the sweetest promise

di Tatia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** the sweetest promise ***
Capitolo 2: *** kindred souls ***



Capitolo 1
*** the sweetest promise ***


the sweetest promise

                               THE   SWEETEST  PROMISE

 

 

 

La superficie del lago nero era stranamente immobile, considerato il vento sferzante che soffiava in quel pomeriggio di fine aprile. Nel silenzio che abbracciava il giardino deserto si potevano udire solo due respiri leggeri, intervallati da frecciate più o meno velenose e vaghe minacce di maledizioni senza perdono.
Sotto il porticato che correva lungo tutto il perimetro della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts due figure stavano chine su una pila di libri, le cui pagine ingiallite si agitavano al vento, come sfogliate da mani invisibili.
In realtà solo una delle due, una bella ragazza con folti riccioli bruni era davvero presa dallo studio, mentre il biondo seduto accanto a lei si limitava a osservarla, fumandosi una sigaretta in tutta tranquillità.
- saresti così gentile da darmi una mano, invece di startene lì impalato a fumare? –
- no –
Hermione Jane Granger distolse per un attimo gli occhi dorati dal libro di pozioni, che la stava facendo impazzire da almeno due ore,  per posarli in quelli argentei e immobili di Draco Lucius Malfoy.
Se solo quel maledetto serpente si fosse degnato di aiutarla avrebbero già finito da almeno un’ora; in fondo,  per quanto le bruciasse ammetterlo, era lui il migliore in pozioni.
- sei irritante, Malfoy –
- e tu sei stupenda, mezzosangue –
Il biondo si alzò improvvisamente e si abbassò, piegandosi sulle ginocchia, fino a trovarsi con il viso a pochi centimetri da quello di Hermione che gli sorrise ironica, con malcelata indifferenza.
Chiudendole la bocca con la sua cominciò a solleticarle dolcemente le labbra con la lingua.
- Draco, smettila… - sussurrò Harmione, senza però avere la forza di sottrarsi al tenero tocco di lui.
Lo stava facendo di nuovo, pensò, maledicendosi per la propria debolezza. Si stava lasciando baciare da uno per cui quel bacio non significava nulla se non una conferma del potere che aveva su di lei.
Ma era poi davvero così?
- è inutile che fai la sostenuta, mezzosangue, lo so che non puoi resitermi – la provocò lui, sapendo di colpire un nervo scoperto.
Infatti, una risata secca riempì l’aria fresca del giardino.
- quanto sei presuntuoso – sbottò la grifoncina, staccandosi bruscamente. Un semplice sguardo le bastò a inchiodare il maledetto serpeverde alla colonna a cui era appoggiato.
Come si aspettava Malfoy non rispose, ma si limitò a fissarla intensamente in quegli occhi dorati, capaci di incendiargli il sangue nelle vene.  Un lieve sorriso gl’increspò le labbra, mentre in una strana carezza lasciava scivolare il dorso della mano sulle gote liscie e leggermente arrossate dal vento di quella che ormai considerava la SUA mezzosangue.
Prendendole il viso tra le  mani si abbassò su di lei, depositandole un bacio leggero a fior di labbra, incapace di rinunciare a quel tenero contatto. Contatto che si affrettò ad approfondire, costringndola ad alzarsi e cingendole la vita con entrambe le mani, per poi stringersela contro.
Una goccia di pioggia scivolò lungo il collo della grifoncina, riportandola alla realtà appena in tempo per scorgere un sorriso di soddisfazione allargarsi sul volto pallido di Draco.
Posandogli entramebe le mani sul petto spinse con forza, allontanandolo da sé, per poi a sua volta indietreggiare di ualche passo.
- tu…tu..sei veramente uno stronzo!- sbottò, avvampando per la vergogna. Cercando di ignorare la sensazione di calore che le inondava le guance, che si stavano lentamente tingendo di un imbarazzante rosso cremisi, gli rivolse lo sguardo più sprezzante che potè, ottenendo come risultato solo che il sorriso che deformava il bel viso di Malfoy si allargasse ancora di più.
Ormai pioveva a dirotto e senza nemmeno tentare di ripararsi i due rimanevano in piedi, uno di fronte all’altro, fissandosi intensamente negli occhi.
I vestiti zuppi aderivano completamente ai loro corpi, lasciando intravedere quelle curve che sembravano disegnate apposta per stare insieme.  Il cuore martellava nei loro petti, che si sollevavano e abbassavano ritmicamente.
Veloci, troppo veloci.
- ti odio, Malfoy – gli comunicò Harmione, dandogli le spalle per impedirgli di scorgere le grosse lacrime che ormai da qualche minuto le solcavano le guance,  già umide di pioggia. – ti odierò per sempre –
Le labbra rosse di Draco Lucius Malfoy si piegarono in un ghigno amaro, mentre il suo cuore si riempiva di un sentimento che ormai stava imparando a riconoscere.

