Kitsune

di _Zexion_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Boulevard Of Broken Dreams ***
Capitolo 2: *** Per un numero di telefono.... ***
Capitolo 3: *** Desiderio ***
Capitolo 4: *** I Knew I Love You ***



Capitolo 1
*** Boulevard Of Broken Dreams ***


Dunque.... ogni mattina mi alzo, e inizio a correre, perchè se no il leone mi prende....
No scherzo XD Dannate battute u_u
Dunque, cosa dire, oggi siamo qui riuniti perchè, la sottoscritta, nonostante abbia un altra fanfic da portare a termine (la sto scrivendo, per chi la segue) è stata colta da un ispirazione (che non c'entra niente, perchè stavo vedendo "The Rocky Horror Picture Show" XD e credetemi, che non c'entra un tubo con questo.)cmq, ho avuto l'ispirazione e ho detto "ma sì, postiamola e disturbiamo quelle anime pie che leggono su EFP....." e quindi eccola XD
Ovviamente, la continuo, purtroppo non so quando posterò perchè tra l'altra fic, le verifiche a scuola e la partenza che mi aspetta tra due settimane... ma se vedo che piace cercherò di fare in fretta.
Dico sin da subito che non ho la minima intenzione di farla lunga. Massimo 4 capitoli.(credo... spero) All'inizio doveva essere una one shot, ma si era rivelata troppo lunga XD Magari è anche di solo due capitoli... ora mi organizzo u_u
Quindi, sperando che nonostante non si sappia quando posterò il secondo capitolo, ci sia qualcuno a cui potrebbe interessare.... vi lascio alla fic XD

Buona lettura.



Kitsune



Il caos della città era più fitto.
Era Sabato sera e le strade erano piene di auto, moto, i marciapiedi erano gremiti di persone che si spostavano da un luogo all’altro con i nemici, mentre le insegne al Neon dei locali erano più luminose.
Si sentiva il rombare della auto e degli altri mezzi e il vociare della gente che, ubriaca e non, rideva e scherzava, mentre qualcuno anche litigava.

Erano le 11 di sera, e la notte stava iniziando.

Poco lontano dalle strade principali, un gruppo di ragazzi e ragazze, stavano andando a festeggiare in un locale il compimento dei 20 anni di un loro amico.

Avevano scelto di andare al “Kitsune” il locale più In del momento. Loro non ci erano mai stati, ma molte persone dicevano che era molto bello e, ovviamente, avevano destato il loro interesse.
Erano tre ragazze e quattro ragazzi. Un gruppo piuttosto piccolo, ma quella sera molti avevano da fare e per festeggiare il compleanno erano rimasti in pochi.

Il festeggiato era Kiba Inuzuka, un ragazzo alto, con i capelli scompigliati castani e due tatuaggi rossi sulle guancie a forma di triangolo.
Era un ragazzo allegro, casinista.

Con lui c’era il suo ragazzo, Neji Hyuga, l’esatto opposto. Tranquillo, pacato, a volte freddo, era più alto di Kiba di almeno 5 cm.
Portava i capelli lunghi castani lisci, raccolti in una bassa coda e gli occhi erano insolitamente chiari.

Oltre a loro c’era Shikamaru Nara, un ragazzo perennemente svogliato, con i capelli castano scuro raccolti in una coda alta, che lo faceva assomigliare ad un ananas.
Aveva un orecchino all’orecchio sinistro e l’unico motivo per cui era venuto, era per far compagnia alla propria ragazza, Ino.

Ino Yamanaka era una ragazza molto bella, alta, fisico slanciato, le curve al posto giusto. Occhi azzurro cielo e capelli biondo grano raccolti in una coda alta, con un ciuffo lasciato libero sul viso.

Insieme a lei c’era Sakura Haruno, entrambe erano le ragazze più belle dell’università che frequentavano. Si distinguevano tra di loro e l’Haruno era la più intelligente. Anch’essa alta, con dei capelli incredibilmente rosa portati un po’ corti e gli occhi verde smeraldo. Non aveva il fisico della Yamanaka ma era ugualmente bella.
Aveva un temperamento molto forte, ma sapeva essere anche molto dolce.

L’ultima ragazza era Hinata Hyuga, cugina di Neji. Aveva dei capelli corvini lunghi, con una frangia sul volto e gli occhi chiari come quelli del cugino.
Anche lei molto bella, era timida e quella sera era andata solo perché vecchia amica di data del festeggiato.

Infine c’era lui.
Sasuke Uchiha.
Era il ragazzo più bello e acclamato dell’università, irraggiungibile.
Alto, con i capelli corvini abbastanza lunghi, tenuti sparati dietro la testa e con due ciocche che gli incorniciavano il viso. La pelle diafana e due occhi color onice, in cui ti perdevi, tanto erano penetranti.

Tutte le ragazze avevano avuto un debole per lui, nessuna esclusa, soprattutto Sakura e Ino, che però alla fine si erano arrese.
Era bsx e non lo nascondeva. Tuttavia arrivare al suo letto per restarci era un impresa impossibile. Aveva avuto abbastanza avventure, ma mai nessuna storia seria.

