I know

di Iago_vega
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tu vendi-Io compro ***
Capitolo 2: *** Mission impossible, ovvero: come passare un’altra notte in bianco ***
Capitolo 3: *** Conseguenze rilevanti ***
Capitolo 4: *** Sette più sette fa quattordici.... ***
Capitolo 5: *** Due giovani, un Perché. Perché non ci si fa mai i cazzi propri. ***
Capitolo 6: *** La Maledizione dell'ultima Weasley ***
Capitolo 7: *** -L’evoluzione della specie è solo un invenzione…- ***
Capitolo 8: *** Canini di vampiro e mani di piovra ***
Capitolo 9: *** Tanto fumo e niente arrosto...ma se c'è lo cucini tu! ***
Capitolo 10: *** Intervista col Vampiro ***
Capitolo 11: *** Quando si tratta di una Weasley e un Malfoy ***



Capitolo 1
*** Tu vendi-Io compro ***


Iago: salve, salve…Piacere Valentina

Iago: salve, salve… Piacere Valentina. Vega (la perfetta sosia di Hermione in tutto) mi ha obbligato a svelare il mio nome, quindi, siccome di solito ha ragione lei, l’ho accontentata. Avevo da una vita voglia di scrivere una ff, ma sol solina non ne avevo il coraggio quindi ho trascinato di forza anche la mia compagna di sempre. Eh sì, questo è il primo capitolo, spero vivamente che sia di vostro gradimento, ma forse la più adatta a parlarne è la mia amichetta, quindi lascio a lei la parola… Un ultima cosa, per le lamentele su Ginny rivolgetevi a me, per i complimenti su Draco a Vega.

 

vega: salve anche da parte mia… Per par condicio, il mio nome è Benedetta. Dunque, per tutti quelli che hanno letto Blue Star (approfitto e ringrazio per le recensioni!), come vedete sono tornata (per vostra sfortuna). Questa storia è nata un giorno che io e la pazza che si è presentata prima uscivamo alle 11 da scuola. Mi sto godendo il mio panino quando improvvisamente suona il telefono e Iago pronuncia la fatidica frase che diventerà la causa delle vostre sofferenze… “E’ un po’ che ci penso… Non so, e se scrivessimo una storia insieme?”  Il tutto intervallato da vari “ma non so se è il caso”, “è un’idea malsana”, “non mi ascoltare” ecc…). Ed io ho accettato! Il tema è venuto fuori pensando a “Ginny discola” e leggendo qua e la il quinto libro. Se non sbaglio è stata un’idea di Iago comunque quella di… No, non vi dico ancora niente!

E così eccoci qui…

Per farla breve, lei tiene Ginny (perché è uguale identica a lei caratterialmente), io Draco… E vi dirò, ho scoperto nuovi lati del mio carattere… Non credevo di riuscire ad essere così cinica!

Le parti in cui sono presenti entrambi i personaggi le abbiamo scritte insieme, di solito. Altrimenti sono scritte dal punto di visto uno dei due.

Come ha detto Vale prima: per i complimenti su Ginny rivolgetevi a lei, per le lamentele su Draco a me.

Ultima cosa: vorremmo dedicare questo primo capitolo a tutte le bimbe che ci hanno sopportato durante le ore di italiano e di storia (il soprannome “toporagna” è tutto della nostra prof.!), mentre le costringevamo a leggere e revisionare i nostri scritti. Grazie a Fra, Giulia e Gaia… Ed è tardi, se me ne sono scordata qualcuna chiedo venia!

Un saluto a Sunny (ecco la sorpresa!) e a Savannah (non vi ringrazierò mai abbastanza delle vostre recensioni! Ehm, tranquille, ora ve le lascio anch’io!)

Vi lascio alla lettura…

 

P.S. Il titolo verrà spiegato più avanti…

 

 

 

Capitolo primo: Tu vendi-Io compro

 

 

“Impossibile! Non è umanamente possibile, ho già finito tutto un’altra volta!!” Non sapeva se esserne lusingata o infastidita. Questa volta aveva esaurito i suoi prodotti in un tempo impressionante. L’ultima acquirente era stata proprio la Chang, la signorina più corretta e sensibile della scuola.

Sì come no?!” Ginny odiava trattare con i Corvonero, era detto in una parola: snervante. Ore e ore sprecate per contrattare il prezzo e la quantità, ma erano i suoi migliori clienti e non poteva certo mandarli al diavolo.

Anche se lo farei molto volentieri

Cho poi era una delle peggiori, afflitta da sensi di colpa e fastidiose paranoie continuava ad asserire che quella era l’ultima volta, ma quel discorso Ginny era perlomeno la settima volta che lo sentiva. Da quando Harold Dingle si era diplomato l’anno scorso, il punto di riferimento in quel campo era diventata lei. I suoi prodotti non erano scadenti e fasulli come quelli del Corvonero, anzi, erano a dir poco perfetti, ma costavano molto di più proprio per la loro primissima qualità. Non che a Ginny dispiacesse, tutt’altro. Gli acquirenti erano esclusivamente i rampolli delle famiglie più ricche e nobili, bambocci viziati a cui era felice di rifilare i suoi prodotti (forse proprio perché non era sicura che a lungo andare potessero provocare qualche effetto collaterale). Per lo più erano di Corovonero e Serpeverde, e qualche Tassorosso. Non osava vendere nulla ai Grifoni, malgrado fosse interessata a piazzare i suoi prodotti teneva di più alla sua vita e la cara Hermione non l’avrebbe certo risparmiata, anche se era l’adorata sorellina del suo amore di sempre.

Quella sera comunque le sue scorte erano terminate, e non rimaneva che una soluzione. Aveva promesso a Goyle e Tyger due pinte del Elesir Cerebro di Baruffio, e gli piaceva essere puntuale, malgrado fosse convinta che per conferire un po’ d’intelligenza a quei due scimmioni non ne bastasse nemmeno un barile! Avevano pagato in anticipo, avrebbero avuto il loro Elisir. Peccato che la cosa non fosse così semplice, gli mancava l’ingrediente fondamentale: il cerebro di baruffio, un piccolo animaletto peloso che viveva proprio nella foresta proibita e alle due di notte non era il miglior posto per una gita. Come se non bastasse Gazza e la sua maledetta gatta erano sempre di ronda, e vedere quel brutto muso avrebbe compromesso le poche ore di sonno che le sarebbero rimaste dopo aver preparato le due pozioni. Come dicevo prima non c’era che un'unica soluzione: il mantello dell’invisibilità di Harry! Ok, ok, non era un furto, era soltanto l’ennesimo prestito, in fin dei conti lo aveva sempre trattato bene quando lo aveva usato. Salì, per la milionesima volta, le scale del dormitorio maschile, attenta a non far nessun tipo di rumore. In quei momenti invidiava da morire la McGranitt, sarebbe stato tutto più facile se si fosse trasformata anche lei in un gatto. Aprì lentamente la porta. Un odore nauseabondo l’investì, “Ron bendetto te, lavati i piedi prima di andare a letto!!

Infilò cautamente la testa nella stanza, era sempre meglio controllare la situazione prima di far irruzione: Neville e Dean dormivano profondamente, Ron ed Seamus russavano così forte tanto che Ginny si stupì che gli altri fossero in grado di dormire. Non rimaneva che controllare Harry, il suo letto era proprio sotto la finestra, impossibile da vedere da quella angolazione. Mise un piede dietro l’altro molto cautamente e finalmente entrò nella stanza. Il viso rivolto verso quello del ragazzo, la luna illuminava la stanza e un raggiò si riflesse sugli occhiali di Harry, che non erano appoggiati sul comodino. Oddio, era sveglio, era sveglio, maledizione e stava leggendo!!

“Calma Ginny, calma. Ragiona, pensa a qualche scusa…non ti senti bene, ecco non ti senti bene e volevi Ron!! Sì, sì regge, regge!!”

Stava per iniziare a parlare , quando si accorse che c’era qualcosa di strano, perché Harry non aveva ancora detto nulla? Lo guardò meglio, gli occhi erano chiusi, anche se aveva un libro aperto sulle gambe. Si era addormentato mentre leggeva! Il sangue ritornò a scorrerle nelle vene, respirò a fondo e con studiata calma si diresse verso il baule. Senza staccare gli occhi dal ragazzo lo aprì e dopo due secondi trovò il suo compagno di tante notti brave: il mantello. Il più era fatto, non rimaneva che uscire da quella maledetta stanza, l’odore dei piedini di Ron gli stava dando alla testa. Appuntò mentalmente di consigliare ai gemelli di usare i calzini del fratello per le puzzobombe, il nuovo prodotto in via di sperimentazione di George e Fred che avrebbe presto allungato la lista di Gazza.

Chiuse lentamente la porta e inspirò profondamente l’aria pura. Riacquistando velocemente la lucidità mentale, indossò il mantello e corse fuori dal ritratto della signora Grassa, che mugugnò qualcosa d’incomprensibile. Si diresse il più velocemente possibile verso la foresta, sapeva oramai a memoria tutti i percorsi migliori, da quello più sicuro, a quello più corto.

Oh, se amava essere la sorellina preferita di Fred e George! Era da due anni che aveva iniziato a trafficare sostanze illecite con un unico scopo: Soldi, e i loro trucchetti erano stati veramente utili. No, non era un tipo venale, per niente, ma si era stufata ogni volta che girava l’angolo di esser chiamata stracciona, pezzente o qualche altro bell’aggettivo affibbiatole dai Serpeverde. Non sapevano andare oltre l’apparenza, questo sì, lo sapeva bene. Ma che diamine, aveva 16 anni e ci teneva al suo aspetto esteriore! Le veniva ancora da ridere se pensava che la sua fortuna fosse tutta merito di quell’uomo che la gente si ostina immeritatamente a chiamare Professore, Mister Severus Piton, e di quello stupido, arrogante, pallone gonfiato di Draco Malfoy….

 

 

“Dannazione a lei!”

Mentre girava l’angolo si scoprì a pensare a come far morire quella filobabbana di una morte lenta e dolorosa. Svoltò a destra. Chissà se… Di nuovo a destra. Senza dubbio rifilarle una delle sue Pozioni Rinvigoramente, con la scusa che non era rimasto soddisfatto dell’ultimo acquisto avrebbe potuto essere l’idea giusta. L’avrebbe tagliata male apposta (a pozioni aveva il massimo dei voti solo perché c’era Piton, però non andava certo malaccio, anzi)… E mentre gliela restituiva avrebbe casualmente fatto qualche commento sulla sua scarsa competenza. Conoscendo il tipo l’avrebbe bevuta sul momento pur di dimostrargli che l’aveva distillata alla perfezione.

Ehi, un momento… Torna indietro, riavvolgi la pellicola: conoscendo??? E mentre si rassicurava pensando che i loro rapporti non andavano al di là dell’assioma spacciatore-cliente (Tu vendi-Io compro), accadde l’(in)evitabile.

La vide. Anzi, le cadde proprio addosso. O meglio, ci inciampò.

-Maledetta, fottutissima gatta del cavolo!!!-

Si rialzò e cominciò a correre, infilando a caso tutti i passaggi segreti che conosceva per tornare alla Sala Comune di Serpeverde. L’unico motivo per cui avrebbe potuto restare a girovagare era per far sì che la toporagna trovasse anche la Weasley. Improvvisamente si rese conto di essere arrivato in prossimità delle cucine. Grattò velocemente la pera e la porta si aprì. Si infilò dentro appena in tempo. Si guardò un po’ intorno finché non ebbe identificato l’oggetto del suo desiderio.

-Dobby!-

-Sig-Sig-Signorino M-malfoy.. Cosa desidera? Posso offrire tè con pasticcini? Cioccolata calda? Muffin al cioccolato?- Nel mentre che l’elfo parlava una moltitudine di dolci si era letteralmente moltiplicata intorno a lui. Manco fosse stato Gesù.

La toporagna iniziò a grattare alla porta, e lui era lì immobile a guardare il cibo completante inebetito. Doveva trovare una soluzione al più presto. Maledisse se stesso, gli intrugli, e quella maledetta piccola stracciona che glieli aveva venduti.

Ecco, bravo. Lo sapevi che quelle pozioni a lungo andare potevano dare degli effetti collaterali, ma tu niente…”.

Ebbe la fortuna di riprendersi presto dal suo momentaneo instabile stato mentale e di minacciare Dobby di morte se non l’avesse nascosto il più presto possibile nel più sicuro posto possibile.

L’adorabile esserino ebbe la cura di stiparlo sotto i fornelli, proprio in mezzo a due forni che erano in funzione tutti i giorni, tutto il giorno, per la gioia degli studenti. E anche per la sua se la sua massima aspirazione fosse stata carbonizzarsi completamente in meno di trenta secondi. Come se non bastasse lo stesso adorabile esserino si era dato la cura di spargere davanti al suo nascondiglio l’ultima creazione di Winky, la sua altrettanto adorabile fidanzatina. Una marmellata alla mandragola deliziosissima. E nauseabonda. -Per depistare Mss Purr, Signore-. Diavolo, avrebbe fatto schifo pure alla Sprite!

Affrontò in silenzio e con una dignità da vero Malfoy la tortura a cui era sottoposto, mentre la toporagna ispezionava ogni più piccolo angolo della cucina. Fino a che (dieci minuti dopo) Sua Signoria decise che il fuggitivo non aveva avuto voglia dello spuntino delle due e mezza del mattino e se ne era presumibilmente tornato a letto.

-Era ora! Un altro minuto e ci sarei morto, là dentro!- Grondava sudore da tutte le parti…

-Ma Dobby… U-unico  modo per… Io non volere…-

-Sta' zitto stupido elfo. Preparami una cioccolata calda, corretta con un po’ di Brandy Golainfuocata. E fai in fretta, magari decido di lasciar correre- E qui i suoi occhi si socchiusero malignamente.

Ma guarda te cosa gli toccava fare per colpa di Ginevra Weasley. Meglio se la vedeva domattina, quella strega (nel senso babbano del termine). Aaaah, ma ora si sarebbe goduto il meritato premio culinario.

“C’è sempre un lato positivo, nevvero?”

L’avesse mai detto.

 

 

“Chissà cosa sta combinando quel furetto platinato a quest’ora di notte?

 Di ritorno dalla foresta oscura, proprio mentre ero intenta a ricordare uno degli episodi funesti dove compaiono, guarda caso, il naso adunco di Piton e il suo viscido prediletto, tutto mi sarei aspettata tranne che vedere Sua Eccellenza Purosangue intento a fare una giratina notturna.

Ma guarda che carino così intento a cercare qualcuno vicino alla mia Sala Comune, forse forse son io? Quale onore, il signor Malfo, vuol me? Un nobile del suo lignaggio alla ricerca di una piccola babbanofila stracciona? Non le si addice proprio signor Malfoy, no di certo, il suo preziosissimo pedigree potrebbe risentirne.

L’ultima volta che avevo avuto l’immenso dispiacere d’incontrare Mr. Gelo era perché aveva bisogno di una delle miei creazioni. Se non sbaglio l’episodio risaliva a circa una settimana prima: il “poveretto”, oltre ad aver pagato in anticipo (non mi fido di quella serpe), si vergognava tanto di prendere qualcosa da me, d’abbassarsi al mio livello, che non si era nemmeno accorto di aver pagato il doppio dei suoi compagni di casa. Non che la cosa mi meravigliasse più di tanto, se un po’ lo conosco, è stato così scemo da non essersi confidato nemmeno con i suoi gorilla, poteva al massimo chiedere se avessero mai comprato un po’ di pozione Rinvigoramente. Solo Merlino sa quanto pagherei per vedere che faccia farà quando si accorgerà di esser stato spennato come un pollo! Adoravo, ma che dico, amavo queste situazioni che riuscivano sempre a mandare il mio umore alle stelle. Solo un bella sbornia con il Whisky Incendiario mi faceva ridere di più delle mie piccole rivincite, soprattutto su di lui.

Mi decisi a seguirlo per un po’, affetta da una strana pazzia di notte fonda, nascosta dal mio meraviglioso, ah no pardon, nascosta dal meraviglioso mantello di Harry. Totalmente presa dalla mia missione serale: “pedina Malfoy e spaventalo a morte” rischiai di urtare quella maledettissima gatta spelacchiata, ma qualcuno fortunatamente mi amava e per un soffio riuscii ad evitarla. Repressi un richiamo a quella viscida serpe. Non so per quale scellerato impulso lo stavo per avvertire che il felino era a pochi centimetri da lui.

A quel bamboccio infatti non gli andò per niente bene, poiché un secondo dopo Sua Stupidità Platinata, quasi schiacciò la maledetta gatta spelacchiata, mandandola ad urtare contro il muro. Ora sì che sarebbero stati guai. Una Mrs Purr arrabbiata è molto peggio di Gazza quando è particolarmente nervoso, la signorina ha un ottimo naso e quattro zampe, il custode ne ha malapena una e mezzo.

Anche Malfoy doveva essere del mio stesso avviso, perché non l'avevo mai visto correre così veloce, nemmeno quando incontrava il fasullo Alastor per i corridoi. La cosa mi rammaricò molto, mi dispiaceva proprio averlo perso di vista così presto, avrei preferito strapazzarlo di persona almeno per un po’.

Controllai l’orologio: le due e mezza

Accidenti non pensavo fosse tanto tardi, domani mattina probabilmente morirò durante l’ora di Rüf”. Un impegno non è tale se non lo rispetti, e la mia parola ci tenevo che valesse, così mi arresi a preparare quella stramaledetta pozione, avevo fatto trenta tanto valeva che facessi trentuno. Mi avviai perciò verso il mio “laboratorio” sempre che così si potesse chiamare il bagno di Mirtilla Malcontenta. Mancavano una manciata di centimetri alla meta prefissata, quando sentii dei passi per il corridoio, dei passi inconfondibili, quelli che per anni mi avevano fatto tremare ogni volta che li sentivo seduta davanti ad un calderone nella tetra stanza di Pozioni: anche Severus Piton vagava alle due notte. Probabilmente Malfoy era con lui, è risaputo che gli scemi vanno sempre in coppia.

Dovevo trovare una soluzione al più presto, anche se avevo il mantello dell’invisibilità, non era saggio rimanere nello stesso posto con quell’uomo. Un brontolio del mio stomaco mi suggerì il rifugio adatto: le Cucine.

Mi diressi il più silenziosamente possibile verso quella che contavo che fosse la mia ultima tappa prima di preparare la pozione, decisa a mettere più piani possibili fra me e Piton. Nessuno, nemmeno Harry lo odiava come lo odiavo io.

Solleticai la pera e si spalancarono le porte del paradiso, o almeno quello che credevo fosse tale poiché, sorpresa delle sorprese vi incontrai di nuovo quel bamboccio di Malfoy che trangugiava una cioccolata calda, rosso in viso. No, scusate mi sono senza dubbio espressa male, poiché Dracuccio non raggiungerà mai quel colore proprio del basso rango! E’ forse più opportuno dire che il suo viso aveva assunto una tonalità diversa dal bianco neve.

-Che ti è successo Malfoy? Ti hanno cotto in forno? -

Nessuno, giuro nessuno, riuscirà mai ad eguagliare l’espressione che gli si dipinse in volto.

 

 

No. No, no, no, no.

"Ecchecazzo!". Proprio ora che aveva deciso di rimandare all'indomani la sua seconda umiliazione.

-Cough... Coff...Coff- "Rettifico, terza umiliazione".

Si era appena rovesciato metà della cioccolata sui pantaloni. Infatti, oltre a tossire, aveva preso a saltellare per la stanza come un matto al fine di interrompere un po' il bruciore. A parte che ormai, cotto per cotto...

Ehi, un momento... Forse poteva approfittare dell'occasione che gli era capitata. Gliela avrebbe fatta pagare, e con gli interessi.

Cercò di riacquistare un po' del suo self-control. Anche se effettivamente era difficile con un piede che pulsava per la botta che aveva preso contro il tavolo accanto.

-Salve Waesley. Che ci fai in giro a quest'ora di notte? Mi è per caso sfuggita la tua nomina a Prefetto?-

Concentrati Ginny, concentrati, non ridere, NON RIDERE

Missione fallita… E come diamine poteva riuscirci, aveva appena visto la persona più fredda che avesse mai incontrato saltare per la cucina come un canguro ubriaco… Già, effettivamente sentiva puzzo di alcool nella stanza.

-No, sai perfettamente che non lo sono, ma forse è a me che è sfuggito qualcosa. Da quando in qua i capiscuola hanno il permesso di bere alcolici?-

-Touché- Sapeva che non si sarebbe fatta sorprendere. Ma in fondo era solo un commento come un altro, per iniziare una conversazione. La vendetta, lui lo sapeva bene, è un piatto che va servito freddo. Girò intorno alla tavola, poggiandovi nel mentre il suo bicchiere, finché non le arrivò proprio di fronte.

Fissò i suoi occhi di ghiaccio in quelli della ragazza. No, questa volta non gli sarebbe sfuggita.

-Dimmi Weasley, ti ha divertito prendermi il doppio di quello che chiedi di solito? I tuoi genitori non ti hanno insegnato il valore dell’onestà? Oh, scusa, forse chiedo troppo da degli straccioni come voi-

-Dimmi Malfoy, il tuo piccolo cervellino era già lesionato fino a questo punto, o le mie pozioni hanno contribuito a peggiorare la situazione? Se i miei prezzi speciali, ideati appositamente per te non ti aggradano rivolgiti pure a qualcun altro… Se lo trovi!-

-Bene, vorrà dire che farò così… Forse la McGranitt potrebbe andare. Io dico che sarebbe molto contenta di farti concorrenza. Che ne pensi?- Incrociò le braccia, come a sottolineare la sua superiorità.

Maledetto bastardo, ma i tempi della piccola e indifesa fiammiferaia caro mio sono finiti” -Chissà, potrebbe essere interessata a prendere tutti i miei clienti, penso sì, che il primo della lista potresti essere proprio tu!-

Sfoderai uno dei miei migliori sorrisi della serie: “la più stronza sono io, lascia perdere”. Trattare con mezza scuola aiuta a velocizzare le facoltà mentali, molto di più forse delle pozioni.

Fu un attimo. Ginny non si rese neppure conto che qualcosa le veniva sfilato di mano. E, purtroppo per lei, qual qualcosa era in mantello dell’invisibilità di Harry.

-Bene, bene Weasley… Non sei poi così astuta come pensavi. Mai pensato di prepararti una pozione Rinvigoramente solo per te? Chissà come reagirà Potter quando verrà a sapere in che mani è finito il suo prezioso mantello… E poi il passo è breve a farsi la fatidica domanda “Come ci è finito?”. E qui entri in ballo tu… Certo, devo ammettere che Potter non è un asso in queste cose, ma anche uno stupido come tuo fratello arriverebbe alle giuste conclusioni- Il solito ghigno perfido comparse sulle sue labbra.

Gelo totale. Il cervello non rispondeva più, ma le sue mani sì, quelle avevano una vita propria. Soprattutto ora che quella stupida, arrogante lingua biforcuta aveva firmato la sua condanna a morte. Un troll probabilmente avrebbe avuto un idea migliore della sua, quando si scagliò con tutto il suo (se pur scarso) peso su di lui.

-Waesley, che cazz-…?-. E fu così che si ritrovò a barcamenarsi per mantenersi in equilibrio, visto che quella pazza aveva deciso di attentare al suo centro di gravità. Quel mantello sembrava valere di più della sua stessa vita.

-Mollalo Malfoy, o ti uccid-...- ma fu impossibile terminare la minaccia poiché un barattolo di marmellata le cadde sulla testa, sporcando accidentalmente non solo i suoi capelli, ma anche il preziosissimo mantello e quel cerebroleso, che oltre a essere viscido, ora era anche appiccicoso.

Malfoy rimase un attimo interdetto. Voltò la testa e si accorse che tutti gli elfi domestici li stavano fissando. Tutt’a un tratto accadde qualcosa di impensabile. Draco lasciò cadere quel maledetto mantello e si eclissò rapidamente.

 

 

Per una volta nella vita lui e Ginevra-ho-il-coltello-dalla-parte-del-manico-Waesley si erano trovati d’accordo sul sospendere le ostilità.

Sopportare le risate del nemico è un conto, ma umiliarsi davanti alla servitù è troppo. Sia per me che per quella strega”.

Ok, è vero, avrebbe potuto godersi appieno la sua rivincita, ma così non c’era gusto. Se fosse stato Potter non ci avrebbe pensato su due volte. Probabilmente a quest’ora sarebbe stato ancora lì a morire dalle risate. Te lo immagini con gli occhiali sporchi di marmellata, più cieco di una talpa, sbandare per tutta la cucina, con Dobby al seguito “Signorino! Signor Potter!”…

Accantonò a malincuore l’idea.

Ma con la Waesley… Con la Waesley era diverso. Sfotterla non era abbastanza. Ci volevano battute taglienti, rapidi botta e risposta. Ci voleva ironia e un bel po’ di astuzia. Un pizzico di intuito e tanto, tanto cinismo.

E lui era una grande amatore di tutti i sopracitati punti.

Gli tornò in mente l’immagine di lei mentre gli si buttava letteralmente addosso. Per un attimo aveva pensato che avesse voluto sorprenderlo in un modo insolito. Solo per un attimo.

Si fermò poco prima di svoltare l’angolo e si sporse un po’: niente gatte spelacchiate in giro. Bene, fra poco avrebbe potuto finalmente godersi il suo meritato riposo.

In fondo la serata non era andata proprio sprecata, aveva incontrato Miss spacciatrice disonesta e le aveva dato una bella lezione.

Sì, ma…” Più ci pensava, più si sentiva assalire da un senso di insoddisfazione. E, Cristo, doveva capire da dove veniva. Non ci poteva fare niente. Se non analizzava ogni suo sentimento o sensazione non stava tranquillo. Non che questo gli impedisse di essere spontaneo, no. Diciamo però che dava una bel contributo alla sua freddezza.

Amava sentirsi sicuro. Amava avere sotto controllo tutto ciò che poteva, come il suo carattere, le sue reazioni agli stimoli e alle situazioni.

Ma, doveva ammettere con rammarico, lei lo spiazzava. Sì, certo, quello delle risposte taglienti era il suo campo, ma con lei… Insomma, con lei era diverso. Non riusciva ancora a definirlo bene, e ciò lo irritava terribilmente, ma era diverso.

Era una sensazione indefinita, che non riusciva ancora a catalogare. Non che la sua compagnia lo allettasse più di tanto, ma trovava piacevoli i loro scambi di opinione, se così si potevano chiamare.

Quando erano insieme gli sembrava che non esistessero altro che loro due e i loro sguardi, fossero questi di odio e risentimento o pieni di sottile ironia e divertimento. Sì, perché lui si divertiva.

La prossima volta devo ridurre la dose, quella brodaglia mi sta dando alla testa…

-Scaglie di serpente-

Entrò velocemente nelle Sala Comune della sua casa. I camini erano ormai praticamente spenti e il freddo entrava fin quasi nelle ossa. Ma a lui non dava fastidio, un po’ perché di suo non soffriva il freddo, un po’ perché ci si era abituato. E pensare che era l’ultimo anno che gli era concesso di vivere fra quelle mura.

Rettifico, forse è l’ultimo anno che mi è concesso di vivere e basta.”

Salì nel suo dormitorio e accese una candela. Cominciò lentamente a spogliarsi, lasciando cadere la camicia e i pantaloni della divisa sul baule posto ai piedi del letto. (E qui sto sbavando Ndvega)

Gli tornò in mente Ginny Weasley sporca di marmellata. Gli occhi spalancati dalla sorpresa, la bocca aperta. Marmellata color rosso scuro… Chissà di cosa sapevano le sue labbra… Forse di ciliegia, o di frutti di bosco… Si lasciò cadere sul letto perso ancora in questi pensieri. Il sonno lo colse prima che si accorgesse che la ragazza che aveva appena pensato di baciare era Ginny Waesley. Colei che fino ad un paio d’ore fa’ gli faceva venire il ribrezzo solo a pensarla, anche se era la sua spacciatrice "preferita".

 

 

TI ODIO, starmaledetto Malfoy, non potevi comportarti come tutte le persone normali?

Ma sua Maestà, tutto era tranne che normale.

Capisco il fastidio di dare spettacolo davanti a tutti gli elfi domestici, ma abbandonare così il mantello! Prima me lo strappa di mano, poi lotta come una gargoyle impazzito per trattenerlo ed infine lo lascia come se non gliene fosse mai importato niente!" 

Questo non era una comportamento da persona coerente, intelligente, assennata o comunque lo si volesse definire. Effettivamente in quell’ultimo periodo il signorino era decisamente insolito, colui che si era sempre sentito superiore al mondo, e malgrado mi costasse ammetterlo, aveva sempre dimostrato di esserlo, aveva iniziato a far uso di Pozioni Rinvigoramente, pur essendo uno fra gli studenti più brillanti di tutta la scuola. Certo non a livello di Sua Saggezza Infinita, Hermione Granger (vega, sosia di Herm, non ti offendere, nulla di personale N.d. IAGO), ma nemmeno poi troppo sotto, oserei dire che fosse secondo solo a lei. Alla luce di questa considerazione trovai solo due ipotesi possibili per spiegare il suo strambo comportamento, una più improbabile dell’altra: o era in paranoia completa per l’esame dei M.A.G.O., cosa possibile per qualsiasi altro studente di Hogwarts, ma non per Signor. Emozioni Inesistenti; o stava tramando qualcosa di così viscido e machiavellico, che le sue capacità mentali in condizioni normali non erano abbastanza. Un brivido mi percorse la schiena. L’ultima ipotesi non era poi così bizzarra, anzi, forse era meglio tenere gli occhi aperti.

Entrai finalmente nel bagno di Mirtilla, altro luogo che fino a poco tempo prima mi spaventava. Della fastidiosa presenza nemmeno l’ombra, se avessi avuto la fortuna di non vederla almeno una cosa quella sera sarebbe andata bene. Anzi due, non avevo incontrato nemmeno il “buon” vecchio Gazza. Prelevai gli strumenti per la mia creazione nascosti in un buco profondo, scavato ingegnosamente da me sotto una pietra, e mi misi subito a lavoro. L’avevo preparata così tante di quelle volte che i miei gesti erano ormai completamente meccanici, non c’era nessun bisogno che mi concentrassi, il che era un bene dato che prima di andare a letto dovevo risolvere un altro problema: levare la marmellata dal mantello di Harry.

Rimuginai per una mezz’oretta buona quando mi balenò davanti agli occhi l’immagine di Ninphadora, che ripuliva il suo vestito sporco d’inchiostro con un semplice incantesimo: “Gratta e netta”. Come avevo fatto a non pensarci prima? Appena completai la pozione, imitai il gesto della mia adorabile conoscente, e con un sorriso di sollievo notai che aveva funzionato splendidamente.

Potevo finalmente mettere la parola fine alla mia giornata. Volai, nel vero senso della parola, dentro la Sala Comune della mia agognata casa, ignorando le minacce della Signora Grassa imbestialita dopo che l’avevo svegliata per l’ennesima volta.

Rinserii la modalità gatto-on e mi avviai nel dormitorio dei ragazzi, ripetendo alla perfezione tutto ciò che avevo fatto qualche ora prima. Non era cambiato nulla: Harry e gli altri dormivano sempre beatamente.

Le candide coperte del mio letto mi avvolsero quasi coccolandomi, ero distrutta e frastornata. Non riuscivo a capire per quale assurdo motivo Draco continuasse a frullarmi nella mente, ma soprattutto non potevo accettare l’idea che quel fastidioso essere dopo tutto quello che mi aveva fatto la sera stessa e non solo, riuscisse a farmi risultare la sua presenza quasi, dico QUASI divertente. Cercai di scacciare quel pensiero soffocandomi con il cuscino. Ora non rimanevano che i suoi occhi freddi come la brina mattutina, che copre sotto di sé il mondo circostante, ma non lo nasconde del tutto. Realizzai un attimo prima di addormentarmi, con puro terrore, di aver già deciso, se pur inconsciamente, di essere tremendamente interessata a scoprire cosa fosse celato da quelli occhi magnetici.

