star trek assemble : ep . 94 : L'ombra di batuffoloki (/viewuser.php?uid=860255)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***
Capitolo 8: *** 8 ***
Capitolo 9: *** 9 ***
Capitolo 1 *** 1 ***
“Diario del capitano. Stiamo per ospitare sull’enterprise due dei più rissosi ambasciatori del quadrante: l’andoriano Th'iqysrith e il tellarita Dvorggin Donsh . I due vengono col fermo proposito di litigare sulla mia astronave, in quanto non riescono a trovare un altro territorio neutrale per farlo. Il loro problema è che alcune ‘astronavi mercantile tellariti sono state attaccate, in diverse occasione, da quello che sembra un incrociatore andoriano , fuggito dopo averle depredate. Questo rischia di minare l’alleanza tra andoriani e tellariti ,che insieme ai vulcaniani e ai terrestri, sono membri fondatori della federazione . Per fortuna a dirimere la questione ci sarà una celebrità nel mondo della diplomazia : l’ambasciatore Sarek. Per la felicità di suo figlio,il mio primo ufficiale Spock che adora averlo intorno! Vanno così d’accordo ! Un quadretto commovente....uhm computer cancella l’ultima frase.”
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“Capitano ,attracchiamo!” La voce di Sulu proveniva dall’interfono e lo avvertiva che erano entrati in orbita a Vulcano.
Lui e Spock erano sala teletrasporto due, e stavano per prendere a bordo l’ambasciatore Sarek. Erano entrambi molto infelici.Spock non era mai andato d’accordo con suo padre, ma da un pò lo detestava doppiamente. Esattamente da quando aveva scoperto che gli aveva nascosto per decenni l’esistenza di un fratello. Kirk invece sopportava a malapena l’arroganza dell’anziano vulcaniano. Inoltre avvertiva la palpabile tensione del suo primo uffciale . Non sapeva cosa lo preoccupasse, ma non c’era un rapporto di confidenza tale tra i due, perchè glielo potesse chiedere apertamente. L’unico che poteva farlo era Loki. Gliene avrebbe parlato alla prima occasione. Spock se ne stava rigido come un palo alla consolle quando ricevette il segnale dal pianeta. Gli comunicavano che qualcuno era pronto a salire a bordo. Quando il trasporto fu ricevuto dal computer dell’enterprise premette i comandi che permettevano di ricomporre la persona e attese di vedere suo padre materializzarsi sulla piattaforma. Ma con sua enorme sorpresa, già mentre il corpo si solidificava ,comprese che quella era una donna. Una donna che conosceva molto bene: Amanda ,sua madre! Gli andò incontro e le allungò un mano per aiutarla a scendere.
”Papà , è in ritardo?” Le chiese perplesso. Lei lo guardò esitante. Poi i suoi occhi parvero farsi acquosi di lacrime.
”Papà è scomparso!”
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Capitolo 2 *** 2 ***
“Si accomodi e attenda . Il dottore sarà da lei appena avrà terminato la visita in corso.“
La scosciata signorina aveva accompagnato Sarek in una stanzetta bianca arredata con una poltroncina e una pianta olografica, che non necessitava acqua o di essere spolverata. Tutto lavoro risparmiato .C’era anche un sintetizzatore alimentare, alla parete, con cui il vulcaniano avrebbe gradito prepararsi un te , ma non era certo di quando il dottore l’avrebbe chiamato. Meglio aspettare seduto, meditando, per apparire il più rilassato possibile . Il dottor Chang, esperto di genetica, era l’unico che poteva aiutarlo . Si diceva in giro che praticasse tecniche sperimentali senza alcuna remora morale. Era proprio quello che gli serviva , perchè la medicina ufficiale non poteva aiutarlo . Inoltre il dottor Chang aveva il suo studio su Namaxera, un mondo al di fuori della federazione, e quindi non soggetto alle sue leggi e ai suoi controlli . Nessuno l’avrebbe mai saputo. Era perfetto per lui. Certo si rendeva perfettamente conto che anche con queste terapie sperimentali le possibilità di guarigione erano remote. Ma qualcosa doveva pur tentare. Si mise tranquillo , chiuse gli occhi e si dispose a una paziente attesa.
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“Sai mi ero accorta da un pò di tempo che aveva qualcosa che non andava. Era sempre stanco,e ogni tanto aveva la febbre. Poi però ha cominciato anche a dare i numeri “.
