cc32
titolo:
Distress
and Coma
autore:
GazettE_no_Aijin
genere:
triste, sentimentale, malinconico
avvertimenti:
slash,
OOC probabilmente
*Entra fischiettando, cercando di
ignorare gli insulti che le piovono sopra*
Giuro, io volevo farla di tre
capitoli solo, davvero, mi ero convinta, il buon proposito di non rompere le
balle alle lettrici c’era sul serio……però……però è andato alle orticheXDD
Così, per vostra immensa gioia – non
odiatemi, plis – mi è venuto in mente di aggiungere un altro capitolo *O* siete
contenti vero? Vero? (NOO=___=’, ndTutti)
Headache Man
“Reita lo
so che ho fatto una cazzata, ti prego scusa….non so che cavolo mi è passato per
la testa” gli dico subito preoccupato.
Lentamente
sul tuo viso si dipinge un piccolo sorriso, un sorriso che non riesco a
decifrare.
Dovresti
fare tutto, meno che sorridere….prendimi a schiaffi piuttosto ma non sorridere
così! Io non ci trovo nessun motivo per farlo.
“è stata
una cosa stupida, molto molto stupida”
“ e allora
perché l’hai fatta?” mi chiede tranquillo.
Ti invidio.
Tu sei tranquillo come se nulla fosse successo, mentre in realtà avresti mille
motivi per preoccuparti terribilmente, mentre io….io non riesco proprio a non
agitarmi.
Continuo a
tenere il volto basso, per paura di guardarti negli occhi, come se potessi
leggere chissà cosa lì dentro.
Cosa farei
se leggessi che mi odi ora? Non potrei mai permettere che accada una cosa
simile.
Senza
neppure accorgermene una lacrima scivola dalle mie ciglia.
“hey… perché
piangi?” mi dice piano asciugando gentilmente con la punta delle dita quella
piccola goccia.
“scusami… è
una cosa stupida…”
“se riesce
addirittura a farti piangere proprio stupida non deve essere” mi dice a bassa
voce
“si invece…
sono io che sono stupido a stare così male” gli dico ancora, senza avere il
coraggio di alzare gli occhi, e prima che me ne accorga mi stringe a se,
abbracciandomi
“ma una
lacrima che cade fa sempre male, qualsiasi sia il motivo per cui cade… non
esiste un motivo serio e uno stupido, esiste solo che stiamo soffrendo per
qualcosa… e mi dispiace vederti piangere Aoisan… mi dispiace vederti soffrire”
Mi lascio
stringere da lui, in quell’abbraccio in cui vorrei rimanere per sempre, e gli
stringo le braccia intorno al collo, poggiando il capo sulla sua spalla
“su… dimmi
perché piangi…” mi sussurra baciandomi dolcemente sulla guancia
“perché ti
amo… e non posso farci nulla… e questo mi fa star male” la mia voce è bassa,
appena udibile, ma so che l’ha sentito. Mi stringo ancora a lui, lasciando che
le mie lacrime cadano ancora per qualche minuto sul tessuto nero della sua
maglietta, asciugandosi, e sento già che quando se ne andrà, starò peggio di prima.
Perché
tutto questo non può durare per sempre?
Potrei
stare tutta la vita abbracciandoti, e questo mi basterebbe, so che non avrei
bisogno di nient’altro per vivere, se non di te, perché sei tu tutta la mia
vita.
“ma allora
perché dovresti soffrire se mi ami? Dovrebbe essere una cosa positiva, no?”
“no che non
lo è! E lo sai anche tu! Solo che davvero, non posso farci nulla… non potrei
neanche provare a non amarti, sarebbe inutile, sarebbe finto… e non potrei mai
convincermi che quello che sento per te non è amore, ma soltanto una cosa da
poco…”
Compare un
piccolo sorriso sul suo volto, e un attimo dopo lascia un altro bacio sulla mia
guancia, muovendosi poi per baciarmi dolcemente le labbra
“non devi
assolutamente provarci… questo si che sarebbe stupido…”
“e tu che
ne sai? Pensi che se avessi una minima possibilità, non ci proverei? So che non
mi ami, e che non mi amerai mai, per questo, tutto quello che vorrei sarebbe
smettere di soffrire”
Questa è la
situazione peggiore.
