Le avventure di Chris e Matthew McLean di PaperHero (/viewuser.php?uid=877148)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La nascita ***
Capitolo 2: *** 16 anni dopo ***
Capitolo 3: *** Partenza e arrivo ***
Capitolo 4: *** I concorrenti ***
Capitolo 1 *** La nascita ***
1.La nascita
Un uomo dai capelli neri e la barba sfatta si trovava seduto su
una sedia blu, la prima di una fila che percorreva quel lungo e bianco
corridoio. Medici e infermieri andavano avanti e indietro trasportando
una barella o parlando con altre persone.
Nell’aria, c’era odore di disinfettate e all’uomo
sembrava dare fastidio. Di solito, evitava quel posto ma adesso non
poteva fare altrimenti. Dentro a una delle sale operatorie, si trovava
una donna che aveva conosciuto nove mesi prima in un bar e con cui
aveva passato la notte. Ricordava bene come la mattina seguente se ne
era andato e lasciato sola la donna. Non aveva ricevuto più
alcuna notizia e solo pochi giorni prima aveva ricevuto una chiamata da
parte di lei, dove lo informava che era incinta.
A quella rivelazione, aveva sgranato gli occhi e, per via del suo
carattere e della sua incuranza verso gli altri, aveva preferito
mentire, dicendo che era troppo impegnato per lavoro. Si era dovuto
sorbire mezz’ora di urla da parte della donna e da Chef. Alla
fine, convinto dall’amico, Chris McLean aveva deciso di assumersi
le sue responsabilità e di andare in ospedale.
Teneva la testa bassa ed era immerso nel suo mondo quando vide una mano entrare nel suo campo visivo e porgergli una tazza.
– Caffè?- si senti chiedere da una voce familiare e,
alzando lo sguardo, incontrò il volto di
Chef.
Senza dire una parola, prese l’oggetto tra le mani e
incominciò a sorseggiarlo mentre sentiva l’altro sedersi
sulla sedia alla sua destra. I due rimasero in silenzio fino a quando
non videro un medico uscire dalla sala operatoria e avvicinarsi a loro.
Sul suo volto, si poteva leggere la stanchezza per via del parto ma
anche qualcos’altro che gli uomini interpretarono come dolore.
– Signor McLean, dovrei parlarle di una cosa. Mi può seguire, per favore?-
Il conduttore si scambiò un’occhiata con il cuoco per poi
annuire e si allontanò insieme al dottore. Quest'ultimo lo
condusse verso la nursery che si trovava in fondo al corridoio a
destra. I due si fermarono davanti al vetro e Chris notò subito
una culla con un cartoncino blu attaccato a essa e su cui c'era
scritto:
Matthew
McLean,
27 luglio
2013,
ore 2.50.
Come se avesse capito che il padre fosse nei paraggi, il bambino
scoppiò a piangere e un’infermiera lo prese in braccio e
incominciò a cullarlo, cercando di
calmarlo.
– Allora di cosa doveva parlarmi?- chiese Chris, distogliendo lo
sguardo dalla scena e concentrandosi sul dottore di fianco a lui.
Purtroppo, ci sono state delle complicanze e la madre del bambino
non c’è l’ha
fatta-
-Questo significa che sarà completamente solo se non lo prendo
con me,
vero?-
-Esatto-
Il conduttore rimase in silenzio e vide la stessa infermiera di prima
uscire dalla sala con in braccio il bambino, che continuava a vagire
disperato. Il suo pianto aveva fatto svegliare anche gli altri e la
donna sembrava veramente disperata.
– Lei è il padre, vero?- si rivolse a lui l’infermiera, guardandolo negli occhi.
– Sì, sono io. Ma…- rispose il presentatore, venendo interrotto da lei che gli mise in braccio il bambino.
– Questo bambino è veramente una peste. Con il suo pianto,
ha svegliato tutti gli altri. Magari con lei, si
calmerà-.
A quelle parole, Chris sorrise: da quanto gli aveva raccontato mamma,
anche lui era una peste appena nato. Abbassò lo sguardo sul
bambino e si accorse che aveva aperto gli occhi. Il presentatore non
ebbe dubbi che quello fosse suo figlio. Anche se era ancora troppo
piccolo, i suoi occhi erano neri esattamente come il piccolo ciuffo di
capelli che aveva in testa.
Avverti una strana sensazione al petto e uno strano calore si
propagò per tutto il suo corpo. Non si era mai sentito cosi e
pensò che fosse per il piccolo che teneva tra le braccia. Quello
era suo figlio. Suo figlio.
