You Are My Angel 2 Lost Paradise

di Corvi1D
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ritorno ***
Capitolo 2: *** Sogno Premonitore? ***
Capitolo 3: *** Film ***
Capitolo 4: *** Incubo ***
Capitolo 5: *** sorprese ***
Capitolo 6: *** Alla ricerca del cuore ***
Capitolo 7: *** Incubo ***



Capitolo 1
*** Ritorno ***


  •  

  • -Tu credi di poter battere il mio esercito di angeli con quei tuoi quattro angeli lucenti? Io non credo, uno di noi soccomberà lasciando che il destino del bene e del male venga squarciato e uno dei due sovrasterà l'altro.- spalancò le gigantesche ali nere e continuò -Austin, credi veramente che vincerai? Alleati con me. Ritorna un angelo delle tenebre!-
    Il ragazzo non poteva credere alle sue orecchie né ai suoi occhi. Ally, la sua Ally....non riusciva neanche minimamente a pensarlo.
    -Non posso combattere contro di te, anche se la mia Ally è morta non posso, non sono un assassino!- dichiarò spalancando a sua volta le ali bianche.
    -Come vuoi! Preparati a morire!-
    Con un gesto l'esercito partì all'attacco....
    Vi starete chiedendo:
    Ma che cacchio sta dicendo questa?
    Per capire cosa succede bisogna fare un passo indietro di alcune settimane....
     
    Ally stava volando verso il Sonic Boom per incontrare Austin. Ma distrattamente sbatte contro qualcuno.
    -Scusa! Ero un po' di fretta...- iniziò alzando le sguardo e incrocando gli occhi azzurri di un angelo.
    -Non ti preoccupare. Ero distratto, piacere David, tu?-
    -Ally.-
    -L'angelo che ha salvato il mondo?-
    -Si, sono un po' di fretta. Ci vediamo in giro. Ciao!-
    Ally salutò e volò via.
    -Ci vedremo prima di quanto pensi.- socchignò (?) seguendola a distanza di sicurezza.
     
     
     
     
     
     
     
     
     
    Austin stava aspettando Ally davanti al Sonic Boom. Stranamente lei era in ritardo, quel giorno era da segnare sul calendario. Finalmente la ragazza arrivò e subito si fiondò tra le braccia del biondo.
    -Scusa, scusa, scusa! Non volevo fare tardi ma mi sono persa ad'ammirare il paesaggio!- si scusò la ragazza.
    -Non ti preoccupare! Di solito sono io quello in ritardo!- sdrammatizzò facendola ridere.
    -Andia....- iniziò venendo interrotta da un messaggio telepatico del biondo.
    "Ally, scappa, subito. Dietro di te c'è l'angelo più spietato dell'inferno. Devi scappare! Io ti raggiungerò dopo." 
    Ally si girò.
    -David! Ciao, che ci fai qui?- chiese Ally sorridendogli.
    Austin rimase a bocca aperta. I due si conoscevano?
    -Ciao Ally...Austin, amico come stai?- urlò David abbracciando Ally e dando una pacca sulla spalla a Austin che lo fulminò con lo sguardo.
    -Che ci fai qui?- sibilò il biondo.
    -Ci vivo qui.- spiegò semplicemente.
    -Davvero? Cosí ci conosceremo meglio!- esclamò Ally.
    -Ally, stagli lontana! È un angelo delle tenebre, l'angelo peggiore che esista!- urlò Austin attirandola a sé.
    -Un...un angelo delle tenebre?- chiese la ragazza spaventata.
    -Oh, Austin, Austin, Austin... ancora con questa storia?-
    -Questa storia non è mai conclusa! Tu sei solo un mostro che non vuole altro che fare del male agli angeli come noi.-
    -Da quando Ally ha fatto si che il bene regnasse molti angeli delle tenebre sono diventati lucenti. E io sono uno di quelli. Austin, sono come te, e non le farei mai del male.-
    -Sarà, ma non mi fido.... Allora, andiamo a scrivere la nuova canzone?- chiese a Ally.
    -Va bene. Ci vediamo David!-
    Austin e Ally entrarono nel negozio lasciando David fuori a sorridere.
     
     
     
     
    Austin era arrabbiato, perché David era tornato? E come mai lui e la sua fidanzata si conoscevano? Da quando David era un angelo lucente? Come aveva fatto a diventarlo? Che cosa aveva in mente? Perché quelle sue parole non lo convincevano? E come mai non l'aveva sentito arrivare? Troppe domande e poche risposte. Per ora doveva solo far in modo che i due non si incontrassero. Doveva tenerla al sicuro, a qualunque costo.
    -Allora, adesso spiegami che ti prende!- esclamò arrabbiata Ally.
    -Semplice, devi stargli lontana.-
    -Perché? Sei geloso?-
    -Io? Geloso? No! Prima ho solo detto chi era ma non ho raccontato la storia completa....- tirò un lungo respiro e riprese -Quando diventi un angelo delle tenebre la prima cosa che fai è andare all'inferno. È lì che ti vengono affidate le missioni. Ed è lì che ho conosciuto David. Era il capo degli angeli neri, devi sapere che gli angeli delle tenebre sono divisi in gruppi come quelli lucenti. Ci sono gli angeli blu, marroni, rossi, neri e gli angeli del sangue, gli angeli più sanguinari. David era in procinto di diventare un angelo del sangue quando stavo andando via. Non so come è andata a finire, ma non mi fido di lui.-
    -Austin, io non ho avvertito nessun potere uscuro, se ti sbagliassi? Se fosse veramente un angelo lucente?-
    -Non lo so ma ti prego stagli lontano, me lo permetti?-
    -Va bene. Ma ora pensiamo alla nuova canzone, ok?-
    -Ok.-
    Si sedettero al piano e iniziarono a comporre. 
    Ma Austin dentro di se sentiva un'enorme vuoto, il ritorno di David non portava niente di buono e, anche se Ally non sapeva la totale verità, l'avrebbe scoperta molto presto e sicuramente non da lui.
 

