Un mese da Dio.. o forse no

di Annaira998
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** capitolo 9 ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


Domenica.

Salgo gli ultimi scalini e finalmente arrivo al mio piano.

Confermo che non è per niente facile fare due piani a piedi con una mega valigia, la mia.

“Eccomi” entro nell'appartamento dove abiterò per quattro settimane.

È molto carino, con un piccolo ingresso, una cucina spaziosa, due camere da letto e un bagno.

“Alleluja” Samantha commenta e prende la valigia dalla mia mano per metterla vicino al mio letto.

“Non ci credo ragazze, la nostra prima vacanza tutte insieme” Bibì salta da una parte all'altra battendo le mani “un abbraccio di gruppo” sorrido e mi alzo dal divano dove mi ero seduta qualche secondo prima.


Sono Arianna, ho 17 anni e sono italiana.

Mi sono trasferita a Londra sette anni fa perché era stato offerto un grande lavoro a mio padre, lavoro che non ha potuto rifiutare.

È stata molto dura per me abbandonare il luogo in cui sono cresciuta, abbandonare i miei amici, il mio fidanzatino, ma una volta arrivata qui mi sono ambientata molto in fretta.

Ho un fratello che ha quattro anni in più di me, si chiama Ashton ed è un grande rompipalle.

È molto raro trovarci parlare come due fratelli, la maggior parte delle volte ci insultiamo soltanto. Nostra madre non ci sopporta più mentre mio padre, beh non c'è mai e quelle poche volte che ci sente ci si mette anche lui con le solite ramanzine che siamo fratelli e che dobbiamo volerci bene.

Io gli voglio bene, ma abbiamo caratteri troppo diversi per andare d'accordo.

Sono abbastanza alta, con i capelli castani lunghi e ricci e due occhioni marroni.

Finalmente sono riuscita a convincere i miei genitori a farmi andare in vacanza con le mie migliori amiche e con molta ansia il grande giorno è arrivato. Con loro ci si può aspettare di tutto e questo mi spaventa un po' ma sono sicura che sarà la vacanza migliore in assoluto.

Bibì ha la mia stessa età, ci siamo conosciute a scuola e da allora non ci siamo più divise.

È poco più bassa di me, capelli lisci e rossi, occhi marroni e carnagione chiarissima.

Siamo del tutto diverse, io dolce e buona, lei acida e dispersiva, ma forse è per questo che siamo inseparabili, perché ci completiamo.

Silvia è una ragazza meravigliosa.

Io è Bibì l'abbiamo conosciuta qualche anno fa a un concerto di Ed Sheeran e siamo diventate subito amiche.

È due anni più grande di me è frequenta l'università.

È alta, con i capelli biondo scuro e gli occhi verdi, mozzafiato. Anche lei è italiano ma a contrario mio, si è trasferita a Londra appena nata.

In fine c'è Samantha, la scalmanata del gruppo.

È la sorella della fidanzata di mio fratello, molto aperta con tutti e senza peli sulla lingua, forse è per questo che siamo diventate subito amiche.

Ha la mia età e viene nella mia scuola anche se in classi diverse.

Ha i capelli neri e gli occhi azzurri, fa quasi paura guardarla ma rimane una bellissima ragazza. Ha davvero un fisico stupendo e la battuta pronta per qualsiasi convenienza.

 

“O la va o la spacca: amiche per sempre o addio a tutte” Samantha commenta sarcastica, beccandosi una sculacciata da Silvia.

“Smettila per favore” si guardano male.

“Ok ragazze adesso al lavoro. Dobbiamo pulire e sistemarci” sciolgo l'abbraccio ed entro nella mia camera da letto seguita da Bibì.

Togliamo quelle coperte terrificanti che si trovano nelle case in affitto e la mettiamo nell'armadio per poi mettere le nostre lenzuola.

“Proprio qui affianco c'è un supermercato. Dovremmo andare per comprare qualcosa per mangiare” Bibì propone e io annuisco.

Finita la nostra camera prendo la borsa e dopo aver avvisato le altre usciamo di casa.

“Ma che prezzi sono? È sale, mica oro!” Bibì si lamenta.

“Amour siamo al mare, qua costa tutto di più” glielo prendo dalle mani e lo metto dentro il carrello.

Prendiamo altre cose indispensabili poi andiamo alla cassa per pagare e usciamo. Ci dividiamo una borsa a testa e torniamo a casa.

“Non riuscirò mai ad abituarmi con queste scale” dico una volta arrivata al nostro piano.

Entriamo in casa e troviamo le altre intente a pulire la cucina.

“Ciao belle cenerentole” le prendo in giro e sistemo quello che abbiamo comprato.

A ora di pranzo abbiamo finito tutto, stanche morte.

“Sto morendo di fame, cosa mangiamo?” chiede Silvia.

“Abbiamo preso del pane e dell'affettato, vanno bene dei panini?” tutte annuiscono allora mi alzo e li preparo per poi mangiare tutte insieme.

“Nel pomeriggio potremmo andare in spiaggia per vedere come sono” dice Samantha tra un morso e l'altro.

“Si” Silvia corre in camera sua per mettersi il costume.

Sarà la più grande ma certi suoi comportamenti dicono il contrario.

Facciamo la stessa cosa e dopo aver preso qualche telo mare, la crema e le racchette usciamo di casa.

Per fortuna la spiaggia è vicina quindi in pochi minuti arriviamo.

Non è molto affollata, forse perché siamo a luglio, ci sono solo qualche ragazzo e delle famiglie sparse qua e la.

Scegliamo un posto qualsiasi e ci spogliamo per poi mettere la crema protettiva.

Ognuno prende una racchetta e dopo esserci messe in posizione ci mettiamo a giocare a tennis.

“Mi piace questo posto” dice Silvia dopo aver lanciato.

“Si è carino” mi giro per osservare il paesaggio mentre Bibì rincorre la pallina.

Una volta tornata al suo posto la lancia verso di me e non facendolo apposta mi scappa la racchetta dalla mano, finendo addosso a un ragazzo sdraiato che legge un libro.

“Oh cazzo” corro verso di lui per vedere se sta bene e le mie amiche mi seguono.

“Scusami, è tutto ok?” mi avvicino a lui.

Si toglie gli occhiali per guardarsi il braccio, poi sposta lo sguardo su di me.

“Si, non è niente” mi sorride.

“Scusa davvero, non so come abbia fatto a perderla dalle mani” dico imbarazzata.

“Ma io ti ho già visto” il ragazzo mi esamina attentamente.

“No non penso” dico subito, io non l'ho mai visto.

“Si, questa mattina! Hai fatto le scale con le buste della spesa. Lei era con te” indica Bibì “io sono Liam, abito all'appartamento affianco al vostro. Loro sono i miei amici Louis, Zayn, Niall ed Harry” dei ragazzi nel frattempo si sono avvicinati.

“Io sono Arianna e loro sono le mie amiche Bibì, Silvia e Samantha” sorridono ai ragazzi di fronte a noi “scusami ancora, ci vediamo” mi allontano.

 

“Ma che fighi sono?” Bibì ci guarda mentre noi prendiamo il sole.

“Basta pensarci” Silvia la guarda male.

“Mi volete dire che non sono dei bei ragazzi? Sono pure i nostri vicini”

“Beh non sono brutti” commento io.

“Infatti.. di più” dice Samantha.

“La tua opinione non mi interessava” Bibì la guarda male.

“Va bene va bene, sto zitta” chiude gli occhi e si rimette le cuffie per ascoltare la musica.

“Questa sera cosa facciamo?” chiede Silvia.

“Io propongo di rimanere a casa. Il viaggio e la pulizia mi hanno distrutta”

“Già” dice la rossa.

 

Verso le sei torniamo a casa e una alla volta andiamo a farci la doccia.

Dal telefono metto un po' di musica e mentre cucino qualcosa per la cena suona il campanello. Mi avvicino alla porta per poi trovarmi di fronte Liam.

“Emh, ciao” si gratta la nuca imbarazzato.

“Ciao” gli sorrido.

“Avreste del sale da darci? Ci siamo dimenticati di comprarlo”

“Certo” mi allontano per prenderlo e glielo passo.

“Grazie. Questa sera uscite?” mi chiede lasciandomi senza parole.

“Emh.. no, siamo abbastanza stanche”

“Perché non venite da noi dopo cena? Anche noi restiamo a casa”

“Mmh si penso vada bene alle le altre” gli sorrido.

“Perfetto. A dopo e grazie per il sale” lo saluto con la mano e chiudo la porta.

“Chi era?” Silvia esce dal bagno con il suo accappatoio verde acqua.

“Liam. Ci ha invitato a casa loro dopo cena. Gli ho detto che andava bene” dico alle altre.

“Ok” annuiscono e tornano a fare i cavoli loro.

 

Liam's pov

“Ho invitato le ragazze dopo cena” annuncio mentre faccio una frittata.

“Perché?” mi chiede Harry.

“Così, sono simpatiche e nostre vicine, e poi questa sera sarebbero rimaste a casa.. sono carine” aggiungo alla fine.

“Carine? Solo carine?” Louis sbuca dalla sua camera.

“E tu come le definiresti?” mi appoggio al piano e lo guardo.

“Sexy” si avvicina.

“Ti ricordo che sei fidanzato” ritorno a sbattere le uova.

“Guardare ma non toccare” sorride “tu Hazza cosa ne pensi?”

“interessanti.. soprattutto la riccia” dice mentre sfoglia un giornale.

“Arianna? Sembra simpatica, mi ha aperto lei la porta” dico.

“E tu Liam cosa ne pensi?” mi chiede Luois.

“Cosa dovrei pensare? Le ho viste per cinque minuti”

“Mi sembrano abbastanza.. eddai su.. quella che ti ha colpito?” mi stuzzica.

“Mmh.. la bionda” ci penso un po' su.

“Ottima scelta amico” mi da una pacca e torna in camera sua.

 

Arianna's pov

Dopo esserci tutte docciate mangiamo un piatto di pasta e mentre Samantha lava i piatti vado a vestirmi.

Una volta tutte pronte usciamo di casa e dopo aver chiuso a chiave la porta suoniamo a quella di fronte alla nostra, aspettando che qualcuno venga ad aprirci.

“Eccovi” ci apre Zayn, se ricordo bene.

“Disturbiamo?” chiede Samantha.

“No, entrate pure” si sposta per farci passare.

La casa è più grande rispetto alla nostra ed è tutta... ordinata, strano per cinque ragazzi.

“Come state?” Liam ci chiede mentre ci sistemiamo nel soggiorno.

“Stanche” risponde Silvia sorridendo.

“Da dove venite?” si interessa Niall e una alla volta rispondiamo per poi sapere che lui è irlandese.

“Vi va di fare il gioco della bottiglia?” propone Liam e tutti annuiscono.

Non mi è mai piaciuto come gioco, ma magari questa volta sarà diverso.

“Sia chiaro: niente baci” dice Zayn, riferendosi soprattutto a Louis che sta già ridacchiando. Ci mettiamo una una specie di cerchio e il primo a girare la bottiglia è Niall che si ferma indicando Bibì.

“Verità” dice la mia migliore amica.

“Fidanzata?” le chiede senza pensarci e la rossa risponde con un no secco.

Gattonando prende la bottiglia per farla girare e questa volta tocca a Louis.

“Obbligo”

“Non so cosa chiederti, non ti conosco” dice dopo averci pensato un po' su.

Qualche secondo dopo vedo Liam alzarsi e avvicinarsi a Bibì per poi dirle qualcosa all'orecchio.

“Non è giusto suggerire” si scambiano dei sguardi assassini “dai dimmi cosa devo fare” sbuffa Louis.

“Ti dobbiamo truccare e poi devi farti una foto e postarla sul web” scoppiamo tutti a ridere.

“State scherzando? Facendo così rovinerò la mia reputazione” si dispera.

“Ma smettila, tanto nessuno ti caga su twitter” dice Zayn.

Silvia si alza e si avvicina a me per prendere le chiavi e andare a casa nostra per prendere la sua trousse, qualche minuto dopo Louis ha l'ombretto, il mascara e un rossetto rosso fuoco sulle labbra.

Liam prende il suo telefono e dopo avergli fatto qualche foto lo manda in bagno per togliersi tutta quella sporcizia.

“Me la pagherai questa” ritorna in soggiorno con il viso pulito.

Tutto arrabbiato si prende la bottiglia e la fa girare, fermandosi ad Harry.

“Devi per forza dire obbligo, so tutto di te” il riccio alza le spalle.

Liam e Louis si scambiano uno sguardo di intesa, poi il secondo parla.

“Devi passare cinque minuti al buio dentro lo sgabuzzino con Arianna”

Cosa?

“Stai scherzando?” Harry li guarda.

“Nono. Su vai. Teniamo il conto” mi alzo sbuffando e seguo il riccio non sapendo dove si trovi lo sgabuzzino.

“Quanti anni hai?” gli chiedo per spezzare il silenzio una volta dentro.

“20, tu?” siamo al buio ma riesco vederlo girato di spalle.

“17.. Studi?”

“Si vado all'università”

“Wow, e cosa vorresti fare da grande?”

“L'avvocato” risponde soltanto.

Silenzio.

Non mi è mai piaciuto, non sono una ragazza rumorosa, ma il silenzio mi mette a disagio.

“Non sei un ragazzo di tante parole” commento mentre gioco con le mie mani per passare il tempo.

“No, sono più un ragazzo che passa subito ai fatti” alzo lo sguardo per trovarmelo a pochi centimetri di distanza, il suo respiro sul mio collo.

“Tempo finito!” qualcuno urla da fuori e subito Harry si stacca per uscire.

“Oh mio Dio” sussurro e dopo essermi toccata la faccia esco anche io per raggiungere gli altri.

“Ari tutto bene?” mi chiede Samantha una volta essermi seduta vicino a lei, annuisco.

 

Rimaniamo ancora un po' poi la stanchezza inizia a farsi sentire e dopo aver salutato i ragazzi torniamo nel nostro appartamento.

“Sono stanchissima” mi lancio sul letto e Bibì ride.

“Fammi spazio” si sdraia vicino a me “Cosa avete fatto dentro la sgabuzzino?” mi guarda aspettando risposta.

“Niente.. parlato” osservo il soffitto che a tutto a un tratto è diventato interessante.

“Faccio finta di averti creduto” mi lascia un bacio sulla guancia e si alza per mettersi il pigiama.

Non è successo niente, perché la gente vasubito a pensare a qualcosa di materiale? Abbiamo avuto solo un rapporto avvicinato,se così si può chiamare, ma decido di non dargli troppo peso.

Faccio la stessa cosa di Bibì e dopo aver lavato i denti saluto le altre per poi cadere in un sonno profondo.

 

 

 

 

 

HOLAAAAAAAA

Eccomi qui con una nuova storia tutta nuova! :)

La mia intenzione è di parlare in ogni capitolo di un giorno, cercherò di non renderla noiosa e di inventarmi sempre qualcosa di strano e innovativo, se avete delle idee non aspettate altro e lasciatemi una recensione per farmele sapere! Se trovate degli errori o qualcosa che non vi è piaciuto non tenetevelo per voi ma fatemelo sapere, non mi offendo per niente, anzi possono aiutarmi a migliorare sempre di più :)

A presto belle/i.

Baci.

Arianna.

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


Lunedi.

La sveglia suona alle 9 sulle note di Animals dei Maroon 5. Tiro un braccio fuori dal lenzuolo per spegnerla, poi mi alzo a sedere e mi guardo attorno: Sono al mare.

Scendo dal letto e sveglio Bibì per poi uscire dalla mia camera ed entrare in quella di Silvia e Samantha. Muovo i loro bracci e dopo qualche secondo ho quattro occhi puntati verso di me.

“Inutile mi guadate così, è ora di alzarsi” sorrido ed esco per preparare la colazione.

Metto a tavola il latte, le fette biscottate, la nutella e qualche brioche, poi mi siedo al mio posto e, mentre aspetto le altre, chiamo mia madre. Non rimaniamo molto al telefono, riesco solo a farle sapere che sto bene e che ci stiamo divertendo e prima di attaccare le mie amiche urlano un ciao in coro, facendo emozionare mia madre.

Insieme facciamo colazione poi subito a prepararci per andare in spiaggia. Indosso un costume blu scuro e un vestito corto, metto tutto quello che serve nella borsa, prendo gli occhiali e torno in cucina per aspettare le altre. Qualche minuto dopo usciamo di casa e insieme ci incamminiamo verso la spiaggia.

“Ragazze!” in lontananza vedo un ragazzo sbracciarsi e mentre ci avviciniamo riconosco essere Louis.

“Ciao” li salutiamo e appoggiamo le nostre cose vicino alle loro per spogliarci e mettere la crema.

La spalmo bene sulla schiena di Samantha, poi mi tolgo il vestito e mi siedo sul mio telo steso precedentemente.

 

Passiamo la mattina in compagnia dei ragazzi e tra chiacchiere e bagni si fa ora di pranzo.

Silvia tira fuori i nostri panini e dopo esserceli presi mangiamo insieme.

“Che ne dite di giocare a pallavolo?” propone Zayn.

“Si è una bella idea” guardo le ragazze che annuiscono.

“Maschi contro femmine” Niall si alza immediatamente e prende la palla per raggiungere il campo poco distante da noi.

“E chi vince?” chiede Samantha.

“Prepara la cena per tutti” dice Liam e tutti annuiscono.

Ci sistemiamo nelle posizioni e Louis lancia la palla per vedere chi incomincia, loro.

Batte Harry, Silvia e Bibì fanno dei passaggi perfetti per poi finire con una schiacciata strepitosa. Questa volta batto io e fanno punto loro.

“Forza ragazze!” Bibì urla facendomi quasi spaventare, è entrata nel suo ruolo.

Dopo questo incitamento facciamo punto e la prossima a battere é proprio Bibì.

“A noi due ragazzi” la palla viene lanciata in aria e la sua mano destra la colpisce facendola passare oltre la rete come un razzo.

“Oh cazzo!” Louis si butta a terra per non essere colpito, non prendendo così la palla.

“Si!” urliamo e ci battiamo il cinque.

“Ma tu sei pazza! Come facciamo a prenderla?!” si lamentano i ragazzi.

“Attenzione a non finire in ospedale!” urlo e incoraggio la mia migliore amica.

“Tutti a fondo campo!” dice Liam e così fanno.

Facciamo un bel po' di punti grazie alla rossa e finalmente Harry riesce a prenderla.

 

La partita dura quasi un ora, portando noi ragazze alla vittoria.

“Non è giusto, Bibì è un mostro!” sbuffa Zayn.

“Mi dispiace ragazzi, sarà per la prossima volta” Silvia fa l'occhiolino a Liam e torniamo alle nostre cose per bere, poi tutti insieme ci tuffiamo in mare.

 

“Mangiamo da voi quindi?” chiede Samantha mentre io cerco le chiavi della porta.

“Certo, quando volete” risponde Niall.

“Tempo di fare la doccia e veniamo” dico sorridendo.

“Oh non che ci interessasse molto” commenta Louis e per un momento non capisco, poi mi rendo conto del mio doppiosenso.

“Louis!” lo guardo male e senza salutarlo entro in casa.

Corro in bagno per farmi la doccia e dopo aver indossato l'intimo scelgo dal borsone dei pantaloncini di jeans e una maglia bianca, mi trucco leggermente e lascio il bagno alle altre.

Mi siedo comodamente sul divano e prendo il telefono per entrare nei vari social network. Su facebook cerco i ragazzi e dopo vari tentativi li trovo tutti.

