The War of the Worlds

di Domi_chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


The War of the Worlds

The War of the Worlds

 

CAPITOLO I

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I protagonisti delle fiabe si dividono in due categorie: buoni e cattivi.

La bella principessa vestita di colori pastello rappresenta l’emblema della bellezza e della bontà, mentre il lupo cattivo è il suo opposto. Il suo contrario. Perfido e scuro, nei colori e nell’animo.

Ma se vi avessero mentito?

Se fosse tutta una bugia?

Se la bella principessa dai capelli caramellati fosse in realtà una strega pronta a tutto per ottenere ciò che desidera?

Se il lupo cattivo fosse in realtà un povero agnellino capitato nel posto sbagliato al momento sbagliato?

Perché, a volte per scovare la verità, bisogna andare dietro alle apparenze.

 

 

 

Sbuffò insoddisfatta, poggiando appena le labbra rosso sangue sul calice colmo di tequila fino all’orlo, ordinato solo per pura formalità.

-Sakura- un voce femminile, ovattata dalla musica di sottofondo, attirò la sua attenzione -Che ne pensi di quello?-

La ragazza in questione gettò lo sguardo verde per niente smaliziato sulla bionda figura maschile che si apprestava a varcare la soglia dell’elegante pianobar.

-Carino- si limitò a commentare annoiata, gettandosi i capelli rosso pallido dietro le spalle con un gesto studiato che fece voltare più di un volto maschile nella sua direzione.

-Carino?- ripeté irritata la bionda al suo fianco, accavallando con eleganza le lunghe gambe nivee lasciate scoperte dallo striminzito tubino canna di zucchero, in tinta perfetta con gli occhi grandi ed espressivi -E’ uno schianto Sakura!- insistette poggiando i gomiti sul tavolo -Non mi dire che stasera non hai fame, eh?- sorrise melliflua, stando attenta a sussurrare l’ultima frase in modo che nessuno oltre l’amica riuscisse ad udirla.

-Io- sillabò -a differenza tua non sono qui per divertirmi- disse con semplicità, aprendo il volto troppo chiaro in un sorriso furbo -E poi sai bene che i biondi non fanno per me-

-Tu sei troppo schizzinosa, cara mia- borbottò in risposta, facendo schioccare la lingua -E di questi tempi non dovresti esserlo-

-Ti prego Ino!- sbuffò la rossa, poggiando il calice sul tavolo con un gesto secco -Non cominciare di nuovo con la storia di Twilight!-

-E invece comincio- la aggredì, puntandole contro l’indice laccato di rosso -Da quando è stato pubblicato, quello stupido best seller ci ha complicato la vita, e lo sai- sbraitò, gli occhi cerulei ridotti a fessure -Adesso appena qualcuno vede una ragazza dalla pelle…-

-Ti prego Ino. Ti. Prego.- la interruppe l’altra, portandosi una mano sugli occhi -Non cominciare anche sta sera! Già non ti si può sopportare a casa, se poi cominci anche a cena con la solita filippica sul perché e per come Twilight ci potrebbe creare dei problemi facciamo notte-

-Primo- sibilò astiosa abbassando ulteriormente la tonalità di voce -Abbassa la voce, stupida di una fronte spaziosa. Secondo, quel libro già ci crea problemi. Secondo te allora perché tutti i nostri fratelli avrebbero deciso di non frequentare più dei luoghi tanto affollati?-

-Perché sono degli idioti- rispose con semplicità la rossa, sfiorando con l’indice il bordo ancora umido del proprio cocktail -Non c’è niente di pericoloso ad andare in giro per locali la notte. E francamente- aggiunse pensierosa ma tranquilla -Non ho alcuna intenzione di andare a cercare prede al porto come qualsiasi lupo mannaro-

-Se è per questo nemmeno io- convenne Ino, giocherellando distrattamente con una ciocca di capelli sfuggita dalla coda alta color grano -Però…-

-Niente però- continuò irritata. Ino andava avanti con quella storia da più di un anno, e per di più era riuscita a convincere una buona parte della famiglia dell’attendibilità della sua ipotesi -E poi come potrebbero riconoscerci? A parte la pelle pallida e i canini affilati quel libro non c’azzecca un tubo!-

-Shhh- sussurrò spaventata, portandosi un dito sulle labbra -Non urlare Sakura-

-E’ appena entrato un tizio molto carino, neh? - la interruppe la rossa, sperando finalmente di riuscire a farle cambiare argomento. E in effetti il tizio in questione era davvero carino: alto, spalle larghe, lunghi capelli castani raccolti in una coda bassa e ordinata, sguardo annoiato ma attendo.

-Niente male- sussurrò con voce rauca la bionda, mentre delle strane lamine rossastre si andavano a mescolare con l’azzurro chiaro dei suoi occhi -Ma si dai- disse alla fine, alzandosi di colpo, lo sguardo puntato sul malcapitato di turno che, a giudicare dall’occhiata in tralice che le aveva appena rivolta, doveva averla notata.

-A dopo- le sussurrò ghignando riuscendo a malapena a tenere nascosti i lunghi canini affilati sotto le labbra pallide nonostante il rossetto -Non mi fai gli auguri?- ghignò sadica, sbattendo le lunghe ciglia.

-Inofottiti-

-Dopo di te!- rise di gusta alzando il braccio destro in segno di saluto, prima di darle le spalle e allontanarsi a lunghe falcate verso la preda designata.

Almeno una di noi sta sera mangerà. Pensò annoiata Sakura, trattenendo a stento uno sbadiglio.

Si sistemò meglio sulla sedia, accavallando le gambe magre lasciate scoperte dagli shorts grigio fumo e gettò con noncuranza il borsello nero sul tavolo, sbuffando per l’ennesima volta.

-Sakura Haruno-

Arricciò le labbra in un sorrisino soddisfatto, spostando lentamente lo sguardo per niente sorpreso sulla sua sinistra. Sapeva già di chi si trattava. Quell’odore, misto al profumo di sangue umano era percepibile anche a centinaia di metri. E poi lo aspettava.

-Hidan- lo salutò, indicandogli con un gesto studiato del braccio la sedia lasciata libera da Ino -Quanto tempo. Accomodati pure-

-Grazie- borbottò il ragazzo, e senza ricambiare il sorriso si sedette di fronte a lei -Coma sai la mia non è una visita di cortesia, anche se mi piacerebbe- continuò indugiando più del dovuto sulla scollatura non molto generosa ma invitante di Sakura -Abbiamo un problema-

-Problema?-

-Gli Hyuuga- terminò serio, passandosi una mano tra i capelli biondo platino -Pretendono sempre di più. Di questo passo non riusciremo ad evitare una guerra-

Hyuuga. Sakura si mordicchiò l’interno della guancia, massaggiandosi le tempie con le dita. -Hyuuga- ripeté ad alta voce.

-Si- continuò Hidan -Quei bastardi sono convinti di esserci superiori solo per il loro cognome. Non rispettano più le divisioni territoriali, ad ogni pretesto cercano lo scontro con i nostri e sembrano essere intenzionati ad allearsi anche con tutti gli altri clan della zona-

Vogliono spodestare Tsunade-sama. Maledetti.

-Cosa ha intenzione di fare il vostro clan?- chiese seria senza giri di parole -Volete rimarcare l’alleanza con il nostro?-

-E’ per questo che ti hanno fatta chiamare- spiegò Hidan, facendo vagare per tutto il locale gli occhi vinaccio -Il nostro clan è forte, ma da soli contro gli Hyuuga non possiamo molto. Pain-sama chiede un incontro con Tsunade-sama-

-Chiaro- annuì convinta -Parlerò con la mia maestra e ti farò sapere il prima possibile. Con gli Hyuuga con si scherza. Hiashi-sama tenta di mettersi a capo di tutti noi da secoli-

-Ma non credo che sarà un problema nemmeno questa volta- disse con semplicità Hidan, sorridendo per la prima vota -Gli Aburame e gli Yamanaka sono con noi. E lo stesso si può dire di quelle bestiacce pulciose degli Inuzuka-

-Si, però è sempre meglio essere previdenti- borbottò, rivolgendo gli occhi al soffitto -Grazie per la velocità con cui ci avete avvertito. Tsunade-sama non lo dimenticherà- Soprattutto perché sa già tutto. Sorrise compiaciuta, afferrando la borsetta nera che teneva poggiata sulle gambe.

-Grazie a te per essere venuta, Sakura- ghignò -Speriamo che la prossima volta che ci rivedremo sarà in un posto un po’ meno… affollato.-

-Speranza vana- sorrise serpentina di rimando, alzandosi -Piuttosto, salutami Sasori. Non ci vediamo da troppo tempo-

Hidan, per niente offeso, scoppiò in una grassa risata, poggiando entrambi i gomiti sul tavolo -Con piacere!-

-A presto-

Hyuuga. Continuò a pensare, mentre si dirigeva verso l’uscita, guardandosi allo stesso tempo intorno.

