Damaged Innocence.

di ayebaybay
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Welcome to another year at South Pacific High School! ***
Capitolo 2: *** Let's Bet On It. ***
Capitolo 3: *** You remind me of an Angel. ***
Capitolo 4: *** 'Styles' Spell'. ***
Capitolo 5: *** Home Sweet Home. ***
Capitolo 6: *** Bloody Lips And Cut Faces. ***
Capitolo 7: *** Lost Cause. ***
Capitolo 8: *** South Pacific Party. ***
Capitolo 9: *** I Shouldn't Have Kissed You. ***
Capitolo 10: *** Drunken Words But Sober Thoughts. ***
Capitolo 11: *** Abused And Ashamed. ***
Capitolo 12: *** Unpleasant Encounters. ***
Capitolo 13: *** Disappointed. ***
Capitolo 14: *** This Boy Is Killing Me. ***
Capitolo 15: *** Confessions. ***
Capitolo 16: *** New House Guest. ***
Capitolo 17: *** I Don't Care. ***
Capitolo 18: *** His New Escape. ***
Capitolo 19: *** Bitterness From The Past. ***
Capitolo 20: *** Be Mine. ***
Capitolo 21: *** Broken Hearts And Drunk Calls. ***
Capitolo 22: *** Breaking And Entering. ***
Capitolo 23: *** The Scary Future. ***
Capitolo 24: *** “May I have this dance?” ***
Capitolo 25: *** A Bloody Red Dress & A Bloody Suit. ***
Capitolo 26: *** New Experiences. ***
Capitolo 27: *** Angry Love. ***
Capitolo 28: *** Almost Abusive. ***
Capitolo 29: *** Without You. ***
Capitolo 30: *** Come Away With Me. ***
Capitolo 31: *** Questioning Deadlines. ***
Capitolo 32: *** Winning The Bet. ***
Capitolo 33: *** Permanent Love. ***
Capitolo 34: *** Dark Side. ***
Capitolo 35: *** A Glimpse Of Power. ***
Capitolo 36: *** A Change Of Personality. ***
Capitolo 37: *** Drug Dealer. ***
Capitolo 38: *** Sloppy Niall Spills Secrets. ***



Capitolo 1
*** Welcome to another year at South Pacific High School! ***


LINK FF ORIGINALE: http://onedirectionfanfiction.com/viewstory.php?sid=44708&textsize=0&chapter=1


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CAPITOLO 1


'Benvenuti a un altro anno al liceo South Pacific!' la voce del preside Drew risuonò negli altoparlanti mentre gli studenti si affrettavano nel corridoio affollato senza ascoltare una sola parola.
'Speriamo che quest'anno sia migliore dell'ultimo!'. Louis fece delle mosse dietro di me, facendo ridere me e Niall. 
'Si quest'anno sarà fottutamente bello, perchè siamo finalmente all'ultimo anno, vero Haz?' 'L'ultimo anno in quest'inferno' dissi mentre noi tre camminavamo verso l'aula, fissando chiunque passava.
'Non importa, comunque. Anche dopo il diploma saremo bloccati in questa città facendo il lavoro di Mark'. Niall borbottò, esprimendo proprio ciò che stavo pensando io.
'Fanculo, non resterò qui a fare quel lavoro per il resto della mia vita' risposi facendo voltare le teste di Louis e Niall verso di me.
'Haz non parlare così. Sai cosa ti farebbe, o meglio ci farebbe, Mark se provassi a scappare. Questo è chi siamo. Non possiamo semplicemente scappare' disse Louis.
Sospirai. Aveva ragione. Non potevo allontanarmi di 30 chilometri prima che Mark o uno dei ragazzi mi prendessero. E una volta preso, avrei passato un inferno. 
'Hai iniziato le consegne?' mi chiese Niall. Scossi la testa. 'No, sai che non faccio quella merda' risposi. 
'No, fai solo altre cose' Louis rise. Scrollai le spalle, senza vergogna. 'Devo farmi una vita in qualche modo' dissi prima che Louis e Niall annuirono.
Loro, con Zayn e Liam, avevano cominciato a fare le consegne dei 'prodotti' di Mark già l'anno scorso. Ero l'unico che aveva rifiutato, e Mark non ne faceva un problema visto che a quel tempo avevo solo 17 anni e visto che aveva altri ragazzi che potevano farle.
Mi preoccupavo solo di ritirare i soldi e tutta l'altra roba. ora avevo 18 anni e sapevo che me l'avrebbe chiesto di nuovo, ma cercavo di non pensarci.
Mio padre lavorava per Mark 10 anni fa, quando era ancora vivo. Morì quando avevo 8 anni. Sono cresciuto con Mark, e lavorando per lui avevo la sua protezione per mia madre, per i miei fratelli e per me.
E se non avessi lavorato per lui, beh, non parliamo di cosa sarebbe successo.
'Dove sono Zayn e Liam?' chiese Niall. 'Stavano raccogliendo delle sigarette, penso' mormorò Louis posando lo sguardo su una brunetta che lui aveva agganciato già molte volte.
Si passò una mano tra i capelli, attraversando il corpo di quella ragazza con gli occhi. Come la maggior parte delle ragazze in quella scuola, lei era attraente. Ma l'aspetto era l'unica cosa di bella che aveva.
'Alana è sicuramente migliorata durante l'estate, vero?' Louis chiese a Niall e io scrollai le spalle. A me sembrava uguale, carina si, ma non diversa dalle altre.
'Te la sei già fatta, Lou' disse Niall 'Non pensare a una seconda volta'. 'O meglio una quinta volta' risi attirando lo sguardo di Louis.
'Hey Harry' una ragazza bionda, di cui non ricordavo il nome, disse ridendo stupidamente mentre mi salutava. Le feci un cenno e sorrisi facendo allargare il suo sorriso seguito da un occhiolino.
'Fanculo' Disse Louis esasperato una volta che la bionda si fosse allontanata. 'Non ti capisco. Potresti averla in un secondo ma scegli di non farlo'
'L'ho già avuta' scrollai le spalle, cercando di ricordare il suo nome. 'Era la scorsa estate o una cosa del genere. Non è stato così bello' dissi, ricordando vagamente una notte da ubriaco ad una festa.
'Haz, ne parli ancora?' disse una voce dietro di noi ridendo. Mi voltai e vidi Liam e Zayn con le sigarette tra le dita. Sorrisi e tesi una mano verso le sigarette, cacciando un accendino dalla mia tasca.
Come Niall e Lou, appoggiai la sottile sigaretta tra le mie labbra e l'accesi. Aspirai profondamente, sentendomi più rilassato rispetto a 2 minuti prima.
Zayn aprì la sua bocca per parlare lasciando il fumo disperso in aria, quando sentimmo dietro di noi una voce stridula.
'Ragazzi, sapete le nostre regole contro il fumo!'. La signorina Moore disse con un'aria delusa sul suo viso. Era giusto un pò vecchia, bassa e grassa e indossava degli occhiali minuscoli davanti ai suoi occhi strabici.
Era tipo l'unica professoressa che cercava di far rispettare le regole. La maggior parte dei professori non se ne fregavano.
'Scusate signorina Moore' dicendo con dei sorrisi innocenti. La sua espressione si ammorbidì.
'D'accordo ragazzi, lascerò stare soltanto perchè è il primo giorno di scuola.' Disse sorridendoci e facendo sembrare le sue guance paffute ancora più grandi.
'Ma non fatelo succedere ancora!' e dopo questo se ne andò. 'Non riuscirò a sopportarla un altro anno' Liam mormorò, roteando gli occhi. Annuimmo, eravamo tutti d'accordo tranne Zayn che aveva un'espressione assente.
'Maledizione' mormorò Zayn guardando dietro di me e Niall. Mi voltai confuso per vedere cosa stava fissando. I miei occhi viaggiarono fino ad una ragazza mai vista prima.
Stava camminando lentamente per il corridoio, guardando avanti e indietro sulla sua mappa e controllando i numeri delle aule. Era sicuramente nuova. 
Ma capivo l'espressione ammaliata di Zayn, era.. bella. Non solo attraente, ma bella. Sprizzava innocenza, a differenza di tutte le altre ragazze della South Pacific.
Indossava una maglietta con lo scollo a V che però copriva quasi interamente il suo petto, e dei jeans neri che mostravano le morbide curve del suo corpo e le sue gambe toniche.
Ci guardò per un momento, i suoi occhi si posarono verso me e i ragazzi che eravamo in cerchio ad ammirarla. Ci fece un leggero sorriso, e i suoi occhi blu ghiaccio incontrarono i miei per un secondo.
Poi si allontanò lasciando cadere i suoi capelli biondo scuro sulla sua schiena. Attraversò la folla di studenti nel corridoio e tutti reagivano nello stesso modo mio e dei miei amici. La ammiravano curiosamente.
'Ho sentito parlare di lei' disse Liam attirando la mia attenzione. 'Il suo nome è Scarlet. Si è trasferita qui dal liceo North Pacific'
Alzai le sopracciglia. Era venuta dalla North pacific? Non era molto frequente. La nostra città era abbastanza grande da contenere due scuole.
North Pacific e South Pacific. Erano l'opposto, e North Pacific era quella migliore. Era più grande, più bella, più ricca e tutto ciò che si può immaginare.
La South Pacific era l'opposto. C'erano persone come me. Persone che bevevano, fumavano e che a stento andavano avanti. 
Eravamo inferiori alla North Pacific, e quelli dell'altra scuola ci guardavano come se fossimo immondizia. 'E perchè si sarebbe trasferita?' chiesi curioso.
Avevo questa strana voglia di sapere di più su di lei. Io, con la maggior parte di quelli della mia scuola, non avevamo mai un contatto con qualcuno della North Pacific. Eccetto per delle risse.
E le risse accadevano un pò troppo spesso tra di noi. 'Non saprei' Liam scrollò le spalle.
'Tutto ciò che so, è che voglio conoscerla meglio' disse Zayn sorridendo. Niall, Louis e Liam risero e gli diedero ragione, con gli occhi pieni di malizia.
Roteai gli occhi, tutto ciò che volevano era una semplice nottata di fuoco, e per qualche ragione avevo l'impressione che Scarlet non l'avrebbe permesso.
'Perchè così silenzioso, Haz?' chiese Louis. Scrollai le spalle prima di prendere la mia sigaretta e gettarla a terra. La campanella suonò avvertendo che la prima ora stava per iniziare.
'Devo andare' mormorai prima di camminare nel corridoio, accennando varie volte alle ragazze che mi salutavano.
 
*writ's corner*

Holaaaa! Sono tornata a rompervi! AHAH, quanto mi è mancato tradurre! per chi non lo sapesse io traducevo una ff prima, baby lips, ma è stata eliminata perchè c'erano altre traduzioni cwc e non ci ho messo poco a trovare un'altra ff non ancora tradotta e ad aspettare l'autorizzazione dell'autrice originale! (Link) Mi è dispiaciuto tantissimo, ero affezionata a quella ff, ma questa è altrettanto bella! E le protagoniste hanno lo stesso nome asdhasgdjashgasjasdh
Vabbè, lol, comunque ho dovuto dimezzare il capitolo perchè è enorme quello originale! E c'è sempre lo stesso problema, sabato 8 giugno partirò e andrò a Forlì dalla mia amica dove starò fino a luglio e non potrò aggiornare cwc
Maaaaa.. Se raggiungeremo le 6-7 recensioni entro venerdì vedrò di aggiornare! Fatemi sapere cosa ne pensate! Ps. anche con questa, più si andrò avanti coi capitoli e più bella sarà asdhgsadjhasd.

GRAZIE!

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Capitolo 2
*** Let's Bet On It. ***


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CAPITOLO 2
 
Scarlet's P.O.V
 
Camminavo nei corridoi affollati senza meta, facendo del mio meglio per ignorare i curiosi e alcuni duri sguardi degli sconosciuti. Tuttavia erò li capivo. Era ovvio che ero diversa da loro.
Ogni ragazza indossava una maglia stretta mostrando il loro piercing all'ombelico, e pantaloncini minuscoli. Le loro facce erano piene di trucco. 
Mentre nella mia ex-scuola, erano tutti stilisti. I vestiti, le scarpe, le borse, le marche. Nessuno indossava vestiti più larghi o più stretti o mostravano il loro petto o sedere.
Ci vantavamo di essere d'alta classe. Era normale, quella reazione. Se qualcuno dalla South si fosse trasferito alla North Pacific (era molto raro) anche noi l'avremmo guardato curiosamente.
Ma sentivo che gli sguardi che attiravo non erano solo curiosi, ma in qualche modo anche odiosi. Beh, almeno dalle ragazze.
Avevo il numero del mio armadietto e la combinazione per sbloccarlo tra le mie dita, analizzando il lato destro del corridoio.
77,78,79, leggevo le serie degli armadietti numerati, cercando l'83. Una volta trovato notai che c'era un gruppo di 3 ragazzi davanti e mi lamentai in silenzio.
Maledizione, la mia fortuna. Non ero una persona asociale, ma non ero sicura di come questi ragazzi avrebbero reagito se avessi chiesto loro di spostarsi.
E non avevo voglia di farmi prendere in giro. Mi avvicinai a loro, e toccai la spalla di uno di loro per attirare l'attenzione. 'Scusami' dissi. 
Si voltarono velocemente e i loro occhi si bloccarono nei miei. Uno dei 3 ragazzi in particolare, mi fissava.. in modo diverso. I suoi occhi blu attraversarono il mio corpo prima di fermarsi sui miei occhi, con un sorriso che si formava sulle sue labbra.
Sentii il cuore accellerare. Era attraente, davvero attraente. Il suo corpo era fatto per bene ed era molto più alto di me. I suoi capelli biondo scuro attraversavano la sua fronte prima di arricciarsi sul lato della sua testa.
Ci fu un silenzio di cinque secondi, in cui lui mi squadrò dall'alto al basso, prima di incontrare ancora una volta i miei occhi.
'Hey bella, qual'è il tuo nome?' chiese, la sua voce era calma e tranquilla. Sorrisi leggermente per come mi aveva chiamato prima di rispondere. 'Scarlet' dissi.
Annuì lentamente mentre si appoggiava dal mio armadietto. Dal suo modo di comportarsi era ovvio notare che era il 'leader' tra i suoi amici, che erano fermi ai suoi lati.
'Sono Alec' disse, rivolgendomi un sorriso che mostrò i suoi denti dritti e bianchi. 'E sei appoggiato al mio armadietto' risposi, facendolo ridere.
'Oh davvero?' alzò le sopracciglia e fece un'espressione divertita sulle sue labbra rosa. Annuii, mettendomi una mano sul fianco. 'Si, quindi ti dispiacerebbe spostarti così posso arrivare in tempo alla lezione?' chiesi.
Alzò ancora una volta le sopracciglia. Rise insieme ai suoi due amici. Roteai i miei occhi e sospirai. 'D'accordo, d'accordo' disse, alzando le mani innocentemente e allontanandosi dal mio armadietto, insieme ai suoi amici.
'Grazie' dissi mentre digitavo la combinazione e aprivo l'armadietto, lanciandoci dentro i libri e chiudendolo velocemente. Mi voltai e vidi il corridoio praticamente vuoto, c'erano solo poche persone, tra cui anche Alec che mi stava fissando, rendendomi nervosa.
'Dove sono andati i tuoi amici?' chiesi. Sorrise. 'Perchè? Non ti piace stare da sola con me?' chiese. Morsi lentamente il mio labbro inferiore.
'Ero solo curiosa' risposi. Non volevo che pensasse di intimidirmi. Perchè non era così. Era solo fottutamente attraente e mi rendeva leggermente nervosa. 'Beh, sono andati in classe' scrollò le spalle. 
Annuii mentre iniziammo a camminare lentamente per il corridoio. 'Qual'è il tuo orario?' Mi chiese, tendendo la sua mano. Cercai nella mia borsa prima di darglielo.
Le sue dita sfiorarono le mie prima che afferrassero l'orario. Sentii il mio respiro bloccarsi in gola e lo guardai per vedere se anche lui si sentiva così nervoso, ma, quando lo feci, era lui a guardarmi.
Prese l'orario e iniziò a leggerlo, dandomi qualche secondo per studiarlo. Notai quanto era liscia la sua pelle abbronzata, la curva delle sue labbra, e il modo in cui piegava lo sguardo lievemente per leggere.
'Sei fortunata, hai la prima e l'ultima ora con me' disse, restituendomi il mio orario e rivolgendomi un sorriso. Roteai gli occhi, facendo un piccolo sorriso. Sentii il suono della campanella e mi lamentai.
'Siamo in ritardo, già. Il primo giorno' dissi. I miei genitori mi avrebbero ucciso se fosse stato appuntato sul mio protocollo, un ritardo già il primo giorno. Non volevo nemmeno pensare alla ramanzina che mi avrebbero fatto.
'Hey, non preoccuparti. Mi prenderò cura di te, ragazza nuova' disse Alec prima di mettere un braccio attorno alla mia spalla e facendomi avvicinare leggermente a lui. Mi guardò sorridendo.
Non riuscii a non ricambiare il sorriso, dio, se tutti i ragazzi in quella scuola erano come Alec allora ero fottuta. Era così diverso dai ragazzi che mi erano piaciuti precedentemente. 
Aveva un look duro e trasandato, ma questo lo rendeva soltanto più attraente. Era meglio dei ragazzi che vestivano marcato alla North Pacific. Molto meglio.
Stavamo camminando per il corridoio, quando davanti alla nostra vista apparve una ragazza che veniva verso di noi. Era bellissima, con la pelle olivastra e capelli neri e lunghi. Aveva delle gambe magre e lunghe mostrate sotto una minigonna che esaltava la sua vita stretta.
'Fanculo' sentii Alec mormorare. 'Perch-' iniziai a sussurrare quando la ragazza si fermò e sorrise ad Alec. 'Hey Alec' disse. Alec si sforzò di fare un sorriso, ed era strano. 
Negli ultimi minuti molte ragazze avevano cercato di salutare Alec fissandolo, e lui rispondeva con un sorriso genuino e un 'hey' in risposta. 'Hey Brittany' disse brevemente mentre ci fermavamo per parlare con lei.
Ignorò completamente la mia presenza e si aggiustò il top che scopriva il suo ombelico. 'Come stai? E' tanto che non parliamo' disse, rivolgendogli un sorriso che probabilmente avrebbe fatto cadere in ginocchio tutti i ragazzi.
Alec scrollò le spalle con freddezza. 'Si, sono stato impegnato' disse. Brittany annuì, ignorando il fatto che Alec sembrava volesse essere dappertutto tranne che lì a parlare con lei.
'E chi è questa?' chiese, guardandomi per la prima volta. Il suo sguardo viaggiò sopra e sotto per il mio corpo come se mi stesse valutando. 'Scarlet' risposi brevemente. Mi fece un sorriso senza mostrare i denti.
'Ho sentito parlare di te' disse un pò troppo dolcemente. 'Trasferita dalla North Pacific, giusto?'. Io annuii. Alec mise gentilmente la sua mano sulla mia schiena, come per darmi supporto mentale.
Brittany rise con calma, guardandomi ancora dalla testa ai piedi. 'Non preoccuparti, ti ambienterai subito con noi, dolcezza' poi si voltò verso Alec e si fece in avanti per dargli un bacio timido sulla guancia. 'Chiamami presto' la sentii sussurrare.
Sorrise ad Alec. 'ci vediamo' disse la sua morbida voce prima che girasse i tacchi e camminasse nella direzione opposta. 'Dai, dobbiamo andare' disse Alec, portandomi verso un'aula del corridoio.
Mi aprii la porta, facendomi entrare per prima. Entrai lentamente mentre gli occhi di tutti si incollavano su di me, anche quelli della professoressa che era davanti agli alunni. Alec chiuse la porta dopo essere entrato e si avvicinò alla prof.
Ero lì in piedi goffamente mentre Alec parlava con quella donna di mezza età, troppo tranquilla per i miei gusti. Alec sussurrò qualcosa alle sue orecchie rivolgendole un affascinante sorriso.
Il suo viso sembrò ammorbidirsi mentre Alec si avvicinò a me. Prese la mia mano e mi portò fino al banco vicino al suo, in fondo all'aula. 'Abbiamo una nuova studentessa quest'anno. Scarlett, vero?' la professoressa senza nome disse facendomi arrossire leggermente.
Annuii e sorrisi. Mi voltai e guardai Alec che aveva ovviamente detto alla prof di presentarmi alla classe, e lui rispose con un'innocente scrollata di spalle.
La mia prima lezione e le altre cinque passarono velocemente e confusamente. C'erano molte persone che non conoscevo che mi fissavano. Anche alcune delle professoresse mi guardavano più del dovuto.
Optai per pranzare nella biblioteca facendo i compiti, non volendo andare in mensa da sola per poi essere giudicata. 
Quindi durante l'ultima ora ero sollevata perchè ovviamente era l'ultima lezione del giorno, e c'era Alec con me. Mi fermai al mio armadietto per prendere il mio libro di scienze e sentii la presenza di qualcuno accanto a me. Lo chiusi e mi voltai, vedendo due ragazzi guardarmi.
'Sei Scarlet, vero?' uno dei due ragazzi disse. Aveva capelli scuri, pelle olivastra e occhi color cioccolato. Annuii. 'Si, sono io.' sorrisi. 'Beh, sono Zayn e lui è Louis' indicò il suo amico che mi rivolse un semplice sorriso.
Ma che cavolo. Com'era che quei ragazzi erano tutti attraenti? Louis e Zayn erano carini quanto Alec, solo in modo diverso. 'Che diavolo è con tutti questi ragazzi affascinanti in questa scuola?' sbottai facendoli ridacchiare.
Zayn mise le sue mani nella tasca dei suoi jeans stretti scrollando le spalle. 'Che diavolo è con queste belle persone che si trasferiscono nella nostra scuola?' chiese.
Sorrisi e aprii la bocca per rispondere ma sentii una mano appoggiarsi sulla mia vita, e vidi immediatamente le espressioni di Zayn e Louis rabbuiarsi. Mi voltai e vidi Alec accanto a me, ma non aveva la sua solita espressione felice. I suoi occhi erano freddi e rivolti verso i due ragazzi che erano di fronte a me.
Ci furono dei secondi di silenzio imbarazzante in cui si congelavano a vicenda attraverso gli sguardi, ignorandomi completamente. 'Beh dobbiamo andare. Parliamo un'altra volta, d'accordo?' chiese Zayn, ignorando Alec. Annuii e sorrisi.
'Certo. E' stato bello conoscervi ragazzi.' Louis mi rivolse un sorriso prima di allontanarsi con Zayn e sparire nel corridoio affollato.
Mi voltai confusa verso Alec. 'Cosa diavolo era?' chiesi. La sua espressione non era dura come quella di prima, ma non era nemmeno felice. 'Cosa?' chiese assente. 'Non prendermi in giro. Non sono stupida, ho visto quegli sguardi che vi scambiavate' dissi in modo brusco.
Alec sospirò mentre ci dirigevamo verso l'aula di scienze. 'Non andiamo molto d'accordo' disse semplicemente. 'Perchè?' chiesi velocemente. Forse stavo ficcanasando nei suoi affari, ma non mi interessava. Quel momento era stato così imbarazzante, sapevo che c'era più di un 'non andare molto d'accordo'.
Stronzate. 'Una lunga storia' scrollò le spalle. Volevo sapere di più su quel fatto ma entrammo nell'aula, che era già piena di alunni e facevamo fatica a parlare.
L'aula era media e invece di avere banchi separati, aveva banchi da laboratorio per due persone. Io e Alec ci sedemmo vicini. Altri studenti entrarono e si sedettero, lasciando alcuni posti vuoti.
Brittany, la ragazza di prima, entrò lentamente e si sedette in un banco in fondo all'aula, con un sorriso soddisfatto sulle sue labbra. La campanella finalmente suonò.
La professoressa, che era stata fino ad allora seduta davanti alla sua scrivania, si alzò. 
Era una professoressa soprappeso e abbastanza anziana con gli occhiali. Ci sorrise facendo sembrare le sue guance ancora più grandi del normale.
'Buon giorno a tutti! Se non mi conoscete già, sono la signorina Moore e sono la vostra professoressa di chimica di quest'anno!' disse eccitata. Sorrisi leggermente. Finalmente una prof che non si comportava come se gli alunni fossero una rottura.
'Quest'anno sarà-' si fermò quando la porta si aprì, lasciando entrare un ragazzo. Sentii il mio cuore accelerare. Wow. Zayn e Louis erano davvero affascinanti. E Alec era ancora più attraente, ma questo ragazzo era più che attraente.
Era bello. Ed è una parola che non avevo mai usato per descrivere un ragazzo, ma era l'unica che gli faceva giustizia. Era magro e alto, ma potevi vedere i suoi muscoli attraverso la sua maglia blu stretta e i suoi jeans. Aveva una catena sottile al collo che spariva sotto la sua maglia con lo scollo a v.
I suoi occhi erano più verdi di uno smeraldo e ipnotizzanti. Aveva dei ricci scuri che attraversavano la sua fronte come quelli di Alec e sembravano lisci come la seta. Non era soltanto il suo corpo ad essere bello, senza dubbio, ma le perfette imperfezioni.
Le sue braccia avevano delle piccole e leggere cicatrici, le sue mani sembravano dure, e riuscivo a vedere un tatuaggio vicino al suo braccio. Entrò e sembrava che tutti gli occhi delle ragazze erano su di lui.
Se non erano su di lui, allora erano su Alec. Aveva una certa aria misteriosa, non sembrava una di quelle persone che si potevano leggere, come un libro. C'era molto più in lui oltre ciò che si vedeva con gli occhi.
Almeno, questo è come sembrava. 'Harry, sei in ritardo' disse la signorina Moore con disapprovazione, scrutandolo oltre i suoi occhiali circolari. Harry le rivolse un sorriso innocente che mostrò due profonde fossette ai lati delle sue lisce guance.
'Mi scusi, signorina Moore. Non ricordavo dove fosse quest'aula' rispose. Alcuni risero, era ovvio che era una stronzata, ma la signorina Moore sembrò crederci e annuì.
'Beh ora sai dove sta. Prendi posto' disse. Harry si voltò verso la classe per cercare un posto analizzando con gli occhi la classe. I suoi occhi passarono su di tutti, ma si fermarono su di me. Sentii il respiro bloccarsi in gola. Quei smeraldi non erano gioiosi e felici, ma scuri e misteriosi
I miei occhi restarono incollati ai suoi come se stessimo avendo una comunicazione silenziosa finchè i suoi non guardarono Alec. Vidi la sua espressione cambiare leggermente, ma era completamente illeggibile, quando si spostò verso un posto libero dall'altro lato dell'aula. Si sedette vicino a un altro ragazzo, con gli occhi di tutti addosso.
Lo guardai per i successivi minuti mentre Mrs. Moore borbottava qualcosa sul programma di quell'anno, ma lui guardava davanti, senza voltarsi verso la mia direzione.
Per qualche ragione, pensavo che non avesse guardato me quando era entrato. Era passato dal guardarmi senza vergogna al non guardarmi nemmeno per caso. 'Quindi per iniziare quest'anno, faremo un progetto in gruppo!' Mrs. Moore disse eccitata. 
'E no, non potete scegliere il vostro partner. Visto che è l'inizio dell'anno penso che dovreste tutti farvi un nuovo amico' mi lamentai insieme al resto della classe. Immaginatemi in coppia con un ragazzo noioso o peggio, con Brittany.
'Ho un cappello con tutti i nomi delle ragazze. I ragazzi verranno qui e prenderanno un biglietto con il nome della vostra partner. E' un lavoro di gruppo, quindi il lavoro non dovrà essere fatto soltanto da una persona' disse severamente. Sorrise ancora prima di chiamare tutti i ragazzi.
Uno alla volta, andarono e presero a caso i nomi delle ragazze. Un ragazzo di nome Josh prese Brittany, con suo stupore. Quando Alec fu chiamato incrociai le dita sperando che prendesse il mio nome ed ero sicura di aver visto altre ragazze fare lo stesso.
Ma non lo fece. Prese una ragazza chiamata Tracy che aveva un'acne davvero brutta. Era difficile ridere guardando la sua espressione. 'Styles, è il tuo turno' disse Mrs Moore, prima che Harry si alzasse e andasse verso la cattedra.
Sembrava che ogni ragazza che era ancora senza partner stava trattenendo il respiro, sperando che lui avesse chiamato il loro nome.
Ma.. 'Scarlet?' la sua voce rauca squillò mentre guardò la classe. Alzai timidamente la mano, lasciandogli sapere che ero io. Harry era il mio partner. Io e lui.
Fanculo.
Mi voltai verso Alec, ma la sua espressione era illeggibile, stava guardando il suo telefono come se non se ne fregasse di ciò che stava succedendo. Harry sorrise prima di gettare il pezzo di carta col mio nome nel cestino. Tornò al suo posto e ascoltammo gli altri ragazzi scegliere le proprie partner.
'Ok, ci siete tutti!' disse la signorina Moore dopo che l'ultimo pezzo di carta fosse stato preso. 'Ora dovete scegliere il vostro progetto dalla lista dietro al vostro libro di scienze. Scegliete insieme un argomento e un esperimento.'
'Avrete un pò di tempo in classe questa settimana per lavorarci, ma questi progetti occuperanno più di una settimana quindi dovrete incontrarvi anche fuori la scuola per finirli'. Harry si voltò per guardarmi, sorridendo alle parole 'incontrarvi fuori la scuola'. Roteai gli occhi e questo lo fece soltanto sorridere ancora di più, divertito.
'Okay, quindi avete il resto dell'ora per discutere coi vostri partner! Vai!' disse eccitata. La gente si alzò dai loro banchi per andarsi a sedere accanto ai loro partner. 'Ci vediamo alla fine dell'ora' Alec sussurrò al mio orecchio facendomi sorridere. Morsi il labbro e annuii. Mi fece un sorriso prima di sedersi vicino a Tracy.
Harry era ancora incollato al suo posto, si voltò a guardarmi con un sorriso innocente sulle sue labbra. Alzai le sopracciglia, facendogli capire che era evidente che quello ad alzarsi doveva essere lui. Sbuffò prima di lasciare il suo posto e avvicinarsi.
Spostò la sedia accanto a me e si sedette. Respirai e subito avvertii il suo profumo. Era dolce ma c'era anche la puzza di fumo. Fumava? Non ero mai stata vicino a un fumatore prima di allora. Ma era così giovane.. non poteva esserlo.
Ma qualcosa mi suggerì che Harry non andava molto d'accordo con il tipico stereotipo di adolescente. 'Sono Harry' disse, facendo un sorriso che fece uscire fuori le sue profonde fossette.
'Lo so' sorrisi. 'Sono Scarlet'. 'Lo so' ripetè. 'Quindi, cosa vuoi fare per il progetto?' chiesi guardando la lista. Harry si avvicinò per guardarmi, e sentii il cuore accelerare. Era così vicino che i ricci dei suoi capelli solleticavano leggermente la mia guancia.
'Io' si voltò per guardarmi meglio, i nostri volti erano vicinissimi. 'Stavo pensando di fare quello di crescere la pianta' disse con una bassa e tranquilla voce. Non ero capace di rispondere mentre guardavo i suoi occhi. Mi costrinsi a spostare lo sguardo e guardare il libro, annuendo.
'Si, sembra piuttosto facile' dissi. Spostai lo sguardo sul libro. 'Quindi, sei venuta dalla North Pacific?' chiese Harry. 'E vuoi sapere il perchè' dissi. Harry scrollò le spalle ridendo.
'No, voglio sapere cosa ne pensi di questo posto' finì. Questo mi sorprese. 'Beh.. le persone sono strane con me' dissi facendolo ridere. 'Eccetto Alec' aggiunsi. 'Siete amici?' chiese. Il suo sorriso non c'era più, ed era stato sostituito da un'espressione dura e curiosa. Cosa c'era di sbagliato in Alec da farlo odiare da tutti i ragazzi?
'Si, pen-' 'Hey Harry!' una rossa abbastanza bassa con una voce stridula salutò Harry. Harry si voltò verso di lei, rivolgendole un sorriso. 'Hey...' si trascinò con imbarazzo. 'Mallory' lei disse sorridendo. 
'Giusto' annuì Harry, 'Hey Mallory'. Lei stette lì in piedi per altri secondi come se si stesse rendendo conto del fatto che Harry le aveva rivolto la parola, prima di tornare al suo posto.
Guardai Harry con un sorriso prima che lui si voltasse verso di me. 'Che c'è?' chiese con sospetto. 'Sei tipo il ragazzo di cui tutte si innamorano qui, huh?' chiesi. Harry piegò la sua testa all'indietro ridendo, facendomi sorridere.
'Penso di si' scrollò le spalle. 'Ma non è complicato. Tutte le ragazze sono uguali' disse come se fosse una cosa normale. 'Davvero?' chiesi. Harry annuì. 'Si'.
'Io no' risposi. Harry sorrise. 'E cosa ti rende diversa, angel?' chiese. 'Il fatto che non voglio andare a letto con te, a differenza di tutte le ragazze qui' dissi. 'Ecco dove sbagli' Harry sorrise. 'Vedrai, so come ottenerti' 
'Oh, davvero?' 'Mmh.' annuì Harry. 'Come ho detto, tutte le ragazze sono uguali. Potresti essere un pò più difficile delle altre ma abbastanza presto saprò come averti'. Roteai gli occhi, era fottutamente ridicolo.
'So come arrivare sotto la vostra pelle e cosa vi fa impazzire. So cosa vi piace e cosa no. Saprò come farti accelerare il cuore e cosa ti fa rabbrividire' la sua voce era così bassa, quasi un sussurro.
'Saprò come danneggiare la tua innocenza'. Quando Harry finì la sua frase, la campanella suonò segnalando la fine del giorno. Mi alzai velocemente, raccogliendo i libri e mettendoli in borsa.
Harry si alzò come me, con gli occhi fissi sopra di me. Andò verso la porta. Alec si avvicinò a me. 'Hey Harry!' urlai. Si fermò e si voltò verso di me. 'Buona fortuna nel danneggiare la mia innocenza!' sorrisi prima di prendere Alec e portarlo con me davanti a Harry, sentendo il suo sguardo bruciare sulla mia schiena.
 
Harry's P.O.V
Guardai Scarlet e Harry uscire dall'aula, con la sua mano sulla schiena di lei. Sospirai, passando una mano tra i miei ricci. 'Haz, cosa stai guardando?' chiese la voce di Zayn accanto a me. Staccai gli occhi da Scarlet e li posai sui ragazzi che erano attorno a me guardandomi con curiosità.
'Cosa? Niente' dissi, camminando in avanti. 'Hey, stavi guardando la nuova ragazza, vero?' chiese Liam divertito. Niall, Louis, Zayn e Liam iniziarono a ridere, facendo serrare la mia mascella. 'No'. 
'Non negarlo Harry, posso vedere l'espressione dei tuoi occhi. Hai trovato il tuo obiettivo e sei pronto ad attaccarlo' Louis rise e io lo fissai prima di scuotere la testa. 'Stai zitto, Lou. Non è così'. 'Certo che non lo è' disse Zayn ridendo. 'Non avresti mai una possibilità con lei' disse mentre uscivamo dalla scuola verso il parcheggio dei ragazzi.
'Woah' smisi di camminare, facendo fermare i ragazzi e facendoli voltare verso me. 'Perchè non potrei avere una possibilità?'. Zayn iniziò a ridere come se avessi appena finito una barzelletta. Quando vide che non ridevo con lui e che avevo un'espressione seria si fermò.
'Aspetta, sei serio?' chiese. 'Si, sono serio. Perchè non potrei avere una possibilità con Scarlet? Ho dormito con più ragazze di questa scuola rispetto a te, quindi perchè non potrei riuscire ad avere questa ragazza?'
'Perchè non è una ragazza qualsiasi, Haz.' Zayn disse lentamente. Niall, Lou e Liam annuirono, erano d'accordo con lui.
 'Ehi, è della fottuta North Pacific. pensi davvero che voglia un povero ragazzo della South Pacific? Siamo immondizia per lei. E' la piccola innocente e ricca biondina che non ha preoccupazioni, eccetto ciò che deve comprare con la sua carta di credito illimitata'
Roteai gli occhi. Sapevo pochissime cose su Scarlet, ma ero sicuro che non era così. 'Vuole quei ragazzi che indossano la camicia a quadri e che le possono comprare diamanti senza alcuna ragione. Non ragazzi come noi che, cosa possono offrirle, un pò di droga? Cosa pensi che vorrà? Droga o una collana di diamanti?' Zayn chiese.
'Ha ragione, Harry' disse Niall tranquillo. 'Potrebbe essere vero, ma non significa che non riesco ad arrivare nei suoi pantaloni' dissi determinato. Non sapevo cosa stavo dicendo, ma volevo provare che sbagliavano.
'Pensi davvero che potresti convincere Scarlet a dormire con te?' Zayn chiese con le sopracciglia alzate. 'Yep' risposi. 'Ok, scommettiamo' disse Zayn con un sorriso diabolico.
'D'accordo' scrollai le spalle. 'Cosa scommettiamo?' 'Se vinco, farai le mie consegne per un mese' disse Zayn. Merda. Sapeva che era la cosa che mi avrebbe fatto arrendere. Ma Harry Styles non si arrende mai.
'E se vinco io, mi darai la tua auto' sorrisi, indicando la macchina che Zayn aveva appena finito di riparare durante l'estate. Era il suo possedimento più prezioso. Vidi un'espressione dolorosa negli occhi di Zayn. 'Okay' disse con una voce forzata.
'Stringetevi la mano' disse Liam. Tesi la mia mano come Zayn. Suggellammo il patto. 'Hai 2 mesi, Harry.' disse Zayn aprendo lo sportello della sua macchina. Camminai verso il posto del passeggero, entrandoci dentro.
2 mesi. Avevo due mesi per far innamorare Scarlet di me e per convincerla ad andare a letto con me. Due mesi per conquistare la sua fiducia, e poi perderla per una scommessa.
'Affare fatto.'

*writ's corner*

Dio solo sa quanto diavolo ci ho messo a tradurre questo capitolo. Questa è la restante metà del primo capitolo, così potete capire quanto siano lunghi i capitoli. Volevo spezzarlo a metà ma boh, sono stata brava AHAHAH mi fa male la mano cwc ci ho messo un'ora solo per revisionarlo e mettere tutti i discorsi diretti in grassetto! Non posso continuare così, devo per forza dividerli AHAH però non posso fare un capitolo lungo mezza pagina e un altro 42367576 pagine come ho fatto con questo e quello precedente, lol. Comunuqe ho già aggiornato perchè.. 5 recensioni in un giorno! ma quanto siete belli? Grazie mille asdhgasdjhsdgh questo sinceramente a me piace di più. Voi che ne pensate? :) Comunque per il prossimo vale la stessa cosa, se arriviamo a 6-7 recensioni vedo di pubblicarlo entro venerdì.. magari anche domani, chi lo sa ;) Questa storia prende sempre di più anche me ghdsajgasdj inoltre Scarlet è Sasha Pieterse, la perfezione in persona! Sarebbe un'attrice di pretty little liars..e ha solo 17 fottutissimi anni. Come si fa a essere così belle a 17 anni?çç vabbè basta,sennò mi deprimo. A chi tutto e a chi nienteee cwc AHAHAHAH basta.
Incollatemi la vostra aprte preferita del capitolo se volete! :) Grazie mille a tutti! Vi lascio con qualche sua foto giusto per farvi vedere quanto è bella:




 
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Capitolo 3
*** You remind me of an Angel. ***


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CAPITOLO 3
 
'Mamma, sono a casa!' dissi appena entrata e dopo essermi levata le scarpe. Mia mamma venne correndo dalla cucina, con un'espressione preoccupata. 'Oh, mi hai fatto preoccupare Scarlet! Di solito torni alle 3, ora sono le 3 e mezza! Dov'eri?' lagnò mia madre, dovevo aspettarmelo.
Mia madre era, beh, una perfezionista. La nostra casa, che era più grande di tutte le altre case in città, era perfetta dentro e fuori. L'erba del nostro giardino era perfettamente verde e perfettamente tagliata.
Eravamo solo io, mia mamma e mio padre. Avevo un fratello più grande, Charlie. Ma lasciò la casa appena fatti 18 anni e non tornò mai più. Mia mamma e mio padre a stento ne parlavano.
Mia mamma era troppo impegnata a preoccuparsi della nostra reputazione. Controllava i miei vestiti ogni giorno, assicurandosi che non ci fossero state macchie, pieghe o qualcosa di imperfetto. Faceva di tutto per controllare la mia vita, in pratica.
Criticava tutto ciò che facevo, tutti quelli con cui uscivo e tutto ciò a cui potete pensare. Ed ecco perchè mi ero trasferita alla South Pacific.
Vi starete chiedendo come avevo fatto con il carattere che aveva mia mamma.. Beh, facile, lei non lo sapeva. 
Nè lei e nè mio padre avevano idea di ciò che avevo fatto. Pensavano che frequentassi ancora la North Pacific e che uscissi ancora con i ragazzi di quella scuola, ma non era così.
La verità era che l'anno prima mi ero guardata allo specchio e mi ero resa conto che stavo diventando come mia madre. Mi interessavo così tanto delle opinioni di tutti e mi preoccupavo della mia reputazione.
E questa era la mia paura più grande. Quindi avevo deciso di non farlo succedere, dovevo allontanarmi da quelle persone che erano così. E quello significava allontanarsi dalla North Pacific.
Fino ad allora il mio piano aveva funzionato, mi ero trasferita alla South Pacific e avevo raggiunto il mio obiettivo.
Il mio unico problema al momento, era che la South Pacific era 20 minuti più lontana rispetto alla North Pacific. 'Oh, hanno cambiato l'orario, mamma. Quindi ora arriverò un pò più tardi del solito' risposi, fiera della velocità con cui avevo trovato una bugia da dire.
'Oh mi chiedo perchè..' continuò mia madre. Scrollai le spalle, superandola e andando verso la grande scala di marmo che portava alla mia camera. 'Scarlet?' mi chiamò mia madre.
Uscii fuori dalla mia camera e mi affacciai verso la scala per vederla. 'Si?' 'Abbiamo una cena stasera con i Lane al Club alle 7. Cerca di essere pronta' disse mia madre rivolgendomi un piccolo sorriso.
'Mamma, devo venire per forza?' chiesi, anche se conoscevo già la risposta. 'Scarlet. E' maleducato per una famiglia presentarsi a cena senza un membro. Cosa penseranno poi gli altri di noi?'
'Chi se ne frega' mormorai. Ma mia mamma scelse di ignorarmi. 'perchè non indossi quel vestito di pelle che ti ho comprato il mese scorso? Con..' mia mamma appoggiò il suo dito sotto al mento pensando.
'Ah, la tua collana di Tiffany con il bracciale abbinato!' Annuii silenziosamente prima di tornare nella mia stanza.
Fuori, la mia casa sembrava un palazzo, ma dentro.. Era più come una prigione.
 
--------
 
''Beep Beep Beep Bee-''
Presi il mio iphone dal comodino, spegnendo la sveglia. 5:30, sicuramente troppo presto per svegliarsi. Ma con il traffico, più 20 minuti aggiunti.. Avevo bisogno di partire minimo alle 6:45.
Mi alzai dal mio grande e caldo letto e andai verso il bagno. Entrai nella cabina doccia, aprendo l'acqua calda. Dopo quindici minuti mi ero già lavata, capelli compresi.
Uscii dalla doccia e avvolsi intorno al mio piccolo corpo un'asciugamano rosa. Uscii dal bagno e andai verso il mio armadio per scegliere cosa mettere.
Finalmente scelsi un paio di pantaloncini a vita alta e una maglia blu che lasciava la spalla scoperta. Non era esattamente il completo che mia mamma avrebbe approvato, ma grazie a dio non si sarebbe svegliata prima delle 7.
Indossai quei vestiti prima di asciugare i miei capelli lunghi. Spazzolai le onde naturali dei miei capelli. Misi l'eyeliner e il mascara, più un pò di blush.
'Come sto, Cocoa?' chiesi al mio gatto che era spaparanzato affianco al mio letto. Tutto ciò che ebbi in risposta fu un 'miao'.
Roteai gli occhi prima di prendere la borsa e scendere le scale. E come speravo, i miei stavano ancora dormendo.
Aprii la porta e la chiusi prima di dirigermi verso il viale dov'era la mia auto rossa. Entrai e iniziai a guidare, chiedendomi se fossi pronta per un altro giorno alla South Pacific.
30 minuti più tardi ero nel parcheggio della scuola, uscendo dalla mia auto. La prima cosa che notai fu un gruppo di ragazzi.
Riconobbi subito Harry. Stava parlando con i suoi amici, tra cui riconobbi Louis e Zayn, poi c'era un altro ragazzo castano e uno biondo. 
Camminai lentamente affianco a loro, notando la sigaretta nella mano di Harry.. Si, fumava. Poi notai che tutti avevano delle sigarette. Li superai velocemente, quando sentii una mano toccarmi il sedere.
Mi congelai e mi voltai, vedendoli tutti attorno con gli occhi spalancati e le mani sopra le loro bocche.
Il mio sguardo cadde su Zayn che era il più vicino a me, e non stava ridendo ma aveva un sorriso soddisfatto sulle sue labbra. Harry era lì in piedi senza alcuna espressione, non trovandolo divertente.
'Scusa, Scar' disse Zayn lentamente fissando Harry. 'Stavo solo vedendo la tua reazione dopo essere stata.. toccata'. La mia reazione dopo essere stata toccata? Che diavolo?
E perchè continuava a fissare Harry? Sicuramente gliel'aveva detto lui di farlo. 'Tocca ancora il mio sedere e sarà l'ultima cosa che farai' ringhiai a Zayn.
Alzò le sopracciglia prima di guardare ancora una volta Harry, che sembrava ancora più scocciato. 
'E cosa farai esattamente?' Zayn chiese provocando. 'Manderai il tuo ricco padre da me?'. Risi ad alta voce, aveva torto.
'Nah, non penso che il mio 'ricco padre' sia efficace quanto Alec' risposi. Il sorriso di Zayn sparì e fu sostituito da un'espressione di rabbia, ma ora era Harry a ridere.
'Cosa sai?' ringhiò Zayn. Scrollai le spalle. Tecnicamente Alec non mi aveva detto niente su lui e Zayn. Ma lo dovevo scoprire.
'So abbastanza da capire che lo odi' 'Io-' Iniziò Zayn ma harry lo interruppe. 'Zayn zitto. Non sa ancora niente, posso dirtelo io' Harry disse con calma alzando le sopracciglia verso di me.
Lo guardai e mi voltai per camminare verso la direzione di prima. Tecnicamente, Harry aveva ragione. Non sapevo niente sul perchè Harry e i suoi amici si comportassero così con Alec. Ma l'avrei scoperto presto.
'Hey, aspetta' mi disse Harry afferrando il mio braccio. Con uno strattone mi liberai dalla sua presa e continuai ad andare verso l'ingresso della scuola.
'Che vuoi?' ringhiai. 'Woah cosa c'è che non va, Angel?' chiese Harry. Mi fermai e lo affrontai. Eravamo lontani dal gruppo dei suoi amici, e non c'era nessuno attorno a noi.
'Hai detto tu a Zayn di toccarmi' risposi. Harry rise, alzando la sua sigaretta. 'Non è vero' 
'Allora perchè guardava sempre te come se ci fosse un segreto tra di voi?' chiesi. Harry lasciò andare una nuvola di fumo dalle sue labbra.
1,2,3 secondi passarono senza che Harry rispondesse. Iniziai a sentire la gola seccarsi per quel fumo e sbuffai. Afferrai la sua mano, prendendo la sigaretta e gettandola a terra prima di calpestarla.
Pensavo e speravo che Harry si fosse arrabbiato. Ma quando lo guardai, mi stava fissando divertito. 'Cosa significava quello?' chiese, inclinando la sua testa da un lato.
'Fumare è dannoso per te' risposi. 'Ah quindi ti preoccupi della mia salute?' Harry chiese con un sorriso e passandosi le lunghe dita tra i ricci.
Lo guardai. I suoi jeans avvolgevano le sue gambe lunghe, la sua maglia nera con lo scollo a v copriva il suo busto. I suoi occhi verdi mi guardavano curiosi come se stessero cercando di capirmi.
'No, mi preoccupo della mia' dissi seccata. Harry sembrava trovarlo ancora più divertente, visto che aveva inclinato la sua testa all'indietro e aveva iniziato a ridere.
Sentii la campanella suonare e emisi un lamento. 'Ben fatto, mi hai fatto fare tardi' dissi a Harry prima di voltarmi e iniziare a camminare velocemente. Dovevo ancora attraversare l'intera scuola, praticamente!
'Non è colpa mia se non sai resistere a parlare con me!' disse Harry sorridendo mentre mi raggiungeva. Lo guardai e roteai gli occhi.
'Fidati, non ho bisogno di resisterti, visto che in primo luogo non c'è niente a cui resistere'. Harry si mise una mano sul cuore e sussultò.
'Ouch, angel. Questa fa male.' 'E cos'è questo Angel, un soprannome?' chiesi alzando le sopracciglia. harry sorrise, facendo comparire le fossette sulle sue guance lisce e abbronzate.
'E' la mia etichetta per te' disse semplicemente. 'Etichetta?' chiesi confusa. Harry annuì, facendo spostare i suoi ricci.
'E allora perchè proprio Angel?' chiesi. Ero abbastanza curiosa di sentire la sua risposta. Notando la mia curiosità, Harry si fermò e si voltò verso di me.
'E' Angel perchè mi ricordi un angelo' disse, la sua voce era bassa e potevo giurare che i suoi occhi erano più scuri del solito verde sgargiante. 
'Come?' chiesi dolcemente. 'Te lo dirò un'altra volta' Harry disse sorridendo. 'perchè?' chiesi confusa. Harry sorrise ancora, e i suoi occhi si illuminarono.
'Perchè non posso dirtelo ora, è un pò troppo presto per farti innamorare di me'. 'Oh, allora dirmi la risposta mi farebbe innamorare di te?' chiesi, per chiarire. Harry annuì, sorridendo fiero. 'Okay Harry' roteai gli occhi.
'Beh, tesoro, questa è la mia classe' Harry indico la grande porta di legno dietro di lui. 'Okay' dissi brevemente, voltandomi per continuare la mia strada, ma la mano di Harry afferrò il mio braccio.
'Ho dimenticato qualcosa' disse tranquillo, prima di avvicinarsi e darmi un bacio sulla guancia dolcemente, facendomi arrossire. Sentii il mio respiro bloccarsi.
'Ci vediamo nell'ora di scienze' mi fece l'occhiolino prima di aprire la porta. Ero lì in piedi come una stupida, fissandolo. 
Prima che la porta si chiudesse, lo vidi voltarsi e fare un altro occhiolino. 
Fanculo. Cosa mi stava facendo quel ragazzo?
Sospirai prima di continuare a camminare per il corridoio. Arrivai alla mia aula e vidi la mia professoressa leggere alla classe. 
La classe si voltò a guardarmi, così come la professoressa. 'Scusate se sono in ritardo, io..' mi fermai, non trovando nessuna ragione per il mio ritardo.
Per qualche ragione sapevo di non poter dire 'oh scusate, ho fatto tardi perchè stavo calpestando la sigaretta di un ragazzo riccio, prima che mi desse un bacio e mi facesse arrossire'.
'La seconda volta, e siamo soltanto al secondo giorno di scuola?' chiese la professoressa, guardandomi delusa. 'Mi dispiace Scarlet, ma devo darti una punizione'.
Mi lamentai. Ovviamente dovevo avere una punizione il secondo giorno di scuola. Come l'avrei spiegato a mia mamma l'enorme ritardo che avrei fatto? 
Ero ufficialmente fottuta.
La professoressa mi porse il foglio rosa per la detenzione, che diceva la data e l'orario della punizione. Fantastico, era oggi dopo la scuola.
Sospirai e attraversai l'aula, sedendomi affianco ad Alec,che stava fissando davanti a lui e mi ignorava.
Pensai di chiedere cosa c'era che non andava, ma realizzai che non ero nell'umore di ascoltare le sue lamentele. 
Probabilmente lo stava facendo apposta per innervosirmi, ma non volevo sapere la ragione. Avevo già avuto troppi problemi quella mattina.

*writ's corner*

3 CAPITOLI IN 3 GIORNI! MA QUANTO SONO POTENTE? AHAHAHAH posso solo dire che ho un enorme mal di testa e gli occhi secchi, non vedevo l'ora di caricarvi sto capitolo e staccarmi da sto pc AHHAHA grazie mille per le recensioni/preferite/seguite/ricordate comunque, solo che vorrei che altre persone mi dicessero cosa ne pensano.. perchè ho bisogno di saperlo, anche se dovete criticare o dire che fa schifo il modo in cui traduco, boh, lol.
Comunque spero di pubblicarvi anche domani un capitolo (L'ULTIMO PRIMA DI UN MESE DI ASSENZA, SIGH) almeno per lasciare la storia a buon punto.. Non vedo l'ora dei prossimi, perchè la storia diventa sempre più bella adhasdgasdjhasdgasdj. UN'ALTRA COSA IMPORTANTE: PREFERITE 'ANGEL' O 'ANGELO'? ANGEL E' MEGLIO, VERO? AHAHAH FATEMI SAPERE!

e fatemi sapere che ne pensate anche del capitolo! Bye bye :)

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Capitolo 4
*** 'Styles' Spell'. ***


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CAPITOLO 4
 
Era la pausa pranzo. Non avevo ancora parlato con Alec, quando la campanella della prima ora era suonata ero subito saltata fuori dalla classe. E non avevo visto nemmeno Harry.
Arrivai alla mensa, insicura su dove mi sarei seduta. Vidi il gruppo di Harry con un gruppo di ragazze. Assolutamente no.
Non riuscivo a trovare Alec. Stavo per voltarmi e andare in biblioteca come il giorno prima ma sentii una voce alta e squillante dire il mio nome.
'Scarlet!' mi voltai e vidi una ragazza avvicinarsi. Era carina, aveva capelli color rame che arrivavano fino alle sue spalle.
Era bassa e un pò sovrappeso. Non era grassa, ma sembrava fosse incinta di un bambino che non sarebbe mai nato.
Ed era diversa da tutte le altre ragazze. Aveva una minigonna con una maglia con lo scollo a V, ma non mostrava la sua pancia.
'Uh, ciao..' dissi, realizzando di non sapere il suo nome. 'Lea!' mi rivolse un grande sorriso che fece gonfiare le sue guance rosa.
'Lea' confermai, restituendo il sorriso. Era la prima volta che una ragazza di quella scuola mi rivolgeva la parola senza parlare di qualcosa della lezione.
'Ho notato che non eri con nessuno, quindi mi stavo chiedendo se volevi sederti con me e i miei amici' chiese, con aria speranzosa. Sospirai in risposta. Finalmente, un'amica.
'Certo, mi piacerebbe!' sorrisi calorosamente. Ancora una volta Lea mi rivolse un sorriso enorme, prima di afferrare la mia mano e spingermi verso un tavolo con 4 ragazze e 3 ragazzi che erano immersi in una conversazione.
Si voltarono tutti verso di me e mi sorrisero, dicendomi i loro nomi che sapevo che non avrei ricordato. Stranamente, mi ricordavano tutti Lea.
Carini e dolci, ma non erano come gli altri ragazzi. Dopo che si furono presentati, ritornarono alla loro conversazione, quindi io e Lea tornammo ad essere sole.
Iniziai a mangiare il mio pranzo. 'Mi dispiace, tu conoscevi il mio nome e io non conoscevo il tuo' dissi ridendo, prima che ridesse anche Lea.
'Oh non preoccuparti! Qui tutti sanno il tuo nome' i suoi occhi si spalancarono leggermente. 'Sei la ragazza di Harry, quella della North Pacific'.
Stavo per strozzarmi. 'Scusa?' chiesi con una voce fioca, cercando di non tossire. 
'Cosa?' Lea chiese innocentemente. 'E' ciò che dicono tutti! Non sapevo che non eri della North Pacific! Mi dispiace, ma allora da dove vieni?'
'No, no, no.' scossi la testa velocemente. 'Sono della North Pacific, ma-' 'Ecco!' disse Lea iniziando a mangiare gli spaghetti dal suo piatto.
'Stavo parlando del 'la ragazza di Harry' feci chiaro. Lea mi guardò confusa. 'Cosa intendi?'
'Non sono la ragazza di Harry' dissi lentamente, completamente confusa e chiedendomi da dove fosse venuto fuori.
'Beh questo è quello che lui ha detto a tutti!' Lea disse. 'Cosa ha detto scusa?' chiesi. Scrollò le spalle.
'Ha detto ad ogni ragazzo di stare lontano da te perchè sei sua'. Sentii il mio cuore accelerare. Ero così idiota. 
Avevo lasciato che mi baciasse sulla guancia mentre diceva a tutti di stare lontano da me. Che bastardo.
Dire che ero incazzata era un eufemismo!
'Sono tutto tranne che sua.' dissi. Lea alzò le sopracciglia. 'Non ti piace Harry Styles?' chiese sorpresa. Scossi la testa.
'No, è un arrogante e noioso stronzo'. 'Wow' rispose Lea spalancando la bocca. 
'Sei la prima ragazza a dire questo su di lui, beh almeno prima di essere agganciata da lui'.
'Cosa vuoi dire?' 'Beh ogni ragazza qui praticamente sviene per lui. E se non svengono, basta un suo occhiolino o un ciao per farle cadere in ginocchio. Ma una volta agganciate da Harry, lui le scarica come immondizia, e loro iniziano a chiamarlo 'stronzo'.'
'Ma...' mi fermai. 'Non pensano quello di lui finchè lui non le rifiuta?' 'Giusto' annuì Lea. 'E' chiamato il sortilegio di Styles'. Harry può riuscire ad andare a letto con qualsiasi ragazza della scuola, e lo sappiamo'.
'Ma.. la gente lo ascolta? Riguardo il fatto di lasciarmi stare?' chiesi. 'Tutti tranne Alec Wate e il suo gruppo' rispose.
'Cosa sai di Harry e Alec? Cos'è successo tra di loro, Lea?' 'Nessuno lo sa davvero' disse guardandomi e scuotendo la testa.
'Tutto ciò che sappiamo è che qualcosa di grave è successo tra di loro e ora si odiano.' 'Nessuno lo sa?'
'Nessuno. Eccetto Harry e i suoi amici Zayn, Louis, Niall e Liam.' disse. Immagino che Liam e Niall fossero i ragazzi che erano con loro quella mattina.
'Sembra che quello che odi di più Alec sia Zayn' dissi. 'Forse potrebbe essere successo qualcosa tra Zayn e Alec?' 'Nah' Lea scosse la testa.
'Zayn è solo incapace nel nascondere i suoi sentimenti. Qualsiasi cosa sia successa, è successa tre anni fa. Harry ogni volta che ce n'era l'occasione colpiva Alec. Zayn doveva praticamente mantenerlo nei corridoi'.
'Ma...' mi fermai. 'Ma harry poi è migliorato. Ora nasconde meglio i suoi sentimenti. E' sempre triste però, non è mai tornato ad essere felice come prima'.
Avrei dovuto assolutamente scoprire cos'era successo tra Harry e Alec, non m'importava. 'Hm' mormorai, guardando Harry seduto fuori col suo gruppo.
Non sembrava felice, sembrava annoiato. Vidi una ragazza castana seduta vicino a lui e sembrava che volesse iniziare una conversazione. Ma Harry era soltanto seduto lì, guardando oltre e annuendo soltanto, prima di rivolgere lo sguardo verso la mensa.
I suoi occhi attraversarono tutta la mensa per poi fermarsi su di me. Mi aspettavo un sorriso quando aveva capito che lo stavo già guardando, ma non ebbe nessuna reazione.
Il suo viso era rimasto serio e solenne, ma i suoi occhi non si staccavano dai miei e viceversa.
Sentivo che stessimo come comunicando senza parlare. Ma interruppi quello scambio di sguardi quando Lea cominciò a parlare.
'Un'altra cosa su Harry, è che non va a letto con qualsiasi ragazza, anche se sa che può. Si, è andato a letto con molte ragazze. Ma non tutte quelle che potrebbe avere.' Lea disse.
Annuii silenziosamente prima di voltarmi per guardare un'altra volta fuori. I miei occhi cercarono il tavolo dove Zayn, Louis e il resto del gruppo di harry era seduto.
Ma Harry non c'era più.
 
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Il resto della mattinata passò velocemente finchè non arrivò l'ora di scienze, quella che io temevo. Non volevo vedere Harry.
E non volevo vedere nemmeno Alec. Ma quando arrivai in classe, nessuno di tutti e due era lì. 
Beh, era... strano. La signorina Moore ci parlò sempre dei progetti, cosa che mi annoiò a morte. Apparentemente dovevamo fare una relazione entro il giorno successivo dove parlavamo del nostro progetto e di come lo avremmo fatto.
'Voglio una collaborazione uguale per entrambi i partner, quindi se i vostri compagni non ci sono, mettetevi in contatto con loro così farete la relazione per domani'. No, non sarebbe successo.
La campanella suonò e mi alzai, prendendo la borsa e camminando verso il corridoio quando mi ricordai di aver avuto una detenzione.
Una punizione, che bel modo di concludere una perfetta mattinata. Controllai il numero dell'aula dove dovevo andare e la trovai.
Mi sedetti nella stanza mezza vuota, dove c'erano un ragazzo che stava dormendo e un altro molto alto.
Un professore noioso si sedette leggendo il giornale. Controllò il suo orologio e aprì la bocca per parlare quando la porta si aprì e comparve Zayn.
Dio mi odiava, era sicuro ormai. 'Malik, sei in ritardo' disse il professore con un tono annoiato.
Zayn scrollò le spalle sorridendo prima di sedersi sulla sedia accanto alla mia, sorridendomi. Roteai gli occhi prima di spostare lo sguardo e guardare davanti.
'Ho dei lavori da fare in ufficio. Quindi starò fuori per un pò' il professore si fermò e sospirò. 'State buoni qui e non fate niente di stupido, ok? Avete solo 45 minuti e poi potete andare e occuparvi delle vostre vite indaffarate'.
Uscì dall'aula e chiuse la porta dietro di lui. Quello che stava dormendo continuò a farlo, russando leggermente, mentre l'altro iniziò a disegnare su un foglio di carta.
'Cos'ha fatto la piccola Scarlet per ottenere una punizione?' chiese Zayn accanto a me. Lo fissai. Visto che dovevamo restare lì per altri 30 minuti, dovevo risponderlo per forza.
'Ho fatto tardi. Per colpa del tuo amico' 'Harry?' chiese Zayn. Annuii e lui rise. 'Comunque.. dov'è?' chiesi con sospetto. Zayn si fermò e si voltò verso di me sorridendo.
'Perchè? Ti manca già?' 'No' sputai. 'Ho bisogno del suo aiuto per il progetto di Scienze. Non lo farò da sola per poi dare il merito anche a lui!' 'Allora perchè non lo chiami?'
'Oh, scusa, non ci avevo pensato. Ora lo chiamo, visto che parliamo sempre e ho il suo numero' dissi sarcasticamente. Zayn roteò gli occhi prima di prendere il cellulare dalla sua tasca.
'Dammi il tuo telefono' disse tendendo la sua mano. Lo guardai con sospetto. Sospirò. 'Ti salverò soltanto il numero di Harry, non preoccuparti!'.
'Okay' dissi mentre prendevo il telefono dalla borsa e glielo davo. 'Certamente, un iPhone' mormorò. 
Scelsi di ignorare la sua frase e guardai mentre componeva il numero di Harry. Una volta che mi resistuì il telefono lo presi e lo rimisi al suo posto. 
20 minuti passarono in silenzio e la porta si aprì. Il professore entrò e diede un colpo sul banco dell'alunno che stava dormendo, facendolo svegliare di colpo.
'Potete andarvene, devo tornare a casa quindi potete andare pochi minuti prima del dovuto' disse mentre eravamo seduti a guardarlo.
'Andatevene!' indicò la porta. Saltai dalla sedia e andai verso il corridoio con Zayn. 
Camminammo vicini fino al parcheggio, non potevo più resistere al non fargli una domanda. 'Che è successo con Alec?' chiesi. Zayn si fermò e mi rivolse un sorriso triste.
'Me lo aspettavo che lo chiedessi' lo guardai e aspettai, incrociando le braccia sul mio petto. Sospirò e scosse la testa.
'Ascolta, per quanto mi piacerebbe dirtelo e rovinare la reputazione di Alec.. non posso' 'Perchè?'
'E' Harry che deve dirtelo. Se vuoi davvero saperlo.. chiedi a lui. Forse te lo dirà.' Zayn scrollò le spalle. 'O forse no.'
'Va bene, chiederò a lui' dissi camminando verso la mia auto. 'Ma dovresti saperlo!' mi disse Zayn alzando la voce. 
'Alec non è buono come pensi! Ha fatto delle cose.. cose che non può risolvere' guardai il suo viso diventare duro per la rabbia prima che entrasse nella sua macchina, lasciandomi lì confusa.
Aprii la borsa e presi il mio cellulare, scorrendo i numeri della rubrica. Selezionai il numero di Harry senza pensarci su. Squillò tre volte prima che la sua voce roca rispose.
'Pronto?' 'Harry?' 'Si, chi è?' 'Sono Scarlet' risposi. Potevo giurare di averlo sentito sorridere.
'Wow, ti conosco da soli due giorni e già hai il mio numero?' rise. 'Sei veloce, Scar.' 'Zitto' risposi, facendolo ridere ancora.
'Abbiamo bisogno di incontrarci. Dobbiamo fare una cosa per il progetto di scienze, e visto che oggi non c'eri..' 'Okay, vieni a casa mia' disse, come se fosse la cosa più normale del mondo.
'Cosa? No!' dissi velocemente. 'Stavo pensando più un posto come la libreria o qualcosa del genere'. Ancora una volta, la sua voce fioca rise. 
'Hai paura di stare a casa da sola con me, Angel?' 'No.' 'Ti verrò a prendere. Dove sei?' 'Cosa? Sono a scuola, ma-'
'D'accordo, sarò lì tra 10 minuti.' 'Ma Har-' 'Non muoverti, Angel' disse Harry, potevo dire che stava sorridendo.
E poi riattaccò.

*writ's corner*

OMG. Stamattina ho letto tutti i capitoli della storia, (oggi l'autrice originale ha postato il ventunesimo) e.. DIO. non vedo l'ora di tradurveli, davvero, sono.. sono.. oddio non saprei descriverli AHAH questa storia è meravigliosa, prende sempre di più anche me! Penso mi piaccia più di baby lips, in fondo ci sono delle cose buone se è stata eliminata (?) Ve lo giuro, non partirei solo per tradurre i capitoli lol ma devo.... cwc Però non vedo l'ora hasdgasdjh ma mi mancherete tantissimo! E' l'ultimo capitolo di giugno, penso! Non abbandonatemi però, per favore, fidatevi se vi dico che ne vale la pena di seguire la storia :) Solo che vorrei più recensioni, vorrei sapere da più persone cosa ne pensano.. Anyway, grazie ancora per tutto!
Non posso crederci che non tradurrò per un mese! Tornerò verso la fine di giugno/luglio, e una delle prime cose che farò sarà mettermi a lavoro per voi! Come ho già detto, non mi abbandonate, ok? Ok. Per favooooooooore *occhi dolci* AHAHAHAH
Ora iinizio già a tradurre il prossimo capitolo, tanto perchè adoro tradurre! vado e vi lascio con i siti in cui potete contattarmi: Twitter | Ask
non esitate a farlo! e una gif super adorabile di Hazza: Image and video hosting by TinyPic



Ciaooo! A tra poco! Divertitevi senza di me! E mi raccomando, quando torno voglio trovare almeno 10 recensioni ;) loool, sono abbastanza esigente, lo so, scusate. AHAH ma vi amo aw <3

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Capitolo 5
*** Home Sweet Home. ***


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CAPITOLO 5
 
Harry's P.O.V
 
Accesi la radio nella mia vecchia auto mentre guidavo verso la scuola dove, almeno speravo, Scarlet stava ancora aspettando. Entrai nel parcheggio abbastanza sicuro che fosse lì.
Era appoggiata sulla sua macchina rossa perfettamente pulita che costava più della mia auto e di tutti i miei possedimenti messi insieme. Stava guardando sul suo cellulare, con i suoi capelli dorati sparsi nel vento.
Mi avvicinai a lei, interrompendo la sua trance con il rumore della mai auto. 
'Hai bisogno di un passaggio?' dissi alzando le sopracciglia. Roteò gli occhi e incrociò le braccia sul petto. 'No, ho bisogno il tuo aiuto per il progetto di scienze' disse, sottolineando il 'snotro'. 
Risi per la sua ostilità. 'Entra' dissi, aprendo la porta dal lato del passeggero. Si fermò e guardò il posto vuoto prima di girarsi verso la sua auto come per entrarci. Sembrava che nella sua mente stesse accadendo una battaglia.
'Non ti farò del male o cose del genere Scarlet' dissi serio. Mi guardò, e quando i suoi occhi blu incontrarono i miei occhi verdi questo fu abbastanza per farla entrare nella mia auto senza esitare.
'Dove andiamo'' mi chiese. La guardai e sorrisi per quanto era nervosa. Si passava sempre le mani tra i capelli. 'Scegli tu' risposi. 'Da me o da te.'
'Da te' rispose instantaneamente. La guardai con curiosità e lei lo notò. 'E' più vicina rispetto alla mia' disse con calma.
Annuii ma per qualche ragione non pensavo fosse quella la verità. Guidai e dopo pochissimo tempo arrivammo a casa mia.
Mi sentii come imbarazzato. Sapevo chi era Scarlet. E sapevo da dove veniva. La mia casa probabilmente era grande quanto il suo soggiorno.
Guidai per il viale, ignorando gli sguardi curiosi dei vicini che sembravano fare del meglio per essere guardati da Scarlet. Tuttavia però lei non lo notò.
Prese un respiro tremante e si voltò verso di me. Le sorrisi e si voltò lentamente roteando gli occhi. 'Sto bene' dsse tranquilla con un sorriso timido.
Annuii, con il sorriso ancora stampato sul mio volto. Voleva sembrare forte, ovviamente.
Continuai per il viale finchè non arrivammo alla mia piccola e vecchia casa. Il posto per le macchine era vuoto, come sempre.
Mia mamma lavorava molto per mandare avanti la nostra famiglia, quindi stava fuori fino a tardi. Raramente tornava per le sei, era come un miracolo.
I miei fratelli erano sempre in giro, facendo stronzate con chissà chi. Non tornavano a casa fino alle 6-7. E nemmeno io lo facevo, passavo il tempo con i ragazzi o lavorando.
Parcheggiai l'auto e uscii. Scarlet fece lo stesso. Prese la sua borsa e la mise sulla sua spalla, analizzando l'aspetto della mia casa.
Rabbrividii, pensando che l'avrebbe guardata con un'espressione di disgusto. Ma non lo fece. Per niente. Anzi, sembrava interessata alla mia casa.
Facemmo poci passi per arrivare alla porta e l'aprii con la mia chiave. Tenni la porta aperta per Scarlet che entrò e si guardò velocemente intorno.
 
Scarlet's P.O.V
 
Entrai nella casa di Harry e subito fui invasa da un odore familiare. Odorava un pò di Harry, senza la sua colonia. Guardai il piccolo soggiorno in cui stavamo.
Sembrava usato e vecchio. Tutto ciò che la stanza piccola poteva contenere era un divano, un tavolo e una televisione piccola. Sembrava tutto vecchio e antiquato.
Il muro dietro il divano era addobbato da foto in cornici di legno, dov'erano rappresentati tutti ragazzi ricci. E alcune avevano una ragazza con i capelli scuri, o una donna che immaginavo fosse la madre di Harry.
Guardai ogni foto attentamente. Potevo riconoscere Harry in ognuna di esse con facilità. I suoi capelli erano i più ricci e i più scuri, e i suoi occhi erano quelli più verdi.
Gli altri due ragazzi più piccoli, probabilmente i suoi fratelli, avevano i capelli leggermente ondulati. E i loro occhi erano castani.
Harry si trascinò dietro di me e mi voltai. Lo vidi guardarmi attentamente, come se stesse aspettando un giudizio sulla sua casa.
'non è chissà che ma-' 'La adoro' interruppi il suo discorso nervoso. Era strano vederlo in quello stato.
Aveva sempre confidenza ed era sempre spavaldo, ma quello sembrava qualcosa di personale per lui. 'E' carina. E accogliente' questo sembrò abbastanza per Harry, che annuì e mi sorrise.
Indicai una foto recente, con lui, una ragazza e due ragazzi. 'Chi sono loro?' chiesi. 'Quelli sono i miei due fratelli più giovani, Sam e Matt' disse indicando i due ragazzi. Uno sembrava di uno o due anni più giovane, l'altro di tipo tre anni più piccolo.
'Sono così carini' risi. 'Sono anche una rottura' mormorò. 'Ma non mi pesa vivere con loro.. a volte.'
'Vengono nella nostra scuola?' chiesi. 'Sam si. E' più piccolo di due anni rispetto a noi. Matt invece è ancora a scuola media' annuii silenziosamente.
'E lei,' indicò la ragazza che lo stava abbracciando nella foto 'è mia sorella, Haley.' 'Ti assomiglia' commentai.
Harry annuì silenziosamente fissando la foto. 'E' quasi un anno che non la vedo' mormorò con calma.
'Perchè?' chiesi prima che potessi fermare la mia curiosità. Harry mi guardò con gli occhi verdi pieni di tristezza.
'Si è diplomata l'anno scorso e si è trasferita fuori da questa città il prima possibile' rispose. Sentii un nodo allo stomaco.
La storia di Haley sembrava così simile a quella di mio fratello Charlie. Sapevo com'era difficile avere un fratello che scappa, e avrei scommesso che Harry provava lo stesso.
'Pensi che noi scapperemo mai da questa città?' chiesi prendendo posto sul divano. Harry rise e scosse la testa.
'Senza offesa Angel, ma.. perchè vuoi lasciare questa città? Sei Scarlet Thorne.' 
'Come fai a sapere il mio cognome?' chiesi alzando le sopracciglia. 'Le notizie viaggiano velocemente alla South Pacific, inclusi i cognomi' rispose.
 Si sedette sul divano accanto a me e mi sorrise. 'Beh, c'è molto di più oltre quello che si vede all'apparenza. Anche per quanto riguarda le famiglie' dissi. Harry sembrò capire perchè non fece che annuire.
 
