Angeli vs Demoni

di roxy_fausta12
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


~~Capitolo 1
I capelli ricci di Natalia si muovevano sulle spalle della mora mentre si dirigeva al fianco del suo migliore amico, Leon al Pandemonium, uno dei locali più trendy di Buenos Aires per festeggiare il suo tanto atteso diciassettesimo compleanno.
Erano ormai quasi dieci minuti che i due camminavano per le strade della capitale argentina in un silenzio causato dal litigio della mora con sua madre Angela; l’ennesimo litigio dovuto al fatto che, al contrario di quello che pensava German grande amico della Saramego, la bionda non voleva che la figlia uscisse, aveva costantemente paura che potesse accadere qualcosa alla sua adorata bambina.
E questo Natalia non riusciva proprio a sopportarlo.
Trascorso ancora qualche minuto i due ragazzi raggiunsero il locale all’esterno del quale si trovavano altri tre ragazzi che li aspettavano: Andres, Diego e Broadway
- Ragazzi finalmente! Dove eravate finiti?- chiese Diego guardando un paio di ragazze bionde entrare nel locale.
- Problemi con Angie ?- chiese Andres e la mora annuì
- Dai non ci pensare – le disse Broadway – entriamo dai –
I quattro ragazzi entrarono mentre Natalia, rimasta qualche metro più indietro cercava, inutilmente, di raggiungerli.
Improvvisamente la ragazza cadde a terra sotto lo sguardo confuso delle persone che entravano nel locale.
NOTA AUTRICE: Ciao come state ? spero che il primo capitolo di questa storia, seppur sia breve, vi piaccia, a me piace molto.
In questo capitolo vediamo apparire solo pochi personaggi, il prossimo capitolo sarà più lungo e entreranno in scena nuovi personaggi
Kiss Kiss
Fausta

 

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


Capitolo 2

Alzando lo sguardo Natalia vide un ragazzo moro con gli occhi scuri che la fissava.
- Potresti anche aiutarmi sai?- disse la mora
- Io.. puoi vedermi?- chiese sconcertato il ragazzo
- Certo che ti posso vedere non sono mica cieca- rispose la ragazza
- Maxi andiamo – disse una ragazza rossa che si materializzò a fianco al ragazzo.
Lui annuì e se ne andò con la rossa.
-Che idiota – disse Natalia rialzandosi ed entrando a sua volta nel locale

L’intero locale era pieno di fumo e luci colorate che illuminavano i volti di tutti i presenti.
Maximiliano fissava la ragazza mora che aveva fatto cadere, inavvertitamente, mentre  raggiungeva un gruppo di ragazzi.
Era carina e molto.
- Maxi cosa guardi? L’hai visto?- chiese Federico.
Maxi scosse la testa ricordando il motivo della loro incursione al Pandemonium: trovare e uccidere un demone.
Una ragazza dai capelli rossi lunghi e fluenti che rispondeva al nome di Camilla li raggiunse.
- Vilu lo ha trovato lo sta’ portando verso quella sala- disse la rossa indicando una porta su cui campeggiava a lettere cubitali la scritta INGRESSO VIETATO.
- Sarà meglio muoversi allora- disse Federico dando una pacca sulla spalla a Maxi che dopo essersi girato a guardare un ultima volta la mora seguì gli amici nella stanza.

Era stato facile entrare al Pandemonium per  il ragazzo dai capelli verdi, la vista dei mondani si limitava a quello che potevano vedere e comprendere e di certo non potevano comprendere i demoni, gli angeli e qualsivoglia creatura appartenente a mondo soprannaturale.
Alcuni mondani, solo coloro che possedevano la Vista, che avevano capito la vera natura delle cose, avevano messo in giro voci che, da secoli, spaventavano i bambini e gli adulti, nonostante questi ultimi pensassero che fossero solamente fantasie, chissà cosa avrebbero fatto se avessero scoperto che tutte le leggende erano vere, si domandava spesso
Il ragazzo sorrise fissando una ragazza dai capelli mori striati di biondo: era bella, molto.
Indossava un vestito verde acqua, una giacca rosa cipria e, al collo portava un ciondolo rosso grosso quanto il pugno di un neonato attaccato ad una catenella argentata.
Già da quella distanzasi riusciva a capire che quel ciondolo era vero… e prezioso
La ragazza, accortasi del fatto che lui la guardava, gli sorrise ammiccando e si diresse verso una parete
- Ciao tesoro – le disse il ragazzo
Lei per tutta risposta sorrise nuovamente.