Mi soffermo sul profilo di Harry. È davvero un bel ragazzo, occhi verde smeraldo, capelli ricci, fossette.. si è un bel ragazzo. Rispetto agli altri e quello più silenzioso, sta sempre sulle sue, la sua voce non si sente mai. Un po' mi incuriosisce, non so praticamente niente di lui, a parte che è un ragazzo che va subito ai fatti.

“Ari mi senti?” mi chiama Silvia facendomi uscire dai pensieri.

“No scusa, dimmi” le sorrido.

“Ti ho chiesto se mi sta bene questa maglia” si guarda.

“Si è bella” è nera con i fiori colorati, le sta bene “ma da quando in qua ti interessa come ti stanno i vestiti?” la guardo male.

“Così” alza le spalle e torna in camera sua, non raccontandomela giusta.

Una volta essere tutte pronte suoniamo alla porta dei ragazzi che vengono subito ad aprirci.

“Entrate e mettetevi comode” Niall sorride a Bibì.

“Non è ancora pronto, spero non abbiate fame” Liam si tocca la nuca imbarazzato.

“Però si sente un buon profumo. Chi sta cucinando?” chiede Samantha.

“Harry, è l'unico che sa preparare qualcosa” ci fa sapere Louis.

Rimango qualche minuto in salotto poi senza che qualcuno se ne accorga mi alzo per andare in cucina.

“Ciao” dico avvicinandomi al frigo per prendere dell'acqua.

“Ciao” il riccio non sposta gli occhi dalla padella.

“Come stai?” gli chiedo mentre cerco un bicchiere e vedendomi in difficoltà me lo prende lui.

“Bene, tu?”

“Anche” gli sorrido “cosa prepari di buono?” mi avvicino a lui per guardare.

“Il condimento della pasta” dice soltanto.

“Non hai voglia di parlare, vero?” gli chiedo vedendolo infastidito.

“Ti ho già detto che non sono un ragazzo di tante parole” commenta.

“Volevo solo essere gentile” mi difendo, non voglio apparire appiccicosa.

“Non devi, non voglio nuove amicizie” dice duramente.

“Oh” lascio uscire dalla mia bocca e mi incammino verso l'uscita per lasciarlo da solo, ma un suo braccio mi tira, finendo di fronte a lui, i nostri petti a contatto, di nuovo.

“Ma questa volta potrei fare un'eccezione” mi sorride e io lo guardo.

“Ragazzi” sento la voce di Silvia e subito ci stacchiamo.

“Ops, ho interrotto qualcosa?” ci guarda.

“Nono, stavo per tornare in salotto” lascio un sguardo ad Harry ed esco dalla cucina, seguita dalla bionda.

“Vi stavate baciando?” mi blocca nel corridoio.

“No! Non è successo niente”

“A me non sembra.. eravate a pochi centimetri di distanza” fa uno dei suoi sorrisi maliziosi.

“Davvero, non stavamo facendo niente” la guardo prima di raggiungere gli altri.

“Non ci credo!” dice ad alta voce mentre mi segue.

 

Mezz'ora dopo siamo seduti a tavola a gustarci la pasta di Harry.

“è davvero buonissima, devi darci la ricetta” commenta Bibì e il riccio annuisce.

Velocemente finiamo la cena e dopo aver sparecchiato Louis propone di andare a un locale non lontano da qui. Torno a casa per prendere la borsa e una volta tutti pronti ci incamminiamo.

 

Harry's pov

Le ragazze mi fanno i complimenti per la cena e io le ringrazio con un semplice sorriso. Dopo aver sparecchiato Louis propone di andare a un locale, il nostro solito.

Le ragazze annuiscono e spariscono nel loro appartamento per prendere qualcosa, poi una volta tutti pronti ci immergiamo tra il traffico, sembra strano ma qui la sera c'è il delirio.

Dopo qualche minuto arriviamo al locale e le ragazze decidono di sedersi in un tavolo un po' più tranquillo.

Poco dopo arriva il barista per prendere le ordinazioni e mi sorprende vedere Arianna ordinare solo un succo. Tutti la guardiamo e lei si giustifica dicendo che è astemia. I ragazzi si mettono a parlare di loro, raccontando alle nostre nuove “amiche” cosa facciamo nella vita e da come ci siamo conosciuti.

“Esco un attimo” riesco a leggere il labiale di Arianna.

Aspetto che esca dalla porta, per poi alzarmi e seguirla. La trovo appoggiata alla ringhiera di metallo e lentamente mi avvicino.

“Tutto ok?” le chiedo.

“Si, ho solo bisogno di un po' d'aria” mi guarda sorridendo e io annuisco rimanendo in silenzio.

“Prima stavo pensando a quello che mi hai detto in cucina.. perché non vuoi nuove amicizie?” mi chiede rompendo il silenzio.

Sospiro e guardo il mare prima di rispondere.

“Quando ero più piccolo ero molto aperto e facevo amicizia molto in fretta, il mio unico problema era che mi affezionavo subito alle persone.

Mi è successo molte volte di rimanerci male, di avere persone vicino a me che di punto in bianco mi hanno abbandonato. Ho sofferto molto.. e per un lungo periodo mi sono rinchiuso in casa. Non volevo vedere nessuno neanche i ragazzi, pensavo che facendo così non avrei più sofferto.

I ragazzi però hanno continuato a cercarmi, a chiamarmi, venivano a casa mia e mi lasciavano le lettere.. e li ho capito che loro erano veri amici, che loro non mi avrebbero abbandonato e non mi avrebbero fatto soffrire. È da allora che faccio fatica ad avvicinarmi alle persone e a fare amicizia.. diciamo che mi è difficile dare fiducia alle persone che mi circondano” dico tutto d'un fiato.

Mi giro per trovarmi Arianna fissarmi con la bocca aperta.

“Mi dispiace davvero tanto.. sarà stato molto brutto” dice dopo qualche secondo di silenzio, forse per rielaborare tutto quello che le ho detto.

“Già” abbasso lo sguardo.

“Quanti anni avevi?” mi chiede dolcemente.

“Dodici.. te l'ho detto perché non voglio apparire sgarbato.. non lo sono.. mi è solo difficile parlare con chi non conosco”

“Già” abbassa lo sguardo.

“Arianna sei una bella ragazza, sto facendo del mio meglio per proseguire le conversazioni che tu continui ad incominciare” mi avvicino un po' a lei.

“Beh diciamo che per questi due giorni non ho fatto altro che tirarti fuori le cose con le pinze” ride e io la seguo.

“Hai ragione.. mi dispiace”

“E cosa mi dici riguardo a “sono un ragazzo che va subito ai fatti”?” dice facendo segno delle virgolette con le mani.

“Penso di averti raccontato abbastanza di me per questa sera.. dimmi qualcosa di te” la guardo.

“Non c'è molto da sapere.. sono abbastanza chiusa e timida all'inizio ma quando prendo confidenza riesco ad aprirmi e non è più possibile fermarmi. Ho un fratello più grande con cui non vado d'accordo, siamo come cane e gatto.. ho una mamma molto presente mentre mio padre lo vedo raramente per lavoro.. leggo molti libri e ascolto tantissima musica.. sono una brava cuoca.. e” inizia a parlare.

“Sei fidanzata?” le chiedo interrompendola.

Mi guarda con la bocca aperta, forse non si aspettava una domanda del genere da me.

“Emh.. no” un sorriso spunta sulle mie labbra “perché?” mi chiede stranita.

“Così” alzo le spalle “per sapere”.

“Ok” dice piano e la vedo guardare il mare.

Cerco di fissarla senza essere beccato, appena l'ho vista mi ha colpito. Ha qualcosa di magico, sto bene insieme a lei e non penso mi sia mai capitata una cosa del genere.

È una bella ragazza, mi piace.

Sono molto fissato con gli occhi, la prima cosa che guardo di solito sono sempre quelli, ma con lei non ho ancora avuto modo di osservarli. La prendo per la mano e la faccio girare verso di me, petto contro petto. Sembra abbastanza sorpresa di questo mio gesto ma non fa niente, rimane fra le mia braccia. Con la poca luce che c'è riesco a vedere degli bellissimi occhi marroni, ne rimango quasi incantato.

“Penso dovremmo rientrare” dice dopo qualche momento.

“Certo” sorrido e mi allontano per aprirle la porta.

Ci sediamo ai nostri posti e il suo sguardo si incontra con il mio sorridendomi per poi chiedere alle sue amiche di cosa stanno parlando.

 

Arianna's pov

In tutto il tragitto del ritorno le parole di Harry navigano nella mia mente, distraendomi da quello che i miei amici dicono.

“Ari va tutto be? ti vedo strana” si avvicina Bibì.

“Si certo, stavo solo pensando a una cosa, niente di importante” le sorrido e dopo avermi lasciato un bacio, torna ad affiancare Niall.

Il mio sguardo si posa sul riccio, che sta parlando con Zayn mentre quest'ultimo fuma una sigaretta.

Solo adesso ci faccio caso a quanto sia rilassato e aperto solo con loro mentre da quando noi gli siamo vicine, è più chiuso e nervoso.

 

In pochi minuti siamo davanti ai nostri appartamenti e dopo esserci salutati, entriamo dentro.

Velocemente mi spoglio per indossare il mio pigiama e dopo essermi struccata e lavata, mi sdraio.

“è andata bene la serata” mi dice Bibì mentre sistema le sue cose.

“Già” rispondo soltanto, lo sguardo fisso al soffitto.

“Ari, so che hai qualcosa.. perché non vuoi dirmelo?” si avvicina a me e io sospiro.

“Harry”

“Lo sapevo che c'era lui in mezzo” sorrido “ti ha detto qualcosa?”

“Mi ha detto molte cose da quando l'ho incontrato..” lascio la frase in sospeso.

“Vai avanti” mi supplica curiosa.

“Non penso sia giusto dirtelo, forse lui non vuole si sappia” la guardo.

“Oh” esce dalle sue labbra.

“Fosse per me te lo direi, davvero, ma se me lo ha detto in un momento che eravamo soli, penso voglia dire che lo devo sapere solo io.. per il momento almeno”

“Ok, capisco” si sdraia nella sua parte di letto.

“Tu invece? Cosa mi dici di Niall?” le chiedo per cambiare discorso.

“Niente”

“Bugiarda. Vi ho visto” le tocco una guancia.

“è molto simpatico, tutto qui”

“Sisi certo” rido e dopo averle lasciato un bacio mi addormento.

 

 

 

 

HOLAAAAAAA

Eccomi qui con un nuovo capitolo, una nuova giornata :)
Iniziamo a scoprire meglio Harry e i suoi comportamenti, che stia iniziando ad aprirsi ad Arianna?
Fatemi sapere cosa ne pensate lasciando una recensione, ne sarei molto felice :)

Baci.

Arianna.

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


Martedi.

La solita sveglia suona e con molta lentezza scendo per entrare nel bagno e sciacquarmi la faccia, poi sveglio le altre.

Ieri sera abbiamo fatto più tardi e le conseguenze si stanno vedendo, quattro zombie in casa.

Preparo la caffettiera e metto le ultime cose in mezzo al tavolo prima di sedermi e aspettare che il liquido nero esca.

“Che facce che abbiamo” dice Samantha dopo aver sbadigliato.

“Già, mai più così tardi” mi preparo una fetta biscottata.

“Dai ragazze, siamo in vacanza.. e con una bella compagnia. Cosa può esserci di meglio?” entra in cucina Silvia con tutta la sua bellezza.

“Ti ho vista ieri con Liam, c'è qualcosa sotto” la guardo male.

“Non è vero.. è soltanto un bel ragazzo.. e comunque li conosciamo da appena due giorni” si giustifica “e poi anche io ti ho vista con Harry. Cosa dici adesso?”

“Niente, non ho niente da dire, lo sto conoscendo come tutti gli altri” mi difendo.

“Possibile parliate sempre di ragazzi?” sbuffa Samantha.

“Tu parli sempre di Emily, quindi siamo pari” Silvia e la nera si guardano male.

“Giusto che l'hai nominata, la vado a chiamare” si alza e prende il suo telefono per poi chiudersi in camera.

Samantha è lesbica. È fidanzata con Emily da due anni, sono molto carine insieme.

Per noi non è un problema, quando ce lo ha confessato ci ha un po' spiazzate, ma non la giudichiamo, anzi se si trova meglio con le ragazze meglio così.

All'inizio per lei è stato molto dura conviverci. Si sentiva diversa da noi, la pecora nera e per non farsi avanzare niente, i suoi genitori non l'accettarono.

Per qualche mese venne a stare a casa mia, e una volta calmate le acque, e con l'aiuto di sua sorella, tornò dai suoi genitori.

Una sera in discoteca incontrò Emily e da quel momento non si staccarono più.

“Buon giorno fanciulle!” Bibì spunta dalla camera e ci lascia un bacio a testa sulla guancia.

“E tutta questa felicità?” le chiede Silvia.

“Così” alza le spalle e si siede per fare colazione.

 

Metto le ultime cose sporche dentro il lavandino e preparo la mia borsa prima di uscire di casa.

Raggiungiamo il pezzo di spiaggia che occupiamo da due giorni e i nostri vicini sono già tutti spaparanzati sui loro teli.

“Buon giorno” dico ad alta voce per catturare la loro attenzione.

“Ciao” ci salutano.

“Vado al supermercato, vi serve qualcosa in particolare?” chiedo alle mie amiche.

Mi faccio mentalmente una lista e dopo aver preso il portafoglio mi incammino.

“Ari!” sento urlare alle mie spalle quindi mi giro per vedere chi mi ha chiamato.

“Harry” lo guardo sorpresa “C'è qualcosa che non va?” gli chiedo.

“No, volevo solo farti compagnia” mi sorride e ci incamminiamo.

“Devi comprare qualcosa?” gli chiedo una volta dentro.

“Mmh.. no” metto tutto l'occorrente dentro il cestino e una volta preso tutto ci avviciniamo alle casse.

Velocemente pago e dopo aver messo tutto dentro le borse usciamo per poi lasciarle a casa.

“Entra pure” lascio la porta aperta ed apro le ante per riempirle.

“Carina” si guarda attorno.

“Stavo pensando che questa sera potreste venire voi a mangiare qui”

“Si non sarebbe una brutta idea” si avvicina e mi mette una ciocca ribelle dietro l'orecchio, gli sorrido.

“Finito, possiamo andare” prendo il portafoglio e dopo aver chiuso a chiave ci incamminiamo verso la spiaggia.

“Harry!” un ragazzo urla alle nostre spalle e il riccio si ferma per vedere chi lo ha chiamato.

“Nick” si abbracciano.

“Come stai?”

“Bene, tu?”
“Alla grande!” iniziano un discorso e io li guardo straniti, forse si sono dimenticati che sono qui.

“Ma questa è la tua fidanzata?” il ragazzo dai capelli biondi chiede ad Harry.

“No.. è una mia amica, Arianna, lui è Nick, un mio vecchio amico” lo saluto.

Rimangono a chiacchierare un altro po', poi si salutano promettendosi di uscire insieme una sera.

“Perché ha fatto quella domanda?... se ero la tua fidanzata?” gli chiedo dopo qualche momento di silenzio, curiosa.

“Non esco molto spesso con le ragazze, e quando mi beccano con qualcuna pensano subito sia la mia fidanzata”

“Non esci per qualche motivo in particolare o perché sei gay?” solo dopo averlo detto mi rendo conto della cavolata.

“Non sono gay Arianna, mi piacciono le ragazze.. solo che sono poche quelle che mi colpiscono, quelle che hanno qualche cosa di particolare che mi attirano”

“E visto che esci con me ti avrei colpito?” chiedo ridendo.

“Si” risponde serio e io mi blocco in mezzo alla strada.

“Davvero?” lo guardo.

“Penso di avertelo già detto che c'è qualcosa in te che mi attira” dice mentre si sistema la sua chioma di ricci.

“Dovremmo andare, gli altri si staranno chiedendo che fine abbiamo fatto” riprendo a camminare affiancata da Harry.

 

Per la maggior parte della giornata la passo sdraiata a prendere il sole, mi sono promessa che sarei tornata a casa nera tanto da sembrare una marocchina.

“Liam mi ha proposto di fare una passeggiata prima di tornare a casa” Silvia mi sussurra.

“Davvero?” mi giro e alzo gli occhiali per guardarla.

“Si, sono un po' in ansia” confessa e diventa un po' rossa.

“Non esserlo, andrà bene” la incoraggio e torno a pensare ad Harry.

È molto difficile lasciarmi senza parole, ma lui ci è già riuscito più di una volta in pochi giorni.

Ha qualcosa di particolare, che mi spinge a conoscerlo ancora di più, a sapere del suo passato, delle sue paure, delle sue gioie, della sua famiglia, di cosa gli piace fare come Hobby, qual è il suo gusto del gelato preferito, che musica ascolta.

Sono tutte piccolezze che voglio sapere, voglio custodire tutto di lui. Non penso mi sia mai successo una cosa del genere.

Mi piace? Mi può piacere una persona che conosco da appena tre giorni? Non lo so, può essere, ma l'unica cosa sicura in questo momento è che l'ho colpito.

Mi giro per guardarlo. È seduto in gambe incrociate su un telo, con una marea di carte in mano. È concentrato, forse non sa che mossa fare e dopo qualche lamentela da parte di Niall, decide di mettere giù una scala di cuori. Ha i ricci che gli scendono davanti agli occhi ma avendo le mani occupate, cerca di toglierseli facendo una mossa strana con la testa.

Una voglia di alzarmi e passare una mano fra quei capelli invade il mio corpo ma decido di rimanere qui, sdraiata a fissarlo da dietro un paio di occhiali.

Una mezz'oretta dopo sento tutta la pelle andare a fuoco quindi mi slego i capelli e tolgo gli occhiali per farmi una nuotata.

 

Harry's pov

“Ho vinto!” esulta Liam, finalmente è finita questa lunga partita.

“Io non gioco più mi sono rotto” passo le mie carte a Louis e mi sdraio all'ombra.

“Hai notato che Arianna ti guardava?” mi chiede Niall.

“No, non ci ho fatto caso” il mio sguardo finisco sul telo dove poco fa era sdraiata.

“Beh lo ha fatto, e per un lungo tempo” ride.

In lontananza vedo una ragazza uscire dall'acqua, ma solo dopo essersi avvicinata un po' riconosco che è lei. I capelli lunghi continuano a gocciolare sul suo seno e con una mossa veloce se li asciuga un po' con un asciugamano per poi sedersi dov'era prima. È davvero una ragazza bellissima, fuori e dentro. Rimango a fissarla anche io fantasticando fino a quando Louis non mi fa uscire dai miei pensieri sconci.

“Harry mi hai sentito?” mi giro per guardarli.

“No scusa Tommo, dicevi?”

“Ma ti sei innamorato che sei così spensierato?” ridono e con la coda dell'occhio vedo Arianna guardarci “ti ho chiesto se vuoi fare una partita a calcio” mi mostra il pallone.

“Si certo” mi alzo e li seguo per fare le squadre.

 

Per tutta la partita Arianna non ha fatto altro che guardarmi, facendomi sentire osservato. Non sono mai stato bravo a calcio, ma oggi la fortuna deve essere dalla mia parte perché sono riuscito a fare tre goal.

“Bravo Hazza” Zayn mi batte il cinque e per rinfrescarci ci tuffiamo in mare.

“Come va con Arianna?” mi chiede il moro mentre arriviamo all'ultima boa.

“Penso bene. È una bella ragazza” dico lentamente.

“Penso tu abbia fatto colpo. Non ti ha tolto gli occhi di dosso” ride.

“Le ho raccontato un pezzo del mio passato” lo informo.