-----------------
 
Un'ora e mezza dopo, Harry e io avevamo finito il nostro compito per il progetto. Stavo mettendo i fogli in borsa quando la porta della casa di Harry si aprì mprovvisamente facendoci spaventare.
'Haz!' chiamarono delle voci mentre quattro ragazzi entravano. Ma quando i loro occhi caddero su di me, i loro corpi si congelarono. 
Tutti tranne Zayn che mi sorrideva e mi fissava. Come al solito.
'Hei ragazzi' disse Harry stringendo i denti e serrando la mascella. Mi accomodai sul divano imbarazzata mentre loro si sedevano accanto a me o per terra senza nessuna timidezza.
'Ehi, Scar, è da tanto che non ci vediamo. Come sta la principessa delle nevi?' disse Louis stendendo un braccio sul divano e vicino alla mia spalla.
'Lou' Harry ringhiò. 'Vacci piano'. 'Principessa delle nevi?' chiesi confusa, ma Harry mi interruppe prima che potessi chiedere altro.
'Quindi conosci già Zayn e Louis' disse Harry. 'Questo è Liam' indicò il ragazzo castano che mi salutò. 'E questo è Niall' concluse mentre il ragazzo biondo mi sorrideva.
'Piacere' dissi sentendomi a disagio a causa del modo in cui mi fissavano.. come se fossi una razza diversa dalla loro.
'Mi fa piacere che siate passati, ma qui siamo impegnati' disse Harry avvicinandosi alla porta. Stava per aprirla quando si aprì a causa di una donna con delle buste in mano.
'Mamma!' disse Harry sorpreso di vederla lì. Io e gli altri ragazzi eravamo seduti lì silenziosamente mentre la mamma di Harry posava le buste e stringeva suo figlio in un caloroso abbraccio.
Lui la abbracciava così forte da farmi sorridere. Dai gesti e dai loro sguardi, si poteva capire che Harry e sua madre erano davvero vicini. Stronzo o no, aveva un punto debole per sua madre.
'Oh. Ciao ragazzi, come state?' disse la madre di Harry allegramente. Era davvero carina e dolce, ma si vedeva che aveva attraversato dei brutti periodi.
Uno di quelli era stato sicuramente crescere i propri figli da sola, visto che non avevo visto nessuna foto di un padre o sentito Harry parlarmene.
'Hey Anne!' disse ogni ragazzo felicemente mentre lei entrava nel soggiorno abbracciandoli.
'E chi è lei?' chiese dopo avermi vista. Mi alzai e porsi la mia mano.
'Ciao, sono Scarlet' le sorrisi. 'Sono... un'amica di Harry' dissi. Il nostro rapporto poteva essere chiamato amicizia?
'Felice di conoscerti Scarlet' mi sorrise dolcemente e mi avvolse in un dolce abbraccio. Mi rilassai e ricambiai la stretta.
Non ricordavo l'ultima volta che mia madre o mio padre mi avevano abbracciato. E non ricordavo nemmeno quand'era stata l'ultima volta che qualcuno, oltre a un amico stretto, mi aveva abbracciato forte.
'Piacere mio, Signora Styles.' risposi allontanandomi dal suo abbraccio. 'Oh, tesoro, chiamami Anne'.
'Anne' mi corressi. Mi strizzò la guancia prima di andare in cucina. 'Resti per cena, vero?' mi chiese spiazzandomi. Guardai i ragazzi.
Mi fissavano divertiti, mentre Harry sembrava nervoso. 'O-oh, no, no. Grazie, ma tra poco vado' dissi prendendo la mia borsa.
'Oh per favore resta, non riesco a ricordare l'ultima volta in cui ho avuto una ragazza seduta al tavolo con noi. Ci sono sempre io e i miei ragazzi' mi rivolse un grande sorriso.
'Oh, e anche questi altri ragazzi a volte' rise indicando Zayn, Liam, Louis e Niall.
Guardai Harry chiedendomi se lui volesse farmi restare. Per una volta i genitori non erano un problema. Il giovedì era la loro 'serata con gli amici'.
La mamma andava a fare shopping con le sue amiche e mio padre andava a giocare a golf coi suoi amici.
'Non devi farlo se ti senti..' Harry sussurrò. 'a disagio, qui.' lo guardai sorpresa. Non era per niente così.
'Mi piacerebbe restare' dissi a Anne. 'Se non è un fastidio'. 'Oh certo che no!' rispose. 'E voi ragazzi? Restate?'
'No grazie!' risposero tutti in coro alzandosi. 'Abbiamo del lavoro da fare stasera' disse Liam raggiungendo la porta insieme agli altri.
Non riuscivo a non chiedermi cosa Liam intendesse con 'lavoro', visto che tutti gli altri annuivano con un'espressione pietosa sui loro volti.
Salutarono Anne abbracciandola ancora una volta. 'Ci vediamo domani Haz' disse Lou. 'Lo stesso per te, Scarlet' sorrise prima di uscire seguito dagli altri quattro.
Prima di chiudere la porta dietro di lui Zayn si voltò verso di me e mi fece l'occhiolino. 
Cosa che non passò inosservata a harry che spinse Zayn fuori e sbattè la porta. Si voltò verso di me, eravamo da soli davanti all'ingresso.
'Harry!' Anne lo chiamò dalla cucina. 'Ho dimenticato di comprare il burro. Potresti andare da Rose e chiedere se può prestarcelo, per favore?'
'Va bene' rispose Harry. 'Vieni' disse prendendo la mia mano e portandomi fuori. Una volta uscita, lasciò la mia mano.
'Dove andiamo?' chiesi per la seconda volta in quel giorno. 'Dobbiamo passare un paio di case e poi c'è la casa dell'amica di mia madre, Rose.' rispose Harr.
Camminammo in silenzio mentre le nostre braccia si sfioravano casualmente. 'Non volevi che restassi da te?' chiesi calma. 'Per la cena, intendo'.
Harry mi guardò incuriosito e scosse la testa. 'Certo che no, Angel, è solo che.. non so. Pensavo che ti sentissi come costretta ad accettare'. 'Mi piace tua madre' dissi ridendo. 
Annuì e passò una mano tra i suoi ricci scuri. 'Si, è apposto, penso' disse non riuscendo a nascondere il sorriso.
Arrivammo a quella che capii era la casa di Rose e ci fermammo. 'Aspetta qui, torno tra un minuto, okay?' chiese. Annuii mentre lui saliva le scale prima di bussare alla porta ed entrare in quella casa.
Stranamente, ero a mio agio. Non pensavo che fosse successo, considerato il fatto che conoscevo Harry da soltanto due giorni. 
Ma c'era quella cosa che rendeva Harry un ammaliatore, ti faceva sentire davvero speciale così velocemente.
'Scarlet?' una voce roca chiamò il mio nome e mi voltai, confusa sul chi potessi incontrare lì. 

*Writ's corner*

Ciaoooooo! Oddio, da quanto tempo.. un mese cwc quanto mi siete mancatiii! Comunque sta iniziando davvero la storia e stiamo conoscendo meglio Harry.. che ne pensate? Vi piace? :) Scusate se non ho messo in grassetto tutti i discorsi diretti ma sono troppo pigra per farlo oggi AHAHAH vi va bene lo stesso? O preferite che li metta in grassetto? Comunque grazie mille per le recensioni, i preferiti, le ricordate e le seguite, DAVVERO! VI AMO! E visto che allo scorso capitolo ho ricevuto 19 recensioni (chissà come mai lol) adesso sono un pò più esigente.. 10 recensioni e aggiorno u.u ricordatevi che ho bisogno di sapere cosa ne pensate! Aggiorno la settimana prossima :) Grazie ancora, fatemi sapere il vostro parere! E contattatemi ogni volta che volete: 
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Capitolo 6
*** Bloody Lips And Cut Faces. ***


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CAPITOLO 5

Vidi Alec Wate avvicinarsi a me. Indossava jeans larghi e un maglione che lo proteggeva dal forte vento di quel giorno.
Aveva le mani infilate nelle sue tasche ed era, beh, affascinante. 'Alec?' chiesi curiosa. Mi raggiunse e si fermò sorridendo.
'Sapevo che fossi tu' disse. Indicò una casa situata in quella strada. 'Vivo lì, avevo visto dei capelli biondi dalla mia camera.'
Quindi viveva nello stesso quartiere di Harry..
'Dei capelli biondi' ripetei ridendo. Annuì facendo comparire un sorriso perfetto sul suo volto. 
'Dov'eri nell'ora di scienze?' 'Oh.' Alec si fermò guardandosi in giro. 'Avevo delle cose da fare' rispose passando una mano tra i suoi capelli e spostandoseli di lato.
'Mi sei mancato, perdente!' dissi dandogli un leggero pugno sul braccio.
'Hey' rise. Mi ritrovai con le sue braccia attorno alla mia vita e con le sue dita a farmi il solletico.
'Alec!' squittii, ma le sue mani continuarono a vagare per la mia pancia e la mia vita. Ogni dito che sfiorava la mia pelle lasciava una sensazione bruciante.
Mi sporsi verso il corpo di Alec, perdendo l'equilibrio. 'Woah' disse fermando le sue mani sulla mia vita, aiutandomi a ritrovare l'equilibrio.
'Scarlet' disse una voce rauca dietro di noi. Mi allontanai dalla presa delle sue mani che stavano come lasciando dei fori brucianti sui miei fianchi.
Ci voltammo e vedemmo Harry tutt'altro che divertito e con un pacco di burro in mano. 'Harry' dissi. Harry guardò Alec con una rabbia nei suoi occhi che mi spaventò.
Lea mi aveva detto che Harry era arrabbiato con Alec, ed era quello che sembrava. Ma l'espressione di Harry era terrificante.
'Devo tornare a casa' mi disse Alec indicando la sua casa che era infondo alla strada. Annuii.
 'Okay' dissi con voce morbida, portando una ciocca dei miei capelli dietro l'orecchio. 'Ci vediamo domani, Scar' disse con una voce bassa.
Annuii e mi trovai immersa in un abbraccio dalle sue forti braccia. Mi lasciò andare e guardò Harry riservandogli un'ultima occhiata prima di voltarsi e iniziare a camminare.
Guardai Harry, i suoi occhi verdi sembravano quasi neri e la sua mascella era così serrata che sembrava si stesse facendo male.
Quando Alec si voltò Harry fece un passo veloce verso di lui. Fortunatamente lo raggiunsi e afferrai il so braccio, allontanandolo da Alec.
'Harry smettila' dissi calma. Guardammo Alec allontanarsi man mano mentre gli occhi di Harry erano incollati sulla sua schiena.
La mia presa era ancora sul braccio di Harry. Lo tirai leggermente nella direzione della sua casa.
'Harry torniamo a casa tua'. Annuì lentamente distogliendo lo sguardo da Alec, ma quando allentai la presa sul suo braccio subito si voltò e cominciò a correre per la strada.
'Harry!' urlai. Alec si voltò al suono delle mie urla giusto in tempo per prendere in pieno il pugno di Harry. Prima che mi rendessi conto della situazione cominciai a correre per la strada.
Harry e Alec finirono uno sopra all'altro, prendendosi a pugni e imprecando. 
Nel frattempo che li raggiungevo, Alec era riuscito a dominare il corpo di Harry prendendolo a pugni ripetutamente. 'Alec, Alec, smettila!' urlai. Mi sentivo responsabile e non sapevo cosa fare. Non c'era nessun altro oltre me.
'Gli stai facendo male!'. Visto che nè Alec e nè Harry mi ascoltavano, feci l'unica cosa che potevo. Misi le mani sulle spalle di Alec e lo tirai all'indietro, interrompendo la sua azione violenta.
Mi guardò come se avesse appena realizzato che ero lì. Harry stava ancora lanciando dei pugni quando Alec si alzò e si allontanò. Poi Harry si alzò e iniziò ancora una volta a correre contro Alec.
Corsi e mi misi tra di loro senza pensarci. 'Maledizione! Tutti e due,' urlai. 'Smettetela!'
Alec era dietro di me ma riuscivo a sentirlo respirare lentamente. Gli occhi di Harry scattarono su di me e guardai l'oscurità dei suoi occhi trasformarsi nella luce verde di sempre.
Il sangue scorreva dal suo naso e dalle sue labbra spaccate. Mi voltai a guardare Alec e vidi che anche lui stava sanguinando da un taglio sulle sopracciglia e uno sulla guancia.
'Alec vai a casa' dissi in una voce forte meravigliando anche me stessa. Il suo viso non esprimeva nessuna emozione oltre a pura rabbia. Passò affianco ad Harry ma senza nemmeno guardarlo, stavolta. 
'Harry' dissi voltandomi verso lui, sorprendendomi del fatto che non sembrava nemmeno così arrabbiato. Sembrava più triste che altro. 
'Vieni qui' sussurrai. Si avvicinò a me lasciando andare i suoi ricci in diverse direzioni, ma i suoi occhi erano rilassati.
Presi la sua mano intrecciando le nostre dita. Notai che tremava, probabilmente a causa dell'adrenalina che c'era in lui. 
Camminammo verso casa sua in silenzio. Una volta arrivati, lo feci sedere in soggiorno e andai in cucina dove Anne aveva un grande sorriso sul suo viso.
'Anne,' dissi porgendole il burro che le serviva. 'Oh grazie dolcezza!' disse finchè non guardò l'espressione sul mio volto.
'Che è successo? Qualcosa che non va?' chiese alzando le sopracciglia. 'Harry ha avuto una rissa' risposi.
I suoi occhi si spalancarono e io alzai la mia mano. 'Sta bene, ha solo il naso e la bocca sanguinante e qualche taglio. Ma...' mi fermai.
Stavo morendo dalla curiosità e volevo chiederle che diavolo stava succedendo. Non avevo mai visto una rissa in vita mia prima di allora.
'Chi è stato?' chiese Anne con franchezza. 'Lo sai?' 'Alec, Alec Wate' risposi. 
Il volto di Anne cambiò da triste ad arrabbiato. Scosse la testa prima di andare verso il lavandino e bagnare uno straccio. 
Andò in soggiorno e diede lo straccio ad Harry prima di tornare. 'E' che' Anne scosse la testa chiudendo gli occhi. 'Pensavo che avessimo chiuso il conflitto con Alec'.
'Che è successo tra di loro, Anne?' chiesi disperata. Non è che volevo sapere, dovevo sapere.
'Non devo essere io a dirtelo, mi dispiace cara' disse Anne sorridendomi. 'Deve dirmelo Harry' conclusi. Proprio come mi aveva detto Zayn.
'Harry non è un angelo, Scarlet' disse Anne prendendomi la mano. 'Ha fatto delle azioni cattive, le fa tutt'ora. Ma nel suo cuore è ancora un bambino innocente. Devi saperlo'.
'Perchè me lo stai dicendo?' chiesi. Rise leggermente. 
'Forse sono anziana, ma riesco a capire quando qualcuno non viene dalla South Pacific' sorrisi e annuii. 'Non lasciare che lui ti spaventi solo a causa del suo comportamento a volte. E' di più che questo, te lo posso assicurare'.
Aprii la bocca per rispondere ma fui interrotta dalla suoneria del mio telefono. 'Pronto?' risposi. Sentii la voce di mia madre dall'altra parte.
'Scarlet? Io e la signora Grayson torniamo a casa presto, abbiamo deciso di cenare a casa nostra. Potresti farmi il favore di dire a Felicia di cominciare a cucinare così non mangiamo troppo tardi?' chiese. Felicia era la nostra cuoca.
'Oh, certo mamma' risposi. Attaccai velocemente e guardai Anne. 'Mi dispiace ma non posso restare. I miei genitori stanno tornando a casa e io-'
'Capisco tesoro, non preoccuparti' Anne mi assicurò. 'Harry! Devi accompagnare Scarlet a casa!' urlò nel soggiorno.
Harry entrò in cucina con le sue chiavi in mano. Le ferite avevano smesso di sanguinare, ma stavano diventando cicatrici.
'Andiamo' disse con una voce bassa. Lo seguii fino alla macchina, con il cuore in gola. Dovevo tornare a casa prima dei miei genitori, dovevo per forza.
'Ce la fai a guidare?' chiesi quando stava per salire in auto. Harry mi sorrise ed entrò in macchina. Beh, evidentemente ce la faceva..
Passò fuori la scuola e non si fermò, facendomi urlare. 'Harry! La mia auto!' dissi. Mi guardò e scrollò le spalle.
'Non arriverai in tempo se ci fermiamo anche a scuola' disse con calma. 'E come diavolo verrò domani a scuola allora?' dissi agitata.
Mi guardò e roteò gli occhi. 'Ti vengo a prendere io, Angel' rispose. 'Calma. Tutto ciò che devi fare è inventare una scusa per il quale non hai l'auto per stanotte'.
'Oh' balbettai. 'Beh, va bene' pensavo che potesse funzionare. Gli indicai la strada più breve per arrivare in tempo a casa mia.
Harry svoltò nel mio quartiere e potevo notare che si sentiva a disagio dal modo in cui muoveva gli occhi.
'Qui' dissi facendomi fermare davanti al mio cancello. Annuì e spense l'auto, analizzando la mia casa che era il triplo della sua.
Quello non significava niente per me, ma per lui significava sicuramente qualcosa.
'Stai bene?' chiesi con attenzione. Sapevo che Harry non voleva essere compatito e trattato come un bambino.
Anche sua madre aveva preso le distanze guardando soltanto i suoi tagli e dandogli lo straccio bagnato. 
'Sto bene' rispose dopo qualche secondo. 'Non avrei dovuto farti assistere però..' 
'Sono sicura che vedrò di peggio se continuo a girare con te' dissi scherzando, ma dal suo sguardo capii che Harry mi stava dando ragione.
'Non dovresti girare con me. Non è sicuro' disse con calma. Scossi la testa.
'Sfortunatamente devo, Styles. Non posso fallire nel progetto di scienze' risposi. 'Quindi, per ora, questa è la scusa per girare con te'.
Harry mi guardò facendo apparire le fossette ai lati delle sue guance. Aprii la porta e uscii dall'auto. Stavo per incamminarmi quando mi fermai e mi voltai.
'Harry' lo chiamai. Mi guardò con le sopracciglia alzate. 'Qualcuno oggi mi ha detto qualcosa'
'Cosa?' mi chiese con un'espressione divertita. 'Stai dicendo agli altri di stare lontani da me' dissi. Harry rise leggermente e per un momento pensai che non mi avrebbe dato una risposta.
'Se ti chiedi il motivo, beh, è facile' rispose. 'Sto dicendo questo alla gente per lo stesso motivo per cui ho fatto a botte con Alec oggi dopo che ti ha toccata'.
Alzai le sopracciglia e inclinai la testa curiosa. 'Che sarebbe?'. Come al solito, Harry sorrise prima di rispondere, facendo viaggiare i suoi occhi sul mio corpo.
'Non mi piace condividere ciò che è mio'.

Lui è Alec: 

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*Writ's corner*


Hola genteeee! Come state? Sembra che l'ultimo capitolo l'avevo pubblicato un'eternità fa, invece era soltanto una settimana fa, lol. Comunque che ne pensate di questo? La vostra aprte preferita? Io sto già traducendo il prossimo e lo adoro, non vedo l'ora di pubblicarvelo asdhkasdjshkasd.
Anyway, c'è un problemino (che per me non è tanto un problemino)........ il 24 luglio partirò e mancherò per 2 settimane. Dove andrò? 

IN INGHILTERRAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!! SI, AVETE CAPITO BENE,
ANDRO' IN INGHILTERRAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!
Andarci è il mio sogno da quando avevo tipo 5 anni :') Dio non vedo l'ora! E quindi mi assenterò fino al 7 luglio.. Prima di partire non so quanti capitolipubblicherò, dipende dalle recensioni! Quindi, mettetevi d'impegno, e fatemi sapere che ne pensate AHAHA ce la facciamo ad arrivare a 15 recensioni? Comunque, vi amo asdfghjkl. Alla prossima! (tra una settimana probabilmente). Per qualsiasi cosa sono qui: 
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Capitolo 7
*** Lost Cause. ***


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CAPITOLO 6
 
Mi svegliai prestissimo la mattina successiva per prepararmi, visto che Harry non mi aveva detto a che ora sarebbe passato a prendermi. Saltai nella doccia, cominciando la mia routine.
Mentre lasciavo cadere l'acqua sul mio corpo, i miei pensieri andarono su Harry. E Alec. Volevo disperatamente sapere cos'era successo tra di loro.
Ma erano entrambi così suscettibili sull'argomento che pensavo che nessuno dei due mi avrebbe mai svelato niente.
Speravo non succedesse niente a scuola quel giorno. L'unica cosa di cui avevo bisogno era che i miei parenti scoprissero che andavo a una scuola diversa da quella che sapevano o che c'era stata una rissa per colpa mia.
Quella scuola, quei ragazzi, dio se erano diversi. Erano diversi da ogni cosa con cui avevo avuto a che fare prima di allora.
Uscii dalla doccia e indossai un paio di leggins e una felpa larga. Misi gli stivali prima di raccogliere i miei capelli in una treccia di lato e correre verso le scale.
Vidi un'auto arrivare e riconobbi la testa riccia. Sorrisi: tempismo perfetto.
Aprii la porta prima di sentire un rumore di tacchi sul pavimento ligneo. Mi voltai e vidi mia madre. Chiusi la porta e mi drizzai, pregando che non avesse visto Harry.
'Mamma' dissi, guardando il suo vestito firmato. 'Cosa ci fai sveglia a quest'ora?'
Si aggiustò i suoi orecchini di diamanti. 'Ho una riunione oggi e volevo fare in tempo' disse. 'Stai andando a scuola?'
'Si, io-' iniziai ma fui interrotta da qualcuno che bussava alla porta. Merda. Era sicuramente Harry.
Mi voltai e aprii la porta leggermente. Harry era lì, con i suoi ricci ancora umidi forse a causa della doccia.
Il gonfiore sul suo viso era scomparso, il suo volto era completamente pulito tranne qualche taglio. Odorava di colonia e anche leggermente di fumo.
Aveva un paio di jeans stretti e un maglione che copriva le sue cicatrici e i suoi tatuaggi, facendolo sembrare quasi innocente. Quasi.
'Pronta Angel?' sorrise. Annuii e aprii la bocca prima che mia madre ci interrompesse. 'Chi è lui?' chiese aprendo la porta per vedere meglio Harry.
Gli occhi di Harry passarono su di lei e poetvo dire che era sorpreso di vederla. Entrò attentamente, analizzando con gli occhi l'interno della mia casa.
'Harry Styles, piacere di conoscerla' disse Harry rivolgendole un piccolo sorriso che non mostrò le sue fossette e porgendo la sua mano. Mia madre ignorò la sua mano ma ricambiò il sorriso.
'Delilah Thorne' disse ricoprendo il suo viso con un falso sorriso.
'Harry oggi mi porta a scuola, perchè non ho la macchina' mentii. Mia mamma annuì ignorandomi. I suoi occhi continuavano ad analizzare Harry, giudicandolo.
Harry si grattò la nuca e mi guardò, era ovviamente a disagio. 'Vai alla North Pacific con Scarlet?' mia madre gli chiese.
Un'aria confusa apparì sul viso di Harry prima che capisse tutto e che mi guardasse sorridendo.
'Si, conosco Scarlet da anni. Ci siamo incontrati alla North Pacific' sorrise, ovviamente aveva capito che avevo mentito.
Onestamente non mi interessava, finchè si fosse comportato in quel modo. 'E come mai non ho ancora conosciuto i tuoi genitori?' chiese mia madre. 'Styles, vero?'
'Oh, i miei genitori viaggiano un sacco. Sono davvero coinvolti nel loro lavoro, praticamente vivono in aereo' Harry rise passandosi una mano tra i ricci.
'Bene, allora io-' 'Mamma, dobbiamo andare o faremo tardi a scuola!' tagliai la conversazione, prendendo la mano di Harry e portandolo fuori.
'Ok, non fare tardi! Dobbiamo andare ad una cena con i colleghi di tuo padre!' urlò mentre entravamo in auto di Harry.
Entrai nel posto del passeggero lanciando la borsa nei posti dietro mentre Harry apriva lo sportello e entrava, immergendomi con il suo profumo.
Infilò la chiave e mise in moto. 'Quindi.. dove andiamo?' Harry chiese serio mentre uscivamo dal mio quartiere. 'North Pacific o South Pacific?'
Roteai gli occhi e alzai il mio dito medio, guadagnandomi un sorriso con tanto di fossette da parte di Harry.
'Ehi Angel, cos'era quello?' 'Non capiresti' mormorai spostando una ciocca dei miei capelli biondi dietro l'orecchio.
'Provaci' rispose. 'I miei genitori pensano che vada ancora alla North Pacific, ma non è cosi.'
'Si, questo l'avevo capito da solo' Harry rispose fissandomi. Sospirai, conoscevo Harry da una settimana, non volevo raccontargli tutta la mia vita.
'Non volevo finire come la gente della North Pacific' dissi tranquilla. 'E vuoi ridurti come la gente della mia scuola?' disse Harry quasi ridendo.
'No!' dissi forse un pò troppo velocemente. Guardai Harry, stava fissando un punto davanti a lui. 
'Non voglio  essere una snob ricca. Ma non voglio nemmeno essere una persona trasandata che finisce sempre nei guai e non ha valore, che fuma e che beve. Non voglio essere come-'
'Me' Harry concluse la frase al posto mio. Lo guardai silenziosamente. 'Non vuoi essere come me. O il tipo di persona che sono io.'
Stava guardando davanti a lui per evitare il mio sguardo, con le mani sullo stereo così strette che le sue nocche erano bianche.
Sentivo il bisogno di prendere la sua mano e tranquillizzarlo, ma non lo feci. 'Non intendevo quello, Harry.'
'Risparmia il fiato, Scarlet' disse Harry ridendo, ma senza fare rumore. 'Tu pensi che io non sappia che tipo di persona sono?'
Rimasi in silenzio, non sapevo cosa dire. Conoscevo a malapena Harry, ma era come se sapessi molto di lui. Sapevo riconoscere una persona cattiva, e lui non lo era.
O almeno, non era del tutto cattivo. Pericoloso si, ma cattivo no. Potrebbero sembrare simili, ma tra l'essere pericoloso e l'essere cattivo ci sono delle differenze.
Non pensavo che Harry fosse buono e innocente, perchè non lo era. Probabilmente aveva fatto cose cattive che non potevo neanche immaginare,e forse le faceva ancora, ma questo non lo rendeva una persona cattiva.
Le parole di Anne della scorsa sera risuonavano nel mio orecchio. 'Harry non è un angelo, Scarlet. Ha fatto delle azioni cattive, le fa tutt'ora. Ma nel suo cuore è ancora un bambino innocente.'
'Non sei cattivo, Harry' dissi, non molto convinta però. 
Harry si voltò verso l'ingresso della nostra scuola e scosse la testa, facendo muovere i suoi ricci color cioccolato.
'Non mi conosci abbastanza per dirlo' disse senza nessun'emozione. 'Te l'ho detto, non sono buono'.
'Non ci credo' dissi velocemente. 'Non c'è niente da credere Scarlet, le cose stanno così' Harry disse alzando un pò la voce.
'Ma-' 'No, niente ma.' mi interruppe. 'Non comportarti come se ci fosse qualcosa in me da salvare. Sembri mia madre'
'Non sto dicendo che-' 'Smettila, ok?' la voce di Harry rimbombò. 'Perchè ti comporti come se fossi una ragazza speciale che può far uscire qualcosa di buono e nuovo dalla persona che sono? Mi dispiace deluderti, ma quella persona non esiste.'
Serrai la bocca, arrossendo a causa dello sfogo di Harry. Riuscivo a vedere la vena del suo collo pulsare e la sua mascella serrata.
Era irascibile, e l'avevo appena provato. Ma volevo solo aiutarlo. Harry parcheggiò la sua auto fuori la scuola e spense il motore.
Restammo in silenzio per trenta secondi. Non ero spaventata, ero solo.. innervosita.
Le parole di Harry mi avevano bruciato. Dalla conversazione con Anne e dal modo in cui si comportava Harry avevo creduto di essere speciale. E di poter cambiarlo.
Ma quanto ero stata stupida? 'Ascolta, Angel, mi disp-' 'No' lo interruppi prendendo la mia borsa.
Il fatto che mi aveva chiamato improvvisamente Angel mi aveva fatto innervosire ancora di più.
'Hari ragione. Non dovrei provare a salvarti. Sei tu l'unico che può farlo.' dissi aprendo lo sportello e sbattendolo.
'Scarlet, aspetta-' Harry saltò fuori dall'auto e mi seguì. Afferrò il mio braccio e mi fece voltare. 
Mi trovai davanti il suo petto, e dovetti alzare gli occhi per riuscire a vedere i suoi occhi verdi che si erano illuminati durante gli ultimi 2 minuti.
Riuscivo a sentire l'alone di fumo sulla sua maglia, mescolato con il profumo di sapone. Stare così vicina a lui mi confondeva.
'Cosa c'è Harry?' scattai. 'Non hai una ragazza da scopare, delle sigarette da fumare o negozi da svaligiare?'
Vidi Harry abbassare la testa e immediatamente mi pentii di aver parlato. Sapevo che era stato un colpo basso per lui.
Sapevo che dovevo scusarmi subito. Ma non lo feci. Mi voltai e camminai verso l'entrata della scuola da sola.
----------------------------------------

-Harry's P.O.V

 
 
Ero seduto nella mia auto di fronte casa di Mark tamburellando le dita contro lo sterzo. Accesi un'altra sigaretta e aspirai cercando di smettere di pensare a Scarlet.
Non sapevo cosa mi aspettavo. Scarlet aveva ragione, quello che aveva detto era quello che ero. Lavoravo per un commerciante di droga.
Ero legato nella mia vita. Avevo fatto avvicinare alla morte molte persone.
Avevo visto più sangue io all'età di 18 anni che chiunque altro in tutta la sua vita. Non ottenevo nemmeno buoni voti.
Non avevo nessun obiettivo. Fumavo, bevevo, partecipavo alle feste. La mia vita era giù per lo scarico e lo sapevo proprio come lo sapeva Scarlet.
Ero già fottuto per essere salvato. E per qualche ragione, lei che provava a farmi credere di essere una buona persona, mi aveva toccato molto emotivamente.
Forse perchè erano aspettative inutili. Sapevo che si sarebbe stancata di me molto presto. 
Non volevo che oltrepassasse la mia corazza e trovasse tutto ciò avevo sempre nascosto. Nessuno ne sapeva niente.
Ero una causa persa.
Gettai la sigaretta fuori dal finestrino e uscii dall'auto. 
Avevo deciso che non era il caso di andare a scuola quella mattina. Avevo visto Scarlet entrare e incontrarsi con Alec prima di entrare in auto e andarmene. Non si era nemmeno voltata per guardarmi.
La scommessa probabilmente l'avevo già persa. Ero costretto a fare le consegne, la cosa che cercavo di evitare. 
Ma avevo ancora un mese prima che Zayn avesse capito che avevo perso. Scarlet era ancora una scommessa per me, ma allo stesso tempo.. qualcosa era cambiato, leggermente, dal giorno in cui l'avevo vista per la prima volta.
Forse era il fatto che non si era rivelata come pensavo fosse. Il modo in cui era entrata in casa mia e aveva conosciuto la mia famiglia senza battere ciglio.
Il modo in cui il diavolo dentro di lei era uscito fuori mentre io e Alec ci stavamo quasi ammazzando, il modo in cui aveva urlato ed era intervenuta senza paura.
Posai le mie chiavi prima di avviarmi verso casa di Mark. La puzza di sigarette, fumo ed erba colpì subito le mie narici.
Le urla e le risate vennero immediatamente dopo.  

Scarlet: Image and video hosting by TinyPic Image and video hosting by TinyPic (che poi sarebbe Ali di Pretty Little Liars, non è perfetta? A proposito, qualcuno di voi segue Pll? Io lo adoro asdfghjkl
 
 

*writ's corner*

AND WE DANCED ALL NIGHT TO THE BEST SONG EVEEEEEEEEER, WE KNEW EVERY LINE, NOW I CAN'T REMEMBEEEEEEEER HOW IT GOES BUT I KNOW THAT I WON'T FORGET HER, CAUSE WE DANCED ALL NIGHT TO THE BEST SONG EVEEEEEEEEEEEEEER!!
CIAO GENTE! AVETE ASCOLTATO BEST SONG EVER? QUANT'E' BELLA? ASDFGHJKL Anyway, ecco il nuovo capitolo anche se non siamo arrivati nemmeno a 10 recensioni :( Sono brava, vero? AHAH no davvero, recensite se non vi pesa, vi prego, HO BISOGNO DI SAPERE COSA NE PENSATE ç.ç Sennò sono costretta a eliminare questa ff! Questo potrebbe o non potrebbe essere l'ultimo capitolo prima di partire e assentarmi per 2 settimane, chi lo sa.. dipende solo da voi! E dalle recensioni u.u Sono un pò esigente, si AHAH anyway la vostra parte preferita del capitolo? :) Fatemi sapere! A presto <3 

 
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Capitolo 8
*** South Pacific Party. ***


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CAPITOLO 8

Mark viveva nel miglior posto della zona, la sua casa era abbastanza grande e da fuori sembrava una casa normale, non l'abitazione di uno spacciatore.
Salii le scale andando direttamente nel suo ufficio dov'era seduto ridendo con Jay. Jay era il secondo uomo di Mark.
Ogni volta che Mark era fuori per affari, ci rivolgevamo a Jay. Anche se Jay non era forte quanto Mark, era spaventoso quanto lui.
La risata di Mark si calmò quando i suoi occhi neri caddero su di me. Jay, che era rivolto verso il lato opposto, si voltò e mi rivolse un sorriso minaccioso, che ricambiai.
Mio padre una volta lavorava anche lui per Mark. Era al posto di Jay. Quindi appena lui morì, Mark mi tenne sotto la sua protezione.
Mi trattava meglio degli altri ragazzi, pagandomi anche di più. 'Harry, entra' disse Mark sorridendomi e salutandomi.
Entrai e mi sedetti accanto a Jay, che mi diede una pacca leggera sulla schiena. 'Come stai?' chiese Jay. Scrollai le spalle.
'Come sempre' risposi. Anche se le ultime settimane non erano state uguali alle solite. 
'La scuola è ricominciata?' mi chiese Mark. Io risposi annuendo. 'E già la salti?' 'Preferirei concentrarmi sul lavoro oggi' dissi vagamente prendendo una sigaretta dal vassoio sulla scrivania di Mark.
'Ho sentito da Niall che hai un compito da darmi' 'Ah, si' disse Mark mentre prendeva una serie di fogli sulla sua scrivania.
Ne prese uno e me lo mostrò. Aveva una foto di un uomo di mezza età, il suo indirizzo, la sua età e altre informazioni.
'Non ha ancora pagato' commentò Jay. 'Doveva farlo tre mesi fa' '3 mesi?' chiesi.
Jay e Mark non lasciavano mai che qualcuno pagasse in ritardo di tre mesi. 'Era scomparso recentemente, ma siamo appena venuti a conoscenza di dov'è adesso' disse Mark sorridendo.
Alzai le sopracciglia. Ero abituato a minacciare e maltrattare le persone che ci dovevano dei soldi, ma non andavo oltre.
'Porta questa con te' disse Mark aprendo un cassetto e porgendomi una pistola. Il mio cuore accelerò instantaneamente e sentii le mani cominciare a sudare.
Non avevo mai tenuto in mano una pistola prima di allora. Avevo visto Mark mentre la usava per togliere la vita a qualcuno. Ma io, non l'avevo mai fatto.
'Non devi usarla per forza Harry, non preoccuparti. Usala come.. non so, come minaccia' disse Jay ridendo per la mia pausa.
Annuii e presi la pistola. Non era una buona idea. Ma ancora una volta, niente di quello che facevo era una buona idea.
'Fallo entro domani, Harry' disse Mark accendendosi una sigaretta e prendendo il suo telefono. 'Conoscendoti, non mi deluderai'
Annuii silenziosamente e uscii, salutando mark e Jay prima di incamminarmi verso la mia auto.
---------------------------------


 
*Scarlet's P.O.V*
Ero seduta nella mensa in un tavolo con Alec e i suoi amici. Il suo braccio era avvolto sul lato posteriore della mia sedia mentre rideva con gli altri ragazzi e ragazze che circondavano il tavolo rotondo.
Riuscivo a percepire gli sguardi freddi di Zayn, Louis, Liam e Niall, provenienti dal solito tavolo di Harry.
Lea non c'era quel giorno, quindi mi ero dovuta per forza sedere con Alec. Ma non mi pesava molto, visto che era mio amico.
Guardai Alec mentre iniziò a raccontare una storia riguardo la precendente estate. Guardai le sue lunghe ciocche bionde che si arricciavano alla fine.
Il modo in cui i suoi occhi scuri brillavano sotto le sue lunghe ciglia. La sua pelle era abbronzata a causa del sole estivo, ma si riuscivano a vedere ancora le cicatrici e graffi sulle braccia e sul viso, proprio come ad Harry.
Lanciò la sua testa all'indietro e rise ad alta voce, facendomi sorridere. Era così carino. Forse non perfetto quanto Harry, ma era bello.
Mi guardò e mi colse in pieno mentre lo fissavo. Si piegò in modo da fare in modo che le sue labbra sfiorassero il mio orecchio, facendomi sentire il suo respiro caldo sul mio collo.
'Cosa stai guardando?' sussurrò. 'Te' risposi guardando davanti a me. Riuscii a sentirlo sorridere mentre restava vicino al mio viso.
'Ti piace quello che vedi?' ridacchiò. Scrollai le spalle e feci un'espressione insoddisfatta. 'Sei apposto, diciamo'
'Beh, tu sei perfetta' sussurrò nel mio orecchio. Riuscii a sentire il calore affiorare sulle mie guance e lo allontanai da me.
'Smettila' mi lamentai. 'Di fare cosa?' chiese innocentemente alzando le sopracciglia. 'Di farmi arrossire' dissi voltandomi verso di lui.
'Cosa devi fare stasera?' mi chiese con un sorriso che fece accelerare il mio cuore. Era venerdì, quindi probabilmente sarei andata a casa di Sierra, la mia amica della North Pacific con la quale non parlavo da una settimana.
Probabilmente stava impazzendo, visto che non sapeva più cosa succedeva nella mia vita.
'Niente di importante.. perchè?' 'C'è una festa in spiaggia stasera, ci vanno tutti. Vienici con me' sembrava più una richiesta che una domanda.
Alec rendeva impossibile dirgli di no. Sospirai. 'Non so, Alec' mi fermai. 'Non è il genere di cose che adoro' potevo solo immaginare com'erano le feste con la gente della South Pacific.
'Pensaci, ok?' 'Okay' gli promisi. 
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'Mamma, sono a casa' urlai dalla porta d'ingresso. 'Scarlet vieni qui!' sentii mio padre chiamarmi dal suo ufficio.
Sospirai. Fantastico, uno dei suoi discorsi che cercavo sempre di evitare. Camminai lungo il corridoio verso l'ufficio.
Entrai e lo vidi seduto dietro la sua grande scrivania con in mano un bicchiere di grappa.
Le mura dell'ufficio erano piene di libri e foto di famiglia. La maggior parte sue e di Charlie. In ogni foto sembravamo una famiglia felice.
C'erano foto di alcuni eventi sportivi e di alcune competizioni. Le altre erano delle vacanze natalizie. O delle vacanze in Hawaii.
'Si?' chiesi stando davanti alla sua scrivania. 'Volevo parlarti' disse posando il bicchiere.
Mio padre era un uomo abbastanza in forma. Come mia madre d'altronde. 'Di cosa?'
'Come sono i tuoi voti finora?' mi chiese mio padre facendomi segno di sedermi. 
Ecco come parlavamo sempre, come due colleghi, in modo formale. 'Papà, è ancora la prima settimana di scuola. E' un pò presto per avere buoni o cattivi voti' dissi.
'Ma avrai buoni voti quest'anno, vero?' 'Vero' dissi monotonamente. 'Hai parlato già coi tuoi professori riguardo i requisiti?'
'Non ancora' dissi con calma. 'Scarlet, dai. Sai di cosa hai bisogno per la borsa di studio' 'Lo so, papà.' dissi esasperata.
'Il college Princeton non ti prenderà solo perchè hai una bella faccia' 'Non sono stupida, lo so' 
'Beh, allora continuare ad usare il tuo fascino per ottenere ciò che vuoi, tesoro, non funzionerà nel mondo reale'
'Scusa?' dissi scioccata. 'Non è una novità, Scarlet. TI ho visto usare il tuo fascino a tuo vantaggio, e va bene, ma non funzionerà per il college'.
'Questa conversazione è terminata' risposi fulminata dalla rabbia. Uscii dal suo ufficio e corsi verso la mia camera.
Mi misi sul letto, volevo soltanto urlare e prendere a pugni qualcosa. Mio padre si comportava come se mi conoscesse, ma non sapeva niente di me.
Stetti così per qualche minuto, calmandomi. Non potevo stare seduta in camera a deprimermi di venerdì sera. Mi alzai, levandomi i leggins e la maglia.
Andai verso il mio armadio per cercare qualcosa. Presi dei pantaloncini neri a vita alta e un top bianco. Mi misi dei sandali neri e una collana lunga.
Sciolsi la treccia che avevo da quella mattina lasciando sciolti i miei capelli ondulati. Mi guardai nello specchio.
Sembravo quasi pronta per una festa. Presi le mie chiavi e il mio portafoglio, scendendo le scale. 'Io esco!' urlai.
'Ma abbiamo una cena stasera!' disse mio padre dall'ufficio. 'Potete sopravvivere senza di me' dissi chiudendo la porta e entrando in auto.
Presi il mio iPhone e digitai il numero di Alec. 'Alec, dov'è la festa stasera?'
Tutto ciò che sapevo era che dovevo completamente perdermi quella sera.

*writ's corner*

DOMANDA IMPORTANTE. SIETE HARLET (HARRY + SCARLET) O SCARLEC (SCARLET+ALEC)? Scusate se il capitolo è abbastanza breve, ma era quello che restava dal capitolo precedente, l'ho diviso un pò male, ma.. fa niente! Anyway non vedo l'ora di pubblicarvi i prossimi che sono asdfghjkll peccato che però devo abbandonarvi per due settimane c.c ebbene sì, mi assento per 14 giorni.. questo è l'ultimo capitolo prima di partire! Non posso crederci che sto per dirlo.. QUESTO E' L'ULTIMO CAPITOLO PRIMA DI ANDARE IN INGHILTERRA! oddio il mio sogno si avvera asjsdahasdjhkasd. Continuate a farmi sapere che ne pensate come sempre! Ci rivediamo dopo il 7 agosto! Divertitevi! Mi mancherete cwc per qualsiasi cosa in questo periodo di assenza mi trovate qui (non esitate a contattarmi, a me fa tantissimo piacere :) ): Twitter | Ask


Ps. ce la facciamo ad arrivare a 20 recensioni? Dai **

 

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Capitolo 9
*** I Shouldn't Have Kissed You. ***


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CAPITOLO 8
Appena uscii dalla mia auto, capii che quello non era il genere di posto che frequentavo di solito.
La scuola era la scuola, ognuno doveva andarci.. quindi non mi sentivo tanto a disagio lì. 
Ma quella era una festa. Potevano dire e fare ciò che volevano lì, e mi sentivo come se fossi un'intrusa.
'Scar!' sentii il mio nome detto da una voce che proveniva dal molo. Mi voltai e vidi Alec sulla spiaggia mentre sghignazzava con una birra in mano.
Misi la sicura alla mia auto e attraversai la folla che ballava e chiacchierava. La musica risuonava da più casse.
C'era un refrigeratore aperto pieno di ghiaccio e alcool. Tutte le ragazze, che erano vestite peggio di come lo erano a scuola, strisciavano attorno ai ragazzi che probabilmente avevano programmato di portarsele a letto.
Quindi le feste della South Pacific erano così.
Attraversai la spiaggia e arrivai fino ad Alec. Avvolse la mia vita con le sue braccia immergendomi in un abbraccio affettuoso.
'Sono felice che sia venuta' sorrise. E dall'espressione che aveva, si vedeva che era felice.
I suoi capelli biondo scuro si espandevano sulla sua fronte come al solito, i suoi occhi erano un pò più lucidi, forse a causa della birra.
Ciò nonostante, era affascinante come sempre. 'Vuoi qualcosa?' mi chiese. Guardai l'altra gente, avevano tutti dei drink nelle loro mani.
Scrollai le spalle. 'Va bene, prendimi ciò che vuoi' risposi. Alec annuì rivolgendomi un sorriso prima di sparire tra la folla.
'Hey! Ci sei anche tu!' disse una ragazza con una voce allegra e squillante dietro di me. Mi voltai e vidi Lea.
'Lea!' dissi, sollevata dall'aver visto un viso familiare oltre a quello di Alec. 'Pensavo che saresti andata nell'altro lato del molo' Lea rise, indicando il lato opposto della spiaggia che non avevo notato.
Riuscivo a vedere soltanto un falò e delle persone ballare. Sembrava uguale alla festa in cui ero in quel momento.
'Chi sono quelle persone?Frequentano la nostra scuola?' chiesi curiosa. Lea annuì, spalancando gli occhi per la mia domanda.
'E' il gruppo di Harry' disse. Alzai le sopracciglia. 'Oh-' 'Eccoti' disse Alec avvolgendo il mio bacino con un braccio e porgendomi una birra.
Gli sorrisi grata mentre bevvi un sorso. Certo, andavo alla North Pacific, ma avevo già bevuto prima.
'Hey Lea' disse Alec facendogli un cenno e facendola arrossire. Rispetto agli altri della scuola Lea era così innocente, e questo mi piaceva.
'Beh, vado all'altra festa, quindi se hai bisogno di me vieni di là' Lea sussurrò superandomi. Annuii, ma sapevo che non sarei mai andata alla festa di Harry.
--------------------
2 ore dopo, ero tra la folla a ballare con Alec. Avevo un altro drink in mano e onestamente, avevo perso il conto di quanti ne avevo bevuti.
Sentivo la mia mente rilassata e la testa pesante, ero ubriaca. Anche Alec sembrava essere andato, ma probabilmente non quanto me.
Le sue mani erano sui miei fianchi e la mia schiena rivolta verso lui mentre ondeggiavamo a ritmo di musica, voltandoci ogni tanto per scambiarci qualche sguardo. Mi stavo divertendo.
Ormai non pensavo più a Harry o ai miei genitori. Era come se la gente attorno a me mi avesse accettato. Non mi guardavano più come prima e non spettegolavano più su di me.
La canzone stava per finire quando Alec prese la mia mano facendomi uscire dalla folla. Iniziammo a passeggiare sulla spiaggia allontanandoci dalla festa.
Arrivammo a riva, dove l'oceano arrivava con le onde, sfiorando i miei piedi. Sentii la sabbia tra le dita dei piedi e sospirai.
Barcollai, facendo fatica a tenermi in piedi. Maledizione, ero ubriaca.
'Woah attenta' disse Alec sostenendomi. 'Forse l'ultimo drink non è stata una buona idea' rise, passandosi una mano tra i capelli. 
'Sto bene' risposi. Mi guardò e rise. 'Mi sorprendi sempre di più, Scar' disse calmo. 'Come?'
'Quando ti ho visto, ho pensato fossi tranquilla e.. non so, impacciata. O forse no, snob'
Risi. 'Ma non lo sono?' 'Il modo in cui mi hai parlato  il primo giorno' Alec scosse la testa e rise.
'Come hai ballato prima, il fatto che sia venuta alla festa. E come sei intervenuta tra me e Harry ieri...'
Sussultai al nome di Harry, che stavo cercando di eliminare dalla mente. 'Penso di essere piena di sorprese' mormorai, facendo ridere Alec.
il vento iniziò a soffiare e sentii un brivido espandersi sulle mie braccia. Ci avevo pensato solo in quel momento, ma faceva davvero freddo.
'Vieni qui' disse Alec avvolgendomi tra le sue braccia come per proteggermi dal freddo. Stemmo così per un pò, io  cercavo di recuperare la ragione, Alec, beh, non so cosa stava pensando.
Mi inclinai all'indietro per guardarlo. Stava fissando l'oceano con il labbro tra i denti, come se fosse sovrappensiero. I suoi occhi attraversarono l'oceano prima di fermarsi su di me.
Sorrise quando capì che lo stavo già guardando. 'Mi stavi guardando' disse la sua voce in un tono basso.
Sorrisi e rimasi in silenzio. I suoi occhi erano ancora sui miei ed era come se non riuscissimo a staccarli.
Aprii la sua bocca un pò, prima di richiuderla. E poi si avvicinò lentamente.
Non mi bacerà, assicurai a me stessa. Non l'avrebbe mai fatto. Non avrebbe mai potuto. Non succederà, continuavo a dirmi.
Ma invece, accadde. Continuò ad avvicinarsi lentamente fino ad appoggiare le sue labbra rosa sulle mie. Erano calde e avevano un sapore dolce misto all'alcool.
La mia mente non era cosciente di ciò che stavo facendo, quindi ricambiai il bacio. Le uniche cose a tenermi in piedi ormai erano le sue braccia avvolte intorno ai miei fianchi.
Improvvisamente mi allontanai. 'Io-' mormorai liberandomi dalla sua presa. No. Non dovevo baciare Alec.
'Devo andare' 'Aspetta Scarlet, io' cercò di dire Alec prima che cominciassi a correre, superando la festa e la folla. Continuai a correre per il modo fino a non avere più fiato e a non riuscire più a correre.
Ormai Alec non poteva più vedermi, e la festa era lontana da me. Continuai a camminare sentendo la sabbia sotto i miei piedi.
Continuavo a rivivere gli ultimi 5 minuti ancora ed ancora nella mia mente. Perchè mi aveva baciato? Perchè avevo lasciato che lo facesse?
Io e lui eravamo amici. Lo conoscevo soltanto da una settimana. Questo era quello che ero per lui? Una ragazza ubriaca da baciare?
Ero arrabbiata con lui e anche con me stessa. I miei pensieri furono interrotti da qualcuno che urlava il mio nome.
Mi voltai e vidi Zayn. Merda. 
Mi guardai in giro e capii che ero entrata nella zona della festa di Harry.. Quello era l'ultimo posto in cui sarei dovuta andare.

*writ's corner*

MI DOVETE PERDONARE. MI DOVETE PERDONARE PER QUESTO ENORME RITARDO, SONO TORNATA MERCOLEDI E AGGIORNO SOLO ORA cwc Volevo aggiornare sabato ma la corrente si staccava ogni minuto, domenica sono andata al mare e.. eccomi qui! Spero non vi abbia fatto patire troppo! Anyway questa metà di capitolo è piuù breve perchè potevo 'spezzarlo' solo fino a qui, il prossimo sarà lungo e moooolto più bello! ;) E se arrivano le 10 recensioni, dovrete anche aspettare di meno.. ma non ammazzatemi se vi dico che.. sabato parto di nuovo ç.ç vado in vacanza dal 17 al 31! SCUSATEMI, NON E' COLPA MIA! AHAHAH comunque l'Inghilterra è anche più bella di quanto mi aspettavo, è andata benissimo ashgasdhjasdgah vi metto qualche foto visto che qualcuno me l'aveva chiesto: Image and video hosting by TinyPic Image and video hosting by TinyPic Image and video hosting by TinyPic

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Capitolo 10
*** Drunken Words But Sober Thoughts. ***


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CAPITOLO 10

'Sembra che sia nel lato sbagliato del molo, principessa' Zayn sghignazzò prendendo un tiro da quella che sembrava una canna.
Deglutii profondamente fermando i respiri all'altezza della gola. 'Lasciala stare Zayn' disse una voce.
Mi voltai e vidi Harry seduto sulla spiaggia con una ragazza tra le sue gambe. Riuscii a riconoscere la ragazza, era Brittany, quella del primo giorno di scuola. 
Ma la domanda era, Harry mi stava difendendo? 'A meno che non sei qui per provarci con qualcuno del lato oscuro' disse Zayn ridendo.
'Ti piacerebbe' risposi. Smise di ridere e si avvicinò a me. Gli occhi di tutti erano puntati su di me mentre vidi Harry alzarsi dal suo posto.
'Pensi di essere migliore di tutti noi?' la voce di Zayn si alzò e non ebbi nemmeno il tempo di risponderlo che mi trovai Harry davanti.
Spinse Zayn facendolo allontanare. 'Allontanati da lei Zayn' ringhiò. 
'Si comporta come se fossimo immondizia o qualcosa sotto la sua fottuta scarpa firmata, Harry' Zayn urlò indicandomi. 
I suoi occhi erano rabbiosi, non avevo mai avuto così tanta paura in vita mia. 'Vattene prima che faccia qualcosa di cui pentirmi' Harry urlò. Se fossi stato Zayn me ne sarei andato subito, Harry era terrificante.
'Come vuoi' Zayn mormorò mettendosi di nuovo la canna in bocca e allontanandosi dopo avermi lanciato un altro sguardo.
Harry si voltò verso di me e io emisi un lamento. Il battito del mio cuore stava tornando normale, finalmente.
Pensavo davvero che Zayn mi avesse picchiato o ucciso se Harry non fosse intervenuto per salvarmi. Harry afferrò la mia mano e la protò alla sua bocca, sfiorando le mie nocche con la sua bocca morbida.
'Stai bene angel?' mi chiese. I miei occhi andarono sulla sua bocca per poi tornare ai suoi occhi verdi. Annuii leggermente, non riuscivo nemmeno a parlare.
Afferrò il mio braccio e mi portò verso la spiaggia, nella direzione opposta rispetto alla festa di Alec. Attraversammo le eprsone della festa fino ad allontanarci.
Harry camminava davanti a me e non si fermò finchè non eravamo abbastanza lontani da tutti e finchè non era tutto calmo e tranquillo.
Si sedette sulla riva con l'oceano che raggiungeva le dita dei suoi piedi. Mi fece cenno di sedermi e mi accomodai accanto a lui, sentendomi immediatamente meglio.
'Stai bene?' mi chiese dopo alcuni istanti di silenzio. I suoi capelli erano arruffati e riuscivo a vedere delle tracce di rossetto sul suo collo, senza dubbio da parte di Brittany, e questo fatto mi faceva stare male.
'Sto bene, sono solo un pò, uh-' incespicai cercando la parola giusta. 'Ubriaca?' chiese ridendo.
'Non sono ubriaca' protestai, alzandomi. Harry mi guardò divertito e sentii il bisogno di abbracciarlo e baciarlo.
'Cosa stai facendo Angel?' 'La prova della linea dritta' mormorai cercando di camminare seguendo una linea dritta, ma mi sentii imbarazzata ancora di più quando persi l'equilibrio e barcollai.
Sospirai e mi misi accanto ad Harry, che si stava mordendo il labbro nascondendo un sorriso.
Lanciò la sua testa all'indietro e scoppiò a ridere. 'Devi aver camminato molto per venire dal molo della Northside fino a qui' Harry commentò dopo aver finito di ridere.
Se fossi stata sobria, probabilmente avrei soltanto annuito e mentito. Ma non lo ero.
'Oh non sono venuta dal molo della Northside' risposi. Il modo della Northside era lontano 3 miglia dalla spiaggia, quella dei 'ragazzi ricchi'. 
Ma quei ragazzi avrebbero preferito festeggiare in dei palazzi anzichè in spiaggia, quindi non accadeva molto spesso.
'e da dove sei venuta allora?' chiese Harry confuso. 'Dalla festa di Alec' dissi mentre infilavo le mani nella sabbia. 
'Woah, che cosa? Alec ti ha portato a una festa della Southside?' chiese Harry. 
Rabbrividii sentendo la rabbia improvvisa nella sua voce. Sapevo che ce l'aveva con Alec e non con me, ma era terrificante quando si arrabbiava.
'Cosa c'è di sbagliato?' chiesi innocentemente. Non riuscivo a capire. 'Maledizione Scarlet, in quelle situazioni va a finire male. Non c'è una persona sobria. Perchè ci sei andata? Sei davvero così ingenua?' chiese alzando la voce ad ogni parola.
Sentii gli occhi appannarsi e riempirsi di lacrime a causa del fatto che Harry stava urlando contro di me, come se fossi una bambina.
Ero già confusa di mio, non avevo bisogno di lui che peggiorava la situazione. Appena Harry vide la tristezza sul mio voltò, i suoi occhi si addolcirono in pochi secondi.
'Scusami, Angel' disse velocemente prendendomi la mano. 'Non avrei dovuto-'
'No' allontanai la mia mano dalla sua scuotendo la testa. 'Devi smetterla di scaricare la rabbia su di me, Harry. Non so se gli altri lasciano che tu urli così contro di loro, ma io no'
Mi alzai e camminai verso il mare. Le onde, la schiuma e il vento mi calmavano. 
Ero alla South Pacific da una settimana e avevo già combinato troppi guai.
Alec aveva pensato che fossi una ragazza da baciare quando ne aveva voglia dopo che mi conosceva da una settimana.
E poi c'era Harry, che un minuto era dolce e il minuto dopo mi urlava contro. Mi ero immersa in un mare di guai che non riuscivo a sorreggere.
*Harry's P.O.V*
Ero seduto sulla sabbia guardando a Scarlet che aveva le caviglie immerse nell'oceano. Anche se ubriaca, era lo stesso bella.
I suoi occhi blu erano lucidi, ma perfino più blu. Le sue guance erano tinte di un rosa leggero, come un blush permanente.
I suoi capelli biondi avevano delle onde scompigliate che scorrevano sulla sua schiena e volavano nel vento.
I suoi pantaloncini mostravano le gambe fini ma lunghe. Tutto ciò che riuscivo a pensare era il fatto che fosse perfetta. E non l'avevo mai pensato di nessuno questo.
Mi sentivo una merda, onestamente. Le avevo urlato contro due volte in un giorno, e la seconda volta non lo meritava per niente.
La mia rabbia era contro Alec, non contro lei. Lui era così egoista e immaturo. Scarlet era una bambina in confronto al resto delle persone della South Pacific.
In queste feste si trovavano membri di alcune gang persino peggiori di me, solo per accennare qualcosa. 
Girava droga peggiore dell'erba. C'era l'alcool, i ragazzi approfittavano delle ragazze, e spesso le ragazze finivano in un posto dove non erano mai state prima.
Il pensiero che a Scarlet potesse essere successo qualcosa del genere mi faceva sentire male. L'idea di un ragazzo che se ne approfittava di lei mi faceva venire voglia di prendere a pugni qualcosa.
Qualche stronzo avrebbe sicuramente cercato di portarsela a letto, ma lei meritava molto di meglio. 
Senza dubbio, meritava meglio anche di me. Non ero meglio di tutti gli altri ragazzi della South Pacific. Anzi, ero peggio.
Ma non avrei mai lasciato che qualcuno le facesse del male. Anche se non ci fosse stata la scommessa non avrei voluto che soffrisse.
Certo, la conoscevo solo da una settimana, ma sapevo che c'era qualcosa di più in lei oltre quello che si vedeva all'apparenza. Suonava così banale, ma descriveva Scarlet perfettamente.
Mi alzai e mi avvicinai lentamente verso di lei. Rimase così, senza alcun'emozione mentre avvolgevo le mie braccia attorno al suo busto da dietro, ma quando la sentii appoggiarsi leggermente a me non riuscii a non sorridere.
'Mi dispiace' sussurrai nel suo orecchio. 'E' solo che non volevo vederti soffrire. Per quanto possa essere bastardo, mi preoccupo di te Scarlet. Ero soltanto arrabbiatodel fatto che Alec ti avesse portato qui.'
La sentii mugolare a bassa voce e capii di essere stato perdonato. Mi spezzava il cuore vederla così triste. Volevo sapere che le era successo.
A scuola era come se avesse una maschera di gesso sul viso. Ma lì, era ubriacac ed era come un libro aperto.
Le sue emozioni erano in bella vista. E sembrava rotta, innocente e persa. E in qualche modo ciò rendeva la mia idea di quanto era perfetta ancora meglio.
'Vuoi che ti porti a casa?' chiesi. Alzai lievemente il bordo del suo top cominciando a tracciare dei cerchi sul suo stomaco piatto.
'Dappertutto tranne che lì' disse voltandosi a guardarmi. Ed ecco che capii. Era successo qualcosa a casa sua.
'Allora vuoi venire da me?' chiesi senza pensarci. Rabbrividii dopo averlo fatto, aspettandomi un suo rifiuto immediatamente.
Ma potevo giurare che i suoi occhi si fossero illuminati mentre annuiva con un grande sorriso sulle labbra. Sorrisi e le baciai la guancia prendendole le mani e portandola verso il parcheggio.
Erano mezzanotte passate e la festa era ancora nel meglio. Passammo tra la folla dove c'era anche Brittany che ci fissò, o meglio fissò Scarlet.
Non la biasimavo per essere arrabbiata con me, d'altronde mi ero rivolto a lei solo per usarla. Niente di nuovo.
'Aspetta, guidi tu?' chiese Scarlet inclinando la testa. Sbloccai la portiera della mia macchina ed entrai.
'Per forza, Angel' dissi ridendo. 'Non hai bevuto stasera?' chiese mentre la aiutavo ad entrare in macchina.
Mi guardò mentre le allacciavo la cintura. 'Non sono stato qui abbastanza per bere' mormorai.
Prima della festa ero andato dritto all'indirizzo che mi avevano dato Jay e Mark con la pistola tra le mani, per ritirare i soldi che quell'uomo doveva a loro.
Gli avevo fatto del male finchè non mi aveva detto che mi avrebbe dato i soldi entro lunedì.
Era un giorno in ritardo rispetto a ciò che volevano Jay e Mark, ma era il meglio che avevo potuto ottenere. Non potevo usare la pistola. Sapevo che Mark ne sarebbe stato deluso, ma.. non potevo.
Dopo aver letteralmente pulito le mie mani dal sangue ed essermi cambiato, ero andato alla festa. Brittany si era avvinghiata a me appena mi aveva visto e avevo deciso di non rifiutarla.
Un'ora e mezza più tardi, Scarlet era capitata nel nostro party. 
'Mi sento male, Harry' disse Scarlet a bassa voce mentre teneva una mano sulla pancia. Fermai l'auto mentre Scarlet scendeva e la sentii svuotare il suo stomaco.
La guardai mentre rimetteva e tossiva, odiavo vederla soffrire. Saltai subito fuori dall'auto e mantenni i suoi capelli tenendo leggermente la sua schiena.
Dopo qualche minuto si alzò. 'Mi dispiace' disse mordendosi il labbro e guardandomi coi suoi occhi grandi.
Sembrava avesse vergogna e quasi paura, come se le stessi per urlare contro. Mi sentivo colpevole.
Era spaventata di me per come l'avevo rimproverata quel giorno. Ero uno stronzo.
'Angel' sussurrai scuotendo la testa. 'Non scusarti. Vieni, ti porto a casa mia'.
Risalii in auto e appoggiò la testa al finestrino freddo sorridendo leggermente mentre mi guardava guidare. 
Non riuscii a non sorridere dopo che l'avevo beccata mentre mi fissava più volte.
Finalmente girai nel mio quartiere vuoto, probabilmente mia madre aveva il turno di notte. E visto che era venerdì, i miei fratelli erano sicuramente a casa di amici.
E ciò significava che avevo una casa vuota per me e Scarlet.
La portai dentro e arrivammo nella mia stanza: abbastanza piccola ma ordinata. Si legò i capelli in uno chignon disordinato e mi guardò sorridendo timidamente.
'Vuoi cambiarti? posso prestarti qualcosa' dissi. Per qualche ragione, ero un pò nervoso. Non volevo spingermi fin troppo per poi ricevere un rifiuto.
'Certo, per favore' annuì. Presi una t-shirt e una tuta e gliele porsi. La guardai mentre roteava gli occhi.
'Non sono del tutto sobria, ma non mi cambierò davanti a te Harry' risi prima di annuire.
'Vado a prenderti un pò d'acqua' sghignazzai prima di andare in cucina e perndere due bicchieri riempiendoli di acqua.
Tornai fuori la mia stanza e bussai con calma. Scarlet aprii la porta. Indossava la mia t-shirt larga e i miei pantaloncini.
Sorrise e prese il bicchiere. Era migliorata molto rispetto all'ora precedente ma non era ancora del tutto sobria.
La vidi mentre si sdraiava sul letto spostandosi sul lato destro. Io ero lì in piedi, a disagio. Non sapevo cosa fare.
Mi avvicinai e presi il mio cuscino e una coperta che era ai piedi del letto. Sentivo gli occhi di Scarlet su di me.
'Che stai facendo?' chiese curiosa. 'Sto andando a dormire sul divano..' dissi indicando la porta.
Scarlett corrugò le sopracciglia assumendo un'espressione triste. Sembrava che si sentisse sola.
'Dormi con me'. E ciò bastò. Mi sdraiai subito sul letto accanto a lei.
Le nostre gambe si aggrovigliarono subito mentre eravamo uno di fronte all'altro. 
Alzai la testa sulla mia mano mentre la guardavo con i suoi occhi blu che mi fissavano. 'A cosa stai pensando?' dissi con calma.
'Ho fatto qualcosa che avrei voluto non fare' sussurrò sincera. Alcuni dei suoi capelli biondi uscivano dalla sua acconciatura adagiandosi sul cuscino.
'Cos'hai fatto?' chiesi. Sospirò, alzando la mano e iniziando a tracciare dei cerchi sul dorso della mia mano.
'Non voglio farti arrabbiare' sussurrò incontrando i miei occhi. 'Non mi arrabbierò' dissi nervoso per quello che mi stava per dire.
'Promesso?' chiese. 'Promesso' assicurai. Continuò a tracciare delle figure sulla mia pelle, passando le sue dita morbide sulla mia pelle dura.
'Ho lasciato che Alec mi baciasse dopo che mi sono ubriacata' disse stendendosi sul cuscino e rivolgendosi leggermente verso di me.
Sentii il sangue nelle mie vene bollire, la mascella serrarsi e i miei pugni stringersi. 
Aveva ragione, mi sarei arrabbiato e dovetti trattenermi dall'alzarmi dal letto e andare a pestare Alec.
Prima la porta a una festa della South Pacific e poi se ne approfitta? Diavolo, io avevo una scommessa in corso, e quella notte non stavo mica cercando di portarmela a letto.
Mi sentivo geloso, arrabbiato e furioso. Scarlet sapeva che ero arrabbiato ma cercava di nasconderlo. Prese la mia mano.
'Perchè te ne penti allora?' chiesi duro. Alec era un pezzo di merda, lo odiavo. Odiavo tutto di lui.
Era un bastardo egoista che non meritava nemmeno di respirare la stessa aria di Scarlet. Ma apparentemente a lei piaceva.
E solo questo pensiero faceva restringere il mio stomaco. 
'Saresti dovuto essere tu' rispose. E solo per quello, la mia rabbia svanì. Mi calmai immediatamente. Scarlet non immaginava nemmeno l'effetto che aveva su di me.
Mi aveva fatto capire che ciò che era successo non significava niente per lei, e si era voltata avvicinandosi a me. 
'Ho sonno' mormorò. Avvolsi la sua vita con un braccio, con le nostre mani intrecciate davanti a lei.
Le lasciai un bacio leggero sulla nuca. 'Buonanotte Angel'.
Ed ecco che me ne accorsi. Scarlet era la mia innocenza. Era l'innocenza che mi avrebbe salvato da me stesso. Perchè Dio lo sapeva, avevo bisogno di essere salvato.

*WRIT'S CORNER*
PASSO DI FRETTISSIMA PERCHE' STO PER RIPARTIRE (POI VI SPIEGO), HO AGGIORNATO PER VOI, NON AGGIORNAVO DA PIU' DI DUE SETTIMANE cwc Scusate per gli errori, non ho riletto, a questo fine settimana! Fatemi sapere cosa ne pensate! :)

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Capitolo 11
*** Abused And Ashamed. ***


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CAPITOLO 11

Mi svegliai quando la luce del sole colpì le mie palpebre chiuse. Sbattei gli occhi per abituarmi a quella luce.
Mi guardai intorno restando con la testa sul cuscino. Dopo 5 secondi, riconobbi la stanza e mi ricordai della scorsa notte.
I miei occhi andarono nel punto in cui c'era Harry con le braccia avvolte intorno ai miei fianchi e con la mano ancora intrecciata alla mia.
Sorrisi pensando al fatto che Harry Styles, il membro di una gang, aveva dormito con una ragazza ubriaca. Senza fare sesso, aveva solo dormito accanto a lei.
Anche se voleva negarlo, non era del tutto cattivo. Separai la mia mano dalla sua provando a voltarmi per guardarlo.
Ma i miei movimenti fecero solo in modo che lui mi stringesse più forte, tenendomi stretta a lui.
'Harry' sussurrai provando a voltarmi, ma senza successo. 'Ancora cinque minuti' rispose con la voce più roca che avessi mai sentito.
Appoggiò la sua testa sulla mia spalla, solleticando le mie guance coi suoi ricci. Poi un telefono suonò facendolo lamentare, si allontanò da me e si alzò, andando verso il suo cellulare.
'Pronto?' rispose con una voce annoiata. Mi misi seduta mentre lo guardavo, la sua espressione era come allarmata.
'No, non ancora ma-' fu interrotto dalla voce dall'altro lato che non riuscivo a interpretare.
'Vieni qui? Quando?' gli occhi di Harry si spalancarono e mormorò un 'ciao' prima di riattaccare.
'Va tutto bene?' chiesi con calma. Harry si voltò e mi guardò come se avesse dimenticato che fossi lì.
'S-Sì' disse, ma sembrava distratto. 'Per quanto odi dirtelo, devi andare Angel'. Annuii, alzandomi dal letto e prendendo i miei vestiti.
'Non preoccuparti' Harry sorrise. 'I miei vestiti ti stanno bene'. Sorrisi e roteai gli occhi, prendendo il mio cellulare per poi lamentarmi.
'Harry, la mia auto è ancora in spiaggia' 'Merda' disse Harry. 'Sai che ti avrei accompagnato se avessi potuto, ma è che c'è qualcuno che deve venire per incontrarmi e non penso sia una buona idea farti vedere qui'.
'Lo so, ora chiamo la mia amica Sierra e mi faccio venire a prendere da lei'
risposi accendendo il cellulare e cercando il suo numero.
Non le parlavo da una settimana, probabilmente era arrabbiata con me. 'Sierra?' 'Scarlet! Dove diavolo sei stata? Cominci la South Pacific e non mi chiami nemmeno più?'
'Lo so, lo so, mi dispiace! Ma ho bisogno di un favore enorme' 'Non meriteresti il mio aiuto, ma vabbè.. Cosa devo fare?'
chiese.
Sorrisi, non importava cosa avessi fatto, Sierra sarebbe sempre stata lì per me. 'Ho bisogno che tu mi venga a prendere a casa di.. un amico' dissi scegliendo le parole attentamente.
Harry sapeva che non mi ero affezionata a lui, o almeno, non l'avrei mai ammesso. Sorrise davanti a me e roteai gli occhi.
'Va bene, sto uscendo dal centro commerciale ora, dimmi l'indirizzo' Sierra sospirò. 'Sei molto fortunata ad avermi' e dopo questo riattaccò. 
Le scrissi l'indirizzo in un messaggio e mi voltai verso Harry. 'Sta venendo dal centro commerciale, che dista pochi minuti da qui'
'Mi dispiace, ti sto praticamente cacciando fuori'
mormorò, alzando la sua mano e prendendo una ciocca dei miei capelli per spostarla dal mio viso.
'Capisco' sorrisi. Anche se non era vero, immaginavo che aveva qualcosa a che fare con la sua gang. Capivo che Harry non potesse dirmi niente.
'Grazie, comunque' dissi. Harry alzò le sopracciglia e mi morsi il labbro. 'Per esserti preso cura di me la scorsa notte e non avermi lasciato lì a fare sciocchezze'
Alcune parti di quella notte erano vaghe, altre no. Ricordavo di aver ballato ed essermi arrabbiata con Alec perchè mi aveva baciato.
Poi ricordavo Zayn che urlava, ma non il motivo. Ma soprattutto, ricordavo di me e Harry che ci eravamo addormentati insieme.
'Non ringraziarmi' Harry disse senza alcun sorriso. 'Non avrei mai lasciato che ti accadesse qualcosa' Alzò il suo pollice e mi pizzicò la guancia delicatamente.
C'erano molti lati di Harry, stavo cominciando a capirlo. Tuttavia quel lato dolce mi piaceva, forse perchè non lo mostrava spesso.
'Penso ch-' fui interrotta da qualcuno che bussava alla porta. Gli occhi di Harry si spalancarono e la sua mano si allontanò dal mio viso.
'Maledizione' mormorò passandosi la mano tra i ricci. 'E' in anticipo' 'Sierra mi ha mandato un messaggio, è qui' dissi leggendo ciò che mi aveva scritto.
A dire la verità mi aveva scritto più di un 'sono qui', stava praticamente morendo dalla paura di essere aggredita, non girava mai per quelle parti.
Presi la mia roba e mi avvicinai alla porta. Harry aveva un'espressione triste mentre apriva la porta. 
La persona che bussava era una persona più grande, nella ventina. Era davvero carino, ma misterioso.
Stava guardando Harry quando entrò ma poi notò la mia presenza, fissando i suoi occhi sui miei.
Mi facevano venire i brividi, i suoi occhi erano freddi e scuri. Quell'uomo senza nome era spaventoso, mi faceva sentire a disagio.
Era terrificante, si, ma era anche molto affascinante. Alto quanto Harry, ma più grosso. 
Aveva dei capelli scuri e tatuaggi che uscivano dalla sua maglia. La sua bocca si allargò in un sorriso che, ne ero sicura, faceva cadere molte ragazze in ginocchio.
'Chi è la tua amica, Harry?' chiese. Guardai Harry e ebbi paura. Sembrava furioso, nervoso e teso allo stesso tempo.
'Sono Scarlet' dissi facendo del mio meglio per non far capire quanto ero spaventata. 
Avevo paura di quello che sarebbe successo se Harry avesse risposto al mio posto. I suoi occhi erano di fuoco e aveva i pugni serrati ai lati del suo corpo.
'Scarlet' disse l'uomo come se avesse sentito quel nome per la prima volta. Mi rivolse un altro sorriso. 'io sono Jay'
Non avevo mai sentito parlare Harry di un certo Jay, e forse capivo il perchè. 'Piacere di conoscerti' dissi  educatamente provando a riempire quel silenzio imbarazzante.
'Me ne stavo proprio andando' mi avvicinai verso Harry, prendendo la sua mano e lasciandogli un dolce bacio sulla guancia.
'Grazie per la scorsa notte, Harry' dissi prima di andare verso la porta. Harry strinse la mia mano e mi rivolse un piccolo sorriso senza far uscire le sue fossette.
Non volevo lasciare Harry solo con quel ragazzo, ma sapevo che era capace di badare a se stesso. Stavo uscendo quando sentii Jay urlare.
'Piacere di averti conosciuto, non vedo l'ora di rivederti!' mi fece un occhiolino e prima che potessi rispondere, chiuse la porta. 
Rabbrividii e continuai a camminare prima di entrare nell'auto di Sierra.
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'Che bella ragazza, Styles'. Sentii la mascella serrarsi. 'Perchè sei qui Jay?' 'Mark mi ha chiamato, voleva assicurarsi che avessi fatto quello che ti avevamo chiesto.'
'Avrete i soldi entro lunedì'
risposi velocemente. Gli occhi di Jay diventarono più scuri ed emise una risata fredda e dura.
'Lunedì? Non ti avevamo chiesto di farteli dare oggi?' 'Ho fatto quello che potevo' mormorai.
'Quello che potevi? Hai usato almeno la pistola che Mark ti ha dato?' Jay sghignazzò. Annuii.
'L'ho portata, ma non ho sparato. Sono molte cose, Jay, lo sappiamo, ma non un assassino.'
'Aspetta, Harry.'
Urlò Jay. 'Non comportarti come se le tue mani fossero pulite visto che non hai ucciso nessuno. O almeno non ancora. Ti avevamo dato un compito, e tu non l'hai rispettato'.
Mi irrigidii prima che Jay mi desse un pugno in faccia, facendomi arretrare. Poi ne arrivò un altro, un altro e un altro ancora. 
Prima che realizzassi, mi trovai sul pavimento. Sentii il dolore sulle costole mentre Jay le colpiva con dei calci, ancora ed ancora.
Persi il conto di tutti i colpi che avevo ricevuto. Se fosse stato qualcun'altro oltre a Jay e Mark, avrei reagito senza ripensarci. Ma quelli erano dei capi di una gang, erano i miei capi.
Essendo nella gang avevo dato loro il diritto di trattarmi come volevano. E ciò significava che se non facevo ciò che chiedevano avevano il permesso di maltrattarmi fino a immergermi in una pozza di sangue. Ed ecco cosa stava succedendo in quel momento.
Jay era davanti a me e rideva. Si piegò in modo da tenere le sue ginocchia sullo stesso livello del mio corpo ferito.
'Stai pensando a lei, vero?' Jay rise. Sapevo di chi stava parlando. E aveva ragione.
Il volto di Scarlet era impresso nella mia mente, ad ogni colpo pensavo sempre di più a lei. 
Pensavo a come l'avevo tenuta tra le mie braccia la notte precedente, a come aveva baciato la mia guancia prima di andarsene, a come mi aveva detto che avesse voluto che fossi stato io quello che aveva baciato.
Ma ciò che mi aveva colpito di più non erano i gesti, ma ciò che mi aveva detto in auto il giorno precedente. 'Non sei del tutto cattivo, Harry'.
Lei vedeva della bontà in me. Bontà di cui io non sapevo nemmeno l'esistenza.
'Scommetto che è brava a letto' Jay rise. 'Ha un bel corpo' 'Non parlare di lei' urlai senza riflettere.
Jay mi guardò scuotendo la testa. Mi aveva picchiato altre volte prima di quella, ma non gli avevo mai urlato contro. 
La sua reazione fu un calcio sullo stomaco come punizione, rendendo i miei occhi lucidi. Si inclinò verso di me e scosse la testa.
'Harry, cosa penserebbe Scarlet se ti vedesse ora? Steso sul pavimento, ferito, sanguinante e con le lacrime agli occhi'
Provai a ignorare le parole di Jay ma risuonavano sempre più alte nella mia mente. 
'Non sei niente. Sei un fottuto idiota che pensa che Scarlet possa amare davvero uno come te. Sei un pezzo di merda che non vale niente e senza cuore. Scarlet sarebbe imbarazzata di vederti così.'
Dopo questo, Jay si alzò e uscì dalla porta, sbattendola dietro di lui.
I miei pensieri peggiori erano appena stati confermati dalle parole di Jay. Scarlet era troppo buona, troppo pura, troppo perfetta per me.
Io non ero niente. Ero stato picchiato e non avevo nemmeno reagito per paura di un proiettile nella mia testa. 
Scarlet era un'angelo. Un'angelo che non meritavo.

