanti il petto fieramente, mentre Floatzel si mise in posa, strizzando un occhio verso un pubblico immaginario! "E... i miei Pokemon sono stati bravi, non c'è altro da dire!"
 
"Sì, lo devo ammettere anch'io. Un lavoro sopra la media, persino." disse Ursula. Per quanto la ricca ereditiera fosse diventata un po' più amichevole, certi suoi modi di fare restavano gli stessi. "Ma... aspetta di vedere quello che abbiamo in serbo io, Vaporeon e Flareon per quando toccherà a noi."
 
"Piplup piplup!" esclamò il piccolo Pokemon pinguino, fissando Ursula piccato. Non aveva certo intenzione di lasciare che quella snob si prendesse tutta la gloria per sè... e si ripromise che quando fosse toccato a lui, avrebbe fatto scintille su quel quadrato!
 
"Ed ora, signore e signori... prego, avanti i prossimi due contendenti!" esclamò il presentatore. "Si presentino nell'arena... Jamal di Fiangapoli... e Hans di Agassinia! Un caloroso benvenuto ad entrambi!"
I due nuovi coordinatori raggiunsero l'arena un istante dopo, e si prepararono alla sfida, mentre tutto il pubblico li accoglieva con un caloroso applauso...
 
 
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"Un buon primo incontro, signori." disse Miranda, sedendosi al suo posto e spostando una frangia dei suoi lunghi capelli neri dalla sua fronte. "Devo ammettere che sono rimasta molto sorpresa da quel ragazzino di nome Kenny. Il fatto che partecipino dei coordinatori provenienti da un altro continente significa senz'altro che vedremo degli stili di esibizione che non conosciamo."
 
Gideon annuì silenziosamente. "In fondo, è anche per questo che abbiamo indetto questo campionato." affermò. "I Pokemon, oltre che essere nostri amici personali, sono un ottimo modo per fare sì che le persone si incontrino e scoprano ciò che le accomuna... oltre che ciò che le differenzia."
 
"E anche le differenze possono portarci a stringere rapporti, in fondo." affermò Averio, il Capopalestra della città chiamata Treadipoli. "Da solo, un individuo può fare poco, come una formica è piccola e impotente. Ma quando tante persone si mettono assieme, le loro forze possono superare qualsiasi ostacolo, esattamente come le formiche lavorano assieme e creano dei ponti con i loro corpi per superare un corso d'acqua."
 
"Il paragone è bello... ma non è un po' macabro, signor Averio?" ridacchiò nervosamente Miranda. Venne riportata alla situazione attuale dalla voce dell'annunciatore che chiamava in campo i successivi due coordinatori, e si preparò a seguire il prossimo incontro, che si preannunciava abbastanza interessante anche quello. I Pokemon erano già entrati in campo... un Pidgeot e uno Staraptor contro una Beedrill e una Beautifly...
 
 
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Le battaglie si erano susseguite, e adesso toccava a Zoey... che si era trovata davanti un giovane proveniente dalla vicina città di Onegapoli, che aveva opposto a lei un Chinchou e un Dewgong. Zoey, tuttavia, si era rapidamente presa in vantaggio, e ora i suoi Pokemon - Ninetales e Mismagius - stavano creando una spettacolare danza di luci e fiamme colorate tramite i loro attacchi Fuocofatuo e Magifiamma. Quest'ultima mossa, in particolare, aveva lasciato molti tra il pubblico sbalorditi: in quel momento, Mismagius si era messo a danzare in aria, creando un anello di fiamme rosse davanti a  sè... e poi aveva scagliato delle lingue di fuoco scarlatte, in cinque direzioni diverse, in modo da disegnare a mezz'aria una sorta di stella fiammeggiante a cinque punte, contenuta in un cerchio di fuoco! Ninetales alzò le sue code e creò delle sfere di fuoco blu che saettarono attorno al cerchio mistico ed orbitarono attorno ad esso, in modo da creare un suggestivo effetto di riverbero e mistero. Non c'era dubbio: la migliore amica di Lucinda non aveva perso un colpo come coordinatrice!
 
"Una splendida combinazione da parte di Zoey di Nevepoli!" esclamò l'annunciatore. "Mismagius ha usato una mossa davvero inusuale... per chi non la conoscesse, questa mossa si chiama Magifiamma ed è stata scoperta solo di recente nel continente di Kalos. Si tratta di una potente mossa di tipo Fuoco, che ha una concreta possibilità di indebolire le mosse speciali dell'avversario, e che finora si pensava potesse essere imparata soltanto da Delphox, la versione evoluta di uno degli starter di quel continente!"
 
"Accidenti... questa non la sapevo." affermò Gary, anche lui molto interessato a sapere di più su quella mossa. "Come avrà fatto Zoey ad insegnare al suo Mismagius quella mossa?"
 
"Immagino che ce lo faremo spiegare dopo, se avrà voglia di dircelo." affermò Devon, che pur non dandolo troppo a vedere era lui stesso impressionato da quella mossa. "Dopotutto, ogni coordinatore ha pur sempre i suoi segreti."
 
"Anche questo è vero." disse il giovane ricercatore, comprendendo quello che il biondo esperto di arti marziali voleva dire. "Ad ogni modo... mi sembra che la mossa stia funzionando, visto che l'avversario di Zoey non si sta raccapezzando."
 
Il Chinchou e il Dewgong avversari, in effetti, sembravano essere rimasti sbalorditi da quella combinazione di mosse, e soprattutto dalla mossa usata dal Pokemon Stregone. E nè loro nè il loro allenatore furono in grado di reagire in tempo, prima che suonasse il segnale di fine dell'esibizione. Non ci fu alcun dubbio per i giudici di gara, di chi avesee vinto...
 
"Un'esibizione degna di una professionista. Si vede che abbiamo a che fare con un'allenatrice esperta ed oculata." affermò Miranda, che dato il tipo in cui era specializzata, era rimasta particolarmente colpita dall'ultima mossa di Ninetales e Mismagius. "Quindi... il mio giudizio per l'esibizione di Zoey non può che essere positivo. La mia preferita di questi due contendenti è senza dubbio lei." 
 
"Sono d'accordo," rispose Averio. "Non voglio togliere nulla a nessuno dei due, ma... trovo che l'esibizione di Zoey abbia davvero qualche cosa in più. Anzi, sarei tentato di dire che Zoey potrebbe davvero essere una dei favoriti per la vittoria nell'esibizione finale."
 
"Quindi, direi che su questo siamo d'accordo, signori." affermò con tutta calma Gideon, picchiettando per terra con il suo bastone da passeggio. "Molto bene. In tal caso, possiamo pronunciare il nostro giudizio. Siete tutti con me?" Quando Miranda ed Averio gli fecero un cenno di assenso, l'ex-attore dai capelli verdi prese il microfono e si pronunciò. "Signore e signori... non abbiamo dubbi in proposito. Le esibizioni di entrambi sono state davvero notevoli, ma... riteniamo che Zoey sia stata più brava. Quindi... Zoey passa al turno successivo!"
 
Il pubblico applaudì di nuovo, e Lucinda abbracciò stretto Piplup, mentre Zoey ringraziava con un educato cenno della testa. I Pokemon dei due contendenti si piazzarono accanto ai rispettivi allenatori, e salutarono il pubblico... poi, Zoey e il suo avversario si tesero sportivamente la mano, congratulandosi a vicenda per la prestazione...
 
 
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"Flareon, Turbofuoco! Vaporeon, Idropulsar!"
 
Le due Eevolutions della squadra di Ursula si mossero in perfetta armonia nonostante fossero di due tipi opposti... e mentre Flareon fece guizzare un vortice di fiamme attorno al proprio corpo, Vaporeon si concentrò e scagliò una raffica di anelli d'acqua concentrici, che si combinarono a mezz'aria con le fiamme generate dal corpo del suo "collega" e crearono una spettacolare danza di acqua e fuoco! Le due forme evolute di Eevee non avevano ancora finito, però: con uno scatto improvviso, entrambe si misero a correre a zig-zag, sfiorandosi senza mai toccarsi, e si affiancarono rapidamente allo spettacolare effetto che avevano creato a mezz'aria... poi, eseguendo un salto mortale in grandissima sincronia, passarono in mezzo all'anello di acqua e fuoco, ed atterrarono sulle zampe anteriori davanti ad esso, per poi tenersi in piedi sulle zampe anteriori come due veri acrobati!
 
"Eon! Eon!" esclamarono in contemporanea, mentre il turbine di fuoco ed acqua cominciava a volteggiare più rapidamente... e infine si dissolveva in una suggestiva esplosione di gocce di fuoco! Ursula incrociò le braccia sul petto e sfoderò il suo migliore sorriso di superiorità... era valsa la pena di restare tanto tempo a studiare le loro mosse e a pensare ad una buona coreografia per loro!
 
L'avversario non ebbe il tempo di pensare ad una contromossa prima che il tempo scadesse... e dopo aver discusso un po', i giudici di gara diedero il loro verdetto. E questa volta fu Averio a pronunciarsi in nome anche dei suoi colleghi.
 
"Bene, bene... Ursula ha appena dato una prova di grande maestria, nel combinare così bene due mosse di tipi opposti!" affermò l'esperto di Pokemon Coleottero. "L'avversario è stato abile, ma... sicuramente, questa strategia rischiosa ed innovativa ha dato ad Ursula dei punti in più. Quindi... Ursula passa il turno!"
 
"Hohohohoooo! Ma era ovvio!" esclamò Ursula, mettendosi una mano davanti alla bocca e facendo una breve, acuta risata in perfetto stile riccona snob! La ragazzina dai codini a spirale andò a prendere in braccio i suoi Pokemon e li coccolò per qualche istante, congratulandosi con loro per la loro abilità! "Bravissimi, voi due! Lo sapevo che ce l'avreste fatta... ed ora, forza, lasciamo campo libero a qualcun altro. Anzi... se va tutto bene, adesso dovrebbe toccare alla nostra cara Lulù!"
 
"Vapor..." affermò lusingato Vaporeon, gettando poi uno sguardo al Piplup di Lucinda. Il piccolo Pokemon pinguino stava fissando con attenzione la rivale della sua allenatrice, una sfida silenziosa che Piplup aveva tutta l'intenzione di soddisfare.
 
Mentre scendeva sul ring e tornava al suo posto, accompagnata dai suoi due Pokemon che marciavano fieramente tra la folla festante, Ursula continuò a salutare il pubblico, poi tornò al suo posto, accolta con delle sincere congratulazioni da parte di Lucinda, Kenny e Zoey. A quel punto, erano rimasti soltanto alcune accoppiate a chiamare ad esibirsi... e Lucinda era tra i pochi che non avevano ancora dato prova di sè.
 
"Beh, che ve n'è sembrato?" chiese retoricamente Ursula, con il tono di una che era sicura che non potesse esserci che una risposta. "Questo è solo un piccolo assaggio... vedrete di cosa sarò capace una volta che saremo giunti alle finali! Allra, Lulù, ti consiglierei di tenerti pronta. Tra poco chiameranno te... e non vuoi fare brutta figura, vero?"
 
"Tu preoccupati di non sfigurare, che io e Piplup abbiamo tutto sotto controllo!" rispose prontamente la bambina dai capelli blu, ricambiando il sarcasmo di Ursula con la sua stessa moneta. "Non è vero, Piplup? Tu e Quilava sapete già come comportarvi, immagino!"
 
Il pinguino azzurro fece una sorta di saluto militare, tenendo fieramente il petto in fuori... e un attimo dopo, come se qualche entità superiore avesse sentito quello che Ursula aveva detto, l'annunciatore riprese la parola e chiamò i prossimi due contendenti. "Signore e signori, ancora una volta è stata un'esibizione davvero spettacolare! Ma adesso, cominciamo ad avvicinarci alle fine di questo giro di eliminatorie... e quindi, vediamo di non farvi aspettare oltre e chiamiamo in capo i prossimi concorrenti! E ancora una volta... ecco a voi uno dei nostri "ospiti" provenienti da Sinnoh! Signore e signori, da Duefoglie, accogliamo Lucinda Berlitz!"
 
"Piplup pip!" cinguettò arditamente Piplup, facendo cenno a Lucinda di cominciare ad avviarsi. La ragazzina dai capelli blu strizzò l'occhio al suo grazioso starter, e dopo aver ricevuto gli auguri di buona fortuna da Kenny, da Zoey e anche da Ursula, si presentò sul ring accompagnata dal suo starter.
 
"Coraggio, Piplup, ora tocca a noi!" esclamò. "Mostriamo di cosa siamo capaci!"
 
Il Pokemon pinguino scattò velocemente davanti alla sua allenatrice, e si presentò sul ring con un abile salto a zampette unite... solo per perdere l'equilibrio e finire faccia a terra davanti a tutto il pubblico di Vesrin! Lucinda fece una comica espressione di imbarazzo sentendo le risate soffocate di alcuni del pubblico... ma Piplup scattò in piedi come niente fosse, tenendo il becco alzato e le ali appoggiate sui fianchi, come se volesse dire che lo aveva fatto apposta!
 
"Piplup!"
 
"Ahia. Non esattamente il modo migliore di presentarsi." commentò Gary storcendo il naso. Con fare imbarazzato, Lucinda salì a sua volta sul quadrato, e Gary la vide voltarsi nella sua direzione. Approfittò per farle un cenno con la testa e un sorriso di incoraggiamento, in modo da darle un po' di confidenza... e la ragazzina dai capelli blu rispose con un saluto della mano e mandando un bacio al suo ragazzo! Poi, una volta presa confidenza, si mise al suo lato del quadrato e si preparò.
 
"Tranquillo, Piplup, ce la facciamo!" affermò Lucinda. "Non ti preoccupare per questo piccolo incidente."
Lucinda sapeva già che probabilmente non era necessario... Piplup era troppo orgoglioso per farsi tirare giù da un piccolo contrattempo come questo, e infatti il grazioso Pokemon era già in piedi e pronto ad esibirsi. L'avversario di Lucinda, o meglio dire l'avversaria, stava salendo sul ring in quel momento, pronta a dare inizio alla gara...
 
"Ma guarda. Non avrei mai immaginato che avrei affrontato fin da subito un'avversaria del tuo calibro... Lucinda Berlitz." disse la giovane, che dava l'impressione di avere solo qualche anno più della ragazzina di Sinnoh. Ad un primo sguardo, Lucinda ebbe l'impressione che avesse all'incirca quattordici o quindici anni, con i capelli biondi scuri legati in due trecce che arrivavano poco dopo le spalle, e indossava una camicetta a maniche corte a quadretti rossi e bianchi, assieme ad un paio di jeans corti, scarpe marroni e calze blu alte fino alle ginocchia. Dava l'impressione di essere una ragazza entusiasta e decisa, anche se un po' altezzosa. "Bene. Non mi sarebbe piaciuto che la mia avversaria fosse una qualsiasi."
 
"Piacere di conoscerti, ehm... Potrei sapere il tuo nome, scusa?" chiese Lucinda. Aveva l'impressione di averla già vista da qualche parte, ma non era sicura dove esattamente... Certo, quella ragazza sembrava conoscerla abbastanza bene, per qualche motivo.
 
La ragazzina più grande si mise a posto una treccia con un gesto noncurante del braccio destro, e sfoderò un sorrisetto arrogante. "Il mio nome è Claire. Vorresti dire che davvero non hai mai sentito parlare di me? Hmph, che campagnola. Davvero non conosci la sottoscritta, promessa della Lega Pokemon e allieva del grande Corlett?"
 
Questa spiegazione, oltre che irritare un po' Lucinda e Piplup, servì a confonderli ancora di più. "In realtà no, non ho mai senito parlare di te... anche se credo di averti visto in qualche rivista che ho letto in qualche Pokemon Center. Corlett è uno dei Superquattro di Vesrin, questo almeno lo so." affermò. "E ti informo che io e Piplup non apprezziamo essere chiamati campagnoli! Siamo arrivati qui a Vesrin solo da pochi giorni, e non sappiamo ancora niente!"
 
"Hmm..." disse Claire storcendo il naso. "Beh, in tal caso, sarò lieta di presentarmi! O meglio... lascerò che siano i miei Pokemon Volanti a fare le presentazioni! Tocca a voi... Skarmory, Emolga!"
 
Claire tirò fuori due Pokeball e le lanciò in aria, facendo uscire due Pokemon Volanti che davano l'impressione di essere molto diversi l'uno dall'altro - il primo era uno Skarmory, un Pokemon simile ad un uccello da preda dalle luccicanti piume di metallo, con le ali e il becco affilati come rasoi, di colore grigio metallico. Ogni parte del suo corpo sembrava essere un'arma o una corazza.
 
Il secondo, invece, sembrava quasi un incrocio tra un Pikachu e un Pachirisu, o almeno questa era l'impressione che Lucinda e Piplup avevano avuto: un piccolo scoiattolo dalla pelliccia bianca, con il dorso, la coda e le orecchie neri, la coda pelosa a forma di fulmine, e le orecchie tonde. Le sue guance erano gialle, aveva un minuscolo nasino nero che sembrava un chicco di caffè e grandi occhi neri; le zampe posteriori non avevano dita visibili, mentre quelle anteriori ne avevano tre. La coda più particolare, comunque, era una membrana che univa ciascuna zampa anteriore a quella posteriore corrispondente, creando delle sacche d'aria che permettevano al buffo Pokemon di planare.
 
Lucinda diede una rapida occhiata al suo Pokedex, sperando che potesse dirle qualcosa di più sui Pokemon che si apprestava ad affrontare...
 
"Skarmory, il Pokemon Armuccello. Tipo Acciaio/Volante. Le imponenti ali sembrano pesanti, ma in realtà sono vuote e leggere, e lo fanno volare libero nel cielo. Facendo il nido tra i rovi, le ali dei suoi piccoli si rinforzano per i graffi causati dalle spine. In passato, le piume perse da questi Pokemon venivano usate per fare spade e coltelli."
 
Soddisfatta, e un po' impressionata dalla descrizione che le era stata fatta, Lucinda guardò il Pokemon successivo. Si ricordava di averlo visto di sfuggita ad Unima...
 
"Emolga, il Pokemon Petauro. Tipo Elettro/Volante. Vive nelle foreste sulle cime degli alberi. Plana usando una membrana simile a un mantello, elettrificata all'interno. Vola usando la sua membrana e fulmina il nemico con l'energia accumulata nelle fossette elettriche sulle sue guance.
 
"Allora, che te ne pare?" chiese Claire, permettendo al suo Skarmory di appoggiaarsi sul suo braccio sinistro. "Questo è solo un piccolo assaggio della potenza dei miei Pokemon Volanti! Credi davvero che il tuo piccolo Piplup possa fare qualcosa contro di noi?"
 
"Piplup!" esclamò piccato il buffo pinguino. "Pip piplup pip!"
 
"Tranquillo, Piplup, non ho nessuna intenzione di restare qui e ascoltarla mentre ci manca di rispetto!" esclamò Lucinda, ora decisa più che mai a dare una lezione a quella mocciosa arrogante. "Certo che credo che il mio Piplup ce la farà! Anzi, non sarà da solo! Vieni, Quilava! E' il momento di entrare in scena!"
 
Lucinda aprì la Pokeball che aveva appena tirato fuori, e da essa uscì il Pokemon Fuoco che lei aveva catturato nella Zona Safari di Johto, quando era ancora un piccolo Cyndaquil. Quest'ultimo apparì sul campo di battaglia, eseguendo una spettacolare capriola a mezz'aria, e rizzò i ciuffi di pelliccia rossa che aveva sul corpo in modo da sembrare più minaccioso, facendo guizzare lingue di fuoco tutt'attorno a sè. Si voltò verso Piplup, e i due Pokemon si scambiarono un segno di assenso, prima di mettersi in guardia e prepararsi ad eseguire le loro combinazioni migliori.
 
"Quil, quilava!" esclamò Quilava, squadrando arditamente Claire... che però non sembrò per nulla impressionata.
 
"Un Piplup e un Quilava... sapessi che impressione che mi fanno!" affermò sarcastica Claire, sistemandosi il vestito. "Molto bene, Emolga... Skarmory... questo non sarà uno scontro difficile, vero? Sappiamo già come sistemare questi Pokemon di poco conto, vero? Ammetto che sono un po' delusa, Lucinda Berlitz. Ho sentito parlare di te come di una coordinatrice molto abile ed esperta, quindi immaginavo che avresti usato qualche Pokemon un po' più impressionante contro di me."
 
"Sinceramente, credevo che tu fossi un po' più accorta." rispose a tono Lucinda. "In un incontro di Pokemon non conta che i Pokemon siano evoluti o meno, ma come usano le loro mosse... e i miei Pokemon saranno più che felici di dimostrartelo! Vero, Piplup? Quilava?"
 
"Piplup!" esclamò il Pokemon pinguino, mentre l'annunciatore dava il via allo scontro.
 
"Le nostre coordinatrici sembrano entrambe molto decise ed agguerrite." affermò. "Quindi... non perdiamo altro tempo, e diamo inizio a questo confronto! Buona fortuna ad entrambe!"
 
"Non avremo bisogno della fortuna!" esclamò Claire. "Cominciamo subito, ragazzi!" 
 
"Piplup, Quilava, tenetevi pronti! Non so che cosa si inventerà questa ragazza..." disse Lucinda ai suoi Pokemon. La sfida era iniziata...    
 
                    
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CONTINUA...
 
 
Note dell´autore: E con questo, iniziano le esibizioni di coordinatori di Vesrin. Kenny, Zoey ed Ursula si sono già qualificati, ma ora tocca alla nostra Lucinda... e vi anticipo subito che Claire diventerà un'avversaria ricorrente per i nostri eroi, anche se non escludo che diventi un'alleata quando il Team Asgard o il Team Olimpo si faranno vedere! 
 
Non ho molto da dire. Spero di aggiornare sia XY Reload che World Reborn abbastanza presto, quindi... vi do appuntamento alla prossima volta, e spero che questo capitolo vi sia piaciuto! A presto!            
    

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Capitolo 8
*** Lucinda vs Claire ***


Pokemon: The Quest for Zeta and Omicron
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

 

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Capitolo 8 - Lucinda vs Claire

 

"Piplup, Quilava, tenetevi pronti! Non so che cosa si inventerà questa ragazza..." disse Lucinda ai suoi Pokemon. La sfida era iniziata... e Claire decise di andare immediatamente sull'offensiva, in modo da prendersi quanto più vantaggio possibile!

"Emolga, Skarmory! Diamo subito una scossa a questo posto!" esclamò la ragazza. "Emolga, tu usa Acrobazia! E tu, Skarmory, supportalo con Perforbecco!"

"Momolga!" esclamò lo scoiattolo volante elettrico, eseguendo una spettacolare acrobazia in aria mentre teneva le zampe spalancate. Skarmory prese lo slanco e cominciò a ruotare su sè stesso come una trivella, tenendo in fuori le sue ali affilate come rasoi... e nello stesso tempo, Emolga cominciò a volare attorno a lui eseguendo dei cerchi perfetti, e rilasciando delle scintille elettriche che creavano un riverbero spettacolare sulle piastre di armatura che ricoprivano il corpo di Skarmory! I due Pokemon Volanti stavano già dando prova di abilità e gioco di squadra... e per un attimo, Lucinda e i suoi due Pokemon rimasero spiazzati davanti a ciò.

"Accidenti... è brava, inutile negarlo... ma noi non saremo da meno!" esclamò Lucinda. "Cominciamo con il tuo attacco Mulinello, Piplup! E tu, Quilava... comtinua con Ruotafuoco!"

"Piplup!" esclamò il Pokemon pinguino, per poi voltarsi verso il suo compagno di tipo Fuoco e annuire in segno di intesa. "Piplup, pip?"

"Quilava!" esclamò il focoso Pokemon furetto. Immediatamente, i due Pokemon scagliarono le loro mosse, Piplup creò un vortice d'acqua tutt'attorno a sè, e Quilava volteggiò su sè stesso creando un turbine di fuoco che si combinò con il Mulinello del suo compagno, con effetti spettacolari! Un vortice di fuoco ed acqua apparve sul campo di battaglia in un'accecante esplosione, e sia Emolga che Skarmory esitarono, colti di sorpresa!

"Ah? Ma come... come hai fatto? HAi usato due tipi di attacco che si contrastano a vicenda?" esclamò una sbalordita Claire. "E' una pazzia! Come hai fatto a far funzonare questo attacco?"

"Una coordinatrice deve anche sapere quando è il momento di correre qualche rischio, no?" affermò Lucinda, strizzando un occhio amichevolmente. "Forza, ragazzi, continuate con questa combinazione!"

"Quilava! Quil, quil, quil!" esclamò lo starter di Johto, ruotando sempre più rapidamente su sè stesso in modo da aumentare l'intensità della fiamma. Piplup mise ancora più energia nel suo attacco Mulinello, per non rischiare che la fiammata troppo intensa facesse evaporare l'acua... e la colonna di fiamme ed acqua si condensò rapidamente in una sfera di energia arancione ed azzurra che brillava come un piccolo sole!

"Impressionante..." commentò Devon dal pubblico, rivolto a Gary. "La tua fidanzatina ci sa davvero fare... non avevo mai visto una combinazione così spettacolare! D'altronde... visto che lei ha vinto il precedente torneo di Sinnoh, non potevo aspettarmi niente di meno."

Gary incrociò le braccia sul petto e sorrise astutamente. "Sì, Lucinda è molto brava, su questo non credo si possa discutere. Ma sono curioso di vedere cosa sa fare la sua avversaria. Mi pare di capire che non è una nuova arrivata..." affermò, guardando Claire che sembrava stare già pensando ad una contromossa.

"In effetti, non è la prima volta che la vedo da queste parti..." affermò l'alto karateka biondo, sfregandosi il corto pizzetto che aveva sul mento. "Claire si è fatta una certa fama nell'ambiente degli allenatori, visto che è una grandissima fan di Corlett, uno dei Superquattro di Vesrin. Corlett è un musicista e una rockstar di grande successo, oltre che un allenatore di alto livello... e credo che Claire voglia cercare di farsi notare da lui!"

"Seriamente?" chiese Gary, alzando gli occhi al cielo con sarcasmo. "E crede che il modo migliore di farlo sia vincendo gare di Pokemon?"

Devon ridacchiò gentilmente. Il sarcasmo di Gary riusciva ad essere sempre benvenuto... "Lo sai che c'è della gente che ha delle idee un po' strane, da queste parti... e il continente di Vesrin, per quanto sia avanzato da un punto di vista tecnologico, non è un'eccezione! Non solo Claire sta partecipando a gare di Pokemon, ma sta anche cercando di guadagnare quante più medaglie possibile, in modo da partecipare al torneo di Vesrin di quest'anno." affermò.

"Già... posso immaginare come avrebbe reagito Zoey se l'avesse incontrata un po' di tempo fa..." affermò il giovane ricercatore, ricordando cosa gli aveva raccontato Ash riguardo la poca simpatia che Zoey aveva per le persone che facevano sia l'una che l'altra cosa.

Claire stava passando al contrattacco in maniera spietatamente efficace, sfruttando al meglio le abilità dei suoi Pokemon per creare degli effetti spettacolari e al tempo stesso contrastare la mossa combinata di Lucinda.

"Skarmory, use un attacco Lacerazione a raffica.. e tu, Emolga, fagli da supporto con Ondashock!" esclamò la ragazza. Immediatamente, il rapace d'acciaio sferrò una raffica di fendenti in aria con le sue ali, ed Emolga sprigionò una scarica elettrica dal suo corpo che andò a combinarsi xon lo spostamento d'aria creato da Skarmory... con il risultato che i due attacchi crearono una spettacolare serie di archi elettrici in aria!

Per un attimo, Lucinda ammirò quella mossa tanto spettacolare quanto originale... ma la sua ammirazione si trasformò in disappunto quando gli archi elettrici raggiunsero la sfera di fuoco ed acqua e la tagliarono letteralmente, facendola disperdere e scaraventando lontano sia Piplup che Quilava! I due Pokemon lanciarono un'esclamazione di disappunto... e Claire annuì con un sorrisetto soddisfatto, e fece cenno ad Emolga e Skarmory di continuare!

"Perfetto! Adesso vediamo come te la cavi contro la mia combinazione più efficace!" esclamò Claire. "Forza, Emolga, adesso usa Scarica... e tu, Skyarmory, usa prima Alacciaio e poi Perforbecco!"

"Skarrrrrr!" esclamò Skarmory con la sua voce stridente. Spiegò di nuovo le sue ali simili a lame, che si illuminarono di un peculiare bagliore argentato, e allo stesso tempo, Emolga si caricò, fece illuminare le guance per un secondo, e sprigionò una scarica elettrica a forma di anello che si diffuse rapidamente tutt'attorno al Pokemon Petauro, fino a raggiungere Skarmory! Con un decso colpo d'ali, il rapace d'acciaio colpì la scarica elettrica, che venne rapidamente assorbita dalla sua epidermide e trasformò le sue ali in una sorta di insegne al neon! Poi, eseguendo una giravolta su sè stesso, Skarmory salì di quota, tracciando dietro di sè delle spettacolari scie di luce!

"Bella mossa, devo ammetterlo..." commentò Zoey dagli spalti, chiedendosi come avesse fatto Claire ad allenare il suo Skarmory in modo che potesse assorbire quell'attacco elttrico. "L'acciaio, e i metalli in generale, sono degli ottimi conduttori di elettricità, quindi posso immaginare come a Claire sia venuta in mente questa mossa... ma per il resto, non ho idea di come abbia fatto a creare una combinazione di questo tipo."

"Pensi che Lucinda abbia qualche possibilità?" chiese Ursula, per poi guardare rapidamente dall'altra parte e incrociare le braccia sul petto. "Non che mi importi davvero di lei, ma non mi sembrerebbe corretto arrivare alla fine di questa gara senza affrontarla!"

Zoey fece un sorriso appena percettibile. Ormai, la recita di Ursula non ingannava più nessuno. "Va bene, ti credo... ma penso che Lucinda abbia delle buone possibilità, se si controlla e non si lascia prendere dal panico!"

"Forza, Lulù! So che ce la farai!" esclamò Kenny, tenendo le dita incrociate.

Skarmory eseguì una cabrata a mezz'aria... poi, ad un cenno di Claire, si gettò in picchiata, estendendo le sue ali crepitanti di energia elettrica! Immediatamente, Piplup e Quilava si misero in guardia e cercarono di prevedere il momento in cui l'avversario sarebbe sceso, in modo da scansarlo.

"Ed ora... usa Agilità, Skarmory!" ordinò Claire. Il rapace d'acciaio aumentò di colpo la sua velocità, lasciandosi dietro qualche immagine residua di sè stesso... e colpì sia Piplup che Quilava con il bordo elettrificato delle sue ali, scagliandoli in aria con un grido di dolore, e tracciando al tempo stesso una scia arcuata scintillante a mezz'aria!

"Accidenti, che mossa incredibile!" esclamò Miranda dal banco dei giudici, sinceramente impressionata e quasi spaventata. "Non avevo mai visto una combinazione di Alacciaio e Scarica... e certo, non avevo mai visto due mosse usate in quel modo!"

"Sono d'accordo con lei, signorina Miranda..." affermò Gideon. "Ma mi sentirei in dovere di aggiungere che la prestazione di Claire... non rispecchia esattamente ciò che mi aspettarei di trovare in un coordinatore di Pokemon. Ho come l'impressione che Claire, più che mostrare il talento dei suoi Pokemon, voglia mettere in mostra sè stessa."

"Lo pensa davvero, signor Gideon?" chiese Averio, il terzo giudice. Gideon annuì silenziosamente, ormai abbastanzaesperto dasaper giudicare il comportamento e l'attitudine di un allenatore di Pokemon anche da certi elementi che potevano apparire insignificanti...

Sul ring, Piplup e Quilava si rialzarono, scuotendo la testa per schiarirsela... ed entrambi guardarono verso l'alto, puntando Skarmory che stava riprendendo a volteggisre sopra di loro, descrivendo cerchi luminosi in aria con le sue ali. Emolga era salito in qualche modo sulla groppa del Pokemon Armuccello, e stava guardando verso Lucinda e i suoi Pokemon come se volesse vantarsi della loro posizione...

"Heheheee... allora, Lucinda, che te ne pare? Con questa vittoria sulla vincitrice del Gran Festival di Sinnoh... il mio idolo mi noterà di sicuro!" esclamò con decisione Claire, riavviandosi i capelli con un gesto fiero della mano. Lucinda, che fino a quel momento era rimasta senza fiato nel vedere i suoi Pokemon che venivano scagliati via dal tremendo colpo di Skarmory, riprese la sua espressione convinta, e restituì a Claire uno sguardo che esprimeva incredulità e una certa indignazione.

"Aspetta un momento, Claire... vorresti dire che è questo quello che vuoi? Che una certa persona si accorga di te?" chiese la bambina dai capelli blu. Piplup e Quilava si erano rialzati, e anche se davano l'impressione di essere stati colpiti abbastanza duramente da quell'ultimo attacco, erano ancora abbastanza in forze da sostenere un altro scontro.

"Certo! Tu non sai quanto tempo ho desiderato potermi finalmente incontrare con lui! Con il magnifico Corlett, il più grande dei Superquattro di Vesrin!" esclamò Claire, mentre delle stelline dorate cominciarono a luccicare tutt'attorno a lei e i suoi occhi assumevano un'espressione trasognata! "Ma allora ero solo una bambina che aveva appena iniziato il suo viaggio come allenatrice... non c'era nessuna possibilità che una persona importante e famosa come Corlett si accorgesse di me! Ma tramite le battaglie di Pokemon e queste gare di cui è stato indetto il primo campionato... posso finalmente diventare abbastanza forte e famosa da cogliere la sua attenzione! E non sarà certo una campagnola come te ad impedirmi di coronare il mio sogno!"

Lucinda scosse la testa. "E i tuoi Pokemon, allora? Mi stai dicendo che per te, i tuoi Pokemon non sono altro che un mezzo per raggiungere questo tuo idolo?" chiese, tenendo d'occhio Skarmory ed Emolga. Il tempo scorreva... Lucinda e i suoi Pokemon sapevano che dovevano tirare fuori qualcosa di veramente spettacolare per rimediare lo svantaggio.

"E a te che importa? Sono i miei Pokemon, e il modo in cui li alleno, o come li considero, non sono certo affari tuoi!" affermò claire. "Avanti, Skarmory! Emolga! E' ora di portare a casa un'altra vittoria! Skarmory, attacca di nuovo con Alacciaio! E tu, Emolga, usa di nuovo Scarica per potenziarlo!"

"Okay, questa volta devo assolutamente cercare di contrastare quell'attacco..." disse tra sè Lucinda. Una lampadina le si accese in testa, e la bambina dai capelli blu sorrise con convinzione. "Okay, credo di avere un'idea di come fare! Piplup... sali in groppa a Quilava e usa il tuo attacco Bollaraggio! Quilava, tu fagli da supporto usando comete! Dobbiamo intercettare la mossa di Emolga e Skarmory!"

"Piplup, pip!" esclamò il pinguino azzurro, raggiungendo il suo compagno mentre, al tempo stesso, Sharmory si lanciava in un nuovo attacco, le ali crepitanti di energia elettrica! Dopo aver preso fiato per un istante, Piplup scagliò una raffica di bolle, mirando verso Skarmory ed Emolga... e nello stesso tempo, Quilava usò il suo attacco Comete, scagliando contro i Pokemon di Claire numerosi proiettili luminosi a forma di stella che volteggiarono a mezz'aria come degli shuriken! Ancora una volta, i due attacchi si combinarono, e mentre Bollaraggio creava una serie di anelli di bolle scintillanti, le stelle luminose si infilarono in mezzo ai cerchi per andare a schiantarsi con potenza contro Emolga, scagliandolo via dalla groppa di Skarmory con un'esclamazione di sgomento! Skarmory emise uno stridio che esprimeva sorpresa e incredulità... e in quel momento, si distrasse quel tanto che bastava perchè le sue ali elettrificate toccassero gli anelli di bolle che Piplup aveva creato, con effetti a dir poco deleteri!

Si sentì un terrificante suono di scariche elettriche, e un lampo abbagliante coprì per una frazione di secondo la figura di Skarmory! Alcuni lampi di luce colorata si sprigionarono dal suo corpo e crearono uno spettacolare effetto simile ad un fuoco d'artificio, mentre Skarmory strideva per la frustrazione e perdeva quota. La corrente elettrica che avvolgeva le sue ali metalliche si disperse di colpo, lasciando il Pokemon Acciaio/Volante ad ondeggiare a pochi centimetri da terra, sbattendo disordinatamente le ali nel tentativo di recuperare quota!

"NO! Che cosa hai fatto, dannata campagnola?" esclamò Claire, indignata e scioccata.

"Ho semplicemente pensato che un attacco di tipo Acqua avrebbe potuto danneggiare la tua strategia." rispose Lucinda con tutta calma. "Dopotutto... l'acqua non è il conduttore di elettricità per eccellenza? Con il Bollaraggio di Piplup, ho fatto in modo che la carica elettrica sulle ali del tuo Skarmory si disperdesse!"

"Accidenti! Ora non posso più eseguire il mio numero preferito!" esclamò Claire pestando un piede a terra. "Ma non crederai di potermi battere solo con questo, vero? Avanti, Emolga! Usa Acrobazia e Ondashock al tempo stesso! Skarmory, reagisci e contrattacca con Nottesferza!"

Lo scoiattolo volante elettrico si alzò in aria, spiegando le sue "ali" e circondandosi di una sfera di energia elettrica dorata, e Skarmory ripiegò le ali contro il corpo, emanando dal loro bordo affilato una cupa luce nera...

"Okay, Piplup... Quilava... credo che questa volta dobbiamo davvero inventarci qualcosa di speciale, se vogliamo vincere questo incontro." disse Lucinda, mentre i suoi Pokemon si preparavano ad affrontare la combinazione che i Pokemon Volanti di Claire erano in procinto di usare contro di loro. "Deve essere qualcosa di davvero spettacolare... qualcosa che lasci sbalordito il pubblico!"

Il piccolo Pokemon pinguino non aveva certo bisogno di farselo dire. "Piplup!" esclamò, mentre spiegava le sue piccole ali e si preparava a ricevere il colpo. Quilava si piazzò al suo fianco, ed entrambi i Pokemon cominciarono a caricarsi: delle piccole sfere di luce bianche e rosse cominciarono a raccogliersi attorno a loro... e nel momento in cui Emolga e Skarmory si lanciarono nel loro attacco combinato, Piplup e Quilava agirono con prontezza scioccante!

"Lanciafiamme e Geloraggio! Adesso!" esclamò la bambina dai capelli blu.

Con stupefacente sincronismo, Quilava e Piplup scagliarono i loro attacchi, spostando le teste da una parte e dall'altra in modo da descrivere degli spettacolari archi in aria... e costringend Skarmory a fermarsi per evitare di essere colpito in pieno dalle lingue di fuoco! Quilava rizzò i ciuffi di pelliccia arancione che aveva sulla schiena, mettendo sempre più forza nel suo attacco... e Piplup iniziò a muovere la testa in modo da descrivere delle spettacolari volute di ghiaccio in aria con il suo Geloraggio! Un blocco di ghiaccio si formò a mezz'aria, per essere poi sciolto in parte e plasmato dal Lanciafiamme di Quilava, che continuava a saettare tutt'attorno senza però mai arrivare troppo vicino da sciogliere la scultura!

"Che sta facendo Lucinda? Vediamo un po'..." affermò Gideon, incuriosito dalla mossa della partecipante di Sinnoh.

Zoey sorrise tra sè, immaginando che a quel punto la vittoria appartenesse alla sua migliore amica...

E qualche secondo dopo, quando l'opera di Piplup e Quilava fu ormai completata, dal pubblico si levò un'esclamzione di meraviglia e stupore - nel punto in cui i due Pokemon avevano concentrato i loro attacchi, si erano create delle piccole sculture di ghiaccio la cui forma ricordava parecchio un fiocco di neve, affiancate da delle fiamme che erano state plasmate in modo da assomigliare a dei soli in miniatura sospesi in aria! Era uno spettacolo davvero incredibile... al punto che anche Claire e i suoi Pokemon erano rimasti imbambolati a guardarlo!

"Beh, non solo è stata una mossa spettacolare, ma anche una buona tattica." disse Gary, annuendo impressionato. Quando Devon lo guardò come per chiedergli esattamente cosa volesse dire con questo, Gary si schiarì la voce e spiegò. "Skarmory, come tipo Acciaio, è sensibile agli attacchi di Fuoco, mentre emolga non resiste a quelli di tipo Ghiaccio. Per loro è quindi difficile cercare di interferire con questa combinazione. Se Skarmory cercasse di infrangere i pezzi di ghiaccio, rischierebbe di entrare a contatto con le fiammelle e farsi male... mentre Emolga fa fatica a distruggere le fiammelle perchè se cercasse di avvicinarsi rischierebbe di essere colpito dai fiocchi di neve che Piplup ha creato."

Claire strinse i denti rabbiosamente e cercò di peensare ad un possibile contrattacco... ma non fece in tempo, prima che un inconfondibile campanello desse il segnale che l'incontro era finito. Con acredine, la ragazza più grande abbassò le braccia, mentre Piplup e quilava tiravano un sospiro di sollievo. Dover sostenere quella combinazione per così tanto tempo era divertente, ma alla lunga stancava...

"Ugh... maledizione, non sarà stato certo questo tuo numeretto improvvisato a permetterti di vincere, mocciosa!" esclamò Claire. Lucinda prese un bel respiro e attese che i giudici si pronunciassero... e un attimo dopo, tutti e tre i Capipalestra convocati si alzarono per dare il loro giudizio inappellabile.

Il pubblico attese qualche secondo prima che la bella Miranda si schiarisse la voce. "Molto bene. Non c'è che dire... entrambe le contendenti hanno dimostrato notevole abilità e determinazione. Ma per quanto ci riguarda, non c'è molta storia: Lucinda ha sicuramente mostrato un'esibizione più spettacolare... e soprattutto, più rappresentativa di quello che secondo noi dovrebbe essere una gara di coordinatori! Perciò... Lucinda e i suoi Pokemon, Piplup e Quilava, passano il turno! Spiacenti, Claire, sei stata brava... ma sarà per la prossima volta."

"Quilava!" esclamò fieramente il Pokemon di tipo Fuoco, ancora una volta drizzando i suoi ciuffi simili a fiamme. Piplup alzò un'aletta verso il cielo ed emise un cinguettio di gioia, mentre Lucinda raggiungeva i suoi Pokemon e li abbracciava, tra gli applausi del pubblico!

"Brava, Lulù! Sapevamo che ce l'avresti fatta!" si sentì la voce di Kenny provenire dalla tribuna dei partecipanti.

Devon stesso doveva ammettere di essere rimasto impressionato dal modo in cui Lucinda aveva gestito la situazione. "La tua fidanzata ha davvero del talento, Gary." affermò, applaudendo assieme al giovane ricercatore e a quasi tutti gli altri spettatori. "Non immaginavo che sarebbe riuscita ad usare una combinazione di mosse così audace... e allo stesso tempo così efficace!"

"Sono sicuro che a Lulù farà piacere sentirselo dire." affermò soddisfatto Gary. Guardò fieramente verso la sua fidanzatina, che stava ricevendo i complimenti del pubblico con una serie di educati ed eleganti inchini.

"Grazie mille, signori... ma anche Piplup e Quilava meritano i vostri applausi! E' stato un lavoro di gruppo!" esclamò la bambina dai capelli blu. Nella contentezza del momento, si era quasi dimenticata di Claire, e fu solo quando la vide richiamare Emolga e Skarmory nelle loro Pokeball che si voltò verso di lei, rimprverandosi un po' per essersi quasi dimenticata della sua avversaria. "Ah... scusa, Claire, ma mi sono distratta. Sei stata brava anche tu, quindi non prendertela... è solo che non mi sembra molto bello pensare che i tuoi Pokemon siano soltanto uno strumento per farti avere notorietà e gloria! E certo non credo che la persona che vorresti incontrare... approverebbe molto di questo tuo modo di fare."

"Tsk... non mi aspetto certo che una campagnola come te possa capire!" sentenziò Claire con fare antipatico, cominciando ad allontanarsi dal ring. "Per questa volta va così, mocciosa, ma sappi che ci rivedremo... e la prossima volta ti renderò questa umiliazione raddoppiata! Tanti saluti!"

Con un gesto brusco, Claire si voltò e cominciò ad andarsene... e Lucinda sospirò, mettendosi una mano sulla fronte e scuotendo la testa. Certe persone non sapevano perdere... anche se doveva ammettere che un po' le dispiaceva per Claire. A giudicare dalla sua reazione, doveva essere qualcosa a cui lei teneva davvero molto.

Ma Lucinda non restò a pensarci troppo a lungo, e si diresse novamente verso i suoi compagni dopo aver rivolto un ultimo saluto al pubblico. Si scambiò un cinque con Zoey e Kenny, mentre Ursula annuiva in segno di approvazione. "Bel colpo, Lucinda. Davvero una bella gara." disse la ragazza dai capelli rossi. "Vedo che sei migliorata un bel po' dall'ultima volta in cui ci siamo affrontate."

"Grazie, Zoey! Ho cercato di fare del mio meglio... e anche Piplup e tutti i miei Pokemon!" disse Lucinda, prendendo in braccio Piplup e Quilava. Il Pokemon pinguino emise un cinguettio acuto, sentendosi un po' ammaccato nell'orgoglio... "E poi, non potevo certo mancare ad una sfida con i miei migliori amici e rivali, no?"

"Hai ragione, Lulù... e stai pur certa che nessuno di noi ti farà sconti!" disse Kenny, sfoderando quel sorrisone a denti scoperti che usava sempre quando voleva prendere amichevolmente in giro la sua amica d'infanzia. Lucinda rispose rivolgendo a Kenny uno sguardo acuto, mentre già i prossimi due allenatori salivano sul ring per dare spettacolo...

 

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Claire stava camminando lungo la strada principale di Superipoli, trascinando i piedi e guardando verso l'asfalto con espressione cupa e feroce. Quella sconfitta non le era proprio andata giù... sicuramente Corlett avrà visto tutto in televisione, e lei era riuscita soltanto a fare brutta figura davanti a lui. Doveva rimediare... doveva prendersi a tutti i costi una rivincita!

"Accidenti... maledizione a quella marmocchia di Sinnoh! Come ho fatto a perdere contro una bambina?" borbottò Claire, stringendo una mano a pugno. "Devo a tutti i costi pensare ad un modo di contrastare quel Piplup e quel Quilava... devo farcela! Non le permetterò di ridermi in faccia ancora una volta!"

"Hey, Claire! Claire!" si sentì chiamare dalla voce di un ragazzo. La ragazza con le trecce si voltò verso un vicolo alla sua destra, dal quale stava arrivando un terzetto di suoi coetanei, tutti vestiti in maniera abbastanza informale, non troppo sciatta ma certo non in modo da farsi notare tra una folla. Il ragazzo che aveva parlato, un biondino con un berretto da baseball bianco girato al contrario sulla testa, si sfregò la nuca con una mano, immaginando già quale fosse il motivo per cui la sua amica fosse di umore così nero. "Allora... non è andata, immagino."

"No! E non è tutto! Stai a sentire cos'è successo! Sono davvero furiosa! Stavo vincendo, e quella marmocchia di Sinnoh all'improvviso si fa venire qualche idea assurda... e quei venduti dei giudici decidono che la sua prestazione è meglio della mia! Da non crederci... davvero da non crederci!" ringhiò Claire, dando sfogo a tutta la sua rabbia.

"Una di Sinnoh? Quel continente montuoso dall'altra parte del mare?" esclamò un altro membro della piccola banda, un ragazzino di colore con una maglietta rossa, i calzoncini grigi e le scarpe da ginnastica rosse e bianche. "Ma cosa ci fanno qui?"

"Per quano ne sono... quella mocciosa e i suoi compagni sono qui semplicemente per mettersi alla prova e per imparare qualcosa di più sui Pokemon... bah!" esclamò sprezzante Claire. "Un branco di stranieri che si mettono in testa di venire qui e di metterci i bastoni tra le ruote! E adesso è lei quella che si è messa in mostra con Corlett, accidenti a lei!"

"Hmm... dobbiamo dare a quei marmocchi una lezione, non possono pensare di venire qui e soffiarci la nostra opportunità!" disse il ragazzo più alto del gruppo, che sembrava anche il più grande come età - un ragazzo alto e magro, con i capelli bianchi tagliati corti e vestito elegantemente, con una divisa bianca all'inglese e un cravattino rosso sul collo. "Ascoltatemi bene, ragazzi, per adesso ci limiteremo ad osservarli e a vedere quello che fanno! Quando sarà il momento giusto, quando saremo sicuri che le nostre gesta saranno notate... allora colpiremo, e allora sicuramente nessuno potrà più ignorarci! Men che meno i nostri idoli, i Superquattro! Tutti voi volete avere la possibilità di incontrarli e di conoscerli!"

"Saremo sicuramente gli allenatori più in vista di tutto Vesryn!" esclamò il biondino con evidente eccitazione. "Saranno tutti costretti a riconoscere che siamo la banda di allenatori più tosta della regione!"

"Ma per farlo, dobbiamo prima battere quel branco di arroganti pivellini!" esclamò il ragazzino di colore, dandosi un pugno sulla mano. "Claire... mi pare di capire che alcuni di loro sono interessati al campionato di gare di Pokemon... sai già per caso in quale città si terrà la prossima competizione?"

"Certo che lo so, Stewart!" affermò la ragazzina con le trecce. "La prossima gara si svolgerà a Fiangapoli... guarda caso, è abbastanza vicino al laboratorio dove stanno facendo esperimenti con il Collisore a Pokeadroni! Non credi che sarebbe un'ottima opportunità per te, mio caro Stewart?"

"Certo che sarà una grande occasione!" affermò Stewart, che sembrava aver preso in qualche modo vigore e determinazione dalla notizia. "Vi farò vedere io chi è il sottoscritto Stewart! E quegli intrusi di Sinnoh dovranno convincersi che qui non sono i benvenuti!"

"Con calma, ragazzi. Non dobbiamo avere fretta." disse il ragazzo più alto e vestito più elegantemente. "Stewart, tu sarai il prossimo a misurarti con quei mocciosi di Sinnoh. Sai già cosa fare, vero?"

"I miei Pokemon di tipo Normale non gli lasceranno scampo! Li umilierò davanti a tutti... anzi, ho un'idea migliore! Prima di farlo, sconfiggerò il Capopalestra di Fiangapoli, così questo ci darà ancora più notorietà!" esclamò il ragazzino di colore.

Il biondino guardò il suo compagno con espressione dubbiosa. "Stai dicendo che vorresti misurarti con il Capopalestra di Fiangapoli? Sei sicuro di quello che dici? Lo sai anche tu che quello non scherza affatto!" esclamò. "Da quando si è insediato... più nessuno è riuscito ad ottenere la Medaglia Droide!"

Stewart non sembrò per nulla intimorito dalla prospettiva di affrontare un Capopalestra così forte. "E' proprio per questo che mi conviene sfidarlo! Quando lo avrò sconfitto, avrò fatto una cosa che molti ritengono impossibile!" esclamò il ragazzino di colore. "E allora tutti saranno costretti ad ammettere che siamo forti, e anche Wilson dovrà riconoscere che sono io l'unico ad essere degno di succedergli!"

"State tranquilli... Stewart, Franklin, Claire, avrete tutti la vostra possibilità!" affermò il capo della banda. "Per adesso, urge una ritirata strategica. Andiamocene di qui senza che quei pivellini di Sinnoh ci vedano, e andiamo a Fiangapoli. Avremo la nostra migliore possibilità quando arriveranno... Credetemi, io sono ansioso di mostrare il mio valore ai Superquattro quanto voi, ma in questo caso è meglio essere pazienti."

"Ricevuto, Lilian." rispose Claire con acredine. "Mi auguro solo di non dover aspettare tanto a lungo. Vedrai, Lucinda Berlitz... la prossima volta che ci incontreremo ti farò piangere! E' una promessa!"

 

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Le esibizioni si erano susseguite rapidamente, incontrando per gran parte i favori del pubblico... ma alla fine della giornata, erano rimasti soltanto otto allenatori in gara, quattro dei quali erano proprio i ragazzi di Sinnoh. Lucinda, Kenny, Ursula e Zoey erano in quel momento in piedi sul palco assieme agli altri quattro qualificati, attendendo che Gideon, Miranda ed Averio facessero il loro discorso... e l'atmosfera tutt'attorno era di gioia ed eccitazione!

"Ce l'abbiamo fatta, ragazzi, siamo arrivati fin qui!" commentò Lucinda eccitata. "Wow, se penso a quanta strada abbiamo fatto mi viene la pelle d'oca!"

Ursula alzò gli occhi al cielo. "E che sarà mai, Lulù? Ci siamo qualificati per i quarti di finale della prima parte del campionato, capirai che novità." affermò. "Dopo aver partecipato ad un Gran Festival, non mi sembra una cosa tanto incredibile."

"E' che sono contenta che la prima gara che io e i miei Pokemon abbiamo sostenuto sia andata così bene!" rispose Lucinda, cercando di non dare corda alla sua rivale. Il piccolo Piplup condivideva perfettamente lo stato d'animo della sua allenatrice, visto che stava in piedi accanto a lei, salutando il pubblico con le sue corte ali. "Insomma, Ursula, non mi dirai che non trovi anche tu eccitante l'idea di stare partecipando ad un campionato di gare Pokemon in un nuovo continente!"

"Okay, lo ammetto, su questo hai ragione tu..." rispose Ursula un po' bruscamente. "Accidenti, com'è che riesci sempre a dire la cosa giusta per zittirmi?"

"Andiamo, non mi sembra il caso di litigare per questo, no?" rispose cordialmente Zoey, dando una pacchetta amichevole sulla spalla di Lucinda. "Abbiamo tutti fatto un buon lavoro, no? Adesso... immagino che arrivi la parte più difficile, visto che andremo ad affrontare i coordinatori più abili."

Dopo qualche secondo, Gideon salì sul palco, appoggiandosi al suo bastone da passeggio, e il vociare del pubblico si zittì, mentre tutti i partecipanti al campionato rivolgevano a lui la loro attenzione. Il Capopalestra dai capelli verdi avanzò, zoppicando leggermente ma visibilmente, fino al centro del palco, e prese il suo microfono per annunciare i risultati della competizione fino a quel momento.

"Signore e signori... grazie per essere stati con noi, e ci auguriamo che le gare di oggi siano state di vostro gradimento!" esordì, guardando poi verso gli otto allenatori che erano arrivati ai quarti di finale. Immediatamente, Piplup smise di saltellare qua e là per il palco, e si mise sull'attenti come un soldatino a fianco di Lucinda, cercando di apparire fiero e tranquillo! "Abbiamo assistito ad una competizione di alto livello, ma alla fine, era inevitabile che soltanto otto dei partecipanti raggiungessero i quarti i finale. Per questo motivo... credo che sia giusto fare un applauso a tutti quelli che si sono qualificati! Quattro di loro rappresentano il nostro paese, Vesrin... mentre quattro di loro provengono dal continente di Sinnoh, e hanno già una certa esperienza in fatto di gare di Pokemon. Credo che domani, le finali avranno un sacco di sorprese e tensione da riservarci!"

Il pubblico esplose in un nuovo applauso e in una serie di esclamazioni e festeggiamenti, e tutti i coordinatori schierati sul palco, ognuno a modo suo, cominciò a salutare e a ringraziare. A parte Lucinda e i suoi compagni di Sinnoh, c'erano un ragazzo dai capelli violetti a caschetto - che a Lucinda ricordava abbastanza James del Team Rocket - che indossava un completo bianco decorato con delle fiamme rosse e arancioni sulle maniche e sulle gambe dei pantaloni; una ragazza dai lunghi capelli castani scuri vestita da liceale, ma con i vestiti di colori vivaci e decisi, che indossava un paio di occhiali dalle lenti a forma di stella; un ragazzino con un cappello di paglia sulla testa, che contrastava con l'elegante abito nero su camicia bianca che indossava; e infine una ragazza dai lunghi capelli rosa legati in una treccia, che indossava un top e una minigonna blu ricoperti di brillini, e un paio di stivaletti bianchi alti fino alle ginocchia, e teneva tra le mani dei pon-pon bianchi. Ricordava bene i loro nomi da quando li aveva visti in azione nelle gare... in particolare quello del ragazzo dai capelli viola, che si faceva chiamare Super Hot Fire... decisamente un tipo insolito, sembrava pensare Lucinda, ma se era arrivato fin qui doveva sicuramente essere abile, e le sue combinazioni di mosse di tipo Fuoco si erano rivelate davvero spettacolari.

"Mi sembra di capire che l'entusiasmo è alto..." disse Gideon, le cui parole erano ora tinte da un fondo di malinconia. "Non può che farmi piacere, anche se personalmente io starei attento a non farmi prendere la mano dall'entusiasmo... comunque, sarà domani che assisteremo alle finali, e vedremo chi di questi abili coordinatori potrà aggiudicarsi la vittoria, e il primo Nastro di Vesrin! A domani... e buon proseguimento a tutti!"

Ci fu un ultimo scrosciare di applausi, e sia i coordinatori rimasti che i giudici cominciarono ad allontanarsi, lasciando man mano la piazza centrale di Superipoli. Anche Lucinda e i suoi compagni, pian piano, lasciarono il loro posto e scesero dal palco dove si erano svolte le gare, venendo accolti da Gary e Devon.

"Siete stati davvero bravi, ragazzi!" affermò il muscoloso karateka, tenendo le braccia conserte e annuendo in segno di approvazione. "Io non posso certo dire di intendermi di gare di Pokemon, visto che mi sono sempre concentrato più sul lato delle battaglie, ma le esibizioni che avete messo su sono state davvero impressionanti!"

"Grazie, signor Devon, ma per me è tutta ordinaria amministrazione! Sarà domani che farò veramente vedere di cosa sono capace!" affermò Ursula riavviandosi i capelli con fare vanitoso. "Intanto... posso dire di essere soddisfatta di come è andata la giornata."

"Ammettilo, avevi un po' paura che quella ragazza battesse Lucinda senza che tu potessi avere la possibilità di sfidarla, vero?" la prese amichevolmente in giro Kenny. Lucinda alzò gli occhi al cielo e ridacchiò gentilmente. Aveva come l'impressione che il suo amico d'infanzia avesse preso un po' l'abitudine di tirare qualche frecciatina ironica di tanto in tanto...

"Hmph... tu preoccupati di fare bella figura domani, che io e i miei Pokemon sappiamo come badare a noi stessi!" rispose la ricca coordinatrice di Coronopoli. "Ad ogni modo... per oggi sono troppo stanca per mettermi a discutere... che ne dite, ci fermiamo un attimo al Pokemon Center a farci una doccia, e poi andiamo a cena?"

"Per una volta sono perfettamente d'accordo con te. Dev'essere il segno che la fine del mondo si avvicina." affermò ironica Zoey, attirandosi dietro una buffa espressione indignata da parte di Ursula. "Va bene... in fondo anche i nostri Pokemon hanno il diritto di rilassarsi dopo questa lunga giornata."

"Okay. Dopotutto, è stata una giornata buona... e quei buffoni del Team Olimpo e del Team Asgard non si sono neanche fatti vedere." affermò Gary, poggiando una mano sulla spalla di Lucinda, che arrossì leggermente e ricambiò tenendogli la mano per un attimo. "Direi che per oggi ci siamo guadagnati una serata tranquilla da passare assieme."

"Piplup!" cinguettò allegramente Piplup, incamminandosi assieme al resto del gruppo mentre le strade di Superipoli cominciavano ad animarsi di bancarelle ed attrazioni luminose, per festeggiare quella giornata davvero speciale...

 

 

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CONTINUA...

 

Note dell´autore: Questo è stato un capitolo breve, lo so. Lo scopo era più che altro quello di introdurre Claire e il suo gruppetto... che nel gioco vero e proprio entrano in scena soltanto molto più avanti, quando ormai il giocatore ha ottenuto un bel po' di Medaglie. Se pensate che si tratti di un branco di sciocchi incompetenti... beh, lo scopo era quello!

E così, i nostri quattro eroi di Sinnoh sono riusciti a qualificarsi per i quarti di finale della loro prima gara a Vesrin. Vedremo nel prossimo capitolo se la loro serie di vittorie durerà... e se i rimanenti allenatori saranno abbastanza abili da offrire loro una sfida adeguata! Per il momento... vi auguro buon proseguimento, e spero di vedere una vostra recensione!

P.S.: Posso dire una cosa in tutta sincerità? La nuova serie dell'anime di Pokemon non promette nulla di buono... la grafica e le animazioni sono brutte come il peccato mortale.

 

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Capitolo 9
*** La fine del primo torneo ***


Pokemon: The Quest for Zeta and Omicron
 

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam
 

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Capitolo 9 - La fine del primo torneo

 

"Molto bene, signore e signori... direi che siamo arrivati ad un momento cruciale in questo torneo! Abbiamo assistito a delle battaglie davvero intense, e a delle combinazioni di mosse veramente sorprendenti!" esclamò con enfasi Miranda, una volta che l'ultima coppia di allenatori ebbe lasciato il palco dopo la loro esibizione. "Ma alla fine... era inevitabile che solo una coppia di allenatori raggiungesse la finale di questa competizione! E tra non molto, si esibiranno un'ultima volta davanti ai vostri occhi, per dare una degna conclusione alla prima parte della grande gara di Vesrin!"

Il pubblico rispose alle parole di Miranda con uno scrosciante applauso, e la giovane dalla pelle abbronzata rispose a tutti con una serie di inchini e cenni con le braccia. "Grazie, grazie! Siamo tutti contenti che la nostra iniziativa abbia avuto così tanto successo, e speriamo di rivedervi tutti alla prossima occasione! Ma prima di passare all'ultima fase di questa gara... vediamo un po' quali sono stati i punti salienti di questo torneo! I nostri ospiti del continente di Sinnoh... hanno lasciato tutti sorpresi, raggiungendo facilmente i quarti di finale e riuscendo ad imporsi su tutte le sfide che gli sono state mandate contro! Osserviamo qualche momento interessante..."

Su uno degli schermi che erano stati piazzati attorno al palco, cominciarono a vedersi le immagini di una delle gare sostenute da Lucinda: il suo Maractus si stava esibendo in uno spettacolare attacco Petalodanza, creando un vortice di petali rosa tutt'attorno a sè per poi espanderlo e disegnare in aria una spettacolare scia che investì il Pokemon dell'avversario, accecandolo per qualche secondo e costringendolo così ad interrompere il suo numero e a barcollare all'indietro prima di cadere schiena a terra fuori dal quadrato!

"Già, l'attacco Petalodanza del Maractus di Lucinda si è davvero rivelato una carta vincente!" commentò Miranda. "Ma vediamo qualcun altro dei nostri ospiti di Sinnoh! Il giovane Kenny si è dimostrato un concorrente versatile e pieno di idee, come dimostrano queste immagini!"

Le immagini sul maxischermo cambiarono rapidamente, e fecero vedere Kenny e il suo Floatzel che si esibivano contro un altro ragazzo e il suo Marshtomp: la lontra arancione si era rapidamente dimostrata più rapida e versatile del lento Pokemon Acqua/Terra, e nel filmato che stava venendo mostrato in quel momento, stava utilizzando una combinazione di Acquagetto e Cascata per creare un'autentica colonna d'acqua nel bel mezzo del palco delle esibizioni, ricordando gli insegnamenti che avevano ricevuto da Jasmine verso la fine del loro viaggio attraverso Sinnoh.

"Davvero una tecnica spettacolare... e adesso, passiamo ad un'altra esibizione che ci ha lasciati con il fiato sospeso! Sto parlando di Ursula, che ha mandato in campo un Jigglypuff che riesce a non far addormentare nessuno grazie alla sua bravura e alla sua tenacia!" esclamò Miranda. "Ma osserviamo un po' di cosa è stato capace!"

Nelle immagini che si susseguirono un attimo dopo sul grande schermo, il Jigglypuff della ricca coordinatrice si stava esibendo in un numero che aveva impressionato non poco sia il pubblico che la giuria. Utilizzando un'abile combinazione del suo attacco Canto con una nuova mossa di nome Incantavoce, Jigglypuff aveva creato una raffica di cuoricini rosa luminosi vibranti di onde sonore che aveva sparso tutt'attorno a sè, creando un effetto decisamente ipnotico. L'originalità della mossa di Ursula le era valsa la vittoria in quel confronto... e subito dopo, sullo schermo apparve una sequenza che mostrava la prestazione di Zoey, soltanto qualche minuto dopo Ursula. Grazie a Turbofuoco e ad un inaspettato quanto spettacolare attacco Energipalla, la Ninetales della coordinatrice dai capelli rossi aveva creato una sorta di sole in miniatura sul palco delle esibizioni, ed era riuscita a guadagnare più che abbastanza favori del pubblico e dei giudici da avanzare al round successivo.

"Molto bene, molto bene... abbiamo certamente assistito a dei confronti degni di questo nome, ma è giunto il momento di dare una degna conclusione a questa gara!" continuò Miranda. Gettò un'occhiata significativa al pubblico, in modo da assicurarsi che fossero tutti abbastanza elettrizzati per la conclusione del torneo... e poi diede l'annuncio che tutti stavano aspettando già con una certa impazienza. "Ma ora, è giunto il momento di far salire sul palco le due allenatrici che hanno avuto la meglio su tutti gli altri e sono riuscite a guadagnarsi il diritto di affrontarsi nella sfida finale! Quindi... prego, diamo una calorosa accoglienza a... Lucinda e Zoey!"

"YU-huuuu! Eccoci qui!" esclamò Lucinda, alzandosi di scatto dal suo posto e cominciando a salutare con le mani mentre il pubblico di Superipoli applaudiva con entusiasmo. Zoey fu un po' più contenuta, ma espresse comunque il suo orgoglio di essere giunta fin lì alzandosi in piedi e muovendo una mano in segno di saluto verso il pubblico. "Allora, Zoey, sei pronta? Non vedevo l'ora che ci incontrassimo di nuovo in una gara!"

"Io sono sempre pronta! Spero che lo sia anche tu, perchè non ci andrò piano solo perchè sei la mia migliore amica." affermò la ragazza dai capelli rossi.

Poco più lontano, Ursula brontolò qualcosa e si appoggiò la testa sui palmi delle mani. "Hmph... e pensare che ancora un po' e c'ero io al posto di Lulù all'incontro finale..." borbottò la ragazzina dai codini a spirale, ancora un po' amareggiata per aver perso per poco durante il loro incontro. "Speravo che andasse come alla Johto Battle Frontier..."

"Sarà per un'altra volta. Intanto godiamoci questo confronto, sono sicuro che ci sarà da divertirsi!" affermò Kenny. Lucinda e Zoey, accompagnate dai loro rispettivi Pokemon - Piplup e Glameow - raggiunsero il centro del palcoscenico e ricevettero un altro applauso entusiasta da parte del pubblico, a cui risposero inchinandosi e facendo loro cenni di ringraziamento.

"Grazie mille a tutti! E speriamo che la nostra gara sia spettacolare come le altre!" esclamò Lucinda. Il piccolo Piplup saltellò allegramente vicino a lei, spargendo in giro delle bolle colorate in modo da far apparire la sua allenatrice ancora più elegante e vivace... almeno finchè non inciampò cadendo a terra di faccia, solo per rialzarsi di scatto e mettersi le alette sui fianchi come per dire che lo aveva fatto apposta!

"Piplup pip!" cinguettò il Pokemon pinguino, dandosi un po' di importanza.

"Okay, Lucinda, direi che possiamo metterci ai nostri angoli, che ne dici?" chiese retoricamente Zoey. La bambina dai capelli blu annuì con energia, e in breve tempo, sia lei che Piplup si erano schierati, con Zoey e Glameow dalla parte opposta. Il pubblico continuò a bisbigliare ancora un po', prima di fare silenzio ed ascoltare i commenti dei tre giudici.

"Le ultime due contendenti hanno preso il loro posto sul palco, vedo... e si preannuncia una battaglia molto combattuta." affermò Gideon, tenendosi al suo bastone da passeggio mentre si apprestava a fare la sua parte. "Entrambe sono molto determinate, e mentre Zoey ha dalla sua l'esperienza e la capacità tattica, Lucinda ha dato più volte modo di far vedere la sua agilità di pensiero e la sua originalità. Sarà una battaglia quasi alla pari."

"Sono perfettamente d'accordo." rispose Averio. "Direi che il vantaggio è di Zoey, anche se non in maniera soverchiante. Vediamo un po' cosa succede."

"Visto che entrambe le concorrenti sono pronte... io non vedo motivo per prolungare la vostra attesa, gentile pubblico!" esclamò con decisione Miranda, riavviando un po' i suoi bellissimi capelli neri. "L'ultima sfida di questa competizione, tra Lucinda e Zoey, inizia ora! Buona fortuna a tutte e due!"

"E allora... si va in scena!" esclamò Lucinda. "Piplup, Quilava, tocca a voi!"

"Glameow e Lumineon, è il nostro momento! Facciamo tutti e tre del nostro meglio!" rispose Zoey. Il Pokemon pinguino di Lucinda sipiazzò davanti alla sua allenatrice, mettendosi in guardia dopo essersi esibito in una sorta di dimostrazione di arti marziali... e la bambina dai capelli blu eseguì una piroetta e lanciò in aria la Pokeball che conteneva il suo Quilava, il Pokemon che aveva incontrato nella Zona Safari di Johto quando era ancora un piccolo Cyndaquil. Allo stesso tempo, il Glameow di Zoey si mise in guardia, muovendo la sua lunga coda e preparandosi alla sfida. Il Lumineon della rossa coordinatrice si materializzò accanto a lui un istante dopo, spalancando le sue grandi pinne-ali mentre fluttuava maestoso accanto al suo compagno di squadra.

E mezzo secondo dopo, la sfida iniziò!

Fu Lucinda ad aprire le danze, facendo eseguire qualche mossa di riscaldamento ai suoi Pokemon. "Cominciamo subito! Piplup, usa il tuo attacco Mulinello! Combinalo con la Ruotafuoco di Quilava!" esclamò la bambina. Il Pokemon pinguino si illuminò di una tenue aura azzurrina, alzò in aria sia il becco che le ali, per poi aprire il becco e scagliare da esso un vortice d'acqua che si sollevò in aria per almeno un paio di metri! Quilava, invece, eseguì una rapida rotazione su sè stesso, accendendo lingue di fuoco sulla sua pelliccia e scagliandole in aria sotto forma di guizzanti fiamme scarlatte che si combinarono con il vortice di Piplup in una sorta di abbagliante fuoco d'artificio!

"Niente male, Lucinda. Ma dovrai fare di meglio se vuoi battermi, questa volta!" affermò Zoey. "Glameow, Lumineon, è il momento di provare quel nuovo numero con Segnoraggio! Vediamo se funziona!"

"Cosa? Un nuovo numero...?" si chiese Lucinda. Non ebbe il tempo di pensare di cosa potesse trattarsi, prima che il Pokemon felino e il suo compagno si esibissero in una spettacolare mossa. Glameow fece scattare in alto la sua coda a molla, e sprigionò da essa una raffica di raggi colorati che si aprirono a ventaglio... e Lumineon aprì le sue maestose pinne e fece la stessa cosa, scagliando da esse altri raggi di luce colorata! Abbacinata da quell'incredibile gioco di luce e colore, Lucinda si coprì gli occhi per un attimo, non sapendo come fare per contrastare quella combinazione di mosse... almeno finchè non le venne in mente un'idea quando il suo Quilava indietreggiò di due passi, cercando come poteva di non restare abbagliato...

"Quilava, cerca di offuscare loro la vista con Murodifumo!" esclamò rapidamente la bambina dai capelli blu. Tenendo gli occhi semichiusi, Quilava prese fiato e soffiò una fitta nube di fuliggine che volò rapidamente verso Glameow e Lumineon, cogliendoli di sorpresa e offuscando loro la visuale! Il Pokemon felino miagolò e cercò di uscire dalla nube, tossendo e starnutendo... ma soprattutto, la nube di fuliggine aveva raggiunto lo scopo di offuscare la luce creata dagli attacchi Segnoraggio, danneggiando la prestazione di Zoey!

"Un'idea intelligente per contrastare gli attacchi Segnoraggio di Zoey." affermò Averio. "Vediamo un po' come reagirà la sua avversaria."

La ragazza dai capelli rossi era stata effettivamente colta di sorpresa dalla mossa di Lucinda, ma non era il tipo di persona che attendeva a lungo prima di sferrare il suo contrattacco. "Okay, Lumineon, niente panico. Spazzala via con il tuo attacco Raffica, e usa allo stesso tempo il tuo attacco Acquanello!"

"Lumi!" esclamò il Pokemon simile ad un pesce d'acquario. Chiuse le pinne a forma di li davanti a sè, e le aprì di colpo, creando una raffica di vento... e allo stesso tempo creando degli anelli d'acqua attorno al proprio corpo, che risplendettero per diversi secondi mentre si espandevano!

"Pip piplup!" conguettò Piplup, un po' preoccupato. La battaglia era cominciata da poco, e le due contendenti sembravano già alla pari, ma il Pokemon pinguino aveva l'impressione che lui e Quilava non sarebbero riusciti a tenere il ritmo delle mosse di Zoey... tanto più che stava già tentando qualcosa di nuovo!

"Glameow, adesso usa il tuo attacco Fulmine!" esclamò Zoey. Il Pokemon felino drizzò la coda e creò sulla sua punta una sfera di elettricità sfrigolante... ma anzichè scagliarla in avanti come sarebbe stato probabilmente da aspettarsi, Glameow inclinò un po' la coda e toccò l'Acquanello di Lumineon. Con un inquietante rumore di cavi elettrici tagliati, l'anello d'acqua si accese come una lampadina alogena, risplendendo di uno spettacolare colore verdino e proiettando una luce soffusa tutt'attorno a sè! Lumineon serrò gli occhi, cercando di muovere il suo Acquanello in modo da non toccare la superficie dell'acqua elettrificata...

Lucinda cercò di pensare ad un modo per contrastare la spettacolare combinazione di Zoey. Per il momento, la sua amica sembrava condurre, ma la bambina dai capelli blu sapeva che tutto quello che doveva fare era pensare ad una buona tattica per rimontare... non necessariamente disturbando la performance della sua amica e rivale.

"Ora, ragazzi... usate di nuovo Mulinello e Ruotafuoco!" esclamò Lucinda. Piplup scattò verso Quilava e gli montò agilmente sulla schiena, poi i due Pokemon attivarono assieme le loro mosse e cominciarono a circondarsi di un vortice di bolle e fiamme che si sollevò attorno a loro con un ruggito. L'acqua cominciò a circondare le fiamme, creando uno spettacolo davvero suggestivo - una immensa sfera d'acqua al cui interno ardeva un fuoco scarlatto, e dalla quale  cominciarono a scaturire dei raggi di luce dorata!

"Brava, Lucinda, mi stai costringendo a giocare tutte le mie carte." commentò Zoey, rispondendo alla mossa della sua migliore amica con un'altra da lei inventata. "Glameow, continua così... e tu, Lumineon, usa un attacco Idropulsar! Vediamo un po' se questo riesce ad ammaliare il nostro pubblico!"

"Lumineoooon!" esclamò il pesce tropicale con la sua voce melodiosa. Aprì ancora un po' le pinne e scagliò dal proprio corpo una raffica di anelli d'acqua concentrici, con il risultato che il suo Acquanello si espanse rapidamente per qualche istante, brillando ancora di più e proiettando attorno a sè una raffica di coloro blu e verdi che davano quasi l'impressione di essere sul fondo del mare! Controllando l'emissione delle sue energie con notevole abilità, senza dubbio il frutto di innumerevoli allenamenti e tentativi, Lumineon continuò ad espandere e a far ritrarre i suoi anelli d'acqua, in modo che la luce emessa da essi continuasse a variare.

Per diversi secondi, i Pokemon mantennero le loro combinazioni... ma non poteva continuare ancora a lungo, e infatti, non appena una delle due parti sentì il bisogno di fermarsi e recuperare un po' le forze, entrambe le coppie si fermarono, dissolvendo gli spettacolari effetti che avevano creato. I Pokemon restarono fermi al loro posto a riprendere fiato, ma non sembravano per niente stanchi - avevano solo bisogno di recuperare un po' le forze prima di iniziare un'altra esibizione, che sperabilmente sarebbe stata ancora più intensa della precedente!

"Davvero impressionante... non saprei proprio quale delle due potrebbe vincere!" commentò Devon. Il Capopalestra di Superipoli era assieme al pubblico ad assistere alla gara, e non si era perso un istante di quel confronto al cardiopalmo. "Che cosa pensi che faranno adesso, ragazzo?"

"Chi può dirlo? Lucinda e Zoey sono talmente abili che è difficile immaginarlo. E io temo di non essere abbastanza esperto di gare da poterlo dire con sicurezza." affermò Gary. "Detto questo... sono pronto a scommettere che Lulù tenterà qualche combinazione audace con Piplup e Quilava, un po' come ha fatto adesso."