- è una promessa? -

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Capitolo 2
*** kindred souls ***


kindred souls

                                  KINDRED  SOULS

 

 

 

Ci sono cose che non possono essere tenute lontane per sempre.
Cose che, anche se non dovrebbero, continueranno a cercarsi;  a volte in un silenzio, a volte nel volto di un altro.
E che, prima o poi, forse incosciamente, forse senza avere il coraggio di confessarlo neppure a sé stesse, troveranno il modo di riavvicinarsi. Di toccarsi di nuovo.
Alcune di queste cose…sono anime.
Anime gemelle, le chiamano i romantici; ma voi potete chiamarle come preferite, forti della consapevolezza che non basterà un nome a spezzare ciò che le unisce.

 

 
Non si vede bene che col cuore,

 l’essenziale è invisibile agli occhi

( il piccolo principe )

 

 

 

Due mesi dopo quel pomeriggio di pioggia di fine aprile, la promessa di Hermione Jane Granger  era stata mentenuta, anche  se i  fatti potrebbero  indurre a  pensare il contrario.
Esistono persone capaci di dirsi ti amo guardandosi negli occhi e altre che per farlo hanno bisogno di usare un linguaggio diverso.  Ma, per fortuna,  questo non cambia il sentimento che queste parole esprimono. Né la sua intensità.

 

                                                                                                           

                                                                                                      A rose by any other name would smell as sweet

                                                                                                      Una rosa, in qualunque modo la si chiami,

                                                                                                       avrà sempre lo stesso dolce profumo.

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             (Shakespeare)

 

