Dal pericolo all’amore

di lucry3694
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** 1° Capitolo ***
Capitolo 3: *** 2° Capitolo ***
Capitolo 4: *** 3° Capitolo ***
Capitolo 5: *** 4° Capitolo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


            






Lyssa Luffy, studentessa, decide di ricominciare tutto da zero. Nuovo look, nuovi amici, nuovi tradimenti. E soprattutto un viaggio. Un viaggio che scombussolerà tuta la sua vita. Rapita in Messico, cadrà sotto il fascino di  Kenzo, lo chef dei Latin King, gang potente del Messico. Da un rapimento alla nascita di una storia d'amore , e chi dice amore , dice problema .

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Capitolo 2
*** 1° Capitolo ***




 
Si lo so alcuni di voi staranno pensando : ma il suo nome è quello di un protagonista della serie animata One Piece, lo so lo so ma ormai ci ho fatto l’abitudine.
 
Come tutte le mattine la sveglia sua alle 6:00 e questo significa che è ora di svegliarsi per andare all’Università.
Prima di continuare voglio presentarmi come si deve. Mi chiamo Lyssa Luffy, ho 21 anni e sono italo-ivoriana; vivo in Francia da tre anni ormai sono venuta per gli studi.
Dicevo sono le 6:30 ed è ora di andare all’università perché oggi l’inizio delle lezioni, e come ogni persona normale, penso, ho avanzato la sveglia.
 
Sveglia 7:00
 
Sveglia 7:30
 
Sveglia 8:00
Mi sveglio tranquillamente ben riposata, ma appena guardo l’ora il mio viso si decompone. Mi alzo correndo e urlo contro il mio nuovo Samsung.
“STUPIDO CELLULARE! PERCHÉ NON SUONI MAI!”
Ok ammetto che non ho fatto altro che rinviare la sveglia, ma ero troppo fiera per assumermi il fatto di essere battuta da un cellulare.
Filo in bagno, e lo spettacolo che si presenta nello specchio che si mostra davanti a me? non oso descriverlo…
 
 
Ma se insistete…
Avevo…
 
Avevo i capelli che sembravano aver passato la terza guerra mondiale; tutti sparati nei quattro angoli della terra, un occhio mezzo chiuso, che ancora non si era svegliato.
Avevo una faccia da zombie. Che pauraaaaaaaaa!!!!!!
Mi bagno i capelli e li idrato, visto che non avevo più tempo per farmi una doccia, visto che iniziavo alle 9:00; e la scuola dista 15 minuti; fortuna che ieri sera mi sono fatta un bel bagno caldo;
Mi faccio uno chignon cosi :



Un filo di fondo tinta, eyeliner, mascara, sopracciglia.
Finito ciò vado in cucina e trovo la zia, mi ospita a casa sua mentre mi cerco un appartamento tutto mio.
“Buongiorno tesoro, non è che per caso sei in ritardo?”
“Euh… si, ma non preoccuparti non è grave”
“OK perfetto, allora io vado”
Bene O_O  io che mi aspettavo ad un ‘non preoccuparti tesoro, ti ci accompagno io’ e invece niente di tutto ciò, pazienza.
Bon mi scaldo una tazza di latte in microonde e mi prendo dei cereali Coco Pops al cioccolato e un bicchiere di succo d’arancia, finito il tutto ritorno in bagno e mi fermo davanti allo specchio a guardarmi sorridere.
Avevo gli occhi fumanti, si si, cosi quest’anno volevo avere delle possibilità di uscire con Abdo, dovevo mettere il tacchetto.
Ve lo descrivo!
Abdo è messicano-algerino (sua madre è nata in Messico e suo padre è algerino),  ha 21 anni, 1.84 di bellezza, in breve, ti sciogli ai sui piedi. *-*


E messicano e algerino , un bel miscuglio.
Niente che pensare a lui mi faceva sorridere!  Questo tipo mi piaceva già da due anni, non la mai saputo, ma quest’anno non sarò più la bambina bloccata! Sarò una vera bomba!
Se Abdo non mi ha notata prima, è solamente perché non mi facevo non mi facevo notare, mi vestivo come un tonno et giravo con delle ‘sfigate’ !  ma quest’nno tutto ciò cmbiérà. HAHAHAHAHA
Ritorniamo al punto, eco dai miei pensieri, mi approprio del rossetto rosso mat, senza sbavare e voilà.