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Capitolo 2
*** Sogno Premonitore? ***


                                                                                                              

Austin accarezzò il viso dell'ombra vicino a lui. Non vedeva niente se non i suoi occhi verdi.
-Non....Non dovremmo aspettare?- chiese mentre la figura passava la mano sul suo petto.
-Non posso attendere oltre.-
Detto questo iniziò a baciarlo prima con passione e successivamente con foga.
I vestiti dei due sparirono e gli unici rumori che si sentivano era i gemiti di goduria della figura.
Il ragazzo, dopo qualche minuto, si sdraiò accanto alla figura.
-Soddisfatta?- chiese Austin stringendola a se.
-Sì, mi mancava.-
-Pensavo non ti piacesse.-
-Mi è sempre piaciuto e ti ho sempre voluto.-
-Ti amo!-
-Me too.-
-Austin?- disse dopo qualche minuto di silenzio.
-Si?- disse il biondo alla figura a fianco a lui.
-Devo dirti una cosa..-
-Cosa?-
-Mi dispiace!-
La figura gli conficcò un pugnale nel petto e solo allora il ragazzo riuscì a capire chi era.....Ally....

Austin si svegliò con il fiatone, si guardò intorno e buttò l'occhio sulla figura accanto a lui. Ally dormiva beatamente stringendo il cuscino.
-E..era solo un sogno..- balbettò accarezzandole il viso.
-S..solo un orribile incubo...ma....-
Raramente il ragazzo faceva incubi del genere....aveva visto il buio e, senza ombra di dubbio, quello era un sogno premonitore. Non era il primo che faceva ma lo preoccupava terribilmente.
-A..amore stai bene?- chiese Ally mezza addormentata.
-Si, si, ho fatto solo un incubo.-
-Mi dispiace, ti va di raccontarmelo?-
Il ragazzo tentennò, non voleva metterla al corrente del sogno promonitore.
-M...ma non è niente.- mentì il ragazzo.
-Come vuoi.-
Gli diede un leggero bacio e si riaddormentò. Austin cercò di fare lo stesso ma quel sogno gli faceva sempre più paura. E se fosse vero? E se....
"Sto dubitando di Ally? Ma che sto pensando? Ally, la mia Ally? Lei non mi farebbe mai del male!" pensò ma non riusciva a convincersi!
Aveva paura come non mai ma forse, forse era un normale incubo dovuto al ritorno di David! Austin si riaddormentò tra i suoi dubbi, dubbi che lo avrebbero tormentato a lungo.

Il sole splendeva su Miami, illuminando la camera di Ally. Un raggio di sole la colpì in faccia facendola svegliare. Si coprì gli occhi con la mano e si alzò facendo attenzione a non svegliare Austin che dormina accanto a lei. Fece apparire le ali e le sgranchí poi qualcuno le cinse la vita.
-Buongiorno amore.- disse Austin.
-Giorno, dormito bene?-
-Si, avevo un angelo custode al mio fianco.-
Ally si voltò e gli diede un bacio casto che lui rese più passionale.
-Non posso attendere oltre...- disse la ragazza.
Un brivido gli percorse la schiena. Non poteva succedere.
-...se non mangio qualcosa rischio di collassare.- continuò.
Il ragazzo non le rispose, rimase lì a fissarla con gli occhi sbarrati. Serrò la presa che aveva sul suo esile corpo, provocandole dolore. Ally si allontanò da lui. Gli occhi gli si colmarono di lacrime, la prese per i polsi e l'attirò a sé.
-Non dirlo mai più! Chiaro!- urlò affondando il viso nell'incavo del collo della fidanzata.
Ally lo strinse, accarezzandogli le ali.
-Non cap...- iniziò ma si fermò.
"Centra il sogno che ha fatto stanotte, me lo sento, ma perché non me lo vuole dire?" pensò.
-Promettimelo!- urlò il biondo.
-Cosa?-
-Promettimi che non mi lascerai mai, che non mi farai mai del male, che resterai per sempre, che mi amerai per sempre.-
-Aust, non c'è bisogno di prometterlo, io ti amerei anche se diventassi un angelo delle tenebre, anche se dovessi uccidermi, anche se quando morirò tu non ci sarai, io ti amerò, ti amerò per sempre.-
-Grazie.-
-Shhhh, non dire niente, le parole non servono, non per noi.-
I due si sorrisero e mano nella mano scesero al piano di sotto.

Austin, Ally e Trish si trovavano seduti a un tavolo ad'aspettare la loro colazione.
-Ragazzi! Ho un'idea geniale!- urlò Dez correndo da loro.
-Wow, Dez, che c'è?- chiese Trish.
-Sai che esce Zalieni 10?- chiese il rosso.
-Si.- rispose la riccia.
-Bene, si possono vincere i biglietti per il back stage e la prima realizzando il miglior film fantasy.-
-Stupendo! E tu partecipi?- chiese Austin entusiasta per il film.
-Certo!- esclamò.
-Dobbiamo vincere!- urlarono Austin e Trish che vennero guardati in modo strano da Ally.
-Ecco, ho bisogno di voi come attori..-
-Noi!- eslamarono i tre.
-Sì, voglio realizzare un film romantico, fantasy e drammatico sugli angeli.-
-Sugli angeli, Dez, non possiamo rivelare la nostra vera natura.- disse Ally che l'idea del film non le faceva ne canldo né freddo.
-Ma tutti penseranno agli effetti speciali, infatti sono un'ottimo regista.- si pavoneggiò il rosso.
-Ha ragione, dai, Ally! Ti preeeego!- disse il suo ragazzo facendole gli occhioni da cucciolo indifeso.
-E va bene. Che dobbiamo fare?- cedette la ragazza.
-Per ora niente, le prime scene non le girerete voi, ma i vostri colleghi.- spiegò Dez.
-Colleghi?!- esclamarono i tre.
-Si, colleghi, lavorerete insieme a un ragazzo e una ragazza.-
-Va bene, ma il cop...- iniziò Trish.
-Eccolo, ci sono le vostre parti.-
Dez gli porse i copioni.
-Ora vado a girare, imparate le battute, ci vediamo alle 5 al Sonic Boom!-
Il rosso si alzò e corse via. I ragazzi non ebbero neanche il tempo di salutarlo che era già sparito. Austin aprì il copione e alla vista di quel nome perse qualche battito.





SPAZIO AUTRICE
Ecco il nuovo capitolo, scusate il ritardo ma a scuola ho verifiche su verifiche, che rottura. ma a che servono gli esami? Va beh, lasciamo stare i miei problemi e pensiamo ai possimi omicidi...cioé capitoli. Non badate a omicidi, è solo una lunga lista di persone che devo fare fuori tra compagni, prof. e Maia Mitchell.
Comunque, secondo voi chi saranno gli altri attori? Il sogno premonitore di Austin sarà veramentte un sogno premonitore?
Bacioni
Corvi1D
P.S Per Ale: ma dov'è andata a finire la tua finezza? 

