The angel of...- tra bene e male

di Ketty91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ti ricordo nei miei sogni ***
Capitolo 2: *** Ali salvatrici ***
Capitolo 3: *** La lettera ***
Capitolo 4: *** L'incontro ***
Capitolo 5: *** L'attacco ***
Capitolo 6: *** Che sia lei? ***
Capitolo 7: *** L'errore ***
Capitolo 8: *** Abbandono... ***
Capitolo 9: *** Possesso ***



Capitolo 1
*** Ti ricordo nei miei sogni ***


CAPITOLO 1: TI RICORDO NEI MIEI SOGNI...
Era una fredda giornata di Gennaio ed a Tokyo era appena nevicato, a casa Kinomiya la squadra dei bleadebreakers stava ancora dormendo, avevano deciso di festeggiare la loro riunione, dopotutto era un anno che non si vedevano ( Questa storia è ambientata un anno dopo l'ultimo torneo Mondiale di beyblade Nd A).
Erano circa le 06.00 di mattina quando Rei si svegliò, si strofinò gli occhi e si guardò intorno notando che era il primo ad essersi svegliato, si alzò ed andò in bagno a sciacquarsi la faccia.
Max: - Giorno Rei, dormito bene? - chiese il biondino appena entrato in bagno mentre si copriva con una mano un piccolo sbadiglio.
Rei: - Giorno Max, non sono stato io a svegliarti vero? - chiese guardandolo negli occhi.
Max: - Non ti proccupare, è stato Takao - disse un pò arrabbiato - quel ragazzo si agita troppo nel sonno - disse ripensando alla gentilezza con cui lo aveva svegliato.
Rei: - Visto che è presto che ne dici di tornare a letto e di provare a dormire ancora un pò? - chiese sperando in una risposta positiva da parte del suo amico.
Max: - Sono d'accordo, ieri abbiamo esagerato e tanto oggi non ci dobbiamo allenare - disse con calma il biondo.
Entrambi si stavano per dirigere in palestra quando si parò di fronte a loro Takao.
Takao: - Giorno, come mai siete già in piedi? - chiese il ragazzo con la lingua un pò impastata dal sonno.
Rei: - Questo dovremmo chiederlo noi a te! E' la prima volta che ti svegli così presto, che cosa è successo? - chiese incuriosito.
Takao: - E' per colpa di tutto quello che abbiamo bevuto ieri sera, forse ho esagerato - ammise il ragazzo arrossendo leggermente ripensando alla serata precedente.
Max: - Comunque visto che è presto noi torniamo a letto, vieni anche tu? - chiese Max osservando la faccia assonnata del suo amico.
Takao: Si, non vedo l'ora di rimettermi sotto le coperte, qui si congela - disse cominciando ad incamminarsi - dov'è Kei? E' strano che non si sia ancora svegliato - chiese.
Rei: - Takao non ha tutti i torti, forse è meglio andrare a controllare! - disse, gli altri annuirono con la testa e continuarono ad incamminarsi verso la palestra e una volta giunti a destinazione aprirono la porta scorrevole trovandolo nel suo letto che dormiva.
Gli altri, allora, cominciarono ad incamminarsi per tornare nei rispettivi letti mentre Rei notò che l'amico aveva qualcosa di strano, la sua posizione era insolita, era rannicciato e non era da lui.
Takao e Max notando lo sguardo dell'amico si avvicinarono a lui per chiedergli spiegazioni che non ebbero il tempo di ricevere perchè il cinese cominciò ad avvicinarsi al letto dell'amico e una volta giunto lo guardò in faccia.
Rei: - Kei... - disse scostandogli le ciocche che gli coprivano il viso intravedendo la faccia del russo - stai bene? - chiese mentre gli appoggiava una mano sulla fronte.
Il ragazzo a quel contatto non si svegliò, purtroppo il cinese scoprì che il ragazzo aveva la febbre alta.
Rei: - Takao, vai a prendere un termometro, Kei non sta bene! - disse scuotendo leggermente il russo che continuava a non dare segno di volersi svegliare, notò che aveva il respiro irregolare... stava sognando.

Kei: - Dove mi trovo? - chiese guardando il paesaggio intorno a lui, si trovava... a casa sua!
???: - Kei! - disse una voce femminile - Vuoi andare a giocare...  la tua amica ti aspetta in giardino, non vorrai farla aspettare! - disse mentre gli prendeva la mano .
Kei: - Ma...mamma - disse il ragazzo guardandola ed abbracciandola mentre delle lacrime gli scendevano dal viso.
Mamma: - Che cos'hai Kei? Tutto bene? - gli chiese mentre anche lei lo abbracciava.
Kei: - Mi sei mancata così tanto - disse cominciando a piangere.
Mamma: - Kei, piccolo mio calmati! - disse per rassicurarlo - Perchè non vai a giocare con lei? - chiese guardando la bambina che era appena entrata.
Kei la osservò attentamente... era una bellissima bambina di circa sei anni con gli occhi color blu cielo e i capelli neri a caschetto con delle ciocche blu.
???: - Perchè piangi? - chiese guardandolo in faccia con un'espressione triste.
Mamma: - Forza andate a giocare - disse sorridendo mentre vedeva la bambina che si avvicinava al ragazzo.
Lui si abbassò alla sua altezza e le porse una semplice domanda... chi sei?
Lei non rispose, si limitò a sparire insieme alla madre sotto lo sguardo del ragazzo che ancora con le lacrime agli occhi le implorava di non andare via...

Rei: - Kei, stai meglio? - chiese il cinese preoccupato mettendo nuovamente la mano sulla fronte dell'amico.
Kei: - Che... cosa è successo? - chiese a fatica cercano di alzarsi ma Rei lo costrinse a ricoricarsi, cominciò a tremare e Max lo coprì con la sua coperta.
Takao: - Si può sapere che cosa hai sognato, lo sai che stavi piangendo? - chiese il ragazzo mettendosi le mani sui fianchi.
Il russo non rispose, aveva sognato il suo passato, quello che ancora non ricordava... si chiedeva chi fosse quella bambina.
Kei: - Non vi preoccupate, è tutto a posto - disse per cercare di sviare il discorso.
Ormai il cinese conosceva bene Kei e sapeva che quando rispondeva così era perchè non si sentiva ancora pronto a quella discussione, si chiedeva solo che cosa avesse sognato.
Il silenzio regnò sovrano di quella stanza per qualche minuto, fino all'arrivo del prof. che aveva una faccia sconvolta sia dal sonno che dalla gioia.
Prof: - Ragazzi, ho scoperto che fra tre mesi ci sarà un nuovo torneo - disse mostrando il computer che conteneva l'inserto del torneo e la domanda di partecipazione.
Takao: - Ragazzi è una cosa fantastica, non vedevo l'ora di scendere di nuovo in campo - disse guardando Rei e Max per poi porre lo sguardo su Kei che nel frattempo si era addormantato.
Dopo aver dato spiegazioni sul comportamento del russo al prof andarono in salotto per fare colazione e lì cominciarono a parlare degli allenamenti in vista del torneo...

???: - Kei... sei sveglio? - chise una voce femminile vicino a lui.
Il ragazzo si alzò dal letto per vedere chi lo avesse chiamato e notò che era la bambina che aveva visto nel suo sogno precedente.
???: - Kei io non riesco a dormire - disse guardandolo nei suoi occhi artemisia, lui non potè che chiederle spiegazioni.
Kei: - Come mai non riesci a dormire, non ti senti bene? - chiese chinandosi alla sua altezza e mettendogli la mano sui capelli.
???: - No, sono triste perchè tu e Dranzer adesso ve ne andrate e mi lascierete di nuovo sola, io ho paura della solitudine - disse cominciando a singhiozzare - tu e Dranzer siete una cosa sola, non vi potete separare... noi invece si -.
Kei non seppe il perchè, ma sentì il bisogno di aiutarla, quella bambina faceva parte del suo passato, isintivamente la abbracciò.
Come nel sogno precedente la bambina sparì lasciando al ragazzo solo una piuma bianca e qualche parola:
                                       ...Tu credi negli angeli?...        
                                           

Kei aprì gli occhi ma nonostante ciò vedeva tutto sfocato e la testa gli girava da impazzire, con molta fatica cercò di alzarsi, doveva capire il significato di quelle parole, perchè non doveva separarsi da Dranzer, forse aveva a che fare con i ricordi dimenticati del suo passato?
Arrivò in cucina dove trovò il resto della squadra che non appena notata la sua presenza interruppe il dialogo e gli si avvicinò.
Rei: - Come ti senti? - chiese avvicinandosi al suo amico e guardandolo dritto negli occhi. Lui non ebbe il tempo di rispondere che qualcuno bussò alla porta, Takao andò ad aprire lasciando il gruppo ad aspettarlo.

Takao: - Chi è? - chiese mentre apriva la porta trovandosi di fronte una persona che non si sarebbe mai aspettato di rivedere, Borgof e delle guardie.
Borgof: - Kei Hiwatary si trova qui? - disse ridacchiando, Takao rimase sbigottito, chiuse la porta a chiave e si diresse verso la cucina urlando a squiarciagola.
Takao: - Kei, scappa!!! - mentre urlava queste parole la porta si aprì, le guardie entrarono immobilizzando tutti i presenti.
Borgof: - E' tanto che non ci vediamo Kei - disse avvicinando la sua mano al viso del ragazzo che prontamente cercò di respingere quel tocco - tuo nonno vuole che torni quello di una volta ed io in un modo o nell'altro porterò a termine il mio compito -.
Si mise una mano in tasca estraendo poi un fazzoletto imbevuto di sonnifero e lo mise sulla faccia del russo che dopo pochi minuti si addormentò, lo stessa sorte toccò ai suoi amici.
L'unica cosa che Rei vide prima di svenire fu il suo amico che veniva caricato su una macchina nera e portato lontano da loro.
 
To be continued...

Allora, che ve ne pare, forse vi chiederete che fine ha fatto Kei ( In effetti... Nd tutti) ( Lo scoprirete nel prossimo capitolo Nd Me) ( Non è affatto giusto ç__ç  NdTakao ) ( Invece si Nd Me ^__^) e chi sia la ragazza che Kei continua a sognare... Don't worry, lo scoprirete nel prossimo capitolo, (credo... ahahahah! Nd Me)
Bacioni e grazie a chi recensirà ma anche a chi legge.
Grazie in anticipo a Valery_Ivanov che mi ha convinto a pubblicarla...tvttttttb
Ketty91

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Capitolo 2
*** Ali salvatrici ***


CAPITOLO 2: ALI SALVATRICI
Una casa fredda e buia... le mani legate da una corda, l'unico rumore che si avverte è quello del suo respiro irregolare a causa della febbre.
Dei passi distolgono il ragazzo dai suoi pensieri, era sicuro che a momenti sarebbe arrivata la persona che lo aveva rapito a casa di Takao, ne era sicuro... avrebbe rivisto Borgof, le sue previsioni si rivelarono esatte.
Borgof: - Ben svegliato Kei - disse con un sorriso che gli segnava la bocca - lo sai perchè ti ho portato qui? - chiese costringendo il ragazzo a guardarsi intorno.
Si trovava in una grande casa, l'arredamento era molto raffinato, le tende e i mobili erano fatti di seta rosso porpora con delle decorazioni color oro e sopra il camino acceso si trovava un enorme quadro rappresentante... la sua famiglia!
Kei: - Perchè mi hai portato nella casa di mia madre? - chiese cominciando a ricordare che quella era la residenza invernale della famiglia Hiwatari, comprata da sua madre dove avevano vissuto insieme e...dove era stato separato da lei da piccolo.
Borgof: - Vedo che la tua memoria comincia a tornare, penso proprio che tuo nonno non gradirà la notizia - disse con calma per poi girarsi verso una guadia - prendilo e portalo al laboratorio - gli ordinò cominciando ad incamminarsi.
Kei fu portato di peso dalla guardia nei sotterranei della casa senza dargli la possibilità di reagire, sperava che i suoi compagni lo trovassero, non voleva tornare ad essere la marionetta di suo nonno, non voleva.
La febbre gli fece prdere i sensi...

???: - Kei... - disse la bambina con le lacrime agli occhi, il ragazzo preoccupato da quelle parole si voltò vedendo suo nonno che si dirigeva verso di lui con due guardie al seguito; era il momento della partenza.
Kei: - E' per questo che sei triste? Perchè devo... dobbiamo andare via? - chiese prendendo tra le mani il suo Dranzer.
La bambina non rispose, si limitò ad abbracciarlo sussurrandogli qualcosa all'orecchio:
                      - Non preoccuparti, lo custodirò fino a quando non ci rincontreremo -
I suoi occhi caddero sulla collana a forma di aquila che le pendeva del collo, Kei la osservò attentamente, era... la collana che gli aveva regalato sua madre per il suo quinto compleanno insieme al suo adorato beyblade; era convinto di averlo perso al monastero.
Nonno: - Kei, è ora di andare! - disse con voce dura dando poi un'occhiata alle guardie che capendo l'ordine si avvicinarono al ragazzo e lo strinsero per le braccia impedendogli qualsiasi resistenza.
I suoi occhi continuavano ad osservare quella bambina che piangendo lo salutava stringendo il ciondolo fra le sue braccia; tutto divenne nero...

