Valentine's day

di ese96
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una dolce sorpresa ***
Capitolo 2: *** Dolce malinconia tra le strade di New York ***
Capitolo 3: *** Una romantica cena per due ***
Capitolo 4: *** Amarsi tra i ricordi ***



Capitolo 1
*** Una dolce sorpresa ***


one shot1

UNA DOLCE SORPRESA 

Mi svegliai di soprassalto. Il letto dell’Istituto era davvero troppo scomodo per me, nonostante fosse passato ormai tanto tempo dalla prima volta che ero stata ospitata qui. Le lezioni di scherma e di combattimento stavano diventando talmente dure che non riuscivo neanche ad arrivare a casa, tanto che rimanevo a dormire qui. E quando mi riprendevo, la mia testa iniziava a pensare a tutto quello che era successo in questi mesi. Demoni, vampiri, armi, la perdita del mio migliore amico Simon, la conoscenza del cacciatore più pazzo di sempre, nonché mio padre, e del suo adorato figlio demoniaco, cioè mio fratello, facevano capolino nella mia memoria e non mi permettevano di dormire. Tutto quello che era successo faceva parte del passato, quello che io e Jace avevamo sofferto… Jace. Mi chiesi dove fosse in quel momento. Quando ero all’istituto rimaneva sempre con me, nonostante le lamentele di mia madre che sapeva di parlare a vanvera. Io e Jace ormai eravamo inseparabili, due corpi e un’anima sola. Mi girai per vedere che ore fossero. Sbuffai, erano solo le 5 e mezza del mattino, fuori era ancora buio. Poi, accanto al cellulare vidi un bigliettino, “per Clary”. Lo aprii, lessi tutto d’un fiato e mi alzai sorridente. Jace mi aspettava alla serra.

Arrivai alla sera con il fiatone. Jace sapeva come suscitare curiosità in me e lo faceva molto spesso. Era un guerriero, il migliore della nostra età, e ne era perfettamente consapevole, come sapeva bene quanto lo amassi. Avrei sfidato il mondo per lui, solo unicamente per lui. Lo trovai che guardava i grattacieli di New York dalla terrazza della serra assorto nei suoi pensieri. Sapevo che mi aveva sentito, i suoi sensi erano sempre all’erta. Guardai la terrazza e rimasi basita. Tutto il perimetro era accompagnato da pietre di stregaluce. Con il loro bagliore illuminavano la figura di Jace, che senza di loro sarebbe stato al buio più completo. Al centro era distesa una coperta rossa con dei cuscini e un cestino pieno di mele.

“Sapevo ti saresti svegliata presto”. Sobbalzai. Jace si era girato verso di me e sorrideva. “Ti piace?” mi chiese.

“Jace, tutto questo… è magico.” Ero letteralmente a bocca aperta.

“Una sorpresa speciale per una ragazza speciale.” E mi fece segno di accomodarmi sulla coperta. “Spero solo che nessun corvo venga a disturbarci oggi” Ridacchiai.

“Eugene a parte, quella volta non è stato per niente male.” Si sedette accanto a me così facendo mi diede la possibilità di guardarlo negli occhi. Fece un bel respiro e parlò.

“Clary, tutto questo è per ringraziarti di quello che hai fatto per me.” Lo guardai stranita e feci per parlare ma lui mi azzittì con un dito sulla bocca. “Non puoi capire come fosse la mia vita prima di incontrarti. Ero semplicemente un guerriero alla ricerca continua di demoni da uccidere. Non avevo paura di morire perché non avevo nulla da perdere. Quella che avrei dovuto considerare la mia famiglia non la sentivo davvero mia, vivevo per quello scatto di adrenalina che uccidere demoni poteva darmi. Poi sei arrivata tu, e ho iniziato ad avere paura di perderti, avevi dato un senso alla mia vita, quello di proteggerti. Ma alla fine è stato tutto il contrario” mi accarezzò una guancia “alla fine mi hai protetto sempre tu, mi hai letteralmente riportato alla vita. Ti prometto che niente d’ora in poi potrà mai separarci.”

“Stai scherzando? Nessuno potrà mai separarmi da te, né ora né mai! Ti amo Jace, per sempre.”

“Anch’io Clary.” Mi baciò come solo lui sapeva fare “Buon San Valentino” e mi ficcò una mela in bocca ridendo.