*writ's corner*
Hola genteee! Quanto mi siete mancati cwc in questi giorni ho avuto un sacco da fare, ma adesso penso che riesco ad aggiornare costantemente una volta a settimana! Però solo una cosa.. sono un pò delusa. So che è già tanto che ricevo delle recensioni, so che mi devo accontentare, ma il fatto è che prima la storia rieveva anche 12-13 recensioni e adesso a capitolo non riusciamo a superare 10 recensioni.. Non vi costringo certo a recensire lol ma volevo chiedervi: c'è qualcosa che non va? Non vi attira più la storia? Non vi piace il mio modo di tradurre? Non so, ditemi voi, così magari posso migliorare c: E poi raggiungiamo quasi 700 visualizzazioni ad ogni capitolo e sono tante, quindi vorrei che qualcun'altro mi dicesse il suo parere sul capitolo oltre alle solite persone (a cui sono tantissimo grata).. Anyway, la seconda metà di questo capitolo è triste vero? cwc ho cambiato il rating della storia, adesso è arancione.. ora vado, buon ritorno a scuola a chi ancora deve tornare (come me) e spero sia andata bene a quelli che sono già tornati! Ci vediamo il prossimo fine settimana! <3
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Capitolo 12
*** Unpleasant Encounters. ***


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CAPITOLO 12

'Una settimana in quella scuola e già dormi a casa di un ragazzo?' Sierra quasi mi rimproverava mentre eravamo a comprare degli alimenti per sua madre.
'Te l'ho detto Sierra' sbuffai. 'Io e Harry non abbiamo fatto niente' 'Non ancora' 'Che significa?' roteai gli occhi.
'Significa che riesco a vedere quanto diventi felice quando parli di lui, Scar. Ti conosco meglio di quanto tu conosca te stessa, e la tua faccia si è illuminata come un albero di natale quando mi hai parlato di lui prima in macchina'.
Sospirai. Forse aveva ragione. Forse, solo forse, Harry mi rendeva un pò felice. Non significava che ero innamorata di lui o cose del genere, non ci eravamo nemmeno baciati.
Ma l'attrazione c'era. Ed era forte. E sapevo che entrambi la sentivamo.
'Andrete al Fall Festival insieme?' chiese Sierra alzando le sopracciglia e sorridendo. Roteai gli occhi e risi.
Il Fall Festival si teneva ogni anno ad ottobre. I miei genitori donavano molto ogni anno. Era quasi come un carnevale.
C'erano negozi, giochi, cene, balli e altro. Stranamente, ci andava sia la gente della South Pacific che della North Pacific. Dubitavo che Harry ci fosse andato, ma le persone della South che non facevano parte di, ehm, gang, ci andavano.
Inziai a pensare a come sarebbe stato andare con Harry, anche solo come amici. Ma ci sarebbero stati anche i miei genitori. E tutti i miei amici di scuola. E forse anche mio fratello se decideva di andarci.
Sarebbe stato un disastro..
'Scarlet?' mi voltai verso la voce che aveva chiamato il mio nome e mi fermai quando vidi Doug avvicinarsi a me e Sierra. 'Merda merda merda' sussurrai. Sierra mi guardò ridendo.
Sapeva che odiavo Doug. Era stato il mio ragazzo per 3 anni, anche se piaceva più a mia madre che a me. Era ciò che veniva definito ricco e viziato.
I suoi genitori erano i proprietari del club più grande della città ed erano migliori amici dei miei genitori. Praticamente i miei genitori avevano l'obiettivo di farci sposare. Anche a 18 anni. Patetico, lo so.
Quando scoprirono che avevo lasciato quello snob di Doug avevano il cuore più spezzato del mio. Certo, ero un pò triste, ma questo aveva reso la mia decisione di andare alla South Pacific ancora più forte.
Doug aveva preso la cosa nel peggiore dei modi visto che il suo ego era stato colpito. Certo, era bello, ma finiva lì. La sua personalità faceva schifo, ma sembrava che i soldi risolvessero tutto.
Mentre Doug si avvicinava non riuscii a non paragonarlo ad Harry e anche un pò ad Alec. Doug e Harry erano belli in modo differente.
Dough aveva quella bellezza pulita, un corpo perfetto senza un graffio sulla sua pelle. I suoi occhi erano azzurri e i suoi capelli chiari avevano un taglio ben definito. Profumava di dopobarba e colonia.
E poi c'era Harry.
Aveva dei capelli castani scuro disordinati e ricci. I suoi occhi erano più verdi di qualsiasi cosa abbia mai visto e si illuminavano o diventavano più scuri a seconda del suo umore.
La sua pelle era coperta di graffi, cicatrici e tatuaggi. Non profumava di dopobarba, ma di sigarette. Anche se l'avevo visto fumare, avevo come l'impressione che il suo non fosse un vero e proprio vizio.
E in qualche modo, avrei preferito sempre Harry a Doug. Proprio come i miei genitori, Doug si aspettava la perfezione da me.
A Harry piaceva la mia innocenza, avevo capito che lo divertiva guardarmi passare dal mio comportamento innocente a quello da stronza.
E poi c'era Doug. Si aspettava sempre che fossi sempre formale e corretta, una persona educata.
Se dicevo una parolaccia mi guardava male. Se indossavo qualcosa di scollato mi faceva un discorso su cosa avrebbero pensato gli altri di me.
Rompeva le scatole, davvero. Si comportava più come se fossi sua figlia che la sua ragazza.
'Avevo pensato fossi tu ma non ti avevo riconosciuto!' Doug disse avvicinandosi a noi. I suoi occhi analizzarono il mio corpo mentre io ero ferma lì, indossando i vestiti di Harry senza vergognarmene.
Si vedeva che erano vestiti maschili e quando capii che Doug ci era arrivato sorrisi. 'Beh, sono io' dissi ridendo. Sierra sorrise mentre Doug continuava a fissarmi i vestiti.
'Dove sei stata? So che è passata solo una settimana dall'inizio della scuola, ma non ti ho visto nemmeno una volta!'
'Mi sono trasferita'
risposi velocemente. Gli occhi di Doug si spalancarono e sentii Sierra sbuffare dietro di me.
Era l'unica con la testa sulle spalle alla North Pacific, tutti gli altri lì erano come Doug. Fighetti e snob.
'Scar, davvero?' 'Vado alla South Pacific ora' dissi alzando le sopracciglia. Doug scosse la testa e corrugò le sopracciglia.
'Perchè Scar? Perchè?' 'Ero stanca della North Pacific, ero stanca di essere Scarlet Thorn, la ragazza che non poteva fare alcun errore' risposi scrollando le spalle.
'E quindi hai deciso di andare alla South? E' una scuola cattiva Scar' disse parlandomi come se fossi una bambina. 'La maggior parte sono drogati e ci sono le gang e-'
'Non preoccuparti Doug, lo sa'
Sierra lo interruppe facendo l'occhiolino. 'Praticamente sta già uscendo con un membro di una gang'
'Sierra!'
urlai. I suoi occhi si spalancarono quando realizzò cosa aveva detto. Mi guardò pentita.
'Oh mio dio, mi dispiace Scarlet' disse coprendosi la bocca con le mani. Sospirai e annuii, sapevo che era stato un incidente. Aveva voluto soltanto dire qualcosa per far stare zitto Doug.
Ma non aveva pensato al fatto che Doug avrebbe potuto dire tutto ai suoi su me e 'il membro della gang', e i suoi non ci avrebbero pensato un istante sul dirlo ai miei.
E poi.. poteva anche svelare che andavo alla South Pacific. Ma ne dubitavo, non aveva idea del fatto che i miei pensassero andassi ancora alla North Pacific.
'Chi?' Doug chiese guardandomi. Sembrava arrabbiato. Sospirai. 'Non sto uscendo con lui, siamo solo-' 'Come si chiama Scarlet?' mi interruppe.
Lo fissai e mi arresi, sapendo che non avrebbe smesso presto. 'Harry' 'Styles?' Doug urlò. Io e Sierra ci scambiammo delle occhiate.
'Come conosci Harry..' chiesi. 'E' un fottuto pazzo, Scarlet!' Doug urlò nel bel mezzo del supermercato. Aveva detto una parolaccia, quindi sapevo che la situazione era seria.
'Oh lascia perdere Doug, sei solo geloso' disse Sierra mettendosi la mano sul fianco. Doug le lanciò un'occhiata prima di parlare.
'Ricordi lo scorso anno quando Drake e Ben andarono in ospedale per una settimana perchè furono aggrediti?' Doug ci chiese. Annuii mentre sentivo qualcosa allargarsi nel mio stomaco. 
Quella notizia era stata oggetto di chiacchiere da parte della scuola per tutto l'anno, era stata una rissa davvero grave. 
'Drake non l'ha mai detto a nessuno perchè non voleva far sapere dei suoi problemi con la droga, ma aveva comprato della roba che non poteva pagare. Ed è così che Harry Styles e la sua gang erano intervenuti'.
Sierra e io guardammo Doug. Mi passai una mano tra i capelli e sospirai. 'C'era Ben con lui quel giorno quando successe, e picchiarono anche Ben. Anche se era innocente. Ma non so solo questo su di lui, Scar.'
'So che ha commesso errori ma-' 'C'è dell'altro'
disse interrompendomi per la quinta volta. 'E' un pazzo, un mostro. Gioca con le ragazze e le lascia il giorno dopo. Prende droghe più pesanti della marijuana, pasticche e altro. E' violento e se la prende sempre con gli altri'.
Scossi la testa. Doug non conosceva Harry. Non c'era la scorsa notte quando Harry mi teneva la schiena mentre rimettevo sul ciglio della strada. Non mi aveva visto mentre mi portava a casa dopo che mi ero ubriacata, non l'aveva visto quando aveva abbracciato sua amdre come se non l'avesse vista per mesi.
Non aveva visto quel lato di Harry. Nessuno l'aveva visto.
'Se gli sei vicino quando perde il controllo, sei fottuta. Non avrebbe nessun problema a scaricare la rabbia su di te o peggio, approfittarsene'.
'Non sai di cosa stai parlando'
urlai. Doug stava insinuando che Harry fosse capace di approfittarsene di me. Ma non sapeva che la scorsa notte ero ubriaca e lui non aveva provato nemmeno a baciarmi.
'Escine fuori finchè puoi, Scar. Una settimana lì e sei già cambiata' 'Vattene Doug, e non tornare' Sierra ringhiò prendendomi il braccio mentre lo alzavo per dare uno schiaffo a Doug.
Doug mi guardò con la delusione che gli si leggeva nei suoi occhi, scosse la testa e se ne andò. 
'Mi fa salire i nervi' commentò Sierra. Annuii, ero d'accordo con lei. Ero furiosa. 'Dai, usciamo'.

*writ's corner*

CIaooo! Com'è stato tornare a scuola? A me per ora va bene, e dicono che il quarto anno sia più facile del terzo, quindi sono abbastanza tranquilla.. anche se hanno già cominciato a stressare. MA LA COSA CHE MI INCORAGGIA E' CHE QUESTO E' IL PENULTIMO ANNO! Anche perchè forse l'università la farò in Inghilterra asdfghjkl ok basta parlare di scuola, passiamo alle cose belle lol. Che ne pensate di questo capitolo? Spero vi piaccia, recensite!
ps. avete saputo della tappa a San Siro? Io ci sarò, se trovo i biglietti ashgsdahjgsdjhsdgjasdhgdas per chi non può andarci.. Non preoccupatevi, ci saranno altre occasioni, non scoraggiatevi!
Ora vado, vi lascio con questa beeeella foto! (non sarebbero perfetti insieme?)


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Capitolo 13
*** Disappointed. ***


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PRIMA CHE LEGGIATE IL CAPITOLO DEVO RIVOLGERVI UNA DOMANDA IMPORTANTE. MOLTI MI HANNO DETTO CHE I CAPITOLI SONO MOLTO BREVI, MA E' CHE DEVO DIVIDERE IN DUE I CAPITOLI PERCHE' MOLTO LUNGHI E NON RIUSCIREI POI A POSTARE UNA VOLTA A SETTIMANA.
ORA, PREFERITE CHE CONTINUI COSI AD AGGIORNARE OGNI SETTIMANA MA CON CAPITOLI ABBASTANZA BREVI O CHE ASPETTI PRIMA DI TRADURRE TUTTO IL CAPITOLO PER PUBBLICARLO RISCHIANDO DI NON RIUSCIRE A POSTARE SETTIMANALMENTE?
FATEMELO SAPERE PER FAVORE! VI LASCIO AL CAPITOLO, GRAZIE :)



CAPITOLO 13

Era mercoledì mattina. Ero seduta nella prima fila e guardavo la finestra. Non avevo proprio guardato Alec, l'avevo completamente ignorato.
Il mio telefono aveva squillato tutto il fine settimana a causa dei suoi messaggi e delle sue chiamate. Mi ero arresa e domenica ero tornata a casa, beccandomi un discorso sul rispetto da parte dei miei genitori, e poi tutto era tornato come prima.
Ero ancora furiosa con mio padre per quello che mi aveva detto. Ma era troppo concentrato sul lavoro per accorgersene. 
E Harry?
Non l'avevo sentito. Non avevo ricevuto un messaggio, una chiamata, nemmeno uno sguardo. Si era assentato da scuola per tutta la settimana, inizialmente avevo pensato che forse era malato o qualcosa. Ma Harry era forte, e mancare anche due giorni non era da lui.
La campanella suonò e mi alzai prima di uscire dalla classe. Ma una mano afferrò il mio braccio e mi fece voltare. Alec mi spinse verso un lato del corridoio.
'Scar, non puoi ignorarmi per sempre.' 'Onestamente Alec, non sono dell'umore oggi, quindi se fossi in te lascerei stare' dissi a denti stretti.
I miei genitori, Alec, Doug e l'assenza di Harry mi avevano rattristato. 'Beh allora quando parleremo di ciò che è successo?' disse esasperato.
'Quando mi sentirò in grado di parlare con te senza il pericolo che mi faccia ubriacare per poi infilare la tua lingua nella mia gola' sorrisi prima di voltarmi e allontanarmi da lui.
Il resto della giornata volò. Arrivò l'ora di pranzo e mi sedetti vicino a Lea come sempre. Al suo tavolo parlavano di quello che era successo quel weekend mentre mi sedevo.
Finalmente venne l'ora di chimica e mi misi al mio solito posto, quello vicino a Harry. Ma lui non c'era.
Alec entrò senza nemmeno guardarmi, facendomi risollevare il morale. Mi faceva ancora arrabbiare quello che aveva fatto.
Lo conoscevo soltanto da una settimana, sapeva che ero ubriaca quella sera. Aveva anche commentato sui 'miei troppi drink'. E poi mi bacia?
Si stava approfittando della situazione e questo mi faceva innervosire infinitamente. Suonò la campanella, l'ultima di quel giorno. Mi alzai e andai verso il parcheggio.
Stavo camminando nel parcheggio vuoto quando all'improvviso un braccio afferrò la mia vita e mi prese in braccio.
Squittii per la sorpresa e mi voltai vedendo Harry dietro di me. Rise per la mia reazione e mi posò a terra.
'Oddio Harry, mi hai fatto venire un infarto!' risi dandogli dei colpi sul petto. Sospirò in risposta, sembrava triste.
Controllai il suo aspetto per la prima volta in quella giornata e corrugai le sopracciglia confusa.
Aveva dei jeans neri e una t shirt nera con una felpa grigia. La felpa era sbottonata, lasciando intravedere un pezzo della maglietta nera.
Aveva il cappuccio sulla testa e solo pochi ricci color cioccolato si intravedevano. Il suo viso era come nascosto, riuscivo a vederne soltanto i contorni.
'Non riuscivo a resisterti con quella gonna' rispose Harry e immaginai i suoi occhi analizzare il mio corpo. Riuscivo vagamente a vedere la sua bocca perfetta piegarsi in un sorriso e roteai gli occhi.
'Dove sei stato?' gli chiesi camminando verso la mia auto mentre il parcheggio si affollava a causa degli studenti che uscivano.
'Avevo da fare' Harry mormorò vago. Alzai le sopracciglia. Si appoggiò ad un'auto e abbassò lo sguardo.
Perchè non voleva incontrare i miei occhi? 
'Harry, cosa c'è? Perchè sei cosi strano?' chiesi. Stava lì impalato senza emozioni. Finalmente sospirò e mi guardò, lasciando che il sole illuminasse il suo viso per la prima volta.
Feci un passo in avanti lenvamente. Alzai la mano e abbassai il suo cappuccio, rimanendo senza fiato alla vista del suo volto.
Aveva un occhio nero, lividi per tutto il volto e un labbro tagliato. 
'Harry che è successo?' chiesi. Avevo una mano appoggiata sul suo viso, accarezzando il taglio sulla sua guancia. Sussultò per il dolore e ritirai la mia mano.
Ma lui la prese dolcemente, rimettendola sulla sua guancia. 'Rispondimi' dissi con calma mentre continuavo ad accarezzare la sua guancia.
Chiuse gli occhi e mi rispose. 'Niente, sono stato coinvolto in una rissa' mormorò. Sapevo che stava mentendo. Non sembrava fosse successo quello, sembrava che fosse rimasto impalato mentre qualcuno lo picchiava ripetutamente.
Ma lui era Harry Styles. Lui non lasciava che le persone lo picchiassero. E anche se era furioso e a volte violento, non avrebbe preso parte ad una rissa.
'Una rissa con più persone?' chiesi. Harry sospirò. 'Non voglio parlarne Scarlet' disse con un tono profondo. Sapevo che lo intendeva davvero. Quando mi chiamava Scarlet, era serio.
'Va bene' dissi togliendo la mano dal suo viso. Sbloccai la macchina e stavo per entrarci quando Harry afferrò il mio braccio.
'Angel' disse disperatamente. 'Non arrabbiarti' 'Non sono arrabbiata Harry, non mi interessa' mentii.
Ovviamente mi interessava, volevo sapere cosa succedeva nella sua vita. Ma era ovvio che non voleva lo sapessi.
Lo guardai senza lasciar trasparire alcuna emozione e lui sospirò. Passò attorno alla mia auto e aprii lo sportello, siedendosi affianco a me.
'Io.. ho una domanda' disse Harry fissandomi. Sorrisi leggermente, sembrava quasi nervoso.
Ed era strano, dato che mi aveva rimproverato molte volte senza nemmeno battere un occhio.
'Quale?' chiesi. I suoi occhi verdi incontrarono i miei occhi blu e lui morse il suo labbro roseo.
'Vuoi venire da qualche parte con me? Venerdi, tra due settimane?' Harry chiese alzando le sopracciglia. Guardai il suo viso graffiato e sorrisi.
'Mi stai chiedendo di uscire, Harry?' sorrisi. Lui rise e scosse la testa. I suoi occhi verdi erano luminosi e scintillanti.
'Rispondi solo alla domanda' 'Si, verrò con te venerdì, tra due settimane' risposi. Lui sorrise mostrando le sue fossette. 'Cosa faremo esattamente?'
'Pensavo di andare al Fall Festival'
rispose. Sentii il mio cuore fermarsi istantaneamente. No. Da qualsiasi parte, ma non lì.
'O-Oh' balbettai. Avevo bisogno di una scusa, e subito. 'Non ci sono mai andato perchè, beh, non è il tipo di posti che frequento. Ma ho pensato che forse tu ci sei stata e ti piace, quindi, non so, ho solo pensato che potremmo andare insieme' Harry disse timidamente grattandosi la nuca.
Era cosi nervoso che mi si spezzava il cuore. Non l'avevo mai visto in quel modo.
'Veramente, non posso venerdi' dissi velocemente sputando una scusa. 'Ho, ehm, quest'impegno familiare che-'
Harry mi guardò, i suoi occhi verdi si fecero più scuri, sapeva che stavo mentendo. Ero in difficoltà e riuscivo a sentire le mie guance arrossire.
La verità era che ero pessima a dire le bugie.
'Se non vuoi uscire con me dillo Scar' disse guardandomi. Sorprendentemente, non sembrava arrabbiato. Solo ferito.
Trovavo difficoltà a guardarlo negli occhi ma mi costrinsi a farlo. 'No non è questo' dissi disperata sperando che avesse capito.
'E' che la mia famiglia sarà li e tutta la North Pacific e quindi-' 'Ah, capisco' mi interruppe Harry con una voce dura. Ora sì che era arrabbiato.
'Hai vergogna di farti vedere con me' 'No! No Harry, non è questo che intendev-' 'Risparmia il fiato Scarlet' Harry mormorò uscendo dalla mia auto e sbattendo la portiera così forte da farla vibrare.
Saltai fuori dalla macchina e lo seguii prendendo il suo braccio lungo. 'Ascoltami-' cominciai.
'Sai, sapevo che avresti reagito così' Harry disse liberandosi della mia presa. 'Non so perchè mi aspettavo di meglio da te. Sei solo una ragazza ricca della North Pacific che pensa di essere migliore di chiunque altro qui' 
'Harry...'
arrancai, scuotendo la testa. Non era il modo in cui volevo essere descritta. Soprattutto non da Harry. Anzi, per dirla tutta, mi interessava solo di quello che pensava Harry.
'Zayn aveva ragione. Sei solo una stronza ricca che pensa di poter avere tutto ciò che vuole e quando vuole. Beh mi dispiace deluderti principessa, ma non resto con te che prima pensi che sia buono e poi che sia un qualcosa di cui vergognarsi'
Rimasi impalata lì, sentendomi come se Harry mi avesse sparato al petto. Le sue parole mi avevano offeso, mi rifiutavo di crederci. Non ero una 'stronza ricca'. Non lo ero. Vero?
'Fammi un favore e torna alla North Pacific, il posto a cui appartieni, Angel' Harry ringhiò chiamandomi col soprannome che mi aveva affibbiato, ma invece di suonare dolce come al solito, suonava offensivo e duro.
E dopo questo si voltò e entrò nella sua auto, andandosene e lasciandomi da sola nel parcheggio. 
Sarebbe stato meno doloroso se mi avesse dato un pugno invece che dire quelle parole.


*writ's corner*
Non è tristissimo questo capitolo? :( L'ultima parte poi.. Ma a differenza del capitolo, il writ's corner sarrà felice! E sapete perchè?
PERCHE' IL 28 GIUGNO CI SAROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!
SIIIIIIIII, CI SAROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO'!
OK LA SMETTO LOL
per una volta sono stata fortunata.. Primo anello rosso settore k01 :') E voi? Spero che anche voi ce l'abbiate fatta! NON DIMENTICATE DI RISPONDERE ALLA DOMANDA PRIMA DEL CAPITOLOO! :)
Anyway scusate per eventuali errori ma non ho riletto, ero troppo impegnata ad ascoltare i live di avril lavigne, lol. E non so perchè (o forse si) ho voglia di lasciarvi una sua foto in questo capitolo anche se non c'entra una ceppa..
Ma chi se ne frega, è stupenda, vero? AHAHAHAH alla prossima! Image and video hosting by TinyPic Twitter | Ask

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Capitolo 14
*** This Boy Is Killing Me. ***


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CAPITOLO 14
Erano passati 9 giorni. Praticamente una settimana e mezzo. Il Fall Festival sarebbe cominciato la settimana successiva.
Erano stati 9 giorni di orribile e assordante silenzio. Forse sarebbe stato meglio se Harry mi avesse guardato facendo ogni volta commenti negativi. Ma non lo faceva.
Era tornato a scuola lunedi, 4 giorni dopo il nostro litigio, guarito dalle ferite. Era tornato e si stava comportando come se non esistessi.
Non mi guardava nemmeno. Ci eravamo anche seduti vicini nell'ora di chimica, ma guardava diritto davanti a lui o scarabocchiava sul suo quaderno.
Avevo realizzato che, anche se non era molto studioso, non era stupido. I suoi voti non erano poi così bassi rispetto ai miei, che erano tutte A.
Ma il fatto che mi ignorasse non era la cosa peggiore. No, la noncuranza lo era.
Ogni volta che lo guardavo i pochi (ma intensi) ricordi che avevo dei momenti passati con lui giravano nella mia mente.
Pensavo a quando aveva fatto dei commenti perversi, o quando la lussuria si impossessava dei suoi occhi facendoli diventare neri, ma soprattutto.. pensavo alla notte passata nel suo letto.
Potevo sembrare una ragazza malata per amore, ma non lo ero. Faceva soltanto male accorgersi che quei ricordi erano lontani, proprio come me e Harry in quei giorni.
Non mi ero illusa che io e Harry ci fossimo fidanzati e avremmo vissuto felici e contenti, non ci avevo pensato nemmeno una volta.
Ma l'emozione che avevo provato quando aveva preso il bigliettino col mio nome dal cappello, il primo giorno durante l'ora di chimica..
Avevo sempre saputo che ci sarebbe stato qualcosa tra noi due. Ma ormai non importava più.
Ma la colpa era mia comunque, che non riuscivo a mettere da parte l'orgoglio davanti alla mia famiglia e ai miei amici al Fall Festival.

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In qualche modo la scuola faceva ancora più schifo. Il fatto che Harry non mi parlasse aveva fatto il giro della scuola e quindi agli occhi degli altri ragazzi risultavo libera.
Quindi si gettavano a capofitto su di me.
Stavo camminando lungo il corridoio con i libri in mano  e con Lea. Onestamente quella ragazza era la mia salvezza.,senza di lei sarei stata completamente sola.
Le altre ragazze continuavano a guardarmi male, anche se ero in quella scuola già da 3 settimane ormai.
'-E poi mi ha detto che è andata a letto con lui solo una volta. Non è da stronza? Una volta è già abbastanza! E' il ragazzo di sua cugina, per l'amore di dio-' 
Lea continuava a parlare mentre eravamo vicino al suo armadietto, mentre io annuivo intervenendo ogni tanto con un 'si' o 'oh mio dio'. Si accontentava con poco.
'Hey' una voce disse dietro di me. Mi voltai e vidi un ragazzo che mi fece subito l'occhiolino.
'Scarlet, giusto?' chiese. Era abbastanza alto e aveva i capelli chiari. Lo riconobbi pensando al primo giorno.
Era l'amico di Alec, quello che con lui si era messo davanti al mio armadietto.
'Giusto' risposi alzando le sopracciglia. 'Io sono Will' disse rivolgendomi un sorriso. Annuii.
'Piacere di conoscerti' dissi senza nessuna emozione. Notai Harry apparire nel corridoio e venire nella nostra direzione e sentii il mio cuore accelerare.
'Hai da fare stasera?' chiese Will inclinandosi verso gli armadietti. 
Lea dietro di me rise, mi aveva visto rifiutare tipo 5 ragazzi al giorno in quel periodo. 
'Sono impegnata' risposi spostando lo sguardo da Harry che ci aveva appena visto. Mi stavo per voltare verso Will quando all'improvviso afferrò i miei fianchi.
'Aw, dai' disse toccandomi la guancia. 'Potremmo passare bel tempo insieme' 'Non toccarmi' ringhiai allontanando la sua mano.
'Vattene' urlò una voce che proveniva dalle spalle di Will e che ci aveva fatto saltare entrambi.
Harry si intromise tra di noi e solo allora mi ricordai che c'era anche lui nel corridoio. 
'Styles' disse Will a denti stretti. 'Ora te lo ripeto' disse Harry serrando i pugni. Potevo dire che la sua pazienza era al limite visto che i suoi occhi erano quasi neri.
'Allontanati da Scarlet prima che lo faccia io' 'Non è tua' urlò Will. 'Lasciala divertire'.
Harry sogghignò prima di alzare la mano e spingere Will verso l'armadietto, facendo un rumore assordante.
'Non mettermi alla prova Will, non sono dell'umore esatto. Avresti dovuto ascoltarmi da prima' Harry ringhiò, ma Will non sembrava voler ascoltare.
'Non sei il mio capo. So che gli altri ragazzi ti ascoltano quando dici di stare lontani da Scarlet, ma non ti ho visto nemmeno parlare con lei. Non ti vuole, cazzo'
Rimasi senza fiato per le parole dure di WIll. Mi guardai intorno e notai che c'era una folla nel corridoio.
Lea mi afferrò leggermente il braccio cercando di allontanarmi dalla rissa che stava per scoppiare ma io mi allontanai dalla sua presa.
Harry si congelò e per la prima volta in quella settimana mi guardò. I suoi occhi lasciarono trasparire tristezza prima che la rabbia prendesse il controllo facendolo voltare verso Will.
E prima che me ne accorgessi, il pugno di Harry colpì Will. E continuò nonostante Will gemesse per il dolore.
Arrivò sempre più gente curiosa a guardare. Guardai Lea con gli occhi spalancati, non sapendo cosa fare.
'Fermalo, Scar, fallo smettere!' sussurrò Lea allarmata. Annuii voltandomi verso di loro.
Mi sentii rigida prima di afferrare il braccio di Harry bloccando l'ennesimo pugno rivolto a Will. 
Harry si bloccò. Io mi bloccai. La gente attorno a noi si bloccò.
'Harry, per favore' sussurrai in modo da farmi sentire solo da lui. Lasciò la presa su Will e si voltò verso di me, con il suo petto che si alzava e abbassava velocemente.
Sorpresi me stessa quando mi accorsi di non essere spaventata per niente, ma solo triste. Non volevo che Harry si arrabbiasse.
Harry si passò la mano sporca di sangue tra i suoi ricci prima di passarmi accanto bruscamente.
La gente gli fece spazio mentre camminava per il corridoio, sbattendo un pugno contro un armadietto prima di sparire dietro l'angolo. 
'Andiamo' disse Lea afferrando la mia mano e facendomi superare Will che era lì a levarsi il sangue dal volto.
'E' tutta colpa mia' sussurai mentre camminavamo per i corridoi con gli occhi di tutti addosso.
'Scarlet....' disse Lea guardandomi con gli occhi spalancati. 'Che c'è?' chiesi. 'Non penso ti sia accorta di cosa sia successo'
'Di cosa stai parlando?'
chiesi curiosa. Ovvio che sapevo cos'era successo. Avevo visto Harry picchiare Will peggio di come aveva fatto con Alec due settimane prima.
'Hai appena fermato Harry Styles durante una rissa' disse fermandomi quando raggiungemmo il bar. 'E quindi?' chiesi non capendo.
'Scarlet!' disse esasperata. 'Non capisci, vero? Nessuno, e con questo intendo nessuno, riesce mai a calmare Harry. Non ascolta nessuno, nemmeno i suoi migliori amici tipo Louis o liam!'
La fissai. Sapevo che a Harry non piaceva che gli altri gli dicessero cosa fare, ma non significava che non ascoltava gli altri.
'Il modo in cui ti ha guardato, oddio' Lea scosse la testa. 'Se qualcuno mi guardasse così non lo lascerei andare per niente al mondo'
'Harry mi odia ora, lo sai'
dissi passandomi una mano tra i miei ricci. 'Mi dispiace dolcezza, ma Harry è lontano dall'odiarti. Se ti avesse odiato davvero non avrebbe picchiato Will perchè ti ha chiesto di uscire'
Sospirai ad alta voce. provando la voglia di tirarmi i capelli. Harry mi ignorava ma gli interessava ancora di me?
Avevo provato a intercettare il suo sguardo tutta la settimana, e poche vole gli avevo anche rivolto la parola, ma tutto ciò che ricevevo in risposta era il silenzio.
Quel ragazzo mi stava uccidendo.

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L'ultima lezione della giornata, chimica, arrivò. Mi misi al mio posto e guardai quello vuoto di Harry.
La campanella suonò e il posto continuava a restare vuoto, era orribile. Almeno le altre volte, anche se mi ignorava, sapevo dov'era e cosa faceva.
Ma in quel momento non era nemmeno lì, ed ero spaventata per quello che stava possibilmente facendo, visto che era arrabbiato.
Mi voltai e vidi che non c'era nemmeno Alec, il che era strano visto che l'avevo visto in quel giorno.
L'ultima campanella suonò segnalando l'inizio del fine settimana. Sospirai. Maledizione, ne avevo bisogno.
I miei genitori, sempre se era possibile, erano perfino peggiorati. Mi avevano infastidito tutta la settimana per ogni piccola cosa.
Mia madre sui vestiti e sul fatto che dovessi andare dal parrucchiere. E mio padre sui voti.
Andavo tutti i giorni da Sierra dopo scuola fino alle 9, quando mi costringevo a tornare nell'inferno.
Camminai verso il parcheggio cercando le chiavi in borsa quando una mano avvolse il mio braccio. Mi voltai e vidi Alec.
'Alec'. Non gli avevo parlato. Lui non mi aveva parlato. Non dopo quello che era successo la settimana precedente.
Sembrava.. disperato, davvero. Aveva delle ferite sanguinanti sul volto, che mi fecero alzare le sopracciglia.
'Hey, possiamo parlare?' chiese speranzoso. Sospirai. 'Non penso sia il momento giusto, io-'
'Ho bisogno di parlarti'
mi interruppe. Smisi di parlare e annuii. 'Allora parla' 'Io, ehm, volevo chiederti scusa' disse lentamente.
'Per essermi approfittato di te e per aver lasciato che ti ubriacassi' 'E' tutto ok' dissi. Sospirò passandosi una mano tra i suoi capelli biondo scuro ondulati. I suoi occhi incontrarono i miei e scosse la testa.
'No, non è vero, è che..' si fermò e rise. 'Sai, mi piaci da morire. E so che probabilmente mi odi, ma ecco perchè l'ho fatto. E' stata una cosa meschina baciarti e tutto il resto ma ecco perchè l'ho fatto'
Aprii la bocca e la chiusi subito dopo, non sapendo cosa dire. 'Ma non è il motivo per cui sono qui' scosse la testa.
'Io, ehm, qualcuno mi ha detto che Will ti ha disturbato oggi'. Alzai le sopracciglia.  'Chi te l'ha detto esattamente?' chiesi curiosa.
'Non importa' 'Alec, è venuto Harry da te? E' questo il motivo per cui non eri in classe?' 'Ascolta, non sono qui per buttare merda su Harry. Ma si, è venuto da me' cominciò Alec.
'Veramente mi ha letteralmente trascinato fuori dalla scuola' rise. 'Quel bastardo è pazzo quando si arrabbia'.
Sapevo che Harry avrebbe fatto qualcosa di stupido. Quando era arrabbiato era capace di fare tutto.
'Ma per una buona ragione' aggiunse. 'Mi ha dato qualche pugno e ha detto alcune cose. E vorrei tanto negarlo, ma erano vere'
'Will è un bastardo, Scar. Mi dispiace. Sta cercando di infastidire Harry dal primo giorno in cui l'ha visto, quindi il fatto che poteva infastidirlo parlando con te l'ha reso molto felice'
'Ma non è colpa tua..'
iniziai. 'Si invece' Alec annuì. 'Harry mi ha detto di smettere di essere così egoista e iniziare a controllare il mio gruppo' 'Gang' lo corressi. Alec roteò gli occhi.
'Si, gang, sei perspicace' disse facendomi ridere. 'Comunque, Harry ha ragione, dovrei comportarmi come un amico per te, non come un bastardo. Ma pensavo di avere una possibilità con te'
'Alec..'
cominciai. 'Non provare pietà per me, Scar' sorrise. 'Vorrei parlare male di Styles e fartelo odiare, ma visto che mi sono comportato male la settimana scorsa oggi farò il bravo ragazzo'
Risi elggermente e lo abbracciai. Sembrò sorpreso prima di ricambiare la stretta.
'Grazie, Alec. A volte sai essere un idiota, ma non sei sempre così male' dissi mentre aprivo la portiera della mia auto.
'Gli piaci un sacco Scar. Si, lo odio. Ma non posso negare che gli interessi davvero' disse Alec prima di voltarsi e allontanarsi.
'Oh, e questo non significa che mi arrenderò Scar. Darò a Styles solamente un giorno' mi fece l'occhiolino prima di entrare nella sua auto e andarsene.
Mi sedetti nella mia aiuto, scioccata. Alec e Harry erano completamente nemici, e quindi sentir Alec parlare positivamente su Harry era scioccante.
Sapevo che stava solo cercando di essere gentile perchè si sentiva in colpa e probabilmente il giorno successivo sarebbe tornato a buttare merda su Harry, ma questo non cambiava il fatto che gli piacevo, e aveva ammesso che piacevo anche a Harry.

*writ's corner*


EEEEEEEEEEEEEEEEEHY! I DON'T KNOW ABOUT YOU, BUT I'M FEELING 22! EVERYTHING WILL BE ALRIGHT IF YOU KEEP ME NEXT TO YOUUUUU!

*cough cough* ehm, scusate, è l'effetto che fa la swift su di me. mi sto trattenendo dall'alzarmi e ballare come una pazza ma lasciamo perdere lol
anyway, buona seraaa! FINALMENTE E' ARRIVATO IL FINE SETTIMANA e ciò significa nuovo capitolo! Vi chiederete (forse): perchè di venerdì se aggiorno sempre di sabato o domenica? Non lo so lol. Probabilmente pErchè per domani avevo poco da studiare o probabilmente pErchè sto già traducendo il capitolo 17 e quindi sono qualche capitolo avanti *si sente realizzata* AHAHAH
ecco il perchè del capitolo più lungo stavolta. Questo non l'ho spezzato, è intero :) Ma i prossimi li spezzerò perchè la maggior parte di voi ha detto che preferisce se aggiorno spesso ma con capitoli dimezzati :) 
E poi vi meritavate un bel capitolo lungo dopo le 10 recensioni allo scorso capitolo aww asdfghjkl

GRAZIE MILLE! SIETE MERAVIGLIOSI, OK? OKAY. io vi amo. E la storia ha raggiunto 100 recensioni! *pepepepepepepepepepe*

Ok, mi volatilizzo. Fatemi sapere sempre che ne pensate! E non esitate a contattarmi PER QUALSIASI COSA qui:

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Capitolo 15
*** Confessions. ***


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CAPITOLO 15

Dopo scuola andai da Sierra per un paio d'ore. Avevo pensato di restarci per tutto il weekend ma visto che il giorno successivo sarebbe stato l'anniversario dei suoi sarebbe andata fuori città con loro.
Dopo averla salutata andai verso casa. Erano le 7 ma sembrava molto più tardi visto che stava per arrivare una tempesta. La pioggia non stava ancora cadendo, ma si cominciavano a sentire i tuoni.
Parcheggiai la mia auto e andai verso la porta di casa. Entrai, sembrava tutto tranquillo. Niente litigi, niente amici di famiglia, niente di niente.
Quasi mi spaventava quel silenzio. Entrai nell'ufficio di mio padre, sapendo che probabilmente era lì.
Mi congelai quando lo vidi seduto dietro la scrivania con mia madre che sussurrava. Lei aveva un bicchiere di vino, mio padre di whisky.
'Scarlet. Siediti' il tono severo di mio padre e gli occhi di ghiaccio di mia madre mi fecero capire che c'era qualcosa che non andava.
'Cosa c'è che non va?' chiesi tremando mentre mi siedevo davanti a loro. 'Dov'eri oggi?' chiese mio padre con gli occhi duri e illeggibili.
'A scuola e poi da Sierra' dissi tranquilla. Lo sapevo. Mi avevano beccato.
'Scuola?' ripetè mio padre. Annuii silenziosa. 'Quale scuola esattamente?'
'La South Pacific'
 sussurrai. Mio padre sbattè il suo bicchiere contro il tavolo facendomi saltare. Mia madre mi fissò con gli occhi di fuoco.
'Come ti sei permessa?' mio padre urlò. 'Come ti sei permessa di disonorare te e la tua famiglia?'. Morsi il labbro dicendomi di restare forte mentre guardavo mio padre urlarmi contro.
'Sai come l'abbiamo scoperto?' chiese mia madre alzandosi. 'Dai genitori di Doug!' gridò. 'Mamma, papà, non è così male-' cominciai disperatamente ma fui interrotta dalla voce arrabbiata di mio padre.
'Taci Scarlet, taci!' indietreggiai. Mio padre non mi aveva mai detto di stare zitta. MAI.
'Da quanto tempo ci vai?' chiese mia madre con voce ferma. 'Dall'inizio del semestre' dissi. Mia madre mi fissò, scuotendo la testa con la delusione che le si leggeva negli occhi.
'Non ti riconosco nemmeno più' sputò. 'Hai permesso a tutta la città di ridere di noi!' 'Non è una tragedia,mam-'
'Non è una tragedia?' 
urlò con la sua voce che perforava le mie orecchie. 'Tu, Scarlet Thorn, sei diventata una teppista che frequenta la South Pacific! Dovresti avere classe! Ma no, sei egoista, dovevi rovinare la nostra reputazione'
'Mi dispiace mamma, ma dovevo! Dovevo andarmene da lì!'
 urlai sperando che avesse capito. 'Di cosa stai parlando? Perchè?'
'Non posso vivere più in questo modo, come una snob superiore a tutti! Odiavo quella scuola, perchè non puoi capire?'
 risposi. Mio padre si alzò.
'Sei ingrata' ringhiò. 'Ti abbiamo dato tutto ciò che hai chiesto, vestiti, regali, auto, tutto!'
'Non voglio quella roba, papà! Non significa niente!'
 urlai. 'Mi premete troppo su ogni cosa, non riesco a sopportarlo! Tutto ciò che fate è lamentarvi, non sono mai abbastanza per voi!'
'Non tornerai mai più in quella scuola' 
disse mio padre sedendosi e riprendendo il suo bicchiere. 'Tornerai alla north Pacific da lunedì e riavrai la tua reputazione per te e per la tua famiglia'
'Scusa?'
 dissi alzandomi. 'Non ci tornerò  più lì. Mai più' 'Allora vattene' rispose.
Spalancai gli occhi e passai dal guardare lui al guardare mia madre, che stava lì ferma come se fosse d'accordo con lui.
'Mi state cacciando di casa?'Non poteva essere vero. 'O vai alla North Pacific, o te ne vai dalla mia casa' rispose mio padre, fissandomi coi suoi occhi neri.
Sentii le labbra tremare mentre prendevo la mia borsa e andavo verso la mia stanza.
Presi la mia valigia gettandoci dentro tutto ciò che ci andava. Soldi, vestiti, trucchi, scarpe, tutto ciò che usavo quotidianamente.
Chiusi velocemente la valigia e scesi le scale. I miei genitori erano lì guardandomi senza nessuna espressione sul volto.
Arrivai all'ultimo scalino, presi le mie chiavi dal tavolo e andai verso la porta. 'Dove abbiamo sbagliato, Scarlet? Cos'abbiamo fatto per renderti così?' mia mamma chiese scuotendo la testa.
'L'unica cosa che avete sbagliato è stata cercare di farmi diventare come voi' risposi aprendo la porta e poi sbattendola dietro di me. 
Entrai nella mia auto gettando la mia valigia nel retro. Attraversai il quartiere sentendo le lacrime rigare il mio viso.
Cacciai il mio cellulare e digitai il numero di Sierra, che probabilmente stava andando all'aereoporto. 'Scar? Posso parlare solo per un minuto, l'aereo sta per partire e-' si fermò quando sentii i miei singhiozzi.
'Che è successo? Stai bene?' 'i miei genitori mi hanno cacciato di casa' dissi mentre guidavo sotto la pioggia. 'Oddio, l'hanno scoperto?' 'L'ha detto Doug' piagnucolai.
'Bastardo' mormorò. 'Dove andrai ora, Scar? Sai che saresti potuta stare da me se fossi stata a casa, ma..'
'Lo so' 
risposi con le lacrime che stavano cominciando a rallentare. 'So dove andare' 'Se è dove penso io, sei pazza'
'Lo sono sempre stata' 
risi leggermente tra le lacrime prima di salutare Sierra e continuare a guidare, cercando di calmarmi.
Finalmente raggiunsi la mia meta. Parcheggiai l'auto e rimasi seduta per un momento. Dovevo farlo. Dovevo.
Mi guardai nello specchio e mi lamentai. Ero orribile. I miei capelli erano bagnati, il mascara si stava sciogliendo sulle guance a causa delle lacrime, i miei occhi erano rossi e le guance di un rosa acceso.
Fanculo, pensai mentre uscivo dall'auto e camminavo verso la porta. Il mio cuore batteva velocemente, quasi come se stessi per avere un infarto.
Bussai alla porta, sperando e aspettando. Ero fracida visto che pioveva forte. 
La porta si aprì e vidi Harry. Mi guardò sorpreso e con gli occhi spalancati.
'Scarlet? Cosa stai facendo? Entr-' aprì la porta per farmi entrare ma scossi solamente la mia testa.
'No, fammi prima dire questo' respirai profondamente. Mi guardò curioso prima di avvicinarsi a me e mettersi sotto la pioggia anche lui.
Improvvisamente diventai più nervosa, guardandolo lì con le sue mani infilate in tasca e con le ferite sul suo volto quasi guarite.
I suoi occhi verdi guardavano ogni mio movimento, sembravano attenti ma non arrabbiati. 
'Lo dirò in modo semplice' cominciai, guardando i suoi occhi verdi.
 'Mi piaci. Okay, non sapevo se lo sapevi già perchè era ovvio o-oppure non lo sapevi per come mi sono comportata male la settimana scorsa. 
Non so quando mi sei iniziato a piacere, anche se ci conosciamo da meno di un mese. Tutto ciò che so è che l'ultima settimana passata senza di te è stata un inferno perchè tutto ciò a cui pensavo era a quanto mi piaceva passare del tempo con te.
Non ho mai frequentato persone come te, e so che sembra una cosa negativa, ma non lo è. E' una cosa così bella, Harry. Mi dispiace per come mi sono comportata, mi dispiace per averti fatto credere che mi vergognavo di te.
Ma non è così, è al contrario. Sono solo patetica e.. non- non lo so.'
 Harry mi fissava con la bocca leggermente aperta.
I suoi ricci erano bagnati e scorrevano lungo la sua fronte, e anche lui aveva i vestiti attaccati addosso come me a causa della pioggia.
'Ma sai una cosa? I miei genitori hanno scoperto che frequento la South Pacific. E mi hanno cacciato fuori. Avevo bisogno di un luogo dove andare. E sai qual è stato il primo posto a cui ho pensato?
Non la casa della mia migliore amica, non la casa di qualcuno della North Pacific, nemmeno la casa di Lea. No Harry, volevo solo venire qui e vederti.
Ed è patetico il fatto che ci è voluto che i miei mi cacciassero di casa per farmi realizzare quanto mi piaci e quanto voglio imparare su di te. So che pensi di non essere buono.
So che pensi che non dovrei frequentarti. E so che siamo completamente diversi ed è assolutamente pazzo, ma.. mi sto innamorando di te'

Harry non disse niente, fece solo un grande passo verso di me premendo il suo corpo contro il mio prima di far combaciare le nostre labbra bagnate.
'Allora è una cosa maledettamente bella visto che mi sto innamorando anche io di te' harry mormorò contro le mie labbra prima di sorridere e riattaccare la sua bocca alla mia.
La pioggia continuava a scorrere su di noi, ma niente era mai stato così perfetto.
 
*writ's corner*
Ed ecco un altro capitolo intero! No no, se continuo così resterò indietro lol ma non posso farci niente se non resisto, soprattutto per questo capitolo che ha una fine così bella, non potevo tagliarlo!
MA... 14 RECENSIONI?! MA SIETE PAZZI? GRAZIE MILLE! ed ecco eprchè, dopo ore di studio, mi sono connessa solo per 10 minuti, giusto il tempo di aggiornare.. Amatemi! spero lo facciate già.. AHAHAH scherzo!
Anyway non è dolcissima la fine? asdfghjkl ci vediamo il prossimo fine settimana! Fate i bravi e arriverà presto il capitolo c: AHAHAH vi amo. uu <3
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Capitolo 16
*** New House Guest. ***


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CAPITOLO 16

'Oh cara, guardati!' Anne mi avvolse in un'asciugamano mentre andava avanti e indietro dalla cucina, dov'ero seduta vicino a Harry, fino al salotto. 'Povera, sei fradicia!'
'Sto bene, Anne, davver-' 'Harry'
Anne si voltò verso di lui con uno sguardo severo. 'Non puoi lasciare una ragazza lì fuori sotto la pioggia! Scarlet avrebbe potuto prendere un raffreddore o la pneumonia, per l'amor di Dio!'
'Le ho detto di entrare, non mi ascoltava!'
Harry disse guardando sua madre con gli occhi spalancati. Sorrisi e scossi la testa.
'Nessuna scusa' disse Anne dando un colpetto a Harry dietro la testa prima di tornare in cucina per prendere il tè. 'Oh!' Harry disse strofinandosi la nuca. 'Mi hai fatto male!'
'Che bambino'
mormorai. 'Ti ho sentito, Angel' disse facendomi ridere. Mi sorrise con i suoi occhi verdi che erano più luminosi del solito.
Iniziò a inclinarsi verso di me incollando i suoi occhi sulle mie labbra, quando all'improvviso entrò Anne con due tazze in mano.
'Ora Scarlet, mi pare di aver capito che resterai con noi, vero?' Anne chiese mentre Harry si allontanava ritornando al suo posto e facendo di tutto per sembrare innocente.
Sua madre mi porse una tazza di tè mentre io la ringraziavo. 'Anche io ero sotto la pioggia mamma, ma non preoccuparti per me' disse Harry sarcastico quando si accorse che sua madre non gli aveva fatto il tè.
'Oh zitto, il tuo tè è in cucina' disse Anne roteando gli occhi prima di tornare a guardare me.
'Oh, non devi per forza tenermi qui Anne' dissi scuotendo la testa. 'Davvero, non voglio essere una rottura. Ho una carta di credito, posso trovare un hotel e-'
'Assolutamente no!'
Anne mi disse guardandomi con gli occhi spalancati. 'Non voglio mandarti da un'altra parte!' le sorrisi timidamente. Era troppo gentile, davvero.
Una volta che io e Harry eravamo entrati dentro e le avevo detto che ero stata cacciata di casa, si era praticamente offerta di adottarmi. Non sapeva la ragione per cui ero stata cacciata, ma non l'aveva chiesta.
Era come se non importasse, tutto ciò di cui avevo bisogno era un posto dove stare. 'Sei troppo gentile, Anne' dissi sorridendo. Ricambiò il sorriso.
'Non ricordo l'unica volta in cui ho accolto una ragazza in questa casa! Questo è un sogno che diventa realtà per me!' disse facendomi ridere.
'Non potrei mai ringraziarti abbastanza' aggiunsi. 'Non ringraziarmi, tesoro. Dio lo sa che ho commesso degli errori, ma non avrei mai lasciato una povera ragazza come te da sola lì fuori. Chi lo sa cosa potrebbe succedere a una ragazza così carina come te!'
Risi leggermente e guardai Harry che mi stava già fissando con un sorriso sulle sue labbra. Alzò il braccio mettendolo attorno alle mie spalle.
'E a te' Anne alzò le sopracciglia in direzione di Harry. 'Scarlet ora è nostro ospite quindi significa che le darai tutto ciò che vuole o di cui ha bisogno. Dovrai servirla in tutto e per tutto'
'Fidati, me l'avrebbe fatto fare lo stesso'
Harry mormorò. Lo colpii sul petto spalancando la bocca. 'Harry!' dissi ridendo.
'Ero seria Harry!' disse Anne guardandomi sorridente. 'E sono sicura che se non la tratti come merita, non avrà nessun problema a dirmelo. E poi farai i conti con me'
Guardai Harry e sorrisi prima di annuire verso Anne. 'Fantastico, sei qui da dieci minuti e hai già fatto un complotto contro di me insieme a mia madre' disse Harry guardandomi.
'Sai che ti voglio bene' disse Anne alzandosi e dando un bacio sulla testa ad Harry. Sorrisi mentre li guardavo, erano così legati.
Avrei voluto tanto avere quel rapporto con mia madre. Ma era il contrario. Non ci dicevamo mai di volerci bene, la evitavo a tutti i costi e non spendevo più del tempo necessario con lei.
Qualcuno diceva 'è solo una fase' o 'sei un'adolescente, è normale' ma non era così. Il nostro rapporto era sempre stato in quel modo.
Anche quando ero piccola cercavo di farla contenta, ma non mi piaceva stare con lei. Mi criticava costantemente ed era troppo da sopportare, anche a 10 anni.
'Vado a prepararti la vasca' mi disse Anne mentre cominciava ad andare al bagno. Annuii e mi alzai seguita da Harry. 'E' il miglior modo per riscaldarti!'
'Io invece penso ad altre cose per riscaldarti'
Harry mormorò quando sua mamma sparì, facendomi arrossire.
'Smettila' mi lamentai mentre lui avvicinava il suo corpo al mio. 'Di fare cosa?' chiese sorridendo per la mia agitazione.
'Di fare commenti che mi fanno arrossire' risposi. Rise ancora prima di abbassare la sua testa nell'incavo del mio collo. 
Fece inclinare il mio collo a sinistra col suo naso prima di immergere la sua testa in esso. 
'Anche quando sei bagnata, profumi' mormorò contro la mia pelle come se stesse parlando a se stesso più che a me. Alzò ancora la testa, inclinandosi lentamente e lasciando un leggero bacio sulle mie labbra.
Era stato morbido e innocente ma, dio, mi aveva fatto impazzire. Non mi ero mai sentita così.
Solamente il tocco delle sue labbra contro le mie mi faceva venire i brividi. La sua mano, che era alla fine della mia schiena, mi faceva sentire delle scosse elettriche che partivano da quel punto.
Era onestamente e completamente folle. Ma più provavo quelle emozioni, e più le desideravo.
Sentimmo il rumore della porta del bagno che si apriva e mi allontanai dal bacio, non volendo che Anne scoprisse già di me e Harry. Certo, non era scema, ma non volevo farmi vedere mentre baciavo Harry appena mi aveva accolto nella sua casa.
Harry sospirò e scosse la testa facendo comparire un piccolo sorriso sulla sua bocca prima di lasciarmi un bacio sulla guancia destra. E poi sulla guancia sinistra. E poi sulla fronte. E infine sul naso.
'La vasca è pronta!' Anne disse. Sorrisi mentre Harry continuava a baciare tutto il mio viso tranne che le labbra. 'Okay, sto arrivando!' risposi premendo sul petto di Harry per allontanarlo.
Ma lui stringeva ancora di più la presa e continuava a baciare ogni angolo del mio viso. 'Harry, tua madre mi sta aspettando!' 'Va bene' sospirò lasciandomi i fianchi. 
Mi voltai quando afferrò il mio braccio. 'Che-' cominciai ma fui interrotta da un bacio dolce sulle mie labbra. Harry mi lasciò andare e mi sorrise lasciando intravedere le fossette sulle sue guance morbide.
I suoi capelli erano quasi asciutti ed erano raggruppati in boccoli disordinati. 'Ora vai a lavarti' disse Harry ridendo e colpendomi leggermente il sedere.
'Bastardo' mormorai facendolo ridere ancora di più. Entrai in bagno e saltai nella vasca, lavandomi velocemente.
Era stato così bello levare finalmente i vestiti bagnati e appiccicosi che avevo. Sorrisi quando vidi le bottiglie di bagnoschiuma alla vaniglia e lo shampoo al cocco che aveva preparato per me.
Aveva anche preso uno spazzolino nuovo, era come se Anne avesse atteso il mio arrivo. 
Mentre mettevo il balsamo per la prima volta i miei pensieri andarono ai miei genitori. Mi chiedevo se mi avrebbero mai chiesto di tornare a casa. O se avessero aspettato che fossi andata da loro ad implorarli.
Ma non sarebbe mai successo.
Se le cose a casa di Harry non avrebbero funzionato, cosa alquanto impossibile visto il modo in cui erano cominciate, sarei andata da Sierra. Non sarei mai tornata da loro strisciando sulle mie mani e sulle mie ginocchia.
Spensi l'acqua e avvolsi il mio corpo nell'asciugamano che Anne aveva messo fuori per me. Guardai il mio riflesso nello specchio e sorrisi.
Avevo un aspetto decisamente migliore rispetto a quando mi ero guardata nello specchio della mia auto. I miei occhi non erano gonfi e rossi, ma luminosi e luccicanti.
Il mascara non stava più scorrendo sulle mie guance ed erano rimaste solo le guance rosa. E non riuscivo a nascondere il sorriso che voleva comparire continuamente sulle mie labbra.
Emisi un lamento quando mi accorsi di non aver preso i miei vestiti. Aprii lentamente la porta del bagno e camminai imbarazzata per il corridoio dove Harry e sua madre erano seduti sul divano e stavano ancora bevendo il tè.
Anne era di fronte a me, mentre Harry aveva le spalle rivolte verso di me. Sua madre mi guardò e rise colpendosi la fronte.
'I vestiti! Ho dimenticato di darti dei vestiti!' esclamò. Harry si guardò intorno sembrando più che contento per il fatto che sua madre non mi aveva dato altro che un'asciugamano minuscola per coprire il mio corpo.
'Veramente ce li ho i miei vestiti' dissi provando ad ignorare gli sguardi di fuoco di Harry. 'Ma sono nella mia valigia che è nel cofano della macchina e..'
'Oh, bene! Harry vai a prenderli' 'Sei sicura? Potremmo anche lasciarla girare così-'
Harry cominciò sorridendomi.
'Harry Styles non terminare quella frase o ti caccerò fuori da questa casa. Ora vai a prendere i vestiti di questa povera ragazza' Anne sospirò sfregandosi le tempie.
Harry rise facendomi l'occhiolino prima di alzarsi e ritornare sotto la pioggia. 'Penso che se non mi ucciderà l'età sarà quel ragazzo a farlo' disse Anne scuotendo la testa.
Risi e annuii. 'Sicuramente' le diedi ragione mentre Anne rideva con me. Dopo un pò di tempo la porta si aprì e vidi Harry portare la mia valigia.
'La porto in camera mia' disse avviandosi per il corridoio. Annuii e lo seguii in camera sua. Guardai la camera sorpresa. C'era un casino. 
Quando c'ero stata due settimane prima era ordinata. Mentre in quel momento c'erano cose rotte, lanciate e distrutte dappertutto. 'Che è successo?' chiesi mentre lui appoggiava la mia pesante valigia sul suo letto facendola sembrare leggera come una piuma.
'Oh' disse Harry guardandosi intorno come se avesse visto quel caos per la prima volta. 'Io, ehm, non ero di buon umore oggi' mormorò imbarazzato.
Ma capivo cos'era successo. Probabilmente era tornato da scuola furioso ed aveva distrutto la sua stanza a causa mia.
Annuii mettendo una mano sul suo braccio bagnato. I suoi occhi mi guardarono, verdi e pieni di tristezza e imbarazzo.
Volevo che sapesse che non avevo vergogna di ciò che aveva fatto. Sicuramente doveva imparare a controllare meglio la rabbia, ma non doveva esserne imbarazzato.
'E' tutto okay ora' dissi calma. Harry mi guardò come se avesse compreso del tutto ciò che stavo pensando e dicendo. Annuì abbassando gli occhi al suolo.
'Ma devi uscire perchè devo vestirmi' aggiunsi facendolo ridere. 'Posso restare e aiutarti' disse alzando le sopracciglia.
'O potresti andare di là a finire il tuo tè' sorrisi. Harry scosse la testa e andò verso il suo armadio per prendere dei vestiti asciutti.
Dopo che se n'era andato e aveva chiuso la porta, aprii la mia valigia. Scavai oltre la massa di vestiti e riuscii a trovare una tuta e una canotta da mettere.
Dopo essermi asciugata li indossai e presi una spazzola dalla mia valigia. Pettinai i miei capelli bagnati e lanciai l'asciugamano su una pila di vestiti di Harry.
Tornai nel salotto e vidi Anne stare vicino alla porta mentre indossava una giacca. Harry stava lì e stava per aprire la porta. 'Stai andando via?' chiesi.
Anne si avvicinò e mi abbracciò velocemente. 'Stanotte ho il turno notturno, ma tornerò domani mattina presto!' disse avvolgendosi il collo con una sciarpa.
'Harry, i tuoi fratelli non torneranno a casa stanotte, dormono a casa di amici' 'Va bene' disse guardandomi e sorridendo per la reazione che avevo avuto dopo aver saputo che saremmo stati soli tutta la notte.
'Si sta facendo tardi, devo andare' disse Anne baciando Harry sulla guancia e salutandomi da lontano prima di immergersi nella pioggia con un ombrello. Dopo che Harry chiuse la porta si voltò verso di me.
Io ero lì impalata con le braccia incrociate sul mio petto.
'Quindi..' la sua voce bassa e rauca mi provocò i brividi sulla schiena. 'Cosa vuoi fare?' 'Io, ehm-' inciampai nelle parole facendo ridere Harry che si stava avvicinando a me.
Il suo braccio avvolse la mia vita mentre mi portava verso la sua stanza. 'Sembri stanca. Dai, andiamo a dormire' disse. Ci mettemmo nel suo letto senza parlare, con il mio cuore che batteva più velocemente del solito.
Harry si voltò verso di me. Lo guardai. I suoi ricci stavano iniziando ad asciugarsi, per la seconda volta in quella giornata.
I suoi occhi verdi sembravano scuri al buio. La sua bocca seguiva una linea senza emozione. Non stava sorridendo, non era triste, non stava ridendo.
Stava solo fermo a fissarmi.
Tracciò i lineamenti del mio viso gentilmente prima di inclinarsi verso di me. Rimasi ferma con la testa appoggiata sulla mia mano.
Baciò le mie labbra dolcemente prima che io ricambiassi il bacio. Poi si fermò prima che potesse trasformarsi in altro.
Strinse il suo braccio attorno ai miei fianchi facendo combaciare il suo corpo al mio. Mi diede un leggero bacio sulla fronte prima di poggiare il suo mento su di essa.
E solo in quel momento realizzai quanto ero esausta.
'Buonanotte Scarlet'

-----------

 
Presi posto nella piccola cucina della casa di Harry. Erano le 8 di mattina e Harry stava ancora dormendo nella sua stanza. Eravamo da soli a casa.
Stavo seduta a guardar
e la pioggia mentre scorreva sui vetri delle finestre. Pioveva forte, proprio come la sera precedente.
Le mie piccole mani erano avvolte intorno a una tazza di tè che avevo appena fatto. Improvvisamente sentii dei passi nel corridoio, che non era visibile da dov'ero seduta.
Harry entrò passando per il salotto che si trovava affianco alla cucina. 'Harry' dissi sorpresa. Si fermò e rimase lì impalato fissandomi.
Il suo petto si abbassava e alzava velocemente. 'Sei qui' disse sorpreso. 'Io' si fermò strizzandosi gli occhi. 'Pensavo te ne fossi andata'
'Non me ne sarei mai andata, Harry'
dissi alzandomi e andando di fronte a lui. 'Mi sono svegliato e non eri lì' disse calmo.
Mi avvicinai avvolgendo le mie braccia intorno al suo collo. Le sue mani si allacciarono subito ai miei fianchi.
'Stavo facendo del tè' mormorai contro il suo petto. 'Non vado da nessuna parte'. Harry restò in silenzio.
I nostri corpi rimasero intrecciati finchè non riuscii a sentire il suo respiro rallentare e finchè non si calmò. 
All'improvviso bussarono alla porta facendoci allontanare. Harry si passò una mano tra i ricci guardando la mia canotta prima di sorridere. Roteai gli occhi e gli indicai la porta.
Appena Harry la aprì, quattro ragazzi, o forse uomini, irruppero nella stanza. Stavano tutti parlando e urlando.
Realizzai immediatamente che quelli erano Louis, Zayn, Niall e Liam. Harry sospirò e lasciò andare i ragazzi nel salotto mentre litigavano per qualcosa che non riuscivo a capire.
Louis fu il primo a notarmi e diventò immediatamente silenzioso, facendo voltare verso di me tutti gli altri ragazzi.
'Scarlet!' Niall fu il primo a parlare. Mi salutò e ricambiai sorridendo timidamente. 'Ciao ragazzi' 
Gli occhi di Zayn erano scuri come al solito, ma non erano incollati su di me. Erano incollati su Harry.
Mormorarono tutti un 'ciao' ma si vedeva che erano sorpresi di vedermi lì a casa di Harry.
'Dovrei andare a comprare delle cose' dissi afferrando le mie scarpe e la mia giacca. Era palese che i ragazzi volessero parlare da soli con Harry.
E avevo bisogno di comprare delle cose davvero, se dovevo restare da Harry. 'Dove vai?' chiese Harry afferrando il mio braccio.
Scrollai le spalle sorridendogli. 'Tornerò tra poche ore, okay? Porto il telefono con me' dissi. Annuì e per un minuto pensai che mi avrebbe dato un bacio. Ma non lo fece.
'Ciao ragazzi' dissi prima di incamminarmi verso la mia auto.

*Harry's P.O.V*

Volevo stringerla, baciarla e tenerla con me. 
Dopo essermi svegliato con le braccia vuote e senza lei al mio fianco avevo quasi avuto un infarto. Avevo pensato che si era già pentita di essersi rivolta a me.
Ma non potevo baciarla o implorarla di restare, non davanti ai ragazzi. Non sarebbe finita bene. Zayn si sarebbe arrabbiato perchè stavo facendo più che tentare di portarla a letto.
Ma soprattutto, avrebbero insultato Scarlet. E sapevo che quella era l'ultima cosa che le serviva in quel momento.
Una volta che la porta si chiuse, guardai la sua auto allontanarsi dalla finestra finchè Zayn non mi distrasse.
'Merda, ho perso la mia auto?' disse Zayn guardandomi con gli occhi spalancati. 'No, è stata cacciata di casa ed è venuta qui' dissi brusco.
'Perchè?' chiese Liam mentre gli altri annuivano per la sua domanda. 'Cosa perchè?' 'Perchè ha scelto di stare con te?' rispose Louis.
Mi appoggiai alla parete e scrollai le spalle. Non sapevo l'esatta ragione per cui Scarlet avesse scelto me come prima alternativa.
Tutto ciò sapevo e che l'aveva fatto. Ed era venuta da me in un momento di difficoltà.
'Le piaci vero?' Zayn chiese ridendo. 'No' dissi a denti stretti. Anche se era una bugia. La sera precedente mi aveva detto di provare qualcosa per me, anche se qualcosa di piccolo.
'Per favore, Haz' Zayn rise ancora. Si alzò dal suo posto e mi venne di fronte scuotendo la testa. 
'Riesco a vederlo nei suoi occhi. Ho visto come sembrava triste di lasciare la tua fottuta casa anche se solo per poche ore' disse Zayn alzando le braccia.
'E quindi?' sputai diventando sempre più furioso ad ogni parola di Zayn. 'Sta cominciando a fidarsi di te. Aspetta solo che scoprirà perchè sei così dolce e carino con lei'.
Rimasi in silenzio, sapendo che se avessi parlato probabilmente avrei perso il controllo facendo uscire la rabbia che era in me.
'A menochè...' Zayn si fermò rivolgendomi un sorriso malvagio e scuotendo la testa.
 'Zayn'  lo avvisò Niall. 'Zayn, non farlo' aggiunse Louis. 
'A menochè non ti stai innamorando anche tu di lei. E quindi non si tratta più di una scommessa' Zayn continuò ignorando il consiglio degli amici.
'Sei pazzo' risposi serrando la mascella. 'Davvero, Harry? Davvero? Perchè credo che ormai lo sappiamo tutti. La settimana scorsa ci hai lasciato da soli a un party, compresa Brittany, per portare la principessa ubriaca a casa'
Sentii i pugni serrarsi a lato del mio corpo. 'Cominci una rissa con qualsiasi ragazzo che guarda Scarlet. Inizialmente pensavo fosse perchè così tu potevi essere l'unico ad averla, così avresti vinto la scommessa. Ma.. non più. Penso che sia perchè non riesci a sopportare il pensiero che qualcun'altro oltre te possa toccarla'
'Smettila' 'E ora questo. Porti la ragazza a casa, vive con te. La presenti a tua madre, ai tuoi fratelli. La lasci dormire nella tua casa, e ancora non hai scopato con lei?'
Sentii la mia pazienza raggiungere il limite. 'Sappiamo che l'Harry che conosciamo non funziona così. Ti sta già cambiando. Tra poco sarai uno snob che veste firmato mentre sei seduto accanto a suo padre vicino alla loro tavola enorme. E ancora non sarai andato a letto con quella troia'
Prima che realizzassi cosa stava succedendo il mio pugno colpì il viso di Zayn, facendolo arretrare e gemere per il dolore. 'Vattene da questa casa' urlai camminando verso di lui.
Scosse la testa aprendo la sua bocca per parlare, ma si fermò quando il sangue cominciò a scorrere dal suo viso. Si avvicinò alla porta.
'Mi dispiace amico' mormorò Louis colpendo le mie spalle tese. Uscii anche lui seguendo Zayn, sapendo che volevo stare solo.
'Se l'è meritato' aggiunse Niall uscendo. 'Ha solo paura di perdere la scommessa, Haz, ha paura' disse Liam cercando di vedere il meglio negli altri, come sempre. Annuii mentre usciva anche lui, lasciandomi solo.
Una volta rimasto solo appoggiai la schiena alla porta e mi adagiai sul pavimento con i gomiti sulle ginocchia e la testa tra le mani.
Pensavo a Zayn, a Scarlet e alla scommessa. Perchè le parole di Zayn mi avevano colpito così tanto? Forse perchè erano vere?
Volevo di più da Scarlet oltre che alla sua innocenza?
Emisi un lamento quando realizzai che forse volevo più della sua innocenza. 
Tutto ciò che sapevo era che questa ragazza che proveniva dalla North Pacific stava facendo capovolgere il mio mondo in poche settimane. E che ero completamente fottuto.

*writ's corner*

Direi che questo capitolo chilometrico (rispetto agli altri, lol) ve lo siete meritato. 15 recensioni? Non sapete quanto mi rendete felice! E' bello vedere che apprezzate le ore che passo a tradurre questa storia per voi! GRAZIE! LA STORIA HA RAGGIUNTO LE 145 RECENSIONI, NON POSSO CREDERCI!
Comunque, passando al capitolo, non è dolcissimo? asdfghjkl.Ma, ahimè, non saranno sempre rose e fiori.. ed io so come continuerà. (me stessa maligna mode on) muhahaha. Ok, la smetto.
Sto ascoltando i The Script, quanto posso amarli? Dovete sapere che le cose che amo di più al mondo sono Avril Lavigne, i One Direction, l'Inghilterra, l'inglese, Taylor Swift, Ed Sheeran e i The Script. Tante vero? Ma diciamo che Avril, i 1D e l'Inghilterra occupano una parte più grande <3 Ok, so che non ve ne frega,ma boh, era tanto per darvi un'idea di come sono.. Perchè, non so voi, ma quando seguo una storia io immagino dietro quella storia un tipo di persona e mi piace quando le scrittrici si aprono con i lettori :) Ora vado! Fatemi sapere cosa ne pensate! Grazie ancora!

Ps. non mi odiate ma i capitoli non resteranno così lunghi per molto tempo, sennò rimango indietro e non riesco ad aggiornare ogni settimana :c

Vi lascio con una beeella foto.


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Capitolo 17
*** I Don't Care. ***


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CAPITOLO 17

'Quindi resti da lui?' mi chiese Sierra mentre stavo guidando verso casa di Harry col cellulare attaccato all'orecchio.
'Si. Sua madre mi ha letteralmente trascinata in casa' 'Hai fatto sesso con lui ieri sera?' Sierra sputò fuori facendomi spalancare la bocca.
'No! Sierra, sai che sono vergine! Solo perchè qualcuno mi ospita a casa sua non significa che li farò entrare nella mia casa. Se capisci cosa intendo' dissi facendola ridere.
'Beh, allora? quando lo conoscerò? E' così strano non conoscere il ragazzo della mia migliore amica' 'Non è il mio ragazzo' chiarii velocemente.
'Allora.. cos'è? Perchè è evidente che non sia solo un amico' 'E' un, ehm, intendo, è..' mi fermai. 'Non ne ho idea. E' complicato'
'Complicato nel senso che a te piace e lui ricambia, ma i tuoi genitori non lo accetteranno mai e nel senso che lui ha una gang ed è come se proveniste da due speci diverse?'