Ormai la squadra si era svegliata ed insieme stavano cercando il modo di ritrovare il loro amico...
Takao: - Dove possono averlo portato? - chiese preoccupato sbattendo i pugni contro il tavolo di legno per sfogare la frustazione che lo attanagliava in quel momento, era preoccupato per lui e voleva salvarlo a tutti i costi.
Rei: - Basta, io easco a cercarlo! - disse il cinese che non ne poteva più di restare lì con le mani in mano.
Max: - Calmati Rei - disse l'americano cercando di calmare il compagno - capisco cosa provi, tutti siamo preoccupati per Kei ma non sapremmo neppure dove andarlo a cercare - continuò mettendo la mano sulla spalla dell'amico che gli sorrise.
Takao: - Credo che la soluzione migliore sia aspettare che torni - disse stringendo i denti; anche lui vorrebbe andare a cercarlo ma sapeva benissimo che era inutile, era convinto che il suo amico sarebbe tornato presto.
Si creò il silenzio, il tempo passava rotto soltanto dalla pioggia che cadeva incessantemente... qualcuno bussò alla loro porta...

Il suo corpo era pieno di tagli e lividi, ormai era molto che lo torturavano nel peggiore dei modi ma non voleva cedere, non voleva darla vinta al suo torturatore.
Borgof: - Allora Kei, tornerai da noi!! - urlò cercando inutilmente di incutere paura nella sua vittima che continuava a non dare segni di cedimento.
Kei: - E' inutile che continui a chiadermelo, la mia risposta non cambierà - disse con il suo  sguardo freddo facendo arrabbiare ancora di più il finto monaco che per risposta ricominciò a frustarlo sperando che cedesse sfinito dal dolore.
In quell'istante nella stanza entrò la persona che Kei odiava più di tutti in assoluto...suo nonno.
Nonno: - Allora Borgof, non sei ancora riuscito a convincerlo? - chiese guardando la faccia seria del suo sottoposto - Ne ero convinto, noi Hiwatary siamo sempre stati dei grandi testardi - continuò guardando il nipote ancora legato che lo osservava con disgusto.
Kei: - Che cosa vuoi ancora da me? - chiese cercando di non far trasparire la sua stanchezza e il dolore delle ferite che continuavano a sanguinare.
Nonno: - Voglio semplicemente che tu torni con me in Russia per disputare il nuovo campionato con i Demolition Boys - disse con un piccolo ghigno sul volto.
Il ragazzo non rispose; il suo sguardo lasciava intendere, però, una risposta negativa che fece infuriare il suo odiato parente che prese dalla sua tasca una pistola che puntò senza esitazione contro il nipote.
Kei: - Sparami pure, tanto non tornerò con te! - disse cercando di mentenere la sua solita freddezza anche se nel profondo dell'animo aveva paura; non voleva morire prima di aver recuperato del tutto la memoria.
Nonno: - Va bene, se è questa è la tua scelta - disse puntando la pistola al cuore del ragazzo - buon viaggio all'inferno - premette il grilletto... il colpo partì.

Takao: - E tu chi sei? - chiese guardando la figura femminile che si era presentata a casa sua con una cappa zuppa a causa della pioggia e il respiro affannato.
???: - E' qui che al momento risiedono i Bleadebreakers? - chiese con una voce dolce facendo arrossire il ragazzo.
Takao: - Si - disse dopo qualche secondo di esitazione - ma tu non mi hai risposto...posso sapere chi sei? - continuò sperando che questa volta la ragazza rispondesse.
???: - Non potete ancora sapere il mio nome, dovete sapere Kei è in pericolo - disse mentre gli occhi cominciavano a diventare lucidi - dovete salvarlo! - soffiò abbassando la testa per nascondere quelle lacrime che copiose le rigavano il viso.
Il giapponese sentendo quelle parole la prese per le spalle e scuotendola leggermente cominciò a chiederle dove fosse il suo amico, non ottenne risposta;decise di farla accomodare in casa sperando che si calmasse.
Rei: - Takao - disse alzandosi e dirigendosi verso di lui insieme al resto della squadra - chi sarebbe questa ragazza? - chiese cercando di osservare la ragazza mentre cercava di asciugarsi le lacrime.
???: - Come ho già detto al vostro capitano non potete ancora sapere il mio nome, tutto ciò che dovete sapere è che Kei è in pericolo e che suo nonno farà di tutto per convincerlo a tornare dalla sua parte - il suo sguardo si fece più serio - già una volta lo ha fatto e non voglio che questo succeda ancora - disse diventando più seria in volto.
Max: - Potresti spiegarti meglio? - chiese l'americano non capendo le parole appena uscite dalla bocca della ragazza.
Prof. K : - E' vero, da quello che hai appena detto sembra che tu conosca già Kei e suo nonno, è così? - chiese incuriosito mentre si sistemava gli occhiali.
In un primo momento la ragazza non rispose, non poteva svelare la sua identità, non era ancora il momento.
???: - Mi dispiace, ma non posso rispondere a questa domanda, vi svelerò tutto a tempo debito - disse alzandosi dalla sedia e dirigendosi verso la porta.
Takao: - Ma dove stai andando? - chiese prendendola per un braccio impedendole di uscire dalla porta, lei senza voltarsi rispose alla domanda...
???: - Saprete di Kei a breve - disse ad alta voce in modo che tutti possano sentirla - potreste dargli questa da parte mia? - chiese portgendo al capitano una busta azzurra.
Tutti annuirono con la testa e dopo che Takao le ebbe lasciato il braccio uscì e sparì tra la pioggia nel buio della notte.
Tutti rimasero in silenzio increduli... il telefono cominciò a suonare e incerto il proprietario di casa si avviò per rispondere.

Sangue...
Il sangue sgorgava dalla spalla di Kei che provava in tutti i modi a non urlare dal dolore, cercò di alzare la testa per vedere suo nonno, invece davanti a lui si parava una ragazza con delle ali bianche sulla schiena.
Kei: - Tu chi sei? - chiese con un filo di voce - Sei...un angelo? - chiese osservando la  figura femminile che continuava a dargli le spalle.
???: - Si Kei - rispose con una voce dolcissima - sono il tuo angelo e ti proteggerò sempre - disse voltandosi verso di lui e liberandolo dalla sua prigionia.
Kei però non aveva la forza per reggersi in piedi e allora la ragazza lo aiutò sorreggendolo, fu allora che il russo vide il suo parente infuriato come mai aveva visto in vita sua.
Nonno: - Come hai fatto a salvarlo? - chiese urlando verso l'angelo - Io avevo mirato al cuore e invece la pallottola ha colpito la spalla! - disse scaraventando la sua arma a terra.
Non seppe la risposta alla sua domanda perchè l'angelo dischiuse le sue ali e volò via con il ragazzo uscendo dalla casa.
Kei: - Grazie - disse con poca voce.
???: - Di niente - disse sorridendogli per poi diventare leggermente triste - io non posso andare oltre, ci penserà lui a portarti all'ospedale e ad avvertire i tuoi amici - disse guardandolo nei suoi occhi artemisia.
Kei: - Di chi stai parlando? - chiese con le sue ultime forze, notò che l'angelo guardava avanti e lui fece lo stesso... perse i sensi prima di vedere chi lo avrebbe soccorso.

To be continued...

Ciao a tutti!!! Allora vi è piaciuto il capitolo? ( Spero di si Nd Me^^) ( Io non credo Nd Tutti) (Perchè? Nd Me) ( Hai lasciato troppe questioni irrisolte -_- Nd Takao) ( E' vero... ma non è più bello così ^_^ Nd Me) ( Può darsi Nd Prof) ( Basta!!! Non sta a voi decidere è_é Nd Me) ( Va bene, hai ragione! Nd tutti terrorizzati) ( Grazie^^ Nd Me).
Cmq vi starete facendo un sacco di domande vero?
Chi sarà la ragazza che si è presentata a casa di Takao?
Chi è l'angelo che ha salvato Kei?
Chi lo soccorrerà? ( Lo scoprirete nel prossimo chappy Nd Me^^)

Prima di andarmente ringrazio Valery_Ivanov e ino _ chan per la recensione...
Grazie anche a cinxi_hiwatari ( Anche io odio a morte Borgof... vedrò di fargli fare una brutta fine!! Nd Me).
Grazie anche a chi legge...
Bacioni
Ketty91

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Capitolo 3
*** La lettera ***


CAPITOLO 3:  LA LETTERA
Takao: - P-pronto? - chiese il ragazzo che confuso stringeva ancora la lettera che quella misteriosa ragazza gli aveva consegnato pochi minuti prima.
???: - Takao, sei tu? Sono Yuri - disse il russo con voce calma sorprendendo il giapponese, perchè mai quel ragazzo lo chiamava a quell'ora?
Takao: - Si, sono io - disse dopo qualche secondo di smarrimento - posso chiederti il motivo della tua chiamata? - chiese sperando che rispondesse alla domanda.
Yuri: - Sono all'ospedale di Tokyo - disse con voce calma - ho appena portato qui Kei, ora è in sala operatoria - ammise cambiando leggermente voce.
Il giapponese a quel punto perse la calma...
Takao: - Lo stanno operando?! - urlò facendo preoccupare i suoi compagni di squadra - Che cosa gli è successo! - continuò non abbassando il tono.
Yuri: - Suo nonno gli ha sparato colpendolo alla spalla destra - disse e dopo qualche secondo ricominciò a parlare - credo che sarebbe meglio se veniste qui - il tono della sua voce si era fatto un po' più triste.
A quel punto entrambi riattaccarono la cornetta e il ragazzo ancora sconvolto per la notizia appena ricevuta guardò in faccia i suoi amici e con una voce che non sembrava sua diede la notizia ai suoi compagni...

Il monastero... un luogo pieno di dolore e di sofferenza, ormai lo aveva capito fin troppo bene ma nonostante tutto il suo pensiero era fisso sull'unica persona che lo avesse accettato per quello che era... gli mancava, forse ancora di più di sua madre.
Quella ragazza che in pochi anni  aveva gioito con lui nei momenti di felicità e lo aveva consolato restandolgli accanto nei momenti di tristezza.
Kei si sforzava di ricordare il nome di quella bambina... non ci riusciva.
Fu allora che delle guardie entrarono nella sua stanza e con la forza lo portarono in uno dei tanti laboratori sotterranei.
Nonno: - Ben arriavto nipote, oggi è il grande giorno - disse sorridendo mentre le guardie lo legavano su una sedia.
Kei: - Che cosa intendi dire, che cosa vuoi farmi? - chiese mantenedo la sua voce il più neutra possibile, non voleva dimostare la paura che lo attanagliava in quel momento.
Nonno: - Oggi finalmente diventerai la mia marionetta Kei e insieme governeremo il mondo! - disse mentre rideva già pregustandosi il momento.
L'uomo allora si avvicinò al nipote con un piccolo macchinario molto simile ad una pistola e quando fu alle sue spalle ad un paio di metri da lui prese la mira e sparò...
Il ragazzo chiuse gli occhi in attesa del colpo che non arrivò, aprì gli occhi e quella fu la prima volta che le vide... un paio di ali bianche che lo avvolgevano mentre una voce gli sussurrava all'orecchio:
                          Sono il tuo angelo e ti proteggerò sempre...

In macchina tutta la squadra dei Bleadebreakers era in ansia per le condizioni dell'amico, il silenzio regnava sovrano e nessuno aprì bocca fino all'arrivo all'ospedale.
All'entrata furono accolti dal russo che li aspettava seduto sulla gradinata con una faccia abbastanza sconvolta.
Takao: - Come sta Kei? - chiese con un tono molto preoccupato.
Yuri: - Adesso è nella sua camera, i dottori non vogliono che nessuno lo veda almeno per ventiquattro ore - disse per poi continuare - è probabile che il braccio rimanga paralizzato - disse velocemente sapendo la reazione dei compagni di squadra.
Nessuno dei presenti aprì la bocca per qualche minuto, allora il russo li condusse vicino alla camera del loro amico e compagno aspettando che il dottore gli dasse il permesso anche solo per vederlo qualche minuto.

