lei...una come tante ma unica della sua specie

di rossi_rossi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** il risveglio ***
Capitolo 2: *** un nuovo amico ***



Capitolo 1
*** il risveglio ***


Luce....dopo molto tempo la luce mi fa male agli occhi, non sono più abituata.
Ma cosa è la luce?? cosa sono i rumori che mi circondano?? ma io chi sono??
cerco di muovermi,di alzarmi ma qualcosa mi blocca,i miei occhi non riescono ancora a vedere.
Delle voci, si sento delle voci non mi sono sbagliata.
“stai tranquilla rilassati non devi avere paura abbiamo quasi finito”
dice una voce e mentalmente rispondo:
“cosa mi stanno facendo?? dove sono?? perché il mio corpo non risponde ai miei comandi? Mi devo muovere me ne devo andare non riusciranno a prendermi”
queste sono le uniche cose a cui riesco a pensare.
Non so perché, non riesco a capire ma appena mi son svegliata sapevo che qualcosa non andava, non riuscivo a vedere e già sapevo che me ne dovevo andare, non potevo stare la dovevo fuggire, nascondermi e poi attaccare.
La mia mente preparava un piano per fuggire... ma poi per fuggire da cosa mi chiedo io....
ad un tratto qualcosa mi distrae dai miei pensieri, un qualcosa, una sensazione, credo si chiami dolore, si provo dolore alla gamba destra!!
COS'HANNO FATTO ALLA MIA GAMBA'!?!
 la mia mente torna lucida lascia perdere i piani di fuga e si concentra sul dolore, nessuno può farmi del male e passarla liscia questa e la legge.... ma poi di che legge sto parlando non lo so neanche io.
AAAAAH!!!!
un'altra fitta alla gamba,basta non posso più aspettare.
Riprovo ad aprire gli occhi e ottengo un risultato soddisfacente,riesco a vedere ciò che c'è intorno a me.
Sono legata su un letto e intorno a me vi sono degli uomini che mi fissano, non sono spaventati,sono curiosi e ciò gli costerà caro.
Nessuno mi può usare come cavia.
Ormai ho capito,sono circondata da guaritori ma poi cosa siano dei guaritori non ne ho idea ma la mia mente mi suggerisce che non è una buona cosa essere circondata da loro e me ne devo andare alla svelta.
Fanno male a non aver paura di me non sanno cosa li aspetta.
Proprio mentre cerco di divincolarmi dalle corde un odore mi colpisce, è strano sono certa di averlo già sentito, mi piace , m'ispira, mi da nuova forza........sangue...
il mio corpo sembra essersi risvegliato una volta sentito quell'odore che mi risulta così familiare.
Il dolore alla gamba sembra non essere mai esistito.
Mi guardo ancora una volta intorno e sento la stessa voce di prima che appartiene ad un uomo vecchio che parla con un ragazzo più o meno giovane:
“si sta svegliando,non riuscirà a muoversi ma dobbiamo portare altre corde per legarla e dobbiamo fare in fretta.”
il giovane esce dalla stanza in cui sono rinchiusa e scompare dalla mia vista.
La stanza non è molto grande,io sono legata su un letto che si trova al centro nei lati vi sono delle specie di tavoli pieni di fogli inchiostro e penne.
I guaritori scarabocchiano su di essi e mi guardano con interesse e non con paura e ciò mi fa infuriare ancora di più.
Il mio corpo inizia a rispondere ai miei comandi e con un colpo di reni riesco a liberarmi delle corde che mi tengono imprigionata nel letto.
Gli uomini non riescono a capacitarsi di quello che è successo, i loro volti non esprimono più curiosità ma paura...ma perché solo dopo  che mi sono liberata hanno provato paura??? io cosa sono??
mi guardo per la prima volta da quando mi sono svegliata.
Sono nuda, non ho nessun indumento che mi copra ma non mi sento nuda ho il mio coltello.....già.....il mio coltello, me lo aveva regalato...chi me lo aveva regalato?? non lo ricordo.. ma perché non ricordo nulla?? la rabbia comincia a prendere il sopravvento.
I guaritori hanno chiamato aiuto e cercano di legarmi nuovamente al letto ma io sono veloce non riesco a capire come faccio ma nessuna corda riesce a prendermi e tanto meno quegli stolti.
La mia mante prevede tutte le loro mosse, ad un certo punto la mia mano corre veloce fino al coltello,lo afferra e senza che io me ne possa rendere conto ho già colpito a morte tre dei sei guaritori che si trovavano nella stanza.
Con un balzo mi avvicino a quello che cercava di uscire dalla finestra lo blocco e premendo il coltello sulla giugulare la taglio de netto e muore dissanguato.
Gli ultimi due che mancano all'appello sono usciti dalla stanza, decido d'inseguirli,li raggiungo in un batter d'occhio e li uccido altrettanto velocemente.
Una volta che ho ucciso anche i loro collaboratori sento che mi posso riposare e la rabbia, la frustrazione e l'odio che avevano guidato i miei movimenti fino ad allora svaniscono per lasciare dentro di me solo il vuoto totale.
Decido di fare un giro per la casa, trovo un ragazzino che ho ucciso prima e mi approprio dei suoi indumenti,dopo tutto a lui non servono più.
L'istinto mi dice che non posso più fermarmi in quel luogo e mi guida dentro la foresta che circonda la piccola casa.

