Diario di H. [n.h.]

di missyouirish_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** •14giugno2015• ***
Capitolo 2: *** •16giugno2015• ***
Capitolo 3: *** •17giugno2015• ***
Capitolo 4: *** •19giugno2015• ***
Capitolo 5: *** •20giugno2015• ***
Capitolo 6: *** •26giugno2015• ***
Capitolo 7: *** •27giugno2015• ***
Capitolo 8: *** •28giugno2015• ***
Capitolo 9: *** •30giugno2015• ***
Capitolo 10: *** •01luglio2015• ***
Capitolo 11: *** •02luglio2015• ***
Capitolo 12: *** •05luglio2015• ***
Capitolo 13: *** •06luglio2015• ***
Capitolo 14: *** //SPAZIO AUTRICE\\ ***
Capitolo 15: *** •10luglio2015• ***
Capitolo 16: *** •12luglio2015• ***
Capitolo 17: *** •13luglio2015• ***
Capitolo 18: *** SPAZIO AUTRICE ***



Capitolo 1
*** •14giugno2015• ***


Caro diario,
piacere sono Hellen e...oh cristo santo, già sono ridicola ad scrivere in un diario, se ora mi metto pure a presentarmi, faccio prima ad andare ora in manicomio. 
Comunque quella troia che si definisce la mia migliore amica, ti ha regalato a me e ritieniti fortunato che lei non ti abbia riempito di unicorni rosa e scritte gigantesche tutte abbreviate con le x, le k e tutte le lettere appiccicate senza vocali. Ah, sicuramente avrebbero avuto alle fine milioni di cuori.
Nonostante non la sopporto, devo dire che il fatto che ci conosciamo da dieci anni, la aiuta. Ha imparato a "conoscermi". Infatti, sei tutto nero e questo ti rende anche abbastanza carino.
Oggi è il 14 giugno, il giorno dopo il mio compleanno e non è successo niente. 
Ma infondo, nella mia vita quando succede qualcosa da raccontare? 
Si, ma nemmeno ieri, giorno del mio compleanno. Gli auguri me li ha fatti solo facebook e Katie, la "mia migliore amica", perché mia madre se lo è ricordato solo sta mattina e mio padre...boh, ma non se lo ricorderà mai.
Ma penso che sia normale, una come me, come puoi essere pensata?
Non so quanto tempo passerò a scrivere su di te, mio caro diario. 
Non so proprio cosa scrivere, raccontarti di mia madre e mio padre, ti salirebbe il nervoso. Raccontarti della mia vita sentimentale o sociale, ti metteresti a ridere e a raccontarti di me, ti metteresti a piangere. 
Però magari domani ci provo, ora vado a lavare i piatti o va a finire che mamma me li spacca in testa.

Love,
ℋ.

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Capitolo 2
*** •16giugno2015• ***


Caro diario, sì, lo so, che palle è quasi mezza notte e dovrei dormire. Ma caro diario, c'è già mamma che me lo urla dietro, evita di farlo anche tu. L'altro ieri ti ho detto che ti avrei raccontato dei miei """"""fantastici"""""" genitori. in pratica i miei genitori mi hanno avuta quando avevano sedici anni e non avevano in programma di farmi, ma..che ne so, mamma è rimasta incinta. Non ha potuto abortire perché mia nonna non glielo ha permesso e ora mi rinfaccia giorno e notte che la sua adolescenza è stata rovinata da me, che sono un errore, un disastro. E dopo quindici anni che me lo dice, ho iniziato a crederci. Mio padre? boh, lui sta fuori tutto il giorno a lavorare, fa il guardiano o qualcosa del genere. Lui non mi parla, mi saluta e ogni tanto mi chiede un misero e freddo "come stai". Penso che anche lui pensi quello che dice mia madre, ma lui è più debole, non me lo direbbe mai o forse no..Non lo conosco molto. Vabbeh, qualche mese fa, mamma litigò con mia nonna, così decisero di trasferirsi a Mullingar. Credetemi, passare da Dublino, fantastica città a questo schifo... Si, okay a Dublino non avevo una grande vita, ma c'è un ragazzo che mi ha completamente stordita e anche se tutto andava male, lui dava qualche attimo di felicità,nonostante non sapesse nemmeno della mia esistenza. Amici? no, grazie. Ho smesso di soffrire. ovunque vada c'è, sempre la stessa merda ad inseguirmi quindi il trasferimento non m'interessa se non per non poter più rivedere quel fantastico ragazzo dai capelli castano chiaro e gli occhi color nocciola, un colore intenso, che avrei potuto fissare per ore, perché non era il classico azzurro di cui tutte vanno matte. Era diverso e questo mi piaceva. Mi capitava di incontrarlo nei corridoi e spesso i nostri occhi s'incontravano, ma era un incontro indifferente, forse lui nemmeno lo sa che i nostri occhi si sono incrociati, forse non se ne è nemmeno accorto e non sa nemmeno che sono pazza per lui. La mattina mi alzavo solo per poter andare a scuola e incontrare i suoi occhi. O forse mi conosceva, sai? questa è una domanda che mi sono sempre posta, se anche lui sapeva del "giovedì pomeriggio".. Ma più me lo chiedo e più mi convinco che lo sa, ma non gliene frega niente e non trova motivo di proteggermi. Cos'è il "giovedì pomeriggio", ti chiederai.. beh è una lunga storia, magari continuo domani, mamma vuole che vado a letto. Domani mattina devo andare a parlare con la preside del mio "integramento" e dopo domani a scuola. Qui fanno ancora una settimana. Che palle! Love, ℋ.

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Capitolo 3
*** •17giugno2015• ***


Caro diario, Sono appena tornata da scuola, la preside è stata molto carina e gentile, ma si vedeva che era più finta di nicki minaj. Vabbeh comunque domani inizio scuola anche se sono gli ultimi giorni. Dammi il "buona fortuna" perché me ne servirà. Love, ℋ.

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Capitolo 4
*** •19giugno2015• ***


Caro diario, sono passati due o tre giorni da quando non scrivo, ma ho avuto delle buone motivazioni. Ieri è iniziata la scuola per me, nonostante tra qualche giorno sia finita, ma la prof di storia, grandissima stron*a ha preteso che oggi mi preparassi per un interrogazione del loro ultimo argomento. Il programma che avevamo noi era diverso e quelle robe che loro hanno fatto, noi non le avevamo fatte quiiindi...mi sono dovuta studiare tutto in un giorno! Però ho preso 7emezzo, quindi è andata bene. Quando sono arrivata il primo giorno, avrei voluto spararmi. C'era la classica divisione tra nerd, vip auto eletti e secchioni. Corsi in classe evitando qualunque domanda del tipo:"hey, sei nuova? Non ti ho mai visto" la trovo la domanda più idiota che una persona possa fare perché o sei cieco e mi noti dopo anni che stiamo alla stessa scuola, o si, cavolo, sono nuova! Lasciando perdere i particolari, andai all'aula di scienze e l'unica persona che c'era seduta ai lunghi tavoli davanti a tutte quelle provette era una ragazzo biondo, lo vidi da dietro, vidi le sue spalle. Stava ripassando. Si, okay, ho girato gli occhi al cielo quando l'ho visto, poi senza nemmeno guardarlo, sono andata dall altra parte della classe a studiare storia. Ma in qualche modo strano sentivo che mi stava guardando, che guardava ogni mio movimento ed era attento a tutto ciò che faceva, forse cercava di capire se ero nuova o se mi aveva già vista da qualche parte. Finché non strisció la sedia di poco e capii che stava per fare la cosa che lo avrebbe reso stupido:"hey,sei nuova?" lo sento alzarsi e mi girai scocciata:"non ti ho mai visto da queste parti." ero tentata a rispondergli da acida, ma quando mi girai e misi a fuoco il suo viso, credevo di star per svenire, tipo che mi mancava l'aria e non riuscivo a parlare. Sembravo un emerita idiota, allora mi ripresi scuotendo un po la testa e lo sentii ridacchiare:"se non mi hai mai vista, vuol dire che sono nuova, no?" feci un finto sorrisetto per poi tornare scocciata a rileggere storia. Lui rimase lì, immobile:"che caratterino" sbuffa e gira la pagina del quaderno che aveva in mano:"ne sai qualcosa, acidella?" allunga il braccio verso di me per farmi leggere il titolo, mi giro e leggo:"si, lo abbiamo fatto qualche tempo fa" alzo le spalle:"perché?" mi guarda "non ne so niente e sono interrogato"sbuffa buttandosi sulla sedia accanto a me:"studiare ieri?" scuoto la testa tornando a guardare il libro di storia:"avevo da fare". Quando mi ha risposto così, ho capito che era il classico ragazzino che si monta la testa per le ragazze, tipo uno di quelli che si crede tutto lui,che vuole farsi "bello e potente" sempre, che grande cretino. Comunque sbuffo e gli dico con un tono acido:"bene, saran problemi tuoi. Ora devo ripassare" giro pagina del libro:"uuuhm" butta gli occhi al cielo e si gira scocciato ricominciando a leggere le sue robe finché entrarono tutti e suonó la campanella. L'altro giorno non successe altro da raccontare, oggi, invece il biondino di cui nome sconosciuto, ma dagli occhi che ti fanno morire(okay l'ultima frase però eliminala) mi ha parlato ancora. Eravamo usciti e io aspettavo il bus quando sento qualcuno toccarmi la spalla, mi giro e mi ritrovo il biondino:"che vuoi?" non glielo dissi tanto acida,ma se la prese comunque:" oh ciao, che piacere rivederti vicino di banco bellissimo, come stai? Oh sto bene, grazie" lo guardo imitare gesti femminili perché voleva che glielo dicessi io quello che ha detto lui, pft, l'importante è crederci:" stavi andando bene, fino a che hai detto "che piacere rivederti", figurati quando hai detto "vicino di banco bellissimo" eri proprio lontano alla mia imitazione" ridacchio un po' e lui sorride:" hai ragione avrei dovuto essere più acida e non pretendere che in due giorni ti possa conoscere" lo guardo alzando il sopracciglio destro:" tu non mi conoscerai mai,neanche tra mille anni" sorrido falsamente e tento di allontanarmi ma lui mi prende il polso e mi tira a se. Mi ritrovo a pochi millimetri da lui, ma mi allontano subito, nonostante la sua salda presa non mi lasció:"che ti è preso? sei un idiota. Ora lasciami!" mi guarda e sorride:" piacere, Niall.Niall Horan" sussurra. PORTAMI UN BICCHIERE D'ACQUA,CARO DIARIO. AL SOL RICORDO MI SENTO MANCAR. mandai giù la saliva, accumulatasi per la tensione:"Hellen. Hellen Wilfer" ho sentito il bus arrivare,così mi sono girata e ho cercato di dirigermi verso la porta d'entrata, ma il biondo mi riprende:"perché non ti lasci aiutare? So che hai bisogno di aiuto, ma non posso aiutarti se non mi spieghi come" lo guardo:"allora non farlo." dissi fredda andandomene sul grande bus. È terminata così la vicenda, so che sono un emerita idiota per come l'ho trattato perché lui è un ragazzo che ti fa davvero sciogliere ed è questo che mi preoccupa. Lo fa con tutte.. Ora dormo, domani è l'ultimo giorno di scuola, caro diario. Poi iniziano le vacanze estive=divano, letto, pizza, divano, letto, pizza... Il paradiso! Love, ℋ.

