#CoseDaCoinquilini

di Fabbricante Di Sogni
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Di spese deliranti e rate non pagate ***
Capitolo 2: *** Di palloncini rubati e ruote panoramiche ***
Capitolo 3: *** Di presidi solitari e tribunali ***
Capitolo 4: *** Di muri bucati e poster ***



Capitolo 1
*** Di spese deliranti e rate non pagate ***


Di spese deliranti e rate non pagate


[179 parole]
«Midorikawa, mi ricordi perché non abbiamo un televisore?» chiese Hiroto davanti a una vetrina che metteva in mostra una vasta quantità di schermi a cinquantotto pollici.
«Non abbiamo nemmeno i soldi per pagare l’affitto e tu ti preoccupi di un televisore?» domandò a sua volta il verde osservando il coinquilino negli occhi acqua marina che contemplavano i televisori con sguardo trasognato.
«Mh, potrei iniziare un lavoretto Part Time per pagarlo in rate e…» iniziò convinto.
«Oh, no tu non farai niente del genere!» lo cassò istantaneamente il verde.
«Ma perché?» ribatté il rosso offeso.
«Vuoi che ti ricordi cos’è successo con il PC portatile?» gli fece presente Ryuuji.
«Beh, non sapevo mica che le rate fossero con gli interessi.» protestò Kiyama.
«E la moto rossa fiammante?» insistette l’altro.
«Credevo che fare il dog-sitter fosse più semplice!» esclamò ancora Hiroto.
«Vogliamo parlare dello stereo?» gli ricordò ancora Midorikawa.
«Ho capito, non verrò mai più a fare la spesa con te!» urlò il rosso esasperato, alzando le braccia in segno di resa e abbandonando il verde in mezzo al centro commerciale.



Smiley's Conner:
Gnaw, nulla ho pensato di iniziare questa raccolta di momenti deliranti tra i personaggi di IE, con l'auspicio di strapparvi un sorriso.
kisses


Smiley
 

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Capitolo 2
*** Di palloncini rubati e ruote panoramiche ***


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Di palloncini rubati e ruote panoramiche

 
[156 parole]
Shirou osservò scettico il gemello che avanzava verso di lui con per mano diversi fili collegati a palloncini ad elio.
«E quelli?» si preoccupò di chiedere.
«Oh, nulla mi piacevano.» sorrise spensierato Atsuya.
«Lo immagino, ma con quali soldi li hai comprati?» insistette il più responsabile dei gemelli, consapevole che il fratello era rimasto a secco con i soldi almeno una settimana prima.
Il salmonato non increspò un sopracciglio.
«Li ho rubati a una bambina.» rispose serenamente.
«Ma Atsuya è terribile.» gli fece osservare l’argentato.
«A me non sembra, quella bambina ha preteso pure di prendere il mio posto sulla ruota panoramica.» gli rese conto il Fubuki minore.
«Ma con quali soldi avevi intenzione di andarci sulla ruota?» gli fece notare Shirou esasperato.
«Non né ho idea, ma se li avessi avuti e ci fossi salito la bambina mi avrebbe rubato il posto.» concluse senza ammettere repliche.
All’argentato non restava che sbattersi una mano sulla fronte.


Smiley's Conner:
Gn, nulla spero che questo capitolo vi possa piacere, l'immagine mi pareva perfetta per la storia.
Kisses


Smiley

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Capitolo 3
*** Di presidi solitari e tribunali ***


Di presidi solitari e Tribunali

[204 parole]
Yuuto sporse lo sguardo indagatore al di fuori della finestra, era andato nel palazzo del tribunale con suo padre che doveva svolgere alcune faccende giuridiche, quando una voce al megafono si era fatta sentire dicendo: «Nessuno può giudicarmi, nessuno mi può comandare!» il che era un evento insolito anche per un tribunale.
Inoltre Kidou pensava proprio di sapere a chi appartenesse la voce.
Si affacciò dalla finestra e, presa visione del ragazzo col megafono, gli urlò: «Akio ma che diavolo stai facendo?»
«Protesto, faccio un presidio solitario.» rispose il moro sempre al megafono.
«Ma non si può fare un presidio solitario, cioè non ha senso.» gli fece notare il rasta.
«Nessuno può giudicarmi, nemmeno tu!» gli urlò in rimando Fudou facendo alterare la già di per se scarsa pazienza del rasta.
«Ho capito, vengo giù.» tagliò corto.
«Vieni giù, vieni giù, manifesta pure tu!» fu l’urlato assenso del moro.
Il quale però ignorava che una volta sceso Kidou potesse letteralmente trascinarlo via da lì di peso, mentre il “sequestrato” urlava sentenze come “Non puoi uccidere la voce della protesta!” o “Tu non sei altro che un burattino mosso dal sistema.”
Yuuto iniziava a sospettare di dover cambiare coinquilino.
 


Smiley's Conner:
Niente, spero che anche questa Flash sia stata di vostro gradimento, purtroppo non ho trovato foto di Akio con un megafono, anche se la cosa sarebbe geniele, detto questo vi saluto.
Ricordo a tutti che un qualsiasi commento è ben accetto.
Kisses


Smiley
 

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Capitolo 4
*** Di muri bucati e poster ***


Di muri bucati e poster:


[214 parole]
«Tsunami, che diavolo è questo rumore?» urlò Yuki esasperato al di sopra del suono fortissimo.
Il ragazzo era appena entrato in casa e ad accoglierlo aveva trovato un rumore di trapano che si espandeva in tutto il pianerottolo.
«Sto appendendo con il trapano la tavola da surf al muro, non è un’idea geniale?» gli rispose dall’altra stanza Jousuke.
Al compagno d’appartamento gli ci vollero circa pochi secondi prima di fare due più due, la camera del rosa aveva quattro pareti di cui una con finestra e due troppo strette per appenderci una qualsivoglia tavola da surf, l’altra confinava con il muro di camera sua.
«Fermo! Non fare niente!» Tachimukai non fece a tempo a dire quella frase che sentì in corrispondenza della sua camera un crollo.
«Ehm… ho bucato il muro.» osservò Jousuke mentre il suo coinquilino entrava nella sua camera trovandosi il poster calcistico che più preferiva bucato dal trapano.
«Oddio, mi spiace Yuki, certo che però quel poster era davvero bruttino.» si scusò il rosa correndo in camera del biondo.
«Lo dici tu al concedente che hai rotto il muro.» gli fece presente Tachimukai con espressione inflessibile.
Il rosa impallidì pensando al signore sulla quarantina che abitava al piano di sotto e che con tutta probabilità aveva anche un fucile nel ripostiglio.


Smiley's Conner:
Qui non ho molto da dire, tranne che come sempre spero di avervi strappato un sorriso.

 

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