«Nothing will ever spilt us apart»

di fireslight
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** • 1 Nightmares ***
Capitolo 2: *** • 2 Books ***
Capitolo 3: *** • 3 Flower ***
Capitolo 4: *** • 4 Scars ***
Capitolo 5: *** • 5 Skating ***
Capitolo 6: *** • 6 Father ***
Capitolo 7: *** • 7 Jealousy ***
Capitolo 8: *** • 8 Old memories ***
Capitolo 9: *** • 9 Worksouts ***
Capitolo 10: *** •1O. Childhood ***



Capitolo 1
*** • 1 Nightmares ***



Nothing will ever split us apart.
 

 
 

• 1. Nightmares
 
Wanda si svegliò nel cuore della notte in preda all’agitazione, nella testa vecchi incubi che non sarebbero scomparsi.
Si alzò in punta di piedi, infilandosi una vestaglia rossa, i lunghi capelli scuri sciolti sulle spalle e, senza far rumore, bussò alla porta accanto alla sua stanza. Per qualche istante, dall’interno non percepì alcun rumore.
«Si può sapere chi−»
Pietro apparve sulla soglia della stanza con aria corrucciata, il torace nudo e solo un paio di pantaloni grigi a proteggerlo dal freddo di Marzo che in quel periodo assediava di neve New York come il sole rovente il deserto del Sahara.
«Wanda, cos−»
«Non volevo svegliarti,» sussurrò la ragazza, torturandosi le dita, alzando gli occhi per guardarlo più da vicino, verde nel blu.
Vedendo la sorella in quello stato, − gli occhi cerchiati di ombre scure, l’espressione turbata − l’attirò
immediatamente a sé, baciandole il capo.
«Un altro incubo?»
Wanda annuì seria, poggiando il capo sul petto del fratello, rilassandosi contro il suo corpo, avvertendone il calore.
«Dormi con me, stanotte.» Pietro non smise di dirle che tutto sarebbe andato bene, che non l’avrebbe lasciata e che l’avrebbe protetta per sempre: per una volta, Wanda desiderò che entrambi potessero essere immortali.
 
 

[200]





 


Note dell'autrice.
Ho già detto che i gemelli sono il mio punto debole, si? Si. E quindi niente, questa raccolta di drabble/double-drabble/flashfic sarà una valida alternativa alla noia causata da scuola/parenti ambigui/caldo estivo e qualcosa che, soprattutto, avevo in cantiere da tempo. I protagonisti saranno i Maximoff 
, yeah, ma non mancheranno Avengers vari ed eventuali.
Spero possa esser piaciuta, ringrazio tantissimo chiunque leggerà e/o recensirà, ew.
Alla prossima,
fireslight.

 

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Capitolo 2
*** • 2 Books ***


 
Nothing will ever split us apart.



• 2. Books
 
Qualche mese dopo essersi uniti agli Avengers, avevano deciso di cercare nei dintorni della città una casa che fosse loro, al riparo da situazioni compromettenti derivate dal vivere in tanti su un unico piano della Stark Tower.
«Brooklyn mi piace.» affermò un giorno Wanda, portando suo fratello a vedere un appartamento trovato nel medesimo quartiere, risalendo dai tunnel della metro.
«Ma davvero? Non l’avevo intuito.» fece lui ironico, lei lo ignorò accennando un sorriso.
Pietro si guardò intorno non appena la sorella ebbe aperto la porta dell’ingresso, fermandosi con lo sguardo alla libreria da sistemare − attento a non inciampare nelle pile di volumi sparsi per il salone.
«Non ricordo avessimo così tanti libri, sorellina.» la prese bonariamente in giro, ricordando quanti libri la gemella avesse letto da ragazza, prima che quel passatempo fosse ritenuto uno spreco da Von Strucker.
«In effetti, sono un regalo.» spiegò Wanda, sistemando alcuni volumi con aria vaga, «Pepper diceva di averne anche troppi in giro, che non trovasse più spazio dove sistemarli.»
«La ragazza di Stark ti ha regalato tutti questi libri?»
«Cosa c’è di male? È gentile.»
«E guarda caso, sono i tuoi titoli preferiti,» osservò ancora Pietro con un sorriso divertito, porgendogliene alcuni, «Anna Karenina, Orgoglio e Pregiudizio, ci sono anche Shakespeare e Dickens, Harry Potter..»
Wanda sorrise, alzando gli occhi al cielo. «Oh, ma perché ti ho portato qui? Sei esasperante.»
Pietro la circondò con le braccia, baciandole una guancia. «Ti voglio bene anch’io,» le disse, tornando pressoché serio, «ricordalo sempre.»
 
