•Laughing Jack||I love you to the moon and back•

di KibiRain
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** •Capitolo 1-Ricominciare• ***
Capitolo 2: *** •Capitolo 2-Secrets• ***
Capitolo 3: *** •Capitolo 3-Discover• ***
Capitolo 4: *** •Capitolo 4- Parole fatali• ***
Capitolo 5: *** •Capitolo 5-È tutto solo un sogno• ***
Capitolo 6: *** •Capitolo 6-Un solo respiro• ***
Capitolo 7: *** •Capitolo 7-Venduto• ***
Capitolo 8: *** •Capitolo 8-Cuori in gabbia• ***
Capitolo 9: *** •Capitolo 9-Tell her the truth• ***
Capitolo 10: *** •Capitolo 10-Freakshow• ***
Capitolo 11: *** •Capitolo 11-Stronger than me• ***
Capitolo 12: *** •Capitolo 12- Find Him, Please• ***
Capitolo 13: *** •Capitolo 13-Sguardi• ***



Capitolo 1
*** •Capitolo 1-Ricominciare• ***


Rain aveva ricominciato,dopo mesi a vivere normalmente. Il padre e la madre le sarebbero sempre mancati nonostante nella vita le avessero fatto più male che bene.
Jack aveva imparato,a controllare i suoi istinti e aveva assunto un aspetto quasi normale.
Rain era l'unica che sotto tutto lo strato di cerone da pagliaccio era riuscita a trovare sorrisi sinceri,emozioni vere,un cuore umano.
Dopo i funerali dei genitori sua cugina Giulia decise di venire ad abitare di fronte a lei,le due ragazze non si vedevano da una vita perché la madre di Giulia aveva preferito tenerla lontana da quella famiglia sgangherata,ma si volevano bene e Rain ne aveva sentito spesso la mancanza.
Giulia era l'esatto opposto di Rain, sempre allegra e con qualcosa da raccontare,aveva le punte dei capelli verdi -perché nessuno se li fa mai verdi- diceva, sembrava che il verde fosse proprio il suo colore perché era anche quello dei suoi occhi, leggermente più robusta di Rain di certo non si poteva dire che non amasse i dolci.
Inizialmente aveva avuto un po' di problemi a presentarle Jack, si era dovuta inventare un passato che il ragazzo non aveva, però alla fine era risultata credibile. Infine aveva iscritto Jack a vari incontri clandestini per far si che sfogasse la sua rabbia,il proxy aveva vinto quasi tutti gli incontri e quelli che aveva perso erano una messa in scena per non destare sospetti.
Grazie agli incontri che fruttavano un bel po' di soldi i due si mantenevano e Rain stava persino mettendo da parte qualcosina per un viaggio.
Giulia invece era subito stata assunta come aiuto-pasticciera da una pasticceria nel quartiere, il proprietario era rimasto sbalordito dalle sue doti ( anche se magicamente in quei giorni era sparito qualche pandoro).

"Capisco chi sei: la parte mancante,l'esatta metà"

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Capitolo 2
*** •Capitolo 2-Secrets• ***


-Jack, ho preso 8 alla verifica di matematica oggi! Ah e più tardi passa Giu con i dolci!-
-Brava piccola,sono fiero di te! Spero che porti le ciambelle,accidenti!-
-Si, gliele ho ricordate-
-Rain... Ieri all'incontro i-il mio avversario mi ha dato un pugno al naso molto forte e non sono riuscito a controllarmi, per pochi secondi è apparso il mio naso reale-
-E poi?-
-Per il resto va bene, i guanti coprono gli artigli anche se sono scomodi e poi anche se dovesse accadere qualcosa penseranno che è un costume di scena-
-Jack...fa attenzione, non riesco nemmeno a immaginare cosa potrebbe succedere se scoprissero tutto-
-Tranquilla Rain, l'importante è tenere gli artigli ben coperti, andrà tutto bene!-
Rain si strinse sul suo petto e pregò affinché quelle parole fossero state sempre vere.
Le piaceva stringersi sul petto di Jack, sentiva il suo cuore pulsare di vita vera, sentiva un calore e una gioia immensa e chiunque le avesse dato quella sensazione non poteva essere un mostro.
-Din-don-
-Vado io- Rain si staccò e corse ad aprire la porta.
-Giulia! Finito il turno?Vieni entra-
-Eh si! Ecco a voi i dolciiii, un paio mi sono caduti per strada e...altri beh li ho offerti in giro...- disse Giulia fischiettando.
-Aaah sempre la solita! Mi hai lasciato qualche ciambella?- urlò Jack dalla cucina.
-Siii Jack si,tieni assaggia queste nuove le ho fatte proprio stamattina!-
-Ohoh- si rimpinzarono di dolci e si raccontarono la mattinata a vicenda.
Quando Giulia andò via Rain e Jack si distesero sul letto.
-Facciamo un salto alla CreepyHouse a salutare tutti?- chiese Jack.
-Certo dai andiamo-
Jack e Rain chiusero gli occhi e la CreepyHouse era lì.

"Scriveremo il nostro nome sugli specchi e se lo faremo con la punta dei diamanti è per sentirci importanti quando saremo vecchi"

Kibi's space!
Ciao makaki gioiosi (?) sapete va di moda salutare la gente con nomi strani e io sono una tipa fashion! Non so che dirvi, a parte se avete domande commentate! Se non ne avete beh...sappiate che siete delle persone piatte uwu 
Secondo voi si materializzerà qualche altro creepy character?

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Capitolo 3
*** •Capitolo 3-Discover• ***


*Rain's POV*
Slenderman venne ad aprirci e finalmente potemmo riabbracciare tutti! Jeff,Toby,Jane,Nina,Clockwork,Jason,Smile erano tutti ad aspettarci. 
Slenderman ci preparò la cioccolata calda e tutti sul divano lo aspettammo. Parlai a tutti della mia nuova vita, di Giulia, della scuola, degli incontri di Jack e furono contenti di sapere che ero felice finalmente. Mostrai loro per la prima volta il mio cellulare nuovo, con i soldi messi da parte dagli incontri di Jack ero riuscita a comprarmene uno e lo mostrai a tutti.
-Quella è Giulia?- chiese Toby indicando il mio sfondo.
-Si,è lei-
-Ohhhh- fece un respiro profondo e non parlò più, sguardo perso nel vuoto.
-Rain...come fate a vederci? Insomma prima l'energia negativa ti permetteva di vederci e se convogliata all'interno della macchina che ha creato Slender di materializzarci ma ora?- chiese Nina.
-Ti sbagli Nina, quando stavate svanendo non era per effetto della felicità ma per effetto del Soulkeeper, io e Jack abbiamo fatto delle ricerche in merito e sembra che uno dei loro poteri è limitare l'immaginazione, però ahimè per materializzarvi l'energia negativa serve eccome.-
Spiegò Rain.
-Tranquilla Rain, per noi l'importante è la tua felicità, noi stiamo bene così e quando vorrai ti aspetteremo-
Slender portò la cioccolata calda e la bevemmo tutti insieme, poi fu l'ora di andare, Jack aveva un incontro.

