Il mio grosso, grasso matrimonio Weasley - The Wedding di Egle e Elivi (/viewuser.php?uid=1851)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. ***
Capitolo 2: *** 2. ***
Capitolo 3: *** 3: E vi dichiaro ***
Capitolo 4: *** 4. Lezioni di ***
Capitolo 1 *** 1. ***
Il mio grosso
Il mio grosso, grasso matrimonio Weasley -
The Wedding
1.
Draco entrò nella camera da letto silenziosamente, osservando Ginny coricata
sulla valigia.
"Amore, non è che mi daresti una mano? Non riesco a chiuderla!" ansimò,
scostandosi una ciocca di capelli dalla faccia. Erano due ore che provava a
farci stare tutto l'occorrente per il viaggio, senza ottenere risultati
soddisfacenti. Draco estrasse pigramente la bacchetta e formulò un incantesimo.
La chiusura della valigia scattò docilmente.
"Grazie" sussurrò la ragazza, deponendogli un leggero bacio sulla guancia. "Non
mi sembra vero che domani ci sposiamo! Mi sembra che sia passato soltanto un
giorno da quando abbiamo scoperto di essere innamorati l'uno dell'altra"
continuò, circondandogli il collo con le braccia.
Draco grugnì a 'mo di risposta.
"Sciocco" lo rimproverò Ginny, dandogli un buffetto sulla guancia e sparendo nel
bagno adiacente alla camera da letto.
Draco si accomodò su un ritaglio di letto, non occupato da vestiti o valigie.
Sarebbero partiti lunedì, ma avevano preferito fare prima i bagagli, dato che il
giorno successivo, quello del matrimonio, sarebbe stato lungo e, Draco
sospettava, anche molto doloroso, ma le sue forze erano concentrate a
sopravvivere a quella serata: come promesso Fred e George gli avevano preparato,
a detta loro, un addio al celibato "coi fiocchi". Sperava solo di riuscire a
salvare qualche arto, tanto da trascinarsi fino all'altare per sposare Ginny e
scappare con lei il più rapidamente possibile.
"Dove andate?" chiese alla fidanzata, ancora in bagno, intenta a prepararsi.
Anche per lei era stata organizzata un'ultima uscita da single con tutte le sue
amiche.
"Non lo so" rispose, da dietro la porta. Draco arcuò un sopracciglio sospettoso.
"Però è stata Hermione a organizzare la festa" aggiunse la ragazza atona.
L'ex Serpeverde si sentì enormemente sollevato. La Granger l'avrebbe portata in
uno di quei posti noiosi, magari un po' di classe. Non c'era da preoccuparsi.
Quando Ginny varcò la soglia del bagno, però, una certa irritazione tornò a
solleticargli l'imboccatura dello stomaco.
"Non indossi la gonna?" chiese, riducendo gli occhi a due fessure.
Ginny scoppiò a ridere, lisciando l'abito corto. "Ma il vestito è fatto così"
ribatté, facendo una lenta giravolta, per farglielo ammirare da ogni
angolazione. Era nero, a collo alto, senza maniche e con un vertiginoso spacco
laterale.
"Tu così di casa non ci esci!" sibilò Draco, serrando forte le mascelle. Ginny
rise di nuovo, coprendo la distanza che li separava e baciandolo frettolosamente
sulla fronte.
"Quando sei scemo!" gli disse, afferrando la borsetta e sistemandosela sotto al
braccio. Si controllò un'ultima volta allo specchio, aggiustandosi i capelli e
gli rivolse qualche parola di saluto, dirigendosi verso la porta.
"La Granger ha organizzato la festa, vero?" le chiese per sicurezza.
"Sì!" rispose Ginny "sta' tranquillo! E cerca di divertirti! Non sei eccitato
pensando al tuo addio al celibato?"
"Oh! Conoscendo i tuoi fratelli mi porteranno in un locale di spogliarelli e mi
faranno ubriacare!" sospirò mestamente.
"Quasi quasi potremmo fare cambio…" mormorò Ginny pensierosa.
"Ma Ginny!" sbottò Draco, scandalizzato, mentre la fidanzata scoppiava a ridere.
"Dai stavo scherzando! Ci vediamo domani… e non darmi buca proprio davanti
all'altare!" lo salutò, uscendo dall'appartamento.
Draco si guardò intorno, inspirando profondamente. Aveva preso la sua bacchetta,
pasticche contro il mal di stomaco, mal di testa, una passaporta di emergenza…ma
niente avrebbe potuto prepararlo per una serata Weasley, tanto meno per un addio
al celibato Weasley.
Quando sentì il campanello suonare e delle voci note vociare dal corridoio, un
brivido gli corse giù dalla schiena.
"Ehi Dray" esclamò uno dei gemelli, non appena aprì la porta. Dietro ai gemelli
si scorgevano molte teste, quasi tutte rosse.
"Il mio nome è Draco, Draco Malfoy" ringhiò l'ex Serpeverde, mentre Fred e
George lo prendevano ciascuno per un braccio e lo strappavano di peso dalla
sicurezza del suo appartamento.
Ginny raggiunse in perfetto orario il Paiolo Magico, davanti al quale avevano
appuntamento. Hermione, Luna, Penelope, la moglie di Percy, e sua madre erano
già lì.
"Ciao!"
"Ecco la nostra sposina" fu il vivace saluto di Penelope.
"Oh la mia bambina…" l'accolse sua madre Molly con le lacrime agli occhi.
Ginny tossicchiò, fingendo di ignorare la commozione della madre. Erano tre
giorni che piagnucolava e ogni singolo membro della famiglia evitava di dire la
parola matrimonio per non peggiorare la situazione. Lanciò uno sguardo d'intesa
a Hermione, che si affrettò a porre rimedio all'errore.
"Allora, vogliamo andare!" disse allegramente la ragazza mora, prendendo sotto
braccio Ginny e conducendola in una delle vie laterali. "Le altre ci
raggiungeranno là" le spiegò, controllando il nome della via per essere sicura
di non aver sbagliato.
"Che locale è?" chiese Ginny, lanciando un'occhiata preoccupata a sua mamma, che
aveva sorprendentemente riacquistato un certo contegno.
"Non lo so. Me lo hanno suggerito Padma e Lavanda." ammise Hermione,
stringendosi nelle spalle "Si chiama Sense Paradise o qualcosa del genere. Credo
che facciano bevande aromatiche e strane danze…qualcosa di orientaleggiante"
Ginny la guardò sospettosa, ma non disse nulla. Dopo meno di dieci minuti si
ritrovarono davanti a una sobria palazzina con un'insegna a forma di due spade
incrociate e con sotto scritto il nome del locale. La porta era contornata da
tendaggi purpurei, effettivamente aveva un che di orientale.
Hermione e Ginny vennero accolte da un cameriere vestito elegantemente. Aveva i
capelli biondi, ondulati, che gli arrivavano appena al di sopra delle spalle, e
magnetici occhi verdi.
"buonasera" le salutò, baciando galantemente la mano di entrambe. Ginny udì sua
madre ridacchiare stupidamente dietro di lei.
"Siamo qui per un addio al nubilato. Il nome è Weasley" disse Hermione con tono
imperturbabile.
"Non ditemi che questo fiore si mariterà domani…" continuò il ragazzo,
stringendo la mano di Ginny e portandosela all'altezza del cuore.
"Sì. Il nome è Weasley" ripeté Hermione, strappando la mano di Ginny da quella
del biondo, che le rivolse un'espressione a metà tra lo stupito e l'offeso.
"Da questa parte" rispose un po' più formalmente, guidandole attraverso il
corridoio. Il tappeto su cui camminavano era rosso e morbido e le pareti erano
affrescate con motivi floreali.
"Qualcosa di classe… molto raffinato" le soffiò in un orecchio Hermione, quando
il cameriere sollevò la pesante tenda purpurea rivelando la sala principale del
locale. La musica alta rimbombava dagli altoparlanti, intervallata dalla grida
di giubilo delle donne… erano tutte donne. Donne urlanti dai loro tavolini, che
si protendevano verso il palco a forma di semicerchio, dove due ragazzi in tanga
e cappelli sfoderavano mosse sensuali, muovendosi a tempo di musica. Dietro al
bancone quattro barman dal fisico scolpito e molto poco coperto sfoggiavano
sorrisi ammalianti, ammiccando alle clienti.
Hermione singhiozzò, spalancando gli occhi.
"Hermione" smozzicò Ginny, abbracciando tutta la sala con lo sguardo. La sua
voce vibrava di sorpresa.
"S-sì?"
"Credo che sia un locale di spogliarelli"
"Allora ragazze, che state aspettando?" le spinse Molly, prima che un lamento
strozzato le uscisse dalla gola. Hermione e Ginny le avevano impedito di vedere
lo spettacolo, bloccandosi sulla porta.
"Mamma, se vuoi andiamo via…" disse Ginny, avvertendo le sue guance andare a
fuoco.
"E perché scusa? Oh ecco Monica…" ribatté una per nulla turbata Molly, facendosi
largo tra i tavoli fino a raggiungere la balconata, interamente occupata dalle
amiche di Ginny e dalla madre di Penelope.
Ginny rivolse a Hermione un'occhiata allucinata, a cui la ragazza mora rispose
con una scrollata di spalle.
"Sarà una serata molto lunga…" mormorò tra sé e sé Ginny, dirigendosi verso il
suo tavolo.
Draco guardò con disgusto l'insegna del locale, che si chiamava All you need.
"Ta daaaaan!" gridò Fred facendo un gesto trionfale con entrambe le braccia.
"Indovina dove ti abbiamo portato!" esclamò George, circondandogli il collo con
un braccio.
"Un locale di spogliarelli?" azzardò Draco freddamente.
"Come hai fatto a indovinare?" gli domandò George, indietreggiando sorpreso.
"Sesto senso" rispose Draco sarcastico, incamminandosi a testa alta verso
l'entrata. Prima sarebbero entrati e prima ne sarebbero usciti.
Il locale era molto ampio, con una serie di tavoli disposti in modo disordinato
intorno alle piattaforme, dove signorine discinte ballavano, ancheggiando e
scuotendo le natiche. Draco sbuffò, seguendo la cameriera dai lunghi capelli
corvini. Piombò sulla sedia, ordinando qualcosa di forte da bere. I gemelli si
sistemarono ai suoi lati, mentre Ron e Harry prendevano posto di fronte a lui.
Oltre alla banda casinara dei fratelli Weasley, si erano presentati anche Seamus
Finnigan, Dean Thomas e Neville Paciock.
"Ma dei miei amici non c'è nessuno?" urlò Draco, per sovrastare la musica.
Fred si strinse nelle spalle, mentre George scuoteva la testa.
Draco roteò gli occhi, sorseggiando piano un drink, ascoltando distrattamente i
commenti dei fratelli di Ginny sulle ragazze.
"Uh è in arrivo il regalo speciale che ti abbiamo preparato!" sbraitò Fred,
appioppandogli una pacca sulla schiena. Draco sollevò la testa poco interessato,
accorgendosi che una procace biondina lo stava puntando.
"Avanti non essere timido!" lo incoraggiò Charlie, tirando indietro la sua sedia
con lui sopra con la sola forza di un braccio. La ragazza cominciò a ballare
intorno alla sua sedia, sfiorandogli la faccia con una scarpina di seta rosa.