 
[250]




 
Note dell'autrice.
Ed eccomi qui con il secondo capitolo della raccolta, incentrato sul forte legame che ho sempre pensato Wanda avesse avuto con i libri - del resto, essendo cresciuti da orfani, credo che la lettura fosse stato l'unico modo che fosse concesso ai gemelli per evadere da una realtà che non faceva per loro.
E niente, se non cito Harry Potter non mi sento in pace con me stessa; il fatto che i gemelli si trasferiscano a Brooklyn non è casuale: nei fumetti, Clint Barton è legato al quartiere e ho pensato che dato il legame creatosi tra l'arciere e i gemelli, questo potesse influire sul desiderio di Wanda di sentirsi più vicina a qualcuno come Clint.
Niente, spero vi sia piaciuta, vi do appuntamento alla prossima!
Un bacio,
fireslight.

 

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Capitolo 3
*** • 3 Flower ***



Nothing will ever split us apart.


• 3. Flower
 
«Si può sapere cos’è questo profumo?»
«Sono gardenie, Barton, davvero quel tuo giardino non offre possibilità di coltivare il pollice verde?»
Wanda sorrise appena, poco prima di sedersi a colazione mentre Barton e Romanoff discutevano sulla necessità di chiamare la Hill per una missione, e Rogers faceva la sua entrata in salone con al seguito uno Stark piuttosto assonnato.
Sul grande tavolo, in corrispondenza del suo posto, vi era una gardenia bianca, una sottile striscia di carta legata allo stelo.
Wanda scosse appena il capo, felice e preoccupata al tempo stesso: quella notte, Pietro era partito insieme a Banner per l’Africa, alla ricerca di un certo metallo di cui non ricordava il nome.
«Oh-oh, qualcuno ha un ammiratore segreto!» esclamò Stark sedendosi accanto a lei, servendosi uova e bacon, sorridendole complice, «Si accettano scommesse.»
Lo guardò di traverso per qualche secondo, il tempo necessario perché Steve le suggerisse di non ascoltarlo, «Non fare caso a lui, Wanda. Gli piace fare lo spiritoso, soprattutto di prima mattina.»
«Il mio non è un segreto, Stark.» rispose lei a tono con un sorriso eloquente, e Tony inarcò un sopracciglio confuso.
«Ma allora..?»
«Non ho detto, tuttavia, che siano affari tuoi.»
Wanda si allontanò in fretta dalla sala stringendo il biglietto fra le dita, avvertendo dietro di sé i toni ironici degli altri nei confronti del miliardario, − «Ti ha steso, eh, Stark?» «Smettetela, grazie.» − e si poggiò alla ringhiera della veranda all’esterno.
“Tornerò ancora prima che tu possa sentire la mia mancanza; nel frattempo, sta’ attenta.
Ti voglio bene, ricordalo.
P.”
Se solo fosse stata veloce quanto lui, lo avrebbe raggiunto e stretto a sé per sempre, − come quando da bambini, una volta, lo aveva ringraziato per averle donato una gardenia bianca cresciuta tra i rovi dei boschi intorno a Sokovia.
 
 
[300]


 
 
Note dell'autrice.
Buon pomeriggio, gente. Ritorno dopo un po' di tempo con un terzo capitolo di questa raccolta: nella mia testa, Pietro ama regalare fiori - e soprattutto gardenie - alla sorella, anche perchè sempre nella mia testa, Wanda non apprezza i regali e anzi, tenta di convincere il gemello di quanto si senta in imbarazzo a riceverli.
Magari a causa dell'ironia di Stark, chissà.
Ringrazio chiunque si sia fermato a leggere, e chi ha inserito la raccolta tra le seguite.
Alla prossima,
fireslight.