"I sentieri sono invisibili,tocca cercarli con l'anima"

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Capitolo 4
*** •Capitolo 4- Parole fatali• ***


Ero sugli spalti come al solito, tra la puzza di birra e sigarette e le persone che si scambiavano soldi scommettendo su questo o quel lottatore.
Jack mi aveva salutato con un consueto bacio sulla fronte ma io mi ero dimenticata di augurargli buona fortuna come al solito.
Lottarono due coppie poi finalmente toccò a lui, sentivo le persone mormorare che era troppo magro e che di sicuro non ce l'avrebbe fatta.
Suonò la solita campanella e io attesi trepidante le loro prime mosse. Lo sfidante che si chiamava Bone Smasher gli sferrò un forte pugno nello stomaco, poi lo cercò di lanciare verso le corde tirandolo per le mani.
Mi ricordai ciò che dovevo dirgli così portai le mani vicino alla bocca e urlai
-Jack! Buona fort...- vidi i guanti di Jack sfilarsi e un assordante boato levarsi dalla folla. 
Non riuscii a trattenermi e spintonai le persone davanti a me cercando di raggiungerlo ma purtroppo il mio fisico non me lo permetteva.
Dopo alcuni secondi sentii Jack che aizzava la folla
-Allora pubblico cosa ne dite del mio asso nella manica?- e capii che era andato tutto bene e che la folla pensava che fosse il suo costume o qualche arma segreta.
Jack vinse con facilità l'incontro ed io potei finalmente correre nello spogliatoio per dargli una mano.
-Rain stai bene?Hai avuto paura?-
-Sto bene però ho temuto il peggio, pensavo che ti avrebbero considerato un mostro se avessero scoperto che i tuoi artigli sono reali-
-Già, mi avrebbero visto come uno scherzo della natura, gli esseri umani sono spaventati da ciò che è diverso e inspiegabile-

*POV ?*
-Ma anche molto attratti...- dissi tra me e me e un ghigno malefico mi si dipinse sul volto al pensiero di quello che avrei potuto fare.

"Che non è mai quello che sembra, mentre una mano ti accarezza l'altra ti smembra"

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Capitolo 5
*** •Capitolo 5-È tutto solo un sogno• ***


*Rain's POV*
Finalmente era arrivata la domenica è la paura della sera precedente era solo un ricordo.
Io e Giulia passammo la mattina a cucinare e lei mi insegnò un sacco di trucchi di cucina, mi raccontò anche di un incubo che la tormentava.
-È da un po' che sogno questa specie di ragazzino con grandi occhiali gialli, una maschera da cannibale e due accette insanguinate e non sai il bello! Mi recita poesie d'amore, sul serio è inquietante!-
Sbiancai di colpo
-O-occhialoni gialli ...e una maschera da cannibale ?- stava parlando di Toby, ridacchiai e feci finta di nulla.
-Già davvero inquietante, non dirmi che ti faceva pure la serenata?-
-Per fortuna non ancora!- disse Giulia e rise.
Più tardi avrei chiesto spiegazioni a Toby ma soprattutto come diavolo aveva fatto?
Ci sedemmo tutti a tavola e gustammo i deliziosi manicaretti fatti insieme. Quello scansafatiche di Jack aveva dormito tutta la mattina ed io avevo preferito non svegliarlo dopotutto ieri aveva combattuto, mi ero limitata ad accarezzargli la fronte e a scorrere con le dita lungo il suo collo pensando a quanto fosse diventato importante per me.
Quando finimmo di mangiare presi Jack in disparte mentre Giulia guardava la TV per parlargli di Toby e dei suoi sogni strani.
-Credo che Toby abbia imparato come apparire in sogno da uno dei libri di Slenderman, è l'unico a cui mostra queste cose-
-Quindi potrebbe apparire nei sogni di chiunque?-
-Non lo so,a me non era permesso toccare i libri ma sicuramente solo con le persone intorno a te-
-Ma come è possibile?-
-Chiederemo al diretto interessato appena ne avremmo occasione-

Quella sera dopo essere stati con Giulia fino a tardi a vedere un film potemmo finalmente rilassarci e tornare alla CreepyHouse.
Bussammo due o tre volte e stavolta venne ad aprirci Jeff.
-Ciao ragazzi! Non c'è quasi nessuno a quest'ora, sono tutti fuori a uccidere tranne Slender che ha la diarrea e Toby che si è chiuso in camera-
-Slender ha la diarrea? Ma cos...-
-Colpa nostra che gli chiediamo sempre la cioccolata calda, prima o poi doveva capitare!-
Non riuscivo a trattenere le risate, con tutto il rispetto che avevo per Slender.
Salimmo al piano di sopra e ci avvicinammo alla porta di Toby,lo sentimmo borbottare
-Accidenti stasera non vuole proprio addormentarsi! Ed io che mi ero già preparato un'altra poesia!-
-Toby!- io e Jack spalancammo la porta.
-R-ragazzi! Chi vi ha detto di entrare nella mia stanza?-
-Chi ha detto a te di entrare nei sogni di Giulia?-
-Oh... E così mi avete scoperto...-
-Toby, mi sembra ovvio ti ricordo che sei un proxy, non proprio una cosa normale da sognare!-
-Quindi Giulia ti ha parlato di me?- disse Toby con sguardo sognante.
-Toby ma mi stai ascoltando? Non è normale! E ora posso sapere come diamine hai fatto ?-
-Si, solo se metti una buona parola con Giulia!-
-Toby... Giulia é una ragazza normale, non sa nulla di Jack, non sa nulla del mio mondo ed è giustamente spaventata da questi sogni. In più tu non puoi materializzarti! E poi rendi le cose più difficili anche a me...-
- Scusa... Non mi ero reso conto di quanto male stessi facendo, è che... Mi sembrava bello ecco. Mi sembrava bello avere qualcuno a cui pensare, Slenderman mi tiene tutto il giorno sui libri, so che sono il suo protetto ma... Sono stanco-rispose Toby e prese a morsicarsi le labbra nervoso.
-Toby... Perché Giulia?-
-Somiglia a Lyra. Tutto ciò che hai raccontato di lei me la ricorda... È solare, è positiva e non si perde mai d'animo, nemmeno un uragano sarebbe capace di scalfirla e poi...fa dei waffle che...-
-Toby!-
-Lo hai detto tu...-
-E va bene, te lo concedo. Però non la inquietare, dille in sogno qualcosa di te, qualcosa che non la spaventi e... Non so usa il tuo potere per prenderti cura di lei- dissi piano, l'avevo creata io la storia di Toby e sapevo quanto fosse dura.

