2031: Guerra civile polacca

di Ederson50
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Ideali o affari? ***
Capitolo 3: *** Fuga o salvataggio? ***
Capitolo 4: *** Polonia o nuova Siria? ***
Capitolo 5: *** Passato, presente o futuro? ***
Capitolo 6: *** Guerra o pace? ***
Capitolo 7: *** Oscurità o luce? (Parte 1) ***
Capitolo 8: *** Oscurità o luce? (Parte 2) ***
Capitolo 9: *** Fine o nuovo inizio? (Parte 1) ***
Capitolo 10: *** Fine o nuovo inizio? (Parte 2) Capolinea ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


2031: Polska wojna domowa
2031: Guerra civile polacca

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Prologo
 
Maggio 2031.
 
L’Europa è ad un passo dall’unificazione politica, l’ultimo step per formare i tanto sognati Stati Uniti d’Europa, che ormai costituiscono quasi tutti gli stati ritenuti europei, comprendendo la Turchia ed escludendo Bielorussia e Russia che già sono membri dell’Unione Eurasiatica.
 
Ma quando ormai i giochi si davano già per fatti a Bruxelles, a Varsavia (Nazionalisti) a Lodz (Comunisti) e a Cracovia (Democratici anti-UE) si minacciava la guerra civile se non si facesse da parte il governo pro-UE.
Da parte di tutti gli stati dell’unione ci fu un secco no, ed appoggiarono il governo polacco per fronteggiare questa possibile catastrofe, ma alcuni diplomatici del Parlamento Europeo provarono a risolvere con la diplomazia questa crisi, chiamando i capi dei 3 movimenti rivoluzionari e trovare un accordo.
Il capo del movimento nazionalista Polonia Per Sempre –Vlakin Zymiko- voleva una Polonia indipendente, non soggetta alle volontà dell’Unione Europea.
Il leader del movimento comunista –Ian Sobyanko- voleva ispirarsi al modello di governo dell’Unione Sovietica di Chruscev e distaccarsi dall’UE per unirsi nell’Unione Eurasiatica.
Il segretario del movimento democratico anti-UE –Jakub Talhamenko- voleva un’indipendenza economica, militare e degli affari economici interni dall’UE.
Ma l’unico governo riconosciuto dall’UE e dalle Nazioni Unite era quello che in quel momento presiedeva a Danzica in seduta straordinaria per discutere di affari interni, ma si potevano aggrappare soltanto al manipolo di diplomatici polacchi per evitare una guerra civile.
I diplomatici atterrarono a Varsavia per trovare un accordo tra le 4 fazioni in lotta per la Polonia, erano vicinissimi a trovare un accordo di pace tra le fazioni per creare un governo di unità nazionale.
Ma quando ormai stava per finire bene, avvenne l’improbabile: un’esplosione nella loro stanza che uccise tutti quanti.
Qualche minuto dopo, la TV polacca diede la notizia dell’attentato, e le fazioni cominciarono ad armarsi.
Il primo negoziato ha fallito; ma ciò non vuol dire che l’UE ci possa riprovare, ma nel frattempo si poteva dire in maniera ufficiale che…
 
LA GUERRA CIVILE POLACCA EBBE INZIO!
 
 
Nota dell’autore: Spero che questo prologo vi sia piaciuto, vi ringrazio per le recensioni che mi farete (se le farete), se ci sono dei difetti ditemelo così vedo come rimediare e ci vediamo col primo vero capitolo di questa storia.

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Capitolo 2
*** Ideali o affari? ***


2031: Guerra civile polacca
Capitolo 1: Ideali o affari?
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Giugno 2031
 
La mappa dei Voivodati della Polonia per comprendere la situazione nel paese; ecco i domìni amministrati dalle 4 fazioni in lotta:
  • Sotto il controllo del governo riconosciuto dall’UE e dalle Nazioni Unite presieduto da Ian Kobrusko ci sono la Pomerania Occidentale e la Pomerania;
  • Sotto il controllo dei rivoluzionari comunisti guidati dal nuovo leader Tadeusz Makavielsk ci sono: Lubusz, la Grande Polonia, Opole, Lodz e la Cuiavia-Pomerania;
  • Sotto il controllo del partito nazionalista Polonia Per Sempre guidato dal vice di Zymiko -Kanz Masciavenko- ci sono: la Varmia-Masuria, la Podlachia, la Masovia e Lublino;
  • Per finire, sotto il controllo dei democratici anti-UE guidati da Hasil Ysumenko ci sono: Opole, la Slesia, la Piccola Polonia, Santacroce e la Precarpazia.
 
E da qualche giorno che ormai le fazioni in lotta hanno imbracciato le armi e bloccato le frontiere; e qualche sparatoria c’era stata, ma nulla di troppo eclatante.
 
Ma arrivò un fatto che trasformò questo clima di tensione in un clima di guerra vera e propria.
I servizi segreti polacchi –sotto il comando del governo di Danzica- avevano trovato armi chimiche e armi al fosforo bianco nelle varie caserme sotto il controllo nazionalista, e progettavano un attacco nelle varie “città centrali” delle altre fazioni per creare panico e caos, e sfruttare l’occasione per dilagare in tutta la Polonia.
Saputo questo, Kobrusko chiamò subito gli esponenti delle fazioni comunista e democratica, e li convocò a Danzica per riferirgli tutto.
Dopo aver sentito quel che avevano scoperto, Makavielsk fu il primo a parlare:- Dovremo fare fronte comune contro i nazionalisti! Se è vero quello che hai scoperto Kobrusko dovremo prepararci al peggio!
 
A quel punto prese la parola Ysumenko:- Ma se non sappiamo neanche chi ha fatto l’attentato a Varsavia! Potebbe essere uno dei nostri… o dei vostri.
 
E Makavielsk:- Questo è vero, ma dobbiamo unirci per disfarci di una gravissima minaccia, poi quel che sarà sarà; ma sono convinto che Kobrusko non c’entri con l’attentato.
 
E Kobrusko finalmente prese la parola:- Noi volevamo solo creare un governo di unità nazionale per evitare tutto questo. E invece siamo ridotti a questo punto, e non so neanche per colpa di chi.
 
E Makavielsk:- Tranquillo compagno, scopriremo chi si cela dietro questi attacchi.
 
Kobrusko sperava di risolvere la cosa in pochi giorni, ma i servizi segreti scoprirono altre cose agghiaccianti.
 
Il movimento comunista aveva progettato droni da bombardamento pesante e ne stava cominciando la produzione; e i democratici avevano comprato 5 bombe EMP dall’Italia e stavano producendo armi laser.
Ma Kobrusko decise di non dire nulla a nessuno per non incrinare i rapporti coi leader, ma Masciavenko in un comunicato ufficiale al popolo disse:- Abbiamo scoperto agghiaccianti verità su quello che vogliono fare i “sovversivi”! I comunisti vogliono bombardarci con droni di ultima generazione; i democratici si credono fedeli alla nazione e al popolo polacco, ma in realtà ci vogliono annientare con armi laser! E il governo pro-lagnoni, ovvero pro-UE, si fanno consegnare armi dall’Unione e dalle Nazioni Unite! Vi sembra giusto questo? Se non è giusto alzatevi, armatevi e venite in trincea! Combattiamo per una Polonia unita, per la Polonia Per Sempre!
 
Così i rispettivi leader si dichiararono guerra tra loro, accecati dall’odio e dalla follia.
 
Kobrusko, saputo di tutto, tornò nel suo studio e pianse per molto tempo.
 
Tutto quello che voleva fare era solo evitare tutto questo, e adesso è costretto a combattere per rimettere le cose a posto.
 