“Davvero?” si ferma per guardarmi sorpreso.

“Non so perché lo abbia fatto.. ma era quasi una necessità.. forse per giustificare il mio comportamento dei primi due giorni ” riprendiamo a nuotare.

“Perché come l'hai trattata i primi giorni?”

“Non molto bene.. lei cercava di aprire dei discorsi ma sai il mio problema.. era più forte di me”

“Beh se voleva aprire dei discorsi vuol dire che ha un interesse per te” dice ovvio.

Rimango in silenzio rielaborando le sue parole. Non ci avevo pensato e magari ha ragione, cercava di parlarmi per conoscermi.

“Beh, comunque adesso non c'è più il problema” gli sorrido e usciamo dall'acqua.

 

Arianna's pov

Verso le sei del pomeriggio torniamo a casa e, dopo essermi lavata, mi trucco leggermente, indosso un vestito corto e le converse, poi mi metto ai fornelli. Opto per preparare un insalata di pasta, qualcosa di veloce ma buono. Metto su l'acqua, poi mi siedo sul divano per controllare i vari social network.

“Ari ho bisogno di aiuto” Bibì entra in cucina con l'eyeliner in mano.

“Vieni qui” si siede su una sedia e con calma la trucco.

“Devi fare colpo su qualcuno?” scherzo.

“Mmh.. può essere” ridiamo.

“Sei bellissima” si alza e io l'ammiro meglio. Indossa anche lei un vestito corto verde acqua con le ballerine, i capelli rossi raccolti in uno chignon alto.

Mentre Bibì torna in camera suona il campanello quindi mi avvicino alla porta per far entrare i ragazzi.

“Ciao ragazzi, accomodatevi pure” sorrido e torno in cucina a preparare mentre le altre fanno compagnia ai nostri ospiti.

Dal mobiletto vicino al frigo prendo due scatole di condimento, poi due pacchetti di olive nere, il tonno e i wustel.

Appoggio tutto vicino ai fornelli e prendo una ciotola grande.

Apro le scatole e metto tutto il contenuto dentro poi inizio a tagliare le olive.

“Eih” dalla cucina spunta Harry che si avvicina.

“Ciao” gli sorrido.

“Sei la cuoca di casa?”

“In realtà no, sappiamo tutte cucinare, ma le altre non hanno voglia” lo guardo per poi continuare il mio lavoro.

Rimango in silenzio e lui pure, forse intento ad osservarmi.

“C'è qualcosa che non va?” mi chiede dopo qualche minuto.

“No perché?” mi lavo le mani per scolare i maccheroni.

“Questo silenzio. In questi giorni non hai fatto altro che cercare di aprire un discorso con me” mi dice con la sua voce roca, rimango in silenzio “ho detto qualcosa che ti ha dato fastidio?”

“Sei strano” poso la pentola bollente e mi giro per guardarlo “prima mi liquidi poi mi dici che ti ho colpito.. che io sappia non ci si comporta così”

“Mi dispiace.. ma ti ho raccontato quella mia parte di passato apposta per farti capire che non lo faccio apposta a comportarmi così”

“Dovresti iniziare ad aprirti alle persone, farti conoscere per quello che sei, senza che il tuo passato ti influenzi” mentalmente mi do una pacca sulle spalle per la mia frase d'effetto “a parte questa tua parte di infanzia, non so niente di te; il tuo colore preferito, il tuo cibo preferito, se sei figlio unico, quasi sono i tuoi hobby, che musica ascolti, il tuo film preferito” faccio qualche esempio.

“Il mio colore preferito è l'arancione, amo il pollo piccante, ho una sorella più grande che si chiama Gemma, nel tempo libero leggo e scrivo, vado a giocare a Golf con Niall e Liam, gioco a tennis e a badminton , ascolto qualsiasi genere di musica ma coloro che hanno da sempre riempito la mia vita sono i Beatles, Elvis Presley e i Coldplay, i miei film preferiti sono Love Actually , Titanic e Le pagine della nostra vita” mi lascia senza parole, di nuovo “mi dispiace, davvero. Penso di aver iniziato con il piede sbagliato, ma voglio rimediare e farmi conoscere, conoscerti” sorride e agli angoli della bocca spuntano due tenere fossette.

“Ok” sorrido di rimango e condisco la pasta per poi portarla a tavola.

Riempio i piatti a tutti e mi siedo, Harry alla mia destra e Silvia alla mia sinistra.

 

Finiamo di mangiare tra chiacchiere e barzellette, poi Samantha mi aiuta a sparecchiare e usciamo.

Questa sera abbiamo deciso di fare una passeggiata in lungo mare, per fortuna ho indossato delle scarpe comode.

“è bello questo vestito, ti sta bene” Harry mi affianca.

“Grazie” gli sorrido timidamente, non mi sono mai piaciuti i complimenti.

“Volevo dirtelo già prima.. ma poi ti sei arrabbiata”

“Non ero arrabbiata, solo confusa.. è vero quando mi hai detto che vai subito ai fatti?” gli chiedo, è dal primo giorno che me lo aveva detto che voglio fargli questa domanda.

“In parte si, mi facilita le cose” annuisco.

I ragazzi si fermano su una panchina per fare una pausa e noi per rimanere soli, ci fermiamo qualche metro prima.

Con le braccia mi appoggio alla ringhiera di metallo e rimango incantata dal rumore che il mare fa sbattendo contro gli scogli.

“Bello, vero?” mi chiede con la sua voce roca.

“Già.. mi tranquillizza”

“Quanto rimanete?”

“Un mese, finalmente siamo riuscite a fare questa vacanza” sorrido pensando alle litigate che ho fatto con i miei per avere il loro permesso.

“Da quanto tempo conosci le ragazze?” mi guarda, ma io non ho il coraggio di affondare i miei occhi nei suoi verde smeraldo, quindi decido di raccontargli osservando il mare.

“Bibì la conosco da quattro anni, ci siamo conosciute in prima superiore. Silvia l'ho incontrata in un concerto qualche anno fa. Samantha invece la conosco da più tempo perché è la sorella della fidanzata di mio fratello. Tu invece?”

“Ci siamo conosciuti in prima media, molto tempo fa”

“Ho notato che sei diverso con loro, intendo quando non ci siamo noi femmine in mezzo”

“Penso siano gli unici a conoscermi veramente fino in fondo, a sapere ogni dettaglio di me, anche il più insignificante. Con loro riesco ad aprirmi completamente, perché so che non mi deluderebbero mai”

“Mi piacerebbe conoscerti fino in fondo. Puoi fidarti di me” mi giro per sorridergli.

I suoi occhi nei miei, il suo verde smeraldo mescolato con il mio marrone cioccolato, potrei annegare dentro quelle iridi.

Non mi ero neanche accorta delle sue carezze sul mio braccio destro, fino a quando una scarica di brividi non percorrono la mia schiena fino ad arrivare al suo lungo dito che tocca la mia pelle.

“Hai freddo?” mi chiede dolcemente.

“Un po'” mi stringo con le mie braccia per proteggermi dal venticello.

Vedo Harry togliersi la sua giacca per poi appoggiarla sulle mie spalle, il cuore fa un salto.

“Grazie” sorridiamo.

“Eih piccioncini! Noi andiamo!” Louis urla attirando la nostra attenzione e insieme ci avviciniamo a loro per tornare a casa.

 

“Sono esausta” cado a peso morto sul letto.

“Adesso non ti addormenti finché non mi racconti” scoppio a ridere “inutile che fai così, non ci casco questa volta. Voglio sapere tutto” si sdraia vicino a me e io mi giro per guardarla.

“Niente di che.. abbiamo parlato.. è stato molto dolce”

“Eh..” mi incita a continuare.

“Niente! Mi piace..” le paroline che stava aspettando finalmente lasciano le mie labbra.

“Ooh finalmente!” batte le mani “sei riuscita a dirlo!” mi prende in giro e io le lancio un cuscino “tu piaci a lui?”

“Può essere.. ma non voglio fantasticare.. sarebbe comunque una di quelle storielle estive” gioco con le mie mani “adesso parlami di Niall” le tocco un fianco.

“è così tenero! Poi ha quegli occhi azzurro come il cielo.. stupendi”

“Vedo che non sono l'unica a cui piace un ragazzo” la prendo in giro.

“Beh.. sono tutti dei bei ragazzi” ridiamo “sto molto bene con lui”

“Molto bene, adesso che abbiamo parlato posso dormire” spengo la luce e mi sdraio.

“Uffa ma io volevo sapere cosa vi dite” fa il muso.

“La prossima volta, adesso dormi” le lascio un bacio sulla guancia e affondo il viso nel cuscino.

 

 

 

 

 

HOLAAAAAAAAA

Ecco un nuovo capitolo di questa storia :)

Stiamo incominciando a conoscere Harry, si aprirà completamente ad Arianna? Si fiderà di lei? Bisogna leggere i prossimi capitoli per scoprirlo :)

Vi piacciono Bibì e Niall? Silvia e Liam? Lo avevate capito che Samantha è lesbica?

Fatemi sapere tutto quanto lasciandomi una recensione, ci conto ;)

Baci.

Arianna.

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Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


Mercoledì.

La mattina arriva presto, troppo presto.

“Arianna dai alzati. La sveglia è suonata dieci minuti fa” Bibì mi muove il braccio.

“Lasciami stare, voglio dormire” mi giro dall'altra parte e la mia migliore amica esce dalla stanza sbuffando.

Con gli occhi ancora chiusi sorrido, esultando mentalmente di aver vinto, ma la festa si conclude quando una cascata di acqua gelata mi bagna tutta la faccia.

“Ma dico siete pazze?” mi alzo di colpo.

“Ecco, adesso sei sveglia. Sbrigati a prepararti, tra un quarto d'ora andiamo via” Samantha mi lascia un bacio sulla guancia ed esce.

È sempre stata la pazza del gruppo, la coraggiosa che non si fa problemi a fare o dire qualcosa. Da un lato mi piace questa sua qualità, anche io vorrei averla per fare quello che voglio senza pensarci, come baciare Harry.

No, Arianna non devi pensare a lui.

Sorridendo per il mio pensiero stupido entro in bagno per lavarmi, poi indosso un costume fuxia, un pantaloncino nero e una maglia qualunque.

Prendo la mia borsa piena di oggetti che non servono a neanche per la spiaggia, e usciamo di casa.

 

“Buon giorno ragazzi” come ormai nostro solito posiamo le nostre cose vicino alle loro.

“Ma siete sempre così mattinieri?” chiede Samantha beccandosi cinque occhiatacce “che c'è? È vero!” si difende per poi mettersi la crema protettiva e sdraiarsi sotto il sole.

“Ciao” Harry si siede vicino a me.

“Eih” gli sorrido.

“Come stai?”

“Diciamo che mi sono svegliata meglio” guardo Samantha che fa un sorriso da 32 denti.

“Perché?” ride.

“Niente, lascia stare. Tu come stai?”

“Bene..”

“Non sembra. È successo qualcosa?”

“Ieri sera ho ricevuto una chiamata inaspettata.. ma non importa, non è niente di tanto grave”
“Ok” rispondo soltanto, non voglio costringerlo a parlarne se non è questo che vuole.

“Andiamo a fare un bagno?”

“Certo” si alza per poi pormi la sua grande mano.

“È gelata!” mi tiro indietro.

“Non così tanto, dai vieni” Harry cerca di convincermi.

“Penso di aver cambiato idea” inizio ad indietreggiare, quando il riccio mi prende dalle gambe e mi lancia in acqua.

“Ma sei impazzito?” urlo dopo essere tornata a galla.

“Può essere” si avvicina a me, forse un po' troppo “dai andiamo” inizia a nuotare e io lo seguo.

 

Raggiungiamo l'ultima boa e ci fermiamo qualche minuto per ammirare il panorama.

“È bellissimo”

“Già”

“Sembrano tutti piccolissimi” sorrido.

“Anche tu lo sei” si posiziona davanti a me.

“No non è vero” faccio l'offesa.

“Per me si” si avvicina di nuovo pericolosamente.

“Ok dovremmo andare, inizio ad avere fame” mi sposto per ricominciare a nuotare.

No che non lo voglia, ma forse è troppo presto, o comunque diventa terrificante quando si avvicina così.

Lentamente ritorno a riva ed esausta mi sdraio sul mio telo.

“Mangiamo per favore, sto morendo di fame” supplico le ragazze che prendono i panini dalla borsa frigo.

 

“Ragazzi facciamo una partita?” Louis chiede ai suoi amici che annuiscono.

“Gioco anche io” mi alzo e mi avvicino per formare le squadre.

“Sei seria?” mi chiede Niall.

“Certo, hai qualcosa contro le ragazze che giocano a calcio?”

“Nono” mi sorride.

Liam e Zayn fanno i capitani: la squadra del primo composta da Harry e Niall; la squadra del secondo invece da Louis e me.

“Preparati a perdere” il riccio sussurra al mio orecchio.

“Quello che perderà non sarò io”

“Scommettiamo un bacio”

“Io scommetto un bocchino” la bocca di Harry si spalanca “che c'è? Ti vuoi tirare indietro?” la mia mano rimane a mezz'aria aspettando di essere stretta.

“Assolutamente no” le nostre mani si toccano e una scarica di brividi percorrono la mia schiena.

“Perfetto” sorrido per poi posizionarmi nel campo.

Samantha fischia per darci il via e Zayn prende subito la palla per portarla vicino alla porta ma Niall riesce a prenderla e incita Harry a stargli vicino in modo da potergliela passare.

Riesco a precederlo, così la palla finisce davanti ai miei piedi e con una serie di passaggi tra me e Louis facciamo goal.

“Sii!” Zayn viene ad abbracciarmi.

“Si incomincia bene” passo vicino a Harry che mi sorride.

La palla viene presa da Liam che prova a tirare in porta ma Louis riesce a pararla e la lancia verso di me, pronta a fare un altro goal.

Zayn mi aspetta e nel momento giusto gliela passo per fare un altro punto.

“Ragazzi dobbiamo vincere!” Harry urla mentre i suoi occhi continuano a fissarmi.

L'incitamento funziona e dopo qualche minuto siamo 2 a 2.

“Ok dobbiamo metterli in difficoltà, fai qualche finta, mi trovi sempre alla tua destra” Zayn mi parla all'orecchio in modo che non possano sentirli e io annuisco per poi fare una piccola risata.

Faccio come mi è stato detto, portando diversi punti alla mia squadra, ma i ragazzi sono determinati e riescono a prendermi la palla diverse volte, facendo goal anche a loro.

“Ragazzi goal decisivo: 11 a 11” Samantha ci annuncia e le due squadre si riuniscono per mettersi d'accordo.

“Ragazzi dobbiamo vincere” dico a loro decisa.

“E vinceremo” Louis mi sorride.

“Perfetto, disarmiamoli” ci battiamo il cinque e torniamo in campo.

La nera fischia di nuovo e la palla incomincia a correre da una parte all'altra.

Decido di restare vicino ad Harry, l'unico che se la cava peggio rispetto agli altri e con molta facilità riesco a prendergli la palla, facendolo rimanere senza parole.

Corro il più veloce possibile ma giusto vicino alla porta vengo ostacolata da Liam, quindi per non perdere la palla la passo a Zayn, poi supero il mio nemico e dopo averla riavuta faccio goal, portando la mia squadra alla vittoria.

“Evvai!” Zayn e Louis mi vengono incontro e mi prendono in braccio.

“Ragazzi mettetemi giù!” urlo e loro lo fanno per poi abbracciarci.

“Ho vinto” mi avvicino ad Harry.

“Vorrà dire che ti devo un bacio” mi sorride provocandomi.

“Certo Styles” lo dico nel modo più sensuale possibile per poi tornare vicino alle mie amiche.

 

“Questa sera come tutti i mercoledì ci sarà il falow sulla spiaggia. Noi andiamo, volete venire?” Liam ci chiede prima di entrare ognuno nel suo appartamento.

“Certo, a che ora?” chiede Silvia.

“Vediamoci alle 21, poi andiamo insieme” ci salutiamo ed entriamo in casa.

Mentre le altre fanno la coda per farsi la doccia, io preparo qualcosa di veloce. Opto della carne alla griglia con dell'insalata e una volta libero il bagno entro. Mi insapono velocemente e do una sciacquata alla grande massa di capelli, poi entro in camera per vestirmi. Scelgo una salopette bianca di pizzo, i capelli li lego in uno chignon alto e mi trucco leggermente per poi andare a tavola. Velocemente mangiamo e dopo aver messo le cose sporche dentro il lavello, lavo i denti e usciamo di casa.

Troviamo già i ragazzi fuori e dopo averli salutati ci incamminiamo.

 

Non penso di aver mai visto tutta questa gente in spiaggia.

Mi sembra di essere in un film, Camp Rock, io Miccie, Harry Joe, intorno a un falow con una chitarra a cantare canzoni estive, ma qui non c'è nessuno coppia, nessuna chitarra, solo l'impianto dj e tanta gente chiassosa che parla.

Rimango meravigliata dal grande fuoco sulla spiaggia, l'unica cosa a dare un' atmosfera romantica e allo stesso tempo estiva. Attorno ci sono diverse panchine di legno, e poi gente, tanta gente.

La maggior parte sono ragazzi, ma non mancano le famiglie felici con i loro bambini, oppure i vecchietti che non hanno voglia di rimanere a casa.

“Vieni, ti presento delle persone” Harry mi prende per mano e si avvicina alla musica, dove dietro, con delle cuffie alle orecchie, un ragazzo che tocca diversi tasti per rendere le canzoni remixate. Il riccio per ricevere attenzioni, tocca il braccio del biondino che mi sembra di aver già visto, poi ricordo.

“Eih amico!” si abbracciano.

“Come stai?” si fanno le solite domande mentre io aspetto “Lei è Arianna” dice poi.

“Oh si mi ricordo di lei. Ci siamo già presentati” gli sorrido educatamente e mi avvicino più ad Harry, che si gira per guardarmi.

“Andiamo?” gli chiedo sottovoce e lui annuisce prima di lasciare una pacca a Nick il dj.

 

“Pare tu sia molto famoso qui” dico dopo la ventesima volta che ci fermiamo per salutare qualcuno.

“Beh si, lo sono” subito si vanta e io rido.

“Come fai a conoscere tutta questa gente?”

“Vecchi amici. Io e i ragazzi veniamo da tanti anni qui al mare” annuisco “vieni” incrocia la sua grande mano con la mia e mi trascina fuori dal caos di gente per fermarsi davanti a una cabina, la 69.

Dalla tasca del pantalone tira fuori un mazzetto di chiavi e al primo tentativo la apre per poi farmi entrare.

“Adesso sei tutta mia” mi fa sbattere contro una parete, la sua mano sinistra sul mio fianco, mentre l'altra è appoggiata al legno scuro.

Mi guarda negli occhi, i suoi verde smeraldo nei miei marroni scuro.

Le sue labbra mi richiamano, le guardo per qualche secondo poi decido di spostare lo sguardo, lui sorride.

“Lo so, faccio questo effetto” si vanta mentre io ridacchio “Hai delle labbra davvero invitanti” mi mordicchia il lobo dell'orecchio “e un profumo buonissimo” scende sul collo, lasciando tanti baci, per poi tornare davanti a me, a pochi centimetri di distanza.

Siamo talmente vicini da sentire il suo respiro sul mio viso provocando tanti piccoli brividi per tutta la schiena. Sorride, non so se perché ha capito che effetto mi fa o per qualcos'altro.

“Harry!” dei ragazzi urlano da fuori.