Erano tutti conoscenti sin dalle elementari e per un motivo o per un altro, erano diventati amici inseparabili.
Ne mancavano ancora molti all’appello, ma quella sera, al Kitsune, erano stati solo loro i coraggiosi.

Il locale aveva la fama di essere elegante ma, anche particolare. Di fatti molti andavano per vedere “la kitsune” che fosse uomo o donna era un mistero, ma era l ‘evento particolare del locale.
per riuscire a entrare bisognava prenotare con mesi di anticipo e grazie ad un favore fatto loro da un amico e il cognome dell’Uchiha, erano riusciti ad avere i posti.

Era diviso in due piani, con dei tavolini e delle sedie. Un grande palco con un palo in mezzo era situato in fondo al locale ed era proprio lì che si esibiva la Kitsune. Dietro il palo vi erano degli strumenti, che servivano alla band della serata per suonare.
Agli angoli del locale vi erano anche dei divanetti.

Non appena furono dentro, i 7 andarono a sedersi ai posti prenotati, proprio davanti al palco.

-Wow ragazzi questo posto è una figata! Non ci credo ancora che siamo riusciti ad entrare! Non vedo l’ora di vedere questa Kitsune!-

Kiba era tra i ragazzi quello più interessato e si guardava intorno con aria sognante. Le ragazze annuirono sorridendo, finchè Ino disse:

-Per me sarà una ragazza bellissima…-

Ma Sakura, loro erano amiche rivali, ribatté subito:

-Un ragazzo, non una ragazza! Sono riuscita a scoprire che è un ragazzo dai tratti dolcissimi e che ti ammalia solo con lo sguardo. Per questo ha preso il soprannome “kitsune” perché proprio come le volpi con il solo sguardo ti fa cadere in un sogno…-

Ino la guardò di traverso, ma alla fine leggermente rossa in viso, sospirò:

-Quanto mi piacerebbe vederlo…-

Hinata e Sakura annuirono, mentre Shikamaru sbuffò.

-Che seccatura…-

Neji annuì d’accordo con l’amico, mentre Sasuke rimase in silenzio ad osservare il palco. Tutti sapevano che il ragazzo era quasi sempre pensieroso, perso in chissà quali ricordi e nessuno ormai ci faceva più caso.
Poco dopo, un ragazzo dai capelli azzurrini e gli occhi blu, arrivò al tavolo, salutandoli:

-Ehi ragazzi finalmente!-

Tutti lo guardarono e poi Kiba sorrise:

-Suigetsu! Questo posto è una figata, grazie per la buona parola!-

L’altro rise, per poi guardare con occhiata maliziosa Sasuke, che faceva ancora finta di nulla.

-Non dovete ringraziare me, anche il nostro Uchiha col proprio cognome ha contribuito…. Beh, cosa volete ordinare?-

Ino ridacchiò e sbattendo le ciglia con fare seducente rispose:

-La Kitsune…-

Tutti la guardarono e poi risero, compreso Suigetsu che mostrò i suoi denti appuntiti.

-Tranquilla bambola, lo spettacolo inizierà alle 11.30 precise. Vi consiglio di tenervi pronti, perché quel ragazzo sa farlo alzare anche all’uomo più etero di questa terra!-

Le ragazze arrossirono, soprattutto Hinata, di indole timida, mentre i ragazzi lo guardarono stupiti. Alla fine, Neji, notando l’indifferenza di Sasuke, lo guardò:

-Allora Uchiha dovrai stare attento…-

Kiba lo guardò stranito.

-Ma Sasuke non è etero.-

-Già, ma è il più vicino al palco.-

Shikamaru scosse il capo, mentre Sasuke scoccò un occhiataccia all’amico. Così, tutti ordinarono i loro drink e tra una chiacchierata e altro, il tempo passò e si fecero le 11.30. Erano tutti presi e agitati, come se dovessero vedere un idolo. Sasuke osservava il palco con malcelato interesse, curioso anche lui di vedere questo fantomatico ragazzo.

Ormai il locale era pieno zeppo e si sentiva il vociare continuo delle altre persone, che lodavano questo ragazzo. La curiosità del gruppetto ormai era alta e poco dopo le luci si spensero, per illuminarono subito il palco.

Fu allora che l’attenzione fu concentrata solo lì e poco dopo tre ragazzi entrarono sul palco, andando verso gli strumenti.

Il primo, aveva capelli rossi e sguardo di ghiaccio. Andò a posizionarsi dietro la batteria, senza mutare espressione.

Il secondo, era molto simile a Sasuke, per l’unica differenza che aveva un sorriso sul volto che sembrava estremamente falso e andò a prendere posto a destra della batteria, con in mano il basso.

L’ultimo, aveva i capelli arancioni e sembrava un energumeno. Prese la chitarra, andando a sinistra della batteria.

In seguito, scoprirono che i tre ragazzi si chiamavano Gaara, Sai e Juugo, l’ultimo era proprio il ragazzo di Suigetsu.

