star trek assemble : ep . 94 : L'ombra

di batuffoloki
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***
Capitolo 8: *** 8 ***
Capitolo 9: *** 9 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


“Diario  del  capitano. Stiamo  per  ospitare  sull’enterprise  due dei più  rissosi  ambasciatori  del quadrante: l’andoriano  Th'iqysrith e  il  tellarita   Dvorggin Donsh . I  due vengono col fermo  proposito  di litigare sulla  mia astronave, in quanto non riescono  a trovare  un altro territorio neutrale  per farlo. Il loro  problema  è  che  alcune ‘astronavi  mercantile tellariti sono  state  attaccate, in   diverse  occasione, da  quello  che sembra un incrociatore  andoriano , fuggito  dopo  averle  depredate. Questo  rischia  di minare  l’alleanza tra  andoriani  e tellariti ,che  insieme ai  vulcaniani  e  ai  terrestri,  sono membri  fondatori  della federazione . Per  fortuna  a  dirimere  la questione  ci sarà  una  celebrità nel  mondo  della diplomazia : l’ambasciatore Sarek. Per  la felicità  di  suo  figlio,il  mio  primo  ufficiale  Spock  che  adora averlo  intorno! Vanno  così  d’accordo ! Un  quadretto  commovente....uhm computer  cancella  l’ultima frase.”

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“Capitano  ,attracchiamo!” La voce di  Sulu  proveniva dall’interfono e lo  avvertiva che  erano  entrati  in orbita a Vulcano.
Lui  e Spock  erano  sala  teletrasporto  due,  e stavano per  prendere   a  bordo l’ambasciatore  Sarek. Erano  entrambi  molto infelici.Spock  non era  mai  andato  d’accordo  con  suo  padre, ma  da  un pò lo  detestava  doppiamente. Esattamente da quando  aveva scoperto  che  gli  aveva nascosto per  decenni l’esistenza di un fratello. Kirk  invece sopportava a malapena l’arroganza dell’anziano  vulcaniano. Inoltre avvertiva la palpabile tensione del  suo primo  uffciale . Non  sapeva cosa  lo  preoccupasse, ma  non c’era  un rapporto  di  confidenza tale  tra  i  due,  perchè  glielo potesse chiedere  apertamente. L’unico che poteva farlo  era Loki. Gliene avrebbe parlato  alla prima  occasione. Spock se  ne stava  rigido come  un palo  alla consolle  quando  ricevette  il  segnale dal  pianeta. Gli  comunicavano  che qualcuno  era  pronto  a salire a bordo. Quando il trasporto  fu ricevuto  dal  computer dell’enterprise  premette  i  comandi  che permettevano  di  ricomporre la  persona  e attese  di  vedere suo  padre materializzarsi  sulla  piattaforma. Ma con sua enorme sorpresa,  già mentre  il  corpo  si  solidificava ,comprese che quella era una donna. Una donna che conosceva molto  bene: Amanda ,sua madre! Gli  andò incontro e le allungò un mano per aiutarla a scendere.
”Papà , è in ritardo?” Le chiese perplesso. Lei  lo  guardò  esitante. Poi  i  suoi  occhi  parvero  farsi  acquosi  di  lacrime.
”Papà  è  scomparso!”

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Capitolo 2
*** 2 ***


“Si  accomodi e attenda . Il  dottore  sarà  da  lei  appena  avrà terminato  la  visita  in corso.“
La  scosciata signorina  aveva accompagnato  Sarek   in una stanzetta bianca arredata con   una  poltroncina  e  una  pianta olografica, che  non necessitava acqua o  di  essere spolverata. Tutto  lavoro  risparmiato .C’era  anche  un sintetizzatore  alimentare,  alla parete, con  cui il  vulcaniano avrebbe gradito  prepararsi un te , ma  non era certo di  quando il  dottore  l’avrebbe chiamato. Meglio aspettare  seduto,  meditando,  per  apparire  il  più  rilassato possibile . Il  dottor Chang, esperto  di  genetica,  era l’unico  che poteva  aiutarlo . Si  diceva  in giro  che  praticasse tecniche  sperimentali senza alcuna remora  morale. Era  proprio  quello  che  gli  serviva  , perchè la  medicina  ufficiale  non poteva  aiutarlo . Inoltre  il  dottor  Chang aveva  il  suo  studio  su  Namaxera, un  mondo  al  di  fuori  della federazione,  e  quindi  non soggetto  alle sue leggi  e  ai  suoi  controlli .  Nessuno  l’avrebbe mai  saputo. Era  perfetto  per  lui. Certo  si  rendeva  perfettamente conto  che  anche  con queste terapie sperimentali  le possibilità  di  guarigione  erano  remote.  Ma  qualcosa doveva pur tentare. Si  mise  tranquillo  , chiuse  gli  occhi  e  si  dispose   a una paziente attesa.