NOTE DELL'AUTRICE

Buonasera! Nella mia mente bacata questa dovrebbe essere una raccolta di one shot su quello che i personaggi della serie faranno a san Valentino. Non potevo non incominciare da Jace e Clary!

Non so ancora quali altri personaggi farò, ma credo saranno un bel po'. Detto ciò, è la prima volta che scrivo qualcosa su questa serie, quindi fatemi sapere cosa ne pensate di questa prima one shot! 

Baci 

ese96

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Capitolo 2
*** Dolce malinconia tra le strade di New York ***


one shot2

DOLCE MALINCONIA TRA LE STRADE DI NEW YORK

Izzy passeggiava nella strade di New York, con la runa dell’invisibilità a proteggerla, cercando di capire come i mondani potevano essere così felici, pur avendo una vita effimera. Correvano da una parte all’altra, alla ricerca di un taxi o semplicemente camminando per tornare a casa. Molti entravano in quei negozi pieni di cuori e fiori che, come tutti gli anni, annunciavano la festa di San Valentino. Puah! Sai quante mogli ricevevano regali da mariti tutti premurosi solo per quel giorno e poi correvano dall’amante tutti gli altri? Come aveva fatto suo padre… Scosse la testa. Non voleva pensarci, era tutto finito ormai. Di solito quel giorno trovava qualcuno che poteva fargli compagnia, farle passare una piacevole serata… ma quest’anno non ne aveva voglia. Tutti quei pensieri mielosi non facevano altro che farle ricordare Simon e la sua faccia buffa quando aveva assaggiato per la prima volta i suoi manicaretti. Quel ragazzo le mancava disperatamente. Non credeva che lei, Isabelle, la cacciatrice di demoni, una ragazza “tosta” come piaceva definirla a suo fratello Jace, si fosse innamorata di uno come lui, un ragazzo goffo e impacciato all’inizio, ma che si era dimostrato la persona più coraggiosa di tutte. Senza di lui, nessuno di loro sarebbe stato lì e lei lo aveva capito alla fine, dopo tanto tempo, quando l’arrabbiatura nei suoi confronti era passata. Si sentiva così sola, senza la possibilità di poterlo confessare a nessuno. Jace aveva Clary dal primo momento in cui i loro sguardi si erano incrociati, Alec era finalmente riuscito a trovare una persona che lo amava con tutto se stesso, e nonostante tutti quei glitter Magnus non era affatto male. Quando lei avrebbe trovato la sua metà della mela?

Sospirando, entrò in un negozio, dopo aver eliminato la runa dell’invisibilità, e si trovò davanti un ragazzino della sua età con la bocca spalancata e gli occhi di fuori. Izzy alzò gli occhi al cielo. Questi mondani avevano tutti la stessa reazione. Poi ricordò che anche Simon l’aveva guardata così la prima volta, ma per lei lui era sempre stato carino non fastidioso.

“come, ehm, posso… aiutarti?” e arrossii.

“Vorrei una scatola di cioccolatini e una rosa rossa” il colore della rosa era proprio quello del ciondolo della sua collana.

“certo” e si affrettò a servirla e riverirla, sempre più rosso in viso. Isabelle tossì, per attirare nuovamente la sua attenzione. “Anche un bigliettino, grazie”. Pagò tutto e andò via, con le idee più chiare. Sapeva quello che voleva fare.

Camminava, sicura di dove andare. Era andata in quella casa spesso, per un motivo o per l’altro. Si sedette su quella panchina che si trovava proprio di fronte al portoncino e la fissò. Non era cambiato nulla, solo lei e i suoi sentimenti. Mangiò un cioccolatino, uno di quelli pieni di liquore e con la ciliegia all’interno, squisito. Poi si alzò, lasciando la carta sulla panchina e si avvicinò alla finestra della stanza di Simon. Lui era lì, disteso sul letto, con un manga tra le mani. Izzy lo guardava, e più lo fissava e più le mancava. Non riusciva a capire come potesse essersi radicato in lei in così poco tempo, lei che non aveva mai fatto entrare nessuno nel suo cuore… Si avvicinò e lascio la scatola, la rosa e il bigliettino sul comodino, poi fece una carezza sul suo viso e se ne andò nell’ombra.

Sulla carta due sole parole: ti penso.


NOTE DELL'AUTRICE
Non riuscivo ad aspettare, dovevo pubblicarlo! Questo è il San Valentino di Izzy, un po' triste. Fatemi sapere cosa ne pensate! Baci!