???: - Kei se la caverà? - chiese una ragazza guardando la sua amica negli occhi, notò il suo sguardo triste.
???: - Se davvero dovesse perdere l'uso del braccio ci penserò io - disse distogliendo lo sguardo dall'entrata dell'ospedale dove i ragazzi erano appena passati - dopotutto sono il suo angelo, no? - continuò sorridendo alla sua amica che a sua volta ricambiò.
???: - Si, ma sarei stata più felice se tu fossi diventata il suo angelo in vita - disse ridiventando leggermente triste.
Angelo: - Ne sarei stata felice anch'io - disse con una piccola lacrima in viso - ma ormai non è più possibile -.
???: - Nulla è impossibile - disse sorridendole ed abbracciandola - sono sicura che un modo esista, bisogna solo avere speranza - con queste parole si allontanarono sperando nella guarigione di una persona per loro molto importante.

I ragazzi erano rimasti davanti a quella camera tutta la notte, in silenzio aspettavano delle notize e ognuno sperava con tutto il cuore che l'amico si riprendesse... dei passi li distrarono dai loro pensieri.
Dottore: - Voi siete qui per il signor Hiwatari? - chiese guardando tutto il gruppo.
Takao: - Si, come sta? - chiese avvicinandosi per primo all'uomo seguito poi da tutti gli altri.
Dottore: - Siamo riusciti ad estrarre l'oggetto estraneo dalla sua spalla, ma ha perso molto sangue - disse per poi voltare lo sguardo sul ragazzo dai capelli rossi - come vi avrà già detto il vostro amico c'è la possibilità che possa perdere parzialmente l'uso del braccio -.
Nessuno seppe che cosa dire per qualche secondo fino a che il russo non si decise a parlare.
Yuri: - Possiamo entrare per vederlo? - chiese con tono gentile, ora non aveva motivo per mantenere il suo solito carattere freddo e distaccato.
Dottore: - Non credo che sia una buona idea - disse guardando un po' rattristato i ragazzi - in questo momento ha bisgno di molto riposo - continuò mettendosi a guardare una delle cartelle che stringeva tra le mani.
Takao: - La prego dottore - disse il giapponese quasi supplicandolo - ci lasci entrare a vederlo solo per pochi minuti - continuò sperando di convincerlo.
Dottore: - E va bene - disse arrendendosi allo sguardo del ragazzo - ma posso concedervi dieci minuti e se vorrete potrete tornare a vederlo domani mattina - concluse con uno sguardo serio che non ammetteva repliche.
Dopo qualche secondo di esitazione entrarono nella camera cercando di fare il meno rumore possibile.
Kei era lì, disteso sul letto con gli occhi chiusi, attaccato a delle flebo e con la spalla fasciata, per qualche secondo rimasero ad osservarlo in silenzio poi il cinese decise di avvicinarsi e di sedersi sulla sedia accanto al letto.
A quei rumori il russo aprì a fatica gli occhi e si voltò vedendo gli sguardi preoccupati dei suoi amici, Rei non appena incrociò lo sguardo dell'amico gli mise una mano sulla guancia e lo salutò con molta delicatezza.
Rei: - Ciao Kei, come ti senti? - chiese non staccando mai lo sguardo dai suoi occhi.
Kei: - Potrei...stare...meglio - rispose a fatica, cercando poi di guardarsi intorno per vedere chi era presente e allora vide Yuri - che... cosa... ci...fai...qui - chiese al suo amico russo.
Yuri: - Sono stato io a portarti all'ospedale - disse sperando vivamente che non ricordasse l'incontro avvenuto insieme all'angelo, non era ancora il momento per lui di sapere la verità, non poteva ancora sopportare quel dolore.
In quel momento entrò il dottore che invitò gentilmente la squadra a tornare a casa, Takao una volta salutato il compagno di squadra invitò il russo a passare la notte a casa sua.
Yuri dopotutto voleva restare vicino all'unico vero amico che avesse mai avuto il più possibile e allora decise di accettare l'offerta.
Dopo essere tornati a casa i ragazzi si prepararono per la notte e una volta arrivati in palestra si misero sotto le coperte e andarono a dormire... nessuno riuscì a riposare bene quella notte, i loro pensieri erano rivolti a Kei.
Il mattino finalmente arrivò e una volta che tutti furono pronti salirono in macchina e si avviarono verso l'ospedale, arrivarono dopo pochi minuti.
Entrarono nella stanza e lo trovarono che osservava fuori dalla finestra con lo sguardo assente, Yuri allora si avvicinò a lui e gli mise una mano sulla spalla, a quel gesto il ragazzo si girò e una volta incontrati gli occhi cristallini del suo amico gli sorrise e lo salutò.
Come la sera precedente restarono tutti insieme in quella stanza a parlare del più e del meno, ma quando Takao menzionò il torneo che si sarebbe svolto a breve il suo sguardo si intristì e a Rei non sfuggì il particolare.
Rei: - Kei - intervenì il cinese interrompendo Takao che aveva parlato fino a quel momento - tu potrai partecipare al torneo, vero? - chiese osservando la reazione del suo amico che sentendosi troppo osservato voltò di nuovo il volto verso la finestra.
Kei: - Non credo - rispose dopo poco lasciando i suoi compagni di stucco - non riesco a muovere bene il braccio - continuò dato che nessuno aveva il coraggio di chiedergli il motivo.
Rei cercò di staccarsi da quel momento prendendo la lettera che Takao teneva sempre con sè e gliela pose.
Rei: - Questa ce l'ha consegnata una ragazza poco prima di sapere da Yuri che eri qui all'ospedale, forse è meglio che tu la legga - disse tutto d'un fiato osservando l'amico che osservava quella lettera con curiosità.
La aprì trovando un foglio di carta bianco e cominciò a leggere, dopo pochi secondi sollevò lo sguardo stupendo tutti i presenti.
Kei: - C'è scritta solo una frase - disse senza scomporsi, con la sua solita voce fredda ponendo la lettera a Rei che la lesse ad alta voce.
                              Un giorno il tuo cuore dovrà scegliere tra bene e male
                                                                mi dispiace...
                                                                                      Miyu
A quel punto tutti si voltarono nuovamente verso Kei, solo Takao ebbe il coraggio di porgli una semplice domanda...
Takao: - Chi è Miyu? -.
Kei si voltò verso di lui con un'espressione un po' disorientata e confusa, quel nome gli ricordava qualcosa, il solo sentirlo pronunciare gli dava un senso di benessere e... felicità.
Kei: - Non lo so - rispose con voce bassa, anche lui si poneva una domanda dentro di sè... che fosse lei?

To be continued...

Ciao a tutti^^ Spero che questo chappy vi sia piaciuto, come vedete piano piano comincerò a spiegarvi la situazione, ma adesso vi chiederete: Chi è Miyu? Presto ve lo farò scoprire ( Almeno credo ahahahah ^_- Nd Me)
Prima di andare ringrazio cinxi_hiwatari per la recensione tvtttb
Ringrazio anche chi legge^^
Bacioni e saluti
ketty91

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Capitolo 4
*** L'incontro ***


CAPITOLO 4: L'INCONTRO
Passò una settimana e Kei fu dimesso dall'ospedale ma nonostante quella bella notizia il suo sguardo era triste ed era più silenzioso del solito; a casa del giapponese Rei lo osservava mentre seduto in giardino stringeva il suo bey.
Il ragazzo non sopportava di vedere il suo amico in quelle condizioni, decise di uscire per parlare un pò con lui, stava per aprire la porta quando fu fermato dai suoi compagni di squadra che con un gesto della testa gli fecero capire che non era ancora il momento.
Rei: - Forse avete ragione - ammise con voce triste mentre si incamminava in cucina seguito da tutti i presenti.

Kei continuava a osservare il bit raffigurante Dranzer, non voleva credere che forse non avrebbe mai più avuto l'occasione di lanciarlo, si voltò ad osservare la spalla fasciata.
Kei: - Basta! - disse deciso dopo pochi secondi, aveva bisogno di schiarisi le idee e decise di fare una passeggiata.
Mentre camminava silenzioso per le vie della città si ritrovò a pensare a tutto quello che gli era capitato ultimamente: i sogni riguardanti il suo passato, suo nonno e quella lettera misteriosa.
Si chiedeva se Miyu fosse la stessa persona che lo avesse salvato dalle grinfie di suo nonno, perso nei suoi pensieri andò a sbettere contro qualcuno che cadde a terra davanti a lui.
Kei: - Mi dispiace, ero distratto - disse porgendo la mano per aiutare la persona che aveva urtato.
???: - No, non si preoccupi - disse allungando la mano accettando l'aiuto dell'estraneo, fu in quel momento che i loro sguardi si incrociarono.
Kei rimase inacantato ad osservare gli occhi di quella ragazza, erano celesti e trasmettevano fiducia, i capelli erano biondi e leggermente mossi lunghi fino a metà schiena; indossava una mini-gonna nera, un maglione rosa e ai piedi calzava un paio di stivali.
Dall'altra parte la ragazza era rimasta incantata dallo sguardo del ragazzo, gli occhi artemisia trasmettevano calore, i suoi capelli bicolore erano insoliti ma affascinanti, i tatuaggi che aveva sul viso erano dello stesso colore dei suoi occhi e il fisico era perfetto e molto allenato.
Dopo qualche secondo di silenzio i due arrossirono leggermente e si voltarono senza accennare a rompere quel silenzio.
???: - Piacere, mi chiamo Nataly Novarosa - disse porgendo la sua mano al ragazzo che ricambiò il gesto.
Kei: - Io mi chiamo Kei Hiwatary - rispose rimanendo distaccato come sua abitudine.
Nataly: - Piacere di averti conosciuto ma adesso devo andare, ci vediamo - disse mentre cominciava a camminare salutandolo con la mano e sfoderando un raggiante sorriso.
Il russo rimase incantato da quel sorriso, gli ricordava quello della madre, rimase nei suoi pensieri per qualche minuto osservando con sguardo vuoto nella direzione in cui si era diretta la ragazza.
Rei: - Kei, finalmente ti ho trovato - disse il ragazzo mentre si avvicinava all'amico che si girò improvvisamente verso di lui - è tutto a posto? - chiese preoccupato.
Il russo come sua abitudine non rispose e cominciò ad incamminarsi verso casa di Takao seguito a ruota da Rei che non disse niente, ormai aveva saputo interpretare i silenzi di quello che considerava il suo migliore amico.
Giunsero a destinazione dopo pochi minuti, cenarono tutti insieme e poi, come sua abitudine, Kei uscì per fare una passeggiata ma quella sera era diverso...
I suoi pensieri erano rivolti alla ragazza conosciuta quello stesso giorno, senza accorgersene arrivò al parco dove di solito si rifugiava a riflettere, si sedette su una panchina ad osservare la luna.
Quella sera c'era il plenilunio e lei si mostrava in tutto il suo splendore, rimase incantato ad osservarla per pochi minuti quando qualcosa o qualcuno attirò la sua attenzione.
Kei: - Non è... è impossibile! - disse guardando la figura di una ragazza con le ali che nascondeva la luna ai suoi occhi - tu sei l'angelo della mia infanzia - continuò non credendo alle sue stesse parole, ma il suo dubbio non durò a lungo.
???: - Ti sbagli Kei - disse con un sorriso triste sul volto - io sono un'angelo di morte - continuò mostrandosi finalmente agli occhi del ragazzo.
Era una ragazza con delle ali nere, il fisico era perfetto e il volto era coperto da una maschera.
Kei: - Mi vuoi dire chi sei! - disse cercando di mantenere la sua solita freddezza.
???: - Te l'ho già detto, io sono un angelo di morte e sono venuta qui per prendermi la tua vita- con queste parole si avvicinò al russo e quando gli fu a pochi metri di distanza estrasse una lunga spada.

Takao: - Ma si può sapere dove si è cacciato Kei?! - disse il giapponese che oramai aveva perso la pazienza.
Yuri: - Io vado a cercarlo - disse convinto il russo.
Rei: - Vengo con te - aggiunse sperando che non si opponesse ed insieme si diressero fuori dall'abitazione per cercare il loro amico nel posto in cui si dirigeva la sera: al parco.

Il russo era terrorizzato e non riusciva a muoversi, chiuse gli occhi in attesa del colpo che non arrivò, l'angelo era tornato in suo soccorso.
Angelo: - Ti prego - disse restando davanti al ragazzo - non fargli del male! - la implorò non accennando a muoversi dalla sua posizione.
???: - Per questa volta lascierò perdere, ma la prossima volta perirete entrambi per mano mia - disse convinta ma con una nota di rabbia per poi scomparire nel buio della notte.
Kei: - Grazie - disse mentre si alzava in piedi - ma tu chi sei? E perchè continui a salvarmi? - continuò fissandola negli occhi.
Angelo: - Ti proteggo prchè sono il tuo angelo e poi perchè questa è la sua... la nostra volontà - disse lasciando il russo con un'espressione confusa sul volto - Adesso non è ancora il momento che tu sappia, ma molto presto tutto ti sarà chiaro - e dopo queste parole sparì lasciandolo solo nel parco.

Ma il russo non sapeva che qualcuno lo stava osservando...