"Per quanto espandi il tuo nome, siamo tristemente ciò che la mente presuppone"

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Capitolo 6
*** •Capitolo 6-Un solo respiro• ***


*Jack's POV*
-Jack! Jack!- disse Rain ansimando.
-Ehi...piccola stai bene?-
Quella notte Rain non riuscì a dormire, tornati dalla Creepy House aveva preso sonno solo una volta per poi svegliarsi in preda a una sensazione di vuoto, o almeno così la descriveva lei. Io leggevo la paura nei suoi occhi e mi logorava non sapere cosa avesse.
La strinsi a me e le accarezzai i capelli, il suo cuore aveva schiacciato l'acceleratore e le uniche parole che spiccicava erano <>. 
Scottava.
Andai a prendere uno straccio con una bacinella d'acqua fredda per farle qualche impacco, poi le misurai la febbre.
-Piccola...hai la febbre alta, domani niente scuola, assoluto riposo-
Annuì piano con la testa mentre l'accarezzavo. Adagiai la sua testa sul mio petto,piano, poi la cinsi con un braccio. La sentivo finalmente dormire. Sentivo il suo respiro irregolare,mi piaceva. Era come se per vivere mi servisse il suo respiro anziché il mio. Sapevo che stava delirando per la febbre, ma se c'era qualcosa che l'affliggeva io dovevo esserci, così passai la notte a vegliare su di lei.

"Ognuno ha una canzone in testa,la mia è orribile."

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Capitolo 7
*** •Capitolo 7-Venduto• ***


*Jack's POV*
Il mattino seguente mi alzai dal letto, ancora pieno di sonno per la notte in bianco e decisi di non svegliare Rain.
A ora tarda le preparai la colazione, volevo farle qualcosa di speciale ma le ricette su internet non tenevano conto dei miei artigli.

-Rain...hey piccola sveglia...- dissi accarezzandola -ti ho preparato la colazione-.
Quando aprì gli occhi esordì con una fragorosa risata, evidentemente i miei pancake avevano una forma davvero strana.
-Grazie amore,potresti chiedere a Giulia se stasera può farmi compagnia?-
-Stasera?- risposi sorpreso.
-Hai un incontro stasera,lo avevi dimenticato?-
-Oh...l'incontro. Ma io voglio rimanere con te!- ed era quello che volevo ma sapevo anche che quei soldi ci servivano.
-Jack...lo sai che non possiamo permettercelo, io farò il possibile per mandarti tuuuutta la fortuna che ti serve- e sorrise.
Quel sorriso era tutto ciò che mi serviva per vivere,per lottare,per credere che anche per un mostro come me ci fosse qualcosa di meglio.
Chiamai Giulia e mi accordai per la sera.

*qualche ora più tardi*
-Rain Giulia è arrivata!- le diedi un bacio e andai di corsa al posto X.
Ogni volta che si teneva un incontro dovevamo cambiare posto,perché cose di questo genere erano totalmente illegali, solitamente ci arrivava un messaggio anonimo o dei bigliettini con degli indirizzi, nei posti che frequentavamo di solito.
Corset Street, 263. 
Una scuola abbandonata.
Ero stanco, stanco morto ma sapevo di essere più forte di qualsiasi essere umano quindi decisi di fare presto e correre da Rain.

L'incontro iniziò presto,c'erano molte più persone stavolta è volevano il sangue. Il mio avversario? 150 kg e...no non era tutta massa muscolare.
Mi ricordai il suo sorriso e il perché combattevo, così lo riempii di pugni fino a farlo cadere a terra stremato.
Nient'altro, solo pugni.
Dovevo fare presto,dovevo correre da lei.
Vinsi facilmente l'incontro senza preoccuparmi di non sembrare strano e corsi in quello che chiamavamo "il camerino".
Ero esausto.
Mi appoggiai al muro in attesa di riprendermi ma le forze sembravano non arrivare.
Sentii un ago pungermi la schiena.
Poi il buio.

"Odi chi ti cerca,ami chi ti aspetta"

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Capitolo 8
*** •Capitolo 8-Cuori in gabbia• ***


*Rain's POV*
Jack non tornava.
Era ormai notte fonda ed io ero bloccata in casa da una stupida febbre. 
-Giulia...lo dobbiamo cercare! Non risponde al cellulare, cosa potrebbe essergli successo?-
-Vado io, tu non muoverti da qui e tieni sempre il cellulare vicino-
-V-va bene-
Appena Giulia chiuse la porta iniziai a piangere scossa dai singhiozzi. 
Pareva che mi avessero staccato un pezzo di cuore e lo avessero gettato nell'oblio. 
Non so cosa avrei potuto fare se avessi perso l'unica persona che mi faceva sentire viva.

-Jack torna...Jack torna...torna torna tornaaaaa-

Urlai con tutte le forze che avevo.
Sentii il cellulare squillare.
Un messaggio.
"Nessuna traccia Rain. Mi dispiace,non lo trovo."

*Giulia's POV*
Non ero il tipo di persona che si abbatte facilmente, ma non riuscivo a chiamarla. Avevo paura della sua reazione ora che Jack era completamente sparito. Non capivo, non avevo idea di cosa potesse essere successo ma sapevo che dovevo correre da lei.
Ragionai, anche se non volevo dovevo chiamarla per tenerla sotto controllo.
Composi il numero,non rispondeva.