”Dare i numeri?”
La spiegazione di Amanda si stava facendo troppo pittoresca perchè Spock la potesse seguire con facilità. Lui , Kirk e il dottor McCoy si erano riuniti in sala tattica dove Amanda stava raccontando loro cosa era successo.
”Si , insomma, ogni tanto dava di matto.Sbottava all’improvviso. Lui è stato sempre composto e impassibile. Capisci al mia sorpresa,quando succedevano questi strani episodi ?Non l ‘avevo mai viso così. Alla fine l’ho trascinato da un medico e la diagnosi è stata sindrome di Bendii.”Concluse la donna sconsolata. McCoy si affrettò a controllare sul suo tricorder cosa fosse questa malattia di cui non aveva mai sentito parlare. Dopo una veloce lettura emise un fischio .
”E’ una cosa seria.”Commentò.”Non c’è cura”.Poi si ricordò che Spock era nella stanza e si domandò se non fosse stato troppo brutale. Ma il giovane vulcaniano non era l’unico ad essere stato colpito duramente dall’infausta notizia. Anche Kirk era preoccupato. Se Sarek era malato chi si sarebbe occupato dei due rissosi ambasciatori che doveva ospitare? Sapeva che era molto egoista da parte sua fare simili considerazioni , ma che ci poteva fare?
”Ed è per questo che è sparito ?Cioè la notizia della sua malattia è stata insopportabile per lui? Teme che possa aver commesso qualche sciocchezza?” Chiese alla donna . Doveva cercare di capirne di più per trovare una soluzione.
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Capitolo 3 *** 3 ***
“La sindrome è lenta nel suo progredire Sarek pensava di poter continuare a lavorare ancora un pò. Ma poi ha capito che quando si fosse venuto a sapere della malattia, tutti i suoi giudizi , sarebbero stati messi forse. Quindi una volta ricevuta la diagnosi avrebbe dovuto comunque lasciare il lavoro.Tu sai che il lavoro è sempre stato la cosa più importante nella vita di tuo padre. Non ha potuto sopportare il pensiero di perderlo.Per questo temo che abbia potuto compiere una sciocchezza.” Concluse Amanda disperata.
Spock sapeva perfettamente quali erano le priorità di suo padre e l’ipotesi che non avesse retto all’idea di dover abbandonare il lavoro pareva logica anche a lui.
”Va bene mamma mantieni la calma. Lo troveremo in qualche modo.“ Cercò di rassicurarla.
”Non per sembrare insensibile, ma chi si occuperà degli ambasciatori,mentre noi faremo indagini sulla scomparsa di Sarek ?”Si intromise Kirk.
Spock ci pensò su seriamente. Era in ansia per sua madre ( non per il vecchiaccio , ci mancherebbe) ,ma rimaneva pur sempre un ufficiale della flotta astrale e non poteva venire meno ai suoi doveri . Occorreva una persona intelligente, paziente e sensibile per risolvere il problema.
“Ma certo ..se ne occuperà Loki !“ Concluse dopo un ‘attenta analisi.
Kirk si diede mentalmente dello stupido per non averci pensato prima .Certo Loki era la persona giusta su cui scaricare certe grane.
“Ok !" si limitò a rispondere.
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Era passata circa mezz’ora e il dottore non si era fatto vivo . Probabilmente era molto richiesto,aveva molti appuntamenti da smaltire. Sarek pensò che non gli restava che attendere. Era la cosa più logica da fare . Ma sentiva montargli dentro un ‘inquietudine che non aveva mai provato prima. Un sintomo della malattia , pensò tristemente. La porta si spalancò all’improvviso facendolo quasi sussultare.Cosa che non gli era mai capitata prima,anche questa sua mancanza di autocontrollo era dovuta alla malattia. Ma non era la giovanotta vestita in modo succinto , bensì un vulcaniano di mezza età, vestito con una tunica bianca. Aveva i capelli lunghi fino alle spalle e una folta barba brizzolata. Si sedette sulla poltroncina accanto alla sua. Lo guardò e poi gli sorrise.
“Così finalmente ci riincontriamo. “Sussurrò.
”Dice a me ?”Chiese Sarek perplesso . Lo conosceva? Frugò nella sua memoria, ma non riuscì ad associare un nome al volto.Poteva essere ancora la malattia che gli faceva perdere la memoria? Era una valida ipotesi ,anche perchè più fissava quegli occhi e più gli rammentavano qualcosa. Li aveva già visti , ma era successo tanto tempo fa,più di trent’anni. No .Impossibile , era solo suggestione!