Il presentatore si chiese se fosse all’altezza del compito. Lui
che non aveva mai ricevuto affetto da parte del padre e con cui aveva
avuto anche qualche problema legale, si era ritrovato in una situazione
del genere.
Guardando il volto del bambino che era ritornato a sonnecchiare, il
presentatore prese una decisione: no, non avrebbe fatto gli stessi
errori del padre.
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Capitolo 2 *** 16 anni dopo ***
2.16 anni dopo
- No. Ti ho già detto di
no-
- Dai papà, ti prego. Ormai ho sedici anni e posso
farlo-
A villa McLean, girava aria di discussione e le due persone coinvolte erano Chris e suo figlio Matthew.
Erano passati sedici anni dal giorno in cui era nato e quel piccolo
bambino che dormiva tra le braccia di Chris, era sparito, lasciando il
posto a un giovane ragazzo sui sedici anni che sembrava la fotocopia
del noto conduttore in tutto e per tutto. Li avrebbero scambiati per
due fratelli se non fosse stato per i lineamenti giovani e meno marcati
di Matthew.
L’argomento del giorno era la partecipazione allo show “A
tutto reality” e i due McLean avevano pareri diversi: mentre
Matthew voleva assolutamente partecipare, Chris non era per niente
d’accordo.
– No, Matt. Tu non parteciperai e questa è la mia ultima
parola- chiuse la discussione il conduttore, dirigendosi verso la
cucina.
– Perché non vuoi che partecipi? Non mi accadrà
niente di male- per il giovane invece la faccenda non era ancora chiusa
e segui il padre in cucina, dove Chef stava preparando la
colazione.
Il conduttore continuò a ignorare il figlio e incominciò
a bere il suo caffè mentre leggeva il giornale. Matt, capendo
che la discussione era conclusa per il padre e che sarebbe stato
inutile continuare cosi, si arrese. Ma solo per il momento,
perché lui era pur sempre un McLean e i McLean ottenevano tutto
ciò che volevano in un modo o nell’altro.
La colazione si consumò nel più completo silenzio e,
quando fini, Matt sali in camera sua. Il suo insegnante privato sarebbe
arrivato alle nove e mezza ma lui voleva farsi trovare pronto e
puntuale.
Quando il ragazzo sparì al piano superiore, Chef si rivolse all’amico mentre si sedeva di fronte a lui.
- Sai che tuo figlio non si arrenderà cosi facilmente, vero?-
- Ovvio che lo so. Per chi mi hai preso? E’ un McLean, dopotutto-
- E ti assomiglia ogni giorno di più-
-Già- disse il conduttore, immerso nei suoi
pensieri.
Erano passati anni dall’ultima volta che aveva tenuto tra le
braccia il figlio per farlo calmare e adesso quella piccola pesta si
era trasformata in un ragazzo sui sedici anni. Era stato difficile
crescerlo ma insieme a Chef aveva fatto un ottimo lavoro e il
conduttore era orgoglioso di Matt.
Preso da un ricordo improvviso, il conduttore si mise a ridere, ricevendo un’occhiata stupita da parte del cuoco.
– Cosa c’è di tanto divertente?-
-Oh, niente. Stavo solo ripensando a quando ti sei travestito da donna per far divertire Matt -
Il conduttore continuò a ridere divertito mentre Chef ringhiava
e roteava gli occhi al cielo. Se lo ricordava bene quel giorno: Chris
era andato a lavoro mentre lui era rimasto a casa a badare a un Matt di
appena nove anni. Il piccolo era triste e, per risollevarsi il morale,
aveva chiesto allo zio Chef di travestirsi da donna. Era stato
esilarante per Matt e imbarazzante per Chef che si era ritrovato ad
assecondare quella ridicola richiesta cosi simile a quelle del padre
del bambino. Anche Chris aveva trovato divertente la cosa e
l’aveva preso in giro per giorni prima che il cuoco, per
vendetta, gli nascondesse il suo adorato gel per capelli. A quel punto,
si che era stato divertente.
– Non c’è niente di divertente. Quanto hai
intenzione di rimanere fermo sulla tua
decisione?-
- Finchè sarà necessario, Chef. Non lascerò che
mio figlio partecipi al
reality-
Nonostante il suo carattere fermo e deciso, il conduttore dovette
cedere alle insistenze del
figlio.
- Va bene. Vuoi partecipare al reality? Accomodati pure, io non ti
fermerò- si arrese Chris, dopo una settimana in cui Matt aveva
fatto in modo che tutte le cose del padre sparissero o che si
rompessero misteriosamente.
– Sì. Vittoria!- esclamò il ragazzo, scambiandosi un cinque con Chef, suo complice in quella folle impresa.