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Capitolo 3
*** Film ***



                                                                                              


POV. AUSTIN

Non credo ai miei occhi! Dez non può aver veramente scelto lui come attore!
-Austin...- mi chiamò Ally liberandomi da quella strana sensazione di vuoto che mi aveva circondato.
-Stai bene?- mi chiese.
Sembrava spaventata dalla mia reazione quando ho aperto il copione.
-Si, si.... Sei sicura di voler partecipare?-
Deve assolutamente rinunciare o non riuscirò a impedire che si conoscano.
-Non voglio deludere Dez, ci tiene così tanto, hai visto come era felice?-
-Ma....-
-Lo so che sei preoccupato per il ritorno di David ma non ti devi preoccupare.-
Appoggiò le mani sulle mie e continuò.
-Devi stare tranquillo, io mi fido di te e se dici che è pericoloso starò attenta.-
Mi regalò un sorriso bellissimo che io ricambiai. Mi alzai e lei fece altrettanto. Le cinsi la vita e l'avvicinai a me.
-Anche io mi fido di te.-
Mi diede un bacio casto che io resi più passionale.
-Devo andare al Sonic Boom, vieni con me?-
Io annuii, dovevo tenerla sotto controllo, non perché non mi fidassi di lei, non mi fidavo di David. Mi prese la mano e io la strinsi. Ci incamminammo verso il negozio e in pochi minuti arrivammo.
-Aspetta....prendo le chiavi.- disse iniziando a rovistare nella sua borsa.
Mi appoggiai alla porta che si aprì facendomi cadere all'indietro e per poi richiudersi. Nel cadere le scatole piene di strumenti mi si rovesciano addosso. All'improvviso, Ally, aprì la porta colpendomi il ginocchio. Tirai un urlo che la fece spaventare e inciampare nella tastiera che era caduta a terra. Mi cadde addosso e io la strinsi.
-Scusa, stai bene?- mi chiese alzando leggermente il capo.
-Certo, tu?-
-Sto bene.... Ma sei sicuro che non ti ho fatto male?-
-Stai tranquilla, sto bene....ma c'è una cosa che non mi spiego...Come mai gli strumenti erano in mezzo ai piedi?!!- urlai.
Ally rise e si alzò. Io feci lo stesso.
-La domanda giusta sarebbe....perché metà negozio è una giungla e l'altra metà una sala da ballo?!- urlò la mia ragazzo spalancano le ali, arrabbiata.
-Indovinate chi sembra una dea?- urlò Trish uscendo da chissà dove.
Ally si voltò di scatto verso di lei, potevo notare gli occhi color oro, tipico degli angeli quando di arrabbiano.
-Che è successo qui!!- urlò.
-Abbiamo semplicemente allestito il Sonic Boom per le riprese.- rispose semplicemente la riccia.
-Allestito? Ah, è vero.-
I suoi occhi ritornarono marroni.
-Ho i vostri costumi!- urlò Trish estasiata.
-Costumi?!- chiedemmo all'unisono per poi guardarci e ridere.
-Esatto, questo è per Ally e questo per Austin.-
Ci consegno dei vestiti coperti da un velo colorato.
-Vi mostro i camerini. Ally, il tuo camerino è la tua camera, mentre quello di Austin..... È lo sgabuzzino....-
Ally scoppiò a ridere e per poco non cadde a terra mentre io fissavo Trish a bocca aperta.
-L...lo sgabuzzino?!- chiesi incredulo.
-Si, non c'era altro...-
-Almeno saprai di detersivo...- disse la mia carissima fidanzata, che sta sera si sarebbe pentita di avermi offeso, tra una risata e l'altra.
-E che lo sgabuzzino sia.-
-Vado a cambiarmi, a dopo e non cadere sul moccio!- urlò correndo su per le scale.
-Molto divertente!-
Sentii la porta sbattere, segno che Ally si era chiusa in camera. Mi recai nel mio lussuosissimo camerino e chiusi la porta.
-Trish? Ma non c'è la luce?- chiesi andando a sbattere contro qualcosa di unto e viscido.
-Non c'è, la lampadina si è bruciata!- urlò Trish.
-Grazie mille!- urlai ironico.
-Prego!-
Stavo per ribattere quando inciampai in qualcisa e caddi su degli oggetti molli e bagnati.
-Che schifo è questo??!!- urlai alzandomi di scatto.

