Cosa è cambiato di Lila_88 (/viewuser.php?uid=36821)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Epilogo ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
COSA
E’ CAMBIATO
PROLOGO
Quella sera, a Beverly Hills, stava per accadere qualcosa di veramente
triste.
Nat Bussicchio aveva appena chiuso il locale come tutti gli altri
giorni e stava per tornare a casa.
Aveva pensato diverse volte se non fosse il caso di vendere il locale e
passare il resto del tempo che gli rimaneva da vivere insieme alla
moglie, Joan.
Ma poi gli sembrava impossibile la vita senza quel locale, il suo
amatissimo Peach Pit.
Anche se non erano più i bei tempi di Brandon, Steve e gli
altri, le cose andavano ancora bene e il locale era sempre pieno di
ragazzi.
In quel momento, Nat si trovava sul retro.
Uscì e si diresse verso la macchina.
Si sedette al volante, ma prima di mettere in moto, sentì un
forte dolore al petto.
Si tenne stretto il torace per qualche secondo, prima che il suo corpo
si accasciasse sul volante, ormai privo di vita.
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Capitolo 2 *** Capitolo 1 ***
CAPITOLO
1
**Due giorni dopo**
La pioggia accompagnava la triste giornata che stava iniziando.
Era il giorno dell’ultimo saluto a Nat Bussicchio, un uomo
che aveva conquistato fior di persone, con la sua simpatia e la sua
bontà.
La chiesa dove di lì a poco si sarebbe tenuta la cerimonia,
si stava riempiendo, segno che c’erano veramente molte
persone che volevano bene a Nat.
Costantemente vicino alla bara, stava Joan, la moglie
dell’uomo.
Al di fuori della chiesa, stavano David e Donna Silver.
Donna Martin Silver aveva gli occhi lucidi.
Nat Bussicchio era stato un secondo padre per lei, l’aveva
accompagnata perfino all’altare.
E adesso che lui non c’era più, lei si sentiva un
enorme vuoto dentro.
Dopo la morte di suo padre, Donna aveva visto una figura paterna in
Nat, ancora più di prima.
Delicatamente, pose una mano sul proprio addome, leggermente
arrotondato dalla vita che stava crescendo dentro di lei.
Era incinta di cinque mesi.
David la guardò, un po' preoccupato, poi vide arrivare Kelly
e Matt.
Anche gli occhi di Kelly erano lucidi.
Matt le teneva una mano intorno alla vita, quasi per sorreggerla.
Dopo il matrimonio di David e Donna, le cose fra lei e Dylan erano
andate bene per circa sei mesi.
Poi Brandon era tornato a Beverly Hills per un breve periodo e Dylan li
aveva sorpresi insieme.
Era partito il giorno stesso.
Quello che c’era stato con Brandon aveva confuso Kelly
enormemente.
Così il giovane Walsh era tornato a New York e lei aveva
incontrato nuovamente Matt.
All’inizio avevano deciso di essere solo amici, ma erano
tornati presto insieme.
Kelly e Donna si abbracciarono strette e, nel frattempo,
arrivò anche Steve, con sua moglie Janet.
Salutò gli amici e insieme decisero di entrare in chiesa.
Steve abitava ancora al 90210.
La sua vita procedeva tranquilla.
Il giornale andava bene e la piccola Maddy cresceva felice.
Quel giorno l’avevano portata dai genitori di Janet.
Era troppo piccola per assistere ad un funerale, per vedere tutto quel
dolore.
Quando i ragazzi ebbero presero posto in chiesa, li raggiunsero Noah e
Valerie.
- Oh, menomale, non è ancora
cominciato! Sono andato a prendere Valerie all’aeroporto e
c’era un traffico che non vi dico.
Nessuno si aspettava il ritorno di Valerie, così tutti la
guardarono stupiti.
- Che c’è? Mica
potevo mancare! Per Nat questo ed altro!
Steve Si voltò verso Donna, incuriosito.
- Donna, hai chiamato Gina?
- Si, mi ha detto che sarebbe venuta, ma
non la vedo!
In quel momento Gina entrò nella chiesa e si
guardò intorno, come se fosse alla ricerca di qualcuno.
Noah, ancora in piedi, la vide e le fece segno di avvicinarsi.
Ma Gina, oltre loro, cercava anche qualcun altro.
Lo aveva avvertito di persona, era convinta che sarebbe tornato per un
evento del genere, ma non lo vide da nessuna parte.
Oltre a lei, Noah vide anche un’altra faccia conosciuta:
Andrea Zuckermann.
Loro si erano visti in occasione della Reunion del West Beverly,
qualche anno prima.
La salutò e vide che lei, ricambiando, l’aveva
riconosciuto e si stava avvicinando a loro.
- Ragazzi, credo che ci sia
un’altra amica.
Tutti si voltarono e salutarono Andrea.
Il parroco diede inizio al rito funebre, in onore di Nat.
Quando tutti avevano già catalizzato la loro attenzione
sulle parole del reverendo, due figure entrarono in chiesa e
rimasero in piedi, vicino all’entrata.
Il ragazzo, dai capelli castani, appariva molto scosso.
Brandon Walsh era veramente affezionato a Nat e venire a sapere che era
morto, gli aveva dato un profondo dolore.
Quando Joan, la moglie di Nat, lo aveva chiamato, in lacrime, lui
stentava a crederci.
Non era possibile che Nat fosse morto...
Eppure, purtroppo, era così e lui si era affrettato a
telefonare alla sorella, che adesso stava lì, in piedi
accanto a lui.
Brenda Walsh piangeva silenziosamente.
Continuava a pensare a tutti i bei momenti che Nat e il Peach Pit le
avevano regalato, nei quattro anni di permanenza a Beverly Hills.
Le dispiaceva ora più che mai, non esserci più
tornata.
Brandon vide seduti, poco distante, tutti i loro amici.
Non si erano sentito di recente con nessuno di loro, e lui non li aveva
avvisati del ritorno suo e di Brenda.
La chiesa era gremita e i posti a sedere erano finiti, così
i gemelli Walsh rimasero in piedi, in fondo alla navata.
Il prete chiese se c’era qualcuno che se la sentisse di dire
due parole su Nat e Brandon non ci pensò due volte a
percorrere la navata.
Kelly, in primis, rimase senza parole, a vederlo.
Anche Steve e gli altri erano rimasti molto sorpresi.
Brandon diede un bacio sulla guancia a Joan, poi si decise a parlare.
- Nat era un uomo dal cuore
d’oro. A me, come ai miei amici e a tanti altri giovani, ha
insegnato molte cose ed è stato come un secondo padre per
tutti noi. Ho lavorato per qualche anno al Peach Pit, che è
stata la sua vita, e a cui si è dedicato con costante
passione. Ebbene, sono stati gli anni migliori della mia vita.
Sicuramente, per qualsiasi giovane che abbia frequentato quel luogo,
sarà impossibile scordarlo. Come sarà impossibile
per tutte le persone qua dentro, dimenticare un uomo come lui. Vorrei
che tutti lo ricordassero come lo ricordo io: un amico fidato, quasi un
padre, pieno di consigli e pieno di affetto, a cui si poteva dare altro
che rispetto...
Brandon smise di parlare e, mentre tornava al suo posto, Donna si
alzò.
I due si incontrarono a mezza strada e si abbracciarono brevemente.
Poi Donna iniziò a parlare, con le lacrime agli occhi.
- Volevo solo dire addio a colui che per
me è stato veramente come un secondo padre. Mio padre
è morto prima che io mi sposassi e è stato Nat a
portarmi all’altare. Per me quel gesto è stato
molto importante e non mi scorderò mai di lui.
Donna guardò la bara.
- Addio Nat, rimarrai per sempre nel mio
cuore.
Donna tornò a sedere, consolandosi nell’abbraccio
di David.
Quando il prete stava per continuare con il rito, un’altra
ragazza si fece avanti.
Era Brenda e il gruppo seduto fra le panche la guardava incredulo.
Quasi tutti loro non la vedevano da anni, quasi dieci.
- Addio Nat. E’ difficile per
me essere qui, quest’oggi. Manco da Beverly Hills da ben nove
anni e non avrei mai immaginato di tornarci per questo triste evento.
Quando ripensavo ad un mio possibile ritorno, mi immaginavo che avrei
rivisto tutti i miei amici e che ci saremmo trovati tutti insieme al
Peach Pit, circondati dall’affetto di Nat. E’
triste sapere che lui non sarà più lì,
ad accogliere con il suo rassicurante sorriso ogni persona che
entrerà in quel locale.
Tornando verso l’entrata della chiesa, Brenda
salutò i suoi vecchi amici di sfuggita, rimandando i saluti
veri e propri fuori dalla chiesa.
La cerimonia terminò e, quando fu il momento di sollevare la
bara di Nat, Steve, David, Noah, Matt e Brandon si ritrovarono di
tacito accordo tutti lì.
Le ragazze si erano intanto avviate fuori.
Joan si avvicinò ai ragazzi.