Doveva ammettere che era davvero bella. E aveva due bocce…Con una mossa felina
la spogliarellista si sistemò a cavalcioni sulle sue ginocchia, continuando a
muovere i fianchi a ritmo di musica.
"Vai Draco!" lo incoraggiò qualcuno, battendo le mani.
La ragazza gli circondò sensualmente il collo con la sciarpa, sbattendo
esageramene le ciglia. Aveva spalle sorprendentemente tornite e mani grandi.
Draco avvertì un formicolio alla base del collo. Improvvisamente non era sicuro
che quella ragazza gli piacesse molto. Non sapeva nemmeno lui il perché. Era una
sensazione indefinita, una specie di presagio. Scostò lo sguardo imbarazzato,
posandoli sulla cubista che stava dimenando sulla pedana a sinistra del loro
tavolo. Anch'ella era molto alta e aveva un fisico asciutto e longilineo. E
anche lei lo metteva a disagio. Riportò la sua attenzione sulla ragazza, seduta
sul suo grembo, quando i suoi occhi si posarono casualmente su uno strano
rigonfiamento sotto la gonnellina di pelle della donna. Draco deglutì a vuoto,
aprendo la bocca per cercare di respirare. Con uno scatto si rimise in piedi,
passandosi una mano tra i capelli.
"Tutto bene, tesoro?" gli chiese la ragazza, scivolata a terra.
La sua voce…
Draco scosse la testa e poi fuggì letteralmente dalla sala, rifugiandosi nei
bagni. Si appoggiò al lavandino, stringendone così forte il bordo da farsi
diventare le nocche delle mani bianche.
"Ehi Dray" lo apostrofò Fred, aprendo la porta con una manata, tallonato da
George.
"Io mi chiamo Draco" gridò l'ex Serpeverde, voltandosi verso il futuro cognato
come una belva.
Fred alzò le mani in segno di resa.
"Ehi 'sta calmo! Era solo uno scherzo!" tentò di rabbonirlo George.
"Uno scherzo?" sibilò pericolosamente Draco, spostando lo sguardo dall'uno
all'altro "Uno scherzo? Un bello scherzo davvero…"
"Non credevamo che te la prendessi tanto! E' solo una spogliarellista!" si
giustificò Fred, sinceramente sorpreso della reazione esagerata del ragazzo.
Draco strinse gli occhi, umettandosi le labbra con la lingua.
"C-cosa?" balbettò.
"Ma sì, è tradizione…le abbiamo detto di non spingersi troppo oltre…doveva solo
stuzzicarti un po'! Possibile che nessuna ragazza ti si sia strofinata un po'
addosso…Ginny a parte!"rispose George, anch'egli turbato dalla sfuriata di
Draco, che inspiegabilmente si coprì gli occhi con una mano, trattenendo a
stento una risata isterica.
"Malfoy, non mi sembra il caso di fare tutte queste scene per una
spogliarellista…"
"QUELLA E' UN UOMO!" gridò Draco, aprendo le braccia. Fred e George sbiancarono
di colpo, mentre la sua affermazione si spegneva, sovrastata dalla musica
assordante.
"Cosa?"
"E' un uomo" scandì lentamente Draco, mentre i gemelli diventavano bianchi come
due cenci e iniziavano a sudare freddo. "Sono tutti uomini! Mi avete portato in
un locale di travestiti!"
Fred boccheggiò, mentre George si appoggiava al muro con la schiena, il colorito
della sua faccia era passato da un bianco cadavere a un verde vomito.
"Ti giuro che non lo sapevamo" bofonchiò uno dei gemelli.
"Andiamo via!" disse l'altro, precedendoli fuori dal bagno. Stavano per correre
a tutta velocità verso il tavolo a cui i loro amici si stavano divertendo,
attorniati da molti ragazze/i.
Draco artigliò i gemelli per i vestiti trattenendoli.
"Che…"
"Cosa…"
"Aspettate cinque minuti" rispose il ragazzo, avvicinando due spogliarelliste,
più alte di lui di tutta la testa. Una di loro aveva anche un accenno di barba
sul collo. Sussurrò loro poche parole, estraendo una manciata di banconote dalla
tasca. Entrambe annuirono, accettando il denaro, e si diressero verso il tavolo.
"Che hai intenzione di fare?" gli chiese Fred, notando il sorriso compiaciuto
sulle labbra del biondo.
"Ora lo vedrete" fu la sua laconica risposta, mentre le spogliarelliste si
avvicinavano al tavolo dei loro amici. Subito si impossessarono di Ron e Harry,
piazzando sotto i loro nasi le cosce strette in collant a rete.
"Oh no questo è troppo perfino per noi…" mormorò George, osservando
l'espressione ebete di Ron ed Harry in balia dei due uomini in succinti abiti
femminili. Draco afferrò al volo un bicchiere di vodka e ne ingurgitò una
corposa sorsata.
"Beh è o non è la mia festa di addio al celibato?" chiese, avvertendo il calore
del liquido infiammargli l'esofago e lo stomaco, scoppiando nella testa come una
bomba nucleare. Con un'altra sorsata svuotò il bicchiere, subito sostituito con
uno pieno. "E non mi devo divertire?"
"Ehm sì" borbottò Fred, mentre George cominciava a divertirsi nel vedere Ron e
il suo migliore amico guardare con aria sognante i due uomini.
"E allora divertiamoci!" concluse Draco, circondando il collo di entrambi con la
braccia.
"Nudo, nudo!" scandiva la folla in visibilio. Un boato di cori femminili esplose
quando il ragazzo si tolse anche l'ultimo, striminzito capo di bestiario.
"Questo locale è spettacolare" urlò Ginny, battendo forte le mani. Erano tutte
piuttosto brille, perfino Hermione, che sfoggiava due guance rosse e gli occhi
lucidi per via dell'alcol bevuto.
"E ora" annunciò il presentatore, che indossava una giacca di perline rosse e un
perizoma nero "In esclusiva per questa serata i Nocturne Alley Dream Men"
Tutte le donne presenti in sala si alzarono in piedi applaudendo. Molly e
Monica, la madre di Penelope, erano tra le più scatenate. Perfino Luna sembrava
aver perso la solita aria di chi ha perennemente la testa tra le nuvole. Nove
ragazzi fecero irruzione sul palco, ballando in simultanea. Le camice volarono
verso il pubblico e Ginny notò con orrore che Penelope e Fleur si stavano
accapigliando per impossessarsi della camicia del ragazzo moro, che ballava al
centro.
"Gin" singhiozzò Hermione, stringendo convulsamente il bicchiere.
Ginny si voltò verso di lei accorgendosi che sua madre si era alzata in piedi
sventolando una banconota.
"Hermione… fa qualcosa… fermala…" balbettò, in preda al panico.
"Troppo tardi" rispose Hermione, altrettanto scioccata, quando uno degli
spogliarellisti si appropinquò dimenando le anche a mamma Weasley. Ginny si
coprì gli occhi con le mani, trattenendo un gemito.
"Dimmi che non lo sta facendo" mormorò, nascondendo la faccia sulla spalla
dell'amica.
"L'ha fatto" rispose Hermione, mentre osservava impietrita Molly infilare la
banconota nel perizoma del ragazzo dalla pelle scura.
"Dacci dentro!" gridò Molly, roteando i pantaloni che aveva recuperato, come un
cowboy.
"Mamma!" sbottò Ginny traumatizzata, ma la signora Weasley e la signora Light si
lanciarono sulla pista da ballo, ormai prive di qualsiasi freno inibitore. Dopo
pochi istanti furono seguite da Lavanda e Padma, anche loro evidentemente
alticce.
"Beh manchiamo solo noi…" disse in modo pacato Hermione, alzandosi in piedi.
Ginny emise un verso strozzato, seguendo con lo sguardo l'amica che traballante
si univa alla bagarre generale.
"Oh beh! Che male c'è" si disse Ginny, buttando giù l'ennesimo margaritas e
sentendosi subito dopo molto più euforica.
Nel frattempo anche in un locale non molto distante, l'alcol scorreva a fiumi.
Draco gettò la testa all'indietro socchiudendo gli occhi. Si era slacciato i
primi tre bottoni della camicia e ne aveva rimboccato le maniche.
"Ehi amico" lo apostrofò Seamus, piombando sulla sedia accanto alla sua. Draco
sorvolò sull'epiteto amico. "Non ti dai da fare con le ragazze?"
"Mi darei da fare se ci fossero ragazze" sghignazzò l'ex Serpeverde, potandosi
alle labbra il bicchiere pieno di un inquietante liquido azzurro.
"Che intendi?" chiese il ragazzo, aggrottando le sopracciglia.
"Sono tutti uomini" scoppiò a ridere spudoratamente Draco, additando Ron, Harry,
Percy che si dimenavano scompostamente in una specie di danza da ubriachi in
mezzo al locale.
"Sono…" mormorò Seamus, sbiancando come era accaduto anche a Fred e George
alcune ore prima. Tra cocktail e balli equivoci, il tempo era volato…
"Sono uomini?". Il grido di Seamus risuonò nella stanza come una fucilata in una
grotta.
Tutti s'impietrirono. Draco, Fred, George e i due fratelli maggiori di Ginny,
che avevano intuito da molto tempo in tipo di locale in cui erano capitati,
scoppiarono a ridere all'unisono.
"E voi lo sapevate?" fu l'esclamazione di Ron, livido. Dean Thomas cominciò a
sputacchiare, pulendosi la bocca con la mano, come Neville, mentre Harry
acchiappò al volo Percy che stava per stramazzare al suolo svenuto.
"Questo è troppo" sbraitò Ron, estraendo la bacchetta e puntandola alla gola di
Malfoy. Ma anche lui aveva bevuto un po' troppo e l'incantesimo si schiantò
sullo specchio alle spalle del barista, invece che sull'ex Serpeverde.
"Ehi, prenditela con i tuoi fratelli! Sono loro che hanno organizzato tutto!"
ringhiò Draco, sfoderando anch'egli la bacchetta.
"Non mi sembra il caso di litigare!" s'intromise Fred, frapponendosi tra i due.
"E tu fai comunella con lui!" strillò Ron, mentre Percy in preda a un attacco di
nervi si scagliava su Draco, e come nella più classica tradizione Serpeverde vs.
Grifondoro tutto si risolse con una rissa colossale.
Continua...
***
Nel prossimo capitolo:
[...] Ginny si voltò ad osservare l'amica.
"Ma come? Non ti ricordi nemmeno quando Martin, lo spogliarellista di colore, ti
ha infilato la lingua in…"
Hermione si mise a quattro zampe sul letto, sorreggendosi con le braccia.
"Cosa???" sbottò, sgranando gli occhi. [...]
[...]"Papà?" disse Draco voltandosi di
scatto, mentre l'uomo si levava il cappuccio e osservava i dintorni con evidente
ribrezzo.
"Dunque è qui che ti sposi?" domandò, scrutando con attenzione il ragazzo, come
a valutarne l'eleganza.
"Sì ma, tu che ci fai qui? Credevo nemmeno fossi a conoscenza della data del mio
matrimonio."
Lucius si strinse elegantemente nelle spalle.
