I'll place the moon within your heart

di Black Deer
(/viewuser.php?uid=713023)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Realtà ***
Capitolo 2: *** Prima sera ***
Capitolo 3: *** Passato ***



Capitolo 1
*** Realtà ***


Come succedeva ogni volta che era giù di morale, Sky andò in camera sua, accese il suo computer e si mise a vedere il suo film preferito: Labyrinth. Aveva trovato questo film in biblioteca e subito l’aveva incantata, da allora è diventato la sua ancora di salvezza. Si sentiva molto vicina al personaggio di Sarah: anche lei era frustrata dai sui genitori, costretta a fare da baby-sitter e dotata di una fervida immaginazione. Sky però aveva 22 anni ed aveva una sorella, Cass di 15. Amava nonostante conoscesse tutte le battute a memoria vedere e rivedere quel film, in particolare per Jareth.
Ma mai avrebbe immaginato che ciò che veniva raccontato su quel film, fosse la realtà …


Era una serata piovosa, così come spesso accadeva, quella sera fui costretta a restare a casa per badare a Cass. Dopo averla mandata in camera sua a guardare la tv, mi rinchiusi nella mia. Non avevo di certo voglia di rimanere lì con lei per il resto della serata. Mi sdraiai sul letto perdendo lo sguardo sui vari poster che avevo appeso,  dal comodino presi la mia collana preferita: aveva un cordino nero lucido ed era identica al ciondolo di Jareth, argento e con sopra un tondo dorato con il simbolo dell’infinito. Mi venne da sorridere osservandola, come vorrei che venisse a prendermi… All’improvviso sentii rompersi qualcosa di vetro, proveniva dalla stanza di Cass, corsi subito a vedere: si era messa a ballare in camera e aveva rotto il bicchiere che aveva sul comodino. “Ma complimenti !” le urlai “Guarda che disastro! Adesso vai a prendere le cose e ripulisci tutto!!” “Non ci penso neanche! Rischio di tagliarmi!” ribatté Cass “E perché io no?! Muoviti a pulire!!” “No”  disse lei con tono beffardo, odiavo quando faceva così… “Fallo subito!! Sennò io …” “Cosa? Mi fai portare via dal Re dei Goblin?!” disse prendendomi in giro. Non avevo voglia di ricominciare l’ennesima discussione con lei, così pulii velocemente. Quando uscii sbattei la porta corsi giù dalle scale, buttai i cocci fuori e tirai un calcio al bidone. “Odio quando fai così ! Mi senti?! Ti odio!!” ero in lacrime “Desidero che il Re dei Goblin mi porti via da questo inferno!!”. Corsi in camera sbattendo la porta e chiudendola a chiave, poi scoppiai a piangere. Erano lacrime amare e tristi
Avresti potuto chiedermelo molto tempo fa, lo sai …?
Mi bloccai di colpo, conoscevo quella voce … Era una voce sensuale, carezzevole, persuasiva.
Impossibile. Un lampo lo illuminò: era lui, il Re dei Goblin.

Accesi la luce. Jareth se ne stava in piedi vicino alla finestra con un sorriso sornione sulle labbra. Aveva un lungo mantello blu notte con una giacca di pelle nera, il ciondolo appeso al collo si intravedeva tra le pieghe della camicia bianca vaporosa. Indossava un paio di guanti neri, pantaloni attillati beige e degli stivali neri. Ero senza parole. Com’era possibile che fosse lì, davanti a me, nella mia camera?! “Sorpresa di vedermi ?” disse beffardo “Ma come …” lentamente si avvicinò, mi sfiorò delicatamente la guancia, asciugandomi una lacrima. “Perché piangi piccola Sky?” fece un passo indietro e fece comparire una sfera di cristallo. Iniziò a farla roteare tra le mani “Allora Sky, sei pronta per andare?”  “A-andare dove?” “Come dove?! Al mio castello no?” 
fermò la sfera sulla punta delle dita “Sai nonostante siano passati 7 anni dal nostro primo incontro sei rimasta sempre la stessa” “Primo incontro…? Ma di che stai parlando? N-noi non ci siamo mai visti! Tu sei un personaggio di un film! Non sei…” “…reale?” concluse lui. “Certo che ci siamo già incontrati e mi ferisce sapere che te ne sei dimenticata” aveva una nota di rammarico nella voce “Forse questo ti rinfrescherà la memoria” soffiò sul cristallo che si trasformò in una nube di polvere dorata, poi tutto divenne buio.