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Capitolo 5
*** •20giugno2015• ***


Caro diario, dopo oggi posso dire di averle viste tutte. Si tratta sempre del biondino, Niall. Oggi quando sono arrivata a scuola sono corsa direttamente in classe perché ero un po in ritardo infatti quando sono entrata c'erano già tutti, ma per fortuna il prof. doveva ancora arrivare. Mi sedetti accanto a Niall come sempre, che poi è lui che si mette sempre vicino al mio posto:"Buongiorno acidella." Lo guardai male:"senti Horan, non è giornata." alzò un sopracciglio:" guarda che non cambia molto dagli altri giorni." rise prendendo il libro dallo zaino, feci lo stesso e mentre stavo guardando le cose fatte la lezione prima sentii una voce femminile un po...strana:"Hey Niall.." Mi girai involontariamente e notai che la sciura si era seduta a cavalcioni sulle sue gambe:"oggi stiamo insieme?" Gli fece l'occhiolino e a quel punto mi girai mettendomi una mano alla bocca per non scoppiare in una delle mie risate rumorose, lo sentii rispondere:"No, ho da fare. Ora alzati." le disse freddo, lei fece come ordinato. La sentii alzarsi senza fiatare e andarsene scocciata. Mi girai, lo guardai e scoppiai a ridere, lui si giró e mi guardó:"Che cazzo ridi?" mi sorrise:"sei un idiota" lo guardai e sorrisi, lui annui:" lo so" Mi sorrise e poi entró il prof. Lo avevo trovato strano quel suo comportamento, uno come Niall se una ragazza come quella gli dovesse dire una frase del genere non avrebbe mai reagito in quel modo. C'era qualcosa che non andava, così finite le tre ore di lezioni, durante l'intervallo misi via i libri mentre Niall mi aspettava dietro la sua sedia. Uscimmo insieme in corridoio:"Horan.." attirai la sua attenzione:"dimmi" mi fermai e mi appoggiai al muro dietro di me guardandolo:" perché l'hai trattata così?" lui fa qualche smorfia cercando nel suo cervello qualcosa a cui si potesse legare la mia domanda, finché il suo """""brillante""""" cervellino da struzzo arrivó a sta mattina:" intendi quando mandai via An?" annuii:"oggi non avevo voglia di scoparla" disse serio. Alzai i sopracciglia sconvolta dalla sua affermazione così spontanea e naturale:"ah wow." risposi. Mi faceva schifo stargli vicino:"vado in bagno"dissi fredda e precipitandomi verso il bagno quando una presa salda,calda e decisa mi circondó il polso obbligandomi a fermarmi e girarmi. Chi vuoi che fosse caro Diario?si, lui:"sei arrabbiata?" Disse con voce roca avvicinandomi a se e poggiando le mani sui miei fianchi:"no, perché dovrei esserlo?" non mi aspettavo una risposta e non mi mossi di un millimetro :"per quello che ti ho detto prima" alzai di poco le spalle:"se non ti fai schifo te, allora è tutto a posto." gli presi i polsi e glieli spostai con noncuranza lungo i suoi fianchi. Incrociai le braccia guardandomi intorno e sbuffai, lui rise:"mi piaci" mi girai e lo guardai:"idiota" buttai gli occhi al cielo e scossi la testa ridendo:"No sul serio, non avevo mai dialogato tanto con una ragazza. Sei.." ci pensó qualche secondo e scrutai i suoi occhi. Sai, caro diario, sono celesti. Per poi abbassare lo sguardo sul suo sorrisetto malizioso, ma nel senso che aveva in mente qualcosa:"..speciale, ecco." gli tirai uno schiaffo leggero e mi avvicinai al suo orecchio:"non sei capace a conquistarmi, Horan. Non ce la farai mai." sussurrai al suo orecchio:"scommetti che ti conquisterò?" mi porse la mano:"scommesso!" Che avrei dovuto dirgli? che non accettavo? Non sono codarda, dai. Quel ragazzo non ce la farà mai a conquistarmi, mi è bastato sapere...o meglio, capire che se le fa tutte e concentrarsi anche per scherzo su una per più di un giorno sarebbe mission impossible (?)..vabbeh parlando di cose serie oggi era l'ultimo giorno di scuola:LIBERTÀ! Spero solo che quest estate Niall non rompa le palle come ha detto di fare all uscita da scuola. C'era schiuma, coriandoli e che altro cazzo ne so, ma stava dappertutto! Sono scappata, Horan è rimasto li e mi viene la nausea al sol pensare cosa è potuto succedere. Se troverò il tempo di scriverti tra il tragitto di divano-cucina o cucina-letto scriverò ma non assicuro niente. Ciao caro diario. Love, ℋ. Ps:ricordi Katie? La mia "migliore amica"? beh da quando mi sono trasferita continua a chiamarmi. Se le rispondo la mando a 'fanculo giuro.

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Capitolo 6
*** •26giugno2015• ***


Caro diario, naturalmente, con Horan tra le palle, non ho potuto, in questa settimana, rispettare i miei programmi per l'estate. È venuto a casa giovedì, ovvero ieri. Sentii suonare al campanello ed essendo in casa da sola andai a vedere chi era dalla finestra. Vidi un ciuffo biondo e la mia reazione fu: una bestemmia, una cornice rotta e un sospiro irritato. Chiusi gli occhi per calmarmi per poi aprire il cancellino e la porta. Vuoi sapere in che condizioni ero? una maglietta lunga che mi copriva a malapena, calzini, senza trucco e i capelli legati in un coda che dire disordinata era un complimento. "porca miseria, Horan. Che ci fai qui? E sopratutto come fai a sapere dove abito?" Mi avvicinai a lui dicendogli ciò e lui aprì il cancellino, fece un passo avanti e tolse un po' di distanza tra di noi. Anzi tra me e lui. Nessun noi. Si tolse gli occhiali da sole scuri e vidi i suoi splendidi occhi. Lo odio, caro diario, ma non mento che i suoi occhi mi fanno impazzire. "il preside è un gran chiacchierone e io sono un suo grande amico. Non è stato difficile rubargli qualche informazione." sorrise e io roteai gli occhi. Odio che faccia il presuntuoso. "Ad ogni modo..che vuoi?" "Invitarti ad una festa.." Si avvicinó ancora un po e diede un pizzicotto alla maglia. "bel vestito." sghignazzò. "è una maglietta." roteai gli occhi al cielo, di nuovo. "beh hai comunque un fisico interessante." sussurró e io scoppiai a ridere. "ma vaffanculo, Horan" continuai a ridere. "vedrai che prima o poi non vedrai l'ora di avermi." sussurró malizioso sfiorandomi i fianchi. Lo guardai e tornai seria ripensando alla sua affermazione. "hai ragione...'prima o poi'. Pft. Horan non accadrà mai nulla tra me e te." Roteai gli occhi, ancora, incrociai le braccia e lo guardai. "certo certo." Sciolse il mio incrocio delle braccia e mi tenne i polsi per evitare che mi ribellassi a ciò che avrebbe fatto successivamente. M'irrigidii alla sua presa e cercai di allontanarmi, ma era inutile. Si avvicinò ancora e fece toccare i nostri bacini. Pensai che.. -Tranquilla Hel, non ho intenzione di baciarti..- mi tranquillizzó. Sembrava avermi letto nel pensiero. -ma..- continuó e sospirai irritata. -domani sera vieni alla festa con me.- -no, Horan. Fottiti. Non ci vengo ad una festa con te.- mi liberai dalla presa per tornare in casa. Mi aspettavo che mi fermasse, ma non accadde. Una volta in casa mi buttai sul divano. Dopo meno di trenta secondi sentii la porta aprirsi lentamente e poi dei passi. Sbuffai ancora, con gli occhi chiusi. Lui si sedette e mi guardó. -perché devi rompere le palle, Horan? Perché a me?- mi misi seduta a gambe incrociate e lo guardai. -perché sei bellissima.- mi guardó, ma distolse lo sguardo poco dopo. Sembrava esser diventato spaventosamente serio. Aveva qualcosa in testa. Sicuramente. Niall si alzó, si diresse verso la porta, ma si fermò prima di aprirla. -domani sera. Alle nove. Ti passo a prendere e poi andiamo alla festa. A domani.- Chiuse la porta senza lasciarmi il tempo di rispondere. Rassegnata me ne tornai in cucina a fare qualche dolcetto. Per tutto oggi non si è fatto ne sentire e ne vedere. Sono le 4, e ancora non so che fare. Caro Diario, ci vado o no? Love, ℋ.

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Capitolo 7
*** •27giugno2015• ***


Caro diario, alla fine ci sono andata. Love, ℋ.

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Capitolo 8
*** •28giugno2015• ***


Caro diario, ieri avrei voluto scriverti altro, ma sinceramente non avevo voglia nemmeno di aprire gli occhi per quanto ero stanca. Ora ti racconto. Ho deciso di prepararmi dopo mangiato, perché? non lo so. So solo che iniziai a pensare a cosa mettermi e così finii per aprire la porta a Niall quando venne a prendermi. Non facevano per me i vestiti, ma ne avevo comunque tre nell'armadio e sapevo che mettermi jeans e maglietta non era per niente appropriato, anzi volevo far rimanere a bocca asciutta quello scassa cazzo di Niall. Presi il quello nero. È un vestito che rimaneva aderente su tutto il corpo, finiva a metà coscia ed è piuttosto semplice: ha uno scollo a cuore piuttosto pronfondo, mentre la schiena è scoperta fin alla parte dei reni. Prima di vestirmi mi lavai i capelli, li asciugai e li stirai, mi ci volette 40 minuti per stirarli tutti! Okay che sono lunghi, però che palle! Infine mi truccai, mi vestii e misi delle scarpe con plateau e tacco alto. Misi un bigliettino sul tavolo per quando i miei sarebbero tornati, ieri pomeriggio mio padre era a lavoro e mia madre a fare la spesa e ieri sera sono andati a mangiare da un amica. Alle 21 in punto sentii il campanello suonare così presi la borsa e uscii convinta che fosse Niall, chiusi la porta a chiave e aprii il cancellino ritrovandomi davanti un biondino dall'aria piuttosto compiaciuta. -Sei...- -risparmiatela, Horan.- buttai gli occhi al cielo dirigendosi verso la macchina. Mi sentii afferrare al braccio e mi fermai, guardando Niall. -Perché per almeno per una serata non puoi evitare di fare la stronza?- Mi lasciò il braccio e salì in macchina. Per la prima volta, Niall Horan mi aveva spiazzata. Salii in macchina a mia volta e riamanetti zitta. Quando la macchina si fermó, segnale che eravamo arrivati, toccai il braccio di Niall. -mi dispiace, solo che..- -non fa niente.- mi guardò e mi sorrise. -Sei bellissima.- abbassai lo sguardo e misi le mani sulle mie cosce. -lo dici a tutte.- -nah, non ho mai detto a nessuno che sei bellissima.- Risi e lo guardai. Durante la festa non facemmo altro che ballare, bere, ballare, bere. Erano ormai le due e dissi a Niall che era ora. Così tornammo alla macchina e senza dire niente tornammo a casa mia. -Proprio una bella serata.- sussurrai guardando la strada. -Eh già.- si girò a guardarmi. Restai per ancora qualche secondo in silenzio, poi misi la mano sulla maniglia. -beh allora io vado..- aprii la portiera, ma Niall si allungó e la richiuse, mi girai e notai di averlo a pochi millimetri. -non si può concludere così una serata del genere.- sussurró. -la serata è già conclusa, Horan- Dissi guardando le sue labbra che si avvicinavano. -devo andare, scusa.- aprii velocemente la portiera e mi diressi verso casa senza girarmi a guardarlo. Entrata in casa mi lasciai scivolare sulla porta, non realizzavo di quello che era appena successo. Aveva cercato di baciarmi.. Si concluse così la serata dell'altro ieri. Domani parlerò con Niall, come? non lo so, ma lo troverò da qualche parte. Magari chiamerò Liz e mi farò dare il suo numero. Liz è la secchiona della classe in cerca di amici, in poche parole. Mi ha dato il suo numero, così "se avessi voglia di fare quattro chiacchiere o di andare a bere una coca.." Una coca, poi? ma io dico, esistono altre mille bevande, perché proprio la coca? Quando si girò scoppiai a ridere con Niall. Ti faccio sapere come andrà a finire. Love, ℋ.