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“Sai  mi  ero  accorta da  un pò  di  tempo  che  aveva qualcosa che  non andava. Era  sempre stanco,e  ogni  tanto  aveva la febbre. Poi però  ha  cominciato  anche   a dare  i numeri “.
”Dare  i numeri?”
La spiegazione di  Amanda si  stava facendo  troppo  pittoresca  perchè  Spock   la potesse seguire  con  facilità. Lui , Kirk  e il  dottor  McCoy  si  erano  riuniti  in  sala tattica dove Amanda stava raccontando  loro  cosa era successo.
”Si , insomma,  ogni  tanto  dava di  matto.Sbottava all’improvviso. Lui è stato  sempre  composto  e  impassibile. Capisci  al  mia sorpresa,quando  succedevano  questi  strani  episodi ?Non l ‘avevo mai  viso così. Alla fine  l’ho  trascinato  da  un medico  e  la diagnosi  è stata sindrome di  Bendii.”Concluse la donna sconsolata. McCoy  si  affrettò a controllare sul  suo tricorder cosa fosse questa  malattia di  cui  non aveva mai  sentito parlare. Dopo una veloce lettura emise  un fischio .
”E’ una cosa seria.”Commentò.”Non c’è cura”.Poi  si  ricordò  che  Spock  era nella stanza e  si  domandò  se  non fosse  stato troppo  brutale. Ma il  giovane  vulcaniano non era  l’unico  ad essere stato  colpito duramente dall’infausta notizia. Anche  Kirk  era  preoccupato. Se  Sarek era malato  chi  si  sarebbe  occupato  dei  due  rissosi  ambasciatori  che doveva ospitare? Sapeva  che era  molto  egoista da parte sua fare simili considerazioni , ma  che ci poteva fare?
”Ed è per  questo  che  è  sparito ?Cioè  la  notizia della  sua  malattia  è stata  insopportabile per  lui? Teme  che  possa  aver  commesso  qualche  sciocchezza?” Chiese alla donna  . Doveva cercare  di  capirne di  più  per  trovare una soluzione.

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Capitolo 3
*** 3 ***


“La sindrome  è  lenta  nel  suo progredire   Sarek  pensava di  poter continuare   a lavorare ancora  un pò. Ma  poi  ha  capito  che quando  si  fosse  venuto  a sapere della malattia, tutti   i suoi  giudizi , sarebbero  stati messi forse. Quindi  una  volta ricevuta la diagnosi  avrebbe dovuto  comunque lasciare  il  lavoro.Tu  sai  che  il  lavoro  è  sempre stato  la cosa  più  importante  nella vita di  tuo  padre. Non  ha  potuto  sopportare  il pensiero di perderlo.Per questo  temo che abbia  potuto  compiere  una sciocchezza.” Concluse Amanda disperata.
Spock  sapeva perfettamente  quali  erano  le  priorità  di  suo  padre  e  l’ipotesi  che  non avesse retto  all’idea di  dover  abbandonare  il  lavoro  pareva  logica anche   a lui.
”Va  bene mamma  mantieni la calma. Lo  troveremo in qualche  modo.“ Cercò  di  rassicurarla.
”Non  per sembrare  insensibile, ma  chi  si  occuperà  degli  ambasciatori,mentre  noi  faremo indagini  sulla scomparsa di  Sarek ?”Si intromise Kirk.
Spock  ci pensò  su  seriamente. Era  in ansia  per  sua  madre ( non per  il  vecchiaccio , ci  mancherebbe) ,ma  rimaneva pur  sempre  un ufficiale della flotta astrale   e  non poteva  venire  meno  ai  suoi  doveri . Occorreva  una  persona  intelligente, paziente   e sensibile  per risolvere  il problema.
 “Ma  certo  ..se  ne  occuperà  Loki !“ Concluse dopo  un ‘attenta analisi.
Kirk  si  diede mentalmente dello  stupido  per  non averci pensato prima .Certo  Loki  era  la persona  giusta su  cui  scaricare  certe grane.
“Ok !" si  limitò  a rispondere.