- Oh, ragazzi miei! Non sapete quanto
sarebbe felice Nat di vedervi tutti qui, quest’oggi! Grazie a
tutti. Brandon, grazie per le belle parole.
- Vorremmo portare noi la bara.
- Vi mancherebbe una persona...
- Ci sono io.
Quasi come se fosse apparso dal nulla, Dylan Mackay stava
lì, in piedi, davanti a tutti loro.
Brandon lo guardò quasi imbarazzato, ma Dylan non
sembrò essere in collera con lui.
Dylan Mackay era stato avvisato da Gina.
Non poteva mancare al funerale di Nat, così era tornato a
Beverly Hills.
Era rimasto nascosto per tutta la cerimonia, non aveva ancora deciso se
farsi vedere o andare via subito dopo il rito.
Aveva visto David e Donna, non sapeva ancora che la ragazza fosse
incinta, ed era rimasto sorpreso dalla novità, poi aveva
notato che Kelly era tornata con Matt.
Beh, adesso non aveva più importanza.
Non sentiva più quello strano dolore al petto che aveva
provato quando l’aveva sorpresa fra le braccia di Brandon.
Aveva visto anche Steve e Janet, Noah, Valerie, Gina, che evidentemente
lo cercava in giro, e Andrea.
Ma non era preparato a vedere, in fondo alla navata, Brandon ma,
soprattutto, Brenda.
Non la vedeva da cinque anni, l’ultima volta era stata a
Londra, quando avevano avuto una breve e intensa relazione.
Ma poi era accaduto qualcosa, che era rimasto solo tra loro e...
Non erano riusciti ad andare avanti.
Lui aveva lasciato Londra e loro non si erano più visti.
Avevano provato a sentirsi per telefono, i primi tempi, ma era stato
troppo difficile.
Così avevano dato un taglio netto.
Brenda era abbracciata a Kelly e Donna, praticamente da quando erano
uscite dalla chiesa.
Quando finalmente le tre si sciolsero, Brenda guardò il
pancione di Donna.
Ebbe un sussulto, pensando a quello che era accaduto cinque anni prima,
a Londra, con Dylan...
Non ne avevano parlato con nessuno...
Brenda cercò di nascondere il suo momento di turbamento.
- Oh... Non posso crederci! …
- Già. Sono al quinto mese.
Brenda salutò poi Andrea e Valerie.
Poi si voltò verso le altre due.
Si rivolse a Janet.
- Brandon mi ha mandato le foto delle
nozze, tu sei la moglie di Steve, vero?
- Si, piacere di conoscerti.
- Piacere mio. E tu invece sei...
- Lei è Gina. E’ una
lunghissima storia, però, in breve, è mia sorella.
- Non sapevo tu avessi una sorella,
Donna! Piacere Gina, io sono Brenda.
- Ho sentito molto parlare di te. Piacere
di conoscerti.
Gina non menzionò il fatto che sapeva benissimo che lei era
stata il primo amore di Dylan, ma la guardò un po' di
traverso.
- Avrei preferito conoscervi in
un’altra occasione.
La frase di Brenda aveva riportato l’attenzione sul funerale.
Le ragazze videro che la bara stava per uscire.
E videro che a portarla erano i ragazzi.
Fra loro videro Dylan.
Kelly lo guardò stupita, Gina, quasi, sollevata.
Mentre Brenda sentì il suo cuore chiudersi in una morsa
dolorosa.
Quando furono giunti al cimitero, i ragazzi si ricongiunsero con le
ragazze.
Steve e David andarono dalle loro consorti.
Brandon abbracciò Andrea, poi Kelly, Valerie e le altre.
Dylan salutò Donna, Janet, Andrea e Valerie.
Gina si buttò fra le sue braccia, ma Dylan le diede solo una
stretta veloce, cercando di liberarsene in fretta.
Poi andò a salutare Kelly.
- Ciao...
- Dylan, chi...
- Gina.
- Ah.
I due si abbracciarono e mentre Dylan la stringeva, i suoi occhi
incontrarono quelli di Brenda.
Si staccò dalla bionda e si diresse verso il suo primo
grande amore.
- Brenda...
Non sapeva come lei avrebbe reagito, ma fu quasi sollevato, quando lei
lo abbracciò stretto.
- Non dire niente, Dylan...
Kelly notò che fra i due c’era qualcosa di strano.
Sembrava che il loro abbraccio racchiudesse un altro dolore, oltre a
quello per la morte di Nat.
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Capitolo 3 *** Capitolo 2 ***
CAPITOLO
2
Dopo la fine del rito funebre, Joan pregò i ragazzi di
andare con lei al Peach Pit, ovviamente chiuso per lutto.
Voleva continuare a celebrare Nat nel posto che lui amava con i
“suoi” ragazzi.
Kelly ebbe un momento per avvicinarsi a Dylan e parlarci in disparte.
- Posso parlarti?
- Si, che cosa c’è?
- Beh, volevo dirti che mi dispiace per
come è andata a finire fra noi.
- E’ tutto superato, Kelly.
- No. Lascia che mi spieghi. Tu sei stato
molto importante per me, Dylan. Sei stato uno dei miei due
più grandi amori.
- Immagino che l’altro sia
stato Brandon...
- Già, è vero.
- Ma tu non sei con lui, a quanto ho
visto.
- Se n’è andato poco
dopo di te. Ero così confusa, come sempre, del resto, quando
ci siete di mezzo entrambi... Ma spero che tu mi possa capire...
Dylan diede uno sguardo veloce verso Brenda che parlava con Steve e
Janet.
Lui sapeva cosa voleva dire avere il cuore diviso fra due amori e
quindi poteva comprenderla.
- Si, Kelly. Non preoccuparti. Rimaniamo
amici, ok?
- Certo.
I due si scambiarono un abbraccio veloce, poi Kelly vide che Dylan
continuava a lanciare fugaci sguardi verso Brenda con aria quasi
preoccupata.
- Dylan, posso farti una domanda?
- Si, certo.
- Cosa è successo fra te e
Brenda? E’ da quando vi siete salutati che entrambi mi
sembrate strani.
- Beh... Niente.
- Dylan! Puoi mentire a tutti, ma non a
me, lo sai!
- Non voglio farlo, credimi, ma
è una cosa fra me e lei. Noi... Abbiamo deciso che sarebbe
rimasto fra noi e basta, capisci? Non potrei parlartene neanche se lo
volessi...
- Allora qualcosa
c’è. E’ così brutto da non
poterne parlare neanche con me?
- Kelly, ti prego, non insistere. Non
posso e non voglio parlarne.
- Scusa...
Joan mostrò a Brandon e Brenda che Nat aveva incorniciato le
loro divise.
Per Brenda fu emozionante vedere la sua divisa da Laverne sulla parete,
accanto a quella di suo fratello.
Un’ora dopo, Joan lasciò le chiavi a Brandon e
andò a casa, a riposarsi.
I ragazzi rimasero lì, a rendere omaggio a Nat, facendo
quello che lui avrebbe voluto che loro facessero:
unirono dei tavolini e si misero a sedere, a ricordare i bei vecchi
tempi.
Valerie, Noah, Gina, Matt e Janet ascoltarono divertiti le avventure
degli altri, i primi anni che Brenda e Brandon erano a Beverly Hills.
Poi fu il turno di Brenda, Brandon, Dylan e Andrea ascoltare quello che
era accaduto durante le loro assenze.
Poi, d’un tratto, Donna urlò.
Urlò dalla gioia.
- Si è mosso!! Il bambino si
è mosso!!!!
Kelly, Gina, Valerie, Janet e Andrea si unirono agli strilli di gioia
di Donna.
Perlomeno qualcosa, in quella lunga e dolorosa giornata, di positivo,
c’era.
Steve e Brandon diedero pacche sulle spalle a David.
Ma Brenda, lei rimase un attimo silenziosa e, alzando lo sguardo, vide
Dylan che la guardava con un’aria preoccupata.
Solo Kelly si accorse di ciò.
Quando gli animi si quietarono un poco, Brenda si alzò.
- Beh, è fantastico... Ora
scusate, devo andare un attimo in bagno.
Dylan imprecò fra sé e sé.
A quanto pare lei non lo aveva ancora superato.
Kelly lo guardò con curiosità.
Dylan cercò di evitare il suo sguardo e fu sollevato quando
il discorso fu spostato su un altro problema.
- Hey, voi che non state qui! Dove
alloggerete stanotte?
- E quanto tempo vi fermerete?
Brandon si schiarì la voce.
- Beh, io ho preso delle ferie arretrate,
così ho un mese libero. E, beh... a dire la
verità, non so ancora dove andare...
- Neanche io...
- Ok, ci penso io, dato che sembrate
tutti senza un rifugio notturno! Brandon, tu verrai al 90210. La tua
stanza è ancora libera! Quella di Brenda è
diventata di Maddy. Però in qualche modo possiamo
arrangiarci...
- Brenda la ospito io, da me.
Tutti si voltarono verso Dylan.
- Ho ancora casa mia. E poi devo
sdebitarmi per quando lei mi ha ospitato a Londra, qualche anno fa.