-Ehi ma, non manca il cantante?-

-Già, ma manca anche il microfono…-

-Dite che sarà quello la Kitsune?-

-Forse…-

Ormai tutti avevano un interesse quasi morboso per questo personaggio segreto. Poco dopo però, la musica partì e una luce andò a concentrarsi sul palo e tutti prestarono attenzione a quello che succedeva e alla musica.

I walk a lonely road
The only one that I have ever known
Don't know where it goes
But it's home to me and I walk alone


Il fumo si alzò, inondando il pavimento del palco e sentirono la voce di qualcuno che cantava. La musica scorreva, mentre ormai l’attenzione era concentrata su di una figura che poco a poco compariva dal sottopalco.

I walk this empty street
On the Boulevard of Broken Dreams
Where the city sleeps
and I'm the only one and I walk alone


La prima cosa che videro fu una zazzera di capelli biondi, apparentemente indomabile che piano piano si alzava. Il ragazzo aveva un microfono attaccato all’orecchio e aveva gli occhi chiusi.

I walk alone
I walk alone


Il ritmo era tranquillo, fino a quando non aprì di scatto di gli occhi, rivelando un blu cielo intenso. Sembrava che al suo interno vi fosse una tempesta di piacere e tutti lo guardarono ammirati, soprattutto Sasuke, che si era subito perso in quegli occhi color dell’oceano.

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Capitolo 2
*** Per un numero di telefono.... ***


*me commossa* T_T Non pensavo che piacesse così tanto la fic. 10 commenti! Sono stra contenta ç__ç e 26 preferiti.... non so come ringraziarvi.
Per questo, ho deciso di "premiarvi" col secondo capitolo. Probabilmente vi farà schifo (spero di no @@) ma era già pronto e allora ve l'ho postato ^_^
Lo so, magari uno si chiede perchè aggiorno così in fretta questa e l'altra no, tranquilli, ho già scritto un pò di capitoli u_u oggi sono stata a casa da scuola causa assemblea, indi per cui ho scritto e scritto. Adesso ho i crampi alle dita XD
Spero vi piaccia questo capitolo ^^ alla fine troverete un appunto, rispondete con sincerità, assie u_u
E ricordate, più sono i commenti, più in fretta aggiorno XD no scherzo voi leggete tranquilli, non sono una dittatrice xD



Kitsune II



Sasuke era rimasto immobile per tutta la serata, guardando la Kitsune danzare e sentendolo cantare.
La musica cambiava di volta in volta, dalla provocante, alla punk, alla metal…. Ma Naruto sapeva muoversi in una maniera speciale, che incantava, eccitava, riempiva l’aria di desiderio.
Ad un certo punto della serata, Neji e Kiba erano spariti nei bagni per poi tornare molto dopo, Ino si era messa vicino a Shikamaru e Sakura e Hinata erano completamente rosse in viso.

Ma lui era rimasto fermo, concentrato su ogni movimento che quel ragazzo faceva.
Poteva quasi capire cosa stava per fare, da tanto aveva osservato bene i suoi movimenti.
Le canzoni proseguivano e la Kitsune era sudata, accaldata, con solo dei jeans attillati e una maglietta che col sudore lasciava intravvedere i muscoli scolpiti.
Si strusciava contro la sbarra, ci girava intorno, fingeva un amplesso e a volte dalla sua bocca uscivano dei gemiti che sembravano reali.
Ansimava e Sasuke poté giurare che più di una volta quello sguardo così azzurro e tempestoso si fosse posato su di lui.
Non era per vanità, no, lo aveva visto guardarlo negli occhi, leccarsi le labbra e scendere lungo il palo, la schiena su di esso.

E non poteva nemmeno dire di resistere, quel ballo per lui era erotico e per un momento soltanto, mentre le luci calavano e oscuravano il palco, poté giurare di vedere uno scintillio rosso in quegli occhi color del cielo.

-Wow…-

Sakura non aveva parole per quello che aveva visto e Hinata si limitò ad annuire, così come Ino. Shikamaru rimase in silenzio, per poi guardare la propria ragazza.

-Che seccatura…-

Non poteva dire che non gli era piaciuto quella danza, ma l’unica persona che desiderava era Ino, ma anche lui era segretamente rimasto colpito dalla Kitsune. Di Kiba e Neji non c’era ancora traccia, fino a che non li videro in lontananza, parlare con Suigetsu.

Fu in quel momento che le luci illuminarono nuovamente il palco e tutti applaudirono i ragazzi che li guardavano. Videro il sorriso della Kitsune e ne rimasero folgorati.
Sasuke invece, si alzò, rivolgendo uno sguardo al ragazzo dai capelli biondi, per poi andarsene senza dir nulla. Tutti rimasero sconcertati e poco dopo, lo furono ancora di più, quando videro la Kitsune saltar giù dal palco, per poi correre verso la stessa direzione in cui era sparito Sasuke.