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Era passata  circa  mezz’ora  e  il  dottore  non si  era  fatto  vivo . Probabilmente   era  molto  richiesto,aveva molti  appuntamenti  da smaltire.  Sarek pensò  che  non gli  restava  che attendere.  Era  la cosa  più  logica da fare . Ma  sentiva  montargli  dentro  un ‘inquietudine  che  non aveva  mai provato prima. Un  sintomo  della  malattia , pensò  tristemente. La  porta si  spalancò all’improvviso facendolo  quasi  sussultare.Cosa che non gli  era  mai  capitata prima,anche questa sua mancanza di  autocontrollo  era dovuta alla malattia. Ma  non era  la giovanotta vestita  in  modo  succinto , bensì un vulcaniano  di  mezza età,  vestito con  una tunica  bianca. Aveva  i  capelli lunghi  fino  alle spalle e una folta barba brizzolata. Si  sedette  sulla  poltroncina  accanto  alla sua. Lo  guardò e  poi gli sorrise.
 “Così  finalmente ci  riincontriamo. “Sussurrò.
”Dice a  me ?”Chiese Sarek  perplesso . Lo  conosceva? Frugò  nella sua  memoria, ma  non riuscì  ad associare  un nome  al  volto.Poteva essere ancora  la malattia che gli  faceva perdere  la  memoria? Era  una valida  ipotesi ,anche perchè più fissava quegli occhi  e  più gli  rammentavano  qualcosa. Li  aveva già  visti , ma era successo  tanto  tempo fa,più di  trent’anni. No .Impossibile  , era solo suggestione!

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Capitolo 4
*** 4 ***


”Si  sono io!” L’uomo  buttò  li  queste parole come se  sapesse che Sarek  stava scavando nei suoi  ricordi.
Ma lui  ancora  non capiva.
”Padre.” Aggiunse  infine.
L’ultima parola colpì l’anziano  vulcaniano  come  un pugno  nello  stomaco. Non  si  era sbagliato. Erano passati più di  trent’anni  dall’ultima volta che aveva visto suo  figlio. Il suo primo  figlio. Quello che aveva dovuto richiudere  in una clinica (un modo  gentile  per dire  manicomio) perchè ricevesse cure adeguate. (in realtà perchè era davvero  troppo  strano per presentarlo in società e gli  causava troppo imbarazzo .Ma  più di  ogni cosa sarebbe stato  nocivo per  la sua carriera.).Poi  quando il  ragazzo  era diventato  maggiorenne  se  ne era andato  e  Sarek  non lo  aveva più  cercato. Ora era  qui  davanti  a  lui . Come  doveva comportarsi? Dopotutto non sapeva nulla di  lui. Di  quello  che aveva fatto in tutto questo  tempo.
”Che cosa vuoi?” Chiese semplicemente vinto  dall’imbarazzo.
”Aiutarti.”Fu l’inaspettata risposta dell’uomo. Davvero?”Nessuno può  aiutarmi. “
”Non  questo  ciarlatano, di  sicuro , ma  io  conosco  qualcuno  che può.” Gli assicurò Sybok.
Sarek  sentì la rabbia montargli  dentro . Un effetto  della malattia era la perdita di  controllo  delle emozioni.
”Non ti  aspetterai che ti  creda. E poi perchè proprio ora , ti  fai  vivo?”
”Perchè hai  bisogno  d’aiuto  e  io  ho superato il  rancore che provavo per te. E’ stato un lungo  cammino , ma  ora aiuto la gente a vedere  la luce  ,cioè la verità.”
Sarek era stupito. Aveva passato la vita  a vergognarsi  di  questo  strano  figlio  di cui  non riusciva   a spiegarsi  l’eccentrico  comportamento . E  forse si  era sempre sbagliato. Forse. Dopotutto niente gli  assicurava che stesse dicendo la verità. Che  non fosse  una trappola per vendicarsi. Ma d’altro  canto  che aveva da perdere?Neppure  lui  aveva veramente creduto  nelle cure che poteva offrirgli  il ciarlatano  che  lo stava facendo  attendere  un ‘eternità.
”Che cosa hai fatto in tutti  questi  anni?” Gli  chiese.
Ed era sincero .Voleva capirlo. Era tardi  forse  per riaggiustare  il loro  rapporto , forse  non gli  rimaneva tempo  abbastanza , ma voleva lo  stesso  tentare di  capire.
”Cosa  fai ora?”
”Guido una chiesa. Hai mai sentito parlare di  Phosperein, la chiesa della luce?”
”Vuoi guarirmi  con  la fede?”Chiese Sarek  stupito  da questa rivelazione.
Certo  che aveva sentito parlare di  Phospherein , chi  non l’aveva sentita?
”La fede guarisce  l’anima, ma il mio  finanziatore  è in possesso di  tecniche che guariscono  anche  il  corpo”Lo rassicurò.

