Tra le righe

di Alsha
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La fata di parole ***
Capitolo 2: *** La copertina di Levy ***
Capitolo 3: *** Senza titolo ***
Capitolo 4: *** Artigli di polvere ***
Capitolo 5: *** Sangue d'inchiostro ***



Capitolo 1
*** La fata di parole ***


Prima classificata nel primo turno di "Un personaggio - Cinque relazioni" indetto da rhys89 sul forum.


 
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LA FATA DI PAROLE
{Siamo tutti storie in corso}

Levy si guarda allo specchio e si vede bianca.

Non le piace il bianco, preferisce le pagine piene di parole dei libri, eppure ogni volta che guarda la sua figura di tredicenne riflessa nel vetro la vede priva di colore.

Nella sua vita non c’è stato mai nulla a renderla particolare a parte l’uscita dall’orfanotrofio e l’arrivo a Fairy Tail, come se un libro si fosse fermato al primo capitolo.

Anzi, lasciando il primo capitolo a metà perché mancavano i vocaboli per proseguire.

Vorrebbe coprirsi tutta di parole, vorrebbe riempirne la sua stanza del dormitorio fino a farla scoppiare, e poi guardare i fiumi di lettere riversarsi per Fairy Hills e giù in città, e poter dire che è tutto merito suo.


Vorrebbe essere bella come le sue compagne di gilda, che sono già splendide ragazze, ed essere abbastanza forte da poter portare a termine una missione seria, come fanno tutti gli altri.

E vorrebbe essere speciale, vorrebbe che gli altri avessero tante parole per lei, non sempre le solite che si ripassano più volte una sopra l’altra in un angolino tra il cuore e la testa e lasciano bianco tutto il resto.
[Quante cose, Levy, quante cose che vuoi…]
Come si vede buffa a fare moine al suo riflesso, immaginando di concedersi parole in gran quantità.

Piano piano il bianco sparisce e Levy si ricopre di altre parole, che le rotolano addosso come gocce di rugiada e le solleticano altri pensieri, parole nuove da dirsi.

La danza è passata dal pensiero al movimento.

Non ripete solamente le parole, le disegna nell’aria, ridendo.


Levy si lascia cadere sul pavimento e le pare di vedere quello che ha scritto nel nulla.

“Bellezza” luccica di rosa e le si appiccica addosso.

“Coraggio” è rosso fiamma e si consuma presto.

“Allegria” sembra fatta di fuochi d’artificio e porta con sé il ricordo di una risata.
[Se solo fosse vero…]
Un ultimo passo di danza che corrisponde ad un’ultima parola.

“Parole” si scrive nell’aria fatta di lettere grandi e piccole, che cadono a terra come i petali di ciliegio quando sfioriscono e si imprimono sulla pelle e sui vestiti di Levy.

Si passa una mano sulle braccia e l’inchiostro le macchia i polpastrelli.

È vero, è vero anche nello specchio, è vero sulla sua pelle e sul pavimento macchiato di lettere.

E Levy corre fuori, scalza per i corridoi di Fairy Hills diretta nel giardino e verso Magnolia, verso la gilda.

 
[Le vedi, ora, le parole che hai cercato tanto a lungo?Le vedi che si riversano in strada, per merito tuo? Ora non ci sarà più bianco, lo vedi?]

 
WRITER'S CORNER
Salve a tutti! Non vi annoierò a lungo, volevo solo introdurvi la raccolta, e darvi una piccola spiegazione.
Prima la spiegazione: le prime tre parole che Levy ha disegnato nell'aria non si sono materializzate come Solid Script in quanto sono parole astratte, e non credo sia possibile farle apparire.
Dopodiché, la raccolta in breve: come esplorare uno dei miei personaggi preferiti attraverso diverse relazioni che ha con altri personaggi.
Non vi anticipo null'altro, spero che siate abbastanza incuriositi da leggere anche le altre flash. Intanto vi saluto, vi ringrazio per aver letto e spero che vogliate farmi sapere cosa ne pensate.
Ci vediamo per il prossimo capitolo!
Kisses, Alsha

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Capitolo 2
*** La copertina di Levy ***


Prima classificata nel secondo turno del contest "Un personaggio - Cinque relazioni" indetto da rhys89 sul forum.

 
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LA COPERTINA DI LEVY
{L’apparenza (rac)conta}

Non giudicare un libro dalla copertina.

Quante volte si era ribadita di non giudicare, che era la storia a essere importante e non il guscio.