-Ma cosa…-

Sakura si era alzata, guardando la scena un po’ sbalordita. Sentì un sospiro alle sue spalle e vide i componenti della band. Quello che assomigliava a Sasuke, Sai, disse:

-E’ sempre così, qualcuno se ne va all’improvviso e lui lo segue…-

Incuriosita da quelle parole, guardò attentamente Sai

-Che cosa intendi dire?-

-beh, non ho capito se è per divertimento o altro, ma Naruto fa sempre così…-

Sai si girò verso la ragazza, guardandola poi un po’ perplesso, al che lei, rossa in viso, gli porse la mano.

-Sono Sakura Haruno… un amica del ragazzo inseguito dalla Kitsune…-

Il ragazzo sorrise, prendendole la mano e baciandone il palmo.

-Sai….-(perdono, non so il cognome, datemela buona XD)

Sakura sorrise al ragazzo, facendo poi sedere anche gli altri al tavolo, raggiunti alla fine da Suigetsu, Kiba e Neji.

Nel frattempo, dietro il locale….

-Ah…-

La Kitsune aveva raggiunto Sasuke, trovandolo appoggiato alla parete del muro, con una mano sul volto. Si era avvicinata, scostandogliela.

-Ehi tu, perché sei andato via?-

Sasuke lo aveva guardato come se avesse davanti un illusione, ma alla fine aveva leggermente mugolato, preso una mano del biondino e se l’era messa senza tanti complimenti, facendolo arrossire, sopra al cavallo dei pantaloni.

-Perché per colpa tua sono così…-

La Kitsune era arrossita, ma poi, quando Sasuke aveva lasciato la sua mano, invece che toglierla, con stupore dell’Uchiha, l’aveva lasciata lì e anzi, aveva aumentato la presa.
lo aveva guardato, con i suoi occhi intensi e gli aveva sorriso.

-Allora… devo rimediare….?-

Ed ora erano lì, non si sa come, con Naruto rivolto verso il muro, le mani appoggiato ad esso, mentre Sasuke dietro di lui lo penetrava, muovendo la mano sul suo sesso.

-S… Sto per venire…-

-Anch’io…-

Erano ormai vicini al limite entrambi e, col viso rosso, gemevano, cercando di trattenersi, consci di essere in un vicoletto, sotto l’aria primaverile abbastanza calda, ma alla vista di chiunque entrasse lì…

-Ah… Ahhhhhhhh!-

Naruto venne nella mano di Sasuke, mentre il ragazzo venne in lui, colmandolo col suo caldo piacere. Rimasero lì, fermi, mentre cercavano di recuperare il fiato perso durante l’amplesso.

Alla fine, stanchi, si erano rivestiti e si erano seduti lì, sentendo l’aria sferzargli il viso, rinfrescandoli un po’.

-Perché lo hai fatto?-

Naruto si voltò verso Sasuke, guardandolo interrogativo. Il moro rimase in silenzio per un po’, per poi sospirare.

-Perché hai fatto sesso con me?-

La Kitsune arrossì a quelle parole e chinò il capo, posando una mano sul collo e accarezzandolo, imbarazzata. Adesso che lo aveva fatto si sentiva terribilmente in imbarazzo e provava vergogna. Non che si pentisse, ma non era quasi mai così diretto.

-Ecco… appena ti ho visto questa sera, mi sei piaciuto… quindi, vedendoti andare via ti ho inseguito pensando che non fosse piaciuto il mio spettacolo ma poi volevo chiederti il numero…-

Sasuke lo osservò stupito. Nessuno era mai stato così esplicito con lui e di questo era rimasto un po’ colpito, ma poi inarcò un sopracciglio con fare scettico.

-Non mi hai chiesto il numero…-

Il biondo ridacchiò, ancora più imbarazzato.

-Eheh… temo di no…-

Sasuke scosse il capo, nascondendo un sorriso divertito e gli porse una mano. Naruto alzò lo sguardo, guardandolo confuso e il moro disse

-Mi chiamo Sasuke Uchiha…-

Naruto in quel momento capì e prendendogli la mano, si sentì sollevato da terra e gli sorrise, di quel sorriso luminoso che Sasuke non aveva ancora mai visto.

-Naruto Uzumaki…-

Sasuke sorrise, lasciandogli la mano, per poi porgergli un bigliettino. Naruto lo prese, un po’ confuso e Sasuke avvicinò il proprio volto a quello del biondo, sussurrando all’orecchio

-Allora, chiamami…-

Naruto arrossì, vedendolo sorridere maliziosamente e poi scomparire dentro il locale. Guardò il bigliettino, con su il numero del moro e sorrise.

-Sasuke Uchiha… credo proprio, che ci rivedremo ancora…-

E sorridendo, rientrò anche lui, mettendo il bigliettino nella tasca dei jeans.



Fine. (Vi piacerebbe? Se vi piace che finisca qui, è finita, altrimenti ci saranno altri due capitoli [sono sicura che sono due] cosa decidete?)