 

To be continued…

 

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Allora, che ne dite, la continuiamo?  Beh, per un po’ di sicuro, visto che siamo già un po’ più avanti…

Sono ben accette critiche costruttive e commenti. Recensire non costa niente e aiuta le autrici ad essere più motivate e a scrivere meglio!

Ah, “furetto platinato” è un termine che forse può essere già stato trovato in qualche storia, ma posso assicurare che per quanto riguarda il nostro Malfoy l’ha coniato Iago mentre rimproverava il suo furetto bianco troppo intraprendente!

Allora a presto e fateci sapere cosa ne pensate!«

 

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Capitolo 2
*** Mission impossible, ovvero: come passare un’altra notte in bianco ***


Ed eccoci ancora qui

Ed eccoci ancora qui! Lo sappiamo, avete sperato fino in fondo ma... Che ci volete fare, ci stressiamo a vicenda per scrivere! E le ispirazioni sono continue e proficue.

Ci ha fatto tantissimo piacere ricevere le vostre recensioni, alle quali peraltro trovate le risposte alle fine del capitolo.

Vi preghiamo, continuate a recensire! Chi, oltre che lettore, è anche scrittore, sa quanto siano utili i commenti. Davvero, aiutano a lavorare meglio e motivano un sacco. Così le autrici aggiornano prima!

Veniamo al capitolo: speriamo che risulti divertente come quello precedente, anche perché sinceramente ne siamo molto fiere. Ci siamo fatte certe risate rileggendolo! Ok, ok, fine pubblicità...

Diciamo solo che vedremo i due alle prese con un'altra notte in bianco...

Chiediamo scusa per gli eventuali errori di battitura sfuggiti per miracolo alle nostre infernali manine.

Ultima cosa, ma non per questo meno importante: un saluto particolare a Opalix e Oryen (mi sa che c'è un h... ^^'''). Sono state anche le vostre bellissime storie a spingerci a scriverne una nostra!

Abbiamo veramente finito... Buona lettura!

 

 

 

Capitolo secondo: Mission impossible, ovvero: come passare un’altra notte in bianco

 

 

-Ma dove diavolo è finita?!-

Accidenti a lei! Non aveva ancora capito se, da brava donna, avesse un senso dell'orientamento pari a zero, specialmente al buio, oppure se lo facesse apposta. Conoscendola, forse la seconda.

Continuò a camminare, stando bene attento a non inciampare ancora nell'animaletto malefico che era Mss Purr. "Ci manca soltanto che finisca prima in infermeria e dopo da Silente. Meno lo vedo il suo studio, meglio sto". Era veramente incredibile: di giorno, quando aveva fretta, se la ritrovava sempre sotto il naso ad attaccar briga. Quando invece aveva bisogno dei suoi prodotti, non riusciva mai a rintracciarla. Puff. Volatilizzata. O meglio, crack. Smaterializzata.

Si fermò un istante a controllare la situazione. Non si era allontanato troppo dalla sua Sala Comune (Non si sa mai N.d. Draco). Un raggio di luna penetrò dalla piccola finestrella posta in alto, proprio a livello del terreno esterno. Era una delle pochissime pseudo-finestre che c'erano, lungo il corridoio che costeggiava il perimetro del castello.

Ammirò un attimo la polvere volteggiare in controluce. Hogwarts... Ci sarebbe mai stato un posto in cui si sarebbe sentito più a casa? La magia che permeava quelle mura non era la solita che praticavano i maghi. Era qualcosa di più, qualcosa fatto di sensazioni, di stati d'animo, di ricordi. Un luogo antichissimo, che trasudava storia da tutti i pori, ma allo stesso tempo non annoiava. Anzi, ti prendeva sempre di più fino a conquistarti completamente. Un luogo arcano e misterioso... da esplorare.

Si riebbe dai suoi pensieri. Ogni tanto aveva la tendenza ad estraniarsi dal mondo, volando col pensiero, o più semplicemente riflettendo su ciò che gli stava più cuore, anche se l'unica convinta che ce l'avesse pareva essere sua madre. Forse lo intendeva in modo anatomico. Non lo aveva ancora capito.

Continuò a camminare imboccando diversi corridoi bui, fino a trovarsi vicino allo studio di Piton. E fu lì che la vide. No, non Mrs Purr, proprio la Waesley. Il punto è che non vide solo lei. E no, l'altra non era comunque la toporagna.

 

 

-La seconda notte in bianco?? Ginny dovrai darti una regolata, prima o poi...- Tanto per cambiare, quella viscida serpe riusciva in qualche modo a scombinarle i piani. La missione serale se tutto fosse andato per il meglio, sarebbe stata breve, ma Malfoy aveva deciso che doveva avere a tutti i costi, senza nemmeno aspettare il giorno dopo, 2 stramaledette pinte di Elisir di Cerbro di Baruffio. A nulla erano servite le proteste fatte quella mattina, anche quelle incivili. A dire la verità non aveva mai detto una cosa civile a quello scemo, non era possibile! Giusto? Per dieci minuti buoni era stata irremovibile dalla sua decisone, quella notte voleva dormire almeno cinque ore, ma quando Mr. Malfoy gli aveva offerto il triplo, bene 36 galeoni a pinta, aveva capitolato, consolandosi con la classica frase: "dormirò domani". 72 galeoni non li aveva mai visti tutti insieme, e avrebbe finalmente potuto comprarsi una nuova fiammante scopa. Lei non era mai stata, e grazie al cielo non lo sarebbe mai nemmeno diventata un Prefetto come il suo bravissimo, dolcissimo, corretissimo ma soprattutto noiosissimo fratellino Ron.

 

Così anche quella sera, mi ritrovai a vagare in cerca di guai per i corridoi della scuola, naturalmente con il mitico mantello di Harry. Avevo uno strano (brutto) presentimento, ma forse era solo l'avvicinarsi dei sotterranei che lo provocava, o perlomeno mi convinsi che fosse così.

Prima di recarmi da Malfoy però volevo fare un salto nell'ufficio dell'uomo più rivoltante che avessi mai conosciuto: Severus Piton. Non ci potevo far nulla, ogni volta che pensavo quel nome mi sentivo quasi obbligata ad inserirci un epiteto offensivo, ormai ne avevo trovati così tanti da poterci scrivere perlomeno tre rotoli di pergamena. Il primo obiettivo serale comunque era piuttosto interessante: avevo scoperto, dopo averci passato cinque ore in punizione, che nell'ufficio del suddetto essere rivoltante, c'era uno stupefacente libro intitolato: "Cento e più pozioni per velocizzare la mente". Ottimo testo per migliorare e allargare il giro di affari. Valeva la pena prenderlo in prestito A VITA.

Arrivata nei sotterranei, miracolosamente senza incontrare anima viva (e non), presi dalla tasca una delle orecchie Oblunghe dei Gemelli, pronta a darmela a gambe se il Viscido fosse stato ancora sveglio. Rimasi in ascolto per cinque minuti buoni, non si sa mai, meglio essere sicuri al cento per cento quando combini qualcosa di losco e c'e di mezzo un professore, sopratutto Sua Mollezza Imperiale. Nessun tipo di rumore, via libera. Aprii con un semplicissimo incantesimo la porta, insospettendomi della facilità con cui avevo compiuto quell'operazione, Mocciosus non si era ancora scordato di quando Dobby aveva prelevato nel suo ufficio degli ingredienti per Harry ed era troppo strano che il tutto fosse stato così semplice. Decisi di fare più in fretta possibile. Frantumai senza troppi complimenti la serratura del mobiletto e presi l'enorme tomo. Rimasi per un secondo bloccata, quasi meravigliata che quello stupido non fosse uscito gridando qualcosa del tipo :"Al ladro" o "Avada Kedavra". La seconda era la più probabile, ahimè che sconsiderata incurante del pericolo che sono sempre stata. Decisi quindi di fare le cose in maniera perfetta, spostai un pochino i libri in modo che non si vedesse a colpo d'occhio la mancanza di quello che avevo preso io, aggiustai il lucchetto e controllai accuratamente di non aver mosso nulla in quel tetro luogo. A malincuore notai che conoscevo a memoria quella stanza, troppe volte ero finita in quella galera per qualche assurda ingiustizia con il peggior carceriere che avessi mai avuto la sfortuna di incontrare. Uscii risigillando la porta, soddisfatta per la mia nuova conquista, quando notai con terrore l'orologio, Mr Insensibilità erano quasi trenta minuti che mi aspettava. Girai un secondo lo sguardo cercandolo nei sotterranei, non vidi nulla per qualche secondo ma sentii subito dopo la sua voce sprezzante...

 

 

-Waesley, finalmente. Ancora un po' e avrei creduto che ti fossi tirata indietro-

Con un rapido movimento Malfoy mi bloccò i polsi dietro la schiena, facendomi cadere il libro che avevo tra le mani.

"Ho capito che sono in ritardo ma non mi sembra il caso, stupido squilibrato, di agitarsi così tanto!". Mi morsi la lingua, ero piuttosto seccata ma non avevo voglia di discutere, una gita in quell'ufficio era capace di provarmi, così dissi soltanto: -Malf-...- Quando però mi resi conto della situazione spalancai gli occhi. Ero praticamente attaccata al muro, con una mano di Malfoy dietro la schiena e l'altra accanto al mio orecchio sinistro.

-Pensavi davvero che ti avrei perdonato l'uscita di oggi?- Ora più che spaventata ero sorpresa.

-Te l'avevo detto che te l'avrei fatta pagare cara se ti avessi trovato in giro-

-Malfoy, ma che cazzo stai dicendo?!- Poverino era fuso, completamente.

-Zitta, stupida- poi, più piano -assecondami-. Si guardò intorno, ma senza voltare la testa, come se sapesse che qualcosa doveva accadere da un momento all'altro.

E in effetti qualcosa avvenne.

-Che sta succedendo qui?-

Hermione.

"Porc-" Stavo già pensando al colore della mia bara...

-Granger...- Malfoy sembrava quasi seccato, come se la Caposcuola l'avesse interrotto sul più bello.

-Stavo appunto spiegando alla Weasley che non è opportuno aggirarsi per la scuola di notte. Specialmente di questi tempi- Così dicendo mi squadrò come se mi stesse facendo un radiografia (Ehi, vedi di scrivere cose comprensibili, cosa vuoi che ne sappiamo noi di che cos'è una radiografia?! N.d. Draco&Ginny).

Tremai. Ma mi costrinsi a pensare che era il freddo a farmi quell'effetto (Ma quale freddo e freddo! Andiamo, sono io che ho un fascino irresistibile... E' già caduta ai miei piedi Nd. Draco Mai!!! Piuttosto mi ammazzo! N.d. Ginny)

-Bene, grazie del pensiero, ma adesso posso farlo io. 'Notte Malfoy- Tradotto volgarmente: -Togliti dalle palle-. Terminata la frase Hermione gli rivolse uno sguardo di ghiaccio, così freddo che faceva addirittura concorrenza ai suoi.

Malfoy si mosse lentamente, lasciandomi i polsi. Mi rivolse uno sguardo penetrante e sparì nel corridoio.

Il mio primo pensiero andò al libro che avevo fra le mani. Mi voltai, ma vidi soltanto delle piccolissime scintille verdi. Il ragazzo l'aveva fatto tornare al suo posto. Sullo scaffale dietro la scrivania del Professore di Pozioni.

 

"Non si sa mai un cazzo!!!"

Ormai ne era certissimo. La sfiga lo perseguitava. Non era mica come l'amore, no... Lei ci vedeva benissimo. Soprattutto se doveva sbirciare cosa faceva Draco Malfoy.

Il ragazzo aveva accelerato il passo, anche se mancavano pochi metri alla Sala Comune. Ci mancava solo di incontrare Pit-...! No, non l'ho detto!

Pregustava già una bella dormita, quando si ricordò del motivo per cui tutti i suoi libri si trovavano sul tavolo vicino al camino. Il saggio per la McGranitt. E il grafico di Astronomia. Ma bene, oltre ad aver perso ore di sonno inutilmente adesso avrebbe anche dovuto finire i compiti. Senza la sua pozione.

Basta. Basta, basta , basta. BASTAAAAAAA!!! Non ci pensare. Non ci pensare!...Troppo tardi.

Va bene, le aveva salvato il culo. No, aspetta, rettifichiamo: lui aveva parato il culo solo a sé stesso. Niente favori, niente pietà, niente di niente. L'aveva semplicemente vista con qualcosa in mano davanti allo studio di Piton e aveva pensato fosse la sua pozione. La Granger non poteva scoprirla con quella roba in mano. Specialmente se quella roba era destinata a lui. No, non lo spaventava il fatto che avrebbero potuto accusarlo di uso di sostanze proibite. Semplicemente aveva paura di rimanere senza scorte. Infatti.

No, non era vero. No, non aveva pensato che quello che aveva in mano Ginevra potesse essere un libro. No, non gli sembrava troppo grosso. , era distratto. , era in un corridoio che conosceva, di notte, al buio, disobbedendo al regolamento ed aveva tutti i sensi all'erta, e allora? Non l'aveva notato. Capita quando hai paura. Ok, ok, sono Draco Malfoy ma ho paura anch'io. Lo so, non sembra vero? Nooooo, non sto facendo lo spaccone... Draco Malfoy non fa mai lo spaccone, Draco Malfoy é l'arroganza fatta Serpeverde.

Lo so, sto continuando a girare intorno al punto, ma non ci voglio arrivare. Non voglio chiedermi perché ho aiutato Ginny. Porc...

E poi da quando in qua la chiamo per nome?!

Continuo a sostenere che quelle pozioni abbiano qualcosa di anomalo, magari qualche grammo in più di radice di Mandragola... Avete presente quelle medicine che se ne metti una goccia meno non fanno niente, se ne metti una di più ti uccidono? Ecco, una cosa del genere. (Ehm... Qui l'unico che non ha presente le medicine dovrei essere io, o sbaglio? N.d. Draco Sbagli!!! N.d. Vega)

Si sedette e cominciò a concentrarsi, non poteva passare anche un'altra notte in bianco.

Sicuramente lei non l'avrebbe neppure ringraziato, e con tutta probabilità l'avrebbe anche mandato a quel paese per aver rimandato il libro al suo posto.

 

-Malfoy, si può sapere che cazzo credevi di fare ieri sera?! Senza quel libro non ho idea di come sperimentare le nuove pozioni che ho in cantiere!-

Appunto.

-Ti facevo più intelligente, Waesley... Primo: Piton, che tu lo creda o no, non è stupido. Fa l'inventario delle sue cose ogni sera. Dopo la storia delle alghe è diventato ancora più maniacale- Il Serpeverde si appoggiò al muro incrociando le braccia. Sollevò la testa quel tanto che bastava per poterla guardare negli occhi.

-Secondo: non credo che la Mezzosangue sarebbe stata particolarmente contenta di coglierti in flagrante con la refurtiva dell’ufficio di Piton-

Per un istante Ginny sembrò che non avesse nulla da ribattere ma solo per un attimo…

-Sono la prima del mio corso in Pozioni, avrebbe potuto pensare che me lo avesse dato Mr. Oleosità Personificata per qualche ricerca più approfondita...-

-Casomai per qualche ricerca supplementare causa punizione, Weasley- Il solito ghigno apparve sulle sue labbra sottili. Forse non aveva gradito l’appellativo.

-Modera il linguaggio, ho ancora qualcosa che t’interessa se non mi sbaglio-

Forse era meglio tralasciare il terzo punto. Detestava non avere la situazione sotto controllo.

Pronunciate le ultime parole, la rossa si morse nervosamente le labbra, per un attimo pareva che avesse provato a trattare Draco come una persona normale, ma a quanto pare il signorino riusciva a farle abbandonare il buon intento e l’auto controllo.

-Cosa pensi che faccia qui? Non ammiro certo il panorama-. La faccia del ragazzo era una maschera di ghiaccio, priva di qualsiasi emozione. Anche il disgusto che di solito trapelava durante i loro incontri sembrava essere scomparso.

-No, Malfoy infatti tu non sei in grado di ammirare qualcosa all’infuori di te. Comunque se vuoi quello che mi hai chiesto rispetta la prassi, prima paghi poi sarai accontentato- Affarista fino al midollo, la signorina.

Draco, ancora appoggiato al muro non se lo fece ripetere due volte. Con un movimento fluido, elegante, ma repentino tirò fuori i 72 galeoni e li consegnò alla ragazza.

Prima sarebbe finita quella storia, meglio sarebbe stato per tutti.

Il ragazzo vide la Grifondoro prendere altrettanto velocemente 3 boccettine dalla tasca. Agguantò i soldi con l’altra mano e gli consegnò la pozione, stando bene attenta che nemmeno il più piccolo atomo della sua mano potesse sfiorarlo. Per un attimo ebbe l’impulso di afferrargli quella mano e... Ma non era il caso di cedere alla rabbia.

Si voltò senza degnarlo né di una parola né di uno sguardo, lasciandolo solo nel vuoto corridoio.

Un momento, c’era qualcosa che non tornava...

-Weasley, ma che fai??? Guarda che queste sono tre, non due pinte...!-

La Granger doveva averle fatto il lavaggio del cervello.

Con un debole colpo di reni si staccò dal muro, avviandosi alla lezione di Trasfigurazione.

 

 

 

Ginny sorrise pensando alla faccia che Malfoy aveva fatto quando si era accorto dell’insolito gesto di generosità da parte sua. Era a dir poco appagante riuscire a provocare una qualsiasi emozione, diversa dalla rabbia, all’odio o al disgusto su quel volto altrimenti marmoreo. Ed era addirittura la seconda volta in poche ore che il comportamento di Draco era decisamente surreale. Infatti durante il breve tragitto con Hermione, la sera prima, aveva rivalutato colui che un tempo definiva molto felicemente :”Lurida Serpe”.

Malgrado Miss Purezza, Hermione Grenger avesse sempre ragione, quella sera si era sbagliata di grosso: non era lui il malfattore, ma lei! A volte, durante uno dei suoi attacchi di pazzia quotidiana, desiderava rivelarle tutto, i suoi traffici, i tour furori orario, i prestiti non autorizzati, ma poi realizzava che con lei non sarebbe stata mite come con Harry o con Ron, lei non era una delle elette, non era abbastanza “in” per appartenere alla ristretta compagnia della strega più brillante di tutta la scuola. Aveva smesso da molto di soffrire per questo, aveva smesso da quando aveva scoperto cosa significava vivere veramente. I suoi attacchi di pazzia, le missioni serali, infrangere le regole erano tutte cose che la rendevano felice, le davano una carica di adrenalina per la quale valeva la pena di rischiare, perché lei si poteva definire ormai una habitué dell’azzardo, la regina dell’incoscienza. Ma mai e poi MAI avrebbe pensato che sarebbe stato proprio Malfoy a salvarle la pelle, ma soprattutto che l’unica volta che avrebbe potuto sicuramente prendere un’ottima rivincita su Potty e la sua patetica combriccola, rinunciasse così.

La pozione l’aveva comunque sempre dentro una tasca interna al mantello dalla notte scorsa, poiché Hermione aveva fatto un’arringa lunga più di quaranta minuti contro il Signor Arroganza, cosa che un comune essere umano non sarebbe mai riuscito ad eguagliare. Oh, come aveva desiderato un calzino di Ronnino il Prefettino, non sarebbe mai stato utile come in quel momento. L’avrebbe stordita con quel paradisiaco profumo oppure glielo avrebbe messo in bocca, così da tappargliela una buona volta. Miss. Sapienza per una volta non aveva afferrato al volo la situazione, ma in fondo come biasimarla, il furetto platinato si era mostrato ancora una volta come tutti lo immaginavano e lo consideravano: un viscido, lurido, arrogante arrivista, ma il miracolo era successo: per una volta aveva fatto qualcosa non solo per se stesso, e cosa più apprezzabile non si era aspettato nemmeno un grazie. Un debito non si scorda, soprattutto se si ha con Draco Malfoy e dovesse costare anni di duro lavoro, in qualsiasi modo sarà debitamente ripagato. Come portare a termine l’obbiettivo? Era tutto lì il vero problema, non era certo una cosa da poco. Riuscire nell’intento era una missione disperata, il soggetto in causa oltre ad essere enigmatico, impenetrabile e sfuggente era anche maledettamente orgoglioso.

Arrovellandosi per risolvere quell’impossibile enigma: ironia della sorte, Mr. Riservatezza gli ricordò Fierobecco, l’austero ippogrifo di Sirius, che quattro anni prima lo aveva ferito lievemente ad un braccio, per la gioia di tutti i Grifondoro. La soluzione stava dunque nel trovare il giusto inchino, un modo per far abbassare a Malfoy quell’invalicabile muro di Berlino che li divideva. In effetti quello scemo aveva molte cose in comune con Beccuccio, non solo l’orgoglio, erano infatti entrambi due anime libere, indomite e superbe.

Era meraviglioso volare con Fierobecco, molto più che una comune scopa, poiché oltre a sentire il vento che ti sfiora i capelli, il viso ed ogni altra parte del tuo corpo, riesci a sentirti viva e priva di ogni inutile legame sai che cavalchi un animale che segue esclusivamente l’istinto, completamente incontrollabile almeno che lui stesso non lo voglia. Chissà se anche Draco riusciva a provocare nelle persone gli stessi sentimenti, chissà se anche lui aveva il potere di farti sentire libera come il maestoso animale. Nella sua mente balenò l’immagine traditrice della mano di Malfoy che gli accarezzava i capelli, e istantaneamente, senza nemmeno rendersi conto di cosa la sua piccola mente malsana stava pensando si ritrovò a chiedersi se il suo tocco assomigliasse al vento freddo e intenso della tramontana. Malfoy era senza dubbio il tipo che provocava nelle poche persone che avevano accesso alla sua regale persona emozioni così intense ma allo stesso tempo così vane!

“Malfoy? Emozioni intense? Provare lei emozioni grazie a Mr. Insensibilità Sovrumana?” Completamente orripilata e sconvolta da ciò che aveva appena osato cogitare non si rese conto che aveva lasciato cadere tutti i libri che portava in braccio, ma cosa ben più grave non si era accorta che il libro di Cura delle Creature Magiche, “Mostro dei Mostri” del 6 anno stava liberamente scorrazzando per il corridoio. Per essere precisi aveva appena finito la sua giratina per il corridoio e stava mordendo voracemente la gamba del vecchio Zio Gazza. Proprio le urla iraconde di quest’ultimo la riportarono alla realtà.

Muovendo convulsamente la gamba sana, il povero custode cercava disperatamente di staccarsi quel maledetto libro dal suo polpaccio ma visto che non c’era versi di liberarsene iniziò a invocare i soccorsi a squarcia gola -Fermalo, ferma questo dannato coso…Aiuto, aiuto…Professor Piton, Professore-

Ginny, tornata bruscamente nel mondo dei comuni mortali si rese subito conto della situazione, non era proprio il caso incontrare Piton in quel frangente. Non aspettava altro che una bella scusa per metterla in punizione per almeno una settimana. Impugnò rapidamente la bacchetta e gridò -Immobilus-

Il libro si bloccò di colpo, ma non Gazza che continuando a muovere la gamba perse l’equilibrio e casco rovinosamente addosso alla toporagna, accorsa ad aiutare l’odioso padrone. Dalla padella alla brace, povera Ginny. La giovane Grifondoro cercò di riparare il rimediabile aiutando il malcapitato Gazza, ma il magonò decisamente infuriato, raccolse quell’orribile matassa di pelo miagolante e girandosi verso di lei con gli occhi quasi fuori dalle orbite sbraitò -Punizone! Punzione, ci vuole proprio, guarda cosa hai fatto alla mia povera, piccola Miss. Purr-

Detto questo si girò bruscamente, facendogli cenno di seguirlo, e si avviò zoppicante verso un ala del castello che Ginny conosceva benissimo: l’ufficio della McGranitt. La ragazza tirò un sospiro di sollievo, la sua direttrice di casa malgrado per alcuni versi assomigliasse terribilmente a Hermione, avrebbe capito la situazione e sarebbe stata sicuramente più indulgente di Mocciosus. Dopo qualche interminabile minuto giunsero a destinazione. Gazza bussò alla porta ma non rispose nessuno. Incuriosito decise di chiedere ai due Gargoyles situati davanti alla porta che fine avesse fatto la professoressa. I due gli rivelarono che non si trovava né a lezione né nel suo ufficio, e che forse era meglio, più pratico e veloce rivolgersi a qualcun altro. Gazza non era così tanto felice dai i tempi della Umbrige, che rammentava ancora con note nostalgiche.

La direttrice della casa non c’era, poteva dunque rivolgersi a qualcun altro sicuramente per lui più competente. Con un sorriso fin troppo allegro, che strideva con la sua brutta faccia perennemente crucciata, si diresse da un'altra parte, seguito dalla ragazza ormai rassegnata al peggio. Direzione: i sotterranei dunque l’ufficio del maledettissimo Piton.

“Mai una cosa che vada per il verso giusto, ti pare?” pensò la ragazza, mentre metteva faticosamente un piede davanti all’altro, a testa alta ma con il morale decisamente atterra. Assomigliava ad condannato che si avvia fingendo di non aver paura al patibolo.

Frustrata ed infuriata contro il destino si incamminò pronta al peggio. Ma proprio davanti alla porta del covo di Sua Repellenza Inaudita trovò sorpresa delle sorprese: Potter e Malfoy, scortati da un indignatissima McGranitt.

 

-Ehi, Malfoy!-

Ecco come iniziare male una giornata già di per sé non bellissima.

Forse poteva ancora evitarlo, si ricordava di un passaggio segreto dietro un arazzo. Doveva essere vicino...

-Malfoy- Si sentì afferrare per una spalla.

"Ma porc-"

Si voltò, divincolandosi elegantemente dalla stretta del ragazzo.

I due si fissarono qualche secondo, finché il Serpeverde alzò il mento dicendo:

-Potter, spero che tu abbia una ragione valida per questo comportamento-

-Certo che ce l'ho. Dovresti saperlo bene- Il Grifondoro sembrava decisamente arrabbiato. Il suoi occhi verdi brillavano dietro le spesse lenti degli occhiali.

Draco si mise una mano sotto il mento e alzò gli occhi con finto fare meditabondo -Sarà, ma in questo momento non mi sovviene...-

Un nanosecondo dopo si sentì afferrare e sbattere alla parete. Che ci volete fare, gli piaceva troppo provocarlo. Era una delle tentazioni alle quali non poteva resistere.

Però non pensava che avrebbe reagito così. Insomma, era pur sempre un Grifondoro! Doveva essere Potter quello coraggioso e leale, il classico "bravo ragazzo". Insomma, che seguisse anche lui il copione!

-Levami.Le.Mani.Di.Dosso.Potter- Ok, gli piaceva stuzzicarlo, ma non voleva fare il replay dell'incontro con la Granger al terzo anno.

-Scordatelo! Che cazzo volevi da Ginny stanotte? La Parkinson non ti basta?-

-Questi sono affari miei, San Potter- Draco era immobile. Lo stava guardando fisso negli occhi. Così, tanto per stuzzicarlo un po' di più. La conversazione stava prendendo una piega interessante...

-E poi che ti importa? Non dirmi che finalmente ti sei accorto di lei...- Vediamo un po'...

Gli occhi di Harry brillarono di una luce strana.

-Non.Osare.Toccarla. Sono stato abbastanza chiaro?- Tombola.

-Senti amico, quello che facciamo io e la Weasley non è affar tuo. Se me la voglio portare a let-- Ecco, aveva esagerato.

Draco non aspettò certo che il suo avversario si rimettesse in posizione, si rialzò e gli sferrò un gancio destro sul mento.

Cazzo, Potterino aveva messo su dei bei muscoli. Lo zigomo gli pulsava da far schifo. Di lì alla scazzottata vera e propria il passò fu breve, e fu proprio così che la McGranitt li trovò mentre presumibilmente si stava recando da Silente: avvinghiati in una lotta stile lottatori di Sumo, uno sopra l'altro a darsi poco elegantemente botte "'ndo cojo cojo"."

Draco non poteva crederci. Si era fatto fregare come uno stupido. E poi per cosa?! Per una ragazza! Cavoli, non aveva mai, MAI, fatto a botte per una ragazza in vita sua. Qualunque fosse la ragione. E il fatto che la donzella in questione fosse la Weasley escludeva a priori qualunque sorta di sentimento che non fosse il buon senso degli affari.

La McGranitt, come c'era da aspettarsi, dopo l'iniziale lavata di capo, li condusse nei sotterranei per "concordare la punizione con il responsabile della sua Casa, Sig. Malfoy".

Svoltato l'angolo si ritrovarono di fronte Gazza. Dietro di lui, la causa di tutti i suoi guai da qualche giorno a questa parte.

Ginevra Weasley.

 

To be continued…

 

***************************************

Allora, che ne pensate??? Lo sappiamo, siamo cattive a lasciarvi così, come facevano gli scrittori del periodo Vittoriano che scrivevano sui giornali (Rumori funesti e... Ragazzi, continuiamo pure, le ho dato un colpo in testa così torna normale, ha di questi attacchi alle volte N.d.Iago).

Sorprese dal comportamento di Malfoy? E di Ginny che ne pensate? Previsioni per il futuro? In questi primi chaps c'è già qualche indizio... Piccolo piccolo, ma c'è.

Per finire passiamo alle recensioni:

 

Donnasole: carino il nick! Onore (o onere) di essere stata la prima a recensire! Ti ringraziamo tanto! Ci fa piacere che ti sia piaciuto l'epiteto "sua stupidità platinata", coniato da Iago. Divertirti era uno dei nostri obiettivi, ci fa piacerissimo che sia stato davvero così. Cosa ne pensi della nuova parte? A presto!

Elwel: grazie mille per i complimenti cara! Scrivere a quattro mani è meno difficile di quanto sembra e viene davvero bene se si riesce ad essere sinceri e schietti, ma gentili. Speriamo deciderai di recensire di nuovo…

Savannah: ciao!!!!!!!!! Onoratissime!!!!!!! Quando abbiamo visto la tua recensione abbiamo praticamente spaccato i timpani alle nostre rispettive famiglie che, ignare, si chiedevano cosa stesse succedendo... ^^'''

L'hai letta DUE volte??? *_* Ci fa davvero piacere (piacere?! Ci manda letteralmente in brodo di giuggiole! N.d.Iago) che ti sia piaciuta così tanto. Come "pensione"?!?! Torna presto da noi!!! Facci sapere cosa ne pensi di questa nuova parte... Ah, Iago fa presente che si è addirittura scaricata la canzone degli U2!

gb87: no, anzi! Le critiche sono sempre ben accette! Avrai notato la differenza di stile fra la parte di Draco e quella di Ginny: abbiamo sfruttato il fatto di avere due stili completamente diversi, come i caratteri dei personaggi. Le parti in cui parla Malfoy sono infatti molto più concise e ricche di punti di quelle di Ginny, affollate invece da periodi lunghi con molte virgole. Speriamo di leggere ancora una tua recensione, le più belle sono proprio quelle delle persone che dicono la loro opinione così com'è. Ci ha fatto davvero piacere, quindi non preoccuparti!!! Cosa te ne pare di questo chap? A presto!

kamomilla: grazie! Grazie! GRAZIE! Ci fa piacere aver ricevuto il tuo commento e Iago ha preso a saltellare sulla sedia quando ha letto che ti è piaciuta la sua Ginny. Lei non lo sa, ma è uguale... Alla prossima e facci sapere cosa ne pensi della nuova parte!

