Fair Lady

di Cherry_Blossom_18
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1
 


Cosa c'è di meglio delle notti fredde e piovose?Niente , era una sensazione stupenda camminare non curante lungo le vie deserte di Londra sotto le goccioline d'acqua fredda che sbattono violentamente contro l'asfalto. Sentire quel fresco profumo di pioggia e poi udire il suono della pioggia. Cosa c'è di meglio?Niente.
Stevo camminando su una delle tante vie di Londra riparata da un ombrello nero mentre il mio corpo era ricoperto da una lunga tunica dello stesso colore per ripararmi ulteriormente dalla pioggia. Giosa come una bambina di sei anni incominciai a volteggiare su me stessa mentre la mia bocca era intenta a canticchiare qualche sonetto.

 

-Lond Bridge is falling down,
falling down,folling down.
London Bridge is falling down,
my Fair Lady...-


Canticchiai mentre a passi di danza percorrevo tutta la via.
 

-Build it up with sticks and stones,
sticks and stones,sticks and stones,
build it up with sticks and stones,
my Fair Lady...-

 

Lentamente arrivai alla fine della via dove mi fermai e voltai il mio sguardo alla mia destra per posare la mia totale attenzione sull'insegna di un negozio dove c'era scritto ''Undertaker''. Sorrisi nel leggere quel nome così saltellando mi avvicinai alla vetrina del negozio e guardai attraverso il vetro polveroso al suo interno. Non riuscii a vedere granchè visto che l'unica luce a illuminare l'interno era quella di una candella che ardeva lentamente come se avesse tutto il tempo di questo mondo per consumarsi e esaltare il suo ultimo bagliore di luce. Esaminai attentamente le bare che irempivano la stanza quando da una di quest'ultime intravidi spuntare due ochhi verdi smeraldi che incominciarono a fissarmi poi un grande sorriso si aggiunse a quel paio di occhi. Sorrisi a mia volta per poi salutare la figura della bara e continuando a canticchiare ripresi a camminare per la mia strada.

______________________________________


Il mattino seguente quando mi svegliai mi ritrovai seduta per terra sotto ad un ponte vicino alla riva del Tamigi, emisi un gemito di dolore non appena sentii le mie ossa scrocchiare indolenzite a causa della scomodità del cemento. Mi alzai in piedi poi mi stiracchiai ed infine mi guardai intorno notando con grande piacere che non c'era nessuno in giro ad avermi vista o almeno così la pensavo io.
-Che delusione. Mi delude vedere una nobile del tuo rango dormire sotto un ponte come una senzatetto.-sentii dirmi, mi voltai e non mi stupii nel vederlo comodamente seduto sulla sponda del ponte a guardarmi divertito.
-Bhe, ho sempre desiderato dormire per le strade e entrare nella parte senzatetto.-risposi sarcastica mentre salivo la piccola collina per ritornare sulla strada asfaltata.
-Hai finito i preparativi?-domandai per cambiare discorso ,sentii la sua presenza alle mie spalle mentre continuavo a camminare diretta verso la carrozza che mi stava attendendo per riportarmi a casa.
-Si tutti i preparativi sono stati ultimati.-rispose tranquillamente. Posai il mio sguardo su di lui e osservai attentamente ogni suo dettaglio. Era alto , i suoi capelli erano neri e lunghi fino alle spalle ,indossava un costume nero come quelli che indossano tutti i maggiordomi . Continuai a guardarlo finchè anche quest'ultimo posò il suo sguardo su di me, mi persi ad ammirrare i suoi occhi neri come la pece , erano talmente neri da darti la sensazione di annegare nel vuoto più tottale, stessa sensazione che provai quando li vidi per la prima volta. Ricordo ancora oggi quel giorno. Avevo circa dieci anni e stavo vagando per le strade di Londra sola e disperata. Non avevo nessuna meta, ero completamente persa e sotto shock , non riuscivo più a capacitarmi di quello che era successo. Sentii qualcuno afferrarmi per i capelli e trascinarmi in una via buia. Era un ubriacone che cercò di violentarmi ma lo precedetti e afferrato un pezzo di vetro che trovai lì da qualche parte, stavo per aggredire lo stupratore quando qualcuno mi precedette. Quel qualcuno era lui ...Akio o comunemente conosciuto come ''Lucifero''. Già lui era il creatore degli inferi, del perchè da Re dell'aldilà diventò un misero maggiordomo non lo so nemmeno io. Una volta quando li feci questa domanda si limitò a dirmi che era annoiato per questo aveva deciso di venire nel mondo degli umani dove poco dopo trovò me la sua pattuente.
-Sicura di farcela?-domandò lui , sapevo a cosa si riferisse. Scocciata sospirai pesantemente per poi correre verso la carrozza e salirci dentro cercando di non pensare a cosa mi attendeva.