“Cazzo” il riccio dice sotto voce per poi guardarmi “non finisce qui” esce e io mi siedo sul piccolo sgabello alla mia destra.

Volevo quel bacio, lo volevo subito. Volevo assaporare quelle labbra tanto carnose da far invidi a tutti, volevo sentire il suo sapore, volevo che la mia lingua giocasse con la sua, volevo tante cose, ma in quel momento non potevo avere niente.

Penso sia l'unico ragazzo capace di farmi stare così, le gambe che tremano, il cuore che batte forte. Che io ricordi non ho mai avuto le farfalle nello stomaco, ma adesso potrei persino trovare Spongebob e Patrick con le loro retine a fare la gara a chi ne cattura di più. Sono sempre stata una ragazza romantica, dalle forte emozioni e forse fin troppo sensibile, ma nessuno è riuscito a tirar fuori la mia parte più dolce, solo lui.

Rimango qualche altro minuto seduta e una volta ripresa sistemo la cintura alla vita ed esco per immergermi nel caos. Vicino al fuoco trovo Samantha seduta sulla spiaggia, intenta a fare qualche disegno con le sue dita magre.

“Eih” mi siedo vicino a lei.

“Oh finalmente qualcuno si è ricordato di me!”

“Io mi ricordo sempre di te”

“Bugiarda, siete talmente infatuate da quei ragazzi che mi avete lasciato da sola!”

“A me non piace Harry” mi guarda malissimo “ok forse un pochino” alza un sopracciglio “e va bene, mi piace molto, contenta?” sorride annuendo “e comunque anche tu potresti fare amicizia”

“Ti ricordo che sono fidanzata” risponde ovvia.

“Mi pare non ci sia nessuna regola che dica che se sei fidanzata non puoi conoscere gente, non ci devi andare mica a letto!” dico alterandomi un po'.

“Mi sembra di fare un torto ad Emily..” giocherella con la sabbia.

“Non penso Emily si rinchiuda in casa.. anzi..” mi fermo, so che potrei ferirla dicendo quello che penso “ci eravamo promesse che sarebbe stata la nostra vacanza perfetta, la vacanza che non avremmo mai dimenticato” le tocco il braccio per far si che mi guardi.

“Lo so, e sarà così.. magari senza conoscere gente” fa un piccolo sorriso.

“Mi farebbe davvero piacere se ti godessi questo mese da tutti i punti di vista, senza pensare troppo ad Emily” le prendo la mano.

“Cercherò di accontentarti” sorride per poi abbracciarmi.

“Oh eccovi!” Spunta Silvia e il mio occhio cade sulla sua mano intrecciata a quella di Liam.

La mia amica pare essersene accorta, tanto da staccarle e sul suo viso spunta il rossore dell'imbarazzo.

“Tutto bene?” le chiedo gentilmente per ricevere un semplice si in risposta solo dopo aver incrociato il suo sguardo con quello del ragazzo.

“Ragazze vi consiglio di incominciare ad avvicinarci al fuoco, tra poco si canta” ci fa sapere Louis spuntando da dietro.

Io e Samantha ci alziamo e ci avviciniamo alle panchine per poi sederci in una libera. Man mano si avvicinano tutti, fino a formare un grande gruppo intorno al fuoco. Alcuni sono seduti, altri sono rimasti in piedi causa posti finiti. Il dj, Nick, si alza e prende un microfono in mano e dopo aver provato che funzioni, inizia a parlare.

“Ragazzi, eccoci di nuovo qui come ogni mercoledì. Questa sera a tenerci compagnia saranno cinque ragazzi bellissimi con delle voci stupende. Sono anche single, quindi ragazze oggi potrebbe essere l'occasione giusta per voi!” tutti ridono “loro sono Harry, Liam, Louis, Niall e Zayn, gli One Direction!” la gente applaude e dopo aver fatto silenzio, Nick fa partire la base di Thinking Out Loud.

Il mio sguardo si gira verso Silvia per poi sorriderle e prenderle la mano, in ricordo del nostro incontro.

“But baby now

Take me into your loving arms
Kiss me under the light of a thousand stars
Place your head on my beating heart
I’m thinking out loud
That maybe we found love right where we are, oh” gli occhi di Harry incastrati nei miei mentre canta il ritornello, facendomi venire dei piccoli brividi.

Ha una voce bellissima, tutti ce l'hanno, ma la sua è quella che mi colpisce di più, forse perché è roca e bassa, o forse soltanto perché è la sua ed esce da quelle labbra che voglio tanto baciare ma che ancora non ho ancora avuto il momento giusto. I ragazzi finiscono di cantare e vengono accolti da applausi, fischi e richieste di bis. Zayn si avvicina a Nick e indica qualcosa sullo schermo per poi sedersi di nuovo vicino ai suoi amici.

La base di Uptown funk parte e dopo qualche secondo siamo tutti in piedi a ballare.

Con la coda dell'occhio vedo una ragazza avvicinarsi ad Harry per poi strusciarsi addosso. A lui sembra piacere, assecondandola e avvicinandola più a se, mentre io continuo a ballare con le mie amiche.

“Che nervi quella la, guarda come ci prova con Niall” Bibì dice ingelosita.

“Già, anche Liam si sta dando da fare”

“Ragazze, non sono fidanzati, possono fare quello che vogliono” dico con un filo di tristezza.

La canzone finisce e dopo un lungo applauso ognuno torna a chiacchierare.

“Complimenti” Nick stringe la mano a ognuno di loro e i ragazzi si avvicinano a noi.

“Come siamo stati?” Chiede Niall.

“Bravissimi!” urliamo per poi ridere.

“Ho visto che ti sei divertita” Harry mi sussurra all'orecchio in modo da poterlo sentire solo io.

“Anche tu ti sei dato da fare” lo guardo.

“Sei gelosa?” sorride.

“Io? Perché dovrei?” alzo le spalle per poi avvicinarmi agli altri.

Si, sono gelosa.

Rimaniamo in spiaggia fino a mezzanotte, poi dopo aver salutato gli ultimi rimasti, torniamo a casa.

 

“Buona notte” saluto tutti ed entro in casa seguita dalle mie amiche “ok adesso non andiamo a letto finché non mi raccontate cosa sta succedendo” scoppiano a ridere.

“Okok” ci sediamo comode sul divanetto e Silvia inizia a raccontarci.

“Liam mi ha chiesto di andare a fare una passeggiata, e mentre guardavamo il mare mi ha baciato” parte l'applauso e la mia amica si copre la faccia dall'imbarazzo.

“Mi fai venire il diabete” commenta Samantha facendo una smorfia.

“Ok vai Bibì, è il tuo turno” ci giriamo verso la rossa.

“Io non ho niente da dire, siamo stati un po' insieme ma non è successo nulla di tutto ciò che potete immaginare”

“Non sei molto brava a mentire, sai?” dice Silvia ridendo.

“Ma è vero! Non ci siamo baciati”

“Va bene, va bene. Adesso tocca a te Ari” sorrido.

“Ci stavamo per baciare, ma non è successo. E comunque mi deve un bacio per la scommessa” metto in chiaro.

“Si certo certo, perché tu non lo vuoi un suo bacio, vero?” commenta Samantha.

“Guarda che ti abbiamo visto come lo guardi, gli occhi a cuoricino” aggiunge Bibì.

“Ma non è vero!” nego la realtà “ok adesso che ci siamo raccontate tutto, vado a letto” corro in camera per non essere martellata dalle loro domande.

Velocemente mi cambio e mi lavo, poi spengo la luce e mi sdraio nella mia parte di letto.

“So che non lo dirai mai, ma si vede lontano un miglio che ti piace” Bibì mi dice all'orecchio prima di lasciare una sottile risata e sdraiarsi vicino a me.

Sorrido. È vero che sono le mie amiche, ma se lo hanno capito loro, ci può essere un piccola possibilità che lo abbia capito anche Harry.

Allora perché non si dà da fare?

 

 

 

 

 

HOLAAAAAAAA

Anche il quarto capitolo è arrivatoo :)

Harry cerca di baciare Arianna più volte, ma senza un buon risultato.. cosa si inventerà nel prossimo capitolo??

Fatemi sapere cosa ne pensate e se vi è piaciuto e se avete delle idee per i prossimi capitoli, non aspettate a dirmelo!

Baci.

Arianna.

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Capitolo 5
*** capitolo 5 ***


Giovedì.

Nessuna sveglia, nessuna canzone, solo io e il letto.

Non succede mai di poter dormire senza essere svegliata da qualche rompiscatole, è se questa mattina è successo, vuol dire che c'è qualcosa che non va.

Apro un occhio per guardare l'ora, quasi le dieci.

Ancora assonnata mi tolgo le lenzuola calde dalle gambe e scendo per entrare in bagno. Mi do una sciacquata prima di entrare in cucina e trovare tutti.

“Buon giorno!” urla Louis.

“E tutta questa gente?” mi stropiccio un occhio mentre mi avvicino ai fornelli per prendere una tazza di caffè.

“Questa mattina c'è il mercato, pensavamo di andare a fare un giro” mi spiega Silvia seduta sulle ginocchia di Liam.

Sono molto carini insieme, formano una bella coppia.

Mi guardo attorno cercando una sedia disponibile per sedermi e fare colazione, ma non la trovo, rimanendo così in piedi.

“Siediti” Harry si sposta dal tavolo per far si che abbia spazio per sedermi sulle sue gambe.

“Preferisco appoggiare il mio sedere sulla sedia” sorrido quando lo vedo alzarsi per lasciarmi il posto “Grazie” faccio scoppiare la brioche quando sento un peso dietro di me “Devi rimanere per forza dietro di me?” guardo Harry che ha le mani appoggiate allo schienale.

“Perché?” alza un sopracciglio.

“Mi metti ansia” mi rigiro per poter finalmente mordere la mia colazione.

“Sei così tutte le mattine?” ride.

“Si” rispondo con la bocca piena.

 

Dalla valigia tiro fuori un pantaloncino bianco con una maglia fuxia, mi trucco leggermente e dopo aver indossato le converse, anch'esse bianche, usciamo di casa.

“Noi vi seguiamo” Dice Silvia prima di entrare nel sedile del guidatore.

“Io sto davanti!” corro per superare Bibì ed entro in macchina nel posto del passeggero.

“Due bambine” Samantha alza gli occhi al cielo e noi scoppiamo a ridere, poi partiamo.

Mentre seguiamo i ragazzi in piccole stradine, accendo la radio per poi mettere a tutto volume e iniziare a cantare.

Alcuni vecchietti ci guardano male, altri ridono e poi c'è qualcuno che ci manda anche a quel paese, alimentando ancora di più le nostre risate.

La macchina dei ragazzi si ferma in un piccolo parcheggio, e dopo aver trovato un posto, ci fermiamo anche noi.

“Ma voi andate sempre in giro così?” ci chiede Niall.

“È divertente” risponde Bibì per tutte.

A piedi ci incamminiamo in una stradina molto stretta, fino ad arrivare in una grande piazza piena di bancherelle.

“Direi che possiamo farci un giro e poi ci ritroviamo alle macchine tra un ora” propone Harry e tutti d'accordo ci separiamo.

Il riccio all'inizio cammina solo al mio fianco, dopo qualche minuto mi prende la mano incrociandola con la sua. Sorrido, cercando di non farmi vedere, al suo gesto dolce, come se non volesse farmi scappare. Mi fermo davanti a una bancarella piena di vestiti, e i miei occhi ne adocchiano uno nero, schiena scoperta e maniche a tre quarti bianche.

“Ti piace?” lo indico ad Harry che annuisce.

Mi avvicino alla ragazza dietro al bancone per sapere il prezzo, e dopo averlo guardato da vicino, decido di comprarlo.

Dalla borsa prendo il portafoglio per scoprire di averne solo la metà.

“Cazzo” dico a bassa voce.

“Che succede?” mi chiede Harry.

“Non ho abbastanza soldi” cerco in un taschino nascosto dove di solito lascio delle banconote.

“Tieni” mi porge quello che mi manca.

“No Harry” le rifiuto subito.

“Dai prendili, paga e andiamo” sospiro e li prendo per aggiungerli ai miei e pagare il vestito.

La ragazza di ringrazia e dopo averla salutata finiamo il giro.

“A casa te li ridò”

“Ma non scherzare, prendilo come un regalo” mi sorride e le fossette di cui sono innamorata escono ai lati della sua bocca.

Decido di non insistere e dopo aver comprato della frutta invitante, torniamo alle macchine.

 

Quando arriviamo i ragazzi sono già tutti li intenti a parlare tra di loro tanto da non notare il nostro ritorno.

“Possiamo andare” Harry attira l'attenzione su di noi e io stacco la mano dalla sua.

Ci mettiamo in macchina per il ritorno e le prime domande non aspettano ad arrivare.

“Hai comprato qualcosa?” mi chiede Silvia.

“Si, un vestito dopo ve lo faccio vedere”

“E di Harry cosa ci dici?” Bibì arriva subito al sodo.

“Cosa vi dovrei dire? Mi ha solo preso la mano”

“Che gesto romantico” Samantha ci prende in giro.

“Hai sentito Emily?” le chiedo.

“Si. È tornata a casa dai suoi genitori” dice non troppo felice.

“C'è qualcosa che non va?” mi giro per guardarla.

“Non mi piace quel paesino.. tutto qui” annuisco e decido di non chiedere altro, sapendo che non ha detto la verità e che verrà a dirmelo quando sarà pronta.

 

Il viaggio di ritorno dura più dell'andata causa coda e qualche volta perdiamo di vista i ragazzi, ma riusciamo comunque a tornare a casa.

“Ci vediamo dopo” Silvia sorride a Liam mentre Samantha apre la porta.

Nessuna ha voglia di cucinare quindi optiamo per un panino. Velocemente li preparo mentre le altre apparecchiano e finito di pranzare vado in camera.

Dal comodino prendo il libro e dopo essermi sdraiata inizio a leggere. Da piccola non mi piaceva leggere, arrivavo a metà e la curiosità svaniva, così riposavo il libro sulla libreria. Crescendo ho trovato l'interesse, riuscendo sempre più ad entrare nella storia e vivere quei momenti come se fossero veri. Adesso mi drogo di libri, la droga più bella che ci possa essere. Mi piace immedesimarmi nei personaggi, confrontarmi con loro come se fossero veri, uscire dalla mia realtà per entrare nella loro. La magia viene interrotta dal bussare sulla porta e scocciata rispondo con un semplice “avanti”.

“Eih” entra Harry e io di scatto mi alzo un po' su.

“Che ci fai qui?” gli chiedo mentre cammina per la stanza.

“Fuori piove quindi Liam è passato per dirvi che non possiamo andare in spiaggia e Silvia ci ha chiesto di venire qui” mi spiega velocemente.

“Siete tutti qui?”

“No, Bibì, Niall, louis e Zayn sono a casa mia”

“Aah capisco” torno a leggere il mio libro.

“Cosa leggi?” si sdraia vicino a me.

“Le pagine della nostra vita” mi giro per guardarlo.

“Amo quel libro”

“Anche io”

“Genere che ti piace?”

“Romantico, anche se piango sempre” confesso sorridendo.

“Sei sensibile?”

“Diciamo che ho la lacrima facile” ride.

“È normale piangere per i libri, vuol dire che delle semplici pagine ti hanno dato tanto”

“Hai ragione..” ci penso un po' su “tu leggi?”

“Quando ho tempo si” mi giro per guardarlo.

“Genere?”
“Un po' di tutto, mi piace confrontarmi nelle varie storie ” lo guardo.

“Ti devo dare i soldi!” mi alzo subito dal letto ma lui mi blocca.

“Non li voglio” mi tiene il polso e solo adesso mi accorgo di quanto siano calde le sue mani.

“Si invece”

“Prendilo come un regalo” cerca di convincermi ripetendo le parole della mattina.

“Non è normale fare un regalo a un persona sconosciuta” finalmente mi lascia andare e per un attimo sento freddo al polso.

“Ma tu non sei una persona sconosciuta” il mio cuore perde un battito.

“Ok” dico piano per poi sdraiarmi di nuovo vicino a lui.

“Lo indosserai?”

“No guarda, io compro i vestiti per tenerli nell'armadio” ride.

“Nel senso se lo metterai qui al mare” si sposta i capelli dalla fronte.

“Se vuoi che lo indossa, vuol dire che lo metterò” sorrido.

“Perfetto” prendo un cuscino per lanciarglielo e lui mi prende il braccio tirandomi sopra di lui.

Siamo talmente vicini da poter sentir il suo alito. Sa di fragola, deve aver mangiato la frutta prima di venire qui.

Per un momento penso di poterlo finalmente baciare, appoggiare le mie labbra sulle sue, ma avrei dovuto immaginare che qualcuna sarebbe venuta a rovinare il nostro momento, Bibì.

“Ops, scusate.. ho interrotto qualcosa?” entra in camera cercando qualcosa.

“Emh.. no, cosa cerchi?” prendo le distanze da Harry e torno nella mia parte di letto.

“Il maglioncino grigio, sai dove l'ho messo?” dalla valigia tira fuori metà delle sue cose.

“No, ma se continui così, domani non troverai niente” la minaccio.

Sono quella più ordinata in casa, quella che se non è tutto al suo posto, non riesce a prendere sonno, Bibì invece è quella più in disordine. Butta le cose dove le capita per poi lanciare la terza guerra quando le deve cercare.
“Tranquilla Africana, dopo sistemo. Prendo il tuo” mi lascia un bacio per poi uscire dalla camera.

“Africana?” Harry mi guarda con un sopracciglio alzato.

“Si.. è il mio soprannome, lascia stare. Andiamo in cucina?” mi alzo dal letto per poi uscire seguita dal riccio.

Attraversiamo il piccolo corridoio per poi trovarci nel deserto.

Dalla camera si sentono le voci di Silvia e Liam, mentre di Samanta nessuna traccia.

“Sami?” la chiamo ma nessuna risposta.

“Sarà uscita” dice Harry e nello stesso momento la porta del bagno si apre facendo apparire la figura slanciata della nera.

“Oh eccoti, rispondere?” la guardo.

“Non ti ho sentita, stai tranquilla. Avete finito di fare smancerie in camera?” prende un bicchiere dal mobile.

“Qua gli unici a fare smancerie sono quei due chiudi dentro quella stanza” Harry entra in soccorso notando il mio stupore nella domanda della mia amica.

“Sisi certo” commenta per poi uscire e lasciarci di nuovo da soli.

“Ma è sempre così la tua amica? Gli stiamo antipatici?” mi chiede mentre si siede sul divano.

“No, è che è un po' fredda all'inizio, deve prendere confidenza prima di sciogliersi e rivelarsi per quella che è veramente” mi appoggio al tavolo davanti a lui, voglio tenere le distanze di sicurezza per un po'.

“Tu invece ti sei aperta subito a me” commenta.

“Già, ma non è da me” cambio posizione e mi siedo davanti a lui.

“E come sei di solito?” appoggia le braccia sulle ginocchia mentre mi osserva attentamente.

“Timida.. mi è molto difficile aprirmi con le persone.. ma con te è stato diverso, mi sono sentita a mio agio sin dal primo giorno”

“La stessa cosa vale per me.. non che sia timido, ma è piacevole stare con te. Hai qualcosa che le altre ragazze non hanno” faccio un piccolo sorriso, intanto le guance inizio ad andare a fuoco, tolgo così lo sguardo.

“Preparo la cena, volete rimanere a mangiare qui?”

“Penso vada bene agli altri.. vuoi una mano?” si avvicina a me.

“Più che altro non ho idea di cosa preparare”

“Faccio io” mi sorride per poi avvicinarsi al frigo.