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Capitolo 3
*** Una romantica cena per due ***


one shot3

UNA ROMANTICA CENA PER DUE

Alec aveva preparato tutto nei minimi particolari. La tavola era cosparsa di glitter, le candele erano quelle al cioccolato e cannella, le preferite di Magnus, che gli ricordavano i tempi del Perù, e i piatti che Alec aveva preparato per la cena erano i preferiti dello stregone. Voleva che tutto fosse perfetto, quasi... magico. Una festa solo loro, anche se San Valentino era davvero una festa sdolcinata, di quelle che interessavano a Izzy, non a lui. Sospirò. Tante cose erano cambiate da quando quello stregone glitterato con gli occhi da gatto era entrato nella sua vita. Aveva accettato quello che era ed era diventato più forte, solo grazie a lui. E lui l'aveva ripagato con gelosie, dubbi e insicurezze. Per questo era sgattaiolato dall'Istituto nel primo pomeriggio, quando Izzy non c'era e Jace era impegnato ad allenare Clary, per preparare la sorpresa perfetta, sotto lo sguardo vigile del presidente Miao. Niente sarebbe dovuto essere lasciato al caso quella sera. Tutto questo era per dimostrargli che aveva capito, che nonostante tutto niente avrebbe potuto separarli, l'amore oltrepassa i confini del tempo, della vecchiaia, ad Alec non importava di rimanere vecchio accanto a Magnus, non più. Lui voleva quello stregone dalle manie e dai gusti strani, che fosse stato per un anno, cento o per l'eternitá.

Questi pensieri accompagnavano Alec nell'attesa, tanto da non accorgersi minimamente dello stregone che faceva capolino dalla porta.

"Alexander sei qui" il cacciatore sussultò e si voltò verso la voce. Magnus sembrava molto stanco, prosciugato. Doveva essere stato estenuante il suo impegno della giornata. Ma la sua non era stata una domanda, più una esclamazione di meraviglia e di stupore, sussurrata, come se neanche lui ci credesse.

"Oh be" borbottò Alec "sorpresa!". Non era contento di quello che era successo. Avrebbe voluto trovarsi di fronte alla porta al suo arrivo e abbracciarlo, vedere la sua faccia rischiararsi di un sorriso di quelli che donava solo a lui. E poi dirgli col sopracciglio alzato e una smorfia sul viso "Hai visto? Anche il mio gusto é buono e sicuramente più sobrio del tuo"

Guardò lo stregone, ancora in stato di shock. Era troppo pallido e Alec si avvicinò a lui. "Ti vedo stanco" disse "tutto bene?" "Si ora che sono qui meglio"sorrise "mi infondi una pace e una serenitá che non credevo possibile per uno come me" e si baciarono. "Non ti ci abituare troppo" bofonchiò Alec arrossendo "questo accade una volta ogni 50 anni" era tutto troppo sdolcinato per lui.

"Oh lo so Alexander tranquillo" e cominciò a ridere. Alec non poté non seguirlo e ridacchiare con lui.

Ad Alec non sarebbe rimasto niente altro di quella serata nei ricordi a parte la risata cristallina di Magnus.

E così il Cacciatore capì di non poter più stare senza di lui. E fece una promessa a se stesso. Sarebbero stati insieme, finché morte non li avesse separati.

NOTE AUTRICE

Salve a tutti! Pubblicherò immediatamente anche l'altra one shot, quindi i commenti al prossimo capitolo!

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Capitolo 4
*** Amarsi tra i ricordi ***


one shot4

AMARSI TRA I RICORDI

Tessa guardava Jem negli occhi. Non riusciva ancora a credere Jem, il suo Jem, fosse lì di fronte a lei e la fissasse dolcemente. Era passato un po’ di tempo da quell’incontro sul ponte che aveva completamente cambiato le loro vite, ma lei non riusciva ancora a credere che niente li avrebbe più separati. Aveva passato quasi cento anni da sola, vegliando insistentemente sulla sua famiglia, senza che nessuno la vedesse o la riconoscesse. Era stato meglio così dopotutto, pensò Tessa girando piano il caffè che aveva di fronte, niente a che vedere con il tè londinese a cui era abituata quando Will era ancora insieme a lei su questa Terra, sarebbe stato davvero difficile spiegare perché lei era ancora lì mentre il tempo scorreva imperterrito.