Ma scoprì un’altra agghiacciante realtà: l’Ungheria stava finanziando i nazionalisti, la Bielorussia i comunisti e i democratici anti-UE erano supportati dalla Cina.
 
Anche se avesse detto tutto, non avrebbe mai posto rimedio a quello che ormai si stava per svolgere.
 
Le prime sparatorie di guerra sono cominciate, e non si fermeranno fino al completo annientamento degli avversari.
 
Solo il governo di Kobrusko rimase neutrale, e venne supportato da tutto il mondo affinché possa restare in pace a lungo, per trovare un nuovo accordo per un governo di unità nazionale; ma per il momento è corsa agli armamenti: laser, droni FBX-48 di ultima generazione, armi chimiche, etc…
 
Una cosa è certa: sarà il periodo più nero della storia polacca.
 
Image and video hosting by TinyPic Un drone FBX-48
 
Image and video hosting by TinyPic Fucile laser BoltLight Mod.51 senza mirino (BL-51)
 
 
Nota dell’autore: spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto, se ci sono difetti ditelo che proverò a porvi rimedio, ci rivedremo col prossimo capitolo!

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Capitolo 3
*** Fuga o salvataggio? ***


2031: Guerra civile polacca
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Capitolo 2: Fuga o salvataggio?
 
Luglio 2031
 
Si combatte.
 
Ormai le 4 fazioni si sono armate per fronteggiarsi e dominare sulle altre, ma solo il Governatorato della Pomerania, guidato da Kobrusko, non aveva ancora dichiarato guerra a nessuna delle altre fazioni ma avevano armato i confini per timore che la guerra sconfinasse nella stessa Pomerania, e le frontiere vennero sorvegliate dai droni e dai soldati nei vari posti di blocco, persino coi confini con la Germania nel caso in cui possibili attentatori aggirassero il fronte per entrare nel Governatorato clandestinamente.
 
Ma qualcuno sfuggiva ai rigidi controlli, e lì erano guai seri.
 
Erano spesso e volentieri spie dal fronte che volevano mettere zizzania in Pomerania, ma fallirono nell’intento e vennero fucilati nei territori delle altre fazioni, perché il Governatorato presieduto da Kobrusko non voleva prendersi delle responsabilità per crimini di guerra, per timore di un’entrata al fronte del suo governo.
 
Ma improvvisamente Ysumenko volle giustiziare una spia comunista in territorio “europeista”, ma per salvare il governo di Kobrusko l’Unione Europea decise di dividersi le spie da incarcerare per impedirne l’entrata in guerra.
 
Ma ci fu un atto che rischiò di cambiare le carte in regola.
 
Una famiglia proveniente dal nord della Masovia voleva aggiungere il territorio amministrato dal Parlamento di Danzica (Gdansk) per poi scappare in Germania o rimanere nel Governatorato.
 
Tutto dipendeva dall’eventuale entrata in guerra di Danzica o no.
 
La famiglia Pomrocenko era costituita da Milan –il padre-, Beszika –la moglie- e i loro 4 figli: Gyan (11 anni) e Janis (7 anni) i maschi, Michalina (14 anni) e Tekla (3 anni) le femmine.
 
A loro era stata rasa al suolo la casa dai miliziani di Polonia Per Sempre per “aver tradito la loro amata patria”. In realtà il motivo era che non volevano andare al fronte, quindi vollero trovare rifugio nella neutralità del Governatorato.
 
Dovettero attraversare la linea del fronte che separava i nazionalisti dai comunisti, ma mentre i primi vollero fare di tutto per fermarli, i secondi le provarono tutte per farli passare tra attentati, sparatorie, bombardamenti; o meglio, questa era la loro sensazione…
 
Ma ben presto si fecero avanti altre coincidenze strane:
  • Molte altre famiglie cercarono di emigrare dal fronte verso il governo di Danzica o verso gli altri paesi dell’Unione, infatti a pochi chilometri dal confine le fazioni in lotta chiusero le frontiere verso il Governatorato, ma riuscirono sempre a trovare un modo per arrivare nella cosiddetta “terra neutrale”;
  • I piccoli commercianti nei territori coinvolti videro sbriciolarsi non solo le loro attività, ma anche i loro risparmi, e furono costretti con la forza a 2 scelte: andare al fronte (la più facile ma più rischiosa), o fuggire in terra neutrale (la più difficile ma più appagante);
  • Le fabbriche sono divenute proprietà diretta dei governi delle fazioni in lotta, e i manager che si rifiutarono o gli operai che si ribellarono vennero fucilati all’istante sul posto, quindi dovevano obbedire ciecamente agli ordini dei leader, o tentare la fuga;
  • Molti bambini cominciarono ad essere indottrinati dalle “varianti” della cultura polacca, in alternativa venivano messi all’angolo o nei casi più gravi venivano mandati nei riaperti riformatori.
 
E il peggio doveva ancora venire.
 
Infatti nella notte del 21, ci fu un attacco a sorpresa con un mix di acido cianidrico e fosforo bianco dagli FBX-48 a Lodz, segno che i nazionalisti stavano avanzando verso la capitale de facto del territorio amministrato da Makavielsk e circa 250 civili tra cui 7 bambini rimasero uccisi e 1050 feriti e/o intossicati; i comunisti risposero la mattina del 22 con un massiccio bombardamento con Missili Vector a testata potenziata; circa 300 civili uccisi tra cui 12 bambini e 1100 i feriti.
 
I democratici anti-UE vollero sfruttare il momento per avanzare in Bassa Slesia e Lublino, ma il fronte da tutte e 3 le parti per gran parte del conflitto non variò per più di 3-4 km.
 
Mentre al fronte si combatteva e si uccideva per quella minuscola variazione, i civili si prepararono per vivere quello che venne definito “il medio-oriente europeo” una massiccia emigrazione dal fronte verso il Governatorato della Pomerania, che è rimasto neutrale al conflitto, oppure verso i paesi occidentali più vicini (Germania, Rep.Ceca, Slovacchia) o più lontani in cerca di una vita migliore (UK, Francia, Italia, Austria, etc…)
 
La famiglia Pomrocenko voleva emigrare in Italia, perché era sempre stato il loro sogno vivere lì, ma stavolta dovevano andarci per fuggire dalla guerra.
 
Appena sentirono le esplosioni i bambini si spaventarono, Tekla fu la più spaventata, infatti si avvinghiò strettissima alla gamba del papà, che la rassicurò dicendole:- Non temere tesorino mio. Ce ne andremo da questo postaccio e torneremo a vivere come vivevamo un tempo.
 
Il loro viaggio per una vita migliore è solo all’inizio, perché le vie di comunicazione tra il territorio nazionalista e quello della Pomerania erano stati distrutti o interrotti, e dovettero passare dal territorio di Lodz amministrato dai comunisti.
 
Ma anche lì rischiavano la morte, visto quello che era successo soltanto qualche ora fa, ma ormai sono decisi a fuggire, ma sarà una fuga o un salvataggio da una realtà che non è più la stessa?
 
 
 
Image and video hosting by TinyPic  Lanciamissili blindato con Missile Vector a testata potenziata
 
 
NOTA DELL’AUTORE: Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto, se c’è qualcosa che non va ditelo che i commenti costruttivi sono ben accetti e ci vediamo al prossimo capitolo!

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Capitolo 4
*** Polonia o nuova Siria? ***


2031: Guerra civile polacca
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Capitolo 3: Polonia o nuova Siria?
 