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Capitolo 9
*** •30giugno2015• ***


Caro diario, già, ieri ho parlato con Niall. Non è andata tanto male, diciamo. Mi svegliai e tutto era tranne che mattina, lol. Saranno state le due del pomeriggio. Mangiai una di quelle barrette che dovrebbero darti forza e presa da un ricordo della sera precedente, decisi di guardare nella mia rubrica se avessi salvato il numero di Liz e per fortuna si. A volte sembra che la vita sia dalla mia parte, o per lo meno in quel momento mi è sembrato che fosse così.. Chiamai Liz ancora con la voce bassa e roca. Dovevo trovare il suo numero il prima possibile perché volevo vederlo, sapere che non si era affezionato a me per niente, che per lui era solo una sfida per poter dire che anche la ragazza che non si interessava a lui, in realtà era ceduta ai suoi piedi. Volevo che mi dicesse che scherzava, che non voleva baciarmi o almeno che lo avrebbe fatto ma poi che mi avrebbe detto che c'era riuscito a farmi innamorare di lui. Non so perché, ma speravo davvero che lui non si fosse affezionato a me e che quel bacio era solo un sintomo dell'alcool. Mentre fissavo il numero di Liz e pensavo a tutto ciò mi accorsi che dopo tempo mi interessava di una persona e di come essa si sentiva. E avevo capito che se volevo il suo bene, dovevo evitare che si affezionasse a me. Scacciai tutto dalla testa e premetti il numero sentendo dopo uno squillo la voce squillante di Liz:"pronto?" mi schiarii la voce:" oh..ehm..Ciao Liz, sono Hellen.." sentii qualche rumore strano dall'altra parte del telefono:" si, ciao Hellen, non mi aspettavo che mi chiamassi.." pensai che non era affatto nelle mie intenzione, in effetti poi ripresi ad ascoltarla:"..però è un piacere sentirti. Sei stata la prima che mi ha richiamato della nostra classe." feci un piccolo sorriso, forse perché mi faceva abbastanza pena come ragazza. Infondo voleva solo un'amica come tutti:" si, certo..ehm posso chiederti una cosa?" "certo, chiedi pure." cercavo le parole più corrette per non sembrare una morta di cazzo che cerca il numero di Niall per scoparlo:"ascolta tu hai il numero di Niall Horan? quello della nostra classe, perché..." non finii la frase che lei mi interruppe:"oh capisco, anche tu sei una niall's girl? Anch'io. Sono anni che provo ad attirare la sua attenzione, ma sembra ignorarmi sempre.." la sentii sospirare e confusa le chiesi chi fossero le niall's girl:"sono tipo un fandom.." fece una risatina per poi continuare:"..tutte quelle innamorate di Niall, sono Niall's girl." nel sentire quelle parole mi venne un colpo e scoppiai a ridere, in una risata più isterica che di divertimento:"io non sono innamorata di Niall." sospiró:"dicono tutte così, vogliono sembrare dure, ma si sa che Niall le conquista tutte. Comunque, vuoi il suo numero? okay, ora te lo mando per messaggio" sospirai a mia volta lasciando stare il fatto che non mi credesse:"va bene,grazie. Ciao" mi salutó anche lei e poi entrambe chiudemmo la chiamata. Dopo pochi secondi sentii la vibrazione del telefono sotto la mia mano e vidi il numero di Niall da parte di Liz. Feci un copia e incolla del numero e gli mandai un messaggio. Non lo chiamai perché non volevo obbligarlo a parlare con me se dopo ieri non se la sentiva. Gli avrei mandato un messaggio e se avesse accettato di vedermi, di parlarmi, doveva essere una decisione sua e io non dovevo obbligarlo... «hey, Horan..sono Hellen, possiamo vederci oggi? H.» posai il telefono sul tavolo mentre sistemavo un po la cucina che i miei avevamo """"giustamente"""" lasciato sotto sopra dopo aver mangiato. Mentre stavo lavando l'ultimo piatto, sentii il telefono vibrare, mi asciugai le mani e sbloccai lo schermo vedendo con mia grande sorpresa un messaggio di Niall. «dove vuoi e quando vuoi. N.» «al parco, alle 4? H.» «A dopo. N.» Ero felice che mi avesse risposta, vuol dire che forse i miei pensieri negativi sulla situazione non erano poi così negativi.. Guardai l'ora e mi accorsi che dovevo sbrigarmi se volevo arrivare in tempo. Mi lavai e mi vestii velocemente per poi prendere il cellulare e dirigermi verso il parco. Quando arrivai li non vidi nessuno, guardai il telefono ed erano le 4.07. La puntualità in quel ragazzo è inesistente. Mi sedetti innervosita su una panchina. Porca puttana aveva un ora per essere li puntuale. Spero per lui che non mi abbia fatta venire qui per nulla perché altrimenti lo vado a prendere a calci ovunque lui si trovi. Dopo pochi minuti lo vidi spuntare da dietro l'angolo, veniva verso di me. Vestiva un pantaloncino corto al ginocchio, una canottiera e i suoi soliti occhiali neri. Sai qual'era il problema caro diario? Che non era solo. C'era anche una ragazza, con pantaloncini e canotta che lasciavano davvero poco se non niente all'immaginazione. Aveva un trucco davvero pesante, labbra rosse, occhi neri d'ombretto, credo. Si sedette accanto a me e la bionda accanto a lui prima di parlare:"hey" lo fissai girando leggermente i fianchi:"ciao Horan, vedo che siamo in compagnia" guardai la ragazza che nel frattempo si passava una lima sulle unghie. Ce ma scherziamo?scherzava? "di cosa devi parlarmi?" fece finta di non avermi sentito"di ieri sera." vidi il suo viso che non cambio espressione come se la faccenda non riguardasse lui:" di cosa di preciso?" increspiai un po le sopracciglia e vedi la sua mano allungarsi e appoggiarsi sull interno coscia della bionda:" del bacio che stavi per darmi, magari?" spostai subito lo sguardo dalla sua mano tornandolo a guardare mentre faceva una specie di risatina:"pensavo di farti felice" sta volta le sopracciglia le alzi e fui io a fare la risatina isterica, dio che nervi quando fa il montato:" ma a chi scusa? Madonna Horan, mi fai morire. mi stai appiccicato a scuola, quando iniziano le vacanze, t'informi dove abito, poi fai il romantico e mi inviti ad uscire, cerchi di baciarmi e ora mi dici che era per far felice me? Ti rendi conto di quanto i tuoi piccoli neuroni non funzionano? Poi vieni qui con questa e cosa pensi pure di farmi ingelosire? Ma cristo Horan, certo che tu non capisci proprio un cazzo." mi alzai dalla panchina prendendo la strada di casa quando mi afferrò dal polso. Pensai:« che cazzo voleva ancora?» mi tiró verso di se facendomi finire sui suoi addominali, non mi lasciava allontanarmi più di quanto le mie braccia non facessero essendo tra noi, no, me e lui. Tra me e lui. Non aveva più gli occhiali, non so dove li avesse appoggiati:" però ce l'ho fatta." spalancai gli occhi confusa dato che da quando mi aveva conosciuta non aveva combinato un emerita minchia:"cosa?" dissi rassegnata:"a farti ingelosire." oltrepassata da quelle parole diedi uno strattone con le braccia e riuscii a liberarmi dalla sua presa:"forse non hai ancora capito, Horan che non me ne frega un cazzo di te." dissi con calma. Perché era così. Di lui non m'importava affatto. Odio quelli come lui, montati del loro bel faccino senza pensare che in una persona c'è altro, oltre al fascino. Tornai verso casa, ma immersa nei miei pensieri mi ritrovai in una via deserta,. Non c'era nessuno. Mi guardai attorno e vidi che sulla destra c'era un area verde con un grande laghetto circondato da panchine. Senza pensarci molto mi sedetti su una di quelle con una gambe al petto e l'altra che penzolava un po'. Non so per quanto rimasi li, il cielo si stava scurendo, ma non avevo voglia di alzarmi. Mi sentivo in un altro mondo, fuori da tutto. Non c'era nessuno e niente che mi facesse ricordare il passato. Odio i parchi...magari te lo spiegherò il perché, caro diario, pero prima voglio dirti cosa é successo dopo, perché dopo, mentre ero immersa nella mia testa, un flash sembrava esser stato scattato verso di me. Mi girai per vedere chi fosse e un ragazzo alto, moro, si alzava guardando lo specchietto della sua macchina fotografica: Harry Styles. Mi dispiace,amico mio, per oggi ti ho gia detto molto. Domani ti racconto di questo ragazzo. Love, ℋ.

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Capitolo 10
*** •01luglio2015• ***


Caro diario, ieri non ho finito di raccontarti perché non avevo più voglia di scrivere, ahah. Okay la smetto. Ora finisco di raccontarti. Allora: ti stavo dicendo che qualcuno mi ha fatto una foto e mi sono girata vedendo questo ragazzo bellissimo, bruno, occhi verdi, alto, magro, insomma perfetto! Si è seduto accanto a me e mi ha guardata:"ciao! Piacere Harry." io ero tipo KCIANNEHAIAKJDJWW COSA?:"ehmm..ciao Harry,io ehm, ciao" lui ride, ma che figura di merda, madonna:" come ti chiami?" ridacchia "mi chiamo ehm.."non mi ricordavo più come mi chiamo, ci rendiamo conto di quanto mi avesse stordita? :" oh già, Hellen, mi chiamo Hellen" sorrisi e sentii le guance andare a fuoco, scommetto che sembravo un pomodoro:"era bellissima la posizione in cui eri e tutto il paesaggio e spero non ti dispiaccia che ho fatto la foto" aveva un sorriso così puro, semplice:"ma no, figurati" sorrisi. Parlammo un po del più del meno, di cose che si parlano quando si sta conoscendo una persona. Fino a che erano le 10 sera e pensammo, anzi pensó fosse ora di andare a casa, anche perché, fosse stato per me, sarei rimasta lì tutta la notte assieme a lui. Così ci alzammo dalla panchina e dopo avermi dato un bacio sulla guancia sparì dietro l'angolo lasciandomi li rintronata come se un ragazzo non mi avesse mai baciata sulla guancia. MA IN EFFETTI QUALE RAGAZZO COME LUI MI AVEVA MAI BACIATA SULLA GUANCIA ? si, beh stento ancora a credere che sia successo e che mi abbia anche lasciato il suo numero di telefono :" se qualche volta hai voglia di andare a bere qualcosa insieme..." mi ha detto, avrei voluto rispondergli:"mh..tipo quando? subito?" si,okay sono cotta. è che lui sembra così diverso, così dolce, così..così perfettamente perfetto che boh non vedo l'ora di vederlo ancora, caro diario, non vedo proprio l'ora.. Domani lo chiamo e ti faccio sapere. Anzi gli mando un messaggio.. o lo chiamo?.. no dai, gli mando un messaggio.. però voglio sentire la sua vocee.. si, ma se è impegnato? giusto, gli mando un messaggio. Love, ℋ.