Non c’era bisogno che nessuno di loro sapesse che si era
trattata più di una convivenza, più che un favore
per un amico.
Gina sembrò molto contrariata e lo guardò male.
Sperava di passare da lui, sul tardi.
Ma Dylan la ignorò, semplicemente.
Anche Kelly era rimasta un po' sorpresa, comunque decise di ospitare
Andrea e Valerie, dato che ora viveva da sola nella casa sulla spiaggia.
Quando Brenda tornò, le disposizioni per la notte erano
già decise.
Più tardi, tutti decisero di andare a dormire.
Dylan porse il casco della moto a Brenda.
- Sali.
- Dylan, senti, potrei andare
anch’io da Kelly.
- Kelly ha finito i posti letto.
- Ma se ci stringiamo un po'...
- Brenda, per me non è un
problema, ospitarti. Tranquilla, dormirò sul divano, se
preferisci.
Si guardarono negli occhi.
Sapevano entrambi che non era affatto quello il problema.
Brandon entrò nella sua vecchia casa e vide che Steve aveva
mantenuto lo stesso arredamento.
- Ho sempre adorato questa casa
esattamente com’era quando ci stavi tu con la tua famiglia.
Non avrei potuto cambiare una virgola. Perfino le camere tua e di
Brenda sono rimaste identiche!
- Steve, è incredibile!
Davvero!
- Steve si è impuntato fin da
subito perché rimanesse tutto uguale!
Janet lo accompagnò nella sua vecchia stanza.
E migliaia di ricordi assalirono Brandon.
Quanto tempo passato in quella stanza!
Il bagno, che divideva con Brenda e poi con Valerie!
Che bei tempi spensierati.
Valerie prese la camera degli ospiti, mentre Andrea prese la camera che
Kelly definiva ancora quella di Donna.
Le tre ragazze andarono a letto non appena furono arrivate a casa.
Brenda e Dylan arrivarono davanti l’abitazione del ragazzo.
Brenda la guardava con nostalgia.
Dylan aprì e si sentì subito a casa.
Brenda entrò dopo di lui e posò la valigia
all’ingresso.
Dylan si tolse la giacca e cercò un modo per parlare con
Brenda.
Sembrava che si fosse tranquillizzata.
Ma lui sapeva che dovevano assolutamente parlarne.
- Brenda...
Lei si voltò.
Lei riconobbe lo sguardo preoccupato che lui aveva avuto prima.
- No...
- Si, Brenda. Dobbiamo parlarne. Tu non
l’hai ancora superato.
- Si che l’ho fatto!
- A me non sembrava quando Donna ha
sentito il bambino muoversi... Ti ho vista e tu...
- Anche se fosse, sarebbe solo un
problema mio.
- No, è di entrambi. Brenda
parliamone. Forse sarà un bene.
- Senti, io... Non voglio parlarne,
almeno per stasera... Ti prego...
- Va bene. Vai a dormire, ci vediamo
domattina.
Brenda andò nella camera di Dylan.
Il ragazzo, nel sedersi sul divano, sospirò pesantemente,
ripensando a quello che era accaduto realmente cinque anni prima, fra
di loro.
**Erano tornati insieme
da qualche mese, quando lei scoprì di essere incinta.
Entrambi si sentivano pronti a questa nuova esperienza.
Avevano deciso di non dire niente per un po' a nessuno.
Volevano godersi un po' di tempo da soli con la consapevolezza che
presto sarebbero stati genitori.
Ma poi, un brutto giorno...
Brenda aveva avuto un malore e aveva perso il bambino.
Ormai si erano talmente abituati all’idea che non potevano
crederci.
Brenda era rimasta sconvolta.
Dylan non sapeva cosa fare per aiutarla.
Anche a lui era dispiaciuto molto, ma non poteva vedere Brenda
così depressa.
In quei giorni era anche arrivata un e-mail di David, che chiedeva a
Brenda di registrare un messaggio per il compleanno di Steve.
Lui la lesse al posto di Brenda e decise di rispondere, senza
menzionare quello che stava accadendo loro.
Scrisse una lettera, cercando di apparire allegro.
Ma quello che stavano passando era davvero insostenibile.
Non riuscivano a superare la cosa, così avevano pensato che
stare separati per un po', avrebbe fatto loro bene.
Lui era partito per Parigi.
Si erano anche sentiti qualche volta al telefono, ma ci stavano ancora
più male, così avevano deciso di non sentirsi
più.**
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Capitolo 4 *** CAPITOLO 3 ***
CAPITOLO
3
La mattina dopo, alla casa sulla spiaggia, Andrea si era svegliata
all’alba.
Si era alzata ed era uscita per vedere che il sole era tornato a
risplendere su Beverly Hills.
Si era seduta sulla terrazza, con una tazza di caffè fra le
mani.
Guardando la distesa di spiaggia davanti a lei, vide una sagoma
conosciuta passeggiare.
Posando il caffè gli andò incontro.
- Brandon!
Il ragazzo si voltò verso di lei.
-
Andrea, buongiorno!
- Cosa ci fai già in giro?
- Beh, mi sono svegliato molto presto e avevo voglia di fare due passi.
Anche tu mattiniera?
- Già.
- Come sta Hannah?
- Bene. Adesso è con mia madre.
- Quindi è anche lei qui. Pensavo che l’avessi
lasciata con Jesse.
- No. Non ho neanche avuto il tempo di avvisarlo. Gli ho lasciato un
messaggio sulla segreteria.
- Tra di voi è dunque tutto finito?
- Forse no. Anche se abbiamo preso le cose con calma. Stiamo cercando
di andare d’accordo, sai per Hannah. Adesso ha sette anni e
inizia a capire cosa le accade intorno.
- Si, capisco.
- E tu come stai? Quanti cuori hai infranto a Washington?
- Nessuno. Ho avuto una storia con una collega, ma ci siamo lasciati
dopo poco. Non potevo amarla. Il mio cuore è già
impegnato.
- Ancora Kelly?
- Non ci posso fare niente. Anche se cerco di non pensarci... Ogni
volta mi ritorna in mente. E adesso sta con Matt...
- Mi dispiace, Brandon.
- Meglio cambiare argomento.
Brandon cinse con un braccio le spalle dell’amica.
- Eh, Andrea! Sapessi quanto mi sei mancata!! Ogni volta che
il mio capo mi fa una sfuriata ho nostalgia dei nostri tempi al Blaze!
Te lo ricordi?
- E come potrei mai scordarlo!! Ti va del caffè?
- Volentieri, grazie.
Donna e David stavano facendo colazione.
- Tesoro, può darsi che stasera faccia tardi.
- Come mai?
- Ho un appuntamento con una band per le sei e può darsi che
le cose vadano per le lunghe.
-
Domani ho l’appuntamento da dottore.
- Non l’ho scordato, tranquilla! Infatti
l’appuntamento per stasera avrebbe dovuto esserci domani, ma
l’ho fatto anticipare apposta!
- Ti amo, signor Silver!
- Anch’io, signora Silver!
David le diede un bacio, poi si alzò da tavola per andare a
lavoro.
A Gina il fatto che Brenda avesse dormito da Dylan proprio non era
andato giù.
Una volta Donna le aveva detto che fra i due c’era stata una
lunga storia d’amore, ai tempi del liceo.
Inoltre Dylan aveva ammesso di aver avuto un’altra relazione
con lei, qualche anno prima.
Lei era determinata a riavere Dylan, così era già
davanti casa sua, e bussò.
Dylan era sul
divano, con la coperta per metà sul pavimento.
Stava ancora dormendo, quando lo svegliò il bussare alla
porta.
Si alzò e si voltò un attimo verso la porta della
camera, prima di andare ad aprire.
Sospirò, quando vide Gina.
- Ciao Dylan!
- Gina...
- Posso entrare?
- Lui la lasciò passare.
- Che cosa vuoi?
- Che maleducato! Una volta non mi avresti accolto così!
- Beh, sono le sette e mezza. Un po' presto per le visite, non trovi?
- Volevo solo sapere come stavi. Ieri non abbiamo avuto modo di parlare.
- Sto bene. Ma non me la bevo. Perché sei qui?
- Diciamo che speravo che potesse essere diverso il tuo ritorno.
Soprattutto speravo che non fosse stata Brenda a svegliarsi nel tuo
letto, stamattina.
- Ah, così è questo il problema?
- In un certo senso...
Gina si avvicinò a Dylan e gli mise le braccia intorno al
collo.
Dylan allungò le mani per liberarsi dalla stretta e la
fulminò con lo sguardo.
- Per favore, Gina!
- Wow, ti è bastata una notte con il tuo primo amore e ti
sei già scordato di noi!
Poi Gina vide il divano in disordine e capì che lui vi
doveva aver dormito.
- Beh, forse non è poi così che sono andate le
cose, a quanto pare...
- Non mi sembra che siano affari tuoi...
- Lo sono, visto che volevo stare con te! E visto che fra te e Brenda
non è successo niente, mi chiedo perché non possa
essere così.
- Perché non ti amo, magari?
