Life is strange Max and Chloe chronicle

di peppe fanfictor
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chrysalis pt1 ***
Capitolo 2: *** Chrysalis pt2 ***
Capitolo 3: *** Out of time pt 1 ***
Capitolo 4: *** Out of time pt 2 ***
Capitolo 5: *** Chaos theory pt1 ***
Capitolo 6: *** Chaos Theory pt 2 ***
Capitolo 7: *** Dark room pt 1 ***
Capitolo 8: *** Dark room pt2 ***
Capitolo 9: *** Polarized pt1 ***
Capitolo 10: *** Polarized pt2 ***



Capitolo 1
*** Chrysalis pt1 ***


Mi.... mi trovai in uno strano luogo, una... montagna non troppo alta, il cielo era scuro, carico di nubi, e c'era un forte vento, un forte, fortissimo vento; davanti a me vidi una cerva semitrasparente, essa mi spinse a seguirla, io la segui fino in cima al monte, dove vi trovai una panchina, una mappa per i turisti, un accampamento del fuoco, e un faro. Mi avvicinai al punto più vicino alla costa, e vidi... un enorme tornado che faceva roteare tronchi di legno, automobili e quant'altro. Non feci in tempo a preoccuparmi che la punta del faro si stacco e mi cadde addosso .







Mi svegliai, mi trovavo ad una delle lezioni del professor Jefferson, sul mio banco vi erano tutte le mie cose, il mio diario, il mio block notes, il mio cellulare e la mia macchina fotografica speciale, perché essa può creare un istantanea delle foto che faccio.
Mentre il prof spiega io prendo la mia fidata macchina, e mi faccio un selfie...
< Ssssh sssh ssssh, Max ha fatto uno che voi comunemente chiamate ''selfie'' … >
il professore colse l'occasione per fare una spiegazione, il nostro professore di fotografia è il famoso Mark Jefferson, il grande artista fotografico, siamo fortunati ad averlo alla Blackwell
<... Allora, Max, dato che hai colto la nostra attenzione, per favore puoi dirci secondo quale processo avvenne la prima forma di ''autoritratto'' >
Cazzo, cosa potevo fare, dissi la prima stronzata tipica della situazione
< P-prof sta parlando con me ? >
< Quante altre Max Coulfield conosci che vanno alla Blackwell ? > chiese lui severo, allo stesso momento Victoria Chase alzò la mano, e il professore le diede la parola, Victoria è la tipica ragazza popolare figlia di papà, insomma, una stronzetta.


Finita la lunga risposta Victoria mi rimando uno sguardo di sfida, e nello stesso momento la campana suono, e il professore ci assegno i compiti
< … E ricordate che sto ancora aspettando le vostre foto per il concorso '' eroe di tutti i giorni'' , Taylor sto aspettando, Kate non voltarti mentre vi parlo, e Max, non fingere di non avermi sentito... >
In poco tempo l'aula si svuoto, fatta eccezione per me e Victoria, che si fermo a parlare con il professore, sembra che le voce siano vere, Victoria ha davvero una cotta per il professore, ma a me non interessava, raccolsi le mie cose, che misi nella borsa, me la infilai a tracolla e usci dall'aula, o meglio, ci provai... perché il professor Jefferson mi fermò. E mi disse
< Max, possiamo parlare... >
mi avvicinai, mentre Victoria uscì dall'aula e il professore continuò...
< Max, so che sei timida, ma vorrei che almeno provassi a portarmi una foto per il concorso, non ci credo che non hai avuto il tempo di farne una... >
< Ma... professore, non … non ne ho una buona > menti, in realtà ce n'era una molto bella che avrei voluto consegnare per il concorso, una mia foto davanti... al mio muro di foto, ma... non ho il coraggio di darla al prof...
 

 

 

 

 

dopo una ramanzina il professore mi lascio andare, ed io potei godermi un momento di pausa...
mi appoggiai al muro, infilai le cuffie e misi la musica ad un volume tale da permettermi di non sentire il casino fatto dagli altri, chiusi gli occhi, e mi estraniai dal mondo che mi circondava.

Io sono Maxine Caulfield, studentessa del primo anno alla Blackwell e cittadina di Arcadia Bay, sono tornata nella mia città natale da ormai un paio di mesi, in seguito al mio viaggio a Los angeles
non ero più tornata da cinque anni... aprì gli occhi, e mi diressi verso il bagno, entrai in bagno, mi sciacquai la faccia e guardai la foto che avevo in serbo per il concorso... la guardai disgustata pensando che quella non era una foto degna di vincere un concorso, la strappai e la buttai per terra.
In quel momento mi accorsi di una rara farfalla blu che si era posata sopra al secchio del bidello, le scattai una fotografia, e in quel momento senti la porta aprirsi, mi nascosi dietro ad una parete divisoria dei bagni, e osservai la scena.
La persona appena entrata era Nathan Prescot, figlio dell'importantissimo signor Prescot, lui e la sua famiglia erano... come una famiglia mafiosa per arcadia Bay, schifosamente ricchi, proprietari di parecchi terreni e... non ci giurerei, ma alcune voci dicono anche che siano invischiati in grossi affari loschi...
< Sta calmo Nathan, sta calmo, sei padrone di questo posto, e potresti farlo saltare in aria se proprio volessi >
in quel momento la porta si apri, e da essa entrò una ragazza sconosciuta dai capelli azzurri corti, una giacca di pelle nera sopra una canottiera bianca, dei jeans sdruciti, degli anfibi neri e un cappello di lana nero.
< Hai controllato il perimetro ? Come direbbe il mio idiotrigno >
disse iniziando a controllare dentro ai bagni, per fortuna non controllo l'angolo in cui mi ero rifugiata.
< Che cosa vuoi ? Non ho niente per te >
chiese il ragazzo incazzato
< Soldi, e so che tu hai quello che voglio, non penso che tu vorresti che i media sapessero i tuoi affari con la droga >
il ragazzo si avvicino brusco e prese per il collo la ragazza
< IO NON HO NIENTE PER TE >
< Non mi toccare, mostro >
adesso sì che Nathan era veramente incazzato, estrasse una pistola, e la puntò verso la ragazza
< Non dirmi MAI quello che posso o non posso fare, NESSUNO può farlo >
detto questo si senti un forte scoppio, la pistola si illuminò di una forte luce dalla quale fuoriuscì un proiettile che colpi la ragazza nel petto, dal quale uscì molto sangue .
Non potevo sopportare quella visione, mi avvicinai, e gridai
< NOOOO !!! > alzando la mano verso Nathan, un gesto... involontario, quasi un riflesso, in quel momento successe... vidi tutto quello che era successo fino a quel momento al contrario, e mi ritrovai nel mio banco durante la lezione di Jefferson, una lezione a cui avevo già partecipato...



O cazzo, che cosa stava accadendo, ero veramente tornata indietro nel tempo ? Cazzo, devo essere impazzita.
Okay Max, se sei veramente tornata indietro nel tempo allora tra poco il cellulare di vittoria vibrerà, e Kate verrà colpita da una pallina di carta, le due cose successero una dietro l'altra, per dimostrare che non ero veramente impazzita decisi di farmi un selfie, se il prof Jefferson avrebbe rifatto la spiegazione, allora quella sarebbe stata la prova che potevo viaggiare nel tempo.
Provai a farmi la foto, ma per sbaglio feci cadere la macchina fotografica, decisi di provare questo ''potere'' che avevo scoperto di avere, alzai la mano, mi concentrai, e quasi per magia la macchina fotografica torno nelle mie mani.
Mi feci la foto, e Jefferson colse di nuovo l'occasione per spiegare.
Adesso che sapevo cosa sarebbe successo da lì a un po' di tempo potevo fermarlo, quando il prof mi fece di nuovo la domanda io gli chiesi se potevo andare in bagno, ma lui rifiutò, Vittoria rispose di nuovo alla domanda, e ancora una volta mi lanciò uno sguardo di sfida, ma lei non sapeva cosa potevo fare, tornai indietro nel tempo, solo che questa volta, alla domanda del professore risposi con le stesse parole di Victoria, ed essa mi guardo con disprezzo.
Ancora una volta al finire delle lezioni il professore mi fermò per parlarmi, ma questa volta usai le sue stesse parole per concludere in fretta il discorso, e questa volta lui mi congedò soddisfatto dicendo
< Sembra che tu abbia studiato più del dovuto, i miei complimenti, puoi andare Max >.



Mi diressi velocemente in bagno, rifeci le azioni precedentemente compiute, mi sciacquai la faccia, strappai la foto e fotografai la farfalla, poi mi nascosi dietro il muro, e ancora una volta assistetti alla rabbia di Nathan. Tornai indietro nel tempo, e cercai un modo per distrarre Nathan e permettere alla ragazza di scappare, decisi di azionare l'allarme antincendio, spostai il carrello del bidello con tutti i detergenti e i detersivi, raccolsi un martello da terra (probabilmente caduto dal carrello ) solo che il tempo a mia disposizione era finito.
Come avrei fatto a salvare la ragazza se non ero abbastanza veloce, tornai indietro nel tempo, nel tentativo di fare tutto più velocemente, in modo da riuscire a salvare la ragazza.
Tornando indietro mi accorsi che il martello che avevo in mano non tornava al suo posto, fico, gli oggetti in mio possesso non subiscono variazioni durante i miei ''viaggi'', forte.
Colpi lo sportellino, e premetti il pulsante, esso suono distraendo Nathan, e permettendo alla ragazza di calciare Nathan nello stomaco, ciò gli fece cadere la pistola dalle mani, lei la calcio, e riusci a scappare.



Nathan invece si rialzo, riprese la pistola e usci dalla stanza imprecando.

Ce l'avevo fatta, avevo salvato la ragazza, questo sì che si poteva definire un atto da '' eroe di tutti i giorni'' . Uscì contenta da quel bagno che già stava iniziando a darmi fastidio, e ricevetti un messaggio dal mio amico Warren...



 









ANGOLO DELL'AUTORE

Salve a tutti lettori, spero che il primo capitolo di : Life is strange vi sia piaciuto, se è così lasciate una recensione, o un commento alla pagina di facebook ( e se volete mettete pure mi piace ^^ )
e... noi i risentiamo la prossima domenica ( ma anche prima a seconda del feedback )
alla prossima,Bye
- Peppe Glad to see you here.




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Capitolo 2
*** Chrysalis pt2 ***


< E poi che è successo ? > chiede un ragazzo dai capelli neri
< … D-devo proprio continuare ? > chiede la giovane fotografa
< Sì, ricordi il patto mia cara, tu mi racconti tutta la storia fino alla fine, ed in cambio... >
< Sì, ricordo a memoria tutto ciò che abbiamo pattuito giorni fa... dicevamo... >.