Dopo vari minuti riuscii a cambiarmi, indossavo un semplice smoking nero.
-Austin...sei un pochino bagnato sul d...- iniziò Trish con fare divertito.
-Si, lo so che sono bagnato lì!- sbottai.
All'improvviso la porta della camera di Ally si spalancò e ne uscì....una dea?
-Allora? Vi piace?- chiese quella visione paradisiaca.
-Chi sei? Che ci fa una creatura incantevole come te in un posto come questo?- chiesi senza smettere di fissarla.
-Austin, grazie per il complimento.....lo sai che sembra che ti sei fatto la pipì addosso?-
Trish scoppiò a ridere come una matta.
-Sono caduto su una cosa viscida e bagnata.- spiegai.
-Ally, sei assolutamente stupenda.- disse una voce alle spalle della mia fidanzata.
David sbucò da chissà dove alle spalle di Ally. Le cinse la vita e l'avvicinò a lui. Che qualcuno mi fermi o io quello lo uccido....Non si deve permettere di toccarla!!
-Ciao David, grazie.- disse Ally liberandosi dalla stretta del ragazzo e venendo da me. Le cinsi la vita e la strinsi forte mentre lei sorrideva e si lasciava andare a quella specie di abbraccio.
-Ally, non ho parole per dire quanto sei bella.- dissi.
Indossava un abito rosa scuro con vari veli che scendevano delicatamente lungo i fianchi fino a terra. Una collana con una pietra del medesimo colore pendeva dal suo collo con gli orecchini abbinati.
-Grazie, anche tu non sei male....tranne per quella macchia...- rise.
-Ah ah ah, molto spiritosa la mia cucciola.-
-Ma voi state insieme?- chiese David.
Stavo bruciando d'invidia e rabbia, ben gli stava.
-Si, da un paio di mesi! Siamo felici insieme!- 
Le diedi un bacio casto e lei sorrise.
-Buon per voi!- disse semplicemente.
Colpito e affondato, lei è mia, e nessuno me la porterà via ancora.
Dez entrò dalla porta con uno strano cappello in testa e un copione in mano.
-Iniziamo a girare!!- urlò con un megafono.
-Va bene.- 
Ci misismo tutti in posizione.
-Chack.....Azione!!-
Le riprese iniziarono senza problemi e in men che non si dica finirono.
-Siete stati bravissimi! A domani!!- urlò Dez uscendo seguito da Trish e David.
-Sono esausta!- urlò Ally appoggiandosi al bancone.
-A chi lo dici! Dez ci ha fatto diventare scemi!-
-Si, perché non trovava l'inquadratura giusta!-
-Valli a capire i registi!- risi.
-Ho fame... Ordiniamo una pizza?- mi chiese.
-Certo!-
Prese il telefono che c'era sul bancone e compose in numero della pizzeria.
-Sì, sono Ally Dawson, vorrei ordinare due pizze! Una prosciutto e una margherita! Tra 20 minuti? Perfetto!-
-Possiamo andare a toglierci questi vestiti?- chiesi.
-Certo! Non ne posso più!-
Salimmo le scale di corsa e ci fermammo davanti alla porta della camera.
-Tu ti cambi nel tuo camerino!- mi disse indicando il ripostiglio.
-Ma neanche per sogno!-
-Allora arrangiati!-
La guardai con fare arrabbiato e scoppiammo entrambi a ridere.
-Avanti, entra.-
Entrammo entrambi nella camera e chiusi la porta. Ally si slacciò il vestito e se lo tolse, appoggiandolo sul letto con delicatezza, rimanendo in intimo. Io rimasi lì a fissarla, completamente imbambolato. Lei se ne accorse e mi guardò con un sorrisetto malizioso.
-Che stai guardando?- mi chiese notando il modo con cui la guardavo.
-Io? Niente!-
-Non mentire mi stavi guardando in intimo e in modo malizioso!-
-Nha, non è vero!-
-Non mentire!-
-Ok, ti stavo guardando....e progettando la mia vendetta!!!!-
-Ma...-
Ma prima che potesse dire qualcosa le saltai addosso...
SPAZIO AUTRICE

*si mette in ginocchio come una santa* Vi chiedo umilmente di perdonarmi per il ritardo, se dovete lamentarvi con qualcuno fatelo con le mie prof che mi riempono di compiti....
Comunque che ne dite di questo capitolo...so che fa schifo ma non avevo ispirazione!!!!! SORRY
che vorrà fare Austin alla povera e indifesa Ally?
Bho
Bacioni
Corvi1D

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Capitolo 4
*** Incubo ***



                                                                                                                               


Le saltai addosso e ci ritrovammo entrambi sul letto.
-Rimangiati quello che hai detto!!- urlai facendole il solletico come un ossesso.
-No, mai!-
Continuai a farle il solletico mentre lei rideva e urlava come un matta. Sicuramente chi era fuori e vedeva solo le nostre ombre e sentiva le nostre urla e sicuramente avrà pensato che lo stessimo facendo. All'improvviso la porta della camera si spalancò e David entrò con un coltello in mano.
-Ally!- urlò. 
La mia ragazza lo guardò e si coprì immediatamente con il lenzuolo mentre io mi misi davanti a lei. Nessuno poteva vederla in intimo, eccenzion fatta per me che l'avevo vista nuda. 
-C....che ci fai qui?- balbettò imbarazzata.
-Pensavo che questo angelo delle tenebre ti stesse facendo del male! -
Sentii la rabbia invadermi il corpo.
-Come mi hai chiamato? - chiesi cercando di mantenere il controllo. 
-Hai sentito bene, ti ho chiamato angelo delle tenebre! -
A sentire quel nome persi il controllo e mi scagliai contro di lui, spalancando le ali. La mia reazione lo prese alla sprovvista e lasciò cadere il coltello. Lo presi e glielo puntai alla gola.
-Non ti permetto di chiamarmi così! - ringhiai.
-E come ti dovrei chiamare, allora? Assassino? Oppure maniaco? -
Premetti leggermente contro il suo collo.
-Questa è la tua fine!- urlai pronto a conficcaglielo nel collo.
Ally mi fermò il braccio ma io la spinsi via e le tirai uno schiaffo, gettandola a terra. La guardai con rabbia e i suoi occhi pieni di lacrime mi lacerarono il cuore come una lama sottile e affilata. Lasciai andare la presa che avevo su David e scappai via.

POV. NARRATORE

Ally si teneva la guancia colpita. Non le interessava il dolore che sentiva perché veniva sovrastato dal dolore interiore per la reazione di Austin. 
-Stai bene? - le chiese David aiutandola ad alzarsi.
-Si, si.....ora puoi anche andare, sto bene. - 
Schioccò le dita e una maglietta e dei pantaloncini le apparirono addosso. Spalancò la ali e si lanciò alla ricerca del partner nonché fidanzato. 
Austin era sull'edificio più alto di Miami, le lacrime continuavano a scendere senza sosta.
-Austin.... - disse Ally.
-Vattene! - urlò il ragazzo tenendosi la testa tra le mani. 
-Austin.... -
Ally lo strinse, accarezzandogli la schiena. 
-Va tutto bene...- continuò. 
-M..mi dispiace.... - balbettò il ragazzo.
-Tranquillo.... Alza lo sguardo. -
Il ragazzo fisso la fidanzata negli occhi e Ally gli asciugò le lacrime. 
-Austin.... F..forse non è i..l...momento miglio..re per...dirtelo ma.... Io....- iniziò la ragazza accarezzandosi la pancia.
-Tu...- la incitò Austin. 
-Io...ti amo!-
-Anch'io. -
Si baciarono anche se Ally si sentiva una vigliacca a non avergli detto la verità. 
-Andiamo a casa, la pizza dovrebbe arrivare a minuti.- disse il biondo spalancando le ali. 
-Si.-
La ragazza fece lo stesso e in pochi secondi furono a casa proprio in secondo prima che il citofono suonasse. Ally corse giù a ritirare le pizze e tornò su con due cartoni.
-Si mangia!- 
Diede la sua pizza a Austin e si misero a mangiare. Quando finirono Ally si sdraiò sul divano, aveva un viso stanco e si teneva la pancia.
-Ally, cos'hai? - chiese Austin sedendosi vicino a lei e mettendo una mano sulla sua.
-Mi fa male la pancia....- rispose semplicemente la ragazza.
-Perché..... Hai capito....vero?-
-Si, ma non è per quello...è perché io....-
-Tu...-
-Io....ho preso freddo oggi.-
-Ally, non mi stai nascondendo qualcosa? - chiese il biondo sospettoso.
-No no, è la verità. Ma...se ci fosse un altro motivo che potrebbe sconvolgerci la vita...tu..non ti arrabbieresti, lasciandomi?-
-Ally, che domande, io non ti lascerò mai....mai-
-Grazie. Sono stanca....-
-Andiamo a letto amore mio.-
I due si sdraiarono e in pochi minuti si addormentarono.