Gli Hyuuga erano il clan più vecchio e nobile di tutta Europa. Guidati da Hiashi-sama, il capoclan più longevo che avesse mai avuto la sfortuna di incontrare, tentavano di prendere il potere da secoli. E c’erano andati vicinissimi, riuscendo ad annientare, circa un secolo prima, quasi del tutto i loro diretti rivali, gli Uchiha.

A quel tempo era ancora una novizia trasformata solo per gioco da un vampiro affamato, ma ricordava benissimo il clima di terrore che si respirava uscendo per le strade in cerca di prede. Scontri, battaglie, cadaveri ovunque. Erano riusciti a non farsi scoprire dagli umani solo grazie allo scoppio del primo conflitto mondiale, con cui si erano coperte tutte le sparizioni e le morti sospette.

Però non potevano più rischiare tanto.

Arricciò il naso quasi in un gesto meccanico, sentendo l’odore di sangue umano fresco diffondersi nell’aria. Ino stava cenando. 

Almeno renderà meno inutile questa ser

Bloccò all’istante il flusso dei suoi pensieri, sentendo nell’aria uno strano, stranissimo, odore. Qualcosa che non aveva mai sentito prima, qualcosa che l’attirava come un magnete naturale.

Riuscì a stento a trattenersi dallo divorare all’istante chiunque fosse in quella sala, e ricorrendo a tutto l’autocontrollo di cui disponeva si concentrò nell’individuare a chi appartenesse quell’odore tanto particolare.

Trovato.

Torse il collo verso l’entrata del locale, individuando un uomo di spalle dai capelli nerissimi lunghi fino alle clavicole, che chiacchierava con un giovane biondo.

È lui.

Si avvicinò a gran passi, incapace di resistere oltre.

Devo berlo. Subito.

-Sakura- si sentì afferrare per le spalle, e quasi si dimenò per essere stata interrotta a cosi pochi metri dal suo obbiettivo -Che cazzo ti succede?

-S-sai …?- balbettò confusa, gli occhi felini, dopo essersi voltata -Cosa ci fai qui?- chiese sempre più interdetta al giovane dai capelli corvini che la guardava dall’alto verso il basso.

-Andiamo- il ragazzo l’afferrò per il gomito lasciato scoperto dalla maglia nera scollata, trascinandola senza incontrare resistenza nella parte opposta del locale, diretto all’uscita secondaria.

-Sai, ho fame…lasciami andare, ho trovato una preda…-  

-Me ne sono accorto- la interruppe atono, fermandosi solo quando oramai si trovavano nei pressi del parcheggio a pochi metri dal locale -Anzi, credo che se ne siano accorti tutti-

-Cosa…?- si interruppe di colpo, iniziando a frugare freneticamente nella borsetta, alla ricerca del piccolo specchietto da cui non si separava mai -O cazzo- sussurrò fissando sbigottita la propria immagine riflessa.

I canini appuntiti ben visibili a chiunque la guardasse, le labbra insolitamente scure, e gli occhi…scarlatti. Era pronta a cenare e non se n’era nemmeno resa conto. Come aveva fatto non accorgersene prima?

-Non mi era mai successa una cosa del genere- borbottò, chiudendo con un gesto secco lo specchietto -Mai. Ho solo sentito un odore molto particolare e poi…l’istinto ha preso il sopravvento-

-Particolare?-

-Si. Non so spiegartelo- disse, mentre gli occhi tornavano lentamente nella loro tonalità naturale -So solo che avrei fatto di tutto per bere quel tizio-

-Parlane con Tsunade-sama Sakura, è meglio- decretò dopo qualche secondo di silenzio, mentre si sistemava i polsini della camicia nera.

-Credi di sapere di cosa si tratta?-

-Si- sorrise falso come Giuda -Ho qualche decennio in più di te-

-Torno subito al quartier generale allora, voglio fare chiarez-

-Aspetta- la interruppe il ragazzo, gettando un occhiata maliziosa ad un esiguo gruppetto di persone, mentre le poggiava la mano sulla spalla chiara -Che ne dici di uno spuntino prima?-

Il volto della ragazza si aprì in un ghigno famelico, mentre faceva passare rapida la lingua sulle labbra sottili. -Perché no- si limitò a dire, individuando tra tutti un castano niente male -L’odore di prima mi ha fatto venire un certo appetito-

-Non avevo dubbi- se ne uscì, iniziando a muoversi a passi lenti ed eleganti verso le nuove prede seguito a ruota dalla rossa -La bionda è mia- ghignò perfido, mostrando i perfetti canini bianchi -Di tutti gli altri puoi farne ciò che vuoi-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note dell’autore

Questa non è la classica storia sui vampiri. È la prima cosa che ho da dire.

Non ci troviamo a che fare con una adolescente problematica che si innamora perdutamente del vampirizzato di turno, che alla fine della storia finirà per ricambiarla e tutti vissero felici e contenti…e bla bla bla!

No u.u avremo -e uso la prima persona plurale perché nemmeno io so bene come andrà a finire XD- una storia completamente diversa, un filino Angst e forse senza happy ending -chissà… XD-

 

Passando a questioni più concrete, Sakura e Ino saranno vampiri buoni o cattivi? A che clan appartiene Hidan? Qual è il ruolo di Tsunade-sama? Che intenzioni avranno gli Hyuuga? Chi è il ragazzo che Sakura stava per divorare?

Tutte queste domande avranno risposta nei prossimi capitoli! Ma se qualcuno volesse provare a tirare a indovinare, le scommesse sono aperte XD

 

Naturalmente ci saranno varie coppie, alcune definitive (e chi mi conosce sa bene a quali -anzi, a quale XD- mi riferisco *smile*) altre appena accennate.

 

Ps: nei vari capitoli troverete dei commenti non tanto ehm…positivi su Twilight XD è stato più forte di me u.u

 

Spero apprezzerete :)

Fatemi sapere cosa ne pensate u.u

 

 

Domi_chan

 

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


The War of the Worlds

The War of the Worlds

 

CAPITOLO II

 

 

 

 

 

 

-Credi che andando avanti di questo passo ce la faranno a concludere qualcosa prima dell’alba?- sbuffò ironico Sai, lasciandosi andare con la schiena contro la parete resa più chiara del solito dai riflessi lunari.

-Lo spero- borbottò Sakura, pochi metri distante, passandosi freneticamente le mani tra i capelli rossi -Sono li dentro da più di due ore…-

-Mi hanno rovinato un altro sabato sera, cazzo- borbottò acida Ino, accovacciata accanto a Sai, portandosi le gambe magre al petto.

Sakura per tutta risposta, la fissò con astio, mostrandole con un grugnito i canini appuntiti ancora sporchi di sangue -Non è il momento di dire stronzate Ino- concluse alla fine Sai per lei, una sottile luce preoccupata nei grandi ed inespressivi occhi neri -Tsunade-sama, Pain e gli altri non si stanno raccontando le barzellette. Il tuo compito è quello di seguire Sakura e me, non andare nelle discoteche in cerca di persone da sbranare- sentenziò, guardandola truce -Sei ancora un vampiro inesperto ed impulsivo, hai molto da imparare-

-Gentile come sempre, neh?- sbuffò Ino, rigirandosi una ciocca bionda tra le dita.

-Coma va?- un borbottio annoiato e apparentemente distante li fece voltare verso la parte opposta del corridoio, solcato a passi lenti e strascicati da un moro dall’improbabile pettinatura.

-Shikamaru!- lo chiamò Ino saltando in piedi, e attirando l’attenzione di tutti gli altri vampiri di guardia -Come mai da queste parti?-  disse gioiosa, raggiungendolo.

-Che seccatura Ino- borbottò senza riuscire a nascondere un sorriso -Nemmeno arrivo che già cominci a fare domande?-

-Sei sempre il solito Shika- sbottò la bionda arricciando le labbra, infastidita.

-Sakura, Sai- salutò dopo avere raggiunto gli altri due, portandosi la mano destra dietro la nuca -Novità?-

-Nessuna- monosillabò Sai -Sono li dentro da ore-

-Uhm- pensieroso, abbracciò con gli occhi scuri quello che più che un corridoio sembrava una sala d’aspetto. I leder dei maggiori clan della zona si erano infatti riuniti nel quartier generale del clan Sarutobi nel tentativo di riuscire a trovare un modo per contrastare la brama di potere degli Hyuuga. E come se non bastasse si erano portati dietro un nutrito numero di sottoposti.

Il modo migliore per non dare nell’occhio. Pensò sarcastico, fissando senza interesse Sasori e Deidara, del clan Akastuki, battibeccare animatamente -Chi ha saltato l’incontro?-

-Il clan Suna al completo- rispose Sakura, aggrottando le sopracciglia sottili -E sembra che abbiano già stretto un patto con Hiashi-sama.-

-Questo è un problema- decretò pensoso il moro, gettando lo sguardo annoiato verso la finestra, in direzione della luna piena -Le bestiacce pulciose che si portavano d’appresso ci sarebbero state sicuramente d’aiuto-

-Noi abbiamo gli Inuzuka, se è per questo- si intromise Sai, facendo schioccare la lingua.