- Dylan! Non c’è bisogno di amarsi per passare una
notte insieme, pensavo che questa regola tu la conoscessi bene!
- Gina, per favore, vai via.
- Perché?
- Perché questa conversazione mi ha già stufato.
Mettitelo bene in testa, Gina. Fra noi è tutto finito. Non
potrà mai esserci più niente, chiaro?
Gina lo guardò con un’aria scettica.
- Questo non si può mai dire, Dylan. Ricordati che, se
voglio qualcosa, in genere lo ottengo sempre!
Brenda scelse quel momento per uscire dalla camera.
Aveva indosso solo una camicia di Dylan.
Sorrise imbarazzata a Gina.
- Ciao...
- Buongiorno, Brenda.
- Gina stava andando via.
- Si, certo. Ero passata solo per farvi un saluto. E per dire a Brenda
se dopo le andava di fare un salto al Now Wear This. Scommetto che
sarà una bella sorpresa per Kelly e Donna.
- Si, che bello!
- Ecco. Adesso puoi anche andartene.
Dylan le aprì la porta d’ingresso. Gina
uscì. E lui chiuse la porta, lasciandola sbattere.
Brenda guardò male Dylan.
- Non sarai stato un po' maleducato?
- Credimi, tu non la conosci! Quando si attacca, non si stacca
più!
- Lo sai per esperienza personale?
Dylan distolse lo sguardo.
- Ho capito. Sei stato con lei.
- Brenda...
- Dylan, non mi devi nessuna spiegazione. Noi non stiamo insieme.
Piuttosto, avrei fame... Non è che hai qualcosa da mettere
sotto i denti?
- No. La dispensa è deserta. Andremo a fare colazione fuori.
- Poi mi porterai al negozio di Donna e Kelly?
- Certo, dove vuoi.
Dylan la guardò con dolcezza e Brenda abbassò lo
sguardo.
Nella casa sul
mare, quando Valerie e Kelly si erano alzate, avevano trovato Brandon e
Andrea seduti a bere un caffè.
Si erano unite a loro e in breve, avevano iniziato a ricordare ancora
una volta i bei vecchi tempi.
Il campanello suonò e fu Kelly, in quanto padrona di casa,
ad andare ad aprire.
Si trovò davanti Matt.
- Matt! Buongiorno!
- Ciao Kelly. Posso entrare?
- Certo, accomodati.
Quando Matt vide che seduto al tavolo c’era anche Brandon,
rimase un attimo stupito.
- Ciao Matt!
- Ragazze! Brandon...
Intuendo l’astio dell’altro ragazzo, il giovane
Walsh si alzò.
- Beh, scusate. Io vado al Peach Pit, mi devo incontrare con Joan. Ci
vediamo. E grazie del caffè.
Andrea si alzò con lui.
- Ti dispiace se vengo con te?
- No, figurati!
Dopo che i due furono usciti, Valerie percepì la tensione
fra Matt e Kelly, così si defilò nella sua
stanza.
Kelly
guardò Matt negli occhi.
- Che cosa c’è?
- A quanto vedo, hai ripreso in fretta i rapporti con Brandon...
- Matt...
- Beh, per essere a quest’ora in casa tua...
- Non è come credi. Quando mi sono alzata era già
qui.
- Ah, ti ha aspettato, che gentile!
- Matt, non ho voglia di litigare! L’ha invitato Andrea. Cosa
avrei dovuto fare? Buttarlo fuori, perché tu sei geloso?
- Sai com’è... Se non mi sbaglio è per
colpa sua se Dylan ti ha mollato, l’ultima volta...
- Questa volta è tutto completamente diverso! Matt, ti fidi
di me?
Matt non disse niente e lei interpretò quel silenzio come un
definitivo ‘no’.
- Oh, perfetto! Meglio che vada a lavoro!
Kelly uscì di tutta fretta.
Più
tardi Donna raggiunse Kelly in negozio.
Subito notò che l’amica era di cattivo umore.
- Tutto bene, Kelly?
- Matt pensa che mi butterò di nuovo fra le braccia di
Brandon.
- Avete litigato?
- Si, stamani è venuto da me e Brandon era già
lì, così si è arrabbiato.
- Che ci faceva Brandon di mattino presto a casa tua?
- L’ha invitato Andrea a prendere un caffè. Cosa
avrei dovuto fare?
Il campanellino all’ingresso suonò e le due
ragazze si voltarono verso l’entrata, vedendo Brenda e Dylan.
- Wow!!!!!! Che bel negozio!!
- Brenda, che bello, sei venuta a trovarci!!
Donna la prese per mano, per farle vedere l’intero negozio e
Dylan e Kelly rimasero da soli.
- Allora, come va?
- Con Brenda, vuoi dire?
Kelly annuì e Dylan alzò le spalle.
- Non lo so...
- Dylan, so che non ne puoi, o non ne vuoi, parlare, ma... Adesso mi
sto davvero preoccupando...
- Kelly, non posso dirtelo. Non so se Brenda si sente pronta a
parlarne. Ieri sera non ne ha voluto discutere neanche con me.
- Qualunque cosa sia, sembra che tu l’abbia già
superato...
- Solo perché, purtroppo, ho la pelle dura, dopo quello che
è successo a mio padre e a Tony. L’esperienza mi
ha insegnato che l’unica cosa che si può fare in
questi casi è andare avanti. Però puoi provare a
parlarne con lei, direttamente. Magari con te si confiderà.
In fondo, una volta, eravate grandi amiche, no?
Brenda e Donna li raggiunsero nuovamente.
- E’ davvero fantastico!!
- Grazie Brenda.
I
l telefono suonò e Kelly andò a rispondere.
Poco dopo tornò.
- Era Brandon. Vuole che andiamo tutti al Peach Pit, questa sera. Vuole
parlarci di una faccenda importante.
Gina fece il suo ingresso in quel momento e Dylan alzò gli
occhi al cielo, cercando di non farsi vedere.
- Ciao!! Brenda, vedo che sei venuta, alla fine!
- Già.
- Ciao Dylan...
- Gina. Beh, io volevo fare un salto all’After Dark, devo
parlare con Noah di affari. Brenda tu che fai?
- Ehm, ti va di venire con me a fare un giro? Tanto adesso
c’è Gina con Donna.
- Va bene, Kelly.
Gina la guardò male, aveva altri progetti per la mattinata.
Ma, non volendo lasciare sola Donna, decise di rimanere.
|
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Capitolo 5 *** Capitolo 4 ***
Capitolo
4
Janet stava per raggiungere Steve al giornale, quando sentì
bussare alla porta.
Si affrettò ad andare a aprire e si trovò davanti
un giovane uomo di colore, che non le era del tutto estraneo.
Doveva averlo visto da qualche parte, magari in qualche foto.
Il giovane sembrava sorpreso quanto lei.
- Mi
scusi, posso fare qualcosa per lei?
- Oh,
scusi lei! Mi chiamo Jesse Vasquez. Sono venuto qui, perché
credevo che ci abitasse ancora la famiglia Walsh...
- Beh,
a dire la verità, i Walsh si sono trasferiti a Hong Kong
qualche anno fa... Adesso ci abito io con mio marito e mia figlia.
- Capisco.
Ma non sa se il figlio, Brandon, abita ancora qui, a Los Angeles?
- Lei
è un amico di Brandon?
- In
un certo senso si.
- Allora
forse conosce mio marito, Steve Sanders?
- Certo
che lo conosco! Io sono l’ex marito di Andrea Zuckermann...
- Ah,
certo! Allora devo averla vista in qualche foto!
- Si,
può darsi. Ma potremmo darci del tu... ?
- Mi
chiamo Janet.
- Janet,
bene. Senti, io sono partito non appena ho sentito il messaggio che
Andrea mi ha lasciato sulla segreteria. So che è in
città, perché è venuto a mancare Nat
Bussicchio.
- Si,
purtroppo.
- Sai
dove posso trovarla?
- La
ospita Kelly, alla casa sulla spiaggia. Non so se sai...
- Si,
lo so. Grazie mille.
Joan e Brandon stavano parlando, all’interno del Peach Pit,
chiuso.
- Ne
sei sicura?
- Si,
Brandon. Non posso occuparmi di questo posto. E ti giuro che mi piange
il cuore a doverci rinunciare.
- Ma
se la mia idea funzionasse...
- Mi
fareste felice, ma soprattutto faresti orgoglioso di te Nat.
- Tu
dammi il tempo di parlarne con gli altri.
Andrea si intromise.
- Io
farò il possibile per dare il mio contributo.
- Grazie
Andrea.
Valerie entrò, insieme a Jesse.
Andrea abbracciò l’ex marito.
- Sono
partito non appena ho saputo! Mi dispiace, so quanto gli eri
affezionata.
Kelly e Brenda stavano passeggiando.
- Alla
fine la bionda si decise a fare qualche domanda alla vecchia amica.
- Sai,
Brenda... Ho notato che tu e Dylan... Fra voi sembra che ci sia
qualcosa di strano...
Brenda abbassò gli occhi.
