Seconda possibilità

di Dexys
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Avviso: non c'è da preoccuparsi ***
Capitolo 5: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 7: *** Avviso ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Seconda possibilità
 

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Stephenie Meyer; questa storia è stata scritta senza alcuno scopro di lucro.

Prologo
“Gli esseri umani sono anfibi per metà spirito e per metà animali… Come spirito aspirano al mondo eterno, ma come animali vivono nel tempo finito.”   
                                                                              C. S. Lewis
                                                            
Si dice che la vita è ingiusta. Forse perché è unica e breve - non nel mio caso – oppure perché non si ha il controllo del proprio destino. La vita è basata su due concetti fondamentali: il bene e il male. Non sempre sono disposti in un modo equilibrato, per esempio esiste la nostra razza. Siamo i predatori più pericolosi al mondo, tutto di noi attrae: il corpo, il viso, la voce, lo sguardo, perfino l’odore. Per le persone siamo solo leggenda, ma non hanno tenuto conto che la vita è tanto gentile quanto severa. L’uomo non conosce la vera paura fino a quando non ci incontra. Siamo noi a decidere il suo destino: può morire – cosa molto probabile – o può diventare come noi; se è così allora scoprirà il dolore. Questo è ciò che è successo a me.                                             Piacere, il mio nome è Isabella Marie Swan, per gli amici Bella. Purtroppo adesso faccio parte di una realtà in cui non mi è consentito riprendere le vecchie amicizie. Non posso neanche rivedere la mia famiglia, altrimenti si troverebbero in pericolo. La mia vita è terminata a soli 17 anni, e ora mi ritrovo a vagare in questo mondo per l’eternità e sempre nel mio corpo di diciasettenne. Ogni giorno soffro nel rendermi conto che le persone a me care moriranno, mentre io rimarrò la stessa Bella diciassettenne per l'eternità. E la colpa di tutto questo è di un ragazzo di cui sono alla ricerca per ripagarlo di questa non-vita. Perché? Beh, è colpa sua se ora sono una vampira.

Angolo dell’autrice:
Ringrazio tutte le persone che fino ad ora hanno contribuito, anche intenzionalmente, a far nascere nella mia mente questa storia. Mi sono sempre chiesta “E se Edward incontrasse Bella e non resistesse al richiamo del suo sangue? E se venisse accidentalmente trasformata in una vampira per poi ritrovarsi sola?”                                                                                                                             Spero di aver fatto nascere in voi la voglia e la curiosità per questa storia. Aspetto con impazienza i vostri commenti, che siano complimenti o critiche costruttive. Questa è la mia prima FanFiction, e come tale voglio renderla unica. Con affetto,
 

                                                                                                                                                                                         Avenging Angel

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Stephenie Meyer; questa storia è stata scritta senza alcuno scopro di lucro
Capitolo 1   
Corro senza una meta. Senza compagnia. Corro per lasciarmi tutto alle spalle, la famiglia, gli amici, il paese in cui soni nata e vissuta. Credo che mai prima d'ora abbia mai fatto questo. Cioè fuggire da miei fantasmi che ogni volta bussano al portone della mia mente. Io tento ogni volta di respingerli, ma loro insistono fino a che non cedo, ma ogni volta provo un dolore inimmaginabile come se fosse la prima volta. Quei fantasmi altro non sono che i miei ricordi. Se non fosse per quel ragazzo adesso non mi ritroverei in questo stato: sola, abbandonata da tutti con la mia natura, senza nessuno con cui parlare, senza nessuno con cui piangere - non che potessi - e senza nessuno che mi consoli. Se solo ripenso a quel maledetto giorno di Marzo.