Era come stare in un sogno: molteplici immagini veloci e confusionarie mi passavano davanti agli occhi. Ricordi, avventure, sensazioni, era tutto un turbinio di immagini e suoni, finché non arrivai ad una nottata di 7 anni fa.
Era piena estate ed io ero in giardino a guardare le stelle, quella sera ero a casa da sola, ero stesa sul prato e poco dopo mi addormentai. Ora ricordo… Quella notte sognai di essere stata nel labirinto: era stato il sogno più folle che avessi mai fatto. Mi venne un dubbio: ero davvero sicura che stessi sognando? Possibile che fosse tutto vero? No, naturalmente, ma allora come faceva Jareth ad essere lì? Una luce accecante mi ridestò dai miei pensieri, mi ritrovai in camera, stesa sul letto. Anche questa volta avevo sognato tutto? Anche stavolta era così reale!
“Allora Sky, ora ricordi?” di nuovo quella voce. Mi misi seduta sul bordo ed accesi la lampada sul comodino: Jareth era ai piedi del letto e mi fissava inquieto. “Allora era successo realmente?” “Solo perché una cosa succede nella tua testa, non significa che non lo sia” “Quindi tu sei davvero…Lui?” “E chi altro potrei essere?” sorrise compiaciuto. Si mise in ginocchio di fronte a me, mi prese la mano e la strinse tra le sue, mi guardò speranzoso: “Sky, mia preziosa, vuoi venire con me?” non ci pensai due volte “Si”. Gli si illuminò lo sguardo, si alzò e si mise al centro della stanza, allungò una mano verso di me: mi avvicinai prendendogli la mano, lui mi attirò a sé, stringendomi forte contro di lui. Con l’altra mano sollevò un lembo del mantello e ci avvolse entrambi. Una nuvola di polvere dorata circondò tutto, un secondo dopo si diradò: eravamo all’ingresso del castello. 





Buondì!

Ho voluto fare una versione alternativa in cui una ragazza fanatica (come tante di voi) che adora Labyrinth ci si ritrovi magicamente catapultata dentro!
Spe
ro che questa introduzione dalla storia vi abbia ispirato e continuerete a leggerla, fatemelo sapere nei commenti!
Un bacio a presto !

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Prima sera ***


Una nuvola di polvere dorata circondò tutto, un secondo dopo si diradò: eravamo all’ingresso del castello.
Jareth avvolgeva ancora con un braccio intorno alla mia vita e senza lasciare la presa entrammo dentro il castello, oltrepassammo il portone d’ingresso che con un forte tonfo si richiuse subito dopo il nostro passaggio. Subito mi condusse lungo una rampa di scale e mi accompagnò in una sala: era una camera da letto molto accogliente con un maestoso letto a baldacchino, un’elegante  specchiera con una sedia ed un’ampia porta a vetro finemente decorata con rampicanti e fiori d’ottone. Dava su un ampio terrazzo con innumerevoli vasi di fiori lungo il bordo.