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Capitolo 4
*** • 4 Scars ***



Nothing will ever split us apart. 


• 4. Scars
 
Wanda osservò suo fratello entrare di corsa nella loro stanza, togliersi la maglia e fiondarsi nella doccia senza dirle una parola.
«Hai fretta?» gli chiese, avvertendo l’acqua scrosciare pochi attimi dopo.
«No, ma dobbiamo uscire, quindi preparati.»
Dieci minuti e venti secondi dopo, Pietro uscì dal bagno con i capelli chiari ancora umidi e solo un paio di pantaloni della tuta addosso: gli occhi di Wanda osservarono i segni lasciati dai proiettili mesi prima, piccole cicatrici che decoravano il suo torace e la schiena, fregi in una scultura marmorea.
Pietro le si avvicinò, carezzandole il viso con le nocche di una mano.
«Queste non le avevi..» sussurrò la sorella, sfiorando con delicatezza i segni bianchi e irregolari sui muscoli delle braccia e i fianchi, gli occhi impegnati ad osservarlo con attenta minuzia.
«Sono solo cicatrici, Wanda,» Pietro la rassicurò con un sorriso, «Credevi davvero che quarantasette proiettili mi avrebbero ucciso?»
 
 
[150]



 
Note dell'autrice.
Posso dire che sento ancora, nonostante tutto, la mancanza di Pietro? Aw, non posso davvero credere che non ci siano possibilità che ritorni, ragion per cui rimango confinata nella speranza che possa ancora essere vivo, e che lo facciano ricomparire presto, sigh.
Niente, ho letto l'ultima frase in un'intervista a Joss Whedon che aveva detto di aver girato un finale alternativo ad AoU, facendo ricomparire Pietro nella sequenza finale del film.
Spero questa flash possa piacervi, un bacio e un enorme grazie a chiunque abbia inserito la raccolta tra preferite/seguite e abbia recensito.
Alla prossima, 
fireslight.
 
 
 

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Capitolo 5
*** • 5 Skating ***


 

Nothing will ever split us apart.


• 5. Skating
 
Aveva sempre amato la sensazione della neve sulla pelle, quando Sokovia era costellata di bianco ai margini delle strade e con sua sorella giocavano a fare pupazzi dall’aria contrita all’esterno.
«Ti va di uscire?» le chiese d’improvviso, osservandola alzare lo sguardo dalle pagine di un libro, «Magari prendiamo qualcosa di caldo fuori e−»
«Sai che non apprezzo la stagione, sembra che tu lo faccia apposta.»
«Ma se non è vero!»
Un paio di ore e una tazza fumante di cioccolata calda dopo, Pietro l’aveva portata al Rockefeller Center con la scusa di fare un giro e Wanda socchiuse gli occhi con sospetto quando lo vide camminare in direzione della pista di pattinaggio.
«Non so pattinare, sai?» gli urlò da lontano, lottando per trattenersi dal ridere.
«Neanche io, ma possiamo sempre imparare.»
Pietro la prese per mano, trascinandola verso il centro della pista e aiutandola a trovare il proprio equilibrio mentre Wanda gli si affidava completamente, ancora una volta.
«Sembra che tu abbia fatto pratica,» constatò la ragazza, vedendolo muoversi con sicurezza sul ghiaccio, «prima di portarmi qui per caso, eh?»
Wanda perse l’equilibrio, finendo lunga distesa sulla pista gelida, ridendo come una bambina; Pietro la raggiunse velocemente, tendendole una mano affinchè si rialzasse, ma prima che sua sorella potesse tirarsi su, si ritrovarono entrambi al suolo − lui con il capo reclinato sulla spalla della ragazza − sorpresi a ridere di quella caduta come non facevano da tempo, i respiri congelati nell’aria di Novembre.
«Dovevi proprio farmelo notare, eh, sorellina?»
 