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Capitolo 5
*** 5 ***


Loki  non  ci  credeva ancora  .L’avevano incastrato. Il capitano Kirk aveva accompagnato  Spock e Amanda su  vulcano  per indagare sulla scomparsa di  Sarek. Mentre lui  era rimasto  al  comando  dell’enterprise con  l’incarico  di  dirimere la questione tra andoriani  e tellariti. Loki  non capiva perchè  Kirk all’improvviso  ci  tenesse così  tanto  ad aiutare Spock . Cioè  si  lo  capiva .Avrebbe fatto  qualunque cosa  per  non stare  li  a sentire  il  tellarite  e  l’andoriano  che sbraitavano. Certo  non  lo  faceva per  amicizia. I rapporti  tra Kirk  e Spock    non erano  cattivi. Si  stimavano come  ufficiali e  come persone. Ma  non c’era questo  grande affetto  tra  i due. Quindi  Jim  agiva solo  per  interesse. Il  suo ! Ora  però  era  arrivato il  momento  di  smetterla di  lamentarsi e  concentrarsi  su  quello  che stava accadendo. Un tipo  tarchiatello ,col  muso  porcino , l’ambasciatore tellarite  Dvorggin Donsh ,stava  sbuffando  come  un cinghiale  inferocito  contro  un tipo  alto  e segaligno,  l’ambasciatore  andoriano  Th'iqysrith. Quest’ultimo  a sua volta non gliele  mandava certo  a dire,  in più si  divertiva  ad  irritarlo,  muovendo  in continuazione  le antenne,  cosa  che  mandava su  tutte  le furie  il  tellarite. Ora basta , sbottò  Loki  nella sua testa!
”Signori, per favore  contegno.” Intimò ai  suoi  ospiti , anche se  probabilmente  il  concetto  stesso di  contegno   era  ignoto a questa gente.”Vogliamo  fare, pacificamente  il punto  della situazione?”
Ovviamente  dovette ripetere  più  volte  la sua richiesta prima  di  ottenere  l’attenzione  dei  due  litigiosi  individui. Alla  fine  dopo aver  alzato  lui  stesso  la voce  ottenne l’agognato  silenzio,interrotto  solo  da  qualche sbuffo  proveniente dal  tellarita e da un fastidioso fruscio  proveniente dalle antenne dell’andoriano. Dopo  aver discusso,non senza difficoltà i  motivi  del  litigio,  riuscì  ad appurare  che  i  tellariti  accusavano  gli  andoriani  di  averli  attaccati a tradimento distruggendo tre delle loro  navi  mercantili  in meno  di un mese. A  loki la cosa pareva assolutamente senza senso. Tra andoriani e tellariti  c’era stata guerra aperta fino  ad  un secolo  fa  quando  era stata firmata  la tregua e  con  la terra e vulcano  erano  diventati  i pianeti  fondatori  della federazione  , che ora  annoverava  un gran  numero  di membri . Quindi a che scopo riesumare un ‘antica ostilità dopo un secolo  di pace faticosamente conquistata ?