Ricevetti un messaggio da Warren, Warren è un ragazzo un po' nerd, abbastanza simpatico, è stato uno dei primi amici che mi sono fatta alla Blackwell. Nel messaggio Warren mi chiese se potevo restituirgli la pen drive che mi aveva prestato giorni addietro per farmi vedere alcuni film ( e per fortuna fra questi film non c'erano porno ).Mi diede appuntamento al parcheggio della scuola, vicino ai dormitori, ma prima sarei dovuta andare nella mia stanza per recuperare la chiavetta.



Uscita dal bagno incappai nel preside Wels, che stava controllando che tutti gli studenti uscissero dall'istituto, cercai di comportarmi in  modo normale e di uscire normalmente, ma il preside mi fermò per parlarmi, mi aveva vista uscire dal bagno agitata, quindi stava cercando di scoprire cosa avessi per comportarmi in modo così... strano.
Gli rivelai tutto ciò che sapevo riguardo a Nathan, ma il preside non mi credette, e mi fece una sfuriata su quanto sia sbagliato mentire. Così tornai indietro nel tempo, e nascosi il ciò che avevo visto, ma così facendo il preside si insospettì e mi disse che mi avrebbe tenuta d'occhio. Tornai ancora una volta indietro nel tempo, e cercai un altro modo per uscire dalla scuola.




Per fortuna c'era un'altra porta che conduceva all'esterno, così facendo evitai ogni sospetto da parte del preside, evitando di minare la mia credibilità.


Una volta fuori me la presi con comoda, dato che avevo la possibilità di tornare indietro nel tempo non ero più schiava delle scadenze. Scattai alcune fotografie, parlai con alcuni studenti della Blackwell.




Poi andai ai dormitori femminili, su una panchina vi era Alyssa, una ragazza in carne dai capelli viola ed un look un po'... Gotico, Alyssa stava leggendo tranquillamente un libro, quando uno di due ragazzi che stavano giocando con una palla la colpi alla testa, nessuno problema per una che poteva tornare indietro nel tempo, tornai indietro, e la avverti, si spostò appena in tempo per evitare di essere colpita dalla palla...
< Wow Max, grazie per avermi salvata >  mi disse.

Parlai un po' con Kate, la ragazza alla quale hanno tirato una pallina di carta durante la lezione del professor Jefferson. Kate era molto eccitata, perché quella sera stessa sarebbe andata ad una festa del Vortex club, Kate era una ragazza introversa, molto religiosa e austera, ma era anche una ragazza dalla testa a posto, ogni tanto io e lei andavamo a prenderci un the; sperava che andando alla festa potesse farsi qualche amico in più.




Infine andai verso la porta del dormitorio, ma, a sbarrarmi la strada vi erano Victoria e le sue seguaci, Taylor e Courtney, chiesi gentilmente a Victoria se poteva farmi passare, ma quest'ultima mi rispose a malo modo insultandomi, le sue parole esatte furono ''vaffanselfie''. Non si sarebbero spostate con le buone, quindi... a mali estremi, estremi rimedi.
Sabotai il manico del secchio di vernice del custode Samuel, che doveva ridipingere il muro del dormitorio, poi andai nella sala del custode, e azionai gli irrigatori al momento giusto, bagnate dall'acqua spruzzata dagli irrigatori le tre ragazze si spostarono, nel preciso momento in cui il secchio di vernice del custode cadde dalla scale a cui l'aveva appeso, e sporco di vernice le tre ragazze, Victoria allora, al culmine di rabbia inviò le sue scagnozze a recuperare degli asciugamani.




Mi avvicinai alla ragazza, che era davanti a me, in una condizione in cui mi trovavo in grado di sfotterla, oppure di mostrarmi superiore e caritatevole. Decisi di fare la seconda cosa, tanto in caso mi pentissi della mia scelta potevo riavvolgere il tutto, sorprendentemente Victoria si comportò in modo umano con me, si scusò per quanto fatto prima, e mi lasciò passare.




Entrai nella mia stanza, e diedi dell'acqua alla pianta regalatami da mia madre, in modo da non lasciarla morire, poi cercai la pen drive, cercando nei cassetti trovai delle vecchie foto di me e la mia vecchia amica Chloe... Chloe, la mia migliore amica, erano anni che non la rivedevo, mi manca  tanto, da quando sono andata a Seattle non ci siamo più sentite, un giorno di questo dovrò andare a farle visita.



Ma non era il momento da lasciarsi andare ai ricordi, nel cassetto dove doveva esserci la pen drive trovai un post it, era di Dana, un'altra... mia amica ? Non saprei se definirla più un amica che una conoscente, non sono una ragazza molto socievole, conosco molte persone alla Blackwell, ma non saprei dire se posso definirmi loro amica o conoscente.
Il messaggio diceva che aveva preso lei la chiavetta per vedere un po' di film. Andai nella sua camera, ma vi trovai davanti Juliet, una  studentessa molto amica di Dana, nonché reporter della gazzetta scolastica, la ragazza teneva l'amica chiusa dentro. Allora io le chiesi per quale motivo avesse chiuso nella stanza Dana, ma lei mi rispose arrabbiata:
< Max Caulfield, come mai tutto questo interesse, scommetto che nemmeno sai qual'è il mio cognome >

cavolo, non ricordavo veramente il suo cognome, o meglio, avevo dei ricordi vaghi, ma non sapevo qual'era quello giusto, così... li provai tutti, grazie al mio potere indovinai il suo cognome, ciò fù sufficiente a smorzare lievemente la sua rabbia, allora mi spiegò che ''la sua amica'' aveva sextato ( inviato messaggi erotici ) al suo fidanzato, Zachary. Le chiesi chi glie l'avesse detto, la risposa non mi stupi, ovviamente era stata Victoria.




Mi intrufolai nella sua stanza ( che ovviamente era piena di gingilli di lusso )per indagare al riguardo, e trovai la suddetta conversazione, ma sul pc di Victoria, infatti era stata lei a sextare con Zachary, stampai una copia della conversazione, e la mostrai a Juliet, che appena vide il foglio sbianco. Apri la porta della sua amica, e si scuso, poi andò a cercare Zachary, o Victoria, e ringraziai di non trovarmi nei loro panni.



Entrai nella stanza, e Dana mi ringrazio, e mi indicò la chiavetta sul tavolo, la presi, poi buttai quasi per sbaglio l'occhio su una scatola di cartone, nella quale vi era un test di gravidanza, lo raccolsi, e notai che era positivo, Dana furente me lo tolse di mano, e mi urlo di non toccare le cose altrui. Riavvolsi il tempo per evitare di far arrabbiare Dana, la ringraziai e usci.



Sulla strada per andare al parcheggio vidi la guardia della Blackwell, il signor David Madsen che urlava contro Kate, allora in un atto di coraggio mi feci avanti difendendo la mia amica, David allora se ne andò con la coda tra le gambe, Kate mi ringrazio, e io mi diressi verso il parcheggio.




Warren mi accolse felicemente, scherzammo e chiacchierammo per un po', poi Warren mi chiese:
< Max, senti, so che non sono fatti miei, ma... ti vedo... strana ti è successo qualcosa ? >

< In effetti... sai, oggi mi sono successe delle cose... a dir poco strane... >
< Racconta >
< E' una lunga storia... >
< Il tempo non mi manca >
< Beh, vedi, tutto è iniziato ad una lezione del prof Jefferson, quando... >


la nostra discussione viene fermata da Nathan Prescott, che si avvicinò pericolosamente a noi, e mi spinse...
 
< So che tu sai che è successo Max Caulfield >
il ragazzo continuò a spingermi, finché un auto si fermò a pochi centimetri da me, la ragazza al volante era la stessa ragazza dai capelli azzurri di questa mattina, il suo viso era molto familiare, lei era...
< Chloe ? >
< Max ? >
in quel momento Warren saltò addosso a Nathan, distraendolo, e beccandosi qualche pugno...
< Max salta su presto >
Sali in macchina con Chloe e partimmo sparati fuori dalla scuola. Per tutto il tragitto abbiamo parlato di cosa avevamo fatto ultimamente, e di quanto fossero marci i Prescott, mi accorsi che la mia macchina fotografica si era rotta cadendo dopo una spinta di Nathan, Chole notandola mi disse che forse avrei potuto trovare degli attrezzi per aggiustarle nel garage di casa sua.






Così, ancora una volta, dopo tanto tempo mi ritrovai nella casa della mia migliore amica, salì in camera sua, e lei si sdraio sul letto a fumarsi uno spinello, mi disse se potevo metterle della musica.

Cercai i dischi, e li trovai in una valigia sotto al letto di Chloe, insieme ad una foto, la ragazza nella foto, l'avevo già vista...
< Chloe, conoscevi Rachel Amber ? > Rachel era una ragazza scomparsa i quali manifesti ricoprivano... beh, quasi tutti gli edifici di Arcadia Bay.
Tristemente Chloe mi disse che Rachel era una sua carissima amica, che le è stata accanto quando io me ne sono andata, e che era stata lei a tappezzare Arcadia Bay con i manifesti.


Una volta messa la musica lasciai la mia amica là a fumare, mentre io cercavo gli attrezzi nel garage. Nel cercare gli attrezzi per riparare la macchina fotografica trovai, quasi per sbaglio, un monitor che era collegato a delle telecamere che controllavano tutta la casa, il patrigno di Chloe doveva essere un vero maniaco del controllo. Trovati gli strumenti salì al piano di sopra, e tentai di riparare la mia macchina fotografica, con scarsi risultati, Chloe si avvicino a me, per vedere se poteva dare una mano, e noto una foto, una foto che avevo fatto quella mattina nei gabinetti della scuola...

< Ehi, aspetta, ho già visto questa farfalla, Max, hai sentito la conversazione che ho avuto con Nathan ? >
< Solo l'ultima parte in cui parlavate di soldi >
< Aspetta, aspetta, sei stata tu ad attivare l'allarme ? Sì, questo ha senso, Max, tu mi hai salvata >
prese una cosa da uno scaffale, poi me la porse dicendo:
< Questa era la macchina fotografica di mio padre, tieni, voglio che la tieni tu >
< Chloe, era di tuo padre, non posso accettare >
< Vedilo come un regalo di benvenuto, ed in cambio prenderò questa foto, in segno della nostra ritrovata amicizia >
disse prendendo la foto, poi alzò il volume dello stereo, e inizio a ballare sul letto mentre fumava
< Coraggio Max, vieni a scatenarti, oppure scatta una foto con la tua nuova macchina fotografica >
Scattai una foto, ed iniziai a ballare pure io, questo finché...