*Toby's POV*
-Cos'è questo rumore a quest'ora della notte?- farfugliai tra me e me allarmato e aprii la porta.
Era notte fonda ed erano tutti a uccidere, io come al solito aspettavo che Giulia si addormentasse per entrarle in sogno.
Proveniva dalla sala macchine di Slenderman, entrai seguendo il rumore, aprii piano la porta e vidi la fonte di quel chiasso.
-W-wow!- esclamai.
L'energia negativa stava sul livello massimo... avrei potuto materializzarmi...
Se solo Slenderman non mi tenesse qui chiuso sui libri, gli servivo,non potevo.

Invece lo feci, mi ero stancato. 
Mi proiettai il raggio contro e un fascio di luce avvolse il mio corpo, bruciava e trasformava ogni centimetro del mio corpo.

Poi la vidi.
Dove diavolo ero finito? Per strada? E che ci faceva Giulia da sola? 
<> urlai.

*Giulia's POV*
Sentii urlare il mio nome e mi girai di scatto.
Un urlo squarciò il silenzio di quella strada tranquilla.
Era lui, quel mostro,quello dei miei sogni.
Iniziai a correre a perdifiato quando lo sentii di nuovo urlare -Cosa è successo a Rain? Ti prego voglio aiutarla! Se sono qui è solo per aiutarla!-

Mi arrestai di colpo. Conosceva Rain e sapeva che le era successo qualcosa.
-Si può sapere chi sei?-
-Ehm io... Sono un suo amico di vecchia data ecco...-
-Non mi fido ma devo correre da lei, siamo quasi arrivati.-

Eravamo vicini a casa, la sentivo urlare.
Spalancai la porta e corsi ad abbracciarla, era a pezzi e non riusciva a smettere di piangere.
Gli occhi rossi.
Le nocche piene di sangue per i troppi pugni al muro.
Troppe crepe nel cuore.

"Tu sei la luce nella notte
La chiave delle porte
Il sangue sulle nocche
Nelle giornate storte"

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Capitolo 9
*** •Capitolo 9-Tell her the truth• ***


*Rain's POV*
-Che... T-Toby ? Che ci fai qui? Jack è sparito e io non...-
Non riuscii a finire la frase, ero scossa dai singhiozzi e stanca per la febbre e ora ci mancava anche Ticci Toby!

-Cosa? Jack è sparito?-
Toby mi abbracciò e nell'orecchio mi sussurrò "scusami,non ho resistito... mi dispiace volevo aiutarti, volevo anche vedere Giulia in realtà sono...un egoista"
Non ce l'avevo con Toby, non riuscivo. Era innamorato e sapevo cosa si provasse a volere a tutti i costi una persona,in quel momento più che mai.
"Aiutaci Toby,aiutaci a trovare Jack perfavore!" gli sussurrai di rimando.

*Jack's POV*
Mi svegliai di colpo.
Il corpo immobilizzato da capo a piedi,intorpidito,indebolito,offuscato.
Mi accorsi di non poter tenere sotto controllo il mio aspetto.
Il mio naso a punta,gli artigli,il respiro affannoso.
L'istinto omicida.
Un pensiero,un viso.
-Rain! Raiiiin!- urlai.
-Bene! Naso a punta si è svegliato!-
-Hai un siero nel sangue parecchio potente, non ti conviene opporre resistenza, è inutile!- disse l'uomo che avevo davanti. Era sulla trentina,pelato, molto grasso e con un paio di denti d'oro,una catena al collo che sembrava di grande valore.
Sapevo di poter spezzare quelle catene e così feci, mi alzai a sedere con tutte le mie forze disintegrando la catena al collo e quelle alle mani con la mia forza sovrumana.
-Bravo! Davvero clap clap!- mi schernì.
-Ti ammazzo brutto bastardo!- e mi avventai su di lui.
-Capelli blu,magrissima, 127 Blue Bay street.-
-Cosa hai fatto a Rain?-
-Niente, non ancora. E ti do la mia parola che non le accadrà niente.
In cambio tu lavorerai per me.-
-Che significa? A cosa devo lavorare?-
- Benvenuto nel mio freakshow mostro! Se vuoi fare un giro...-
Mi accompagnò fuori, c'era un lungo corridoio e sembrava quasi un piano di un hotel. Sentivo versi disumani provenire da ogni dove. Una finestrella posta su ogni porta mi permetteva di vedere i protagonisti di quell'orrendo spettacolo,persone deformate,con più teste,ustionate e mutilate.
-Che schifo! Fare soldi sui diversi,su chi non può difendersi, è davvero ingiusto!- gridai.
-Ingiusto? Sono mostri! Che destino potrebbero avere? Nessuno amerebbe mai dei mostri simili!-
-Tu sei un mostro!-

*Rain's POV*
Alla fine mi addormentai sfinita dal troppo pianto alle 5 del mattino. Giulia e Toby avevano perlustrato il quartiere tutta la notte ma di Jack nessuna traccia.
Decisi che dovevo essere forte e speranzosa, almeno questo.
Ero lacerata dentro dalla sua assenza e non avevo idea di cosa potesse essergli successo.
La febbre sembrava essere scesa di un po' e finalmente potei scendere di sotto a cucinare per Giulia e Toby.

*Giulia's POV*
Stava cominciando a piovere e Toby si sfilò la felpa per darmela,arrossii.
Di Jack ancora nessuna traccia.
-Toby- presi a calci una lattina -qualche notte fa... Ti ho sognato. Mi sembravi un mostro ad essere sincera ma senza quegli occhialoni gialli e la brutta maschera sei un ragazzino normale...- gli confessai.
-E-Ehi! Ragazzino a chi? E...che succedeva nel sogno?-
Arrossii.
Le poesie d'amore.
A pensarci adesso togliendo il fattore mostro, quelle strofe erano davvero belle.
-Parlavi di un angelo...parlavi...di me come se fossi un angelo- dissi sottovoce girando più che potevo la faccia per non fargli notare che ero rossa come un peperone.
-Beh il me del sogno non si sbagliava-
-Cosa?-
-Hm...no nulla, è...un bel sogno.-
-Beh si...senti Toby, perché quegli occhiali e quella maschera?-
Toby sgranò gli occhi,forse non si era accorto che la prima volta che lo avevo visto era tale e quale al mio sogno mentre quando era tornato a casa aveva tolto quegli strani affari.
-Ehm... Mi diverte essere visto come strano,sono un po' eccentrico lo ammetto-
-A me sembri un ragazzo timido-

*Toby's POV*
Timido,ansioso,strano... Tutti tendevano sempre a definirmi così.
Presi la mano di Giulia e con uno scatto la attirai a me per baciarla.
Non ce la feci, non era giusto.
-So essere audace se voglio!- sorrisi in modo beffardo.
-Ti preferisco timido, è più...Toby-
mi rispose e sorrise, era lei la vera audace.
Tornammo a casa per ripararci e trovammo Rain che ci preparava la colazione, le era tornata la tenacia e lo sconforto non era riuscito a fermarla dal trovare Jack.