Il sotterraneo di Serpeverde aveva cambiato faccia quella sera, in vista degli imminenti festeggiamenti di fine anno. E la stessa sorte era toccata alla camera di Draco Lucius Malfoy, anche se per motivi ben diversi.
La solita luce spettrale era stata sostituita da quella più dolce e soffusa di una marea di candele di forme diverse, sparse per tutta la stanza. Il baldacchino, solitamente ordinato e coperto da un copriletto recante in bella vista lo stemma di Serpeverde, ospitava ora due figure abbandonate tra bianche lenzuola di seta spiegazzate.
Adagiato contro lo schienale di legno, Draco Malfoy fumava beato, conscio che a rendere così buona quella sigaretta era stato l’amore di cui lui stesso portava ancora adosso i segni, sotto forma di lunghi graffi, che spiccavano come tatuaggi sulla pelle chiara della schiena.
Nel frattempo, in un gesto involontario, con una mano accarezzava le gote liscie della bruna che dormiva su un fianco, il capo adagiato morbidamente sul suo petto e i boccoli che le ricadevano deliziosamente selvaggi sulle spalle nude.
Ogni tanto non riusciva a trattenersi dal passarle una mano fra i capelli per accarezzarle il collo e, quando proprio non ce la fece più, si chinò su di lei e le depositò un bacio leggero a fior di labbra.
- buongiorno – sussurrò Hermione sulla sua bocca, mettendosi comoda fra le braccia del biondo.
- non è ancora giorno, stordita di una mezzosangue! – la prese in giro Draco, ottenendo come risposta solo una gomitata assassina tra le costole.
- dannata Granger, questa me la paghi – la minacciò, portandole una mano sulla nuca e tornando a ghermirle le labbra rosse e piene, con maggior forza di prima.
Sentendo la lingua di Malfoy farsi spazio nella sua bocca socchiusa la grifoncina si aggrappò a lui, artigliandogli le spalle con entrambe le mani, per poi rispondere al bacio con una passione che solo il biondo principe di Serpeverde era capace di infonderle.
- Draco, dobbiamo parlare… - azzardò Hermione alcuni minuti più tardi, staccandosi dal biondo quel tanto che bastava per fargli capire che era seria.
Perdere il contatto di quelle labbra meravigliose sulle sue ebbe il potere di far sentire Draco come se avesse appena ricevuto un pugno nello stomaco.
- parlare? – sussurrò, prendendole il mento tra le mani, costringendola a sollevare il capo fino a trovarsi occhi negli occhi.  – non…ho…nessuna…voglia…di…parlare…mezzosangue…- le comunicò, ricoprendola di baci tra una parola e l’altra.
Hermione sorrise, lasciandosi coccolare e cercando di non stupirsi come le prime volte di quel lato di Draco che lei sola conosceva.
Ebbene si, Draco Malfoy era dolce.
Era tenero e attento, a dispetto della sua algida apparenza di eleganza e menefreghismo.
- no, Draco, dico davvero… -
Facendo leva sui gomiti la grifoncina si sollevò a sedere e, sempre restando fra le sue braccia, si voltò per guardarlo in faccia.
Ci sarebbe voluto un miracolo per farle dire quelle due parole, le più difficili del mondo.
Inspirò a fondo, cercando di farsi coraggio.
Vedendola così pensierosa nella mente del biondo Serpeverde si accese un campanello d’allarme. Non gli sembrava di aver mai visto una simile espressione sul volto di Hermione; sembrava…spaventata.
Che si fosse stancata di tenere nascosta la loro relazione? In effetti anche lui ne aveva le tasche piene di tutta quella segretezza; di dover far finta di nulla davanti agli altri, di non potersi concedere una passeggiata insieme in riva al lago, se non in piena notte, con la complicità del buio e come testimoni solo le stelle.  
Anche lui era stanco, ma mollare a quel punto era da matti!
- lo so che è tanto che andiamo avanti così, mezzosangue, ma credevo fossimo d’accordo. Anche io sono stufo, cosa credi? –
Hermione lo guardò interrogativa, senza capire assolutamente di cosa stesse parlando ma lui, fraintendendo l’espressione che le si era dipinta sul volto, le fece cenno con un dito di non interromperlo.
- lo so – ripetè, passandole una mano tra i folti riccioli bruni – ormai è quasi un mese che ci vediamo di nascosto e fa schifo. Fa schifo davvero! Ma sai cosa farebbe ancora più schifo?uscire tutti insieme, io,  te, quel poveraccio di Weasley e il prode Potter! – sbottò, riuscendo addirittura a strapparle una mezza risata.
Abbassò il viso, per  trovarsi allo stesso livello di quello di lei – è fatta Granger! Tra una settimana la scuola sarà finita e una volta fuori di qui potremo fare quello che ci pare! –
Hermione rimase un attimo in silenzio, incapace di trovare le parola adatte.
Aveva frainteso completamente! Ma aveva frainteso in un modo che glielo fece apparire tenerissimo.
Per una volta fu lei a prendere l’iniziativa e, posandogli una mano sulla nuca lo tirò a sé, appoggiando le labbra su quelle di lui, già schiuse e pronte a rispondere al bacio.
- veramente…non era di questo che volevo parlare – ritentò la grifoncina, prendendogli una mano e giocherellando con l’anello d’argento che lei stessa gli aveva regalato.
- ah no? –
- no- ribattè lei, scuotendo il capo a mo’ di diniego
Rimasero  per un attimo a fissarsi negli occhi, il tempo necessario perché Harmione capisse che quello era il momento giusto.
O adesso o mai più.

 - Draco, sono incinta –

 Il silenzio che seguì questa dichiarazione serbava in sé tutta l’incertezza che caratterizza il silenzio stesso.
Ma quello sguardo….
Quello sguardo, Hermione Jane Granger, non l’avrebbe mai dimanticato.  

 

 

 

C’è un modo in cui un ragazzo guarda la donna di cui è innamorato; sembra un bambino il giorno del suo compleanno. Tratta la donna come se fosse un regalo che ha aspettato tanto ad aprire…e adesso non vede l’ora di scoprire quale tesoro contiene.

(100 ragazze, film)

 

 

 

 

 





Spazio autore :

anna96, silvia90, cicci92 e MakyCullan, questo capitolo lo dedico a voi.
Ho davvero apprezzato i complimenti che mi avete fatto per “the sweetest promise” e ci tengo a dirvi che non avrei mai scritto questa shot, se non fosse stato per le vostre recensioni. Perciò..grazie. grazie davvero. Spero che questo capitolo vi piaccia come il precedente e, soprattutto, che non rovini il bel ricordo che ne avevate.
Fatemi sapere cosa ne pensate e vi prego, non siate troppo cattive se non dovesse piacervi! 

Un bacio *v*

Tatia ( giulia )

 

 

 

 

 

 

 

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