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Capitolo 11
*** •02luglio2015• ***


Caro diario, l'ho chiamato, domani usciamo. Non puoi capire il mio disagio in questo momento. Love, ℋ

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Capitolo 12
*** •05luglio2015• ***


Caro diario, Non puoi capire la mia felicità in questo momento. L'altro pomeriggio sono uscita con Harry, è stato tra i pomeriggio più belli. Lui è stato dolce, rilassante e adoro il modo in cui infila "ehm" nelle frasi, gli da tanto di tenero. Poi adoro i suoi occhi, sono verdi sai? Ma non quei verdi scontato, un verde profondo, magico. Non ti ho scritto ieri perché è successa un altra cosa che poi ti spiego. Andiamo per ordine. Allora. La mattina mi feci la doccia, mi lavai i capelli e li asciugai con la spuma in modo da dargli volume e magari qualche riccio. Mangiai una mela guardando un film e per le due iniziai a vestirmi e truccarmi. Infondo non era un vero appuntamento, era un semplice pomeriggio, pero non volevo lo stesso apparire banale. Così mi misi un jeans strappato a vita alta e una maglia a mezze maniche larga ma corta poco dopo il bottone del jeans. Semplice, si, maa.. Simple but effective. Lascia perdere, lo ha detto lui la prima volta che ci siamo visti, lo ha detto con un sorrisino che avrebbe fatto impazzire chiunque. Misi un po di correttore, poca matita sugli occhi, un po sotto e il rimmel. Pronta! Erano le 15.13 mi sorpresi della mia puntualità, arrivai al 'nostro parco' alle 15.28. Perfino in anticipo? Ti rendi conto che ho fatto? Niall mi passo di mente un paio di volte, ma il mio pensiero tornava sempre a Harry e la sua incredibile dolcezza. Il riccio arrivo qualche minuto dopo:"hey, sei bellissima. Aspetti da tanto?" Mi diede un bacio sulla guancia sfiorandomi il fianco con la sua grande mano:"grazie, anche tu stai bene" dissi indicando la sua maglia bianca a mezze maniche:"comunque sono appena arrivata" bugia:"mi dispiace averti fatta aspettare.." disse portando gli angoli della bocca verso il basso:" ma non preoccuparti, davvero." tornò a sorridere. Passammo il pomeriggio a ridere, a parlare del futuro poi andammo a prendere un gelato, sedendoci sulle panchine vicine piombando in un silenzio quasi imbarazzante:"posso chiederti una cosa?"dissi io rompendo il ghiaccio. Lui come al solito sorrise e mi rispose dolce:"certo, chiedi pure" io insicura sul chiederglielo o no, gli chiesi tutto d'un fiato:"conosci Niall Horan?" lui ridacchió:"come non conoscere il rubacuori di Mullingar?" mi sforzai di sorridere e lui se ne accorse:" ti piace?" io scoppiai a ridere:" assolutamente no" guardai il mio frappè :" allora perché me lo hai chiesto?" mi chiese:"era così, per parlare" torna anche lui a guardare il suo gelato"come vuoi" disse con un sorriso. Perfino Harry Sonolaperfezione Styles lo conosceva. Vabbeh il pomeriggio passó così, ma quando mi riaccompagnó a casa mi diede un bacio sull'angolo della bocca:"ciao Heil" mi aveva iniziata a chiamare così non so perché, però era carino. Non penso di essere..bum innamorata, so per certo però che sarebbe la persona con cui non avrei paura di affrontare qualsiasi cosa, perfino il futuro. Ieri, scontato dire che ho dormito tutta mattina, nel pomeriggio sentii il campanello suonare mi alzai e aprii la porta trovandomi un Harry Styles in lacrime. Lo feci entrare preoccupata, chiusi la porta alle sue spalle e andammo in sala, dove si sedette e riprese a piangere con il viso nell incavo del mio collo:"che è successo, Harry?" Lui balbettando cerco di parlare:" ci siamo lasciati" mi si geló il cuore:"eri fidanzato?" lui si allontanó un po' e annuì:"che è successo?" lui cercó di regolare i respiri calmandosi per poi prendere a parlare:" stava con un altro... Lo stavano facendo..capisci?" Lo abbracciai, ma sapere che non fosse più occupato mi rallegrava. Dopo qualche istante lui si allontanó di poco rimanendo a pochi millimetri di distanza dal mio viso:"harry..." Sussurrai avvicinandomi pericolosamente a lui prima che un campanello ci interrompe. Chi cazzo rompe i coglioni a quest'ora? Sbuffai e andai a vedere chi fosse. Mi ritrovai un biondo davanti. Niall."che ci fai qui?" Gli chiesi più acida che potevo. Lui non mi rispose e porto lo sguardo dietro di me che capii a chi era riferito solo quando delle grandi mani mi toccarono i fianchi. Harry. Sussultai:" che succede qui?" la sua voce roca risuonó nella mia testa. Ma quanto è bella? Niall scoppiò a ridere prima di parlare:" non ci credo, ma guarda chi c'è .." lui fece un altra risatina e sentii la mani di Harry stringere i miei fianchi:" dove lo hai lasciato il tuo fidanzatino?" Rimasi sconvolta da quelle parole. Niall si sarà sicuramente sbagliato. Girai la testa e vidi il suo sguardo riempirsi di rabbia. Per evitare qualsiasi cosa indietreggia e presi la maniglia della porta:"vattene horan" spinsi la porta ma qualcosa non mi permise di chiuderla. Niall riaprì la porta:"no cazzo, primo: il frocetto se ne va e secondo: io e te dobbiamo parlare" durante quelle parole sentii la presa di Harry diventare sempre meno stretta fino a non sentirla più. Tentai di parlare, ma Harry mi anticipó:"ha ragione" sospiró:" non dovrei essere qui. Ciao Heil." Mi lasció un bacio sulla guancia e prima che potessi dire qualcosa se ne andò, lasciandomi da sola di fronte a niall. Sbuffai, ero stufa di lui, delle sue parole, delle suo azioni ero stufa di tutto: " ti rendi conto che non puoi fare sempre così?" Gli urlai contro:" così come?" mantenne un tono di voce basso e controllato mentre si avvicinava a me:"che torni da me quando vuoi, horan. Ora devi sparire. Devi sparire dalla mia vita e dalla faccia della terra." lui ridacchió e senza alcuna mi approvazione entró in casa, chiudendo la porte alle sue spalle:"so che non vuoi." mi prese i polsi e fece un passo verso di me, fui costretta a spiccicarmi con il muro, per evitare che i nostri bacini si toccassero, ma era quello il suo intento, così si avvicinó ancora:"spostati horan, perché non vuoi capire che non mi piaci?" sussurrai:"sicura?" mi guardó dritta negli occhi. La verità è che non lo sapevo affatto..se non avessi questo carattere di merda, sarei sicuramente persa di lui, ma il suo carattere, tutto ciò che lo circonda...non fa per me. Sono cresciuta senza alcuna certezza, senza stabilità e non voglio continuare così . Ho bisogno che fuori da questa stanza, io abbia certezza e una relazione stabile, sicura, ma con Niall...con lui niente è sicuro:"si..." non avrei convinto nemmeno uno sconosciuto,ma non potevo spigare a Niall perché non mi piaceva. Non mi avrebbe capita:"perché ?" sussurró anche lui trafiggendomi con quell espressione seria e quella profondità nei suoi occhi così spostai lo sguardo:"non sei il mio tipo, niall, scansati." lo spinsi indietro e andai in cucina. Lui mi seguì:"wow" prese a dire:"mi accontenterò per oggi, mi hai chiamato con il mio nome." Ridacchió:" taci, Horan." Misi a posto le stoviglie lavate. Le prendevo, le asciugavo e le mettevo via, mentre parlavo con il biondo:"posso cambiare, se solo tu mi dessi un opportunità." la sua voce sembrava quasi...disperata? :"Io te l'ho già data un opportunità, solo che non l'hai capito." Sospirai :"quando?" Aggrottó la fronte :" sono venuta alla festa con te. " lui mi si avvicinó:" ma non hai voluto baciarmi."finii di asciugare l'ultima pentola e la misi via , poi mi girai a guardarlo:"sono venuta a scusarmi, aspettandomi che tu fossi arrabbiato e di dover rimediare a questo, ma sono pensavo.." Alzai leggermente la voce infastidita :" che tu mi avessi già rimpiazzata e fossi con quella.." non mi lascio finire la definizione, forse fu meglio così ahah:"non è successo nulla, volevo solo farti ingelosire." Rimango dell idea che non ha neanche un neurone:" senti, Niall James Horan: non è importante, okay? Potrei darti una lista lunga fino al pavimento con su tutti i motivi perché tra noi non funzionerebbe." Roteai gli occhi stanca della conversazione, poi fu proprio quella stessa stanchezza che mi diede la forza di riprendere il mio carattere da stronza che avevo avuto con lui all inizio:" ora, se non ti dispiace. Voglio andare a dormire. Quindi fuori da casa mia, spicciati." dissi sfacciata e acida:"mi stai cacciando?" lui mi guardò confuso:"le sai intuire al volo le cose, vero Horan?" feci un sorriso falso poggiandogli la mano sulla spalla:"non è bello cacciare gli amici di casa, mia cara 'Heil'" disse sarcastico, ma posso giurare di aver visto un pizzico di cattiveria nei suoi occhi, scoppiai a ridere e lui mi guardò sempre più confuso:"ma davvero pensavi fossi amici? Cristo, Horan, sarai anche il ruba cuori di Mullingar, ma sei più ingenuo di un bambino. Noi due non siamo amici, biondino e non lo saremo mai. Ora te ne sparisci dalla mia vista?" alzai le sopracciglia guardandolo dritto negli occhi. Mi guardo male, era deluso, non penso stesse recitando, sembrava davvero deluso, ma se ne sarebbe fatta una ragione:"stronza" sussurró mentre se ne andava e sbatteva forte la porta di casa. Domani ti racconto il resto, ti anticipo solo che ieri sera i miei sono tornato a casa assieme, segno negativo. Love, ℋ.