*Rain's POV*
-Ragazzi... Grazie di cuore a entrambi, voi riposate e dopo la colazione lo cercherò io!-
dissi ferma.
-Rain... Perché non abbiamo avvisato la polizia? Potrebbero aiutarci!- gridò Giulia e io sgranai gli occhi, se la polizia avesse scoperto Jack sarebbe stato terribile.
-Gli incontri...sono illegali...passeremmo dei guai, è meglio se lo cerchiamo noi-
Il suo sguardo si incupì, Toby invece la osservava e si mordeva le labbra.

Più tardi mi prese in disparte.
-Rain, penso che Giulia meriti di sapere di me e Jack... Fidati di lei ti prego-
-Ma sei impazzito? Come faccio a dirle che tu e Jack venite dalla mia testa per mezzo di una macchina materializzante ideata da un'altro abitante della mia mente ?-
-Giulia è speciale! A lei è collegato il tuo mondo e tu nemmeno te ne accorgi! Ha visto in me qualcosa di più del mostro che sono, ti ha sostenuto dopo la morte dei tuoi genitori,con la tua anoressia e con la scomparsa di Jack! Se lo merita!-
No! Dovevo tenerla lontana da quel delirio che era la mia mente, non volevo darle altri problemi.
-Dalla tua testa? Che significa tutto ciò?- Giulia aveva sentito tutto e ci guardava dalla porta che dava sul corridoio preoccupata.
-Mi dispiace... Non volevo che tu sentissi...-
-Rain tu stai male! Hai bisogno di uno psicologo! I traumi subiti nella tua vita ti stanno facendo perdere di vista la realtà-
-Giulia ascoltami- irruppe Toby -non sta mentendo, questo spiegherebbe il perché ti sono apparso in sogno e perché Jack si mantiene facendo incontri clandestini e non con un lavoro normale-
-Non è possibile, voi due siete matti!-
-Te lo dimostro io- Toby prese un grosso album dalla stanza e lo aprì.
-Questo me lo ha dato Slender, ci siamo tutti. Rain ha dato una storia e un passato a ognuno di noi e tutte le nostre storie sono pezzi di lei : Jeff è il sorriso perduto.
Io sono l'ansia, la paura di sbagliare.
Slenderman è come il padre, quel padre che abusava di lei da bambina che le aveva rubato l'infanzia.
Altri li aveva creati solo per non sentirsi sola come Smile Dog.
Poi c'è lui: Laughing Jack*-
Giulia fissava l'album con aria perplessa e scuoteva la testa incredula.
Dall' album spuntò una vecchia foto di me e Jack con il suo vero aspetto.
Giulia la prese per guardarla meglio,la mano tremante.
-Mio Dio...- esordì.
-Ecco perchè è sempre costretto a portare i guanti, e perchè sono stata così evasiva nel parlare del suo passato,e inutile dire come trovi la forza anche se è così esile a prima vista di sfidare persone molto più grosse e allenate di lui-

*Giulia's POV*
Cercai per un attimo di capire cosa stesse succedendo, mi sembrava davvero tutto così inverosimile.
Però infondo tutto combaciava e ciò che non ero riuscita a spiegarmi fino a quel momento era venuto fuori.
Poi c'era quella foto, inequivocabile e infondo Rain non avrebbe avuto motivo di mentirmi.
-Rain,Toby dobbiamo trovarlo!-
Rain e Toby annuirono, mi ripresi, raccolsi il coraggio, ero decisa ad aiutarli.

"Chiedi alla polvere prima che diventi cenere per quanto ancora ti devi nascondere dietro alle tenebre"

la frase che dice Toby la potete trovare nel primo capitolo di "Sono come la pioggia" , mi piaceva riportarvi un po' indietro :)

Kibi's space 
Ciao arance arcobaleno! E grazie per esservi inoltrati in questa selva oscura che è la mia storia! 
Volevo avvisarvi del fatto che ho modificato questo capitolo, sotto consiglio del mio fidanzato per rendere più umane le reazioni di Giulia che sembrava accettare la cosa troppo facilmente!
Grazie per le visualizzazioni e i voti~ 
Bye sweeties!~

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Capitolo 10
*** •Capitolo 10-Freakshow• ***


*Rain's POV*
Ero uscita a cercarlo e avevo lasciato che Giulia e Toby si riposassero un po',vagavo senza meta per la città.
Il parco era l'ultimo posto dove volevo andare ma qualcosa mi portava lì.
-Signorina- mi girai di scatto, un uomo vecchio dall'aria strana stava venendo verso di me -ha almeno 18 anni ?-
-S-si- risposi -Ne ho 18-
-Prenda questo volantino, da come si veste pare avere gusto per il macabro-
-L'abbigliamento non determina una...- tentai di spiegare ma era già andato via.

IL FREAKSHOW PIÙ MACABRO DELLA STORIA
stanotte a mezzanotte vi aspettiamo al parco amanti dell'orrore! 
VENITE A VEDERE I NOSTRI MOSTRI!

Freakshow? Girai il volantino, c'era scritto in rosso "se ci tenete alle vostre vite non denunciate"
Impossibile. Avevano messo su un piccolo impero dell'orrore illegale minacciando le persone...di morte.
I freakshow erano spettacoli terribili in cui le persone amanti del macabro o semplicemente curiose potevano guardare gemelli siamesi, persone nate con malformazioni, persone vittime delle radiazioni o affette da particolari malattie. Erano disumani e trattavano le persone come carne da macello, come fenomeni da baraccone.
Il mio cervello che stava divagando sulla disumanità delle persone collegò con un flash.
Jack.
L'avevano preso loro? Come stava in quel momento? Lo stavano maltrattando? Le domande mi attanagliavano seguite dal dolore nell'immaginare ciò che avevano potuto fargli.
Corsi a casa con tutte le forze che mi rimanevano,sembrava di non arrivare mai.
Spalancai il portone e urlai -Giulia! Toby!-

