Guerriero

di Paperetta
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Kageyama, Hinata ***
Capitolo 2: *** Asahi, Nishinoya ***



Capitolo 1
*** Kageyama, Hinata ***


NdA - Ehilà! Dunque, vi dico subito che vi consiglio di guardare prima il video della canzone di Mengoni, una canzone davvero bellissima che, secondo me, rende davvero moltissimo insieme al suo video *-* La trovate qui: https://www.youtube.com/watch?v=fK8LrzzC4-8
Sul forum di EFP, ELIOTbynight ha proposto alcuni prompt che vorrebbe veder realizzati; mi ispirano tutti, ma questo in particolare ho DOVUTO realizzarlo *-* Poiché però quando mi metto a parlare (o scrivere, in questo caso) di una mia idea poi non la scrivo più, ho preferito scriverla senza chiederle ulteriori indicazioni. Spero proprio che si avvicini a quello che voleva!

Vedrete che lo stile grafico che ho usato è particolare, ma l'ho fatto per rendere meglio le sensazioni di Hinata!
Un'ultima cosa. Alcune frasi della storia sono citazioni della canzone, di cui trovate il testo completo qui: http://testicanzoni.mtv.it/testi-Marco-Mengoni_521759/testo-Guerriero-41150682

Buona lettura ;D

P.s.: perché ho messo "Un po' tutti" tra i personaggi? Beh, Eliot ha detto che questo prompt poteva adattarsi a diversi personaggi e ambientazioni, ed essendo io indecisa ho deciso di scrivere più storie xD Per il momento sono a due, e la seconda sarà su... lo vedrete! ;P
 


***


Sento la testa completamente vuota. Il corpo è leggero, come se non avesse più peso. Mille pensieri cercano di attraversarmi la mente, ma sono così tanti che si scontrano tra di loro, si attorcigliano, si scacciano senza che uno possa imporsi sugli altri. E io non penso a niente. Me ne sto fermo, sulla terra bagnata dalla pioggia e dal fango, ad aspettare che la morte mi colga da un momento all’altro. Non sento neanche il dolore. Non sento più niente, ormai.

Forse è meglio. Non è poi così male morire con la testa libera da ogni preoccupazione, insensibile al dolore; rende tutto più semplice da affrontare, come se un dolce sonno ristoratore stesse per accogliermi tra le sue braccia...

Hinata”

… un sonno meraviglioso…

Svegliati”

Una voce? Qualcuno mi sta chiamando... ma chi?

Come, non mi riconosci?”

Sì… sì, ti riconosco… è la tua voce, Kageyama?

Ce ne hai messo. Pensavo che te la ricordassi, dopo tutto questo tempo”

Ma come può essere? Come puoi riuscire a parlarmi? Dovresti… dovresti essere…

 

MORTO

LUI È MORTO

KAGEYAMA È MORTO

KAGEYAMA È MORTO

 

NO! Ero riuscito a non pensarci! Ero riuscito a dimenticare! Perché ora? Perché?

Non puoi dimenticare, Hinata”

Sì che posso! Ero sereno, stavo morendo in pace.

Ma tu non devi morire ora. È troppo presto”

Lo so che è presto, ma le mie ferite sono gravi! Ho combattuto, ma erano più forti di me. Alla fine non è servito a niente che tu… che tu...

 

MORTO

LUI È MORTO

 

Non voglio! Non voglio pensarci! Fa troppo male!

Devi accettarlo, Hinata. Io sono...”

NON DIRLO! Non devi dirlo! Tu non sei… non puoi essere…

 

NON C’È PIÙ

ANDATO

PERDUTO

 

Hinata! Devi reagire! Sì, sono morto!”

No!

Sono morto per salvare quella tua testaccia vuota!”

NO! Perché l’hai fatto? PERCHÉ? Come ti sei permesso di fare una cosa del genere? Come ti sei permesso di decidere che la mia vita vale più della tua?

Perché è così...”

No che non lo è! Sarei dovuto morire io, IO! Hinata il codardo, che non regge il peso di una spada, che si fa difendere come un moccioso, che senza la sua guardia del corpo non è nulla… nulla, hai capito, Kageyama?! Senza di te non sono nulla!

Tu sei molto più di quello che credi, stupido Hinata.

Hai solo bisogno di crederci”

Di crederci? Di credere in cosa? Io sono un debole, sin dal primo giorno in cui ho messo piede su questa terra. Se aprissi gli occhi, come potrei rialzarmi? E se mi rialzassi, come potrei tornare a casa? Come potrei superare il freddo e i nemici senza di te?

Non temere nulla, io sarò al tuo fianco”

Al mio… al mio fianco? Ma...

Vinceremo contro tutti e resteremo in piedi.