< CHLOE, QUANTE VOLTE TI HO DETTO DI NON METTERE LA MUSICA COSI' ALTA >
sentimmo dei passi provenire verso di noi dal piano di sotto, allora Chloe spense la musica, nascose lo spinello, poi mi disse di nascondermi mentre lei cercava di fermare il patrigno, mi nascosi nell'armadio, proprio nel momento in cui il patrigno di Chloe sfondò la porta, il patrigno della mia amica altri non era che David Madsen, quest'ultimo era salito per chiedere alla figlia se ne sapesse niente della sparizione di una delle sue pistole, poi vedendo lo spinello inizio ad urlare contro la figlia, non sopportavo che qualcuno maltrattasse la mia amica, allora usci dall'armadio, e mi presi la colpa dello spinello, David se ne andò dicendo:
< Maxine Caulfield, mi ricordo di te, sei la stessa di questo pomeriggio al parcheggio, me ne ricorderò >

disse uscendo. Chloe allora decise di mostrarmi una cosa, prese qualcosa da sotto il letto e poi disse in stile agente segreto:
< Sono Chloe, Chloe Price > disse puntando la pistola
< O MIO DIO CHLOE, ABBASSA QUELLA COSA >
lei mi tranquillizzo dicendo che era scarica, ma che non lo sarebbe rimasta ancora per molto, poi mi spiegò che dopo ciò che era accaduto quella mattina preferiva... una protezione.




Poi mi esorto ad uscire per farmi vedere un posto, uscimmo dalla finestra, e ce ne andammo in macchina.






Chloe mi portò al faro, lo stesso faro delle mie visioni, poi mi spiego per quale motivo voleva dei soldi da Nathan: Nathan aveva drogato Chloe, e l'aveva violentata, perciò lei decise di ricattarlo per ottenere dei soldi che le sarebbero bastati per pagare alcuni conti in sospeso, e per potersene andare da Arcadia Bay. Io le rivelai ciò che mi era successo quel giorno, compresa la parte delle visioni e dei poteri, ma lei non ci credeva, pensava mi fossi fatta
< Chloe, io ti ho vista morire, in che altro modo avrei potuto salvarti > le dissi, in quel momento, malgrado il cielo sereno, e il caldo iniziarono a cadere dei fiocchi di neve, un avvenimento molto strano, ma fu sufficiente a far  sì che Chloe mi credesse
< Max, puoi raccontarmi tutto da capo... >





ANGOLO DELL'AUTORE
Salve a tutti quanti, se siete giunti fino a qui, significa che vi siete interessati alla mia storia, allora, so che alcuni di voi potrebbero dire '' che razza di fanfiction è ? Non c'è quasi niente di differente dalla storia originale dal gioco'' ma io vi dico che per il momento anzi per il momento preferisco non smuovere troppo le acque, per fare in modo che anche chi non conoscesse la saga potesse leggere e godere a pieno della storia, ma non vi preoccupata, entro la fine la storia cambierà, detto questo vi saluto. Bye
                                                                                                    -Peppe Thanks for reading

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Capitolo 3
*** Out of time pt 1 ***


                                                       
Il giorno dopo mi svegliai eccitata, grazie al mio nuovo potere non ero più schiava delle scadenze, potevo prendermela comoda. Curai la mia piantina regalatami da mia madre, poi raccolsi il necessario per farmi la doccia, e mi diressi verso i bagni del dormitorio femminile,
sulla strada incontrai Alyssa, che, come al solito, veniva bersagliata da atti di bullismo, questa volta una ragazza le tiro un rotolo di carta igienica, quindi tornai indietro e avvertì la ragazza, che, salvatasi dal rotolo, mi ringrazio. Entrai nei bagni, dove incontrai Kate che si lavava i denti...
< Ciao Kate come va ? >
< Ciao Max, non tanto bene grazie >
< Che è successo ? >
< … … … Senti, potresti portarmi il libro che ti ho prestato  la settimana scorsa ? Mi servirebbe per una relazione >
Uhm, non ha voluto rispondere alla domanda, chissà cosa le sarà successo …
< Certo, finita la doccia te lo riporto >
< Grazie Max >
Entrai nella doccia, e cominciai a lavarmi, una volta finito senti la porta dei bagni aprirsi...
< Ciao Kate, come va ? > Chiese con tono falso Victoria, sbirciai dalla tenda del bagno, e notai che era insieme a Taylor...

< Ciao Victoria … > rispose Kate con tono seccato, evidentemente aveva capito che il tono di Victoria non aveva nulla di buono. Kate uscì dalla stanza. Una volta sole (o così credevano) Victoria e Taylor si dicevano cattiveria riguardo alla ragazza appena uscita

parlavano di un video, un video che le è stato fatto dopo la festa al Vortex club, video nel quale Kate aveva baciato un sacco di ragazzi, e, per far girare il video scrissero sullo specchio del bagno il link del video, poi uscirono. Io mi vesti, usci dalla doccia e andai allo specchio, c'era scritto ''www.katesvid.com'' , cancellai immediatamente il link, e uscì dai bagni. Tornai in camera, presi il libro di Kate, ma, gli versai accidentalmente addosso del succo, nessun problema per chi può tornare indietro nel tempo, riavvolsi il tempo, e feci più attenzione al succo, poi mi diressi alla camera di Kate per restituirle il libro, nella camera della ragazza, Kate era rannicchiata sul letto a piangere, si disperava per quel video del Vortex club, e si chiedeva come aveva potuto baciare quei ragazzi, mi spiego cosa le era successo quella sera, dopo aver bevuto solo acqua si era sentita male, poi Nathan Prescott l'aveva portata in ospedale, e qui finiscono i suoi ricordi, arrivai all'unica conclusione possibile, Nathan l'aveva drogata, lei mi chiese se fosse una buona idea avvertire la polizia, ma... non poteva farlo, se l'avesse fatto io non avrei potuto fare le mie indagini, e Nathan sarebbe rimasto impunito, allora le consigliai di non parlarne con nessuno, almeno per il momento, prima di tornare nella mia stanza controllai un po' nella sua, in modo da poter trovare qualche dettaglio utile, trovai una foto di Kate felice assieme alle sue sorelle, poi trovai alcune lettere di sua madre, e dei suoi fratelli, lettere cattive, piene di delusione, trovai anche una lettera del padre di Kate, una lettera nella quale il padre esprimeva tutto il suo affetto per la figlia, e che l'avrebbe sostenuta sempre e comunque. Tornai nella mia camera, e ricevetti un messaggio da Chloe, diceva di venire al two whales, il locale dove lavorava sua madre, ci saremmo incontrare per fare colazione e per discutere riguardo al da farsi, avevamo deciso di investigare sulla scomparsa di Rachel a partire dagli indizi che avevamo. Mi preparai, e salì sul autobus. Arrivai al two whales dove incontrai Joyce, la madre di Chloe, nel rivedermi fu molto felice, e mi offri anche la colazione

, una volta arrivata, Chloe si sedette al mio tavolo, si fece portare dalla madre del bacon, poi, dopo aver mangiato, volle una prova dei miei poteri, quindi mi fece indovinare cosa aveva in tasca, mi feci mostrare il contenuto delle sue tasche, poi tornai indietro nel tempo, e glielo riferì, fu esterrefatta dal mio potere, poi, come ulteriore prova volle che le raccontassi cosa sarebbe successo da li a poco, anche questa volta riuscì a stupirla.

Mi incoraggiò a seguirla in un posto, dove ci saremmo potute allenare nell'utilizzo pratico delle mie abilità, ma, prima di uscire ricevetti una chiamata da Kate, Chloe mi incitò a non rispondere alla chiamata, e ad uscire subito, io non la ascoltai, perché conoscendo la situazione di Kate, sapevo che le serviva un'amica con la quale parlare, perciò mi scusai con Chloe e risposi alla chiamata, ancora una volta Kate mi chiedeva se era una buona idea confidarsi con le autorità, e ancora una volta la dissuasi dall'idea, e la consolai per quanto accaduto. Nel frattempo che io e Kate parlavamo Chloe stava avendo una discussione con sua madre, le vidi mentre gesticolavano arrabbiate, e una volta finito di parlare anche loro finirono di discutere...

se solo non avessi risposto alla chiamata, e saremmo uscite prima, a quest'ora Chloe non avrebbe avuto la discussione, adesso mi sentivo in colpa per la discussione, ma la mia amica Kate aveva bisogno di conforto, quindi decisi di non riavvolgere. Sali in macchina con Chloe, quest'ultima mi portò alla discarica...
< Eccoci qui, questo posto era dove io e Rachel andavamo spesso... > il suo volto si incupì pensando all'amica scomparsa...
< Max, tu vai a trovare 5 bottiglie, poi, grazie al tuo aiuto io le sparerò con questa > disse estraendo la pistola.
Cercai attraverso la discarica le bottiglie.

Dopo averne trovate 5 le posizionai su una trave di legno, poi mi spostai e Chloe punto la pistola verso di esse...
< Max, adesso io sparerò, tu vedrai dove andrà il colpo, poi, se non avrò colpito la bottiglia tornerai indietro nel tempo e mi aiuterai ad aggiustare la mira, sei pronta ? >
< Iniziamo > aiutai Chloe a centrare tutte e 5 le bottiglie, dopodiché mi passò la pistola, e mi disse di allenarmi a usarla, in quel momento una persona si avvicinò a noi con aria minacciosa, era un uomo, sulla trentina, viso trascurato, barba incolta e capelli biondo scuro scompigliati.
< Guarda guarda, Chloe Price, che ci fai qui, e chi è questa nuova ragazza? > chiese l'uomo
< Che vuoi Frank ? > Chiese diretta Chloe
< Lo sai cosa voglio, voglio i soldi che mi devi > disse gesticolando scontroso
< Quello- disse Chloe guardando il braccio di Frank- è il braccialetto di Chloe, come fai ad averlo tu ? >
< Non sono affari tuoi ragazzina >
< DIMMI PERCHE' CAZZO HAI IL BRACCIALE DI RACHEL > disse furente Chloe spingendo Frank
< RAGAZZINA MI STO ARRABBIANDO > disse l'uomo prendendola per il braccio, senza pensarci gli puntai contro la pistola
< Che vuoi fare ragazza ? Non hai il coraggio per sparare >
Aveva ragione, non ne avevo il coraggio, ma dovevo salvare la mia amica, premetti il grilletto, ma la pistola era scarica …
< E così volevi uccidermi veramente eh ? Mi ricorderò di te, ci vediamo presto Chloe, e vedi di portarmi i miei soldi > disse l'uomo prima di andarsene. Era stato tutto inutile, anzi, aver provato a sparare a quel'uomo aveva provocato solo la sua rabbia, forse era meglio tornare indietro e non tentare di sparargli...