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Capitolo 6
*** 6 ***


Avevano  abbandonato la sala d’attesa del  dottore tra le proteste della fanciulla, coperta da  poca stoffa ,ed erano  saliti sulla navetta privata di  Sybok  che  li  aveva condotti sino  alla spettacolare cattedrale nel  deserto. La costruzione di  marmo  bianco  si  innalzava imponente nel  deserto  dalle sfumature violacee, lasciando  a bocca aperta chiunque si  avvicinasse  in volo . Era la chiesa di  Phospherein  anche  nota come la chiesa della luce. La luce a cui  si  riferiva era quella della  mente : l’illuminazione, la  presa di  coscienza. Era  una dottrina che  affascinava  ed  attirava  le  persone più colte, e  facoltose del quadrante. Era  la religione del  futuro. E Sybok  ne era il  profeta.
“E’  questo  che fai  ?” Chiese Sarek  sorpreso  e a suo  modo  affascinato.
Sybok  annuì .”Porto la  luce della conoscenza e della consapevolezza nella  mente delle persone tormentate.“
Quindi  Sarek  aveva sbagliato  tutto. Aveva allontanato da se quel  figlio  credendo  fosse nato così , diverso  dagli  altri , a  causa del parto  difficile che aveva causato la  morte di  sua  moglie. Invece, forse  , aveva davvero un dono .Non poteva essere diversamente. Se fosse stato un ciarlatano  non avrebbe potuto attrarre  così tanta gente. L’ascesa di Phospherein  era stata rapida e inarrestabile. Suo figlio  quindi  era colui  che chiamavano il “profeta”. E ora voleva donare anche  a  lui la luce, ma Sarek  era consapevole  che  nulla è  gratis nella vita. L’enorme  portone decorato da  figure angeliche si  spalancò permettendo loro  di  entrare  in  un ampio  salone, arredato  da folti tappeti intessuti  a mano , quadri  di chissà  quale rarità e statue di  marmo bianco  raffiguranti   prosperose   fanciulle. Una bellissima donna vulcaniana venne  loro incontro per accoglierli.Aveva i  capelli biondi una caratteristica  insolita  per  un vulcaniano. Il  profeta strinse  le sue mani  e  la ragazza accolse quel  gesto come  la benedizione  di un papa: con  estrema reverenza e gratitudine.Ma nel  suo  sguardo  c’era qualcosa di  strano .Pareva spaventata come se avesse appena visto la  morte  in faccia.
”Lui  è  qui”.Gli  riferì con un brivido .
”Grazie Elisabeth , vai  pure” SYbok  non pareva  altrettanto preoccupato . 
“Lui  chi ?” Chiese Sarek  incuriosito .
”L’ombra “

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Capitolo 7
*** 7 ***


“Signori  la situazione  è  talmente assurda da rasentare  il  ridicolo. Per  quale ragione  il popolo  andoriano  dovrebbe  attaccare  delle astronavi  tellariti ? Dopo  cento  anni  di  pace stabile e di proficua  alleanza?” Loki  stava  cercando  disperatamente di  far ragionare  i  suoi  ospiti , ma  capiva che era  un’impresa  ardua persino per  lui .
”Perchè  sono  dei poveri minorati?” Grugnì Dvorggin Donsh perdendo  bave dal  muso  porcino. 
“Oh  invece questo  maiale  ha  un  intelligenza superiore  vero?”  Rispose Th'iqysrith scattando in piedi  come  una  molla e muovendo  furiosamente  le antenne.
 “Non  pensate che ci  possa essere sotto  qualcosa ?  Che  ci  sia  qualcuno  interessato  a farvi litigare  e  a  mettere  in dubbio  un ‘alleanza che  è  alla base della stabilità  della federazione stessa.?” Sbottò  Loki  battendo  un  pugno  sul  tavolo  nella speranza di  catturare  la  loro  attenzione.
I  due gli  riservarono un ‘occhiata annoiata. L’idea di  essere  vittime di  un complotto probabilmente  li  aveva  già  sfiorati. Ma  a  causa della   loro  natura  aggressiva e della loro  antica rivalità ,  preferivano  pensare  che  il  colpevole fosse l’alieno   che avevano  davanti  e  il  suo  popolo. Preferivano  di  gran  lunga  l’idea  di sfogare  la loro  rabbia e  il  loro  odio  contro  un vecchio  nemico  che  conoscevano  bene, e  avevano  già  combattuto , piuttosto  che  contro un nemico  ignoto che avrebbe presentato  chissà  quali  incognite. Insomma  combattere  l’uno  contro  l’altro  li rassicurava  ,in qualche  ,modo !
 “Cercate di  capire  che se  fosse  così , se  ci  fosse  una terza parte  ignota  ,il  problema sarebbe molto  più  grande di  quello  che  è  ora. Non  coinvolgerebbe  solo  voi  due   e le vostre  faide  passate  , ma  l’intera federazione  . Quindi  è  mio  dovere accertarmene. Per  questa ragione  ho chiesto  al  signor Sulu,il mio  ufficiale tattico, di  riprogrammare  la rete   delle  boe di  segnalazione  federali  nell’area  in cui  sono  state colpite  le prime  tre astronavi  tellariti. Aspetteremo  sperando in  un nuovo  attacco e  quando  accadrà saremo  pronti  a  intervenire.”Le  parole di  Loki  furono  accolte da un certo  scetticismo  da  entrambi   i  contendenti che  ancora avrebbero  preferito sfogare la  loro  rabbia  uno  contro l’altro.
D’altro  canto l’idea che  fosse  coinvolta  una  minaccia estranea era assai più  spaventosa e andava presa con  estrema serietà .Quindi  alla fine fecero un grande sforzo  per  placare  i loro  animi  in subbuglio   e attendere  di  svelare finalmente  il  volto  del  nemico ignoto .