"Io so sempre tutto. E del resto, non potevo certo permettere che mio figlio
convolasse nozze senza la mia… benedizione!" [...]
Ed eccoci di nuovo su questi schermi con
l'attesissimo seguito de Il mio grosso, grasso matrimonio Weasley , una
fanfic che sta diventando una saga infinita...
Grazie a tutti coloro che ci hanno seguito con
la prima storia, speriamo che vi piaccia anche questa!
Prima di lasciarvi piccolo spazio
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sempre il mondo di Harry Potter, vi invitiamo a leggere la nostra fanfic
intitolata The dark side of the moon! Una storia a cui noi teniamo
moltissimo e della quale ci piacerebbe leggere qualche vostro parere.
Inoltre al solito lo ripeteremo fino allo
sfinimento, partecipiamo a un gioco di ruolo su Harry Potter, molto
divertente! Abbiamo bisogno di nuovi giocatori, soprattutto serpeverde!
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elivi80@virgilio.it ; Egle: egle.j@libero.it
A presto
Egle & Elivi
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Capitolo 2 *** 2. ***
2
2.
Ginny si svegliò con un fastidioso raggio di sole puntato dritto sulle sue
palpebre. La sera precedente era tornata a casa dalla sua festa per l'addio al
nubilato così tardi che per poco non si sarebbe dovuto dire che fosse presto.
Non appena fece per mettersi a sedere capì di avere un doloroso mal di testa.
Aveva decisamente bevuto troppo.
Un lamento alla sua sinistra le diceva che Hermione non era in condizioni
migliori.
"Buongiorno!" la salutò, ricadendo sul cuscino in un tonfo, portandosi una mano
sulla fronte "Oggi è previsto un matrimonio… e la sposa è uno straccio. Bell'accoppiata!"
"La damigella non sta messa meglio, credi a me" rantolò Hermione soffocando la
faccia nel cuscino, sperando di scacciare l'odiosa luce del giorno che filtrava
dalle spesse tende rosa della camera.
"Ma quanto abbiamo bevuto?" domandò Ginny, sbuffando.
"Tu non lo so, ma io tanto… penso di non ricordarmi nemmeno del tutto cosa sia
successo ieri sera."
Ginny si voltò ad osservare l'amica.
"Ma come? Non ti ricordi nemmeno quando Martin, lo spogliarellista di colore, ti
ha infilato la lingua in…"
Hermione si mise a quattro zampe sul letto, sorreggendosi con le braccia.
"Cosa???" sbottò, sgranando gli occhi.
Ginny scoppiò a ridere, rendendosi conto improvvisamente di quanto non fosse una
buona idea mettere alla prova il suo fantastico mal di testa.
"Stupida, mi stavi prendendo in giro!" la rimproverò Hermione, scagliandole
addosso un grosso peluche a forma di coniglio.
"Ne sei proprio sicura?" la provocò di nuovo la rossa, facendole una linguaccia,
afferrando Mr. Rabbit, con una mano.
"Sì," confermò Hermione, fingendosi impensierita "Non potrei proprio scordarmi
il bacio di un uomo che non sia tuo fratello. Sarebbe un peccato…"
"Ma, Hermione! Cosa sono queste confessioni il giorno del mio matrimonio?!"
scherzò Ginny ridacchiando.
"Appunto è il tuo matrimonio, non il mio. Io sono una donna libera!"
"Ma finiscila!" esclamò Ginny scagliando nuovamente il coniglio di peluche
sull'amica, sbagliando la mira. Il peloso Mr. Rabbit finì dritto sulla porta che
si spalancò in quello stesso istante.
"Oh ecco le mie bambine già sveglie!" esclamò una radiosa Signora Weasley,
sfoggiando un sorriso smagliante. Indossava un lungo accappatoio color cenere ed
aveva un sacco di bigodini in testa.
"Ginny cara, sei pronta per il grande evento?" pigolò andandosi a sedere sul
letto della figlia, mentre Hermione si trascinava fuori dalle coperte, per
andare a recuperare una pastiglia contro il mal di testa nel suo comodino.
"Insomma…" disse, occhieggiando la madre che pareva essere in gran forma. Eppure
la sera prima aveva gozzovigliato esattamente quanto loro "Ma tu come fai ad
essere così arzilla me lo dici?"
"E' la gioia cara mia, è la gioia!" spiegò Molly. Prese a trafficare con una
delle sue tasche e ne estrasse un'ampollina con uno strano liquido color verde
marcio "Ed un piccolo rimedio contro i postumi delle seratine folli!"
"Una pozione?" domandò Ginny, mettendosi seduta, prendendo tra le mani ciò che
la madre le porgeva.
"Tutta d'un fiato mi raccomando!" suggerì Molly, facendo cenno anche ad Hermione
di avvicinarsi per usufruire di tale beneficio.
"Papà è già in piedi?" domandò poi Ginny asciugandosi le labbra, deglutendo a
fatica la pozione dal sapore acidulo, passando il testimone ad Hermione.
Molly fece una smorfia di disappunto e poi sbuffò.
"Sì, stamattina è stato buttato giù dal letto da un gufo" disse aspra "Niente di
grave però, è solo dovuto andare a tirare fuori di galera i tuoi fratelli e
Draco!"
Ginny ci mise un secondo di troppo a registrare la cosa ma poi sbottò come solo
nella famiglia Weasley si riusciva a fare.
"E' andato a fare cosa???" strillò, facendo andare di traverso la pozione ad
Hermione, che per poco non si strozzò.
Molly si strinse semplicemente nelle spalle, come se la questione non le
interessasse più di tanto.
"Sono stati arrestati per disturbo alla quiete pubblica e distruzione di locali…
ma Draco ha detto che aveva in mano la situazione. Risarcimento danni e guai
dimenticati!"
"Mamma, ne parli come se fosse una cosa da niente!" disse Ginny scandalizzata,
portandosi una mano sulle labbra. Hermione dietro di lei cercava pateticamente
di ripulirsi il pigiama ora macchiato di pozione.
Molly sorrise, semplicemente.
"Ma È una cosa da niente! Oggi nulla può toccarmi! La mia bambina si sposa!" e
con questo schioccò un rumoroso bacio sulla tempia di Ginny e si preparò ad
uscire dalla camera.
"Ah…" disse poi allungando il collo, indicando l'ampollina che Hermione ancora
stringeva tra le mani "Finite la pozione ai peli di rango mi raccomando! Vi
voglio in forma!"
Hermione cominciò a sputacchiare rumorosamente, Ginny corse in bagno.
La chiesa era pronta. Una deliziosa costruzione alla periferia di Ottery St.
Chapole, il paese natale di Ginny, immersa nel verde, all'ombra di alti alberi.
Gli invitati stavano piano piano arrivando, chi con sofisticatissime scope
lucidate per l'occasione, chi usufruendo della speciale passaporta situata in
cima alla collina, chi semplicemente materializzandosi nei pressi della chiesa.
Draco aveva preso posto in una delle salette attigue, uno specchio davanti a lui
e il colletto del sontuoso vestito da mago che aveva indosso con cui combattere.
Lo aveva detto a Ginny che l'ultimo bottone lo strozzava, ma no, a lei quel
vestito faceva impazzire, doveva assolutamente comprarselo, diceva. Peccato non
si fosse resa conto che lui per avere un aspetto decente avrebbe dovuto davvero
abbottonarsi ogni singolo bottone, a costo di divenire paonazzo sentendo il
colletto pigiare in maniera dolorosa sul suo pomo d'Adamo.
Cercò quindi di praticare un incantesimo allargante a quel fastidioso colletto,
quando sentì qualcuno bussare timidamente alla porta della saletta.
"Avanti!" esclamò strozzato, allentandosi l'ultimo bottone, tornando finalmente
ad avere il suo solito, caratterizzante colorito smunto.
La persona che entrò non si identificò immediatamente, ma Draco ebbe una strana
sensazione. Spalancò quindi gli occhi quando vide riflesso nello specchio cui
stava di fronte, la figura ammantata che rispondeva al nome di Lucius Malfoy.
"Papà?" disse Draco voltandosi di scatto, mentre l'uomo si levava il cappuccio e
osservava i dintorni con evidente ribrezzo.
"Dunque è qui che ti sposi?" domandò, scrutando con attenzione il ragazzo, come
a valutarne l'eleganza.
"Sì ma, tu che ci fai qui? Credevo nemmeno fossi a conoscenza della data del mio
matrimonio."
Lucius si strinse elegantemente nelle spalle.
"Io so sempre tutto. E del resto, non potevo certo permettere che mio figlio
convolasse nozze senza la mia… benedizione!"
Draco cominciò seriamente a credere di essere impazzito lui o che lo fosse
improvvisamente suo padre. Già era stato un miracolo convincere sua madre a
partecipare al matrimonio, ma trovarsi di fronte anche Lucius, in carne e
alterigia, che pretendeva, tra l'altro, di benedire con la sua immensa
benevolenza quell'unione, aveva un che di vagamente anomalo e inquietante. Senza
contare il fatto che Draco lo credeva da tutt'altra parte, in una isoletta al
largo del mar dei caraibi a scontare la sua latitanza, per esempio.
"Pensavo fosse pericoloso per te farti vedere in giro" disse il ragazzo,
pretendendo di non manifestare troppo sconcerto, cercando di rassettarsi le
inesistenti pieghe del suo elegante vestito.
"Sì… lo è. Ma del resto, ripeto, non potevo mancare. Mi sono detto: Lucius,
questa non puoi proprio perdertela. Tuo figlio che si sposa"
Draco lo osservò basito.
"Ma almeno lo sai con chi mi sposo?" domandò facendo un vago cenno con la mano,
mentre Lucius faceva schioccare la lingua.
"E' importante?" disse semplicemente, stringendosi nelle spalle.
Draco sospirò cercando di indorare la pillola con il suo metodo preferito:
sparare la notizia diretta e chiara.
"E' la figlia di Arthur Weasley!"
"Cosa???" sbottò Lucius perdendo per un secondo la sua aria distaccata "Io
credevo che Weasley avesse solo figli maschi!"
"No, l'ultima è una femmina… la dovresti conoscere anche piuttosto bene, dato
che le avevi regalato il diario di Tom Riddle il suo primo anno di scuola!"
disse Draco facendo una smorfia al ricordo.
Lucius si illuminò per un attimo.
"Ah sì. Ora ma la ricordo!" esclamò battendo un pugno sul palmo dell'altra sua
mano aperta "Belle tette!"
Draco spalancò gli occhi scandalizzato.
"Papà, ma sei sicuro di sentirti ben…?"
Il ragazzo non riuscì però a concludere la frase, qualcuno improvvisamente busso
alla porta.
Lucius fece per smaterializzarsi ma il suo tentativo si esaurì miserevolmente
con un debole puff e una nuvoletta di fumo grigio tutt'intorno alla sua persona.
"Oh Signore Oscuro… mi sono smaterializzato troppe volte in una sola giornata… e
prima tua madre che voleva il latte e poi il viaggio da Londra a qui, ho
sbagliato strada tre volte, capisci? Il mio fisico ne risente!" esclamò
rassettandosi alla bell'è meglio i capelli un po' sconvolti.
Alla porta si sentì bussare nuovamente.