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Capitolo 13
*** •06luglio2015• ***


Caro Diario, fossero questi i problemi della vita, caro diario. Fosse un ragazzo che ti piace, fosse un ragazzo che odi..fossero questi i problemi... Ieri quando niall se ne andò, io corsi in camera e mi accasciai dietro la porta, il chiuderla per me era ormai naturale anche se ero sola in casa. Non so se piansi, non so se risi, non so .. so che sentivo un buco, proprio al centro del mio petto, anzi, una voragine. E bruciava, caro diario, mi brucia ancora. Sentivo una mancanza, questa era la voragine che mi perforava, avevo bisogno di qualcosa, ma non c'era nessuno che potesse soddisfare quella mancanza. Pensai in primo, a Niall, dato che mi sentivo così, da quando se ne era andato, ma non era lui.. non sembrava. Harry? Mi sparì subito la sua figura, per apparirmi la foto che feci quando ero piccola con mio padre. Mi ricordai di averla vista in un album familiare e capii cosa, o meglio chi era la causa di quella mancanza. I miei genitori non ci sono mai, sono cresciuta sempre da sola e non ho mai considerato casa mia come una casa. Perché si può considerare il posto in cui soffri di più, una casa? vorrei qualcuno che mi dia delle attenzioni, che mi chieda la sera com'è andata la giornata. Vorrei dei genitori. Fin da quando ero piccola,me la sono sempre dovuta cavare da sola. Nessuno mi ha mai spiegato come si legassero le scarpe, nessuno mi ha mai detto che il blu e il nero assieme non ci stanno, nessuno si è mai preoccupato di me se cadevo e mi facevo male. Nessuno mi ha mai abbracciata col fare di "ci sono io con te". Vorrei una madre premurosa e severa, che mi sgridi se prendo in brutto voto, che si congratula quando faccio qualcosa di buono, che mi faccia le prediche, che si preoccupi, Vorrei un padre, uno che ti ascolta e impacciato cerca di darti il consiglio migliore, uno che a tavola parli di quanto sia bello e brutto il suo lavoro. Uno divertente o comunque che ci prova a farmi ridere. Vorrei dei genitori che siamo fieri di me, ma forse non c'è niente di me che possa render fieri loro e pensare che ce l'ho messa tutta. Penso che avere una famiglia che ti sostenga, sia meglio di qualsiasi cosa. Siete una famiglia, capisci? Dareste la vita l'uno per l'altro e non potete immaginare di vivere in un mondo in cui loro non ne fanno parte. C'è un legame che va oltre tutto, oltre l'eternità, oltre il sangue. Ma io questa fortuna non ce l'ho. Ieri non sapevo che i miei sarebbero tornati per cena. Non me lo aspettavo. Mentre ero rannicchiata dietro la porta, sentii bussare su di essa:"chi è?" chiesi con voce rotta, ma chi può essere, cretina? :" Chi può essere, cogliona? apri sta merda di porta." mi alzai e le aprii la porta :"oh ciao mamma." Era infuriata:"poteva entrare chiunque, hai lasciato la porta di giù aperta" alzó la voce e si avvicinó:"era appena uscit..." lei non mi lascio finire di parlare:"chi? il tuo ragazzo? Hai fatto sesso in casa mia?" urló arrabbiata e stupita :" se mi facessi finire di parlare.." le risposi con voce calma:"non fare la sapientina del cazzo con me perché ti arriva uno schiaffo dritto in faccia." non le risposi, rimasi a guardare il suo viso contratto: la mascella serrata, la fronte corrugata, le guancie rosse e la matita colata:"rispondimi, idiota." sbuffai :"a che domanda devo risponderti?" il labbro inferiore venne mangiato dal labbro superiore e la sua mano finì dritta sulla mia faccia. La forza che mise mi fece perdere l'equilibrio e caddi battendo il gomito e l avambraccio. Non sentii nulla, ma comunque delle schegge punzecchiavano i miei occhi, minacciandoli di far scendere lacrime-non devo piangere, non devo piangere. non qui, non ora.- rimasi a guardarla mentre usciva per la stanza e se ne andava lasciando la porta aperta. Mi alzai lentamente e chiusi la porta stando attenta a far meno rumori possibili. E via che partivano gli urli tra i miei, colpevolizzandosi a vicenda. Sospirai e aprii l'armadio dove avevo lo specchio. Ero diventata tutta rossa in viso, sapevo che da li a poco sarebbe diventato un livido, succede sempre così, mi scoprii il gomito per vedere se anche li ci fosse e... porca puttana. Chiusi l'armadio e presi il telefono. Chiamai il primo numero. Stavo reagendo d'istinto, perché se fossi stata in me, non l'avrei mai fatto. Sentii la voce di Niall sussurrante:"pronto?" mi portai la mano sul viso:"niall?" un singhiozzo interrompe la pronuncia del suo nome:"Hellen, che è successo?" è preoccupato, davvero? :"posso vederti?" sussurrai e sentii un rumore dall altra parte del telefono:"certo, sto già venendo da te." mi allarmai, nonono, non può, i miei lo vedrebbero:"nonono, niall..aspetta." feci un respiro profondo:"posso venire io da te?" sussurrai insicura, lui mi diede l'indirizzo. Buttai giù il telefono e mi cambiai, non potevo andare con la maglia a mezze maniche, avrebbe visto il livido: misi una maglia a maniche lunghe e per coprire il viso, misi il fondotinta e tutto ciò che potesse coprire il più possibile , più misi la sciarpa alta e scesi le scale, andai in cucina dove mia mamma stava fumando guardando la tv:"mamma io esco, non mi aspettare per cena" sussurrai e me ne andai senza aspettare una sua risposta. Uscii di casa molto velocemente e feci il primo pezzo quasi correndo. La casa di Niall non era molto distante dalla mia, era la via accanto quindi mi bastó fare una decina di metri e girare cercando poi casa sua. Quando mi ritrovai davanti alla sua porta fui presa da un attacco di panico, cosa ci facevo li? Ero davanti alla porta del rubacuori di Mullingar, mi stava per vedere in quelle condizioni e cosa gli avrei detto? Che sono anni che vengo picchiata dai miei genitori e prima che venissi qui a scuola mi picchiavano anche li? non glielo posso mica dire, non capirebbe. Lui ha una vita perfetta e nemmeno se ne accorge. Mi pulii il viso e bussai. Sentii la voce di niall, ma non capii cosa stava dicendo. Non appena aprii, lo abbracciai, non perché volevo che questa diventasse un abitudine o che tra noi nascesse qualcosa, lo abbraccia perché mi venne spontaneo,ma sopratutto perché sentivo il bisogno di essere abbracciata, di sentirmi parte di qualcosa, di qualcuno. Ho bisogno di essere protetta dopo tutti questi anni in cui mi proteggo da sola, i muri creati cedono e .. e non ce la faccio, proprio no. Non voglio più cedere da sola. Niall mi strinse a se e credimi, caro diario, non mi sono mai sentita meglio di come quelle braccia mi hanno fatta sentire. Mi allontanai lentamente e lo guardai inclinando leggermente la testa sperando notasse il meno possibile, mi guardo per qualche secondo:"vieni, dai." lui mi prese la mano e mi portò nella sua stanza. Davvero carina, molto grande. Sorrisi nel vedere le sue foto da piccolo, era così piccolo, tenero e...ingenuo.. Chiuse la porta mentre io guardavo ogni singola foto. Si buttó letteralmente sul letto e mi irrigidii un po al rumore che emise:"allora, mi dici che succede ?" -prendi coraggio, Hel, prendi coraggio- preparai il miglior sorriso falso che avessi mai fatto e voltai il capo lanciandogli uno sguardo, poi tornai a guardare le foto sulle pareti:" che c'è Niall, non posso venire a salutarti?" le foto erano bellissime, ma non riuscivo piu a concentrarmi su di esse e vedevo semplici macchie. Speravo che se la bevesse..ma non fu così:"vuoi sapere i motivi per cui so che non sei venuta qui per salutarmi? allora ..." sentii il letto cigolare :"... Primo mi hai chiamato tu poco dopo una lite in cui dicevi che non te ne fregava nulla di me. Secondo mi hai chiamato in lacrime." mi stavo incupendo sempre di più, non era stata una buona mossa chiamare Niall..:"...terzo mi hai abbracciato come se non ci vedessimo da una vita e non mi avevi mai abbracciato quarto mi stai chiamando Niall..se vuoi continuo" Mi girai sfoggiando lo stesso falsissimo bellissimo sorriso:" suvvia, Horan.. Sto solo cercando di mettere le cose tra noi regolari come fossimo persone normali." notai che il suo sguardo ricadde sulla mia sciarpa e proprio sulla guancia che io cercavo in ogni modo di tenere immersa nella sciarpa, ma forse il sole che penetrava dalla finestra non aiutava. Si alzó di scatto venendo abbastanza di fretta verso di me e feci mezzo passo indietro:"togli la sciarpa" passó il suo sguardo dritto nei miei occhi -non devi cedere, sono bellissimi, lo so..ma non devi cedere, non davanti a lui.-sbattei un po le ciglia:"sto bene così, grazie." feci un mezzo sorrisetto e ricambiando lo sguardo. Ero andata, non mi accorsi che la sua mano stava per slegare la sciarpa, feci in tempo a mettere la mia mano sulla sua fermandolo, penso di averlo guardato con uno sguardo che lo implorava di non farlo:"fammi vedere.." la sua mascella , prima rigida, si rilassó e con essa la mia mano. Niall mi tolse delicatamente la sciarpa e io abbassai la testa. Ogni volta che la sua mano casualmente mi toccava sentivo dei brividi, è normale? ero solo molto debole al momento, è sicuramente per quello. Buttó la sciarpa sul letto e mi guardó. Era la prima volta che mostravo la mia debolezza a qualcuno e in effetti non mi sentivo per niente a mio agio. Niall mi stava dando attenzioni e già a questo non ero abituata, per di più mi stava dando attenzioni sul mio 'dolore'. Mi veniva da crollare, lasciarmi andare tra le sue braccia, piangere sul suo petto e piangere finché alcuna lacrima rimaneva. Ma non lo feci, scelsi la strada più difficile : rimasi zitta. Si, perché il silenzio è la sfida più ardua per chi ha le urla dentro. Niall dolcemente mi alzo il viso con l'indice spingendo da sotto il mento:"Hel, chi è stato?" quasi sussurrava. Lo guardai dritto negli occhi, era preoccupato, triste e mi faceva male vederlo così :"non è importante, niall.." Dissi con voce tremante distogliendo il mio sguardo dal suo. Passó qualche istante che mi sembró un eternità, poi caddi in paradiso. Le sue braccia avvolsero il mio corpo e mi strinse a se. Non mi ero mai sentita meglio, caro diario. Altro che droga, gli abbracci di Niall James Horan fanno guarire ogni tipo di dolore, ma guai al primo che lo tocca. Scoppiai, caro diario. Non ce la feci a trattenermi, trovai la pace, ma non potevo essere in pace finché prima tutta la tempesta che è cresciuta negli ultimi dieci anni dentro di me non fosse uscita e piangere mi parve la cosa migliore. Niall mi prese in braccio e mi ritrovai stesa accanto a lui, sul suo letto. Non ci volle molto che mi calmai e mentre mi accarezzava i capelli riformulò la domanda :"vuoi parlarne?" io sospirai :" è stata mia madre, non è la prima volta. Oggi è successo solo che mi ha tirato uno schiffo, ma di solito accade di peggio" la mia voce si abbassava ad ogni parola ed era rotta, nonostante dopo l'abbraccio di Niall sentivo che qualcosa fosse rinato in me e che niente si fosse distrutto più di quello che già era in frantumi. Guardavo un punto fisso con il viso sul suo petto e con la mano sul suo stomaco:"mi dispiace, Hellen.." io feci spallucce:"tranquillo,non è importante.." Sospirai prima che lui si alzasse con la schiena poggiando il suo peso sul gomito, posó una gamba tra le mie e l'altra mano sul mio fianco guardandomi dritta negli occhi:"io ti proteggerò,promesso." era così dannatamente dolce che non mi sembrava lui, circondai il suo collo con le mie braccia e lo tirai su di me abbracciandolo:"grazie, niall james horan" sussurrai "grazie davvero" Niall aveva scoperto una delle cose più brutte della mia vita ed io ero terrorizzata delle conseguenze. Rimasimo così per tuta la sera, vicini, nel letto, con la sue gamba tra le mie e viceversa finché non ci addormentammo. Niall mi ha tirato su il morale. Si è preoccupato di me nel momento del bisogno e io ancora non ci credo a ciò che è accaduto. Appena mi svegliai rimasi qualche minuti a guardarlo, poi silenziosamente tornai a casa continuando a pensare alle sue braccia e quanto dolce sia stato. Penso di volergli bene, caro diario. Si, il ragazzo insopportabile sta diventando una persona quasi essenziale per me. È tutta la giornata che penso a lui, però non si è ancora fatto sentire...beh, lo farà, vero? Spero di si. Ci sentiamo domani, caro diario. Love, ℋ.