Corro in camera, e il mio orsacchiotto gigante era li, lo coccolo un po’ come per avere un po’ di sicurezza, “perché non sono tutti come te…”
Si lo so sono un po’ fuori lo so…
Infilo un slim nero, una t-shirt in pizzo rosso con degli stivali stivaletti beige con tacchetto, una giacca in pelle color caramello, ero uno schianto. Non avevo l’abitudine di vestirmi cosi ! Di solito ero in Reebok, jeans zampa di elefante et un’enorme felpa !
In breve, guardo il mio povero cellulare, erano le 8:35. Prendo la mia borsa Hermes e mi precipito fuori….
 
        

Esco quasi correndo dal mio palazzo, poi verso la panetteria, mi rimetto a camminare, non mi resta più che qualche metro!
Passo davanti al tabaccaio, e la c’erano 5/6 tipi, delle fecce, vi spiego : giacca Redskins, Nike e tuta, con un cappello hip-hop nero e in più il cappuccio sopra.
Passo e sento dei mormorii, mi giro, mi fissavano tutti! Che vergogna davvero, avevo dimenticato di non essere nella mia felpa e nelle mie scarpe da ginnastica! Ero femminile !
 
FEMMINILE !
 
Allora, ero davanti alla mia scuola, e sento :
“LYSSA !!!!! LA SAI L’ULTIMA ? HO VISTO L’UTLIMO FILM DI TWILIGHT !”
O mio dio, era Myriam, ha urlato davanti a tutti quanti, che vergogna, avrebbe rovinato la mia nuova reptazione. In più è troppo appiccicosa!
Myriam l’ho conosciuta due anni fa, era sempre sola a lezione, quindi ho deciso di andare a parlarle, le ho detto esattamente:
“Resta con me, cosi restiamo sole tutte e due!”
Ma col passare degli anni, mi piaceva sempre meno !
 
1° non si tiene mai per sé i segreti
2° mi abbandona appena si presenta l’occasione
3° passa la vita a sminuirmi
 
Quindi mi rigiro, visto che sapevo perfettamente che avrebbe continuato a gridarmi dietro come una demente davanti a tutti e faci finta di essere contenta della sua apparizione brusca :
“Hey Myriam!”
Arriva, poi riprendo a camminare, mi segue, e come un tutù mi dice :
“Euh Lyssa? Come ti sei vestita ? ti esponi olà là !”
Bene, inutile dirvi che il sangue mi ribolliva nelle vene fino al cervello e ho sputato il rospo :
“Allora ascoltami bene Myriam, ho deciso di ricominciare tutto da zero capisci? Quindi mi farai il piacere di smettere dall’alto, e di lasciarmi fare tutto quello che voglio mi senti ? E smettila di espormi. GRAZIE !”
 
E poi mi sono rimessa a camminare sempre più veloce, ma lei mi seguiva lo stesso :
“Ma Lyssa, preferisco i tuoi jeans e le tue scarpe da ginnastica!”
Myriam non è mai stata una vera amica, e lei è sempre stata gelosa di me.
“Bhé è acqua passata, vecchia storia, lasciami in pace, per favore.”
“D’accordo.”
Poi è andata ad unirsi a Emma, una ragazza della vecchia classe.
Arrivata nel corridoio, vedo tutti gli sguardi posati su di me accompagnati da :
“Oh mamma che gnocca!”
Oppure
“Wow che schianto!”
Ok avevo vergogna, bene, mi sono messa ad avanzare e mi sono seduta ad un tavolo, e ho preso i miei auricolari.
Ascoltavo Half Of Me di Rihanna, dall’album Unapologetic!
Quando il professore entra, e ho messo le cuffie nella borsa, ha iniziato a spiegare cosa avremmo fatto quest’anno nella sua materia.