13 Marzo, Forks, Stato di Washington
Avevo appena ricevuto la notizia che Angela, la mia unica e migliore amica, aveva avuto un incidente e ora era in coma irreversibile. Ci conoscevamo dall'infanzia, le ho sempre voluto bene come una sorella, non avevo mai immaginato la mia vita senza di lei. Appena entrata nella sua camera d'ospedale sentii il mondo crollarmi addosso. Lei ferma, immobile sul quel letto candido. Il viso in una smorfia sofferente anche se era in un sonno artificiale, sembrava sapere ciò che era successo e che le persone a lei care soffrivano. Mi ero concessa un pianto silenzioso mentre ricordavo i momenti insieme, quelli più belli e quelli più brutti, perché ogni momento aveva una sua importanza. Come ad esempio quando Jessica la prese in giro perché non aveva il ragazzo, ma io per ripicca avevo messo una rana finta nella sua cartella. Quante risate ci eravamo fatte e da allora ci siamo rafforzate di carattere.                                                                                                        Mentre rimuginavo sui i miei pensieri, non mi accorsi di essere arrivata fuori dall'ospedale, precisamente vicino a un boschetto. Mi sedetti ai piedi di una quercia secolare e osservai i rami dell'albero. Sembravano tante vite che si intrecciavano tra loro, e quando un ramo cadeva, vuol dire che una vita era finita. Chissà quella di Angela quando avrebbe avuto fine... A questo pensiero cominciai e a singhiozzare e calde lacrime mi rigarono il viso. Non sapevo cosa avrei fatto quando metà della mia anima non ci sarebbe stata più. Sarei stata come le ali di un angelo, se non c'è un’ala, l'angelo non può volare. Avevamo fatto tanti progetti per il futuro: andare all' università, sposarci... E ora ero sola, perché la mia compagna di vita se ne stava andando. Quante parole non dette, quante lacrime non versate, quanti abbracci non fatti. Non avrei avuto più una persona che per me era come una sorella. Angela che era dolce, buona e intelligente, sapeva come rallegrarti la giornata perché, sotto quello sguardo timido, si nascondeva un vulcano di felicità. Lei con la sua voglia di vivere mi faceva sorridere. Lei con la sua sincerità sapeva voler bene a tutte le persone. Lei, la mia migliore amica che era in un letto d'ospedale, immobile, fredda.                                                                   Dopo essermi sfogata, vidi che era scesa la sera e decisi di tornare a casa. Nel farlo inciampai in una radice e mi sbucciai le mani. Ero sempre la solita imbranata. Angela mi prendeva in giro per questo. Sentii uno spostamento d'aria. " Strano, non tira vento" pensai ingenuamente. Appena mi voltai mi trovai davanti un ragazzo dai capelli bronzei e dagli occhi dorati.                                                                                                    ‹‹ Chi sei?›› chiesi in un sussurro. Lui si avvicinò di un passo e io istintivamente indietreggiai. Mossa sbagliata, perché lui mi si avvicinò ad una velocità sovrumana e mi bloccò tra le sue braccia incredibilmente fredde. Appena fui nella sua morsa mi strinse rompendomi delle costole. Urlai dal dolore e lui sembrò svegliarsi da uno stato di trans, infatti subito mi lasciò e sul viso comparve una smorfia di dolore e colpevolezza. Intanto cominciai a vomitare sangue. Lui si irrigidì e, con uno sguardo di chi non ha scelta, mi prese il polso e lo morse. Sentivo la mia pelle lacerarsi come burro sotto i suoi denti di granito. Urlai in preda alle convulsioni e in me un fuoco iniziò il suo lento bruciare. Sembrava di essere al centro esatto dell'Inferno. Niente in confronto al dolore delle costole, anzi avrei chiesto di esser rotta tutte le ossa pur di non soffrire di quel dolore che pian piano andava a raggiungere ogni parte del mio corpo. Ormai capii che urlare non serviva a niente, così cercai di trattenere le grida. Lui non c'era più e mi sentii di nuovo sola, abbandonata da tutti. “Almeno se muoio raggiungerò Angela” pensai, quando ormai sentivo l' ultimo battito o del mio cuore che fino ad allora aveva corso contando alla rovescia. Sentendo l' ultimo suono testimone della mia vitalità, aspettavo la luce che mi avrebbe accompagnato dalla mia amica. Invece no, aprii gli occhi e ciò che vidi mi lasciò sioccata. Sembrava che fino ad allora non avessi mai visto nel vero senso della parola, come se avessi avuto una pellicola che circondava gli occhi. Ogni granello di polvere per me aveva una dimensione, le luci dell'alba non mi accecavano, e quando pensai di alzarmi mi ritrovai già in piedi, come se dal momento in cui avevo preso la decisione di movimento, fosse passato solo una frazione di secondo. Dopo neanche 2 minuti metabolizzai il fuoco nella mia gola. Sembrava che mille lame di rasoi si fossero stabiliti all’interno della gola. Spaventata, corsi nella foresta. Stupii me stessa per la mia velocità. Quando mi fermai, udii un palpitare umido provenire da un cerbiatto. Subito, in preda a una frenesia, attaccai quel povero animale dritto al suo collo, dove il suono palpitante e regolare era più forte. Mi nutrii della sua linfa vitale, ma il fuoco non era completamente spento. Abbattei due alci che incontrai sul mio cammino. Solo allora capii che mostro ero diventata.