Da esso tira fuori le uova e wurstel. Mi chiede qualche pentola e ciotola, e dopo aver tutto il necessario sul piano di lavoro, si mette all'opera.

“Mi dici almeno cosa prepari?” gli chiedo.

“No” mi sorride per poi concentrarsi su quello che fa.

 

Passiamo la serata a casa nostra, in quanto fuori piove ancora.

Finisco di lavare i piatti aiutata da Samantha, poi tutti ci mettiamo seduti sul divano.. o almeno alcuni. Non standoci tutti, Louis, Bibì e Niall si sono dovuti accontentare del pavimento ammorbidito da qualche coperta della nonna trovata negli armadi.

“Ti siedi vicino a me?” Harry mi chiede all'orecchio e io annuisco.

“Possibile mai che dobbiate stare sempre con il vostro ragazzo lasciandomi da sola?” si lamenta la nera.

“Puoi sempre sederti visino a me, bocconcino” dice Louis facendo ridere tutti.

“Preferisco rimanere al cesso tutta la sera che sedermi vicino a te” sorride fiera di sé la nera mentre Louis fa il labbruccio.

“Vieni qui Sami” batto la mano alla mia sinistra in modo che si sieda.

Dall'appartamento affianco Liam porta un dvd e dopo averlo inserito nel lettore, si accomoda vicino a Silvia.

“Cosa hai preso?” chiede Zayn girandosi verso l'amico.

“Le cronache di Narnia, c'era solo questo” alza le spalle e dopo aver spento le luci, facciamo partire il film.

Il braccio di Harry mi circonda le spalle per poi accarezzarmi il braccio scoperto per tutta la durata. Qualche volta sento il suo sguardo puntato su di me, ma decido di non farci caso e guardarmi questo spettacolo di lavoro.

 

A metà film la stanchezza inizia a farsi sentire e dopo qualche sbadiglio appoggio la testa sulla sua spalla.

“Stanca?” mi chiede all'orecchio, sfiorandomi la pelle con la punta del naso, annuisco “potremmo andare a letto” continua.

“No, voglio vedere la fine. Rimango appoggiata se non ti dispiace” alzo un attimo lo sguardo per guardarlo.

“Silenzio in sala” parla Louis per poi dare un pugno sulla gamba di Harry.

“Nessun dispiacere” sorrido per poi tornare a guardare il film.

 

Il film finisce mezz'ora dopo mentre la mia solita lacrimuccia scende per tutta la guancia.

“Ok, io andrei a letto” si stiracchia Louis dopo essersi alzato “buona notte ragazze” esce di casa senza aspettare i suoi amici.

“Buona notte” Harry mi lascia un bacio vicino alla bocca per poi salutare le altre.

Entro in camera seguita da Bibì e dopo essermi messa il pigiama, mi lancio sul letto.

“Che hai fatto oggi?” le chiedo mentre sistema tutte le sue cose buttate precedentemente.

“Sono stata con Niall, abbiamo parlato per conoscerci meglio. Tu?”
“Sono rimasta in camera con Harry, abbiamo chiacchierato anche noi” mi guardo le unghie “domani ci mettiamo lo smalto? Mi si è rovinato tutto”

“Certo” spegne la luce e si mette nel letto.

“Posso abbracciarti? Voglio le coccole” dico sorprendendola.

Sono molto dolce, ma non è da me dare e chiedere abbracci.

“Vieni qui” allarga le braccia e io mi avvicino a lei per poi lasciarle un bacio sulla guancia.

 

 

 

 

 

HOLAAAAAAAA

Scusate questo enorme ritardo ma tra il mare e i vari impegni, non sono riuscita ad aggiornare prima.

Allora, cosa ne pensate di questo capitolo? Arriverà mai questo bacio tra i due protagonisti?

Fatemi sapere cosa ne pensate lasciandomi una recensione :)

Nel caso troviate errori, vi chiedo scusa.

Baci.

Arianna.

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Capitolo 6
*** capitolo 6 ***


Venerdì.

Questa mattina, a mia sorpresa, mi sveglio presto. Giro la testa verso la sveglia, le 8. Scendo dal letto per entrare in bagno e lavarmi la faccia, poi vado in cucina per bere del caffè. Mentre aspetto che il liquido nero esca, prendo il telefono per fare un giro su facebook e su twitter, rimanendo sorpresa di trovare diverse richieste di amicizia e followers nuovi.

Scorro velocemente i nomi per vedere se li conosco ma la maggior parte penso di non averli mai visti. Il rumore del caffè che esce mi fa spaventare, facendo così cadere il telefono a terra.

“Merda” lo predo e controllo che funzioni, tirando un sospiro di sollievo.

Riempio la tazzina e dopo aver messo tre cucchiaini di zucchero mi siedo sul tavolo.

 

Harry's pov

Liam, il solito mattiniero, ci viene a svegliare con la sua solita immensa dolcezza, ricevendo come sempre insulti. Questa volta decido di alzarmi senza obiezioni, tirandomi giù dal letto al primo richiamo.

A piedi scalzi e con gli occhi ancora chiusi raggiungo il bagno per poi sciacquarmi il viso e svegliarmi completamente. Quando entro in cucina, ci sono già tutti che fanno colazione e mentre mangio la mia fetta biscottata mi viene un idea geniale.

“Che ne dite di fare uno scherzo alle ragazze?” annuiscono.

“A cosa hai pensato?” mi chiede Zayn.

“A una secchiata d'acqua quando aprono la porta” sorrido.

“Senza sapere chi c'è dietro? Se ci apre Samantha poi sono cazzi” dice terrorizzato Louis.

“Hai paura di una ragazza Tommo?” lo prendo in giro e tutti ridono “se non lo vuoi fare, puoi sempre tirarti indietro” aggiungo.

“Nono, io sto con voi, vado a prendere il secchio” si alza dalla sedia e corre sul balcone, scivolando sul pavimento.

“Tutto bene?” ci avviciniamo a lui.

“Non mi sento più una chiappa” si massaggia il sedere.

“Vado io a prenderla prima che tu cada di nuovo” Niall gli da una pacca sulla spalla per poi avvicinarsi alla porta di vetro.

Lo aiutiamo ad alzarsi e dopo essersi seduto su una sedia, riempiamo il secchio arancione di acqua gelata.

“Ok, chi lo fa?” chiede Liam.

“Harry, è una sua idea” Louis mi indica.

“Eh va bene” prendo il secchio e Niall mi apre la porta per bussare quella delle ragazze.

Da dentro si sente qualche rumore, subito dopo la porta viene spalancata, facendo uscire la figura di Arianna.

Prima che possa capire qualcosa, giro il secchio, bagnandola dalla testa ai piedi.

“Ma cazzo!” si copre il viso con le mani “che problemi hai?” i ragazzi incominciano a ridere, e non posso fare a meno di seguirli, ricevendo solo occhiatacce dalla ragazza.

Arrabbiata inizia a camminare sul pavimento bagnato ma scivola e, cercando di aggrapparsi da qualche parte, mi prende il braccio, facendo cadere anche me, io sotto di lei.

I suoi occhi sono spalancati, così come la bocca.

“Che succede?” la voce di Bibì esce dal fondo del corridoio.

“Emh..” Arianna si alza da sopra di me “questi dementi mi hanno bagnata” iniziano a ridere anche loro “dovreste difendermi invece di ridere” mette le mani sui fianchi “e voi” si gira verso di me e i miei amici “me la pagherete” mi guarda male e poi chiude la porta.

È così bella, arrabbiata, felice, pensierosa, bagnata, asciutta, è sempre bella.

 

Arianna's pov

“Chi è stato dei cinque?” mi chiede Silvia ridendo.

“Indovina un po'? Harry” entro in camera per prendere un asciugamano e mi spoglio.

“È stato divertente” dice Samantha.

“La prossima volta dico di farlo a te visto che ti diverte tanto” prendo un cambio ed entro in bagno per cambiarmi.

Proprio non capisco cosa abbiano i ragazzi al posto del cervello. Se le sognano di notte queste cose? Oppure quando sono seduti sul gabinetto? Tolgo l'intimo ormai fradicio e indosso un costume nero mentre ripenso a quando gli sono caduta sopra. I nostri occhi erano incollati, i miei marroni dentro i suoi verdi, attratti come due poli opposti, ancora da capire chi sia il positivo e chi il negativo. Percepisco un'attrazione fra noi due, una forza che mi attira verso di lui, verso il riccio che mi sta facendo impazzire, e siamo soltanto alla prima settimana. Dentro di me ho qualcosa che non funziona. Mi sento diversa quando sto con lui, come se mi migliorasse.

Esco dal bagno con ancora la testa fra i pensieri e senza dare retta alle ragazze, indosso un vestito rosso e aspetto in cucina che le altre siano pronte.

Una volta tutte sistemate per la spiaggia ci incamminiamo fino a raggiungere il nostro solito posto.

Rimango in silenzio, mi spoglio e mi sdraio sul mio telo per prendermi il sole, come se non ci fosse nessuno attorno a me.

Infilo le cuffie nelle orecchie e la musica parte a tutto volume.

 

A ora di pranzo Samantha mi muove un braccio per attirare la mia attenzione, facendomi tornare nel mondo vivente.

“Noi mangiamo” mi sorride dolcemente e io annuisco per poi bloccare la canzone.

Dalla borsa frigo tiro fuori una ciotola con del melone tagliato e dopo averlo mangiato tutto, mi sdraio sotto l'ombrellone all'ombra.

“Eih” Harry si siede vicino a me e io lo guardo per poi chiudere di nuovo gli occhi.

“Sei arrabbiata con me?” annuisco “il cane ti ha morso la lingua?” annuisco di nuovo “bene, adesso te la faccio tornare” non ho il tempo di riflettere alle sue parole che le sue mani vanno a contatto con i miei fianchi, provocandomi il solletico.

Mi dimeno il più possibile per uscire dalle sue grinfie, ma con scarsi risultati. Per completare la sua opera si siede a cavalcioni su di me e mi blocca le mani, per poi guardarmi negli occhi.

“Che cosa mi sta succedendo? Mi hai stregato” diventa serio e io non so cosa rispondere.

“È l'effetto che faccio sui ragazzi” cerco di alleggerire la conversazione.

“Sei diversa dalle altre ragazze. Non ho ancora ben capito in cosa sei diversa, ma sto così bene con te, non mi è mai successo” mi lascia le mani, ma rimane sopra di me, incominciando a sentire il suo peso.

“Anche io sto bene con te” dico imbarazzata mentre lui sorride, facendo uscire lo fossette “le amo” dico mentre le tocco con un dito.

“La mia arma segreta per corteggiare le ragazze” scoppio a ridere.

“Sempre il solito modesto” alzo gli occhi al cielo.

“Mi dispiace per questa mattina.. non pensavo di trovarmi te dietro la porta”

“Lo avessi saputo non lo avresti fatto?” gli chiedo.

“Non lo so” sorride e io gli tiro una schiaffo “sei ancora arrabbiata?” faccio no con la testa.

“Ma questo non vuol dire che lascerò stare.. la vendetta sarà dura e crudele” lo guardo male.

“Oh che paura!” urla e mi lascia un bacio sulla guancia per poi alzarsi.

Mi appoggio sui gomiti per vederlo ridere e scherzare con i suoi amici.

Sorrido pensando che i primi giorni non apriva neanche bocca mentre adesso si prende pure la briga di sedersi sopra di me, come se ci conoscessimo da anni.

“Si vede lontano un miglio che ti piace” si siede vicino a me Silvia.

“No, non è vero” dico subito girandomi verso di lei.

“Non negare l'evidenza. Basta vederti come lo guardi” mi sorride.

“Mi sento strana quando lui è vicino a me” confesso.

“Ari, è questo che succede quando ti piace una persona, è normale”

“Non ho mai sentito le farfalle nello stomaco per un ragazzo” le dico con un filo di voce, anche se è una mia migliore amica, mi è difficile dire certe cose.

“Beh, allora sei proprio cotta” ride e io le do un pugno sulla gamba.

“Non mi stai aiutando” la guardo male.

“Provaci, non ti costa nulla” alza le spalle e io rimango in silenzio.

Dovrei?

“Tu invece che mi dici di Liam?” le chiedo curiosa.

“Quel ragazzo è dolcissimo, si prende cura di me” dice soltanto.

“Ti ha più baciato?”

“Tutte le volte che ha l'opportunità” sul suo viso spuntano i sintomi dell'imbarazzo.

“Ooh che tenero” faccio una voce dolce e lei scoppia a ridere “vado al bar, vieni?” mi alzo dal telo.

“No grazie” mi sorride e io annuisco per poi prendere il portafoglio.

“Arianna!” Harry urla e io mi giro per vederlo correre verso di me “vengo con te”

“Ma sai almeno dove sto andando?” gli chiedo.

“Al bar, me lo ha detto Silvia di accompagnarti” sposto lo sguardo dietro di lui per incrociare quello della bionda che mi alza il pollice.

“Ok, andiamo” ci incamminiamo al Bunny bar.

Occupiamo un tavolino fuori e aspettiamo che qualcuno venga a prendere le ordinazioni, intanto scelgo cosa prendere.

“Ciao ragazzi, avete già deciso?” si avvicina un ragazzo con il solito grembiule da barista, alto con i capelli biondi e gli occhi azzurri, un bel ragazzo.

“Io una coppetta stracciatella e fragola, con panna” sposto lo sguardo su Harry.

“Io un caffè” il ragazzo scrive le nostre ordinazioni su un block notes e ci lascia soli.

Gioco con il ciondolo del portafoglio quando vedo Harry rabbuiarsi davanti allo schermo del cellulare.

“Tutto ok?” gli chiedo dolcemente.

“Si.. si certo” mi sorride per poi posare il telefono.

Il ragazzo torna con le nostre ordinazioni e dopo avermi lasciato un sorriso, sparisce.

“Mmh” mi esce un gemito di sollievo nel sentire qualcosa di freddo in bocca.

“Buono?” mi chiede Harry.

“Più che altro molto rinfrescante” assaporo il gusto della fragola.

Con una mossa veloce Harry prende della panna per poi sporcarmi la punta del naso.

“Dai!” mi lamento e cerco di prendere un fazzolettino per pulirmi, ma il riccio mi precede togliendoli dal tavolino “e adesso come dovrei pulirmi?” lo guardo male.

“Con la lingua” ride.

Passo l'indice sul naso e me lo porto in bocca, poi continuo a mangiare.

“Me ne dai un po'?” mi chiede giusto nel momento in cui porto il cucchiaino alla bocca.

“Certo” prendo della panna con il dito messo in bocca precedentemente.

“Che schifo! Per forza con quel dito?” fa una faccia schifata.

“Solo questo a disposizione” sorrido vendicandomi, lui sbuffa poi apre la bocca e la chiude circondando il mio indice.

“Molto buona” sorridiamo e torniamo a mangiare la nostra merenda.

 

“Pago io” Harry mi toglie il portafoglio dalle mani.

“No. Questa volta pago io” cerco di riprenderlo ma lui lo alza sopra la sua testa, dove io non arrivo “che palle che sei” ci rinuncio e lui sorride trionfante.

“Grazie” gli dico una volta usciti dal bar.

“Figurati.. quel ragazzo non ti ha tolto gli occhi di dosso”

“Il barista intendi?” annuisce “era carino” dico pensando ai suoi occhi.

“Io sono migliore” si vanta.

“Credici” ridiamo mentre torniamo in spiaggia.

 

Silvia's pov

“Dov'è andato Harry?” Liam si sdraia a pancia in giù vicino a me.

“Al bar con Ari” sorrido.

“Quei due tramano qualcosa”

“Lo so. Si piacciono e si vede” dico mentre pulisco gli occhiali.

“Il riccio smentisce tutte le volte che glielo chiediamo” sbuffa.

“Anche Ari lo faceva, ma ormai l'abbiamo scoperta e ci ha rinunciato” ridiamo “sono carini insieme” aggiungo.

“Anche noi lo siamo” mi prende la mano, incrociandola con la sua.

Lo guardo, bellissimo come una stella in cielo, una conchiglia trasportata dal mare.

I suoi occhi marroni come la terra che si mischiano con quelli verdi come le foglie in primavera.

Sposto lo sguardo sulle sue labbra, rosee e morbide, da baciare e mordere.

Mi passo la lingua sulle mie per bagnarmele, mentre Liam mi accarezza le dita.

“Stai cercando di provocarmi?” mi chiede in modo sensuale.

“Può essere” sorrido.

“Sarei capace di baciarti qui, davanti a tutti”

“Allora fallo” lo guardo mentre con uno slancio finisce sopra di me, le sue labbra sulle mie, unendosi in modo perfetto.

In vicinanza sento dei fischi, e Liam si stacca dopo essergli uscito un lamento.

“Qua è scoppiata una coppia!” Louis batte le mani seguito da Niall.

“Pieno tempismo come sempre” Liam si siede vicino a me e io abbasso lo sguardo imbarazzata.

“Volevamo rompervi un po' le scatole” si siedono vicino a noi.

“E ci siete riusciti” sbuffa scocciato.

Gli prendo la mano e gliela stringo attirando la sua attenzione per poi mimare un “Va tutto bene”.

Liam sorride e mi lascia un bacio sulla guancia, poi si mette a giocare a carte con i suoi amici.

“Silvia giochi?” mi chiede Bibì.

“No, vi guardo” annuisce e prende le sue carte poggiate sul telo.

Rimango incantata di Liam. I suoi lineamenti, quel poco di barba che gli è cresciuto, il suo sorriso quando Niall o Louis fanno un battuta, le sue mani che sistemano il suo ciuffo ribelle, quando si morde il labbro concentrato su che mossa deve fare, la sua voce.

Questo ragazzo è stupendo.

“Tutto ok?” mi tocca il ginocchio, uscendo dal mio stato di trans.

“Si certo” gli sorrido teneramente e poggio la mia mano sulla sua.

 

Arianna's pov

Torniamo a casa verso le sei, Bibì la prima a farsi la doccia.

Dal frigo tiro fuori l'insalata e i pomodori per preparare la cena mentre Silvia sfoglia un giornale sul divano.

“Ho sentito Emily” Samantha si avvicina a me in modo che possa sentire solo io.

“Come stai?” le chiedo.

“Bene.. abbiamo litigato..” si interrompe quando Silvia si alza per lasciarci da sole in cucina.

Ci fidiamo tutte le une delle altre, ma Samantha ha sempre avuto un rapporto più intimo con me, forse perché mi conosce da più tempo.

“Continua” la incito.

“Cazzate.. si lamenta che non le scrivo mai.. ma neanche lei lo fa.. sono io che la chiamo sempre, quindi dovrebbe stare zitta. Poi mi ha parlato dei suoi vecchi amici e io le ho detto soltanto di fare attenzione a non ricascarci perché non sarei in grado di sopportare di nuovo quella storia e lei si è arrabbiata perché non può mai fare niente.. ma io lo faccio per il suo bene, non voglio più vederla come due anni fa, sarebbe troppo per me.. ma lei non lo capisce, pensa solo a divertirsi. Non so più cosa fare” sospira e vedo una lacrima rigare la guancia sinistra.

“Eih” mi sciacquo subito le mani per poi abbracciarla “lo sappiamo com'è fatta Emily, all'inizio è così, faccio come voglio e mi diverto, poi capisce che hai ragione e torna indietro”

“Non capisce che mi fa del male così. Non sono degli amici quelli, è solo un gruppo di gente che ti porta nella cattiva strada” dice tra un singhiozzo e l'altro.