Agosto 2031
 
“Ultime notizie: un attacco combinato di 3 kamikaze nelle 3 capitali de facto delle fazioni in lotta è avvenuto appena pochi minuti fa, un primissimo bilancio parla chiaro: in totale 455 morti e quasi 3000 feriti tra gravi e lievi; Danzica ha proclamato intanto lo stato di emergenza per quanto riguarda i migranti che affluiscono da sud e sud-ovest, e l’intera Europa si sta preparando a quello che viene definito “Il nuovo 2016”. Molte nazioni europee stanno già chiudendo le frontiere, ma l’Italia assieme al Governatorato della Pomerania e alla Spagna tengono ancora aperte le speranze dei profughi polacchi. Linea allo studio.”
 
Con questa notizia aprivano gran parte dei TG nazionali di tutta Europa, facendo rivivere i timori e il caos successi solo 15 anni prima che avevano fatto rischiare il collasso dell’Unione.
 
Soltanto che lì la guerra si svolgeva fuori dall’Unione.
 
Ora la guerra è tornata nel cuore del vecchio continente dopo 86 anni, e la Polonia diverrà –almeno in quel periodo- la “nuova Siria”; hanno pure aperto un caso globale sulla Polonia stessa, come in Siria con l’ISIS che si riteneva sconfitto nel 2017, ma era ritornato nel 2024 e si è inglobato i domini che ha tutt’ora (Libano, Siria, Iraq e Kuwait con qualche conquista anche nel nord dell’Arabia Saudita).
 
Non volevano ripetere gli stessi errori; così l’Unione Europea in congresso straordinario a Strasburgo, riprovò a mandare dei diplomatici a trattare con le fazioni in guerra furente, ma gli esponenti del Governatorato si opposero alla decisione, dato quello che era successo ai precedenti diplomatici il 19 Maggio.
 
Ma dovevano fare altri tentativi per cercare uno spiraglio di pace in una nazione già storicamente travagliata di suo, in più con la guerra civile da affrontare, si doveva SOLO trattare con la diplomazia, non con la rozza forza delle armi –come dissero gran parte dei parlamentari europei-.
 
A Strasburgo si tratta, a Danzica si agisce… non sempre nel migliore dei modi, ma si agisce.
 
I servizi segreti rivelarono che tutto quello che avevano scoperto sulle finanze bielorusse, ungheresi e cinesi era falso; e che quindi queste 3 nazioni non c’entravano nulla con la guerra civile.
 
Ma il dramma arriva qui.
 
Il programma che calcolava le finanze dello stato era stato hackerato da programmatori di un gruppo secessionista affine al movimento Polonia Per Sempre, ma che allo stesso tempo collaboravano con l’ISIS.
 
Ora che era diventato uno stato forte, poteva permettersi di destabilizzare zone apparentemente calme e senza più ostilità stringendo collaborazioni coi ribelli locali per rovesciare i governi di qualsiasi stato.
 
Ma la Polonia non è la Siria o l’Iraq.
 
Il governo da loro si era sgretolato come un castello di carte, in Polonia si era salvato; seppur soltanto nella Pomerania ma si era salvato perché c’era la volontà di provare a ricominciare, senza paura.
I diplomatici atterarono la sera del 17 agosto all’aeroporto di Danzica, e vennero convocati i capi delle fazioni in lotta nel palazzo del Voivodato per cercare uno spiraglio di pace da cui ripartire.
 
L’UE e le Nazioni Unite puntarono su questo colloquio per far finire la guerra civile, ma quando delle persone cercano di usare la testa c’è sempre qualcuno pronto a rovinare tutto.
 
Alcuni miliziani nazionalisti sconfinarono in territorio neutrale e minacciarono di sparare alla popolazione se non li avessero lasciati passare per andare a Danzica (Gdansk).
 
Dopo un breve conflitto a laser vinto dai miliziani, avanzarono verso la città, ma vennero fermati proprio lì dalla famiglia Pomrocenko, che era arrivata lì da poco.
 
Milan capì subito che quegli uomini non avevano buone intenzioni, il particolare che non erano riusciti a nascondere era la bandiera neo-polacca (come la chiamarono loro) sullo zaino di ciascuno di loro.
 
Sentiva di dover fare qualcosa, ma cosa?
 
All’improvviso però quei miliziani cominciarono a prendersela con Michalina, e lì reagì d’istinto e disarmò uno di loro con una gomitata, dopodichè col fucile laser rubato da uno di loro ferì al braccio il milite che aveva preso Michalina, e come ultima cosa ordinò a sua moglie:- Chiama la polizia e subito! Non posso tenerli a bada ancora a lungo!
Ma lei gli rispose:- No, ti aiuterò a disfarti di loro. Cosa credi che abbia imparato le arti marziali a fare se no?
 
Così loro due misero KO i miliziani con l’aiuto di Michalina e Gyan, i 2 figli più grandi.
 
E mentre la polizia arrivava, Milan notò un particolare che non lasciava scampo a dubbi.
 
Erano soldati dell’esercito dell’ISIS!
 
Allora Milan e la moglie Beszika spiegarono tutto alla polizia, compreso il particolare notato dal marito.
 
I capi riuniti in consiglio vennero informati del tentativo di attacco qualche minuto dopo; quantomeno fu un ottimo pretesto per trovare un accordo per un governo di unità nazionale.
 
Quando Kobrusko, Makavielsk, Ysumenko e Masciavenko ebbero quello che poi sarà definito il Trattato di Danzica, che proponeva la rotazione del potere alle varie fazioni; era tempo per l’ISIS di uscire allo scoperto e appoggiare la fazione che avevano supportato di più e che faceva più comodo a loro per continuare ad avere un’Europa divisa e quindi debole e impotente di fronte ai suoi attacchi.
 
Ma quale sarà la fazione che supporteranno?
 
Al fronte intanto, l’avanzata dei democratici anti-UE stenta a decollare, soprattutto in Bassa Slesia; i nazionalisti sono a meno di 50 km da Lodz capitale de facto dei comunisti; ma questi sono riusciti a sconfinare in Varmia-Masuria e Masovia, arrivando a circa 80 km da Varsavia.
 
I Pomrocenko nel frattempo, sanno che neanche a Danzica sono al sicuro; allora faranno come molti altri come loro, andranno in Germania per poi provare ad arrivare in Italia, col padre sempre più triste e preoccupato per le sorti della famiglia.
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Allora era proprio vero: la Polonia è la “nuova Siria”!
 
 
 
NOTA DELL’AUTORE: Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto, ditemi cosa ne pensate, se c’è qualcosa che non va ditelo che trovo un modo per rimediare e ci vediamo col prossimo capitolo per scoprire come si dilungherà la storia.

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Capitolo 5
*** Passato, presente o futuro? ***


2031: Guerra civile polacca
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Capitolo 4: Passato, presente, o futuro?
 
Settembre 2031
 
Questa massima di Lao Tzu dice: “Se sei depresso stai vivendo nel passato, se sei ansioso stai vivendo nel futuro, se sei in pace stai vivendo nel presente”.
 
Più o meno era la situazione a livello ideologico delle fazioni polacche ovvero:
  • La fazione comunista che dopo mesi ha finalmente trovato un nome (Unione Paritaria Polacca; UPP) e quella nazionalista di Polonia Per Sempre (PPS) si potevano etichettare come “depressi” secondo Lao Tzu, perché loro volevano restaurare dei vecchi governi nella speranza di crescita;
  • La fazione democratica anti-UE (Lega Polacca dell’Acciaio dei Popoli; LPAP) puntava alle ambizioni che potevano potenzialmente portarla a potenza a livello mondiale tramite la scienza e la tecnologia che in quel periodo in Polonia stavano fiorendo, e ciò potrebbe essere etichettato da Lao Tzu come fazione “ansiosa”;
  • Il Governatorato della Pomerania (GPO) si interpone nel mezzo, a pensare ai guai che stavano succedendo nel presente e provare a rimediare con le soluzioni più pacifiche e concilianti possibili e quindi potrebbe essere la fazione che “vive in pace” secondo Lao Tzu.
 