 
[250]




 
Note dell'autrice.
Hola, gente. Vorrei davvero vedere una scena simile, giusto per vedermi un Tony Stark a caso ridere divertito dal bordo della pista e uno Steve Rogers che scuote la testa al comportamento poco rispettose dello Stark in questione, ma vabbeh.
Dunque, naturalmente è una What If?, perchè ormai credo di vivere esclusivamente di What If?
Spero possa esservi piaciuta, un grazie a chi recensisce e ha inserito la raccolta tra le seguite.
Alla prossima, 
fireslight.

 

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Capitolo 6
*** • 6 Father ***


Nothing will ever split us apart.



• 6. Father
 
Avevano dimenticato come ci si sentisse ad avere una famiglia.
I pranzi della domenica, a Sokovia, avevano sempre i toni smorti di un pallido mattino di primavera − la tovaglia bianca macchiata di fuliggine, una piccola fetta di carne, il pane della sera precedente.
La campagna era di un verde immenso e in quel posto, Pietro sapeva di sentirsi finalmente a casa.
Poco importava di come sua sorella si divertisse così tanto ad inventare giochi di luce scarlatta sotto gli occhi curiosi, meravigliati dei figli di Barton.
Curioso come Barton stesso fosse diventato, in così breve tempo, quel padre di cui avevano sempre conosciuto poco.
Pietro detestava dipendere da qualcuno, cercare consigli da chi non rispondesse al nome della gemella, eppure la fiducia incondizionata di Wanda nei confronti di Clint lo lasciava interdetto − lo spingeva a cercare un legame che non voleva perdere, non di nuovo.
«Ragazzo, smettila di guardare i bambini e prenditi una birra, d’accordo?»
Clint sottolineò quell’invito con una sonora pacca sulla spalla e, nonostante ciò, Pietro si ritrovò a sorridere e ad annuire, sotto lo sguardo attento di Wanda, dall’altra parte della finestra.
Dopotutto, che lo avesse chiamato ragazzo non gli aveva dato più di tanto fastidio.
 
 
[200]


 

Note dell'autrice.
Me lo immagino così, Clint, davvero. Immagino che per lui i gemelli siano diventati importanti, sotto un'altra luce, specialmente da quando Pietro è tornato in vita - altra What If?, sì, non posso farne a meno. Ultimamente ho cominciato a usare i prompt, per scrivere, quindi se aveste una qualche situazione che vi ronza in testa, mi farebbe piacere scriverci qualcosina in più, mandando così avanti la raccolta.
Fatemi sapere, aw, ci tengo molto.
Alla prossima, un grazie enorme a chi recensisce, o inserisce la storia tra le seguite
fireslight.

 
 
 

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Capitolo 7
*** • 7 Jealousy ***


 
Nothing will ever split us apart.
 


• 7. Jealousy
 
A volte, si sofferma nell’osservare Visione da lontano, affascinata da un’essenza giovane e innocente, ma calma ed empatica.
Anche quando sono lontani, Wanda sente i pensieri dell’androide snodarsi nella propria testa come fili invisibili e familiari, come sensazioni che avverte tramite gli sguardi di reciproca curiosità che si rivolgono, di tanto in tanto.
Pietro la osserva con sospetto, quelle volte, mentre piccole, costanti fitte di rauca gelosia pungono nello stomaco, desiderando di poter interrompere quel contatto tra menti che sua sorella sembra cercare di frequente, ormai.
«Ma davvero è così interessante quello che pensa?» le chiede una sera, quando sono seduti su una terrazza in cima alla torre di New York, osservando le luci sfolgoranti della città.
«È particolare,» sussurra Wanda, capendo un attimo dopo la ragione del tono scostante del gemello. «Sei geloso, lo so.»
«La mia non è gelosia. Oh, guarda, arriva.» borbotta sarcastico, alzando gli occhi al cielo quando Visione è a circa un piano di distanza e Pietro se ne accorge perché Wanda è distratta, persa nei pensieri di qualcun altro.
Dividere sua sorella con un robot non era esattamente quello che aveva immaginato quando, da bambini, lei gli aveva fatto giurare che l’avrebbe accompagnata all’altare.
 