“Calmati Sami” le accarezzo la schiena “vuoi andare da lei? Vai, noi ce la possiamo cavare” la guardo negli occhi.

“No, non posso farlo, vi avevo promesso una vacanza indimenticabile e ho intenzione di mantenere la promessa”

“Lascia stare la promessa, se senti il bisogno di passare qualche giorno con lei e assicurarti che stia bene, vai, noi non ti obblighiamo a rimanere qui” le dico dolcemente.

“No Ari..” dice seria mentre si soffia il naso.

“Almeno pensaci” annuisce e io le lascio un bacio sulla fronte per poi tornare a tagliare i pomodori.

 

“Niall chiede se vogliamo andare con loro al locale dell'altra volta” mordo un pezzo di formaggio.

“Per me va bene” dico.

“Per voi?” Bibì si gira verso la bionda e la nera che annuiscono “bene” risponde al messaggio per poi posare il telefono in tasca.

Finiamo velocemente di mangiare poi ognuna va a prepararsi.

Indosso un pantoloncino di jeans e una maglia bianca, le converse, un po' di trucco e sono pronta. Quando usciamo di casa i ragazzi sono già davanti al portone che ci aspettano e dopo averli salutati, ci incamminiamo.

Prendiamo un tavolo vicino alla pista da ballo e ordiamo qualcosa da bene, poi Silvia e Samantha si lanciano sulla pista.

“Vuoi ballare?” mi chiede Harry mentre bevo il mio succo all'ace.

“Ok” poso il telefono nella borsa e chiedo a Zayn di guardare le cose, per poi prendere la mano del riccio che mi porta quasi al centro della pista.

Cerco di ricordare qualche passo che mi ha insegnato Samantha mentre Harry appare molto sensuale nei movimenti. Infila le mani nelle tasche posteriori dei miei jeans per avvicinarmi più a lui e io, per stare più comoda, incrocio le mani la collo.

“Te l'ho detto che hai un bel sedere?” me lo massaggia mentre mi parla all'orecchio.

Decido di non rispondere, ma di godermi il suo tocco, così dolce e delicato. Mentre balliamo inizia a lasciarmi baci dietro all'orecchio, per poi passare al collo scoperto. Dei gemiti escono dalle mie labbra ma non penso li abbia sentiti a causa del volume alto della musica. Pian piano passa alla guancia sinistra, avvicinandosi sempre più alle labbra. Mentalmente prego che finalmente le sue tocchino le mie, ma come sempre non funziona vendendo interrotti da una coppia che mi pestano il piedi.

“Scusami” dice la ragazza con il tacco a spillo, e dopo essermi uscito un “Cazzo” a bassa voce, le dico che va tutto bene.

“Vuoi andare al tavolo?” mi chiede Harry e io annuisco per poi farmi strada tra la folla.

“Affiatati proprio” Silvia mi dice a bassa voce per non farsi sentire.

“Ci hai visti?”

“Beh, eravate al centro, non vi ho visti solo io” sento le guance andare a fuoco.

Sposto lo sguardo su Harry e rimango sorpresa nel vedere che anche lui mi stava guardando.

 

Rimaniamo ancora qualche ora la locale, poi verso l'una ci incamminiamo per tornare a casa.

“Grazie per la serata” dice Louis mentre Liam apre la porta.

“A domani” dico dopo aver lasciato un bacio sulla guancia del riccio.

 

 

 

 

 

 

HOLAAAAAAAAAA

Un nuovo capitolo è arrivato, chiedo scusa per questo piccolo ritardo, ma la scuola è appena iniziata e sono già piena di roba da studiare -.-

Cosa ne pensate di queste coppie? Qual è la vostra preferita?

Fatemi sapere in una recensione :)

A presto.

Baci.

Arianna.

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Capitolo 7
*** capitolo 7 ***


Sabato.

La sveglia non suona, mi sembra di essere in paradiso. Io e il mio letto, nessuno a darmi fastidio.

Mi giro a pancia in giù e abbraccio il cuscino mentre sento dei lamenti provenire dalla parte di letto di Bibì ma non ci faccio caso, troppo impegnata a godermi queste ore di totale relax.

“Ragazze” sento la porta sbattere e dei passi verso di noi, Samantha.

“Eccola” dico con la voce ancora impastata dal sonno.

“Non hai messo la sveglia cazzo” controlla il mio telefono appoggiato al comodino.

“Mi sarò dimenticata.. adesso vai via” affondo il viso nelle lenzuola che sanno di pulito.

“Dai svegliati, prendi esempio da Bibì che è già in piedi. Sei sempre la solita ritardataria” cerca di scoprirmi.

“Non sono ritardataria e non ho voglia di scendere in spiaggia. Andate voi” Samantha sospira e lascia la stanza dopo un debole “Ok”.

Sento qualche rumore prima in bagno poi in cucina, per poi dominare il silenzio.

Così bello non sentire passi, pentole che sbattono, acqua che scende, telefoni che squillano, gente che parla, solo io e il mio respiro.

“Questa si che è pace” mi lascio sfuggire prima di ricadere di nuovo in un sonno profondo.

 

Bibì's pov

“Ciao ragazzi” poso le mie cose per poi lasciare un bacio sulla guancia di Niall, lo stesso fa Silvia con Liam.

“Oh ciao.. Arianna?” Harry si toglie gli occhiali.

“È rimasta a casa” Commenta Samantha mentre si toglie la maglia.

“Sta male?” chiede il riccio.

“No, voleva solo dormire” gli dico per poi dedicarmi al biondino.

“Bello questo costume” Niall mi dice all'orecchio.

“Grazie” arrossisco leggermente.

“Ti va di fare una passeggiata?”

“Certo” prendo gli occhiali, lascio un bacio alle mie due amiche e ci incamminiamo in riva.

Niall mi prende la mano e all'inizio non me ne accorgo, incantata dal paesaggio.

“A cosa stai pensando?” mi chiede dolcemente.

“A quando sia tutto stupendo qui.. un sogno” sorrido per poi incrociare il mio sguardo con il suo.
“Si, amo anche io questo posto. E dire che lo abbiamo scoperto per caso”

“Davvero?” dico sorpresa e lui annuisce.

“Si, eravamo diretti verso casa di nostri amici, quando si è bucata una ruota e abbiamo passato la notte in macchina per poi risvegliarci con questa meraviglia. Da quell'anno veniamo sempre qui”

“Wow siete stati fortunati” mi fermo per prendere una conchiglia.

Con le dita tolgo tutta la sabbia e una volta pulita chiedo a Niall di tenermela.

“Certo” dice prendendola e mettendola dentro la tasca del costume verde “Bibì devo dirti una cosa” mi prende di nuovo per mano.

“Dimmi” gli sorrido incoraggiandolo.

“Io sono un ragazzo molto timido, mi è difficile far uscire i miei sentimenti, soprattutto parlarne, ma so che se non te lo dico non riuscirò a dormire la notte” fa una pausa e io annuisco per farlo continuare “Sei una ragazza bellissima.. mi piaci da impazzire” non ho il tempo di riflettere che le sue mani sono sulle guancia, le sue labbra sono sulle mie.

Un bacio semplice, dolce, ma assolutamente voluto.

Non chiede altro, ce ne basta uno a stampo per renderci felici.

Quando ci stacchiamo ha gli occhi lucidi e un sorriso che va da un orecchio all'altro.

“Non so se ho fatto bene, ma volevo farlo” mi dice con la voce un po' tremante.

“Hai fatto benissimo” gli accarezzo una guancia per poi ricominciare a camminare.

 

Harry's pov

“È un problema se vado da Arianna?” mi avvicino a Silvia.

“No figurati, la porta è aperta” mi sorride e io annuisco per poi prendere le ciabatte.

Faccio un piccola corsa e in pochi minuti arrivo all'appartamento. Busso leggermente ma da dentro non sento rumori quindi abbasso la maniglia e la apro. All'interno tutto è ordinato, ogni cosa ha il suo posto e la casa ha un profumo di pulito. Conoscendo la sua stanza mi dirigo nel corridoio e apro piano l'ultima porta per trovare dentro la figura di Arianna.

È sdraiata sul letto, coperta dalle lenzuola azzurre, a pancia un giù, i capelli sparsi per tutto il cuscino.

Sorrido a questa visione bellissima, sembra una dea.

Lentamente mi avvicino al letto e mi ci sdraio, qualche secondo dopo apre i suoi grandi occhioni marroni.

“Ciao” gli dico sorridendo.

“Ciao” richiude gli occhi “che ci fai qui?” mi chiede.

“Sono venuto a trovarti, mi mancavi in spiaggia” sorride anche lei.

“Ooh che tenero. A me no”

“Grazie. Allora me ne vado” faccio finta di alzarmi e lei mi blocca il braccio.

“No, rimani” sorrido anche se non può vedermi.

“Potresti aprirli gli occhi” gli dico.

“Per poi vedere i tuoi verdi che sono migliori? No grazie” scoppio a ridere.

“Ma smettila, anche i tuoi sono belli” gli apre di scatto.

“Lo pensi davvero?” mi chiede.

“Certo”

“Nessuno mi ha mai detto una cosa del genere” sorridiamo entrambi.

“Pensi di passare tutto il giorno a letto?” cambio argomento.

“Perché no? È un idea”

“Direi di no. Potremmo andare a fare una passeggiata” propongo.

“No, penso che andrò a fare colazione” si alza e io la seguo per raggiungere la cucina “vuoi qualcosa?” mi chiede mentre si avvicina allo scaffale.

“No grazie” annuisce per poi vederla alzarsi in punta di piedi per prendere i cereali.

Lo sguardo cade sul suo sedere, forse troppo scoperto da quel pantaloncino del pigiama. Fa un piccolo salto e raggiunge la scatola che viene afferrata dalla sua mano.

“Ti consiglio di spostare lo sguardo se non vuoi finire male” dice mentre prende anche una ciotola, il latte e un cucchiaio.

“Non ho fatto niente” alzo le mani.

“Io dico di si” si siede davanti a me per poi iniziare a mangiare.

Rimango incantato nel vedere una ragazza bellissima anche se si è appena svegliata, con i capelli arruffati, senza trucco.

“La smetti di guardarmi? Mi sento andare a fuoco” dice tra un boccone e l'altro.

“Okok” rido divertito.

“Hai qualcosa tra i ricci” mi indica la testa e io me li tocco cercando di far cadere qualunque cosa sia.

“Andato via?” chiedo e lei nega con la testa per poi alzarsi dalla sedia.

Si avvicina a me e passa una mano tra i miei capelli per poi fermarsi in un punto preciso e togliermi del polline.

“Avevi questo” me lo fa vedere, ma io le circondo la vita per avvicinarla a me, fregandomene di quello che mi ha appena tolto.

Rimaniamo, a guardarci, i nostri occhi a contatto. Le sue labbra sono appena aperte, sopra il labbro superiore è sporca di latte.

Con il pollice la pulisco per poi portarmelo alla bocca.

“Emh.. finisco colazione e andiamo” si sposta per raggiungere la sua sedia.

Velocemente finisce tutti i cereali, posa la ciotola nel lavandino e raggiunge la sua camera, io la seguo.

Mi appoggio allo stipite della porta mentre lei si avvicina alla sua valigia in cerca di qualcosa da mettere.

“Devo cambiarmi, potresti tipo andare in cucina ad aspettarmi?” mi chiede.

“Oppure potrei tipo rimanere qui a guardarti” sorrido malizioso.

“Nah, preferisco la mia idea” si avvicina per buttarmi fuori dalla stanza.

Sbuffo, solo lei può essere tremendamente sensuale senza impegnarsi.

Ritorno in cucina e mi siedo sul divano, tra i cuscini cerco il telecomando fino a trovarlo vicino a delle riviste di gossip. L'accendo e faccio zapping cercando qualcosa che possa interessarmi, ma niente riesce ad attirare la mia attenzione, quindi la spengo e aspetto che esca la ragazza; finalmente si fa viva dopo ben 10 minuti.

“Oh alla buon ora, ho contato tutte le mattonelle della cucina per non annoiarmi, sono 96” mi alzo dal divano.

“Avresti potuto guardare la tv, o sfogliare un giornale” sistema qualcosa per poi girarsi verso di me.

“Non c'era niente di interessante, e poi ho sempre voluto contare le mattonelle” mi avvicino a lei.

“Proprio da persone normali” alza gli occhi al cielo.

“Ti sta bene questa maglia” mi fermo davanti a lei “anche se il pantalone del pigiama era molto più bello”

“E cosa centra il pantalone con la maglia?” aggrotta le sopracciglia.

“Così.. era per farti sapere che ho avuto una bella visuale prima” mi lancia uno schiaffo sul braccio destro “sarei dovuto rimanere con te prima, ci saremmo divertiti”

“No grazie, non è da me fare spettacolini davanti ai ragazzi sensibili. Saresti subito venuto e non si va in giro con i pantaloni bagnati” mi sposta per prendere la borsa appoggiata precedentemente sul tavolo “andiamo?” si gira verso di me, io ancora con la bocca spalancata.

Mi ha lasciato senza parole, avrei dovuto ribattere, avere l'ultima parola io come sempre, ma il mio cervello non è riuscito a trovare una risposta adatta a quello che mi ha detto, mi ha chiuso.

“Certo” dico per poi seguirla fuori casa.

 

Arianna's pov

Arriviamo in spiaggia a ora di pranzo, i ragazzi sono già tutti con i loro panini in mano.

“Buon giorno” sorrido e mi spoglio per poi lasciare un bacio alle mie amiche.

Stendo il mio telo e mi ci sdraio sopra, quando Zayn si mette davanti a me, coprendo il sole.

“Vieni a fare un bagno?” mi chiede dolcemente e io non posso a meno che dire si.

Lascio gli occhiali a Silvia poi mi lancio in acqua.

“Come stai?” mi chiede mentre nuotiamo per raggiungere l'ultima boa.

“Adesso che ho recuperato le ore di sonno, bene. Tu?”

“Bene, anche se starei meglio con la mia fidanzata qui vicino”

“Sei fidanzato? Non lo sapevo”

“Si, si chiama Perrie, stiamo insieme da tre anni” mi dice con gli occhi a cuoricino.

“Wow, un botto di tempo” mi fermo per riprendere fiato.

“Già. Tu invece che mi dici di Harry?”

“Oh tutti che mi fate la stessa domanda” alzo gli occhi al cielo.

“Perché vi osserviamo, si vede lontano un miglio che c'è qualcosa tra voi due” dice con la sua voce profonda.

“Non è vero, siamo solo amici”

“Tu piaci ad Harry. Non ce lo ha detto esplicitamente ma ce lo ha fatto capire” confessa.

“Davvero?” annuisce.

“E anche a te piace, sennò a quest'ora non avresti gli occhi lucidi” mi fa notare.

“Oh mio Dio” abbasso lo sguardo.

“C'è qualcosa che non va?” mi chiede il moro.

“No.. si.. non lo so..”

“Vi piacete, non c'è niente di male. Perché non provarci?”

“Sono solo quattro settimane, poi cosa succederà dopo?” gli chiedo con la voce tremante.

“È questo che voi ragazze fate, pensate sempre al futuro. Pensa al presente, è goditelo” mi sorride teneramente.

“Forse hai ragione?” penso a voce alta.

“Forse ho ragione” afferma Zayn ridendo.

Rimaniamo ancora qualche minuto in largo mare e mi racconta di come lui e la sua fidanzata si sono conosciuti, poi ritorniamo in riva.

 

Aspetto che tutti abbiamo finito di mangiare i loro panini per poi spostarci al bar.

“Chi gioca a calcio balilla?” Chiede Louis e io alzo la mano “bene, Il proprietario ne ha uno sul retro” annuisco per poi alzarmi e seguire i ragazzi.

“Io sto con Zayn” dico avvicinandomi al moro.

“Bene, io sto con Harry” aggiunge Louis.

Il riccio sceglie il rosso, lasciando a noi il blu.

“Sai giocare?” mi chiede Zayn.

“E me lo chiedi? Anni e anni di oratorio” sorrido per poi battergli il cinque.

“E chi perde?” domanda Harry.

“Ti consiglio di non scommettere, devo ricordarti l'ultima volta?” sorrido maliziosamente al riccio.

“Ooh” si sente in sottofondo, poi Liam intervenire.

“Ok, allora facciamo che chi perde offre l'aperitivo” annuiamo, poi incominciamo a giocare.

 

“Non dovresti più metterti contro di me” mi siedo vicino ad Harry.

“Non è giusto, non vedevo neanche la pallina passare” si lamenta e io rido.

“Potrei darti ripetizioni, se per te non è troppo umiliante” ringrazio il barista che mi porta il succo all'ace.

“Perché no? Magari davanti a un letto” mi sorride malizioso.

Sto per ribattere quando gli suona il telefono e con un “Torno subito” si allontana dal tavolo.

Mi giro per vedere la sua figura in contro luce.

Cammina avanti e indietro, si tocca i capelli di tanto in tanto e gesticola, come se stesse litigando. Il suo sguardo mi punta, i nostri occhi si incontrano e gli lascio un piccolo sorriso, per poi girarmi verso i miei amici.

“Tutto bene?” gli chiedo una volta essersi seduto sulla sua sedia.

“Si” risponde soltanto.

“Sicuro?”

“Va bene” dice questa volta con tono più duro.

“Ok” mi lascio sfuggire per poi cercare di prendere il filo del discorso di Niall.

“Che ne dite se questa sera andiamo a mangiare la pizza?” propongo.

“Bella idea. Conosco un posto qui vicino” dice Liam mentre giocherella con le dita di Silvia.

“Perfetto. Te ne occupi tu di prenotare?” annuisce.

Con un “Ciao” generale saluto tutti poi entro in casa e mi infilo in doccia.

Decido di indossare il vestito che ho comprato al mercato, converse bianche, i capelli sciolti e un po' di trucco. Preparo la borsa con tutto l'occorrente poi accendo la musica e mi metto a ballare con Samantha.

 

Alle 20 in punto usciamo di casa, i ragazzi sono già davanti al portone.

“Buona sera” diciamo quasi in coro per attirare l'attenzione.

“Sei stupenda” Harry mi dice all'orecchio quando mi avvicino a lui.

“Grazie” sorriso e sento le guance andare a fuoco.

A piedi arriviamo alla pizzeria e una ragazza ci accompagna al nostro tavolo per poi lasciarci i menù. Mi siedo al primo posto che trovo, non badando a chi si siede ai miei fianchi, voglio solo ordinare e mettere qualcosa sotto i denti.

“Ti fa veramente sexy questo vestito” la voce di Harry suona vicino al mio orecchio, mentre sento una mano salire sul ginocchio destro.

“Mani a posto Styles” gliela prendo e la sposto sulla sua gamba.

La maggior parte di noi ordina la pizza con wurstel e patatine, Niall, Louis e Samantha invece qualcosa che non penso di aver mai sentito. Quasi un quarto d'ora dopo siamo tutti con la nostra cena fumante sotto il naso.

“Come siete silenziose ragazze” dice Niall mentre divora le sue fette.

“Cosa facciamo dopo?” chiede Louis.

“Potremmo andare in lungo mare” propongo e tutti annuiscono.

 

Ho lottato davvero tanto, ma alla fine ho perso, facendo pagare a loro tutto quanto.

“Dai ragazzi però, adesso mi sento in debito con voi” sbuffo mentre usciamo dalla pizzeria.

“Troverò un modo per farti sdebitare” Harry mi passa vicino per poi incamminarsi davanti a noi.

“Buona sera” Bibì mi prende a braccetto.

“Heilà” le sorrido.

“Rallenta che ti devo parlare” mi dice sottovoce.