Passarono circa due ore e dopo lunghi preparativi eccomi qui davanti alla grande dimora dei Phantomhive . Vi starete chiedendo del perchè io sia qui ...bhe, a quanto pare sua Maestà ha deciso di farmi sposare uno dei conti più potenti di tutta Inghilterra che sta riscuotendo un grande successo anche in altri paesi . Negli ultimi tempi si sono verificati vari omicidi e tutti a nome di una grande associazione di mafiosi che vogliono uccidere sua Maestà per impadronirsi del potere e regnare su tutta Inghilterra e i paesi colonizzati. E di una cosa siamo certi :se la regina muore anche il popolo anglosassone muore. Così ha ben deciso di unire la famiglia Phantomhive a quella mia che per vari motivi scomparve dalla circolazione rimanendo segreta agli occhi di tutti . Si pensa che dopo quel disastroso incidente avvenuto circa cinque anni fa tutti i componenti della famiglia Mitchell siano morti , ma non è così perchè io sono sopravvisuta e dopo aver ripreso il potere che la mia famiglia esponeva incominciai ad agire in segreto diventando così la ''Farfalla'' ,una dei sottoposti di sua Maestà come il Cane da guardia e il Ragno.
Mi avvicinai alla porta per poi bussare. io e Akio attendemmo che quest'ultima venga aperta ed infatti ecco che la porta viene aperta da un'altro maggiordomo.
-Ben venuti nella dimora dei Phantomhive, voi dovete essere Lady Michell se non erro.-parlò il maggiordomo, annuii per poi farmi spazio tra lui e la porta ed entrare dentro. Sin da suito fui attirata dalla maghificenza della dimora, i colori a dominarla erano per lo più tutti scuri. Niente male come gusti conte, niente male.
-Sono Lilia Michell mentre lui è il mio maggiordomo personale Akio Sullivan.-mi presentai educatamente ,insomma non potevo permettermi di fare la maleducata e poi davanti a una tale bellezza, insomma qualsiasi altra signorina al mio posto sarebbe rimasta affascinata da questo Diavolo di maggiordomo  perchè si ,lui non era umano ma bensì un demone come Akio. Lo avevo capito dai suoi occhi rubini ,dal suo sguardo scrutatore in grado di leggerti nelle profondità dell'anima e dal suo sgembo sorriso che non prometteva niente di buono.
-Sebastian Michaelis il maggiordomo del padrone .-si presentò a sua volta facendo un mezzo inchino.
-Mi segua perfavore, le mostrerò la sua stanza.-disse incamminandosi verso le scale con me e Akio dietro che lo seguivamo. Silenziosa camminai lungo i corridoi guardando attentamente tutti i quadri che decoravano le pareti tapezzate . Ognuno di essi raffigurava o una dama o un uomo in entrambi i casi nobili, lo si notava dal loro abbigliamento.
-Il padrone momentaneamente è impegnato e non potrà incontrarla ,ma non si preoccupi lo conoscerete durante la cena di stasera. Comunque questa è la vostra stanza, il conte mi ha personalmente incaricato di prepararla per voi assegnandovi quelle tra le più grandi che vi siano nella dimora.-spiegò il maggiordomo aprendo la porta di fronte a se per poi entrare dentro insieme a noi. Guardai la stanza compiaciuta , era grandissima. Al lato sinistro c'era un grande letto a baldacchino dalle lenzuola rosso sangue colore che a quanto pare dominava tutta la stanza, affianco al letto c'erano dei comodini di legno scuro con sopra una bajour ciascuno. Al lato destro ,invece, c'era un grande armadio di legno massiccio lo stesso di un marrone scuro con accanto ,non molto distante ,una porta che sicuramente portava al bagno. Ad illuminare la stanza c'erano due grandi finestre coperte da delle rosse.
-Mi complimento per l'arredamento.-dissi andando a sedermi sul grande letto mentre continuai a guardarmi intorno .
-Sono contento che sia di vostro gradimento ,ora se me lo concedete andrei a verificare come vanno gli ultimi preparativi per la cena di stasera.-nel sentire quella frase saltai subito in piedi per poi avvicinarmi a Sebastian.
-Senta le dispiacerebbe se il mio maggiordomo Akio le dasse una mano con i preparativi? Tanto me la cavo benissimo anche da sola a sistemare le mie cose.-dissi guardando il ragazzo dietro di me sorridere divertito.
-Se non le crea un problema per me va più che bene , Lady Lilia.-negai sorridente con la testa per poi salutare i due che insieme uscirono dalla stanza. Rimasta da sola nella mia nuova stanza mi voltai per osservarla per l'ennesima volta. Sorrisi tristemente nel vedere tutto quel rosso circondarmi propio come quella volta.
-Uff, basta pensare alle cose inutili. Ora diamoci da fare per riempire questo armadio.-dissi a me stessa per poi avvicinarmi al grande borsone che stava vicino al letto.