– Non sarà una passeggiata, ragazzo. Sei pronto ad
affrontare una cosa del genere?- gli chiese il cuoco, mentre sentiva
Chris borbottare qualcosa su cuochi complici e figli
ricattatori.
Ovviamente ce l’aveva con loro ma ai due non importava: Matthew
McLean sarebbe stato ufficialmente un nuovo concorrente di A tutto
reality e solo questo
importava.
– Sì, zio Chef. Non vedo
l’ora-
I mesi passarono e Matt era sempre più impaziente. Non vedeva
l’ora di partire. Chissà quanti sarebbero stati e se si
sarebbe fatto nuovi amici. Lo sperava con tutto il cuore.
Arrivò il giorno prima della partenza e il ragazzo stava
preparando i propri bagagli quando senti la porta aprirsi, senza che
lui accordasse il permesso
– Dimmi papà - rispose, mentre infilava una maglietta nella valigia posta sopra al letto e senza girarsi.
Sapeva per esperienza che il solo a entrare nelle stanze altrui senza
chiedere il permesso e soprattutto senza avvisare era proprio il padre.
Ed era la stessa brutta abitudine che stava prendendo anche lui.
– Allora, come si sente il mio
concorrente?-
-Oh, benissimo. Non vedo l’ora di parlare e… papà,
cos’hai?- s’interruppe Matt, quando vide
l’espressione triste che si era dipinta sul volto del
padre.
Non gli aveva mai visto quell’espressione in volto e il giovane
era abbastanza preoccupato. Non era abituato a un padre cosi abbattuto.
Il conduttore fece finta di niente e disse:- Niente. Dai, ti aiuto a
fare la
valigia-
Ok, adesso era abbastanza stupito. Non capitava spesso che il padre si
proponesse di aiutarlo cosi facilmente. Era strano, molto strano. Cosa
l’aveva spinto a comportarsi cosi diversamente dal solito? Ora
che ci rifletteva, giunse a una conclusione che non aveva calcolato.
– E’ per la mia partecipazione al reality, vero?- senti il padre sussultare al suo fianco. Colpito e affondato.
– No. Che cosa dici? Io sono felicissimo per te. Allora, la porti
questa maglietta azzurra?- cercò di cambiare discorso Chris,
mostrando al figlio una maglietta a mezze
maniche
Matt aveva capito che il padre non voleva parlare dei propri sentimenti
con lui e non lo voleva forzare ad aprirsi. Sapeva che il genitore era
molto orgoglioso e che raramente esprimeva i suoi sentimenti ad altri e
che se lo avesse forzato sarebbe stato solo peggio. No, meglio lasciar
perdere
Per questo, rispose con un gran sorriso alla domanda dell’altro:-
Certo,
papà-.
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Capitolo 3 *** Partenza e arrivo ***
3.Partenza e arrivo
n.a. Chiedo
scusa per il ritardo nel pubblicare ma in questi giorni ho avuto dei
problemi al computer. Grazie a coloro che leggono, recensiscono o
seguono la mia storia. Buona lettura
Erano partiti alle sei della mattina per arrivare puntuali alla
location dove si sarebbe tenuta la nuova stagione di A tutto reality e,
nonostante fossero in viaggio da ben due ore, Matthew non era per nulla
annoiato. Al contrario del padre che era agitato e sbuffava in
continuazione, chiedendo ogni cinque minuti se erano arrivati e
ricevendo una risposta scocciata da parte di Chef.
Il ragazzo sorrise, vedendo il broncio che aveva preso forma sul volto
del padre: certe volte sembrava più un bambino capriccioso a cui
era stato impedito di giocare con il suo giocattolo preferito piuttosto
che all’uomo adulto che era in realtà. Ma a lui andava
bene cosi: per niente al mondo l’avrebbe cambiato e poi bisognava
trovarlo un padre come il conduttore. Sapeva che per il padre non
era stato facile tirarlo su, senza una figura femminile al proprio
fianco e solo con l’aiuto del proprio miglior amico.
Nonostante la mancanza di una donna in casa, il ragazzo non aveva mai
dimostrato sofferenza per la cosa e questo aveva in parte aiutato i due
uomini a crescerlo. Tra i tre si era instaurato un rapporto profondo
tant’è che Matt considerava Chef suo zio adottivo.
Infondo, con tutto il tempo che avevano trascorso insieme, lui e Chris
si potevano quasi definire fratelli oltre che colleghi. Certo, avevano
avuto i loro alti e bassi ma il rapporto d’amicizia che li legava
c’era sempre stato e avrebbe continuato a essere tale.