Maho: in effetti Ginny può sembrare un po' OOC, ma noi abbiamo preso spunto essenzialmente dal quinto libro... Ci ha galvanizzato troppo! Questa Ginny è ancora peggio dei gemelli... Molto più decisa, ma anche molto più... Lo vedrai, lo vedrai. ^^ Ora è il turno di vega di saltellare sulla sedia. Grazie dei complimenti! Speriamo continuerai a recensire.

Seyenne: che bel nick! (vega in adorazione *_*). L'espressione "è mitica Gin che spaccia" ci ha mandato in fibrillazione e anche il commento su Draco... Iago ci tiene a far sapere che d'ora in poi sarà anche più cattiva e che non si limiterà solo a spennarlo... (Aiuto! Una più sadica dell'altra! Aiut- N.d.Draco Zitto!N.d.Iago&vega ^^''') Anche a noi piace molto la scena della marmellata! Ci fa piacere che il chap non ti sia parso noioso e che tu abbia deciso di lasciarci un commento così lungo. Cosa ne pensi della nuova parte? Ansiose di sapere... Alla prossima!

*ALE_BLACK*: solo per il tuo nick vega ti farebbe un monumento! Adora Sirius...! Grazie dei complimenti, come vedi sei stato/a accontentata... Dicci che ne pensi!

terry: anche a te grazie mille del commento! In effetti la prima scena dove si vede Draco può sembrare un po' poco chiara, perché è un po' rocambolesca... Mi dispiace ma non riesco a trovare qualche altra motivazione, avendola scritta mi riesce difficile vederla da fuori ^^'''''.N.d.vega. Anche a noi piace tanto la parte della cucina! Ci fa piacere tu abbia deciso di lasciare un commento, continua a dirci cosa ti sembra poco chiaro e cosa non ti torna, ci aiuta davvero a migliorare! Che te ne sembra di questa parte? A presto!

 

 

E così abbiamo finito con le risposte... Ragazzi, ci abbiamo messo un'ora! E la prossima volta speriamo di mettercene due... Quindi commentate!

Alla prossima!!!!!!

Baci baci

 

 

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Capitolo 3
*** Conseguenze rilevanti ***


Salve a tutti, eccoci qua con un nuovo capitolo

Salve a tutti, eccoci qua con un nuovo capitolo... sì lo so, potevamo benissimo evitare ma scusateci non abbiamo proprio resistito... ringrazio innanzitutto tutte le persone che sono state così carine nelle precedenti recensioni e che ci hanno riempito letteralmente di complimenti.

Ora qualche delucidazione sulla nuova parte: Weasel in inglese significa donnola, persona subdola ed astuta... non so cosa abbia in testa la mia compare (vega), ma dovrebbe essere importante visto che mi ha chiesto di appuntarlo prima della storia. Lo so che dovrei saperlo, ma nessuna delle due rivela mai alcune parti (spesso le più importanti) all'altra... è un giochino un po’ sadico visto che ci lasciamo sempre nei momenti più incasinati possibili... comunque forse è il caso che la smetta di dilungarmi inutilmente e vi lasci leggere in pace la storia, ma siate pazienti solo un secondino poiché vorrei dedicare al mio fratellino ( che vi assicuro, almeno per i piedini profumati assomiglia a Ron) e alla sua consorte attualmente emigrati in Canada, questo capitolo.

A Sandro e Pinzica, nella speranza che il clima polare vi rinfreschi i pensieri... Tornate presto, ma dopo i miei esami possibilmente...

Iago

 

P.s. La mia compare paranoica non era soddisfatta di pubblicarla solo a suo nome, quindi attivato questo account ha fatto evanescere la storia e la rimaterializzata qui... (L’ho fatto solo perché l'abbiamo scritta insieme ed è giusto che sia pubblicata a nome di entrambe, visto che tu non hai ancora un account...N.d.vega Visto che sei paranoica?N.d.Iago-che-corre-lontanto-da-vega-che-la-guarda-in-modo-truce)

 

**********************

 

Salve, un salutino e un ringraziamento anche da parte mia!

Mi raccomando, recensite che ci fate tanto tanto piacere!

Per chi non ho ancora recensito io, abbiate fede, iniziano le vacanze.

Una dedica anche da parte mia: alla mia sorellona e al mio fratellone, che mi sopportano con tanta pazienza… Tanti auguri Eli!

Scusate per l’inconveniente del ri-postaggio… ^^’’’ Grazie a Donnasole che ha recensito il primo capitolo della storia anche se le pareva di averlo già fatto, e dopo ha recensito anche il secondo!

Per chi ha recensito solo il primo… Ragazze, latitate??? Scherzo, il solo fatto che abbiate letto ci fa un immenso piacere. Ma vi assicuro che ci si affeziona anche alle recensionists… Bene, ho finito e vi lascio leggere…

 

                                                                                                                        vega

 

 

 

Capitolo terzo: Conseguenze rilevanti

 

 

D’accordo, che Harry e Draco non si amassero alla follia era noto anche ai muri; che regolarmente, appena l’uno posava gli occhi sull’altro, dovevano stuzzicarsi, offendersi, esprimendo molto elegantemente l’affetto che provavano reciprocamente, era nella norma; ma questa volta anche a Ginny parve decisamente che i due avessero esagerato. Ed “esagerare” per Ginny era un verbo quasi sconosciuto.

Non sapeva stabilire bene chi avesse avuto la meglio in quell’incontro di lotta babbana, ma entrambi erano conciati piuttosto male.

Draco aveva uno zigomo pericolosamente gonfio, il labbro sanguinante, le noccole della mano sinistra completamente sbucciate. Senza contare che i suoi perfetti capelli per una volta erano completamente arruffati (facevano concorrenza quasi a quelli di Harry) e in vari strati la sua immacolata divisa di preziosissima stoffa era strappata, spiegazzata e, oh mio Dio, addirittura sporca!

La ragazza pensò con una nota particolarmente divertita alla faccia che avrebbe fatto Lucius se in quel frangente avesse visto il suo adorato bambino di pura razza magica afflitto, come un qualsiasi altro essere vivente, da polvere e sporco. Sì, sarebbe stato decisamente uno spasso se per una volta, quel maledetto snob effeminato avesse guardato il sangue del suo sangue con lo sguardo che di norma relegava solo alla sua famiglia, o no? Chissà se a Draco sarebbe dispiaciuto, è normale tenere al giudizio del proprio padre, no? Anche se le risultava impossibile che Malfoy potesse essere dispiaciuto.

L’esalazioni delle sue pozioni dovevano averle irrimediabilmente danneggiato il cervello poiché si stava facendo delle paranoie assurde sulle relazioni familiari di quello, di quello… Era malata, era malata mooolto gravemente, non riusciva ad affibbiargli nemmeno un epiteto offensivo. Si toccò la faccia convinta che da un momento all’altro sarebbe stramazzata al suolo esanime. Non era possibile che si preoccupasse per Malfoy, ed era l’ora che la piantasse di strale sempre in testa. Trattenne a stento uno schiaffo diretto verso la guancia già sanguinante del ragazzo. Sarebbe sembrata più matta di quello che fosse già in realtà oltre alla punizione a vita che le avrebbe affibbiato la McGranitt.

Presa com’era nei bui e contorti meandri della sua mente che in quel periodo le stava dando dei seri problemi, non si era accorta che Gazza aveva iniziato a parlottare con la Direttrice della sua Casa e che un Harry più che mai attonito la stesse fissando con una buffa espressione tipica dei pesci lessi. Della famosa triade era l’unico che riuscisse a sopportare, anzi per la verità un po’ gli era affezionata. No, no, non era solo per il suo mantello. Era una delle persone, quando era in vena, più simpatiche e comiche che fossero nel Castello. Anche in quel momento era adorabile con quel suo faccino e quegli occhi da cucciolo abbandonato, altro che quella serpe di Draco.

-Una settimana di punizione Weasley- La voce autoritaria ed irata della professoressa McGranitt fu un brusco risveglio.

-Ma professoressa…- Doveva almeno provare a spiegarle com’era andata, non aveva nessuna intenzione di essere considerata un’attentatrice ai danni di quell’odioso, stupido, inetto, rugoso di Gazza.

-Niente “ma” signorina Weasley, oggi pomeriggio nel mio ufficio alle cinque, non un minuto di ritardo. E se dice un'altra parola le settimane saranno due. Lei, Signor Malfoy, si levi quel sorriso dalla faccia, perché l’assicuro che fra un istante non avrà nessun motivo per essere allegro. Ora, se non mi sbaglio, lei ha lezione quindi vada immediatamente-

L’unica cosa positiva che riuscì a trovare in quel momento (si sforzava sempre di farlo, soprattutto nei momenti peggiori) era che Piton non poteva essere in aula, perché era nel suo ufficio, e che avrebbe perso una buona parte della lezione anche lei poiché ora aveva ben due ore di pozioni. Si avviò lentamente in classe, ma proprio prima di scomparire dalla vista dei tre una voce fin troppo conosciuta la bloccò -Signorina Weasley una settimana di punizione e dieci punti in meno a Grifondoro per essere arrivata con più di venti minuti in ritardo alla mia lezione. Ed ora vada. Senza proferire verbo-

Lo Voleva Morto Quel Maledetto Bastardo di MOCCIOSUS.

 

 

Alla luce dei fatti accaduti il suo futuro pareva essere ben poco roseo. Dal cipiglio di Piton poteva dire con certezza di avere al massimo due ore di vita... Due ore che sarebbero state estremamente funzionali alla sua definitiva eliminazione.

-Prego- Tono di voce troppo calmo. Tipo di voce troppo neutro.

Ahia.

-Sedetevi- Impostazione baritonale troppo sadica.

Doppio Ahia.

-Bene- Leggero accenno di ironia.

Se lo sentiva, era arrivata la fine.

-Dunque. Siete stati trovati avvinghiati in un lotta stile greco-romana babbana nel corridoio del secondo piano- E qui i suoi occhi dardeggiarono pericolosamente verso il suo prediletto.

-Spero che vi rendiate conto che qualsiasi tipo di scusa voi possiate cavar fuori dalle vostre ottuse menti non potrà mai essere sufficiente ad evitare la punizione che sto per infliggervi-

-Che stiamo per infliggervi- Anche la McGranitt era arrabbiata, ma non abbastanza per rinunciare alla sua giurisdizione e lasciare Potter nelle grinfie dell'avversario.

Piton la guardò come avrebbe potuto guardare uno studente che arrivava tardi alla sua lezione.

Ora, da una parte c'era l'innegabile fatto che lui fosse l'allievo prediletto del Professore di pozioni. Sacrosanta verità.

Dall'altra c'era che, pur essendo lui un purosangue ed espressione di ogni aspetto più ricercato dal suddetto Professore in ogni studente della scuola, era stato trovato a calpestare pubblicamente la sua dignità di mago. Senza contare l'infrangersi della promessa fatta a... Ma perché non l'aveva sfidato a duello! Ma porca miseria!

Mentre Draco naufragava dolcemente in quel mare di pensieri inerenti al "come trovare un escamotage alla questione", il Professor Piton e la vecchia megera rimbambita si erano allontanati di qualche passo per discutere della possibile punizione. Draco osservava con circospezione. Quando furono vicini al camino si arrischiò a dare un occhiata al ragazzo al suo fianco, che aveva bellamente (e giustamente, a parer suo) ignorato da un buon quarto d'ora a questa parte.

-Complimenti Potter, ecco dove ci ritroviamo per colpa del tuo inesistente self-control- Andiamo, era più forte di lui. Quando vedeva Potter la sua scheggia nelle carni lo pungolava, lo pungolava, lo pungolava... Incessantemente. Finché non soddisfaceva questa sua voglia.

Peggio di un donna incinta.

-Sta' zitto Malfoy. Sei tu che mi hai provocato! Sporco bastard-...-

Mentre i due erano intenti a scambiarsi tali apprezzamenti, i due avvoltoi avevano finalmente trovato un accordo.

-Bene- Disse la McGranitt -Visto che a quanto pare avete qualche questione in sospeso che vi ostinate a non rivelare- E qui le sue labbra diventarono un filo sottilissimo -Abbiamo ritenuto opportuno che troviate modo di chiarirvi mentre svolgerete insieme la vostra punizione-

Fra tutte le possibilità questa non era la peggiore. Era di più.

-Una settimana, da scontare tre giorni con me, tre con il Professor Piton, e uno con Gazza. Tutte le sere alle 18. Oggi nel mio ufficio, puntuali. Potete andare-

I due ragazzi si alzarono, entrambi scoraggiati alla prospettiva dei loro futuri appuntamenti settimanali. Entrambi desiderosi di finire ciò che avevano iniziato, in un posto possibilmente più tranquillo ed isolato. Entrambi...

-Ah, visto che siete tutti in punizione, sconterete queste ore in compagnia della Signorina Weasley-

Decisamente poco signorile prendere lo stipite della porta in mezzo alla fronte. Decisamente.

 

 

Alle cinque spaccate, più precisa di un orologio svizzero, mi presentai nell’ufficio della McGranitt pronta al peggio, visto il suo truce umore mattiniero. Non solo mi aveva punito per un banale incidente, ma non aveva voluto nemmeno sentire come si era svolta realmente la vicenda, la mia spiegazione dei fatti, non quella modificata di Gazza. Come se non bastasse quello stronzo di Piton, felice come una Pasqua di trovarmi fuori dalla sua classe, aveva deciso che meritavo la sua trentaduesima punizione. Anche quella volta non aveva perso l’occasione di dimostrarmi il suo infinito amore. Si divertiva il bastardo.

Quello era il momento della verità. Mancavano pochi istanti alla sentenza definitiva. Bussai timidamente alla porta del mio giudice.

-Entri Signorina Weasley. E’ in ritardo di due minuti-

“Ti pareva!” strinsi convulsamente le labbra, non era il caso di rispondere con termini poco consoni alle orecchie di un insegnate, figuriamoci poi le sue.

-Mi scusi professoressa, non pensavo di essere in ritardo- mugugnai fra i denti.

Non avrei abbassato la testa, non avevo intenzione di lamentarmi, non mi sarei messa a piagnucolare, avrei affrontato la punizione con dignità.

-Non so se sia stato un incidente o no, non lo voglio nemmeno sapere. Stamattina ero troppo arrabbiata per pensare a mente fredda, potrei essermi sbagliata. Per questo Signorina Weasley avrei preferito non punirla, ma ahimé era presente anche il Professor Piton, quindi non posso più tirarmi indietro-

Mr. Unticcio.

-Il professor Piton ti ha assegnato la stessa punizione di Malfoy e Potter, la sconterai con loro. Tre giorni di punizione da lui, tre giorni da me e uno con Gazza . Mi aspetto un comportamento serio da parte sua. Non voglio sentire lamentele da chicchessia, lei e il signor Malfoy non dovete litigare, o temo che ne sarò molto contrariata-

Le sue parole erano chiare. Si avvicinavano pericolosamente ad una minaccia. Ma sicuramente non si rendeva conto di che cosa volesse dire una punizione con quei due matti. Cane e Gatto. E il mio ruolo qual era? Il topolino schiacciato dagli altri due? No, no, no.

Malfoy… Che fosse l’occasione buona per rendergli il favore? Con Harry intorno sarebbe stato impossibile, quelle erano solamente ore e ore di tortura inutile. Non era possibile, non era giusto, non sarei riuscita a sopportare sei giorni in compagnia di quell’essere.

-Va bene professoressa, se questo è tutto io me ne andrei-

-Signorina Weasley ritorni qui fra un ora precisa, le comunicherò insieme agli altri due quale sarà la vostra punizione-

Uscii abbattuta dalla stanza, non avevo voglia di passare una settimana con loro. Oltre a rallentarmi nello studio, bloccava anche i miei traffici serali, proprio ora che la mia scopa era sempre più vicina… Accidenti! Dovevo trovare una soluzione! Mentre mi arrovellavo, inutilmente direi, ecco che vidi la causa di tutti i miei guai. Veniva verso di me con il solito passo lento ed elegante, la grazia di una pantera, il cuore di un serpente. Che diavolo voleva quel maledetto cerebro leso? Se non fosse stato per lui e quell’altro probabilmente non mi sarei trovata in quel pasticcio. La rabbia mi salì terribile e funesta, e no, non era perché prima di recarmi dalla mia Direttrice l’avevo visto con quella cortigiana della Parkinson.

 

 

“Quando cammini con quella tua cadenza,

bella d’abbandono,

fai pensare a un serpente che danza

in cima ad un bastone.”

C. Baudelaire

 

 

- E’ possibile che tutte le cose che fai in questo periodo, finiscano sempre per danneggiarmi Malfoy? Credimi, ti conviene farla finita!-

Le mie parole non lo colpirono, tutt’altro… Scattò come una molla! Appuntai mentalmente di prenotargli una stanza al San Mungo accanto al quell’imbroglione di Allock. Matto, quello era uno squilibrato, per la seconda volta in meno di ventiquattro ore mi spiaccicò al muro senza una ragione apparente. Le sue mani mi stritolavano polsi. I suoi occhi, una distesa di ghiaccio invalicabile, grigi come il cielo prima di un terribile temporale, accesero in me rabbia e vergogna, se la mia mano fosse stata libera nulla l’avrebbe salvato.

 

 

“I Tuoi occhi in cui nulla si rivela

di dolce né d’amaro

son gioielli freddi in cui si lega

il ferro all’oro”

C. Baudelaire

 

 

Era come se, da quando ero uscito dall’ufficio di Silente, la realtà intorno a me avesse perso i suoi contorni, come se il tempo si fosse improvvisamente dissolto. Non avvertivo nulla, solo la testa che continuava a pulsarmi dolorosamente. Era l’unica cosa che riusciva a farmi ancora conservare coscienza di me stesso.

Qualcosa dentro di me si era spezzato.

Non riuscivo a pensare a niente… O forse pensavo a così tante cose insieme che non ero in grado di focalizzarne nessuna. Solo una cosa era chiara, stampata a caratteri cubitali nella mia mente.

Mia madre era scomparsa.

Eppure più che mi sforzavo più che non sentivo niente. Ero solamente… Svuotato. Dolore, tristezza, rabbia…Niente di niente. Mentre vagavo, in uno dei tanti corridoi dove si aprivano diverse porte, mi sembrava di non essere nemmeno più a Hogwarts, ma in un posto che potevo vedere solo io. E che mi faceva paura.

Non c’era coordinazione nei miei pensieri, non c’era razionalità.

Non aveva voluto essere protetta.

“Sono una Black, non dimenticarlo. Io ed io soltanto posso decidere di come disporre della mia persona. La cosa non deve riguardarti”.

E invece sì mi riguardava, dannazione!

Se solo… Se solo avessi insistito, forse lei avrebbe ceduto. Se solo una parte di me non avesse compreso e condiviso quell’orgoglio, lei sarebbe ancora qui. Se solo… Ma anche i sensi di colpa non perdevano senso in quel contesto.

Una barriera si era frapposta fra me e il mondo esterno, un velo impercettibile che sfumava ogni cosa. Niente pareva riuscire a scalfirlo.

Quando qualcuno… Una voce… Qualcosa era riemerso dal profondo del mio essere, qualcosa di istintivo, di animalesco quasi.

Un attimo e mi ritrovai con i polsi della Weasley fra le mani. Dovevo essere proprio ridotto male per attaccarmi a lei a quel modo, senza ragione apparente e soprattutto senza che la mia volontà ne fosse almeno in parte interpellata.

E fu sempre quell’istinto primordiale da cui mi ritrovavo posseduto a spingermi a baciarla senza pensare a quello che stavo facendo. Senza pensare se fosse la cosa giusta da fare (che poi esistono davvero “giusto” e “sbagliato”?), se ne valesse la pena, se ciò avrebbe comportato qualche conseguenza rilevante.

La baciai, in un modo tutto mio, privo di qualsiasi logica e dolcezza.

Non so cosa cercassi, ma lo trovai.

 

 

“Mi chiedono i tuoi occhi chiari come il cristallo:

-Per te, bizzarra amante, qual è insomma il mio merito?-

- Sii incantevole e taci! Il cuore che tutto irrita,

eccetto l’innocenza dell’antico animale,

non vuole che tu legga il suo segreto infernale”

C. Baudelaire

 

 

Paura, avevo irrimediabilmente paura. La sua faccia era così tremendamente pallida, le sue mani che stringevano convulsamente i miei polsi riuscirono a congelare ogni centimetro del mio corpo, ma furono i suoi occhi che mi pietrificarono. Tanto che non riuscivo neanche a respirare.

C’era qualcosa di strano, di terribile e irraggiungibile. Capii in un istante cosa effettivamente fosse diverso: il suo sguardo sempre così freddo e privo di sentimenti, in quel momento, in quel preciso istante era un uragano di passioni, di paure, di terrore, per la prima volta il cuore di Draco era in diretta comunicazione con il suo viso.

Non ero in grado nemmeno di parlare, non potevo, non riuscivo a staccare i miei occhi dai suoi, il mondo intorno a me si fece sempre più confuso, privo di contorni, vedevo solo lui, sentivo solamente le sue mani e il suo respiro sul collo che continuava a farmi perdere il senso dell’orientamento, non avrei retto neanche un secondo di più quella situazione, il cuore stava per scoppiarmi, volevo andar via eppure il mio corpo sembrava godere di quell’assurda situazione.

Il mio polso si liberò per un istante, subito dopo la sua mano strinse la mia. Tremavo. Non capivo più che diavolo stesse succedendo, cosa avesse in testa, se stesse un'altra volta giocando con me o no, se avesse idea di dove eravamo, cosa sarebbe potuto accadere se fosse uscita la McGranitt, se… Sparì ogni dubbio, sparirono la paura, l’imbarazzo, la rabbia, rimanevano solo le sue labbra appoggiate sulle mie, il suo sapore dolce-amaro, la mia mano strinta dalla sua. Il suo profumo inebriante sconvolse i miei sensi, non ricordavo di essere una Weasley, non sapevo più che lui fosse un Malfoy.

Il mondo crollò nuovamente quando quel contatto meravigliosamente dannato finì, quando pentito di ciò che aveva fatto se ne andò senza una parola, senza uno gesto o uno sguardo. Ma non fu questo che mi distrusse, non fu il suo disinteresse, la sua insensibilità, no, era la consapevolezza di cosa diavolo avevo permesso che accadesse: mi ero lasciata baciare dalla persona più snob, arrogante, avida, cinica e terribilmente intrigante di tutta Hogwarts. Se solo uno dei miei compagni di casa avesse saputo cosa fosse realmente successo, se mio fratello avesse appena sospettato una cosa del genere la mia morte sarebbe sicuramente stata di gran lunga più crudele di quella di Cedric. Afflitta da mille e più paranoie decisi di smaltire la frustrazione passeggiando per i corridoi senza meta certa.  Prima o poi le sei sarebbero arrivate. Il colloquio con la McGranitt sarebbe stato il momento delle spiegazioni, sperando nel silenzio di quello psicopatico e nella mia buona stella, che sembrava essere momentaneamente latitante. In fondo anche a Malfoy conveniva il silenzio, o sbaglio?

 

 

Forse volevo zittirla. Forse volevo punirla. Forse, per qualche assurda ragione che ancora non mi sovveniva, volevo semplicemente fare quello che avevo fatto.

Avevo altro a cui pensare che stare a farmi paranoie su che cosa potesse o non potesse pensare quella stupida testa rossa. Chissenefrega. Figuriamoci se le poteva venire in mente... Cazzo, era proprio questo che intendevo con "conseguenze rilevanti"!

Chiusi la finestra del quarto piano dove mi ero rifug-recato dopo il breve scambio di battute (e non solo) con la Weasley.

Qualunque fosse la causa del mio comportamento, quel gesto aveva avuto il potere di risvegliarmi.

Non mi importava se quel vecchio rimbambito con gli occhialini strani avesse intenzione di tenermi nascosta la dinamica della vicenda. Aveva fatto di tutto per rinchiudermi a scuola nei mesi precedenti, figuriamoci cosa si sarebbe inventato ora. Ma adesso basta. Non sarei rimasto con le mani in mano, non più.

Questa volta avevo intenzione di fare di testa mia. Di prendere in mano la mia vita.

E ci sarebbe stato di che preoccuparsi.

Per mio padre.

 

To be continued…

 

Note:

*per informazioni più precise vedi la filosofia di Kirkegaard (Sì, sì, un tipo pazzo, concordiamo NdIago&vega Ma utile per le citazioni! Ndvega Solo per le tue!NdIago Ehi, guada che ho citato anche Leopardi! Ndvega Appunto. Di male in peggio, da una depressione all'altra... TT NdIago...)

 

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Siamo cattivissime... Savannah abbiamo preso da te... attendiamo le vostre opinioni con trepidazione. Un bacio dalle due autrici internate nella clinica di Igiene mentale...

 

Ed ecco le risposte alle recensioni (di rispondere questa volta si è occupata prevalentemente Iago, per par condicio):

DIPA: Ma tu guarda chi ha recensito la nostra storia... lo sai che non vale??? Te sei più avanti di tutti qui... comunque te lo avrò detto un milione di volte che Ginny è una bomba, ma tu niente... menomale che finalmente ti sei ricreduta... tanto lo sai che ho SEMPRE ragione io... no, no va bene non ti arrabbiare! Facciamo così... ha sempre ragione vega, su questo non puoi eccepire, lo sai non si critica Capogranger. Per Draco come contraddirti? E’ chiaramente un gran bel pezzo di ragazzo... sai perfettamente che per i soprannomi non mi batte nessuno, quanti ne ho affibbiati alla Cosa Tonda non lo sa nessuno. Grazie tante per i complimenti, sei sempre la mia compagnuccia preferita...

Sunny: il mio computer si è inchinato quando si è accorto di chi aveva appena scritto la sua recensione. Sunny il mostro sacro... mi ha profondamente commosso la tua gentilissima recensione, ma più di tutto mi ha galvanizzato il fatto che tu sia riuscita a capire perfettamente come volevamo caratterizzare Ginny, che spero piano piano riesca a incuriosire quell’acido corrosivo che è Draco. Più che un essere umano sembra un labirinto, con tutti quei casini mentali che ti combina... come darle torto se ogni tanto lo vuole strangolare? Dopo questo capitolo poi... i piedini di Ron sono una citazione diretta dalla mi triste realtà... a nulla servono i deodoranti... mi auguro che ti sia piaciuto anche questo capitolo, ma soprattutto non vedo l'ora di leggere io il prox della tua storia...

Opalix: la cosa più bella di questa storia è scriverla, ci facciamo anche noi delle grasse risate, soprattutto io quando vega tira fuori qualche innovazione particolarmente divertente, appunto come quella della lotta stile lottatori di sumo di Harry e Draco... e' il momento che mi confessi: non ho mai recensito nessuno dei tuoi capitoli anche se li ho letti tutti e spesso anche più di una volta... ti Prego non fare come me!!!

Sicura del tuo animo buono e gentile attenderò il tuo commento con ansia.... meno male che vega tappa questi miei sfondoni, lei è brava e diligente, recensisce sempre....

Savannah: sì, visto, abbiamo poteri magici anche noi... il mio Mostro Sacro ha recensito nuovamente... somma felicità...visto, come ho confessato a Opalix è raro che lasci una recensione, ma a te lo faccio sempre... la canzone è bellissima, vado sulla fiducia ormai con te...

 

vega prende il posto di Iago, che deve correre a casa, onde evitare l’ira funesta della madre…

 

Grazie! Contentissime che ti sia piaciuta la caratterizzazione dei personaggi!

Come vedi anche questa volta Draco non ne è uscito tanto bene… ^^’’’ Po’raccio!

Felici di averti fatto ridere, soddisfatta anche di questo chap??? Grazie per aver risposto alla mail, i complimenti te li sei meritati tutti quanti!

kamomilla: grazie mille! Che ne pensi di questo nuovo chap???

Seyenne: ciao cara! Che bello rileggerti! Anche a noi piace molto la parte finale, l’idea della scazzottata mi è venuta un po’ così, quella di Ginny che inciampa sulla toporagna è naturalmente di Iago. Piuttosto, sei tu che ci hai fatto scompisciare dalle risate! Davvero ha immaginato così Piton??? Felici di averti suggerito tale esilarante visione… Anch’io quando ho letto la parte su Fierobecco sono rimasta basita…

Contenta che ti sia piaciuta la parte sul cuore, ricorretta più volte per farla tornare e quasi cassata.

Hai ragione, a causa dei frequenti cambi di persona e punti di vista la storia può risultare un po’ contorta… Ci stiamo impegnando per migliorare!

Alla prossima e grazie ancora per l’accurata recesione!

Elwen: grazie del commento! Che ne pensi di questo chap???

terry: grazie! Che ne dici dei nuovi colpi di scena???

Donnasole: ciao cara! Ma, grazie per aver commentato due volte! In effetti l’episodio dei piedi di Ron è molto gettonato… Harry poteva essere davvero svenuto! La scena di Fierobecco è, sì, uno dei primi indizi…

Sai che sto cercando di convincere la mia compare a scrivere una raccolta di epiteti? Spero di riuscirci! A presto e grazie!

 

 

Bene, dopo aver riscritto due volte da metà risposta a Savannah e tre da quella a Seyenne in poi (non chiedetemi come ho fatto, mi stava per venire una sincope quando mi si è chiuso Word per l seconda volta e mi sono accorta di non aver salvato… T_T Perdonate misericordiosamente gli eventuali errori, quindi…), vi lascio, sperando di riuscire a raggiungere il letto…

Grazie a tutti quelli che si sono fermati un attimo sulla nostra storia, anche solo per leggerla senza lasciare un commento.

Grazie a tutti e buona Pasqua!

 

 

                                                                                                                                    Iago&vega

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Capitolo 4
*** Sette più sette fa quattordici.... ***


Eccoci con il quarto capitolo, mamma mia quante recenzioni anche questa volta

Eccoci con il quarto capitolo, mamma mia quante recenzioni anche questa volta... ma che bello, anzi no che bellissimo...questa parte perlomeno a noi scrittrici ci ha divertito particolarmente, io personalmente sono morta dalle risate numerose volte (le parti di vega sono a dir poco esilaranti)! Speriamo vivamente che sia così anche per voi!!! Buona lettura... Iago e vega (non ho ancora capito per quale motivo, ma la propretaria del nick vuole che sia scritto minscolo... mah!!! NdIago)

Ah sì, scusate un'ultima cosa importantissima: questo chap lo dedichiamo interamente a tutti voi lettori e lettrici carissimi, perchè con le vostre meravigliose recenzioni siete riusciti veramente a galvanizarci!!!

 

 

Capitolo quarto: Sette più sette fa quattordici...

 

 

"Malfoy, Malfoy, Malfoy… Credimi non sei mai, ripeto MAI stato così vicino alla morte!"

Le sei meno cinque, chissà quale dei due sarebbe arrivato prima? Sperai ardentemente che la poleposition per una volta non toccasse a Harry. Con mio sommo stupore notai che effettivamente doveva esserci qualcuno che mi ascoltava da qualche parte poiché la scena di un ora fa si stava per ripetere, ma questa volta non mi sarei fatta sorprendere tanto facilmente.

Bacchetta alla mano, sguardo fiero e sicuro, voce decisa e forte, sì ero pronta! Peccato che le mie gambe sembrassero due fuscelli mossi da un vento particolarmente potente.

Ero o non ero una Grifondoro?

-Ora pregherei Sua Grandissima Incoerenza Platinata di spiegarmi cosa diavolo passa in quella mente bacata- Il mio tono si era forse un pochino alzato, ma fortunatamente la mia temibile Professoressa di Trasfigurazione sembrava distratta.

 

 

E te pareva.

