= After =

 

 

 

Andar via. Incurantemente, indifferentemente, egoisticamente. Senza voltarsi. Pronunciando una parola senza senso alcuno per colei le cui braccia facevano di tutto per non farlo andare. E rompere così una carrellata di aspettative positive per piombare in un baratro senza fine, andando incontro a ciò che avrebbe da sempre voluto distruggere e che aveva sempre voluto lo distruggesse.

Una fine e un inizio. Un inizio e una fine. Una fine senza inizio. Un inizio senza fine. Cos’era poi un inizio, per lui che non aveva visto che la fine? Cos’era poi una fine, per lui che l’aveva incrociata tante volte?

 

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Amare. Sempre e comunque. Incondizionatamente. Sperare di riuscire non ad averne un responso uguale e della stessa intensità, ma di penetrare nella sua anima con la stessa intensità, profondamente, tanto da sommergerlo e riuscire a distrarlo. Svegliarsi poi, come d’incanto, e scoprire che non è servito a nulla, come in un incubo. Urlare, piangere e chiedere aiuto, per poi capire di non saper fare altro. Scorgere dietro la maschera del sensei un sorriso di circostanza, prendendo la consapevolezza che, sempre, non era stato che quel tipo di sorriso, quando si trattava di lui. Capire, infine, di essere stata solo una bambina.

 

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Arrabbiarsi. Col mondo, con l’Hokage, coi compagni, col sensei, con se stesso. Mai con lui, di cui comprendeva le angosce e le abbracciava come fossero le proprie – ricordando di quando anche lui aveva fatto lo stesso, nonostante il distacco che tendeva e teneva a tutti i costi di dimostrare -  ma decidendo di non rispettare la sua decisione. Riportarlo indietro era diventato non necessario, ma essenziale. Più dei rischi, più dei pericoli, più delle controversie, più della messa in gioco di se stesso. Più di ciò che voleva lui. Una priorità, come il legame che inesorabilmente li aveva sempre legati.

 

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Angoscia. Stato che la solita imperturbabilità non riusciva più a sopportare, rischiando di esplodere da un momento all’altro e distruggere la maschera che così pazientemente e sapientemente aveva saputo indossare, ingannando tutti. Come la bambina a cui ogni volta che tentava di risollevare il morale. Non attaccava neanche più con lei. Le promesse d’impedire che la storia si ripetesse andate in fumo. Correre, cercare, trovare… e scoprire di aver fallito due volte. Restare a guardare ciò che resta del suo team sotto lo scrosciare incessante della pioggia. Potesse portar via con se il senso che lo attanaglia, le sarebbe grato.

 

 

 

 

 

 

 

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Angolo dell’autrice…

OmG che ho combinato… ecco l’effetto post shock della notizia dell’uscita delle date della sessione di aprile.

Dunque, dunque, dunque…

Ho letto poco e/o niente di questa sessione – semplicemente perché ci sono tante storie e ogni volta che avevo intenzione di leggere qualcosa mi prendeva l’ansia @_@ - qualcuna l’ho anche commentata e/o salvata tra i preferiti… in tutto ciò, intendo dirvi, che non ho la più pallida idea se ho avuto la stessa idea che ha già avuto precedentemente qualcun altro >__< Dunque, dunque, dunque passiamo all’idea in questione.

 

Che accidenti ho in mente?

 

Di creare (seguitemi bene perché ho fatto un macello… dopo ho provato a spiegarlo a me stessa e mi so persa @_@ siete dunque avvertiti u__ù) quattro drabble (una per ogni membro del team7) per ogni lettera dell’alfabeto (che non ho ancora deciso se quello italiano o quello inglese >_< dipende la mia follia fin dove arriva) la cui lettera sarà, oltre che l’iniziale di ogni drabble, anche l’inizio del capitolo (che sarà in inglese e nel quale racchiuderò le drabble), che servirà a dare un tema alle drabble che conterrà (tema di tipo temporale, ecc) per non creare dispersività.

Chiaro? >__>

 

In ogni capitolo sarà sempre presente quest’angolo, in cui avrete, di volta in volta, delle delucidazioni in merito alle drabble contenute.