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Capitolo 8
*** 8 ***


Sybok  aveva condotto Sarek in  un area più riservata della cattedrale. Poi gli  aveva mostrato un sacca. Conteneva  una sostanza rossa e vischiosa :pareva sangue umano .
”Questo  ti guarirà.“Gli assicurò  il  figlio.
Il  vecchio non capiva. Non  sapeva che  i  vulcaniani  potessero  ricevere  trasfusioni  di  sangue terrestre  e  sopratutto che questo  apportasse   dei  benefici alla loro  salute. Forse aveva sbagliato  a lasciare  lo  studio  di  quel  medico  ed  era caduto  nelle mani  di un ciarlatano  ben peggiore.
”Però ,come tu  ben  capirai ,io non finanzio Phospherein da solo. La chiesa  vive grazie alle donazioni di benefattori. Uno  di  questi in particolare.  E’ un  tipo  veramente eccentrico, ma  affascinante. E’ socio  delle industrie Krylor che devolvono  alla chiesa  ingentissime  somme. Ogni  tanto  devo  assecondare  il  suo  volere. Ma  non mi  ha  mai  chiesto niente che sia contrario alla mia etica. Oggi mi  ha  chiesto  di incontrarti ,non so perchè. Io lo conosco come  l’ombra. Un  nome appropriato perchè nel  suo  animo  percepisco la totale assenza di luce. Per  me lui  è  la  più  grande sfida nella mia carriera. Riportarlo  nella rifulgenza. So  che un  giorno  riuscirò  a  farlo . “ Sybok  sembrava  profondamente radicato  e  sereno  nella sua  convinzione.
Come se  si  trattasse della sua  più  grande  missione, del  destino  per  cui  era  nato. Sarek non  aveva  idea  di  chi potesse essere questo individuo,  che  voleva incontrarlo,  e  cosa  volesse da  lui, ma  ormai  la curiosità tipica dei  vulcaniani   lo  divorava , indipendentemente dal  fatto  che  la cura funzionasse o  no. Annuì indicando la  porta e  Sybok la  aprì. Il  gelo  lo  assalì istantaneamente penetrandogli  fin nelle ossa. Era  la sensazione più strana che avesse mai  provato . La stanza completamente  bianca, come  tutte  le altre, riluceva  per  il  sole del  deserto  che  penetrava attraverso le  ampie  vetrate. Nonostante questo al  centro  della stanza vi  era  una pozza d’oscurità ,come se  la figura che  vi  albergava,  avesse  la capacità  di inghiottire  la  luce stessa. Il  vecchio fu  assalito da qualcosa che  non aveva mai  provato  prima  in vita  sua . Era  un ‘intensa sensazione di puro  terrore e non era  una conseguenza della malattia,  ma   emanava dalla figura  vestita di  nero,  e  incappucciata, al  centro  della zona  oscura: l’ombra , mai  nome  avrebbe  potuto essere  più appropriato .”Vieni  più  vicino. “ La  voce risuonò  spettrale  quasi  fosse  un sospiro  dall’oltretromba.”Cosa  vuoi  da  me ?” Chiese  Sarek diffidente. Faceva fatica a muoversi  come se  l’oscurità fosse  palpabile e  lo  avvolgesse  come  melassa. La  figura  si abbassò  lentamente  il  cappuccio  del  mantello che gli  celava  il  volto . Quando  Sarek  vide  chi  era  la  paura si  tramutò   in orrore  : una sensazione  atroce  che  non solo  non aveva mai  sperimentato  prima , ma  non sapeva neppure  potesse esistere. L’ombra allungò la  mano fino  a toccarlo e il  suo  tocco  era talmente gelido  che il  vulcaniano  sentì  la pelle bruciare. 
“Tu  l’hai conosciuto ....” Gli  sibilò l’ombra criptica.
Ma Sarek  capiva perfettamente a chi si  riferisse.
”Voglio  carpire i  ricordi  e  le  impressioni  che hai  di lui. E’ il prezzo  da pagare per avere  il  sangue di  Khan che ti  guarirà  dalla tua malattia.”
Sarek  sapeva che se  fosse  uscito  vivo  di lì  avrebbe dovuto  avvertire quella persona  e  anche suo  figlio  Spock ,perchè  forse erano  in  pericolo.Se  fosse soppravissuto  ,ma mentre  l’oscurità  lo  divorava dall’interno  la sua speranza di  rivederlo  scemava rapidamente.
 “Non  farti troppi  problemi  vecchio .Quando  te ne andrai di  qui uno  dei miei potenziati farà in modo  che nella tua mente resti una sorta di  buco nero .Non ricordera più nulla di  quello  che è successo  oggi.”Gli  assicurò l’ombra vanificando ogni  sua speranza.