“Allora, dimmi tutto” parlo quando siamo abbastanza lontani dagli altri.

“Niall mi ha baciato oggi” mi fermo.

“Stai scherzando?” nega con la testa “ooh sono felice per voi” l'abbraccio.

“Ha detto che gli piaccio” si morde il labbro inferiore.

“È un buon segno, e comunque si sapeva già” le sorrido e lei annuisce.

“Adesso rimani tu” mi indica.

“No, io ed Harry siamo solo amici” ripeto per la millesima volta, chissà magari riesco a convincermi.

“Si certo, io invece sono un pandacorno” alza gli occhi al cielo.

“Oooh che sei bellina” le accarezzo la guancia per poi scoppiare a ridere.

 

Raggiungiamo gli altri che intanto si sono fermati in una gelateria.

“Io voglio il gelato” dico ad alta voce per poi decidere che gusti.

“Quello è buono” Harry ne indica uno da dietro di me.

“Naah, non mi ispira. Preferisco rimanere nei miei standard” gli sorrido per poi dire alla ragazza dietro il bancone cosa prendo.

“Mmh” mi esce un gemito al primo boccone di gelato.

“Non in pubblico Arianna” dice Louis facendo ridere tutto il gruppo, beccandosi un dito medio.

Da dietro Harry lecca un po' di pistacchio poi mi lascia un bacio sulla guancia.

“Non potevi prendertelo invece di mangiarlo da me?” gli chiedo.

“Mi piace farti arrabbiare” si passa la lingua sulle labbra e il mio cuore perde un battito.

“Torniamo a casa? Perso stia arrivando un temporale” Liam osserva il cielo.

Delle grosse nuvole nere si muovono sopra le nostre teste, e un venticello fresco si alza fino a farmi muovere i capelli.

“Hai freddo?” mi chiede il riccio.

“No” mento.

“Si certo” si toglie la giacca di jeans per darla a me e io gli sorrido.

 

Arriviamo a casa appena in tempo prima del diluvio. Lampi, tuoni, pioggia e grandine. Siamo tutte e quattro rannicchiate dentro il nostro letto, questa notte nessuna riuscirà a dormire se continua così.

Il cellulare vibra sul comodino mentre Samantha cerca di non farci pensare al temporale.

Da: Harry

A: Arianna

“Paura?”

 

Sorrido, so che mi sta prendendo in giro, ma sono felice mi abbia scritto.

Da: Arianna

A: Harry

“Si, ho bisogno che qualcuno mi consoli e non mi ci faccia pensare”

 

la risposta non aspetta ad arrivare.

Da: Harry

A: Arianna

“Potrei venire io, ho giusto in mente qualcosa per farti distrarre :)”

 

Scoppio a ridere e le ragazze si girano verso di me.

“Scusate” mi copro la bocca.

“Che succede?” mi chiede Silvia sporgendosi per guardare il telefono.

“Niente niente” metto subito il blocco per non farle leggere.

Aspetto qualche minuto poi rispondo al riccio, il cuore che batte fortissimo.

 

Da: Arianna

A: Harry

“No grazie, penso che andrò a letto, buona notte x”

 

Lascio il telefono vicino al cuscino e mi addormento.

 

 

 

HOLAAAAAAAAAA

Parto col scusarmi per questo lungo ritardo, ma la scuola mi sta distruggendo e solo adesso sono riuscita a tagliarmi un po' di tempo per questa storia :)

Cosa ne pensate? Bibì e Niall si sono baciati, evvivaaa **

Per Arianna e Harry continuano le provocazione ma vi annuncio che nei prossimi capitolo succederanno tante cose per i nostri protagonisti :)

Fatemi sapere cosa ne pensate lasciando una recensione, ci conto ;)

Baci.

Arianna.

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Capitolo 8
*** capitolo 8 ***


Domenica.

“Harry aspetta!” dice Niall.

“No, ragazzi non potete capire”

“Ragiona prima di fare qualunque cosa!” riconosco la voce di Liam.

Delle voci provengono dal corridoio facendomi svegliare e velocemente scendo dal letto per poi andare in cucina e trovare la porta spalancata, Harry con un borsone in mano e tutti gli altri che cercano di convincerlo a non partire.

Partire per dove?

“Che succede?” mi avvicino e il riccio si gira verso di me.

“Devo partire, mia madre mi sta aspettando” mi sorride teneramente.

“Centrano quelle chiamate, vero?” annuisce “vengo con te” dico sicura come non mai.

“No Arianna, non c'è bisogno” nega con la testa.

“Si invece. Ti ho visto mentre parlavi al telefono e se stai partendo è qualcosa di grave. Voglio starti vicino” mi accarezza una guancia “dammi un quarto d'ora di tempo e sono pronta” sorrido per poi correre in bagno.

Lavo velocemente i denti e metto della matita e del mascara agli occhi, poi vado in camera per cambiarmi.

Indosso un pantaloncino di jeans, una canotta bianca e le converse. Prendo lo zaino di Bibì e ci metto dentro qualche cambio, non so quanto tempo resteremo fuori.

“Quello è mio” mi giro per trovarmi la rossa appoggiata allo stipite della porta.

“Lo so” le sorrido.

Mentalmente cerco di ricordare tutto ciò che devo prendere e quando penso di aver ricordato tutto quello che mi serve, porto lo zaino in cucina, dove Harry mi sta aspettando.

“Sono quasi pronta” dico prima che possa aprire bocca e lui annuisce sorridendo.

“Il portafoglio!” torno in camera per prenderlo, poi metto gli occhiali da sole sulla testa e saluto le mie amiche.

“Fai attenzione” mi sorride maliziosa Samantha.

“Dai!” le do un pugno sul braccio “è una cosa seria” annuisce.

“Ci sono” raggiungo il riccio che saluta a sua volta i suoi amici.

“Chiamaci se hai bisogno” sento dire da Louis mentre si abbracciano.

Amo così tanto la loro amicizia, qualcosa di unico, che solo loro possono avere.

Do a Harry il mio zaino in modo che possa metterlo nel porta bagagli, poi saliamo. Ci incamminiamo verso l'autostrada per poi sfrecciare nelle corsie quasi deserte. Giro lo sguardo per vedere le mani di Harry stringere forte il volante, il suo sguardo immobile sulla strada.

“è tutto ok?” gli chiedo con un filo di voce.

“Si” risponde soltanto con la sua voce roca.

“Hai voglia di parlarne?” lascia un sospiro.

“No, ma è giusto che tu sappia visto che hai deciso di venire con me” mi guarda per un attimo “io avevo 12 anni, è successo tutto nel momento peggiore della mia vita. I miei genitori litigavano sempre in quel periodo, per qualunque cazzata partiva una discussione, fino a quando mio padre ha deciso di andare via di casa. È stata una forte mancanza per me, non avere un padre è come non avere niente. Avevo più che mai bisogno di lui, di un uomo che mi potesse aiutare, che mi potesse far sfogare giocando con me a calcio, come qualunque padre fa con il proprio figlio, ma con me no, non è stato così. Mia madre dovette fare anche la sua parte, cercare di interagire con me come se fosse un padre e sai quante volte l'ho vista piangere perché non riusciva come voleva? Per molto tempo non ho avuto più notizie di lui, poi 5-6 anni dopo abbiamo scoperto che si era risposato con una donna e aveva avuto due figli, tutti e due maschi. Da allora non si è fatto più vivo, anche se mia mamma lo sentiva spesso al telefono, non ha mai voluto parlare né con me né con mia sorella” dice tutto di un fiato senza spostare lo sguardo.

“Mi dispiace Harry, non immagini quanto” appoggio una mano sul suo ginocchio e lui appoggia a sua volta la sua sulla mia, stringendola “e volevi partire da solo, menomale che non ti ho ascoltato” ride.

“Sei molto testarda” mi guarda sorridendo.

“Si lo so, una cosa di famiglia. Se mi impunto in qualcosa nessuno riesce a farmi cambiare idea” dico.

“Ho visto” toglie la sua mano dalla mia per cambiare marcia e io sento freddo senza il suo tocco.

“Dove stiamo andando?” gli chiedo mentre mi sistemo sul sedile.

“Londra, ci vogliono più o meno due ore di viaggio, se vuoi dormi”

“No, ti faccio compagnia” accendo la radio.

 

Arriviamo a Londra a ora di pranzo. Il sole batte forte sopra le nostre teste e la fame inizia a farsi sentire.

“Quali sono i nostri piani?” chiedo al riccio.

“Non lo so, potremmo mangiare in qualche posto e poi andare da mia mamma” annuisco.

Harry cerca qualche ristorante non troppo caro per fermarci e una volta trovato, parcheggiamo. Una ragazza ci fa accomodare in un tavolo e ci lascia i menù, Harry intanto chiama sua sorella.

Cerco di concentrarmi su quello che devo prendere, ma la conversazione del riccio mi incuriosisce, quindi faccio solo finta di leggere.

“Gemma, si sono a Londra” sento una voce femminile dall'altra parte del telefono, ma non riesco a capire quello che dice.

“Certo, mamma mi ha quasi costretto a venire, non potevo fare altrimenti” alza gli occhi al cielo e a me scappa quasi da ridere.

“Si mangiamo e poi vengo. Mi mandi un messaggio con il nome dell'ospedale?” chiede prima di attaccare poi “Cosa prendi?” si rivolge a me, prendendomi impreparata.

“Emh.. un insalata di pollo” dico la prima cosa che leggo “tu?”

“Anche, sembra buona” mi sorride per poi chiudere il menù e chiamare la cameriera.

 

Mangiamo silenziosamente, tutte e due immersi nei proprio pensieri.

“Non hai fame?” gli chiedo quando lo vedo spostare il cibo nel piatto.

“Si” mette in bocca un pezzo di insalata “stavo solo pensando.. Perché sei voluta venire fin qui con me?” mi domanda dopo qualche minuto di silenzio.

“Te l'ho già detto, non bisogna passare queste cose da soli. Anche se lo neghi, hai bisogno di qualcuno che ti stia vicino” gli rispondo semplicemente.

“Ma non ho detto che voglia te vicino” mi provoca.

“Ah beh, allora torno al mare se ti do fastidio” mi alzo dalla sedia ma lui mi blocca il braccio.

“Scherzavo, mi piace stare con te” gli sorrido poi finisco il mio pranzo.

 

Usciamo dal ristorante quasi alle due del pomeriggio e ci rimettiamo in macchina per raggiungere la famiglia di Harry.

“Non ho idea di dove sia l'ospedale. Potresti cercare su Google Maps?” mi chiede e io annuisco per poi prendere il mio telefono.

Rimaniamo dentro al parcheggio fino a quando la mia baracca di telefono si carica e una volta uscita la strada che dobbiamo fare, ci incamminiamo.

Man mano gli spiego dove andare e quando girare, fino a leggere in lontananza il nome dell'ospedale.

“È li” glielo indico e lui annuisce per poi girare in una strada che porta all'entrata.

Cerchiamo parcheggio, e dopo aver fatto minimo due giri, ne troviamo uno sotto un albero. Scendiamo contemporaneamente dalla macchina e una volta entrati dentro l'ospedale chiediamo a un'infermiera.

“Scusi, sa dirmi dove si trova Des Styles? Sono il figlio” la ragazza cerca sul computer per poi comunicarci la stanza 216 al secondo piano.

La ringraziamo gentilmente e raggiungiamo l'ascensore che ci porta direttamente al piano interessato.

Harry sbatte il piede sul pavimento e per tranquillizzarlo gli stringo la mano. Le porte si aprono e due figure mi saltano all'occhio: Sono due donne, una più bella dell'altra. Tutte e due assomigliano a Harry, una la fotocopia al femminile del riccio.

“Mamma” dice con un filo di voce per poi abbracciare la donna dai capelli neri.

“Oh Harry sei arrivato” piange sulla spalla del figlio e una volta staccato abbraccia la sorella.

“Chi è questa bella ragazza?” Chiede la madre notandomi in un angolino per non interrompere il loro momento.

“Lei è Arianna” il riccio mi presenta e io mi avvicino per salutarle.

“È la tua fidanzata?” chiede.

“Oh no, sono una sua amica” commento prima di stringerle la mano.

“Sono Anne, piacere di conoscerti. Questa è Gemma, la sorella di Harry”

“Il piacere è mio” sorrido educatamente.

“Allora? Ci sono novità?” il riccio chiede scocciato.

“No, per adesso non ci sono miglioramenti”

“Cosa è successo?” chiedo timida, non vorrei passare per un'impicciona.

“Potevi dirglielo visto che è venuta fin qui con te” Anne da uno schiaffo sul braccio ad Harry e io sorrido “il mio ex marito ha avuto un infarto tre giorni fa e uno ieri, adesso è in coma” spalanco la bocca.

“Mi dispiace tanto”

“Se lo merita dopo tutto quello che ci ha fatto” sputa Harry arrabbiato.

“Non dire così, è sempre tuo padre” lo riprende Anne e io vorrei diventare talmente piccola da non essere visibile.

“Un padre non fa una cosa del genere ai suoi figli mamma, sii ragionevole” sospira per poi incamminarsi verso la porta alla fine del corridoio.

Mi siedo vicino a Gemma, lei ha le mani tra i capelli, i gomiti appoggiati sulle ginocchia.

“Scusaci, di solito non facciamo queste scenate” dice girandosi verso di me.

“No tranquilla, può succedere”

“Harry tende a perdere il controllo quando si tratta di nostro padre. È quello che ha sentito di più la sua mancanza” spiega.

“Si, mi ha raccontato mentre venivamo qui, si è un po' sfogato” abbasso lo sguardo.

“Wow.. non è da Harry aprirsi con le persone che lo circondano” sorrido “vado giù a prendere un caffè, vuoi qualcosa?” si alza dalla sedia.

“No grazie” annuisce e si dirige verso le scale.

Alla mia destra rientra Harry con gli occhi rossi. Lo seguo con lo sguardo, fino a sedersi vicino a me.

“Tutto ok?” gli chiedo dolcemente.

“Dovevo solo sfogarmi” annuisco “avevi ragione. Quando succedono queste cose bisogna che qualcuno ti stia vicino.. e ti ringrazio per essere qui con me” mi prende la mano e la incrocia con la sua.

“Non mi conosci ancora bene, ma sappi che ho sempre ragione” scoppia a ridere.

“Lo terrò a mente” mi accarezza una guancia.

“Come ti senti riguardo tutta questa storia?” gli chiedo tornando seria.

“Non sento nulla se non disprezzo per quel uomo”

“Harry, è sempre tuo padre. In fondo gli vuoi ancora bene, devi solo perdonarlo” gli stringo la mano.

“Non posso perdonare una persona del genere, mi chiedi troppo”

“Ragazzi” mi giro verso la voce della madre “ops, non volevo interrompere” il suo sguardo cade sulle nostre mani intrecciate.

“No mamma non hai interrotto nulla” stacchiamo le mani.

“Se volete andare non c'è nessun problema, magari siete stanchi dal viaggio e volete riposare” dice dolcemente Anne.

“Penso rimarremo ancora un po' qui, se per te va bene Ari” mi guarda con quei occhi verdi.

“Certo”

“Sapete già dove stare? La tua camera è sempre libera a casa”

“No mamma, staremo in un hotel”

“Siete sicuri?” annuiamo contemporaneamente.

 

Rimaniamo in ospedale fino alle sei del pomeriggio, poi decidiamo di andare via e cercare un posto dove dormire la notte.

“Grazie per essere venuta fin qui con Harry. Mi dispiace ti abbia rovinato le vacanze” mi dice la madre.

“Non c'è problema, è stata di mia spontanea volontà venire qui” le sorrido per poi salutarla.

Lascio due baci sulla guancia a Gemma e mi incammino verso l'ascensore, Harry mi segue. In silenzio scendiamo al piano terra e salutando l'infermiera dietro il banco, usciamo.

Entriamo in macchina e Harry parte alla ricerca di un Hotel poi ci fermiamo in uno non troppo lontano. Da fuori sembra bello e quando entriamo rimango a bocca aperta. C'è una grande hall con poltrone, divani e un grande televisore. Un signore ben vestito ci saluta ed Harry chiede una stanza per due con i letti singoli.

“Mi dispiace, sono tutte occupate, ne abbiamo da un posto oppure con letto matrimoniale”

“Ok, allora prendiamo quella matrimoniale” spalanco la bocca.

Santo cielo.

Il signore mi passa le chiavi e dopo averlo salutato saliamo le scale. Troviamo subito la nostra camera, la numero 73.

“Carina” dico una volta entrata.

Non è molto grande, c'è subito un grande letto con i comodini e di fronte l'armadio con lo specchio, a fianco al letto il bagno.*

Poso il mio zaino a terra prima di sedermi.

“Vado a farmi una doccia” dice Harry prima di scomparire dietro la porta.

Dalla tasta del jeans tiro fuori il cellulare per chiamare mia madre.

“Ciao mamma”

“Tesoro, ti stavo per chiamare. La mamma di Bibì mi ha detto che sei partita” dalla sua voce capisco che è preoccupata.

“Tranquilla, sto bene se è questo che ti stai chiedendo” alzo gli occhi al cielo.

“Allora perché non sei a casa con le altre?”

“Ho accompagnato un mio amico a Londra perché ha dei problemi.. non volevo lasciarlo da solo”

“Un amico?”

“Uno dei nostri vicini di casa mamma” dico esasperata.

“E dove alloggiate?”

“In un Hotel, non so per quanto restiamo” mi guardo intorno.

“Se ti mancano soldi mandami la via dell'appartamento e io e tuo padre te li spediamo, non farti problemi a chiederceli”

“Mamma ho tutto, non preoccuparti” la interrompo.

“È che non sei mai stata lontana da casa per così tanto tempo. Ci manchi e vogliamo che tu abbia tutto”

“Anche voi mi mancate. Dovete stare tranquilli, non mi manca niente ma se dovessi aver bisogno di qualcosa, ti faccio sapere” cerco di tranquillizzarla.

“Ok” sospira.

 

Quando attacco con mia madre Harry è già tornato in camera. Indossa solo i pantaloni, lasciando il petto scoperto.

“Che fai?” gli chiedo.

“Cerco una maglia da mettermi, ma se vuoi posso rimanere così” si gira con tutti i ricci bagnati che gli cadono sulla fronte.

“Nono, cerca pure” rido e mi giro per non guardarlo.

Verso le 19:30 scendiamo nella hall per cenare, poi un signore dell'hotel ci informa che è stato aperto all'ultimo piano il terrazzo con la visione di Londra.

“Andiamo?” mi giro verso Harry che annuisce.

Entriamo dentro l'ascensore e le porte si chiudono una volta pigiato il decimo piano. Quando esse si riaprono, la mia bocca si spalanca. Diversi palazzi illuminati, grattacieli, macchine che sfrecciano per le strade, tutto rende l'atmosfera di Londra magica, romantica.

“È stupendo” appoggio le mani sulla ringhiera fredda.

“Già” Harry si ferma dietro di me.

“Non ho mai visto niente di così spettacolare”

“Neanche io” sento le sue mani appoggiarsi sui miei fianchi, provocandomi tanti brividi a partire dalla schiena.

“Vorrei rimanere qui per sempre”

“Potremmo farlo” propone.

“I soldi non mi crescono sulle piante” dico ovvia.

“A te no? A me si” scherza.

“Wow, allora puoi pagare tu la mia parte” rido.

“Ci sto, se posso passare tutto il tempo con te” il mio cuore perde un battito.

“Scusate avete un accendino?” un uomo sulla cinquantina interrompe il nostro momento romantico.