Natalia si stava annoiando, i ragazzi avevano già iniziato a bere e eccetto lei tutti i suoi amici erano ubriachi.
Da quando era entrata inoltre si sentiva osservata; sentiva lo sguardo del ragazzo che l’aveva fatta cadere su di sé;si girò per un secondo a guardarlo e dovette ammettere che nonostante fosse un idiota era abbastanza carino: stava parlando con la rossa e un altro ragazzo moro, con un ciuffo che avrebbe fatto invidia al suo migliore amico.
Poi lo vide allontanarsi, ma non prima di averle lanciato un ultimo sguardo.
Vide un coltello in mano a una ragazza mora che aveva raggiunto il trio e allarmata si girò verso gli amici
- Torno subito- urlò Natalia per poi seguire il quartetto che sembrava invisibile a tutti meno che a lei.
Un’ altra ragazza entrò in una stanza proibita al pubblico seguita da un ragazzo seguita a loro volta dal quartetto.
Natalia decise di seguirli e la scena che vide quando entrò non le piacque per nulla.
NOTA AUTRICE: Ciao a tutti/e anche questo capitolo non è molto lungo però allungarlo ulteriormente lo avrebbe fatto, a mio parere, diventare pesante.
Dedico il capitolo a Goccia di rugiada e a GaiaFalba, che hanno recensito e a _Caterina98_ che ha messi la storia tra le preferite.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che lo recensirete.
Vi dico fin d’ora che cercherò di pubblicare ogni settimana, non in un giorno preciso però sappiate che per la scuola posso pubblicare SOLO il martedì pomeriggio o nel weekend.
Ogni tipo di critica è bene accetto e in ogni caso sappiate che se non ho ancora risposto alle recensioni di questa storia o di quella vecchia è perché prima, causa scuola, non ho potuto rispondere e mercoledì pomeriggio e ieri ho dovuto fare tutti i compiti per la prossima settimana, ma oggi prometto che vi risponderò
Kiss kiss
Fausta <3

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


~~Natalia si paralizzò davanti alla scena che le si presentò davanti; il ragazzo dai capelli verdi era con le spalle al muro, intorno a lui, armati di tutto punto i ragazzi che stava seguendo.
Il moro che l’aveva fatta cadere, puntando un coltello alla gola del ragazzo prese la parola – Sai che cosa siamo?- chiese
- Cacciatori- sibilò il ragazzo.
Maxi teneva lo sguardo fisso sul demone mentre lo interrogavano.
- Ce ne sono altri come te?- chiese Federico
-  Di cosa parli?- chiese falsamente il demone
- Dei demoni, creature malvagie  che , per il Conclave, si trovano fuori dalla nostra dimensione originaria- intervenne Camilla
- Posso darvi informazioni – disse il demone
- Non credo che tu abbia qualche informazione che ci possa interessare- disse Maxi
- Alejandro io so dov’è- disse il demone, capendo che la fine per lui era ormai vicina.
- Alejandro è morto e sepolto- disse Maxi
- Direi che per te è finita – disse Francesca.
Maxi stava per affondare il coltello nel petto del demone quando un – FERMI – risuonò nella stanza
Maxi si girò e in piedi di fianco alla porta vide la ragazza.
- Vattene – le disse Federico
- No, se me ne vado lo ucciderete- rispose lei
- E cosa ti importa se lo uccidiamo sentiamo?-chiese Maxi
- Non si può andare in giro a uccidere le persone – esclamò lei in risposta
- Nata sei qui?- chiese qualcuno all’esterno della stanza e lei si girò, quindi il suo nome era Nata, interessante.
- Lui non è una persona è un demone – intervenne Violetta
- Voi siete pazzi – disse Natalia.
Un tonfo risuonò nella stanza la ragazza e Maximiliano si girarono di colpo il ragazzo dai capelli verdi giacque a  terra immobile per alcuni secondi per poi sparire mentre Federico nascondeva nuovamente il coltello, la mora cacciò un urlo.
- Ha visto tutto dobbiamo portarla da Pablo – disse Francesca, gli altri annuirono.
- Non vi azzardate – tentò di dire Natalia, ma a causa di una runa che le aveva disegnato Maxi sul braccio cadde all’istante tra le sue braccia svenuta.