"Chi è?" domandò Draco con voce insicura.
"Potter!" arrivò distintamente dall'altra parte, mentre un bisbiglio faceva eco
a quella parola.
"Potter?" sbottò Lucius, mentre Draco lo fulminava con lo sguardo per ammonirlo
di fare silenzio.
"E' proprio l'Harry Potter che conosciamo?" domandò di nuovo Lucius con occhi
dardeggianti di furore.
"Quanti altri Harry Potter conosciamo?" disse Draco abbattuto senza poter
prevedere la geniale uscita di suo padre.
L'uomo estrasse la sua bacchetta, la sollevò verso la porta ancora chiusa e
disse: "Avaaaaaaaaada…"
Draco gli si lanciò immediatamente contro e lo sospinse dietro un pesante
tendaggio color verde marcio.
"Papà stai buono qui dietro! Sono lieto tu sia venuto al mio matrimonio, ma non
voglio che tu combini casini. Stai buono, tieni a posto la bacchetta e… fermo!"
"Ma…" fece Lucius prima di scomparire dietro la tenda.
"E zitto!" gli sibilò Draco rivolgendosi di nuovo verso la porta.
"Avanti… Potter!" disse.
La porta si aprì ed Harry Potter seguito da uno svogliato Ron Weasley entrò
nella stanza.
"Sei pronto?" domandò il ragazzo, sistemandosi gli occhiali sul naso, osservando
con aria critica Draco che nonostante tutto aveva un aria molto elegante.
"Sì, finisco di sistemare questo colletto e arrivo…" mormorò scrutando
velocemente la tenda dove era nascosto suo padre, accorgendosi con orrore che le
punte delle sue scarpe spuntavano dal telo per una buona parte.
Ron non si lasciò sfuggire quell'occhiata e il suo sguardo andò a finire
esattamente nello stesso posto in cui era caduto quello di Draco.
"Di chi sono quelle scarpe?" domandò inarcando un sopracciglio sospettoso. Si
avvicinò leggermente suscitando l'orrore del biondo.
"Di nessuno!" esclamò troppo velocemente, parandosi di fronte a Ron a braccia
spalancate, guardandolo dal basso verso l'alto.
Harry allungò il collo piuttosto incuriosito.
"Come di nessuno?" fece, avvicinandosi anch'egli.
Draco sentì la gola farsi secca più di un deserto.
"Cioè… sì, sono mie, le tenevo di scorta, sapete, nel caso quelle che ho addosso
dovessero rovinarsi!"
Ron di nuovo fece una smorfia, incrociando le braccia al petto.
"Ma sono sozze… faresti meglio a ripulirle non credi? Tutto quel fango.."
"No!" esclamò Draco lanciandogli uno sguardo severo "Vanno bene così… a volte,
ecco, a volte…" si fermò cercando la frase giusta da dire "… mi piace essere un
po'… selvaggio!"
Ron ed Harry si guardarono in faccia e cominciarono a ridere sguaiatamente.
Nel frattempo dall'altra parte della chiesa, nella sala che era riservata a
Ginny si stava sfiorando la tragedia.
"Qualcosa di nuovo: il vestito. Qualcosa di vecchio: gli orecchini. Qualcosa di
prestato: la collana. Qualcosa di blu! Mi serve qualcosa di blu!" gridò Ginny
sull'orlo di una crisi di nervi.
"'Sta calma, tesoro, ora lo troviamo" ribatté Hermione, lanciando un'occhiata a
Luna, intenta a passare fazzolettini su fazzolettini a Molly, che non aveva
smesso un solo istante di singhiozzare, guardando con occhi pieni di commozione
la sua unica figlia femmina. La situazione era precipitata non appena Ginny
aveva indossato l'abito da sposa ed era molto probabile che mamma Weasley non
riuscisse più a riacquistare un certo contegno prima del banchetto.
"Che ne dici di questo?" chiese Hermione, mostrando all'amica un libro dalla
copertina blu.
"Dove credi che possa infilarmelo quel coso?" ribatté Ginny con voce stridula,
sventagliandosi una mano davanti alla faccia.
In quel momento fece il suo ingresso trionfale Tonks, che inciampò per la
centesima volta nel lungo vestito da damigella e finì con il naso spiaccicato
sul pavimento.
"Non mi sono fatta niente!" esclamò rimettendosi in piedi tutta pimpante.
"Non posso sposarmi!" urlò Ginny, aprendo le braccia e guardando il soffitto con
aria disperata.
"Oh tesoro, sono proprio felice! D'accordo che Draco è mio cugino, ma…"
Tonks s'interruppe di botto, notando lo sguardo allucinato di Ginny ed Hermione.
"Oh se è per il banchetto non preoccuparti! Possiamo sempre…"
"Non ho qualcosa di blu" gridò Ginny, abbandonandosi con un gemito su una sedia.
Tonks emise un moto si sorpresa, portandosi una mano davanti alla bocca.
"Oh se è solo per quello!" disse, mentre i suoi capelli, quella mattina di un
orrendo color melanzana, diventavano blu. Prese un paio di forbici e ne tagliò
una piccola ciocca.
"Ecco qua" disse, porgendogliela. Ginny la guardò schifata.
"Ehm… forse riusciamo a trovare qualcos'altro" azzardò, adocchiando Hermione,
che scosse mestamente la testa in segno di diniego. Aveva già smontato l'intera
stanza e i capelli di Tonks erano l'unica cosa di blu che riuscisse a vedere.
Ginny si tirò su la gonna e si assicurò la ciocca di capelli alla giarrettiera.
"Grazie" mormorò, poco convinta. Tonks sfoderò un sorriso compiaciuto,
sistemandosi distrattamente i capelli.
"Bene, crisi scongiurata! Vado a vedere quanta gente c'è! Ormai è quasi ora"
concluse, uscendo a passettini corti dalla stanza. Non fece che pochi passi
prima di andare a sbattere contro un uomo vestito elegantemente.
"Scusi" mormorò, osservando il mago pensosamente. Eppure le sembrava che avesse
un qualcosa di famigliare. "Ci conosciamo?" domandò, esaminandolo attentamente.
"Tonks, sono io" rispose l'uomo, arcuando un sopracciglio.
"Io chi?"
"Remus!" chiarì l'uomo, rivolgendole un'occhiata stranita. Tonks spalancò le
labbra basita.
"Remus? Ma le tue cicatrici?" sbottò, indicandogli il viso, stranamente privo di
cicatrici.
"Make up!" rispose il licantropo.
"E l'abito? Da quando ti puoi permettere qualcosa di così raffinato? Hai
svaligiato una banca o l'hai vinto alla lotteria?"
Remus si schiarì la gola, stringendo le labbra.
"L'ho affittato" rivelò, mentre la ragazza lo prendeva sottobraccio e lo
conduceva verso le panche riservate agli invitati di Draco.
"Fermate quell'occhioooooooooo!" urlò una voce roca e ben conosciuta. Moody si
portava avanti zoppicando rumorosamente per la navata centrale della chiesa.
Tonks e Lupin si scansarono per far passare un globo di vetro, molto simile ad
una grossa biglia che rotolava verso di loro.
"Alastor?" fece Lupin osservando l'ex Auror che proseguiva imperterrito braccia
di fronte a lui e sguardo allucinato. O almeno uno dei suoi occhi sgranati e
allucinati, dall'altra parte del viso non c'era che una cavità oscura e
piuttosto disgustosa.
"Fermate l'occhio, il mio occhio!" seguitò ad urlare, mentre il suo prezioso
gioiello, sbalzava sull'ultimo gradino dell'altare e virava a destra, verso lo
spogliatoio dove Draco stava uscendo in compagnia di Ron ed Harry.
"Ma cos'è tutto questo casino?" esclamò Ron bloccando istintivamente col piede
l'occhio di Moody, chinandosi poi per raccoglierlo.
"Cos'è?" domandò Harry, mentre Draco osservava incuriosito ora quella strana
biglia, ora Moody che correva… zoppicava a precipizio verso di loro, come il
peggiore corridore olimpionico mai esistito, trattenendosi con una mano la lunga
veste color ocra che indossava per l'occasione.
"E' molliccio… è…" fece Ron, reprimendo una smorfia di disgusto, cacciando un
urletto molto poco virile, passando il testimone a Draco che raccolse la biglia
assolutamente inconsapevole.
"Malfoy, quello non è il suo regalo di nozze!" lo rimproverò Moody, ansimante
più di un pastore maremmano con l'asma, strappandogli di mano l'occhio.
Con un mossa veloce lo rimise al suo posto, sospirando sollevato.
"Ora va molto meglio!" giubilò facendo roteare il suo occhio magico sotto lo
sguardo disgustato di Draco che si ripulì la mano sulla giacca di Harry.
"Ehi!" protestò il giovane, osservando Draco che si allontanava per raggiungere
finalmente l'altare.
e la saga continua...
***
E nel prossimo capitolo:
[...]"Dopo tutti questi anni, ritrovarsi per
un occasione così particolare… tu damigella d'onore, io testimone dello sposo…"
Hermione si umettò le labbra annuendo.
"Eh, i casi della vita…" disse, arretrando di un passo.
"Proprio…" annuì Blaise sorridendo "Lo sai vero, cosa si dice delle damigelle
d'onore e dei testimoni?"
"No, non lo so, che si dice?" esclamò nervosamente Hermione, cercando una via di
fuga, senza però trovarla.
"Bè, intesa, giochi di sguardi… e PAM!" esclamò Blaise facendo sussultare la
ragazza "Scoppia la passione! Passione bruciante, istintiva, animalesca." [...]
[...]"Benvenuti a un nuovo anno a Hogwarts!"
proclamò pomposamente Silente, aprendo le braccia.
"Ehm… signor preside, ha sbagliato discorso" gli fece presente Hermione. Ginny
ridacchiava, Draco imprecava a bassa voce.
"Ah giusto" rispose il vecchio mago, scartabellando tra i molti fogli che aveva
sul leggio di fronte a sé. "Solo un minuto eh… ah ecco qua! È per me un onore
essere qui oggi per celebrare l’unione tra…"[...]
Speriamo come sempre che anche questo capitolo
vi sia piaciuto e che le anticipazioni vi abbiano fatto venire l'acquolina in
bocca! Grazie a tutti coloro che ci commentano e che ci spingono a continuare a
scrivere! siete molto gentili e le vostre parole ci fanno sempre molto piacere!
Speriamo di riuscire a farvi ridere...