- Tu
dici? No, forse è il fatto che non ci vedevamo da anni...
- Dylan
è tornato a Beverly Hills quattro anni fa. Non ci era
più tornato da quando... Da quando Tony è morta.
E mi ha detto che ti aveva incontrata e che avevate avuto una storia.
- Ah,
te l’ha detto...
- Si,
ma vedi... Io lo conosco bene. Anzi, Vi conosco bene entrambi. Fra voi
deve essere successo qualcosa di particolare, l’ho notato da
quando vi siete rivisti. E sembra che ne stiate ancora soffrendo.
Nonostante la lontananza, Brenda, tu per me sei comunque una delle mie
migliori amiche, per cui, se ti va di parlarne, io ci sono.
- Grazie,
Kelly. Comunque è vero. Ci conosci bene, perché
hai ragione. Ma noi non ne abbiamo mai parlato a nessuno. Non credo che
ci riuscirei. E’ troppo difficile.
- E
non credi che sia peggio tenersi tutto dentro? Magari se tu ne
parlassi, ti sfogassi con qualcuno, dopo, forse, staresti meglio.
Brenda si fermò e la guardò, pensierosa.
Quella sera erano, al Peach Pit, mancava un po' di persone.
Jesse, già al corrente dell’idea di Brandon aveva
già dato il loro appoggio e aveva deciso di passare la sera
con Hannah.
Matt aveva disertato l’appuntamento, visto che era ancora in
collera con Kelly, per via di Brandon.
Gina aveva da fare e non si era presentata, con gradimento evidente da
parte di Dylan.
- Allora,
ragazzi, Joan vuole vendere.
- Cosa?
- Che
triste!
- Lo
so, però c’è sempre qualcosa che forse
potremmo fare.
- Ossia?
- Siamo
in tanti.
- Cosa
stai suggerendo, esattamente, Brandon?
- Io
potrei rinunciare al mio lavoro a New York, visto che mi stanno
lentamente retrogradando.
- Vuoi
gestire tu il locale?
- Da
solo non ce la farei mai a finanziare.
- Ho
capito e ci sto. Finanzio volentieri questo posto e l’ho
già anche fatto, in passato.
- Anch’io
fratellino! Modestamente ho una bella cifra da parte e... Inoltre ora
che siamo qui tutti insieme, la vita di Londra mi sembra grigia,
nonostante il teatro...
Dylan la guardò sorpreso.
- Brenda
Walsh, dopo ben nove anni vorresti fermarti stabilmente a Beverly Hills?
- Potrei
farlo! Solo quando vi ho rimesso piede ho capito quanto mi è
mancato tutto questo.
Dylan le lanciò uno sguardo sereno. Pensava che potesse
essere il primo passo per pensare ad una nuova vita. Magari insieme.
- Finanziamento
ok. Sareste disponibili anche per il servizio?
- Perché
no?
Più tardi, Noah si alzò.
- Io
vado a casa. Qualcuno vuole uno strappo?
Valerie non si lasciò sfuggire l’occasione.
- Io,
se non ti dispiace!
- Certo
che no!
- Ehm,
Noah, non è che puoi dare un passaggio anche a me?
- Janet,
sei stanca?
Steve guardò la moglie senza capire, ma lei gli fece uno
sguardo rassicurante.
- Un
po', ma tu rimani qui con i tuoi amici, non preoccuparti. Se per Noah
non è un problema, naturalmente.
- Figurati!
Allora andiamo, fanciulle!
Steve scoppiò a ridere, quando i tre furono usciti.
Tutti si voltarono verso di lui.
- Ora
ho capito!!!!
- Steve,
stai bene?
- Ma
non ci siete arrivati?
- No,
se magari ti vorresti spiegare...
- Sapete
perché Janet è andata via?
- No,
perché?
- Guardateci:
siamo rimasti noi!! Noi otto, come un tempo! Aspettate!
Steve si alzò.
Andò dietro il bancone e tirò fuori una cornice e
la portò al tavolo.
La foto ritraeva proprio loro otto, insieme a Nat.
Sembrava che il periodo fosse quello prima della partenza di Brenda.
- Wow!
Che nostalgia!
- Già
e adesso guardate quello che è cambiato: Nat non
c’è più. Tutti abbiamo un nostro
lavoro. Io, David, Donna e Andrea siamo sposati. E, soprattutto, io e
Andrea abbiamo due splendide bambine e Donna e David saranno presto
genitori...
D’un tratto Brenda scoppiò a piangere e il volto
di Dylan si fece scuro, mentre portava una mano sulla schiena della
ragazza, carezzandola per tranquillizzarla.
Tutti rimasero turbati e Brandon prese una mano della sorella
attraverso il tavolo.
Kelly cercò gli occhi di Dylan e li vide quasi impotenti di
fronte al dolore di Brenda.
Quando Brenda alzò la testa, asciugandosi le lacrime,
guardò Dylan.
Sapevano entrambi che ora non potevano più tacere.
Dylan prese la mano di Brenda saldamente nella sua e iniziò
a parlare.
- Ragazzi,
c’è una cosa di cui io e Brenda dobbiamo parlarvi.
E’ troppo tempo che ci teniamo questo dolore dentro, senza
mai dire niente a nessuno, nemmeno a te, Brandon, o ai tuoi genitori.
Io e Brenda ci siamo incontrati cinque anni fa, a Londra. Abbiamo avuto
una relazione e di questo sarete, di sicuro, tutti al corrente. Ma
c’è dell’altro.
- Sono
rimasta incinta. Subito ci siamo tenuti la notizia per noi,
perché volevamo abituarci all’idea ed essere
sicuri di quello che comportava avere un bambino insieme. Subito ci
sembrava una situazione quasi folle, ma poi ci siamo affezionati a
quella vita che avevamo creato insieme. Sarebbe stato il simbolo del
nostro amore. Quello che ci avrebbe unito per il resto delle nostre
vite.
Dylan aveva abbassato lo sguardo, mentre tutti gli altri erano
increduli davanti al racconto di Brenda, che continuava a guardare un
punto davanti a sé, imprecisato.
- Avevamo
già deciso tutto. Volevamo avvisare tutti quando fossi
arrivata al sesto mese di gravidanza. Fare una grande sorpresa e
tornare a Beverly Hills. Sposarci, con tutti i nostri affetti intorno e
attendere il lieto evento. Avevamo già deciso che Brandon e
Donna avrebbero dovuto essere il padrino e la madrina, ma poi... Un
giorno, quando ero appena entrata nel quarto mese...
- Brenda
scoppiò di nuovo a piangere e Dylan riprese la parola.
- Brenda
è stata male e ha perso il bambino. E’ stato un
durissimo colpo. Come vedete non l’abbiamo ancora superato
del tutto.
Kelly vide gli occhi di Dylan lucidi, mentre lui abbracciava Brenda.
Brandon guardò la sorella.
Stentava a credere che fosse riuscita a tenersi dentro un dolore del
genere.
Donna posò una mano sul suo ventre arrotondato dalla
gravidanza.
Dato che stava per diventare madre, poteva immaginare come poteva
essersi sentita Brenda.
Tutti circondarono sia Brenda che Dylan con il loro affetto.
Più tardi, Brenda e Dylan fecero ritorno a casa del ragazzo.
Dylan aveva rispolverato la sua Porsche e il viaggio in macchina era
stato silenzioso.
Il ragazzo vide Brenda sedersi sul divano, sospirando.
Andò a sedersi vicino a lei.
- Come
stai?
- Beh,
devo ammettere che ora che l’ho detto ai ragazzi, va un po'
meglio.
- Si,
è vero. Ti sei caricata di un peso troppo gravoso. Hai preso
la cosa come se riguardasse solo te. E’ questo che non ci ha
permesso di affrontare insieme la cosa. Tu non mi parlavi, non mi
dicevi cosa sentivi. E io mi sentivo escluso.
- Credevo
che se l’avessi fatto...
- Cosa
pensavi che potessi fare? Ho sofferto anch’io. E soffrivo
ancora di più vedendoti così. Mi distruggeva non
poter far niente per te!
- Dylan...
I due si abbracciarono strettamente.
E, per la prima volta, piansero e soffrirono insieme per quella vita
che non era mai nata, ma che loro avevano amato incondizionatamente.
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Capitolo 6 *** Capitolo 5 ***
CAPITOLO
5
David si voltò un paio di volte verso Donna, mentre
tornavano a casa.
Aveva notato quanto lei fosse rimasta turbata dalla confessione di
Brenda.
- Donna...
- Oh, David! Ti rendi conto cosa deve
aver passato Brenda? Perdere il bambino che porti in grembo... Deve
essere terribile!
- Lo so, tesoro. Ma devi stare calma.
Non avere paura. Andrà tutto bene.
- E se non fosse così? Io
non so se potrei affrontare una cosa del genere!
- Donna! Tu stai bene. Non devi pensare
a queste cose.
Kelly e Andrea raccontarono a Valerie quello che era accaduto.
Andrea ripensò alla sua gravidanza, quando anche lei aveva
pensato che avrebbe perso la bambina.