-Sai- lo contraddisse immediatamente, i canini sporgenti in bella mostra -Vuoi per caso paragonare gli Inuzuka a Kankuro e Temari Sabaku no? Non c’è storia.-

-Hai ragione Shikamaru …- si intromise Ino, ondeggiando la lunga chioma dorata alla destra di Shikamaru 

-Ne avevi dubbi, seccatura?-

 

-Maledetti Hyuuga!- quasi urlò Tsunade Sarutobi, tirando un pugno contro la parete -Hiashi non ne vuole proprio sapere di stare tranquillo- sospirò poi, osservando la crepa che andava diramandosi per dieci centimetri e forse anche più.

-Sappiamo com’è fatto Hiashi-sama- si intromise un giovane dai capelli rossi, accomodandosi meglio sul divanetto settecentesco dalle rifiniture eleganti -Ha già sterminato gli Uchiha, e non esiterebbe a fare lo stesso anche con noi se ne avesse l’opportunità. Anni di pace e fedeltà per lui non contano nulla…-

-Dobbiamo trovare un modo per toglierlo di mezzo una volta per tutte- sentenziò la bionda, spostando i grandi occhi nocciola sul pubblico in ascolto -Anche se questo significa…- sospirò -Iniziare una nuova guerra-

Hiashi-sama aveva vinto.

 

 

***

 

-Mai più dobe. Mai. Più.- sussurrò con odio Sasuke, digrignando i denti fino a farsi male. Passò rapidamente un braccio dietro le spalle larghe dell’amico barcollante al suo fianco, afferrandolo appena in tempo prima che capitolasse al suono con un tonfo che sicuramente sarebbe risultato sordo, e doloroso.

-Oh teme!- sorrise ingenuo il ragazzo in questione, aggrappandosi a quel sostegno improvvisato -Ma cosa dici mai?- e scoppiò a ridere, mentre faceva fatica persino a mettere il piede destro davanti a quello sinistro.

-Zitto, dobe. O giuro che ti lascio qui- mugugnò, trattenendosi a stento dal gettarlo nel cassonetto dei rifiuti a pochi metri di distanza.

-Dai Sas!-  sghignazzò, stringendo simpaticamente i non più tanto vispi occhi azzurri -Non fare l’orso come al tuo solito -Tanto lo so che ti sei divertito anche tu!-

E colto da improvviso conato di vomito, crollò al suolo, mentre il moro al suo fianco si allontanava con un balzo repentino da lui, il volto di solito impassibile velato di disgusto.

A Naruto Uzumaki l’alcol faceva un pessimo effetto, lo sapeva già da prima ma quella sera ne aveva avuto la conferma definitiva. Mai più permettergli di bere qualcosa di più forte di una gazzosa.

Sbuffò, più arrabbiato con se stesso che con un Naruto intento a rigettare anche la propria anima sul ciglio di quel marciapiedi, per essersi fatto convincere ad abbandonare il suo comodo divano di pelle per abbandonarsi ad una nottata con gli amici nei migliori locali della città, al grido battagliero -di Naruto naturalmente- di Sesso, Droga e Rock’n’Roll. Peccato che la ragazza che aveva deciso, romanticamente parlando, di portarsi a letto, si fosse spaventata alla vista di un biondino che a torso nudo, e con tutta l’intenzione di dare il peggio di sé, si dimenava come impazzito al centro della pista da ballo urlando a squarcia gola “Sas!raggiungimi!” dando il via a più che leciti fraintendimenti.

E peccato che Naruto e l’altro idiota di cui desiderava ardentemente dimenticare il nome, si fossero ubriacati con meno di due cocktail analcolici a testa, costringendo il resto del gruppo a scortarli a casa prima del previsto.

-Muoviti Sasuke- sentendosi chiamare, il Sasuke in questione alzò il volto più ombroso del solito -Suigestu è più morto che vivo.-

Ecco come si chiama… pensò tra un borbottio e l’altro, spostando lo sguardo notte da Naruto al gruppetto restante.

Si passò una mano sul viso infuriato -Karin, Juugo andate avanti.- se ne uscì dopo altri secondi di silenzio, mentre poggiava le spalle larghe al muro di mattoni dietro di -Accompagnate quello- indicò con sdegno il compagno finito disteso sul terreno, colpevole di aver approfittato del momento per avvicinarsi alla rossa accanto a lui più del dovuto -a casa. E vi prego- sbuffò, per nulla cortese -evitate di uccidervi per strada-

-Ma Sasuke-kun…- tentò di protestare l’unica ragazza del gruppo, assolutamente restia all’idea di lasciare il moro.

-Ci sentiamo presto- tagliò corto questi, agitando distrattamente il braccio destro, come a voler scacciare un fastidioso moscerino -…e per inteso, tu sulla mia macchina in quelle condizioni non ci sali- sbraitò, puntandogli contro lo sguardo infuriato, nella mente ancora l’immagine della preda che fuggiva via impaurita alla vista di quello scherzo della natura biondo.

-Parli con me?- sorrise ingenuamente Naruto, facendo leva sulle gambe per ritornare in posizione eretta.

-Piantala baka.- sentenziò velenoso, gli occhi due fessure appena individuabili -Non costringermi ad ucciderti.-

-Sas…- sbadigliò, oscillando pericolosamente -Ho sonno- per poi precipitare malamente al suolo ancora prima di poter sentire gli insulti dell’altro.

-Mai più.- sbraitò afferrandolo per il colletto della camicia senza un minimo di delicatezza -Mai. Più.-

Lo sollevò senza apparente sforzo, trascinandolo fino all’angolo del marciapiedi -Adesso vedi di riprenderti, baka. Non ho intenzione di trascinarti fino al parcheggio in queste condizio-

 

L’impatto improvviso e violento con un corpo non meglio identificato lo sbalzò al suolo, facendolo volare insieme all’amico per una distanza imprecisata.

Sasuke, per la prima volta gli occhi sbarrati per il terrore di fronte alla scena che gli si parava prepotentemente davanti, riuscì solo a percepire il gelo emanato da quel corpo, prima di sentirsi afferrare con forza per la vita. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note dell’autore

Secondo capitolo postato. Cercherò di pubblicare sempre di venerdì, almeno fino a quando l’ispirazione starà dalla mia parte!

 

Qualche noticina, per chiarire meglio la faccenda: allora, quello che avete letto è un classico capitolo di transizione. In pratica non succede un tubo di rilevante, ma lascia qualche spunto di discussione per i capitoli che verranno (avanti, ditelo che le ultime frasi vi hanno incuriosito XD).

Nel primo troncone avete fatto la conoscenza di quasi tutti i vampiri “buoni” (…) che avranno un ruolo importante nella storia, con il primo (di una lunga serie XD) piccolissimo accenno tutto biancoH che non fa mai male u.ù

Mentre nel secondo è finalmente è entrato in scena il mio Sasuke *_* Ebbene si, il tizio puntato da Sakura nel primo capitolo era proprio lui, ma adesso almeno si è presentato come si deve *sviene pensando a Sasuke*

 

E dopo le precisazioni del caso devo proprio bacchettarvi *inizia a puntare contro ai lettori il dito indice* Più di duecento letture, quasi venti preferiti e solo due recensioni ç__ç

Vi ringrazio, è logico u.ù, però un segno del vostro passaggio non verrebbe che visto di buon occhio.

 

Un abbraccio speciale a Black Panther  [sorellina *-* non sai quanto possa apprezzare una tua recensione. Perché io so cosa vuol dire XD Il terzo capitolo ti aspetta per l’anteprima speciale… sempre che non sia troppo impegnata con il tuo postino personale XD] e Serysaku [grazie per le belle parole cara *-* spero ti sia piaciuto anche il secondo capitolo. Un bacio.] le due anime pie a cui mi riferivo XD.

 

Alla prossima settimana :)

 

Domi_chan

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


The War of the Worlds

The War of the Worlds

CAPITOLO III

 

 

 

 

Neji Hyuuga, portamento altezzoso e sguardo di ghiaccio, poggiò stancamente le spalle avvolte nel cappotto nero contro la parete di mattoni. Sarebbe passato un bel po’ di tempo prima di incontrarli, si disse, tanto valeva rilassarsi.