Pensava che la sua discendenza si fosse conclusa con Stephen, una vera pugnalata al cuore. Sentiva il rimorso per quello che era successo, come se Will fosse lì a giudicarla, anche se Tessa sapeva benissimo che lui non le avrebbe detto nulla, l’avrebbe stretta a se e le avrebbe detto di amarla come il primo giorno che l’aveva vista dalle sorelle oscure. A volte le mancava così tanto…

Poi aveva conosciuto Jace e no, non assomigliava affatto a Will. Biondo e con gli occhi ambrati, mai visto qualcosa di più diverso. Poi lo aveva sentito parlare, aveva visto come guardava Clarissa Morgenstern, e gli si era stretto il cuore. Amare incondizionatamente era proprio quello che gli Herondale sapevano fare meglio.

Alzò lo sguardo e vide Jem che la fissava, incuriosito. Perdersi nei suoi pensieri era tipico di Tessa. Lei gli sorrise, complice e a lui brillarono gli occhi di felicità.

“Cosa credi che penserebbe Will di tutto ciò?” gli chiese Jem, sorridendo. Ogni tanto parlavano di Will, con tanta nostalgia. Era stato un punto fermo nella loro vita.

“Intendi di noi?”

“No, di San Valentino” e le indicò la strada. Venezia strabordava di turisti come sempre. Era una città che si addiceva molto alla festa degli innamorati, la laguna dava quell’atmosfera suggestiva che consentiva a tutti di lasciarsi andare alla fantasticherie. Si sentiva davvero l’amore nell’aria. Tessa scrollò le spalle. “Probabilmente avrebbe riso di come i mondani disegnano Cupido, con l’arco e le frecce con la punta a cuore, e avrebbe detto che non aveva bisogno di una stupida festa per dimostrarmi di amarmi. Lui lo faceva già ogni giorno” rideva e piangeva allo stesso tempo, ma le lacrime che versava erano amare e nostalgiche. Lo aveva amato davvero con tutta se stessa. Jem ridacchiò “Si, avrebbe detto esattamente così” e mi prese una mano. “Ho un’idea” mi disse. Tessa gli fece un segno, per dirgli che lo stava ascoltando.

“Mettiamo da parte tutto per un giorno. Comportiamoci da mondani, per quanto strano possa essere. Facciamo un giro su una gondola e cantiamo a squarciagola con il gondoliere. Facciamo tutto ciò che Will ci ha insegnato: amiamo la vita e viviamola fino in fondo. Stiamo insieme e facciamo che oggi sia l’inizio di una bellissima avventura in giro per il mondo insieme.”

“Dobbiamo andare al matrimonio di Jocelyn e Luke” gli ricordò. Jocelyn non sapeva ancora nulla, ma Luke prima che lei andasse via le aveva confessato il suo progetto. Ma l’idea le piaceva, e lui lo sapeva.

“e ci andremo, te l’ho promesso. Ma voglio rivedere tanti posti che da Fratello Silente non ho potuto più visitare. Ti va di tornare a Londra, insieme? Voglio che tu sia con me quando ripercorrerò la mia vecchia vita.” Lei gli sorrise, sapeva che gli avrebbe dato corda. Jem sapeva quali corde far vibrare della sua anima.

“Okay, ma voglio un mazzo di rose e un sacco di cioccolatini al cioccolato fondente”

“Basta così poco per convincerti? La prossima volta ti porterò in una fabbrica di cioccolato allora” si alzò dal suo posto e le prese la mano. Amare Jem era confortante, rassicurante come stare seduti in mezzo al verde in una giornata di primavera, quando i fiori stanno incominciando a sbocciare. La baciò delicatamente e lei sorrise teneramente. Venezia sarebbe stato lo scenario perfetto per l’inizio della sua seconda vita.


NOTE DELL'AUTRICE
Ho un'altra oneshot nella mente, ma non so se riuscirò a scriverla. Il tema centrale era San Valentino e voglio rispettarlo.
Mi è piaciuto molto scrivere questi racconti, avevo sempre e solo scritto di Twilight e da un unico punto di vista, quindi per me è stato strano confrontarmi con tanti POV in così poco tempo. L'idea è nata per caso ma mi è piaciuta così tanto che in mezzora avevo scritto il primo racconto.
Ringrazio chi ha letto queste storie nate dalla mia mente malata e chi mi farà il grande onore di dirmi il suo pensiero. Grazie di cuore.
Un bacio
ese96


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