– Siamo arrivati?- ecco la voce del padre che tornava alla carica e che riscosse il giovane dai suoi pensieri.
– No! Smettila di chiedermelo ogni cinque minuti! Guarda
com’è bravo Matt, invece. E’ da ore che siamo in
viaggio e non ha ancora detto una parola-
-Probabilmente perché sarà attaccato al telefono, come
tutti i ragazzi della sua età- sbuffò Chris, incrociando
le braccia al petto e mettendo su un’espressione scocciata.
-Ti sbagli, papà. Sto scrivendo qualcosa- intervenne Matt,
sapendo che cosi avrebbe risvegliato la curiosità del padre e
cosi fu.
– Scusami, Matt. Non lo sapevo. Che cosa stai scrivendo?- chiese Chris, facendosi consegnare i fogli dal figlio.
Il suo sogno
segreto era quello che il figlio seguisse le sue orme e probabilmente
un giorno sarebbe successo. Sopratutto, considerando il talento che
aveva nello scrivere quel ragazzo. Una cosa del tutto naturale dato che
aveva un padre cosi famoso e talentuoso come lui,
no?
-Siamo arrivati-
lo distrasse la voce di Chef, che fermò la macchina davanti a
una casa che era molto familiare a Matthew.
Al ragazzo sembrava di aver già visto quell’abitazione.
Magari, in uno dei tanti album o in una delle innumerevoli foto che
teneva il padre a casa.
– E’ questo il posto?- chiese il sedicenne, scendendo dalla vettura seguito a ruota dal cuoco e da Chris.
– Sì, Matt.Ti do il benvenuto alla Foresta McLean- rispose
il padre, che sembrava eccitato e impaziente di iniziare.
Adesso,
capiva perché gli era cosi familiare quel posto. Era la foresta
che il padre aveva comprato anni prima grazie ai soldi della produzione.
L’unica cosa che non comprendeva era l’eccitazione del
padre verso quel vecchio rudere che si trovava al centro della radura e
per il maestoso albergo su quattro piani di fianco a essa. Dietro di
essi, si poteva intravedere un laghetto.
Improvvisamente, capi. Quella sarebbe stata la location in cui si
sarebbe svolta la nuova stagione di A tutto reality. E lui, nonostante
fosse il figlio del conduttore, era stato tenuto all’oscuro di
tutto. Incredibile! Ma era tipico del padre tenere gli altri all'oscuro
dei propri intenti.
Il ragazzo si voltò verso Chef, sperando di non essere
l’unico a ritrovarsi in una situazione del genere anche se aveva
i suoi dubbi. Infatti, come si aspettava, il cuoco non era per niente
sorpreso ma solo scocciato all’idea di dover prendere
un’altra volta alle folli idee del conduttore
Sospirò, ormai si sarebbe dovuto rassegnare: il padre poteva essere imprevedibile.
– Pronti a vedere l’interno? Andiamo- s’intromise
quest’ultimo, su di giri e iniziando a camminare verso i due
edifici.
Matthew e Chef si scambiarono un’occhiata prima di sospirare in
contemporanea: si preannunciava una lunghissima stagione.
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Capitolo 4 *** I concorrenti ***
I concorrenti
Il noto
conduttore Chris McLean si trovava davanti alla casa in cui avrebbe
preso luogo la nuova stagione di A tutto Reality. L’uomo sembrava
su di giri per l’eccitazione e impaziente di iniziare. Quando il
cameraman dietro la telecamera diede l’ok, sul volto di Chris si
apri un grosso sorriso e prese a parlare.
– Salve a tutti, il vostro amato conduttore Chris McLean è
di nuovo con voi con una nuova, elettrizzante e imperdibile stagione di
A tutto reality! In questa stagione, dodici concorrenti si sfideranno
tra di loro per guadagnarsi l’agognato milione di dollari.
Rimanete incollati al televisore e godetevi questo primo episodio di A
tutto… reality… Foresta
McLean!-
Dopo la presentazione di Chris, parti la sigla “I wanna be famous”
-Ah, da quanto era che non sentivo quest’adorata sigla? Troppo
tempo ma adesso basta convenevoli e passiamo a presentare le nuove
vitti…ehm, volevo dire concorrenti di questa stagione. Eccoli in
arrivo!- annunciò Chris, trovandosi sempre davanti alla casa.
Un vecchio scuolabus giallo si fermò davanti all’uomo e da
esso scese Chef vestito da autista con un completo blu e un capello
rosso sulla testa.
– Forza, smidollati. Ho della sbobba da mettere su- gridò il cuoco, con un ghigno stampato in faccia.