Il ragazzo aveva indovinato. Immaginando che la loro gara fosse in una situazione di stallo, Lucinda decise di tentare il tutto per tutto con una combinazione di mosse che partì da Quilava. "Molto bene... Quilava, continua con un attacco Comete! Cerca di tenere Glameow e Lumineon sotto pressione!" esclamò la bambina dai capelli blu.

Il Pokemon fiammeggiante sogghignò e scagliò una raffica di proiettili luminosi a forma di stelle a cinque punte, ognuno dei quali centrò il suo bersaglio esplodendo in una scarica di stelline colorate più piccole, e facendo perdere un po' di tempo ai Pokemon di Zoey - cosa che, ovviamente, andava tutta a vantaggio di Lucinda e dei suoi Pokemon.

"Una mossa semplice ma di alto impatto visivo." affermò Averio. "Ma mi chiedo se sia davvero tutta qui la nuova strategia di Lucinda."

"Piiiiplup!" Come se avesse sentito i commenti del Capopalestra, e volesse dimostrargli il contrario, Piplup si caricò e si produsse in uno spettacolare Geloraggio, spostando la testa da un lato all'altro e creando una sorta di arco di ghiaccio proprio sopra di sè. Nello stesso momento, Quilava smorzò un po' le fiamme che scaturivano dal suo dorso, in modo da non rischiare di rovinare la "scultura" del suo compagno... ma Zoey e i suoi Pokemon passarono al contrattacco prima di quanto Lucinda si aspettasse.

"Hai messo su un ottimo spettacolo, Lucinda, ma anch'io ho le mie invenzioni." affermò la rossa. "Glameow, è il momento di usare un attacco Palla Ombra."

"Meow!" esclamò il felino dalla coda a spirale. Eseguì un agile salto mortale all'indietro, atterrando su tutte e quattro le zampe accanto a Lumineon, e cominciò a creare una sfera di oscurità nella sua bocca, facendola espandere lentamente ma tenendola ferma dov'era... e nello stesso tempo, Lumineon eseguì un'altra mossa che nessuno si aspettava: anzichè muoversi per sferrare un altro attacco, il Pokemon Neon restò fermo dov'era, fluttuando a pochi centimetri da terra finchè Zoey non gli diede l'ordine.

"Lumineon, usa Fascino... e tu, Glameow, rilascia la Palla Ombra!" esclamò Zoey. Il gattino grigio miagolò una volta e fece come gli era stato detto, rilasciando la sua sfera di oscurità. Nello stesso momento, Lumineon aprì le pinne e rilasciò una raffica di cuoricini rosa che si espansero attorno a lui e raggiunsero la Palla Ombra scagliata da Glameow. Immediatamente, la sfera di pura oscurità cominciò a sfaldarsi, e le tenebre turbinanti che la componevano si fusero con i cuoricini luminosi emanati da Lumineon.

"Non so cosa voglia fare, ma è meglio darsi da fare per segnare qualche punto a nostro favore..." affermò Lucinda, guardando con sospetto le mosse che stavano facendo i due Pokemon di Zoey. I cuori di Lumineon stavano cambiando rapidamente colore, passando dal rosso acceso al fucsia, al viola, al blu o addirittura al nero a seconda di quanto restavano a contatto con la sfera di oscurità lanciata da Glameow. "Quilava, usa un attacco Lavasbuffo!"

"Quilava!" esclamò il Pokemon fiammeggiante. Le fiamme sulla sua schiena si accesero, ardendo con ancora maggiore potenza, e dal corpo del grazioso Pokemon Fuoco scaturirono dei potenti getti di lava rossa e blu, che colpirono il ponticello di ghiaccio costruito dal Geloraggio di Piplup. L'enorme differenza di temperatura fece sì che dal punto di impatto salisse una densa nube di vapore bianco, accompagnata da un sibilo assordante... e Piplup continuò l'esibizione usando un attacco Surf che investì la lava e il ghiaccio, provocando una piccola esplosione di vapore!

"Il tocco finale, Lumineon! Usa di nuovo Idropulsar!" esclamò Zoey. Il Pokemon Neon illuminò le proprie scaglie per un istante, emanando una tenue luce azzurro-verde, poi scagliò un'ondata di energia azzurrina sotto forma di una raffica di cerchi concentrici che raggiunsero i cuori variopinti con risultati spettacolari! Ognuno dei cuoricini si fermò a mezz'aria e cominciò a pulsare lentamente di luce, creando un suggestivo effetto speciale! Nello stesso momento, il vapore che Piplup aveva creato con il suo attacco si dissolse del tutto, e il risultato della mossa combinata apparve davanti al pubblico: la lava scagliata da Quilava e gli attacchi Surf e Geloraggio di Piplup si erano combinati per creare una sorta di spettacolare, per quanto approssimativa, scultura che rappresentava lo stesso Piplup! Una strana quanto impressionante scultura di roccia e ghiaccio, che fluttuò in aria per un istante prima di appoggiarsi delicatamente sul quadrato!
Lo spettacolo dei cuoricini luminosi continuò per qualche istante, prima che uno alla volta anche questi cominciassero a dissolversi, esplodendo in uno spettacolare lampo di colore rosso, blu e viola. Nel giro di pochi secondi, l'incredibile spettacolo si era concluso, lasciando il pubblico senza fiato... e un segnale acustico risuonò tutt'attorno, segnalando che il tempo della gara si era esaurito!

"Piplup piplup..." sospirò il Pokemon pinguino, contento di poter finalmente riprendere un po' di fiato. Era stata una gara molto intensa...

"Che posso dire... è stata davvero una lotta molto combattuta, e le nostre coordinatrici hanno fatto entrambe del loro meglio per prevalere! Ma chi delle due sarà riuscita a vincere?" si chiese Averio, rivolto ai suoi due colleghi. Miranda sembrava particolarmente indecisa - nessuna delle due coordinatrici le era sembrata davvero superiore all'altra, tuttavia la Capopalestra dai capelli neri aveva come l'impressione che Zoey avesse dimostrato più tecnica e più controllo.

"Hm... davvero una decisione difficile da prendere." affermò Gideon, impressionato. "Tuttavia... per quanto entrambe abbiano dato dimostrazione di grande abilità e dimestichezza con i loro Pokemon... direi che Zoey è stata un attimo più brava. Non voglio sottrarre nulla a Lucinda, ma i suoi Pokemon non hanno dimostrato altrettanto controllo e finezza, malgrado la loro innegabile abilità."         

"Sì... sono d'accordo, signor Gideon..." affermò Miranda. "Zoey mi ha dato l'impressione di essere stata in controllo della situazione fin dall'inizio, o almeno ha gestito meglio gli imprevisti. Quindi... diciamo che secondo me, questa sfida se l'è aggiudicata Zoey."

Averio annuì lentamente. "Quindi, direi che la giuria ha raggiunto un verdetto. Nonostante entrambe le contendenti abbiano dimostrato abilità e tenacia, la giuria ritiene che Zoey sia stata più abile, quindi..." affermò, facendo un attimo di pausa giusto per dare un po' più di enfasi alle sue parole. "La giuria ha decretato che, anche se solo per una manciata di punti... la vittoria in questa gara, e quindi anche nella prima parte della grande competizione di coordinatori di Vesrin, va alla nostra giovane ospite di Sinnoh... Zoey! Facciamo un applauso a questa promessa delle gare!"

Zoey e i suoi Pokemon sorrisero orgogliosamente quando il pubblico esplose in un caloroso applauso, complimentandosi sia con loro che con Lucinda e i suoi Pokemon per la loro bravura. Senza farsi prendere la mano, la rossa coordinatrice alzò una mano e ringraziò tutti per i complimenti, mentre Lucinda, accettando con molta sportività il verdetto della giuria, si avvicinò alla sua amica e rivale per farle le congratulazioni a sua volta.

"Complimenti, Zoey! In realtà, immaginavo che saresti stata tu a vincere! A quanto pare, ancora non sono alla tua altezza." affermò la bambina dai capelli blu, tendendo una mano verso Zoey in segno di amicizia. La coordinatrice più grande accettò di buon grado il gesto e ricambiò, mentre anche Piplup e Quilava si congratulavano a modo loro con Glameow e Lumineon.

"Piplup! Pip piplup!"

"Glameow, meow!" Il Pokemon simile ad un gatto accettò la stretta di mano, o meglio dire di ala, da parte di Piplup, mentre il pubblico applaudiva di nuovo, con ancora più calore!

"Non ti sottovalutare, Lucinda. E' stato uno scontro alla pari." affermò Zoey. "Sei molto brava, davvero. Direi che ormai siamo allo stesso livello!"

Lucinda arrossì leggermente, un po' imbarazzata dai complimenti della sua migliore amica. "Addirittura... diciamo che... faccio tutto quello che posso per allenare bene i miei Pokemon!" rispose. "Comunque... oggi hai vinto tu, Zoey! E' giusto andare a festeggiare!"

"La tua compagna ha ragione, giovane Zoey." rispose la voce profonda di Gideon. Il più anziano dei tre giudici si era alzato dal banco della giuria, e stava andando a consegnare a Zoey un riconoscimento ufficiale della sua vittoria. Si appoggiava al suo bastone, camminando con una leggera ma comunque percettibile zoppia. "Hai vinto la prima gara di questa grande competizione, e con questo, ti sei guadagnata un grande vantaggio per quando ti presenterai alla gara finale, sempre se vorrai."

"Beh, non sono certo una che partecipa per semplice passatempo. Una volta che ho iniziato qualcosa, la porto a compimento." rispose Zoey, accettando il riconoscimento dalle mani di Gideon. Il Capopalestra stava consegnandole una piccola scatola che conteneva una medaglietta dorata a forma di triangolo. "Questa è... il riconoscimento per aver vinto questa gara, giusto?"

"Sì, mia giovane amica." rispose Gideon con un sorriso un po' triste. "Mi raccomando, fai tesoro di questo riconoscimento e di questi momenti. Ricordati che la vittoria è sempre qualcosa di passeggero e temporaneo, e non puoi mai sapere cosa accadrà. Puoi ritrovarti senza più nulla da un momento all'altro."

Lucinda, Zoey e i loro Pokemon restarono un po' spiazzati davanti a questo discorso di Gideon - il Capopalestra parlava con un tono di rassegnazione che li lasciava interdetti, e si comprendeva che molto probabilmente stava parlando per esperienza personale. Tuttavia, decisero saggiamente di non commentare - non era il caso di immischiarsi in affari che non le riguardavano - e Zoey accettò con grazia il riconoscimento che Gideon le stava consegnando, per poi metterlo assieme alle altre medaglie e riconoscimenti che aveva collezionato nel corso della sua carriera come coordinatrice.

"La... ringrazio, signor Gideon. Terrò questo riconoscimento con molta cura." rispose la rossa coordinatrice. "Adesso, quale sarà la prossima località nella quale si terrà una gara come questa?"

La domanda sembrò corroborare un po' il Capopalestra, che fece un sorriso e rispose prontamente. "La prossima gara si terrà a Fiangapoli. Immagino che ne abbiate già sentito parlare. E' la città conosciuta per i suoi rivoluzionari esperimenti con il Collisore a Pokeadroni." affermò.

Lucinda ricordò di aver già sentito un nome come quello, probabilmente leggendo qualche rivista in un Pokemon Center. "Sì... certo, ho già sentito parlare di Fiangapoli, in questo caso. Dovrebbe trovarsi un po' più a sud di qui, dopo aver attraversato le praterie e una piccola catena montuosa." affermò.

Il cenno di assenso che ricevette da Gideon le confermò che in effetti era così. "Esattamente. Quindi, se volete partecipare alla prossima gara, vi consiglierei di dirigervi verso Fiangapoli il prima possibile. Ma per fare questo, come hai detto tu stessa, dovrete attraversare la prateria e superare il grande fiume per arrivare ad Onegapoli... e poi, da lì, seguire il percorso sotterraneo per arrivare a Fiangapoli. Detto questo... ci sono un po' di luoghi interessanti che potrete visitare durante il viaggio."

"Quilava?" chiese incuriosito lo starter di Fuoco di Lucinda.

"Sto parlando della Casa Mezzanotte, un luogo misterioso e pieno di sorprese che si trova da nord-est di Onegapoli... per non parlare del museo di Onegapoli, un luogo in cui potrete trovare numerosi reperti storici che parlano del passato di Vesrin e del nostro mondo in generale." affermò Gideon. "Se state cercando qualche Pokemon Buio o Spettro per rafforzare la vostra squadra, Casa Mezzanotte è il luogo ideale, soprattutto l'esterno. E se qualcuno di voi è interessato alla storia, il museo è una tappa obbligata, una volta che sarete arrivati ad Onegapoli."

Lucinda annuì con sicurezza. "Il mio fidanzato ha un certo interesse per certe cose." affermò. "Gli farò sapere di questo museo, e faremo in modo di non perdercelo quando arriveremo ad Onegapoli!"

"Nel frattempo, useremo il tempo a nostra disposizione per fare pratica e prepararci alla seconda gara." affermò Zoey. Guardò verso gli spalti, dove il pubblico aveva finito di applaudire soltanto da poco, e vide che Kenny, Ursula, Gary e Devon si erano staccati e stavano venendo a congratularsi con le finaliste... anche se nel caso di Ursula si vedeva un po' di riluttanza. "E speriamo di poter offrire uno spettacolo degno di questo nome anche nella prossima occasione."

"Sarà sicuramente un piacere rivedervi." affermò Gideon. "Per adesso... la prima gara si è chiusa degnamente, e ringraziamo tutti i partecipanti per il loro entusiasmo. Anche se per Vesrin è un momento un po' difficile, con ciò che è successo ultimamente con il Team Olimpo e il Team Asgard... siamo comunque contenti di vedere che non permettiamo a queste difficoltà di impedirci di vivere le nostre vite. Che questo spirito continui ad accompagnarci... e a presto a tutti voi, appassionati di gare Pokemon!"

"Piplup, piplup!" esclamò Piplup, in perfetto accordo con le parole dell'uomo. Il pubblico riprese ad applaudire, e Gary piazzò una mano sulla spalla della sua fidanzatina e le fece un cenno di intesa con la testa.

"Sei stata brava, Lucinda. Complimenti." affermò, ricevendo in risposta un sorriso e un segno del pollice in alto da parte della piccola coordinatrice di Duefoglie.

 

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Quella sera, il gruppo si era fermato ad un chioschetto di ramen per cena, con grande gratitudine di Devon, che non aveva fatto complimenti e si era lasciato dietro non meno di tre ciotole vuote - anche se, con grande sollievo di Gary, il Capopalestra esperto di arti marziali aveva insistito per pagare lui tutta la sua parte. Quella serata l'avrebbero sfruttata per rilassarsi un po' e per pianificare la parte successiva del viaggio, il che voleva dire dare un'occhiata scrupolosa ai luoghi che avrebbero dovuto attraversare, e pensare a quali sarebbero state le provviste da comprare per il viaggio.

"Allora... si era detto che Onegapoli, la prossima città, è al di là della grande prateria, giusto?" chiese conferma Ursula, guardando la cartina che Gary stava spiegando davanti a loro, alla luce delle lanterne appese ai lati delle strade. "Immagino che questo voglia dire che ci aspetta una bella camminata per raggiungerla..."

"Non ci muoveremo subito, in ogni caso." spiegò Gary. "Prima... il signor Devon mi ha chiesto se volessi fare un po' di allenamento con lui. Dice che mi potrà insegnare qualcosa che ci sarà molto utile quando dovremo confrontarci con il Team Olimpo e il Team Asgard, tra non molto."

"Infatti, è proprio così." affermò Devon, facendosi serio. "Ho avuto modo di vedere che quella gente non scherza affatto, e anche se ancora non sappiamo esattamente che cosa vogliano, non possiamo ignorare la minaccia che costituiscono. Per questo, Gary Oak... volevo chiedervi di fermarvi al mio dojo, che del resto è anche la mia Palestra, per domani. Ho intenzione di farvi una piccola lezione, che spero potrà servire sia a voi che ai vostri Pokemon. Sarete meglio preparati per affrontare il Team Olimpo e il Team Asgard quando torneranno alla carica."

"Non possiamo dire che non ci faccia piacere, signor Devon." affermò Kenny. "Abbiamo incontrato quella gente soltanto un paio di volte, ma sappiamo già di cosa sono capaci. Abbiamo bisogno di diventare più forti, o non riusciremo a contrastarli."

"Bene. Allora, immagino che questo voglia dire sì." affermò il Capopalestra biondo, battendo una pacca amichevole sulla spalla di Kenny con abbastanza decisione da fargli strabuzzare gli occhi e lasciarlo senza fiato per un istante! Lucinda andò a vedere il suo amico d'infanzia per assicurarsi che stesse bene... "Allora, ragazzi, vi aspetto domani alla mia Palestra! Mi raccomando, che i vostri Pokemon siano in forma! Io non faccio sconti a nessuno quando alleno!"

"Piplup..." mormorò il simpatico Pokemon pinguino con un grosso gocciolone di sudore sulla fronte, nel momento in cui il biondo karateka si alzò dal suo posto e strinse una mano a pugno davanti a sè, con tanto di fiammate rosse che si levavano dietro di lui! Effettivamente, se era così che quel tipo si poneva, il pinguino aveva l'impressione che non sarebbe stato per nulla facile completare l'addestramento. Tuttavia, ci voleva altro per impressionare Gary Oak, che fece un sorriso abbastanza noncurante e rispose al Capopalestra di Superipoli con espressione sicura di sè.

"Bene, immagino che ci sarà da divertirsi quando cominceremo l'allenamento." affermò. "Okay, ragazzi... credo che sia il caso di ritirarci e farci una bella dormita. E' stata una giornata entusiasmante, e Zoey ha vinto. Adesso... dobbiamo concentrarci sull'altro problema che abbiamo."

"E magari cercare un modo di scoprire qualcosa di più sul Team Olimpo, il Team Asgard e i loro piani." affermò Ursula, mettendosi le mani dietro la nuca mentre osservava le strade di Superipoli. Anche se l'eccitazione per la gara si era smorzata, per le strade di respirava ancora un'atmosfera di festa e di gioia, e proprio in quel momento, un ragazzo e il suo Kricketune stavano cantando e suonando un'allegra melodia!

Che strano, pensò Ursula tra sè. Fino a quando aveva partecipato al Gran Festival di Sinnoh, l'unica preoccupazione di Ursula era stata quella di far vedere a tutti che lei era la migliore, e sconfiggere la sua rivale... e per certi versi, era ancora quello il suo scopo, e si rodeva un po' il fegato all'idea di non essere riuscita ad affrontare Lucinda in quella gara. Tuttavia, da quando Ash e i suoi compagni l'avevano salvata dal Team Rocket, Ursula si era ritrovata a pensare a ben altre cose... a qualcosa in più che la sua rivalità con Lucinda e al suo desiderio di mettersi in mostra. Si sarebbe morsa la lingua prima di ammetterlo, ma adesso era preoccupata per le attività del Team Asgard e del Team Olimpo, e aveva migliorato anche i suoi rapporti con Lucinda.

Chissà, riflettè Ursula, forse era questo che intendevano quando dicevano che le difficoltà migliorano gli individui...

"Bene, ragazzi." disse infine Devon, dando un'occhiata ad un orologio digitale. "Tra non molto sarà per me l'ora di andare a dormire, e vi suggerisco di riposarvi bene, e di far riposare un po' anche i vostri Pokemon. Domani vi attende un bel po' di lavoro."

"Certamente, signor Devon... grazie di tutto, e a domani. Faremo in modo di essere in orario." affermò Gary. Uno alla volta, i ragazzi presero le loro cose e si alzarono, dopo aver lasciato i soldi per il loro ramen sul banco davanti al proprietario.Kenny si sgranchì un po' la schiena, e il gruppo si avviò verso il Pokemon Center, accompagnando Devon per un breve tratto fino ad arrivare alla Palestra di Superipoli, davanti alle cui porte si trovavano due Pokemon Lotta di un tipo decisamente ben conosciuto - un Machoke e un Hitmonchan, che sembravano in attesa del loro allenatore.

"Hit, hitmonchan!" affermò il Pokemon pugile, facendo un inchino quando Devon li raggiunse e fece un saluto da arti marziali.

"Osu!" salutò il biondo karateka, voltandosi prima verso Machoke e poi verso Hitmonchan. Entrambi i Pokemon fecero un inchino formale e fecero cenno al loro allenatoredi seguirli all'inteno della Palestra, e Devon annuì silenziosamente prima di rivolgere un'ultima occhiata ai suoi giovani amici. "Bene, ragazzi, io mi fermo qui. Buona notte, e a domani!"

"A domani, signor Devon. Attenderò con ansia il momento di confrontarmi con lei." rispose Gary, facendo un inchino rispettoso come tutti i suoi compagni di squadra. Devon ricambiò e rientrò nella sua Palestra, lasciando gli zoccoli di legno all'ingresso, e il gruppo di Gary e Lucinda si incamminò verso il Pokemon Center, sotto le fioche luci dei lampioni che cominciavano ad illuminare le strade di Superipoli.

"Sono soddisfatta di com'è andata la gara..." affermò Lucinda stiracchiandosi. "Devo dire che mi piace il modo che ha questa città di reagire alla minaccia del Team Olimpo e del Team Asgard. Non si fanno intimorire, e cercano di vivere le loro vite."

"E' il modo migliore per reagire quando si è di fronte a gente come il Team Olimpo o il Team Asgard. Se si permette a certe persone di farci paura, si finisce soltanto per fare il loro gioco." spiegò Zoey, accarezzando un po' distrattamente il suo Glameow che se ne stava comodamente in braccio alla sua allenatrice. "Con questo, non voglio dire che queste organizzazioni criminali siano inoffensive... ma certamente, se ci si sottomette a loro, si finisce per dare loro una mano. E' proprio in questo che sta il segreto di tali organizzazioni... usano la paura per fare in modo che tutti si sottomettano, e siano quindi più malleabili. Dobbiamo tutti cercare di fare fronte comune e  mostrare al Team Asgard e al Team Olimpo che nessuno di noi ha paura."

"E glielo dimostreremo... ma per adesso, direi che possiamo essere soddisfatti di quello che siamo riusciti a fare." rispose Kenny.

Ursula fu rapida a dire la sua in proposito. "Tu parla per te, io spero di giungere almeno alle finali. Bah, non importa." affermò. "Mi basta che voi vi ricordiate che la sottoscritta Ursula non è qui per scopi umanitari. Io desidero solo vincere e dimostrare a tutti che sono la migliore coordinatrice di tutti, ed è solo per questo che sto collaborando. E' tutto chiaro?"

"Perfettamente chiaro." rispose Zoey con un sorriso ironico. Poteva raccontarla come voleva, ma non cambiava il fatto che ormai era chiaro che anche Ursula era cambiata in meglio. "D'accordo, ragazzi... il Pokemon Center è qui, direi che siamo arrivati. Per ora possiamo metterci comodi e far uscire i nostri Pokemon per farli sgranchire un po'."

"Bene. Ci aspetta un bel po' di lavoro, domani e nei prossimi giorni." affermò Lucinda, tenendo in braccio il suo inseparabile Piplup, che mosse il becco in su e in giù come per dire di sì. Il Pokemon pinguino non aveva idea di cosa lo avrebbe atteso in quei prossimi giorni, ma immaginava bene che avrebbe dovuto impegnarsi al massimo per proteggere la sua allenatrice e i suoi compagni. Era deciso a sconfiggere il Team Olimpo e il Team Asgard... e per proteggere Lucinda, sarebbe stato pronto a sottoporsi a qualunque allenamento.

"Piplup..."

 

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L'indomani mattina...

"Bene, direi che ci siamo." affermò Gary, alzando fieramente lo sguardo e dando un'occhiata all'icona che decorava la parete frontale della Palestra di Superipoli. La città stava tornando alla normalità dopo l'entusiasmo dei giorni precedenti, e i cittadini stavano già provvedendo a rimettere a posto i festoni, smontare le bancarelle e ripulire le strade, aiutati com'era lecito aspettarsi da tutti i Pokemon loro amici. Comunque, si percepiva ancora nell'aria il ricordo dell'eccitazione che aveva accompagnato quegli eventi straordinari... e mentre si avvicinavano alla Palestra, Lucinda, Piplup e i loro compagni avevano ricevuto i saluti e i complimenti di numerose persone che avevano assistito alle loro gare.

"Questa è la Palestra di Superipoli, specializzata in Pokemon di tipo Lotta." continuò Gary, vedendo con suo grande piacere che Devon stava uscendo in quel momento, accompagnato da altri due Pokemon - un Conkeldurr, un umanoide muscoloso dalla pelle beige che portava con sè due grosse colonne di cemento come se fossero state bastoni da passeggio; e un Lucario, una sorta di sciacallo umanoide dalla pelliccia azzurrina con il petto e le zampe nere, ed uno spuntone bianco che gli usciva dal torace. Devon raggiunse il gruppo, fermandosi a pochi metri da loro, e li salutò mettendo un pugno davanti a sè, coprendolo con l'altra mano ed inchinandosi.

"Esattamente! Benvenuti al mio dojo, ragazzi, siete in perfetto orario!" affermò Devon, dando un'occhiata al gruppo. Sembravano tutti in gran forma, ache se Ursula gli dava l'idea che avrebbe preferito essere da un'altra parte in quel momento. Detto questo, anche la ricca ed altezzosa coordinatrice di Coronopoli appariva decisa a fare la sua parte, senza farsi prendere dalle opinioni personali. "Allora, se voi siete d'accordo, io salterei tutti i fronzoli e le presentazioni, e comincerei subito il vostro allenamento. Se vi sentite pronti, seguitemi pure! E come ho detto, vedete di non farvi scoraggiare! I miei metodi di addestramento non sono per le pappemolli!"

"Certo che il signor Devon è un tipo molto deciso..." mormorò Lucinda nell'orecchio del suo fidanzato, che alzò le spalle senza lasciarsi impressionare e prese la testa del gruppo. Devon fece cenno ai ragazzi di seguirlo, e nonostante qualche piccola esitazione, ognuno di loro raggiunse l'ingresso, si tolse le scarpe, ed entrò nella Palestra.

"Benvenuti nella nostra umile Palestra." affermò Devon, mentre il suo Conkeldurr faceva un cenno con la testa e si inchinava, mostrando ai loro ospiti il corridoio d'ingresso. L'interno della Palestra era in effetti molto simile ad un dojo, costruito in legno levigato, con diverse decorazioni in stile giapponese tradizionale appese alle pareti, e un gradevole odore di incenso che aleggiava nell'aria attorno a loro. L'interno era illuminato in maniera soffusa, in modo da conciliare la concentrazione e dare una sensazione di pace e serenità. "Spero che... non vi dispiacerà un piccolo particolare che ora avrete modo di notare."

Gary sbattè gli occhi. "Mi scusi, signor Devon, a cosa si riferisce?" chiese. "Io qui non vedo niente fuori posto, e..."

Il giovane ricercatore si bloccò di colpo. Mentre parlava, aveva mosso il braccio sinistro davanti a sè... e con sua grandissima sorpresa, non lo stava vedendo! Perplesso, Gary cominciò a muovere il braccio, assicurandosi che fosse proprio davanti ai suoi occhi... ma niente, continuava a non vederlo...

"Ah! Che... che sta succedendo? Non mi vedo più!" esclamò esterrefatto Kenny.

"Nemmeno io, che significa?" si chiese Zoey, più calma ma altrettanto sorpresa. La ragazza dai capelli rossi si stava guardando le gambe... e non stava vedendo assolutamente nulla, anche se continuava a vedere i suoi compagni e l'interno della Palestra senza alcuna difficoltà. "Non vedo più il mio corpo, ma vedo tutto il resto..."

"Che razza di stregoneria è mai questa?" strepitò Ursula, cercando di suonarearrabbiata per non far sentire che aveva paura.

Lucinda si toccò le braccia e il torace, come se avesse paura che il suo corpo stesse svanendo... e si tranquillizzò sentendo che ogni parte del suo corpo era ancora al suo posto, solo che era diventata invisibile ai suoi occhi. E Gary, Piplup e gli altri erano ancora al loro posto, perfettamente visibili. "Accidenti, non mi vedo più nemmeno io... Piplup, stai bene? Anche a te è successa la stessa cosa?"

"Piplup!" cinguettò lo starter d'Acqua di Sinnoh, guardandosi le ali con espressione scioccata. Anche lui riusciva a vedere la sua allenatrice, i suoi compagni e tutto il resto... ma non riusciva più a vedere il proprio stesso corpo!

Devon e i suoi Pokemon, da parte loro, sembravano completamente calmi e tranquilli, ed accolsero le espressioni sorprese dei loro ospiti con estrema nonchalance. "Allora, che ve ne pare? Questa è la particolarità della mia Palestra... e una parte della prova che dovrete superare!" spiegò il biondo karateka, mettendosi le mani sui fianchi e strizzando un occhio con fare complice.

"Fa parte della prova, eh?" chiese Gary con tono retorico. Superato un momento di spiazzamento, il giovane ricercatore si sentì prendere dalla curiosità di sapere cosa fosse quella stranezza, e cosa avrebbero dovuto fare per superare la prova. "E in tutto questo... cosa c'entra il fatto che non ci vediamo più?"

"Cario..." mormorò il Pokemon simile ad uno sciacallo azzurro con un sorrisetto acuto, come per dire che tutto sarebbe stato rivelato a suo tempo...       
       

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CONTINUA...

Note dell'autore: Era un po' che non scrivevo per questa storia, e mi scuso per il ritardo con cui la aggiorno. Non riuscivo a farmi venire l'ispirazione per continuarla... e spero che perdonerete se ho saltato un po' di incontri e sono passato direttamente all'ultimo confronto tra Lucinda e Zoey, ma temevo di allungare troppo il brodo. Se non altro, spero che sia stato un incontro emozionante!
 

Ancora non mi va giù il fatto che Lucinda non sia mai riuscita a vincere contro Zoey nell'anime canonico, quindi spero di essere riuscito a ritrarre le due amiche e rivali in una situazione un po' più di parità rispetto all'anime.
 

Ed ora, abbiamo la possibilità di conoscere un po' meglio Devon e la sua palestra di Pokemon Lotta. Sì, il trucchetto dell'invisibilità c'è anche nel fangame, se ve lo state chiedendo! Quindi... tra non molto (spero) potremo vedere Gary in azione in una vera e propria battaglia di Pokemon in Palestra, una sfida che da parecchio tempo lui non sostiene. C'è da sperare che non si sia arrugginito nel frattempo! XD
 

Al prossimo capitolo, e a presto!
 

 

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Capitolo 10
*** La sfida di Devon ***


Pokemon: The Quest for Zeta and Omicron
 

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam
 

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Capitolo 10 - La sfida di Devon

 

Gary Oak aveva visto molte cose strane in vita sua... ma questo strano trucco gli era del tutto nuovo. Adesso non riusciva più a vedere il proprio corpo, e questo avrebbe dovuto far parte della prova a cui Devon sottoponeva i suoi sfidanti. Beh, tutto sommato non sembrava poi tanto difficile. Si trattava soltanto di andare da una parte all'altra della Palestra, con l'unico particolare che lui e i suoi compagni non erano in grado di vedere i propri stessi corpi - ma vedevano ancora quelli degli altri.
Con la sicurezza che gli era propria, il giovane ricercatore fece un cenno di assenso a Devon e al suo Lucario. "E va bene, se questa è una prova, siamo pronti ad affrontarla. Dopotutto, non mi sembra tanto difficile." affermò. "Che ne dite, ragazzi?"

"Non... non ne sono molto sicura, se devo essere sincera." affermò Zoey, muovendo qualche passo in maniera incerta. "Dubito che il signor Devon avrebbe messo su questa prova se fosse semplicemente questione di muoversi come facciamo di solito."

"Credo che... la vostra compagna abbia già intuito come stanno le cose." affermò il biondo Capopalestra con fare arguto. "Comunque, vediamo chi dei due ha ragione. Prego, seguitemi nella prossima stanza. E' lì che affronterete la vera prova, prima di potervi misurare con me! Lucario, prego... fai strada!"

Il Pokemon Lotta/Acciaio fece un inchino profondo e guidò il gruppo verso la fine del corridoio, fino a raggiungere l'ingresso della sala della prova. Uno alla volta, Gary e i suoi compagni entrarono, trovandosi di fronte quello che sembrava essere un percorso ad ostacoli che li separava da una grande porta al lato opposto della sala, evidentemente quella che avrebbero dovuto attraversare per potersi confrontare con Devon in persona: il percorso consisteva di una fossa poco profonda riempita di piccole sfere di gomma colorate, in modo da attutire la caduta nel caso qualcuno avesse perso l'equilibrio, e una sorta di ponticello ampio poco più di un metro che la attraversava, a circa un paio di metri dal fondo della fossa. La prima parte del ponticello era suddivisa in una serie di blocchi separati, posti a varie distanze e posizioni l'uno rispetto all'altro, in modo che una persona che volesse attraversare quella sezione dovesse saltare da un punto all'altro senza poter sempre andare nella stessa direzione. Subito dopo, si vedeva una sorta di asse d'equilibrio... e poi, una sorta di colonna alla quale bisognava restare aggrappati dandosi al tempo stesso la spinta per raggiungere l'altra parte del percorso. Infine, il "ponte" si interrompeva di nuovo costringendo lo sfidante ad aggrapparsi a degli anelli che pendevano dal soffitto per raggiungere la sponda opposta.

Lucinda, che non poteva certo dire di essere la più atletica del gruppo, rabbrividì comicamente alla vista di quel percorso di guerra! "Brr... e quindi... noi dovremmo fare tutta quella strada per arrivare dal Capopalestra? Non... non credo esattamente di essere tagliata per queste cose..."

"Pipluuuuup..." esclamò stravolto il piccolo Piplup. Si sentiva già i muscoli doloranti nel vedere tutti quegli ostacoli, e l'idea di doverli affrontare era terrificante!

"Effettivamente, sembrano piuttosto difficili..." fu il commento di Kenny.

Anche Ursula, pur cercando di mantenere il suo contegno altero, deglutì nervosamente. "Io... non sono atletica per niente! Mi hanno insegnato portamento, galateo e condotta, a casa mia, non a superare questo percorso di tortura!" esclamò.

"Hahahahaaa... beh, signorina, a costo di essere impertinente, non credo che il portamento e il galateo ti serviranno a molto quando dovrai fare una marcia nelle terre selvagge oppure dovrai sfuggire al Team Asgard o al Team Olimpo!" commentò ironico Devon. Come niente fosse, si piazzò all'inizio del percorso ad ostacoli assieme al suo Lucario e fece un cenno al Pokemon, che annuì con un'espressione seria sul volto. Poi, come rispondendo entrambi allo stess segnale, il Pokemon e il suo allenatore scattarono lungo il percorso. Per primo Devon raggiunse i blocchi e cominciò a saltare dall'uno all'altro come se fosse la cosa più naturale di questo mondo, raggiungendo la sponda opposta con una rapidità che lasciò di stucco i ragazzi... poi, mentre anche Lucario si accingeva ad eseguire la serie di salti, raggiunse l'asse di equilibrio e cominciò a percorrerlo con attenzione, ma anche con sicurezza, una sicurezza che faceva subito capire che era una cosa che aveva fatto innumerevoli volte.

"Pazzesco..." affermò Kenny, guardando stupito il Capopalestra di Superipoli che si dava la spinta e si aggrappava alla colonna, spingendosi fino all'ultimo ostacolo che affrontò con ancora più decisione e nonchalance dei precedenti. Dandosi la spinta con la sola forza delle braccia, Devon raggiunse la fine del percorso e atterrò senza problemi vicino alla soglia che conduceva alla sua stanza, e il suo Lucario lo raggiunse un attimo dopo con un bellissimo salto acrobatico.

"Visto? Non mi sembra poi tanto difficile!" affermò Devon ironico. "Ovviamente... potreste accorgervi che non è tanto facile se non riuscite a vedere i vostri corpi. Mi raccomando, non fatemi attendere troppo a lungo, altrimenti... altrimenti... hmm... fatemi pensare quale potrebbe essere una penalità interessante?"

"Lucario?" chiese Lucario. Il suo allenatore restò per un attimo a pensare, con un sorrisetto arguto sul volto... e più di uno dei ragazzi si fece sfuggire una grossa goccia di sudore dalla fronte in segno di imbarazzo. Finalmente, dopo qualche istante, Devon si decise e sorrise maliziosamente.

"Ecco, ho trovato. Se mi fate aspettare troppo a lungo, offrirete voi la cena stasera! Mi raccomando, non deludetemi!" affermò, prima che lui e il suo Lucario scomparissero dietro l'ingresso, lasciandosi dietro l'esterrefatto gruppetto di amici!

"Okay... immagino che non ci resti altra scelta che fare come ha detto lui." affermò Gary alzando le spalle. Prendendo la decisione che gli era propria a due mani, il giovane ricercatore di Pokemon si apprestò a cominciare il percorso ad ostacoli. "Tanto, non è che abbiamo molta scelta, ragazzi. Comincio io!"

"Piplup!" lo richiamò Piplup, accorgendosi di qualcosa a cui Gary non aveva ancora prestato abbastanza attenzione. Il ragazzo prese la rincorsa e si apprestò a saltare sui blocchi... ma Lucinda e gli altri si accorsero subito che c'era qualcosa che non andava: fin da subito, l'andatura di Gary era sembrata incerta e in qualche modo impacciata, come se il ragazzo non riuscisse a vedere bene dove metteva i piedi... e solo in quel momento, si resero tutti conto di quale fosse il problema! Ma ormai Gary era lanciato, e cominciò a saltare sui blocchi per raggiungere la parte successiva del percorso... riuscì a saltare sul primo, poi sul secondo, ma al terzo, la vista e le gambe lo tradirono, e il giovane ricercatore perse l'equilibrio, cadendo goffamente dalla pedana e in mezzo alle palline di gomma che riempivano il fossato.

"Gary, stai bene?" chiese Lucinda, raggiungendo il bordo della depressione e chiamando il suo ragazzo, che riemerse dalla miriade di palline colorate senza neanche un'ammaccatura tranne che nell'orgoglio. Gary scrollò la testa per schiarirsela e fece cenno affermativo con la testa, raggiungendo di nuovo la sponda dalla quale era partito.

"Sì, sì, tutto bene..." affermò Gary, prendendo la mano che la ragazzina dai capelli blu gli offriva per issarlo nuovamente sulla piattaforma da cui era partito. "Pensavo che sarebbe stato più facile, accidenti... ma quando ho cominciato a correre, mi sono reso conto del problema."

"Non vedendo il tuo corpo, non riesci a controllarlo bene come dovresti, vero?" continuò Zoey, che aveva già intuito quale fosse l'inghippo. Gary annuì, confermando i sospetti della rossa coordinatrice. "Già... lo immaginavo. Non sarà così facile superare questo percorso, soprattutto per chi di noi non è allenato."

"E adesso cosa facciamo? Già io non riuscirei mai a superare questi trabiccoli! Tranne l'asse d'equilibrio, di quello sono sicura..." esclamò rabbiosamente Ursula, mostrando il percorso con la mano. "Accidenti a questo Capopalestra dei miei stivali! Perchè gli doveva venire quest'idea cretina? Come se avessimo tempo da perdere con queste prove assurde!"

"Calmati, Ursula... e cerchiamo di ragionare con calma!" esclamò Gary, cercando di pensare ad un modo per superare il percorso ad ostacoli senza necessità di vedere il proprio corpo. "Allora... da quanto ho capito, dovremmo cercare di... come posso dire... imparare a 'sentire', per così dire, il nostro corpo, in modo da riuscire a muoverci con naturalezza anche senza poterlo vedere."

"Oppure... ci sarebbe un'altra possibilità!" esclamò improvvisamente Lucinda. La bambina dai capelli blu guardò verso Zoey, che le restituì uno sguardo di intesa. "Zoey, fammi indovinare, hai pensato anche tu quello che ho pensato io?"

"Se vuoi dire che possiamo guidarci a vicenda... allora sì." rispose la sua migliore amica. "Okay... ascoltate, ragazzi, forse ho un'idea di come fare! Dobbiamo controllare i movimenti gli uni degli altri, e cercare di guidarci a vicenda. Era questo che volevi dire, giusto, Lucinda?"

"Esatto, Zoey! Se non abbiamo l'immediatezza necessaria per superare questo percorso senza vedere il nostro corpo, possiamo compensare dandoci una mano tra di noi!" affermò la bambina dai capelli blu facendo un segno dell'okay. "So che non sarà molto facile nemmeno così, ma credo che sia la nostra migliore possibilità per superare questo percorso ad ostacoli in tempo utile!"

Ursula corrugò la fronte, poi sorrise argutamente. "Lo ammetto, Lulù, è un'idea decente. Anzi, oserei persino dire sopra la media!" rispose. Anche quando cercava di ringraziare o di lodare qualcuno, Ursula non poteva fare a meno di darsi un certo tono di superiorità. "Mi chiedo come mai quest'idea non sia venuta a me, in effetti!"

"Forse perchè eri un po' troppo occupata a lamentarti che ti hanno insegnato il portamento e il galateo, Ursula?" replicò rapidamente Lucinda. Le due rivali si guardarono negli occhi per un attimo, poi fecero entrambe una breve risatina divertita, e Lucinda si voltò verso il resto del gruppo per spiegare loro come fare. "Okay, ascoltate... non è esattamente il piano più pratico che potesse venirmi in mente, ma credo che possa funzionare. Visto che non possiamo vedere i nostri corpi, ma quelli degli altri sì... allora possiamo tenerci d'occhio a vicenda e avvertirci quando stiamo per mettere un piede in fallo, o quando dobbiamo portare le mani più in alto... insomma, ogni volta che stiamo per cadere su un ostacolo e dobbiamo correggere il tiro, per così dire!"

"Due di noi resteranno indietro per tenere d'occhio gli altri mentre cercano di fare il percorso... almeno finchè i primi tre non avranno superato il primo ostacolo." Zoey continuò la spiegazione. "Poi, gli altri due supereranno a loro volta l'ostacolo sotto la guida dei primi tre. In questo modo, non dovremmo avere troppe difficoltà. Poi, all'ostacolo successivo, altri due resteranno indietro... e così via, fino alla fine del percorso."

"Va bene, mi sembra una buona idea." commentò Gary. "Allora... se permettete, riprovo, e questa volta supererò questo ostacolo al primo tentativo!" Mi fido della vostra guida, ragazzi!"

Kenny sorrise un po' goffamente e annuì. "D'accordo, ma ci aspettiamo che anche tu ci dia le indicazioni giuste!" affermò. "Okay, cominciamo!"

"Pip pip! Piplup!" esclamò Piplup. Il pinguino azzurro aveva tirato fuori da chissà dove i suoi pom-pom e il suo costume da cheerleader, e stava cominciando a fare il tifo per i suoi compagni... con tanto di orchestria da parata che arrivava da chissà dove!

"Piplup è molto partecipe nelle nostre imprese..." affermò Lucinda con un sorrisone e una grossa goccia di sudore che le scendeva dalla testa.

 

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Nella sala più interna della sua Palestra-dojo, Devon stava bevendo un tè assieme al suo Lucario, inginocchiato sul tatami. Con tutta calma, il Capopalestra di Superipoli si portò la tazza fumante alle labbra e prese un sorso di tè verde fumante, godendosi la sensazione che dava il liquido caldo che gli scendeva in gola.

"Dimmi, Lucario... secondo te, quanto tempo ci metteranno i nostri eroi ad arrivare fin qui?" chiese tranquillo, mettendo a posto la tazza di tè sulla stuoia davanti a lui.

Il Pokemon Lotta/Acciaio non rispose subito, prendendosi il tempo che gli ci voleva per buttare giù a sua volta un sorso di tè verde, e poi guardando verso il suo allenatore con espressione poco convinta. "Lucario? Lucario..." affermò con una breve alzata di spalle mentre metteva di nuovo giù il tè.

"Tre ore come minimo, dici, eh?" rispose Devon con una breve risata a denti stretti. "Mi sembra di capire che non hai molta fiducia in loro..."

Lucario chiuse gli occhi e scosse la testa. "Rio..."

"Credo invece che potresti essere piacevolmente sorpreso, amico mio." affermò Devon. "Sono degli allenatori che hanno già un bel po' di esperienza dalla loro, e tutto quello che gli manca è di allenare un po' anche i loro corpi, oltre che i loro Pokemon. Sarà un elemento che farà la differenza quando si troveranno faccia a faccia con il Team Asgard e il Team Olimpo, e non credo che ci vorrà molto prima che li incontrino di nuovo."

Lucario restò fermo a pensare per un attimo, ben memore di quanto pericoloso fosse stato l'incontro con il Team Olimpo nelle profondità della Cava di Superipoli. Il Pokemon simile ad uno sciacallo azzurro annuì lentamente, ma Devon ebbe ancora l'impressione che non fosse sicuro che i nuovi arrivati potessero farcela. "Lucario..." affermò, questa volta guardando Devon dritto negli occhi.

Devon riflettè qualche istante sulle parole del suo Pokemon. "Sì, posso capire quello che vuoi dire, Lucario." affermò. "Sono giovani... impulsivi... con tutto quello che ne comporta. Ma sai come si dice, Lucario, è sempre la nuova generazione a raggiungere nuove vette. Noi adulti dobbiamo cercare di dare ai giovani i mezzi necessari affinchè loro si aprano la strada e possano costruirsi un futuro migliore. E sono sicuro che in ognuno di quei ragazzi ci sia qualcosa di molto speciale. Altrimenti... non credo che sarebbero arrivati così lontano."

Il Pokemon Lotta/Acciaio non sembrava ancora troppo convinto, ma decise che si sarebbe visto presto di cosa fossero capaci quei ragazzi. Prese un altro sorso di tè e rispose al suo allenatore con un cenno della testa, guadagnandosi una carezza sulla testa. "Comunque, non ti preoccupare prima del tempo, vecchio mio!" affermò, ridendo amichevolmente. "Per adesso, godiamoci qualche attimo di tranquillità. Questo tè è davvero delizioso."

"Rio!" Lucario si disse d'accordo, chiudendo gli occhi e sfoderando un sorriso soddisfatto. Pochi istanti dopo, l'inconfondibile suono di qualcuno che cadeva nel fossato pieno di palline di gomma raggiunse le sue orecchie sensibili - un suono che era abituato a sentire, con tutti gli sfidanti che si avvicendavano in quella Palestra. "Lu lucario!"

"Sì, lo sento anch'io, Lucario. Sembra che i nostri amici non si siano fatti scoraggiare." rispose Devon, continuando a bere il suo tè come niente fosse. "E va bene, adesso vediamo quanto tempo ci mettono ad arrivare. Che ne dici, Lucario? Se ci mettono meno di un'ora, oggi dovrai lavarlo tu il pavimento."

"Lucario, rio, rio." rispose tranquillo il Pokemon. Devon alzò gli occhi al cielo, immaginando che a questo punto non potesse più sottrarsi alla scommessa.

"E va bene, Lucario. Se vinci tu, ti compro doppia dose di dolcetti."

 

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"Molto bene... Gary, adesso metti il piede un po' più a sinistra, voltati e salta!" esclamò Zoey, stando bene attenta alla posizione del ragazzo mentre quest'ultimo si apprestava a saltare da un blocco all'altro. Dietro di loro, Lucinda e Piplup si stavano riunendo al gruppo dopo aver sbagliato a fare un salto ed essere caduti tra le sfere di gomma.

"Scusate, scusate..." affermò con un'espressione comicamente imbarazzata la ragazzina dai capelli blu. "Ero convinta di aver fatto tutte le mosse giuste, ma non ho visto dove mettevo i piedi e sono caduta."

"Va tutto bene, Lulù... adesso credo che ci abbiamo fatto la mano!" affermò Kenny, gettando un'occhiata a Gary, che ormai aveva capito più o meno come fare e stava saltando con abilità da un blocco all'altro. "Ormai non dovrebbe volerci molto per superare questa parte."

"Quello che mi preoccupa è l'asse d'equilibrio..." affermò Zoey. "Non sarà per niente facile passare dall'altra parte senza vedere dove andiamo..."

 

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Ursula ghignò con sicurezza, facendosi avanti per prima e apprestandosi ad affrontare l'asse d'equilibrio che preoccupava Zoey. "Molto bene, signore e signori... se permettete, la sottoscritta Ursula di Coronopoli vi darà una piccola dimostrazione di classe ed equilibrio!" affermò. "Non avrò neanche bisogno di farmi guidare, per questa volta."

"Piplup..." affermò il Pokemon pinguino alzando gli occhi al cielo. Non sembrava apprezzare molto la vanteria della ricca ereditiera.

Zoey sorrise sarcastica. "Se è solo per questo, non sarò certo io a discutere con lei. Prego, mademoiselle, a lei l'onore del primo tentativo." affermò. Con un elegante gesto della mano, la rossa coordinatrice fece cenno alla rivale della sua migliore amica di farsi avanti ed affrontare l'asse d'equilibrio... ed Ursula, ben lungi dal farsi impressionare, annuì e si piazzò davanti allo stretto passaggio, prendendo un bel respiro.

"Okay, Ursula, adesso tocca a te far vedere di cosa sei capace." disse tra sè, a voce talmente bassa che lei stessa riusciva a sentirla a malapena. "Ricorda tutte quelle lezioni di portamento che la mamma ti ha fatto fare. Adesso sì che ti tornano utili."
Ostentando sicurezza, la bambina dai codini a spirale mosse il primo passo sul ponte... e subito dopo, senza darsi il tempo di dubitare, mise l'altro piede in avanti, in modo da fare presa sulla stretta superficie e non perdere l'equilibrio. Con suo grande sollievo, Ursula confermò di essere riuscita ad assumere una posizione stabile, e cominciò ad avanzare sull'asse, aprendo le braccia in modo da mantenere meglio l'equilibrio. Con inattesa decisione, almeno per il resto del gruppo, Ursula continuò ad avanzare, cercando di ricordare tutto quello che le era stato insegnato.

Tenere il busto eretto.

Passi decisi ma non troppo lunghi.

Testa in avanti e non guardare in basso.

Il tutto durò meno di quanto Ursula non si fosse aspettata... e nel giro di pochi istanti, con soltanto un paio di tentennamenti, Ursula riuscì a raggiungere la sponda opposta dell'asse d'equilibrio e si rilassò, prima di guardare i suoi compagni e fare loro cenno di seguirla.

"Visto? Non è poi tanto difficile!" affermò. "Ora tocca a voi!"

In tutto questo, rendendosi conto che questa volta era stata battuta, Zoey sbattè gli occhi sorpresa, e una goccia di sudore le scese dalla nuca. "Okay, lo ammetto. Questa volta è stata davvero brava quanto si vanta di essere." commentò. "Okay, ora vado io. Come sempre, tenete d'occhio dove metto i piedi, e avvertitemi se sbaglio."

"Piplup!" cinguettò Piplup.

"Tranquilla, Zoey! Puoi contare su di noi!" affermò Lucinda con tono deciso.

 

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Il terzo ostacolo dava a tutti l'impressione di essere il più difficile. Già darsi la spinta giusta sarebbe stato difficile... e poi dovevano farlo senza vedere i loro corpi. Detto questo, stavano cominciando a farci la mano, e questo li rendeva un po' più sicuri.
"Bene... allora vado io per primo qui." affermò Kenny, un po' nervoso. "Accidenti, i primi ostacoli non erano troppo complicati, ma questo... spero di essere all'altezza!"

"Vai, Kenny! So che ce la puoi fare!" esclamò LUcinda, incoraggiando il suo amico d'infanzia con una pacca sulla spalla. Kenny sentì un breve brivido di emozione che lo percorreva - inutile cercare di nasconderlo a sè stesso, ci sarebbe voluto ancora un po' per gettarsi del tutto alle spalle la sua prima cotta - ma si calmò con un bel respiro e prese la rincorsa, lanciandosi con tutta la sua forza verso la colonna. "Okay, Kenny! Tieni le braccia un po' più in alto e poi salta e afferra i manubri!"

"Ci provo!" esclamò Kenny. Spiccò un salto e fece scattare le braccia verso gli appigli, afferrandosi ad essi appena in tempo e dandosi la spinta! La colonna si mosse e solcò l'interruzione della passerella, rallentando gradualmente fino a che non raggiunse la sponda opposta... e finalmente si fermò, permettendo a Kenny di scendere. Il ragazzino atterrò in piedi, barcollando per un attimo nel tentativo di ritrovare l'equilibrio... ma finalmente riuscì a rimettersi in posizione stabile! "Ce... ce l'ho fatta, ragazzi! Ora... ora tocca a voi!"

Con un gesto delle braccia, il ragazzino spinse via la colonna e fece in modo che tornasse sull'altra sponda dove il resto del gruppo stava aspettando. Zoey fece un cenno affermativo con la testa e si apprestò a prendere la rincorsa a sua volta...

 

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"Perfetto, Ursula! Adesso allunga un po' di più il braccio e afferra l'anello!" esclamò Gary mentre la ragazzina dai codini a spirale cercava goffamente di spostarsi sopra il fossato afferrando gli anelli che penzolavano dal soffitto. Decisamente non era quella la sua specialità... le braccia le facevano male e le stava venendo il sangue alla testa a forza di restare appesa!    

"Uuuuugh... accidenti, è facile parlare, per te! Non sei qui a cercare di tenerti!" sbraitò Ursula, scalciando l'aria con fare assai poco elegante. Con un rapido movimento del corpo, la ricca coordinatrice cercò di mettersi in una posizione più stabile e allungò la mano verso l'anello successivo...

E perse la presa al momento meno opportuno, finendo per cadere in mezzo alle palline di gomma con un breve grido di disappunto! Lucinda e Piplup soffocarono una risata, mentre un'umiliata e furente Ursula si rialzava con tanto di venuzza pulsante sulla testa!

"Un'altra volta! Questa volta ce la faccio! E' una questione d'onore!" esclamò. Si arrampicò nuovamente dove Lucinda e gli altri stavano aspettando, e si sfregò le mani, pronta a ricominciare.

"Va bene, va bene..." affermò Zoey con un sorriso un po' impertinente. "Solo, fai in modo che il tuo onore non ci faccia pagare la cena stasera, okay?"

 

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Devon e Lucario erano in meditazione, seduti sui talloni, ad occhi chiusi e con le mani appoggiate sulle gambe, in attesa che qualcuno facesse il suo ingresso. Era passata più di un'ora da quando aveva lasciato Lucinda, Gary e gli altri nella sala d'allenamento, e dallasua posizione riusciva a sentire, anche se un po' in lontananza, i suoi che facevano nei loro tentativi di superare gli ostacoli. A giudicare da quello che stava sentendo, la parte degli anelli li aveva fatti cadere più di una volta...
Ma adesso, non sentiva più il suono dei ragazzi che cadevano e delle sfere di gomma che si sparpagliavano... per non parlare della voce furente di Ursula che si arrabbiava ogni volta che cadeva! Lucario, che aveva un udito ancora più fine, riusciva a sentire dei passi che si avvicinavano e sorrise tra sè.

"Lucario..." disse alzando le spalle. A quanto pare, la scommessa l'aveva vinta lui. Ci sarebbe stata una doppia dose di dolcetti.

Devon fece una breve risata a bocca chiusa. "Va bene, Lucario. Una scommessa è una scommessa. A quanto pare, oggi non ho proprio fortuna." rispose, interrompendo la sua meditazione e alzandosi dal suo posto. Si prese un attimo per sgranchirsi un po' le gambe e guardò davanti a sè, verso l'ingresso dal quale stava entrando il gruppetto di Gary e Lucinda. Il giovane ricercatore, malgrado avesse i vestiti un po' in disordine e i capelli ancora più spettinati di quanto non fossero di solito, si portava con la sua classica sicurezza... mentre gli altri del suo gruppo, chi più chi meno, erano un po' meno eleganti.

In particolare Ursula, che cercava invano di rimettersi a posto i codini e di far sembrare decente il suo vestito!

"Benvenuti, ragazzi! Vedo che... ci avete messo meno tempo di quanto pensassi. E va bene, ammetto che avete vinto la scommessa. Piaciuto il mio percorso ad ostacoli?" li accolse.

Gary si guardò il braccio, notando con piacere che il suo corpo stava tornando visibile ora che erano riusciti a superare la prova. "E' stata una sfida... diversa dal solito, questo lo devo ammettere." disse con tutta calma.

"Piplup!" cinguettò il Piplup di Lucinda mettendosi in posa... e sperando tra sè che non ci fossero state telecamere che avessero registrato tutte le cadute che aveva fatto.

Ursula si tolse i capelli dalla fronte e sospirò. "Gli anelli sono stati un disastro! Mi hanno mandato la pettinatura e il vestito a carte quarantotto!" esclamò. "Ugh... lasciamo perdere, almeno questa è fatta!"

"Già... è fatta, e devo ammettere che sono impressionato da come ve la siete cavata. Anche in una situazione così imprevista, non mancate d'astuzia. Un esperto di arti marziali deve saper far lavorare il cervello in fretta, oltre che i muscoli. Comunque... visto che siete arrivati qui, è l'ora della battaglia. Allora, Gary Oak, sei pronto ad affrontarmi? Ti avverto, non ci andrò leggero, ragazzo!"

"E' esattamente quello che voglio, vecchio!" rispose il giovane ricercatore con rinnovata sicurezza. Se ci fossero stati Ash e Pikachu, probabilmente avrebbero rivisto il Gary di una volta, almeno per qualche istante...

Lucinda e Piplup sospirarono. A volte, accadeva ancora che Gary si facesse prendere un po' la mano. "Ooookay... vorrà dire che faremo noi gli arbitri! Mettiamoci ai nostri posti, Piplup!" affermò. Il pinguino azzurro annuì con fare quasi rassegnato mentre lui e la sua allenatrice si piazzavano ai lati della grande sala di meditazione - una stanza quadrata, quasi del tutto spoglia tranne che per due raffigurazioni in legno intagliato di un Hitmonlee ed un Hitmonchan, con dei disegni decorativi che rappresentavano paesaggi appesi alle pareti.

"Hey, Lucinda... fai in modo di essere imparziale come arbitro, okay?" disse Zoey, strizzando un occhio alla sua migliore amica. Lucinda arrossì lievemente, ma rispose facendo il segno dell'okay alla rossa, e nel frattempo, Devon e Gary prendevano le loro posizioni, e il Lucario del Capopalestra si esibì in un kata prima di mettersi in guardia.

"Aspetta, Lucario. Non subito." affermò Devon. "Prima vediamo di saggiare le capacità del nostro sfidante. Sarà uno scontro tre contro tre, sostituzioni concesse. Allora, ti va come idea, ragazzo?"

"Accetto le condizioni." rispose Gary, prendendo già una Pokeball. "E se permetti, comincio io. Vai, Exeggcutor!"

Il ragazzo di Biancavilla lanciò la sua prima Pokeball, dalla quale emerse il suo Pokemon Erba/Psico, uno dei Pokemon che considerava più adatti per una sfida con una Palestra di tipo Lotta - era una sorta di palma da cocco ambulante con un paio di corte gambe artigliate che spuntavano dalla parte inferiore del suo tronco tondo e spesso, le foglie lunghe e sottili e delle facce dall'espressione beata e un po' tonta che spuntavano dalle "noci" poste sulla sommità dell'albero.

"Exeggcutor! Exeggcutor!" esclamò Exeggcutor, le foglie sulla sua sommità che si agitavano allegramente.

Devon diede un'occhiata attenta al Pokemon Erba/Psico. Doveva ammettere che un po' si aspettava un avversario del genere, e fece un paiio di rapidi calcoli su quale potesse essere il Pokemon migliore da opporre a questo avversario. Annuì tra sè e prese una delle sue Pokeball. "Okay... vediamo un po' come te la cavi contro uno dei miei Pokemon più forti, ragazzo!" affermò. "Vieni fuori, Gallade! Mostra di cosa sei capace!"

La Pokeball di Devon descrisse un breve arco in aria e si aprì di scatto, facendo uscire un elegante Pokemon umanoide simile ad un Gardevoir, alto più o meno come un essere umano, con la metà superiore del corpo di colore verde, le braccia a forma di bastoni da combattimento con delle lame estendibili sui gomiti, e la testa che appariva protetta da una sorta di elmetto naturale verde, con una cresta di colore verde più chiaro posto sulla parte posteriore. Un paio di spuntoni rossi fuoriuscivano uno dal torace e uno dalla schiena L'addome arrotondato e le gambe, che davano una forma quasi a clessidra al corpo della creatura, erano invece di colore bianco, e sembrava non avere piedi - le gambe si ingrossavano si colpo prima di terminare all'improvviso.

"Un Gallade, eh? Vedo che Devon si era già premunito per l'eventualità di affrontare dei Pokemon Psico." disse Zoey. Anche lei aveva un Pokemon come quello in squadra, perciò sapeva bene di cosa fosse capace.

"Gallade!" esclamò il Pokemon Lama, facendo un cenno con il braccio sinistro allo Exeggcutor di Gary, come per dire che era pronto a combattere. Il ragazzo e il suo Pokemon Erba/Psico, a loro volta, non sembravano essere troppo sorpresi da quella mossa, ma giusto per massima prudenza, consultò il suo Pokedex.

"Gallade, il Pokemon Lama. Tipo Psico/Lotta. Pokémon elegante e ottimo spadaccino, combatte allungando le lame che ha sui gomiti. Quando protegge qualcuno estende i gomiti come se fossero spade e combatte furiosamente. Il suo intuito gli consente di capire cosa pensa il nemico: può così attaccare per primo."

Gary annuì tra sè. Sì, decisamente una mossa astuta per contrastare un Pokemon Psico... ma Gary non era arrivato fin lì senza aveva già pronta qualche contromossa per un caso come quello. "Cominciamo, allora! Exeggcutor! Comincia con Fortuncanto!" esclamò. Il Pokemon simile ad una palma si drizzò in tutta la sua statura. e le noci di cocco che aveva sotto la fronda chiusero gli occhi e iniziarono a cantare una roca melodia, facendo apparire un anello di luci colorate attorno al suo corpo.

"Quella che mossa è? Non credo di averla mai vista prima d'ora..." affermò Ursula corrugando la fronte.

"Io sì... l'ho vista un paio di volte." rispose Kenny, contento di poter essere lui, una volta tanto, a fare sfoggio della sua conoscenza. "Quella mossa si chiama Fortuncanto, e serve a proteggere la squadra di chi la usa da attacchi particolarmente potenti. Finchè questa mossa ha effetto, il nemico non è in grado di mandare a segno dei colpi fortunati che altrimenti potrebbero mettere fuori combattimento l'avversario in men che non si dica."

"Una buona mossa, ragazzo, ma aspetta di vedere la nostra! Gallade, usa Nottesferza!" esclamò Devon. Gallade fece un cenno con la testa e scattò in avanti, le sue braccia-lame circondate da una tenue aura di luce nera. Si stava preparando a sferrare un colpo poderoso contro lo Exeggcutor di Gary, ma il ragazzo reagì con rapidità e prontezza di pensiero.

"Exeggcutor, contrattacca con Laccioerboso!"

Exeggcutor mosse rapidamente le sue foglie, con un fruscio acuto, e creò una liana di luce verde che si avvinghiò attorno alle gambe di Gallade, stringendosi e poi sollevando in aria il Pokemon Psico/Lotta, che non potè fare altro che sgranare gli occhi prima di essere scagliato in aria dall'attacco, e atterrare poco elegantemente sulla schiena. Gallade emise un breve lamento di dolore, ma si rialzò agilmente con un colpo di reni... e con grande disappunto di Exeggcutor, riuscì a proseguire il suo attacco di prima. Con tutta la velocità che il suo corpo legnoso gli consentiva, Exeggcutor si piegò da un lato e riuscì ad evitare un primo fendente, ma il secondo lo colpì in pieno.

"Continua così, Gallade! Adesso usa Danzaspada, e poi di nuovo Nottesferza!" esclamò Devon.

"Non così in fretta!" disse Gary. "Exeggcutor, usa un attacco Pioggia!"

Gallade alzò le braccia ed eseguì un breve numero di danza, mentre delle spade di luce apparivano attorno a lui e volteggiavano per un attimo in aria, accanto al suo corpo. Exeggcutor prese la mira, mosse la sua fronda e scagliò da essa una raffica di noci di cocco che descrissero una breve traiettoria ad arco e piovvero addosso a Gallade. Costretto ad interrompere la sua danza, il Pokemon Lama sferrò due fendenti in aria e tagliò a metà le noci di cocco che stavano per colpirlo, ma così facendo perse un istante di tempo che servì ad Exeggcutor a sferrare un potente colpo!

"Perfetto!" disse Gary. "Exeggcutor, usa Mazzuolegno!"

Exeggcutor si mosse con tutta la rapidità che gli era possibile verso il suo avversario. Alcune foglie della sua fronda si intrecciarono l'una sull'altra e si allungarono di colpo, formando una sorta di enorme martello all'estremità. Il Pokemon Nocecocco roteò su sè stesso e colpì Gallade con un poderoso colpo di martello, scaraventando il più esile Pokemon Psico/Lotta contro un muro, dove si schiantò con un tremendo impatto e scivolò a terra stordito. Per fortuna di Devon, che già stava cominciando a temere di aver perso il primo scontro, Gallade riuscì a rialzarsi barcollando e scosse la testa per schiarirsela, mentre Exeggcutor strizzava alcuni dei suoi occhi e si rimetteva in guardia.

"Il contraccolpo di Mazzuolegno deve aver avuto un certo effetto su Exeggcutor..." commentò Lucinda con un po' di preoccupazione. "Gary deve stare attento che Exeggcutor non si indebolisca troppo."

"Piplup!" esclamò allarmato Piplup, indicando Gallade che si apprestava ad usare una nuova mossa.

"Ammetto che non me l'aspettavo, ragazzo." affermò Devon. "Sei in gamba... ma questo vuol semplicemente dire che non userò più i guanti di velluto con te. Gallade, adesso usa Doppioteam!"

Gallade si mise in guardia e creò un paio di immagini illusorie di sè stesso, ognuna perfettamente identica all'originale... ma Gary ed Exeggcutor non si fecero ingannare, e il ragazzo diede un'occhiata al terreno per cercare di capire quale dei tre Gallade proiettasse la sua ombra. Sfortunatamente, alla fioca luce della stanza, non era tanto facile distinguere l'ombra del vero Gallade... e questa volta, fu il Pokemon Lama a guadagnarsi un istante di tempo per contrattaccare.

"Gallade, ora attacca con Forbice X!" esclamò Devon. Gary sgranò leggermente gli occhi e strinse i denti - quello sì che era un attacco davvero pericoloso per il suo Exeggcutor!

"Exeggcutor, usa Riflesso e cerca di attutire il colpo!" esclamò Gary. Gallade si mosse rapidamente, e le sue due immagini illusorie si spostarono con lui, correndo a zig-zag in modo da confondere le idee ad Exeggcutor, che si concentrò appena in tempo per creare uno scudo di energia davanti a sè. Uno dei Gallade sollevò un braccio, avvolto da un'aura di energia luminosa verde-giallina, per sferrare un colpo formidabile al Pokemon Erba/Psico, ma quest'ultimo si voltò in tempo e riuscì a piazzare il suo scudo energetico davanti all'avversario. Il fendente si esaurì sulla protezione... e l'attaccante svanì nel nulla una frazione di secondo dopo.

Un altro Gallade si stava lanciando su Exeggcutor dall'alto, le braccia sollevate... e il Pokemon Nocecocco si voltò appena in tempo per parare un altro attacco Forbice X! L'attaccante rimbalzò, ma ancora una volta si rivelò essere un'immagine illusoria che svanì un attimo dopo... e quando il terzo Gallade si avvicinò di scatto per attaccare, era già troppo tardi per reagire!

Exeggcutor cercò di spostarsi e intercettare la Forbice X con Riflesso, ma Gallade si mosse più rapidamente e mise a segno un affondo con entrambe le braccia, disegnando una scia di luce iridata in aria! Exeggcutor sgranò gli occhi ed emise un ululato di dolore da tutte e tre le sue bocche, barcollando in avanti e cadendo in ginocchio...

Ma non era ancora del tutto privo di forze, e decise di sfruttare quelle che gli restavano prima di perdere i sensi per rendere il lavoto più facile possibile al Pokemon successivo. Stringe i denti, e le foglie della sua fronda cominciarono a brillare di luce verde...

"Exeggcutor?" chiese Gary, non del tutto sicuro di cosa volesse fare il suo Pokemon. Vedendo l'espressione dolorante ma decisa sul volto di una delle noci di cocco, il giovane ricercatore gli fece un cenno di assenso e diede un altro comando. "E va bene, se ci tieni... usa Verdebufera, adesso!"

"EXEGGCUTOOOOOOOR!" esclamò il Pokemon Erba/Psico, sprigionando tutta l'energia che gli rimaneva in un unico, poderoso attacco! Il bagliore smeraldino della sua fronda si espanse di colpo, ed Exeggcutor scagliò un vortice verde e una raffica di proiettili di luce verde a forma di foglia, che si diressero con potenza e velocità contro il Gallade di Devon. Il campione di arti marziali, abbagliato dalla luce, fu costretto a fare due passi indietro e alzare un braccio per proteggersi gli occhi... e il poderoso vortice di luce verde travolse Gallade, scaraventandolo via con violenza e facendolo volare in aria per qualche secondo, prima di farlo schiantare a terra! Gallade emise un lamento e giacque a terra privo di sensi, mentre Exeggcutor, completamente eausto, scivolava a terra. Un attimo dopo, anche il Pokemon di Gary cadde a terra svenuto, gli occhi delle sue noci di cocco trasformati in spirali.

Lucinda restò ferma dov'era per un attimo, ad occhi sgranati... ma si riebbe quasi subito, si schiarì la voce, e diede il responso dello scontro. "Questo è... un doppio ko! Sia Gallade che Exeggcutor non sono più in grado di combattere, e il primo scontro si conclude in parità."

"Bene, è stato un bello scontro. Niente di meglio, per fare un po' di riscaldamento." affermò Devon. "Ottimo lavoro, Gallade, ritorna pure e riposati."

Il biondo karateka richiamò il suo Pokemon Psico/Lotta, poi diede un'occhiata alle altre Pokeball che aveva con sè... e Gary fece la stessa cosa con il suo Exeggcutor, ringraziandolo per aver combattuto con tanta determinazione. Un breve applauso da parte di Kenny, Zoey, Ursula e Piplup fece sorridere lievemente il giovane ricercatore, che però si impose di non lasciarsi prendere la mano e di concentrarsi ancora di più sullo scontro. Lui e Devon erano in perfetta parità.

"Io sono pronto, Devon! Manda pure il tuo prossimo Pokemon!" affermò Gary.

Il Lucario di Devon fece un cenno di assenso al suo allenatore, che scelse finalmente la Pokeball che voleva e la lanciò. Quando la sfera si aprì, si sentì un profondo ruggito... e da essa apparve un massiccio Pokemon, alto più di due metri, dall'aspetto di un panda gigante coperto da una folta ed arruffata pelliccia quasi interamente nera, che diventava bianca solo sulla testa e sulla pancia, e che si estendeva dietro la schiena formando una sorta di mantello. Il muso aveva un'espressione feroce e battagliera, con gli occhi seminascosti da due chiazze di pelliccia nera, il naso nero e le orecchie tonde, e una bocca digrignante, e tra i denti teneva un lungo filo d'erba. Le braccia muscolose terminavano con due grandi mani nere, e i suoi piedi presentavano tre lunghi e robusti unghioni neri.

Il Pokemon atterrò sul pavimento del dojo, provocando una piccola scossa tellurica, e ruggì di nuovo, poi si sgranchì le nocche delle mani in un gesto che faceva capire quanto fosse desideroso di combattere. Gary e i suoi compagni si ritrovarono ad esitare per un istante... era un Pokemon che nessuno di loro aveva mai visto prima, e non immaginavano neanche cosa potesse avere in serbo per loro...

"GOROOOOO!" ruggì il Pokemon panda. Stava incitando Gary a mandare in campo il suo Pokemon successivo, e nonostante la sua sicurezza, ora il giovane ricercatore era un po' in difficoltà. Anche se sapeva che probabilmente non avrebbe ottenuto alcun risultato, Gary prese il suo Pokedex e lo puntò verso il Pokemon panda, sperando di ottenere almeno qualche informazione.

"Pokemon sconosciuto. Nessuna informazione disponibile."

"Okay... non che ci contassi molto, in effetti." affermò Gary mettendo via il suo Pokedex e cercando di pensarci un po' su. Era un Pokemon Lotta, chiaramente, ma era sempre possibile che avesse qualche tipo secondario...

Gary scosse la testa. Inutile restare lì a pensarci troppo su, non lo avrebbe portato da nessuna parte. "E va bene... in tal caso, vediamo cosa si può fare. Vai, Arcanine!" esclamò. La Pokeball volò in aria, e da essa uscì il possente cane-tigre, che atterrò agilmente sulle quattro zampe e ringhiò con fare minaccioso al Pokemon sconosciuto. Quest'ultimo, per nulla impressionato, tese un braccio verso Arcanine, e con il dito di una mano gli fece cenno di venire avanti.

"Gary ha mandato il suo Arcanine contro quel Pokemon sconosciuto..." commentò Zoey. "Accidenti, non è esattamente in una buona situazione. E' costretto ad affrontare quella montagna di muscoli senza sapere nulla di quello che può fare..."

"Per correttezza personale, credo che sia il caso di informarvi." intervenne Devon prima che lo scontro potesse iniziare. "Il mio Pokemon è un Pangoro, un Pokemon di tipo Lotta/Buio originario della regione di Kalos. E' un combattente di tutto rispetto... quindi ti consiglio di fare del tuo meglio in questo scontro, ragazzo..."

"Arcanine, Extrarapido!"

Devon aveva appena finito di parlare, che Gary diede il suo primo ordine, e il suo Arcanine abbaiò in segno di intesa prima di lanciarsi contro Pangoro ad una tale velocità che il Pokemon panda non riuscì a vederlo! Arcanine raggiunse il suo avversario e lo caricò con tutto il suo peso, facendolo barcollare. Ma Pangor era evidentemente troppo robusto per essere messo davvero in difficoltà da questa mossa, e riuscì a rimettersi in guardia un istante dopo.

"Scusa, vecchio, ma se tu e il tuo Pokemon vi scoprite così, noi ne approfittiamo!" disse ironico Gary. Il suo Arcanine tenne lo sguardo fisso su Pangoro, ma fece un piccolo ghigno di soddisfazione, irritando il massiccio panda.

Devon si sfregò il pizzetto biondo che aveva sul mento. "Hmm... un attacco proprio mentre l'avversario è concentrato su quello che dice. E con una mossa rapida ed affidabile, per giunta. Okay, lo ammetto, mi sono fatto prendere un po' la mano." rispose. "Ma non succederà di nuovo. Pangoro, usa Vitaltiro!"

"Arcanine, cerca di sfuggirgli, e poi usa Rogodenti!" esclamò Gary. Rapidissimo, il Pokemon canino scattò di lato e si gettò contro Pangoro in modo da colpirlo in un punto dove potesse indebolirlo di più... ma all'ultimo momento, quando Arcanine stava per morderlo con i suoi denti surriscaldati, Pangoro eseguì un movimento rapido ed inaspettato, e allo stesso tempo agguantò l'avversario con una delle sue robuste braccia! Pangoro volteggiò su sè stesso e scaraventò Arcanine contro un muro, dove si andò a schiantare con un tonfo terrificante! Il cane-tigre scivolò a terra, un po' stordito, ma ci sarebbe voluto ben altro per metterlo a terra...

"Va bene... Arcanine, meglio tenersi a distanza! Usa Lanciafiamme!" ordinò Gary.

"Pangoro, usa Granfisico e poi... resisti a quell'attacco!" esclamò Devon. Arcanine prese fiato e scagliò una enorme fiammata contro l'avversario, che si mise in una posizione di guardia e alzò le braccia davanti a sè, parando il colpo come meglio poteva. Pangoro grugnì per il calore delle fiamme e indietreggiò di due passi, attendendo che le fiamme si smorzassero prima di eseguire la sua mossa - alzò i pugni in aria e ruggì di nuovo, concentrandosi in modo da potenziare le sue capacità di attacco e difesa. L'attacco di Arcanine non lo aveva danneggiato più di tanto.

"Non ho mai visto quel Pokemon, ma mi dà l'impressione di essere specializzato in attacchi fisici, ed è anche resistente." affermò Zoey. La coordinatrice dai capelli rossi stava osservando attentamente il modo di combattere di Pangoro, in modo da farsi un'idea per quanto approssimativa delle sue capacità.

"Arcanine mi sembra un po' in difficoltà. Se non riesce a mettere a segno un colpo come si deve, soccomberà in fretta." fu il commento di Ursula, segretamente contenta di non essere lei a dover affrontare quel colosso impellicciato.
Lucinda continuò ad osservare attentamente lo scontro, cercando di essere più imparziale possibile anche mentre sperava che il suo ragazzo vincesse. Effettivamente, Pangoro era tremendamente forte... ma il suo punto debole era la lentezza. Per vincere, Gary doveva giocare su quello... solo così sarebbe riuscito ad avere la meglio sul secondo Pokemon di Devon.