Con questa massima che Kobrusko ricordò da quando era bambino, gli fece ricordare che la Polonia sta vivendo un periodo non brutto, ma estremamente delicato, almeno quanto riguardava la Pomerania.
 
Ma quanto riguardava le altre fazioni, la situazione era disastrosa; infatti cominciarono gli assedi di Lodz da parte dei nazionalisti e di Varsavia da parte dei comunisti, mentre la LPAP difendeva le proprie frontiere come poteva, nell’attesa che le fazioni rivali si indebolissero e attaccare direttamente tutto in un colpo.
 
Ormai dopo aver saputo che c’era l’ISIS dietro la guerra civile e le nuove ondate migratorie, Kobrusko non ha pace e organizzò una conferenza straordinaria a Danzica dove vennero tutti i capi di stato del mondo e i leader delle fazioni ribelli.
 
Tutti… tranne uno.
 
Infatti Masciavenko non era venuto per fermare di persona l’avanzata dell’UPP a Varsavia.
 
Erano pericolosamente vicini alla capitale de facto della Polonia Per Sempre, e secondo il suo discorso di ieri:- Questi sovversivi devono essere fermati prima che distruggano e rubino ogni cosa a voi cara, compresa la nostra amata nazione! Noi non dobbiamo lasciarci dietro morte e distruzione, ma il fatto che abbiamo sacrificato ogni cosa per difendere i nostri ideali, e non lasceremo che loro ci portino via tutto ciò per cui combattiamo! Avanti! Polonia è e Polonia è Per Sempre!
 
Aveva anche accennato ad aiuti esterni, ma non si capiva a chi si riferiva.
 
Poteva essere qualsiasi nazione, anche quella meno probabile di tutte, ma ciò bastava per alimentare il malcontento in luoghi dove si pensava non fosse mai arrivato.
 
Purtroppo queste voci del discorso di Masciavenko arrivarono anche alla famiglia Pomrocenko, che voleva affrettarsi di sbrigare la pratica della convalida delle carte d’identità e dei passaporti.
 
Finito il tutto, potevano continuare dalla Germania il loro cammino verso l’Italia, loro meta definitiva, per cercare pace ed armonia per ricominciare da zero.
 
I discorsi di Masciavenko e la guerra; queste erano le cause che ha spinto la famiglia Pomrocenko e centinaia di migliaia se non milioni di altre persone a scappare, ma non tutti riescono ad arrivare in Pomerania vivi.
Infatti chiunque voleva passare la frontiera veniva ispezionato dalle milizie delle fazioni, e se erano lì per scappare 4 sorti potevano toccare:
  • Venivano riportati indietro con una lettera di ammonizione che arrivava a casa loro qualche giorno dopo;
  • Venivano spediti nei riformatori per “purificare” le loro menti;
  • Venivano incarcerati per chissà quanto in condizioni disumane:
  • Venivano disintegrati all’istante o dopo qualche tempo.
 
Circa 5 milioni di polacchi sono fuggiti dalla guerra passando in Pomerania per essere spediti poi nei pochi paesi che ancora potevano ospitare migranti come Italia e Spagna che sono diventati più solidi economicamente grazie a sofisticatissime tecnologie che miglioravano in qualità e quantità la raccolta di energia rinnovabile dalle varie fonti; ora sono loro a dominare il panorama energetico-economico europeo e dovevano dare il buon esempio ai membri della UE.
 
Si emigra, si combatte, si investiga, si negozia.
 
Questo succede in Polonia, e continuerà finché non si scoprirà il colpevole e lo si avrà condannato.
 
Ma fatta una domanda, la risposta può arrivare in tempi brevissimi a volte, come in questo caso: i servizi di intelligence del Governatorato era riuscito con un miracolo informatico a scoprire la fazione che l’ISIS appoggerà con aiuti militari ed economici.
 
Kobrusko mise le mani tra i capelli quando lo scoprì, perché cose del genere le si aspettava dagli invasati non dai negoziatori stessi.
 
Infatti era l’LPAP che verrà appoggiato dall’ISIS, perché aveva ricevuto una trasmissione captata dal Governatorato in cui si sentiva il Califfo Abu Bakr al-Baghdadi che parlava con Hasil Ysumenko, scopertosi poi ex-miliziano jihadista ai tempi della “reconquista” dello Stato Islamico -se così lo si può chiamare- che gli diceva:- Risparmia i tuoi miliziani e rafforza le tue difese; entro 1-2 mesi arriverà un battaglione di 178000 soldati pronti a dar manforte al tuo esercito, ed è anche pronto a colpire nel cuore le capitali dei tuoi nemici, e non ti dimenticare che ti arriveranno decine di milioni di dollari per finanziare il tuo attacco massiccio. Ricordati: i tuoi nemici sono nemici di ognuno di noi!
 
Lì Kobrusko si trovò di fronte a un bivio a 3 strade:
  • Scegliere il passato e riprovare a trovare un accordo con l’UPP e la PPS, rischiando di venire pugnalato alle spalle da qualche pazzo;
  • Scegliere il presente e rimanere neutrali per poter sopravvivere, rischiando però di ritrovarsi sempre più povero economicamente;
  • Scegliere il futuro ed andare in guerra contro le altre fazioni per riunificare la Polonia, rischiando di passare per nazione sanguinaria al pari delle altre.
 
La scelta è difficile, la situazione nel territorio anche, ma si può fare altro oltre a scegliere tra queste 3 vie?
 
Image and video hosting by TinyPicVerso sinistra il passato, davanti il presente e a destra il futuro. Cosa sceglierà Kobrusko?
 
 
NOTA DELL’AUTORE: Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto, se ci sono errori o accorgimenti che io non ho notato ditelo, e ci vediamo col prossimo capitolo! ^^

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Capitolo 6
*** Guerra o pace? ***


2031: Guerra civile polacca
 
Capitolo 5: Guerra o pace?
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Ottobre 2031
 
Lodz e Varsavia. Due capitali assediate. Due capitali in cui si sperimentano armi che erano ritenute fantascienza fino a qualche anno fa. Due capitali con molti dubbi sul loro futuro. Due capitali che sono l’emblema di questa guerra civile giunta al suo periodo culminante.
 
Ma c’è ancora il dubbio che attanaglia la mente di Kobrusko da settimane, ovvero: andare in guerra o no? Se si, al fianco di chi?
 
L’immagine sopra era una delle immagini appese nella stanza del Palazzo del Voivodato della Pomerania dove risiedevano Kobrusko e il suo governo, per ricordare il perché la Polonia non andrà mai in guerra, ovvero: per evitare stragi che non solo sono inutili, ma soprattutto dannose socialmente ed economicamente parlando.
 
Ora la Cina supporta fieramente Kobrusko, dopo le scuse fatte di persona dal polacco in persona al primo ministro cinese Xiao Gun-Peng.
 
Tutti i membri delle Nazioni Unite supportano il governo in Pomerania, finché non si ritrovi una soluzione diplomatica al conflitto che ha già fatto 560000 morti e 5 milioni e mezzo di rifugiati nei vari paesi UE fuggiti dalle loro case ridotte a macerie per colpa di questa guerra apparentemente senza fine.
 
Kobrusko meno pensava al fronte meglio era.
 
Perché lì intanto 2 fazioni stavano per disintegrarsi una sull’altra, mentre il classico “terzo incomodo” sferra la sua massiccia offensiva, aiutato dall’ISIS e in pochi giorni conquistò Lublino e la Bassa Slesia, mettendo in pericolo sia Lodz che Varsavia che erano già assediate da giorni.
 