Eccoci partiti...

 

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Capitolo 3
*** 2° Capitolo ***


Quando la suoneria suonò, ho messo in ordine il cellulare e spento la musica et mi dirigo in sala conferenze, avrebbero iniziato dire i programmi delle varie filiali e le classi in cui le lezioni si sarebbero svolte.
E si parte.
Seduta nella grande sala, ero seduta da sola, nessuno alla mia destra, nessuno alla mia sinistra.
Bon ero sola.
Quando la sala cominciò a riempirsi, un mormorio ha iniziato ad installarsi, fino a che i tre direttori salirono sul palco et reclamarono il silenzio.
 

“Buongiorno a tutte a tutti, benvenuti al CNAM (Conservatoire National des Art et Métiers) di Nantes, mi presento sono il Signor Quichotte, e sono il responsabile e coordinatore di questo istituto, se per caso avrete un problema riguardante il percorso  non esitate a contattarmi per qualsiasi problema, sono a vostra disposizione. Adesso vi lascio andare nelle vostre aule , e spero che troverete degli amici e che simpatizzerete. Gli anziani che erano al vostro posto ora non lo sono."
Poi il signor Heler ridacchiò. Vedete anche voi, c’è un  gande bianco in tutta la sala, tutti si sono trattenuti nel dire “chiudi il becco, e dicci quali sono le nostre sale”.
 Vedete quando il professore, o il direttore fa un enorme gaffe,  e che avete una vaga impressione che tutto vi crolli addosso
Bon è quello che un po’ stava succedendo.
Il professore alla sua sinistra prese il microfono e cominciò a dire le sale dei vari corsi.


Guardo con la coda dell’occhio Abdo, non aveva cambiato per niente, é pazzesco, é ancora bello, sogno !
Abdo volge lo sguardo , poi mi vede, apre gli occhi , e cosi siamo rimasti per un attimo per mettere a fuoco.
Lunatica buona sera.
Mentre io mi stavo facendo dei film mentali di un scenario isterico d’amore.
Bene, smetto di giocare all’innamorata, quasi tutte le filiali erano state chiamate, ma la mia formazione, contabilità, non era ancora stata nominata, no prestavo molto attenzione guardavo in fondo alla sala il muro bianco, tappezzato di poster le quali le frasi sono illeggibili, fino a che sennto :
gli studenti di contabilità saranno nell’aula 125.
Quando mi alzo
 
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Il mio cuore perde un battito perché vedo Abdo che si alza. Abdo?? Quindi saremo nella stessa formazione. E chiaro visto che é l’ultima formazione che mancava e lui era ancora seduto… ma no ci avevo fatto caso…

Bon, mi alzo, Abdo anche, poi mi dirigo verso la porta aspettando che il professore arrivasse per andare nella sala 125 visto che non conoscevo ancora la scuola.
Poi, una ragazza di nominata “Lisa Gonsalves”, all’inizio non l’avevo vista, poi arriva, era super bella, doveva avere la mia età, aveva gli occhi marroni chiari, delle labbra carnose e dei capelli piastrati.
 
È magnifica!

 
Ma è vestita come una troia:
minigonna nera, un débardeur fluido, un petto ENORME, sette strati di fondotinta, rossetto rosso, molto mascara, eyeliner…
bon, Marco un ragazzo della mia stessa scuola al liceo, è ancora nella mia stessa formazione, questo tipo non faceva altro che prendermi in giro…
 
