el cuore della notte i tre
ragazzi più famosi di Hogwarts tornavano dall’ennesima
malandrinata.
-Cazzo James!! Ma come fai
sempre a scordarti il mantello?-
-Non prendertela con me! E’
colpa tua se Gazza ci sta inseguendo, tua e di quella stupida armatura che hai
fatto cadere!-
-Io lo sapevo che non
sarei dovuto uscire dal dormitorio!-
Lily si faceva strada con
la bacchetta levata per i corridoi per l’ennesima ronda notturna. Sentì
delle voci provenire dalla
profonda oscurità. “Studenti” confermò Lily pronta a prenderli di sorpresa.
Mormorando un flebile Nox si appostò
dietro ad una colonna di marmo spuntando fuori appena sarebbe stato il momento
giusto. Le voci si facevano sempre più vicine, sempre più familiari. Lily sperò
con tutto il cuore di sbagliarsi, ma appena sentì una risata così simile ad un
latrato si sbatté violentemente una mano sulla fronte, lasciandola poi
scivolare miseramente sul viso fino a raggiungere il mento. Possibile che li
beccasse ogni volta lei? Dai continui mormorii angosciati capì che ancora una
volta Gazza li inseguiva. Sperò con tutto il cuore che questa volta James si
fosse munito del mantello, ma, quando furono finalmente visibili ai suoi occhi,
si rammaricò di poter vedere i loro visi nel panico. Uscì dal suo nascondiglio,
si schiarì per bene la gola e si annunciò con un:
-Lumos!-
I tre sobbalzarono
sorpresi.
-Lily!!-
Remus strabuzzò gli occhi. Sirius
ansimava con una mano sul cuore
-Non-farlo-mai-più!- Ordinò Felpato scandendo bene le parole.
Una volta che la ragazza
si accertò che nessuno di loro avesse preso un infarto parlò accigliata
-Che diavolo ci fate
qui?!-
Sentirono un miagolio alle
loro spalle, Lily non ci pensò due volte. Spalancò l’aula di incantesimi e con
uno sforzo sovrumano spinse i ragazzi dentro chiudendo poi la porta.
Velocemente tirò fuori la bacchetta e mormorò velocemente un perfetto
incantesimo di disillusione cosicché la porta scomparve. Prese la borsa dei
libri e,appena in tempo, la gettò malamente in terra. Subito apparve il custode
con in mano l’immancabile torcia.
-Buona sera mastro Gazza,
le chiedo umilmente perdono per il frastuono, per sbaglio ho fatto cadere la
borsa.-
Gazza la squadrò da capo a
piedi e assottigliando lo sguardo le si avvicinò minaccioso.
-Non può nasconderli per sempre
Miss Evans, un giorno beccherò quei tre teppisti e quando accadrà…-
-Non so di cosa stia
parlando- replicò fredda Lily.
Gazza la guardò nuovamente
male digrignando i denti gialli e emettendo un grugnito si incamminò verso l’ufficio
con la fedele gatta accanto.
Lily sospirò e annusò l’aria.
-Stupido ficcanaso, perché
non si fa una doccia ogni tanto?-
Mormorò tra sé. Ritornò al
muro e, dopo aver effettuato il contro incantesimo spalancò la porta furiosa
richiudendosela alle spalle.
I tre ragazzi le vennero
immediatamente incontro in ginocchio e con le mani protese verso l’alto.
-Ti prego, ti prego, ti
prego, ti prego Lily!! Abbi pietà!!!!- dissero all’unisono.
Lily si impose di non
ridere. Sospirò e volse lo sguardo altrove più che incavolata.
-Come siete drammatici!!
Tanto stavolta dal preside vi ci porto comunque!!-
Remus scattò subito in piedi e le andò incontro prendendole
le mani.
-Ti giuro che io non centro
Lil, hanno fatto tutto da soli!-
James si alzò in piedi
stizzito seguito subito da Sirius.
-Ma se l’idea è stata tua Lunastorta!! Sei proprio un ruffiano!-
Lily si liberò dalla
stretta di Rem guardandolo in cagnesco.
-Stavolta non attacca la
parte del martire Rem, siete responsabili tutti!-
Sirius si fece avanti velocemente portando l’indice al
mento.
-Eppure ogni volta che ci
becchi al 99% mandi sempre me e James in presidenza e alla fine lui se la cava
sempre! Stavolta potrebbe andarci lui da Silente e noi fare la parte dei
martiri, un po’ di giustizia per tutti Miss Evans.-
James gli si affiancò
subito.
-Lo stesso vale per me-
-Ehi!!!- Sbottò Remus.
Lily ci pensò su.
-In effetti potrebbe
essere un’idea, ma non tutti e due, solo uno non andrà dal preside e sarà
quello che mi farà la proposta più allettante.-
Annunciò fieramente Lily. Lunastorta scattò speranzoso.
-Posso provare anch’io?-
Lily lo trucidò con lo
sguardo.
-No, tu vai sicuramente
dal preside-
Remus abbassò tristemente il capo, mentre Sirius e James ghignarono compiaciuti.
James si fece avanti.
-Se non mi farai andare
dal preside il prossimo boccino che prenderò lo dedicherò a te!- Vedendo come
Lily stringeva le labbra il grifondoro aggiunse
velocemente –E prometto che ti farò Trasfigurazione per due settimane-.