Dopo due lunghissime ore finalmente ebbi finito di sistemare le mie cose. Ormai stanca decisi di distendermi un pò per riposarmi. Fissai a lungo il soffitto quando sentii bussare alla porta. Nella stanza entrò Akio che mi si avvicinò mentre io mi ricomponevo.
-La cena è pronta.-disse porgendomi la sua mano che afferrai con sicurezza per poi farmi condurre da lui verso la sala pranzo.
Camminammo lungo i corridoi silenziosi infatti gli unici rumori udibili erano quelli delle suole delle nostre scarpe che sbattevano contro il pavimento.
Una volta raggiunta la sala pranzo presi posto a capo del tavolo in attesa che anche il padrone di casa arrivasse.
Sentii il grande portone dietro di me aprirsi creando un suono scricchiolante che fu subito susseguito dal rumore dell'ennesime suole delle scarpe. Non alzai lo sguardo per osservare la figura che mi passò accanto concentrandolo invece sulle posate che stavano sotto al mio viso. Non lo facevo per timidezza o qualcos'altro ,semplicemente non ero talmente curiosa da vedere il volto di colui che sarà il mio futuro marito.
-Sebastian puoi servire la cena.-ordinò il conte, dalla sua voce dolce ma allo stesso tempo roca potrei dedurre che era abbastanza giovane. Almeno non mi hanno rifilato un vecchio con gli ormoni a mille. Sebastian servì la cena con un'eleganza incredibile ,sinceramente non mi aspettavo tanta digligenzia da un demone eppure anche Akio veniva considerato tra i migliori maggiordomi che ci siano e questo non può far altro che rendermi ancor più orgogliosa di lui anche se non glielo avrei mai detto.
-Per questa cena ,anche sotto consiglio del maggiordomo di Lady Lilia, verrà servita della carne di manzo con un contorno tipico francese riconosciuto nella Francia come uno dei piatti più squisiti e leggeri, il tutto accompagnati da del buon vino. Spero che sia di vostro gradimento.-spiegò Sebastian, mi limitai ad annuire per poi incominciare a mangiare. Masticai il cibo in silenzio ormai annoiata così decisi di dare un occhiata al conte che stava di fronte a me. 
Non appena alzai il mio sguardo verso di lui spalancai gli occhi. Era una ragazzo di circa la mia età ,magari con un anno o due in più ,ma ciò che conta è che non era un vecchio decrepito e pelato con la pancia che esce dalla camicia. I suoi capelli erano di un blu mischiato al grigio che davano vita a un colore mai visto fino ad ora in più ricadevano sugli occhi facendo si che si possa intravedre ben poco di essi,ma anche con la poca visuale riuscì a notare che uno dei due occhi era coperto da un copriocchi come quelli dei pirati . Mi soffermai a guardare l'altro occhio, anche questo era di un blu mai visto d'ora. Bhe ,di certo non si poteva dire che era brutto anzi era veramente molto affascinante.
Deve essersi reso conto che lo stavo fissando perchè di punto in bianco alzò il suo sguardo e lo puntò su di me. Rimasi un pò sbalordita nel vedere il suo sguardo serio scrutarmi da capo a busto visto che a causa del tavolo metà del mio corpo era coperto. 
-Non le sembra un pò da maleducati fissare una Lady in quel modo senza essersi nemmeno presentatp?-domandai per poi prendere il calice con il vino e prenderne un goccio tanto per far andare giù il sapore della carne.
-Sinceramente mi aspettavo qualcosa di più affascinante .-controbattè lui, sentii da lontano la piccola risata di Akio. Riposai il mio sguardo sulla figura del conte.
-Chiedo venia ,oh conte. Mi dispiace veramente tanto non essere in grado di soddisfare i gusti estetici di un ragazzino che si diverte a giocare al capo .-risposi io sorridendo mentre intravidi formarsi un sorriso sul volto di Sebastian.
-Non sono un ragazzino ,ho 16 anni.-rispose guardandomi male. Un anno in più di me.
-Un motivo in più per non pavoneggiarsi tanto e incominciare a crescere.-affermai decisa più che mai. Sarà anche affascinante ,ma le maniere non ce le ha.
-Io non mi pavoneggio sei tu che sei senza grazia per essere una Lady di uno dei casati più importanti di tutta Londra!-esclamò frustato il conte. Potrei chiamarlo in un altro modo ,ma non conosco il suo vero nome, sicuramente starete pensando che quale malato di mente non conosce il nome del futuro marito e per di più e uno dei conti più importanti dell'intero paese...bhe ,fino a tre giorni fa non mi ero mai interessata agli altri sottoposti della Regina, primo perchè non ne avevo motivo visto che lavoravo per conto mio senza l'aiuto di nessuno e secondo ...bhe, non avevo tempo visto che ero occupata a barboneggiare per le strade a risolvere casi su casi.
-Sebastian mi scuso per non essere in grado di gustarmi fino alla fine questa meravigliosa cena,ma sono obbligata a ritirarmi nella mia stanza.-dissi educatamente al maggiordomo che fece un inchino scusandosi nel frattempo per il comportamento del padrone.
Insieme ad Akio ritornai nella mia stanza dove dopo essermi cambiata mi distesi sul letto poggiando la testa sulle ginocchia di Akio come era mio solito fare. Era tipo un rituale che avevo adottato molto tempo fa quando conobbi il demone, a quei tempi non riuscivo mai a dormire serenamente a causa degli incubi così ogni notte mi ritrovai a costringere il demone a rimanere con me finchè non mi sarei addormentata.
Sentii le sue fredde mani incominciare ad accarezzarmi dolcemente i capelli color oro per poi prenderne una ciocca e portarsela vicino al viso per sentirne l'odore. Lo faceva spesso, diceva che il mio era un odore particolare anche se non usavo nessun tipo di profumo.
Guardai allungo fuori dalla finestra dove la luna splendeva come non mai e mi lasciai cullare dal dolce suono del silenzio.
-A quanto pare è destino il tuo...-lo sentii mormorare.
-Non esiste il destino...-affermai mugugnando. Ed era così ,non esiteva destino. C'eri solamente tu e quella insulsa vita che ti porti dietro dove devi decidere se morire oppure affrontare la dura realtà e cercare di sopravvivere anche a costo di compiere atti deplorevoli. Questa era veramente ciò che noi attribuiamo il nome di vita. Perciò è inutile affermare l'esistenza di un ''Destino'' quando questo non esisteva.
-Ora dormi...piccola Lilia...-annuii leggermente per poi chiudere gli occhi e lasciarmi trasportare via tra le bracia di Morfeo o meglio dire tra quelle del Diavolo.

 
Spazio autrice:
Ciao di nuovo...quindi dopo averci pensato per ore ho deciso di cambiare l'inizio della storia visto che quello di prima non mi convinceva molto. Spero che vi piaccia e se magari ne avete voglia commentate scrivendomi cosa ne pensate ,se è di vostro gradimento o no.Grazie ancora e alla prossima.
Cherry xx.













































 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2

 
 