È andato verso Lisa e le dice:
“come butta”
Lei si gira con uno sguardo disprezzante e dice :
“tranquillo”
Poi si rigira e va in direzione di una delle sue amiche
Muovendo il culo.
Cagna la strada è tutta dritta, cammina normalmente cugina.
Poi il professore arriva, era un uomo di mezza eté, con una voce grave che qusi faceva tremare il pavimento. Si dirige verso di noi e dice :
“signore e signori, prendete posto a sedere”
Quando ho sentito la sua voce credevo ci fosse un terremoto, sono entrata in classe e mi sono messa in fondo, nessuno era di fianco, vedo Marco dirigersi verso di me con uno dei suoi amici, Dylan.
Marco mi guarda e dice :
“Caspita Lyssa sei cambiata, sei uno schianto!”
Arrossisco internamente, visto che con il colore della mia pelle non si vede et rispondo:
“Grazie”
Poi Marco si siede davanti a me per far come se fosse uno studente molto educato insieme a Dylan.
“Posso sedermi ?”
Mi giro e vedo Stacy, una ragazza nigeriana, è gentile e timida.
"Si certo!”
Tira la sedia e si siede. Bref, il prof comincia il suo corso e io lanciavo degli sguardi molto discreti in direzione di Abdo….
A guardalo meglio era perfetto, magnifico!
Somigliava a lui :

 
 

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Capitolo 4
*** 3° Capitolo ***


 
                              


 

“Posso sedermi ?”
Mi giro e vedo Stacy, una ragazza nigeriana, è gentile e timida.
"Si certo!”
Tira la sedia e si siede. Bref, il prof comincia il suo corso e io lanciavo degli sguardi molto discreti in direzione di Abdo….
Credo che Stacy l’abbia notato perché si affretta ad aggiungere:
“Ti fa fondere, vero?”
La guardo ancora… fino a che mi da un colpo sulla spalla et urlo:
“CHE C’É?”
Talmente forte che la classe si rigira e il professore mi dice:
“Signorina… Luffy giusto?”
“Si.”
Stacy stava morendo dal ridere, avevo una sola voglia : dare una sberla a questa stupida bambina!”
“Il rientro la stressa per urlare citazione “CHE C’è?”?”
“No”
Giro la testa verso Abdo che mi guarda con un aria divertita questa volta.
“Molto bene signorina Luffy…”
“Signore può chiamarmi anche Lyssa”
“Nessun problema signorina Lyssa, spero che questo non riprodurrà et che..”
“D’accordo”
Il professore mi guarda un ultima volta per vedere se ho capito, poi riprende il suo monologo :
“Allora vi anticipo che durante le mie ore di lezione i cellulari dovranno essere in modalità silenzioso e vi chiedo di non fare continui avanti e indietro…”
Il professore continua a parlare e mi giro verso Stacy:
“Ehi qualcosa non va? Sono la prima persona che il professore si ricorderà per colpa tua.”
“No ma dovevi rispondere, quindi rispondi, ammetti che Abdo ti fa fondere!”
“No per niente”
“Bugiarda, lo fissi da quando abbiamo iniziato la lezione, e poi, ammetti che un messicano algerino fa sbavare più di una ragazza!”
“Smettila di dire sciocchezze, cerco di ascoltare il professore.”
 
Cerco di evitare a tutti i costi questa conversazione. Sinceramente!
 
“Già! Sapevi che suo padre è nato ad Alger et sua madre in Messico?”
 
“Si lo so, lo so da molto tempo, dal primo giorno mia cara!”
 