Si sentiva molto vicina, in quel momento, a Brenda e ripensava anche a
Jesse che aveva deciso di dormire da sua madre con Hannah.
Improvvisamente le venne voglia di raggiungerli.
- Kelly, puoi accompagnarmi da mia
madre? Vorrei stare con mia figlia, stanotte.
- Certo, andiamo.
Al 90210, Steve aprì la porta e vide Brandon entrare, ancora
incredulo per quello che aveva sentito.
Janet doveva già essere a letto.
Steve fece segno a Brandon di andare verso il salotto.
Accese la luce.
- Hey, amico! Ti va di parlarne?
- Non posso crederci!
- Si, neanch’io!
- Sai cos’è la
cosa che mi ha stupito di più? Il fatto che Brenda sia
riuscita a tenersi tutto dentro per anni.
- Già, è
incredibile. Deve essere stato difficile.
- Se me ne avesse parlato, le sarei
stato vicino...
- Forse è proprio per questo
che non te l’ha detto. Voglio dire, se loro si sono lasciati,
forse era perché volevano dimenticare.
- Non si possono dimenticare certe cose.
I due
si sedettero sul divano.
Una nuova mattina iniziò a Beverly Hills.
La vita era ormai ripresa a pieno ritmo, al 90210.
Steve e Janet andarono al Beat Journal, mentre Brandon si
recò al Peach Pit, che da quel giorno avrebbe gestito
insieme a Brenda e Dylan.
Quando arrivò al Peach Pit, trovò Brenda
indaffarata ad appendere un enorme fotografia di Nat.
- Hey, sorellina!
- Ciao Brandon. Prima di aprire non
potevo non attaccare questa.
- Già... Come stai?
- Beh, se ti riferisci a ieri sera, mi
dispiace che tu l’abbia scoperto così...
Però ora che tu e gli altri lo sapete, mi sembra
già di stare meglio.
- Sai, Brenda. Mi hai stupito molto,
sei stata molto forte a tenerti tutto dentro. Però lascia
che ti dica una cosa. Purtroppo quello che è stato ormai non
si può più cambiare. A volte la vita è
difficile, ma bisogna superare i momenti difficili a andare avanti.
- Capendo a cosa si riferisse, Brenda
sorrise.
- Grazie Brandon.
I due
fratelli si abbracciarono e Dylan li trovò così,
entrando.
- Hey, che mi sono perso?
- Solo un buon incoraggiamento ad
andare avanti.
Dylan
sorrise a Brenda.
- Giusto quello che ci serve. Allora,
è arrivato il momento di aprire il Peach Pit, sotto la
nostra gestione?
- Si.
Brandon
andò a girare la targhetta open/close sull’uscio
di ingresso.
Subito dopo, Joan entrò insieme a Donna, Kelly, Valerie e
Noah.
Seguiti da Jesse, Hannah, Janet e Steve, con le bambine.
- Wow, i primi clienti!
- Non potevamo non essere noi.
- Allora accomodatevi, la nostra
cameriera migliore sarà fra poco da voi.
Brenda
e Brandon si tolsero le giacche.
Sotto, le divise del Peach Pit.
Dylan, invece, si mise seduto alla cassa.
Brenda gli si avvicinò, con un vassoio pieno di
caffè.
- Hey tu, hai intenzione di dirigere e
basta?
- Beh, qualcuno lo deve pur fare! E
dato che io ho preso sulle mie spalle questo pesante onere, sbrigati a
servire quei caffè!
Dylan
le diede una piccola pacca sul sedere, sorridendole.
Si, forse ora potevano andare avanti con le loro vite.
Più tardi, al Now Wear This, Kelly stava vestendo un
manichino, quando vide entrare Matt.
- Che cosa vuoi?
- Chiederti scusa, tanto per iniziare.
Credo di aver mal giudicato l’intera situazione.
- Si, l’hai fatto.
Kelly
aveva deciso di rendergli le cose difficili. Oltre ad avere un tono
pressoché gelido, non lo guardava neanche e continuava con
il suo lavoro.
- Ho preso il ritorno di Brandon come
una minaccia, senza neanche sapere quello che pensavi veramente tu.
- Proprio così.
- Ho pensato subito che sarebbe andata
a finire come con Dylan... E forse sarà così.
Kelly,
a quel punto, provò a ribattere, ma lui glielo
impedì.
- Non sto dicendo che non mi fido di
te, Kelly. Tuttavia io credo nell’amore vero. E tu non sei
mai stata innamorata di me. Almeno non quanto lo sei stata di Dylan e
di Brandon. Dylan non lo temo più. Ma Brandon si. Siete
stati in procinto di sposarvi per ben due volte! E’ questo
è quello che si chiama amore vero. E forse tu non te ne
rendi conto ora, ma se poi capirai quanto lui sia importante per te?
Kelly, non voglio andare avanti, sapendo che un giorno,
all’improvviso, potresti tornare da lui. Preferisco che fra
noi finisca prima, in modo che possiamo rimanere amici. Che ne dici?
Kelly
si asciugò una lacrima e lo abbracciò.
In fondo sapeva che lui aveva ragione.
Donna arrivò in quel momento dal magazzino.
- Ops, Scusate!!
- No, non preoccuparti, devo andare a
lavoro. Ci vediamo.
- Si...
- Ciao Donna!
- Ciao...
Donna
andò dall’amica.
- Che è successo?
- Ci siamo lasciati.
- Mi dispiace, tesoro.
- No, tranquilla. Va tutto bene. Anzi,
se non ti dispiace, dovrei fare una cosa. Mi dovrò assentare
per una mezz’oretta...
- Vai pure. Tanto sta arrivando Gina.
Matt si sedette alla scrivania del suo ufficio.
Qualcuno bussò e, alzando gli occhi, vide che era Gina.
- Buongiorno avvocato!
- Ciao Gina...
- Cos’è quel muso
lungo??
- Io e Kelly ci siamo appena lasciati...
- Beh, vorrei dirti che mi dispiace, ma
non posso, perché non è affatto così.
- Gina...
- E dai, scherzavo!!! Non pensavo fosse
così difficile tirare su di morale gli avvocati!! Che dici
se stasera ti invito a cena?
- Veramente...
- E dai... Almeno ti distrai.
- E va bene.
Gina
sorrise, enigmatica.
Al Peach Pit gli affari andavano abbastanza bene.
Alla fine, anche Dylan aveva dovuto indossare il grembiule e dare una
mano.
Brenda e Brandon facevano avanti e indietro.
Dylan serviva al bancone e si occupava dei conti.
D’un tratto, Kelly entrò trafelata.
Fu Dylan a vederla.
- Ciao, Kelly! Bentornata!
- Ciao! C’è
Brandon?
- Sta servendo ai tavoli.
- Grazie!
Kelly
vide che il giovane Walsh stava tornando verso il bancone.
Gli andò incontro e lo baciò, lasciando tutti di
stucco.
Brandon si staccò un attimo da lei.
- Ma... Matt?
- Lascia stare Matt. Io amo te!
Stavolta
fu Brandon a baciarla nuovamente.
Brenda si avvicinò a Dylan.
- Però! Questo locale ha
appena riaperto ed è già teatro di un
“nuovo” amore!
- Già, speriamo che non sia
l’unico “nuovo” amore che
nascerà...
Dylan
la guardò un attimo negli occhi e poi andò alla
cassa, mentre Brenda rimase un attimo ferma a guardarlo, sorpresa.
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Capitolo 7 *** Capitolo 6 ***
Capitolo
6
Passarono i giorni.
Andrea e Jesse avevano riscoperto il loro amore, così
avevano deciso di trasferirsi a Beverly Hills.
A Brenda piaceva troppo lavorare al Peach Pit, così aveva
deciso di mettere da parte per un po' il teatro.
Valerie aveva deciso di tornare ad essere socia con Noah
dell’After Dark, dopo che Dylan si era ritirato per occuparsi
del Peach Pit.
Ad un mese di distanza dalla morte di Nat, i “suoi”
ragazzi stavano trovando una nuova routine.
Nessuno avrebbe mai scordato quell’uomo e tutti loro avevano
deciso di onorare la sua memoria cercando di vivere le loro vite al
meglio.
Ma non per tutti le cose andavano per il meglio.
Al 90210, Steve rientrò sbattendo la porta.
Brandon, in salotto, si alzò e gli andò incontro.
- Steve, che succede?
- Il Beat sta andando a rotoli! Uno dei
nostri giornalisti si è licenziato questa mattina, come se
non fossimo già abbastanza a corto di personale! Se continua
di questo passo, andrà a finire che dovremo chiudere!
- Beh, mi dispiace. Che ne pensa, Janet?
- Non ne sa niente! Perché
credi che in questi giorni l’abbia convinta a stare a casa? A
proposito, dov’è adesso?
- Ha detto che doveva sistemare delle
cose in garage. Mentre io mi sto preparando ad andare a lavoro.
- Come procedono gli affari?
- Bene. Con l’aiuto di Willy
e Nadine sta andando a meraviglia.