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Capitolo 14
*** //SPAZIO AUTRICE\\ ***


Ciao fangirlssss, come ve la passate? okay,no. Bene, ho fatto questa 'parte' per chiedervi come vi sembra la storia, un parere.. non ho ancora ricevuto commenti e sinceramente non so se preoccuparmi o esserne felice. Anyway, avete visto la nuova cover? che ne pensate? Io l'adoro! ahw. Aspetto vostri commenti. Love, Nofs.

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Capitolo 15
*** •10luglio2015• ***


Caro Diario, Ieri finalmente Niall si è fatto vedere, comunque devo raccontarti cosa e successo poi con i miei genitori. No, okay, andiamo per ordine. Quando tornai a casa i miei dormivano ancora, passai davanti alla loro camera da letto con la porta chiusa, segnale che la sera precedente era stata 'movimentata' . Fin da quando ero piccola, chiudevano la porta, come se chiudendola non li sentissi, ma vabbeh. Mi cambiai mettendomi il pigiama e andai a letto riaddormentandomi per altre 2/3 ore. Venni svegliata da mia madre: irruppe in camera mia, e mi scosse bruscamente:"svegliati , Hellen" imprecó facendo salire la tapparella e scostando la tenda facendo entrare il sole:"dai, cazzo svegliati che non voglio fare tardi per colpa tua." mi stropicciai gli occhi e mi tirai a pancia in su mettendo il peso del busto sui gomiti:"cosa c'è?" farfugliai con gli occhi semichiusi per la luce:" io e papà abbiamo deciso di fare un viaggio, ci siamo presi le vacanze dal lavoro..." che bello, finalmente si esce da quella monotonia, mi sedetti entusiasta all idea di partire:"e dove andiamo" sorrisi, caro diario, ma sai quel sorriso vero, semplice, quel sorriso che hanno i bambini quando vedono che scartando la carta trovano il regalo che volevano, ma ovvio, quell'entusiasmo spari subito:"ma che hai capito, cogliona. Tu non vieni con noi, andiamo solo io e tuo padre. Ce lo meritiamo, dopo tutto il lavoro che facciamo per te.."non fanno un emerita minchia per me e fanno le vittime manco dovessero starmi attaccata al culo tutto il giorno, che poi lo disse con quel tono proprio di chi è stanco della quotidianità. Loro si lamentano e io che dovrei dire? :"ah e..andiamo a Roma e faremo anche tappa a Milano" lo hanno fatto a posta, sanno che voglio andare li da anni, che mi sto mettendo via i soldi per andare in Italia e loro vanno proprio li, dio che odio:"ah okay, quando partite?" sospirai:"abbiamo oggi pomeriggio l'aereo" disse mentre usciva e chiudeva la porta. Mi sdraiai di nuovo nel letto e ci rimasi per tutto il tempo che mancava alla loro partenza. Siamo sicuri che sono loro figlia? no, voglio dire: se mi odiano così tanto perché non sparire dalla mia vita e lasciarmi in mezzo ad una strada? penso che persone peggio di così non possono prendermi. In questi giorni poi non successe nulla, rimasi in casa.. a parte ieri che vabbeh andai a fare la spesa perchè in casa non c'era più nulla. Da quanto avrai capito non mi piace uscire, ma non perche sono pigra, semplicemente ogni volta che esco è come se tutto il mondo mi ricordasse quanto sono sola, invece in casa mi sento protetta da tutto e da tutti, nascosta, dove l'infamità del mondo non può trovarmi. Ieri mentre stavo guardando un programma noiosissimo sentii il campanello suonare, guardai l'orologio e vidi che era l'orario del postino. Sospirai e uscii pronta a ricevere le bollette, ma quando aprii la porta mi ritrovai un biondo davanti. Davvero un bel biondo, caro diario:"hey" quasi sussurrò:"ciao" sorrisi:"vieni entra" aprii di più la porta e lui non esitò ad entrare mentre si tirava sulla testa gli occhiali da sole. Chiusi la porta e mi girai:"tutto bene? sembri turbato." lo guardai, ed era così, qualcosa non andava :"perchè te ne sei andata?" sbottó: la sua voce era fredda, distante e mi iniziai a torturare le mani :"cosa avrei dovuto fare?" gli chiesi insicura abbassando un po' la voce, lui sembrò esplodere ancora di più dopo la mia domanda e alzò le braccia facendole ricadere poco dopo:" ma non so , vedi tu. finalmente scopro qualcosa di te, passiamo una serata bellissima, dormiamo assieme e poi la mattina mi sveglio e tu non ci sei più, sparita, neanche un messaggio in questi giorni, manco ti avessero preso gli alieni..." abbassò la voce e la sua mascella si rilassò dopo essersi contratta durante lo sfogo:"ti sei pentita ?" mi prese un attacco di panico, che avrei dovuto fare, dire...ero confusa, non ero pentita solo che ora non so cosa voglio fare e cosa voglio che lui faccia. sospirai e con un tono disperato gli risposi:"no, horan.. non mi sono pentita.." mi diressi in cucina e presi a lavare i piatti. Mi seguì e mentre stavo lavando un piatto, lui me lo tirò via di mano, chiuse l'acqua e mi girò dai fianchi per potermi guardare negli occhi: mi accorsi che non li avevo mai visti così...cioè non è che erano diversi, caro diario, era "l'angolatura" diversa. avevo le mani sul suo petto che cercavano di mantenere una certa distanza, ma le sue grandi braccia già mi avvolgevano e potetti fare nulla per evitare l'inevitabile. i nostri occhi erano vicini, le nostre labbra erano vicine, ma noi eravamo incastrati l'uno nell'altro, dalla prima volta che ci vedemmo, ma solo ora ce ne stavamo rendendo conto; stavamo soffrendo ed era colpa nostra, due persone incapaci di amare, che hanno sostituito questa parola con sesso e sofferenza. siamo prigionieri l'uno nell'altro e non c'e modo di uscire da questa prigione,da questo labirinto senza uscita, l'unico rimedio è stare assieme, ma questo ancora non posso accettarlo; per questo quando si avvicinò tanto da sentire il suo respiro sulle sue labbra, mi ritrassi :"che c'è?" sussurrò quasi impercettibile:"dovresti andare,niall, si è fatto tardi." abbassai il viso scuotendolo leggermente:"niall?" sentii un fremito di felicità percorgliergli la voce mentre con l'indice mi tirava su il viso:"è cosi che ti chiami no?" sussurrai sorridendogli:"è un modo strano per dirmi che mi stai dando un'altra possibilità e che domani verrai alla festa di Ferd con me?" ridacchiai per la sua dolce sfacciataggine:"Ferd?" incespicai le sopracciglia:" è uno che segue il corso di biologia con me. Domani da una festa a casa sua e tutta la scuola è invitata." "oh.. " sospirai "va bene":"lui mi scrutò un pò poi si allontanò da me:" ti passo a prendere alle 9. A domani, hel." sorrisi in segno di approvazione:"A domani, horan." Si girò e andò alla porta. Solo quando sentii la serratura scattare mi mossi da li venendo subito a scriverti... Sono molto eccitata per domani, non vedo l'ora. Niall si sta comportando davvero bene con me e sento che è cambiato dall'inizio, che ci tiene davvero e non mi sta prendendo in giro e sembra capirmi al volo. Speriamo che non mi stia sbagliando. Love, ℋ.

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Capitolo 16
*** •12luglio2015• ***