-Gran bella serata…- biascicò pensieroso, il moro al suo fianco, che nel frattempo si era comodamente stravaccato al suolo, osservando il cielo limpido -peccato doverla passare con delle sanguisughe.- 

-Da che pulpito.- rispose, monocorde, premurandosi però di mostrare i canini appuntiti -Valla a fare contro quell’idrante, botolo.-

-Ehi sporco succhiasangue! Non ti permettere- inveì, minaccioso, saltando in piedi con aria di sfida. Lo Hyuuga per tutta risposta si limitò ad abbassare le palpebre, chiudendo per un istante la visuale a quegli occhi troppo chiari -Sappi che non ti ho ancora ucciso solo perché Hiashi-sama non la prenderebbe troppo bene. Ma non prenderti troppa confidenza- torse di scatto il collo, lo sguardo un misto tra odio e disgusto -potrei far passare la tua dipartita per un incidente.-

-Ci diamo un taglio?- li interruppe caustica l’unica ragazza presente, frapponendosi tra i due -O avete intenzione di continuare cosi per tutto il tempo?- si sfilò velocemente i corti guanti di pelle nera, senza smettere di fissare i due, che colpevoli avevano tacitamente concordato -per la prima volta- di continuare il battibecco in separa sede.

-Lo stesso discorso vale anche per te, TenTen.- si premurò di aggiungere alla fine indignato -Sei solo una…-

-Una guardia del corpo, Neji-san- finì per lui la ragazza, mostrando falsamente affabile la dentatura affilata -Lo so. Ma sono la Vostra guardia del corpo. E chissà… forse un giorno potrei esservi di nuovo utile.-

Neji incassò la testa tra le spalle, risentito, limitandosi a mugugnare un confuso borbottio contro Hiashi-sama, colpevole di averlo costretto a prendere personalmente parte all’offensiva che stavano per sferrare.

Odiava scendere in prima linea per missioni insignificanti come quella, e se possibile odiava ancora di più doverlo fare in squadra con altri membri. Specie se uno di questi era un stupido botolo pulcioso, meglio noto al pubblico come lupo mannaro. Non che Kankuro Sabaku no gli avesse mai fatto un torto, intendiamoci, ma che tra lupi e vampiri non corresse buon sangue era risaputo. Non era mai scoppiata una vera e propria, ma allo stesso tempo non era mai stata stretta un alleanza. Regnava da secoli, insomma, un tacito accordo di non belligeranza, dovuto soprattutto al fatto che gli uni ignoravano l’esistenza degli altri. O almeno, aveva regnato per secoli.

Già, perché Hiashi-sama recentemente -ed anche erroneamente, secondo il parere di Neji- aveva deciso di allearsi con il clan Suna, famoso per essere il più importante clan di lupi della zona. E tutto questo per riuscire a spodestare Tsunade-sama dal ruolo di Hokage e sterminare definitivamente il clan Sarutobi. Ripetendo l’impresa che quasi un secolo prima aveva portato alla definitiva scomparsa di quasi tutti gli Uchiha.

Peccato che il capostipite Hyuuga, dall’alto della sua saggezza, avesse fatto male i suoi conti; non aveva infatti previsto che Tsunade, memore della guerra passata ed avvertendo il pericolo imminente, si fosse premurata a stringere una vantaggiosa alleanza con il terzo clan d’Europa per importanza: l’Akatsuki, guidato da Pain-sama.

Morale della storia lui, uno dei membri più influenti della famiglia, nonostante non fosse discendente diretto di Hiashi, si ritrovava ad aspettare da più di un ora l’arrivo di alcuni dei sottoposti di maggior importanza di Tsunade. Tali Sakura Haruno e Sai, due giovani vampiri che raggiungevano a stento il secolo d’età, quasi sempre accompagnati da una novizia bionda e appariscente. Testuali parole del capo.

Trattenne a stento un sospiro, annoiato, pensando a quanto sarebbe stato bello impiegare quelle ore in una molto più proficua caccia. Già, ora che ci faceva caso cominciava ad avere anche fame.

-Tirati su Neji- una sussurro sbrigativo ma deciso lo destò da quegli strani pensieri, facendogli voltare velocemente il capo -Sono sicura che ci divertiremo- continuò sorridendo TenTen, mentre alla loro destra Kankuro aveva provveduto nuovamente ad accovacciarsi al suolo, ginocchia premute contro il petto.

-Ne dubito…- borbottò in tutta risposta, aggrottando la fronte alta -E comunque, non chiamarmi cosi. È altamente irrispettoso di fronte ad altri- ed indicò il canide.

-Avete ragione, Neji-san- si affrettò a correggersi, senza smettere di sorridere -Perdonatemi- . Lo Hyuuga annuì, sprigionando all’apparenza noncuranza. Non sopportava il doverla trattare con tanta freddezza in pubblico, ma allo stesso tempo sapeva benissimo di non potersi comportare diversamente.

Lui era Neji Hyuuga, il prediletto di Hiashi-sama, mentre lei era solo una preda diventata inavvertitamente cacciatrice.

Complice un attimo di distrazione durante il quale aveva preso ad osservare il territorio circostante, attenta ad ogni minimo cambiamento, iniziò ad osservarla di sottecchi. Il viso appuntito, il profilo delicato ma severo, le labbra pallide rivolte verso l’alto in sorrisi che il più delle volte erano destinati solo e soltanto a lui, i capelli corvini raccolti in una coda bassa, le mani piccole ed affusolate ma esperte nel maneggiare qualsiasi tipo di arma, e soprattutto gli occhi. Scuri, di pochissime tonalità sotto il nero, che lo guardavano con sfida ma allo stesso tempo rispetto. Erano stati proprio quegli occhi -all’epoca ancora incorniciati da un viso dal colorito roseo- ad attirare la sua attenzione. Lui, abituato da sempre ad essere circondato da pupille trasparenti, si era ritrovato all’improvviso attratto da un paio di iridi cioccolato, e poco importava che queste appartenessero ad una giovane popolana mortale.

Incantato -anche se mai lo avrebbe ammesso- l’aveva scovata ed ammaliata, come solo il secondo erede in linea di successione del clan Hyuuga sapeva fare. E lei, all’inizio terrorizzata, aveva finito con l’innamorarsene, scegliendo la strada della dannazione solo per stargli accanto.

Peccato che nonostante avesse rinunciato al suo bene più prezioso, la vita, gli Hyuuga non l’avessero accolta tra loro. Il clan più antico rimasto infatti permetteva l’accesso a nuovi membri solo per nascita.

Peccato che i suoi occhi fossero rimasti cosi dannatamente scuri, e facessero quasi a pugni con le perlacee pupille che tanto famosa avevano reso la casata.

Peccato che l’unico compromesso ottenuto da Neji fosse stato l’umiliante ruolo di guardia personale, alla stregua insomma di qualsiasi altro servitore.

Peccato che fosse stata costretta ad imparare a maneggiare qualsiasi tipo di arma, lei che era sempre stata contro la violenza.

Peccato che in pubblico -solo in pubblico- fosse costretta a dagli rispettosamente del Voi.

Peccato che fossero loro concessi solo brevissimi momenti di intimità, sempre nascosti agli occhi del resto del clan.

Peccato che lei fosse costretta a subire, giorno dopo giorno, il fidanzamento tra Neji, il suo Neji, e la figlia maggiore di Hiashi Hyuuga, erede diretta del clan.

Peccato, già.

E peccato che lei avesse accettato tutto questo per stargli accanto.

Ricordava la notte della trasformazione come se fosse stata la precedente -quando in realtà i decenni si erano ormai accavallati gli uni sugli altri- la paura, il parere assolutamente contrario di Neji, ma soprattutto le sue parole decise. Lo voglio.

Una promessa che li avrebbe legati per l’eternità. Perché, nonostante tutto, lo sapevano, il gioco valeva la candela.

Le sorrise, cauto ma ricambiato. Non si sarebbero mai pentiti di niente.

-Arrivano.- un’affermazione decisa li riportò alla realtà, facendoli voltare contemporaneamente verso Kankuro, già in piedi e pronto all’azione -Sento odore di sanguisughe.-

 

-Credevo l’avrebbero tirata come minimo per altre due ore.- sorrise soddisfatta Sakura, senza riuscire ad eliminare del tutto la stanchezza dal viso tirato -Siamo stati fortunati!-

-Già.- si limitò ad annuire Sai al suo fianco, mani infilate nelle tasche del giubbotto di pelle e l’aria di chi aveva appena finito di reggere il mondo sulle proprie spalle.

-Ho fame.- borbottò invece Ino, iperattiva.

-E non possiamo nemmeno lamentarci- continuò la ragazza -Tsunade-sama è riuscita ad ottenere tutto quello che voleva.-

-Come sempre.- l’assecondò il ragazzo, socchiudendo stancamente gli occhi.

-Io ho fame!- ripeté Ino, al limite dell’isteria. 

-Non vedo l’ora di arrivare a casa!- sbadigliò Sakura, come se non fosse stata interrotta -Ho proprio bisogno di farmi una bella dormita.-

-Anche io.-

-IO HO FAME!-

-Non preoccuparti biondina… te la faccio passare io la fame!-

Si voltarono di scatto, in allerta. Alla loro destra, a poco meno di una decina di metri, tre individui dalle caratteristiche troppo familiari li stavano scrutando con interesse.

-Hyuuga…- borbottò Sakura concentrando la propria attenzione su quello che molto probabilmente doveva essere il capo. Impossibile non riconoscere il famigerato Byakugan, gli occhi bianchi del clan Hyuuga, l’abilità innata che aveva loro permesso di sopravvivere per secoli.