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Capitolo 4 *** 4 ***
”Si sono io!” L’uomo buttò li queste parole come se sapesse che Sarek stava scavando nei suoi ricordi.
Ma lui ancora non capiva.
”Padre.” Aggiunse infine.
L’ultima parola colpì l’anziano vulcaniano come un pugno nello stomaco. Non si era sbagliato. Erano passati più di trent’anni dall’ultima volta che aveva visto suo figlio. Il suo primo figlio. Quello che aveva dovuto richiudere in una clinica (un modo gentile per dire manicomio) perchè ricevesse cure adeguate. (in realtà perchè era davvero troppo strano per presentarlo in società e gli causava troppo imbarazzo .Ma più di ogni cosa sarebbe stato nocivo per la sua carriera.).Poi quando il ragazzo era diventato maggiorenne se ne era andato e Sarek non lo aveva più cercato. Ora era qui davanti a lui . Come doveva comportarsi? Dopotutto non sapeva nulla di lui. Di quello che aveva fatto in tutto questo tempo.
”Che cosa vuoi?” Chiese semplicemente vinto dall’imbarazzo.
”Aiutarti.”Fu l’inaspettata risposta dell’uomo. Davvero?”Nessuno può aiutarmi. “
”Non questo ciarlatano, di sicuro , ma io conosco qualcuno che può.” Gli assicurò Sybok.
Sarek sentì la rabbia montargli dentro . Un effetto della malattia era la perdita di controllo delle emozioni.
”Non ti aspetterai che ti creda. E poi perchè proprio ora , ti fai vivo?”
”Perchè hai bisogno d’aiuto e io ho superato il rancore che provavo per te. E’ stato un lungo cammino , ma ora aiuto la gente a vedere la luce ,cioè la verità.”
Sarek era stupito. Aveva passato la vita a vergognarsi di questo strano figlio di cui non riusciva a spiegarsi l’eccentrico comportamento . E forse si era sempre sbagliato. Forse. Dopotutto niente gli assicurava che stesse dicendo la verità. Che non fosse una trappola per vendicarsi. Ma d’altro canto che aveva da perdere?Neppure lui aveva veramente creduto nelle cure che poteva offrirgli il ciarlatano che lo stava facendo attendere un ‘eternità.
”Che cosa hai fatto in tutti questi anni?” Gli chiese.
Ed era sincero .Voleva capirlo. Era tardi forse per riaggiustare il loro rapporto , forse non gli rimaneva tempo abbastanza , ma voleva lo stesso tentare di capire.
”Cosa fai ora?”
”Guido una chiesa. Hai mai sentito parlare di Phosperein, la chiesa della luce?”
”Vuoi guarirmi con la fede?”Chiese Sarek stupito da questa rivelazione.
Certo che aveva sentito parlare di Phospherein , chi non l’aveva sentita?
”La fede guarisce l’anima, ma il mio finanziatore è in possesso di tecniche che guariscono anche il corpo”Lo rassicurò.
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Capitolo 5 *** 5 ***
Loki non ci credeva ancora .L’avevano incastrato. Il capitano Kirk aveva accompagnato Spock e Amanda su vulcano per indagare sulla scomparsa di Sarek. Mentre lui era rimasto al comando dell’enterprise con l’incarico di dirimere la questione tra andoriani e tellariti. Loki non capiva perchè Kirk all’improvviso ci tenesse così tanto ad aiutare Spock . Cioè si lo capiva .Avrebbe fatto qualunque cosa per non stare li a sentire il tellarite e l’andoriano che sbraitavano. Certo non lo faceva per amicizia. I rapporti tra Kirk e Spock non erano cattivi. Si stimavano come ufficiali e come persone. Ma non c’era questo grande affetto tra i due. Quindi Jim agiva solo per interesse. Il suo ! Ora però era arrivato il momento di smetterla di lamentarsi e concentrarsi su quello che stava accadendo. Un tipo tarchiatello ,col muso porcino , l’ambasciatore tellarite Dvorggin Donsh ,stava sbuffando come un cinghiale inferocito contro un tipo alto e segaligno, l’ambasciatore andoriano Th'iqysrith. Quest’ultimo a sua volta non gliele mandava certo a dire, in più si divertiva ad irritarlo, muovendo in continuazione le antenne, cosa che mandava su tutte le furie il tellarite. Ora basta , sbottò Loki nella sua testa!