Dal momento che non lo indicherò, starà a voi capire ogni drabble a quale personaggio sarà rivolta… (che poi è facile, dai >_<) e solo qui, in questo spazio, e dunque alla fine, avrete delle spiegazioni.

 

Iniziamo quindi…

 

About the title: “After” significa letteralmente “Dopo” e intendo riferirmi al periodo successivo alla decisione di Sasuke di lasciare il villaggio. Da lì tutto ciò che c’è scritto nelle drabble ne viene conseguenzialmente.

 

About Sasuke: “La parola senza senso alcuno” è “Grazie”, che Sasuke dice a Sakura prima di darle una botta in testa è__é mi auguro si sia compreso che il “senza senso alcuno” è metaforico… a mio parere, Sakura ne avrebbe fatto volentieri a meno, se fosse riuscita a dissuaderlo dal suo intento. Ma, ahimè, nulla da fare u__ù

 

About Sakura: Ho sempre creduto esattamente quello che ho scritto nella drabble dedicata a lei. Che Sakura amava così profondamente Sasuke da avere come unico scopo la sua salvezza, anziché la sua reciprocità. Il “sorriso di circostanza del sensi” è il sorriso che le rivolge Kakashi per rincuorarla ogni qual volta succedano dei casini in squadra. Il “lui” successivo in corsivo è riferito a Sasuke. Il “solo” in corsivo nella frase conclusiva, è indicativo. Intendevo dire che Sakura, nel momento in cui Sasuke se ne va, e nel momento in cui, di conseguenza, tutti i suoi castelli cadono, si rende conto di essere stata una “bambina” nel farsi così tante illusioni.

 

About Naruto: Non credo ci siano precisazioni da fare. Naruto è un personaggio così trasparente, che non ho fatto altro che riportare tutto ciò che ne ho dedotto dai suoi comportamenti schietti e diretti.

 

About Kakashi: L’opposto di Naruto O__O Se non avessi mai letto il Gaiden non sarei mai riuscita a comprendere questo personaggio O__o Ad ogni modo, lo stato d’animo con cui ho iniziato la sua drabble corrisponde esattamente a ciò che penso lo abbia investito alla notizia dell’abbandono del villaggio da parte di Sasuke. Considerando che il team in cui transitava lui è praticamente identico a quello che si è trovato a gestire e dirigere, ho immaginato che come presupposto Kakashi si sia prefissato di far l’impossibile per Sasuke (che assomiglia incredibilmente al suo “lui passato”).

 

That’s all folks.

 

Prima di lasciarvi, volevo invitarvi a lasciare un opinione nel caso in cui vi trovasse a passare di qui. Accetto critiche (costruttive naturalmente) e consigli ^  ^ La strada è lunga O__O Se qualche anima pia ha qualche idea può parlarmene tranquillamente, potrei prenderla in considerazione ^  ^.

L’aggiornamento non sarà affatto frequente. Ho in pentola altre fic da continuare, senza contare che con una cosa così mi sono incastrata da sola O__O (Baka che non sono altro…).

Spero comunque che apprezziate e che mi seguiate nonostante il presupposto precedentemente indicato.

 

A presto! (si fa per dire)

 

HOPE87

 

 

 

 

 

 

 

 

= Behind =

 

 

Bloccare il flusso dei pensieri era impossibile. Tante le domande senza risposta che si frapponevano nella sua mente senza intervallarsi, facendogli sfuggire di mano il controllo e la pazienza, mostrando così il lato del suo carattere che non avrebbe mai voluto mostrare. Senza contare che così facendo non faceva che accollarsi le sgradite presenze che non facevano altro che ossessionarlo con la loro disinvoltura e improvvisazione dilettantesca, diventando, dannazione, a mano a mano una costante della sua vita. Dietro l’indifferenza, nonostante si dimostrasse seccato, apprezzava molto quelle sgradite costanti. Anche se non lo avrebbe mai ammesso nemmeno a se stesso.