E’ una
sorta di stasi, fermo immagine di una scena che già di per sé sarebbe immobile.
Non posso
andare né avanti né tornare indietro.
Non posso
smettere di amarti, e non posso sperare nel tuo amore.
Posso solo
sperare che in qualche modo si attenui questo dolore.
“perché
dici cavolate Aoisan!” dice continuando a stringermi a se
Già, in
fondo tu non puoi sapere cosa significa provare un amore senza speranza, perché
lui ti ama, è la tua piccola stella, e se mai ti è importato, ora non ti
interessa più di quella stupida luna egoista che rubava la tua luce.
Però, per una volta, per un attimo
solo, ho sentito veramente quanto può essere splendente e calda la tua luce… e
quanto scotti.
Brucia, brucia veramente tanto, ed è
come se avesse lasciato una piccola cicatrice sulla mia pelle, proprio dove prima
si sono posate le tue labbra.
Come se mi avessi scottato
O forse la cicatrice l’hai lasciata
sul mio cuore.
Hai inciso quei tre piccoli segni
che compongono il tuo nome proprio lì, dove non posso cancellarli.
Forse neanche voglio cancellarli.
E comunque il mio cuore sarebbe
stato per sempre tuo in ogni caso, bruciatura o meno.
“chi ti
dice che non ti amerò mai?”
Mi
allontano leggermente da lui, alzando gli occhi verso i suoi, e fissandolo
“no, Reita…
io ne sono certo…”
“era questo
che volevi dirmi? Prima quando mi hai chiamato…”
“si…volevo
dirtelo perché davvero non sarei riuscito a stare zitto… mi dispiace…”
“smettila
di scusarti! Non hai nulla di cui farlo…ascoltami piuttosto” mi dice
attirandomi di nuovo nel suo abbraccio
“non ti
devi scusare… e soprattutto smettila di dire che non ti amerò mai, visto che
non puoi saperlo” amo troppo il suo calore per distaccarmene ancora.
“ma io lo
so… tu non ami me… e non mi amerai mai…”
“hai
ragione…”
“e allora
non prendermi in giro!” gli dico allontanandolo da me, muovendo qualche passo
verso il salotto
“non ti sto
prendendo in giro Aoi… fermati un secondo, e guardami” dice prendendo la mia
mano e avvicinandosi, anche troppo a me.
Mi confondi
terribilmente… sentirti così vicino a me...scombini tutti i miei piani, ogni
mio schema va in mille pezzi… e tu sai che odio non poter avere la situazione
sotto controllo.
Le tue
labbra si posano dolcemente sulle mie, sfiorandole appena, e già mi perdo nei
tuoi gesti.
Inizi
lentamente a sfiorare con la lingua le mie labbra, chiedendo gentilmente il
permesso di entrare, e subito schiudo la bocca, lasciando scivolare la tua
lingua calda all’interno.
Potrei
perdermi nel tuo sapore, che sento adesso per la prima volta, ma so già che non
potrò più farne a meno. Per me è così buono, tanto dolce, mischiato con il
sapore delle tue sigarette.
Continui a
sfiorare la mia lingua con la tua, in un gioco che mi fa impazzire, che tanto
mi piace quanto so che potrebbe rovinarmi.
“Reita…che
cosa significa?”
“non
chiederlo…non fare domande per ora…” mi dice ricominciando a baciarmi più
appassionatamente di prima, posando dopo un attimo la bocca sul mio collo,
lasciandovi delicati baci.
“aspetta…”
gli dico piano prima di stringere la sua mano e farmi seguire in camera da
letto
“ecco, qui
è meglio” gli dico con un piccolo sorriso.
Perfetto.
Mi metto nei guai da solo ora… che cosa spero di ottenere da tutto questo? Non
è facendomi scopare che risolverò le cose…anche se devo ammettere che la sua
bocca è una distrazione notevole…e anche una gran tentazione.
In fondo
potrei anche concedermi di lasciarmi andare, per una notte soltanto, senza
pensare a quanto lo amo, senza pensare a domani.