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Capitolo 3
*** Desiderio ***


Oh don't piano.... Oh long Jhonny....
Basta XD
Ragazze/i mi avete stupito °___°
Nemmeno uno ha detto "va bene, lasciala così" tutti "voglio leggere gli altri due" XD
*me commossa* ç__ç 11 commenti e tutti a dirmi che è una bella storia... di postare anche gli altri due capitoli e che comunque anche l'altro sarebbe stato un bel finale.
*me soffia nel fazzoletto* Assie T_T
Quindi, ecco il terzo. Il prossimo è l'ultimo u_u
Vado di fretta, perchè devo studiare italiano e storia per domani e ho preso una pausetta, giusto per non far esplodere il cervello. (perchè ce l'hai? ndSasu)(-_- meglio non rispondere ndA)
Comunque. Vi ringrazio tutti dal profondo del cuore! Commentatori, lettori e chi aggiunge ai preferiti!
Spero continui a piacervi e che non vi deluda ^_^
Buona lettura!



Kitsune III



La pioggia scrosciava incessante quella mattina.
Era passata una settimana da quella sera al Kitsune e Sasuke non aveva ricevuto nessuna chiamata e nessun messaggio. Dire che si era pentito di non aver preso il numero alla Kitsune era poco.
Sospirò, sedendosi vicino alla finestra e osservando lo scrosciare intenso della pioggia. Aveva provato a contattarlo, ma era sembrato tutto inutile.
E alla fine, lo aveva visto proprio in centro….

Stava camminando per le strade affollate del centro. Quel giorno aveva deciso di uscire e fare una passeggiata. Faceva un po’ più freddo, dato che erano iniziate le stagioni delle piogge e quindi l’aria si era fatta più fresca.

Erano passati 4 giorni e ancora non aveva sentito il telefono squillare, o almeno, dall’altra parte non c’era mai Naruto. Non sapeva perché ci tenesse tanto, ma ogni volta che sentiva la propria suoneria avvertiva il cuore battere più forte e si ritrovava a sperare che fosse una chiamata della Kitsune.

All’improvviso, sentì proprio la voce della persona a cui stava pensando.
Si girò verso quella risata cristallina, un po’ titubante e l’aveva visto.
Naruto, in tutto il suo splendore, rideva insieme ad un uomo con i capelli castani raccolti e una cicatrice orizzontale sul viso e vicino a loro, un altro uomo, con i capelli argentei.
Sasuke si chiedeva chi fossero e perché stessero ridendo così con la sua Kitsune, quando quest’ultima si voltò verso di lui.

Si guardarono a lungo, scambiandosi sguardi carichi di desiderio, domande e risposte non date, prima che Naruto venne richiamato dall’uomo con i capelli castani.
Sasuke si era aspettato che venisse da lui, almeno per dirgli qualcosa, invece Naruto se ne era andato, così, lanciandogli un ultimo sguardo e regalandogli un sorriso…

Sospirò di frustrazione, colpendo con un piede il muro. Non capiva perché lo desiderasse così tanto, perché si sentisse geloso di quei due uomini che aveva visto in sua compagnia e che lo avevano fatto ridire.

Doveva essere solo lui l’artefice di quei sorrisi, solo lui poteva farlo brillare e solo lui poteva possederlo.
Quando lo avevano fatto, in quel vicolo, non ci aveva pensato, ma Naruto non si era fatto preparare. Strinse i pugni, geloso. Il pensiero che qualcuno avesse posseduto la Kitsune prima di lui… Mugolò, passandosi una mano sul volto

“Ma Cosa mi ha fatto?”

Si sentiva corrodere dalla gelosia, dal desiderio, dall’aspettativa. Lo rivoleva lì, nel suo letto, ogni mattina appena sveglio, che gli rivolgeva un sorriso, o la sera prima di andare a letto, a consumare il loro amore.
Spalancò gli occhi a quel pensiero.

“Amore? Io… mi sono innamorato?”

Rimase in silenzio, guardandosi sconvolto le mani, per poi iniziare a ridere e affondare le mani tra i capelli, con quel sorriso amareggiato sul volto.

“Mi ha rapito col solo sguardo….”

Si ricordava le parole di Sakura:

-….Per questo ha preso il soprannome “kitsune” perché proprio come le volpi con il solo sguardo ti fa cadere in un sogno…-

Sospirò stancamente, lasciandosi ricadere sulla poltrona stancamente, guardando la pioggia oscurare tutto e rendendo il paesaggio monotono, opaco.

“Un sogno…. Sì, è stato questo….”

Ormai si stava arrendendo davanti all’evidenza di quello che era stato il suo rapporto, il suo incontro, il suo lasciarsi andare.
Era stato fregato.

Da un ragazzino di cui non sapeva nulla, che non aveva niente da spartire con lui, che per lavoro cantava in quel locale, muovendosi in un modo erotico che ti faceva eccitare solo il pensiero.

Le sue mani sul tuo corpo….

Mugolò, rendendosi conto che perso in quei pensieri si era eccitato. Si guardò sconvolto il cavallo dei pantaloni, rifiutandosi di fare da solo. No, non poteva cadere tanto in basso per lui…
Eppure….

