La Magia della Fantasia

di Akiko Swift
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo: Occhi Profondi, Mente Fantasiosa ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1°: In Viaggio per la Foresta Spirituale ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2°: quattro mesi, una nuova avventura ***



Capitolo 1
*** Prologo: Occhi Profondi, Mente Fantasiosa ***


Prologo: occhi curiosi, mente fantasiosa.

Una mano curiosa accarezza ogni libro dello scaffale dedicato ai libri di fantasia…li guarda con occhi attenti e vigili, pronta a scegliere il giusto libro per una lettura piacevole e stimolante per la mente.

La mano fa avanti e indietro, va prima sopra e poi sotto, senza fermarsi su di una copertina, ma ecco che fra le tante gli occhi scorgono una magnifica copertina rossa, decorata da delicati ghirigori dorati, da lettere sottili e difficili da scovare, come se volessero tenere per loro la storia scritta all’interno del libro.

Ed ecco la mano prende il libro, subito lo porta al petto della sua padroncina, una bella ragazzina di dodici anni, dai capelli scuri come l’ebano e dagli occhi chiari come l’acquamarina.

Velocemente anche l’altra mano si stringe attorno al tesoro che hanno trovato, la mente spera di immergersi al più presto in quelle pagine, spera di far immedesimare la sua padroncina in almeno uno dei personaggi.

I piedi si muovono scattanti e si dirigono verso la prima stanza libera, ma questo non basta alla piccola, lei vuole poter leggere in uno spazio tutto suo, così corre verso la bibliotecaria e le mostra il libro scelto.

L’anziana donna le sorride felice e digita qualcosa al computer, ma questo non interessa molto alla ragazzina, lei vuole solo allontanarsi dalla realtà al più presto.

Un ultimo sorriso alla donna e poi si ritrova a correre per le strade della cittadina, in mente il solo pensiero di arrivare in fretta a casa per leggere quella nuova avventura contenuta in quelle pagine, in quelle parole.

Poco dopo apre la porta di casa, saluta il fratello e la madre, poi si rinchiude in camera sua; toglie le scarpe, si lancia sul letto e si copre con la coperta, creando una piccola tenda, poi apre il libro e per magia tutta la realtà scompare ed esistono solo le lettere d’inchiostro..

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Capitolo 2
*** Capitolo 1°: In Viaggio per la Foresta Spirituale ***


Capitolo 1: In viaggio per la Foresta Spirituale.

I miei occhi oltremare ammirano entusiasti il paesaggio che corre al mio fianco mentre il
vento si diverte a scompigliarmi i capelli biondi come il grano.

Guardo attentamente ogni pianta appartenente a questa meravigliosa flora e ogni animale
che viene, curioso, a guardare il nostro arrivo nelle loro terre, eppure non riesco a
ricordare dove siamo diretti.

-chissà quanto manca per arrivare- la voce di una ragazza seduta al mio fianco, mi fa
ritornare alla realtà, così mi ritrovo davanti due bellissime ragazze.

La prima ha dei magnifici capelli castani, mossi leggermente, come se volessero simulare
un leggero venticello primaverile mentre i suoi occhi sono verdi e profondi come solo gli
smeraldi possono essere; una cosa che la caratterizza e la differenzia dalle altre ragazze
che conosco sono due piccole orecchie da lupo, segno che lei appartiene al magnifico 
Regno dei Licantropi.

La seconda ragazza, invece, ha il viso incorniciato da stupendi capelli rosso mogano e gli
occhi sono quasi identici a quelli della prima ragazza.

In lei sento molto forte il potere spirituale, anche chiamato potere magico, ma questa sensazione
è in netto contrasto con il suo aspetto da abitante del Regno Umano.

-mia madre diceva sempre che la pazienza è la virtù dei forti- la rossa mi guarda e sorride
a sua volta, poi sospira e vedo il suo sguardo perdersi nel paesaggio.

-si, ma quest’attesa mi distrugge, il non sapere dove siamo dirette mi mette in ansia- rido
alla sua affermazione e poi le porgo la mano contenta di aver conosciuto delle ragazze 
stupende e simpatice come loro.

