10 times you said goodbye

di AlexBlack
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The first - To Evans ***
Capitolo 2: *** The second - To Black ***
Capitolo 3: *** The third - To Lily ***
Capitolo 4: *** The fourth - To Padfoot ***
Capitolo 5: *** The fifth - To her ***
Capitolo 6: *** The sixth - To him ***
Capitolo 7: *** The seventh - To green eyes ***



Capitolo 1
*** The first - To Evans ***


10 times you said goodbye




 
1) The first – to Evans


James ha sempre avuto buoni amici. Di questo ne è al corrente, perché, da cinque anni a questa parte, quando si sveglia non ha bisogno di guardare ogni singolo letto per assicurarsi che nessuno sia scappato dal suo dovere di Malandrino durante la notte. Questo gesto è riservato al suo migliore amico, Sirius Black, che pur cercando di non farsi notare, la prima cosa che fa alla mattina – oltre imprecare per l’ora, a detta sua, notturna – è lanciare uno sguardo al letto degli altri suoi compagni. Non lo fa per mancanza di fiducia, ma semplicemente per mancanza di amore. Sentimento a lui sconosciuto, perché privatogli per parecchi anni dalla sua famiglia.
James sa anche questo. Gliel’ha letto negli occhi la prima volta che si sono incontrati, e da allora si è impegnato a riempire quel vuoto. E ci è riuscito il giovane Potter, ma non nel modo da lui sperato.
Ora si maschera James; segue la Evans per nascondersi, ma sa che è troppo tardi per tornare indietro e innamorarsi davvero di lei.
Perché rinuncerebbe a mille Lily Evans, pur di avere un suo bacio.


 

************




Ma buonasera gente! Eccomi tornata, dopo un bel po', con una storia che avevo iniziato tempo fa ma che non ho mai finito. E' una James/Sirius, se non si fosse capito, volta a raccontare dieci "addii" di James, alternati tra Sirius e Lily. E' triste e angst (o almeno dovrebbe esserlo...), quindi siete avvertiti.
Questo è solo il primo, ed è abbastanza soft, ma presto ci sarà più tragicità se tutto va secondo i piani..! Penso che pubblicherò regolarmente, dato che ho già scritto quasi tutti i 10 "addii".
Che altro? Saranno tutte flash, quindi veeloci da leggere. Spero davvero che vi piacciano, perché è una coppia che adoro ed è così piena di angst che merita di essere citata spesso e volentieri.


Besos,
Alex

 

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Capitolo 2
*** The second - To Black ***


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2) The second – to Black


Evans sfreccia sempre via veloce quando scorge James in Sala Comune. Non perché le sta antipatico, sia chiaro, ma piuttosto perché è davvero esasperante. Le chiede incessantemente di uscire con lui ogni volta che la vede, e non che questo non le faccia piacere, ma Lily si è accorta che lo fa con sforzo. Come sei lei fosse una scommessa che non vale la pena di vincere.
Ma continua.
Continuerà per sempre, e lei lo sa. Sa anche di stare aspettando solo il momento in cui lui glielo chieda sinceramente, e cederà.

- Lily Evans, per Godric, non ce la faccio più a starti dietro.
- Infatti non sei obbligato Potter.
- Questo lo dici tu. Esci con me, e giuro te lo dimostrerò.
Lily Evans sospira sconfitta: - D'accordo.

È uno dei giorni più particolari per James – obbligato, incuriosito, spaventato –, più festosi per i Grifondoro, più felici per gli altri Malandrini, più strani per Lily.
Dal canto suo, Sirius va a dormire senza mangiare – “Mi è passata la fame,” dice.
Ma Peter giura di aver sentito un singhiozzo durante la notte.

 


***

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Capitolo 3
*** The third - To Lily ***


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3) The third – to Lily

Sirius sa che continuare così è sbagliato: i segreti non hanno mai fatto bene all’anima, e soprattutto, la parola “segreto” non dovrebbe essere contemplata nel vocabolario dei Malandrini. Ma è qualcosa più di un semplice pensiero inconfessato: è un mostro, un animale feroce, che lo consuma lentamente dall’interno.
Sirius sa che non riuscirà a sopportarlo ancora per molto. Può avere tutte le ragazze del mondo, ma forse non è una ragazza che desidera.

Ma ripone tutti i suoi pensieri al sicuro, ed entra in Sala Comune pacato, come se nulla lo stesse divorando.
Qualche sorrisetto sornione qua e là, e tutto va bene. Non si è accorto, però, che in un angolo della Sala Lily e James stanno litigando.