-Indovinato.- mugugnò neutro il diretto interessato, avvicinandosi di un passo -Tu devi essere Sakura Haruno.-

Più che una domanda una costatazione. Doveva averla già incontrata, si disse scrutandola con falso distacco. E anche quello del ragazzo al suo fianco era un volto conosciuto. Probabilmente avevano partecipato a qualcuna delle passate riunioni tra clan, ecco la spiegazione.

Mentre la bionda… no, lei non gli diceva assolutamente niente.

-Esatto- annuì la ragazza, ormai pronta allo scontro. Se due vampiri -di cui uno Hyuuga- e un licantropo avevano deciso di lanciarsi in quel modo allo scoperto non era certo per un’allegra rimpatriata.

-Del capo mi occupo io- sussurrò Sai, arrivato alle stesse conclusioni -Tu pensa alla ragazza. Ino…?-

-Non preoccupatevi- sorrise la bionda, senza però riuscire ad eliminare totalmente la paura dagli occhi cerulei -Non sarà un botolo pulcioso a spaventarmi!-

-Sono spiacente.- annunciò grave Neji Hyuuga, dal lato opposto della strada.

-Buona fortuna.- un sussurro appena udibile, pronunciato all’uni solo dal trio.

-Ma sta notte morirete… di nuovo-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note dell’autore

Eccomi tornata -stranamente puntuale XD- con il terzo capitolo.

 

Che dire? L’accenno NejiTen non doveva arrivare cosi presto, ma non ho resistito. Da brava YingYangista è stato più forte di me XD

Spero di aver mantenuto tutti i personaggi citati IC, soprattutto Neji che è stato quello che sicuramente mi ha dato più filo da torcere: sappiamo quanto sia difficile trattare dei personaggi scontrosi, chiusi e meditabondi come lo Hyuuga, specie nelle AU, e spero di non aver calcato troppo la mano.

 

Piccola anticipazione? XD

Il terzo è l'ultimo capitolo di introdizione: dal prossimo inizierà ufficialmente l'azione u.ù. Nel capitolo quattro avremo infatti finalmente lo scontro tra i nostri vampiri preferiti, e soprattutto un incontro particolarmente voluto -almeno spero XD- da tutte voi Black Panther!

Adesso basta con gli spoiler però XD

 

Passo a rispondere ai vostri bellissimi commenti:

 

Kry333: ciao carissima ^^ è sempre un piacere risentirti tra un commento e l’altro. Come ti va la vita? Tutto bene? Qui non c’è malaccio: il sole è tornato a splendere alto nel cielo e sembra che l’estate sia finalmente alle porte (ed era pure ora XD). Convenevoli a parte, sono felice che la storia sia di tuo gradimento ^^ anche perché ormai sei una lettrice abituale, e mi fido dei tuoi commenti u.ù

Pensi sia stato Neji ad attaccare Sasuke? Mah… chissà XD non metto bocca in merito XD però ti dico una cosa sulla questione Akatsuki: non tutto è come sembra!

Grazie ancora per il commento e per le belle parole. Una bacio!

 

LalyBlackangel: che bello ritrovarti anche qui, non sai quanto possa rendermi felice un commento positivo da un’autrice brava come te. Grazie quindi, di cuore *_* E non preoccuparti: la NaruHina ci sarà! Ho già in mente qualche ideuzza *ghigno malefico*

Grazie ancora, a presto. Un bacio!

 

Lisey91: ciao ^^ per prima cosa grazie per i complimenti e per aver recensito. Dopo i convenevoli di rito devo farti un ringraziamento speciale: sei stata la prima a soffermarti sul fatto che in questa FF sia Sakura il vampiro, e non Sasuke, come quasi sempre accade. La scelta è dovuta più che altro ad una cosa: il fandom è strapieno di ficcyne (…>.>) copia-incollate da Twilight e io volevo un po’ distaccarmi dalla massa. Per il resto la SasuSaku è assicurata XD puoi starne certa!

Grazie ancora, a presto. Un bacio!

 

Sasusaku11: grazie mille per i complimenti! E grazie anche per aver recensito il primo capitolo. Spero ti sia piaciuto anche questo. A presto ^^

 

Hachi92: Kiki_chan ^^ che bello incontrarti anche in questa piccola et solitaria AU XD Per prima cosa grazie per i complimenti: tu si che sai come far aumentare ulteriormente il mio già sproporzionato ego XD E poi… beh, ero più che sicura che le coppie (una in particolare XD) ti sarebbero piaciute. Però non ho ben capito a quale ti riferisci *inizia a rigirarsi i pollici, fischiettando allegramente XD*

Per quanto riguarda Twilight puoi stare tranquilla, l’unica cosa in comune saranno i vampiri come protagonisti XD Non che odi l’opera della Meyer, intendiamoci. Io odio profondamente quello che è diventato dopo il successo del primo libro. Ho letto i primi due e sono rimasta impressionata dallo stile dell’autrice, dalla trama, dai protagonisti (Jacob *ç*), ma poi… PATATRACK! La Meyer ha rovinato tutto trasformando Bella nella Mary Sue più MarySuosa che esista (mio modesto parere XD).

Evito di perdermi in ciance, che è meglio XD

Grazie ancora tesoro *_* Ci becchiamo presto su MSN. Un bacio!

 

Un grazie anche a tutti voi che leggete e mettete la storia tra i preferiti ^^

 

Buona Pasqua ^^ anche se in anticipo XD

 

Alla prossima settimana :)

 

Domi_chan

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***




The War of the Worlds


CAPITOLO IV






Accadde tutto in un attimo.
Non furono necessari parole d’intesa o gesti prestabiliti. Neji si mosse con un rapidità che Sakura non credeva possibile, piombandole alle spalle in una frazione di secondo.
-Mi occupo io di te- disse atono, accarezzandole l’attaccatura dei capelli con quel fiato troppo freddo anche per lei.
-Sarà un immenso piacere uccidere uno Hyuuga- rispose a tono, mentre con una sola occhiata rosso sangue comunicava a Sai, impassibile al suo fianco, il cambiamento di programma.
-Certo- inclinò leggermente un angolo delle labbra verso l’alto, freddo e sarcastico, facendo intravedere i canini bianchi -… Cominciamo.-
Sakura ebbe appena il tempo di voltarsi, gli artigli che le si conficcavano nelle mani strette a pugni, indispettita dalla sicurezza con cui la dava già per spacciata, che sentì il palmo dell’avversario premere con forza contro il suo costato. Con troppa poca forza, pensandoci bene. Arretrò di un paio di passi, poggiando la mano destra sul punto colpito, e guardandosi contemporaneamente intorno. Ino e Sai erano spariti. Evidentemente anche i loro scontri avevano avuto inizio.
-Ti consiglio vivamente di pensare alla tua, di pelle- decretò, mesto, inclinando leggermente il capo dai lineamenti eleganti verso destra -Forse non ci sei ancora arrivata, ma quella che rischia più di tutti sei tu- sorrise, maligno, fiondandosi su di lei, i palmi delle mani ben in evidenzia.
Sakura, rapida, riuscì a schivare i primi tre attacchi, indietreggiando, ma non riuscì a fare lo stesso con l’ultimo: un colpo, anche questo stranamente debole, andato a segno poco più a destra del precedente.
Mugugnò, decisamente più infastidita per lo smacco che per il dolore, che tardava ancora ad arrivare.
-Non c‘è gusto a combattere contro i tipi come te- sospirò Neji scocciato, portandosi dietro l’orecchio un’unica ciocca corvina che, dispettosa, era sfuggita dall’ordinata coda bassa -Non riesci a difenderti, non riesci a contrattaccare, e in più non ti rendi nemmeno conto della gravità delle tue ferite-
Sakura sgranò a malapena gli occhi sanguigni, colta all’improvviso da un conato di vomito. Portò rapidamente le mani alla bocca, premendole con forza contro di essa. Non gli avrebbe dato anche questa soddisfazione. -Bastardo…- mugugnò, asciugando con il dorso della mano il rivolo scuro che aveva iniziato a scorrere dal labbro -Che cosa…?-
-Oltre che debole sei anche stupida- la interruppe, algido ed altezzoso, guardandola quasi con disgusto con i suoi occhi bianchi -Il tuo clan di basso livello non ti ha mai spiegato in cosa consiste la tecnica del “pugno gentile”?-
Sakura si drizzò facendo leva sulle ginocchia, punta nel vivo, concentrando una grande quantità di chakra nel pungo destro -Pugno gentile o meno- sbraitò, digrignando i canini puntuti -Non ti conviene sottovalutarmi-
Si scagliò contro di lui, testa alta e sguardo tipico del combattente più fiero, cercando di indirizzare verso quel volto tanto saccente il suo miglior destro. Fallendo però miseramente.
Neji la scartò, agile più di lei nei movimenti, senza rinunciare a quel mezzo sorriso sghembo che sembrava avere la capacità di farla infuriare ancora di più.
Sakura odiava chi si prendeva gioco di lei, e lui, con quell’espressione sempre più irritante, lo stava facendo apertamente.
-Evidentemente non lo ha fatto- sentenziò, alla fine, torcendole dietro le spalle stanche e affaticate lo stesso braccio che avrebbe dovuto colpirlo e ferirlo, dopo averlo diligentemente immobilizzato.
Era un ottimo guerriero Neji Hyuuga. Il migliore probabilmente. -Perché se tu avessi saputo che la tecnica del “pugno gentile” unito al mio byakugan mi permette di individuare e danneggiare il flusso circolatorio del chackra di cui tutte noi creature sovrannaturali siamo provviste, ci avresti pensato più di una volta prima di attaccarmi in una maniera tanto impudente- la sbeffeggiò, serafico -A quanto pare ti è sfuggito il fatto che il combattimento ravvicinato è il forte di noi Hyuuga-
Scalciò, inviperita, sentendo le forze abbandonarla e contemporaneamente aumentare il dolore al petto. -E’ inutile sforzarti- sospirò stancamente Neji, limitandosi a rafforzare di un poco la pressione sul suo braccio destro, ormai livido -Non mi sembra che tu abbia molte alternative… Forse, se non avessi combattuto contro di me avresti avuto qualche possibilità in più. Chissà… Ma ormai il destino ha deciso così.- sussurrò pensoso, abbassando le palpebre lentamente, con l’intento di chiudere la visuale ai suoi occhi per alcuni istanti e decidere il modo più veloce ed efficace per eliminare quel problema che continuava a dimenarsi sotto la sua stretta, imperterrito.
Concentrò la sufficiente quantità di chakra per trapassarla da parte a parte nel palmo destro, annoiato. La missione era ormai al termine e non si era neppure divertito. -Addio-   


