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Telefonata x Amy x Bugie
Il posto è davvero
carino. L'atmosfera è a dir poco fiabesca: siamo all'aperto; tavolini tondi,
bianchi coperti da una soffice e delicata tovaglietta gialla con ornature in
pizzo ai lati. Due sedie anch'esse bianche una di fronte all'altra, un ragazzo
guarda sorridendo la ragazza che le sta davanti. Prende un pezzo di torta e
lentamente con l'aiuto del cucchiaino argentato se lo porta alla bocca. Sospira
soddisfatto dal sapore agro-dolce della torta e di nuovo sorride verso la
giovane che tiene in mano un pezzetto di carta bianca molto simile a............
uno scontrino.
<< Ma quanto
cavolo la fanno pagare questa torta?!?! >> borbotto stringendo tra le dita
quel pezzetto di carta.
<< Ladri!
>> ribatto cercando di far spaventare almeno un pochino il cameriere che
ancora non ha finito di servirci. Il ragazzo sussulta e posa il piatto con la
torta sul tavolo quasi rovesciandolo. Si allontana sorridendo freneticamente
cercando di non darci le spalle.
Gon ormai deve
essercisi abituato e continua tranquillamente a mangiare la sua torta. Poso lo
scontrino sul tavolo guardandolo torvo sperando che in qualche modo il mio
sguardo riesca ad incenerirlo: ma nulla. Sospiro arrendevolmente e con un
sorrisetto tirato mi rivolgo verso il ragazzo che mi sta di fronte.
<< Dicevamo...?
>>
<< Dicevamo che
forse dovremo prendere una camera in un albergo qua vicino, non so se gli altri
vogliono fermarsi per qualche giorno... >>
<< Ma io pensavo
che fosse solo una rimpatriata >>
<< Infatti
>> ripete lui annuendo.
<< Non avevamo
parlato di rimanere per più di un giorno... >>
<< Ah... >>
mormora lui confuso << Hai degli impegni per caso? >>
“ Cavolo! ” penso nella
mia testa spostandomi istintivamente indietro con la seggiola. E ora? Dire a Gon
che, anche se lui mi aveva fatto presente che parte del mio lavoro di hunter
mercenario non gli piaceva; ed io da brava bugiarda che sono, gli avevo giurato
che avrei smesso ed invece la verità era che mi ero di nuovo invischiata in un
giro pericoloso????
No, certo che no... “
Sai tesoro forse oggi dovrò decapitare qualcuno per denaro, ma non ti
preoccupare domani smetto!! ” non suonava così bene come spiegazione. Mentire,
negare l'evidenza ancora una volta era la cosa migliore per entrambi.
<< No,no...^^”
Che scherzi?? Ho tutto il tempo che vuoi!!! >>
<< Bene!!
>> dice lui regalandomi un raggiante sorriso. Odio mentirgli, mi sento
male ogni volta, ma... non posso fare altrimenti.
<< Gon senti...
>> dico ma di colpo mi blocco. Qualcosa sta vibrando nella mia tasca
destra.
“ Il telefono!!!
”
Molto mimeticamente lo
tiro fuori e vedo che la chiamata viene da un numero privato.
Sbianco.
Guardo Gon, poi guardo
il telefono..
Guardo il telefono, poi
guardo Gon...
Silenzio.
<< Devo andare in
bagno!! >>
<< Eeeh?? Ancora?
>> domanda lui sconcertato.
<< Uhm, si... sai
le prugne.. >> finisco le frase e corro verso l'interno del
bar.
<< ...ma quali
prugne?? O.O” >>
<< Idiota,
idiota, idiota, idiota!! >> strillo mentre mi chiudo dentro il bagno
stringendo ancora saldamente in mano il telefono che non smette di
vibrare.
<< Gon penserà
che sono scema o peggio... >>
Prendo il cellulare e
me lo porto all'orecchio cercando di assumere un'aria quanto meno
professionale.
<< Pronto?
>>
Pronto, parla
Phoenix?
<< Si, sono io
>> rispondo sedendomi a cavalcioni sul gabinetto. Da brava cacciatrice di
taglie ho pensato di usare un nome d'arte per i miei lavoretti, per sicurezza
ovviamente, e anche perché l'appellativo “ fenice ” mi era sempre piaciuto un
sacco!!
Un amico mi ha
consigliato di rivolgermi a lei per un certo lavoro...