“Mia preziosa” disse prendendomi una mano tra le sue “è di tuo gradimento?” “E’ splendida” lasciò un bacio delicato sulla mia mano “Irina ti aiuterà a prepararti per la cena”. Subito entrò una donna  minuta vestita con un lungo abito beige stretto in vita da una fusciacca marrone scuro, si avvicinò e fece un profondo inchino “Milady, da questa parte” disse indicando una porta marrone con degli intarsi madreperla che formavano dei fiori. Jareth uscì dalla stanza, mi lasciai preparare dalle esperte mani di Irina: mi fece una complessa acconciatura ornata con nastri e piccole campanule bianche. L’abito aveva un corpino bianco con una fascia verde arricciata che mi avvolgeva dolcemente la vita, lunghe maniche a campana, la gonna un voluminosa e composta da sue strati, sotto aveva una base bianca e sopra due strati a petalo verde chiaro. Poco dopo si sentì uno strano vociare, la porta si aprì e due piccoli goblin entrarono. “Siamo venuti a prendere la ragazza” “Lei è Milady per voi” disse seria Irina. Entrambi sbuffarono impertinenti “Forza” mi disse uno dei due tirandomi per la gonna. Li seguii, percorrendo diversi corridoi, come l’esterno anche l’interno del castello sembrava un labirinto: si alternavano lunghissimi corridoi a piccole svolte, e sembravano tutti uguali. Ci fermammo davanti ad un arco coperto da una spessa tenda di velluto rosso scuro “Milady aspettate qua” dissero con le loro vocine stridule. Mi lasciarono sola coi miei pensieri. Avevo davvero fatto bene ad andare con Jareth? Cominciavo ad avere parecchie esitazioni sulla mia scelta, la tenda si sollevò dolcemente e tutte le ansie sparirono quando lo vidi: era in piedi che mi aspettava, lo sguardo curioso e dolce. Allungò una mano verso di me, invitandomi ad avvicinarmi. Lentamente avanzai: anche lui si era cambiato, era vestito in tinta con i miei stessi colori. Il mio sguardo vagò per la stanza: mi trovavo in una splendida sala da ballo, con sfarzose decorazioni, statue dorate ampie vetrate che davano su un lussureggiante giardino che risplendeva sotto la calda luce del tramonto. Mise la mano sinistra dietro la schiena, con l’altra prese la mia, si inchinò ed eseguì un perfetto baciamano, mi scappò una risatina euforica. “Cosa c’è?” chiese interessato “N-nulla” dissi arrossendo vistosamente “E’ che ho sempre desiderato che qualcuno lo facesse con me…” sorrise e mi porse il braccio, lo presi e ci avviammo verso il giardino: fuori era stato allestito un tavolo per due, con luce soffusa e molte candele. Jareth mi precedette scostandomi la sedia, mi accomodai ed aspettai che lui facesse lo stesso. Mentre attendevamo che venisse servita la cena, lui cominciò a guardarmi intensamente: non riuscii a reggere il suo sguardo, abbassai gli occhi timidamente. Jareth tese una mano sul tavolo, allungai anch’io la mia afferrandola “ Ci siamo fatte silenziose è…?” lo guardai imbarazzata “N-no, ma che dici?!” rise beffardo. La cena era squisita e passò in fretta, ad un certo punto Jareth si alzò, mi porse la mano e ci avviammo verso il giardino.

Passeggiammo a lungo, in silenzio, scambiandoci solo qualche occhiata fugace. Arrivammo di fronte ad una lunga scalinata che portava al terrazzo di fronte alla mia camera. Le prime stelle cominciarono a vedersi nel cielo mi persi a contemplarle, solo dopo mi accorsi che Jareth invece di guardare il cielo, mi osservava. Cingendomi con un braccio la vita mi strinse vicino a sé, sentii il mio cuore cominciare a battere all’impazzata, solo ora che gli ero così vicina mi accorsi di quanto fosse più alto rispetto a me e mi persi nei suoi occhi screziati. Di solito erano duri e freddi, ma adesso sembravano essersi fatti più dolci. Delicatamente mi sfiorò il viso con la sua mano guantata e si avvicinò lentamente alle mie labbra. Sicuramente Jareth riusciva a sentire le frenetiche pulsazioni del mio cuore contro il suo petto, ma la frenesia del momento lasciò presto spazio ad un altro sentimento: era strano, qualcosa mi turbava, come se mi stesse mettendo in guardia, avevo quasi paura… Ormai solo un lieve spazio separava le nostre labbra, riuscivo già a sentirne il calore, ma non volevo che succedesse tutto così in fretta. Voltai la testa e gli misi le mani sul petto per allontanarlo, vidi il suo sguardo rabbuiarsi: la dolcezza dei suoi occhi mutò subito in rabbia. Fece dei lunghi respiri profondi, cercava di controllarsi, lui però non parve demordere e mi strinse ancora più vicino tanto da farmi male. Sembrava non voler accettare il mio rifiuto, ma neanch’io volevo arrendermi. Cercai di divincolarmi e finalmente si decise ad allontanarsi da me. Perché si comporta così? E’ stato gentile ed affettuoso tutta sera e adesso…

Freddamente mi salutò, poi cominciò ad incamminarsi nella direzione da cui eravamo venuti, lasciandomi sola coi miei pensieri. Mi girai e corsi verso la porta a vetro rientrando nella mia camera nel castello. Avevo il respiro affannato e mi tremavano le mani. Mi strinsi forte, come se da un momento all’altro rischiassi di rompermi in mille pezzi, gli occhi cominciarono ad inumidirsi e mi accasciai a terra. Presto le lacrime cominciarono a rigarmi le guance, mi coprii il volto con le mani e scoppiai a piangere.









Ciao a tutti!
Mi spiace di essere stata assente così a lungo, ma non riuscivo a trovare un momento libero per scrivere...
Vi lascio con questo nuovo capitolo, fatemi sempre sapere cosa ne pensate! :D
Un bacio, a presto!