"Non attacchi? Allora attaccherò io. Pangoro, usa Martelpugno!" esclamò Devon. Il panda gigante strinse la mano destra a pugno e sferrò un poderoso colpo dall'alto verso il basso, con l'intenzione di schiacciare al suolo lo Arcanine, di Gary, che riuscì appena in tempo a togliersi dalla traiettoria. Il tremendo impatto del pugno di Pangoro sul pavimento di stuoie aprì un buco nel terreno e fece incespicare il Pokemon Fuoco, ma Arcanine riuscì ad allontanarsi quanto bastava per sferrare un altro attacco.

"Inutile attaccare direttamente quando la pura e semplice forza fisica dell'avversario finirà per avere la meglio." commentò Gary. "Accelera, Arcanine! Dobbiamo concentrarci sullo schivare i suoi attacchi!"

"Nine!" abbaiò il cane-tigre. Usando un attacco Agilità, Arcanine accelerò di colpo e iniziò a correre in cerchio attorno a Pangoro, usando una serie di deboli attacchi mordi e fuggi per farlo innervosire. Ringhiando, il Pokemon panda alzò la guardia, consapevole che la velocità era ciò su cui non poteva assolutamente competere con Arcanine.

"Non male come tattica, ma l'ho già affrontata." commentò Devon. "Pangoro, usa Battiterra!"

"Pangoro!" esclamò Pangoro, alzando un piede per cercare di provocare un terremoto in miniatura che riducesse la velocità del Pokemone cane. Ma Gary sembrava essersi aspettato quella mossa - o almeno, reagì con rapidità e compostezza.

"Adesso, Arcanine! Usa il tuo attacco Fuocofatuo!" esclamò il ragazzo. Gli occhi di Arcanine si accesero di rosso incandescente... e da essi scaturirono due sfere di fuoco che sfrecciarono verso Pangoro descrivendo una traiettoria spiraleggiante in aria. Pangoro non fece in tempo ad abbattere il piede a terra prima che le fiammelle danzanti lo raggiungessero al fianco, infliggendogli una dolorosa scottatura! Pangoro ruggì di dolore e riuscì a portare a termine il suo attacco, ma a quel punto, Battiterra era stato smorzato dalla scottatura, e anche se Arcanine venne investito dalla scossa tellurica e sballottato per qualche istante, riuscì a reggere abbastanza bene.

Pangoro ruggì e barcollò per un istante, afferrandosi il punto in cui il Fuocofatuo di Arcanine aveva lasciato un segno nero sulla sua pelliccia... e Devon storse il naso. Questo era un problema per il suo Pokemon.

"Hmm... questa non ci voleva." disse tra sè. "Okay, Pangoro, cerca di ritirarti, e poi usa di nuovo Vitaltiro!"

"Non ci faremo prendere due volte dalla stessa mossa, vero, Arcanine?" chiese Gary. Il suo Pokemon cane abbaiò in segno di assenso e tenne lo sguardo fisso sul Pangoro di Devon, che strinse i denti per la scottatura e indietreggiò, pronto ad attaccare nel momento in cui Arcanine si fosse esposto. Il Pokemon Fuoco si acquattò sul terreno, e attese che il muscoloso panda facesse la sua mossa...

"Adesso, Pangoro! Prendilo e scaraventalo via!" esclamò Devon. Con un impeto di rabbia e decisione, Pangoro si scagliò contro Arcanine, cercando di afferrarlo con le sue possenti braccia... ma il Pokemon di Fuoco riuscì a scansare la micidiale presa del panda gigante e scattò dietro di lui! Pangoro si voltò e cercò di attaccare di nuovo, ma la sua stzza e la sua scottatura lo rallentavano, e Arcanine ebbe tutto il tempo che gli serviva per preparare un nuovo attacco e mandarlo a segno!

"Adesso è il momento! Arcanine! Sferra un attacco Fuococarica!" ordinò Gary con un teatrale gesto del braccio.

"Pangoro, colpisci con Martelpugno!" esclamò allarmato Devon.

Arcanine ruggì, e la sua pelliccia si accese di fiammelle rosse... poi, il Pokemon cane si scagliò contro Pangoro con tutta la velocità che gli era propria, trasformandosi in una sorta di cometa di fuoco! Il panda gigante sgranò gli occhi allarmato, ma riuscì a voltarsi e sferrare un tremendo pugno dall'alto verso il basso che centrò Arcanine alla schiena, prima che il potente attacco lo colpisse in pieno, trascinandolo via per diversi metri con uno schianto assordante! Piplup e gli allenatori che assistevano alla lotta strinsero i denti quando Arcanine e Pangoro si schiantarono sul muro, e l'impatto lasciò su di esso una sorta di cratere a foma di panda gigante!

Una nube di polvere si sollev attorno al punto in cui Pangoro ed Arcanine si erano schiantati... e un attimo dopo, la massiccia figura di Pangoro emerse dal polverone, soltanto per abbattersi a terra a pancia in giù con la lingua penzolante tra le mascelle e gli occhi trasformati in spirali, mentre Arcanine usciva barcollando, con la pelliccia arruffata. Riprese fiato per un attimo, poi tirò indietro la testa e lanciò un ululato di vittoria, mentre il Lucario di Devon scuoteva la testa.

"Piplup piplup!" esclamò Piplup, agitando i suoi pon-pon.

"Pangoro non è più in grado di combattere! Gary e il suo Arcanine vincono questo incontro!" esclamò Lucinda con entusiasmo. "Adesso, a Devon rimane solo un Pokemon da mandare in campo... e credo di sapere chi sarà."

Devon alzò le spalle, un po' deluso. Sperava che l'apparizione di Pangoro, un Pokemon che non avevano mai visto prima di allora, avrebbe spiazzato Gary un po' di più, ma era favorevolmente impressionato da come il ragazzo aveva gestito quello sconto inaspettato. "Beh, i miei complimenti, ragazzo. Non molti se la sarebbero cavata così bene davanti al mio Pangoro." affermò, richiamando il panda gigante sconfitto nella sua sfera. "Sì... devo dire che sei in gamba. Decisamente, un allenatore sopra la media. Tuttavia... adesso tocca al mio Pokemon più forte! Sono stato spesso in una situazione di svantaggio, ma il mio Lucario è quasi sempre riuscito a ribaltare le sorti della battaglia anche quando tutto sembrava perduto. Quindi... ora saremo noi due i vostri avversari! Avanti, Lucario, adesso è il momento di far vedere chi siamo!"

Il Pokemon Lotta/Acciaio dava l'impressione di non vedere l'ora di cominciare, e si fece avanti per affrontare lo Arcanine di Gary. Si mise in posa di meditazione, poi eseguì un kata e si mise in un'elegante posizione di guardia da esperto karateka. Dal modo in cui si portava, e dalla sicurezza con cui osservava Gary e il suo Arcanine, si capiva subito che Lucario era a tutt'altro livello rispetto a Gallade e Pangoro, e il giovane ricercatore decise che non era il caso di far restare in campo Arcanine, per quanto avesse il vantaggio dell'elemento. In quel momento, era troppo stanco per durare a lungo contro Lucario.

"Arcanine!" ringhiò il cane-tigre, deciso a combattere ancora, ma Gary lo richiamò con un cenno della testa.

"Arcanine, è meglio se per adesso ti ritiri e riprendi un po' le forze." affermò il ragazzo. Restò per un attimo a pensare quale dei suoi Pokemon avesse le migliori possibilità di affrontare il Lucario di Devon, poi fece la sua scelta e lanciò una delle sue Pokeball in aria. "Ora tocca a te, Blastoise!"

"Blaaaaast!" esclamò la testuggine gigante nel momento in cui si materializzò davanti a Devon e al suo Lucario, poi si mise in guardia e si preparò a quello che prometteva essere uno scontro di tutto rispetto. Il Pokemon Lotta/Acciaio strinse gli occhi, forse rendendosi conto di non avere di fronte un avversario che poteva essere sconfitto tanto facilmente, ma mantenne la posizione di guardia e attese che il suo allenatore gli desse il primo ordine.

"Gary ha fatto una buona scelta a mandare in campo Blastoise..." commentò tra sè Lucinda. "Ma non ho idea di cosa sappia fare quel Lucario. Credo che sarà una battaglia dura... Forza, Gary, manca solo lui e poi hai vinto!"
              
    
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CONTINUA...

Note dell'autore: Non ho molto da dire per questo capitolo, e mi scuso per aver fatto perdere Pangoro al suo debutto in scena. Volevo che lo scontro fosse più o meno alla pari, quindi spero di aver comunque dato l'impressione di un Pokemon forte.
Per il resto... non credo di dover aggiungere altro. Vedrò di aggiornare XY Reload e The Glazed Challenge entro breve, quindi... ci sentiamo, a presto!

 

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Capitolo 11
*** La Medaglia Disciplina ***


Pokemon: The Quest for Zeta and Omicron

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam
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Capitolo 11 - La Medaglia Disciplina

Gary e il suo Blastoise restarono a pensare alla strategia da usare, vedendo che il Lucario di Devon restava in guardia e attendeva la loro prima mossa. Il giovane ricercatore non aveva molta esperienza con i Lucario, ma senz'altro sapeva che erano Pokemon abbastanza imprevedibili, in grado di imparare numerose mosse di tipi diversi, e che non c'era un modo univoco per avere la meglio su di essi. La testuggine gigante fece un passo di lato, lentamente e con attenzione, i cannoni sempre puntati contro il suo stoico avversario, che eseguì un breve kata e alzò le mani davanti a sè, mettendosi in un'elegante e funzionale posizione di guardia. Dava veramente l'impressione che quel Lucario fosse stato addestrato nelle arti marziali, e conoscendo il suo allenatore, Gary non pensava che l'idea fosse tanto inverosimile.

"Beh? Che sta aspettando, perchè non attacca?" chiese Ursula corrugando la fronte.

"Penso che Gary e Blastoise vogliano studiare un po' l'avversario, prima di fare la prima mossa. Non si può mai sapere cosa è in grado di fare un particolare Lucario... e ho come l'impressione che questo Pokemon sia molto più forte di quel Pangoro di prima." disse Luccinda. Il suo Piplup si era già messo, chissà come, la sua tenuta da cheerleader, e si stava esibendo in un buffo numero di incoraggiamento per Blastoise!

"Piplup! Piplup!" esclamò il grazioso Pokemon pinguino. Blastoise fece un sorriso appena accennato e rivolse nuovamente il suo sguardo verso l'avversario. Lucario sembrava quasi una statua... eppure, al tempo stesso, Blastoise aveva l'impressione di sentire un'aura di energia che veniva sprigionata dal corpo robusto ma longilineo del Pokemon Lotta/Acciaio.
Finalmente, Gary decise che era il momento di rompere gli indugi e dare inizio alla battaglia... e aveva già un'idea di cosa tentare! "Okay, cominciamo noi, Blastoise! Usa il tuo attacco Idrovampata!" esclamò Gary, sperando di mettere a segno un attacco che lasciasse indebolito Lucario. La testuggine prese la mira con i suoi cannoni, e scagliò da essi un getto di acqua bollente che sfrecciò verso Lucario ad alta velocità!

Devon non si lasciò impressionare. "Lucario, respingila con Vuotonda!" esclamò il biondo karateka, e il Pokemon Lotta/Acciaio mosse rapidamente le braccia, facendo apparire attorno a sè delle scie turbinanti di luce azzurrina... poi, puntò le braccia in avanti e scagliò un proiettile energetico che intercettò il getto di acqua bollente a mezz'aria, disperdendolo in un'infinità di goccioline che evaporarono una frazione di secondo dopo! La sfera disperse la Idrovampata e, anche se la sua potenza era stata diminuita dall'impatto, proseguì verso Blastoise e lo colpì in pieno petto! La robusta testuggine non risentì più di tanto del colpo, in ogni caso, e si limitò a fare un piccolo passo indietro.

"Hmm, niente male, vedo! Il tuo Blastoise è ben allenato. Fammi indovinare, è stato lui il tuo starter, non è vero?" chiese Devon, ormai un esperto nel riconoscere il legame che intercorreva tra allenatori e Pokemon.

Gary confermò con un cenno della testa. "Già... anche se in effetti, ci rendiamo conto che anche il tuo Lucario non scherza! Immagino che... sarà uno scontro davvero interessante, non è vero, Blastoise?" affermò. "Forza, Blastoise, è il momento di fare sul serio! Usa Acquanello!"

"Blastoise!" esclamò la testuggine. Mosse le braccia in modo che fossero estese ai propri fianchi, e dai suoi cannoni uscì uno scrosciante getto d'acqua che curvò a mezz'aria e cominciò ad avvolgersi attorno a Blastoise ed orbitare attorno al suo robusto corpo, creando degli anelli d'acqua che rifrangevano la luce!

"Niente male... ma aspetta di vedere questo!" esclamò Devon. "Forza, Lucario, usa il tuo attacco Danzaspada, e poi Breccia!"

"Cario!" esclamò il Pokemon Aura. Si concentrò per un attimo, e i suoi occhi rossicci emanarono un bagliore argentato... e un attimo dopo, una serie di spade di luce volteggiarono in maniera spettacolare sopra Lucario, formando una sorta di anello attorno a lui prima di scomparire in una pioggia di scintille argentate! Un attimo dopo, sentendosi molto più forte, Lucario scattò verso Blastoise e cercò di colpirlo con il taglio della mano, ma la testuggine era pronta a riceverlo...

"Blastoise, usa Ritirata!" esclamò Gary. Immediatamente, il suo starter ritirò la testa nel guscio, e il colpo di karatè sferrato da Lucario colpì soltanto la spessa conchiglia del Pokemon Crostaceo, provocandogli un po' di dolore, ma senza infliggergli tanti danni. Blastoise reagì con una rapidità insospettabile per una creatura del suo peso e delle sue dimensioni, e contrattaccò rapidamente con Idropulsar, sparando una raffica di anelli d'acqua da uno dei suoi cannoni. Il proiettile d'acqua colpì Lucario in pieno petto e lo spinse via per un paio di metri, ma il Pokemon Aura si riprese rapidamente, scrollò la testa e si rimise in guardia.

"Hmm... si preannuncia un combattimento davvero interessante! Ne è passato di tempo, dall'ultima volta che il mio Lucario ha affrontato un avversario così forte!" affermò Devon. "Bene, Lucario, non abbiamo più motivo per trattenerci! Continua con il tuo attacco Tuonopugno!"

"Blastoise, usa Battiterra!" esclamò Gary. Il Pokemon Aura era molro più veloce dello starter di Gary, e fu in grado di attaccare per primo, caricando il suo pugno destro e avvolgendolo di elettricità. Chiuse rapidamente le distanze e sferrò un diretto che raggiunse il Pokemon Crostaceo al torace, trasmettendogli una potente scarica elettrica che costrinse Blastoise ad indietreggiare... e il Pokemon d'Acqua emise un ringhio di dolore e cercò in qualche modo di reggere al tremendo impatto.

"BLAAAAAST!" ruggì Blastoise, per poi fare appello a tutte le sue forze per afferrare il braccio con cui Lucario lo stava colpendo. Riuscì a trattenerlo, e poi pestò con forza un piede a terra e scatenò un terremoto in miniatura che scosse Lucario e lo sballottò con violenza! Poi, mollò la presa e lo scaraventò via, facendo cadere a terra Lucario, che però reagì con rapidità, si rotolò su un fianco e riuscì a rialzarsi rapidamente. Blastoise era già pronto ad attaccare di nuovo, e quando Gary gli diede il segnale, la testuggine scagliò un attacco Surf, caricando i due cnnoni sulla sua schiena e sparando un violento getto d'acqua che travolse il Pokemon Aura! Lucario strinse i denti e puntò i piedi a terra, incrociando le braccia davanti a sè in modo da farsi in qualche modo scudo e tentare di resistere alla pressione dell'acqua... e dopo alcuni secondi passati a tenere duro contro la corrente, finalmente l'attacco Surf cessò lasciando Lucario barcollante e un po' intontito, ma ancora in piedi e perfettamente capace di combattere!

"Forza, Gary! Forza, Blastoise! Ce la potete fare!" esclamò Lucinda. Anche lei, in qualche modo, si era messa la sua tenuta da cheerleader e stava esibendosi in un numero di incoraggiamento assieme al suo Piplup!

"Piplup, piplup! Pip! Lup!"

"Un giorno Lulù mi dovrà spiegare da dove saltano fuori quelle divise..." commentò stupefatto Kenny con tanto di gocciolone di sudore sulla fronte!
Gary si voltò di appena un po' verso la sua fidanzatina e fece un cenno affermativo con la testa, senza mai staccare del tutto la sua attenzione dalla battaglia. Lucario era di nuovo in azione, e questa volta, sembrava deciso a tenersi a distanza e stancare Blastoise con una raffica di attacchi a distanza...

"Lucario, usa la tua Vuotonda a raffica!" esclamò Devon. Lucario scattò di lato di appena due passi e scagliò contro Blastoise un proiettile sferico fatto di energia azzurrina, che Blastoise non riuscì ad evitare e fu costretto a smorzare chiudendosi per qualche istante nel suo guscio. Ma Lucario incalzò, sferrando una serie velocissima di attacchi dello stesso tipo, e bombardando Blastoise senza lasciargli il tempo di prendere la mira e scagliare un altro dei suoi attacchi.

"Blastoise è in svantaggio, adesso... anche se Battiterra ha ridotto la velocità di Lucario, quest'ultimo resta comunque più veloce." affermò Zoey. "Blastoise non riuscirà a restare in difesa a lungo."

Gary cercò di pensare rapidamente, mentre Lucario scagliava un altro attacco Vuotonda contro la testuggine. Ancora una volta, lo spesso guscio di Blastoise resse senza problemi al poderoso assalto e l'Acquanello che ancora aleggiava attorno a lui gli permetteva di recuperare almeno in parte le forze, ma il giovane ricercatore era consapevole del fatto che non sarebbe potuto restare in difesa ancora a lungo...

O forse sì?

Gary fece un cenno con la testa, sperando che l'idea che gli era appena venuta in mente fosse quella giusta. "Okay... attendi un attimo, Blastoise, e intanto usa il tuo attacco Protezione!" esclamò Gary. Blastoise grugnì e, senza neanche uscire dal guscio, creò uno scudo di energia semitrasparente attorno a sè che durò appena un paio di secondi... un tempo più che sufficiente affinchè la successiva Vuotonda si infrangesse senza danni su di esso.

"Stai cercando di guadagnare tempo, ragazzo? Mi aspettavo un po' più di fantasia da parte tua!" esclamò Devon con un sorrisetto di sfida. "Vediamo un po' se riesci a respingere questo! Lucario, usa Forzasfera!"

Lucario fece una capriola all'indietro, congiunse le mani e poi le separò di colpo, creando una sfera di luce azzurra tra i suoi palmi e concentrandosi quanto più poteva per riversare la sua Aura nel proiettile energetico. Per un istante, Gary e Blastoise attesero che Lucario creasse un proiettile abbastanza grande... e quando la sfera di energia ebbe raggiunto le dimensioni di una palla da basket, il giovane ricercatore si tenne pronto. Quella poteva essere un'occasione unica per mandare a segno un contrattacco poderoso.

"Adesso!" esclamò Devon con convinzione, sferrando un pugno davanti a sè. Lucario si protese in avanti e portò le braccia davanti a sè, scagliando la Forzasfera con tutta la forza che aveva in corpo ed inviando un dirompente proiettile luminoso contro il suo avversario, che a quel punto non aveva nessuna possibilità di sottrarsi al colpo...

"Specchiovelo!" ordinò Gary mezzo secondo prima che la Forzasfera andasse a segno. Dalla sua posizione, il giovane ricercatore riuscì a vedere una luce rosata accendersi sul guscio di Blastoise, ma durò soltanto un battito di ciglia prima che la Forzasfera andasse a segno e colpisse Blastoise in pieno petto! Un tremendo impatto fece indietreggiare la robusta testuggine, che strinse i denti ed emise un sordo ringhio di dolore mentre il colpo subito la spostava di diversi metri, i ribusti piedi che scavavano due trincee in miniatura nel tatami! Ma la situazione si ribaltò un istante dopo - Blastoise riuscì a puntare i piedi a terra e flettè i muscoli, e nello stesso momento la Forzasfera perse energia e si dissipò nel nulla. Poi, la luminescenza rosa che aveva circondato Blastoise si intensificò, e dal suo corpo scaturì a sua volta una sfera di energia rosata che sfrecciò verso Lucario senza dargli la possibilità di scansarsi! Il pokemon Aura sgranò gli occhi con espressione stupita e spaventata prima di essere travolto dall'attacco Specchiovelo, che lo centrò in pieno petto e lo scaraventò contro il muro con un tremendo boato, proprio vicino all'ammaccatura che Pangoro aveva lasciato poco prima.

"Lucario!" esclamò Devon stupefatto, mentre Kenny, Lucinda e Piplup esultavano, Ursula sgranava gli occhi impressionata, e Zoey faceva un cenno affermativo con la testa. Il pokemon Aura cadde su un ginocchio, ma riuscì a rialzarsi scuotendo la esta e, anche se un po' più lentamente di prima, si rimise in guardia. Anche Blastoise, nonostante la sua robustezza, cominciava a sentire gli effetti della battaglia... quel Tuonopugno di prima e la Forzasfera che aveva ricevuto non gli avevano certo fatto favori. "Hmm... niente male davvero! Sinceramente, non mi ero ricordato che Blastoise poteva imparare Specchiovelo. Una lezione per me. Mai dare nulla per scontato, in una lotta di Pokemon."

"Grazie, ma vedo che anche il mio Blastoise comincia a stancarsi." affermò Gary, vedendo che la testuggine gigante stava respirando un po' affannosamente.

"Già... quindi, immagino che non reggerà a lungo contro una serie di attacchi ben coordinati, vero?" esclamò Devon con convinzione. "Forza, Lucario, continua il tuo attacco! Usa Tuonopugno e Breccia assieme!"

Lucario lanciò un breve ululato e si caricò di energia, mentre le sue mani si accendevano di luce gialla e crepitavano di elettricità! Con uno scatto felino, lo sciacallo bipede si scagliò contro Blastoise, e cercò di sferrare un potente colpo di karate elettrificato! Blastoise si scostò appena in tempo per evitare il primo colpo, ma il secondo arrivò troppo velocemente e raggiunse la testuggine al fianco, dandole una dolorosa scarica elettrica e facendola barcollare! Blastoise si allontnò da Lucario con tutta la velocità di cui era capace, e Gary diede un nuovo ordine.

"Blastoise, usa Bollaraggio!" esclamò. La testuggine puntò nuovamente i suoi cannoni verso l'avversario, e sparò una raffica di bolle contro di lui, ma Lucario si difese sferrando una raffica di colpi di taglio con le mani elettrificate, e facendo esplodere le bolle prime che potessero colpirlo. Tuttavia, Gary aveva raggiunto il suo scopo, e cioè rallentare un po' l'avanzata di Lucario... e prima che il Pokemon Lotta/Acciaio potesse attaccare di nuovo, Blastoise prese di nuovo la mira con i suoi cannoni e sparò un nuovo attacco non appena Gary gli diede l'ordine! "Perfetto! Ed ora... attacca con Idrovampata, di nuovo!"

Blastoise esclamò il proprio nome e scagliò di nuovo un getto di acqua bollente contro il campione di Devon... che però questa volta non riuscì a difendersi, e non potè fare altro che alzare le braccia elettrificate per difendersi come meglio poteva. Il getto di acqua bollente lo raggiunse alle braccia, e la carica elettrica che Lucario aveva accumulato su di esse si disperse in un lampo di energia luminosa! Un attimo dopo, Lucario indietreggiò di alcuni passi, agitando scompostamente le braccia sulle quali erano comparsi dei segni rossi che indicavano scottature!

"Ah! Accidenti, questa non ci voleva!" esclamò Devon, sgranando gli occhi per la sorpresa sgradita. Lucario fece una capriola all'indietro per cercare di mettere un po' di distanza tra sè e il suo avversario, e atterrò su un ginocchio, cercando di alzare le braccia doloranti ed assumere nuovamente una posizione di guardia! Blastoise raccolse le forze che gli rimanevano e si preparò a scagliare un ultimo attacco... doveva essere quello decisivo, altrimenti lo scontro sarebbe arrivato ad uno stallo snervante. "Presto, Lucario, cerca di ripararti, e attaccalo con Psichico!"

"Lu... cario!" esclamò Lucario, cercando di sopportare il dolore delle scottature alle braccia. Il Pokemon Aura si concentrò su Blastoise e scagliò un'ondata di energia mentale contro di lui... ma Blastoise riuscì a mettersi ib guardia e puntò i piedi a terra per difendersi dal poderoso attacco mentale, che si infranse su di lui e lo percosse per qualche istante, ma alla fine Blastoise riuscì a scrollarselo di dosso, restando indebolito ma ancora in piedi.

"Adesso è il momento di concludere, Blastoise! Usa il tuo attacco Idrocannone!" esclamò Gary.

Blastoise sembrò ghignare con fare sicuro di sè e si caricò rapidamente per sferrare la Mossa Eccelsa che aveva imparato quando Gary aveva accompagnato Ash e i suoi compagni al Settipelago. Si acquattò sul terreno, appoggiando a terra entrambe le mani in modo da darsi maggiore stabilità, e cominciò a caricarsi di energia, mentre un'aura di un intenso colore azzurro si accendeva attorno al suo corpo corazzato, raccogliendosi in particolare attorno alle bocche dei suoi due cannoni. Le pupille dei suoi occhi si accesero a loro volta di azzurro, e Blastoise prese accuratamente la mira prima di lanciare un profondo, terribile ruggito di battaglia! Un terrificante rumore di acqua che traboccava, come un'ondata che si abbatteva su una scogliera, risuonò nella stanza... e un istante dopo, Blastoise aprì il fuoco, sparando due potentissimi torrenti d'acqua dai suoi cannoni dorsali! Lucario si ritrovò immediatamente la visuale occultata dal gigantesco muro d'acqua che gli arrivava addosso... e un istante dopo, senza che lui potesse fare nulla per difendersi, l'attacco Idrocannone lo travolse, trascinandolo via come niente e scaraventandolo contro il muro, dove la tremenda pressione del getto continuò a tenerlo bloccato per diversi secondi! Lucario strinse i denti e cercò di liberarsi dal getto dirompente per qualche secondo, facendo appello a tutte le forze che gli erano rimaste... ma dopo alcuni tentativi andati a vuoto, il Pokemon Lotta/Acciaio cedette e i suoi occhi si trasformarono in spirali, segno sicuro che era stato sconfitto. L'attacco Idrocannone si smorzò lentamente, e il getto d'acqua che proveniva dai cannoni di Blastoise si ridusse gradualmente ad un rigagnolo, facendo cadere a terra Lucario ormai privo di sensi, e segnando la vittoria di Gary nella sua prima Palestra di Vesrin!

"E con questo... il mio Lucario non è più in grado di combattere. Beh, so riconoscere quando un avversario è più forte di me, ragazzo mio!" affermò il Capopalestra di tipo Lotta. Andò a controllare che il suo Lucario non si fosse fatto troppo male, e dopo averlo richiamato nella sua sfera, frugò all'interno della sua gi da karatè, e da una tasca interna tirò fuori una Medaglia di colore grigio scuro che aveva l'aspetto di una lastra di pietra intagliata, con il bordo argentato. "Per questo, io ti conferisco la Medaglia Disciplina della Palestra di Superipoli. Ma l'importante era che voi vi ricordaste di fare gioco di squadra, e devo ammettere che nel superare il percorso ad ostacoli della mia Palestra, avete dimostrato non soltanto abilità fisica, ma anche spirito di squadra e capacità di collaborazione. Vedete... è questo il punto della mia Palestra."

"In che senso, signor Devon?" chiese Lucinda, avvicinandosi al suo ragazzo e mettendogli una mano sulla spalla per congratularsi con lui. "Il fatto che non riuscissimo più a vedere i nostri corpi... significava qualcosa in più che semplicemente una prova di abilità?"

"Certo, ragazza mia." rispose il biondo karateka con un cenno della testa. "Vedete... il fatto che voi non riusciste più a vedere i vostri corpi, ma quelli dei vostri compagni sì, è rappresentativo del fatto che un esperto di arti marziali deve conoscere sè stesso per essere consapevole dei propri limiti e delle proprie capacità, e non soltanto da un punto di vista fisico. Questo particolare percorso ad ostacoli può essere superato soltanto in due modi: o conoscendo bene il proprio corpo e quindi avendo un'ottima capacità di controllo su di esso, anche quando non siete in grado di vedere dove siete esattamente; oppure, tenendovi bene d'occhio a vicenda e dandovi una mano. Anche questo è un punto importante nelle arti marziali. Confrontandosi tra di noi e imparando gli uni dagli altri, ci si può migliorare."

"E questo, ovviamente, vale anche per le battaglie di Pokemon." fu la logica conclusione di Zoey.

Devon annuì con decisione. "Esattamente. Vedo che hai afferrato il concetto, ragazza mia." affermò. "Bene... ho potuto constatare che avete quello che vi serve per il viaggio che affronterete. La prossima gara di coordinatori si terrà a Fiangapoli... immagino che abbiate già sentito parlare di quella città, non è vero? Si è fatta una certa reputazione, di recente..."

"Non è là che si trova... hmm... come si chiamava, quella macchina che sembra uscita da un film di fantascienza? L'avevo letta su qualche rivista in un Pokemon Center... ah, sì, il Collisore a Pokeadroni, vero?" disse Ursula.

Il Capopalestra di tipo Lotta annuì di nuovo. "Esatto. Purtroppo, io non ci capisco molto di queste cose, ma dicono che si tratti di una scoperta rivoluzionaria, qualcosa che potrebbe lasciare un segno nella storia di Vesrin e forse del mondo intero." affermò. "Proprio per questo stanno cercando di aumentare le misure di sicurezza."

"Temono che il Team Asgard e il Team Olimpo attacchino, immagino." affermò Kenny. Il Blastoise di Gary, ora un po' riposato dopo il duro scontro con Lucario, rivolse tutta la sua attenzione a quello che il ragazzino stava dicendo, probabilmente pensando che sarebbe stata una buona idea almeno prevedere le mosse delle due organizzazioni criminali. "In effetti, se si impossessassero di uno strumento come questo Collisore... beh, non so esattamente cosa faccia, ma non lo useranno certo per scopi benefici."

"Pip piplup!" cinguettò Piplup, mettendo rapidamente da parte i suoi pon-pon. "Pip pip piplup! Pip lup!"

"Credo che Piplup voglia dire che terremo d'occhio quei malfattori! Sa com'è, signor Devon, lui ci mette sempre moto entusiasmo, in tutto quello che fa..." affermò Lucinda. "Beh, certamente noi non lasceremo che il Team Asgard e il Team Olimpo facciano quello che vogliono. Credo che la prova che abbiamo sostenuto nella sua Palestra ci abbia aiutato a prepararci, e la ringraziamo per questo."

"Di niente, figuratevi! A modo mio, anch'io cerco di aiutare il mio paese." affermò Devon con un gesto amichevole della mano. "E... ovviamente, se voleste fermarvi un po' per imparare giusto un'infarinatura di arti marziali, ricordatevi che qui siete sempre i benvenuti! Osu!"

Devon strinse i pugni e fece un deciso movimento delle braccia, mettendosi in una enfatica posizione di guardia, con tanto di sole nascente che appariva dal nulla dietro di lui... e mentre Lucinda si ritraeva di un passo, con un grosso gocciolone di sudore sulla testa, Ursula strinse i denti e rabbrividì, facendo una comica espressione di disgusto!

"Arti marziali? Neanche per sogno, io sono una ragazza di buona famiglia! Questa violenza non mi si addice! Hmph..." affermò.

"Credo... che dovremmo rispettosamente tirarci indietro, signor Devon." affermò Zoey, comprendendo al volo quello che pensavano i suoi compagni d'avventura. "Comunque, immagino che un paio di giorni ci fermeremo qui per fare un po' di addestramento con i nostri Pokemon."

"Mi sembra giusto. Dopotutto, se ci aspettiamo di incontrare di nuovo uno dei due Team, dobbiamo fare in modo che i nostri Pokemon siano il più preparati possibile ad affrontarli." disse Gary. Rivolse un cenno di congratulazioni al suo Blastoise, che grugnì e fece il segno dell'okay con una mano.

"Blastoise! Blast..." affermò la testuggine gigante, prima di massaggiarsi la schiena.

"Certo, Blastoise, prima passiamo al Pokemon Center e ti riposerai un po'... sia tu che i nostri compagni, visto che avete tutti fatto un gran bel lavoro." Gary ricambiò il gesto del suo starter. "Poi... riprenderemo ad allenarci per bene, e continueremo il nostro viaggio. Qualcuno di voi, a proposito... se quale sarà la nostra prossima destinazione?"

"Certamente... a sud di qui, a qualche giorno di cammino, si trova la città di Onegapoli." fu la risposta di Kenny, che aveva già tirato fuori la sua guida per darci un'occhiata ed informarsi un po'  meglio. "E' conosciuta perchè lì si trova un museo che parla della storia di Vesrin e, in generale, di quella del nostro mondo. E poi, è lì che si trova un grande orto di Bacche, una Zona Safari e anche la Palestra di quel signore di nome Gideon, che era uno dei giudici di gara qui a Superipoli!"

"Interessante, forse dovremmo andare a dare un'occhiata anche a quella Palestra." rispose Ursula. "Se devo essere sincera... non mi dispiacerebbe fare un giro anche in quella Zona Safari. Potrebbe esserci qualche Pokemon interessante."

"Sì, mi sembra una buona idea." affermò Devon. "D'accordo, allora se volete vi darò una mano nei vostri allenamenti per questi due giorni. Meglio sfruttare al massimo il tempo che abbiamo a nostra disposizione. Ma per adesso... vi siete guadagnati il diritto di riposarvi."

"E credo che ne approfitteremo quanto più possibile!" scherzò Lucinda.

"Okay, Piplup, per stasera possiamo riposarci e svagarci un po'! Che ne dici, facciamo una bella passeggiata per questa città?"

"Piplup!" cinguettò allegramente il pinguino azzurro, alzando un'aletta in segno di entusiasmo.

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"Bene, signor Zeus... questo è quello che le possso dire riguardo a queste pietre."

In una stanza segreta di un covo sotterraneo nel quale il Team Olimpo si riuniva per elaborare nuovi pericolosi piani ai danni della popolazione inconsapevole di Vesrin, Artemide stava facendo rapporto di quello che aveva visto alla Cava Meraviglia di Superipoli, e soprattutto di quei cristalli che avevano trovato nella loro esplorazione. La stanza nella quae si trovavano era immensa, ampia ed impressionante, resa ancora più spettacolare dalle colonne in stile dorico che tenevano la volta del soffitto, e fatta interamente di splendente marmo bianco. Diverse torce ardenti appese alle pareti illuminavano l'ambiente, assieme a dei bracieri posti ordinatamente lungo i lati della stanza... e ad entrambi i lati di un'impressionante trono che dominava l'intera sala, sul quale Zeus, il capo del Team Olimpo, sedeva con espressione autoritaria, in ascolto del rapporto che la sua sottoposta gli stava facendo.

"Interessante." disse il capo del Team Olimpo, alzando un braccio e permettendo ad un Pokemon dall'aspetto fiero e combattivo di posarsi su di esso - un Braviary, un Pokemon dall'aspetto di aquila, con il piumaggio bruno che diventava bianco sulla testa. "E ritenete che sarete in grado di replicare gli effetti di questi cristalli? Se ci riusciste, ci prenderemmo un grosso vantaggio sui nostri nemici del Team Asgard."

"Ci vorrà un po' di tempo, su questo non ci piove." affermò Artemide. "I cristalli della Cava Meraviglia, quelli che hanno questo effetto corroborante sui Pokemon che ne entrano in contatto, si sono formati nel corso di decenni, se non di secoli. Ci vorrà un po' per replicare il processo nei nostri laboratori, ma Atena mi ha assicurato che è perfettamente nelle nostre capacità."

"Ottimo." affermò Zeus, prendendo un pezzo di carne arrostita da un piatto posto al proprio fianco, e offrendolo al suo Braviary, che lo divorò con gratitudine. "In tal caso, continuate gli studi su questi cristalli, ma la massima priorità la dovete dare al nostro progetto. Dovete localizzare il soggetto R, e non risparmiare nessuno sforzo per catturarlo. Sarà un degno sacrificio, per ottenere il potere che noi desideriamo... il potere di esaudire ogni nostro desiderio!"

"Certamente, sommo Zeus. Stiamo attualmente facendo tutto il possibile per rintracciare R, ma è un allenatore molto abile, e non resta mai in uno stesso posto per molto tempo." spiegò Artemide con modestia, in modo da non dare al suo superiore l'impressione di stare dimenticando quale fosse il suo posto. "E anche seriuscissimo a ritrovarlo... beh, lei sa meglio di me che abbiamo a che fare con un allenatore estremamente abile, e non sarà facile sopraffarlo."

"Sì, me ne rendo perfettamente conto. E' per questo che sarò io ad occuparmi di R quando sarà il momento." affermò il capo del Team Olimpo. Il Braviary che aveva con sè emise uno stridio acuto e prese il volo, andandosi ad appollaiare su un cornicione del grande tempio, vicino ad una colonna. "I miei Pokemon sono tutti ben allenati, e sono convinto di avere delle discrete possibilità di vittoria contro di lui. Ma in ogni caso... faremo in modo di essere ben preparati quando sarà il momento del dunque. Piuttosto, Artemide, che mi dici di quel gruppetto di allenatori e coordinatori che hanno cercato di ostacolare i nostri piani a Superipoli?"

"Mio fratello Apollo ha svolto delle ricerche su di loro." disse Artemide, facendosi seria di colpo. "Abbiamo scoperto delle cose interessanti. Uno di loro altri non è che il nipote del famoso professor Samuel Oak, il luminare della ricerca sui Pokemon proveniente da Biancavilla, nella regione di Kanto. E gli altri sono tutti dei coordinatori di Pokemon di grande abilità. Ognuno di loro ha già numerosi successi al suo attivo, nonostante la giovane età. Vengono tutti da Sinnoh, una regione che è stata agli onori della cronaca di recente."

"Capisco. Va bene, questo vuol dire che è il caso di tenerli d'occhio." affermò Zeus sfregandosi la lunga barba bianca che gli pendeva dal mento. "Potrebbe essere una buona idea manipolarli e fare in modo che si sbarazzino di quegli usurpatori del Team Asgard al nostro posto. Ma non credo sarà tanto facile convincerli che siamo dalla stessa parte. Beh, teniamo aperta ogni opzione, non si può mai sapere cosa accadrà da queste parti."

"Certamente, mio signore." concluse Artemide, facendo un altro profondo inchino.

Zeus apparve soddisfatto di quello che aveva sentito. "Va bene. Puoi andare, Artemide. Da questo momento in poi, comincia la fase successiva del nostro piano, quindi tenetevi tutti pronti." concluse.

"Sarà fatto, o sommo Zeus." rispose Artemide, attendendo che il suo capo le facesse un cenno con la mano prima di andarsene con calma e compostezza, lasciando il leader del Team Olimpo da solo nell'inquietante, per quanto magnifica, sala del trono.

Il sovrano dell'organizzazione criminale si passò una mano sulla barba, riflettendo su tutto quello che aveva passato fin da quel giorno fatidico in cui il suo destino era cambiato per sempre. Quanto tempo era passato, da quando lui era soltanto uno qualsiasi degli allenatori che scorrazzano senza scopo per le strade di Vesrin... di tutti i continenti di quel mondo caotico, senza avere altro scopo che collezionare Medaglie e diventare più forte possibile. Riflettendoci bene, doveva ammettere che all'epoca era uno stolto - una persona superficiale che non vedeva ad un palmo dal naso, e che non apprezzava quello che i suoi Pokemon facevano per lui. Ora, soltanto ora capiva esattamente il valore di ciò che aveva all'epoca, quando ormai era troppo tardi per fare qualsiasi cosa...  Ma a quel punto, non importava più. Aveva trovato il suo scopo, la sua vera aspirazione. E l'avrebbe perseguita fino in fondo.

"Allora, Zeus? Mi sembra che adesso il tuo team sia in una buona posizione, o sbaglio?"

Zeus alzò gli occhi al cielo con aria quasi esasperata quando una voce acuta ed infantile, dal tono distintamente freddo e crudele, risuonò nella grande sala del trono, e le fiamme che ardevano sulle torce e nei bracieri tremolarono visibilmente, come se avesse improvvisamente soffiato un vento soprannaturale che minacciava di spegnerle. Il capo del Team Olimpo doveva aver già visto una scena del genere diverse volte in passato, e non mostrò alcun segno di sorpresa quando una sagoma fatta di ombre solidificate, alta come un ragazzino umano, apparve vicino a lui, per poi assumere l'aspetto di un ragazzino di non più di undici o dodici anni, con i capelli castani chiari tagliati corti e spettinati, vestito di una giacchetta nera su maglietta bianca, blue-jeans, scarpe da ginnastica leggere e un berretto nero con il frontino bianco, un abbigliamento che lo faceva assomigliare parecchio al classico allenatore di Pokemon. Tuttavia, l'espressione gelida e cupa dei suoi occhi avrebbe fatto immediatamente sospettare che non si trattasse di un bambino normale, e che ci fosse qualcosa in lui che non andava...

"Sei venuto qui soltanto per dirmi questo?" disse Zeus, senza neanche degnare di uno sguardo il misterioso intruso. "Lo sai che non puoi influire sul mondo reale se non per pochi istanti, e pensavo che volessi conservare la tua energia per quando ne avessi veramente bisogno. O sbaglio?"

Il ragazzino alzò le spalle, indifferente alla rampogna. "Oh, posso permettermi di usarne un po' per fare una... visita di cortesia ad uno dei nostri più fidati complici." affermò, e per un attimo, Zeus sentì che la sua voce si distorceva, suonando molto più adlta e profonda di quanto non avrebbe mai potuto o dovuto essere quella di un ragazzino di quell'età. "Dopotutto... è stato pur sempre grazie a voi che ora il nostro potere sta tornando."

"E quindi, perchè state favorendo anche il Team Asgard? Devo forse considerarlo un tradimento?" chiese retoricamente Zeus. Il suo Braviary emise uno stridio minaccioso e sbattè le ali, puntando in direzione del misterioso ragazzino che, ancora una volta, non diede alcun segno di essere intimorito.

"Non dire sciocchezze, Zeus. Un uomo in gamba come te... un uomo che potrebbe addirittura conquistarsi il diritto di regnare su questo mondo a fianco delle divinità!" rispose con una risata che suonava gioviale, ma in realtà era beffarda e piena di disprezzo. "La verità è che a noi non importa molto chi di voi due raggiungerà il suo scopo. Entrambi voi siete utili al nostro scopo, e finchè possiamo darci una mano a vicenda, non vedo perchè non dovremmo collaborare sia con il Team Olimpo che con il Team Asgard."

"E una volta che voi avrete raggiunto il vostro scopo, ci getterete via come scatolette vuote." rispose prontamente Zeus. Il ragazzino fece un sogghigno, confermando indirettamente a Zeus che in effetti le cose stavano così... e il capo del Team Olimpo continuò. "Non sono uno sciocco. So bene come vanno queste cose, e sto collaborando con te solo per interesse personale. So bene che siete quasi del tutto impotenti senza di me a fare da condotto per il vostro potere... e una volta che il nostro progetto sarà stato completato, non avrete più alcun potere su di me. Quindi... vedi di non fare il passo più lungo della gamba, altrimenti... puoi immaginare che le conseguenze per te non saranno troppo gradevoli."

"Molto bene. Sei più sveglio di quanto avessimo pensato all'inizio." rispose il ragazzino. "Beh, come ho detto... sono venuto qui soltanto per salutare, e per ricordarti a modo mio di cosa ci sia in palio. Fino a quando non avrete raggiunto il momento decisivo... mi limiterò a fare da osservatore e a divertirmi un po' ad osservare qualche battaglia di Pokemon. Ci si vede."

Con un gesto della mano, il misterioso ragazzino scomparve in una nuvola di ombre guizzanti, e le fiamme che illuminavano la grande sala del trono ripresero ad ardere come prima, quasi avessero espresso sollievo per il fatto che quella presenza aliena ed inquietante se n'era andata. Il Braviary di Zeus stridette, e dal punto di vista del suo allenatore, sembrava aver lanciato un'ultima imprecazione contro quella creatura che li guardava dall'alto in basso.

"Vieni qui, Braviary. Inutile sprecare il fiato con quello lì." affermò il leader del Team Olimpo. Il Pokemon aquila scese giù con un frullo d'ali e si appoggiò sul braccio teso di Zeus, che continuò il suo discorso. "Ad ogni modo, quello che vuole lui o quelli del suo stampo non mi interessa. Il nostro scopo è chiaro. Per raggiungere il nostro scopo, dobbiamo trovare R e usarlo per completare il nostro progetto finale. Ma prima... è necessario recuperare gli artefatti che ci servono per raccogliere il potere di Arceus e per intrappolare il Pokemon Leggendario dei desideri."

"Brave, brave!" esclamò Braviary, sbattendo le ali in segno di assenso. Zeus ghignò sinistramente e strinse la mano sinistra a pugno davanti a sè, gli occhi scintillanti per la brama di potere.

"Sì, tra non molto Jirachi sarà nelle nostre mani... e con lui, il potere di avverare ogni nostro desiderio!" affermò. "Tra non molto, Atena ed Artemide avranno completato una parte della missione... e il grande giorno si avvicina!"

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Tre giorni dopo...

"Aaaah, questa sì che è una bella giornata per rimettersi in viaggio." commentò Zoey, facendosi schermo con una mano dal sole abbagliante che si stava alzando nel cielo in quella splendente mattina autunnale. Il clima era ancora confortevole, e la città era già abbastanza indaffarata nonostante fosse ancora presto... come diceva Zoey, non potevano chiedere di meglio per proseguire il loro viaggio verso Onegapoli.

I due giorni precedenti erano stati abbastanza proficui anche dal punto di vista dell'allenamento, grazie soprattutto all'aiuto di Devon e dei suoi Pokemon Lotta... e il biondo karateka aveva voluto accompagnare i suoi giovani amici per dare loro un ultimo saluto e fare loro gli auguri per una buona prosecuzione del viaggio. "Già... per adesso, la situazione è abbastanza tranquilla, ma tutti noi stiamo in allerta per il prossimo attacco del Team Olimpo o del Team Asgard. Comunque, per un po' non dovreste correre troppi rischi. Mi raccomando, comunque, siate prudenti e cercate di arrivare a Onegapoli il prima possibile. Tuttavia... se mi posso permettere di darvi un consiglio, credo che fareste bene a fermarvi un po' alla Mansione Mezzanotte, poco lontano da Onegapoli."

"La Mansione Mezzanotte?" chiese Lucinda, incuriosita. "Suona come un luogo un po' inquietante... ma pensa che potremmo trovare qualcosa di interessante al suo interno?"

"Beh, so che alcuni uomini del Team Asgard hanno mostrato un certo interesse in quello che si nasconde al suo interno... forse andare a dare un'occhiata da quelle parti potrebbe essere una buona idea." affermò Devon. "Tra l'altro, da quelle parti vivono un bel po' di Pokemon Buio... se qualcuno di voi avesse bisogno di un Pokemon di quel tipo, sarebbe un'ottima idea cercare di farsi amico qualcuno dei Pokemon che vivono lì. Fateci un pensiero, okay?"

"Grazie, signor DEvon. Ce ne ricorderemo." rispose Kenny, prima di dare un'occhiata alla sua mappa. "Detto questo... da qui dovremmo prendere la strada che va verso sud, costeggiando un piccolo lago... e nel giorno di qualche giorno dovremmo arrivare nei pressi di Onegapoli. Ci fermeremo alla Mansione Mezzanotte prima di arrivare lì, e vedremo cosa si potrà fare."

"Interessante... magari potrei darci un'occhiata anch'io, avere un Pokemon Buio nella mia squadra potrebbe darmi una mano..." riflettè Ursula a voce abbastanza bassa da non farsi sentire.                   

"Okay, Kenny, grazie mille! Le informazioni che ci dai potrebbero essere davvero preziose." affermò Gary, ricevendo in cambio un sorriso e un segno dell'okay da parte del ragazzino. "D'accordo... allora, la ringraziamo per tutto, signor Devon... e faremo in modo di scoprire cosa stanno tramando il Team Olimpo e il Team Asgard."

"Pip lup, lup!" esclamò il piccolo Piplup, facendo cenno al resto del gruppo con una delle sue piccole ali e indicando la strada che andava verso una delle uscite di Superipoli. Non vedeva l'ora di scoprire cos'altro li aspettava, nel loro viaggio attraverso il continente di Vesrin, e Lucinda la pensava allo stesso modo.

"Certamente, Piplup! Adesso partiamo!" affermò con entusiasmo la bambina dai capelli blu. Mentre il gruppo salutava Devon e si apprestava a riprendere il cammino, Lucinda diede un'ultima occhiata alla città, fissandosi in mente la grande formazione rocciosa della Cava Meraviglia, il laboratorio, la piazza nella quale lei e Zoey si erano esibite davanti al pubblico... Nonostante gli imprevisti che si erano verificati, visitare Superipoli era stata  una bella esperienza, e Lucinda si ripromise di passarci di nuovo, una volta che il torneo si fosse concluso e i problemi delle due organizzazioni criminali che minacciavano Vesrin si fossero risolti.

"Hey, piccola... buona fortuna anche a te!" affermò Devon, dando una pacchetta amichevole sulla spalla della bambina e facendola quasi barcollare con la sua forza. "Ho visto come sapete battervi, e credo proprio che riuscirete a dare molto filo da torcere a quel branco di carogne. Ma... non spingetevi troppo oltre, okay? Noi di Vesrin... dobbiamo organizzarci e risolvere noi questo problema."

"Piplup!" affermò il Pokemon pinguino.

Lucinda prese in braccio Piplup, coccolandolo un po'. "Certamente, signor Devon. Grazie per il suo aiuto..." affermò. "E stia tranquillo, saremo prudenti! Mi raccomando, però... in compenso, lei assista alla nostra prossima esibizione a Fiangapoli!"   

"Heheheheee... non mancherò, piccola!" rispose prontamente il biondo karateka.   
                      

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CONTINUA...

Note dell'autore: Questo capitolo è stato abbastanza breve... in effetti non avevo molto da aggiungere, se non la fine dello scontro con Devon, e una piccola occhiata a quello che sta accadendo nel Team Olimpo! Ma state tranquilli, mi occuperò presto anche del Team Asgard.

La città di Onegapoli attende, e con essa, anche il prossimo Capopalestra, il cupo Gideon! Ma forse sarà prima il caso di vedersela con uno dei due Team criminali... sicuramente sarà una sfida senza esclusione di colpi, quindi... mi raccomando, tenete d'occhio anche questa storia!

A presto, e grazie per l'attenzione!

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Capitolo 12
*** Un riparo pericoloso ***


Pokemon: The Quest for Zeta and Omicron

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 12 - Un riparo pericoloso

 

Definire quel pomeriggio piovoso... sarebbe stato come dire che il sole è caldo.

In effetti, in quel preciso momento, il gruppetto composto da Gary, Lucinda, Kenny, Zoey, Ursula e i loro Pokemon si stava rendendo conto che, per quanto la tecnologia di Vesrin fosse particolarmente avanzata, le previsioni meteorologiche - che quella mattina avevano dato sole e caldo - non erano mai una scienza esatta. Il meteo si era proprio sbagliato, e quando il gruppetto era ormai a poco più di due giorni di cammino da Onegapoli, il cielo si era rapidamente rabbuiato... per poi aprirsi e far scendere una violenta scarica di pioggia con tanto di tuoni e lampi! I ragazzi e i loro Pokemon erano stati costretti a correre a rotta di collo per ripararsi sotto la prima tettoia che erano riusciti a trovare, e stavano aspettando lì che la pioggia smettesse... anche se dava l'impressione che ci sarebbe voluto un po' di tempo.

"Tanto spiacente per le previsioni!" affermò Ursula con acredine, cercando in qualche modo di strizzare l'acqua via dai suoi lunghi codini a spirale. "Accidenti, con tutto quello che ci metto a pettinarmi, la mattina! Sarò un disastro, domani!"

"L'importante, per adesso, è che ci siamo messi in un posto dove corriamo meno il rischio di farci colpire da un fulmine..." rispose prontamente Lucinda, strizzandosi il berretto per scrollare l'acqua. La bambina dai capelli blu non potè trattenere un sorriso divertito nel vedere il suo piccolo Piplup che si divertiva a saltellare e a volteggiare sotto la pioggia scrosciante, ogni tanto esibendosi in qualche numero con le sue mosse. "Piplup, non ti allontanare troppo!"

"Pip pip, piplup!" esclamò Piplup, facendo cenno con la sua ala in modo da dire alla sua allenatrice che non si preoccupasse.
Zoey, nel frattempo, si stava guardando attorno. La ragazza dai capelli rossi aveva viaggiato abbastanza e aveva abbastanza esperienza da poter affermare che quel rovescio non si sarebbe fermato tanto presto. "Ragazzi... io credo che la cosa migliore da fare, a questo punto, sia cercare un posto dove restare per le prossime ore." affermò, reprimendo un brivido di freddo. Non solo il tempo era peggiorato, ma la temperatura si era anche notevolmente abbassata. "Sappiamo dove siamo esattamente, in questo momento? Abbiamo corso a rotta di collo per raggiungere questo riparo, e potremmo aver perso l'orientamento."

"Beh... so che eravamo abbastanza vicini alla Mansione Mezzanotte di cui ci aveva parlato il signor Devon..." rispose Kenny, scostandosi una frangia di capelli bagnati che gli stava cadendo sulla faccia. "Quindi, non dovremmo essere molto lontani da Onegapoli, in ogni caso..."

Dopo aver dato un'occhiata alla mappa di Vesrin che teneva con sè, Gary si voltò verso l'edificio sotto il quale avevano trovato riparo. Ora che lo guardava bene, anche alla ridotta luce di quel pomeriggio di pioggia scrosciante, gli dava l'impressione di essere una costruzione un po' particolare, e per certi versi gli ricordava la torre di Violapoli a Johto. Era una costruzione alta e ben piantata, fatta principalmente in legno scuro con delle finestre di vetro, ed era alta non meno di cinque piani, terminando con un ampio tetto spiovente che serviva egregiamente allo scopo di far scorrere l'acqua giù da esso. A guardarla così, sembrava una costruzione come tante altre, per quanto un po' datata... ma in qualche modo, i cinque amici e Piplup avevano l'impressione che quell'edificio fosse molto più importante di quanto le prime impressioni non facessero pensare.

"Questo posto, piuttosto, mi fa pensare." disse Gary, dopo aver cercato di osservarne i particolari. Non aveva visto nulla che confermasse che c'era pericolo, ma il giovane ricercatore pensava che fosse comunque meglio essere prudenti. "Non mi da l'impressione di essere pericoloso, ma mi sembra... stranamente isolato."

"Che sia questa la Mansione Mezzanotte?" chiese Ursula. "Dovremmo essere più o meno a quel punto, dopo tutto il viaggio che abbiamo fatto."

"Non lo so, da qui non vedo nessun'indicazione." rispose Gary. "Forse è meglio dare un'occhiata in giro prima di cercare un'entrata... guardiamoci attorno, magari non abbiamo ancora visto un'indicazione perchè non abbiamo cercato abbastanza."

"D'accordo." disse Zoey, usando un braccio per proteggersi come poteva dalla pioggia. La coordinatrice di Nevepoli fece qualche passo attorno all'edificio, seguita a ruota da Lucinda e Piplup, e stando attenta a non prendere troppa acqua, diede un'occhiata oltre l'angolo. A diversi passi di distanza, parzialmente occultato dalla pioggia e da un cespuglio fradicio che era cresciuto in una posizione "strategica", Zoey riuscì a vedere un cartellone di legno costruito alla bell'e meglio sul quale si riusciva ancora a vedere, anche se in confuso, qualche scritta. "Hmm... aspettate, fatemi leggere cosa c'è scritto lì... non si vede molto bene, ma mi sembra che quel cartello parli proprio della Mansione Mezzanotte. Mi sa che siamo capitati proprio nel posto giusto."

"Quand'è così, io suggerirei di entrare e di metterci un po' comodi. Comincia davvero a fare un po' freddo qui fuori..." suggerì Ursula, cercando di mostrarsi composta, ma ringraziando tra sè che forse si fosse trovato un luogo dove stare al caldo.

Lucinda disse di sì con la testa e cominciò a cercare una porta d'ingresso. Per fortuna, non ci vollero più di cinque minuti di ricerca attenta per scoprire l'ingresso, una porta scorrevole in perfetto stile orientale che dava accesso all'interno della mansione. Lucinda per prima scostò la porta d'ingresso e diede un'occhiata all'interno, cercando di assicurarsi che non ci fossero pericoli.

"Piplup..." cinguettò il grazioso Pokemon pinguino. Con un piccolo balzo, Piplup salì i gradini d'ingresso ed entrò, scrollandosi di dosso l'acqua piovana e formando una piccola pozzanghera appena fuori dall'ingresso. Dopo qualche attimo di attesa, Piplup vide che in effetti non c'era nessuno e fece cenno alla sua allenatrice e al resto del gruppo di amici di entrare. Uno alla volta, i ragazzi si tolsero le scarpe, lasciandole appena dentro la porta d'ingresso in modo che non prendessero altra pioggia.

"E così... questa è la Mansione Mezzanotte. Beh, posso capire come mai porta questo nome." affermò Kenny, con un accenno di nervosismo. Il corridoio era lungo ed ampio, spoglio di decorazioni, e l'unica illuminazione era data da quel po' di luce naturale che ancora riusciva a filtrare dalle finestre. Il pavimento era di legno levigato e mostrava già un po' di segni del tempo, il che voleva probabilmente dire che quello strano posto era un po' meno moderno di quanto non sembrasse all'inizio. Tuttavia, il particolare più inusuale e al tempo stesso più inquietante erano quelle strane lucine che fluttuavano nella semioscurità, come delle lucciole che non sapevano dove andare. Piplup guardò verso di loro con curiosità, come se percepisse in loro qualcosa che lo interessava... ma le luci fatate si ritirarono, forseallarmate da quelle presenze estranee.

"E' un posto... parecchio strano." commentò Ursula. "Ma se devo essere sincera, meglio qui che sotto l'acqua."

"Diamo un'occhiata in giro." disse Zoey, liberando una Pokeball dalla cintura e facendo uscire uno dei suoi Pokemon - il suo elegante e fiero Gallade, che apparve a pochi passi dalla rossa coordinatrice e si guardò attorno, forse un po' spaesato. Era come se neanche lui avesse mai visto un posto come quello fino a quel momento. "Ciao, Gallade... scusa se ti disturbo, ma ho pensato che fosse meglio se tu ci accompassi. Non si sa mai che cosa si può incontrare da queste parti."

"Gallade!" affermò l'elegante Pokemon Psico/Lotta, cominciando a guardarsi in giro. Era un ambiente che appariva ideale per i Pokemon Spettro, e nel caso si fossero fatti vedere, i suoi attacchi Psicotaglio e Nottesferza sarebbero stati sicuramente utili. Così, Gallade prese la testa del gruppo e cominciò a fare da apripista mentre si addentravano nella Mansione Mezzanotte. Il silenzio che regnava in quel corridoio era veramente inquietante, interrotto soltanto da qualche scricchiolio dei loro passi sul pavimento di legno duro, e dallo scrosciare della pioggia all'esterno, e la luce si andava affievolendo man mano che percorrevano il corridoio.

Kenny fece cenno ai suoi compagni di fermarsi, poi cercò per un attimo nel suo zaino e ne tirò fuori una torcia elettrica, tirando un piccolo sospiro di sollievo dopo averla accesa. "Phew... ecco, adesso mi sento un po' più tranquillo. Possiamo andare avanti..." disse, sorridendo nervosamente.

"Hey, Kenny, tutto okay?" gli chiese Lucinda, mettendogli una mano sulla spalla. "Se non te la senti, possiamo anche andare via di qui e cercare un altro posto dove metterci al riparo."

"Ah... T-tranquilla, Lulù, non ce ne sarà bisogno! Non sarei un uomo se avessi paura di queste sciocchezze!" affermò il ragazzino, cercando di darsi un po' di tono. "Ora... proseguiamo, che sono curioso di scoprire cosa c'è da queste parti!"

"Gallade?" chiese il Gallade di Zoey con un grosso gocciolone di sudore sulla testa nel momento in cui il ragazzino lo sorpassò e cominciò a percorrere il corridoio come niente fosse, mostrandosi quanto più baldanzoso possibile malgrado la sua paura...

Ursula scosse la testa e sospirò. "Quello finirà per farsi male." affermò. "Stiamogli dietro, non mi andrebbe di averlo sulla coscienza."

 

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All'ultimo piano della Mansione Mezzanotte, una persona dall'aspetto misterioso era inginocchiata in apparente preghiera nel bel mezzo della grande stanza quasi del tutto immersa nell'oscurità, con soltanto qualche candela mezza consumata a fornire un minimo di illuminazione. Il profumo di incenso e fiori permeava l'intera sala, proveniente da un piccolo braciere posto davanti a quello che sembrava essere un altarino, l'unico arredamento presente in quel momento. Se qualcuno avesse potuto vederlo in quel momento, avrebbe visto che si trattava di un altare di pietra nera, sopra il quale erano stati posti dei drappi finemente ricamati in seta rossa, e al centro del qualesi trovavano due statuette finemente intagliate che rappresentavano due tra i Pokemon Leggendari più misteriosi e al tempo stesso più popolari - i due guardiani dei sogni, i fratelli Darkrai e Cresselia.

La persona inginocchiata davanti all'altare era un tipo alquanto inusuale anche lui: alto e snello, con i capelli verdi smeraldo a caschetto, era chiaramente un uomo, ma i suoi lineamenti erano abbastanza fini e delicati che non era impossibile scambiarlo per una donna, ad una prima occhiata. Era vestito in maniera elegante, e al tempo stesso antiquata, con una sorta di abito sacerdotale azzurro con sopra un corpetto in cuoio di colore scuro, e una sorta di stola che gli avvolgeva le spalle. Ai piedi indossava un paio di stivali alti fino al ginocchio, fatti di pelliccia e pelle di animali, e attorno ad una spalla portava una bandoliera di cuoio alla quale erano appese delle strane Pokeball, tutte diverse l'una dall'altra. Una era una Pokeball normale, poi ce n'era una bianca e blu, una bianca e nera...

La persona in questione era inginocchiata davanti all'altare, con gli occhi chiusi e il volto fisso in un'espressione meditativa, anche se si poteva ancora vedere su di esso un sorriso truffaldino appena accennato. Di tanto in tanto, l'uomo intonava qualche litania in una lingua sconosciuta, e una tenue luce violacea si accendeva attorno all'altare.

L'uomo misterioso pronunciò ancora alcune formule, per poi fermarsi e uscire dal suo stato di apparente trance, aprire gl occhi ed ammirare il risultato del suo rituale: la strana aura di luce che si era accesa attorno alll'altare si era stabilizzata, e dei fuochi fatui violacei avevano cominciato a danzare in aria per tutta la stanza, per non parlare del fatto che la temperatura sembrava essersi abbassata sensibilmente. Non era un fenomeno naturale... era successo all'improvviso, e l'atmosfera era permeata di un qualcosa di strano ed innaturale.

"Ottimo, ci siamo quasi." disse l'uomo, soddisfatto. "Il signor Odino sarà soddisfatto. Ci saremo impadroniti di questo Pokemon prima che potesse farlo il Team Olimpo."

Un lieve suono di passi distrasse l'individuo dal suo compiacimento, e il suo sguardo si spostò rapidamente verso l'ingresso della sala, una grande arcata alta non meno di tre metri che sembrava fuori posto nella sua grandiosità, in un luogo dall'aspetto così inquietante ed oscuro. Un'altra figura umana, facilmente distinguibile come una recluta del Team Asgard, era apparsa all'ingresso, chiaramente desiderando parlare con l'uomo inginocchiato. "Sì? Che cosa succede? Abbiamo degli intrusi?" chiese quest'ultimo, cercando di distrarsi il meno possibile dal rituale che stava compiendo.

"Sì, signor Loki... e sembra che si tratti dello stesso gruppo di allenatori e coordinatori di Pokemon che ha dato del filo da torcere ai nostri uomini." affermò la recluta.

Loki non ebbe esitazioni. "In tal caso, occupatevi di loro. Il rituale qui è quasi completato, e ho bisogno di portarlo a termine... ma non appena sarà riuscito, mi unirò a voi." affermò. "Mi raccomando, se possibile prendeteli vivi. Il signor Odino sarà molto interessato a conoscerli."

"Certamente, signor Loki." affermò la recluta, inchinandosi e affrettandosi verso i piani inferiori per raggiungere i suoi colleghi e i loro Pokemon. Loki fece un cenno con la testa, poi si concentrò nuovamente sul rituale che stava portando avanti, facendo dei segni con le mani e muovendo le labbra per intonare un'altra litania. Le macchie di luce viola che avevano cominciato a permeare la stanza presero a convergere verso l'altare, venendo attratte in una specie di vortice violaceo, con delle luxine verdi che si accendevano e si spegnevano qua e là al suo interno. Aprendo leggermente gli occhi, Loki vide un paio di occhi dall'espressione maniacale che si aprivano lentamente all'interno del vortice di energia, e una bocca sghignazzante che cominciava a formarsi...

"Vieni a me, Spiritomb. Vieni, e metti i tuoi poteri al servizio del Team Asgard." affermò Loki con voce quasi inaudibile, sorridendo quasi trionfante quando il misterioso Pokemon Spettro/Buio cominciò a prendere forma (se di forma si poteva parlare) appena sopra l'altare. Una sorta di risata sardonica riecheggiò tutt'attorno, come se il Pokemon fosse contento di essere stato evocato e di avere presto la possibilità di fare qualche brutto scherzo.

"Ancora non ho finito. Devo fare in modo di porre i sigilli al potere di Spiritomb." affermò tra sè Loki, cominciando poi ad intonare qualche altra formula, questa volta in un altro linguaggio - anche se nemmeno quello assomigliava a qualsivoglia linguaggio conosciuto attualmente...

 

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Lucinda e Piplup diedero un'occhiata all'interno della stanza nella quale si apprestavano ad entrare, aprendo giusto un pochino la porta d'entrata e gettando una rapida occhiata all'interno. Purtroppo, nella quasi totale oscurità della Mansione Mezzanotte, non si riusciva a distinguere molto, ma alla luce della torcia che Kenny aveva provveduto a puntare verso l'interno, la giovane coordinatrice e il suo starter riuscivano a vedere un tavolo spoglio, assieme a delle sedie e un divano posizionato accanto al muro. Non c'era nessuno al suo interno, o almeno così sembrava.

"Gallade..." affermò il Gallade di Zoey, spostando giusto un po' la porta e dando un'occhiata all'interno, un braccio sollevato e pronto a colpire in caso di necessità. Nulla rispose alla sua chiamata se non un cupo silenzio, e stavolta, neanche la pioggia riuscì a creare un rumore di sottofondo sufficiente a spezzare la coltre di silenzio...

"Pip... lup?" cinguettò Piplup, sentendosi impaurito, ma cercando comunque di darsi contegno. Dopo aver preso un bel respiro, lui e Gallade entrarono per primi nella stanza, guardandosi attorno con estrema attenzione per non incappare in qualche tranello... e dopo qualche secondo di attesa, fecero cenno ai loro allenatori e compagni che potevano anche entrare. Con un po' di esitazione, Lucinda mosse il primo passo all'interno della stanza, con Gary e Zoey appena dietro, la luce della pila elettrica di Kenny a rischiarare un po' l'oscurità.

"E' davvero un posto strano questo... sembra abbandonato, ma la polvere è stata tolta di recente." affermò Zoey, passando due dita sulla superficie del tavolo, e poi guardandosi i polpastrelli che erano rimasti completamente puliti. "Non so voi, ragazzi... ma a me non piace per niente. Ho l'impressione che stiamo cadendo in qualche imboscata."

"C'è sicuramente stato qualcuno qui... e magari c'è ancora." disse Ursula, stando attenta a non andare a sbattere contro qualche mobile. "Guardate... questo divano non è stato messo poi da tanto... a me sembra ancora nuovo."

Il Gallade di Zoey annuì lentamente... prima che un movimento improvviso attirasse la sua attenzione! Il Pokemon Psico/Lotta saltò all'indietro appena in tempo per evitare un fendente che si abbattè sul punto in cui si trovava, e alzò rapidamente la guardia, trovandosi di fronte un paio di Haunter che lo guardavano con il loro classico ghigno sardonico sulle labbra, sghignazzando come se avessero appena sentito la barzelletta più divertente delle loro vite!

"Attenti! Sono due Haunter... e non sono neanche da soli!" esclamò Gary, tenendo pronta una Pokeball. Da dietro i due Pokemon Spettro/Veleno stavano arrivando degli altri nemici - un gruppo di Duskull, Pokemon simili a versioni stilizzate della rappresentazione classica della Morte. I loro corpi, alti non più di un metro, erano avvolti in una sorta di mantello nero con due ossa disegnate sul retro, e i loro volti erano coperti da maschere simili a teschi, con un paio di occhi rossi ed acuti che scintillavano nelle loro orbite.

"Duskull... duskull!" esclamarono in coro i Pokemon ammantati. Non stavano facendo cenno di voler attaccare, e si limitavano a fluttuare in aria in maniera sibillina, quasi volessero comunicare qualcosa al quintetto di amici...

"Ma cosa... cosa stanno facendo? Hanno... intenzione di attaccarci, o che altro?" si chiese Ursula, mettendosi con le spalle al muro e guardando il suo Pokedex...

"Duskull, il Pokemon Requiem. Tipo Spettro. Duskull riesce a passare attraverso i muri indipendentemente dal loro spessore. Una volta scelto un bersaglio perseguita la vittima designata fino all'alba. Duskull vaga come un'anima persa nella tetra oscurità notturna. Spesso ai bimbi capricciosi si dice che questo Pokémon si porti via i bambini che fanno arrabbiare la mamma."

"Haunter, il Pokemon Gas. Forma evoluta di Gastly. Tipo Spettro/Veleno. Si nasconde nel buio e tende agguati agli esseri umani. Chi viene beccato dalla sua lingua gelida si indebolisce lentamente fino allo sfinimento. Se da soli, al buio, si ha l'impressione di essere osservati da qualcuno, si tratta di Haunter."

"Passa attraverso i muri? ADESSO me lo dicono?" esclamò Ursula con una comica esprewssione di orrore dipinta sul volto! Si staccò rapidamente dal muro, solo per inciampare e andare a finire sul divano di faccia!

I due Haunter sghignazzarono di nuovo, come se fossero contenti di ciò che aveva appena detto il Pokedex della ragazzina di Coronopoli. "Hahahahahaunterrrr!" disse uno di loro, fregandosi le mani artigliate tutto contento.

"Piplup, pip piplup? Piplup piplup!" esclamò Piplup. Dal tono con cui parlava, si capiva che stava chiedendo ragione agli Haunter del loro comportamento, e anche Gallade non dava l'impressione di aver apprezzato.

"Gallade..." affermò l'elegante Pokemon Lama.

Uno degli Haunter mosse le mani davanti a sè per dire che non c'era bisogno di arrabbiarsi... e mentre Ursula si rialzava, con tanto di venuzza pulsante sulla fronte, i Duskull si ritirarono un po', per mettere un po' più a loro agio i visitatori umani.
"Haunter, haunter... haunt!" affermò l'altro dei due Pokemon Spettro/Veleno, indicando con lo sguardo il piano superiore. Era chiaro che stavano cercando di comunicare qualcosa di molto importante, e Gallade fece un cenno affermativo con la testa, comprendendo le loro motivazioni.

"Gallade." disse, prima di voltarsi verso la sua allenatrice. "Gallade, gallade!"

"Pip pip... lup!" cinguettò Piplup, voltandosi a sua volta verso Lucinda. Anche Ursula, nonostante fosse alquanto contrariata per la figuraccia che aveva fatto, assunse un'espressione seria, comprendendo che si trattava di qualcosa di importante.

"Ci sono degli uomini cattivi ai piani di sopra?" chiese Lucinda corrugando la fronte. Non c'era bisogno di avere molta immaginazione per capire di cosa si trattasse...

"Quanto siete disposti a scommettere che si tratta del Team Olimpo o del Team Asgard?" chiese Gary, mettendosi le mani dietro la nuca con un sorrisetto sarcastico.

"Gall... gallade?" chiese Gallade ai Pokemon Spettro. I Duskull si avvicinarono appena un po' al quintetto, e poi alcuni di loro si ritirarono, in modo che soltanto cinque di essi restassero in fronte al gruppetto di fantasmini.

"Piplup..." disse Piplup sfregandosi il mento.

"Credo che voglia dire cinque... cinque uomini del Team Asgard... o del Team Olimpo, giusto?" chiese Kenny, ricevendo in cambio da uno degli Haunter un segno di intesa. "Okay, abbiamo capito... beh, siamo in cinque anche noi. Non dovrebbe essere una cosa troppo difficile."

"In effetti, siamo in parità numerica, e abbiamo visto ben di peggio. Ma non mi convince." rispose Zoey, che non era certo tipo da fidarsi delle apparenze. "Non abbiamo visto molto del Team Asgard, ma non mi sembrano persone che abbassano la guardia tanto facilmente, se quella Freya che abbiamo visto è un'indicazione affidabile..."

"Non me lo ricordare. Ha battuto il mio Gabite con uno stupidissimo Liepard..." mormorò contrariata Ursula. "Beh, non importa. Quello che dobbiamo fare è andare di sopra e dare una lezione a quel branco di canaglie, no?"

"Haunter..." affermò il secondo Haunter, per poi fare una serie di versi che suonavano come una risata a denti stretti. Ursula arricciò il naso, sentendosi ancora più presa in giro.

"Hey, ho detto qualcosa di tanto buffo?" esclamò la ragazzina dai codini a spirale. Ora le vene pulsanti affiorate sulla sua fronte erano diventate due!

"Piplup, piplup pip! Piplup piplup..." affermò lo starter di Lucinda, cercando di chiedere ai Pokemon Spettro quello che volevano dire.

"Duskull..." sibilò uno dei Duskull, eseguendo un avvitamento su sè stesso ma restando fermo dov'era, un movimento che sfidava le comuni regole della dinamica.

"Haunt... Hauuuuuunter!" Il secondo Haunter avanzò di qualche "passo", e agitò in aria le sue grandi mani artigliate, come se volesse dire di qualcosa di spaventoso. I suoi occhi si illuminarono di un sinistro baluginio rosso e la sua larga bocca sogghignante si spalancò come un paio di fauci voraci, al punto che per un attimo tutti e cinque i ragazzi ne furono spaventati - anche i più controllati Gary e Zoey non riuscirono ad impedirsi di fare un salto per lo spavento!

"Piiiiip!" cinguettò Piplup, andandosi a gettare tra le braccia di Gallade, che strabuzzò per un istante gli occhi in una comica espressione di sgomento! Gli Haunter, invece, si misero a sghignazzare per lo scherzo ben riuscito...

"Uuuuugh... un altro scherzo come questo, e rimango in questo postaccio per sempre!" esclamò Ursula, riprendendo fiato e cercando di calmare i suoi battiti cardiaci! "Cosa vi salta in mente di farmi prendere un colpo così?"

"Gallade..." mormorò il Pokemon Lama, appoggiando delicatamente a terra Piplup, che cercò di ricomporsi e di restare dritto e sull'attenti!

"Mi... sembra di capire che il Team Asgard ha trovato un Pokemon abbastanza temibile lì ai piani superiori..." affermò Zoey, sorridendo un po' nervosamente. I Duskull annuirono in perfetta sincronia, confermando quello che aveva capito la coordinatrice di Nevepoli... e poi, il gruppetto di fantasmi cominciò a dileguarsi, retrocedendo lentamente e infilandosi nuovamente nei muri. Gli Haunter si presero il tempo di salutare Gary, Lucinda e gli altri agitando una delle loro mani artigliate con fare sarcastico, come se stessero dicendo "buona fortuna, ne avrete bisogno"...

Per qualche istante, i ragazzi e i loro Pokemon restarono fermi al loro posto, bloccati dallo stupore, prima che Gary si riavesse dallo stupore e commentasse nel suo tipico tono sarcastico ed impertinente. "Ringraziamo per l'avvertimento... e per il modo assolutamente chiaro e rispettoso in cui ce l'avete dato..." affermò il giovane ricercatore. "Beh, adesso che sappiamo che il Team Asgard è qui, e che stanno cercando un Pokemon che si trova ai piani superiori... che si fa?"