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***





Grazie!!! Questo è tutto ciò che devo dire. Non ci sono parole per esprimere l'emozione che mi da questa storia. Un bacio, vi lascio al secondo capitolo.



 Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Stephenie Meyer; questa storia è stata scritta senza alcuno scopro di lucro
Capitolo 2
P.O.V. Bella
Vengo distolta dai miei pensieri solo quando mi accorgo dove sono arrivata. I raggi del sole vengono filtrati dalla boscaglia e quei pochi che arrivano a terra si riflettono sulla mia pelle, rilasciando migliaia di bagliori intorno a me. “Almeno qualcosa di positivo c’è” penso osservando la mia mano che sembra tempestata di minuscoli diamanti. Odio la mia natura, anche se ho trovato un modo alternativo per nutrirmi. Gli animali sono la mia fonte di nutrimento, anche se non sono molto soddisfacenti; si può dire che è come quando un umano fa una dieta a base di tofù, non si è mai abbastanza sazi. Però c’è qualcosa di strano: i miei occhi color cremisi hanno delle piccole striature dorate, lo stesso colore di quel vampiro che mi ha morso. Ma io non sono diversa dagli altri vampiri, sono forte, veloce e bella. Oltre alla mia dieta, non ho niente di diverso dagli altri vampiri. “Sbaglio o non sei mai stata normale?” adesso anche la mia coscienza mi critica! È per questo che mi sto dirigendo in Alaska, a Denali. Ho saputo che là vivono altri vampiri che seguono lo stesso mio modo di nutrirmi. Forse loro mi daranno delle risposte. Non lo saprò finché non li incontrerò.
P.O.V. Edward
È fuggita. Quando sono tornato lei non c’era. “Stupido, è ovvio che quando si è svegliata è scappata, mettiti nei suoi panni!” ora ci si mette anche la vocina nella mia testa a ricordarmi che sono un’idiota. Dove sarà andata a cacciarsi quella ragazza?!? Ora spargerà morti per tutta Forks, rivelando a tutti il nostro segreto. Se solo fossi stato più attento, adesso non ci troveremo in questa situazione. Sono quasi due mesi che siamo sule sue traccie, e non l’abbiamo ancora trovata. È tutta colpa mia, sono uno stupido, un emerito idiota.  “BASTA! Non c’è la faccio più! Ti prego Edward, smettila di addolorarti. Il tuo dolor mi sta distruggendo. Ti prometto che la troveremo, non preoccuparti. Ora vai, Carlisle ti aspetta nel suo studio, vuole parlarti. Sta tranquillo la troveremo. È strano però, hai detto che non riuscivi  leggerle nella mente, che sia uno scudo?” pensa Jasper. Purtroppo avverte tutto il mio dolore, non dovrei farlo soffrire per qualcosa che non ha fatto. Non è stato a mordere una ragazza innocente. Non è stato lui a perdere il controllo così facilmente. Però ha ragione, non riuscivo a leggerle nella mente, forse è uno scudo. Per adesso devo solo pensare a ritrovarla, poi si vedrà in seguito.                                                                                                                     Mi dirigo come un automa verso lo studio di mio padre. Grazie ai suoi sensi sviluppati avverte i miei passi e mi dice di entrare.                                                                                                           ‹‹ Qualche novità? ›› chiedo ansioso. Non riesco a comprendere il mio modo di fare, forse è perché non voglio che una vampira neonata uccida delle persone innocenti per colpa mia. Però a pensarci bene, quando l’ho vista mi è sembrata un qualcosa da proteggere dal mondo intero, come se fosse in continuo pericolo, e il mio senso protettivo è riaffiorato in me. “Forse perché la cosa più pericolosa in quel momento eri tu!” dice la vocina nella mia mente, e questa volta non posso dargli torto.                                                                                                                                                              ‹‹ Mi dispiace Edward, per ora nessuna novità. Anche se quando abbiamo seguito il suo odore nel bosco, che terminava vicino a un ruscello, abbiamo ritrovati dei resti di alci e cervi completamente dissanguati ›› dice mio padre pensieroso. “Che sia stata lei? Può darsi che le nostre cugine a Denali ne sappiano qualcosa, inoltre la sua scia si dirigeva verso nord, in Alaska. Forse è meglio se gli chiediamo aiuto” pensa Carlisle. Questo significa che dobbiamo andare a Denali per farci aiutare, e questo vuol dire solo una cosa: la presenza di Tanya durante il nostro soggiorno in Alaska. Ma devo farlo, è solo colpa mia se ora ci troviamo in questo guaio, e poi più siamo, e meglio è.                                                           ‹‹ Daccordo. Se siamo in molti, riusciremo a trovarla ›› dico rassegnato. Spero soltanto che Tanya capisca la situazione. Speriamo in bene. Ora dobbiamo ‘solo’ cercarla, e alla svelta. Tutti sanno che una neonata può fare una strage con pochi sforzi. La troverò fosse l’ultima cosa che faccio!