Forse era meglio se qualche paranoia me la facevo, magari riuscivo a inventarmi una scusa decente. Anche se effettivamente "scusa" non era il termine adatto visto che si trattava di inventare una ragione di sana pianta.

-Weasley, Weasley, Weasley... Non c'è niente di incoerente. Ormai dovresti averlo imparato, ciò che voglio prendo- In genere era davvero così, ma questa volta avevo bisogno di liquidare l'argomento in due battute. Confidando nel fatto che Potter arrivasse ad un'ora decente (anche se m’avrebbe fatto piacere che si beccasse un'altra punizione) o che la McGranitt ci chiamasse di lì a poco.

 

 

-Non farmi ridere Malfoy, da quando in qua t’interessa baciare una stracciona, babbanofila come me? Senza contare che così incontrerai il sommo disappunto del tuo adorato paparino!- Uno pari mio caro! Non crederai mica che questa tua stupida spiegazione sia sufficiente.

 

Forse non era stata la mossa giusta tirare in ballo il suo fascino da latin-lover. Avrebbe dovuto pensarci, alle femmine non piace mai sentire di essere state trattate come un oggetto.

Soprattutto a quella particolare femmina. Un esemplare per cui i concetti "lasciar correre" e "pensaci due volte a nominare persone assenti e indesiderate" parevano essere del tutto privi di significato.

Non aveva voglia di tirare in ballo suo padre. Non era assolutamente il caso. Lui era fuori dalla sua vita. Non avevano più niente a che spartire a parte... Dannazione alla Waesley e a tutti i suoi insulsi parenti!

-Non parlare di cose che non conosci. Non osare nominare quell'ess-uomo-

Non pensarci. Non pensarci. Non pensarci. Non. Pensarci.

Strinse forte i pugni.

 

Malfoy può essere considerato un essere umano? La risposta è ovvia: no, certo che no. Arriva e fa lo sbruffone, il Don Giovanni, il belloccio del momento, poi gli nomini quell'insulsa "cosa" che doveva aver bevuto un intero litro di limone prima di concepirlo e lui smatta.

-Problemi con Lucius Malfoy, Dracuccio caro? Papà non ti ha comprato il ciucciotto nuovo?O non sei stato abbastanza all'altezza delle sue pure e meravigliose aspettative?- Sono una piccola lingua lunga, lo so.

 

 

-Ragazzi, prego-

Un altro secondo e, giuro su Dio, l'avrei schiantata lì nel mezzo del corridoio. O forse l'avrei baciata di nuovo. Chi lo sa.

"Draco, questi pensieri sono deleteri"

Menomale era arrivata la McGranitt, così magari riuscivo a placare i miei istinti sess-omicidi.

Con la coda dell'occhio vidi Potter arrivare trafelato appena in tempo.

Peccato.

Riservò un breve sguardo alla Weasley come per dirle "Tutto ok?".

E quello che riservò a me poco dopo mi fece capire uno per uno tutti i modi in cui me l'avrebbe potuta far pagare se avessi commesso un passo falso.

Povero diavolo... Non sapeva nemmeno cosa fossi capace di fare io. No, non con le mani.

Con le parole.

 

 

Salvato per un pelo, sarà per la prossima sciocco Purosangue. La McGranitt e Harry, suo malgrado, l'avevano aiutato ma il momento delle spiegazioni era solo posticipato.

-Buonasera Professoressa- sussurrai fra i denti, avevo ancora una voglia di... meglio accantonare pensieri impuri.

Scambiai con Harry un occhiata fugace di saluto, che come tutte le volte che vedeva quella serpe nei paraggi, cercava di chiedermi con un linguaggio tutto suo se fossi incolume. Non aveva ancora capito che non avevo certo bisogno delle guardie del corpo. Me la cavavo sicuramente meglio di tutti e tre, a me, e sottolineo a me nessuno mi aveva mai scoperto.

Entrammo nella stanza in assoluto silenzio, aspettando le disposizioni della Professoressa. Doveva essere fastidioso per Malfoy non giocare in casa, senza Piton ci saremmo risparmiati una buona dose di frasi pungenti.

-Bene, il vostro compito sarà quello di riordinare e ritrasfigurare tutto ciò che gli studenti delle mie classi hanno utilizzato per le loro esercitazioni, durante il giorno. Questo vuol dire che non dovrete limitarvi soltanto a ciò che vedete d'inanimato. Vi è richiesto anche di scovare furetti, donnole e tutto ciò che potrete trovare sotto i banchi e negli anfratti più recogniti della mia aula. Lavorerete due ore ogni giorno per una settimana a partire da adesso. Con una settimana intendo sette giorni, compresi i sabati, le domeniche e le eventuali gite ad Hogsmeade. Naturalmente alternati con gli altri sette di punizione con Piton.-

Ma non erano sei? Sette più sette: quattordici? Ma dico siamo impazziti? Forse la malattia di Malfoy è contagiosa!? (Autriciiiiii!!!!!NdGinny-imbestialita)

-Ma Professoressa...- Dovevo, DOVEVO, togliermi da quel madornale casino. Non era umanamente e sopratutto psicologicamente sopportabile.

-Niente ma signorina Weasley, questo è quanto. Ora potete benissimo recarvi nella mia aula, sapete già cosa fare.-

Si che lo sapevo cosa fare: correre verso la finestra più alta di tutta la scuola e buttarmi a capofitto di sotto. Magari prendendo la rincorsa.

 

 

Aula di Trasfigurazione: Io, Draco ed Harry. Sembrava la scena di un film horror babbano particolarmente sadico e drammatico, precisamente come quella benedetta situazione.

Durante il breve tragitto nessuno dei tre fiatò, Harry si mise fra me e la vipera, incarnando ancora una volta l’immagine del ragazzo d’oro, pronto a tutto per proteggere gli amici dal Male. Come se Malfoy per me rappresentasse veramente un pericolo! Un giorno o l’altro dovevo assolutamente spiegare a qui due (Ron and friend) che ero cresciuta, che non avevo bisogno di essere trattata come un ornamento di cristallo, anche se in fondo quella situazione mi facilitava tutto il resto poiché mi conferiva l’aria da bambina innocente e immacolata.

- Ginny io e te prendiamo la parte in fondo all’aula, Malfoy tu fai l’altra! – Che voleva dire io e te? Potevamo benissimo dividerci in tre, non c’era nessun motivo per lavorare in coppia.

- Malgrado tu sia abituato a comandare quel cretino del tuo amico che possiede esclusivamente un neurone malconcio, Potter, io non prendo ordini da te!-

Eccoli che riniziavano, nemmeno due minuti dopo dall’ultima ramanzina. Se si aspettavano che io stessi lì a fare da spettatrice ai loro battibecchi da vecchi acidi rimbambiti si sbagliavano e nemmeno di poco.

- Hai ragione, tu prendi ordini solo da sporchi bastardi assassini- Le parole di Harry appena sussurrate mi rimbombarono nelle orecchie come se le avesse urlate a squarciagola. Rabbia e disgusto mi assalirono rapidamente, no non nei confronti di Malfoy. Come diavolo si permetteva? Che diavolo ne sapeva lui della sua vita? Che si credesse un santarellino poteva passare, un incompreso potevo accettarlo ma un giudice maledizione no! Chi pensava di essere San Potter per decidere a priori che vita potesse condurre quell’altro stupido arrogante? Perché che Malfoy fosse un borioso snob era chiaro ma in quel momento mi sembro altrettanto cristallino che il Martire non fosse da meno.

La mia linguaccia lunga parlò senza interpellare quell’altro organo funzionale a dire cose sensate ma soprattutto non avventate: - Che cazzo ne sai te scusa? Pensavo che i pregiudizi fossero solo repertorio dei Purosangue, Harry!-

Silenzio, silenzio di tomba. Come mai non me ne sto mai zitta? Malfoy non mi degnò nemmeno di uno sguardo, Harry invece mi fissava con occhi stralunati e attoniti, incapace di articolare qualche suono. Meno male che non era Hermione, se no si che sarebbero stati guai!

- Voi due continuate pure a litigare come due gallinacci, io non m’immischio più, non ho nessuna intenzione di perdere il senno con le vostro cretinate.-

Me la svignai in due secondi verso la cattedra, pericolo momentaneamente scampato.

 

 

 

Gallinaccio. Gallinaccio. Purosangue snob, Sua Grandissima Incoerenza Platinata, Furetto codardo... Ma Gallinaccio no!

Purtroppo quando il mio cervello si decise a elaborare queste parole la Weasley era già lontana chilometri, più o meno dall'altra parte della stanza.

Diciamoci la verità, ero rimasto troppo scosso dalla sua uscita di poco fa per continuare a provocare Potter. La frase "Weasley-difeso-me" (stile Homo di Neanderthal) lampeggiava a caratteri cubitali nella mia mente. Ok, mi aspettavo che si sarebbe sdebitata in qualche modo. Tipico di elementi come lei, orgogliosi e arroganti, fare di tutto per non avere più debiti nei miei confronti. Me l'aspettavo, c'ero preparato.

Però che facendolo andasse contro Potter no. Questo sembrava troppo anche ad una mente allenata come la mia.

Eppure l'aveva fatto. Gli aveva praticamente dato del Malfoy. Che carina, anche sdebitandosi non perdeva occasione per spregiarmi. Un tesoro di bambina.

E quel tesoro in quel momento era sdraiata per terra mentre cercava disperatamente di far uscire un cucciolo di armadillo da sotto l'armadio posto dietro la cattedra. Devo dire che la scena aveva un che di buffo.

Potter, ripresosi dall'ennesima ramanzina, si era fiondato verso dei pappagalli aggrappati alle aste delle tende sul lato destro. A me rimanevano il settore vicino alla porta o il lato sinistro. Mi diressi alla svelta verso quest'ultimo, dove mi aspettavano un centinaio di ricci da ritrasformare in puntaspilli.

Potter dirimpetto e la Weasley accanto, sarebbe stata una serata interessante... Almeno per stasera decisi che avrei potuto concedermi un  po' di sano divertimento. Sì, mi sarebbero mancati proprio i battibecchi con la donnola rossa. Ma nella vita, si sa, bisogna fare delle scelte. E io avevo appena deciso cosa fare della mia vita.

 

Impiegai quasi mezz’ora a stanare quello stramaledetto armadillo da sotto quell’altrettanto odioso armadio, che aveva pensato bene di aprirsi a mia insaputa proprio mentre alzavo la mia povera testolina che rovinosamente andò a cozzare contro lo spigolo dello sportello. Imprecai a bassa voce, non volevo che le fini orecchie del santarellino sentissero parole poco adatte alla sorellina del suo amichetto. Mi conveniva mantenere una parvenza di buone maniere dopo la mia ultima brillante uscita.

Realizzai che in tutto quel tempo nessuno dei presenti in quella stanza aveva proferito verbo. Stupore! Sommo stupore! Harry Potter e Draco Malfoy non avevano litigato per un tempo maggiore ai trenta minuti pur trovandosi nel solito luogo, se controllate nel libro dei Guinnes dei primati sotto la sezione animali squinternati sicuramente lo troverete scritto.

I miracoli però non durano per sempre ed io lo sapevo benissimo, l’inevitabile doveva per forza realizzarsi. Non si può sovvertire l’ordine naturale delle cose nemmeno pregando tutti le divinità presenti nella galassia, e credetemi io lo stavo facendo.

Malfoy iniziò a fischiettare perché Weasley è il nostro re, la canzone più stupida che il suo cervello, ah no pardon mi correggo, che lo spazio vuoto contenuto dalla sua scatola cranica avesse mai elaborato.

Mi voltai verso Harry che continuava imperterrito a fissare avanti stranamente molto calmo. Forse le mie parole avevano fatto breccia? Sorrisi trionfante, ma solo per un istante. Forse le mie parole lo avevano ferito? Questo era molto più probabile. Pensai sconsolata che avrei dovuto sopportare il suo muso lungo per chissà quanto tempo, le occhiatacce di Ron e gli attacchi verbali di Hermione ogni volta che le sarei capitata a tiro. No, la Granger dopo la punizione era insostenibile. Decisi di accantonare il mio orgoglio avviandomi verso l’altro Grifondoro presente nell’aula, anche se un po’ a malincuore.

- Harry?- gli sussurrai timidamente

-mmmh- muggito, nulla di buono all’orizzonte.

- Hai bisogno di una mano? Io ho appena finito con la mia parte!- Capii un nano secondo dopo di aver fatto la mossa sbagliata, me lo aveva già proposto lui e io avevo poco elegantemente rifiutato.

- Perché non lo chiedi a Malfoy? Siete così uniti- Ecco cosa avevano in comune quei due, sì entrambi con le loro dolci paroline, con i loro modi di fare così premurosi ed aggraziati riuscivano a corrodere le superfici più resistenti. La mia pazienza però aveva un limite, ed Harry nemmeno sapeva quanto si stava avvicinando alla soglia del non ritorno. Repressi l’irritazione per amor della pace, ma soprattutto per la mia precaria sanità mentale, Hermione sarebbe riuscita a farmi perdere anche quel piccolo rimasuglio di integrità cerebrale se non avessi sistemato la situazione nel migliore dei modi.

Mantenni un tono di voce naturale, non volevo dare soddisfazione a quell’altro viscido essere vivente (Mr. Boriosità Draco Malfoy!), visto che su quello stupido muso da vipera si era già dipinto quel fastidiosissimo sorrisino snervante. Oh come gli avrei volentieri lasciato l’impronta della mia mano sulla sua candida guancia. Si uno schiaffo dato bene una volta per tutte sarebbe stato un ottimo anti stress. Socchiusi gli occhi ed espirai a fondo.

–Non ti sembra di esagerare Harry? Perché ti assicuro che prima hai veramente esagerato anche per una Weasley!-

- Si una Weasley piuttosto insolita oserei dire. Non trovi Ginevra?!- Che cosa pensava di fare quello scriteriato? Non poteva certo raccontare quello che era successo qualche ora prima, non era il caso nemmeno per lui che si sapesse. Era un Serpeverde, ma soprattutto era un Malfoy e non era salutare né per il suo onore né per lui confessare di avermi baciato. Giusto? Tremai al solo pensiero.

-Che cosa intendi Malfoy?- La voce di Harry risuonò lontanissima mentre tentavo di sostenere lo sguardo glaciale e assolutamente impenetrabile di Draco.

 

-Niente, niente...- Mi sentivo effettivamente combattuto: spifferare tutto (naturalmente modificando qualche parte saliente), o lasciar correre e palleggiare Potter come sempre?

-Solo che trovo strano che una perfetta Grifondoro come lei si diverta a giocare con i serpenti...- Forse potevo trovare una via di mezzo.

-Specialmente quando è risaputo a chi appartenga il suo cuore...- No, non potevo.

-Malfoy, per cortesia, taci- Eh, sì... La Weasley si stavo proprio alterando. Il volto leggermente arrossato, gli occhi lucidi e vispi, le mani strette a pugno. Probabilmente, se avesse potuto, avrebbe stretto il mio collo, al posto delle straccio. Eh, sì.

-No, no, Malfoy continua pure, mi interessa...- Ehi, ehi, ehi... Il martire mi stava tenendo il gioco. Senti ganzo.

Feci finta di controllarmi le unghie e mi spazzolai un inesistente granello di polvere dalla spalla sinistra.

-Avanti Weasley, non dirmi che non hai ancora confessato tutto al tuo fidanzatino-

-Harry non è il mio fidanzato- Aveva sussurrato lei cercando di trattenere la rabbia.

-Forse hai ragione, se lo fosse tu probabilmente non andresti in giro a dispensare baci ai suoi peggiori nemici- Sganciata la bomba, l'atmosfera divenne quasi insostenibile. Potter sembrava avesse preso in pieno una secchiata di acqua ghiacciata. La Weasley guardava a terra, incapace di ribattere. Probabilmente non si era aspettata che lo dicessi davvero. Ok, ok, lo so cosa state pensando... Prima mi aveva difeso, è vero. Ma questa era o no la mia ultima serata di gloria? 

-Comunque, fossi in te, ci proverei Potter. Non è brava solo nei baci alla francese, te l'assicuro- Il Santo strabuzzò gli occhi.

Mi voltai con studiata lentezza e la fissai negli occhi.

-Testata personalmente- dissi facendole l'occhiolino.

Come sono bastardo.

 

Non ci potevo credere, l'aveva fatto, l'aveva fatto VERAMENTE! Non solo aveva raccontato tutto ma da perfetto bastardo qual'era aveva attribuito tutta la colpa a ME! Come se la responsabilità fosse mia, come se lo avessi baciato io, come se ci fosse stato qualcosa di più. Il mio cervello faticava effettivamente a capire perchè avesse dovuto insinuare che io fossi finita a letto con lui. Che maledetto, viscido, stupido ofidio. Se prima poteva sperare di salvarsi, se prima poteva credere di passarla liscia, ora era MORTO. Sì ora era proprio morto, anche perchè prima che il mio povero, piccolo, tardo cervellino realizzasse cosa avesse detto quella linguaccia biforcuta, la mia santa manina impugnò la bacchetta e con un movimento deciso e sinuoso la mossi, urlando, sneza rendermene conto, con quanto fiato avevo in gola: - Stupeficium-.

Il povero disarmato Draco finì a terra privo di sensi. Piccolino probabilmente non si aspettava una reazione così drastica, ma non era ancora finita, era appena iniziato il Ginevra Weasley's show. Eh no, questa volta non l'avrebbe spuntata, nemmeno se da quella porta fosse entrato Silente in persona.

Non degnai nemmeno di uno sguardo Harry, che credesse cosa gli pare. Al diavolo lui, mio fratello, Hermione e tutti i grifondoro. Si stava parlando della mia integrità morale, del mio orgoglio e del mio onore e nessuno sarebbe mai riuscito a fermarmi. Piazzai i miei piedini proprio sopra le braccia di quell'infido essere attualmente semivivo, e decisi di risvegliarlo. Ma come? Mi guardai intorno e vidi il secchio d'acqua che il buon vecchio adorabile Gazza usava per pulire i pavimenti. Oh sì, caro il mio magonò per una volta nella tua vita avevi fatto una buona, anzi no una buonissima cosa. Il secchio si avvicinò  a me grazie ad un semplice ma alquanto utile incantesimo d'appello. L'acqua era marroncina e puzzolente. Sul mio viso si dipinse un sorrisino sadico e trionfante. Versai tutto il contenuto alquanto nauseabondo addosso a Mr. Sono-Io-Il-Più-Figo-E-Pulito, che in un attimo si svegliò. Era ancora un pò frastornato, meglio! Il suo risveglio non sarebbe stato certo all'insegna del buongiorno.

-Prima di parlare di me Malfoy sarebbe meglio che ti lavassi accuratamente la bocca.- Pespicace il ragazzo, sgranò quei suoi occhietti un attimo prima che io pronunciassi - Gratta e netta-

Mi fermai, non ci tenevo particolarmente che soffocasse, anche perchè mi sarei persa la scena successiva. Sembrava una fontana intasata mentre sputachiava bolle di sapone e molta, molta acqua.

- Inoltre Malfoy non ho MAI avuto l'immenso dispiacere di vederti senza vestiti, poichè probabilmente sarei morta dal senso di nausea - Detto questo spostai casualmente il mio piedino laggiù dove il sole non batte mai, facendo attenzione a "pigiare" nel punto esatto senza esagerare.

La mia vittima ululò per una manciata soddisfacente di secondi, così quasi del tutto appagata me ne andai verso la porta. Draco era ancora disteso a terra, Harry era imbabolato in mezzo alla stanza, sembrava proprio una statua di sale.

- Per quanto mi riguarda Potter gli puoi anche credere, ma se così fosse scordati che esisto- Si questa frase era perfetta, ad effetto e gravida di significato. Mi piaceva il gioco duro, sembrava fatto apposta per me. Quel poveretto ancora mezzo tramortito per terra si sarebbe ricordato per sempre di cosa fosse capace una Ginevra Weasley veramente arrabbiata.

Me ne andai dalla stanza con un malsano sorrisetto trionfante dipinto sulle labbra.

 

 

Quella stupida, schifosa, pezzente arrivista di una Weasley...! Cercai di tirarmi su, nonostante lo stordimento.

Ancora un po' e mi avrebbe soffocato! Insomma, che avevo fatto di male per meritare questo?! Andiamo, non avrà mica pensato che Potter potesse davvero credermi... Io sono "il nemico" (Charlieeeeeeee!Ndvega ah ah ah ah ah ah ah ah ah! Charlieee al rogo NdIago), sono il mangiamorte, sono il... Insomma, ho reso l'idea.

Manco a dirlo, mi ritrovai schiacciato di nuovo a terra, le ginocchia di Potter sul mio petto e le sue mani sul mio collo. No, non ebbi paura... Non sono forse un Malfoy?

Piuttosto, non so come riuscii a vincere il disgusto di ritrovarmelo così vicino.

-Malfoy-

-Potter- risposi con la mia solita voce strascicata.

-Malfoy-

-Potter...-

-Malfoy-

-Potter, vuoi la mia carta di identità?- Pessima idea.

La sua stretta si strinse ancora di più. Accidenti a lui!

-Giura su Dio che tutto ciò che hai detto non sono altro che falsità- I suoi occhi parevano bruciare dietro le spesse lenti degli occhiali.

-Sono ateo, Potter, cosa vuoi che me ne freghi?-

-Malfoy, dimmi che hai mentito, o ti spacco la faccia!-

Ok, ok, già per poco ci avevo rimesso i gioielli, la faccia non avevo intenzione di giocarmela...

-Mentito è una parola grossa...- ...Ma nemmeno potevo dargliela vinta! Avevo capito cosa provava per la stupida oca (ho un problema con la parola oca, la considero proprio un offesa personale alla mia povera Ginny, non è che vega può farci qualcosa?! NdIago NO!Ndvega)spacciatrice, e non avrei desistito così facilmente. No, non perché la cosa mi infastidisse.

-Diciamo che so come trattare le gattine riottose come lei... Ok, forse non posso assicurarti delle sue prestazioni sotto le coperte, ma per quanto riguarda dalla vita in su... Hai capito, la ragazza...- Approfittando del fatto che il Il-ragazzo-ormai-per-sempre-traumatizzato fosse momentaneamente su un altro pianeta dopo la mia ultima rivelazione, riuscii a liberarmi con un ginocchiata sullo stomaco.

Rialzatomi, pronunciai un incantesimo per asciugarmi e riassettarmi i vestiti. Faceva comodo avere un padre fissato sul settecento e l'ordine, ogni tanto.

-Se ti interessa l'articolo Potter, vedi di sbrigarti. Non sono abituato a dare troppo vantaggio agli avversari- E questa da dove cazzo mi era uscita?!?!

Ritrasformai l'ultimo riccio in un puntaspilli e infilai la porta.

Avversari... Io e Potter rivali in amore... Interessante...

 

 

Non potevo tornare in Sala Comune, non avevo nessuna intenzione di rivedere Harry, Ron e tanto meno la Granger. Ero a dir poco furiosa, non sarei riuscita a controllarmi nemmeno per un semplice ciao detto con un tono troppo acceso, figuriamoci se avrei sopportato i tre magici impiccioni.

Decisi quindi di vagare per il castello senza una meta precisa, la biblioteca era off-limits. Miss. Perfezione era rintanata al suo solito posto al novanta percento delle possibilità, ma se la Saputella non si trovava lì era sicuramente da qualche altra parte a litigare con Ron. La spia dell’allarme rosso risuonò nella mia povera testolina affaticata dalla dura giornata appena in tempo forse, per evitare il danno supremo: se Harry gli aveva già raccontato tutto, probabilmente erano già di ronda per acchiapparmi e tormentarmi fino alla morte. Meglio i mangiamorte che Miss. So-tutto-io assieme a Potter-paladino degli sfigati. Meglio Voldemort in persona che il mio Iper Protettivo fratellino convinto che io sia stata a letto con Malfoy. Quasi collassai a terra quando realizzai che esisteva la remota possibilità che avesse già mandato un gufo a mamma. Se l’avesse detto a casa? Oh mio Dio! Oh mio Dio! Oh mio Dio! Cosa avrebbe pensato Bill?

Mi diressi a tutta velocità in guferia con la faccia delusa del mio fratellone stampata in mente, ero la perfetta imitazione di una freccia rossa scoccata da un lancio portentoso direttamente dall’arco di Robin Hood. Ma perché diavolo quei due non si mettano insieme? Magari invece di passare il loro tempo a zonzo per il castello a combinare catastrofi di quella portata, si rintanavano nella stanza delle Necessità per intrattenersi con azioni sicuramente più allettanti. Ma ché, quei due giocavano a fare gli eterni incompresi! A proposito di incompresi, che cazzo gli era preso a quell’obsoleto essere vivente, quel cretino, decelebrato, viscido, falso, maligno, gobbo…(ok, ok Ginny su dai ora basta con gli insulti, abbiamo capito NdIago).

Tentai di calmarmi ma nemmeno la tremenda tortura che gli avevo inflitto poco prima era riuscita a scaricarmi da tutta la rabbia accumulata in quegli ultimi tre giorni! Oh insomma, prima mi bacia in quel modo strano, poi finge che non sia successo nulla, si imbestialisce quando gli cito suo padre, rilitiga con Harry, praticamente lo difendo e lui che fa? Logicamente cambia la versione dei fatti, mi fa passare per la sua nuova Parkinson davanti al Bambino Imbambolato per puro divertimento. Solo perché in realtà è proprio uno stronzo. No? Voleva semplicemente ferire il suo eterno rivale. No? Doveva per forza essere felice di aver almeno una volta sconfitto San Correttezza. No? E allora perché mi aveva salvato da Hermione? Perché? Quello era un controsenso! Non rispondeva agli schemi, anzi non c’entrava proprio niente.

Arrivai finalmente in guferia, chiamai Leo e constatai che si trovava sempre lì. Magari Ron non sapeva ancora nulla? Magari aveva usato un gufo della scuola più affidabile e più veloce? Si, una notizia di quella portata sarebbe viaggiata sulle ali sicure di un grosso, affidabile e responsabile pennuto. Ormai ero spacciata, finita, morta, stecchita, ita, andata…ho reso l’idea? La situazione era critica, mi veniva quasi da piangere, anzi lo stavo quasi per scoppiare in lacrime quando…

-Non gli credo sai, almeno non del tutto.- Aspetta, aspetta, forse mi salvo l’osso del collo anche questa volta.

-Spiegati Harry!- mantenni volutamente un tono di voce basso e tremante. Non avrebbe resistito anche ai miei occhietti dolci, da cerbiatta ferita.

-Non sei andata a letto con lui! Di questo ne sono sicuro!- sì, stava già capitolando, fascino Weasley signori.

-Non l’ho neanche baciato Harry, o perlomeno non l’ho fatto volutamente- Questa era la sacrosanta verità, ok non l’avevo respinto ma non avevo molta scelta. Giusto? No, non mi era piaciuto. Cercai di cacciare quell’assurda idea, non era il momento per distrarsi. Gli raccontai com’erano andati dettagliatamente i fatti. Magari omettendo qualche piccolo insignificante dettaglio: come ad esempio le mani intrecciate o quella strana, piacevole eccitazione che mi aveva colto del tutto impreparata in quel momento.

Il Ragazzo Doppiamene Palleggiato mi credette in pieno, anzi mi coccolò per qualche dolce istante fra le sue braccia, assicurandomi che quel brutto momento era del tutto passato e che se avessi voluto lui sarebbe sempre stato accanto a me.

-Certo lo so Harry, tu sei un amico veramente prezioso!- Non so perché ma le mie parole non lo avevano reso proprio l’emblema della felicità. Anzi mi sembrò un po’ deluso, ma che diavolo avevano tutti?

Ora però non era più così importante, non ora che il viso di Bill mi sorrideva come sempre…

 

*************************

To be continued...

 

 

Sì, sì, siamo consapevoli di aver bloccato la storia in un puntaccio, ma cosa ci volete fare siamo fatte così!!! (sembra un pezzetto della canzoncina dei Puffi ma vi assicuro che non è voluto! vega naturalmente pensa a quella di filmini sul corpo umano...)

 

Questa volta Iago (cioè colei che scrive) è riuscita a rispondere a tutti, tutti, sopravvivendo all'ira funesta di colei che l'ha procreata...Giustamente vega ha inserito qualche parte qua e là.

 

 

Terry: speriamo vivamente che questo cap ti sia risultato più chiaro… mi raccomando, sono importanti anche le critiche costruttive…

 

Sandropelatouhahah!: immagino che il nick più corretto fosse Sismondi, comunque cari i miei canadesi grazie per aver recensito la nostra storia…

 

Savannah: grazie, grazie, grazie, aspettiamo sempre con trepidazione la tua recensione, è veramente importantissima… Sì, pestare Draco è veramente divertente e abbiamo il presentimento che presto accadrà di nuovo… sì, sì, sì!!! vega (la cattivona ndIago) si diverte sempre tanto a strappazzarlo poverino… (Guarda che te non sei da meno!!! ndvega). Il giretto nei cuoricini della possibile-improbabile coppia è stato estremamente difficile scriverlo, siamo quindi soddisfattissime che sia stato di tuo gradimento… Iago: un complimento così dal mio “mostro sacro” mi fa saltellare dalla gioia… a proposito, quando avrò l’immenso piacere di poter leggere un'altra tua stupefacente storia????

 

Kamomilla: Grazie tante…spero che continui a piacerti!!

 

Thilwen: ti assicuro che quando ho letto la tua recensione sono arrossita, no non sono un genio, macché!!! Grazie comunque, entrambe siamo emozionate dal fatto che tu sia così entusiasta della storia… le risposte alle recensioni oggi le scrivo io, quindi posso darti in pieno ragione… lo stile di vega è spettacolare e coinvolgente… non per niente è vega!! Ora non c’è quindi non può fare la modesta… in questi momenti mi sento potente… mi auguro vivamente che non ti sia venuta l’ulcera, per le pozioni sto provando a convincere Ginny a darmene un paio ma è una taccagna malefica… (Iago scappa  mooooolto veloce, ti conviene…ndGinny). Noto che i compiti di mate sono un problema per tutti… anche per noi… speriamo in un 6! Ti assicuro che non pubblicherò felice se non leggo una tua recensione, positiva o negativa che sia! Un bacione…

 

Opalix: Visto? Visto? Visto? Ho lasciato una recensione all’ultimo cap… te lo meritavi sei bravissima, anche se non si va più di tanto d’accordo sai??? Di DF è l’ultimo cap il prox che esce? Noooooooooo… Ginny, si l’ho sempre vista anch’io così, forse un po’ meno menefreghista ma più o meno era questa la mia idea della sorellina di Ron. Ma vi è proprio piaciuto vedere il povero Dracuccio pestato?! Ma poverino, comunque sì, presto gli succederà qualcos’altro… (Che non sai ancora!Ndvega-che-fa-la-linguaccia-a-Iago). Quei due non risolveranno le loro questioni molto presto, no immagino di no… Curiose di leggere la tua opinione e la tua storia… kiss… Iago e vega che si profonde in scuse ma domani recensirà e ti giura che sarà un commento lunghissimo ^^'.

 

Elwen: Orgogliosissime che il precedente capitolo ti abbia interessato… e questo??? Facci sapere…

 

Angele87: No, non ti preoccupare, l’importante è che tu l’abbia letta, no? VERAMENTE grazie per i complimenti, ne siamo veramente felici anche perché i commenti fatti da una scrittrice brava come te sono entusiasmanti, (anche se mai come le tue storie! Perle! NdIago)… a presto, spero! Un abbraccione… P.S. vega continua a profondersi in scuse e promette che recensirà.