<< Posso sapere
chi? >>
Credo che sarebbe
meglio di no... Non vorrei che questo mio amico si trovasse nei guai... ci siamo
intesi no?
<< Si
>>
Bene, ora le spiego
cos-
<< Prima vorrei
sapere il compenso se non le dispiace... >> lo interrompo facendo un
sorrisetto malizioso verso l'apparecchio. Sento l'uomo ridere dall'altra parte
del telefono.
Mi avevano parlato
proprio bene di lei allora... Comunque a lavoro terminato si parla di un
compenso pari al triplo della cifra che ha preso con la cattura del suo ultimo
ricercato...
“ Un tipo astuto : non
fa nomi, non pronuncia cifre... solo allusioni, bene, davvero un lavoro coi
fiocchi... ”
<< Capito: mi
elenchi pure i dettagli >>
Il suo compito
consiste nel rintracciare degli oggetti sparsi un po' ovunque..
<< credo che lei
abbia sbagliato persona, quello che mi chiede forse s'addice più ad un
cacciatore di tesori... >>
Ma Phoenix, vede
molti di questi oggetti hanno già un proprietario...
<< Capisco...
continui prego >>
Si tratta di alcune
pietre dalle capacità magiche imprecise, per quanto racconta la leggenda, spesso
e volentieri scambiate per banali diamanti o preziosi... Lei deve recuperarli e
portarmeli tutti insieme a lavoro ultimato... per i dettagli dei luoghi e le
informazioni sugli eventuali possessori sarà aggiornata in tempo reale dopo che
sarà venuta in possesso di una pietra...
<< come farà a..
>>
Non si preoccupi mia
cara, sarò io a contattarla ogni volta, ho i miei metodi!!^^ per quanto riguarda
la prima pietra dovrà dirigersi a nord in un piccolo villaggio situato nei
pressi dell'Arena Celeste... non so se la conosce..?
<< Si, ne ho
sentito parlare.. >>
Bene, nel villaggio
c'è un municipio e la pietra si trova al suo interno, ma stia attenta è ben
protetta.. L'uomo che la possiede si chiama Gabriel Van Kral ed è un esponete di
una setta di squinternati che venerano un certo dio della rigenerazione... per
ora è tutto, allora accetta my lady?
Silenzio.
<< accetto
>> sussurro alzando la testa al cielo arrendevolmente.
Questo è il mio
peccato, e ancora non riesco a tirarmi fuori da questo stupido
gioco..
Allora è deciso,
spero di risentila presto lady Phoenix...
L'uomo ride di nuovo e
poi attacca. Rimango qualche secondo contemplando il soffitto in cerca di una
qualsiasi risposta, ma nulla.
Esco dal bagno ancora
sovrappensiero cercando in qualche modo dentro di me un pensiero felice col
quale ripresentarmi davanti a Gon.
<< Ops! Scusa!
>> esclamo mentre mi scontro con una ragazza dai lunghi e fluenti capelli
ricci.
<< Nulla, ma ti
pare^^ >>
Le sorrido e esco dal
bagno.
<< Oii Amy!!
Quanto ci hai messo??? Non vorrai mica farmi arrivare in ritardo?? >> mi
sgrida Gon.
<< Scusa Gon, e
che c'era fila... >> borbotto.
<< Tutto ok?
>>
<< Sisisi, certo
>> mento mentre lui mi prende per mano. Arrossisco a quel contatto e non
riesco a far a meno di sorridergli. Il moro è raggiante e splende di luce
propria. Io invece mi sento così sporca in questo momento...
<< Amy, grazie
>>
<< E di cosa??
>> balbetto riuscendo finalmente a guardarlo negli occhi.
<< Di essere qui
con me... Ti voglio tanto bene Amy >> dice il mio angelo regalandomi un
altro dei suoi sorrisi.
<< uhm... i-io
pure >>
Gon mi trascina verso
il luogo d'incontro ed io non posso far a meno che sorridere dimenticandomi per
un'istante delle mie colpe.
*** Angolo scema, ehm,
volevo dire autrice:
Niente questo è
quanto... volevo mettere in luce che anche Amy ha dei problemi anche se sembra
tutta felice e spensierata.. Poi, ovvio, paragonati a Gon tutti sembrano molto
poco perfetti ( non so se mi sono spiegata...)
Ok, termino qui il
delirio!! al prossimo chappy!!! ***
Byeeeeeeeee smak
smak
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