POV. ALLY

La figura mi si avvicinò....vedevo solo gli occhi marroni e i capelli biondi, le ali bianche che scintillavano sotto la luna piena e si stagliavano contro il buio che mi avvolgeva. All'improvviso tutto si fa più nitido e vedo finalmente la figura....Austin.... Austin sta in piedi con le ali spalancate davanti a me, parla ma non lo sento. All'improvviso si scaglia contro di me con il pugnale sguainato e il buio mi avvolge, poi vedo il sangue e un corpo che ne stringe un altro senza vita e sangue....Sangue.
Mi ritrovo in una stanza buia con al centro uno specchio e mi avvicino. Vedo un angelo delle tenebre con le ali spezzate, un pugnale nel petto e gli occhi rossi, gonfi di lacrime.
-C..chi è? - balbetto. 
Poi mi accorgo che sono io....io....un angelo delle tenebre io....devo uccidere Austin....

Mi svegliai di colpo con il fiatone. Sentii una fitta alla pancia e cercai di tranquillizzarmi, ma quell'incubo, quell'incubo mi tormentava ormai da giorni e non riuscivo più a trattenerlo solo dentro me. Poteva sembrare solo un sogno ma io sapevo che era molto di più che uno stupido incubo 

SPAZI AUTRICE
*Mi nascondo dietro il Muro di Berlino* Non uccidetemi ho fatto un ritardo megagalattico, lo so, ma ho gli esami e ho anche il blocco della scrittrice ci ho messo tre mesi a schrivere sta schifezza, vabbe, appena finisco gli esami pubblicherò a manetta i capitoli. Domandina...
Che cosa nasconde Ally?
Vi consiglio di leggere la FF che sto scrivendo insieme a LoScandalo
Tanto qui moriremo tutti
Bacioni
Corvi1D

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Capitolo 5
*** sorprese ***


I giorni passarono tra riprese, risate, momenti dolci e risse tra Austin e David. Un giorno di pioggia Austin,  Ally, Trish, Dez, David e Liv, l'attrice che era stata scelta da Dez per recitare una parte, erano riuniti nel Sonic Boom a vedere il film appena girato.
-È. Assolutamente. Meraviglioso!!- urlò Dez appena il filmato finì. 
-Devo ammettere che reciti bene Liv.- disse David guardando la ragazza che sorrise.
L'unica che non sorrideva o si congratulava con gli altri era Ally che si sentiva una schifezza. Quello era il terzo mese di sei e si iniziava a notare.
Voi vi starete chiedendo:
" Ma sta qua, se muove a dirci che ha sta povera ragazza?" (leggete come i Napoletani)
Dovrete aspettare ancora un po'  ma andiamo avanti. 
Austin si accorse della tristezza mista a dolore della fidanzata e la strinse forte a se.
-Piccola,  che hai?- chiese Austin lasciandole dei baci tra i capelli. 
-Niente, sono solo stanca.- mentì la ragazza. 
-Così stanca da rifiutare un invito a cena?-
Gli occhi della ragazza si illuminarono. 
-Certo che no!  Vengo volentieri!-
Austin sorrise e la baciò.
-Ora dobbiamo solo spedirlo!- urlò Dez che non la smetteva più di urlare.
Trish gli tirò uno scappellotto. 
-Smettila di urlare!- lo sgridò facendo ridere Ally e a seguirla tutti gli altri.
-Vincerai amico!- urlò David dandogli una pacca sulla spalla.
-Grazie, lo spero.- disse Dez nascondendo la sua felicità per timore di un altro scappellotto da parte di Trish.
-Io vado in camera a riposare.- disse Ally alzandosi e barcollando.
Austin l'aiutò a reggersi in piedi, cosa che la ragazza, da sola, non riusciva a fare.
Ally, con un gesto del capo lo ringraziò e insieme salirono le scale e entrarono nella camera di Ally. Subito si lasciò cadere sul suo letto. Aveva gli occhi lucidi e il biondo lo notò subito.
-Amore mio, mi dici che cos'hai?- le chiese gentilmente. 
-Sono solo stanca.....e la pancia mi fa malissimo.- 
-Rilassati, fatti una bella dormita, vengo a prenderti per le 8:00.-
La ragazza annuí e si addormentò tra le sue braccia. Austin sorrise e la strinse forte a sé come se da un momento all'altro arrivasse qualcuno capace di strapparla via da lui,  strappando metà del suo cuore. A quel pensiero le lacrime gli rigarono gli occhi. Non doveva piangere, no! Ma quel pensiero gli faceva paura, molta paura.... Lentamente l'adagiò sul letto, le diede un bacio a fior di labbra,  spalancò le ali e volò fuori.

Scoccarono le 8:00 e, puntuale come un orologio, Austin suonò al campanello della casa di Ally.
-Arrivo!- urlò la ragazza. 
Austin sorrise e si guardò il vestito. Indossava uno smoking nero con un grazioso papillion al posto della cravatta. Se lo sistemò e prese i fiori fresci che aveva appoggiato in macchina. Rose rosse, le preferite della sua meravigliosa ragazza. La porta si aprì facendo uscire un angelo.
-Scusa il ritardo.- disse la ragazza chiudendo le ali e facendole sparire.
-E tu chi sei? Cos'hai fatto alla mia Ally?- chiese il ragazzo chiudendo la bocca per non sbavare.
-Sono io la tua Ally.- rise.
-Davvero? Sei meravigliosa... Anzi meravigliosa è quasi un insulto.-
Ally rise.