“C’è un’altra, Lily, mi dispiace”, le sussurra Potter, per poi andarsene di fretta. Ma quando quest’ultimo sale nei dormitori e scorge Sirius sul procinto di entrare in doccia, sa che non è un’altra.
Lo raggiunge, senza sapere quello a cui sta andando incontro. Vede l’espressione del suo migliore amico tramutarsi da scioccata a maliziosa. E la cosa non lo infastidisce.
“Cosa fai Prongs? Tradisci la tua ragazza con un’altra?”, soffia Sirius.
“Non sapevo ti considerassi una donna, Pad. Ma tutto ciò non mi disturba: ho sempre saputo di essere io il maschio della relazione”, ribatte James con un ghigno che fa perdere più di un battito al cuore dell’altro. Così Sirius scatta in avanti e preme le sue labbra su quelle rosse di Prongs, per un bacio quasi violento, pieno di passioni represse, sogni tenuti nascosti, amori che, lo sanno entrambi, non finiranno mai di essere bruciati per poi spegnersi nel silenzio.

 
***

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Capitolo 4
*** The fourth - To Padfoot ***


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4) The fourth – To Padfoot

 

Sirius l’ha baciato. O meglio, Sirius l’ha baciato e James l’ha respinto. Non sa il perché di quella reazione, ma è cosciente della successiva corsa che ha fatto in giro per il castello, sudato, affranto, lacerato. Si è sempre considerato una persona coraggiosa – è un Grifondoro, d’altronde –, ma in questo momento, mentre corre con le lacrime che scorrono voraci sulle sue guance, l’unica cosa che riesce a sentire è paura. Paura di qualcosa più grande di lui. Paura di perdere il controllo – come se già non fosse successo – su quello che hanno creato lui e Sirius durante gli anni. E continua a correre, James, e continua a fuggire. Corre e non bada alle occhiate delle persone intorno a lui; corre e non pensa alla piega di dolore che il volto di Sirius ha assunto pochi minuti prima; corre e non cura la direzione delle sue falcate. Corre e capisce che, davvero, morirebbe per Padfoot, ma corre, ancora, e capisce che però non riuscirebbe mai a baciarlo davanti alla folla che lo guarda.

E all’improvviso non corre più, James. Si blocca davanti a una folta chioma di capelli rossi.

“Mi spiace, Lily, sono uno stupido”, e stupido pensa di esserlo davvero.

“Stavo aspettando le tue scuse”.

Lei riesce a baciarla di fronte alla folla che lo guarda

 

 

*

 
 
 
Eccomi qui, dopo un pochino di tempo, con il quarto capitolo. Ultimamente non ho guardato tanto questa raccolta perché mi sono sentita una scrittrice estremamente prolissa, ma, ovviamente, su altre storie. Spero questa vi piaccia! A breve poi pubblicherò anche un'altra James/Sirius (stranamente), se vi passate a dare un'occhiata!
 
Vi lascio anche il link di una Triple!Drabble (sempre James/Sirius, neanche da chiedere), partecipante ad un contest sul forum di EFP, se qualcuno fosse interessato. Mi farebbe tanto piacere avere qualche parere! :-P
 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3337536&i=1
 
 
 
Grazie a chi ha letto ed è arrivato fin qui. Vi mando tanti baci e tanti biscotti (come se non aveste mangiato abbastanza durante questi giorni!).
 
Alex. <3
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

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Capitolo 5
*** The fifth - To her ***


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5) The fifth – To her

Il loro settimo anno sarebbe finito in fretta, avrebbero presto lasciato le mura sicure di Hogwarts, e la guerra li avrebbe accolti di lì a poco. Ma la guerra, James, ce l’aveva già nel cuore. Erano mesi che con Sirius era tutto normale. Normale per due amici, almeno. Si comportavano come avevano sempre fatto, e dei loro sentimenti avevano imparato a fregarsene, ormai. Ed era giusto così, perché la loro sarebbe stata una storia molto infelice.

Il problema, era che ad ogni sguardo di Sirius, il cuore di James perdeva sempre qualche battito. E perdeva qualche battito anche quando si scostava i capelli dal viso, e quando sbuffava sonoramente annoiato. I battiti, li perdeva anche quando lui sorrideva, o quando si arrabbiava. Di battiti, forse, a James ne erano rimasti pochi.
Non si fermava, quella guerra. Perseveravano i colpi di incantesimi e le stilettate di spada che laceravano, poco a poco, l’animo del Grifondoro. Ma se mai ci fosse una cosa certa, questa sarebbe proprio la sua bravura ad ignorare i lamenti del suo cuore. Eppure, anche se lui non voleva farlo, c’era chi se ne accorgeva.

Remus ci avrebbe persino messo la firma nel dire che James stesse trascurando Lily, pur senza capirne il perché. Ma le gote rosse dell’amico, ogni qualvolta Sirius lo abbracciava, erano un chiaro indizio.

“Mi hai lasciata due ore ad aspettarti oggi, James!”

E dalla sua poltrona, Remus aveva sospirato preoccupato.

