I can be controlled

di the_fanfictioner
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 - Scelta ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Strinsi forte la mano di Derek. Forse non ci saremmo visti più o forse sì. Aspettammo il mio turno nella sala d'aspetto azzurra, per mettere dei dispositivi che a Chicago non mi avrebbero fatta sembrare Geneticamente Pura o Divergente. -"Bryanna Mason in sala 7 per favore" urlò una voce da un megafono. Guardai Derek e lui mi baciò per forse l'ultima volta. Quel bacio sapeva di Ti amo, di nostalgia. Mi alzai controvoglia lasciando la sua mano calda e entrando nella grande sala. -"Si sdragli sul lettino e si tolga gli indumenti superiori." Obbedii silenziosamente e aspettai di essere anestetizzata. Un ragazzo portò un tavolino di ferro grigio e freddo pieno di  dispositivi, almeno una trentina. Mi morsi il labbro alla vista di tutti gli attrezzi preparati, da infilare nel mio corpo. Con energia il ragazzo mi anestetizzò e il mondo divenne scuro. Al mio risveglio mi sentii diversa: informata e costantemente controllata. -"Bryanna Mason, soggetto K21, GP, da inserire nell'esperimento. tuonò una voce nella mia testa. Bene, costantemente controllata: confermato. Barcollante, mi rialzai, ringraziai e me ne andai fuori dal Dipartimento, verso la Jeep militare che avrebbe portato me, la 16enne che sta per fare il test, la mia presunta madre (Jocelyn) e il mio presunto padre (Frankie), entrambi 40enni. Con un cenno li salutai entrambi e salimmo sulla Jeep, già nostalgici della nostra vecchia vita. Dopo un paio di ore ci ritroviamo davanti alla fazione dei Pacifici, perciò indossammo indumenti da Pacifici. Scendemmo dalla macchina mostrandoci allegri come veri e propri Pacifici. Ci dirigemmo verso un grande edificio, dove farò il mio test. Mi sedetti ad aspettare, quando una voce mi disse -"Mostrati preoccupata" Ubbidii e iniziai a rosicchiarmi le unghie, a sudare e a far scrocchiare le dita. Qualcuno mi chiamò e mi diressi verso una stanzetta dove avrei fatto il test.

●Angolo dell'autrice● Questa è la mia prima fanfiction ufficiale, quindi mi scuso per tutti gli errori eccetera. Spero vi piaccia e se vi va recensite. Ciao!

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 - Scelta ***


Entrai nella stanzetta dei test fingendo eccessivo nervosismo. Quando entrai vidi un ragazzo Erudito fissarmi divertito:

-"Ragazzina sono qui per farti un test, non per ucciderti. Se fosse così avrei già calcolato..."

E partì con una raffica di calcoli che rifiutai di ascoltare. Pensai subito a quanto fosse danneggiato quell'essere.  Non solo geneticamente, ma a quanto pareva anche mentalmente. Come si fa a parlare come un misto tra robot  e computer? Alla mia sinistra vidi uno specchio e, curiosa, mi osservai. Avevo i capelli mossi e neri, gli occhi azzurri, il naso e le labbra piccole, guance dall'arrossita facile, ero sufficientemente alta, magra e con un seno nella norma.

Improvvisamente imbarazzato, il ragazzo mi chiese di sedermi e fare il test. Aveva notato che non mi importava delle cose che diceva? Forse gli piaceva il mio aspetto e ne era rimasto colpito? Assalita da quei piccoli dubbi mi sedetti, bevvi un liquido disgustoso e tutto divenne buio.

Mi ritrovai in una stanza leggermente inquietante, e una voce disse:

-"Scegli."

Mi girai e vidi ad aspettarmi del formaggio e un coltello.

-"Il tuo risultato dovrà essere Abnegante, in quanto lì risiede il governo. Prendi il formaggio e dì ad alta voce che potresti regalarlo a qualcuno che ne ha bisogno" disse la voce nella mia testa. Sapere che non avrei affrontato da sola il test mi tranquillizzò e ubbidii a tutto ciò che disse la voce nella mia testa.

Mi risvegliai nella saletta del test. Il ragazzo Erudito, scuotendo contrariato la testa, mi disse che il mio risultato era Abnegante. Ringraziai arrossendo e uscii, contenta del successo.