"Li si va a cercare e li si ferma, mi sembra ovvio." rispose tranquillamente Zoey. "Non dico che dobbiamo gettarci nella lizza senza pensare, perchè sarebbe una pazzia. Ma almeno impedire al Team Asgard di fare altri danni, questo sì, lo possiamo fare."

"Sono d'accordo anch'io, lo devo ammettere." rispose Ursula, non prima di essersi data una bella occhiata dietro le spalle per assicurarsi che non ci fosse qualche altro fantasma che le stesse facendo un brutto scherzo. "Ammetto che sono venuta qui a Vesrin soltanto perchè c'era questo torneo tra coordinatori, e non volevo perdermi l'occasione di battere Lulù... ma diciamo che quello che è successo con il Team Vicious mi ha reso un attimo più responsabile riguardo certe cose."

"Detto da te, Ursula, suona davvero strano!" ridacchiò Lucinda, cercando di rendere la situazione un po' meno tesa e al tempo stesso lanciare una frecciatina alla sua rivale...

...che sorprendentemente, non si scompose e ribattè con una battutina ironica da parte sua. "Beh, sì, sono sempre stata una tipa strana. Lo pensi anche tu in fondo, no, Lulù?" affermò con un sorrisetto trionfante.

"Ne ho appena avuto la conferma." ribattè la sua rivale alzando le spalle. I cinque e i loro Pokemon fecero una breve risata divertita, prima che Lucinda richiamasse l'attenzione sul problema più immediato. "Okay, okay... ma seriamente, come facciamo a sistemare il Team Asgard? Immagino che già si siano accorti di noi e abbiano teso qualche imboscata."

"E' vero, ma non sanno come e quando ci faremo vivi." affermò Zoey. "Non abbiamo molto tempo, temo, visto che qualcuno del Team Asgard sta cercando di catturare un Pokemon davvero pericoloso e usarlo contro di noi..."

"E' vero, ma possiamo sempre ingannarli e sfruttare il loro momento di distrazione..." affermò Gary con un sorrisetto acuto. Gallade e Piplup si voltarono verso il giovane ricercatore, curiosi di sentire cosa avesse in mente. "Allora, ascoltatemi, credo di avere un'idea, ma non è del tutto sicuro che funzionerà."

"Tanto vale fare un tentativo." rispose Kenny, già pronto con una Pokeball. Gallade e Piplup fecero cenno al ragazzo di dire la sua, e Gary fece il segno dell'okay prima di dare le sue spiegazioni.

"Okay, ascoltatemi bene, ecco quello che faremo..."

 

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Ad uno dei piani superiori della Mansione Mezzanotte, all'interno di un ampio magazzino riempito di pile di casse che lo facevano assomigliare ad un piccolo labirinto immerso nella semi-oscurità, alcuni uomini del Team Asgard, vestiti con quelle particolari uniformi che li facevano sembrare dei guerrieri vichinghi, erano seduti attorno a delle lanterne elettriche appoggiate a terra, che davano un minimo di luce a quel luogo tetro e permettevano di vedere a qualche metro di raggio... dove un gruppo di Stunky, intimoriti dalla presenza di quelle persone, stavano mangiando alcune falene che avevano catturato, e alcuni Murkrow svolazzavano innervositi nella sala labirintica.

"Allora, quando arriveranno questi intrusi?" disse uno degli scagnozzi del Team Asgard, armeggiando con una Pokeball che aveva appesa alla cintura. Un mormorio provenne da alcune gabbie poste vicino al quintetto di reclute, e la persona che aveva parlato si voltò irritata verso quella direzione. "E state un po' zitti, voi! Mi state dando fastidio, con le vostre lamentele!"

"Zorua!" esclamò il grazioso Pokemon simile ad una volpina nera che si trovava là dentro, grattando il fondo della gabbia con le sue zampette rosse.

In un'altra gabbietta lì vicina, si trovava un Pokemon simile ad un cucciolotto di lupo ricoperto di una folta pelliccia grigia che diventava nera sul muso e sulle zampe, che stava ringhiando rabbiosamente agli uomini del Team Asgard... e in un'altra ancora, si trovava un Pokemon bipede che ricordava un po' un incrocio tra un gatto e una donnola, coperto di una corta pelliccia nera con del rosso sull'orecchio sinistro e sulla parte bassa della schiena - chiaramente, un Poochyena e uno Sneasel.

Accanto agli uomini del Team Asgard, si trovavano alcuni Pokemon più forti che facevano la guardia, impedendo agli altri abitanti della Mansione Mezzanotte di attaccare il Team Asgard - un grosso Nidoking, un Hitmonchan e una Yanmega restavano vicino al gruppo di criminali e guardavano ferocemente i Pokemon Buio che gironzolavano là attorno, per intimare loro di non cercare di fare scherzi.

"Hey, non piace neanche a me stare qui a fare da balia a questi Pokemon e ad attendere questi intrusi." disse un'altra delle reclute vestite di pelli ed elmi bicorni. "Ma il signor Loki si è raccomandato di non lasciarci sfuggire nessuno di questi Pokemon. Ha accennato a qualcosa come un piano a cui sta lavorando, e gli servirà anche quel Pokemon che sta evocando là di sopra... ma sapete com'è, lui non è mai stato molto loquace riguardo le sue intenzioni."

"E' sempre stato il più misterioso dei nostri capi... ho come l'impressione che non ci penserebbe su due volte, se potesse tradire il signor Odino e prenderne il posto." rispose un altro degli uomini del Team Asgard. Stava per aggiungere altro, quando un frullo d'ali attirò la sua attenzione, e un gruppetto di Murkrow, appoggiati ad una trave del soffitto, prese il volo rumorosamente, andando ad appoggiarsi da un'altra parte. I tre Pokemon del Team Asgard si voltarono di scatto verso le scale provenienti dal piano inferiore... e un attimo dopo, una poderosa scarica elettrica proruppe nella stanza semibuia, illuminandola di colpo e investendo il Nidoking del Team Asgard, che rimase fermo al suo posto, lasciando che l'elettricità gli scivolasse addosso senza alcun effetto. Immediatamente, i Pokemon Buio rimasti nella stanza si dispersero, nascondendosi dietro alcune casse rimaste sparse qua e là... e gli uomini del Team Asgard si alzarono di scatto dalla loro posizione, mettendo mano alle loro Pokeball con espressioni allarmate!

"Che diamine... chi è là?" esclamò una delle reclute, facendo uscire un Pokemon - uno Staravia dall'aspetto agile e battagliero - dalla sua sfera, mentre la scarica elettrica che aveva investito Nidoking si esauriva. "Fatevi vedere!"

"Vire!" esclamò di rimando un Electivire tozzo e robusto, appoggiando un piede sul pavimento e facendo scontrare i pugni tra loro. Le sue due code si sollevarono in aria, crepitanti di corrente statica, e si toccarono tra loro con degli scoppiettii acuti, mentre il possente Pokemon Elettro cominciava ad avvicinarsi al Team Asgard, deciso a sfidarli. Dietro di lui, arrivarono anche un Breloom e un Gallade, anch'essi già in guardia e pronti a combattere... "Electivire!"

"Gallade!" disse il Gallade che lo seguiva con espressione tranquilla, come se volesse dire al Pokemon Elettro di non prendersi tutto il divertimento per sè. Breloom non fece commenti, ma si avvicinò minaccioso agli uomini del Team Asgard...

"Questi sono... i Pokemon di quel branco di intrusi!" esclamò una recluta. "Dobbiamo respingerli!"

"Zorua!" esclamò lo Zorua in gabbia chiedendo aiuto ai nuovi arrivati. "Zor zorua!"

Electivire fece cenno a Nidoking di farsi sotto, e il Pokemon Veleno/Terra spinse da parte i suoi colleghi e si avvicinò, pensando probabilmente che la sua combinazione di tipi lo avrebbe protetto dagli attacchi del Pokemon di Gary. Con uno scatto improvviso, Nidoking abbassò la testa, puntò il suo corno affilato verso l'avversario e caricò a testa bassa... dimenticandosi degli altri due Pokemon che lo accompagnavano!

Gallade eseguì un ampio ed elegante movimento con entrambe le braccia, disegnando in aria un ampio arco di luce argentata che sfrecciò verso Nidoking e lo centrò in pieno petto, scagliandolo indietro! Il Pokemon Veleno/Terra finì a pancia all'aria vicino alla gabbietta di Zorua, che cominciò a dargli delle zampate da dietro le sbarre per irritarlo il più possibile!

"Pezzo di idiota... si era dimenticato degli altri due!" esclamò una recluta sbattendosi una mano sulla fronte. "Accidenti... Yanmega, ferma quel Breloom! Non lasciare che arrivino al piano di sopra!"

"Hitmonchan, tu sistema quell'Electivire! Staravia, affronta Gallade!" esclamò una seconda recluta. I Pokemon avversari si scagliarono all'attacco, ma Electivire fece cenno ai suoi compagni di restare indietro, poi si caricò brevemente e congiunse i pugni, facendo scaturire un'ondata di elettricità sotto forma di tanti cerchi concentrici che si sprigionarono dal suo corpo e si espansero rapidamente verso l'esterno, investendo Staravia, Yanmega ed Hitmonchan, e scagliandoli indietro con un'esclamazione di dolore da parte del Pokemon Normale/Volante! Un attimo dopo, Breloom eseguì uno spettacolare attacco Frana, colpendo il terreno con un poderoso pugno, e facendo apparire dal nulla una raffica di pietre grandi come palloni da calcio che rovinarono addosso ai Pokemon avversari! Allarmato, Hitmonchan sferrò una serie di pugni alle rocce cadenti, mandandole in frantumi... e Yanmega riuscì ad eseguire un attacco Doppioteam all'ultimo momento, svolazzando indietro e lasciando dietro di sè una serie di immagini illusorie di sè stessa. Ma Staravia non ebbe la stessa fortuna, e le rocce gli caddero addosso, facendolo cadere a terra dove rimase privo di sensi! Con un'imprecazione soffocata, la recluta richiamò il suo Pokemon e ne mandò in campo un altro... un Pokemon che Electivire, Gallade e Breloom non ricordavano di aver mai visto!

"Meowwwwstic!" esclamò il Pokemon che uscì un istante dopo dalla sfera, fluttuando a pochi centimetri da terra! Si trattava di una sorta di gattino umanoide alto poco più di mezzo metro, ricoperto di una pelliccia bianca pulita e abbastanza folta, che diventava blu sulle zampe, su alcuni grossi ciuffi sulla fronte e sul collo, e alla base delle sue due code. Le orecchie erano appuntite con il bordo leggermente incurvato, e i suoi occhi gialli dalle pupille rosse avevano un'espressione intensa e quasi minacciosa. Un'aura quasi palpabile di energia psichica circondava il corpo di quel Pokemon sconosciuto, alla cui vista Breloom, Gallade ed Electivire ebbero un attimo di esitazione.

"Heh... sembra che questi non abbiano mai visto un Meowstic in vita loro!" esclamò una recluta, prima che gli tornasse in mente il problema principale. "Però... un momento, questo sono soltanto i loro Pokemon! Dove accidenti sono gli allenatori?"

"Cosa? Maledizione, è vero! Siamo stati colti di sorpresa dall'apparizione di questi Pokemon, e non abbiamo pensato ai loro allenatori!" esclamò un'altra recluta, dandosi mentalmente dello stupido per essersi fatto sfuggire un elemento così importante. "Dove accidenti sono? Non possono essere andati lontano!"

Uno Stunky un po' più coraggioso degli altri si affacciò dal suo nascondiglio e guardò verso i combattenti, giusto in tempo per vedere il Breloom di Kenny che evitava per un pelo un deciso attacco Eterelama da parte di Yanmega... ma così facendo, perse di vista il nuovo Pokemon che il Team Asgard aveva mandato in campo, e il gattino bianco si concentrò per un attimo, illuminò gli occhi e scagliò un potente attacco Psicoraggio che raggiunse il Pokemon fungoide al torace, lo sollevò come se fosse stato una piuma, e dopo averlo sballottato come una bambola di pezza per un paio di secondi, lo scaraventò via verso le casse! Breloom emise un'esclamazione di dolore e di sorpresa, e rovesciò diverse casse con il proprio peso, costringendo gli Stunky che si erano rifugiati lì a sparpagliarsi sotto una pioggia di pezzi di legno e varie derrate alimentari - in particolare noci, bacche e frutta. Breloom scosse la testa stordito e alzò la testa per vedere cosa stesse succedendo, notando con disappunto che il Pokemon chiamato Meowstic stava facendo buon uso del fattore sorpresa per tenere a bada Electivire e Gallade, e renderli un bersaglio più facile per i suoi compagni.

"Stunky?" chiese uno dei Pokemon moffetta, avvicinandosi a Breloom con espressione preoccupata, anche mentre tutti gli altri suoi compagni tenevano una distanza di sicurezza. Breloom si voltò, incrociando lo sguardo preoccupato della moffetta viola, che però subito dopo assunse un'espressione decisa- sembrava che le fossse venuta un'idea. "Stun stunky?"

"Breloom? Breeee!" esclamò Breloom sgranando gli occhi per l'audacia di quell'idea. "Loom breloom..."

"Stun!" tagliò corto Stunky, per poi usare uno dei suoi attacchi - Velenogas, che sprigionò dalla sua pelliccia una nube di umore pestilenziale che aleggiò tutt'attorno alla Pokemon moffetta e penetrò nelle narici di Breloom. Anzichè esserne intossicato, però, il Pokemon fungoide si sentì improvvisamente rinvigorito, e provò la sensazione che i colpi appena presi si stessero attenuando. In breve tempo, si era già ripreso abbastanza da rimettersi in piedi.

"Breloom!" esclamò, per poi fare un inchino di ringraziamento alla Pokemon Veleno/Buio. "Bre breloom!"

La Stunky in questione non ebbe nemmeno il tempo di ribattere prima che Breloom si lanciasse nuovamente nella lizza, questa volta esibendosi in uno spettacolare attacco Assorbipugno diretto allo Hitmonchan nemico! Il Pokemon pugile si accorse apena in tempo del pericolo e cercò di contrattaccare con un Fuocopugno, sferrando un diretto con il pugno destro avvolto da lingue di fuoco scarlatte! Ma Breloom riuscì a scansare l'attacco per un soffio, e sferrò un diretto che raggiunse Hitmonchan alla spalla, assorbendo in parte le sue energie e facendolo barcollare!

"Meowstic, fermalo! Usa Psicoraggio di nuovo!" esclamò la recluta del Team Asgard. La Pokemon felina dalla bianca pelliccia si voltò di scatto, e cercò di scagliare di nuovo l'attacco di prima, ma questa volta, gli altri Pokemon non gliene diedero l'occasione.

Gallade colse l'attimo e si lanciò contro la Pokemon Psico sconosciuta, sferrando un rapido e preciso attacco Nottesferza, usando il braccio sinistro avvolto da spirali d'ombra guizzanti per attaccare. Meowstic, resasi conto appena in tempo del pericolo, schivò l'attacco teletrasportandosi fuori dalla portata di Gallade, ma così facendo non si trovò più nella posizione ideale per tenere sotto tiro i Pokemon nemici, che ne approfittarono immediatamente! Electivire si mise in difesa e puntò i piedi a terra quando la Yanmega nemica gli indirizzò contro un attacco Forzantica, colpendolo senza sosta con dei proiettili energetici simili a rocce che le erano apparsi attorno dopo un rapido battito d'ali. Facendo appello alla sua robustezza, il Pokemon Saetta resistette all'assalto, lasciando che le pietre si infrangessero sul suo corpo... poi scattò in avanti e sferrò un poderoso attacco Tuonopugno, il braccio crepitante di energia! Yanmega venne colpita e investita da una potente scarica elettrica prima di essere scaraventata a terra con un ronzio di disappunto... e nello stesso tempo, Gallade alzò le braccia in aria ed eseguì una breve danza su sè stesso, facendo apparire delle spade di luce tutt'attorno a sè. Poi, eseguì un volteggio su sè stesso e sferrò un paio di eleganti e potenti attacchi Psicotaglio, scagliando due proiettili energetici a forma di falce di luna che costrinsero i Pokemon del Team Asgard a disperdersi... ma Meowstic era ancora in piena forma, e ad un ordine del suo allenatore, creò una sfera di luce violacea tra le mani e la scagliò contro Gallade, colpendolo al torace e scaraventandolo a terra.

Electivire strinse gli occhi, voltandosi verso Meowstic e sollevando i pugni elettrificati. Tra sè e sè, il muscoloso Pokemon Elettro sperò che il suo allenatore e i suoi compagni riuscissero a raggiungere il comandante del Team Asgard... la situazione si stava scaldando non poco.

 

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"Okay... mi sembra che la situazione sia buona. Con tutto questo trambusto, non si sono accorti di noi." disse Lucinda, tenendosi accucciata a terra vicino ad alcune casse, con Piplup che le stava accanto, acquattato vicino ad una cassa. Il gruppetto di amici stava cercando di aggirare il combattimento, in quel momento in pieno svolgimento, tra i loro Pokemon e gli uomini del Team Asgard, e cogliere di sorpresa i malfattori. "A proposito, Kenny... non sapevo cheil tuo Breloom avesse l'abilità Velenocura."

"Se devo essere sincero, Lulù, nemmeno io." ammise Kenny con tutto il candore di questo mondo, mentre osservava il suo Breloom che, dopo aver subito l'attacco Velenogas da parte di quella piccola Stunky, stava combattendo con più vigore. "Ho sempre cercato di evitare che il mio Breloom venisse avvelenato, e quindi non sapevo che avesse un'abilità così utile."

"Sssh... non fatevi sentire. Non siamo ancora al sicuro." disse Zoey, voltandosi verso i suoi due amici più giovani e portandosi un dito alle labbra. "Non dobbiamo farci scoprire finchè non siamo nella posizione giusta per coglierli di sorpresa e metterli fuori gioco..."

Lucinda e Kenny annuirono, continuando a seguire Zoey e Gary mentre si intrufolavano nella sala, ben nascosti dietro le casse che rendevano la grande sala una sorta di labirinto in miniatura, con Ursula che chiudeva la fila accompagnata da Plusle e Minun. I rumori della battaglia continuavano a riecheggiare nella sala, creando un sottofondo ben poco rassicurante mentre i ragazzi proseguivano, ancora non visti. Sopra di loro, un gruppetto di Murkrow osservava incuriosito il loro proseguire lento e prudente...

Con estrema attenzione, i ragazzi si spostarono verso una pila di casse vuote ad un lato del magazzino, e Gary fece il segno dell'okay ai suoi compagni per segnalare loro di raggiungerlo. A quel punto, erano riusciti a posizionarsi al fianco del Team Asgard, che erano ancora distratti a combattere contro Electivire e i suoi compagni. Ursula e i suoi due Pokemon Elettro si fermarono lì, come fece anche Zoey, mentre Gary, Kenny, Lucinda e Piplup continuarono ad avanzare furtivamente, fino a posizionarsi dietro alcune casse dietro al Team Asgard.

"Ottimo, questa è la posizione giusta..." sussurrò Gary. "Adesso ancora un attimo... e facciamo una bella sorpresa al Team Asgard! Anche se... sarei curioso di sapere qualcosa di più di quello strano Pokemon. E' uno che non ho mai visto prima d'ora."

"E' anche carino, un po' di dispiace dover combattere contro quel Pokemon..." commentò a bassa voce Lucinda. Piplup alzò gli occhi al cielo e scosse la testa, mentre si preparava ad attaccare...

 

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La Meowstic del Team Asgard stava decisamente dando parecchio filo da torcere anche a tre Pokemon esperti e ben addestrati come Electivire, Gallade e Breloom. Il Pokemon fungoide, in particolare, doveva stare attento a non farsi colpire dagli attacchi Psico della gattina bianca, e cercava di guadagnare tempo affinchè il Velenogas di prima lo facesse recuperare abbastanza.

Electivire decise che era il caso di correre un rischio e fece un segnale a Gallade, che rispose con un cenno della testa, e si spostò rapidamente, difendendosi con un braccio da un attacco dello Hitmonchan nemico. Approfittando di un istante di distrazione di Meowstic, che ancora cercava di incalzare Breloom, Electivire si spostò nel bel mezzo della stanza e usò un attacco Flash, sprigionando una dirompente luce dal suo corpo e abbagliando gli uomini del Team Asgard e i loro Pokemon, che emisero un'esclamazione di disappunto e indietreggiarono coprendosi gli occhi! Immediatamente, Gallade e Breloom partirono all'attacco, e l'elegante Pokemon Psico/Lotta si lanciò verso la Meowstic nemica cercando di sferrare un attacco Nottesferza, mentre Breloom si scagliò verso Hitmonchan con un potente Assorbipugno che si scontrò con il Gelopugno dell'avversario! Si sentì uno schianto tremendo, ed entrambi i Pokemon barcollarono per un istante per l'impatto, prima di cominciare a spingere l'uno contro l'altro nel tentativo di sopraffarsi a vicenda! Un coro di gracchi di Murmrow e latrati di Stunky accompagnò il contrasto tra i due contendenti...

"Attenta, Meowstic!" esclamò la recluta del Team Asgard, aprendo gli occhi quel tanto che bastava per accorgersi dell'alta ed agile figura di Gallade che si avvicinava rapidamente! Meowstic cercò di allontanarsi, ma il colpo di Gallade andò a segno ugualmente, scaraventando la Pokemon Psico di Kalos in mezzo ad un gruppo di barilotti vuoti disposti vicino alle gabbie nelle quali il Team Asgard aveva posto i Pokemon catturati! Allarmate, le reclute fecero qualche passo indietro... e senza saperlo, si trovarono direttamente sulla traiettoria di Piplup, che fece un sorrisetto arguto, prese fiato e scagliò un attacco devastante!

"Adesso, Piplup! Usa il tuo attacco Bora su quei malfattori!" esclamò Lucinda. Il simpatico Pokemon pinguino non se lo fece dire due volte, e scagliò una violenta corrente di aria gelida che colse completamente di sorpresa il Team Asgard e i loro Pokemon, al tempo stesso evitando di colpire Electivire, Breloom e Gallade! Uno di loro, l'allenatore di Meowstic, fece in tempo a gettarsi di lato ed evitare la raffica congelante... ma gli altri, compresi i loro Pokemon, vennero investiti in pieno da una tremenda bordata di neve e vento, e sgranarono gli occhi per l'orrore quando una patina di ghiaccio solido cominciò a formarsi sui loro corpi! La tempesta di neve imperversò per qualche secondo... e quando cessò, Lucinda e i suoi compagni si trovarono di fronte quattro graziose statuette di ghiaccio perfettamente bloccate nelle loro comiche espressioni di incredulità!

"Piplup!" esclamò fieramente Piplup, incrociando le braccia sul petto e alzando il becco in aria. I Pokemon Buio, sia quelli ancora liberi che quelli tenuti nelle gabbie, cominciarono ad esultare per la sconfitta del Team Asgard, ed Electivire, Gallade e Breloom non persero tempo a sfondare le gabbie nelle quali erano tenuti i prigionieri, che saltellarono fuori con grida di festeggiamento!

"Zo, zorua!" esclamò Zorua, saltando addosso a Gallade e cominciando a leccargli il viso. Alcuni Poochyena si riunirono scodinzolando attorno ad Electivire e Breloom... e anche Piplup, Plusle e Minun si unirono ai festeggiamenti!

"Cavolo, e io che mi ero già preparata a tutto..." affermò Ursula, ridacchiando tra sè mentre raggiungeva i suoi Pokemon Elettro. "Beh, li abbiamo sistemati, questi furfanti, no?"

"Plusle!" esclamò il Pokemon Incitamento, muovendo allegramente le orecchie e allo stesso tempo emettendo scintille elettriche dalle guance. Minun e Piplup si diedero il cinque, e Zoey fece un cenno affermativo con la testa mentre il suo Gallade si runiva a lei. Gary e il suo Electivire fecero scontrare i pugni in segno di intesa, e Breloom fece un sorrisone sgargiante in direzione di Kenny... e della Stunky che lo aveva aiutato poco prima.

"Già, ma adesso viene il bello... dobbiamo scoprire cosa ci facevano nella Mansione Mezzanotte, e perchè stavano cercando di catturare tutti questi Pokemon Buio." affermò Kenny. "Magari potremmo chiamare un agente Jenny e consegnarle questi tipacci... così lei potrà interrogarli a dovere!"

"Un momento... c'è qualcosa che non mi torna!" esclamò all'improvviso Lucinda, facendosi allarmata. "Ce n'erano cinque, di scagnozzi del Team Asgard! Perchè ne conto solo quattro?"

"Piplup!" cinguettò il Pokemon pinguino, indicando una rampa di scale che portava al piano di sopra... e la recluta accompagnata dalla sua Meowstic che le saliva di corsa, richiamando a gran voce il suo superiore!

"Oh, cavolo... quello ce lo siamo fatti scappare!" esclamò Zoey. "Attenti, ragazzi, credo che adesso avremo a che fare con qualche osso più duro..."

 

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"Comandante Loki, siamo nei guai!" esclamò la recluta, quasi inciampando sull'ultimo scalino mentre saliva per richiamare il suo superiore. A quel punto, il bagliore innaturale che permeava la grande sala si era intensificato al punto che sembrava qualcuno avesse acceso un grosso faro verde e viola e lo avesse posto sopra l'altare... davanti al quale Loki era in piedi, le mani che reggevano una Pokeball particolare nel tentativo di contenere il Pokemon Spettro che era stato evocato - uno Spiritomb, senza ombra di dubbio, e anche uno Spiritomb particolarmente grosso ed impressionante! "Comandante Loki! Gli intrusi sono arrivati al quarto piano! Non so cosa li abbia messi in guardia, ma erano più che preparati ad affrontarci!"

Loki sospirò, quasi aspettandosi un risultato simile da parte dei suoi subordinati. "Siete davvero una massa di imbranati... bah, non importa. Come puoi vedere, il rituale ha avuto successo. Cento ed otto spiriti inquieti, riuniti in un solo Pokemon." affermò, spostandosi giusto un po' per permettere al suo scagnozzo di vedere lo Spiritomb che era riuscito a convocare - e la recluta e la sua Meowstic fecero un passo indietro sgranando gli occhi per lo stupore e la paura quando Spiritomb emise una ululante risata di scherno, aprendo la bocca dalla quale proveniva un'innaturale luce verde. "Spiritomb, un Pokemon Spettro/Buio dagli enormi poteri... questo varrà almeno come una decina di quei cuccioletti che tenete prigionieri là sotto, e adesso ci penserò io a dimostrare i suoi poteri a quei ficcanaso."

"SPIRITOOOOOOOMB..." ululò la creatura incorporea.

 

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CONTINUA...

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Capitolo 13
*** Loki, l'ingannatore ***


Pokemon: The Quest for Zeta and Omicron

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 13 - Loki, l'ingannatore

 

La Mansione Mezzanotte, o almeno il piano a cui Lucinda e i suoi compagni si trovavano in quel momento, era diventata più vivace, dal momento in cui il gruppo di giovani allenatori si era messo a liberare i Pokemon Buio tenuti prigionieri dal Team Asgard. Poochyena, Murkrow, qualche Houndour e qualche Stunky stavano festeggiando l'avvenuta sconfitta dei malfattori, riempiendo la sala di guaiti festosi ed esclamazioni di vittoria che stavano un po' contagiando anche Gary, Lucinda e i loro compagni... ma questi ultimi avevano il sospetto, che in effetti era praticamente una certezza, che il Team Asgard non avesse ancora mostrato tutte le sue carte, e che ben presto si sarebbero trovati ad affrontare qualcosa di peggio che un gruppetto di reclute male organizzate.

"Mi fa piacere vedere che tutti questi Pokemon sono salvi... ma alcuni di quelli del Team Asgard si sono ritirati al piano di sopra, e sono sicura che ci stiano tendendo qualche imboscata... o che comunque abbiano qualcosa di pericoloso da sguinzagliarci dietro." affermò Zoey, avvicinandosi con prudenza alle scale che portavano al piano di sopra, con Gallade a fianco che teneva alte le sue braccia-lame, pronto ad attaccare nel caso qualche scagnozzo del Team Asgard tentasse di colpire a tradimento. Ma agli sguardi della rossa coordinatrice e del suo Pokemon Psico/Lotta non rispose che un desolante silenzio ed oscurità apparentemente impenetrabile.

Detto questo, la ragazza era troppo prudente per gettarsi nella mischia senza pensarci con attenzione. Fece cenno al resto del gruppo di avvicinarsi, e anche se Ursula borbottò tra sè qualcosa circa il fatto che nessuno aveva deciso che fosse Zoey il capo, tutti quanti formarono una sorta di semicerchio attorno alla base della gradinata, con i loro Pokemon a fianco. Il piccolo Piplup stava dando dei segni di paura, ma il suo orgoglio non gli permetteva di farsi vedere come un codardo, e il piccolo pinguino blu si piazzò davanti alla sua allenatrice, alzando la guardia come un pugile.

"Pip... piplup!" cinguettò il simpatico Pokemon d'Acqua. Lucinda si chinò accanto a lui e gli mise affettuosamente una mano sulla schiena, giusto per dirgli di non essere frettoloso.

"Aspettiamo qui? Vediamo cosa cerca di fare il Team Asgard?" chiese Gary sottovoce.

Zoey fece un cenno con la testa. "Per adesso, mi sembra la scelta più saggia." affermò la rossa coordinatrice, anche lei parlando quanto più piano possibile. "Non diamo al Team Asgard la possibilità di prenderci ai fianchi."

"Speriamo che vada tutto bene..." sussurrò nervosamente Kenny. Il suo Breloom annuì e alzò la guardia, pronto a gettarsi nella lizza nel momento in cui il Team Asgard si fosse nuovamente fatto vedere...

Per diversi attimi, i ragazzi attesero che i loro nemici si facessero vedere. Anche i Pokemon che erano stati liberati tacquero, in modo da non distrarre i ragazzi che li avevano aiutati. Se qualcuno avesse fatto cadere uno spillo in quel momento, il tintinnio sul pavimento si sarebbe potuto sentire in tutto il salone...

Dopo quasi un minuto passato ad attendere con sempre maggiore tensione, Ursula per prima ebbe l'impressione che qualcosa si stesse muovendo. Vide una figura umanoide scendere le scale, avvolta in una strana nebbia che fino ad un attimo prima non c'era... e subito dopo, apparve un'altra figura, vestita dell'inusuale tenuta del Team Asgard...

"Gallade!" esclamò il Gallade di Zoey mettendosi in guardia. Tutti assieme, i ragazzi presero un bel respiro e si prepararono ad affrontare gli uomini del Team Asgard, ai quali ora si era aggiunto un terzo.

E un quarto.

...

Cinque...

sei... sette... otto, nove, dieci...

La tensione si trasformò ben presto in paura ed incredulità quando Lucinda, Piplup e i loro compagni videro che gli scagnozzi del Team Asgard che scendevano le scale sembravano moltiplicarsi sotto i loro occhi! Sembrava essercene un piccolo battaglione, molti più di quelli che avevano affrontato un attimo prima!

"Cosa? Ma... ma... come... guardate quanti! Come facevano ad essercene così tanti?" esclamò stupefatta Ursula, facendo qualche passo indietro intimorita.

Gary sbattè gli occhi, per poi corrugare la fronte in un'espressione di dubbio. C'era qualcosa che non andava, in tutto questo... come facevano ad esserci così tanti uomini del Team Asgard, di sopra? E non solo, ma se ne stavano aggiungendo altri... adesso c'era un piccolo battaglione di sgherri vestiti di pelli ed elmi con le corna che scendevano le scale, accompagnati da Pokemon di vario genere, per affrontare Gary e i ragazzi di Sinnoh!

Ma la storia non era finita lì.

Prima che i ragazzi riuscissero a scuotersi dalla sorpresa e cercare di contrattaccare, l'intero salone iniziò a sbiadire sotto i loro occhi. All'inizio Lucinda ebbe l'impressione che la sua vista si stesse distorcendo... e che i contorni della stanza stessero diventando improvvisamente più confusi. I gradini della scalinata sembrarono sparire per un attimo... e l'oscurità che li attorniava sembrava quasi avanzare verso di loro, come se volesse inghiottirli!

Spaventata, Lucinda si chinò e toccò la schiena di Piplup con un'esclamazione... e si sentì per un attimo rassicurata quando sentì che il suo Pokemon era ancora lì, pronto a proteggerla. Anche Piplup sembrava spaventato da quello che stava vedendo, ma si stava facendo coraggio, quanto più possibile...

"Cosa... sta succedendo qui? Vedo tutto deformato..." mormorò Gary. Il giovane ricercatore si sfregò gli occhi, temendo che la sua vista gli stesse giocando qualche brutto scherzo... ma quando riaprì gli occhi, vide che la visione da incubo era addirittura peggiorata! Il pavimento sotto i loro piedi sembrava aver perso consistenza... e adesso, lui e i suoi amici erano sprofondati fino alle caviglie in quello che era diventato di colpo un liquido grigio denso come gelatina ed altrettanto appiccicoso! Lo Electivire di Gary lanciò un'esclamazione allarmata e cercò di liberarsi dal liquido viscoso che sembrava risucchiarlo... e quando tirare si dimostrò inutile, il muscoloso Pokemon Elettro caricò un Tuonopugno e lo abbattè sul terreno, con l'unico risultato che la scarica si esaurì e il suo braccio affonsò nel terreno fino al gomito, lasciandolo in una posizione ancora peggiore!

"Che diamine sta succedendo?" esclamò Zoey, cercando a tentoni un appiglio. "Cos'è questo, un incubo? Stiamo sognando?"

"Temo... temo di no, ho già provato a pizzicarmi... non capisco cosa stia accadendo!" esclamò Lucinda in preda all'orrore. La scalinata era scomparsa davanti ai suoi occhi, ma non gli scagnozzi del Team Asgard e i loro Pokemon, che si erano schierati davanti a loro come un piccolo esercito! Non sembrava esserci nessuna possibilità di evitare l'incontro... e le possibilità erano tutt'altro che a loro favore!

Il Breloom di Kenny strinse i denti e cercò di tenersi concentrato sul Team Asgard. In quel momento, la sua mente era occupata da un solo pensiero - fermare quei malfattori, e proteggere il suo allenatore e i suoi compagni... ma sembrava proprio che in quella situazione così irreale, ci fossero ben poche possibilità di riuscirci!
Ma non sarebbe stato questo a fermare il Pokemon fungoide.

Senza che Kenny desse alcun ordine, il Pokemon Erba/Lotta prese la mira, sferrò un fendente a vuoto con la coda, e usò un attacco Semebomba, scagliando una raffica di semi grandi come il pugno di un bambino, avvolti da un'aura verdastra! I proiettili descrissero un breve arco in aria prima di piombare addosso al Team Asgard, esplodendo a contatto!

Un frastuono tremendo coprì ogni altra cosa quando il Semebomba impattò sui suoi bersagli... e dal punto dell'impatto si sprigionò una raffica di luci che inghiottì completamente il paesaggio onirico in cui i ragazzi si trovavano, sbriciolandolo in innumerevoli particelle di luce che si dispersero tutt'attorno ai ragazzi, creando un effetto a dir poco psichedelico!

I ragazzi e i loro Pokemon lanciarono delle esclamazioni di paura e sorpresa quando gli scagnozzi del Team Asgard, i loro Pokemon e il terreno semiliquido in cui stavano affondando si dissolsero in maniera esplosiva, disperdendosi in miliardi di puntini luminosi che crearono un vortice attorno al gruppetto di allenatori e li costrinsero ad indietreggiare...

Fu solo allora che Gary, Electivire e i loro compagni si resero conto che il terreno semifuso non impediva più i loro movimenti... anzi, era addirittura scomparso, come se in realtà non ci fosse mai stato niente! Stupefatti, i ragazzi si guardarono attorno e si resero conto che non era solo quello il problema... in effetti, l'intera stanza era sparita, e adesso il quintetto si trovava in piedi in una sorta di vuoto senza fine, come se stessero poggiando i piedi su una piattaforma invisibile che impediva loro di cadere.

"Gallade?" esclamò Gallade, pestando un piede sul terreno come se volesse assicurarsi che fosse solido.

"Okay... che scherzo è questo? Chi è che si sta divertendo alle nostre spalle, eh?" chiese Ursula, la cui voce dava l'impressione che stesse cercando quanto più possibile di controllarsi. "E adesso... dove siamo? Eravamo nella Mansione Mezzanotte qualche attimo fa... e adesso siamo sospesi nel vuoto?"

"HUHUHUHUHUUUU... SPERO CHE VI PIACCIA IL MIO SPETTACOLO, RAGAZZINI!" tuonò una voce profonda e roboante che riecheggiò all'improvviso nel vuoto senza fine. I ragazzi alzarono lo sguardo, in tempo per vedere una gigantesca bocca che appariva dal nulla, sospesa in aria e senza neanche un volto ad accompagnarla! Si trattava di una bocca gigantesca, abbastanza grande che un essere umano ci sarebbe stato comodamente dentro... e da essa proveniva una luce verdastra che di naturale aveva ben poco. A quel punto, Lucinda stava cominciando seriamente a chiedersi se per caso lei e i suoi compagni non stessero impazzendo...

No. No, lei era ancora in grado di chiedersi se fosse impazzita. Non era certo questo il problema.

"Chi... chi sei tu? Cos'è questo posto?" esclamò Lucinda rivolta a quella bocca senza corpo, che sghignazzò con fare trionfante e rispose rapidamente.

"UN AMICO, LUCINDA BERLITZ. UN AMICO CHE VI AVVERTE DI NON FICCARE IL NASO IN FACCENDE CHE NON VI RIGUARDANO." affermò l'entità, qualunque cosa essa fosse. "LA CURIOSITA' PUO' ESSERE UNA GRAN COSA, DI QUESTO VI DEVO DARE ATTO. TUTTAVIA, C'E' ANCHE UN PROVERBIO CHE DICE CHE TROPPA CURIOSITA' UCCIDE IL GLAMEOW, QUINDI VI CONSIGLIEREI DI DARVI UNA REGOLATA, SE VOLETE VIVERE A LUNGO."

"Un proverbio molto felice..." disse sarcastica Zoey, affezionata com'era al suo Glameow.

"VOI STATE CERCANDO DI INTERFERIRE NEGLI AFFARI DEL TEAM ASGARD." tuonò la bocca senza corpo. "STATE GIOCANDO AD UN GIOCO CHE SIETE DEL TUTTO IMPREPARATI AD AFFRONTARE, COME POTETE SPERARE DI VINCERLO? ANDATEVENE DA VESRIN, PRIMA CHE L'IRA DEL RAGNAROK SI ABBATTA SU DI VOI!"

"Ragnarok? E che cosa sarebbe?" esclamò Kenny.

"Pip... piplup!" esclamò il piccolo Piplup. La sua paura aveva lasciato posto alla rabbia per il modo in cui quella bocca stava mancando di rispetto alla sua allenatrice, e il grazioso Pokemon pinguino prese fiato e scagliò un attacco Bollaraggio contro di essa metre questa era ancora aperta e stava ridendo sguaiatamente. Il colpo entrò nella bocca senza corpo, ma sembrò non fargli nulla, e chiunque, o qualunque cosa fosse, continuò a farsi beffe dei ragazzi.

"HAHAHAHAHAAAA! PERCHE' VI OSTINATE ANCORA? NON AVETE NESSUNA POSSIBILITA' DI VINCERE!" esclamò. "NON AVETE LA PIU' PALLIDA IDEA DI COSA SIA CAPACE IL TEAM ASGARD, E DEL POTERE A CUI AVETE SCELTO DI OPPORVI! NOI NON ESISTEREMO COME UN VOLGARE TEAM DI CRIMINALI... NOI DIVENTEREMO UNA NUOVA POTENZA MONDIALE, E OTTERREMO IL POTERE DI SCUOTERE I PILASTRI DEL CIELO!"

"Hmph... vi piace proprio vantarvi, eh?" esclamò Ursula senza traccia di ironia...

 

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"Haunt... haunter?" mormorò un solitario Haunter, fluttuando lentamente attraverso un muro e guardando incuriosito quello che stava succedendo. A quanto pareva, gli avvertimenti che lui, il suo collega e i loro compagni Duskull avevano dato erano stati efficaci, fino ad un certo punto... a quanto pareva, gli uomini del Team Asgard erano stati neutralizzati e i Pokemon Buio che avevano catturato erano stati liberati. Ma adesso, i ragazzi sembravano in difficoltà. Dal suo punto di vista, il quintetto e i loro Pokemon si erano fermati proprio ai piedi della gradinata che portava all'ultimo piano, e stavano agitandosi come se stessero combattendo contro un avversario invisibile, oppure restavano fermi dov'erano come ipnotizzati da qualcosa.

Il fantasma, temendo di sapere di cosa si trattasse, fluttuò verso un gruppeetto di Pokemon Buio che stavano ossservando interdetti la scena, ma non osavano avvicinarsi per paura che accadesse loro qualcosa di strano come ai ragazzi.

"Haunter?" chiese il Pokemon gassoso, rivolto ad uno Zorua. Il volpino nero indicò i ragazzi con una zampa e cominciò a spiegare al fantasma cosa stesse accadendo.

"Zo zorua..." mormorò.

Immediatamente, Haunter sembrò capire, e la sua espressione normalmente beffarda divenne di colpo seria e preoccupata. "Haunter..."

"Stun stunky..." affermò una dei Pokemon puzzola che stavano osservando la scena. Haunter sembrò dire di sì con la testa, poi fluttuò lentamente verso di loro e aguzzò la vista, nel tentativo di capire cosa stesse accadendo. Sembravano tutti vittima di un'illusione o di qualche altra stregoneria di questo tipo... e se quello che Zorua aveva detto era vero, non c'era da stupirsene. Stavano avendo a che fare con quello che probabilmente era l'abitante più pericoloso di tutta la Mansione Mezzanotte...

Con estrema attenzione, Haunter si avvicinò al gruppo di Lucinda... e riuscì a vedere, anche se soltanto di sfuggita, una figura umanoide in cima alle scale, affiancata da una strana creatura che sembrava un vortice vivente di nebbia violacea, con un volto contorto in un ghigno beffardo, che fluttuava vicino a lui. Purtroppo era vero... qualcuno aveva avuto la disgraziata idea di liberare Spiritomb dalla sua prigionia. Il Team Asgard era perfettamente capace di fare una cosa così folle...

L'uomo in cima alle scale fece un cenno con la testa e sembrò ordinare a Spiritomb di continuare... e dal corpo innaturale del Pokemon Spettro/Buio si sprigionò una scarica di luce smeraldina, che illuminò per un istante l'intera sala e costrinse Haunter a ritirarsi un po', schermandosi gli occhi con le mani artigliate. Il Pokemon Spettro/Veleno vide Lucinda e Piplup cercare di schermarsi con le braccia da qualche pericolo invisibile, mentre Gary e il suo Electivire restavano come congelati per la sorpresa, e il resto del gruppo indietreggiava. Non riusciva a vedere esattamente cosa quello Spiritomb stesse facendo, ma certo doveva essere qualcosa di spaventoso per atterrire cinque abili allenatori di Pokemon in quella maniera.

Haunter, resosi conto con sollievo di non essere ancora stato visto da Spiritomb e dal suo allenatore, decise di prendere in mano la situazione. Evidentemente, i ragazzi stavano subendo qualche illusione, il che voleva dire che doveva in qualche modo farli concentrare su qualcosa di vero...

Il Pokemon fantasma si concentrò per un istante, e il suo corpo inconsistente venne circondato per qualche istante da una tenue aura di energia rosata... poco prima che delle onde di luce cominciassero a scaturire da lui e raggiunsero Lucinda e i suoi compagni, che restarono come congelati, con delle espressioni di sorpresa e paura bloccate sui loro volti! Un attimo dopo, delle sfere di luce purpurea uscirono dai loro corpi, fluttuarono in aria per un istante... e poi si diressero verso Haunter, che spalancò le fauci in un'espressione di attesa e le ingoiò letteralmente, come se fossero state popcorn! Immediatamente, il Pokemon Spettro/Veleno si sentì rinvigorito... e nello stesso momento, i cinque allenatori e i loro Pokemon sembrarono svegliarsi dallo stato ipnotico nel quale erano caduti, e sbatterono gli occhi quando alla loro vista riapparve la sala nella quale si trovavano poco prima nella mansione Mezzanotte!

"Haunter!" mormorò soddisfatto Haunter, massaggiandosi la pancia - o il suo equivalente - con una mano artigliata. Il suo attacco Mangiasogni si era rivelato utile, come sperava... e per quanto potessero essere orribili a vedersi, gli incubi provocati dall'illusione di Spiritomb erano deliziosi. Un bel modo di unire l'utile al dilettevole.

"Ah? Ma... ma cosa... cos'è successo? Dov'è finita quella bocca?" esclamò Lucinda, guardandosi attorno stupefatta.

"Bre... loom?" chiese il Breloom di Kenny, afferrandosi la testa come se volesse mandare via le vertigini.

"Dove... dove eravamo, fino ad un attimo fa?" chiese Ursula. "Era... era un'illusione?"

"Mi sa tanto di sì... e credo che dobbiamo ringraziare quel signore là in cima alle scale!" affermò Zoey, guardando con espressione indignata la figura che era apparsa al piano superiore...

Anzi, no, le figure! Accanto all'uomo misterioso, che adesso guardava i cinque allenatori con un'espressione vagamente infastidita, si trovava un Pokemon che Lucinda e Zoey conoscevano anche troppo bene - uno Spiritomb, inquietante protagonista di diverse storie di occulto e magia nera nel folklore di Sinnoh, e chiaramente colui che aveva provocato quelle assurde illusioni.

L'uomo accanto al Pokemon Spettro/Buio aveva un aspetto attraente ed affascinante, ma anche così, una ragazza acuta come Zoey riuscì facilmente a vedere l'insidia che si nascondeva in quei suoi occhi dall'espressione sfuggente: alto e snello, con i capelli verdi smeraldo a caschetto, era chiaramente un uomo, ma i suoi lineamenti erano abbastanza fini e delicati che non era impossibile scambiarlo per una donna, ad una prima occhiata. Era vestito in maniera elegante, e al tempo stesso antiquata, con una sorta di abito sacerdotale azzurro con sopra un corpetto in cuoio di colore scuro, e una sorta di stola che gli avvolgeva le spalle. Ai piedi indossava un paio di stivali alti fino al ginocchio, fatti di pelliccia e pelle di animali, e attorno ad una spalla portava una bandoliera di cuoio alla quale erano appese delle strane Pokeball, tutte diverse l'una dall'altra. Una era una Pokeball normale, poi ce n'era una bianca e blu, una bianca e nera... certo, un modo di vestire completamente diverso da quello del resto degli uomini del Team Asgard, che attirò immediatamente la curiosità dei ragazzi.

"Hmm... e così, in qualche modo siete riusciti a sfuggire alle illusioni mie e di Spiritomb." affermò l'uomo dai capelli verdi. Lucinda non era ben sicura se fosse infastidito o divertito, ed ebbe quasi l'impressione che quello strano individuo avesse fatto apposta a rendere ambiguo il suo stato d'animo. "Molto interessante, siete degli allenatori che non vanno sottovalutati. O così, o avete avuto qualcuno che vi ha aiutato."

"TOOOOOOOMB!" esclamò Spiritomb, e la nebbia violacea che componeva il suo corpo mulinò ancora più rapidamente, in modo che sembrasse che il Pokemon fosse di cattivo umore.

"E... lei chi sarebbe, esattamente?" esclamò Lucinda, tirando un sospiro temporaneo ma capendo che si trattava soltanto di un miglioramento momentaneo della loro situazione. "Non mi dà l'impressione di essere uno del Team Asgard dai vestiti, ma il fatto che lei sia qui..."

"Vire..." mormorò lo Electivire di Gary, tenendo pronto un attacco Tuonopugno.

Il misterioso individuo, con calma quasi serafica, estrasse una Pokeball dalla cintura e la fece cadere a terra, dove si aprì con uno scatto e fece uscire un Pokemon Spettro dall'aspetto arguto e feroce - un Banette, una sorta di bambola umanoide alta più o meno un metro, dalla testa tonda coronata da tre spuntoni incurvati, e un lungo tentacolo zigzagante che scendeva da dietro la nuca. La sua bocca, contorta in un ghigno beffardo, era in realtà una cerniera lampo dorata, e i suoi occhi erano rossi con la pupilla nera ed ellittica, come quella di un gatto o di una vipera. Le sue lunghe braccia terminavano con delle mani a tre dita vagamente accennate, mentre le sue gambe erano tozze ed arrotondate, e sembravano non avere piedi. Una coda gialla simile ad un grosso spillone si agitava nervosamente dietro il corpo del Pokemon Marionetta.

"Giusto, che sbadato. Non ho neanche fatto le presentazioni. Perdonate le mie maniere." affermò con pungente ironia. Il suo Banette alzò le braccia e sghignazzò, in modo da apparire quanto più minaccioso possibile. "Il mio nome è Loki, e sono effettivamente un ufficiale del Team Asgard. E... sì, riconosco che il mio modo di vestire è alquanto diverso da quello dei miei colleghi. Ma... sono sempre stato un tipo originale, se vogliamo metterla su questo piano. Non credo che ne abbiate mai sentito parlare, ma... nelle leggende del ciclo di Asgard, Loki era sempre stato diverso dagli altri Aesir!"

"Banette!" esclamò il suo Banette, esplodendo poi in una risata demenziale.

"Non so di cosa lei stia parlando, e se devo essere sincera, mi interessa poco." affermò Zoey. "Siete venuti qui alla Mansione Mezzanotte per catturare dei Pokemon, vero?"

"Colpito e affondato. In realtà, non credo fosse poi un mistero." rispose con tutta tranquillità Loki, cominciando a scendere le scale. Meravigliati, i ragazzi videro alcune delle sue Pokeball staccarsi dalla loro posizione nella cintura del comandante del Team Asgard e cominciare a fluttuare senza peso accanto a lui, mosse dalla telecinesi. "Noi del Team Asgard siamo un gruppo il cui scopo è portare questa intera regione sotto il nostro dominio, e realizzare il nostro potenziale come persone e come allenatori di Pokemon. per fare questo, stiamo cercando i Pokemon più potenti su cui possiamo mettere le mani, e li stiamo convincendo ad aiutarci nel nostro scopo. Questo Spiritomb che è con me, in questo momento, è la nostra recluta più recente... e vi informo che è formidabile!"

"TOOOOOOMB!" esclamò il Pokemon Spettro/Buio con evidente soddisfazione. Per un attimo, l'oscurità attorno a lui si intensificò, quasi fosse stata essa stessa parte del corpo del fantasma.

"Sì... abbiamo sentito parlare di voi e del Team Olimpo." ribattè Gary. "Avete causato un bel po' di problemi, da queste parti."

"Sai com'è, il fine giustifica i mezzi. E per raggiungere il nostro scopo di conquistare Vesrin, useremo ogni mezzo a nostra disposizione. Non siamo come quelle mezze tacche del Team Olimpo." affermò Loki. "Ma... perchè non possiamo raggiungere un accordo? Sarebbe troppo banale, nonchè uno spreco vergognoso, se ci impegnassimo in una sciocca battaglia senza costrutto. Perchè invece non farvi una proposta? Non vorreste entrare anche voi a far parte del Team Asgard?"

"Cosa?" esclamò Kenny indignato. "Lei... lei sta scherzando, vero?"

Loki sfoderò nuovamente il suo sorriso truffaldino. "Forse che sì, forse che no... direi che l'unica possibilità che avete di scoprirlo è di verificare da voi!" affermò. "Ma... se ci pensate bene, non è poi una cattiva idea! Perchè non gli dai una dimostrazione di quello che voglio dire, Spiritomb?"

Con un ululato simile a quello del vento tra gli alberi, Spiritomb illuminò gli occhi di luce verde... e ancora una volta, i ragazzi videro lo scenario attorno a loro dissolversi in innumerevoli puntini luminosi, prima di riassemblarsi... e mostrare loro qualcosa che li colpì come un pugno sul naso, sia per il realismo che per quanto sconvolgente fosse!
Ancora una volta, la stanza in cui si trovavano era scomparsa... e Lucinda e i suoi compagni si trovavano in piedi su un ponte che altro non era che un immenso arcobaleno steso in orizzontale, solido abbastanza da permettere loro di poggiarci i piedi senza cadere! Pochi metri davanti a loro, la strada iridata arrivava ad un grande tempio dalla porta ad arco, affiancata da due statue che rappresentavano dei Salamence... e appena superato l'arco, si entrava in quello che sembrava essere un piccolo tempio, illuminato da delle torce appese alle pareti e decorati con trofei, pelli di animali e armi... e l'atmosfera che si respirava all'interno era quella di un'accozzaglia di malfattori che si erano riuniti lì per rendere omaggio ai loro signori... Lucinda ebbe l'impressione di sentire l'odore del legno che bruciava nel camino, e quello penetrante dell'alcool..

"Che posto è questo? Che ambiente grezzo... mi fa proprio schifo!" si lamentò Ursula. "E... quelli seduti su quei troni, chi sono?"

"Gabite!" esclamò il Gabite di Ursula, guardando nella direzione che la sua allenatrice stava indicando... e restando con un palmo di naso quando vide la figura seduta sul trono centrale: era vestita come le valchirie della mitologia, con una veste argentata piuttosto attillata che lasciava le gambe scoperte, un paio di stivaletti d'acciaio alti fino alle ginocchia, e un elmetto argentato dal quale fluivano lunghi capelli blu elettrico, e il suo sguardo era penetrante e gelido al tempo stesso. Un paio di grandi ali piumate si aprivano dalla sua schiena, rendendola ancora più impressionante... ma quello che aveva veramente sconvolto Gabite, e che fece cascare le mascelle anche a Lucinda e a Kenny, era il fatto che riuscirono a riconoscere all'istante la valchiria!

Non c'era dubbio... aveva diversi anni in più, e l'espressione e l'atteggiamento erano completamente diversi... ma quella donna non era altri che Lucinda! E accanto a lei si trovava un gigantesco e fiero Empoleon, decorato con gioielli di impressionante fattura! Inutile farsi delle illusioni, quelli erano proprio Lucinda e Piplup, e davanti a loro si trovava un nutrito numero di scagnozzi del Team Asgard, che stavano rendendo loro omaggio...

Ma non era Lucinda, o meglio quella versione oscura e corrotta di Lucinda, la sola a comandare l'obbedienza degli uomini del Team Asgard... infatti, seduto accanto a lei, anche lui con un Empoleon al suo fianco, si trovava una versione adulta e altrettanto travisata di Kenny, vestito come una sorta di condottiero nordico, con un mantello di pelliccia sulle spalle, e un grande elmo bicorne, i capelli più lunghi e più spettinati, seduto su un trono intagliato nel legno di quercia e decorato con delle gemme luccicanti sui braccioli. Alcuni seguaci del Team Asgard erano accanto a lui, con tra le mani gioielli, oggetti di valore e Pokeball che mettevano ai piedi dei loro due "signori"!

E poco più in là, sull'attenti vicino alle versioni adulte di Lucinda e Kenny, si trovavano Zoey, Ursula e Gary, tutti e tre vestiti con delle uniformi tipiche del Team Asgard, in attesa di ordini con i loro Pokemon a fianco - un Garchomp per Ursula, Umbreon per Gary, e un Putugly dall'aspetto pomposo ed arrogante per Zoey!

Nessuno dei cinque era più riconoscibile come la persona che i suoi compagni conoscevano. Era una sensazione terribile - sembrava di guardare nel vuoto e vedere qualcosa che scuoteva l'anima... e che faceva venire dei terribili dubbi su quello che avrebbero fatto in seguito. La cosa peggiore era che una parte di Lucinda invidiava il rispetto e il timore che la sua versione adulta riceveva dai suoi sottoposti, e doveva riconoscere che essere seduta lì, su quel trono... aveva una sua attrattiva.

"OSSERVATE BENE." riprese la voce di prima. A Lucinda venne il fondato sospetto che si trattasse della voce di Loki oppure dei pensieri di Spiritomb che si facevano sentire... "QUELLI CHE VEDETE POTRESTE ESSERE VOI. ADESSO, QUELLO CHE VEDETE NON E' REALE... MA NON POTETE NEGARE CHE VI FA VOGLIA, VERO? NON C'E' NESSUNO CHE NON E' ATTRATTO DALLA PROSPETTIVA DEL POTERE... DEL DOMINIO SUGLI UOMINI... E SUI POKEMON! NOI DEL TEAM ASGARD OFFRIAMO PROPRIO QUESTO! PERSONE ECCEZIONALI COME VOI POSSONO SALIRE AL VERTICE IN BREVE TEMPO, E OTTENERE UN POTERE CHE PERSINO I SUPERQUATTRO E I CAMPIONI CI INVIDIEREBBERO! GUARDATEVI... VOI NON SARESTE PIU' SEMPLICI E COMUNI MORTALI... SARESTE COME DEGLI DEI, E DOVRESTE OBBEDIRE SOLAMENTE AL NOSTRO GRANDE PADRE, LORD ODINO!"

"Cosa? Stai... stai scherzando, vero? E cosa direbbero i nostri amici e i nostri compagni se noi accettassimo questa proposta?" esclamò incredula Lucinda. Era vero... non si poteva negare che la proposta avesse la sua attrattiva, ma... le sue convinzioni erano più forti della tentazione, e le permettevao di resistere alle lusinghe di Loki. "No, io non accetto! Quella strega seduta sul trono non sono io! Io non farei mai una cosa simile! Non costringerei mai il mio piccolo Piplup ad evolvere, quando lui mi ha detto esplicitamente che non vuole! E non mi unirei mai ad un gruppo di criminali soltanto perchè è la via più facile!"

"Piplup!" cinguettò Piplup, muovendo allegramente le alucce per dire che approvava in pieno quello che diceva la sua allenatrice.

"Solo con il duro lavoro i sogni si possono realizzare." continuò Zoey scuotendo la testa davanti a quella falsa lei stessa che sembrava essere lì soltanto per servire la falsa Lucinda e il falso Kenny. "Io non tradirò mai le mie convinzioni e i miei compagni solo per risparmiarmi un po' di fatica."

"CAPISCO..." tuonò la voce senza corpo, e Lucinda provò un po' di gioia cattiva nel sentire l'accento di delusione nelle sue parole. "E VOI ALTRI CHE MI DITE? KENNY... COME PUO' NON ATTIRARTI L'IDEA DI ESSERE UN CAPO? UN COMANDANTE IN QUELLA CHE PRESTO DIVENTERA' LA PIU' POTENTE ORGANIZZAZIONE CRIMINALE SULLA FACCIA DI QUESTO MONDO? TUTTO QUELLO CHE VUOI TI SARA' DATO SU UN PIATTO D'ARGENTO!"

"Non credo che voi siate tanto generosi da offrire tutto questo senza una contropartita, no?" chiese Gary tenendo le braccia incrociate e sorridendo in maniera quasi beffarda. "Ci dev'essere per forza un trucco... il fatto che io sono lì a fianco, invece che sedere accanto alla mia ragazza, ha per caso qualcosa a che vedere con tutto ciò?"

"Gary!" esclamò Lucinda, diventando di colpo rossa in viso, con tanto di occhi che si trasformavano in una X per una frazione di secondo! Kenny alzò gli occhi al cielo - non era un segreto che lui avesse avuto una cotta per Lucinda, ma non era certo il tipo da restare ancorato al passato.

"No, voi non riuscirete ad ingannarmi." affermò il ragazzino. "Quella persona che vedo seduta là, chiunque lei sia... non è la Lulù che conosco io! Lei non si unirebbe mai a gente come voi... e nemmeno io!"

"DICONO TUTTI COSI', MA OGNI PERSONA HA UN PREZZO. SI TRATTA SOLTANTO DI INSISTERE ABBASTANZA." disse la voce.

Ursula sorrise beffarda e scosse la testa. "Per quanto possa sembrare impossibile, certe persone hanno una cosa chiamata principi morali. E io non ho nessuna voglia di collaborare con dei criminali come voi. Potete lusingarmi quanto volete, che non servirà a niente. E poi, avete commesso un grosso errore."

"E SAREBBE?" chiese spocchiosamente la voce.

"Se davvero volevate cercare di convincermi a passare dalla vostra parte, avreste fatto meglio a far vedere me su quel trono, invece che Lulù." rispose sfacciatamente Ursula. "Non avrebbe funzionato lo stesso, ma almeno non avreste fatto la figura di quelli che non sanno con chi hanno a che fare!"

Lucinda si mise una mano sulla faccia per l'imbarazzo. "Ugh... Ursula non si smentisce mai, eh?"

Zoey fece una breve risata a mezza bocca. "Beh, ormai la conosciamo, vero?"

La ricca ereditiera di Coronopoli incrociò le braccia sul petto e sorrise orgogliosamente. "Certamente! Sarebbe un bel guaio se la sottoscritta cambiasse, dopotutto!" affermò. "Comunque, la mia risposta l'avete sentita! Quindi, adesso smettila con questo trucchetto da baraccone, e facci tornare nel mondo reale!"

"Tanto ormai lo hai capito che noi non accetteremo le tue lusinghe." affermò Zoey di rimando.

Questa volta, la voce attese qualche secondo prima di rispondere... e quando lo fece, Lucinda riuscì a sentire il risentimento nelle sue parole. "CAPISCO... E VA BENE, VISTO CHE NON VOLETE NE' RESTARE FUORI DA QUESTA VICENDA, NE' UNIRVI A NOI, NON RESTA CHE ELIMINARVI!" tuonò, e l'illusione in cui i ragazzi erano immersi si infranse come vetro davanti ai loro occhi, sollevando un assordante suono di cristallo sbriciolato. Ancora una volta, ai loro occhi riapparve la sala nella quale si trovavano, e assieme ad essa, Loki e i suoi due Pokemon assisi in cima alla gradinata. Il suo Banette fluttuò in aria, pronto alla lotta, e i suoi occhi si illuminarono di luce rossa, mentre Spiritomb spalancava le fauci in un'espressione rabbiosa e beffarda al tempo stesso. Alcune delle Pokeball che orbitavano attorno a lui si aprirono da sole, e altri Pokemon uscirono da esse - un Absol, che atterrò con un elegante volteggio sulle scale, un Mismagius... e un Sableye che fluttuò silenziosamente in aria accanto a Banette.

"I miei Pokemon Spettro e Buio vi apriranno la strada per il Niflheim, sciocchi ragazzini." esclamò il comandante dai capelli verdi. "Vi pentirete di aver rifiutato la nostra offerta."

"Bene, vediamo se riesci davvero ad eliminarci!" affermò Gary con sicurezza. "Electivire, tienti pronto! Non credo che sarà uno scontro molto facile!"

Il Pokemon Elettro fece scontrare i pugni tra loro, scatenando una scarica elettrica che illuminò la zona tutt'attorno a lui per un attimo, prima che Absol si scagliasse su di lui con lo scatto di una pantera! Electivire tirò indietro il pugno caricato di energia, pronto a sferrargli un diretto micidiale, ma Absol scattò in avanti, e lo centrò con uno Sbigoattacco, facendolo barcollare. Il Pokemon Elettro strinse i denti e riuscì a restare in piedi prima di rispondere a tono con un attacco Breccia, centrando il Pokemon Buio con un poderoso colpo di taglio che scagliò via l'avversario e lo fece atterrare con uno schianto poco più in là! Absol si rialzò rapidamente, scrollandosi e scuotendo la testa prima di acquattarsi sulle zampe posteriori, pronto a balzare in avanti di nuovo...

"Attento, Piplup! Schiva quel colpo!" esclamò Lucinda quando il Banette di Loki scattò in avanti, cercando di colpire il pinguino azzurro con un poderoso attacco Ombrartigli. Piplup reagì appena in tempo, scansando il fendente, che tracciò alcune scie nere in aria... ma il Pokemon Spettro continuò l'attacco, sferrando un altro colpo che il pinguino azzurro riuscì a malpena a parare! "Adesso usa Geloraggio!"

Piplup aprì il becco, si caricò per mezzo secondo... e scagliò un raggio di energia bianco-azzurrina contro il suo avversario, colpendolo in pieno petto e facendolo indietreggiare con un brivido! Ma il Banette di Loki era troppo forte per essere messo fuori combattimento in questo modo, e riuscì a recuperare rapidamente, e scagliare un nuovo attacco...

Una delle mani artigliate di Banette venne circondata da scariche di energia nera, e il Pokemon Marionetta scattò in avanti e afferrò Piplup con quella mano, sollevandolo di peso mentre il malcapitato pinguino cercava di dibattersi furiosamente per liberarsi. Prima che Lucinda potesse dare un nuovo ordine, Banette abbassò il braccio e sbattè con forza Piplup sul terreno, con abbastanza forza da aprire delle piccole crepe!

"Oh, no! Piplup!" esclamò Lucinda. "Presto, liberati! Attaccalo con Bollaraggio!"

"Pip pip... PIPLUP!" esclamò Piplup, dibattendosi nella presa del suo avversario e cercando di prendere la mira. Riuscì in qualche modo a voltarsi verso Banette... e scagliò una violenta raffica di bolle d'acqua contro la faccia dello spettro malefico, che venne colpito in pieno e fu costretto a mollare la presa e ad alzare le braccia davanti a sè per proteggersi. Tuttavia, questo non permise al Pokemon Marionetta di continuare il suo assalto, e Lucinda e Piplup ne approfittarono per prepararsi allo scontro successivo.

"Bravo, Piplup!" esclamò sollevata Lucinda. "Adesso... usa un attacco Danzadipiume! Vediamo come se la cava!"
Il simpatico pinguino azzurro alzò le alette e si mise in piedi su una zampa sola, per poi mettersi a ballare sul posto... e un attimo dopo, una raffica di piume azzurrine si staccò dal suo mantello e si diresse verso Banette prima che quest'ultimo potesse riprendere l'assalto. Lo spettro ghignante cercò di proteggersi con le sue lunghe braccia artigliate... ma Piplup, dimostrando notevole maestria nell'uso di quella mossa, fece un rapido movimento con le ali e deviò la Danzadipiume, per poi farla tornare indietro, e Banette non potè fare nulla per proteggersi quando le piume cominciarono a fargli il solletico e ad oscurargli la vista. Loki corrugò la fronte irritato...

"E brava ragazzina... adesso gli attacchi fisici del mio Banette sono parecchio più deboli..." affermò con riluttante rispetto. "Devo riconoscere che siete degli allenatori più in gamba di quanto immaginassi. Adesso mi rendo conto del perchè Freya era preoccupata per la vostra interferenza."

Il Gabite di Ursula stava affrontando Mismagius, evitando per un pelo un attacco Fuocofatuo grazie ai suoi riflessi pronti, e rispondendo con un attacco Sgranocchio... ma l'elegante fantasma viola riuscì per un pelo a scansarsi, e volò verso il soffitto in modo da sferrare un altro attacco... con un volteggio, Mismagius scagliò una Palla Ombra contro il suo bersaglio, ma quest'ultimo, ad un cenno della sua allenatrice, colpì il terreno con un pugno e fece scaturire da esso una raffica di spuntoni di roccia. L'attacco Pietrataglio intercettò la sfera di ombre turbinanti, che si infranse su di esso senza infliggere alcun danno, e Gabite piegò le gambe in modo da potersi scagliare contro il Pokemon di Loki pochi istanti dopo...

Sableye e Breloom stavano a loro volta combattendo... e il Pokemon fungoide stava cercando di tenere sotto pressione l'avversario, scagliando contro di lui un attacco Semebomba seguito subito dopo da un Gigassorbimento. Il Pokemon dagli occhi sfaccettati, da parte sua, sfruttava la sua agilità e la sua taglia ridotta per sfuggire agli attacchi. E infatti, proprio grazie a questo era riuscito a sfuggire al grosso dell'esplosione del Semebomba, per poi voltarsi di scatto verso il suo avversario e bombardarlo con un attacco Gemmoforza. I suoi occhi si illuminarono per mezzo secondo, poi scagliarono un raggio di luce dirompente che sfreccò verso Breloom e lo colpì in pieno petto. Il Pokemon Erba/Lotta venne scaraventato indietro, e si schiantò contro alcune casse, mandandole in frantumi e sparpagliando trucioli di legno e scatolette di cibo per tutto il pavimento. Sableye sparò un altro attacco Gemmoforza, cercano di tenere a terra Breloom... ma ad un cenno del suo allenatore, Breloom afferrò alcune scatolette di cibo e le lanciò verso Sableye, che interruppe l'attacco e sgranò i suoi occhi cristallini.

"Breloom! Attacco Lancio!" esclamò Kenny.

Sableye si riparò usando le braccia e cercò di indietreggiare sotto una dolorosa pioggia di scatole, e Breloom si rialzò con un colpo di reni, soddisfatto. Non sarà stata una tecnica molto elegante, ma in una situazione come quella, l'importante era che fosse efficace.

Il Gallade di Zoey, da parte sua, stava combattendo contro Spiritomb, e si stava subito trovando in difficoltà - le sue mosse non erano particolarmente efficaci contro un Pokemon Spettro/Buio, e la sua allenatrice, dimostrando notevole senso tattico, aveva scelto di puntare sulla difesa e potenziare il suo Pokemon in vista dell'attacco decisivo invece che semplicemente lanciarsi alla carica. Con un ululato agghiacciante, Spiritomb aprì la bocca e usò un attacco Neropulsar, scagliando dalle fauci un raggio di energia nero che spazzò il terreno davanti a sè... ma non riuscì a colpire Gallade, che fece una capriola all'indietro e atterrò agilmente pochi metri più in là.

"Bene, Gallade. Ora usa Doppioteam." esclamò Zoey. Immediatamente, il Pokemon Lama sembrò sdoppiarsi davanti agli occhi di Spiritomb, che emise un grugnito infastidito e cercò di fluttuare via prima che Gallade potesse usare un nuovo attacco. I suoi occhi verdi brillanti si illuminarono di colpo, e il Pokemon Spettro/Buio scatenò un attacco Psichico su Gallade... che però si difese abilmente incrociando le braccia davanti a sè e facendo in modo che la poderosa scarica di energia mentale si infrangesse sulla sua guardia, lasciando il Pokemon Psico/Lotta pressochè illeso. "Ed ora... Fendifoglia!"

Gallade e la sua immagine illusoria scattarono in avanti, le braccia-lame avvolte di un'aura di energia verde. e sferrarono in contemporanea un fendente che tracciò una scia smeraldina in aria e fendette Spiritomb, penetrando il suo corpo innaturale e facendolo ululare di dolore! Ringhiando, lo spettro malefico fluttuò ancora più in alto per cercare di sferrare un nuovo attacco... ma Zoey e Gallade lo colsero di sorpresa quando la ragazza dai capelli rossi fece cenno a Gallade e alla sua immagine illusoria di ritirarsi. Incerto su cosa fare, Spiritomb cercò di fluttuare di lato per cogliere Gallade su un angolo morto.

Zoey tenne d'occhio il temibile spettro e lo vide caricarsi di energia per un breve istante: la luminescenza verdina che lo avvolgeva si intensificò per un istante, e Spiritomb ululò di nuovo in un gesto di gioia feroce quando il suo attacco Congiura fece effetto, aumentando di molto la sua potenza d'attacco.

"Adesso attacca con Nottesferza, Gallade." affermò Zoey con calma. Gallade sferrò un paio di fendenti davanti a sè, facendo partire dalle sue braccia-lame un paio di archi di luce nera che sfrecciarono verso Spiritomb... e per quanto lo spettro riuscì a scansare il primo colpo, il secondo lo colse impreparato, e riuscì a colpirlo... ma senza infliggere danni troppo rilevanti.

Ma Zoey e Gallade non immaginavano da dove stava venendo l'attacco. Concentrati com'erano su Spiritomb stesso, non si erano accorti del fatto che l'ombra del mostruoso spettro stava strisciando verso di loro come un serpente fino a piazzarsi alle spalle di Gallade... e nello stesso momento in cui l'attacco Nottesferza andò a segno, l'ombra di Spritomb si alzò di scatto, assumendo la forma di una mostruosa figura con gli occhi come braci ardenti che colpì il malcapitato Pokemon Psico/Lotta alla schiena, strappandogli un'esclamazione di dolore e facendolo cadere a terra, mentre la sua immagine illusoria si infrangeva come vetro.

"Un attacco Furtivombra?" esclamò Zoey. "Usa Protezione, Gallade!"

Spiritomb si lanciò nuovamente all'attacco, aprendo le fauci per sferrare un altro attacco Neropulsar... ma Gallade alzò una barriera di energia attorno a sè, e il raggio nero che il Pokemon Spettro/Buio scagliò un istante dopo si infranse sulla Protezione di Gallade senza fargli nulla! Ringhiando, Spiritomb usò a sa volta un attacco Doppioteam per scindersi in due e mettere in difficoltà Gallade, che però riuscì ad approfittare del momento per esibirsi in uno spettacolare attacco Danzaspada, alzando le braccia in aria e facendo un'elegante giravolta mentre delle spade di luce volteggiavano attorno a lui.

"TOOOOOOMB!" ululò nuovamente Spiritomb. Usando la telecinesi, il Pokemon Spettro/Buio sollevò da terra alcune casse e le scaraventò contro Gallade, che non si scompose neanche un attimo, e usò un attacco Lacerazione, muovendo le braccia davanti a sè e tagliando in due i proiettili improvvisati con un netto fendente diagonale, come avrebbe fatto un samurai! I contenuti delle casse si sparpagliarono a terra, e Gallade alzò lo sguardo in tempo per vedere un altro proiettile che Spiritomb gli stava scagliando contro...

"Ma cosa... No! Attento, Gallade! Non lo colpire!" esclamò Zoey allarmata. Il Pokemon Lama si fermò per un attimo... e sgranò gli occhi per l'orrore quando vide che il "proiettile" che spiritomb stava usando era in realtà un gruppetto di Stunky e Poochyena che il Pokemon Spettro/Buio aveva raccolto con la telecinesi e aveva scagliato contro di lui! Se Gallade si fosse difeso di nuovo con Lacerazione, avrebbe finito per fare del male a dei Pokemon innocenti...

Stringendo i denti per la crudeltà del Pokemon Proibito, Gallade si chiuse in difesa appena in tempo, e sentì le esclamazioni di paura dei piccoli Pokemon Buio mentre questi atterravano su di lui e ruzzolavano a terra intontiti. I colpi erano poderosi, ma Gallade non avrebbe permesso a Spiritomb di fare del male agli abitanti di quella torre... uno dopo l'altro, i Pokemon più piccoli atterrarono, spaventati ma illesi, e Gallade barcollò per un breve tratto, appoggiando una mano a terra mentre raccoglieva di nuovo le forze...

Un altro attacco Neropulsar colpì il Pokemon Psico/Lotta alla schiena, facendolo cadere in ginocchio con un'esclamazione di dolore! Mentre Gallade cercava di reggere all'assalto, Spiritomb si era spostato fino a piazzarsi alle sue spalle e lo aveva attaccato a tradimento, sferrandogli un colpo micidiale!

"Gallade!" esclamò Zoey sgranando gli occhi. A quel punto, la coordinatrice dai capelli rossi ne aveva avuto abbastanza - strinse i denti in un moto di rabbia e afferrò un'altra delle sue Pokeball. "Maledetto vigliacco... non sei leale, e allora non lo sarò nemmeno io! Ninetales, vieni! Ho bisogno del tuo aiuto!"

L'elegante volpe a nove code emerse dalla sua Pokeball, volteggiand in aria con una capriola e poi atterrando con abilità sul pavimento accanto a Zoey. Sembrava già pronta a combattere, e la sua allenatrice le diede subito un ordine. "Ninetales, blocca quello Spiritomb con Stordiraggio!"

"Ninetales!" esclamò la kitsune. Nei suoi occhi si accese un brillio rosato, e un'ondata di cerchi colorati partì dalla sua testa e raggiunse Spiritomb, che strabuzzò improvvisamente gli occhi per la sorpresa sgradita, e interruppe il suo attacco Neropulsar, ondeggiando a mezz'aria e perdendo quota. Gallade si rialzò con un sospiro di sollievo, guardò verso Ninetales e annuì in segno di ringraziamento, poi entrambi i Pokemon volsero la loro piena attenzione all'avversario che ancora ciondolava. Gallade si caricò di nuovo, e sferrò un secondo attacco Nottesferza, mentre Ninetales spalancò le fauci e usò un attacco Lanciafiamme, sotto forma di una fiammata che scaturì dalla sua bocca e raggiunse lo spettro malefico. Entrambi gli attacchi andarono a segno, inghiottendo il Pokemon Spettro/Buio in una gigantesca esplosione che abbagliò per un istante tutti coloro che si trovavano là attorno!

"Gallade!" esclamò con fare sicuro il Pokemon Lama, convinto che questa volta erano davvero riusciti a fargli dei danni sostanziali...

Ma quando la luce sbiadì, Zoey e i suoi Pokemon rimasero del tutto stupefatti quando videro che Loki e i suoi Pokemon erano scomparsi nel nulla... e i Pokemon dei suoi compagni si interruppero sbalorditi, bloccando i loro attacchi prima che potessero andare a segno nei punti in cui i loro bersagli si trovavano fino ad un attimo prima!

