Impronte sulla sabbia

di End of me
(/viewuser.php?uid=135415)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Volontà ***
Capitolo 2: *** Grazie ***
Capitolo 3: *** Disobbedienza ***
Capitolo 4: *** Responsabilità ***
Capitolo 5: *** Gelosia ***
Capitolo 6: *** Importante ***
Capitolo 7: *** Lasciare ***
Capitolo 8: *** Treno ***
Capitolo 9: *** Forza ***



Capitolo 1
*** Volontà ***


1. Volontà

 

Quando Robin incontrò Rufy e la sua ciurma per la prima volta, mentre stavano fuggendo da Wiskey Peak con la principessa Bibi, venne colpita così tanto dalla forza di volontà del capitano che decise di aiutarli regalandogli l´Eternal Pose.

Più tardi, solcando il mare sul dorso della sua tartaruga, si rese conto che non aveva consegnato la bussola per aiutare loro, ma piuttosto per lanciargli un grido d´aiuto.

Venite ad Alabasta, presto, presto. La sua forza di volontà mi fa sentire così viva.








Note dell´autrice:

Ed ecco che mi butto in questa nuova avventura... Ho deciso di iniziare questa raccolta perché non riesco a capacitarmi del perché ci siano così poche Rurobin in giro... beh, quindi ho deciso di scrivere qualcosa su di loro xD
Premetto che non ci sarà una data precisa per la pubblicazione dei capitoli, quindi i tempi d´attesa varieranno, anche se cercherò di non allungarli troppo.
Grazie per aver letto il primo capitolo, alla prossima!
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Grazie ***


2. Grazie 

Robin non ricordava di preciso chi è stato l´ultimo ad averle rivolto uno sguardo sincero o delle parole gentili. Forse è stato Sauro, ma forse l´aveva anche dimenticato nei meandri dei suoi ricordi, tra i visi delle persone che aveva ucciso o ingannate.

Fu per questo che il grazie di Rufy per averlo tirato fuori dalle sabbie mobili di Crocodile le spezzò il cuore: chi è che ringrazia il nemico sull´orlo della morte? Era un grazie che faceva tanto male ma anche tanto bene, un grazie che le riversò addosso le colpe che aveva ammassato nella sua vita, un grazie che le faceva credere di poter essere diversa dal demonio che era.

Ma come le sue emozioni nascoste, anche il suo viso rimase impassibile davanti a quello sguardo sincero. Quando dischiuse le labbra per parlare, piuttosto di chiedere perché la ringraziasse, disse: - perché combatti?






Note dell´autrice:

Beh, anche questo capitolo viene pubblicato di notte x°° avrei voluto pubblicarlo prima, ma visto che non mi convinceva del tutto, ho modificato gran parte del testo, e questa flash-fic è la versione che mi piace di più. Come avrete sicuramente già capito, la raccolta seguirà un´ordine cronologico, almeno per l´inizio, poi... chissà xD 
Grazie per aver letto, alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Disobbedienza ***


3. Disobbedienza

 

Robin si sente cadere. Si sente sprofondare nella sua tomba, buia e sconfinata, pensa allora questa sarà la mia vita dopo la morte. Un pozzo nero, senza acqua né luce, in cui patirà tanto, tanto freddo. Alza le palpebre e, osservando i pezzi di muro e soffitto che cadono senza sosta, constata di non star affatto cadendo nella sua tomba: è la tomba a cadere su di lei.

Improvvisamente sente una terribile sensazione di vuoto e sconsolazione. Ha già pianto prima, spiegando al re di Alabasta che il suo obbiettivo è stato impedire a Crocodile di trovare Pluton, e vorrebbe piangere di nuovo, ma Robin non possiede tante lacrime da versare. Forse le ha già spese tutte quante nella sua infanzia. Quindi, non potendo fare altro, abbassa le palpebre, non del tutto, fissa lo sguardo sfocato su Cappello di Paglia, mi mancherà, si dice, sta ricevendo l´antidoto dal re, almeno vivrà, ma mi mancherà, perché?, Robin non vuole che le manchi, Robin vorrebbe poterlo vedere ancora, vorrebbe farsi contagiare dalla sua vitalità, la sua forza di volontà, vorrebbe sentirsi un´altra volta viva, ma ormai non le rimane altro che patire fame freddo solitudine in quel buco che è la sua tomba e che le sta cadendo addosso. Robin è una persona composta, non si fa prendere dal panico, non si attacca ad illusioni mascherate da speranze. Sa che è giusto così.