”Signori, per favore contegno.” Intimò ai suoi ospiti , anche se probabilmente il concetto stesso di contegno era ignoto a questa gente.”Vogliamo fare, pacificamente il punto della situazione?”
Ovviamente dovette ripetere più volte la sua richiesta prima di ottenere l’attenzione dei due litigiosi individui. Alla fine dopo aver alzato lui stesso la voce ottenne l’agognato silenzio,interrotto solo da qualche sbuffo proveniente dal tellarita e da un fastidioso fruscio proveniente dalle antenne dell’andoriano. Dopo aver discusso,non senza difficoltà i motivi del litigio, riuscì ad appurare che i tellariti accusavano gli andoriani di averli attaccati a tradimento distruggendo tre delle loro navi mercantili in meno di un mese. A loki la cosa pareva assolutamente senza senso. Tra andoriani e tellariti c’era stata guerra aperta fino ad un secolo fa quando era stata firmata la tregua e con la terra e vulcano erano diventati i pianeti fondatori della federazione , che ora annoverava un gran numero di membri . Quindi a che scopo riesumare un ‘antica ostilità dopo un secolo di pace faticosamente conquistata ? |
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Capitolo 6 *** 6 ***
Avevano abbandonato la sala d’attesa del dottore tra le proteste della fanciulla, coperta da poca stoffa ,ed erano saliti sulla navetta privata di Sybok che li aveva condotti sino alla spettacolare cattedrale nel deserto. La costruzione di marmo bianco si innalzava imponente nel deserto dalle sfumature violacee, lasciando a bocca aperta chiunque si avvicinasse in volo . Era la chiesa di Phospherein anche nota come la chiesa della luce. La luce a cui si riferiva era quella della mente : l’illuminazione, la presa di coscienza. Era una dottrina che affascinava ed attirava le persone più colte, e facoltose del quadrante. Era la religione del futuro. E Sybok ne era il profeta.
“E’ questo che fai ?” Chiese Sarek sorpreso e a suo modo affascinato.
Sybok annuì .”Porto la luce della conoscenza e della consapevolezza nella mente delle persone tormentate.“
Quindi Sarek aveva sbagliato tutto. Aveva allontanato da se quel figlio credendo fosse nato così , diverso dagli altri , a causa del parto difficile che aveva causato la morte di sua moglie. Invece, forse , aveva davvero un dono .Non poteva essere diversamente. Se fosse stato un ciarlatano non avrebbe potuto attrarre così tanta gente. L’ascesa di Phospherein era stata rapida e inarrestabile. Suo figlio quindi era colui che chiamavano il “profeta”. E ora voleva donare anche a lui la luce, ma Sarek era consapevole che nulla è gratis nella vita. L’enorme portone decorato da figure angeliche si spalancò permettendo loro di entrare in un ampio salone, arredato da folti tappeti intessuti a mano , quadri di chissà quale rarità e statue di marmo bianco raffiguranti prosperose fanciulle. Una bellissima donna vulcaniana venne loro incontro per accoglierli.Aveva i capelli biondi una caratteristica insolita per un vulcaniano. Il profeta strinse le sue mani e la ragazza accolse quel gesto come la benedizione di un papa: con estrema reverenza e gratitudine.Ma nel suo sguardo c’era qualcosa di strano .Pareva spaventata come se avesse appena visto la morte in faccia.
”Lui è qui”.Gli riferì con un brivido .
”Grazie Elisabeth , vai pure” SYbok non pareva altrettanto preoccupato .
“Lui chi ?” Chiese Sarek incuriosito .
”L’ombra “ |
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Capitolo 7 *** 7 ***
“Signori la situazione è talmente assurda da rasentare il ridicolo. Per quale ragione il popolo andoriano dovrebbe attaccare delle astronavi tellariti ? Dopo cento anni di pace stabile e di proficua alleanza?” Loki stava cercando disperatamente di far ragionare i suoi ospiti , ma capiva che era un’impresa ardua persino per lui .
”Perchè sono dei poveri minorati?” Grugnì Dvorggin Donsh perdendo bave dal muso porcino.
“Oh invece questo maiale ha un intelligenza superiore vero?” Rispose Th'iqysrith scattando in piedi come una molla e muovendo furiosamente le antenne.