I suoi baci, le sue labbra, i suoi occhi…

Titubante, slacciò appena i pantaloni, infilando una mano nei suoi boxer e sussultando quasi, quando toccò il proprio membro eccitato.
Era stupido e insensato. Lui era Sasuke Uchiha, poteva avere tutti e tutte eppure era lì, a masturbarsi al pensiero di quella dannata Kitsune…

Quando sei entrato dentro di lui….

-Dio….-

Aumentò il ritmo delle carezze, mentre dalla sua bocca uscivano soltanto gemiti. Al ricordo di ciò che aveva avuto, al ricordo di quello che aveva toccato con le sue mani.
Le sensazioni erano lì, tutte sulla sua pelle, e mentre compieva quel peccato, bruciavano, come se ogni tocco fosse vero, in quel preciso istante…

Lo hai posseduto e gli sei venuto dentro, marchiandolo…

Si inarcò appena, venendo nella sua mano, quasi violentemente e soffocando a stento quel gemito. Aveva avuto un dannatissimo amplesso con la sua mano.
Un fottutissimo orgasmo, solo al suo pensiero.

Guardò sconvolto la mano sporca di sperma.

-Cosa cazzo ho fatto…-

Non riusciva a crederci. Era completamente soffocato, sedotto, succube di quel ragazzino.

Si era innamorato del suo inferno.

In quel momento, perso nei suoi pensieri, sentì suonare il campanello. Subito, corse in cucina a lavarsi la mano, come a voler far scomparire le prove tangibili di ciò che aveva fatto.

“Se lo venisse a sapere lui….”

Ridacchiò, era impossibile. Nessuno lo avrebbe mai scoperto, tanto meno quel ragazzo che lo aveva stregato.

Sentì il campanello suonare nuovamente e dopo essersi messo a posto, riassunse la sua solita aria Uchiha, non più sconvolta come prima. Andò ad aprire alla porta, chiedendosi chi potesse essere a quell’ora del mattino.

-Chi è?-

Non sentì alcuna risposta provenire dall’altra parte della porta. Corrucciato l’aprì, chiedendosi se non fosse stato solo uno stupido scherzo. D’altronde qualche bambino in quel palazzo c’era….
Ma si sarebbe ricreduto, vedendo chi c’era davanti alla porta.

Sorriso smagliante, capelli biondo grano, occhi azzurro oceano che gli sorridevano ancora più delle labbra.
Una maglietta di un improbabile arancione quasi tendente al bianco e dei jeans azzurri attillati. Deglutì, tornando su quegli occhi che lo fissavano divertiti.

-Ciao, Teme…-

Non riusciva a crederci. Davanti a lui c’era Naruto Uzumaki, come se fosse stato richiamato da quello che aveva fatto. Si era appena masturbato pensando a lui e questo, compariva alla sua porta. Arrossì leggermente a quel pensiero, sperando che non si leggesse sul suo volto.
Lui non arrossiva mai, era Sasuke Uchiha.

-Dobe…-

Lo aveva chiamato così, istintivamente, all’insulto di Naruto. Lo vide ghignare e poco dopo si sentì spingere all’interno dell’appartamento da una mano e sentì solo il tonfo della porta, richiudersi dietro di loro.

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Capitolo 4
*** I Knew I Love You ***


Ed ecco l'ultimo capitolo! Ragazzi che malinconia T_T Non mi sembra vero, ho scritto un capitolo al giorno e alla fine.... e ha avuto anche successo ç__ç 51 preferiti e ogni capitolo un sacco di commenti... mi avete reso felicissima!
Con molto dispiacere affermo che è l'ultimo :( per chi avesse voluto un seguito, non so se ci sarà, ci farò un pensiero poi, ma adesso mi è impossibile.
Poi, per chi volesse la canzone presente è "I Knew I Love You" dei Savage Garden. quella del primo capitolo era "Boulevard Of Broken Dreams dei Green Day".
So che il ritmo forse non è azzeccato alla situazione... ma cmq, a me sembrava adatta.
Mi dispiace di non rispondere ai vostri stupendi commenti, ma sappiate che sono strafelice delle vostre recensioni *me si inchina, poi prende un fazzoletto e soffia il naso*
Spero vi piaccia anche l'ultimo capitolo!

Vi lascio a quello....

KITSUNE IV

E vissero tutti felici e contenti.

Fine. (ghgh, scherzo)



Kitsune IV



Sasuke si era lasciato guidare all’interno della casa da Naruto. Era ancora senza parole. Non riusciva a capire come Naruto potesse essere lì, davanti a lui, quando nessuno gli aveva detto dove abitasse. Dire che era stupito, era un eufemismo.

-Mhh… hai una bella casa Teme…-

Si riscosse a quelle parole e lo guardò. Si era messo a guardarsi intorno così, senza dir nulla, come se fossero amici da chissà quanto e per la prima volta lo portasse a casa.
Assottigliò lo sguardo, ricordandosi cosa aveva patito per colpa sua.

-Dobe, che cavolo fai qui?-

Naruto si girò verso di lui, sorridendogli come se nulla fosse, ignorando completamente il tono acido di Sasuke.