– Smidollato? A chi hai dato dello smidollato?- replicò
come risposta un ragazzo, scendendo dal mezzo e fulminando con lo
sguardo il cuoco. Aveva sedici anni ed era alto e robusto al punto
giusto, grazie agli allenamenti di nuoto. Ha gli occhi castani e i
capelli verdi. Indossa una maglietta nera di Dragon Ball e un paio di
jeans.
– Calmati, Enit- disse una ragazza, spuntando da dietro la sua schiena con in faccia un grande sorriso.
Il suo nome era Anna ed era la sorella gemella di Enit. Al contrario
del fratello, lei aveva gli occhi blu chiaro e i capelli castani.
Indossava una maglietta rossa di Vegeta e un paio di pantaloncini corti.
–Vi presento i primi due concorrenti di quest’anno. Enit e
Anna Zior!- li presentò Chris, mentre i due ragazzi prendevano
posto, affianco al conduttore e salutavano il pubblico a casa.
– I prossimi due concorrenti: Valentina Fin e Nelav Tion!-
I due ragazzi scesero dallo scuolabus mano nella mano. La prima aveva
diciassette’anni ed era bionda con gli occhi azzurri. Indossava
un lungo vestito blu chiaro e portava delle ballerine. Il secondo,
invece, era leggermente più alto di lei e aveva gli occhi e i
capelli castani. Porta un paio di pantaloncini corti e una maglietta
con la faccia di Iron Man.
Alla vista del luogo in cui si trovavano, Valentina lanciò un
gridolino ed esclamò:- Non ci credo. Hai visto
com’è bello questo posto, Nelav?-
- Ho visto. Ma sai cosa c’è di più bello? Tu, amore.- rispose Nelav, sorridendole e baciandola sulle labbra
- Bleah. Che schifo – fecero all’unisono il conduttore e
Matthew, appena sceso dal
mezzo.
Il ragazzo portava un paio di occhiali neri, una maglietta dello stesso
colore a maniche corte che metteva in risalto il suo fisico e un paio
di jeans. In volto, un’espressione di puro disgusto che fece
sorridere internamente Chris. Povero Matt, chissà
cos’aveva dovuto sopportare.
– Puoi dirlo forte, amico- concordò con loro Alent, anche
lui schifato dalla
scena.
Era alto, robusto e indossava un paio di pantaloni grigi e una
maglietta bianca a maniche corte. Aveva gli occhi neri e i capelli blu
- Come siete cattivi. L’amore è cosi bello- asserì
una ragazza, prima di essere gettata a terra da un’altra ragazza
che pronunciò un:- Oh, scusa. Non ti avevo visto - con tono
fintamente dispiaciuto.
I nomi delle due ragazze erano Tina Itanc ed Elocin Arali. La prima era
bassa di statura e aveva gli occhi e i capelli verdi smeraldo. Vestiva
con una gonna e una maglietta rosa. Invece, l’altra aveva gli
occhi blu e lunghi capelli neri. Indossava un top fucsia con un paio di
pantaloncini neri. Sul volto, un paio di occhiali da sole.
– Ti sei fatta male?- chiese un ragazzo, porgendo una mano a Tina
per aiutarla ad alzarsi da
terra.
– No, grazie- rispose Tina, accentando la mano che le veniva
offerta e rimanendo incantata dal sorriso che aveva davanti agli occhi.
Anche il ragazzo rimase incantato a osservarla finchè non senti
una voce dietro di lui dire:- Non ci credo. Possibile che scegli sempre
quelle brutte?-
- Ofil - sbuffò Ilip
- Dai, ho ragione. Guarda qui che splendore invece- esclamò
Ofil, mostrando al fratello le due ragazze che portava sottobraccio.
In effetti, le due ragazze erano molte belle. Gemelle, avevano entrambe
i capelli castani e gli occhi verde acqua e portavano una un vestito
verde chiaro mentre l’altra blu. I loro nomi erano Arai e Araci
At.
– Ciao Chris. Noi ti adoriamo!- saltarono al collo del conduttore, le due ragazze
- Grazie, ragazze. Ora che ne dite di lasciarmi? Devo condurre lo
show-
Le due si staccarono, permettendo a Chris di riprendere la
respirazione. L’avevano soffocato con i loro meloni. Finalmente
libero, il conduttore annunciò:- E con le due gemelle
asfissianti, abbiamo terminato le presentazioni. Quale sarà la
prima prova? Chi vincerà? Chi se ne andrà a casa
rinunciando al favoloso montepremi? Lo scoprirete nel prossimo episodio
di A tutto… reality… Foresta McLean!-.
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