Deve cadere in quel nero.

Ora, finalmente, chiude gli occhi e aspetta la sua fine, fiera, dignitosa e coraggiosa, così come ha sopravvissuto fino ad oggi – fiera, dignitosa e coraggiosa, per non vedere la cattiveria che ha nel cuore. Poi, però, sente una forte presa al ventre che la strappa dalla sua morte onorevole, dal buio delle sue palpebre.

- Lasciami morire qui! - Esclama l´archeologa quando si accorge che Rufy se l´è caricata in spalla.

- Non ho più un motivo per vivere.

- E spiegami, perché dovrei obbedire a una come te? - Tutto si ferma. Dal suo occhio della mente, Robin vede le pietre fermarsi di colpo e ritornare ai loro posti, solidi e lisci. Vede se stessa fermarsi a mezz´aria nel buco nero che è la sua tomba e tornare indietro, finché la luce non l´inonda, quasi accecandola. E poi viene trasportata via, via, così lontano che nemmeno lei sa più dove.

La forza di volontà del capitano la nutre, le da quella vita che lei voleva gettare.

Non è ancora giunto il momento di morire.  








Note dell´autrice:

E anche questa è fatta xD ci ho messo un po´ a pubblicarla perché ho continuamente cambiato qualcosa x°° come molti noteranno, per esempio, il tempo: normalmente a me piace molto scrivere in presente, quindi non so perché gli ultimi due capitoli li ho fatti in passato... :S ma vabbè, penso che i prossimi capitoli saranno tutti in presente!
Intanto grazie per aver letto, fatemi sapere cosa ne pensate!
Alla prossima :)

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Responsabilità ***


4. Responsabilità

 

Perché Robin vuole unirsi alla ciurma di Cappello di Paglia? Per sopravvivere. Per avere una protezione. Per non finire nelle mani della marina.

L´archeologa si siede, appoggia il mento sul palmo della mano, sorride al Capitano. È un sorriso di sfida, sta combattendo con parole movimenti sguardi ben precisi per assicurarsi il suo posto in quel gruppo.

- Devi prenderti le tue responsabilità.

- Cos´è che vuoi?

- Permettimi di entrare a far parte della tua ciurma.

Tutti i membri la guardano scioccata. Robin l´ha previsto.

- Non la prenderemo!

- È una donna pericolosa!

- Rufy, non le permetteremo di restare sulla nostra nave!

Ha previsto anche questo.

- Mi hai costretto a vivere, non ho un posto a cui tornare. Quindi mi lascerai rimanere con voi, giusto? - Robin incatena i suoi occhi furbi con quelli ingenui e buoni del Capitano. La battaglia è incominciata, e lei deve vincere ad ogni costo.

- Ah, giusto. - Replica il ragazzo, pensieroso. - Oh, beh, se le cose stanno così, va bene.

Robin sgrana gli occhi e socchiude le labbra, così poco che solo lei se ne accorge.

Questo non l´ha previsto.

Non ha nemmeno previsto questo senso di sollievo che le pervade il cuore, o la gioia che le manda brividi sulla schiena.

Perché Robin vuole unirsi alla ciurma di Cappello di Paglia? Non lo sa, ma questa volta non sopporta il pensiero di essere per l´ennesima volta l´ombra di un´organizzazione distrutta, non finché ci saranno gli occhi neri del capitano a ricordarle che lui ci crede, ci crede nel buono che si trova in lei.




Note dell autrice:

Ed anche questa è fatta xD devo dire che all´inizio ho avuto tutt un´altra idea per questo capitolo, ma alla fine ho cambiato tutto :) voglio ringraziare Zomi e Mariaace, che hanno recensito questa raccolta, e spero che anche questo capitolo sia di vostro gradimento (naturalmente anche a tutti voi atri lettori!)
Grazie per essere passati, alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Gelosia ***


5. Gelosia
 

I pirati di Cappello di Paglia hanno perso la partita. E con la partita hanno perso Robin.