???: - Kei, finalmente ti ho trovato! - disse avvicinandosi all'amico.
Kei: - Scusami Rei, ero qui a pensare e ho perso la cognizione del tempo - disse non sapendo che scusa inventarsi - tu adesso torna pure a casa io ti raggiungo tra poco - continuò tornando ad osservare la luna.
Rei decise di non ribattere e cominciò ad avviarsi anche se aveva capito che il suo amico gli nascondeva qualcosa, ma si fidava di lui ed era convinto che prima o poi gli avrebbe rivelato tutta la verità.
Non si preoccupò neppure di avvertire Yuri che aveva trovato il suo amico e che si stava dirigendo a casa, era consapevole del fatto che il russo sapeva cavarsela benissimo da solo e che adesso conosceva anche la strada.

Kei dopo pochi minuti cominciò ad incamminarsi quando un rumore attirò la sua attenzione, si nascose dietro un albero e dalle voci capì che si trattavano di Yuri e... di Nataly!
Cominciò ad ascoltare la loro conversazione chiedendosi come facessero a conoscersi.

Yuri: - Mi spieghi che cosa ci fai qui? - chiese a voce bassa ma decisa.
Nataly: - E' successo per caso, stavo facendo una passeggiata quando ho visto che Kei era nei guai - disse tutto d'un fiato.
Yuri: - Comunque l'importante è non far capire a Kei il nostro rapporto e soprattutto la verità sul tuo conto, non sarebbe ancora in grado di accettarlo - disse ripensando ad alcuni eventi del suo passato in cui era coinvolto anche il suo migliore amico.
Nataly: - Va bene - disse lei triste, sentiva che non era giusto nascondere a Kei la verità, ma il suo cuore non era ancora in grado di sopportare un simile dolore.
Entrambi decisero di tornare nelle rispettive case e poco dopo anche il russo seguì il loro esempio; continuava a pensare al discorso che aveva appena sentito tra Yuri e Nataly.
Nella sua mente si affollavano numerose domande: come facevano loro due a conoscersi? Quale segreto nascondeva Nataly?
Forse la risposta era nel suo passato, in quella parte del suo passato che non riusciva ancora a ricordare, decise di non pensarci e dopo pochi minuti anche lui arrivò a destinazione.

To be continued...

E un'altro chappy è concluso^^ scusate se ho aspettato tanto a pubblicarlo ma ho voluto aspettare fino ad oggi per dedicarlo a Engy che oggi ( 3 settembre) compie 16 anni, Auguri^^
Ti ringrazio per aver aggiunto la mia storia tra i tuoi preferiti, sono onorata^^, mi viene quasi da piangere ç___ç
Bene, ringrazio:
Engy: vedrò di accontentarti con l'impiccagione di Borgof ( Kei: Katia che cosa ci fai con la frusta in mano?) ( Io: Vado a rendergli pan per focaccia è_é) ( Kei: Posso venire anche io?^^) (Io: Ma certo^^ )
VeggyILoveyou: grazie per i complimenti, li apprezzo molto, sono loro che mi impongono di continuare^^ Grazie e commenta anche questo chappy^^.
Ora vi lascio,devo andare a frustare Bergof insieme al mio adorato Kei, grazie per aver letto questo chappy e spero che recensirete numerosi^^
Grazie anche a chi legge^^
Bacioni e saluti
ketty91

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Capitolo 5
*** L'attacco ***


CAPITOLO 5:  L'ATTACCO...
Quella notte il russo non riuscì a chiudere occhio, troppe domande vagavano nella sua mente e non riusciva a trovare una risposta, voleva capire e il primo passo era parlare con Yuri.
Dopo l'allenamento i due uscirono insieme anche se per molti minuti nessuno aprì bocca, il ragazzo dai capelli rossi aveva capito che il suo amico sospettava qualcosa, forse era giunto il momento di dirgli la verità.
Si diressero al parco e si sedettero e dopo qualche attimo di silenzio Kei si decise a parlare...
Kei: - Yuri, tu conosci una ragazza che si chiama Nataly? - chiese freddo senza neanche guardare il suo amico negli occhi che fu leggermente spizzato da quella domanda, stava per rispondere ma qualcuno glielo impedì.
???: Ciao Kei, come stai? - il ragazzo si voltò nella direzione da cui proveniva la voce e si ritrovò ad osservare un paio di occhi celesti e una chioma bionda.
Kei: - Cosa sei venuta a fare qui? - chiese calmo e pacato anche se dentro di sè era arrabbiato perchè voleva sapere la verità sul suo rapporto con Yuri.
Nataly: - Ero venuta qui per fare una passeggiata quando ti ho visto qui seduto e così sono venuta a salutarti anche se vedo che sei in compagnia di Yuri - disse sorridendo poi al russo dai capelli rossi.
Kei: - Voi vi conoscete? - chiese leggermente stupito della confessione della ragazza.
Yuri: - Io e Nataly ci siamo conosciuti in Russia - disse alzandosi e dirigendosi verso la ragazza - al monastero ero il suo tutore - continuò sperando vivamente che l'amico non chiedesse ulteriori spiegazioni, non poteva ancora sapere, prima doveva assolutamente recuperare la memoria.
Dopo quel colloquio Nataly si congedò lasciando i due da soli nel loro silenzio...

Takao: - Ma si può sapere dove sono quei due, ormai si stà facendo tardi - disse il ragazzo spazientito sbattendo la mano contro il tavolo di legno.
Rei: - E' inutile che ti agiti, adesso il problema principale è trovare un sostituto per il campionato di beyblade che si svolgerà il prossimo mese, il braccio di Kei non riuscirà a guarire in tempo - a quelle ultime parole il blader si intristi e così anche i suoi compagni.
Max: - Che ne dite di andare comunque a cercarli? - propose l'americano che si era stufato di starsene fermo in casa.
Takao: - Si, sono d'accordo, voi ragazzi? - alla risposta positiva da parte della squadra tutti si infilarono i cappotti e uscirono dirigendosi nel posto in cui Kei adorava restarsene a pensare...il parco.

Yuri: - Non trovi che sia un magnifico tramonto? - chiese osservando l'espressione serena che si era dipinta su volto dell'amico.
Kei: - Si - si limitò a dire nn distogliendo lo sguardo da quello spettacolo e aspettando l'arrivo della luna.
Yuri: - Kei, sento di doverti dire una cosa importante - cominciò dopo un lungo sospiro - sono sicura che ultimamente tu abbia incontrato un angelo, non è così? - dopo aver pronunciato queste parole con una leggera nota di paura nella voce.
Kei: - Intendi l'angelo che mi ha salvato da Borgof e da mio nonno? Si - ammise con sincerità sorprendendo l'amico che lo osservò per alcuni secondi.
Yuri: - Ti ho portato qui perchè penso che sia l'ora che tu conosca personalemnte quest'angelo, ma prima mi devi fare una promessa - concluse lasciando il russo con un'espressione curiosa sul volto.
Kei: - Che cosa ti dovrei promettere? - chiese aspettando una risposta immediata da parte dell'amico.
Yuri: - Dovrai promettermi che ascolterai ciò che noi ti diremmo senza fare domande, come ti avrà già detto l'angelo saprai tutto a tempo debito, allora prometti? - chiese osservandolo intensamente nelle sue iridi artemisia.
Kei chiuse gli occhi per qualche secondo per poi riaprirli e con un cenno della testa fece capire al suo amico che avrebbe mantenuto la promessa.
Yuri: - Va bene - disse per poi alzare lo sguardo al cielo - adesso puoi uscire - continuò e dagli alberi sbucò una figura femminile avvolta da un paio di ali bianche.

Nel frattempo i Bleadebreakers erano giunti a destinazione e appena entarti nel parco notarono subito una sagoma che avevano già visto e si avvicinarono, quano furono a pochi passi riconobbero la figura misteriosa e, inconsciamente, indietreggiarono, quella volta era davvero diversa... sulla sua schiena c'erano un paio di ali nere come la notte senza luna.

Angelo: - E' bello poterti parlare, Kei. E' da tanto che non lo facciamo - gli disse sorridendogli e avvicinandosi leggermente a lui.
Il ragazzo sulle prime non disse niente e non si mosse, pensava ancora alle parole di Yuri di pochi minuti prima e quelle dell'angelo nel loro ultimo incontro.
Angelo: - Kei, avvicinati - disse porgendogli una mano - so che tra non molto ci sarà un torneo di beyblade e tu non vuoi abbandonare i tuoi compagni, giusto? - concluse aspettando una risposta.
Kei: - No, non li voglio abbandonare - disse prendendo tra le mani il suo fedele Dranzer per poi posare i suoi occhi sulla spalla fasciata.
Angelo: - Dopo che ti avrò curato io e Yuri saremmo felici di rispondere alle tue domende - si interruppe - se potremmo - concluse con una leggera punta di amarezza.
La ragazza appoggiò le mani sulla spalla del ragazzo, chiuse gi occhi e si concentrò, un'aura rossa passò tra le sue braccia per poi arrivare alle dita ed insinuarsi tra le ossa del ragazzo.
Kei: - Non ho mai provato una sensazione del genere, mi sembra di sentire un calore che ho già provato, tanto tempo fa, non capisco il perchè, ma mi sento rilassato... mi è mancata questa sensazione - pensò nel silenzio che regnava in quel momento.
Dopo pochi minuti la ragazza tolse delicatamente le mani dalla spalla permettendo al russo di levarsi la fasciatura per vedere se il suo braccio si muovesse bene e senza nessun dolore, per sua fortuna fu così.
Yuri: - Tutto a posto? - chiese curioso.
Kei: - Si - si limitò ad annuire per poi posare il suo sguardo sulla ragazza angelo - voglio sapere una cosa - chiese guardndola dritta negli occhi - come ti chiami? - concluse.
La ragazza si ritrovò spiazzata, rispondendo a quella domanda così semplice avrebbe potuto spaventarlo, oltre che non sapeva quale fosse la risposta più corretta da dargli, il suo vero nome o quello con cui era conosciuta da più tempo nella sua vita.
Angelo: - I-io...- cominciò indecisa, stava per continuare quando una risata la costrinse a girarsi.

Takao: - Ma- ma tu non sei - cominciò sperando che qualcun'altro finisse la frase per lui.
???: - Si, io sono la ragazza che quella notte vi ha consegnato personalmente la lettera e sono sicura che voi, da bravi amici quali siete, gliela abbiate consegnata, vero? - concluse osservando le espressioni spaventate delle persone che si trovava davanti.
Rei: - Che cosa vuoi da Kei? - chiese leggermente intimorito il cinese, la risposta alla sua domanda non tardò ad arrivare.
???: - Voglio la sua anima - concluse per poi ridere facendo rabbrividire fin nel profondo il gruppo, in quel momento qualcuno spuntò dall'oscurità.
Takao: - K-Kei - disse vedendo il compagno di squadra arrivare accompagnato da Yuri e da... quella che sembrava un angelo.
Kei: - Lascia stare i miei amici! - disse con rabbia guardandola dritta negli occhi - Si può sapere anche chi sei e che cosa vuoi da me?! - chiese continuando a guardarla con astio e rabbia.
???: - Voglio la tua anima, l'angelo della morte Miyu non ha mai fallito una missione e non ho intenzione di cominciare adesso - concluse estraendo la sua arma e puntandola verso il ragazzo che rimase impietrito sentendo quel nome, gli ricordava qualcosa, ma cosa?
Angelo: - Kei, non puoi farcela! - urlò la ragazza preoccupata, ma poi osservando il russo che la guardava con un sorriso stringendo tra le mani il suo bey lei si sentì più sicura e si mise vicino a Yuri decidendo di osservarlo in azione.
Kei: - Forza Dranzer! - urlò mentre lanciava il suo bey verso la ragazza che a sua volta lanciò una trottola nera da cui uscì un'ombra nera che avvolse l'aquila facendo così soffrire anche Kei.
Rei: - Forza Kei, non mollare! - disse il cinese notando la faccia sofferente dell'amico che a quel punto si rialzò a fatica.
Kei: - Forza Dranzer, attacco bomba di fuoco! - a quel punto il bey avversario tornò nelle mani della proprietaria che svanì nell'aria.
Miyu: - Sappi che non è finita qui, tieniti stretto la tua anima fino a che non arriverà il giorno in cui diventerà mia! -.
Il russo fu raggiunto da compagni che cominciarono a tempestarlo di domande sulla sua guarigione improvvisa e dopo una brave spiegazione da parte di Yuri l'attenzione si spostò sulla ragazza.
Takao: - Ma allora tu sei un angelo? - chiese non credendo del tutto alla storia del russo anche se ali bianche erano una chiara conferma delle sue affermazioni.
Angelo: - Si, come vi ha spiegato poco fa Yuri io sono l'angelo destinato a proteggere la vita di Kei - concluse prendendo poi un piccolo respiro.
Il silenzio calò per un paio di minuti, ritto improvvisamente dalla voce del russo.
Kei: - Prima non hai risposto alla mia domanda... come ti chiami? - chiese osservandola intensamente negli occhi.
Angelo: - Mi dispiace ma non posso rispondere a questa domanda - cominciò diventando poi più triste in volto - tu mi conosci già e anche se il mio aspetto è cambiato molto, sono sempre io - concluse, stava per volare quando fu fermata per il polso da Kei.
Kei: - Voglio sapere il tuo nome! - stavolta più che una richiesta sembrava un ordine che non scappò all'intera squadra cominciandosi a preoccupare.
La ragazza non rispose, si limitò a stringere dolcemente la mano del ragazzo mentre con l'altra prendeva un ciondolo per poi metterlo nella mano del ragazzo e volare via nella notte.
Kei osservò attentamente ilpiccolo oggetto nella sua mano.
Kei: - Ma non può essere, allora sei... -.