-piacere di conoscerti, il mio nome è Ayame e, come potete notare, sono un elfo- la ragazza dai
capelli castani è la prima a rispondermi

-io sono Raja, licantropo di nascita- le strinsi la mano e poi guardai l’altra, attendendo la sua
presentazione

-io invece sono Eleonor e sono un’umana specializzata nell’uso della magia- sorrido
nuovamente e le faccio accomodare a fianco a me, poi iniziamo a parlare, trovando tanti
punti in comune e diventando subito migliori amiche.

Il tempo passa veloce e tra una chiacchera e l’altra mi accorgo di alcuni alberi rari nel mio paese,
realizzando il luogo dove avremmo portato avanti i nostri studi; ci stavamo dirigendo nella
Foresta Spirituale, la foresta più importante del nostro mondo, magica e protetta da potenti guardiani.

Mi volto verso le mie amiche e mi accorgo che anche loro hanno lo sguardo meravigliato dalla
bellezza di questo posto, però mi viene in mente subito il fatto dello smistamento, così sospiro
leggermente attirando la loro attenzione.

-ragazze non appena arriveremo, verremo smistate, dico bene?-come il mio sguardo poco prima,
anche il loro diventa pensieroso e pieno di dubbi.

-secondo me non dobbiamo preoccuparci, ormai siamo diventate amiche e nessuno potrà
separarci, giusto?- la positività di Raja mi rimette l’allegria in corpo e contenta prendo in mano il mio
arco e la mia faretra, scintillando alla luce chiara del sole

-che bell’arco, sembra fatto di legno di quercia e guarda queste frecce, sono degne dei migliori
artigiani del tuo regno Ayame, ma chi te le ha fatte?- rossa in volto guardo le onde create dal movimento
della barca, poi accarezzo delicatamente i disegni fatti sul legno dell’arco

-l’arco me lo fece mio padre, lo preparò e lo nascose in occasione del mio sedicesimo compleanno
mentre le frecce le ho fatte io prima di partire- ritorno a guardare Raja ed Eleonor e scoppio a ridere
nel vedere le loro facce sorprese.

-sei fantastica, queste frecce sono perfette e l’arco è una cosa stupenda- le guardo, ma non ho il tempo
di rispondere a quei complimenti a causa del suono di un corno.

Ci voltiamo e sulle spiagge, vicino all’attracco per le barche, ci sono due ragazzi posti al fianco di un
anziano signore dalla lunga tunica.

-siamo arrivate, speriamo di ritrovarci assieme- le abbraccio e poi mi preparo a scendere, ad affrontare
la mia nuova vita all’interno del campo.

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Capitolo 3
*** Capitolo 2°: quattro mesi, una nuova avventura ***