Rufy osserva la donna incrociando le braccia al petto, come un bambino offeso. La segue con lo sguardo mentre si dirige verso la ciurma di Foxy, aggrotta le sopracciglia mentre, sorridente, indossa la mascherina e chiede alla squadra nemica come le sta, preme le labbra con forza e dilata le narici quando gli uomini del capitano nemico, adoranti, lodano la sua bellezza.

Non penseranno sul serio che rimanga per sempre da loro? Robin fa parte della sua ciurma, sua e di nessun altro!

Uno di loro nota il suo sguardo ostile, gli regala un sorriso a cui mancano alcuni denti ed esclama: “Ma come, Cappello di Paglia, non dirmi che sei geloso?”






Note dell´autrice:

Eccomi tornata! Questa volta ci ho messo un po´ di più perché la settimana scorsa ho dovuto lavorare e non ho avuto tanto tempo per scrivere xD ma almeno ce l´ho fatta! Un grazie speciale a Zomi, che a ogni capitolo ha lasciato una piccola recensione e anche a  Mariaace, che ha commentato gli ultimi due capitoli! Ma ringrazio naturalmente anche tutti quelli che seguono questa storia in silenzio!
Alla prossima :)
 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Importante ***


6. Importante

A Rufy non importa chi sia quel Aokiji, non gli importa che sia un Marine o un uomo potente che potrebbe ucciderlo in qualsiasi momento.

Aokiji ha fatto qualcosa che non avrebbe dovuto mai fare: ha scavato nel passato di Robin, ha usato le parole come lame taglienti per ferirla ma, soprattutto, ha parlato di doverla uccidere, e questo non può perdonarlo, no, perché nessuno ha il diritto di portargli via un nakama, nessuno ha il diritto di portargli via lei.

E questa e l´unica cosa che conta.  







Note dell´autrice:

Ta-daaaa, eccomi qua! Beh, questa volta non ho davvero molto da dire (che novità xD), a parte che a me, questo capitolo, piace particolarmente... Quindi ringrazio tutti quelli che leggeranno e magari recensiranno questa flash-fic! Alla prossima :)

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Lasciare ***


7. Lasciare

Robin l´ha fatto. Di nuovo.

Di nuovo, tradisce qualcuno.

Di nuovo, distrugge qualcuno.

Di nuovo, abbandona qualcuno.

Questa volta, però, sta lasciando persone che le hanno offerto amicizia, non un contratto di lavoro. Non importa che lo stia facendo per salvarli, perché loro non lo sapranno mai. Usciranno da questa avventura con il retrogusto amaro del tradimento, e va bene così. Però... fa comunque male sapere di aver abbandonato una ciurma che l´ha accolta senza condizioni e pregiudizi. Fa male sapere di aver ferito Chopper e Sanji con le sue parole di ghiaccio, loro che hanno messo Water Seven a soqquadro per trovarla. Ma quello che fa più male di tutto è vedere Rufy coglierla in fallo durante il secondo attentato a Iceburg con i membri della CP9.


Dovrei smetterla, smetterla. Si ripete più e più volte come una cantilena, voltando le spalle ai membri della ciurma per non dover guardarli, avanzando verso una delle finestre della stanza. Non ce la fa più, deve andare via di lì. Via dal CP9, via da Iceburg, via dai suoi ex-compagni, via da Rufy. Senza però poter osservare i lineamenti del capitano lì presente, la sua mente elabora una seconda immagine di lui, una sorridente, gentile, che rimane impressa nella sua testa, aggrovigliandosi nel flusso dei suoi pensieri. Dovrei smetterla di distruggere persone. Tradire un rapporto di lavoro è perdonabile, ma tradire una famiglia è inaccettabile. Questa volta non ne uscirò illesa. Forse avrei dovuto smettere molto prima, di tradire e distruggere e abbandonare, ma ormai è troppo tardi. Il tempo è venuto a regolare i conti.

E mentre pensa tutto questo, vede davanti a sé l´indelebile immagine di Rufy che le sorride fiducioso.

“Non ci incontreremo mai più.”