'Si Sierra, complicato in quel senso' dissi con falso entusiasmo. 'Scusa. Beh io vi sosterrò sempre. Non lasciare che le stronze vi abbattano'
'Non penso che i miei possano rientrare nelle stronze che ci vogliono abbattere'
dissi roteando gli occhi. 'Ma grazie per il supporto'
'Che ci sarei a fare sennò?'
chiese ridendo. 'Vero. Beh, devo tornare da Harry, non ho risposto al messaggio in cui mi chiedeva dov'ero e probabilmente mi farà delle domande'
'Va bene, mandami un messaggio stasera. Ti voglio bene, ciao!'
disse Sierra prima di riattaccare.
Andai verso la porta di casa Styles lasciando le buste nel salotto dopo essere entrata. Ero stata via soltanto per 3 ore: ero andata a casa di Sierra per prendere delle cose e avevo comprato della roba, qualche vestito, sapone e cose del genere.
Camminai verso la stanza di Harry quando lo vidi sdraiato sul divano con il suo volto sotterrato tra le braccia, lasciando visibile soltanto la guancia e una parte dei suoi ricci scuri.
Mi avvicinai e mi abbassai davanti a lui, avvicinandomi. Era ovvio che stesse dormendo. Sorrisi mentre passavo una mano tra i suoi ricci.
'Harry' sussurrai piano nel suo orecchio. 'Harry svegliati'. Quando non ricevetti nessuna risposta, spostai i ricci dalla sua guancia e ci lasciai un bacio sopra.
E poi un altro, e un altro ancora. Ogni bacio diventava sempre più lungo. Gemette con un suono profondo, alzando la testa.
'Svegliati, mi manchi' sussurrai. I suoi occhi erano ancora nascosti dalle mani ma sembrava si fosse svegliato.
Lasciai un bacio all'angolo delle sue labbra, che erano scoperte. Improvvisamente spalancò gli occhi, lasciandomeli vedere.
Arretrai restando senza fiato. Gli occhi che mi stavano guardando erano castani. Non verdi. Guardai quel ragazzo che era sul divano e capii che non era alto quanto Harry.
Si, era alto, ma Harry era sicuramente più alto. 'Oddio' sussurrai indietreggiando fino ad incontrare la parete. Il ragazzo si alzò strofinandosi gli occhi e guardandomi. Aveva lo stesso sorriso di Harry.
Ecco che capii che quel ragazzo era Matt. Il fratellino di Harry, quello di un anno più piccolo.
'Mi potrei abituare ad essere svegliato così un pò più spesso' disse. Rimasi lì impalata con la bocca spalancata per la somiglianza della sua voce con quella di Harry. Anche la sua era rauca e profonda. Non quanto quella di Harry però.
'Io-io non volevo, mi disp...' balbettai con gli occhi spalancati e la bocca ancora aperta. 
Matt si stiracchiò lasciando intravedere i suoi muscoli sotto la maglietta. I suoi capelli erano proprio come quelli di Harry, lisci sulla fronte ma con i ricci ai lati della testa.
Solo che i suoi erano più ondulati, ma ci avevo fatto caso troppo tardi. E i suoi capelli erano anche più scuri. E quando lo guardai meglio, notai che aveva anche lineamenti differenti da Harry.
'Hey, sei tornata!' disse una voce da dietro afferrandomi per i fianchi. Saltai, avevo paura di vedere chi fosse. 
Ma era ovvio che fosse Harry. 
'La tua ragazza mi ha appena svegliato' disse Matt sembrando felice di quello che avevo fatto. 'Pensavo fossi tu' mormorai ad Harry indicando suo fratello.
Harry sembrava confuso. I miei occhi attraversarono il suo corpo che era fasciato da dei jeans scuri e una felpa grigia. Aveva una collana che si nascondeva sotto la maglia.
'Potrei essere lui se questo significherebbe ricevere più baci' Matt sorrise mostrando una piccola fossetta. 
'Non succederà' risposi roteando gli occhi, facendolo ridere. Non ci credevo, stava cercando di flirtare con me.
'Più baci?' Harry ripetè corrugando un sopracciglio. 'La biondina qui ha deciso di darmi qualche bacio per svegliarmi' 'Non sapevo che fossi tu, cazzo!' dissi sospirando, mi stava facendo sembrare quello che non ero.
'Continuavo a dire 'Harry svegliati' per un motivo!' 'Hai lasciato che ti baciasse?' Harry ringhiò avvolgendo le sue mani intorno alla mia vita protettivamente. 'Sapevi che pensava fossi io!'
'Stavo dormendo, non me ne rendevo conto'
Matt alzò le sue mani con innocenza, ma era ovvio che ci stesse prendendo in giro.
'Sei patetico' disse Harry a denti stretti. 'Hai scopato metà delle ragazze della tua classe e non sei riuscito a fare la cosa giusta e dire a Scarlet che non eri me?'
'Oh, e tu non hai scopato la maggior parte delle ragazze della tua classe? O sarebbe meglio dire la maggior parte delle ragazze della tua scuola? Ho sentito che sei andato a letto anche con delle matricole il mese scorso. Quindi non chiamarmi patetico'
sputò Matt fissando Harry.
Le mani di Harry allentarono la presa sulla mia vita e lui fece un passo avanti. Capii subito cosa stava per succedere e dovevo immediatamente intervenire.
'Smettetela ragazzi' dissi afferrando la mano di Harry. 'Non importa con chi avete dormito o con chi non avete dormito. Harry, dai, andiamo nella tua stanza' 
'Stai lontano da lei prima che mi arrabbi con te, hai capito?'
chiese Harry alzando le sopracciglia. Mi accorsi che stava facendo di tutto per trattenere la sua rabbia.
'Come vuoi' disse Matt passandoci accanto. Harry mi seguii e andammo nella sua stanza, dove chiuse la porta dietro di noi così forte da far tremare le mura.
Saltai per la paura. Mi voltai e vidi Harry strofinarsi le mani sul volto per frustrazione ed era come se riuscissi a vedere il suo corpo emanare la rabbia.
'Non avresti dovuto ascoltare tutte quelle cose' Harry mormorò. 'Ascoltare cosa? Il litigio tra te e tuo fratello? Harry non preoccuparti, io litigavo con mio fratello tutte le volte che mi era vicino. E' normale' risi.
'No, non quello. Mi riferivo a quello che ha detto su di me e tutte quelle ragazze' Harry disse dandomi ancora le spalle. 'Pensi davvero che è una sorpresa per me sapere che sei andato a letto con molte ragazze della scuola, Harry? Perchè non lo è. Lo sapevo già'
Harry si voltò e finalmente mi guardò, il suo labbro era tra i suoi denti mentre mi fissava. 'Sai che sono andato a letto con talmente tante ragazze da non riuscire a tenere il conto e vuoi stare lo stesso con me?'
La sua domanda mi prese un pò alla sprovvista, perchè non avevo mai pensato a lui in quel modo. Ma mi trovai a rispondere subito con una parola che non sapevo da dove fosse arrivata.
'Si' 'Perchè?' la sua domanda arrivò velocemente. I suoi occhi erano incollati ai miei e sembrava molto interessato nella risposta.
'Non sto con te per il tuo passato, ma sto con te per quello che sei ora'. 
Riuscii a vedere l'emozione colpire il volto di Harry mentre vedevo la durezza nei suoi occhi svanire. Le sue labbra serrate diventarono un sorriso. Non disse niente, sembrava non sapesse cosa dire.
'Sta davvero succedendo? Davvero io e te ci stiamo provando?' chiesi. Era folle per me il pensiero che io e Harry potessimo provarci. Ma non pensavo a noi come fidanzati, no, non ero ancora pronta per quello.
Era solo il fatto che ci stavamo dicendo apertamente che ci piacevamo a vicenda. E presto anche i suoi amici l'avrebbero scoperto. E l'intera scuola. E.. sarebbe stato così grande.
'Non sono mai stato con una ragazza per più di una notte. Forse più notti, ma.. penso di volere più di quello. So di volere di più' Harry disse scuotendo la testa.
'E' tutto così diverso per me, Scar, quindi probabilmente non sarò perfetto per quello che siamo adesso, ma ci proverò. Giuro che ci proverò. E se funziona e non diventa un disastro, chi lo sa, magari potremmo affibbiarci un'etichetta'
'Se hai intenzione di provarci, allora anche io. Le etichette sono per quello che la gente pensa che noi siamo, e sono stanca di preoccuparmi di ciò che pensano gli altri'
'Se ho te, non mi potrebbe fregare niente di cosa pensa la gente, Angel'
disse Harry con un tono talmente serio che mi fece venire i brividi. Poi qualcuno bussò alla porta di Harry facendolo lamentare.
'Che c'è?' chiese aprendo la porta dopo aver visto Matt. Matt mi guardò velocemente. 'E' qui per parlarti' 'Ora? Cazzo' disse Harry con gli occhi spalancati.
'Digli che può entrare. E porta Scarlet fuori, non voglio che ascolta o veda' disse Harry. Matt sorrise e annuì prima che Harry alzò il braccio e afferrò quello di Matt stringendolo. 'Comportati bene. Se vengo a sapere che hai fatto qualcosa, te ne pentirai. Capito?'
'Hai davvero bisogno di calmarti'
disse Matt roteando gli occhi. 'Matt' Harry rispose con un tono che mi diede i brividi. 'Va bene, d'accordo' disse Matt porgendo una mano verso di me.
Mi indicò la sua mano. Guardai Harry, aveva un'espressione addolorata. 'Ho bisogno di parlare con Jay' disse avvicinandosi a me.
Ricordavo Jay, era quello che avevo visto l'ultima volta a casa di Harry. Perfino il suo nome mi dava i brividi.
'Non dovrei metterci molto, vai con Matt' disse Harry. Gli rivolsi un'occhiata insicura, non volendo lasciarlo dopo che ero appena tornata. Ma i suoi occhi verdi mi convinsero.
'D'accordo' dissi calma andando verso Matt. La mano di Harry afferrò il mio fianco facendomi voltare verso di lui. Il suo viso si avvicinò velocemente al mio facendo combaciare le nostre labbra in un bacio intenso.
Durò 5 secondi, ma bastò a far colorare le mie guance di rosa. Mi lasciò un bacio sulla guancia mostrandomi le sue fossette. Roteai gli occhi sorridendo timidamente prima di voltarmi verso Matt che sembrava infastidito dalle nostre gesta d'affetto.
'Così innocente' sentii dire dalla voce di Harry mentre uscivo dalla camera con Matt. 

*writ's corner*

Owwwhhh, ma qui i capitoli diventano sempre più dolci! Non sono bellissimi? Sono un'accanita shipper dei Scarry AHAHAH o Harlett? Vedete voi quale vi piace di più lol 
BUT BABY RUNNING AFTER YOU IS LIKE CHASING THE CLOUUUUUUUUUUUUUUDS. Quant è bella story of my life? No, ma, quanto? E' così diversa, così poco commerciale, LA ADORO. E voi?
E poi mancano 10 giorni ad Avril Lavigne, il quinto album di Avril Lavigne (capitan ovvio) asdfghjkl. Ora vado, grazie ancora per tutte le recensioni/preferiti/ricordati/seguiti. 

Love ya.
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Capitolo 18
*** His New Escape. ***


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CAPITOLO 18  


Entrata nel soggiorno, vidi Jay seduto sul divano. 'Scarlet' la voce di Jay arrivò come migliaia di coltelli facendomi venire i brividi.
'Ciao' squittii facendogli un leggero cenno. I suoi occhi scuri mi guardavano con lussuria. Trasmettevano una sensazione strana proprio come quelli di Harry. La differenza però era che Harry era bello, Jay era solo attraente.
Harry aveva una pelle bianca candida che faceva contrasto con i suoi ricci scuri, Jay aveva la pelle abbronzata. 
Gli occhi di Jay erano così scuri che non si poteva leggere alcuna emozione, quelli verdi di Harry cambiavano a seconda del suo umore. Diventavano più scuri con la lussuria, si illuminavano quando rideva e si inscurivano leggermente quando flirtava.
Harry sorrideva sempre, mostrando il suo perfetto sorriso e le sue fossette. Jay, invece, ti guardava con la bocca serrata e sorrideva raramente.
'Sono sorpreso di rivederti' disse Jay alzando le sopracciglia. 'Come mai?' chiesi curiosa. Non avrei dovuto fare altre domande, avrei dovuto lasciar stare, ma la curiosità aveva vinto.
'Harry non porta la stessa ragazza a casa più di una volta' disse rivolgendomi un sorriso nauseante. Sapevo che si riferiva al fatto che Harry passava una notte con una ragazza e il giorno dopo si comportava come se non la conoscesse più.
Ma non sapeva che io e Harry eravamo qualcosa di più complicato di quello, e infatti qualche minuto prima Harry mi aveva detto che per lui ero più di una semplice notte da passare insieme.
'Beh a dire la verità non è la ragazza di Harry' disse Matt con un tono duro e un sorriso falso stampato sulle labbra. Mi prese la mano e intrecciò le nostre dita.
'E' la tua?' disse Jay sorpreso. Aprii la bocca per ridere ma mi fermai quando Matt mi strinse la mano così tanto da farmi male. 'Si' Matt annuì. 'Lei e Harry sono solo amici, la scorsa settimana, quando l'hai incontrata, Harry le stava solo facendo compagnia'
La mia bocca era secca e il battito del mio cuore aveva accelerato. Che diavolo stava facendo Matt? Harry l'avrebbe ucciso se lo fosse venuto a sapere.
'Mh' disse Jay annuendo lentamente, continuando a lanciarmi sguardi intensi.
'Beh, stavamo uscendo. Harry è nella sua stanza' disse Matt. Jay annuì superandoci, e il suo braccio contro il mio mi fece venire i brividi.
La mano di Matt era ancora intrecciata alla mia mentre mi dirigeva verso la porta. Mi fece uscire mentre io ero ancora in shock per quello che era successo.
Una volta lontani da qualsiasi finestra di casa Styles, allontanai la mia mano da quella di Matt premendola sul suo petto per la rabbia. 
'Che problema hai? Harry sarà furioso per quello che hai fatto! Ma come ti è venuto in mente?' urlai arrabbiata. Sbuffò e roteò gli occhi mentre continuavo a maledirlo. Incrociò le braccia sul petto guardando al cielo.
'Hai finito con i capricci principessa?' chiese annoiato, facendomi arrabbiare ancora di più.
'Mi stai prendendo per il culo?' chiesi guardandolo incredula. Non dicevo spesso le parolacce, ma in quel momento le parole volavano fuori dalla mia bocca.
'Prima che ti rompa un'unghia colpendo il mio petto, sappi che l'ho fatto per proteggerti'. Aprii la bocca per continuare a sfogarmi ma mi interruppe con una frase che sapeva mi avrebbe calmato. 'E per proteggere Harry'
'Harry? Di cosa parli?' 'Jay è il secondo capo della loro gang. Harry pensa che sia scemo e che non lo capisca, ma ho soltanto un anno in meno. Me ne accorgo di quanta paura abbia di lui. E non ci vuole molto per spaventare mio fratello'
'E cosa c'entra questo con me?'
chiesi alzando le sorpacciglia. Matt si passò una mano tra i capelli scuri, spostandoseli al lato della testa, proprio come faceva Harry.
'Se Harry fa qualcosa che fa arrabbiare Jay, potrebbe usare te contro di lui. Ma sei la mia ragazza, quindi non ti guarderà nemmeno più. A menochè non sia perchè ti vuole per se stesso, cosa probabile, visto che è capace di avere anche 10 fidanzate alla volta' 
'Sei rassicurante'
dissi sarcastica. 'Il fatto è, adesso Harry non si dovrà preoccupare, perchè Jay non ti userà per punirlo' rispose mentre tornavamo verso casa sua. 'Wow, Matt, è stranamente.. geniale! Gentile da parte tua' dissi sorpresa.
Inclinò la testa all'indietro e rise, facendo apparire una fossetta sulla sua guancia sinistra. 'L'avevi già detto ad Harry?' 
'Uhm. No' 'Sei fottuto'
risi. 'Harry ti ammazzerà, anche se l'hai fatto per una buona causa' 'Lo so. Ed ecco perchè dovrai dirglielo tu, e lo calmerai un pò'
'Oh no'
dissi alzando le mani. 'Sono affari tuoi Matt. Se riesci a far finta di stare con la ragazza di tuo fratello allora puoi anche dirlo a Harry'
'Dai, Scarlet. VI ho fatto un favore, ho salvato te e il tuo fidanzato' 'Non è il mio fidanzato'
dissi.
Matt roteò gli occhi. 'Okay Scarlet' 'No, davvero, non lo è. Ci stiamo solo, capisci, provando' 'Ma è più di quanto abbia fatto con qualsiasi altra ragazza, quindi per me sei la sua ragazza'
Stavamo tornando a casa quando vedemmo Jay uscire ed entrare nella sua auto. 'Per favore diglielo tu Scarlet, fallo per me' mi disse Matt guardandomi con i suoi grandi occhi marroni.
Se non fossi innamorata del suo fratello maggiore, probabilmente sarei stata attratta da lui. Ma non l'avrei mai detto a Harry.
'Va bene. Ma solo perchè è stata una cosa carina da parte tua' dissi facendolo ridere. Matt aprì la porta, lasciandomi entrare.
'Vado a casa di un amico, dì ad Harry che sarò a casa per cena' Matt mormorò. Annuii mentre entravo.
'Oh e Scarlet' mi voltai verso Matt. 'Harry è un pò nervoso dopo gli incontri con Jay, quindi sii solo paziente con lui'.
Annuii guardandolo chiusere la porta. Camminai verso il corridoio, non sapendo cosa aspettarmi.
Bussai alla porta di Harry prima di sentire la sua voce che mi diceva di entrare. Aprii la porta e lo vidi seduto sul suo letto con una scatola metallica davanti a lui. La riconobbi subito e spalancai gli occhi.
Droga.
Si stava per fare una canna.
'Harry, cosa stai facendo?' dissi calma. 'Sto fumando' disse concentrato in quello che stava facendo, senza nemmeno guardarmi.
'Harry fermati' dissi avvicinandomi e chiudendo la scatola prima di prendere la canna dalle sue mani e buttarla a terra.
'Scarlet, che diavolo?' chiese fissandomi prima di guardare il pavimento dov'era finita.
'Non hai bisogno di quella roba, Harry, okay? Ho perso delle persone a causa della droga. Diventa un'ossessione, una fuga. Non ne hai bisogno, tu sei forte'
'Ho bisogno di qualcosa che mi faccia dimenticare, Scarlet'
disse guardandomi. Il dolore e la vulnerabilità dei suoi occhi mi spezzavano il cuore.
Non sembrava forte come al solito, sembrava stanco e triste. Sapevo che si riferiva a quello che Jay gli aveva detto e allo stress che gli provocava la sua gang, non ne sapevo niente, ma tutto ciò lo stava distruggendo. Volevo soltanto cercare di allontanare il suo dolore.
'Okay, cosa vuoi fare? Possiamo andare da qualche parte, uscire. Possiamo andare a vedere un film. O vuoi uscire con Louis? O Zayn? Se vuoi me ne vado così vengono qui e potete stare da soli' dissi disperatamente, volevo che tornasse a sorridere.
Mi stava guardando con un'espressione quasi timorosa sul volto. 'Dimmi solo cosa vuoi'
'Te'
'Cosa?'
chiesi confusa. Harry buttò sul pavimento la droga che era caduta sul suo letto invitandomi a sdraiarmi accanto a lui.
Mi avvicinai lentamente, togliendomi le scarpe e salendo sul letto accanto a lui. Era steso contro il cuscino, di fronte a me.
Restammo così, a guardarci in silenzio, per un pò di tempo. Presi la sua mano tra le mie, tracciandone il dorso. Le sue mani erano insolitamente grandi e avevano molte cicatrici.
Accarezzai le ferite. 'Ma la droga non costa molto?' chiesi rompendo il silenzio. Harry sorrise e i suoi occhi tornarono verdi brillanti.
'Si' 'E tu hai lasciato che la gettassi a terra?' chiesi. Harry non era ricco, quindi probabilmente avevo gettato qualcosa che gli era costato una grande parte della sua rendita.
'Non ne ho bisogno se ho te' 'Sarò sempre qui' sussurrai sincera. Lo intendevo davvero. Volevo salvare Harry. Volevo aiutarlo a diventare il ragazzo che sapevo lui fosse. L'uomo che sapevo lui fosse.
Alzò la sua mano tracciando il contorno delle mie labbra prima di avvicinarsi e facendole combaciare con le sue. Volevo di più. Volevo molto di più, e la cosa mi spaventava.
'Non ti ha mai avvisato nessuno sui ragazzi come me?' chiese con una voce bassa mentre afferrava i miei fianchi per farmi avvicinare. 'Credo di essere stanca di ascoltare gli altri' sussurrai.
'Un angelo prima o poi deve per forza innamorarsi di un diavolo'.

*writ's corner*

PERDONATEMI PER LA BREVITA' (?) DI QUESTO CAPITOLO, MA E' LA META' DEL CAPITOLO CHE E' AVANZATA DAL CAPITOLO PRECEDENTE.. SE MI SONO SPIEGATA BENE AHAH
Anyway, quant'è bella l'ultima frase del capitolo? asdfghjkl non vedo l'ora di postarvi i prossimi capitoli, più passa il tempo e più la storia diventa interessante! Mi sono connessa giusto 10 minuti per pubblicarvi questo capitolo!
(Ma quant'è bello il video di Story Of My Life?) Ok, non dico altro per rispetto della gente che vuole aspettare domenica per vederlo :) Dico soltanto che è il miglior video dei ragazzi. Ho riletto ascoltando 'i almost do' della swift, quindi perdonatemi se ci sono errori AHAH ora vado! La settimana prossima a scuola sarà un inferno cwc E cercherò di pubblicarvi un capitolo intero perchè ve lo meritate :)
Anche se le recensioni stanno diminuendo! come mai? Grazie a chiunque segue questa storia!

Buon fine settimana <3
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Capitolo 19
*** Bitterness From The Past. ***


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CAPITOLO 19

*Scarlet's P.O.V*

'Quindi hai conosciuto Matt' disse Anne mentre eravamo seduti intorno alla piccola tavola della cucina. Matt mi sorrise facendo roteare gli occhi a Harry. 'Questo è Sam, il più piccolo'
'Piacere di conoscerti'
gli sorrisi ricevendo un timido sorriso in risposta. Aveva 14 anni e frequentava la scuola media. A differenza di Matt, non assomigliava molto ad Harry.
Aveva dei capelli castani e ondulati e le fossette, ma i suoi occhi erano marroni scuri, e non era alto quanto i suoi fratello. Era più piccolo e la forma del suo viso era diversa.
'Piacere mio' disse sorridendo. Potevi capire che stava attraversando la pubertà ascoltando la sua voce.
'Tieni, cara' Anne mi porse un piatto di spaghetti sorridendo. 'Grazie, Anne' dissi mentre passavo il piatto ad Harry che era seduto accanto a me.
Era giovedì sera. erano sei giorni che stavo da Harry, ed era andata davvero bene. Sam aveva studiato tutta la settimana a casa di amici quindi era la prima volta che lo vedevo.
Anne faceva del suo meglio per non lavorare di notte così da poterci preparare la cena ogni sera, con il mio aiuto. Mi stavo avvicinando sempre di più a lei.
Era come se la conoscessi da anni, e non solo da un mese.
Visto che Anne passava la notte a casa, Harry dormiva sul pavimento mentre io dormivo sul letto. Anne sapeva che eravamo qualcosa in più di amici, ma non volevo dormire nello stesso letto di Harry quando c'era lei.
Specialmente dato che Matt aveva il vizio di irrompere nella stanza senza bussare. C'avrebbe mancato soltanto che ci avesse beccati a baciarci nel letto.
Harry non sapeva ancora di quello che Matt aveva detto a Jay. Visto che erano giorni che non lo incontrava, non sentivo il bisogno di dirglielo.
'Il fall festival è domani! Siete emozionati?' chiese Anne ridendo. Sentii il mio cuore irrigidirsi al pensiero. Matt e Sam annuirono, dicendo con chi ci sarebbero andati. Riuscivo a sentire gli occhi di Harry su di me.
'Com'è andata la scuola oggi?' Anne ci chiese. Mormorammo tutti un 'bene' prima che Sam iniziasse a raccontare cos'era successo in palestra quel giorno.
'Hey' Harry si voltò verso di me facendo in modo che solo io lo sentissi. 'Non dobbiamo andarci per forza domani, possiamo fare qualcos'altro' 
Lo guardai, fissando i suoi occhi verdi. Erano luminosi e preoccupati. Ci avevo pensato. I miei genitori, che non sentivo da settimane, ci sarebbero stati.
Doug ci sarebbe stato. E insieme a tutti i miei amici della North Pacific...
'No, voglio andarci. Con te. Sarà divertente' dissi sorridendo e sentendomi immediatamente meglio. Perchè avrei dovuto nascondere Harry, l'unico oltre a Sierra ad esserci stato per me nelle ultime settimane?
Avrei dovuto essere fiera di farmi vedere in giro con lui. E lo sarei stata.
Harry mi sorrise facendomi accelerare il battito del cuore alla vista delle fossette. 'Bene' sussurrò.
'Chi vuole assaggiare un pò di pane all'aglio fatto da me e Scarlet?' 'Io!' urlarono tutti. 
E per una volta, mi sentii parte di una famiglia.

-----------

*Harry's P.O.V*

Era giovedì pomeriggio e io e Scarlet eravamo seduti nel laboratorio durante l'ora di chimica. Ascoltavamo il nostro professore che blaterava qualcosa riguardo le cellule mentre io sospiravo guardando l'orologio.
Nessuno stava attento, tutta la scuola si stava preparando per il Fall Festival che ci sarebbe stato quella sera. 
La campanella suonò, segnalando la fine della giornata. Le sedie strisciarono mentre la gente afferrava i libri per poi correre fuori dall'aula. Vidi Louis e Liam fuori la porta e mi avvicinai a Scarlet.
'Hey, devo parlare con Lou e Liam, ci vediamo vicino la macchina, d'accordo?' sussurrai tra i suoi capelli. Notai quanto era buono il suo profumo. Sapeva di fragola e vaniglia.
'Okay' annuì facendo agitare i suoi boccoli. Mi rivolse un piccolo sorriso mentre le lasciavo un bacio sulla guancia. Sentivo lo sguardo di tutti su di noi e sentivo il mio cuore dilatarsi pensando che gli altri sapevano che Scarlet fosse mia.
Andai verso il corridoio mentre Scarlet stava raccogliendo i suoi libri. 'Dove sei stato? Hai saltato gli incontri con Mark questa settimana' chiese Louis alzando le sopracciglia.
'Sono stato impegnato' scrollai le spalle. Mark organizzava incontri una o due volte alla settimana solo per dirci da chi dovevamo prendere i soldi o, nel caso dei ragazzi, dove fare le consegne.
Avevo fatto tutti i miei doveri andando a casa di Mark, prendendo la roba e andandomene. Non volevo lasciare Scarlet da sola a casa per molto.
Per qualche strana ragione avevo sempre paura che al ritorno l'avrei trovata con le valigie pronta per andarsene.
Avevo l'impressione che non sarebbe rimasta a vivere da me per sempre. Erano passati soltanto sei giorni, ma sapevo che prima o poi sarebbe tornata dai suoi genitori.
'Beh allora fatti vedere questo sabato, okay? Jay e Mark non saranno molto felici se scoprono che stai mettendo Scarlet in cima alla lista delle tue priorità' Liam mi disse guardandomi preoccupato.
Sospirai. 'Non preoccuparti per me, starò bene' dissi andando verso il parcheggio dove probabilmente Scarlet mi stava aspettando.
'Haz, vuoi venire da me stasera? Io e i ragazzi abbiamo ottenuto una parte delle ultime consegne e mio padre starà fuori per due settimane, quindi ho la casa tutta per me' disse Niall avvicinandosi a noi.
'Non penso che ci sarò' dissi guardando Niall che sembrava deluso. Passavo sempre del tempo dei ragazzi, ma non lo facevo più da quando Scarlet si era fermata a casa mia. E da quel momento era passata una settimana.
'Scarlet?' chiese Louis. 'No, è solo che non voglio più fumare' 'Cosa? Perchè?' chiese Niall spalancando gli occhi. 
'Non posso continuare a comprare quella roba mentre mia madre si fa il culo per mandare avanti la famiglia. Sarebbe da egoista spendere i miei soldi per la droga. Più droga e pasticche compro, meno denaro posso dare a mia madre'
Niall, Louis e Liam alzarono le sopracciglia come se non mi credessero. Attraversammo l'uscita mentre ci raggiungeva anche Zayn.
'Stronzate' disse Louis, 'Stronzate?' dissi alzando la voce. 'Scarlet ti ha detto di non fumare, vero?' chiese Louis. Sospirai.
Era così ovvio? Non avevo più fumato da quando Scarlet aveva gettato la mia canna a terra praticamente 5 giorni prima. 
In quei giorni non avevo fumato nemmeno una sigaretta, e non ci avevo nemmeno pensato. Il mio silenzio sembrò confermare il sospetto dei ragazzi.
'Maledizione, ti fai sottomettere' disse Niall scuotendo la testa. Stranamente, Zayn restava lì impalato senza parlare. Ma nei suoi occhi leggevo delusione.
'Non è vero' ringhiai sospirando. 'Non voglio fumare più, basta' 'Come vuoi' disse Liam.
'Dio, d'accordo, venerdì ci sarò' dissi facendo sorridere i ragazzi. 'Faremo una festa con altri ragazzi' disse Zayn.
'Ci sarò' dissi mentre Louis mi dava una pacca sulla schiena. Era bello passare del tempo con loro.
Ci salutammo andando ognuno verso la propria macchina. Cercai Scarlet vicino alla mia auto. La vidi, aveva le spalle rivolte verso di me.
Mi avvicinai fermandomi però quando la vidi gettare la testa all'indietro e ridere. Guardai davanti a lei e vidi Alec che rideva anche lui.
Sentii immediatamente il sangue bollire, la mascella serrarsi e i pugni stringersi. Superai la gente che era nel parcheggio per raggiungere Scarlet.
'-oh mio dio, non posso crederci che l'abbia davvero detto' disse Scarlet tra le risate. Il sorriso di Alec sparì e diventò silenzioso appena mi vide.
Scarlet si voltò seguendo lo sguardo di Alec. Mi vide e mi rivolse un sorriso. 'Oh, hey! Ti stavo aspettando!' disse facendo un sorriso che fece illuminare i suoi occhi blu. Ma ciò non fece sparire la mia rabbia.
'Dobbiamo andare' dissi afferrando il suo braccio. 'Ma Alec mi stava dicendo una co-' 'Dobbiamo andare' ripetei con la voce più alta e più dura.
'Potresti darmi un minuto?' chiese spalancando gli occhi. Stava cominciando ad arrabbiarsi. Ma la rabbia prese il controllo su di me.
'Certo, ma dovrai andare a casa da sola poi, perchè io me ne vado ora' dissi. La luce negli occhi di Scarlet sparì mentre si liberava della mia presa.
Si voltò verso Alec. 'Mi racconterai domani' disse rivolgendogli un piccolo sorriso. Alec le sorrise annuendo.
Poi mi guardò stringendo gli occhi per la rabbia. Sapevo di essermi comportato male, ma Alec non aveva il diritto di giudicarmi. Non dopo quello che era successo.
Alec si allontanò mentre Scarlet lo guardava prima che si voltasse superandomi per entrare in auto.
Entrò sbattendo lo sportello. Feci la stessa cosa anche io sbattendo lo sportello ancora più forte, facendole roteare gli occhi.
Il viaggio di ritorno fu silenzioso, lei tenne gli occhi sull'iPhone per tutto il tempo, io volevo scusarmi per il mio comportamento ma non riuscivo a trovare le parole.
Parcheggiai davanti casa mia e appena mi fermai Scarlet uscì immediatamente dall'auto. Entrò in casa prima di me, sbattendomi la porta in faccia. Sospirai, era davvero furiosa.
Aprii la porta silenziosamente e attraversai il corridoio, era seduta sul divano con Sam. 'Com'è andata a scuola?' chiese lei. 'Uno schifo' mormorò Sam.
'Come mai?' Scarlet chiese mentre io mi nascondevo dietro al muro, attento a non farmi vedere. 'C'è questa ragazza che mi piace..' 'E ricambia?' 'No, oggi ha detto al mio amico che le piaceva lui'
'Mi dispiace, Sam. Questa è la cosa peggiore'
Scarlet sospirò. 'Volevo anche chiederle di venire al fall festival con me' 'Beh.. allora perchè non ci vieni con me?' chiese Scarlet con voce speranzosa.
Sentivo dalla sua voce che stava sorridendo e immediatamente fece sorridere anche me. 'Vuoi che venga al festival con te?' chiese Sam sorpreso.
Sam era sempre stato più timido rispetto a me e Matt. Noi due non avevamo problemi con le ragazze, mentre Sam sì. 
'Certo! Perchè mai qualcuno non vorrebbe venire al festival con te? Sarei fortunata a farlo!' 'Ma sei tipo 4 anni più grande di me..' Sam aggiunse ridendo.
'Ecco cosa faremo' disse Scarlet prima di inclinarsi verso l'orecchio di Sam come se gli stesse per svelare un segreto. 'Ci comporteremo come se stessimo insieme, così facciamo ingelosire quella ragazza. Appena ti vedrà con una ragazza più grande, vedrai che striscerà ai tuoi piedi!'
'Davvero?'
chiese Sam con una voce innocente. Era sicuramente il più innocente dei ragazzi Styles.
'Davvero.' disse Scarlet seria. 'Fidati, sono una ragazza, so come pensiamo. E poi, quando tornerà da te, tu vai con lei, visto che io ho Harry'
Io ho Harry.
Quelle parole avevano un effetto strano su di me. Quelle tre semplici parole.
'D'accordo' disse Sam emozionato. Scarlet gli sorrise prima di alzarsi dal divano e andare verso la cucina. Chiusi la porta d'ingresso facendo finta di essere appena entrato e la seguii in cucina.
Scarlet aprì il frigorifero e si versò un bicchiere d'acqua. 'Di cosa stavate parlando tu e Sam?' chiesi alzando le sopracciglia. Mi guardò.
'Perchè devo dirtelo se eri dietro il muro ad ascoltare?' chiese sorridendo. Sorrisi anche io guardando a terra.
'E' stato davvero carino da parte tua, grazie' dissi serio. 'Non l'ho fatto per te' disse fredda e spostando lo sguardo.
'Scar..' la raggiunsi prendendo il suo braccio, ma lei lo ritrasse immediatamente.
'No Harry. Mi hai messo in imbarazzo. Tutti quelli che erano nel parcheggio ti hanno visto comandarmi come se fossi la tua serva o qualcosa del genere!'
Ero abituato all'atteggiamento di Scarlet, ma questa volta era davvero arrabbiata. Non l'avevo mai vista così.
'Non è vero!' urlai frustrato. Non ero abituato, non mi era mai interessato che una ragazza mi urlasse contro e mi dicesse quanto ero stronzo, ma questa volta.. Mi sentivo male.
Non avevo mai ascoltato niente quando le altre ragazze mi avevano urlato contro.
'Ovvio, non riesci a mettere da parte il tuo orgoglio e scusarti per essere stato uno stronzo' Scarlet mormorò posando il suo bicchiere e andando verso la mia stanza.
'Maledizione' sussurrai mentre la seguivo come un cagnolino. Si sedette sul mio letto, che aveva sistemato quella mattina, e cacciò il suo iPhone ignorando la mia presenza.
Salii sul letto e mi sdraiai accanto a dov'era seduta. Misi una mano sulle sue gambe lentamente, guardandola oltre il telefono.
'Non sono dell'umore, Harry' disse neutra. Afferrai la sua mano, quella che non stava tenendo il telefono, e la intrecciai con la mia.
Lasciai che le mie dita viaggiassero in tutti gli spazi che dividevano le sue e accarezzando le sue unghie rosa. Provò a ritrarre la sua mano, ma non ci riuscì visto che la tenevo stretta.
'Harry' disse. 'Parlami, ti prego'. Stavo diventando quasi una rottura, la stavo davvero pregando di parlarmi?
'D'accordo' posò il suo telefono guardando la mia testa, che era sulle sue gambe. Cominciò a scorrere le sue dita tra i miei ricci. 'Parla'
'Mi dispiace'
dissi guardando il suo volto ammorbidirsi immediatamente. 'Non avrei dovuto comportarmi in quel modo a scuola, è solo che.. Odio quel pezzo di merda'
'Alec?'
chiese con calma. Annuii. 'Perchè? Non puoi odiarlo senza un motivo Harry, deve per forza esserci una ragione'
'Certo che c'è una ragione
' dissi mettendomi a sedere. 'Dimmela' disse Scarlet disperata. 'Vuoi davvero saperlo? Non lo guarderai più nello stesso modo'
'Voglio saperlo'
disse afferrando la mia mano e annuendo. 'Ricordi quando hai visto quella foto di mia sorella il primo giorno in cui sei venuta qui?'
'Si, Hayley, giusto?'
chiese Scarlet. Annuii, deglutendo. Solo parlarne mi faceva sentire la mancanza di mia sorella enormemente.
'Giusto. E ti ho detto che se n'è andata un anno fa, appena diplomata..' 'Si, ricordo' 'Beh, non è vero. Haley se n'è andata durante l'ultimo anno, più di un anno fa. Non si è diplomata'
'Perchè?'
chiese Scarlet. Sospirai. 'Alec l'ha messa in un guaio e poi l'ha abbandonata. Lei voleva allontanarsi da lui, voleva ricominciare e andarsene da questa città. Ma soprattutto, voleva andarsene perchè aveva sofferto visto che Alec l'aveva abbandonata dopo.. quello che era successo'
'Cos'era successo? In quale guaio l'ha messa? C'entra la sua gang?'
chiese Scarlet spalancando gli occhi. Il mio respiro tremava. Scossi la testa.
'L'ha messa incinta'.


*writ's corner*

RIGHT RIGHT NEAR THE BEACH, THE PARTY DON'T STOP IF WE DON'T GET HARASSED BY THE MOTHERFUCKIN' COPS!
Si nota poco che è uscito il nuovo album di Avril Lavigne, sisi asdfghjkl quanto è bello? Dio è meraviglioso! Ora, aspetto midnight memories e la mia vita è completa! lol se ne avete voglia ascoltate il nuovo album di Avril, non ve ne pentirete ;)
Ok, so che rompo con Avril e che non ve ne frega ma.. Niente, mi stavo per scordare di aggiornare AHAHA avevo spento anche il pc poi ho pensato 'oddio ma oggi è venerdì, devo aggiornare damaged innocence!' e l'ho riacceso. SOLO PER VOI! 
Grazie a tutti quelli che seguono la storia.. e finalmente avete scoperto anche voi perchè Harry odia Alec! Sorprese? Deluse perchè vi piaceva Alec? Vi aspettavate qualcosa di più o di meno? Sfogatevi, lol
Fatemi sapere che ne pensate e non esitate a contattarmi per qualsiasi cosa:
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Capitolo 20
*** Be Mine. ***


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(LEGGETE IL WRIT'S CORNER ALLA FINE DEL CAPITOLO, C'E' UNA DOMANDA IMPORTANTE)

CAPITOLO 20


Guardai l'espressione di Scarlet passare da curiosa a scioccata e da disgustata a incredula. 
'Alec-lui-non può essere possibile..' mormorò fissando il pavimento. Si passò una mano tra i capelli biondi e mi tornò a guardare. I suoi occhi blu sembravano pregarmi affinchè ridessi e dicessi 'sto scherzando', ma non potevo.
Avevo detto la verità.
'Quindi.. Alec è padre?' 'No' dissi sembrando più duro di quanto volevo. Non riuscivo a controllare la rabbia quando si trattava di Alec, non dopo aver visto ciò che aveva fatto passare a mia sorella.
L'aveva portata via da me, da mia mamma e dai miei fratelli. 'No?' ripetò Scarlet. Scossi la testa, guardando la casa di Alec che si vedeva dalla mia finestra.
'Ha chiarito bene di non voler avere niente a che fare con il bambino o con mia sorella. Le ha detto che non le avrebbe dato nemmeno un centesimo e che sarebbe stato meglio se lei non avesse detto in giro chi era il padre'
Scarlet sembrava disgustata e triste mentre scuoteva lentamente la testa. 'Haley ha perso il bambino' mormorai. Ne parlavamo raramente, erano passati due anni. Aveva quasi ucciso mia madre dirle che aveva perso un futuro nipote.
'Harry..' Scarlet cominciò prendendomi la mano, che tremava. 'Era incinta di 7 mesi, ma qualcosa è andato storto. Ma ad Alec non interessava niente della morte di quel bambino. Continuava a fare quello che faceva, a bere, a fumare e andare alle feste'
Scarlet aveva gli occhi lucidi mentre veniva di fronte a me. 'Mi dispiace per tutte le volte che te l'ho chiesto, Harry' sussurrò. Mi misi seduto sull'orlo del letto e Scarlet si mise tra le mie gambe.
'Non ne avevo idea. Pensavo ti avesse rubato la ragazza o una cosa del genere' 'L'ha fatto' dissi lentamente guardandola negli occhi.
'Mi ha rubato Haley' 'Dov'è ora?' chiese Scarlet accarezzandomi le braccia. 
'E' a un college a due ore da qui. Non riusciva a sopportare di vedere ancora Alec. Pensava che andarsene le avesse permesso di ricominciare, ed aveva ragione. Nessuno nella sua nuova scuola o nella sua nuova città sa che uno stronzo è andata a letto con lei da ubriaco e poi le ha sbattuto la porta in faccia quando è tornata da lui a dirgli di essere incinta'
'Non gli parlerò più, te lo prometto.'
disse Scarlet dolcemente. Lasciai un bacio leggero sulle sue labbra che mi fece lo stesso effetto che aveva Scarlet su di me.. Mi faceva impazzire e mi faceva volere sempre di più.
La mia bocca si schiuse approfondendo il bacio, provocando dei gemiti da parte sua che mi fecero eccitare ancora di più. Forse non lo sapeva, ma mi stava facendo lentamente impazzire.
Sentii il cellulare vibrare in tasca e scelsi di ignorarlo, non volevo altro che continuare a baciare Scarlet. Ma Scarlet si allontanò ridendo.
'Rispondi al cellulare, idiota'. Roteai gli occhi prima di rispondere. 'Harry' una voce graffiante disse. Mi irrigidii subito, era Mark.
'Si?' 'Ho un lavoro per te. Vieni da me tra 20 minuti' e dopo questo attaccò. Mi alzai velocemente e afferrai la mia giacca.
'Chi era?' chiese Scarlet seguendomi verso la porta d'ingresso. 'Oh, Louis, ha bisogno di una mano nel portare dei mobili, quindi..' mi fermai pregando che non se ne accorgesse del fatto che stessi mentendo.
'Oh, d'accordo' sorrise. 'Non dimenticarti del festival stanot-' La interruppi facendo combaciare le nostre labbra in un breve bacio.
'Non me lo perderei mai e poi mai' dissi prima di baciarle la fronte e uscire di casa.




Sangue.
Forse dopo aver picchiato così tante persone in 3 anni, avrei dovuto essere abituato alla vista del sangue. Ma non lo ero.
Odiavo vedere quella sostanza rosso scuro sporcare le mie mani. Odiavo vedere le ferite aperte che lasciavano sgorgare sangue.
Odiavo ascoltare il respiro pesante delle persone che sanguinavano.
Ma allo stesso tempo.. lo amavo. 'Te l'ho detto, ti darò l'altra metà entro la fine del mese' l'uomo tossì mentre era a terra, non riuscendo nemmeno ad alzare la testa per guardarmi.
'E io te l'ho detto che la volevamo oggi' ringhiai colpendo il suo collo con il mio pugno. 
'La mia pazienza sta finendo, e anche quella di Mark. Quindi o ti procuri quei soldi, o ti compri una pistola con i pochi soldi che hai'.
L'uomo, di cui non riuscivo a ricordare nemmeno il nome, spalancò gli occhi quando pronunciai quelle parole. 
'Così ti farai un favore sparandoti invece di venire da me senza i soldi. A quel punto, quello che ti farò sarà peggio di un proiettile alla testa. Posso assicurartelo' urlai mentre continuavo a colpirlo, facendo riempire la stanza dei suoi versi di dolore.
'Ho un figlio da mandare avanti, una famiglia!' piagnucolò disperatamente davanti a me e Louis, che era lì con la stessa espressione dura che avevo io.
'Non è un nostro problema' dissi io. 'Non è colpa nostra se sei diventato un tossicodipendente all'età di 18 anni e hai continuato a comprare droga nonostante i debiti' aggiunse Louis sarcastico verso quel povero uomo che era immerso in una pozza di sangue.
'Datemi soltanto un mese, prometto che ve li darò' Louis ringhiò prima di fermarsi davanti all'uomo e abbassarsi in modo da essergli faccia a faccia.
'Hai due settimane. Oltre queste, considerati morto' disse calmo prima di alzarsi e andare verso la porta.
Entrammo nella mia auto e cominciammo a guidare allontanandoci dalla casa di quello sconosiuto che avevamo lasciato mezzo vivo.
Quando dovevo fare queste cose Louis mi accompagnava sempre, erano cose che non ero capace di fare da solo, la gente prendeva sul serio più due ragazzi che uno.
'Merda' imprecai mentre strofinavo le mani su una vecchia maglietta che avevo in macchina. Avevo il sangue di quell'uomo che scorreva sulle mie mani.
'Hey Haz' disse Louis mentre ero concentrato a pulirmi dal sangue. 'Scarlet cosa pensa che facciamo?'
'Cosa intendi?'
mormorai gettando la maglietta rossa fuori dal finestrino per eliminare tutte le prove di quello che avevamo fatto.
'Scarlet non è un'idiota. Sai che sei in una gang, ma cosa pensa che facciamo esattamente?' 'A dire il vero non lo so' scrollai le spalle. E non volevo nemmeno saperlo.
'Probabilmente pensa solo che picchiamo qualcuno ogni tanto' 'Quindi non sa che aiutiamo uno spacciatore e uccidiamo quasi i tossicodipendenti?'
'No'
terminai guardando Louis. 'E cosa succederebbe se lo venisse a sapere?' Louis chiese lentamente.
'Probabilmente mi lascerebbe' dissi lasciando uscire quelle parole dalla mia bocca prima di rendermene conto. Lasciarmi? Non stavamo nemmeno insieme.
'Come immaginavo' disse Louis guardando fuori dal finestrino. 'Ed ecco perchè non lo dovrà mai venire a sapere'.

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*Scarlet's P.O.V*



Ero sdraiata sul letto di Matt quando lui entrò nella sua stanza, gettando pile di vestiti in una cesta.
La sua stanza era diversa da quella di Harry. Quella di Harry era pulita e ordinata, ed era semplice. Non aveva foto o poster, niente di niente; 
solo qualche pezzo di arredamento, pareti bianche, copriletto nero e un tappeto grigio. 
Era come se Harry fosse pronto ad andarsene via in qualsiasi momento.
E poi c'era Alec che aveva poster appesi alla parete, vestiti dappertutto e pareti colorate.
'Dove diavolo è Harry?' chiese Matt sedendosi sull'orlo del suo letto. Scrollai le spalle.
Il festival sarebbe cominciato mezz'ora dopo e Harry ancora doveva tornare a casa, ma sapeva quanto significava per me.
'Come faccio a saperlo? Se n'è andato tipo due ore fa' 'Ti ha detto dove andava?' 'Da qualche parte con Louis'
'Beh, hai un'auto, vai al festival'
disse Matt alzandosi e spostandosi i capelli dalla fronte. Era spaventosa la sua somiglianza con Harry.
'Mia madre e Sam sono già andati' 'Non voglio andare da sola' mormorai. 'Sembrerò stupida. Devo farmi vedere felice dai miei genitori'
Avevo raccontato a Matt tutta la storia sui miei genitori e sul perchè ero stata cacciata. Questo per dimostrare quanto mi ero annoiata tutto il giorno senza Harry.
'Vengo io con te' disse Matt voltandosi e guardandomi. 'Davvero?' chiesi. Matt scrollò le spalle.
'Ma non devono venirti a prendere i tuoi amici?' 'Li chiamerò e dirò loro di vederci lì. Non devi soffrire a causa di mio fratello che si comporta come uno senza cuore come sempre'
'Aw, Matt'
dissi pizzicandogli la guancia. 'Sei così gentile' 'Certo, certo' disse allontanando la mia mano dal suo volto.
'Fammi chiamare il mio amico, prendi le chiavi e sarò pronto in un minuto'.
Tornai nella stanza di Harry controllandomi i capelli, che terminavano in larghi boccoli che raggiungevano quasi i miei fianchi. 
Indossai un paio di sandali bianchi prima di prendere le chiavi e il cellulare. 
Non ci potevo credere che Harry stesse per farmi questo, stavo per andare al festival con il suo fratellino.

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20 minuti dopo io e Matt stavamo per entrare al festival. Stava già iniziando a farsi scuro, e le luci delle giostre erano già accese.
C'erano due grandi pradiglioni a destra dove tutti i promotori, compresi i miei genitori, sedevano.
C'erano bambini che correvano dappertutto con i premi che avevano vinto giocando. Gruppi di ragazzi camminavano insieme, ridendo e mangiando lo zucchero filato.
Vidi una coppia passare e sospirai, controllando ancora una volta il mio cellulare. Niente. Harry mi aveva lasciato ad affrontare i miei genitori e la mia vecchia scuola da sola.
'Hey, non preoccuparti, verrà. Giusto?' disse Matt guardandomi. Annuii mentre lui mi sorrideva.
'Vai dai tuoi amici' 'Sei sicura?' chiese alzando le sopracciglia. 'Certo. Come hai detto prima, starò bene' sorrisi.
Roteò gli occhi ridendo prima di andare verso le montagne russe, dove c'erano gruppi di ragazzi. Mi voltai e guardai a sinistra, volendomi allontanare dal posto in cui si trovavano sicuramente i miei.
Mi avvicinai all'area dei giochi. Controllai ancora il mio cellulare, ma niente.
'Scar!' una voce proveniente dietro di me urlò. Mi voltai e vidi Sierra che sorrideva. Corsi verso di lei e la abbracciai.
'Ti sto chiamando da due giorni!' dissi mentre rideva. 'Lo so, mi dispiace! Non riesco a trovare il cellulare, l'ho perso da 3 giorni' disse mettendomi un braccio attorno alle spalle e portandomi in direzione dei padiglioni.
'Sierra..' 'Non preoccuparti, i tuoi genitori non sono ancora qui' disse portandomi lì, dove c'erano ricchi genitori con i loro figli.
Ci fermammo davanti a un tavolo dov'erano seduti i miei vecchi amici. Le sei ragazze si alzarono e mi abbracciarono.
Indossavano tutte abiti firmati e delle borse firmate Gucci. E non avevano un filo di pancia da fuori, al contrario delle ragazze della South Pacific.
Dio, mi era mancato vedere ragazze con vestiti accollati.
'Scar, devi tornare!' 'Ci manchi così tanto!' 'Eri il miglior capitano di sempre!' 'Com'è la South Side?'
Ognuna di loro mi porgeva una domanda diversa, facendomi ridere. Erano così false.
Certo, erano mie amiche, ma se avessero sentito così tanto la mia mancanza, mi avrebbero almeno chiamato. L'unica che l'aveva fatto era stata Sierra.
Ed ecco il motivo per cui lei era la mia unica migliore amica. Era l'unica vera amica su cui potevo contare.
'Doug ha detto a tutti che frequenti la South ora' disse Sierra roteando gli occhi. Annuii, me lo sarei aspettata. Tipico di Doug. Bello, ma imbecille.
'Sierra ci ha detto che sei fidanzata!' Una di loro, Cecilia, urlò. 'Dov'è lui?'
'Oh, non è ancora venuto. Dovrebbe raggiungermi dopo'
dissi nervosamente.
'Probabilmente è impegnato a vendere della cocaina o dell'eroina. O forse sta picchiando qualcuno' disse una voce dietro di me. Mi voltai e vidi Doug che mi sorrideva.
'Ma ti raggiungerà, ne sono sicuro'. Tutte le ragazze dietro di noi cominciarono a ridacchiare facendomi roteare gli occhi. Che stronze.
'Non vende droga e non picchia le persone Doug, fatti una vita' rispose Sierra.
'Sono sicuro che Scarlet merita molto di meglio' 'Tipo?' disse una voce dietro Doug. 'Tipo te?' 
Sorrisi quando vidi Harry. Si avvicinò a me avvolgendo il suo braccio attorno alla mia vita. 
'Tu devi essere Harry' disse Doug sembrando disgustato. 'Ci conosciamo?' chiese Harry alzando le sopracciglia.
'Oh, aspetta, si. Tu sei lo stronzo che ha fatto la spia alla mia ragazza perchè lei ha ferito i tuoi sentimenti'. Sierra scoppiò a ridere. 
Il resto delle ragazze spalancò la bocca. Nessuno aveva mai risposto male a Doug. Mi voltai e vidi che stavano tutti fissando Harry, e ciò mi fece sentire fiera.
Era davvero bello. I suoi tatuaggi si intravedevano sotto la sua t-shirt, che nascondeva una collana.
Doug era affascinante, ma Harry era infinitamente bello.
'Non ho fatto la spia' ringhiò Doug. 'Hey, è tutto apposto' disse Harry sorridendo. 'Facendo la spia ai suoi genitori, hai fatto trasferire Scar a casa mia. Ora vive con me. Quindi, dovrei ringraziarti'
Riuscivo a sentire le occhiate della gente che si fermava attorno. Sicuramente mi stavano giudicando, sicuramente pensavano fossi una disgrazia.
'Non venire a piangere da me quando ti lascerà da sola' disse Doug rivolgendosi a me. Sentii il braccio di Harry stringere la presa attorno al mio corpo.
Aveva detto la cosa sbagliata, Doug aveva appena descritto Harry come Alec.
'Non penso di averti dato il permesso di parlare con lei' ringhiò Harry sbarrandosi davanti a me coprendomi la vista di Doug.
'Ah, adesso la gente ha bisogno del tuo permesso per parlare con lei? E' la tua ragazza o la tua puttana della settimana?' 
'E' la mia ragazza'
rispose Harry velocemente.
Indietreggiai liberandomi dalla presa di Harry. Non ero la sua ragazza, e non volevo esserlo solo per farglielo dire davanti a qualche ragazzo.
Volevo esserlo perchè gli piacevo davvero.
'Scarlet, sei tu?' mi voltai e vidi mia mamma avvicinarsi a me. 'Merda, merda, merda' mormorai. 
'Mamma' dissi annuendo. Mi rivolse un grande sorriso e mi strinse in un abbraccio. Provai ad allontanare me e lei da Doug e Harry.
'Scarlet, piccola, mi sei mancata' disse mia madre. Era avvolta dalle perle, un pò troppo elegante forse per un festival. 'Sono passate due settimane'
'Lo so'
dissi brevemente. Mia mamma mi voleva bene, solo che non lo dimostrava mai. Mi sorprendeva il fatto che stesse ammettendo che le ero mancata.
Probabilmente era stanca di sentirsi chiedere dagli altri perchè non mi stessi facendo vedere agli eventi.
'Chi è il tuo amico?' chiese fredda con lo sguardo rivolto verso Harry che era dietro di me.
Mi voltai e vidi che Doug se ne stava andando, tornando dai suoi amici. E Sierra era andata dai suoi genitori.
'Lui è Harry' dissi mentre Harry mi circondava protettivamente il fianco con un braccio. Mi irrigidii leggermente. 'L'hai conosciuto a casa nostra qualche settimana fa, quando mi era venuto a prendere'
'Oh, giusto. E' un piacere rivederti, Harry' 'Piacere mio'
rispose Harry. 'Sei stata con lui in questi giorni?' disse mia madre perdendo tutta la gentilezza di qualche momento prima.
'Esatto' rispose Harry. Mia madre gli rivolse uno sguardo veloce. 'Beh, allora vi consiglio di andarvene prima che il padre di Scarlet scopra che sta passando del tempo con un ragazzo qualsiasi della South'
'Non è solo un ragazzo qualsiasi della South Pacific'
sbottai. Mia madre mi rivolse uno sguardo agghiacciante.
'La porta è sempre aperta per te, Scarlet. Sei nostra figlia. Ricorderai da dove provieni molto presto, insieme a quali persone appartieni' e con questo, mia madre girò i tacchi e se ne andò dopo averci rivolto un sorriso.
Mi liberai dalla presa di Harry e andai nella direzione opposta, verso la spiaggia. Superai le giostre e andai sul balcone, rilassandomi al suono dell'oceano.
Sentii dei passi dietro di me fino a quando non mi trovai Harry accanto. 'Sei arrabbiata' constatò con voce neutra. Continuai a fissare davanti a me, intravedendo il blu del mare nel buio.
'Mi dispiace per aver fatto tardi, volevo chiamarti e dirti che sarei venuto ma avevo il telefono scarico. Sono andato a casa e la tua auto non era lì. Mi dispiace, Scar'
'Sapevi quanto significasse per me'
dissi con la voce tremante. Niente era andato come avrei voluto. Non avrei voluto che Harry e Doug discutessero, non avrei voluto che mia madre mi vedesse infelice, non avrei voluto affrontare i miei vecchi amici da sola.
'Sono uno stronzo egoista, lo so, e Doug aveva ragione. Non merito una ragazza come te' 
'Harry..'
mi interruppi fissandolo. Era più vicino di quanto pensassi. I suoi capelli erano così vicini da farmi il solletico sulla guancia.
Aveva una t-shirt con lo scollo a v e un paio di jeans stretti. Guardai i tatuaggi che coprivano il suo petto e le sue braccia. I suoi occhi verdi sembravano scuri di notte. 
'Non sono la tua ragazza' dissi lentamente. Harry restò silenzioso per un tempo che sembrò eterno finchè non deglutì e non aprì la bocca lentamente.
'Non vuoi essere la mia ragazza?' 'Non voglio essere la ragazza per far si che tu lo possa dire al mio ex ragazzo. Voglio essere la tua ragazza perchè ti piaccio abbastanza da considerarmi tale, Harry. Non sono un oggetto, voglio significare qualcosa per te'
'Okay'
Harry annuì tossendo. Afferrò la mia mano avvolgendola con la sua. 'Non ho mai fatto cose del genere prima d'ora, quindi trattami bene'
Lo guardai curiosa. 'Tu, Scarlet Thorne, sei la ragazza più bella sulla quale abbia mai poggiato lo sguardo. E anche se sei tutto ciò che non sono, ovvero gentile, carina, innocente e speciale.. Non mi sono mai sentito così simile a qualcuno. Voglio essere il miglior ragazzo possibile per te. Sono tutto tranne che perfetto, ma farò del mio meglio per fare tutto ciò che vuoi e per renderti felice. Perchè mi piaci tanto, e voglio che sia felice'
Lo fissai con gli occhi spalancati. Era non era il tipo che esternava le sue emozioni, o se lo faceva, accennava appena a ciò che provava.
'Quindi, Angel, vuoi essere la mia ragazza?'. Mi morsi il labbro e sorrisi. 
'Si, mi piacerebbe essere la tua ragazza' sorrisi. Harry fece uno di quei sorrisi che si vedono raramente e che sembrava fosse riservato solo per me.
Avvolse le sue braccia intorno alla mia vita e mi baciò profondamente. 'Mi dispiace per oggi'
'Sei venuto, questo è tutto ciò che conta' 'Potrò fare tardi qualche volta, ma prometto che verrò sempre' disse con un'espressione così seria che mi provocava i brividi.
Annuii guardandolo e dicendo una cosa che non avevo detto a qualcuno da tempo.
'Mi fido di te'.

*Writ's corner*




  Image and video hosting by TinyPic NO MA GUARDATE. SIETE PAZZI? Ieri per caso ho notato che 'damaged innocence efp' esce nei suggerimenti di google, quindi questo dovrebbe significare che è una delle ricerche più popolari, e quindi dato che questa è l'unica 'damaged innocence' di efp.. GRAZIE!!! non sapete quanto ho sclerato, non potevo crederci ahah
Anyway.. vi chiederete.. perchè di giovedì? Boh, non so, ho già finito di studiare e non avevo niente da fare lol e questa settimana vi ho pensato di più del solito, non so perchè. u.u
Sarà che andando avanti la storia diventa sempre più interessante e io divento sempre più ansiosa di aggiornare! riguardo al capitolo, cosa ne pensate? Scarlet sta cominciando ad aprirsi con lui, ha dichiarato esplicitamente di fidarsi di lui.. cosa succederà quando verrà a sapere della scommessa? Ma prima di tutto, verrà a sapere della scommessa? Voi che dite? :) Volevo chiedervi un'ultima cosa importante..
Tra qualche capitolo ci sarà una scena 'hot' e anche per queste scene un pò dure, stavo pensando di cambiare il rating rosso della storia.. Se lo facessi, riuscireste tutti poi a continuare a seguire la storia? Fatemi sapere, perchè se molti di voi per una ragione o per un'altra, non so, non riusciranno più a seguirla.. ditemelo! Se invece non vi cambia niente, penso cambierò il rating della storia :)
Fatemi sapere! Arrivederci, al prossimo fine settimana <3 GRAZIE ANCORA!  

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Capitolo 21
*** Broken Hearts And Drunk Calls. ***


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CAPITOLO 21

Harry e io camminavamo nel corridoio della South Pacific School con le mani intrecciate mentre ridevamo. Tutta la scuola ormai sapeva che io e Harry stessimo insieme, e tutti continuavano a fissarci.
Non ero sicura del perchè lo facessero.. forse perchè aspettavano che Harry mi tradisse. O forse perchè aspettavano che si arrabbiasse con me. Chi poteva saperlo?
Ma non mi interessava, e di certo interessava ancora di meno a Harry. Finchè ero felice, lo era anche lui. Almeno questo era quello che mi ripeteva ogni giorno.
Erano passati 7 giorni dal festival e vivevo ancora a casa di Harry. Era stata una delle settimane più belle della mia vita. Mi ero avvicinata ancora di più a Harry in quelle tre settimane in quanto non abbia mai fatto con Doug in tutta la durata della nostra relazione.
'Vai da Sierra stasera?' mi chiese Harry mentre andavamo verso il parcheggio, ignorando gli sguard su di noi. Anuii mentre sbloccava l'auto staccando le nostre mani per entrarvi dentro.
Guardai Harry mentre entrava al posto di guida. Gli avevo offerto la mia auto, che era più grande e più.. bella.
Ma lui aveva scosso la testa, gli piaceva il suo stile di vita e voleva esserne fiero.
'Mmmh' mormorai mentre Harry afferrava di nuovo la mia mano tenendo l'altra sul manubrio.
'Mangiamo un sushi e poi andiamo nella sua casa al lago' 'Sushi?' Harry fece una smorfia di disgusto facendomi roteare gli occhi.
'Non l'hai nemmeno assaggiato. Non dovresti giudicare una cosa se non l'hai mai provata'.
Harry mi guardò con occhi di sfida. 'Ci credo' disse alzando leggermente le sopracciglia, facendomi arrossire.
'Non sto parlando di me, pervertito' risposi facendolo ridere. Dopo qualche instante di silenzio, Harry guardò la strada per poi voltarsi di nuovo verso di me.
'Beh, tu non hai mai provato.. vero?' la sua voce era pericolosamente bassa e sentii le mie guance andare a fuoco. Il contatto con la sua mano mi faceva rabbrividire, come sempre.
'Se ti riferisci al sesso, no' dissi diretta e rigida. La voce lussuriosa di Harry mi rendeva nervosa.
'Mi riferisco a tutto, in realtà' rispose girando nel suo viale. Rimasi zitta mentre parcheggiava la sua auto.
Anne era a lavoro, mentre Sam e Matt erano a casa di alcuni amici. Stavo per aprire la portiera dell'auto ma mi accorsi che era bloccata.
Guardai Harry, che mi stava già fissando. Un piccolo sorriso apparve sul suo viso mentre inclinava la testa di lato.
'Qualcuno ti ha mai toccato?' chiese. 'C-Cosa?' risposi inciampando sulle mie stesse parole. 'Lo prendo come un no' Harry disse sorridendo e cercando il mio sguardo per interpretarlo.
'Harry, smettila' risposi annoiata. Abbassai la testa per coprire il mio volto con i capelli biondi, per far sì che agissero come un muro che copriva le mie guance ormai rosse.
'Hey' la voce di Harry tuonò forte e chiara. 'Non essere imbarazzata davanti a me, mai'.
La sua mano andò sul mio braccio, spostando i capelli dietro l'orecchio. Alzai lo sguardo per incontrare i suoi occhi.
Sembrava concentrato a guardarmi. Si avvicinò sfiorando il mio collo con le sue labbra, tracciando dei baci leggeri.
Morsi il labbro. Io e Harry non ci eravamo spinti troppo oltre, o meglio, al massimo pomiciavamo. Molto.
A volte le nostre mani avevano viaggiato, ma solo al di sopra dei vestiti. Dopo pochi secondi le labbra di Harry incontrarono il punto tra la mia mascella e il mio collo, facendomi deglutire.
Fece una leggera pressione facendomi gemere. 'Harry...' dopo un pò, Harry si fermò e soffiò sul succhiotto che mi aveva appena fatto.
'Hai appena ricevuto il tuo primo succhiotto' disse prima di premere le sue labbra contro le mie. 'E in più, è meglio se nessun altro ti ha toccato'
Alzai le sopracciglia, confusa sul come mai fosse meglio. 'Perchè sennò avrei dovuto cercare e prendere a pugni quel qualcuno' disse sorridendomi prima di sbloccare l'auto.
Arrossii ancora, prendendo la borsa e chiudendo lo sportello dietro di me. Harry riusciva a farmi arrossire con le frasi più semplici.
La sua dominanza su di me mi faceva agitare, ma mi piaceva. La maggior parte delle volte.
Aprii la porta di casa guardando me e spostando lo sguardo sul mio collo prima di sorridere. Roteai gli occhi e lo superai, entrando in casa prima di lui.
Posai la borsa sul pavimento e mi misi seduta sul borso del suo letto. 'Se sei pronta per il prossimo passo, posso cominciare ad istruirti adesso' mi stuzzicò Harry abbassandosi così che il suo viso fosse a pochi centimetri dal mio.
Morsi il labbro prima di baciarlo. 'Magari la prossima volta maestro, ora devo prepararmi per andare da Sierra. Me ne vado tra un'ora e devo ancora preparare la borsa' sorrisi.
Harry emise un lamento. Aveva provato a convincermi tutta la settimana. 'Non voglio dormire da solo' mormorò contro le mie labbra. Mi abbassai all'indietro così da essere sdraiata.
Harry si mise sopra di me, sorreggendosi con i suoi gomiti, che erano ai lati della mia testa. 
'Hai dormito da solo tutta la vita prima delle ultime tre settimane' risi. 'E hai dormito anche a terra quando tua madre era a casa' aggiunsi alzando le sopracciglia.
'Si, è vero, dormivo a terra, ma mi infilavo nel letto accanto a te verso le 3 del mattino' sorrise. Annuii immergendo una mano tra i suoi ricci.
'Infatti, com'è che vado a dormire sola con te che dormi vicino al letto a terra e mi sveglio con te che mi stringi?'
Era vero. Harry e io a volte avevamo dormito insieme, ma quando sua madre era a casa dormiva a terra accanto al letto. Ma ogni volta, puntualmente mi svegliavo con le sue braccia che mi stringevano, le mie gambe intrecciate con le sue e il suo corpo a darmi il calore di cui avevo bisogno.
Harry scrollò le spalle sorridendo. Lasciò un leggero bacio sulle mie labbra. 
'Non hai idea di quanto sia difficile guardarti dormire da sola nel mio letto mentre io sono a terra e non posso toccarti. Posso tenere le mani a bada per un pò, ma entro le due o tre del mattino finisco sempre per infilarmi mezzo addormentato nel letto con te'
'Adesso si tratta di una notte, sopravviverai. Non devi andare ad una festa da Niall stasera?' 'Si, ma dormire con Zayn, Niall, Lou e Liam non è divertente quanto dormire con te'
disse facendomi ridere.
'Tornerò domani sera, divertiti stanotte. Ai ragazzi manca uscire con te e non voglio che pensino che ti stia portando via da loro'.
Harry sospirò e ritirò le sue braccia facendo cadere il suo corpo sul mio. Mugolaii.
'Harry, non riesco a respirare, sei troppo pesante!'. Rise e afferrò i miei fianchi per fare in modo che finissi io sopra di lui.
Baciai gli angoli della sua bocca stando attenta a mancare le sue labbra. Chiuse gli occhi arricciando le sue labbra per chiedere silenziosamente un bacio. Sorrisi e lo baciai lentamente.
'Smettila di distrarmi' dissi improvvisamente mentre mi alzavo. 'Devo prepararmi!'.
Harry emise dei versi per lamentarsi e lasciò la presa sulla mia vita mentre io andavo a prepararmi per il mio venerdì sera con Sierra.

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 Harry's P.O.V

'Hey piccola' dissi lentamente al telefono. Che messaggio era? Non me ne ricordavo.
'Stasera sono andato. Mi manchi. Sapevi che se bevi due bicchieri in un'ora prima delle cinque, per le quattro sei ubriaco? Intendo.. Aspetta, non ho detto bene. Intendevo le otto. O le nove. Non mi ricordo a dire la verità'.
Avevo dimenticato persino di cosa stavo parlando. 'Spero che non sei alla casa al lago con qualche ragazzo appena conosciuto' dissi sputando fuori i miei pensieri .La mia paura più grande era che Scarlet incontrasse qualche ragazzo più ricco e che mi mollasse per lui. Sapevo che non ero alla sua altezza.
'Sto scherzando. Ma mi manchi davvero tanto. Vorrei che fossi venuta qui con me' dissi sentendomi improvvisamente triste. 
Qualcuno mi strappò il telefono da mano ponendo fine alla chiamata. 'Haz, a chi stavi chiamando? A Scarlet per la quinta volta? Magari le piaci, ma non le piacerà ascoltare 5 messaggi dalla tua voce ubriaca che le dice quanto ti manca!'
Roteai gli occhi. 'E inoltre, probabilmente sta dormendo, sono le 3 di mattina!' aggiunse Louis. Era davvero così tardi?
La musica continuava ad essere alta e la gente si comportava come se fossero soltanto le dieci di sera. Ballavano, ridevano e bevevano come se non ci sarebbe stato un domani.
Era stata una bella serata, mi era mancato uscire con i ragazzi. Ma andare in un posto con tutte quelle ragazze non era come lo ricordavo, tutta la serata mi avevano seguito e avevano cercato di sedersi sulle mie gambe.
All'inizio pensavo sarebbe stato difficile respingerle perchè non l'avevo mai fatto prima, ma mi sbagliavo. Appena vedevo una ragazza, pensavo subito a Scar e a quanto sentivo la sua mancanza. Non avevo avuto problemi a dire alle ragazze di lasciarmi stare.
Ma ormai ero stanco e volevo andare a casa. 'Devo andare a casa' mormorai. Mi misi seduto su una sedia, avevo un mal di testa terribile. 
'Haz sei proprio andato, non puoi guidare così ubriaco' disse Louis scuotendo la testa. Sospirai.
'Posso accompagnarlo io a casa' disse una voce stridula da dietro di noi. Mi voltai e vidi Brittany. I suoi capelli scuri cadevano sulla sua schiena e fino al suo ombelico scoperto. Aveva dei pantaloncini minuscoli e un top che era di tre taglie più piccolo.
'Sei sicura, Brit? Di solito resta da me ma non sembra stia molto bene. Sembra malato' disse Louis analizzandomi. Io appoggiai soltanto la mia testa sulla mia mano.
'Certo! Ho bevuto solo uno o due bicchieri quindi sto bene' rispose lei. Mi alzai lentamente e la seguii dopo che Louis mi diede una pacca leggera sulla spalla.
'Spero ti sentirai meglio, domani io e i ragazzi verremo a vedere come stai e ti porterò anche la tua auto' annuii e seguii Britney fino alla sua auto.
'Entra' disse sorridendo e aprendomi lo sportello. Entrai immediatamente, avevo bisogno di sedermi. 
Il viaggio fino a casa mia sembrò durare un'eternità. Mi sentivo stordito, ero stato a guardare fuori dal finestrino tutto il tempo.
Volevo controllare se Scarlet mi avesse risposto ai messaggi, ma mi accorsi che Louis non mi aveva ridato il telefono. Fanculo.
'Siamo arrivati' disse Brittany sorridendomi. Annuii. 'Grazie per avermi accompagnato' dissi velocemente prima di uscire. 
Ma non potei muovermi perchè sentii una mano afferrare il mio fianco. 'Lascia che ti aiuti ad entrare' mi disse sorridendo. Sapevo che non era una buona idea, ma mi sentivò così sfinito che non riuscii a fare altro oltre che annuire.
Qualche istante dopo sentii il mio corpo sdraiarsi sul materasso, e mi sentii così bene. Vidi Britney avvicinarsi a me.
'Harry...' 'Mmmh' mormorai. Avevo gli occhi chiusi ed ero mezzo addormentato. Il mal di testa stava svanendo man mano che mi avvicinavo al sonno.
'Non mi sento bene. Posso restare qui stanotte?' Mormorai un 'Va bene' prima di cadere in un sonno profondo.

-----------

Scarlet's P.O.V

'Mi dispiace lasciarti così presto' disse Sierra per la decima volta mentre girava nel quartiere di Harry. 'Ho detto ai miei genitori che non sarei tornata a casa fino a stanotte ma hanno deciso che dovevo fare la babysitter domani alle 10!'
'Non preoccuparti, Sierra! Harry sarà felice del fatto che torno a casa 10 ore prima'
risi. Mi ero svegliata con tutti i suoi messaggi da ubriaco e mi avevano fatto ridere. Ero felice del fatto che si fosse divertito coi ragazzi senza dimenticarsi di me.
'E' questa la sua casa, giusto?' chiese Sierra fermandosi davanti ad una casa piccola. Annuii notando che c'era una macchina grigia sconosciuta.
'Chissà di chi è quella macchina. Non c'è nemmeno l'auto di Harry, forse starà dormendo da Niall. Grazie per avermi accompagnata, Si, mi sono divertita molto ieri sera!'
'Anche io! Chiamami domani, okay?'
annuii mentre afferravo la mia borsa e uscivo dall'auto. Aprii la porta con le chiavi che mi aveva dato Anne.
Lasciai la borsa affianco all'ingresso e mi irrigidii quando passai fuori la cucina.
'Hey, Scarlet!' vidi Brittany davanti a me. Guardai le lunghe gambe che uscivano fuori dalla maglia di Harry che stava indossando. 
'C-Ciao' balbettai. Avvertii una sensazione terribile. Aveva.. no. Non era possibile che Harry mi avesse tradito.
Ma lì c'era Brittany, la ragazza con cui Harry era andato a letto più volte prima di conoscermi. E stava indossando la sua maglia. E sapevo che Harry si era ubriacato la sera precedente.
'Dov'è Harry?' chiesi. Mi rivolse un grande sorriso. 'A letto'.
Morsi il labbro e andai verso la sua camera. Era sdraiato a pancia in giù, coperto dalle lenzuola, ad uscire fuori erano soltanto i suoi ricci.
Guardai l'altra parte del letto e vidi le coperte e il cuscino disposti in maniera ordinata, quindi era ovvio che qualcuno avesse dormito accanto a lui. 
O meglio, non qualcuno, ma Britney.
Sentii il cuore diventare sempre più pesante e le lacrime pizzicare i miei occhi. Presi alcune delle mie cose che erano nel suo guardaroba e nel suo bagno, lasciando la metà dei miei vestiti nella sua camera.
Corsi per il corridoio superando anche Britney, prima di prendere la mia borsa e fuggire verso la mia auto. Gettai tutto sui sedili posteriori e misi in moto la mia auto.
Uscii dal suo quartiere dirigendomi proprio da dove ero venuta.
A casa.