To be continued...

Ciao a tutti^^ finalmente ho aggiornato la mia ff ( Kei: Ma che bello -_-) ( Io: Che cosa intendevi dire con quell'affermazione è__é) ( Kei impaurito: Io...n-niente ç__ç).
Coooomunque ringrazio subito Kadyia per aver aggiunto la mia ff tra i suoi preferiti, grazie mille^^
Adesso rispondo alle reconsioni^^

VeggyILoveyou: Grazie per i complimenti^^ Comunque come ti avevo già detto hai un ottimo intuito, ma purtroppo hai sbagliato qualcosa... come hai visto ho recensito la tua ff perchè è molto bella^^ ci sentiamo nel prossimo chappy!!! ^_^

Engy: Non ti preoccupare per il cervello di Kei, adesso cominceremo a risolvere qualche dilemma così non avrà bisogno di uno psicanalista ( Kei: Grazie -___-") ( Io. Di niente gioia^^) ( Kei: -____-)
Ti consiglio quindi di ridare il mitra a Boris^^" (Bo: Si ridammi il mio giocattolo^^) ( Io: Si Bo, adesso Engy te lo da, va bene?) ( Bo: Si^^) Non vedo l'ora di ricevere la tua cordina multiuso per le impiccagioni^^.... grazie e continua a reconsire^^

Ci vediamo nel preossimo chappy... grazie a chi recensisce ma anche a chi legge ( Kei: Non ci arrabbiamo se lasciate delle recensioni, vero^^) ( Io: Certo le accetto volentieri^^)
Bacioni e saluti
ketty91

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Capitolo 6
*** Che sia lei? ***


CAPITOLO 6: CHE SIA LEI?
Kei guardava il ciondolo con aria spaesata, come poteva lei avere quel ciondolo?
Ricordava di averlo visto al monastero al collo di una giovane ragazza dai capelli corti di un biondo da fare invidia al sole e un paio di occhi celesti.
Kei: Non può essere, Nataly non può essere stata al monastero e soprattutto non può essere l'angelo, mi rifiuto di crederlo, insomma...lei è viva, gli angeli no - si ritrovò a pensare prima di persere i sensi; fortunatamente Yuri gli evitò la rovinusa caduta.
Rei: - Kei! - disse avvicinandosi al russo con aria preoccupata.
Yuri: - Non preoccuparti, è solo svenuto - lo rassicurò il blader dai capelli rossi - adesso credo proprio di dovervi delle spiegazioni, ma prima è meglio tornare a casa di Takao - concluse per poi incamminarsi seguito dal gruppo.

???: - Grazie, senza di te non so come sarebbe andata a finire - disse la ragazza con una lacrima a solcarle il viso.
???: - Era mio dovere, dopotutto io sono nata per questo scopo - ammise con leggera amarezza.
???: - Noi non possiamo amare nessuno, saremmo solo in grado di farli soffrire, insomma noi siamo... - fu interrotta dalla sua amica ch le aveva delicatamente messo un dito sulle labbra.
???: - Non dirlo - disse con voce sofferente - nonostante il nostro stato se qualcuno ci amasse davvero ci accetterebbe per quello che siamo - concluse spostando la mano e cominciando ad incamminarsi per poi sparire favorita dal buio.
Non vide la faccia felice della ragazza che rimasta in silenzio sorrideva pensando che in fondo la sua amica aveva ragione, era sicura che avrebbe ritrovato il ragazzo con cui aveva passato la sua infanzia e con lui avrebbe condiviso quel sentimento caldo che era l'amore.

Takao: - Adesso Yuri è ora delle spiegazioni, io non ci sto capendo niente!! - urlò mentre si scompigliava i capelli con le mani.
Yuri: - Credo che abbiate ragione - ammise abbassando leggermente lo sguardo - avete già capito che l'angelo ha il compito di proteggere Kei dalla morte, ovvero da Miyu - comiciò calmo ma fu interrotto dalla voce del cinese.
Rei: - Però c'è un particolare che non quadra - disse pensando agli eventi del passato - lei quando ci ha consegnato quella lettera stava piangendo per lui, si vedeva che era preoccupata - concluse con calma apparente, dentro di se era molto confuso.
Yuri: - Quella che si è presentata a voi era Miyu nella sua forma umana, dovete sapere che gli angeli nella vita di tutti i giorni possono apparire sono persone normali, si trasformano solo quando la persona da proteggere è in pericolo o, nel caso di un angelo di morte, quando è giunta l'ora della persona predestinata - concluse risprendendo poi fiato.
Takao: - Allora questo vuol dire... - cominciò ma poi si bloccò, non voleva dire quella parole, ma aveva bisogno di una risposta - vuol dire che Kei deve...morire? - tutti a quel punto si voltarono impauriti versi di lui.
Yuri: - Così sembra - ammise con tristezza - ma finchè il nostro amico sarà sotto le ali di un angelo possimo stare tranquilli, vuol dire che c'è ancora tempo - disse guardando il giapponese negl occhi.
Rei: - Io avrei un'utima domanda - disse rompendo il silenzio - hai detto che gli angeli nella vita di tutti i giorni sono persone come noi, quindi l'angelo di Kei adesso ha delle sembianze normali, ma come fanno a diventare angeli? - chiese pensando che per un essere normele comune era impossibile trasformarsi in quel modo.
Yuri: - Speravo che nessuno di voi mi ponesse questa domanda - disse alzando leggermente lo aguardo al soffitto - gli umani diventano angeli di morte se vengono uccisi - concluse aspettando la prossima domanda che sorgeva spontanea.
Max: - Gli angeli protettori? - chiese curioso di sapere la risposta.
Yuri: - Loro nascono in seguito ad un desiderio degli angeli di morte - si fermò e vedendo le facce confuse dei Bleadebreakers decise di continuare - l'umano nel suo ultimo mometo di lucidità può decidere di creare un angelo con il preciso scopo di proteggere una persona in particolare, in questo caso Kei, l'uomo da lei amato in vita - concluse aspettando la reazione della squadra.
Rei: - Quindi vuol dire che nella sua vita Miyu era innamorata i Kei? - chiese quasi spaventato al russo.
Yuri: - Esatto - disse secco - anche se ora lui non si rcorda di lei, sono sicuro che prima o poi il ricordo di quella bambina della sua infanzia chiamata Miyu ritornarà e sarà allora che cominceranno i guai, dovete promettermi che nessuno di voi gli racconterà questa storia, la morte di Miyu potrebbe sconvolgerlo - concluse aspettando una risposta.
I compagni si scambiarono uno sguardo per poi posarlo nuovamnete sul russo.
Takao: - Hai ragione, ti promettiamo che nessuno di noi gli racconterà nulla fino a quando non sarà il mometo giusto - concluse sorridendo al ragazzo dai capelli rossi che ricambiò, anche se a stento, il gesto del capitano.
Decisero che era giunta l'ora di andare a dormire, domani dovevano allenarsi in vista del torneo, erano però ignari della presenza che, alle loro spalle, aveva ascoltato quella conversazione incredulo alle parole appena sentite.

Il mattino finalmente arrivò e la squadra si svegliò di buon'ora anche se tutti dovettero faticare per alzare il capitano dal letto.
In cucina regnava una strana pace, i pensieri di tutti erano rivolti ad una sola persona che in quel momento non era presente.
Rei: - Quando dite che si sveglierà? - chiese preoccupato il cinese conoscendo le abitudini mattiniere dell'amico.
Takao: - Sono certo che da un momento all'altro scenderà quelle scale e ci guarderà con la sua solita espressione imbronciata - disse il capitano non staccando gli occhi dalla sua amata colazione.
Yuri: - Io vado a controllarlo, non so perchè ma provo una strana sensazione - disse lasciando tutti leggermente basiti cominciando poi ad avviarsi verso la camera dell'amico.
Aprì la porta molto lentamente per evitare di fare troppo rumore e sbiancò quando trovò il letto vuoto e di Kei nessuna traccia, corse nuovamente in cucina dove Takao stava lottando con Max per una brioches.
Yuri: - Non trovo Kei da nessuna parte - disse tutto d'un fiato scatenado una reazione di panico mista a rabbia e preoccupazione.
Takao: - Ma dove può essere andato! - urlò sapendo benissimo che il ragazzo era molto stanco e ferito dopo l'incontro con l'angelo nero.
Rei: - Dobbiamo andare a cercarlo, non può essere andato molto lontano - detto ciò ognuno prese la sua giacca ed uscì dirigendosi in una direzione diversa.

Nelle vicinanze di un lago un ragazzo fissava l'acqua che rifletteva la sua immagine pensando agli ultimi avvenimenti.
Sapeva che era stato scorretto da parte sua ascoltare di nascosto la conversazione tra Yuri e i suoi compagni di squadra ma quando aveva sentito il nome di Miyu quello starno senso di pace che aveva provato con l'angelo il giorno precedente era tornato a farsi sentire e ora capiva il perchè di quella sensazione.
Solo un'ultima domanda si poneva, che fosse Nataly l'angelo che continuava a proteggerlo?
In effetti i calcoli tornavano: la prima volta era comparsa al monastero pochi giorni dopo aver lasciato Miyu e sua madre in Giappone e ora che l'angelo della morte si era fatto vivo al posto di suo nonno lei era tornata.
Rimase immerso in quei pensieri finchè una voce familiare lo chiamò.
???: - Ciao Kei, posso sapere che cosa ci fai qui così presto? - chiese una voce femminile costringendosi a girarsi per osservarla negli occhi.
Kei: - Pensavo - rispose semplicemente ritornando poi in silenzio, non si oppose neppure quando vide Nataly sedersi accanto a lui - cosa ci fai qui? - chiese senza neanchè sapere il perchè di quella domanda.
Nataly: - Stavo andando a scuola quando ti ho visto qui e così sono venuta a salutarti, ho fatto male? - chiese leggermente preoccupata.
Il ragazzo sulle prime non rispose, ormai si era convinto che la ragazza seduta accanto a lui fosse il suo angelo, però una piccola parte di lui non lo accettava e non sapeva spigarsi il perchè, si ritrovò ad osservarla.
La divisa le andava a pennello, indossava una camicia bianca, la giacca e la gonna erano di un rosa acceso ed erano abbastanza aderenti rimettendo in risalto il suo corpo.
Rimase ad osservala per qualche secondo per poi riposare nuovamente il suo sguardo sull'acqua.
Nataly: - Che cosa ne dici di incontrarci più tardi? - chiese calma aspettando una qualsiasi reazione da parte del ragazzo.
Da parte sua Kei non sapeva se accettare o meno, forse sarebbe stata una buona occasione per cercare di capire qualcosa di più su di lei.
Kei: - Va bene, ti aspetto davanti alla tua scuola - disse senza guardarla negli occhi.
Nataly: - Va bene, ci vediamo dopo... ciao Kei - disse per poi cominciare a correre verso la scuola lasciando il ragazzo nuovamente solo.

La squadra si era ritrovata e tutti stavano discutendo sul da farsi...
Takao: - Ma dove diavolo si è andato a cacciare quel testone - continuava a ripetere il giapponese non apendo il perchè della sparizione dll'amico.
Rei: - E' inutile lo sappiemo come è fatto, sono sicuro che presto ci darà notizie di lui - disse con un leggero sorriso sul volto sapendo di avere ragione.
In quel momento il cielo si oscurò e lei apparve davanti a loro...