Janet
entrò in salotto con uno scatolone in braccio.
Steve le aiutò a metterlo giù.
- Di che si tratta?
- Sono le cose di Brenda! Erano rimaste
in fondo al garage. Penso che le farebbe piacere riaverle...
- Scommetto che piagnucolerà
davanti ad ogni oggetto che vi troverà. Glielo porto a casa.
- Non è a lavoro?
- No, si è presa
l’influenza.
- A proposito, Brandon...
L’ha superata, adesso?
- Sembra di si. l’impegno del
Peach Pit e i suoi amici le hanno fatto bene. Dylan ha detto che sembra
già un’altra.
- E come va fra loro?
- Continuano a ripetere che sono solo
amici...
- Brenda e Dylan? Solo amici?
Specialmente ora che Kelly sta con te e loro convivono? Non
durerà ancora a lungo, credimi!
- Lo penso anch’io! Anche
perché dovresti vederli quando sono a lavoro! E ora che
è malata, la chiama almeno dieci volte! Adesso vado.
- Ci vediamo più tardi!
David era ancora nello studio di registrazione.
L’ultima band era andata via dieci minuti prima,
così lui aveva avuto il tempo di dare uno sguardo agli
appuntamenti del giorno dopo.
La sua assistente era entrata in maternità e lui doveva
occuparsi di tutto.
Aveva messo un annuncio, ma per ora non si era presentato nessuno.
Mentre era di spalle alla porta a leggere alcuni fogli,
arrivò qualcuno.
- Mi scusi, è lei il capo,
qua dentro?
- Si, chi...
Nel
voltarsi, David pensò quasi di avere le allucinazioni.
- Oh mio Dio!
- Clare Arnold?? Proprio tu?!?
- Silver!!!!
David
si alzò per abbracciarla.
- Che ci fai qui?
- Sono venuta perché ho
letto dell’annuncio di lavoro...
- Quando sei tornata da Parigi?
- Da una settimana. Ma a casa mi
annoio. Mi assumerai?
- Lo puoi dire forte!
- Come sta Donna?
- E’ incinta!
- E bravo il nostro stallone!!!
Brenda si alzò dal letto.
Andando in salotto, vide uno scatolone con sopra un foglietto.
Brenda lo lesse:
“Sorellina, sono passato ma dormivi come un ghiro! Janet ha
trovato questo scatolone con le tue cose e così te
l’ho portato! Divertiti a dissotterrare tutti i migliori
ricordi dei tempi andati! Stammi bene, un bacio! Brandon...”
La ragazza non se lo fece ripetere.
Si sedette per terra e aprì lo scatolone con ansia.
Kelly era andata a prendere un caffè, al bar che si trovava
davanti all’ufficio di Matt.
Quando stava per ritornare al negozio, vide Matt e Gina baciarsi
davanti alla porta dell’ufficio.
Poi Gina si staccò e andò via.
Matt la vide e andò verso di lei.
- Ciao!
- Ciao... Sono senza parole...
- Beh, volevo dirtelo, ma...
- No, sono solo sorpresa, ma felice per
te, davvero! E poi io adesso ho Brandon. Anche se ti vorrò
bene per sempre.
- Anch’io, Kelly.
I due
si abbracciarono, consci che fra loro poteva nascere una lunga e
duratura amicizia.
Quando Dylan fece ritorno a casa, vide Brenda seduta per terra, in
mezzo a cianfrusaglie varie, che gli dava le spalle.
- Hey, Brenda! Non dovresti stare
seduta per terra, se hai l’influenza!
La
ragazza si girò verso di lui, con le lacrime agli occhi.
Lei
si alzò e gli andò incontro, abbracciandolo
stretto.
Solo allora Dylan, mentre ricambiava sorpreso la stretta, vide che la
maggior parte delle “cianfrusaglie” erano foto di
loro due o altri ricordi della loro relazione.
Brenda si staccò leggermente da lui, sempre rimanendo fra le
sue braccia.
- Dylan, io ti amo ancora! Non ho mai
smesso e mai smetterò di farlo!
Lui
stava per parlare, ma lei gli mise un dito sulle labbra.
- No, aspetta, prima di dire qualsiasi
cosa! Lasciami finire. Dylan, per me hai rappresentato un grande punto
di riferimento per la mia vita, per molto tempo. Tu hai sempre creduto
in me ed eri l’unico che mi capiva sempre! Noi abbiamo
affrontato tante cose insieme e io, stasera, ho capito che non posso
pensare ad un altro minuto della mia vita che non sia al tuo fianco!
Dylan
sorrise.
- Anche per me, Brenda, tu sei sempre
stata importante. Ti ho già detto una volta che ti ho sempre
amata di più di quanto pensavo di poter amare. Ebbene, io ti
amo come allora, Brenda. E stavolta non ho più diciotto
anni! Non ho più paura che sia troppo intenso il nostro
rapporto! Stavolta ce la possiamo fare, perché noi siamo
più forti e più maturi di allora.
Brenda
lo baciò.
Dylan le passò le mani sulla schiena e la spinse verso il
divano, salvo inciampare nello scatolone.
Entrambi caddero sul pavimento in mezzo alle loro vecchie foto.
Scoppiarono a ridere.
Poi Brenda prese una foto.
- Te lo ricordi?
- Come potrei non farlo?
Era
la foto del ballo di primavera, del primo anno che si erano conosciuti.
Sarebbe impossibile dimenticare quella notte.
Brenda lo baciò nuovamente.
Il giorno dopo, quando Valerie entrò al Peach Pit per fare
colazione, vide che c’era un po' di confusione.
Andò diretta al bancone dove vide Brandon.
- Hey!
- Buongiorno Valerie.
- Cos’è questa
confusione?
- Beh, è dovuto al fatto
che, oltre Brenda, oggi manca anche Dylan.
- Accidenti! Cos’è
successo?
- Si è beccato anche lui
l’influenza, a quanto pare! E io non so come fare!
- Ok, ho capito. Hai
un’uniforme della mia taglia?
- Cosa vorresti fare?
- Darti una mano, no? in fondo gestire
l’After Dark, può anche essere noioso... Mi serve
un po' d’azione.
A casa di Dylan, i due erano entrambi a letto, circondati da
fazzoletti, sparsi da tutte le parti.
Dylan starnutì per l’ennesima volta.
- Dici che Brandon se la
starà cavando?
- Lo spero per lui...
- Avremmo dovuto pensarci che sarebbe
finita così.
Dylan
la guardò un attimo.
- E credi che sarebbe bastato per
tenerci lontani?
Prima
che Brenda rispondesse, lui l’abbracciò, finendo
sopra di lei.
Brenda rise.
- Hey, perché non cerchi di
dormire, invece?
- Non sono stanco, piccola.
Tutt’altro!
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Capitolo 8 *** Capitolo 7 ***
Capitolo
7
Qualche giorno dopo, Donna era allo studio di registrazione, con David
e Clare.
- Sono felice che tu sia tornata,
Clare. Avevamo pensato di festeggiare tutti insieme all’After
Dark, stasera. Che ne pensi?
- Wow, così
rivedrò tutti gli altri!!
- Steve ha detto che non vede
l’ora!
- Mi ha detto David che adesso
è sposato.
- Già.
- Sua moglie deve essere una santa!
- In effetti!!
Il
telefono suonò e Clare rispose.
- Pronto? … Si, dimmi.
… Ah, perfetto. Si,va bene. Digli pure che possiamo rimanere
d’accordo così. Ciao.
David
si voltò verso di lei.
- E’ Molly. Ha detto che
c’è un musicista che vorrebbe incidere un nuovo
album e voleva parlare con te. Ha detto che passerà fra poco.
- Perfetto. Per lo meno non mancano i
clienti.
Brenda entrò al Peach Pit, raggiante.
Brandon era dietro il bancone che parlava con Kelly, seduta su uno
degli sgabelli.
Lei li raggiunse e lo stesso fece Valerie, intenta a servire ai tavoli.
- Finalmente!
- Guarda chi si rivede!
- Già, guarita al 100%.
- Lo spero perché
c’è tanto lavoro. E Dylan?
- A lui servirà ancora
qualche giorno.
- E come hai fatto ad attaccargliela?
Brenda
trattenne un sorrisetto e Valerie e Kelly risero.
- Diciamo che siamo tornati insieme e...
- Ti prego, basta. Sei sempre mia
sorella.
Brandon
si allontanò e le tre ragazze risero fra di loro.
Nello studio di registrazione, qualcuno bussò alla porta e
Clare andò ad aprire.
Mai si sarebbe aspettata di vedere Ray Pruitt davanti a sé.
- Oh mio Dio, Ray, sei proprio tu?
- Già. E tu, Clare, come
stai? Sapevo che lo studio era di David, ma non immaginavo davvero di
trovarti qui! Non mi dire che voi due...
- Oh no, figurati! Io faccio
l’assistente solo da qualche giorno. E poi David è
felicemente sposato.
- Con Donna, immagino.
- Eh già. Ma vieni. Sono
entrambi di là.