< Che vuoi fare ragazza ? Non hai il coraggio per sparare >
tenni ferma la pistola, non sparai, stavo tremando, Frank si mise a ridere, mollo Chloe e mi prese la pistola
< Visto che ti avevo detto, questa la prendo io, arrivederci Chloe Price, e per quando ci rivedremo, beh, vedi di avere i miei soldi > disse allontanandosi...
< Chloe io... >
< No, non fa niente Max, sei stata brava lo stesso, ti va di...farci una passeggiata >





Camminammo per un po', trovandoci poi sui binari di un treno che non passava quasi mai di lì, ci sedemmo per parlare, chiesi a Chloe per quale motivo doveva dei soldi a Frank, lei mi rispose che Frank era uno spacciatore, e che lei...aveva preso della roba da lui, e che gli doveva in tutto circa 600 dollari. Continuammo a parlare, finché non sentimmo un fischio, era il treno che stava passando, mi alzai subito, e mi spostai lontano dai binari, Chloe però non ci riuscì, le si erano incastrate le scarpe nei binari, provai ad aiutarla a liberarsi, ma non ci riuscì,era incastrata fra il binario che si era spostato per far passare il treno. Il treno era vicinissimo, stava quasi per schiacciarci, tornai indietro nel tempo, dovevo trovare un modo per permettere a Chloe di liberarsi, non potevo lasciarla morire...





ANGOLO DELL'AUTORE

Eccoci qui con un nuovo capitolo di life is strange, continuano le avventure delle wonder twin, che investigheranno sulla scomparsa di Rachel.
Chloe si salverà ?
Cosa succederà a Kate ?
Tutto questo e molto altro nel prossimo capitolo.

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Capitolo 4
*** Out of time pt 2 ***


Purtroppo non riusci a tornare indietro abbastanza da impedire a Chloe di sedersi ed incastrarsi, quindi iniziai a cercare un modo per poterla liberare, vicino ai binari c'era la leva del cambio, tirandola i binari si sarebbero spostati, e Chloe si sarebbe potuta salvare, provai a tirare, ma la leva non si mosse di un centimetro, cercai qualcosa che mi potesse aiutare, e trovai un piede di porco, per mia sfortuna nemmeno quello aiutava, allora capì, vicino alla leva c'era uno sportello, dentro alla quale vi erano i fusibili che davano energia alla leva, uno di essi era fuso, riavvolsi il tempo, e cercai dei fusibili in una cabina la vicino, per fortuna trovai ciò che cercavo, quindi corsi da Chloe, ma ormai era troppo tardi, tornai indietro nel tempo, e, con i fusibili ancora in mano, mi affrettai ad aggiustare la leva, una volta tornata l'energia potei muovere la leva, che sposto i binari permettendo alla mia amica di muoversi, una volta liberata rimetto la leva come prima, in modo che il treno non faccia deviazioni sbagliate. Chloe mi corse incontro e mi abbracciò
< Oh, Max grazie, questa è la seconda volta che mi salvi, ti ringrazio >

mi senti felice per aver potuto aiutare la mia amica, ma mi sento molto stanca...
< Max, Ti sta uscendo sangue dal naso ! > esclama allarmata Chloe, non è la prima volta che mi succede usufruendo del mio potere. Mi asciugo il sangue, ma le mie gambe non ce la fanno a reggere, così cado per terra, svenuta.





Mi trovo di nuovo al faro, il cielo è molto grigio, il vento è potente, davanti a me c'è una cerva che mi esorta a seguirla su per la costa, verso il faro, sulla strada diversi tronchi e rocce vengono lanciati dal vento, rischiando di uccidermi o di ostacolarmi la strada, quindi usai i miei poteri per poterli evitare, sulla cima del faro niente era cambiato, il tornado si abbatteva su Arcadia Bay, portando con se auto, rocce e alberi, sradicati dalla forza del vento, vicino alla panchina svolazzava un giornale, lo raccolsi, la data si riferiva al martedì della prossima settimana, quindi la tempesta si sarebbe abbattuta su Arcadia Bay martedì, solo cinque giorni, solo cinque, e il tornado si sarebbe abbattuto su Arcadia Bay, distruggendo tutto. Ma... una speranza si fece eco nella mia mente, Ma... se avessi potuto fare qualcosa, voglio dire ci deve essere un motivo per il quale ho ricevuto i miei poteri, forse, indagando sulla scomparsa di Rachel avrei trovato qualcosa che avrebbe potuto aiutarmi, dovevo provare.






Mi svegliai nella macchina di Chloe, davanti alla Blackwell
< Buon giorno bella addormentata, vedo che ti sei svegliata >
< Chloe, che è successo ? Perché siamo qui ? >

< Perché, se non mi sbaglio, qualcuno di noi qui deve andare a lezione >
< Oh, hai ragione Chloe, grazie >
< Di niente, ci vediamo dopo >.
Corro a lezione, a prima ora ho Jefferson, vicino alla classe potei notare Kate, e il professoer Jefferson parlare animatamente, non riuscì a capire cosa si dicevano, ma a fine conversazione Kate era scappata via correndo. Jefferson puntò lo sguardo verso di me

< Professor Jefferson, cosa è successo a Kate >
< Non lo so, signorina Caulfield, sta per iniziare la lezione, la prego di entrare >
faccio come mi dice, e mi siedo al mio posto, dopo un quarto d'ora iniziamo a notare un sacco di gente radunarsi fuori dalla finestra, dopo un po' iniziamo a fregarcene del professor Jefferson che ci intima di ignorarli, e andiamo a controllare. Uscimmo dalla classe, e quello che vidi mi spaventò, era Kate sul tetto della scuola che minacciava di uccidersi, di sotto un sacco di gente aveva un espressione di stupore misto a terrore,

successe tutto velocemente, un attimo prima Kate era sul tetto, viva, e l'attimo dopo era per terra, morta, non potevo permetterlo, non DOVEVO permetterlo, tornai indietro nel tempo, ma i miei poteri non mi permettevano di andare in dietro per il tempo sufficiente che mi serviva per salvarla, più provavo a tonare indietro, e più la vedevo morire, provai allora qualcosa che non avevo mai fatto, muovermi mentre riavvolgevo. Andai indietro, ma, anziché  aspettare che il tempo si riavvolgesse, cominciai a muovermi, ciò richiedeva uno sforzo immane della mia concentrazione, e del mio corpo

, dopo un sacco di tempo riusci a raggiungere il tetto, nel momento stesso in cui la mia concentrazione cedette, sbloccando il tempo. Kate mi notò subito
< Max ? Che ci fai qui ? >

provai a tornare indietro, per avere più tempo per salvarla, ma non ci riuscì, non riuscivo a tornare indietro, e mi usciva di nuovo sangue dal naso, mi senti mancare, stavo per svenire di nuovo, ma non potevo svenire, non ora
< NO, non di nuovo ! > esclamai infastidita dalla mia condizione
< Max, apprezzo che tu sia venuta per salvarmi, ma ormai non c'è più speranza per me, sto per buttarmi. >
a quanto pareva dovevo cavarmela da sola, senza l'aiuto dei miei poteri per convincerla
< No, Kate, non farlo >
< E perché dovrei, nessuno ormai tiene più a me >
< No, non è vero Kate, tu hai degli amici, hai me >
< Beh, in effetti mi ha fatto piacere parlare con te oggi, ma stamattina quando ti ho chiesto cosa fare tu mi hai detto di non dire niente a nessuno >

< L'ho fatto solo perché mi servivano ancora degli indizi per incastrare Nathan, sto cercando le prove, e ho bisogno anche del tuo aiuto, pensaci, insieme potremo ripulire la Blackwell, ti spiegherò  tutto dopo, ma per favore, vieni con me >
< E' bello sentirti dire questo... ma non verrò, nessuno si preoccupa per me, la mia famiglia mi odia >
Oh, merda,  dovevo ricordarmi le lettere lette stamattina, vediamo

< Non è vero Kate, tu hai tuo padre, e le tue sorelle >
< In effetti non vorrei fare questo alle mie sorelle, e mio padre mi ha sempre sostenuto... ho deciso, verrò con te >
< Grande Kate, ma adesso potremmo abbracciarci >
lei porge la mano verso di me, e io la afferro con tutta la forza che ho verso di me, e la stringo forte
< Oh, mi dispiace Max, mi dispiace tantissimo >
< Non devi scusarti Kate, e poi, grazie a te mi sono saltata un interrogazione da Jefferson >.









Dopo ciò Kate venne portate in ospedale per ricevere cure mediche, la folla fuori dalla scuola mi acclamò, e io dovetti andare nell'ufficio del preside insieme a Nathan, principale indiziato, Il prof Jefferson, e Dave, il preside Wels mi fece alcune domande, e mi chiese quale fosse secondo me il motivo dell'azione drastica fatta da Kate, cosa dovevo dire, era stato Nathan ? Il professor Jefferson l'aveva fatta piangere ? Oppure era colpa di Dave che l'aveva aggredita, ovviamente diedi la colpa a Nathan, poi firmai un documento con la mia testimonianza,

dopodiché tornai nella mia camera, a riposare. Venni svegliata verso la mezza notte dal suono del mio telefonino, che mi avvertiva che avevo ricevuto un messaggio, era di Chloe :
'' esci fuori dal dormitorio... ''
feci come era scritto nel messaggio, e mi trovai la mia amica davanti
< Chloe, come hai fatto ad entrare, i cancelli della Blackwell di notte sono chiusi >
< Oh, beh avere la guardia di sorveglianza della scuola come patrigno ha anche i suoi svantaggi, oltre ai suoi innumerevoli svantaggi... comunque Max,
grazie a queste – disse sventolandomi davanti agli occhi delle chiavi – potremo indagare meglio. >

Grazie alle sue chiavi riuscimmo ad aprire molte porte, arrivammo davanti a quella del preside, ma nessuna delle chiavi da noi possedute la apriva, allora io e Chloe  facemmo una scommessa, la prima a riuscire ad entrare avrebbe vinto, lascia Chloe lavorare con un grimaldello, mentre io invece inviai un messaggio a Warren
'' Ehi Warren, senti, posso chiederti come aprire una porta chiusa a chiave ? Teoricamente parlando '' '' Mmmh, penso che facendo una bomba fatta in casa riusciresti a farla saltare in aria ''
'' Grande, mi puoi dare gli ingredienti ? ''
'' Max vuoi far saltare DAVVERO una porta in aria ? ''
'' Stiamo parlando solo su un piano teorico... ''
'' Va bene, ora ti invio gli ingredienti, poi fammi sapere come va ''