 
[200]




 
Note dell'autrice.
Oh-oh-oh, I'm back. Che dire, non sono una stimatrice incallita della Wanda/Visione, ma ammetto che insieme non sono niente male, aw. La gelosia di Pietro è più che giustificata, sisi. Ringrazio Hera Padfoot per avermi suggerito questa situazione; mi farebbe piacere se aveste da consigliarmi prompts o altro sui gemelli, o sugli Avengersi in generale, così da scriverci qualcosa su. 
Ringrazio ancora una volta chiunque legga, inserisca la raccolta fra seguite/preferite.
Le recensioni sono sempre gradite, eh, vi assicuro di aver già mangiato, aw.
Alla prossima,
fireslight

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Capitolo 8
*** • 8 Old memories ***


 
Nothing will ever split us apart
 


•8. Old memories
 
Quando lo vide per la prima volta, − o meglio, fu lui a vederla − Wanda pensò che somigliasse a un fantasma.
Steve si era fermato a pochi passi da lei, paziente.
«Wanda?»
«Non ora,» sussurrò, persa in una delle sue visioni, lontana nel tempo e nello spazio. Smise di osservare il vuoto come se avesse percepito un cambiamento, «C’è rimorso, sofferenza, qui.»
Si era voltata, calma.
«Non li senti, Steve?» domandò cauta, inclinando il capo.
I suoi occhi si spostarono in direzione dell’uomo ritto in disparte, poco dietro Rogers.
«Bucky,» Steve chiamò lo sconosciuto e l’uomo, lo sguardo perso, vuoto, la fissò per un momento negli occhi, celando un’evidente sorpresa. Wanda fu certa di aver ricevuto una stilettata nel petto.
Arretrò di un paio di passi, osservando entrambi gli uomini, sofferente.
«C’è tanto dolore, Steve» sussurrò, più a se stessa che a lui, ma Rogers lo sapeva: c’era più che dolore in Bucky, che aveva rimesso piede a New York ancora da poco. E Wanda lo aveva percepito, come sempre, perché era sensibile in maniera stranamente confortante.
«Sei il Soldato d’Inverno,» mormorò lei, e gli occhi dell’uomo saettarono nei suoi, per nulla impressionati.
«Wanda..»
Lei si avvicinò, come se il tono di Steve non l’avesse ammonita.
«Mi ricordo di te.»
«Ti ho vista un paio di volte,» Steve si voltò, allarmato. Da quando lo aveva ritrovato, Bucky non aveva mai proferito parola, «A Sokovia.» precisò quindi, il tono spento.
Wanda lo scrutò ancora, più vicina; alzò lentamente le mani, le dita ferme, ma pronte a muoversi, districandosi tra i fili di memorie sepolte, nascoste tra strati e strati di scosse elettriche.
«Posso?» chiese, gentilmente.
Steve vide Bucky annuire impercettibilmente, quasi sollevato. Gli occhi di quello che era stato − ed era − il suo migliore amico si illuminarono di un rosso scarlatto, come quelli della strega. Qualche secondo dopo, Wanda accennò un sorriso inquieto, vagamente soddisfatto.
«Va meglio?» domandò allora, più serena. Bucky le annuì, lentamente, una scintilla di gratitudine negli occhi.
«Wanda, cosa..?»
Il tono di Steve la raggiunse subito, preoccupato.
Fu Bucky a rispondere per lei.
«Oltre alla realtà, a Sokovia le hanno insegnato a manipolare i ricordi delle persone con uno sguardo, senza scosse elettriche,» spiegò, incerto «Ha solo reso i miei un po’ meno oscuri da sopportare.»
Steve distese la propria espressione, tranquillo.
«Grazie,» sussurrò poi alla ragazza, piano.
Wanda inarcò un sopracciglio, «Non l’ho fatto per te,» osservò, guardando Bucky muoversi per il salone, inclinare il capo per leggere il titolo di qualche libro su uno scaffale, «Ma per lui. A volte, tra le mura della fortezza, a Sokovia, io e Pietro lo sentivamo urlare.»
Steve seguì lo sguardo della strega.
«Era sempre la stessa voce, lugubre, tetra. Poi, una notte, non ho sentito più niente. E lui era nella cella accanto alla mia, che parlava in russo.»
Wanda ricordò le notti insonni, le grida e gli esperimenti, «È bello che tu lo abbia riportato qui,» disse, e Steve sorrise appena, un poco più rilassato, «Ma non lasciare che si perda di nuovo.»
«No, questo mai,» le assicurò, «Potrà cominciare da zero.»
«Stagli vicino, Steve,» replicò lei, imperscrutabile, «Nella sua testa, i tuoi ricordi erano i più frequenti, i più vividi. Quelli che riviveva nei tempi più duri per ritrovare un po’ di pace.»
 