Un abbraccio
Egle & Elivi
|
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Capitolo 3 *** 3: E vi dichiaro ***
3. E vi dichiaro... La
chiesa brulicava di gente. Molti degli invitati avevano preso posto dalla parte
della sposa, i più ardimentosi, sotto consiglio o minaccia della signora
Weasley, si erano seduti dalla parte di Draco, prendendo posto nelle panche più
di fondo, lasciando le prime due libere per parenti ed amici più intimi. Tiger
e Goyle, preferendo restare in disparte, erano stati messi accanto ad Hagrid a
Madame Maxine, la loro panca scricchiolava sinistramente, suscitando le occhiatine
nervose e molto poco lusinghiere di Narcissa Malfoy. "Plebaglia…"
sussurrò sedendo in prima fila, passandosi un fazzoletto ricamato sotto
il naso, onde evitare di respirare la pesante acqua di colonia che si era spruzzato
Hagrid. Più potente di qualsiasi incenso. "Non posso credere di
aver promesso a Ginny di farlo davvero!" borbottò Ron attraversando
la navata, per raggiungere il suo posto proprio di fianco alla signora Malfoy,
o mamma Draco, come si divertiva a chiamarla lui. "Forza Ron, si tratta
solo di un'ora in fondo!" lo rassicurò Harry. Passò di fianco
a Luna, già in piedi accanto ad Hermione di fronte all'altare, e le lanciò
un saluto con la mano. "Un'ora???" sbottò il rosso, guadagnandosi
l'occhiataccia di Fleur Delacour che si era appena messa a sedere accanto a Narcissa. Harry
scosse la testa e spinse Ron di fianco alla bionda, sperando anche lui, nel suo
intimo, che la cerimonia finisse il più presto possibile. Peccato non
si fosse accorto che Ron, aveva completamente abbandonato la sua aria imbronciata
e aveva preso ad osservare la Veela al suo fianco con un espressione assolutamente
ebete. "Lo sapevi che mi hanno appena promosso capo della sezione speciale
degli Auror?" disse il rosso, protendendosi pericolosamente verso Fleur che
spalancò gli occhi inorridita. "Ah sì?" disse più
per gentilezza che non per reale interesse. "Mh mh…" annuì
il ragazzo mellifluo, avvicinandosi. "So che stai insieme a mio fratello
Bill… ma vedi… io credo che lui non faccia per te." Rincarò
Ron, mentre Harry al suo fianco si allacciava una scarpa senza accorgersi di nulla. Quello
scambio di battute però non era sfuggito ad Hermione che, dall'altare aveva
visto uno strano movimento con la coda dell'occhio ed era subito entrata in allarme. "Che
c'è?" le domandò Luna, occhieggiandola senza realmente capire
la situazione. "Forse… no, deve essere solo una mia impressione."
Rispose la ragazza, inarcando un sopracciglio, scrutando sospetta i movimenti
di Ron accanto a quella biondona tutta curve di Fleur. "No, Bill decisamente
non fa per te. Io sono molto meglio di lui, non credi? Basta guardarmi per vedere
la differenza!" disse Ron, mentre Fleur schioccava la lingua ed osservava
Bill dall'altra parte della chiesa, bello come il sole. "Descisamonte…
una differonsa immensa!" esclamò Fleur sarcastica, con il suo stentato
inglese. Ron si protese ancora di più verso la ragazza, senza accorgersi
che una scarpa con il tacco gli stava finendo dritta dritta sulla nuca. "Ahio!"
gridò, massaggiandosi la testa, voltandosi per vedere chi aveva osato colpirlo. Hermione
gli stava di fronte, fumante di rabbia. "Bè? Che facevi?"
gli domandò retoricamente, mentre Harry si ritirava sulla panca sperando
di essere risucchiato dal legno. "Che facevo? Niente! Conversavo!"
si giustificò Ron, non proprio lucido. Hermione lo prese per il bavero
della camicia, costringendolo ad alzarsi. "Harry, prendi il posto di Ron!"
ordinò la giovane, mentre il ragazzo che era sopravvissuto, sgusciava vicino
a Fleur e Ron sedeva al suo posto, senza riuscire a capire del tutto la dinamica
della situazione. "Vediamo ora come fai, mio bel gallinaccio!" lo
apostrofò bruscamente Hermione, voltandosi poi verso Hagrid che stava nella
panca appena successiva "Se fa ancora lo scemo ti autorizzo a scuoterlo un
pochino!" e detto questo si allontanò. Ron volse appena la testa
per vedere Hagrid che gli mostrava una delle sue belle manone distruttive, sorridendogli
amabilmente. "Harry, qualsiasi cosa faccia, colpiscimi tu piuttosto,
ti prego!" gemette, scivolando giù per la panca, in apprensione per
la sua sorte. Draco non aveva ancora
capito perché dovesse aspettare tanto l'arrivo della sposa. Era già
abbastanza snervante restare lì, in piedi come un allocco, nervoso come
fosse il primo giorno di scuola, di fronte a tutta quella gente assurda che a
malapena conosceva. Osservò un attimo le panche che dovevano rappresentarlo.
Un ammasso di gente strampalata. Cercò lo sguardo di sua madre per avere
un minimo di conforto, ma la donna sembrava molto più impegnata a tamponarsi
il naso con uno dei suoi fazzoletti pregni di essenza al mughetto. Volse lo
sguardo e si trovò di fronte il faccione rubicondo di Silente. Non sapeva
perché avesse accettato che fosse proprio il loro vecchio preside a celebrare
la cerimonia, ma Ginny, al solito, aveva insistito tanto e in fondo Draco dovette
ammettere che forse quella non era nemmeno stata la scelta peggiore. Certo se
Silente avesse evitato di indossare quel completo rosso Natalizio con tanto di
cappello adornato di finte colombe semoventi, la faccenda sarebbe stata leggermente
meno ridicola. "Nervosetto mio caro?" gli domandò posandogli
una mano rugosa sulla spalla, osservandolo gioioso dietro quelle sue lenti a mezzaluna. "Un
po'…" ammise il ragazzo allacciando le mani di fronte a sé, tentando
un sorriso di circostanza. "Oh tranquillo, durante le cerimonie che ho
celebrato io è sempre andato tutto alla perfezione!" ammise il preside
bonario "A parte, bè… a parte quella volta che il padre dello
sposo che si era sempre opposto fermamente alle nozze del figlio, ha fatto irruzione
in chiesa minacciando di uccidere tutti quanti…" Draco sgranò
gli occhi inorridito. Si guardò attorno angosciato, aspettandosi di vedere
comparire, dal nulla, la figura di Lucius. "Ma non è questo il
caso, nevvero?" Draco tossicchiò nervoso, mentre il preside tornava
dietro l'altare, borbottando frasi incomprensibili. "Ehi Draco, ascolta…"
Blaise Zabini, testimone dello sposo, si era avvicinato a Draco, osservando con
espressione famelica le due damigelle d'onore di fronte a loro. "Che c'è?"
domandò il biondo, ancora in apprensione per l'inaspettata reazione di
suo padre. "Chi sono quelle due ragazze, le damigelle?" chiese Blaise,
indicandole con la testa. Draco smise di guardarsi attorno e puntò uno
sguardo sulle ragazze. "Le conosci perfettamente… la bionda è
Luna Lovegood, la mora è Hermione Granger." "Sul serio?"
fece il ragazzo, spalancando gli occhi "Hermione Granger, la mezzosangue
zannuta?" "Sì, lei…" confermò Draco sorridendo
di quel soprannome. Modestamente era stata una sua invenzione ai tempi della scuola. "E'
sbocciata come un fiore!" esclamò a sorpresa Blaise, illuminandosi
come una lampadina. Draco storse la bocca, leggermente disgustato. Certo non
poteva dire che Hermione, nel corso degli anni, non si fosse fatta più
carina, ma l'espressione che aveva usato Blaise era molto poco Serpeverdesca e
piuttosto stucchevole per uno che, per descrivere le ragazze, solitamente usava
parole come: bella topa, gnocca da paura, strafica scaldalenzuola. "Io
mi butto!" disse, lasciando da parte Draco avanzando pericolosamente verso
la ragazza. Draco, allarmato, cercò di trattenerlo per la spalla. "Ti
butti dove?" domandò, non del tutto convinto volesse sapere davvero
la risposta. "Mi butto sulla damigella d'onore! Se tu ti sposi con una
Weasley, non vedo perché io non mi debba un po' divertire con la Granger!" "Io
non credo che dovresti, lei è già…" ma Draco non riuscì
a finire la frase. Blaise aveva raggiunto Hermione e le stava di fronte, sfoggiando
il suo miglior (o peggior) sorriso. Il biondo scosse la testa ma lo lasciò
fare, dopotutto che se la sbrigassero da soli. Lui doveva stare attento a suo
padre. "Signorina Granger?"
Blaise allungò una mano su quella di Hermione portandosela alle labbra,
abbozzando un galante baciamano. La ragazza inarcò un sopracciglio,
scambiando un'occhiata con Luna che emise un risolino divertito. "Piacere
di rivederti!" disse il ragazzo, ammiccando. "Piacere mio…"
mormorò non del tutto convinta Hermione, ritraendo la mano, nascondendola
dietro il vestito. Quel ragazzo aveva un non so che di viscido. "Dopo
tutti questi anni, ritrovarsi per un occasione così particolare… tu
damigella d'onore, io testimone dello sposo…" Hermione si umettò
le labbra annuendo. "Eh, i casi della vita…" disse, arretrando
di un passo. "Proprio…" annuì Blaise sorridendo "Lo
sai vero, cosa si dice delle damigelle d'onore e dei testimoni?" "No,
non lo so, che si dice?" esclamò nervosamente Hermione, cercando una
via di fuga, senza però trovarla. "Bè, intesa, giochi di
sguardi… e PAM!" esclamò Blaise facendo sussultare la ragazza
"Scoppia la passione! Passione bruciante, istintiva, animalesca." Hermione
prese un profondo respiro e allungò una mano di fronte a Blaise, costringendolo
a fermarsi. "Scusami… scusami tanto, ma guarda, non sei proprio il
mio tipo!" Blaise la osservò deluso per un secondo. "Oh
bè… c'è ancora tutto il giorno per farti cambiare idea, mio
bel fiore." E così dicendo si allontanò, mimando il ringhio
del leone all'indirizzo della ragazza. Luna le si avvicinò perplessa. "Ma
scusa, perché non gli hai detto che sei già occupata?" "Avrebbe
fatto differenza?" esclamò stizzita Hermione, alzando le braccia.
Hagrid, a quel segnale, credette di dover dare una lezione a Ron e gli assestò
una manata sulla nuca che lo fece ribaltare. Erano
passati quasi dieci minuti da quando era arrivato in chiesa, ma Ginny ancora non
si vedeva. Aveva un po' paura che suo padre, preso da un raptus omicida, avesse
fatto irruzione nella sua saletta e avesse cominciato a sparare Maledizioni senza
Perdono, ma non aveva udito nessun rumore sospetto. E poi in sala c'era una tale
concentrazione di Auror e affini da far venire l'orticaria e da scoraggiare qualsiasi
azione bellicosa. Inspirò profondamente, costringendosi a rimanere calmo,
quando il suo sguardo si posò casualmente su Luna. La ragazza lo stava
letteralmente trapassando con gli occhi. Draco, a disagio, si mise a posto il
colletto della camicia, chiedendosi perché lo stesse osservando a quel
modo. Si aggiustò i capelli, si spazzolò le spalle, temendo di avere
qualche granellino di forfora sul vestito elegante, ma l'espressione di Luna era
immutata. La damigella gli fece un vago cenno con il capo e Draco corrugò
le sopracciglia. Si rassettò ancora una volta i capelli, quando Luna, dopo
aver lanciato un'occhiata alla porta, gli si avvicinò. "Volevo
solo dirti che hai la patta dei pantaloni aperta" gli sussurrò, ritornando
al suo posto. Draco si affrettò a tirar su la cerniera, arrossendo vistosamente,
mentre Luna gli rivolgeva uno sguardo vacuo. In quel momento la professoressa
Cooman, quel giorno in veste di organista, attaccò la marcia nuziale e
Ginny, scortata dal padre, cominciò a percorrere lentamente la navata.