NOTA AUTRICE: Ciao a tutti/e come state? Vi chiederete, penso, perché io non faccia capitoli più lunghi? La risposta è semplice purtroppo questa settimana a scuola ci sono state veramente tante interrogazioni e la prossima avremo moltissime interrogazioni  più alcune verifiche abbastanza complicate.
Cercherò di scrivere capitoli più lunghi penso che però capirete se non saranno lunghi come quelli di altri autrici che magari pubblicano più raramente.
Detto questo che ci tenevo a chiarire spero che il capitolo vi piaccia
Un bacione a tutti/e
Fausta <3
 

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Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


~~Maxi la guardava dormire, i capelli scuri le incorniciavano il viso.
Si pentiva della runa che le aveva disegnato sul braccio; aveva supposto che fosse una cacciatrice dato che poteva vederlo, ma forse non lo era.
Erano passati tre giorni da quella sera, quando l’avevano portata, svenuta, all’Istituto  eppure lei non aveva ancora ripreso conoscenza.
Improvvisamente gli occhi di Maxi captarono un movimento della ragazza, che dopo qualche secondo aprì gli occhi.

Natalia aprì gli occhi, si sentiva  stanca, spossata ed era piuttosto sicura che quella dove si trovava non fosse la sua camera da letto si guardò intorno; non c’era nessuno.
Sul comodino vide il suo cellulare e lo afferrò senza esitare, una volta acceso notò che erano passati tre giorni dalla serata in discoteca, il pensiero della ragazza andò dritto a sua madre Angela e si accorse che c’era, oltre a svariate chiamate di Leon, un messaggio nella segreteria telefonica da parte di Angela.
Stava per ascoltarlo quando, alzato lo sguardo notò un paio di grandi occhi castani  che la osservavano curiosi.
- Ciao come stai? – chiese la ragazza, Natalia non rispose, quella era la ragazza che aveva attirato il ragazzo dai capelli verdi nella stanza.
- Io sono Violetta- disse la ragazza e Natalia, per la seconda volta non rispose
- Ascolta – disse Violetta sedendosi sul letto – so che probabilmente sarai  confusa e spaventata, ma il fatto che tu sia sopravvissuta alla runa vuol dire che sei come me –
- Cosa?- esclamò Natalia
- Beh tecnicamente saresti diventata una dimenticata- disse Violetta
- Tutto bene?-  chiese la bionda notando lo sguardo perso di Natalia, che pensava al messaggio della madre.
- Vorrei restare un po’ sola – disse  Natalia, Violetta annuì e uscì dalla stanza.
Finalmente sola Natalia prese nuovamente il cellulare e fece partire la segreteria, la voce di sua madre rimbombò nella stanza.
- Nata non tornare a casa, va da Leon e non tornare finché non te lo dirà German, non dimenticare mai che ti voglio bene bambina mia- Angela urlò poi  Natalia cadde nuovamente nell’oblio.
NOTA AUTRICE: Ciao a tutti/e, come state? Oggi è il compleanno di Alba e sono riuscita a aggiornare prima.
Spero che il capitolo vi piaccia è dedicato ad un autrice che stimo moltissimo, che mi ha sempre sostenuta e che scrive una delle mie storie preferite: GaiaFalba; spero che il capitolo ti piaccia
Kiss kiss
Fausta

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