-Ti sono venuto a trovare. Kakashi-san lavora per tuo padre e mi ha saputo dare l’indirizzo, dato che per un certo periodo ha frequentato Itachi-san, da cui ha preso il tuo indirizzo, poi lo ha dato a me.
Tuo fratello è incredibilmente bello vero? Quasi mi dispiaceva non poter stare di più a parlare con lui, ha una così… fine arte nel parlare. All’inizio ho seriamente pensato che fosse muto.-

Sasuke rimase perplesso davanti a quella marea di parole, che lo avevano travolto. Davvero Naruto parlava così tanto? Non gli era sembrato.
A quel pensiero arrossì leggermente, non è che avessero avuto tanto tempo per parlare….

Vedendo quel rossore sulle guancie del moro, Naruto fraintese e gli diede una pacca sulla spalla.

-Tranquillo Teme, naturalmente tu sei più bello… credo che sia stato un colpo di fulmine. Non ho fatto niente di sconveniente a tuo fratello, come del resto era normale. Sta con quel ragazzo così simpatico… Shisui…. Credo si chiami. Mi ha chiesto di uscire qualche volta, per diventare amici. Ma lui probabilmente ha ingoiato un disco, parlava tantissimo….-

“Perché non ti sei sentito Dobe?”

Sasuke lo fissava sconvolto.
Erano insieme da meno di tre minuti e gli aveva già fatto venire il mal di testa. Mugolò appena, per poi riscuotersi.

-Dobe! Stai zitto!-

Come se fosse stato un incantesimo, Naruto si fermò. Lo vide arrossire e poi, un sorriso timido fece capolino sulle sue labbra.

-Scusa Sas’ke, è che quando sono nervoso parlo tanto….-

Quasi tirò un sospiro di sollievo Sasuke, sentendo che parlava tanto solo quando era nervoso.

-Non importa…-

All’improvviso si bloccò. Cosa stava facendo? Socializzando col “nemico”? No, doveva mettere subito in chiaro le cose. Lo guardò deciso

-Dobe, perché cavolo non mi hai chiamato?-

A quelle parole Naruto lo guardò un po’ sbalordito, un po’ rosso e alla fine, lo guardò come se fosse un cucciolo. Sasuke cercò di imporsi la calma, pensando che non poteva farsi intenerire da quel ragazzo… gli aveva rovinato abbastanza la vita fino a cinque minuti prima.

-Scusa Sas’ke… ho perso il biglietto… o meglio, quella sera ero arrivato a casa tutto intento a volerti chiamare, ma ho messo i pantaloni in lavatrice e… beh, il numero non si è più letto..-

Sasuke lo fissò shockato. Faceva bene a chiamarlo Dobe.

-Ma…. E quando ci siamo visti in centro? Mi hai visto, ma te ne sei andato!-

Naruto lo fissò ancora con quello sguardo, ma un po’ pi ù deciso.

-Ero con Iruka e Kakashi…. Non potevo venire! Mi avrebbero fatto un sacco di domande!-

-Ma questo Kakashi ti ha dato il mio indirizzo!-

-Sì ma gliel’ho chiesto quando era da solo, Iruka è il mio padre adottivo ed è fin troppo impiccione e protettivo!-

Sasuke sospirò, esausto. Davvero si era distrutto mentalmente per sette giorni a causa di quel biondino da strapazzo? Mugolò, cercando di mettere ordine nei pensieri. I fatti, erano degenerati sin troppo.

-Sono venuto qui per farmi perdonare…-

Alzò lo sguardo a quella voce. E lo vide.
Vide il ragazzo che lo aveva fatto dannare quella sera. Quegli occhi, così terribilmente azzurri, con quella tempesta dannata, che ti intrappolava. Deglutì, indietreggiando di un passo istintivamente.

-Tu mi sei piaciuto dal primo momento in cui ho incontrato il tuo sguardo Sas’ke….-

Spalancò gli occhi, vedendolo avvicinarsi. Gli piaceva? Piaceva a quel Dobe senza speranza? Sentì il cuore accelerare i battiti e si maledisse. Maledisse sé stesso, e il Dobe. Il compleanno di Kiba, Suigetsu e quei dannatissimi posti in prima fila.
Li maledisse, perché aveva capito.

-Sas’ke?-

-Mh?-

Si sentì spingere all’improvviso sulla poltrona e lo sentì sussurrargli all’orecchio.

-Ti faccio uno spettacolo, tutto per te… solo tuo….-

Deglutì sonoramente, guardandolo alzarsi. Lo vide con quel ghigno e poco dopo, iniziò a sentire le sue parole. Cantava, solo che non aveva un microfono, non c’era una band, e il pubblico era solo lui.