 

\\\\\*/////

 

Bisticciare con la sua miglior amica e peggior nemica sembrava essere la sua occupazione preferita. Oltre a quella di star dietro a Sas’ke-kun naturalmente, ragion per cui, da sempre, aveva dovuto sgomitare per farsi spazio. Non tanto ai suoi occhi… quanto ai propri. Dietro quell’ingenuità genuina e quei sorrisi da eterna bambina, in pochi – se non in troppi – sapevano che non si nascondeva altro. Sbagliando. Lei non aveva bisogno che di quella scintilla che l’animasse ulteriormente, che di quel vaso che si disintegrasse in tanti piccoli cocci. Avrebbe allora potuto raccogliere i cocci, dimostrato di essere tutt’altro che una bambina.

 

\\\\\*/////

 

Baka. L’appellativo che sembrava calzargli più a pennello. Mai che qualcuno si desse pena di scavare dentro quell’anima tormentata per farne uscire fuori un po’ più di sicurezza… della quale, se il ragazzino ne avesse avuto la certezza, magari tante attenzioni, facendo disperare l’intero villaggio, non le avrebbe ricercate, quasi pretendendole. Il fatto era, che dietro quelle marachelle e quella voglia di mettersi sempre in mostra, nessuno aveva capito che ci fosse un disperato tentativo di dimostrare a se stesso che valeva e che lui esisteva. Ma i più sembravano quasi non accorgersene, presi com’erano dal prestare attenzione alla volpe.

 

\\\\\*/////

 

Bastava una maschera. Una maschera che gli coprisse mezzo volto. La fascia gli copriva già un occhio. L’altro gli serviva per necessità. Affascinante. Tenebroso. Enigmatico. Simpatico se si rientrava nella sua orbita. Similissimo ai suoi allievi. Specie a uno. Un lato nascosto, in modo abilissimo, tanto da riuscire a farlo spacciare per una bonaria abitudine o per una caratteristica del suo vecchio clan. Nessuno capiva che quel pezzo di stoffa era un intento ad annullarsi. Fisicamente quanto mentalmente, scomparendo, cercando di lasciare dietro di sé nient altro che un’illusione. L’illusione di riuscire ancora a e vivere nonostante tutto. Una farsa.

 

 

 

 

 

 

 

Angolo dell’autrice…

 

Decisamente fortunati (ma anche no >__<) Mi ha colta l’ispirazione di prima mattina (che genio >__>) e ho scritto e pubblicato subito.

Meglio approfittarne quando ancora non sono sommersa da altro.

Devo necessariamente farvi delle delucidazioni anche in questo?

No, prima ringrazio chi ha commentato:

-         keli : ehm… il panico c’è eccome! Sarà come dici tu… la bakaggine è contagiosa u__ù XD Grazie per aver commentato e per aver aggiunto la raccolta tra le preferite, spero vivamente di non deluderti >__<;

-         Lav92 : ormai sto infettando tutte le sezioni con i miei scleri… spero non ti dispiaccia ç__ç Un bacio;

-         Mon-chan : quella su Death Note arriverà… quando, non lo so… ma arriverà… ^_^.

Ringrazio inoltre MarianTheRogue, kaitlee90 e dubhe93 (oltre a keli, che ho già ringraziato ^__^) di aver aggiunto questo parto della mia mente mal sana tra i preferiti. Sono davvero commossa da tanta fiducia *__* Davvero *__*.

Ora ritorniamo alle cosiddette delucidazioni, che stavolta saranno molto brevi perché penso che non ci sia davvero nulla di complicato, in caso contrario, fatevi sentire è__é.

“Behind” tradotto letteralmente significa “Dietro”.

Ed io ne ho approfittato per parlare delle apparenze, nelle quali i nostri adorati personaggi sembrino nutrire un profondo interesse.

L’ordine è sempre quello: Sasuke, Sakura, Naruto, Kakashi.

Sempre tutti miei personalissimi punti di vista.

Sono pronta a discuterne quando e quanto volete.

Ora vi lascio che “dovrei” mettermi a studiare.

Se vedete che continuo a sfornare significa che l’intento è miseramente fallito >__<

Buona giornata!

 

 

 

 

HOPE87