“No” risponde il riccio scocciato e il signore si scusa per averci interrotto.

 

“Vado a fare la doccia” dico prima di chiudermi dentro il bagno.

Lentamente mi spoglio ed entro nella piccola doccia, il getto d'acqua freddo dritto in faccia per sciogliere i muscoli.

Sembra di essere un sogno. Io, in un hotel, con il ragazzo che mi piace, nella stessa stanza e tra poco nello stesso letto.

Wow, non ci credo. Tra poco neanche nei film succedono cose così.

Mi insapono con il bagno schiuma ai lamponi e dopo essermi sciacquata esco per coprirmi con un mini asciugamano.

Velocemente mi rivesto, mi strucco e mi lavo i denti, poi esco dal bagno.

Harry è già sdraiato sul letto con il suo telefono in mano, tanto da non accorgersi subito che sono uscita.

“Niente pigiamino sexy?” mi chiede mentre sistemo lo zaino.

“Ho optato per qualcosa di più soft visto che sono in camera da sola con te”

“Non dirmi che vorresti essere al mare”

“Beh, è estate, sono in vacanza, quindi si” mi giro per sorridergli.

Giro attorno al letto per sedermi nella mia parte, cercando di tenere le distanze di sicurezza.

“Pensi di dormire a filo del letto?” mi chiede girandosi verso di me.

“Non so cosa potresti fare di notte, magari violentarmi”

“Oppure baciarti”

“Ti immagino più come Christian Grey”

“È questa l'idea che hai di me?” scoppio a ridere “e comunque hai visto quel film?” mi chiede schifato.

“È bellissimo, sei solo invidioso di Christian perché tu non hai tutte ai tuoi piedi”

“Questo lo dici tu” mi sorride malizioso.

“Ok, io dormo. Buona notte” mi giro dall'altra parte e delle risatine provengono da dietro di me facendomi sorridere.

 

*Appartamento ispirato alla camera d'hotel di 50 sfumature di grigio

 

 

HOLAAAAAAAA

Scusate per questo enorme ritardo, ma quest'anno la scuola è impossibile e non riesco a trovare il tempo per aggiornare :(

Per farmi perdonare ho pubblicato il capitolo che darà una svolta alla storia :) cosa succederà secondo voi?

Fatemi sapere cosa ne pensate lasciando una recensione :) e grazie a tutte/i quelli che continuano a seguirla :)

Baci.

Arianna.

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Capitolo 9
*** capitolo 9 ***


Lunedì.

Harry's pov

Da fuori provengono rumori forti, forse muratori, non lo so.

Non sopportandoli più mi sveglio, trovandomi al mio fianco Arianna. È vicina a me, forse non si è neanche accorta di aver superato la metà del letto. È sdraiata di fianco, ha le mani unite davanti al viso, gli occhi chiusi e le labbra appena aperte. Sembra una bambina. La mia mano va a toccare la sua guancia per poi accarezzarla. Si muove un po' fino ad aprire gli occhi e trovarmi due iridi marroni come la terra.

“Buon giorno” gli dico sorridendo.

“Ciao” dice prima di rendersi conto di essere nella mia parte di letto “scusami, è che non riesco a rimanere ferma durante la notte” si sposta e le sue guance diventano rosse dall'imbarazzo.

“Tranquilla, non mi hai dato fastidio” mi sposto di lato per osservarla.

Il suo sguardo scende sul mio petto nudo prima di alzarsi dal letto.

“I-io vado in b-bagno” dice balbettando e io annuisco per poi alzarmi anche io e vestirmi.

 

Arianna's pov

Dio.

Ero così vicina a lui da sentire il suo respiro.

Avevo il suo petto nudo a pochi centimetri di distanza.

Dio, dammi la forza di non saltargli addosso.

Quando esco dal bagno il riccio si sta vestendo.

“Il bagno è libero” dico per poi avvicinarmi al mio zaino.

Indosso un pantaloncino bianco a fiori e un top nero, poi aspetto Harry per scendere nella hall per fare colazione.

“Ho sentito mia madre prima. Ha detto di raggiungerla in ospedale nel pomeriggio, quindi se vuoi possiamo andare da qualche parte prima di pranzo” propone Harry.

“Si certo, potrei fare shopping”

“Se proprio devi” commenta scocciato e io annuisco.

Torno in camera per prendere la borsa, poi usciamo. Mi porta in qualche negozio che possa piacermi e dopo averne visto qualcuno, compro una camicetta nera con i fiori rosa un po' trasparente.

“Wow” è l'unica parola che esce dalla bocca di Harry una volta uscita dal camerino.

“Ti piace?” gli chiedo mentre mi guardo allo specchio.

“Si.. ti sta bene” dice leccandosi le labbra.

 

Torniamo in hotel per pranzare, poi verso le tre del pomeriggio andiamo in ospedale.

Davanti alla camera del padre ci sono già Anne e Gemma che appena mi vedono, mi salutano calorosamente.

“Avete dormito bene?” mi chiede la madre.

“Oh si certo” sposto lo sguardo su Harry che mi sorride.

Il dottore ci fa sapere che non ci sono miglioramenti ma la situazione è stabile, rilasciamo così un sospiro di sollievo. Appena ci lascia soli, dall'ascensore esce una donna sulla cinquantina, capelli biondo scuro e tacchi a spillo.

“Anne” si butta tra le braccia della madre di Harry che la consola.

“Tranquilla Maria, si riprenderà” capisco essere la nuova moglie.

Il mio sguardo si posa su Harry. Ha la testa abbassata e per colpa dei ricci non riesco a vere la sua espressione, ha i pugni serrati, quindi mi avvicino a lui.

“Eih, tutto ok?” alza lo sguardo su di me.

“Non sopporto quella donna” dice soltanto.

“Non si era capito” dico ironica “rilassati” poso le mani sui suoi pugni che si aprono per incrociarsi con le mie.

“Oh ma questo è Harry? Come sei cresciuto figliolo!” la signora si avvicina al riccio per abbracciarlo ma lui gli porge soltanto la mano.

La donna sembra rimanerci un po' male ma poi la stringe e si gira verso Gemma.

“Come stanno i tuoi figli?” chiede Anne.

“Bene, ma sono così tristi che il loro papà sia in ospedale” fa una faccia dispiaciuta poi posa lo sguardo su di me “e chi è questa bella ragazza?”

“Arianna, un' amica di Harry” mi presenta Anne e io mi alzo dalla sedia per salutarla.

“Siamo sicuri sia solo un' amica?” scherza ed Harry si alza incazzato per dirigersi verso la porta a fine corridoio.

“Scusate” dico prima di raggiungerlo nel piccolo balcone.

“È odiosa, vuole fare tutta la dolce e simpatica, ma in realtà non è niente che una troia. A quella interessano soltanto i soldi di quel uomo” sputa arrabbiato.

“No Harry, non puoi saperlo. Magari non risulta simpatica come invece pensa di essere ma non credo che il suo unico interesse siano i soldi”

“Tu non la conosci, non le interessa niente di come sta Des”

“Perché non lo chiami papà?” gli chiedo.

“Te l'ho già detto, un padre non si comporta come ha fatto lui. Non è degno di essere chiamato tale” annuisco.

“Potremmo tornare dentro e cercare di avere un conversazione con quella donna, oppure non so, fare finta che non ci sia.. voglio solo che tu stia bene” propongo e lui si gira verso di me per accarezzarmi una guancia.

“Non ho mai conosciuto una ragazza come te”

“È una cosa positiva o negativa?” gli chiedo sorridendo.

“Oh positiva..” sta per dire qualcosa ma si ferma, quindi decidiamo di rientrare.

“Ti prego Harry, formiamo un complotto contro quella donna” dice Gemma come le mani tra i capelli.

“Che è successo?” gli chiede subito.

“Ci ha invitato a casa sua. Ammazziamola prima che possa accadere una cosa del genere”

“Potremmo metterla sotto con la macchina, oppure farle scoppiare un incendio in casa.. devo prima consultare Louis, è lui quello pazzo capace di fare cose del genere” scoppiamo a ridere.

“Io vi do una mano” dico attirando l'attenzione di Gemma che mi sorride.

“Oh me la sono tolta dai piedi. Ho detto che avevo un altro impegno” ci raggiunge Anne “che ne dite se questa sera venite a casa e mangiamo tutti insieme?” propone.

“Sei sicura mamma? Non vogliamo disturbarti se c'è Peet in casa” dice Harry.

“Oh no, è fuori per lavoro e comunque mi fa piacere avere i miei due figli a cena. Ovviamente l'invito è anche per te Arianna” le sorrido.

 

Silvia's pov

Sono tutti seduti vicini quando arrivo con i gelati per la merenda.

“Ecco a voi” li consegno a ognuno e mi siedo vicino a Liam che mi sorride “avete sentito Harry?” chiedo.

“Abbiamo provato ma non ha risposto” Niall alza le spalle.

“Saranno impegnati” ride Louis.

“È una situazione seria tommo” lo ammonisce Zayn.

“Scusate scusate” alza le mani “provate a chiamare Arianna”

“Ci ho provato prima, ma ha il telefono staccato” dico.

“Saranno in ospedale. Questa sera li chiamiamo” dice Bibì e io annuisco.

“Che succede?” mi chiede Liam all'orecchio mentre gli altri hanno cambiato discorso.

“Niente, sono solo in pensiero per Ari”

“Eih, non è da sola, ed Harry non è un assassino. È al sicuro. E poi sappiamo tutti e due cosa provano l'uno per l'altro.. magari hanno l'occasione di combinare qualcosa” scherza per farmi sorridere.

“E noi quando abbiamo l'occasione?” appoggio una mano sul suo petto per alzarmi un po'.

“Quando vuoi” sorride per poi baciarmi.

“Eeh, qui è scoppiata una nuova coppia! Tutti al riparo dagli spermatozoi!” urla Louis.

“Stai zitto coglione” dice Liam ridendo.

I ragazzi sono un po' tristi per via di Harry, lo si legge in faccia che c'è qualcosa di importante sotto ma non hanno voluto dirci niente, ci siamo dovute accontentare di un semplice “problemi di famiglia”.

Liam sembra essere quello più giù, o forse solo quello che ci pensa di più e lo fa vedere, mentre gli altri lo nascondono con un sorriso stampato in faccia.

“Cos'hai tu invece?” gli chiedo lasciandogli un bacio sul collo.

“Niente niente” cerca di cambiare argomento.

“Puoi dirmelo, so che riguarda Harry”

“Ha sempre avuto problemi con la sua famiglia, e noi siamo stati sempre gli unici a stargli vicino e a sostenerlo.. adesso che so che ha bisogno di aiuto, ma noi siamo qui” dice dopo un lungo sospiro.

“C'è Arianna con lui, non è da solo. Lo so come ti stai sentendo, inutile, ma non è così” annuisce e mi prende la mano.

“Grazie piccola” il mio cuore perde un battito ma faccio finta di niente.

 

Rimaniamo in spiaggia fino alle 18, poi torniamo a casa.

Mentre Samantha è sotto la doccia provo a richiamare Arianna, che questa volta risponde.

“Oh ma finalmente!”

“Silvia scusami, ho appena visto le tue chiamate. Avevo il telefono spento” dice la mia amica dall'altra parte del telefono.

“Eravamo un po' in pensiero per te non avendoti sentito tutto il giorno.. come stai?”

“Bene dai, voi?”

“Anche, Bibì ha un letto tutto suo” rido.

“Eih, dii a quella sporcacciona di non fare niente sopra il mio letto” urla schifata.

“Ma scherzo scema! Noi facciamo le brave, tu invece?” chiedo ridendo.

“Anche io. Ti ricordo che sono sempre brava” fa la voce da bambina.

“Quando tornate?” divento seria.

“Non lo so, penso mercoledì, ma vi facciamo sapere prima”

“Harry come sta?”

“Dipende, ha perso il controllo qualche volta, altre invece è riuscito a controllarsi.. non è facile per lui”

“Mi dispiace” dico soltanto.

Non ho idea di cosa possa essere successo, ma se ha perso il controllo non è niente di buono.

 

Arianna's pov

Quando chiudo la chiamata, Harry e già uscito dalla doccia con l'asciugamano in vita.

“Chi era?” mi chiede mentre si muove tranquillamente nella stanza in cerca di qualcosa.

“Emh.. Silvia, voleva sapere come stiamo. Hanno chiamato anche te ma non hai risposto” cerco di guardare da altre parti senza incrociare il suo corpo perfetto.

“Si lo so, ma non mi sentivo di rispondere in quel momento. Dopo li chiamo”

“I ragazzi sono in pensiero per te” aggiungo.

“Lo so, ho detto che dopo li chiamerò” dice con tono duro dopo essersi fermato da tutti i suoi movimenti.

“Ok, vado a farmi la doccia” dico piano per poi avvicinarmi al bagno ma Harry mi blocca per il braccio.

“Scusami, non avrei dovuto risponderti così” mi accarezza una guancia.

“Non importa. Ci vediamo tra un po” lascio un piccolo sorriso per poi chiudermi dietro la porta.

Velocemente entro in doccia e mi insapono, poi esco per vestirmi. Decido di indossare la camicetta comprata la mattina e un pantaloncino di jeans, poi ritorno in bagno per truccarmi leggermente e sistemare i capelli, indosso le converse e raggiungo Harry che è già pronto.

Arriviamo a casa di Anne per le 19.30. Ho costretto il riccio a fermarsi in una pasticceria per comprare un vassoio di pasticcini, non si va mai a casa di gente a mani vuote.

“Oh non dovevi!” Dice Anne dopo avermi salutato e preso il dolce dalle mani per metterlo in frigo.

La casa è abbastanza grande, un piccolo salotto che porta alla cucina, il bagno e poi delle scale che portano al piano di sopra dove ci saranno le camere.

La tavola è già tutta apparecchiata e Gemma mi dice di sedermi vicino ad Harry.

Lo portate sono davvero squisite. Anne è una brava cuoca e mentre mangiamo mi racconta di tutti i programmi a cui a partecipato.

“Ari parlaci di te, cosa fai nella vita?” mi chiede la madre dopo qualche minuto di silenzio.

“Studio, sono al quarto anno di liceo”

“Sei stata bocciata?” domanda sorpresa.

“No, ho 17 anni” le lascio senza parole.

“Ne dimostri di più, ti avrei dato l'età di Harry” Gemma annuisce d'accordo con la madre “sei fidanzata?”

“Mamma magari alcune domande dell'interrogatorio potresti saltarle” Harry mi precede.

“E perché scusa? Non c'è niente di male! È pure una bella ragazza” le sorrido.

“No, non sono fidanzata” abbasso lo sguardo imbarazzata e Gemma sembra notarlo, infatti cambia discorso.

 

Finita la cena mi alzo per aiutare a sparecchiare, sentendomi dire comunque da Anne di stare ferma e lasciar fare a sua figlia.

“Emh.. grazie per prima” dico a Gemma una volta sole.

“Figurati, si vedeva che eri in difficoltà” annuisco “e si vede pure che ti piace” sorride.

“Cosa?”

“Harry, come lo guardi.. ti piace, vero?”

“Siamo amici”

“Non ho detto niente al riguardo” alza le mani “ma non hai risposto alla mia domanda” mi fa notare.

“Si vede tanto?” mi mordo il labbro inferiore.

“Un po', bisogna avere l'occhio giusto.. ma anche tu piaci a lui” mi fa l'occhiolino per poi lasciarmi da sola, io e il mio cuore a mille.

 

Tra chiacchiere, foto e ricordi di Harry da piccolo, si fa mezzanotte e dopo aver salutato, torniamo in hotel.

Appena entriamo in camera, noto un'atmosfera diversa tra noi due. Entrambi ci muoviamo nella piccola stanza in silenzio, i nostri sguardi continuano a cercarsi, fino a trovarsi.

“Scusa” dico dopo avergli dato una gomitata mentre raccoglievo una maglia caduta a terra.

Harry non risponde, rimane immobile davanti a me, i suoi occhi immersi nei miei.

La sua mano destra si appoggia sulla mia guancia per accarezzarla, poi passa al labbro inferiore, disegnandoci il contorno.

Senza rendermene contro chiudo gli occhi, godendomi quel tocco che mi sta facendo andare in estasi.

Delle labbra morbide si appoggiano dietro all'orecchio per poi scendere in tutto il collo e risalire per la guancia. Non riesco a trattenere qualche gemito ed Harry pare esserne contento. Quando potrebbe arrivare il momento di baciare le mie labbra, si allontana, riapro così gli occhi.

Mi sorride leggermente, e anche io lo faccio, poi le sue labbra toccano le mie.

Finalmente.

“Questo era per la scommessa” dice con la sua voce roca dopo un semplice bacio a stampo.

Quando penso che tutto sia finito, non è così, perché Harry si avvicina di nuovo a me, lasciandomene un altro.

“E questo perché lo volevo io” il mio cuore salta dalla gioia.

Rimaniamo qualche secondo fermi a guardarci, poi prendo tutto il coraggio che ho dentro di me e lo bacio. All'inizio è un bacio semplice, poi viene approfondito. Le sue mani iniziano a muoversi per il mio corpo, fino a raggiungere i bottoni della camicia. Lentamente me li sbottona uno a uno, lasciandola poi cadere a terra. Le mie mani arrivano ai lati della sua maglia e ci stacchiamo giusto qualche secondo per togliergliela, poi torniamo a baciarci. Quando rimango senza respiro mi stacco e il riccio fa scendere i miei jeans per le gambe, rimanendo così in intimo. Mi imbarazza restare in intimo davanti a lui. È da una settimana che mi vede in bikini, ma questo momento è diverso, stiamo per fare l'amore e questa cosa mi mente un'ansia tremenda, peggio di quando devo fare un esame.

“Tranquilla” mi lascia un bacio a stampo, poi mi fa stendere sul letto, tornando a baciarmi il collo.

Non mi ero neanche resa conto si fosse tolto i pantaloni, rimanendo anche lui in mutande. Con una mossa esperta mi slaccia il reggiseno, facendo uscire il mio seno. Delicatamente incomincia a palparmelo e io non posso fare a meno che gemere e muovermi sotto di lui. I nostri slip raggiungono in poco tempo il resto degli indumenti sul pavimento, Harry si sporge sul suo comodino per prendere un preservativo e dopo esserselo infilato, mi bacia la fronte.

“Stai tranquilla” dice guardandomi negli occhi.

In questo momento sono sicura di avere una faccia sconvolta e impaurita, Harry cerca di farmi tranquillizzare dicendomi cose dolci, poi entra in me.

Per tutta la notte facciamo l'amore, uniamo i nostri due corpi per formarne uno, i nostri respiri irregolari si mischiano nell'aria, i nostri cuori che battono insieme, le mie mani e le sue che si cercano fino a trovarsi e incrociarsi.

Le sue labbra non abbandonano le mie, come se fossero incollate, il pezzo mancante del puzzle.

Lo sento, sento sarà lui l'uomo che mi farà girare la testa, che mi farà emozionare, ridere, scherzare.

Vivere.

 

 

 

 

 

 

HOLAAAAAAAA
Ci sono, con un capitolo pieno di avvenimenti! Arianna ed Harry passano la prima giornata da soli.. che risveglio ragazze.. chi non lo vorrebbe? Ahah Liam e Silvia sono preoccupati per la coppia, nel frattempo un bacio non manca mai, e le battute di Louis non aspettano a uscire!

E infine l'aspettata nottata di fuoco tra i due protagonisti.. che ne pensate? Fatemelo sapere lasciando una recensione :) le cose non andranno sempre così, aspettavi di tutto nei prossimi capitoli :)

Baci.
Arianna.

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