"Vire? Vire!" esclamò lo Electivire di Gary. Il punto in cui aveva scagliato il suo ultimo attacco Fulmine era annerito e in parte sgretolato, ma non si vedeva traccia dello Absol con il quale se la stava vedendo! Anche Piplup emise uno stridio incredulo, e si fermò prima di tentare un attacco Perforbecco che avrebbe fatto più male a lui che a chiunque altro.

"Ah! Ma cosa... che succede? Sono... sono scomparsi! Com'è possibile?" esclamò Ursula. Il suo Gabite aveva tentato un attacco Oltraggio, ma tutto ciò che era riuscito ad ottenere era stato di sbriciolare alcuni gradini e confondersi da solo, al punto che era statocostretto a sedersi a terra in preda alle vertigini.

Gary scosse la testa. "Accidenti... non so come diamine abbia fatto... ma quel Loki è riuscito a sostituire sè stesso con un'illusione mentre stavamo combattendo!" affermò con acredine. "Non so per quanto, ma abbiamo finito per combattere contro un'apparizione..."

"Cosa? E come ha fatto?" fu la risposta di Lucinda, che andò a controllare il suo Piplup per vedere se stesse bene. Per fortuna, nessuno dei loro Pokemon aveva subito dei danni troppo importanti - il più malconcio era il Gallade di Zoey, ma anche lui era soltanto un po' ammaccato. "Voglio dire... è riuscito a creare un'illusione... esattamente come quelle che abbiamo visto prima... senza che noi neanche ce ne accorgessimo?"

"Quel tipo è infido... un ingannatore come non ne ho mai visto nessuno in vita mia." rispose Zoey. Schietta com'era, provava una particolare antipatia per gli inganni, e Lucinda riuscì a sentirlo dal tono della sua voce. "Tornerà, ne sono sicura... e la prossima volta potremmo non essere così fortunati."

"Sia il Team Olimpo che il Team Asgard si stanno rivelando delle minacce terribili..." affermò Lucinda con evidente preoccupazione, ma cercando comunque di mostrarsi tranquilla davanti alla sua migliore amica. Ora che la situazione stava tornando alla normalità, la bambina dai capelli blu e i suoi amici riuscivano a vedere che i piccoli Pokemon Buio della Mansione Mezzanotte stavano uscendo dai loro nascondigli per verificare se tutto era tornato tranquillo... e quei Pokemon che Gallade aveva salvato a costo di farsi male si erano messi a fare le feste all'elegante Pokemon Lama, raccogliendosi attorno alle sue caviglie e abbaiando allegramente! "Però... se non altro siamo riusciti a sistemare gli uomini del Team Asgard qui e adesso, e abbiamo salvato questi piccoli Pokemon! E' pur sempre una vittoria, no?"

"Anche questo è vero..." affermò Kenny con un sorriso sollevato. "Se non altro, per adesso è finita bene. Per adesso controlliamo che tutti i Pokemon stiano bene, e consegniamo quelli del Team Asgard alle forze dell'ordine!"

"Direi che... abbiamo già qualcuno che si sta occupando del Team Asgard..." commentò Ursula con un brivido di paura. Indicò verso un angolo in cui avevano lasciato gli uomini del Team Asgard catturati... e in particolare, verso i due Haunter che in quel momento si divertivano a spaventarli e a sbeffeggiarli mentre erano legati come salami! E non erano da soli, visto che qualche Stunky intraprendente si divertiva a passeggiare attorno ai malfattori, facendo loro annusare il leggendario aroma dei Pokemon moffetta!

"AAAAARGH! Grazia! Grazia! Portateli via!" esclamò disperatamente uno di loro, facendo una figura che ben poco si addiceva ad un guerriero vichingo!

"HAAAAAUNTER!" Uno dei due Haunter agitò le mani artigliate davanti a loro ed esplose in una risata sardonica, imitato subito dopo da alcuni dei Duskull che erano apparsi attorno a loro... e Lucinda e Piplup non riuscirono a trattenere una risata quando uno degli Haunter si voltò verso di loro e fece il segno dell'okay, con grande rammarico di Ursula!

"Piplup pip!" esclamò Piplup, agitando una delle sue piccole ali verso i Pokemon Spettro in segno di saluto.

"Ottimo lavoro, Haunter, e grazie per averci aiutato!" affermò Lucinda.

In risposta, i due Pokemon Spettro/Veleno si distrassero per un attimo dagli scagnozzi del Team Asgard e si diedero il cinque!

"HAUNTER!"

 

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"Phew... accidenti, questa volta me la sono cavata... ma quei ragazzini si sono rivelati più tosti del previsto."

Loki tirò un sospiro di sollievo, mentre in una mano stringeva la pietra nella quale spiritomb era rimasto sigillato per tutto quel tempo. Se non altro, lo scopo della sua missione era stato raggiunto e con l'aiuto di Spiritomb, il Team Asgard aveva fatto un passo verso il suo obiettivo finale... ma l'ingannevole comandante del Team Asgard era comunque seccato per aver dovuto lasciare i suoi uomini indietro.

"Alla prima occasione, cercherò un modo di recuperarli." disse tra sè. "Per adesso... meglio tornare alla base. Il resto della compagnia avrà già cominciato le operazioni a Fiangapoli. Presto, anche il Collisore a Pokeadroni sarà nelle nostre mani... e spero solo che Thor non faccia nulla di avventato... se gli succedesse qualcosa, non me lo potrei mai perdonare..."

Se qualcuno avesse potuto sentire quell'ultima frase, avrebbe senz'altro sentito un'accento di ansia nella voce del comandante del Team Asgard, mentre si allontanava nella macchia verso il fiume che scorreva lì vicino...

 

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CONTINUA...

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Capitolo 14
*** Onegapoli, la città nella prateria ***


Pokemon: The Quest for Zeta and Omicron

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 14 - Onegapoli, la città nella prateria

 

Lucinda e i suoi compagni di viaggio dovevano ammettere che era stata una notte movimentata. Il loro "soggiorno" alla Mansione Mezzanotte era stato pieno di sorprese, ma se non altro, tutto si era risolto per il meglio, e con l'arrivo della mattina, un gruppetto di tutori dell'ordine si era presentato e aveva messo le manette alle reclute del Team Asgard.

"Avete fatto un ottimo lavoro, ragazzi." stava dicendo in quel momento l'Agente Jenny che sovraintendeva all'operazione. "Queste persone potranno darci un bel po' di informazioni una volta che li avremo interrogati. Peccato solo che il loro capo si sia dileguato..."

"Ci dispiace, agente Jenny. Abbiamo fatto tutto il possibile per fermare quel Loki, ma è riuscito a scapparci da sotto gli occhi." raccontò Kenny. "Quello Spiritomb che aveva con sè era davvero pericoloso, e non credo che abbia mostrato tutto quello che era capace di fare."

L'ufficiale dai capelli azzurrini sospirò. Non era la prima volta che sentiva quel nome, e soprattutto, non era la prima volta che la faceva in barba a tutti coloro che avevano cercato di catturarlo. "E così, avete incontrato il famigerato Loki, eh? Quell'uomo sta dando parecchio filo da torcere anche a noi della polizia..." rispose. "E' uno dei membri di più alto rango del Team Asgard, e pensiamo che sia addirittura un diretto sottoposto del leader supremo, tale Odino."

"Odino, eh?" chiese Zoey, volendo fissarsi in mente quel nome. "Abbiamo avuto a che fare in precedenza con una comandante del Team Asgard, una donna di nome Freya. Ed era anche molto forte. Il suo Liepard ha messo fuori gioco il Gabite di Ursula senza troppi problemi."

"Hmph! Figuriamoci, soltanto perchè ho abbassato la guardia per un momento!" protestò la diretta interessata. Incrociò le braccia sul petto e voltò la testa dall'altra parte, sperando che non avrebbero insistito su quell'argomento. Aveva cercato di non pensarci troppo, ed era anche riuscita, ma ora che ritornava con il pensiero al suo incontro con Freya, le faceva rabbia il pensiero di aver lasciato che il suo Gabite fosse sconfitto così. Doveva prendere dei provvedimenti...

L'agente Jenny scrisse qualcosa sul suo taccuino e gettò un'occhiata al furgone sul quale i membri del Team Asgard arrestati stavano venendo caricati. Nessuno di loro cercava di ribellarsi - al massimo, esprimevano rabbia e frustrazione dalle loro espressioni, e alcuni di loro restavano addirittura fermi e in silenzio. Difficile dire se si trattasse di una forma di protesta, o se lo facessero per conservare almeno un po' di dignità.

"Comunque, questo non toglie che oggi siate riusciti a sferrare un colpo significativo al Team Asgard. I Pokemon della Mansione Mezzanotte sono salvi, e non potranno più usarla come base operativa." continuò la poliziotta.

Gary non disse nulla, ma tra sè e sè non potè fare a meno di criticare la competenza di quella Jenny. Potevano avere arrestato delle reclute e aver sottratto un covo al Team Asgard, ma il loro comandante era riuscito comunque a realizzare parte del piano e se n'era andato con un Pokemon molto potente. Tutto sommato, non c'era troppo da stare tranquilli.

Rendendosi conto che il suo ragazzo stava ancora riflettendo su quello che era accaduto alla Mansione Mezzanotte, Lucinda si schiarì la voce. "Mi scusi, agente Jenny... giusto per curiosità, che cosa succederà ora ai Pokemon che vivono qui?" chiese, sinceramente preoccupata per la loro sorte.

"E... per quanto riguarda il Team Asgard e il Team Olimpo, avete già idea di dove andranno a colpire la prossima volta?" chiese Zoey.

"Non vi preoccupate per loro. Staranno bene, faremo in modo che continuino a ricevere cibo e riparo in questo posto." confermò Jenny. "Per quanto riguarda il prossimo luogo in cui uno dei due Team potrebbe colpire... beh, non siamo sicuri al cento per cento, ma riteniamo che uno dei loro prossimi obiettivi sia il museo di Onegapoli. Immagino che voi lo sappiate già dove si trova Onegapoli, vero?"

"Eravamo diretti lì, in effetti." rispose Gary. "So che dobbiamo ancora attraversare il fiume, e da lì dovrebbe essere solo a qualche ora di cammino."

"Il signor Gideon ci aveva parlato del museo di Onegapoli, durante la gara di Superipoli." affermò Ursula, ricordandosi della conclusione di quel mini-torneo. "Come mai il Team Olimpo e il Team Asgard dovrebbero essere interessati a quel museo? Ci sono reperti di grande valore, immagino..."

"Non si tratta soltanto dei reperti e del loro valore..." continuò l'Agente Jenny. "Nel museo di Onegapoli sono conservati diversi artefatti che risalgono al passato di Vesrin. E alcuni di questi... beh, si dice che possiedano dei poteri magici che li renderebbero molto ambiti ad un gruppo di fuorilegge come quei due. Stiamo già approntando delle misure di sicurezza, per fare sì che non possano cadere nelle loro mani... ma non abbiamo idea dei piani che i due team stanno approntando. Possiamo solo cercare di prepararci quanto più possibile."

"Pip, piplup..." cinguettò il Piplup di Lucinda con un cenno della testa

"Sì, capisco..." commentò la bambina dai capelli blu mentre prendeva in braccio il suo Pokemon. Qualsiasi cosa si potesse dire di quei due team rivali, non si poteva dire che non fossero efficienti. Lucinda si ripromise che avrebbe dato un'occhiata al Museo di Onegapoli, giusto per stare tranquilla.

"Comunque, voi continuate pure il vostro viaggio. Ci penseremo noi a tenere a bada il Team Olimpo e il Team Asgard." continuò la giovane poliziotta, e fece roteare distrattamente tra le mani un paio di manette. "Per adesso, aver catturato alcuni dei loro uomini è un buon risultato. Sono convinta che entro breve riusciremo a farci dare delle informazioni ben più consistenti sui loro piani."

"Lo spero..." affermò Kenny alzando gli occhi al cielo. Privatamente, non era proprio convinto che quei criminali sarebbero stati tanto disposti a collaborare... o anche se erano consapevoli di quali fossero i veri piani delle loro organizzazioni.

 

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Nel giro di una ventina di minuti, erano state espletate tutte le formalità del caso, la Mansione Mezzanotte era stata messa a posto, e i Pokemon catturati del Team Asgard erano stati rimessi in libertà. La misteriosa e bizzarra abitazione aveva ancora quell'aspetto strano e un po' desolato che aveva quando il gruppetto di amici di Sinnoh era arrivato. A Lucinda faceva ancora una strana impressione sapere che così tanti Pokemon vivevano lì, anche se erano ben tenuti.

"Grazie della vostra collaborazione, ragazzi." disse l'agente Jenny mentre faceva un inchino rispettoso al quintetto di allenatori. "So che state partecipando alle gare che si terranno nelle città principali di Vesrin. In questo caso, vi faccio i miei migliori auguri. Cercherò di sintonizzarmi sul canale delle gare, e di non perdermi nessuna delle vostre esibizioni!"

"Piplup!" cinguettò Piplup fieramente, mostrando la Pietrastante che portava attorno al collo, un regalo che gli era stato fatto durante il viaggio attraverso Sinnoh. "Pip piplup piplup!"

"Credo che Piplup voglia dire che ne sarà lieto, e che farà in modo di non deludere le vostre aspettative, agente Jenny." affermò la sua allenatrice. Il resto del gruppo ci rise su, tranne Ursula che cercò di fare l'indifferente per non fare la figura della popolana. "Grazie, agente Jenny, e vi auguriamo buon lavoro!"

"Anche se credo che questa non sarà l'ultima volta che ne resteremo coinvolti." aggiunse Zoey con un sorriso un po' rassegnato. "Sembra essere una regola. Ogni volta che noi andiamo da qualche parte, restiamo coinvolti in qualche piano subdolo."

Gary alzò le spalle. "E' vero, da un po' di tempo a questa parte... ci ritroviamo sempre con qualche organizzazione criminale alle calcagna. Beh, vediamo come andrà una volta che saremo arrivati ad Onegapoli."

"Nel frattempo... immagino che approfitteremo di questo tempo per allenarci." disse Ursula. Ora che la sconfitta del suo Gabite da parte del Liepard di Freya le era stata ricordata, l'altezzosa bambina dai capelli a spirale sentiva un bruciante desiderio di pareggiare i conti con la comandante del Team Asgard... e una parte di lei sperava che si sarebbe fatta viva presto, in modo da darle questa possibilità. "Ci vorrà ancora un po' prima della prossima gara... a Fiangapoli, se non sbaglio."

"La città che ospita il famoso Collisore a Pokeadroni." affermò Kenny, contento di poter dare almeno un po' sfoggio di quanto informato lui fosse. “Sì, ci siamo informati prima di iniziare il nostro viaggio a Vesrin… ma cosa pensano di fare con quella strana invenzione?”

“Immagino che si tratti di qualche esperimento un po' troppo complicato perché io lo possa capire…” affermò Zoey con un sorriso un po' imbarazzato. “Queste diavolerie scientifiche non sono mai state la mia materia di studio preferita.”

L'ufficiale Jenny rise brevemente della battuta. “In effetti, è un tipo di ricerca che non è esattamente alla portata di tutti.” Rispose. “Non me ne intendo nemmeno io, ma da quanto mi è dato di capirci, si tratta di un esperimento per dimostrare l'esistenza di mondi paralleli e linee temporali alternative. Per farla breve, mondi simili al nostro in cui la storia si è svolta in maniera molto diversa.”

“E con questo, credo di aver già fatto le mie scuse dicendo che non ci capisco niente di queste cose!” affermò Lucinda. Se si stava per fare un discorso su queste faccende complicate, era il caso di tirarsene fuori all'istante. “Comunque, quando passeremo a Fiangapoli, faremo in modo di dare un'occhiata anche a quello.”

Jenny fece un cenno con la testa. “Va bene. Comunque, non preoccupatevi del Team Olimpo e del Team Asgard, siamo noi tutori dell’ordine che dobbiamo tenere a bada queste minacce.” Concluse la poliziotta. “Vi auguro buon proseguimento nel vostro viaggio… e di non incrociare di nuovo quei malfattori tanto presto.”

“Ringraziamo per il pensiero, agente Jenny.” Fu il rapido commento di Gary. “Ma… con la fortuna che ci ha assistito fin da quando siamo arrivati qui a Vesrin, sono convinto che ce li troveremo davanti di nuovo molto presto.”

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La previsione di Gary non si sarebbe allontanata troppo dalla realtà, anche se quella era una delle poche cose sulle quali gli sarebbe piaciuto molto sbagliarsi.

Il gruppetto di allenatori di Sinnoh era appena ripartito per Onegapoli, e nello stesso momento stava avendo luogo una conversazione tra Zeus e una delle sue ufficiali di rango più aĺto, in quel momento inclinata davanti a lui in segno di deferenza.

La donna in questione era una giovane di non più di venticinque anni, con lunghi capelli castani ben pettinati che finivano da un elmetto di bronzo in stile ellenico, e con addosso una tunica bianca dall'aspetto immacolato, un paio di sandali dorati, e un pettorale di bronzo che si conformava perfettamente alle sue forme. In una mano, la donna teneva ben saldo un bastone d'acciaio attorno al quale erano avvolte le sagome di due serpenti scolpiti nel bronzo. Un Noctowl svolazzava quasi pigramente attorno a lei, mentre attendeva gli ordini del suo signore assiso sul trono.

“Mi ha fatto chiamare, o sommo Zeus.” Esordì la giovane donna dopo qualche attimo di silenzio. Ne era sicura, ogni minimo elemento di quella sala, assieme al modo di fare arrogante e superiore del loro capo, era stato fatto con lo scopo esplicito di far sentire a disagio tutti coloro che vi si trovavano. Nonostante i suoi tentativi di mantenere il sangue freddo, sentì un brivido di timore percorrerle la spina dorsale quando Zeus si alzò dal suo trono, ergendosi su di lei in tutta la sua ragguardevole altezza.

"Sì, Atena. Ho una missione molto importante per te." continuò il leader del Team Olimpo. "Adesso... il Team Asgard ha segnato dei punti a suo favore, e noi dobbiamo in qualche modo recuperare lo svantaggio... è adesso il momento giusto per mettere le mani sul tesoro che avevamo adocchiato ad Onegapoli."

"Hmm... credo di capire di cosa stia parlando, mio signore." affermò la donna castana, riavviandosi una ciocca di capelli che le stava finendo sulla fronte. "Sta parlando... del Chiamatempo, non è vero?"

Zeus mosse lentamente la testa per dire di sì. "I cittadini di Onegapoli sono sciocchi e dissennati a lasciare che una reliquia così potente del passato del nostro mondo rimanga lì a prendere polvere, quando si potrebbe fare così tanto con il potere che è racchiuso in essa. Credo che sia un atto di gentilezza nei loro confronti... li solleviamo da un peso che non sono in grado di portare da soli!"

Atena si permise una risata a mezza bocca. "Giusto... e poi, non mi sembra corretto che un oggetto così prezioso resti nelle mani di chi non è in grado di apprezzarlo." affermò. Tese un braccio, in modo da permettere al suo Noctowl di appollaiarsi sulla sua spalla, e il Pokemon gufo ripiegò le ali contro il corpo, ed emise un basso ululato di soddisfazione.

"Owwwwl..."

"Come si suol dire, non è corretto gettare le perle ai Piloswine." continuò Atena. "Capisco... vorrà dire che io e i miei uomini prenderemo posizione lì ad Onegapoli, e ci terremo pronti a trafugare il Chiamatempo quando sarà il momento giusto."

"Hai già capito tutto, Atena. Non credo di avere bisogno di aggiungere altro." rispose Zeus, sedendosi di nuovo sul suo trono. "Voglio solo ricordarti che questa è una missione critica per noi del Team Olimpo. Artemide ha già svolto un buon lavoro, ma abbiamo bisogno del Chiamatempo se vogliamo avere il vantaggio decisivo su quei farabutti del Team Asgard. Affido questa missione a te perchè non mi hai mai deluso prima d'ora, e sono convinto che non lo farai neanche in questa occasione."

Atena si alzò e fece un altro inchino, mentre il suo Noctowl prendeva nuovamente il volo con un rumoroso frullo d'ali. "Ne sono consapevole, o sommo Zeus. Non fallirò. Le consegnerò il Chiamatempo in men che non si dica."

"Ottimo, ottimo." affermò Zeus. "In tal caso, puoi cominciare i preparativi anche adesso. Raccogli un po' di uomini e recati ad Onegapoli... in segreto, mi raccomando. Non possiamo rischiare di farci cogliere impreparati adesso, il nostro progetto non è ancora in uno stadio in cui possiamo agire troppo apertamente. La vostra azione deve essere rapida e decisiva!"

"Non ne dubiti, sommo Zeus. Non ci saranno problemi. Quando il Chiamatempo sarà nelle nostre mani, l'intero continente di Vesrin dovrà rassegnarsi e sottomettersi a noi." affermò Atena. Il leader del Team Olimpo fece un sorriso obliquo. Certo, la conquista di Vesrin era un traguardo che molti avrebbero definito ambizioso ed invidiabile... ma per lui, era una preoccupazione secondaria. Il suo vero obiettivo... ciò a cui aveva dedicato tanti anni della sua vita... era qualcosa di ben al di sopra di queste meschine questioni terrene. Finalmente, dopo tanti anni... sarebbe riuscito a raggiungere l'eternità!

"Ancora un po'... ancora un po' e il mio scopo sarà stato finalmente raggiunto." disse tra sè Zeus, dopo aver fatto un cenno ad Atena e al suo Noctowl, che fecero un inchino rispettoso e se ne andarono dalla sala del trono. Il leader del Team Olimpo si rilassò, approfittando di quel raro momento di tranquillità. Era passato così tanto tempo... e quell'incidente si era quasi perso nella memoria... eppure ancora lui riusciva a vedere, davanti ai suoi occhi, ciò che aveva visto in quel giorno lontano, e che aveva cambiato la sua vita per sempre. Ormai non c'era più niente da fare... non si poteva più tornare indietro, e non avrebbe gettato al cento tutti quegli anni di sacrifici.

Alla fine, tutto questo sarebbe valso la pena... tutte le maschere sarebbero cadute, e ognuno si sarebbe reso conto della verità che sta dietro le battaglie di Pokemon...

 

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La città di Onegapoli aveva la fama di essere un luogo in cui gli esseri umani e i Pokemon vivevano a stretto contatto con la natura... e un viaggiatore che fosse arrivato ad Onegapoli per la prima volta non avrebbe potuto che dirsi d'accordo con questa prima impressione. La città sorgeva nel bel mezzo di una prateria accarezzata dal vento, una macchia di civiltà in mezzo alle terre selvagge... e ciò nonostante, l'erba e gli alberi crescevano in mezzo agli edifici e alle strade asfaltate senza sembrare fuori luogo. La maggior parte degli edifici era al piano terra, e anche quelli più alti non andavano oltre i due o tre piani... e anche mentre varcavano le porte della grande e prosperosa città, Lucinda e i suoi compagni vedevano che qua e là tra gli edifici spuntavano degli orticelli di piante di bacche, praticamente tutti ben curati e rigogliosi. Alcuni Pokemon scorrazzavano tra le vie della città... e mentre Lucinda, Gary e i loro compagni passavano vicino ad una casetta dal tetto spiovente, videro uno Zangoose che correva dietro ad un Seviper, facendo il giro dell'abitazione! Il Pokemon sepente si girò rapidamente e prese in giro il suo rivale naturale mostrandogli la lingua biforcuta... e Zangoose reagì ringhiando e tirando fuori le zanne per intimorire il rivale!

"Zaaaan!" ringhiò Zangoose, intimando a Seviper di fermarsi e combattere, se aveva fegato! Il serpente sembrò quasi sghignazzare e mosse la sua coda affilata come una falce quasi volesse fare ciao al Pokemon Furogatto.... poi si inabissò nel terreno con un attacco Fossa e si allontanò scavando, con somma irritazione di Zangoose!

"Vedo che... i Pokemon qui hanno abbastanza libertà..." commentò Ursula alzando gli occhi al cielo in un'espressione di vaga irritazione. "E' una mia impressione, o questo posto è un po'... come posso dire... terra terra?"

"Piplup!" protestò il piccolo Piplup. Se non altro, non si poteva negare che Onegapoli dava l'impressione di essere un luogo piacevole. Certo, non avevano ancora visto granchè della tanto decantata tecnologia che aveva reso il continente di Vesrin famoso. Fino a quel momento, tutte le città che avevano visitato non erano sembrate troppo più avanzate rispetto a Kanto o a Sinnoh.

Kenny strizzò un occhio e strinse i denti davanti alla poco felice scelta di parole di Ursula. "Beh... adesso non direi esattamente terra terra..." affermò il ragazzino di Duefoglie. "Certo... non sembra modernizzata come mi sarei aspettato da una città di Vesrin, ma non mi sembra tanto male come posto."

"Parla per te... io ho ancora gli incubi di quando sono andata a raccogliere Baccarance in quel bosco di notte..." borbottò Ursula, ripensando a quando aveva accettato di andare a raccogliere i preziosi frutti per curare una Miltank malata.
Lucinda fece un sorrisetto malizioso. "Ash mi ha raccontato di quella volta... peccato che io non ci fossi, mi sarebbe piaciuto molto vedere come stavi bene in abiti da contadina!" commentò con una breve risatina a mezza bocca.

"Pip! Pip piplup!" cinguettò divertito il piccolo Pokemon pinguino, cercando di immaginarsi la scena.

Lucinda guardò verso il suo Pokemon e gli fece il segno dell'okay, che il pinguino azzurro ricambiò strizzando un occhio. Erano sullo stesso piano, quando si trattava di prendere in giro Ursula. "Visto? Anche Piplup pensa che sia divertente l'idea!"

Una venuzza pulsante apparve sulla fronte di Ursula, e la sua espressione si trasformò in una comica faccetta imbarazzata! "Lulù... ti avviso, tu non vuoi ricordarmi quell'incidente! Non lo vuoi davvero!" affermò nel tentativo di darsi un tono... tentativo destinato a fallire, visto che Gary e Kenny stavano già ridacchiando a sua spese, e Zoey stava alzando gli occhi al cielo e nel contempo cercando di sopprimere una risata.

"Va bene, va bene..." affermò infine Zoey, cercando di richiamare un po' tutti all'ordine. "Quello che conta è che adesso siamo arrivati ad Onegapoli. Sarebbe il caso di darsi un'occhiata attorno e vedere cosa ci sia di interessante da fare, non pensate anche voi? Abbiamo ancora un paio di ore davanti a noi prima che cali la sera, più o meno."

"Piplup?" cinguettò Piplup. Quando Lucinda si voltò verso il suo starter, chiedendogli che cosa volesse dire, il pinguino azzurro indicò un edificio che si trovava vicino al centro della città, non molto distante da una grande distesa di orti coltivati con piante di Bacche di varie specie. Era una costruzione che spiccava per grandezza e complessità tra gli altri edifici, decisamente più piccoli e funzionali. I colori predominanti erano il bianco e il verde, e dalla facciata dava l'impressione di essere una Palestra, con un grosso simbolo di una Pokeball posto sopra una doppia porta scorrevole d'ingresso. Il grosso della Palestra era dato da una grande cupola verde che si innalzava fino ad una ragguardevole altezza, e per la maggior parte, le pareti della Palestra erano coperte di piante rampicanti ben tenute, alcune delle quali avevano persino fatto dei fiori. Già dalla prima occhiata, si poteva capire quale fosse il tipo in cui quella Palestra era specializzata.

"Una Palestra di tipo Erba, eh? Sinceramente, non ne ho più viste da quando io, Ash e Brock siamo stati alla palestra di Gardenia." commentò Lucinda. "Questa è senz'altro la palestra di Gideon, vi ricordate?"

"Come dimenticarsi di lui? Magari potremo fare un salto in questa Palestra, giusto per fare un po' di allenamento." propose Kenny. "Vi posso dire senza ombra di dubbio... che credo che la mia squadra ne abbia bisogno."

"Non mi sembrava che tu fossi rimasto indietro, Kenny." Lucinda pensò subito a rassicurarlo. "Ti sei dato molto da fare, lì alla Mansione Mezzanotte, e sei riuscito a renderti utile..."

"Già... ma contro quel Loki... non credo che avrei potuto fare molto. Zoey e Gary sono ancora ben al di sopra del mio livello." affermò Kenny gettando uno sguardo un po' imbarazzato ai due allenatori più grandi. "Se vogliamo poter affrontare il Team Asgard e il Team Olimpo... abbiamo bisogno di allenarcidi più, e affrontare sfide più impegnative."

"Piplup pip..." affermò Piplup sfregandosi il mento. Sapeva di essere uno dei combattenti più forti della squadra di Lucinda, ma anche lui si sentiva un po' inadeguato rispetto a colossi come il Blastoise di Gary o il Gallade di Zoey.

Gary fece spallucce e sfoderò uno dei suoi soliti sorrisetti ironici. "Hey, lo so che ho stoffa e talento, ma... anche tu non sei affatto male." disse il giovane ricercatore. "Detto questo... hai ragione, questa città potrebbe essere l'occasione giusta per fare un po' di allenamento serio... magari potremmo chiedere al signor Gideon se può aiutarci, un po' come ha fatto Devon."

"E per quanto riguarda il museo di Onegapoli? Quello di cui ci aveva parlato l'agente Jenny?" chiese Zoey, per poi volgere lo sguardo verso un altro degli edifici più alti - un edificio su due piani fatti di mattoni rossi e dall'aspetto antico ed elegante, che un po' contrastava con l'architettura semplice e funzionale che caratterizzava la maggior parte degli altri edifici. Era coronato da una cupola di marmo bianco sulla quale spiccava una grande meridiana, in modo che dall'alto lo si sarebbe potuto vedere come una sorta di gigantesco orologio. "Dev'essere quello. Non vedo nient'altro, qua attorno, che potrebbe assomigliare ad un museo."

"Sembra un posto abbastanza interessante... che ne dite, andiamo a darci un'occhiata?" propose Lucinda ai suoi compagni di viaggio.

Ursula alzò le spalle. A quel punto, per lui un posto valeva un altro, in quella cittadina che a lei non era andata troppo a genio. Beh, se non altro, il museo sembrava un posto di un certo livello, e che si avvicinava di più alla sua sensibilità. "Nulla da dire. Va bene, in fondo ci è stato detto che potrebbe essere un obiettivo di quei pazzoidi del Team Asgard e del Team Olimpo... e poi, si tratta di passare un paio d'ore in un posto tranquillo. Chissà se permetteranno ai nostri Pokemon di fare un giro fuori dalle Pokeball...?"

"Andiamo a vedere e lo sapremo." disse Zoey con un cenno della testa. Addentrandosi nella parte un po' più densamente popolata della città, sotto gli sguardi incuriositi di numerosi abitanti che si chiedevano chi fossero quei ragazzi, lei e i suoi compagni si avvicinarono al museo, davanti al quale si vedeva un costante ma ordinato afflusso di persone.

 

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Per Gideon, Capopalestra di Onegapoli, la giornata era stata tranquilla e priva di sorprese - e per una persona come lui, era esattamente così che doveva essere una giornata ideale. Niente colpi di scena, niente stress, non troppe emozioni... una giornata in cui una persona come lui poteva semplicemente stare in pace con sè stesso e con il resto del mondo, contemplando la vita che correva accanto a lui. Non c'erano stati nemmeno sfidanti... e tra l'altro, mancava ancora un po' al successivo turno delle gare di coordinatori. Poteva prendersi un po' di giorni liberi... e non se l'era fatto dire due volte.

Certo, questo non voleva dire che il lavoro di Capopalestra non gli piacesse. Da quando si era guadagnato il suo posto lì, in quella cittadina un po' sonnacchiosa, aveva avuto delle notevoli soddisfazioni. La responsabilità di gestire le serre locali, organizzare la Zona Safari vicina, ed occuparsi della Palestra gli era andata subito a pennello, e non avrebbe voluto cambiarla con nient'altro al momento.

Tuttavia, Gideon era anche abbastanza realista da sapere che il mondo cambia ogni secondo che passa, e che nulla resta per sempre. Un giorno, questa tranquilla realtà che era diventata la sua consuetudine sarebbe cessata... e allora, chissà come sarebbero cambiate le cose per lui, per i suoi amati Pokemon Erba... in parte, questo pensiero lo preoccupava, ma dall'altra, Gideon diceva a sè stesso che non doveva farsene un così grande problema. Era la natura stessa del mondo che lo imponeva. Tutto evolve, e nulla dura per sempre. Così come non poteva durare per sempre la sua precedente carriera. Era stata terminata da un evento inaspettato, ma anche se non fosse successo in quel modo, sarebbe accaduto qualcos'alro che lo avrebbe costretto a scegliere un'altra via...

Scosse la testa. Ancora una volta, come tendeva a fare quando poteva restare da solo con i suoi pensieri, Gideon si era messo a fare uno dei suoi voli pindarici. Era un vizio che nonostante tutto, lui non riusciva a togliersi. Inutile recriminare per quello che si era perso, l'importante era fare del proprio meglio nel presente e godersi il più possibile quello che si ha, visto che non si può mai sapere quando verrà a mancare...

"Meg?" chiese il Pokemon che gironzolava al suo fianco, una specie di brontosauro in miniatura con la pelle verde, dei larghi petali rossi screziati di bianco che spuntavano attorno al suo collo, e un paio di corte e flessibili antenne dorate che spuntavano dalla sua fronte. Gideon alzò gli occhi al cielo, rimproverandosi silenziosamente per essere rimasto così tanto tempo in silenzio che il suo starter aveva cominciato a preoccuparsi.

"Va tutto bene, Meganium. Mi ero soltanto perso nei miei pensieri." affermò l'uomo dai capelli smeraldini, passando gentilmente una mano sul collo del Pokemon Erbe, che strusciò la testa sulla spalla del suo allenatore.

"Meganium..." affermò. Il Pokemon d'Erba comprendeva quello che il suo allenatore stava provando in quel momento. Dopotutto, anche se in quel momento non era che un semplice Chikorita, lui era stato lì quando Gideon aveva avuto l'incidente che aveva stroncato la sua carriera di attore, ed era stato lì durante quell'interminabile periodo in cui il suo allenatore sembrava aver perso ogni aspettativa per il futuro... Ormai, si rendeva conto fin troppo bene di cosa volesse dire vivere al fianco di una persona che aveva questi problemi e questi rimpianti.

"Grazie, Meganium. Devo dire... che se non fossestato per il tuo aiuto e il tuo supporto, non so dove mi troverei in questo momento." disse l'uomo, appoggiandosi al suo bastone mentre camminava con un po' di difficoltà verso l'ingresso del museo di Onegapoli. Accanto alle scale che salivano fino all'entrata principale, si trovava una piccola rampa in modo da facilitare anche chi come lui aveva problemi a camminare. "Che ne dici, Meganium? Andiamo a dare un'occhiata? So che abbiamo visitato il museo tante volte, ma... con il Team Asgard e il Team Olimpo in attività, mi sento più tranquillo se vado a controllare certe cose di persona."

Il Pokemon Erbe strizzò un occhio in segno di intesa e mosse la testa verso l'ingresso del museo per spronare un po' il suo allenatore. Appoggiandosi al bastone, cercando di dare un'impressione di sicurezza nonostante la zoppia con la quale conviveva da anni ormai, Gideon seguì il suo migliore amico verso la rampa e cominciò a salire verso l'ingresso.
Mentre si guardava attorno con calma, contento di vedere tanti volti familiari attorno a sè, l'attenzione di Gideon venne attirata da un gruppetto di cinque allenatori e un Piplup che stavano camminando assieme verso il museo... il Capopalestra si fermò, con l'impressione di averli già visti da qualche parte. Una bambina dai capelli blu accompagnata da un Piplup, un'altra bambina con i capelli pettinati in due buffi codini a spirale, una ragazza più grande con i capelli rossi, e quei due ragazzi... quello più grande non lo ricordava, ma quel castano più giovane aveva fatto la sua bella figura alla competizione di Superipoli...

Sì, non c'era dubbio, erano proprio loro. Gideon doveva ammettere che provava una strana sensazione di contentezza nel vederli da quelle parti. Non aveva avuto modo di conoscerli personalmente, ma gli davano l'impressione di essere dei bravi ragazzi, anche se quella con i codini a spirale era piuttosto spocchiosa.

"Visto da lontano, sembrava più piccolo, questo museo." disse Kenny, ora vicino all'ingresso principale e un po' spostato rispetto alla folla che entrava e usciva. "E mi sembra anche abbastanza popolare. Ci sono un bel po' di persone che entrano ed escono, anche a quest'ora."

Gideon decise di farsi vedere, e fece un cenno di assenso al suo Meganium, che il Pokemon d'Erba ricambiò. Poi, fece un passo avanti e alzò la mano che non reggeva il bastone, per salutare Lucinda e i suoi compagni. "Salve, ragazzi... e benvenuti ad Onegapoli. Quello che vedete è il nostro museo, nel quale sono conservati numerosi reperti dalla storia antica del nostro continente... e anche di altri luoghi!"

I ragazzi si voltarono, e Lucinda rispose al saluto del Capopalestra di Onegapoli con un breve moto di sorpresa. "Oh... ah! Signor Gideon! Stavamo cercando giusto lei! Sapevamo che lei era il Capopalestra di questa città... ma non credevamo che l'avremmo trovata così, semplicemente recandoci al museo." affermò, facendo poi un inchino all'esperto di Pokemon Erba. Meganium guardò incuriosito verso il piccolo Piplup, e il Pokemon pinguino msse una delle sue piccole ali in segno di saluto.

"Piplup!"

"Meg meganium!" rispose prontamente Meganium. Chinò un po' il lungo collo ed estese una delle sue antenne verso Piplup, in modo da simulare una cordiale stretta di mano.

Gideon diede un'occhiata approvante ai due Pokemon che cominciavano già a chiacchierare tra loro nella loro particolare lingua, poi rispose alla domanda di Lucinda. "In realtà, dovrei essere a Fiangapoli a fare i preparativi... ma ci vorrà ancora un po' di tempo prima che inizi la seconda gara." affermò. "Perciò ho deciso di tornare per qualche giorno nella mia città, in modo da mettere a posto alcune faccende nella mia Palestra e qui in giro. Ho visto che eravate interessati al museo della nostra graziosa cittadina..."

Il Capopalestra dai capelli verdi manteneva un tono affabile, ma i ragazzi, in particolare Lucinda, riuscivano a percepire una malinconia di fondo nel modo di fare di Gideon. Era la stessa cosa che avevano sentito in lui quando lo avevano visto a Superipoli, ma non avevano avuto l'occasione di vedere più da vicino il giudice di gara.

Ursula si schiarì la voce e rispose per il resto del gruppo. "Abbiamo pensato di occupare un po' del nostro tempo a dare un'occhiata al museo, sì. Del resto, avevamo sentito che il Team Asgard o il Team Olimpo potrebbero essere interessati ad alcuni reperti custoditi al suo interno."

"Abbiamo avuto a che fare con quel gruppo di malfattori." continuò Zoey. "Un gruppo di uomini del Team Asgard si era asserragliato nella Mansione Mezzanotte, e stava catturando i Pokemon Spettro e Buio che ci vivono... uno dei comandanti del Team Asgard, un certo Loki, è riuscito ad assicurarsi i servigi di uno Spiritomb particolarmene potente... e siamo riusciti a malapena a tenergli testa. Più che altro perchè non era interessato ad eliminarci, almeno per il momento."

"E' per questo motivo che avremmo avuto l'intenzione, visto che eravamo qui ad Onegapoli, di chiederle se lei avesse potuto fare da allenatore ai nostri Pokemon." concluse Gary. "Il suo collega di Superipoli, il signor Devon, ci ha già dato dei consigli molto importanti, ma qualsiasi cosa i nostri Pokemon possano usare per migliorarsi sarà sicuramente ben accetta nella nostra battaglia con i due Team che minacciano la pace di Vesrin."

Il Capopalestra e il suo Meganium restarono lì a pensarci su per qualche istante, prima che Gideon rispondesse con un cenno affermativo del capo. "Per noi non è certo un problema, ragazzi." affermò infine. "Chiunque ci voglia dare una mano contro questi criminali è senz'altro bene accetto. Va bene, io e i miei Pokemon d'Erba saremo ben lieti di aiutarvi. Immagino che... abbiate già sentito dire che il Team Olimpo e il Team Asgard potrebbero essere interessati ai reperti che conserviamo in questo museo... e mi piacerebbe farveli vedere, in modo che voi possiate rendervi conto di cosa si tratta esattamente."

"E soprattutto, che cosa potrebbe esserci in ballo, a questo punto." volle precisare Ursula. Nonostante quanto potesse sembrare ad un'occhiata superficiale, anche lei prendeva sul serio la minaccia delle due organizzazioni criminali. "Se il Team Olimpo e il Team Asgard dovessero davvero prendere di mira il museo, sarebbe per una questione molto importante, non per rubare quattro pietruzze luccicanti."

"E hai perfettamente ragione, cara." continuò Gideon con espressione grave. Picchiettò un paio di volte sul terreno con il suo bastone da passeggio, poi fece per entrare nel museo, e invitò anche Gary e i suoi compagni di viaggio a seguirlo. "Va bene, venite... vi farò una breve visita guidata al museo di Onegapoli, e vi mostrerò cosa secondo me stanno cercando i nostri nemici. Non vi preoccupate dei soldi... come Capopalestra di questa città, dirò che siete miei ospiti e pagherò io per voi."

"Troppo gentile, signor Gideon! Grazie infinite!" rispose Lucinda. Non che i soldi fossero un grosso problema per loro, ma un'offerta del genere è sempre bene accetta.

 

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Una volta all'interno del museo di Onegapoli, il quintetto di allenatori potè vedere che era un luogo tanto funzionale e ben curato come lo era il resto della città. Composto da una grande sala principale in cui venivano esposti la maggior parte dei reperti, e da alcune stanze più piccole dedicate ad un campo del sapere in particolare - archeologia, paleontologia, elettronica ecc. - era ben climatizzato e deumidificato, in modo che i preziosi reperti che vi si trovavano non corressero il rischio di essere danneggiati. Le persone che visitavano il museo stavano guardando con interesse, in silenzio e ordine, ciò che era esposto nelle vetrine. Si trattava per la maggior parte di reperti archeologici che, per quanto belli ed interessanti, non avevano particolari poteri, stando a quanto diceva Gideon.

"Bene... e questi che vedete qui sono dei frammenti di vasi che risalgono a circa settemila anni fa..." affermò l'uomo, indicando dei pezzi di argilla sui quali erano incisi dei segni mistici simili a triangoli. "Nessuno di questi è un oggetto del quale potrebbe importare davvero qualcosa al Team Asgard o al Team Olimpo, ma sicuramente sono dei reperti molto importanti per la storia del nostro continente."

"E cosa sono quei segni mistici incisi su di essi? Sicuramente hanno uno scopo ben preciso." chiese Gary, la cui curiosità come ricercatore era stata solleticata da quella stranezza. Kenny aguzzò un po' la vista per vedere di cosa stesse parlando il ragazzo più grande... e in effetti, vide che un piccolo simbolo simile ad un triangolo era inciso su ciascuno dei pezzi, seguendo delle geometrie ben precise.

"Ci stavo appunto arrivando." affermò Gideon. "Quei simboli che vedete sono i simboli di un popolo che è apparso moltissimo tempo fa nel continente di Vesrin, e che ben presto si è diffuso anche a Torren - probabilmente una popolazione che è derivata dal famoso Popolo delle Meteore di cui ancora si tramanda la storia nel continente di Hoenn."

"Sì... avevo sentito da qualche parte degli accenni a quel popolo. In effetti, Vera mi aveva parlato un po' di queste misteriose popolazioni, ma non era scesa molto nel dettaglio." rispose Zoey, tornando con la mente a diversi mesi prima. "Capisco... sembra una storia molto interessante. Ma cosa rappresenta esattamente questo simbolo, che lei sappia?"

Gideon sorrise astutamente. Adesso sì che si facevano interessanti, le spiegazioni... e il suo Meganium strizzò un occhio in segno di intesa, per dirgli che era il momento di dare le spiegazioni di cui avevano bisogno. "Questo simbolo, ragazzi miei... è il Delta, un simbolo correlato a Rayquaza, il Pokemon che fa da arbitro e controlla l'equilibrio tra Groudon, l'incarnazione della terra, e Kyogre, il Pokemon che domina su tutti gli oceani."

"Anche questo non mi suona nuovo... in effetti, mi ricordo bene che Ash e i suoi compagni hanno avuto a che fare con loro, quando hanno dovuto fermare i piani del Team Vicious." disse Lucinda, che aveva assistito a quell'incredibile battaglia praticamente da una posizione in prima fila. "Quella volta è stata davvero un'impresa epica... ma... immagino che questo sia un discorso da fare un'altra volta!" si interruppe rapidamente prima di dire troppo su quello che era successo a Verdeazzupoli quando Groudon e Kyogre erano stati evocati, probabilmente Gideon l'avrebbe considerata una pazza, o nella migliore delle ipotesi avrebbe pensato che Lucinda aveva un po' troppa fantasia.

"Hm? Mi sembra di capire che avete già un po' di esperienza con queste cose, ragazzi miei." affermò Gideon, ora sinceramente incuriosito. "Ma... ad ogni modo, se non volete parlarne in questo momento, non indagherò oltre. Mi basti dire... che quei membri del Popolo delle Meteore che hanno viaggiato fino a Vesrin e Torren avevano con sè dei Pokemon dalle caratteristiche molto inusuali."

"Piplup?" chiese un sorpreso Piplup.

"Hmm... neanche questa è esattamente una novità per me." rispose Gary. "Non è la prima volta che sento parlare di Pokemon il cui tipo è diverso dal solito."

"Che vuoi dire, Gary?" chiese la sua fidanzatina. "Vuoi dire che in certe parti del mondo esistono dei Pokemon che hanno un tipo diverso pur essendo della stessa specie?"

"Sì, proprio così. Nel continente di Alola... che in effetti, più che un continente è un arcipelago di quattro isole tropicali molto distante da Kanto... vivono dei Pokemon molto particolari... Vulpix di tipo Ghiaccio che evolvono in Ninetales di tipo Ghiaccio/Folletto... oppure degli Exeggcutor che sono di tipo Erba/Drago invece che Erba/Psico... un tipo di Raichu di tipo Elettro/Psico... e questi sono soltanto alcuni esempi. Questi Pokemon particolari vengono chiamati Forme di Alola." cominciò a spiegare Gary. I ragazzi di Sinnoh lo ascoltarono con grande interesse, stupiti da questa notizia che sembrava così fantasiosa. "Si è trattato non di un processo di evoluzione istantanea, come quella che fa un Pokemon quando diventa abbastanza forte da ottenere una nuova forma... si è trattato piuttosto di cambiamenti lenti e graduali, avvenuti nel corso di centinaia... oserei dire addirittura migliaia di anni, per fare in modo che i Pokemon potessero vivere al meglio in un ambiente a loro non familiare."

"Come si suol dire... la vita vince sempre, vero? Gli esseri viventi trovano sempre un modo di adattarsi alle circostanze." affermò Zoey. Piplup e Meganium si guardarono, e si scambiarono un cinque, Piplup con l'ala, e Meganium con un'antenna!

"Ganium!" esclamò il Pokemon Erbe tutto contento.

Il Capopalestra di Onegapoli fece un cenno con la testa, ben impressionato da quanto informato fosse Gary. Beh, del resto che cosa poteva aspettarsi da un giovane ricercatore di talento, che tra l'altro era anche il nipote del famoso professor Samuel Oak? "Sì, il fenomeno che si è verificato qui a Vesrin e a Torren è abbastanza simile. Solo che noi chiamiamo questi Pokemon di tipo diverso... Pokemon Delta, per la loro connessione al Popolo delle Meteore che li ha portati fin qui nel corso della loro diaspora... ovvero, del loro vagabondare per il mondo."

"Capisco, capisco..." affermò Ursula, segnandosi mentalmente quel vocabolo che le era del tutto nuovo. La ragazzina dai capelli color pesca non sembrava più annoiata o infastidita. Anzi, questa storia cominciava veramente a piacerle. "E... esistono ancora Pokemon Delta da qualche parte di Vesrin?"

"Sì, ma di solito si tengono ben nascosti dagli occhi degli uomini. E' come se si rendessero conto per istinto che per noi uomini sono una curiosità a cui pochi saprebbero resistere. Immagino... che quando viene scoperto un nuovo tipo di Pokemon, sono pochi quelli che potrebbero dire in tuttaonestà che non li vorrebbero catturare e tenere per sè." spiegò Gideon, scuotendo leggermente la testa. "Ma... questa che sto facendo è una parentesi, una digressione."

"E' comunque molto interessante!" affermò Kenny. Privatamente, il giovane coordinatore cominciava ad avere la sensazione che questi Pokemon Delta avrebbero potuto davvero fare gola al Team Olimpo o al Team Asgard, malgrado quello che diceva Gideon... "Vesrin ci sta riservando un bel po' di sorprese, eh?"

"E non vedo l'ora di arrivare a Fiangapoli per vedere un po' più da vicino questo... Collisore a Pokeadroni, o come si chiama!" rispose Lucinda ridacchiando.

Gideon annuì lentamente. "Sono sicuro che avrete anche questa possibilità, prima o poi... del resto, dovete per forza passare da Fiangapoli, se volete partecipare alla gara successiva." affermò, mentre lui e Meganium si incamminavano verso una delle stanze più piccole, sull'ala nord del museo. "Ma... adesso vi farò vedere qualcosa di ancora più interessante... qualcosa che sono sicuro dovremo tenere lontano dal Team Olimpo e dal Team Asgard. Prego, venite con me..."

"Hm? Di cosa si tratta, signor Gideon?" chiese Lucinda. Lei e il suo Piplup raggiunsero per primi il Capopalestra, che si era fermato dopo aver varcato la soglia della stanza... e indicò qualcosa che era custodito in una bacheca apparentemente anonima, appoggiata ad uno dei muri della stanza. Lucinda e Piplup si avvicinarono per primi, cercando di dare un'occhiata oltre la folla che si era ammassata lì vicino... e il resto dei loro compagni si affiancò a loro pochi secondi dopo. Quando fu possibile dare un'occhiata più da vicino, Lucinda si levò sulle punte dei piedi e sollevò il suo Piplup in modo che potesse vedere anche lui.

All'interno della bacheca si trovava uno strano oggetto che ricordava molto un orologio da polso... solo che al posto di un quadrante aveva una meridiana di forma quadrata intagliata in un piccolo blocco di marmo bianco, con un ago dorato che spuntava dal centro, e delle cinghie di cuoio nero che permettevano di assicurare lo strano oggetto al polso. Dei cristalli di vari colori erano piazzati ad intervalli regolari tutt'attorno alla meridiana, quasi a voler imitare un orologio da polso... ma il quadrante era diviso in molte più di dodici ore! E, cosa ancora più sorprendente, il quadrante emetteva di tanto in tanto qualche scintillio luminoso, blu, verde o rosso...

"Quello che vedete, ragazzi..." esordì Gideon. "...è uno dei tesori più preziosi di Vesrin. Il Chiamatempo."

 

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CONTINUA...

Note dell'autore: Chiedo scusa per il tempo che ci è voluto, ragazzi. E' un periodo in cui non sono molto ispirato per le mie storie... ho un po' troppe distrazioni che non mi fanno lavorare al meglio. Sentite... ho bisogno di prendermi un attimo di pausa, soltanto qualche giorno. Poi, tornerò e cercherò di essere più rapido nell'aggiornare.

Comunque, per adesso il gruppo è arrivato ad Onegapoli, dopo un po' di peripezie. Sembra proprio che abbiamo già trovato quale sarà il prossimo obiettivo del Team Olimpo, e tra non molto, il nemico farà la sua mossa per impadronirsene. Riusciranno Gary, Lucinda e gli altri a proteggere il Chiamatempo?

Sì, le Zone Safari ci sono anche in Pokemon Zeta & Omicron... e sono anche più difficili di quelle dei giochi ufficiali!

Non ho nulla altro da dire se non... da qui in poi, comincerà un periodo di serio allenamento per tutti i nostri amici! Non perdetevi i prossimi episodi, perchè conto di fare scintille!

A presto!


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Capitolo 15
*** Verso la prova di Gideon ***


Pokemon: The Quest for Zeta and Omicron

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 15 - Verso la prova di Gideon

 

Lucinda e i suoi compagni stavano guardando incuriositi l'artefatto che Gideon aveva presentato loro, e che aveva denominato Chiamatempo. Aveva un aspetto davvero inusuale, e Lucinda avrebbe potuto pensare che si trattasse di una sorta di bizzarro orologio antico - ma quelle strane emanazioni colorate che di tanto in tanto provenivano dalla sua superficie facevano subito capire che non si trattava di un giocattolo, bensì di un artefatto dai poteri sconosciuti e potenzialmente pericolosi.

"Il Chiamatempo..." disse Gary. Il giovanissimo ricercatore si avvicinò alla bacheca e diede un'occhiata attenta allo strano oggetto, spinto dalla sua naturale curiosità di studioso. C'era qualcosa di veramente strano, innaturale nell'aspetto e nelle reazioni di quell'oggetto, e anche i suoi compagni di viaggio davano l'impressione di rendersene conto.

"Già... abbiamo studiato a lungo questo misterioso artefatto, ma non siamo riusciti a capire esattamente come funziona... o anche se abbia davvero dei poteri particolari." continuò Gideon, avvicinandosi a Gary con quella sua tipica zoppia, appoggiandosi al suo bastone da passeggio. Lucinda si chiedeva cosa potesse essergli successo per fargli avere quell'andatura zoppicante, ma pensava sarebbe stato ineducato chiederlo, quindi tenne per sè ogni commento. "Tutto quello che sappiamo, tuttavia, ci viene da alcuni bassorilievi ritrovati in alcune zone remote di Vesrin, nel Tempio Delta."

"Il Tempio Delta?" chiese Ursula corrugando la fronte. Per qualche motivo, aveva l'impressione di aver già sentito parlare di quel posto, da qualche parte, ma in quel momento la bambina dai capelli color pesca non era disposta a metterci la mano sul fuoco. Restò a pensarci per qualche istante, poi decise che non era il momento di pensarci. "Hmm... questo nome non mi è nuovo... no, non mi è nuovo. Ma al momento, non saprei dirvi dove l'ho sentito."

"Beh... si tratta effettivamente di un luogo misterioso, che si trova molto lontano da qui... per l'esattezza, sulle pendici di alcune tra le montagne più alte del nostro continente." affermò Gideon, ben lieto di dare ulteriori spiegazioni. "Lo abbiamo chiamato così perchè uno dei simboli ricorrenti della sua architettura è il Delta, una lettera di un antico alfabeto la cui forma ricorda un triangolo. Sembra che questo simbolo sia stato usato per rappresentare il Pokemon Leggendario Rayquaza nell'iconografia dell'antico Popolo delle Meteore."

"Interessante..." affermò Gary. "Comunque, quello che dobbiamo fare ora è cercare di impedire che il Team Asgard o il Team Olimpo riescano ad impadronirsi del Chiamatempo, immagino. Sarebbe un problema se riuscissero a mettergli le mani sopra."

"Esatto. E' per questo che vorrei chiedervi un aiuto, se fosse possibile." affermò Gideon. "Mi rendo conto che vi sto chiedendo un bel po', ma voi siete davvero tra le poche persone di cui posso fidarmi, a parte gli altri membri della Lega di Vesrin. So che avete già affrontato quei due team di criminali in passato, e siete riusciti a tenere loro testa."

"Beh, diciamo che non è stato per nostra scelta..." affermò Ursula sfregandosi una tempia. "Ma... sì, diciamo che per adesso li stiamo tenendo a bada. Certo, non si può dire che siano avversari da sottovalutare."

"Se... c'è bisogno del nostro aiuto, noi siamo pronti a darlo, signor Gideon." continuò Kenny. Ebbe un attimo di esitazione al pensiero che adesso stavano avendo a che fare con due gruppi di fuorilegge molto pericolosi e bene organizzati, ma mise a tacere ogni ripensamento e si preparò mentalmente a quella che si preannunciava essere una prova difficile per tutti loro. "Siamo venuti qui per partecipare alle gare... ma questo non vuol dire che non daremo una mano a fermare quei pericolosi malviventi."

"Del resto, non è la prima volta che abbiamo a che fare con gente simile." concluse Zoey, con serietà ma anche con tranquillità.

Gideon mosse la testa per dire di sì. "Grazie, ragazzi. Sapere che siete dalla nostra parte mi fa sentire più tranquillo." rispose l'esperto di Pokemon Erba. "Ora... se volete approfittare per dare un'occhiata al museo, intanto che abbiamo un po' di tempo, sentitevi liberi di farlo. Ci sono molte cose in questo posto che potreste trovare interessanti."

"Piplup?" cinguettò Piplup guardando verso la sua allenatrice e guardandola come per chiederle conferma. La bambina dai capelli blu prese in braccio il simpatico Pokemon pinguino e gli disse di sì con un cenno del capo.

"Grazie, signor Gideon! In effetti, visto che ci siamo, credo che sarebbe una buona idea guardarci un po' in giro!" rispose la piccola coordinatrice. Iniziò a far spaziare il suo sguardo per la sala, notando gli interessanti reperti esposti nelle vetrine e sotto le lampade alogene. Sotto una grande cupola di vetro, si vedevano dei fossili, mentre una grande mappa della regione di Vesrin, suddivisa in base alle ere geologiche durante le quali si era sviluppata, era affissa ad uno dei muri della sala più piccola in cui si trovavano. "Allora, Gary... che dici, facciamo un giretto?"

"Molto volentieri." rispose il giovane ricercatore con un sorrisetto arguto, accettando il braccio che Lucinda gli stava porgendo. Ursula alzò gli occhi al cielo e fece una smorfia, mentre Zoey sorrideva con aria complice, e Kenny , ormai abituato alla scena, annuiva semplicemente. La ricca ereditiera guardò nuovamente verso il Chiamatempo, ancora ben custodito dietro la teca di vetro antiproiettile... e cercò di ripensare a quando e dove aveva sentito parlare del Tempio Delta. Non era una cosa di cui la sua famiglia si occupava, non che lei ricordasse, almeno... ma poteva essere che la cosa risalisse a prima che lei fosse nata, e che ne avesse sentito parlare di sfuggita un giorno, per caso.

"Hmm... non ne sono sicura... forse farei meglio a chiedere a mamma e papà, la prossima volta che li sentitò per telefono. Qui... ho l'impressione che ci sia molto di più dietro le quinte di quello che sappiamo." riflettè tra sè la ricca ereditiera di Coronopoli. "Beh, per adesso è inutile pensarci tanto. Domani, mi ricorderò di parlarne ai miei genitori. Per adesso... andiamo a vedere cos'ha da offrire questo museo. Non mi sembra noioso come gli altri a cui sono stata."

Per quanto nemmeno Zoey fosse una persona da musei, credendo che fosse molto più interessante uscire e vedere il mondo con i propri stessi occhi, non poteva negare che quello che stava guardando fosse interessante. La rossa coordinatrice di Pokemon si era in quel momento fermata davanti ad una teca nella quale si vedevano delle pietre luccicanti di forma troppo regolare per essere naturali, alcune delle quali erano state addirittura intagliate in una forma sferica quasi perfetta, e sulla cui superficie si vedevano dei lampi di colore sgargianti... Zoey diede un'occhiata alla targhetta che si trovava vicino alla teca, e quello che lesse risvegliò ancora di più la sua attenzione...

"Riproduzioni di Megapietre...?" lesse a voce bassa, divorando la spiegazione. "E così... a quanto pare, anticamente ci fu una grande guerra tra Vesrin e un altro continente...  Questo spiegherebbe come mai qui a Vesrin ci sono alcuneMegapietre... sono ciò che rimane della guerra di un tempo. Immagino... che potrebbe essere un altro elemento che il Team Asgard e il Team Olimpo potrebbero usare per i loro scopi. Ne parlerò con Lucinda e gli altri quando ci fermeremo al Pokemon Center questa sera."

"Zoey, vieni a vedere... ho visto qualcosa di davvero incredibile, da questa parte!" affermò Lucinda, richiamando la sua migliore amica verso un gruppo di reperti posti nel centro del salone principale...

 

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Wilson tirò un sospiro, in parte di stanchezza, in parte di sollievo, quando ebbe la possibilità di togliersi finalmente quel camice da laboratorio e appenderlo vicino alla porta della sua camera da letto. Era stata una giornata abbastanza intensa, e lo scienziato non aspettava che il momento di rilassarsi... ciò nonostante, non potè fare a meno di dare un'occhiata ad alcuni appunti che aveva lasciato sul tavolo del suo soggiorno, e ai disegni che aveva fatto su di essi. Come forse ci si poteva aspettare, Wilson non era quello che si dice un maniaco della pulizia, almeno non a casa propria. Diversi libri, quaderni, fogli di bloc-notes, penne, matite e pezzi di carta straccia giacevano sparpagliati qua e là sul pavimento, sul divano che certamente aveva visto giorni migliori, oppure accatastati in un cestino della spazzatura dimenticato vicino al tavolo. Un sottile strato di polvere si era accumulato sulle superfici di alcuni mobili, e il telecomando della tv era stato abbandonato sul pavimento. Per quanto fosse uno degli allenatori più in vista di tutto Vesrin, a Wilson non dispiaceva vivere in una maniera così semplice, e se doveva essere sincero, con tutti gli impegni che aveva tra la ricerca e l'allenamento dei suoi Pokemon, le faccende di casa erano proprio l'ultimo dei suoi interessi.

Wilson ridacchiò ironico e si sedette al tavolo, rilassandosi un po', e poi dando un'occhiata ai progetti.

"E' più forte di me... anche se sono stanco per la giornata, non riesco proprio a stare senza dare almeno un'occhiata ai miei progetti." disse tra sè. "Aaaah, cavolo... immagino che sia stato anche questo uno dei motivi per cui io e la dolce Aria ci siamo lasciati... alla fine, per quanto ci volessimo bene, eravamo praticamente separati in casa."

Wilson si tolse per qualche secondo gli occhiali, giusto il tempo di sfregarsi gli occhi stanchi e darsi un po' di sollievo. Poi, fedele alla sua fama di appassionato progettista, riprese a guardare i disegni che aveva fatto - ad un profano, sarebbero sembrate soltanto alcune rappresentazioni di Pokemon Drago dall'aspetto futuristico: un Haxorus con addosso una corazza completa di un elmetto e un pettorale; un Flygon con addosso un elmetto altamente tecnologico e delle corte ali metalliche che spuntavano dalla schiena; un Hydreigon coperto da una spessa corazza... e soprattutto, il progetto sul quale si vedeva il maggior numero di annotazioni e di correzioni, un Dunsparce circondato da strani oggetti che apparivano come piastre di armatura... lo scienziato con gli occhiali passò più tempo a riesaminare quel foglio e a farci sopra delle altre annotazioni. Sembrava che quella fosse l'idea a cui lui aveva dedicato più tempo, attenzioni e chiaramente entusiasmo.

"Dun dunn?" Wilson si sentì richiamare da una vocetta acuta e ronzante, e questo riuscì a richiamare la sua attenzione dai suoi amati progetti, e a farlo voltare nella direzione del verso. Un Dunsparce dall'aspetto vivace e docile al tempo stesso stava fluttuando lentamene verso di lui, sbattendo rapidamente le sue corte ali e muovendo lentamente la sua lunga coda come una sorta di pendolo. Wilson, dapprima un po' sorpreso, fece un cenno allo strano Pokemon Normale e lo invitò a posarsi sul tavolo, cosa che Dunsparce non si fece dire due volte.

Il buffo Pokemon Terraserpe si avvicinò alla superficie del tavolo e si mise in sospensione per un istante, poi ripiegò le ali contro il corpo e atterrò silenziosamente su di esso. Wilson allungò una mano e accarezzò delicatamente il suo Dunsparce sulla testa, ripensando tra sè a quanti anni fossero passati da quando aveva iniziato il suo viaggio come allenatore, e come il suo primo Pokemon fosse stato appunto uno di quei buffi ed insoliti Pokemon di tipo Normale a cui la maggior parte degli allenatori non dà neanche un'occhiata.

"Effettivamente, i Dunsparce non sono quello che si dice i Pokemon più competitivi che si possano trovare..." disse tra sè lo scienziato, mentre il suo Dunsparce emetteva ancora una volta quel suo verso acuto e vivace che voleva dire che stava apprezzando molto le coccole. "Ma... sinceramente, non capisco come mai vengono ignorati così. Come aveva detto quella Superquattro di Johto, quella volta? Che... ogni allenatore dovrebbe cercare di vincere con i suoi Pokemon preferiti? Ci dovrebbero essere più persone a questo mondo a prendere a cuore questa massima."

"Dunsparce?" chiese Dunsparce muovendo la coda come un cagnolino entusiasta.

Wilson fece una breve, bonaria risata. "Niente, niente, Dunsparce. So che tu sei il mio Pokemon più forte, e non mi interessa quello che pensano degli ignoranti che credono di poter sconfiggere un'intera Lega Pokemon con un Alakazam e uno Snorlax. Tsk... solo perchè hanno dei Pokemon considerati competitivi, si montano la testa e credono di poter battere chi ha messo tempo, impegno e fatica nell'allenare con diligenza i propri Pokemon. Cosa succederà di questo passo, mi chiedo io? Qualcuno crederà di poter catturare... che so, Darkrai e Latios... e di riuscire a vincere un torneo di Pokemon soltanto con quelli? Ridicolo..." commentò Wilson, finendo per partire per la tangente e confondere ancora di più il suo Dunsparce.

Il Pokemon Terraserpe reagì facendo roteare i suoi grandi occhi nelle orbite in segno di confusione, e Wilson lo rassicurò strizzando un occhio nella sua direzione. "Hehee, scusa, Dunsparce, ho finito per disperdermi nei miei discorsi ancora una volta, eh? Scusa, mi sono lasciato trasportare." affermò. "Comunque, non ti preoccupare. Se questi miei progetti daranno frutto, potremo avere il vantaggio che ci serve contro quelle canaglie del Team Olimpo e del Team Asgard. Spero soltanto di completarli in tempo utile... ma sono fiducioso che il mio progetto riuscirà."

"Dun dunsparce!" Dunsparce si drizzò in piedi, tenendosi in equilibrio precario sulla coda per qualche istante e sbattendo freneticamente le piccole ali. Wilson comprese che il suo Pokemon preferito voleva esprimere tutta la fiducia che provava nei suoi confronti, e lo rassicurò ulteriormente grattandolo sotto il mento.

"Lo so che anche tu sei impaziente di partecipare a questo esperimento." affermò. "Ma non voglio costringerti, voglio che tu ci pensi bene e decida da solo se vale la pena di rischiare. Ho cercato di fare tutto il possibile per minimizzare i rischi, ma non li si può mai ridurre a zero. Se qualcosa dovesse andare male, potresti non tornare più quello di prima."

L'entusiasmo di Dunsparce si smorzò giusto un po' - il Pokemon Terraserpe sembrava già essere al corrente di quello che comportava l'esperimento di cui parlava il suo allenatore, e non voleva certo sottovalutarlo, ma non voleva neanche perdere quella che si preannunciava come una splendida possibilità di dare una mano al suo allenatore. "Dunsparce... Sparce!" affermò dopo averci riflettuto su per un istante, e mosse la testa per dire di sì.

Wilson alzò gli occhi al cielo con fare ironico. "Va bene... se è questo che vuoi, allora non cercherò di farti cambiare idea, Dunsparce. Sei sempre stato un po' testardo da questo punto di vista, eh? Tale allenatore, tale Pokemon..." affermò. "Bene, questo vuol dire che ci metterò ancora più attenzione, in modo che nonti succeda niente di male. Ma... per oggi lasciamo perdere questi progetti, è stata una giornata lunga e stancante... allora, che ne dici? Preparo qualcosa per cena?"

"Dunsparce? Dun duuuuun!" Il buffo Pokemon Normale sgranò gli occhi allarmato all'idea che il suo allenatore preparasse la cena, e poi scosse furiosamente la testa per dire di no - gli era affezionato, certo, ma non al punto da essere disposto a buttare giù quella poltiglia indefinita che Wilson chiamava cibo!

A suo merito, bisogna dire che Wilson prese il rifiuto con molta filosofia. "Già... lo immaginavo, mio piccolo amico. Come allenatore e come inventore valgo molto di più che come cuoco, vero?" commentò, e Dunsparce confermò con un cenno deciso della testa. "Ehm... beh, diciamo che non c'era bisogno di confermarlo con tanta sicurezza... ma non importa, vorrà dire che ordineremo qualcosa da mangiare. Allora, Dunsparce? Pizza con tonno e cipolla, come al solito?"

"Sparce!" affermò con gioia Dunsparce, gli occhi che luccicavano e una gocciolina di bava ad un angolo della bocca!

 

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La notte era calata su Onegapoli, e mentre la maggior parte dei Pokemon e dei rispettivi allenatori si godeva un po' di meritato riposo dopo una giornata passata a camminare e ad esplorare la città, c'era qualcuno che non riusciva a prendere sonno. Lo Scizor di Gary, un esemplare ben allenato, dalla corazza lucida e dalle tenaglie affilate come rasoi, era seduto in posizione di meditazione in uno spiazzo davanti al Pokemon Center, gli occhi chiusi e la testa abbassata come un monaco in preghiera. Il Pokemon Coleottero/Acciaio immaginava che ben presto sarebbe giunto il momento di dare il meglio di sè in una sfida con il Capopalestra locale, e che Gideon non era certo una persona da sottovalutare. Sapeva per certo che utilizzava Pokemon di tipo Erba, e questo voleva dire un grosso vantaggio per lui... ma non si poteva mai sapere cosa l'avversario riuscisse a mettere in campo e quali strategie fosse in grado di sfoderare.

Dopo aver passato qualche altro secondo a meditare, Scizor si alzò in piedi, tenendo le chele incrociate davanti a sè e gli occhi chiusi. Per diverso tempo, il Pokemon mantide restò fermo dov'era, e qualcuno avrebbe potuto pensare che si fosse incantato o perso nei propri pensieri...

Una foglia portata dal vento passò fluttuando accanto a Scizor...

*SLASH!*

Tutto accadde in una frazione di secondo. Scizor aprì di scatto gli occhi ed eseguì una mezza giravolta su sè stesso, le chele portate in fuori per sferrare un colpo preciso e micidiale! L'attacco Aeroassalto colpì la foglia cadente con accuratezza quasi chirurgica e la tagliò in due con un colpo netto, facendola cadere a terra mentre Scizr appoggiava un ginocchio per terra. Sembrava un samurai che aveva appena sferrato il colpo di grazia ad un avversario, e si portava anche allo stesso modo.
Scizor tirò un sospiro e si rilassò finalmente. Era un'ora che si allenava per conto suo, e anche se si trattava di un Pokemon potente e resistente, anche lui aveva i suoi limiti. E poi, ormai era notte fonda... forse era il caso di tornare nel Pokemon Center e farsi una dormita come tutti gli altri.

Un petalo rosa fluttuante attirò i suoi sensi acuti, e Scizor tornò nuovamente concentrato e pronto all'azione. Il Pokemon Coleottero/Acciaio alzò la testa, incuriosito e in parte allarmato... e si vide arrivare addosso una massa di petali rosa che formarono un vortice davanti alla sua faccia! Sbalordito, Scizor non ebbe altra scelta che indietreggiare, tenendo le chele davanti alla faccia per proteggersi da quello che sembrava essere un attacco sconosciuto...

Ma proprio quando Scizor si apprestava a contrattaccare, la massa di petali si fermò a mezz'aria e si disperse, fatta a pezzi da un'improvvisa scarica elettrica proveniente da qualche punto dietro di essa! Malgrado i suoi tentativi di mantenere un contegno marziale, Scizor fece un salto per aria per la sorpresa e sgranò gli occhi, credendo che qualcuno lo stesse attaccando con qualche mossa sconosciuta...

"Pachi pachi!"

"Marrrrractus!"

E un attimo dopo, il sorpreso Pokemon mantide si ritrovò davanti il Pachirisu e il Maractus di Lucinda, che lo stavano prendendo bonariamente in giro! Lo scoiattolino elettrico e il cactus ballerino si stavano appoggiando l'uno all'altro, ridendo in maniera contenuta, ma comunque facendo vedere che si erano divertiti molto alle spalle del fin troppo serio Pokemon mantide...

Il quale, dopo un attimo di smarrimento, corrugò la fronte con un appena udibile stridio metallico e marciò deciso verso i due burloni, fermandosi ad apena qualche passo da loro per guardarli severamente.

"Scizor?" esclamò con acredine, tenendo le braccia conserte per dare un po' più di enfasi alle sue parole.

Tuttavia, Pachirisu e Maractus non diedero troppo peso al suo modo di fare - per quello che li riguardava, il buon Scizor aveva bisogno di prendersela un po' comoda e non comportarsi come se ogni cosa fosse questione di vita o di morte.
"Pachi pachirisu!" affermò lo scoiattolo elettrico, la coda che si muoveva sinuosamente dietro di lui in un gesto distensivo.

"Mara mara, ctus tus!" rispose Maractus, muovendo le braccia come se stesse suonando un paio di maracas invisibili o facendo il ballo della scimmia! Per enfatizzare ancora di più il fatto che voleva essere solo uno scherzo innocente, il grazioso cactus fiorito fece una piroetta, aprì le braccia e fece apprire i fiori rosati che spuntavano sul suo corpo. "Marrractus!" esclamò, prima di darsi il cinque con Pachirisu.

Dopo essere rimasto per qualche secondo a guardare stupito quei due che festeggiavano lo scherzo ben riuscito, Scizor sospirò e alzò le spalle. Inutile prendersela, quei due in fondo volevano soltanto farlo rilassare un po'... e malgrado la loro apparente mancanza di serietà, Scizor doveva ammettere che apprezzava il pensiero. In fondo, erano pur sempre i Pokemon della fidanzatina del suo allenatore, e non c'era nulla di male nel voler stringere dei rapporti di amicizia un po' più stretti.

"Zor..." affermò con un cenno della testa appena visibile.

Pachirisu apprezzò il gesto e strizzò l'occhio per fare segno che ricambiava le attenzioni di Scizor. "Pachi!"

"Sci scizor. Scizor." continuò la mantide scarlatta, spiegando il motivo per cui si trovava lì.

Maractus annuì comprensivo - Scizor voleva tenersi pronto ad un confronto con Gideon, che era sicuro sarebbe arrivato di lì a breve. "Maractus!" affermò, un po' pensieroso, prima di farsi venire un'idea. "Maractus... maractus!"

"Scizor?" chiese Scizor, inclinando la testa da un lato per dire che non era sicuro di quello che volesse dire il Pokemon cactus. Quest'ultimo sfoderò il suo immancabile sorriso che lo faceva quasi sembrare un gatto astuto... e si mise in guardia davanti a Scizor, fece un rispettoso inchino, e si tenne pronto alla battaglia! Dopo un istante di vago stupore, Scizor comprese quello che voleva dire Maractus, e si mise in guardia a sua volta... ma non riuscirono nemmeno ad iniziare il loro scontro d'allenamento, prima che Pachirisu si intromettesse, indicando la case tutt'attorno al Pokemon Center con la sua folta coda.

"Pachirisu! Pachi pachi!" esclamò lo scoiattolino. Scizor e Maractus si fermarono di colpo e guardarono con imbarazzo quello che Pachirisu stava indicando... in effetti, venne loro in mente un problema che, nell'eccitazione del momento, si erano dimenticati: se avessero combattuto lì, anche se soltanto per allenarsi, avrebbero finito per svegliare l'intero quartiere e ricevere come ricompensa una raffica di uova e verdure marce!

Scizor e Maractus si guardarono attorno mortificati... poi si guardarono a vicenda, e il Pokemon mantide si sfregò la nuca per chiedere scusa. Non stava esattamente facendo la sua migliore figura, quella sera...

"Scizor... sci?" affermò, prima di voltare lo sguardo per proporre un luogo nel quale avevano migliori possibilità di fare il loro scontro di allenamento senza recare disturbo a nessuno... uno spiazzo erboso vicino ad un grande orto coltivato a verdure e piante di Bacche. Maractus disse di sì con la testa, e i due Pokemon si incamminarono verso lo spiazzo libero, preparandosi mentalmente alla sfida che sarebbe probabilmente arrivata di lì a poco.

Giunti nel luogo stabilito, i due pokemon si misero in guardia e si inchinarono di nuovo, poi si misero in guardia e cominciarono a combattere. Fu Maractus a fare la prima mossa, usando un attacco Pugnospine - che consisteva nell'estendere un braccio, far spuntare da esso una serie di corti spuntoni verdi e sferrare un poderoso cazzotto dritto verso il pettorale di Scizor. La mantide scarlatta vide arrivare in tempo l'attacco e si difese efficacemente incrociando le braccia davanti a sè; riuscì ad intercettare il colpo, costringendo Maractus a saltare all'indietro per non esporsi ad un contrattacco, ma il Pokemon Cactus non riuscì a difendersi efficacemente quando Scizor partì al contrattacco un istante dopo, tenendo sollevata una delle sue chele, e sferrando con essa un fendente preciso e potente! L'attacco Ferrartigli colpì Maractus alla spalla e lo fece barcollare, ma il cactus ballerino si riprese rapidamente e aprì i suoi bellissimi fiori, emanando da essi una nuvoletta di vapore rosato che raggiunse le narici del Pokemon Coleottero/Acciaio.