''Era una delle tanti notti dove il gelido vento che spazzava via le foglie ormai secche, annunciavo l'arrivo del freddo inverno. Quella notte il cielo era sereno un motivo in più per organizzare una serata in cui poter dare libero sfogo al divertimento ,infatti, in una delle grandi dimore della nobile famiglia Mitchell si teneva un'altro gala . La grande sala era piena di ospiti che si divertivano a discutere tra loro , c'era chi si complimentavano a vicenda per i loro sfarzosi abiti, chi parlava di affari ,chi raccontava le propie esperienze e invece chi aveva deciso di far percorrere il tempo danzando per tutto il tempo. Infine c'era lei, una dolce e piccola Lady che con occhi sognanti osservava attentamente tutte le coppie intente a danzare sulle note melodiose create dall'orchestra. Guardava tutte quelle coppie con ammirazione ,anche lei voleva danzare, anche lei desiderava che di punto in bianco apparisse il suo principe e la inviti a ballare con lui, anche lei voleva essere come loro. Si ripeteva sempre che bastava poco, ancora poco e anche lei sarebbe diventata abbastanza grande da poter ballare. La piccola Lady triste decise di avvicinarsi al buffet per bere qualcosa. Arivvata vicino al tavolo dove erano posati vassoi con varie pietanze la Lady guardò indecisa ogni piatto pensando se avrebbe dovuto prendere anche qualcosa da mangiare.
-Posso aiutarla , signorina Lilia?-domandò ad un tratto il servitore che stava dietro il bancone che notando l'espressione persa della bambina decise di aiutarla. La ragazzina alzò il suo sguardo verso il servitore che le sorrise.
-Un bicchiere d'acqua.-rispose semplicemente senza aggiungere altro, l'uomo annuì per poi versare un pò d'acqua nel bicchiere che una volta riempito porse gentilmente alla bambina che ringraziò per poi allontanarsi dal tavolo ma rimanendo lo stesso nei paraggi affinchè possa riportare il bicchiere.
La musica finì e lei continuò a guardare il centro della sala dove nuove coppie si formavano per poter ballare il prossimo ballo. Sospirò ormai senza speranze quando davanti alla sua visuale si parò un ragazzo. La ragazza alzò lo sguardo verso quello del ragazzo e non appena incontrò quei occhi castani non potè fare a meno di sorridere anche se con grande amarezza.
-Ma piccola Lady come mai quel broncio?-domandò dolcemente il ragazzo dai capelli dorati, la bambina abbassò lo sguardo un pò vergognata , non voleva rivelare il perchè di quei suoi sospiri così per cambiare si spostò di lato per poter guardare le coppie che non avevano ancora ripreso a danzare.Il ragazzo notando la disattenzione nei suoi confronti da parte della fanciulla cerco di capire cosa c'era di così tanto  interessante oltre lui da attirare l'attenzione della sua dolce Lady e non appena notò che quest'ultima stava osservando con grande ardore il centro della grande sala dove si tenevano le danze ,capì tutto. Sorridendo richiamò l'attenzione su di se.
-Mia dolce Lady mi concederebbe l'onore di ballare con lei questo ballo?-domandò facendo un mezzo inchino allungando ,nel frattempo, una mano verso di lei. La ragazza lo guardò per un momento cercando di capire le sue intenzioni ,ma poi decise di lasciarsi andari e accettò.
-Molto volentirei , my Lord.-disse accenando un sorriso per poi lasciarsi trascinare verso il centro della sala dove incominciò a ballare con grazie insieme al suo affascinante accompagnatore.
La danza proseguiva e lei non poteva fare a meno di sorridere ,si guardò intorno quando ad un tratto tutti i volti degli ospiti che li guardavano ballare vennero oscurati da una tetra ombra dove ,a ciascuno di essi, comparve un malvagio sorriso. La fanciulla impaurita posò lo sguardo sul suo cavaliere ed emise un urlo quando il volto del suo cavaliere fu oscurato dalla stessa ombra solamente che questo a differenza degli altri aveva due occhi rossi da cui colava del sangue e il sorriso non era più bianco ,ma bensì sporco di rosso. La fanciulla incominciò a urlare a più non posso mentre le lacrime si facevano strada sulle sue guance ormai diventate rosse.''


Spalancai subito gli occhi per poi saltare sù a sedermi, con il respiro irregolare e la camicia da notte inzuppata tutta cercai di capire dove mi trovassi. Tirai un sospiro non appena notai che ero nella mia camera da letto.
-Hai di nuovo avuto un incubo?-sentii domandarmi da Akio. Posai il mio sguardo sulla sua figura alla mia sinistra, stava tirando le tende rosse affinche i raggi del sole potessero raggiungere l'interno della stanza e illuminarla. Con una mano portai i miei lunghi capelli all'indietro visto che per l'agitazione mi erano caduti sul viso poi presi dei grandi respiri. Lentamente, con l'aiuto di Akio, scivolai fuori dal letto per poi andare di fronte allo specchio a guardare il mio riflesso mentre akio era occupato a scegliere un vestito da farmi indossare.
Una volta scelto il vestito mi si avvicinò per aiutarmi a cambiare, l'avrei potuto fare benissimo anche da sola ,ma ero ancora un pò scossa a causa dell'incubo che avevo fatto. 
-Vuoi parlarne?-domandò il demnone dietro di me ,negai con la testa per poi alzare le mani in aria affinchè possa infilarmi indossare il vestito color panna e caramello con degli sbalzi ai lati dove partivano una serie di merletti e fiocchi.
-Sentii...Akio , oggi voglio fare colazione fuori . E' una bella giornata e perchè sprecarla rimanendo dentro casa?-spiegai guardando il suo viso attraverso il riflesso dello specchio. Il maggiordomo annuì per poi farmi segno di seguirlo fuori dalla stanza.
Percorremmo tutti i corridoi finchè non arrivammo in cucina dove trovammo Sebastian intento a finire le ultime cose da preparare.
-Buongiorno Sebastian.-dissi entrando nella cucina avvicinandomi al maggiordomo per vedere cosa stava facendo.
-Oh buongiorno ,Lady Lilia. La colazione verrà subito servita in sala pranzo se vuole accomodarsi...-spiegò rivolgendomi un semplice sorriso.
-A proposito della colazione, le dispiacerebbe se la facessimo fuori? Come ho già detto ad Akio è una bella giornata e sarebbe un peccato sprecarla rimanendo nella villa.-spiegai io, il maggiordomo stette a pensarci per poi annuire.
-Certamente in più sono sicuro che farebbe bene anche al signorino Ciel prendere un pò d'aria fresca.-accettò.
-Bene, Akio potresti aiutare Sebastian ? Io nel frattempo vado in giardino.-dissi contenta per poi lasciare i due e dirigermi verso la sala pranzo per poi uscire fuori attraverso il balcone-scale che portava al giardino .

Akio pov.