------------------

'E così bello averti a casa, tesoro' disse mia madre stringendomi stretta. Annuii senza alcuna emozione rivolgendole un piccolo sorriso. Non ero ancora riuscita a sfogarmi e a piangere.
Ero a casa da dieci minuti e avevo detto ai miei quanto mi erano mancati e che avevo deciso di tornare a casa; ma in realtà non sapevano che ero lì perchè Harry mi aveva tradito.
'Mi siete mancati' dissi. Mio padre mi guardava gioioso, proprio come mia mamma. Erano entrambi vestiti eleganti, probabilmente stavano per andare a una riunione ed ero arrivata giusto in tempo.
'Scarlet.. Io e tua madre ne abbiamo parlato' cominciò mio padre sorridendomi. 'Ci vogliamo scusare per essere stati così duri 3 settimane fa'. Guardai mio padre sorpresa. Non si era mai scusato con me.
'Abbiamo parlato e abbiamo capito perchè hai fatto quello che hai fatto' continuò. Alzai le sopracciglia.
'L'hai fatto per stare lontana da distrazioni come i tuoi vecchi amici, così da poterti concentrare meglio sui tuoi voti. E siamo davvero felici del fatto che metti per primo il tuo profitto scolastico'.
Annuii velocemente, accettando quella scusa. Era una cavolata, ma se bastava quello per farmi restare alla South Pacific, allora li avrei assecondati.
'Quindi io e tuo madre ti lasceremo frequentare la South Pacific' concluse. Spalancai gli occhi.
'Davvero?' chiesi incredula. 'Si' mia madre annuì. 'Ma ad una condizione. Devi sempre venire ai nostri eventi di beneficenza e alle nostre cene d'affari, senza opposizioni'
'D'accordo'
dissi immediatamente. 'Perfetto' disse mia madre fiera. 'L'evento di beneficenza dell'anno sarà tenuto tra una settimana, è l'evento più grande dell'anno! Dobbiamo comprare un vestito e il resto!'
Annuii rivolgendole un piccolo sorriso. Era così felice quando si trattava di questo. 'E' bello averti a casa, Scarlet. Questo è il posto a cui appartieni, ma adesso io e tua madre dobbiamo andare' disse mio padre baciandomi la fronte.
'Oh, d'accordo. Ci vediamo stasera' 'Ciao dolcezza' aggiunse mia mamma baciandomi sulla guancia prima di uscire. Sentii il garage aprirsi e chiudersi finchè in casa non irruppe il silenzio.
Ed è lì che le emozioni mi colpirono.
Le lacrime cominciarono a scorrere sul mio viso, cadendo finalmente. Mi gettai sul mio letto enorme. Mi sentivo sola. La mia casa non era mai stata così.. estranea.
Volevo essere a casa di Harry con lui, i suoi fratelli e Anne. Volevo che ci fosse stata Anne ad avvisarci che la cena era pronta prima di mangiare tutti insieme e raccontarci delle storie.
Volevo addormentarmi aspettando che Harry si alzasse e venisse nel letto con me. Volevo Matt che scherzava sul quanto eravamo disgustosi io e Harry. Volevo Sam che mi cheideva di vedere un film con lui.
Sentii il mio iPhone vibrare nella mia tasca e lo guardai. Avevo più di 10 chiamate perse arrivate tutte nell'arco di 5 minuti, per non parlare dei 23 messaggi. Ed era tutto da parte di Harry.
Sospirai, spegnendo il mio cellulare e gettandolo a terra. Mi coprii con un lenzuolo e mi avvolsi in esso.

Ero tornata a casa.
Ma mi mancava quella che era stata la mia casa nelle ultime 3 settimane.

*writ's corner*


Salve geeente! Ma quant'è bello midnight memories? (si, ho ascoltato l'album). Ho già aspettato per quello di Avril, non sarei riuscita ad aspettare anche con i 1d lol ma tanto chissene, l'album lo comprerò lo stesso :) Le mie canzoni preferite sono half a heart, better than words e you and i ** Passando al capitolo, che ho ricontrollato ascoltando let her go dei passenger (quant'è bella questa canzone?)
Ok, forse mi perdo un pò troppo in chiacchiere inutili lol comunque, dicevo.. è un capitolo triste, alla fine cwc cosa succederà? Secondo voi? 
GRAZIE ANCORA A TUTTE LE PERSONE CHE SEGUONO QUESTA STORIA! Ah, e una cosa che dimentico sempre ma che ora ho ricordato..
UN GRAZIE SPECIALE A MARTY16ELLEN PER AVER SEGNALATO LA MIA STORIA TRA LE PREFERITE DI EFP! Sono senza parole, davvero!

Ora vado, bacii.  mi trovate sempre qui: 


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Capitolo 22
*** Breaking And Entering. ***


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CAPITOLO 22
(Avviso, c'è una scena abbastanza hot)


'Già visto, già visto, già visto..' mormoravo mentre facevo zapping alla tv, passando da un canale all'altro. Ero rimasta a letto durante gli ultimi tre giorni guardando solo la tv, bevendo coca cola e mangiando cioccolata.
Fortunatamente, quella settimana c'era la pausa da scuola. Ciò significa che non avrei dovuto vedere Harry, almeno non prima di altri due giorni.
Ma sembrava che Harry fosse determinato a volermi vedere prima del ritorno a scuola. Mi chiamava costantemente, ogni ora. 
Pensavo che col passare del tempo le chiamate sarebbero diminuite, invece non facevano che aumentare. Io non facevo che rifiutarle e gettare il cellulare sotto al letto, frustrata.
Non riuscivo a scrivere un messaggio senza una chiamata di Harry che mi interrompesse, mostrandomi la foto che gli feci due settimane prima mentre sorrideva.
Ma era lunedì e il mio telefono era sotto al letto da più di un giorno. Erano le nove e non ero ancora stanca di tutto lo zucchero che avevo mangiato.
I miei erano fuorì città, se n'erano andati il giorno precedente. Anche se ero stata assente a casa per quasi un mese, loro si comportavano come se non fosse mai successo.
Non mi dicevano 'quanto è bello averti a casa?' o 'ci sei mancata così tanto'. Continuavano soltanto a vivere le loro vite ordinarie. Quindi, ovviamente, andavano fuori città per una settimana intera.
Dopo aver finito l'undicesimo epidosio della terza stazione di gossip girl, sentii bussare alla porta. Sentii il mio cuore accelerare. Erano le nove di sera, e qualcuno stava bussando alla porta.
O meglio, stava colpendo la porta. Aspettai qualche momento sperando che quella persona si stancasse e se ne andasse. Ma i colpi diventarono sempre più forti finchè non mi alzai e andai a rispondere.
Strisciai sulle scale con i pantaloncini e il top che non copriva nemmeno la mia pancia. I miei capelli erano disordinati.
Mi avvicinai alla porta e guardai nello spioncino. Harry era fuori casa mia. E sembrava.. arrabbiato. No, non arrabbiato, furioso. Sembrava assolutamente furioso.
'Scarlet, apri questa fottuta porta' urlò. Mi irrigidii. E prima che mi rendessi conto di ciò che stavo facendo, mi votlai e corsi velocemente verso il soggiorno, lontano dalla porta.
I colpi e le urla erano cessate. Ma improvvisamente, sentii il rumore del vetro infranto e sentii il cuore accelerare. Stava per scoppiarmi.
Avrei dovuto aprire la porta prima che Harry facesse danni. Era pazzo.
Andai in punta di piedi verso il posto da cui era provenuto il rumore. Mi fermai quando vidi Harry nel corridoio.
Era lì, con i ricci premuti sul suo volto, con il sangue che scorreva dalle sue mani. Respirava pesantemente mentre posava il suo sguardo su di me.
Riuscivo a vedere i danni provocati da Harry sulla porta di vetro, e mi accorsi che Harry l'aveva anche colpita con una mazza, che poi era stata sostituita dal suo pugno.
'Harry' dissi cercando di sembrare quanto più forte possibile. 'Vattene dalla mia casa'
Mi aspettavo che urlasse ma tutto ciò che fece fu ridere. Era una risata fredda. Come se fosse capace di fare qualsiasi cosa volesse.
'Non hai risposto alle mie chiamate' disse rigidamente. Indietreggiai, con gli occhi ancora incollati su di lui.
'Vattene' ripetei, continuando ad allotnanarmi da lui. 'O chiamo la polizia Harry, questo è un reato. Non voglio vederti'.
Tutto ciò che Harry fece fu inclinare la testa e sorridere. 'Non vuoi vedere il tuo ragazzo?' chiese curiosamente.
Morsi il labbro facendo altri passi all'indietro. Sentivo la lingua bloccata nella mia bocca, non riuscivo a parlare.
'Dove vai, tesoro?' chiese. Senza pensarci su due volte, mi voltai e corsi lungo il corridoio, più veloce che potevo.
Riuscivo a sentire i passi pesanti di Harry dietro di me avvicinarsi. E mentre ero ad un passo dalle scale, senti il suo braccio afferrarmi e premermi contro il suo corpo.
'Lasciami andare' urlai, ma Harry mi stringeva così forte che quasi mi faceva male. Mi fece voltare e mi premette contro il muro. Sentii la mia schiena irrigidirsi.
Harry aveva entrambi i miei polsi in una delle sue mani e li teneva premuti sul muro, sopra alla mia testa. Il suo corpo era premuto contro il mio, così tanto da non permettermi di muovere le gambe.
'E' meglio che la smetti di dimenarti e urlare prima che perda la pazienza, Scarlet' Harry ringhiò guardandomi arrabbiato e infastidito.
'Lasciami stare!' urlai agitandomi, stavo facendo l'esatto contrario di ciò che mi aveva detto di fare. Aumentò la presa sui miei polsi, facendomi gemere dal dolore.
'Ahia' dissi smettendo di agitarmi. Mi faceva male, si, ma non molto. E speravo che se avessi fatto finta di provare molto dolore, Harry mi avrebbe lasciato stare.
Ed avevo ragione.
Allentò subito la presa su di me, la sua espressione si ammorbidì e le sue sopracciglia si corrugarono per la preoccupazione. 'Scarlet? Stai bene, piccola? Dove ti ho fatto male?' cominciò a chiedermi come se avesse dimenticato che pochi istanti prima mi stesse minacciando.
Fece un piccolo passo indietro per guardare meglio i miei polsi e io ne approfittai. Concentrai tutta la mia forza nel ginocchio, alzandolo e colpendo il cavallo dei suoi pantaloni.
Harry gemette per il dolore mentre cadeva sul pavimento. Lo oltrepassai, correndo verso le scale e andando verso la mia camera. Ma proprio mentre facevo le ultime scale, sentii i passi di Harry avvicinarsi.
'Scarlet!' ringhiò. Stavo sudando e il mio cuore stava battendo così veloce che pensavo stessi per avere un infarto. Raggiunsi la mia camera, accesi la luce e stavo per chiudere la porta quando Harry mi ostacolò.
Come aveva fatto a raggiungermi così velocemente?
'Smettila di scappare da me e ascoltami, maledizione' disse lentamente avvicinandosi a me.
Scossi la testa camminando all'indietro finchè non caddi sul mio letto. Non avevo nessun posto dove scappare, ero in trappola.
'Non mi interessa. Non voglio ascoltarti' dissi con la voce che mi tremava. 
'Scar, ero ubriaco' disse lentamente spostandosi i capelli a lato con le sue lunghe dita. Guardai il sangue che si stava seccando sulle sue mani.
'Non mi interessa' risposi mentre la rabbia tornava. 'Ora vattene perchè dovevo vedere Doug, sono in ritardo e non ne sarà felice e-'
Prima che potessi finire la frase, che era una bugia, Harry afferrò il mio viso tra le sue mani e bruscamente mi diede il bacio più violento e passionale che abbia mai ricevuto. 
La sua lingua raggiunse la mia bocca velocemente mentre le sue mani viaggiavano tra i miei capelli. Sembrava che stesse mettendo tutta la sua forza in quel bacio.
Sentii la rabbia svanire mentre ricambiavo il bacio. Volevo di più, volevo molto di più.
Quando le labbra di Harry lasciarono le mie mi accorsi del fatto che mi stesse spingendo all'indietro per farmi sdraiare sul letto. Si mise a cavalcioni sopra di me. Mi aveva ingannato.
Cominciai a dimenarmi sotto di lui. 'Lasciami!' piagnucolai, ma tutto ciò che Harry fece fu afferrare le mie braccia e bloccarle sopra la mia testa con il sorriso stampato in faccia.
'Potrei farti qualsiasi cosa adesso' disse nel mio orecchio, facendomi rabbrividire e zittire. La sua lingua sfiorò la mia mascella.
'Potrei baciarti' disse poggiando un bacio violento all'angolo della mia bocca. 'Potrei toccarti' disse trascinando la sua mano sul mio collo, sul mio petto e fino alla mia pancia, che era lasciata scoperta dal top che indossavo.
'E potrei andare anche oltre' continuò leccandosi le labbra mentre si avvicinava, premendo il suo ventre contro il mio. Gemetti leggermente, maledicendomi. Il sorriso di Harry crebbe ancora di più.
'Stai pensando a Doug?' chiese immergendo il suo viso nel mio collo, con i suoi ricci che solleticavano la mia guancia.
Annuii decisa. Gli occhi di Harry guizzarono di rabbia e abbassò di nuovo la testa per lasciare dei baci sul succhiotto che mi aveva fatto giorni prima, che stava per sparire.
Succhiò, marcandolo di nuovo. Quando finì, ci soffiò sopra leggermente, facendomi rabbrividire.
'E adesso?' chiese. Annuii di nuovo. La sua mascella si serrò, ma riuscii a vedere anche un'espressione divertita nei suoi occhi mentre guardava il mio corpo, a stento vestito.
Si abbassò baciando il mio collo. Avevo gli occhi fissi su di lui, ero concentrata sui suoi capelli ricci, sui suoi occhi verdi e sul suo volto perfetto. Guardavo i tatuaggi che coprivano le sue braccia e che rappresentavano ognuno una storia diversa.
Tornò a baciarmi. Feci del mio meglio per cercare di restare impassibile e senza emozioni, ma sentii la mano di Harry viaggiare dalla mia gamba al mio interno coscia e mi eccitai immediatamente. Sentii l'urgenza di ricambiare il bacio.
Premette il rigonfiamento dei suoi pantaloni contro il mio ventre e ci si sentiva così bene. Nessuno mi aveva mai toccato lì, nemmeno sopra i vestiti.
Il mio corpo tradiva le mie sensazioni di rabbia e sofferenza mentre ricambiavo il bacio di Harry, incoraggiandolo a continuare.
Harry si allontanò dalle mie labbra facendomi lamentare. Volevo le sue labbra sulle mie, ne avevo bisogno.
Scosse la testa lentamente, come per dirmi di non preoccuparmi. Si inclinò lentamente sul mio corpo, testandomi e vedendo se lo avrei respinto.
Ci avevo pensato ma non riuscivo a farlo. Non volevo. Mise le sue mani intorno alla mia vita spostandomi un pò, in modo da non far fuori uscire dal letto le mie gambe.
'Rilassati' disse con la sua voce rauca. Lo feci, con gli occhi incollati su di lui. Che cosa voleva fare?
I suoi occhi verdi erano concentrati sulle mie gambe e le sue mani viaggiavano su di esse. Finalmente le sue dita raggiunsero il bordo dei miei pantaloncini.
Infilò le sue dita all'interno di essi e li abbassò lentamente finchè non li gettò sul pavimento senza delicatezza.
I suoi occhi si alzarono fino al mio sguardo, potevo soltanto immaginare in che condizioni ero. Probabilmente i miei occhi erano spalancati e le mie guance erano rosse. 
Spostò il suo sguardo sul mio intimo, ovvero un tanga nero. Usò la sua mano libera per sfiorare il mio ventre.
Raggiunse il bordo del tanga prima di immergerci sotto la sua mano, facendomi mordere il labbro.
Dopo alcuni secondi me l'aveva già tolto, lasciandomi completamente esposta a lui. E quando Harry stava per toccarmi, sentii le gambe chiudersi istantaneamente.
'Non avere paura di mostrarti a me' sussurrò dolcemente. 'Sei bellissima'.
Aprii di nuovo lentamente le mie gambe e chiusi gli occhi. Un dito di Harry andò ad accarezzare il mio clitoride, facendo chiudere i muscoli del mio stomaco.
Lo strofinò per qualche secondo prima di entrare in me con un dito, facendomi sussultare. Non avevo mai fatto qualcosa come quello, era tutto completamente nuovo per me.
Harry tornò sopra baciandomi mentre muoveva dentro e fuori il suo dito lentamente. Gemetti ad alta voce contro la sua bocca. Era troppo, Harry aveva un grande effetto su di me anche senza quello che stava facendo.
Mi sentivo come se il cuore mi stesse per esplodere mentre i muscoli del mio stomaco continuavano a stringersi per il piacere.
Mi aggrappai alle lenzuola, afferrandole con i pugni. 'Harry' gemetti mentre lui baciava la mia clavicola velocizzando il movimento delle sue dita.
Ad ogni secondo che passava mi sentivo sempre più vicina al limite. Continuò a masturbarmi strofinando il suo pollice contro il mio clitoride.
Mi chiesi come avessi fatto a passare 18 anni senza fare cose del genere, Harry era così.. bravo. Stava facendo trasformare le farfalle nel mio stomaco in fuochi d'artificio.
'Ahh, Harry' piagnucolai quando sentii lo stomaco stringersi. Sapevo di essere vicina. Visto che era la prima volta, non ci avrei messo molto ad arrivare al culmine.
Infatti, dopo alcuni secondi, venni urlando il nome di Harry. Interruppe i miei gemiti baciandomi lentamente, esplorando con la lingua ogni singolo centrimetro della mia bocca.
Le mie mani lasciarono andare le lenzuola e si immersero tra i ricci di Harry. 
Le sue mani tenevano i miei fianchi avvicinandomi a lui. Si allontanò dal mio viso guardandomi con i suoi occhi verdi, come se stesse aspettando una reazione. Avevo il respiro pesante che faceva muovere velocemente il mio petto.
Non riuscivo nemmeno a spiegare il modo in cui mi sentivo. Mi sentivo incredibilmente bene.
'Stai pensando ancora a Doug?' mi chiese Harry dopo alcuni secondi di silenzio. Risi scuotendo la testa.
'Non penso a mai a Doug, ma solo a te' Harry mi sorrise, sembrava quasi un bambino.
Come faceva? Riusciva a passare da persona misteriosa e violenta a un ragazzo sexy ed esperto, ad un bambino.
Harry Styles era una persona dalle tante qualità e personalità. Questo era sicuro.
'Non ti ho tradito' disse Harry mettendosi seduto e guardandomi mentre mi rivestivo. Anche se mi aveva appena masturbata, ero ancora timida davanti a lui, anche se era stupido.
Lo guardai e lo trovai a fissarmi con uno sguardo così intenso che non avrei mai potuto lasciarlo. Mi porse la sua mano e io la afferrai.
Mi strinse, avendo paura che me ne sarei andata via. Mi tirò facendomi mettere a cavalcioni su di lui, in modo da essere faccia a faccia con me.
'Ero ubriaco e Britney mi ha accompagnato a casa perchè non potevo guidare. Mi sono addormentato e lei è rimasta a casa mia. Tutto ciò che so è che dopo 5 minuti che siamo arrivati mi sono subito addormentato. Lo giuro, Scarlet. Devi credermi'
Gli occhi di Harry erano quasi spalancati mentre cercava di intercettare il mio sguardo. 'Stavo quasi impazzendo a pensare che avevo mandato tutto all'aria. Ti ho chiamato tipo cinquanta volte al giorno, e ogni volta che sono venuto qui c'erano i tuoi genitori. Avevo così tanto bisogno di vederti, mi mancavi così tanto. Non riuscivo a pensare che credevi ti avessi fatto del male'
Annuii lentamente. 'Ti credo, Harry. Avrei dovuto darti l'occasione di spiegare, è solo che.. Sapevo che ti eri ubriacato e poi l'ho vista con solo una maglietta addosso e ho pensato al peggio.. Mi dispiace' sussurrai.
'Sono sicuro, non voglio rovinare tutto questo, Angel. Per te e per me' disse Harry guardandomi con un'espressione così seria che mi fece venire i brividi. 'Mi piaci così tanto che sono quasi spaventata' dissi sincera ad Harry.
'Allora se amarti mi spaventa, c'è molto di più' rispose Harry avvicinandosi per baciarmi ancora. Mi sorrise. 'Io sono terrificato'.
Restammo seduti lì, in silenzio, per qualche momento mentre le mani di Harry attraversavano delicatamente i miei capelli e le mie dita seguivano i tatuaggi sulle sue braccia.
'Non posso crederci che tu abbia rotto la porta' dissi ridendo. Dopo qualche momento Harry cominciò a ridere con me.
'Si, dobbiamo uscire e comprarne un'altra prima che i tuoi la vedano' disse Harry sorridendo.

*writ's corner*
Ed ecco la prima fatidica scena hot! Non siete scandalizzate, vero? AHAHAH ce ne sarà qualcun'altra tra qualche capitolo........ Non spoilero altro. Niente, è un periodo particolarmente felice della mia vita, sento che non mi manca niente! Non vi interessa ma boh, avevo voglia di dirlo. Anyway, mi stavo chiedendo come mai ìl'ultimo capitolo avesse ricevuto soltanto 6 recensioni.. Si, 6 recensioni non sono poche, ma rispetto agli altri capitoli si! Forse vi è piaciuto un pò di meno? Boh, non so, ma continuo ad incoraggiarvi a farmi sapere cosa ne pensate della storia, è importante per me :) Ho saputo del ritorno dei ragazzi del 12 dicembre, e non sono per niente sorpresa.. Era scontato che tornassero a MIlano lol solo che, mi sa che canteranno story of my life, quindi sarà la prima volta che canteranno una canzone lenta nelle tv italiane e riusciranno a mostrare meglio le loro doti vocali! Finalmente *w* AHAHAH ok, vado. Buon fine settimana <3 (owh, è già venerdì.)
Ps. ho cominciato American Horror Story (veramente ho già finito la prima stagione AHAH) e l'adoro! Il mio secondo telefilm preferito insieme a Ravenswood.. e dopo Pretty Little Liars **

Ecco Scarlet:





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Capitolo 23
*** The Scary Future. ***


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 CAPITOLO 23



'I'm bullet proof, nothing to lose, far away, far away' mormorai mentre spegnevo l'acqua e avvolgevo il mio corpo in un'asciugamano.
Saltai fuori dalla doccia asciugandomi velocemente prima di avvolgere i miei capelli in un'asciugamano asciutta. Indossai un reggiseno nero con una mutandina uguale prima di levare l'asciugamano dalla mia testa e immergere le mani nei miei boccoli bagnati.
Ero di buon umore quel giorno. Harry e io ci eravamo addormentati subito la notte precedente, e mi ero svegliata praticamente sopra di lui. La luce che attraversava le finestre mi aveva svegliato prima di farmi realizzare che erano già le dieci.
Dopo aver passato tipo 7 minuti per liberarmi dalla stretta mortale di Harry cercando di non svegliarlo, ero entrata nella doccia. Mi sentivo bene, Mi sentivo fresca e pulita. E profumavo anche.
Aprii la porta del mio bagno ed entrai nella mia camera per controllare se Harry stesse ancora dormendo. Ed era così.
Era sdraiato sulla sua schiena a petto nudo, come al solito, e la sua testa era leggermente inclinata di lato. Sembrava un ragazzino innocente.
Sorrisi prima di mettermi davanti all'armadio. Cominciai a rovistare tra i miei cassetti scavando tra tutti i vestiti che avevo. Avevo un armadio enorme, ma era ancora difficile per me scegliere cosa indossare.
Alla fine optai per dei semplici leggings neri e una felpa grigia e larga che arrivava quasi a metà coscia. Mi misi davanti allo specchio che si trovava dentro all'armadio e misi un pò di mascara e correttore, usando un make-up piuttosto naturale.
Uscii dall'armadio e vidi Harry seduto, sorridente e con gli occhi che brillavano. Risi per i suoi capelli da appena svegliato, c'erano i suoi ricci che andavano in tutte le direzioni.
'Sono sveglio da venti minuti' disse spingendomi in modo da avvolgere i suoi fianchi con le mie gambe. 
La sua voce mattutina era così rauca e bassa, non avevo mai sentito qualcosa di più sexy. 'Oh, ti ha svegliato il rumore della doccia?' gli chiesi guardandolo.
Raggiunse con la sua mano i miei capelli avvolgendo una ciocca intorno al suo dito prima di spostarla dietro il mio orecchio.
'No, mi sono svegliato quando hai lasciato il letto. E' come se, anche quando dormo il mio corpo capisce quando non sei vicina a me' disse baciandomi.
Interruppi il bacio allontanandolo. 'Aspetta' mi fermai facendo alzare le sopracciglia a Harry. 'Sei sveglio da venti minuti, quindi mi hai visto camminare per la stanza mezza nuda e hai finto di essere addormentato?'
Harry mi rivolse un grande sorriso innocente mostrandomi le sue fossette prima di cominciare a ridere. La mia bocca si spalancò e gli diedi uno schiaffo sul suo braccio tatuato. Cominciò a ridere ancora più forte avvolgendo la mia vita con le sue braccia mentre roteavo gli occhi.
'Non potevo fare altrettanto, avevo gli occhi chiusi e non volevo parlarti e spaventarti..' disse, ma era ovvio che stesse mentendo. 'Bastardo' mormorai facendolo ridere mentre si avvicinava per baciarmi.
'Ho visto tutto la scorsa notte, piccola' disse tra i baci. Arrossii solo pensando alla notte precedente. Era stato incredibile, ma ero ancora timida riguardo al mio corpo. Ci sarebbe voluto un pò per abituarmi a quella situazione.
'Ricordo abbastanza bene' risposi. Harry sorrise immergendo il suo viso nell'incavo del mio collo, facendomi il solletico alle guance con i suoi ricci. 'Alziamoci e ti aiuto a fare le valige' mormorò contro il mio collo.
'Per cosa? Dove andiamo?' sorrisi mentre Harry sfiorava il mio collo col suo respiro caldo. 'Torniamo a casa' rispose. Mi allontanai per poterlo guardare in faccia.
Sospirai e gli rivolsi un sorriso triste. 'Harry, devo restare qui, con i miei genitori' dissi. Gli occhi di Harry diventarono tristi, ma penso si sarebbe aspettato una risposta del genere.
'Ma perchè' si lamentò. 'Odi stare qui. Perchè vuoi stare in un luogo che ti rende infelice?' 
Bella domanda.
'Devo sopportarlo, Harry, fino alla fine dell'ultimo anno. Fidati, niente è meglio di vivere con te. Le ultime due settimane sono state onestamente le migliori settimane della mia vita.. ma non posso'
Harry annuì silenziosamente. 'E tua madre non ha bisogno di un'altra persona di cui prendersi cura. Ha già 3 figli, penso che siano abbastanza. Se lascio di nuovo la mia casa, i miei genitori mi annulleranno tutte le carte di credito e i conti in banca di sicuro. Sono sorpresa che non l'abbiano fatto la prima volta. Quindi non avrò soldi per pagare le cose a casa tua'
'Scar, se il problema sono i soldi, non preoccuparti. Ho altri modi per trovare dei soldi, fidati. Posso trovarli'
Harry rispose serio tenendo il mio viso dolcementre tra le sue mani.
Scossi la testa facendo cadere delle ciocche di capelli sul mio viso. 'Non voglio che lo faccia. Ho un'idea vaga di come fai a procurarteli, e probabilmente è illegale'. Harry roteò gli occhi.
'D'accordo' mormorò. 'Harry, se hai paura che vivere in due case diverse influenzerà la nostra relazione, non preoccuparti. Niente cambierà. Te lo prometto. Verrò a dormire da te e tu verrai qui quando i miei non ci sono. Non cambierà niente'
'Lo so'
Harry annuì. Sorrisi posando un bacio casto sulle sue labbra e stringendolo forte. 'E possiamo anche andare a vivere insieme dopo il diploma' disse Harry come se stesse pensando ad alta voce.
Si irrigidì immediatamente dopo che si rese conto di averlo detto ad alta voce, come se non avesse voluto farlo uscire dalla sua bocca. Rimasi senza fiato, allontanandomi dal nostro abbraccio.
Non era che non volevo vivere con lui, anzi, non volevo altro, ma era che non pensavo che ci stesse già pensando. 
Gli piacevo davvero così tanto da voler passare il resto dell'anno con me? Ero sorpresa perchè si trattava di Harry, il ragazzo che non aveva mai avuto una relazione.
'Intendo, sempre se-lo sai, se siamo ancora insieme e tutto, e sempre se vuoi. Non lo so, vorrei dire-' 'No, non rifiuterei mai di trasferirmi con te dopo il diploma' lo interruppi.
Harry si guardò le mani prima di tornare a fissarmi. Era ovvio che fosse un grande passo per lui. 'Sono solo sorpresa del fatto che stia pensando davvero al futuro. La maggior parte dei ragazzi pensano giorno per giorno, non al futuro, specialmente per quanto riguarda le relazioni' conclusi.
'Lo so, e ad essere onesto, non avevo mai pensato al mio futuro prima. Forse perchè so che il mio futuro sarà uguale, sarà sempre bloccato in questa città di merda con la stessa gente di merda e lo stesso lavoro di merda, sempre se si può chiamare lavoro'
Annuii comprensiva. 'Ma poi sei arrivata tu. E suona così clichè, Scar, ma mi hai fatto capire come voglio che sia il mio futuro. Svegliarmi accanto a te ogni giorno e averti nella mia stanza ogni volta che tornavo a casa mi ha fatto capire che voglio sia sempre così'. Harry si morse il labbro riflettendo.
'Non sono così interessante, Scar. Non ho un vero e proprio lavoro visto che guadagno i soldi lavorando per Mark e Jay, i miei voti non sono i migliori, e non ho mai fatto niente di buono per il mio futuro' 'Non importa, Harry' dissi, ma lui continuò a scuotere la testa.
'E poi ci sei tu, che ottieni il massimo dei voti, hai fatto la cheerleader e volontariato, insieme a tutto ciò che cercano i college. Andrai sicuramente da qualche parte, e per quanto ci speri, io non andrò da nessuna parte'
'Se vuoi andartene da questa città e andare al college o trovarti un lavoro, puoi farlo, Harry'
risposi immergendo le mie dita tra i suoi capelli.
'Non è così facile' rispose sospirando e guardando fuori dalla finestra. 'Harry, ho visto i tuoi voti, ottieni tutte A e B, non è niente di cui non puoi essere fiero. Puoi entrare nel college con voti del genere'
'Non sono i miei voti il problema, è che.. lascia perdere'
Harry si morse il labbro. Sembrava profondamente concentrato.
'Allora cos'è?' 'E' la gang in cui sono, Scar. Ci devo restare per tutta la vita. Non posso alzarmi una mattina e dire loro che andrò ad un college e andarmene. Sai cosa succederebbe? Una pallottola finirebbe nella mia testa. E questo se sono fortunato'.
Lo guardai triste. Sapevo che facesse parte di una gang, anche se non ne avevamo mai parlato. Avrei aspettato che si fosse sentito pronto per farlo. Ed ero spaventata di sapere, ad essere onesta.
Afferrai la mano di Harry e la avvolsi nella mia. Ne baciai il dorso e la portai al mio viso. 'Ti voglio nel mio futuro Harry, proprio come tu mi vuoi nel tuo. Non lascerò questa città a meno chè non ci sarai anche tu con me'
Harry mi sorrise dolcemente prima di scuotere la testa. 'Non puoi mandare all'aria il bel futuro che ti riserva soltanto per me. Non sono niente paragonato a quello che potresti avere' 
'Non mi interessa. Sei tu quello che voglio Harry, tu. Non me ne vado dalla South Pacific se non con te, d'accordo? Promettimi che non te ne andrai senza di me, e io ti prometterò che non me ne andrò senza di te'
.
Harry mi fissava, sapevo che stava cercando di non essere egoista e di concedermi un futuro migliore. Ma era un futuro che non volevo, era un futuro che sembrava solitario e sembrava solo ciò che i miei volevano per me.
Harry era la prima persona con cui non stavo per accontentare i miei genitori. Gli interessava davvero di me, era palese. Non volevo perdere tutto quello, nemmeno in futuro.
'D'accordo' disse Harry riluttante. 'Non me ne andrò senza di te, e tu non te ne andrai senza di me. Lo prometto'.
Dopo questo, avvinghiai le mie labbra a quelle di Harry in un bacio appassionato. La sua lingua premette immediatamente contro la mia e le sue mani avvolsero i miei capelli.
Harry fece in modo da intrappolare il mio corpo nel suo facendomi ridere e squittire. Cominciò a ridere anche lui.
'Sono fottutamente pazzo di te' mormorò avvicinando le sue labbra alla mia. E per quanto probabilmente non lo sapesse, mi stavo innamorando così velocemente di lui, che tutto il resto stava svanendo.

------------


*Harry's P.O.V*

'Non mi interessa se devi prendere quei soldi dalla sua nonna morta, io voglio quei soldi' urlò Jay rivolto verso Liam.
Liam, Niall, Zayn, Louis e io eravamo seduti sul divano di fronte a Mark, seduto dietro la sua scrivania, affiancato da Jay. 
Mark urlava raramente perchè non ne aveva bisogno. Era spaventoso anche senza farlo. Jay, invece, era un pò diverso.
Doveva urlare, forse perchè era più giovane e aveva meno esperienza. Mark ci diceva cosa fare e se non lo facevamo, Jay cominciava a urlare. 
'Sono andato a casa sua, non c'era!' rispose Liam serrando la mascella. 'Niente più scuse, Liam! Minaccia i suoi bambini o qualcosa del genere. Cresci e svolgi il compito prima-'
'Hai detto abbastanza'
Mark interruppe Jay. Lo guardammo tutti. 'Liam svolgerà il compito entro tre giorni' affermò.
Liam annuì ignorando le occhiate gelide che Jay gli stava rivolgendo. 'Se non lo fai, non riceverai la paga' disse Mark sorridendoci leggermente. 'E senza paga, le vostre famiglie finiranno per strada'.
Era una dura realtà, ma era così che stavano le cose. 'Ce la farò' disse Liam annuendo verso Mark, che aveva fiducia in noi.
'Per quanto riguarda Zayn e Niall, avete una consegna da fare entro venerdì. Dev'essere fatta nel modo più segreto possibile, visto che ci sono i poliziotti in giro' disse Mark mentre appoggiava una sigaretta tra le sue labbra.
'Stanno provando a prenderci' aggiunse Jay. 'Non dategli una ragione per sembrare colpevoli'. Mark annuì. 'E Harry e Louis, avete ricevuto i soldi da Jax?'
Mi alzai cacciando una busta bianca e poggiandola sulla scrivania di Mark. La prese, aprendola. '26.000 esatti' disse rivolgendosi un raro e fiero sorriso. 'Ben fatto ragazzi' disse a Louis e me. Annuii.
'Ha opposto un pò di resistenza ma siamo riusciti a vincere noi' rispose Louis facendo annuire Mark. 'Si, ragazzi, lo fate sempre. Jax ha sempre avuto dei problemi col pagare puntuale. Ma alla fine sono io che guadagno più soldi, quindi non posso lamentarmi' disse ridendo.
'Altro da dire?' ci chiese Jay. Scuotemmo le nostre teste. Jay annuì. 'Allora abbiamo finito qui' disse Mark ponendo fine al nostro incontro settimanale.
'Styles, noi ci vedremo per un altro incontro alla fine della settimana. Preparati'. Deglutii velocemente mentre annuivo. Un incontro da solo con Mark non era mai qualcosa di cui essere felice.
'Si signore' risposi, e dopo questo io e i ragazzi ci alzammo e uscimmo dall'ufficio di Mark, attraversando la casa e lasciandolo lì da solo con Jay.
Proprio quando stavamo per uscire, Jay mi chiamò dal corridoio. Mi voltai e lo guardai, senza alcun'emozione. Era lì impalato con un sorriso stampato sul suo volto, un sorriso che odiavo vedere.
'Styles, salutami Matt' disse facendomi annuire un pò confuso. Sapevo che Matt e Jay si conoscessero ma non si erano mai parlati. 'Oh, e salutami anche la sua ragazza. Come si chiamava? Scarlet?'.
M'irrigidii al suono del nome di Scarlet uscire dalla bocca di Jay. Quando video che restavo in silenzio, Jay continuò a parlare. 'Hai capito di chi sto parlando? Quella ragazza piccola e bionda. Quella che ti ha baciato sulla guancia quel giorno, prima di andarsene'
Annuii rigidamente. 'Lo so' 'Stai attento Harry, di sicuro non vuoi che Matt pensi che ci sia qualcosa tra voi due' Jay rise ad alta voce. 'Ma ancora una volta, ecco un'altra ragazza che non appartiene a un ragazzo come te'.
Con quelle parole dure, Jay si voltò e tornò nell'ufficio di Mark. Matt era migliore di me. Non era più ricco, ma di sicuro non aveva bisogno di maltrattare le persone per guadagnarsi da vivere.
Non ero sicuro del perchè Jay pensasse che Scarlet fosse la ragazza di Matt e non la mia. Ma probabilmente aveva qualcosa a che fare con il fatto che Matt l'aveva coperta per metterla al sicuro. 
Anche se solo il pensiero di loro due insieme mi faceva rabbrividire, ne ero grato. Tutto ciò che volevo era la sicurezza di Scarlet.
Ma, proprio come aveva detto Jay, una ragazza come lei non può appartenere a un ragazzo come me. Mi voltai e andai verso la porta prima di sbatterla dietro di me. Non mi sentivo molto bene.
Ci fermammo tutti fuori casa di Mark. I ragazzi parlavano dei loro lavori e cose del genere. Presi una sigaretta dalla tasca posteriore e la accesi. Solitamente mi aiutava molto fumare. Mi aiutava con lo stress, ma in quel momento sembrava non bastare.
Ringhiai e la gettai a terra, calpestandola. 'Haz, prendi questa' disse Zayn porgendomi una canna. La guardai. Non fumavo cose del genere da due settimane, probabilmente perchè avevo passato la maggior parte del tempo con Scarlet e a lei non piacevano queste cose.
'Nah, non ne ho bisogno' 'Haz, è ovvio che sei stressato. Sai che ti aiuterà' disse Niall. Sospirai e annuii. Fanculo, avevano ragione.
'Grazie' dissi a Zayn mentre prendevo la canna. Cacciai il mio accendino prima di fare un tiro. Sentii immediatamente tutto svanire. Mi sentii immediatamente meglio, non mi sentivo più così stressato.
Eravamo vicino alle nostre auto, passandoci roba da fumare. E poco tempo dopo, ci sentivamo tutti così bene.
'Ho scopato con Alexa ieri notte' Zayn sputò fuori dopo aver preso un tiro dal suo spinello. 'E' stata abbastanza.. decente'
'Haz, non ci sei andato anche tu a letto con lei? Tipo due anni fa?'
mi chiese Louis. Scrollai le spalle strizzando gli occhi. 'Forse, può darsi. Capelli rossi?' chiesi. Zayn annuì.
'Allora si, ma ero proprio andato. A stento ricordo' risi. 'La storia della tua vita' disse Liam ridendo. 'E di Scarlet cosa mi dici? L'hai già scopata?' chiese Zayn.
Sentii subito i miei pugni stringersi e la mascella serrarsi. Non mi piaceva che parlasse di Scarlet. Non mi interessava se fosse per un complimento, un insulto o anche solo chiedere come stava. Non volevo che parlasse o addirittura pensasse a lei.
'No' risposi rigido. 'Sai che ti resta solo un altro mese? Metà del tempo è già passato' Zayn rise. Lo guardai. 'E dopo quel mese, dovrai fare le mie consegne'
'Taci'
risposi. Non volevo nemmeno che parlasse della scommessa. Se Scarlet fosse venuta a saperlo.. Merda.
'D'accordo, d'accordo. Dicci soltanto, fino a dove sei arrivato con lei?' disse Zayn alzando le sopracciglia. I ragazzi restarono tutti silenziosi. Per qualche ragione, a Zayn piaceva spingermi al limite.
'Zayn, ti ho già dato un pugno due settimane fa, e lo rifarò se non chiudi quella bocca maledetta' 'Stavo solo chiedendo. Come vuoi' 'Non sono affari tuoi quello che faccio con la mia fidanzata' sputai facendo volare quelle aprole fuori dalla mia bocca.
I ragazzi mi fissarono e Zayn mi sorrise. 'Fidanzata? Dio, sapevo che viveste insieme e tutta quella merda, ma non sapevo aveste una relazione' sogghignò. 'Non me n'ero accorto che ti eri messo in quella merda'
'Zayn, sai com'è, la cosa dello 'scopare e mollare' diventa vecchia dopo un pò. L'ho fatto per quattro anni e lo sto superando' 'Beh, grazie, perchè da quando non vai a letto con la prima che ti capita davanti, sono diventate tutte un pò più disperate'
Zayn sorrise.
'Beh, allora puoi prendertele tutte Zayn, non voglio più farne parte. Ora ho Scarlet'. Gli occhi di Zayn si inscurirono mentre dicevo l'ultima frase.
'Sai Mark come la pensa sul mettere il lavoro al primo posto. Non gli piace quando poniamo qualcosa al di sopra di esso' disse lentamente. Louis, Niall e Liam s'irrigidirono, come se sapessero cosa stava per succedere.
Strinsi le braccia ai lati del mio corpo, non potevo perdere la pazienza con Zayn. 'Se Mark viene a sapere della tua piccola ossessione con Scarlet, se ne occuperà subito. Vuole che venga prima il suo lavoro, non una puttanella'
Feci un passo avanti e spinsi Zayn contro la sua auto. Zayn era grande, ma io ero più grande.
'Beh, fortunatamente, io non ho una puttanella' ringhiai faccia a faccia con Zayn. 'E Mark non lo verrà a sapere perchè nessuno di voi aprirà la sua fottuta bocca. Giusto?' urlai guardando anche gli altri ragazzi. Niall, Lou e Liam annuirono velocemente.
'Stai cambiando, Harry' Zayn sputò. Strinsi la presa sulla sua maglia incoraggiandolo a continuare. ''Solo perchè non voglio crescere da solo come te, non significa che sono cambiato'
'Mi stai prendendo in giro? Sai, eri il primo a voler prendere il controllo della gang nel futuro. Mark e Jay ti danno sempre i lavori più importanti. Sei sempre stato il numero uno per loro, e ora ti comporti come se non potesse importantene di meno di questa gang.
Non ti fai mai vedere agli incontri, svolgi giusto l'essenziale, e passi il tempo ad ossessionarti con una ragazza. E' come se la tua opinione sulla gang e sul suo futuro sia cambiata'

Ascoltai ogni singola parola che uscì dalla bocca di Zayn e lasciai lentamente la sua maglia, lasciandolo andare. 'Hai ragione' dissi passivo mentre mi dirigevo verso la mia auto.
'Questo non è il futuro che voglio per me, ormai'. I ragazzi mi guardarono tutti con gli occhi spalancati e silenziosi. Non c'era nient'altro da aggiungere. Avevo sempre detto di voler restare nella gang.
Ma erano cambiate così tante cose. Era arrivata Scarlet. 
Entrai nella mia auto e attraversai il quartiere passando affianco ai ragazzi. Mi diressi verso casa.
Dio, ero fottuto.

------------

Arrivai a casa venti minuti dopo. Parcheggiai fuori casa mia e notai che l'auto di Scarlet era già lì, cosa che mi fece sorridere. Entrai e la vidi seduta al tavolo della cucina con mia madre.
'Harry' Scarlet sorrise saltando in piedi e abbracciandomi forte. Forse non lo sapeva, ma era proprio ciò di cui avevo bisogno in quel momento.
'Mi sei mancata' mormorai nei suoi capelli mentre mi avvicinavo per baciare le sue labbra. Sorrise e si voltò subito. Aveva qualche difficoltà a dimostrare il suo affetto davanti a mia madre.
'Io e tua madre stavamo parlando' disse sorridendo e porgendomi il posto accanto a lei. Lasciai un bacio sulla guancia di mia madre e mi misi seduto tra loro due.
'Perchè ho la sensazione che stiate parlando di me?' chiesi curioso alzando le sopracciglia. 'Perchè è così infatti' rispose mia madre. Sospirai e roteai gli occhi.
'Questo non va bene' mormorai. Gettai lo sguardo dietro a Scarlet e vidi uno smoking appeso alla maniglia della porta. 'Cos'è quello?'
'E' tuo'
Scarlet sorrise guardando mia madre, che ricambiò il sorriso. 'Mio? Sembra uno smoking' 'Infatti lo è' rispose mia madre. Guardai lentamente Scarlet.
'Ci sposiamo o cose del genere?' Scarlet e mia madre scoppiarono a ridere mentre Scarlet scuoteva la sua testa. 'No, verrai con me alla cena annuale di beneficenza che terranno i miei genitori' disse Scarlet sorridendo.
'Oh no, neanche per sogno' dissi scuotendo la testa. Scarlet sapeva che odiavo quei posti, erano pieni di gente snob. Quindi per questo si era rivolta a mia madre.
'Si, accompagnerai la tua ragazza e chiuderai la bocca' disse mia madre dolcemente. Aprii la bocca quando il telefono di mia mamma suonò. 'Scusate cari, il mio turno comincia tra dieci minuti, devo andare. E' stato bello vederti Scarlet, mi è mancato averti attorno in questi giorni'
'Lo stesso per me, Anne'
Scarlet sorrise abbracciando mia madre, che prima di andarsene mi baciò la fronte.
'Scarlet..' cominciai. I suoi occhi blu si agganciarono ai miei mentre metteva il proncio. 'Per favore, Harry' 'Non farmi quella faccia' 'Harry, i miei vogliono conoscerti. Per davvero. E non posso sopravvivere da sola, ho bisogno di te'
'Angel, sai come funzionano queste cose. Un evento di beneficenza? Getteranno tutti i loro soldi all'aria. E poi ci sono io, che non riesco nemmeno a comprarmi uno smoking coi miei soldi'
'Questo è di mio fratello, quindi non l'ho comprato' 'Scarlet, l'opinione di tutti su di te crollerà se ti farai vedere con me. Non sono-'
'Harry, non mi interessa.'
disse seria. Passò la sua mano tra i lunghi capelli biondi. 'Finchè ci sarai, non mi interessa cos'avranno da dire le persone. Non mi interessa dei miei genitori. Non mi interessa dei miei amici. Non mi interessa dei promotori dell'evento'.
Sospirai. Come facevo ad essere così fortunato da avere una ragazza come quella davanti a me?
'Non ti merito' mormorai. Scarlet mi rivolse un piccolo sorriso avvicinandosi prima di afferrare la mia mano. 'Significherebbe molto se venissi' 'D'accordo' dissi sospirando e alzando le mani in aria.
'Ci sarò'. Scarlet squittì di gioia prima di lanciare le sue braccia attorno al mio collo e poggiarmi un bacio sulla guancia. Risi, stringendola forte.
Era incredibile a quanto stessimo rinunciando entrambi. Io stavo rinunciando alla mia gang, ai miei amici e alle opinioni della scuola su di me, e il tutto per stare con Scarlet.
Lei stava rinunciando alla sua reputazione, ai suoi genitori e ai suoi amici, e il tutto per stare con me.
'Ma vengo solo per assicurarmi che nessun ragazzo si avvicini a te' aggiunsi mentre mi alzavo e afferravo lo smoking. Scarlet sorrise.
'E perchè gli smoking mi stanno benissimo' sorrisi.


*writ's corner*

Salve! Vi chiederete, come mai ayebaybay aggiorna di martedì? Si, è strano anche per me. Volevo aggiornare venerdì, ma il capitolo aveva solo 4 recensioni, e sono pochissime rispetto agli altri.. Quindi ho voluto aspettare qualche giorno :)
Veramente volevo aspettare un'altra settimana e aggiornare questo fine settimana, ma alla fine la bontà ha avuto la meglio e mi ha fatto aggiornare oggi! Anyway, non so come mai le recensioni siano scese così tanto, ma se c'è un problema non esitate a parlarmene.. Che ne so, se non vi prende più la storia.. o meglio, se c'è qualcosa che non va nelle mie traduzioni, cose che potrei riparare :) Che ne pensate di questo, invece?
Fatemi sapere! Finalmente arrivano le vacanze di Natale, la scuola mi sta uccidendo. çwç
Aggiorno verso le 10 recensioni :) dipende da voi, se ci saranno abbastanza recensioni potreste ritrovarvi un altro capitolo entro domenica, chi lo sa. u.u
Adesso vi lascio, potete trovarmi qui come sempre:
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Capitolo 24
*** “May I have this dance?” ***


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CAPITOLO 24

'Harry, per favore' sussurrai al telefono, che era incastrato tra la mia guancia e la mia spalla. Mi stavo asciugando mentre uscivo dal bagno dopo aver fatto una doccia.
'Davvero, Scarlet, penso di avere la febbre e non voglio mischiarla a nessuno e-' 'Harry' dissi seria. Sospirò. Era il giorno dell'evento di beneficenza e Harry aveva cercato di inventare scuse tutto il giorno.
Ma nè io, nè Anne, ci cascavamo. 'Che c'è?' 'So che sei nervoso, ma ti prometto che qualsiasi cosa succederà, non mi vergognerò mai di te, ok? Niente di quello che potrebbe succedere stasera cambierà qualcosa'.
Ero sincera. Sentii il respiro tremante di Harry prima di rispondere. 'Okay.. sarò lì alle 19:30' disse brevemente. Sapevo che fosse nervoso, lo potevo sentire dalla sua voce, sembrava un ragazzino.
'Ti scriverò un messaggio con l'indirizzo' 'Sei sicura che non vuoi che ti venga a prendere?' 'No, Sierra adesso è qui e si sta preparando con me. I miei genitori andranno presto per assicurarsi che vada tutto bene, quindi vado con Sierra'
'D'accordo'
Harry restò silenzioso per un momento. 'Quindi, se vengo stasera..' '..Si?' chiesi ridendo.
'Devi dormire a casa mia' 'Sei sicuro? Se hai la febbre, non voglio che me la mischi..' scherzai facendolo ridere.
'Penso di aver avuto una guarigione miracolosa' 'D'accordo. Dico ai miei che dormirò da Sierra, e tornerò con te dopo l'evento' 'Si, mi sento decisamente meglio' rispose Harry e riuscivo quasi a sentire sorriderlo.
'Bene, allora vatti a lavare e vestiti, ci vediamo tra un'ora' 'Okay, piccola' Harry disse e io attaccai.
Lanciai il cellulare sul letto. Dovevo finire di arricciarmi i capelli. E proprio quando stavo per prendere il ferro per i ricci, mia madre entrò nella stanza.
'Potresti bussare' mormorai, ma mia madre scelse di ignorarmi. 'Beh, io e tuo padre andiamo per preparare le ultime cose' disse mentre ispezionava i vestiti appesi alla porta del mio armadio.
Lei indossava un vestito di alta classe che aveva fin troppi diamanti per la sua età. I suoi capelli erano raccolti in una cipolla elegante, come sempre.
Aveva diamanti che pendevano dalle sue orecchie e dal suo collo. Era un diamante vivente, e non era una cosa positiva, era una cosa da esibizionista.
'Mi piace questo vestito' disse mia madre giocando col vestito viola. 'Te l'ho comprato l'anno scorso, vero?' 'Si. Non sono sicura di quale indossare, è solo uno delle mie possibili scelte'
'Indossalo'
disse mentre mi poggiava un bacio sulla guancia. 'E indossa il tuo bracciale di diamanti'. Sbuffai. Perchè provava a controllare ogni santa cosa?
Rimasi silenziosa. 'Non fare tardi, ci vediamo lì tra un'ora'. Annuii e la guardai mentre usciva dalla stanza.
Sierra uscì dalla mia cabina armadio, con i capelli pronti. 'Se n'è andata la strega cattiva?' chiese, facendomi ridere.
'Si, e ha scelto lei il vestito per me' dissi mentre afferravo i miei vestiti. Ne avevo comprati un paio  e non riuscivo ancora a scegliere quale mettere.
Mi infilai il vestito viola che mia madre aveva scelto e volteggiai. 'Allora?' 'Sei stupenda' Sierra sorrise, ma poi scosse la testa. 'Ma levatelo'
'Cosa? Perchè? Hai appena detto che andava bene!' 'Certo, ma non l'hai scelto tu. L'ha fatto tua madre. Scegli quello che vuoi Scar. Non hai 8 anni, puoiu sceglierteli da sola i vestiti'

Annuii. Sierra aveva ragione, ecco il perchè era la mia migliore amica. 'So quale voglio' sorrisi. Tolsi il vestito viola e tornai nel mio armadio.
In fondo c'era un vestito rosso della quale mi ero innamorata. L'avevo comprato, ma non l'avevo mai fatto vedere a mia madre per paura del suo giudizio. 
Lo indossai e lo chiusi con attenzione. Uscii e mi fermai di fronte a Sierra. Era provocante. ma meraviglioso.
Capii subito dalla sua espressione che anche lei pensava che quel vestito fosse perfetto.
'Scarlet..' si fermò scuotendo la testa. 'Se non indossi quel vestito, non andrai all'evento. Non ti farò uscire se non lo indosserai'. Le sorrisi.
Il vestito era color mela rossa e praticamente urlava 'sesso' e 'seduzione'. Aveva una scollatura dietro che mostrava la mia schiena candida, mentr davanti ce n'era un'altra tenuta da due cinghie che circondavano il mio collo. Abbracciava il mio corpo perfettamente, mostrando le mie curve e la mia vita minuscola.
Aveva anche uno spacco lateralmente che mostrava le mie gambe e i miei tacchi argentati. Mi sentivo così sicura con quel vestito addosso.
Era perfetto, ma la cosa migliore era che Harry l'avrebbe sicuramente amato.

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Un'ora dopo io e Sierra stavamo uscendo dalla macchina. Sierra aveva un vestito blu che era corto davanti e lungo dietro, con dei brillantini sulla vita.
I suoi capelli erano perfettamente lisci e il suo trucco era luminoso. Era bellissima.
Io avevo ancora addosso il mio vestito rosso con le scarpe argentate. I miei capelli biondi erano metà raccolti in alto e metà sciolti, e terminavano con dei boccoli.
Il mio trucco era sfumato e scuro ed era completamente diverso dal mio look abituale. Sierra mi aveva fatto i complimenti per tutta la serata, e per la prima volta, mi sentivo davvero bella.
Entrammo in hotel e nella stanza dove si teneva l'evento. Era enorme. C'era gente dappertutto, tutti in vestiti carissimi, smoking, orologi e diamanti. Ma ci ero abituata ormai.
Andavo alla Charity Ball ogni anno. In fondo alla sala c'era un grande schermo che mostrava la cifra dei soldi raccolti durante la serata. Fino a quel momento erano 5 milioni, molti per così poche ore.
Ma la sala era piena di famiglie che avevano così tanti soldi da non saperne cosa fare. Un grande lampadario scendeva al centro della stanza facendo luce. 
C'erano alcune persone che stavano già ballando accompagnati dalla band che stava suonando una canzone leggera. Le coppie ruotavano e danzavano insieme lentamente.
Avevo sempre guardato con invidia quelle coppie. Ogni anno andavo a quell'evento, e solo una volta ci ero andata con un ragazzo. E si trattava di Doug, che non ballava nemmeno. O almeno questo era quello che diceva.
Alcuni ragazzi mi avevano chiesto di ballare varie volte, ma avevo detto di sì solo a pochi di loro. E ballare con qualcuno che ti interessava era tutta un'altra cosa.
E quella sera, non vedevo l'ora di scoprire cosa si provava.
Guardai le coppie che danzavano per poi spostare lo sguardo sui miei genitori che erano vicini ai tavoli per le cene, conversando con altre famiglie e con degli amici.
Mi avvicinai a mia madre seguita da Sierra. 'Scarlet, cara, sei così bella!' disse la donna con cui mi madre stava parlando. Le rivolsi un sorriso mentre baciavo la sua guancia.
'Grazie Signora Ramey, anche lei è bella'. Era vero, era davvero bella per essere una cinquantenne. Mia madre sorrideva ma i suoi occhi erano freddi e guardavano il vestito che indossavo.
'Oh, James mi sta cercando! meglio che vada da lui, ci vediamo dopo!' disse la signora Ramey mentre puntava verso suo marito.
Sorridemmo e annuimmo mentre la vedemmo allontanarsi. 'Ho visto che hai cambiato vestito' disse mia madre rigida, analizzandomi dalla testa ai piedi. 'Scusi Signora Thorne, è stata colpa mia, ho accidentalmente sporcato il vestito viola di trucco. Quindi ha dovuto cambiare' spiegò Sierra sorridendo a mia madre.
'Oh' mia madre sorrise. Avrebbe creduto a tutto ciò che le avrebbe detto Sierra. Adorava Sierra perchè conosceva i suoi genitori, che erano ricchi quanto noi. 'Non preoccuparti cara'
Sierra mi guardò stringendo leggermente la mia mano. Era sempre lì ad aiutarmi. 'Scarlet, dov'è l'amico che doveva venire?' chiese mia madre alzando le sopracciglia.
Mio padre, vestito elegante, venne e mi baciò la guancia. 'Siete entrambe bellissime' disse fiero rivolto a me e Sierra.
'Grazie, papà' risposi. Aveva un bicchiere di champagne nella sua mano mentre ne porgeva uno a mia madre con l'altra mano.
'Beh? Dov'è lui?' ripetè mia madre fissandomi. 'Oh, Harry arriverà tra poco. Ed è il mio ragazzo mamma, non il mio amico'. Mia madre sorrise rigidamente prima di baciare me e Sierra sulla guancia e andare verso i Grayson, che erano molto vicini alla nostra famiglia.
'Non vedo l'ora di conoscere Harry. Spero sia migliore di Doug' disse mio padre sorridendo. Annuii, ridendo insieme a Sierra. A mio padre non era mai piaciuto Doug, lo trovava troppo falso. 
Mio padre poteva essere duro ma a volte mi assecondava. 'E' molto meglio, papà, lo adorerai' sorrisi. Mio padre annuì baciandomi sulla fronte e andando verso la famiglia Grayson per raggiungere mia madre.
Sentii il mio cellulare vibrare. Era un messaggio da Harry che diceva 'Sono qui'. Sentii il cuore accelerarsi, era arrivato il momento.
'Vado a prendere Harry all'entrata, torno tra qualche minuto, d'accordo?' dissi a Sierra che annuiva eccitata. Camminai verso l'uscita.
Aprii e richiusi le porte dietro di me per lasciarmi dietro la musica alta mentre camminavo verso l'atrio.
Arrivai all'entrata. Non vedevo Harry da nessuna parte. Mi voltai e lo vidi nell'angolo della stanza con gli occhi incollati su di me.
Era.. da togliere il fiato. Era strano per me dire una cosa del genere di un ragazzo, ma nessun'altra parola poteva rendergli giustizia. Il suo corpo alto era coperto da uno smoking bianco e nero con un papillon nero.
Nessuno dei suoi tatuaggi o delle sue cicatrici entrano visibili, eccetto per quelle che aveva sulle mani, tra cui c'erano anche quelle provocate dalla porta di casa mia. I suoi capelli erano scuri e abbastanza ordinati, anche se sembrava che ci avesse passato dentro la sua mano.
Avvolgevano la sua fronte e si arricciavano ai lati. Quel completo gli stava a pennello fino alle scarpe nere.
Mi accorsi di averlo fissato per tutto il tempo mentre mi avvicinavo lentamente a lui. Mi fermai a qualche centrimetro da lui e mi accorsi dello sguardo che aveva.
I suoi occhi verdi erano scuri mentre viaggiavano sul mio corpo. La sua lingua attraversava le sue labbra rosse.
'Sei la cosa più bella che abbia mai visto' disse Harry. Sorrisi timidamente e guardai il suolo. Una delle sue lunghe dita raggiunse il mio mento e alzò la mia testa mentre si avvicinava annullando la distanza tra noi due.
'Sei fottutamente perfetta' disse facendomi sentire il suo respiro caldo sul mio volto. Sorrisi e mi avvicinai, premendo le mie labbra sulle sue.
'Anche tu stai davvero bene' sorrisi facendolo ridere. Si guardò i vestiti prima di tornare a guardarmi.
'Quindi, vado bene? Non noteranno che sono diverso?' chiese alzando le sopracciglia e mostrando le sue insicurezze.
'Mi piaci proprio perchè non sei come tutte le altre persone qui, Harry. Non provare ad adattarti'. Harry mi sorrise baciandomi di nuovo.
'Smettila di baciarmi' dissi ridendo mentre continuava a lasciare dei baci sulle mie labbra. 'Dobbiamo andare!'
Harry si allontanò lamentandosi mentre intrecciavo le mie dita con le sue e lo portavo verso la sala. Erano arrivate altre famiglie e la cifra dei soldi raccolti era aumentata di qualche milione. 
Guardai Harry, che stava fissando gli altri. 'Stai bene' gli sussurrai mentre vidi mia madre notare la nostra presenza e indicarci con un gesto di raggiungerla.
'Mmh' mormorò Harry mentre stringeva la sua mano alla mia. Raggiungemmo i miei genitori e sentii Harry espirare.
'Mamma, papà, lui è Harry, il mio ragazzo' sorrisi lasciando andare la mano di Harry per permettergli di stringere quella di mio padre.
'Harry, piacere di consocerti' disse mio padre sorridendo. 'Piacere mio, signore. Grazie per avermi invitato' 'Tutto per la mia principessa' disse mio padre ridendo e guardandomi. Roteai gli occhi e vidi Harry stringere la mano di mia madre.
'E' bello rivederti, Harry' disse brevemente e rivolgendogli un sorriso forzato. Non mi aspettavo di più. Sapevo che pensava che Harry fosse una cattiva influenza su di me, quindi non era la sua fan più accanita.
'Anche per me, Signora Thorne' sorrise mentre il suo braccio tornava attorno alla mia vita. 'Quindi, frequenti la South Pacific?' chiese mio padre alzando le sopracciglia.
'Si, signore' 'Per favore, non chiamarmi signore, mi fa sentire vecchio' mio padre rise seguito da me e Harry. Sembrava che l'insicurezza di Harry stesse svanendo pian piano.
'Sei nel corso avanzato di chimica con Scarlet?'. Harry mi guardò e io gli sorrisi. 'Si, la chimica è sempre stata abbastanza facile per me'
'Solo perchè sono io la sua partner di chimica'
scherzai facendo ridere mio padre e roteare gli occhi a Harry. 'Fa fare tutto il lavoro a me' aggiunse Harry guadagnandosi un colpo sul fianco da parte mia.
'L'ultima volta, sono stata io a scrivere l'analisi sull'esperimento della pianta la scorsa settimana' risposi roteando gli occhi. 
'Quindi diresti che la South Pacific è una buona scuola?' mio padre chiese ad Harry. Mi irrigidii sperando che Harry l'avesse risposto con un 'sì' fiducioso.
Mia madre era ossessionata dalla reputazione e dall'apparenza, mentre mio padre era ossessionato dal successo e dai soldi. Ma le ossessioni di mio padre erano più facili da gestire.
Mia madre si era arrabbiata quando avevo cambiato scuola perchè sapeva che avrei guadagnato una cattiva reputazione.
Mio padre si era arrabbiato perchè pensava che avesse influenzato i miei voti e l'entrata al college. 'Certamente' disse Harry fiducioso. 
'Non ho voti alti quanto quelli di Scarlet, ma so che la nostra scuola ha molti insegnanti qualificati e offre molte opportunità'.
Mio padre mi sorrise fiero e potevo dire che Harry gli piaceva. Tutto ciò di cui Doug parlava con lui era il golf, cosa che lo annoiava a morte.
'Mi fa piacere sentirlo. Neanche io sono mai stato uno studente modello al liceo, ma da quello che ho sentito, te la cavi meglio di me'
'Ci sto provando a fare di meglio. Sembra che Scarlet abbia una buona influenza su di me'
rispose Harry stringendomi. 'Beh, divertitevi stasera! Ballate o scambiatevi lo champagne, è su quel tavolo' disse mio padre ridendo.
'E' stato bello conoscerla' Harry rise mentre andavamo verso il tavolo della cena per accomodarci. 'Porca puttana' Harry mormorò mentre ci accomodavamo vicini.
'Cosa c'è?' 'Sono contento che sia finito' 'So che eri nervoso, quindi grazie per averlo fatto' 'Non ero nervoso' 'Certo, Harry.' dissi roteando gli occhi.
Sorrise mostrando le sue fossette mentre si passava una mano tra i capelli. 'Penso che a mio padre piaci' 'Non è poi così male. Ma a tua madre.. non piaccio molto'
'Beh, nemmeno a me lei piace molto'
mormorai guardandola mentre parlava con altre persone. Vidi Harry alzarsi davanti a me e offrirmi la sua mano.
'Potrei avere questo ballo?'. Sorrisi e gli porsi la mia mano mentre ci avviavamo verso la pista, davanti alla band.
Il braccio di Harry avvolse la mia schiena mentre le mie braccia si agganciavano al suo collo. Giravamo lentamente seguendo la musica lenta. Le coppie intorno a noi sembravano sparire anche se restavano esattamente lì dov'erano.
I miei occhi azzurri guardavano quelli verdi di Harry. Mi sorrise prima di baciarmi. Durò pochi secondi, ma questo bastò a provocarmi le farfalle nello stomaco.
Il mio sogno stava per diventare realtà.
Suonava come un clichè, ma avevo aspettato quel momento per anni.

*writ's corner*

Tecnicamente oggi non avrei dovuto aggiornare perchè ho già aggiornato questa settimana ma.. Cavolo. 11 recensioni? In 5 giorni? Dio, questo capitolo ve lo siete meritato. uu Grazie mille, non sapete quanto mi rendete felice :)
Sappiate però che è solo metà capitolo, perchè voglio essere qualche capitolo avanti con la traduzione, così se non riesco a tradurre per qualche giorno non rimango indietro. Finalmente è sabato, quanto sono felice! Ed è quasi Natale :')

Vabbene, ora vado, non sapete quanto sono impegnati i miei fine settimana.. sappiate solo che ho trovato questa mezz'oretta di tempo solo per voi.
GRAZIE. 

<3
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Capitolo 25
*** A Bloody Red Dress & A Bloody Suit. ***


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CAPITOLO 25

 Harry e io continuammo a ballare lentamente seguendo la canzone, con la mia testa appoggiata al suo petto.
'Ti ho già detto che sei bella?' Harry mormorò nel mio orecchio. Sorrisi e annuii. 'Penso che l'abbia già detto un paio di volte'
'E sono sicuro che lo dirò ancora altre volte. Non so cosa abbia fatto per meritarti'
disse serio. 'Potrei dire lo stesso di te' 'Non c'è niente di speciale in me' rispose con gli occhi tristi.
Guardò in alto evitando il mio sguardo. Volevo dire qualcosa, ma non sapevo cosa. Harry pensava di non valere nulla e non potevo dirgli niente. Le parole non potevano aiutare. Dovevo soltanto restare con lui e mostrargli quanto significa per me.
La band finì di suonare la canzone facendo fermare tutti. 'Facciamo una pausa di cinque minuti ma torneremo presto' disse il chitarrista mentre posava la sua chitarra.
Io e Harry cominciammo ad allontanarci dalla pista e vedemmo i miei genitori vicino alla Signora e al Signor Knight, una famiglia molto ricca. Li conoscevo da quando ero piccola.
'Oh, eccola' la Signora Knight sorrise guardandomi. L'avevo sempre adorata. 'La mia ragazzina preferita! Anche se non sei così piccola adesso'
'E' da così tanto che non ci vediamo! Non c'eravate l'anno scorso!' 'Lo so dolcezza'
disse triste. 'Con i vari viaggi e gli impegni di Woods non siamo riusciti a venire'
'E' qui Woods?'
chiesi. Woods era il loro figlio. Era un anno più grande di me e non lo vedevo da tre anni.
Era stato il mio primo ragazzo. Eravamo stati insieme in seconda media per alcuni mesi. Ero ossessionata da lui, e lui da me. Stavamo insieme tutto il tempo. E' stato il mio primo amore da bambina, quel tipo di attrazione che ti fa pensare di essere innamorata, ma qualche mese dopo ti accorgi che non si trattava di amore.
Ma non solo, era stato anche il mio primo bacio.
'Si. Ha una vacanza dal college ed è voluto venire. Non riusciva a smettere di parlare di quanto era emozioato di vedere la sua ex ragazza, Scarlet'.
Mio padre, mia madre, la signora Knight e suo marito cominciarono a ridere felici. Ma riuscii a sentire Harry irrigidirsi. Era molto protettivo.
'Spero che non stiate parlando di me' una voce roca disse dietro di me. Mi voltai e vidi Woods. Era così diverso dall'ultima volta in cui l'avevo visto, ma positivamente.
Aveva degli occhi blu ghiaccio proprio come i miei e aveva i capelli scuri che attraversavano la sua fronte proprio come quelli di Harry.
Era stupendo. Era alto quanto Harry e indossava un completo che gli stava a pennello. I nostri occhi si incontrarono e sentii il suo sguardo attraversare il mio corpo poco coperto.
Sapevo che Harry l'avrebbe notato di sicuro e si sarebbe arrabbiato, quindi parlai immediatamente. 'Veramente lo stavamo facendo' dissi sorridendogli. Tutto ciò che fece lui fu sorridere e alzare le sopracciglia.
'Oh Woods!' si intromise mia madre. 'Sei cresciuto così bene! Probabilmente avrai una fila di ragazze dietro'. Risero tutti per il commento di mia madre. Guardai Harry, che stava fissando Woods con un'espressione dura.
Afferrai la sua mano e la strinsi leggermente. Si voltò verso di me e mi fece un piccolo sorriso, al quale risposi con un sorriso rassicurante. Sapevo che Woods l'aveva fatto probabilmente innervosire.
Era perfetto per me, in tutti i sensi. Era ricco, intelligente, fortunato, i miei genitori lo adoravano, e venivamo entrambi dalla North Pacific. Ma era anche il contrario di ciò che volevo, ovvero Harry.
'Oh, tu e Scarlet dovete assolutamente ballare insieme! Proprio come ai vecchi tempi!' disse mia madre. 'Mamma!' dissi imbarazzata. Non volevo essere imbarazzata davanti a Woods, ma soprattutto perchè c'era Harry.
'Dai Scarlet, è solo per divertimento. Non significa che vi sposerete' mia madre insieme ai genitori di Woods. 'Non voglio togliere Scarlet al suo compagno' Woods sorrise guardando me prima di guardare Harry per qualche istante. Ma i suoi occhi tornarono subito sui miei, intensi e pieni di emozione.
'Oh, a Harry non dà fastidio, vero Harry?' chiese mia madre. Sentii la mia bocca spalancarsi. Sapevo che Harry stesse probabilmente pensando 'Assolutamente-no' nella sua mente, ma voleva fare la miglior impressione possibile su mia madre.
'No' Harry rispose come se a stento riuscisse a contenere le altre cose che voleva dire. 'Non penso sia una buona idea, la band non sta nemmeno suonando e io e Harry siamo affamati e-'
'Ma dai, tu e Woods dovete recuperare, e poi la band è tornata sul palco! Sono soltanto un paio di minuti'
affermò la signora Knight.
'Per favore Scarlet, non spezzare il cuore del mio povero figlio più di quanto non abbia già fatto' rise con mia madre. 'Sono sicuro che è già dispiaciuto del fatto che stasera tu abbia un compagno'.
Gli occhi di Woods si spalancarono per le parole di sua madre e guardò me e Harry come se volesse scusarsi. 'Penso che una canzone può andare' dissi cercando di far tacere i miei genitori e quelli di Woods.
Woods mi porse la sua mano e guardai Harry, che mi stava fissando. 'Torno tra poco' sorrisi prima di afferrare la mano di Woods e seguirlo in pista.
Woods ripetè ciò che Harry aveva fatto qualche minuto prima, ovvero circondare la mia vita con un braccio e io avvolsi le braccia intorno al suo collo. Ma era così.. diverso. Ero a mio agio con Harry. Mi sentivo sicura con lui.
Woods era nuovo, estraneo, e mi faceva sentire nervosa. 'Mi dispiace per mia madre, è ancora dispiaciuta del fatto che non siamo rimasti insieme per molto tempo'
'Beh, era una relazione della scuola media. Tutti i genitori fanno così' 'Quindi.. come stai?'
chiese. Ero grata per il fatto che avesse cambiato discorso.
'Benissimo' sorrisi guardando i suoi occhi blu. 'Sono emozionata di vedere a quale collegge andrò l'anno prossimo. E tu? Ti piace il cpllege? E stare lontano da casa?'
'Non mentirò, Scar. Lo adoro'
. Woods rise. Aveva una bella risata, era contagiosa. 'E' bello allontanarsi da questa città in cui sembra che conosca ogni persona. Al college conosco solo le persone che voglio conoscere, ho ricominciato daccapo'
'Sembra bello. Non vedo l'ora di sperimentarlo' 'Il tuo momento arriverà presto. Sei cambiata così tanto'
sussurrò. Rimasi silenziosa mentre la sua mano spostava una ciocca dei capelli biondi dal mio volto, prima di tornare dietro la mia schiena.
'Non hai più spazi tra i denti, i tuoi capelli sono lunghi adesso. Sei una donna ormai' disse con gli occhi incollati ai miei. Stava diventando tutto troppo serio e così velocemente.
'Ma riesco ancora a vedere le lentiggini sulle tue guance. E hai ancora gli stessi occhi, più azzurri dell'oceano' aggiunse ridendo. Annuii silenziosa. Non sapevo cosa dire.
'Ricordi quando ci conoscevamo meglio di chiunque altro?' chiese. Sorrise e guardò a terra mostrando i suoi denti bianchi e il suo sorriso perfetto.
Sentii gli sguardi su di me e guardai Harry, che era lì con Sierra. Probabilmente lei stava cercando di distrarlo da me e Woods. Ma non sembrava stesse funzionando, perchè gli occhi di Harry erano scuri ed erano fissi sul punto in cui la mano di Woods toccava il mio corpo.
Dovevo fermarmi, non potevo continuare a ballare con lui.
'Mi dispiace interrompere questo ballo, ma devo andare in bagno' sorrisi scusandomi mentre lui annuiva e lasciava andare la mia vita, indugiando sui miei fianchi più di quanto doveva.
'Torno tra poco' dissi mentre gli passavo accanto e andavo verso il bagno. Entrai prendendo un respiro profondo.
Cos'era successo? Il mio vecchio amore ci aveva appena provato con me. E mentre il mio ragazzo guardava la scena.
Strofinai le dita sotto i miei occhi eliminando le tracce di trucco sbavato, quando Sierra entrò. 'Scarlet, Harry e Woods sono fuori, dietro l'edificio, e penso che stiano per avere una rissa!' urlò afferando il mio braccio e tirandomi verso la porta.
'Cosa?!' 'Dobbiamo assolutamente uscire. Se attraversiamo la sala i tuoi genitori ci vedranno, quindi dobbiamo fare il giro. Non possono sapere che Harry ha cominciato una rissa'.
Corremmo fuori e andammo verso la parte dietro dell'edificio, da cui si sentivano urli e colpi. Oh Dio.
'Sierra, che è successo?' 'Non lo so! Ho provato a distrarre Harry perchè si vedeva che era arrabbiato. Ma mi sono voltata per salutare mia madre e quando ho rivolto lo sguardo verso il posto dov'era Harry, stava uscendo insieme a Woods mentre parlavano di te!'
'I miei hanno ascoltato?'
chiesi mentre continuavamo a correre. Ma era difficile farlo con i maledetti tacchi che indossavo.
'No, per fortuna nessuno ha ascoltato' disse Sierra quando arrivammo. Vedemmo Harry e Woods urlarsi contro. La schiena di Harry era rivolta verso di noi, quindi non poteva vederci. 
Harry premeva Woods contro la parete, lasciando scorrere il suo sangue sul volto e sul suo completo. Ma sembrava non avessero notato la nostra presenza.
'Se provi ancora a sfiorare con un dito la mia ragazza, non esiterò a ficcarti un proiettile in testa. Hai capito?' Harry ringhiò.
Tutto ciò che Woods fece fu colpire lo stomaco di Harry con un pugno, liberandosi dalla sua presa. I suoi genitori non lo sapevano, ma Woods partecipava spesso alle risse al liceo.
Guardai Woods colpire Harry in faccia facendolo gemere dal dolore. Ma lui si riprese velocemente prima di colpire Woods, che cadde a terra prima di ricevere altri colpi da Harry.
E finalmente, mi ripresi e urlai. 'Harry, fermati!'. Woods e Harry si voltarono per guardarmi. Harry si avvicinò immediatamente a me ma si fermò quando alzai una mano per fermarlo.
'Si, puoi pulire Woods prima che i suoi lo vedano e vengano a sapere della rissa?' chiesi. Sierra annuì, afferrando Woods. 'E dì a mia madre che mi sono sentita male e che Harry mi ha portato a casa tua' aggiunsi. Sorrise e annuì.
Woods si fermò guardandomi. Aveva ancora il respiro accelerato e le sue ferite sanguinavano. 'E' stato bello rivederti, Scar' disse prima di voltarsi e seguire Sierra.
'Andiamo' dissi a Harry e portandolo verso la sua auto. 'Ce ne andiamo?' chiese. Mi fermai e lo guardai.
'Si, Harry, ce ne andiamo. Dal tuo naso scorre sangue e anche dal tuo labbro, per non parlare del tuo smoking ricoperto di sangue. Non penso che sei nelle condizioni adatte per tornare nella sala'
'Mi dispiace. Ho rovinato la serata, lo sapevo che sarebbe andata così. Sono così stupido, Scarlet. Non volevo, ma non sono riuscito a controllarmi, mi sono arraabbiato e ho perso il controllo. Mi dispiace così tanto'.