 
[550]



 
Note dell'autrice.
'Giorno, people. Ora, so che potrò sembrare strano e ambiguo, ma io ce li vedo Bucky e Wanda a stringere amicizia, eh.
Questa situazione mi è stata suggerita dalla dolcissima Lou, che ringrazio taaanto e che, ad ogni modo, ho un po' ampliato: è una What If in cui Bucky conosce da tempo i Maximoff per via dei suoi legami con l'Hydra; non c'è niente che dica che Bucky sia stato a Sokovia, ma io ho pensato che avrebbe potuto funzionare, e quindi, be', eccoci qui.
Btw, spero possa esservi piaciuta, e come al solito ringrazio chiunque legga o recensisca.
Alla prossima, un bacio
fireslight


PS: Se qualche prompt solitario dovesse solcare le vostre acute menti, plis, suggeritemelo pure e vedrò di scriverci qualcosa aw.
 

 

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Capitolo 9
*** • 9 Worksouts ***



Nothing will ever split us apart
 

 
•9. Worksouts
 
Odiava svegliarsi presto, la mattina. Eppure, come se la sua opinione non contasse, Wanda lo trascinava giù dal letto senza il minimo riguardo.
«Che ore sono?» biascicò, insonnolito.
«Cinque e mezza, ora sbrigati, però.»
Pietro, tuttavia, capì la ragione della sua fretta.
«Quella tua camminata scostante la definisci corsa, sorella?»
Si trascinava con Wanda correndo per qualche chilometro a Central Park − certo, non che lei potesse tenere i suoi ritmi, ma punzecchiarla di continuo circa la sua lentezza e ricevere in risposta occhiate venefiche era davvero il massimo.
Alle sette e mezza, come un cavolo di orologio svizzero formato tascabile, Pietro la vedeva scomparire per il resto della mattinata verso i piani superiori della Stark Tower per chissà quali allenamenti cui, nonostante le insistenze di Rogers e Barton messi insieme, si ostinava a evitare come la peste.
«Alta la guardia!»
Pietro gettò uno sguardo annoiato alla sua destra, osservando Wanda tenere testa alla Romanoff con palese espressione concentrata, colpendo la russa al fianco con un colpo calibrato del piede.
«Bel colpo.» sorrise quella, impassibile.
Pietro non riuscì quasi a capacitarsi di ciò che aveva visto: Wanda e la Romanoff che si scambiavano un sorriso era un momento da segnare sul calendario. Non era sicuro che la spia russa avesse accettato del tutto le visioni procuratele da sua sorella un anno prima − anche se, contro ogni previsione possibile, Natasha aveva sotterrato l’ascia di guerra fin troppo accomodante.
Roteò gli occhi al cielo, esasperato.
Le donne e la loro reciproca, fastidiosa, inopportuna tendenza a stringere amicizia come nulla fosse!
A giorni, ne era praticamente sicuro, le avrebbe trovate a intrecciarsi i capelli a vicenda e a raccontarsi dettagli − ben pochi se aveva capito qualcosa del burrascoso passato della russa − felici sulle loro infanzie, come amiche di una vita.
 