-Non credevo che gli Hyuuga si circondassero di individui cosi deboli- borbottò contrariato Sai, allentando lentamente la presa dal collo della propria preda. Avvicinò il volto della ragazza al proprio, flettendo leggermente il braccio destro, per soffermarsi ad osservarne meglio gli occhi ridiventati castani, ormai quasi fuori dalle orbite. Sorrise, falso come solo lui era in grado di essere, mentre percorreva con lo sguardo ancora sanguigno le numerose cicatrici che ne sfregiavano le guance bianche e rotonde. -Eri carina…- disse, caustico, gettando il capo all’indietro.
Ritrasse gli artigli conficcati in quel corpo ancora caldo, abbassando ulteriormente l’arto, fino a permettere alle punte dei piedi della ragazza di sfiorare il cemento martoriato. Aguzzò lo sguardo ed iniziò a prestare attenzione anche al minimo rumore. Le sue compagne probabilmente non avevano avuto la stessa fortuna.
-Sakura saprà come cavarsela. Meglio andare da Ino…- pensò a voce alta, senza smettere di fissarla -Sei d’accordo brunetta?- incurvò le labbra verso l’alto, maligno, come in attesa di risposta. -Di solito chi tace acconsente, quindi…-
Un lampione, a pochi metri da loro, illuminava flebilmente il vicolo cieco all’interno del quale avevano finito per concludere il loro scontro. A tenergli compagnia insieme alla luna che brillava alta nel cielo, solo le gocce di sangue di lei, che ticchettando copiose avevano finito per imbrattare il suolo.
Allentò completamente la presa, lasciando che quel corpo ormai privo di vita si afflosciasse velocemente al suolo, accompagnato da un tonfo ovattato.
-E che cazzo.- sbottò irato, gettando uno sguardo alle scarpe sportive che ormai annegavano in una pozza di sangue nero come l’inchiostro -Erano nuove!- Si passò una mano tra i capelli corvini, accompagnando quel movimento fluido con uno sbuffo sonoro.
-Questa me la pagat…-
Torse il capo verso sinistra, riacquistando immediatamente la giusta concentrazione. L’odore di altro sangue vampiresco andava diffondendosi velocemente nell’aria, accompagnato da un cattivo presagio.
Arricciò in naso, insospettito, riducendo contemporaneamente gli occhi a due fessure.
-Sakura…- sussurrò immediatamente, mentre la mano destra, ormai libera da qualsiasi ostacolo, correva nella tasca dei jeans sdruciti ad afferrare il cellulare. Compose velocemente un numero di cui evidentemente ricordava le cifre a memoria, per poi portare l’apparecchio all’orecchio spazientito, in attesa di una risposta dall’altro capo. -Shikamaru.- scattò, perentorio, al primo segno di risposta -Abbiamo avuto dei problemi. Un gruppo di Hyuuga ci ha attaccati appena prima di raggiungere il rifugio- parlava veloce, senza nemmeno prendere fiato. Non che ne avesse bisogno, naturalmente. -Ci hanno separati. Io sto bene, ma non sono sicuro di poter dire la stessa cosa anche di Ino e Sakura. Ci servono dei rinforzi. Immediatamente.-  
Seguirono attimi di silenzio, ma Sai poté benissimo giurare di sentire attraverso la cornetta gli ingranaggi del cervello dell’amico muoversi forsennati. -Arriviamo.- rispose alla fine, senza gli immancabili sbuffi che lo contraddistinguevano.  
-Ah. E porta anche quel botolo di Inuzuka con te… C’è un cadavere di cui sbarazzarsi.- aggiunse, prima di chiudere definitivamente la conversazione.
Ripose l’apparecchio al suo posto, gettando un’ultima occhiata distratta al cadavere. Non poteva -non doveva- lasciarla li, da sola. Qualche umano avrebbe potuto trovarla, e allora si che sarebbe stati guai. Ma non poteva nemmeno abbandonare i suoi compagni al proprio destino.
-Al diavolo le regole- sibilò, muovendosi a passi spediti verso l’uscita del vicolo.
Iniziò a correre per le vie della città, fortunatamente deserta per l’ora, guidato solo dall’olfatto. Se ci fosse stato l’Inuzuka lì con lui -dannato botolo- probabilmente sarebbe riuscito a rintracciarla in un arco di tempo decisamente inferiore.
Rapido, saettò con uno scatto verso il cornicione di un edificio, percorrendolo in tutta la sua lunghezza in poco più di due falcate. Avere l’agilità di un felino aveva sempre avuto i suoi vantaggi. E in più, dall’alto avrebbe avuto di sicuro una migliore visione della scena.
-Trovati- sussurrò monocorde, individuando due ombre distinte che si fronteggiavano senza esclusione di colpi a poche centinaia di metri di distanza, nella stessa area in cui le aveva lasciate poco prima di essere distratto dal proprio avversario. Balzò al suolo, aggraziato, appena un istante prima di essere visto dalla proprietaria dell’appartamento in questione, insospettita dall’insolito rumore.
-Resisti- biascicò, digrignando i canini al sentore che l’odore di sangue versato diventava sempre più forte -Resisti Sakura-
Prese velocità, ritornando a balzare furiosamente da un tetto all’altro degli edifici, senza usare un minimo di prudenza. Era notte inoltrata, ma chiunque avesse alzato il naso all’insù in quel preciso momento non si sarebbe di certo lasciato sfuggire l’immagine di una sagoma scura che trotterellava baldanzosa da un edificio all’altro.
-Resisti- continuava a sussurrare, ormai vicino alla meta.
-Resisti- mancava poco, troppo poco.
-Resisti- mugugnava, mentre con un solo scatto ritornava al suolo.
-Resisti… Resisti!-