POV. AUSTIN 
Non poteva essere lei.... Così stupenda, fantastica,  no, troppo perfetta!
-Amore, ci sei?- mi chiese passandomi una mano davanti al viso facendomi riprendere.
-Ally?- chiesi.
-Certo amore!- rispose sorridendo e muovendo la gonna.
Indossava un vestito rosso chiaro che il corpetto di strass e una gonna che le arrivava quasi fino a terra. Indossava delle scarpe del medesimo colore con una collana e orecchini abbinati.
-Sei perfetta.- le dissi prendendole la mano.
Arrossí e la strinse. 
-Dove mi porti, amore?- mi chiese.
-Segreto piccola, segreto.- 
Le feci mettere una benda e la presi in braccio facendola ridere. 
-Che fai, amore?- chiese ridendo. 
-Segreto piccola.-
Aprii le ali e volai sul palazzo più alto di Miami e le tolsi la benda.
-Sorpresaaaa!-
Le mostrai un tavolo apparecchiato per due con una candela nel mezzo del tavolo.
-Oh...Austin... Che bello!- urlò per poi baciarmi.
Ricambiai e sorrisi. 
-Tutto per la mia ragazza!  Tutto! Anche la morte.-
Ally sorrise. 
-Anch'io morirei per te.-
Sorrisi e la feci accomodare sulla sedia per poi servirle le lasagne. 
-Buon appetito.- le dissi. 
-Grazie,  anche a te.-
Iniziammo a mangiare e appena finito inizia a sudare freddo.
-Stai bene?- mi chiese avvicinandosi.
-Ehm...s..i si...- 
-Ally...io...-
Mi misi in ginocchio e presi una scatolina per poi aprirla.
-Ally, amore mio...vorresti sposarmi?- chiesi guardandola e con il cuore che batteva a mille.
-Amore...- 
Stava per distruggere o far esplodere il mio cuore di gioia. Tutta la mia esistenza dipendeva da quella risposta. Stava aprire la bocca quando una coda di scorpione la colpi facendola cadere sull'orlo del palazzo.
-Ally!- urlai per poi non vedere più niente.

AMGOLO DELLA DECELEBRATA
SALVEEEEEEEEEEEEEEEE! BENVENUTI A QUESTO NUOVO VIDEO IO SONO FAVIJ....no ok, facciamo i seri.
ecco il nuovo capitolo con un mega ritardo ma tra scuola e danza non ho avuto molto tempo per scrivere.
Cosa ne dite di questo capitolo?
Cosa credete che succederà nel prossimo capitolo?
Vi aspetto con le vostre recensioni
Bacioni
Corvi :)

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Capitolo 6
*** Alla ricerca del cuore ***


Mi svegliai ore dopo con un terribile mal di testa.
Cercai di alzarmi ma non ce la facevo.
Le mie ali era bendate, come il mio petto e il mio braccio sinistro.
Dopo pochi minuti mi alzai e barcollai fino alla porta dove sentii delle voci parlare.
-Secondo te.. dovremmo dirglielo?- chiese una voce femminile molto famigliare. 
-Non lo so.. tu sai che lei...- rispose la voce maschile anch'essa famigliare.
Lei? Lei chi? Chi sono? 
-Si... lo so Dez..-
Sussultai. Il ragazzo era Dez,l'altra doveva essere per forza Trish.
-Lo so Trish... Le sue ali stanno appassendo.-
Un brivido mi percosse la schiena. 
Qualche angelo stava morendo, quando le nostre ali appassiscono vuol dire che stiamo per morire.
-Come faremo a dirlo a Austin, lei è la sua vita. Ally...-
Il mio cuore si fermò, persi un battito, due, tre e molti altri mentre le lacrime mi scorrevano giù dalle guance.
Crollai a terra portandomi le mani sul viso, disperato.
Poche ore prima stavo per decidere il mio futuro, ora lo stavo irrimediabilmente perdendo. 
Dez aprì la porta sentendo un tonfo e mi guardò tristemente. 
-Dimmi che non è vero! Dimmi che lei sta bene! DIMMELO!- urlai piangendo e cercando di negare la realtà,  di convincermi che Ally stava bene, che lei sarebbe diventata mia moglie.
-Mi dispiace Austin... Ally è.. Le sue ali... Lei sta...- disse Trish cercando delle parole che non mi ferissero, ma ogni sua parole riguardante lei era come se mi pugnalassero al cuore.
-Dov'è?- chiesi alzandomi.
-Forse è meglio se...- cercò di dire Dez.
-DOV'È?!- urlai.
Loro mi indicarono quella camera. La nostra camera.
Mi avviai verso la porta e l'aprii lentamente cercando di non fare rumore.
Quella camera era speciale, veramente speciale. Ci potevamo entrare solo io e lei, il nostro piccolo angolo di paradiso.
Dentro c'erano solo due cose, tre per l'esattezza. 
La cosa di maggior valore per noi, il nostro piano, compagno di mille emozioni e sentimenti.

Flashback

Stavamo suonando una nuova canzone, le nostre mani scorrevano sul piano per poi, in un certo momento, toccarsi. 
Tenni la mano sulla sua e la strinsi dolcemente accarezzandole il dorso con la mano.
-Austin... posso farti una domanda?- chiese la mia preziosa Ally.
-Qualunque cosa amore mio.- risposi baciandole la mano.
Lei sorrise e mi strinse poggiando la testa sulla mia spalla.
-Noi staremo insieme per sempre?-
-Si, per sempre.-
Lei sorrise e chiuse gli occhi.
-Austin?-
-Dimmi.-
-Tu mi chiederai di sposarti?- 
La strinsi forte a me sorridendo.
-Un giorno te lo chiederò.-
Ally iniziò ad addormentarsi e a biascicare frasi poco comprensibili. 
-Austin...-
-Si?-
-Come vuoi chiamarlo?- mi chiese poggiando una mano sulla sua pancia.
-Cosa amore?-
-Il bambino.- rispose lei sorridendo.
-Ally, ma che dici? Quale bambino?-
-Il nostro.- 
Ormai era completamente addormentata, ma continuava a rispondermi come se fosse sveglia.
-Nostro?- chiesi.
-Austin, io sono incinta da tre mesi...- sussurrò Ally.
-Tre mesi...- la guardai ma lei non rispose, era addormentata, cullata tra le mie braccia.
-Sei troppo stanca, dici cose senza senso.- sorrisi portandola a letto.