Maybe it's intuition
But some things you just don't question
Like in your eyes
I see my future in an instant
and there it goes
I think I've found my best friend
I know that it might sound more than
a little crazy but I believe


Lo vide ancheggiare sensualmente, mentre le mani accarezzavano il petto, arrivando al bordo della maglia e iniziando a tirarla su. Aveva capito, Sasuke, quale fosse lo spettacolo del biondo…

A petto nudo, Naruto continuò a muoversi, andando vicino alla finestra. Erano all’ultimo piano di un palazzo alto 30 piani e di sicuro, nessuno poteva vederli. Sorrise, guardando l’immagine di Sasuke attraverso il vetro della finestra e iniziò a scendere su sé stesso, in un movimento rotatorio della vita, arrivando fino a terra. Risalì, portando in fuori il sedere, fasciato magnificamente dai jeans….

I knew I loved you before I met you
I think I dreamed you into life
I knew I loved you before I met you
I have been waiting all my life


Sasuke sentiva la propria eccitazione crescere. Aveva appena iniziato, eppure sentiva i pantaloni iniziare a farsi stretti. Ansimava, cercando di trattenere i gemiti e stringeva spasmodicamente i braccioli della poltrona con le mani. Lo vide girarsi, osservarlo negli occhi e avvicinarsi a lui, in un movimento quasi felino.

Lo vide portare le mani a jeans, sbottonandoli in una maniera troppo lenta per i suoi gusti. E poi, li vide scivolare giù sulle sue gambe, insieme ai boxer. Lo stava vedendo nudo, per la prima volta e la cosa non gli dispiaceva per niente. Naruto era stupendo. Una vera volpe, proprio come loro, ti incastrava, affascinandoti…

There's just no rhyme or reason
only this sense of completino
and in your eyes
I see the missing pieces
I'm searching for
I think I found my way home
I know that it might sound more than
a little crazy but I believe


Naruto gli salì sopra a cavalcioni,facendo scontrare le loro erezioni e mandando una scarica di brividi a entrambi. Si bloccò un attimo dal cantare, a causa di un gemito lasciato sfuggire e poi tolse lentamente la maglietta a Sasuke, continuando a sussurrare il testo.

I knew I loved you before I met you
I think I dreamed you into life
I knew I loved you before I met you
I have been waiting all my life


La pioggia fuori scrosciava incessante, ma a nessuno dei due importava più. Si guardarono negli occhi, carichi entrambi di desiderio represso. Naruto continuò la sua strofa, l’ultima, mentre slacciava i pantaloni del moro.

A thousand angels dance around you
I am complete now that I found you


La canzone finì e con quelle parole, anche il ritmo immaginario che sembrava essersi creato. Entrambi erano ansimanti, si guardavano negli occhi e Sasuke non resistette. Lo baciò, baciò Naruto come se ne andasse della propria vita. Era nudo sopra di sé e lui nudo sotto Naruto. I loro membri a contatto, eretti, così eccitati che quasi faceva male.

I loro corpi caldi, che sembravano bruciare. Si staccarono ansimanti, sapendo che era solo l’inizio

-Naruto…-

-Cosa..?-

-Ti amo…-

Il biondo spalancò gli occhi cerulei, sorpreso, per poi regalare a Sasuke un sorriso carico d’amore. Aveva risposto alla sua dichiarazione e valeva più di mille parole.

-Sei solo mio….-

Era stato un colpo di fulmine. I loro membri entrarono nuovamente in contatto, facendoli gemere. Naruto lo guardò, capendo che Sasuke era possessivo, ma non gli importò. Gli allacciò le braccia intorno al collo sussurrando.

-Sasuke…-

-Cosa?-

-Adesso… pensa solo a fottermi, ti prego.-

E Sasuke ghignò, prendendolo per la vita e dopo averlo allineato per bene, penetrandolo con un sol colpo, che fece urlare Naruto di piacere.

Si, era stato un colpo di fulmine e Sasuke alla fine ci era cascato, in quel sentimento che non lo aveva mai davvero colto.
Per lui, i giorni da single erano finiti.

Ma vedendo il ragazzo che aveva tra le braccia, che gemeva a causa sua, e lui, che gemeva per colpa di Naruto, non gli importò.

E quando qualcuno, in futuro, gli aveva chiesto come aveva fatto ad innamorarsi di Naruto, lui avrebbe sempre e solo dato la stessa risposta.

-E’ stata la Kitsune…-

Fine.





Per chi volesse il testo tradotto della canzone:

Forse é intuito
ma certe cose le sai senza domandare
come nei tuoi occhi
vedo il mio futuro in un istante
e lo vedo andare
penso di aver trovato la mia migliore amica
so che forse suona piu come
una piccola pazzia ma io ci credo

Sapevo di amarti ancora prima di incontrarti
Penso di averti sognata nella mia vita
Sapevo di amarti ancora prima di incontrarti
Ti ho aspettata tutta la vita

Non c'é rima ne ragione
solo questo senso di completamento
e nei tuoi occhi
vedo i pezzi mancanti
che sto cercando
Penso di aver trovato la strada di casa
So che forse suona piu come
una piccola pazzia ma io ci credo

Sapevo di amarti ancora prima di incontrarti
Penso di averti sognata nella mia vita
Sapevo di amarti ancora prima di incontrarti
Ti ho aspettata tutta la vita

Mille angeli ballano attorno a te
Sono completo ora che ho trovato te

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