 

Seyenne: ma ciao mia adorata! Sì, sì, siamo cattivissime… ah ah ah ah ah ah… poi oggi rispondo io che sono anche la più cattiva!!! Eh povero Draco, ma dammi retta non si farà mettere sotto il ragazzo, almeno non così facilmente!!! Meno male che ti è piaciuta la parte del bacio, giuro che scriverla è stato un vero casino… Maledetto Piton, ti assicuro che a volte lo piccherei io di persona, il suo comportamento è comunque una citazione dalla realtà!!! Spero che questo chap ti sia piaciuto… mi raccomando, my love, fammi sapere (anche se così non fosse!).

 

Fanny: "Purtroppo" non hai mai recensito! Ti giuro, i commenti sono fondamentali per il morale degli scrittori… L’idea dei due punti di vista è naturalmente venuta a vega, che malgrado non sembri, adora che il suo personaggio sia palleggiato in tutte le maniere! Povero Draco, in che mani che è! Fra me, vega e Ginny non so chi è più cattivo. Sarà meglio non sottovalutarlo però, quando meno te lo aspetti… Ginny rispecchia una minima parte del gomitolo matto che è il mio povero cervellino, ti assicuro che non è affatto difficile, lei è molto meno impossibile di me! vega naturalmente ringrazia per i complimenti sul suo nick (confesso di averlo sentito per la prima volta in un cartone sui draghi, ma poi, durante una visita ad un osservatorio astronomico l'ho risentito, poi l'ho letto sul libretto che avevo comprato... Insomma, il cielo stellato è per me una meraviglia del creato e inesauribile fonte di ispirazione!Ndvega), io ti ringrazio perché così ho scoperto da dove diavolo l’aveva preso. Ho sempre pensato che fosse un personaggio di un videogioco… me infinitamente ignorante! Il mio nick cmq no, non è una stella!! Recensisci mi raccomando!!! A presto…

 

Donnasole: no, non temere almeno per ora non è una Draco/Ginny, e come hai potuto notare si punzecchieranno ancora per un po’… di più non posso!!! Un bacione da me, vega e il mio furo che è un ora che passeggia sulla tastiera facendomi impazzire…

 

Mireia: Draco parlandoci chiaro è proprio un figo… Ginny devo ammeterlo è proprio una peperina!! Spero che continui a piacerti… smack!

 

 

 

Bene, allora alla prossima!!!!!!!!!!!!

 

Iago&vega

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Capitolo 5
*** Due giovani, un Perché. Perché non ci si fa mai i cazzi propri. ***


Saaaalve a tutti

Saaaalve a tutti! Qui vega e Iago momentaneamente fuggite dal manicomio, ci raccomandiamo non fate la spia... e anche il quinto capitolo è arrivato anche se in ritardo. Causa forza maggiore (La Toporagna, no, no non Mrs Purr, La Coppo---Prof di filosofia, con i baffi, vi assicuriamo, anche se non ve ne frega un tubo, che non è un bello spettacolo, ma ispira una sequela di offese che noi riportiamo molto spesso sui nostri amatissimi e lodatissimi personaggi.) Capitolo di svolta, ci scusiamo se è un pò più breve degli altri, ma le autrici essendo due stronze matricolate vi vogliono lasciare con il fiato sospeso...no dai scherziamo (veramente solo vega, io No! NdIagoDai, non è così cattiva come sembra... E' peggio!Ndvega parla quella che un secondo fa mi guardava l'occhio con la lente di ingrandimento. NdIago E' che non ho potuto resistere... Era una vita che sognavo di fare una cosa del genere!Ndvega ) è che proprio non ne possiamo fare a meno.

Capitolo intermente dedicato a Joe e Fly che non leggeranno mai la storia. Anche perchè sono i nostri cagnolini...Iago furente con vega decide di dedicarlo anche a Furo, poverino che ti ha fatto? Mio sommo muso, musino, musetto che mi ricorda perennemente il più bel furetto platinato mai esistito: Draco Malfoy.

Buona lettura a tutti, scusate la deficenza delle autrici, tutta la colpa và al titolo che è sempre un parto cesario.

Momento di serietà: vega è lieta di annunciare di essere diventata per l'ennesima volta cugina del piccolo Matteo, batufullo questo capitolo è tutto per te! Iago si aggiunge felice per vega, Matteo & co.

 

 

Due giovani, un Perché.

Perché non ci si fa mai i cazzi propri

 

 

Prese una manciata di polvere di Mandragola e la versò in un barattolino di vetro. Questo era l’ultimo. Dopo aver messo tutti gli ingredienti in una scatola di legno impugnò la bacchetta e pronunciò -Reduco- (me lo sono inventato di sana pianta, non so se esistaNdvega).

La scatola diventò delle dimensioni di una noce e il ragazzo la infilò in una tasca dello zaino di cuoio che stava sul letto. Intorno, dei vestiti, un paio di libri e qualche oggetto strano che aveva sicuramente ben poco di legale.

A parte le poche cose tirate fuori dalla cassapanca, la camera era completamente in ordine. L’aria era immobile, si stava facendo sempre più pesante man mano che il tempo passava.

Il ragazzo finì di sistemare le sue cose, poi con un colpo di bacchetta rimise a posto ciò che aveva deciso di lasciare al castello.

Sì, si era decisamente divertito, prima. Non era stato corretto... Ma in fondo, chi si aspetta correttezza dai Malfoy?

Si sedette alla scrivania, prese carta e penna e accennò a scrivere qualcosa. Poco dopo accartocciò il foglio e lo buttò nel cestino. Chi se ne frega del vecchiaccio malefico, non gli doveva nessuna spiegazione.

Solo la Weasley sembrava davvero incredula di fronte alle sue rivelazioni... Comprensibile, era sbigottita dal fatto che avesse cambiato la versione dei fatti... O forse unicamente dal fatto che avesse parlato di ciò che era successo, indipendentemente dalla versione che aveva dato? Non capiva, sembrava esserci qualcos’altro... Come se lei avesse percepito una sorta di accordo segreto tra loro. Che lui aveva irrimediabilmente violato.

Strano, cos’era quella sensazione...? ...Dispiacere forse? Senso di colpa... Per aver rovinato qualcosa di appena nato? No, quel qualcosa non era mai iniziato. Comunque, qualsiasi cosa fosse, non era il caso di iniziare a rifletterci ora.

“Non ora che sono un morto che cammina”.

Prese zaino e mantello e uscì dalla camera, forse per l’ultima volta.

 

 

Non era possibile, quella notte non sarei mai riuscita a dormire. Nulla poteva assopirmi, nemmeno la miracolosa pozione di Madama Chips. O forse si? Era per questo che avevo deciso di recarmi ad un ora inammissibile per chiunque in infermeria. L’emozioni dei giorni passati per quanto provassi a lasciarmele dietro le spalle, ritornavano come i sogni. Oh sì, quelli erano ancora più tremendi dei sensi di colpa puntuali come l’espresso di Howgorts, al risveglio. Draco, le sue labbra che si avvicinavano, il suo sapore, i suoi occhi, le sue parole continuavano a perseguitarmi imperterriti e per quanto provassi a scordarli ad ingorarli, erano sempre lì più inquietanti e tentatori che mai. Potevo negarlo a tutti ma non a me stessa, volevo ripetere quell’esperienza assolutamente sconvolgente. No, non dovevo, non potevo. La mia famiglia, i miei fratelli, Ron, Harry, i miei amici, Hermione nessuno avrebbe capito, nemmeno Malfoy. Lui forse meno che tutti gli altri. Dovevo eliminare il problema alla radice e sbarazzarmi dei sogni era il primo passo. Di giorno a occhi aperti, spalancati come due saracinesche riuscivo a controllarmi. La sera, affascinante ed oscura come lui, il mio subconscio vinceva su tutto, sulla ragione, sulla mia famiglia, sulle mie paure. Doveva finire tutta questa dannata storia e Madama Chips volente o nolente avrebbe contribuito a tutto ciò.

Mi diressi così di soppiatto, come mille volte prima di quella, per i corridoi deserti della mia amata scuola, quando lo vidi. Il suo mantello nero svolazzava incurante delle regole (altro che Potter e compagnia), dei quadri che gli urlavano dietro, delle armature che si giravano al suo passaggio. Non poteva essere altri che lui a quell’ora di notte a giro per il castello con chissà quale scopo (Il Bambino Imbambolato di solito gira sempre in compagnia NdGinny). Già, come mai gironzolava a quell’ora? Diamine, erano le due di notte. Lo seguii, dimentica di tutti i miei sani principi e propositi. Volevo soltanto rubare un ultima sua immagine e poi basta con quel malsano passatempo, fine della mia assurda fissazione.

-Draco?!- sussurrai.

Si girò appena e i suoi occhi furono attraversati per un attimo da una strana luce... Paura? Preoccupazione? Preoccupazione?!-Gira al largo Weasley, sono di ronda- Qualcosa nel suo tono di voce mi fece rabbrividire. Il mio cervellino, dimentico dell’apatia di quei giorni, mi consigliò calorosamente di andarmene, ma quell’altro dannato organo, che poteva evitare di complicare ulteriormente la mia vita, mi impedì di farlo.

-Aspetta!- Aveva già ripreso a camminare. Non quadrava nulla quella notte. Aveva bisogno di me. Non voleva ammetterlo, ma lo sentivo, era così. Lo segui.

Lo persi un paio di volte per quei dannati corridoi, sembrava un labirinto e quel subdolo furetto era abile a far perdere le sue tracce. Lo cercai per un po’ e alla fine quasi disperata per averlo perso, decisi di far dietro front quando… il suo volto era illuminato da una candela, sembrava quasi un angelo riuscivo a capire bene chi fosse, a distanza di sicurezza. Fissava qualcosa nelle sue mani. Che cazzo ci faceva con uno zaino? Mah!

Lo raggiunsi di soppiatto, sempre amato le capacità feline, erano infinitamente utili. Prima che potesse sfuggirmi di nuovo lo bloccai per una mano. Lo avessi mai fatto, il mondo cambiò un'altra volta, il mio ombelico mi provocò il consueto strappo, che diavolo stava succedendo questa volta?

 

 

Un attimo e mi ritrovai nel corridoio del terzo piano. Peccato che questa fosse l'ultima volta che sfruttavo le mie conoscenze sui passaggi segreti del castello.

"Dai Draco, non essere così catastrofico" disse un parte di me al mio cervello.

"Già, forse la morte è il male minore"

"Ma dai! Pensa a uscire di qui prima che ti veda qualcuno. E vedi di liberare il lato ottimistia che c'è in te"

"Io sono realista"

"E' proprio per questo che sei pessimista"

Basta, ora avevo anche iniziato a parlare con un amico immaginario. Come se già non fossi abbastanza fuori di mio. Insomma, qualcosa da mio padre dovevo pur prendere. Sapete, "Il sangue non è acqua", "Tale padre tale figlio" e tutte quelle stronzate un fondo di verità devono pur averlo... E' una vita che la gente mi perseguita con questa storia, alla fine me ne sono convinto.

-Draco?!-

No. No, no, no, no. Noooooooooooo! (E qui immaginatevi l'incarnzione dell'urlo di MunchNdvega) Dio, ti prego, non poteva essere davvero lei. Lei no. Tutti, ma lei no.

-Gira al largo Weasley, sono di ronda-

Bella scusa del cavolo.

Però a)presupponeva che io non stessi facendo niente di illecito b)minacciava implicitamente la sua incolumità c)erano le du-Cazzo, le due di notte?! No, non ci avrebbe mai creduto.

Mi voltai e cercai di allontanarmi velocemente.

-Aspetta!-

Appunto.

"Ma porca puttana! Meglio Silente in papalina!"

Corsi più veloce che potevo, facendo nel contempo attenzione a non fare troppo rumore. Per questa mia capacità ero stato spesso paragonato a un felino.

E dopo quello che successe potevo tranquillamente essere paragonato alla Weasley. Accidenti a lei, alla sua famiglia, al fratello Re dei perdenti, ai suoi due amici Santi protettori e alla sua stupida curiosità! Ma porca miseria!

Questi ed un infinità di altri insulti mi attraversò la mente mentre venivamo trasportati nel luogo programmato.

Con la fortuna che avevo mi sarebbe anche finita sopra all'atterraggio.

 

To be continued...

 

***********************************

 

 

Fine capitolo, se siete arrivati a questo punto, fate il passo successivo, lasciate una bella, grossa, grassa, recensione (basta anche piccola e secca!)...

Dove saranno finiti? Eh sì, non ve lo aspettavate si sa, o forse sì? Nella speranza che sia stato di vostro gradimento...

 

Iago&vega

Ed ora ecco le risposte alle recensioni:

 

Seyenne: Ginny è sempre lieta di far ridere i lettori, ma ama torturare il povero sconsolato Dracuccio, che c'è quasi rimasto poverino... ma tanto è di vega affaracci sua!!! vega: ringraziamenti sentiti per i complimenti sull'ultima frase di Draco, ne sono orgoliosa anch'io. Come vedi c'abbiamo messo un po' ad aggiornare ma è abbastanza ricco di colpi di scena...esilarante? Siamo onorate!!! Iago dal canto suo è un po' rammaricata perchè non può più palleggiare San Potter, si sollazzerà lautamente con Draco. A presto e grazie delle tue bellissime recensioni...kiss

 

Elwen: tesoro ma grazie! Tutti questi complimenti ci fanno arrossire! Come vedi ci paice palleggiare San Potter dalla mattina alla sera... Po'raccio. Malfoy è un vero stronzo... Come vega ha già detto questo personaggio ha fatto emergere lati nascosti della sua personalità! A presto e continua a farci sapere!

 

Savannah: "San Potter vergine e martire" ci ha fatto morire entrambe dalle risate Mettici il copyrigth o Iago ha detto che prima o poi te lo frega! Onorate che proprio il mostro sacro (non nel senso dell'aspetto) ci faccia tutti questi complimenti per l'ironia della storia. Tu cogita, che noi aspettiamo fiduciose qualche storiella... Iago ringrazia sentitamente per la recensione alla sua fanfiction, che non si meritava tutti quei complimenti...

 

L'uomo dal fiore in bocca: come ti ho detto a scuola, non è stato difficile capire chi fossi... Grazie per la recensione. Iago protesta perché l'ha scritta anche lei! ^^ Felice però che almeno qualcun'altro riconosca vega come Hermione, anche se sarebbe impossibile non accorgersene!

 

Fanny: parole sante, il potere delle recensioni è veramente notevole. Ci stiamo impegnando a leggere i lavori dele nostre recensionists!

Grazie per i complimenti, Iago si stupisce di quanto le lettrici siano sadiche, ma lo è anche lei quindi non si scompone più di tanto! In questo momento si sta dando all'alcool, vabbè, non c'entra niente ^^'.

E certo Iago nella vita non conclude nulla, almeno lasciatela divertire nelle fanfictions (Seeeeeeeeeeeeeee, sposata! Quella frustrata sono io...Ndvega). vega è intervenuta in tempo in modo che gli unici gioielli di famiglia utili al poveretto rimanessero illesi. A presto!

 

Opalix: onore supremo!!! Come siamo state brave, anche se vega dovrebbe recensire ancora l'ultimo chap... ^^' Iago protesta sentitamente perché non hai ancora postato la nuova storia, lo farebbe anche vega ma si sente in colpa...^^'''

Le tue caratterizzazioni dei persoanggi sono perfette, ci fa piacere che siano proprio come li volevamo rendere. Hai colto alla perfezione! Non guardiamo City Hunter ma ci fid-sorry Iago lo vedeva da piccola e dice che hai pienamente ragione. Eh sì, con Harry non siamo state troppo buone... Ma tu sei peggio!!! Quando continui?????? A presto!!!!!!

 

kamomilla: già, Ginny gli ha spiegato tutto... Ma il colpaccio rimane! Sarà battaglia! Grazie per i complimenti, a presto!

 

Thilwen: il tempo piacevole lo passiamo noi leggendo la tua fantastica storia! Cioè, vega anche qui si cosparge il capo di cenere e assicura che si metterà in pari presto, anzi prestissimo... Grazie mille per i bellissimi complimenti!vega è scappata a farsi un bel bagnetto caldo e ha lasciato me sola solina a recensire...pazza squilibrata, non sapete in che mani siete finite...ribadisco il concetto, una recensione positiva fatta da una scrittrice come te vale tantissimo...non pubblico tranquilla se prima non la vedo...con questo non voglio fare pressioni (no, non mento sapendo di mentire, è la verità)...spero di leggere presto il tuo nuovo capitolo, un abbraccione...

 

terry: felici che questo capitolo sia stato di tuo gradimento, continua, ti prego a farci sempre i tuoi appunti stilistici...sono fondamentali per migliorare. Un bacione anche a te, a prox chap.

 

eva_elamela: una new entry, ma ciao!!! grazie per i complimenti, siamo felicissime che sia stata di tuo gradimento...non è stato proprio prestissimo ma ci siamo riuscite...ci auguriamo che anche questo chap ti sia piaciuto...A presto!

 

Lady Numb: Ma grazie! Troppi complimenti rischiano di farci montare la testa!!! La parte di vega è veramente esilerante, i pezzi che hai citato mi hanno fatto ridere per un quarto d'ora... Ginny, sì è un po' particolare. Hermione...mmmh vega è la sua copia vivente, scrivo quelle parti felicie di prenderla un po' in giro...preferisco palleggiare Harry comunque, non so' se si era notato...ah ah ah ah ah ah!!! Draco è la stronzissima creatura di vega, direi che rispecchia tutte le sue paranoie!

 

gb87: ciao! che bello, ci hai lasciato un altra recensione, pensa ero convinta che non ti piacesse la storia, meno male che non è così. Non temere ci stiamo attrezzando a leggere le tue, presto vedrai una nostra recensione. Ginny, si è una matta scatenata, io sinceramente avrei fatto lo stesso... peggio non so, forse mi avrebbero arrestato. Draco sarà, suppongo, presto più incasinato, confuso che mai...ci contiamo di ri leggere presto un tuo commento...kiss!

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Capitolo 6
*** La Maledizione dell'ultima Weasley ***


“I know” Di Jude

Finalmente ce l’abbiamo fatta, non vi abbiamo fatto aspettare tantissimo dai…speriamo che il capitolo vi diverta perché noi ci siamo divertite tantissimo a scriverlo, ma non solo…alt non diciamo di più, leggete e scoprirete…ah ah ah, manie da oracolo!

Grazie per le ben 14 recensioni che ci avete lasciato, onore e onere, di continuare sempre meglio…grazie anche a chi ha soltanto letto!

Buona lettura a tutti!

 

                                                                                                                        Iago&vega

 

 

Capitolo sesto: La Maledizione dell’ultima Weasley

 

Draco si alzò in fretta, senza nemmeno dare a Ginny il tempo di metabolizzare l'accaduto, cioè che si era ritrovata nel pieno della notte in un posto che non conosceva a mezzo centimetro di distanza dal viso del ragazzo.

Il biondo si guardò intorno mentre si spolverava i pantaloni, per prendere poi la ragazza per un polso e sbatterla al muro dell'edificio adiacente senza troppe cerimonie.

La fissò, i suoi occhi sembravano più freddi del ghiaccio.

-Dimmi Weasley, cosa credevi di fare...?-

La situazione si stava facendo difficile per la ragazza, non solo per il fatto che Malfoy si stesse a malapena trattenendo dallo strangolarla tenendola prigioniera contro un muro. O per il fatto che la sua vicinanza potesse in qualche modo annebbiarle i sensi. No. Una figura si ereggeva alle spalle del ragazzo, sarebbe stata felice di avvertirlo se la sua bocca avesse funzionato a dovere, ma in quel  momento l'unica parte funzionante del suo corpo sembrava essere il cuore. Il tango in confronto batteva un ritmo decisamente più placido.

Mise a fuoco per due istanti la strana immagine dietro Malfoy, quando per loro fortuna realizzò che cosa fosse: un angelo. Sì, uno di quelli che di solito si trovano nei cimiteri babbani.

Un cimitero.

Erano in un cimitero. Di notte. Senza luna.

-Po...pos...Possiamo parlare, se non ti disp...dispiace da un altra parte?- La voce era un po' più tremolante di come avrebbe voluto che le uscisse. Se avesse avuto le minime capacità intellettuali in funzione probabilmente avrebbe urlato così forte, che i morti non solo si sarebbero svegliati, ma sarebbero corsi via impauriti.

-Qual è il tuo problema, Weasley? I cimiteri di notte, o il fatto di essere sola ed indifesa con un probabile mangiamorte?- un ghigno sadico gli si dipinse in volto.

-No, M...Mal...Malfoy non ho di certo pa...paura di te, ne tanto meno l'essere sola, sperdut..sperduta chissà dove, in un cimitero buio, senza luce, senza persone non ostili, per chissà quali motivi..... Aaaaaaah-ah- Il tono vagamente ironico di Ginny fu seguito dallo svolazzare d'ali di una comune e normalissima civetta. Di normale c'era ben poco in quella situazione, soprattutto le labbra di Malfoy appiccicate alle sue.

Il ragazzo indugiò un momento sulle labbra della giovane, poi si tirò indietro. La coprì col suo mantello e cominciò a camminare rasentando il muro della chiesa, guidandola passo passo tenendola per le spalle.

La ragazza, probabilmente troppo sorpresa dalla nuova iniziativa del giovane, si lasciò guidare senza fiatare.

Camminarono ancora per qualche minuto. La poca luce si rifletteva sull'erbetta all'inglese e sulle croci delle tombe, rendendo l'ambiente surreale e spettrale al tempo stesso.

Ad un certo punto il ragazzo si inginocchiò e iniziò a premere in un ordine a lei sconosciuto qualcosa su una pietra tombale. Dopo secondi che sembrarono ore Draco si alzò, rivelando delle scale che portavano sottoterra.

Si guardò un ultima volta intorno, poi la fissò e disse: -Prima le signore-

La giovane strabuzzò gli occhi.

-Sì, così magari mi ci chiudi dentro e mi ci lasci marcire per l'eternità...! Tu sei pazzo! Tu e tutti quelli come te! Accidenti a me, e a quando ho deciso di seguirti e di...!-

Malfoy la prese per un braccio e se la trascinò dietro.

-Chiudi quel forno Weasley... Vedi di tenerlo a mente dove stiamo andando-

La giovane si voltò, sospettosa.

-Avanti, non avrai paura di passare la notte in una cripta-

 

 

Una statua di sale probabilmente sarebbe stata più mobile di Ginny.

-Malfoy non ho nessuna intenzione di passare la notte lì! - il suo tono era infinitamente più sicuro di quanto la ragazza lo fosse in realtà.

-Weasley, o c'entri da sola, o ti ci scaravento dentro con la forza!- quello del Serpeverde era infinitamente più minaccioso e preoccupante, non che la spaventasse di più del tetro luogo che si trovava in fondo a quella lunga e interminabile scala, ma gli provocava comunque un leggero tremito alla base del collo.

-Preferirei dormire abbracciata ad uno Schiopodo. Io lì non c'entro senza saperne il motivo!- niente riusciva, in apparenza, a scalfire il tipico temperamento Weasley della ragazza, malgrado essa facesse quasi di tutto per non assomigliare a Ron.

-Non ti devo nessuna spiegazione! Perché se per una volta, solo una e possibilmente questa, nella tua vita, tu avessi ritenuto opportuno farti i santi affari tuoi, io non mi sarei ritrovato a fare da baby-sitter alla donnola ficcanaso quale sei!- Nemmeno lui era capace di smentirsi a quanto pare, mai una spiegazione, mai una parola d'incoraggiamento, niente di niente.

-Bene, allora rimandami indietro subito!- ora sì che la situazione si faceva scottante. In realtà la giovane voleva rimanere soltanto per la curiosità di sapere cosa stesse combinando, o forse solo per studiare quell’esemplare raro da vicino. Non capita tutti i giorni di osservare un Malfoy, lontano dal suo habitat naturale. L'unico non proprio irrilevante problema era il terrore di passare la notte in un cimitero, anzi no, forse passarla lì sarebbe stato come dormire nella casa dei fantasmi al Luna park in confronto a dormire in una cripta, insieme a dei morti e a MALFOY. Non che la carnagione fosse poi così diversa. Insomma la situazione non era del tutto rose e fiori. No, direi che era del tipo morte e desolazione.

 Dal canto suo Draco l'avrebbe volentieri rispedita da dov'era venuta, non al creatore, ma a scuola. Peccato che lei, suo malgrado, si fosse addentrata un po' troppo nel suo piano e conoscesse un piccolo ed insignificante elemento: il luogo dove aveva intenzione di nascondersi. Quindi, per quanto Silente potesse essere rimbambito, non gli sarebbe stato difficile fare due più due e scoprire dove si trovava.

-Per quanto l'idea mi compiaccia, non è possibile, quindi prima che ti schianti e ti trascini per le scale, muovi il tuo flaccido fondoschiena e entra qui dentro.-

La minaccia non l'aveva sconvolta più di tanto, ma non aveva più voglia di discutere ed infondo, la curiosità in lei aveva sempre vinto su tutto. Come quella volta che aveva rovesciato la pozione: "Omnia Collum" in classe solo per testare quanto Piton potesse diventare appiccicoso a contatto con una miscela altamente collosa. Si era beccata un mese di punizione, ma il risultato dell'esperimento era stato di gran lunga più appagante. Probabilmente anche quella volta sarebbe stato così.

-Entra prima te, preferisco che sia tu a morire per primo, magari io forse riesco a scappare!-

La faccia del ragazzo aveva accennato ad un piccolo sorriso divertito, aveva perfettamente capito che se la stava facendo sotto dalla paura. Anche se naturalmente non l'avrebbe ammesso nemmeno se Piton l'avesse minacciata di baciarla. Una volta arresa era meglio non discutere, finalmente la sua boccaccia larga si era chiusa e a lui era permesso di rivedere il piano in ogni piccolo dettaglio, visto che quel vortice rosso aveva scombinato tutto per l'ennesima volta.

 

“Innanzi a me camminano, quegli Occhi risplendenti,

che un Angelo sapiente certo ha calamitato;

vanno, divini fratelli e miei fratelli, a un tempo,

scuotendo nei miei occhi i fuochi diamantati.”

C. Baudelaire

 

-Andiamo-

Malfoy le prese un braccio e se la trascinò dietro giù per le scale, onde evitare possibili fughe (comunque altamente improbabili) o altre manifestazioni di reticenza da parte della nuova giornalista del Settimanale delle Streghe. Si ritrovarono in una stanza che definire buia e polverosa era poco. Anche se la luce era praticamente impercettibile si poteva intravedere l'altare proprio qualche metro di fronte a loro. Le pareti ai lati, per fortuna della sua compagna (e anche un po' sua, diciamocelo) erano fuori dalla loro portata.

-Bene. Sta ferma qui- Il ragazzo si mosse velocemente lasciando la mano della povera anima impaurita.

-Ma...Malfoy...?! Dov-dove... Sei?-

Silenzio.

-Malfoy?!?!- Il tono si stava precipitosamente alzando.

Crack.

-Malfoy!!! Non è divertente! Giuro che se non esci fuori ti ammazzo! Ti-Aaaaaah!- Il ragazzo l'aveva afferrata per un braccio.

-Sta' calma Weasley, ho solo aperto una tomba. Seguimi-

-Non ci pensare nemmeno! Una tomba?! No, no, io non mi muovo di qui!- Determinata a perseverare nelle sue convinzioni si sedette a gambe e braccia incrociate.

Draco le girò le spalle.

-Bene, fa come vuoi. Libera di dormire fra topi, ragni, scarafaggi...-

Iniziò a camminare scomparendo lentamente nel buio.

-Immobilizzati!- Con uno scatto felino catturò la sua mano in una morsa supplichevole, mostrandogli due occhioni che imploravano protezione.

Draco la guardò col suo solito sorrisetto sadico di chi sa che ha in mano la situazione e la sta sfruttando al meglio per vendicarsi.

Però, che occhi...

 

 

Il ragazzo si voltò di scatto. E meno male che era buio, perché le sue guance in quel momento era tutto fuorché di un pallore mortale...

-Aaaaah... Weasley, non ti facevo così sottomessa. Dai, dammi la mano, saresti capace di perderti anche in un unico corridoio-

 

 

-Malfoy, non ti azzardare mai più a mettere nella stessa frase il mio cognome e la parola sottomessa, sennò giuro che ti strangolo a mani nude- Non era una minaccia, era una promessa.

Nessuno avrebbe dovuto Mai più pronunciare quel vocabolo. Charlie, Gorge, Fred e Ron l’avevano fatto troppe volte. Ero sempre io a raccattare le pluffe, a stordire gli gnomi, a fare i lavori assegnati da mamma perché ero la più piccola e dovevo sottomettermi al volere dei maggiori. Sì, come no? Oramai nessuno si azzardava a pronunciare più una cosa del genere, non dopo quello che aveva fatto a Fred.

Sorrisi al ricordo, di quel piccolo, meraviglioso scherzetto. Mamma mia quanto tempo era passato, e in quel momento mi sembrò ancora più remoto. Ombre scure si stagliavano ai lati di quel tetro corridoio, un posto ancora più funesto della ufficio di Piton. Tutte quelle schifezze morte sugli scaffali dell’Unticcio mi davano sempre un leggero senso di nausea ma quella bara aperta mi faceva girare la testa come se fosse un boccino impazzito durante una partita di Quidditch.

Strinsi comunque la mano di Draco, persino lui riusciva a rassicurarmi un minimo in quell’orribile posto. Ma poi che cosa c’eravamo a fare? Perché era scappato da scuola? Qualsiasi motivo fosse, doveva essere decisamente importante, nessuno rischia un espulsione per nulla. Espulsi. Espulsi? Merda, non ci avevo minimamente pensato. Chissà mamma! Questa volta l’avevo fatta più grossa dei gemelli. Non era il momento di pensarci ed in fondo non farlo, era decisamente la soluzione migliore.

Tuttavia la moltitudine di pensieri, di spostamenti che avevo avuto in meno di un’ora mi fecero venire un sonno insostenibile e probabilmente, a meno che non fosse un vampiro (data la situazione poteva anche essere vero NdGinny) anche Malfoy doveva riposare. Una soluzione (visto l’immensa organizzazione) doveva averla architettata, così mi decisi a scoprire almeno un piccolo dettaglio di tutto quel rebus.

-Geniaccio, sarei curiosa di sapere dov’è che dormiamo, sai saranno quasi le tre, e malgrado sia in gran forma ho qualche problema a tenere gli occhi aperti!-

-Non credo che sia difficile da immaginare, Weasley-

Alt. Fermate tutti gli ippogriffi galoppanti. Potevo passare il fatto di essermi ritrovata in un cimitero, potevo sforzarmi di non scappare dall’interno di un cripta, ma non avrei dormito lì. No, tutto, ma non dentro una bara.

-Vero che stai scherzando? E’ la tua solita ironia da stronzetto, no?- Speranza vana, lo sapevo, ma non avevo intenzione di ammetterlo.

-Mai stato più serio Weasley! Comunque come ti ho detto prima, se vuoi rimanere qui a far compagnia ai topi fai pure, in fondo dovresti esserci abituata-

Maledetto bastardo, doveva offendere la mia famiglia anche in un momento del genere?

-Immagino che tu ci sia abituato a dormire con i morti Malfoy, tuo padre ti avrà iniziato tanto tempo fa, se questo è il prezzo del vostro onore e della vostra fama preferisco dormire a casa mia con i topi–

E ti pareva! Non gli dovevo rispondere a tono complicando le cose, la situazione era già abbastanza tragica di suo.

Non è carino ritrovarsi per l’ennesima volta appiccicati al muro, con le sue iride conficcate nelle mie, con il suo corpo che premeva convulsamente contro il mio, con la sua mano attorno alla gola e l’altra occupata a tenere fermo il fianco…

 

 

-Sta' zitta-

Alla fine aveva ceduto. Si era rivoltato come un serpente e l'aveva afferrata con la mano sinistra per il collo, mentre con la destra le teneva il fianco.