Facile a dirsi, a farsi… Impossibile.

Come si fa a ignorare le differenze dei disegni, dei caratteri, dei materiali? Sono fatte apposta per rispecchiare il loro contenuto, per imprimersi nella memoria.

Ovviamente non era solo quello il loro scopo, per Levy una copertina è la tana nelle storie, un luogo accogliente e protetto.

Sì, protetto e al sicuro.

Lei vorrebbe proprio una copertina così, di cartone e rivestita in pelle, in grado di proteggerla quasi da qualsiasi cosa.

-Lo hai trovato?

La voce del Master la
fa quasi cadere dalla scala a cui è appoggiata.

Si trovano nella biblioteca di Magnolia, Master Makarov l’ha portata lì alla ricerca di libri sul Solid Script per aiutarla a potenziarsi, sono solo loro due e pochi altri nei corridoi silenziosi che profumano di legno resinoso.

-Ah, no, non so. Mi sono… distratta.

A guardarlo dall’alto il Master sembra piccolissimo, un normale vecchietto baffuto che osserva una ragazzina che potrebbe essere sua nipote.
Levy si rimette in punta di piedi, allungandosi di lato per prendere un libro che una gentile assistente ha indicato loro. Il libro però è incastrato tra gli altri due, forse incollato per l’umidità che non si può sempre contrastare in maniera efficace.

Facendo forza ottiene di smuoverlo, ma anche gli altri libri lo seguono e le cadono addosso mentre lei vola sul parquet del pavimento.

Fortunatamente riesce ad atterrare accovacciata, ma il suo primo pensiero è per i volumi che le stanno precipitando addosso.

Solleva gli occhi e trova una mano gigante, che si restringe lasciando cadere il contenuto dello scaffale a lato della ragazzina.

Protetta e al sicuro.

Il Master le porge la mano, ora normale, per aiutarla a rialzarsi.

Se il Master fosse un libro di certo avrebbe una copertina di quelle robuste, di legno intarsiato magari, con il titolo dipinto a caratteri brillanti e uno stupendo lucchetto per proteggerlo dagli sguardi indiscreti.

Anzi, meglio, il Master è direttamente la copertina, e il libro è tutta Fairy Tail.

Levy può solo essere onorata di essere un capitolo di quella storia, di avere una copertina così.

Protetta e al sicuro.




NOTE:
- Il titolo gioca sul doppio significato della parola "copertina", inteso sia come parte del libro che come una piccola coperta, a ricordare quella di Linus dei Peanuts, l'unico oggetto in grado di farlo sentire al sicuro.
- Questa flash analizza il rapporto di Levy con una figura genitoriale, ovvero Makarov. Giusto per la cronaca, la prima flash analizzava il rapporto di Levy con sé stessa.

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Capitolo 3
*** Senza titolo ***


Prima classificata nel terzo turno di "Un personaggio - Cinque relazioni" indetto da rhys89 sul forum.
 
Oggi, due stupende ragazze si sono fatte tanta strada perché ci potessimo incontrare e perché potessimo passare una bella giornata assieme, come poi abbiamo fatto.
Angie, Eli, questa piccola storia la dedico a voi, perché siete fantastiche oltre ogni misura <3
 


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SENZA TITOLO
{Non sempre è necessario}

Lucy e Levy sono amiche per istinto.

I loro rifugi sono fatti di parole, carta e inchiostro, questo significa che possono condividerli.

In sottofondo, però, una voce sbiadita, come un’annotazione a matita a bordo pagina, le ricorda sempre che non sarà mai all’altezza della sua amica.

Anche stesa sul letto sfatto di casa sua, mentre ciancia guardando il soffitto e gesticolando su tutte le volte che si è trovata intrusi in casa e su quanto sia felice che lei invece è lì perché è stata invitata e quindi rispetta la sua autorità e altre cose, Lucy rimane sempre elegante, principesca.

È bella, formosa, il suo viso brilla anche quando mette su quel broncio da bambina, ma è quando sorride che splende di luce propria, come le stelle della sua magia.

E Levy si sente una di quelle persone che fissano il cielo di notte e si sentono piccole e insignificanti ogni volta che è al cospetto della sua amica.

Il fatto che Lucy abbia rinunciato ai privilegi dell’essere una Heartphilia non la rincuora, anzi, la fa sentire sporca di colpe mai avute, priva di una nobiltà d’animo che invece Lucy dimostra di avere.