“Davvero, io non lo sapevo.
Ah sai Lisa non so che, dice, ti cito: ‘Abdo è la mia prossima conquista, Dio lo farà durare!”
“Perché dice Dio, con la sua vecchia boccaccia, certo Dio è più interessante nella frase!”
“Emoticon sussulto”
“Ehi hai una faccia.
Sei gelosaaaaaaaaaaaaa!!!!”
“No.”
“Si perché ho appena inventato questa storia, non ha mai detto Dio, bon in tutti i casi è la sua preda.”
“Ehi ma te sei al corrente di molte cose.”
“Normale, io Satcy, sono gli occhi e le orecchie di questa scuola.”
“Certo.”
Poi la lezione a proseguito in silenzio, quando è terminata mi sono precipitata a riordinare le mie cose in fretta, poi affretto ad uscire dalla classe, e passando per la porta sento :
“Signorina Luf… Lyssa, vorrei parlarvi”
E merda non è possibile, ne ho abbastanza.
Certo è il professore. Aspetta che tutti escano e mi dice:
“Spero che ciò che è successo non si riproduca. Mi piace quando la classe partecipa vivamente ma non deve oltrepassare il limite.”
“Si signore non si riprodurrà.”
“Molto bene può andare signoria.”
“Grazie. Arrivederci.”
“Arrivederci.”
Andando verso il corridoio incontro Marco e Abdo, avanzo timidamente, e mi concentro sullo sguardo di Marco per non incontrare quello di Abdo et poi dico:
“Ehi Marco, che lezione abbiamo?”
“Inglese mia cara”
“Riprenditi il ‘mia cara’.”
“Va bene tesoro.”
“Bon io vado non vado non vorrei sbranare qualcuno.”
 
Poi me ne vado, mi rigiro e vedo Abdo che aveva le sopracciglia accigliate. Che vuole lui? Del pane?
 
Andando nell’aula per fare inglese quando arrivo i posti sono quasi tutti occupati, rimanevamo io, Stacy, Lisa e Abdo. Quando mi sono seduta Stacy si era seduta davanti e Abdo le era andato a sedere vicino e io ero  seduta dietro con Lisa. Mi chiedo il perché. Poi vedo Abdo girarsi e sorridermi e si rigira.
Giro la testa per porre le mie cose sul tavolo e vedo Lisa guardarmi di traverso.
“Che vuoi?”
“Prima cosa riprenditi la tua volgarità, secondo non pensare neanche per un secondo di prendermi Abdo, è mio.”
“Oh certo, e mio padre è miliardario.”
 
“No ma sei seria sporca troia? Hai un problema, ho detto che Abdo è mio, toccalo e ti giuro che te la vedrai con me ti spacco la faccia.”
 
“Oh cagna prima di tutto non giurare perché quella faccia da broncio e con la bocca da culo, ma il peggio è la tua faccia, e farebbe stare meglio tutti se la piantassi.”
La professoressa ci guarda con i suoi occhioni.
 
Stacy si gira e lancia uno sguardo che vi ucciderebbe 1 milione di volte, a Lisa.
Lisa :”Che vuoi?”
Stacy : “Che chiudessi il becco.”
Lisa : “Aspetta, prima la meticcia e adesso l’africana ! sogno o è un circo?”
Non ha fatto in tempo a finire la frase che Stacy le è saltata addosso gridando :
“VUOI SAPERE COSA TI DICE STACY ? VUOI SAPERLO?”
Poi Lisa urla: “LEVATI CHE PUZZI! AIUTO ! ”
Io guardavo con un sorriso all’angolo della bocca, poi la professoressa arriva correndo  insieme al direttore :
“Signorine nel mio ufficio adesso!”
Visto che sono immischiata mi alzo ma il direttore dice :
“Non voi signorina, soltanto Lisa e Stacy”
“Si ma è colpa mia.”
“Ho detto : Lisa e Stacy. Quale parte della frase non capite?”
Io non sono una che si nasconde quando un’amica prende la colpa al posto mio.
“Niente e voi quale parte della frase ‘è colpa mia’ non capite?”
Un grande bianco si è messo in aula il direttore iniziava a diventare rosso in viso ma Stacy dice:
“lascia stare Lyssa grazie comunque”
“Allora se credi che pagherai tutto per le mia sciocchezze ! io vengo.”
Il direttore qui guarda con un’aria cattiva e si rimette in sesto : “Allora se volete venire, tutte e tre, nel mio ufficio.”
Uscendo mi rigiro un ultima volta, e credo di aver visto Abdo con un sorrisetto irresistibile in viso.
 