L’LPAP stava eseguendo praticamente gli ordini del califfo Al-Baghdadi, che aveva chiesto in caso di vittoria di proclamare uno “stato islamico” nell’est della Polonia (in Varmia-Masuria, Podlachia e nella parte nord della Masovia, e si doveva chiamare Califfato Autonomo del Popolo Polacco; CAPP)
 
Ma non avevano fatto i conti con le Nazioni Unite, che rafforzarono le difese in Pomerania e fecero evacuare tutta la cittadinanza dalle zone vicine all’avanzata dell’LPAP verso di essa; in questo periodo la sola Pomerania conteneva poco meno della metà della popolazione polacca, che era costituita da 55 milioni di abitanti.
 
Tutti pronti a difendersi dall’LPAP, nel caso in cui la PPS e l’UPP fossero capitolate.
 
Ma lì i diplomatici dell’UE riuscirono ad applicare il Trattato di Danzica, che prevedeva un governo a rotazione quinquennale, almeno per i prossimi 45 anni, per ristabilizzare il paese.
 
C’erano tutti e 3: Kobrusko, Makavielsk e Masciavenko; assieme ai primi ministri di tutti i membri UE formarono un unico partito unito: il Movimento d’Unione Polacco (MUP) per contrastare l’LPAP e l’ISIS.
 
Questi avevano appena testato un’arma dalla potenza spaventosa, che poteva radere al suolo una città delle dimensioni di Varsavia e non lasciarci quasi niente: era un Laser a Conduzione Magnetica (LCM), ovvero: che agiva secondo il campo magnetico terrestre, e quindi il raggio sparato può diffondersi per chilometri senza fermarsi grazie al magnetismo proveniente dallo spazio e/o dal nucleo della Terra.
 
Un satellite che poteva radere al suolo una città con un colpo; nessuno avrebbe mai pensato che l’ISIS potesse arrivare a questo punto, ma saputo ciò, la scelta di Kobrusko fu chiara: bisognava andare in guerra per sconfiggere l’LPAP nel proprio territorio e l’ISIS a casa loro e nello spazio.
Image and video hosting by TinyPicIl test dell’LCM su Urano.
 
Quindi adesso la Polonia è unita finalmente; ma rischia ancora, e più di quanto si potesse immaginare all’inizio.
 
Qui non si rischia solo a livello di Polonia, ma a livello dell’intera umanità.
 
L’ISIS vuole l’Europa, ma i veri musulmani sono contro di loro e minacciano rivolte nello stesso “stato islamico” se non fermano tutto ciò; ma è ancora tutto da scrivere il futuro.
 
Riuscirà il mondo a battere definitivamente l’LPAP e l’ISIS?
 
 
NOTA DELL’AUTORE: Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto, se ci sono dubbi o errori ditelo che a me piacciono i commenti costruttivi, e ci vediamo col prossimo capitolo! ^^

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Capitolo 7
*** Oscurità o luce? (Parte 1) ***


2031: Guerra civile polacca
 
Capitolo 6: Oscurità o luce? (Parte 1)
 
1-15 Novembre 2031
 
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I Pomrocenko erano venuti a sapere del trattato di pace tra le fazioni (il Trattato di Varsavia) tramite la TV tedesca in alcuni bar in cui si fermarono durante il viaggio, e saputo ciò, tutti quelli che erano in gruppo con loro esultarono nella speranza di tornare in patria quando le cose torneranno al loro posto.
 
Ma Milan vide qualcosa di oscuro in questa guerra.
 
Non qualcosa che tutti già sapevano, non qualcosa di prevedibile; ma sarà inaspettato, e nessuno saprà quando succederà.
 
Milan sognò il ritratto del simbolo taijitù, ovvero lo yin e lo yang che avevano visto durante un viaggio che avevano fatto anni fa in Tibet (nazione indipendente dal 2027 dopo un referendum nella regione) e di cui si erano portati dietro la foto, che all’improvviso si crepò e si avvicinò al collasso.
 
Si svegliò di soprassalto prima che finisse l’incubo, ma ebbe il tempo di vedere una palla nera che strappava la parte nera del taijitù con il simbolo dell’islam, mentre una palla bianca col simbolo dell’islam tentava di tenerlo insieme.
 
Milan raccontò l’incubo alla moglie, che essendo psicologa seppe rispondere in maniera razionale:- Probabilmente la palla nera che vuole strappare il taijitù è l’ISIS, mentre la palla bianca che vuole tenerlo insieme è il popolo musulmano -quello del VERO islam intendo-
 
Si ritrovò sconvoltissimo dopo essersi svegliato in quella maniera e dopo la possibile interpretazione di Beszika, puntualmente l’ISIS in Polonia attacca Lodz dopo essere riuscito ad avanzare in Bassa Slesia e Lublino con l’LPAP, e allo stesso tempo ha dichiarato guerra all’Arabia Saudita (di nuovo), all’Iran, a tutta l’Asia occidentale e al Nord Africa tramite il Califfato Autonomo del Popolo Islamico Libico (CAPIL).
 
La bandiera del CAPIL
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La bandiera del Califfato Autonomo del Popolo Polacco (CAPP)
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Bandiera dell’LPAP
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Dopo lo show delle bandiere nelle strade di Cracovia, Lublino e nella Bassa Slesia, venne proclamato, il 10 novembre 2031, che i territori di Lublino e della Precarpazia apparterranno di diritto al Califfato Autonomo del Popolo Polacco (CAPP), mentre la Bassa Slesia e il sud di Lodz sono annessi all’LPAP, che continua ad avanzare verso la Pomerania da ovest, ma vengono fermati dal nascente MUP che li fermò a sud di Lubusz.
 
Queste notizie vennero pubblicate nei telegiornali qualche ora dopo, ed è così che Milan seppe che quell’incubo che aveva fatto era un’incubo premonitore.
 
Ma aver previsto ciò probabilmente non servirà ad impedire quel che succederà dopo, perché non si saprà mai con certezza QUANTO dopo succederà.
 
Fatto sta che Milan richiamò la famiglia ad alzarsi e a incamminarsi verso l’Italia mentre sussurrava:- Quattro secondi. Inspira. Quattro secondi. Espira.
 
 
 
 
NOTA DELL’AUTORE: Spero che il semi-capitolo vi sia piaciuto, se ci sono problemi o miglioramenti da fare ditelo, ci vediamo alla prossima con la 2a parte! ^^
P.S. L’ultima parte parlata è una citazione a Wolfensitein: The New Order.

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Capitolo 8
*** Oscurità o luce? (Parte 2) ***


2031: Guerra civile polacca
 
Capitolo 6: Oscurità o luce? (Parte 2)
Image and video hosting by TinyPic 16-30 Novembre 2031
 
Parallelamente a quello che succedeva alla famiglia Pomrocenko, l’LPAP assieme all’ISIS dovettero vedersela con l’alleanza mondiale guidata dall’MUP, cioè l’unione della fazione europeista, comunista e nazionalista per fronteggiare l’LPAP considerati “traditori” da Masciavenko, “barbari” da Kobrusko, e “distruttori” da Makavielsk.
 
Bandiera dell’MUP
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Tutto il mondo sosteneva ed appoggiava l’MUP con soldati, armi, soldi e molto altro; l’Iran per supportare la minoranza musulmana il Polonia incitava il popolo a ribellarsi contro i “falsi musulmani che uccidendo in nome di Dio commettono la più grande bestemmia sulla Terra”.
 
