I care about you. Do you care about me?

di Giokygrimes
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primi disordini ***
Capitolo 2: *** Non ero lì con te ***



Capitolo 1
*** Primi disordini ***


"Finalmente è scesa qualche goccia di pioggia..." 
Il ragazzo snello dai tratti asiatici stava camminando di prima mattina a passi leggeri per uno dei vialetti  ancora umidi di Alexandria, non vedeva l'ora di giungere alla casa di Maggie, che stava a pochi metri dalla sua. D'altronde le case erano tutte molto vicine in linea d'aria, essendo la cittá rimediata da uno spazio molto piccolo per motivi di sicurezza, e per riuscire a tenere sotto controllo le recinzioni e non far entrare nessun vagante. Il gruppo di Rick si era sistemato egregiamente da quando era arrivato ad Alexandria, essendo anche il miglior rifugio che avessero mai trovato dall'inizio dell'Apocalisse. Anche se naturalmente non erano mancate delle tensioni tra i cittadini ed i nuovi arrivati, visti i caratteri un po''selvaggi' che i nostri protagonisti avevano acquisito mentre fuggivano per i boschi non andavano d'accordissimo con quelli miti degli abitanti della cittá. Glenn era assorto nei suoi in pensieri e aveva in testa solo il bellissimo volto di Maggie quando notò  qualcosa che gli fece gelare il sangue nelle vene: qualcuno aveva fatto un buco nelle recinzioni. Tutto a un tratto il desiderio di vedere Maggie svanì ed ebbe in mente solo una cosa: doveva dirlo a Rick.
Il ragazzo cambiò immediatamente direzione e si mise a correre verso la residenza dove il leader del gruppo si era sistemato con suo figlio Carl e sua figlia Judith.
"Rick! Rick! Abbiamo un enorme problema!" Glenn stava ripetutamente bussando alla sua porta, finché un Rick Grimes appena svegliato e con una leggera barba ancora incolta aprì e si presentò sull'uscio. Dalla sua faccia si poteva capire che aveva passato una notte insonne. "Glenn, cosa succede?"gli chiese finalmente, "C'è un buco nella recinzione!" Disse subito il koreano con sgomento. "Non so chi possa averlo fatto, ma di certo deve essere chiuso all'istante! Potrebbe averlo fatto qualcuno per entrare, magari facendo entrare anche degli azzannatori!" Glenn stava andando in iperventilazione. 
"Ok Glenn, vai subito ad avvisare Deanna in modo che il buco venga chiuso all'istante!" Rick cercò di mostrarsi rilassato per non far agitare ulteriormente Glenn, ma era davvero molto preoccupato, e glielo si leggeva negli occhi. "Corro." 
Glenn partì come un fulmine verso la casa del sindaco. 
Si era totalmente dimenticato di Maggie. 
Rick corse innanzitutto ad accertarsi che Carl e Judith, che nel frattempo erano andati a casa di Carol per non disturbare il padre, stessero bene. Poi si precipitò verso la recinzione, dove nel frattempo molti altri cittadini si erano raggruppati per vedere cosa stesse succedendo. 
Deanna era appena arrivata, ansimava e aveva l'aria molto preoccupata:"Eccomi cittadini, state tranquilli. Nessuno si dovrebbe essere fatto male ed ancora non sappiamo se sono entrati dei vaganti all'interno del perimetro. Ora sprangheremo subito il buco e ci divideremo per la cittá per controllare che non sia accaduto niente. Mi raccomando, prendete con voi qualcosa con cui possiate difendervi." 
I cittadini sembravano ancora più preoccupati di prima, ma eseguono lo stesso l'ordine della sindaco. Quando tutti se ne fuorono andati Deanna si rivolse a Rick furiosa con un tono quasi accusatorio:"Hai la minima idea di chi possa essere stato!?" 
"N-non lo so..." rispose Rick mentre esaminava il buco. Nel suo tono di voce si coglieva un pizzico di incertezza. Il suo sguardo si fece improvvisamente cupo.
In quel momento un urlo acuto di donna proveniente da un circolo di case strazió l'aria. Deanna sussultò e iniziò immediatamente a correre verso dove pensava potesse essere provenuto l'urlo, lasciando Rick da solo davanti al buco. 
Era assorto nei suoi pensieri.
Non era sicuro di chi potesse essere stato a fare un buco nella recinzione, ma di una era è certo.
Il buco era stato fatto dall'interno.

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Capitolo 2
*** Non ero lì con te ***


Rick ebbe immediatamente un brutto presentimento. Non aveva visto Daryl in giro per almeno un giorno e il buco era stato fatto proprio quella notte. Ora ne era quasi sicuro: era stato Daryl a fare il varco nella recinzione, ed era scappato. Subito una valanga di domande assalirono la sua mente. Perché era fuggito? Si sentiva in gabbia? Voleva fuggire da qualcuno? Rick si chiedeva come fosse riuscito a vivere fino a prima della catastrofe se non riusciva neanche a stare all'interno di una città circondata da delle palizzate. Daryl era sempre stato di indole un po' selvaggia, ma addirittura fare un buco nel recinto per uscire come se stesse evadendo da un luogo in cui si sentiva oppresso sembrava davvero esagerato. Ma Rick si sentì improvvisamente in colpa. Si rialzó e si avvió verso il nucleo centrale di case da dove era provenuto l'urlo. Arrivato alla fine del viale principale giró l'angolo con la mano già sulla pistola. Vide uno di quei cosi. Aveva la bocca stracolma di sangue e stava masticando voracemente delle membra umane. Ma quello che vide dopo era ancora più straziante. Maggie era stesa sotto lo zombie, aveva il ventre squarciato e stava soffocando nel suo stesso sangue a causa del morso sul collo. Rick rimase lì impalato ma qualche momento dopo aveva già la pistola puntata sull'azzannatore. Sparó. Quel coso cadde con la bocca spalancata proprio accanto a Maggie, in cui poteva vedere ancora la sua stessa carne masticata. Rick corse verso Maggie e le si inginocchió accanto:"M-Maggie stai calma, ora chiamiamo un dottore e si sistemerà tutto..." Non credeva per niente a quello che stava dicendo. Aveva in mente solo il volto di Glenn e come avrebbe reagito. Non ce l'avrebbe fatta a sopportare il lut....no niente era ancora detto. C'era ancora speranza. Una flebile voce di alzò dalla gola della ragazza morsa:"Ti prego Rick, n-non farmi trasformare...ormai è troppo tardi per me. Di a Glenn che lo amo...", riusciva a malapena a parlare. Rick sapeva già che era troppo tardi. Aveva alzato la pistola e aveva il dito sul grilletto. Doveva solo premerlo, ma per lui era impossibile farlo. Ormai la vedeva quasi come una figlia. In quel momento dal fondo del viale arrivó concitata una folla di curiosi che erano stati attirati dalle urla. Il leader scorse la faccia di Glenn.

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