Incrociai le braccia e sospirai stringendolo leggermente. 'Non avrei dovuto ballare con lui' dissi. Harry rimase silenzioso avvolgendomi con le sue braccia.
'Ti sporcherai anche tu di sangue così' disse Harry dopo qualche minuto di silenzio. Risi e mi allontai. 'Sei sicura che non vuoi tornare dentro? Posso andare solo io a casa'.
Scossi la testa. 'No, voglio venire con te. Ne ho abbastanza di questa gente'. Harry sorrise. 'Quindi ciò significa che sono perdonato?'
'Non sono arrabbiata. Ma mi hai spaventata. Non minacciare mai più qualcuno in quel modo, è terrificante, Harry. So che non uccideresti mai nessuno'
. Harry annuì.
'Andiamo a casa' disse facendomi entrare in auto con lui.


---------------------


25 minuti dopo avevamo parcheggiato davanti casa di Harry. 
'Mia madre è al lavoro e Matt e Sam sono dai miei zii' disse Harry mentre andavamo verso la porta. Annuii e lo seguii fino alla sua stanza.
'Grazie per essere venuto stasera' dissi sedendomi sul letto di Harry. 'Non è stata una serata perfetta, ma almeno ho ballato una canzone col mio ragazzo' risi.
Harry mi fissò prima di afferrare il mio iPhone e sbloccarlo. 'Che stai facendo?' chiesi curiosa. Tutto ciò che Harry fece è sorridermi prima che una canzone lenta partì dal mio cellulare.
'Scarlet Thorne, puoi concedermi un secondo ballo?' chiese Harry posando il mio cellulare sul mobile e porgendomi la sua mano. Non riuscii a trattenere il sorriso che si allargò sul mio volto mentre annuivo e raggiungevo la sua mano.
E il secondo ballo fu perfino migliore del primo. Non riuscivamo a trattenere i sorrisi che apparivano sui nostri volti. I miei occhi erano incatenati ai suoi. 
E in qualche modo, ballare con un Harry sporco di sangue nella sua stanza e con il trucco sbavato e senza tacchi, era meglio della favola del ballare con lui nella sala dell'evento, dov'era tutto perfetto.
Ed è in quel momento che realizzai che non volevo più la solita favola. 
Tutto ciò che volevo era quel ragazzo che era davanti a me. Era la mia favola imperfettamente perfetta.



*writ's corner*
Si, sono viva. Scusatemi dell'enorme ritardo, ma tra compleanni di 18 anni, festività e studio, ho pochissimo tempo a disposizione in questi giorni.. Anche adesso sono impegnata, ma ho trovato una mezz'oretta per aggiornarvi perchè.. si. Perchè lo meritate :)
Allora, come va? Come stanno andando le feste? Tanti auguri di Buon Natale anche se in ritardo lol e auguri di buon anno in anticipo! passando al capitolo, che vi pare? Che ne pensate di Woods? Scarlet sta cominciando a prendere coscienza dei suoi sentimenti, ma non può essere tutto così facile.. o forse si. Vedremo ;)
Anyway, adesso vado, al prossimo fine settimana! (penso) Arrivederci! <3

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Capitolo 26
*** New Experiences. ***


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CAPITOLO 26

'No, non voglio venire' sentii dire da una voce accanto a me. Strinsi gli occhi prima di aprirli e vedere Harry accanto a me, sdraiato sul letto, che parlava al cellulare.
'Lo capisco, ma l'ultima volta che sono andato ad una festa è finita con me ubriaco e Brittany che ha dormito nel mio stesso letto' sussurrò. Riuscivo a sentire le voci dall'altra parte del telefono.
Mi avvicinai a Harry, anche se lui mi teneva già stretta. 'Lo so che non ho fatto niente con Brittany, ma ho quasi perso Scarlet. Non verrò' Harry rispose. Appena cominciai a riprendermi, capii che sembrava che i ragazzi stessero provando a convincere Harry a partecipare a una festa.
'Non posso portarla. Non appartiene a quelle feste, chi lo sa cosa potrebbe succedere' disse con una voce dura.
Mi alzai appena fece il mio nome. Harry mi guardò sorridendo con i suoi occhi verdi luminosi. I suoi ricci erano dappertutto, disordinatamente. 'Un secondo, Lou' disse mentre abbassava il cellulare.
'Buongiorno' dissi afferrando la sua mano. Si avvicinò dandomi un bacio sulla fronte prima di appoggiarci la sua guancia sopra.
'Buongiorno Angel, ti ho svegliato io?'. Scossi la testa, anche se era vero. 'Con chi stai parlando?' 'Oh, con Louis. Domani darà una festa e gli sto dicendo che non possiamo'
'Voglio andarci'
dissi interrompendolo. Le sue sopracciglia si alzarono e mi guardò stupito. 'Vuoi andare ad una festa della South Pacific?'.
Annuii con entusiasmo. 'Perchè no? Sei venuto con me all'evento di beneficenza, quindi io posso venire con te ad una festa' 'No. No, non voglio che ci vada, Scar'
'Perchè?' 'Perchè quelle cose sono matte. Ognuno si droga e beve, e tu non fai quelle cose e-' 'Harry, davvero. Starò con te tutto il tempo. Starò bene, lo prometto'
dissi spalancando gli occhi.
Harry sospirò e guardò il suo telefono prima di annuire. 'Okay, d'accordo' mormorò. Afferrò il cellulare e lo mise sul suo orecchio. 'Hey, Lou? Ci saremo. A che ora? D'accordo'.
Sorrisi e lo abbracciai forte. 'Cosa devo mettere?' 'Un jeans e una felpa' disse Harry alzandosi ed esponendo il suo petto nudo al sole che illuminava la stanza attraverso la finestra.
'Un jeans e una felpa? Harry, è ottobre, morirei dal caldo' 'Beh, allora non indossare niente che mostri troppo. O finirò per aggredire qualcuno'
'Harry'
dissi voltandomi e guardandolo. Lui alzò le sopracciglia. 'Davvero, ho già assistito a una rissa ieri sera, non ne voglio un'altra per stasera. Per favore'
'Finchè nessuno ti disturba, non ci saranno risse'
Harry rispose facendomi roteare gli occhi mentre prendevo la mia roba e il vestito della sera precedente. Indossavo i vestiti di Harry visto che non avevo portato nessun cambio.
'Devo andare a casa e scegliere i vestiti per stasera. Mi verrai a prendere o ci incontriamo-' 'Ti vengo a prendere' disse Harry mentre mi seguiva verso la porta.
Annuii mentre attraversavo la soglia. Afferrò la mia vita facendomi voltare prima di far combaciare le nostre labbra. Sorrisi nel bacio appena la lingua di Harry raggiunse la mia bocca.
Sentii un gemito fuoriuscire dalle mie labbra senza nemmeno accorgermene. Mi sentii così debole per quel contatto che lo interruppi allontanandomi.
'Non andartene mai senza darmi un bacio' disse Harry come se stesse dettando una regola. Mi avvicinai posando un bacio sulla sua guancia.
'Ciao' dissi lentamente mentre uscivo. Harry diede un leggero schiaffetto al mio sedere e rise quando alzai il mio dito medio.
'Ti vengo a prendere tra qualche ora!' urlò Harry.


----------------


Passai una mano tra i miei capelli, che si trascinavano in boccoli quasi fino al mio sedere. Controllai il mio trucco, al quale avevo dedicato mezz'ora. Avevo una linea sottile di eyeliner sull'occhio, il mascara e uno strato leggero di blush sulle guance.
Attraversai il mio bagno per specchiarmi un'ultima volta. Mi sistemai i pantaloncini a vita alta, che avevo indossato con un top nero e dei sandali dello stesso colore.
Se avessi indossato qualcosa in più avrei sentito sicuramente caldo.
Sapevo che Harry probabilmente non sarebbe stato contento del mio abbigliamento, ma doveva accettarlo. Appena indossai la mia collana argentata, la porta della mia stanza si aprì.
Mia madre entrò con un bicchiere di vino nella sua mano e un vestito che era forse troppo giovanile per lei.
'Scarlet?' chiese. Uscii dal mio bagno personale e andai verso il letto per prendere il telefono e la mia borsa. 'Si?'
'Stai uscendo?'
. Annuii alzando le sopracciglia, chiedendomi se avesse qualcosa da dire. Ce l'aveva sempre.
'Non mi piace come sei vestita'. Eccola. Mia madre arricciò il naso contrariata e fece una sformia di disgusto. 'Sei troppo scoperta'
'Sono dei pantaloncini e un top..'
risposi. Sapeva cosa indossavano le altre ragazze della South Pacific? Dei pantaloncini minuscoli con dei top che mostravano i loro ombelichi. Io almeno avevo il sedere e la pancia coperti.
'Dove vai?' 'Ad una festa' 'Con chi?' chiese mia madre bevendo un sorso di vino tenendo il bicchiere con le sue mani, che avevano una manicure perfetta.
'Sierra' 'Oh, d'accordo. Hai passato così tanto tempo con quel ragazzo e' 'Harry. Si chiama Harry'
'Giusto, Harry.'
roteò gli occhi. 'Perchè non ti piace? E' stato così gentile con te. E poi non ha mai trattato me, tua figlia, male'
'Scarlet, non è... rispettabile'
disse mia madre scuotendo la testa. 'Può darsi che a tuo padre piaccia, ma io non ne sono convinta. Tutti quei tatuaggi sulle sue braccia? E' così volgare'
'Lo stai giudicando soltanto dall'apparenza'
dissi guardandola disgustata. 'No, sono realista. E' solo un adolescente ribelle. Non esce mai niente di buono da un cattivo ragazzo, Scarlet. Lo capirai presto quando ti feriràà e ti lascerà con niente'
'Forse hai ragione. Ma fino a quel momento continuerò a passare del tempo con lui. E' una delle migliori cose che mi siano capitate in tutta la mia vita. Gli piaccio per quello che sono, e non mi giudica per tutto quello che faccio'
'Scarlet, ti stai soltanto preparando per essere ferita. Come ho già detto, non esce mai niente di buono da un cattivo ragazzo. Ma poi lo vedrai da sola. Io e tuo padre andiamo a cenare a un'ora di distanza da qui, torneremo domani'
rispose.
Annuii e la guardai mentre se ne andava. La odiavo. La odiavo così tanto in quel momento.
Quando il mio telefono vibrò lo afferrai, sperando di vederci sopra il volto di Harry. Ovvero, la foto che usciva quando mi chiamava.
Ma invece, c'era il nome di Alec. Rifiutai la chiamata. Mi aveva chiamato ogni giorno, ma Harry non lo sapeva. Se l'avesse scoperto probabilmente avrebbe provato ad ucciderlo.
Dopo che Harry mi aveva detto che Alec aveva messo incinta sua sorella, sapevo di non poterlo più guardare nello stesso modo. Per non parlare del fatto che l'avevo baciato. Avevo capito che era meglio stare il più lontano possibile da lui.
'Ciao tesoro' disse mio padre mentre entrava nella mia stanza. 'Torniamo domani' 'ciao babbo' sorrisi mentre mi baciava sulla guancia.
'Stai uscendo?' chiese. Annuii. 'Con Harry?' 'E Sierra' aggiunsi, anche se era una bugia. Ma i miei, o almeno mia madre, dovevano sapere che ero con Sierra.
'Mi piace Harry' constatò mio padre. Avevo visto che mio padre era stato carino con Harry, ma vederlo ammetterlo esplicitamente così era.. strano. 'Anche a me piace. E un sacco' 'So che ultimamente sei stata.. triste. Ma nelle ultime due settimane sei diventata molto più felice. Se è grazie ad Harry, allora mi piace'
'Si, mi rende felice'
risposi sorridendo al pensiero di Harry. 'Bene. Ci vediamo domani sera' disse mentre si alzava dal mio letto. 
Ci rimasi male del fatto che non mi avesse detto un 'ti voglio bene' o almeno non mi avesse dato un abbraccio. Mi faceva male.
Sapevo che mi voleva bene, ma non mi dispiaceva sentirmelo dire. L'ultima persona a dirmi di volermi bene era stata Anne qualche giorno prima.
Lei mi ripeteva sempre quanto mi adorava, dopo alcune settimane dal mio arrivo me lo riepteva anche quando lasciavo la casa per andare a scuola.
Sentii la porta del garage aprirsi e chiudersi, e capii che i miei erano andati. Mi alzai e afferrai una borsa mentre ci infilavo dentro dei vestiti per il giorno successivo, visto che sarei andata da Harry.
Sentii il mio telefono vibrare ancora una volta e lo afferrai. Stavolta era Harry a chiamare. La sua foto con le fossette e il suo sorriso in bella vista mi fece sorridere.
'Pronto?' 'Sono fuori la tua porta. Devo aspettare che la apra o devo romperla di nuovo?'. Risi al ricordo di Harry che rompeva la porta di casa mia la settimana precedente.
'No, vengo ad aprirla. Non voglio comprare un'altra porta' dissi mentre afferravo la borsa e mi avviavo verso l'ingresso di casa mia.
Aprii la porta e mi trovai davanti Harry con l'orecchio attaccato al cellulare. Sorrise e lo posò appena mi vide.
Lo guardai. Aveva i ricci che attraversavano la sua fronte, sembravano umidi, come se fosse appena uscito dalla doccia. Riuscivo a sentire il suo profumo mischiato all'odore di fumo mentre lui si avvicinava.
Aveva dei jeans stretti e neri e una t-shirt. E, come sempre, era stupendo.
'Ciao piccola' disse mentre le sue mani avvolgevano la mia vita, unendo il suo corpo al mio. 'Pronta per andare?' disse. Annuii guardandolo mentre prendeva la mia borsa e la portava verso la sua auto.
Chiusi la porta e lo seguii. Entrai in auto e subito gli diedi un bacio passionale, guadagnandomi un'occhiata interrogativa.
'Cos'era quello?' chiese Harry senza fiato e afferrando la mia mano. Sorrisi e scrollai le spalle.
'Sono solo contenta di averti conosciuto' risposi mentre guardai di fronte a me. Aspettai che Harry mettesse in moto, ma non lo fece.
Mi voltai e lo trovai a fissarmi intensamente, i suoi occhi erano così scuri che mi facevano venire i brividi. 'Che stai-' fui interrotta dalle sue mani tra i miei capelli e le sue labbra sulle mie.
Le nostre lingue danzavano e i nostri gemiti riempivano l'auto. Morsi il suo labbro quando lo sentii sorridere contro la mia bocca.
Ci allontanammo per respirare e i suoi occhi verdi incontrarono i miei occhi azzurri. 'Sei la miglior cosa che mi sia mai capitata. Ti conosco soltanto da cinque settimane Scar, ma non potrei più immaginare la mia vita senza te. Fanculo, non voglio farlo' disse mentre mi accarezzava la guancia con la sua mano.
'Non devi farlo. Non andrò da nessuna parte' risposi dandogli un leggero bacio sulle labbra. Harry sorrise e annuì mentre metteva finalmente in moto la sua macchina.
Arrivammo alla festa dopo soltanto venti minuti, erano le nove di sera e la folla era già nel bel mezzo della festa.
'Non voglio restare molto' disse Harry mentre mi apriva lo sportello e mi afferrava la mano. Intrecciò le nostre dita, avvolgendo la mia mano minuscola con la sua, che era enorme.
'Fai solo vedere che ci sei così i ragazzi non rompono. E poi possiamo tornare a casa'. Sorrisi e annuì, avvicinandomi a lui mentre attraversavamo il viale per entrare in quella casa enorme che sembrava tremare a causa della musica alta.
Amavo il modo in cui Harry diceva 'casa' e io capivo assolutamente che si trattava della sua casa. La sua casa, per me, era più importante della casa in cui vivevo con i miei genitori.
In qualche modo, era triste. Ma mi andava bene, perchè avevo Matt, Anne, Sam, ma soprattutto avevo Harry.
Entrammo, e vedemmo gente che ballava o che portava dei drink in quella stanza bui,a illuminata soltanto da luci colorate. La casa odorava di fumo, droga e alcool. Deglutii profondamente. Mi sentii leggermente nervosa, non ero mai stata a una festa del genere.
Si, ero stata al party della South Pacific con Alec, ma era sulla spiaggia. Era diverso stare in un luogo pubblico rispetto a una festa in una casa. Nelle feste in casa succedeva di tutto.
'Vado a prendere dei drink' sussurrò Harry nel mio orecchio, sovrastando la musica, mentre mi portava tra la folla. Ci fermammo in cucina quando Harry mi lasciò la mano per riempirsi le mani con due bicchieri di birra.
'Scarlet, sei venuta!' disse una voce che proveniva da dietro. Mi voltai e vidi Lea, sorridente. Sorrisi e la abbracciai.
'Mi sei mancata in questa pausa da scuola!' risi. Lei annuii, prendendo un sorso dal suo bicchiere.
'Lo so, dobbiamo uscire insieme qualche volta. Ci vediamo dopo, d'accordo?' 'D'accordo' sorrisi vedendo Lea infilarsi tra la gente e ondeggiare seguendo la musica.
Il braccio di Harry avvolse la mia vita mentre mi porgeva un drink. Sorrisi mentre ne prendevo un sorso. Non era male.
'Hey, devo andare un attimo in bagno. Non muoverti' disse Harry guardandomi preoccupato. Mi diede un bacio sulla guancia prima di sparire tra la folla.
Sospirai mentre lo aspettavo. Fissavo tutte le persone che si divertivano a ballare e a fumare. Perchè non potevo divertirmi anche io in quel modo?
Ero lì impalata a fissarli. 'Guarda chi c'è a una festa della South Pacific' la voce di Zayn pronunciò dietro di me.
Mi voltai e lo vidi con una ragazza bruna al suo fianco. Alzai le sopracciglia. 
'Sono stata a feste del genere prima di stasera' risposi brusca. Per qualche ragione, mi dava fastidio quando Zayn mi trattava come se fossi una bambina che non conosceva niente sulle feste.
Certo, non avevo mai fumato o provato a drogarmi, ma avevo bevuto precedentemente. Non ero completamente innocente.
'Ne sono sicuro, stai parlando degli eventi di beneficenza forse' Zayn rise insieme alla sgualdrina che era con lui. Roteai gli occhi alla sua battuta meschina.
'Perchè non ti piaccio? Cosa ti ho fatto?' dissi improvvisamente, sorprendendo Zayn e perfino me stessa.
'Ti comporti come se fossi migliore di noi' 'In che senso?' 'Non bevi, non fumi, non ti droghi. Pensi di essere superiore'
'E' questo il problema? Il fatto che non mi droghi? Perchè se devo fare questo per farti levare di torno e per far si che non mi odi più, allora d'accordo. Portami nel luogo in cui posso fumare'
'Davvero?'
chiese Zayn alzando le sopracciglia. Annuii. 'Davvero.' dissi. 

Zayn fece un sorriso malefico prima di afferrare la mia mano. 'Seguimi, principessa' rispose mentre mi portava in una stanza piena di fumo.

*writ's corner*

Scusatemi ancora per l'ennesimo ritardo, ma non ho avuto tempo di tradurre e ho preferito non aggiornare per non restare indietro, stessa ragione per cui questo è solo una metà di un capitolo, ma spero vi piaccia lo stesso. Come state? Io male, se penso che domani devo tornare a scuola. Aiuto.
Ma vabbè, pensiamo alle cose belle, tipo la calza. Sto mangiando ininterrottamente da stamattina :( Ah, e buon anno a tutti voi, anche se un pò in ritardo! Ci 'vediamo' questo fine settimana se riesco a tradurre un altro capitolo, o il prossimo..  Ps. nel prossimo capitolo ci sarà una scena abbastanza hot ;)
Arrivederci e grazie ancora per tutto il supporto! Senza di voi non ci sarebbe motivo nel passare giornate a tradurre! <3 E qualsiasi cosa vogliate dirmi/chiedermi, mi trovate qui (non abbiate paura, non mangio, anzi ogni volta che volete sono qui, non c'è niente di più bello che parlare con voi :) ) : 

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Capitolo 27
*** Angry Love. ***


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CAPITOLO 27 

 
'Andatevene' Zayn urlò mentre mi faceva strada tra la folla. Non avevo nemmeno pensato a Harry e a come si sarebbe arrabbiato quando non mi avrebbe trovato.
Tutto ciò a cui riuscivo a pensare era il fatto che stessi per fumare per la prima volta. E lo volevo davvero.
Con la costante pressione da parte di mia madre e i pregiudizi di Zayn, avevo bisogno di qualcosa che mi facesse dimenticare. Ero stressata e stava diventando troppo da sopportare. Un tiro o due forse mi avrebbero fatto bene.
'Ho detto, andatevene' disse Zayn rivolto a una coppia che pomiciava. Mi introdusse in un cerchio.
'Fate spazio per Scarlet, gente. Abbiamo una ragazza che fuma per la prima volta' disse sorridendomi. Sorrisi nervosa mentre mi sedevo.
Guardai la gente che mi circondava, raggruppata in un cerchio. Vidi un ragazzo di fronte a me fumare una canna. Mi sentivo nervosa. Molto, molto nervosa.
'Hey Kyle, dammi una canna' disse Zayn allungando la usa mano. Un ragazzo, che supponevo fosse Kyle, prese una canna e la porse a Zayn.
Zayn sorrise prima di darla a me. 'Mettila tra le labbra e fai un tiro. Inizialmente può provocarti bruciore ai polmoni, ma svanirà' disse guardandomi con i suoi occhi scuri.
Deglutii e annuii, afferrandola. Volevo farlo, non potevo fallire davanti a Zayn.
Spostai i miei capelli biondi dietro l'orecchio e misi la canna tra le mie dita mentre l'avvicinavo alla mia bocca. E proprio quando stavo per aspirare, una mano afferrò la mia vita e allontanò la mia mano dalla mia bocca.
'Che cazzo-' Zayn ringhiò guardando alla persona che mi aveva fermato. Capii immediatamente chi fosse stato.
Alzai lo sguardo e vidi Harry sopra di me, i suoi occhi pieni di rabbia. Sembrava furioso. Mi strinse il braccio, facendomi squittire per la pressione che aveva sul mio braccio.
'Se dirai un'altra parola a me o alla mia ragazza, ti romperò i denti' ringhiò Harry a Zayn. La canna cadde dalle mie dita finendo accanto a Zayn, che con nonchalance la prese e fece il tiro che stavo per fare io.
Le sue narici si allargarono per la rabbia mentre lui passava il suo sguardo da Zayn a me, come se avesse dimenticato che c'ero anche io.
Una volta usciti, si femrò silenzioso vicino alla sua auto e si mise alla ricerca delle chiavi.
E sputò parolacce su parolacce finchè non le trovò.
Dopo essere entrato in auto, richiuse la portiera sbattendola. Entrai silenziosamente.
Il viaggio di ritorno verso casa sua fu completamente silenzioso. Nessuna parola, nessuno aveva parlato. Soltanto il respiro pesante di Harry.
E, finalmente, dopo quella che era sembrata un'ora, arrivammo a casa sua. Le luci erano spente, quindi non c'era nessuno all'interno.
Harry aprì lo sportello e lo richiuse così forte che il finestrino andò in frantumi.  'Harry, calmati' dissi delicatamente mentre mi avvicinavo a lui.
La sua testa si voltò verso di me, con i suoi occhi scuri. 'Non permetterti di dirmi di calmarmi' ringhiò avvicinandosi a me fino ad incastrarmi tra il suo corpo e la sua auto.
'Ho tutto il diritto di essere arrabbiato con te. E credimi, lo sono' 'No, non ce l'hai. Fumare è una mia scelta, non tua'.
Le mie parole fecero quello che sembrava impossibile fare: far arrabbiare ancora di più Harry. Urlò per la rabbia, tirando un pugno sul fianco della sua auto.
Indietreggiai, spaventata. 'Sei mia' urlò con la sua faccia a pochi centimetri dalla mia.
'Sei tutta mia. Sai cosa significa? Che ogni cosa che fai, è anche una mia scelta' 
'Sei davvero un illuso se lo credi davvero' 'Oh, si che lo credo. Sei mia, e non vai da nessuna parte. Non finchè non lo ammetti'
'Ammettere cosa?'
sputai cercando di liberare il mio braccio dalla sua presa. Harry si passò una mano tra i capelli e ringhiò frustrato.
'Che sei mia e che hai torto' 'Sai cosa? D'accordo, adesso ti racconto com'è andata! Stavo per fumare quella canna solo per essere accettata dai tuoi fottuti amici. Stavo cercando di adattarmi la tu devi sempre avere la ta dura e controllarmi. Voglio piacere ai tuoi amici perchè tu mi piaci, Harry. Maledizione. Devi controllarti. Si, va bene? Sono tua. Sono tutta tua e ciò mi spaventa, ma devi-'
Fui interrotta dalle labbra di Harry cje si fiondarono sulle mie. E prima che mi accorgessi di cosa stesse succedendo, sentii Harry alzarmi da terra e portarmi verso la sua casa.
Cercò le chiavi frugando nella sua tasca ancora con le sue labbra attaccate alle mie. Tutta la nostra rabbia e la nostra frustrazione era in quel bacio, provocando i nostri gemiti.
Mi posò sul letto appena entrammonella sua stanza. Mi guardò con i suoi occhi scuri.
'Sdraiati' mi ordinò. Lo feci, con il mio cuore che batteva all'impazzata, mentre Harry avanzava verso di me.
Si sdraiò sopra al mio corpo adagiando la sua bocca sul mio collo, facendomi il solletico sulla guancia con i suoi ricci.
'Harry' gemetti mentre baciava la pelle dietro al mio orecchio. Le sue mani viaggiarono dai miei fianchi ai miei pantaloncini. Abbassò la cerniera ma lo fermai.
'Cosa c'è?' chiese ansimando. La sua rabbia stava svanendo, sembrava sconfitto e ferito. Scossi la testa.
'E' che.. voglio ricambiare il favore dell'altravolta..' dissi arrossendo. I suoi occhi si alzarono dopo che realizzò cosa stessi dicendo.
'D'accordo, ma non sei obbligata, Scar. So che non hai mai fatto niente del genere'. Annuii.
Mi alzai, spingendolo e facendo in modo che finisse sotto di me. Sbottonai i suoi jeans con le mani che tremavano mentre premevo le mie labbra sulle sue.
E poco dopo, i suoi pantaloni erano sul pavimento lasciando scoperti i boxer, che sembravano nascondere qualcosa di davvero grande.
Afferrai la sua erezione da sopra la stoffa e lo sentii gemere immediatamente. Morsi il labbro, cercando di non sorridere per la reazione che avevo avuto soltanto con un pò di contatto.
I suoi occhi erano socchiusi mentre immergevo il mio dito sotto la molla dei suoi boxer, cominciando ad abbassarli. Mi aiutò velocemente trascinandoli sulle sue gambe e fuori dal letto.
Rimasi sorpresa per le dimensioni del pene di Harry. Avevo visto dei film, quindi nè avevo già visti in precedenza, ma non ne avevo mai visto uno così.. lungo.
Harry mi guardò con gli occhi pieni di lussuria mentre io guardavo curiosa al suo membro. Portò il suo labbro tra i denti mentre io afferravo la sua erezione.
Harry prese un respiro profondo. 'Adesso muovi su e giù, piccola' disse Harry guidandomi. ANnuii mentre cominciai a muovere la mano lentamente. Il suo respiro si intensificò immediatamente mentre cominciò a gemere.
'Proprio così' ansimò. Era strano, e sapevo lo sarebbe stato. Ma con Harry era diverso, volevo renderlo felice. Mi piaceva toccarlo in ogni posto. E lo volevo. Anzi, ne avevo bisogno.
I suoi occhi si bloccarono sui miei mentre continuavo con i movimenti verticali. Aveva il respiro pesante. Mi avvicinai facendo combaciare le nostre labbra, senza fermare la mia mano.
Appena raggiunsi la cima del suo membro, strofinai il pollice sul glande facendolo gemere nella mia bocca. E ne approfittai per esplorare ogni singolo centimetro di essa.
'Oh, fanculo Scarlet' disse inarcando la schiena. 'Piccola'. Lo guardai, aspettando per dei consigli e per vedere la sua reazione.
Volevo sapere cosa gli piaceva e cosa no. 'Ci sono quasi' disse posando un bacio all'angolo della mia bocca.
Velocizzai la mano, usando quella libera per coprire i suoi testicoli e massaggiarli. Anche se era la prima volta che lo facevo, Sierra mi aveva raccontato delle sue esperienze, quindi ero abbastanza esperta.
Il mio gesto sembrò far raggiungere il limite ad Harry, che gemette prima di venire, ansimando. Il suo petto si alzava e si abbassava velocemente mentre si sdraiava sulla sua schiena.
Afferrò la mia vita, facendomi avvicinare a lui. 'Vado a pulirmi, torno tra poco' disse mentre afferrava le sue mutande e i suoi jeans. Non riuscii a non guardare il suo sedere mentre si alzava e andava verso il bagno.
Mi misi seduta sul letto. Avevo davvero masturbato Harry? Sapevo che probabilmente non era abbastanza per lui. Harry era andato a letto con più persone di quanto io possa andarci in una vita intera.
Probabilmente voleva fare sesso con me. E, essendo sincera, anche io lo volevo. E tanto.
Ma dovevo aspettare ancora, almeno dovevo assicurarmi che sarebbe durata almeno un mese. E ne ero abbastanza sicura.
Sentii il rubinetto aprirsi e spegnersi, fin quando non sentii i passi di Harry. Decisi di mettermi i pantaloncini che avevo portato con me, con una delle mie maglie larghe. 
Raccolsi i miei capelli in una lunga coda di cavallo. Harry aprii la porta di bagno ed entrò nella sua stanza. I suoi occhi si agganciarono ai miei con uno sguardo duro che a stento riuscivo ad affrontare.
Gettò i suoi panni sporchi in una cesta prima di sedermi sul letto di fronte a me. Afferrò silenziosamente le mie mani e le agganciò al suo collo, prendendomi sulle sue gambe.
'Mi dispiace per essermi comportato così male' disse tranquillo mentre avvolgeva le sue braccia attorno a me. Sembrava avesse paura che sarei scappata.
'E a me dispiace di non essere rimasta dove mi avevi detto. E per aver provato a fumare' risposi. Mi allotnanai e guardai il suo volto. Il suo viso perfettamente scolpito. Baciò la punta del mio naso e io piegai la testa di lato.
'Sono tornato dal bagno e non ti ho vista in cucina e.. ho avuto così tanta paura. E poi ho visto Zayn che ti porgeva la canna, e tu stavi per fumarla, e ho perso il controllo. Mi dispiace Scar'
'Va tutto bene. Non so cosa stessi pensando. Ne avevo abbastanza dei commenti di Zayn, pensavo fumare fosse l'unico modo per zittirlo. Ma è stato stupido da parte mia'
Harry rimase silenzioso mentre giocava con la mia mano, accarezzandola con le sue dita. 'E' che.. non ho mai incontrato una ragazza come te. Sei innocente, e mi piace. Mi piace il fatto che non fumi e che non ti ubriachi ogni fine settimana. E' questo che ti rende diversa da ogni altra ragazza della nostra scuola.
Proprio come tu non volevi che mi adattassi ai tuoi genitori e ai tuoi amici, io non voglio che provi ad adattarti ai miei amici. Perchè poi non sarai più Scarlet Thorne'.

Annuii, abbracciandolo. 'Hai ragione, non lo farò più' risposi. Harry sorrise e le sue fossette fecero ridere anche me. 'Sei stanco?' chiese guardandomi.
Non me n'ero accorta fino ad allora, ma ero davvero stanca. Annuii mentre lui mi posava sul letto, facendomi sdraiare. Mi infilai sotto le coperte mentre lui spegneva la luce prima di entrare nel letto con me.
'Lo ammetterò, sei stata davvero brava per non averlo mai fatto prima. Mi ha fatto sentire bene sapere che lo volevi anche tu'
'Certo che lo volevo anche io, sei il mio ragazzo'
. Harry mi guardò nel buio, i nostri occhi si rifiutavano di chiudersi, interrompendo gli sguardi.
'Harry' sussurrai. 'Mmmh?' chiese. 'Penso che mi stia cominciando a innamorare di te' dissi. Le parole scivolarono dalla mia bocca immediatamente.
Dicevo davvero. Forse era la stanchezza che me l'aveva fatto dire, non capivo. Non era qualcosa che normalmente avrei detto, ma in quel momento sentivo il bisogno di dirglielo.
Harry mi guardò con un'espressione illegibile sulla sua faccia. Afferrò il mio corpo tenendomi il più vicino possibile, con le gambe intrecciate.
'Penso che mi stia innamorando anche io di te, Scarlet' Harry sussurrò posando un bacio sulla mia fronte.Le sue parole fecero ingrandire il mio cuore per la felicità.
Mi rannicchiai contro il suo petto, con le sue braccia che mi avvolgevano. Mi sentivo così felice. Tutto ciò di cui avevo bisogno era lui.
E appena stavo per addormentarmi, sentii la presa di Harry stringersi attorno a me. 'Non ho mai tenuto a qualcuno nel modo in cui tengo a te' disse così piano che sembrava stesse parlando a se stesso.
'Non ti ferirò mai, Scarlet, sei tutto per me'.


*writ's corner*

Salve!  Scusate se mi sto facendo viva ogni due settimane, ma pensandoci forse è meglio, perchè l'autrice della storia originale non aggiorna regolarmente, quindi ho paura di andare troppo veloce con i capitoli per poi appendervi per qualche mese.. non so se mi spiego.
Anyway,ho recuperato un pò con la traduzione u.u ​Starei giornate intere a tradurre ahah che ne pensate di questo capitolo? fatemi sapere! Ci vediamo il prossimo fine settimana, o tra due settimane, chi lo sa u.u
Arrivederci! E grazie di tutto <3

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Capitolo 28
*** Almost Abusive. ***


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CAPITOLO 28



'Perchè diavolo ci va da sola?' Scarlet urlò furiosa davanti alla televisione mentre vedevamo la protagonista del film horror andare nella casa abbandonata.
Guardai divertito Scarlet mentre lei si inclinava verso la televisione del mio salotto. Non diceva mai parolacce, ma in quel momento sembrava davvero concentrata su quel film.
Si voltò e mi vide ridere. 'Seriamente. Queste persone sono idiote! Vanno in case abbandonate senza aspettarsi di essere uccisi. Non capisco come-' Scarlet si interruppe quando apparve una figura mascherata che afferrò la povera ragazza, che cominciò a urlare.
'Oh mio dio' squittii mentre la ragazza cadeva a terra. Il fidanzato della ragazza entrò nella casa e vide il personaggio mascherato sulla ragazza, con in mano un coltello pieno di sangue.
Si fermò prima di voltarsi ed uscire correndo. 'Che coglione! Ha appena lasciato la sua ragazza, l'amore della sua vita, lì a morire!' urlò Scarlet. Risi di nuovo per le parole che uscivano dalla bocca di Scarlet.
Strinse gli occhi mentre la figura mscherata accoltellava la ragazza ancora un'ultima volta, prima di lasciare la casa. 'Che state guardando?' chiese Matt entrando e sedendosi accanto a Scarlet.
'Un pò troppo vicino' dissi appena vidi il minuscolo spazio che c'era tra Scarlet e Matt. Lei non lo notò nemmeno, continuando ad inclinarsi verso la televisione. Matt roteò gli occhi annoiato allontanandosi da lei.
Dopo aver visto qualche minuto del film, Matt si alzò. 'No, non vedrò questa merda. Vado da Mason' 'D'accordo' risposi, felice del fatto che stesse per lasciare me e Scarlet soli.
Mia madre era al lavoro e Sam era da alcuni amici. Matt uscì. Guardai Scarlet. Non riuscivo a concentrarmi sul film avendola così vicino.
Riuscivo a sentire il profumo dei suoi capelli, che odoravano di fragola. Le sue lunghe ciglia erano belle anche senza mascara. Aveva addosso un paio di pantaloncini miei e uno dei suoi top che arrivavano sopra i fianchi, mostrando un pò della sua pancia.
10 minuti dopo il film finì, con la morte del fidanzato in un incidente. Scarlet prese un lungo respiro mentre i titoli di coda apparivano, e mi guardò.
'Ti è piaciuto?' risi spegnendo la televisione. Passò una mano tra i suoi capelli. 'Non mi lasceresti lì a morire, vero?' chiese con un sorriso sul suo viso.
Feci la faccia più seria che riuscii a fare. 'Piccola, morirei per te. Prenderei un fottuto proiettile, proprio qui' dissi indicando il mio cuore.
Scarlet rise appoggiando la sua testa sulla mia spalla. Sorrisi anche io, alzando le sopracciglia. 'Mi salveresti anche tu da un assassino, vero?'. Scarlet mi guardò e morse il suo labbro concentrandosi.
'Dipende da quante volte ti abbia accoltellato. Intendo, se ti ha accoltellato solo una volta ed è possibile che resti vivo, allora ti salverei. Ma se ti ha accoltellato tipo 3 volte e sei quasi morto, allora perchè dovrei mettere in pericolo anche la mia vita?'
'Quindi puoi baciarmi un'ultima volta' 'Sei abbastanza bravo a baciare'
disse ridendo e avvicinandosi per far combaciare le nostre labbra. E come sempre, le sue labbra erano come la seta in confronto alle mie.
Erano così morbide, come se nessun'altro le avesse toccate. Oltre me. Era una delle cose che mi piaceva di più di Scarlet.
Oltre che essere se stessa, era anche pura. Ogni cosa che avevamo fatto io e lei insieme, lei non l'aveva mai fatta con nessun altro. Era completamente mia. Non avevo mai avuto qualcuno così.
Ma anche se fosse andata a letto con 20 ragazzi, ciò non avrebbe cambiato i miei sentimenti per lei. 
Si allontanò, interrompendo il dolce bacio. 'Harry?' chiese. Adoravo il suono del mio nome pronunciato dalle sue labbra. L'avrei ascoltato tutto il tempo.
La guardai silenzioso. 'Dov'è tuo padre?' chiese. Lo disse così delicatamente, come se avesse avuto paura di scatenare la mia rabbia.
Afferrai la sua mano minuscola, che era grande quanto la metà della mia. Accarezzai le sue dita delicate con le mie.
'E' morto, piccola' risposi guardandola. Mi rivolse uno sguardo triste. 'Mi dispiace' disse. Scossi la testa e sorrisi.
'E' successo molto tempo fa, avevo tipo, non lo so nemmeno. Sei anni? Ero piccolo. A quel tempo, mio padre lavorava nella stessa gang in cui lavoro io. Lavorava con Mark e Jay. E un giorno, mi portò con lui a fare una missione'.
La bocca di Scarlet si aprì per lo shock. 'Tuo padre ti ha portato con sè per sbrigare una faccenda che riguarda la droga quando avevi sei anni?'. Annuii lentamente.
'Non ricordo il perchè. E nemmeno mia madre lo sa. Era a lavoro, quindi non ne aveva idea. Lasciò Matt e Sam con una baby sitter, ma portò me con sè. E penso che qualcosa andò storto e fu sparato, proprio davanti ai miei occhi.'
Gli occhi di Scarlet diventarono tristi mentre stringeva la mia mano. Un flashback apparve nella mia mente. Ricordavo il rumore del proiettile, il sangue e una sensazione strana.
Non capivo cosa fosse successo, e non avevo visto nemmeno chi l'avesse sparato. Era tutto confuso.
'Harry' disse Scarlet appoggiando la sua testa sul mio collo. Accarezzai i suoi capelli. 
'A stento lo ricordo, Scar. E' come un sogno confuso. Riesco a rivederlo, ma ci sono dei pezzi mancanti. Alla fine fui trovato da Mark e Jay e qualcun altro della gang qualche minuto dopo. Non hanno mai capito chi sia stato a sparare mio padre'
'E' orribile' 'Le cose brutte accadono ogni giorno. Ne ho viste un sacco. Le ho attraversate. Ho posto fine ad esse.'

Scarlet emise un respiro tremante mentre mi guardava. Morse il suo labbro inferiore con i suoi denti bianchi e inclinò la testa di lato.
'Hai mai..' si fermò, come se ci stesse ripensando sopra. 'Ucciso qualcuno?' 'No, ma ci sono andato vicino'. Scarlet si irrigidì.
E questo era soltanto metà degli scheletri che dovevano uscire dal mio armadio. Non avevo mai descritto dettagliatamente ciò che facevo per la gang. 
'Ci sei andato vicino' ripetè Scarlet. 'Ho picchiato persone lasciandole sul punto di morte. Non ho mai sparato o ucciso nessuno. Ma faccio il mio lavoro, ovvero far paura alle persone con la violenza. E non evito mai di fare il mio dovere'.
Aspettai che Scarlet mi diceva che fossi un mostro. Aspettavo che si alzasse e scappasse terrorizzata, che facesse una smorfia di disgusto. Ma non fece nessuna di queste cose.
Semplicemente si appoggiò sul mio petto tracciando dei cerchi al di sopra della mia t-shirt. Passarono dei minuti e noi restammo in silenzio, il mio cuore che batteva veloce mentre aspettavo le sue prossime parole.
Ma continuava a sorprendermi. Non era corsa via per la paura, vedeva sempre il meglio in me. 'Tuo padre sarebbe orgoglioso di te, se ti conoscesse' disse.
Mi morsi il labbro. ogni volta che deludevo Jay e Mark, non facevano altro che rinfacciarmi che mio padre mi avrebbe reputato inutile. Dicevano che non ero buono come mio padre. E che lui si sarebbe vergognato di me.
Avevo sentito dire quelle parole per tutta la vita. E ascoltare l'esatto contrario da Scarlet mi faceva venire voglia di stringerla e non lasciarla mai. Mi faceva sempre sentire meglio.
La sua innocenza mi stava salvando sempre di più ogni giorno. Il silenzio fu interrotto quando la porta si aprì bruscamente. Scarlet si mise seduta e vedemmo Louis entrare. Si fermò appena vide Scarlet.
'Oh, c'è Scarlet qui. Scusate, non l'avevo capito, non avevo visto la tua auto' 'Oh, non preoccuparti. Ho parcheggiato sul retro' rispose Scarlet mentre si alzava dal divano.
Mi alzai anche io, seguendola e andando davanti a Louis, prima di avvolgere il mio braccio alla sua vita. Sentivo sempre il bisogno di avere un contatto con lei. Anche se parlavo con qualcun'altro, dovevo sempre averla vicino.
'Posso tornare più tardi' disse Louis cominciando ad andare verso la porta. Scarlet scosse la testa afferrando il braccio di Louis. 'Non preoccuparti, stavo per andarmene. Harry ha bisogno di qualcuno che gli tenga compagnia' disse sorridendo.
Louis ricambiò il sorriso. Anche se odiava ammetterlo, Louis rispettava Scarlet. Conoscevo il mio migliore amico, e riuscivo a capire quando il suo sorriso era vero.
Louis mi era venuto a prendere ogni volta a casa delle ragazze cha avevo scopato da ubriaco. Mi aveva visto affogare il mio dolore nella droga. Avevo fatto della mia vita un disastro.
Guardarmi cambiare forse era difficile per lui, ma sapevo che volesse il meglio per me. Non si stava comportando da bastardo come stava facendo Zayn.
'Allora farò io compagnia al pazzo innamorato' disse Louis guardandomi. Scarlet rise poggiando anche lei lo sguardo su di me. Roteai gli occhi facendo un piccolo sorriso.
'Bene. Prendo la mia roba e mi levo di torno' 'Torno tra poco, Louis' dissi mentre seguivo Scarlet nerso la mai stanza. Lui annuì e si mise seduto sul mio divano.
Guardai Scarlet mentre prendeva i suoi vestiti della sera precedente e li metteva nella sua borsa. Si spazzolò i suoi lunghi capelli per poi raccoglierli in una coda che cadeva sulla sua schiena.
'Non devi andartene per forza, lo sai' dissi mentre abbracciavo da dietro la sua vita piccola. 'Lo so' disse sorridendo e voltandosi.
Mi lasciò un bacio sulla guancia, tenendo le sue mani sul mio collo. 'Ma ho dormito fin troppe volte da te e i miei genitori pensano che stia da Sierra. Devo stare un pò anche a casa mia'.
'Vorrei che vivessi ancora con me'
dissi contro la sua pelle morbida. 'Verrò domani, dopo scuola' rispose. Provò a muoversi ma io strinsi la mia presa, impedendoglielo.
Sorrise cercando di liberarsi. 'Harry, devo andare! Louis ti sta aspettando!' 'Non mi interessa' dissi con il viso affondato nel suo collo.
Sospirò. 'Sei cambiato così tanto' disse tranquilla e passando la sua mano tra i miei ricci. La guardai negli occhi. 'Cosa intendi?'. Sorrise teneramente, mostrando le sue piccole fossette e i suoi denti perfetti.

'Sei, non so, diventato più aperto. Prima nascondevi sempre i tuoi sentimenti e ti comportavi come se non avessi per niente bisogno di me. O come se non volessi aver bisogno di me'.
Pensai a quando era così, combattevo continuamente con i miei sentimenti. P
rovavo ad avere un atteggiamento distaccato, anche per la scommessa. Ma con Scarlet avevo mandato tutti i miei obiettivi all'aria.
'E adesso mi stai stringendo, pregandomi di non andare' rise. Sospirai e la lasciai. 'Che diavolo mi stai facendo? Mi  stai descrivendo come un piagnucolone'.
Rise, poggiando un bacio sulle mie labbra. La sua lingua raggiunse la mia, avvolgendola. Sapeva di dolce e menta. Si allontanò e posò un bacio sul mio collo.
'Mi piace questo lato di te, mi fa capire che ci tieni'. Afferrò la sua borsa prima di scivolare nelle sue scarpe.
'Si, ci tengo' dissi sincero. Ci tenevo fin troppo a lei. 'Anche io ci tengo più di quanto tu possa immaginare' mormorò Scarlet.
Afferrò la mia mano mentre andavamo verso la porta. 'Ci vediamo domani a scuola' dissi baciandola. Sorrise e annuì, voltandosi verso Louis che stava assistendo.
'Ci vediamo Louis!' urlò mentre mi rivolse un ultimo sorrise per poi uscire, chiudendo la porta dietro di lei.
'Ciao, Scarlet' rispose Louis dopo qualche momento, come se fosse stato distratto. Mi sedetti vicino a lui spegnendo la tv. Louis mi guardò.
'Sono venuto per scusarmi' dissi seguendomi in cucina, per prendere qualcosa da mangiare. 'Per cosa?' 'Per il comportamento sbagliato di Zayn'.
Risi, anche se non c'era niente di divertente. 'Non nominarlo nemmeno. Non hai idea di cosa gli abbia fatto la scorsa notte. Ero vicino all'ucciderlo, non sono mai stato così arrabbiato in vita mia'
'Haz, non so cosa gli sta succedendo. Non so manco cos'è successo! Ha cercato di far fumare Scarlet?'

'Quel fottuto bastardo l'ha fatta sentire una merda solo perchè non ha mai fumato, e poi l'ha costretta a farlo' ringhiai, con la rabbia che tornava mentre ricordavo la corsa epr la casa per cercaregli occhi azzurri e i capelli biondi di Scarlet.
E quando i miei occhi avevano visto il suo corpo minuto vicino a Zayn mentre lui le porgeva una canna, ero stato quasi accecato dalla rabbia.
'Era ovvio che lei non volesse farlo. E la cosa peggiore sai qual è? E' che mi sono arrabbiato anche con lei. Le ho urlato contro, mentre tutto ciò che lei aveva cercato di fare era adattarsi ai miei amici. Voleva accontentarmi' sospirai, mettendomi una mano in faccia. 
'Questa cosa deve finire o farò seriamente del male a Zayn' dissi sincero mentre mi voltai verso Louis, che annuiva ed era d'accordo con me. 'Lo so. Non ti biasimo'
'Vorrei solo sapere perchè lui la disprezza così tanto' 'Forse.. Forse è solo geloso. Voleva andare a letto con Scarlet, ma ci sei tu, che sei praticamente il suo tutto'.

Rivolsi un piccolo sorriso a Louis per le sue parole. 'Mi piace davvero Lou. E se questo significa perdere Zayn, per proteggerla, allora mi va bene'.
Louis mi guardò silenzioso, annuendo. Dopo un momento, aprì la bocca.
'La.. La ami?' 'Si'. Le parole scivolarono dalla mia bocca immediatamente, prima che me ne rendessi conto.
Louis mi fissò. 'Me n'ero accorto' rispose, alzandosi. 'I tuoi occhi non lasciano mai i suoi. Come se fosse l'unica persona in tutto il mondo ad essere davvero importante per te. E' come se stessi aspettando di morire per lei, di fare qualsiasi cosa per lei'.
Sorrisi scuotendo la testa. 'Non so quando è successo, ma stiamo insieme da un mese. Ed è pochissimo, lo so. Ma.. Si, morirei per lei'.
'Quindi non si tratta più della scommessa?' 'No. Per niente' 'E se lo viene a sapere?' 'Non succederà. Proverò a porre fine alla scomessa, so che Zayn si arrabbierà e finirà per dirle tutto. Quindi devo vincere. Lascerò che Zayn mantenga la sua auto, così magari non si arrabbierà più con me o lei. Ma non lo verrà mai a sapere'.
Louis annuì ancora una volta. 'Stai attento. Le bugie diventano appiccicose' disse. Annuii.
Aveva ragione, e mi stava già succedendo.

--------

*Scarlet's P.O.V*

Era lunedì e finalmente la scuola era era finita. Ero seduta nella mia auto, parcheggiata fuori cassa di Harry, a leggere i miei messaggi.
Ce n'erano otto di Alec, che mi implorava di parlargli. Sospirai e li ignorai. Ce n'era uno da parte di Woods, e ciò mi sorprese.
Dove aveva preso il mio numero? Tutto ciò che diceva era che voleva parlarmi. Una parte di me voleva rispondergli e parlargli. In qualche modo mi interessava ancora.
Ma sapevo di non poter fare una cosa del genere a Harry, quindi ignorai il messaggio. Passai al messaggio successivo: era di un ragazzo che veniva a scuola con me alla North Pacific.
Era un buon amico. Risi per il messaggio che mi aveva inviato e risposi immediatamente. Poi notai un altro messaggio da parte di Charlie, mio fratello, che mi chiedeva come stavo. E diceva che gli mancavo.
Sorrisi e decisi che l'avrei chiamato quella sera. Mi mancava molto.
Uscii dalla mia auto e andai verso la porta di Harry. Entrai e lo vidi seduto sul divano, mentre mangiava un sandwich. 
'Hey' mi sorrise con i suoi occhi verdi e brillanti e mostrando le sue fossette. Ricambiai il sorriso prima di lasciare un bacio sulla sua guancia e sedermi accanto a lui.
'Penso che andrò a fare una doccia' dissi mentre passavo una mano tra i capelli. 'Posso aiutarti' Harry disse sorridendo. Roteai gli occhi mentre mi alzavo.
'Penso di riuscire a cavarmela da sola. Ho imparato come farmi la doccia da sola un pò di tempo fa' dissi. Roteò gli occhi, facendomi ridere.
Lasciai il mio cellulare sul tavolo accanto a lui prima di dirigermi verso il bagno. 
Aprii l'acqua, pronta per spogliarmi, quando mi accorsi di non avere un'asciugamano. Aprii la porta, andando verso il corridoio, che portava alla stanza dov'erano.
Mi fermai quando vidi Harry da dietro, seduto e con in mano.. il mio telefono? Non mi interessava, non avevo niente da nascondere. L'avevo lasciato sul tavolo accanto a lui.
Ma ero un pò curiosa di sapere cosa stesse facendo. Silenziosamente feci due passi in avanti e lo guardai mentre scorreva i miei messaggi. Me n'erano arrivati altri due, uno dal mio amico della North Pacific, e uno da mio cugino.
Aprii la bocca per lo shock quando vidi Harry leggere i messaggi e cancellarli. Non li avevo nemmeno letti. Stava cancellando tutti i messaggi che provenivano da ragazzi, compresi quelli di Woods e di mio fratello.
Dire che ero arrabbiata era un eufemismo.
'Cosa stai facendo?' chiesi fredda. Harry saltò per lo spavento e si voltò per guardarmi. Aveva un'espressione colpevole, che fu subito spazzata via da una innocente.
'Stavo per giocare col tuo cellulare' disse sorridendomi mentre apriva un gioco. Afferrai il mio cellulare dalle sue mani bruscamente. 'Davvero? Non stavi scorrendo i miei messaggi per poi cancellarli?'.
Harry sospirò e si alzò. 'Non dovresti parlare con altri ragazzi. Sei mia, non loro' disse freddo. Non si era pentito di ciò che aveva fatto.
Risi incredula. 'Questo non ti dà il diritto di cancellare i miei messaggi prima ancora che riesca a leggerli!' urlai. Gli occhi di Harry si fecero più scuri e la sua mascella si serrò.
'Invece si. Se sei mia, devo scegliere con chi devi parlare, e su cosa devi parlare con loro' ringhiò.
La mia bocca si spalancò. Davvero pensava di potermi controllare in quel modo? La mia rabbia non fece altro che crescere.
'Sei un idiota' urlai. 'Non avevo nemmeno risposto ai messaggi di Woods. E l'altro ragazzo a cui ho risposto, era un amico! Solo un amico! Dio, Harry. Non gli ho mandato un messaggio per chiedergli se volesse un pompino!'
'Non ti permettere nemmeno di dirlo'
Harry disse con una voce bassa. Era furioso. Si infuriava sempre quando sentiva di me con un altro ragazzo, anche se si trattava di uno scherzo.
'E poi, hai cancellato i messaggi di Charlie e Jack!' 'Non devi parlare con ragazzi a caso, Scarlet!' Harry urlò avvicinandosi finchè non fu a pochi centimetri di distanza da me.
'Fanno parte della mia famiglia! Charlie è mio fratello e Jack è mio cugino!'. 
L'espressione di Harry cambiò. A volte gli avevo menzionato Charlie, ma come sempre, si lasciava offuscare dalla rabbia. Per un momento sembrò imbarazzato, ma presto tornò la sua espressione testarda.
'Non voglio nemmeno che parli con loro! Famiglia o no'. Lo guardai scioccata. Stava cercando anche di controllarmi sul parlare con la mia famiglia o no?
'Sei un fottuto pazzo se pensi di riuscire a tenermi lontano dal parlare con la mia famiglia!' urlai. Le parole che continuavano ad uscire dalla mia bocca erano dettate dalla rabbia. 
Il petto di Harry si abbassava e alzava velocemente, le mie urla lo innervosivano ancora di più. 'Non sono un giocattolo che puoi controllare! Posso parlare con chi vog-'
'Zitta, Scarlet' 'Posso scrivere a chi vog-' 'Zitta, Scarlet' 'Posso chiamare chi-' 'Ho detto zitta!'
'Posso anche dormire con chi cazzo voglio!'
urlai, furiosa per le parole di Harry. Ero stanca del suo controllo su di me.
E ciò che successe dopo, successe tutto in un secondo. Il braccio di Harry si alzò, i suoi occhi erano quasi neri per la rabbia. Le sue labbra erano serrate in una linea sottile.
La sua mano si stava avvicinando velocemente a me, e in un secondo mi accorsi di ciò che stava per fare.
Stava per darmi uno schiaffo.
Un verso lasciò le mie labbra mentre indietreggiai, aspettando che mi colpisse. Ma non lo fece.
Aprii lentamente i miei occhi, che avevo chiuso senza nemmeno accorgermene, e vidi la mano di Harry. Era bloccata in aria, a pochi centrimetri dal mio volto.
La guardai con gli occhi spalancati. Le mie mani tremavano, avevo gli occhi pieni di lacrime. Lentamente spostai lo sguardo su Harry.
Stava respirando profondamente, con gli occhi spalancati, erano tornai verdi. E stavano fissando la sua mano come se non appartenessero allo stesso corpo.
Poi guardarono me.
'Sca-' 'Stavi per darmi uno schiaffo' dissi calma. Sentii il cuore pesante al pensiero che Harry Styles, il ragazzo che soltanto due notti prima mi aveva detto che non mi avrebbe mai fatto del male, per un pelo non mi aveva colpito.
'Non l'avrei mai-' Harry scosse la testa rapidamente, facendo muovere i suoi ricci sulla fronte. Si avvicinò disperatamente a me, afferrando la mia vita. Tolsi le sue mani dal mio corpo.
'Non. Toccarmi.' 'Scarlet, no' Harry implorò. La sua voce tremava. Non ebbi il coraggio di guardarlo in faccia mentre andavo in soggiorno per prendere la mia giacca.
Andai verso la porta d'ingresso ma mi fermai quando Harry avvolse le sue braccia intorno al mio corpo. Si era inginocchiato davanti a me, premendo la sua testa contro le mie gambe e tenendomi come se fosse stata questione di vita o morte.
'Lasciami stare!' dissi con le lacrime che cominciavano a scorrere sul mio viso.
'Scarlet, scusa, scusa!' Harry stava urlando, con la sua voce che tremava ad ogni parola. Sentii le sue lacrime bagnare i miei jeans.
'Lasciami.
Stare.' ripetei. 'Non lasciarmi, per favore, non lasciarmi!' Harry disse mentre stringeva ancora di più la presa su di me.
'Mi dispiace! Mi dispiace così tanto! Non ti farei mai del male! Per favore non lasciarmi Scarlet, ho bisogno di te. Ho bisogno di te. Ho bisogno di te!'.
Smisi di piangere mentre afferravo le braccia di Harry per allontanarle da me. Mi guardò dal basso. I suoi occhi erano rossi e lucidi, con le lacrime che attraversavano la sua faccia.
Aveva un briciolo di speranza nei suoi occhi mentre mi fissava. Ma quando staccai le sue braccia dalle mie, la sua espressione cambiò.
Lo superai, prima di prendere le mie chiavi ed uscire dalla sua casa, sentendo le sue urla e il suo pianto. Entrai silenziosamente nella mia auto.
I miei singhiozzi riempirono presto l'auto. Mi sentivo ferita. L'unica persona che aveva detto che mi avrebbe sempre protetta, mi aveva quasi picchiato.
Restai seduta nella mia auto per trenta minuti, piangendo ancora e ancora. Prima di appoggiare la mia testa al sedile e chiudere gli occhi.



*writ's corner*


Ma cos'è il video di midnight memories? :') Ci sono certe che parti che proprio fanno morire AHAHHA Una delle cose più belle è sicuramente Londra, che spettacolo.
Passando al capitolo.. Un pò triste no?çç
Scusate ancora per l'enorme ritardo çç intanto però sono un bel pò avanti con la traduzione :) Anyway, come state? Ho scelto di aggiornare oggi perchè è un giorno speciale.. E' il mio compleanno! lol
Che ne pensate di questo capitolo? Non vedo l'ora di pubblicarvi i prossimi, più tempo passa e più la storia diventa interessante.. Spero sia lo stesso per voi! Grazie ancora di tutto <3

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Capitolo 29
*** Without You. ***


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CAPITOLO 29


Martedì svegliarsi fu orribile. Fui costretta a mettere più trucco del solito per essere almeno presentabile in pubblico. I miei occhi erano gonfi a causa del pianto e le mie guance erano rosse.
Avevo a stento dormito. Scesi le scale. Mia mamma mi guardò e disse semplicemente 'mi piace la maglia, ma odio i pantaloni'. In qualche modo riuscii a tenere la bocca chiusa.
Volevo disperatamente far finta di essere malata, volevo perfino dimenticare di andare scuola. Non volevo affrontare Harry, ma fortunatamente per me, non c'era.
Dopo aver mangiato a pranzo con Lea ero andata nel bagno della scuola, avevo bisogno di stare un pò da sola. La costante confusione dei corridoi a volte diventava troppo per me.
Mi guardai nello specchio. I miei occhi avevano un contorno rosso, quasi come se fossi stata presa a pugni. Ma non era così. Non mi sentivo leggera, felice e spensierata. Mi sentivo pesante, piena di rimpianti e depressa.
'Ho sentito dire che se guardi troppo il tuo riflesso nello specchio, appariranno dei diavoli' disse una voce dietro di me. Mi voltai e vidi Brittany. 
Emisi una risata poco divertita mentre la fissavo dalla testa ai piedi. Aveva una minuscola gonna che lasciava poco spazio all'immaginazione, con un top che a stento copriva il suo petto.
'Non mi stavo fissando, ero soltanto distratta' risposi. 'Mm.' mormorò mentre si avvicinava, fermandosi davanti a me. 'E' strano vederti senza Harry incollato al tuo fianco. Va tutto bene? O è già finita tra di voi?'.
A sentir nominare Harry subito cominciai ad arrabbiarmi. 'Non sono affari tuoi. Ma grazie per così tanto interesse nella mia relazione' dissi sorridendo al suo volto lampadato.
Rise anche lei, roteando gli occhi. 'Sto solo dicendo. Harry non è il tipo da storia lunga. Ti fa pensare di piacergli, e poi ti lascia con niente' rispose. Riuscivo a sentire la cattiveria nella sua voce.
'E' questo ciò che ha fatto a te?' 'Tutto tra me e Harry era a livello fisico'
 'Davvero? Non sembri il tipo che trae benefici da relazioni..'
dissi sarcastica.
'Stai attenta al tuo ragazzo, principessa. Non ti piacerebbe se qualcuno lo.. rubasse' 'Sono sicura che non mi tradirà. E in più, mi ha detto che ha smesso di andare a letto con le troie' dissi superando Brittany, che aveva la bocca aperta per lo stupore.

Entrai nell'aula doveva si teneva l'ultima ora di quel giorno, quella di chimica. Era strano non vedere Harry seduto affianco a me. Era costantemente accanto a me durante le lezioni.
E se la sua mano non era attorno alla mia vita, era intrecciata con la mia, stava giocando con una ciocca dei miei capelli o stava accarezzando il mio braccio.
Mi mancava il suo costante tocco su di me. Mi mancava lui.
'Dov'è il tuo compagno, Signorina Thorne?' chiese la nostra professoressa di chimica. Le rivolsi un piccolo sorriso. 'E' malato'
'Okay, visto che Styles è malato, allora puoi trovarti un altro compagno di laboratorio. Che ne pensi di Alec? Sembra che anche la sua compagna sia malata!'.

Emisi un lamento mentre spostavo lo sguardo su dove Alec era seduto. I suoi occhi incontrarono i miei immediatamente, come se mi stesse già guardando da tempo.
La giornata di oggi non fa altro che migliorare.
Restai al mio posto, fissando il vuoto. Sentii la sedia accanto a me spostarsi mentre Alec si sedeva. E appena lo fece, il suo profumo mi invase.
'Scarlet' il mio nome fuoriuscì dalla sua bocca in una voce bassa e profonda. Lo guardai svogliatamente, ma non riuscivo a vedere l'Alec che conoscevo.
Non vedevo un buon amico, quel ragazzo di cui mi stavo iniziando a fidare. Tutto ciò che riuscivo a vedere era il padre del figlio della sorella di Harry.
'Io faccio questi e tu fai quelli' dissi fredda mentre guardavo i fogli di chimica davanti a me. 'Perchè, così puoi evitare di parlarmi più di quanto non abbia già fatto?' chiese Alec avvicinandosi a me. 
'Allontanati da me' mormorai. I suoi capelli ondulati e i suoi occhi blu da bambino mi facevano venire voglia di parlargli. Mi era mancato averlo come amico.
Alec sospirò, passandosi una mano sul volto disperato. 'Qual è il problema con te, Scarlet? So che sei arrabbiata perchè ti ho baciato quando eri ubriaca. E capisco che stai con Harry. Ma, maledizione, perdonami se sono attratto da te'
'Non si tratta di quel maledetto bacio'
sputai, guardandolo negli occhi. 'Allora di cosa si tratta? E' Harry che ti tiene lontana da me?'
'No, lui non c'entra niente' 'Davvero? E' abbastanza conosciuto per la sua mania di controllare tutto'
Alec rispose, ridendo. 
Mi tornò in mente la scena della mano di Harry che mi stava per dare uno schiaffo e dei suoi comandi urlati. 'Si' risi. Nonostante ciò che avesse fatto, continuavo a proteggere Harry.
'Ma almeno so che se mi avesse messo incinta, non mi avrebbe lasciato in mezzo a una via'
Negli occhi blu di Alec comparve un fuoco e cominciò a guardarmi con intensità. La sua presa sulla sua matita era così forte, che potevo giurare di averla sentita spezzarsi.
'Allora, è di questo che si tratta?' chiese Alec. Deglutì rumorosamente, passandosi una mano tra i capelli. 
'Si, forse mi ha turbato un pò il fatto che io ti abbia baciato dopo quello che hai fatto. Hai lasciato una ragazza innocente interessata a te, in mezzo a una via, con un bambino in grembo. Alec, cosa diavolo c'è in te che non va?'
'Ero giovane!'
Alec disse ad alta voce, guadagnandosi delle occhiate dagli studenti attorno a noi. Sospirò e mi guardò. 'Scarlet, avevo sedici anni, non potevo essere padre. Non sapevo cosa fare. Non capivo cosa mi fosse davvero successo'
'Beh, allora non hai un cuore'
dissi, distogliendo lo sguardo e dandogli le spalle. Cercò di parlarmi tutta l'ora, ma tutto ciò che feci io fu ignorarlo e finire il mio lavoro.
Finalmente la campanella suonò, facendomi uscire immediatamente dall'aula. Due minuti dopo ero vicino all'uscita della scuola, prima di sentire Alec alle mie spalle.
Afferrò la mia vita e mi fece voltare. 'Scarlet, per favore ascoltami' mi implorò con gli occhi lucidi.
Non riuscivo a sopportare tutte queste tragedie, non le volevo. Volevo che le cose fossero semplici. Volevo che la gente non facesse degli errori così orribili.
'Cosa c'è?' 'Mi odio per quello che ho fatto. Mi odio ogni giorno sempre di più' 'La amavi?' chiesi con calma, guardandolo. 
I suoi occhi analizzarono il mio volto. 'No' disse, e sapevo che era stato sincero. 'E, sinceramente, provo più cose per te ora che quante ne abbia mai provato per lei'
'Alec, non dirmi questo'
dissi guardandolo con gli occhi spalancati. 'E' vero. Non lo negherò' 'Sai che sto con Harry' 
'Ma so anche che hai passato la notte a piangere'
Alec rispose. La mia bocca si aprì per la sorpresa. Quando mi vide restare silenziosa, continuò. 'Cos'ha fatto stavolta? Ti ha tradito?'
'Non sono affari tuoi'
risposi, voltandomi. Afferrò il mio braccio ancora una volta, avvicinandomi a lui.
Ero piccola e debole in confronto a lui. Lo guardai silenziosa. Guardai la sua statura, alta e robusta. Proprio come Harry, aveva dei tatuaggi che si intravedevano dallo scollo della sua maglietta nera.
E le sue braccia avevano delle ferite che testimoniavano le risse a cui aveva preso parte. I suoi occhi erano così chiari e limpidi, e il suo viso era color bianco crema. I suoi capelli biondi attraversavano la sua fronte e si arricciavano ai lati.
Passò la lingua sulle sue labbra rosa. Avevo baciato quelle labbra. Ero ubriaca e a stento ricordavo, ma.. l'avevo baciato.
'Io ti tratterei molto meglio di quanto fa lui. Non tratto le persone come oggetti, sorpattutto te. Meriti molto di meglio, Scar'.
Alzò la sua mano, afferrando una ciocca dei miei capelli biondi e spostandola dietro l'orecchio. Aprii la bocca per parlare, anche se non avevo idea di cosa dire, ma fui interrotta da alcuni passi che si avvicinavano a noi.
'Allontanati da Scarlet' una voce ringhiò. Rimasi scioccata quando realizzai che la voce proveniva da Zayn.
'Stiamo soltanto parlando' Alec rispose freddo. Il mio braccio fu liberato dalla presa di Alec e il mio corpo fu gettato tra le braccia di Niall.
'Si? Beh, quella ragazza è la vita del mio migliore amico, quindi tieni a bada le tue manacce'. I ragazzi si sbarrarono tutti davanti ad Alec, che guardò me.
'Allora perchè non è qui adesso?' chiese Alec alzando le sopracciglia. Niall tenne le sue braccia attorno a me, spostandomi dietro di lui, ma continuando a stringermi.
'Ragazzi, andiamocene' dissi guardandoli come se fossero pazzi. 'Giuro su Dio, Alec, che se non te ne vai perderò il controllo' Zayn ringhiò.
'Vai a scopare Brittany o qualsiasi altra troia' Liam sputò. 'Scarlet non è disponibile' disse Niall. Sospirai, cercando di liberarmi dalla presa di Niall, ma tutto ciò che faceva era stringermi ancora di più.
'Non sono una bambina. Posso difendermi da sola!' dissi. 'Non sai niente su di lui, Scar' spiegò Louis guardandomi. Roteai gli occhi.
'Invece si. So cos'ha fatto alla sorella di Harry. E anche se voi, insieme a tutta la scuola, pensate che non ci tenga ad Harry, sappiate che non è così. E, sorprendentemente, lui mi dice le cose' dissi sarcastica.
'Per me significa più di quanto pensiate, e sono stanca di vedere tutta questa gente attorno a me che non vede l'ora che mandi tutto all'aria. Se pensate che stessi per fare qualcosa con Alec, allora sono seriamente delusa'. 
Mi liberai dalla presa di Niall e superai i cinque ragazzi. 'Ho finito con voi' dissi prima di entrare nella mia auto e andarmene. Sospirai.
Avevo bisogno di andare da Sierra.