-Addio-
Quello che Sakura riuscì a percepire l’istante dopo fu solo un dolore indescrivibile all’altezza del petto. Come se un qualcosa di imprecisato l’avesse attraversata da parte a parte.
Sentì i muscoli delle gambe cedere, impossibilitati a continuare a sostenere il suo peso, le braccia afflosciarsi lungo i fianchi, attratte dalla forza di gravità diventata improvvisamente insostenibile, il capo gettarsi in avanti.
Era già morta. Conosceva il significato del vero dolore. Ma non riuscì ugualmente ad evitare che un’unica, solitaria e dispettosa lacrime riuscisse a fuoriuscire da quelle pupille ormai ritornate al loro colorito originale. Quasi a farle pesare che la Sakura debole e piagnucolona che era stata in vita continuava a persistere anche adesso, in un angolino non meglio precisato del suo cervello.
È la fine
Finalmente le ginocchia fasciate dai jeans scuri riuscirono a toccare il suolo, accompagnate da un tonfo sordo.
Che senso ha aver imparato ad usare il chakra curativo se adesso non posso nemmeno salvarmi?
Si lasciò cadere in avanti, in preda al dolore, chiudendo definitivamente le palpebre diventate improvvisamente troppo pesanti, pronta ad impattare contro il suolo.
Impatto che però non avvenne.
Avvertì chiaramente la presenza di un corpo freddo alle sue spalle, circondarle con urgenza la vita e tirarla su, trascinandola velocemente a distanza di sicurezza. Riuscì a percepire che una delle due braccia che un istante prima l’avevano tirata in salvo si era spostata sotto le ginocchia, sollevandola un poco.  
Ebbe appena il tempo di riaprire gli occhi, riuscendo a sopraffare il dolore che martellante persisteva, e scorgere un volto dai lineamenti sfocati, che però non tardò a riconoscere.
-S-sai…?- sussurrò, debole.
Il ragazzo rafforzò appena la presa, limitandosi ad annuire deciso. Facendo leva sulle ginocchia, si abbassò al suolo, poggiandola con delicatezza sul marciapiedi, mentre contemporaneamente analizzava la ferita che le squarciava il petto con occhio critico. -Dovresti essere in grado di curarti- dedusse alla fine, per nulla sollevato -Cercherò di tenere a bada lo Hyuuga. Fai quello che puoi per migliorare le tue condizioni, e appena sarai grado di muoverti bevi la prima persona che trovi e vai a dare una mano a Ino- disse, pragmatico, sul volto dal colorito cadaverico nemmeno l’ombra del solito sorriso sarcastico.
Lei si limitò ad annuire debolmente, ormai abituatasi al dolore. -V-vai tranquillo… io sto già meglio- sussurrò, sorridendo lievemente nel sentirlo afferrarle la mano destra e portarla al torace
-Non perderti in chiacchiere e sbrigati e rimetterti in piedi.- lo sentì sussurrare, prima di vederlo scomparire definitivamente. Concentrò quel briciolo di chakra rimastole in corpo nella mano che poco prima l’amico aveva provveduto a posizionare sulla ferita ancora sanguinante, facilitandole i movimenti.
Avvertì distintamente il giaccone nero, ormai fradicio per il sangue che continuava a fuoriuscire copioso dalla ferita che le squarciava il petto, farsi sempre più pesante, e con un gesto secco strappò via i bottoni, aprendolo. Poi, con più delicatezza sta volta, iniziò a richiamare il chakra nel palmo della mano destra, imponendosi di mantenere quella calma e quella concentrazione che Tsunade-sama nel corso dei decenni le aveva sempre ordinato di non dimenticare. Si dedicò per prima cosa ai canali interni del chakra, danneggiati non irrimediabilmente per fortuna, limitandosi però a ricomporre solo le parti in condizioni peggiori ripromettendosi di ultimare il lavoro solo dopo che si fossero calmate le acque, per poi passare velocemente ai tessuti esterni, a cui dedicò le stesse attenzioni: rigenerazione rapida, per evitarsi di cadere al tappeto al primo colpo dell’avversario, e blocco dell’emorragia, perché senza quel liquido denso e scurissimo non sarebbe potuta arrivare nemmeno dietro l’angolo della strada. Il suo unico obbiettivo in quel momento, insomma, era non sentire dolore.
-Adesso va decisamente meglio…- borbottò, gettando contemporaneamente un‘occhiata in direzione di Sai. Lui e lo Hyuuga non si erano ancora mossi dalle loro posizioni di partenza, impegnati a discutere di non riusciva a capire cosa l’uno di fronte all’altro, separati solo da pochi metri. Nessuno dei due sembrava voler fare la prima mossa, anzi chi li avesse visti avrebbe potuto benissimo pensare a dei conoscenti che chiacchieravano ad una distanza proibitiva, nulla di più.
Notando il volto del nemico, rigido e austero per natura, improvvisamente sconvolto -gli occhi, non ancora avvalsi del byakugan, divisi tra il terrore e la sorpresa, e la bocca stranamente spalancata in un tondo quasi perfetto- capì d’istinto che avrebbe dovuto darsi una mossa o molto probabilmente tutto il chakra del mondo non sarebbe stato in grado di rimetterla in piedi.
Poggiò il palmo con il quale fino a pochi secondi prima era intenta a curarsi sull’asfalto, scattando in piedi con molta meno fluidità del solito -quella ferita le avrebbe dato noia per un bel po’, lo sentiva- mentre un tonfo particolarmente rumoroso l’avvertiva dell’inizio dello scontro. Si chiese per un istante come avrebbero fatto a giustificare le lesioni e i danni che sicuramente avrebbero creato alla maggior parte degli edifici della zona, quando l’immagine di Sai che, colpito in pieno petto, veniva sbalzata quasi fosse una bambola di pezza dall’altra parte della strada, la fece desistere dal porsi ulteriori inutili quesiti. L’indomani forse ci avrebbe pensato.
Scattò rapida lasciandosi guidare solo dall’olfatto, alla ricerca di Ino e completamente dimentica della preda di cui avrebbe assolutamente dovuto cibarsi, prendendo sempre più velocità mano mano che proseguiva nella corsa. Istintivamente si sfilò il soprabito, ormai di impiccio, gettandolo con foga per strada prima di svoltare a sinistra ad un incrocio, l’odore di Ino sempre più forte. D’istinto, avvertendo altri odori conosciuti vicinissimi a quello della compagna, sorrise sollevata, mentre il vento la sfregiava le guance pallide.
Adesso si che avevano una buona possibilità di cavarsela senza gravi menomazioni fisiche.
Spiccò un balzo, ormai vicina alla meta, avvertendo una leggera fitta al ventre nello stesso momento in cui i talloni ritoccarono il suolo, alla sinistra di quelli di Ino.
-Sai è stato previdente.- si limitò a mugugnare la bionda, senza darle il tempo di intervenire, prova evidente che si aspettava da un momento all’altro il suo arrivo, esibendo un profonda ferita all’avambraccio destro che sanguinava copiosamente -Ha chiamato i rinforzi…- sorrise sollevata, indicando con il capo Shikamaru che, aiutato da Choji e Shino, aveva messo con le spalle al muro il lupo e si apprestava a finirlo -Manca solo quel botolo di Inuzuka all’appello- spiegò -Si sta occupando del cadavere del terzo Hyuuga, una ragazza a quanto pare-
Sakura si limitò ad annuire, pensierosa, gettandosi un’occhiata circospetta alle spalle -Curati quel braccio.- disse alla fine -E poi vammi a cercare qualcuno da mangiare. Non credo che potrò resistere ancora per molto-. E, senza aspettare una possibile risposta, scattò in avanti gettandosi a capofitto nello scontro.
-Due braccia in più non possono che fare bene!- la accolse Shikamaru, gettandole un occhiata di sbieco mentre approfittava del fatto che il nemico si stesse riprendendo da un attacco cumulativo particolarmente forte -Questo bastardo non vuole saperne di cedere- borbottò, osservando il lupo rialzarsi senza nemmeno troppa fatica da terra -Ha la pelle dura…-
Era raro vedere Shikamaru Nara scendere direttamente in prima linea, ed era ancora più raro che i suoi occhi si colorassero innaturalmente di rosso, preannunciando battaglia. -Copri il lato destro insieme a Shino- li limitò a mugugnare, assottigliando gli occhi.
Sakura avrebbe annuito, concorde con il piano del Nara, e successivamente si sarebbe gettata nella mischia senza pensarci due volte, come era solita fare. Peccato che un’onda d’urto generata dal nemico le avesse appena concesso il tempo di inclinare leggermente il capo, per poi sbalzarla a diversi metri di distanza senza possibilità di scampo. Impattò violentemente contro un edificio, sgretolandone l’intonaco, per poi scivolare di rimbalzo al suolo. -Ma è un vizio?- sbraitò, indolenzita, scuotendo il capo mentre la nuvola di polvere cui la sua caduta aveva dato vita si andava liberando nell’aria. Richiamò il poco chackra rimasto nelle gambe, tirandosi in piedi velocemente e ruotando appena il capo per notare che anche gli altri avevano subito lo stesso trattamento. E, cosa peggiore, il tutto non era passato inosservato: poté chiaramente avvertire -il suo udito raramente si sbagliava- scattare i primi interruttori della luce, segnale più che chiaro che avevo poco tempo per eliminare definitivamente il Sabaku, recuperare Sai e sgomberare la zona prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.
-Shikamaru!- chiamò perentoria individuando la sagoma del moro che a qualche metro di distanza si risollevava a fatica, liberato finalmente dal peso costituito dalle macerie di un balcone -Dobbiamo sbrigarci! O qui ci rimettiamo i canini!-
-Ottima intuizione, sanguisuga…- ghignò mellifluo Sabaku no Kankuro, balzandole davanti senza preavviso. Incrociò le braccia muscolose al petto, osservandola con sufficienza dall’alto dei suoi cinquanta centimetri di vantaggio sbarrare gli occhi vermigli per la sorpresa -Peccato che lo Hyuuga ti abbia ridotta cosi male- proseguì, soffermando gli occhi castani pagliuzzati di dorato sulla macchia scura che le sporcava la maglia. Inclinò leggermente il capo, sollevando la mandibola fattasi più pronunciata, le zanne affilate e patinate di giallo in bella mostra, quasi in contrasto con i piccoli e bianchissimi canini della ragazza -Sarebbe stato divertente combattere contro di te… almeno credo!-  
Sakura, per la seconda volta in pochi minuti si ritrovò ad essere impossibilitata a ribattere al proprio interlocutore, questa volta colpita direttamente al torace, nella stessa zona danneggiata dallo Hyuuga. Percepì distintamente, mentre veniva sbalzata per l’ennesima volta a metri di distanza, i canali del chakra da poco riparati e per questo ancora troppo deboli distruggersi a seguito del colpo, e la ferita aprirsi di nuovo, ricominciando a sanguinare copiosamente.
Adesso si che non poteva più aspettare. Avevo bisogno di una preda, e subito.
Quando si dice la fortuna.  
Intravide con la coda dell’occhio la villetta unifamiliare contra la cui parete sarebbe finita nel giro di pochi attimi. Impossibilitata a fermarsi o perlomeno a rallentarsi, perché troppo debole.
Serrò le palpebre, psicologicamente pronta, nello stesso momento in cui capo, che sfiorava quasi il suolo, andò a colpire qualcosa di stranamente troppo morbido per essere una parete. Se lo trascinò dietro in quel volo folle, fino ad urtare finalmente il muro di mattoni. Una volta toccato il suolo, anche se indirettamente -era atterrata sopra l’oggetto non ancora identificato-, risollevò velocemente le palpebre, guardandosi intorno mesta: alla sua destra, scomposta e non indefinita, un’informe massa bionda le sfiorava il ventre solleticandola leggermente, mentre sotto di lei, qualcosa di scuro tentava di muoversi, per liberarsi del peso che lo opprimeva.
-Cazzo!- balzò in piedi immediatamente, maledicendo i canali del chakra ormai andati a farsi benedire che avevano impedito al suo olfatto di solito infallibile di individuare quei due mortali.
-Cazzo. Cazzo. Cazzo.-    
E adesso? Non avrebbe potuto di certo lasciarli li, testimoni troppo scomodi, ma non aveva nemmeno la forza per reggersi in piedi senza barcollare, figurarsi se sarebbe riuscita a tenere a bada quelli che sembravano essere due ragazzi in piena età dello sviluppo. Per di più a pochi metri di distanza c’era un lupo mannaro che continuava ad infierire senza pietà su quello che rimaneva dei suoi compagni.
Guidata dall’istinto -o dalla follia?- li afferrò entrambi per la vita, gettandoseli in spalla per poi iniziare a camminare a passo spedito -correre era ormai un’utopia- prendendo una direzione diametralmente opposta da quella d’arrivo.
Fermatasi d’improvviso, li scaraventò mentre ancora faticavano a riprendere conoscenza, al di là di un di una bassa recinzione metallica, gettandosi un’occhiata circospetta alle spalle, per poi poggiare il palmo destro sopra la stessa inferrata e dandosi una spinta con le ultime forze rimaste in corpo, raggiungerli.
Si inginocchiò al suolo, scostandosi una ciocca dispettosa dalla fronte, mentre iniziava ad osservarli con occhio critico: non poteva fare alcun affidamento sull’olfatto e di conseguenza si ritrovò a doversi fidare incondizionatamente della vista. Si ritrovò a pensare che il bruno, alla sua sinistra, pur essendo davvero bello veniva tradito dalla carnagione un po’ troppo pallida, che forse lasciava intendere uno stato di salute non proprio ottimale. Il biondo, invece, placidamente addormentato alla sua destra, dava tutto un’altra impressione.
O la va o la spacca.
Si abbassò con decisione su quest’ultimo, puntando i canini appuntiti dritti alle carotidi della vittima designata, pronta a ristabilirsi.

