Per volere di Lilia aiutai quel diavolo di maggiordomo a finire i preparativi per la colazione.
-L'altro giorno non ho osato porre nessuna domanda ,ma oggi sono obbligato a farlo.-sentì dire il maggiordomo accanto a me. Sorrisi sghembo per poi posare lo sguardo sulla figuara accanto a me.
-Qualsiasi domanda tu mi porrai prometto di dire solo e solamente una bugia.-dissi io prendendomi un pò gioco del maggiordomo che alla mia risposta sorrise.
-Infondo è da noi Demoni dire bugie e ingannare le menti umani ...-affermò sicuro mentre continuava a fare il suo lavoro.
-Come mai colui che ordinava ora viene ordinato?-domandò posando il suo sguardo su di me. Lo guardai dritto negli occhi capendo che la sua era una sfida.
-Sarò sincero...mi stavo annoiando di vedere tutte quelle anime soccombrere negli Inferi, così ho deciso di venire nel mondo degli umani alla ricerca di qualcuno che mi intrattenga .-risposi sorridendo in modo malvagio mentre il maggiordomo mi guardò impassibile per poi accenare un sorriso. Eppure ciò che ho detto non era altro che la pura verità, quella notte non era stato per puro caso, non ho incontrato Lilia per puro caso. Io stavo seguendo la sua famiglia da ben tre giorni , la prima volta che la vidi era nel giardino di casa sua intenta a fissare il vuoto ...fu allora che covando nelle profondità della sua anima scoprii che lei era ciò che stavo cercando. Quando stava per essere violentata da quel ubriaco decisi di intervenire prima che la sua anima possa contaminarsi di un peccato tanto insulso  ,no non potevo che la sua oscura anima venga macchiata...distrutta perchè era già perfetta così com'era. Quella notte dopo che uccisi quell'uomo le proposi un patto e non si parla dello stesso patto che hanno accordato il conte Ciel e il suo maggiordomo Sebastian, no . Nel nostro patto non c'era in balio la sua anima ,ma qualcos'altro di più valoroso.
-E tu? Com'è che tra tutti gli esseri umani sei diventato lo schiavo di un moccioso?-domandai ridacchiando.
-La sua anima è diversa da quelle di quei insulsi umani, è piena di odio e malvagità.-rispose per poi leccarsi le labbra dall'appetito. Era sempre lo stesso. Quando lo conobbi per la prima volta capì che lui non era un comune demone, aveva un qualcosa di terrificante...a volte mi viene da pensare che assomigli a me per certi tratti mentre in altri no visto che io sono unico al mondo, imbattibile. E' molto conosciuto e temuto negli Inferi ,ma mai quanto me.
Senza farci altre domande continuammo il nostro lavoro in silenzio per poi una volta finito tutto apparecchiare la tavola che è stata messa fuori sulla terrazza della sala pranzo. Mentre Sebastian andava a svegliare il suo moccioso io mi inoltrai nel grande giardino alla ricerca di Lilia.
La trovai seduta su una panchina a fissare il nulla. Mi avvicinai a lei e sorrisi non appena notai nel suo sguardo ombre oscure che lentamente la stavano consumando ,ma allo stesso tempo mi preoccupai perchè sapevo che quelle ombre non portavano niente di buono.
-Lilia...è pronto.-dissi scuotendola un pò ,la ragazza tornò in se per poi guardarmi e sorridermi.

Lilia pov.

Una volta seduta a tavola mi accorsi che il conte non era ancora arrivato, sorrisi nel ricordarmi la piccola litigata di ieri a cena. Devo amettere ,però, che mi sono un pò divertita a prenderlo in giro , l'espressione che aveva fatto quando gli ho dato del bambino è stata troppo bella da vedere.
-Buongiorno.-sentii dirmi così alzai lo sguardo posandolo sulla figura del conte che stava prendendo posto sulla sedia.
-Buongiorno anche a lei conte.-dissi per poi prendere la tazza del thè e incominciare a berlo. Sospirai felicemente non appena sentì l'aroma del liquido caldo pervadermi tutto il corpo rilassandolo.
-Sebastian il programma di oggi.-ordinò il moccioso al maggiordomo che annuì per poi avvicinarsi al conte .
-Dopo colazione dovrà dirigersi nel suo studio dove dovrà finire di leggere certi fogli riguardanti le sue imprese poi dopo arriverà l'insegnante per la lezione di ballo.-ballo?No aspettate ,ha detto ballo?
-Sebastian potrei prendere parte anche io alla lezione da ballo?-domandai, il maggiordomo insieme al padrone mi guardarono poi il moccioso parlò.
-No!-rispose secco per poi continuare a bere il suo thè. Nel sentire la sua risposta guardai il maggiordomo con uno sguardo supplichevole.
-Certamente , se è questo che lei desidera.-rispose il maggiordomo sorridendo mentre il conte spalancò gli occhi nel udire quella frase e dopo aver guardato il maggiordomo ,posò il suo sguardo minaccioso su di me pensando di intimorirmi.
-Bene.-annuii io per poi continuare a godermi la mia colazione mentre sentivo in continuazione gli sguardi omicidi del conte Ciel. E già grazie a Sebastian so il suo nome.

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Dopo aver fatto colazione io e Akio ritornammo in camera mia per poi dirigerci verso la stanza accanto che a quanto pare ,da come mi ha detto Sebastian, era il mio nuovo stdio visto che anche io ho del lavoro da fare essendo la fondatrice di altre imprese grandi quanto quelle di Ciel.
E così dopo du lunghe ore di lavoro eccomi percorrere tutto il corridoio insieme ad Akio per dirigerci verso la sala dove si sarebbe tenuta la lezione di ballo. Una volta arrivata entrai nella grande stanza ritrovandomi da subito una donna di massimo tret'anni davanti. Non era tanto alta anche se indossava i tachi, i suoi capelli castanni sono stati raccolti in una treccia di lato legata da un fiocco giallo pastello ,stesso colore che aveva anche il suo vestito. i suoi occhi erano azzurri ,coperti da un paio di occhiali che le davano un'aria ancora più da persona intelettuale.
-Lei deve essere la signorina Lilia, mi presento...sono Miss Lewroy ,l'insegnate di danza.-disse facendo un mezzo inchino. Annuii per poi guardarmi intorno intravedendo il conte Ciel che mi stava guardando dalla poltrona su cui era seduto. Con passo deciso mi avvicinai a lui per poi salutarlo.
-Ci rivediamo conte Phantomhive.-
-Come ti sei vestita?-domandò lui guardandomi da capo a piedi, feci un'espressione confusa per poi guardarmi. Indossavo una camicia con dei merletti ,blu scuro con dei pantaloncini da uomo neri mentre ai piedi avevo dei stivali di pelle neri che mi arrivavano fino acpoco prima del ginocchio.
-Perchè, come sono vestita? Io indosso sempre questo genere di abbigliamento quando ho ripetizioni...è comodo...-spiegai con fare innocente, Ciel sospirò per poi alzarsi dalla poltrona e avvicinarsi ,seguita da me, all'insegnante che dopo varie istruzioni fece partire la musica per poi chiedermi di fare da partener al conte che in cambio si limitò solamente a sbuffare. Provò anche a controbattere ,ma non appena stava per dire qualcosa Sebastian lo guardava malissimo per poi sorridergli in modo malefico segno che se non faceva tutto quello che li veniva chieste sarebbero stati guai per lui, lo so perchè anche Akio a volte lo fa con me e non c'è niente di più pauroso di un Demone che complotta qualcosa di meschino contro di te.
Così eccomi attaccata a Ciel intenti a ballare.
-Ahia!-esclamai non appena mi calpestò un piede.
-Scusa...-borbottò lui abbassando lo sguardo, lo guardai e sorrisi nel vedere del rossore sulle sue guance. Era imbarazzato. Penso che non sia molto portato per il ballo.
-Hei... Ciel...lasciati andare e segui solamente il ritmo della musica poi se non ci riesci segui i miei passi senza ascoltare ciò che ti dice quell'insegnante.-dissi, il ragazzo alzò il suo sguardo per poi guardarmi intensamente e annuire. Sentii la sua presa allegerirsi segno che si stava lasciando andare .
-Bene continua così...-dissi a bassa voce, il ragazzo continuò a fissarmi senza dire niente e allora fui io a sentirmi un pò in imbarazzo.