Dopo diverso tempo, tornai a "casa". Trovai Jocelyn e Frankie a casa, ad aspettarmi.

-"Risultato?" chiesero entrambi nello stesso e preciso momento. Scoppiarono e ridere e io mi unii a loro. Risposi che il capo mi aveva detto di dover diventare Abnegante e che mi era uscito appunto quel risultato. Mi ricordarono comunque lo scopo: fermare gli omicidi di Divergenti e farmi una famiglia per trasmettere i miei geni positivi. Il capo mi avrebbe detto se la persona che mi piaceva era Divergente o meno. Nel caso dell'ultima opzione avrei dovuto lasciarlo e cercare un Divergente. Ricordo il mio dolore nel non poter avere la mia vita con Derek e il dolore di non poter scegliere liberamente la persona che avrei amato.

Il mattino dopo mi alzai per andare a compiere la Scelta (obbligata) della fazione. Abnegante, mi ripetevo. Il mio destino era programmato per essere in un modo preciso. Mi incamminai con Joce e Frank verso l'edificio della scelta e mi sedetti vendendo tutti ragazzi della mia età scegliere. Giunto il mio turno, mi diressi decisa verso le coppe.

Abnegante, Abnegante, Abnegante! ripetevo nella mia testa.

Scesi l'ultimo scalino e, decisa, mi avviai verso la coppa degli Abneganti. Lì di fronte, un film partì nella mia testa: una vita a dare tutto per gli altri, non potermi guardare allo specchio, salutare chinando il ca-po. Era troppo per me . Tentai di spostare la mano verso la coppa degli Intrepidi, ma qualcosa mi bloccò.

A B N E G A N T E ! gridò colui che si era impossessato della mia testa. Fu lì che ragionai e la cocciutaggine vinse; I Divergenti in quella società non potevano essere controllati. Io lo ero; ero costantemente controllata e comandata da qualcuno. Con tutta la forza fisica e mentale che avevo, riuscii a far cadere il mio sangue nella coppa degli Intrepidi. Seguirono gli applausi, ma io mi resi conto dell'errore mentre guardavo Jocelyn e Frankie terrorizzati, scocciati e infuriati in una sola, strana espressione. Avrei dovuto pensare prima di un atto così cocciuto. Decisamente.

-Soggetto K21, ha disubbidito a un ordine del Dipartimento, sperando che la sua scelta abbia un senso, non la sospenderemo momentaneamente, ma sappia che potrebbe aver costretto altre persone al suo destino con la sua cocciutaggine diceva indignato il tipo nella mia testa. All'intonazione della sua voce scoppiai a ridere, cosa che fece arrabbiare ancora di più Jocelyn e Frankie, che mi guardarono in modo ancora più ostile.

Tutto ad un tratto smisi di ridere e mi misi a pensare. Ero addestrata a combattere, potevo farcela, dovevo farcela . La cerimonia finì abbastanza presto nonostante molte persone furono lente come non so cosa per un taglietto e un po' di sangue in una coppa. Insomma, non era poi questa gran cosa da svenire in quell'istante.

Corsi con gli Intrepidi per le scale, avvolta nella 'divisa' rossa da Pacifica che non sono mai stata. Non sono così. Diciamo che non ho un bel caratterino, se non con quelli del Dipartimento. Con loro devo essere gentile. Non sto qui a spiegare il motivo. Tornando a me, corsi ancora e ancora per le tante scale. Fuori dall'edificio, ci arrampicammo su una enorme struttura molto strana, non ne avevo mai vista una così. Agilmente, mi arrampicai come tutti gli altri. Salita su, aspettai come tutti gli altri qualcosa, che poi vidi in lontananza: un treno; grigio, arrugginito, ma incredibilmente veloce. Così realizzai che non si sarebbe fermato, ma avrei dovuto saltare. Iniziai a correre come gli altri, immaginandomi in una battaglia del Dipartimento... saltai con forza di lato.

Angolo scrittrice

Scusate se il capitolo non è molto lungo e se ci ho messo davvero molto a pubblicarlo. Comunque in questi giorni di febbre ho riflettuto molto sul finale che è quindi deciso, sperando che vi piaccia. Bene, è tutto. Ciao e alla prossima☆!

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