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Passato ***


Qualsiasi persona vivesse nell’Underground si sarebbe accorta che nel comportamento di Jareth c’era qualcosa di diverso: un oscuro passato stava riemergendo e questo suo cambiamento non era affatto casuale. Perché tutti ben sanno che Jareth ottiene sempre quello che vuole, a qualunque costo.

La mattina seguente mi svegliai e ripensai a com’era finita la serata di ieri con Sky. Come mai aveva avuto quella reazione? Nessuna donna prima d’ora aveva saputo resistermi, a parte Sarah… Nonostante siano passati ormai 10 anni da quando te ne sei andata non passa giorno senza che io ti pensi. Sentii bussare alla porta “Avanti” “Mio signore, Lady Sky non ha intenzione di presentarsi per la colazione stamani” “Che cosa?!” urlai indignato “Che storia è questa?” Irina era terrorizzata “Si signore, ha detto c-che non ha intenzione di presentarsi per l’intera giornata”. Con un gesto della mano la mandai via, sbattei con forza la porta e la chiusi a chiave. “Assurdo… Prima si rifiuta di baciarmi e poi questo!” Andai verso l’armadio e lo scostai rivelando la porta segreta che solo io conoscevo. Sfilai il medaglione dal collo e lo poggiai sulla fessura giusta, con uno scatto secco la porta si aprì: rivelava una piccola stanza. Sul fondo era presente un imponente telo di velluto rosso, lo scostai: dentro una teca di vetro, come se fosse un fiore prezioso, c’era Sarah.


10 anni fa
“Tu non hai alcun potere su di me!” Con queste parole Sarah aveva sconfitto Jareth e sarebbe tornata a casa sana e salva con Toby. Tutto sarebbe tornato alla normalità, come se non fosse mai successo nulla. Ma ben presto Sarah si rese conto che aveva fatto un grandissimo errore a lasciare Jareth: la normale e monotona vita del mondo reale era troppo pesante da sopportare. Molte volte aveva provato a pronunciare le parole per farsi riportare nell’Underground, ma nessuno venì a prenderla. Disperata e senza sapere cosa fare, cercò da sola un modo per tornare. Un giorno in biblioteca trovò un libro che attirò la sua attenzione: aveva una copertina rossa e logora con sopra il disegno di una civetta bianca che reggeva tra gli artigli una sfera di cristallo, subito le ricordò Jareth. Quella sera sfogliando il libro trovò un’antica invocazione che avrebbe dovuto richiamare il Goblin Supremo. Sicura che si trattasse di Jareth, fece il rito. Gesto molto avventato. Il Goblin Supremo in realtà era un demone, un’antica creatura che si nutriva di anime di umani che erano stati nell’Underground. Secondo questa leggenda se questa creatura veniva invocata poteva esaudire un solo desiderio, di qualsiasi tipo. Ma ogni cosa ha il suo prezzo. Quello che richiede il Goblin Supremo è un’anima incontaminata. Sarah però era all’oscuro di tutto ciò e quando si ritrovò davanti al Goblin, chiese solo di esaudire il suo desiderio, senza però specificare quale anima prendere. Quando chiese di ritrovarsi davanti a Jareth nell’Underground, venne portata lì, ma la sua anima venne presa. Quando un demone prende la tua anima non muori, come molti pensano, ma si entra in uno stato simile al coma. La sera stessa Jareth, era in camera sua. All’improvviso le finestre si spalancarono, dense e pesanti nubi si addensarono all’orizzonte ed una fredda aria entrò spegnendo tutte le luci delle candele: un lampo illuminò l’imponente  sagoma del Goblin Supremo che lasciò Sarah ai suoi piedi e sparì. Subito Jareth si lanciò su di lei, ma nonostante fossero passati molti anni, sapeva ancora riconoscere un rito demoniaco. Sapeva che ormai per lei era troppo tardi, ma non tutto era perduto.


Nonostante tutti i problemi che gli aveva causato Sarah, Jareth si era affezionato subito a lei. Ed è per questo che aveva passato giorni e settimane intere nella biblioteca del castello a cercare un modo per poter riavere indietro la sua anima.

Aveva sempre meno tempo, questa volta non poteva fallire.








Ciao a tutti!
Mi spiace di essere stata assente così a lungo, ma non riuscivo a trovare un momento libero per scrivere...
Vi lascio con questo nuovo capitolo, fatemi sempre sapere cosa ne pensate! :D
Un bacio, a presto!

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3370322