-Malf-...-

-Sta’. Zitta.- Draco sembrava un 'altra persona. Di nuovo. L'ambiente sembrava diverso, di nuovo. I due avevano perso il senso della realtà. Esistevano solo loro e ciò che stava accadendo.

-Sta' zitta. E non ti muovere. Non fiatare. Non nominare quel viscido e schifoso verme-

Doveva darsi una calmata. Doveva imparare a controllarsi, per il bene suo e in questo caso anche della Weasel.

Ad un tratto, occhi negli occhi. Di nuovo.

Di nuovo, tutto di nuovo.

Le loro labbra che si incontravano, i loro respiri che si fondevano, i loro corpi che, pressati l'uno contro l'altro, si adattavano alla perfezione.

Ma perché doveva sempre fargli questo effetto?! Dannazione, non avrebbe dovuto farsi trascinare così, non avrebbe dovuto lasciare che tutto il suo rancore si riversasse fuori di nuovo... Non avrebbe dovuto dare via libera a quel qualcosa che sentiva dentro da un po' di tempo a questa parte, di nuovo.

Eppure era così piacevole rimanere lì, stretto a lei, e non pensare a niente che non fossero le sue labbra morbide e il suo profumo di fresco. Tenerla fra le sue braccia, come se loro non fossero né amici né nemici, come se il mondo non esistesse, come non si trovassero in una cripta polverosa di notte, come se...

Si spostò lentamente a baciarle il mento e poi il collo mentre una mano di lei finiva tra i suoi capelli.

Non riusciva a sottrarsi a quella dolce tortura. Era come una maledizione.

 

 

Ti distrai un istante, ti preoccupi un secondo per la tua vita, sicura che questa volta l’hai fatto infuriare seriamente e lui invece di comportarsi come dovrebbe, decide di scombinare le carte, di cambiare tutto per l’ennesima volta. Perché?

I suoi occhi, erano loro la chiave di Draco Malfoy, erano l’unico modo che avevo per cercare di capirlo. All’inizio erano sempre glaciali, un bagno nel Mar del Nord il 21 Dicembre probabilmente sarebbe stato più caldo… Dopo assumono sempre quella luce particolare. Un mare in tempesta carico di significati che non ero ancora in grado di comprendere e finiva sempre nel medesimo modo: con il lato razionale che smetteva di consigliarmi di fuggire il più lontano possibile perché da sempre il mio mondo era l’esatto opposto del suo. Prima sapevo perfettamente che nessuno avrebbe mai capito il perché della nostra “relazione”, se così si poteva chiamare, ma quando si avvicinava, quando il suo profumo mi invadeva i polmoni, quando le sue labbra sensuali si appoggiavano sulle mie, quando assaggiavo il suo sapore dolce e amaro allo stesso tempo, non rispondevo più di me, non volevo altro che continuasse, che mi stringesse sempre più forte che non smettesse di baciarmi, proprio come in quel momento. Con le sue mani che mi attiravano a sé, con quella passione, con il suo torace schiacciato contro il mio, con le sue labbra che indugiavano sul collo. Era capace di farmi tremare dal desiderio e io, invece di smetterla dato che ero sempre in tempo, non volevo altro che continuasse.

Questa volta desideravo che non finisse, che rimanesse lì con me, lontano da tutti, dai loro pregiudizi, dal loro voler capire una cosa che non capivamo neanche noi… “Non fermarti Draco, non fermarti” era l’unica cosa razionale(?!) che riuscivo a carpire da tutto quel turbinio di emozioni che mi sconquassavano l’anima.

Il tempo sembrava essersi fermato, eravamo di nuovo nel nostro universo.

Fu una voce lugubre che ci riportò di nuovo dove eravamo. Rimpiansi quasi Piton. La sua minaccia imperiosa risuonò nell’aria:

-Voi, esseri irrispettosi, andatevene o morirete…-

 

To be continued…

 

***************************************

Allora, dite che siamo state troppo diaboliche??? No dai, così la prossima volta siete più curiosi… (E lo sono anch’io, visto che adesso mi devo anche inventare chi sia il tipo dalla vocina agghiacciante… Grazie Iago!Ndvega)

Bene, vi lasciamo alle risposte alle rcensioni… Che magari aumenteranno!

Ha risposto Iago, io mi scuso con chi mi ha chiesto di leggere le sue storie. Sono un po’ indietro causa esame e due giorni parrocchiali.

 

 

 

 

Fanny: Ma che carina, grazie mille per la recensione, non ti preoccupare nessun problema, ritarda pure quanto ti pare nel commentare il fondamentale è che ti sia piaciuta la storia, se poi recensisci è anche meglio! Draco direi che ora sta discretamente meglio, peccato che abbia sempre quella “pulce” di Ginny alle calcagna! (Puoi dirlo forte! NdDraco si si, come faresti senza di me!? NdGinny) Il luogo non è ancora del tutto chiaro, ma presto capirete tutto…almeno credo…leggeremo senz’altro la storia, ma temo che ci vorrà un po’…vista esami…acc… spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo… a presto!

 

Thilwen: A Praga? Ma che bello, gita scolastica… magari anche quella dell’ultimo anno che è più degenerante (la nostra è stata quasi da fantascienza…) No, il tuo commento non deve mancare, non puoi essere così cattiva da costringere Iago a pubblicare senza di te, lo sai non ce la fa! Scherzo naturalmente, non è certo obbligo…vega se non si muove a leggere la tua storia la strozzo, visto che non sa che cosa si perde…Mi auguro con tutto il cuore che anche questo ti sia piaciuto…ma soprattutto non vedo l’ora che tu ritorni da Praga per leggere il tuo prossimo chap capolavoro (tanto lo so, è sempre bellissimo.) Un bacio…

 

Sunny: Non ti preoccupare, fa sempre un immenso piacere leggere una tua recensione, ma le autrici non uccidono nessuno, fondamentale è che ti sia piaciuta la storia…anche perché malgrado Iago abbia letto tutte le tue storie, sia un appassionata sfegatata di Jack e Dan, e sistematicamente tutti i fine settimana controlla sempre se esce un tuo chap, non ha mia recensito (La peggiore, lo so NdIago). Mamma mia quanti complimenti, siamo diventate tutte rosse quando l’abbiamo letta…è un infinito piacere che una scrittrice brava come te si sia appassionata alla nostra storia…i due purtroppo rispecchiano la nostra psiche malata e non so quanto riusciranno a rinsavire, Draco sicuramente sarà un po’ più ebete, visto la faccia di vega in questo periodo…(^Iago corre lontano da vega che ha tutte le intenzioni di ucciderla…^) Ci auguriamo che questo capitolo sia stato di tuo gradimento…

 

Lady Numb: e chi non ama Draco Malfoy? Io, lo amo da sempre…malgrado la sua costante pazzia, quindi possiamo fare a metà…a Ginny i malandrini le fanno un baffo, vedrete cosa avrà in serbo per voi, se Draco è matto Ginny è senza dubbio peggio. Non ti abbiamo fatto aspettare poi così tanto, no? Speriamo che questo chap ti sia piaciuto…un abbraccio…

 

L'uomo dal fiore in bocca: Grazie, grazie mille, per la recensione… ci fa sempre molto piacere che tu legga le nostre storie, malgrado la presenza matta di Iago, che tu non consideri mai (Povera me…NdIago)!!

 

gb87: Lo so, lo so, non abbiamo ancora recensito… ma Iago giura solennemente che ha letto le storie, e giura anche che appena avrà un minimo di tempo sarà la primissima cosa che farà. (E lo farò con somma cura…promesso NdIago) Meno male che ti è piaciuta…bè anche Iago ammette che Draco è molto meglio, come fare a non cedere al suo fascino? A prestissimo….

 

Eva_elamela: Si questo era un po’ più lungo, almeno credo…speriamo ti sia piaciuto!? Grazie mille per la recensione e Iago ringrazia calorosamente, molto calorosamente per la bella recensione che hai lasciato anche nella sua storia…un bacio…

 

Seyenne: si, ci cospargiamo il capo di cenere per la “cortezza” del capitolino, speriamo che questo anche se non molto più lungo sia stato almeno più sostanzioso…vi abbiamo dato anche qualche spiegazione…non tutte, anche se non abbiamo resistito alla tentazione di bloccarlo in un momentaccio…speriamo che questo ti sia sembrato un po’ più chiaro ma soprattutto che sia stato di tuo gradimento… faccia sapere ci teniamo molto alle opinioni altrui… forse più delle nostre… un abbraccio!

 

Opalix: Ok vega so benissimo che non centra nulla quello che sto per rispondere ma lo devo fare: grazie, grazie mille per la tua recensione all’altra storia, mi hai commosso quasi davvero!!! Mille, mille grazie… Ora passiamo a questa storia: povero Draco, cerca di capirlo è difficile ragionare tutto da solo, con tutto quello che deve risolvere…e poi immagino che Ginny intorno sarà ancora più difficile… questo capitolo anche se non lunghissimo era più sostanzioso... non ti è permesso lamentarti per la fine, visto dove hai fatto terminare la tua storia meravigliosa… dovevo dirtelo per l’ennesima volta…Un bacione…

 

Savannah: Il titolo del chap precedente è il motto che adotto ogni santo giorno della mia vita, non c’è niente di più giusto! Grazie per tutti i complimenti per la mini one shot che ho pubblicato… mi fanno piacere anche se tanto “grande” non sono…(direi + o -come un gnomo)…come avrai notato la gioia di Draco ha portato la povera Ginny in un luogo bello, felice e solare (sarebbe da sopprimere NdGinny)! Non è stata prestissimo la pubblicazione, però non ti abbiamo fatto aspettare più di tanto, no?! Cogita Sav, cogita che noi aspettiamo con impazienza…un bacio enorme come Tyger e Goyle…

 

Kamomilla: felicissime che ti sia piaciuto… ora dovresti avere una vaga idea di dove son finiti… anche se non proprio chiara…a presto, crediamo…

 

Terry: Anche questa volta non abbiamo resistito… sai com’è con due autrici cattivone come noi…ci auguriamo che l’ultimo cap ti sia piaciuto…

 

Donnasole: il destino e le autrici pazze ci mettano sempre la zampa, poverini costretti ad incontrarsi , povero Draco soprattutto…io rido di più immaginando Piton con un bel pigiamino rosa, con su stampato un enorme orsetto…

 

 

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Capitolo 7
*** -L’evoluzione della specie è solo un invenzione…- ***


Ma salve

Ma salve!!! Sì, sì lo sappiamo che siamo in ritardo… un pazzesco ritardo. Ma vi prego cercate di capirci, gli esami si avvicinano…speriamo sinceramente e vivamente che questo capitoletto sia di vostro gradimento…

Per ultima e non meno importante cosa Iago è lieto di dedicare l’ultima creazione a Gualtiero Dominghi (tu sai che sei te) e lo avverte di fare il bravo bambino con vega, se così non fosse incorrerai nella mia ira più funesta… ma tanto lo so che sei una pasta di ragazzo, malgrado tu faccia fisica, indi per cui un pazzo squilibrato!!!

Iago&vega

 

-L’evoluzione della specie è solo un invenzione…-

-Darwin ha toppato: ecco tutta la verità sulle tartarughe delle Galapagos-

 

-Non sei divertente, Al-

Ma porca puttana, sempre nei momenti migliori.

Dio, lo avrebbe ucciso con le sue mani quel dannato essere che aveva elevato l'arte di rompere le palle a suo supremo stile di vita. Forse succede quando uno ha molto tempo libero. Appuntò mentalmente di trovargli un lavoretto.

Sì, come gli sarebbe piaciuto torturarlo in modo lento e doloroso, per poi donargli la morte. Peccato che qualcuno gli avesse soffiato l'idea del regalo tempo fa. Diciamo un... tot di anni fa (che vega non sa ancora quanti ^^''').

Oddio, sarebbe più corretto dire che gli aveva tolto la vita... Gli aveva dato la morte dell'anima, o come la volete chiamare.

-Aaaaaaah, dai Draco, mi togli sempre tutto il divertimento... Per una volta che porti nella mia umile dimora una dolce pulzella che profuma di... verginità...- L'essere si passò la lingua sulle labbra con fare a metà fra il sensuale e l'affamato.

I vampiri sanno essere odiosamente monotoni.

-Possibile che pensi sempre a quello?-

-Guarda caro, che l'unico qui che mi sembrava pensare a quello sei tu... E comunque il mio discorso era più, come dire... mangereccio-

Draco giurò di aver sentito distintamente il corpo di Ginny scosso da un tremito. Eh, beh. Non poteva darle torto. Questa volta almeno.

Il ragazzo riservò una delle sue occhiate di gelo al vampiro, che ormai era solo ad un paio di metri da loro.

Ginny notò che somigliava decisamente molto a Draco, anche se aveva gli occhi verdi, di un verde così strano però, che parevano quasi più freddi di quelli del suo compagno. Altra cosa da aggiungere alla sua personale lista dei Guinness dei primati, qualcuno ha lo sguardo più freddo del Ghiacciolo-Malfoy. I capelli erano lisci, di un biondo chiarissimo, che contrastava in modo sinistro con l'ambiente circostante.

-Mi dispiace deluderti, non è lei la ricompensa che ti avevo promesso-

Draco aprì il suo zaino e ne tirò fuori una piccola scatolina. Pronunciò un incantesimo e questa si ingrandì di almeno dieci volte, dopodiché la fece levitare fino al vampiro.

-Avevi detto che saresti stato solo tu ad avere bisogno di ospitalità... E, a meno che non decidiate di fondervi tipo Salmacide ed Ermafrodito io n-...-

-Per favore, non mettere in mezzo la mitologia. La ragazza dormirà con me, quindi non occuperemo spazio in più. Dovessero esserci problemi ti farò avere una porzione supplementare di quello che ti ho portato, ok?- Draco stava diventando impaziente. Tuttavia sapeva che non avrebbe rifiutato.

-... Ok... Però almeno presentamela!-

-Maniaco-

-Frigido-

-Pervertito-

-Aguzzino-

-Sanguisuga-

-Quello incollato al suo collo mi parevi tu-

-E menomale!!!!!- I due si voltarono verso Ginny.

-Ehm sì, insomma... volevo dire... Ec-co, i-io...-

-Tesoro, tranquilla. Non ho intenzione di fare il replay di questo bislacco avventuriere-

Ginny non pareva molto convinta.

-Sicuro?-

-Mah, sicuro è una parola grossa... Ma non mi sembra che tu abbia molta scelta-

Detto questo le tese la mano.

 

Non bastava un pazzo pervertito strettamente imparentato con le arti oscure? Non bastava un cimitero, una cripta e una bara? Certo che no, ma che domande? Ci mancava un vampiro depravato, con mire alquanto pericolose verso il mio povero, piccolo e indifeso collo.

Riservai un occhiata omicida a Malfoy, maledizione a lui e ha tutte le sue trovate geniali del c…. Strinsi la mano di Al, se così si chiamava, temendo che quello fosse solo l’inizio di un più che pessima serata.

-Ginevra Weasley, piacere se così posso dire!- mormorai a denti stretti, strettissimi.

-Alambicco Arturo Dalmar Ofidio Steel Tas Malfoy per servirla, signorina Wealsey- dopo segui il consueto inchino, e un baciamano, per esser sinceri non concluso poiché alquanto preoccupata ritirai in fretta il mio prezioso arto.

-Rimasti cafoni voi Weasley!-

Non bastava un Malfoy, no, bisogna averne due di stupidi convinti come loro. Non provai nemmeno a reprimere uno sbuffo alquanto stizzito.

-Non siete certo voi il simbolo dell’evoluzione della specie, razzisti prima ed adesso!- dissi indicando con un cenno della mano lui e poi Draco. Parenti? Ma di che grado? Un vampiro. Mah!

-Già a distanza di secoli manteniamo sempre un pessimo gusto in fatto di donne.-

Offesa la mia famiglia in generale, mancava un offesa personale, maledetto stile Malfoy. Maledetti loro e tutta la loro dannatissima, purissima casata. Perché non si estinguono mai?

-Suvvia Al non si litiga con i bambini lo dovresti sapere alla tua veneranda età!-

Eccola là, la sua melliflua lingua non aveva resistito di nuovo.

-Sapete una cosa? Voi e il vostro puro sangue andate da soli a farvi ammazzare, uccidere, torturare o vampirizzare come preferite. Io me ne vado! Ciao.-

Detto questo, sicurissima di quello che stavo facendo mi diressi verso le scale e l’uscita di quel tetro luogo. Peccato che non vidi mai la porta, e come avrei potuto, con Draco che mi teneva per le braccia e quell’altro cretino del suo trisavolo che mi teneva per le gambe, riportandomi indietro!? Draco lasciò la presa, mentre Al continuando a tenermi per i piedi mi teneva sollevata da terra.

-Mettetimi giù, razza di pipistrellaccio rincoglionito! Sarebbe questa l’educazione che decantati tanto. Draco digli di mettermi a terra. Almanacco, Alticcio, Altarinco o come diavolo ti chiami, mettimi giù.- Strillai in preda alla rabbia, agitando ogni muscolo e parte del mio corpo.

-Magari se ti va un po’ di sangue in quel cervellino annacquato ragioni, lascio ad Al il privilegio della scelta- Le sue parole non fecero altro che aumentare all’ennesima la mia ira. Mai una volta che accorresse in mio aiuto.

-No, mia adorabile Ginevra non mi è possibile, andandotene rovineresti il piano del mio giovane parente e questo non posso permetterlo, quindi se mi dai la tua parola di rimanere qui ti lascio immediatamente, se no, posso passare anche tutta la notte così-

Non mi sarei mai arresa, mai e poi mai. Non ad un ricatto di quei due, non senza sapere lo scopo di quell’insolito nascondiglio con quella stramba e preoccupante compagnia. Passarono una quarantina di minuti. Nessuno dei tre parlò, nessuno dei tre si mosse. La testa mi pulsava pericolosamente e la vista si stava annebbiando. Il buio mi avvolgeva quasi totalmente, non sentivo nemmeno la presa di Al sulle mie gambe. Ma non si stancava mai?

Un conato di vomito mi riscosse dal mio torpore, poi non vidi né senti più nulla.

Persi i sensi, per tutta la notte! Mi risveglia la mattina dopo, con un mal di testa da paura e un umore non solo pessimo, ma anche terribilmente vendicativo. Malfoy dormiva come un bambino, quasi mi dispiacque quando, dopo avergli levato la bacchetta, lo legai come un insaccato.

-Bene, Malfoy, ora esigo una spiegazione e fa che sia esauriente se no rimarrai lì fino a stasera e io per allora sarò già molto, molto ma molto lontana da qui!-

 

-Tesoro mio, non si fa così. No, no, no-

Ginny era pietrificata. Le sue mani fredde sulla vita. Il suo alito sul collo. Oddio.

-Waesley, Weasley, Weasley... Capisco lo svenimento, ma questo implica avere l'intelligenza di un criceto nano. Pensavi davvero che con l'orecchio fino che mi ritrovo ti avrei permesso di prendere la mia bacchetta, di legarmi in questo modo assurdo- un paio di movimenti e si liberò facilmente- e di minacciarmi a viso aperto?- Draco si alzò dall'inusuale giaciglio e la guardò negli occhi inarcando un sopracciglio.

-Penso che abbia capito la lezione Al, puoi lasciarla andare-

-E chi ti dice che io lo voglia fare?- Gli occhi del vampiro saettarono dal suo collo a quello del suo discendente per poi riposarsi sulla sua giugulare.

Goccioline di sudore freddo le scesero lente dalla fronte. Il fiato di Al sul collo era sempre più vicino, iniziava veramente a pensare che quello fosse l'ultimo giorno che avrebbe passato con la sua adorata anima.

-Al...? Al, c-che st-stai facen...do?- La sapeva, lo sapeva che non avrebbe dovuto seguire il suo istinto la notte prima. Dannazione a lei e alla sua maledetta curiosità! Quei due erano in combutta, avrebbe dovuto capirlo subito, fin dal primo istante!

Malfoy la guardava con uno sguardo indecifrabile. Ma perché non faceva qualcosa?!?! Qualsiasi cosa!!!

-Al, basta-

-Dai, Draghetto... Fammi divertire un po'-

Il ragazzo aveva iniziato ad avvicinarsi.

-Solo un assaggino...-

Accadde tutto repentinamente. Da un momento all'altro Ginny passò dalle braccia del vampiro a quelle di Malfoy.

Gli occhi del ragazzo dardeggiavano d'ira.

-Ho.Detto.Basta- La teneva stretta per un braccio, mentre con l'altro le cingeva la vita, frapponendolo fra lei e il suo antenato.

-Ehi, ehi, ehi... Che tono possessivo... Lo sai anche tu che non l'avrei certo fatto davvero. A che mi serve dell'altro sangue?- Lo squadrò in modo strano.

-Non mi fido di te-

-Fa come vuoi-

Il vampiro girò i tacchi diretto verso la sua parte della cripta. Un luccichio malizioso balenò nei suoi occhi, prima che scomparissero nell'ombra.

 

-Graz…gra…grazie- dovetti deglutire con decisione un paio di volte, prima di pronunciare per intero quell’unica piccola parola. Questa volta avevo veramente avuto per un attimo il terrore che Malfoy mi lasciasse alla mercè di Al- scucchiasangue a domicilio. In effetti doveva averlo pensato Draco stesso, visto come aveva reagito.

Ritenevo che il suo controllo della situazione fosse praticamente totale, ma a quanto pare così non era. Sarebbe stato meglio per tutti e due che le cose, in futuro prendessero la piega da lui ponderata, se no… meglio non pensarci. Far finta che i problemi non esistessero era (ed è) il mio metodo personale sano e sicuro per risolvere tutte le questioni in sospeso. Chiaramente è sinonimo di non risolverli, ma non ponderarli comunque, finché non ti sbattano contro, equivale a non averli.

Al, da quanto avevo intuito macchinava qualcosa, sentivo stridere le rotelle del suo cervellino vecchio secoli. Aveva uno scopo, aveva un obbiettivo. Era un Malfoy, oscuro e calcolatore di razza dunque. Non era il pacchetto che Draco gli aveva dato all’inizio ad interessargli, no, era altro, quello era solo un pretesto, solo una scusa. Ma cosa voleva veramente? L’unico che poteva intuire realmente cosa voleva lo psicopatico sicuramente meglio di me era Draco, per forza fra malati di mente ci si capisce. Solito cognome, solito cervello, tanto a distanza di secoli non erano cambiati, Al e il suo modo di fare ne erano la chiara prova lampante.

Il braccio di Draco continuava a stringere i miei fianchi, l’aria cominciava di nuovo a farsi più pesante, lo scintillo negli occhi della viscida sanguisuga inoltre mi aveva messo, se possibile, ancor più in fibrillazione.

Mi guardava così intensamente senza nemmeno sbattere le sopracciglia. Era strano, soprattutto perché era zitto.

Sentivo il suo sguardo bruciarmi addosso. Tentai di riportarlo alla realtà.

-Primo: leva quel braccio di lì. Maniaco pervertito. In secondo luogo se vuoi che ti sia utile a qualcosa almeno spiegami cosa ci stiamo a fare qui-

Vano, inutile tentativo. Ci volevano le maniere dure con il ragazzo. Niente, niente di niente. Immobile, con lo sguardo fisso su di me e l’aria completamente assente. Una pulce schiacciata era sicuramente più vitale. Ebbene qual è l’unico rimedio per le persone sotto shock? Un bello, forte e poderoso schiaffo assestato bene su una delle due guance. Io scelsi naturalmente quella più distante: maggiore slancio, maggior intensità. Draco non ne fu molto felice a dir la verità.

-Ehi ma che diavolo fai?- l’ira si manifestò chiaramente nella sua voce.

-Dracuccio, mica te la sarai presa vero!- perfetta imitazione del obeso carlino della Parkinson, nulla di più divertente per irritare Malfoy.

-Weasley…- il mio cognome pronunciato con il suo solito tono strascicante e ammonitore non fece che stuzzicare di più la mia innata vena bastarda.

-Che c’è Dracuccio? Volevo semplicemente levarti quell’aria da bamboccio, sai sembravi la perfetta imitazione di Potter alle prese con la sua cicatrice e i suoi sensi di colpa, pensavo di farti un favore, non te la devi mica prendere-

-Weasley, sei un idiota te l’ho mai detto?- un sano paragone con Harry fa sempre breccia nell’orgoglio dei Malfoy.

-Si, ma detto da uno che assomiglia a celebroleso-Potter-, malgrado faccia finta di essere l’opposto non risulta molto offensivo. Dimmi, visto che sei ammalato da Potterite acuta, quel missione eroica e lodevole siamo venuti a compiere in questo luogo paradisiaco?-

Il color acceso, rosso non è possibile definirlo, che assunse mi fece quasi impressione. Avevo fatto centro, ne ero praticamente certa. Potevo sperare forse in una piccola, insignificante delucidazione. Inutile sciocca speranza immediatamente disillusa, dato che mi ritrovai un nano secondo dopo a correre a perdifiato per le scale della cripta. E ora dove diavolo andavamo così di fretta? L’unica cosa che mi rincuorava era finalmente scappare da lì e da Al, se non per sempre, almeno per qualche ora.

 

Si fermarono su una specie di scalino più grande, un pianerottolo, che la sera prima Ginny non aveva notato. Alla loro destra, una porta che sembrava essere sopravvissuta senza troppi problemi alle generazioni di termiti che dovevano averla rosicchiata negli ultimi secoli.

Malfoy recitò una breve formula (che non assomigliava ad un alohomora, ma a qualcosa di ben più antico) e la porta si aprì cigolando sui propri cardini.

Altra scala.

Il ragazzo la condusse su (su, su sempre più su....!Ndvega La pazzia dilaga...*_*'''NdIago), da dove sembrava venire una debole luce. Ginny sentì come un misto di ansia e sollievo. Da una parte era contenta di uscire dal buio inquietante che aveva caratterizzato le ultime ore, dall'altra... Beh, un detto babbano recita: "Chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quel che cerca ma non sa quel che trova".

I due ragazzi emersero in quella che pareva una stanza ovale. In realtà, si rese conto Ginny, lei aveva preso in considerazione soltanto una parte dell'ambiente. Alle loro spalle stava un muro alle cui estremità si notavano due entrate.

Se loro avevano passato la notte in una cripta... Quella doveva decisamente essere la chiesa soprastante.

Malfoy si guardò un attimo intorno, quasi come se si aspettasse di veder comparire da un momento all'altro chissà quale strana creatura... In realtà il ragazzo era sempre all'erta. Non si era rilassato neanche durante la notte, nonostante ritenesse che né suo padre né Voldemort in persona fossero a conoscenza di quel nascondiglio... E di chi lo abitava. Da quel che aveva capito Al Malfoy era un rinnegato, ripudiato dalla propria famiglia o qualcosa di simile, e poi era un vampiro. Comunque nonostante si fosse reso conto che la sua ansia era del tutto (o quasi) immotivata, non aveva potuto fare a meno di sfruttare le sue capacità feline dormendo quasi letteralmente con un occhio aperto e uno chiuso.

E ora doveva anche abbassarsi a spiegare i suoi piani alla Weasel. Dannazione a lei!

La guidò attraverso una delle entrate verso l'unica navata del piccolo edificio. Arrivato all'altare con un rapido colpo di reni vi si issò sopra appoggiando le mani al lato della gambe.

Poteva sembrare un'atteggiamento cordiale, ma Ginny aveva notato subito la fiamma che ardeva nei suoi occhi: determinazione, rabbia a stento trattenuta.

-Bene Weasley- Malfoy squadrò la ragazza da cima a fondo.

-Io e te dobbiamo parlare. O meglio, tu devi aprire bene le orecchie e starmi a sentire- Il suo sguardò sembrava di fuoco.

-Punto primo: mi sembra chiaro che la tua presenza qui sia più che fortuita, imputabile comunque totalmente alla tua fissa di non farti mai gli affari tuoi. Punto secondo: proprio per le sopracitate ragioni non avrai un trattamento di favore, non mi importa se sei una donna. Punto terzo: ficcati in quella testa rossa di non farmi domande di alcun tipo sul perché ho deciso di fare questo viaggietto. Sono affari miei, e se diventi troppo indiscreta potrei dare qualche consiglio di enogastronomia al vecchio Al. Sono stato chiaro?-

-Cristallino- Ginny non era tipo da farsi spaventare ma l'ultima frase su Al, dopo i recenti sviluppi, l'aveva un po' scossa.

-Solo... Non sei un mangiamorte, vero? Non sei qui per conto di tuo padre, no?-

-Weasley, quale parte di "non fare domande" non hai capito esattamente?-

-Ehm...- Ginny si morse il labbro inferiore in un modo che la fece sembrare una bambina.

No, Santoddio, non fare così... Non fare così! Poi va a finire che...

-Sono qui per ritrovare mia madre. Ho buone ragioni per ritenere che sia stato mio padre a rapirla, per indurmi a passare al Lato Oscuro...-

To be continued…

****************************

 

 

Grazie a chi legge e recensisce, ma anche a chi legge anche se non recensisce!

Per chi ci dice di leggere le sue storie, promettiamo di farlo, davvero, solo che in questo periodo è un vero calvario… Entrambe frequentiamo il sito 1/10 di quello che facevamo prima… Indi per cui certe volte ci perdiamo anche gli aggiornamenti…! E quindi li dobbiamo recuperare…

Ed ecco le risposte alle recensioni:

Il pazzo o uomo dal fiore in bocca: la ringrazio sentitamente per i suoi complimenti gentile signor Pazzo, ma come lei ben saprà, dato che siamo nella medesima classe, gli impegni scolastici ritardano di molto le nostre funzioni vitali. Mi impegno formalmente a leggere al più presto il continuo del suo thriller (il primo capitolo l’ho letto e le assicuro che mi è piaciuto malgrado il garbuglio sintattico)…a presto, anzi no a domani…

Fanny: la povera Ginny si deve ancora riprendere dallo schock avuto! Non capita tutti i giorni di essere scaraventata chissà dove con quel deficiente di Malfoy in un tetro luogo…(no dai Draco, era così per dire…Nd.Iago che fugge dalle ire dello stupido furetto ritardato)…Per quanto riguarda il ritardo non ti preoccupare, ti capiamo BENISSIMO! Maledetti esami di stato…spero vivamente che questo chap ti sia piaciuto!

Lady Numb: Non siamo proprio due cultrici della morte, ma questo luogo ci stuzzicava particolarmente, soprattutto per inserirci come ai potuto vedere Al…si Ginny è una peperina ma solo perché c’è Draco intorno… grazie mille per la tua carinissima recensione…un abbraccio!!!

Eva_elamela: ti fidi di noi? Ti sei messa in buone mani…sinceramente al momento queste due povere autrici hanno solo una vaghissima idea di come si evolverà la storia…pensa che la vocina misteriosa non era nemmeno prevista, è stato un mio cattivissimo scherzetto a vega… l’ambientazione è inconsueta ma stimolante…vedrete!!! Ah ah ah ah ah ah (manie di onnipotenza dell’autrice più pazza). A presto…

kamomilla: eh, sì… Anche noi! L’idea della tomba è tutta colpa di Iago… Lei mi lascia nei casini e io mi adatto… E mi vendico!

Opalix: carissima! Che bello, leggere le tue recensioni eleva l’animo di noi autrici!

Spiagge assolate, prati fioriti, colline verdeggianti, ruscelli di montagna… Che dire, tutti bei posti, ma cosa ti puoi aspettare da due fan sfegatate di Baudelaire?!