E resterò al tuo fianco fino a che vorrai”

Ma come? Come puoi combattere con me? Tu sei… sei…

 

MORTO

 

Combatteremo insieme perché sono il tuo guerriero, Hinata.

E tu il mio”

Io il tuo guerriero? Non puoi parlare sul serio.

Sei troppo preso dall’odio verso te stesso per accorgerti delle tue qualità.

E il coraggio è una di queste. La più importante”

Non sono coraggioso, Kageyama. Ho paura di moltissime cose. Forse ti sei dimenticato chi sono…

So benissimo chi sei. L’ho sempre saputo meglio di te.

Il coraggio appartiene a chi si fa avanti nonostante le paure

e tu combatti, non ti tiri indietro di fronte al pericolo

anche se ti fa tremare le gambe. Un guerriero non è solo

chi è alto e possente, ma chi si mette in gioco e rischia

pur di raggiungere il proprio obiettivo, che si rialza quando cade,

che difende i propri cari con tutto se stesso”

Difendere i propri cari…

 

NATSU

 

Mia sorella! Che fine avrà fatto mia sorella?

Lo capisci, stupido Hinata? Non puoi morire ora.

Ci sono troppe persone che hanno bisogno di te”

Lo so, però… ho paura, Kageyama. Ho paura di sentirmi solo. Ho paura di aprire gli occhi e non trovarti più. Ho paura di sentire la tua mancanza.

Non devi sentirti solo. Io sono con te, anche se non mi vedi.

Attraverseremo insieme questo regno

e resterò al tuo fianco fino a che vorrai”

Certo che lo voglio!

E allora apri gli occhi”

Devo farcela.

Apri gli occhi, Hinata!”

Devo farcela!

Hinata!”

Vedo un cielo grigio sopra di me. Nuvole, tante nuvole incombono su questo lembo di terra, e la loro pioggia si mischia con le lacrime sul mio viso.

Non ci sei più, Kageyama. Lo sapevo, lo sapevo che mi prendevi in giro. Era solo una scusa per costringermi ad alzarmi e tornare a casa, perché sei convinto che io abbia ancora un ruolo in questo mondo. Ti fidavi ciecamente di me, l’ho sempre saputo anche se non me lo dicevi. Ma forse… forse hai ragione, Kageyama. C’è ancora qualcosa che posso fare, e non si tratta solo di Natsu.

Mi faccio forza sugli avambracci. Il dolore mi trafigge dovunque, urlo e piango e batto il pugno a terra mentre mi sollevo. E alla fine sono in piedi. Tremo come una foglia per il dolore e il freddo, mi guardo attorno e tremo ancora; un cimitero di morte e sangue, i soldati caduti in battaglia coprono la terra e paiono sospesi nell’aria. È tutto così surreale che mi sembra un incubo… ma non ho tempo di pensarci. Non m’importa che mi stiano aspettando, non m’importa che ci sia qualcuno che chiede mie notizie; dovranno attendere ancora un po’, perché se tu hai dato la vita per me, Kageyama, meriti di essere sepolto con onore. Non ti lascerò marcire in questa landa desolata, dovessi crepare anch’io mentre riporto il tuo corpo a casa!

E comincio a vagare tra i cadaveri, con le scarpe sporche di terra e sangue, la pioggia e il vento che mi piegano come un rametto. I miei occhi ti cercano semichiusi per il vento, forse per il terrore di trovarti davvero tra i corpi che imputridiscono. Non ho idea di quanto tempo stia scorrendo, ma non ho intenzione di fermarmi. E forse, infine, è trascorsa una vita intera, ma eccoti di fronte a me, riverso a terra, schiacciato dal cadavere di un altro uomo.

“Kage… Kageyama! Kageyama!”

Devo toglierti da lì sotto! Afferro il corpo del soldato sopra di te e spingo, spingo con tutte le mie forze finché non cade e ti libera dal suo peso. Il dolore mi mozza il fiato ma non m’importa: devo riportarti a casa! Ma quando mi inginocchio accanto a te non riesco più a muovermi. Sono paralizzato. Distrutto.

 

KAGEYAMA È MORTO

 

Mi avvicino un po’ di più, non riesco a guardare altro che il tuo viso.

È strano, Kageyama. La tua espressione è serena, sembra quasi che tu stia dormendo. La mia mano si solleva un poco, ti accarezza i capelli neri sporchi di sangue e fango, e poi il viso, finché le mie dita si posano sulle tue labbra… e il tuo respiro le riscalda.

Il tuo respiro.

Il tuo… cosa?

“Non è possibile...”

Che diavolo sta… il polso! Devo controllare il polso!

 

BATTE

 

No, non posso crederci. Tu sei… vivo. Sei vivo!

 

KAGEYAMA È VIVO

 

Non te ne sei andato! Non sei morto! E io… oh mio dio… ho perso tutto questo tempo a piangermi addosso e tu eri qui sotto in fin di vita! Adesso per colpa mia...