Dopo due estenuanti ore di ballo ,finalmente l'insegnante se ne andò. Stavo per andarmene dalla grande sala quando sentii afferrarmi il polso da qualcuno ,mi voltai ritrovandomi davanti Ciel.
-Grazie...per prima...-disse per poi oltrepassarmi . Rimasi muta senza dire niente poi come d'istinto mi voltai verso di lui per poi raggiungerlo e fermarlo. Ciel si voltò verso di me spalancando gli occhi per il mio gesto e fu in quel momento che per la prima volta lo trovai veramente carino. Forse se la smettevo con i giochetti e le istigazioni...ripeto forse avremmo potuto instaurare un rapporto tra di noi.
-Di niente...moccioso.-dissi alla fine facendogli la linguaccia per poi correre verso la mia stanza.

 
Spazio autrice:
Ciao a tutti, volevo per prima scusarmi per gli errori che avrete trovato nel capitolo precedente e forse anche per quelli che troverete in questo ,ma non ce la faccio propio a rileggerlo per correggere visto che sono sempre in fuga per certe commissioni. Spero comunque che vi piaccia. Tanti baci e alla prossima.
Cherry xx.


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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3

 
Rimasi a guardarla mentre con grazia si allontanava da me. Più la guardavo più mi innervosivo. Perchè era così?Perchè sua Maestà ha deciso di farmi sposare propio lei?Tra tutte le donne di questo pianeta propio lei...lei che agli occhi del mondo non è altro che un enigma, un mistero. Nessuno riesce a capire cosa le passi per la testa o del perchè di quel suo comportamento indecente, nemmeno io riesco a farlo
-Signorino.-mi riachiamò Sebastian, annuii per poi incamminarmi verso il mio studio. 
Spero solamente che sua Maestà abbia un motivo più che valido per farci sposare oltre a quello di voler unire questi due grandi casati per formarne uno solo che sia del tutto devoto alla Regina . Stavo tranquillamente camminando quando dalla finestra intravidi una persona sullo stipide di una finestra che guardava in giù .Sbarrai gli occhi non appena mi accorsi che era Lilia. Rimasi a fissarla per qualche secondo finchè quest'ultima non si buttò dalla finestra. 
-Sebastian presto portami fuori!-ordinai, il diavolo di un maggiordomo mi prese in braccio per poi saltare anche lui fuori dalla finestra. Una volta appoggiati i piedi per terra incominciai a correre verso il lato sinistro della villa da dove si era buttata Lilia. 
Corsi il più veloce che potei , continuai a correre finchè non incominciai a sentire delle urla provenire dal retro della villa. Aumentai la velocità .
-Haaaahahahahaaa-risate, no aspettate risate?Mi fermai dal correre non appena davanti a me vidi una delle scene più stupide che ci siano. Lilia stava ridendo a più non posso mentre si agitava sullo stomaco di Pluto che si era disteso per terra a pancia in su lasciandosi coccolare dalla ragazza. 
-A quanto si è preoccupato per niente, bocchan.-sentii dirmi da Sebastian, lo guardai malissimo segno che non doveva dire nemmeno una parola.
-Occupati del cane!-ordinai rudemente per poi avvicinarmi alla bestia che nel frattempo incominciò ad annusarsi intorno .Abbassò lo sguardo verso di me e Sebastian per poi ululare e in meno di un secondo trasformarsi in un essere umano senza preoccuparsi che facendo così Lilia rischiava di precipitare e farsi male ,ma era una cane e non ci si poteva aspettare chi sa che. Corsi verso Lilia per poi prenderla al volo. Posai il mio sguardo furioso su di lei che nel frattempo si guardò intorno come se non sapesse cosa fosse appena successo per poi posare il suo sguardo su di me e incominciare a ridere.
-Quell'espressione infuriata non ti si addice propio.-disse ridacchiando. Presi un profondo sorriso per poi mollare la presa su di lei intenzionato a farla cadere per terra. E non appena toccò suolo emise un gemito di dolore che mi soddisfò abbastanza.
-Ma si può sapere che ti prende?Prima mi salvi e poi mi fai cadere a terra?!Ma che hai in quella testa.-urlò lei alzandosi in piedi per poi pulirsi dal sporco.
-Signorina ve lo siete meritato.-intervenne il suo maggiordomo indifferente avvicinandosi a lei per poi aiutarla a pulirsi. La ragazza lo guardò male per poi riportare la sua attenzione sul cane che ormai umano gironzolava intorno a Sebastian . Si volrò verso di noi per poi incominciare a correre verso Lilia e abbracciarla. La ragazza incominciò a ridere ,ma non appena si accorse che l'essere era completamente nudo voltò il suo viso da un'altra parte per non far vedere il suo rossore. Oh,allora anche lei arrossisce. Hmm, molto interessante. 
-Come si chiama questo c-cane-umano?-domadò guardando Sebastian.
-Pluto. Le chiedo scusa se le ha recato qualche fastidio.-si scusò il mio maggiordomo facendo un mezzo inchino come suo solito. Non riesco propio a sopportarlo.
-Ah non devi preoccuparti sono io che mi sono buttata da quella finestra per poter giocare con lui.-spiegò ridendo. La guardai stranito,ma si può sapere che genere di problemi ha?Nessuno sarebbe così matto da buttarsi dalla finestra per giocare con un cane gigante tre metri. Oltre a essere maleducata è anche un'irresponsabile.