Angolo dell'autrice.
Un grazie enorme a rihal che è stata la prima a recensionare la mia storia, e a carmen16 che mi ha fatto riflettere sul carattere dei personaggi. Una sola parola: grazie!!!

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Capitolo 4
*** Avviso: non c'è da preoccuparsi ***


AVVISO:
Mi dispiace davvero per non essere riuscita a postare un nuovo capitolo per la storia, ma c'è un motivo: il problema è che in questo periodo ho avuto la febbre alta e per motivi tempistici non ho potuto scrivere le mie idee. Ho un sacco di progetti, tutti realizzabili, ma fino a quando non sarò completamente guarita, e non avrò recuperato tutti gli impegni non svolti durante la malattia, dovrete attendere per il prossimo capitolo. Fortunatamente sembra che l'influenza stia passando, ma voglio essere sicura di stare in forma per continuare questa meravigliosa storia. State tranquille, è tempo di una settimana e ricomincerò a scrivere, voglio vedere dove mi porterà quest'idea ;-) Non volevo farvi preoccupare, avevo solo intenzione di farvi capire che non ho intenzione di abbandonare la scrittura di "Seconda possibilità", perché sono molto orgogliosa di me stessa per essere riuscita a far intendere agli altri i miei pensieri. Un bacio,

                                                                                                                       Avenging Angel

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Capitolo 5
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3
P.O.V. Bella
Come se non bastasse mi persi! Stavo girovagando nei boschi da un’ora, e ancora non ero riuscita a trovare casa Denali. Sembrava che il mondo c’è l’avesse con me, oltre ad essere diventata una vampira senza che io lo volessi, ora dovevo anche sorbirmi ciò che implica esserlo. Jacob, il mio miglior amico (nonché licantropo), ai tempi della mia vita umana mi aveva fatto scoprire un modo sovrannaturale, dove ciò che si credeva leggenda diveniva realtà. La sua trasformazione in lupo risaliva all’estate prima della mia trasformazione in vampira (scusate il gioco di parole), e in quello stato di confusione era riuscito a non ferirmi e a ritornare umano in poco tempo. Finita la SUA trasformazione, ci rendemmo conto che tutte le leggende che ci avevano raccontato durante le feste in falò erano reali. E una settimana dopo la MIA trasformazione, non ci volle molto a capire che le leggende riguardanti i vampiri ‘vegetariani’ fossero vere. Purtroppo quando ero con Jacob non mi interessai ai vampiri, e più precisamente alle conseguenze della dieta ‘vegetariana’, per questo mi ritrovavo nel bosco alla ricerca di un clan di vampiri che usufruivano della mia stessa dieta.                                       Sentii un rumore alle mie spalle e riconoscei subito l’odore: puma. Mia avventai sulla mia inaspettata preda e lasciai che il suo caldo sangue mi fluì dentro. Vagai ancora un po’ nella foresta e alla fine eccola, casa Denali in tutto il suo splendore!                                                        