Era ormai pomeriggio e Kei si stava recando alla scuola per andare a prendere Nataly e molti dubbi tormentavano la sua mente, non si sentiva a suo agio, si sentiva come costantemente osservato.
Giunse a destinazione un paio di minuti prima del suono della campanella, si appoggiò all'entrata e aspettò l'arrivo della ragazza.
Osservava tutte quelle persone in divisa che chiaccheravano tra di loro cercando di individuarla quando finalmente la vide.
Nataly: - Ciao Kei è da molto che sei qui? - chiese aspettando una risposta che arrivò semplicemente con un cenno negativo da parte del ragazzo.
Insieme si incamminarono verso il laghetto dave si erano incontrati quella mattina e una volta seduti rimasero in silenzio per lacuni minuti.
Nataly: - Kei, io sento il bisogno di dirti una cosa molto importante - cominciò lei stropicciandosi la gonna con le mani - i-io sono... - non finì la frase perchè una voce molto familiare per Kei la interruppe.
???: -  E' da molto che non ci vediamo, non è vero Kei? - disse una voce fredda ma allo stesso tempo compiaciuta.
Kei: - Non puoi essere tu! - urlò cercando di autoconvincersi che la persona dinanzi a lui non fosse suo nonno.
Nonno: - Invece si e adesso tu e la tua dolce amichetta verrete con me - non appena ebbe finito di dire questa parole i Kei fu stordito e lei addormentata con un panno imbevuto di sonnifero.
Nonno: - Questa volta non mi scapperai Kei, tu sei il mio burattino e tale rimarrai - disse ridendo mentre i suoi uomini caricavano su una macchina nera i due ragazzi.

Miyu: - Al destino non si può sfuggire... mai - furono quelle le sue prime parole...

To be continued....

Ciaoooo!!! Perdonate il ritardo, ma sapete tra scuola e sport sono impegnatissima...
Comunque adesso rispondo alle vostre recensioni:

Engy: Mi spiace ma non posso ancora dirti niente sul ciondolo, ma il nome non si può ancora dire, mi dispiace... grazie ancora per i complimenti tv1kdb^^

lexi90: Ciao nuova recensitrice, sono davvero contenta che la mia storia ti stia piacendo^^ mi rendi felicissima ^_^ Spero che recensirai anche questo chappy, ti aspetto bacioni^^

VeggyILoveyou: Ciaoooo, in effetti hai ragione, ma io adoro i miei idoli in difficoltà e per questo hai il diritto di darmi della sadica^^ spero di leggere presto la tua opinione su questo chappy^^ ciaoooo

Adesso vi saluto e spero che recensirete numerosi^^ Ma come sempre ringrazio anche che legge^^
Bacioni e saluti
ketty91

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Capitolo 7
*** L'errore ***


CAPITOLO 7: L'ERRORE
Tre mura immerse quasi totalmente nel buio e tante sbarre a ricordare il loro stato... erano prigionieri di un uomo che nessuno avrebbe mai voluto rivedere, Soichiro Hiwatatari.
Nataly: - Kei, come ti senti? - chiese mentre gli metteva una mano sulla spalla.
Kei: - E' tutto a posto - si limitò a dire con la sua solita e fredda voce, anche se in realtà si sentiva ancora debilitato dal colpo ricevuto non molto tempo prima.
Nataly: - Dobbiamo assolutamente trovare un modo per uscire da questa cella - disse cominciando a guardarsi intorno ma purtroppo notò subito che l'impresa si presentava molto ardua.
Rimasero in silenzio per alcuni minuti, nessuno dei due sapeva che cosa fare e si sentivano persi, rinchiusi in un luogo oscuro come ad essere voluti punire per un'azione malvagia commessa contro il mondo.
Non notarono fino all'ultimo il suono di passi che lentamente ma in maniera decisa si avvicinavano a loro.
???: - Finalmente vi siete svegliati - disse con un sorriso che gli incurvava malignamente il volto - adesso tu farai esattamente quello che voglio io -.

Takao: - Che cosa intendi dire, non capisco - si limitò a rispondere il capitano dei Bleadebreakers.
Miyu: - Come sicuramente già saprete, noi angeli di morte prendiamo le anime di coloro che sono destinati a morire e se questo è il loro destino nessun umano per quanto determinato può impedirlo - concluse per poi calare delicatamente sul terreno facendo scomparire le ali rivelando quella che era la sua forma umana.
Rei: - Perchè adesso ti mostri a noi con questo aspetto? - chiese non capendo il motivo dell'azione appena compiuta dalla ragazza.
Miyu: - L'ho fatto perchè ho un desiderio e solo Kei mi può aiutare a realizzarlo - rispose avanzando verso i ragazzi mostrandole il volto illuminato dalla luna.
Tutti rimasero stupiti dalla bellezza della ragazza: doveva avere circa due anni meno di loro, fisico perfetto, capelli neri con diverse ciocche blu cielo e gli occhi dello stesso medesimo colore.
Indossava una gonna nera e una maglia di uguale colore molto scollata che lasciava intravedere una grande cicatrice proprio in mezzo al petto.
Miyu: - Qusta cicatrice è il ricordo del giorno in cui sono morta - disse non aspettando che qualcuno dei presenti gli ponesse la domanda - ma adesso è più importante che voi salviate la vita al vostro amico - concluse non lasciando trasparire alcuna emozione dal suo viso.
Takao: - Cosa intendi dire? - chiese preoccupato il capitano.
Miyu: - Suo nonno è tornato e lo ha rapito poche ore fa insieme ad una ragazza - iniziò e dopo una breve pausa fece ricomparire le sue ali nere - vi porterò da loro - e dettò ciò spiccò il volo seguita dal gruppo.

Kei: - Si può sapere che cosa vuoi! - urlò in preda alla rabbia non capendo perchè quell'uomo si ostinasse a non lasciarlo in pace, non sarebbe mai tornato ad essere la sua marionetta.
Soichiro: - Voglio semplicemente che mio nipote torni ad essere quel blaider spietato di una volta - disse tirando fuori dalla tasca un piccolo oggetto che il ragazzo riconobbe immediatamente.
Kei: - No! - disse sgranando gli occhi - Non tornerò mi più ad utilizzare BlackDranzer - urlò indietreggiando inconsapevolmente di un passo.
Soichiro: - Invece lo userai se ci tieni alla vita della tua amichetta - disse schioccando le dita, comparve una guardia che prese la ragazza per il collo con il braccio lasciandole a malapena l'aria per respirare.
Kei: - Smettila! - urlò facendo comparire un ampio sorriso sulla faccia del parente - Se tornerò da te prometti di non farle del male? - chiese non capendo il significato di quelle parole, forse inconsciamente si era affezzionato a lei credendola come una parte dell'amica di infanzia Miyu.
Soichiro: - Con il tempo ti sei rammollito nipote, va bene - disse ordinando con un gesto alla guardia di lasciare la ragazza - ma ci tengo ad informarti che questo bey è stato notevolmente potenziato - concluse porgendolo in mano al ragazzo.
Kei: - Saprò comunque dominarlo - rispose convinto prendendo in mano il lanciatore e dopo essersi messo in posizione tirò la cordicella...

Miyu: - Siamo arrivati - disse indicando una vecchia fabbrica abbandonata appena fuori la città di Tokyo - è lì che Kei e Nataly sono tenuti prigionieri -.
Il gruppo cominciò ad avanzare con cautela quando una luce apparve ai loro occhi.
Rei: - Tu sei l'angelo di Kei vero? - chiese non riconoscendo la figura per colpa del bagliore che sprigionava.
???: - E' così - disse brevemente - ora io vi condurrò nel luogo dove è imprigionato il mio protetto. Ti ringrazio Miyu ora se vuoi puoi andare - concluse per poi sorriderle impercettibilmente.
Miyu: - No - disse con espressione seria - devo accertarmi che sia vivo, sono io quella che dovrà sottrargli l'anima e nessun altro - concluse cominciando ad incamminarsi verso l'interno della fabbrica seguita a ruota da tutti.
Appena entarono all'interno della fabbrica furono accolti da numerose guardie che tentarono di fermarli ma inutilmente, grazie ai loro bey i giovani ebbero la meglio in poco tempo e continuarono a camminare.
???: - Manca poco ormai - disse per poi fermarsi improvvisamente suscitando preoccupazione all'interno del gruppo.
Takao: - E' tutto a posto? - chiese aspettando una risposta che non tardò ad arrivare.
???: - Non senti questo rumore? - a quel punto tutti i presenti si misero ad ascoltare in silenzio sentendo delle urla che riconobbero subito.
Rei: - Kei! - disse preoccupato cominciando a correre nella direzione da cui proveniva il suono seguito dai compagni poco più indietro.
Il cinese si ritrovò davanti ad una porta di ferro e dopo un attimo di esitazione si decise ad aprirla rimanendo schioccato da ciò che stava vedendo.
Il suo migliore amico era in ginocchio con entrambe le mani sulla testa e accanto a lui Nataly che cercava in tutti i modi di aiutarlo a sopportare quel dolore, l'espressione compiaciuta di Soichiro e il piccolo bey nero fermo davanti al russo.
Rei si avvicnò velocemente all'amico che ormai privo di forze si era accasciato sulle gambe della ragazza che terrorizzata da quella visione aveva le lacrime agli occhi.
Takao: - Rei, che non ti salti mai più in mente di andare avanti da solo! - urlò il giapponese appena arrivato con il resto della squadra e Yuri che puntava il bey in direzione del parente del suo amico.
Soichiro: - E così siete finalmente arrivati, ma è troppo tardi perchè possiate aiutarlo, ormai il mio piano per conquistare il mondo è cominciato e voi non potete assolutamente fermarlo - disse cominciando a ridere sapendosi vittorioso.
Takao: - Non ti permetteremo di portarlo nuovamente dalla tua parte - urlò deciso e con rabbia il capitano, ma la sua fierezza vacillò notando che l'espressione sul suo volto non era cambiata.
Soichiro: - Mi dispiace deludervi ormai Kei è nuovamente nelle mie mani e molto presto ve ne accorgerete - disse cominciando a ridere facendo rabbrividire tutti i presenti - adesso devo lasciarvi ma ricordatevi che presto la mia marionetta tornerà da me - e con quelle parole s'incamminò accompagnato dalle sue guardie lasciando i giovani soli.

I Bleadebreakers s'incamminarono verso casa silenziosi e abbattuti ma soprattutto preoccupati per le condizioni del loro amico che non si era ancora svegliato.
Nataly: - Dite che si riprenderà, vero? - chiese la ragazza mentre camminava accanto a Yuri che portava il russo sulle spalle.
Rei: - Kei è molto forte, non si lascierà certo sopraffarre da suo nonno, non devi assolutamente preoccuparti - rispose sfoderando uno dei suoi sorrisi.
Nataly: - Grazie Rei - disse sorridendo a sua volta continuando a camminare accanto al ragazzo a cui inconsciamente si stava affezzionando.

Soichiro: - Molto presto sarai nuovamente mio Kei, non puoi resistere alla forza e ai poteri del nuovo BlackDranzer, tornerai il blaider di una volta e così finalmente i miei sogni di conquista si avvereranno -.

Ormai era l'alba e il russo non dava alcun segno di volersi svegliare e nella sua camera era costantemente vegliato da Nataly che aveva subito accettato la proposta di Takao di restare a casa sua fino al risveglio del ragazzo.
Lei seduta aspettava stringendo le sue mani, innumerevoli volte il suo sguardo cadde sul beyblade nero sul comodino maledicendolo mentalmente.
Il suo pensiero fu distratto da un movimento brusco del ragazzo, Nataly però notò che Kei portava al collo un piccolo ciondolo e guardandolo sorrise intravedendo la piccola aquila.
Nataly: - Kei, ti prego risorgi come la fenice dalle ceneri e torna da me - sussurrò al ragazzo prima di avvicinarsi lentamente a lui sfiorandogli le labbra in un leggero e sincero bacio che sarebbe rimasto per sempre nella sua memoria.

To be continued...

Rieccomi^^
Come avete visto le cose cominciano a complicarsi e finalmente Nataly si è confessata ( Ma se io dormivo -___-" Nd Kei) ( Ma come fai a saperlo se dormivi scusa o_O Nd Me) ( Ops mi avete scoperto O///O Nd Kei) ( O/////////O Nd Nataly) ( ^^ Nd Me).
Mi dispiace deludere tutti voi ma come avete letto non è Nataly l'angelo misterioso ( Ma ne eravamo convinti Nd Tutti o_O) ( Mi dispiace ma avete sbagliato Nd Me).
Prima di passare ai ringraziementi ci tengo a farvi notare una cosa... in questo chappy c'è un piccolo particolare che aiutarà a farvi capire qualcosa sull'angelo e credo che quando ve lo farò scoprire più avanti mi ucciderete ç____ç ma per ora sono salva^^
Adesso ringraziamo chi ha recensito lo scorso chappy^^:

Engy: ti ringrazio tantissimo per i complimenti e mi dispiace averti deluso... quel maledetto vecchieccio ha fatto del male al mio idolo ( Perchè a me T_T Nd Kei) nella prossima recensione proponimi un'arma alternativa per la sua uccisione^_^ ti aspetto^^.