*Giulia's POV*
Saltai spaventata da Rain che urlava, non ci credevo, avevo preso sonno sulla spalla di Toby.
Mi alzai di scatto,rossa come un pomodoro maturo.
-Rain che succede ?-
Rain entrò come una furia,Toby spalancò gli occhi.
-Questo- e Rain mi mise in faccia un volantino mal fatto con strani esseri deformi e una scritta a caratteri cubitali.
-Freakshow? Dai Rain impossibile! Ti pare che con tanti posti in cui potrebbe stare, giusto lì? E proprio a te venivano a dare il volantino?- urlò Giulia.
-Vero... Ho subito collegato senza nemmeno accorgermi che Jack non c'è nemmeno in questa foto...-
Toby se ne stava sul divano, pensando.
-Giulia ha ragione, Jack ha dei poteri soprannaturali e di certo non si sarebbe fatto carrurare facilmente! C'è qualcosa dietro sicuramente-
sentenziò Toby.
-Vi prego,tentar non nuoce ed io non ho più idea di dove cercare-
-E va bene, andremo lì-.
Rain decise di andare ad indagare mentre io ero ancora stanca e Toby non ne voleva sapere di lasciarmi sola.
-Toby...pensi che Rain rivedrà Jack?-
-Se ti dico una cosa,prometti di non ridere di me?-
Annuii piano con la testa.
-Li ho sempre visti quei due,alla CreepyHouse il posto da dove veniamo. Non sapevano nemmeno di ricambiarsi e si amavano in silenzio, soffrivano per quella barriera di immaginazione e realtà che li separava. Jack moriva dentro ogni volta che lei si rifugiava lì perchè sapeva, Dio se lo sapeva, che là fuori qualcuno le aveva fatto del male ma allo stesso tempo pregava di diventare carne e ossa e poterle stare vicino, e per farlo serviva che lei soffrisse-
Mi si bagnarono gli occhi di lacrime.
-Vedi Giulia, loro due sono destinati a trovarsi sempre perchè se ci pensi non esiste l'uno senza l'altro-
Toby mi abbracciò e io mi persi in quelle braccia. Non sapevo nemmeno io perché piangevo infondo, forse sognavo che qualcuno mi amasse così o forse ancora una volta sentivo mie le sofferenze degli altri. Io però, ero quella che doveva tenere duro più di tutti,quella che non doveva mai perdere il sorriso e la tenacia e non abbandonare mai nessuno.

"Mi chiedi questo freakshow,come pensi di pagarlo?"

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Capitolo 11
*** •Capitolo 11-Stronger than me• ***


*Giulia's POV*
Toby, frutto della mente di Rain.
Mi sembrava davvero ancora di sognare. Avevo dato il mio consenso così velocemente ma non avevo assimilato ancora la cosa.
Lo fissavo dormire, accoccolato sul divano, respirava forte.
Così aveva osservato in silenzio Jack e Rain e ne aveva colto i sentimenti più profondi...
Le sue poesie mi tornavano in testa, così Toby provava qualcosa per me.
Sapevo che non era il momento di concentrarmi sui miei sentimenti ma lo feci ugualmente.
Mi chiesi : perchè io?
Mi chiesi : cosa provo io? 
Mi ricordai chi sono io.
Non ho mai avuto paura dei sentimenti. Lo cinsi con le braccia e lo strinsi forte a me.
-G-giulia piano... Mi fai male!- mugolò.
Strizzai gli occhi e realizzai che non solo lo avevo fatto sul serio ma lo avevo pure svegliato.
-Ho avuto gli incubi? Ne faccio... A volte...ma non ricord...-
-Nessun incubo, volevo abbracciarti e ringraziarti di essermi stato vicino,ah e delle poesie-
Toby arrossì.
-Cavolo, ora che sai che sono un essere soprannaturale e che ti sono venuto appositamente in sogno...-
Risi di gusto.
-Si Toby ho fatto due più due! Non sono mica stupida! Era il mio modo per dire che anche io...-
Non mi fece finire di parlare e mi baciò, rimasi con gli occhi spalancati e lo sguardo da pesce lesso, chi se lo aspettava! 
-W-wow! Ora ti faccio arrestare, non si rubano i baci!-
-E va bene...te lo restituisco!-
Il tempo di un bacio e sentimmo la chiave girare nella serratura.
-Rain! come è andata?- gridammo all'unisono.
-Un disastro...ho provato a denunciare ma non solo minacciano le persone, hanno anche un infiltrato nella polizia! Non ci resta che andare al tendone del freakshow stanotte, e giuro su qualsiasi cosa che non...-
Rain svenne per la debolezza, lo sapevo. Aveva ripreso a saltare i pasti.
La mettemmo sul letto in attesa che riprendesse i sensi, intanto preparai dei waffle che avrebbe mangiato al suo risveglio.
Erano le 23:00 mancava un'ora esatta.
Accesi il cellulare, 56 chiamate perse.
1 messaggio.
"Mi spiace signorina Giulia comunicarle che dopo i suoi giorni di assenza ingiustificata ho pensato di assumere un'altra assistente."
-Toby. Sono disoccupata.-
-Oh... Siamo fritti, Rain svenuta,Jack sparito e tu disoccupata, troviamo Jack e togliamoci dai pasticci!-
Erano ormai le 23:30 e Rain non dava segno di svegliarsi, così le lasciai il piatto di waffle sul tavolino accanto al divano e Toby alla guardia.
-Perchè io? Non ti lascio tra quella gente schifosa! Fai andare me!- si oppose Toby.
-Hai ragione, sapresti cavartela meglio tu con le tue doti da killer,aspetterò qui e baderò a Rain.
Mi raccomando,fai attenzione.-
Gli scoccai un bacio sulla fronte e lo vidi allontanarsi.

"E certo che non ti comporti come me! Non hai i coglioni per opporti o per esporti come me! Non passi notti insonni e giorni ai ferri corti come me!"