Raccolsi tutti gli ingredienti elencatimi dal mio amico, poi tornai alla porta, li assemblai, attivai la bomba, e la porta esplose, facendo scattare l'allarme …
< CAZZO MAX, scappiamo, presto ! >
< Aspetta... >
entrai nell'ufficio, e tornai indietro, la bomba non era ancora piazzata e la porta era ancora chiusa, s
enti Chloe fuori dalla porta brontolare sul suo insuccesso, allora aprì la porta e lei mi guardo strabiliata
< Benvenuta nel mio regno >
< Ok superMax, cerchiamo qualche indizio >

nella scrivania del preside trovammo alcuni documenti interessanti inviatigli dai Prescott, gli offrivano soldi in cambio di coprire... alcune malefatte del figlio, non trovammo nient'altro, tranne un pacchetto con settecento dollari destinato in beneficenza
< Grande, con questo potrò saldare i debiti miei e di Rachel con Frank >
< Choe ! >
< Oh, Max, è solo un prestito, una volta che li avrò accumulati di nuovo li restituirò, ma... capirò se non vorrai permettermelo... >

< Mmmmh, e va bene Chloe, ma prometti che quando avrai di nuovo questa somma li restituirai >
< Lo prometto, e adesso... ti va di festeggiare, io qui ho le chiavi della piscina al coperto della scuola, che ne dici >
< Dico di andare a fare splish splash >
andammo alla piscina, dove ci mettemmo i costumi e ci divertimmo in piscina, è stato bello  allontanare tutti i problemi per un po',

questo finché non sentimmo le sirene della sicurezza in lontananza, ci vestimmo in grande fretta, ed evitammo il più possibile le guardie, e in caso ci scoprivano tornavo indietro nel tempo e facevamo un'altra strada. Finalmente giungemmo alla macchina di Chloe, e ce ne andammo a casa sua, e così, dopo tanto tempo, dormi di nuovo nella stanza della mia amica.




ANGOLO DELL'AUTORE
Ciao a tutti, e benvenuti alla fine di questo capitolo, sono successe molte cose, e ne succederanno delle altre, ma questo solo... prossimamente. Io vi saluto, alla prossima, Bye
                                                                                                                               -Peppe

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Capitolo 5
*** Chaos theory pt1 ***


Mi svegliai nel letto con Chloe, ieri sera dopo essere scappate dal campus ci siamo dirette verso casa sua per passare la notte...

 
< Cioè fammi capire: siete scappate dalla guardia, e vi siete rifugiate nella casa dove abita ? >
< Beh, se la vuoi mettere così, ma David aveva i turni diurni quindi non ci avrebbe dato problemi >
< Capisco, continua ! >


Presi la macchina fotografica e la posizionai per un selfie, ma prima che scattassi la mia amica si intromise nella foto esclamando:
< FOTO BOMB ! > così al posto della mia sola faccia nella foto vi erano due facce sorridenti.

Ci alzammo dal letto stiracchiandoci, poi Chloe mi disse:
< Allora, che facciamo oggi ? >
< Io dovrei andare a scuola, a tal proposito, che ore sono ? … … … O mio dio, è tardissimo, e io non ho nemmeno un cambio d'abiti >
< Stai calma, per quanto riguarda la scuola puoi anche saltarla, e per il cambio, beh, puoi usare i vestiti di Rachel che ha lasciato qui,dovrebbero essere della tua misura >
< Ma Chloe, NON POSSO ! >
< Sì che puoi, oppure non ne hai il coraggio >
< Certo che c'è l'ho >
< Allora dimostralo, mmmh, vediamo... baciami ! >
COSA!? Beh, d'altronde si tratta di Chloe, la mia migliore amica, un bacio non cambierà nulla, così, con in mente questi pensieri, le presi la testa fra le mani, la avvicinai, e la baciai spingendo la lingua nella sua bocca, e anche lei contraccambio,

finito il bacio la sua faccia passò dallo stupore al divertito, ed esclamò
< Cavolo Max, sei una ragazza con le palle. Ora potrò dire a Warren che non ha speranze >.

Mi vesti in  fretta coprendomi con l'anta dell'armadio

, poi scendemmo per fare colazione, Joyce fu felice di preparare la colazione per due, e non fu affatto stupita di trovarmi là, infatti prima non era una novità trovarmi in casa Price. Mentre Chloe era andata in bagno Joyce si avvicino e mi disse:
< Grazie Max, dopo la morte di Wiliam Chloe non se la passava molto bene, prima aveva Rachel, ma quando è scomparsa... beh, è tornata triste e scontrosa, ma da quando sei tornata lei... ha ripreso a sorridere, a parlare, sembra quasi un'altra persona, perciò... grazie.  Ora vado a lavoro, ciao > detto ciò usci dalla porta per andare al locale, nel frattempo Chloe tornò, e continuammo a fare colazione. Mentre mangiavamo i pancake vedevamo fuori dalla finestra un sacco di piccioni morti, cosa stava succedendo ad Arcadia Bay, il tornado, la nevicata, ed ora questo... era molto....
< Inquietante > fu Chloe a dare voce ai miei pensieri
< Già, fa molta paura >
< Hai sentito la notizia delle balene spiaggiate sulle coste di Arcadia Bay ? >
< Ci sono balene ad Arcadia Bay ? >
< No, infatti anche questo è strano, alcuni pensano che sia l'apocalisse... >

Continuammo ad ingurgitare la colazione, fino a quando, una volta finito, Chloe mi disse:
< Mi chiedo come mai Frank abbia il bracciale di Rachel >
< Dovremmo indagare >
< A quest'ora è posteggiato col suo camper al Two whales >
< Allora andiamo >


Ci dirigemmo al locale, e notammo il camper di Frank parcheggiato nel parcheggio, Chloe volle provare a vedere se riusciva ad entrare con le cattive, io invece entrai per poter cercare un modo di convincere Frank a farmi entrare

, dentro al locale notai Frank mangiare un piatto di fagioli in un tavolo, dall'altra parte della stanza vi era Nathan che mangiava uova e pancetta, decisi di andare prima da lui, se c'era una cosa in cui Nathan Prescott era sicuramente invischiato era la droga, magari sapendo cosa chiedere avrei potuto fingere di essere una cliente di Frank. Ovviamente Nathan fu restio a darmi le informazioni, ma riusci ugualmente a estorcergliele ( quando dicevo qualcosa di sbagliato riavvolgevo).  Seppur con la mia farsa, Frank mi riconobbe, e non volle in nessun modo parlare con me, e capi anzi che il mio scopo era quello di entrare nel suo camper, appoggio le chiavi sul tavolo, affermando che mai sarei riuscita a prendergliele, così le presi, e gli buttai addosso i suoi fagioli, allora lui incazzato più che mai stava per colpirmi, ma riavvolsi il tempo, e mi ritrovai con le sue chiavi in tasca mentre lui affermava che mai sarei riuscita a prendergliele.




Tornai da Chloe, e le mostrai le chiavi, ci dirigemmo verso la porta e la aprimmo, ma un cane si scaglio contro di noi, abbaiando molto forte, ciò fece scattare Frank che usci per vedere cosa era successo. Allora portai indietro il tempo, ed allontanai il cane lanciandogli un osso trovato li vicino, purtroppo lancia l'osso dalla parte della strada, e il cane nel seguirlo venne ucciso, allora riavvolsi e lo lanciai altrove, il povero cane non meritava questa fine, entrammo dentro il veicolo

, conteneva lo stretto necessario per viverci dentro, un divanetto che poteva diventare un letto, un piccola tavolo, e una piccola cucina, l'arrendamento era molto retrò e disordinato, in piccolo angolo vi era una ciotola d'acqua con scritto “Pompidou”, il nome del cane a quanto pare, iniziammo a rovistare nel camper, Chloe cercava nell'abitacolo, mentre io in quella piccola stanza che era il camper, trovai un pc, con dentro dei file con dei nomi interessanti, non feci in tempo ad aprirli che Chloe m chiamo, allora corsi da lei col pc in mano, e lei mi porse sconvolta dei fogli, erano lettere d'amore, poesie, e... lettere piccanti, erano da o per Rachel per o da Frank, feci vedere a Chloe quello che avevo io, erano foto di Frank e Rachel, i due... avevano fatto sesso, avevano una tresca, trovammo inoltre nel pc dei documenti riguardo i commerci di Frank, li stampammo, e ce ne andammo, saliti sulla macchina di Chloe quest'ultima ebbe una crisi, si mise a piangere, chiedendosi come mai la sua amica non glielo avesse detto, i miei tentativi di consolarla furono tutti inutili,
< Tutti mi hanno abbandonata, prima mio padre, poi tu, e poi anche Rachel, sono sola >
si mise a dire, tentai di nuovo di consolarla, ma anche questa volta il tentativo fu inutile, e anzi, peggioro la situazione.


Dopo un silenziosissimo e teso viaggio mi riporto al campus, scesi salutandola, ma lei non parlo, e una volta che io fui scesa se ne andò senza proferire parola. Allora andai in camera mia, e notai quasi per caso una foto sporgere dal cassetto, eravamo io e Chloe da giovani, ricordo quel giorno, era il giorno in cui Wiliam mori. Guardai tristemente la foto, se solo quel giorno Wiliam non fosse uscito con la macchina... più guardavo la foto, e più mi sembrava nitida, quasi reale, mi sembrava quasi che fuoriuscivano delle voci da essa, continuai ad osservarla attentamente, finché...  