NO! Non morirai! Riuscirò a salvarti, Kageyama!

Controllo le tue ferite. Ecco, sull’addome, quella è la peggiore: è la ferita che avrei dovuto avere io. Ma forse ti puoi salvare! Se non ha preso punti vitali, se non è trascorso troppo tempo… oddio, quanto tempo è trascorso?

Devo andare. Subito!

“Kageyama! Svegliati! Avanti!”

Ti tiro su di peso. Il dolore che trafigge il mio corpo non può superare l’adrenalina che ho addosso, né la gioia e l’angoscia che provo ora e che mi danno la forza di issarti sulla mia schiena e cominciare a camminare verso il campo base, passo dopo passo, fitta dopo fitta.

“Devi resistere, hai capito?! Non sei solo tu a proteggere me, dannato Kageyama! Hai ragione, ho solo bisogno di crederci, e io ci credo! Non ti lascerò morire! Attraverseremo insieme questo regno e insieme torneremo a casa!”

 

Io sarò con te.

Sarò il tuo guerriero.

 

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Capitolo 2
*** Asahi, Nishinoya ***


PERSONAGGI: Asahi, Daichi, Nishinoya
GENERE: sci-fic, sentimentale
COPPIE: shonen-ai
NOTE/AVVERTIMENTI: AU
NdA: questa storia è ambientata in un'ipotetico mondo nel futuro, su un'astronave, dove i nostri amati giocatori di pallavolo sono membri a vari livelli dell'equipaggio. Asahi è Capitano, e c'è qualcosa che vorrebbe poter fare per qualcuno che gli sta molto a cuore...

***

 

“Andrò io”.
Le teste dei presenti si voltarono verso colui che, in piedi di fronte alla propria sedia, si era fatto avanti per primo. Il Capitano Azumane Asahi si ergeva in tutta la sua statura, sull’attenti, lo sguardo fisso di fronte a sé, e un mormorio sommesso si levò attorno a lui.
“Capitano” rispose il Colonnello, che lo guardava dal palco della sala riunioni con occhi che solo in pochi avrebbero saputo definire preoccupati. “Mi aspettavo che vi sareste proposto. So che ci tenete particolarmente a questa missione e conosco altresì il vostro talento nel destreggiarvi tra le astronavi nemiche, ma non sono sicuro che siate il più indicato a guidare questa missione: potreste essere troppo coinvolto”.
Lo sguardo di Asahi si fece più duro, ma sostenne quello del suo superiore.
“Colonnello Sawamura, mi permetto di insistere. La squadra guidata dal Tenente Nishinoya è stata addestrata da me in persona sin da quando non erano altro che cadetti, perciò li conosco meglio di chiunque altro su questa astronave. Non solo, ma se sono qui a parlare di fronte a voi lo devo proprio al coraggio del Tenente, che come tutti ormai sanno ha rischiato la propria vita anni fa per salvare la mia. Permettetemi quindi di ricambiare questo mio debito, consentitemi di guidare la missione di recupero”.
Il mormorio si fece ora più concitato. Commenti ammirati e preoccupati arrivavano alle orecchie del Capitano, che tuttavia non vi badò; persisteva nell’osservare il Colonnello, pregando che comprendesse il suo desiderio, la sua necessità di essere scelto. Yuu era disperso su un pianeta deserto, probabilmente senza cibo né acqua, sicuramente ferito, e si aspettava che il suo Capitano, il suo Asahi, il suo guerriero tornasse a prenderlo. E non sarebbe rimasto deluso, non questa volta. Aveva commesso molti errori nella sua vita, Asahi, e non si era mai mostrato coraggioso quanto il suo compagno; avrebbe dovuto esserci lui a capo della spedizione, ma Yuu aveva preso il suo posto.
Se deve morire qualcuno laggiù sarò io. Non ti lascerò andare in una missione suicida, Capitano, aveva detto dall’abitacolo della sua astronave, mentre Asahi lo chiamava e gli intimava e lo pregava invano di tornare indietro. Non aveva riferito a nessuno di quell’insubordinazione, aveva distorto i fatti, perché se fosse tornato vivo avrebbe dovuto affrontare la corte marziale. E Yuu sarebbe tornato vivo, o Asahi sarebbe morto con lui.
Il mormorio cessò dopo un cenno del Colonnello. Tutti lo guardavano in attesa del responso, che giunse con un lungo sospiro carico di apprensione.
“Accordato”.

***
Si ringraziano Eliot Tobio-chan per lo splendido prompt e tutte le persone che leggono le mie storie e mi fanno venir sempre più voglia di scriverne altre con il loro entusiasmo! :D Spero vi piaccia!!

P.s. mi scuso per il ritardo, dal momento che questa storia era pronta da un paio di settimane xP

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