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Capitolo 12
*** •Capitolo 12- Find Him, Please• ***


*Toby's POV*
Presi il volantino e qualche soldo dal cassetto in cui Rain li teneva, ahimé pensai che fossero necessari.
Durante il tragitto sentii una strana calma pervadermi,sapevo di dover salvare Jack e che era una situazione rischiosa, avrei potuto fare una strage ma le conseguenze avrebbero messo nei guai tutti. Forse era perché anche io piacevo a Giulia, quella sensazione mi infondeva sicurezza, non mi ero mai sentito amato come Rain non si era mai sentita amata prima di Jack. Infondo ero parte di lei, infondo avevo sentito un pezzo del suo dolore quando mi aveva creato con la sua mente. Ma al pensiero di Giulia tutto spariva.
Arrivai finalmente nel parco ma mi ci volle un po' per trovare il tendone, era seriamente ben nascosto.
Diedi il volantino ad uno strano vecchio, che mi chiese 70 euro, come pensavo il biglietto costava molto ed inoltre non avevo un piano.
Un uomo grasso e pelato salì sul misero palchetto messo su.
-Signori e signore dallo stomaco forte, buona...sera siete pronti all'orrore? Allo strano,al macabro,al mai visto? -

C'erano abbastanza persone, non troppe, una più strana dell'altra, sembravano davvero persone mai uscite di casa, perverse, malate.
Mi sentivo soffocare da quello schifo.

*Jack's POV*
Me ne stavo in silenzio, avrei voluto scappare, raggiungerla, sapere almeno come stava. E invece me ne stavo immobile e paralizzato nei pensieri.
Avevo paura di muovere anche solo un dito, paura che se solo avessi fatto un passo falso qualcuno sarebbe arrivato da Rain prima di me.
Avevo l'inferno dentro coi diavoli che sussurravano "uccidi,vai!".
-Ehi naso a punta, a fine serata tocca a te!- la voce familiare del vecchio mi trascinò alla realtà.
-Abbiamo fatto un bel gruzzolo eheh peccato che a te non toccherà nulla- ridacchiò per poi rimettersi a contare le banconote.

-Credi che mi interessi di quelle inutili banconote?- urlai, mi stavo innervosendo e non riuscivo a controllarmi -Credi che me ne fotta? Se non fosse per Rain stareste già esanimi in una pozza di sangue! O stareste implorando perché non vi cavi gli occhi!-.
Il vecchio indietreggiò e mi guardò -Sta zitto aborto umano o non umano che sia. Non ti piacerebbe se facessi saltare la testa a Miss Stuzzicadenti! Pensa te le ho persino dato un volantino, così se mai vorrà venire assisterà a quanto patetico sei.- mi sfidò.
-Mi prendi in giro? Mi stai dicendo che potrebbe essere tra il pubblico stanotte?- una scintilla si accese in me. Più vicina era e meglio era, avrei potuto salvarla e fare la mia tanto agognata strage. Farla pagare a tutti gli schifosi vermi che avevano messo su questo teatrino dell'orrore.

-Naso a punta! Tocca a te! Fuori subito!-

Uscii a testa bassa e col sangue che mi ribolliva, mi sarebbe bastato un secondo. Bastava un pizzico di blu tra la folla per tingere tutto rosso sangue.

-Signori vi presento Jack! Reduce di molti incontri clandestini! Una vera bestia dalle doti sovrumane! Guardatelo, artigli grossi come forbici da cucito, naso a punta e la forza di spaccare qualsiasi cosa!-

*Toby's POV*
Era lui. Feci dei cenni con la mano e lui strabuzzò gli occhi. Cavoli, gli occhiali e la maschera!

-Toby fermo- mi sussurrò.
Capii il labbiale perché non riuscivo a sentirlo.
-Rain è in pericolo, non fare nulla-
Capii dopo due o tre tentativi. Dovevo aspettare la fine della serata e fare tutto di nascosto. Niente stragi, niente che avrebbe messo in pericolo Giulia e Rain.

*Rain's POV* 
...Alcuni minuti prima...

Aprii gli occhi, ricordai tutto in un soffio.
Jack. Sparito.Rapito.Freakshow. Salta i pasti. Toby.Giulia.Volantino.Mezzanotte.Tendone. Svenuta.

-Giulia!- 
Giulia si era addormentata su di me e spaventata si svegliò.
-Che ore sono? Sono in tempo?- 
-Rain...è l'una e mezza... È andato Toby...- farfugliò Giulia in risposta.
Mi alzai di scatto e presi la giacca.
-Dobbiamo andare, Giulia io devo scoprire se è là!- urlai.
- Ma sei impazzita? Non hai energie!- Giulia aprì il frigo e prese la prima cosa che le capitò - So che non posso convincerti a restare ma almeno prendi questo pezzo di torta!-
Lo mangiai per la strada mentre correvo verso il parco, come una dannata con le lacrime agli occhi.
Giulia mi seguiva e di lì a poco saremmo arrivate.

Avevo dimenticato che il volantino lo aveva Toby, così arrivammo al parco e non avevamo idea di dove fosse il tendone.
Mi accasciai a terra e iniziai a piangere. Non sapevo neanche se Jack fosse lì...ero così inutile.
Non sapevo cosa fare così tesi la mano a Giulia che cercava di incoraggiarmi e la portai con me. Lì.
Dove pioveva sempre.
Alla CreepyHouse.

Bussai forte contro la porta e Slender mi aprì preoccupato da questa urgenza.
-Rain, quanto baccano che ti succede?- 
Lo strinsi forte, il mostro della mia mente, quello più grande.
Non mi accorsi che Giulia non era con me, che stupida ero stata a pensare che qualcun'altro potesse entrare nella mia mente, qualche altro essere umano almeno.
-Slend... Jack, non so dove sia, posso rimanere solo per poco, Giulia non sa che sta succedendo!- urlai.

-Rain, non puoi stare qui. Perché stavolta non so come aiutarti, non posso cercare Jack ora che non é più parte di questo mondo e nemmeno quell'impertinente di Toby.Ma questa è un'altra storia e ne riparleremo un'altra volta,ora corri!- e andai.

Era come se piovesse sempre, ed io avessi perso il mio ombrello. L'unica persona che amavo. 
Le gocce di pioggia come lame,laceranti,pesanti... era troppo anche per me che non sapevo com'era fatto il sole.

Aprii gli occhi. 
Giulia. Una bambina.
-Rain! Pensavo fossi svenuta di nuovo! Non sapevo a chi chiedere soccorso e poi questa bambina... Dice che sa dov'è il tendone.-

-D-davvero? E come lo sai?-

La bambina dai capelli corvini, che al massimo poteva avere 10 anni mi scrutava, nei suoi occhi potevo leggere la pioggia.

-Mio papà, esce ogni sera ubriaco ed io volevo sapere dove va, se c'è qualcosa di così brutto là fuori che lo fa arrabbiare e gli fa picchiare me e la mamma... Forse è arrabbiato per qualcosa, ma io sono forte e so che lui è mio papà e mi vuole bene e che lo fa per un buon motivo volevo sapere quale- fece un sorriso -e l'ho scoperto, lui combatte i mostri! Li ho visti in quel tendone!-.