Fine flashback

Mi avvicinai al piano e lo accarezzai lentamente.
Poggiai lo sguardo sul letto su cui era poggiata l'esile e indifesa figura di Ally.
Mi avvicinai e mi sedetti accanto a lei, prendendole la mano.
Il nostro letto, il nostro piccolo angolo di passione. Aveva un profumo inconfondibile, emanava il nostro profumo.
Il profumo delle notti passate a fantasticare sul nostro futuro.
Il profumo delle notti passate a giocare ai videogiochi.
Il profumo dei nostri corpi stretti l'uno all'altra per paura di svegliarsi soli.
E il profumo delle notti passate a fare l'amore, le notti in cui diventavamo una cosa sola, due corpi ma un solo cuore.

Flashback 2

Le sue mani mi strinsero in capelli mentre ansimi e parole soffocate uscivano dalle sue labbra gonfie.
Diedi altre spinte portandola lentamente all'orgasmo.
Lei circondò il mio collo con le braccia per non scivolare.
Diedi ancora spinte, spingendo il suo bacino contro il mio.
Altri gemiti e ansimi uscirono dalle sue labbra.
Era perfetta anche mentre facevamo l'amore. 
Il suo viso arrossato, pregevole di piacere.
I suoi occhi chiusi, assaporavano ogni più piccolo piacere che le facevo provare.
Le sue labbra socchiuse, emettevano gemiti di goduria, ansimi e versi incomprensibili.
Venni in lei gemendo mentre lei veniva, portando il viso all'indietro e il bacino in avanti, inarcando la schiena.
Ci lasciammo scivolare sul letto, io ancora in lei, i nostri corpi stretti.
-Austin...- ansimò Ally sorridendo e prendendomi il viso tra le mani.
-Dimmi.- risposi accarezzando le sue mani che si trovavano sul mio viso. 
-Se io rimanessi incinta, tu cosa faresti?- chiese facendo poggiare le nostre fronti l'una contro l'altra. 
-Bhe, credo che sverrei dalla gioia ma.. credo di non essere ancora pronto a questo passo. Sarei felicissimo ma non credo di essere abbastanza maturo.-
Lei rise e mi baciò.
-C'è tempo amore, abbiamo tutto il tempo del mondo.- disse dolcemente.

Fine Flashback 2

Sorrisi e le lacrime scivolarono di nuovo sulle mi guance. 
-Vita mia..- sussurrai.
Nessuna risposta.
-Luce della mia giornata...-
Nessuna risposta.
-Amore mio...-
Il silenzio mi lacerò il cuore portandomi di nuovo a piangere e a nascondermi in me stesso.
-Io... non ti lascerò morire... io troverò un modo per salvarti.- 
La baciai e mi asciugai le lacrime. 
Tolsi le bende alle mie ali e volai fuori dalla finestra verso la biblioteca di Paradise City.

Una settimana dopo

Era passata una settimana da quando avevo messo piede nella biblioteca. Ormai non dormivo più, ne mangiavo, per continuare a cercare una soluzione. 
Non l'avrei lasciata morire, non l'avrei mai lasciata andare!
Guardai il volume che avevo tra le mani.
L'unica soluzione che la potesse strappare dalla morte; Il Cuore Di Cristallo.
Era solo una leggenda ma molte persone affermavano che esistesse, non tutti potevano possederlo, solo i puri di cuore. 
Già i puri di cuore .. io non lo ero. Una volta si, prima del cambiamento prima di...
No. Non dovevo pensarlo. Dovevo avere speranza.
Volai fino a casa dove preparai uno zaino con tutto quello che mi potesse servire per riuscire nella mia impresa. Guardai quella stanza vuota. 
Noi avevamo comprato una cosa. 
Noi avevamo deciso di vivere insieme.
Io avevo deciso che l'avrei sposata.
Lei non mi ha mai risposto.
Una presenza mi fece girare. 
-Ihihihi.- rise un ombra nera.
-Chi sei?- chiesi avvicinandomi alla figura.
La figura sparì lasciando una mappa. 
La raccolsi e sussultai, era la mappa per il cuore.
Se era vera, mi avrebbe portato fino alla mia salvezza. Alla sua salvezza.
Volai da Trish e Dez che si trovavano al Sonic Boom.
-Ragazzi. Io parto.- dissi deciso.
Trish mi guardò piangendo. 
-Austin...lei...- iniziò Dez singhiozzando. 
-È. ..morta?- chiesi quasi in un sussurro. 
-Non le resta molto... solo una settimana di vita, poi....- 
Annuii e salii le scale andando da lei. 
Entrai e mi misi in ginocchio di fianco a lei. 
-Tornerò. Te lo prometto. Tornerò e staremo insieme per sempre.-
Le baciai la mano e le misi l'anello. 
-Vorrei lasciarti il mio cuore... ma non posso farti vedere com'è ridotto senza te. Spero che tu ti accontenta di uno stupido anello...e spero che un giorno questo anello possa divenire una fede.-
Mi alzai e volai via.

Viaggiai per ore, senza sosta per arrivare fino ai confini di Paradise.
Il cuore era racchiuso in un labirinto, chiamato "Labirinto dei rimpianti". Il labirinto era circondato da una foresta non visibile in volo, "La foresta delle tentazioni".
Scesi verso terra apparendo in una oscura foresta. 
La mappa non serviva a molto,  diceva solo di andare a ovest, ma in quella fitta foresta avevo perso completamente il senso dell'orientamento. 
Camminai per ore, gli alberi continuavano ad emettere versi, che mi portavano a pensare alle notti passate con Ally.
Gli alberi cercavano di farmi cadere in tentazione parlando di lei, della sua bellezza ma io non dovevo cedere.
Poi una voce, una soave voce mi fece fermare e girare.
Lei stava seduta su una radice, i candidi capelli, mori dalle punte caramellate, le ricadevano dolcemente sulle spalle mentre il candido e morbido vestito bianco svolazzava esaltando le sue morbide forme.
-Austin..- ripeteva lei incitandomi ad avvicinarmi.
Feci due passi verso lei e mi fermai. Non dovevo crederle. Lei non era qui. Era a casa, in fin di vita.
-Austin..vieni...- sussurrava lei mentre il vestito spariva .
-Ally...- sussurrai guardando le sue forme perfette liberarsi del vestito.
Mi avvicinai e lei mi prese la mano poggiandola sul proprio seno. 
-Austin.- 
Ally si avvicinò al mio collo.
Me lo baciò per poi morderlo violentate. 
Urlai e la spinsi a terra facendola infilzare da un ramo.
Ally urlò varie parole per poi morire. 
Ansimai e guardai quel corpo spaventato. 
-Muori.- disse la voce di Ally in modo tenebroso mentre si rialzava e cambiava aspetto diventando un essere spaventoso e mostruoso. 
Mi afferrò un polso e mi gettò a terra.
-Muori!- urlò. 
Urlai anch'io e cercai il mio accendino. Se era una creatura della notte avrebbe dovuto sparire al calore o alla luce.
-MUORI!- urlai dando fuoco a quell'essere che sparì tra urla e dolore.
Ansimai spaventato e mi alzai. 
-La mia Ally non l'avrebbe mai fatto.-

Ripresi a camminare fino a quando non vidi un ombra bianca camminare tra gli alberi verso un burrone, decisi di seguirla, sicuramente mi avrebbe portato da qualche parte.