 

 

 

*

Giusto due paroline da questa povera autrice qui sotto. Ho scritto praticamente tutto al presente, ma questa flash proprio non mi piaceva se non con un tempo passato e, niente, spero che questo non urti nessun lettore. Piano piano la scuola sta finendo, e fra poco vedremo James e Sirius alle prese con il mondo reale, il mondo al di fuori del castello e, quindi, la guerra. I prossimi due capitoli sono tra quelli che preferisco, e spero possano piacere anche a voi!

Un bacio a tutti, ringrazio tutti quelli che leggono, seguono e preferiscono questa raccolta. Tanto cioccolato a voi!

Alessia. 

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Capitolo 6
*** The sixth - To him ***




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6) The sixth – To him


“Non ce la faccio”, aveva detto James. “Non ce la faccio, Sirius!”, aveva ripetuto.
Con i suoi occhi grigi, il Black lo aveva fissato dall’alto. Non avrebbe retto un altro abbandono, e lo sapeva. E sapeva anche che James era seduto sul letto, con il volto tra le mani, distrutto dentro e fuori, corroso da senso di colpa e vergogna. Non si erano baciati questa volta. Era stato qualcosa di molto più sottile e delicato, ma, forse, doppiamente forte. Si erano incontrati, soli, a casa di James, vicino al letto in cui – chissà quante volte – avevano dormito assieme. E sapevano di non poterlo più fare, e ne avevano parlato. E James era scoppiato.
“Non ce la faccio”, e questa volta l’aveva sussurrato. “Mia mamma mi chiede quando sposerò Lily, non vede l’ora, io non ce la faccio a dirle la verità.”
Sirius sapeva di non essere in grado di capirlo. Lo sapeva perché lui non avrebbe avuto neppure una persona a cui “dire la verità”, perché al di fuori di James non c’era nessuno che lui avrebbe potuto deludere. Al di fuori di James, non c’era nessuno che lui avrebbe potuto amare. Al di fuori di James, Sirius sapeva di essere solo.
“Prongs… mi stai dicendo addio?”
Ed era stato in quel momento, quando James non aveva più alzato lo sguardo, che nel mondo di Sirius avevano iniziato a farsi strada crepe che non sarebbero mai più state riparate. Erano entrambi sicuri, però, che il loro amore, prima o poi, le crepe le avrebbe saldate. E come James gli aveva insegnato ad amare, gli avrebbe anche insegnato a guarire.
Eppure quell’anno, il regalo della signora Potter, Sirius non l’aprì.


 
 
*
 
 

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Capitolo 7
*** The seventh - To green eyes ***


 

10 times you said goodbye

 

 

 

7) The seventh – To green eyes

 

Sirius, negli anni passati con James, ha imparato a non guardarlo troppo a lungo negli occhi. Purtroppo o per fortuna, a Sirius piace sbagliare, e le cose che impara se le dimentica facilmente. Come quella volta che si è voluto beare di quello sguardo per troppo tempo, ed ha finito per essere rubato e inglobato da quegli occhi nocciola.

I Mangiamorte avevano appena sferrato un attacco all’Ordine. Era guerra. Marlene era morta. Il mondo sembrava per crollare, ma Sirius voleva salvare almeno il suo, di mondo.

E si erano cercati, e si erano trovati.

“C’è qualcuno in casa?”, aveva detto James facendosi avanti nell’oscurità, ma Sirius già lo stava aspettando. Tremava.

“Moriremo anche noi, vero?”

James scosse la testa, “Non voglio che tu muoia”.

I suoi occhi avevano luccicato mentre lo diceva e, Sirius ne era sicuro, una lacrima aveva percorso fugace la sua guancia. Non avevano tante parole da dirsi, quelle non servivano. Erano bastati gli occhi, gli sguardi, e senza sapere come, erano finiti a fare l’amore sul pavimento freddo di casa di Sirius, perché tanto del gelo non gli interessava nulla, perché tanto bastavano loro due a scaldarsi, perché tanto Sirius le cose che imparava se le dimenticava in fretta. E a loro andava bene così. E loro si amavano così.

“Hai lo strano potere di farmi dimenticare tutto, Sirius. Persino la guerra”, poi James aveva abbassato il tono di voce, “Persino gli occhi di Lily”.

 

*

 

 

E​ccomi qui con il settimo capitolo! Non c'è molto da dire. Hogwarts è finita, e i Malandrini ora combattono per l'ordine, ma questo penso si sia già capito. Per quanto ci provino, comunque, James e Sirius non riusciranno mai a stare separati. So che spesso James sembra una donna mestruata che cambia idea ogni due per tre, ma comunque c'è da tenere conto che tutto succede in archi temporali abbastanza ampi e, insomma, io me lo immagino così... E senza James mestruato non ci sarebbero le James/Sirius e neanche l'Angst, quindi questa è cosa buona e giusta. Nel prossimo capitolo vedremo l'addio agli occhi grigi del Black, e non dico altro.
Grazie a chi segue/preferisce/commenta questa raccolta. C'è sempre tanto cioccolato per voi. <3
Alessia.

 

 

 

 

 

 

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