"Zor..." mormorò Scizor, e la testa cominciò a girargli sentendo il profumo dolce ed inebriante che si diffondeva attorno a lui, gli entrava nelle narici e gli penetrava fino al cervello! Il Pokemon mantide indietreggiò di qualche passo, e cercò di concentrarsi sul suo avversario, ma gli effetti della sostanza inebriante emessa da Maractus erano già iniziati, e Scizor non riusciva più a reagire con la stessa prontezza di prima. Il risultato fu che non vide arrivare in tempo l'attacco Energipalla che Maractus lanciò contro di lui un attimo dopo, e anche se 'attacco non si rivelò per niente efficace, l'effetto sorpresa fu comunque abbastanza per lasciare Scizor un po' frastornato.

"Maractus tus tus!" esclamò Maractus. Il Pokemon Cactus si mise a danzare elegantemente attorno a Scizor per spronarlo a riscuotersi e combattere ancora... e la sua richiesta fu esaudita un istante dopo, quando il Pokemon Coleottero/Acciaio si rimise in guardia, si concentrò ancora più di prima, e sferrò un abile attacco Forbice X!

"Scizor!"

Con uno scatto velocissimo, il Pokemon Chele corse in avanti e sferrò un poderoso fendente con entrambi gli artigli! Maractus reagì con abilità e riuscì a deviare un colpo, ma l'altro superò la sua guardia e lo centrò in pieno! Scizor passò rapidamente oltre il suo avversario mentre questo barcollava stordito, e si voltò con un elegante movimento, rimettendosi in guardia una frazione di secondo dopo.

"Ma... ractus... Mara!" esclamò Maractus. Riuscì a mantenere l'equilibrio e si afferrò la testa per far cessare il capogiro che lo stava prendendo... poi si girò per affrontare di nuovo Scizor, che stava attendendo che il suo compagno di allenamento fosse pronto a continuare. Il Pokemon Cactus riprese fiato per qualche secondo e poi, con un cenno del capo, fece capire a Scizor che era perfettamente in grado di andare avanti.

"Scizor!" rispose la mantide rossa con un cenno di intesa, e i due Pokemon, dopo essersi guardati negli occhi ed essersi sorrisi a vicenda, ripresero l'allenamento di buona lena, sotto lo sguardo attento di Pachirisu...

 

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La mattina dopo, la squadra di Lucinda si era riunita nel salone centrale del Pokemon Center, e i loro Pokemon si erano riposati un po' dopo l'allenamento che alcuni di loro avevano fatto quella notte. Avevano finito la colazione da un po', e stavano aspettando che tutti fossero pronti a muoversi.

"Uff... chissà cosa ci aspetta oggi... spero proprio che avremo la possibilità di fare un po' di allenamento per la prossima gara, o per il prossimo incontro con il Team Olimpo." affermò Kenny, il cui Empoleon stava facendo un po' di pratica, sgranchendosi le ali e roteando la testa da una parte e dell'altra. Dopo essersi riscaldato un po' i muscoli, il Pokemon Acqua/Acciaio guardò verso Kenny e Lucinda, e mosse il becco per dire che era pronto a qualsiasi sfida.

"O il Team Asgard... ancora riesco a sentire la voce di quel tipo, Loki, che ci prende in giro. E con quello Spiritomb che ha con sè... non mi stupirebbe se tornasse all'attacco prima di darci la possibilità di prepararci." continuò Zoey. "Non c'è niente da fare, dobbiamo cercare di scoprire quanto più possibile su quei team di criminali, se vogliamo avere la possibilità di contrastarli."

"Parlate di quelle due organizzazioni criminali chestanno cominciando a farsi un nome qui a Vesrin?" chiese retoricamente l'Infermiera Joy di turno, mentre il suo Chansey preparava alcune dosi di medicina. "Ho sentito che quelli del Team Asgard hanno preparato un grosso colpo alla Mansione Mezzanotte, e hanno portato via un Pokemon molto forte e pericoloso."

"Empoleon!" affermò lo Empoleon di Kenny, confermando i timori dell'infermiera dai capelli rosa.

"Eravamo alla Mansione Mezzanotte anche noi, infermiera Joy. Abbiamo visto con i nostri occhi di cosa era capace il comandante del Team Asgard, Loki." affermò Gary. Il giovane ricercatore aveva fatto schierare i suoi Pokemon (Umbreon, Arcanine, Exeggcutor, Scizor, Electivire e Blastoise), in modo da verificare le loro condizioni e vedere chi di loro aveva bisogno di un po' più di allenamento. "Peradesso, siamo stati in grado di tenere testa a tutto quello che il Team Asgard e il Team Olimpo ci hanno mandato contro, ma ho l'impressione che non passerà molto tempo prima che comincino a fare sul serio."

"Avete già affrontato il Team Asgard e il Team Olimpo? Siete coraggiosi, lasciate che ve lo dica." disse Joy. "Ma non esponetevi troppo. Sono gente senza scrupoli, e immagino che lo sappiate già."

"Stia tranquilla, infermiera Joy, faremo in modo che quei malfattori non ottengano ciò che vogliono." disse Lucinda, resa un po' più sicura di sè da una buona notte di sonno... e dalla danza che Maractus ed Ambipom stavano facendo, in modo da rallegrare la giornata a tutti i Pokemon! "E poi, anche il signor Gideon è qui e ci sta dando una mano... ieri ci ha portati a vedere il museo, e abbiamo visto qualcosa che forse uno dei due Team... o tutti e due... ha adocchiato."

"Chansey?" chiese la Chansey dell'infermiera, che si era già fatta un'idea di cosa stessero parlando.

"Ambipom..." rispose la Ambipom di Lucinda. Per un istante, sembrò che la scimmietta con due code si fosse fatta seria, ma tornò a sorridere gioiosamente un attimo dopo e alzò le sue code, facendo il segno dell'okay con le mani! "Pom pom!"

"Ho l'impressione che la scimmietta stia dicendo che abbiamo la situazione sotto controllo!" affermò Ursula, e questa volta la sua voce mancava dell'accento sarcastico e spocchioso che aveva di solito. "Sappiamo già a che cosa stanno mirando, se non altro. E non ci faremo cogliere di sorpresa."

"Il Chiamatempo..." disse tra sè Gary con un cenno della testa. Stava per intervenire di nuovo nella conversazione e dire la sua, quando la porta d'ingresso del Pokemon Center si aprì con un lieve sibilo, e da essa entrò la persona che Lucinda, Piplup e i loro compagni si aspettavano di vedere da un momento all'altro.

"Buongiorno, ragazzi. Spero di non avervi disturbato." si presentò Gideon, per poi voltarsi verso l'infermiera Joy. "E buongiorno anche a lei, infermiera Joy. Vedo che siete sempre molto indaffarati, già di prima mattina. Tutto a posto, spero."

"Buongiorno, signor Gideon." rispose l'infermiera dai capelli rosa con il suo immancabile sorriso, in mezzo ad una serie di auguri di buongiorno. "Sì, sono contenta di poter dire che per adesso la situazione è calma. L'agente Jenny è già passata per dirmi che la nostra città è in allerta nel caso il Team Olimpo o il Team Asgard volessero colpire. A parte questo, tutto nella norma... e siamo più tranquilli anche perchè ci sono questi ragazzi a darci una mano."

"Facciamo quello che si può." rispose Zoey alzando le spalle. "Signor Gideon... per noi è un piacere rivederla, ma... immagino che se lei è qui, non è emplicemente per fare due chiacchiere, dico bene?"

Mantenendo la sua espressione seria, Gideon avanzò appoggiandosi al suo bastone. "In effetti hai ragione, Zoey. Sono qui per proporvi... una piccola sfida, se vogliamo." continuò. "Ho appena finito di riassettare la mia Palestra, e i miei Pokemon sono pronti a qualsiasi sfida. Credo che... questo sia il momento ideale per misurarmi con voi, e vedere da me se siete pronti, o magari darvi qualche dritta."

"Mi sembra che lei sia una persona che va dritta al punto, signor Gideon." rispose Gary. Il suo Arcanine e il suo Umbreon si erano già schierati al fianco del loro allenatore, e il cane-tigre emise un ringhio sommesso che esprimeva il suo desiderio di iniziare a combattere. "Come può vedere, i miei Pokemon sono già pronti all'azione. Ma non è questo il luogo adatto per una battaglia di Pokemon, immagino."

"Scizor..." mormorò il Pokemon mantide religiosa. Era soddisfatto di essersi tenuto alzato per fare un po' di allenamento, in previsione di una battaglia.

"No davvero. Per questo volevo invitarvi alla mia Palestra." continuò Gideon con tutta calma. La mano con cui teneva il suo bastone da passeggio fece un breve, elegante movimento in modo che il bastone eseguisse una giravolta, poi lo afferrò al volo con nonchalance. "Sono curioso di vedere cosa sapete fare davvero in uno scontro di Pokemon. Ho già visto la vostra abilità nella gara dell'altro giorno, e Devon mi ha riferito di come è andato il confronto con lui. Ma preferisco avere un riscontro personalmente."

"Un incontro di Pokemon con il signor Gideon, eh?" chiese retoricamente l'infermiera Joy, mentre il quintetto di allenatori cominciava a prepararsi. "Vi auguro buona fortuna, ragazzi. Ne avrete bisogno... il signor Gideon non è un allenatore qualsiasi. E' stato il maestro di Erika, l'attuale Capopalestra di Azzurropoli, e potete immaginare che conosce i Pokemon d'Erba come il palmo della sua mano."

Questa volta, Gary non riuscì a nascondere la sua sorpresa. "Davvero? Questa proprio non la sapevo... la signorina Erika non me ne aveva mai parlato, anche se immagino che sia stato perchè non ce n'è mai stata occasione..." affermò.

Gideon sorrise, con un pizzico di malinconia per quelli che considerava tempi migliori... e Lucinda notò che, anche quando sorrideva o esprimeva soddisfazione, Gideon manteneva comunque quell'espressione vagamente depressa. Chissà cos'era successo nel suo passato, per farlo diventare così cupo?

"Beh, è stato parecchio tempo fa. Allora abitavo ad Azzurropoli, e devo ammettere senza troppa modestia che ero un attore di un certo successo." affermò Gideon, tornando con la mente a quei tempi ormai lontani. "Eh, già... è stato tanto tempo fa. Bisogna fare sempre tesoro dei momenti di gioia della vita, perchè non si può mai sapere quando finiranno. Ma... non siamo qui per ascoltare le mie rimostranze, vero? Va bene... quando avete finito di prepararvi, ci vediamo qui fuori, e vi condurrò alla mia Palestra. Tenetevi pronti, perchè non ho nessuna intenzione di rendervi le cose facili."

"D'accordo..." disse Zoey, con un po' di incertezza. Con un cenno della testa, Gideon salutò i ragazzi e tornò fuori per aspettarli, lasciandoli a chiedersi cosa nascondesse dietro quei suoi modi di fare cupi e fatalisti...

 

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Non più di un quarto d'ora dopo, il quintetto di Lucinda aveva finito le loro preparazioni, e si erano incontrati con Gideon appena fuori dal Pokemon Center. Il Capopalestra di Onegapoli li stava in quel momento conducendo verso la sua Palestra, un grande edificio a forma di cupola che sorgeva non troppo lontano dal grande orto di Bacche accanto al quale Scizor e Maractus si erano allenati quella notte. Chiaramente, questa volta si vedeva molta più attività: diversi cittadini di Onegapoli, uomini, donne e anche bambini, si stavano occupando dell'orto, riassettandolo, arandolo, togliendo le erbacce e i parassiti, e piantando nuove bacche. Diversi Pokemon stavano lavorando al loro fianco, aiutandoli in ogni attività.

"Pip piplup!" cinguettò lo starter di Lucinda, che camminava davanti alla sua allenatrice, come sempre mostrando decisione ed orgoglio. Il suo sguardo si posò sulle piante di Bacche più vicine, e in particolare su un grande cespuglio di Bacchecedro di un brillante colore giallo.

"Mi sembra che tu sia parecchio interessato a quelle Bacche, vero, Piplup?" chiese Lucinda, sorridendo garbatamente al buffo Pokemon pinguino. Piplup rispose girando la testa dall'altra parte per fare finta che in realtà non gli interessasse nulla delle Bacche. "Signor Gideon, vedo che avete messo su un bell'orto... è di proprietà di tutti i cittadini di Onegapoli, mi sembra di capire."

Il Capopalestra di tipo Erba disse di sì con la testa. "Una mia idea perchè tutti i Pokemon di questa città e dei dintorni avessero sempre un po' di cibo assicurato." spiegò, e annuì lentamente nel vedere due abitanti e un Machoke portare con sè alcuni cestini pieni di Bacchearancia e Bacchepesca. "Assieme al museo, è una delle cose di cui noi di Onegapoli andiamo più fieri. Se volete, dopo possiamo darci un'occhiata più da vicino. Ma prima... vediamo di mettere su una battaglia degna di questo nome, okay? Ecco la mia Palestra. Siete tutti i benvenuti."

"Effettivamente, a guardarla così, dà l'impressione di una serra." fu il commento di Kenny. Il ragazzino si era fermato a pochi passi dall'ingresso, una grande arcata ricoperta di rampicanti variopinti, e affiancata da delle grandi siepi di colore verde smeraldo. "Del resto, immagino che fosse il minimo per una Palestra di tipo Erba."

"E che tipo di prova ci sarà da superare qui dentro, signor Gideon?" chiese Zoey.

Il Capopalestra picchiettò un paio di volte per terra con il suo bastone da passeggio. "Ogni cosa a tempo debito, mia giovane amica. Sarà una prova che verificherà la vostra memoria e la vostra capacità di tenere d'occhio anche i particolari apparentemente più insignificanti." disse, e guardò distrattamente un gruppetto di Taillow che passava in quel momento sopra la grande serra, cinguettando fragorosamente. "Prego, entrate. Vi faccio strada."

"Piplup..." disse Piplup, sentendosi di colpo un po' meno sicuro di sè. Se ci fosse stato da combattere o da esibirsi, era pronto a garantire che avrebbe fatto del suo meglio, ma questo tipo di prova non erano esattamente il suo forte. Ciò nonostante, Piplup si fece coraggio e prese fiato, guardò verso la sua allenatrice e le fece un cenno di assenso con la testa.

"Stai tranquillo, Piplup. Non c'è di che preoccuparsi! Prima di tutto, vediamo di cosa si tratta." disse la bambina dai capelli blu, convinta che sarebbero comunque riusciti a trovare il modo di superare la prova di Gideon. "Di qualsiasi cosa si tratti, se collaboriamo e stiamo attenti, sono sicura che ne verremo fuori bene."

"Piplup!" cinguettò il Pokemon pinguino. A quel punto, il gruppo stava passando il tunnel che dall'ingresso dava accesso all'interno della Palestra, camminando sotto un soffitto ricoperto di edera.

"Evviva l'ottimismo." commentò Ursula, tenendo le braccia incrociate e alzando le spalle. Anche se non era più ostile nei confronti di Lucinda da un po' di tempo ormai, la piccola ereditiera di Coronopoli non poteva dire che certi modi di fare della sua rivale non le dessero un po' fastidio.

Ursula mise da parte questi ragionamenti nel momento in cui il gruppo emerse dalla galleria, e raggiunse l'interno della Palestra... e immediatamente, Gary sentì che l'atmosfera era cambiata, e si sentiva molta più umidità, un altro elemento che faceva pensare ad una sorta di immensa serra. Tuttavia, non era certo questo il particolare che il giovane ricercatore e i suoi compagni di viaggio stavano notando prima di tutti gli altri in quel momento: all'interno della Palestra, il pavimento era coperto di erba rigogliosa, con delle grandi piante dalle foglie larghe che crescevano in alcuni punti, e diversi Pokemon d'Erba, soprattutto Bellsprout, Oddish e Budew, che andavano in giro senza preoccupazioni, giocando tra i cespugli e gli alberelli. Poco lontano dall'uscita, affiancato da delle panchine in legno dipinto, si trovava un muro fatto di siepi accuratamente potate, nel quale si aprivano due varchi di uguale larghezza, entrambi abbastanza ampi da permettere ad un essere umano, o magari anche ad un Pokemon un po' più grande di un uomo, di passare attraverso senza difficoltà. Tutt'attorno, si sentiva un inconfondibile profumo di fiori, come se una primavera assolata fosse stata per sempre conservata all'interno di quell'edificio.

"Benvenuti alla mia Palestra. Spero che vi piaccia la sua particolarità... ovvero, il labirinto di siepi che ho fatto costruire al suo interno, grazie anche all'aiuto dei miei compagni Pokemon." commentò Gideon. Per una volta, i ragazzi videro che il Capopalestra di Onegapoli stava mostrando autentico orgoglio per qualcosa che aveva realizzato. "Certo, non mi aspetto che duri per sempre, ma è un lavoro che ho portato a termine con grande cura ed attenzione, e mi fa piacere che sia riuscito così bene."

"E' un posto molto bello. Ha classe." ammise Ursula, sorridendo garbatamente quando un Sewaddle, un Pokemon simile ad un bruco giallo e verde, con una grande foglia verde che cresceva a mo' di cappuccio sopra la sua testa, le si avvicinò zampettando su un ramo basso. La ragazzina dai codini a spirale grattò il Pokemon Coleottero/Erba sulla testa, e quest'ultimo rispose chiudendo gli occhi e sorridendo in segno di apprezzamento.

"Immagino che quel labirinto di siepi sia la prova, vero?" chiese Zoey. La rossa coordinatrice gettò un'occhiata all'interno del labirinto, in modo da farsi un'idea di cosa li poteva aspettare all'interno. Ad una prima occhiata, non dava l'impressione di avere particolari segreti, e questo non fece altro che insospettire Zoey ancora di più. Se l'insidia non era così ovvia ed apparente, non poteva che essere qualcosa di ancora più pericoloso.

"Esattamente." rispose Gideon con calma, dirigendosi verso un angolo esterno del labirinto, e fermandosi sotto un piccolo lampione. "Ora, voglio che voi entriate in questo labirinto e usciate dall'altra parte. State attenti a tutto quello che vedete, e cercate di collaborare. Questo è tutto quello che vi posso dire. Ci vediamo dall'altra parte."

Con queste parole, Gideon premette un pulsante su un lato del lampione, e la sezione di terreno sulla quale era in piedi sprofondò lentamente, rivelandosi per quello che era in realtà - una sorta di ascensore che penetrava nel terreno! Un pannello scorrevole provvide a coprire il pozzo dell'ascensore non appena Gideon fu completamente sprofondato, lasciando il gruppo di Gary e Lucinda davanti all'ingresso di quel labirinto dal quale non sapevano cosa aspettarsi.

"Accidenti... un altro esempio della tecnologia avanzata di Vesrin, immagino." affermò Kenny, guardando impressionato il punto in cui Gideon era sprofondato. "Bene... allora, come facciamo ad oltrepassare questo labirinto? Ci sono due ingressi... quale sarà quello giusto?"

"Potrebbero essere entrambi giusti, in realtà." affermò Gary. "Proviamo a fare così... ragazze, voi entrate in un ingresso, e io e Kenny entriamo dall'altro. Uno dei due gruppi dovrà pur sbucare fuori alla fine, e attenderà l'altro."

"E come facciamo a sapere quando uno dei due gruppi è arrivato all'uscita?" chiese Lucinda.

"Beh, quello non è un problema. Il gruppo che esce per primo potrebbe mandare un Pokemon Volante ad avvertire gli altri." continuò Zoey. "Potrebbe essere un'idea?"

Gary disse di sì con la testa. "Sì, mi sembra che vada bene. Okay, ragazze... ci si vede dall'altra parte del labirinto. Buona fortuna!"

"Altrettanta a voi..." concluse Ursula, mentre ciascun gruppo si dirigeva verso l'ingresso che avevano scelto. Con un pizzico di trepidazione, Lucinda e Piplup entrarono per primi nel labirinto, camminando in mezzo a due alti muri di siepi finemente potate che si alzavano per circa due metri da terra, dando ai corridoi interni del labirinto un aspetto misterioso e quasi magico. La ragazzina dai capelli blu si voltò per controllare che le sue due amiche e rivali fossero dietro di lei, e si sentì rassicurata nel vedere Zoey accanto a lei, pronta a darle una mano come sempre. Anche ora che aveva imparato a cavarsela da sola, Lucinda si sentiva molto rassicurata al pensiero che Zoey fosse lì con lei... e ovviamente, anche Piplup e il resto dei suoi Pokemon.

"Piplup pip!" cinguettò il Pokemon pinguino. Controllò che il gruppo ci fosse, e quando Ursula e Zoey presero in mano una Pokeball ciascuna, giusto in caso ce ne fosse bisogno, disse di sì con la testa e guardò la ragazze come per fare loro una domanda.

"Bene... ora che siamo qui, come facciamo ad orientarci?" chiese Ursula. Non sembrava troppo preoccupata - in effetti, Lucinda e Piplup percepirono nella sua voce un po' di curiosità. Sembrava desiderosa di mettersi alla prova in quel labirinto. Zoey non disse nulla, ma guardò Lucinda e Piplup come per dire che avrebbe lasciato decidere a loro, e strizzò un occhio alla bambina dai capelli blu per dirle di proseguire.

"Vediamo un po'..." disse Lucinda, decisa a fare tutto quello di cui era capace per non deludere la sua migliore amica. Tuttavia, pensò che fosse il caso di lasciar fare un po' anche al suo Pokemon più affezionato... Gettò uno sguardo a Piplup, in modo da chiedergli consiglio, e il buffo Pokemon d'Acqua si sfregò il mento mentre pensava alla prima mossa da fare. Dopo qualche istante passato a rifletterci su, Piplup cinguettò di nuovo e indicò una via laterale che andava verso il lato destro del labirinto di siepi. 

"Piplup!" esclamò il Pokemon d'Acqua, e le ragazze cominciarono a seguirlo mentre si dirigeva verso il corridoio.

"Oookay, Piplup, intanto cominciamo ad avviarci!" affermò Lucinda, mentre lei e le altre due si guardavano attorno alla ricerca di riferimenti in modo da mantenere l'orientamento il più possibile. "Zoey, Ursula, tutto a posto?"

"Certamente, capitano Lucinda!" rispose scherzosamente Zoey. "Seguiamo la sua guida! Mi raccomando, ragazze, occhi aperti!"

"Speriamo di poterci fidare di quel pinguino..." mormorò Ursula... a voce non abbastanza bassa da sfuggire al fine udito di Piplup!

"Piiiip!" esclamò risentito.

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CONTINUA...

Note dell'autore: Credo che i capitoli di questa storia saranno un po' più brevi da questo momento in poi. Questo mi da una mano con l'ispirazione, e mi consente di gestire gli eventi senza fretta e con quello che ritengo essere il ritmo giusto. Per adesso, abbiamo visto la Palestra di Gideon... e poi, abbiamo dato un'occhiata all'amico Wilson, e sappiamo che ha qualcosa in mente per quando verrà il momento di affrontare le due organizzazioni criminali di Vesrin.

Spero che sia stato un capitolo interessante, e cercherò di aggiornare le mie storie quanto prima! Per fortuna, adesso mi sento un po' più concentrato, e credo che avrò meno problemi ad aggiornare con una certa costanza.

E di questo devo ringraziare anche il mio nuovo iPad... XD

A presto, allora... e mi raccomando, se potete, lasciate una recensione!

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Capitolo 16
*** Nel labirinto di Gideon ***


Pokemon: The Quest for Zeta and Omicron

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 16 - Nel labirinto di Gideon

 

Mentre Kenny e Gary si addentravano con circospezione nel labirinto di siepi e fiori, due dei loro Pokemon si stavano occupando di dare un'occhiata alla strada davanti a loro, e cercare di capire dove avrebbero dovuto andare. Lo Arcanine di Gary e lo Alakazam di Kenny tornavano in quel momento dal loro giro di ispezione... ma a quanto pareva, non avevano trovato nulla che sembrasse fuori posto o che desse qualche indicazione di dove andare, come aveva detto Gideon.

"Niente da fare, eh, amico mio?" chiese Gary, accarezzando il cane-tigre sulla sua folta criniera mentre quest'ultimo scuoteva la testa con evidente imbarazzo.

"Arrr..." ringhiò con voce morbida, poi riprese a fiutare l'aria, alla ricerca di qualsiasi indicazione che potesse suggerirgli dove fosse l'uscita da quel dedalo di corridoi. Alakazam raggiunse di nuovo il suo allenatore e, prima che quest'ultimo potesse fare qualsiasi domanda, chiuse gli occhi e si concentrò. Mollò la presa su uno dei suoi cucchiai, che si mise a fluttuare in aria per qualch istante e girò su sè stesso come l'ago di una bussola... ma dopo alcuni istanti si fermò e puntò verso il pavimento. Desolato, Alakazam scosse la testa e fece un cenno di scuse al suo allenatore, che si mostrò comprensivo.

"Non ti preoccupare, Alakazam... del resto, ho come l'impressione che ci sia qualcosa, in questa Palestra, che impedisce ai poteri dei nostri Pokemon di funzionare al meglio." commentò il ragazzino. "Spero almeno che Lulù e le altre ragazze se la siano cavando meglio di noi."

"Certo, forse dovevamo immaginarlo che qualcosa impedisse ai nostri Pokemon di orientarsi bene." fu il commento di Gary. "Vogliono che noi utilizziamo la nostra abilità per uscire da questo labirinto e trovare l'uscita... e soprattutto, dobbiamo cercare di collaborare con le ragazze e scambiarci informazioni. Okay, Arcanine, grazie di tutto, ma temo che non puoi aiutarci in questo momento... ritorna pure."

Il cane-tigre abbaiò una volta e si fece richiamare nella Pokeball, e Gary lo sostituì un attimo dopo con uno dei primi Pokemon che aveva catturato. "Okay, Fearow, tocca a te. So che non puoi aiutarci direttamente ad uscire dal labirinto... ma puoi dirci dove sono le ragazze e comunicare con loro, giusto?"

Il ragazzo fece cadere la sfera sul pavimento, e da essa uscì il rapace delle piume beige che era diventato una presenza fissa nella squadra di Gary, emettendo un verso acuto e penetrante... e Kenny restò per un attimo sbalordito nel vedere il Pokemon simile ad un rapace che si librava in aria davanti a loro!

"Gary, quello... è il tuo Fearow? Credevo che non lo avessi preso con te quando sei partito da Kanto!" esclamò.

"Sì, è vero... ma dal momento che sapevo di dover affrontare una palestra di tipo Erba, ho lasciato Electivire dal nonno per un po', e ho ritirato un Pokemon che avrebbe avuto un maggior vantaggio." affermò. "Un buon allenatore deve anche saper ruotare la sua squadra a seconda delle necessità."

"In effetti, non posso darti torto..." commentò Kenny.  Dopo aver svolazzato sopra di loro per un istante, il Pokemon Normale/Volante eseguì l'ordine che gli era stato dato, librandosi in volo sopra il labirinto di siepi per cercare di individuare Lucinda, Zoey ed Ursula...

La vista acuta di Fearow non ci mise molto a localizzare le ragazze... soprattutto per il fatto che Ursula non stava facendo molti sforzi per mantenere la calma! La giovanissima ereditiera, frustrata dai molti tentativi andati a vuoto di trovare una strada nel labirinto, si era messa a prendere a calci una siepe, imprecando contro la cattiva sorte!

"Accidenti! Stupidissimo labirinto! Qui stiamo solo perdendo tempo, accidenti a quella specie di botanico da quattro soldi! AAAAARGH!" strepitò, con tanto di venuzza pulsante dietro la testa, e i codini che si agitavano come dotati di vita propria! "Ma perchè dobbiamo fare queste buffonate? Perchè non possiamo affrontare quel tizio in una battaglia di Pokemon e dimostrargli che siamo perfettamente in grado di sconfiggerli, quei buffoni del Team Olimpo e del Team Asgard?"

Zoey sospirò, e si impose di essere paziente. Poteva capire la frustrazione di Ursula, ma a volte quella ragazza era davvero un po' troppo bisbetica per i suoi gusti. "Innanzitutto, perdere la calma e prendere a calci il labirinto non servirà a molto." commentò con salace ironia. "Prima di tutto, vediamo la situazione in cui citroviamo. Il signor Gideon ha detto che dobbiamo fare attenzione a certi particolari, quindi ci deve per forza essere qualcosa che ci è sfuggito. Cerchiamo di pensare a cosa potrebbe essere."

"Il signor Gideon aveva detto di stare attenti a tutti i particolari..." continuò Lucinda, notando che il suo Piplup si era messo ad esaminare con la massima attenzione i muri di siepi perfettamente intagliate. Cercava di trovare la minima cosa fuori posto che gli suggerisse dove andare, ma fino a quel momento non aveva avuto un gran successo.

"Pip lup, pip lup!" cinguettò dopo aver cercato senza successo di passare attraverso uno dei muri di siepe che delineavano il dedalo. La vegetazione era troppo fitta. Non c'era modo di passare attraverso senza scavarci dentro, ma sicuramente quest'opzione non avrebbe riscontrato i favori di Gideon.

"Fearow?" esclamò il Pokemon rapace di Gary, che spiegò con fare maestoso le ali, e si appollaiò su uno degli alti muri di siepi che delineavano il labirinto. Piplup sentì il gracchiare acuto del Pokemon rapace, e guardò verso di lui. "Fearrrrow!"

"Ah! Quello è il Fearow di Gary! Credo che i ragazzi stiano cercando di dirci in che zona del labirinto si trovano." disse Lucinda.

"Pip! Piplup pip!" cinguettò Piplup, e agitò le sue corte ali per farsi notare dal Pokemon più grande. "Pip, piplup!"

"Fearrrrow!" continuò Fearow con un cenno del becco. Come Lucinda immaginava, puntò verso la zona del labirinto in cui Kenny e Gary stavano cercando di orientarsi. "Row row, fearow! Fearrrr..."

"Pip pip! Piplup pip!" continuò Piplup, con Lucinda a poca distanza che ascoltava e faceva un cenno con la testa per dire che stava capendo.

"Beh? E adesso che si stanno dicendo?" chiese Ursula, che finalmente sembrava aver sbollito un po' la rabbia. Zoey le fece con la mano cenno di non parlare a voce troppo alta, ed Ursula si zittì immediatamente, mettendosi una mano davanti alla bocca con acredine.

Dopo che i due Pokemon si furono scambiati qualche altra frase nel loro peculiare linguaggio, Lucinda sbattè gli occhi sorpresa... e poi si sfregò la testa e ridacchiò per l'imbarazzo. "Aaaah...  adesso è tutto chiaro! Quello che Fearow sta dicendo... è che in qualche modo, le abilità dei nostri Pokemon che ci darebbero una mano ad uscire dal labirinto... sono state temporaneamente disattivate." affermò. "Se vogliamo orientarci, a quanto pare... dobbiamo basarci sulle nostre capacità di osservazione e fare lavoro di squadra."

"Cosa? E... e che razza di prova è questa?" esclamò Ursula, nuovamente irritata. "Abbiamo un modo di orientarci in questo guazzabuglio? Io già non so più neanche dov'è l'entrata!"

"Beh... se ci pensiamo bene, la possibilità di orientarci ce l'abbiamo." disse Zoey dopo averci pensato su un momento. "Okay, vediamo se ho ragione. Gallade, c'è bisogno del tuo aiuto!"

La rossa coordinatrice fece uscire uno dei suoi Pokemon più forti ed affidabili, il suo elegante e fiero Gallade, che apparve a pochi passi da lei, chinato su un ginocchio e con le braccia incrociate sul petto in segno di saluto. Il Pokemon Lama si alzò e restò in attesa di ordini... ma Zoey gli fece cenno che non c'era bisogno di essere così formali. "Okay, Gallade, in questo labirinto non sei in grado di usare le tue capacità speciali per orientarti, ma abbiamo altre possibilità. Per esempio... potresti fare un segno sul pavimento?"

"Cosa? Vorresti... fare un segno sul pavimento per far vedere che di qui siamo già passate?" chiese Ursula, dandosi mentalmente della stupida per non aver pensato ad una cosa tanto semplice...

Zoey sorrise e alzò le spalle. "Perchè no? Dopotutto, non ci era stato detto che non potevamo lasciare dei segnali per orientarci."

"Piplup!" esclamò il piccolo Pokemon pinguino, e decise di dare una mano anche lui. Con il suo becco, staccò due ramoscelli da una siepe vicina e li dispose ad X all'imboccatura di un corridoio, per dire che quella era una strada senza uscita. Fatto questo, Piplup si voltò verso le ragazze e cinguettò di nuovo con evidente orgoglio. "Piplup!"

"Hehee... sì, hai avuto una buona idea, Piplup! Così vediamo subito dove siamo passate!" affermò Lucinda. "Okay, è il caso che dia anch'io una mano. Vieni, Togekiss, è il momento di entrare in scena!"

La bambina dai capelli blu fece uscire il suo Pokemon Folletto/Volante, e Togekiss si librò in volo, scendendo fino a Piplup per permettergli di salirle in groppa. Con un richiamo acuto, la graziosa Pokemon e il suo passeggero si librarono in volo, raggiungendo Fearow che prese il volo con un colpo d'ali.

"Hmph... Beh, non sarò certo io ad essere da meno! Vieni, Gabite!" esclamò Ursula, e lanciò la Pokeball nella quale si trovava uno dei suoi Pokemon più forti - il Gabite che aveva spesso usato nelle gare di coordinatori e contro il Team Vicious. Il drago-squalo si stiracchiò e si sgranchì le articolazioni, prima di piazzrsi accanto alla suaallenatrice come per chiederle quali fossero i suoi ordini. "Okay, Gabite, ascoltami... c'è bisogno di fare un po' di gioco di squadra per uscire da questo posto. Puoi fare anche tu un segno nei punti dove passiamo? Così riusciamo ad orientarci meglio."

"Bite!" esclamò il Pokemon Terra/Drago, mostrando una delle sue braccia armate di lame affilate. Con circospezione, le ragazze e i loro Pokemon ripresero ad addentrarsi nel labirinto di siepi, con Gallade e Gabite che si guardavano attorno e facevano dei segni ordinati nei punti dove le loro allenatrici passavano. Fearow, Togekiss e Piplup stavano guardando dall'alto il labirinto, per quello che era loro possibile, e cominciarono a seguire i corridoi scavati tra le siepi per vedere quali si avvicinavano all'uscita.

Ma, dopo qualche secondo passato a cercare un percorso più breve, Togekiss si rese conto che c'era in effetti qualcosa che non andava...

"Togekiss?" cinguettò la graziosa Pokemon alata, e diede di nuovo un'occhiata al corridoio che aveva viso per assicurarsi di non aver sbagliato. Ma... no, non c'era possibilità di errore. I suoi occhi non si erano ingannati... c'era davver qualcosa di strano in questo labirinto!

"Fear, fear?" esclamò Fearow, confuso. Piplup sbattè gli occhi e guardò nella direzione che Togekiss stava indicando. Provò  a seguire alcuni corridoi con lo sguardo...

Il becco gli rimase aperto quando si rese conto di cosa esattamente Togekiss avesse visto.

Il corridoio che portava all'uscita del labirinto, diversi metri più in là, non era connesso a nessun altro corridoio.

Il labirinto era senza uscita!

"Fear... row?" Il Fearow di Gary era rimasto anche lui spiazzato nel momento in cui si accorse di quella irregolarità della Palestra, e guardò verso Togekiss come se volesse chiederle cosa fare... e per qualche istante, sia lei che Piplup restarono fermi in sospensione, senza raccapezzarsi.

"Toge... togekiss..." mormorò Togekiss, sforzandosi di pensare a come fare. Sul momento, non le venne in mente nulla di meglio che tornare dai rispettivi allenatori, e cercare di trovare una soluzione assieme a loro. Non era possibile che fosse una prova non risolvibile, dopotutto... non sarebbe stato regolare!

"Piplup..." disse il simpatico Pokemon pinguino, anche lui colto alla sprovvista. "Piplup pip!"

"Fear!" Fearow si disse d'accordo, e planò con attenzione verso il punto dove Kenny e Gary lo stavano aspettando, mentre Togekiss e Piplup tornavano verso Lucinda e le sue amiche. I due ragazzi erano rimasti vicini a dove Fearow li aveva lasciati, con Alakazam accanto, e Gary accolse il ritorno del suo Pokemon Normale/Volante con un cenno soddisfatto della testa.

"Fearow! Mi pare che tu e i Pokemon delle ragazze abbiate visto qualcosa di interessante!" disse Gary, e alzò un braccio per permettere a Fearow di posarsi su di esso. Il rapace fece così, stando bene attento a non graffiare il suo allenatore con i suoi artigli affilati. "Allora, che succede?"

"Fear fear! Fearow fearrrr!" esclamò Fearow, lasciando per un attimo interdetto Alakazam... e sorprendendo non poco Gary.

"Gary? Che succede? Cosa sta dicendo il tuo Fearow?" chiese Kenny.

Alakazam aveva rapidamente ripreso la calma dopo un breve istante di dubbio, e la sua intelligenza stratosferica aveva già intuito la soluzione al problema. "Kazaaaam..." affermò con voce morbida, toccandosi la fronte con un dito e chiudendo gli occhi come se stesse meditando. Due secondi dopo, si svegliò dal suo stato di trance apparente, e disse di sì con la testa. "Alakazam zam zam..."

"Cosa? Vuoi dire che... il labirinto non si sviluppa su un solo piano?" chiese Kenny, volendo essere sicuro di quello che il suo Pokemon Psico gli aveva comunicato. Alakazam disse di sì con la testa e guardò anche verso Gary e Fearow, come per dire loro che la soluzione non poteva essere che quella.

"Alakazam..."

"Rowwww..." mormorò Fearow, pensando a quello che aveva appena sentito. In effetti, la cosa aveva senso.

"Alakazam mi ha detto che ci sono dei passaggi segreti, e che quello che dobbiamo fare è tenere gli occhi aperti e cercarli." affermò Kenny. "Dobbiamo scoprirli man mano che andiamo avanti, fino a trovare quello che ci permetterà di uscire dal labirinto."

"Hmm... in effetti, questa mi sembra molto più sensata come prova. Almeno in questo modo si verifica lo spirito di osservazione e la capacità di pensiero dello sfidante." commentò Gary. La sua espressione sicura di sè tornò un istante dopo - se si trattava di una sfida di questo tipo, Gary Oak non si tirava certo indietro. Era o non era il nipote del professor Samuel Oak, il più grande studioso di Pokemon dei quattro continenti dell'Est?

"Bene... allora quello che dobbiamo fare è osservare attentamente e cercare di scoprire i passaggi segreti." commentò Kenny. "Va bene... Alakazam, credo che avremo bisogno anche del tuo aiuto. Pensi di poter cercare anche tu?"

"Alakazam!" affermò il Pokemon Psico, mollando per un attimo i suoi cucchiai e facendoli fluttuare accanto a sè con la forza del pensiero. Anche senon era un Pokemon molto espressivo, Kenny fu contento di sentire che nella sua voce c'era un accenno di entusiasmo. A quanto pareva, Alakazam era contento di aver trovato una sfida interessante... e mentre i due allenatori e Fearow riprendevano la strada, anche lui si mise ad osservare con ancora più attenzione le pareti e il terreno...

 

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Togekiss e Piplup erano tornati a fare rapporto alle ragazze, a Gallade e a Gabite... e il gruppetto era arrivato abbastanza presto alla stessa conclusione - che ci doveva per forza essere qualche passaggio che permetteva di raggiungere l'uscita del labirinto, e che la sfida consisteva nel guardare con attenzione dappertutto e trovarlo.

"Hmm... devo ammettere che sitratta di una prova ben congegnata... stavo davvero per perdere la calma!" commentò Ursula.

Lucinda sghignazzò. "Hehehee... ma se prima stavi prendendo a calci il muro!"

"In effetti, non si può dire che tu abbia fatto un gran bel lavoro nel mantenere la calma, Ursula." rispose Zoey, mostrando i palmi delle mani in un gesto di ironia. La coordinatrice di Coronopoli borbottò qualcosa a denti stretti, ma non disse nulla. Su quel punto, Lucinda e Zoey l'avevano proprio battuta. "Comunque, il problema adesso è abbastanza chiaro. Dobbiamo tenere gli occhi aperti e trovare il passaggio... o i passaggi... che ci permetteranno di uscire dal labirinto."

"Okay. Allora... Togekiss, tu e Piplup continuate a tenere d'occhio i ragazzi, e diteci dove si trovano. Se pensate che abbiamo trovato un passaggio segreto, venite ad avvertirci... e se lo troviamo noi, andate ad avvertire loro e cercate di indicargli dove ci trovavamo." Lucinda pensò rapidamente e diede qualche istruzione ai suoi due Pokemon, che si dissero d'accordo.

Un po' imbarazzata, Ursula pensò che adesso doveva essere lei a dare un conributo un po' più sostanziale. "Okay... allora, Gabite, forse è meglio se agiamo in collaborazione. In due si cerca meglio, no?" chiese, cercando di nascondere un pizzico di frustrazione.

Lo squalo terrestre annuì e il gruppo di ragazze riprese a cercare, mentre Piplup e Togekiss si alzavano di nuovo in volo per tenere d'occhio i progressi di entrambi i gruppi. Fearow si unì a loro un istante dopo, e i tre Pokemon ripresero la loro ricognizione, mentre Lucinda, Zoey, Gallade, Ursula e Gabite entravano in un corridoio a pochi metri di distanza. Sembrava che entrambe le direzioni in cui si snodava portassero a due strade senza uscita, ma le ragazze tentarono comunque, cercando in ogni punto nel tentativo di trovare qualche interruttore o qualche passaggio. Nè da una parte, nè dall'altra ebbero successo, malgrado avessero cercato con attenzione...

"Qui niente." affermò Zoey. "Credo che dobbiamo cercare meglio, magari in punti dove siamo già passate."

"Aspetta un momento... forse si trova nel corridoio che Piplp ha segnato poco fa?" chiese Lucinda, mentre guidava le sue compagne verso il segnale che il suo starter aveva lasciato all'imboccatura di un vicolo cieco. Le ragazze e i loro Pokemon entrarono e cominciarono a cercare... e il Gabite di Ursula trovò per primo qualcosa che gli fece sospettare! Il Pokemon Terra/Drago mosse un passo su una sezione di pavimento che gli sembrava un po' strana - aveva un colore leggermente diverso dal resto del pavimento, un po' più chiaro, e sembrava delineare una forma a quadrato ampia più che a sufficienza per essere un ingresso ad una rampa di scale.

"Gabite bite!" esclamò Gabite. Prese la manica della camicetta di Ursula per attirare la sua attenzione, e quando la bambina dai capelli a spirale guardò nella sua direzione, puntò verso la sezione di pavimento che l'aveva insospettito. "Gabite!"

"Cosa? Credi che quello possa essere un passaggo segreto?" chiese Ursula, mentre anche Lucinda, Zoey e Gallade si voltavano in quella direzione. Gabite annuì e si chinò per sollevare la lastra... ma quest'ultima si rivelò più pesante di quanto il drago-squalo avesse immaginato, e Gabite sgranò gli occhi e strinse i denti nel tentativo di metterci ancora più forza.

Per fortuna, Gallade venne rapidamente in soccorso. Il Pokemon Psico/Lotta si piazzò a fianco di Gabite e afferrò la lastra a sua volta... e questa volta, la forza combinata di entrambi i Pokemon fu sufficiente a sollevare la pesante piastra di marmo, rivelando una rampa di scale che scendeva in un tunnel, grande abbastanza da permettere ad una persona normale di percorrerlo stando in piedi. Ursula si coprì il viso con un braccio e assunse un'aria disgustata quando venne raggiunta da una folata di aria viziata.

"Wow, ottimo lavoro, Gabite!" affermò Lucinda. "Grazie anche a te, Ursula, il tuo Pokemon ha trovato un passaggio! Chissà che sia questo quello giusto..."

"Dobbiamo proprio scendere là dentro? Questo posto sembra proprio disgustoso... e l'aria puzza di chiuso!" si lamentò Ursula. La giovanissima ereditaria stava guardando con crescente orrore il suo Pokemon Terra/Drago che, come niente fosse, si infilava in quel tunnel e ci dava un'occhiata, trattenendo il respiro.

"Beh... io non ci andrei subito, l'aria è ancora irrespirabile." ammise Zoey. "Aspettiamo che si sia aerato un po', e poi scendiamo. In fondo, dobbiamo pur arrivare alla fine di questo labirinto."

"Gabite..." affermò Gabite, ritirandosi di qualche passo per permettere al tunnel di cambiare aria. Con un sospiro, Ursula si rassegnò all'idea che avrebbe dovuto infilarsi in quella galleria buia e scomoda.

"E va bene... dopotutto, dobbiamo pur guadagnarcela, questa Medaglia..." affermò. Quando, dopo quasi un minuto, Gabite e Gallade ebbero l'impressione che fosse sicuro percorrere la galleria, il Pokemon Psico/Lotta fece cenno ai suoi compagni di entrare, e scese per primo in quel passaggio angusto, stando bene attento adove metteva i piedi...

"Okay, Piplup... tu e Togekiss andate ad avvisare Kenny e Gary!" affermò Lucinda, alzando lo sguardo verso i suoi due Pokemon un attimo prima di scendere a sua volta nel passaggio segreto. Il pinguino azzurro strizzò un occhio e annuì, prima che Togekiss invertisse la direzione e si dirigesse verso il lato opposto del labirinto. 

 

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Nel frattempo, nella sezione di labirinto che loro stavano esplorando, Kenny, Gary ed Alakazam stavano dando un'occhiata attenta ai corridoi che avevano già esplorato, in modo da assicurarsi di non aver tralasciato nulla. Il Pokemon Psico controllò alcune siepi, ma non trovò nulla di fuori posto, e scosse la testa per dire che in quel punto stavano solo perdendo tempo.

"Alakazam..." affermò, per poi puntare uno dei suoi cucchiai verso un corridoio che si erano lasciati dietro, per dire che forse era il caso di controllare anche lì. Si sentì uno sbattito d'ali, e Fearow si posò in cima ad uno dei muri di siepe vicini, gracchiando qualcosa per avvertire i due ragazzi di quello che era successo. 

"Fearow? Che succede?" chiese Gary. Il rapace rispose alla domanda del suo allenatore con una serie di versi gracchianti e movimenti delle ali, e lo Alakazam di Kenny ascoltò attentamente prima di tradurre per il ragazzino più piccolo.

"Ala, kazam... alakazam!" disse. Per Kenny e Gary, erano delle buone notizie. Le ragazze erano riuscite a trovare un passaggio che forse le avrebbe condotte più vicine all'uscita di quel dedalo.

"Heh. Sempre piene di risorse, le nostre amiche." affermò il giovane ricercatore, anche se privatamente era un po' deluso di non essere riuscito a trovare lui un passaggio per primo. "Bene, da che parte dobbiamo andare?"

"Fearow!" Con un movimento della sua ala, Fearow indicò il lato opposto del labirinto, e Gary lo ringraziò con un cenno della testa.

"Ottimo... cerchiamo di raggiungerle." affermò Kenny, prima di fermarsi e pensare ad un particolare che all'inizio gli era sfuggito. "Però, un momento, siamo sicuri che possiamo farlo? Abbiamo detto che il labirinto non è completamente connesso, esiamo entrati da due ingressi diversi. Forse non siamo in grado di raggiungerle."

"Tanto vale provare, dopotutto non c'è un tempo limite." rispose Gary senza farsi troppi problemi. "Continuiamo comunque a cercare possibili scorciatoie e passaggi."

"Alakazam!" disse il Pokemon Psico di Kenny con un cenno energico del capo, prima che il gruppetto riprendesse la sua ricerca, e Fearow si alzasse di nuovo in volo per fare da guida. Gary e Kenny diedero una rapida occhiata alla direzione in cui si era diretto, e ripresero la loro strada, con Alakazam che chiudeva la fila fluttuando in aria a gambe incrociate come un guru.

I due ragazzi e il Pokemon svoltarono alcuni angoli, esaminando con attenzione i muri, e dopo un po' di tempo, Gary notò che c'era qualcosa di strano su una delle siepi davanti a loro, proprio quando sembrava che avessero svoltato in un vicolo cieco. Per qualche motivo, gli sembrava che il fogliame non fosse tanto fitto quanto sulle alre pareti...

"Aspetta un momento, Kenny. Forse questa non è una strada senza uscita come potrebbe sembrare." disse il giovane ricercatore. Si avvicinò alla parete, e cominciò a toccare con una mano le piante... come aveva immaginato, oltre i rami e le foglie c'era qualcosa di solido... un muro di mattoni, costruito in modo da impedire a chi passasse di lì di proseguire oltre.

"E' vero... e magari qui c'è qualche passaggio!" affermò Kenny. "Uno che si ferma qui pensando che si tratta di un vicolo cieco, potrebbe perdere la possibilità di proseguire oltre."

"Alakazaaam..." affermò Alakazam, e usò i suoi cucchiai per toccare il muro alla ricerca di un punto che potesse assomigliare ad una porta o un passaggio. Per diversi secondi, il Pokemon Psico non trovò altro che una parete di solidi mattoni, ma alla fine, strisciando il cucchiaio su di essa, scoprì un piccolo incavo che lo portò immediatamente alle conclusioni. "Kazam!"

"Hai trovato qualcosa, Alakazam? Vediamo subito!" disse Kenny, sollevato all'idea che forse erano al punto di uscire da quell'intrico di passaggi. Il ragazzino spostò un po' di rami con le mani vicino al punto dove il suo Pokemon aveva indicato... e spinse leggermente, tenendosi pronto ad ogni sorpresa. Si sentì un lieve scricchiolio, un suono di ramoscelli che si rompevano... e la porta si aprì, dando accesso ad un altro corridoio! "Sì! Ottimo lavoro! Siamo riusciti a trovare un'altra strada!"

"Perfetto! Ma ora non abbassiamo la guardia, magari ci sono altri passaggi segreti qui attorno, e dobbiamo guardare in ogni angolo per scoprirli." continuò Gary. "Okay, andiamo pure avanti. Non vedo l'ora di misurarmi con il buon vecchio Gideon!"

"Fearrrrow!" esclamò con evidente impazienza il Pokemon che svolazzava rumorosamente sopra di loro...

 

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Orientarsi nel labirinto e cercarne i passaggi segreti nn era certo stato un gioco da ragazzi... ma alla fine, dopo un bel po' di prove ed errori, Kenny, Gary ed Alakazam erano riusciti a trovare un passaggio che passava sotto diversi muri di siepi, e sbucava proprio nel corridoio che andava dritto verso l'uscita, passando sotto una fila di arcate decorate di fiori bianchi. Sollevati ed entusiasti per essere riusciti a trovare l'uscita del labirinto, Gary, Kenny ed Alakazam si affrettarono verso l'uscita... e videro che appena dopo di essa, li stavano già aspettando Lucinda, Zoey, Ursula e i loro Pokemon! Con loro grande sorpresa, le ragazze e i loro Pokemon erano riusciti ad uscire prima di loro.

"Ehilà! Benvenuti, ragazzi! Vi stavamo giusto aspettando!" affermò Lucinda, muovendo la mano in un saluto amichevole. "Siamo arrivate qui da appena cinque minuti... non è stato facile trovare la via!"

"Heh... comunque siete uscite prima di noi, eh?" disse scherzosamente Gary, e fece un buffetto sulla fronte a Lucinda, che la bambina dai capelli blu accettò con un sorrisetto imbarazzato."Beh, complimenti a voi, ragazze! Sì, abbiamo visto anche noi che uscire da quel labirinto non era semplice."

"Comunque ci siete riusciti, e lo avete fatto con una strategia abbastanza accorta. Non avete idea di quanti sfidanti arrivino qui e si affidino a delle banalissime tattiche di prova d errore, soltanto perchè non gli va di fermarsi a pensare." li accolse la voce di Gideon. Il Capopalestra stava arrivando da un corridoio davanti a loro, appoggiandosi al suo bastone da passeggio, e mostrando un sorriso soddisfatto sul suo volto già in parte segnato dal tempo.

"Signor Gideon." lo salutò educatamente Zoey. Il Capopalestra era appena entrato nell'arena, un grande spiazzo ricoperto di erba verde e ben curata, in mezzo a quello che sembrava essere un classico giardino all'inglese con tanto di tavolini bianchi all'ombra di pagode che proteggevano gli eventuali ospiti dalla luce della gigantesca serra. Lo spiazzo in cui si sarebbe svolto lo scontro era un grande ovale che per certi versi ricordava il green di un campo da golf, solo che era decisamente più grande e di forma più allungata. In effetti, dava veramente l'impressione di essere un ambiente ideale per un allenatore di tipo Erba.

"Siete riusciti ad oltrepassare il labirinto, il che vuol dire che non siete certo degli allenatori qualsiasi. Sapete usare il cervello, oltre che combattere con i Pokemon." continuò Gideon. "Tuttavia, adesso vi attende la sfida vera e propria. Io e i miei Pokemon siamo curiosi di vedere come ve la caverete, e per assicurarmi che la sfida sia equa per tutti voi..."

Gary sbattè gli occhi stupito. Era convinto che sarebbe stato lui, e soltanto lui, a misurarsi con Gideon in una battaglia di Pokemon.

"Per tutti noi?" chiese. "Vuol dire che parteciperanno anche i miei compagni in questa lotta?"

"Sì, ho intenzione di mettervi alla prova tutti quanti." rispose prontamente il Capopalestra di tipo Erba. Con un gesto quasi noncurante della mano, tirò fuori una Pokeball dalla cintura e se la rigirò tra le mani, facendole riassumere le dimensini normali. "Prego, ragazze e ragazzi... prendete posto da quella parte dell'arena."

"Tutti assieme? Che razza di prova ha in mente il signor Gideon?" si chiese Kenny stupefatto. Ursula diede uno sguardo di intesa al suo Gabite, che disse di sì con la testa e si impose di tenersi pronto ad ogni evenienza.

"Alakazam..." disse il Pokemon Psico di Kenny. Avrebbe potuto leggere nel pensiero di Gideon per capire quali fossero le sue intenzioni, ma decise che non era il caso - non gli sembrava giusto nei confronti di altri allenatori che avevano affrontato Gideon contando solo sulla loro preparazione.

"Molto bene..." disse Gideon, una volta che tutti e cinque gli allenatori di Kanto e Sinnoh ebbero preso il loro posto. "Ooa, ognuno di voi faccia uscire uno dei suoi Pokemon, a suo piacimento."

"Un Pokemon a nostro piacimento? E va bene... Alakazam, non ti dispiace tornare, vero? Dopotutto, penso che tu abbia già fatto la tua parte." disse Kenny. Il Pokemon Psiche accettò con un cenno della testa e si fece richiamare nella Pokeball, poi il ragazzino selezionò un altro dei suoi combattenti. "Okay... potrebbe sembrare una scelta scontata, ma... Empoleon, vieni!" esclamò un attimo dopo. La Pokeball del suo starter volò per un breve tratto e si aprì, facendo uscire il possente pinguino dalle piume d'acciaio.

"Scegli Empoleon?" chiese Gary. "Beh, in effetti, ha delle mosse che possono essere utili contro i Pokemon d'Erba, e il suo tipo doppio lo protegge dalle mosse di questo tipo."

"Empoooooleon!" esclamò Empoleon con voce possente, con il petto in fuori e le ali alzate.

Lucinda, Zoey ed Ursula si guardarono a vicenda. Immaginavano, per qualche motivo, che non sarebbe stato tanto facile affrontare i Pokemon di Gideon... per quanto il tipo Erba non fosse esattamente conosciuto per avere chissà quali resistenze. Dopo averci pensato un po' su, Lucinda decise di evitare di mandare in campo Piplup, e decise invece per un Pokemon che non aveva mandato in una battaglia seria da un certo tempo, e che magari avrebbe gradito l'opportunità...

"Okay, ho deciso!" affermò la bambina dai capelli blu. "E' ora di salire sul palcoscenico, Ambipom!"

Lucinda tirò la Pokeball, e pochi istanti dopo, la scimmietta a due code ne uscì con una capriola e prese posizione sul campo di battaglia, assieme alla Ninetales di Zoey e al Gabite di Ursula... e un attimo dopo, anche Gary mandò in campo il suo Pokemon, o meglio, richiamò con un fischio il Fearow che aveva preso con sè, e lo fece schierare in campo. Davanti a Gideon ora si trovava un nutrito gruppetto di combattenti, e il Capopalestra e giudice di gara dai capelli smeraldini fece un cenno, impressionato da come si stavano portando quei Pokemon.

"Interessante... vedo che avete allenato bene i vostri Pokemon. Sono tutti molto sicuri di loro stessi." disse Gideon. Con il suo bastone da passaggio, picchiettò sul terreno ricoperto di soffice erba verde. "Ora, è il momento di iniziare la prova finale dalla mia Palestra. Fatemi vedere cosa sapete fare, e voi... venite pure!"

Gideon lanciò la sua prima Pokeball, e fece uscire un Victreebel, uno strano Pokemon Erba/Veleno il cui aspetto ricordava molto una campana invertita, con grandi denti aguzzi sull'imboccatura e un paio di occhi feroci posti appena sotto la bocca. Un paio di grandi foglie verdi facevano da mani, e una terza cresceva in cima ad uno stelo che si estendeva dalla parte superiore del suo corpo bulboso.

"Treeeeeeebel!" stridette il Pokemon Erba/Veleno, la cui voce suonava stranamente acuta e stridula, per provenire da una creatura così grossa e sgraziata.

Ma  Gideon non aveva certo finito. Uno allavolta, estrasse le rimanenti Pokeball dalla sua cintura, e fece uscire uno ad uno altri quattro dei suoi Pokemon! In un lampo di luce colorata, accanto a lui apparve un Meganium dall'aspetto robusto e ben tenuto; poi, in rapida successione, ecco materializzarsi un Leafeon uguale a quello di Zoey, un possente e robusto Torterra... e infine, un Pokemon che fece tornare in mente a Lucinda il continente di Unima, quando si era di nuovo incontrata con Ash: un Serperior dall'aria sicura di sè e quasi snob, con una folta coda di foglie di felce, e dei motivi dorati quasi brillanti che ornavano il suo elegante corpo.

"Serperior!" sibilò l'orbettino verde, pronto a combattere.

"Hmm... vedo che abbiamo di fronte degli avversari niente male." affermò Zoey, concentrata ma non preoccupata. "Okay, visto che possiamo scegliere... che ne dite se io e la mia Ninetales ce la vediamo con Meganium?”

“Per me va bene… purché ovviamente voi non abbiate nulla in contrario se io e Gabite ce la vediamo con quel Pokemon sconosciuto… anzi, sono proprio curiosa di scoprire di cosa si tratta!” affermò Ursula con l'attenzione rivolta a Serperior, che a sua volta fissava Gabite. La giovanissima ereditiera prese il suo Pokedex, sperando che potesse darle qualche informazione in più…

Serperior, il Pokemon Regale. Tipo Erba. Forma evoluta di Servine.” Disse la voce elettronica. “È in grado di bloccare i movimenti dell'avversario con il solo sguardo. Dà il meglio di sé quando combatte con avversari degni che non restano intimoriti dal suo nobile sguardo. È inoltre capace di amplificare l'energia solare all'interno del proprio corpo.

Ursula spostò lo sguardo verso il maestoso Serperior di Gideon. Il Pokemon Regale si stava preparando alla lotta, a pochi passi da Gabite, che sosteneva la sua espressione altera. “Heh. Direi che il mio Gabite ti sta facendo vedere che non è un Pokemon qualsiasi. Sono proprio curiosa di vedere cosa sai fare, serpentello!”

Sssserp…” sibilo' il Pokemon orbettino, e mosse le coda come se stesse agitando un sonaglio.

“Va bene, allora io e Ambipom ci occupiamo di Torterra, se a voi va bene.” Rispose Lucinda. “L'ho visto tante volte in azione con Ash e Paul, e credo di sapere cosa aspettarmi.”

Gideon sorrise, anche se era difficile dire se era un riso di divertimento o di amarezza. Quella ragazzina sembrava essere convinta di aspettarsi quasi tutto… ora di farle vedere che nella vita può accadere di tutto, e che non si può mai essere davvero pronti.

“Okay, le ragazze hanno scelto, Gary!” continuò Kenny. “A noi resta da scegliere tra Victreebel e Leafeon. Tu che dici?”

Gary osservò per qualche secondo i due Pokemon d'Erba, probabilmente per farsi un'idea di quali dei due fosse il più forte. Ma non avendo abbastanza elementi per giudicare, il giovane ricercatore fece una rapida scelta, e infine selezionò a caso uno dei due. “Allora… scelgo Victreebel! Il mio Fearow contro uno degli assi del signor Gideon. Nulla in contrario, immagino.” Commentò infine.

Fearrrrrow!” stridette il Pokemon Normale/Volante. Con un frullo d'ali, il Pokemon rapace  si posò accanto a Gary e si preparò a combattere contro la mostruosa pianta carnivora che stava prendendo posizione, agitando leggermente le sue foglie-mani per segnalare la sua impazienza di dare inizio allo scontro.

“Per me va bene… ho già visto anch'io il Leafeon di Zoey in azione, quindi credo di sapere cosa aspettarmi da questo.” Affermò Kenny. “Okay, Empoleon, facciamo del nostro meglio, perché credo proprio che sarà uno scontro arduo!”

Eon!” stridette il pinguino imperatore. La Eevolution di tipo Erba si era già messa in guardia, e le piccole foglie affilate che ornavano il suo corpo si mossero minacciose. Le accoppiate per la prova erano state decise, e adesso non restava che dare inizio allo scontro vero e proprio.

“Se queste sono le vostre scelte, possiamo cominciare.” Affermò tranquillamente Gideon. “Serperior, Torterra, Meganium, Leafeon… lascio a voi prendere le decisioni. So che siete abbastanza ben allenati da cavarvela bene anche senza i miei ordini. Fate vedere a questi giovanotti cosa succede quando ci si arrocca troppo su certe aspettative.”

“Non capisco a che gioco stia giocando il signor Gideon…” disse tra sé Zoey, imponendosi di prestare la massima attenzione. “Da come si comporta, mi sembra che voglia farci vedere qualcosa di veramente inaspettato. Forse vuole impartirci qualche insegnamento? Meglio tenere gli occhi aperti…”      

Fu Serperior ad aprire lo scontro, cercando di cogliere alla sprovvista Gabite con un attacco Sguardo Feroce. Gli occhi del serpente-pianta si illuminarono, facendolo sembrare ancora più grande e minaccioso, e Gabite si sentì per qualche istante in soggezione. Sentì che i muscoli si stavano congelando, e che i suoi movimenti si stavano facendo legnosi... ma conun grosso sforzo, riuscì a distogliere lo sguardo dal volto di Serperior e lanciarsi all'attacco con una mossa Dragartigli!

"Presto, Gabite! Prima che possa attaccare di nuovo!" esclamò Ursula, che adesso dava l'impressione di essere allarmata. Gabite scattò in avanti e cercò di colpire Serperior... ma il Pokemon Regale reagì con una velocità inaspettatae scansò il fendente con un abile movimento delle spire, facendo in modo che il fendente di Gabite si piantasse nel terreno! Il drago-squalo alzò la testa allarmato e cercò di liberarsi, mentre Serperior eseguiva una serie di movimenti circolari, come se si stesse avvolgendo attorno a qualcosa... Gabite non aveva mai visto una mossa simile, ma si rese conto che era un pericolo - la potenza di Serperior stava aumentando sensibilmente, così come le sue capacità di difesa e di concentrazone. Prima che Gabite potesse rimettersi in guardia, il Pokemon Regale attaccò di nuovo, e sferrò un potente attacco Fendifoglia con la felce che cresceva sulla punta della sua coda, usandola come una lama che colpì Gabite tre volte prima di scagliarlo a terra!

"Gaaaab!" protestò Gabite, tenendosi una mano sul petto per il dolore. Ursula strinse i denti irritata - quel Pokemon sconosciuto si stava rivelando un bel po' più forte del previsto, e adesso lei stava cercando di pensare a qualche contromossa...

"Gabite, usa Terrempesta per..." cominciò adire, ma si rese subito conto che non si trattava di una buona idea - i Pokemon dei suoi compagni avrebbero risentito anche loro, ad una distanza così ravvicinata, e per quanto Ursula non si considerasse esattamente una giocatrice di squadra, non arrivava al punto di sabotare i suoi alleati. "Anzi... no, lascia perdere, facciamo in un altro modo! Attacca con Doppiosmash!"

Gabite ghignò e si lanciò alla carica, sperando di colpire Serperior, ma i tempi di reazione di quest'ultimo erano davvero fulminei, e Gabite mancò il primo colpo... il suo artiglio destro scattò un istante dopo, e questa volta, Serperior venne sfiorato da un potente colpo che raschiò via alcune squame verdine dalla sua pelle! Irritato, Serperior scattò verso Gabite e si avvolse attorno al sorpreso Pokemon Terra/Drago come un anaconda attorno alla sua vittima! Davanti agli occhi allarmati di Ursula, Gabite cercò di afferrare l'avversario e scrollarselo di dosso, ma Serperior stringeva con una forza fenomenale, e cominciò a far mancare il fiato a Gabite...

"Oh, no! Gabite!" esclamò Ursula.

Gabite ringhiò ferocemente e cercò di strapparsi Serperior di dosso, afferrandolo per il collo in modo da indebolire la sua presa...

 

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"Ninetales, usa Ondacalda!" ordinò Zoey, e la sua elegante Pokemon volpe aprì a ventaglio le sue nove code prima di sprigionare un'ondata di fiammegiante energia rossa che si espanse attorno a lei e verso Meganium... ma quest'ultimo si difese efficacemente, usando un attacco Protezione che fece in modo che la fiammata si esaurisse senza fargli del male. Con uno scatto laterale Ninetales cercò di spostarsi su un lato in cui Meganium non poteva difendersi bene... e usò un attacco Stordiraggio, illuminando gli occhi prima di inviare un raggio multicolore che colpì Meganium nel momento in cui Protezione perse efficacia!

Il Pokemon d'Erba barcollò e fece girare la foglia che gli cresceva sulla testa come le pale di un elicottero sotto l'influsso dello Stordiraggio, ma non si arrese e puntò le zampe a terra, nel tentativo di mantenere la concentrazione. Con un piccolo sforzo, Meganium scagliò un attacco Velenpolvere che costrinse la Pokemon di Fuoco a scansarsi rapidamente, nel tentativo di evitare la pericolosa sostanza. Ninetales atterrò agilmente a pochi metri di distanza, e Zoey annuì con sicurezza, pensando che la battaglia stava andando bene...

Aveva parlato troppo presto. Meganium riuscì a mantenere la concentrazione quel tanto che bastava per sferrare un altro attacco, e agì con sorprendente rapidità nel momento in cui Ninetales atterrò! Meganium si gettò a terra con tutto il suo peso, e l'impatto scatenò un Terremoto che Ninetales non riuscì ad evitare! Con un'esclamazione di dolore e sorpresa, Ninetales venne scagliata ad un paio di metri di distanza dalle onde telluriche, ma riuscì a rialzarsi e si preparò ad attaccare di nuovo...

Ma Meganium non continuò l'attacco. Saggiamente, il Pokemon Erbe usò un attacco Aromaterapia - drizzò in aria le antenne che crescevano sulla sua testa e aprì i petali che gli facevano da criniera, sprigionando attorno a sè un gradevole profumo di fiori... e l'effetto di Stordiraggio passò in breve tempo, permettendo a Meganium di combattere senza doversi preoccupare di farsi male o confondersi.

"Nine... ninetales?" chiese Ninetales, guardando verso la sua allenatrice nella speranza che avesse qualche idea. Zoey non poteva nascondere di essere rimasta sorpresa - non si aspettava che quel Meganium fosse così ben preparato, ma era abbastanza esperta da non lasciarsi prendere la mano.

"Hmm... ci vuole una strategia diversa. Ninetales, dobbiamo restare sulla difensiva, almeno per adesso! Usa Inibitore per bloccare il suo Terremoto!" ordinò.

"Nine!" esclamò la kitsune. Ancora una volta, spalancò le sue code come la ruota di un pavone, e il suo corpo venne avvolto per un breve istante da un'aura rosata, che si accese anche attorno a Meganium. Il Pokemon Erbe indietreggiò di un passo, sorpreso e indebolito di colpo, ma non si fece intimorire, e creò davanti a sè uno Schermoluce per rendere meno efficaci gli attacchi di Ninetales. Con un cenno, Zoey chiese alla sua Pokemon volpe di indietreggiare, in modo da pensare ad una strategia più efficace contro un avversario che si preannunciava impegnativo...

 

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Lucinda ed Ambipom stavano avendo i loro problemi - il Torterra di Gideon era subito partito all'attacco, laddove la bambina dai capelli blu si era aspettata invece una strategia più difensiva, e Ambipom era riuscita solo per un pelo ad evitare un attacco Semebomba: Torterra aveva aperto le fauci, dalle quali aveva scagliato una raffica di semi grandi come limoni che erano caduti nel punto in cui la scimmietta a due code si trovava fino ad un attimo prima, esplodendo nell'impatto. Ambipom appoggiò le braccia-code a terra per trattenersi e non essere scagliata via, poi cercò di contrattaccare.

"Ambipom, usa Comete!" esclamò Lucinda, mentre cercava di guadagnare tempo per pensare ad una strategia migliore. Ambipom battè tra loro le mani sulle code, e poi le aprì di scatto, bombardando Torterra con una raffica di stelle luminose. Ognuna di esse andò a segno, ma il massiccio Pokemon Continente non risentì più di tanto del colpo, e riprese il suo assalto.

Un altro attacco Semebomba si abbattè su Ambipom... e questa volta, la scimmia a due code non fu in grado di difendersi. I proiettili esplosivi atterrarono tutt'attorno a lei, e nonostante i suoi sforzi, Ambipom venne colpita dall'onda d'urto e scagliata a terra, ma per fortuna riuscì a rimettersi in piedi dopo qualche secondo.

Questo, tuttavia, non aveva impressionato il Torterra nemico, che tentò un altro attacco dello stesso tipo, immaginando che questa volta Ambipom non avrebbe avuto la possibilità di difendersi.

Ma Lucinda, che si stava disperatamente spremendo le meningi per pensare ad una possibile strategia, ebbe un'idea.

"Ambipom! Ti ricordi di come ti era piaciuto il ping-pong?" chiese Lucinda alla sua Pokemon, sorridendo con improvvisa convinzione. "Perchè non fai vedere a questo Torterra quanto sei brava a respingere i servizi?"

Ambi?” chiese Ambipom in un istante di sorpresa… e subito dopo, la scimmietta con due code ghignò e si tenne pronta a respingere il successivo attacco Semebomba.

Il Torterra di Gideon aprì nuovamente il fuoco… ma questa volta, Ambipom non si sottrasse all'attacco, e scattò invece verso la pioggia di semi esplosivi. Lucinda vide una lieve aura colorata avvolgere le mani sulle sue code, e diede l'ordine al momento giusto.

“Ambipom! Usa Doppiosmash!” esclamò.

Pooooom!” Ambipom lanciò un grido di determinazione e sferrò due potenti colpi in avanti con le sue code, la cui aura colorata si espanse di colpo! Evitò due semi esplosivi con agilità, poi colpì i successivi due con altrettante schiacciate, come se stesse usando due racchette da ping-pong! Un altro seme esplose vicino a lei, provocandole qualche ammaccatura, ma la tattica azzardata di Lucinda aveva funzionato, e Torterra restò sbalordito nel vedere i suoi proiettili tornare indietro e colpirlo in pieno!

Tooooooor!” ringhiò Torterra, prima di abbattersi al suolo con un grugnito. Riuscì a rialzarsi con rapidità, ma la sua sicurezza era stata scossa, e sia Lucinda che Ambipom se ne rendevano conto.

“Sì! Bel colpo, Ambipom! Sapevo che un giorno sarebbe stato utile!” esclamò Lucinda. “Ma… adesso viene la parte più difficile. Non credo che cadrà due volte nella stessa trappola.”

Vedendo Torterra che si preparava ad attaccare di nuovo, torreggiando su di lei in tutta la sua mole, Ambipom disse di sì alla sua allenatrice, e prese fiato. Non poteva permettersi di ricevere molti altri colpi… doveva riuscire a difendersi, e tentare di sferrare un colpo decisivo a Torterra!

 

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Anche Kenny e il suo Empoleon stavano avendo un po' di difficoltà nello scontro con il Victreebel di Gideon. Il Pokemon Moschivoro aveva iniziato male, scagliando contro Empoleon un attacco Fangobomba che aveva lasciato il pinguino dalle piume di ferro completamente illeso, e quest'ultimo aveva risposto con un poderoso attacco Perforbecco. Ma dopo questo inizio incerto, Victreebel aveva cominciato a combattere con maggiore efficacia.

Dopo essere riuscito ad evitare con abilità un secondo attacco Perforbecco, Victreebel si piazzòsu un punto in cui riteneva di avere maggior vantaggio, e dalla parte inferiore del suo corpo fece uscire delle radici lunghe e nodose che si infilarono nel terreno e cominciarono a risucchiare sostanze nutritive. Kenny non potè trattenere un verso di disappunto quando vide che i danni subiti da Victreebel si stavano rigenerando, lentamente ma costantemente.

"Un attacco Radicamento." affermò il ragazzino. "Empoleon, dobbiamo darci da fare per metterlo fuori combattimento. Usa un attacco Geloraggio!"

"Eeeemp!" con uno stidio acuto, Empoleon si caricò di energia e poi scagliò un raggio di energia congelante dal suo becco, che si diresse verso il Pokemon Erba/Veleno e sembrava sul punto di colpirlo... se non che Victreebel fece qualcosa di inaspettato.

Con un rapido movimento delle sue grandi foglie-mani, Victreebel creò attorno a sè un vortice di foglie affilate come rasoi e lo scagliò in direzione di Empoleon, intercettando il suo Geloraggio poco prima che questo potesse andare a segno. Il raggio congelante ridusse le foglie in tanti cristalli di ghiaccio che caddero a terra infrangendosi un istante dopo, ma aveva perso gran parte della sua energia, e Victreebel fu in grado di parare quel poco che ne restava con facilità. Empoleon sgranò gli occhi stupefatto, e cercò di allontanarsi, ma il suo avversario continuò l'attacco con maggiore veemenza.

Estese una serie di liane dal proprio corpo e le avvinghiò attorno alle ali di Empoleon, che tirò verso di sè per liberarsi, ma venne investito da un'improvvisa ondata di debolezza nel momento in cui l'attacco Gigassorbimento del suo avversario lo colpì, risucchiando la sua energia. Delle ondate di luce verde percorsero le liane di Victreebel, uscendo dal corpo di Empoleon per poi essere assorbite. Combinato all'azione rigenerante di Radicamento, questo effetto stava del tutto annullando i pochi attacchi che Empoleon era riuscito a mettere a segno.

"Aaaah! Cavolo, questa non me l'aspettavo... Empoleon, liberati con Cannonflash!" esclamò Kenny. Empoleon strinse i denti, lottando contro la presa di Victreebel che gli risucchiava le forze... e creò una sfera di energia argentata sulla punta del becco, che poi scagliò sotto forma di un abbagliante raggio che colpì in pieno Victreebel e lo costrinse a mollare la presa! Victreebel ritirò immediatamente le sue liane e si scrollò, mentre Empoleon riprese fiato e Kenny cercava di pensare ad un altro modo di combattere...

 

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"Aeroassalto, Fearow!" esclamò Gary, nel momento in cui Leafeon sembrava essere un attimo più esposto, e il Pokemon Becco si lanciò all'attacco con gli artigli sguainati e pronti a colpire... ma Leafeon eseguì la stessa mossa e saltò verso Fearow, e i due Pokemon si scontrarono a mezz'aria e si respinsero a vicenda, lo scontro risultante in un nulla di fatto.

"Leafeon, usa Danzaspada." disse Gideon, con il risultato che Leafeon eseguì una rapida rotazione su sè stesso, si impennò brevemente sulle zampe posteriori, e alcune spade di luce apparirono attorno a lui per qualche istante, per poi dissolversi in una pioggia di scintille luminose. "Bene. Ora continua con Attacco Rapido."

"Eon!" con un agile scatto, la Eevolution di tipo Erba scattò in avanti e colpì Fearow al torace, facendogli perdere quota con uno stridio acuto. Fearow riuscì a rimettersi in volo con una mossa acrobatica, e Gary cercò di sferrare un attacco mentre Leafeon sembrava essere fuori guardia.