Il sole faceva capolino dalle nuvole, facendo brillare la neve come a mostrare la magia di quel posto. Era meraviglioso, tutto dava un senso di libertà che faceva intravedere la vera natura della nostra specie. Mi trovavo sul retro della casa e mi imposi di continuare il tragitto, fino a trovarmi di fronte a ben cinque vampiri dagli occhi dorati. Un uomo dai capelli neri si avvicinò, come per dimostrarsi disarmato.                                                                       ‹‹ Piacere, io sono Eleazar e questa è la mia famiglia: Carmen, la mia compagna, Tanya e le sue sorelle Kate e Irina. Potremmo sapere il tuo nome se non siamo indiscreti? ›› chiese l’unico uomo del gruppo, il quale aveva detto di chiamarsi Eleazar. Mi riscossi dai miei pensieri, e mi accorsi che aspettavano una mia risposta.                                                                                                                                                                                                   ‹‹ Salve, state tranquilli, non siete indiscreti, anzi forse è il contrario, comunque il mio nome è Isabella Swan, ma potete chiamarmi Bella- nel pronunciare il mio nomignolo vidi una ragazza, Tanya, fare una smorfia- e scusate per l’intrusione, ma essendo una vampira da poco, e bevendo sangue animale, volevo avere qualche informazione in più sulla mia natura. Ho saputo che voi adottate questa dieta, quindi se per voi non è un disturbo, vorrei avere una delucidazione sulla nostra razza. ›› dissi tutto d’un fiato, per l’imbarazzo. Eleazar e Carmen mi guardarono con un’espressione tenera quando presi fiato, come se c’è ne fosse bisogno, dopo il lungo discorso appena svolto.                                                                                                                   ‹‹ Non preoccuparti cara, per noi non c’è nessun disturbo, ma che ne dici di entrare in casa per rilassarti un po’ e, perché no, magari fare conoscenza? ›› disse Carmen con uno sguardo materno. Acconsentii subito, avevo proprio bisogno di una doccia e poi quei vampiri mi ispiravano fiducia, tutti tranne Tanya. Ancora non sapevo che presto la mia esistenza sarebbe cambiata.

 Clan Denali  Bella Swan

Scusate se non sono riuscita ad aggiornare subito ma sono stata male! Per adesso questo è ciò che ho scritto, chissà cosa succederà quando si incontreranno ù.ù                                                                                                                                          
Aspetto i vostri commenti, con affetto Avenging Angel

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Capitolo 6
*** Capitolo 4 ***


Ringrazio tutte le persone che hanno: recensito, messo tra le seguite, oppure soltanto letto. Questo capitolo è un pò corto, ma prometto che il prossimo sarà più ricco!! Vi lascio al capitolo, un bacio.