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Capitolo 5
*** 4° Capitolo ***


                           





Il direttore qui guarda con un’aria cattiva e si rimette in sesto : “Allora se volete venire, tutte e tre, nel mio ufficio.”
Uscendo mi rigiro un ultima volta, e credo di aver visto Abdo con un sorrisetto irresistibile in viso.
 


Stavo seguendo il direttore, Stacy era alla mia destra e Lucy dietro di noi
 
Il direttore ci fa entrare nel suo ufficio e poi ci dice:
“Sedetevi signorine.”
 
Stacy e io ci siamo sedute su un divanetto, e Lisa sulla sedia di legno, si l’ho fatto apposta.
 
“Ascoltate attentamente. Siete appena arrivate e le stupidaggini si seguono. Lyssa ho sentito degli eco di come mi siete fatte reperire con il vostro professore. Che sia chiaro, questo vi riguarda tutte e tre, se avrò ancora a fare con voi, sarò costretto a prendere delle disposizioni. Sono stato chiaro?”
 
Guardo Lisa di traverso e dico un “Si” appena udibile.
Poi Stacy fa la stessa cosa seguita da Lisa.

Mi preparo per alzarmi pensando che il suo discorso fosse finito, ma non avevamo lo stesso punto di vista e con un colpo di tosse mi fa cenno di  non muovermi
“Questo significa che non ho ancora finito con voi tre signorine. Aiuterete dopo le lezioni a riordinare le aule per 2 ore, avvertirò i responsabili delle pulizie, e per te Lyssa 3 ora. Mi spiace ma è così. Spero di essere stato chiaro.
Da parte mia non vedevo l’ora di uscire da questo ufficio.
Appena finisce prendo il foglio con le indicazioni ed esco in fretta dall’ufficio lasciando un “arrivederci”.
Uscendo dall’ufficio mi metto alla ricerca disperata  dell’aula visto che ho dimenticato di prendere il piano delle lezioni. Stupida vero?
Bon allora cammino per i corridoi, giro ad un angolo poi due fino a che non trovo una ragazza appoggiata su un muro e mi avvicino per avere delle informazioni.


“Ciao, scusa non sapresti dove si trova l’aula… 210? No 225… non 230… o forse 200…
Mi guarda dall’alto al basso e mi dice: “smettila di prendermi per un’imbecille..” (No sto impazzendo O.o).
Si mette a ridere : “hai un problema ? non sai in che aula sei?”
“No”
“Bon io sono Selena Jay.”
“Lyssa Luffy”
scoppia a ridere e dice : “Luffy come Monkey D. Luffy di one piece?”
“No sul serio?”
“Lyssa  D. Luffy, uno spettacolo!”
“Chiude quella cazzo di bocca, adesso basta!”
Smette di ridere e si ritiene dall’esplodere visto le sue guance gonfie.
“Ok scusa la smetto, sei nuova di qui ?”
“No e te?”
“Si”
“Che ci fai da sola nei corridoi ?”
“Mi sono fatta cacciare fuori.”
“Da dove ? ”
“Dalla lezione demente.”
“Ah ok bon io... ”
Non ho il tempo di finire la frase che Stacy mi chiama da lontano:
“Lyssa? Ma che diavolo ci fai li? Sei una demente, abbiamo lezione ! ti cercavo dappertutto!”
“Mi sono persa.”
“Sei una stupida.”
“Chiudi il becco.”
Mi rigiro verso Selena e le dico: “bon ci rivedremo alla pausa Selena, grazie molto per l’aiuto, non so cosa avrei fatto senza di te.”
Certo che stavo ridendo, e a sentirla pure le:
“Non c’è di che Lyssa e non dimenticare D. Luffy che i pirati sono in agguato.”
“CHIUDI IL BECCO”
Entrambe scoppiano a ridere. Si loro visto che Stacy rideva pure lei.
Mi rigiro e me ne vado innervosita anche se era una battuta mi ha davvero sconvolto, mi giro, passo vicino a Stacy e la urto andando fretta.
Stacy “ ehi  Lyssa aspettami, ti perderai un’altra volta.”
“Non me ne frega.”
 