“Non pensate che ci possa essere sotto qualcosa ? Che ci sia qualcuno interessato a farvi litigare e a mettere in dubbio un ‘alleanza che è alla base della stabilità della federazione stessa.?” Sbottò Loki battendo un pugno sul tavolo nella speranza di catturare la loro attenzione.
I due gli riservarono un ‘occhiata annoiata. L’idea di essere vittime di un complotto probabilmente li aveva già sfiorati. Ma a causa della loro natura aggressiva e della loro antica rivalità , preferivano pensare che il colpevole fosse l’alieno che avevano davanti e il suo popolo. Preferivano di gran lunga l’idea di sfogare la loro rabbia e il loro odio contro un vecchio nemico che conoscevano bene, e avevano già combattuto , piuttosto che contro un nemico ignoto che avrebbe presentato chissà quali incognite. Insomma combattere l’uno contro l’altro li rassicurava ,in qualche ,modo !
“Cercate di capire che se fosse così , se ci fosse una terza parte ignota ,il problema sarebbe molto più grande di quello che è ora. Non coinvolgerebbe solo voi due e le vostre faide passate , ma l’intera federazione . Quindi è mio dovere accertarmene. Per questa ragione ho chiesto al signor Sulu,il mio ufficiale tattico, di riprogrammare la rete delle boe di segnalazione federali nell’area in cui sono state colpite le prime tre astronavi tellariti. Aspetteremo sperando in un nuovo attacco e quando accadrà saremo pronti a intervenire.”Le parole di Loki furono accolte da un certo scetticismo da entrambi i contendenti che ancora avrebbero preferito sfogare la loro rabbia uno contro l’altro.
D’altro canto l’idea che fosse coinvolta una minaccia estranea era assai più spaventosa e andava presa con estrema serietà .Quindi alla fine fecero un grande sforzo per placare i loro animi in subbuglio e attendere di svelare finalmente il volto del nemico ignoto . |
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Capitolo 8 *** 8 ***
Sybok aveva condotto Sarek in un area più riservata della cattedrale. Poi gli aveva mostrato un sacca. Conteneva una sostanza rossa e vischiosa :pareva sangue umano .
”Questo ti guarirà.“Gli assicurò il figlio.
Il vecchio non capiva. Non sapeva che i vulcaniani potessero ricevere trasfusioni di sangue terrestre e sopratutto che questo apportasse dei benefici alla loro salute. Forse aveva sbagliato a lasciare lo studio di quel medico ed era caduto nelle mani di un ciarlatano ben peggiore.
”Però ,come tu ben capirai ,io non finanzio Phospherein da solo. La chiesa vive grazie alle donazioni di benefattori. Uno di questi in particolare. E’ un tipo veramente eccentrico, ma affascinante. E’ socio delle industrie Krylor che devolvono alla chiesa ingentissime somme. Ogni tanto devo assecondare il suo volere. Ma non mi ha mai chiesto niente che sia contrario alla mia etica. Oggi mi ha chiesto di incontrarti ,non so perchè. Io lo conosco come l’ombra. Un nome appropriato perchè nel suo animo percepisco la totale assenza di luce. Per me lui è la più grande sfida nella mia carriera. Riportarlo nella rifulgenza. So che un giorno riuscirò a farlo . “ Sybok sembrava profondamente radicato e sereno nella sua convinzione.
Come se si trattasse della sua più grande missione, del destino per cui era nato. Sarek non aveva idea di chi potesse essere questo individuo, che voleva incontrarlo, e cosa volesse da lui, ma ormai la curiosità tipica dei vulcaniani lo divorava , indipendentemente dal fatto che la cura funzionasse o no. Annuì indicando la porta e Sybok la aprì. Il gelo lo assalì istantaneamente penetrandogli fin nelle ossa. Era la sensazione più strana che avesse mai provato . La stanza completamente bianca, come tutte le altre, riluceva per il sole del deserto che penetrava attraverso le ampie vetrate. Nonostante questo al centro della stanza vi era una pozza d’oscurità ,come se la figura che vi albergava, avesse la capacità di inghiottire la luce stessa. Il vecchio fu assalito da qualcosa che non aveva mai provato prima in vita sua . Era un ‘intensa sensazione di puro terrore e non era una conseguenza della malattia, ma emanava dalla figura vestita di nero, e incappucciata, al centro della zona oscura: l’ombra , mai nome avrebbe potuto essere più appropriato .”Vieni più vicino. “ La voce risuonò spettrale quasi fosse un sospiro dall’oltretromba.”Cosa vuoi da me ?” Chiese Sarek diffidente. Faceva fatica a muoversi come se l’oscurità fosse palpabile e lo avvolgesse come melassa. La figura si abbassò lentamente il cappuccio del mantello che gli celava il volto . Quando Sarek vide chi era la paura si tramutò in orrore : una sensazione atroce che non solo non aveva mai sperimentato prima , ma non sapeva neppure potesse esistere. L’ombra allungò la mano fino a toccarlo e il suo tocco era talmente gelido che il vulcaniano sentì la pelle bruciare.