Quando
i coniugi Silver videro la loro vecchia conoscenza entrare nello
studio, per poco non prese loro un colpo!
Donna lo andò subito ad abbracciare, seguita da David.
- Ray, allora ce l’hai fatta
a diventare un cantante affermato!!
- Non sono ancora a grandi livelli, ma
diciamo che me la passo abbastanza bene. E voi? Clare mi ha anticipato
che siete sposati.
- Si, ma non è
l’unica novità... Guarda Donna, non noti niente di
strano?
- Sono incinta!!!
- Oh mio Dio! Congratulazioni! E il
resto come se la passa?
- Kelly tiene con me il negozio
“Now Wear This”, Brandon è da poco
tornato in città e ha preso, in comproprietà con
Dylan e Brenda, il Peach Pit.
- Valerie?
- Valerie da una mano a Noah con
l’After Dark.
- Noah?
- Ah già, tu non lo conosci!
E’ il nuovo proprietario.
- E Steve?
- Steve, con sua moglie Janet, dirigono
un giornale. E non solo è sposato, ma anche una bambina,
Maddy!
- Wow, insomma gli affari non mancano a
nessuno! E neanche le novità!
- Ah, e poi è tornata in
città anche Andrea, te la ricordi?
- Certo. La ragazza che aveva una
bambina... Hannah, giusto?
- Esatto!
All’After Dark, Valerie stava supervisionando i preparativi
per la festa che era in programma per la serata.
- Noah la raggiunse, con dei fogli in
mano.
- Val, ha contattato tu i fornitori? Io
me lo sono proprio dimenticato!
- Si, per fortuna
c’è chi ha più memoria di te! Che
cos’hai in questo periodo? Sei sempre così
distratto...
- Oh, beh, niente. E’ solo
che ho altri pensieri per la testa.
- Si, fin qui ci ero arrivata pure io.
Spero che non sia niente di grave.
- No. Non preoccuparti. Adesso,
scusami, vado un attimo da Brandon.
- Certo, vai pure.
Brandon stava pulendo il bancone, e rifletteva.
Certo, gestire il Peach Pit non gli dispiaceva, ma lui voleva qualcosa
di più.
Brenda aveva lasciato il teatro e sembrava essere felice di dedicarsi
al locale, ma a lui mancava il suo lavoro da giornalista.
Mentre rifletteva, arrivò Noah.
- Hey, Brandon, hai un minuto?
- Certo, amico! Dimmi tutto.
- Arrivo subito al sodo. Mi serve un
prestito. E’ per l’After Dark.
- Pensavo che gli affari andassero
bene...
- Non è niente di
irreparabile. Solo qualche spesa extra di manutenzione che non riesco a
coprire con gli incassi del mese. Il prossimo mese ti ridarò
tutto indietro, promesso.
- Beh, dovrei sentire anche a Dylan e
Brenda, ma credo che non ci saranno problemi se ti dico si in anticipo.
Se non ci si aiuta tra noi...
- Grazie, sei un vero amico.
- Figurati. Allora, quanto ti serve?
- Cinquemila dollari.
- Ok, allora ci penso io. Stasera avrai
i soldi.
- Grazie ancora, Brandon. Ora devo
andare. Ciao.
- Ciao.
Noah
se ne andò di tutta fretta e quasi si scontrò,
all’entrata, con Janet.
La ragazza si andò a sedere al bancone.
- Ciao Janet. Che ti porto?
- Un caffè, per favore!
- Tutto bene?
- Si, solo un po' di stress derivante
dall’essere sposata con Steve Sanders.
- Perché? Cosa ha combinato
questa volta?
- Per non farmi preoccupare, mi ha
tenuto nascosto i problemi del giornale. Ma, per fortuna, io ne sono
venuta a conoscenza e ho già trovato la soluzione.
- Ah si? Beh, ne sono felice.
- Lo spero, visto che riguarda anche te!
Nel
dire così, Janet tirò fuori dalla borsa dei
fogli.
- E questi cosa sono?
- Il tuo contratto. Da oggi sei assunto
al Beat Journal. E ora... Sai dirmi dove posso trovare Andrea?
- Ma... Andrea... Il tuo contratto? Non
è che puoi spiegarmi meglio?
- Al nostro giornale servono degli
esperti. Qualcuno che sia in grado di gestire le cose. E, da quello che
mi ha sempre raccontato Steve, tu e Andrea fate proprio al caso nostro.
- Si, ma io ho il Peach Pit da portare
avanti.
- Infatti si tratta di un contratto di
collaborazione. Te ne avrei dovuto parlare prima, ma ero sicura che non
avresti lasciato il tuo migliore amico nei guai. O mi sbaglio?
Brandon
sospirò.
- A quanto pare mi conosci. Comunque
Andrea ti sarà senz’altro più utile di
me. E poi so che è in cerca di un lavoro, adesso che ha
deciso di stabilirsi in pianta stabile con tutta la famiglia.
- Bene, buono a sapersi!
Qualche giorno dopo, Noah entrò al Peach Pit con una busta
marrone in mano. Si diresse a passo sicuro verso la cassa.
- Ciao Brandon.
- Hey, come va?
- Molto meglio. La festa che ha
preparato Valerie ha dato i suoi frutti e mi ha permesso di rimettere
in pari i conti. E’ proprio per questo che sono qui, infatti.
Questa è per te.
Gli
porse la busta che aveva con sé e Brandon vide che erano i
soldi che gli aveva prestato qualche giorno indietro.
- Grazie per il tuo aiuto.
- Figurati, se non ci aiutiamo fra di
noi!
- Già. Valerie ha fatto un
ottimo lavoro e il locale era strapieno. Mai vista una cosa del genere.
- Quindi vi trovate bene come soci?
- Si, certo.
Brandon
lo guardava con l’aria di chi la sa lunga.
- E siete solo quello? Solo due buoni
soci?
- Si, Brandon, non farti strane idee.
Noah
se ne andò con il sorriso sulle labbra. Brandon li aveva
visti insieme, ultimamente. Se per il momento erano solo soci, era solo
questione di tempo.
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Capitolo 9 *** Epilogo ***
Epilogo
Erano passati sei mesi dalla morte di Nat. Molte cose erano cambiate.
In qualche modo, Nat era riuscito a compiere un ultimo gesto con la sua
morte: quello di rimettere apposto le vite dei suoi tanto amati
ragazzi. Alcuni di loro, allontanatisi ormai da anni, avevano fatto
ritorno a Beverly Hills e, contro tutte le loro stesse aspettative, non
erano più andati via. Alcune coppie, che si erano sgretolate
col tempo e sembravano irrecuperabili, si erano ritrovate per
non lasciarsi più.
Il Peach Pit andava a gonfie vele, anche se Brandon, tornato da poco
all’attività di giornalista grazie a Janet,
passava sempre meno tempo nel locale. Brenda e Dylan, tuttavia,
sembravano cavarsela egregiamente anche senza di lui. Lavorare al
giornale gli dava molte soddisfazioni personali. Aveva ritrovato la
collega di un tempo, Andrea, e insieme andavano alla grande. Sul
lavoro, ovviamente, perché il suo cuore ormai apparteneva
alla bella bionda di cui si era innamorato tanto tempo prima: Kelly
Taylor.
Kelly aveva dovuto accettare l’aiuto di Gina a tempo pieno al
Now Wear This, da quando Donna aveva partorito ed era in
maternità. Per fortuna, da quando stava con Matt, Gina era
cambiata, finalmente diventando un po’ più matura,
perciò per Kelly non era stato un grosso problema abituarsi
alla sua presenza.
Donna e David si godevano appieno il loro piccolo Lucas Nathan Silver,
che stava per compiere due mesi. Stavano organizzando il battesimo del
piccolo e avevano scelto Brenda e Steve come madrina e padrino.
Brenda e Dylan erano più che felici che mai e avevano preso
un’importante decisione. Avevano deciso di non parlarne con
nessuno, per il momento, ma la nascita di Lucas li aveva spinti a
riprovare a cercare un piccolino tutto loro.
Steve era felice. Il giornale andava molto bene, ora che Andrea e
Brandon avevano iniziato a lavorarci. Maddy cresceva a vista
d’occhio e rendeva sempre più orgogliosi lui e
Janet.
Andrea e Jesse, che finalmente avevano ritrovato il loro amore, avevano
trovato un appartamento non lontano da quello sulla spiaggia, dove
adesso, con Kelly, vivevano Valerie e Claire, anche lei ormai in pianta
stabile a Beverly Hills. La cosa era temporanea, visto che Kelly e
Brandon stavano per andare a vivere insieme.
Noah e Valerie si erano messi insieme, Brandon ci aveva visto bene.
Insieme continuavano a gestire l’After Dark che, per fortuna,
non procurava più problemi economici. Fra i vari musicisti
che si alternavano durante le serate live, c’era anche Ray
Pruitt, pronto a incidere il suo terzo album con la casa discografica
di David.
Ognuno sembrava aver trovato la sua strada e Beverly Hills era
nuovamente la casa di tutti loro.
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