*appare in un nuvoletta di fumo*

Ebbene si: dopo più di un mese sono tornata ad aggiornare! So di avervi fatto aspettare più del dovuto, ma tra acciacchi vari, ispirazione datasi latitante fino ad una settimana fa ed esami in dirittura di arrivo, sono riuscita a finire il capitolo solo ieri notte.
In compenso però è bello corposo XD
Forse mi sono lasciata un po’ troppo andare, ma spero comunque che la lettura non risulti pesante o monotona.
Per qualsiasi dubbio su eventuali morti/questioni che non sono riuscita a rendere chiare/altro io sono qui. Basta chiedere *smile*

Passando ai ringraziamenti, per prima cosa devo stritolare in un enorme e collettivo abbraccio virtuale le sei gentilissime personcine che hanno recensito il capitolo AVVISO, dimostrandomi affetto e comprensione: NaruYondaime, kry333, RBAA, Hika_chan, Lisey91 e hachi92. Grazie ragazze *O*

Ma anche chi, secoli fa XD, ha commentato il terzo capitolo:

Kry333: visto? L’assaggino (ino-ino XD) SasuSaku c’è stato. Avrei voluto svilupparlo molto di più direttamente in questo capitolo, ma non volevo allungare ulteriormente il brodo. Cosi ho deciso di lasciare tutto al prossimo, con tanto di sempre bene accetta suspance XD. Sono cattiva? Chissà! Per quanto riguarda Hinata, credo che dovremo aspettare ancora qualche capitolo: però sappi che per lei ho in mente un qualcosa di molto particolare, con tanto di finale a sorpresa.
Grazie ancora per la recensione tesoro *O* un bacio!

Serysaku: beh, Sakura è forte, anche se in questo capitolo sembra tutt’altro XD. Purtroppo però ho avuto la testardaggine di farla combattere contro un avversario che, obbiettivamente, era qualche superiore di qualche spanna. E questo, purtroppo ha finito per influire anche sullo scontro con Kankuro (la ragazza era ormai al limite u.ù). Ma si rifarà, te lo garantisco!
Grazie ancora per le belle parole *_*

Tenny93: tu ami le NejiTen… *coff coff* anche io le amo, ma purtroppo ho dovuto far fare una brutta fine a TenTen in previsione degli eventi futuri. Spero che comunque continuerai a seguirmi, anche perché seminerò i prossimi capitoli di flashback YingYangiosi.
Grazie per il commento, a presto!

Nomiemi: cara *O* ci si rivede anche qui!Per prima cosa, grazie per i complimenti Noemi (posso chiamarti per nome, vero?) e le belle parole: mi fanno sempre un immenso piacere, specie se vengono da una lettrice fidata come te! Sono felice che il terzo capitolo ti sia piaciuto, e spero sia lo stesso ance per questo: ti assicuro che è stato un parto. Plurigemellare XD. Che ne dici dell’incontro tra Sakura e Sasuke? Beh, in effetti non può essere definito nemmeno “incontro” visto che praticamente Sakura lo ha travolto e ha anche rischiato di scegliere lui come futura preda! Ma questi sono solo dettagli XD.
Grazie ancora, al prossimo capitolo. Un bacio!

Ainsel: questa era più o meno la mia faccia quando ho letto il tuo nik tra le recensioni: ò.ò. Credo che basti ad esprimere tutta la mia sorpresa, senza nemmeno bisogno di aggiungere altre parole. Tralasciando tutto questo XD, sono felice che la storia ti piaccia anche se non ha proprio tutte le tue coppie preferite (per quanto riguarda la NejiHina… non posso spoilerare niente, peròòòò… ti dico solo che la morte di TenTen porterà a degli imprevisti inaspettati u.ù anche perché lo Hyuugacest non mi dispiace per niente *smile*), e che ne abbia apprezzato lo stile e anche la formattazione XD (nemmeno a me va giù più di tanto il fatto che la maggior parte delle storie sembrino un quadro astratto ç_ç).
Sasuke innocente? Naaa XD non sarebbe da lui, e poi non credo che nemmeno piacerebeb a tutte le sue fans! Io ho una teoria: più bastardo diventa meglio è XD
E dopo questa perla di saggezza non mi resta che salutarti! Grazie ancora per i complimenti cara *O*

Sasusaku11: mi dispice, ma almeno fino a questo punto sembra essere Neji ad avere la meglio (anche sul povero Sai XD). Grazie comunque per la recensione, a presto!

Sakusan: eccoti servito il quarto capitolo ^^ scusa per l’attesa!

Lisey91: grazie per i complimenti cara! Per la NejiTen non mi esprimo XD il capitolo parla da sé, senza bisogno di aggiungere altro! Ma non preoccuparti: i prossimi capitoli saranno piani di flashback su loro due, cosi non ne sentirete la mancanza *_* E la NaruHina arriverà, con il tempo, ma arriverà!
Grazie ancora cara! A presto!

Iander94: grazie ^^ spero ti sia piaciuto anche questo capitolo!

Terrastoria: Ale *O* ci sei anche tu! Non preoccuparti tesoro, fai con calma: la storia (a meno di catastrofi virtuali o roba simile XD) non scappa dal fandom XD
Un bacio grande *_*

E un grazie anche a tutti i lettori silenziosi XD
Al prossimo capitolo!
 
*sparisce in un puff*
                                                                                                                                                                                                                                                         

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