Domani farà
male da morire svegliarsi da soli, lo so bene, e cosa farò quando se ne andrà?
“posso
immaginare cosa ti stia girando in quella testolina fin troppo bene… ma non
pensare a nulla per ora, non ce n’è bisogno” mi dice ricominciando a baciarmi,
facendomi indietreggiare fino a sedermi sul bordo del letto. Si stacca da me
per un secondo soltanto, ma già ne sento la mancanza, solo il tempo necessario
per farmi distendere sulle lenzuola nere, e ricomincia a baciarmi.
Sento le
tue mani insinuarsi sotto la mia maglietta, e le nostre lingua incontrarsi di
continuo, come se non fosse mai abbastanza, come se non ci fosse neanche quel
domani che tanto mi spaventa.
Come se fosse l’ultima volta, senza
che mai ce ne sia stata una prima.
La tua
bocca si sposta per leccare il mio collo, e morderlo dolcemente, lasciando un
piccolo segno rosso, che subito ricominci a leccare. Il mio respiro
inevitabilmente accelera e sento che comincio ad ansimare sotto il tuo tocco.
Inarco
leggermente la schiena alzandomi un po’ dal materasso per permetterti di
togliermi la maglietta e le tue dita tornano sul mio petto, sfiorandomi appena
con la punta delle dita, soffermandoti a torturare i miei capezzoli e facendomi
gemere.
Dolcemente
le tue labbra tornano a succhiare la pelle chiara sul mio collo, e sento il tuo
respiro sulla mia pelle accaldata, mentre ti abbassi un po’ più giù per
stuzzicarmi un capezzolo con la punta della lingua e intanto le tue dita si
insinuano all’interno dei miei pantaloni.
Continuo a
guardarti e ad ansimare mentre mi slacci i jeans e li abbassi quel tanto che
basta per andare a sfiorare la mia eccitazione. Sorridi contro la mia pelle nel
sentirmi gemere ancora.
Vorrei che
questa notte durasse per sempre, senza nessuna stupida preoccupazione, senza la
mia stupida paura. Vorrei sentire le tue mani su di me all’infinito, vorrei
averti sempre per me, solo per me.
“aspetta
Rei...” se avrò solo una notte per poter stare con te allora voglio che sia
perfetta. Prendo la sua mano e la sposto delicatamente mentre si allontana da
me guardandomi interrogativo.
“voglio
sentirti” gli dico stringendomi a lui e baciandolo. Rimane sorpreso da tutto
questo, lo vedo perfettamente. Lo faccio stendere dove ero io un attimo fa, e
mi chino su di te per un altro bacio appassionato.
Mi
allontano il tempo necessario per sfilarti la maglietta per poter accarezzare
finalmente la tua pelle, e lascio una piccola scia di baci sul tuo petto,
fermandomi un momento in più per leccarti sul collo, sorridendo dentro di me
quando ti sento ansimare. Scendo fino a succhiarti un capezzolo, ottenendo i
tuoi gemiti eccitati in risposta, mentre slaccio la cintura e i bottoni dei
tuoi pantaloni. Mi abbasso ancora più giù, sfilandoti i jeans e arrivando a posare
le labbra sulla stoffa scura dei tuoi boxer, e lasciare altri baci sulla tua
eccitazione.
La tua mano
si posa dietro la mia testa, accarezzandomi piano, mentre sfilo anche l’intimo
e inizio a dar sollievo alla tua eccitazione leccandola lentamente. Sbircio la
tua espressione attraverso gli occhi semichiusi, e non posso fare a meno di
pensare se fai così anche quando sei con lui.
“Aoi…aaaah…”
Inizio a
muovere più velocemente la bocca sul tuo membro, e ti sento chiamare il mio
nome ad alta voce. Il mio nome. Hai detto
il mio nome, non il suo. Hai detto il mio
nome mentre io ti davo piacere, e
passi le dita tra i miei capelli, e lo
sai che farai l’amore con me, e
non con lui.
O almeno, che starai con me e non
con lui.