Tutte le nazioni fecero quel che potevano, compresi i paesi africani già in lotta contro le fazioni jihadiste affiliate col fronte polacco; infatti la guerra si svolgeva non solo ed esclusivamente in Polonia, ma anche in Africa e in Medio Oriente, dove le prime forme di ribellioni da parte dei “veri islamici” cominciarono a dare fastidio all’ISIS, e quest’ultimo cominciò a ridare esecuzioni sommarie coi tagliagole, esattamente come 15-16 anni prima, per stroncare queste ribellioni.
 
Kobrusko venne mandato a comandare l’operazione di riconquista della Polonia e dell’eventuale invasione del Medio Oriente e del Nord Africa, anche se nazioni come Svizzera, Italia, Austria e Svezia non erano propriamente favorevoli ad un intervento di terra.
 
Ma lo si doveva fare. Ora si aveva una strategia. Ora si possono impedire morti innocenti. Ora si può attaccare. Ora si possono sperimentare innovazioni tecnologiche in campo bellico.
 
L’Italia poteva sfoderare armi ad impulso elettromagnetico e bombe EMP, le stesse che hanno fatto tacere le centinaia di bombe atomiche della Nord Corea durante la Guerra Asiatica dei 6 Giorni, conclusasi con la resa del Nord, l’unione delle due Coree e l’arresto di Kim Jong-Un.
 
Image and video hosting by TinyPicDettagli del “Puma” con un’arma ad impulso elettromagnetico.  
Image and video hosting by TinyPicComponenti della Bomba EMP.  


Altre nazioni potevano sfoderare satelliti dotati di attacco missilistico orbitale, caccia con cannoni al plasma, bombardieri che potevano sganciare bombe al plasma-plastico, e molto altro; ma fatto sta che come dicevano molti, sarà la peggior guerra mai combattuta.
 
Potrebbe avere ripercussioni per anni se non per secoli, e che potrebbe portare l’umanità sul rischio di estinguersi o sul punto di prendere realmente in considerazione la formazione di nuove unioni non solo economiche, ma anche politiche, militari e sociali.
 
Fatto sta che ormai la miccia è stata accesa; ma così come c’è gente che sta in prima linea per fermare una minaccia globale, e c’è chi è scappato, come i Pomrocenko che sono riusciti ad arrivare in Italia e a stabilirsi a Torino, che in quel periodo vantava 3500000 abitanti.
 
Appena riusciranno a prendersi una casa lì, cercheranno di dimenticare la sofferenza provata per mesi di viaggio e guerra, ma quando scappi da essa, sa sempre come farti tornare, ed infatti Milan ricevette una telefonata a nome di Hasil Ysumenko che gli disse:- Lei è Milan Pomrocenko vero? Se è lei, le ordino di tornare in Polonia a combattere per noi, e se non lo farà uccideremo te e la tua famiglia, ovunque voi siate.
 
A queste parole, Milan informò subito le autorità polacche prima, e quelle italiane dopo, che si unirono per sapere di più su Hasil e capire il suo reale scopo.
 
Ma i Pomrocenko erano ancora in pericolo. Michalina, Gyan, Janis e Tekla sentirono tutta la telefonata. Erano terrorizzati, ma Milan cercò di tranquillizzarli.
 
Purtroppo l’unica cosa che poté dire loro erano spaccati di frase, perché anche lui era spaventato, ma non poteva far passare la vita dei suoi figli a scappare, doveva affrontare la realtà.
 
Gli spaccati li ripetè come un mantra, ma solo quello poté dire:- Quattro secondi. Inspira. Quattro secondi. Espira.
 
 
 
 
NOTA DELL’AUTORE: Spero che questa seconda parte sia stata di vostro gradimento, se ci sono errori o accorgimenti che potrebbero migliorare il racconto ditelo, e ci vediamo alla prossima! ^^

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Capitolo 9
*** Fine o nuovo inizio? (Parte 1) ***


2031: Guerra civile polacca
 
Capitolo 7: Fine o nuovo inizio? (Parte 1)
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Tutto è pronto per la resa dei conti.
 
Non si torna più indietro.
 
I popoli sono preparati a darsi battaglia senza esclusione di colpi.
 
Si combatte ad armi pari.
 
Si combatte ovunque.
 
La miccia è stata accesa, ora tocca al mondo cambiare le sorti di se stesso.
 
Ma bisogna fare guerra, anche se molte nazioni sono contrarie a ciò.
 
Almeno c’è un piano.
 
Quantomeno per salvare vite innocenti dalla morsa della guerra.
 
La Polonia e il mondo sono sul filo di lana.
 
E quel filo è molto sottile.
 
Dicono che sia l’attacco la miglior difesa.
 
Ma se in questa situazione seguissimo quella frase, sarebbe il suicidio.
 
Quindi si difende il più possibile, poi si contrattaccherà quando il nemico diverrà debole.
 
 
 
I diversi pensieri di diverse persone si intersecano in situazioni delicate come questa per trovare un punto d’incontro.
 
Ma non sarà affatto semplice, dato che ISIS, LPAP, Boko Haram, Al-Qaeda, il CAPP e altre fazioni jihadiste si sono messe in testa di conquistare il mondo.
 
Ma stavolta hanno la tecnologia sufficiente per tentare.
 
Però dovranno fare i conti con la maggior preparazione logistica e tecnologica dell’alleanza WOF (Wings Of Freedom, Ali Di Libertà) che comprende il mondo al di fuori delle fazioni jihadiste.
 
Infatti questa guerra non sarà combattuta solo sulla Terra; ma nello spazio ci saranno almeno 4 LCM (3 dell’ISIS e 1 dell’LPAP) e 6 WOT (War Orbit Thunder, Tuono Orbitante da Guerra; 2 USA, 1 Russia, Cina, Italia, Francia)
 
I WOT a differenza degli LCM sono più precisi e soprattutto possono distruggere obiettivi nemici nello spazio, mentre gli LCM sono satelliti prettamente da bombardamento, anche se vi è equipaggiata qualche arma d’assalto, ma più debole di quelli dei WOT.
 
Fatto sta che in Polonia le difese dei WOF sono complete, e sono pronte a fronteggiare qualsiasi avanzata a viso aperto.
 
La Pomerania è completamente murata, le torrette automatiche sono state posizionate sottoterra per tendere imboscate; tutto è pronto per i veri attacchi dell’alleanza APM (Allah Per il Mondo, jihadisti) comandata dall’ISIS.
 
Anche nel resto del mondo le zone confinanti ai territori APM sono stati murati (Algeria, Tunisia, Egitto, Israele, Etiopia, Eritrea, etc…), e si preparano ad eseguire la stessa tattica del fronte polacco.
 
La prima vera offensiva dell’APM inizia il 6 dicembre, in direzione della Pomerania; in contemporanea iniziano le offensive verso l’Algeria e l’Eritrea, mentre gli LCM cominciavano già a calcolare i bersagli da colpire per indebolire i paesi WOF.
 
Ma questi erano sempre all’erta, ed erano pronti ad attivare i WOT in caso di emergenza.
 
Fatto sta che le prime offensive jihadiste si conclusero in un disastro, infatti persero decine di migliaia di uomini nella sola Pomerania per via delle torrette automatiche da imboscata; peggio ancora andò in Algeria, dove addirittura l’esercito algerino sconfina nelle zone nord-ovest del CAPIL, malgrado le indicazioni da Roma fossero quelle di aspettare ad attaccare.
 
Per fortuna gli algerini assieme ai tunisini spostarono tutte le barriere e fortificazioni sulla zona conquistata mentre avanzavano.
 
Ma il momento per l’ISIS è giunto.
 
Quello di sfoderare le armi pesanti.
 
Attivarono uno degli LCM in orbita geo-stazionaria ed erano riusciti a trovare un buon target da colpire per indebolire i WOF; ma non era un target di guerra, troppo scontato.
 