La figura scese verso un laghetto limpido infondo al burrone.

La osservai fino a quando non si immerse completamente nell'acqua, sparendo.

MI avvicinai curioso al laghetto talmente limpido da sembrare uno specchio.

La mia immagine distorta sorrise facendomi spaventare.

Quel me distorto si mosse verso il centro del laghetto dove vi era una posta anch'essa distorta.

Guardai verso l'alto ma non vidi niente. Come poteva esserci quella porta se sopra di essa c'era solo il cielo.

Decisi di vederci chiaro e mi avvinai al laghetto entrandoci lentamente.

L'acqua era gelida ma avanzai verso la porta, allungando la mano verso la maligna.

Con stupore constatai che la maniglia esisteva.

La abbassai e venni trascinato nella porta, ingoiando l'acqua e svenendo


 

SPAZIO AUTRICE CHE FA TANTO SCHIFO


 

Salve ragazzi, mi dispiace da morie se questo capitolo è arrivato dopo più di un anno. Non avevo ispirazione, voglia di scrivere per questo mi sono pressa un anno di pausa, anche perché ho iniziato il liceo e tra scuola e tutto non ho pensato più a EFP.

Comunque sono qui con questo capitolo di merda, perché si, fa veramente schifo

Spero che qualche povera anima commenti per farmi sorridere e.. basta, ciao e veramente scusatemi


 

Corvi1D

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Capitolo 7
*** Incubo ***


                                                      


CAPITOLO 7

 

Aprii lentamente gli occhi per poi guardarmi attorno. Dov'ero finito?

Ricordavo solamente quella figura, il lago.. la porta.

Guardai le pareti così uguali e sbarrai gli occhi.

Ricordavo, ero caduto nella porta che si trovava all'interno del lago. Mi alzai e sorrisi. Lo avevo trovato, avevo trovato il labirinto.

Iniziai a camminare fino a quando non vidi uno specchio, sapevo cos'era, era la mia prima prova!

-Benvenuto Austin, io sono A, la tua prima prova.-

Venni teletrasportato in un arena.

-La tua prima prova è la prova di forza. Dovrai uccidere questo demone.-

Una cella davanti a me si aprì facendo uscire un piccolo micetto.

-Questo è il demone?- chiesi abbassandomi all'altezza del gattino che subito si strusciò contro la mia mano.

-Forza, uccidilo.-

-Non è un demone, è solo un gattino.-

-Uccidilo!-

-No!-

Sapevo che se solo avessi provato a ferire quel gattino la mia prova sarebbe fallita, il labirinto serviva a dimostrare se tu eri degno di possedere il cuore di cristallo.

Chiusi gli occhi e mi ritrovai nel labirinto, lo specchio distrutto e davanti a me si trovava una via che si divideva in altri piccoli cunicoli.

-Arrivo Ally..- sussurrai ricominciando a camminare sapendo che non sarei più potuto tornare indietro.

 

Continuai a camminare per ore e ore, affrontando prove sempre più difficili. Mi fermai esausto e mi sedetti a riposare. Ero stanco ma non volevo fermarmi ma le mie gambe non riuscivano a muoversi più, stremate da quella camminata.

Chiusi gli occhi lentamente, cadendo in un sonno profondo.

 

Mi trovavo in un posto buio, piccolo, grande, corto, lungo, non lo sapevo descrivere, non riuscivo a capire se ci fosse un sopra o un sotto.

Iniziai a camminare fino a giungere davanti a due porte, una bianca con la maniglia nera, così luminoso da risplendere nell'oscurità. L'altra era completamente nera ma con la maniglia bianca, lucente. Dovevo entrare una porta così mi avvicinai alla porta bianca ma quando la stavo per aprire un urlo straziante mi fece arretrare spaventato. L'Urlo proveniva proprio dalla porta davanti a me.

Senza pensarci due volte aprii la porta nera e ci entrai trovandomi in un prato verde, pieno di fiori.

Guardai a destra e vidi un prato grigio, preceduto dalla porta bianca, che si tinse di rosso per poi sparire insieme al prato grigio.

Guardai nuovamente davanti a me camminando verso delle urla e delle risate.

Mi avvicinai di più e spostai le foglie che mi nascondevano la visuale e la vidi.

Lei, Ally.

Ally stava giocando con una bambina dalle piccole ali bianche.

-Papà?- chiese la bambina ad Ally.

-Il papà non c'è, lui non c'è.- rispose Ally.

-Perché papà non è qui?- chiese ancora la piccola bimba.

-Semplice-

Guardai Ally e all'improvviso la porta si tinse di rosso.

-Sono stata io ad ucciderlo!-

Sussultai mentre Ally si girava verso di me con gli occhi neri e le pupille rosse, piangendo sangue mentre delle ali erano rimaste solo le ossa.

-Mio piccolo Austin.. sei vivo?- rise la ragazza avvicinandosi.

Arretrai spaventato, avevo veramente paura ma non riuscivo a muovermi. Ally si avvicinò e nella mano teneva un paio di forbici da cucito sanguinanti tra le mani.

Mi voltai verso la bambina e un singhiozzo mi scappò dalle labbra vedendo quella piccola creatura morta a terra.

-Muori!- urlò Ally conficcandomi le forbici in un occhio

 

SPAZIO AIUTRICE

Sono tornata bella gente, allora ho una novità molto bella per chi sta seguendo questa storia. Da oggi in poi ogni martedì uscirà un nuovo capitolo. Perché dovete capire che devo assolutamente finirla.

Spero che il capitolo vi piaccia, ciao ciao

p. scusate se capitolo è corto

 

Corvi1D

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