[Come una vera principessa delle fiabe, no?]
Eppure le attenzioni dell’amica le scaldano il cuore, la fanno sentire importante.

Le parole dei suoi racconti, che solo a lei è concesso di leggere, la riempiono da dentro, azzerando le differenze che ci sono tra di loro.

Tutte le etichette si staccano e cadono a terra, anche i pregi che Levy non sa di avere brillano mentre i difetti si appianano, e dietro al sorriso luminoso di Lucy spuntano delle piccole crepe che la rendono più umana, più vicina.
[No, proprio per nulla.]
Come guardare un libro su un leggio lontano e ammirarne i pregi dei caratteri impressi sul dorso e sulla copertina, magari dipinti d’oro, per poi avvicinarsi e scoprire che quegli arabeschi stupendi si stanno in realtà screpolando.

E, magari, apprezzarlo ancora di più.

 
[E in fondo cosa importa?]



Note:
-Doppia allusione nel titolo, come al solito: ci barcameniamo tra il titolo del libro e quello nobiliare, che tutti assegniamo a Lucy e che in realtà lei non ha (e a voler ben vedere, a volte di principesco ha proprio poco, da qui il “senza”)
-Flash dedicata ai rapporti d’amicizia. Non sono bellissime queste due???

 

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Capitolo 4
*** Artigli di polvere ***


 
Terza classificata nel quarto turno del contest "Un personaggio - Cinque relazioni" indetto da rhys89 sul forum.


 
ARTIGLI DI POLVERE
{La paura è solo questione di prospettiva}
 
Il ventre le brucia come fuoco, nonostante sia l’unico punto dove non è stata ferita gravemente.
 
Brucia più delle braccia non più sanguinanti, brucia più delle gambe un tempo scorticate, brucia ogni volta che il suo sguardo scorge la figura imponente del drago di ferro.
 
Non è solo per il ricordo del dolore che evita Gajeel, è per il simbolo di Phantom Lord con cui lui l’ha marchiata.
 
Anche se è stato rimosso, è rimasto impresso nella sua testa, e fa male come se lei fosse passata volontariamente alla gilda oscura, come se avesse tradito la sua famiglia.
 
Una vocina nella testa le ripete che lei ha tradito Fairy Tail, che avrebbe dovuto essere all’altezza e combattere, che anche adesso non dovrebbe essere nella sua camera del dormitorio, ma ad affrontare il Dragon Slayer come qualsiasi mago della sua gilda avrebbe fatto.
 
E invece no, rimane nelle stanza silenziosa a guardare la polvere che si deposita sui libri che non legge più da quando è stata attaccata.
 
È come se la polvere fosse diretta conseguenza dell’arrivo del mago oscuro, quasi quei granelli impalpabili fossero artigli sottili venuti a demolirla dove tutto è cominciato, dalle sue amate parole.
 
Si insinuano tra le pagine come la consapevolezza di non essere all’altezza di affrontare uno come Gajeel fa tra i suoi pensieri.
 
La polvere sembra un danno enorme a vederla prendere il possesso di quei volumi tanto amati, pare quasi che in alcun modo potrà mai essere rimossa da dove si trova, perché ormai si è appesantita con la paura di Levy, e ogni volta che la ragazza vede Gajeel per la gilda è come se la polvere aumentasse di peso nel tentativo di raggiungere quello del ferro del Dragon Slayer.
 
Ma persino il tatuaggio di Phantom Lord è stato cancellato dal suo ventre, e quella sui suoi libri per quanto pesante è sempre polvere.
 
Basta soffiarla via.
 


NOTE:
-Ambientata dopo la saga di Phantom, subito dopo l'arrivo di Gajeel in gilda e giusto prima del ritorno di Laxus.
-Rapporti tra nemici, penultima flash. Su, che tra poco vi liberate di me!


 

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Capitolo 5
*** Sangue d'inchiostro ***


PREMESSA: questa storia è una grande what-if della saga dei draghi. Mi dispiace, Gajevy shipper di ogni  luogo che bramavate ardentemente la vostra e mia OTP, mi dispiace deludervi. Sono fieramente una Roguevy shipper, per quanto crack possa essere, quindi a tutti quanti un bel don’t like? Don’t read.

 
Storia partecipante al contest a turni "Un personaggio - Cinque relazioni" indetto da rhys89 sul forum.

 

SANGUE D’INCHIOSTRO
{Quand’è che le parole muoiono?}

 

Non vuole pensare che Rogue sia morto.