Il 13 dicembre l’LCM colpì in pieno Shanghai, distruggendo tutto il centro città e lasciando 4 milioni di morti.
 
La Cina intera pianse alla loro morte, ma essa reagì attivando il suo WOT e bombardando prima Sirte, poi la base polacca sotto il controllo dell’ISIS di Wszova, in una zona isolata vicino Cracovia, lasciando in totale lo stesso numero di morti dell’attentato a Shanghai.
Approfittando di ciò, Boko Haram conquista Nigeria e Niger, Al-Shabab l’intera Somalia e la parte sud dell’Eritrea, e l’ISIS riuscì a scardinare le difese algerino-tunisine.
 
Ma questo è solo l’inizio di quello che accadrà dopo.
 
I Pomrocenko, che stavano seguendo l’evolversi della guerra dalla loro nuova casa a Torino, non potevano far altro che parlarne con Michalina, l’unica figlia abbastanza grande da capire la brutalità della guerra.
 
Milan, nella speranza che Hasil abbia detto il falso, ripetè quello che ormai ripeté da giorni ogni sera prima di andare a dormire:- Quattro secondi. Inspira. Quattro secondi. Espira.
 
Hasil era arrivato a Malpensa con un carico di C4 spacciato per alimenti da portare al Presidente del Consiglio italiano, mentre lui si dirigeva verso Torino per cercare la famiglia da sterminare, e nel frattempo doveva comandare le forze dell’LPAP in Polonia.
 
Aveva molto da fare, e poco tempo per farlo.
 
Il mondo è sul filo di lana.
 
Più il tempo passa, più si assottiglia.
 
E questo assottigliarsi del filo non fa altro che creare più tensione; in attesa del giorno del giudizio, o del giorno in cui ci sarà finalmente pace e un futuro per l’umanità.
 
 
 
 
 
NOTA DELL’AUTORE: Spero che questo semi-capitolo vi sia piaciuto, se ci sono problemi, errori, incomprensioni, ditelo che mi saranno utili per nuove storie e ci vediamo alla prossima! ^^

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Capitolo 10
*** Fine o nuovo inizio? (Parte 2) Capolinea ***


2031: Guerra civile polacca
 
Capitolo 7: Fine o nuovo inizio? (Parte 2) Capolinea
 
16-28 dicembre
 
Wings Of Freedom vs Allah Per il Mondo.
Image and video hosting by TinyPic VS  Image and video hosting by TinyPic  
Il mondo vs La jihad.
 
Islam vero vs Islam falso.
 
La civiltà vs La barbarie.
 
 
 
Chiamatela come volete, ma è guerra totale su tutti i fronti; si passa dal fronte polacco a quello algerino-tunisino; dal fronte Mediorientale a quello asiatico che si era creato da qualche giorno, dopo che il Pakistan si era dichiarato ufficialmente alleato di APM e aveva attaccato l’India.
 
Ma anche altre nazioni si erano alleate all’alleanza APM; nazioni come Arabia Saudita (minacciavano l’embargo totale se non si alleavano con loro), Yemen, Oman, Bangladesh; ma anche nazioni insospettabili come Indonesia e Malesia.
 
Ora toccava rispondere alle avanzate dell’alleanza APM che si stavano avvicinando pericolosamente in Pomerania sul fronte polacco, in Nord Africa erano vicini ad Algeri e al Cairo dopo essere riusciti a forzare le loro difese senza troppe pretese; nel fronte asiatico l’enclave indiana est dall’Arunachal Pradesh fino al nord del Bengala Occidentale è conquistato dal Bangladesh, così come l’estremo ovest del Rajasthan e del Guyarat sono invasi dal Pakistan; nel fronte del sud-est l’Indonesia invade Filippine e Papua Nuova Guinea insieme, mentre la Malesia invade Singapore, Cambogia, Laos e Vietnam; nel Medio Oriente invece si grida alla rivoluzione, infatti i rivoluzionari anti-jihad chiamati Islam Per la Pace e la Fraternità (IPPF) inneggiavano al Corano che diceva che Allah è un Dio misericordioso, e che uccidere in nome suo è la più grande bestemmia che si possa commettere.
 
 
Image and video hosting by TinyPicBandiera degli IPPF
 
 
Il loro capo -Fayed Mubal al-Raghani- chiese alle Nazioni Unite (che sarebbero l’alleanza WOF) di essere riconosciuta come fazione alleata di essa.
 
Inizialmente c’erano dei dubbi su di loro, ma l’Iran e altri paesi (Italia, Svizzera, Marocco, Canada per fare degli esempi) erano favorevoli all’entrata nei WOF, perché come diceva il presidente iraniano Mahud Hasani:- Loro sono come noi, ovvero professano il fatto che Allah è misericordioso, buono, vuole la fratellanza tra i popoli, e chi uccide in nome suo è bestemmiatore!
 
Con quella frase si prese gli applausi di tutti quelli che erano presenti a Torino per la conferenza dei membri dei WOF, all’interno della Mole Antonelliana.
 
Il 20 dicembre Fayed tornò raggiante di felicità per essere stati accettati tra i WOF, ma la sua gioia durò poco.
 
Infatti l’ISIS distrusse il suo quartier generale a poca distanza da Al-Raqqa, la capitale dello “Stato Islamico” nel territorio che prima apparteneva alla Siria; avevano lasciato dietro circa 254 morti.
 
Ma quello non ha fatto altro che rinvigorire la forza degli IPPF sparsi per il mondo, e li ha chiamati a se da ogni parte pur di liberare i territori occupati dalla jihad, per estirpare il male che i bestemmiatori hanno seminato, per ricostruire ciò che loro avevano distrutto.
 
L’alleanza APM avanza, l’Italia stessa è in pericolo con un tentativo di sbarco da parte di soldati del CAPIL, ma le ribellioni all’interno di essa rischiano di ribaltare la situazione.
 
Ma non è solo lì che si rischia.
 
A Torino, Hasil Ysumenko dopo ore di ricerca riuscì a trovare l’indirizzo della famiglia Pomrocenko, stabilitasi in Corso Galileo Ferraris 80; era prossimo ad ucciderli.
 
Era quello il suo obiettivo prima di tornare in Polonia a combattere per l’LPAP e il CAPP.
 
Erano traditori per lui, e dovevano morire; ma fortunatamente Milan aveva ottenuto il permesso di tenere armi da fuoco per “imminente minaccia alla vita dei familiari”, dato che erano stati informati delle minacce di morte rivolte alla famiglia stessa in periodo di guerra.
 
Hasil si travestì da trasportatore di pizza, dato che loro per pranzo avevano ordinato delle pizze da mangiare insieme.
 
Arrivò a suonare il campanello.
 
Andò Beszika a chiedere chi era, e come risposta ottenne:- Buongiorno, sono venuto a portarle le pizze che avevate ordinato, se può venire giù a darmi una mano mi farebbe molto piacere.
 
Lei andò ad aiutare il pizzaiolo, non sapendo che fosse Hasil, entrò in casa per consegnare la mancia quando impovvisamente si trovò stretta da una mano forzuta.
 
Lì capì che doveva avvertire gli altri, ma Hasil le tappò la bocca e mentre estraeva la pistola per ucciderla arrivarono Milan con Michalina, mentre Gyan era rimasto dentro a prendersi cura di Janis e Tekla.
 
Milan tornò dentro, prese il fucile laser e lo puntò su Hasil che senza troppe pretese disse:- Butta giù l’arma o la faccio secca!
 
Ma Milan non lo fece, e gli rispose:- Buttala giù tu o ti buco la fronte! Hai minacciato mia moglie, i miei figli, hai distrutto la nostra patria, ora la pagherai!
 