“Tu l’hai conosciuto ....” Gli sibilò l’ombra criptica.
Ma Sarek capiva perfettamente a chi si riferisse.
”Voglio carpire i ricordi e le impressioni che hai di lui. E’ il prezzo da pagare per avere il sangue di Khan che ti guarirà dalla tua malattia.”
Sarek sapeva che se fosse uscito vivo di lì avrebbe dovuto avvertire quella persona e anche suo figlio Spock ,perchè forse erano in pericolo.Se fosse soppravissuto ,ma mentre l’oscurità lo divorava dall’interno la sua speranza di rivederlo scemava rapidamente.
“Non farti troppi problemi vecchio .Quando te ne andrai di qui uno dei miei potenziati farà in modo che nella tua mente resti una sorta di buco nero .Non ricordera più nulla di quello che è successo oggi.”Gli assicurò l’ombra vanificando ogni sua speranza. |
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Capitolo 9 *** 9 ***
“Rapporto.“Chiese Kirk quando fecero ritorno un paio di giorni dopo sull’enterprise.
Gli ambasciatori andoriano e tellarite avevano appena lasciato la nave ,sulle loro rispettive navette, per far ritorno sui loro pianeti natali. Appena in tempo perchè Kirk li schivasse, pensò tra se loki risentito!
.”Abbiamo avuto un colpo di fortuna. Una delle boe di segnalazione nello spazio tellarite ha rilanciato un sos di una nave mercantile tellarite, senza equipaggio , che era sotto attacco. Abbiamo raggiunto le coordinate alla massima velocità .E lì ci siamo trovati di fronte a una veloce fregata andoriana .”
”Accidenti , quindi era vero? Gli andoriani hanno riacceso le ostilità ?” Commentò il capitano stupito .
”Apparentemente ...La nave ,che abbiamo bloccato senza troppa difficoltà , data la differenza di stazza, in realtà era anche essa automatizzata.”
”Telecomandata intendi ?Curioso !”
”Già .Senza equipaggio .Il tellarite quindi ha accettato la mia ipotesi che i mandanti di quegli attacchi potessero non essere gli andoriani .L’astronave si è autodistrutta quando abbiamo puntato un raggio traente su di essa nel tentativo di tirarla a bordo .Ma non preoccuparti i danni all’enterprise sono stati minimi .Questo però ci ha precluso la possibilità di indagare sui mandanti degli attacchi.”
”Sicuramente qualcuno che vuole destabilizzare la federazione dal suo interno. “
”L’ammiraglio Foster ha già passato la questione al vaglio dei servizi segreti ,ma dimmi piuttosto come è andata la vicenda di Sarek .Devo andare a consolare il povero Spock ?‘”Chiese Loki che non riusciva più a contenere la sua curiosità.
”Macchè !E’ stato tutto un equivoco .Il vecchio che non aveva digerito la diagnosi infausta era andato a farsi un giro con la sua navetta. Quando è tornato McCoy l’ha sottoposto ad analisi ed è risultato che è sano come un pesce.”Kirk condì il tutto con una risata sghignazzante .
"Quindi il primo medico ,che gli aveva diagnosticato la sindrome di bendii , si era sbagliato ?”
″Esatto .ora come minimo il vecchiaccio lo farà radiare dall’albo .Però non c’è dubbio .Le analisi mostrano che non ha nulla !”
”Meglio così .Spock è già tanto tormentato”
”L’hai notato anche tu ?Che ha ?"Chiese Kirk curioso .
Loki si strinse nelle spalle. “Non volevo ficcanasare , ma alla prima occasione glielo chiederò”Gli assicurò alzandosi . |
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