ANGOLO DELL'AUTORE
E... concludo qui questo capitolo, lo so, sono cattivo, ma per sapere cosa succederà a Max e Chloe, e che cose ha fatto la foto dovrete aspettare la prossima settimana, che altro dire se non... piaciuta la scena yuri ? A me sì, tantissimo, e non vedo l'ora di scriverne altre, perciò... alla prossima, Bye
                                                                                                                                                                                                           -Peppe



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Capitolo 6
*** Chaos Theory pt 2 ***



Apri gli occhi, mi trovavo in casa di Chloe, c'era qualcosa di diverso nella disposizione degli oggetti, e anche l'atmosfera era diversa. Mi guardai intorno, non c'era nessuno, guardai in cucina, e non riusci a credere ai miei occhi, c'erano Chloe e Wiliam, suo padre, vivo. Choe aveva l'aspetto di un tempo, capelli lunghi, castano chiaro (il suo colore naturale) e un look... meno punk. Stavano cucinando e scherzando, Joyce doveva essere al Two Whales o da da qualche altra parte, e Wiliam aiutava Chloe a cucinare la cena, Wiliam ricevette una telefonata, e alla fine della conversazione ci disse che stava andando a prendere Joyce al supermercato,

cerco le chiavi, e dopo averle trovate usci... aspetta, ricordo questo momento, uscendo con la macchina Wiliam avrebbe fatto l'incidente che lo avrebbe portato alla morte... ma... forse potevo fare qualcosa, tornai indietro nel tempo, e mentre Wiliam parlava al telefono presi le chiavi, e le nascosi,

ma grazie al telecomando Wiliam riusci a trovare le chiavi, dovevo nasconderle in un posto dove non avrebbe potuto sentire... il lavandino pieno d'acqua. Presi le chiavi, e le nascosi li, Wiliam non le trovo, allora gli consigliai di andare a piedi, o con l'autobus inventandomi la scusa di salvare l'ambiente. Lui accetto la mia proposta, e se ne andò raccomandandoci di non fare le nostre solite degustazioni di vino. C'è l'avevo fatta, avevo salvato il padre di Chloe, qualcosa nel mio viso doveva far intuire la mia felicità, perché Chloe mi chiese:
< Max, che hai ? Sei raggiante >
< Oh Chloe, Chloe, Chloe. Siamo mitiche, sono cosi felice > dissi abbracciandola,

la mia vista si fece sfocata, ed iniziai a vedere delle immagini sfocate, immagini dell'incidente di Wiliam e di altri eventi accaduti, le immagini sembravano bruciare e trasformarsi in nuove immagini, immagini sul nuovo presente ?  Fra tutte ce ne fu una che mi creo confusione, al posto di una Chloe triste e sola vidi un incidente, cosa voleva dire ?
Quando mi svegliai da quello stato di trance ero sul prato della Blackwell, accanto a me vi erano Taylor, Courtney, Victoria Nathan e altri membri del Vortex club, Victoria mi stava chiamando
< Ehi Maxine, ci sei ? >
< Uh, cosa ? >
< Oh, scusa, volevo dire Max > cosa ?! Perché Victoria ha questo tono gentile con me, ma soprattutto... dov'è Chloe ?
< Oh, ehm, scusate, devo andare >
< Non ti sarai offesa perché ti ho chiamata Maxine, ti ho già detto che mi dispiace, Max >
< Scusate, devo andare > dissi scappando verso la fermata dell'autobus più vicina. Dovevo andare da Chloe, a vedere cosa era successo, arrivata a casa sua Joyce mi apri dicendo:
< Guarda chi si vede, Max Coulfield, Chloe sarà molto felice di rivederti, Chloe, hai visite > disse Joyce, ma ciò che vidi fu capace di traumatizzarmi, era Chloe, attaccata ad un sacco di macchinari e ad una sedia a rotelle per potersi muovere, aveva tagliato i capelli, e il suo aspetto era molto sciupato, solo l'ombra di quella che è la mia amica   Chloe.

Lei mi saluto gioviale, e mi invito a fare una passeggiata sulla spiaggia con lei. Mi spiego che ebbe un incidente che la paralizzo, adesso per vivere aveva bisogno di essere collegata ad un sacco di macchinari, e che andando così Joyce e Wiliam avrebbero finito i soldi, e che per le sue cure mediche si erano ridotti alla fame. Ricordammo i vecchi tempi, quando eravamo ragazzine e avevamo il mondo per noi, poi con malinconia aggiunse che adesso che lei era così non poteva nemmeno uscire da sola.Tornammo a casa sua, e mi mostro la sua nuova camera dove una volta c'era il magazzino, era stracolma di macchinari. La appoggiai su un lettino ospedaliero al centro della stanza, e lei mi chiese se mi andava di vedere un film assieme a lei, ovviamente accettai, e ci vedemmo insieme un film.

Poi mi chiese di prendere la morfina al bagno del piano di sopra che avrebbe affievolito le fitte di dolore... almeno per il momento. Presi il medicinale, notando quanto la casa sia cambiata per agevolare Chloe, Joyce e Wiliam se ne erano andati, probabilmente a lavoro, lavoravano tutti e due pur di poter dare a Chloe le cure di cui necessitava. Tornai da Chloe e le inserì il medicinale nell'aflebo, mi chiese se potevo prendere l'album di fotografie per ricordare i vecchi tempi, lo presi, e lo poggiai sul suo grembo, insieme sfogliammo le pagine dei bei momenti passati insieme, fino alla foto di quel giorno, il giorno che modificai per salvare la vita di Wiliam... e rovinare quella di Chloe.

Alla fine Chloe mi chiese con gli occhi lucidi:
< Max, ti devo chiedere una cosa, i miei non hanno voluto acconsentire alla mia richiesta, ma... tu sei mia amica, per favore, dimmi che farai ciò che ti chiederò... >
< Chloe, io... >
< No, Max, prima ascolta, i miei devono fare un sacco di sacrifici per mantenere questa così detta vita, ogni giorno è un'agonia, e... voglio finirla >
< Chloe, io non posso > ora anche io avevo gli occhi lucidi >
< No, Max, tu puoi, basta che imposti il flebo da due a cinque, morirò lentamente, per overdose, per favore Max > disse iniziando a lacrimare
< Oh, Chloe > dissi piangendo, che potevo fare, non potevo uccidere la mia amica, anche se è proprio lei a chiedermelo ma... non posso sopportare che soffra, piangendo mi diressi verso il flebo, e lo impostai a cinque
< Addio Max >  disse lei sorridendo chiudendo gli occhi
< A-addio Chloe > dissi  piangendo,


non potevo lasciare le cose così, persi la foto di quel giorno, e tornai indietro chiedendo scusa a Wiliam, ma... non potevo lasciare Chloe in quello stato. Tornando indietro evitai di nascondere le chiavi, e bruciai la foto per essere sicura che le cose non sarebbero cambiate, mentre Wiliam usciva andando incontro alla sua morte io presi da parte Chloe, e con voce ferma, e tremante di lacrime le dissi:
< Chloe, voglio che tu sappia che seppur possa sembrare dura, seppur tu possa sentirti sola, voglio che tu sappia che ci sarò sempre per te, anche se non sarò fisicamente con me, promettimi che te ne ricorderai >
< Max, ma che... >
< Promettilo >
< Va bene, lo prometto >
< Migliori amiche, per sempre >
< Per sempre. > disse Chloe mentre la mia vista si faceva più sfocata, e le immagini tornavano quelle di prima.





ANGOLO DELL'AUTORE
Hi guys, benvenuti a questo nuovo angolo dell'autore di questo nuovo capitolo, che dire, io l'ho trovato molto toccante nel videogioco ( anche se il punto in cui mi sono messo a piangere di più è un altro che vedrete più in la), e spero di averlo fatto trovare toccante anche a voi, detto ciò vi saluto, alla prossima, Bye

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Capitolo 7
*** Dark room pt 1 ***


Di nuovo a casa di Chloe... … … non avevo che Chloe nella testa, in questa realtà è normale oppure...
< Max, vieni qui sotto > i miei dubbi furono fugati dalla voce della mia amica che mi incitava a scendere, mi trovai nel magazzino dove il patrigno di Chloe tiene le armi, Chloe era chinata sul  computer di David, stava smanettando sulla tastiera, mentre con una mano mi incitava a venire da lei. Sullo schermo del computer vi erano disegni e scritte, riconducibili ad una... dark room ?
< Max, guarda... >
< La... dark room, cos'è? >
< Non ne ho idea, ma secondo me è là che tengono Rachel >
< Ci resta solo trovarla >
< A tal proposito, ti andrebbe di andare a cercare nella camera di Nathan alla Blackwell? Scommetto che quel pazzo ha degli indizi che potrebbero tornarci utili >
< Va bene, ma... prima ti andrebbe di andare all'ospedale, vorrei fare visita a Kate >
< Ok Max... senti, mi dispiace di averti chiesto di non risponderle quel giorno, è stato... >

< Non preoccuparti, acqua passata, andiamo! >



Andammo all'ospedale, e, mentre Chloe mi aspettava in corridoio,

io feci visita a Kate. Per me era un piacere che aveva ricominciato a disegnare, il suo comodino era pieno di foto e lettere inviategli da amici e parenti, c'erano anche palloncini, e colori sparsi per la stanza. Nell'aria si sentiva che Kate era tornata quella di prima, era di nuovo radiosa, e piena di speranza.

< Max, è un piacere vederti, come vanno le tue indagini? >
< Stiamo raccogliendo un sacco di indizi, a tal proposito, sai qual'è il numero della stanza di Nathan ? >
< Volete andare a controllare la stanza di quel mostro > non era una domanda, ma una constatazione
< Mmmh, in questo momento non mi viene, se mi viene in mente ti invio un messaggio >
< Grazie Kate, sei grande >
< Grazie a te Max, se non fosse per te non sarei qui ora, e grazie a te finalmente si farà un po' di giustizia, e questo è tutto merito tuo, sei tu il vero eroe di tutti i giorni >
< Oh, Kate, non c'è bisogno di... >
< No, Max, c'è n'è un enorme bisogno, ora vai, ci sentiamo dopo >
< Va bene, ciao Kate, e grazie >.






Uscite dall'ospedale ci dirigemmo verso la Blackwell, ai dormitori maschili. Una volta entrate mi accorsi di un messaggio, era Kate che mi diceva il numero della stanza di Nathan. Io entrai nella camera, mentre Chloe faceva il palo da fuori. La stanza era molto ordinata, e, a parte qualche porno sul computer era la tipica stanza del figlio di papà;

tranne per un dettaglio, sul pavimento, vicino al divano, vi erano dei piccoli graffi, dovuti forse allo spostamento di quest'ultimo? Spostai il divano, e trovai dietro ad esso appiccicato con lo scotch un telefono, uno di quei telefoni supersegreti con la linea privata. Lo presi, e per rimediare al casino combinato nella stanza riavvolsi il tempo, poi uscì, e andai da Chloe. Mentre stavamo uscendo imbattemmo in Nathan, che una volta capiti i nostri intenti ci inizio a minacciare. Per nostra fortuna arrivò Warren a proteggerci e a vendicarsi dell'occhio nero.

Inizio a calciare Nathan da per terra, ma dopo un po' lo fermai, ricordandomi che anche Nathan era una persona. Scappammo dal dormitorio, e nella macchina di Chloe iniziammo a ragionare...
< Scusa Max, ma se Nathan è uno dei clienti di Frank, è probabile che la dark room sia... uno dei loro luoghi di scambio >
< Hai ragione, dobbiamo andare da lui >




Trovammo il suo camper sulla spiaggia, bussammo alla porta, e lui la tenne aperta per un filo
< Che volete? > Iniziammo ad intavolare con lui una discussione riguardo ai dati che ci servivano, riavvolgendo quando la situazione si faceva pericolosa ( o mi scappava qualcosa che non dovevo sapere, come il nome del cane) dopo aver riavvolto diverse volte, evitando la morte di Pompidou, o un colpo della pistola sulla gamba di Frank

, riuscimmo a ricevere dei  documenti riguardanti le transazioni con Nathan, ci dette anche la pistola che ci aveva preso giorni prima, dicendo che se sarebbe servito a salvare Rachel avrebbe fatto questo ed altro.