----------------


*writ's corner*

Sembra che l'aggiornare ogni due settimane stia diventando un'abitudine.. perdonatemi çç Ma è che il venerdì ho anche il corso d'inglese e torno più tardi da scuola, poi il sabato e la domenica tra studio e l'uscire con le amiche raramente riesco a trovare il tempo di aggiornare.. Scusate per questo capitolo così breve, ma è per tenermi avanti con le traduzioni :)
Come state? Ah, quasi dimenticavo, buon S.Valentino! <3 e grazie ancora a tutti quelli che seguono la mia storia, ormai ogni capitolo raggiunge le mille visualizzazioni in meno di due settimane, è una cosa stupenda, è inspiegabile! GRAZIE <3

mi trovate qui per qualsiasi cosa, non esitate a contattarmi, mi fa più che piacere: 
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Capitolo 30
*** Come Away With Me. ***


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CAPITOLO 30


*Harry's P.O.V*


'Harry, i ragazzi sono qui' urlò Matt fuori dalla mia camera. Grugnii mentre mi spostavo sul letto.
La porta della mia stanza si aprì e i ragazzi entrarono.  Misi il cuscino sugli occhi quando Liam aprì le finestre, accecandomi per la luce.
'Andatevene' ringhiai. 'Haz, cosa diavolo c'è che non va in te? Adesso non rispondi nemmeno più al cellulare?' chiese Louis.
Sentii Niall ridere leggermente. Guardai e lo vidi indicare il mio telefono, che era rotto visto che l'avevo lanciato contro il muro dopo che Scarlet se n'era andata.
Scarlet.
Solo il suo nome mi provocava dolore.
'Cos'è successo?' sospirò Liam, sedendosi sul letto. 'L'hai tradita?'
Ringhiai, lanciando il cuscino a Liam. 'Maledizione! Non l'ho tradita, cazzo. Perchè pensi l'abbia fatto?'
'Era nel parcheggio con Alec oggi'
disse Niall tranquillo. Sentii il cuore fermarsi.
'Cosa stava facendo?' 'Aveva le sue braccia intorno a lei' Zayn disse. Lo guardai, ancora arrabbiato con lui. 'Però sembrava scocciata'
'Le hai detto di tua sorella e Alec'
Liam affermò. 'E' ovvio che gliel'abbia detto. Amo quella ragazza più di quanto abbia mai amato qualsiasi cosa. Le direi tutto' urlai. 
'Cos'è successo?' chiese Niall. 'Ho mandato tutto all'aria. Ho fatto una grande stronzata' risposi. 'Che cosa hai fatto?' chiese Zayn.
'Non sono fatti tuoi. Adesso andatevene dalla mia casa prima che finisca male. Non voglio vedere nessuno, voglio vedere soltanto Scarlet'
'Haz-' 'Andatevene!'
urlai. 'Andatevene!' saltai in piedi, cacciandoli dalla mia stanza prima di sbattere la porta così forte da far quasi tremare la casa.
Sospirai mentre scivolavo a terra, con la testa tra le mani. Avevo bisogno di lei. Disperatamente.

------------

'Ha provato a darti uno schiaffo?' Sierra chiese stupita mentre eravamo sedute nella sua auto, parcheggiata fuori casa sua.
'Si è fermato a un centimetro dal mio viso. Per un pelo non mi dava uno schiaffo' 'E tutto perchè hai mandato messaggi ad altri ragazzi?' chiese. Annuii.
'Avevo mandato un messaggio a Drew!' esclamai. 'Conosci Drew da quando aveva tipo 5 anni, è come un fratello per te!'
'Lo so, erano soltanto dei messaggi su uno scherzo poi. E ha cancellato anche dei messaggi di Charlie e di mio cugino. Ero furiosa' 'Ha bisogno di calmarsi'
Sierra rise, scuotendo la testa.
Annuii silenziosamente. Mi mancava. E un sacco.
'E' finita?' mi chiesi ad alta voce. 'Sai, Scarlet, non te l'ho mai detto perchè hai le tue opinioni su Harry e non ascolti nessuno, ma..'
'Ma..?' 'Ma ho ascoltato alcune storie su Harry. Orribili. Non è molto delicato. Ha sempre avuto a che fare con la droga, è in una gang da quando era un bambino'
'Cosa intendi dire?'
chiesi a Sierra. Si passò una mano tra i capelli castani. 
'Sto dicendo che sembra stia cercando di cambiare per te. Ma per davvero. L'ho visto all'evento di beneficenza, sembrava così a disagio e cercava di non darlo a vedere. Ti ha lasciato ballare con Woods, per l'amor di Dio! Pensi che sia stato facile per lui?'
'No'
scossi la testa. 'Me ne sono accorta che stava morendo nel vedere Woods toccarti. Ma non ha fatto niente. Ha lasciato stare. Perchè voleva renderti felice'
'Mi stai facendo sentire la peggior fidanzata del mondo'
sospirai. Scosse la testa. 'Non sto dicendo questo'.
'Allora cosa stai cercando di dire?' 'Sto dicendo che forse non dovresti focalizzarti sul fatto che Harry stava per darti uno schiaffo, ma sul fatto che non l'abbia fatto. Si è fermato'.

Sentii il mio cellulare vibrare e lo presi. C'era un messaggio da un numero sconosciuto. Lo lessi velocemente prima di saltare fuori dall'auto di Sierra e entrare nella mia.
Da:Numero sconosciuto
Harry è furioso. Ha lasciato la sua casa e ha bisogno di te. Sta andando in spiaggia. Potrebbe fare qualcosa che potrebbe rimpiangere.

Sapevo che il messaggio fosse stato mandato da Louis o da uno dei ragazzi. E sapevo anche che io dovevo essere arrabbiata con Harry, ma sembrava non importasse.

-------------

Quindici minuti più tardi, stavo uscendo dalla mia auto, prima di voltarmi verso la spiaggia. Vidi Harry. Levai le scarpe per andargli incontro.
Era seduto, con le spalle rivolte verso di me, fissando l'oceano. Aveva le braccia appoggiate sulle sue gambe, e i capelli al vento. Mi avvicinai silenziosamente a lui. 
Mi misi seduta accanto a lui, abbassandomi sulla sabbia morbida. Harry si voltò verso di me, sorpreso. Lo guardai timida.
Sembrava non dormisse da giorni. I suoi occhi erano rossi, le sue labbra erano secche e screpolate. 
Volevo afferrare il suo viso, baciarlo, e dirgli che era tutto apposto. Volevo dirgli quanto ci tenessi a lui. 
'Ciao' sussurrò con la sua voce, facendo sembrare che non avesse parlato per giorni. Gli rivolsi un lieve sorriso.
'Ciao' risposi. Odiavo fare l'estranea con lui. Eravamo tutto tranne che estranei.
Restammo seduti e in silenzio per qualche minuto, soltanto scambiandoci degli sguardi e guardando l'oceano. Mi alzai, con l'intenzione di avvicinarmi all'acqua, ma Harry afferrò il mio fianco e mi fermò.
'Non andartene' implorò, guardandomi. Stavo per spiegare che volevo soltanto sentire l'acqua tra i piedi, ma non lo feci e annuii soltanto.
Mi tirò giù, facendomi sedere tra le sue gambe così il suo corpo era vicino al mio. 'Mi dispiace' 'Lo so' dissi calma. Mi voltai per guardarlo, e lo trovai a fissarmi intensamente.
'Non ti avrei mai picchiato' disse. Annuii lentamente. 'Lo so' 'Ci tengo così tanto a te'. Lo guardai, sembrava provare vergogna, e aveva gli occhi lucidi. Era più di quanto riuscissi a sopportare.
'Lo so'. Harry sospirò. Mi fece voltare, così da guardarmi negli occhi. Alzò le sue mani lentamente, poggiandole sul mio viso. Le sue dita accarezzarono il mio volto, con un sorriso stampato sulle sue labbra mentre mi guardava.
Quel sorriso si allargò ulteriormente quando guardò le mie labbra. Morsi il labbro nervosamente. Harry avvicinò la sua testa lentamente, appoggiando la sua fronte alla mia. I suoi occhi si agganciarono ai miei.
'Non riesco a sopportare che tu mi lasci' disse sincero, mentre una lacrima scorreva sul suo viso. Alzai il suo viso, accarezzando le sue guance.
Mi avvicinai, poggiando un bacio sulla lacrima che correva sulla sua guancia. Avevo visto un lato completamente diverso di Harry ultimamente.
Era un lato che raramente mostrava. Lacrime? Piangere? Questo non succedeva quasi mai da parte sua.
'Non ho mai tenuto a qualcosa nel modo in cui tengo a te. Non stavo scherzando quando ho detto che prenderei un proiettile per te. Lo farei. Non permetterei mai che qualcosa ti ferisca. Voglio che sia felice'.
Respirò profondamente. Ero completamente andata, e le lacrime avevano cominciato a scorrere sul mio volto.
'Sto cercando di migliorare. Lo prometto. E' solo che perdo il controllo a volte, senza volerlo.. ma lo faccio. Ma questo non cambia il fatto che ci tenga tantissimo a te, Scar, ti amo'.
Lo fissai, con la mente che non capiva del tutto ciò che stesse dicendo. 
'Ti amo' ripetè con un sorriso stampato sulla sua faccia. 'E so che è impossibile amare qualcuno come me. Non sono nulla. Lo so. Non mi aspetto che tu ricambi, ho solo bisogno che-'
'Ti amo'
lo interruppi. Harry mi guardò spalancando i suoi occhi verdi. Sembrava quasi scioccato.
'Cosa?' chiese. 'Hai sentito' 'Lo so, voglio solo che tu lo ripeta' 
'Io'
afferrai la sua mano, posandola sulla mia guancia. 'Ti amo'. Harry continuò a fissarmi.
Non riuscivo a leggere sul suo viso cosa stesse provando, sembrava scioccato, felice e come se stesse per piangere.
E poi scoppiò in un grande sorriso, afferrandomi e alzandosi prima di prendermi in braccio. Mi mantenne per i fianchi e mi fece roteare in aria, facendomi ridere.
'Harry'. Si fermò e si avvicinò a me, premendo le sue labbra sulle mie. Quel bacio era passionale e urgente. Mi erano mancate quelle labbra. Mi era mancato tutto di Harry.
'Vieni lontano con me' sussurrò guardandomi emozionato. Alzai le sopracciglia e risi.
'Harry, di cosa stai parlando?' 'Andiamocene da qui per qualche giorno. Possiamo allontanarci e restare in un hotel, o qualcosa' disse sorridendo.
Una parte della mia testa diceva di ragionare. Avevo la scuola. I miei genitori mi avrebbero ucciso. Harry aveva delle responsabilità. E la lista continuava ancora.

Ma poi, realizzai.. non mi interessava.
'Davvero?' chiesi. 'Solo io e te, Scar. Possiamo andare via per qualche giorno. Nessuno ci disturberà, ti avrò tutta per me. Non dovremo preoccuparci di niente e nessuno'.
Spostai lo sguardo e guardai tutta la gente che ci era attorno. E poi i miei occhi incontrarono i suoi, che mi stavano cercando. Erano verdi e pieni di emozione.
'Possiamo partire stanotte' Harry affermò. Sorrisi, mordendomi il labbro e annuendo. 
'D'accordo'. Harry fece un sorriso enorme, avvicinandomi a lui per baciarmi come se fosse l'ultima volta in cui avrebbe potuto farlo.
'Ti prometto che questi giorni saranno i migliori della tua vita'.



*writ's corner*
Salve gente! Non sapete quanto mi mancate quando non pubblico, e in questi giorni ho anche poco tempo per tenermi avanti per la traduzione.. scuola di merda.
Anyway, mi sa che in futuro non metterò più il grassetto nei discorsi diretti perchè veramente, è una rottura lol però se ci tenete lo faccio per voi :) Grazie per le 6 recensioni al capitolo precedente, anche se sono meno della metà del capitolo 28 ma vabbè, mi accontento c: Allora, vi piace questo capitolo? un pò sdolcinato, però è felice almeno.. Scusate se è corto, ma è la metà che restava dal capitolo precedente.
Ora vado, buon fine settimana, e non esitate a contattarmi <3
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Capitolo 31
*** Questioning Deadlines. ***


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CAPITOLO 30


'Ti verrò a prendere tra mezz'ora' mi disse Harry mentre mi accompagnava a casa. 'Prepara i bagagli e inventa una bugia per i tuoi genitori, ci vediamo a tre case da qui'.
Annuii, sorridendo. Lasciai un bacio sulla sua guancia prima di uscire dalla sua auto e andare verso la mia casa. Lo guardai allontanarsi.
Non potevo crederci, avevo accettato ad allontanarmi con lui. Stavo diventando pazza. Entrai in casa e vidi mia madre, mio padre e alcuni dei loro colleghi seduti in salotto.
'Ah, Scarlet, sei tornata' disse mia madre alzandosi. 'Ero con Sierra' mentii, sorridendo a tutti. 
'Resti qui stasera?' chiese mio padre mentre si versava nel bicchiere il whisky, prima di riempire anche quelli degli ospiti.
'Veramente avevo intenzione di restare a casa di Sierra per qualche giorno' risposi. I miei genitori annuirono, ma mia madre alzò un sopracciglio. 'Si è lasciata col ragazzo, quindi volevo restarle vicino'
'Beh, Sierra è come se facesse parte della famiglia, quindi penso che possa andare'
disse mio padre sorridendo. Annuii.
Il fatto che accettassero Sierra era praticamente l'unica cosa che faceva andare d'accordo me e i miei genitori. Approvavano la mia amicizia con lei perchè era ricca, della North Pacific, e aveva una buona reputazione.
Era tutto ciò che Harry non era.
Dopo essere entrata in cameria mia, afferrai il mio cellulare e chiamai Sierra.
'Avete fatto pace' disse appena rispose. Risi. 'Come fai a saperlo?' 'Perchè ci tieni così tanto a lui, non riesci a dirgli di no' rise. Scossi la testa sorridendo.
'Si, partiremo. Mi porta fuori per qualche giorno' 'Porca puttana' 'Lo so. I miei genitori sanno che starò da te, comunque'
'Okay. Scar..' 'Che c'è?' 'Perderai la verginità con lui in questi giorni?'
. Mi fermai, smettendo di gettare i panni nella borsa.
'Penso di si. Lo voglio' 'Wow. Sono davvero felice per te, Scar. Non ti vedo così felice da molto' 'Lo amo' 'E lui è innamorato di te' 'Lo spero' dissi sincera.
'E' così emozionato per questo viaggio' 'Certo che lo è'. Roteai gli occhi. 'Non perchè pensa che faremo sesso' dissi. 'Ho già vissuto a casa sua, se ricordi'
'Beh, ricordo abbastanza bene'
Sierra rise. Sbuffai. 'Stai facendo la stronza. E devo preparare i bagagli, quindi arrivederci' dissi, facendo ridere Sierra.
'Ciao mia piccola ribelle. E non dimenticare di usare il p-'. Attaccai prima che finisse la frase. 
Presi le ultime cose e le misi tutte nella mia borsa. Io e Harry avremmo fatto sesso?
Ero inesperta. Non avevo mai fatto niente del genere. Tutta l'esperienza che avevo, praticamente derivava da Harry.
Ed Harry era più che esperto. Si poteva vedere dal modo in cui muoveva le mani, e anche dal modo in cui baciava. Guardai l'orologio e vidi che mancavano cinque minuti all'appuntamento.
Corsi lungo la scala, andando nel grande salotto. 'Beh, tornerò tra qualche giorno' dissi sorridendo agli sconosciuti e ai miei genitori che erano seduti sui divani. Mio padre sorrise annuendo, mentre mia madre analizzò il mio abbigliamento.
'La cintura stona con le scarpe' disse a bassa voce per non farsi sentire da nessuno. Mi forzai di mantenere il sorriso falso e di ignorare il suo commento.
E poi, per una settimana non avrei dovuto sopportare i suoi giudizi su di me. 'Ciao mamma e babbo' dissi mentre mi voltavo. Fecero un saluto veloce senza dire un 'ti vogliamo bene' o 'ci mancherai'.
Solo un semplice, professionale 'arrivederci'.
-------------

'Harry' sorrisi quando finalmente staccò le sue labbra dalle mie. 'Se continui a baciarmi ogni volta che ci fermiamo ad un semaforo, non arriveremo mai'.
Harry mi sorrise, afferrando la mia mano e intrecciandola con la sua. 'Ti amo' sussurrò, guardandomi con gli occhi pieni di emozione.
'Ti amo' ripetei, facendolo sorridere. 'Non mi stancherò mai di sentirmelo dire' disse. Sospirai, con le mani intrecciate al mio ragazzo, mentre appoggiavo la testa al finestrino.
Guardai gli alberi che passavano mentre Harry canticchiava la canzone in  radio.
Avrei voluto fermare il tempo. In quel momento, era tutto perfetto. Il silenzio tra di noi era rilassante, mentre continuavamo ad allontanarci.
'Quanto è lontano questo posto?' Harry scrollò le spalle, guardandomi velocemente con i suoi occhi verdi.
'Manca circa un'ora. E' abbastanza lontano da non farci trovare da nessuno' sorrise. Annuii. Era proprio ciò di cui avevamo bisogno. Non avremmo dovuto preoccuparci dei giudizi degli altri, delle occhiate e degli sguardi che ricevevamo.
20 minuti più tardi Harry smise di cantare e guardò il cruscotto. 'Dannazione, è finita la benzina'
'Ho visto un cartello che diceva che ci sarebbe stata una stazione di benzina a poco'
risposi. Harry anuii mentre gli indicavo la direzione. La trovammo facilmente.
'Vado a pagare' disse mentre si avvicinava, poggiandomi un bacio sulla guancia. 'Non andare da nessuna parte'
'Cercherò di non farlo'
risposi ironica, facendolo sorridere. Chiuse lo sportello e lo guardai mentre entrava nella stazione di benzina, attirando lo sguardo di tutti. Era difficile non notarlo.
Sentii un cellulare vibrare. Era il telefono di Harry che stava squillando. Lo ignorai, ma non smetteva di farlo, quindi lo afferrai. 
Cliccai il pulsante per rispondere, ma appena lo feci il telefono smise di vibrare. Un messaggio da parte di Zayn comparse immediatamente, senza che nemmeno cliccassi.
'Ti restano due settimane'.
Due settimane? Cosa significava? Due settimane a cosa?
Rimisi il cellulare lì dov'era e guardai Harry mentre tornava verso la macchina. Entrò, sorridendomi. 'Zayn ti ha mandato un messaggio' dissi indicando il suo telefono.
'Per sbaglio l'ho aperto, quando ho cercato di farlo smettere di vibrare'.
'Oh, no, non preoccuparti' 
Harry rise mentre afferrava il suo telefono e lo sbloccava. Lo fissai mentre leggeva il messaggio.
Sembrava che tutto ad un tratto fosse impallidito. Cancellò il messaggio prima di mettere in moto la macchina.
'Stai bene?' chiesi, guardandolo. Harry annuì, prima di tossire e di guardarmi, con un piccolo sorriso sul volto.
'Si, sto bene. Stava parlando del nostro progetto, la scadenza è entro due settimane' Harry rispose. Annuii, adesso aveva senso.
Qualche minuto dopo, la mano di Harry lasciò la mia e afferrò una sigaretta, prima di accenderla. Una mano era sul manubrio, l'altra manteneva la sigaretta, portandola di tanto in tanto alla sua bocca. 
I suoi capelli si arricciavano ai lati, come sempre. Aveva una maglietta bianca con lo scollo a V e dei jeans scuri. I suoi tatuaggi si intravedevano da sotto di essa, facendomi venire la voglia di tracciarne il contorno con le dita.
Fissai la sigaretta tra le sue dita e Harry mi guardò, sorridendo. 'Cosa c'è?' 'Niente'
'Se hai qualcosa da dire sul mio vizio di fumare, dillo ora' 'Non ho bisogno di dire niente. Sai cosa ne penso'.

Harry prese un tiro prima di far uscire il fumo dalle sue labbra rosa. Come faceva a far sembrare tutto così bello e sexy?
'Se ti dà così tanto fastidio, smetto di fumare' rispose. Mi guardò con i suoi occhi, intensi e verdi.
Restai silenziosa mentre guardavo fuori al finestrino. Harry sospirò, gettando la sigaretta fuori dall'auto e afferrando la mia mano.
'Perchè odi così tanto il fumo?' chiese calmo. Morsi il mio labbro e scrollai le spalle, poggiando lo sguardo su di lui. 
'Punto uno, ti uccide. Perchè mi dovrebbe piacere guardare il ragazzo che amo mentre si fa del male?'. La bocca di Harry si piegò in un sorriso quando dissi 'il ragazzo che amo'.
'E, quando ti bacio, è come se l'unico sapore che sentissi fosse quello del fumo. E non voglio' 'Vuoi sentire il mio sapore' Harry affermò, sorridendo mentre mi guardava.
Risi e annuii. 'Il tuo sapore è migliore di quello di una sigaretta, fidati' sorrisi. Arrivammo ad un semaforo. Harry poggiò un bacio sulle mie labbra.
'Smetterò di fumare. Lo farò per te, lo prometto'. Qualche secondo dopo, Harry girò in una strada.
'Siamo arrivati' disse lentamente, abbassando il volume dello stereo e fissandomi. 'Sei affamata, o andiamo direttamente al bungalow?'
'Andiamo al bungalow!'
dissi emozionata. Ero curiosa di vedere il luogo in cui saremmo restati per la settimana successiva. Harry rise e annuì, prendendo un'altra strada. Il sole stava tramontando e si stava facendo buio.
'Eccolo' Harry sorrise mentre giravamo in una via. Non avevo chiesto nessun'informazione su come l'aveva ottenuta o su come l'aveva pagata, non mi interessava così tanto.
'Wow' sospirai mentre uscivo dall'auto. Harry afferrò le nostre valige e le portò fino all'entrata della casa di legno. Cacciò fuori una chiave e aprì la porta, appoggiando le valige nell'interno.
Feci per entrare ma Harry mi fermò, avvicinandosi prima di prendermi in braccio, proprio come dopo un matrimonio.
'Harry' risi. Sorrise, mostrandomi le sue fossette, mentre entrava. 'Questa è la cucina' disse mentre mi portava per farmela vedere.
'Il salotto' guardai i divani enormi. 'E questo è la sala da pranzo'. Poi Harry mi portò su per le scale. Il secondo piano non era grande quanto il primo.
C'era soltanto una stanza da letto e un bagno. 'E questa' Harry entrò in una stanza con un grande letto. 'E' la nostra stanza'
'La adoro'
sorrisi, mentre Harry mi poggiava sul letto. 'Mi piace tutto di questo posto. E' così intimo, così tranquillo'.
Harry sorrise, baciandomi sul naso. 'C'è un laghetto nel retro. Forse potremmo andare a fare una nuotata..' Harry alzò le sopracciglia, accarezzando il mio braccio.
'Non ho portato dei costumi' risposi. Gli occhi di Harry si fecero leggermente più scuri e le sue dita andarono sul bordo della mia maglietta.
'Non mi dispiacerebbe se non indossassi.. niente' 'Beh, forse potrei avere qualcosa' sorrisi mentre mi alzavo. 'Ci vediamo sul retro'.
Harry sospirò, roteando gli occhi. Lo guardai mentre si levava la sua maglia, facendo apparire i tatuaggi contro la sua pelle chiara. Lanciò la maglia sul pavimento.
I suoi occhi verdi restarono agganciati ai miei mentre si levava le scarpe e i calzini. Si sbottonò i pantaloni e se li scrollò di dosso, restando soltanto in un paio di boxers.
'Non metterci troppo' disse mentre si voltava e usciva. Gemetti per la frustrazione sessuale, volevo strappargli quei vestiti di dosso.
Sospirai mentre mi levavo la maglia e i pantaloni. Rimasi nel mio completo intimo nero, mentre passavo una mano tra i capelli, lasciandoli cadere sulla mia schiena.
Scesi la scala che portava sul retro, e vidi Harry sul bordo del lago. Mi avvicinai a lui silenziosamente, cercando di non fare rumore.
E quando fui a un passo da lui, allungai le mani in avanti per spingerlo in acqua, ma appena lo feci Harry si voltò e le afferrò. 'Bel tentativo, Angel' rise mentre mi tirava verso di lui.
Squittii quando l'acqua fredda venne a contatto con le mie caviglie. 'Non sei così silenziosa come credi' mi prese in giro, avvicinandosi ancora di più a me.
'Ci lavorerò su' risposi, avvicinandomi e poggiando un bacio sulle sue labbra. Guardai l'acqua limpida.
I suoi occhi sembravano analizzare il mio corpo mentre lo attraversavano. 'Beh, non sei nuda' disse mentre si leccava le labbra.
'Ma sicuramente abbiamo fatto un passo in avanti' 'Tieni gli occhi a bada' risposi mentre mi tuffavo in acqua. 
E in pochissimo mi ritrovai le sue braccia attorno alla vita che mi tenevano a galla. Avvolsi le mie gambe intorno alla sua vita, appoggiando la testa all'incavo del suo collo.
Il sole era completamente tramontato, l'unica luce che c'era proveniva dal bungalow. Sentii Harry lasciare dei baci sulla mia spalla e sul mio collo.
La sua mano viaggiò sulla mia schiena prima di andare sulla mia spalla, avvicinandomi a lui.
Mi voltai, poggiando le mie labbra sulle sue. La sua lingua raggiunse immediatamente la mia, confondendosi con essa.
Gemetti quando le sue mani toccarono il mio sedere. Le mie mani raggiunsero subito i suoi capelli, immergendosi tra i suoi ricci bagnati. 
'Si sta facendo tardi' mormorò Harry contro il mio collo. 'Dovremmo asciugarci e tornare dentro'. Annuii, ero stanca. Era stato un giorno davvero lungo.
Harry mi riprese in braccio, portandomi fuori dall'acqua. Attraversò la porta, e entrammo nell'ambiente caldo della casa.
'Vai a vestirti, vengo sopra tra un minuto' Harry mormorò. Annuii e mi avviai verso le scale, cercando di ignorare il fatto che Harry fosse quasi nudo davanti a me, con un paio di boxers bagnati e l'acqua che scorreva sul suo corpo.
Andai sopra e indossai un paio di pantaloncini e un top. Mi misi seduta sul letto e afferrai il mio cellulare, per mandare un messaggio a Sierra.
Harry entrò, sorridendomi mentre appoggiava il suo cellulare all'orecchio. 'Pronto?' lo guardai mentre andava in bagno, da cui uscì qualche momento dopo con addosso il pigiama. I suoi capelli erano ancora umidi ed era così bello, come al solito.
Una catenina d'argento scendeva dal suo collo. Stava ancora parlando a telefono, e sembrava arrabbiato e stufo. 'Lo so, Zayn, cazzo' ringhiò.
Stava parlando con Zayn, che probabilmente si stava comportando da idiota, come al solito. Harry attaccò e lanciò il telefono sul divanetto, prima di sospirare e strofinarsi gli occhi.
'Va tutto bene con Zayn?' chiesi alzando le sopracciglia. Harry mi guardò come se avesse dimenticato che c'ero anche io lì. 
'Si. E' solo che, ehm, mi sta mettendo pressione per.. sai, per quel maledetto progetto' Harry rise.
Riflettei per qualche minuto mentre Harry si avvicinava al letto e si infilava sotto le coperte, avvicinandomi a lui mentre spegneva la luce. 
'Hai detto che era entro due settimane, vero?' chiesi lentamente. Lui annuì. 'Si, due settimane. Ma non pensiamoci. Siamo qui insieme, solo noi due, con nessun altro. E soprattutto, senza Zayn' Harry poggiò un bacio sulle mie labbra mentre mi stringeva vicino a lui.
'Buonanotte. Ti amo' sussurrò. 'Ti amo anch'io' dissi distratta, ero sovrappensiero.
Perchè mai Zayn doveva mettere pressione a Harry per un progetto? Non mi sembrava che a Zayn importasse molto della scuola. Ma c'era una domanda che continuava ad occupare la mia mente, e mi faceva sentire preoccupata.
Harry aveva detto che il progetto era da consegnare entro due settimane.

Ma come poteva essere possibile se ci sarebbe stata la pausa del ringraziamento la settimana successiva?


*Writ's corner*


Salve! Come state? Ho aggiornato dopo una settimana, wohooo! Riguardo al fatto dei dialoghi in grassetto ho visto che alcune di voi ci tengono, quindi ogni volta che riesco cercherò sempre di metterli, e di vincere la mia pigrizia lol Che ne pensate del capitolo? Scar sta cominciando a sospettare di qualcosa.. Pensate che scoprirà della scommessa? Se si, come? Mi piace sentire le vostre ipotesi :) 
Adesso vado a tradurre i prossimi capitoli, buon fine settimana e grazie ancora di tutto!
Ps. Il prossimo capitolo sarà.. bollente. ;) AHAH

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Capitolo 32
*** Winning The Bet. ***


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CAPITOLO 32


Mi alzai, uscendo dal grande letto e prendendo un asciugamano. Erano le quattro, e Harry stava ancora dormendo. Ero sveglia da un'ora, ma finalmente mi ero decisa a liberarmi dalla sua presa.
Avevo pensato di svegliarlo, ma sapevo che fosse esausto. Aveva guidato per ore la notte precedente, e nell'ultima settimana aveva dormito poco a causa del nostro litigio.
Volevo che recuperasse le ore perse di sonno, così avrebbe potuto godere i giorni della nostra 'vacanza'. Quando mi svegliai, andai a comprare delle cose per cena.
Ero anche riuscita a prendere una bottiglia di vino, anche se teoricamente per la mia età non avrei potuto. Ma non era  è stato difficile, tutto in quella città era semplice e tranquillo. Era tutto ciò che la North Pacific e la South Pacific non fossero.
Indossai un paio di pantaloncini bianchi e un top nero e stretto. Passai la mano tra i miei capelli bagnati, e passai al trucco.
Dopo qualche minuto avevo già messo correttore, una sottile linea di eyeliner sulal palpebra superiore, e il mascara. Uscii dal bagno e vidi Harry alzarsi strofinando i suoi occhi. Era a petto nudo e i suoi tatuaggi erano illuminati dalla luce che proveniva dalla finestra.
'Finalmente ti sei svegliato' sorrisi mentre mi sedevo accanto a lui. Non rispose, ma sorrise e mi tirò vicino a lui, baciandomi con passione. 
'Che ore sono?' chiese con una voce addormentata ma profonda. Guardai l'orologio. 'Le quattro e mezza' dissi. Gli occhi di Harry si spalancarono.
'E' già pomeriggio, avresti potuto svegliarmi' 'Anche io mi sono svegliata poco fa. Ho comprato del cibo per cena. E mi sono lavata. Volevo che recuperassi un pò del sonno perso'.
Harry annuì, alzandosi dal letto prima di avvolgere le sue braccia intorno ai miei fianchi.
'Vado a preparare per la cena' dissi a pochi centrimetri dalle sue labbra. Premè le sue labbra sulle mie, prima di baciarmi anche la guancia e la fronte.
'Sicura che non vuoi farti la doccia con me?' chiese sorridendo, facendomi roteare gli occhi.
'Mi sono già lavata, quindi penso che dovrai andare da solo' risposi alzando le sopracciglia mentre mi lasciava andare a malincuore. Scesi le scale, andando in cucina per preparare la cena.
------------------------


Erano le sette e io e Harry eravamo seduti nel retro della casa, fissando il lago che era illuminato dal sole, che stava tramontando. Il cielo era rosa e arancione.
I nostri piatti, vuoti, erano ancora sulla tavola. C'era anche una bottiglia di vino affiancata da due bicchieri quasi vuoti.
Eravamo seduti lì, parlando di niente e di tutto. Mi raccontava delle storie di quando era piccolo, mentre io gli raccontavo storie di quando andavo alla North Pacific.
Ridemmo, sorridemmo e quasi piangemmo dal ridere per alcune storie divertenti. Harry aveva accennato anche a qualcuna delle sue notti di sesso, alcune delle quali erano imbarazzanti.
'E quindi, stavo per mettere i pantaloni' Harry dice nel bel mezzo della sua storia. Annuii, curiosa, mentre prendo un sorso dal mio bicchiere di vino. 'E suo padre entra, con la madre che lo seguiva!'
'Pensavo che lei ti avesse detto che i suoi fossero morti e che vivesse soltanto con sua mamma!'
risi, guardandolo con gli occhi spalancati. Lui annuì.
'E' così infatti! Da quanto sembrava aveva paura che il pensiero di suo padre mi avrebbe spaventato e non mi avrebbe fatto andare a letto con lei' Harry rise. Scossi la testa, mentre guardavo le sue fossette profonde.
'Oh, ho una storia da raccontarti' dissi mettendomi composta. Harry si avvicinò, facendomi ridere.
'A 16 anni ho baciato uno dei miei professori' dissi. La bocca di Harry si spalancò. 'Mi prendi in giro?' 'No! Teoricamente non era ancora un mio professore. Era appena uscito dal college, aveva 21 anni ed era davvero carino. Piaceva ad ogni ragazza'
'E sicuramente ti ha mollato lui, vero?'
chiese Harry alzando le sopracciglia. 'E' stata una cosa breve, niente di importante. Non era nemmeno un buon baciatore. Quando vedi qualcuno di attraente, pensi che baci bene, giusto? Beh, con lui non è stato così. Sembrava stessi baciando mio fratello, o una cosa del genere'
Harry rise. 'Bene' rispose, facendomi roteare gli occhi. 'Non ti conoscevo nemmeno, allora' 'Ciò non significa che mi piace sentir parlare di te con altri ragazzi' 'Io ho ascoltato le storie sulle tue ex-ragazze senza problemi'
Harry si alzò, prendendo i piatti e i bicchieri sporchi dalla tavola. 'Non importa. Sei mia adesso, fine della storia' disse mentre entrava dentro.
'Sai, Harry,' cominciai mentre poggiava i piatti nel lavandino. Mi guardò curioso. 'Voglio che tu mi abbia'
'Ma io ti ho già'
rispose, guardandomi confuso. Scossi la testa. 'No, intendo, voglio che abbia tutto di me' dissi lentamente. Harry sembrò confuso per qualche istante prima che mi alzassi e mi avvicinassi a lui.
Mi morsi il labbro e lo baciai appassionatamente. 'Intendi...' cominciò. Annuii. 'Voglio concedermi a te. Mi avrai' risposi. Era tutto ciò a cui riuscivo a pensare da quando eravamo arrivati in quella casa, e lo volevo, in quel momento.
'Dannazione, si' è tutto ciò che disse prima di prendermi in braccio agganciando le nostre labbra.
Allacciai le gambe intorno i suoi fianchi mentre salivamo le scale. Le nostre mani viaggiavano sui nostri corpi, e gli unici rumori erano i nostri gemiti.
'Andremo con calma' disse Harry mentre si avvicinava al letto. Annuii. Non riuscivo a riflettere, sapevo solo che avevo bisogno della sua pelle sulla mia, la sua bocca sulla mia, le sue mani su di me.
Le sue labbra incontrarono le mie in un bacio appassionato. Le mie mani andarono sulla sua maglia, facendo del mio meglio per levarla senza interrompere il bacio. E dopo qualche momento, ci staccammo per far si che riuscisse a levarsi la maglia.
I miei occhi andarono al torace di Harry, coperto dai tatuaggi neri. Le mie dita andarono sulle due rondini del suo petto, e poi alle sue spalle. Tracciai i tatuaggi con le dita, sfiorando il suo petto con la mia bocca.
Le mani di Harry erano tra i miei capelli, tenendomi attaccata alle sue labbra. Dopo qualche secondo le spostò sulla mia maglietta, sbottonando la camicia lentamente.
'Smettila di giocare con me' dissi contro le sue labbra. Sorrise, sapendo di avere il controllo. Amava avere il controllo.
La mia mano lasciò il suo petto e andò sul cavallo dei suoi pantaloni. Harry si fermò e gemette, facendomi sorridere. Feci pressione sui suoi pantaloni.
La sua bocca si aprì mentre strofinavo la mano sul cavallo dei suoi pantaloni. Approfittai dell'occasione per esplorare la sua bocca. Le sue mani erano sui miei fianchi, e cercavano di levarmi i pantaloncini.
Lasciai le sue labbra, cominciando a tracciare dei baci sul suo collo. Il suo respiro diventava sempre più profondo ogni istante.
'Sdraiati' mi disse mentre si scrollava di dosso i suoi pantaloni. Mi adagiai sulle coperte.
Harry emise dei gemiti mentre guardava il mio corpo quasi nudo. Non avevo altro che un reggiseno e una mutanda. 'Fanculo, Scarlet' ringhiò mentre il suo dito andava tra le mie gambe.
'Harry' gemetti mentre Harry cominciava a tracciare dei baci sulla mia pancia. 'Mmmmh. Il tuo profumo è sempre così buono' mormorò contro la mia pelle mentre il suo dito strofinava contro i miei slip.
'Ho bisogno di te. Ho bisogno di te ora, Harry' 'D'accordo, piccola' Harry sorrise mentre andò verso il suo armadio. Sostituii la sua mano, poggiando le mie dita là dove qualche istante prima erano le sue.
E quando Harry si voltò con quello che sembrava un preservativo tra le mani, gemette ad alta voce. 'Ti stai toccando?' disse mentre si avvicinava velocemente.
I suoi occhi erano neri per la lussuria mentre apriva la bustina del preservativo con i denti. 'Mi ucciderai' disse mentre mi baciava appassionatamente.
'Lascia fare a me' dissi mentre mi mettevo seduta. Calai i boxer di Harry. La sua erezione era lunga e mi sorprese nonostante l'avessi già vista precedentemente.
Presi il preservativo, poggiandolo contro la lunghezza di Harry, che aveva la bocca semi-aperta. Le sue mani erano poggiate sulla mia schiena mentre baciava il mio collo.
Le sue mani slacciarono il mio reggiseno, che poi lanciò dietro di lui prima di avvolgere il mio seno nel suo palmo.
Continuò a guardarmi negli occhi mentre avvicinava la sua bocca al mio capezzolo, succhiando leggermente.
I miei gemiti riempirono la stanza. Riuscivo a sentire Harry sorridere contro il mio petto. Le mie mani erano tra i suoi capelli, tirandoli leggermenti. 
Dopo qualche minuto, dopo avermi fatto dei succhiotti. Harry sorrise soddisfatto mentre mi guardava. 'E' arrivata l'ora di levarla' ordinò mentre un suo dito andava sotto il tessuto dei miei slip.
'Perchè non lo fai tu per me?' dissi premendo le mie labbra sul suo collo. Tirò immediatamente gli slip, lasciandomi completamente nuda.
'Sei pronta?' chiese mentre mi faceva sdraiare ancora una volta. Annuii velocemente, poggiando le mie mani sulle sue braccia.
'Ti voglio' fu tutto ciò che riuscii a dire. 'Farà male, visto che è la tua prima volta' disse mordendosi il labbro. Annuii e presi un respiro mentre lo guardavo entrare in me con un dito. 
'Dio, Scar, sei già così bagnata' disse mentre muoveva il suo dito dentro e fuori il mio corpo. Lo guardai mentre si posizionava tra le mie gambe.
Mi guardò con intensità. 'Comincerò lento, va bene? Ti lascerò prima abituare. Poi mi dirai tu quando potrò continuare, d'accordo piccola?' 'D'accordo' dissi mentre Harry entrava in me.
Mi sentii immediatamente strana. Capivo perchè dicessero che facesse male. Strinsi gli occhi, mentre sentivo le lacrime arrivare. Non volevo che Harry mi vedesse piangere, perchè se l'avesse fatto si sarebbe sicuramente fermato.
'Scarlet, voglio che guardi'. Aprii lentamente gli occhi, e dedussi che Harry non era ancora entrato del tutto in me.
Era fastidioso, e onestamente, faceva malissimo. Harry si fermò quando vide una lacrima scendere sulla mia guancia. 'Harry, non fermarti. Sarà più facile quando mi abituerò' implorai.
Harry annuii, gemendo mentre si muoveva in avanti. Urlai, un pò per il dolore, ma anche per il piacere. 
'Continua' lo incoraggiai mentre le ultime lacrime scorrevano sulle mie guance. Ma il dolore stava per sparire.
'Più veloce?' chiese come se se ne fosse accorto. Annuii. 'Più veloce'.
E dopo qualche instante, il piacere ebbe la meglio sul mio corpo. Sentivo una sensazione che non avrei mai immaginato. Ci si sentiva bene. Anzi, ci si sentiva meravigliosamente.
'Sei così stretta, Scar. Così stretta, così bagnata, così dolce' disse mentre gemeva e si muoveva dentro di me.
Guardai i suoi ricci muoversi intorno alla sua fronte, assecondando i nostri movimenti. 
I suoi occhi verdi, intensi e profondi, non lasciavano ma i miei. 'Baciami' lo implorai prima che Harry lo fece. 
'Harry' gemetti mentre lui urlava il mio nome. 'Sei così eccitata per me piccola, vero? Di' il mio nome. Dimmi chi ti sta facendo sentire in questo modo'
'Tu, Harry, sei tu
'. Riuscivo a sentire il suo profumo su di me e il mio profumo su di lei. Era tutto così perfetto.
'E' così buono il tuo sapore, Scarlet' Harry gemette contro il mio collo. I miei gemiti diventarono sempre più profondi. Mi sentivo una pornostar, stentavo a credere che quei gemiti venissero dalla mia bocca.
'Ti amo così tanto' Harry disse mentre si abbassava per tracciare dei baci sul mio collo. Le mie mani andarono intorno alle sue spalle, tenendolo più vicino.
'Io ti amo di più' sussurrai tra i sospiri. Tutto ciò che riuscivo a vedere e riuscivo a sentire era il mio amore per Harry. 
Sembrava che le mie parole facessero velocizzare i movimenti di Harry, che non perdeva mai il contatto con i miei occhi. Riuscivo a capire che stavo per raggiungere l'apice.
'Sono vicino, Scar' disse Harry come se mi avesse letto nel pensiero. Afferrai il suo collo, avvicinandolo a me. Ogni centimetro della sua pelle era premuto contro la mia, la sua bocca sulla mia, le sue dita intrecciate alle mie.
Era un legame che non avrei mai dimenticato, non avrei mai potuto. 
Stavamo facendo l'amore.
Dopo qualche momento raggiungemmo entrambi l'apice, gemendo ad alta voce. La sensazione era indescrivibile. C'erano dei fuochi d'artificio che scoppiavano nel mio corpo, era stato incredibile.
Harry mi diede un bacio profondo prima di staccarsi. E per un pò di tempo, gli unici rumori che si sentivano erano i nostri respiri pesanti.
Poi Harry si mise seduto, fissandomi e sorridendo. 'Adesso ti pulisco' disse calmo mentre andava in bagno e afferrava un asciugamano. Mi pulì velocemente prima di infilarsi nel letto con me.
'Grazie' dissi mentre Harry premeva il suo corpo nudo contro il mio, con la sua testa sulla mia spalla. 'Per cosa?' chiese Harry, che aveva le dita tra i miei capelli.
'Per aver reso la mia prima volta indimenticabile. Per averla resa speciale' 'Volevo che fosse significativo. Volevo che la tua prima volta fosse migliore della mia' 
'Com'è stata la tua prima volta?'
chiesi mentre lo guardavo. Harry sorrise mentre mi guardava. 'Se devo essere onesto, non lo ricordo nemmeno. Ero troppo ubriaco. Ho fatto sesso con molte persone, Scar, ma.. non ho mai fatto questo'.
Alzai le sopracciglia confusa. 'Cosa intendi?' 'Non ho mai fatto l'amore' 'Quindi, in qualche modo è stata la prima volta anche per te'.
Harry annuii, avvolgendomi la vita con un bracio e baciandomi la fronte. 'Si, non mi sono mai sentito in questo modo prima di ora. A volte mi spaventa tutto ciò. Ma soprattutto, mi rende felice. Cosa che non mi accadeva prima'
'Ti amo, Harry'
dissi intrecciando le nostre mani mentre le nostre gambe si accarezzavano. 'Io ti amo di più' disse avvicinandosi ancora di più.
La sua voce era anche più profonda del solito. Sentii gli occhi appesantirsi. L'orologio appeso in camera diceva che erano le 23:30. Ero completamente esausta. 
Chiusi gli occhi e lasciai che il mio corpo cadesse in un sonno profondo.


*Harry's P.O.V*


Pensavo che dopo aver fatto sesso con Scarlet mi sarei sentito soddisfatto. E forse, soltanto forse, la mia infatuazione per lei sarebbe andata via. Ma mi sbagliavo.
Se non altro, la situazione era soltanto peggiorata.
Mentre dormiva tra le mie braccia, la guardavo. I suoi capelli biondi e lunghi erano sparsi sul cuscino.
Sembrava un angelo. I suoi occhi erano chiusi, il suo petto roseo e si abbassava e alzava lentamente. Le sue labbra erano rosse per tutti i baci scambiati in quella notte.
Le sue guance erano leggermente più rosa del solito. Il suo corpo minuto era premuto contro il mio.
Le sue mani erano intrecciate con le mie, che erano quasi il doppio. Continuai a fissarla mentre dormiva.
'Ti amo, Harry' sentivo la sua voce dire nella mia mente. Sentivo di affezionarmi sempre di più. Sarebbe per sempre stata mia, e di nessun altro. Solo mia.
'Ti amo, Harry' le parole di Scarlet risuonavano nella mia testa ancora ed ancora. Volevo sentirlo dire di più. Non me ne sarei mai stancato.
Volevo chiederle di scappare con me. Non solo per quattro giorni, ma le avrei voluto chiedere di fare una valigia, entrare nella mia auto, e lasciare tutto.
Avrebbe mai lasciato tutto per me? Probabilmente no.
Pensai a quanto sarebbe stato bello. Lasciare la merda della South Pacific e della North Pacific dietro di noi.
Perchè dovevamo diplomarci? Io avevo già 18 anni. Scarlet aveva 17 anni, certo, ma il suo compleanno sarebbe arrivato in qualche settimana.
Ma poi la realtà mi invase. Avevo la gang. Ne facevo parte per sopravvivere. Jay e Mark in nessun modo mi avrebbero lasciato scappare, avrebbero preferito spararmi. E Scarlet aveva la scuola.
Era una studentessa modello. Stare con lei a volte sembrava un sogno. Ma c'era anche la dura realtà, ovvero la South Pacific.
'Ti amo, Harry' cercai di tenere queste parole in ripetizione nella mia mente. Ma poi furono sostituite da un pensiero. Un pensiero che non avrei mai dimenticato..
Ce l'avevo fatta. Avevo vinto la scommessa.


*writ's corner*
Salve! Da quanto tempo è che non aggiorno? 3 settimane? Scusatemi tanto, ma la scuola mi impegna moltissimo ç_ç per non parlare del corso di inglese poi, sto facendo il b2.. Sapete che riandrò in Inghilterra? Stavolta con la scuola però, a Londra ** 
Anyway, voi come state? Vi piace questo capitolo? Finalmente sono andati oltre.. c'era qualcuno che era impaziente per la loro prima volta AHAH inoltre, Harry ha vinto la scommessa.. ma a lui non importa, o forse si?
Vi consiglio di ascoltare questa canzone dell'attrice che dovrebbe interpretare Scarlet (Sasha Pieterse):  
YouTube E' carinissima, è il testo sembra perfetto per la storia!
Alla prossima, buon fine settimana e non esitate a rivolgervi a me per qualsiasi cosa!

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Capitolo 33
*** Permanent Love. ***


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CAPITOLO 33



Mi svegliai al centro di un enorme letto matrimoniale bianco. Dimenticai per qualche momento dove mi trovavo mentre mi mettevo seduta e guardavo il grande lago fuori dalla finestra.
E poi ricordai tutto... La casa, Harry, la notte precedente. Subito un sorriso si fece largo sul mio volto. 
Guardai il letto vuoto. Sentii dei passi al piano di sotto, e capii che probabilmente Harry era sceso. Guardai l'orologio, erano soltanto le nove.
Mi lanciai fuori dal letto e mi alzai, gemendo per la stanchezza e un pò per il leggero dolore al ventre. Ma non ero sorpresa, d'altronde era stata la mia prima volta.
Ero completamente nuda, e anche se sapevo che Harry non si sarebbe mai lamentato, decisi di indossare un paio di slip e una delle sue maglie extra large.
Lavai i denti e raccolsi i miei capelli in una cipolla disordinata. Camminai lungo il corridoio, prima di scendere le scale.
Sentii immediatamente il profumo di bacon e sorrisi al pensiero di Harry come cuoco. Entrai silenziosamente in cucina, appoggiandomi alla parete finchè non vidi Harry.
Era davanti ai fornelli, con la schiena rivolta verso di me. Aveva un paio di pantaloncini della tuta ed era a petto nudo, lasciando intravedere i suoi muscoli flettersi a causa dei movimenti che faceva.
Anche da dietro, riuscivo a vedere che i suoi ricci erano più ricci del solito, e andavano in ogni direzione. Riuscivo a sentire il rumore del bacon che friggeva e avvistai una scatola aperta di uova.
Era ancora ignaro della mia presenza, e rimasi a fissarlo per qualche altro minuto. Quando cominciò a canticchiare una canzone, sorrisi, riconoscendo immediatamente la canzone.
Era She Will Be Loved dei Maroon 5. E ciò mi sorprese, perchè Harry stava cucinando la colazione per lui e la sua ragazza.
Lo stesso Harry che 7 settimane prima si drogava e dormiva con una ragazza diversa ogni notte. Era un cattivo ragazzo, ma sembrava stesse cambiando ogni giorno sempre di più. E mi piaceva.
A metà canzone Harry si spostò per gettare il cartone delle uova e mi vide. Morsi il labbro per non ridere mentre lui mi guardava come un cervo accecato da un faro.
I suoi occhi verdi erano spalancati, fissi su di me prima di scorrere lo sguardo sulle mie gambe. 
'Continua a cantare, mi piaceva' dissi mentre ero ancora appoggiata alla parete. Un sorriso apparse sul viso di Harry.
E in un istante, Harry balzò in avanti, facendomi squittire per lo spavento. Mi voltai per scappare, ma mi afferrò immediatamente, facendomi il solletico.
'Harry' dissi tra le risate. 'Non spiarmi come stavi facendo prima' disse mentre continuava a farmi il solletico. Annuii velocemente.
'D'accordo, d'accordo!' urlai, guardandolo. Si fermò appena acconsentii e mi rivolse un grande sorriso. 'Brava ragazza'.
Storsi il naso, facendolo ridere. Subito si avvicinò, facendo combaciare le nostre labbra. E anche se si trattava soltanto di un bacio, subito cominciai a volere di più.
Poggiai le mani dietro al suo collo. 'Baciami' mormorò Harry mentre i miei occhi andavano su e giù per il suo volto. Sorrisi mentre mi avvicinavo, premendo le mie labbra contro quelle di Harry, esplorando ogni centimetro della sua bocca.
Mi allontanai dopo averlo baciato per chissà quanto tempo. Quando ero con lui il tempo volava, e non sapevo mai che ora fosse.
'Penso che il bacon si stia bruciando' dissi sorridendo. I suoi occhi erano scuri finchè non ascoltò il mio commento. Spalancò gli occhi prima di voltarsi verso il punto da cui proveniva il fumo.
'Oh, fanculo' disse mentre correva verso i fornelli. Risi, mettendomi seduta al tavolo mentre guardavo Harry spegnere il fuoco e prendere i piatti.
Arrivò un minuto più tardi, con due piatti tra le mani. Ognuno di essi aveva due uova, tre pezzi di bacon e fragole a pezzi. Sorrisi fiera mentre si sedeva di fronte a me.
'Dovrei cominciarti a chiamare Chef Harry?' chiesi mentre afferravo una forchetta e cominciavo a mangiare quelle uova perfettamente cotte.
'Puoi chiamarmi in qualsiasi modo se ciò significa continuare a passare delle notti con te come quella di ieri' Harry rispose con una voce bassa, alzando lievemente le sopracciglia.
La mia bocca si aprì per la sorpresa. 'Cos'è successo la scorsa notte?' chiesi innocentemente. Harry roteò gli occhi, alzandomi il mento con due dita per far sì che riuscissi a guardarlo negli occhi.
'Dal modo divertente in cui cammini, penso che ricordi qualcosa della scorsa notte' Harry rispose. Stavolta, fui io a roteare gli occhi.
'La scorsa notte è stata...' mi interruppi, cercando una parola che gli desse giustizia. 'Fottutamente incredibile?' Harry terminò la frase. Risi, annuendo.
'O almeno, lo è stata per me' dissi. 'E' stata stupenda anche per me, Scarlet, anche se non è stata la mia prima volta' disse.
Sorrisi mentre lo vedevo afferrare una fragola con le sue lunghe dita. Aprii la bocca e Harry appoggiò la fragola sulla mia lingua.
'Saremo davvero come quelle coppie che si danno da mangiare a vicenda?' chiesi ridendo. 'Ti darò da mangiare per tutta la nott-'
'Non terminare quella frase. Dallo sguardo che hai sembra si riferisca al sesso e mi farà arrossire'
lo interruppi. Aprii la sua bocca per parlare ma lo zittii facendogli mangiare una fragola.
'Mangia la colazione e poi puoi fare commenti inappropriati' dissi. Roteò gli occhi mentre cominciava a mangiare le sue uova, con l'altra sua mano poggiata sulle mie gambe.
Dieci minuti più tadi, avevamo finalmente finito di fare colazione. Stavo lavando i piatti mentre Harry era in piedi dietro di me, con le braccia intrecciate intorno ai miei fianchi. 
Stava mormorando un'altra canzone, una di cui non ricordavo il nome, ma suonava familiare. I suoi ricci solleticavano leggermente il mio collo mentre era appoggiato col mento sulla mia spalla. E spesso si voltava per lasciare dei baci su di esso.
Poi sentii un telefono squillare dal soggiorno, e la suoneria ruppe la magia del momento. Lo riconobbi subito, era il mio cellulare.
Harry si lamentò mentre mi lasciava andare a malincuore. Entrai nel soggiorno, afferrando il mio iPhone e cliccando il pulsante di risposta immediatamente.
'Pronto?' 'Scarlet?'. Era mia madre. Il mio cuore si fermò. 'Mamma' dissi sorpresa. 'Oh, bene, hai risposto' disse con un tono educato. Roteai gli occhi.
'Che c'è?' chiesi, cercando di nascondere il fastidio nella mia voce. 'Mi stavo chiedendo se saresti tornata a casa, perchè io e tuo padre domani sera abbiamo un importante evento di beneficenza e sembrerebbe brutto che tu non ci sia'.
Sospirai. Ancora eventi, ancora fare finta di essere una famiglia felice, ancora stronzate.
Harry entrò nella stanza, con un cappello sulla sua testa. Alzò la sua testa mentre mi guardava dalla soglia della porta.
'Non lo so mamma, penso di poter venire. Però Sierra è ancora un pò scossa per la rottura col suo ragazzo' 'Beh, sono sicura che non le dispiacerebbe se tornassi soltanto per un evento. Ti ho anche comprato un nuovo vestito, sarà stupendo con il tuo completo. Ma non mostra così tanto come quello rosso dell'evento scorso'.
Morsi il labbro mentre fissavo Harry. Odiavo la mia famiglia. Odiavo passare del tempo con mia madre. Odiavo la North Pacific. Non volevo tornare a casa.
'Fantastico' dissi passiva. 'Fantastico? Direi che i quattromila dollari spesi per il tuo vestito meritano molto più di un 'fantastico' 'Meraviglioso' dissi cercando di sembrare più emozionata.
'Devi migliorare il tuo atteggiamento, Scarlett. Se continui così, non mi farò problemi a tirarti via dalla South Pacific e se ciò non ti basta, prenderò provvedimenti anche riguardo a quel ragazzo che è sempre con te'.
Sospirai ancora. Ero stufa di mia madre che chiamava Harry 'il ragazzo che è sempre con te'. Era molto più di ciò, proprio la notte precedente avevo perso la mia verginità con lui.
'Si chiama Harry' dissi duramente. Mia madre sospirò. Harry si avvicinò lentamente a me, confuso al sentir nominare il suo nome. 'Come vuoi. Vieni a casa entro le sei. La festa è alle sette e mezza, e ti ho prenotato anche un appuntamento dall'estetista per le unghie. Sandra arriverà a casa nostra alle sei e mezza'.
Sandra era la nostra estetista. La maggior parte delle persone per farsi delle unghie usciva di casa, mentre noi avevamo un trattamento speciale e potevamo farcele fare anche a casa.
'Ciao' dissi gettando il cellulare sul divano più vicino. 'Tua madre?' chiese Harry alzando un sopracciglio.
'La odio, la odio davvero, Harry. Non ha un minimo di rispetto per me o per le mie decisioni. Sono soltanto un trofeo da mostrare ai suoi amici'.
Harry restò in silenzio, ma riuscivo a capire che mi stesse guardando anche se il mio sguardo era rivolto alla finestra.
'Non hai idea di come sia avere una famiglia a cui non importa niente di te' 'Non capisci quanto sei fortunata, Scar-' Harry cominciò ma io mi voltai bruscamente e lo interruppi.
'No, non dirmi stronzate. Non osare farlo. Dovresti saperlo meglio di chiunque altro che i soldi, i vestiti, la casa, non significano niente per me. Ma tu, tu hai una madre, dei fratelli e una sorella che ti amano più di quanto qualcuno amerà mai me'.
La mia voce tremò, facendomi fermare. No, non dovevo piangere davanti a Harry.


-----------

*Harry's P.O.V*

Scarlet era davanti a me, a fissarmi con i suoi occhi blu e lucidi. Mi faceva male vederla così. La sua famiglia la trattava una merda, lo sapevo, ma speravo che Scarlet non se ne accorgesse.
Ma dopo ciò che aveva detto, era ovvio che sapeva esattamente ciò che la sua famiglia pensava di lei. Ma raramente ne parlava.
I suoi capelli erano raccolti in uno chignon disordinato, una maglietta era l'unico indumento che copriva il suo corpo. Mi rendeva triste il fatto che quella ragazza, quella ragazza così perfetta, non avrebbe mai capito quanto era fantastica.. E il tutto perchè la sua famiglia la trattava come un oggetto.
E ciò mi faceva arrabbiare, mi faceva venire voglia di prendere a pugni il muro. 'Fanculo a loro. Sai che mia madre ti adora. E anche Matt e Sam. Preferiscono stare con te anzichè con me'. Scarlet mi rivolse un sorriso triste.
'Mi dispiace, sono un disastro' rise, strofinandosi gli occhi per sbarazzarsi delle lacrime. 
E fu in quel momento che lo capii, Scarlet Thorne non era ciò che io avevo pensato fosse.
Quando era entrata a scuola, il primo giorno, con i suoi capelli in un'acconciatura perfetta e un abbigliamento perfetto, avevo pensato che fosse esattamente com'era: perfetta. Avevo pensato che fosse una di quelle ragazze viziate che aveva tutto.
E io ero l'esatto contrario. Ero intrappolato in una gang che vendeva la droga, e affondavo sempre di più ogni giorno. Non avevo nessun futuro, ma Scarlet si.
E poi l'ho conosciuta.. E non era ciò che io pensavo fosse. Scarlet non aveva tutto. Non era completamente perfetta. Beh, almeno la sua vita non lo era.
'E' normale essere tristi' mormorai mentre stringevo Scarlet contro il mio petto, accarezzando la sua testa e baciandole la fronte. 'Ma abbiamo un altro giorno per noi, no?'
Scarlet annuì, guardandomi. 'Beh, allora facciamo qualcosa' 'D'accordo' rispose Scarlet. 'Voglio fare qualcosa di diverso, qualcosa che non sia da me'
'So esattamente cosa'
dissi  dopo aver riflettuto un momento. Mi guardò curiosa. 'Vatti a vestire. E' una sorpresa'.
Mi guardò per un momento prima di sorridere e andare verso le scale. Mi misi una maglietta e aggiustai il mio capelli, prima di lavare i denti e sedermi sul divano ad aspettare Scarlet.
Sentii il mio cellulare vibrare in tasca e risposi. 'Si?' 'Haz' la voce di Louis arrivò dall'altro telefono, facendomi rabbrividire, non lo sentivo da tanto.
'Cosa c'è?' 'Dove cazzo sei?' era arrabbiato. 'Ehm, sono in vacanza. Con Scarlet' 'Stai scherzando vero? Sei scappato con la tua ragazza? Vuoi morire, Harry?'
'L'ultima volta che ci ho pensato, no'
risposi. Louis sbuffò. 'Non capisci quanto sia grave, vero? Te ne sei andato così. Mark e Jay sono incazzati, no, più che incazzati. Sono furiosi. Pensavano avessi lasciato la gang!'
'Cosa? No! Tornerò domani. Non vado da nessuna parte' 'Lo spero. Sai cosa fanno alle persone che cercano di fuggire. Sai cosa succede quando metti in dubbio la tua lealtà' 'Si, Lou, li ho visti uccidere Shane davanti a noi, solo perchè non pensavano fosse leale.'
risposi, tornando con la mente a pochi mesi prima.
Mark e Jay avevano ucciso Shane, un ragazzo che aveva cercato di lasciare la gang per cominciare una nuova vita. E sapete cosa ha ricevuto? Un proiettile proprio nella testa.
'Lo so, mi dispiace' Louis rispose. Raramente parlavamo di Shane, non era un buon ricordo. 'E' solo che non voglio vederli sparare un proiettile anche nella tua testa'
'Non lo faranno, perchè non me ne andrò. Questa gang è la mia vita'
dissi. Ma non ero del tutto sincero. Davvero la gang era la mia vita? Mi ero sempre chiesto come sarebbe stata la mia vita senza essere incatenato in una gang.
'Bene' rispose Louis. 'Dove sono gli altri?' 'Liam e Niall sono qui. Zayn è uscito con Perrie' 'Perrie? La stessa Perrie, la sua ex che si era trasferita due anni fa?'
'Si, è tornata la scorsa settimana. E sembra che voglia restare' 'Wow' 'Tutto ciò che so è che Zayn non è più un bastardo, quindi va bene per me se si mettessero di nuovo insieme. Però sono cambiati entrambi, quindi chissà cosa succederà'

Sentii una porta chiudersi al piano di sopra e dei passi sulle scale. 'Ascolta, Lou, devo andare. Ma tornerò domani. Dì a Mark e Jay la verità, d'accordo?' 'Certo, Harry. Ma non fare niente di stupido, capito?' Louis rispose.
Risi prima di riattaccare, mentre Scarlet aveva appena finito di scendere le scale. I suoi capelli scorrevano sulla sua schiena con delle onde morbide, raccolti in una treccia di lato.
Aveva un paio di pantaloncini di jeans e una maglietta nera che lasciava scoperta la spalla, lasciando intravedere la sua pelle abbronzata. 'Pronta?' chiesi.
'Mmmh' sorrise. 'Bene' sorrisi prima di prendere le chiavi e portarla verso la mia auto. Smisi di pensare a Mark, Jay e alla gang. Ci avrei pensato il giorno successivo.
Avevo soltanto una notte rimasta da passare con Scarlet prima di tornare alla realtà, e alla tristezza della South Pacific. Quindi dovevo godermi gli ultimi momenti.
'Dove andiamo?' chiese Scarlet più volte mentre eravamo in auto. Sorrisi e scossi la testa. 'Non te lo dirò' dissi, facendola sospirare.
'Dai' 'Arriveremo tra cinque minuti. Non ci vado da tipo un anno, devo soltanto trovare la strada giusta e arriveremo' mormorai cercando indicazioni stradali. Qualche minuto dopo trovai la via giusta e girai, parcheggiando velocemente.
Sorrisi mentre afferravo la sua mano e la portavo fuori. 'Aspetta, cosa stiamo facendo qui?' Scarlet chiese voltandosi e cercando i miei occhi. 
'Siamo qui per farti fare il tuo primo tatuaggio' risposi. Scarlet spalancò la bocca. 'Davvero?' 'Si' dissi. I suoi occhi si spalancarono mentre guardava il negozio di tatuaggi. 
'Il mio primo tatuaggio l'ho fatto qui' 'Te ne farai uno anche tu?' chiese. Annuii, entrando nel negozio. 'Hey, Jack' dissi all'uomo calvo che era seduto di fronte a me.
Mi guardò prima di spalancare gli occhi e sorridere. 'Harry Styles. Da quanto è che non ci vediamo? Un anno? Che fine avevi fatto?'
'Sono stato impegnato, sai com'è'
dissi. Jack annuì, e i suoi occhi caddero su Scarlet. Jack aveva le sue braccia coperte da tatuaggi, come quasi tutti in quel negozio. E la pelle di Scarlet invece era così pulita e meravigliosa.
'Chi è lei?' chiese Jack. 'La mia ragazza' 'Sono Scarlet' Scarlet gli rivolse un grande sorriso. 'Sono Jack. Come hai fatto a metterti con questo idiota?' 'Oh, fanculo' risi mentre Scarlet sorrideva. 
'Mi pongo la stessa domanda ogni giorno' Scarlet scherzò, stringendo la mia mano. Alzai le sopracciglia e lei in risposta mi rivolse uno sguardo innocente.
'Quindi.. Cosa volete tatuarvi? Due tatuaggi uguali?' 'A dire la verità è la prima volta di Scarlet. Ma anche io penso di volermi fare un tatuaggio' risposi, strofinando il mio pollice contro la mano di Scar.
'Ok. Allora perchè non andate sul retro e iniziate a pensare sul tatuaggio da farvi?' 'Certo' Scarlet rispose sorridendo mentre mi portava nell'altra zona del negozio.
'Stai davvero per farti un tatuaggio?' chiesi mentre guardavo Scarlet fissare le pareti coperte da simboli. 'Si. Non ho mai penasto di farne uno, ma.. Lo voglio' 'Lo farò prima io. Così avrai più tempo per pensarci, d'accordo?'
'D'accordo. Cosa ti tatuerai tu?'
mi chiese Scarlet. 'Il tuo nome' risposi mentre mi mettevo seduto sulla sedia dove sarei stato mentre mi facevano il tatuaggio. Scarlet mi guardò sorpresa.
'Harry' 'Non provare a convincermi del contrario. Ci ho pensato abbastanza. Sei una parte così grande della mia vita. Mi hai cambiato. E anche se ci lasceremo, voglio il tuo nome sulla mia pelle, come per ricordarmi che c'è sempre la luce alla fine del tunnel. Tu sei la mia luce'.
Scarlet restò silenziosa con i suoi occhi attaccati ai miei prima che Jack venne e mi chiese cosa volessi. 30 minuti dopo, la parola 'Scarlet' era tatuata sul mio braccio, dove potevo guardarla ogni volta che avrei voluto. Scarlet non aveva ancora detto niente.
Una parte di me sperava che il tatuaggio non l'avesse spaventata. Era il mio corpo, so che tatuarsi il nome di una ragazza era una cosa da evitare, ma era diverso. Lei non era solo una ragazza, era la luce nella mia vita buia.
'Scarlet, tocca a te' Jack disse mentre io mi alzavo per fare posto a Scarlet. Annuì silenziosamente.
'Cosa vuoi, dolcezza?' Jack chiese. Scarlet alzò la sua maglietta, abbassando di poco i suoi jeans per mostrare il suo fianco.
'Lo voglio qui' 'D'accordo. Cosa vuoi?' 'Delle iniziali. H.S.'.
Ci volle un minuto per farmi realizzare. Scarlet stava per tatuarsi le mie iniziali sulla sua pelle, per il resto della sua vita. 
La guardai scioccato. 'E non provare a convincermi del contrario' disse mentre mi rivolgeva un sorriso e stringeva la mia mano mentre Jack cominciava.




*writ's corner*
Ciao! Da quanto tempo, come va? Sono un pò delusa dall'ultimo capitolo, che ha ricevuto soltanto 3 recensioni.. Forse non dovrei lamentarmi, ma sono poche rispetto al resto dei capitoli, pure se si trattava di un capitolo importante.. Allora è normale che mi sorgono dei dubbi: cosa c'è che non va? Le mie traduzioni cominciano a fare schifo? lol se è per la storia, io vi consiglierei di non abbandonarla, diciamo che questi sono capitoli 'calmi' in cui la loro storia va avanti quasi tranquillamente, ma non sarà per sempre così.. In futuro accadrà l'imprevedibile! Spero continui ad interessarvi la storia :) Finalmente sono arrivate le vacanze.. Un pò di pausa! ** Anyway, cosa ne pensate di questo capitolo? Ps. Hei, voi lettori 'silenziosi', non mi dispiacerebbe se lasciaste una recensione e se mi faceste sapere cosa ne pensate! no, perchè ogni capitolo supera le 1000 recensioni, ma sono meno di 10 persone a recensire.. e ciò è preoccupante, forse lol
Vabbene, adesso levo il disturbo e me ne vado.. Buona Pasqua e buone vacanze! 



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Capitolo 34
*** Dark Side. ***


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CAPITOLO 34


Due giorni dopo, io e Harry eravamo tornati a scuola e alla nostra normale routine. E sinceramente.. ciò faceva schifo.
Volevo tornare al bungalow con Harry, a cenare nel retro, nuotare nel laghetto, passeggiare per la cittadina e addormentarci insieme.
Adesso ero tornata a scuola, e dovevo affrontare i compiti, i professori, gli studenti, e peggio di tutti.. I miei genitori.
Stavo camminando lungo il corridoio, eravamo a metà giornata scolastica ed era arrivato l'orario di pranzo. Sfortunatamente per me, Harry aveva avuto una detenzione.. Ancora.
Era stato beccato a marinare la scuola, e visto che la scuola conosceva bene Harry e sapeva che non si sarebbe presentato alla detenzione pomeridiana, avevano deciso di dargliela a orario di pranzo.
E Lea era malata. Aveva l'influenza, o almeno questo era ciò che mi aveva scritto nel messaggio quella mattina.
Decisi di andare verso la biblioteca della scuola. Di solito era deserta a orario di pranzo, e dovevo trovare dei libri per il progetto di chimica mio e di Harry.
Aprii la porta e entrai. La bibliotecaria aveva lasciato un cartello con scritto che era in pausa pranzo e sarebbe tornata in 10 minuti.
E c'erano pochi studenti in biblioteca. Misi una ciocca dei miei capelli biondi dietro l'orecchio mentre cercavo un libro. Morsi il labbro, concentrata, e dopo quasi dieci minuti lo trovai.
'Scarlet, proprio la ragazza che stavo cercando' disse una voce dietro di me. Mi voltai, con il grande libro di chimica tra le mie mani. E mi trovai Brittany davanti.
'Non che a me interessi.. ma perchè mi stavi cercando?'. Brittany guardò male il mio abbigliamento, facendomi roteare gli occhi.
A differenza sua, che indossava dei pantaloncini minuscoli e un top super aderente, io indossavo dei pantaloncini di jeans a vita alta e una maglietta a spalla larga.
Non ero vestita come una suora, ma non avevo nemmeno il seno o il ventre scoperto. E, apparentemente, quello per Brittany era un crimine.
'Ho sentito qualcosa di molto...' si fermò, fissandomi. 'Interessante'
'Si, è vero, se non ti vestissi come una troia potresti guadagnarti un pò di rispetto'
le rivolsi un grande sorriso mentre lei roteava gli occhi.
'Ha-Ha. Non penso davvero che sia nella posizione di darmi consigli sul rispetto, considerato con chi sei fidanzata' 'Fidanzata?' ripetei.
Brittany incrociò le braccia sul petto. 'Harry' rispose. 'Si, lo so con chi sono fidanzata. Solo non capisco cosa abbia a che fare con quello che hai sentito dire'
'Ho sentito Zayn'
disse sorridendo. 'Congratulazioni' dissi mentre stavo per allontanarmi, ma Brittany si spostò in modo da bloccarmi. 
'Non ho finito. Ora, nonostante l'odio che provi per te, penso che meriti di saperlo. Intendo, mi piace dirtelo, ma non lo faccio solo perchè sono una stronza'
'Ma davvero?'
risi alzando le sopracciglia. 'Si, davvero. Come ho detto, non mi piaci. Ma penso sia giusto che tu lo sappia, quindi..'
'Sputa il rospo, Brittany. Ho una lezione in dieci minuti e mi stai provocando un gran mal di testa' 'Taci e ascolta soltanto'
disse Brittany avvicinandosi a me, come se stesse per raccontarmi un segreto.
'Ho sentito Zayn parlare con uno dei suoi amici durante la lezione.. stava parlando di te' 'di me?' ripetei, confusa. Sapevo di non piacere a Zayn, o meglio, mi odiava. Ma davvero perdeva tempo a parlarmi alle spalle con i suoi amici?
Era una perdita di tempo. Ed era anche stupido. Anche perchè ero sicura che se Harry lo fosse venuto a sapere, sarebbe stato furioso. 
'Beh, su di te e Harry. Zayn e Harry hanno fatto una scommessa su di te' 'Una scommessa?' ripetei. Brittany sbuffò.
'Si, Scarlet, una scommessa. Sembra che Zayn abbia scommesso la sua auto che Harry non sarebbe riuscito a venire a letto con te entro, penso, novembre'.
Sentii il mio cuore fermarsi per un istante. No. Non aveva senso.
Se fosse stato vero, perchè Brittany me l'avrebbe detto allora? Non le piacevo, proprio come non piaceva a me.
'Wow, devi davvero voler tornare con Harry se inventi queste sciocchezze per spingermi a mollarlo' dissi allontanandomi da lei.
La sua bocca si spalancò mentre roteava gli occhi per la quinta volta. 'Sul serio, se non mi credi, sono problemi tuoi. Ma sto dicendo la verità. Zayn e Harry hanno fatto una scommessa quasi due mesi fa sulla tua verginità'
'Brittany, lascia questa povera ragazza da sola e torna ad implorare i ragazzi per farli venire a letto con te'
una voce disse da dietro di noi. Ci voltammo e vedemmo una ragazza abbastanza alta, con i capelli chiari.
'Perrie' Brittany pronunciò il nome della ragazza mentre si poggiava una mano sul fianco. 'Stanne fuori'.
Alzai le sopracciglia. Quindi quella ragazza era Perrie. La stessa Perrie di cui mi aveva parlato Harry il giorno prima? 
Apparentemente, era andata alla South per tutta la vita finchè non si era trasferita l'anno precedente. Ma era tornata.
E non era soltanto stata insieme a Zayn, ma Zayn aveva anche un punto debole per lei. Sembrava che fosse l'unica a riuscire a calmarlo.
Perrie roteò gli occhi prima di guardarmi e sorridermi. 'Scarlet, giusto?' 'Si. Mi conosci?' 'Certamente! Sei la ragazza di Harry' disse prima di guardare Brittany.
'Anche se sembra che Brittany non ne sia poi così contenta' 'Non fare la stronza, Perrie. Stavo soltanto cercando di aiutarla, ma non preoccuparti, godrò quando Scarlet verrà scaricata da Harry'.
Perrie fece un sorriso falso a Brittany mentre lei le passava affianco per dirigersi verso l'uscita. 'Grazie. Onestamente, non capisco quale sia il suo problema'
'E' Brittany. Non lasciare che ti influenzi. Vuole Harry, e sembra che sia disposta a tutto per averlo. Ignora tutto ciò che dice' 'Lo far-'
cominciai quando Niall entrò bruscamente dalla porta della libreria, guadagnandosi occhiate dal bibliotecario.
'Scarlet!' Niall sussurrò quando si accorse degli sguardi del bibliotecario. Mi salutò. Perrie e io ci guardammo prima di raggiungerlo all'entrata.
'Che c'è?' 'E' Harry' 'Che è successo?' 'Niente, sta bene. Ma ha preso parte a una rissa e l'hanno sospeso per il resto del giorno. Vuole che tu vada a casa con lui'.
Sospirai e lo guardai. 'Cos'è successo di preciso?' chiesi. 'Un ragazzo ha fatto un commento su di te' disse ridendo e guardando me e Perrie.
'E quindi, ovviamente, Harry gli ha fatto del male' mormorai mentre continuavamo a camminare verso l'uscita della scuola. 'Harry non fa del male, Scarlet, Harry uccide quasi. Il tipo è in infermeria a farsi levare frammenti di vetro dal braccio perchè Harry l'ha lanciato contro una finestra, rompendola'
'Oh mio dio. Non puoi lasciare che lo faccia, Niall! Se continua così verrà arrestato. Ancora.' 'Sai che se ne frega della prigione, Scarlet. Sa che Mark o Jay lo farebbero uscire immediatamente, con uno schiocco di dita. Ecco perchè Harry fa sempre ciò che vuole, quando vuole'
'Dio mio, mi fà arrabbiare quando si mette nei guai' 'Harry è soltanto davvero..'
Niall si fermò, cercando la parola giusta.
'Protettivo?' proposi. 'Più qualcosa tipo possessivo' concluse, facendomi annuire. 'E' lì' disse indicando il posto dov'era l'auto di Harry.
Non pensai nemmeno una seconda volta sull'ipotesi di saltare la scuola. Harry era stato coinvolto in una rissa a causa mia, quindi mi sentivo in parte responsabile.
'Grazie Niall' sorrisi dandogli un bacio sulla guancia. Mi voltai verso Perrie. 'E' stato bello conoscerti. Magari possiamo parlare meglio domani, quando il mio ragazzo non si farà sospendere per aver picchiato qualcuno'.
Perrie rise e annuì, sorridendomi. 'Certo! Ci vediamo domani. Buona fortuna con lui, è un buon amico, ma è pazzo' 'Come se non lo sapessi' mormorai mentre mi voltai e aprivo la porta d'uscita della scuola.
Uscii e vidi un'auto parcheggiata vicino al marciapiede. Mi avvicinai ad essa e vi entrai quando vidi Harry seduto al posto del guidatore, con le mani sul manubrio.
'Harry' sospirai mentre lo guardavo. Il suo viso era ferito, e il suo labbro stava sanguinando. 'Mi ha dato un pugno' Harry disse mentre si guardava il labbro nello specchietto.
'L'ho notato' dissi rivolgendogli un sorriso mentre mi avvicinavo, accarezzando la sua guancia. 'Perchè non mi baci e mi fai sentire meglio?' Harry disse sorridendo. Risi e annuii, avvicinandomi ancora di più.
Le mie labbra sfiorarono le sue mentre le sue grandi mani lasciavano lo sterzo per andare sulla mia nuca. Feci una leggera pressione sulle sue labbra, facendolo gemere per il dolore.
Mi allontanai, non volendo fargli del male, quando Harry fece ancora più pressione, aprendo la sua bocca contro la mia. Sentii il suo sapore, misto di menta e sigarette.
La sua lingua si mosse intorno alla mia con aggressività. E in un istante, il bacio divenne più appassionato. Harry sembrava perdersi mentre mi baciava bruscamente, con i suoi denti intorno al mio labbro inferiore.
Si avvicinò ancora di più, in modo da essere sopra di me. Grugnii per la posizione scomoda mentre Harry premeva sulla mia nuca ancora più forte. Misi le mani sul suo petto e lo spinsi, allontanandolo. Ma Harry ignorò il mio gesto avvicinandosi di nuovo e continuando a baciarmi.
Mi allontanai di nuovo, facendo pressione sul suo petto. Harry mi guardò, con i suoi occhi scuri. 'Perchè lo stai facendo?' mormorai mentre lo fissavo. Sospirò, abbandonandosi al suo sedile.
'Facendo cosa?' 'Lo sai. Baciarmi come se stessi cercando di dimostrare che sono tua o qualcosa del genere. Quasi come se avessi qualcosa da provare'
'Ma tu sei mia' 'Sono la tua ragazza' 'E ciò ti rende mia. Ciò ti rende fottutamente mia'
sputò fuori. Respirò pesantamente per un momento prima di rimetttere le sue mani sullo sterzo bruscamente.
'E' per via della rissa?' chiesi calma. Harry mi guardò prima di fissare le sue mani. Le afferrai e le circondai con le mie.
Il suo silenziò sembro rispondere affermativamente alla mia domanda. 'Harry, devi smetterla di finire in così tante risse per causa mia'
'Davvero? Non sai nemmeno cosa stava dicendo su di te. E' fortunato che non gli abbia sparato dopo i commenti che ha fatto' 'Harr-'
'No, non capisci cosa significa sentire che qualche altro ragazzo vuole scopare la tua raagzza. Tu non sei sua. Sei mia. Sono le mie iniziali che sono tatuate sul tuo corpo, non le sue. Non ha nessun diritto di andare in giro a dire di voler andare a letto con te'
'E' venuto a letto con me?'
chiesi guardandolo. Harry mi fissò per un momento prima di rispondere. 'No' 'E ci dormirò insieme?' 'No' 
'Esattamente. Quindi non hai niente di cui preoccuparti Harry. Amo te, non quel ragazzo con cui hai avuto una rissa. Ho fatto l'amore con te, non con lui. Mi sono tatuata le tue iniziali, non le sue. E sono nella tua auto adesso, pronta per saltare la scuola con te, non con lui'.