Caro diario, ...... non so come iniziare. ti ricordi kate? te ne parlai dopo il mio compleanno, la mia migliore amica, così si definiva. ecco... lei mi continuò a chiamar fino alla settimana scorsa, chiamarmi in continuazione e mandarmi tantissimi messaggi ogni giorno. per me è importante, caro diario, non posso negarlo, ma volevo che tra noi finisse nello stesso modo che è finita la mia vita lì a Dublino, volevo ricominciare qui a Mullingar senza portarmi pesi del passato. Nell'ultimo periodo mi ero distaccata molto da lei, siamo molto diverse, l'esatto opposto, questo ci ha permesso di andare d'accordo, ma allo stesso tempo io di...non odiarla, forse invidiarla, non lo so. La sua tanta perfezione. Lei è sempre piaciuta a tutti, si è sempre fatta amici ovunque andasse ed io ero la sua migliore amica, la seguivo a ruota e se conoscevo qualcuno o mi rivolgevano la parole era solo per merito suo. Ero conosciuta come "la migliore amica di kate, la ragazza del giovedì pomeriggio", vabbeh la seconda affermazione è un altra storia, comunque è questo. Ieri, sulla mattinata tardi, stavo guardando se avessi qualcosa da mettere per la sera e sentii il campanello suonare. Il mio primo pensiero fu :"ma non ho ordinato la pizza" ahahah si, okay, sono leggermente fissata con la pizza, anyway andai ad aprire con una pantofola diversa dall'altra per la fretta e gli occhiali da lettura leggermente storti. Aprii la porta e mi ritrovai una figura esile, tanto esile dai capelli oro e gli occhi azzurri. Vestiva un abitino leggero a fiori, gli occhiali da sole intonati con il rosa del vestito e bracciali, collane di tutti i tipi con una gigante valigia a cui si appoggiava, probabilmente per il caldo:"la buona educazione prevede che si risponda a messaggi e chiamate, ne è consapevole, signorina?" non potevo credere davvero che fosse lei, insomma che ci faceva lì? non poteva aver fatto quel viaggio solo per me e se così era, doveva andarsene:"la buona educazione prevede che si avvisi prima di irrompere a casa delle persone" sbottai con le braccia al petto:"oh andiamo, bali, so che sei a casa da sola" ridacchio. Si bali è un soprannome idiota che mi ha data quando eravamo piccole, lo odio:"piantala di chiamarmi bali, non sono più una bambina e ora per favore te ne sarei grata se te ne andassi. Ciao." mentre stavo per chiudere la porta vidi il suo viso pieno di delusione e tristezza, mi si strinse il cuore, ma lei doveva scordarsi di me, era meglio per entrambe. Chiusi velocemente la porta per evitare di lasciarmi convincere e mi appoggiai ad essa inspirando ed espirando lentamente. Le voglio bene, ma a volte non basta: non ce la faccio ora, per come si sono messe le cose con Niall e per tutto il resto, ora davvero non è il momento di tornare al passato. Dopo qualche secondo sentii bussare ancora, ma questa volta era un bussare molto più lento, debole, quasi silenzioso. Se non fossi stata lì, non l'avrei mai sentito. Aprii di qualche centimetro la porta e guardai attraverso essi una kate disperata:"non capisco perché.." sussurró, la sua voce era pungente:"cosa ho fatto di sbagliato? ti prego, hel, dimmelo..." scoppio in lacrime, il sui pianto era silenzioso, ma dai suoi occhi si vedeva che dentro qualcosa si era rotto:"io non ce la faccio più..questa situazione..."singhiozzò:"è davvero troppo pesante per me." Sorrise appena tra le lacrime:"eri sempre tu a sostenermi, sei sempre stata tu la guerriera tra le due, quella che faceva scudo a entrambe. Ora sono indifesa, non ho più nessuno e questo mi sta uccidendo.."abbassó lo sguardo, tirò su con il naso e feci un piccolo sorriso dovuto ad un piccolo ricordo felice:"ho bisogno della mia bali.." tornó a guardarmi negli occhi:"quella di quando eravamo piccole, non quella degli ultimi tempi di dublino. Rivoglio la mia migliore amica, hel. Non ce la faccio più. Qua.." mise la mano sul suo cuore:" è tutto un casino senza di te." il mascara le colava, le mani le torturava e quell'apparenza perfetta svanì lasciando spazio alla kate che conobbi a tre anni: quella minuta e fragile ragazza che bastava spingerla appena per romperla, ma che non si è mai tirata indietro a nulla, quella casinista, simpatica, a cui piace ancora giocare, ma sopratutto quella che quando dorme si avvicina tanto che potresti giurare di sentirle i pensieri, i sogni, che dorme ancora con il dito in bocca e che ha bisogno di avvinghiarsi a te durante la notte perché ha la costante paura di rimanere sola. Spalancai la porta e l'abbracciai stretta, forse non era diventata la ragazza che pensavo, forse era sempre stata la mia kate, ma ero io che ero troppo cambiata per notarlo:"scusa,scusa,scusa" sussurrai al suo orecchio, lei ricambiò subito l'abbraccio:"ti perdono solo se mi fai entrare, non vorrei che passasse un bel ragazzo e mi vedesse in queste condizioni" ridacchió e la tirai dentro per un braccio, chiusi velocemente la porta e mi girai a fissarla prima di scoppiare a ridere:"sembri un panda" esclamai ridendo,ma lei non ne sembro entusiasta e mi squadrò:"senti chi parla, sembri un topo da biblioteca. Che poi vorrei capire...porti gli occhiali e comunque non sai distinguere due ciabatte di diverso tipo?" scoppió a ridere a sua volta:"per non parlare del resto dell outifit" in quel momento ero un pò disorientata, ma capii poco dopo a che si riferiva. Sbuffai :"vieni in bagno che ti sistemi" l' accompagnai al piano di sopra e le raccontai (dopo averle spiegato il viaggio e la lite avvenuta tra i miei e mia nonna) di Niall e lei sembrò al quanto stupefatta e incredula, sia di un ragazzo come Niall, sia del mio comportamento. Le spiegai che non c'era nulla di cui stupirsi :" a lui non piaccio e a me non piace lui. Non ha importanza." mi allontanai dal suo viso in quanto avevo finito di struccarla e mi diressi in camera mia senza curarmi che mi seguisse o meno. - Passò buona parte del tempo a cercarmi di convincermi di provarci con lui, poi mi aiutò a decidere cosa mettere...anzi.. fece tutto lei :"ragazza, parliamo di cose serie.." io mi girai e la guardai incespicando le sopracciglia mentre lei si intrufolava nel mio armadio :" sei incita?" bloccò i movimenti e mi guardò come se avesse appena avuto un'illuminazione:"ma sei cretina? io uso sempre i preservativi" scoppiai a ridere:" mi fai salire i dubbi" roteò gli occhi poi tornò a guardare i miei capi totalmente fuori moda:"cosa pensavi di metterti questa sera? non dirmi una di queste schifezze, altrimenti il tuo amato scappa." mi rivelò abbastanza tranquilla: " non è il mio amato, idiota. siamo solo amici." le risposi con un po' di fastidio nella voce, lei si voltò e chiuse l'armadio:" sei così impegnata a convincere gli altri e te stessa che siete solo amici, da non accorgerti che i tuoi occhi brillano quando parli di lui." mi si fermò il cuore.. non perché penso sia vero, ma per la preoccupazione che il mio corpo si comportasse davvero cosi. Nascosi la mia preoccupazione ridendola in faccia :" certo, i miei occhi.." lei lasciò perdere la conversazione sapendo che con me non avrebbe avuto alcun risultato e si accovaciò vicino ad una delle sue valige rovistando dentro per poi tirare fuori quattro o cinque abiti bellissimi, i suoi preferiti:"che fai?" le chiesi anche se sapevo gia la risposta:" quale metti stasera?" spalancai gli occhi per la sua risposta tanto sfacciata e incrociai le braccia al petto mentre mi alzavo in piedi per guardare meglio i vestiti che Kate stendeva sul letto. Si, ogni tanto avevo questo tipo di comportamenti: non voler fare una cosa, ma il mio corpo mostra il contrario :" non lascerò rovinarti la serata mettendoti uno di quei schifosi abiti che ci sono nel tuo armadio" il suo tono era tranquillo calmo mentre poggiava l'ultimo vestito sul letto, come se quello che aveva detto era normale:" allora, primo : ho dei bellissimi vestiti anch'io..." feci una piccola pausa insicura per ciò che avevo appena detto, ma ripresi subito:"secondo: questi vestiti sono troppo corti e "apparriscenti" per me..."kate si guardò le unghie indifferente al mio discorso, per poi interrompermi posando le mani sulle ginocchia:"terzo, scommetto che stai impazzendo per quello nero." disse lei, mi conosce cosi bene...presi l'abito con cautela e me lo posai davanti:"ma é troppo, kai. É solo un uscita tra amici." lei roteò gli occhi e si alzò tirando fuori due buste dalla valigia:"questa storia degli amici per caso deve finire, bali. Lasciati andare, da come lo hai descritto sembra un bravo ragazzo." fece spallucce e uscí dalla stanza. Riposai il vestito sul letto e la seguii:"un brava ragazzo? per me quello ha perso la verginità a undici anni..." sospirai e la guardai sistemarsi i capelli davanti allo specchio:"che vuol dire? perche ad una persona piace il sesso non vuol dire che non possa fare l'amore." mi rispose con semplicità e io incurvai le sopraciglia capendo solo adesso le sue intenzione:"cristo kai, non ho intezione di andare a letto,con lui il primo appuntamento." sbottai e lei sembrò aver raggiunto un traguardo, si girò con un sorriso enorme:"che c'é?" le chiesi senza capire: "hai appena ammesso che é un appuntamento.." mi volevo mangiare la lingua:" non é un appuntamento..." sussurrai :" cristo, kai. dai i nervi." sbottai ancora sedendomi sul bordo della vasca vinta dalla sua risata. Mi aiutò a prepararmi: dopo essermi fatta la doccia e lavata i capelli, me li asciugò con la spazzola per dargli il meno volume possibile. Li stirò e fece una piccola treccina al posto del riporto normale. Discutimmo un po sul trucco,solita a farlo pesante. Alla fine mi accontentò e rimase leggera. Caro diario, che dire... Mi vestii e usaii i suoi trampoli, l'arrivo di Niall te lo racconto domani. Love, ℋ.

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Capitolo 17
*** •13luglio2015• ***