Tornando a casa di Chloe misimo insieme tutti gli indizi ricevuti, e riuscimmo a trovare un indirizzo.


L'indirizzo era quello di un podere della famiglia Prescott (ovviamente). Riuscimmo a trovare una botola che portava al piano di sotto,

nel piano di sotto vi era un caveau, protetto da una password, tre tasti del tastierino numerico erano più consumati rispetto agli altri, grazie a ciò, e alla mia capacità di riavvolgere il tempo quando scattava l'allarme, riuscimmo ad entrare nella dark room,


che sembrava un set fotografico, un macabro set fotografico.

Trovammo un sacco di fascicoli riguardanti le ragazza rapite in quel posto, mentre Chloe sfogliava quello di Rachel, io controllavo i fascicoli c'erano un sacco di nomi, tutte studentesse della Blackwell scomparse: Lisa, Samhanta, Flora, Maddy, Kate e... Vicotoria. Il suo fascicolo era vuoto, ciò significava che lei era la prossima, dovevo avvertirla.

I miei pensieri vennero interrotti dai singhiozzi di Chloe, che, leggendo il fascicolo capi che Rachel era morta per overdose, e che il suo corpo si trovava sepolto in un punto della discarica.




Andammo alla discarica, e scavammo a mani nude in quel punto, quando trovammo il copro decomposto di Rachel Chloe non riusci a trattenere le lacrime, mentre a me veniva un conato di vomito per lo stato avanzato di decomposizione del corpo...





ANGOLO DELL'AUTORE
Salve a tutti, che ne pensate del nuovo capitolo, ci avviciniamo alla fine... della prefazione, e i momenti toccanti non mancheranno. Quindi...preparate i fazzoletti (io ne ho avuto bisogno)

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Capitolo 8
*** Dark room pt2 ***


Dopo aver scoperto i piani di Nathan ci siamo affrettati alla festa del Vortex club, che si tiene dentro la palestra. La musica era assordante seppur io e Chloe eravamo fuori dal locale, la luce e la musica davano un'atmosfera da rave party, mentre ci avvicavamo all'entrata ci imbattemmo in Warren...
< Max e Chloe, le due super eroine, siete venute per festeggiare la fine del mondo? >
dai suoi movimenti, dal suo modo  di parlare, oltre che dall'odore, si poteva facilmente dedurre che Warren fosse ubriaco
< Non capisco, cosa intendi per:'' fine del mondo'' >
< Max, non te ne sei accorta? Prima la neve, poi gli animali morti, e adesso due lune piene, questa è la fine del mondo, credimi >
in effetti non me ne ero accorta, ma nel cielo c'erano  davvero due lune piene
< Parlate quanto volete, io devo entrare, ah, Warren, hai visto Nathan per caso? >
dice Chloe dirigendosi verso la palestra
< No, e francamente non lo voglio vedere >
< Va bene, lo cercherò da sola >
stavo per seguire la mia amica, ma Warren mi blocco
< Max, questa potrebbe essere veramente la fine del mondo, ti... ti posso chiedere di farci una foto insieme, in modo da ricordare questo momento >
perché no, Warren è un mio amico, e un minuto in più non cambierà niente.

Ci facciamo la foto, poi me ne vado dicendo a Warren:
< Se vedi Nathan stagli alla larga >
< Non c'era bisogno di dirmelo Max >






All'interno la palestra era stracolma, gente che beveva, gente in piscina, il dj con la musica ad altissimo volume, fumo, laser e alcool, la felicità per ogni adolescente.

Cercai in giro Chloe, o Nathan chiedendo in giro se qualcuno li aveva visti, salvai ancora una volta Alyssa che stava per cadere in acqua e continuai a cercare.


Di Chloe o Nathan non c'è n'era traccia, quindi provai a cercarli nella zona vip, ma il buttafuori mi allontanò, dicendomi che solo i membri del Vortex Club possono entrarvi, significava che dovevo trovare un altra via.

Attraversare la piscina a nuoto non era una buona idea, provai quindi a passare dall'altro lato della zona vip; a bloccare il passaggio vin erano degli attrezzi da piscina, provai a spostarli, ma nel farlo feci cadere le casse, la musica si fermò, e il dj invio due guardie a controllare; passai il blocco, poi tornai indietro nel tempo. Non era successo nulla, eppure ero dentro,ormai vi avevo fatto l'abitudine. Cercai Nathan, ma mi imbattei in Victoria, la sua migliore amica

, le chiesi se aveva visto Nathan, e dove, ma lei non lo aveva visto, mi chiese anche come ero arrivata alla zona vip, e provò di nuovo a fare la stronza, ma io le risposi con calma e diplomazia, e quel che mi disse mi stupì, lei provava invidia nei miei confronti, mi trovava brava, ed invidiava il fatto che me ne fregassi dell'opinione altrui, inaspettatamente mi ritrovai persino a dirle che potremmo essere amiche, e lei non sembrava riluttante all'idea. Provai anche ad avvertirla di cosa le sarebbe accaduto...
< Victoria, fai molta attenzione a Nathan, stagli lontana, è per il tuo bene >
ma...
< No Max, Nathan è un mio amico, è una persona buona, perché tutti si fermano alla apparenze e lo giudicano male, non capisco >
disse stizzita, sono molto tentata di non dirgli niente della Dark room...

ma... alla fine decido di dirglielo, è di una vita che stiamo parlando in fondo
< Cavolo Max, non posso credere a tutte queste cattiverie su Nathan, ma... tu mi hai trattata in modo gentile quella volta in cui potevi comportarti da stronza con me... va bene Max, resterò cauta. >
Perfetto, un'altra vita salvata. Me ne andai dalla zona vip, e trovai Chloe ad aspettarmi incazzata, non aveva visto nemmeno lei Nathan, ma aveva ricevuto un messaggio da quest'ultimo che diceva che stava per far scomparire ogni prova che lo collegava a Rachel, cioè voleva far scomparire il cadavere per non farsi scoprire dalla polizia. Andammo in fretta alla discarica, poi, arrivate lì che era sera inoltrata, Chloe cominciò a scavare mentre io la illuminavo col telefono.

Successe tutto in fretta, una puntura al collo, uno sparo di pistola, ed tutto quello che vidi prima di svenire fu Chloe cadere per terra con un foro di proiettile sulla testa,


provai anche a tornare indietro, ma la droga che era entrata in circolo non mi permetteva di usufruire del mio potere,

per un attimo, prima di svenire mi parse di vedere la faccia di...









* continua in polarized pt1 *



ANGOLO DELL'AUTORE
Salve a tutti, scommetto che molti di voi avranno già capito chi è quella faccia, tutti voi che avete già giocato, o visto il gioco saprete che è *************, mentre chi non conosce il gioco sarà molto dirottato, ma non vi preoccupate, perché ogni dubbio sarà fugato la prossima settimana, Bye



 

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Capitolo 9
*** Polarized pt1 ***


Mi svegliai in una stanza bianca, a primo impatto non mi diceva niente, data l'intensità della luce di un faro puntato sulla mia faccia, ma poi capi, era la dark room.

Mi trovavo incatenata ad una sedia, davanti a me c'era lui, la causa di tutto questo, Mark Jefferson...

< Ben tornata Max, avevo paura di aver esagerato con l'ultima dose, avevo paura di aver perso la mia nuova modella prima del tempo, ma per fortuna... non è così >
< P-professor Jefferson? Non è stato Nathan a fare... tutto ciò? >
< Lui? Era solo una marionetta nelle mie mani, è stato grazie ai soldi della sua famiglia che ho potuto comprare tutto questo, ha iniziato a vedermi come una figura paterna, ed io... l'ho accolto sotto la mia ala. Peccato che poi l'allievo ha iniziato ad emulare il maestro... >
< … >
< … Rachel era una delle mie modelle migliori, veniva da me per fare lunghe sessioni fotografiche... poi Nathan ha provato a fare lo stesso, e una dose di troppo le è stata fatale >
< Dov'è Nathan? >
< Oh, beh, diciamo che adesso fa compagnia a Rachel, e alla tua amichetta punk... >
< P-professor, perché fa questo >
< Ho lavorato in questo mondo per parecchio tempo, tutte quelle modelle, tutte false, le loro espressioni ferme... invece le ragazze della Blackwell hanno un'aria così... innocente, vedi, io voglio cogliere quel preciso istante in cui la purezza si trasforma in impurità, quel momento in cui la ragazza perde l'innocenza... >
< … >
< Ma adesso tu sai troppo, quindi... sta buona mentre preparò la tua ultima dose >
dice prima di andarsene. Una volta andatosene  dò un'occhiata all'ambiente circostante, magari riesco a trovare qualcosa che mi aiuti, notai che avevo indosso una maglietta nera con una falena, dei jeans e delle scarpe che non avevo prima... quel pervertito, doveva avermi spogliata.  Nel lato sinistro della sedia c'era Victoria per terra, legata ed imbavagliata, provai a chiamarla, ma lei non rispose.

Al lato destro c'era un carrello, magari, se riuscissi a raggiungerlo potrei... trovare qualcosa che mi aiuti. Provai a liberare uno dei miei arti dalle cinghie, e alla fine riesci a liberare la gamba destra, avvicino il carrello e trovo una mia foto per terra, non sembravo molto lucida, ma era sempre meglio di niente.
 
 
Tornai indietro, e mi ritrovo per terra, legata ed intontita  dalla droga,

Jefferson davanti a me sta facendo delle foto, mi metteva in posizione per farle, ma io riesci a ribellarmi e spingere via il carrello, una volta spinto il carrello andò lontano, e si rovesciò una bottiglietta con della morfina, essa bagna un fascicolo sopra il carrello, e Jefferson è costretto a toglierlo per asciugarlo.

 
 
 
Tornata al presente non era cambiato molto, se non  che adesso nel carrello non c'era più il fascicolo, senza il fascicolo riesco a notare un'altra mia foto, una in cui ero sulla sedia, più lucida, magari avrei trovato qualcosa di utile...



 
Jefferson mi parlava, mi faceva domande, ma davvero sperava in una risposta gentile da parte mia?