L’idea iniziale era quella di mandarli in un posto che io e vale abbiamo visitato un anno fa… Diciamo che in quel posto c’è una Chiesa molto "carina", se così si può dire. Ma mi sembrava un po’ troppo poco noir e mentre scrivevo mi è venuta in mente l’idea della cripta… Quando Iago l’ha letto le è presa una sincope. Insomma, lei mi lascia nei guai, io dovrò pur vendicarmi! La vocina invece è une delle sue di vendette… "Non vedo l’ora di sapere chi è il rompiballe che disturba il loro idillio": tesoro mio, la stessa domanda me la sono fatta io, solo che dovevo inventarmelo. Inventarmi una cosa del tutto fuori dai programmi, fra l’altro… Che però dovrebbe rivelarsi importante! Tieni d’occhio Al… Ti è piaciuto? A presto e scusa se non recensisco spesso ma è un periodaccio… Fra esami e ragazzo, il tempo vola… Ciao ciao

Terry: tesoro, la colpa è tutta di quell’animalaccio di Iago! Ma diciamo che la sua invenzione è andata in porto… Grazie della recensione e dei complimenti! A presto! Che te ne pare di Al???

Donnasole: sai che il fatto che la tomba facesse tanto Romeo&Juliet non ci era proprio venuto in mente??? Senti ganzo…

Sì in effetti è un po’ macabro, che vuoi siamo due fan di Baudelaire…

Non è che Ginny si stia proprio abituando… Diciamo invece che ricambia! No, dai, ce ne vorrà di tempo ancora… Comunque la storia è e rimane una Draco Ginny, come è infatti segnalato dal pairing.

Per ora comunque non siamo ancora nel vivo della storia, anzi… l’azione deve ancora arrivare! Che te ne pare di Al??? Grazie della recensione, a presto.

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Capitolo 8
*** Canini di vampiro e mani di piovra ***


Saaaaaalve a tutti!!!

E finalmente rieccoci qui, più pronte che mai a continuare questa storia che -almeno per le sottoscritte, che proprio ieri hanno elaborato almeno i successivi... 5 o 6 capitoli- si sta facendo sempre più avvincente. Attenzione, abbiamo detto elaborato, non scritto... Purtroppo la maturità ha assorbito la maggior parte delle nostre energie, distogliendoci dai nostri impegni di fan-writers... Ma adesso siamo di nuovo in corsa! Certo, ci saranno le vacanze, ma per un po' non vi libererete così facilmente di noi! Siamo in crisi d'astinenza da scrittura... Altro che sindrome da calo di ispirazione!

Insomma, ecco qui un nuovo capitoletto. Non è molto lungo, anche perché potremmo definirlo "di transizione"... Tuttavia dovrebbe essere abbastanza carino: c'è molta riflessione, ma accadono anche cose interessanti.

D'ora in poi ci sarà molta più azione, visto che la storia sta per entrare nel vivo. Che dire di più? Capitolo dedicato a tutti quelli che ci sostengono, in particolare a Seyenne!

Un bacione e buona lettura!

Iago&vega

 

Attenzione, NOTA per Sunny:

Ho tentato di mandarti due mail, una per l’in bocca al lupo, l’altra di auguri per il diploma, ma mi sono tornate indietro entrambe... Non è che hai cambiato indirizzo? Mi complimento adesso comunque!

 

Capitolo ottavo: Canini di vampiro e mani di piovra

 

 

Per un istante, un misero istante, che valeva più di un milione di galeoni, più di tutti i possedimenti dei Malfoy, Draco si era confidato con me, non tutto certo, ma la parte sostanziale, il motivo per cui ci trovavamo lì e tutto ciò era notevole. L’ippogrifo iniziava a cedere. Lucius aveva rapito Narcissa, bene, anzi no male, molto male per ricattare Draco. Solo una cosa non mi tornava, il quadro della situazione era decisamente confuso, un garbuglio di immagini e motivi, avevo bisogno di riordinare un secondo le idee. Dunque io e Draco, cioè Draco era lì io c’ero finita solo per colpa della mia dannata curiosità, il risultato era sempre il medesimo, indi per cui potevo ragionare benissimo al plurale. Dicevo dunque eravamo lì per salvare la signora Malfoy da suo marito, non che noto mangiamorte intenzionato a far passare l’unico figlio (il sopracitato essere platinato) che aveva dalla parte del lato oscuro, costringendolo. Costringendolo?

-Ma tu non volevi diventare un seguace di Colui Che Non Deve Essere Nominato?- Pessima, pessima mossa. Ginevra Weasley sei la più grossa testa di melone mai esistita sulla terra. Ma perché? Perché? Mai vista persona più deficiente della sottoscritta e la sua faccia sottolineava perfettamente la mia grandissima idiozia. Se Narcissa era stata rapita evidentemente Draco non aveva intenzione di diventare un mangiamorte. Mi ero permessa di riprendere Harry qualche giorno prima perché era un pregiudizio vivente ma io non ero di certo da meno. Naturalmente non potevo arrivarci prima. Stupida, stupida, STUPIDA!!!

-E tu Weasley non vuoi fare la mendicante come tuo padre?- la sua voce strascicata mi colpì, l’avevo ferito e dovevo fare ammenda, al diavolo il mio stupido maledettissimo orgoglio.

-Ok Draco recepito il messaggio, hai ragione. Ripartiamo da capo, tu non vuoi fare il mangiamorte e io non ho intenzione di lavorare nella sezione babbani al Ministero della Magia, non fare quella faccia lo so che non è il momento adatto per pensare al futuro.-

Un sorrisino sarcastico era comparso nuovamente sulle sue labbra, bene per lo meno era tornato del suo naturale umore. Poi capii, improvvisamente realizzai vagamente come Draco si sentisse, se mamma fosse stata rapita da papà e ci fossi solo ed unicamente io in grado di risolvere la situazione, il mio cuore sarebbe stato lacerato, distrutto fra l’amore per i miei genitori e l’odio verso colui che mi ha messo al mondo. Come se la mia anima fosse tirata da due cavalli impazziti da lati tremendamente opposti. Senza pensare minimamente a ciò che stavo facendo sfiorai delicatamente la guancia di Draco, un gesto inutile e palesemente goffo, ma in quell’istante decisi che lo avrei aiutato contro tutto e tutti. Malfoy spostò repentinamente la faccia come se una frustata lo avesse colpito in viso. I suoi occhi dardeggiavano d’ira e frustrazione.

- Non.Voglio.La.Tua.Pietà.Weasley!- Orgoglio Serpeverde in azione.

-Non è pietà la mia Malfoy! E’ comprensione.- Ostinazione Grifondoro risponde.

-Non vedo la differenza! Cavilli tipici della vostra casa, ma io non HO BISGONO DEL TUO AIUTO, non sono un indifeso da salvare, E’ CHIARO?- i toni si stavano facendo decisamente troppo accesi.

-Non tu non sei un indifeso da salvare, lo so! Tu sei…-

-Andiamo Weasley cosa sarei io? Forza sentiamo quale altra stupidaggine tiri fuori dal cappello ‘sta volta. –

-TU SEI UN GRANDISSIMO CRETINO, ecco quel che sei. Quindi se non lo capisci da solo vai pure a quel paese. – E lo mollai lì. Senza aggiungere altro. Non mi seguì, sapeva perfettamente che non me ne sarei andata.

 

Dannazione a lei, tutti i Weasley e tutti i Grifondoro riuniti. E dannazione anche a lui, che ogni volta che succedevano cose come questa si chiudeva a riccio.

Lì per lì lo aveva… Ferito sentirsi dire che era come suo padre, che avrebbe voluto fare da schiavo a Voldemort. Pensava che lei lo sapesse, che fosse diversa… Che lo capisse.

Evidentemente si era sbagliato.

Tuttavia la Weasel, appena elaborato la cazzata che aveva sparato due secondi prima –perché evidentemente lei seguiva la regola di vita : prima parla, poi pensa- aveva fatto marcia indietro. Anche a lei non andava a genio essere paragonata ai familiari. Forse perché era l’ultima di sette fratelli e questo l’aveva portata ad essere sempre in competizione o comunque ad essere confrontata ed omologata come Weasley.

Dannazione a lui! Che fai Draco Malfoy, prima ti confidi, cerchi affetto, e poi ti tiri indietro?! Sei un vigliacco, ecco cosa sei! Un fottuto vigliacco!

Però quando lei aveva parlato, lui aveva sentito crollare quelle poche certezze che si era costruito su di lei, sul loro rapporto.

E il bello era che non si era accorto di averle. Credeva che lei non contasse niente, al massimo che lo attraesse grazie al suo corpo di donna, che fra loro ci fosse una qualche chimica particolare sul piano fisico... E quando l'aveva sentita dire così aveva sentito come una coltellata nello stomaco.

Ma perché lo pensava? Perché tutti lo pensavano?

Per il suo cognome, certo. Ma poteva un cognome...?

Improvvisamente gli tornarono alla mente tutti i suoi atteggiamenti scostanti, scontrosi e tutte le sue allusioni. A come l'aveva trattata in tutti quegli anni, specialmente al secondo anno, con la storia della Camera... Ok, non era stato proprio un angelo.

Era strano... Non gliene era mai fregato niente, che i suoi compagni dicessero pure quello che volevano, li avrebbe sbalorditi tutti, e lasciati con un pugno di mosche in mano.

Ma lei no, lei doveva sapere. Doveva capire, comprendere le sue ragioni. Ok, se ne era uscita con quella frase ma...

Che cosa aveva fatto lui in realtà per farle pensare il contrario?

E rieccoci, come al solito quella stupida lo portava a mettere in discussione persino il fatto che l'elettroencefalogramma di Tiger e Goyle potesse essere diverso da una linea perennemente piatta.

Forse non era commiserazione la sua... Forse era devvero comprensione. Forse.

Era questo che Draco pensava mentre, raggiuntala senza farsi sentire, la abbracciava da dietro appaggiando la testa sulla sua.

-Questo è il mio modo di scusarmi e dirti grazie, Weasley. Vedi di non abituartici-

Due secondi dopo aveva le sue braccia al collo e la testa sul suo petto. Alla faccia dell'abitudine.

 

 

-Ginny...-

-mmmh...-

-Sai, capisco che il mio collo sia particolarmente invitante, ma ti ricordo che non sei Al...-

-Draco...-

-mmmh...-

-Sai, capisco che il momento è come dire... un po' particolare, ma saresti pregato di smettere di armeggiare con la mia camicetta, sempre che tu ci tenga al tuo arto...-

-Così ti fa credere che io ci tenga...?-

-Potresti anche non tenerci, ma immagino che sarebbe meglio rimandare a quando non ti servirà più!- Cioè quando... Ginny? Non poteva evitare di citare il disastro familiare dei Malfoy? Doveva farlo proprio in quel momento poi?! Tipico suo, mettersi da sola nei casini e non sapere come uscirne. "Ragionare prima di parlare": DOVEVA ricordarselo prima di rovinare come al solito tutto. No, forse era un po' troppo complicato anche per lei, non è facile concentrarsi con Draco che continua a mordicchiarti un orecchio.

Il ragazzo appariva infatti molto occupato. Era così bello disconnettere il cervello e lasciarsi trasportare dalle emozioni, senza pensare al contesto. Un minuto prima era lì, a fare discorsi seri, a confidarsi con lei, a discutere delle sue vicende familiari. Un minuto dopo lei faceva o diceva qualcosa di inaspettato, o ci pensava il caso a mettersi in mezzo... E finivano abbracciati o peggio. Come adesso. Per fortuna il caso era altrettanto abile nel fornirgli anche l'occasione per tirarsi fuori da quel tipo di situazioni che lui definiva "interessanti, ma pericolose".

Si staccò dalla ragazza prendendola per le spalle, costringendola a guardarlo in viso.

-Ascoltami bene, Ginny. Non avrei mai voluto che finissi invischiata in questa storia, ma siccome pare tu abbia eletto a tuo sommo divertimento ficcare il naso nei cazzi miei, sono costretto a rivelarti il minimo indispensabile perché tu non continui a rompermi le palle. Dunque, questo è il mio piano-

 

 

Mezz'ora dopo un ruggito distorto giunse anche nella sua cripta. Suonava pressapoco come "Che cazzo pensi di fare tu?". Non gli era mai andato particolarmente a genio che le donne usassero quel genere di vocaboli, si rivoltò infastidito nella tomba. In fin dei conti quello che non aveva mai apprezzato nella sua vita (quella vera) aveva finito alla fine per amarlo... e poi Miss. Ginevra gli piaceva. Era però il caso di arginare la paranoie della soave donzella, Draco era già abbastanza agitato di suo.

 

To be continued….

********************************

 

Finalmente un altro nuovo capitoletto…

Grazie a chi ha recensito e a chi ha solo letto

Iago&vega

Ed ora le risposte alle passate recensioni:

Ginny: che bello una new entry, gongolo di felicità…si si, siamoin due me cioè Iago e vega che attualmente mi ha abbandonato per il suo moroso… beh sai Hermione l’ho descritta così, dato che la parte di Ginny è interamente ed esclusivamente mia (manie di onnipotenza n.d.vega) solo per prendere in giro un po’ vega, che è la copia vivente della signorina Grenager…beh Al e Draco hanno in servo per voi molte, molte altre cosettine…grazie mille…

eva_elamela: accidenti che successo ha avuto il vampiro squilibrato, pensare che è nato tutto solo per infastidire un po’ vega… fra Draco e Ginny potrebbe e sottolineo potrebbe essere nato qualcosa, ma è ancora tutto da scoprire…scusaci per il ritardo…un bacio

Lady Numb: ah chi lo dici…la scuola ci ha letteralmente ucciso…a me senza dubbio, vega è un genio, non fa testo. Al sta diventando il mio mito e immagino rappresenti l’ideologia squilibrata delle due autrici…per il capitolo, mi dispiace hai atteso tanto, ma incombevano quegli inutili esami… un bacione enormissimo…

l'uomo dal fiore in bocca: ma ciao, allora vecchio amico come te la passi? Hai fatto il bravo in questo periodo? Ora che la scuola è finita te la godi è? Visto te l’avevo detto che eri andato benone agli orali… un bacio Iago.

Opalix: si è stato un periodaccio, ma ora è FINITA! Innanzi tutto le devo chiedere umilmente perdono se in questo periodo non ho recensito, ma ti giuro che ho letto tutti i capitoli della tua superlativa storia… mi prodigherò per lasciarti come è giusto che sia un lunghissimo commento il prima possibile. Il vecchio caro Al è adorabile, quel vampiretto ha in serbo tante, tantissime cose…comunque per ora non posso dire di più, vega mi ammazza se lo faccio. Sai Ginny è fatta così, incontrollabile anche per se stessa, spero che si renda utile prima o poi, invece di scassare e basta… spero vivamente che saremo più puntuali, ma penso proprio che sia possibile dato che ormai gli impegni scolastici sono terminati… un bacione enorme I.&v.

Elwen: siamo felicissime che la storia ti sia piaciuta e spero che continui così…avevamo un po’ di timore ad inserire un nuovo personaggio, ma a quanto pare ha riscosso parecchio successo! Meno male… inoltre credo che Al rimarrà fra i piedi ancora un po’…anche perché io l’adoro! Un baciottolone

Savannah: carissima ciaooo… lo so, lo so che è un po’ che non mi faccio sentire, ma come ho detto precedentemente gli esami hanno risucchiato ogni mio istante di tempo libero. Questo naturalmente non mi ha impedito di leggere la tua storia, ma (mi cospargo il capo di cenere) non riuscivo proprio a lasciarti una recensione come si doveva…prometto lo farò al più presto anche perché "Originale Sin" è una delle ff più belle mai scritte… non sto facendo la ruffiana, è la realtà! Ma passiamo ad altro…l’antenato è a dir poco adorabile, meglio lui di quello scorbutico di Dracuccio… bhè, per il marchio nero e le spiegazioni temo che dovrai attendere ancora un po’…

Seyenne: questa volta ad aggiornare ci abbiamo messo una marea di tempo la sappiamo, ma chiediamo scusa…umilmente…non sai che soddisfazioni quando leggo le tue recensioni, sono sempre spettacolari… Spero vivamente che anche questo capitolo sia stato di tuo gradimento, mi raccomando diccelo se così non fosse… purtroppo e dico purtroppo perché almeno sarebbe una ottima scusa, non facciamo uso di sostanze illegali…siamo due squilibrate al normale!!! un bacio dalle autrici e da Al il vampiro pazzo…

Kamomilla: bhè presto presto non si è proprio aggiornato, ma mi auguro che il chap ti sia piaciuto, temo che per capirci qualcosa di più dovrai attendere ancora un po’…

Terry: oh perdono, perdono… abbiamo aggiornato tardissimissimo lo sappiamo ma che ci volete fare…gli esami!!! Almeno questa volta non abbiamo interrotto in un momentaccio, giusto???

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Capitolo 9
*** Tanto fumo e niente arrosto...ma se c'è lo cucini tu! ***


Saaaaaalve a tutti! Ed eccoci qui! Finalmente reduci dalle vacanze ma soprattutto... Con Front Page! Così il sito non si sovraccarica... ^^ Capitoletto non troppo lungo ma... Interessante. A voi l'ardua sentenza!!!

Capitolo dedicato a Opalix e Savannah, a cui Iago ha ormai affibbiato l'appellativo di "Mostri Sacri"...

Iago&vega

 

Chap. IX

Tanto fumo, niente arrosto... Ma se c'è lo cucini tu!

Bene. Ma proprio bene. Un idillio.

Com'è che avevo detto? Ah, già:

"Ficcati in quella testa rossa di non farmi domande di alcun tipo sul perché ho deciso di fare questo viaggietto. Sono affari miei, e se diventi troppo indiscreta potrei dare qualche consiglio di enogastronomia al vecchio Al. Sono stato chiaro?". Come no, cristallino. Perché poi avrebbe dovuto fargli domande? Non si era forse già sputtanato abbastanza? Accidenti a lei e... E anche a lui, che si faceva fregare così! Solo perché lei aveva fatto quel faccino così innocente, bisognoso d'affetto, così carino... Ehi, un momento, riavvolgi... Carino? Da quando il termine carino rientrava nel suo vocabolario?! Meglio fare finta di niente e non pensarci...

Insomma, l'aveva guardata e tutti i suoi buoni propositi erano andati allegramente a farsi benedire da un pretino di campagna. Forse avrebbe dovuto accompagnarli, chissà che qualche unzione fatta bene, qualche segno della croce e una manciata di Ave Marie, non lo aiutassero un po' a rinsavire...

Alla fine l'aveva fatta partecipe di parte del suo piano. Non era così stupido da rivelarle tutto. Conoscendola non avrebbe parlato neanche sotto tortura -che poi anche quel 'conoscendola' non gli tornava tanto...-, ma per esperienza sapeva che era meglio non fidarsi nemmeno di se stessi. Non con quella gente.

Non con quello che stavano per fare. Quello che stava per fare.

E poi... Gli costava ammetterlo, ma forse... Forse aveva avuto bisogno di parlare con qualcuno. Sì, lui aveva avuto bisogno di un amico. Anzi, amica. Non un professore che ti ha praticamente adottato, un preside coi sensi di colpa che spera di poter salvare almeno te da quell'infausta sorte che non è riuscito ad evitare a tuo padre, non un vampiro spuntato fuori dal nulla che ti ha costretto ad affannanti ricerche per scoprire se diceva la verità - o almeno quanta te ne diceva- e che ti sta col fiato sul collo, il che fatto da un vampiro è parecchio inquietante... Niente di tutto questo.

Solo qualcuno che ti stia ad ascoltare, magari facendo qualche domanda di troppo, urlandoti in faccia che secondo lui stai sbagliando, che ti stai buttando dritto dritto fra le braccia della morte, che sei uno stupido... Ma lo fa perché è preoccupato per te, e davanti a questo anche un tipo come lui è costretto a cedere.

Pensare che qualche giorno prima il suo maggior problema era il ribrezzo di vedere tutte le sere quell'infido essere di Piton. Pensare che fino a qualche momento prima era terrorizzata dai canini di Al e dalle urla di sua madre. Ora invece il suo maggior problema era una schiera indefinita di Mangiamorte, pronti a farli fritti senza nemmeno pensarci due volte! Una volta arrivati sul fondo non si può far altro che risalire, giusto? Almeno che qualcuno non ti scavi una fossa su quel dannato fondo. Non era certo rassicurata da quello che Draco aveva escogitato, un piano peggiore di quello non l'aveva mai visto. Effettivamente non aveva mai studiato un piano vero e proprio quando aveva fatto qualcosa di così terribilmente pericoloso, ma se aveva salvato la pelle al Ministero poteva salvarla anche lì. Questa volta sarebbero stati loro due l'elemento sorpresa.

Prima mossa da eseguire ora era potenziare un po' le loro capacità, in un duello normale sarebbe risultato estremamente scorretto, ma quello non era uno scontro normale. Una schiera di pazzi sanguinari non si poteva certo definire normale.

Prima della prima mossa era vitale non pensare e soprattutto non scoppiare a piangere come la fontana del Ministero solo all'idea di non poter più vedere i suoi occhi fissi nei miei intenti a scavarmi l'anima fin nel suo abisso.

"Che cosa sto pensando? Ginevra Weasley torna immediatamente in te, stai parlando di Draco Malfoy!"

"Guarda che lo so che sto parlando di Draco!"

"Appunto, è quello che è preoccupante."

"No cara, quello che è veramente preoccupante è il fatto che tu stia parlando da sola!"

-Weasel prima che faccia notte credi che riuscirai a darmi una mano con questo dannato calderone?-

Giusto per non smentirsi mai.

-Se me lo chiedi per favore, forse e sottolineo forse, posso anche prendere in considerazione l'idea-

I due erano tornati nella cripta, del sole ormai alto nel cielo neanche un misero raggio. Entrambi si erano trovati d'accordo sul mettersi di buona lena a lavorare per produrre tutto ciò che gli sarebbe potuto servire nello... Chiamiamolo "scontro finale". Inutile dire che Draco non poteva sopportare il termine, che avrebbe significato secondo lui l'immediata diagnosi di Potterite acuta a chi l'aveva pronunciato. Ma si sa, "quando il vicino è più bravo di te a miscelare pozioni, mettiti un rospo in bocca e se ce la fai ingoialo".

Eccoli quindi sull'altare, da bravi scolari diligenti, a preparare tutti gli strumenti necessari. Naturalmente l'arsenale era quello di Draco, visto che l'armadietto dove Ginny teneva tutti i suoi mestoli autorimescolanti era rimasto ad Hogwarts.

-Adesso mi toccherà anche ri-incantare tutti gli strumenti!-

-Perché, quelli che usi li hai incantati tutti personalmente? Naaaaa, non ci credo...Proprio tu, quella che ha quasi scaraventato il povero Vitious fuori dalla finestra provando un incantesimo di levitazione? - Il ragazzo inarcò un sopracciglio, dubbioso.

-Non l'ho quasi scaraventato per sbaglio, caro, ho tentato di farlo e per tua informazione, razza di incapace io sono superiore a te, non solo fuori Hogwarts ma anche dentro le aule-

Detto questo adottò la miglior aria boriosa degna del vecchio Salazar, sfoderò la bacchetta come se fosse la spada dell'illustre Godric e concentratissima iniziò a lavorare. Impiegò quasi tre ore a eseguire tutti gli incantesimi necessari, ma ad opera finita, tutto funzionava per il meglio. La fiamma del calderone era auto regolante, il mestolo era a prova di qualsiasi elemento corrosivo e soprattutto non si surriscaldava mai, il dosatore prelevava senza sforzo l'esatta quantità dell'ingrediente e il coltello stava tentando di ammazzare Draco, no non era un errore, se avesse evitato di paragonarla ad un efficiente elfo domestico, forse non sarebbe successo.

Sarebbe stato un lungo giorno e probabilmente una lunga notte. Soprattutto con Al che vagava da perfetta anima in pena da una parte all'altra.

Draco si era appoggiato alla parete della cripta, stanco -e affamato- dopo tutto quel lavoro. Mentre Ginny infatti si era messa a incantare tutti gli strumenti lui si era dato da fare per preparar loro un degno giaciglio, che non fosse il pavimento di pietra del luogo o l'interno di una tomba di marmo. Naturalmente non era capace di trasfigurare qualcosa in un letto -due letti, singoli-, né tantomeno di farne apparire uno dal nulla. Così si era messo a trasfigurare a casaccio blocchi di pietra in coperte e cuscini. Qualcuno potrebbe obiettare che poteva rimediare con un semplice sacco a pelo, ma... Ebbene sì, non si faceva problemi a fare lo sbruffone dormendo in una tomba scoperchiata ma non aveva la più pallida idea di come fosse fatto, o meglio, di cosa fosse e basta un sacco a pelo.

In più quella dannata donnola impicciona aveva avuto la bella idea di incantare il coltello che sarebbe dovuto servire a sminuzzare una salamandra in modo che cercasse di fare a pezzi lui. Ma dico, siamo impazziti?! Solo per quell'innocuo commento sulla sua somiglianza con un efficiente elfo domestico... Senza contare che tutto quel fracasso aveva svegliato Al, che aveva iniziato a vagare da una parte all'altra della cripta come se l'avesse morso tarantola.

Ricapitolando: il letto era pronto, poco distante stava un fuoco auto-ravvivante che serviva sia per riscaldare l'ambiente che per cuocere la loro cena. L'altare invece era la loro base operativa, e della sua messa a punto si era occupata la ragazza. Draco aveva solo dovuto consegnarle tutto ciò che si era portato dietro, naturalmente ricevendo commenti ben poco lusinghieri su come il suo arsenale fosse del tutto inadeguato per affrontare un compito del genere.

Il ragazzo aprì debolmente gli occhi e dette uno sguardo all'ambiente. Al era tornato al suo sonno e la Weasley, sudata fradicia, stava ultimando i preparativi per mettere su una pozione Rinvigoramente.

*******************

And you can't fight the tears that ain't coming

Or the moments of truth in your lies

When everything feels like the movies

And you bleed just to know you're alive

Iris, Goo goo dolls

Draco sorrise sotto i baffi quando lei si asciugò le goccie di sudore dalla fronte con la manica del maglione della divisa. Lavorare stancava, ma faceva troppo freddo per togliersi i vestiti.

-Oh, bene, vedo che hai finito-

Ginny lo guardò.

-Già- disse.

-Vorrà dire che adesso preparerai il pranzo. E non fare quella faccia, è già tanto se mangierai. Non avevo previsto di portare provviste per due persone, visto che qui qualcuno si nutre solo di sangue-

Naturalmente il lavoro da elfa domestica toccava tutto a me, prima preparare ingredienti e occorrente per le pozioni, dopo il pranzo.

-Caro Malfoy, se credi che farò tutto da sola ti sbagli e nemmeno di poco!-

Sguardo gelido, sorrisino snervante.

-Come vuoi Weasley... Forse Al sarà contento di divivere il suo pasto con te. Il sangue che gli ho portato è di prima qualità. Certo che forse lo preferirebbe fresco... E vergine-

Arrogante bambino viziato. Meraviglioso arrogante bambino viziato, con quei dannati capelli che ti scendono ribelli sugli occhi e che ti danno quell’aria particolarmente sexy. Non cucinerò per te, neanche se mi guardi così, neanche se ti sbottoni la camicia. No, maledizione ho detto di no!

-Cosa hai portato da mangiare?-

Ecco Ginny questo è quello che dico una decisione irremovibile. Tutta colpa degli ormoni, tutta colpa di quell’inutile malsana curiosità che mi ha portato a baciarti. Diavolo come vorrei non averlo fatto, come vorrei riuscire a resisterti.

-Qualcosina...-

Detto questo sfoderò la bacchetta, pronunciò sottovoce un incantesimo e un minuscolo sacchettino si trasformò in un enorme sacco nero pesante perlomeno una trentina di chili.

-Con questa roba Draco potresti sfamarci tranquillamente tutto il corpo degli auror per un mese!-

-Non essere esagerata Weasley... So che a casa tua il cibo scarseggia ma io sono abituato a mangiare come si deve-

Pietrificata. Immobile. Senza parole. L’aveva fatto, un'altra volta! Perché? Ora non aveva senso. L’avevo aiutato, avevo deciso anche di cucinare e mi aveva offeso ancora. La differenza, la piccola irrilevante differenza è che mi aveva ferito forse troppo perché non era possibile che soffrissi così tanto, per una sua insignificante battuta.

-Weasley?-

Niente, il mio cervello non dava segnale di risposta, l’unica cosa funzionante dentro di me sembra il cuore che sanguniava dal dolore decisamente troppo smisurato. Non era normale che reagissi così, non era una cosa da me.

-Terra chiama Weasley! Weasley, ci sei?-

Strano, il suo sguardo sembrava fastidiosamente preoccupato. Non era il momento di cedere, se la mia presenza era così fastidosa, se il mio rango anche in quel caso contava ancora così tanto non gli avrei dato la soddisfazione né di mostrarmi debole né tanto meno di cucinare per lui.

-Mangia Malfoy, io non ho fame. Lo sai no, ci sono abituata a non mangiare.-

Non una sola parola né uno sguardo, si voltò e se ne andò verso il calderone.

Mezz’ora dopo passata ad ignorare con tutte le mie forze quell’inutile essere insensibile un odorino di carne arrosto, irresistibile per chi non mangia da almeno un giorno invase la cripta. Il mio stomaco gorgogliò paurosamente ma non avevo nessuna intenzione di cedere, nemmeno morta, neanche con il piatto terribilmente invitante che mi porgeva.

-Sei sordo Malfoy? Ti ho detto che non ho fame!-

-Non sono sordo, Ginevra-

La sua mano vellutata mi sfiorò delicatamente la guancia, i suoi occhi erano incatenati irremovibilmente nei miei, quello che mi aveva appena detto assomigliava ad una resa, forse avrei potuto accettare, forse se il suo viso non si fosse avvicinato al mio avrei anche potuto rispondere, forse avremmo anche iniziato a mangiare se le nostre labbra non si fossero casualmente incontrate, per qualche interminabile secondo.

-Ehi ragazzi appena avete finito di succhiarvi l’anima vi dispiace spiegarmi cosa diavolo è questo puzzo!-

L’unica cosa che avevo capito in tutta quella situazione ingarbugliata era che Alambicco-io-sempre-nel-mezzo-mi-ficco, non sceglieva MAI il momento adatto per comparire.

 

 

To be continued…

******************************

Allora??? Che ve ne è parso??? Correte a recensire e fateci sapere!!!!!!!!!!

 

Ed ora ecco le risposte alle vostre recensioni,

grazie a tutti (a chi recensisce e non)

Iago&vega

***ginny***: carissima new entry, come vedi oltre che pazze siamo anche telepatiche! Che dire, vedere la tua nuova recensione forse ci ha spronato un po' ad aggiornare il più presto possibile! ^^

Cmq non credo che ci siano errori in quello che abbiamo scritto, infatti è sì giorno, ma i nostri eroi stanno in una cripta, per cui Al può stare sveglio senza pericolo di ustioni mortali (tipo Spike di Buffy ^^)... Diciamo che è come se per lui fossero le nostre due di notte ^^... Grazie per i complimenti e continua a commentare! Buone vacanze!

Ayumi-chan: grazie, l'esame è andato benissimo a entrambe! (vega fa la modesta, ma è un genio N.d.Iago che può scriverlo perché il mostro è in vacanza)E chi ha mai parlato di interromperla?! Questa fic va avanti, eccome... ^^''' per vostra immensa disgrazia!!!

Guarda a dire il vero non sappiamo nemmeno noi come sia venuta fuori una storia così assurda... E' tutta colpa di Iago che mi ha chiamato mentre mi stavo guastando un buon panino alla mortadella un lontano giorno dopo essere uscite alle undici da scuola... Ci ho provato, le ho detto che era pazza! Ma siccome dividiamo un cervellino in due... Anch'io non sono da meno! Ginny grintosa, con motivazione??? Perché, non è pazza di suo? Ndvega ?_? Ehi, piano con le offese! Certo che ha una motivazione! NdIago-che-mi-lancia-occhiate-di-fuoco.