Che la sposa fosse arrivata incolume e apparentemente senza nessun ripensamento
era già un traguardo importante. Si fermò al suo fianco, sorridendogli
radiosa, mentre i singhiozzi a stento trattenuti della signora Weasley venivano
di poco sovrastati dalla musica. "Benvenuti ad un nuovo anno a Hogwarts!"
proclamò pomposamente Silente, aprendo le braccia. "Ehm…
signor preside, ha sbagliato discorso" gli fece presente Hermione. Ginny
ridacchiava, Draco imprecava a bassa voce. "Ah giusto" rispose il
vecchio mago, scartabellando tra i molti fogli che aveva sul leggio di fronte
a sé. "Solo un minuto eh… ah ecco qua! È per me un onore
essere qui oggi per celebrare l'unione tra…" Draco sospirò
mestamente. Aveva raccomandato al vecchio rimbambito di fare in fretta, ma a giudicare
dalla lunghezza della pergamena su cui stava leggendo ci avrebbero impiagato tutto
il giorno solo per la predica. Tanto valeva mettersi comodi… Ascoltò
Silente raccontare un mucchio di stupidaggini sull'amore, sui tempi della scuola
e perfino sulle sue maledette figurine delle Cioccorane, quando, grazie a Merlino,
giunsero al momento cruciale… "E se qualcuno conosce un motivo valido
per cui queste due persone non debbano unirsi in matrimonio parli ora o taccia
per sempre…" disse il preside. Draco e Ginny si voltarono in simultanea
verso i presenti, facendo scorrere uno sguardo omicida su tutta la chiesa. Se
qualcuno avesse osato anche solo tossire o respirare un po' più rumorosamente
del dovuto… ma sembravano tutti felici, o per lo più rassegnati e
nessuno fece alcun tipo di obiezione. "Bene" riprese Silente, quando
la porta principale della chiesa si aprì, riversando all'interno un caldo
fiotto di luce e la figura ammantata di nero del professor Piton. Ginny emise
un gemito strozzato sgranando gli occhi. "Severus? Hai qualcosa da obiettare?"
chiese il preside, osservandolo attraverso gli occhialini a forma di mezzaluna,
mentre l'uomo percorreva la navata ad ampie falcate. "A che?" chiese
il mago, arcuando un sopracciglio. "Al matrimonio…" insinuò
Ginny con voce tremante. Il silenzio e la tensione pervadevano l'aria come scariche
di elettricità. "No, sono solo arrivato in ritardo" chiarì
l'insegnante di Pozioni, prendendo posto dalla parte degli invitati di Draco.
Tutti rilasciarono il fiato contemporaneamente. "Uh meno male" disse
Ginny, passandosi teatralmente una mano sulla fronte, come per tergersi il sudore,
e voltandosi leggermente verso Draco "Sai, tu e lui avete avuto sempre un
rapporto piuttosto intimo…" "Ma Ginny!" sbottò il
ragazzo, scioccato. La ragazza si strinse nelle spalle, buttando lievemente
il labbro inferiore all'infuori. La cerimonia riprese nella più classica
tradizione magica con scambio di promesse matrimoniali e degli anelli e, contrariamente
alla più classica tradizione Weasley-Malfoy, senza altre interruzioni di
nessun tipo. Quando Silente pronunciò la fatidica frase "E vi
dichiaro marito e moglie", Draco avvertì un nodo sciogliersi definitivamente.
Non credeva di riuscire a sposare davvero la sua Ginny, senza rimetterci almeno
un arto. "Puoi baciare la sposa" disse Silente, sfoggiando un sorriso
compiaciuto. Draco cinse la vita di Ginny con le braccia e si chinò
verso di lei, quando un grido si propagò per la chiesa: "Vacci di
lingua!". Inutile dire che erano stati i gemelli a urlare, battendo le
mani, subito seguiti da tutti gli invitati. "E ora cerchiamo di sopravvivere
al banchetto" mormorò Draco, conducendo Ginny attraverso la navata,
sollevato di essere arrivato fino a quel momento abbastanza incolume. To
be continued… *** Nel
prossimo capitolo: […] "E'
ciusto dire io: è bello rifedere te dopo tutto qvesto tempo?" domandò
ai due gemelli che avevano avuto la pretesa di insegnare al giovane straniero
qualche frase tipica per far colpo sulla giovane. "Sì, va molto
bene…" concesse Fred, stringendosi però nelle spalle "Ma
è di poco effetto… cioè è un po' asettico." "Asettico?"
chiese Viktor inarcando un sopracciglio.[…] "Sì, un po' troppo
formale, ci vuole qualcosa che la colpisca!" disse George, prendendo sotto
braccio il ragazzo, trascinandolo vicino ad uno dei tavoli con i liquori. "E
foi dire me frase più adatta?" chiese Viktor avido di conoscenza. […]Tutti
gli sguardi si voltarono all'unisono verso Molly Weasley, in piedi accanto a un
cespuglio. Il suo dito indice era puntato su qualcosa che cercava di nascondersi
dietro all'arbusto. Qualcosa che aveva familiari ciocche di capelli biondo platino. "Oh
no… no… non può essere" mormorò Draco, venendo investito
da un'ondata di panico. "Lucius Malfoy!" gridò la donna, mentre
il mago si alzava in tutto il suo nobile e affascinante splendore, un po' guastato
dai due rametti rinsecchiti che teneva in mano per farsi passare come parte del
cespuglio. E alla fine ecco
a voi un altro capitolo, speriamo vi sia piaciuto! Passiamo velocemente a tutta
una serie di ringraziamenti che ci sembrava proprio giusto fare, indi per cui,
bel respiro e apnea!
Ryta Holmes: siamo
contente che la storia ti piaccia! Far ridere non è affatto facile, soprattutto
tentando di non puntare tutte le battute sul sesso. Speriamo di essere riuscite
a creare situazioni divertenti, sfruttando al meglio ogni personaggio! Per Lucius…
beh non può di certo mancare al banchetto nuziale… dopotutto è
il padre dello sposo! Lady Numb: anche
a noi (più che altro a me ndEgle) piacciono molto le Draco-Ginny, anche
se qui li vediamo in una situazione un po' diversa da solito! Morty:
grazie per la recensione, beh per il finale ci vorrà ancora un po'…
sarà una giornata moooolto lunga! JulyChan:
beh con le anticipazioni avevamo un po' confuso le idee, ma Hermione non sta assolutamente
con Blaise, anzi… comunque dopo questo capitolo diremmo piuttosto povero
Ron ^_^, anche perché Blaise non si è ancora dato per vinto… Kristel:
grazie per i complimenti! Sì, Lucius sta riscuotendo parecchia simpatia!
Povero Lucius! Anche lui coinvolto nella pazzia del matrimonio! Fallenstar:
anche a noi piacciono molto le Hermione/Ron (come di certo si capirà anche
in seguito). Grazie per i complimenti e per averci lasciato una recensione! Siamo
contente di riuscire a farti ridere! ^_^ Patty:
grazie anche a te per la recensione e per i complimenti! Silente è un po'
fuori. E Lucius tornerà… oh se tornerà! Cloudy:
Lucius impazzito per via di Azkaban? Ma può darsi… o forse si è
un po' addolcito con l'età. Non sappiamo con esattezza! Grazie per quello
che hai detto di Draco, purtroppo molte Draco/Ginny tendono a snaturare il personaggio,
rendendolo un pappamolle e spesso per necessità di copione nelle fic comiche
si tende a esasperare alcuni tratti del carattere dei personaggi! Abbiamo cercato
di mantenerli il più fedele possibile agli originali! Siamo contente che
la caratterizzazione di Draco ti piaccia! Lollo:
grazie per la recensione! Sì Lucius sta piacendo parecchio! Speriamo che
la sua prossima apparizione si altrettanto ad effetto! Grazie ancora! Sabry:
eh già Draco è un mito per sopportare la frotta Weasley! Forza Draco!
Speriamo che resista fino alla fine! ^_^ Daffydebby:
Vero che Lucius è un tenerone? Cioè, oddio se ci sente comincia
a sparare Avaaaada a destra e a manca, comunque… Grazie mille per i complimenti,
sei veramente troppo gentile!! Lily90:
Grazie infinite! Eheheh le anticipazioni a volte tengono sulle spine anche noi…
^^ Eugenie: Sìsì, a Draco
piace proprio essere un po'… selvaggio! Ci fa piacere che ti intrighino le
anticipazioni, speriamo di azzeccare sempre il pezzo migliore del capitolo successivo,
senza svelare troppo, se no che gusto c'è?^__- Kamomilla:
Ma grazie mille anche a te! Che bello ricevere recensione così entusiaste.
Sì, Lucius Malfoy è il nostro MITO, non potevamo non infilarcelo
dentro in qualche modo. Ally-May: Molti
ringraziamenti anche a te. In effetti il pensiero che Moody rincorresse il suo
occhio aveva fatto ridere anche noi, perciò… perché non metterlo? Pepy:
Un enorme ringraziamento! Ci fa piacere che la ff continui a piacerti^^ Serry-Black:
Grazie infinite per la recensioni. Ci fa immensamente piacere che la ff ti piaccia
e sì, in effetti se non c'è necessità di essere volgari,
perché farlo? Anche se fari ridere in effetti non è facile, ci si
prova^__^ Cl4rien: Ecco fatto, aggiornato!