E Hasil:- Fossi in te non lo farei. La dentro non ci sono pizze, bensi una delle cariche di C4 che mi sono portato dalla Polonia!
 
Milan chiese:- Una? Perché le altre dove sono?
 
E Hasil rispose:- Stanno puntando verso Montecitorio dove il Parlamento è in seduta speciale per discutere il da farsi sulla questione dei troppi figli per donna. Incredibile, siete passati dall’avere pochi bambini all’averne troppi. Che paese assurdo che è questo.
 
Milan controbattè:- I figli sono una gioia immensa! Non saranno mai troppi per noi!
 
Hasil smise di divagare:- Ma ora basta! Mi hai fatto perdere troppo tempo. Questo che sto per fare sarà il segnale per i miei amici della jihad di attivare gli LCM, tutti quanti, per bombardare le più grandi città del mondo! Quando l’umanità sarà nel caos noi agiremo e invaderemo il mondo. Ma non credo starete in vita tanto per vederlo!
 
Così Hasil uccise Beszika, e Milan freddò Hasil in piena fronte.
 
Il piano di Hasil e al-Baghdadi stava per compiersi, lui stesso ci rimise la pelle, ma almeno aveva ucciso una “traditrice”.
 
Milan pianse e gridò come un disperato, e nella foga ruppe il dispositivo che innescava il C4 dentro casa, così facendo salvò Gyan, Janis e Tekla.
 
Michalina corse in casa a dire a Gyan l’accaduto, ma gli altri due non dovevano sapere cos’era successo alla mamma, almeno per il momento, per non traumatizzarli.
 
Gli LCM erano ancora disattivi, perché doveva essere Hasil a dare il segnale, ma si attivarono quando sui telegiornali il giorno seguente il 21 dicembre, gli APM vennero a sapere dell’accaduto.
 
Essi cominciarono a bombardare coi loro fasci laser molte delle postazioni dei WOF nei vari fronti, causando migliaia di morti.
 
Allora i WOF attivarono i loro WOT, che si allontanarono un po’ dall’orbita terrestre per distruggere gli LCM che erano più lontani.
 
E battaglia spaziale; il WOT russo attacca speronando l’LCM dell’LPAP, impegnato nel fronte mediorientale, dopodiché lo distrusse con una scarica elettrica che lo mandò in corto prima di esplodere nell’atmosfera.
 
I WOT europei attaccarono l’LCM ISIS che attaccava sul fronte africano, il WOT italiano prese l’avversario da davanti, mentre quello francese doveva prenderlo da dietro; il satellite dell’ISIS però ebbe la meglio sul WOT italiano, pur essendo inferiore dal punto di vista tecnologico. Ma così diede tempo al WOT francese di mirare sul satellite dell’ISIS e di distruggerlo.
 
Per i WOT statunitensi e quello cinese era il momento di attaccare gli LCM del fronte asiatico e polacco; i WOT statunitensi ebbero vita facile contro l’LCM in Polonia, ma quello cinese venne distrutto da un attacco terrestre a sorpresa diretto contro di esso, e l’LCM asiatico poté continuare ad agire.
 
Ma per fortuna arrivarono i WOT superstiti che distrussero l’ultimo LCM rimasto, e riuscirono ad avere la supremazia spaziale.
 
 
 
 
Sullo spazio si festeggia, ma a Montecitorio si rischia.
 
 
 
 
Infatti gli uomini di Hasil arrivarono il 22 dicembre a Palazzo Madama, dove c’era il parlamento in riunione straordinaria, erano travestiti da uomini della sicurezza e passarono i controlli.
 
Entrarono nel palazzo, ma prima ancora che potessero entrare nel Parlamento, vennero fermati dai Carabinieri che erano stati informati del possibile attacco da Milan dopo la morte della moglie e di Hasil.
 
Ma gli uomini di Hasil spararono alla valigia dei C4, e si fecero saltare in aria assieme ai carabinieri che erano venuti a fermarli.
 
Tutto il Parlamento tremò per qualche secondo, e per sicurezza venne fatto evacuare.
 
Ma per fortuna era quasi tutto a posto.
 
 
 
In Italia si è sventato un attentato, e sul fronte le cose stavano volgendo a favore dei WOF; infatti in una settimana avvennero in contemporanea:
  • L’occupazione del CAPIL da parte dei WOF nord-africani;
  • La liberazione dell’Indonesia da parte della Cina e del Bangladesh da parte dell’India;
  • La rivoluzione nello “stato islamico” riesce e i partigiani dell’IPPF liberano Siria, Iraq, Kuwait, Libano, Arabia Saudita, Yemen e Oman;
  • Il Pakistan viene occupato dal lato est dall’India, dal lato ovest dall’Afghanistan e dall’Iran.
 
 
Quanto riguarda Al-Baghdadi, venne ucciso ad al-Raqqa dai partigiani dell'IPPF, mentre cercava di scappare in Turchia.

I giochi sono fatti il 28 dicembre; data ufficiale della fine della 3° guerra mondiale.

Morti: 121 milioni circa                 Feriti: 504 milioni circa
Danni ammontati a: 2980 miliardi di dollari.
 
Questo è il resoconto di questa guerra.
 
I seguenti trattati:
  • Trattato di Danzica: la Polonia verrà amministrata a rotazione quinquennale dal governo di Pomerania, dal PPS e dall’UPP per i successivi 45 anni;
  • Trattato di Baghdad: la Siria, l’Iraq, il Kuwait e il Libano diventano nazioni indipendenti e l’Arabia Saudita, lo Yemen e l’Oman avranno un governo eletto dai loro popoli tramite referendum a suffragio universale;
  • Trattato di Pechino: l’Indonesia restituisce l’indipendenza alle Filippine e la Malesia farà lo stesso con la Cambogia, Laos e Vietnam. Entrambe le nazioni pagheranno parte dei danni subiti dalla guerra;
  • Trattato di New Delhi: il Bangladesh viene annesso dall’Unione Indiana (India) e non potrà fare alcun referendum di secessione per i prossimi 45 anni. Il Pakistan sarà occupato ad est dall’Unione Indiana e ad ovest dall’Iran per i prossimi 25 anni.
  • Trattato di Johannesburg: la Nigeria e il Niger riacquistano l'indipendenza, così come la Somalia e l'Eritrea.
  • Trattato di Torino: le organizzazioni jihadiste sono sciolte, e i loro capi condannati all'ergastolo per crimini contro l'umanità, chi verrà sorpreso ad organizzare altri atti riconducibili alla jihad verrà punito allo stesso modo.
 
 
Sofferenza, morte, distruzione.
 
Questa è la guerra.
 
Il mondo si impegnerà per far si che tutto ciò non accadrà mai più in futuro, con nuovi accordi commerciali e di scambio culturale tra le varie nazioni.
 
Ma intanto Milan piange la morte della moglie, che sarà sepolta nel cimitero dietro la chiesa della Gran Madre tra gli eroi della patria.
 
Milan tornò a casa triste, ma con la consapevolezza che doveva andare avanti malgrado tutto, come farà il resto del mondo, come farà la Polonia, come avrebbe fatto lei.
 
E continuamente da quel giorno mormorò sempre quel mantra ogni volta che andò a dormire:- Quattro secondi. Inspira. Quattro secondi. Espira.
 
 
 
 
 
NOTA DELL’AUTORE: 2031: Guerra civile polacca è finito. Spero che l’intero racconto vi sia piaciuto, recensitelo così vedo cosa va bene e cosa invece va aggiustato, da adesso in poi metto Capolinea per sottolineare il fatto che quello sarà il mio ultimo capitolo di un qualsiasi racconto che farò; vi ringrazio di tutto e ci vediamo con nuovi racconti e nuove avventure!

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