-Sei una sprovveduta! Potevi rimetterci la vita!-le urlai ad un tratto contro. La ragazza spalancò gli occhi per come avevo reagito per poi addolcire il suo viso e sorridermi.
-Hai ragione ed è per questo che adesso ti chiedo umilmente scusa.-disse con tono dolce per poi fare un inchino e allontanarsi insieme al suo maggiordomo . Stupito dal suo comportamento tornai seguito da Sebastian ,nel mio studio dove mi sedetti sulla poltrona per poi sospirare.
-Sebastian...hai trovato qualcosa su di lei?-domandai al maggiordomo che da non so dove estrasse un foglio con sopra le ricerche che li avevo chiesto di fare. 
-Si...Lilia Mitchell è nata a Londra nel 1876. Appartiene a una nobile famiglia che sin da sempre è sempre stata al servizio della famiglia Reale. Dopo un grave incidente avvenuto circa cinque anni fa dove l'intera famiglia fu assassinata a una delle tante serate in gala che la famiglia aveva organizzato. Da allora nessuno ha più osato parlare di questa faccenda fino a quando otto mesi dopo dall'accaduto ricomparse un membro che fu riconosciuta come Lilia Mitchell figlia del capofamiglia George Mitchell. La ragazza dopo aver ereditato il potere della famiglia scomparve dall'alta società.-lesse per filo e per segno. Anche la sua famiglia fu assassinata propio come la mia e per di più poco dopo la caduta dei Phantomhive. Strano, molto strano. Ma la domanda che mi sto ponendo in questo momento è :perchè ricomparire per riavere il propio titolo di nobile per poi scomparire nuovamente ? 
Che fino ad adesso abbia agito di nascosto, all'oscuro senza che nessuno si accorgesse della sua presenza...possibile infondo in un certo senso anche io sto facendo la stessa cosa.
-E del maggiordomo? Cosa hai scoperto riguardo a lui?-domandai a Sebastian che nel sentire quella frase sorrise in modo malefico.
-Akio Sullivan , non ho trovato nessuna informazione su di lui infondo come potrei. Non è umano e nemmeno uno shinigami ,ma bensì un demone.-demone? Infondo me lo aspettavo, dai suoi comportamenti non poteva di certo essere un essere umano.
-Nel mondo degli inferi è comunemente conosciuto come il Re della tentazione e della misericordia. E' colui che creò il male e che portò l'uomo alla rovina totale...-spalancai gli occhi nel sentire le parole di Sebastian. No,era impossibile, lui non poteva essere...no, impossibile.
-Lui è Lucifero...-finì la frase guardando il demone  che annuì. Ora si spiegano molte cose. Lilia avrà sicuramente fatto un patto con lui come me e Sebastian...perciò deve essere sicuramente a conoscenza della vera natura di Sebastian ,ma allora perchè non ha detto niente fino ad ora?
Io non riesco propio a capirla.

Lilia pov.


-La cena è pronta.-mi avvisò Akio, mi voltai verso di lui per poi guardarlo con occhi tristi.
-Avvisa tu Sebastian che non prenderò parte alla cena e chiedigli scusa da parte mia.-dissi, il maggiordomo mi fissò per qualche secondo per poi annuire .
-Allora buona notte.-disse per poi chiudere la porta. Rimasi da sola nella grande stanza. Mi distesi sul letto incominciando a fissare il soffitto. Era rosso, talmente rosso...
Lo guardai intensamente , sentii le mie palpebre appesantirsi così senza ritegno mi lasciai andare cadendo in un profondo sonno.

 

''Ero in un grande giardino , lo riconobbi da subito...era quello della mia vecchia casa. Ricordo che passavo giornate intere durante l'estate a giocare lì insieme a mia madre, lei era una donna ben voluta da tutti. aveva i capelli lunghi e biondi, i suoi occhi erano di un castano molto intenso che al solo guardava ti lasciava senza parole.
Camminai sul grande prato poi la mia attenzione fu attirata da delle risate che provenivano da dietro una siepe. mi avvicinai per vedere a chi appartenessero e rimasi di sasso non appena vidi una donna e una bambina giocare a rincorrersi intorno alla grande fontana.
-Lilia...-la bambina nel sentirsi chiamare voltò il viso verso l'entrata dove sullo stipide della porta c'erano due figure. Il più alto aveva i capelli lo stesso biondi e un dolce sorriso ,l'altro invece era leggermente più basso e assomigliava molto al più grande. La bambina felicemente corse verso di loro per poi saltare tra le braccia del più grande che la prese in braccio al volo per poi stringere la piccola bambina a se e posarle dolci baci sulla paffuta guancetta mentre l'altro ragazzo le teneva la manina in modo protettivo e il tutto sotto lo sguardo della donna che lentamente si avvicinò ai tre.
-Mamma!Papà ed Eliot sono venuti per giocare insieme a noi.-disse battendo le mani la bambina per poi scendere dalle braccia del padre e afferrare la mano del ragazzo accanto a se per poi trascinarlo con se da per tutto il giardino. I due passarono anche davanti a me e non appena mi accorsi che lo sguardo del ragazzo era rivolto verso di me tremai come non mai per poi incominciare a correre terrorizzata.''