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Capitolo 9
*** 9 ***


“Rapporto.“Chiese Kirk  quando  fecero  ritorno un paio  di  giorni  dopo  sull’enterprise.
Gli  ambasciatori  andoriano  e tellarite avevano  appena lasciato la  nave  ,sulle  loro rispettive   navette, per far ritorno  sui  loro  pianeti natali. Appena  in tempo  perchè Kirk  li  schivasse,  pensò  tra  se  loki  risentito!
.”Abbiamo  avuto un colpo  di  fortuna. Una delle boe di  segnalazione nello  spazio tellarite ha rilanciato un sos di  una  nave mercantile tellarite, senza equipaggio , che era sotto  attacco. Abbiamo  raggiunto  le coordinate  alla massima velocità .E lì  ci  siamo  trovati  di  fronte a una veloce fregata andoriana .”
”Accidenti  , quindi  era  vero? Gli  andoriani  hanno  riacceso  le ostilità ?” Commentò  il  capitano  stupito .
”Apparentemente ...La  nave ,che abbiamo  bloccato  senza troppa difficoltà , data  la differenza di  stazza, in realtà era  anche essa automatizzata.”
”Telecomandata intendi ?Curioso !”
”Già .Senza equipaggio .Il  tellarite quindi  ha accettato la mia  ipotesi  che  i  mandanti  di  quegli  attacchi  potessero non essere  gli  andoriani .L’astronave  si  è autodistrutta quando  abbiamo puntato un raggio  traente  su di  essa nel  tentativo  di  tirarla a bordo .Ma non preoccuparti i  danni  all’enterprise  sono stati minimi .Questo però  ci ha  precluso  la possibilità di indagare  sui  mandanti  degli  attacchi.”
”Sicuramente qualcuno  che vuole  destabilizzare  la federazione dal  suo interno. “
”L’ammiraglio Foster ha già passato la questione al  vaglio  dei  servizi  segreti ,ma dimmi  piuttosto  come  è  andata la vicenda di  Sarek .Devo  andare a  consolare  il povero  Spock ?‘”Chiese Loki che  non riusciva  più a contenere la sua curiosità.
”Macchè !E’  stato  tutto un equivoco .Il  vecchio che  non aveva digerito la diagnosi  infausta era andato  a farsi un giro  con la sua navetta. Quando  è  tornato  McCoy  l’ha sottoposto  ad analisi  ed  è risultato  che  è  sano come  un pesce.”Kirk  condì il  tutto  con una risata sghignazzante .
"Quindi  il primo  medico ,che  gli  aveva diagnosticato  la sindrome di  bendii , si  era sbagliato ?”
″Esatto .ora  come minimo  il  vecchiaccio  lo  farà  radiare dall’albo .Però  non c’è  dubbio  .Le analisi  mostrano che  non ha  nulla  !”
”Meglio  così .Spock  è  già  tanto  tormentato”
”L’hai  notato  anche tu  ?Che ha ?"Chiese Kirk  curioso .
Loki  si  strinse nelle  spalle. “Non  volevo  ficcanasare , ma  alla prima  occasione glielo  chiederò”Gli  assicurò  alzandosi
.

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