VeggyILoveyou: Già avevi ragione era Miyu ma mi dispiace dirti, o meglio scriverti, che l'angelo non è Nataly... comunque è vero quel vecchiaccio deve sempre rompere perchè ti vuole vedere con il mitra^^ Aspetto la rece anche a questo chappy e non preoccuparti del ritardo, so aspettare^^.

lexy90: Rieccomi a torturarvi^^ sono felice che la mia storia ti incuriosisca e aspetto con ansia la tua  recensione su questo chappy^^ Bacioni.

Con questo ho concluso e vi lascio, ringrazio che recensisce ma anche chi legge^^ e lasciate un commentino che mi fate felicissima^^
Bacioni e saluti
ketty91

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Capitolo 8
*** Abbandono... ***


CAPITOLO 8. ABBANDONO...
Il mattino riscadava con i suoi raggi quando costrinse il blader russo a svegliarsi.
Aprì gli occhi lentamente e cominciò a pensare cercando di ricomporre gli ultimi avvenimenti, ricordava di essere stato rapito insieme a Nataly e dopo aveva preso BlackDranzer e lo aveva lanciato, dolore e poi niente...
Cominicò a guardarsi intorno, non gli ci volle molto per capire dove si trovava, la camera di Takao era inconfondibile ai suoi occhi, si incantò a osservare la luce che arrivava dall'esterno quando una voce lo chiamò destandolo.
???: - Finalmente ti sei svegliato - aveva detto dolcemente la vece che riconobbe immediatamente.
Kei: - Yuri - disse a fatica cercando i suoi occhi di cristallo che non tardarono a mostrarsi.
Yuri: - Non ti sforzare - disse mettendogli una mano sulla spalla - sei rimasto incosciente per tre giorni - concluse per poi osservare la reazione del suo amico.
Kei cominciò nuovamente a guardarsi per la stanza finchè non vide qualcosa o meglio qualcuno poco distante da lui.
Yuri: - Nataly è rimasta qui tutto il tempo ma poche ore si si è addormentata, in questi giorni non si è mai allontanata, ci tiene molto a te - queste ultime parole le disse con un gusto amaro in bocca e neanche lui se lo speva spiegare, decise di non darci peso.
Restarono insieme alcuni minuti poi il russo uscì per dare la notizia al resto dei suoi compagni lasciando il ragazzo nuovamente solo.
Kei cominciò a ripensare agli ultimi avvenimenti, nonostante il dolore alla testa si impose di pensare... tutto era cominicato con dei sogni sul suo passato, il ciodolo che aveva alla sua partenza per il monastero che poi gli era stato restituito dall'Angelo ma che era nelle mani della bambina della sua infanzia.
Poi c'era Miyu... che fosse quello il nome della sua amica d'infanzia?
Non sapeva che cosa credere, se fosse stato così vorrebbe dire che lei e l'angelo di morte erano la stessa persona?
No.
Non voleva crederci, e poi comunque i conti non tornavano, se Miyu era la bambina come mai era Nataly ad avere il ciondolo?
Decise che era il momento di chiarire e le uniche persone che potevano farlo erano Nataly e il suo Angelo, chiuse gli occhi e si convinse che quella era la sola cosa da fare.
Anche se a fatica si alzò dal letto e si diresse verso la ragazza che non si era ancora svegliata, era normale in fondo, era stata tre giorni a vegliare su di lui e quindi prima o poi doveva cedere alla stanchezza.
Rimase ad osservare il suo viso e ricominciò a pensare alle sensazioni che provava a stare con tutte le persone intorno a lui.
Con Yuri e i suoi compagni di squadra si sentiva a casa, come si dovrebbe stare in una vera famiglia.
Con Nataly provava una sensazione già provata, come quando stava con l'Angelo, ma non poteva essere lei perchè erano insieme quando erano stati rapiti e non può essere neanche Miyu perchè era con i Bleadebreakers quando aveva lanciato BlackDranzer, anche se malamente, ricordava gli ultimi attimi prima di perdere i sensi.
Scosse leggermente la ragazza che aprì lentamente gli occhi e una volta sveglia spalancò gli occhi trovando il suo amico in piedi davanti a lei, senza persarci si alzò e si butto su di lui abbracciandolo dolcemente.
Nataly: - Fianlemente hai ripreso conoscenza Kei, ero così preoccupata - disse con le lacrime che le segnavano il viso.
Il ragazzo rimase in silenzio, quel senso di pace già provato con l'Angelo, non riusciva a capire e decise per una volta di lasciarsi trasportare dalle sue emozioni, ricambiò l'abbraccio avvicinandosi ancora di più al corpo di lei.
Nataly lo lasciò fare, le piaceva farsi cullare dalle braccia del ragazzo, ripensò al bacio di tre giorni fa e arrossì, era vero che lui dormiva in quel momento ma era comunque contenta di averlo fatto.
Dopo qualche minuto lei smise di piangere e lui sciolse l'abbraccio per osservarla negli occhi.
Kei: - Nataly, io vorrei parlare con te - disse leggermente a malincuore, nonostante tutto non avrebbe voluto rovinare quel momento, ma voleva sapere, voleva capire.
Nataly: - Mi vuoi chiedere dell'Angelo - disse convinta conoscendo ormai abbastanza profondamente quel ragazzo.
Lui annuì con la testa.
Nataly: - Purtroppo non so molto, era la prima volta che ne vedevo uno - disse dopo aver distolto lo sguardo da lui.
Kei: - Mi stai mentendo Nataly - disse sicuro stringendo leggermente la stetta sulle sue spalle.
Nataly: - Non è vero - disse cercando di convincere il ragazzo.
Kei: - Una sera ti ho visto che parlavi con Yuri - cominciò osservando il volto della ragazza che cominciava ad inscurirsi - che cosa non devo sapere del mio passato e soprattutto sul tuo conto? - più che una domanda sembrava un ordine e la ragazza si spaventò dall'espressione seria che aveva il ragazzo.
Nataly: - Kei... io - cominciò interrompendosi ripensando alla promessa che aveva fatto con Yuri, lui non doveva sapere le verità sul suo passato, non doveva.

Il russo dai capelli rossi scese in salotto ad avvertire i ragazzi del risveglio dell'amico trovando tutti in cucina intenti a mangiare la loro colazione.
Rei: - Buongiorno Yuri - disse allegro il cinese porgendogli una tazza di caffè che accettò volentieri.
Yuri: - Kei si è svegliato - disse con tono neutro prima di sorseggiare un sorso della sua bevanda.
Takao: - Davvero! Avvai! - disse alzandosi in piedi sorridente e gioioso.
Yuri: - Io non credo che ci sia tanto da festeggiare, sono preoccupato - ammise sorprendendo tutti i presenti.
Max: - Che cosa intendi dire? - chiese osservandolo con aria leggermete preoccupata.
Yuri: - Sono covinto che Soichiro gli abbia fatto qualcosa con il bey nero, non è da lui lasciare BlackDranzer in quella maniera, io vado a controllarlo, non vorrei che commettesse qualche sciocchezza - concluse per poi appoggiare la tazza sul comodino e rialzarsi.
Rei: - Vengo con te - disse seguendolo a ruota, gli altri rimasero in cucina a pensare alle discussione appena terminata.
Max: - Che Soichiro voglia nuovamente riprendere con sè Kei per il torneo di beyblade? -.
Takao: - E' probabile Max, spero solamente che tu abbia torto - concluse finendo in silenzio la sua colazione.
Nel frattempo Yuri e Rei salivano le scale che conducevano alla camera del loro amico quando sentirono una strano rumore, come qualcosa che cadeva a terra, si guardarono e poi cominciarono a correre.

Kei: - Mi vuoi dire chi sei veramente! - disse alzando la voce.
Nataly: - Io sono una tua amica che tiene molto a te - rispose con le lacrime agli occhi, ormai non lo riconosceva più, non capiva che cosa gli stava succedendo e questo la preoccupava.
Kei perse la pazienza, la testa gli giarava terribilmente, allentò la presa dalle mani della ragazza e si appoggiò sul comodino dove erano appoggiti il suo caricatore e due beyblade che il ragazzo riconobbe subito.
I suoi occhi caddero su BlackDranzer e il bee si illuminò di nero, le fitte alla testa aumentarono e per placarle si portò le mani alla testa.
Nataly, notando il comportamento del ragazzo si avvicinò a lui e lo guardò negli occhi trovandoli diversi dal solito; l'artemisia stava lentamente lasciando il posto al blu.
Nataly: - Kei - disse abbracciandolo per placare il suo dolore, una luce bianca avvolse lei e il ragazzo, i suoi occhi tornarono normali.
Kei: - C-che cosa mi è successo? - chiese confuso alla ragazza.
Nataly: - Non lo so, hai osservato quel bey nero e subito dopo sei stato male - disse sorvolando sulla parte degli occhi, non voleva spaventarlo.
Kei: - ... -.
Nataly: - Kei, è tutto a posto - domandò cercando nuovamente gli occhi del ragazzo.
La ragazza vide che il russo la osservava intensamente e lei avvampò, ormai aveva capito di essersi innamorata di lui.
Kei la abbracciò.
Nataly: - Credo di... essermi... innamorata di te - ammise tra le sue braccia sperando poi in una risposta.
Lui si abbassò leggermente in modo che i loro volti fosse uno di fronte all'altro.
Kei: - Anch'io credo di essermi innamorato di te - disse decidendo per una volta di mettere da parte il suo orgoglio per poi posare le sue labbra su quelle della ragazza in un caldo e affettuoso bacio.
Nataly era al settimo cielo, l'uomo che amava la ricambiava, si staccarono e si guardarono negli occhi, quelli di lui si chiusero e dopo pochi attimi la ragazza sentì che il peso del ragazzo su di lei aumentò.
Lei non riuscì a reggere il peso e cadde con lui a terra attutendogli il colpo.
Dopo pochi attimi arrivarono Rei e Yuri e trovarono i due stesi a terra, si avvicinarono a rimisero Kei sul letto.
Nataly: - Grazie ragazzi - disse una volta rimessa in piedi grazie all'aiuto di Yuri.
Yuri: - Kei deve essere ancora molto stanco, forse è meglio lasciarlo riposare - disse calmo osservando il volto stravolto del suo migliore amico.
Rei: - Ha la febbre - disse dopo avergli appoggiato la mano sulla fronte.
I tre decisero di coprirlo e di scendere per discutere dell'accaduto.
In salotto furono raggiunti dal resto della squadra che preoccupata chiese delle condizioni del russo.
Rei cominciò a raccontare la storia.

Kei: - Dove sono? Che cosa è successo? Ero con Nataly e... Nataly! - a quel pensiero si alzò di colpo guardandosi attorno, la luce non filtrava più dalla finestra, doveva essere sera.
Girandosi vide qualcosa di piccolo a terra, si incantò ad osservarlo, la testa ricominciò a dolergli.
Questa volta non c'era Nataly, il dolore aumentò, i suoi occhi tornarono blu, raccolse il bey insieme al lanciatore ed uscì dalla finestra.
Nella sua mente solo il buio e un nome: Nataly.

Takao: - Ma adesso sta bene? - chiese preoccupato una volta finita la storia.
Rei: - Non lo sappiamo, credo che Yuri abbia detto cosa giuste oggi pomeriggio, dobbiamo tenere Kei sotto controllo - disse decise aspettando qualche commento da parte della sua squadra.
Calò il silenzio per un paio di minuti.
Nataly: - I vado a vedere come sta - disse alzandosi dal divano sparendo poi sulle scale.
La ragazza era quasi a destinazione quando un brutto presentimento la colse all'improvviso, aumentò il passo.
Splancò la porta e quello che vide la fece urlare, il letto era sfatto, la finestra aperta e di Kei nessuna traccia.
Tutti i presenti allarmiti dall'urlo corsero verso la camera trovando la ragazza inginocchiata a terra con le lacrime agli occhi.
Yuri le si avvicinò e una volta aiutata ad alzarsi la abbracciò per consolarla.
Tutti rimasero in silenzio mentre Nataly si sfogava tra le braccia di Yuri chiamando la persona per lei la luce in questo momento...
Nataly: - Kei...Keiiiiiiii! -.

To be continued...