Caro diario, Ora continuo a raccontarti della serata dell'11. Mentre camminavo avanti e indietro nel corridoio per abituarmi ai tacchi, il campanello suonó e i nervi divennero difficili da gestire, ero nervosa e non sapevo nemmeno io perché. Non era la prima volta che uscivo con Niall e poi non era neanche un appuntamento quindi ... quella " paura "era proprio fuori luogo. Uscii velocemente di casa, salutando Kate. Non volevo che uscisse in pantofole a forma di coniglio, lo scialle di mia mamma, i capelli raccolti e si presentasse così a Niall... perché ne sarebbe stata capace. Quando si metteva era peggio di me. Un biondo d'aspetto incantevole era appoggiato alla sua macchina...beh più che un aspetto incantevole, aveva proprio lo stile da 'bad-boy' e direi che per un attimo il mio cervello prese a fare stupide fantasie su di lui. Le scacciai subito e mi avvicinai a Niall dandogli un bacio sulla guancia:"buonasera Horan" sorrisi cercando di mascherare l'imbarazzo, mi sentivo un po fuori luogo, lui era vestito molto semplice, ma mi rassicurò subito:"sei bellissima" mi strinsi nelle spalle e quel muro di sicurezza che mi ero appena cercata di costruire cadde dopo meno di tre secondi che ero con Niall:"grazie" sussurrai. Come avrei potuto sopravvivere ad una serata intera se era quello l'effetto che mi faceva? Sà buttar giù tutti i miei muri, costruiti con fatica e non so come faccia. Lui mi fece l'occhiolino e io mi affrettai a salire in macchina sul sedile davanti del passeggero, con un piccolo sorrisino per l'imbarazzo. Il tragitto non fu brevissimo, distava una decina di minuti da casa mia e Niall naturalmente non restó zitto:"come stai?" mi chiese tranquillo (e lo era davvero, la sua guida era "normale", stranamente):" tutto bene " distolsi lo sguardo dal finestrino e presi a squadrare il suo viso sereno fisso sulla strada. Sai, caro diario...è proprio bello. Ha un carattere di merda, questo sì. Però è bello, bello davvero. Lui mi guardò però un istante sorridendo poi tornó a fissare la strada:"stasera mi da il libero arbitrio, signorina Wilfer?" mi chiese ridacchiando:"che vuoi?" gli chiesi non capendo a cosa si riferisse:"stasera ho il permesso di corteggiarla?" io scoppiai a ridere per quella domanda:"sai non vorrei ritrovarmi scaraventato fuori dalla finestra a metà della festa perché ci ho provato con te" fece una smorfia come se quello che avesse detto fosse ovvio e io continuai a ridere. Quando smisi lui non parló più, anzi era quasi serio, così decisi di rispondergli:"l'importante è che non esageri." alzai le spalle e tornai a guardare fuori dal finestrino. Lui non disse niente, non ebbe il tempo. Eravamo arrivati. Scesi, mi sistemai il vestito mentre vedevo che in giardino c'erano già gruppetti di persone ubriache. Niall mi si affiancó e intrecció le nostre dita. Non obiettai. Quella sera avevo voglia di divertirmi, caro diario. Per la prima volta, avevo voglia di buttarmi un po. Sapevo che sicuramente il giorno dopo me ne sarei pentita, ma non mi importava. Volevo sentirmi adolescente, almeno per una sera. Entrammo in casa e c'era la musica altissima e tantissime persone che facevamo fatica a muoverci. Subito Niall fu assalito da amici che lo salutavano e mentre aspettavo che terminasse la noiosa conversazione sulla partita di golf della sera precedente, mi appoggiavo al suo braccio, accarezzandolo con l'altra mano. Quando invece, un gruppetto di tre ragazze lo circondarono, mi diede tanto fastidio che stavo attenta ad ogni minima cosa e guai a lui se provava a fare mezzo sorriso in più. All'inizio parlarono di scuola, si, per i primi 5 secondi, poi l'attenzione passó su di me, ovvio. Ero considerata "l'ultima preda":"Nialler, quindi è lei la fortunata di stasera" sghignazzó la rossa al centro, ero già pronta all'attacco, ma Niall mi precedette:"spero non solo per stasera" sorrise e mi guardó, tolse la mano tirandomi davanti a se e cingendomi il bacino. Avresti dovuto vedere le loro facce, quanto rosicavano, volevo scoppiare a ridere, ma mi trattenni. La biondina a sinistra peró rise davvero e la guardai male:" si, certo, Niall. Sappiamo tutti come sei, vuoi solo che ti apra le gambe e stasera, questo bel faccino..."mi prese il mento tra pollice e indice stringendo un po':"..ti farà felice..." tolsi il mento dalla sua presa e chiusi i pugni, mi stava salendo il nervoso, ma come si permette questa?:"...e domani mattina, ragazza, si sarà scordato anche del tuo nome." si rivolse a me, per poi scoppiare a ridere insieme alle sue due colleghe galline in calore. Mi sporsi in avanti, pronta a farle un bel discorsetto, ma come prima Niall mi precedette e mi trattenne a se:" senti Cosa, si, perché non mi ricordo come ti chiami. Il fatto che dopo aver fatto sesso non mi sia ricordato il tuo nome e quello delle tue amichette, significa che infondo non siete state tanto importanti da essere ricordate, no? E poi non mi avete neanche dato il tempo di chiedervi il nome che avevate già aperto le gambe. Meglio così perché siete più brave ad aprire anche la bocca, ma non siete brave a parlare. Ah e tanto per chiarire, questa bomba sexy che ho tra le braccia, non cadrà mai ai vostri livelli" fece un occhiolino rivolto a tutte e tre e le lasció li..con l'ira che saliva, non avrei mai voluto essere in loro. In più altre tre o quattro persone dietro che ascoltavano erano rimaste a bocca aperta... Io? ah, so solo che Niall mi trascinó nell'altra stanza e gli saltai addosso dalla felicità, non me lo sarei aspettato da lui, pensavo si sarebbe vantato per aver "accalappiato" anche me:"grazie per avermi difesa" gli sussurrai al orecchio mentre lo abbracciavo:"è giusto così" mi bació la nuca, il naso, poi si bloccó un attimo. Voleva baciarmi, però avevo deciso che sarebbe successo dopo. Così gli presi la mano e lo trascinai a ballare. All'inizio, mi teneva le mani o mi cingeva i fianchi, poi dopo aver bevuto un po da qualche bottiglia che passava ogni tanto, iniziai a strusciarmi su di lui e ballammo un po più "spinti"...diciamo. Dai, caro diario, non essere antico. Te l'ho detto volevo divertirmi. Lui si vedeva che all'inizio era un po sorpreso, però mi lasciò fare e ogni tanto scoppiavamo a ridere. Sentivo i nostri corpi sudati muoversi insieme, quella piccola quantità di alcool che contribuiva a mettermi di buon umore, scorrere nelle vene e la bella musica. Tutto questo...era fantastico. Mi sentivo viva e potente. Le sue mani poi iniziarono ad abbassarsi sul mio fondoschiena e fu lì che iniziai a fermarmi. Circondai il suo collo con le mie braccia, e mi strinsi al suo petto, guardando prima i suoi occhi tanto perfetti, casti e poi le sue fottute labbra eccitanti. Eravamo arrivati a quel punto in cui, ci necessitavano. Ogni scusa ormai non stava più in piedi. Avevamo bisogno di appartenza, di appartenerci l'un l'altro e quel bacio, tanto casto, era solo un primo passo, perché il desiderio era alto per entrambi:"andiamo di sopra?" staccati dal bacio,niall aveva il fiatone anche un per aver ballato prima e poggió la fronte sudata alla mia:"non ora, non qui, Horan" sussurrai con un sorrisetto. Lui sembrava un po' deluso da quella risposta. Gli diedi un bacio a stampo per farlo riprendere, ma in quell'istante qualcuno alle mie spalle aveva catturato la sua attenzione:"merda.." sussurró, provai a girarmi, ma non me lo permise:" Hel, dopo quel pomeriggio, hai più parlato con Harry Styles?" io increspai le sopraciglia senza capire il senso di quella domanda. -Harry. Styles. Ma certo!- pensai e mi liberai dalla presa di Niall, girandomi e vedendolo lì che entrava mano nella mano con un moretto più basso.Fui presa da un attacco di felicità e gli corsi incontro abbracciandolo:"Harry!" non ricambió subito l'abbraccio, lo fece appena ebbe capito cosa era successo. Tra tutta quella gente, si diventava un po' tardi:" Hel" sussurró, poi mi prese dalle spalle e mi sorrise:" sono così felice di vederti!" mi sorrise con la sua solita dolcezza, quella dolcezza che mi aveva provocato un'attrazione per lui, che ora, viste le cose, era sparita:"anch'io, haz." ricambiai il sorriso e percepii la presenza di Niall alle mie spalle, infatti sentii la sua voce poco dopo:"ciao ragazzi" disse freddo, loro ricambiarono il saluto con lo stesso tono, poi si avvicinò al mio orecchio:"vado a prendere da bere, vuoi qualcosa?" Scossi la testa, mi diede una leggera pacca sul sedere poi sparì. Io ridacchiai per un secondo mentre harry abbassava le mani e si spostava;" Heil, lui è Louis, Louis, lei è Hellen" mi porse la mano e io la strinsi. Ci sorridemmo a vicenda:"piacere" dicemmo all'unisono, causando una piccola risata di tutti e tre:" Harry, c'è Liam là, vado a salutarlo." Harry annuì e Louis sparì dopo avermi salutato:"usciamo?" sapevo che avremmo dovuto parlare, era da un po che non ci sentivamo, così accettai. Mi prese la mano e ormai non mi faceva più alcun effetto. Uscimmo e ci sedemmo sull erba :"mi dispiace che tu l'abbia saputo così, avrei voluto dirtelo in un altro modo." sospiró guardando le stelle:"a me è dispiaciuto non averti aiutato...sembravi a pezzi" lui alzó le sopraciglia e mi guardò :" avevo litigato con lui.." sorrise:"sembrate molto affiatati." quell'affermazione gli fece cambiare il tipo di sorriso:"e lo siamo!"disse convintissimo:"sono felice per voi" ridacchiai e gli accarezzai il mento:" e non è..."abbassai lo sguardo:"..difficile venire in luoghi del genere..mostrandosi?" gli chiesi insicura. Non sapevo se aveva capito cosa volevo dire, non volevo sembrare sfacciata o ... cattiva, però molti si nascondono invece loro, sono arrivati mano per mano:"nah, siamo sempre stati due tipi molto sociali, ci conoscono tutti, all'inizio è stato uno schock per tutti, poi alcuni ci hanno accettati e altri no." Sorrise:"ma a noi non interessa, anzi...ci interessa così tanto che siamo arrivati in ritardo alla festa. Oddio, è colpa sua, io glielo avevo detto che avremmo fatto tardi se l'avessimo fatto, ma lui non mi ha voluto ascoltare." fece spallucce, ma io non capivo cosa intendesse:"fare, cos..." a metà frase capii e lo trovai dolcissimo, ma allo stesso tempo divertente. Mi misi una mano davanti alla bocca e lui scoppió a ridere:"tu con Niall? anche voi siete "affiatati"." io tornai seria, più che altro perché non sapevo che rispondere:"non stiamo insieme, siamo amici. Stasera ho solo voglia di divertirmi.." lui mi guardò male:" di divertiti ? con Niall Horan ? Heil.." lo bloccai subito, capendo cosa intendeva:"Harry non voglio andare a letto con lui, per divertirmi intendo sono divertirmi, niente sesso. Domani rimetteró i limiti tra noi" lui sembró sollevato, ma poi tornó a guardarmi male:" lo stai illudendo?"io increspai la fronte:"no, solo.." non mi lascio finire:"Hellen Wilfon, Niall James Horan il rubacuori di Mullingar, anzi direi di Irlanda, sta cambiando per te, sta mettendo da parte tutto ciò che più ama: le ragazze, il sesso, l'alcool ... e tu lo illudi così? è vero che se lo merita per tutte le volte che l'ha fatto lui di illudere, ma da te non me lo aspettavo. Se davvero lo vuoi, allora okay, divertiti in quel modo che vuoi, ma se sai già che domani non vuoi averlo tra le palle, perché lo devi illudere? È da egoisti." Harry mi fece rimanere male, non per il tonó che usó, più perché aveva ragione e io mi sentivo uno schifo di persona. Avevo usato Niall... Rimasi in silenzio, lui anche, dopo qualche secondo riprese :" ti va se domani o appena sei libera, mi chiami e facciamo un giro?" io annuii e lui si alzó porgendomi una mano per aiutarmi. Mi alzai afferrando il suo polso, che usai per tirarlo verso di me, lo abbracciai e lui ricambió subito:" torno da Lou, ora." Si staccó, mi sorrise poi si giró e io lo segui più lentamente finché lo vidi sparire dietro la porta di casa. Rientrai e cercai Niall. Guardai dappertutto al piano terra e feci il giro più volte, chiedendo ad alcuni ragazze se lo avessero visto, ma niente. Nessuno. Così mi girai verso le scale e l'ansia si impadronì di me...iniziai a salire e al pianerottolo c'erano due coppie che si sbaciucchiavano, poi salii ancora, arrivando al primo piano. Il corridoio era buio, la luce della luna che entrava dalle finestre permetteva a mala pena di distinguere le facce delle persone che si baciavano contro le pareti e non volevo immaginare cosa o anzi chi c'era dentro quelle stanze. Proseguii e chiesi ad una ragazza, che tra l'altro seguiva i miei stessi corsi, quindi che un po conoscevo se avesse visto Niall e con un sorrisino malizioso mi rispose :" mi pare sia nell ultima stanza in fondo al corridoio, dopo l'angolo a divertirsi con una bionda" ridacchió poi sparì. Il cuore geló. Io mi sentivo una persona di merda perché l'avevo usato e intanto lui si divertiva. Svoltai l'angolo e andai all'ultima stanza che era semi chiusa. La spinsi piano, guardando dentro cercando di non essere vista. Il lato del letto era proprio davanti alla porta, quindi vidi subito tutto... Si, caro diario, Niall era lì e sentii il cuore fermarsi, ma ciò che più mi sorprese era a chi si riferiva Chloè con "una bionda". Non potevo credere che era lei... Me ne andai da quel luogo. Ti racconto tutto domai, ora non ce la faccio proprio. Love, ℋ.

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Capitolo 18
*** SPAZIO AUTRICE ***


Ciao ragazzi, ho appena pubblicato il nuovo capitolo, spero vi spiaccia. È pieno di sorprese tra nuovi baci, i larry (harry e louis) e il tradimento di Niall. Secondo voi perché l'ha fatto? E la bionda? Chi è? anyway ho pubblicato una nuova storia "Dark Soul [ draco malfoy ] " è ambientata in Harry Potter e sarà la storia della Rowling solo con l'introduzione di un personaggio che oltre a passare bei momenti con "squad" di harry, ci farà vedere un lato del piccolo malfoy che nella storia della Rowling non c'è perché non ha incontrato "l'amore" che purtroppo andrà a scontrarsi con l'onore della famiglia e i "doveri" di serpeverde. Love, -Nofs

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