"Ugh... accidenti! Presto, Fearow! Attaccalo con Perforbecco!" esclamò il ragazzo. Immediatamente, il Pokemon Becco si lanciò all'attacco volteggiando su sè stesso come una trivella, e benchè Leafeon avesse reagito con rapidità, non riuscì a sottrarsi del tutto all'attacco, e venne scagliato di lato! Emise un'esclamazione di disappunto, ma riuscì con dei rapidi movimenti ad atterrare su tutte e quattro le zampe, pronto ad un nuovo assalto.

"Ci sai fare, ragazzo, questo lo devo ammettere. Ma mi pare di capire che non ti aspettavi certe tattiche da parte mia e del mio Leafeon." affermò Gideon, e l'espressione concentrata e non troppo sicura di Gary fu tutta la risposta di cui aveva bisogno. "Quando si ha a che fare con un certo tipo di Pokemon, ci sono sempre delle aspettative... e quando vengono disattese, molti allenatori non sanno come reagire."

Dopo un istante di stupore, Gary riprese il suo tipico atteggiamento sicuro. "In effetti, non mi aspettavo che il suo Leafeon sapesse combattere così." affermò. "E neanche i miei compagni, a quanto vedo... ma se non sapessimo far fronte a delle sorprese come queste, non saremmo arrivati fin qui."

"Bene... allora fammi vedere come sapete reagire davanti a quello che non vi aspettate!" affermò Gideon con un lieve sorriso di sfida, un atteggiamento che contrastava con la sua normale calma quasi rassegnata.

Gary fece cenno a Fearow di ritirarsi di un po', e il Pokemon Becco disse di sì con la testa, cercando di tenersi pronto allo scontro successivo. Era una battaglia importante, e sapevano che dovevano fare del loro meglio...

 

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CONTINUA...  

 

Note dell'autore: Che dire? Spesso si assume che i Pokemon d'Erba siano prevedibili... ma Gideon ci sta dimostrando che non è così! Gary e i suoi compagni avranno il loro bel da fare per vincere questa Medaglia.

Non ho molto da dire per questo capitolo, spero solo che la trovata del labirinto vi sia piaciuta. E' stato il mio modo di adattare la Palestra di Gideon dal fangame... era un po' troppo lineare, e quindi ho cercato di adattarla a modo mio.

A presto, e mi raccomando... recensite!

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Capitolo 17
*** Una battaglia imprevedibile ***


Pokemon: The Quest for Zeta and Omicron

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 17 - Una battaglia imprevedibile

La battaglia nella Palestra di Gideon andava avanti, e il gruppo di allenatori di Sinnoh stava cercando in qualche modo di capire cosa avesse in mente il loro avversario. Fino a quel momento, erano riusciti a tenere a bada i Pokemon del loro avversario... ma adesso, la battaglia si era fatta decisamente più intensa – non più gli scontri uno contro uno che erano stati fino a quel momento, ma due caotiche battaglie tra una parte del gruppo di Sinnoh e un ugual numero dei Pokemon di Gideon. 

Ambipom battè le mani, come se volesse incitare il suo avversario a farsi sotto, e si avvicinò al Gabite di Ursula e alla Ninetales di Zoey. Torterra, Serperior e Meganium si spostarono in modo da circondare i tre avversari, e impedire loro di dare man forte a Gary e a Kenny mentre i loro Fearow ed Empoleon cercavano di tenere a bada Victreebel e Leafeon. Gideon, da parte sua, rimaneva spaventosamente calmo... e Lucinda non poteva fare altro che immaginare cosa avesse in mente il misterioso Capopalestra.

"Vedo che sapete fare gioco di squadra. Di questo devo darvi il merito." affermò Gideon. "Ora, però... voglio vedere come ve la cavate quando avete di fronte degli avversari inaspettati... e soprattutto, delle strategie inusuali. Adesso... Serperior, usa Arrotola, e poi Idrondata!"

"Sssserp!" esclamò il serpente verde. Dimostrando ancora una volta la sua rapidità, Serperior si mosse rapidamente in circolo, in modo da creare una sorta di vite con il proprio corpo... e poi sferrò un poderoso colpo di coda dal quale scaturì un'ondata di marea diretta verso i tre Pokemon!

"Attente!" esclamò Zoey. "Ninetales, usa Ondacalda per tenerlo a bada!"

La volpe a nove code si mise in guardia, piazzandosi davanti ad Ambipom e Gabite, e scagliò un'ondata di fiamme rosse che investì l'ondata e riuscì a rallentarla... quel tanto che bastava a Lucinda, Ursula e i loro Pokemon per sferrare un contrattacco. La bambina dai capelli blu si prese un attimo di tempo per ringraziare Zoey e farle il segno dell'okay, poi diede ad Ambipom un ordine. "Okay... Ambipom, attacca Serperior con Aeroassalto!"   

"Pom pom!" esclamò la scimmietta a due code. Con uno scatto rapidissimo, la Pokemon Lungacoda appoggiò entrambe le mani sulle code sul pavimento, e si diede lo slancio, scagliandosi contro il serpente verde in un'acrobazia spettacolare!

"Hey, non perdere di vista gli altri, sciocca!" la avvertì Ursula. "Gabite, ferma Torterra!"

Ad un cenno di Gideon, la massiccia Pokemon testuggine si era mossa per intercettare la Ambipom di Lucinda e si era piazzata davanti a Serperior, in modo che l'Aeroassalto colpisse lei. Ambipom centrò Torterra sulla schiena... che sfortunatamente era il suo punto meno vulnerabile, con il risultato che la scimmietta rimbalzò indietro ed incespicò al momento dell'atterraggio. Con un sospiro frustrato, Ursula scosse la testa mentre Gabite si scagliava contro Torterra per cercare di farla spostare.

"Ah! Cavolo, non me lo aspettavo!" esclamò Lucinda.

"Ma perchè devo sempre essere io a coprirti, imbranata?" borbottò Ursula. "Non importa... Gabite, colpisci con Rogodenti!"

"Meganium, ora tocca a te! Usa Corposcontro!" rispose rapidamente Gideon. Gabite aveva appena spalancato le fauci per sferrare a Torterra un doloroso morso, quando il Meganium di Gideon si diede lo slancio e lo investì con tutto il suo peso, facendolo cadere a terra con un ruggito di disappunto!

"Accidenti... così non va!" esclamò Zoey. "Presto, Ninetales, cerca di colpirne uno con Stordiraggio, prima che attacchino di nuovo!"

La Pokemon volpe emise un acuto verso di assenso, e i suoi occhi ipnotici si illuminarono per un breve istante... poi, una sfera di luce scaturì da essi e volò rapidamente verso Torterra, che venne colpito e assunse un'espressione sbalordita, barcollando da un lato all'altro come se fosse stato ubriaco. Il Pokemon Continente cercò di scagliarsi contro i suoi avversari, ma Gideon, rendendosi conto che era rischioso, lo richiamò e gli fece cenno di restare in difesa, almeno per il momento.

"Meganium, Serperior, cercate di coprire Torterra!" esclamò l'esperto di Pokemon Erba. "Meganium, tu attcca con Foglielama... e tu, Serperior, usa di nuovo Idrondata!"

Serperior scagliò una seconda ondata che sfrecciò verso la Ninetales di Zoey... e quando Ambipom e Gabite si piazzarono davanti a lei nel tentativo di difenderla, Meganium scatenò una tempesta di foglie taglienti con un semplice movimento della testa, bombardando i due Pokemon e costringendoli ad indietreggiare con delle esclamazioni di dolore. Ninetales si rirovò a dover scansare l'attacco Idrondata, e Zoey cercò rapidamente di pensare ad una soluzione...

"Presto, Ninetales, adesso usa Extrasenso!" esclamò la coordinatrice dai capelli rossi. Un attimo prima che l'Idrondata potesse raggiungerla, Ninetales scagliò un'ondata di energia mentale che riuscì a trattenere la massa d'acqua e impedirle di colpire. Con un'esclamazione di disappunto, Serperior cercò di mettere ancora più forza e travolgere la resistenza dell'avversaria...

"Hmph... Gabite, colpisci con Dragartigli!" esclamò la bambina con i codini a spirale. Il Pokemon Terra/Drago scattò verso l'orbettino verde e sferrò un poderoso fendente con i suoi artigli, sferrando un colpo energico! L'Idrondata si dissolse all'istante... e sia Lucinda che Ambipom colsero l'occasione giusta per attaccare!

"Ottimo! Grazie, ragazze... Ambipom, attacca con Comete!" esclamò la bambina dai capelli blu. Ambipom fece un passo in avanti e congiunse le mani sulle code sopra la testa... poi, le aprì di colpo e scagliò una raffica di stelle luminose contro Torterra e Meganium! I proiettili luminosi centrarono i loro bersagli, che si ritirarono infastiditi e frustrati.

Gideon disse di sì con la testa. "Hm. Niente male come tattica. Devo ammettere che vi state dimostrando abbastanza abili...ma il vostro lavoro di squadra lascia un po' a desiderare." commentò.

"Oh, ci scusi tanto se siamo un po' troppo impegnate a cercare di difendere i nostri Pokemon per pensare a come fare gioco di squadra!" fu la risposta di Ursula. Lucinda storse il naso - anche se adesso non erano più nemiche, Ursula aveva ancora una lingua tagliente, soprattutto quando era frustrata.

Meganium usò un attacco Frustata, estendendo alcune liane dai petali che circondavano il suo collo e cercando di colpire Ambipom con esse - ma la scimmietta riuscì a difendersi afferrando al volo le liane e tirando verso di sè. "Troppo impegnate? Signorinella, pensi davvero che i tuoi veri nemici... quelli del Team Asgard e del Team Olimpo... ti faranno il favore di darti il tempo di pensare alla tua prossima mossa? Non è così che funzionerà con loro... dovete imparare ad agire alla svelta, adattarvi alle situazioni che vi si presenteranno... riconoscere e cogliere ogni occasione!" fu la pronta risposta di Gideon, che picchiettò il suo bastone da passeggio sul tappeto erboso, e squadrò Ursula con un'espressione che alla ricca ereditiera sapeva fin troppo di ironia. "E tu, mia cara... anche se dimostri una notevole abilità con i tuoi Pokemon, vedo che ti aspetti ancora di essere il centro dell'attenzione. Questo... non è l'atteggiamento giusto per chi dovrà fare affidamento al gioco di squadra per risolvere i problemi."

Infastidita, Ursula strinse le mani a pugno. Quel tizio cominciava a darle sui nervi, con quel suo modo da saccente... anche se una piccola parte di lei cercava di gridarle che Gideon non aveva torto, e che sarebbe stata una buona idea ascoltarlo.

"Almeno le tue compagne cercano di lavorare assieme... e mi sembra che anche i signorini abbiano presente l'importanza del lavoro di squadra." continuò Gideon, gettando uno sguardo a Gary, Kenny e ai loro Pokemon...

 

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...che, nel frattempo, erano impegnati a difendersi dagli attacchi combinati di Leafeon e Victreebel. Il Pokemon Erba/Veleno si tirò indietro e scagliò un attacco Fangobomba contro il Fearow di Gary... ma ad un cenno di Kenny, Empoleon usò Acquagetto per piazzarsi davanti al rapace, e il globo di fango violaceo si schiantò sulla pelle corazzata del pinguino imperatore, lasciandolo del tutto illeso, e dando a Fearow l'opportunità di contrattaccare.

"Grazie, Kenny, una bella pensata." disse Gary, e annuì in direzione del ragazzino, che fece il segno dell'okay in risposta. "E adesso, Fearow, usa Perforbecco contro Victreebel!"          

Con uno stridio acuto, Fearow si lanciò verso il Victreebel di Gideon eseguendo uno spettacolare avvitamento e cercando di colpire con il suo becco affilato. Leafeon intervenne, scatenando una raffica di Foglielama contro il rapace, che pur essendo resistente al tipo venne costretto a frenare la sua carica e proteggersi con le ali dallo sciame di foglie taglienti. Stridendo rabbiosamente, Fearow si gettò di lato e riuscì a colpire Victreebel soltanto di striscio, facendolo barcollare ma lasciandolo in piedi.

“Questi due sono parecchio affiatati. Non mi stupisce che il signor Gideon insista così tanto sul lavoro di squadra.” Commentò Kenny, osservando con spavento Leafeon che si produceva in un altro attacco contro Empoleon. Il Pokemon Rigoglioso usò una Palla Ombra che Empoleon riuscì a parare soltanto all'ultimo momento, ma anche se non aveva preso un colpo troppo potente, il pinguino imperatore si ritrovò ugualmente stordito e indebolito.

Victreebel, avendo capito che non avrebbe potuto fare molto per attaccare direttamente Empoleon, cambiò bersaglio e scagliò un altro attacco Fangobomba, mirando contro Fearow proprio mentre quest'ultimo si alzava nuovamente da terra. Il Pokemon Normale/Volante riuscì ad evitare il colpo con una spettacolare acrobazia, e si trovò nella posizione perfetta per sferrare un attacco contro la pianta carnivora… ma Gary pensò che fosse invece il caso di mettere in pratica quel gioco di squadra di cui Gideon aveva parlato.

“Fearow… adesso usa un attacco Ventoincoda!” ordinò il ricercatore.

Il suo Pokemon si fermò a mezz'aria per un brevissimo istante e cominciò a sbattere rumorosamente le ali, mentre Kenny ed Empoleon si fermavano a guardarlo con aria interrogativa. “Ma… che sta facendo? Che razza di mossa è?”

La sua risposta arrivò due secondi dopo, quando una poderosa folata di vento iniziò a soffiare dalle spalle di Fearow ed Empoleon… per quanto fossero rivolti in direzioni diverse! Nonostante il suo corpo fosse corazzato di piastre d'acciaio, Empoleon si sentì spingere in avanti dalla forza del soffio… e anche se Kenny non se lo aspettava, ebbe la presenza di spirito di approfittarne.

“Ah! Presto, Empoleon… usa anche tu un attacco Perforbecco!” esclamò il giovane coordinatore. Leafeon puntò le zampe a terra per prendere lo slancio e scappare al momento opportuno, ma il pinguino corazzato si rivelò più veloce di quanto lui avesse previsto.

Eeeeempoleoooon!” con uno stridio metallico, il Pokemon Acqua/Acciaio si scagliò contro Leafeon come un siluro vivente, il becco puntato contro l'avversario e circondato da una scintillante aura argentata. La Eevolution di tipo Erba non riuscì a scansarsi in tempo, e l'attacco Perforbecco la colpì in pieno, e la scaraventò a terra con un'esclamazione di dolore e disappunto... ma il Pokemon Rigoglioso era determinato quanto il suo avversario, e mentre Empoleon atterrava in piedi e si metteva in guardia per sostenere un altro assalto, Leafeon scattò in piedi e scosse la testa.

Fearow, già veloce di suo, stava facendo perdere la pazienza a Victreebel. Per quanto la pianta carnivora cercasse di afferrarlo od ostacolarlo con attacchi di ogni tipo, Fearow riusciva a sgusciare via da ogni colpo, e adesso si stava avvicinando sempre di più, volando in cerchi sempre più stretti, come uno squalo che si avvicina alla sua preda.

Nonostante la frustrazione, Victreebel riuscì a mantenere la calma e a pensare ad una contromossa. La pianta carnivora usò le sue liane per ancorarsi al suolo, poi usò un attacco Profumino che creò una nube di nebbia rosata tutt'attorno a lui. Un gradevole aroma di miele e rose cominciò a diffondersi tutt'attorno, e quando Fearow entrò nella nube, il pungente e gradevole profumo gli entrò nelle narici, facendogli sgranare gli occhi per la sorpresa! Il Pokemon Normale/Volante perse quota e cominciò a sbattere le ali più lentamente, intorpidito dall'effetto del profumo... e questo diede a Victreebel tutto il tempo di cui aveva bisogno per sferrare un altro attacco.

"Treeeeee!" stridette la pianta carnivora. Dopo essersi tirata indietro di qualche centimetro, spalancò la sua enorme bocca e scagliò un potente attacco Fangobomba, che si abbattè con violenza su Fearow, ed esplose su di lui scagliando fango violaceo tutt'attorno! Fearow stridette per l'improvviso dolore e sbattè freneticamente le ali, nel tentativo di liberarsi di quella sostanza tossica e ripugnante.

"Accidenti... Fearow, non farti prendere dal panico! Usa Volo per cercare di liberarti!" ordinò rapdamente Gary. Victreebel si stava facendo pericoloso, ed era il caso di cominciare a fare sul serio... altrimenti, il Pokemon Moschivoro avrebbe avuto la meglio malgrado lo svantaggio. Per fortuna, a Fearow erano rimaste abbastanza forze da prendere un bello scatto verso l'alto, e il Pokemon Trapano riuscì a volare fino al tetto della Palestra e volteggiare lì per un paio di secondi, usando la sua velocità e le sue acrobazie per liberarsi dai resti della Fangobomba.

Empoleon e Leafeon erano ancora impegnati nella loro lotta. Il pinguino imperatore, grazie al Ventoincoda di Fearow, era diventato molto più veloce, e i poderosi attacchi di tipo Erba di Leafeon non riuscivano a fare più di tanto. Un attacco Foglielama venne intercettato da un Ventogelato, che ricoprì di brina le foglie taglienti scagliate da Leafeon, e le fece cadere a terra dove si infransero miseramente. Poi, Kenny diede un altro ordine, ed Empoleon si caricò per un breve istante prima di lanciare un attacco Geloraggio contro il Leafeon nemico, che reagì con prontezza e saltò di lato per evitare il raggio congelante. Sfruttando il suo stesso slancio, Leafeon si lanciò contro Empoleon e drizzò alcune delle foglie che ornavano il suo corpo, trasformandole in vere e proprie lame puntate verso l'avversario... ma ques'ultimo e il suo allenatore non si fecero cogliere impreprati.

"Empoleon! Respingilo con Alacciaio!" esclamò Kenny. Le ali di Empoleon si trasformarono in due piastre d'acciaio, e il Pokemon Imperatore sferrò un potente colpo di taglio che colpì l'avversario e parò fragorosamente l'attacco Fendifoglia che stava per usare! Leafeon venne scaraventato via per un breve tratto e riuscì ad atterrare in piedi, ma barcollò e strizzò un occhio, chiaramente indebolito...

 

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Serperior riuscì a sgusciare via dall'attacco Rogodenti di Gabite e si avvinghiò attorno al corpo del drago-squalo, cercando di stringere il più possibile. Ringhiando rabbiosamente, Gabite riuscì ad afferrare il suo avversario e lo costrinse a mollare la presa, per poi scagliarlo sul pavimento... ma la mossa non riuscì a tenerlo fermo a lungo. Serperior scattò di nuovo all'attacco e mise a segno un attacco Fendifoglia, eseguendo tre poderosi fendenti con la coda - Gabite riuscì ad evitare il primo, parò il secondo con le pinne taglienti sule braccia, ma il terzo arrivò troppo rapidamente e colpì il Pokemon Terra/Drago al torace.

"Oh... non male. Ma ancora non è esattamente quello che sto cercando." commentò Gideon. "Ho l'impressione che ci sia bisogno di un esempio un po' più concreto, quindi... Meganium, usa il tuo attacco Campoerboso."

"Campoerboso?" si chiese Zoey. "Non ho mai sentito questa mossa prima d'ora..."

"Mega!" esclamò il Pokemon Erbe, che si mosse rapidamente per proteggere Serperior e l'ancora confuso Torterra. Prima che le ragazze di Sinnoh potessero dare un ordine ai loro Pokemon, Meganium aprì i petali che gli facevano da collare, e creò una cupola semi-trasparente di luce verde che avvolse il campo di battaglia, comprendendo anche i Pokemon delle ragazze. Meganium scosse le antenne, mentre cerchi di luce verde si dipartivano dal suo corpo... e un istante dopo, un manto di erba dal vibrante colore verde spuntò dal nulla sotto le zampe di Pokemon! Immediatamente, anche Serperior e Torterra si sentirono rinvigoriti, ed ambipom si guardò attorno esterrefatta.

"G-guardate! Ha... modificato il campo di battaglia!" escamò Lucinda, mentre la cupola di luce si dissolveva, ma l'erba restava alta e rigogliosa. "Non ho mai visto una mossa come questa... e credo che stia dando una mano anche agli altri Pokemon del signor Gideon!"

"Terrraaaa!" ringhiò Torterra. Ora non dava più l'impressione di essere confuso... e Zoey era pronta a scommettere che si trattasse di uno degli effeti di quella mossa inusuale.

"Siete sorprese? Scommetto che non avete mai visto una tecnica come questa. Si tratta di una di quelle rare tecniche che possono modificare il campo di battaglia." spiegò prontamente Gideon. "Questo... credo che potrà essere per voi un buon insegnamento. Nelle battaglie di Pokemon come nella vita, non si può mai sapere cosa accadrà. Una persona immagina che andrà tutto bene... e all'improvviso, succede qualcosa che manda tutto all'aria." Il capopalestra sorrise amaramente, e ritenne opportuno spiegare alle ragazze quello che stava dicendo. "Diversi anni fa, io abitavo ad Azzurropoli, nella regione di Kanto. Ho conosciuto l'attuale Capopalestra, Erika... è sempre stata molto promettente, e mi ha fatto piacere sapere che è riuscita a diventare un'allenatrice così abile. Anche se non sono troppo d'accordo su certi suoi modi di gestire la Palestra... ma lasciamo perdere."

"Sì... in effetti abbiamo conosciuto Erika." affermò Ursula, non sapendo esattamente come commentare la notizia. "Ma questo cosa c'entra con..."

Gideon alzò le spalle e continuò, senza badare troppo ai commenti di Ursula. "Bah. Ma sentitemi un po'... io che mi dilungo tanto su questi particolari. Torniamo al punto. All'epoca, ero un allenatore di una certa abilità, e avevo anche un futuro promettente come attore. Avevo recitato in alcune parti secondarie, e avevo davanti a me la possibilità di andare a Pokewood, nel continente di Unima... sarebbe stato il mio debutto sul grande schermo, in grande stile!"

"Ma... non è andata così, vero... signor Gideon?" chiese Lucinda, temendo di sapere come stessero le cose. Con sua grande costernazione, il Capopalestra picchiettò nervosamente per terra con il suo bastone da passeggio, e disse di sì con la testa.

"Un incidente. Un incidente del tutto inaspettato, soltanto due giorni prima che si svolgesse il provino per decidere chi avrebbe potuto andare a Pokewood." continuò Gideon. I suoi Pokemon si erano fermati, e stavano solennemente in piedi sul campo di battaglia, partecipando alla delusione e al rimpianto del loro allenatore. "Una caduta  che mi ha provocato delle gravi lesioni alle anche, al punto che a tutt'oggi non riesco ancora a camminare bene senza questo bastone. La mia carriera come attore era ormai compromessa... non mi restava che mettere tutto me stesso nell'allenamento di Pokemon d'Erba. Se non altro, ho potuto viaggiare fino a Vesrin, e ho trovato questo posto vacante come Capopalestra di Onegapoli... un posto che mi ha dato delle soddisfazioni, anche se ancora mi porto dentro questo sogno che non ho potuto realizzare."

"Meganiuuum..." disse Meganium, muovendo un po' le antenne in segno di partecipazione. Anche gli altri Pokemon, mentre approfttavano degli effetti corroboranti del Campo Erboso, restavano in silenzio ad ascoltare il racconto del loro allenatore, partecipi della sua amarezza.

"Questo imprevisto... questo istante che ha cambiato per sempre la mia vita... mi ha insegnato due cose. La prima... è che bisogna gustare i momenti di gioia, le vittorie, i successi, fino in fondo, perchè non si può mai sapere quando accadrà qualcosa che te li strapperà dalle mani." continuò Gideon con espressione malinconica. Tuttavia, assunse un'espressione più speranzosa quando proseguì due secondi dopo. "Ma... sapete una cosa? L'altro insegnamento che ho avuto... è che a volte, i sogni non si realizzano per motivi non dipendenti dalla nostra volontà... ma anche se questo accade, se si rimane fedeli a sè stessi e si conduce una vita giusta, si può comunque essere felici e realizzati. L'importante è ricordare chi sono i tuoi veri amici... e non lasciare che la speranza svanisca." Concluse il discorso dando una rapida occhiata e un cenno di assenso a Meganium, che sorrise gentilmente e mosse i petaliche componevano la sua "criniera". Da come si guardavano, era abbastanza evidente che tra loro c'era un rapporto di grande fiducia e complicità... e alle ragazze di Sinnoh venne da pensare che Gideon si riferiva a lui in modo particolare quando aveva parlato di veri amici.

Lucinda si ritrovò a pensare alle sue esperienze. C'erano state diverse occasioni, nel corso dei suoi viaggi, in cui era stata tentata di abbandonare tutto e tornare a casa, presa dallo sconforto per i suoi insuccessi. Era stato grazie al supporto di Ash, Brock, Pikachu e dei suoi Pokemon, Piplup in modo particolare, se era riuscita a darsi coraggio e andare avanti... quindi, poteva immaginare quanto Meganium e gli altri suoi Pokemon dovevano essere stati di aiuto a Gideon nel momento più difficile della sua vita.

"Certo... era tutto abbastanza semplice, in fondo... capisco adesso cosa intende il signor Gideon quando parla di gioco di squadra." disse tra sè la coordinatrice dai capelli blu. Quando l'espressione di Gideon si fece di nuovo seria, e i suoi Pokemon si misero nuovamente in guardia, Lucinda capì che la pausa di rflessione era terminat, e che questo era il momento di fare sul serio. "Okay, ragazze... adesso dobbiamo pensare ad un modo di neutralizzare questa mossa!"

"Vediamo se riuscirete a trovare una contromisura in tempo." rispose con prontezza Gideon. L'energia che aveva sempre avuto, sepolta ma non soffocata sotto la sua delusione, riemerse con vigore. "Torterra, usa il tuo attacco Semebomba! Serperior, usa di nuovo Arrotola, e poi Fendifoglia! Meganium... attacca con Profumino!"

Meganium agì per primo, emanando un profumo incantevole dai petali attorno al suo collo... ma le ragazze non rimasero a guardare, e fu Zoey la prima a iniziare a formulare una contromossa.

"Okay... vediamo cosa succede! Forza, Ninetales, adesso usa un attacco Braciere... sul terreno!" esclamò la rossa coordinatrice. "Ragazze, se va come penso... allora voi cercate di attaccare supportandovi a vicenda!"

"O-okay, Zoey! Lascia fare a noi!" rispose rapidamente Lucinda malgrado la sorpresa. Ursula corrugò la fronte, ma ebbe il buon senso di non protestare mentre la Ninetales di Zoey lanciava una fiammata che colpì una parte del terreno erboso, dando fuoco ad alcune sterpaglie che iniziarono subito a sprigionare un forte odore di bruciato. Il fumo denso coprì l'aroma di Meganium, che sgranò gli occhi sorpreso e fece un passo indietro, ma Torterra non si fece intimorire e scosse il dorso con tutta la sua forza. Le fronde dell'albero che cresceva sul suo guscio si mossero, e da esse si dipartì una raffica di semi grandi come noci che sciamarono verso gli avversari come proiettili, circondati da una strana aura verde!

"Gabite, usa Pietrataglio!" esclamò rapidamente Ursula, e il suo Pokemon Grotta colpì il terreno con un pugno, facendo uscire da esso dei grossi spuntoni di roccia sui quali il Semebomba si scontrò senza fare nulla... ma verso la fine della raffica, alcuni dei semi-proiettile riuscirono ad infrangere la Pietrataglio, e proseguirono sulla loro traiettoria, colpendo Gabite di striscio quando quest'ultimo si scansò. Il drago-squalo strinse i denti per il dolore - quel colpo gli aveva fatto più male di quanto avesse previsto. "Ugh... Gabite, tutto bene?" chiese Ursula, e il suo Pokemon disse di sì con la testa prima di rimettersi in guardia... appena in tempo per evitare Serperior che, una volta potenziatosi con Arrotola, si era lanciato contro i Pokemon delle ragazze di Sinnoh, sferzandoli con la coda.

Un fendente raggiunse Ambipom all'addome e la mandò a terra con un breve grugnito di dolore... poi, Serperior scattò in direzione di Ninetales e sferrò un altro colpo, che malgrado la resistenza della volpe a nove code fu abbastanza potente da mandarla a terra! Infine, Serperior si diresse verso Gabite e cercò di colpirlo con un terzo fendente, ma lo squalo terrestre e la sua allenatrice si erano già preparati!

"Gabite! Buttalo a terra con Dragofuria!" ordinò Ursula con fredda determinazione. "Lulù! Tu tieniti pronta!"

Lucinda rimase per un attimo stupita... ma si rese conto un attimo dopo di quello che la sua rivale voleva fare. Gabite si mosse con una prontezza di riflessi quasi spaventosa, e mentre Serperior sollevava la coda per sferrarle un attacco poderoso, lo squalo terrestre si caricò per una frazione di secondo, e scattò in avanti per colpire l'avversario con il braccio destro. Serperior si accorse all'ultimo momento del tentativo di Gabite... e Meganium scattò di nuovo per colpire Gabite con un Corposcontro, ma trovò ad accoglierlo un altro attacco da parte della Ninetales di Zoey!

"Ninetales, usa Lanciafiamme!" esclamò la rossa.

"Ambipom, attacca di nuovo con Comete!" esclamò Lucinda. "Poi, voltati... e usa Forza contro Serperior!"

Tutto accadde nello spazio di appena un secondo. Ninetales spalancò la bocca, dalla quale uscì un'enorme fiammata che raggiunse il Meganium avversario e frenò la sua carica; Ambipom ripeté la mossa di prima e riuscì a colpire sia Torterra che Meganium… poi, mentre Serperior era concentrato su Gabite, si scagliò contro di lui e sferrò un poderoso colpo con entrambe le code. Un tremendo pugno a mani unite raggiunse Serperior al torace, e l'orbettino verde sgranò gli occhi e fece un volo di almeno un metro prima di cadere a terra, esausto e fuori combattimento.

“Adesso sì che si fa gioco di squadra!” commentò soddisfatta Zoey. “Ninetales, usa Stordiraggio su Meganium!”

“Hmm… okay, Gabite, adesso usa Rogodenti… contro Torterra!” ordinò Ursula.

Gideon, tuttavia, non si era perso d'animo, anche se ora i suoi Pokemon erano in inferiorità numerica. “Complimenti per aver battuto Serperior… ma non crediate di avere la vittoria in tasca.” Affermò. “Torterra, usa Sintesi… e tu, Meganium, proteggiti con Salvaguardia!”  

Prima che Ninetales potesse attaccare di nuovo, Meganium si concentrò e creò uno schermo luminoso davanti a sé che si estese fino a raggiungere anche Torterra. Lo Stordiraggio partì ma si dissolse prima di raggiungere l'avversario, e Ninetales non poté fare altro che ritirarsi per evitaee una rappresaglia da parte degli avversari. Gabite riuscì a raggiungere Torterra e a morderlo con le sue fauci ardenti, ma il danno inflitto fu meno di quanto Ursula avesse previsto, e comunque, solo un istante dopo, il Campo Erboso si illuminò… e uno sciame di piccoli fuochi fatui verdi si levò dal terreno e penetrò nel corpo della testuggine, che riprese subito quasi tutte le forze.

“Okay, questo potrebbe essere un problema.” Fu il commento di Lucinda, che si sfregò la fronte con fare intimorito.

“Sembra che… questa mossa potenzi anche le mosse di recupero di tipo Erba, come Sintesi o Parassiseme.” Continuò Zoey, che stava già cercando di pensare ad un modo di togliere di mezzo il Campo Erboso. “Okay… il mio suggerimento è di concentrarci su uno dei suoi Pokemon e metterlo fuori combattimento il prima possibile. Non dobbiamo dare loro il tempo di darsi supporto a vicenda.”

Ursula si mostrò scettica. “Con Salvaguardia in campo, la cosa si fa complicata. Dobbiamo trovare il modo di attaccare un avversario senza dare all'altro la possibilità di intercettarci.”

Gabite…” mormorò il suo Gabite. Anche se cercava di mostrarsi ancora scattante e deciso, i colpi che aveva subito cominciavano ad accumularsi, e il Pokemon Terra/Drago non era sicuro che avrebbe ancora retto a lungo.

E Gideon non concesse loro il lusso di pensare ad una nuova strategia. Con un cenno della mano, il Capopalestra di Onegapoli diede un altro ordine ai suoi Pokémon… “Meganium, usa Protezione. E tu, Torterra, colpisci con Terremoto.”

Mentre la Pokemon Erbe creava uno schermo trasparente davanti a sé, Torterra spiccò un piccolo salto e atterrò con tutto il suo peso, scuotendo il terreno sotto i piedi di Gabite, Ninetales ed Ambipom! Tutti e tre i Pokemon vennero scossi e mandati a terra… e per un attimo, le rafazze temettero che Ninetales e Gabite non sarebbero riusciti a rialzarsi. Ce la fecero, seppur a fatica, ma a quel punto, era evidente che non potevano permettersi di prendere un altro colpo.

“Ninetales!” esclamò Zoey. La volpe a nove code barcollò, e ci mise alcuni secondi per recuperare la stabilità. “Accidenti… dobbiamo concludere adesso! Qualcuno ha un'idea?”

“Forse io… Gabite, usa Lanciafiamme! Cerca di dare fuoco al campo di battaglia!” fu la risposta di Ursula. Facendo appello alle poche forze che gli erano rimaste, il drago di terra prese fiato e scagliò una fiammata che sfrecciò in mezzo a Meganium e Torterra, e costrinse i due Pokemon a separarsi.

“Una buona idea… okay, Ninetales, adesso prova ad usare Giornodisole!” Zoey pensò rapidamente e diede l'ordine successivo. La volpe a nove code raccolse tutte le sue forze e si erse in tutta la sua statura, poi aprì le code a ventaglio ed evocò una raffica di raggi di sole che illuminarono l'intera zona e abbagliarono i Pokemon impegnati nella sfida. Il muro di fuoco creato dal Lanciafiamme di Gabite divenne di colpo più intenso, e i Pokemon di Gideon vennero lambiti dalle fiamme, e si staccarono ulteriormente con delle espressioni di disappunto. A quel punto, non avevano più la possibilità di darsi man forte a vicenda... quello era senza ombra di dubbio il momento ideale per Lucinda per sferrare un attacco decisivo!

"Grazie, ragazze... ora ci penso io a quel Torterra!" esclamò Lucinda. "Forza, Ambipom! E' il momento di concludere con un attacco Gelopugno! Hah!"

La bambina sferrò un pugno in aria per dare maggiore enfasi al suo ordine... e la sua Pokemon Lungacoda si mosse in tempo, prima che la pesante testuggine potesse tentare una difesa. Con determinazione, Ambipom corse a zig-zag verso il suo massiccio bersaglio, e le mani sulle sue code si strinsero a pugno. Un'aura di energia congelante si formò sulle mani di Ambipom... e la scimmietta con due code spiccò un salto altissimo, ed eseguì una spettacolare acrobazia a mezz'aria. Con un grugnito di disappunto, Torterra scosse l'albero che gli cresceva sulla schiena e scatenò un altro attacco Semebomba, ma Ambipom usò le sue code per sferrare una raffica di pugni congelanti che intercettò il colpo di Torterra. Ogni volta che un pugno andava a segno, il seme esplosivo si trasformava in un blocco di ghiaccio, che poi cadeva a terra e si infrangeva in una miriade di frammenti.

Senza farsi fermare, Ambipom atterrò sul guscio di Torterra... e cominciò a colpire con i suoi pugni congelanti! La testuggine si irrigidì e lanciò un profondo ruggito di dolore, mentre un brivido gelido attraversava il suo corpo e bloccava le sue giunture ad ogni colpo! Ambipom continuò a colpire, dando sempre maggiore potenza ai suoi colpi... e Torterra, alla fine, non riuscì a reggere ad una raffica di colpi doppiamente superefficaci. Al quarto colpo, le sue enormi zampe cedettero, e il Pokemon Continente si accasciò al suolo privo di sensi, con delle grosse lastre di ghiaccio nei punti in cui Ambipom lo aveva colpito.

"Bravissimo, Ambipom! Ce l'hai fatta!" esclamò Lucinda, tiando fuori da chissà dove i suoi pon-pon, e agitandoli in aria! Dopo aver ripreso fiato, la scimmietta a due code si erse in tutta a sua statura sul dorso dell'avversario battuto, e fece il segno di vittoria con entrambe le mani sulle code...

E subito dopo, venne travolta da un ardente raggio di luce dorata che Meganium aveva scagliato dalla bocca! Lucinda rimase come congelata per la sorpresa e il disappunto quando la sua vivace Pokemon Lungacoda venne scaraventata a terra, dove rimase distesa priva di sensi... e Gideon, poco lontano, scosse la testa.

"Ammetto che non me l'aspettavo. Un buon lavoro di squadra... ma avete dimenticato che Giornodisole permette di usare Solarraggio con più frequenza?" affermò il Capopalestra, picchiettando con il bastone per terra come se fosse stato un po' deluso dalle prestazioni delle ragazze.

Nonostante lo stordimento, Ambipom riuscì a riprendersi un po' e sollevò una delle sue code, con la quale fece il segno dell'okay alla sua allenatrice... e dopo un attimo di stupore, Lucinda si ricompose e si schiarì la voce.

"In effetti... questo non l'avevo calcolato. Ma... a volte il gioco di squadra richiede che qualcuno si sacrifichi. Immagino che è quello che direbbe lei, no?"

Gideon perse la sua espressione imperturbabile, e la fronte gli si aggrottò per il dubbio... e subito dopo, si rese conto di cosa volesse dire Lucinda quando Ninetales e Gabite scatenarono contro Meganium una micidiale raffica di attacchi! Un'Ondacalda colse di sorpresa il Pokemon Erbe, investendolo con precisone e potenza, e facendolo indietreggiare di alcuni metri.. mentre l'erba tutt'attorno a lui prendeva fuoco e si trasformava in enere che svaniva in aria mezzo secondo dopo! Accecato dalle fiamme e stordito dal fumo nero denso e puzzolente, Meganium indietreggiò e cercò di sfuggire all'attacco... solo per ritrovarsi davanti ad un infuriato Gabite, che era riuscito a cogliere il momento giusto per sferrare un attacco decisivo!

"Adesso, Gabite! Usa Oltraggio per concludere!" esclamò Ursula con enfasi!

Gli occhi del Pokemon Terra/Drago diventarono per un attimo rossi e luminosi... e Gabite si scagliò a testa bassa contro il suo avversario, bombardandolo con una raffica di pugni, sferzate e colpi di coda talmente veloci che Meganium non aveva neppure il tempo di vedere chiaramente i colpi che arrivavano! Il Pokemon Erbe cercò di difendersi, ma non potè fare molto contro la raffica violentissima che si abbattè su di lui... e quando credeva di avere ormai preso il ritmo e capito come fare a difendersi, Gabite saltò indietro, e Zoey diede l'ultimo ordine, quello decisivo!

"Ottimo! Adesso, Ninetales... attacca con Fuocobomba!"

La rossa coordinatrice di Pokemon fece un gesto con la mano, e Ninetales creò un enorme proiettile infuocato a forma di stella a cinque punte, per poi scagliarlo con decisione contro il suo avversario. A quel punto, a Meganium non era rimasto più nulla da far se non cercare di prepararsi all'impatto, e sperare di reggerlo in qualche modo... e il Pokemon d'Erba strinse i denti e cercò di raccogliere tutte le sue forze.

Con una conflagrazione assordante, la Fuocobomba di Ninetales esplose addosso a Meganium, inghiottendolo per alcuni istanti in un'autentica palla di fuoco rossa che ridusse un'intera area attorno a lui a terra bruciata, e illuminò tutta la Palestra, diffondendo ovunque un calore soffocante! Gideon si fece indietro, proteggendosi il volto con la mano libera... e Meganium barcollò stordito fuori dalla fiammata, la pelle ricoperta di chiazze nere di fuliggine! Il Pokemon Erbe strinse i denti, usando tutte le forze che gli erano rimaste per cercare di tenersi in piedi e continuare la lotta... ma a quel punto, era davvero troppo stanco per andare avanti e finì per crollare a terra con un sospiro.

Le ragazze e i loro Pokemon restarono a guardare ancora per un po', come se non riuscissero ancora a credere di aver superato la prova. Era stata una battaglia davvero ardua, e sembrava loro ancora incredibile pensare che, dopo non poche difficoltà, erano riuscite a superarla con una strategia di gruppo... ma alla fine, un dapprima incredulo Gideon disse di sì con la testa, e guardò verso le ragazze con un cenno affermativo.

"Bene, ragazze... devo ammettere che vi siete dimostrate all'altezza della sfida. Sono convonto che abbiatedelle concrete possibilità di sconfiggere il Team Asgard e il Team Olimpo." disse infine. "Notevole. Davvero notevole. Sono convinto che la vostra occasione di mettere a frutto ciò che avete imparato arriverà molto presto."

Dopo che l'attimo di stupore ed incredulità se ne fu andato, Lucinda andò a raccogliere Ambipom  lo ringraziò affettuosamente per la battaglia che aveva sostenuto. "Grazie, signor Gideon... ci ha davvero dato del filo da torcere! Bravissima, Ambipom! Come sempre fai un lavoro eccellente!"

"Pom pom..." rispose debolmente Ambipom, e strizzò un occhio per esprimere la sua gratitudine verso Lucinda.

"Sì... è vero,è stata una battaglia tosta." affermò infine Zoey. "Devo ammetttere però che è stata anche stimolante. E... sì, ci ha costrette a pensare in maniera un po' meno ortodossa e a collaborare."

Ursula accarezzò il suo Gabite sulla testa, ma cercò in ogni caso di farsi vedere arrogante e spocchiosa davanti al Capopalestra. "Beh... sì, nulla che io non potessi fare da sola. Ma ammetto che sarebbe stato un bel po' più difficile."

"Ninetales..." commentò la volpe a nove code, e Lucinda e Zoey soffocarono una risata divertita. Ursula non si smentiva davvero mai...

Gideon alzò lo sguardo verso i ragazzi, ancora impegnati nella loro battaglia. "Detto questo... prima di considerare superata la prova, voglio vedere se i vostri compagni saranno altrettanto in gamba. Vediamo un po'..." disse, osservando intento Gary, Kenny e i loro Pokemon, che sembravano in procinto di concludere la battaglia...

 

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Leafeon stava cercando con tutte le sue forze di non dare un bersaglio fisso ai suoi avversari, e nello stesso tempo, cercava di sferrare un attacco Fendifoglia che mettesse definitivamente al tappeto Empoleon. Ma il pinguino imperatore e il suo allenatore, ben consapevoli di non poter gareggiare con il Pokemon Rigoglioso in velocità, avevano già ideato una strategia per contrastarlo.

Empoleon usò un attacco Alacciaio per parare la Fendifoglia dell'avversario, mentre sopra di lui, il Fearow di Gary eseguiva uno spettacolare Doppioteam per vanificare un'altra Fangobomba di Victreebel. Spinse via l'avversario, che però riuscì ad atterrare su tutte e quattro le zampe e si accinse a sferrare un poderoso contrattacco...

"Bravo, Empoleon!" esclamò Kenny, ora più che convinto di avere una concreta possibilità di vittoria. "Adesso... usa il tuo attacco Ferroscudo!"

Leafeon si era lanciato di nuovo all'attacco con Fendifoglia, ma Empoleon reagì in  tempo. Dopo aver detto di sì a Kenny con il becco, Empoleon aprì le ali, e il suo corpo venne avvolto per un istante da una splendente aura argentata. La sua pelle assunse la durezza dell'acciaio, e le foglie taglienti che uscirono dal corpo di Empoleon tintinnarono sulla corazza naturale senza riuscire a fare danni importanti. Frustrata, la Eevolution di tipo Erba cercò di reagire scavando una Fossa e infilandosi sottoterra per attaccare di sorpresa il Pokemon pinguino. Muovendosi ad una velocità che Empoleon non si aspettava, il Pokemon Rigoglioso si avvicinò come un siluro...

"Usa Ferroscudo di nuovo, Empoleon!" esclamò Kenny. "Hey, Gary... mi puoi dare una mano?"

"Certo che posso! Un attimo solo... Fearow, colpisci con Aeroassalto!" esclamò il ragazzo più grande. Con un rapido colpo d'ala, Fearow si gettò in picchiata sul Victreebel di Gideon e lo sferzò con i suoi artigli, poi si diede lo slancio e tornò verso Empoleon, mentre Leafeon già si apprestava a colpire...

E infatti, il Pokemon Rigoglioso emerse dal terreno e si lanciò su Empoleon, colpendolo con tutta la sua forza mentre il pinguino imperatore potenziava ancora di più la sua difesa con Ferroscudo. Leafeon riuscì a mettere a segno un colpo diretto... ma il Pokemon Imperatore riuscì a reggere senza troppi problemi... e nello stesso momento, Fearow volò sopra i due contendenti, e Gary diede un nuovo ordine!

"Fearow! Usa Aeroassalto!" esclamò il ricercatore. "Scaglialo di nuovo verso Empoleon!"

"Fearow!" esclamò il rapace, e si gettò di nuovo in picchiata. Colpì il Pokemon Rigoglioso con le sue ali, e lo scaraventò di nuovo a terra, dove Leafeon riuscì ad atterrare senza troppi problemi... solo per ritrovarsi esattamente sulla traiettoria di un altro attacco che il pinguino imperatore stava preparando!

"Adesso, Empoleon! Concludi con Geloraggio!" esclamò Kenny.

Leafeon sgranò gli occhi e cercò di togliersi dalla traiettoria, ma la stanchezza lo aveva rallentato, e non riuscì a scansarsi prima che Empoleon estendesse il becco e scagliasse un raggio congelante che centrò il suo bersaglio e lo immobilizzò, rinchiudendolo in un solido blocco di ghiaccio che cadde al suolo inerme, segnando così la sconfitta della Eevolution d'Erba. Nello stesso momento, Fearow si avvicinò nuovamente a Victreebel, evitando gli attacchi Foglielama e Fangobomba con cui la pianta carnivora cercava disperatamente di guadagnare tempo... e mise a segno un attacco decisivo con Perforbecco! Victreebel emise uno stridio acuto quando il Pokemon Becco passò accanto a lui con uno spettacolare avvitamento e atterrò a pochi metri da lui, le ali spiegate e appoggiate sul terreno in una posa quasi trionfale!

Calò il silenzio... e un istante dopo, Victreebel emise uno stridio sommesso e si afflosciò a terra con gli occhi trasformati in spirali. La battaglia era stata vinta... anche se non era stata proprio una vittoria molto facile. Fearow tirò un sospiro di sollievo e agitò le ali per farsi un po' di aria, ed Empoleon si passò un'ala sulla fronte e annuì in direzione di Kenny, chesorrise orgogliosamente e gli fece il segno dell'okay.

"E con questo... avete battuto tutti i miei Pokemon. Una prestazione davvero encomiabile. Fate tesoro di questa vittoria, perchè non potete mai sapere quando la fortuna vi volterà le spalle." commentò Gideon. Il Capopalestra di tipo Erba avanzò verso i due ragazzi, annuendo in segno di approvazione. "Detto questo, ho potuto vedere che avete fatto tesoro delle lezioni che questa Palestra voleva impartirvi. Gioco di squadra e fiducia verso i vostri Pokemon... e anche una certa capacità di pensare in maniera creativa. Dopotutto, essere allenatori di Pokemon significa imbarcarsi in un viaggio che non finisce mai... e ogni giorno si impara qualcosa di nuovo."

"Sono sicura che il nostro amico Ash la penserebbe allo stesso modo!" affermò Lucinda, per poi scambiarsi un cinque con Zoey... ed estendere la mano verso Ursula per offrirle di fare la stessa cosa. La bambina dai codini a spirale storse il naso... poi sorrise, alzò le spalle, e diede un cinque a Lucinda.

"Giusto perchè ci siamo date una mano a vicenda." ci tenne a precisare, con Gabite che incrociava le braccia e annuiva con energia. "Comunque... ammetto che non sei stata male, Lulù."

"Niente male? Direi che è stata impressionante!" affermò Gary, e accarezzò gentilmente la spalla della sua fidanzatina, che sorrise imbarazzata. "La sua Ambipom è stata fantastica quando ha messo al tappeto quell'enorme Torterra!"

"Ma... come ha detto il signor Gideon, è stato un lavoro di squadra. Alla fine, immagino che siamo riuscite a capirlo tutte quante." continuò Zoey accarezzando la sua Ninetales.

Il Capopalestra ai capelli verdi disse di sì con la testa, poi si mise una mano in una tasca della giacca, e ne tirò fuori una Medaglia dall'aspetto di una piccola foglia d'acero grigia. "E proprio per congratularvi per averlo imparato, ho l'onore di conferirvi la Medaglia Natura. Mi raccomando, continuate a dimostrarvi degni di essa!" affermò. Consegnò solennemente a Gary la Medaglia, e guardò negli occhi il nipote del professor Oak. "Auguro a tutti voi di avere miglior fortuna di me, e che tutti i vostri sogni possano realizzarsi. E in ogni caso... vi auguro che la vostra vita sia felice e degna di essere vissuta."

"Grazie, signor Gideon. Quando... quando torneremo a Kanto, parleremo di lei ad Erika. Spero che Erika si ricordi di lei." continuò Kenny, mentre Gary annuiva seriamente e accettava la Medaglia, che poi ripose con cura nell'apposito astuccio.

Il Capopalestra dai capelli verdi sorrise e chiuse gli occhi, perdendosi per qualche attimo nei ricordi del passato. Gli sembrò di rivedere davanti ai suoi occhi Erika bambina che si prendeva cura del suo Bellsprout e del suo Oddish, che parlava dei suoi sogni di diventare Capopalestra, e di come le sarebbe piaciuto gestire un negozio di profumi...

"Sono sicuro che si ricorda, ragazzo mio..." affermò gentilmente Gideon. "Certe cose non si dimenticano..."

   

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CONTINUA...  

 

Note dell'autore: Ecco fatto! Finalmente aggiorno questa storia con una bella battaglia tra Pokemon! Spero che vi sia piaciuta... e che siate stai contenti che abbia dato un po' di rilevanza a certi Pokemon che erano stati messi da parte come Ambipom! ^^

Le vicende di Lucinda e dei suoi amici proseguono nel prossimo capitolo, dove ci sarà da risolvere un piccolo problema... A presto!       

  

      

 

 

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Capitolo 18
*** Attacco al museo ***


Pokemon: The Quest for Zeta and Omicron

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

 

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Capitolo 18 - Attacco al museo

"Allora... vediamo un po'. Quale sarebbe il programma per oggi?" si chiese Lucinda, mentre versava un po' di cibo nelle ciotole davanti ai suoi Pokemon - chiaramente riservando la porzione più grossa per il suo gigantesco Mamoswine. Il cinghiale-mammut si gettò avidamente sulla montagnola di croccantini davanti a lui, facendoli scomparire rumorosamente nella sua enorme bocca.

"Pip piplup!" esclamò il piccolo Piplup, un po' infastidito dai modi del Pokemon Ghiaccio/Terra. Pachirisu ed Ambipom non si facevano caso, mentre Togekiss cercava di mantenere un certo distacco, e Maractus si limitava a piazzarsi davanti ad una finestra, assorbendo i raggi del sole.

"Mi sembra di ricordare che per arrivare a Fiangapoli, dove si terrà la prossima gara, dobbiamo passare per la Via d'Ombra, un passaggio sotterraneo che arriva proprio fuori dalla città." rispose Kenny. Ursula, non partecipando alla conversazione, stava guardando il suo Vaporeon e il suo Flareon che si contendevano un po' di Pokemelle, intervenendo con calma ma con fermezza quando le sembrò che si stessero mettendo a litigare.

"Sì, è un passaggio non troppo lungo... ma lo chiamano Via d'Ombra in quanto è interamente sotto terra, e l'illuminazione... è quella che è. Sembra che ci vivano anche un bel po' di Pokemon selvatici, anche se finora non sembrano aver causato problemi." continuò Gary. Il giovane ricercatore stava dando un'occhiata ad un giornale, con Arcanine che guardava i titoli da sopra la sua spalla. "Piuttosto... sembra che in questi giorni stiano conducendo qualche altro esperimento lì a Fiangapoli, con quel Collisore a Pokeadroni di cui abbiamo sentito parlare."

"Non credo che ci capirei molto di questa che per me è fantascienza... ma cosa sperano di ottenere?" chiese Zoey. La rossa coordinatrice era seduta ad un tavolo vicino e stava finendo una tazza di caffelatte, mentre con una mano accarezzava il suo Glameow.

Gary sfogliò una pagina e diede una rapida scorsa all'articolo. "Pare che... stiano cercando di realizzare un viaggio nel tempo." disse infine, dopo una rapida lettura. "Stand aquanto dice questo articolo... usando dei particolari strumenti per influire sul moto degli atomi e delle particelle subatomiche, è possibile inviare delle quantità minime di materia a ritroso nel tempo. Certo, si tratta ancora di una tecnologia completamente sperimentale, e non è possibile inviare oggetti o creature in ere passate... ma intanto, è una teoria che vogliono sperimentare."

"E a cosa servirà, anche se dovessero avere successo? Voglio dire, non mi intendo molto di queste cose, ma non si rischia di fare un gran pasticcio, andando a spasso nel tempo?" si chiese Ursula. Lucinda fu un po' sorpresa del fatto che avesse seguito la conversazione fino a quel punto...

Gary alzò le spalle e fece una breve risata ironica. "Beh, non guardare me... se potessi entrare nella mente di quegli scienziati e capire cosa gli passa per la testa... ma immagino che non ci capirei granchè, con tutti quei termini assurdi e quelle teorie incomprensibili."

Lucinda rise brevemente della battuta del suo ragazzo. "Già, credo che mi perderei anch'io dopo due secondi... forse anche prima!" affermò la bambina dai capelli blu. Il suo Maractus aveva appena finito di prendere il sole e si stiracchiò pigramente, per poi esibirsi in un breve passo di danza, agitando le braccia come se avesse avuto delle maracas tra le mani. Pachirisu applaudì brevemente all'esibizione del suo compagno di squadra, e agitò la coda, usandola come una chitarra elettrica. "Ho l'impressione che i miei Pokemon non vedano l'ora di esibirsi..."

"Comunque, c'è abbastanza tempo prima della gara di Fiangapoli." disse Zoey. "Se ci muoviamo domani, possiamo arrivare con tutta calma, e abbiamo il tempo di organizzare le nostre squadre e decidere chi parteciperà. Tu hai già scelto, vero, Lucinda?"

"Certamente! E ho già in mente qualche numero che vi stupirà!" affermò la bambina dai capelli blu, strizzando un occhio alla sua migliore amica. Ursula non sembrò preoccuparsi più di tanto, convinta com'era che sarebbe riuscita anche lei a mostrare di cosa erano capaci i suoi Pokemon. Vaporeon e Flareon avrebbero fatto bella figura lì a Fiangapoli, ne era convinta.

"Va bene... allora per oggi, restiamo qui e ci alleniamo un po', che ne dite?" chiese retoricamente Kenny. "E' un po' che nè il Team Asgard nè il Team Olimpo si fanno più sentire, e se devo essere sincero, la cosa non mi rende molto tranquillo. Preferirei... che fossimo tutti pronti ad affrontarli se si presentassero."

"Abbiamo un'intera giornata a nostra disposizione." disse Lucinda. "Mi sembra una buona idea, prendiamoci un po' di tempo per fare un po' di allenamento. Magari, se dovessimo incontrarlo, il signor Gideon potrebbe essere disponibile a darci una mano... ragazzi, voi siete d'accordo?"

"Piplup!" esclamò Piplup, e alzò la testa dalla ciotola quel tanto che bastava per dire di sì.

 

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Il luogo che Lucinda e i suo compagni avevano scelto per il loro allenamento era un luogo non troppo distante dalla piazza principale. Lo Scizor di Gary aveva indicato loro una sorta di grande orto dove i cittadini di Onegapoli piantavano e coltivavano Bacche, e una volta arrivati lì, avevano visto che in effetti era un luogo abbastanza lontano dal centro abitato che avrebbero potuto allenarsi senza dare fastidio a nessuno.

Quello che non si erano aspettati era di vedere cosa fosse in effetti questo orto pubblico. Si erano aspettati una curiosità interessante, ma vederlo da vicino faceva un effetto completamente diverso. La popolazione era riuscita a ritagliare una vasta area che avevano adibito a campi coltivati, dove si stagliavano piantine alte anche un metro e mezzo, piene di Bacche colorate. Delle serre semitrasparenti erano state allestite ad un lato del terreno, e un impianto di irrigazione composto da diversi innaffiatoi a forma di Squirtle era stato disposto tutt'attorno. Mentre il gruppo di Lucinda stava arrivando, gli annaffiatoi erano in funzione, e stavano spruzzando acqua tutt'attorno.

A rendere l'atmosfera ancora più vivace, c'erano diversi ragazzi e Pokemon che si occupavano di mantenere l'orto: alcuni Pidgey, Spearow e Taillow si occupavano di eliminare i parassiti, mentre alcuni Pokemon d'Erba, per gran parte creature come Budew o Bellsprout, davano un'occhiata al terreno per verificare se fosse della consistenza giusta. Lucinda fu sorpresa di vedere che all'orto stavano lavorando anche alcuni Pokemon che lei non aveva mai visto prima: degli asinelli dalla corta pelliccia bruna, con delle sfumature più chiare sul ventre e sulle zampe, e una cresta di crine nero che partiva dalla testa, in mezzo alle loro lunghe orecchie, e scendeva fino alle scapole. Con molta pazienza, stavano usando i corti zoccoli neri per scavare dei solchi nel terreno ancora non coltivato, e fare in modo di dissodarlo ed ararlo.

"Aaah, ottimo lavoro, Mudbray!" esclamò un allevatore, un uomo alto e ben piantato, con i vestiti segnati da anni di lavoro nei campi e un cappello a larghe falde sulla testa. Accarezzò il Pokemon asino più vicino, scompigliandogli il crine con la sua grande mano callosa.  "Questo orticello è venuto davvero bene. Sono sicuro che anche questo mese, il raccolto di bacche sarà soddisfacente."

"Brrrray!" esclamò il Pokemon ciuco. Scosse la testa, agitando le sue lunghe orecchie, e sfoderò un sorriso che mise in mostra i suoi denti squadrati e bianchissimi.   Poi, mosse le orecchie verso il gruppo di Lucinda e li guardò incuriosito. "Bray?"

"Piplup!" cinguettò lo starter di Lucinda, che cominciò subito ad incamminarsi verso il Pokemon sconosciuto... e finì, come forse era prevedibile, per inciampare in un solco del terreno e finire faccia a terra! Lucinda strinse i denti imbarazzata, e Piplup si alzò di colpo e si mise le alette sui fianchi - cosa che faceva spesso quando voleva dire che non dovevano preoccuparsi per lui e che quella caduta era completamente voluta!

Il Glameow di Zoey alzò gli occhi al cielo. "Meow..."

"Ehm... cerca di stare più attento la prossima volta, okay, Piplup?" disse la bambina dai capelli blu, andando a recuperare il suo amico Pokemon con un grosso gocciolone di sudore sulla fronte! Dopo che Piplup si fu rimesso a posto, Lucinda si schiarì la voce e guardò in direzione dell'uomo. "Ah... scusi il disturbo, signore! Io e i miei amici stavamo passando di qui per allenarci, e abbiamo visto questo splendido orto..."

"Non abbiamo potuto fare a meno di fermarci ad ammirarlo!" continuò Kenny. Ursula restò un po' in disparte - non condivideva al cento per cento il giudizio di Lucinda e Kenny. Un orto era un orto, no? E tra l'altro, gestirlo era un lavoro faticoso, in cui ci sporcava da morire... non certo roba per lei! 

L'allevatore mostrò di prendere la cosa come una lode. "Aaaah, quindi siete gente che se ne intende di queste cose, eh?" esclamò con una risata gioviale. "E' un campo coltivato che abbiamo messo su per avere sempre una bella scorta di Bacche per i nostri Pokemon... stiamo anche facendo un po' di esperimenti sui tipi di Bacche che si sviluppano meglio in determinate circostanze... terreno, prossimità ad altri esemplari, umidità, temperatura... tutte queste cose che possono aiutarci ad ottenere dei raccolti ancora migliori!"

"Non posso dire che ci intendiamo molto di queste cose, ma... comprendiamo che possa essere molto utile." affermò Gary. Incuriosito da quello strano Pokemon asinello che zampettava un po' inquieto accanto all'uomo, Gary provò ad esaminarlo con il suo Pokedex, ma come si aspettava, non ottenne nulla.

"Pokemon sconosciuto. Nessuna informazione disponibile." fu il responso dell'enciclopedia elettronica.

Il Pokemon sconosciuto scossse di nuovo la testa, sbattendo le lunghe orecchie. "Ah, vedo che non conoscete questo Pokemon... beh, posso capirlo, in fondo non è una specie che si vede molto. Questo Pokemon si chiama Mudbray, e viene dal continente di Alola."

"Bray!" esclamò Mudbray con un sonoro raglio, quasi stesse dicendo di sì.

"Il continente di... Ah! Certo, adesso mi viene in mente! Non è quell'arcipelago composto da quattro isole nel bel mezzo dell'oceano? E' abbastanza vicino ad Unima, se non ricordo male." affermò Ursula, ricordando quello che i suoi genitori le avevano detto in certe occasioni.

"Proprio quello... lo conoscevi già, Ursula?" chiese Zoey.

La ragazzina con i codini a spirale fece il suo classico sorrisetto altezzoso. "Per vostra informazione, i miei genitori avrebbero una mezza idea di comprare una casa vacanze nell'isola di Mele Mele. Abbiamo sentito dire che è un bel posto per passare qualche settimana di relax, anche se la cittadina non è proprio raffinata." rispose.

La rossa coordinatrice ridacchiò. "Certo, dovevo aspettarmelo..." disse, mentre Lucinda e Piplup si erano già avvicinati a Mudbray, lentamente e con prudenza, per fargli un po' di coccole.

"Non vi dà problemi se diamo un'occhiata da queste parti? Siamo venuti qui per allenare i nostri Pokemon, ma... potremmo avere bisogno di comprare un po' di Bacche da voi." disse infine Kenny, passando in rassegna alcune piante di Baccacedro particolarmente grandi ed impressionanti.

"Fate pure, ragazzi. Non vi costerà tanto, non vi preoccupate. Abbiamo tutte le bacche che potete richiedere." disse l'agricoltore, gettando un'occhiata divertita a Mudbray che sfregava la testa contro il fianco destro di Piplup, quasi ribaltando il malcapitato Pokemon pinguino con la sua foga. Piplup cinguettò indignato, agitando le alette per restare in equilibrio. "A quanto vedo, voi siete degli allenatori provenienti da un altro continente. Immagino che alcuni di voi siano qui per quelle gare che hanno indetto, no?"

Lucinda prese in braccio Piplup, sottraendolo alle attenzioni un po' invadenti del Pokemon asinello! "Sì... io e i miei amici, Zoey, Kenny ed Ursula siamo qui per prendere parte in queste gare. E il mio ragazzo, Gary... è qui per accompagnarmi. Anche se di recente... abbiamo trovato altri motivi per fare questo giro per Vesrin." rispose, non volendo dire troppo sul fatto che stessero alle calcagna dei due team criminali della regione. "Al momento, sappiamo che la prossima gara si tiene a Fiangapoli."

"Ah, già, la città più tecnologica che ci sia, eh?" affermò l'uomo con una risata... ma il tono in cui aveva parlato sembrava stranamente amareggiato e sarcastico, come se quel tipo avesse qualcosa contro Fiangapoli. "Hehehee... già, ho sentito che lì stanno costruendo quella diavoleria... il coso, là, come si chiama... acceleratore... bah, tutti termini assurdi che si vanno ad inventare per complicare le cose!"

Zoey ebbe la tentazione di correggere quell'uomo e dirgli che quegli scienziati non stavano giocando, ma ci ripensò e decise che non era il caso di mettersi a fare discussione. "Ad ogni modo..." continuò l'uomo con un'alzata di spalle. "La Via d'Ombra è il modo più rapido e semplice di arrivare a Fiangapoli. Incontrerete un bel po' di allenatori che si vogliono fare belli, quindi... non vi stupite sequalcuno di loro vi sfiderà ad un incontro di Pokemon."

"Beh... allora diciamo che sarà un ottimo allenamento." rispose Ursula, dopo averci riflettuto su per un secondo. "La mia Gabite e i miei Vaporeon e Flareon sicuramente non vedono l'ora di far vedere di cosa sono capaci!"

"Comunque, adesso togliamo il disturbo, e vi lasciamo al vostro lavoro!" concluse Lucinda, e sia lei che Piplup fecero un inchino all'uomo e a Mudbray. "Grazie mille per la disponibilità!"

"Pip piplup!" cinguettò il Pokemon pinguino... e con un rapido movimento, afferrò una Baccarancia da un arbusto vicino e se la mise dietro la schiena, come un bambino che ruba una caramella da un vassoio!

"Ma... Piplup, non si fa così!" lo rimproverò bonariamente la sua allenatrice. Con una strizzata d'occhio, Piplup si massaggiò la nuca con un'ala e tenne la bacca azzurra dietro la schiena, e Mudbray fece un altro sorriso a denti scoperti, per nulla offeso. "Sigh... scusate, a volte Piplup si fa prendere la mano... o dovrei dire l'ala?"

"Si tratta di una semplice Bacca, tutto sommato. Non sarà questo a danneggiare il nostro giardino!" rispose l'agricoltore, e arruffò bonariamente i capelli di Lucinda con la sua enorme mano! La bambina dai capelli blu emise un'esclamazione di disappunto, e quando l'uomo levò la mano, fece una faccia vagamente infastidita quando si accorse che i suoi capelli erano stati scompigliati come quando si svegliava! "Buon allenamento, ragazzi, e se avete bisogno di qualche Bacca, non esitate a chiedere!"

"Grazie per l'offerta, signore. E se avete bisogno di una mano, chiedetela anche voi!" concluse Kenny facendo un cenno di intesa. Gary disse di sì con la testa, e il gruppo cominciò a cercare un posto dove avrebbero potuto allenare i loro Pokemon senza dare fastidio a nessuno...

 

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Essendo una città che sorgeva in una posizione relativamente isolata nel bel mezzo delle praterie di Vesrin, Onegapoli non poteva vantare il progresso tecnologico che avevano altri centri abitati... ma una delle eccezioni che confermava la regola era il Museo che sorgeva vicino al centro della città. Quel giorno, particolarmente tranquillo e disteso, il museo era diventato la meta di numerosi visitatori che si stavano rilassando ammirando i numerosi reperti in mostra, godendosi un po' di fresco al bar adiacente o semplicemente passando un po' di tempo a chiacchierare. Pokemon ed esseri umani si aggiravano con calma e in ordine, per quanto interessati ed eccitati, tra le sale del museo, ogni tanto interagendo con le attrazioni. L'atmosfera era di calma e distensione, quella di una giornata destinata a scorrere senza alcuna sorpresa, nè in bene nè in male.

"Bene... direi che qui non abbiamo molto da fare." affermò un ragazzino di colore, aggiustandosi il berretto con il frontino che portava sulla testa. Al suo fianco, si trovava una ragazzina castana più o meno della sua stessa età - undici o dodici anni - con i capelli legati in un paio di lunghe trecce che scendevano quasi fino a terra. "Abbiamo visto che da queste parti non troveremo nulla di interessante per le nostre gare. Raggiungiamo gli altri, Stewart."   

Il ragazzino di colore disse di sì con la testa e si tolse il berrettino per un istante... ma prima che i due amici potessero cominciare a dirigersi verso l'uscita, il tenue rumore di sottofondo scese fino quasi a sparire del tutto, e un silenzio inquietante cadde di colpo sulla sala delle esposizioni. La ragazzina con le trecce si guardò attorno allarmata, e si avvicinò al suo amichetto per riflesso condizionato, mentre le luci del museo cominciavano a sfarfallare, e i visitatori si raggruppavano al centro della stanza, in preda ad un presentimento che qualcosa non andasse...

"Ma cosa... che sta succedendo?" sussurrò il ragazzino di colore di nome Stewart. "Claire... tu... riesci a vedere qualcosa?"

"N-no... niente di particolare... almeno, non mi sembra che... ma allora come mai tutta questa gente..." sussurrò la bambina castana, cominciando a cercare a tentoni alcune Pokeball appese alla sua cintura. Guardando con maggiore attenzione, la bambina si accorse di un gruppetto di individui, vestiti con le divise tipiche dei custodi del museo, che stavano cercando di raggruppare i visitatori. A guardarli da una certa distanza, sembrava che stessero cercando di dare una mano... ma più Claire li osservava, più aveva l'impressione che quegli individui li stessero costringendo con qualche velata minaccia. C'era qualcosa che non andava, e i due bambini erano pronti a mandare in campo i loro Pokemon se fosse stato necessario...

"Voi due, che state facendo?" li apostrofò una voce femminile, fredda e decisa. Una donna alta e dal fisico robusto si avvicinò ai due bambini cogliendoli alle spalle, e li afferrò entrambi per le spalle, costringendoli a rivolgere a lei tutta la loro attenzione... e Stewart rimase per un attimo congelato dalla paura quando incrociò lo sguardo gelido della donna. "Dovete raggiungere gli altri. Siamo qui per un motivo ben preciso, e non abbiamo intenzione di permettere a nessuno... men che meno a due marmocchi come voi... di interferire nei nostri progetti!"

"C-cosa?" mormorò Claire, agitandosi lievemente per cercare di liberarsi dalla presa della donna. Inutilmente, visto che quella tipa, chiunque ella fosse, aveva una forza che ben si addiceva al suo fisico. Claire notò i suoi capelli a caschetto, di un morbido colore castano che fluivano da un elmetto dorato con il pennacchio, e i suoi occhi azzurri e gelidi che sembravano quasi congelarla sul posto, e la paura le tolse il fiato per un istante. Non dava certo l'impressione di essere una in vena di scherzi... "E voi... voi chi siete? Che cosa volete?"

"C'è una cosa che vogliamo da questo posto, in effetti... ma se riusciamo a procurarci anche un altro po' di bottino, tanto meglio." disse la donna. Con un cenno della mano, chiamò due dei suoi Pokemon - un Noctowl, e uno strano Pokemon che assomigliava molto ad una meteorite in miniatura, con un involucro roccioso di colore marrone chiaro ricoperto di crepe, dal quale spuntavano cinque punte bianche poste in formazione regolare, e un paio di cerchi neri che facevano da occhi. Numerosi segni triangolari circondavano gli occhi e gli spuntoni, e la strana creatura si muoveva fluttuando in aria come se non pesasse nulla.

"Un Noctowl... e quell'altro Pokemon, che cos'è? Non l'ho mai visto prima..." disse tra sè Stewart. "Accidenti... non è il momento di chiedersi che razza di Pokemon ha questa donna, qui siamo nei guai fino al collo!"

"Ma voi... chi siete? E cosa state cercando di fare?" chiese Claire, stando bene attenta a non fare movimenti bruschi.

La donna fece un sorrisetto maligno. "Sarò ben felice di rispondere a questa domanda... il mio nome è Atena, e sono una comandante del Team Olimpo, coloro che tra non molto saranno i dominatori dell'intero continente di Vesrin!" affermò. "Tutto per la gloria del nostro signore, il sommo Zeus!"

"Atena? Zeus? Team Olimpo? Ho... ho sentito parlare di voi..." mormorò Stewart. "Voi e il Team Asgard... siete al momento impegnati a combattere tra voi, no?"

"Noctowl!" disse il Pokemon simile ad un gufo, con una voce morbida ma inquietante, svolazzando rumorosamente attorno alla sua allenatrice. "Owl owl?"

Atena ridacchiò e incrociò le braccia sul petto, con l'espressione di qualcuno che aveva appena ascoltato una divertente sciocchezza. "Questo è quello che tutti credono... ma noi del Team Olimpo abbiamo trovato un modo più... produttivo... di passare il nostro tempo." affermò. "Invece che sprecare il nostro tempo in baruffe con quei barbari ignoranti vestiti di pelli, abbiamo individuato un po' di interessanti oggettini che ci aiuteranno non poco nel nostro obiettivo. E uno di questi... si trova proprio in questo grazioso museo!"

"Cosa? Di che state parlando?" esclamò Stewart. "Per me, a voi manca qualche rotella... non c'è niente di magico da queste parti! Onegapoli è soltanto una cittadina sperduta nella prateria!"

"Qualcuno dovrebbe spiegarti che a volte i nascondigli migliori... sono proprio i posti in cui a pochi verrebbe in mente di cercare, ragazzo mio!" affermò uno degli scagnozzi del Team Olimpo, togliendosi rapidamente di dosso la divisa da guardiano che indossava, e rivelando la sua "divisa" da antico greco, con tanto di tunica bianca e pettorale di bronzo! "Vedi... uno dei reperti di questo posto è in realtà un antico artefatto che permette di controllare, almeno in parte, il flusso del tempo. Con questo, la nostra organizzazione compirà un importante passo in avanti per la conquista del potere!"

"Non c'è bisogno di rivelare tutto, soldato." lo apostrofò duramente Atena, rivolgendogli uno sguardo gelido con i suoi occhi azzurri come il ghiaccio... poi, però, alzò le spalle e decise che non era il caso di farsi tanti problemi per simili dettagli. "Oh, beh... non sarà un problema. Una volta che avremo il Chiamatempo, questi bambini non saranno un problema."

"Dobbiamo trovare il Chiamatempo e andarcene il prima possibile... molto presto, avremo alle calcagna un bel po' di ficcanaso!" affermò un altro scagnozzo. "Dove dobbiamo cercare, Lady Atena?"

"Non ho idea di come sia questo baraccone... quindi non fatevi scrupoli, e cercate dappertutto! Oh, e non dimenticatevi di rubare tutto ciò che sembra avere qualche valore!" rispose prontamente Atena. Aveva appena finito di parlare, che alcune reclute stavano già sfondando alcune teche per prendere gioielli e reperti preziosi. "Cercate di sbrigarvi, non abbiamo molto tempo... e sì, lo so, l'ironia non mi sfugge."

"Okay, okay... abbiamo capito anche noi!" rispose uno dei suoi scagnozzi. "Cercate dappertutto, e rivoltate questa baracca da cima a fondo! Non possiamo andarcene senza il Chiamatempo!"

Mentre alcune reclute continuavano a tenere d'occhio i visitatori raggruppati al centro della sala principale, altre cominciavano a cercare tra le teche e le esposizioni, alla ricerca di qualunque cosa potesse assomigliare all'artefatto che stavano cercando. Stewart e Claire si tennero vicino alla donna, sorvegliati a vista dal suo Liepard e dal Pokemon somigliante ad un Persian.

"Accidenti... se solo qualcuno riuscisse a dare l'allarme..." disse tra sè Stewart, e si guardò rapidamente attorno alla ricerca di qualcosa che potesse aiutarlo a distrarre Atena e i suoi scagnozzi... ma non c'era proprio niente a portata di mano, e qualunque movimento sospetto non avrebbe fatto altro che allarmare Noctowl e quella specie di meteorite vivente, che in quel momento si era messo a fluttuare accanto a lui e a Claire, osservandoli in un modo che lui stesso non avrebbe saputo se definire incuriosito o minaccioso. Non era il caso di rischiare, non per adesso, almeno.

"Miiinior?" esclamò il Pokemon sconosciuto, e i suoi occhi scuri si illuminarono per un istante.

Stewart si tirò indietro con espressione stupita. No, non era davvero il caso di rischiare... Però, se ci fosse stata l'occasione di dare l'allarme... anzi, chissà che qualcun altro da fuori non si fosse già accorto che c'era qualcosa che non andava...

 

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"Wormadam... adesso immagino che tocchi a te! Fai vedere di cosa sei capace!" esclamò Ursula. La bambina con i codini a spirale lanciò una Pokeball con un gesto teatrale, e ne fece uscire un Pokemon il cui aspetto peculiare sarebbe forse sembrato un po' fuori posto nel team di Ursula - sembrava una larva nera con due piccoli occhi bianchi, un'antenna lunga e zigzagante e un lungo naso appuntito, che "indossava" uno strato di sabbia e detriti di terra che gli facevano da mantello, e ai lati del corpo presentava due lunghe appendici simili a braccia che sembravano composte da tanti sassolini marroni attaccati l'uno sull'altro. Era uno dei Pokemon che Ursula usava di meno... il suo Wormadam, la forma evoluta di Burmy, caratterizzata dal fatto di poter essere di tre combinazioni di tipo diverse a seconda del "manto" che indossava. Questo particolare Wormadam era del tipo Manto Sabbia, il che volev dire che il suo tipo era Coleottero/Terra.

Lo strano Pokemon Larva volteggiò su sè stesso e agitò le braccia pietrose, contento di poter dare prova di sè alla sua allenatrice. Con un'agilità davvero notevole, lo strano insetto eseguì un'acrobazia in aria e poi una serie di impressionanti piroette, come se fosse stata una trottola... e concluse atterrando agilmente vicino alla sua allenatrice, che disse di sì con la testa e accarezzò la sua Pokemon. "Perfetto! Una mossa Eledanza splendidamente eseguita!"