Harry annuì lentamente e mi guardò. 'Lo so, hai ragione, è solo che a volte è difficile ascoltare i commenti che la gente fa. Stanno tutti aspettando che io mandi tutto all'aria così avranno una possibilità con te'.
Lo guardai per qualche momento, mordendomi il labbro mentre pensavo. 'Non comportarti come se non dovessi sopportare anche io queste cose, Harry. Proprio prima di uscire dalla scuola, Brittany mi aveva fermato in biblioteca per dirmi una storia che si è inventata'
'Cosa ti ha detto?'
chiese Harry con i suoi occhi fissi nei miei, totalmente attento ad ascoltarmi. 'Non lo so nemmeno. Qualcosa su una scommessa su di me fatta da te e Zayn'.
Harry restò completamente silenzioso, con i suoi occhi ancora sui miei. 'Non preoccuparti' sorrisi mentre afferravo la sua mano, intrecciandola con la mia.
'Non le ho creduto per un minuto. So che non faresti mai niente del genere'. Harry rimase in silenzio, guardandomi come se stesse pensando.
'Giusto, Harry?' chiesi dopo qualche momento di preoccupazione. Sembrava che fosse in un altro mondo. 
'Giusto' annuì Harry, rivolgendomi un grande sorriso. Gli sorrisi e mi appoggiai al sedile mentre Harry mise in moto la sua auto e usciva dal parcheggio della scuola.


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Due ore più tardi, l'orario di scuola era terminato, di conseguenza sarei potuta tornare a casa senza suscitare dei sospetti nei miei genitori. Anche se dubitavo che se ne sarebbero accorti.
Harry e io avevamo deciso di tornare a casa sua a guardare qualche film visto che i suoi fratelli erano a scuola e sua madre al lavoro. Harry si era addormentato quasi subito mentre io ero sdraiata sulle sue gambe. E una volta che il film era finito, sfortunatamente era arrivata l'ora per me di tornare a casa.
Harry mi accompagnò a casa. Notai una macchina nera parcheggiata vicino all'entrata e sussultai. 'Di chi è quella macchina?' Harry mi chiese guardandomi. 
Scrollai le spalle e mi spostai per riuscire a vedere nell'interno della mia casa dalla finestra di vetro, ma non ci riuscii.
'E chi lo sa? Forse i miei genitori stanno programmando qualche altro evento. Non si può mai sapere con loro' Harry annuì mentre mi guardava triste, con la sua mano ancora intrecciata alla mia.
'Ci vediamo domani?' chiese alzando le sopracciglia. 'O potresti venire da me stasera, posso dire ai miei che dobbiamo studiare' sorrisi alzando le sopracciglia.
'D'altronde siamo compagni del progetto di chimica' 'Vorrei, ma devo incontrare Mark e Jay. Sono furiosi con me, quindi non ti vorrei intorno' disse mentre si avvicinava e poggiava un bacio sulle mie labbra.
'Beh.. stai attento allora' dissi dopo qualche istante. Volevo dirgli di ignorare Mark e Jay, di lasciare quella maledetta gang. Ma sapevo che Harry non avrebbe potuto, senza mettere la sua vita in rischio. Era impossibile.
'Lo farò' Harry sorrise, baciandomi ancora. 'Ti amo' dissi prima di uscire dalla sua auto. 'Ti amo' disse lentamente. Chiusi lo sportello e lo salutai.
Mi avvicinai alla porta di casa mia, bussando e aspettando che uno dei maggiordomi aprisse. Per mia sfortuna, i miei genitori non mi davano le chiavi. 
'Signorina Scarlet' uno dei cuochi della nostra cucina mi sorrise mentre mi apriva la porta. Odiavo essere chiamata 'Signorina Scarlet', ma ogni volta che chiedevo di chiamarmi 'Scarlet' o 'Scar' ricevevo un'occhiata strana. Quindi preferivo lasciar perdere.
'Grazie per avermi aperto' sorrisi levandomi le scarpe e andando verso le scale. 'A dire la verità sua madre mi ha chiesto di portarti in soggiorno. C'è qualcuno che lei voglia che tu veda' disse il cuoco sorridendomi.
Esitai prima di annuire. 'D'accordo' lo superai e andai verso il grande soggiorno in cui c'erano un piccolo bar, una tv enorme e molti divani.
'Scarlet, cara, finalmente sei a casa! Ho qualcuno qui per te' disse mia madre quando entrai nella stanza. 'Cosa c'è?' chiesi ingenuamente mentre mi afferrava il braccio e mi portava in una parte della stanza in cui vidi delle persone.
Una di loro si voltò e sussultai. 'Woods' dissi, guardandolo con gli occhi spalancati. Cosa stava facendo lì, a casa mia? Non doveva essere al college?
'Scar' Woods mi sorrise, facendomi tremare le ginocchia con il suo sorriso perfetto. 'Cosa ci fai qui?' chiesi confusa e incredula. 
'Tesoro, ho una sorpresa per te e Woods.' disse mia madre sorridendo. 'davvero?' chiesi spalancando gli occhi. Cosa diavolo stava succedendo? Anche Woods sembrava confuso.
Mia madre mi prese il braccio, sorridendo emozionata.
'Woods resterà qui da noi per i prossimi mesi!'




*Writ's corner*

Scusatemi ancora per il ritardo! vado abbastanza di fretta quindi sarò breve, volevo solo ringraziarvi per le 9 recensioni, e se leggete senza recensire non sentitevi in colpa, non era questo il mio scopo! Solo, se e quando volete, mi piacerebbe che lasciaste una recensione per farmi sapere cosa ne pensate.. ma non siete obbligati a farlo! Ps. Una mia amica non può più venire al concerto del 28 a San Siro e quindi ho un biglietto da vendere.. chi sarebbe interessato/a? 80 euro, secondo anello verde! Fatemi sapere :) E grazie ancora per tutto! 
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Capitolo 35
*** A Glimpse Of Power. ***


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CAPITOLO 35



Sospirai irritata mentre mi sedevo vicino al tavolo del soggiorno. Mia madre, mio padre, Woods e i suoi genitori erano tutti seduti intorno a me. Roteai gli occhi quando i camerieri portarono dei vassoi d'argento con del cibo.
La mia mente viaggiò fino a casa Styles. Anne avrebbe cucinato la cena e l'avrebbe servita su dei piatti di plastica o, raramente, di vetro. Non avevamo bisogno di sederci intorno a un tavolo enorme, con posate d'oro e con tovaglioli piegati.
La cena a casa Styles di solito era qualcosa di semplice, come spaghetti o hamburger, e roba del genere. Mentre la cena a casa Thorne consisteva in cibo che non riuscivo nemmeno a pronunciare con delle salse cremose, posate enormi, e dolci. Niente era semplice a casa mia.
Nemmeno le conversazioni a cena erano semplici, o rilassanti. I miei genitori parlavano della loro condizione sociale, del mio futuro o dei pettegolezzi degli adulti alla North Side.
Ma era molto meglio cenare con Harry, Anne, Matt e Sam. Loro ridevano e scherzavano. Matt e Sam avrebbero continuato a lanciare cibo ogni volta che Anne spostava lo sguardo. Harry e io ci saremmo guardati e Anne avrebbe riso. Era una bella cosa, la cena a casa Styles.
Volevo essere lì.
Ma invece, ero seduta accanto a Woods Knight, il mio primo amore da bambina, il mio primo ragazzo e anche il mio primo bacio. Woods era un anno più grande di me, e frequentava il college.
Eravamo stati insieme quando avevo 15 anni, e poi ci eravamo lasciati. Mi aveva lasciato lui, spezzandomi il cuore. Ma l'avevo superato, e non l'avevo più visto da quel momento visto che era passato ad una scuola privata.
O almeno fino a tre settimane fa.. quando si è presentato all'evento di beneficenza, Harry e Woods hanno intrapreso una rissa appena Woods aveva fatto un piccolo passo verso di me mentre ballavamo.
Era stata una rissa sanguinosa terminata con Harry che diceva a Woods che gli avrebbe sparato un proiettile in testa se mi avesse toccato un'altra volta.
Da quella notte non avevo avuto più notizie di Woods. E anche se fosse accaduto, non avrei mai risposto. Harry odiava Woods, ma per davvero.
E quando Harry sarebbe venuto a sapere che Woods sarebbe rimasto a casa mia, nella stanza di fronte alla mia.. Ero fottuta.
'Scarlet?' trillò la voce fastidiosa di mia madre, svegliandomi dai miei pensieri. 'Stavo parlando con te'
'Oh'
mormorai guardando a terra per evitare gli sguardi di Woods. 'Scusa, cosa?' 'Beh, sono sicura che sia tu che Woods siete confusi sul motivo della sua permanenza qui, quindi volevamo spiegarvi come stanno le cose'
'Pensavo sarei rimasto a casa in questo periodo di pausa dall'università!'
disse Woods. 'Dovevi, ma sfortunatamente la casa è in restaurazione. Io e tuo padre dobbiamo dirigerci verso ovest per trovare nuovi posti in cui costruire'.
Woods e la sua famiglia erano ricchi grazie alla loro catena di hotel. Possedevano alcuni degli hotel più lussuosi del mondo. La signora e il signore Knight raramente erano in città, visto che erano spesso in viaggio per trovare nuovi posti in cui costruire. 
'Quindi, abbiamo pensato.. Quale modo migliore di cominciare la tua pausa se non quella di restare con la famiglia Thorne? Dopo tutto li conosci da quando sei nato. Tu e Scarlet siete cresciuti insieme!'
Woods annuì, guardandomi con la coda dell'occhio. Spostai subito lo sguardo, sfuggendo ai suoi occhi. Sapevo di dover stare attenta. Come avrei fatto a dirlo a Harry? O forse non avrei dovuto. No, sarebbe sicuramente venuto a saperlo. Dovevo dirglielo.
'Scarlet, non è bellissimo?' mia madre sorrise guardandomi. 'Tu e Woods riallaccerete il vostro rapporto! Sono anni che non passate del tempo insieme, tralasciando l'evento di beneficenza'.
Spostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio mentre annuivo passivamente, sfoggiando un falso sorriso mentre continuavo ad evitare le occhiate di Woods.
'E' fantastico' dissi cercando di fingermi entusiasta. E funzionava, visto che i genitori di Woods e i miei cominciarono a parlare felicemente rivolgendoci dei grandi sorrisi.
Mezz'ora dopo, i miei genitori e quelli di Woods stavano parlando di affari, ma erano appena cominciato a parlare del divorzio di Martin, e di come ciò avrebbe rovinato la sua reputazione.
Finii il mio cibo prima di scusarmi ed alzarmi. E proprio quando stavo per andare verso il corridoio, mia madre mi fermò. 'Scarlet, ti dispiacerebbe mostrare a Woods la sua stanza? Ho fatto mettere i suoi bagagli nella stanza degli ospiti' disse mia madre sorridendo a Woods.
John era il nostro maggiordomo, che mia madre sfruttava ogni volta che ne aveva l'occasione. 'Adorerai la tua stanza. E' proprio di fronte a quella di Scarlet!'
'Grazie Signora e Signor Thorne'
disse Woods educatamente mentre si alzava per seguirmi. Sospirai e camminai silenziosa lungo il corridoio e poi sulle scale, fino ad arrivare al posto in cui si trovava la stanza. 
'Eccola' dissi rivolgendogli un piccolo sorriso mentre aprivo la porta. I suoi occhi scuri mi guardarono prima di entrare nella stanza. Lo fissai appena si presentò l'occasione per farlo.
Aveva dei jeans larghi, senza buchi o strappi. Indossava anche una polo blu, che si abbinava perfettamente. I suoi capelli castani erano sistemati col gel, e si alzavano leggermente. I suoi occhi color cioccolato si spostarono e caddero proprio sui miei, catturandomi mentre lo fissavo.
Mi morsi l'interno della guancia e mi feci forza per non spostare lo sguardo. Se davvero dovevo vivere con Woods, non potevo lasciargli pensare di non avere nessun effetto su di me.
Non era così. Era affascinante, davvero affascinante, ma niente paragonato con Harry. 'Beh, se hai bisogno di qualcosa...' cominciai mentre andavo verso la porta. 'Sono nella mia stanza'
'Aspetta'
Woods fece dei passi in avanti, avvolgendo la sua mano intorno al mio polso per farmi voltare. Lo guardai.
'So che non sei del tutto felice del fatto che resterò qui' la voce di Woods era roca e i suoi occhi non lasciarono mai i miei mentre parlava con sicurezza.
'Ma voglio soltanto farti sapere che non è stata una mia idea. Non ne sapevo niente fino a un'ora fa, come te' 'Chi te lo dice che non ti voglio qui?' risposi, liberando il mio polso dalla sua presa.
Woods rise, inclinando la sua testa all'indietro e rempiendo la stanza della sua voce. 'Penso di averlo capito dall'espressione di fastidio sul tuo volto'
'Woods.. Non sei tu. E' mia madre, e..' 'E il tuo ragazzo?'
chiese Woods alzando le sopracciglia. Morsi il labbro e annuii lentamente.
'Non ne sarà felice quando lo verrà a sapere' dissi mentre mi mettevo seduta sul letto. Woods si avvicinò prima di sedersi accanto a me.
'Non ti posso promettere che non farò niente' disse Woods improvvisamente, spostando il suo sguardo sulla mia bocca. Mi sentii nervosa.
'E non fingerò nemmeno di non voler fare niente con te. Ma.. Se vuoi che non faccia niente, allora ti accontenterò'. Annuii. Così andava bene, ciò mi faceva sentire più calma.
Ovviamente non volevo che Woods facesse qualcosa.. vero? 
Ignorai i miei pensieri e annuii soltanto, facendogli un piccolo sorriso. 'Ma' Woods sorrise. 'Dì al tuo ragazzo di tenerti d'occhio. Non vorrei che perdesse una cosa così preziosa, solo perchè non prestava molta attenzione'
'Io non mi preoccuperei di ciò. Harry è possessivo riguardo ciò che è suo. Non lascia allontanare niente di ciò che è suo'
dissi alzandomi. 
'Buono a sapersi. Sarà bello vivere con te. Ci siamo divertiti molto insieme, qualche anno fa. Ho il presentimento che stavolta sarà ancora più interessante'.
Woods si voltò per cominciare a disfare le valigie. Uscii dalla camera, entrando nella mia prima di chiudere la porta e sedermi sul letto.
E dal battito veloce del mio cuore, dalle mani sudate e dalla sensazione di nervosismo capii una cosa: tutto ciò non andava bene.


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*Harry's P.O.V*



'Se lascerai di nuovo la città senza avvisare me o Mark, verrò di persona a trovarti e ti picchierò a sangue' Jay sputò mentre ero di fronte a lui e Mark.
Entrambi mi avevano richiamato per la mia 'fuga' per tutta l'ora. Serrai i denti mentre stringevo i pugni ai lati del mio corpo.
'Non succederà mai più' risposi. Avevo spiegato già troppe volte che era asoltanto una pausa. E, ovviamente, non avevo fatto il nome di Scarlet. Sarebbe stato troppo pericoloso.
'Bene. Perchè se tu-' 'Jay' la voce di Mark tuonò. Era seduto dietro la sua scrivania come sempre, e con una sigaretta tra le dita. 'Harry ha capito, puoi tacere ora. Stai cominciando a farmi venire il mal di testa'
'Capisco. Però deve smettere di comportarsi come un bambino'
disse Jay mentre mi guardava. 'Harry non è come gli altri, Jay. Lui capisce queste cose. Non è immaturo come il resto dei ragazzi, capisce i suoi errori. Non lo farà più. Vero, Harry?'
'Sissignore'
risposi annuendo. A Mark piacevo. Gli ero sempre piaciuto, non conoscevo il motivo ma.. non interessava. Quando il leader di una gang ti trattava bene, cosa rara, lo accettavi senza problemi.
'Bene, bene' Mark annuì soddisfatto. 'Ora, devo incontrarmi con qualcuno di davvero importante sulla costa meridionale. Parleremo di una possibile alleanza tra gang. Quindi, per i prossimi giorni non ci sarà, o forse settimane. Chissà quanto ci vorrà. Jay prenderà il mio posto'
Annuii, guardando Jay. Mark si alzò e uscì dalla stanza, con ancora la sigaretta tra le sue labbra. Lo guardammo mentre camminava verso il corridoio.
'Non tollero le persone infedeli nella mia gang, Styles. Scendi da quelle cazzo di nuvole e torna sulla terra, e non avremo problemi. Intesi?' disse Jay.
'Intesi' ripetei. 'Bene. Perchè se capita ancora una volta, dovrò includere qualcuno. E non penso che tu voglia che includa Scarlet nella faccenda'
Mi irrigidii, guardando la sua espressione divertita. Voleva farmi arrabbiare, e ci riusciva. Non riuscivo a controllare le mie emozioni, e sentivo la rabbia crescere sul mio volto e nella mia voce.
'Lasciala stare' ringhiai. 'Lo farò, finchè farai ciò che ti viene detto' 'Ho già detto che lo farò' sputai fuori andando verso la porta. Dovevo uscire da quella casa prima di aggredire Jay.
'L'amore ti indebolisce, Harry. Lei ti sta rendendo debole. E' il tuo punto debole, e chiunque potrebbe usarla contro di te' 'Non farlo. Se la userai contro di me, non esiterò prima di ucciderti'.
Jay rise scuotendo la testa. 'Pensi che sia davvero così stupido? Non ho intenzione di usarla contro di te, so che ci tieni davvero a quella ragazza. Ti farà agire irrazionalmente. Ma la userò solo se mi costringerai a farlo, dipende da te'.
Annuii, guardandolo con odio. Jay mi spaventava abbastanza, ma se solo avesse fatto del male a Scarlet, sarebbe stato lui ad avere paura di me.
'Ma ciò non significa che nessun'altro lo farà, Styles. Ci sono altre gang lì fuori, che cercano di trovare nuovi posti e nuovi accordi. E ciò potrebbe interferire con i nostri progetti. Sai cosa significa? Proveranno a distruggerci, proveranno a cercare la nostra debolezza'.
Serrai la mascella mentre fissavo il suolo. Per quanto odiassi ammetterlo, Jay aveva ragione. 
'Ci sono delle gang davvero forti. Hanno delle fonti, ti spieranno, faranno delle ricerche su di te. E sai ciò cosa include, in particolare? Le persone a cui tieni. Verranno a sapere cose sulla tua famiglia, sui tuoi fratelli e cosa importante.. sulla tua ragazza. Mi piaci Harry. Sono severo con te, ma soltanto perchè vedo del potenziale. Mi ricordi me stesso alla tua età. Fai tutto il lavoro che ti viene richiesto e la gente ha paura di te, e ciò a te piace'.
Restai silenzioso mentre annuivo. 'Vedo qualcosa in te, Styles. Potresti aiutare nel coordinare questa gang un giorno. Questa gang si espanderà, Mark e io ne stiamo già parlando e stiamo già facendo progetti.. Presto si allargherà'.
Alzai le sopracciglia, non avevo idea che Mark e Jay avessero queste intenzioni. Era una cosa enorme. Ciò significava più soldi, più forza, più tutto.
'Non lo sapevo' dissi guardando Jay. Lui annuì, con gli occhi pieni di eccitazione. 'Sarà una cosa enorme, Styles. Ecco perchè ho bisogno di te in questa gang più che mai. Ora vai, devo controllare alcune delle consegne di questo pomeriggio'.
Mi voltai e uscii prima di entrare nella mia auto. Rimasi seduto nell'auto ferma per cinque minuti, soltanto fissando il manubrio. Non ci sarebbe stato modo di lasciare la gang e scappare con Scarlet se la gang si stava espandendo. Non potevo partire e andare al college, sarei stato troppo impegnato a gestire gli affari.
Nuovi posti significava tutto. Se davvero stavamo crescendo.. ero bloccato nella gang. Ci ero dentro più di prima, se fosse stato possibile.
'Fanculo' urlai, sbattendo i pugni sul manubrio. La domanda era.. Avrei voluto lo stesso lasciare la gang per Scarlet, anche se fosse diventata più grande e più forte?
Una gang più potente significava più soldi per me, mia madre e per i miei fratelli. Ero fottuto.
Afferrai il cellulare dalla tasca, digitando subito il numero di Scarlet.
'Pronto?' 'Sto arrivando'

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*Scarlet's P.O.V*
Aprii la porta, quindici minuti dopo la chiamata di Harry. I miei genitori erano usciti per un aperitivo con i genitori di Woods, mentre Woods era nella sua camera a disfare i bagagli.
'Hey' dissi quando vidi Harry a pochi passi da casa mia. Non disse niente mentre attraversava la porta, prima di baciarmi appassionatamente.
Si allontanò poco dopo, tenendomi i fianchi. 'Hey' rispose. Chiuse gli occhi mentre appoggiava la sua fronte alla mia. Sembrava stanco e stressato.
'Stai bene?' chiesi passando una mano tra i suoi ricci. 'Ho parlato con Jay. C'è qualcosa che devo dirti' 'Cosa?' chiesi.
I suoi occhi lasciarono i miei e guardarono dietro di me, dove c'era una valigia vuota vicino alle scale.
'Perchè c'è una valigia da ragazzo nel tuo soggiorno?' chiese Harry alzando le sopracciglia. Morsi il labbro mentre guardavo verso le scale.
Afferrai la mano di Harry e lo portai sopra con me. 'Anche io devo dirti qualcosa' dissi lentamente mentre portavo Harry verso la mia camera.
'Cosa?' mi chiese. Sospirai mentre passavamo fuori la stanza degli ospiti. Aprii la bocca per parlare, ma la porta si aprì e comparse Woods.
Si fermò quando vide me e Harry nel corridoio. Guardai Harry mentre fissava Woods; i suoi occhi si fecero immediatamente più scuri e la sua mascella si serrò.
'Che diavolo ci fa lui qui?' Harry ringhiò spingendomi dietro di lui. 'Harry' 'Calmati, ragazzo' disse Woods alzando le sopracciglia.
'Esci dalla sua casa' 'Harry, resterà con la mia famiglia per un pò di tempo' 'Stai scherzando?' disse furioso verso di me,.
'Per favore vieni in camera mia, così possiamo parlare' sospirai guardandolo. Harry lanciò un'occhiata a Woods prima di seguirmi fino nella mia camera. Afferrò la mia mano, prima di sbattere la porta.
'Devi smetterla di arrabbiarti per tutto' sospirai, mi stava venendo il mal di testa. 'Un ragazzo che vuole andare a letto con la mia ragazza vive con lei, non dirmi di stare calmo' disse con i suoi occhi verdi e i suoi ricci che mi facevano venire voglia di baciarlo.
'Siamo stati insieme 2 o 3 anni fa, è finita. Lascia perdere' risposi, poggiando le mani sul suo volto. Afferrò i miei polsi bruscamente.
Mi spinse sul letto prima di sdraiarsi al di sopra di me. 'Che stai facendo?' sussultai prima che Harry premesse le sue labbra sul mio collo.
Gli piaceva sfogare la sua rabbia sul mio collo e sulla mia clavicola, lasciando dei succhiotti sulla mia pelle chiara. E prima che me ne accorgessi la mano di Harry si avvicinò al bordo dei miei jeans, spostandoli.
Lo guardai confuso visto che non li sbottonava, ma li strattonava soltanto. Capii qualche istante dopo, quando le sue dita si strofinarono contro l'inchiostro nero sul mio fianco.
Quelle due lettere erano lì, permanenti, e ad Harry sembrava piacere ciò mentre le toccava ancora ed ancora.
Si abbassò per arrivare con la bocca al livello del mio fianco, facendomi rabbrividire. Le sue labbra premettero contro il mio ventre, solleticando la pancia con i suoi ricci.
Qualche istante dopo, Harry si alzò e si mise seduto, fissandomi.
'Ti amo' dissi, rompendo il silenzio. Harry mi guardò, con i suoi occhi verdi che erano leggermenti più chiari di prima. 
'Davvero?' 'Davvero' risposi sorridendo. 'Ne sono sicura al 100%'. Harry rise, gettando la sua testa all'indietro.
'Ti amo' disse la sua voce profonda. 'Cosa dovevi dirmi?' chiesi mentre mi sedevo sulle sue gambe, avvolgendo il suo collo con le mie braccia.
'Oh, dimenticalo, non era importante' 'Ne sei sicuro?' chiesi guardandolo. Harry sorrise e annuì, avvicinandosi ancora per baciarmi.
Pensando a quel giorno, avrei voluto insistere affinchè Harry mi dicesse cosa Jay gli avesse detto; forse sarei riuscita a evitare che diventasse tutto ciò che diceva di non voler mai essere: un ricco e delinquente leader di una gang.




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Capitolo 36
*** A Change Of Personality. ***


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CAPITOLO 36




Sussultai toccandomi la chiave leggermente arrugginita che scendeva sul mio collo, appesa alla catenina firmata. Odiavo tutto ciò.
Dovevo indossare abiti, borse, scarpe, tutto di marca, ed era difficile vivere in quel modo. Ma essere costretta ad accettare una catenina marcata che poi avrei subito gettato nella mia borsa? Non era per niente necessario.
Senza menzionare quanto era costata ai miei genitori, che invece avrebbero potuto comprare al suo posto un bel completo o un paio di scarpe.
Ma quelli erano i miei genitori. Non importava il costo, ma la reputazione che ne derivava, interessava il nome, la marca. 
Riuscii a inserire la chiave nella porta di casa Styles. Aprii la porta, sorridendo per la facilità con la quale ci ero riuscita.
Entrai, lanciando la mia catenina all'interno della borsa, prima di vedere Anne sorseggiare una tazza di tè.
'Scarlet' alzò lo sguardo sorridendomi. Posò la tazza sul tavolo prima di stringermi in un abbraccio, facendomi ridere. 
'E' così strano entrare in casa senza nemmeno bussare' ammisi mentre mi sedevo al piccolo tavolo da cucina. 'Scarlet, sei presente a casa più di quanto lo sia io. Se c'è qualcuno che merita la chiave, allora quel qualcuno sei tu. E' bello averti qui. Non solo per me e Harry, ma anche per Matt e Sam' disse sorridendomi calorosamente mentre si alzava per prepararmi del tè.
Harry mi aveva dato la chiave di casa due giorni prima, dicendo che sarei potuta passare in qualsiasi momento. E che voleva che ci fossi andata il più possibile.
Sapevo che era in parte per la permanenza di Woods a casa mia; all'inizio ciò mi aveva irritato, odiavo il fatto che stesse cercando di chiudermi a casa sua e che non si fidasse. Ma poi Sierra mi aveva fatto capire che se la situazioen fosse stata capovolta, con una sua ex a casa di Harry, allora io avrei fatto lo stesso.
Aveva ragione, e quindi lo avevo accettato. Avevo appeso la chaive alla catenina; era la prima chiave che mi fosse stata data. Casa mia era sempre aperta da un maggiordomo o una cameriera, quindi non c'era bisogno delle chiavi.
'Grazie' dissi mentre presi la tazza di tè dalle sue mani. 'Dov'è Harry?' 'Oh, è uscito di fretta dopo la scuola. Penso sia uscito coi ragazzi. Ha quasi 18 anni, sai, è difficile controllarlo anche se ci provo' Anne sospirò, sembrando delusa.
Mi sentii dispiaciuta per lei. Sapeva che Harry facesse parte di una gang, ma sapeva anche che era la gang a provvedere a dare loro un tetto e una casa in cui vivere. Cosa avrebbe mai potuto fare?
'Si, probabilmente sarà uscito con i ragazzi. Stavo chiedendo soltanto perchè non gli avevo detto che sarei venuta' 'Fammi indovinare..' cominciò Anne guardando oltre il tavolo, al mio abbigliamento.
Indossavo un paio di pantaloni color crema e una camicia con dei bottoni dorati. Ad accompagnare il completo c'erano dei tacchi, orecchini d'oro e una collana con un diamante al centro.
'Evento di beneficenza?' risi per il suo tentativo di indovinare e scossi la testa. 'Bel tentativo, ma no. Era un evento sponsorizzato. Mio padre sta cercando nuovi investitori, e gli piace mettersi in mostra, quindi ha organizzato una cena. Inutile che lo dico, è stata una noia'
'Dolcezza' disse Anne prendendomi la mano. 'Quel completo sembra così scomodo, perfino io voglio che te lo tolga' 'Fidati, capisco. Ho portato un cambio con me' 'Resti qui stanotte?' 
'Se ti va bene..' 'Quante volte devo dirtelo? Non devi mai chiedere se mi sta bene, sei sempre la benvenuta. Anche se tu e harry vi lasciaste, lo saresti sempre. Sei parte della nostra famiglia ormai, quindi non chiedere di nuovo, o ti rovinerò uno dei tuoi completi eleganti'
'Oh, per favore, fallo' sorrisi. 'I tuoi genitori sanno dove sei?' chiese Anne curiosa. Sospirai, posandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
'No. Pensano che sia da Sierra' 'E' una vergogna. Se solo ti ascoltassero, capirebbero che ti piace stare qui' 'Pensano ancora che Harry sia solo una fase della mia vita, come se stessi cercando di dimostrare qualcosa. Mia mamma si rifiuta di chiamarlo in un altro modo se non 'quel ragazzo' e mio padre, beh, lui non lo nomina proprio'
'Potrei non essere la migliore madre al mondo, ma anche io riesco a vedere la differenza in voi due, e ti conosco da soli due mesi. Entrambi siete molto più felici. Ora Harry raramente salta la scuola, non è lunatico, e non sono sicura che abbia smesso, ma i suoi vestiti non puzzano più di fumo'
'Beh, è ancora un lavoro in corso quello' commentai riguardo al fumo, facendo sorridere Anne fiera.
'Voi due siete perfetti l'uno per l'altro. E non lo dico soltanto perchè hai una buona influenza su di lui. So che beveva e fumava, e dio sa cos'altro faceva. So che l'hai aiutato a smettere, e questo è solo ciò che tutti riescono a vedere, ma c'è dell'altro'.
'E sono sicura che è ciò che i tuoi genitori vedono. Vedono Harry come un disastro e tu sei la ragazza che sta cercando di migliorarlo e si fa influenzare. Ma-'
'Ma c'è dell'altro' finii io per Anne. Lei annuì. 'Harry mi ha aiutato emotivamente' dissi ad alta voce. Non avevo mai parlato davvero di ciò prima di quel momento. Sapevo che mi aveva cambiato, ma dirlo ad alta voce era.. diverso.
'Mi ha aiutato a non essere più la ragazza perfetta che vogliono i miei genitori, e mi ha aiutato a formare la mia persona. Sono più felice ora di quanto lo fossi prima. Prima facevo soltanto ciò che mi dicevano, ora faccio qualcosa solo per farmi felice'
'Esatto. Ecco perchè voi due siete una coppia così perfetta. Inaspettata, ma una combinazione perfetta. Non vi scontrate, vi completate a vicenda'. Il suo cellulare suonò, interrompendo la nostra conversazione.
Afferrò il suo telefono prima di rispondere. 'Pronto? Stanotte? Quando?' si fermò. 'Adesso?oh, si, penso di si. D'accordo, ciao' 
'E' tutto ok?' chiesi appena Anne attaccò. 'Mi hanno appena chiamato dal lavoro, il mio giorno libero. Avevo promesso ai ragazzi di cucinare la cena perchè è tutta la settimana che mangiano cibo riscaldato al microonde, ma non poss-'
Interruppi Anne. 'Vai a lavoro, cucinerò io per loro' 'Scarlet, non devi farlo' disse Anne scuotendo la testa. Riuscivo a vedere quanto fosse stressata.
Voleva restare a casa, esserci per i suoi figli, cucinare per loro, guardare dei film con loro. Ma non poteva se voleva continuare a mantenere la famiglia.
'E' il minimo che possa fare. Non sono la cuoca migliore del mondo, ma posso farlo. Va bene se cucino.. gli spaghetti?'
'Matt e Harry amano gli spaghetti! E anche Sam' disse mentre afferrava la sua borsa. 'Pefetto. Vai a lavoro e non preoccuparti, me ne occuperò io' promisi mentre la vedevo allacciarsi le scarpe.
'Matt' chiamò affacciandosi lungo il corridoio prima di rivolgersi a me. 'Non voglio che lo faccia da sola. Fatti aiutare da lui, ok?'.
Un minuto più tardi, Matt si fece vedere. Mi sorrise e alzò le sopracciglia guardando i miei vestiti. Gli feci la linguaccia, facendolo ridere.
'Tesoro, mi hanno appena chiamata dal lavoro. Ma sarà Scarlet a cucinare per voi, puoi aiutarla, per favore?' 'Mi piacerebbe' disse Matt sorridendomi mentre riempivo la pentola di acqua.
Anne prese la sua borsa e ci salutò prima di uscire di fretta. Matt si avvicinò a me e incrociò le braccia sul suo petto.
'Cosa vuoi che faccia?' 'Non devi aiutarmi. Non è poi così difficile' 'Oh.. Vabbè, posso farti compagnia' 'Mi piacerebbe. Ultimamente ti ho visto poco'
'E' perchè tu e Harry o siete fuori o siete nella sua stanza a pomiciare' Matt rise. 'Mi sembra che anche lui si sia fatto vedere poco in questi giorni' risposi.
'Si, è stato impegnato con Jay negli ultimi tre giorni' 'Jay? Uno dei leader della gang? Come mai?'
'E chi lo sa? Gliel'ho chiesto ieri perchè avevo letto dei messaggi sul suo cellulare in cui decidevano dove incontrarsi. Ma, quando l'ho fatto, si è innervosito senza alcun motivo'
'E perchè mai dovrebbe innervosirsi?' chiesi. Matt scrollò le spalle. 'Non lo so. Ma mi spaventa, Jay è forte e non è un bravo ragazzo. C'è un motivo per il quale la gente cambia strada quando lo vede. E prima Harry lo vedeva giusto il necessario, non di più. Ma ora qualcosa è cambiato, riesco a capirlo'.
Tutte quelle nuove informazioni in qualche modo mi spaventavano. Cosa ne era del college? Era quasi novembre, e mancavano sei mesi al diploma. Harry doveva usare quei sei mesi per allontanarsi dalla gang.
Ma sembrava soltanto che si stesse avvicinando ad essa. Che diavolo stava succedendo?
Matt notò il mio silenzio, avvicinandosi a me. 'Stai bene?' mi chiese. 'Si. E' solo che Jay mi rende nervosa' 'Nemmeno io voglio che Harry passi del tempo con lui.. Ti capisco' 'E' come se-' fui interrotta dall'aprirsi della porta.
Harry entrò, con la testa rivolta verso il basso. Indossava dei jeans scuri, stivali neri e una felpa grigia. La sua testa era coperta dal cappuccio di quella felpa.
Tra le sue labbra c'era una sigaretta, mentre entrava in cucina. Alzò lo sguardo e il suo volto si illuminò immediatamente appena mi vide.
'Piccola' disse, allargando subito le braccia verso di me, come un bambino. Mi strinse contro il suo petto mentre io inspiravo il suo profumo, ricambiando la stretta.
Mi allontanai e lo guardai. Aveva una leggera ferita sulla guancia, che scelsi di ignorare. Alzai la mano, afferrando la sigaretta che era tra le sue labbra.
Harry sorrise prima di avvicinarsi per baciarmi. Le nostre labbra si incontrarono e, anche se poco prima stava fumando, si sentiva il sapore di menta.
'Potete evitare di pomiciare nella stessa stanza in cui mangio?' Matt mormorò mentre si serviva con degli spaghetti e con la salsiccia che avevo cucinato. Risi, allontanandomi da Harry.
Harry, con l'altra mano, colpì la nuca di Matt. 'Hai fame?' chiesi guardando Harry. Lui scosse la testa, afferrando la mia mano. 'Ho mangiato da Jay' mormorò.
Io e Matt ci scambiammo un'occhiata, che Harry sembrò notare visto che cominciò ad avere un'espressione dura. Strinse ancora di più la mia mano prima di tirarmi verso il corridoio.
'Sam, la cena è pronta' dissi quando passammo fuori la camera di Sam, andando verso quella di Harry. Harry mi tirò nella sua stanza, chiudendo subito la porta.
Le sue mani subito finirono sui miei fianchi, tirandomi verso di lui. 'Ti voglio fuori da questo completo' disse facendo viaggiare le sue mani sul mio corpo.
La prima cosa che fece fu portare la sua mano alla mia testa, per sciogliermi i capelli, che caddero lungo la mia schiena.
'Così sexy' mormorò Harry mentre analizzava il mio corpo con i suoi occhi verdi. 'Harry' dissi. La sua mano continuò a muoversi sul mio corpo, avvicinandomi a lui.
'Mh?' disse mentre affondava il suo volto nel mio collo. sentivo le farfalle nello stomaco, ma non riuscivo a pensare ad altro che a Jay.
'Perchè ultimamente passi così tanto tempo con Jay?' 'Non è vero' disse con i suoi occhi brucianti nei miei. 'Matt afferma il contrario, e a stento ti ho visto in questi ultimi giorni' 
'E perchè mai dovrebbe interessare a te o Matt?' 'E' solo una domanda' dissi spalancando gli occhi per la sua reazione. 
Mi allontanai, posando le braccia sul mio petto e notando che Harry mi aveva sbottonato i primi tre bottoni della camicia. 
'Perchè diavolo dovrebbe interessare?' 'Perchè ti sei messo così tanto sulla difensiva?' chiesi alzando la voce.
'Perchè non ho bisogno che ti comporti come mia madre. Posso fare tutto quello che voglio, con chi voglio. Ecco il perchè non ho mai avuto una ragazza, perchè ficcano il naso nei miei affari'.
Mi sentii ferita all'istante mentre feci qualche passo indietro, sentendomi come se Harry mi avesse appena dato uno schiaffo in faccia. 
'Conosci il modo di farmi sentire meglio, vero Harry?' dissi, sull'orlo di una crisi di pianto. L'espressione di Harry si addolcì mentre cercava di avvicinarsi.
'Non toccarmi' dissi mentre prendevo la borsa. 'Non andartene' Harry piagnucolò, afferrando il mio braccio. Cercai di liberarmi dalla sua presa, ma riuscii soltanto a farmi catapultare contro la parete della sua stanza.
'Harry, lasciami stare!' Harry scelse di ignorare le mie parole e premette le sue labbra contro le mie. Io ero lì impalata, senza reagire, mentre spingevo sul suo petto.
Quando vidi che ciò non funzionava, alzai la mano e gli diedi uno schiaffo. Harry si allontanò lentamente, posando una mano sulla sua guancia.
Sentii immediatamente un senso di colpa; era la stessa guancia sul quale aveva già una ferita. 'Mi hai davvero dato uno schiaffo?' chiese Harry. 'Non avresti dovuto farlo'.
Mi allontanai, attaccandomi ancora alla parete. Gli occhi di Harry si erano fatti più scuri. Chiusi gli occhi, voltandomi così le labbra di Harry toccarono la mia guancia e non le mie labbra.
Cominciò a lasciare dei baci sul mio collo. Mi sentivo in trappola, con le sue mani sui miei fianchi che mi tenevano ferma.
'Mi dispiace' la sua voce era così triste che mi fece venire i brividi. 'Sai che ti amo'. I miri occhi incontrarono i suoi.
'Non puoi uscirtene con queste frasi e sperare di aggiustare tutto'. 'E questo migliorerà la situazione?' disse prima di lasciare tracce con la sua lingua sul mio collo, facendomi venire i brividi con il suo respiro.
'No' risposi, prima che le sue mani si strinsero possessivamente intorno al mio corpo. 'Sai quanto ho bisogno di te. Ti amo, Scarlet, ho bisogno di te' la sua voce era rauca e piena di emozioni.
Restai silenziosa e annuii, continuando a guardarlo. Stavo diventando debole, a stento riuscivo a resistergli ormai. Un mese prima, sarei uscita dalla stanza e non mi sarei fatta più vedere, se qualcuno mi avesse detto ciò che mi aveva detto Harry.
Ma quando si trattava di Harry, era diverso. Lo perdonavo all'istante, lo amavo. Bastava poco per dimenticare tutte le cose brutte che mi diceva.
'Non lascerò mai che tu te ne vada, mai. Sei mia. Non puoi lasciarmi, sei mia' Harry ripetè quelle parole, come se volesse farmelo capire per bene.
'Sono tua, Harry' la mia voce era quasi un sussurro. Le braccia di Harry erano avvolte intorno a me, tenendomi stretta. 
Quel comportamento rude che avevo visto in lui sarebbe dovuto bastare per farmi scappare, per porre fine alla nostra storia. Non era una cosa buona, era dannoso. Ma sembrava che più tempo passava e più ci ero dentro, andando sempre più nel profondo con Harry Styles.
'Mia'.




*writ's corner*

SCUSATEMI per l'immenso ritardo. Ma è che, tra viaggi e altro, non trovo nemmeno più il tempo per tradurre, infatti sono indietro con la traduzione. Come state? Spero bene! E scusatemi se non ho messo il grassetto ai dialoghi, ma il mouse non funziona molto bene e quindi non me l'ha reso possibile. ( e non ho neanche riletto, quindi scusatemi se ci sono errori)

Spero di recuperare con la traduzione, anche se tra un mese parto di nuovo, e vado UN MESE IN INGHILTERRA! aw, non vedo l'ora.
E poi si comincia col quinto anno. Aiuto. Ma vabbè, non pensiamoci, godiamoci il resto dell'estate. Grazie per la pazienza, anche se ho il presentimento che questa storia ormai interessi a poche persone.
Ma vabbè, grazie lo stesso a tutti voi che la leggete. (se resta ancora qualcuno lol)
mi trovate come sempre qui:



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Capitolo 37
*** Drug Dealer. ***


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CAPITOLO 37
 
“Non sono stato io”.
“Harry, fai sul serio?” sbottai mentre guardavo il compito di chimica che io e Harry avevamo davanti. “L’ho dimenticato!” disse Harry con gli occhi spalancati e alzando le mani, con fare innocente. La professoressa di chimica ci guardò, rivolgendoci uno sguardo di disapprovazione prima di riconcentrarsi sul foglio dei voti. “Giuro che sei il peggior compagno di laboratorio di chimica! Perché sono finita con te il primo giorno di scuola?” mormorai a mezza voce.
Il braccio muscoloso di Harry avvolse la mia minuscola vita, tirandomi verso di lui per darmi un bacio affettuoso sulla guancia. “Credo proprio che abbia imparato qualcosa di chimica quest’anno, grazie a me”. Harry sorrise maliziosamente, facendomi roteare gli occhi. “Se ti riferisci al sesso, sono abbastanza sicura che si tratti di biologia e non chimica” risi. Stavolta fu Harry a roteare gli occhi, passandosi una mano tra i ricci. “Non mi interessa di che categoria si tratta” disse Harry sussurrando nel mio orecchio, con i suoi denti che mordevano il mio lobo. Gli diedi una gomitata, facendolo allontanare. “Smettila, sai che mi rende eccitata e scocciata” dissi mentre cercavo di rispondere alla successiva domanda del compito. Harry, la sera precedente, avrebbe dovuto fare le domande dispari, mentre io quelle pari; Ma, sfortunatamente, “l’aveva dimenticato”. “Mi piaci eccitata e scocciata” Harry rispose, avvicinandosi per guardarmi. Sulle sue labbra c’era un sorrisetto. “Non faro’ sesso con te davanti alla classe di chimica. Specialmente non con Alec che ci guarda con la coda dell’occhio”. Il sorriso di Harry scomparve mentre si girava verso Alec, notando che guardava me. “Alec, trovati una fottuta ragazza e lascia stare la mia” Harry sputò alzando la voce. “Harry” ringhiai, abbassando la testa sul banco. Non poteva passare un giorno senza che Harry finisse in una rissa.
Ognuno, in classe, fece silenzio dopo la scenata di Harry, ma lui sembrava non interessarsene. I suoi occhi erano rigidi mentre guardava Alec. Alec rispose semplicemente con un sorriso, prima di tornare a guardare il suo compagno. “Attento a come parli, Styles. Quest’anno ti ho già sospeso per tre giorni per il fumo e per le risse. Non penso che voglia far aumentare quel numero” disse la nostra insegnante dall’altro lato della classe. Harry la ignorò, tornando a guardarmi con un’espressione innocente. “Che c’è?”.
“Devi smetterla di urlare contro ogni ragazzo che respiri la mia stessa aria. Sai quante ragazze vedo mettere il petto in fuori per te, ogni giorno? O che ti camminano intenzionalmente accanto per avere la tua attenzione? E’ stancante, ma mi fido abbastanza da credere che tu non farai niente”.
“Anche io mi fido di te” rispose. “Si, si vede” risposi sarcastica. “Sai che odio Alec” disse appoggiando il suo mento sulla mia spalla. Baciai delicatamente la punta del suo naso, passando la mano tra i suoi capelli.
“Lo so, amore”. Harry restò sulla mia spalla mentre io continuavo a rispondere alle domande di chimica. Avevo bisogno di una A. Dovevo essere all’altezza di qualunque college avrei scelto. E finora, il problema più grande era chimica, anche grazie ad una distrazione chiamata Harry.
“Oggi è venerdì e Niall organizzerà una festa. Vuoi andarci?”
“Sì” risposi velocemente, guardandolo emozionata. “Non andiamo ad una festa da quella sera e-“ “In cui tu quasi ti drogasti con Zayn. Sì, ricordo.” Harry mi interruppe, col suo sguardo che si raggelò soltanto ricordando. Afferrai la sua mano mentre continuavo a scrivere le risposte. “Resterò tutto il tempo con te” lo rassicurai. E sembrò bastare, dato che Harry intrecciò le sue dita alle mie. “Ti vengo a prendere alle 10, ho degli affari da svolgere dopo scuola” disse Harry baciandomi sulla guancia. La campanella suonò, prendemmo la nostra roba e ci avviammo insieme verso il parcheggio. Si avvicinò a me per un bacio passionale prima di separarci. Mentre entravo in auto, ebbi una sensazione spiacevole. Di solito Harry mi diceva cosa faceva per la gang, e raramente si incontrava con loro. Ma ormai li chiamava sempre “affari”. Ciò mi faceva preoccupare, ma decisi di ignorare le mie sensazioni e cominciai a guidare verso casa.
 
 
“E’ qui che avverrà lo scambio. Ho incaricato Zayn di prendere la roba, ora è nel magazzino.” Jay mi spiegò mentre indicava un punto sulla mappa presente sul suo pc. “Quanto devono avere?” chiesi guardando tutti quei documenti sulla sua scrivania. Indicò delle cifre. “Più della metà. Sono dei grandi fornitori. Comprano questa merda e di solito pagano in tempo, quindi non dovremmo avere problemi. Pagheranno più della metà del costo al momento dello scambio. E poi daremo loro sei mesi per darci il resto, dopo che rivendono e fanno altri soldi. “Capisco”  risposi a Jay.
C’eravamo solo io e lui nell’ufficio di Mark. Jay mi aveva chiamato dopo scuola, ma io non avevo avvisato gli altri ragazzi. Non sapevo perché mi rivolgesse così tanta attenzione negli ultimi tempi, ma non gliel’avrei mai chiesto. Jay e io non andavamo proprio d’accordo. Ci adattavamo, ma sapevamo di non piacerci a vicenda. Ma la situazione sembrava cambiare, visto che io ero dalla sua parte e sembrava che andassimo d’accordo. E stavo anche capendo di non odiarlo poi così tanto. “Hai organizzato tu o Mark?” chiesi curiosamente. Jay accese una sigaretta tra le sue labbra e me ne offrì una. Ne presi una istintivamente, mettendola tra le labbra prima di accenderla. Sapevo che probabilmente Scarlet avrebbe sentito la puzza di fumo, quella sera. Odiava il fatto che fumassi. Ma ero più stressato del solito. Il termine della scommessa sarebbe arrivato in meno di una settimana, quindi avevo pochi giorni per convincere Zayn ad annullarla. Ma avevo paura che una volta dettogli la verità su me e Scar, lui le avrebbe detto tutta la verità sulla scommessa. Non potevo lasciarlo accadere.
E poi c’era lo stress che veniva dalla gang. Anche se erano passate solo due settimane da quando Mark era partito, ero stato coinvolto di più negli affari. Mi piaceva, ma lo odiavo allo stesso tempo.
Mi piaceva esserci dentro e sapere cosa succedeva, mi faceva sentire forte e potente. Ma ciò mi faceva passare meno tempo con Scarlet, e sapevo che lei riusciva ad accorgersene. “Ha organizzato Mark” Jay rispose tra le nuvole di fumo. “Mi ha chiamato oggi per dirmelo. E ha anche richiesto qualcuno di specifico per completare la missione” “Chi?” chiesi, alzando le sopracciglia. “Te”. Feci un passo indietro, sorpreso. Non avevo mai fatto qualche missione da spacciatore. Picchiavo soltanto le persone che non ci pagavano in tempo. Quello dello spacciatore era un nuovo incarico per me. Ciò includeva la droga, ovviamente, ma anche pistole e giubbotti antiproiettili. Se qualcosa andava male, eri un uomo morto. Il pericolo era alto.
“Io? Non ho mai fatto qualcosa del genere…” “Mark pensa che tu sia pronto. E anche io lo penso, Harry. Non avevo intenzione di coinvolgerti in questo prima di qualche mese, ma Mark ha insistito. Visto che è lontano, vuole che la cosa vada bene, così non deve avere a che fare con nessun cadavere.”
Annuii lentamente, mentre la mia mente si affollava di pensieri. Accesi un’altra sigaretta, aspirando. Dentro e fuori. Dentro e fuori. Continuando così avrei finito le sigarette ancora prima di incontrare Scarlet, ma non mi interessava.
“Allora, cosa dici Styles? Pronto a metterti alla prova?” chiese Jay con un sorriso. Feci un respiro profondo. Era una cosa grande per me. Un punto di non ritorno. Scarlet avrebbe dato di matto, si sarebbe incazzata se avesse scoperto… Ma poi pensai all’ultima chiacchierata con Jay della settimana scorsa. La gang si stava espandendo, stava diventando più grande. Se cominciavo a occuparmi della vendita di droga, salivo di livello. E salire di livello in una grande e forte gang significava soldi, potere e ancora soldi per me. Avrei potuto finalmente dare alla mia famiglia la vita che meritavano. Mia madre avrebbe potuto lasciare il lavoro. Avrei potuto comprare una casa nuova, che non stesse per cadere. Avrei potuto pagare la retta del college ai miei fratelli, una volta cresciuti.
E poi c’era Scarlet. Finalmente sarei potuto diventare l’uomo di cui lei aveva bisogno, e che lei meritava. Sarei stato capace di comprarle tutto ciò che voleva. Avrei potuto pagare i nostri viaggi. Più ricco, i suoi genitori mi avrebbero anche accettato, rendendo la vita di Scarlet più semplice. In questo modo lei non mi avrebbe mai lasciato.
E ciò bastava per farmi prendere una decisione.
“Quando avverrà lo scambio?” “Domani” disse Jay, mentre sul suo viso si formava un sorriso, dopo aver realizzato che avevo appena accettato il mio primo incarico da spacciatore. 

*writ's corner*
Salve. Mi scuso immensamente. E' più di un anno che non aggiorno, scusatemi, mi dispiace tantissimo. Tra una cosa e l'altra non sono riuscita a farlo prima. Questo è un aggiornamento temporaneo, diciamo che ora sarei disposta a tradurre e aggiornare più frequentemente, ma non so se c'è qualcun altro che ancora è disposto a leggere la storia, quindi ho tradotto una piccola parte di un capitolo per verificare se ci fosse almeno una persona ancora interessata. Sennò, sto pensando di cominciare a tradurre un'altra storia, perchè mi piace davvero tradurre. In ogni caso, vi farò sapere. Mi scuso ancora. Vi lascio i contatti come sempre, per qualsiasi cosa scrivetemi.  
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Capitolo 38
*** Sloppy Niall Spills Secrets. ***


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CAPITOLO 38

Alle 10, Harry era fuori casa mia, seduto nella sua auto. Attraversai la mia strada ed entrai nella sua auto, al posto del passeggero. “Ciao” gli sorrisi. I suoi occhi erano già su di me quando si avvicinò, coinvolgendomi immediatamente in un bacio passionale. “Mi sei mancata” disse poggiando le sue labbra sul mio collo. Gemevo e ridevo allo stesso tempo. “Ci siamo visti qualche ora fa, Haz” sorrisi alzandogli la testa,così da poter baciare ancora le sue labbra. Dopo aver pomiciato per altri 15 minuti, finalmente riuscimmo a staccarci e a partire. Fissai Harry. I suoi capelli erano sistemati in un modo diverso. I suoi ricci, invece di andare verso il lato della sua testa, erano leggermente alzati. E proprio come ogni cosa che riguardava Harry, erano incredibilmente sexy. Indossava dei jeans stretti e neri con una maglia marrone con scollo a v. Faceva risaltare i suoi occhi verdi, che nel buio quasi sembravano brillare. I suoi tatuaggi scuri si intravedevano sotto la maglietta, e mi ritrovai a sfiorare quelli che fuoriuscivano dalla manica.
“Adoro i tuoi tatuaggi” mormorai. Harry mi guardò, sorridendo. “Io adoro il tuo tatuaggio” rispose. Lo sorrisi mentre cominciavo a sfiorare il mio tatuaggio preferito, tra i suoi: il mio nome. “Scarlet”, scritto in un perfetto corsivo, lungo il suo braccio.
Dieci minuti più tardi eravamo arrivati a casa di Niall, che era grande come quella di Harry; ma sembrava contenere il doppio del numero di persone che potesse ospitare. La musica rimbombava e arrivavano distinti l’odore di alcol e droga.
Harry strinse la mia mano mentre ci facevamo strada in cucina, tra la gente che danzava e i gruppi di persone che chiacchieravano. Niall entrò, con un pacco di birre tra le mani. I suoi occhi si accesero e corse verso di noi, sorridendo buffamente. Si avvicinò, stringendomi e lasciandomi un bacio sulla guancia. “Scarlet! Harry!” Niall esclamò. “A Niall piace ubriacarsi” disse Harry guardando la mia espressione sorpresa. Io e Niall avevamo parlato a volte, ma non eravamo mai arrivati ad abbracciarci o a lasciarci baci sulla guancia. Harry sembrava aver ragione: Niall era fin troppo ubriaco. “Oh, merda!” imprecò Harry toccandosi la tasca. “Devo prendere il mio cellulare da Lou, l’ho lasciato a casa sua e doveva portarmelo stasera a questa festa” “E’ di sopra” rispose Niall facendo un altro sorso dal suo drink. “Andiamo a cercarlo” disse Harry toccandomi il braccio, ma Niall mi afferrò. “No, lasciala qui a chiacchierare un po’ con me!” disse allegramente, sorridendomi. “Voglio parlare con qualcuno”. Harry spostò lo sguardo da me a Niall; capivo che fosse stranamente preoccupato per ciò che era successo all’ultima festa in cui mi aveva lasciata sola.
“Niall mi terrà sott’occhio” assicurai Harry prima di rivolgermi a Niall. “Vero Niall?” lui in risposta annuì entusiasta, ma sapevo che non era del tutto cosciente.
“D’accordo. Torno subito.” Harry rispose dopo un po’, prima di baciarmi per poi avviarsi. “E’ bello che voi due siate ancora insieme” disse Niall improvvisamente, fissando la sua birra come se fosse una cosa interessante. Annuii, ridendo per la sua espressione stupida. “Beh, nessuno credeva che sarebbe durata” risposi bevendo dalla bottiglina d’acqua che Harry mi aveva preso dal frigo.
“E’ solo che non sembri il tipo di ragazza che accetterebbe di stare con uno spacciatore, sai?” disse Niall cominciando a ridere da solo. Lo guardai curiosa. “Harry non è uno spacciatore. Si occupa solo di riscuotere i soldi dai clienti”. “Ah, non te l’ha detto? Harry comincerà domani, avrà il suo primo compito da vero spacciatore. Ci è voluto molto, se vuoi saperlo”. Sentii un fischio nelle orecchie mentre cercavo di captare le parole di Niall. Era vero ciò che diceva? Davvero Harry il giorno successivo avrebbe venduto della droga?
Cos’era accaduto alle sue intenzioni di allontanarsi dalla gang?
Sentii delle braccia stringere i miei fianchi e capii che si trattava di Harry, sentendo i suoi ricci solleticare la mia guancia. Mi liberai dalla sua presa, per poi ricevere uno sguardo di confusione. “Voglio andare a casa” dissi guardando Harry. “Cosa? Perché?” “Non mi sento bene, voglio che mi accompagni” risposi evitando di guardarlo negli occhi. Provai a superarlo per andare verso l’uscita ma mi afferrò.
“Scar, che succede?” chiese cercando il mio sguardo. La sua espressione era preoccupata, ma restavo ferita. Dovevo sapere la verità ma non potevamo parlarne in quel posto; riuscivo a stento a sentire i miei pensieri, con quella musica ad alto volume. “Buon divertimento piccioncini!” disse Niall, ignaro del fatto che non ci stavamo affatto divertendo. Si allontanò, muovendosi al ritmo di musica.
“Niall mi ha detto la verità, Harry. Ora portami a casa” dissi fredda e rigida. Un’espressione colpevole si fece spazio sul volto di Harry mentre annuiva, portandomi verso l’uscita. Provò varie volte a parlarmi, ma tutto ciò che facevo era interromperlo o ignorarlo. Il viaggio verso casa fu silenzioso, come lo volevo io. Dovevo riordinare i pensieri, non sarei riuscita a parlare con lui in quel momento.
Finalmente arrivammo a casa mia, che aveva le luci spente visto che non c’era nessuno. I miei genitori erano in giro per qualche questione di affari, e Woods sarebbe rimasto da amici quella sera.
“Posso entrare?” chiese Harry dopo aver spento la sua auto. Annuii, prima di scendere e avviarmi verso la porta di casa. Digitai il codice di sblocco e entrammo. Accesi le luci e salii le scale verso la mia stanza, con Harry che mi seguiva.
Non aveva una bella espressione, come se si stesse per sentire male.
Harry entrò dopo di me e chiusi la porta. Si mise seduto sul mio grande letto. Incrociai le braccia sul petto e cominciai a fissarlo. “Ascolta Scarlett, devi capire…” cominciò ma a stento riuscivo ad ascoltarlo per quanto fossi arrabbiata. “E’ cominciato tutto due mesi fa, e non ti conoscevo ed ero solo un cretino-“ “Lo spacciatore, Harry?” urlai su di lui fissandolo. Non volevo sentire scuse o spiegazioni stupide.
Subito dopo, Harry sembrò sollevato, rendendomi confusa. “Come hai fatto a non dirmelo! Sono la tua ragazza! Dovresti amarmi, fidarti di me e dirmi tutto. Credevo stessi cercando di allontanarti dalla gang, non di acquistare più potere!”
Harry continuò a fissarmi, come se non stesse capendo che gli stavo urlando contro. “E se davvero credi che ti lascerò fare tutto ciò al tuo futuro, allora ti sbagli. Non so cos’hai in testa!”.
Lo guardai con gli occhi pieni di rabbia. Mi guardava. Mi aspettavo rabbia anche da parte sua, che avrebbe cominciato a urlare. Ma invece era il contrario. Aveva un accenno di ciò che sembrava un sorriso sulla bocca, con i suoi occhi fissi nei miei.
“Perché mi guardi così?” chiesi acidamente. “Ti amo” disse quelle parole come se appartenessero ad un’altra lingua, come se fossero parole nuove. Erano inaspettate.
Harry era irascibile, e anche tanto, quindi l’ultima cosa che mi sarei aspettata era che lui confessasse il suo amore per me, invece di urlarmi contro a sua volta. “Cosa?” chiesi per accertarmi di aver sentito bene. “Sono così innamorato di te” ripetè Harry sorridendo mentre mi guardava con i suoi occhi verdi.
“Io…” mormorai, confusa e sorpresa da ciò che avevo sentito. Non sapevo nemmeno cosa rispondere. “Non puoi uscirtene così quando sono furiosa!” borbottai. Continuò a sorridere. “E perché no?” chiese alzando le sopracciglia. Mi morsi il labbro, lo odiavo. Era così perfetto. Come potevo sentirlo parlare così e continuare ad essere arrabbiata con lui?
“Fottiti” dissi prima che le sue braccia raggiungessero la mia vita e mi tirassero verso di lui. Le sue labbra si unirono alle mie come se fossero state la sua fonte di aria, la sua fonte di vita. “Volentieri” disse mentre faceva pressione sul mio labbro superiore. Misi tutta la mia rabbia, tutta la mia frustrazione in quel bacio, mettendoci tutta la forza. “Fanculo” ringhiò Harry dopo che morsi violentemente il suo labbro inferiore. Il sapore del suo sangue nella mia bocca mi fece realizzare quanto effettivamente ero stata violenta. Ma ciò sembrava piacere ad Harry, prima che posasse le sue grandi mani sul mio sedere. Si alzò, con le mie gambe che avvolgevano i suoi fianchi mentre si voltava, per farmi sdraiare sul mio grande letto. I suoi occhi diventarono più scuri alla vista dei miei capelli disordinati e delle mie labbra rosse. Si fiondò sul letto, mettendosi sopra di me come se lui fosse il predatore e io il suo pasto. Si abbassò, baciando il mio collo in vari punti. Continuava a mordere, leccare e baciare la mia pelle sensibile, facendomi riempire la stanza dei miei gemiti.
Appena finito di lasciare il segno sul mio collo si alzò leggermente, e io ne approfittai per lasciare a mia volta un segno. Mi avvicinai, inalando il suo profumo ormai noto. Sentivo profumo maschile mischiato all’odore del fumo. Baciai e morsi il suo collo, concentrandomi su un punto in particolare, dove avevo lasciato un segno la settimana precedente.
Dai gemiti che emetteva, aveva capito quanto fossi eccitata. Le mie braccia erano avvolte al suo collo, così da non lasciare alcuno spazio tra di noi. Mentre continuava a baciarmi le sue mani andarono sul mio seno, afferrandolo e ampliando così la mia frustrazione. Afferrò i bordi della mia maglietta, facendomi alzare le braccia per poi sfilarla. Dopo qualche secondo, il pavimento fu raggiunto anche dal mio reggiseno. Ero lì, per metà nuda, davanti ad Harry e non mi sentivo nemmeno a disagio. Mi fidavo di lui e mi sentivo sicura.
Così. Dannatamente. Perfetta.” Sussurrò Harry come se stesse parlando a se stesso; i suoi occhi si alzarono per guardarmi, prima che si abbassasse per baciare il mio seno. Un sospiro lasciò la mia bocca quando Harry accolse il mio capezzolo con le sue labbra, mentre giocava con l’altro con le dita. Mi morsi il labbro mentre Harry baciava e giocava col mio seno, facendomi sentire come se la testa mi stesse esplodendo.
“Harry” riuscii a dire dopo un po’. Il suo viso si avvicinò al mio, mentre si manteneva con i gomiti ai lati della mia testa. “Scar”. Annullai le distanze, continuando a baciarlo, con la sua lingua che pregava la mia.
“Fai l’amore con me” lo implorai strofinando la mia intimità con la sua. Morivo dalla voglia, era quasi doloroso. I suoi occhi si fecero ancora più scuri di quanto lo fossero già, erano quasi neri. Non disse niente, oltre a un ringhio mentre mi baciava appassionatamente. Tre minuti dopo la sua maglia, i suoi pantaloni e i miei erano ammassati a terra. L’unica cosa che mi separava dall’essere nuda era la mia mutanda, mentre i suoi boxer sembravano diventare sempre più stretti, minuto dopo minuto.
Harry si spostò facendomi salire sopra di lui, con il mio seno in bella vista per lui. Appoggiai la mano sulla sua protuberanza, accarezzandolo sopra il cotone dei boxer. Harry sussultò, muovendo i suoi fianchi verso la mia mano, mentre la protuberanza cresceva secondo dopo secondo.
Le mie dita andarono sotto i suoi boxer, facendolo sospirare. Abbassai i boxer, facendo uscire il suo duro membro. Harry era nudo sotto di me, non avevo mai visto qualcosa di così attraente in tutta la mia vita.
Stavo per raggiungere la sua erezione quando Harry si mosse, avendo deciso che era finito il mio tempo di comandare. Dominava a letto, lo sapeva, e ciò gli piaceva anche.
Continuò a lasciare dei baci sul mio petto, continuando fino alla pancia e facendomi venire le farfalle allo stomaco. “Wow” mormorò dopo aver infilato la mano nei miei slip, prima di cominciare a fare pressione contro il mio clitoride. “Sei così bagnata”. Entrò con un dito, muovendolo dentro e fuori. Io, nel frattempo, gemevo e muovevo i miei fianchi verso di lui. Lo volevo. Avevo bisogno di lui.
“Harry, ho bisogno di te” dissi sincera. Harry baciò le mie labbra mentre continuava a penetrarmi con un dito. “Dimmi di cosa hai bisogno piccola. Dimmelo” disse con voce rauca, facendomi eccitare più di prima. “Ho bisogno di fare l’amore con te” mi fermai per un momento, guardandolo dritto negli occhi. “Forte”.
Il suo dito uscì da me, contro la mia volontà. Mormorai volenterosa, mentre lui avvolse la bocca intorno al suo dito, per assaggiarmi. Chiuse gli occhi ed emise un gemito. “Il tuo sapore è migliore di qualsiasi altra cosa che abbia mai assaggiato. E’ così dannatamente buono”.
La sua mano andò sul bordo dei miei slip, per sfilarli violentemente e poi buttarli a terra con il resto dei vestiti. Si chinò, premendo le sue labbra sul mio tatuaggio. Le iniziali “H.S.”, scritte in corsivo sul mio fianco, sembravano piacergli mentre continuava a baciarle. Harry si spostò sul bordo del mio letto per prendere qualcosa. Prese una bustina grigia e se la portò all’altezza dei denti, e capii che era un preservativo.
“Lascia fare a me” dissi prendendolo dalla bustina. Srotolai il preservativo sulla lunghezza di Harry, facendolo sospirare. “Sdraiati” mi disse. Lo accontentai, cadendo contro il mio morbido letto e il mio morbido cuscino. “Cazzo, sembri un angelo” mormorò mentre si abbassava su di me. “Ah!” mormorai quando Harry posizionò la sua punta all’altezza della mia entrata. Era la seconda volta che facevo sesso, ma sapevo che sarebbe stata sicuramente meglio della mia prima e dolorosa volta.
“Ti scoperò come se fossi un angelo, cosa che sei” disse Harry entrando deciso in me. “Danneggerò la tua innocenza”.
Con le sue parole e i suoi movimenti, sapevo che non sarei durata molto. Continuò ad uscire ed entrare velocemente in me, gemendo insieme a me. Ogni tanto il mio nome compariva sulla sua bocca, insieme alle parole “cazzo” o “porca puttana”. “Harry” il suo nome uscì dalle mie labbra mentre lo guardavo. A stento riuscivo a tenere gli occhi aperti, che si chiudevano a causa del forte piacere.
“Così stretta…” mormorò Harry con le sue labbra premute contro le mie. Si riusciva a sentire il rumore dei nostri corpi insieme ai nostri gemiti. Guardai i ricci di Harry, che si agitavano ad ogni suo movimento. I suoi tatuaggi erano illuminati, contro il mio corpo che invece era pulito, oltre alle sue piccole iniziali. Aveva cicatrici, tatuaggi e ferite. Io non avevo nient’altro che le sue due iniziali tracciate sul mio fianco, A parte quelle, la mia pelle era pulita e chiara. Era un’altra delle differenze tra me e lui.
“Ci sono quasi” dissi spostando un riccio dal suo viso mentre continuava a muoversi dentro di me. Harry velocizzò i suoi movimenti, rendendoli più decisi. Era difficile per me non urlare. Meno di un minuto dopo, sia io che Harry raggiungemmo l’apice del piacere; il nome di Harry lasciò le mie labbra in un sussurro.
Dopo ciò, Harry si sdraiò su di me e coprì il mio corpo col suo, cercando di far tornare il suo respiro regolare.
Tutto ciò a cui riuscivo a pensare era a quanto era stato meraviglioso. A come sentivo Harry più vicino, ogni volta che facevamo sesso. Non avrei mai voluto che finisse.
Harry si spostò, sdraiandosi accanto a me. Scoprì il suo membro e gettò il preservativo nel cestino vicino. Il suo braccio avvolgeva la mia stretta vita, stringendomi a lei. Lo guardai. C’era una connessione così forte tra i nostri occhi che a stento riuscivo a respirare. Mi spostai per dargli un lungo e appassionato bacio.
“Per essere la tua seconda volta, sei stata abbastanza selvaggia” ruppe il silenzio Harry. Poggiai la testa sulla sua spalla. “Ho imparato dal migliore” risposi, facendo ridere Harry. “Mi hai graffiato la schiena, credo che stia sanguinando”. “Cosa ti aspettavi da una ragazza a cui hai danneggiato l’innocenza?” risposi, usando le sue parole contro di lui. Harry aprì la bocca, ridendo con la testa all’indietro. Era il mio suono preferito, quello,
“Ci sono così tante cose che vorrei insegnarti” disse guardandomi. Annuii, baciandogli la guancia. Anche io volevo imparare altre cose. Volevo provare nuove cose, nuove posizioni, nuovi modi per far provare piacere ad entrambi. Volevo avere più esperienza.
“Harry?” ruppi il silenzio. Harry spense la lampada, lasciandoci al buio. “Si’, piccola?” la sua voce rauca del post-sesso mi diede i brividi.
“Davvero diventeremo una di quelle coppie che sfoga la propria rabbia facendo sesso dopo aver discusso?” dissi sorridendo. “Il sesso da arrabbiati è il miglior sesso” rispose palpando leggermente il mio sedere.
“Ho sentito che anche il sesso per fare pace è bello” risposi, facendogli alzare le sopracciglia. “Credo di aver creato un mostro” disse, ridendo.
“Credo che sia soltanto l’effetto che hai su di me” risposi con nonchalance. “Ti amo, lo sai.”
“Ti amo anch’io”.


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Hola babes! Un'ennesima scusa per un ennesimo capitolo in ritardo. Però è abbastanza lungo.. Potrebbe bastare a farmi perdonare? :)
Anyway, sono stata indaffarata con gli esami ma ora ho una decina di giorni di pausa tra primo e secondo semestre, spero di riuscire a tradurre il più possibile, se questa storia interessa ancora a qualcuno :D Finalmente è arrivato il momento tanto atteso, finalmente si sono uniti fisicamente! 
Alla prossima, (spero non troppo tardi) 
Ciao ragazzi, e grazie a quei pochi che ancora passano il tempo a leggere i miei capitoli :)

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