Dillo
ancora ti prego, dì ancora il mio nome tesoro, chiamami all’infinito…il mio
nome sulle tue labbra suona così bene.
Intuisco
che sei vicino all’orgasmo, e mi allontano leggermente da te, succhiando l’ultima
volta la punta del tuo sesso teso, sorridendo ancora a me stesso quando mi chiami
un’altra volta. Risalgo lentamente fino al tuo viso, e subito le tue mani si
abbassano per finire di togliermi i pantaloni e l’intimo, che vanno
distrattamente a finire per terra.
“Reita…prendimi
adesso ti prego..” ti dico fissandoti intensamente negli occhi
Mi baci un’altra
volta prima di sussurrarmi “non voglio farti male”
Mi fai
sdraiare sotto di te, mentre avvicini le tue dita alle mie labbra per farmele
bagnare prima di portare la tua mano tra le mie gambe, massaggiando piano la
mia entrata.
Lentamente
fai scivolare un dito dentro di me, per farmi abituare a quell’intrusione
leggermente fastidiosa, ma che mi fa tanto eccitare. Posi le labbra sul mio
collo, lasciando un bacio nell’incavo della spalla mentre fai scivolare un
altro dito dentro, e inizio involontariamente a spingermi contro la tua mano.
“ma come
siamo impazienti Aoi…” mi dici con un piccolo ghigno sul viso
Non
rispondo, non potrei farlo, sono semplicemente troppo preso dal piacere che mi
dà ogni tuo movimento. Sfili le dita dal mio corpo, facendomi sospirare per la
mancanza del contatto che tanto volevo,
“ ti voglio
così tanto…” sento il tuo tono eccitato, e vorrei chiederti se mi vuoi solo ora
che hai voglia, o se mi vuoi perché ti piaccio veramente, ma nella mia testa la
risposta è fin troppo chiara, anche se cerco di ignorarla.
“allora
prendimi…” sbattendo gli occhi per scacciare quei pensieri
Inizi a
spingerti piano dentro di me, con una delicatezza che credevo non ti si addicesse
per nulla, ma in realtà tutto questo mi fa sentire anche meglio se possibile. Entri
completamente in me e ti fermi per un attimo, baciandomi per l’ennesima volta
stasera, preoccupandoti di non farmi male in alcun modo.
“muoviti ti
prego…non posso più aspettare…” ti dico dopo un istante.
Credo che
mai è stato più bello per me fare l’amore con qualcuno. Sei riuscito anche a
farmi dimenticare che per te questo non è amore, perché adesso non mi importa.
Mi importa solo il tuo copro caldo contro il mio, sentire il tuo sesso muoversi
dentro di me e farmi godere ogni volta che ti sento spingere.
I nostri gemiti eccitati riempiono
la camera in un attimo, e il mondo all’esterno scompare. Esiste solo questa
stanza, anzi, esiste solo questo letto, esistiamo solo noi, e tutto il resto
non conta.
Ti muovi più velocemente dentro di
me, sfregando il tuo sesso contro quel dolce posticino che mi fa perdere
completamente la testa, mentre sento la tua mano massaggiare velocemente la mia
eccitazione. Con una spinta più forte delle altre ti sento venire dentro di me,
e vengo urlando il tuo nome, sporcando la tua mano con il mio seme.
Esci piano dal mio corpo e ti sdrai
accanto a me.
Ecco, questo era quello che mi
preoccupava.
Quando l’eccitazione se ne va, le
cose sono decisamente più chiare.
E
fanno decisamente più male.
Non
importa quanto sei stato dolce con me, importa solo che ora è finito tutto, e
tra qualche ora te ne andrai, lasciandomi solo.
Ti
porterai via la luce facendomi ripiombare nel buio totale in cui sono stato
senza te, e io non voglio tornarci, non posso tornarci.
Voglio
vivere nella tua luce, non nell’oscurità della mia anima.
Avverto i miei occhi farsi più
lucidi, mentre mi volto verso di te e osservo il tuo profilo nella fioca luce
che entra dalla finestra, e istintivamente mi faccio più vicino a te,
continuando a fissarti.