Ordine eseguito! Speriamo di non averti fatto aspettare troppo^^ Ci fa piacere
che questo seguito ti stia piacendo… abbiamo in riserva ancora molte cartucce,
questa storia si sta piano piano trasformando in una lunga saga^^ Ma… non
sveliamo troppo. Vale: E' bello sapere
di riuscire a far ridere la gente, solleva il morale! Grazie mille per i complimenti! Luna-Malfoy:
Ciao cara! Come avrai notato nemmeno questo capitolo è tanto normale, ma
sapendo di che fic si tratta, di certo come poteva essere altrimenti! E sì,
Lucius è suonato, ma sempre fico, molto fico. Ihihih, grazie infinite per
i bei complimenti!! Ci sentiamo al
più presto! Saluti Egle e Elivi
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Capitolo 4 *** 4. Lezioni di ***
4. Lezioni di "sessuologia" Il
banchetto nuziale, manco a dirlo, fu organizzato nella spaziosa aia, o spazio
agrituristico di alta classe (come amava chiamarlo Molly) di casa Weasley. Draco
aveva fatto presente alla famiglia che per lui non sarebbe stato affatto un problema
pagare l'affitto di un costoso ristorante e festeggiare lì. Ma la signora
Weasley si era imposta e aveva cominciato a preparare banchetto e cibarie di vario
genere, costituendo piatti dalle mille portate differenti. Bill e Charlie si erano
occupati dei beveraggi, mentre Fred e George delle decorazioni. Ron ed Harry al
solito avevano allestito la zona, cercando di dare alla loro casa l'aspetto decente
di una vecchia trattoria. Un paio di gazebo in tela bianca sotto i quali spiccavano
due lunghe tavolate, e tavolini più piccoli sparsi qua e là per
il giardino, colmi di piatti decorativi, dolciumi, bevande alcoliche e non di
vario tipo. Percy non aveva fatto altro che dirigere i lavori, beccandosi le
maledizioni più disparate. Fred e George dicevano di non sapere nulla del
grosso brufolo che aveva fatto capolino sul suo naso solo quella mattina, prima
di entrare in chiesa, ma la cosa risultava comunque molto sospetta. "Prendete
posto, prendete posto!" giubilò Molly mentre un paio di elfi domestici,
assunti e pagati appositamente per l'occasione (Hermione aveva fatto il diavolo
a quattro per dar loro lo stipendio), cominciavano a servire le portate principali. Dopo
due intere ore di consumo di cibo e giochi goliardci, finalmente la giornata assunse
toni un po' più rilassati, chi seduti ancora a tavola chi in giro per il
giardino, mentre una piccola orchestrina, ingaggiata appositamente da Moody, suonava
vecchie canzoni di intrattenimento. "Ancora una foto ragazzi!" Colin
Canon era stato assunto per un servizio fotografico agli sposi, ma era da quella
mattina che non faceva che stressarli chiedendo le pose più assurde. "Senti…"
lo interruppe Draco dopo l'ennesima foto artistica accanto al cespuglio di rovi
"Io dico che ne hai fatte abbastanza, se permetti vorrei godermi un secondo
la festa del MIO matrimonio." "Ma come? Appunto perché è
il tuo matrimonio non vuoi più ricordi possibili? Dai ancora una foto,
alza il mento, agita un braccio in segno di saluto e verrà bellissima,
e se puoi gira il busto di quaranta gradi e posa le labbra dolcemente sulla guancia
di Ginny!" "Devo anche alzare una gamba?" ringhiò Draco
abbracciando possessivamente Ginny non meno esausta di lui. "No…"
rispose Colin leggermente perplesso "Non ne vedo l'utilità, renderebbe
asimettrico il ritratto!" "Te lo do io l'asimetrico!" sbottò
il ragazzo avanzando, strappando di mano la macchina fotografica a Colin. "Basta
così!" sibilò Draco, mimando il gesto di gettare via quell'aggeggio
infernale, cosa che mise subito nel panico il povero Colin. "D'accordo,
d'accordo basta così!" Ginny chiese tacitamente a Draco di restituire
la macchina a Colin e si avvicinò al giovane. "Grazie di tutto
Colin, ci vediamo più tardi per le foto di gruppo." E così
dicendo prese Draco sotto braccio e lo allontanò. "Foto di gruppo?" "Sì,
ma solo un paio… stai tranquillo" "Tranquillo un par di palle,
se c'è anche Harry Potter in quelle foto sono sicuro che quel lecchino
di Canon non si limiterà solo ad un paio…" Ginny scosse
la testa e ridendo lo trascinò a ballare. Nel frattempo alla festa si
erano aggiunti nuovi elementi, Viktor Krum direttamente dalla Bulgaria, in ritiro
con la sua squadra di Quidditch, sotto espresso invito di Hermione, era arrivato
in visita per porgere omaggi alla sposa e rivedere vecchi conoscenti. Fred
e George lo avevano immediatamente preso in consegna, intrattenendolo un po' come
credevano, senza dargli nemmeno il tempo di salutare Hermione. "E' ciusto
dire io: è bello rifedere te dopo tutto qvesto tempo?" domandò
ai due gemelli che avevano avuto la pretesa di insegnare al giovane straniero
qualche frase tipica per far colpo sulla giovane. "Sì, va molto
bene…" concesse Fred, stringendosi però nelle spalle "Ma
è di poco effetto… cioè, è un po' asettico." "Asettico?"
chiese Viktor inarcando un sopracciglio. "Sì, un po' troppo formale,
ci vuole qualcosa che la colpisca!" disse George, prendendo sotto braccio
il ragazzo, trascinandolo vicino ad uno dei tavoli con i liquori. "E foi
dire me frase più adatta?" chiese Viktor avido di conoscenza. "Certo,
ora stai a sentire noi. Sei in ottime mani, caro mio" Dopo qualche secondo
finalmente Hermione si accorse della sua presenza. "Viktor?" lo richiamò
da lontano, congedandosi dal professor Lupin e da Moody, dopo una intensa conversazione
sui troll di caverna. Il ragazzo si illuminò tutto mentre Fred e George
lo sospingevano verso la giovane sghignazzando come matti. "Hermi-onni!"
esclamò Krum, avvicinandosi alla ragazza che gli depose due baci su entrambe
le guance. "Non ti avevo visto arrivare, tutto bene il viaggio?" "Sì,
tutto… pene." Hermione arrossì vistosamente e si trattenne
dal ridere. "Bene Viktor, con la B, non con la P." Il ragazzo
aggrottò la fronte. "E io che afere detto? Pene, va tutto pene…" "Allora
cosa mi racconti?" domandò di nuovo Hermione accantonando l'argomento,
guardandosi attorno alla ricerca di Harry e Ron. Forse anche a loro avrebbe fatto
piacere rivederlo… o almeno, ad Harry avrebbe certo fatto piacere rivederlo. Krum
si strinse nelle spalle e prese fiato. "Lasci me dire una cosa?"
domandò speranzoso, lanciando uno sguardo verso i gemelli che lo incoraggiarono
con espliciti gesti delle mani. Hermione reclinò la testa di lato e
acconsentì, curiosa di sentire ciò che aveva da dirle. "Hermi-onni…"
cominciò riprendendo fiato, concentrato sul ricordarsi le parole esatte
che gli avevano insegnato Fred e George "Io, te… fotti fotti?"
La ragazza spalancò gli occhi, sconcertata dall'affermazione. "C-come
scusa?" domandò ritraendosi impercettibilmente. "Ho detto:
io, te… fotti fotti?" "Viktor, io non credo che…"
cominciò Hermione incerta, prima di accorgersi degli sghignazzamenti feroci
che provenivano alle spalle del Bulgaro. "Fred, George!" sbottò
dunque scostando Viktor, lanciando ai gemelli sguardi dardeggianti "Che cavolo
gli avete insegnato?" I due giovani smisero di ridere e si diedero a gambe,
prima che la furia di Hermione si abbattesse su di loro in tutta la sua rifulgente
violenza. "Coraggio! È
ora di tagliare la torta!" cinguettò Molly, portando il suddetto dolce
a più strati. Un modellino degli sposi animato capeggiava in cima alla
montagna di panna e cioccolato, cosparsa da molte rose di zucchero. La Ginny in
miniatura dava un bacio sulla guancia del Draco in miniatura, che sventolava una
mano felice. Il vero Draco la trovava una cosa estremamente dubbia, ma aveva finito
per cedere alle pressioni della vera Ginny, che continuava a sorridere al suo
fianco. Emise uno sbuffo, facendo scorrere lo sguardo sulle tavolate, sembravano
tutti piuttosto allegri e tutti sicuramente sazi. I suoi occhi indugiarono sul
tavolo centrale, dove sua madre stava ridendo. Si sfregò le palpebre con
le mani, spalancando le labbra. Sua madre stava ridendo! Dopo un istante si accorse
della bottiglia di vino vuota di fronte a lei e la scena ebbe a un tratto un senso
logico. "Tesoro" lo chiamò Ginny a bassa voce. "Mh?"
fu la sua risposta, mentre decideva di far proprio il metodo di sua madre per
affrontare quella lunga giornata e si portava un bicchiere alla bocca. "Che
tipo di rapporto hanno i tuoi genitori?" domandò Ginny, guardandolo
fisso. Alla sua espressione interrogativa continuò "No, perché
alcune coppie sono… come dire? Aperte… frequentano altre persone" Draco
si scoprì immediatamente incazzato. "Che intendi dire?" scandì
lentamente, sbottonandosi il colletto della camicia che lo stava strozzando. Ginny
si strinse nelle spalle. "Nulla, è solo che…" "Solo
che cosa?" ruggì, stentando a mantenere un tono di voce che non facesse
udire a tutti i presenti quello che stavano dicendo. "Niente è
solo che… ecco… forse è il vino… sicuramente Remus è
un uomo affascinante…" balbettò Ginny "Tuo padre chissà
dov'è…" "Ma che stai dicendo?" chiese Draco, aggrottando
la fronte. "Ecco io… ho avuto la netta sensazione che tua madre
stia flirtando un po'… un pochino con Remus!" ammise Ginny riducendo
la voce a un bisbiglio. "Cosa?" Draco balzò in piedi come
se fosse appena stato centrato da un fulmine, fissando sua madre, che stava ridendo,
appoggiata alla sedia del mago. Aveva le gambe accavallate e un rossore intenso
a coprirgli una buona porzione di faccia. Draco la raggiunse rapidamente, prendendola
per un braccio. "Credo che tu abbia già bevuto abbastanza" disse,
conducendola vicino a Fleur e a Luna, mentre la donna continuava a voltarsi indietro
e a lanciare baci a Remus, sempre composto e sereno. "E ora stai buona
qui!" le intimò facendola sedere e tornando verso la torta che aspettava
ancora di essere tagliata "Ci manca solo papà e il quadro è
completo!" "Bene, un po' più vicini e sorridete!" li
diresse Colin con la macchina fotografica in mano. "E tu, Draco, mettile
un braccio intorno alla vita e fingi di tagliare una fetta…" "E
fai sta cazzo di foto!" sbottò Draco, proprio mentre il flash scattava. "Draco,
ma ti sei mosso! Dobbiamo rifarla" s'indignò il ragazzo, aprendo le
braccia. Draco rivolse significativamente gli occhi verso il cielo, borbottando
qualcosa di incomprensibile. In quel momento un urlo agghiacciante percorse tutto
il giardino. Tutti gli sguardi si voltarono all'unisono verso Molly Weasley,
in piedi accanto a un cespuglio. Il suo dito indice era puntato su qualcosa che
cercava di nascondersi dietro all'arbusto. Qualcosa che aveva familiari ciocche
di capelli biondi platino. "Oh no… no… non può essere"
mormorò Draco, vendo investito da un'ondata di panico. "Lucius
Malfoy!" gridò la donna, mentre il mago si alzava in tutto il suo
nobile e affascinante splendore, un po' guastato dai due rametti rinsecchiti che
teneva in mano per farsi passare come parte del cespuglio. Il tempo sembrava
essere rallentato… Draco sentì il nodo nella sua gola farsi sempre
più stretto e soffocante. Doveva fare qualunque cosa per distogliere l'attenzione
dal genitore degenere e fuggitivo. Dopo quella che sembrava un'eternità
prese un grosso respiro e con tutto il fiato che aveva in corpo gridò:
"RON HA FATTO SESSO!". Il silenzio fu immediato. Nello
stesso modo sincronizzato con cui si erano voltati verso Lucius, tutti gli sguardi
si posarono su Ron, svaccato a un lato del tavolo. Le lunghe gambe spuntavano
da sotto la tovaglia e molte bottiglie vuote erano allineate davanti a lui. Molly
con gli occhi pieni di lacrime compì qualche passo stentato verso il figlio. "Ron,
hai fatto sesso?" articolò con voce tremante. "Chi?"
rispose il ragazzo apatico. "Tu! Hai fatto sesso?" replicò
Molly sempre più sconvolta. "Dove?" fu la risposta biascicata
e priva di senso di Ron. "Ron, ma ci sei o ci fai?" intervenne Harry,
adocchiando Hermione, che cercava di infilarsi sotto al tavolo per la vergogna
a qualche metro di distanza. "Ci sei o ci fai dove?" sbottò
il rosso con gli occhi a mezz'asta. "Oh mio Dio, il mio bambino ha fatto
sesso!" mormorò Molly, accasciandosi fra le braccia di Remus e Kingsley
che erano accorsi per sostenerla. La adagiarono delicatamente su una sedia, sventolandole
un tovagliolo davanti alla faccia per farle aria. "E con chi? Con chi
il mio bambino ha perso la sua innocenza?" singhiozzò disperata, non
sapendo quanto ancora l'avrebbe sconvolta la risposta. "Ma con Harry!