 
[300]




 

Note dell'autrice.
Well, io volevo davvero che fosse esplorato il rapporto tra Natasha e Wanda, ma niente.. Vabb, non si può avere tutto dalla vita, così il tutto lo immagino io, ew.
Niente da dire, suppongo, se non che è una What If - chiaro come la luce del sole.
E Pietro è testimone silenzioso dell'evoluzione della gemella, comem sempre. Anche lui, credo, prima o poi, comincerà a fidarsi e a lasciarsi andare con gli altri Avengers, è solo questione di tempo.
Alla prossima, un bacio
fireslight


PS: Come al solito, lasciate prompt a valanga, eh!
PPS: Quello di adesso, di prompt era the morning di L o u.

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Capitolo 10
*** •1O. Childhood ***


 
Nothing will ever split us apart.



•1O. Childhood
 

Non pensa spesso al passato, non è da lei. Quando lo fa, i suoi ricordi si focalizzano sul breve periodo della loro infanzia.
Nei suoi sogni, − le visioni le mostrano il futuro, certo, ma sono le memorie oniriche ad esser da lei predilette − Wanda ricorda un ragazzino dai capelli scuri che corre nel cortile di un palazzo: ride spensierato mentre una bambina dai tratti simili lo osserva da lontano, sorridente.
Prima di Stark, di Sokovia che precipita dal cielo come una cometa portatrice di morte. Prima che Pietro muoia, lasciandola in un mondo di cui Wanda non si sente parte.
Lo ha sepolto sulla cima di un crinale, alla fine, perché rimanga ancorato ad una terra sulla quale non correrà mai più: Pietro adorava correre, la sensazione del vento fra i capelli, i polmoni al collasso privi di aria.
Trascorre molto tempo davanti alla lapide del gemello, osservando le stagioni susseguirsi inesorabili, la pioggia cadere e il sole splendere sul marmo.
Dovrebbe stare sulla cima di una collina, sotto un albero di frutta, con sopra il sole e le nubi. Dovrebbe poter sentire la carezza della pioggia¹”, ricorda di aver detto a Barton, quando pure gli altri le avevano domandato in quale luogo Pietro avrebbe riposato per sempre.
Nonostate il dolore della perdita richiuso in un angolo del cuore, Wanda riesce ancora a vederlo, quel bambino vivace così simile a lei, mentre sfreccia sul verde dell’erba primaverile.
Riesce a percepire la sua presenza e per un istante, alla sua destra, ne scorge il profilo del viso, una ciocca di capelli chiari sulla fronte.
Sorride come faceva un tempo. Vorrebbe non dover chiudere gli occhi e vederlo sparire; eppure, quando si volta, Pietro è scomparso e Wanda prova il bisogno quasi straziante di urlare al vento la propria sofferenza.
 
[300]



 

Note dell'autrice.
Buon pomeriggio, e chi non muore si rivede!
Ora, sarà stata una pessima autrice, dato il troppo tempo trascorso tra questo aggiornamento e il precendete - e sì, giungiamo alla fine della raccolta, finalmente. Ma non perchè non abbia apprezzato scrivere di Pietro e Wanda o perchè mi sia stancata, tutt'altro, credetemi, ma è semplicemente giunto il momento di dedicarmi ad altri progetti, scrittura inclusa. 

Perciò, quest'ultimo capitolo lascia sicuramente un retrogusto amaro data la situazione descritta, ma volevo che fosse posta la parola fine anche a questo: ciò non significa che non piangerà lacrime amare pensando a Pietro, eh, attenzione. 

La nota 
¹ è adattata dal libro prima de 'Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco', nel momento in cui si parla della tomba di Lyanna Stark - i  fan di GOT potranno trovarmi nella medesima sezione, se lo desiderano ;)
Voglio ringraziare coloro che hanno seguito, preferito e recensito la storia, in particolare Clytie e L o u, per il generoso supporto e i molteplici suggerimenti circa i prompt.
Un bacio affettuoso, alla prossima

fireslight

 

 
 

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