 
Non l’ho più sentita, e dopo 10 minuti di cammino, ho finalmente ritrovato la classe, sfortunatamente la lezione era quasi finita, anzi fortunatamente vorrei dire perché è quasi mezzo giorno. Ho una fame!
Busso e il professore mi fa segno di entrare recupero le mie cose e vedo che è ora della pausa pranzo.
Esco e vado nella sala pranzo, che la scuola offre, non è obbligatorio. Prendo un vassoio e metto un piatto di risotto alla milanese un’arancia e poi mi giro.
Percorro la sala con lo sguardo, alla ricerca di qualche conoscenza, quando vedo Myriam seduta da sola, perduta nei suoi pensieri, con una mela appena morsa nel suo vassoio. Myriam c’è sempre stata anche quando ero sola, è ingiusto lasciarlo sola in questo momento, anche per tutto il male che mi ha fatto.
 
Avanzo verso il suo tavolo, poi appoggio il vassoio, e lei alza gli occhi verso di me stupita, poi li riabbassa nel suo vassoio.
Io :”Ciao.”
Myriam : “Mh.”
“Mi dispiace per prima.”
“Mh ok.”
“Myriam, sono seria; lo sai, adesso sono cambiata quindi mi piacerebbe farmi dei nuovi amici! Ma questo non vuol dire che non devo stare con te, tu potresti stare con noi!”
“Lasciami in pace.”
“Ma ehi per quanto tempo pensi di dovermi tenere il broncio?”
Si alza facendo graffiare la sedia contro il pavimento e butta la sua mela; poi si mette ad urlare, e tutti gli occhi puntati su di noi:
“Ascoltami bene Lyssa, l’anno scorso, e tutti gli altri anni, sono sempre stata con te, qualunque cosa succedesse! L’anno scorso eri una sporca sfigata, guardavi dei film con me, fai schifo, nessuno ti amava e ecco che dall’oggi al domani, arrivi così, ti fai bella per diciamo un ragazzo, lasci tutto indietro giusto? Io ero una ruota di scorta vero? Dimmelo storia per non passare per una deficiente!
 
Ero sotto shock e umiliata, non solo non faceva altro che mentire e per di più tutta la sala mensa a ascoltato, tutti.
Mi preparavo per replicare, quando sento una mano posarsi sulla mia spalla mi giro e vedo Stacy mi mette alla sua destra e dice a Myriam, sotto lo sguardo ebete di tutti i presenti:
“Ascoltami attentamente cretina, lascia in Pace Lyssa, se rimane con te è unicamente perché sa che più brutta e idiota di te non esiste, è per semplice pietà mia cara, adesso, la lasci tranquilla e ritorni a guardare i tuoi piccoli Bella e Edward darsi dei bacini, su, sappiamo tutti che il tuo sogno è di diventare un vampiro, quindi non hai niente di meglio da fare? Tipo diventare qualcosa di interessante?
 
Potevamo sentire degli ‘ouuuuuuuu’ venire da dietro, e poi un’altra persona interviene, era Selena, intanto Myriam era tutta rossa:
“Hei fa ribollire il sangue questa sciagurata, spaccale la faccia vi dico.”
 
Myriam era tutta rossa, non per vergogna ma per rabbia, si avvicina a Selena et dice:
“Scusami troia, cosa vuoi?”
Non ci tiene alla sua vita.
Selena si mette a ridere, conoscete quella risata, che vi fa rabbrividire?  Voilà, stava per rispondere quando sono andata verso di lei e le ho detto:
“può bastare Selena, non perdere il tuo tempo con delle ragazze così, venite ragazze ce ne andiamo!
Selena guarda un’ultima volta Myriam di traverso,  poi va ad installarsi su un altro tavolo seguita da me e Stacy.
Ed ecco una grande amicizia stava per crearsi.
 
 

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