Il mio volto si rigò di lacrime mentre Giulia singhiozzava. Io però quel dolore lo sentivo nelle ossa, dov'era la mia enorme forza ora? 
Dov'era Jack?

"Tagliente e freddo come il vento vivi fra i lupi
fai come loro zio, chi è uguale a te lo fiuti."

 

 

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Capitolo 13
*** •Capitolo 13-Sguardi• ***


La bambina ci guidò verso il tendone, le tenevo la mano, tutto quello che aveva sopportato...oh piccola.
Le mani mi tremavano, avevo solo voglia che quell'incubo finisse, voglia di tenere stretto Jack tra le mie braccia e di andare a casa, lontano da quello schifo.
-Ci siamo- disse Giulia.
-Non vi faranno entrare- farfugliò la bambina.
-Diamine!- mi affacciai, non c'era nessuno all'entrata così entrammo.
-Ehi c'era un vecchio qui! Se vi becca è la fine!- disse la bambina.
-Andrà bene!- alzai lo sguardo, lo vidi.
Jack.
Raggiungemmo Toby facendoci strada tra la folla. Tenevo lo sguardo fisso su di lui mentre Giulia mi trascinava, il cuore mi batteva a mille.
Era lì, era vivo,era... inerme?!
Perchè non si muoveva ? Avrebbe potuto spezzare le catene... Perchè se ne stava a farsi guardare dal pubblico? 
-Ragazze!- Toby ci vide, lo raggiungemmo e fu l'inizio della fine.
Evidentemente Toby era già nel raggio visivo di Jack che appena incrociò i miei occhi, i suoi diventarono di un rosso sangue acceso.
-Volete la bestia pubblico? Allora guardate di cosa sono capace- urlò.
Il respiro affannoso, in un colpo spezzò le catene e trafisse con gli spessi artigli il presentatore fino a squarciargli il ventre. 
Infierì su di lui folle come non lo avevo mai visto. La folla intanto si riversava fuori urlante e impaurita mentre Jack consumava la sua vendetta.
-Fermo! Mostro...- dietro di me si parò un vecchio che mi puntò un coltello alla gola ma pronto Toby gli lanciò un'accetta in pieno volto facendolo urlare di dolore. Il vecchio non si aspettava che fosse armato.
Nessuno dei due riuscì più a controllarsi e fu una carneficina, il sangue schizzava da ogni lato mentre io e Giulia cercavamo di portare in salvo da quelle scene orribili la ragazzina.
Nessuno sopravvisse, Jack e Toby inseguirono e uccisero tutti i presenti a quel teatrino dell'orrore che si trasformò in un bagno di sangue.

Era successo l'irreparabile, i mostri si erano destati.
E la colpa era solo mia che li avevo portati in questo mondo.

Jack si avvicinò a me, le piume nere bagnate di sangue, sembrava un angelo ribelle, lo sguardo affranto.
Toby cercava lo sguardo di Giulia, spaventata come non mai,rannicchiata dietro ad un'automobile con la bambina dai capelli corvini.

-Rain...fallo- sussurrò Jack con l'espressione affranta -fallo,avanti... entrambi abbiamo perso il controllo- sapevo a cosa si riferiva, il ritorno. 
Non avrei mai pensato di doverlo fare ma c'era un modo per riportarli da dove erano venuti ovvero colpirli con la loro stessa arma.
Da usare nei casi di emergenza, aveva detto Slender e le vite che erano state spezzate quella notte erano un emergenza.

*Toby's POV*
Mi avvicinai a Giulia e le scostai le mani fredde dalla faccia, la bambina che aveva tenuto con sé tutto il tempo indietreggiò urlando, non m'importava.
-Giulia... Mi dispiace...- sussurrai alzandole il mento con il dito. Finalmente vidi i suoi occhi pieni di lacrime e terrore.
-Mostro! Pazzo!Stupido stupido stupido! Ti amo stupido mostro ti amo!- urlò in lacrime.
La abbracciai forte e la feci alzare,batteva i pugni sul mio petto
-Perché lo hai fatto? Perché? Dimmelo dimmelo!- urlava ancora, la baciai spezzando quelle parole orribili che non volevo più sentire, che mi riportavano alla mente ciò che mi aspettava. Una morsa mi strinse il cuore.
-Colpiscimi- le porsi un'accetta.
Ero un codardo, non glielo avrei detto -Colpiscimi e tornerà tutto come prima.- mi guardò speranzosa pensando che ci fosse qualcosa di magico che avrebbe portato il tempo indietro. Mi colpì forte dritto nel petto con la mia accetta.
Ed io ero pronto, la baciai mentre sentivo il corpo farsi sempre più leggero fino a sparire nel nulla.
Le accarezzai la guancia per l'ultima volta e le sussurrai -Scusa...-

*Rain's POV*
Ero davanti all'automobile, in lacrime mentre l'aria diventava gelida e pungente.
Dovevo... Ma volevo? Non importava.
Non quella notte, dovevo riportarlo nella mia mente.
Ci guardammo negli occhi, il ghiaccio e la pioggia, tra noi? Il fuoco.
Abbassò lo sguardo, poi mi abbracciò -Non ce l'ho fatta, la follia ha preso il sopravvento... ed il mio cuore è diventato nero per qualche minuto nonostante appartenesse a te, fallo perfavore-
Singhiozzai forte sulla sua spalla, non riuscivo a pensare e mi mancava già un pezzo.
Lo baciai, presi la sua mano artigliata e... Conficcai i suoi artigli dritti nel suo cuore. 
Lo vidi dissolversi tra le mie mani, evanescente, inconsistente.
Ed ora si che tutto il mio mondo si era dissolto.

Kibi's space!
Macciao! Siamo giunti alla fine di questo viaggio, questo sequel è sfociato nel drammatico e ha assunto un tono diverso rispetto alla prima storia. Mi spiace lasciarvi così ma la storia voleva un finale drammatico e nessun lieto fine mi balenava in testa! 
Maaaa non odiatemi dato che io vi voglio bene e vi ringrazio e mi impegno sempre per migliorare! Tranquilli sono ancora la fangirl cazzeggiatrice impazzita di sempre! Alla prossima adventure~
xoxo Kibi

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