Secondo te perché si ferma sempre a dormire da noi?" s'intromisero
i gemelli, riuscendo a mantenere un tono di voce convincente. Le guance della
signora Weasley passarono da un bianco cadavere a un rosso drago cinese. "Con…
con… con…" balbettò incoerentemente, mentre fulminava con
lo sguardo colui che aveva sempre trattato come un figlio. "No! No!"
si affrettò a smentire Harry, facendo ampi gesti con entrambe le braccia.
"Cos'è che facciamo noi due?" biascicò Ron, guardando
il fondo del bicchiere per assicurarsi che non fosse rimasto altro vino. Harry
gli rifilò un calcio nello stinco. "Zitto!" gli intimò
in un ringhio. "Ahi! Mamma, mi ha fatto male!" urlicchiò
il rosso, additando il colpevole mentre grosse lacrime si formavano ai lati dei
suoi occhi. La signora Weasley strabuzzò gli occhi, così tanto
da rischiare di farli uscire dalle orbite. Moody era già pronto a prenderli
al volo. "Tu… tu… tu…" sbuffò inferocita contro
Harry. "No, io faccio sesso con Luna!" ammise in un disperato tentativo
di salvarsi il ragazzo, dando una leggera gomitata alla ragazza seduta al suo
fianco. "Ah sì?" disse l'interessata, scrollando le spalle
"Mah, ho visto che l'altra sera stavi cercando di fare qualcosa sul divano,
ma credevo che fosse un modo originale per grattarti… sai, tipo gli orsi." Harry
spalancò la bocca, dicendo addio alla sua virilità. "Ma
come?" pigolò basito. "Ma no, tesoro, mi hanno detto i gemelli
di dirtelo" lo tranquillizzò la ragazza, accarezzandogli amorevole
un braccio "Tu fai sesso con me e Ron fa sesso con Hermione!" Tutti
gli sguardi si puntarono sulla ragazza, che stava cercando di svignarsela inosservata. "Io…
ecco…" bofonchiò, rossa in viso come un pomodoro maturo. "Cos'è
che faccio con Hermione?" sussurrò Ron un po' alticcio all'orecchio
di Harry. "Sesso" gli rispose il ragazzo nello stesso modo. Sulla
faccia di Ron si estese un sorriso ebete, mentre annuiva forse consapevole. "Sì,
è vero. Tanto sesso…" disse, buttando giù tutto d'un fiato
un bicchiere di vino. "Hermione, è vero?" indagò la
signora Weasley, portandosi le mani alla bocca. "Hermione fa sesso con
Ron?" sbottò uno dei gemelli "Io credevo che facesse sesso con
Krum!" "Krum? Io pensavo che si facesse spupazzare da Blaise Zabini!"
ribattè Fred, incrociando le braccia sul petto. "Cosa?" gridò
la ragazza, alzandosi in piedi "Ma per chi mi prendete! Io faccio sesso con
lui e basta!!" disse, indicando Ron, che però era finito sotto al
tavolo e al suo posto c'era Harry, che cercava di farlo rialzare. "Con
Harry?" fu il turno di Ginny a essere sorpresa"Beh almeno non hai più
la cotta per il professor Lupin!" "Ah tanto io sono gay…"
ammise compassato Remus, alzando le spalle. Tutti fecero un vago gesto con
la mano, dicendo in coro: "Ah ma lo sapevamo già!" "Io
no!" singhiozzò la signora Malfoy, affondando la testa sulle braccia
incrociante sul tavolo. Anche lei aveva abbondato un po' troppo con il vino. Nel
frattempo Draco aveva approfittato della bagarre generale, per prendere suo padre
per un braccio e per condurlo in casa. "Papà, ma come ti è
venuto in mente di venire qui! Sei diventato pazzo?!" sbottò inviperito. Lucius
Malfoy buttò il labbro inferiore all'infuori, stropicciandosi nervosamente
un lembo della veste. "Ma io mi sentivo solo" borbottò, sbattendo
le lunghe ciglia nere. Draco sospirò. "Va bene, resta qui, mentre
io cerco di riportare la calma di fuori… e non fare niente! Non toccare niente,
non dire niente e soprattutto niente Avada! Chiaro?" Lucius annuì,
sedendosi buono buono al tavolo della cucina di casa Weasley. Draco sospirò. "Torno
tra poco" e così dicendo, tornò di fuori dove il dibattito
sul sesso imperversava. Continua… *** Nel
prossimo capitolo: […]"Potter…
ma non lo sai che le saette sono passate di moda? Quest'anno vanno quelle tribali" "Malfoy
sei così simpatico che ora rigetto le budella dal ridere." "Mi
piacerebbe vederlo quello!" esclamò Moody battendo così pesantemente
il piede a terra che l'occhio magico gli sgusciò fuori dall'orbita, rotolando
lontano.[…] […]"Tu…"
disse. Il ragazzo si volse, vagamente preoccupato. Preoccupato che la donna
lo trattenesse troppo a lungo. "Tu…" ripetè le donna
fissandolo. "Io che?" rispose Harry pronto all'ennesima sparata. "Ricordati
che devi morire." "Mo me lo segno…" rispose il ragazzo
con accondiscendenza, congedandosi con una pacca sulla spalla.[…] E
un altro capitolo è andato, tanto ci siamo divertite a scriverlo, quanto
ci divertiamo sempre a rileggercelo. Speriamo faccia lo stesse effetto anche a
tutti voi. Ora, al solito, consueto appuntamento con i ringraziamenti^^ Fleacartasi:
grazie per i complimenti. In effetti l'addio al nubilato di Ginny è stato
piuttosto movimentato! E speriamo che anche il banchetto di nozze non sia da meno
^_^ Lollo: Ed ecco Lucius tornare in tutto il suo fantastico splendore.
Beh non potevamo di certo dimenticare il padre dello sposo! Draco sembra davvero
essere l'unico normale in quella gabbia di matti! Poverino…suscita simpatia!
Grazie per averci lasciato la recensione! Ginny 88: Eh Blaise non si
darà per vinto così facilmente, Hermione dovrà stare all'erta!
I gemelli sono troppo dei grandi! Anche in questo capitolo non hanno perso l'occasione
di fare gli stupidi…chissà nei prossimi! Oryenh: oh carissima
"Harry"! Finalmente abbiamo postato! Siamo contente di riuscire a tirar
su il morale! Noi ce la mettiamo tutta anche se i personaggi sono talmente scemi
che fanno praticamente tutto da soli! Sono vivi…aiudooo! Outgoing:
sì, sì non potevamo non scrivere un seguito al Mio grosso grasso
matrimonio Weasley. Ci avevamo preso troppo gusto…e dopo questa fanfic la
storia non è ancora finita! ^_^ …altre mirabolanti avventure attendono
i nostri eroi e il povero Draco! Ryta Holmes: oh carissima! Lucius
ha fatto davvero un'entrata trionfale! Per l'Avadaaaa ma cerchiamo di tenerlo
a bada ma nn assicuriamo niente, magari un maledizione senza perdona in uno dei
prossimi capitoli ci scappa ^_^ Per quanto riguarda Draco invece…non promettiamo
nulla tranne che si troverà di nuovo in situazioni molto, molto imbarazzanti! Maryon:
ciao, siamo contente che la fic ti piaccia! Grazie per la recensione! JulyChan:
ciao, grazie per continuare a recensirci! Ci fa piacere sapere che la storia ti
piace…non sappiamo ancora con esattezza quanto verrà lunga la storia,
ma dopo questa ci sarà sicuramente un'altra fic! Per la luna di miele nn
ci abbiamo pensato in effetti…ma abbiamo molte gag per il futuro! Serry_Black:
No no niente di compromettente tra Draco e Snape, Ginny ogni tanto ha qualche
svarione di stupidera! Cmq il caro professore di Pozioni non ci ha ancora salutato… Luna
Malfoy: ma ciao tesoro! È vero un pochino tremende le siamo…cercheremo
di non maltrattarti troppo Draco, anche se non promettiamo nulla! Ih ih ih (risata
diabolica)…beh al matrimonio sopravvive…altrimenti come potrebbe fare
il seguito? Patty: grazie per averci lasciato una recensione! Piton
ha fatto un'entrata davvero ad effetto..fichissimo (ma doooove?)! Beh speriamo
che anche quella di Lucius in questo capitolo sia stata altrettanto ad effetto!
^_^ Kamomilla: Oh un'altra che aspettava con impazienza Lucius! Beh
il grande mago (grande magoooo) è arrivato e per un po' non se ne andrà
dalla festa! Poverino! Anche lui ha diritto di mangiare una fetta di torta ^_^
grazie per aver commentato la nostra fic! Lily 90: grazie per la recensione!
Sì il capitolo precedente aveva dei momenti seri, ma perché non
potevamo saltare a piè pari la cerimonia e nemmeno infarcirla troppo di
gag…questo speriamo sia riuscito più divertente ^_^ Pepy:
eccoci! Finalmente abbiamo aggiornato! Speriamo che Ron abbia imparato a non fare
più il cascamorto…anche se dopo questo capitolo speriamo abbia imparato
a tenersi a debita distanza dal vino… Goten: grazie per la recensione!
Speriamo che la fi continui a piacerti! Chichiro: grazie per averci
lasciato un commento! Finalmente abbiamo aggiornato! Cercheremo di non più
aspettare così tanto ^_- Daffydebby: ciao carissima, ci piacerebbe
che mamma Rowling leggesse la nostra storia! Ahaha poverino tuo marito…speriamo
che mentre leggeva andando al lavoro nessuno abbia lanciato occhiate sul suo foglio!
Ahahah! Cmq…grazie per la recensione! Sei sempre troppo gentile! Facci sapere
che ne pensi di questo capitolo! Lucius è troppo un grande! Sissichi:
grazie per i complimenti! Siamo contente che la storia faccia ridere! Noi facciamo
del nostro meglio! A presto! Liz: grazie per la recensione! Abbiamo
aggiornato…mi raccomando! Facci sapere cosa ne pensi di questo nuovo capitolo! Donnasole:
sì sì dopo una lunga agonia abbiamo aggiornato! Grazie per la recensione!
noi facciamo del nostro meglio per sfornare sempre cose originali e ci fa piacere
che il lavoro piaccia così tanto. Un
grazie ancora a tutti e alla prossima: Egle e Elivi
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