Note dell´autrice:

Ne è passato un po´ di tempo, ma eccomi qui :) questo capitolo è stato veramente un colpo d´ispirazione, infatti l´ho buttato giù quasi tutto d´un fiato, e devo dire che, fino ad ora, è uno dei miei preferiti xD Come sempre, un grazie a tutti quelli che leggeranno e recensiranno questa one-shot! Alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Treno ***


8. Treno




Il treno di Water Seven è un treno della morte.

È un treno della salvezza per molte altre persone, persone che viaggiano, commerciano e visitano luoghi lontani, ma per Robin è il simbolo della fine. La sua fine.

Comodamente seduta su una sedia imbottita, protetta dalla tempesta che imperversa sul mare, Robin aspetta di essere uccisa, dopo aver sopportato l´onta di essere stata privata delle sue cose, dei suoi diritti, della sua famiglia.

La donna si sorprende a scoprire quanto simile sia la tempesta fuori dal finestrino alla tempesta dentro di lei.

Lei, però, non può cedere. Non adesso. Non dopo tutto quel tradimento che tradimento non è stato ma sacrificio, non dopo essere arrivata così lontano.

Allora cerca di coprire la tormenta con i ricordi – l´unica cosa di cui non la possono privare – come si copre il corpo di un defunto.

Sorride, Robin, sorride nella sua tempesta, immagini di momenti felici le passano davanti. Una in particolare le appare ripetutamente, la fa sorridere ancora di più, finché il suo sorriso non appartiene più a lei, ma al ragazzo che occupa ogni angolo della sua mente, che sicuramente l´accompagnerà fino al patibolo, ben radicato al centro dei suoi pensieri.

Sorride finché il suo sorriso non appartiene a Rufy.





Note dell´autrice:

Lo so, aggiorno in un ritardo imperdonabile, ma in mia difesa posso dire che sono stata molto impegnata questo mese! E poi di recente ho scritto anche il prossimo capito, quindi lo pubbicherò appena finito di correggerlo!
Ah, avete notato? Ho cambiato il carattere delle lettere, semplicemente perché Times New Roman mi piace di più xD 
Un grazie grandissimo a tutti quelli che leggerano e recensiranno!
Spero che questo capitolo vi piaccia, alla prossima!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Forza ***


9. Forza
 

Sono parole dure, quelle di Robin, sono parole che tagliano, picchiano, bombardano, affondano.

Il capitano continua a fronteggiarla a testa alta, ma il “voglio morire” di Robin gli rimbomba nelle orecchie, minaccia di sgretolare il suo cuore. Rufy vacilla, si fa forza, non permette alla sua debolezza di prendere il sopravvento su di lui, il suo cuore rimane intero.

- Non te l´ho ancora sentito dire. - Se crolla lui, chi salverà la sua Robin? Nessuno, nessuno l´ama come l´ama lui, e se muore lui, la sua fine sarà altrettanto segnata.

- Dillo. - Per quanto la donna possa colpirlo, per quanto le sue parole le sue gesta le sue lacrime lo feriscano non può permettersi di cadere in mille pezzi, non può permettersi di rimanere senza forze, perché lui deve dare la sua forza a Robin – Robin, che si è ridotta ad un grumo di emozioni, che ha rinunciato a diritti e dignità per salvarli.

Non devi rinunciare alla vita.

- DI´ CHE VUOI VIVERE!

Vi proteggerò io da ogni cosa voglia farvi del male. Non è compito tuo farlo.

-Vivere? Pensavo non mi fosse concesso...

Smettila di preoccuparti.

- Ma se posso esprimere un desiderio...

Smettila di ferirmi.

- Allora... Io...

Smettila.

- VOGLIO VIVERE!

Rufy sorride. È il sorriso di un uomo. Un uomo forte.

Aspetta un po´.

Solo un altro po´.

Ti sto venendo a prendere.







Note dell´autrice:

Ed ecco la scena Rurobin per eccellenza, questa volta dal punto di vista di Rufy. Che ve ne pare? Spero vi piaccia quanto è piaciuta a me scriverla :) grazie, come sempre, a tutti quelli che leggeranno! Lasciatemi una recensione per farmi sapere cosa ne pensate :3 critiche sono ben accette :D


 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3292451