Te ne accorgi probabilmente, perché ti
volti e mi attiri contro di te, abbracciandomi e fermando tutte le domande che
scottavano sulle mie labbra.
“domani…domani mattina puoi
chiedermi quello che vuoi Aoi…”
Chiudo gli occhi, cercando di non
pensare a come sarà domani, sperando con tutte le mie forze che domani sarai
ancora qui con me, non importa per cosa, solo vorrei che rimanessi.
Anche se dovrai tornare da lui
immagino, e io, sono stato il tuo sfogo notturno per una volta. Una bella
scopata e basta, e tutte quelle domande che stringo in gola, non potrò mai
neanche farle, perché domani non ci sarai.
Mi stringo forte a te, come se
avessi paura che potessi sfuggirmi da un momento all’altro, come se tu non
fossi reale.
Come
un fantasma creato dalla mia fantasia, e se non ti stringo svanirai in un
soffio davanti ai miei occhi, lasciandomi pieno di illusioni.
“è tardissimo…domani non ci alzeremo
mai se non dormiamo almeno un po’..”
“non voglio…” sussurro debolmente
“non vuoi? Cosa non vuoi?”
“non voglio dormire e non voglio
svegliarmi…” forse ti sto sembrano un bambino capriccioso, ma io intendo
veramente quello che ho detto, e ti amo troppo per perderti
“perché, se mi addormenterò tu te ne
andrai, e non voglio questo…ma quando non ci sarai più, non vorrò svegliarmi
per trovarmi solo…”
“e se io rimanessi qui? Se non
avessi la preoccupazione di essere solo, ti addormenteresti?”
Annuisco, nascondendo il viso contro
il tuo petto, come una stupida ragazzina imbarazzata. Non voglio darti quest’immagine
di me, ma non riesco ad evitarlo.
“vieni qui allora..” mi dice
facendomi appoggiare il capo sul suo petto “dormi…perché io non andrò proprio
da nessuna parte”
Sono in ritardissimoç__________ç ma
il mio stupido pc era andato a farsi benedire T_T
Va bè, a parte il ritardo
cosimico…questo capitolo è veramente stupido lo so>.< inutile dire che
non mi piace particolarmente dato che è troppo scontato. Ed è anche decisamente
sdolcinato. >.< Poi è noto che non so scrivere una lemon decente, va bhè,
si sa…me le potrei risparmiare, ne lo soXD
Passo ai ringraziamenti che è
meglio:
Infected Corpse: grazie
mille cara, sono felice che ti piace come scrivo*-* in realtà non è che sia
così brava, visto che mi perdo molto spesso in parti che non c’entrano, tipo
quella della luna, ma va bè…spero che ti piaccia anche questo^^ *incrocia le
dita*
Fliss90: ecco,
in realtà doveva finire ora, ma l’ho cambiataXD quindi dovrai sopportare ancora
un altro capitoloXDD spero che ti piaccia anche questo *incrocia ancora le
dita*
Aoichan: ok,
ora secondo me tu mi odiXDD sono in un ritardo mostruoso e per giunta sto
capitolo fa abbastanza penaXD spero che riesci ad arrivare fino in fondo a
leggerloXDD grazie mille per i complimenti, sempre molto graditi, e devo
assolutamente scusarmi per il ritardoç___ç il paragone con la luna mi ha
sinceramente commosso quando l’ho scritto, quindi sono straheppi che ti sia
piaciuto*-* *abbraccia* confido che ti piaccia anche questo, ma non ci contoXD
Rukisan:
anche tu mi odi mi saXDD in più che ti faccio anche piangere con i capitoli
stupidiXD mi dispiace ma dovrai aspettare per la recensione impegnata, ammesso
che riesci a leggerti sto schifo per interoç__ç io mi commuovo sempre nello
scrivere i capitoli, quindi se riesco a trasmettere qualcosa a chi legge, tanto
meglio^^ spero che il capitolo sia almeno leggibileç__ç
E infine grazie alla mia lowa che la
adoro troppo perché mi sopporta sempre**
Bene se qualcuno è arrivato fino a qui, BUONA PASQUA!!
*offre uova di cioccolato*
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