'' marcirai in prigione'' '' testa di cazzo'' ''liberami'' queste erano le mie risposte, lui si mise a ridere, poi mi disse:
< Sai, mi hai fatto davvero un grosso favore quel giorno all'ufficio del preside dando la colpa a Nathan per il tentato suicidio di Kate, mi chiedo come stia adesso la ragazza... >
< Lei vivrà, molto più di te mostro >
< Può darsi, ma chi sa se reggerà ad... un'altra sessione >
< Mostro non ti permetterò di fargli del male >
< Sì, sì, Max la super eroina mi sconfiggerà e poi vissero tutti felici e contenti, stai buona, vado a prendere un'altra dose di morfina, sei troppo lucida >
< ASPETTA! Il mio diario, ce l'hai ancora? >
< Ah, il tuo diario, pieno di foto e di pagine della tipica vita di un adolescente, eccotelo qua, guarda, quanto talento sprecato, se solo durante le mie lezioni avessi ascoltato anziché farti selfie... >
dice aprendolo su una pagina ed andandosene, la pagina è quella del primo giorno di questa pazza settimana, la foto scattata durante la sua lezione, non so se potrà funzionare, ma... io ci provo, mi concentro e... torno indietro al primo giorno.




Okay, sono di nuovo in aula, mi fa male la testa, ed esce molto sangue dal mio naso,

cavolo, il passato nel passato, forse sto chiedendo troppo dal mio potere. Senza farmi notare prendo uno dei dépliant della scuola che tengo nello zaino, se non mi sbaglio... ecco, il numero della guardia, David. Gli scrivo della dark room e di Jefferson e invio il messaggio. Al suono della campana prendo la mia foto, quella che avrei voluto consegnare per il concorso, adesso che ho più coraggio vado da Jefferson, e prima che potesse iniziare a farmi la ramanzina per non avergli ancora consegnato la foto io gliela porgo, allora lui stupito dice:
< Wow, è molto bella, sembra che andremo a San Francisco >
< Beh, uno di noi ci andrà sicuramente > e non sarai tu quella persona
< Oh, Max, non essere così modesta, adesso vai, è suonata la campana. >
Esco dall'aula, poi la vista si annebbia.




Quando rivengo mi trovo su un aereo diretto a San Francisco, accanto a me c'è il preside che dorme, prendo il giornale davanti a me, e vengo a sapere da esso che Jefferson è stato arrestato, Nathan è sotto indagine ed è stato trovato il corpo di Rachel. Prendo il telefono e scopro un sacco di messaggi, Chloe mi fa gli auguri per aver vinto il concorso, Kate mi chiede quando potremo rivederci per un the, anche Victoria mi ha fatto gli auguri. In quel momento il preside si sveglia, ed inizia a chiacchierare con me, chiedendomi come mi senta e dicendomi di vivere al meglio questa giornata, perché era la mia giornata. Anche questa volta la mia vista si annebbia (infatti ero tornata due volte nel passato).



Quando finalmente ritorno in me mi ritrovo nella galleria d'arte a San Francisco, il preside mi chiede ancora una volta come mi sento, io rispondo che sono super nervosa, allora lui dice per sdrammatizzare che se sarò troppo nervosa gli toccherà mangiare stuzzichini anche per me, poi mi saluta e se ne va al buffet, nel frattempo io guardo tutte le foto, finalmente è tutto a posto, finalmente è tutto perfetto, continuo a guardare le foto, finché non mi arriva una chiamata nel telefono, è da Chloe. Mi apparto in un posto isolato, poi rispondo alla chiamata,

la mia amica mi ha chiamato per dirmi che c'è un tornado ad Arcadia Bay, oh cazzo, è vero, non ho sistemato niente. La chiamata viene interrotta da un grido, poi Chloe non dava più risposta. Cerco e trovo la mia foto esposta,

poi provo a focalizzarla, ma vengo distratta di continuo dai visitatori che mi fanno i complimenti, quando finalmente riesco a concentrarmi mi ritrovo nella mia stanza, davanti al muro con affisse le mie foto, prendo la foto appena uscita dalla macchinetta e la strappo,

sperando che non andando a San Francisco potevo fare qualcosa per fermare il tornado. Peccato che...



[Continua domenica prossima con Polarized pt2]

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Capitolo 10
*** Polarized pt2 ***


Mi svegliai... ancora una volta in... quella fottuta stanza, ero di nuovo legata, e Jefferson è davanti a me...
< Oh, Max, quanto talento sprecato, SE SOLO AVESSI AVUTO IL CORAGGIO DI TIRARE LA TESTA FUORI DAL CULO. Adesso saremmo a Seattle, ma tu invece hai strappato quella cazzo di foto, e adesso... preparati all'ultima dose >
< I-il mio diario... >
< L'ho bruciato, così pieno di quelle tue foto infantili, ma non credo che ti servirà dove stai andando, hai un ultimo desiderio? >
< … … … >

Non ho più nessuna foto, è finita... aspetta! Un rumore, proviene dalle scale...
< Chi può essere? >
si chiese Jefferson prima di controllare al computer...
< Oh, il nostro caro David vuole fare l'eroe... >
dice appostandosi dietro l'angolo e prendendo una cesoia, appena David volta l'angolo Jefferson lo colpisce, lo disarma e lo continua a colpire finché la guardia non giace esanime.

Tornai indietro, al momento in cui Jefferson mi chiede se ho un ultimo desiderio, gli chiedo di abbassare le luci, perché mi fanno male agli occhi, così, sperando che il trucco della luce funzioni aspettai l'arrivo di David. Ma anche questa volta non va a finire bene.

Tornai indietro, ma questa volta gli chiesi se poteva mettere della musica, così facendo Jefferson non si accorse di David, che lo colpi alla sprovvista, ma Jefferson riusci di nuovo ad atterrarlo.

Tornai indietro ancora, e ancora, finché alla fine sapevo ogni mossa di Jefferson, così aiutai David ad atterrarlo,

poi la guardia mi liberò, e mi chiese dov'era Chloe... così... gli confessai che Jefferson l'aveva uccisa, allora David in un impulso di rabbia uccise Jefferson, decisi che era meglio non far compiere nessun reato a David, così tornai indietro, e evitai la domanda.

Adesso che ero libera dovevo trovare un modo per salvare Chloe... ma certo, la foto di Warren, se riuscissi a fermare Chloe prima di tutto ciò... devo trovare Warren.

Chiamai Warren, che mi disse che si trovava al Two wales, mi disse anche di rimanere dov'ero, perché il tornado stava distruggendo tutto. Dopo un viaggio in macchina raggiunsi la città, cercai di aiutare il più possibile le persone,

come Alyssa che era rimasta bloccata a casa sua, o Evan, che mentre fotografava non si stava accorgendo di un palo che gli cadeva addosso.



Arrivata al Two wales parlai con Joyce, Frank e Warren che si erano rifugiati li per evitare il tornado. Warren era restio a darmi la foto, era più che altro stupito del fatto che avevo corso così tanti rischi per una foto. Così gli raccontai tutto, e lui inspiegabilmente mi credette. Mi dette la foto, e prima che potessi focalizzarla mi augurò buona fortuna, prese coraggio, e mi rivelo che gli piacevo molto. Io gli diedi un bacio, e gli dissi che non c'era bisogno di parlare.
 
 
 
Focalizzai la foto, e tentai di convincere Chloe a non entrare al vortex.  Purtroppo con poco successo. Allora le rivelai ciò che mi aveva fatto Jefferson, e come David mi aveva salvato. Lei allora si decise, e non volle entrare. Poi la mia vista si affievoli, stavo tornando al presente.




Quando tornai lucida mi ritrovai in classe, Jefferson stava facendo la sua lezione quella lezione sul processo Dagherrotipo che aveva fatto ad inizio settimana. Oh no, ero bloccata in un loop temporale? Dovevo sorbirmi quella lezione in eterno? A fine lezione però successe qualcosa di strano, i piccioni sbattevano contro la finestra morendo in una pozza di sangue, piano piano stavano riempiendo la finestra di sangue,

ma appena la ricoprirono scomparirono, suono la campanella e tutta la classe svanì. E quello fù solo il primo di tanti stranissimi eventi.






Alla fine mi trovai in un luogo buio a vagare alla ricerca di un'uscita evitando Jefferson o David.
Fino a trovarmi al faro, mi sedetti sulla panchina, e come per magia ebbi una visione di come avevo salvato prima Wiliam e poi Chloe sacrificando Wiliam, nel mio telefono avevo un sacco di messaggi strani ed inquietanti.


La scena cambio, ero a Two wales, tutti erano fermi, tranne me, in un tavole c'ero... io, questa me mi parlo, accusandomi di aver usato i miei poteri per far piacere alla gente e non perché volevo aiutare, e aveva accusato Chloe di sfruttarmi, poi entrò la mia amica, che mi difese, e mi disse che lei non mi stava sfruttando.



Mi svegliai in  un sentiero pieno di... statue? Raffiguravano i ricordi vissuti con Chloe, fino a trovarmi di nuovo al faro, dove finalmente rivenni.



Chloe mi stava portando al faro, quando si accorse che mi ero ripresa

< Max, sei di nuovo tu? >
< Sì, dove siamo? >
< Siamo al faro, sei stata tu a dirmi di venire qui. Il tornado sta distruggendo ogni cosa in citta >
< E' tutta colpa mia e del mio potere... >

< … Max, senti, hai detto di aver scoperto il tuo potere quel giorno, al bagno, tieni >
dice porgendomi una foto, la foto della farfalla
< … torna indietro Max, non salvarmi, so che sono stata egoista molte volte, ma per una volta... ti prego, la città è piena di persone che meritano di vivere più di me, fallo ti prego, questo è il momento >

< Chloe, io non... >
< Max, quest'ultima settimana passata con te è stato il miglior regalo d'addio che potessi desiderare, adesso ti prego, salva la città >

< No, non senza di te > dico strappando la foto e lanciandola verso il tornado. Chloe si avvicina, mi stringe la mano e mi promette che resterà con me... PER SEMPRE.


Epigolo 1 Together

Io e Chloe vaghiamo fra le strade della città distrutta alla ricerca di qualche superstite... purtroppo non ce ne sono, prima di andarcene per sempre da quella città porgo un ultimo sguardo verso quella che è stata la mia casa, e verso tutte le macerie ed i corpi delle persone che ho conosciuto e dei miei amici... ADDIO.


Fine.



ANGOLO DELL'AUTORE
Ed eccoci col primo ending, mi scuso se la parte onirica dove Max attraversa il suo subconscio non l'ho saputa fare bene, ma... ecco... non mi piaceva gran ché e poi... l'ho trovata molto difficile da esplicare, quindi... I'm sorry. Bye

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