Un Draco originale? Oh, gioia e gaudio (no, non quello del tennis ^^) Forse non lo sai, ma questo è uno dei più bei commenti che si possano fare a chi scrive di Draco Malfoy! Grazie mille e mi raccomando, continua a recensire!

Sunny: oh somma! Tesssssoro mio! Ma che perdono e perdono, tu non hai proprio niente da farti perdonare, non più di me! Come noi avevi gli esami che incombevano, ma sei stata più celere di noi a commentare! Proprio poco fa stavo scrivendo la tua recensione, che è un po’ troppo lunga e penso che ti invierò una mail...

Cmq, grazie mille per i complimenti! Ci fa molto piacere che ti sia piaciuta l’evoluzione della storia, e soprattutto il personaggio di Al... Quando qualcuno mi chiedeva chi fosse... Avrei voluto rispondere che me lo chiedevo anch’io! Non era stato programmato e anche per me, come per voi, per diversi giorni è stata solo una voce fuori campo introdotta da Iago per mettermi in difficoltà ^^’’’... Ma come vedi si è rivelata utile! Sta scalzando Draco dal primo posto della hit parade dei personaggi di cui mi piace scrivere e poi è stato divertentissimo deciderne la storia (peraltro ancora incompleta e sempre da revisionare) con Iago! (Gia, volevo fare la furba, ma or siamo nei guai tutt’e due…Iago)^^

Anche a me è piaciuto molto rimettere al suo posto Ginny! (ehi!NdIago) Ma poi, come vedi, alla fine l’ha sempre vinta lei... (Ecco, infatti...NdIago è_é). Buone vacanze e a presto!

Il_Pazzo: certo che leggeremo le tue! Mi accomando, non perdiamoci di vista!

Lady Numb: ma che bella recensione!!! E come è lunga!!! Me e Iago gioiose ^^ Sì, sì, anche noi maturande maturate e felici del come. Molto probabilmente anche il nostro equilibrio ne ha risentito... e continuerà a risentirne!!! Basta vedere l’ultimo chap, e probabilmente anche nei prossimi. E’ vero, quei due hanno proprio dei cervellini malaticci... Hi hi... Rispecchiano i nostri! Eh sì, è vero che forse la pazzia è più diffusa nel mondo della normalità... Come diceva Svevo. Ricorda niente? ^^ (vega lascia Svevo dove sta, mi ricorda la grassa e non fa bene al MIO di equilibri…NdIago)

Già, proprio commenti di grande conforto... La nostra Ginny, sono d’accordo, è proprio un mito per quanto riguarda l’autoflagellarsi mentalmente. Mi ricorda qualcuno... vero Iago? (Cosa vorresti dire? Io non mi flagello come Ginny, e va bene una volta forse ti ho fatto abbandonare GUALTIERO per goderti tutte le mie paranoie, ma proprio come Ginny, dai no…NdIago) ^^ Effetti su di lei? Dovrei chiedere a Iago... ^^

Eh sì, anch’io posso dire di essere d’accordo sul considerare Draco un maledetto angelo, anche se questo termine si adatta di più al Draco di fanfictions come quella di LadyofDarkness o Savannah in certi casi. Il mio Dracuccio...^^ Grazie, anche a me piaceva un sacco quella battuta! Poi sì, è vero, ha proprio bisogno di un’analista! Credo che quando torneranno, se torneranno, lo manderò in cura! Ma mi sa che un po’ di geni purtroppo centrano, ma solo negli sbalzi d’umore!

Tormentone dell’estate? Ma grazie!!! A presto e buone vacanze!

eva_elamela: ciao cara! Sempre con noi e questo ci fa immensamente piacere! Grazie, gli esami sono andati bene a entrambe. Liete di sapere che con le nostre parole siamo state degli ottimi caffé! ^^

Che cosa penserà di fare Draco??? Ehm... scusate, ho un appuntamento...^^’’’ Ehm... Boh!!! No, dai, qualcosa in pentola c’è, ma dobbiamo ancora studiare le cose nel dettaglio... Diciamo che cmq il corso della storia è già abbastanza definito... Ma attenzione, noi siamo abbastanza lunatiche!

Seyenne: non temere mia cara, nessun problema! L’importante è che ti sia piaciuta la parte! Spero che sarà di tuo gradimento anche questa…Un baciottolone

 

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Capitolo 10
*** Intervista col Vampiro ***


Ciao a tutti… Non ci crederete

Ciao a tutti… Non ci crederete, ma siamo tornate.

Prima di tutto mi sembrano appropriate delle scuse a tutte le persone che ci hanno seguito ma che negli ultimi mesi non hanno più visto aggiornamenti. La colpa è essenzialmente mia (di vega) che, fra calo di ispirazione e altro ho avuto ritardi mostruosi su tutto, non solo la storia.

L’inizio dell’università ha portato grandi novità (per quanto mi riguarda stavo in facoltà fino alle sei dalle otto e mezzo di mattina, per quanto riguarda Iago… non so se qualcuno sa che cosa vuol dire “Primo appello di Diritto Privato a Dicembre”).

Purtroppo, nonostante la volontà di portare avanti il lavoro, non ci siamo sapute (cioè, non mi sono, perché la colpa è essenzialmente mia) sapute organizzare bene e così i giorni sono diventate settimane, le settimane mesi… fino a oggi, quando, dopo l’esame di letteratura inglese del ‘700 e il pomeriggio col pc sulle gambe incrociate sul lettone dei miei, il tempo e l’ispirazione hanno fatto il loro lavoro.

Speriamo che riprenderete a seguirci, e promettiamo che aggiorneremo periodicamente, anche se una volta al mese invece che una alla settimana.

Per chi ha letto la mia storia… Sono a quota sei pagine del continuo… Ma lo pubblicherò solo quando sarà completo, proprio per evitare queste brutte figure. ^^’

Passiamo al capitolo: è un chap di passaggio, ma molto importante per inquadrare la figura di… leggete, no?^^ Scritto interamente da Iago…

Grazie ancora a tutti,

 

                                                                                                                 Iago&vega

 

 

 

Chap. X

 

Intervista col Vampiro

 

 

 

The boast of heraldry, the pomp of pow’r,

Ad all the beauty, all that wealth e’er gave,

Awaits alike the inevitable hour.

The path of glory lead but to the grave.

Elegy Written in a Country Church Yard, Thomas Gray

 

 

Una settimana di duro lavoro era appena passata e mancavano ormai solo pochi giorni alla fine della mia avventura. Quella settimana doveva essere l’ultima, non potevano tradire le mie aspettative, non questa volta.

 

Il lavoro sporco, quello faticoso, quello difficile toccava naturalmente sempre e solamente a me. L’educazione nel ventesimo secolo dovevano essersela scordata, nessuno di quei due marmocchi si era mai preso le briga di ringraziarmi per la mia preziosa e fondamentale collaborazione.

 

-Al, razza di vampiro sfaticato, la pianti di vegetare lì dentro?! Sono le due di notte! Mai visto uno che dorme più di te! –

Cosa avevo detto? Gentilissima Miss Weasley, come sempre.

Non sarebbe stato decisamente più adatto rivolgersi ad un uomo della mia età con una frase del tipo “Signor Malfoy, vi chiedo perdono, vedo che state riposando ma devo proprio svegliarvi dato che siete l’unico qui dentro che può recuperare gli ingredienti”… Decisamente molto meglio, non trovate?

 

-Non stavo vegetando Miss, stavo riposando…-

 

-Al, i vampiri non riposano, l’unico motivo per cui spariscono dalla circolazione è il sole!-

Ed ecco il signorino so-tutto-io, altro che quell’altra tizia che Miss Weasley ogni tanto cita per provocare il mio sciocco parente, lei in confronto sarebbe una benedizione.

Strani esseri questi due, passano tutto il loro santo tempo a litigare come due gatti che marcano il proprio territorio e poi quando temi che stia per succedere il peggio, quando sono lì lì per sfoderare le bacchette e scatenare un pandemonio, si guardano per lunghi interminabili secondi e smettono seduta stante.

 

Cosa passerà mai nel loro cervellaccio bacato, io proprio non lo so.

O forse lo so fin troppo bene? L’altro ieri sera ad esempio, dopo aver passato una buona parte del pomeriggio a punzecchiarsi, sono finiti come sempre a urlarsi contro come due pazzi forsennati fuggiti dal San Mungo.

Scocciato da tanta confusione mi sono deciso ad uscire. E’ vero, avevo un appuntamento con Mik-acquisti-semplici-McGrey ma non avevo così fretta, dato che ero in anticipo di ben quattro ore.

Per guadagnare tempo quindi ho fatto una proficua giratina verso Nocturn Alley dove ho finalmente trovato una boccettina di sangue di Re’em. Draco mi deve un bel monumento a Malfoy Manor, se mai ci tornerà. Non potete aver idea di quanto possa costare una cosa del genere, ho speso la maggior parte dei guadagni di tutta la mia vita (con e senza anima), e la mia è stata lunga, così terribilmente lunga. Non riesco a pensare ad altro, vorrei poter finalmente riposare per sempre questa volta, insieme a… Ah, ma è inutile pensarci adesso.

Non sarà un altro stupido mago, per quanto potente, malvagio, pazzo o qualsiasi altra cosa a fermarmi, soprattutto se il cognome che porta è il mio.

 

Se c’è qualcosa che adoro (l’unica, vorrei sottolinearlo) in quell’insulso marmocchio, è il suo sarcasmo, la sola che ha preso dalla nostra famiglia.

Non sapete quanto ho ringraziato Merlino, quando è comparso davanti a me. Il destino per una volta mi è stato d’aiuto. Quando ho visto lei, mmmhmm… Ho quasi toccato il cielo con un dito.

Saranno quei due a liberarmi finalmente e non m’importa se per farlo rischieranno la loro pellaccia. Problema loro. Esclusivamente loro. Non posso rimandare anche questa volta.

Non posso, neanche se Miss Weasley mi scruta con quei suoi occhietti intelligenti.

Trovarla tutte le mattine seduta sulla mia tomba non aiuta, soprattutto se mi aspetta per darmi la buonanotte (o il buongiorno) e accertarsi che io stia bene.

Erano secoli che nessuno si preoccupava più per me. Erano quasi settecento anni che non ridevo più, ma da quando quelle due piccole pesti sono piombate dal cielo i miei giorni sono diventati meno tristi… Va bene, lo ammetto una volta per tutte, effettivamente se Miss Weasley morisse probabilmente ne sarei dispiaciuto, ma quello stupido di Draco… Beh di lui non me ne importa niente. Ok, ho speso tutta la mia fortuna per trovargli il sangue di Re’em e la pelle di Tebo, ho impiegato tre giorni per recuperare un mantello dell’invisibilità, ho rischiato di essere mangiato da un Longhorn Romeno e successivamente di essere catturato da un orda di Auror infuriati dopo essermi intrufolato nel Ministero per rimediare un paio di passaporte, ma in fin dei conti di lui non m’interessa. Forse un pochino. Un tantino. Abbastanza. Troppo maledizione!

Ci sono cascato un'altra volta. Maledetto cuore, ma non potevi perire con l’anima mia?! Ma anche questo fa parte della mia punizione, che presto finirà, presto…

 

 

 

Ambition this shall temp to rise,

Then whirl the wretch from high,

To bitter scorn a sacrifice,

And grinning Infamy.

The stings of Falsehood those shall try,

And hard Unkindness’ altered eye,

That mocks the tear it forced to flow;

And keen Remorse with blood refiled,

And moody Madness laughing wild,

Amid severest woe.

Ode on a Distant Prospect of Eton College, Thomas Gray

 

To be continued…

******************************

 

 

Allora? Che ne dite? Molto breve ma intenso… ^^ Vi lasciamo ancora un po’ col fiato in sospeso… Ma un pezzo della prossima parte è già pronto, tranquilli… Un grazie speciale a chi vorrà recensire e comunque grazie a chi legge! Ci date forza e voglia di continuare con tante nuove idee questa fruttuosa collaborazione!

Per chi non è pratico (ed anche per chi lo è, diciamocelo, visto che parliamo della poesia del settecento inglese) posto qui anche la traduzione dei versi delle due poesie di Gray:

 

Elegia scritta in un camposanto di campagna

“Il vanto di un nome illustre, lo sfarzo del potere,

e tutto ciò che la bellezza, che la ricchezza ha mai concesso,

attendono tutti quanti l’or inevitabile.

Le vie della gloria conducono soltanto alla tomba”

 

Ode su Eton College visto da lontano

“Questi l’Ambizione inciterà ad elevarsi,

poi scaglierà il disgraziato dall’alto,

sacrificato all’amara derisione

e all’Infamia sogghignante.

Costoro le fitte della falsità proveranno

e lo sguardo mutato della dura Ingratitudine

che deride le lacrime che fece fluire;

e il Rimorso pungente macchiato di sangue

e la lunatica Pazzia che ride forsennata

in mezzo alle più dure tribolazioni”

 

*
*
*
*
*

 

Ed ecco anche le risposte alle recensioni, curate da vega (che fa ammenda)…:

 

Acchan: grazie mille, siamo contente che tu abbia trovato la nostra storia… e ancora di più che ti sia piaciuta! Il soprannome è opera di Iago, come la maggior parte… forse forse ne facciamo una raccolta! Alla prossima, continua a seguirci!

Savannah: mostro sacro! ^^ cara… come vedi siamo tornate… no, dai, siccome non ti abbiamo mai visto la mattina… non ti diamo del mostro per quello, ma solo per la tua bravura! Tesora, grazie mille di tutti i complimenti… ci fa tanto piacere farti ridere! Sì, sì… manca proprio l’aria… lo dice anche Draco che non aveva letto la tua recensione! Poi, vedi, le esalazioni delle pozioni… ecc, ecc, ecc… E patatrack! Quie dei son di nuovo frustrati! “Una delle cose più divertenti che io abbia mai letto”… Adulatrice! Grazie! ^^ Ultima cosa… Ci dai il permesso di riutilizzare il tuo epiteto “Al-prezzemolo-di-ogni-minestra”?????? Sotto copyright naturalmente… ^^ A presto cara… Non mi linciare, recensisco!

Lady Numb: affezionatima! Ma che lunghissima recensione che ci hai lasciato! Noi contente ^^… Grazie dei complimenti per la sequenza sul pretino… Ora che mi hai descritto la scena… Ci sta che la riutilizzi! Con copyright naturalmente! Grazie anche per i complimenti sulla battuta sul “fiato sul collo del vampiro”. Anche tu sei autrice, quindi sai quante idee sono capaci di dare i recensori! Sì Ginny è proprio una “dea dell’autoflagellazione mentale”, come la sua degna scrittrice Iago… Guarda, non hai idea delle pena che mi fa patire… (Ah, sì??? è_é NdIago). Anche lei parla da sola (come vedi non sei la sola) e una volta addirittura mi ha risposto “sì bene lo so” senza che io avessi fiatato… ^^’ Il coltello con i denti aguzzi e gli occhietti rossi??? Ganzo!!!^^ Potremmo chiedere di farlo disegnare… O potresti farlo tu! Noi non siamo assolutamente capaci, ma ci piacerebbe vederlo. Attack nella bara di Al?! Questa sì che è bella! ^^ Potrebbe essere un’idea… Grazie mille della recensione… Dove ti sei trasferita? Sfrutta i pc dell’università e recensisci! Bacioni

***ginny***: carissima, come vedi finalmente siamo tornate… Ahimé la colpa è essenzialmente mia, fra l’inizio dell’università, il tremendo raffreddore continuo (sì lo so sto cercando scuse…^^’’’), gli esami e il calo di ispirazione… MA adesso ho rispreso e spero di continuare… Anche le mie storie! Le migliori con Angele87? Tu ci fai troppi complimenti, Angele è un “mostro sacro”! Grazie mille, alla prossima!

terry: eh, sì Ginny è proprio imbattibile… e anche Iago nella vita reale non è da meno! I due continueranno a litigare ancora un po’, ma non saprei… qui si vive alla giornata! Scherzo, le linee (non solo generali) sono già ben definite… A presto e grazie!

Ayumi-chan: che traditrici… Avevamo appena detto che volevamo andare avanti e poi ci siamo bloccate per mesi! Cioè, è colpa mia… Scusaci. Anche perché la tua recensione è veramente bella bella bella. Una delle più belle che abbiamo mai ricevuto! Davvero! Le leggiamo tutte con grande attenzione e la tua ci ha colpito particolarmente, perché sembra quella di una professionista! Soprattutto la frase “mai pensato di filtrare il paesaggio per descrivere le emozioni?”… Ce la spiegheresti meglio? Cioè, se sei d’accordo, e se ti va saremmo davvero contente di ricevere una tua mail. Ci hai davvero dato spunti bellissimi con le tue critiche costruttive, e ci piacerebbe approfondire un poco, senza impegno, naturalmente. Grazie dei complimenti e pensaci, alla prossima!

IL_Pazzo: ehi, come hai mollato il teatro??? E noi che eravamo ansiose di vederti…^^ A quando la prox storia? Grazie dei complimenti! Alla prossima!

Melchan: ciao, new-entry! Ma certo che è una fortuna! Soprattutto perché hai lasciato una cospicua recensione zeppa di idee e consigli! Grazie mille per i complimenti da parte di Iago, anch’io penso che la sua Ginny sia quasi superiore all’originale! Sono identiche, ma a quanto sento molte delle nostre recensitrici si sentono “Ginny-inside”… Io invece con Draco sto scoprendo il mio lato cinico e mi sento molto “Draco-inside”… E dire che il mio ragazzo assomiglia troppo a Harry Potter! MA solo esteriormente! Comunque sì, lui figo c’è nato… Intendo Draco, vabbè, per me anche il mio ragazzo… ^^’ aiuto sto facendo casino… Insomma, grazie mille della tua recensione, persevera nell’opera che ci fai contente!

cris: grazie dei complimenti, visto come abbiamo fatto presto? Beh se non contiamo i 4 mesi… Ehm ehm… Grazie, continua a recensirci!

 

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Capitolo 11
*** Quando si tratta di una Weasley e un Malfoy ***


I nostri ritardi sono ormai dive

I nostri ritardi sono ormai diventati imperdonabili. Ci prostiamo umilmente ai vostri piedi, ci cospargiamo il capo di cenere, nella speranza di ottenere la vostra amnistia...ma soprattutto speriamo che questo nuovo capitolo sia di vostro gradimento!

Iago&vega.

Ai viaggi in Irlanda, nella speranza che tu possa sorridere senza pensare a me.

 

 

Cap. XI

Quando si tratta di una Weasley e un Malfoy

 

 

“I called you brazen
Called you whore right to your face
And watched you silenlty
And publicly disgraced
I didn't noticed
When you strengthened like a vice
That you were trembling
And burned beneath the ice”

Brazen, Skunk Anansie

 

 

Draco alzò gli occhi dal tomo di magia nera che stava leggendo, per controllare il calderone che stava bollendo a ritmo sostenuto. L’altra pozione era bruciata… Beh, diciamo che gli improvvisati pozionisti erano… Occupati. Ad un tratto, notò qualcosa di strano.

-Che diavolo stai facendo?-

Ginny aveva letteralmente “preso in mano” parte del suo letto e lo stava trascinando un po’ più in là, lontano dal suo.

-Non ho intenzione di starti accanto un attimo di più-

Detto questo si pulì le mani e si chinò, per sistemare le coperte alla ben’e meglio.

-Ti ho forse avvelenato la cena senza accorgermene? Sai, l’abitudine…-

-Non dire idiozie…- Non lo stava guardando.

Draco decise di lasciar perdere il suo libro per un attimo, anche se era arrivato ad un paragrafo molto promettente: “Come uccidere un vampiro senza che lui se ne accorga”. Ehi, era pur sempre un Malfoy, doveva prepararselo un piano B!

Si alzò con eleganza dalla pietra dove era seduto e posò il volume sull’altare, vicino ai mestoli.

-Allora? Sua Eccellenza Non-Voglio-Sporcarmi-I-Piedini non gradisce l’alloggio?- Il solito ghigno si dipinse sul suo volto.

-Senti, se c’è uno qui che non vorrebbe sporcarsi i piedini quello mi pari tu. Non voglio ripetimi-

Ecco, adesso iniziava davvero a preoccuparsi. Cos’era quello sguardo? O meglio, quel non-sguardo. Perché, per la prima volta nella sua vita, quell’odiosa pel di carota non lo stava guardando. Lo guardava sempre negli occhi, quando gli parlava, anche quando lo incontrava per i corridoi o in Sala Grande. Come se volesse sfidarlo, ogni volta. Come se, ogni singola volta, gli volesse ricordare che avevano sempre un conto aperto e nuovi incontri da affrontare.

Odiava questa sensazione, e odiava ancora di più provarla per la Wesel, ma si stava preoccupando.

E, anche se sembra un paradosso, questo lo rendeva ancor più preoccupato. Dovevano essere le esalazioni, lì sotto non c’era molto circolo d’aria…

La afferrò delicatamente per un braccio, stringendo un po’ quando incontrò resistenza, ma stando attento a non farle male. Nonostante adesso i loro visi fossero l’uno di fronte all’altro, lei si ostinava a non guardarlo. Le sollevò il viso con un dito e lei acconsentì finalmente a guardarlo.

-Mi vuoi dire che cosa c’è?-

La sua voce era uscita così bassa e roca, che stentò a riconoscersi. Ehi, no, non la voleva sedurre… Non per ora, almeno.

 

-Niente- Spiegazione chiara e concisa, nonché cazzata megagalattica, ma non posso mica spiegargli qual è il problema, ho una dignità, più un rimasuglio di dignità, ma comunque sempre qualcosa da difendere.

Ed eccolo, ora inarca quel dannato sopracciglio, si Malfoy lo so che sei intelligente, ma non ho intenzione di spiattellarti gli affari miei.

-Mollami il braccio!-

Stare troppo vicini è estremamente rischioso, i precedenti mi danno ragione, non ho nessuna intenzione di ritrovarmi a rotolarmi nel letto con lui, in un emozionante corpo a corpo.

-No- Pacifico e lapalissiano come sempre. Ti stordisce proprio con le sue chiacchiere.

-Sì- Ecchecavolo sarò almeno libera di disporre dei miei arti

-No- Ora sta passando veramente il limite.

-Sì- e ti assicuro che è la mia ultima parola.

-Se mi dici che hai, ti lascio- sette parole in un unica frase, un record.

-Se stai fuori dalla mia vita privata forse è meglio- e forse è meglio che tu non ti avvicini troppo, non rispondo delle miei azioni.

-Detto da te sembra quasi una battuta- il solito simpaticone.

-Pensala un po’ come ti pare, ma l'aggettivo privata accanto a vita per me significa qualcosa-

-Strano, davvero non l'avrei detto. Pensavo che il concetto ti sfuggisse completamente-

-Pietrificus totalus- chiedo scusa tesoro, ma la conversazione adesso è davvero finita, che ti piaccia o meno, sono io a dettare le condizioni.

-Buonasera Miss Weasley- oddio, mi è quasi preso un infarto. Ma questo qua è possibile che spunti sempre nei momenti peggiori?

-Buonasera Matusa- e vabbene potevo anche evitare, ma proprio non ho resistito.

-Sarebbe così magnanima da spiegarmi cosa a combinato questa volta il giovane Malfoy?- faceva esattamente quello che stai facendo tu ora.

-Diciamo che è stato particolarmente insistente, e la cosa non era di mio gradimento-

Cambia faccia istantaneamente, sembra sconvolto da un attacco d'ira, ma che cavolo gli prende adesso?

-Ma che villano, che scostumato, che schifoso verme, rifiuto di questa società...- Non avevo idea che conoscesse dei vocaboli così coloriti…Ma che gli prende? Non è il caso di infervorarsi tanto, ecco non mi pare proprio il momento più opportuno. Ho capito, non c'è altra spiegazione, Al è impazzito. Tutti quegli anni chiuso in una tomba non potevano che rovinargli irrimediabilmente l'apparato celebrale. Mi avvicino lentamente, posandogli una mano sulla spalla, non vorrei provocargli qualche reazione violenta con movimenti improvvisi.

-Non mi sembra il caso di esagerare Al, è tutto a posto!-

Un movimento improvviso, una luce argentea e Draco è di nuovo libero di muoversi. Da quando un vampiro può usare la magia?

-Weasley questa me la spieghi!- Ecco i pazzi in circolazione adesso sono due. Ma Al non è proprio capace di farsi mai gli affari suoi?

 

-Ehi, per te si risolvono così i problemi?! Gridando “petrificus totalus”?-

-Senti Malfoy, sono stanca, ho mal di testa…-

-Anch’io adesso, grazie a te!-

Due attoniti occhi verdi seguivano straniti la conversazione.

-Perfetto, quindi direi che la conversazione, a causa delle condizioni precarie di salute dei due partecipanti può decretarsi finalmente conclusa. Buonanotte.-

Draco le riservò un’occhiata allibita. Ginny ormai aveva finito di spostare sia il letto che i libri che aveva deciso di studiare.

-Weasley…-

Troppo tardi. La ragazza gli diede le spalle e infilò la testa in un tomo intitolato “Le uova di Runespoor e le loro molteplici proprietà”.

Sarebbe stata di nuovo una luuunga serata.

Un’attonita faccia, guardava basita i due giovani che facevano finta di ignorarsi. E’ possibile essere tanto sciocchi? Beh quando si tratta di un Malfoy e di una Weasley...

 

 

Un ora dopo.

 

-Malfoy...- Nessuna risposta. Silenzio di tomba, o per rimanere in tema, silenzio di cripta.

-Draco? Dormi?- Eddai, che ti costa strascicare qualche rispostaccia come al tuo solito?

-Mhmm...- Il ragazzo si rigirò fra le coperte per qualche secondo... Finché non infilò la testa sotto il cuscino. Era proprio un bambino in queste cose...

Ginny si avvicinò titubante al suo "letto", la bacchetta ovviamente nella tasca sinistra, non si può lasciare nulla al caso con un Draco fortemente irritato.

-Draco…- il respiro era calmo e regolare, gli occhi chiusi. Sembrava che dormisse veramente e cosa più che preoccupante sembrava veramente un angelo. Solo quando dormiva, da sveglio non era altro che il solito arrogante, antipatico, altezzoso e tremendamente affascinante Malfoy. La sua situazione mentale stava notevolmente peggiorando, la presenza continua di quel maledetto stava fortemente danneggiando le sue povere cellule cerebrali. Era decisamente meglio lasciar perdere la discussione e tornare nel proprio letto e se domattina avesse continuato a tenerle il muso e a fare il bambino tanto meglio. Meno avevano contatti e meno rischiava.

Si giro lentamente, diretta verso il suo letto, quando con un gesto repentino il ragazzo le afferrò  la caviglia sinistra. Barcollo per qualche istante cercando di trattenere l’equilibrio, ma non ci fu niente da fare, ricadde all’indietro come un sacco di patate, stando ben attenta a schiacciare più parti possibili, e più forte possibile  quell’essere impossibile.

 

Un sospiro rassegnato e un impercettibile movimento della testa scosse una figura quasi invisibile all’interno della stanza.

 

Sfortunatamente per la ragazza, Draco aveva calcolato tutto e aveva fatto in modo che lei cadesse proprio sul suo pseudo materasso senza che potesse causargli dolorosi infortuni.

-Resta qui-

Il ragazzo le stava tenendo un braccio intorno alla vita in modo molto possessivo. Le aveva fatto posare la testa sul suo cuscino e teneva il viso fra i suoi capelli scomposti.

-Sai di mare-

Ginny era immobile, quasi non respirava e questo fece capire a Draco quanto il contatto con lui la preoccupasse. Non voleva che la sua vicinanza le causasse imbarazzo né tanto meno  paura…

-Ti prego, non voglio spaventarti. Voglio solo dormire-

A questa parola a Ginny uscì una specie di verso soffocato.

-Davvero. Solo che… Ho bisogno di riposare e… Lo faccio veramente solo quando sei con me-

Sospirò.

-Resta-

E lei, a dispetto di tutto, a dispetto di sé stessa, restò.

 

 

 

“You said a prayer
And I betrayed with a kiss
You never relized that all had come to this
So keep your dignity
Don't trow it all to waste
Stronger feelings
Then you've ever learned to face

                                                               Brazen, Skunk Anansie

To be continued…

 

 

 

 

Sì, lo sappiamo, poca azione, ma presto (si spera) per voi amanti del pericolo, avremo un po’ di intriganti...e no, no scusate, di più non vi posso dire, mica vi voglio rovinare la sorpresa!

 

 

Ed ecco le risposte alle recensioni, curate da Iago che sostituisce vega, poiché ella attualmente è in migliore compagnia della mia...

 

Calcifer: Direi che la poesia di Catullo ci calza a pennello, e aggiungerei che il tuo commento ci ha fatto veramente piacere, non capita tutti i giorni di ricevere anche una recensione attenta e mirata come la tua.

 

Kiaretta: Davvero ti è piaciuta? Non posso che dire: grandioso! Spero vivamente che sia stato di gradimento anche quest’ultimo capitolo...

 

Il Pazzo: Si sa, si sa che sei un poliglotta. Ed intervista con il vampiro oltre ad essere un gran bel film, ha anche dei gran “fighi” come attori, ma immagino che tu non abbia apprezzato il film per questo. Tanto per la cronaca io domani volevo andare al cinese.

 

Ginny: ginny cara, ora si che sarai arrabbiata...regolarmente, non credo che sia possibile, siamo tutt’ora sommerse da infiniti esami, amici, fidanzati etc. Tanto che ci risulta quasi difficile vederci, ma non temere abbiamo studiato un metodo nuovo ed ingegnoso per scrivere anche a distanza.  I commenti negativi sono SEMPRE graditi, purché siano costruttivi come i tuoi!

 

Terry: mi sa che anche questa volta ti abbiamo fatto aspettare un po’...speriamo che questa attesa abbia fruttato bene...

 

Lady Numb: I tuoi commenti sono sempre i migliori, ci tenevo a dirtelo. Diritto Privato è ormai passato, ora sopportiamo Costituzionale, ma fra un po’ le agognate vacanze arriveranno anche per me.

Effettivamente dire che la nostra Ginny è tenera, forse è un po’ eccessivo, e forse no, chissà cosa ha in quella testolina rossa. Io se fossi in te terrei d’occhio uno dei due biondi, hanno grandi sorprese in risevero...io non ti ho detto nulla, se vega legge questa recensione io sono morta...

 

Lucyfer: Tutti e dieci i capitoli insieme? Accidenti dopo un pò gli occhi ti saranno andati in palla. Come la fame vien mangiando, l’ispirazione vien scrivendo...

 

Xacchanx: presto, presto farò un infinita raccolta di soprannomi...

 

Melchan: i tuoi commenti mi lasciano sempre a corto di parole, sei veramente carinissima, c’abbiamo messo un po’ tantino, ma alla fine siamo riuscite a pubblicare anche questo chap... spero vivamente che un pochino ti abbia fatto sorridere e spero soprattutto di trovare un altra tua recensione. Un bacione enorme...

 

Giulia Lastrange: Oddio, mi hai quasi commosso! Beh per Al e Draco i complimenti vanno tutti a vega, e mi rinnovo anch’io nel congratularmi, se non ci fosse lei io sarei fritta. Confermo pienamente il tuo parere su giovane Malfoy, quel ragazzo cresce proprio bene. Hai letto la storia tutta di un fiato? Mamma mia immagino che occhi avevi dopo...

 

 

 

 

 

p.s. vega lo so che non hai capito la dedica...ma per questa volta forse è il caso che non chiedi spiegazioni. (Lo dico per la tua sanità  mentale, non altro).

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