Il mondo sbiadisce attorno a lei, la sua stessa pelle si sfalda in brandelli di bianca carta velina, e l’unica cosa a cui riesce a pensare è quello a cui non vuole pensare.

Ma il mondo è diventato uno schizzo di inchiostro scuro su una base bianca che va in briciole, e questo significa che qualcosa è mutato nel passato e che quel futuro con i draghi, la distruzione e Rogue, non esisterà più.

 
-Perché non mi uccidi? Li hai uccisi tutti, perché non me?

-Non potrei mai farti del male.
 
Ha guardato quelle mani macchiate di sangue tanto a lungo, cercando di ricordarsi che era colpa sua se Fairy Tail era stata distrutta, se tutta la sua famiglia era morta, e adesso le brama, vuole che il nero cancelli il bianco di quel futuro che non sarà più.

E invece il bianco avanza, ora è rimasta solo Levy in mezzo a tutto quel nulla.

Tra poco verranno i suoi morti a prenderla, si consola.

Tra poco Fairy Tail tornerà unita.

Ecco, le sue cicatrici stanno già sbiadendo.

 
-Ti prego…!

-Non posso. Devo andare.

-Perché?! Ti basterebbe non tornare indietro e potremmo avere  un altro futuro, uno in cui essere felici davvero… non così.

-Non posso. L’ombra mi sta portando via tutto, capisci? Se non l’accontento…

-Rogue…

-Se non l’accontento porterà via anche te.

-Ma…

-Tornerò a prenderti. Fidati di me, tornerò.
 
Voleva solo sconfiggerlo per evitare che lui tornasse indietro nel tempo a scatenare tutto quello che avrebbe scatenato, e invece era successo quello che non doveva accadere.

Lui aveva tirato fuori il vecchio Rogue, quello distaccato ma buono, che aveva solo avuto un passato difficile, e lei si era convinta di poterlo aiutare.

Non ci è riuscita, e adesso è sola, una macchia nel candore di una pagina pronta per essere riempita di nuove parole, di nuove storie.

È solo una sagoma di carta rovinata, non c’è più inchiostro -non c’è più sangue- a scorrere nelle sue vene, è secco, per questo Levy svanisce.

La pelle si sbriciola e Levy guarda quei coriandoli bianchi cadere, senza fare nulla; ci sono altre mani, nere d’inchiostro, a raccoglierli e a portarli al cuore come il tesoro più prezioso.

-Sei tornato.

E anche questo futuro si riscrive.







NOTE:
 
  • Quinta flash, relazione amorosa. Sono così beeeeelli T.T
  • I dialoghi in corsivo sono tutti flashback. Giusto per sicurezza.
  • Rogue (meglio, Future!Rogue) è stato scelto primo perché con Levy mi piace tanto, secondo perché la sua ombra nera è perfetta per l’inchiostro con cui sono scritte le parole di Levy.
  • Quando ho dato il titolo alla flash stavo pensando ad un passaggio di “Cuore d’Inchiostro”, in cui si diceva che Capricorno aveva un cuore nero d’inchiostro; per Rogue, invece, era l’ombra ad essere nera, e, mischiandosi al sangue, ad annerirne il cuore. Un modo per dire che il Rogue del futuro non è cattivo di base, ma è stato “macchiato” dalla cattiveria e che quindi può essere ancora salvato.
  • Non so se avete notato, ma Levy è partita da essere una bambina bianca, priva di passato, ad essere tornata una ragazza bianca, priva di un futuro. Per fortuna c’è l’ombra nera di Rogue a poterla riempire di parole.
  • Avrei decine di migliaia di cose da dire su questa storia, ma non voglio tirarla troppo per le lunghe. Grazie a tutti.


WRITER’S CORNER
E questa raccolta è finita, con un bel coupe de teatre, la coppia che nessuno si aspettava.
Sono felice di come è andata, decisamente felice. Questa raccolta è stata un piacere da scrivere, e spero anche per voi da leggere.
Ringrazio di cuore Sophie_moore e stellaskia che mi hanno sempre puntualmente recensito. Siete due tesori. ^^
Vi lascio, con un’ultima, inutilissima notizia per spezzare la tensione: il mio inutilissimo blog di Tumblr. Per ora non c’è ancora niente, ma la sottoscritta è disposta a rispondere a domande (come se a qualcuno importasse), dare aggiornamenti (come se a qualcuno importasse) e rebloggare le cose che le piacciono di più (magari questo a qualcuno interessa…).
Pace e amore a tutti.
Alsha

 

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