Capitolo 4
P.O.V. Edward
Era da un'ora che vedevo mia sorella Alice saltellare per la casa, sembrava sprizzare felicità da tutti i pori. Anche in quella situazione, causata dalla ricerca di una vampira neonata, non potei che ridere del suo comportamento. Purtroppo non riuscivo a scoprire l'origine di tanta felicità, Alice mi teneva fuori dai suoi pensieri: lei e i suoi inni tradotti me l'avrebbero fatta pagare! Perfino Jasper, contagiato da tanta felicità, sorrideva sereno. Come se non stessimo dando la caccia a una vampira neonata, pericolosa, bellissima, stupenda, affascinante... Aspetta un attimo!! COSA?!? Quella ragazza senza nome mi avrebbe sicuramente odiato per averle sottratto una vita normale. Però non riuscivo a dimenticarmi i suoi occhi che erano tanto espressivi e malinconici. Chissà cose le era successo per averla portata sola in un bosco...                                                                                                                                                                                                                                                              
Venni distolto dai miei pensieri da un folletto con uno sguardo di chi la sa lunga.
 

‹‹ Alice, perchè mi stai tenendo nascosti i tuoi pensieri? Mi stai nascondendo qualcosa? ›› chiesi in preda allo sfinimento. Alice per tutta risposta mi fece una linguaccia ma, forse vedendo il mio sguardo truce, cedette.
E così dovevamo andare a Denali... Chissà perché, avevo la sensazione che mia sorella Alice avesse in mente qualcosa.

Il giorno dopo...

 
Io e la mia famiglia salimmo sulle nostre auto: io, Alice e Jasper sulla mia Volvo; Carlisle, Esme, Emmet e Rosalie sulla Mercedes di Carlisle. Ci aspettava un viaggio lungo verso l'Alaska. Alice si era decisa a dirci della sua visione: la vampira neonata era diretta verso casa Denali. Carlisle avvisò Eleazar e la sua famiglia del suo e del nostro arrivo, purtroppo però non saremmo arrivati in tempo (secondo Alice) quindi chiese di essere gentili con lei e di non attaccarla. Dopo ore e ore di viaggio, ecco Denali! Scesi dall'auto ci incamminammo verso l'ingresso. Quando entrammo i miei occhi si incontrarono con quelli cremisi di una bellissima vampira dai capelli castani, le labbra rosse come una ciliegia e la pelle diafana. Era bellissima, la più bella vampira che avessi mai visto.                                                                            ‹‹ Bella, cara. Ti presento i Cullen, nostri parenti. Ragazzi, lei è Isabella, ma preferisce essere chiamata Bella ›› disse Carmen con voce materna. Non mi accorsi che Carlisle ci stava     presentando.                                                                                                                                                                    ‹‹ ...Esme, Rosalie ed Emmet, Alice e Jasper e infine lui è Edward, credo che tu lo conosca già... ›› disse Carlisle imbarazzato della situazione. Non poté continuare perché Bella si alzò e si diresse verso di me.                                                                                                                                                                                            ‹‹ TU!!! ›› sibilò a denti stretti. Io deglutii e indietreggiai, fino a toccare la parete dietro di me. Poi non so cosa successe, Bella corse fuori in direzione del bosco ed io la seguii. Dovevo assolutamente rimediare all'errore fatto. Quando avevo sentito la sua voce, seppur fosse un sibilio, era talmente melodiosa che ne fui subito incantato. Il mio cuore ormai morto aveva ripreso a battere, e non ne sapevo il perché...










Edward a Denali



Angolo dell'autrice:
Finalmente Eddino sta capendo che Bella è la vampira dei suoi sogni. Chissà come andrà a finire: Bella staccherà la testa al nostro Eddy, oppure si innamorerà perdutamente??? Ci vediamo al prossimo capitolo!!!!!!
Avenging Angel

 

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Capitolo 7
*** Avviso ***


Avviso

Vi avverto che questa storia verrà sospesa per un tempo indeterminato a causa della mancanza di inspirazione. Mi dispiace per chi si aspettava il prossimo capitolo, ma per ora andrò avanti a pubblicare i capitoli dell'altra mia storia: "This changes everything".
Vi prometto che prima o poi, forse anche tra qualche giorno, pubblicherò il prossimo capitolo di "Seconda possibilità", quindi state tranquilli. Se volete venite nel mio profilo a leggere l'altra mia storia sugli Shadowhunters mi farebbe piacere. Mi scuso ancora per l'inconveniente. Un bacio e a presto!
Avenging Angel

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