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Capitolo 2
*** un nuovo amico ***


mi addentro nella foresta, i miei sensi sono tutti all'era, riesco a percepire ogni singolo rumore ma non so perché non mi sento lo stesso sicura.
Perché sono cosi? Come riesco a fare quello che faccio?? ma soprattutto chi sono io??? queste domande continuano a rodermi in cervello non riesco a concentrarmi sul resto.
Il mio corpo si muove da solo senza una meta ben precisa e dopo poco non ho già più idea di dove mi trovo.
I miei sensi mi dicono che sono al sicuro ma il mio istinto mi dice di non fidarmi, qualcuno o qualcosa mi osserva.
Prima che me ne renda conto una fiera mi e piombata addosso, riesco e fronteggiare l'attacco e con un paio di colpi ben assestati la faccio fuori.
Il suo sangue scorre copioso dalle ferite che le ho provocato.
Una volta abbattuta la bestia mi è crollata sopra facendomi cadere e il suo sangue si è riversato su di me.
Mi ci vogliono alcuni minuti per liberarmi devo ammettere che quella bestiola non era male.
Era un misto di alcuni animali che non so identificare poiché non ricordo il nome.
L'unica cosa che sono in grado di dire è che era grossa,ringhiava,mordeva e puzzava molto.
Osservo bene la sua pelliccia, è bianca, molto bella e sembra anche calda.
Una volta che ho privato l'animale della sua pelle non è più bello come prima ma la sua pelle serve a me non a lui quindi non ho rimpianti.
Taglio la pelle e l'adatto al mio giovane corpo.
Sono giovane o almeno credo,non sono molto grande,quando mi affaccio su un corso d'acqua per vedere il mio aspetto mi accorgo che sono molto piccola rispetto a tutto quello che ho visto fin'ora.
Non m'importa un granché del mio aspetto.
Mentre continuo il mio vagabondaggio per la foresta trovo delle tracce che hanno l'odore e una forma simile a quelle dell'animale che ho uccisi e decido di seguirle.
Le orme terminano davanti ad una tana che si trova in una radura circondata da rovi.
Mi avvicino facendo molta attenzione ma dalla tana non si sentono rumori che possono rivelare dei pericoli.
Una volta che mi trovo davanti ad esse posso notare che ad una prima indagine sembrerebbe vuota ma soffermandosi si notano dei piccoli corpi inerti di animali come quello che ho incontrato quasi totalmente divorarti dai vermi.
Infilo le mani tra i corpicini e sotto tutti quei vermi percepisco un movimento anche se quasi inesistente.
Continuo a frugare finché non individuo chi lo ha prodotto.
Una volta trovato il responsabile lo traggo fuori dal groviglio di vermi e lo porto fuori dalla tana.
Dopo aver ripulito per bene quel piccolo cucciolo mia accorgo che non e in ottima forma anzi è praticamente morto.
Se lo voglio aiutare mi devo muovere.
Lo appoggio su una roccia che si trova vicino a me e torno nel folto della foresta.
Dopo pochi minuti torno nella radura con una lepre morta fra le mani.
Accendo un piccolo fuoco e ne metto a cuocere una parte, nel mente stacco un pezzo di corteccia da un albero e corro al fiume nel quale mi ero specchiata prima e riempio la corteccia d'acqua.
Una volta che ho preparato il tutto mi bagno le dita della mano con l'acqua e ne faccio cadere piccole gocce sul muso della bestiolina.
Poi avvicino la carne cruda al suo naso e come per miracolo anche per il cucciolo il sangue lo fa riprendere,apre i suoi occhi e inizia ad annusare tutto intorno a lui per poi individuare la carne e divorarla.
Capisco che sicuramente il piccolo e rimasto a digiuno per molto tempo ed esattamente come me ha molta fame ed entrambi iniziamo a nutrirci.
Una volta che abbiamo finito ci addormentiamo vicino al fuoco poiché la giornata è giunta al termine.
L'indomani mattina mi sveglio presto e trovo l'animaletto che durante la notte si e avvicinato a me e ora si trova raggomitolato tra te mie braccia e dorme beatamente.
Come io faccio per alzarmi il cucciolo si sveglia e inizia ad emettere suoni strani che non ho idea di cosa significhino ma poi ascoltando meglio sento che simili rumori vengono prodotti dal mio stomaco e comprendo che entrambi abbiamo nuovamente fame.
Vado a caccia e catturo due conigli.
Uno lo do al cosino e l'alto dopo averlo cotto me lo mangio con gusto.
Una volta che ho finito di mangiare mi siedo e rifletto su quello che mi è capitato da dopo il mio risveglio ad ora.
Ho ucciso delle persone  mi ha provocato piacere,ho salvato un cosino e mi ha fatto sentire bene.....due azioni esattamente opposte che provocano lo stesso risultato.
La mia mente inizia a ricordare i nomi delle cose delle piante e degli animali ma continuo a non ricordare come ho fatto a finire in quella casa, la mia storia prima del risveglio e come se fosse sparita.
Casa dovrei fare??
l'unica cosa che ho capito di saper fare bene è uccidere.....aaaaah l'odore del sangue e stupendo vorrei poterlo sentire sempre.
In quel momento mentre ripenso al sangue mi torna in mente la ferita che mi hanno fatto nella gamba, ma quando la cerco non trovo altro che una semplice cicatrice come tante che decorano il mio corpo.
Stare ferma in una foresta di sicuro non mi aiuterà a capire cosa mi è successo quindi tanto vale darsi una mossa.
Mi alzo e subito vengo seguita da quel cosino scodinzolante.
Si.... ora mi ricordo quell'animale si chiama tigre.
E un cucciolo di tigre veramente bello, dovrei dargli un nome ma non so proprio come potrei chiamarlo, non so neanche il mio di nome come posso darne uno a lui??
decido di rimandare il discorso dei nomi ad un altro giorno.
Mi incammino per la foresta tallonata dal tigrotto alla ricerca di un villaggio dove chiedere informazioni.

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