"Dam!" rispose la Pokemon Larva, come per dire che non era finita lì. Ursula si spostò di un passo, in modo da darle a Wormadam lo spazio necessario, e vide la sua Pokemon esibirsi in un numero che, doveva ammetterlo, non le era venuto in mente fino a quel momento. Alcune  rocce si staccarono dalle "braccia" della Pokemon, i cui occhi si accesero di azzurro... e Wormadam, mentre altre pietre sostituivano in pochi secondi quelle che si erano staccate, usò quelli che apparivano essere poteri psichici per far fluttuare le rocce a mezz'aria, farle roteare in un anello attorno al proprio corpo come se fossero stati gli anelli di un pianeta... e infine, li spostò in modo da creare una sorta di piramide attorno a sè! Wormadam chiuse gli occhi e spalancò le braccia, come se si aspettasse un applauso per l'esibizione!

Applauso che, in effetti, arrivò un istante dopo. Anche Lucinda e Zoey erano state colpite dal numero in cui Wormadam si era esibita. "Ottimo! Questa sì che è una bella idea... mettere assieme un attacco Cadutamassi con Confusione, immagino!" affermò Kenny.

Ursula si mise in una di quelle pose un po' troppo teatrali che faceva spesso quando voleva dare enfasi a quello che diceva, o semplicemente quando voleva mettersi un po' in mostra. "Già... anche se ammetto che è stata la mia Wormadam a pensarci." rispose. "Aspettate di vedere cosa vi combinerò alla gara di Fiangapoli!"

"Bun? Buneary?" La Buneary di Lucinda si distrasse soltanto per un attimo dal suo allenamento e guardò in direzione del museo, attirando l'attenzione degli altri Pokemon... e lo Scizor di Gary alzò una delle sue braccia-tenaglie e socchiuse gli occhi, come se avesse percepito qualcosa di sgradito tramite un sesto senso.

Lucinda si accorse subito del cambio di umore della sua Pokemon, e lei e Piplup vollero subito accertarsi di cosa si trattasse. "Buneary? Che succede? Hai qualche... problema?"

"Buneary..." squittì la Pokemon simile ad un coniglietto bruno, e continuò ad indicare con lo sguardo il museo, ancora visibile sulla distanza. In effetti, ora che Lucinda ci dava un'occhiata, aveva anche lei l'impressione che ci fosse qualcosa di strano... attorno all'edificio si era riunita una piccola folla, e anche se erano troppo lontani per capire cosa stesse accadendo, non ci voleva molto per capire che c'era concitazione.

"Guardate... quello non è il museo?" chiese retoricamente Kenny. "Ho l'impressione che quelle persone siano allarmate per qualcosa."

Immediatamente, il pensiero di tutti e cinque andò al Team Olimpo e al Team Asgard. Gideon aveva accennato al fatto che i due team criminali avrebbero potuto essere interessati a qualche reperto, e ben presto l'allenamento venne messo da parte. Anche Ursula adesso era più preoccupata di quello che potevano fare quei malfattori, invece che della sua prossima esibizione.

"Potrebbe essere il Team Olimpo, o il Team Asgard." affermò Zoey, riecheggiando i pensieri di tutti. "Io dico che è meglio andare a dare un'occhiata. Con discrezione, però. Meglio non rischiare di farsi vedere da dentro il museo... entrambi ormai conoscono le nostre facce."

"Va bene. Facciamo il giro largo." commentò Gary, e fece cenno ai suoi amici di passare per un sentiero che si allontanava per un breve tratto da museo, per poi passare dietro ad alcuni edifici, ed emergere abbastanza vicino all'ingresso del museo. "Speriamo che non si tratti di qualcosa di serio."

"Ormai sono abituata... se si trattasse di qualcuno di quei malfattori, non mi stupirebbe per niente." affermò Lucinda, mentre il gruppo prendeva una strada più stretta e passava in mezzo a due case, in modo da avvicinarsi meglio al museo...

 

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"Che sta succedendo? Avete visto quella folla lì davanti al museo?" chiese uno degli abitanti di Onegapoli, che in quel momento aveva alzato la testa dal terreno che stava zappando. Tutti quelli che stavano lavorando al raccolto e alla semina delle Bacche, a quel punto, si erano accorti che c'era qualcosa che non andava, ma esitavano a muoversi.

"Non... non lo so. Sembra che sia successo qualcosa di serio, ma da qui non vedo niente..." rispose una donna impegnata a mettere alcune Baccarance in un cesto con l'aiuto del suo Jigglypuff. Il Pokemon canterino sbattè gli occhi stupito, e anche i Pokemon che si stavano affaccendando avevano abbandonato la loro posizione e avevano rivolto la loro attenzione all'edificio. "E... quei ragazzini che si stavano allenando qui accanto, dove sono andati?"

L'uomo con il Mudbray si avvicinò alla ragazza e si asciugò la fronte con un fazzoletto. "Devono essere andati a vedere di cosa si tratta... so come sono fatti, questi giovani allenatori." affermò con aria preoccupata. Il suo Pokemon asinello serrò gli occhi e puntò le orecchie nella direzione in cui Gary, Lucinda e i loro compagni erano andati. "Spero che sappiano quello che stanno facendo. Ho sentito parlare di questi malfattori... il Team Olimpo e il Team Asgard. Sono gente pericolosa, e spero che quei ragazzi non facciano il passo più lungo della gamba."

"Mudbray!" esclamò Mudbray con un sonoro raglio.

 

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Zoey diede una rapida occhiata oltre l'angolo dell'edificio dietro il quale lei e i suoi compagni si erano piazzati. Il suo Glameow emerse rapidamente sotto di lei e diede un'occhiata a sua volta, facendo cenno agli altri Pokemon - in quel momento, il Piplup di Lucinda e la Wormadam di Ursula - di aspettare prima di fare qualsiasi cosa.

"Piplup..." sussurrò il Pokemon pinguino, un po' impaziente, mentre la rossa coordinatrice si accertava della situazione. Si trovavano abbastanza vicini all'ingresso del museo, a circa una trentina di passi, dietro ad una folla abbastanza nutrita che si era raccolta attorno all'edificio, composta sia da uomini che da Pokemon. Un ufficiale Jenny e i suoi due Pokemon, un Growlithe e un Herdier, erano alla testa della folla, e stava tenendo d'occhio l'ingresso del museo, tenendo in mano un megafono.

"A tutti quelli del Team Olimpo! Uscite e arrendetevi! Siete circondati, non potete sperare di andarvene di qui!" esclamò dopo alcuni secondi la poliziotta dai capelli azzurri, parlando nel megafono.  Il suo Growlithe abbaiò verso la porta d'ingresso, in modo da dare enfasi al suo avvertimento, ed Herdier controllò che la folla non facesse nulla di avventato. "Lasciate andare i visitatori! Non crediate di potervela cavare così facilmente!"

Zoey storse il naso. Come temevano, si trattava di una delle due organizzazioni criminali di Vesrin. Questa non ci voleva... a quanto pareva, c'erano già un bel po' di visitatori in quel posto, e il Team Meteora non si sarebbe fatto troppi scrupoli ad usarli come ostaggi, o peggio ancora scudi.

"Il Team Olimpo... non credo sia una buona idea agire senza un piano, ci sono ancora molte persone là dentro." sussurrò Zoey ai suoi compagni. A giudicare dalle loro reazioni, la notizia non aveva sorpreso nessuno, ma la preoccupazione c'era ugualmente. "Forse è meglio se usciamo di qui e cerchiamo di parlare con l'agente Jenny... voi che ne dite?"

"Dobbiamo cercare di fare qualcosa... ma Zoey ha ragione, agire troppo alla leggera finirebbe per mettere in pericolo i visitatori." affermò Gary. "Sono pronto a scommettere che il Team Olimpo stia cercando il Chiamatempo. Ve lo ricordate, vero?"

"Pip piplup!" Piplup disse rapidamente di sì con il becco, mentre la squadra usciva dal suo nascondiglio e si avvicinava al resto della folla. Ora che erano un po' più vicini, videro che tra i cittadini che si erano raccolti lì attorno c'erano anche Gideon e il suo Serperior, che chiaramentestavano cercando di dare una mano ai tentativi dell'agente Jenny di rimettere a posto la situazione.

"Ah! A proposito di Chiamatempo, c'è anche il signor Gideon!" notò Lucinda, e si diresse verso il Capopalestra per chiamarlo. "Signor Gideon! Signor Gideon, siamo noi! Vorremmo dare una mano!"

"Ssserp?" chiese Serperior, volgendosi rapidamente verso il gruppo di amici. Un po' sorpreso di sentire la voce della coordinatrice dai capelli blu, Gideon si voltò e fece un mezzo sorriso quando vide i suoi giovani amici.

"Ah, ragazzi. Siete già qui... ma temo che la situazione sia un po' delicata." affermò Gideon, rivolgendo di nuovo uno sguardo al museo, dal quale non proveniva ancora alcun segno di reazione da parte del Team Olimpo o degli ostaggi. "Si sono barricati là dentro, e non fanno più entrare o uscire nessuno. Sicuramente stanno cercando il Chiamatempo... e scommetto anche che stanno arraffando quanto più possibile. Dobbiamo agire prima che riescano a trovare il Chiamatempo, ma... allo stesso tempo, non possiamo mettere in pericolo gli ostaggi."

"E' una situazione piuttosto difficile..." ammise Ursula.

"Glam, glameow?" miagolò il Glameow di Zoey, probabilmente suggerendo un'idea...

"Hmm... sì, in effetti Glameow ha ragione. Non ci sono per caso delle aperture che si potrebbero usare per introdursi di sorpresa nel museo e neutralizzare il Team Olimpo prima che possano fare qualsiasi cosa?" Zoey provvide a tradurre quello che il Pokemon felino aveva detto.

"In effetti ci sarebbe questa possibilità." rispose prontamente l'agente Jenny. "Se qualcuno si arrampicasse fino al tetto, sarebbe possibile introdursi da una delle finestre del magazzino al piano superiore. Non credo che il Team Olimpo sappia di quella via d'ingresso. Tuttavia, vi rendete conto che non è una strategia priva di rischi."

"Se quei furfanti se ne accorgessero, sarebbero guai per tutti..." rispose Kenny con un cenno della testa.

Gideon riflettè sulla proposta perqualche istante. "Sì, io penso che varrebbe la pena di tentare. A condizione che chi si introduca lì sia deciso e sappia quello che sta facendo." affermò. "Io... purtroppo, con questa gamba, non sono in grado di farlo." Con il suo bastone da passeggio, Gideon si toccò la gamba invalida, in modo da far capire il problema. "Qualcuno di voi ragazzi... se la sentirebbe di tentare?"

"ASpetti un momento, signor Gideon!" si sentì la voce di uno dei cittadini. "E' sicuro di quello che sta proponendo? Quei ragazzi... ce la possono davvero fare contro il Team Olimpo?"

"E' vero! Non per mancare di rispetto, ma questa non è una sfida amichevole. Quelli sono degli accidenti di terroristi!" continuò una ragazza. Ursula storse il naso e rivolse uno sguardo vagamente infastidito verso di lei -  lei... e i suoi compagni... non erano un branco di dilettanti, e simili insinuazioni non le andavano per niente a genio. Si trattenne dal rivolgerle una risposta sarcastica, per educazione se non altro.

Per fortuna, ci pensò Gideon a riassicurare chi aveva dei dubbi. "Sì, posso capire che non siate molto convinti..." affermò. "Ma vi posso assicurare che questi ragazzi hanno le carte in regola per affrontare il Team Olimpo. Hanno superato brillantemente la prova della mia Palestra, e tutto quello di cui hanno bisogno è un po' di tempo per intrufolarsi là dentro e cogliere alla sprovvista i criminali."

"Piplup!" esclamò Piplup con convinzione.

L'agente Jenny riflettè su quello che aveva sentito. Se davvero quei ragazzi erano stati all'altezza di affrontare Gideon, allora i presupposti c'erano. Tuttavia... aveva ancora l'impressione che ci sarebbe voluto un po' di supporto da parte loro. "Capisco..." disse infine la donna poliziotto. "Tuttavia, credo che sarebbe meglio se riuscissimo in qualche modo a distrarre il Team Olimpo. Credo di avere avuto un'idea..."

"Siamo tutti orecchie." affermò Gary con espressione seria, consapevole di quanto ci fosse in gioco. "Che cosa suggerisce, agente Jenny?"

Jenny ci pensò su ancora un po'... e quando fu sicura di avere l'idea giusta, disse di sì con la testa e cominciò a spiegare il suo piano. "Okay, ascoltatemi bene... ci sarà bisogno di un po' di collaborazione." affermò, per poi gettare una rapida occhiata alle finestre del museo, per assicurarsi che nessuna recluta del Team Olimpo li stesse controllando. Per fortuna, il team criminale sembrava essere troppo impegnato a cercare quello per cui erano lì, e nessuno si era preoccupato di controllare ciò che accadeva fuori dal museo. "Io e il signor Gideon cercheremo di distrarre il Team Olimpo. Diremo che siamo disposti ad ascoltare le loro richieste, e guadagneremo un po' di tempo. Mentre siamo impegnati nelle trattative, voi raggiungete la mansarda e intrufolatevi da lì. Pensate di potercela fare?"

Ascoltata l'idea dell'agente Jenny, Lucinda e i suoi compagni restarono per un attimo a riflettere, e si consultarono tra loro... per non più di dieci secondi, dopodichè si rivolsero a Jenny e si dissero d'accordo. "Va bene, agente Jenny. Non dovrebbero esserci problemi. Dobbiamo solo sapere quando è il momento di agire." rispose infine Gary con un cenno della testa. "Diteci pure... cosa dobbiamo fare?"

"Dobbiamo solo fare un po' di preparativi, ragazzo mio." rispose prontamente Gideon, e già cominciava a pensare ad un discorso per distrarre il Team Olimpo. "Per adesso, voi restate indietro... quando le trattative iniziano, voi dirigetevi sul lato nord del museo. Troverete una scala antincendio... e da lì, potrete passare su un cornicione abbastanza ampio e raggiungere un'apertura che vi farà arrivare alla mansarda. Quella sarà la parte più delicata. State molto attenti quando passate dall'altra parte. Una caduta da quell'altezza... non vi lascerebbe molte possibilità."

I ragazzi guardarono verso l'alto, e Glameow strinse gli occhi preoccupato. In effetti, da lì sarebbe stato un bel salto...

"Va... va bene. In fondo, non è la situazione più pericolosa che abbiamo affrontato." disse Lucinda, facendosi coraggio.  "Okay, allora... direi che siamo pronti. Diteci quando possiamo iniziare."

"Wormadam!" affermò la Wormadam di Ursula, e sfregò le braccia l'una sull'altra per mostrare che era pronta a combattere.

 

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All'interno del museo, gli uomini del Team Olimpo avevano racimolato già una notevole quantità di reperti e preziosi, ammucchiati accanto ad Atena. Monili, fossili, antichi gioielli e anche un paio di pietre evolutive... ma nulla di tutto questo dava l'impressione di essere il Chiamatempo che Atena stava cercando per conto di Zeus, e la comandante stava cominciando a perdere la pazienza. Tanto più che gli ostaggi si stavano facendo più difficili da controllare. Si erano già verificate alcune scene di isteria, che i malfattori avevano messo rapidamente a tacere con qualche minaccia... ma Atena sentiva che non avrebbe potuto mantenere il controllo a lungo. 

"Insomma, che state combinando?" chiese la donna, con un tono che non ammetteva repliche. "State rovistando il museo da cima a fondo, e ancora non siete riuscito a trovare quel dannato Chiamatempo. Se aspettiamo troppo a lungo, daremo il tempo alle forze dell'ordine di organizzarsi, di chiamare rinforzi, e non possiamo permetterci di affrontarli tutti senza quel prezoso oggetto. Lo sapete anche voi, vero?"

"E' quello che stiamo cercando di fare, comandante Atena..." si scusò una delle reclute, una ragazza in tunica bianca, sandali e pettorale di bronzo, i lunghi capelli neri e ricci che incorniciavano un volto dagli zigomi affilati. Un Riolu e un Ariados erano al suo fianco, e stavano controllando alcuni amuleti che avevano trafugato da una teca. "Non abbiamo idea di che aspetto abbia... le informazioni a nostra disposizione erano scarse, dopotutto."

"Beh, cercate di raddoppiare i vostri sforzi!" ordinò la comandante, e gettò uno sguardo minaccioso agli ostaggi, giusto per ricordare loro di non tentare nulla di strano. Tra gli ostaggi, Stewart e Claire indietreggiarono di un passo per cercare di scomparire tra la folla.

Come rinvigoriti dall'ordine della donna, gli uomini del Team Olimpo si rimisero a cercare tra le teche e le vetrine, e ben presto si cominciarono a sentire i rumori dei vetri che venivano mandati in frantumi. Un Machoke del Team Olimpo sferrò un pugno contro una vetrina, mandandola in pezzi con un rumore terrificante, e arraffò una lastra di ardesia e un antico libro, dandoci un'cchiata per vedere se c'era qualcosa che potesseaiutarli a trovare il Chiamatempo.

Atena sospirò e gettò un'occhiata al considerevole bottino che avevano già accumulato. In condizioni normali, sarebbe stato un buon risultato, ma in quel momento...

"Attenzione. Attenzione. Qui è l'agente Jenny di Onegapoli. Desidero parlare con il comandante del Team Olimpo a capo di questa spedizione!"

La donna sobbalzò leggermente, e il suo Noctowl sbattè gli occhi sorpreso... mentre il Pokemon simile ad una meteora in miniatura si fermò a mezz'aria e si voltò verso la finestra, nella direzione da cui proveniva la voce amplificata dal megafono. C'era una folla abbastanza nutrita appena fuori dal museo, ma fino a quel momento, il Team Olimpo non si era preoccupato più di tanto, e non ci aveva fatto caso. Tuttavia, adesso le cose erano ben diverse...

"Mi sentite?" continuò la voce amplificata dell'agente Jenny. "Ripeto, sono l'agente Jenny di questa città. Con me c'è il Capopalestra Gideon. Sappiamo che siete ancora lì, Team Olimpo! Ascoltatemi! Siamo disposti a trattare! Diteci che cosa volete!"

Atena guardò i suoi Pokemon con aria dubbiosa, e Noctowl si posò su un piedistallo vicino e ripiegò elegantemente le ali sul corpo. Questa sì che era una sorpresa... fino a quel momento, non era arrivata nessuna offerta di diplomazia da parte delle forze dell'ordine. Come mai questo improvviso cambiamento? La comandante aveva l'impressione che ci fosse qualcosa sotto...

"Ripeto, diteci quali sono le vostre richieste!" ripetè l'agente Jenny. "Lasciate andare gli ostaggi, e siamo disposti a venirvi incontro!"

"Comandante Atena, potrebbe essere un trucco." disse una recluta, arrivando in quel momento a fianco della sua comandante e sistemandosi l'elmetto di bronzo sulla testa. Era un uomo alto e calvo, dal fisico robusto, che indossava una tunica beige con dei calzari alti fino al ginocchio ed era accompagnato da un Tentacruel. "Se... se usciamo da qui, ci esponiamo ad un grosso rischio."

"Proprio per questo non usciremo. Non so cosa abbiano in mente gli sbirri e il Capopalestra, ma non ci faremo cogliere impreparati. In questo momento... stanno dicendo esattamente quello che noi vogliamo sentire, in modo da farci abbassare la guardia." affermò la comandante, che sembrava aver preso dall'omonima dea ellenica anche il senno e l'astuzia. "Va bene... in tal caso, facciamo finta di stare al gioco, ma imponiamo che siano soltanto l'agente Jenny e il Capopalestra ad entrare. Noi non usciremo di qui finchè non avremo il Chiamatempo tra le mani."

"Sì, signora." rispose l'uomo, mentre Noctowl annuiva con espressione attenta.

"Bene... e alcuni di voi, sorveglino le scale che portano ai piani superiori!" affermò rapidamente Atena. "Potrebbe essere un trucco per attirare la nostra attenzione e permettere a dei loro collaboratori di coglierci di sorpresa. Voi tre, e voi altri tre... tenete d'occhio l'ala ovest e quella est!"

"Ricevuto, lady Atena!" affermarono all'unisono alcuni scagnozzi, per poi dirigersi verso le zone a loro assegnate tenendo tra le mani alcune Pokeball. Atena disse di sì con la testa e si diresse verso l'ingresso del museo, facendo poi cenno a due sue sottoposte di aprirlo. Immediatamente, la donna si piazzò in mezzo alla soglia, e guardò severamente la folla che attendeva trepidante tutt'attorno.

"Molto bene, agente Jenny... capopalestra Gideon... siamo disposti a trattare, ma soltanto a determinate condizioni!" affermò Atena. Il suo Noctowl prese il volo, librandosi a circa un paio di metri da terra accanto alla sua allenatrice. "Prima di tutto, chiediamo che l'agente Jenny e il capopalestra Gideon vengano qui personalmente per trattare. Nessuno del Team Olimpo uscirà dall'edificio."

"Stiamo cercando di venirvi incontro il più possibile." continuò Jenny, con Growlithe ed Herdier che si piazzavano davanti a lei in maniera protettiva. La poliziotta stava cercando di guadagnare quanto più tempo possibile, anche soltanto cercando di tenere impegnata Atena. "Non possiamo consegnarci a voi, che garanzie abbiamo che saremo trattati correttamente?"

"Chiediamo che facciate uscire alcuni degli ostaggi, come dimostrazione di buona fede." continuò Gideon, e picchiettò sul terreno con il suo bastone da passeggio per dare un po' di enfasi alla sua richiesta. Il suo Serperior si erse in altezza accanto al suo allenatore, in modo da fare un maggior effetto.

Atena corrugò la fronte, e il suo Noctowl incrociò rabbiosamente lo sguardo di Serperior. La distanza era troppa per tentare un attacco Bagliore, si rese conto il serpente d'erba con aria infastidita. "E cosa ci assicura della vostra buona fede?" chiese retoricamente Atena. Con un sorrisetto di sfida, la comandante del Team Olimpo richiamò a sè due reclute femminili, che si piazzarono accanto a lei. "Per quanto ne so, potrebbe essere che non aspettiate altro che gli ostaggi siano al sicuro per catturarmi. Conosco abbastanza bene le vostre procedure, signori."

"Avete la nostra parola d'onore. Sono un Capopalestra scelto dalla Lega di Vesrin, e come tale mi attengo a delle regole ben precise." continuò Gideon, pur immaginando che non sarebbe stato questo a convincere Atena. Quello che dovevano fare, in quel momento, era guadagnare tempo, nella speranza che il Team Olimpo non sospettasse nulla...

 

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Lucinda e i suoi compagni si erano già da tempo spostati sul lato nord del museo, e inquel momento stavano salendo con prudenza la scala antincendio che portava al tetto, sollevando un suono metallico ad ogni passo. I loro Pokemon, nel frattempo, si occupavano di controllare dalle finestre che il Team Olimpo non si fosse ancora accorto del loro tentativo.  

"Va bene, ragazzi, fin qui tutto a posto." sussurrò Kenny non appena il gruppo fu arrivato alla piattaforma che dava sul piano più elevato dell'edificio. C'era un cornicione a portata, attraversando il quale sarebbe stato possibile raggiungere una finestra abbastanza grande, e da lì entrare nella mansarda. "Adesso viene la parte più delicata..."

"Piplup..." cinguettò Piplup nervosamente dopo aver dato un'occhiata alla distanza che li separava dal terreno.

Zoey guardò lo spazio che intercorreva tra la piattaforma e il cornicione. Era una distanza considerevole... meglio essere prudenti. "E' un bel rischio... okay, ragazzi, ascoltate. Passiamo uno alla volta, e facciamoci aiutare dai nostri Pokemon." affermò, cercando di prendere in mano la situazione. "Kenny... pensi che il tuo Alakazam possa aiutarci?"

"Il mio... sì, certo!" rispose il ragazzino dopo un istante di sorpresa. "Vuoi che ci faccia passare dall'altra parte usando la sua Cinesi?"

Ursula ebbe qualcosa da ridire. "Hey, un momento! Com'è che adesso ti metti tu a comandare?" chiese con irritazione. "Chi ha deciso che sei tu il capo?"

La rossa coordinatrice sospirò. "Ne discutiamo dopo, Ursula, okay? Al momento, abbiamo altro a cui pensare." rispose. "Gary, Lucinda... tenetevi pronti, da qui non si torna più indietro."

"D'accordo!" risposero assieme i due fidanzatini, e anche Ursula decise di lasciar perdere e seguire il piano di Zoey, mentre Kenny richiamava il suo Alakazam che appariva in un lampo accanto a lui.

"Alakazam!" esclamò il Pokemon Psico, pronto ad ascoltare gli ordini del suo allenatore, che prese un bel respiro per prepararsi a passare dall'altra parte.

"Okay, Alakazam... ascolta, riesci a farci passare dalll'altra parte?" chiese Kenny con un sorriso rassicurante, indicando il cornicione...      

     

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CONTINUA...

 

Note dell'autore: Il Team Olimpo ha fatto la sua nuova mossa, il che vuol dire che tocca ai nostri improbabili eroi intervenire e impedire al team criminale di impadronirsi del Chiamatempo!

Per adesso, è stato tutto abbastanza semplice... ma vi posso anticipare che tra non molto la posta in gioco diventerà più alta, e ogni membro del gruppetto di Gary e Lucinda avrà una parte a lui (o lei) dedicata. Sto cercando in particolare di dare un po' più di spazio a Kenny, che è un personaggio abbastanza ignorato; devo solo pensare a come potrei svilupparlo meglio come personaggio e come espandere un po' su di lui.

Grazie per la vostra attenzione, e a presto!  

    

                  

  

   

 

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Capitolo 19
*** Una visita poco convenzionale ***


Pokemon: The Quest for Zeta and Omicron

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

 

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Capitolo 19 - Una visita poco convenzionale

 

"Okay, Alakazam... ascolta, riesci a farci passare dalll'altra parte?" chiese Kenny con un sorriso rassicurante, indicando il cornicione...      

Il Pokemon Psico sembrò addirittura sorpreso che gli stessero facendo una domanda simile. Come se il suo allenatore potesse dimenticarsi degli enormi poteri mentali di cui Alakazam andava così fiero...

"Ala alakazam!" esclamò il gracile Pokemon Psico. Con una mano, fece cenno ai ragazzi di aspettare, poi si piazzò sull'orlo del cornicione e incrociò davanti a sè i suoi cucchiai, come se si stesse mettendo in guardia per combattere.

Una frazione di secondo dopo, Alakazam scomparve davanti agli occhi del gruppo con appena qualche gioco di luce... e riapparve dall'altra parte, come niente fosse. Si fermò giusto un attimo e tenne uno dei suoi cucchiai fermo davanti a lui, come se stesse facendo dei calcoli... cosa che in effetti era vera, in quanto stava facendosi un'idea di quanta energia avrebbe dovuto usare per trasportare i ragazzi oltre il salto usando Cinesi.

"Alakazam, tutto bene?" chiese Kenny, vedendo che il suo Pokemon stava esitando.

Per fortuna, il Pokemon Psico disse rapidamente di sì con la testa, e si concentrò, sempre tenendo il cucchiaio dritto davanti a sè. Grazie alla sua maestria nel controllo dell'energia psichica, Alakazam raccolse il suo allenatore con la telecinesi, e il ragazzino emise una breve esclamazione di sorpresa quando il suo corpo venne avvolto da una debole luce rosata, e si librò a pochi centimetri da terra, spinto da una forza invisibile. Con estrema attenzione, Alakazam trasportò il suo allenatore dall'altra parte, e lo depose delicatamente accanto a sè.

"Phew... è stato un modo di viaggiare divertente... ma un po' spaventoso!" ridacchiò il ragazzino, e si aggiustò rapidamente i capelli con un gesto della mano. "Grazie, Alakazam! Non volevo certo dubitare di te, lo sai..."

"Alakazam!" rispose Alakazam con un'alzata di spalle e un sorriso ironico. Poi si voltò verso il resto del gruppo, che attendeva pazientemente sul tetto dalla parte opposta, e si concentrò di nuovo per trasportarli sull'altra sponda.

"Comunque, uno alla volta... meglio non strafare, okay?" lo consigliò Kenny. Non era un consiglio di cui Alakazam aveva davvero bisogno, ma annuì in segno di intesa e ringraziamento mentre sollevava Lucinda tramite telecinesi, e la bambina dai capelli blu emise un piccolo grido di sorpresa e si premurò di tenere la gonna abbassata, con una comica espressione di imbarazzo sul viso e tenendo Piplup in braccio con la mano libera!

"Hey! Che nessuno guardi in alto, intesi?" esclamò. Senza farsi distrarre, Alakazam la trasportò accanto a Kenny e la appoggiò sul terreno, poi proseguì con il resto del gruppo, uno alla volta. Gary, Ursula e infine anche Zoey arrivarono dall'altra parte nel giro di pochi minuti, senza fare rumore.

"Okay... e questa è andata bene." affermò Zoey mettendosi a posto. "Ora forza... scendiamo nelle sale principali, e speriamo di avere la possibilità di intervenire."

"Ricevuto..." sospirò Ursula. Il gruppo si disse d'accordo, e Piplup mosse le alette in aria come se stesse praticando arti marziali. Lucinda ridacchiò e gli disse di sì con la testa, per confermargli che avrebbero avuto bisogno anche di lui per la sfida con il Team Olimpo... e uno alla volta, i ragazzi si introdussero nel solaio tramite una finestra, entrando in una soffitta semibuia e polverosa riempita di mobili antichi ormai in disuso e scatole di cartone vuote. Ursula si sfregò il naso con una mano, cercando di non starnutire per tutta la polvere sospesa in aria, e cercò subito un modo per scendere ai piani più bassi...

 

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Atena stava cominciando a perdere la pazienza. I suoi uomini non stavano esattamente facendo il lavoro che era stato loro affidato, ed era ancora impegnata in quelle fastidiose trattative con il capopalestra e l'agente Jenny. Cosa speravano di ottenere? Era sempre più convinta che queste trattative non fossero altro che una messinscena, e che il vero scopo fosse quello di distrarli per coglierli di sorpresa con qualche trucco... tuttavia, le reclute che aveva mandato a controllare i piani più alti non avevano ancora fatto rapporto di alcun problema, e questa atmosfera di incertezza stava dando non poco fastidio alla comandante del Team Olimpo.

"Allora... non si sa ancora niente di questo Chiamatempo?" sussurrò ad una recluta che le stavaaccanto, appeofittando di un breve momento in cui Gideon e il suo Serperior non badavano troppo a lei.

La recluta scosse la testa desolato.  "Mi piacerebbe poterle dare notizie migliori, comandante Atena... ma ancora non abbiamo avuto fortuna." affermò. "Forse sarebbe il caso di guadagnare anche noi un po' di tempo. Posso... posso suggerire di far uscire un po' di ostaggi?"

Normalmente, Atena avrebbe pensato che fare questo sarebbe stata un'ammissione di debolezza, ma in questo caso... doveva ammettere che la cosa avrebbe avuto i suoi vantaggi. Se non altro, avrebbe allentato un po' della pressione che le forze dell'ordine stavano facendo su di loro.

"Hmm... forse hai ragione." rispose infine. "D'accordo... andiamo a dire al capopalestra e all'agente Jenny che accettiamo di liberare alcuni ostaggi. Almeno questo ci darà un po' più di tempo. Vallo a comunicare, presto."

La recluta si mise sull'attenti ed annuì, poi si diresse con calma ma con rapidità verso l'ingresso del museo. Atena guardò con attenzione il suo sottoposto che discuteva con altre due reclute, che poi uscirono dal museo e provvidero a comunicare le decisioni della loro comandante.

"Abbiamo raggiunto una decisione!" esclamò il portavoce deel Team Olimpo. "Abbiamo deciso di liberare cinque degli ostaggi. Perfavore, che tutti si allontanino dall'ingresso! Niente trucchi, capito?"

"Sssserperior!" esclamò il Serperior di Gideon. Il serpente verde si innalzò per un breve tratto, in modo da sembrare intimidatorio, e fissò la recluta dalla corazza di bronzo per dirle che non era nella posizione di dare ordini. Tuttavia, Gideon intervenne e calmò il suo Pokemon con un gesto gentile della mano, per dirgli che per il momento dovevano accontentarsi di quello che erano riusciti a strappare al Team Olimpo.

"Va bene così per adesso, Serperior." disse il Capopalestra. Quando il suo Pokemon disse di sì con la testa, anche se con un pizzico di esitazione, l'uomo si avvicinò appena un po' all'ingresso del museo, quel tanto che bastava per parlare al portavoce del Team Olimpo senza alzare troppo la voce. "Va bene. Possiamo accettarlo. Fate uscire alcuni ostaggi."

La recluta annuì e tornò all'interno del museo per dire che erano riusciti a trovare un compromesso, almeno per il momento. Gideon fece un cenno all'agente Jenny, che disse di sì con la testa e fece cenno alla folla di allontanarsi un po', disponendosi al tempo stesso in modo che potessero intervenire rapidamente in caso il Team Olimpo stesse tentando qualche trucchetto sporco. Il Growlithe dell'agente disse di sì con la testa e si piazzò accanto a Serperior, pronto a combattere se fosse stato necessario. 

Passarono alcuni secondi, durante i quali il capopalestra, la poliziotta e i loro Pokemon attendevano pazientemente che qualcuno uscisse dal museo...

"Che sta succedendo?" chiese un'abitante, che si trovava in quel momento vicino alla poliziotta. "Come mai non è ancora uscito nessuno?"

L'agente Jenny e Growlithe gli fecero cenno di non preoccuparsi. "Non c'è ancora nulla di allarmante. Probabilmente stanno cercando di decidere quanti e quali ostaggi far uscire." rispose. "Per adesso, non allarmiamoci."

Per fortuna, l'attesa spasmodica non durò troppo a lungo. Pochi secondi dopo, alcuni dei turisti uscirono dal museo con le mani in alto, le loro Pokeball custodite in alcuni cestini legati attorno alla vita. Due membri del Team Olimpo, accompagnati da un Fearow e da un Crawdaunt - un Pokemon simile ad una sorta di mostruoso astice rosso con una decorazione dorata a forma di stella sulla fronte - stavano facendo la guardia agli ostaggi, per assicurarsi che non accadesse nulla di sgradito... e nel giro di pochi istanti, gli ostaggi liberati, cinque in tutto, poterono allontanarsi dal museo e correre al sicuro in mezzo alla folla, alcuni di loro andando anche a riabbracciare alcuni dei loro cari che erano rimasti fuori dall'edificio. Le reclute, Fearow e Crawdaunt rimasero sull'uscio a fare la guardia finchè non fu tutto completato, e l'agente Jenny e il suo Growlithe tirarono un sospiro di sollievo quando si resero conto che gli ostaggi erano ormai al sicuro. Se non altro, quella parte era andata bene.

Ora, doveva solo sperare che quei ragazzi riuscissero ad infiltrarsi nel museo e colpire prima che il Team Olimpo mangiasse la foglia...

 

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"La comandante Atena è davvero paranoica. Come le salta in mente che potrebbero esserci degli intrusi che cercano di entrare dal tetto?" chiese una recluta. Due uomini del Team Olimpo, un Gurdurr e un Palpitoad stavano avvicinandosi ad una porta che sembrava essere rimasta chiusa per molto tempo, i cardini arrugginiti e la serratura malmessa. "Io non credo che saranno così pazzi da tentare un attacco a sorpresa, sapendo che abbiamo degli ostaggi."

"Può darsi, ma non possiamo tralasciare nessuna possibilità." rispose l'altra recluta. Il suo Palpitoad emise un gracidio acuto e si avvicinò sospettoso alla porta chiusa. "Palpitoad? C'è qualche problema?"

Il ranocchio si avvicinò alla maniglia e diede un'occhiata attraverso la serratura. Da quel poco che riuscì a vedere, tutto sembrava tranquillo... ma conoscendo il suo allenatore probabilmente avrebbe voluto insistere per dare un'occhiata all'interno.

"Pensi che ci sia qualcuno, qui dentro?" chiese l'uomo, e si avvicinò  con sospetto alla serratura. All'inizio la toccò con una penna che aveva con sè... poi, vedendo che non c'erano trappole, afferrò il pomo della porta e lo girò per aprirla. La porta si aprì con un lieve scricchiolio, e le reclute del Team Olimpo entrarono, trovandosi davanti una corta rampa di scale che arrivava fino ad un solaio polveroso. Con circospezione, uomini e Pokemon entrarono... e videro qualcosa muoversi nella semioscurità della stanza! Allarmati, fecero un salto e si prepararono a combattere quando la figura si rivelò essere un'elegante creatura felina dal mantello nero, con degli anelli dorati che brillavano in maniera inquietante sul suo corpo...

"Un Umbreon?" chiese una delle reclute. Il suo Gurdurr si fece avanti, alzando i pugni e guardandosi attorno... ma la Eevolution di tipo Buio aveva già spento gli anelli del suo corpo, e si era mimetizzato abilmente nell'oscurità. Per sua fortuna, il Pokemon Lotta non era uno stupido come il suo aspetto poteva far credere, e capì subito cheUmbreon stava cercando di tendergli un agguato.

"Gurdurr!" esclamò, facendo un cenno alle reclute e a Palpitoad. Il Pokemon Acqua/Terra avanzò a sua volta e si avvicinò al compagno... poi si fermò accanto alle scale e lanciò un attacco Supersuono, aprendo appena un po' la bocca ed emettendo una raffica di onde sonore ad altissime frequenza che si diffusero rapidamente tutt'attorno.

Umbreon si mosse prontamente e si spostò dal suo nascondiglio, evitando per un pelo di essere colpito dalle onde supersoniche... e nello stesso momento, una sfera di energia verde arrivò da un angolino del solaio e centrò in pieno Palpitoad, che strabuzzò gli occhi e venne scagliato indietro, fino a schiantarsi contro il suo allenatore... e tutti e due rotolarono a terra come due salami, restando a terra con gli occhi trasformati in spirali!

"Ah! Un... un doppio ko?" commentò impressionata la recluta rimasta in piedi. Gurdurr strinse i denti e brandì a due mani la trave d'acciaio che brandiva come arma improvvisata, poi si fece avanti per sfidare chi aveva attaccato il suo compagno... un Maractus dall'aspetto vivace che in quel momento stava uscendo dal suo nascondiglio e si muoveva come se stesse danzando al ritmo di una musica che sentiva soltanto lui.

"Mara mara mara! Ctus ctus ctus!" esclamò l'allegro Pokemon cactus, e agitò le braccia come se stesse suonando le maracas.

"Da... da dove vengono questi intrusi?" esclamò la recluta rimasta in piedi. Gurdurr si avvicinò a Maractus, con tutta l'intenzione di usare il malcapitato Maractus come una pallina da golf... "Avanti, Gurdurr, scovali e dagli una lezione!"

"Psicotaglio, Gallade!" ordinò la voce chiara di Zoey... e una frazione di secondo dopo, un proiettile energetico luminoso a forma di falce di luna piombò addosso al Pokemon Forzaimmane e lo scaraventò addosso ad una pila di scatole di cartone impilate lì accanto, facendole rovesciare! Umbreon emerse dal suo nuovo nascondiglio e atterrò agilmente sulla testa della recluta, con abbastanza impeto da farlo finire con la faccia a terra!

"Aaargh!" esclamò il malcapitato, cercando di rialzarsi, ma il Pokemon Buio, con decisione, spinse giù la testa del malfattore e gli impedì di reagire.

"Umbreoooon!" esclamò Umbreon, ed emise un verso acuto e vibrante per avvertire Gary e i suoi compagni che il pericolo era cessato. Immediatamente, i ragazzi uscirono dai loro nascondigli e tirarono un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo, e Zoey andò immediatamente a legare i polsi della seconda recluta.

"Ugh... allora era vero, c'erano degli intrusi..." grugnì lo scagnozzo. "Cosa sperate di fare? Ora la mia comandante sa che siete qui, e manderà un altro bel po' di uomini a prendervi. Non avete idea di quanti siamo!"

"Non molti, oserei dire. Siete qui per il Chiamatempo, vero?" rispose rapidamente Zoey. "E non lo avete ancora trovato, immagino."

La recluta grugnì irritata vedendo che la ragazza dai capelli rossi aveva mangiato la foglia, ma non restò così a lungo e alzò le spalle. "In ogni caso, tra non molto avremo il Chiamatempo, e non avremo più bisogno di restare qui." rispose. "Non so nemmeno io esattamente a cosa gli serva quell'aggeggio, ma state pur certo che darà una marcia in più al Team Olimpo."

"Allora... temo di doverti dare una brutta notizia, bellimbusto!" rispose prontamente Ursula, e disse di no con il dito in direzione della recluta, con il suo Gabite che stava accanto a lei a braccia conserte. "Noi lo abbiamo visto, il Chiamatempo, e voi no... non avete la più pallida idea di cosa cercare, vero? Questo significa che il vantaggio è nostro! Hmhmhmm... allora, come la vogliamo mettere?". La ragazzina di Coronopoli ridacchiò con arroganza, mettendosi un esile dito sotto il mento e alzando la testa per guardarlo dall'alto in basso.  

La recluta non fece alcun commento, ma si limitò a grugnire qualcosa a denti stretti, sperando che almeno i suoi compagni se la tessero cavando un po' meglio di lui...

 

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"Allora, abbiamo guadagnato un po' di tempo..." disse Atena con espressione tesa, lo sguardo che passava dall'esterno al gruppo degli ostaggi, ora ridotto di cinque persone. Due dei suoi sottoposti stavano bloccando la porta d'ingresso, per evitare sorprese. "Ma non ho più sentito nulla da quelli che sono saliti di sopra. C'è qualcosa che non va... dobbiamo fare in fretta e trovare questo benedetto Chiamatempo, o saremo nei guai."

"Stiamo facendo tutto il possibile." rispose una recluta con un sospiro. "Ma non credevamo che avremmo dovuto cercare in questo marasma. E' peggio che un ago in un pagliaio..."

"Aspettate un momento! Forse ci siamo!" esclamò un'altra recluta che, affiancata da un Lickitung, stava passando in rassegna un'altra stanza. Il Pokemon rosa dalla lingua lunghissima stava agitando una mano, per indicare una delle bacheche, nel quale si trovava un oggetto dall'aspetto strano, simile ad uno strano incrocio tra una meridiana e un orologio da polso, che sembrava essere stato costruito con frammenti di cristallo, pietra e marmo... e soprattutto, il quadrante era diviso in più di dodici ore! Ma il particolare che più spiccava, almeno agli occhi di Lickitung, era la strana energia che emanava da esso... un'energia molto particolare, che il Pokemon dalla lingua lunga non aveva sentito da nessun altra parte.

"Licki licki!" Lickitung indicò la bacheca, usando la sua enorme lingua come se stesse indicando con il braccio. Sperando che quella fosse la volta buona, Atena si diresse verso la bacheca che il Pokemon aveva indicato, e osservò con attenzione quello strano oggetto. Incredibile che fosse sfuggito così... era sicura di non averlo visto, la prima volta che aveva passato in rassegna quella stanza. Possibile che lei fosse stata così sventata? Eppure, era sicura di aver rovistato quella sala da cima a fondo...

Atena mise da parte queste inutili preoccupazioni, e andò alla bacheca per controllare. In effetti, si trattava di un oggetto di foggia molto particolare... e anche a guardarlo così, era chiaro che si trattava di uno strumento di misura del tempo. Sarebbe stata pronta a scommettere che era proprio quello il Chiamatempo che stavano cercando... a quel punto, comunque, tanto valeva rischiare e prendere quello che avevano trovato. Quella situazione di stallo non sarebbe durata a lungo...

 

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"Allora... che cosa ne pensi? Cosa faranno quei fetenti? Hanno trovato quello che cercavano?" sussurrò Claire al suo compagno, mentre guardava con la coda dell'occhio Atena e due reclute che si spostavano in un'altra sala. Quello strano Pokemon fluttuante che si faceva chiamare Minior era ancora lì accanto a loro, e li stava tenendo d'occhio... non era il momento di fare mosse strane.

Stewart gettò uno sguardo infastidito a quello strano Pokemon simile ad una meteorite in miniatura, la cui espressione misteriosa non era mai cambiata in tutto quel tempo.  Da dove diavolo veniva, e come aveva fatto il Team Olimpo a procurarsi un Pokemon del genere? Avrebbe voluto saperne di più... forse così gli sarebbe potuto venire in mente qualcosa per sfuggire a quei malviventi e fare qualcosa per mettere in salvo quelle persone...

"Non so niente, Claire... posso solo dire che sembra che siano in fermento..." disse il ragazzino di colore, guardando con stupore Atena e il suo Noctowl che si dirigevano erso un'altra stanza, con passo rapido e quasi eccitato. "Qui sta succedendo qualcosa di grosso, me lo sento..."

"Allarme! Allarme, siamo attaccati... Yahoooooo!" si sentì all'improvviso la voce di una recluta al piano superiore... e dalle scale che portavano là sopra arrivò in volo una recluta che si schiantò a terra e rimase là con gli occhi trasformati in spirali e un grosso bernoccolo sulla testa! Gli uomini del Team Olimpo e gli ostaggi rimasero tutti senza parole e guardarono in direzione delle scale, da dove stavano arrivando tre Pokemon - un Umbreon, un Maractus e un Gallade, tutti e tre in guardia e pronti all'azione!

"Ah! Quelli, non saranno per caso...?" si chiese Claire, le trecce che volteggiavano in aria mentre si voltava verso gli inaspettati soccorritori. Umbreon spiccò un salto enorme ed evitò un Bollaraggio che un Poliwhirl del Team Olimpo cercò di scagliargli contro... e nello stesso momento, Maractus scagliò un'Energipalla contro il Pokemon girino, mandandolo a terra!

"Sembra che siamo arrivati giusto in tempo... come nei più classici film d'azione!" commentò una voce, un attimo prima che Zoey apparisse in cima alle scale, mandando ancora di più in frenesia gli uomini del Team Olimpo! Alcune delle reclute cercarono di raggiungere gli ostaggi, ma dovettero fare i conti con il Gabite di Ursula, che si dimostrò più veloce di loro! Con un balzo degno del predatore che era, il drago-squalo raggiunse il gruppetto di civili e atterrò tra loro e gli uomini del Team Olimpo, impedendo ai criminali di minacciare le loro vittime!

"Accidenti! Presto, prendete gli ost... Aaaaargh! No! Aspetta!" esclamò la recluta più vicina, trovandosi di colpo faccia a faccia con il Pokemon di Ursula. Gabite ghignò e afferrò la recluta per una caviglia, poi la mise a testa in giù e la guardò con un sorrisetto di trionfo! "Ah... ehm... s-salve... sai che... ho sempre... ehm... ho sempre pensato che i Gabite siano... i Pokemon più belli?"

"Bite!" grugnì lo squalo di terra. Il resto del gruppo stava scendendo le scale, e i loro Pokemon si stavano adoperando per tenere a freno gli uomini del Team Olimpo.

"Sì, sono proprio loro! Sono quegli stranieri che pensano di poter venire qui e darci lezioni di gare di Pokemon!" esclamò Claire. "Ammetto però che vederli adesso non mi dispiace..."

"Miiiiinior?" esclamò il Pokemon simile ad una meteora con cui Atena aveva lasciato lei e Stewart. Con uno strano verso, simile ad un trillio, Minior si librò in aria e puntò dritto verso il gruppo di Lucinda, cercando di colpire uno di loro con il suo peso...

"Uh? Attenti! Gallade, ferma quel Pokemon!" esclamò Zoey.

Gallade si mosse in tempo e riuscì a piazzarsi sulla traiettoria di Minior, usando le sue braccia-lame per parare il suo attacco... ma con sua grande sorpresa, si accorse che qualsiasi fosse quella mossa, era di un tipo superefficace contro il suo, e venne sbalzato indietro di alcuni passi, ritrovandosi disteso a terra di schiena a fianco di Zoey, che provvide subito ad aiutarlo. Lo strano Pokemon Meteora si ritirò rapidamente, eseguendo una spettacolare giravolta su sè stesso, e si fermò a mezz'aria, fluttuando minaccioso a pochi metri dal gruppo!

"Che... che razza di Pokemon è? Non ho mai visto niente del genere!" ammise Gary.

"Miiiinior!" esclamò la strana creatura.

Lucinda cercò di prendere in mano la situazione. "Di qualunque cosa si tratti, mi dà l'impressione di essere un Pokemon di Roccia... Maractus, usa un attacco Gigassorbimento su di lui!" esclamò la bambina dai capelli blu. Attorno a lei, la battaglia era già esplosa, e i Pokemon suoi e dei suoi compagni stavano affrontando quelli del Team Olimpo, in netto sovrannumero.

Il vivace Pokemon cactus volteggiò su sè stesso, e la meteora fluttuante emise quello che poteva assomigliare ad un verso di sorpresa, e si dibattè rabbiosamente mentre delle piccole luci verdi uscivano dal suo corpo per passare a quello di Maractus. Tuttavia, il Pokemon fluttuante non subì tanti danni quanti Lucinda si era aspettata, e Minior riuscì a divincolarsi poco dopo, e si lanciò in un nuovo attacco, girado su sè stesso come una trottola! Maractus non si era aspettato una simile reazione da parte dell'avversario, e non riuscì a scansarsi in tempo, venendo colpito e scaraventato dolorosamente a terra!

"Ah! Maractus!" esclamò Lucinda. "Accidenti, quello... non era un attacco Acrobazia, per caso?"

"Pip piplup!" cinguettò Piplup con allarme, scagliando un attacco Bollaraggio contro Minior. Una raffica di bolle d'acqua partì ad altissima velocità contro il nemico, che però eseguì una cabrata e riuscì ad evitare il colpo con agilità incredibile!

"Che velocità... che razza di Pokemon è quello? Alakazam, cerca di tenerlo occupato!" esclamò Kenny. Alakazam intervenne rapidamente e scagliò un attacco Cinesi che riuscì a colpire il Pokemon meteora mentre questo cercava di invertire la direzione e tornare all'attacco! Minior emise un'esclamazione acuta e cercò di divincolarsi, ma il Pokemon Psico si concentrò ancora un po' e lo trattenne dov'era!

"Alakazaaaaam!" esclamò, e aumentò l'intensità dell'energia mentale con cui stava trattenendo Minior, che cercò di liberarsi con tutte le sue forze... mentre Claire e Stewart osservavano con stupore la battaglia che si svolgeva davanti ai loro occhi!

"Accidenti! Non... non credevo che quei ragazzi fossero così in gamba!" commentò il ragazzino di colore. "Avevo l'impressione che fossero bravi nelle gare di Pokemon, ma che potessero affrontare il Team Olimpo..."

"Ma non credo che potranno fare molto contro Atena..." continuò Claire. "Dobbiamo fare qualcosa per dargli una mano, non credi?"

Stewart stava per dire qualcosa... quando un altro gruppo di Pokemon del Team Olimpo arrivò a dare rinforzo ai loro compagni! Dalla sala nella quale Atena era andata a vedere il Chiamatempo, emerse il Lickitung che l'aveva chiamata e usò un attacco Avvolgibotta per afferrare Umbreon con la sua lingua lunga, per poi cercare di stritolarlo come un pitone con la sua preda!

"Eoooon!" esclamò sorpreso Umbreon, e cercò di mordere la lingua dell'avversario per liberarsi dalla sua presa.

"Umbreon!" esclamò Gary. "Attenti, ragazzi, ne stanno arrivando altri... e credo che ci sia anche il capo!"

"Bite, gabite!" esclamò Gabite, distraendosi giusto per un attimo dalle reclute del Team Olimpo per vedere chi fosse arrivato: un gruppo di uomini e donne vestiti in tuniche e corazze di bronzo, e guidati da Atena e dal suo Noctowl. La giovane donna aveva un'espressione decisa e concentrata, e non sembrava per niente sorpresa di vedere quegli intrusi...

"Bene, allora avevo ragione." affermò Atena con un lieve sogghigno, mentre gettava uno sguardo a Minior che stava ancora cercando di liberarsi dalla presa mentale di Alakazam. "C'erano davvero degli intrusi... sfortunatamente, però, il vostro intervento giunge decisamente troppo tardi. Finalmente, siamo riusciti ad avere quello che stavamo cercando, e grazie a questo, i piani del Team Olimpo potranno andare avanti!"

"Cosa? Di che stai parlando...?" rispose rapidamente Ursula... e un attimo dopo, la bambina dai codini a spirale sgranò gli occhi con sorpresa e disappunto: nella mano destra, Atena teneva un oggetto che anche da quella posizione si poteva riconoscere come il Chiamatempo! "Ugh... cavolo, l'hanno preso... hanno trovato il Chiamatempo!"

"Ah, quindi è proprio questo? Grazie per avermelo confermato!" rispose Atena con un sorrisetto borioso, e Ursula strinse i denti in una comica espressione di disappunto. Doveva proprio aprire la bocca per dare aria ai denti...

"La prossima volta, Ursula... evita di dare certe conferme, okay?" chiese Lucinda con sarcasmo.

"Oh, certo, adesso fammela pesare, eh?" fu la pronta risposta di Ursula. Zoey scosse la testa e si massaggiò la fronte.

"E a cosa vi serve questo... Chiamatempo, eh?" chiese Gary, cercando di guadagnare un po' di tempo... ma proprio in quel momento accadde qualcosa che nessuno si aspettava! Uno schianto tremendo, simile al rumore di roccia sgretolata, riecheggiò nella sala principale del museo... e la corazza di pietra che copriva Minior si infranse, sparpargliando pezzi di pietra dappertutto! Dall'armatura emerse una creatura ancora più strana: una sfera luminosa di colore rosso acceso, con gli occhi simili a due vortici bianchi, e cinque spuntoni bianchi che spuntavano simmetricamente dal suo corpo, in modo da assomigliare quasi ad una stella. Una piccola bocca bianca era visibile in mezzo agli occhi, e il suo corpo ora emanava una tenue luminosità... e una sensazione di energia molto più pronunciata!

"Oh, ma guarda... sembra che Minior abbia deciso di fare sul serio!" commentò Atena, e il suo Noctowl si coprì la bocca con un'ala ed emise quella che poteva sembrare una breve risata. "Questa è la sua abilità Scudosoglia, che permette a Minior di passare dalla Forma Meteora alla Forma Nucleo, e di liberarsi di tutte le afflizioni che lo hanno colpito nella forma precedente. Minior, adesso usa Forzantica!"

"Miiiiinior!" esclamò il Pokemon sconosciuto. I suoi occhi si illuminarono, e alcune rocce frastagliate, di dimensioni variabili e apparentemente casuali, apparvero attorno al suo corpo, per poi essere scagliate con un semplice sforzo di volontà. Alakazam si difese incrociando i cucchiai davanti a sè per parare il colpo, e riuscì ad evitare il grosso del colpo, anche se una delle rocce lo colpì alla spalla. Piplup ne approfittò per scagliare un altro attacco, questa volta un Geloraggio che però Minior riuscì ad evitare scagliando una roccia nella traiettoria del colpo.

"Accidenti, qui le cose si mettono male... Gallade, prova ad usare uno Psicotaglio!" esclamò Zoey, indicando Minior.

Atena scosse la testa. "E credete che ve lo lasceremo fare? Noctowl, usa Eterelama su quel Pokemon!" ordinò indicando il Gallade della rossa. Il Pokemon gufo spiccò il volo dalla spalla della donna, mosse le ali e scagliò una raffica di proiettili azzurrini a forma di arco, centrando Gallade alla schiena prima che l'elegante Pokemon Psico/Lotta potesse prendere la mira contro Minior. Gallade emise un'esclamazione di dolore e cadde a terra di schiena.

"Accidenti, adesso siamo nei guai..." esclamò Ursula, cercando di pensare ad un modo di salvare la situazione e rimediare alla sua gaffe di prima. Gabite era impegnato a tenere sotto controllo quelli del Team Olimpo e combattere contro alcuni Pokemon, ma c'erano altri Pokemon che lei poteva mandare in campo...

...ma certo! Che stupida, come aveva fatto a non pensarci prima?

"Ora che abbiamo il Chiamatempo, non abbiamo più niente da fare qui!" esclamò Atena con soddisfazione. "Presto, raccogliamo tutto quello che abbiamo rubato, e tagliamo la corda!"

"Non credo proprio che lo farete!" esclamò la voce di Claire. La bambina con le trecce, approfittando di un momento di distrazione da parte del Team Olimpo e di Minior, e aveva raggiunto la porta d'ingresso. Spingendo con tutte le sue forze, aveva spostato la grossa barra di legno con la quale il Team Olimpo aveva bloccato l'accesso... e nello stesso momento, Stewart raccolse un piccolo estintore e lo usò per infrangere una finestra e lanciare un avvertimento alle persone ancora riunite all'esterno!

"Venite! Presto, venite! Alcuni ragazzi sono venuti a dare una mano! Stanno affrontando il Team Olimpo nel museo!" esclamò il ragazzino di colore, agitando freneticamente una mano. "La porta è aperta! Potete entrare! Adesso, prima che il Team Olimpo contrattacchi!"

Era il segnale che Gideon e l'agente Jenny stavano aspettando. Il Capopalestra fece un cenno con la testa, e Serperior scattò alla massima velocità che gli era possibile verso l'ingresso del museo!

"Serp!" esclamò, e fece scattare la coda verso la maniglia della grande porta di legno, avvinghiandola nella sua presa per poi spalancarla! Immediatamente, Gideon lanciò un'altra Pokeball attraverso la soglia... e il suo possente Torterra si materializzò di colpo nella sala principale e si scagliò contro i nemici, che si ritrovarono ben presto assaliti da più fronti!

"TOOOOOOR!" ringhiò la testuggine, e pestò le zampe a terra per intimorire gli avversari. Il Team Olimpo si ritrasse, comprendendo di non avere più il vantaggio... e Lickitung allentò giusto un attimo la presa su Umbreon, che riuscì a divincolarsi!

"Bel colpo, Umbreon!" esclamò Gary. "Adesso usa Stordiraggio!"

Gli occhi della Eevolution oscura si illuminarono e fissarono quelli di Lickitung, che per un istante cercò di opporsi... ma subito dopo, cominciò a barcollare come se fosse stato ubriaco, e il suo sguardo si fece assente sotto l'effetto dello Stordiraggio di Umbreon. La Eevolution oscura balzò a terra, e Gary diede un altro ordine. "Perfetto! Adesso usa Finta!" esclamò il giovane ricercatore, il cui classico sorriso altezzoso era tornato sul suo viso.

Umbreon serrò gli occhi e scomparve nel nulla per un istante, per poi riapparire sopra a Lickitung che stava ancora cercando di riprendere fiato. Il pokemon dalla lingua lunga vide soltanto un bagliore di anelli dorati prima che la Eevolution oscura gli piombasse addosso, colpendolo con i suoi corti ma aguzzi artigli.

"Tsk..." grugnì Atena, osservando come stava andando la battaglia. Quei due mocciosi che avevano aperto le porte del museo avevano compromesso la sicurezza della posizione del Team Olimpo, e adesso stavano davvero rischiando grosso. Doveva andarsene con il Chiamatempo, quello era l'obiettivo minimo... "Presto, Minior, usa un attacco Acrobazia per disimpegnarti, e poi ce ne andiamo con il Chiamatempo! Noctowl... tu usa il tuo attacco Extrasenso e provoca un po' di scompiglio!"

"Non credere che te lo lasceremo fare!" esclamò Ursula. La piccola ereditiera afferrò una Pokeball e la lanciò, facendo uscire da essa un buffo Pokemon che sembrava una sfera rosa con corte braccia e gambe, due grandi occhioni azzurri e languidi, una bocca sorridente e un ciuffo sulla fronte. "Vai, Jigglypuff! Non lasciarla fuggire!"

"Jigglypuff!"  esclamò allegramente il Pokemon canterino, e Atena sgranò gli occhi in preda all'allarme. Quello sì che era un problema... doveva assolutamente impedire a quel batuffolo vivente di cantare, o sarebbe stata nei guai!

"Ah! Contrordine, Noctowl! Usa un attacco Baraonda e copri il canto di Jigglypuff!" esclamò Atena. 

Il Pokemon gufo lanciò uno stridio acuto nello stesso momento in cui il Jigglypuff di Ursula cominciò a cantare, e cominciò a sbattere le ali freneticamente mentre delle onde sonore azzurre uscivano come un fiume in piena dalla sua gola, e rimbombarono nella stanza con tale violenza che anche il Torterra di Gideon fu costretto a ritirarsi con un'espressione di dolore sul muso! La canzone di Jigglypuff cominciò a risuonare, ma venne immediatamente coperta dalla cacofonia provocata da Noctowl, e per diversi secondi, i due Pokemon restarono in una situazione di stallo. Minior, nonostante fosse infastidito anche lui dal frastuono, eseguì di nuovo il suo attacco Acrobazia e si lanciò contro Torterra, roteando su sè stesso come un vortice in miniatura. La testuggine, lenta ed ingombrante, non potè fare altro che ricevere il colpo ed amortizzarlo come meglio poteva.

"Ugh... adesso, Serperior! Torterra!" urlò Gideon, con le mani sulle orecchie. "Usate Vorticerba... e Sgranocchio!"

Serperior eseguì un rapido movimento con la coda, e scagliò contro Minior una raffica di foglie che volteggiavano con rapidità e precisione, avvolgendo il Pokemon simile ad una meteora in una sorta di tornado, e sballottandolo brevemente per poi scagliarlo via con un'esclamazione di dolore. Torterra scattò in avanti a sua volta, e sferrò una serie di morsi rapidi e precisi che costrinsero Minior a farsi indietro. Ma il Pokemon sferico non accettava ancora di arrendersi... e dopo essersi allontanato di colpo da Torterra, lanciò un nuovo attacco.

Il Pokemon sferico cominciò a girare su sè stesso ancora più velocemente, e il suo corpo venne avvolto da una splendente aura argentata, che si espanse per un breve tratto attorno a lui prima che il Pokemon si lanciasse di nuovo alla carica... ma questa volta, non riuscì ad andare lontano, prima che il Gabite di Ursula intervenisse!

"Gabite, fermalo con Pietrataglio!" esclamò la ragazzina di Coronopoli. "Jigglypuff, continua a cantare! Dobbiamo tenerli impegnati!"

Gabite colpì il terreno con un pugno e fece scaturire da esso una raffica di rocce affilate che volarono con potenza e precisione verso Minior. L'attacco Vortexpalla che Minior stava usando fece sì che le prime pietre si infrangessero su di lui senza fare danni... ma poco dopo, il colpo perse potenza, e Minior fu costretto a fermarsi e venne colpito dagli ultimi due sassi, restando stordito e barcollante a mezz'aria! Jigglypuff, nel frattempo, continuava a cantare, cercando di sovrastare la Baraonda di Noctowl, che però non dava nemmeno lui segno di stanchezza.

"Accidenti, qui si fa lunga..." affermò Kenny.

Lucinda disse di sì con la testa, e notò che il suo Piplup non era sotto tiro. Forse questa era l'occasione giusta. "Sono d'accordo, Kenny. Cerchiamo di velocizzare le cose." rispose. "Piplup, riesci a colpire Noctowl da qui con un Geloraggio?"

"Piplup!" cinguettò il Pokemon pinguino. Per lui era una sfida, e il suo orgoglio non gli consentiva di rifiutare una sfida.

Noctowl era impegnato a mantenere il suo attacco Baraonda, e nè lui nè Atena stavano prestando abbastanza attenzione al resto della battaglia. Bene, decise Piplup, era un'occasione perfetta per sferrare il suo attacco. Il Pokemon pinguino salì agilmente sul corrimano delle scale, prese la mira e scagliò un raggio di energia bianco-azzurrina verso l'avversario, colpendolo in pieno mentre quest'ultimo cercava di aumentare ancora il volume! Colto di sorpresa, il Pokemon gufo emise un acuto stridio di dolore e fu costretto ad interrompere l'attacco... al che, la canzone di Jigglypuff non venne più coperta, e i Pokemon e le reclute del Team Olimpo cominciarono a cadere a terra come sacchi di patate e a ronfare come ghiri! Lucinda e i suoi compagni si coprirono le orecchie per non cadere addormentati a loro volta, e il Minior di Atena emise un verso di disappunto prima di tornare in volo verso la sua allenatrice, alla massima velocità possibile!

"Ah! No, questa non ci voleva!" esclamò Atena, coprendosi le orecchie a sua volta. Ma per farlo, fu costretta a mollare il Chiamatempo, che cadde a terra con un tintinnio... e venne rapidamente afferrato da Umbreon! Il Pokemon Buio prese il prezioso artefatto in bocca e corse verso Gary, mentre Lickitung cercava come poteva di ostacolarlo. Il Pokemon dalla lingua lunga cercò di avvinghiare nuovamente l'avversario... ma la confusione fece effetto, e lIckitung perse l'equilibrio e cascò a terra a faccia in giù, avvinghiandosi la lingua tutt'attorno! "Qu... Qualcuno fermi quell'Umbreon!"

Molti dei Pokemon del Team Olimpo, sfortunatamente per lei, erano già addormentati, o erano troppo impegnati a cercare di restare svegli per fare qualsiasi altra cosa. Un Nidorino e un Lombre si mossero per ostacolare il Pokemon di Gary... ma Nidorino venne investito da uno Psicoraggio scagliato dallo Alakazam di Kenny, e il Gallade di Zoey eseguì un attacco Nottesferza, allungando le lame che aveva sulle braccia, e avvolgendole di luce nera prima di sferrare un fendente poderoso che raggiunse il Lombre nemico e lo mandò a terra!

"Ottimo lavoro, Umbreon!" affermò Gary quando il suo Pokemon appoggiò il Chiamatempo accanto a lui, e il ragazzo accarezzò l'elegante Pokemon nero e dorato sulla testa. Umbreon chiuse gli occhi e fece un'espressione soddisfatta, poi si voltò di nuovo verso il Team Olimpo e fissò Atena con intensità. La donna tenne le orecchie coperte, mentre altri dei suoi uomini crollavano addormentati sotto l'implacabile Canto di Jigglypuff...

"Maledizione..." mormorò tra sè Atena. "Questo non ci voleva proprio... il piano è andato in fumo... tutto quello che possiamo fare adesso è cercare di salvare il salvabile... e ritirarci! Presto! Tutti quelli che possono muoversi, cerchino di scappare da qui!"

"Lady Atena! E il Chiamatempo? E i nostri compagni?" esclamò una recluta.

Atena scosse la testa. "Così com'è, riusciamo a malapena a salvarci noi stessi." rispose. "Presto, non possiamo perdere altro tempo! Avremo altre occasioni!"

"Non fateli scappare! Cercate di catturarne il più possibile!" esclamò l'agente Jenny, mentre faceva irruzione nel museo accompagnata da un Growlithe e un Herdier. Il Pokemon cane-tigre salì sopra uno scagnozzo del Team Olimpo che era a terra addormentato e abbaiò minacciosamente verso quei pochi che ancora si reggevano in piedi.

Atena non perse tempo. Richiamò il suo Noctowl, che era ancora a terra infreddolito, e il suo Minior, poi scappò a tutta velocità verso una delle finestre. Si infilò rapidamente nell'apertura e fece perdere le sue tracce, seguita da un piccolo gruppo dei suoi uomini e dei loro Pokemon.

"Accidenti! Quella donna è scappata!" esclamò con disappunto Kenny.

Gary annuì brevemente. "Sì, ma almeno siamo riusciti a salvare il Chiamatempo. E' stata una vittoria, tutto sommato." disse il ragazzo, e si chinò per raccogliere il prezioso artefatto. Era più pesante di quanto sembrasse a guardarlo così... "Agente Jenny... credo che il Chiamatempo debba essere conservato in qualche posto un po' più sicuro."

"E' vero... pensavamo che sarebbe passato inosservato in questo museo, ma ci siamo sbagliati." rispose Gideon, raggiungendo i ragazzi con passi lenti ma decisi. "Provvederemo subito a trasferire il Chiamatempo in un altro posto più sicuro... ci rivolgeremo alla Lega Pokemon, e vedremo cosa si può fare."

"Ma prima di tutto... credo che dobbiamo ringraziare qualcuno!" affermò ucinda, indicando Claire e Stewart, e strizzando loro l'occhio. I due ragazzini guardarono la bambina dai capelli blu con un misto di stupore e sospetto, forse chiedendosi cosa avesse in mente. "Sono stati loro ad aprire la porta e a permettere alle forze dell'ordine di intervenire. Se non fosse stato per loro, le coseavrebbero davvero potuto complicarsi un bel po'!"

"Eh? Un... un momento, che cosa state..." cominciò a dire Claire, guardando verso il suo amichetto per farsi dare qualche suggerimento... ma vedendo che Stewart, dopo un attimo di esitazione, aveva preso ad accettare i complimenti, decise che non ci sarebbe stato nulla di male nel prendersi le luci della ribalta, almeno per stavolta. "Beh... sì, diciamo che data lasituazione, abbiamo cercato di fare tutto quello che potevamo per aiutare. Correndo noi stessi un serio, rischio, vorrei aggiungere!"       

"Se ne avessimo avuto la possibilità, avremmo senz'altro mandato in campo i nostri Pokemon..." continuò Stewart. "Ma non c'era modo di farlo senza farsi prendere da quei furfanti. Adesso... immagino che li metterete tutti in cella, vero?"

"Sicuramente avremo un bel po' di domande da fare loro. Questo attacco al museo potrebbe essere la nostra migliore occasione di scoprire qualcosa di più sulla loro organizzazione." commentò la poliziotta. Raggiunse una recluta che dormiva distesa sul pavimento, e gli mise le manette. "Una volta che si saranno svegliati, li interrogheremo per sapere qualcosa di più sui piani del Team Olimpo e sulla loro connessione con il Team Asgard. Per adesso... credo che voi ragazzi meritiate un po' di ringraziamenti, dopo che avete aiutato a fermare quei malviventi!"

"Beh... non sarò io a dire di no!" affermò Stewart con un sorrisetto sicuro, mentre con la coda dell'occhio osservava Gary e Lucinda che si davano il cinque, e Ursula e il suo Jigglypuff che si coccolavano. Adesso che li vedeva così, doveva ammettere che davano l'impressione di essere abbastanza simpatici, ma era ancora un po' prevenuto. Dopo che Claire aveva perso contro Lucinda, non poteva fare a meno di vederli in parte come un ostacolo ai loro obiettivi... Non era certo colpa loro, ma Stewart non era certo disposto a rischiare che quegli stranieri mandassero all'aria le sue opportunità di mettersi in mostra davanti a Wilson, e convincerlo del suo valore!

Se non altro, almeno il loro aiuto lo aveva convinto ad avvicinarsi a loro in maniera un po' più amichevole...

 

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Atena era furiosa, e al tempo stesso preoccupata. Il piano era fallito su tutta la linea, e il Chiamatempo gli era sfuggito dalle mani. Sicuramente Zeus non l'avrebbe presa bene... e non poteva neanche restare fuori e cercare di rimediare alla sconfitta subita. Guardando i pochi uomini che le erano rimasti, si rendeva subito conto che non erano sufficienti ad organizzare un contrattacco, certamente non finchè quei mocciosi rimanevano lì ad Onegapoli.

E come se non bastasse, adesso c'era anche il problema di tutte le reclute catturate, che sicuramente sarebbero state interrogate. La giovane donna era abbastanza sicura che i suoi uomini erano abbastanza disciplinati da non rivelare nulla... ma questo non voleva dire che non ci potesse essere qualcuno dotato di minore volontà, che avrebbe finito per cedere alle pressioni della polizia. Un bel po' di nascondigli del Team Olimpo potevano essere stati compromessi... e tutto perchè l'operazione non era andata come lei si era aspettata!

La situazione era effettivamente difficile...  eppure doveva inventarsi qualcosa per rimediare. Zeus non sarebbe stato affatto tenero se fosse tornata alla base dopo una simile disfatta, e doveva in qualche modo trovare qualcosa che la redimesse agli occhi del suo capo...

"Ma attaccare di nuovo quei mocciosi, adesso come adesso... non se ne parla proprio." disse tra sè, facendo una rapida valutazione delle forze che le erano rimaste. I suoi uomini erano altrettanto demotivati, e sedevano qua e là su alcune pietre o tavole di legno, nel bel mezzo della prateria nella quale speravano di far perdere le loro tracce. "I miei uomini sono scoraggiati... si rendono conto anche loro che siamo compromessi. Se solo avessi un modo per sapere dove porteranno il Chiamatempo, e seguirlo... allora forse ci sarebbe una possibilità in più. Accidenti, devo pensarci su..."

Seguita dagli sguardi svogliati di alcuni dei suoi uomini, la giovane donna si sedette su una pietra e permise al suo Noctowl di atterrarle su una spalla. Prese una scatoletta di croccantini per Pokemon, e ne diede alcuni al Pokemon gufo, che li divorò rapidamente. Se non altro, sapere di poter sempre contare sull'appoggio di Noctowl le dava un po' più di confidenza, anche ora che si trovava in un guaio simile...

Atena si fermò per un attimo e corrugò la fronte quando un pensiero emerse nella sua mente. All'improvviso, le sembrò di ricordare qualcosa di importante. Una volta passata Onegapoli, quale sarebbe stata la fermata successiva di quel gruppetto di ficcanaso di Sinnoh? Molto probabilmente Fiangapoli. Era lì che si sarebbe svolta la gara successiva, e lì che si trovava il famoso Collisore a Pokeadroni, con il quale stavano ancora facendo degli esperimenti importanti...

"Hmm... il Collisore a Pokeadroni è un altro elemento importante nei nostri piani. E scommetto quello che volete che quei falliti del Team Asgard vogliono mettere le mani su di esso per primi... Bene, forse ho un'idea di come fare per rimediare. Se facciamo in fretta, le informazioni che la polizia otterrà interrogando i nostri uomini non gli serviranno a niente." riflettè tra sè.

La giovane donna restò un po' a pensare a quello che le era venuto in mente, e Noctowl inclinò la testa da un lato per guardarla negli occhi, e cercare di capire cosa le stesse venendo in mente.

"Sì... certo, come ho fatto a non pensarci prima..." affermò a bassa voce Atena, e un sorriso speranzoso apparve sul suo viso. "Certo... se faccio così, forse ho delle possibilità... e il Team Asgard si ritroverà in braghe di tela... ma dobbiamo muoverci adesso, se vogliamo avere qualche possibilità. Non possiamo permetterci errori, questa volta."

"Owl, owl?" chiese il Pokemon gufo, e avvicinò appena un po' il viso a quello della sua allenatrice, che fece un sobbalzo come colta di sorpresa, e disse di sì con la testa.

"Ah? Sì... sì, Noctowl, tutto a posto! Stavo solo cercando di pensare... e in effetti, adesso penso di avere un'idea per recuperare lo svantaggio che abbiamo!" affermò, e si tirò su di scatto per rivolgersi ai suoi uomini.

"Ascoltatemi!" esclamò, scuotendo di colpo tutti gli scagnozzi del Team Olimpo dallo sconforto in cui erano caduti. Vedere la loro leader che riprendeva il suo piglio sicuro ebbe un effetto rassicurante sul gruppo di fuorilegge, che sentirono le loro speranze ravvivarsi almeno un po'. "Ascoltatemi, uomini! So che non è andata bene, e che adesso siamo in una brutta situazione... ma non abbiamo ancora perso! Adesso dobbiamo ritirarci, raggiungere il rifugio più vicino e riposarci un po'... ma subito dopo, ci dirigeremo verso Fiangapoli! Ho un piano che potrebbe permetterci di ritrovare il Chiamatempo e mettere i bastoni tra le ruote sia al Team Asgard che a quei ragazzini!"

"Cosa? Dice... dice sul serio, comandante Atena?" chiese una delle reclute, aggiustandosi l'elmo di bronzo con tanto di pennacchio rosso che indossava. "E... e di che piano si tratterebbe?"

Atena sorrise lievemente. Anche per lei era una speranza che cominciava a concretizzarsi. "Beh... ancora non c'è niente di deciso, il piano è solo a grandi linee... ma se dovesse andare bene, saremo noi del Team Olimpo ad avvicinarci ancora di più al controllo totale di Vesrin!"            

            

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CONTINUA...

 

Note dell'autore: Non posso dire di essere troppo soddisfatto di questo capitolo, ma se non altro, credo di aver dato una conclusione decente alla saga di Onegapoli... e tra non molto, i nostri amici partiranno per Fiangapoli, dove li aspetta qualche altra sorpresa, e finalmente vedremo il famigerato Collisore a Pokeadroni, che avrà un ruolo importante nei piani di due team criminali e nella storia in generale.

Ne ho approfittato per introdurre anche Minior, un Pokemon di settima generazione, e vi posso assicurare che lo vedremo ancora in azione molto presto. Tra l'altro, tra non molto ci sarà una parte che darà finalmente il primo piano a Kenny... una per la quale cercherò di fare del mio meglio!

Grazie per la vostra attenzione, e a presto!  

    

                  

  

   

 

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