Mi svegliai di sorpasso guardandomi per l'ennesima volta intorno. Sospirai sollevata per poi scendere da sopra il letto e avvicinarmi alla finestra. Posai la mia mano sul gelido vetro concentrando la mia attenzione sul cielo sereno illuminato dalla grande luna. Rimasi incantata a guardarla mentre nella mia testa formulavo tutte le domande possibili.
-Perchè i miei ricordi stanno ritornando? Perchè ora?-sussurrai a me stessa. Rimasi in silenzio finchè non sentì scattare la serratura della porta, mi voltai subito verso la porta sfilando, nel frattempo, dalla fodera nascosta sotto la mia vestaglia il mio amato pugnale. Non appena l'intruso entrò nella mia stanza mi scagliai su di lui puntandogli  il pugnale alla gola.
-Ahia, calmati sono io...Ciel!-sentii dirmi dalla persona stesa atterra, guardai meglio e non appena incontrai i suoi occhi o meglio dire il suo occhio blu scuro mi rilassai .
-Che ci fai qui?-domandai tranquillamente .
-Non sei scesa per cena così ho pensato di portarti...questa...-disse sfilando dalla tasca un sacchetto pieno di biscotti al cioccolato. Guardai il sacchetto poi lui per poi compiere questo gesto per almeno altre tre volte.
-Dov'è la fregatura?-domandai incrociando le braccia sotto il petto per poi guardarlo, notai nel suo viso un leggero rossore così abbassai lo sguardo e non appena vidi le condizioni in cui ero non potei fare a meno di arrossire a mia volta. Ero seduta sul suo bacino mentre il mio corpo era del tutto visibile a causa  della vestaglia che era leggermente trasparente e poi c'era anche la luce della luna che rifletteva verso di me cosa che non migliorava per niente le cose. Saltai subito in piedi per poi fare due passi indietro mentre Ciel si rialzava in piedi. Abbassai lo sguardo imbarazzata, no aspettate...io imbarazzata?Ma cosa mi sta succedendo? Io non mi imbarazzo mai!
-E-ecco g-grazie.-balbettai stringendo il bordo della camicetta tra le mani. Ero agitata, non so perchè ma mi sentivo sotto pressione, forse sono ancora un pò scossa a causa del sogno...probabile ,ma allora cos'è questa sensazione che provo ? Sento il cuore battermi all'impazzata mentre le mani mi sudano come non mai...ora che ci penso ho questa strana sensazione da quando sono caduta dalle braccia di Ciel. 
-Volevo anche chiederti scusa per averti urlato contro oggi...-borbottò lui porgendomi il sacchetto con i biscotti. Lo guardai sbalordita per poi sorridergli. Afferrai il suo polso per poi trascinarlo insieme a me verso il letto dove lo feci accomodare mentre io cercavo di sistemarmi al meglio per stare comoda. Infilai una mano nel sacchetto per poi afferrare un biscotto per poi portarmelo alla bocca e mangiarmelo. Erano buonissimi.
Senza volere il mio sguardo si posò su Ciel che ,in silenzio, seguiva ogni mia mossa.
-Tieni.-dissi porgendogli un biscotto che accettò un pò confuso ,poi titubante addentò il biscotto. Continuammo così fino a quando il sacchetto si svuotò.
Ora eravamo entrambi distesi sul letto a fissare il soffitto in silenzio. Nessuno dei due proferiva una singola parola ,forse perchè volevamo goderci quel pacifico silenzio o semplicemente nessuno dei due aveva voglia di parlare preferendo di conseguenza rimanere zitti.
Pensai a quel sogno e solo allora mi ricordai che anche Ciel era rimasto senza genitori come me. Incominciai a guardarlo senza farmi scoprire notando certi tratti del suo viso a cui non avevo mai badato come le sfumature di blu chiaro del suo occhio. Forse non eravamo così diverso come pensavamo che fossimo.
-Prima di entrare nella stanza...ho sentito un urlo...eri tu vero?-domandò sposando il viso di lato per guardarmi dritto negli occhi. Sentii le guance andare a fuoco e di nuovo quella strana sensazione che mi divorava dall'interno.
Annuii per poi abbassare lo sguardo e ranicchiarmi di lato.
-Non ti preoccupare ,era solamente un incubo.-cercai di rassicurarlo. Ciel rimase immobile guardandomi  intensamente come se cercasse di raggiungere la mia anima per capire cosa mi stava consumando talmente tanto da farmi passare delle notte in bianco.
-Ho sognato la mia famiglia...era un frammento dei miei ricordi.-rivelai, non so il perchè ma sentii gli occhi pizzicarmi mentre le lacrime minacciavano di uscire allo scoperto.
-Hahaha, che strano...sto lacrimando e non so nemmeno il perchè...-dissi ridendo mentre mi asciugavo gli occhi. Incominciai a ridacchiare da sola come se avessi qualche rotella fuori posto. Fu in quel momento che sentii una mano avvolgermi e tirarmi verso di se, in men che non si dica mi ritrovai completamente appiccicata al petto di Ciel mentre le sue mani mi stringevano in un caloroso abbraccio.
-C-Ciel...-bisbigliai incredula del suo gesto.
-Shh. Sta zitta e dormi.-disse cercando di assumere un tono serio e autoritario ,ma anche così riuscì a sentire nella sua voce una nota dolce che cercava di rassicurarmi. Sorrisi per poi sospirare profondamente e lasciarmi andare. Forse non era così male averlo vicino...e la sensazione di sicurezza che mi sta trasmettendo adesso ne è la prova. Magari mi daranno della pazza per essere caduta nella sua trappola e sarà anche così, ma in questo momento... l'unica cosa che volevo fare è stringerlo a me senza mai più lasciarlo andare perchè infondo tutti e due avevamo bisogno di qualcuno su cui poterci appoggiare anche per solo un secondo....



 
Spazio autrice:
°///à ehmmmmmm okeeeeyyyyy. No oddio! IO VI SHIPPO TROPPO, SIETE COSì TENERI SPECIALMENTE CIEL!!!!! Voi invece cosa ne pensate? Non sono tenerissimi? Commentate e ditemi cosa ne pensate e quali sono i vostri pareri.
Baci da Cherry xx.




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