Lily annuì soddisfatta –mmm… molto allettante Potter-
James ghignò e passò
accanto a Sirius mormorandogli all’orecchio
-Vediamo se fai di meglio-
Sirius si fece avanti e prese Lily per le spalle. Dolcemente
cominciò ad accarezzarle la guancia con lentezza esasperante. Lily trattenne
improvvisamente il fiato irrigidendosi per la sorpresa.
Sirius le prese con una mano la testa e inspirò intensamente
il profumo dei suoi capelli.
Con la punta del naso
perfetto cominciò a seguire i lineamenti del suo collo avanti e indietro.
Posò un bacio innocente
sulla pelle scoperta del collo, lasciando indietro una scia di fuoco. Lily si
sentiva le gambe molli e non era sicura di sapere per quanto avrebbe retto.
Arrivò all’orecchio e le
pizzicò leggermente con i denti il lobo. Con il fiato freddo soffiò dolcemente
-Come sei bella stasera Lil-
Lily riprese a respirare
normalmente e decretò:
-Sirius vince!
-coooooosaaaaaaaaaaaaa????? Ma non ti ha proposto un bel niente!!!- disse
James con gli occhi fuori dalle orbite mentre Sirius
saltellava allegramente per la stanza e Remus si
reggeva la pancia dalle risate. Lily esibì un sorrisetto di scuse.
-Mi dispiace James, ma Sirius ha quel certo non so che da permettergli di farti
fare tutto ciò che vuole-
Sirius si riprese dal suo stato euforico e cinse le spalle
di James con un braccio.
-Non te la prendere
Ramoso, ha vinto il migliore.
James si liberò
velocemente dal braccio di Felpato e lo inchiodò con lo sguardo.
-Come no! Tu l’hai
corrotta!- Sirius rimase spiazzato dall’attacco serio
del suo migliore amico e così anche Lily e Remus che
ora lo guardavano sconcertati.
-Calma Jim, è solo una
visita a Silente, come sempre!-
-Già- si intromise Lily –un
po’ di autocontrollo per favore!-
James sbuffò e fece una
risata carica di acidità
-Proprio tu mi parli di
autocontrollo Lily? Guarda che sei tu che non riesci a sopportare neanche
qualche carezza da Sirius-
Lily lo guardò confusa e
seccata
-Ma di che stai parlando
James?-
-Come se non avessi notato
che ti piaceva come ti toccava! Sono stufo, smettila di fare la finta tonta,
sappiamo tutti che ti piace Sirius!-
Felpato e Lunastorta fecero lo stesso sguardo da pesce palla. Lily si
avvicinò sconvolta e incavolata.
-Hai completamente perso
il lume della ragione?! A me non piace Sirius! Ti
stai comportando da vero immaturo!-
-Oh, scusami tanto piccola
Lily, per farmi perdonare dovrei strusciarmi contro di te e intaccare di nuovo
il tuo solido autocontrollo?-
-Hai finito?- chiese Lily
con aria minacciosa e la voce leggermente incrinata.
James si sporse in avanti
e rise con fare diabolico.
-Non credo proprio, che c’è?
Ti sto mettendo in crisi?-
Lily si avvicinò a quello
che doveva essere il suo migliore amico. Gli occhi smeraldini le brillavano
pericolosamente.
-Va’ all’inferno Potter-
Girò i tacchi e si avviò
verso i dormitori. Sirius la seguì immediatamente e
rivolse un’occhiata a James che sapeva di delusione.
Nell’aula regnava un silenzio
sovrumano. James era scosso da fremiti di rabbia e serrava i pugni.
Remus finalmente si mosse, diede delle pacche a James e lo
fece uscire da quell’aula.
ily camminava a passo svelto per raggiungere i dormitori
rigando il viso di lacrime salate. E lei che lo aveva perfino aiutato a
seminare Gazza. Cosa gli era capitato improvvisamente? Forse non riusciva a
perdere una sfida? E allora come mai se l’era rifatta solo su di lei? Sentì dei
passi frettolosi che la seguivano e una speranza dentro di lei cresceva,
sperando che fosse lui a venirle chiedere scusa, ma era solo Sirius venuto a consolarla. James Potter e Lily Evans
avevano qualcosa in comune e indomabile: l’orgoglio.
Sirius le circondò le spalle con un braccio.
-Mi dispiace Lil-
Lily singhiozzò sulla sua
camicia, odiava litigare, in 5 anni non aveva fatto altro che litigare con
Petunia e Severus.
-S-sirius… ho fatto qualcosa di male?- balbettò Lily.
-Certo che no!-
-Ma allora che è successo?
Io te stavamo solo scherzando… e poi…
ha detto quelle cose… come se mi considerasse una… una…-
-Lo so, lo so-
La interruppe Sirius accarezzandole dolcemente i capelli.
-Ma… ma allora che è successo? N-non
capisco-
-E’ stata colpa mia,
scusa-
-Ma colpa tua per cosa?-
Sirius le sollevò il viso per il mento e la scrutò attento.
-Ma davvero non te ne
rendi conto?-
-Ma cosa?-
Sirius la osservò attentamente cercando di capire se facesse
la finta tonta o dicesse sul serio.
Sospirò e la prese per
mano conducendola verso il dormitorio.
-Niente…-
Quella sera Felpato capì
una cosa: Lily Evans per le storie d’amore era veramente una tonta.