Da quando siamo arrivate al campo sono passati quattro mesi meravigliosi, ma lasciate che vi spieghi meglio.
Non appena siamo scese dalla nave, siamo state portate in un grande campo, dove si trovavano molti ragazzi con varie “divise”.
-benvenuti giovani ragazzi, mi presento, sono il Saggio della Foresta Spirituale e questo è il campo dove imparerete l’arte del combattimento e della magia, ma soprattutto imparerete che niente è semplice come ve lo fanno credere nelle vostre terre- guardo  attentamente quell’anziano signore mentre le altre seguono le guide affidateci.
-Ayame vieni?- mi risveglio dalla mia trance e guardo le mie amiche, accorgendomi di essere rimasta troppo indietro
-a…arrivo- provo a muovermi, ma qualcosa mi attira verso il Saggio, così mi avvicino e mi accorgo di una piccola fiammella posta al suo fianco, proprio dove poco fa si trovavano i due ragazzi in divisa.
-ma guarda un po’, tu saresti Ayame, la principessa del Regno degli Elfi giusto?- guardo il Saggio stupita e annuisco, ma rimango comunque attratta da quella piccola fiammella.
Mi avvicino a quella piccola luce e avvicino lentamente la mano, ma mi fermo a pochi centimetri da essa
-mi scusi se le sembro indiscreta, ma posso sapere di che cosa si tratta questa fiammella?- non so perché, ma nel mio cuore sentivo che quella fiammella doveva essere parte di me
-mi fa molto piacere il fatto che proprio tu ti sia interessata, sai questo è un piccolo uovo di Araba Fenice e può schiudersi solo se si trova in mano ad una persona dal cuore puro e generoso, sarei molto felice se tu volessi prendere questo piccolo esserino- sgrano gli occhi a quella strana richiesta, ma accetto volentieri, anche perché sentivo che quel piccolino stava chiamando a gran voce il mio nome.
Lo prendo delicatamente in mano e l’ammiro estasiata, poi mi volto verso il Saggio, ma con mia sorpresa mi accorgo che è scomparso
-ma…chissà dov’è andato…sarà meglio raggiungere le altre- corro in direzione della nostra casa mentre stringo al petto l’uovo della Fenice.
Ed ecco come la nostra avventura è iniziata; omai siamo diventate migliori amiche e in battaglia ci capiamo senza bisogno di parlare o di fare gesti, bastava uno sguardo e tutte sapevamo esattamente cosa fare.
Io e Raja abbiamo allenato molto le nostre abilità nell’utilizzo delle armi, ma Eleonor ha preferito allenarsi sulla magia, cosa che anche io ho fatto.
Nelle nostre missioni abbiamo sempre cercato di dare il meglio di noi e passo dopo passo siamo riuscite a salire in classifica, diventando le prime in tutto il campo.
Assieme a noi adesso ci sono anche piccoli amici che durante le missioni ci aiutano in una maniera incredibile.
-Raja fa attenzione!- lancio una freccia e devio il pugnale che quella mongola ha lanciato contro l’albero dove la mia amata Araba Fenice era posata.
Dopo che il Saggio mi aveva affidato l’uovo, Eleonor mi disse che quella fenice rappresenta il mio spirito ed era molto importante occuparmi di lui, perché se gli fosse successo qualcosa ne avrei risentito io.
-perdonami tantissimo Ayame, non mi ero accorta di Kasai – corro verso il mio spirito mentre in lontananza vedo Eleonor allontanarsi assieme ai suoi cani, Laika e Frida
-per questa volta ti perdono, ma vedi di stare attenta- le tiro un pugno sulla spalla, poi mi guardo attorno e mi accorgo dell’assenza dei suoi spiriti
-scusa, ma dove sono Logan e Jason?- i suoi spiriti erano molto particolari, uno è un angelo e l’altro è un vampiro, due esseri completamente opposti.
-boh…lo sai benissimo che quelli appaiono solo quando devono combattere, comunque non dovremmo preparare le borse per la missione?- la guardo e sorrido, indicandole il porticato non molto lontano da dove si stava allenando
-io e Eleonor le abbiamo già preparate- scoppio a ridere non appena vedo la sua faccia, un misto di terrore e ansia
-questo vuol dire che io sono l’unica che non è pronta!- non smetto di ridere neanche per un secondo, nemmeno per fermarla e dirle che le sue borse sono pronte.
Uno strano movimento dell’aria mi mette in allerta e subito mi allontano, tenendo in mano un pugnale
-chi sei?- era molto strano che quanlcuno usasse il teletrasporto nel campo
-tranquilla Ayame, non hai nulla di cui preoccuparti- sentendo la voce del Saggio rilasso i muscoli e lascio che la mia Fenice  vada a salutare il nuovo arrivato
-è sempre bello vederti Kasai, e vedo che i tuoi riflessi sono migliorati Ayame- sorrido avvicinandomi al Saggio, poi mi volto verso Raja, notado che anche lei si era messa in posizione di allerta
-e per noi è sempre bello ricevere una sua visita, cosa la porta qui prima di una nostra partenza?- spero di vederlo sorridere, ma noto subito che il suo sguardo è alla ricerca di qualcun altro, dandomi una strana sensazione di pericolo.
-Saggio se cerca Eleonor, in questo momento si trova al fiume, penso si stia preparando per la missione- i suoi occhi scattano subito su di me e in un secondo il suo volto viene solcato da un’espressione indecifrabile.
-Ayame, Raja, potreste chiamare la vostra compagna, ho una cosa urgente da riferirle- annuisco e poi guardo Kasai, che in un secondo emette il suo canto spalancando  le sue ali di fuoco, partendo subito dopo. 
Ci voltiamo verso il Saggio, ma con sorpresa ci accorgiamo che è scomparso nel nulla, senza dire nulla, proprio come il mio primo giorno.
Senza più preoccuparci di nulla, torniamo ad occuparci del nostro allenamento, lasciando che Kasai si occupasse della ricerca di Eleonor, ma ancora non sapevamo che quello che avremmo affrontato ci avrebbe portato.

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