Ciaoooo a tutti^^
Scusate la mia improvvisa sparizione, ma tra i compiti e le feste non ho proprio avuto il tempo di scrivere, perdonatemi ç_ç Comunque approffitto di questo chappy per farvi gli auguri di Natale ( Anche se in ritardo^^") e di buon anno, buon 2009 ^_^
Adesso passo alle recensioni^^:
Engy: Grazie per i complimenti, sono lusingata ç_ç e ti devo dare pienamente ragione riguardo le lusinghe di Kei, ti lovviamo amoruccio ( Kei: ç__ç Aiuto!!! ) grazie per i consigli sulla morte dell'odiato nonno, opto per la morte lenta e agonizzante ( Siiiiiii nd me) sbizzarrisciti e consigliami lo strumento di tortura più adatto^^
Buon 2009 tvttttb4e baci^^

lexy90: So che l'indizio è un pò difficile da trovare, bisogna osservare bene il testo, ho diciso di darti un piccolo indizio come regalo per il 2009...
Rullo di tamburi....... l'indizio è questo: ? punti di domandadomandadomanda
sta a te ragionare e se ci arrivi fammelo sapere^^
Auguri e bacioni buon 2009

VeggyILoveyou: Mi dispiace deluderti, ma a quanto sembra non è Nataly ad essere il famoso Angelo, e chi sarà mai????? Indizio, la chiave sta nel passato di Kei, in una persona a lui importante, non posso dirti altro, anche questo è un regalino di fine anno^^
Riguardo a Miyu il suo compito è di prendere l'anima di Kei, ma tu sarai stata spiazzata dal fatto che all'inizio si è presentata in forma umana con la lettera e poi in forma di angelo della morte li ha aiutati a salvare Kei... è un pò complicato come personaggio, ma alla fine capirai tutto ma per adesso dovrai aspettare, mi dispiace^^"
Buon 2009^^

Adesso vi saluto facendo a tutti tantissimi auguri per un felice 2009
bacioni e saluti
ketty91

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Capitolo 9
*** Possesso ***


CAPITOLO 9: POSSESSO
Nella camera regnava il silenzio più totale, rotto soltanto dalle lacrime e dai singhiozzi di Nataly che, nonostante le braccia di Yuri, non riuscivano a smettere di scendere.
Rei: - Dobbiamo andare a cercarlo - disse il cinese - restare qui fermi non serve a niente - aveva concluso deciso e sicuro si aver così convinto i compagni che non tardarono a scendere a prendere i giubbotti per uscire.
Yuri: - E' meglio se ci dividiamo in coppie, sarà molto più facile trovarlo - aggiunse quando tutti erano sullo stipite della porta.
Takao: - Yuri ha ragione - rispose cominciando a ragionare per creare le coppie più adatte - io e Yuri andremo a nord-est , Rei e Nataly andranno a sud-ovest mentre Max resterà qui e ci avvertirà nel caso in cui Kei ritorni o ci raggiungerà in caso contrario - aveva concluso fiero per poi girarsi e iniziare a correre una volta intravisti gli sguardi stupiti dei suoi compagni.

Passi, passi, il corpo che non risponde e un luogo che non aveva mai visto.
Una porta si parò davanti a lui.
Sicuro la sua mano si alzò andando a toccare il pomello girandolo lentamente e una volta dentro luce, calore e una persona ad attenderlo con un sorriso di scherno...
???: - Lo sapevo che saresti tornato! -.

Le ore continuavano inesorabilemente a passare ma del compagno nessuna traccia, avevano passato tutta la notte a cercarlo in città, chi nei luoghi più frequentati, chi nei vicoli più malfamati, ma anche negli ospedali credendo che fosse uscito a prendere una boccata d'aria e poi si fosse sentito male, ma niente.
Era appena comparsa l'alba quando tutti tornarono stanchi e sconsolati a casa, la più abbattuta era Nataly che subito si ritirò andando nella stanza del russo.
Una volta sicura che nessuno l'avesse seguita si buttò sul letto e cominciò a piangere tutte le lacrime che aveva fino ad esaurirle.

Takao: - Dobbiamo fare qualcosa, sono sicuro che a Kei sia successo qualcosa, me lo sento e sono preoccupato - aveva ammesso abbassando la testa per non guardare le reazioni dei suoi compagni.
Yuri: - Takao ha ragione, sono sicuro che tutto sia legato a Soichiro, deve avergli fatto qualcosa mentre era nelle sue grinfie insieme a Nataly - concluse non cambiando minimamenbte espressione.
Rei: - Forse avete ragione, ma in qualsiasi caso come possiamo trovarlo - chiese  triste sperando in una risposta.

???: - Forse posso aiutarvi io - disse una voce che il rosso non tardò a riconoscere.
Yuri: - Angelo - disse secco mentre la figura femminile compiriva davanti a lui.
Angelo: - In questo momento il mio protetto si trova in un posto in cui non è mai stato appena fuori città, purtroppo io non posso raggiungerlo da sola - ammise amara per poi riprendere il discorso - ma con il vostro aiuto mi sarà possibile - concluse.
Rei: - Portaci da lui - aveva detto senza pensare, era preoccupato e voleva conoscere le condizioni dell'amico.
Angelo: - Molto bene, ma dovete sapere che la mente del vostro amico è soggiocata da una forza malvagia - si interruppe - lo spirito di BlackDranzer - concluse con triste.
Tutti i presenti rimasero di sasso, erano convinti che Kei fosse perfettamente in grado di tenergli testa, che cosa poteva essere successo per impedirgli di dominare quel bey?
La risposta doveva aspettare, in quel momento era di maggiore importanza salvare il loro compagno di squadra.
Yuri: - Propongo di partire subito ma è maglio che Nataly non sappia niente - disse sicuro e deciso.
Max: - E perchè non dovrebbe venire? - chiese non capendo.
Rei: - E' troppo scossa, potrebbe compiere azioni avventate mettendo nei guai se stessa e tutti noi - concluse sperando di essere stato sufficentemente chiaro.
Tutti i presenti annuirono per poi precepitarsi a prendere le giaccheed uscire con nella mente un solo pensiero: Kei.

Nataly era ancora in camera a piangere, la persona che amava era in pericolo e lei non sapeva come aiutarlo, decise di accucciarsi sul cuscino dove il ragazzo aveva passato gli ultimi giorni steso a letto con la febbre.
Si rigirava continuamente nel letto sperando di trovare una soluzione ai suoi dilemmi, ad un certo punto qualcosa le capitò tra le mani.
Nataly: - Ma è il ciondolo di Kei - disse sicura osservando la piccola aquila dorata, continuava ostinatamente a rigirarsela tra le mani come se fosse un oggetto che nascondesse qualcosa e lei non capiva il perchè di quel sospetto; attribuì la causa alla paura e decise di passarci sopra.
Decise di scendere in salotto, doveva assolutamente parlare con gli altri...

La mano di Soichiro si posò sulla spalla del nipote con sicurezza tirandolo all'interno di quello che aveva tutto l'aspetto di un nascondiglio.
Soichiro: - Te l'avevo detto che questa volta non ti sarebbe stato così facile sopraffare BlackDranzer nipote mio - disse quelle parole con un sorriso da vittorioso mentre osservava gli occhi blu del suo unico parente.
Kei: - Che...cosa...ma hai...fatto? - chiese con grande fatica mentre cercava di riappropriarsi del proprio corpo.
Suo nonno cominciò a ridere di gusto per poi tornare serio e fissarlo.
Soichiro: - Vedo che nonostante tutto mantieni ancora il tuo controllo, si vede che sei un Hiwatari, ma questa volta non ti servirà a nulla - urlò con gusto - adesso tu obbedirai a me che tu lo voglia o che tu sia contrario - concluse con sguardo truce.
Kei: - Mai! - rispose a fatica.
Soichiro: - Non importa che la tua mente non lo voglia, il tuo corpo risponderà solo ai miei comandi e adesso ti ordino di uscire ed eliminare gli intrusi che stanno per giungere, ovvero i tuoi cosiddetti "amici" - impose con una nota di gusto nella voce.
Per quanto il ragazzo si sforzò il suo corpo non rispondeva e fu costretto ad uscire sperando con il cuore che gli intrusi non fossero realmente i suoi compagni di squadra.

Angelo: - Siamo quasi arrivati - disse dopo molto minuti di silenzio, nessuno sapeva che cosa dire in quelle circostanze, non rimaneva altro che correre accompagnati soltanto dal rumore dei loro passi.
Ad un tratto Yuri si fermò costringendo tutti ad arrestare la loro corsa.
Max: - Che cosa ti è successo Yuri - chiese l'americano non capendo il motivo di quel gesto.
Il rosso tirò fuori dalla tasca il suo bey e tutti notarono che il bit di Wolfboarg si era illuminato, notarono anche che lo sguardo del russo si era incupito.
Yuri: - Kei sta cercando di mandarci un messaggio - disse dopo attimi eterni di silenzio.
Takao: - Che cosa intendi - chiese leggermente impaurito il capitano.
Yuri: - Il mio bitpower e quello di Kei sono molto legati e per questo riusciamo a capire se uno dei due è in pericolo - concluse sbrigativo per poi ricominciare a correre seguito a ruota da tutti i presenti.
Dopo pochi minuti di corsa la squadra cominciò ad intravedere i contorni sìdi un edificio, d'istinto accellerarono il passo e ormai giunti a destinazione Rei intravide una sagoma che non tardò a riconoscere.
Rei: - Kei! - urlò cercando di accellerare ancora di più il passo.
Tutti si fermarono a pochi passi da lui, il cinese cominciò ad avvicinarsi ma fu fermato dalla voce dell'Angelo.
Angelo: - Fermati, ti ho detto che la sua mente è soggiocata dal male e in questo momento non è in grado di riconoscervi - disse con rammarico.
Calò il silenzio, nessuno notava la differenza, ai loro occhi il loro compagno sembrava stare bene, poi aguzzando la vita notarono i suoi occhi, blu come la notte più profonda.
Kei: - Credo che ormai vi siate occorti che il vostro Kei non esiste più, ora il suo corpo appatiene a BlackDranzer e nessuno di voi pivelli è così forte da sconfiggermi, vi consiglio di arrendervi - disse per poi cominciare a ridere per poi estrarre il bey nero.
Takao: - Che cosa ti è successo? - urlò ormai disperato il blaider - Eravamo convinti che tu fossi in grado di tener testa a BlackDranzer - finì aspettando una risposta.
Kei: - E' vero che l'ultima volta questo ragazzo è riuscito a soggiocarmi grazie alla sua enorme forza di volontà, ma con l'aiuto di Soichiro Hiwatary e della sua tecnologia sono riuscito a diventare talmente potente che ora neanche lui può tenermi testa - spiegò.
Takao: - Questo è tutto da dimostrare, sono stato capace di batterti una volta e oggi frò lo stesso, preparati! - urlò deciso mentre metteva il suo fedele Dragoon all'interno del lanciatore.
Entrambi tirarono la cordicella e i bey cominciarono a rotolare sul terreno, ma si vedeva fin dall'inizio che il bey del giapponese era in netta difficoltà, faticava a reggere agli attacchi del nemico e dopo pochi minuti finì a terra.
Takao: - Non...non è possibile - disse mentre raggoglieva il suo beyblade mentre ascoltava la risata malvagia del suo avversario.
Kei: - Te l'avevo detto - disse con un sorriso sulla bocca - il mio potere è immensamente aumentato dall'ultima volta e nessuno di voi può tenermi testa - concluse per poi ricominciare a ridere, ma durò poco perchè senti una voce.
Yuri: - Non hai ancora vinto - disse deciso guardando quello che una volta era il suo migliore amico negli occhi - non hai ancora combattutto contro di me - concluse sempre con la stesso convinzione.
Kei: - Vuoi fare la fine del tuo amichetto, va bene preprati alla sconfitta -.
L'incontro cominciò e Yuri sembrava riuscire a tener testa all'avversario che cominciava a respirare affannosamente, si ritrovò a pensare che fosse a causa della febbre.
Il rosso si rtrovò a pensare che portando per le lunghe l'incontro forse il corpo sarebbe ceduto, ma non era da lui scappare e così decise di evocare il suo bitpower.
Kei: - Dannazzione! - non poteva assolutamente scendere in campo, almeno fino a che il corpo in cui risiedeva non fosse caduto completamente in duo potere, ma non poteva neanche rischiare di perdere, decise che sarebbe uscito solo il tempo necessario per vincere l'incontro.   
Kei: - L'hai voluto tu! Adesso conoscerai l'nferno - urlò per poi uscire dal corpo del ragazzo ed entrare nel bey.
Fu così che il bitpower si rivelò nella sua forma per poi attaccare il russo che non sapendo che cosa fare chiuse gli occhi.
Solo poco dopo si rese conto di quello che la sua azione aveva causato.

To be continued...


Perdonoooooooo!!! Sono sparita per ben 2 mesi, ma vi rendete conto O_____o
Se fossi in voi mi verei a cercare con i bastoni di legno e le spranghe... ma tanto non sapete dove abito e quindi sono salva^^
Adesso passo alle recensioni:
lexy90: Se nello scorso chappy mi davi per dispersa ora sicuramente stavi ordinando la mia bara ò___O... Comunque è vero, finalmente li ho fatti dichiarare anche se in questo chappy non ho fatto succedere nulla di amoroso, fammi sapere che ne pensi^^ Bacioni

VeggyILoveyou: Grazie per i complimenti, sono arrossita O\\\\\\O comunque scusa per il ritardo, anche tu fammi sapere che cos ne pensi, ok???!!! Tvttttttb4e ketty91

Bacioni a tutti
ketty91

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